Presentazione del libro di Marco Buti e Marcello Messori "Europa evitare il declino. Glossario per una politica economica europea" (Il Sole 24 Ore)

Buongiorno buongiorno a tutte e a tutti grazie di essere intervenuti per la viene grossa un grande piacere ospitare questo evento con come vedete insomma
Un un schiera di relatori di altissimo livello li li presento comincio da Camilla lavoretti euro parlamentare
Poi abbiamo Dario Nardella sindaco di Firenze ma diciamolo anche candidato anche Luís anche ci si viceversa poi abbiamo il professor Marco Buti professore dell'Istituto universitario europeo ma anche ex direttore generale della Commissione europea
E poi i abbiamo Paolo Gentiloni insomma commissario europeo per gli affari economici e monetari dal due mila diciannove
E poi qui fa ancora al mio fianco il professor Marcello Messori anche Luís all'Istituto universitario europeo siamo qui per parlare di questo libro
Europa evitare il declino un glossario per una politica economica europea niente di più interessante visto che siamo alla vigilia ormai strettissima
Delle elezioni europee che si terranno l'otto e nove giugno
E mai forse come in questo momento Cile si rendere conto la gente di quanto importante l'Europa con due conflitti molto delicati quello che dell'invasione della Russia dell'Ucraina
E quello che sta succedendo in Medioriente quindi c'è bisogno di un'Europa che
Più che mai sappia fare il suo sappia gestire al meglio i termini
Della dell'Energia dell'economia ma anche no della difesa
Allora io comincerei facendo intervenire il professor Marco Buti che ci fa una sua introduzione prego
Grazie grazie dell'ospitalità allora il libro e questo purtroppo non siamo riusciti ad averlo qua disponibile quindi Liberi via e edicola quindi affrettate di dopo l'infine dell'evento accorre al l'edicola più vicina
Allora titolo del libro evitare il declino a abbiamo scelto questo titolo perché siamo convinti che l'Europa non è in declino anzi a degli asse assolutamente formidabili però il rischio di un declino c'è
Loria assumo in tre indicatori che mettono in evidenza un po'il rischio di obsolescenza del modello produttivo chiamo del business model dell'Europa e le riassumo in tre volte due
Il primo è un due per cento di surplus persistente delle partite correnti della bilancia dei pagamenti
Alcuni dicono gli amici tedeschi o come siamo competitivi abbiamo un surplus la verità e che in termini macroeconomici
Avete un surplus persistente dei conti con l'estero significa che produciamo tanti risparmi che non riusciamo a investire questa è la realtà quindi primo punto un po'il primo due
Il secondo due viene da un'analisi delle dieci tecnologie del futuro quelle che come dire
Diranno quanto noi siamo vicini alla frontiera dell'eccellenza tecnologica su queste dieci
L'Europa è messa bene solo su due quindi è il secondo due
Siamo messi bene sul
Sui materiali di nuova generazione sul futuro della produzione di verde e pulita però sull'intelligenza artificiale Claudio era tutta un'altra siamo in ritardo siamo in ritardo rispetto a Cina e Stati Uniti in particolare
Il terzo due è la demografia noi abbiamo negli ultimi dieci anni
Siamo diventati più vecchi in termini di età mediana di due anni quindi la crisi demografica non è lontano in un orizzonte indefinito è con noi già adesso
Questi elementi rendono la il modello produttivo europeo come dire
Non sostenibile nel medio termine come se ne esce che cosa diciamo nel libro in particolare nell'introduzione se ne esce noi diciamo tornando al lo spirito di terrore
Già Dell'Oro presidente della Commissione europea l'ultimo dei grandi padri dell'Europa nella negli anni Ottanta quindi fra il due mila centottantacinque mille novecento novantaquattro che riuscì a trovare la quadra mettiamola così sostanzialmente combinando crede elementi il primo è una come equilibrio fra efficienza ed equità quindi efficienza crescita ma anche equità redistribuzione delle risorse eque secondo il secondo Polo è quello del di cifra disciplina di mercato che regole europee cioè come si garantisce la stabilità macroeconomica trovando come di un equilibrio fra regole comunitarie e disciplina di mercato il terzo corno del di questo triangolo
è Hill equilibrio fra quello che si fa a livello europeo e quello che si fa a livello nazionale quindi la questione della sussidiarietà vista in termini dinamici al tempo di di allora
Come lui quadro questi tre grandi trade-off nel quadro le riquadro attraverso il lancio del mercato unico quindi mille novecentottantacinque con il Progetto mille novecentonovantadue grande impulso all'economia europea ottimismo
Il secondo punto è la politica di coesione quindi lancio dei fondi strutturali politiche politiche le posizioni molto come ti molto più sviluppata rispetto al passato
E il terzo corno e quello di un coordinamento diciamo soft della delle politiche economiche prendiamo dell'orbita allora e ci trasferiamo uscì Athos ad oggi che cosa significa sostanzialmente recuperare lo spirito dello io penso che il tre corni del problema quello che diceva diciamo nell'introduzione del libro siano ancora oggi rilevanti
Quindi disciplina di mercato regole efficienza equità competenze nazionali e competenza ormai sono restano come dire il perimetro all'interno del quale fare le nostre politiche
Ma bisogna aggiornare le soluzioni quali sono le soluzioni Primo mercato unico sempre sì abbiamo un rapporto di letta che però un mercato unico dinamico che noi diciamo
Deve essere complementare tu da una politica industriale comunitaria basata su quello che chiamiamo i beni pubblici europee
Quindi beni pubblici europei per la doppia fra sezioni perde digitale addirittura la tripla transizione prevenzione sociale così come beni pubblici non economici qui difesa e sicurezza
Secondo punto eh sulla politica di coesione qui noi lanciamo un un'idea che su che sostanze menti riprendiamo da Jürgen Habermas quindi grande filosofo tedesco
Bisognasse bisogna interpretare la solidarietà europea non come trasferimenti unilaterali sempre dal Nord e del Sud sempre dall'est verso ovest ma in modo assicurativo
Perché diciamo questo perché se noi guardiamo i dischi attuali e futuri i vincitori di ieri non sono i vincitori di oggi e non necessariamente saranno vincitori di domani
Quindi abbiamo noi una possibilità di come dire di avere un principe assicurativo sci proteggiamo null'altro quindi oggi e la Germania che solidale rispetto agli altri Paesi europei domani può essere benissimo il contrario
E terzo punto eh giura si passa da un coordinamento soft delle politiche economiche degli Stati a un coordinamento più serio e qui all'implementazione del piano
Di del delle nuova governance economica del patto disse del Patto Nuovo Patto di stabilità questi gli appuntamenti nei prossime settimane e nei prossimi mesi saranno molto importanti
Questo la una implementazione robusta credibile delle nuove regole e importante perché questa è una precondizione per ricreare la fiducia poche fare anche il resto quindi questo è il quello che diciamo nel libro in lanciamo in grandissima
In grandissima sintesi
Un punto un punto fondamentale finisco con questo è che recuperare las solidità
La sostenibilità a medio termine del modello europeo economico e sociale e anche una precondizione per un ruolo strategico dell'Europa nel mondo se noi restiamo deboli
Vulnerabili su questo su questo campo
Ma con gli Stati Uniti avete visto adesso anche by tenne che
Con le tariffe le risposte incrociate eccetera noi non se restiamo vulnerabili non riusciremo ad come di giocare un ruolo nella nuova governance mondiale quindi questo è un po'la ricetta o il o diciamo il perimetro delle ricette del nuovo perché ha proponiamo in questo libro
Grazie grazie davvero
Io comincerei dall'onorevole lavoretti abbiamo parlato molto di anche fondi di coesione so che nel suo tour un suo cavallo di battaglia spiegare bene la posizione per i fondi di coesione
Grazie prima di tutto grazie a Marco Buti e Marcello Messori per questo libro per la tempestività di questo libro perché è vero che lo diciamo spesso in questa campagna elettorale queste elezioni
Sono elezioni che disegneranno il futuro del Parlamento europeo quindi di un'idea di Oropa Europa degli Stati degli Stati sempre più uniti è sempre più insieme o l'Europa
Delle nazioni mi piace anche questo doppio sguardo che avete dato in questo libro
Una persona che dal di dentro e che guarda dal di dentro le istituzioni europee e un professore tra l'altro Marco Buti ha scritto anche un libro sulla l'insider Menna delle istituzioni europea e quindi le conosce bene conosce anche quali sono i meccanismi poi dopo di me parlerà Paolo che naturalmente li conosce da un altro punto di vista ed è bello che qui ci siano tanti sguardi e allora il mio sicuramente è quello di una parlamentare europea e non ho fatto tutti i cinque anni ho fatto due anni e mezzo perché come tanti dentro questa stanza sanno sono stata la persona che è entrata in Parlamento dopo la morte di David Sassoli che nominò volentieri
Anche perché Marco forse in quel piano nazionale di riprese resilienza c'è anche il lavoro no oggi i David di Paolo Di Roberto Gualtieri che oggi è sindaco di Roma ma che in quel momento il momento in cui il covi della pandemia attanagliava hanno i nostri continenti era al Parlamento europeo
E allora mi piace e soffermarmi su due punti
Di questo libro uno è proprio il Piano Nazionale di riprese resilienza in questa e tosta campagna elettorale per la tutta la circoscrizione dell'Italia centrale che condivido con Dario Nardella sindaco di Firenze molte volte in molti incontri incidiamo tanti Comuni incontriamo tante persone aggiungo per fortuna
E io chiedo spesso incontro anche sindaci o candidati sindaci come l'Europa è arrivata in quel territorio perché la fortuna di quel piano nazionali di riprese resilienza che vuol dire scuole
In prese nuovi lavori ospedali è il fatto di avvicinare l'Europa ai cittadini e di dare risposte risposte che l'Europa finalmente può dare ai cittadini naturalmente
L'obiettivo di chi oggi fa politica dovrà essere quello di spendere fino all'ultimo euro entro il due mila e ventisei questo non scordiamo ce l'ho mai
Con Paolo dato che sono in Commissione Bilancio in questi due anni e mezzo spesso ci incontravamo con tutti i parlamentari degli altri Paesi europei per fare il punto dei piani di resilienza perché poi ogni Paese europeo ai suo e su questo naturalmente l'Europa ci dava mai visto né chi ci dà e targhette e noi però come governi nazionali dobbiamo perseguibile dobbiamo altrimenti sarà una doppia delusione perché oggi i cittadini cominciano a sentire la vicinanza dell'Europa e potremmo invece perdere questa grandi opportunità e qui chiudendo tocco il secondo punto che ha un po'il punto che anche Buthier Messori mettono al centro del loro libro chi è la nuova politica industriale europea perché chiaramente noi dobbiamo quando parliamo delle transizioni modificare un modello di sviluppo e perché dobbiamo modificare questo modello di sviluppo proprio perché dobbiamo cominciare come Europa produrre tutto quello che ci serve per la transizione ecologica quante volte
A me i cittadini durante la campagna elettorale mi dicono sì ma voci parlate di energie rinnovabili ma poi i pannelli fotovoltaici le batterie elettriche delle auto con le pale eoliche
Non le costruiamo noi in Europa ma le costruiscono altri continenti e altri
Grand
Di forse economiche e mondiali che sono intorno a noi e su questo noi non dobbiamo solo interrogarci ma dobbiamo agire con molta più forza
Nei prossimi anni l'ultimissima cosa la dico anche perché in questa nuova politiche industriali in questa reindustrializzazione
I gli ultimi luoghi che ho toccato sono stati Terni piombino e Livorno pensate a queste tre città italiane dall'Europa passo all'Italia e pensate a quanto è importante
Penso a Terni a Piombino come lei i luoghi dell'acciaio è importante un nuovo modello di sviluppo e una reindustrializzazione altrimenti il rischio sarà quello delle aree dello scontento
Ci saranno delle aree in cui seno e non investiamo in quei territori ecco anche la politica di coesione Place Beiste basata sui territori in quei territori avremmo scontento Primo disaffezione all'Europa e alla politica e avremo sfiducia nei confronti della politica e quindi più populismo e più sovrani ISMU questa credo sia una nostra sfida grazie
Grazie
Allora io prendo spunto da queste ultime parole
Dell'onorevole Laurenti chiamo a parlare
Il sindaco e candidato Nardella proprio dal sito dell'Adnkronos leggevo che dopo la proposta di togliere la bandiera europea
Dagli edifici pubblici del leghista bordi a proposito di disaffezione ieri ha ha detto ancora una volta che negli ultimi trent'anni l'Italia ha dato all'Europa più di quanto abbia ricevuto
Questo è sicuramente un tema che poi può far perno fu sui cittadini in termini di disaffezione
Buongiorno e grazie a tutti Adn Kronos complimenti a Marcello Buti Marcello Messori Marco Buti Marcello Messori per questa opportunità
Beh non c'è dubbio che le posizioni di alcuni partiti come appunto di partiti che si richiamano la grande famiglia anti antieuropee anti europeista che poi si è ritrovata anche a dicembre a Firenze
Abbiamo una posizione marcatamente
Anti europea la grande contraddizione che a volte non è non cogliamo
è proprio quella di chiedere un mandato elettorale democratico e cittadini per andare in un luogo che si vuole distruggere
Ora qui parlo da sindaco non ho mai visto una campagna elettorale di un candidato sindaco fa una lista il cui titolo è contro la mia città
Non lo voterebbe nessuno
E invece il fatto che lo si possa fare per l'Europa passa quasi diciamo se non inosservato comunque scontato
Invece del tuttavia questo elemento secondo me cruciale perché l'Europa oggi è come un un nuotatore in mezzo al fiume a corrente fortissima
Se non vuole morire affogando ardue scelte o torna indietro alla riva da quel partito occupava la spinta riformista europeista
Di chi crede appunto nell'obiettivo del dell'Unione Europea proprio quella di completare le riforme
E anche
Diciamo caricarle di un forte tensione sociale emotiva identitaria su questo dirò una cosa alla fine
E quindi il modo con cui possiamo contrapporci a chi è contro l'Europa dichiaratamente lo fa anche attraverso formule linguistiche molto banali ma che attenzione magari il cittadino percepisce capisce come togliere la bandiera
La stessa forza politica che voleva uscire dall'euro fino a pochi anni fa quindi c'è una continuità non rispetta e fondatori della lega che invece erano tanto europeisti quanto anti italiani ma il povero Bossi ormai lo hanno belle dimenticato
Il punto è che noi non possiamo contrapporre a questa narrazione antieuropea una catenaccio all'italiana per difendere ciò che abbiamo dobbiamo essere noi i primi
A dire che vogliamo un'Europa diversa proprio perché l'amiamo proprio perché ci crediamo e nel libro infatti come ha detto Marco
Se pure il titolo palla appunto di declino ma lancia proprio la sfida opposta e cioè quella di contrapporsi al declino non difendendo lo status quo perché i nostri cittadini percepiscono l'Europa
In questa tensione di cui ci parlano nel libro efficienza equità come un soggetto tutto schiacciato sull'efficienza oggi in questa tensione tra stabilità e regolazione dall'altro lato politica industriale in crescita un soggetto schiacciato su stabilità e regolazione
è una percezione sappiamo bene che in gran parte non è così però noi dobbiamo essere capaci di ritornare a quell'equilibrio appunto di di Jacques Delors
E se siamo d'accordo sulla tesi diciamo né che l'Europa fa grandi passi avanti solo quando è sull'orlo del burrone di fronte a crisi da più di così che dobbiamo fare abbia guerre non crede nel conflitto in Medioriente la crisi energetica
Le elezioni Stati Uniti
Una diciamo congiuntura globale difficilissima uno dei peggiori momenti periodi per la crescita economica guidati sono nostro commissario non Paolo Gentiloni lo sa bene sono usciti pochi giorni fa siamo intorno all'un per cento come crescita media europea e mi pare che di effetti choccato e stare dietro la tesi diciamo armeni abbiamo e quindi io io trovo che il tema di rileggere rafforzare la sussidiarietà di cui si parla il libro si affonda dobbiamo riprendere lo spirito della sussidiarietà
Il che non significa solo riconoscere la forza degli stati ma anche delle realtà locali se c'è qualcosa che davvero ci distingue rispetto e Stati Uniti d'America
E che oltre a livello statuale noi abbiamo un potentissimo fortissimo livello locale le nostre città le nostre regioni sono i veri motori
Di questa Europa che vuole abbracciare una politica industriale vuole coniugare efficienza equità
Del resto nelle città europee si consuma l'ottanta per cento di regia si produce l'ottanta per cento di anidride carbonica e di rifiuti
E si realizza quella equità attraverso modelli sociali
Quindi la sussidiarietà deve attraverso le politiche di coesione dare forza vitalità ai territori provando a
Ad allargare diciamo appunto la governance multilivello come si dice per cui non esistono soltanto gli Stati nazionali da cui parte tutto e purtroppo abbiamo assistito ad un rafforzamento del consiglio
Europeo come ben sappiamo rispetto agli agli altri capi saldi delle istituzioni europee
Il Parlamento europeo spocchia può svolgere un ruolo fondamentale in questo perché l'unico appunto soggetto depositario di un mandato elettorale
Quindi una vera sussidiarietà in cui questi ascensore funzioni realmente e non si fermi sempre alpina al primo piano senza mai partire dal piano terra e arrivando poche volte fino a all'ultimo
Questa ascensione deve essere più veloce più fluida e deve davvero mettere in in collegamento i diversi livelli perché la nostra forza la nostra ricchezza
E da ultimo se noi da lei leghiamo nel Rapporto sussidiarietà coesione la chiave no per garantire quell'equilibrio tra efficienza equità tra stabilità economica politica e di crescita
Dobbiamo però darci un grande momento deflagrante come è stato l'euro
Per tanti cittadini lei euro è stato il momento in cui gli europei si sono resi conto più di ogni altra cosa dell'esistenza di questa entità attraverso la moneta che hanno in tasca
Qualcosa che usano ogni giorno per comprare il pane il giornale pagare la casa
Nulla più del grande progetto del lavoro che non a caso aveva dietro
Giganti della politica come con il
Come dello come
Romano Prodi
E dobbiamo trovare un momento che sia empaticamente culturalmente economicamente paragonabile a quello che è stato l'euro
E se è vero che l'euro è stato possibile perché alcuni Paesi hanno deciso di mettersi insieme senza aspettare tutti questo punto cruciale
Le famose due velocità è altrettanto vero che se vogliamo costruire una politica estera difesa comune non possiamo continuare a assoggettarci alla regola dell'unanimità perché non non riusciremo mai a fare il primo passo decisivo
Allora la parola al commissario Gentiloni non prima di devo farle ovviamente una domanda su quello che abbiamo letto questa mattina sul Corriere della Sera in relazione al al libro di Paolo Valentini e a questo algoritmo che diciamo un po'far rivedere la storia raccontata negli ultimi anni
Vanno
Assolutamente il
Adesso non voglio farla lunga perché è una questione anche un po'
Può apparire una questione tecnica banalmente
Ovviamente è verissimo che il Governo italiano ha dato un contributo fondamentale al fatto che
Se arrivasse la decisione di Next Generation Jeu sempre c'è stato un negoziato feroce che è durato
Mesi
Fondamentale è stata a un certo punto la proposta della commissione poi la decisione di Merkel Matterhorn
E poi quel lunghissimo Consiglio europeo in cui certamente
Il governo italiano il presidente Conte hanno svolto un ruolo
Molto importante
Per la sua parte anche il nostro sindaco che
Era già ministro dell'economia all'epoca
La svolta anche
Se invece ci riferiamo alla suddivisione di quel piano tra i diversi Paesi effettivamente quella suddivisione
Fu una proposta della commissione che i diversi governi accettarono come tale anche perché discuterla sarebbe stata molto complicata omonimo tirava la coperta dalla propria parte
L'unica cosa che inserirono i governi in quel negoziato fu una specie di conguaglio
Da farsi dopo due anni
Che poi risultò particolarmente felice degli spagnoli particolarmente infelice per i belgi ma era difficile prevederlo neutro per l'Italia
Ma per il resto la proposta
Fatta dalla commissione entro riuscì dal Consiglio europeo così come a questo ovviamente non significa che nel negoziato generale per avere né ce ne esce new l'Italia sia stata assente al contrario
La discussione è che che abbiamo sardina ad una a una distanza siderale da dalla discussione che si svolse
Almeno ma mio figlio solo la RAI comunque
Vedo i telegiornali leggo i principali quotidiani
Non è al centro del dibattito
Per Lele in vista delle elezioni europee quello che stiamo discutendo oggi
Direi uno mi piace quello che ha detto Marco Buti all'inizio cioè
L'Europa insiste in quanto tale non è in declino
Noi giustamente parliamo di emergenza demografica
Io sono entusiasta del fatto che abbiamo la più alta aspettativa di vita nel mondo sarà un fatto generazionale nel fatto che l'Europa
Ha un'aspettativa di vita così elevata
Dovrebbe essere un motivo di orgoglio poi certamente ci sono le sfide legate alla demografia
L'economista di questa settimana si interroga se l'America sia vaccinata o meno contro un dittatore
Possiamo parlare anche in Europa ma certamente l'Europa regole molto solide di libertà di democrazia di rispetto dello stato di diritto
E poi i servizi pubblici il Welfare State insomma abbiamo tante belle cose europee
E tutta siamo fortunati di essere nati in Europa soprattutto la
Le generazioni che sono nate
Diciamo così approfittando di questo lunghissimo periodo di di pace di crescita di sviluppo guarda una statistica sui Paesi dell'Est
Quei quelli che sono entrati nel due mila quattro cioè vent'anni fa
E sono passati dal quarantaquattro per cento al settantuno per cento in questi vent'anni della media dei paesi che già stavano europea quindi anche una macchina di convergenza
Detto questo gli ultimi cinque anni hanno prodotto cose molto importanti
Green deal
Pragmatismo flessibilità ma guai a fare marcia indietro
Oggi qualcuno lo presenta come Green del di un ideologo chiamato Timber Manza in realtà come Marco ricorda bene i grilli nel
Fu la medaglia di Ursula von Bernheim quando fu lanciato nonna di questo o quello commissario
Unità sull'Ucraina
Ed ex generation io
Cosa che importanti che hanno un po'cambiato anche la mappa della crescita in Europa
Vi ricordate c'era un po'questo orribile acronimo
Che riguardava Portogallo Italia Irlanda Grecia España no
P x
Che avesse il vizio percorrono più dei frugali dal punto di vista e
Con otto questa è la realtà
Inclusa l'Italia che sta molto rallentando ma che comunque ha avuto negli ultimi cinque anni livelli di crescita c'era una tabella legato a un articolo di Martin Wolf sul Financial Times di qualche giorno fa non è stata forse valorizzato abbastanza
Lo suggerisco al governo italiano
Il secondo Paese del G7 per crescita nel periodo due mila diciannove due mila ventiquattro è stato l'Italia
Sarebbe stata preceduta la Spagna se la statistica del sì incluso anche paesi non ci sente ma comunque Tantaro
Il problema adesso è se come sempre nella storia del dell'evoluzione europea con mano ricordato Marco Camilla
E Dario è e se andiamo e se torniamo indietro andiamo avanti
Perché la discussione non è più se stiamo o non stiamo in Europa anche quelli che si sono riuniti ieri a Madrid
Ad eccezione dei tedeschi della F che però non c'era ieri nessuno di questi dice usciamo dall'Unione Europea
E molti di questi partitiche le loro legittime posizioni fino a qualche anno fa diceva usciamo dall'Europa o addirittura usciamo dalle
Adesso non più
Vogliono però non Europa che ritorni indietro in cui la dimensione dell'unione sia minore
E in cui i passi avanti fatti in questi ultimi anni
Sulla politica estera difesa sull'economia sulla transizione ambientale vengano capo quindi ci sarebbe materia per un grande confronto politico in questa campagna elettorale tra chi vuole andare avanti e chi vuole tornare indietro quelli che vogliono tornare indietro eccoli li vedete nelle plasticamente nell'iniziativa di ieri a Madrid in cui si sono un po'rimescolare le famiglie
Il cuore di questa discussione è la il principale forse parte vedere partito europeo i popolari che sono direi un po'attraversati da entrambe queste spinte sia la spinta ad andare avanti e sia la spinta a ritornare indietro e quindi una buona affermazione della famiglia socialista e democratica e in Italia del PD può essere un contributo ad avere e fatemi concludere del fatto che non abbia una strana legge elettorale non italiani per le elezioni europee
E non siamo gli unici ma quasi gli unici che prevede le preferenze
Quindi
Cerchiamo di prenderne il lato positivo non solo perché si si parla spesso del dei lati negativi dice che fanno gli altri paesi beccano
Cinque dieci quindici superesperti di cose europee che parlano cinque lingue e in una lista bloccata i fan li mandano al Parlamento europeo e spesso li rimandano poi cinque anni dieci anche quindici anni
E forse hanno più facilità a padroneggiare le questioni non sottovalutiamo però il fatto che noi possiamo manda esempi ottimi gli abbiamo qui con il lavoro che ha fatto Camilla e che sicuramente farà Dario persone che mettono insieme
Passione competenza europea ma anche rappresentatività di territori legami di territorio capacità di fare politica e anche questo serve per un sistema democratico come il nostro il rapporto alle elezioni europee
E quindi speriamo che fa largo da un sacco di gente si parla poco del fatto che si vota di sabato cosa abbastanza inusuale per noi in Italia
Esatto quindi andiamo a votare magari in diagonale di sabato sì alziamo la scrisse grazie
Grazie prima di fare un altro veloce giro uno dare la parola costruttore del libro il professor Marcello Messori lo facciamo un altro Figo Groucho
Sì molte grazie io credo che il messaggio principale che emerge dalla discussione che stiamo facendo e quello di partire dalle cose che abbiamo fatto
Davvero l'intento di Marco Buzzi è mio nel titolare questo libro Europa evitare il declino consisteva nel cercare di apportare qualche elemento alla conclusione che traeva da Paolo Gentiloni poco fa l'Europa davvero è un punto di svolta
Possiamo decidere di progredire andare avanti oppure di arretrare
E da questo punto di vista mi sembra che gli elementi che sono stati offerti in questa discussione sulle acquisizioni che l'Unione europea ha già realizzato siano un buon punto di partenza per giustificare perché abbiamo
La necessità l'opportunità e forse anche il dovere di andare avanti
è stato ricordato di unione europea nonostante tutto è un'isola di democrazia noi potremmo argomentare a lungo perché sono in crisi le diverse forme di democrazia liberale ma certamente l'Unione europea relativamente alle altre aree
Il cono unicamente più o meno avanzate è un'isola di democrazia così come possiamo criticare anche duramente
Di arretramenti nel modello sociale europeo ma al modello sociale europeo in termini di stato sociale
In termini di coesione sociale rimane comunque relativamente più importante
Di quello delle altre aree e poi abbiamo proceduto rispetto a quando l'Unione europea si chiamava comunità economica europea abbiamo proceduto con processi di integrazione molto significativi
Si ricordava il documento il rapporto di Enrico Letta sul mercato unico il mercato unico è stato un fattore di integrazione così come lo si ricordava prima lo ricordava Dario Nardella all'Euro è stato uno straordinario elemento di integrazione allora la frontiera dell'integrazione a cui siamo arrivati e che comunque importante non basta più
E giusto come ha fatto prima Camilla Laurenti e poi è stato ripreso anche da Paolo Gentiloni sottolineare che mezzo invece migliore è stato un primo tentativo sotto emergenza di fare un altro passo avanti nell'integrazione però io quello che vorrei sottolineare che mi sembra emerga
Dalla discussione che stiamo facendo e dal libretto che abbiamo scritto Marco Di Dio
Cerca cercare di spiegare perché Next Generation in Russia fondamentale debba avere successo il successo di Next Generation New sia una chiave per progredire ma non è non sia un progresso sufficiente
Naturalmente nazionali sul New è stato straordinario perché per la prima volta in modo massiccio e non per programmi
Circoscritti
Abbiamo avuto quella che si che hanno una capacità fiscale centrale cioè l'Unione Europea con il suo usando il suo bilancio pur non includendo nel bilancio a finanziato a livello centrale progetti in termini di investimenti e di riforme a livello di di tipo europeo e quindi non abbiamo avuto la costruzione massiccia di una capacità fiscale eccetera
Questa capacità fiscale centrale però è temporanea nel due mila ventisei
Il progetto Next Generation e you e la realizzazione dei piani nazionali dovranno trovare conclusione e quindi questa capacità fiscale centrale verrà meno
Soprattutto Next Generation New utilizzato finanziamenti centrali
Per un'altra innovazione straordinaria che è quella di dire agli stati membri noi vi trasferiamo risorse
Per un progetto europeo ma vogliamo che voi effettuate davvero riforme Investimenti e quindi non è un trasferimento cieco
Fatto su progetti di attività ma è fondato sull'effettiva realizzazione di riforme investimenti
Questo però ed è mandato a livello nazionale
Queste riforme questi investimenti sono riforme investimenti nazionali allora io credo viceversa che se come dire
Abbiamo colto degli elementi rispetto alla drammatica rottura che le tensioni geopolitiche
Gli affetti
Del periodo post pandemico hanno determinato nell'Unione Europea noi dobbiamo renderci conto che questo non basta me ne abbiamo bisogno come dire di un passaggio ha una capacità fiscale cioè a un finanziamento europeo che sia permanente
Che quindi non abbia una tata ravvicinata di scadenza e che soprattutto consenta di fare quel passaggio fondamentale
Che è stato ricordato da tutti gli interventi non di avere un'unione europea delle nazioni cioè una confederazione ma un'Unione europea che gradualmente unificando sempre più
Le attività di politica economica e di politica sociale e di governance riesca a costruire un federalismo che non abbiano definito nel nostro riletto graduale pragmatica
Allora questo è un federalismo graduale pragmatico richiede una capacità fiscale permanente e richiede soprattutto la graduale realizzazione di investimenti e riforme a livello centrale attraverso la costruzione
De
Beni pubblici europei ma perché
E così fondamentale avere successo immersione Rescigno you e consolidare i risultati straordinari che abbia già abbiamo raggiunto perché c'è un ingrediente che è essenziale al di là di tutte le fu difficoltà politiche o istituzionale di tutte le tecnicalità di governo su cui potremmo accapigliarci che è essenziale per questo passaggio
Da una capacità centrale
Fiscale temporanea permanente e per il passaggio da riforme investimenti nazionali a riforme Investimenti accentrate ed è la fiducia
Costruire dei rapporti di fiducia tra Stati membri e tra Stati membri tra ognuno degli Stati membri e le istituzioni europee la fiducia e una merce rara che non si compra sul mercato va costruita
Con saggezza istituzionale e come dire come la reputazione si perde in un attimo allora per costruire fiducia ne abbiamo bisogno
Di Next Generation io che abbia successo ne abbiamo bisogno che davvero come dire i cittadini europei invitano nella loro vita quotidiana di affetti rimesso in dieci mila euro abbiamo soprattutto bisogno che gli Stati membri si rendano conto che al di là di un orizzonte di brevissimo periodo il successo di un ex riesce New e una così scommessa fondamentale questo sarà l'ingrediente essenziale
Per poter davvero evitare il declino e aprire una nuova fase dell'Unione Europea
Grazie allora avremmo voluto sentire altri interventi del lavoretti di la o due battute telegrafico perché so che insomma il vostro disfatto stanno prendendo perché dovete
E attacca regolamenti
Io una velocissima anche su quello che diceva Messori ora ragioniamo e che poi avete scritto nel libro ragioniamo sul fatto che in fondo per Next Generation è stata una risposta ad una crisi che ha vissuto l'Europa
Cominciamo a ragionare dopo il due mila e ventisei tra l'altro è sia nel programma del partito democratico sia nel programma dei socialisti democratici che è la nostra casa in Europa su un Next Generation dopo il due mila ventisei per prevenirne le crisi
Perché è vero che il successo del Next Generation essi i cittadini lo conoscono ma perché lo vivono sulla loro pelle perché ha dato risposte ai loro problemi per farlo e per far sì che vada entro il due mila ed enti sei a rispondere a quelle esigenze e i tanti problemi noi dovremmo già occuparci di quello che poi sarà dopo il due mila e ventisei perché quei territori dello scontento di cui parlavo prima li tocchiamo con mano naturalmente non solo due tante le campagne elettorali e quindi per farsi bellissima quell'accostamento tra la fiducia e la reputazione per farsi che quella fiducia cresca perché senza l'Europa da ero dove andiamo ma dobbiamo chiederci quali Europa naturalmente questa sarà la sfida del prossimo Parlamento Rota un'ultimissima cosa mi ricordo una riunione con Paolo al Parlamento europeo
Con tutti noi parlamentari della delegazione italiana e Paolo si disse in quella riunione vedrete che in questa campagna elettorale riusciremo a parlare più di Oropa sicuramente dobbiamo farlo di più grazie
Allora Dario
Da lì una battuta tipologia delle questa campagna elettorale
Qual è il punto della situazione cioè il senti che i cittadini sono titoli avvicinati un po'l'Europa ora ancora c'è tanta strada da fare allora il pozzo la situazione e che il nostro partito ha se posso dirlo il Partito Democratico stupirà positivamente
Molto più di quanto non si possa immaginare queste quello che vedo girando moltissimo queste quattro regioni
L'altro che il nostro primo e vero avversare l'astensionismo noi davvero rischiamo per la prima volta nella storia
Dell'Unione Europea di portare a votare per il no al Parlamento meno di un europeo su due avente diritto
E questo questa sarebbe un elemento
Di pesante diciamo di una zavorra pesante sul proprio su quel concetto di fiducia
E quindi come ha detto anche Paolo Gentiloni non sottovalutiamo il fatto che si voti e il sabato dalle quattordici
Fino alla domenica delle ventidue sembra fatta apposta per invitare gli italiani
A diciamo a rinunciare
A giugno poi perfetto sabato pomeriggio e domenica giù
E e dobbiamo fare di tutto per trasmettere ecco io vorrei dire proprio la la cultura la crucialità del momento le l'emergenza del momento
Perché se è vero come appunto ci dice Paolo Gentiloni che comunque l'Europa se l'Europa sta Malino gli altri stanno peggio comunque l'Europa sta tutto sommato bene è anche vero che siamo di fronte a un bivio non c'è una via di mezzo
Mi è piaciuto molto il discorso che ha fatto Marcello Messori sulla fiducia mi è venuto in mente quel bellissimo discorso di il senatore bocca né di maggio award rossa nascerà Ford majors printing ex sette tipici Mexes Life's What why
Cioè
Colpi delle si misura tutto tranne ciò per cui vale la pena davvero spendere una vita noi dobbiamo riuscire a trasmettere questo ai nostri cittadini cioè che Leo Europa significa anche relazioni sociali significa sogno
Significa emozione significa identità cioè restituire un po'verrebbe da dire di ruolo escatologico alla politica dare risposte anche al senso esistenziale e alla vita delle persone
E questa credo che sia il messaggio di urgenza che va trasmesso
E così forse potremmo avere un impegno maggiore dei cittadini alle urne perché la prima sfida abbattere l'astensione dal
Allora grazie io vi libero
Allora meglio
Allora lei proseguiamo
Proseguiamo
Siamo
Ancora
Allora proseguiamo io volevo fare una
Le do la parola Buti dopo
Dopo questo primo giro
Sicuramente avrà delle osservazioni
Allora no grazie non direi che ma molto è uscito è molto di buono è uscito
Noi abbiamo deciso di scrivere di scrivere questo libro e di pubblicarlo diciamo adesso proprio per cercare e questo è come dire o forse un'impresa un po'disperata vista la la dinamica del del del dibattito elettorale in Italia ma devo dire non solo di cerca di riportare la campagna elettorale sui temi che sono quelli giusti noi abbiamo qua tra l'altro un capitolo del libro stesso che cerca di mettere i partiti nei davanti alle loro alle loro responsabilità cioè circa agire poniamo delle questioni dirette ai quarti come come si posizionano rispetto a a tutta una serie di scelte dalla riforma del bilancio comunitario ma dicendo
Sì bisogna produrre più beni pubblici europei quelli di cui parlava non parlavamo precedentemente per la doppia transazione gli investimenti Murdoch le risorse da dove si prendono
Come si rialloca hanno si rialloca la spesa comunità siamo a favore di una difesa europea comune un noma quel punto quali sono le conseguenze anche spesso per la politica della dell'immigrazione quindi delle domande dirette ai ai partiti basate un po'anche su quello che riproduciamo nel libro che è un a manifesto per l'Europa che
In cui lo posso dire il titolo con riferimento alla all'Europa nella nuova guerra fredda ce l'ha dato a lo posso rivelare qui Paolo stesso
Lui non è un firmatario del Manifesto essendo qui tutti quanti i firmatari degli inferi nobilissimi ex somma da Romano Prodi a Junker ha Barron poi eccetera quindi quello era il il tema quel federalismo graduale pragmatico di cui parlava Marcello Messori è quello che quindi io penso che soprattutto in particolare per le forse proprio europee di qualsiasi di qualsiasi Oriente o orientamento bisogna veramente sfruttare le ultime diciamo due settimane di campagna elettorale per parlare dei temi veri è non
Un utilizzarla campagna elettorale come un grande sondaggio d'opinione per vedere maggioranza opposizione e all'interno della maggioranza e all'interno dello dell'opposizione chi sta meglio chi sta peggio
E i temi son talmente rilevanti per il più prossime generazioni tra l'altro vedevo un un articolo provochi uscito proprio oggi
Sulla popolarità dell'Europa che dopo il grandissimo entusiasmo Kinexia dei cioè io quindi vitale in particolare in qualche modo a è calata di alcuni di alcuni punti ma la nostra speranza lo diceva lì
Generazione Z
Cioè i i giovani che al contrario dei dei più anziani hanno una fiducia d'Europa largamente prevalente vedono le opportunità Anna Erasmus il servizio civile europeo così come l'opportunità di lavoro di studio ecco che quindi questa ai bisogni sa parlare e parlare soprattutto ai giovani secondo me e io ho fatto diverse le lezioni in un programma di di lanciato da Creta Carlo Cottarelli nelle scuole medie superiori
Ai giovani ai ragazzi quando si parla in maniera come dire diretta di quello che sia per l'Europa per loro c'è una grandissima rispondenza una grandissima responsabili l'idea che siamo abulici assenti non è vero se si toccano le corde giuste
Grazie Gentiloni una domanda che cioè un uno dei temi fondamentali in questo momento con le tensioni internazionali che insomma siamo vivendo non ultima
L'incidente reo se di incidente si è trattato di di ieri
Fanno sempre tornare in cima all'agenda la la necessità probabilmente per l'Europa di dotarsi di una forma di difesa comune non solo moneta non solo regole ma anche un tema di difesa cosa ne pensa
Ma sì si discute di difesa europea da più di un quarto di secolo
Che
Passi in avanti limitati
Attualmente
I paesi europei
Acquistano
Il settantacinque per cento dei loro sistemi di difesa
Fuori dall'Unione Europea
Quindi in buona parte Stati Uniti ma una parte anche significativa in altri Paesi non Unione Europea
La commissione
Se dovessi rispondere come normalmente rispondiamo noi ma abbiamo fatto un accento Anna una Strategy sulla Common Defense alcuni
Mesi fa ed è vero sono tutte cose positive
Passi in avanti
Serve un incentivo anche economico
Nel senso per convergere in politiche anche industriali di difesa comune serve
Capire che c'è un vantaggio
E non a caso quando si riparla
Credo che che sia anche il discorso del renderci abbandonare i candidati faccio la parte del PD quando si parla
Per esempio il PD di
Confermare
Magari non prolungare Next Generation io così come ma confermare quel metodo
Di andare sui mercati
Raccogliere finanziamenti comuni per obiettivi comuni uno dei temi può essere senz'altro quello della difesa comune anche uno
Dei temi per i quali si potrebbe
Verificare la la la famosa cosa di disarmo almeno per cui tu fai dei passi avanti quando hai dei momenti di difficoltà hanno visto augurando incerto esito delle prossime elezioni americane o un altro dico però che il mondo
Ci dice che dobbiamo fare dei passi in avanti termine difesa comune sia perché ci sono guerre tensioni e sia perché
Diciamo soltanto contare sul fatto che i nostri amici e alleati americani si assicurino
Le il loro contributo cosa su cui ovviamente continueremo a contare la NATO eccetera potrebbe rivelarsi alla lunga diverse
Non sufficiente quindi e anche la geografia dei favorevoli e dei contrari a forme di finanziamento di debito di finanziamento come una per la difesa cambia un po'
Ai alcuni Paesi penso ai Paesi baltici
Che normalmente sono iscritti alla categoria dei paesi più riluttanti a forme di
Messa in comune
Economica per obiettivi comuni che però se si parla di difesa sono i primi a dire facciamo gli ho sentito dire
Visto qualche giorno fa la prima ministra lituana qualche giorno fa tra l'altro ieri
Lei era molto chiara su questo dobbiamo fare un'operazione per la difesa comune europea di finanziamento quindi
Tutto sommato penso che
Potrebbe essere la volta buona sarà un lavoro enorme voi
Dobbiamo essere ottimisti per definizione norma
La
Possibile formazione di un governo olandese di fatto guidato da
Il il il partito di di Geert leaders che ha delle posizioni
Non frugali
Non mettiamo un centesimo di un centesimo in comune
è un paese come l'Olanda che è molto importante
Sarà una delle questioni dei prossimi mesi però
Poi alla fine io penso che davvero la storia ci stia spingendo in quella direzione
Che stia spingendo un po'l'Unione europea ricordo in una conversazione Marco che facemmo con vari economisti intellettuali per cui l'ex capo di gabinetto dell'ordine dell'horror Pascal amiche
Richiamo a una cosa che credo dica spesso sciocche
In un mondo di carnivori l'Unione europea non può essere l'unico erbivoro
Questa cosa non deve apparire come una dichiarazione di tipo bellicista è una questione che ha a che fare con politiche industriali politica estera comune politica di difesa comune e altrimenti noi
Se manteniamo un po'le idee che avevamo quindici vent'anni fa
E che soltanto avere delle buone regole economiche al nostro interno ci consente di competere a livello internazionale rischiamo di avere delle brutte sorprese quindi la difesa potrebbe essere uno dei terreni su cui dei passi in avanti sono così
Grazie allora
Mentre
Mentre si parlava mi è venuto in mente anni fa ebbi la l'occasione di intervistare l'ex governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio il quale disse che
Quando è nata la comunità europea quando poi la commissione che nel governo c'era questo principio forte di sussidiarietà che però negli anni sembrano può essere stato tradito perché ad esempio l'Italia
Seguendo le indicazioni
Della Commissione i suggerimenti della Commissione per ridurre il debito alla fine il debito italiano era cresciuto dal centocinque per cento al centotrenta per cento
Può essere questo che molti cittadini ma anche molti imprenditori abbiano visto nell'Europa più che un governo quasi un'Authority che che che ne bloccasse un po'lo sviluppo dei singoli Paesi
Ma questa è certamente una storia che soprattutto caratterizza l'impatto dopo la crisi finanziaria internazionale cioè il due mila sette due mila nove
Ne abbiamo avuto una prima fase dell'euro
Forse quella
A cui faceva riferimento l'ex governatore della Banque de la Banca d'Italia Antonio Fazio in cui tutto sommato i Paesi relativamente più deboli con la parziale eccezione dell'Italia
Avevano tassi di crescita maggiore di quelle dei Paesi relativamente più forti e soprattutto i paesi più deboli avevano importazioni nette
Positive cioè importavano più beni e servizi di quanti ne esporta questo faceva sì come ricordava Marco Guzzi all'inizio che avessero più investimenti che risparmi questa era una condizione della loro maggiore crescita quindi c'era quella che veniva definita una convergenza una convergenza relativa tra Stati membri qual è stato l'effetto della crisi finanziaria internazionale quella di dimostrare che questa convergenze era più apparente che reale perché c'era fondata su bolle speculative che erano il mercato dell'edilizia in Spagna e in parte in Portogallo e in Irlanda
Che erano forti consumi soprattutto in Grecia e così via e quindi che non c'era stato un effettiva rafforzamento delle economie di questi Paesi fragili ma un ottico un po'troppo di breve periodo
Qual è stata la reazione
Di questa a questa situazione è stato quello che nel gergo un po'Varvaro degli economisti si chiama una chiusura immediata un sovrano stop in cui non sono più affluiti risorse ai Paesi più fragili e quindi questi Paesi più fragili per poter come dire sanare i loro disequilibri hanno dovuto attuare politiche estremamente necessità in questo senso è vero
C'è stato quindi come dire una astringenza delle regole europeo d'altro canto però non è concepibile alfiere una moneta unica e lavorare in un sistema monetario unico senza avere regole fiscali comuni se vogliamo avere politiche di bilancio a livello nazionale
Non reggerebbe neanche un attimo un'area economica con una moneta unica e con politiche nazionali non vincolati ognuno von popolo principale perché
Sarebbe come dire troppo facile scaricare tutti gli oneri sugli altri allora
Questo vuol dire che non deve esserci sussidiarietà che non ci deve essere solidarismo
A me sembra dicono il perché Marco Buti ed io da tempo lavoriamo su questa tesi che un approccio come quello di affermasse da questo punto di vista sia fondamentale
è possibile avere solidarietà Sample in senza implicare che qualcuno debba pagare sempre e qualcun altro debba sempre lettera del degli questa è la vera scommessa allora o produrre beni pubblici a livello europeo attuare una politica industriale europea
Procedere verso un federalismo graduale ma effettivo e il modo per garantire il nostro modello sociale garantire sussidiarietà garantire solidarietà senza implicare un'Unione dei trasferimenti io credo che questa sia la scommessa e credo che non aveva percepito questa potenzialità come il caso di Antonio Fazio dimostra un'incomprensione di fondo delle potenzialità del
Bene allora fermiamo qua io vi ringrazio a nome dell'Adnkronos ha fatto veramente molto piacere