1º Rapporto CIDA CenSIS - Il valore del ceto medio per l'economia e la società

Sì voglio subito ringraziare Cida la confederazione italiana dei dirigenti delle alte professionalità saluto il presidente Stefano Pulzella grazie per avermi invitata a coordinare questo appuntamento quest'evento in cui centrale è un tema scusi sta concentrando sempre di più il dibattito e sociale economico degli ultimi tempi il valore del ceto medio un tema che è verrà affrontato partendo dalla presentazione
Del rapporto del Censis e che saluto subito sarà lena ricercatrice Censis Buongiorno e Giorgio
De Rita segretario generale Censis si tratta di un rapporto molto atteso perché è il Censis puro occupandosi della del ceto medio un po'in tutti i suoi rapporti però è da da Walter Mariani che non faceva proprio un focus specifico
Sulla significato di ceto medio su cosa significa sentirsi anche ceto medio quindi insomma avremo sicuramente dei degli spunti di ragionamento e di riflessione molto molto interessanti
Voglio salutare naturalmente tutti gli autorevoli rappresentanti del parlamento che tra poco interverranno e parteciperanno Anna alla tavola rotonda sanità sottolineare che quella di oggi un'iniziativa che va a costituire ad aggiungere un ulteriore tassello
All'attività che CIDA sta portando avanti già già da tempo per puntare i riflettori dell'opinione pubblica delle istituzioni della politica in un ottica sempre di dialogo e di confronto costruttivo sulla necessità di sostenere e difendere il valore del ceto medio da sempre considerato un po'il il fulcro il pilastro della nostra società e della nostra economia una fascia della popolazione che negli ultimi anni negli ultimi tempi sta sempre più affrontando una serie di di difficoltà da cui deriva un impoverimento per una serie di di fattori dai cambiamenti dall'ente del del contesto che negli ultimi decenni interessato
Lo scenario economico sociale
I salari la perdita del del valore di acquisto degli stipendi una fascia è della popolazione che è penalizzata da da un peso fiscale diciamo significativo perché da una parte ci sono le imposte e le aliquote più più elevate e dall'altro però ecco è una fascia una fascia di cittadini che viene esclusa da quelle che sono le agevolazioni ai bonus fiscali che sono proprio concessi in base al reddito ma diciamo che sentirsi parte del ceto medio e poi è è una cosa proprio che verrà evidenziata in questa mattinata prima che ancora una questione di reddito è proprio la condizione di identità ma di appartenenza perché un po'tutti noi
Ci sentiamo appartenere al ceto medio c'è un'ampia fascia di cittadini che i pensionati che ha sempre costituito l'ossatura
Del sistema produttivo che ha sempre sostenuto l'economia italiana che oggi diciamo che tende anche a comprendere anche quelle fasce di reddito è più alte anche oltre cinquanta mila euro e dunque anche una fetta importante di professionisti
Di manager insomma della classe dirigente del paese che costituisce la più il cuore pulsante del nostro sistema economico vorrei ricordare che a a febbraio uccide si è mobilitata per una raccolta di firme
E salviamo il ceto medio con obiettivi ben precisi
è la promozione di una maggiore equità fiscale l'aumento delle risorse disponibili per famiglie impresa e la difesa del potere di acquisto delle pensioni il rafforzamento del welfare pubblico una petizione che ha raccolto ben cinquantadue mila firme e quindi numero importante un emerse miti cattivo che dimostra quanto sia sentite la necessità di un cambiamento d'un cambio di passo molto molto atteso che l'incontro di oggi
E sarà proprio l'occasione di di confronto con i rappresentanti del del Parlamento e anche in base ai numeri a quanto emergerà dal rapporto Censis per far sì che vengano prese in considerazione le criticità e le preoccupazioni che coinvolgono la fascia media del Paese e quindi da qui per tutta questa serie di iniziative anche da dall'incontro di oggi
Si possono anche gettare le le basi per pensare a misure concrete anche per impostare fare scelte socio politiche di di lungo periodo per affrontare quelle che sono le sfide più importante rilanciare tutelare il benessere del ceto medio anche perché in un percorso importante di crescita a cui sta puntando il nostro Paese
Io per il momento mi fermo qui era giusto inquadrare un po'lo scenario il contesto in cui stamattina parleremo e faremo nostro dibattito e passo subito la parola a Stefano Cucchi Silla presidente cita prego
Intanto buongiorno a tutti grazie
Grazie anche a tutti quelli che sono in collegamento streaming sono tantissimi
Ho ricevuto adesso la notizia che c'era come questa dei telegiornali una riunione
Sull'Iran a a Palazzo Chigi ma mi hanno assicurato che il presidente dagli anni
Sarà presente con noi non so in quale minuto
Ciò grazie ai nostri ospiti a voi presente a chi sta seguendo le venti streaming sul sito della Camera dei deputati un grazie particolare va tutta la comunità di sci da e i presidenti delle dieci federazioni aderenti che ringrazio di cuore
Quello che presenteremo oggi il futuro dell'impegno condiviso di tutte le espressioni del management pubblico e privato affinché il nostro Paese resti oggi e in futuro il grande Paese che è stato a lungo infatti abbiamo conquistato un ruolo protagonista nel mondo e in Europa ci siamo distinti per la competenza delle nostre persone
Per la capacità di innovare per l'agilità la produttività delle nostre intrisi per la costruzione di un sistema di protezione sociale forte universalistico con sanità istruzione
Presi a modello da tutti
Il Paese produttivo e capace di competere che crea benessere e ricchezza questa è l'immagine che desidero abbiate ben presente nella vostra testa
Lo ripeto l'Italia produttiva capace di competere l'Italia in cui le famiglie stanno bene in cura ricchezze diffusa e aggiungo quella che crede in un futuro di opportunità
è di questi Italia che discuteremo oggi schierandosi in modo chiaro difesa del ceto medio
Il ceto medio il pilastro della nostra società è la molla che spinge in avanti l'economia il ceto medio e la stragrande maggioranza degli italiani nei ricchi né indigenti
Che lavora contribuisce alla sostenibilità del sistema
Anche quando arriva la pensione quella che paga le tasse si impegna per il territorio e la comunità che creano un'impresa in opportunità di crescita che investe nei figli e per le prossime generazioni
Che si riconosce nei valori del merito del talento della solidarietà
Il ceto medio il quotidiano sentire di una fetta importante della popolazione medici insegnanti manager imprenditori professionisti amministratori pubblici impiegati pensionati non intendiamo occuparci di questa fetta importante della popolazione e lo facciamo per un motivo semplice ma allo stesso tempo allarmante questa fretta si sta assottigliando si sta impoverendo sta perdendo speranza
E se perdiamo ceto medio italiano perdiamo il pilastro sociale e perdiamo la molla economica
Con conseguenze dannose per tutti è con senso di responsabilità che quello che noi come CIDA intendiamo portare avanti un programma di difesa del ceto medio sull'arca scala
L'appuntamento di oggi segue infatti numerosi iniziative la più recente ha riguardato la petizione salviamo ceto medio che ha raccolto in pochi mesi oltre cinquanta mila firme su questo tema torniamo ogni appuntamento istituzionale utile
Come avvenuto qualche settimana fa a Palazzo Chigi quando ha portato all'attenzione del per la presidente del Consiglio Giorgia Minoli
L'importanza di non trascurare questo malessere diffuso del ceto produttivo
Ritengo importante incaricare il decisore pubblico di quello che è evidente a molti ma ignorato nei fatti
Da cui la scelta di discutere nell'auletta dei gruppi parlamentari affinché la buona politica possa riconoscere in noi non certo una controparte bensì un interlocutore responsabile e serio che agisce per un interesse generale
Chiarisco questo declassamento del ceto medio come lo definisce il Censis nell'ampio lavoro di ricerca che abbiamo affidato e che sarà presentato dal poco non è una novità e quindi non è una scoperta
Eppure avere contezza di un fenomeno in corso non significa prenderlo in carico
Sono anni decenni che assistiamo all'erosione di questa categoria tutti i governi che si sono succeduti hanno attinto risorse dal ceto medio per finanziare in molti casi misure rivolte alla sull'assistenza in altri meridionali conti quando i conti non tornavano più spesso per sostenere quel far pubblico sempre più in difficoltà
E questo è avvenuto e avviene in un contesto di crescita economica stagnante nonostante le retribuzioni siano al palo da almeno trent'anni nonostante l'inflazione recente abbia vuole idealizzato il potere d'acquisto
Si dirà che il fenomeno non è solo italiano che fattori globali più trasversali hanno minato gli equilibri della società industrializzate che anche altrove le classi intermedie sono state rosicchiato indebolite
Qui da noi tuttavia la distanza tra cime base della piramide sociale è molto significativa le disuguaglianze inizia la da cui essi non solo verticalmente ma anche in senso orizzontale
Tra persone prima appartenente alla stessa classe socioeconomica perché è più facile scivolare verso il basso perché il costo della vita intacca direttamente alcune categorie
Perché avvolta abbassa l'esposizione a un evento avverso per perdere in un solo momento ciò che si aveva faticosamente conquistato
Il fatto che siano mentale delle persone in povertà assoluta è un corollario di questa situazione di fragilità latente
Solo pochi giorni fa l'Istat nel suo rapporto annuale ci ha confermato che il reddito di lavoro non è più sufficiente a proteggere individui e famiglie dal disagio economico
Nei dieci anni di incidenza di povertà individuale tra chi lavora e ha avuto un incremento di due virgola sette punti percentuale passando a da quattro punto nove del due mila quattordici al sette virgola sei nel due mila ventitré
Questo dipende anche dal fatto che gli stipendi italiani sono bassi troppo bassi e da troppo tempo
La conseguenza diretta sui nuclei familiari in un ventennio dal due mila uno al due mila ventuno il reddito pro capite delle famiglie italiane è sceso di sette virgola sette punti mentre la media europea saliva di quasi dieci
Con le famiglie tedesche a più sette virgola tre per cento e quelle francesi a nove virgola nove per cento
Più o meno nello stesso intervallo di tempo la variazione reale del nostro PIL è stata del cinque virgola tre per cento contro la media europea oltre il trenta per cento
Questi numeri sarebbero sufficienti da soli a spiegare il fenomeno delle culle vuote quello della fuga dei cervelli all'estero quello della mobilità sanitaria quello della scarsa attrazione di capitali esteri in Italia e via dicendo
Quello che stiamo fotografando un passaggio epocale di modello socio economico
Stiamo passando dall'equazione più alto benessere economico più alti consumi aspettative crescenti a una formula regressiva basata sulla triadi meno benessere economico consumi ridotti aspetta di vedersi mistiche
Sono sicuro che anche a voi colpirà questo dato sull'assenza di aspettative positive che emerge dal rapporto più del settantasei per cento degli italiani ritiene che le generazioni future staranno peggio di quella attuale mentre sei su dieci affermano che il proprio tenore di vita sta calando
Insomma a me pare che domina la paura di cadere nel burrone piuttosto che la speranza di salire in cima
Ma poche di mestiere non faccio il sociologo da manager preferisco offrire qualche soluzione concreta su ciò che è possibile e doveroso fare per intervenire questa tendenza
In primo luogo non posso che partire dall'invocare un sacrosanto atto di riconoscimento verso il valore del ceto medio
Ristabilire come tra l'altro l'ottantadue per cento di italiani forma dei quadri di supporto a chi crea impresa lavoro e opportunità
Si tratta di una sfida strutturale che richiede strategie di risposta ponderata e orientata a lungo termine basate sul convincimento che formazione e competenze siano la nostra risorsa primaria
Questa sfida chiama in causa le politiche fiscali e di bilancio la stessa funzione del fisco andrebbe capovolta
Invece che l'ostacolo la leva fiscale dovrebbe incentivare chi investe chi crea lavoro chi eroga servizi chi ha talento e chi si impegna questo è il primo passo che chiediamo di fare proprio ora che la riforma la riforma fiscale sta procedendo che si stanno definendo le normative di attuazione è importante non perdere di vista l'obiettivo di semplificare e non penalizzare i redditi medi
Chi guadagna dai cinquanta mila euro in su non è un super ricco anche se viene tassato come se lo fosse viene tassato al pari di quanti altri Paesi stabiliscono per chi dichiara redditi superiori a duecento mila euro
E continua a pagare per la pretura di evasori che scusate lo sfogo rappresentano la vera piaga del nostro sistema oltre novanta cento miliardi all'anno di evasione fiscale
E contributiva che gridano vendetta e che nessun fisco amico dovrebbe ma legittimare
Se credete con me che io non sta e lavoro debbono essere ricompensati sarebbe anche il raccordo con la seconda proposta ad oggi voglio mettere sul tavolo
è urgente una revisione del sistema IRPEF che vada nella direzione della riduzione della pressione fiscale per le fasce di reddito medio-alto passando gradualmente da tre a due aliquote
Se questa è l'intenzione anche del governo voglio sottolineare una cosa il reddito non determina sono le imposte da pagare ma anche la possibilità di accedere a detrazioni deduce
Mi e altri servizi
Deduzioni e detrazioni oltre una certa soglia di reddito a partire da cinquanta mila euro in su si azzerano quindi il saldo fiscale del ceto medio non è dato solo dall'ammontare dell'IRPEF ma anche da tutti i benefici potenziali che vanno persi
La verità è che il ceto medio quindici rimette due volte prima perché sostiene le maggiori imposte e poi perché a minori o mancati sconti e trasferimenti monetari che si traducono in maggiori esborsi pensiamo le spese sanitarie Borsa sì università bollente
Se vogliamo davvero costruire un'aspettativa positiva sul futuro sarebbe equo ad esempio che le forme di decontribuzione di di fiscalizzazione collegati a premi di produzione o altre forme di riconoscimento vengono applicate alla generalità dei lavoratori
Compresi anche i dirigenti
Se si vuole riconoscere come giusto e lavoratori una parte del merito nel conseguimento delle performances non si dovrebbe porre dunque alcun tetto retributivo l'applicazione degli incentivi fiscali contributivi
Quello che suggeriscono avete compreso l'impianto fiscale che non mortifichi chi lavora né chi oggi in pensione in una società che invecchia dobbiamo seriamente in caricarci di non far scivolare in povertà i più anziani
Che sono i più esposti a rischi di salute e di isolamento
Facendo di tutto per incentivare lo sviluppo di una Silver economi in cui i pensionati possono essere attori economici positivi
Teniamo a mente anche questo quando arriveremo alla prossima legge di bilancio affinché gli assegni pensionistici non siano penalizzati dalla mancata indicizzazione come accade a uniti giro di boa
Infine proprio pensando alle prossime generazioni e pensionati di domani voglio concludere questo mio intervento attirando la vostra attenzione sulla questione più importante la sostenibilità del nostro welfare sanitario e previdenziale
Dobbiamo procedere a una ragionata integrazione tra pubblico e privato se vogliamo mantenere alto il livello delle prestazione e concerti consentirvi l'accesso nel momento del bisogno
I fondi di previdenza complementare così come quelli di sanità integrativa nascono dall'idea che il welfare aziendale contrattuale possa promuovere il diritto alla pensione il diritto alla salute sostenendo lo sforzo pubblico con capitale privato
Eppure da quando ne ho memoria quest'idea non è mai stata abbracciata convintamente i limiti deducibilità fiscale di chi versa nel secondo pilastro sono fermi agli anni due mila
La nostra proposta è dunque di alzare quelli mi di deducibilità e di minima diminuire l'aliquota di tassazione
Sui rendimenti di accumulo previdenziale riportandola una soglia ragionevole magari all'undici per cento iniziale proprio per indurre un numero maggiore di giovani a investire in forme pensionistiche complementari
Quanto alla sanità consentitemi di dire che non è possibile che l'alta qualità del nostro sistema sia affidato esclusivamente al sacrificio alla capacità del nostro personale medico e ospedaliero
Gli applausi scroscianti che fioccavano durante il periodo più avuto della pandemia covi dei diciannove nella nuova quotidianità sono stracciati via da stipendi bassi carenza di personale fondi insufficienti
Una connessione tra sistema pubblico e fondi sanitari integrativi può può operare può operare un rafforzamento dell'intero sistema aiutando a verificare l'appropriatezza della prestazione
Il controllo sulla spesa e non da ultimo la sua effettiva inversione
Insomma e concludo
I costi umani e finanziari del sistema di welfare non possono ricadere esclusivamente sul ceto medio che è sempre visto Comuna tax player e mai come beneficiario di trasferimenti sociali
Se non ci vogliamo convincere di questo per una ragione di vita valga almeno la ragione opportunistica il ceto medio rappresenta l'infrastruttura umana che anime sostiene questo Paese
E senza un'infrastruttura solida non si crea e non si sta si arriverà soltanto grazie
Grazie alla Presidente decida
Stefano Pulzella che ha fatto un'analisi molto lucide molto dettagliata rappresentando quelle che sono le difficoltà le criticità che sta affrontando il e il ceto medio e poi proponendo anche una serie di di proposte tra queste la la revisione delle aliquote IRPEF la lotta all'evasione gli incentivi a al merito all'impegno al supporto quindi all'innovazione e la competitività
La tutela della previdenza compresa quella complementare un miglioramento anche dell'accesso al sistema sanitario adesso andiamo a vedere allora
No quanti italiani sentono oggi di far parte del ceto medio che tipo di caratteristiche hanno qual è la loro percezione non è il loro stato d'animo in questo preciso momento in questa fase storica e quali potrebbero anche essere un po'le scelte le linee
Da seguire per rilanciare il ceto medio
Questi sono soltanto alcuni punti alcune domande che affronta il rapporto CIA c'è insiste sul valore il ceto medio per l'economia e la società è parso subito la parola alla dottoressa sarà lena ricercatrice Censis prego
Buongiorno a tutti presentiamo questo rapporto intitolato appunto il valore del ceto medio per l'economia e la società
Perché raccontare il ceto medio non significa solo appunto raccontare la materia invitati la vita di milioni di persone ma anche raccontare in modo molto efficace l'evoluzione della società italiana amici campo inclusa quella attuale
Siamo quindi partiti
Dall'auto percezioni e dal senso di appartenenza degli italiani al ceto medio per individuare la quota degli italiani che oggi sente di appartenere al ceto medio
E individuare i costi i caratteri socio demografici la condizione economica e la psicologia sociale
Perché il ceto medio prima ancora che essere una condizione materiale è un'identità uno stato sociale percepiti in senso di appartenenza
Oggi è il sessanta virgola cinque per cento degli italiani ad auto percepirsi ceto medio il trentatré virgola otto per cento ceto popolare e il cinque virgola sette per cento cento benestante
Quindi il senso di appartenenza al ceto medio coinvolge la maggioranza della popolazione italiana
Una quota che resta alta sostanzialmente trasversalmente a tutte le variabili sotto demografiche
è coinvolge però una quota più alta degli anziani cioè coloro che tendenzialmente beneficiario di una condizione economica migliore e che abbiamo vissuto appieno la fase aurea dell'accesso mitizzazione
Infatti la storia del ceto medio incarna l'atmosfera sociale del tempo e riflette la vicenda vissuta dalla maggioranza delle famiglie italiane in linea con l'evoluzione dell'economia nel lungo periodo
Quindi come vediamo dei dati dalla fase Aurora di ascesa segnata da armati ritmi di crescita del PIL miracolo economico il secondo rinascimento italiano un tempo in cui la ricchezza complessiva rappresentava per quote maggioritarie della popolazione italiana la realizzazione e l'opportunità di realizzare la corsa verso il benessere il benessere economico maggiore dei consumi il miglioramento del proprio stato sociale
Fino alla fase segnata dal rallentamento dei tassi di crescita del PIL in particolare con la crisi della tempesta perfetta
è quindi di conseguenza il diradamento delle opportunità economiche del ceto medio
Quindi la somministrazione è un processo all'interno del quale gli italiani sentivano di far parte di un movimento collettivo di ascesa di uno sforzo condiviso volto alla conquista del bene più alti di benessere di un miglioramento del proprio stato sociale
E così e come si è formato il ceto medio nella fase ha una conoscenza oggi invece lo stato d'animo di chi si sente di appartenere al ceto medio prevalgono realtà e rischi del declassamento e la percezione del blocco della mobilità sociale in alto
Relativamente al declassamento reali percepito e il cinquantaquattro virgola due per cento degli italiani ad avere la sensazione di andare indietro nella scala sociale
E del cinquantanove virgola sette per cento a sentire a percepire che il proprio tenore di vita sta calando
Naturalmente il declassamento è maggiormente percepito dal ceto popolare proprio a causa delle minori risorse disponibili ma oggi circa il cinquanta per cento del ceto medio e anche il quaranta per cento del ceto benestante
A condividere tale stato d'animo così come il blocco della mobilità sociale in alto
E il settantasei per cento degli italiani a pensare di oggi sia sempre più difficile salire nella scala sociale
E la descrizione del blocco della mobilità sociale in atto è ulteriormente confermata dalla convinzione che l'andamento del benessere in il lungo periodo ossia decrescente
Infatti il sessantasei virgola sei per cento degli italiani a pensare che le generazioni passate vivevano meglio
E il settantasei virgola uno per cento pensa che le generazioni future staranno peggio di quelli attuali quindi è evidente che la fase attuale
Egli maggiormente sentita e attuata la propensione
A resistere a tutelare quanto conquistato in passato dare inizio di perderlo piuttosto che è segnata dalla propensione a migliorare il proprio status sociale
Un altro fattore socioculturale dell'accesso mitizzazione alla base del ceto medio è in merito oggi però il cinquantasette virgola nove per cento degli italiani a pensare in Italia in inverno nel lavoro e e talento alla fin fine non sono premiati e questa è la prova della redditività decrescente degli investimenti individuali cioè chi investe nel lavoro si investe nello studio Mazzotti ottengo in cambio in una soddisfacente
Un concetto che all'opposto della cultura del ceto medio cioè essere premiati per il talento risultati competenze e capacità
Infatti per gli italiani invece in merito dovrebbe essere il vero regolatore sociali l'ottantuno per cento pensa a fianco lasciare e coloro che lavorano di più guadagnino di più e il settantatré virgola sette per cento pensa che sia una persona talento e capace e riesce è legittimo che diventi ricca alla luce in questo contesto la fertilizzazione del ceto medio è un processo ineludibile inevitabile
O sono possibili alcuni interventi e cariche la fragilità azioni anche sito di fenomeni globali di lungo periodo ma per gli italiani sono possibili alcuni interventi ad esempio sentono l'urgenza di un fisco diverso
L'ottanta virgola sei per cento pensa che la fiscalità dovrebbe premiare di più è meglio chi credesse impresa opportunità lavoro
Ed è il settantotto virgola sei per cento a sentirsi danneggiato dall'evasione fiscale qui prevale un no all'evasione fiscale è un sì ad una fiscalità che ti premia chi ha voglia di fare
Inoltre come abbiamo visto prima gli anziani oggi rappresentano una quota importante del ceto medio pertanto è cresciuta anche la convinzione di dover cambiare alcuni dispositivi economico-sociali
Il cinquantacinque virgola tre per cento degli italiani
Penso che sia corretto lasciare la libertà di andare intenzionale da chi si preferisce e il cinquantanove virgola sei per cento pensa sia giusto consentire di lavorare i pensionati che lo desiderano è il ceto medio rappresenta l'opinione della amenità
Oltre a ciò per promuovere e che riattivare la macchina produttiva e sociale del perse
H fondamentale dei dati una nuova centralità delle culture e pratiche manageriali
Infatti è l'ottantasette virgola uno per cento degli italiani che pensa sia fondamentale in questa fase valorizzare e promuovere la capacità e le competenze manageriali in un nella cultura manageriale
L'ottantadue virgola sette per cento pensa sia invece importante promuovere la figura del bravo manager cioè colui che sanno trascinare e motivare gli altri ed è l'ottantaquattro virgola quattro per cento
Che pensa che la più alta efficienza di imprese e pubblica amministrazione ricadrà dirigenti orientati a premiare i più meritevoli ed è in questo modo che possibile riattivare il merito rilanciare in merito come regolatore sociale
D'altro canto un primo passo e valorizzare le figure di dirigenti che già oggi gestiscono manageriale in mente Sistemi Complessi come il caso dei dirigenti scolastici e dei medici del servizio sanitario
Il cinquantadue per cento il cinquantadue virgola sette per cento cui si quasi cinquantatré degli italiani
In famiglie con figli valuta positivamente l'operato dei dirigenti scolastici
E dell'ottantacinque virgola otto per cento a pensare che una scuola ben gestita sul piano organizzativo è più facile che abbia buone performances didattiche infatti l'azione i dirigenti scolastici a un importante impatto sulla società
E di questo gli italiani sono consapevoli visto che più dell'ottanta per cento ritiene le scuole essenziali per la tenuta della società
Oltre il settantuno per cento degli italiani valuta positivamente l'operato dei medici nel servizio sanitario
E il sessantadue virgola due per cento pensa che avere medici come dirigenti nel servizio sanitario è un fatto di garanzia per i pazienti
I fatti degli italiani negli ultimi anni è stato dato troppo peso ai vincoli economici sul servizio sanitario e i medici come figure dirigenziali sono in grado d'ogni genere insieme
Esigenze del paziente e sostenibilità economica
In conclusione quindi la vicenda del ceto medio rappresenta appare drammaticamente l'evoluzione dell'economia e della società italiana nel lungo periodo
Nell'attuale fase però prevale la percezione del declassamento ed il blocco della mobilità verso l'alto un processo che non è ineludibile per la tutela di lancio del ceto medio per gli italiani sarebbero utili alcuni Inter
Testi come ad esempio un fisco che stimoli accompagna lo sviluppo villetta nasce sta per giungere pensionati e più spazio al merito come regolatore sociale
Io vi ringrazio dell'attenzione e per ulteriori approfondimenti il rapporto è la sintesi saranno resi disponibili sul sito web grazie
Grazie
Grazie alla dottoressa Sara lena per averci illustrato in maniera così chiaro ed efficace
è i numeri i risultati del del rapporto l'abbiamo visto una fotografia che racconta e descrive la fragilità del ceto medio tra il timore di una regressione sociale questo declassamento e anche un po'il blocco della mobilità verso verso l'alto da qui per la richiesta di attenzione da parte della dei decisori politici anche la convinzione come evidenziavano anche le slide la convinzione che debba essere il merito e il criterio il vero regolatore regolatore sociale fin qui quindi i numeri e i dati adesso facciamo diciamo un altro tipo di analisi più di ragionamento sociologico lo facciamo con e la segretario generale del Censis dottor Giorgio verità prego
Sì grazie grazie a tutti grazie acida che ci ha dato l'opportunità di preparare questo rapporto
Diciamoci la verità siamo un po'tutti alla ricerca di un'idea di un valore del ceto medio che cosa significa come composto quali sono le sue caratteristiche qual è il senso di proiezione in avanti che oggi il ceto medio esprime il nostro contributo è un piccolo contributo di dati di riflessioni per provare a porre di nuovo il problema c'è la parola certo me di trazione che ha ricordato prima sarà Nena un po'ha fatto la fortuna il Censis quindi e nelle nostre corde c'abbiamo ragionato tanto
La domanda che ci siamo posti è ma adesso che succede e cosa c'è oltre il cosa sta succedendo e a questa domanda proviamo a rispondere anche un questo rapporto
Per capirlo per vedere cosa c'è oltre a quello che sta succedendo in questi ultimi mesi
è necessario ricostruire un po'la storia ed è quello che sarà lei l'ha provato a fare ricordando anche i numeri della grande cavalcata economica degli anni settanta e dei primi anni ottanta che cosa è successo lei giustamente dice
Il ceto medio è sentirsi parte di un grande processo di ascesa è un processo ed è un processo che dà identità
è un processo che è iniziata a metà degli anni sessanta che è corso avanti fino ai primi anni novanta un processo che è stato tumultuoso che è stato non governato che è stato pieno di contraddizioni
Che è stato un processo però orizzontale che ha riguardato tutta la società italiana tutte le sue componenti
Una lunga rincorsa verso più ricchezza più reddito più consumi più istruzione più diritti ed è stato un processo di costruzione di un'identità anche nazionale molto forte
Un processo che ha dato senso politico anche che ha dato cui ci avviamo dottoressa Capponi senso
Di lungo Periodo senso di futuro senso di speranza star dentro un processo riconoscerci in un processo d'identità sociale significa anche avere una prospettiva collettivo una prospettiva condivisa
E questo è stato il il lungo percorso che poi si è tradotto in un rendimento economico particolarmente significativo un Paese che cresce quasi al cinque per cento di PIL all'anno in termini reali è un Paese che ha naturalmente
Ma Cina contraddizione macina Problemi in macina anche il grande tema dell'evasione fiscale è un grande tema dell'evasione contributiva che poi ha caratterizzato quegli anni il tema dei divari sociali dei divari territoriali il tema delle differenze di genere in qualche modo quella lunga rincorsa nascosto poi tanti problemi
Poi sono arrivati gli anni Novanta
Gli anni Novanta un po'cambia tutto cambia l'immaginario collettivo non più grande processo sociale non più rincorsa per tutti verso maggior reddito maggiore consumi
Inizia a profilarsi l'idea di una bancarotta l'idea di un baratro l'idea di una difficoltà collettiva pensate alla spesa sociale che viene messa sotto controllo negli anni novantadue novantatré novantaquattro in cui pensiamo al modello fiscale di pensiamo soprattutto il modello previdenziale assistenziale ripensiamo il modello sanitario
La parola d'ordine diventa mettere sotto controllo la spesa ridurre per quanto possibile la spesa sociale provare ad affrontare un nuovo ciclo di sviluppo in una forma completamente diversa rispetto al passato
In parte sotto le spinte interne in parte come sapete bene sotto le spinte di quello che abbiamo chiamato la lunga rincorsa della globalizzazione c'è questa trasformazione
Mondiale degli assetti politici riassetti Jo strategici degli assetti economici all'interno del quale il nostro Paese ha giocato un ruolo importante
In questi in questi anni a partire da quegli anni la società italiana ha cominciato a pagare il prezzo delle contraddizioni che si era trascinata negli anni precedenti
Ha cominciato a pagare il prezzo di un debito pubblico che continuano a correre continua a correre tuttora
Ha pagato il prezzo dei divari territoriali di un Mezzogiorno che avrebbe dovuto recuperare i livelli di reddito dei paesi più dei delle regioni più avanzate e non ce la faceva ha dovuto in qualche modo mettere nei conti una disparità sociale che cresceva giorno per giorno
Quel punto sembra quasi naturale dice ma un Paese così così dilaniato da un lato dal controllo la spesa dall'altro da tante tensioni sociali
è non può ottenere non anelli di tenuta ci aspettiamo che emerga un conflitto sociale emergano come dire le conseguenze di quelle fratture sociale che sono sotto gli occhi di tutti
Beh questo non è successo il nostro Paese ha tenuto la nostra economia ha tenuto il nostro vivere convivere sociale in qualche modo è rimasto più forte anche rispetto ai Paesi più vicini a noi come la Francia come la Germania come la Spagna condizioni economiche sociali molto diverse ma il nostro paese ha tenuto meglio degli altri
Ricordava prima Presidente Godzilla sia tenuto ma un prezzo il prezzo dei salari bloccati il prezzo delle diseguaglianze che crescevano il prezzo delle povertà nascoste delle povertà invisibili del delle differenze territoriali sempre più marcate
Però ha tenuto ha tenuto fino al due mila diciannove al due mila venti quando voi intervengono altri fattori la pandemia la l'inflazione le guerre in qualche misura oggi il ripristino del Patto di stabilità e di vincoli di bilancio che così fortemente c'hanno stretto negli anni passati
Ecco allora oggi noi siamo di fronte a un ulteriore passaggio lo diceva prima bene consiglia l'ha ricordato la dottoressa Elena
Siamo di fronte da un lato ha una come dire a un punto di non ritorno del declassamento sociale cioè se quel quella capacità di tenuta quella resistenza sociale degli anni dai novanta fino al diciotto diciannove
A caratterizzato il nostro Paese oggi invece questo non sta più ottenendo cioè stiamo scivolando verso il basso meglio rischiamo di scivolare verso il basso rischiamo un declassamento sociale
Lo vedete
Ad esempio nella demografia sono vent'anni venticinque anni che diciamo ci sono problemi demografici ci sono problemi di denatalità
Il nostro Paese sta rallentando nella crescita demografica e questo crea problemi di prospettiva di futuro di sguardi in avanti
Ne abbiamo parlato pochissimo l'abbiamo lasciato un po'nascosto rimasto sotto la polvere da qualche mese invece il tema è tornato di nuovo all'attenzione di tutti c'è un tema del l'impoverimento sociale il declassamento sociale avete visto i numeri possiamo approfonditi possiamo capirli meglio questo timore di un futuro che sarà peggiore del nostro presente è un timore che attanaglia un pochino più e questo è un altro dato importante l'altro l'altra considerazione
Ovviamente un un Paese che scivola verso il basso un Paese che non riesce più a tradurre quel processo sociale che la caratterizzato negli anni ottanta in rendimento economico salutiamo il presidente Oriani chiamò
Onorevole Tajani vicepresidente del Consiglio e ministro degli esteri a cui tra pochissimo faremo la parola e lo ringraziamo per essere questa mattina nonostante sia una giornata abbastanza complicata impegnativa mi scusi prego prego no non finisca poi per
Buongiorno onorevole Tajani benvenuta grazie d'essere qui con noi dicevo questo rischio di impoverimento sociale che in qualche modo attanaglia il nostro Paese poi ha invece delle chiavi di uscita dei percorsi di uscita
Che sono la ricerca lo mette in evidenza con chiarezza la capacità di innesto di una nuova cultura manageriale della costruzione di una nuova classe dirigente impartì presi di impartì medici che hanno un'altissima reputazione sociale
In parte i dirigenti d'impresa i dirigenti pubblici e privati cioè c'è questa voglio acquisti innesto di cultura manageriale che possa permettere una ripartenza un ritrovato valore del ceto medio ad alcune condizioni da questo punto di vista la ricerca credo che sia abbastanza chiara la prima condizione ripensamento dell'assetto fiscale nel suo complesso per tornare a premiare l'impresa per tornare a premiare il merito
Per tornare a premiare anche lo sforzo il rischio per i ciascuno di noi mette nel futuro il secondo
Elemento alla seconda chiave di lettura di questo contrasto al all'impoverimento sociale
Nel ripensamento del sistema previdenziale quello che abbiamo fatto negli anni novanta ci ha permesso di reggere in una condizione generale piuttosto difficile oggi invece quel sistema non non ci permette più di andare avanti dobbiamo ripensarlo
Non sappiamo bene quali sono le direzioni quello che a noi preme dire che è oggetto di discussione bisogna tornare a discutere anche di modello previdenziale bisogna tornare a discutere anche di modello assistenziale
Non soltanto però mettendo sotto controllo la spesa pubblica ma in qualche modo con un intervento che riesca a combinare
Il controllo della spesa la sostenibilità economica la sostenibilità di bilancio con una responsabilità sociale con una responsabilità collettiva che deve essere espressa perché altrimenti il valore del ceto medio quello che un po'alla base la ricerca rischia di essere un valore decrescente un valore che si perde che si disperde nel quotidiano che quello che in qualche modo va evitato
Gli esempi che abbiamo fatto sui medici e sui presi di in qualche modo sono un po'la cartina di tornasole di questo ragionamento cioè mentre la società italiana pure in mezzo a tante difficoltà a riconoscere un'altissima reputazione sociale ai pesi e medici in qualche modo affidato affida loro un doppio compito quello che abbiamo chiamato no un compito combinatorio la capacità di combinare
Responsabilità sociale e controllo della spesa
Vale per i medici che sono di fronte a un razionamento della spesa sanitaria sempre più importanti hanno allungamento delle liste d'attesa
Vale per i presìdi per le scuole per coloro i quali si occupano distruzione dei nostri ragazzi che sono di fronte a delle scelte ugualmente difficili anche se molto diversi presidiano la fortuna di non dover mettere fuori dalla porta i bambini che sono sempre di meno
Così come purtroppo in alcuni casi medici son costretti a razionare la spesa sanitaria però quello che ci appare evidente che quei punti di tenuta complessivi del ceto medio della grande corpaccione sociale italiano poi alla fine si traducano invece in un innesto di cultura alta che dobbiamo per forza mettere sul campo altrimenti
Non riusciremo a trovare una nuova idea un nuovo valore del cosiddetto ceto medio cioè a un innesto di un processo del quale tutti in qualche modo proviamo a sentirci parte
Bene grazie grazie grazie al dottor verità per questa analisi così completa ed esauriente questo commento dei dati era anche per averla inquadrato lo scenario con anche un percorso storico sociale ed economico della della della storia del del del ceto medio e anche per aver indicato un po'quelli che possono essere no alle e anche anche in base a quello che è emerso dal rapporto le linee da seguire per rinvigorire per rilanciare
E tutelare il
Il ceto medio
Grazie e allora io passerei subito la la parola all'onorevole Tajani vicepremier ministro
è degli esteri grazie ancora per essere qui stamattina partecipare un grande segno di di attenzione grazie mille grazie grazie di cuore
Grazie i presidenti Guzzi il De Rita
Per aver voluto accende i riflettori sul ceto medio
Mi spiace se purtroppo oggi sarò ben presente brevemente nella situazione internazionale abbastanza così intricata però sono anche qui voglio essere ottimista
Il ceto medio
Il cuore dell'Italia
è una fotografia quella che voi fate sostanzialmente positiva
Però credo che noi come Governo come forse bolide dobbiamo dare una risposta al ceto medio
Che non può diventare
Un ceto che viene spinto sempre verso il basso invece che verso l'alto noi dobbiamo cerca di spingerlo verso l'alto
Tutti quanti dobbiamo spingerli verso l'altro
Come in Italia fortunatamente cresce l'occupazione ma ci sono ancora
Molti occupati che hanno stipendi vicini alla soglia povertà
Quindi dobbiamo avere una politica economica che sostenendo il ceto medio permetta di far crescere l'economia generale del nostro Paese
Che cos'è il ceto medio ceto medio sono una gran parte dei piccoli e medi imprenditori commercianti gli artigiani i liberi professionisti e gli agricoltori cioè tutta quell'Italia che produce che rappresenta un po'la colonna vertebrale
Del nostro Paese abbiamo quattro milioni di piccole e medie imprese tante sono imprese familiari quindi
Non sono imprese che hanno bisogno
Di guardare verso l'alto e non essere costretti a precipitare verso il basso perché purtroppo tre crisi
Economiche quella di Lehman Braves quella del Cofide quella provocata la guerra hanno messo
In difficoltà tutto il sistema e chi ne ha risentito di più è stato sia il ceto medio sia chi era sotto la soglia di e povertà quindi che cosa deve fare un governo secondo nel sostenere con la riduzione della burocrazia con la riduzione della del fardello burocratico andrebbero grazie il la riduzione della pressione fiscale con la riforma anche della giustizia che oggi a causa della lentezza
Soprattutto di quella civile ci costa tra i due tre punti
Di Pillon
Anche un risanamento dei conti pubblici deve servire ma anche infondere fiducia al paese perché possono esserci più investimenti
Che favoriscano la crescita più investimenti
Soprattutto da parte dei privati perché se ci sono come ci sono mille ottocento miliardi nelle casse delle banche di privati che non investono evidentemente
Queste persone chiedono fiducia chiedono di essere rassicurati chiedono di avere prestabilita politica avere una strategia per poter poi investire ad essere
In qualche modo protagonisti della crescita
Guardiamo anche noi con attenzione al ceto medio che rappresenta la classe dirigente delle aziende e della pubblica amministrazione
Stiamo facendo un lavoro certosino per cercare di far sì che prevalga anche il criterio meritocratico all'interno della pubblica amministrazione
Questo per rendere si è più efficace la pubblica amministrazione nel rapporto con il cittadino perché sempre lui l'oggetto del nostro interesse del nostro agire e che possono quindi essere premiati
I dipendenti pubblici mamma nel corso della loro carriera grazie alla qualità del loro lavoro non perché hanno la testa di un partito hanno abbiano la testa di un sindacato ma perché sono capaci e quello che stiamo cercando di fare con il ministro Zangrillo guardando con grande attenzione proprio a questa
Classe dirigente del nostro paese che è quella che opera nella pubblica amministrazione parliamo i dirigenti che operano nel settore private qui bisogna lavorare sempre di più
Investendo in formazione attraverso le università attraverso aggiornamenti la formazione che hanno ricevuto quelli della mia età o quell'immediatamente i più giovani vive è una formazione che andava bene
Per quell'epoca oggi non è più al passo con i tempi perché molti non hanno
Familiarità con le lingue straniere questo è fondamentale per chi occupa un ruolo manageriale sia all'interno dell'impresa e sia all'interno della pubblica amministrazione perché siamo parte di un europea perché siamo
Parte del G7 perché poi è inevitabile il contatto con gli altri è fondamentale anche per i manager aziendali quindi anche gli aspetti formativi anche da parte degli aggiornamenti e è di straordinaria importanza penso alle nostre impresa e che lavorano all'estero o con l'estero
Noi
Abbiamo un export che rappresenta il quaranta per cento del nostro prodotto interno lordo
Quindi le nostre aziende devono sempre più rapportarsi con qualcosa che al di là dei nostri confini e quindi bisogna per forza
Aprire maggior flessibilità maggior conoscenza
Noi attraverso sanzioni sì messe ICE lavoriamo proprio per promuovere questa attività lavoriamo contanti
E i manager oggi pomeriggio
Riunirò tanti manager pubblici e privati perché abbiamo il tavolo Russia sapete quello
Che sta accadendo le ripercussioni di una situazione di tensione non siamo in guerra con la Russia però c'è una situazione diciamo così legata alle sanzioni e quindi noi assistiamo
Anche grazie alla collaborazione con i manager delle diverse aziende le nostre imprese che lavorano in russe sia issare sancisse Unicredito siano tutte le altre che sono presenti dei quindi anche lì i manager hanno una grande funzione perché poi sono loro a dover prendere delle decisioni insieme hanno il per poter essere tutelati briciole export è fondamentale non essere presenti in tutto il mondo sapete qual è la situazione del Mar Rosso siamo sostenendo molto la la navigazione marittima libertà di navigazione marittima attraverso Suez sei attraverso
In Mar Rosso anche con un'operazione militare che deve continuare a proteggere le nostre esportazioni quindi ceto medio significa la gente che garantisce il funzionamento dello Stato il funzionamento delle nostre imprese rappresenta il capitale umano
Che addirittura più importante del capitale finanziarie non ci può essere imprese non ce capita a Roma non c'è capitale finanziario e il ceto medio deve affrontare molti problemi perché è vero che a volte gli stipendi possono essere e sufficienti per arrivare alla fine del mese ma non tutto il ceto medio a uno stipendio sufficiente per arrivare alla fine del mese
Quindi si pone un altro problema che a me sta particolarmente a cuore
Quello delle donne del ceto medio
Non è giusto che una donna sia costretta
A scegliere tra essere madre ad essere lavoratrice uno può essere io sono figlio di una donna che ha lavorato salva una brava madre mia non è stata una brava donna e lavorava
Ecco credo che questo debba essere un atto di libertà che noi dobbiamo fare per permettere le donne di scegliere
Questo significa poi aiutare
Lo stesso ceto medio perché magari marito e moglie possono
Costruire
Una prospettiva un progetto per i loro figli essendo entrambi lavoratori
Abbiamo deciso di abbattere la contribuzione per le
Mamme che lavoro che hanno due figli in su questo è un un tentativo di dare di spingere sia le imprese sia le donne lavoratrici a poter continuare a
Produrre lavorare nello stesso tempo essere ma per l'argomento non è facile tutta la politica
Economica industriale delega a sostegno dell'economia reale tutta la politica all'interno dei ministeri ed era tutta la grande macchina burocratica pubblica che noi Piccola Roma rappresenta una fetta importante della nostra società ecco ai dipendenti ministeri bisogna dare attenzione stiamo rinnovando tutti i contratti pubblici e per permettere proprio al ceto medio di avere una trattamento
Decoroso il ceto medio che opera nel
Pubbliche è vero che ha un lavoro fisso ma spesso per una responsabilità di alto livello riceve uno stipendio che non è proporzionato a quello che riceve il privato per la stessa
Identica responsabilità insomma sono tutte questioni e complesse e articolate che vanno comunque e affrontate il cercando di fare in modo che la politica garantisca
Al ceto medio di potere essere il ceto medio siccome è quello che sta in mezzo in medio stat virtus e quello che regge sulle proprie spalle il peso di un paese
Perché poi è vero ci sono
Coloro che stanno meglio
Ma è un numero limitato la massa il ceto medio quindi che deve portare sulle proprie spalle il fardello Italia e noi dobbiamo aiutare il ceto medio apportare sulle proprie spalle questo fardello
Dobbiamo anche aiutare chi vuole diventare al ceto medio penso tutti i giorni start-up di piccole e medie imprese c'è tutta la questione dell'accesso
Al credito alle piccole e medie imprese
Noi sosteniamo per esempio il ruolo delle piccole banche le banche di credito cooperativo delle banche e popolari che sono quelle che permettono anche al ceto medio di accedere al credito con più
Facilità
Penso a quello che è stato fatto a livello comunitario quand'ero commissario vicepresidente alla commissione Boy ho lavorato perché potesse essere reiterato nei criteri di Basilea
Tre e adesso tre più o quattro di inserire se mi supporta in factor che è quello strumento che autorizzare le banche cioè permette alle banche di erogare prestiti alle piccole imprese
Avendo una riserva inferiore a quella che è necessaria per di crediti che vengono erogati a grandi imprese questo è un modo per erogare più prestiti
E agevolare le piccole e medie imprese che sono una parte la parte diciamo privata del ceto medio
Anche tutte le le battaglie che noi conduciamo perché possa esserci una lotta al cambiamento climatico che non penalizzi l'economia
Reale puntato integrare coloro che operano nelle imprese siano essi industriali o agricole perché bisogna sempre tenere conto quando si fanno campagne o iniziative
Contro il cambiamento climatico tenere conto sempre il problema sociale perché si rischiano di perdere troppi posti di lavoro e non sono soltanto posti di lavoro di lavoratori manuali ma di quello che è un una parte del ceto medio ma poi ceto medio è difficile distinguere Chiesa non è soltanto quello il colletto bianco ceto medio può essere anche e una parte del dei lavoratori che sono in fabbrica una parte lavoratori che sono in agricoltura un po'cambiato il concetto di il ceto medio e dobbiamo anche qui insistere perché ci possa essere più sempre più ceto medio meno ceto povero
Puntando anche sulla formazione perché il lavoro è quello che ti permette poi di essere fuori dal dalla solita povertà e cresce verso il ceto medio
Lavoro sugli ITS nota abbiamo spesso posti di lavoro che non possono essere occupati ben perché manca la anche personale qualificato
Ecco quindi sono tanti gli aspetti non citati alcuni ma potremmo stare qua ore ore c'avete fatto uno studio da anni non è che io quei posso soltanto dire che c'è un impegno forte
Mio come vicepresidente del Consiglio del governo ma anche della parte politica che ho l'onore di dirigere per sostenere con una serie di riforme con una serie di iniziative il ceto medio perché ripeto senza ceto medio l'Italia non cammina l'Italia non funziona quindi è anche il nostro dovere farlo
Nell'interesse complessivo della nostra l'azione ma anche nell'interesse complessivo
Dell'Europa perché poi il ceto medio i funzionari sono quelli che poi mandano avanti anche la macchina
Comunicare l'indiscusso sarebbe un po'più ampio comunque vi ringrazio per aver acceso i riflettori su questo tema perché ritengo che sia di fondamentale importanza e dobbiamo lavorare per individuare sempre migliori soluzioni grazie al buon lavoro
Grazie
Grazie alla ministro Tajani per essere stato qui anche per la per assicurato assuma l'impegno che c'è l'impegno forte della del governo e il lavoro
è complesso e articolato che sta portando avanti per sostenere per garantire il il ceto medio che come ha ricordato il ministro regge su sulle spalle
Il il peso di di tutto il il Paese ha parlato proprio di no a misure di di degli utili
Di sostegno per contrastare cercare di contrastare questa spinta verso il basso di cui parlava anche il rapporto coi miei è anche sottolineato quanto sia centrale in questo momento il valore delle figure dirigenziali delle figure manageriali sia nel pubblico che nel privato in un'ottica di crescita di tutto il sistema paese bene allora adesso cambiamo la per terra danni iniziamo la nostra tavola rotonda e io vorrei
Invitare qui e a sedersi l'onorevole Paolo Barelli presidente il gruppo Forza Italia alla Camera dei deputati
L'onorevole Maria Elena Boschi vicepresidente della Commissione per l'indirizzo generale vigilanza dei servizi radiotelevisivi
Il senatore Antonio Misiani vicepresidente Commissione bilancio Senato della Repubblica e l'onorevole Marta Schifone della Commissione lavoro e la camera dei deputati quel giorno
Benvenuti
Allora abbiamo tanti spunti tanti i dati che abbiamo ascoltato dalla dalla presentazione della del rapporto del del Censis volevo proprio iniziare dal l'onorevole Barelli
Abbiamo sentito nella rapporto che per oltre l'ottanta per cento del degli italiani e sempre più importante
Elaborare delle misure fiscali per sostenere questa fascia sociale che appunto crea lavoro crea impresa e opportunità l'altro dato più lo stesso che veniva evidenziato era e Chilla settantotto per cento considera l'evasione fiscale dannosa e penalizzante perché ha proprio delle ricadute proprio sul ceto medio ecco secondo me
Quali possono essere le le misure che potrebbero che si potrebbero pensare per
Per in questa direzione anche per ridurre la pressione fiscale sul ceto medio
Un giorno innanzitutto grazie del dell'invito e complimenti per la
Succinta ma chiarissima relazione che è stata presentate che da un un quadro della situazione che tutti quanti noi credo sia chi è impegnati in politica chi è impegnato nelle attività lavorative e sociali ed altro
Penso che
Tali tali tali ragioni di crisi
Del ceto medio erano palpabili sono palpabile
Voglio peraltro è diciamo così
Ulteriormente aggravare fra virgolette la situazione c'è ricordando che lei
Iniziative che sono state anche prese ultimamente ma qui non c'è un discorso credo di carattere partitico
Politico legato a a alle ultime stagioni la al limitati sono figli di di una situazione che perdura da decenni come quello del il fatto del valore del reddito
Che
Ci può ci impone all'undicesimo posto del nell'ambito della ranking della nostra comunità europea
E quindi il valore penso valore d'acquisto sette UPA operato obiettivamente
Da qualche decennio questo è è un problema sicuramente
è un dato di fatto gli interventi che sono stati fatti e che sono stati presi dal governo nelle ultime stagioni
Sono stati concentrate verso i redditi bassi
Con il taglio del cuneo fiscale trentacinque quaranta quarantacinque
Mila euro venticinque trentacinque mila euro con alcuni provvedimenti che hanno
Hanno toccato come la detassazione dei premi di risultato soltanto
Applicabili con la cedolare secca del dieci per cento fino a redditi
Fino a quattro mila euro per redditi fino a ottanta mila euro quindi sono stati presi provvedimenti che hanno toccato i rettili passi anche il il la la rivalutazione delle pensioni
Hanno toccato incrementi decrescenti
Fino ad aggiungere
A soltanto il ventidue per cento per quelle superiori a dieci volte tanto latte la pensione
La pensione minima e il cento per cento di rivalutazione son quelle che per le pensioni
Che hanno un valore da da da zero a quattro volte la pensione minima quindi diciamo gli interventi che sono stati presi toccano e questo però voglio dire è un fatto ovviamente positivo
Una fascia bassa
Che non il cui il cui intervento nona assolutamente toccato no quello che abbiamo chiamato è stato individuato come il
La fascia media e su questo bisogna tutti quanti ovviamente
Intervenire dobbiamo sicuramente ragionare in tal senso anche
Per quanto concerne il il lavoro autonomo interventi sono stati presi sono stati effettuati su o
Come ad esempio la non imposizione IVA per redditi fino a ottanta ottanta mila euro
Ecco insomma e chiare evidente che c'è una classe media che le è stato detto poc'anzi
Il il la la lo scheletro la spina dorsale del sistema sociale economico del Paese che Eba diciamo recuperato ad una uno stimolo e a
Creare quel valore aggiunto che fondamentale o ora è chiaro che il ogni ogni ministro ogni viceministro e qui ogni riferimento all'amico Antonio Misiani è casuale si de deve porre di fronte ai conti dello Stato
Quindi questo è un fatto è un fatto inesorabile e negli ultimi anni
Come è stato anche ricordato dal Ministro degli anni ne sono accadute di tutti i colori no come
Fin dalla dalla gravissimo
Problema chi peso
Dal dal dal coprite quindi negli anni nell'anno dal due mila e venti dopo di che la crisi che riguarda le materie prime la crisi energetica dovuto alla guerra e tanti altri
Fattori che sicuramente non hanno favorito la disponibilità nelle casse dello Stato per diciamo avviare profonde
Radicali
Misure
Che tenessero quindi presente ambiti fondamentali del nostro Paese ma io credo
La risposta a questa al quesito che mi è stato posto e che vanno creati i presupposti dello sviluppo e cioè che che ci siano i presupposti per cui si possano incrementare i salari si possono incrementare i servizi e attraverso è stato anche detto
Nell'intervento del presidente Godzilla
E intervenendo sulla sulla la lotta all'evasione no credente Godzilla ha ricordato che sono circa cento miliardi ma pare siano anche di più
Sia il sommerso presenti una proposta dovrebbe essere
Vincolare la la lotta alla all'evasione e quindi perché dare emersione vincolarne una fitta e una percentuale importante cioè a all'incremento o all'ente alla detassazione per quella categoria di operatori e di lavoratori che non è stato diciamo beneficiato in maniera adeguate essendone invece una colonna portante della nostra della nostra economia
Io credo che che su questo occorrerà sicuramente pensare ma ripeto la congiuntura difesa anche da tutta una serie di iniziative
Che sono stati in questo periodo ad esempio caratterizzate da una emorragia
Che
Il ministro Giorgetti ha vorrei voluto intervenire per bloccarla e c'è quella del superbonus richiesta da una emorragia di un provvedimento che aveva il il aveva sicuramente
Un buon senso di principio in quel in quel momento che fu diciamo messo in in pista arma che le caratteristiche nel mancavano un controlla Monte per quanto concerne poi il il il il l'esborso cioè il il costo per la Società per lo Stato quindi credo che la cosa importante l'ottimismo che deve secondo me caratterizzarci quello che in una congiuntura internazionale evidente
I dati i dati del nostro Paese
Hanno delle delle delle incidenze positive in termini di inflazione in termini di nuovi posti di lavoro io credo che quindi la soluzione sia esclusivamente vuole favorire la crescita favorire lo sviluppo e farsi che possano lo Stato possa permettersi di intervenire a piedi uniti su ambiti importanti come quelli che sono stati
Narrati nel corso di questa parte della riunione
All'onorevole barelle io proverei a fare adesso un di un primo giro di domande può essere diciamo stare con i tempi abbiamo anche la possibilità di fare un secondo un secondo girano e passerei all'onorevole Bossi Clipper
Difetta il suo un altro dato che emergeva dal da dal rapporto che quasi la metà del degli italiani e il quarantotto virgola quattro per cento delle persone che si sente di appartenere al ceto medio a questa percezione di spinta verso il basso Amaldi di scivolare questo declassamento che poi è un sentimento
Molto trasversale l'abbiamo visto che naturalmente non si limita solo delle percezioni ma è supportato corroborato anche da dai dati oggettivi
La perdita del potere d'acquisto di salari che non aumentano la allora il rilancio il rinvigorimento può passare anche attraverso un maggior investimento su sui giovani e sulla formazione
Prevedendo anche proprio del degli incentivi sui progetti di d'impresa
Può essere questa una un percorso attuabile
Grazie buongiorno arrivo anche alla risposta puntuale fatto da alcune considerazioni perché devo dire che gli spunti che sono stati offerti sia dal presidente che ovviamente dal rapporto Censis cita sono notevoli e anche gli interventi che mi hanno preceduto intanto ringrazio CIDA per l'invito e per averci coinvolto in questo dibattito ma anche per il lavoro che da tempo portiamo insieme
Portiamo avanti insieme acida su tante tre anni tanti proposte in Parlamento quindi diciamo non è un incontro occasionale ecco cioè la possibilità di un dialogo e di un confronto vero e per questo ringrazio ovviamente eccita
I dati che ci sono stati presentati questa mattina che qua nel rapporto sono anche molto più articolati ho avuto modo anche di di leggere il rapporto effettivamente sono impressionanti
Veniva ricordato prima appunto la percezione della spinta verso al verso il basso del ceto medio ma mi ha colpito un altro dato si considerano un ceto medio in Italia anche coloro che hanno un reddito di quindici mila euro
E questo a me colpisce abbastanza perché vuol dire che ormai ci siamo abituati anche a una percezione di quelli che sono irretiti la qualità della vita le ambizioni le aspirazioni già in partenza un po'livellata verso in basso probabilmente rispetto al passato prima ancora della fotografia della realtà e la percezione che ci porta ad avere magari una visione diversa e meno ambiziosa del passato
E
Quando il ceto medio
A questa percezione e questa idea di se stesso così in qualche modo pessimista anche quello che emerge purtroppo dal rapporto che abbiamo letto dalle parole di questa mattina
è un problema
Per la democrazia il rapporto lo scrive nero su bianco io condivido molto questo passaggio del rapporto momento inquirenti più fragile il ceto medio rendi più fragile democrazia che spesso si basa sulla tenuta del ceto medio non solo a livello economico
è proprio una questione sociale culturale per il Paese e secondo me questo poi è esemplificato in modo molto netto dalla scarsa partecipazione al voto
Anche del ceto medio e dalla scarsa partecipazione alla politica attiva purtroppo del ceto medio che rispetto al passato dà anche un contributo in termini proprio di proposta di elaborazione valoriale
Inferiore al passato perché è un po'come se fosse più deluso o disilluso e quindi chiuso in se stesso e meno propenso a una partecipazione attiva alla vita della comunità e questo perché fa politica è chiaramente già un dato preoccupante
E questo qualcosa vuol dire vuol dire avere un Paese che ha meno fiducia nel futuro
Abbiamo meno speranza e quindi facciamo anche meno figli perché il dato principale per cui non facciamo figli probabilmente che abbiamo meno speranze meno speranza di offrire ai nostri figli una condizione di vita migliore di quella che abbiamo vissuto noi
E questo è un problema non solo di tenuta dei conti pubblici a cominciare dal sistema previdenziale ma prima ancora forse ci potremmo pure per il sistema sanitario perché noi per fortuna abbiamo una vita media che si allunga speriamo anche di vivere meglio oltre che di più
Ma se il nostro sistema sanitario il servizio pubblico non regge
Probabilmente anche questi dati potrebbero andare in controtendenza nei prossimi anni
Ma non è solo un tema di tenuta dei conti pubblici è un tema proprio di speranza di fiducia di idea di paese
Allora tornando a dati più concreti
Io potrei limitarmi a ripetere l'intervento del collega Barelli
Dicendo che ha già coperto il ruolo dell'opposizione io sono all'opposizione e quello che ha descritto rispetta l'attività di governo cantata incidere soprattutto sui ceti medio-bassi già diciamo potrebbe in qualche modo rispondere a quelle che sono le nostre obiezioni ma battute a parte io cerco di dare un contributo diciamo propositivo
Un tema è vero quello che dice l'onorevole Barelli condivido dobbiamo produrre più ricchezza
Per poterla ridistribuire abbiamo bisogno di un Paese che il funzionamento però c'è un tema anche di come chi produce ricchezza può in qualche modo viene toccato a livello di pressione fiscale di possibilità poi quella ricchezza di poterla in qualche modo anche mettere a disposizione del proprio progetto di vita faccio due esempi dato il i dati del rapporto ci dicono che in Italia il dieci per cento delle famiglie più ricche detengono circa il sessanta per cento della ricchezza del Paese
è un primo elemento che ci pone un tema di equità del sistema unito al fatto che noi sappiamo che solo il cinque per cento degli italiani dichiarano la fascia massima di reddito e quindi sottoposta la pressione più alta
Quindi gran parte del carico fiscale sta sul ceto medio su quel ceto medio che dichiara correttamente i propri redditi quindi spesso i lavoratori dipendenti i dipendenti pubblici oltre pensionati
L'altro tema è invece dall'altro punto di vista la il rovescio della medaglia Gestel molte persone che non producono reddito percepiscono un reddito ci sono tante persone che quel reddito lo producono ma non lo percepiscono
Ecco le nostre critiche per esempio su un reddito di cittadinanza che a nostro avviso non ha funzionato perché è stato un disincentivo
Avremmo ipotizzato disperato come abbiamo fatto quando siamo stati noi governo delle responsabilità che quelle di sosta andassero più incentivare le assunzioni a favore della decontribuzione
Al di là del sostegno ovviamente atti non può lavorare per evidenti ragioni ma sono misure diverse di sostegno contro la povertà
Poi sul tema quindi di redistribuzione e vale tutto quello che c'ha sottolineato prima il presidente sulle detto detrazioni deduzioni
Ma anche su come servano delle misure che vadano incidere sui redditi medi
L'unica vera misura
Che è stata fatta negli ultimi anni di aumento stipendiale inerenti ti medio bassi sono stati gli ottanta euro netti in busta paga ammise del governo Renzi dieci anni fa esattamente allora furono molto criticati
Come misura che si considerava essere una tantum ma che non avrebbe funzionato elettorale dieci anni fa sono passati dieci anni sono passati governi di tutti i colori dopo quella misura
Fatto che sia stata sempre confermata in minima parte addirittura ampliata dei governi successivi ci porta a dire che forse così sbagliata non era perché l'unica misura che andate a intervenire in modo mi
Altro tema
Perché qua bisogna anche vedere quali sono le soluzioni che si propongono
Noi abbiamo cercato di prevedere delle misure quando siamo stati al governo e questa è la nostra prospettiva che servissero a incentivare in qualche modo anche
Le nascite tra alcuni casi la conciliazione dei tempi vita lavoro
Ma che prescinde esserlo dall'ISEE cioè nel momento in cui alcune misure a nostro avviso dovevano andare a per esempio incentivare le nascite dovevano andare a tutte le famiglie
Perché altrimenti finché almeno non ci sarà una riforma decisa nel nostro Paese noi consideriamo sostanzialmente ricchi
Redditi medico famiglie normalissima
Allora c'è un tema anche di come poi andiamo incidere con quegli strumenti
E per venire incontro a quelle possono essere le obiezioni ma dove si prendono le risorse ricordiamoci che c'è un tema anche di necessità di spesa più efficiente
Cioè non possiamo pensare che tutto quello che facciamo lo facciamo Kuomintang il debito pubblico anche perché appunto con le nuove regole
Sono tornati in vigore anche a livello europeo con il vincolo di stabilità non si può fare quello che abbiamo fatto negli ultimi anni qui c'era libertà totale non c'erano vincoli europei debito pubblico si aumentato a fronte di Ovidio delle varie emergenze
E dall'altro non si può pensare nemmeno che la soluzione sia aumentare le tasse
Altrimenti è facile che lascia tutti aumenti la spesa perché da una parte aumenti le tasse ti riprendi quelle risorse allora in pensare anche a efficientare la spesa pubblica cosa di cui non si parla più da qualche anno ma che ineliminabile se vogliamo far fronte alle nuove esigenze dirlo in modo serio a persone che sono un uditorio qualificato e sacche necessario anche mette in campo quegli strumenti chiudo con due osservazioni perché quando so se c'è un secondo giro
Uno la formazione si invitava a parlare di formazione vero
Formazione in entrata e a mio avviso dobbiamo immaginare un nuovo sistema proprio di selezione della classe dirigente anche nel pubblico un percorso universitario qualificante diciamo diverso perché altrimenti a una carriera per esempio quella della dirigenza pubblica
Meno attrattiva di altre non solo per un tema di stipendi ma anche di tempistica
Se tu esci dall'università e se immediatamente pronto per il mercato del lavoro nel privato ad avere certe responsabilità ad avere certi ruoli in il Pubblico invece in attesa di concorsi della chiamata deve aspettare almeno dieci anni
Probabilmente non scegli quella carriera noi perdiamo qualità importante anche nel pubblico due la formazione continua
Lo dico ci sono molti dirigenti anche pubblici
L'ultimo per esempio disegno di legge che sta discutendo il Senato l'abbiamo approvata alla Camera la scorsa settimana in termini di cyber sicurezza introduce la nuova figura del responsabile della saga sicurezza
Di cui dovranno dotarsi le amministrazioni centrali gli enti locali le partecipate eccetera giusto
Ma noi pensiamo che si possa fare a costo zero cioè senza un investimento nella formazione e anche nella valorizzazione di coloro che si assumeranno quella responsabilità
Perché quanti sono già pronti ad assumersi quella responsabilità hanno quelle competenze specifiche pochi e allora uno dei temi non può fare a costo zero
Quindi la formazione richiede investimenti e non puoi fare a costo zero in merito
Cioè se noi diciamo di puntare sul merito e ne siamo d'accordo che abbiamo provato a farlo anche nella pubblica amministrazione
Da lì però consentire anche di avere una valutazione vera e io ho lavorato nella pubblica amministrazione diciamo lato ovviamente istituzioni poi sono avvocato centre lavate lavorato come lavoratrice autonoma diciamo
Io non ho mai trovato nessuno nella pubblica amministrazione che avesse paura di essere valutato quando si sentiva forte del proprio lavoro
Del proprio impegno della propria serietà Mai sentito dire a qualcuno di chi si impegnare formato non voglio essere valutato anzi se non voglio essere valutato proprio per fare la differenza rispetto a chi invece lo stesso impegno non ce lo mette
Pensate ai medici visto che ci invitava su il personale sanitario medici ospedalieri voi pensate che sia giusto che un medico che stamane un chirurgo in sala operatoria
Continuamente abbia la stessa lo stesso tipo di retribuzione viti invece quel tipo di Asso di responsabilità non se ne assume quel tipo di impegno non ce l'ha quotidianamente io credo che sia giusto per qualche criterio differenziale va introdotto e va introdotto anche però e su questo sono d'accordo ma bisogna essere poi più conseguenti col ministro Tajani
Un tema che non è solo retributivo non solo di formazione manchi di responsabilità e non sono solo i tempi della giustizia e anche come è strutturata la giustizia
Emanerà dirigente scolastico
Può subire un processo un insegnante un dirigente scolastico perché magari un bambino mentre mangia alla scuola materna si brucia con la minestra
Perché è difficile evitarlo
A meno che tu non dica che sono assenti del tutto gli insegnanti sono lasciati soli ma nel momento in cui è presente ci sono e svolgono l'attività è difficile prevenire tutto quel tipo di incidenti pure magari subisce un processo magari se anche condannato
Con quello che comporta in termini di stipendio di carriera eccetera eccetera se parliamo dei medici è ancora peggio
Noi non abbiamo più giovani studenti che scelgono la specializzazione in chirurgia generale il cinquantasei per cento delle borse di studio di specializzazione l'anno scorso andato deserto perché perché chi opera si affida la Provvidenza perché sa che rischia un processo se qualcosa va male al pari di chi commette un omicidio volontario
Alla qualcosa probabilmente dobbiamo rivederlo nel sistema non solo in termini di retribuzione ma anche di responsabilità se non vogliamo perdere competenze preziose importanti qui a misurarci con calma vero chiudo sulle donne visto che mi sta a cuore
Condivido i reati e le donne debbano essere valorizzate e sostenute
Ma io penso che debbano essere valutate sostenute le conciliazioni vita lavoro uomo-donna credo che sia un po'superato come tema
Ma lo sarà davvero solo quando le donne avranno gli stessi stipendi degli uomini e non sempre è così quando ci saranno misure che creano meno disparità e lo dico dipende anche la noia non è che abbiamo responsabilità di governo da voi che avete responsabilità dirigenziali
Nell'offrire anche un'organizzazione del lavoro che consenta davvero questa parità
Oltre servizi che da mettere a disposizione il pubblico dagli asili nido a le agevolazioni per la conciliazione militanti vita lavoro magari con la decontribuzione per la contrattazione di secondo livello
Però c'è bisogno anche di farsi tutti responsabili di una diversa organizzazione del lavoro altrimenti le donne saranno sempre penalizzate nel lavoro nella forse la carriera domani nelle finzioni perché avremo pensioni più basse degli uomini
Questo è un tema che ineludibile se vogliamo parlare di equità sostanziale credo però che in tutto questo
Di tutto possiamo anche fare a meno ma di una cosa del ceto medio non soltanto la resilienza resistenza la capacità il contributo ma anche l'orgoglio l'abbiamo bisogno di un ceto medio e soprattutto di una dirigenza Carey
Riconosca che riscopre l'orgoglio del contributo che può dare non solo in termini professionali per il singolo segmento che sotto la sua responsabilità Maccarese
Perché se non abbiamo più un ceto medio che investe nel futuro anche in termini di impegno personale noi saremmo un Paese più povero ma non solo economicamente
Saremo un paese più povero a livello culturale a livello sociale il visto i nostri dati anagrafici saremo destinati a essere irrilevanti anche nello scenario europeo quindi tocca a noi provare a ripartire grazie
Grazie all'onorevole basti
Che ha accennato al tema del delle pensioni che è un'altra delle criticità emerse anche dal rapporto oltre al discorso alla pressione fiscale allora ecco con il senatore miserevole Lo Parco anche a affrontare questo tema qui sul il rapporto tra pensioni pensionati del ceto medio
Con quali misure potrebbe esserci una maggiore tutela tenendo conto che il del potere d'acquisto delle pensioni è stato ridotto dall'inflazione non c'è stato
L'adeguamento delle delle degli assegni dei pensionati per il ceto medio dal suo punto di vista anche questo aspetto come può essere potrebbe essere affrontato
Innanzitutto Buongiorno una un saluto e un ringraziamento acida al suo Presidente al Censis per i numeri e le analisi gli stimoli offerti alla questa questa discussione lo hanno detto tutti coloro che mi hanno preceduto il ceto medio per decenni è stato e lo è tuttora il pilastro economico e sociale del Paese
Per decenni fare parte del ceto medio è stato sinonimo di essere dentro un processo di di ascesa sociale
E i numeri della ricerca che non sono nuovi ma sono ugualmente impressionanti ci confermano che questo fattore
Il collegamento tra l'essere parte del ceto medio e l'ascesa sociale è venuto meno nel Paese
E c'è anzi prevalente un senso di declassamento di di di discesa sociale
Nel nel nostro Paese sono molto d'accordo con Maria Elena Boschi questo non è soltanto un nodo economico e sociale è un problema di tenuta della democrazia
La storia ci ricorda che le democrazie in cui il ceto medio si è via via in fragili ITO
Sono le democrazie che hanno subito derive illiberali o addirittura autoritarie
E allora la difficoltà
Del ceto medio in Italia raccontata evidenziata dai numeri del Censis coincide in larga parte con le difficoltà dell'Italia che sono difficoltà legate alla perdita di dinamismo economico è impressionante
Uno dei primi istogrammi anche il professor De Rita ci ha fatto vedere quanto cresceva quant'era cresciuta Alitalia negli anni Sessanta e come questo dinamismo si è perso negli anni ora io credo che ed è un tema che riguarda tutta la classe dirigente non solo la classe politica non possiamo permetterci di sbagliare analisi sulle ragioni di questa perdita di dinamismo dell'Italia
Ho sentito il ministro Giorgetti dichiarare pochi giorni fa che la stagnazione dell'Italia è un effetto collaterale dell'adesione all'Euro del nostro Paese ecco io credo che additare a fattori esterni
La stagnazione del nostro Paese sia magari rassicurante dal punto di vista psicologico ma molto autoassolutoria
E sbagliata fondamentalmente come come analisi e come diagnosi io credo che la stagnazione del nostro Paese quelli istogramma sia legato al fatto che l'Italia sia rimasta intrappolata
Nella fase più recente dalla sua storia in una spirale la spirale di una bassa crescita della produttività
Di una bassa crescita dei salari della diffusione del lavoro povero di un blocco dall'ascensore sociale che ancora una volta i ed evidenziato dai numeri del Censis e da una conseguente crescita delle disuguaglianze che ha toccato pesantemente anche il ceto medio che pensava di essere al riparo da queste Fini da queste dinamiche
Questa stagnazione e queste problematiche sono legate però fattori prevalentemente interni per come è strutturato il nostro sistema produttivo i limiti del capitale umano del nostro Paese
E anche i limiti delle politiche pubbliche di come vengono raccolte le risorse in questo paese e come vengono spesi le risorse dei contribuenti
è un destino ineluttabile
Che l'Italia prosegua su questo piano inclinato io penso di no
Sono assolutamente convinto siamo assolutamente convinti almeno per la parte politica che era presente che questo non sia un destino ineluttabile e del resto sempre quell'istogramma
Qualche timido segnale di inversione di tendenza ce lo dava perché negli ultimi quattro anni dal due mila diciannove due mila ventitré
E di mezzo c'è la pandemia con il tracollo economico del due mila venti l'Italia è complessivamente
è cresciuta del tre virgola cinque per cento con una performances anche superiore rispetto ad alcuni alcune grandi economie europei c'è qualche segnale di speranza
C'è stato un irrobustimento del sistema produttivo italiano che ha affrontato la crisi del due mila e venti in condizioni meno fragili
Di quelli in cui era nel due mila sette due mila otto però non possiamo e non dobbiamo cullarci sugli allori di quel timido
Segnale di ripresa perché se vogliamo
Invertire realmente la tendenza che ha indebolito il ceto medio e l'economia del nostro Paese io credo che servano cambiamenti profondi in questo Paese
Perché altrimenti rimaniamo su un piano inclinato
E indicò prova di indicare quattro terreni possibili su cui è necessario cambiare ma profondamente le cose il primo l'Italia ha bisogno di una politica industriale lo avete detto in tanti lo condividono e non torniamo a crescere se non tornano a crescere le nostre imprese
E le nostre imprese in una fase di profondissima trasformazione
Transizione ecologica trasformazione digitale quello che sta avvenendo nel mondo attorno a noi hanno bisogno di politiche pubbliche che lei sostengano
Che li aiutino a crescere a competere
Accogliere le opportunità i processi di trasformazione che non sono automaticamente una discreta per il nostro Paese anzi possono permetterci di creare buone impresa di creare lavoro
Di aiutare Alitalia
A ripartire abbiamo bisogno di politica industriale e innanzitutto dovremmo iniziare a spendere i soldi che già abbiamo per le politiche industriali faccio riferimento al piena RR
Che è una straordinaria occasione che l'Italia deve saper togliere ormai il lasso di tempo e molto limitato
Siamo a maggio del due mila ventiquattro nove dobbiamo completare la spesa di quei duecento miliardi che ci siamo conquistati in Europa entro la metà del due mila ventisei
Ce la possiamo fare ma è una sfida estremamente impegnativa così come dobbiamo spendere politica industriale i sei virgola tre miliardi che il governo meritoriamente ha stanziato con la revisione del Pnr R.
Annunciando di ad agosto del due mila ventitré però siamo a maggio e non ci sono ancora i provvedimenti attuativi e quindi insomma bisogna anche accelerare la capacità di spendere quello che abbiamo secondo punto la riforma fiscale
E qui lo devo dire con chiarezza
La riforma fiscale dal Governo approvato come legge delega sta attuando con i decreti attuativi e nata con grandi ambizioni ma rischia di partorire un topolino faccio riferimento all'IRPEF
è stato fatto un accorpamento dei primi due scaglioni che non riguarda il ceto medio
Perché è stato sterilizzato per chi ha redditi da cinquanta mila euro in su lordi come se fossero ricchi i contribuenti che guadagnano lordi cinquanta mila euro
E quella corpo amento peraltro è stato finanziato solo per il due mila e ventiquattro e nulla si sa su cosa accadrà dal due mila e venticinque mentre avevamo e abbiamo bisogno di un'operazione molto più coraggiosa perché finché l'IRPEF riguarderà per l'ottantacinque per cento i lavoratori dipendenti e pensionati e per il sessantadue per cento verrà pagata da chi ha redditi lordi superiori a trentacinque mila euro è chiaro che il ceto medio
Continuerà a essere schiacciato da questa da questa situazione abbiamo bisogno sul versante fiscale di un'operazione molto più coraggiosa
Che prendi i fattori produttivi che premi le imprese che investono che assumono che vogliono crescere
E che recuperi l'evasione fiscale che ancora una volta non è
Un destino ineluttabile del nostro Paese
Io e Maria Elena Boschi facevamo parte dello stesso partito che ha governato
Assumendo decisioni difficili la fatturazione elettronica
E altre misure di contrasto dell'evasione fiscale che però hanno permesso lo riconoscono anche i numeri dell'attuale governo
Di ridurre l'evasione da centootto miliardi e due mila e sedici a ottantaquattro miliardi nel due mila ventuno ce lo dicono ripeti numeri allegati alla Nader fra i poche settimane fa si può andare avanti recuperare risorse importanti sono d'accordo con chi mi ha preceduto quelle risorse possono e devono essere destinate a un'operazione molto più coraggiosa di riforma fiscale
Terzo punto sanità e scuola
E che sono temi di riforma ma anche di allocazione delle risorse pubbliche c'era un percorso di investimento sul sistema sanitario nazionale che sia oggettivamente interrotto eravamo al sei virgola sette per cento del PIL nel due mila ventidue
Siamo al sei virgola quattro nel ventiquattro si scende lo dicono ancora i numeri del Governo al sei virgola due nel due mila ventisette che il dato più basso negli ultimi quindici anni ultimo punto ma non ultimo perché la domanda che mi è stata rivolta il sistema previdenziale
Anche qui dobbiamo decidere però che cosa fare delle pensioni negli ultimi due anni
Mi spiace dirlo no lo dico senza polemica il governo prevalentemente fatto cassa
Sui pensionati e in particolare sui pensionati del ceto medio la deindicizzazione decisa con la legge di bilancio del due mila e ventitré delle pensioni superiori a quattro volte il minimo
Che vuol dire mille cinque mila e sei netti ancora una volta non parliamo certo di persone particolarmente benestanti ha sottratto a quei pensionati dieci miliardi di euro in tre anni
E anche l'intervento dell'ultima legge di bilancio di ricalcolo dei coefficienti per centinaia di migliaia di lavoratori della sanità del degli enti locali e della giustizia a ulteriormente penalizzato
Ai lavoratori che avevano fatto un patto con lo Stato un patto andrò in pensione sulla base di determinati coefficienti che sono stati cambiati in corso d'opera anche qui
Io credo che serva quella riforma strutturale che viene evocata giustamente nei vostri documenti e allora il tema dell'indicizzazione piena la separazione previdenza assistenza
La flessibilità dell'età di pensionamento naturalmente in un quadro di sostenibilità perché tutti sappiamo quali sono le condizioni dei conti pubblici e anche il tema del secondo pilastro
Del secondo pilastro pensionistico perché noi abbiamo una bomba sociale su cui siamo seduti
Ed è una platea di milioni di lavoratori spesso precari con carriere contributive discontinue
Anche del ceto medio che rischiano di ritrovarsi con pensioni povere nei prossimi anni
Il tasso di adesione alla pensione alla previdenza integrativa del trentacinque per cento mediamente ed è un ancora meno per i più giovani per i lavoratori del Mezzogiorno per i lavoratori delle piccole e medie imprese
Anche qui servono scelte radicali
Che vadano verso il silenzio assenso
L'educazione finanziaria una massiccio investimento
Nella previdenza interne secondo pilastro se vogliamo garantire ai futuri pensionati condizioni dignitose di vita
E guardate che questa operazione può esportare una grossa mano anche alla crescita della nostra economia se naturalmente come dire superiamo tutti insieme alla condizione in cui oggi per la debolezza del nostro mercato finanziario l'ottanta per cento di quelle risorse finiscono all'estero e nona nella nostra economia reale quindi abbiamo bisogno di riforme profonde sì
Di riforme che vadano in quella direzione una visione del Paese di medio-lungo periodo il coraggio e la determinazione che serve evitando misure spot legate al consenso elettorale immediato che alla fine non risolvono i problemi di un Paese che ha tutte le potenzialità e le carte in regola per ripartire a condizione che la sua classe dirigente faccia scelte nella giusta direzione ecco ho veramente finito
Su questo noi siamo disponibile al confronto
Ormai siamo una forza di opposizione che ha governato il Paese per un lungo tratto facendo cose buone e altre meno buone errori tutti dobbiamo fare autocritica per quello che non ha ha funzionato
Siamo però pronti a confrontarci sulle cose concrete perché riteniamo che tutti questi temi siano non di parte ma siano nell'interesse generale del Paese grazie
Grazie grazie senta reiniziare e concludiamo con l'onorevole nata Schifone
Abbiamo sentito tanti tanti temi tanti spunti di ragionamento l'arrivo siamo partiti dalla pressione fiscale la revisione delle aliquote IRPEF lotto evasione
Fiscale gli incentivi al merito al supporto aloni innovazione la tutela della previdenza compresa quella complementare il miglioramento anche dell'accesso al sistema sanitario quindi sanità e scuola altri due temi che sono state al centro
Dell'attenzione anche del del del rapporto ecco dal suo punto di vista quanto è stato fatto e quali possono essere le misure da mettere in campo anche per contrastare questo blocco della mobilità nove ed è qui che emergeva dalla dal rapporto cioè l'Aler fatto della del del che c'è questa percezione di scendere verso il basso Dean non salire di non muoversi
Grazie intatto grazie per per l'invito
E grazie per il contributo di questo rapporto io nero atto interfacciata con il presidente contatterà direzione perché abbiamo fatto sospeso focus sul ceto medio sulle professioni e in modo particolare insomma quelle ordinistiche parlavo stamattina proprio dell'anno
Del tema di della sanità degli operatori sanitari e sentito parlare più spesso che la sanità quindi mi permetteva di fare un esperto su perché ero stata stimolata su questo grazie
E l'abbiamo proprio accennato al discorso la mano della dei dei medici della professione di di questo momento complesso che sta attraversando il sistema sanitario della professione e poi quindi prego
E intanto leggevo della della grande fiducia
Trenitalia ne ripongono gli operatori sanitari e questo qualcosa che ci dà fortemente speranza
Perché vedete io ultimamente riscontro non indulgere verso una narrazione che ritrovo molto distorta cioè che si parla del problema sanitario nazionale come un mostro allora io vorrei spezzare una lancia sulla ruota ma internazionale tre un sistema cioè un modello virtuoso per il modello universalistico
Ettore tutti ci invidiano e tre è un'eccellenza dobbiamo ricordarlo Sempre modello universalistico che consente l'accesso alle cure di tutti The consente l'aderenza alla terapia che consente l'aderenza alle cure primarie ai bisogni primari per tutti per combattere disuguaglianze e che contrarietà aiuta e sostiene tutte le vulnerabilità
E allora da questo bisogna partire da qui abbiamo preso sistema sanitario nazionale che non dobbiamo mai dimenticare diciamo
Attua il l'articolo trentadue della della Costituzione prepara di diritto alla cura lo dobbiamo sempre e soprattutto ai nostri operatori sanitari e però ci sono delle criticità senza volerci nascondere
E intatto anche nella comparazione della mi riaggancio quello che ho detto prima perché ci tengo a fare questo passaggio ho letto Bari cooperazione ci sono state anche giustamente tra l'Italia e gli altri Paesi europei
Il prendo l'occasione per non diciamo per avere un parametro
Abbastanza funzionale e per esempio locale ci dice che per quanto riguarda gli asili di cura gli esiti diciamo della di salute i tassi di mortalità
Prevedibile e anche trattabile noi stiamo tra i primi posti locale ci dice Antonietta che per esempio nella in quel parametro che previdente il numero di medici diciamo in perimetrato con il numero di abitanti anch'egli l'Italia non è maglia nera pre diciamo ci sono dei dati che ci danno speranza ma come dicevo prima ci sono delle criticità
Criticità che non ci possiamo nascondere sono dovute ad una serie di fattori sicuramente il forte di finanziamento che c'è stato
Negli anni precedenti il taglio alla spesa sanitaria non solo ha riguardato chiaramente la chiusura di posti di di reparti e ospedali che ospita il taglio dei posti letto ma anche sul tutto ha inciso sul personale sul personale sanitario e però molte a questo c'è soprattutto in tema di razionalizzazione c'è stato per tornare diciamo alla carenza degli operatori sanitari un deficit tono nella programmazione
Perché i medici banalmente ma anche in molti altri operatori sanitari penso agli infermieri non si sfornano come biscotti tendenzialmente e e per fare un medico servono dieci anni come sapete per fare un infermiere dai tre ai sei anni quindi c'è stato un deficit di programmazione oltre che naturalmente il definanziamento cui facevo riferimento prima
E quindi e abbiamo ho avuto questa grossa difficoltà
Poi naturalmente per quanto riguarda l'attrattività dobbiamo anche dirci e cioè ci di medici purtroppo hanno vissuto insomma
Il Covent è stato come dire una uno esempio classico ma non solo i medici hanno vissuto anche in day contesta rende gli ambienti
Molto molto oppressi e dove non c'erano delle dita
Dove non c'era tranquillità non c'era sicurezza in alcuni casi conosciamo tutti le tristi escalation di questi anni per quanto riguarda violenze verbali violenze fisiche e poi c'è anche e soprattutto in tema di responsabilità idriche anch'egli bisogna andare a lavorare il ministro Schillaci
Lo ha detto occhio riprese e abbiamo già iniziato perché c'è quella che insomma viene detta medicina difensiva e viene messa in atto dai medici anche perché c'è diciamo un gonfiarsi del contenzioso
Che porta inevitabilmente anche a una serie di come dire prescrizioni di terapie e interventi chirurgici e quant'altro forse in alcuni casi inutile Ettore naturalmente poi in ultima disse in ultima istanza
Colpisce particolarmente le finanze e quindi cosa fare
Intanto già direi che squadra abbastanza copresidenti ottimisti
Perché da stime fatte già quest'anno sia aumentato circa il trenta per cento degli iscritta a Medicina credo che nei prossimi tre-quattro anni
Si potrà rientrare nel fabbisogno del numero di medici abbiamo avviato anche al Senato l'iter per l'abolizione del teste di accesso a Medicina un'altra un altro punto prioritario che avevamo inserito nella nostra piattaforma programmatica entro abbiamo e qui abbiamo ho mantenuto promessa che abbiamo mantenuto ettari Sondra naturalmente ad allargare sempre rispetto ad a mantenendo il il presupposto della sostenibilità naturalmente del numero del numero programmato
E quindi siamo per i medici per il numero dei medici sarei abbastanza confidente sono meno confidente questo insomma ce lo dobbiamo dire una Parma platea particolarmente qualificata invece sulle sull'accesso alle specialità ci sono delle specialità che sono particolarmente meno attrattiva
E pensoso anatomopatologia piuttosto che Microbiologia Lelli Farmacologia e l'unione dell'emergenza urgenza
Sono delle delle specialità nelle quali ultimamente tristemente abbiamo assistito anche a dei concorsi e dei bandi che sono andati praticamente deserti e quindi su quello secondo me bisogna andare piuttosto a lavorare così come e anche lo spaccato molto importante e quello della professione infermieristica anche a quella è una professione che purtroppo a vede una grossissima carenza e una una diminuzione di vocazione
E quindi bisogna andare a ragionare su quello senza ipocrisia
E naturalmente come lo facciamo lo facciamo andando ad aumentare le retribuzioni perché ce lo dobbiamo dire c'è un tema di retribuzione cioè non è diciamo adeguata anche allo stile di vita e anche al tipo di lavoro e su quello abbiamo già lavorato perché abbiamo aumentato presenterò tariffa oraria le prestazioni aggiuntive
Oltre che naturalmente i due miliardi e quattrocento milioni sui rinnovi contrattuali centotrentacinque mila operatori sanitari che hanno potuto vedere la firma sul loro contratto e però insomma anche il ministro Schillaci lo ha detto più di una volta bisogna andare a lavorare su quello
In modo particolare ne porteremo e lo lo lo anticipo ma sia il ministro stila gira strumentario no non ne hanno mai fatto mistero ne vogliamo
Puntare sul pezzo dello dello stipendio e che è l'indennità specifica che diciamo quello standard diciamo quello quella parti fissa e poi l'abolizione del tetto di sorpresa
E cioè naturalmente è un meccanismo distorto che hanno messo in campo che hanno messo in campo lì le le regioni e che dovremo andare inevitabilmente a trattare io credo che e le direttrici quindi rispetto e chiudo a quello che ci siamo detti siano sicuramente una riorganizzazione ed una razionalizzazione
Un investimento in termini di attrattività e quindi diciamo di retribuzione e anche e soprattutto una programmazione così riusciremo a non far andare via i nostri giovani a trattenerli qui e a farli scegliere per sempre di più questa professione che è la professione che è in assoluto
Quella che porta il segno della vocazione vera al lavoro grazie
Grazie
Grazie grazie all'onorevole marca scuole per aver fatto questo focoso così importante proprio su un tema caldo e di grande attualità come quello della della sanità grazie ancora potete riaccomodarvi grazie per il contributo prezioso che avete dato al dibattito di questa di questa mattina e vorrei invitare alla al podio all'onorevole Annarita Patriarca segretario di presidenza alla camera dei deputate grazie
Sia doveva essere un intervento di salute iniziale diventa un intervento di salute in chiusura io vi ringrazio per per questa riflessione che ci avete regalato
Stamattina
Vi ringrazio perché con il rapporto Censis cita del due mila ventiquattro
Abbiamo potuto fare una riflessione approfondita e critica su uno dei temi più rilevanti per il futuro economico e sociale dell'Italia il ruolo del ceto medio ceto medio che è stato storicamente il cuore pulsante della nostra società il ceto medio
Che si trova oggi ad affrontare delle sfide senza precedenti forse neanche abituato perché se andiamo a fare un un attimo discusso storico ci rendiamo conto che il ceto medio italiano caratterizzato da per decenni da stabilità e sicurezza anzi simbolo di stabilità e sicurezza
E che ha vissuto una fase aurea post bellica paga dalla due mila sette al due mila dodici dopo la crisi economica una cesura definitiva e quindi
Un crollo delle certezze e un prezzo elevato che si è convertito poi nella percezione
Di
Totalmente diversa dal perito precedente ci parlavamo di una percezione del ceto medio stesso di chi lo guardava dall'esterno di stabilità e di crescita il rallentamento della crescita economica
E e la crisi economica porta praticamente ha una percezione di un immobilismo anzi di una di crescita di un'incertezza
Dal rapporto si evidenzia che quasi il cinquanta per cento di coloro che si considerano parte del ceto medio percepisce un declassamento in atto ottime di subirlo
Questo sentimento di scivolamento verso il basso e assolutamente trasversale colpisse qualsiasi tipo di categoria che noi inquadriamo nell'arco del cosiddetto ceto medio
è un indicatore chiaro questo di una società in cui il la mobilità sociale bloccata e l'opportunità di miglioramento sono sempre più rare che cosa fa il rapporto però non solo analizzato questa situazione ma è una sorta anche l'invito ad agire alla classe politica perché prospetta anche le iniziative che la classe politica deve attivare in un momento ancora più particolare dove la globalizzazione la necessità necessità di politiche mirate ancora di più rispetto al passato e la linea guida che ci dà una sorta di appello all'azione
Che noi classe politica dobbiamo necessariamente raccogliere con politiche fiscali consigliate che incentivano il merito comunque il fatto inclusivo sistema di istruzione che valorizzi davvero le competenze abbiamo vissuto un periodo bruttissimo dove la percezione la quasi di un disvalore delle competenze quindi
Gli analisti
Anche durante che viene fatta nel rapporto ci impone assolutamente di adeguare
Il quadro normativo per fornire un aiuto dove serve e nella maniera più efficace possibile quindi ringrazio anche per lo sprone per l'invito all'azione per la linea guida che ci fornite anche in questa direzione grazie
Grazie
Grazie grazie a l'onorevole patriarca e per diciamo al saluto conclusivo io inviterei la direttrice di incida alla dottoressa Teresa Davagna prego
Grazie grazie a tutti buon giorno prima di chiudere solo due riflessioni veloci quei ringraziamenti la prima riflessione non è stato facile per CIDA parlare di ceto medio sembrava quasi che stessimo riportando in auge delle delle teorie sociologiche ormai passate di moda oggi abbiamo dimostrato che non è così abbiamo visto che ha sempre senso parlare di ceto medio e per questo io voglio ringraziare il presidente Curzi la che ha voluto questo argomento che lo ha sostenuto in ogni occasione
Oggi abbiamo visto che così come nel secondo dopoguerra il ceto medio è servito per la ricostruzione del Paese Allo stesso modo oggi del ceto medio può essere una leva importante di sviluppo
Così come nel passato l'Italia aveva avuto dei fondi straordinari
Che erano serviti per la ricostruzione allo stesso modo oggi noi ci troviamo in una società che risente ancora pesantemente della della crisi pandemica della crisi economica
E quindi il ceto medio anche in questo caso può essere d'aiuto e le risorse che in questo momento abbiamo a disposizione che sono risorse straordinarie che fino a qualche tempo fa
Non avremmo avuto a disposizione vanno incanalate in politiche che devono essere di crescita per tutto il sistema e non in tanti rivoli sterili
La seconda riflessione che volevo portare a questo tavolo è un po'la conseguenza di quello che è già stato detto oggi
C'è anche quella di oggi è una tappa di un percorso un percorso che cita iniziato qualche mese fa
Abbiamo iniziato con dei ricorsi poiché abbiamo avuto una parte importante di questo percorso che è dato dalla petizione che abbiamo sottoposto agli italiani
Una petizione con cui Civita ha portato all'attenzione dell'opinione pubblica degli argomenti che di solito erano sempre stati considerati come difficili di difficile comprensione
Ebbene noi su quegli argomenti abbiamo raccolto tantissime firme cinquantadue mila firme non possono passare inosservate alla politica
La tappa di oggi è un'altra tappa importante
Una tappa nella quale siamo venuti all'interno dei palazzi dove le decisioni vengono assunte e qui abbiamo portato le nostre posizioni
Le abbiamo portate con senso del dovere e con la volontà di di sostenere i nostri iscritti ma di sostenere anche tutto il ceto medio tutto il Paese produttivo tutta quella parte produttiva del Paese
E quindi oggi è una tappa importante ma una tappa ancora più importante si giocherà in autunno in autunno i protagonisti non saremo più noi decida farà la politica sarà il decisore politico
Io spero che gli onorevoli che oggi sono intervenuti alla nostra alla presentazione di questo rapporto ci seguiranno anche in quell'occasione perché in autunno ci sarà la Finanziaria
Mai speriamo che proprio nella prossima legge di Bilancio
Alcune delle nostre proposte verranno prese in considerazione perché vero lo sappiamo la con la coperta è corta non ci potranno essere tutte le nostre proposte però un segnale a queste categorie va dato e va dato in maniera forte
E e perché è vero la coperta si tira sempre da un lato ma non è giusto che arriva che a rimanere con i piedi scoperti siano sempre gli stessi
Infine i ringraziamenti
Allora ringrazio innanzitutto il ministro Tajani per l'onore che ci ha fatto per essere qui oggi gli onorevoli senatori e e i senatori per la disponibilità che ci hanno dimostrato per la collaborazione che c'hanno dimostrato anche nei mesi passati
Il Censis per la preziosa collaborazione per questo ottimo rapporto tutti voi che siete intervenuti in presenza e i tanti colleghi che ci stanno seguendo in diretta streaming
La nostra meravigliosa moderatrice che è stata una perfetta padrona di casa
E poi permettetemi e tre ringraziamenti speciali il primo va ai nostri consulenti per la comunicazione che come sempre ci hanno dato un valido supporto il secondo va alla struttura Cividati
Per il grande lavoro svolto nelle scorse settimane e il terzo ma tutte le federazioni aderenti qui abbiamo i presidenti perché anche questa volta abbiamo lavorato insieme come una grande squadra grazie a tutti arrivederci
Bene allora
Fra lavagna grazie ancora a Volterra per l'invito per essere stata qua è davvero come diceva la tutte le stranezze conclusa un'altra tappa di un lavoro importante portato avanti dalla dalla citata nel presidente
Curzi la grazia ancora
E buon lavoro naturalmente Bon prosegue prego vuole avvocato ok grazie
Arrestato a completare
Cambia
Vediamo ovviamente