Storici e critici d'arte contemporanei in Italia: scuole e tendenze. Presentazione del libro Armi improprie, a cura di Vincenzo Trione(Johan and Levi editore)

Radio radicale è un saluto da se Leo non sono a volte intenzioni recenti recentissime che si occupano disfavore reale storica della per il Lady Gaga
In in Italia c'ho afferrato al volo con loro
Il libro un volume che che pubblicato da una assente diciamo subito la verità nell'endurance delle case editrici che la fanno da padrona
Non è sempre visibile nelle librerie grandi gruppi editoriali
Però a nei non sfuggono le piccole case editrici che spesso offrono spesso spessissimo offrono proprio molto inversa che in caso di questo volume sarà oggetto della nostra conversazione che mai otto favorire l'unico scontato undici orario reca
Perché c'è questa trasmissione anche una versione audio-video
Hanno il membro Oriente il titolo sotto vincolo lo Stato per il critica d'arte in Italia
Pubblicato appunto da questa casa editrice Giovanni lady editore
Il Kuwait curatore professor Vincenzo Trione nostro ospite a Radio radicale benvenuto radio radicale su
Un giorno buongiorno a lei buongiorno agli ascoltatori
Allora lei ordinario Illy Arden medie di storia dell'arte contemporanea all'università Iulm Milano dove anche il preside della facoltà
E turismo
E almeno così leggo nella terza di copertina immagino che sia così ancora però questo libro atti umani
Cioè nonché servirà a firma del Procuratore principale censorio
Ma ci sono altri due ospiti che hanno contribuito in maniera riversa anche quantità non mi soffermo sulla quarta e discuteremo professoressa la professoressa Anna Luigia De Simone Guido alle il benvenuto vergogna non associata di assaltata attraversa l'Olanda e l'arte contemporanee
Presso la medesima università la Lunardi Mila no fare nonché anche un buon numero complicazioni nonostante la sua giovane età e a curato devolvere reparti indù figlie delle delle sezioni questo in questo libro su cui poi andremo ad esaminare anche se a volo d'uccello e poi per So offendendo Gore Vincenzo Di Rosa che saluto naturalmente il detenuto rosso grazie buongiorno tutti i radioascoltatori
Ricercatore presso la medesima università sua medesima cattedra di Storia dell'arte contemporanea poi vedremo il suo il suo contributo Simona Fedele Perego allora intanto verso Vincenzo rione perché avete deciso fare questo questo volume c'è un Fiumicino una tesi centrale anche se intuibili nella scuola
C'è un cui lui proveniente che avete usato
Ma c'è una tesi centrale assoluti in questura
Il libro nasce da una prima da un'esigenza
Ovvero e anche da un vuoto da alle esigenze e quella di riflettere su una pratica che è stata assolutamente centrale nel ventesimo secolo la pratica della critica
L'Italia in questa storia ha rivestito un ruolo assolutamente decisivo grazie al contributo di personalità molto diverso
Tra di loro diciamo da da Roberto Longhi Lionello Venturi targa Anna Brandi Chianti fino alle allergie Eugenio volti biglietti che in un altro momento
Società ma il problema secondo erano figure che spesso si son fatte anche la guerra tra di loro erano espressioni di gruppi che sia all'interno del sistema accademico
Che all'interno del sistema della comunicazione dei giornali e delle istituzioni hanno assunto posizioni completamente opposte era il Novecento è stato in parte il secolo delle tribù della
In cui di movimenti si sono fronteggiati sostenendo poetiche talvolta antitetiche e la stessa dinamica degli Debussy manifestata anche nel mondo della critica era
E curioso che larga parte dei questa questa consuetudine questo modo del pensiero la critica a che vedere con un modo del pensiero all'improvviso sia diventato assolutamente marginale laterale
E sia di volta sia via riandata sfumando diventando una consuetudini assolutamente minoritaria nel sistema dell'arte del nostro tempo a su scala internazionale Meritalia ancor di più verrebbe da da questa esigenza cui da un lato la constatazione di una assoluto rilievo della critica
Italiana nel ventesimo secolo e anche della presa d'atto di una condizione di marginalizzazione della critica nella nostra epoca è nato prima un convegno non convegno che si è tenuto poco più di un anno fa all'università Iulm di Milano dove tutti e tre lavoriamo in cui abbiamo per un verso ci sono stati alcuni ospiti
Che abbiamo sollecitato i quali abbiamo chiesto attraverso un artificio numerati a ciascuno di individuare questo caposaldo un testo capitale della critica d'arte italiana del secolo scorso
E insieme abbiamo sollecitato una serie abbiamo coperto un degli inviti una con in cura alla quale hanno risposto studiosi di diverse generazioni di diversa provenienza culturale
A ciascuno di essi ciascuno di essi ha proposto lo un affondo su una personalità della critica d'arte del secolo scorso
Concentrandosi quasi sempre nella strana maggioranza dei casi sul rapporto fra quella figura e una rivista un giornale un settimanale poco dopo qua dopo il convegno che è stato un'occasione sono stati due giorni di scambi di confronti abbiamo deciso di trasformare quella primo quella prima occasione convegnistica in un in un libro
E dunque abbiamo deciso di allargare lo sguardo
Individuando quelle personalità che non erano state raccontate studiate durante la due giorni sa ecco dunque di figure vado a memoria da Giuliano Briganti a Giovanni Testori
Sono state male ad Arturo Carlo Quintavalle sono state
Diciamo via fronda affrontate e radunati all'interno del del nostro libro anche Emilio Tadini lecito altri figure piuttosto lontani tra di loro quello che è venuto fuori un libro che fondò e è un unicum perché non c'è in questo momento almeno da più di vent'anni in Italia confida John analitica da
Non c'erano studi sulla crisi era io ha mi ha colpito questo devo confessare questo Progetto è nato da un da un libro che aveva libro antologico che aveva pubblicato la decana degli storici della critica d'arte italiani che Paola Barocchi
Paola Barocchi
Esatto Paola Barocchi è stato ordinaria di critica da alla Normale di Pisa
E aveva e mi ha avviato un progetto editoriale molto importante di storia dell'arte e di critica d'arte pubblicato da Einaudi e l'ultimo volume pubblicato dalla Daniele sta ma in modo particolare la parte delegata al contemporaneo presente pendice un regesto nel quale venivano radunati i testi fondamentali di critica d'arte pubblicati dal dopoguerra fino agli anni Novanta ecco se io avessi dovuto fare un'operazione del genere su quello che è accaduto dagli anni novanta ad oggi probabilmente avrà avuto delle pagine chiamo delle pagine bianche perché si è smesso di di guidare gli indugi critica da larga parte si pubblicano articoli interventi più o meno occasionali cataloghi ma pochissimi libri pochi memorabili
E soprattutto non si aggiorna più su
Non si fa più una riflessione sulla critica ebbene che secondo lei
Ne molto sul probabilmente per per tante ragioni intanto perché il la funzione del critico diventa il critico in fondo ha rinunciato un po'alla propria autonomia
Estrapoli assorbito dal sistema e diventato come ama ripetere Bonito Oliva un servo di scena
Cioè e diventato un po'e colui che non non ha più una funzione e-mail di filtro né di giudizio ma è diventato una parte di un sistema tutto sommato che tende a lavorare
Su committenza da parte di Mercantini galleristi di fondazioni Mazzarri il problema di fondo e un altro e che non c'è quasi più nessuno oggi che si proclami di governo cioè e proprio cioè lo il tema è in qualche modo più radicale
Non è tanto che gli altri non si riconoscono il tuo ruolo di critico il problema se tu stesso che aria dedicato al tuo ruolo e la tua funzione della critica come
E si risolvono dopo la morte della della loro carriera critica danze quasi consequenziale però professore che ho vorrei riflettere con lei sul fatto che in fondo e nonostante la critica letteraria
Perché dove sono più i maestri come Emilio Cecchi Gianfranco Contini Giacomo s'intende primario Brahms
Ma come sento anche di una forte della letteratura adesso fra un mese a Roma ci sarà regno premio Strega sommare devo dire io ho analizzato i volumi cimbra cinquina Premio Strega dell'anno scorso i primi cinquanta pagine mi sono fermato tutti hanno lunedì ricostruire fiori grammatici tutti tutti descrivono misurabile studia la grammatica probabilmente oggi touchscreen che fanno gli altissimi nessuno stile rustico studio più quella grammatica della si faceva faceva inducendo una valanga
Quale esitano ad impiegarsi non dispiegarsi ma in realtà stringe un grande volume soprattutto quello sulla sull'arte moderna
è proprio su questo solo perché parliamoci chiaro le due grandi correnti son sa Venturina Lionello Venturi a dopo Pasqua Antonio nell'Venturi e poi villaggi
Roberto Longhi voi vi soffermate sostanzialmente al novanta per cento sottolinea scuole e e io comincerei perché ne insomma mi pare molto importante intercalare questo in cui aspettiamo che si fanno parte il virus su un sì degli untori Arkan soprattutto come collaboratori
Della del del settimanale sotto in pochissimi mi
Allora no intanto mi permetta di di dissentire da quello che stava dicendo lei sul perché io non ho una visione così catastrofica di quello che succede perché il Siria bomba io ho anche una posizione molto diverso rispetto a reali all'idea reaganiana della mostra dell'arte perché il almeno ma era una visione di un uomo che a un certo punto della propria vita non si riconosceva più in un mondo e era più una infatti legge la morte dell'arte di l'idea ivi Eliana di morte dell'ala trasgredendo e anche di leggendo l'interpretazione Bruegel
Quindi è una posizione piuttosto io non la condivido io non ritengo affatto che attillate sia morta o cose o la letteratura sia morta assolutamente cioè finché c'è la possibilità di leggere delle la letteratura oggi ancora riesce a esprimere dei dei testi fondamentali ci sono personalità di rilievo internazionale elevatissimo
Devo dire che la critica le ancora mentre mi capita ancora di leggere i testi di critica letteraria anche in Italia severi sua alcuni romanzi alcune prese di posizione anche dure quindi io ritengo che la critica letteraria la critica cinematografica finanche la critica televisiva
Peso cose diverse professor però Esino l'acido perché Beniamino Placido sicuramente anche fondato una crisi Cappellini sì ma però nello stesso tempo insomma critica letteraria lui era abbastanza incontrando forniva opere sulla letteratura americana di riferimento sì ma emission Agostino lombardi
Lombardo e Nadia Fusini
No no ma guardi io diciamo io di per sé sono sempre molto diffidente quando si parla della morte
Di un genere Ulivo lo no secondo me i linguaggi finché l'uomo si trova sull'acqua
Finché no affinché l'uomo sarà sulla faccia della terra continuerà a esercitare la continuerà a esercitare la scrittura talvolta meglio talvolta peggio finché ci sarà una miscela quel bene se ho Emmanuel Carrère avevo fiducia che la grande letteratura esiste
La e questo vale su in tanti altri casi cioè anche nel caso italiano sulla critica certamente ora c'è un paesaggio in Italia soprattutto desolante bisogna darne atto i critici sono fuori gettato sono pochissimi proprio coloro che se noi abbiamo quando abbiamo composto il il il convegno o il libro ne abbiamo avuto grandi difficoltà a individuare personalità che oggi esercitano la critica d'arte abbiamo fatto una scelta non ideologica tre nel convegno abbiamo coinvolto personalità legate alla critica d'arte tra virgolette di destra
E personalità legate che entrato hanno fatto scelte inconsueto cioè Luca Beatrice ha scelto un caposaldo della della storiografia di sinistra del secondo Novecento come riconquistò che non è stata una scelta del tutto consueta il abbiamo chiamato figure come Andrea lei parlava di critica del di critica letteraria Andrea Cortellessa è un critico letterario uno storico dello no
Però voglio dire fatto salvo le le esenzioni costruita molto bene avete privilegiato la scuola di Venturi Gargano
Conto della scuola di Longhi avete messo sul Giuliano Briganti Testori è un anticorpi ma figura rinvenuti ma per esempio dal momento che si parla in comunicazione in rapporto anche alla televisione i mezzi di comunicazione futuri come cioè ma c'è la giusto per Byrne morti nel mondo viva
Un critico storico d'arte che ha fatto i conti con la trasmissione
Anche gli inglesi relate sa lirico se Rovati scuole nome l'occasione attenzione quali o su Zevio lavorato sul serio lavoratore zeri non ha mai fatto critica
Mentre
No non allora attenzione guardi
Su questo anticipo se intende dica no allora guardi qualche anno fa abbiamo fa nel due mila tredici Aldo Grasso ed io abbiamo curato un libro per Giovanni Allevi dedicato all'arte la le forme di divulgazione dell'arte in televisione
E c'è anche Anna Luigia De Simone aveva collaborato a questo volume e c'è non capirci sono capitone beni dedicati al ruolo esercitato da Federico Zeri in televisione
Io stesso scritto su Federico Zeri e il suo lavoro fondamentale sulla sulla divulgazione dell'arte e sulla denuncia di quello che è accaduto nel patrimonio
Ma non c'è un articolo pubblicato a Federico Zeri su un giornale dedicato a un artista contemporanee cranio parlano e no non si o cioè l'utile giornale in lingua Lignano Diana ancora anche qui arricchendo parentesi il libro si apre con un testo diano pari carina che l'ultima erede di una tradizione don Diana
Se quindi non ha ma non solo è un allievo Longhi lo
Non a caso il il meridiano di Longhi è da arriva a Giorgio Morandi per la tradizione dei lunghi anni dopo Morandi la pittura era finita
Se no io devo dire la concezione di Federico Zeri che ho controllo go l'onore e l'onere anzi anche riconoscevano per conversare bisognava conversari Bernardelli si immagina telefonica
Era quella di parlare del singolo governati parlarvi di un sistema sulle pagine del dominicano del Sole ventiquattro Ore e io parlava nelle nostre che la concezione della unifica culturale ed il sistema culturale e quindi era una voce molto politica tanto vero che partecipava anche incombe ai congressi del partito socialista del dare
Ho ascoltato
Presso ossia l'analisi deserto delle direttive sul condita cultura da questo punto di vista di sembrava ecco però anche vero che voi avete dovuto fare un solo volume aventi un altro con un convegno nel arrivando a risultati quindi devo dire la scelta di non includere Zeri è stata pensata bene
Che poi abbiamo scelto se lei ripercorre gli autori abbiamo scelto effettivamente gli autori autorizzo storici critici che hanno avuto un rapporto di militanza
I militanti sa e si sono misurati con l'arte del loro tempo
Quindi abbiamo scelto quegli autori senza pregiudizi poi attenzione non questo libro non vuole essere una Storia della critica in Italia c'è Carovini rinnovabili non abbia non avevamo nessun tipo di ambizione abbiamo c'erano alcuni assenze che abbiamo giudicato nel convegno clamorose
E abbiamo cercato di sopperire probabilmente ce ne saranno state altre che avremmo dovuto Carluccio è una figura che ha avuto un grande rilievo non è presente all'interno del libro
Però è ovvio no è un libro che vuole offrire
Scegliere i punti di riferimento e ovviamente quelle scene che possono essere anche non discutibili ma quanto meno discusse certamente cioè cominciate Simone nasce tardi raccontare levità da visse e ai giornali mi sembra molto interessante
Quali sono gli odori critici carte che secondo lei si segnalano le riviste che si segnala non ottenendone farle in classe
Essendo solo indurre
Dice Autori che si rapporta un bene con le liste e i giornali e poi nelle liste secondo lei sono imprescindibili dunque in un diciamo uno studioso che vogliamo costruire storia della scattate in
Allora anche qui il nostro impegno in questa fase è stato in questa parte della volume stato quello di voler restituire appunto tutta la dimensioni militante di tante figure che hanno partecipato alla a quella che è stata davvero la critica d'arte in Italia ci sono figure e anche i vini IST al all'interno degli indù a volte anche non per forza quelli principali sicuramente le principali sono assolutamente testimoniate ma ci sono anche presenze
O come la città di Lidia come Martina ci sono una serie di presenze anche un po'inconsuete perché di fatto io nostra idea come prima diceva Trione non è quella non era quella di fare una storia in cui anche della presenza delle diciamo riviste ma quelle mani segnalare quelle che erano stelle che sono sicuramente alcuni degli interventi più interessanti più importanti e anche a volte a accanto alcuni alcuni particolarmente poco conosciuti diciamo così sicuramente interessante la guardare ad alcuni aspetti da una parte riviste e da una parte gli quotidiani
Con il loro impegno rispetto al all'arte con il loro impegno rispetto a in tematiche vicino alla critica d'arte
Con due posizioni diverse magari lacrime i quotidiani rappresentavano maggiormente una compiendo una anche venti diciamo per misurarsi a caldo con alcune questioni quindi sicuramente il Corriere della Sera rappresenta uno di nelle testate ricorrenti e dall'altra parte delle riviste sicuramente L'Espresso è una di quelle di Queen periodici che hanno dato spazio anche a pubbliche
Diciamo nel tempo legate alla alla criticata hanno partecipato il più grande su queste testate darebbe Anna Brandi si sono misurati con l'impegno civile con il rapporto tra l'arte e diciamo quello che la critica d'arte e mi sono quello che avveniva diciamo quotidianamente nel nella realtà sfumavano ha davvero a sfidare un po'il futuro dico di ciò che poteva rappresentare qualcosa di importante su cui devo su cui far sì che in maniera anche democratica i lettori potessero misurarsi comprendere fino in fondo anche aspetto diciamo altri ma quindi sicuramente a questa sono alcune insegna quelle riviste che hanno messo insieme i linguaggi mi riferisco per esempio
Aldo Samaca feriti hanno provato a relazionare al i vari linguaggi gli a con quelli delle quelli dell'arte emanato mettendole insieme con quelle la filosofia dei e Ali eletti Oria
Quindi sicuramente questi ministero hanno rappresentato un po'dei riferimenti fondamentali ovviamente non cito quelle più storiche come paragone di cui abbiamo parlato ma che abbiamo citato prima rispetto ad altre tematiche mi riferisco soprattutto a quelle che punta su cui poi siamo tornati più lungamente rispetto anche i tempi del contemporaneo insomma
Sì però ecco ci sono alcuni personaggi per esempio per esempio Pierre Restany fatta una censo di di rosso e sicuramente sono personaggi Bobino Obinu conosciuti insomma
Stessa Francesca rinnovo se ci si ricorda
Delitto cronaca nera avvenuta proprio giugno di quarantadue anni fa Bologna però solo personaggi un minimo occhi perché lei si è occupato di dire restare
Che allora grazie grazie per questa domanda ecco per restare nei nome solo apparentemente fuori luogo fuori fuori contesto un libro come come armi improprie che si concentra sulla critica d'arte in Italia
Perché nonostante le sezioni siano Democrazia nato in questo piccolo paesino sui Pirenei al confine con la Spagna ha vissuto per molto tempo in Italia a curato diverse mostre tra Napoli Roma e Milano e quindi ha avuto una consuetudine una familiarità con il nostro Paese infatti lui stesso si definiva un critico culturalmente italianizzato
E allo stesso tempo ha avuto anche una lunga frequentazione con artisti italiani uno su tutti Mimmo Rotella
E poi ha scritto per diverse riviste italiano Mendonça punto che io analizzo in nel in questo testo incolume ma anche i flash da i quattro sogni Das
Quindi accertamenti ha avuto un ruolo il di primo piano nel contesto italiano senza dimenticare in quella prima mostra del Nouveau Réalisme anche il movimento da lui e da lui fondato si era tenuto proprio in Italia a Milano alla alla Galleria Apollinaire di Guido le Noci quindi John questo questo testo che che ho scritto apre il volume provento presentato al convegno ho cercato di delineare la posizione etica listelli soprattutto rispetto al sistema della perché quello che mi è sembrato un po'il cuore
Del del suo progetto critico soprattutto in relazione agli articoli scritti su Domus è stata questa continua riflessione sulle strutture nel sistema dell'arte sulle dinamiche gli equilibri di potere le istituzioni vari attori che operano in questo sistema
Quindi diciamo cercato di indagare per questa puntura critica divini estranei attraverso il filtro delle delle mostre delle esposizioni periodiche delle Biennali in giro per il mondo
La rissa niente scriveva moltissimo su sulle mostre recessiva alle Biennali alla Biennale di Venezia la documentati Castelli fino alla Biennale di San Paolo alla Biennale di Quanzhou perché era un critico che si muoveva tantissimo che viaggiava moltissimo che era molto aperto anche nei confronti delle culture non europee
Qui diciamo quello che emerge da da questa analisi e l'immagine di un critico apertamente militante questo mi sembrava l'aspetto più interessante
Un critico che fa di tutto per non fossilizzare le sue convinzioni anche rispetto alle posizioni e agli artisti che ha sostenuto in precedenza e chi non ha paura anche di scagliarsi contro le divinità tra virgolette il sistema dell'arte
Come Germano c'è pianta ad esempio che attacca apertamente in una recinzione sulla Biennale del novantasette la Biennale ci han già nel novantasette che Cristallini finisce una Biennale manageriale capitalista
Ecco quindi all'interno del del sistema Italia della critica d'arte italiana restano e mi sembrava sicuramente una di quelle voci da approfondire da riprendere da interrogare nuovamente proprio perché lo scopo del convegno era anche un po'quello di capire in che modo queste voci potessero essere riattivati potessero ancora dirci dirci qualcosa
Sì sì no naturalmente ci sono quella si rinvia anche la sulle vie rimangono a Orsini
Insomma indubbiamente solo storie Ca'questo forse sarebbe di caso magari anche di approfondire c'è un'azione dell'arte della storia della Dalian non provinciale non chiusa nonché chiusa in se stessa le incuranti una voce sulla breve storia dei convegni sulla criticata in Italia limitatamente però al periodo mille centosessantatré mille novecentonovantuno due minuti qual è la sintesi rispetto all'ultimo grido degno confermando esiterei consiglio spiega nel in questo suo barelle saccente
Sì allora questo è un testo che ho aggiunto in un secondo momento devo dire in questo caso su suggerimento molto valoroso del professor stregone un testo sulla storia dei convegni di critica d'arte in Italia
E si tratta sostanzialmente di una breve panoramica su tutte quelle che sono state le maggiori occasioni convegnisti che in in Italia a partire con
Un bel miglior Cuticchio diretti da Giulio Carlo Argan a quelli di Montecatini fino a un celebre convegno del novantuno curato da dalle averci intitolato Arte utopia o regressione
E devo dire è stato molto interessante e stimolante ripercorre la storia
Di questi di questi convegni perché accanto alle riviste giornali e ai periodici dici hanno rappresentato un po'l'altro grande capitolo di confronto e di dibattito per la critica da in Italia
E quindi dal resoconto di questi eventi vengono fuori e quelle che erano le diverse posizioni dei critici rispetto agli argomenti ai temi coevo di volta in volta venivano affrontati come il rapporto tra la critica d'arte gli artisti l'autonomia in altre attività dica da che l'influenza delle nuove tecnologie o anche la relazione tra arte scienza mica l'aspetto interessante che leggendo sostanzialmente gli atti di questi di questi convegni si continua delineare per così dire una una parabola
Una una parabola critica che segue poi anche tutti quelli che sono tutti quelli che sono i cambiamenti nei diversi ambiti della della cultura e del pensiero e quindi si va ad esempio dalla sfiducia postmoderna
Gli per qualsiasi possibilità di giudizio che tipica della fine degli anni settanta e inizio anni ottanta
Ha invece uno una ripresa del progetto moderno che si avverte maniera più forte soprattutto alla fine degli anni ottanta quindi alla scommessa che la critica colposa ancora riuscire a incidere in maniera diretta su sull'arte e la cultura
E devo dire che salva anche molto divertente leggere i resoconti di questi convegni perché erano convegni molto accesi c'era un dibattito molto molto acceso vorrei ricordare solo un episodio molto molto singolare che avviene che sembra convegno di Gluck del mille novecentosessantatré
Quando la segreteria del convegno riceve una lettera firmata da un gruppo di artisti di Diario romana
Tra i quali c'erano Carla Accardi Pietro Consagra di Gastone Novelli e in questi artisti rivendicano la propria libertà di fronte alla pittura e quindi contestano i relatori del convegno e quindi ai critici di voler in qualche modo anticipare i futuri sviluppi della a questa lettera può eseguire lungo dibattito che si sviluppo soprattutto sulle pagine de L'Avanti alla quale contribuirono Carla Lonzi va bene esiguo atto quindi diciamo in questo testo sulla strada dei convegni che conclude il volume diciamo dose Passio diamo spazio a un altro territorio d'espressione della incinta al di là delle riviste che sono stati appunto i vinti convegni di critica d'arte
Allora professore trionfi in contengono come i rifugiati andato un po'una
Missione insieme e ho mostrato anche un po'sommario l'idea ci sono personaggi importanti Gillo Dorfles più avuto fortuna di intervistare pochi mesi sua scomparsa centootto anni l'unico che da giovane sposa contro i cinque Luciano
Maurizio Calvesi Cesare Brandi sebbene gongola Cana siano costi nell'incidente delle stato immobiliari il nuovo finito molto amplificato dal mondo
Dove lunga non seri si prese la sua incida molto forte
Però da una ventina d'anni non parliamo di morte della non parliamo di morte della dittatura non da una ventina d'anni
Autori come
Emanuele Severino locali Ciano Torino unirti mentre nei vent'anni precedenti
E ci si confrontava con sulle Manenti da citare interpreta ingiustizie minimo a un dialogo muro maestro di filosofia alcuna e studi di tu sul nichilismo nichilismo filosofico il nichilismo giuridico
Siccome la filosofia se dunque Arcandor città ma non solo lui i passi degli articoli anche nella storia della il gol che il diritto e lo Strumendo anche per l'organizzazione del potere politico
Ma con quale d'arte del mondo dell'arte di riffa o di Raffa deve fare il comico
C'è una missione inutile istigare la critica la questi decenni in questi anni
Che tipo non solo a questo punto di carattere solo un'azione critica quando uno in Europa e occidentale dal momento che la profluvio saggistica scienza della politica
Va be'noto sul declino dell'Occidente la crisi dell'Occidente c'è come si riverberano tutto questo
Nichilismo giuridico il nichilismo filosofico nel campo last un ateneo di massa aliena impermeabile so che ci vorrebbe una trasmissione ma le chiedo uno sforzo massimo quattro minuti grazie
No guardi io
Come un po'le stavo dicendo prima io guardo con una qualche cautela e diffidenza tutti gli annunci Intini fine di Moro
Di declino mi sembrano talvolta cronaca di una morte annunciata di una morte che in realtà
Non arriva mai
Sicuramente ci sono linguaggi evolvono il gli strumenti critici accolgono quindi probabilmente ci possono essere anche nelle fasi DT stanca delle stagioni di riflusso divisa creava questo senz'altro sì
Proprio organo in cui da questo punto di vista credo che sia poiché un testimone quasi pasoliniano
Cioè in luglio pur essendo ancora che veniva da un mondo completamente lontano da da quello di Pasolini eroi continuamente borghese
Sabaudo fregola Torino tocca un mondo competenti da eppure
Sembra quasi condividere la stele lo stesso disagio pasoliniano rispetto al al tempo presente
In fondo professore a Roma si ricordano ancora disagi che faceva in consiglio comunale quando il suo assessore alla cultura proponeva l'Estate Romana
Bene Carossa allora guardi questa è una una di quelle storie che andrebbe raccontata perché è vero che Argan a costruisce una sorta di elegia della crisi
E di tutta la parte conclusiva soprattutto nella versione definitiva della dell'arte moderna uscita nel mille novecentosettantotto e la presa d'atto di un disagio rispetto a quello che stava succedendo
Argan la nella asso di tempo che porta dalla cupa fino al postmoderno vive secondo lui è la fine di un progetto illuministico chiara
Progetto umanisti cordiale Argan a vive decreta per lui la Compart assegnato la morte la vera morte
Mail con una vive male l'intreccio abbastanza lui giudica quasi perverso tra concettualismo iperrealismo
Sono temi sui quali mi permetto di citare le le voci chi argano scrive per la la Treccani che in questi giorni è uscito un un piccolo volumetto che ho curato anche il dottor irosa collaborato in con una indice un in cui ho radunato Lella ritornano
No non ciò non ce l'ho sottomano uomo Eugenio Antonio Di Rosa nelle prenderlo non vengono ad apprendere dando in ciascuno consorzio lo mostreremo Abu alla giudice unico ora
Ed è un un piccolo piccolo trattatello con queste tre voci una dedicata alla storia della l'altra del novecento
L'altra dedicata all'architettura e l'altra grande passione di Argan proprio sta eccolo qui questo è il questo piccolo libro pubblicato precari
C'è pubblicata dalla Treccani come si individuano cucinano Romano
Arte a Giulio Carlo Argan
Ma ebbene questo questo
Ed è un nelle vocine la voce che scriveva Ghana sulla sull'arte sulla del Novecento la parte conclusiva è un refrain intorno alla crisi arrivi anche anzi
è la ragione che porta a galla poiana decidere di affidare l'aggiornamento della non curare in prima persona l'aggiornamento dell'arte moderna ma affidarlo in prima battuta Filiberto Menna che era
Appare in video insieme con Calvesi
Il l'allievo più brillante forse anche qui originale rispetto Calvesi
Calabresi però però Calvesi aveva una preparazione secondo me che spaziava dall'antichità
Allora non c'è vengano avevate per qualità risolvere la questione della della polemica tre anfore essere ISU subartico che attendono e grazie calvizie
Però bisogna dire anche questo che si Berto Menna morto prematuramente diciamo relativamente giovane e quindi non ho niente da meno amore giovane non era uno storico dell'arte tout-court avevo una formazione diversa
è quello che incarna maggiormente una visione i critici lista del della di matrice illuminista
E quello che riporta riprende quello che poi a cui Menna stesso dedicherà un libro del progetto moderno della
Che era un po'una che potrebbe essere usato anche come titolo come sottotitolo della visione a Gargnano della critica professoresse il mitragliere eccolo presidente una copia di questo volume
Voi ne discutiamo magari ad agosto intanto cosa induce collegare dei posti in cui ci si trova mese di agosto del fatto giusto per superare di arte secondo a Caniana secondo la concezione abbia
Non si arrende e nelle savane d'altro agosto però avverte credono
è riservato anche ad Altroconsumo va be'rinviamo noi non facciamolo sedici ciceroniano circa la
Fare il nella zona quindi poiché carica fuori dal Ferragosto è ritengo sicura l'osso sarebbe interessante capire nella corrente anche culturale in cui se sformato
Argan perché Lionello Venturi non dimentichiamo genitore di Franco Venturi
Grasso con lirismo sarebbe interessante capire rapporti tra soprattutto Franco Venturi Giulio Carlo Argan riguardo alla concezione illuministica pure della civilizzazione
Perché
Anche Franco Venturini su settecento e lo fanno gli anni sessanta no è un'opera che poi finisce non dico né dimenticatoio ma in un'epoca contestazione di irrazionalità né Cordini pensiero bene vuole etc cioè terribile certi studi sull'Illuminismo morto Franco Venturi e anche Furio Diaz ligure appartiene insomma come corrente viale ideologica quella di Argan finisce per smarrirsi
Questo avviene tutto si tiene e che libero venti importanti se ci riprovo ora anche queste considerazioni che escono
Dall'ambito ancorché largo gravissimo il critica della storia della armi improprie lo stato della candidata dei militari ha pubblicato da Giovanni Allevi editore ne abbiamo parlato con innanzitutto il nord curdo sono Vincenzo rione salvo dopo grazie professore presto allora con Argan armi ai ribelli Colorni
Grazie anche alla professoressa
E Simone dottor il Rosso Antico in Mostra chiaramente Andries positiva
I tempi giornalistici sono quelli che sono però diceva diceva Indro Montanelli io al collo Domingo tre mila e cinquecento battute posso spiegare la storia del mondo
Ora noi siamo stati un po'più stretti però indicato un'idea di quello che lo stato della critica quindi in Italia negli ultimi decenni grazie di nuovo Gorlago lavoro grazie un'azienda nata a pezzi regia e naturalmente un ringraziamento insoluto
Sotto Turrini la durata in carica Giuseppe pieno