Presentazione del libro di Giovanni Fornero "Il diritto di andarsene. Filosofia e diritto del fine vita tra presente e futuro" (UTET)

Questa è la cominciamo scusate ci leggero ritardo ma c'è una testa di ponte persona ancora devono ancora arrivare saremo leggermente in così interrotti dall'entrata durante talk già iniziato però fa parte
Vive in una città un po'più complessa del normale
Ho un po'di emozione introdurre questa è una serata
Ho conosciuto Sibilla Barbieri alcuni anni fa tramite Gerrard Germanasca anni una mia cara amica
Parecchi anni fa
Così PIL spesso con molti suoi amici e familiari
Ci siamo visti devo leggere non ce la faccio ci siamo messi abbastanza spesso negli ultimi anni abbiamo passato giornate che posso tranquillamente definire molto profonde anche se tutti sapevamo della malattia visibile
Tra l'altro in una di queste giornate in un pranzo molto bello molto normale ma molto straordinario lo stesso tetto sibila che aveva saputo che come Palazzo delle Esposizioni Statuto Francesca Barbi Marinetti Statuto moltissimo stasera
L'avvocato Andrea Landolina che ha lavorato tantissimo o per queste dentro
Dove stavamo facendo la mostra di Carla Accardi ci presentò un suo caro amico Carlo Del torso che è anche un collezionista e che ci questo quadro fondamentale che che ha visto la mostra che la vedrà riconoscere perché uno dei quadri
Della partecipazione biennale biennale che mai abbiamo rifatto
Per questa nostra bellissima di Carla Accardi eccome tanti delle persone che sono su questo palco in questa sala è stata una donna che ha avuto un impegno civile molto forte
Il fatto di mettere insieme le persone da sicuramente una delle tante capacità che Sibilla aveva l'intelligenza pronto e la sua curiosità a novembre e credo che più o meno tutti voi che siete qui sappiate Sibilia è morta poco dopo sono incappato in una recensione del libro il professor Fornero contemporaneamente anche la madre Sybil incartata nella recensione del libro in un altro modo richiesto non la conosco purtroppo
L'ha consigliato alla figlia Simone che qui in sala Simonetta vittoria del figlio
Di Sibilla ed alle frequentazioni con vittoria ci siamo sentiti spesso e con Simona è nata l'idea che questa sera questa serata nasce anche perché noi pensiamo che Palazzo Esposizioni non sia soltanto un posto dedicato alle arti visive ma se un posto
Aperto tutto il dibattito anche dalla società civile sicuramente questo non è il primo abbiamo ne abbiamo fatti tanti mi sembra che questo sia uno dei più riuscite su un tema delicatissimo
E sicuramente non sarà l'ultima grazie
Vi ricordo scusate la notizie un po'secca però che dopo se volete gli autori dei libri fuori abbiamo il libro
Gabriella Luccioli Giovanni Fornero sono nel nostro così come ciondolo c'è un desk dedicata all'Associazione Luca Coscioni grazie
Buona sera tutte tutte
Pienissimo ringraziare Marco Delogu per l'invito e il professor Fornero
Io che sono sono il figlio di Sibilla Barbieri che ha accompagnato contro mia madre Sibilla in Svizzera a ottobre due mila ventitré
Visto che molte persone non conoscono la storia probabilmente fare un piccolo passo indietro di dieci anni
Andando nel due mila e insieme quanto mia madre sibila siamo narrative di tumore
Ed è un tumore alla mammella
In una quel tempo lei appunto subito cominciato curarsi ovviamente tramite chemioterapia tramite radioterapia e altre forme di di cui anche meno convenzionali
E che il due mila sedici è guarito dal tumore
Le metastasi erano scomparse
E quindi eravamo tutti ovviamente estremamente felice compresa mille e più pesante
E come forse molti sanno dalla dal tumore non si guarisce mai se non dopo cinque anni
Di totale assenza di Metastasio ovvero dopo cinque anni succede alla persona malata alla stessa probabilità di aveva un tumore
Di una persona
E negli ambienti appena dopo la vendemmia
Malese che malata di di cancro in questo caso non più alla normativa
Ma come tassa di sparse un po'ovunque per il corpo in particolare sul cranio
Al fegato
E quando un tumore ritorna difficile effettivamente curarlo con la stessa cura che è stata utilizzata Ina in passato quindi la chemioterapia non funzionava più
E quindi siamo passati al metro di ieri insomma nuovi più sperimentali con delle cure americane coreane
Sempre diverse per cercare di salvare la vita di mio male ovviamente ricordiamoci bene questo passaggio salvare la riteniamo high tech lei appunto voleva assolutamente dire continuare a a esistere in questo mondo
E succede però che nel due mila ventitré
Non ci sono più margini ora nel maggiorenni a ventitré quindi altamente un anno fa
In quel momento ovviamente oltre la disperazione comprensibile
Succede che cinema le sceglie in un vuole soffrire oltre soffre oltre s'intende non so quante persone qui abbiamo in confidenza con la passione del cancro però in curarsi da un cancro per un dieci anni
E con alti e bassi con ricadute tracciata è uno sforzo non solo fisico ma anche mentale enorme
Che è uno sforzo resistenziale potremmo dire
In quel momento l'immagine a ventitré
Lei appunto sceglie di poter ricorrere al suicidio assistito in Italia che è appunto un un legge ma una sentenza
Quel parleranno meglio sicuramente di me verde sono al mio fianco e e fa richiesta l'ASL Roma uno
Dietro al servizio un primo comitato etico la visita e approva la richiesta di io madre la strada scende di mandare un altro comitato in questo caso medico che in un incontro di un'ora
Sottolineo un'ora sceglie di e non fare accettare atto di non accettare la richiesta di mia madre
Le le le motivazioni sono quelle per cui l'oncologo inizialmente che era clima in cui l'aveva dato sei mesi di vita secondo il comitato medico aveva forse cinque mesi di vita sotto
E tramite delle cure in più qualcosa in più
E le cure erano estremamente invasive le due proposte era un l'inserimento nel sulla nella spina dorsale di cemento insomma potrebbe pompo estreme forse che potrebbero procurato altra sofferenza fisica mentale
In quel momento a siamo più o meno a settembre mia madre non è più in grado di camminare autonomamente più in grado di avere una vita possiamo dire legittima ovvero sana
E e serena e scegliamo quindi insieme come lei sceglie di voler andare in Svizzera
E io a quel punto mi rendo conto che la sua scelta è una scelta di dignità e di autodeterminazione
Che ora è un principio della nostra costituzione
La il diritto all'autodeterminazione lei sceglie di andare in Svizzera io scelgo Dino accompagnarla e quindi di fare un reato
Il reato è un in particolare una legge degli anni Trenta quindi in epoca fascista che soprattutto pulegge delle tante alla Costituzione italiana che prevede il fatto che
Chi accompagna quindi chi aiuta accessibile a chi Istica anche Cecilio posso andare in in carcere da una pena dai due ai in quindici anni lo sballo tu dici anni comunque totale ma insomma non poco effettivamente per per l'evento in sé andiamo insieme in Svizzera partiamo io torno ovviamente partiamo con la legge lo sfacelo Roscioli
Con Marco Perduca che si autodenuncia anche lui Almost ritorno
Con me e Marco Cappato lettere mentre politici tre parlamentari
In quanto finanziatori della del viaggio
E a quel punto scatta ovviamente tutta la procedura penale che ancora non è terminata
E
E accade che che il caso diventa mediatico
Ecco tra queste la storia ovviamente in Brera i Paesi sarebbero tantissimi dettagli che non supera contare perché se no
Finiremo domani
Io quella qui voglio fare una domanda a tutti tutte che chi decide sui nostri corpi
Quale effettivamente lente o la persona che decide sui nostri corpi
Io ho pensato un po'questa domanda sulla possibile risposta in questi mesi credo che la risposta unica sia noi stessi per noi che possediamo almeno momentaneamente fossero seguite i nostri forte
E soprattutto per un motivo per il motivo appunto dicevo prima cioè l'autodeterminazione la possibilità di non essere veicolati da nessuno intanto su un
Da nessun credo effettivamente che sia distante da noi
Si chiama appartengono su musiche del mondo
Ciò che che agenti viene decedere quindi al a essere alla dimensione dell'essere effettivamente di perché
E io
Brevemente su questo tema
Vorrei dire anche le motivazioni per cui ho disubbidito oltre a un atto effettivamente di amore nei confronti la persona che ci accompagnava quindi amore per la sua libertà a c'è un atto di
Protezione e potremmo dire tra virgolette ribellione sempre non violenta nei confronti anche delle persone che si trovano in questa situazione e che in un anno la vita di dileggio di poter disobbedire perché G. spedire è comunque un privilegio
Il mio posso disobbedire perché ho una una famiglia che mi sostiene degli amici che mi sostengono una casa son benestante altre persone tantissime tra l'altro in questi mesi dopo il caso di mediatico mi hanno scritto privatamente
Sui social network non hanno questa disponibilità non hanno questa possibilità di ribellarsi a delle regole
Di conseguenza
Io credo che la disobbedienza come ogni atto che li facciamo e come ogni azione
Sia ovviamente politica e demente tesa alle altre persone sono intorno credo ancora in un concerto di unità quindi se esiste una comunità è necessario cagnolini faccio qualcosa per per drappo finché si tenta la cioè si tenga la libertà che che il singolo desidera
E
E in questo cito anche mia madre riguardo con una delle ultime frasi che ha detto in una testimonianza di Dio un vero che la legge sarebbe l'uomo la legge sarebbe l'uomo ma non l'uomo la legge
E questo credo sia estremamente importante ci sono i momenti dal momento in cui all'iter concezioni libertà cambia nel tempo negli anni se quali e sta sempre un passo più avanti per cercare di ottenere qualcosa che ci consenta di essere sempre più autonomi questo senso
Anche la legge qualora non non è in grado di sostenere quella libertà deve cambiare di trasformarsi e in questo caso contro leggi non c'è non esiste una legge sulla ferita
E questo è purtroppo credo al mondo rosso discriminazione nei confronti di persone che soffrono quei momenti sono momenti estremi strumenti della morte sono momenti del dell'abbandono del corpo
E non possono persone difendersi da sole
Non possono passo antifranchista scuole quindi quello che io faccio da pochissimo persone con Marco Cappato Filomena Gallo fanno da moltissimo tempo per difendere i diritti di queste persone che poi rientrano i nostri diritti prima o poi
Ma grazie sino breve intermezzo trascorrendo
E un passo allora la parola presso Fornero ringraziando ancora del dell'invito
Affittati
Ringrazio Vittorio per questa bellissima testimonianza umana
Io ho avuto il privilegio di avere quel maestro uno dei filosofi dell'esistenzialismo italiano
E penso che ci sia sempre un primato dell'esistenziale su altri aspetti della vita e penso che la testimonianza di Vittorio sia fondamentale
Perché io la testimonianza che nasce proprio dalla vita vissuta ed è quello che spesso si dimentica di non dimentichiamolo intellettualismo dimenticando i politici
E invece deve essere sempre sempre al centro della nostra attenzione
Io ho scritto questo libro che vuole essere in primo luogo motivo filosofico anche perché
E ma del fine vita riguarda questioni di vita e di morte e quindi non può non interessare la filosofia quelli che dicono che la filosofia poco a che fare col tema del fine vita in realtà dicono una cosa che non è corretta
Perché perché già il fatto di chiedersi se non cerchiamo la disponibilità o meno sulla nostra vita e una domanda credetemi che prima di essere etica giuridica è una domanda classicamente filosofica
Nello stesso tempo a differenza di talune i miei colleghi che insistono molto sugli aspetti
E chi CTO etici io ho cercato anche di aprirmi al mondo dei giuristi per il fatto che il tema del fine vita ha come risvolto pratico
Incontro con il diritto perché diritto che disciplina nelle nostre società anche una vicenda come questa quindi è uscito fuori un libro filosofico giuridico
Che non è una cosa molto diffusa ma è io va aggiornato di tipo spesso da giusti Lawson fu come succede spesso nei paesi anglosassoni dove si parla appunto di quest'incontro tra la filosofia e diritto e accento del libro ho posto la questione su cui Vittorio attirato l'attenzione fin dall'inizio
Se abbiamo o meno la disponibilità della nostra vita
E attenzione in quali condizioni noi possiamo vere la disponibilità della nostra vita e questo e il tema di fondo che corre tuttora vivo
E direi che il messaggio fondamentale ti ho voluto dare anche attraverso questo libro è che noi viviamo in una società in cui io rivendichiamo la possibilità di scelta
A milioni di donne e di uomini
Che si interrogano sulla propria vita devono compiere delle scelte
E quindi noi non possiamo ignorare il fatto che siamo in contraddizione con un aspetto fondamentale della nostra società dove abbiamo fatto tante battaglie tante lotte per ottenere esempio la libertà di volto tutti noi sappiamo che inizialmente nessuno portava poi votavano solo i maschi possidenti
In un secondo tempo votavano tutti gli uomini però rimanevano escluse le donne
In un momento finale giustamente c'è stato il sul fatto innalzare e queste sono delle conquiste storiche
Progressive noi sappiamo che ci sono delle società dove un individuo non sceglie il panda mai scelto dalla famiglia ahimè talvolta in modo tragico
E quindi noi rivendichiamo l'la libertà di voto torna rivendichiamo la ribalta affettiva sessuale cioè rivendichiamo
No degli spazi di libertà in quasi tutta la nostra vita e poi stranamente stranamente viviamo in una società in cui invece per quanto riguarda il fine vita questa libertà e messa in discussione o ci è negata
E proprio qui la contraddizione e badate bene la scelta su sul come morire e una scelta personalissima per eccellenza e quindi occhio questa scelta ci viene sottratta
Per una serie di ragioni che ovviamente stasera cercheremo anche di mettere in luce e quindi il fatto la la battaglia del fine vita e una battaglia che tende secondo me inserirsi in questo processo
Che e mondiale
Ahimè per il momento soltanto per quanto riguarda le democrazie
In un processo di Autolib l'azione in un processo di rivendicazione della libertà di Scelta però ovviamente quando noi parliamo di libertà di Scelta siccome non siamo delle monadi
Degli enti isolati dagli altri
Noi dobbiamo ovviamente fargli sconti anche come gli altri e che qui e ed è questo l'aspetto su cui insiste soprattutto il diritto su cui insistono soprattutto i giuristi anche la richiesta di morire tramite un aiuto medicalmente assistito implica non solo una scelta personale implica anche in qualche modo il coinvolgimento di un terzo e quindi la questione che si va estremamente complessa
Nel mio libro ho cercato inoltre di offrire una panoramica globale che va oltre anche i problemi che vengono attualmente discussi per il fatto che nel nostro Paese fatichiamo persino a riconoscere la libertà di scelta per quanto riguarda la morte medicalmente assistita figurarsi poi su altri temi che a livello internazionale nella letteratura internazionale oggi vengono citati esempio
La sofferenza e solo fisica oppure anche una sofferenza esistenziale e una sofferenza esistenziale può essere una motivazione
Per chiedere la morte assistita
Ripeto non sono temi attuali non sono temi che affronteremo questa sera
Però sono temi da tener presente fatti qualcuno si è stupito che io sia andato così avanti ma io ho cercato modestamente di fare la mia posizione di filosofo il quale guarda anche non solo al presente ma guarda all'avvenire
Infatti io credo che la dimensione dell'avvenire sia fondamentale e poi da tutto questo cerco anche di evidenziare una lezione di di umiltà umiltà in questo senso che alcune cose che noi riteniamo impossibile oggi
In realtà possono essere possibili domani e quindi non è che dobbiamo solo guardare il presente evidentemente dobbiamo guardare l'avvenire anche con una certa umiltà e vi faccio un esempio clamoroso fino a qualche tempo fa
Il diritto di morire sembrava una mostruosità giuridica tant'è vero che alcuni dei maggiori giuristi italiani si sono pronunciati in proposito dicendo che non era non era ipotizzabile in qualche cosa come un diritto di morire
La la stessa corte europea ha ragionato dicendo che dal diritto di vivere non può mai essere derivato un diritto di morire
Ora io l'ho fatto in piccolo nel mio libro già prima poi è venuta una delle colti più importanti del mondo e cioè la corte
Tedesca la corte costituzionale tedesca la quale invece a pienamente legittimato quella che lei chiama la libertà di autodeterminazione
Cioè ha ricavato il diritto di morire dai due postulati di fondo della Costituzione tedesca che sono la libertà e la dignità questo che cosa vuol dire si deve tanto narrazioni di umiltà se una delle maggiori corti costituzionali del mondo e arrivata a riconoscere questo vuol dire che la questione perlomeno per lo meno problematica quindi avere l'umiltà anche di riconoscere che alcune questioni oggi vengono interpretati in un certo modo ma domani potrebbero essere interpretate in modo diverso
Io adesso lascio la parola agli illustri studiosi che questa sera Mario così accettato quest'invito le ringrazio veramente e prima ho accennato a Vittorio lo ringrazio anche di portava avanti che è una cosa bellissima la memoria di sua madre
Come ha fatto e tutti lo sappiamo Mina Welby che adesso ho visto questa sera che anche fra di noi pensate Annina ha lottato e continua a lottare per la memoria
Così di suo marito lei che è stata tanto vicina queste sono testimonianze che secondo me meritano di essere prese in considerazione penso che sia una delle cose più belle c'è una persona malata che non c'è più trova in una persona che ancora in vita
Una testimonianza e un tentativo di mantenere la memoria
Vi dicevo dei degli studiosi che hanno accettato l'invito sono studiosi noti ognuno di voi tutta informazioni anche tramite internet solo una piccola cosa che ognuno una una sola che può essere così già illuminante allora il Sapegno casette di legno è un bioeticista che da sempre si è interessato di questi problemi
E a una peculiarità
Quella di cercare di dire con precisione i testi alla mano qual è il pensiero della chiesa
E penso che stasera si è interessante
Avviene a metà una persona come zio impegno un quadro di quello che pensa la Chiesa attraverso i suoi documenti fondamentale
Flores d'Arcais è stato permettimi i un pioniere sul tema del a chi appartiene alla vita ha scritto libri fosse il più belli e più coinvolgenti su questo tema
Che dovrebbe essere un tema così più diffusa omertà non lo era Luís attraverso i suoi libri a continuamente continuamente messo sul tappeto questo tema
Per quanto riguarda Gabriella Luccioli
Voi sapete che lei è stata presidente della Cassazione proprio nel momento in cui veniva immensa quella che secondo me e un capolavoro
Della cassazione italiana che la sentenza Englaro ecco basta solo dire questo di quanto quanto la testimonianza di una persona
Come questa sia importante o anche perché fin dalla sentenza Englaro campeggia il tema della dignità che infatti è al centro anche dell'attenzione appunto dei libri di Luccioli dal quale insiste su questo valore come sistema la sentenza Englaro che mi permetto un consiglio andate alla legge pensate alla legge
A rileggere precisa la conoscevo le certa che merita acquistato una tappa storica per le battaglie di fine vita in Italia
Dopo questa breve introduzione cercherò poi anche dopo di rispondere anche a qualche temporale domanda osservazione lascio subito la parola al settimo
Buonasera a tutti e a tutte e ringrazio
Coloro che mi hanno invitato prima di tutto il professor Fornero e poi quanti con lui hanno collaborato alla realizzazione di questa serata
E desidero iniziale ricordando non questo libro che stiamo presentando
Ma altri libri del professor Fornero che a me paiono particolarmente importanti e significativi sono quei libri che ha notato me l'opportunità di conoscerlo e e successivamente di interrogare con estremo interesse come lui
Cito prima di tutto bioetica cattolica e bioetica laica
In quel testo con ricorrere accademico che lo caratterizza ecco sempre molto apprezzato
Ha messo a confronto due parenti mi bioetici il laico e il cattolico e avvertito l'urgenza del dialogo nella convinzione come dice a pagina duecentoquattro
Citando Uberto Scarpelli
Che principi differenti possono infine confrontarsi senza ottimo filosofico e teologico
In un altro libro laici e cattolici in bioetica
Ha però osservato che tra i due paradigmi sussiste una evidente contrapposizione
Perché a rimandano a usi diversi della Regione io modelli differenti irrazionalità etica
Sulle tematiche di fine vita
Che Fornero affronta prima in indisponibilità e disponibilità della vita
Un tomo di circa ottocento pagine che ha pubblicato nel due mila venti e poi nell'attuale il diritto di andarsene
Queste divisioni risultano più che mai evidenti
Perché c'è una disparità di pensiero e anche di intenti
Però che in questo testo come già il professor Fornero affermato il focus non è posto sul rapporto bioetica laica bioetica cattolica
Ma su altri paradigmi
In modo particolare in questo contesto il focus e posto sulla disponibilità indisponibilità della vita come Luigi ha già affermato su queste tematiche la contrapposizione non riguarda soltanto i cosiddetti laici e i cattolici ma riguarda da quello che io posso vedere anche i giuristi medici filosofica
E per questo motivo socialmente il professor Fornero fin dalle prime pagine il diritto di andarsene evidenzia che il metodo di ricerca utilizzato
Ha un carattere spiccatamente giusti lo so piccolo ha detto anche il poco fa
Nel senso spiega a pagina sedici
Che voltò mostrare tra le altre cose come certi principi giuridici di pace presuppongono a monte determinati principi filosofici che ne rappresenta
Le direttive teorie che le opzioni fondamentali
Coerentemente con questo indirizzo facendo soprattutto nel capitolo terzo la posizione della Chiesa cattolica ma ovviamente non sviluppa ampiamente la recessione ecclesiale come invece ha fatto in altri testi
Perché il tema in questo contesto è più ampio
Come dicevo prima da alcuni anni ha avuto occasione creatività di dialogare nel reciproco rispetto con Fornero
Lo ringrazio per questa possibilità data mi e lo ringrazio tra essi per l'invito a partecipare a questa presentazione lo reputo un onore
Subito dopo però devo dire che in segno morale Kinnock una Facoltà teologica il mio ambito specifico all'interno della teologia morale quello della bioetica
E quindi entrando in questa sala e prima ancora accettando l'invito ha detto ben capito che ero una voce fuori dal coro ma di questo non mi spavento non mi sono mai spaventato perché il dialogo e per me
Essenziale il dialogo non solo con quelli che sono come dire vere e ingannare da amici morale ma anche con quelli che hanno delle posizioni diverse tra le mie
Ho letto con molto interesse le argomentazioni proposte nel libro che stiamo presentando e mi pare di somma importanza una domanda
Che professor Fornero pone e che avevo già individuato nel precedente delibera
Se ho ben inteso
Se sbaglio correggimi
C'è questa domanda che guida un po'tutto la vita è un bene che è tornato il soggetto e che il medesimo deve custodire o cui può rinunciare
Mi pare che questo sia molto importante
E allora ho scelto questa sera di sottolineare alcuni aspetti che sono presenti nel libro
Prego ce ne sarebbero molti altri perché guarito ricchissimo di spunti di riflessione però il tempo è quello che e allora prima di tutto che elencherò e dopodiché lei riprenderò puro ad uno
Una delle cose che nel libro mia particolare apparente interessate colpito ecco resta la scelta di morire riassumo naturalmente non solo nel reparto le parole proprie del libro la scelta di morire non è determinata unicamente da un deficit mentale
Non si può escludere che ci siano soggetti che scelgo nel tempo del proprio morire con una decisione razionale libera e consapevole che niente a che fare con la patologia psichiatrica
Seconda osservazione che mi pare importante
La questione del fine vita prima di essere una tematica sociale giuridica e politica e matematica filosofica lo ha detto anche prima il professor Fornero
Perché la decisione di porre fine alla propria vita dice a pagina duecentoventinove non può fare a meno di suscitare una serie di problemi antropologici ed etici i quali andando diritto il cuore della questione del fine vita implicano un'inevitabile assalto nel filosofico
Terza osservazione
L'opportunità di rifiutare il paternalismo e la conseguente convenienza di riconoscere la dignità e l'autodeterminazione delle persone coinvolte pagina trentacinque
Poi in tante altre pagine
Quarto si possono più verificare nel corso della vita situazioni cliniche psicologiche e morali che rendono difficile e sofferta resistenza
Può anche capitare che anziani senza gravi problemi di salute avvertano la stanchezza dividere queste sono il quattro punti su cui mi sono soffermato maggiormente di riprendo come dicevo prima ad uno a turno
Non ho osservazioni particolare da fare aproposito del primo punto it conciato sono anch'io convinto che chi decide il proprio morire
Vive una qualche forma di disagio senza peraltro manifestare
Patologie psichiche sono convinto che l'esperienza che essa è stata raccontata non c'è c'era disagio di una malattia certamente ma non c'era nessun Condorcet condizionamento di tipo psichico se non il disagio di vivere una situazione così complessa
Per gli altri punti considerando il magistero ecclesiale riconosco come evidenza lo stesso Fornero pagina cento del diritto di andarsene
Che sulle questioni bioetiche in generale ma in modo ancor più evidente sul fine vita sono presenti paradigmi determinati da logiche strutturalmente diverse
Fra le quali non è possibile una reale conciliazione
Nonostante questa evidenza
Penso che sia giusto andare avanti nella mia riflessione e soprattutto acqua per quanto riguarda il secondo punto condivido pienamente la serto secondo cui ogni decisione che riguarda la persona pone domande di carattere antropologico ed etico che devono far riferimento alla filosofia
Credo anch'io questo e di fatto nella mia attività accademica ho sempre attenti presente questi ambiti
C'è un
Norma e un però
La filosofia come la bioetica e aggettivata
Sono tante le correnti filosofiche come sono diversi gli impianti
Epilettici
Mi sembra allora difficile dire che una corrente filosofica posso ottenere un consenso unanime
Sarebbe qualcosa di veramente eccezionale
E anche diventare pause unificatrice della riflessione sul fine vita
A pagina due cioè duecentotrentasette
Fornero riconosce che ci sono filosofie con orientamento indisponibili sta e altre disponibili sta lui auspica che le seconde abbiano una funzione precorritrice rispetto al diritto
Non sono un giurista e quindi non mi addentro in modo particolare su questo ambito della riflessione
Mi limito però apporre
Due Brera osservazioni
Che peraltro sono ben ovvie anche nel libro che stiamo esaminando
Il diritto giuridico di morire e della mia prima conservazione
Riconosciuto con qualche distinguo da alcune audizioni il professor Fornero ha citato precedentemente della Germania
Ma ce ne sono altre nel libro si parla dell'Olanda si parla del Belgio eccetera
Non necessariamente può essere riconosciuto come una norma per tutti scontata perché viviamo in una società pluralista dove il modo di pensare e ampio ed articolato
I diversi orientamenti a mio avviso e qui da un certo punto di vista riconosco anche la fatica ma credo che continueranno a ponderare le loro convinzioni e dialogare non senza difficoltà e magari anche di senza scontri
Va multato per ammissione dello stesso Fornero e a titolo di esempio
Che la perplessità nell'ammettere il diritto di morire e presente anche i non pochi turisti e questa è la mia seconda osservazione che pongo su questo tema
E questo indipendentemente dalle loro convinzioni religiose
Uno di questi citato del libro Gustavo Zagrebelsky
Che ha scritto il diritto di morire non esiste
Una frase della sua intervista perché il diritto di morire intervista eccitata pagina duecentotrentotto del diritto di andarsene
Voglio però ricordare in questo contesto un passo non presente nel libro
E detto ero attratto dalla stessa intervista
Sa che i tedeschi dice
Quella società a dire va bene togliti di mezzo e io pure ti aiuto a farlo non è troppo facile
Il suo dovere non è il contrario dare speranza a tutti il primo diritto di una persona e divi però merita sensata e a ciò corrisponde il dovere della società di crearne le condizioni
Questa frase la condivido e tornerò più citando slegate schema citando alcuni documenti ecclesiali
Nella nel quarto punto della mia riflessione e però adesso passo al terzo punto
Non ho dubbi che sia indispensabile rispettare e offrire dignità Aldo in persona
Ma è difficile però riconoscere un'unica declinazione della dignità come dicevo prima non è facile riconoscere un unico non mica corrente filosofica o un'unica corrente di un'etica
Se l'attuale sentire maggioritario tende a rimandare il fondamento del dover essere al singolo soggetto questo Telese nella nostra nazione
Il magistero ecclesiale a una diversa convinzione in materia l'ultimo pronunciamento su questo ambito lo trovo in un documento
La dichiarazione dignità si infinita che è stata pubblicata in questo anno dal dicastero per la dottrina della fede
Si apre affermando che un finita infinita inalienabile fondata sul nel suo stesso essere spetta a ciascuna persona
Al di là di ogni circostanza e in qualunque Stato situazione si trovi
Non ogni scelta però ritenuta degna dell'uomo tant'è che al numero cinquantuno si dice espressamente che la proposta è un tal Nasica e un concetto errato della dignità umana come espressione forte che Corso Campi ere
Può infastidire molti dei presenti
Ma comunque e detta e bisogna ritiro la al numero cinquantadue dice un'altra cosa che è estremamente importante a mio avviso
La dignità del malato in condizioni critiche al terminale o terminali scusate chiede a tutti sforzi adeguati e necessari per abbreviare la sua sofferenza tramite opportune cure palliative
Ed evitando ogni accanimento terapeutico o intervento sproporzionato
E su questo ci sarebbe molto da dire e qualcosa dirò ancora e proprio per dire ancora qualcosa su questo tema passo al quarto punto
Che definisco di fondamentale importanza e su cui miti lungo di più perché credo che sia il punto del magistero della Chiesa che valga la pena di essere più ampiamente presentato
Come indicato da Fornero nel settimo capitolo nella maggioranza delle persone anziane le condizioni personali anche in presenza di problemi gravi non conducono nel normalmente al desiderio di morire siamo pagine duecentoquattro
Ciò non toglie che nella nostra Giusto Chessa ciascun scusate è successa ci siano forti spinte apparati di alcuni a promuovere queste possibilità
Sui cd o comune rifiuto delle cure Suicide assistito eutanasia volontaria e avvolto eutanasia
La proposta ecclesiale in determinate condizioni non è contraria al rifiuto delle cure ma per il resto va in un'altra direzione
Per presentare
Più compiutamente quest'altra direzione
Mi riferisco a quanto scritto Piergiorgio Welby mi scuso con la signora quel dei se ricito cose che idea ha vissuto in prima persona
Tanto mi fa piacere ripeterla perché ci siamo già incontrati due Fraccaro quattro anni fa in un altro contesto
Grandi citato anche tra Fornero alle pagine duecentoquarantacinque duecentoquarantasei dice
Se un medico vi dicesse lei ha una malattia incurabile e ne resta poco da vivere però non potremmo farle un buco in pancia Castro sto mia per poter alimentare
Poi me pratica Remo un foro nel collo tracheostomia per permetterle di respirare le introdurremmo un tubicino nell'uretra catetere vescicale per consentire di ogni urinare
Un'infermiera che sfrutterà giornalmente l'intestino naturalmente dovremmo sottoporla forti terapia antibiotica per contenere le infezioni causate dai tubi inevitabilmente dovrà sopportare i dei compiti piaghe dolorose che corrodono la carne fino all'osso
Però lei potrà vivere anche in un anno in più
Se un medico che dicesse continua Welby lei ha una malattia incurabile e le resta poco da vivere terrone potremmo ridurre le sue sofferenze il minimo e su sua richiesta procurarle una volta morte indolore
Da quale medico vorreste essere curati
Detto così presentata così la questione
E ovvia la risposta
Ma come ben sapete Welby ha concluso la sua diritta seguendo una terza via che le è stata suggerita dal dottor Riccio
Si è discusso molto
Su questo questa vicenda
Ma io ho scritto un libro in cui parlo per più capitoli di questa vicenda e l'ho scritto molti anni fa quindi ribadisco un concetto che avevo già presentato nel passato
Ciò che più conta e che la scelta operata dal dottor Riccio è una scelta che non posso don condividere ma anche i testi Magiste viali confermano quanto
Io visto dicendo
Perché la separazione terminale e la conseguente sospensione dei trattamenti che rendevano le entità di questa persona così difficile da gestire
Sono riconosciuti anche dai bioeticisti cattolici e dai documenti Magister ideali
E allora pongo una questione da qualche decennio la scienza medica ha fatto passi da gigante
Procurando benefici inimmaginabili fino a qualche decennio fa
E di questo siamo riconoscenti
In alcuni casi però ce ne rendiamo tutti pienamente conto crea situazioni il limite difficilmente gestibili
Come si può dire
Ad un uomo che soffre come soffriva Piergiorgio Welby
Ti faccio la tracheostomia antifurti metto in cattedra eccetera eccetera
Sono scelte che non so quando rispettose delle persone
Provocando un uno spaventoso disagio per i pazienti e anche per i loro familiari
Ma il Catechismo della Chiesa cattolica
Rifacendosi ad una tradizioni più che secolare afferma proprio che l'interruzione
Di procedure mediche onerose pericolose straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima
In tal caso ossia la rinuncia all'accanimento terapeutico non si vuole così procurare la morte si accetta di non poterla impedire
E questo
I medici
E coloro che soffrono dovrebbero tenerlo sempre molto ben presente
Non ogni cura noi noi terapia e opportunità
Queste cose sono ripartite
Su molti testi che ho portato con me sono testi magica necessità di anni
Ma il primo che dice queste cose
E stato Francisco de Vitoria
Che
A pubblicato il suo testo per per la verità il testo è stato postumo ma comunque un testo del mille cinquecentottantasei
Quindi la Chiesa questa convinzione
Già da secoli che non tutte le terapie sono opportune
Credo che il tempo che questo esempio per finire però e allora non leggo ciò che ha detto Francisco de Vitoria se mai poi se siete interessati lo
Non possiamo ritenere successivamente
E
Queste idee che sono già presenti nel mille cinquecento sono poi state ribadite da Pio dodicesimo in due discorsi estremamente importanti del mille novecentocinquantasette
Era condannata particolare per il Papa che ha scritto
Questi due documenti così importanti in questi due gol documenti ribadisce che l'analgesia che a quei tempi era abbastanza una novità anche in fase di trattarmi navale
E legittima ma si possono spendere se non provoca il bene
Proposto
E così dice che anche la sedazione terminale inopportuna
E afferma anche che non c'è l'obbligo di ricorrere a mezzi che richiedono un onere straordinario
Queste convinzioni purtroppo però non sono sempre accogliente e faccio due esempi
Il primo
Una donna si trova in una fase terminale con dispnea a Coulthard i familiari chiedono dal medico di saltarla traggo parla soffrire
E il medico risponde che non vuol far morire le persone che rifiuta di saltarla
Perché
Quando anche Pio dodicesimo dice che il vero che la separazione ad Al Jazeera può ridurre un po'il tempo di vita ma che questo non è un problema
L'importante è che la persona non soffra
Un'altra situazione
Ok allora non non vi dico l'altra situazione
Concludo concludo dicendo
Che
E importante oggi prima di ogni altra cosa a tenere un serio discernimento per considerare attentamente quali terapie sono opportune e quali no
L'autodeterminazione del del paziente importante il consenso informato del paziente importante
Ma anche il medico deve avere la responsabilità di non è centrale
E anche l'opportunità di e evitare di continuare laddove i trattamenti utilizzati risultano tutti gli opportuni
Se così si facesse forse ci sarebbe meno richiesta di suicidio assistito in diretta sia
Un caso per l'intervento e lascio la parola Freya Stark resta
Sì per
E il mio intervento vorrei però fare una domanda col professore don Giuseppe il suo impegno
Rispetto al suo fine vita
Lei preferisce
Che a decidere sia lei
Oggi a decidere sia io
Certamente
Credo che sia opportuno che sia io a decidere ma nell'ottica che dicevo prima
Ovvero stabilendo nel rapporto con i medici ciò che proporzionato per un'eventuale patologia che viene a andati che vengo a sapere oppure sproporzionato
E in questo senso credo anche che abbia una sua utilità la possibilità teorica dichiarazioni DC parte di trattamento qualora io non fosse più in grado di canti dialogare con i medici
Va bene quindi lei mi dice preferisco essere io
Me l'hanno detto con poltiglia aggiunte
Mentre diciamo
Ma o riporta nel nella pericope cinque trentasette le parole
Di Gesù il vostro dire sia sì sì nonno perché il di più viene dal maligno però è abbastanza chiaro ugualmente
Ora
La sua risposta preferisce decidere lei
è la risposta che da chiunque io in tutti i dibattiti che ho fatto
Con cardinali vescovi teologi
Futuri papi
La risposta
Meno chiara per la sua spesso arrampicandosi sugli specchi ma la sostanza era non voglio che decida tu quindi voglio decidere
Ora visto che tutti tutti siamo d'accordo su questo principio
Perché si sostiene che questo è un tema così divisivo
Un tema così conflittuale queste è uno di quei rarissimi casi anzi l'unico che a me venga in mente in cui c'è l'assoluta unanimità
E se c'è un'assoluta unanimità fra persone che poi hanno differenze Mignani altro genere
Mi sembra ovvio che la funzione della legge e dei parlamentari che la legge
Fanno promulga nulla
Dovrebbe essere molto semplice stabilire questo principio
Sul proprio fierezza decide ciascuno
E carteggi e dovrebbe semplicemente limitarsi a qualcosa che comunque importante
Ma
I criteri in base ai quali essere sicuri che la decisione che prende ciascuno principio su cui siamo tutti d'accordo
Non è legato al momento passeggero
Ma è ora in un hotel
Questi criteri li
Ricordava
Ancora non li ritrovi insomma i criteri per cui siamo sicuri che sia una decisione
Autonoma
Che ben ponderata e no occasionale
Ecco
La legge non dovrebbe fare altro che questo
E non ci sarebbe nessuna discussione
E se noi Simo
In un paese in cui
Il principi democratici vengono
Trattati con un minimo di serietà e di consequenzialità logica
Questa sarebbe la legge già tempo
Allora per quale motivo
Una cosa così odia su cui appunto c'è l'unanimità
Non è ancora diventata la legge
Perché evidentemente
Siamo tutti d'accordo
Che ciascuno decide
Sulla propria vita e quindi anche sul proprio finalità che è un momento essenziale della propria vita
Ma poi qualcuno evidentemente pretende non solo di decidere sul proprio finalità ma anche sul fine vita di qualcun altro
Perché se ciascuno
Rispettasse il principio
Per cui
Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te
Che poi in realtà è fai agli altri quello che vorresti fosse fatto attesi
Questo principio avrebbe già risolto la questione
E questo libro a quello precedente
Di Giovanni Fornero che secondo me ormai sono una sorta di summa in cui sono affrontati tutti i casi possibili dal punto di vista filosofiche giuridico
Non avrebbero avuto ragione di essere scritti
Io so che formerà una invitato perché anch'io ho scritto mio librino sulla questione e non avrei avuto motivo di scriverlo
E tutte queste discussioni che si fanno non avrebbero motivo di essa
E visto che l'acconto siamo d'accordo
Unanimemente sul fatto che ciascuno deve decidere
Siamo d'accordo tutti sul principio
Non fare agli altri o fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te perché questa diciamo veniva è chiamato il principio la norma aurea cioè la norma delle norme
Le le si ritrova molto prima che nel Vangelo nel
E quindi basta basta così
Eppure non è così
Eppure
Per chi
Accompagna
Semplicemente accompagna non perché
Cioè da un sostegno
Psicologico è una persona che ha deciso di porre fine alle sue sofferenze
Semplicemente accompagnandolo rischia fino a dodici anni di carcere questa legge
E una sentenza della corte costituzionale che ha introdotto un primo
Piccolissimo una prima piccolissima apertura ma comunque un'apertura che rompe il tabù
E che è stata accompagnata da parole molto dure della corte che hanno detto su questo noi ora
Diamo questa sentenza che riguarda questo caso particolare
Ma sia chiaro che
E legislatore ha il dovere di intervenire su questa norma che ancora sono due
Norme che risalgono al Codice fascista
E sono passati quanti otto anni
Nove
I Parlamenti il Parlamento i parlamenti che hanno avuto diverse maggioranza si sono guardati bene dall'ottemperare a quella che era una precisa richiesta della
Della
Corte costituzionale
Allora perché perché non si trae le conseguenze i principi assolutamente ovvi e che ha e che tutti condividiamo
Perché evidentemente ci sono alcuni che non voglio
E questi vuol con lei questi alcuni vanno indicati
Perché tutte le indagini
Su o
L'opinione pubblica rispetto
Alla diritto di scegliere proprio fine vita l'eutanasia
Da
Credo trent'anni sono pressoché costanti l'ottanta per cento della popolazione
è favorevole che ciascuno possa porre fine delle sofferenze che ritiene insopportabili quando qualcuno ritiene che la sua vita non sia più finita sia biologicamente vita
Ma esistenza mente tortura
Ha diritto a porre fine alla tortura perché poi di questo si tratta
Non voglio più essere torturato chi sei tu perché impormi invece che io devo continuare a essere torturato
Ecco evidentemente
Ci sono
Prima
Professor Sapegno ricordava che ci sono
Tante opinioni morali in una società pluralista è vero
Ma il problema è quando una di queste opinioni morali
Vuole imporsi come legge anche agli altri
Perché chi chiede il diritto
All'eutanasia al suicidio assistito e all'eutanasia dopo
Semmai dirò due parole su una distinzione che spesso e anche di lana caprina
Ma
Che
Chiede che la legge riconosca il diritto che ciascuno deciderà sulla propria vita
Non è che a chi soffre gli impone di porre fine alla sua sofferenza
Lascia libero di decidere quello che vuole
è solo chiama un'ideologia
Che è poi
In generale ideologia religiosa
Che il presidente che la legge impedisca atti non segue quelle ideologia religiosa di comportarsi in un modo che per quella religione peccaminoso
Quindi c'è
Una assoluta a simmetria fra questi Diversi modi di pensare e dieci perché alcuni non pretendono di imporre agli altri il loro modo di pensare sentire altresì altri pretendono di imporre a tutti per legge
Ed è questa la prevaricazione
Che rende insopportabile la situazione
La situazione attuale
Padre Zac degno ha citato vari documenti dalla Chiesa
Penso avrebbe dovuto per esattezza dire
Della chiesa gerarchi
Perché
Ci sono stati esponenti
Della chiesa
In un caso anche dalla Chiesa gerarchica
Che hanno schede non solo hanno sostenuto ma hanno il diritto
Del non credente all'eutanasia
Ma addirittura hanno sostenuto e diretto all'eutanasia sulla base dei testi biblici
Uno è stato
Il più grande
Teologo
Nei nostri tempi morto di recente
L'altra in Italia è stato
Don ma Giovanni Franzoni
Che è stato il
Il più giovane
Dei padri conciliari perché come
Non so con quale fosse il titolo della della basilica di San Paolo
Era equiparato a un vescovo e quindi ha partecipato al Concilio e ha scritto due libri sull'argomento
Citando testi biblici che ci sono in cui sono palese la la legittimazione
No non solo per suicidio ma proprio della eutanasia
Ora io non me li ricordo tutti a memoria ma addirittura in un caso mi sembra che siamo uno dei
Dei re di Israele che
Allora per quale motivo
La chiesa
Non riconosce
Che
Il suo punto di vista
Non è sostenibile fino in fondo solo su basi razionali
Io ho avuto
Su questo argomento sulla bioetica su tutti i temi della bioetica quindi anche su questo che è uno
Dei temi cruciali della bioetica
Nel due mila
Una lunga discussione
Con l'allora arcivescovo di Genova cardinal Tettamanzi che poi sarebbe diventato
Arcivescovo cardinale di Milano
E che aveva appena pubblicato
Un poderoso volume di bioetica
Che credo sia ancora insieme all'altrettanto poderoso volume di monsignor Elio Sgreccia
Diventate anche lui Francine cardinale
I due testi fondamentali che vengono utilizzati
In tutte le
Università cattoliche del mondo
Non più
Va bene a pieghe ancora veloce d'accordo sarà sempre e comunque sono all'epoca era diciamo in quel momento il testo più autorevole
E con Tettamanzi
La cosa il dibattito poiché il dialogo è stato pubblicato su un numero del due mila di MicroMega qui invece interessato mandarlo ritrovare a un certo punto Tettamanzi
Gli scatta il riconoscimento e dice sì in effetti
Senza la fede
Una
Definitiva rifiuto dell'eutanasia
Non ha argomentazioni
Ora
La fede
Può essere un vincolo per il credente può essere un vincolo perché il non credente e nella chiesa dovrebbe semplicemente avere la coerenza non voglio dire il coraggio
Ma la coerenza di riconoscere che in una società pluralista
Le norme morali del religione cattolica non possono pretendere di essere legge
L'éscamotage quello di dire ma c'è una legge naturale
Ora
Che esista una legge naturale
Rifiutato dalla mineralogica su questo che il Sun ha scritto un librino definitivo dimostrando che se si parla di legge naturale o il problema ci si ripresenta perché ciascuno
Da dei contenuti alla legge
Naturale diversi da un altro e quindi siamo
Daccapo a dodici
L'unico modo e quindi dei costi in più
Per quanto riguarda
L'eutanasia non ci sono neanche i problemi
Che possono sorgere
Con la questione dell'aborto
No no voglio toccare ora qui la questione dell'aborto ma
Tradizionalmente
La Chiesa cattolica per
Secoli e secoli ha sempre ritenuto
Nella stragrande maggioranza dei suoi vescovi e teologi che l'anima venisse insufflata al terzo mese quindi prima del terzo mese
Non c'era nessun essere umano è una pretesa recentissima quella che invece fin dal concepimento c'è già un essere umano ma
Tralasciamo questo per l'eutanasia non c'è neanche il problema di un altro essere umano c'è solo chi la Rive la propria vita
E siccome abbiamo stabilito cioè e un teologo qui cioè testimoniato che lui sul suo film verità vuole decidere lui
Chiunque di noi sul proprio fine di vuole decidere lunghi
Siamo tutti d'accordo sul concetto
Fai agli altri quello che vorresti fossi fatto
Noi dovremmo
Far partire da qui una unanime petizione
Perché venga immediatamente fatta una legge che stabilisce questo principio dopodiché ci sarebbero molti altri problemi io non ho
Non voglio parlare mezz'ora come perché ma
Su appunto stabilire quali criteri per accertare
Che la volontà sia libera e così via
E avremmo tutta una serie di casi di frontiera
Molto molto delicati che riguardano i minori che riguardano le persone handicappate che riguardano
I malati di mente c'è ma tutto questo ovviamente dovrebbe essere parte di una discussione ma il principio generale è fondamentale
Dovrebbe essere unanime
Che
E quando si sente dire
Ma
Nessuno di noi in realtà è libero di decidere perché
La nostra esistenza
Relazione quindi noi siamo sempre in qualsiasi decisione della nostra vita in relazione con altri e ne dobbiamo tener conto
Obiezione che io ho ritrovato in un libro sull'argomento di monsignor Paglia
è un argomento assolutamente risibile perché è ovvio che la nostra esistenza è fatta di relazioni
Ed è altrettanto ovvio che per ciascuno di noi in tutti i suoi momenti importanti
L'opinione delle persone care
E quello
Che possiamo fare la nostra decisione infliggere alle volte anche di dolori alle persone care e qualcosa di cui teniamo conto
Ma quanti sono le persone che hanno deciso di fare i sacerdoti
Danno un dolore ai loro genitori
Eppure lo hanno fatto perché alla fine
Oh quanti si sono sposati con la persona che i propri genitori non consideravano la persona giusta
E potremmo moltiplicare i casi della vita
Ciascuno di noi quando fa una scelta importante tiene conto di quel intreccio di relazioni che la sua esistenza dopodiché però sceglie decide
A la responsabilità e il perito di decidere
E se può decidere se sposarsi o farsi per
Se sposarsi chi sposare
Francamente
Deve avere il diritto anche di decidere sul proprio fine vita che non mi sembra una questione di minore importanza
Case prelibati dare la parola al Lucioli solo un anno sintetica puntualizzazione che aggiunge al discorso chiarissimo Flores
Innanzitutto non bisogna dimenticare che il mondo cristiana su questo tema e diversificato questo non lo dobbiamo mai dimenticare che esistono settori del cristianesimo secondo cui e molto più cristiano permette qualcosa come la morte assistita che negarlo appunto uno il secondo punto fondamentale e che noi viviamo in uno Stato laico
E vivere in uno Stato laico che cosa significa per un cattolico significa essere anche disposto a permettere ad altri
Quello che i cattolici no ritengono eticamente possibile
Permettetemi un esempio didattico quello del divorzio non dimentichiamo mai quest'anno se c'è stato o no l'anniversario dell'innovazione e che cosa successe allora che molti cattolici cosiddetti cattolici del no
No votavano tema la legge
E come mai evidentemente il ragionamento era io in quanto cattolico per ragioni mie no accetto il divorzio però vivendo in uno Stato laico e pluralista io non posso impedire ad altri che ad altri di accertare il divorzio pagati in questo un argomento fondamentale quindi cause ed è vero che ci sono molti paladini evitiamo che così il paradigma disponibili stanno nel mio banco però come ha ricordato Flores il fatto è questo che dal punto di vista della dell'arco il fatto che io riconosco questo io non impedisco attenti ordinamenti Del Noce Talamonti assistita invece la simmetria e quest'anno che tutti in quanto cattolico vorresti in qualche modo impedire che io l'ho fatto ed è una simmetria fondamentale in cui innevati
Anche l'essenza dello Stato laico non dimentichiamo il fatto che molti cattolici sono eticamente
Contrari alla morte assistita non tutti perché ci sono anche quelli che eticamente l'accetterebbe ma la maggior parte però ci sono anche alcuni cattolici che ragionano laicamente ti dicono che nonostante che la morte assistita
Fatta contro le proprie convinzioni etiche in uno Stato laico io devo per mettere che altri possano seguire la loro visione del mondo
Mi scusi
Sì
Dico solo che è stato Levissima mente
Non mi pare
è giusto dire che questa legge eventuale sull'eutanasia e bloccata solo perché la chiesa della locale
Mi pare strano che in Italia dove evidentemente la chiesa
Non è così maggioritaria infatti si dice molto che c'è lassù cristianizzazione in corso
Poi in questo ambito la Chiesa risulti avere questo porterebbe sembra un po'troppo la squadra quando lei non nessuno li l'ha detto non ho detto io Imola detto neanche Flores diciamo che ci sono alcune forze
Che invece solo questa chiusura cui fra cui fra corso al cui fondamentale e determinante empiricamente contattabile commessi diceva una volta c'è la chiesa cattolica fra cui però non possiamo dire che e solo la Chiesa cattolica
Turca il contatto ricordato Flores che esistono giù il tutto eccitato Zagrebelsky esistono i giuristi che invece sarebbe assicura Stato Vladimiro invece il fratello e apertamente a favore
Scusate ancora do la parola alla dottoressa grazie
Il mio compito è quello di riportare la tematica così affascinante di cui al libro che oggi stiamo esaminando e che affiorata in questo dibattito al
Mondo del diritto cioè di compiere un passo indietro
Dal filosofico al giuridico e in particolare di porre l'interrogativo se il principio sostenuto dall'autore condiviso dalla da Flores d'Arcais di piena disponibilità della vita
Sia con fattibile con il quadro dei valori e di principi consacrati nella nostra Costituzione
è noto e nella impostazione personalista della nostra carta fondamentale
La persona umana assume un rilievo centrale così come assume un rilievo centrale la sua promozione e il suo sviluppo e la formazione della sua dignità
In la la carta fondamentale nei suoi primi la sua prima parte riconosce non attribuisce ma riconosce perché già esistono una serie di diritti fondamentali
Della persona diritti che ovviamente presuppongono l'esistenza in vita della persona stessa quindi la nostra Carta è alla funzione diciamo salvaguardare la vita e non la non vita
La dignità costruisce un principio il valore dei valori il principio dei principi della nostra Carta fondamentale presuppone che la persona sia in vita
E se il diritto alla vita non può certamente discende il dovere di vivere
è lecito domandarsi se esista il diritto di modi
Premesso che il potere di fatto di di gettarsi da una finestra riprendere ingerire un farmaco mortale velenoso non ha nulla a che vedere con il diritto di cui si pretende l'esistenza ricordo che sempre secondo la nostra Costituzione è compito dello Stato proteggere da scelte estreme ed irreparabili
I soggetti fragili persone che magari in un periodo con
Provvisorio particolare della loro vita
Sono stanche di vivere e io sono molto avanti con gli anni sono insomma in situazioni di fragilità
E il principio di solidarietà consacrato dalla nostra Costituzione impone che lo Stato si dia carico di aiutare queste persone a superare
E il momento di difficoltà in cui si trovano
A me sembra in una prima rapidissima approssimazione che la tesi dell'assoluta disponibilità della vita abbia il il limite di vedere la persona come una monade come un'entità astratta avulsa dalla sua rete di relazioni e e Chimenti che appunto il principio di solidarietà che costruisce un valore fondante della nostra Costituzione
E ancora per i giuristi che sono bravissimi nell'arte del distinguere Dini
Vedere le sottigliezze e credo che sia necessaria una regolamentazione giuridica di fronte a fenomeni così complessa e così delicati non può essere lasciata all'assoluta libertà dei singoli
La possibilità ieri potrà fare mine alla propria esistenza manca poco un complesso di regole che disciplini la materia
Ma forse è vero che nelle tesi del processo nero sì apre la possibilità dell'inedito come l'unica diretta
L'ha scritto cioè una fu una finestra sul nuovo che in qualche modo solo le scienze filosofiche possono aprire venendo al discorso più strettamente giuridico
è osservazione ricorrente che ne conquiste della medicina i nuovi progressi hanno determinato o la possibilità di
Gestire la fine della vita rendendo anche indefinito il dura richiesta sia pure in condizioni estremamente critiche
E quindi il sia determinato un una distinzione tra vita biologica evita biografica tra essere vivi e avere una vita diceva il filosofo Giorgio Agamben che la soglia tra la vita e la morte non è più soltanto un concetto biologico ma un valore politico
E giuridico
Quindi la morte non è più considerata come un destino ma comunemente in qualche modo gestibile
In questa realtà come ricordava Flores d'Arcais poco fa è intervenuta la Corte costituzionale
Prima con una sentenza del due mila diciotto e poi con un'ordinanza del due mila diciotto e poi con la sentenza dell'anno successivo due mila due mila diciannove dal numero due quattro due
Il caso è noto
Fabiano Antoniani era affetto da alcuni anni a seguito di una incidente stradale
Da tetraparesi plegica il cecità bilaterale corticale
E queste condizioni lo rendevano completamente privo di autonomia vederla basilari funzioni vitali e nell'alimentazione mentre le sue capacità intellettive erano rimaste integre
E dopo aver maturato la decisione di porre termine alla alla vita perché riteneva che non fosse vita quella che gli era toccata
Si era recato accompagnato da Marco Cappato in una auto predisposto allo scopo a Zurigo in una clinica dove aveva trovato la morte con una pratica appunto di suicidio assistito
Al ritorno in Italia Cappato si era autodenunciato al fine evidente di utilizzare la vicenda la via giudiziaria per condurre una battaglia civile
Conto una la norma che riteneva assolutamente illegittima la norma è cinquecentottanta del codice penale che e sancisce molto severamente l'istigazione e l'aiuto al suicidio
Veniva posta davanti alla Corte d'Assise di Milano la questione di costituzionalità dell'articolo cinquecentottanta e la Corte costituzionale con una prima sentenza a con una prima ordinanza scusate a dato tempo al registratore intervenire in uno spirito di leale collaborazione fra istituzioni e fissando già alla data del settembre due l'anno successivo nell'eventualità che il Parlamento non avesse nel frattempo posto rimedio alla sua latitanza
Ovviamente all'udienza fissata nel settembre due mila diciannove le cose erano rimaste allo stesso punto
Per cui la Corte costituzionale ha ritenuto di non potere più differire perché venivano in gioco diritti fondamentali della persona
E quindi con una sentenza
Molto articolata e molto innovativa anche per la tecnica appunto di differire prima e pronunciare dopo
A e determinata delineato un ambito di liceità di non punibilità meglio del suicidio assistito
In presenza di Quarto tassative condizioni
E cioè che la persona fosse affetta da una patologie irreversibile che questa poteva patologia fosse fonte di sofferenze fisiche o psicologiche reputata assolutamente intollerabili
Che la persona fosse tenuta in vita questo è un punto importante da trattamenti di sostegno vitale ma fosse pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli
A poiché precisato che il procedimento doveva avvenire all'interno di una struttura pubblica di una serie del servizio sanitario nazionale previo parere di un comitato
Eh dico territorialmente competente
Quindi la Corte costituzionale per la prima volta chiamata ad una difficile opera di bilanciamento tra valori diversi
Cioè terrore proiezione del bene della vita che e la la Carta fondamentale impone e diritto all'autonomia decisionale
Con una decisione ritagliata sul caso concreto perché a questo Carson il caso di appunto delle gli Antoniani faceva espressamente riferimento
A definito in termini molto precise e molto rigorosi l'aria di non punibilità dell'aiuto al suicidio
La corte poi affrontato la
La specificità di alcune situazioni appunto come dicevo di estrema sofferenza osservando che in queste situazioni il divieto assoluto via
Di aiuto finisce per limitare gli la libertà di autodeterminazione cioè è principio ormai acquisito fin dalla sentenza Englaro ma forse anche prima che poi c'è la legge a lungo duecentodiciassette che nessuno può essere obbligato a subire trattamenti
Medici sul suo corpo il corpo il mio e nessuno può metterci mano se non con il mio consenso quindi la Corte costituzionale ha detto se è possibile che io mi procuri la morte in chiedendo di staccare i trattamenti glieli
Che mi tengono in vita però con un procedimento molto più lungo molto doloroso Plaek loader me in queste stesse condizioni la possibilità di ottenere subito l'aiuto al suicidio si sorprenderebbe in una discriminazione
Si tratta di una sentenza additiva immediatamente e direttamente applicabile quindi fin da da allora dal due mila diciannove in presenza di quelle quattro condizioni fissate la Corte costituzionale si può ottenere in Italia
Il suicidio assistito
Successivamente a questo intervento della Corte costituzionale è successo la vita ha continuato contro la molteplicità dei casi e è venuto alla all'esame dei giudici il caso di Davide trentini
Che è un caso non sovrapponibile a quello degli Antoniani perché Davide trentini era ammalato si sulla fin dal due mila fin dal mille novecentonovantatré era affetto da dolori insopportabili e non le mie vivi ma non era sottoposto a di traduzione it e alimentazione forzata cioè quelle misure di sostegno che aveva indicato
La corte costituzionale
Aveva soltanto bisogno di presidi tipo farmacologico
E allora la
La la corte d'assise di massa poi in sede di appello la Corte di Assise d'appello di Genova avevano davanti a loro due strade
Ho quella di tale di effettuare una interpretazione estensiva analogica
Di quei le quattro condizioni fissate dalla Corte costituzionale per quanto riguarda ai presidi di sostegno vitale nel senso che potevano essere incluso per analogia o per estensione interpretazione estensiva fra i trattamenti di sostegno vitale anche il trattamento farmacologico oppure rimettere di nuovo la complessa la questione alla Corte costituzionale
Ha scelto la prima riga e quindi ha dato un'interpretazione estensiva di uno di quei quelle quattro condizioni fissate dalla Corte costituzionale delle mille due mila diciannove e quindi ha ritenuto non punibile i soggetti Marco Cappato e Marina Welby che e Mina Welby che avevano aiutato Davide trentine a darsi la forte
Un diverso percorso è stato compiuto di recente dal Gip di Firenze
Il quale
Chiamata a giudicare sulla domanda di aiuto a morire formulata da un soggetto non supera Tatò nella trattamenti di sostegno vitale come l'idratazione e alimentazione forzata
Ma neppure da system da trattamenti farmacologici va bisognoso soltanto di un'assistenza continua
Perché era affetto da una da una patologia neurovegetative che comportava
Progressiva immobilizzazione degli atti
Con l'ordinanza del di quest'anno gennaio due mila quattordici due mila ventiquattro l'ordinanza molto bella molto motivata molto argomentata
Ha proposto alla Corte Costituzionale nuovamente la questione di costituzionalità dell'articolo due per cinquecento ottanta
Nella parte in cui prevede a seguito della modifica legge duecentottanta effettuata dalla stessa Corte costituzionale del due mila diciannove se dichiari la incostituzionalità del cinquecentottanta nella parte in cui non prevede anche la stanchezza oggetto sia soltanto bisognoso di un'assistenza personale di
Ecco sappiamo che la corte ha fissato per la discussione del ricorso alla prossima udienza tende diciannove giugno due mila ventiquattro la sarà una decisione molto importante
Nel frattempo nel corso degli ultimi mesi forse l'ultimo anno sono stato i posti in essere in Svizzera
Diversi casi di suicidio assistito oltre quello della mamma
Del nostro presente moderatore ricordo nel caso di una giovane Samantha quello di Helen a quello di Margherita
Atti di suicidio assistito dei cittadini gravemente malati ma non sottoposte a trattamenti di sostegno vitale che avendone evidentemente la possibilità economica ora essendo stati aiutati economicamente se sono
Recati svizzero dove hanno trovato la morte
Nello stesso tempo ci sono vari casi di soggetti in Italia che vorrebbero morire in Italia
Ma non rientrano nelle quattro categorie soprattutto quello appunto di essere dipendente astrattamente sostegno vitale e aspettano aspetto l'intervento del legislatore
Solo pochissimi casi in cui sono stati riconosciuti
è stata riconosciuta la possibilità ammalati in Italia e trovare la morte in Italia perché avevano stavo per dire godeva insomma
Aveva si trovavano nelle condizioni previste dalla corte costituzionale ricordo Federico Carboni detto Mario che è morto a Senigallia
Quello di gloria in Veneto è quello di Anna a Trieste sotto l'ho trovato le mie ricerche soltanto questi tre incassi
E allora in una realtà così variegata così complessa appare evidente la necessità anche il Parlamento si assuma la propria le proprie responsabilità
Portando a compimento quel disegno che la Corte costituzionale con la sentenza del due mila di diciannove la due quattro due aveva soltanto sommariamente tracciato
è necessario prima di tutto che il Parlamento chiarisca se esiste o non esiste il diritto a morire nelle condizioni date su questo punto la sentenza del due mila diciannove estremamente
Ambigua
Anzi sembrerebbe volere escludere l'esistenza di un diritto al suicidio perché parla di richiesta nel malato
Che il medico può esaudire quindi termini richiesta il termine esordirà il fanno più pensare
Ad una volontà che deve esserci trovare però realizzazione nell'ora
Medico lei ritenga di soddisfarla sempreché non sia obiettore di coscienza
E quindi è necessario innanzitutto precisare se si tratta di un diritto a morire con l'aiuto di terzi nelle condizioni date
Poiché si tratta di delineare i limiti dell'obiezione di coscienza perché è chiaro che una possibilità di obiezione di coscienza generalizzata rischierebbe di rendere del tutto sterile
Questo questo diritto e poi si tratta di procedura irregolare il procedimento e e e anche stabilire se debba essere un comitato etico un soggetto terzo a garantire la correttezza della procedura
Esistono in Parlamento attualmente vari disegni di legge quattro presentati dalla forze di maggioranza è uno presentata dalla opposizione si tratta ovviamente come non poteva essere che così di disegni di legge quelli dell'opposizione e quella maggioranza molto lontani molto diversi quindi non credo che si arriverà a un momento di sintesi e c'è anche qualche dubbio che si possa arrivare
A una
A una legge sappiamo anche che sono state intraprese varie iniziative a livello regionale soprattutto da parte dei Marco Cappato della sua associazione iniziativa a livello regionale diretta dare una disciplina alla materia anticipando i tempi lunghi del Parlamento
Eh io osservo che non è questa la strada corretta
Perché si tratta di una materia che la Costituzione riserva al legislatore statale lo dice l'articolo centodiciassette della Costituzione non esiste una con muta
Potere concorrente delle regioni è necessario quindi che prima il legislatore completi il disegno del tracciato adombrato dalla Corte costituzionale e poi le Regioni se credono intervengono ma solo sui profili organizzativi perché su questa materia che riguarda i diritti dei cittadini non è possibile una autonomia differenziata
I diritti devono essere uguali per tutti i cittadini
Capisco dallo spirito che cioè dietro queste iniziative a livello regionale capisco la buona fede capisco la volontà di arrivare presto
A una soluzione normativa ma secondo me la strada dalla competenza regionale non resiste
Siamo ancora in tempo vorrei dire due parole sulla questione dell'eutanasia e sulla questione del referendum
Sulla abrogazione del cinquecentosettantanove il cinquecentosettantanove riguarda la l'omicidio del consenziente
Era stata proposta con ben mi un milione duecentoquaranta mila firme una
Richiesta di referendum diretta ad abrogare in parte questa norma
La Corte costituzionale ha dichiarato Ina Messina ammissibile a il quesito referendario un mare di polemiche un mare di critiche
A mio avviso mi dispiace non essere d'accordo con lei confessò metterci tratta di critiche assolutamente infondate
Lo strumento referendario è uno strumento delicato è uno strumento che incidere specie quando il fatto come in questo caso con la tecnica del taglia e cuci
Incide notevolmente sull'assetto che si andrà a stabilire una volta ricongiungere i conoscenti i residui di normativa targata
Quel taglio richiesto nel quesito referendario comportava un effetto assolutamente diverso da quello della tutela dei soggetti malati
Al che si trovassero nelle condizioni per le quali è già era intervenuta la Corte costituzionale relazione agiti assistito cioè la il referendum avrebbe comportato che sarebbe stato assolutamente liberalizzato
E l'omicidio e non era neanche richiesto il consenso il la richiesta del malato bastava il consenso quindi veramente una licenza di uccidere
Né poteva dirsi fatto
No no
No no
Quindi un un un lo strumento allude al calendario è assolutamente fuori centro
Avrebbe comportato una liberalizzazione dell'omicidio che le parti residue dopo l'approvazione eventualmente dopo l'esito positivo del referendum avrebbero comportato che si poteva comunque uccidere basta il consenso quindi un'assoluta
Esposizione al rischio di tutti i soggetti fragili
Quindi questo conferma questo conferma che non è questa la strada la strada e quella legislativa occorre che il Parlamento si faccia carico anche di questo problema dell'eutanasia ricordo che il
La prima volta che si è posto in Italia il problema dell'Eurozona si è stata nel mille novecentottantaquattro su iniziativa di Loris Fortuna
Il fa il miglior posizione di soggetti che non riescono neanche compiere l'ultimo passo nel senso che non hanno neppure più la forza la capacità
Di azionarie quello stantuffo di iniettarsi quel farmaco certamente non è meno grave anzi direi che è più grave dei soggetti che sono in grado di fare di farlo
Quindi è necessario che anche su questo il legislatore prenda una posizione e regole la materia della della del omicidio del consenziente se non lo fa
Come come temo perché la materia trattava sia ancora più lontano dal dall'orizzonte del Parlamento
Rimarrà l'unica strada che è la strada che stava già percorse per l'azione cinquecentottanta cioè la composizione di una nuova questione di costituzionalità dell'articolo cinquecentosettanta no allora scusi io le faccio questa domanda
Appalterà professore professore mi scusi
Innanzitutto vi ringrazio perché mi sembra che
La serata
Se è stata particolarmente
Proporre una cosa però abbiamo già sforato di una ventina di minuti che non possiamo andare molto il assolutamente sì sì
Però proporre appunto chiudiamo con la sua domanda attualissima ex vista diciamo la centralità ecco anche con una sua chiusa capendo che siamo arrivati anche a una condizione che penso sia unanime per tutti i tre
Tutto il personale a questo tavolo si cerca il problema e l'assunzione di responsabilità del Parlamento su questa su questa questione e poi chiederei a Vittorio di Tartaglia scusi
Di dire due parole quello che sarà il ventuno e il ventidue questo ringraziandovi tutto quanto ma a tutta la il tempo e la libertà del tempo limitato dei di una domanda che gira gli USA che l che
Grazie
No io chiedevo all'Cioni sei la
Ritiene che sia percorribile lasciamo stare perché io certi aspetti sono io non sono d'accordo sull'interpretazione secondo cui la Coscioni avrebbe proposto praticamente una specie di omicidio generalizzato che mi sembra interpretazione un po'forzata ma non non soffermiamoci su questo guardiamo il Paese in calo al presente
Io le chiedo lei ritiene
Che sia percorribile la strada in relazione cinquecentosettantanove l'operazione che è stata fatta nei confronti del cinquecentottantasei perché in questo caso vorrebbe dire che non solo viene permesso suicidio assistito in Italia a ma viene anche messa tutta l'Asia
Sì sono d'accordo il fatto è che so benissimo che i promotori del referendum si sono dilungati anche tramite il loro difensori alla Corte costituzionale per illustrare qual era la loro finalità
Ma il quesito offre pretenda io fissò una volta passato attraverso d'ufficio centrale per il referendum ma è quello che va esaminato quindi la Corte costituzionale non aveva soluzione diverse ma ancora non è finita e va bene
Per quanto riguarda il cinquecentosettantanove
Certamente io credo che sia l'unica strada percorribile perché sono convinta che sulle educata sia non ci sarà a breve termine
Ma anche a lungo termine un intervento del legislatore quindi siamo ancora nelle mani dei giudici
E soprattutto nelle mani della corte costituzionale
Quindi è importantissima la sentenza del diciannove se giugno prossimo è molto importante un grande segnale
Io la ringrazio per questa risposta che comunque è una dimostrazione del fatto che esiste una storicità anche nell'ambito del diritto allora prima dell'ordinanza del diciotto in Italia nessun giurista avrebbe sottoscritto
La possibilità del suicidio assistito dell'eutanasia la stessa sentenza Englaro io lo esclude
Poi invece abbiamo avuto una svolta
Notevole dovuto la svolta notevole per cui a determinate condizioni
La Corte costituzionale italiana quindi il massimo organo giuridico italiano marito che a determinate condizioni è si permette il suicidio assistito con tutte le ambiguità e le difficoltà a cui ha accennato molto bene Luccioli che però adesso a noi non interessano perseguire il figlio dente del discorso
Quindi del vedete ciò che fino a ieri era vietato
E poi è stato permesso adesso c'è ancora un ulteriore passaggio che è quello del riproporre nei confronti del cinquecentosettantanove non ferendo ma un'operazione analoga a quella che è stata compiuta nei confronti del suicidio assistito se per caso passa questa via vuol dire che in Italia che per tantissimo tempo
Abbiamo considerato a livello giuridico impensabile
Per metter qualcosa come il suicidio assistito e l'eutanasia io qui non ho tempo ma poi citavi dei testi emblematici in proposito oggi invece in parte è stato permesso
E domani potrebbe essere permesso anche all'azione lontana Asia condivido pienamente quello che ha detto Lucio di che data la sulla situazione italiana probabilmente non è una questione del giorno dopo però non vedete che ripeto sintetizzo ciò che fino a ieri era vietato oggetto ammesso allora vuol dire che lo sguardo verso l'avvenire
E qualche cosa che non è una fantasia filosofica effettivamente nell'ordine delle cose esattamente come ha fatto l'en la Chiesa noi sappiamo che la Chiesa attraverso i secoli ha condannato talune cose e poi li ha recuperati
Pensiamo alla condanna della democrazia
Ma c'è anche la chiesa a condannato la democrazia per tanto tempo e poi invece la chiesa accettato la democrazia la stessa cosa lo stesso discorso si può fare in relazione alla donna alla sessualità c'ha tanti campi dove prima si pensava in un certo modo e poi dopo si è pensato in un altro modo per cui il messaggio di fondo del mio libro che vi dicevo non lo sguardo verso l'avvenire
Lo ritengo fondamentale anche perché questo vuol dire anche determinati temi sono importanti e scottanti ed esigono un senso di responsabilità e condivido sia quello che ha detto zio impegno per la responsabilità sia quello che ha detto Luccioli il fatto che è un problema di responsabilità cioè il giurista deve salvaguardare per camminarci valori su uno dei valori fondamentali e quello della vita
Solo che io non capisco perché soprattutto in Italia si continui
Con una schematizzazione buttale come questa
Cioè imita ci sarebbero quelli che sono a favore della vita e quelli che sono a favore della morte guardate che siamo tutti a favore della vita quello che ha detto Vittorio e impressionante ma del resto Vittorio Wendy per tante persone la pensavano così
Cioè il fatto che tutti vogliono vivere
Questo il valore della vita
Nessuno lo nega
Semplicemente in determinate condizioni
Questa vita diventa invivibile e proprio perché diventa invivibile non è che noi amiamo la morte per Dubai Duty che questa è una contraffazione polemica che continua gioverà a girare in Italia ed è una contrapposizione
Falsa
Perché coloro che si battono per suicidio assistito
Solo persone che chiaramente credo nonché sin nella vita semplicemente dicono che in determinate condizioni possiamo capire che qualcuno vuole voglia rinunciare alla vita
Lascio la favola Vittorio
Chiudo rapidissimamente invitando tutti e tutte in pesanti respinti al ventuno ventidue
Dovetti sono queste rate intitolate cosa o un corpo e qui sì
E doveva rimase tenta di libertà dei corpi con esperte
Sulla questione anche tasse mista
Ieri siccome sarà un momento molto interessante documenti molto interessanti anche per ampliare il discorso del proprio del la libertà del corpo quindi c'è stato il ventuno e ventidue