Capire per conoscere

Radio radicale interrompiamo qui la replica di stampa e regime curata questa settimana
Dakar lo Romeo come ogni lunedì al momento di capire per conoscere con il professor Mario Baldassarri presidente del centro studi economia Reale distano l'istituto Adriano Olivetti di Ancona professore buongiorno buongiorno buongiorno a voi come stanno
Bene grazie tutto posto c'è un bel sole robot sì c'è un bel sole gli era piovuto sembrava
Una giornata no ma insomma se mi otto non aveva allora professore
E intanto medica che numero siamo così lo ricorda sia il quattrocento settantasette
La puntata quattro sette sette perfetto
Allora professore
Fabio Panetta governatore della Banca d'Italia il trentun maggio come sempre c'è stata la relazione questa era prima del governatore Panetta devo dire ricchissima di spunti allora intanto quante io le direi se intanto lei vuole fare un un minuto così insomma una un attimo un'analisi così un po'generale
Di quello che ha detto e poi magari ci fermiamo su qualche punto
Un po'più nello specifico in realtà credibili curatore volevo far tornare il generale no lei lei lei odiava se noi vogliamo fare prima l'analista uno sei fatto ripercorre un po'
I punti fondamentali di quella che a mio parere è stata una relazioni sull'economia italiana europea e sulle prospettive impeccabile e non a caso forse per la prima volta che io ricordi
Nella sua relazione ha messo numeri principi e anche grafici tabelle e così via
Lo è partito da una considerazioni immediata cioè i dati attuali dell'economia italiana quella che è la congiuntura
E segnalando da una parte il record degli occupati e quindi la notizia positiva
Dall'altra parte lasci la la discesa forte dell'inflazione ovviamente a questo punto ho detto beh allora la bici è bene che cominci a tagliare i tassi d'interesse
Questa analisi congiunturale sull'occupazione positiva record degli occupanti però la retta attentamente e cioè il gender tensione
Abbiamo un record di occupati che sono tra l'altro in prevalenza lavori a tempo determinato ma abbiamo i salari bassi sostanzialmente erosi poi negli ultimi due anni dal dalla forte fiammata inflazionistica in termini il potere d'acquisto questi dati congiunturali e ha poi eletti in retrospettiva rispetto agli ultimi vent'anni e in prospettiva rispetto ai prossimi anni
In retrospettiva giustamente ha detto attenzione abbiamo il record di occupati però i salari in Italia sono pressoché fermi in termini di potere d'acquisto dal due mila cioè da venticinque oltre vent'anni che stanno fermi
In Francia in Germania sono cresciuti del venticinque trenta per cento risparmio di oltre il venti per cento
E quindi se ci guardiamo un attimo indietro e vediamo che il record dell'occupazione dato positivo si associa a questo dato che chi deve far riflettere molto e aggancia subito
La la lo stop del mio nel potere d'acquisto dei salari all'andamento della produttività cioè cadere che e parallelamente la produttività e l'Italia è ferma da venticinque anni
Mentre negli altri Paesi è aumentata anche lì del venticinque trenta per cento è quella che ha dato agli altri Paesi la possibilità di fare aumentare i salari
E dopodiché passa a questa lettura un po'in prospettiva per i prossimi anni dicendo attenzione che noi abbiamo recuperato molto bene la caduta del codice
Del rimbalzo abbiamo anche leggermente superato in termini di crescita Francia e Germania
Ma come dato congiunturale però la nostra economia sta tornando torna ad una crescita asfittica che dello zero virgola sarà zero virgola sette ma insomma sotto l'un per cento e qui si chiede due cose fondamentali governatore
Da un lato cosa deve fare l'Europa e dall'altro cosa deve fare l'Italia
Sa spazza e su questo dato delle indicazioni anche qui molto nette e precise perché sul cosa deve fare l'Europa dice innanzitutto deve completare
E la costruzione del mercato unico quindi concorrenza si ma dappertutto anche in tutto il mercato e indica tre temi colossali
Nei quali il mercato unico non c'è non abbiamo costruito nel telecomunicazioni l'energia
E la parte finanziaria e bancaria
Quindi l'unione bancaria da fare completare e la unificazione in un unico mercato dei delle grandi reti di telecomunicazioni ed energia
Ma beghe affianca con il duo con la necessità Pinco dice molto esplicitamente che alla politica monetaria
Per cui indica la BCE e sul fatto che è il momento di cominciare a ridurre i tassi di interesse addirittura vigile se non vogliamo che l'inflazione scende ulteriormente andando molto al di sotto di quello che è il target della stessa BCE al due per cento come sappiamo ma quella lì dobbiamo a fine anno care una capacità di bilancio pubblico per l'Europa e l'Iva verso l'indicazione della necessità di una nucleo di federazione europea con entrate autonome e corre debito comune europeo
Questo è il cornice sterza dopodiché fa chiaramente ad indicare quelle che sono le linee
Necessarie di politica economica e di politica di bilancio per l'Italia
Dove dove dove sottolinea quella che voglio dire è un problema
Insomma fatta ormai possiamo anche micro proprio strutturale che la produttività
Non certamente e Castelli fuori dal centro che la produttività non si riprende
E non cresce
Se non con riforme strutturali non sono incentivi di breve periodo che fanno riguadagnare produttività non dimenticando mai che dobbiamo recuperare il K indicativo accumulato negli ultimi venticinque anni e questo non è che lo recuperiamo in sei mesi francamente quindi le grandi riforme strutturali
Ma la sintesi a mio parere molto efficace che oltre al procuratore permetta è quando dice prudenza nella politica di bilancio per la crescita dell'economia
E chiaramente deriva tutto da una constatazione e che sappiamo tutti l'alto debito pubblico italiano certe nell'altra debito pubblico italiano ci mette articolo ogni giorno ogni settimana più o meno a rischio
Cioè è come dico io è un po'un elefante che si dondola sulla rete sul filo di ragnatela qui conto il messaggio e allora e il il problema del debito va affrontato
Con una politica di bilancio Prudente in termini di deficit ovviamente perché dobbiamo piegare verso il basso il rapporto debito PIL ma all'interno della spesa pubblica all'interno delle entrate pubbliche e spostare delle Poste
Senza creare deficit e debito ma delle risposte che vanno a sostenere la crescita lo sviluppo ancor di più meglio ancora
L'occupazione quindi la grande riforma di cui aveva parlato negli anni scorsi il suo predecessore Ignazio Visco quando più volte aveva detto la madre di tutte le riforme
è la ristrutturazione della spesa pubblica e la ristrutturazione delle entrate pubbliche sesta spesa pubblica che ormai arrivato a mille centoquaranta miliardi di euro all'anno
Ha dentro almeno cento centoventi miliardi di sprechi malversazioni ruberie cose inefficienti e dentro le entrate come sappiamo mancano o novanta cento miliardi di e Mangione
Quelle sono le risorse per andare a prendere per sostenere lo sviluppo crescita produttività innovazione tecnologie e così via senza un euro in più ridefinito di debito
Tra l'altro per citare le sue parole
Quando dice quando ha detto non riesco a credere che un Paese come la nostra storia nostre risorse nostre potenzialità paese che ha concorso a fondare l'Unione europea eccetera eccetera e dice dobbiamo avere con me
La forza di questa prospettiva dobbiamo guardare con fiducia al futuro però non dobbiamo farci illusioni perché abbiamo problemi tirarli alcuni radicati di difficile soluzione
E appunto con questa premessa c'è Caneva della produttività assunta come cucinare per risollevare se conti privati sia quelli pubblici gravati dalla zavorra di un debito futuri squilibri accumulati in passato che ci costringe ogni anno impegnare considerevoli risorse pubbliche per pagare gli interessi sottraendole all'innovazione e lo sviluppo
Mi esalto ha definito il nodo sesto dove stiamo arrivando nei prossimi anni a pagare cento miliardi di euro all'anno quasi cento miliardi di euro all'anno come interessi sul debito
E chiunque può capire che è quella diciamo il rientro dal debito pubblico può liberare risorse in termini proprio di pagamento ovvero pagamento di interessi
Per spostarle su voci che sostengono l'innovazione la formazione e quindi la la produttività e quindi la crescita
Ma che è una frase importante che che dice il governatore
Quando dice non siamo condannati alla stagnazione
Cioè quando lui fa le previsioni ci varate stiamo tornando ad una crescita asfittica sostanzialmente zero sette zero otto comunque sotto un se tutto va bene attorno all'un per cento ma non è una condanna egoista
Un Paese come l'Italia forte pieno di capacità con una struttura produttiva vivace anche se di piccole e medie imprese
E lì c'è un problema sempre dimensionale delle delle nostre imprese
Ma non siamo condannati alla stagnazione
Il perno della noi possiamo saltare verso un percorso di crescita
Molto più consistente
Però dobbiamo farlo con le nostre mani facendo le riforme strutturali e ristrutturando in modo serio le risorse enormi che sono assorbite dal bilancio pubblico sia dal lato della spesa ripeto
Mille centoquaranta miliardi all'anno
Sia dal lato delle entrate vile miliardi di entrate all'anno allora lì dentro
è che si può andare a rivedere spostare verso crescita sviluppo innovazione una quota consistente delle delle risorse per attivare il motore della crescita
In primo piano fa un ragionamento molto secco e molto serio
Ed il sostanzialmente affiancando delle prospettive strutturali il tema della demografia cioè Cai Italia sì nei prossimi anni noi perderemo più di cinque milioni di lavoratori attivi
Ne avevamo parlato si ricordava impegnatissimo grazie nel torneo scorso molto secco nel senso di dire benissimo
E vi ammiriamo la natalità respingiamo verso l'occupazione le donne i giovani eccetera
Facendo tutto questo ci mancano comunque almeno duecentocinquanta trecento mila lavoratori all'anno da qui ai prossimi sette otto dieci anni
Ne attenzione questi non possono che essere ottenuti con flussi migratori ordinati legali e soprattutto formanti per l'inserimento nelle attività di lavoro che servono alla crescita dell'economia italiana
è il noi sappiamo che l'ultimo click day per il figlio agli immigrati
Chiedo visto in tre o quattro minuti e mi pare che fossero settanta ottanta mila sì sedi disponibili sia esso invece siano serie guardiamo i prossimi anni
E che occorrono ripeto da duecentocinquanta a trecento mila immigrati all'anno
Infatti infatti perché pure lui diceva
Lei il governatore detto serve un flusso di immigrati maggiore di quello ipotizzato dall'Istat che centosettanta mila netti no
Inoltre eh ma andrà gestito con gli altri Paesi europei bilanciando le esigenze della produzione con gli squilibri sociali questo va bene ovviamente no assoluto e e poi però io non la voglio e sopralluogo utilizzati
Legali ex aequo lamentarsi e così via non certo del del flusso dell'immigrazione illegale invece no no no certa quesito è legato delegato anche
Alla questione ovviamente lavoro demografia no
Perché poi nelle analisi e purtroppo la vera figlia non è che la si cambia nel giro di un anno due cioè immaginiamo che noi facciamo una grande politica per la famiglia per i giovani perché qui comincino a fare i fili benissimo
Ma tutto questo ha un effetto se va bene fra vent'
Amica
Che ha celebri nel senso del lavoro sexsies cominciano domani a nascere più bambini d'Italia da coppie italiane diciamo e riavremo fra vent'anni nel frattempo però abbiamo almeno diciotto anni Algardi la salute della sanità e la scuola
Anche l'abolizione
Perché fra vent'anni che lavori faranno questi con le dinamiche Muti mutamento tecnologico ogni giorno ecco l'impatto tra l'altro dell'intelligenza artificiale orizzontale in tutti i lavori tutto e l'impresa in tutte le professioni
Esattamente esattamente perché le dicevo che nelle analisi poi l'inno della Banca d'Italia
Alla questione appunto diciamo collegata al lavoro c'è la questione di cui ha abbiamo però ha detto che la demografia c'è un altro campanello d'allarme che quello della fuga dei giovani perché comunque e ecco guardi tra il due mila otto il due mila ventidue sono cinquecentoventicinque mila giovani che sono invecchiati e solo un terzo di questi poi è rientrato
Poi la terza spendiamo conto di un fatto e che quando parliamo di questi giovani che emigrano all'estero non
Certamente ci sono gli scienziati ricercatori professori universitari e quant'altro che all'estero trovano non solo retribuzioni migliori ma prospettive di carriera
Molto Sanasi Sensale Pannella siamo anche ma adesso parliamo anche di giovani che vanno a fare in tanti altri mestieri dico il pizzaiolo che c'è anche questo
Che conviene andare a fare il pizzaiolo a Londra piuttosto che aspirano paurosi questi giovani se facciamo i conti ma quando nasce
A quando emigra vent'anni ventidue ventidue anni venticinque anni allo Stato italiano è costato almeno un milione di euro
Per la mutazione per la scuola
E per e alle famiglie italiane per il mantenimento o quanto meno è costato un altro milione di euro quelli ogni giovane che lascia l'Italia e va all'estero
Si porta dietro un capitale di due milioni di euro allora se sono stati cinquecento mila facciamo un po'i confini veloci
Cioè sono stati cinquecento mila vuol dire che noi che dall'Italia è uscito un capitale umano il mille miliardi di euro
Non so se qualcuno riesce a fare questi giochetti
Quindi è è come se dall'alto della struttura produttiva tecnologica ecco perché mille miliardi di macchinari
Che erano stati spostati all'estero
Con con la differenza che qui parliamo di capitale umano i cervelli di persone fisiche di capacità intellettuali di capacità professionali che valgono molto ma molto di più di un macchinario
Allora del governatore ha sottolineato bene questo aspetto Sergio dicendo
Se non crediamo qui delle condizioni di prospettive
Di crescita e di occupazione anche in termini di qualità della vita di potere d'acquisto e quant'altro attenzione e l'esperienza di questi anni più o meno recenti che dice che se ne vanno all'estero
E ne abbiamo già perso il piano di mezzo milione
Con i numeri che vi ho detto insomma c'è forse numeretti
E mentre invece nell'analisi di Federico Fubini
Voglio dire lui ha notato diciamo così una cosa che nelle altre analisi non avevo visto e cioè che il il banchiere centrale italiano diventa il primo responsabile nell'aria ero dire qualcosa che molti a fatti causano pensare cioè il nuovo Patto di stabilità no funziona non così come di ha detto Panetta la recente riforma dei meccanismi di governo economico non ha segnato particolari progressi
Soprattutto non permette all'Unione Europea di far fronte nuovi choc come la pandemia una crisi energetica
Ne basta per mettere finalmente accanto alla politica monetaria della BCE è una politica di bilancio comune senza future versioni più stabili e meno burocratiche del Recovery le nuove regole di bilancio e rischiano di relegare l'Italia a vaso di coccio nelle tensioni problematiche globali di questi anni perché serve un nuovo eurobond
Esattamente questo quadro che ha sintetizzato
Anche Fubini ma anni diciamo che sono poi le parole del governatore
Esso senza con grande umiltà diciamo possono le cose che ci stiamo dicendo in questa nostra rubrica da due anni da tre anni e il nostro commento recente al nuovo patto di stabilità mettevo in rilievo proprio questo
E cioè e il nuovo patto cambia qualcosa da un po'più di flessibilità ma i parametri definiti a suo tempo stupidi stupidi restano e cioè il vincolo non può essere sul deficit pubblico totale punto e basta
Senta che deve stare sotto il tre per cento e così via con un percorso di riduzione del debito verrà ma è il nodo centrale del vecchio maestro dette che va corretto e cioè la distinzione tra investimenti e spesa corrente
E quindi il modo la cartina al tornasole quali direi è il passaggio in Generation io
Giustamente è stato fatto subito bene affronto della pandemia ma come sappiamo è transitorio finisce nel due mila ventisei e allora la prima scelta politica che si pone all'Europa
è trasformare il Mac invece il mio in permanente cioè nel primo nucleo il bilancio federale dell'unione europea
Questo è sostanzialmente quello che il governatore ha anche detto con grande chiarezza per affiancare un bilancio dell'Unione Europea alla politica monetaria della BCE
E dentro questo nucleo è ovvio che se il bilancio ha da essere deve avere delle entrate proprie e una capacità autonoma di debito comunque i famosi eurobond
Che non è che sono fatti così una tantum perché qualcuno una mattina salta diceva e mettiamo degli eurobond no devono essere uno strumento permanente di politica di bilancio di politica fiscale di tutta l'Unione Europea
E in questo senso le parole del governatore con tutta la correttezza del caso
Anche istituzionale ma con grande chiarezza e trasparenza dicono a noi in Italia e all'Europa
Che così come è stato rappezzata questo patto di stabilità nuovo pone gli stessi problemi più o meno gli stessi problemi di prima
Cioè vincono in fondo l'Europa accrescere poco e l'Italia crescere meno dell'Europa
Proprio perché non distinguendo tra investimenti e spesa corrente è chi fa di tutt'erba un fascio mentre gli investimenti sono la chiave è importante
A un certo punto addirittura dice attenzione
Che nei prossimi anni tra investimenti pubblici e privati l'Europa ha bisogno per fare l'attenzione energetica ambientale tecnologica all'innovazione con De Mita
L'Europa ha bisogno di ottocento miliardi all'anno disinvestimenti
Quindi se sia una cifra fanalino di coda insomma
Diciamo più o meno
Sembra vederla un po'come
Come Mario Draghi no a quando per dire che arriverà in continuità con quello giuramenti carriera tornano in cinquecento miliardi sì nel suo rapporto sulla competitività ero crea crea lo vogliono
A investimenti pubblici giustamente ha fatto capire
Anche l'investimento pubblico è un volano
Che hanno attiva anche investimenti privati spiagge lei parla di ottocento miliardi di investimenti
Pubblici e un'azione più inattesa cerca casa base di tornare al discorso delle della realizzazione piena del mercato unico sul tema delle telecomunicazioni e dell'energia e magari anche sul tema del sistema bancario
Telecomunicazioni energia io aggiungerei anche grandi infrastrutture alta tecnologia innovazione dove rientra la intelligenza artificiale tutti ne parlano
Ma frutto del mondo tutti si rendono conto che per fare quella roba lì occorrono centinaia i miliardi di euro di investimento all'anno
Per i prossimi dieci anni almeno
Allora questa prospettiva se non c'è un nocciolino il bilancio federale europeo chi l'ha fatto
Ah certo per carità questo è sicuro
Il distinguo aggiunge attenzione che nel caso di debito in comune cosiddetti eurobond e realtà si tratta anche di dare ai mercati finanziari internazionali
Un oggetto di investimento a rischio ridottissimo perché perché
Chiamiamolo così il rating di un eurobond è enormemente il migliore di qualunque titolo di Stato nazionale dei ventisette paesi
Certo
Sì sì ne fa anche un elemento strutturale di consapevolezza e di incertezza del principio
Allora professore ci dobbiamo fermare allora intanto abbiamo parlato di disdire mo'voglio dire di tutto questo ricordandoci insomma
Parlando del del nostro paese ma insomma ecco soprattutto di Europa
La prossima settimana sapremo
Se turpe positivo quindi posso esplicitata alticcio come noi che questo ragionamento del governatore ripeto Ubuntu chiaro trasparente
Condito di numeri precisi eccetera ecco questo ragionamento in un certo senso possa entrare a settembre nella nota di aggiornamento del Def che dovrà fare la quale impedimento per la legge di bilancio per il due mila venticinque ma anche della prospettiva triennale di una politica strutturale del bilancio pubblico in Italia
è chiarissimo buono auspicio
Va bene quindi non era così in settimana vedremo insomma cosa assai gli equilibri vedremo i risultati
Cinesi bisogna azioni proprie modelle indicazione abbastanza piana insomma fino a quell'ora si sì sì dovremmo si spera
Va bene grazie calcolatore avaria Baldassarre e io lo vuole ricordare ricordare Presidente Centro studi economia reale e dista un istituto Adriano Olivetti di Ancona che ogni lunedì appunto ci accompagna all'interno di questi argomenti magari complicati ma appunto capire per conoscere allora