Indette dal presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, il 9 giugno scorso, subito dopo l’esito delle elezioni europee in cui si è affermata soprattutto l’estrema destra del Rassemblement National, queste consultazioni si svolgono tuttavia con un sistema elettorale maggioritario a doppio turno che può determinare risultati diversi rispetto al proporzionale con cui è stata eletta l’assemblea di Strasburgo.
Si contendono i seggi quattro … blocchi: l’alleanza centrista di Macron, l’estrema destra del Rassemblement National, la destra dei Republicani (divisa dopo la decisione del leader di allearsi con Le Pen e Bardella) e il Nuovo fronte popolare, che riunisce i partiti di sinistra: dalla France Insoumise, ai socialisti al movimento di Rahael Glucksmann.
Al momento favoriti nei sondaggi sono RN e NFP, ma non è chiaro come si comporteranno i vari blocchi in caso di ballottaggio, né se uno di questi blocchi otterrà la maggioranza assoluta o una maggioranza sufficiente per portare avanti gli ambiziosi e costosi programmi, a partire dall’abolizione della riforma delle pensioni di Macron.
Della campagna elettorale francese ci parla la professoressa Anna Maria Lecis, costituzionalista, docente associata di Diritto pubblico a Sciences Po Bordeaux, in questo podcast realizzato da Radio Radicale in collaborazione con le Riviste di diritto pubblico comparato ed europeo.
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