36º Congresso Nazionale dell'Associazione Nazionale Magistrati - Magistratura e legge tra imparzialità e interpretazione - prima giornata

Fa ingresso il Presidente della Repubblica
Viene ora osservato un minuto di silenzio per le vittime di Castel darcela
Grazie
Ha inizio il trentaseiesimo Congresso dell'Associazione nazionale magistrati prende la parola il professor Roberto Lagalla sindaco di Palermo
Signor Presidente della Repubblica
Signor presidente del Senato signor vicepresidente della Camera dei Deputati signor viceministro della Giustizia
Signor presidente dell'Associazione nazionale magistrati illustri autorità dell'ordine giudiziario autorità civili militari e religiose
Signore e signori
Con viva soddisfazione porto a voi tutti il saluto della città
Esprimendo all'Anm il più sentito ringraziamento per avere scelto Palermo quale sede di questo prestigioso consesso reso particolarmente solenne alla presenza del Capo dello Stato
Al quale rinnovo il più deferente saluto e mio nuovo di porgere ancora una volta il bentornato nella sua città
L'odierna occasione
Che cade a pochi giorni dal trentaduesimo anniversario dalla strage mafiosa di capaci assume al di là della coincidenza temporale anche il valore non solo simbolico
Di ulteriore riconoscimento del ruolo della magistratura palermitana e le istituzioni dello Stato presenti sul territorio
Hanno svolto e continuano a svolgere nell'instancabile Processo di contrasto alla mafia e alla malavita organizzata
In un momento in cui il dibattito pubblico continua a segnare nel Paese una speciale attenzione intorno al ruolo e alle modalità di esercizio per la funzione giudiziaria nonché alla sua relazione con altri poteri dello Stato
L'Anm ha posto al centro di questo congresso nazionale un tema giuridico di profondo significato sostanziale
Al contempo un ricco distretto implicazioni con il quotidiano esercizio della giurisdizione e di significativi rimandi alla storia e alla filosofia del diritto
Se il principio di imparzialità e immediatamente riconducibile alla esclusiva soggezione del giudice alla legge
E alla sua indipendenza nei confronti di qualsivoglia organizzazione politica e di ogni altro centro di potere o di influenza è il riferimento alla interpretazione della norma e alla sua possibile estensione che anima lo stesso dibattito pubblico
Costituendo oggetto di posizioni differenziate allorquando si ritenga che il naturale fisiologico margine di discrezionalità connesso all'Inter all'interpretazione
Possa eccedere fino al punto di mettere in pericolo il primario e fondante valore della imparzialità
Di certo appaiono oggi superati gli originali assiomi del diritto romano e del modello illuministico Beccaria hanno secondo i quali in claris non fit interpreta actio e dove il giudice diviene Bush della Rua
Assumendo che il diritto possa essere di per sé chiaro coerente e completo
L'interpretazione dunque inevitabilmente chiamata a convivere con l'imparzialità del giudice che risiede primariamente nella effettiva indipendenza di quest'ultimo persino da se stesso e dalle sue personali opinioni
E nella cifra etica del suo agire professionale
E oggi doveroso
Confermare fiducia nella magistratura
E compiere ogni Comune solidale sforzo affinché essa possa continuare ad assicurare in piena autonomia ed auspicabilmente in tempi ragionevoli equità di giudizio garantendo a tutti i cittadini
Parità di trattamento e il rispetto per la persona
In un contesto di crescente valorizzazione della interpretazione umanistica e simpatetica del diritto
Mi piace quindi ringraziare in questa sede gli uffici giudiziari del distretto di Palermo
Per le molte azioni che anche insieme all'amministrazione comunale si stanno ponendo in essere per concorrere al contrasto della violenza di genere al superamento delle fragilità sociali
Così venendo incontro alle esigenze di quanti in difficoltà attendono dalla giurisdizione dalla pubblica amministrazione risposte in grado di rafforzare legittimare
Il percorso di legalità di questa città e dell'intero territorio metropolitano
Concludo rinnovando gratitudine al signor Capo dello Stato
Per la sua presenza e per i preziosi messaggi che scandiscono il tempo del suo altissimo ufficio anche nell'impegnativo e significativo ruolo di presidente del Consiglio superiore dalla magistratura
Nel porgere a tutti gli intervenuti sinceri auguri di buon lavoro confido che ciascuno possa godere nell'accoglienza della nostra città e vi ringrazio per l'attenzione Benvenuti
Prende la parola l'onorevole Gaetano Galvagno presidente dell'Assemblea regionale siciliana
Signor Presidente della Repubblica signor presidente del Senato autorità religiose civili e militari
è per me oggi un altro privilegio portare il saluto dell'Assemblea regionale siciliana che ho l'onore di presiedere ai lavori della trentaseiesimo Congresso
Dell'Associazione nazionale magistrati ed in particolare ringrazio il suo presidente Giuseppe Santa Lucia per l'organizzazione di questo particolare momento di riflessione nel mio impegno al servizio della Sicilia
Ho maturato la convinzione che nessun utile risultato può raggiungersi in termini di beneficio per la cosa pubblica
Se non attraverso la più leale e fattiva collaborazione fra tutte le istituzioni democratiche
In qualsiasi contesto il coordinamento del lavoro delle istituzioni rappresenta un presupposto irrinunciabile per il perseguimento del bene pubblico
In Sicilia questa realtà evidente se solo si tiene presente il fatto che le molteplici condizioni storiche sociali economiche e geografiche
Il vantaggio hanno rappresentato il terreno di coltura ottimale per l'insorgere del terribile fenomeno della criminalità mafiosa
La Sicilia deve
Dunque esprimere riconoscenza a terra l'opera di vigilanza di contrasto e di repressione svolta dalla magistratura per combattere la mafia
Con un contributo volto al superamento degli elementi di disagio che da troppo tempo affliggono la nostra regione
A questo proposito per me
Assolutamente doveroso ricordare la grande e terribile tributo di sangue che i nostri eroici magistrati hanno versato per combattere la maglia pianta della mafia in Sicilia
A tutti loro va la nostra grande riconoscenza a tutti loro batte il nostro omaggio più profondo e commosso
Il loro esempio loro ricordo impongono impongono un impegno univoco costante e coordinato di tutte le istituzioni e di tutte le componenti sane della nostra società
Esprimo grande apprezzamento e sincera riconoscenza alla magistratura la quale si impegna con intima attivamente con un formidabile impiego di intelligenze di professionalità non sottraendosi mai
Peraltro alla coraggiosa e lodevole volontà di interrogarsi anche sulle modalità per rinnovare aggiornare rigenerare il proprio apporto indispensabile alla vita democratica
I tempi proposti di temi proposti dalla congresso dimostrano una grandissima sensibilità nello sforzo di adattamento ai nuovi contesti e alle nuove sfide ogni giorno più impegnative
E di grandissimo conforto altresì l'intenzione che l'Associazione nazionale magistrati dichiara nel voler seguire la stella polare delle imprescindibili disposizioni costituzionali
E lo fa nel momento in cui richiama la soggezione dei magistrati soltanto alla legge
Nel rispetto del principio della separazione dei poteri e da ciò deriva il richiamo al dovere dell'imparzialità non distogliendo però mai lo sguardo dal principio dell'indipendenza della magistratura
Rinnovo quindi il mio apprezzamento e compiacimento di fronte al di fronte al profondo coraggio e alla alta sensibilità con cui l'associazione Nazionale Magistrati
Intraprende un non percorso di rinnovamento di rigenerazione e di adattamento alle nuove sfide sintomatiche
Di una società che cambia verso prospettive difficilmente individuabili
Nella certezza
Che le proposte che si formuleranno in questo contesto non potranno che giovare alla cosa pubblica al bene collettivo formulo i migliori auguri a tutti i partecipanti per un sereno e proficuo lavoro nell'interesse di tutta la società grazie
Prende la parola il senato Renato Schifani Presidente della Regione Sicilia
All'illustre Presidente della Repubblica
Ai vertici delle magistrature
Alle autorità civili e militari a tutti i magistrati riuniti in questo grandioso teatro congresso nazionale dell'Associazione nazionale ci strati
E più in generale ai magistrati italiani idealmente raccolti a Palermo in questa splendida cornice giungano i saluti dell'intera regione siciliana
Il congresso che si apre questo pomeriggio vedrà la magistratura italiana confrontarsi a Palermo città simbolo del suo massimo impegno estivo investigativo istituzionale e del servizio della giurisdizione su temi cruciali per la democrazia della soggezione alla legge
Delle interpretazioni le norme di diritto ed in particolare della imparzialità
Nel è per il pregiudizio nel solco dei principi scolpiti nella nostra Costituzione
Le carte fondamentali dei diritti dell'uomo e dell'Unione Europea
L'imparzialità del magistrato
E quindi non solo quella del giudice
Della carta fondamentale giunge sino alla puntuale previsione del vostro codice etico e non è soltanto un principio che diviene dovere puntuale inerente alla singola posizione istituzionale
Ma è soprattutto un imprescindibile valore etico
Valore immanente per la figura del magistrato nell'esercizio della giurisdizione che si estende alla proiezione esterna alle immagine tele imparzialità la cosiddetta neutralità dell'apparenza
Che è già garanzia di imparzialità per i chi è giudicato e per chi si intreccia e che si intreccia con l'esercizio di diritti di libertà fondamentali
Questo richiede ad ogni magistrato di impegnarsi a superare i pregiudizi culturali che lo possono condizionare ed assicurare e garantire la sua immagine di imparzialità
Credo sia di grande efficacia il principio di diritto sancito dalle sezioni unite della Cassazione e poi dalla Corte costituzionale per il quale l'esercizio della funzione giurisdizionale impone al giudice il dovere non soltanto di essere imparziale ma anche di apparire tale
Gli impone non soltanto di essere esente da ogni parzialità ma anche di essere al di sopra di ogni sospetto di parzialità
L'essere imparziale era così declinato in relazione al concreto processo
Mentre l'apparire imparziale costituisce piuttosto un valore immanente alla posizione istituzionale del magistrato
Indispensabile per legittimare presso la pubblica opinione l'esercizio della giurisdizione come funzione sovrana
Essere magistrato implica sotto tale profilo in termini sostanziali una immagine pubblica ed imparzialità
Che il magistrato eserciti le funzioni attribuitegli con imparzialità costituisce scelto un profilo di pregio professionale del singolo un elemento di prestigio dell'ordine giudiziario
Ma è soprattutto un essenziale contributo di garanzia per l'ordinato funzionamento delle istituzioni democratiche la risoluzione dei conflitti l'accertamento dei reati la tutela della realtà sostanziale
Ma l'imparzialità lo dico da amministratore pubblico ben conscio di quante contraddizioni di siano nelle amministrazioni pubbliche requisito che deve connotare in via generale anche l'azione amministrativa
Dove non solo ispirarmi iniziative Mascardi nella quotidiana attività pena l'ingiustizia e la illegittimità delle decisioni
Nelle imparzialità delineato dalla Costituzione articolo novantasette amministrazione giurisdizione trovano quindi un profilo di convergenza un comune denominatore
Poteri distinti ma che devono rispettare il do di lì il condiviso Canone costituzionale per l'esercizio del potere al servizio dei cittadini rendendo giustizia a ciascuno
L'imparzialità in senso dinamico diviene così elemento strutturale della buona amministrazione
Il cui diritto riconosciuto nell'ordinamento europeo
Come lo è dell'amministrazione la giustizia nel comune obiettivo dell'unico e Sumter Ubu era del riconoscerà ciascuno qualche spetta base dell'uguaglianza sostanziale
Tale traiettoria proprio l'ulteriore scontro nella progressiva convergenza riscontro scusate la progressiva convergenza tra il giusto processo anche suo principio costituzionale
Ed è giusto procedimento nei quali accanto alla imparzialità va pienamente garantito il rispetto del contrari Tory
L'articolo famoso e la usa costituzione centoundici che sancito in maniera plateale in maniera sacrale purtroppo oggi ancora non ha trovato norme ordinarie di attuazione
L'imparzialità pur nella rapidità dei mutamenti sociali e tecnologiche sempre più spesso sopravanzano la capacità regolatore del legislatore
E conclusivamente è un comune obiettivo di amministratori e giudici sfida quotidiana per garantire le nostre istituzioni e che interpella ciascuno di noi e di corpi e quali apparteniamo
Ma è è il suo pieno al concreto Rispetto pur nella diversità delle nostre funzioni e ruoli
Che dà senso all'impegno umano e professionale di ciascuno di noi all'onestà intellettuale che deve accompagnare il nostro lavoro costituendo il fondamento e sostrato del diritto di oggi e di quello che le riforme potranno dell'Iliade
Con questo spiccio queste mie parole mi permetto di lavorare buon lavoro a questo illustre consesso ed un grazie particolare al signor presenta Repubblica per averci voluto onorare uno lamenta nella nostra città
Aprire questi importantissimi lavori
E il mio cuore o naturalmente al Presidente componente le nebbie che hanno voluto scegliere questa nostra città grazie grazie per l'impegno la magistratura grazie per le vite impegnate quotidianamente nel contrasto alla che imitano realizzata grazie per la loro attività grazie per il prezzo che paghiamo grazie di cuore
Prende la parola il senatore Francesco Paolo Sisto dice il ministro della giustizia
Buon pomeriggio
Un saluto
Cordiale caro Presidente della Repubblica il presidente del Senato
Al vicepresidente della Camera Presidente Associazione Nazionale Magistrati della regione Sicilia a tutte le autorità presenti a tutti i partecipanti al trentaseiesimo Congresso nazionale l'Associazione nazionale magistrati
Il segreto dalla giustizia sta in una sempre maggiore umanità in una sempre maggiore vicinanza umana nella lotta contro il dolore così Piero Calamandrei nel suo alloggio di elogio dei giudici scritto da un avvocato
Aggiungerà nel cinquantacinque a questa indicazione il percorso da seguire in questa costituzione c'è dentro tutta la nostra storia tutto il nostro passato tutti i nostri dolori nostre sciagure le nostre gioie
Umanità e Costituzione disegnano gli assi cartesiani tracciano il binario unico per legittimare l'esistenza della giustizia quella con la g maiuscola
Il governo che oggi rappresento non poche ratificare e condividere pienamente tale autorevole indicazione
Il ventiquattro gennaio del due mila ventitré il Presidente della Repubblica rammentava come sempre non casualmente che la magistratura nei valori costituzionali nel suo ambito nella sua storia
Le risorse per affrontare le difficoltà e per assicurare con autorevolezza con credibilità il rispetto della legalità indispensabile per la vita la crescita civile dalla Società e del nostro Paese nel suo complesso aggiungendo
Che la Costituzione è un patrimonio comune che si è arricchito nel tempo grazie ad una larga condivisione ed evidente
Che la condivisione non può non essere preceduta dal confronto leale pacato delle istituzioni che operano nel mondo giudiziario nei ranghi dell'esecutivo e nella funzione legislativa
Sulla scorta di tali decisivi punti di riferimento umanità costituzione e confronto e agevole trarre il convincimento che per collocare l'interesse generale al di sopra di quelli particolari vi è una sola e unica via il dialogo
La giustizia non deve essere terreno di scontro ma di contraddittorio tendente alla conciliazione quello stesso contraddittorio che l'articolo centoundici dalla nostra Carta indica nel secondo comma
Come requisito ineliminabile della geometria piana del processo ogni processo si svolge nel contraddittorio delle parti in condizioni di parità davanti a un giudice terzo e imparziale
Un sistema chiarissimo in cui l'esaltazione della terzietà dell'imparzialità del giudice viene plasticamente rappresentata dall'avverbio davanti le parti diverse dal giudice in condizioni di reciproca parità di stanno davanti tutto questo è possibile solo se rimane intatto il DNA che l'articolo centoquattro riconosce a tutta la magistratura autonomia e indipendenza
Nessuno potrà mai nemmeno immaginare
E del Piano convincimento di questo governo che possa esservi a differenza di quanto accade in altri Paesi europei spesso peraltro indicati quale modello un disconoscimento di paternità rispetto a tali inviolabili prerogative il processo riformatore in corso si colloca esattamente nel solco di quanto indicato dalla nostra Carta se si volesse per un attimo parafrasare la nota indicazioni di diritto vivente riveniente dalla storica decisione la duecentosettantaquattro del settantasei della Consulta si potrebbe sostenere la legittimità di un diritto vivente anche a livello costituzionale prendendo poi per la necessaria modifica dalla norma
Non va ma trascurato non va mai trascurato e che l'unico destinatario dell'intervento in tema di giustizia non può che essere cittadino
E dobbiamo chiederci tutti senza pregiudizi partendo dalla utilità del dubbio indicata di recente dal presidente Mattarella come pratica virtuosa ai neo magistrati se il cittadino non abbia diritto di percepire una giustizia in cui il giudice
Destinato a decidere sulla scorta delle proposte di sentenza delle parti debba essere arbitro naturalmente per forza di cose del tutto diverso dei contendenti
Non siamo così di fronte ad un intervento demolitorio né dal punto di vista materiale e nemmeno sotto il profilo psicologico non essendoci traccia di alcun dolore tanto più ordinato meno che mai specifico utile per ribadire per diradare qualsiasi opacità
La consapevolezza del governo questa sì piena del decisivo ruolo dell'ordine giudiziario come tutore della stessa democrazia in virtù della sequenza scolpito agli articoli centouno centodue centoquattro centosette centoundici della carta che le costituiscono insuperabile attestazione
Ma nelle vie dinamiche del dialogo costituzionalmente orientato evidente che magistratura e Parlamento hanno compiti diversi come hanno legittimazione diverso
Soltanto del rispetto dell'uno nei confronti dell'altro secondo i metri sopra ricordati potrà essere tutelato quell'interesse dalla collettività che costituisce l'anima delle istituzioni la giustizia non può e non deve essere terreno di scontro
Chi ne pagherebbe le conseguenze sarebbero solo e soltanto i consociati cittadini questo timore che non esito a definire sacro
Ci deve accompagnare in ogni scelta e non il comportamento in ogni atto nella quotidianità perché il legislatore il magistrato unitamente all'avvocato siano senza tracima azioni protagonisti secondo umanità costituzione e confronto
In perfetta sono mitria
Il Governo intende proporre in Costituzione l'inserimento dell'avvocatura libera indipendente come essenziali alla giurisdizione tanto anche per respingere ogni tentativo di artificiale sopraffazione dello spirito critico
Che da parte dell'interprete rigorosamente umano deve contraddistinguere la partecipazione al processo
In proposito in un prossimo disegno di legge governativo intima intelligenza artificiale
Cioè abbiamo ribadire che sempre riservato al magistrato la decisione sull'interpretazione della legge sulla valutazione dei fatti e delle prove e sulla valutazione del provvedimento attribuendo ai sistemi intelligenza artificiale esclusivamente l'organizzazione la semplificazione del lavoro
Riprendere con vigore il file della oralità Giuseppe che Amanda ne sarà felice come filo conduttore del contraddittorio processuale può essere un efficace antidoto ad ogni tentazione di robotizzati une della giustizia concludo
Una citazione a me caro molto caro quell'ancora una volta di Calamandrei nel discorso pronunciato a Milano il ventisei gennaio mille novecentocinquantacinque gli studenti
La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé la Costituzione un pezzo di carta la lascio cadere non si muove perché si muova bisogna ogni giorno di metterci dentro il combustibile
Questo significa che se lavoriamo insieme rigorosamente nel solco dalla Carta costituzionale le nostre idee saranno quel combustibile e credetemi sarà un combustibile formidabile grazie
Prende la parola il dottor Giuseppe tango Presidente Associazione Nazionale Magistrati di Palermo
Signor Presidente della Repubblica la saluto con deferenza e gratitudine per l'attenzione e la sensibilità ai temi della giustizia la sua presenza c'è Novara ci incoraggia e impreziosisce oltremodo l'evento che ci accingiamo a celebrare desidero altresì porgere i saluti della magistratura associata del distretto della Corte di appello di Palermo alludere Rita e i partecipanti presenti
A tutti voi un doveroso è sentito ringraziamento per la testimonianza di interesse di vicinanza all'attività giudiziaria associativa dei magistrati
Che quotidianamente rendere il loro servizio coll'altamente qualificato contributo del personale amministrativo e di quelle di polizia giudiziaria nonché ecco l'indispensabile collaborazione garantita dall'avvocatura
Benvenuti al trentaseiesimo Congresso nazionale dell'Associazione nazionale magistrati che per la prima volta abbiamo l'onore di ospitare a Palermo
In una terra ricchissima ci storia e che trasuda di bellezza sconvolgente ma allo stesso tempo allungo martoriata
Infatti non vi è territorio almeno in Europa che ha versato un così alto tributo di sangue per mano di un organizzazione criminale
Ma è lo stesso territorio che ha dato i natali a tanti uomini e donne che hanno vissuto lavorato è lottato per un ideale di giustizia sovente fino all'estremo sacrificio
La magistratura palermitana immensamente grata per il dono di un congresso nazionale e per questo non posso non esprimere una profonda riconoscenza
A tutti coloro che hanno consentito ciò e si sono impegnati a vario titolo nella realizzazione di queste mirabili iniziativa
Il tredici giugno mille novecentonove dalla felice intuizione di quarantaquattro magistrati è nata l'Associazione generale fra i magistrati d'Italia antesignana dell'odierna in Amm
Da allora salvo la dolorosa parentesi fascista
La magistratura italiana ha sentito il bisogno di uscire dal suo isolamento di fronte allo sviluppo economico e sociale del Paese e i complessi problemi che tuttora non gravano insoluti sui gli ordinamenti della giustizia
Sono le parole attuali più che mai di Giovanni Sora pronunciata per assunta la presidenza nella seduta di fondazione della predetta Associazione da allora è nata quella che sarebbe stata tradizionalmente definita la casta come
Una di magistrati
Certo una casa che soprattutto negli ultimi anni ha dovuto affrontare vari intemperie che è stata attraversata da veri e propri terremoti mano a casa che nonostante tutto ha resistito che rimasti in piedi e che ora tocca a noi come magistratura tutta aver a cuore una casa in cui si sono sempre ritrovati a confrontarsi spesso appassionatamente talvolta con durezza diverse sensibilità
Ma che ben venga perché sicuramente la diversità è una ricchezza e quindi un valore da preservare
A patto che tuttavia per le diversità non diventi è ragione di laceranti divisioni anche perché sono molto più numerosi e significativi valori che ci uniscono e in cui tutti noi senza distinzione ci riconosciamo
Ed altri non vada mai a discapito delle rispetto del riservare all'altro prima ancora che come collega come persona
E poi ancora che mai l'appartenenza ad un gruppo possa soppiantare in alcun modo m sul livello il criterio meritocratico
Bene il pericolo di minare la credibilità interna creando soprattutto nei giovani colleghi un senso di sgomento di disagio se non addirittura di sconforto ed esterna della magistratura
Producendo ripercussioni negative su quella fiducia che la collettività ripone nei confronti dell'imparzialità e dell'integrità dell'ordine giudiziario
E ciò sarebbe bene ricordarlo in tutte le sale di associative ed istituzionali in cui siamo chiamati ad operare senza questi necessari antidoti il sale prezioso associazionismo rischia di degenerare in correntismo con gli effetti nefasti già sopra indicati
Ma attenzione occorre fare in modo di non commettere l'errore opposto
Il disinteresse l'abbandono della vita associativa tentazione fortissima assorbiti come siamo delle incombenze d'ufficio familiari personali ancorché via che possa aprire più comode attrattiva
Consegno inevitabilmente la magistratura l'individualismo
E finisce per eliminare gli spazi di riflessione collettiva provocando in definitiva la rinuncia alla nostra identità quali non semplici burocrati ma amministratori giustizia amministratori giustizia in nome del popolo italiano
C'era tu i problemi della giustizia esistono se sono sotto gli occhi di tutti in particolar modo degli operatori del settore
Ma gli permette di resto messa amante ma senza alcun timore di essere smentito che le soluzioni per i problemi se aspiro ad essere davvero valide
Non potranno mai e sottolineo mai derivare da riforme che mirano direttamente o indirettamente per non dire subdolamente a scardinare quei principi costituzionali l'indipendenza e l'autonomia
Che i nostri padri costituenti hanno fortemente voluto
Proprio loro che avevano distrutto sulla lo parla sulla loro pelle ciò che significasse una magistratura non autonoma e non indipendente
Ogni volta che vi sarà il rischio che ciò accada state sicuri che ci troverete sempre lì uniti saldi e compatti in difesa di quei valori Candy finiti non significa altro che in difesa dei diritti e delle libertà dei cittadini che quelle prerogative mirano a tutelare ma mi chiedo se queste tensioni acuite sì nell'ultimo trentennio abbiano portato davvero gli ospitati frutti e se ciò che dobbiamo necessariamente attenderci per il presente e per il futuro oppure oppure se si possa percorrere una strada alternativa
Se si possa aprire almeno per i grandi temi della giustizia ordinamentali tra la politica la magistratura e l'avvocatura una nuova stagione Girardi Walter dialogo
I serio trasparente confronto di ascolto utenti con delle ragioni dell'altro per una volta senza pregiudizi e senza preconcetti al fine di discutere trovare insieme soluzioni condivise e sicuramente più efficaci
Perché ritengo che tutti dovremmo andare in definitiva o un obiettivo comune
Convergenti oggi più che mai
Quello di ridare centralità alla persona umana
E mi auguro e forse si tratta di un sogno ingenuo ma mi conforta sapere che in questa terra tanti uomini giusti allo serbato nel loro cuore desideri che apparivano irrealizzabili
Che questa stagione possa ripartire proprio da Palermo
Ossia da una realtà in cui la magistratura oserei dire la giustizia tutta ha sempre saputo costruire un rapporto di forte fiducia con la società proprio nei momenti più drammatici della nostra storia
Vi ringrazio e vi auguro buon inizio di lavori congressuali
Prende la parola il dottor Giuseppe Santa Lucia presidente dell'Associazione nazionale magistrati
Signor Presidente della Repubblica sua Eccellenza arcivescovo di Palermo signor presidente del Senato signor vicepresidente della Camera dei Deputati signor Vicepresidente signori componenti del Consiglio superiore della magistratura
Signor viceministro della Giustizia onorevoli rappresentanti del parlamento nazionale del Governo della Repubblica del parlamento regionale autorità tutte civili e militari gentili ospiti avvocati ed esponenti del mondo accademico care colleghe e cari colleghi a nome dell'Associazione nazionale magistrati porgo i saluti un sincero ringraziamento per la vostra presenza
Un particolare deferente saluto rivolto al presidente La Repubblica facendomi interprete radicati sentimenti di gratitudine dei magistrati italiani per l'attenzione e la vicinanza che ci ha sempre riservato ringrazio vivamente il governo della repubblica che nella persona del vice ministro della Giustizia onorevole Sisto ha mostrato considerazione per la magistratura convocato in questa importante assise il sindaco di Palermo il presidente l'Assemblea regionale e il presidente della Regione siciliana per Linda Rizzi di saluto con cui hanno inteso onorare la giornata di apertura
Mi sia consentito manifestare la mia riconoscenza la sezione palermitana dell'Associazione magistrati al suo presidente la sua segretaria per loro tramite a tutti i magistrati del distretto per l'entusiasmo e la dedizione con cui hanno fatto fronte a numerosi incombenti organizzativi
Da ultimo ma non per ultimo un grande grazie Bart sovrintendente della Fondazione Teatro Massimo maestro Marco Betta per averci consentito di fruire della bellezza e della magnificenza di questo luogo splendida cornice per avviare i nostri lavori
Iniziamo però con il cuore pieno di mestizia e con indignata commozione per la tragedia che abbiamo appena poco prima ricordato
Indignazione per quel che accade con insensata frequenza nel nostro Paese dove il lavoro fattori di crescita personale e collettiva si fa troppe volte occasione di morte
Il congresso si accinge ad una discussione che mi auguro seconda sui tratti costitutivi dell'essere magistrato interpretare la legge rendere un giudizio imparziale sono Lindsey della funzione
Tra molte nate alcune ingenue condizioni ottocentesche e assunto condiviso che l'interpretazione si operazione intellettualmente complessa non riducibile a semplici sillogismi
Ed è altrettanto incontestato che il giudice del Paese su essere sottratto all'influenza di poteri pubblici e di qualsiasi centro di potere anche privato in modo che possa decidere il caso senza prendere pregiudizialmente parte per uno degli interessi in gioco
Ciò non significa che non vi siano ampi margini per una discussione ricca su entrambi i versanti a parte alcune certezze intorno a nuclei concettuali forti sono consistenti gli spazi per un confronto di posizioni
Vi è una costante problematicità e quindi attualità delle questioni le ragioni sono facilmente comprensibili
Dall'affermazione che l'applicazione della legge non è attività meramente esecutiva e quindi del tutto neutrale non restano perciò solo individuati lo spazio riservato all'interpretazione che di sui limiti
E dal riconoscimento del valore dell'imparzialità e quindi della necessità di un disinteresse del singolo magistrato per l'oggetto del processo
Non deriva la specifiche indicazioni di quali possano essere i fatti e comportamenti soprattutto extraprocessuali incidenti sulla imparzialità
In più non va trascurato il nesso tra interpretazione imparzialità per così dire percepita
Accade che da più parti ci si interroghi se in qual misura gli spazi di discrezionalità concessi da un testo privo di puntualità prescrittiva siano riempiti per mezzo di opzioni valoriali del singolo decidente
Basta allora scostare di un po'la superficie per vedere quanto di controverso si agitino ancora intorno alle colonne portanti della giurisdizione
L'opzione congressuale su questi temi attuale anche per un complementare ordine di considerazioni che danno conto di come non possano restare fuori dallo spettro del di esame in un pochi dati di novità che incidono sul Manduca e la giustizia
Una riflessione di tal tipo non si sovrappone ai dibattiti convegni Stiffi che rivelano l'interesse continuo su temi di interpretazione imparzialità della dottrina anche di matrice giurisprudenziale e forense
Il nostro intento oggi e di misurarsi con le implicazioni politiche della discussione averne compiuta consapevolezza per meglio comprendere il contesto in cui la giurisdizione si trova ad operare a cogliere le ragioni profonde di polemiche che investono l'esercizio e che non si spiegano soltanto sulla base di quel che viene detto nel contingente momento di attenzione mediatica
Accolta questa prospettiva che non accantona l'esame dei nodi tecnici di profili di più stretta giuridicità e utile indietreggiare di qualche passo dal quadro che le novità dell'ultimo periodo vanno componendo
Si riesce a scorgere in tal modo una linea di tendenza che attraversa il tempo presente con maggiore incisività
Una direttrice in cui sembrano naturalmente collocarsi ora per dichiarata provenienza ora per successiva attuazione
Iniziative di legge dichiarazioni e prese di posizione di esponenti autorevoli del mondo politico e sia pure su un altro piano di raffinato dibattito scientifico sulla interpretazione al di là dei momenti in cui il fenomeno si palesa con franche prese di posizione la costatazione tiene luogo di una vera percezione si coglie troppe volte una spinta alla ridefinizione in senso restrittivo dei confini entro cui la giurisdizione può esprimersi e può fare uso degli strumenti propri del suo agire
L'idea sottesa ha più critiche che progressivamente la giurisdizione abbia cresciuto il proprio ruolo finendo con l'essere invece che fattore di stabilizzazione e ordinata risoluzione dei conflitti causa o concausa di quella instabilità e precarietà
Che segno no la società de nel tempo presente
Questo congresso è stato preceduto da ben due assemblee straordinarie indetta dall'associazione magistrati convocate lo scorso anno a distanza di un mese qualche mese l'una dall'altra sull'onda di una diffusa preoccupazione
Insinuata sì tra noi perfetto prima di un'iniziativa disciplinare
Del ministro della giustizia contro la Corte d'appello di Milano
A cui si è rimproverato dal da parte del ministro proprio quell'attività che sottratta alle spalle il sindacato disciplinare interpretazione e valutazione dei fatti poi l'ondata di critiche che ha investito una magistrato del tribunale di Catania che nel non convalidare i provvedimenti di trattenimento di alcuni migranti ha disapplicato un decreto legge per conferita al diritto dell'Unione
Come nella precedente anche in quest'ultima occasione è venuto in noi in rilievo il timore di un progressivo indebolimento dei presidi culturali
Che dovrebbero inibire la pretesa delle maggioranze di governo che decisioni di tribunali e corti non contrastino o addirittura si adeguino ai loro programmi e Fini
La nostra la nostra posizione in quegli entrambi episodi è stata però ispirata alla ricerca di un confronto e non dalla contrapposizione con la politica per rievocare i fantasmi di un passato che non vogliamo ritorni ad inquinare il discorso sulla giustizia
E con questo spirito abbiamo voluto un congresso che sappia da un lato individuare le ragioni di una crisi di senso sull'essenza della giurisdizione che sembra investire con diversità di toni molte delle democrazie
E dall'altro dipanare una questione complessa che tocca molto da vicino la vita dei magistrati
Siamo qui anche per interrogarci su quale sia di quale ampiezza e di quale incidenza sui diritti e sulle libertà del cittadino magistrato
La proiezione deontologica di una libertà interpretativa che non si può vagheggiare di comprimere il nome di una semplicistica rievocazione del principio della separazione dei poteri nutrito alle convinzioni settecentesche della giurisdizione come potere nullo
Nelle relazioni illustrative di tre dei quattro disegni di legge sulla separazione delle carriere che sono da tempo all'esame della Commissione affari costituzionali della Camera
Si scrive che l'intero mondo occidentale attraversato da una crisi del diritto e del processo perché vive il problema dell'eccessiva espansione del giudice che ormai testuale governa con le proprie decisioni non solo i nodi dei diritti e delle garanzie
Ma quelli dell'economia dell'ambiente dello sviluppo tecnologico sostituendosi di fatto al ruolo che un tempo esercitava la politica
Il sommario riferimento a quel che accade oltre Italia sembra evocare le tensioni di conflitti che stanno interessando la vita di altri stati entro e fuori l'Unione
Sono stati coniati nuovi termini e nuove espressioni per indicare l'asserito dominio del giudiziario governo dei giudici
Giudiziari trazione della vita pubblica giù Hristo Croazia tutti diretti a manifestare una crescente insofferenza verso una tecnocrazia delle regole che sopravanza ebbe il Governo dalla politica
Si pensi a quel che è accaduto in Israele con la recente riforma della giustizia
E che ha scatenato imponenti proteste che è stata ispirata dalla volontà di limitare le attribuzioni della Corte Suprema di stabilire un diverso riporto con gli altri più terribile dando il controllo di ragionevolezza sui provvedimenti del Governo e limitando la possibilità di annullamento delle leggi ritenute in contrasto con quelle fondamentali
E ancora a ciò che è avvenuto all'interno dell'Unione in Polonia in Ungheria i sistemi normativi in entrambi questi Paesi sono stati posti sotto osservazione ad opera degli organismi dell'Unione anche per l'inadeguatezza nell'assicurare un'effettiva indipendenza dell'ordine giudiziario
Sia chiaro io non intendo accreditare impropri parallelismi e indulgere in eccentriche assimilazioni
Ma quel che avviene in un importante democrazia di stampo occidentale come Israele nello spazio comune europeo può essere letto sintomo della difficoltà
Che al di là della specificità dei singoli Paesi si sconta nel rinvenire una condivisione su quale debba essere il grado di effettività dello stato di diritto sotto il profilo dell'indipendenza e dell'ambito di azione del potere giudiziario
Che sia compatibile con il mantenimento in capo agli organi della rappresentanza della prerogativa di fissare i fini dell'azione e di poter contare sulle concrete condizioni per raggiungere queste difficoltà lambiscono il discorso pubblico nel nostro Paese si denuncia l'espansione del giudiziario collocandolo più o meno dichiaratamente d'una pretesa egemonica della magistratura
Si trascura però di considerare che l'enfatizzazione del giudiziario potrebbe essere in buona misura
Figlia della incapacità della politica latamente intesa che è propria del nostro tempo di coinvolgere includere ampi strati della società nella definizione di progetti collettivi per la realizzazione di fini comuni e condivisi
Se i Circuiti della politica hanno perso gran parte della loro capacità inclusiva
Se l'impegno collettivo per la costruzione del futuro della comunità non è più un potente fattore di aggregazione è inevitabile che ci si ritragga sempre più in una dimensione privata
Che si ricerchi non nelle aule di giustizia le risposte alle domande che nei luoghi tradizionali dell'agire politico
Non si riesce più a formulare
La via
La via per il riequilibrio che si va cercando potrebbe non essere quella della compressione degli spazi di giurisdizione si potrebbe scoprire che in tal modo si raggiungerebbe il risultato non già di rimettere ogni cosa al suo posto secondo l'efficace titolo di un recente interessante studio di un grande giurista
Ma forse di indurre maggiore stabilità sociale per il disconoscimento interessi che reclamano visibilità e tutela di ogni istanza di ripresentazione nei luoghi istituzionali
Per restare ancorati a quel che ci riguarda direttamente il tipo tentativo di ridurre l'incidenza del giudiziario si scorge in Pluriel segnali
La paura della firma di amministratori e funzionari pubblici invece che indurre ad una migliore tipizzazione della fattispecie di responsabilità
Sta portando alla eliminazione di un'ipotesi criminosa l'abuso d'ufficio secondo una direttrice che si stenta a ricondurre nell'alveo di una concezione liberale che vorrebbe una rafforzata tutela delle libertà individuali di fronte alle angherie dei pubblici poteri
Lo stesso può dirsi riguardo alla spinta che non si arresta al mantenimento di moduli emergenziali escort citati per affrontare la pandemia da come diciannove ed incentrati sull'allentamento dell'aria del controllo e quindi sull'abbassamento dei livelli di responsabilità
Ancora una volta dei detentori dei pubblici poteri
Lo scudo erariale ossia la limitazione della responsabilità di amministratori pubblici e casi di Doré condotte omissive gravemente colpose introdotto nel due mila venti in piena emergenza tante imita in stato di recente prorogato
Sino al trentuno dicembre due mila ventiquattro e la Corte dei conti ha sollevato questione di legittimità costituzionale
Evidenziando l'irragionevolezza della norma nell'attuale sistema di pesi e contrappesi fondati sull'inscindibile binomio potere responsabilità tipico anche del diritto euro unitario
Non siamo per questa parte di fronte una misura inedita la logica degli scudi si era già concretizzato in più occasioni
Ma se questa logica si combina l'idea che un piano esplicarsi della funzione giudiziaria queste d'impiccio recupero di efficienza della macchina amministrativa immediatamente ad una maggiore vitalità della nostra economia allora prende corpo una concezione del giudiziario come potere scomodo
Ancora quale altra plausibile ragione può sostenere l'idea coltivata nei progetti di revisione costituzionale per la separazione delle carriere di alterazione dell'attuale rapporto di proporzione numerica tra magistrati laici nel CSM o nei due CSM che si avranno
Dopo la separazione
Se non se non li l'indebolimento del giudiziario nel settore nevralgico deputata quella delicatissima attività che con una felice espressione indicata come amministrazione della giurisdizione
Non persuade come ratio del progetto di revisione di intento di diminuire la cifra di politicità del Consiglio superiore se perseguito con intenti con intrinseca irrazionalità per mezzo di o l'aumento della quota della componente di nomina politica
Lo stesso progetto di separazione delle carriere portato avanti con ostinazione pur dopo che la separazione delle funzioni stata dilatata all'estremo con buona pace del favor per la pluralità delle esperienze professionali reca con sé il germe dell'indebolimento della giurisdizione
Indebolimento
Che troverà compimento una volta che il Pubblico ministero separato e collocato in un ideale ma dolci sconosciuto spazio di autonomia di contestuale estremità l'aria tradizionali poteri dello Stato
Sarà in breve attratto nel raggio d'influenza dell'esecutivo che mal tollera di non poter includere l'azione penale nei programmi di governo questa non è
Questa non è una prospettiva di fantasia che spendiamo ad arte per contrastare quel Progetto
Proprio perché molte democrazie occidentali conoscono la dipendenza degli EPM dall'esecutivo sterilizzata nei suoi effetti distorsivi in quel nella maggior parte dei casi da culture politiche architetture istituzionali proprio di quei Paesi
La parabola di un riassetto istituzionale innescato dalla prima dal progetto di revisione costituzionale non sarà condizione condizionabile nella sua traiettoria dalle dichiarazioni di chi oggi alfiere della separazione
Assicura che rassicura sulla piena indipendenza del pm di domani
Si mette mano alla Costituzione mostrando di non aver compreso il senso di massima garanzia per i diritti civili dei cittadini dell'attuale impianto di un pubblico ministero appartenente al medesimo ordine del giudice accomunato il giudice per formazione cultura della funzione
Il messaggio costituzionale che si vorrebbe cestinare e che nella nostra repubblica anche la magistratura inquirente non è e non può essere una magistratura di scopo che essa condivide con la giudicante lo stesso disinteresse
Per il risultato dell'azione del processo indispensabile promessa premessa per non restare indifferenti rispetta i diritti e le garanzie individuali
La rivisitati ricitazione in senso riduttivo del giudiziario risponderebbe a due grandi bisogni mantenimento di una netta separazione tra poteri e tutela del diritto dei cittadini di poter contare sulla sufficiente prevedibilità delle decisioni di tribunali e corti
Possibile a Condit a condizione che l'interpretazione resti fedele al testo
Si può dire tentando una semplificazione riassuntiva che sono ragioni che attengono sia la dimensione del potere che a quella del servizio
Le direttrici in cui sembra incarnarsi il discorso benché siano connotate da nuclei di valori meritevoli di considerazione potrebbero risultare dissonanti rispetto al cammino tracciato nel secolo scorso anche grazie agli sforzi della magistratura italiana
Se assecondate perdendo di vista il senso propri Sisto di cui il progressista di quel movimento culturale che si sviluppò intorno alla prima parte della Costituzione farebbero corre il rischio di un arretramento sul piano delle tutele delle garanzie
Ed è qui l'utilità che la magistratura torni a ragionare sul rapporto con la legge sulla soggezione la legge principio fondativo della sua autonomia e della sua indipendenza
E che lo faccia da protagonista con un contributo di cultura istituzionale di esperienze professionali che non la facciamo restare spettatrice muta di un processo e di un dibattito che la chiamano direttamente in causa
C'è un evento che individua una conquista culturale storica per la nostra giurisdizione la scoperta nell'attività interpretativa del giudice comune del rapporto diretto con la Costituzione da cui prese piede una nuova concezione del rapporto di soggezione
Mi riferisco al dodicesimo Congresso dell'Associazione magistrati che si tenne a Gardone nel settembre sessantacinque Brescia e fu dedicato a funzione giurisdizionale di indirizzo politico nella Costituzione
Ma il Congresso si concluse con una mozione unitaria dell'associazione in cui si individuarono come compiti del giudice l'applicazione diretta delle norme costituzionali
Sempre che tecnicamente possibile il rinvio alla Corte costituzionale delle leggi nonché conducibili per via interpretativa al dettato costituzionale il dovere quindi l'interpretazione conforme a Costituzione di tutte le leggi approdo di quel percorso poche giudici competeva di attuare l'indirizzo politico costituzionale ovviamente nei limiti e con l'armamentario tipico del giudiziario
Il salto di qualità rispetto ad un modello strettamente funziona reale fu visto come una pericolosa incide incide ingerenza del magistrato nella sfera riservata alla politica
La relazione diretta con la Costituzione costituì al contempo però un fattore di potenziamento dei risultati perseguibili per via interpretativa e fu la condizione per una rilegittimazione in senso autenticamente professionale del magistrato
La grande novità fu costituita dal mutamento di paradigma con l'irrompere del pluralismo di principi e la conseguente necessità del loro bilanciamento all'interno di uno spazio quello dell'interpretazione
Fino ad allora conformato in modo apparentemente rassicurante agli insegnamenti dello scolo dell'esigenza
Muto da allora il tradizionale modo di intendere il ruolo del giudice si iniziò a porre la questione della politicizzazione
Per la temuta compromissione del principio della separazione non è un caso
Che ha qualche anno di distanza da quel congresso fu presentato un disegno di legge sulla premessa che politiche contestazione intesa come confronto vivace
Che all'interno della sua azione si sviluppava proprio sul ruolo del magistrato avevano fatto ingresso in magistratura e per contrastare quanto denunciato
Ossia che la magistratura si avviava a diventare un centro di potere queste le parole testuale strumento di scelte politiche di partiti due deputati dell'allora
Movimento Sociale Italiano proposero l'intrusione di un divieto non soltanto l'iscrizione ai partiti ma anche le associazioni di categoria quindi all'Anm ai gruppi che nella sua lunga storia ne hanno animato e ancora ne animò la vita il dibattito interno
PolentOne in tal modo decretare sia pure indirettamente lo scioglimento
Accade oggi
E sull'onda ancora una volta dell'accusa
Dia su alla magistratura di assicurare indebitamento ruolo politico ritorna con forza l'incomprensione per quella cultura della giurisdizione dei diritti che conquistò il suo spazio nel ma mai nel momento di maggior forza dello stato sociale di diritto
E allora che fare
Nella spiccata diversità di contesto va anzitutto riconosciuto che la forza della legge la sua presa sulla realtà giudiziaria non è scemata con l'avvento dello stato costituzionale
Se pure la legge attraverso una crisi dovute a più fattori per ricorrente scherza chiarezza rinunciati per l'oggettiva difficoltà nell'assicurare coerenti coordinamento tra molteplice i testi che si stratificano nel tempo in ultima istanza anche
Per la difficoltà delle magie delle maggioranze politiche nella costruzione di prescrizioni sufficientemente unito che in ragione del tributo pagato a logiche compromissoria conseguenti alla carenza di omogeneità nelle scelte di valore conseguentemente nelle visioni programmatica
Detto questo
Ricordata la perdita non soltanto della primazia nella collocazione tra le fonti quanto dell'esclusività dell'ordine gerarchico tra le fonti affiancato dal criterio di nativo di competenza
Per l'ingresso del tiri tre euro unitario con efficacia diretta occorre che la magistratura si confermi nella consapevolezza che il vincolo di soggezione
Alla legge conserva integra la sua centralità come condizione ineludibile per la sua indipendenza e quindi per la tenuta dello stato di diritto
Le mura della legge non segnano soltanto il confine che il giudice non può valicare nel dare e fare giustizia ma sono i bastioni che proteggono e danno effettività alla sua indipendenza
La soggezione Perona cui nessuno intende sottrarsi sì in vere non impegno condotto facendo uso m'impegno interpretativo di tutte le tecniche e gli strumenti che la legge offre
Dal criterio logico teleologico sistematico sta girando della norma la conformità costituzionale convenzionale
La posizione della giurisprudenza tutte chiara
Ed è inequivoca si è detto e non vi sono deduzioni contrarie che l'interpretazione si limita a portare alla luce un significato interamente contenuto nel testo
Senza scardinare i cancelli delle parole il giudice non può che interpretare la singola disposizione cogliendone le relazioni con le altre in una rete sistematica che le tiene insieme
Ed è stato autorevolmente affermato dalla nostra fra corte di cassazione che soltanto il fraintendimento della disposizione frutto di una lettura che prescinde dagli strumenti interpretativi rivolti a farne emergere il significato si traduce nella creazione di una norma
Il testo normativo e e deve essere per tutti noi il punto di partenza e punto di arrivo dell'interpretazione e su questo non ci sono smentite di alcuno
La fallacia di molte critiche che riceviamo su questo terreno si muove che sono allora e consistono nel non comprendere che la discutibilità di un risultato l'auto inabilità di una soluzione
Che magari non è quella data all'uno dei più attese non è una illusione della legge e meno che mai un attentato alla separazione dei poteri
E che la fa Delta la legge non si risolve nella cocciuta ed acritica adesione al dato letterale della disposizione
E ancor meno nel tentativo di individuare in quel testo la volontà del contingente legislatore
Perché la nostra soggezione e alla legge come essa si oggettivizza nell'ordinamento e a nessun altro
Queste puntualizzazioni non riducono l'importanza di una giornata considerazioni di quali siano le implicazioni del principio di soggezione
La rivendicazione di un'interpretazione condotte in diretto rapporto con la costituzione e diritto convenzionale opzione distante dalla pretesa di creare norme però non va dimenticato che le norme non hanno tutte la stessa struttura mi sono le norme e regole le norme e principi
E quelle che per meglio governare la complessità dei fenomeni ricorrono a clausole generali affidando il giudice secondo un modulo cooperativo fondato sulla fiducia il faticoso compito di ATO di adattare la regole mutamenti sociali
Per tutte queste ipotesi al giudice spetta di operare una scelta ed è qui che le domande si fanno insistenti nel caso dell'interpretazione conforme tra più soluzioni compatibili qual è quella da privilegiare
Quella maggior tasso di conformità o quella che magari più distante dalla Costituzione ma non per questo taccia pile tracciabile di contrarietà e più vicino al testo
In nome dell'indirizzo costituzionale il giudice abilitato a mettere da Cantù un programma legislativo per così dire di minore intensità costituzionale
Vi è spazio per un'applicazione diretta della Costituzione tenendo la distinta dall'attuazione che come è stato detto riservata al legislatore a cui soltanto spetta di definire tempi e modalità del programma di interramento costituzionale
Al riconoscimento di margini più o meno ampi per scelte di concretizzazione modellamento del precetto seguiti more che l'imparzialità sia destinata a soccombere
Su questo delicato pressante conviene tenere a mente modi premessa l'autorevole avvertimento di un grandissimo giurista che l'idea del giudice privo di idee e di passioni non ha mai trovato riscontro nella realtà
E che la dichiarata estraneità alla dialettica culturale politica nella società servì per lungo tempo mascherare la visione dei magistrati di molti di loro al blocco storico politico dominante e la loro dipendenza dal potere politico
Si beve si beve Combe
Dire con chi ha scritto
Che nel cono d'ombra della ostentata riservatezza Heather la proclamata neutralità alligna a volte una faziosità che non si riscontra in chi non fa mistero delle sue convinzioni
Mai professionalmente attrezzato per saper trascendere nella decisioni le proporzioni di valore affiancandosi dalle con chip personali concezioni in modo da realizzare il grado massimo di dipendenza che è stato richiamato anche nei saluti introduttivi l'indipendenza da se stesse
Lungo questa direzione vanno valorizzate le potenzialità antagonista del processo rispetto lo scivolamento verso l'arbitrario soggettivismo
La rigorosa osservanza delle sue regole il dovere di ascolto delle parti e soprattutto l'obbligo di compiuta motivazione sono gli ostacoli che la trasparenza processuale pone per inibire il pericolo che il giudice il suo patrimonio sia me ideale siano metro della decisione
Restaurata indica da indagare l'aspetto forse più problematico della imparzialità della sua apparenza come condizione di credibilità dell'istituzione ossia come conciliare la con i diritti del magistrato cittadino nella sua vita sociale
Allora conviene prendere le mosse dalle affermazioni della Corte costituzionale la quale con una prima pronuncia ha chiarito che i magistrati godono degli stessi diritti di libertà garantiti ad ogni altro cittadino che pertanto ben possono condividere un'idea politica e manifestare le proprie opzioni al riguardo
Ma che le funzioni esercitate e la qualifica rivestita non sono indifferenti e prive di effetto per l'ordinamento costituzionale
E con una successiva dice decisione la Corte costituzionale ha precisato
Che i principi di indipendenza ed imparzialità vanno tutelati non soltanto sul piano d'espiazione delle funzioni giudiziari ma anche quali criteri ispiratori di regole deontologiche
Da osservarsi in ogni comportamento di rilievo pubblico al fine di evitare che il dell'indipendenza ed imparzialità dei magistrati i cittadini possano fondatamente dubitare
Entra in gioco per tale via il profilo dell'etica professionale su cui è naturale che una parola importante si è pronunciata dei magistrati anche in questo congresso perché ai magistrati devono prestare spetta di dover prestare convinta adesione al codice deontologico
Questa messe di questioni complesse ma di grande interesse sarà resa nel prossimo futuro ditta di poco rilievo dall'intelligenza artificiale può immaginarsi una giustizia digitale sostitutiva si può aspirare ad un giudice automatico
Come è stato appellato che ci restituisca al potere nullo della giurisdizione per resta la certezza del diritto senza ombra di faziosità
Quest'interrogativo apre d'orizzonti ampi verso cui in molti ci incamminiamo cosca sa consapevolezza questo congresso serviranno almeno da accendere una spia
A indurci a considerare se il giudizio possa strutturarsi in nome della certezza secondo gli schemi dell'operazione al Coritiba o sedi contro la struttura dialogica dell'esperienza giuridica e specificamente del momento processuale sia intimamente refrattaria allo schema cori chimico
Deve allora a mio giudizio propendo per la seconda delle ipotesi prospettate salutarsi con favore la norma che ha ricordato il vice ministro onorevole Sisto me recente disegno di legge d'iniziativa governativa e materie intelligenza artificiale
Che a cura di precisare che è sempre riservata al magistrato la decisione sull'interpretazione della legge sulla valutazione dei fatti
E delle prove sull'adozione di ogni provvedimento
Concludo con l'auspicio che è una riflessione ampia che involge anzitutto il rapporto con gli altri poteri dello Stato non attiri su questo congresso usurata critica della politicizzazione che si rinnova con puntualità
Quando la voce e l'azione dell'associazione magistrati hanno la pretesa di uscir fuori dall'ambito pur nobile della difesa di interessi di più impiegatizio non appena l'orizzonte si attiene il tentativo di prender parola su temi che interessano il mondo della giustizia anche più di qualche aspetto della carriera
Intesa in senso burocratico viene revocata in dubbio la legittimazione intervenire gettando l'ombra pesante delle se faziosi
Ha sgombrato il campo da questa ipoteca liberandoci dal sospetto che magistrati che intervengo nel pubblico dibattito su temi che ineriscono la giustizia siano inaffidabili perché politicizzata
Il termine politica con i suoi derivati non può divenire un dispositivo di espulsione dalla sfera pubblica perché una democrazia partecipativa non poche arricchirsi del contributo di una categoria che di giustizia e di giurisdizione può dire a ragion veduta
L'intervento argomentato nella discussione
L'intervento argomentato nella discussione non porta con sé il tentativo obliquo di interferire nell'esercizio del potere di decisione che spetta ad altri al Parlamento in lizza anzitutto
Può invece consentire decisioni soluzioni di migliore qualità e di maggiore avvedutezza
Per noi e l'esercizio oltre che di un diritto di un dovere che direi di natura ci civica di contribuzione al benessere della comunità di cui siamo parte viva
Vogliamo poter dire sentire ancora le stesse parole che Pericle rivolse agli ateniesi quando affermava che ad Atene coloro che non si occupano di politica erano considerati non persone tranquille ma buoni annulla
E che ad Atene la discussione sugli affari della città non era ritenuta un ostacolo sulla via della democrazia
Noi di quelle che i Verdi e di democrazia vogliamo continuare a sentirci eredi
E con un sentimento penso comprensibile di orgoglio associativo che auguro buon lavoro a questo trentaseiesimo Congresso grazie
Allora buona sera tutti Pacciani e i saluti e ringraziamenti della Presidente Santa Lucia prima di proseguire con i lavori congressuali dedichiamo un tempo alla memoria
E lo facciamo con una giovane artista Fabio Ingrassia
Che da tempo sta facendo parlare di sé per la capacità di comunicare con le sue immagini in modo diretto forte che arriva dritto alla mente e al cuore
A distanza di più di trent'anni dalle stragi c'è da chiedersi se ha il tempo sappia accrescere la capacità di imparare dal passato rischi piuttosto di carne perdere gli insegnamenti specie nel tempo d'oggi
In cui accade tutto talmente velocemente da rendere più facile Rubinho
E allora oggi in occasione di questo trentaseiesimo Congresso dell'Associazione nazionale magistrati che si tiene qui a Palermo
Città simbolo dell'impegno della magistratura nella lotta alla criminalità organizzata cominciando da questo monumentale grandioso teatro dove due anni fa la la memoria del trentennale delle strade è stata celebrata con un'altissima manifestazione d'arte
Il requiem per le vittime della mafia alcol avuto l'onore di assistere insieme al presidente Santa Lucia Fabio Ingrassia ci offrirà un momento di me Dante come pratica della memoria
Perché l'arte può essere un potente strumento di rigenerazione della memoria collettiva che va oltre la mera visione riuscendo a catturare emozioni istanti di vita narrazioni piene di significato stirando il tempo l'arte arriva come un messaggio diretto e inequivocabile che parla al cuore di ogni generazione anche i più giovani
E ci invita a riflettere sulle nostre azioni sulle a confrontarci con le sfide che ancora si attendono riuscendo a trasmetterci il messaggio
Di uomini e magistrati straordinari come Falcone Borsellino e di altri magistrati donne e uomini delle istituzioni che hanno speso la propria vita nella lotta alla mafia
Perché la mafia si combatte anche con l'arte
Perché attraverso l'arte si rinsalda il legame tra società civile mondo della cultura istituzioni perché l'arte soprattutto quella contemporanea in grado di creare un legame un'alleanza indissolubile tra passato e presente
Perché in grado di raggiungere tutti come un messaggio potente di ribellione al marzo alla cultura della morte al compromesso morale
Spingendosi a guardare e non solo aderire a sentire la bellezza della verità della giustizia del bene incarnate da chi ha lottato con impegno con rigore coraggio contro la mafia lasciandoci una ereditati e continua a essere una fonte di ispirazione per noi
Nel cammino verso la giustizia e allora la sullo spazio Fabien Grazia che ringrazio
Un artista come quelli che più o meno potremmo conoscere lui di
E con lui quello che faccio
Grazie
A
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Poco
A
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Anteporre
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Figlia
Ma
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L quella ma
Ma
Ricorderete ricitarli Franco
Quando in un breve periodo di entusiasmo i limiti
Cento di per
Ecco un cemento & meli peri circa avvocato no comportano abbraccia banale della popolazione
George Bush significherebbe per di più
Sì intervenendo alla coscienza
Ma
Mi ha emozionato ma credo che siano emozionati tutti
Mi ha detto che non ami parlare invece la par lo stesso perché vorrei fosse tua raccontarci il senso di questa To magnificare arte
E vi ringrazio tantissimo in grandi sonore per me essere qui insieme a voi e ricordare
Via questi grandi personaggi tutto quello che avrei voluto dire la già detto nel nel pre insomma spettacolo quindi la ringrazio prontissimo per la presentazione
Io cerco di dare dei messaggi attraverso l'arte naturalmente messaggi che sono sicuramente più grande di me
Mi fa onore insomma essere qui insieme a tutti voi spero che questo messaggio che io porto avanti sociale anche con i più giovani possa arrivare possa tramandare quel senso di civiltà che magari ci meritiamo
Grazie
E ora proseguiamo con i lavori congressuali
E lo facciamo con la professoressa Antonella Meniconi che saluto ringrazio a nome dell'intera associazione nazionale magistrati la professoressa Meniconi e docente di Storia delle istituzioni politiche
Presso l'Università degli studi di Roma la Sapienza Hideo Trichet del volume Storia della magistratura italiana che ripercorre i primi centocinquanta anni
Della storia della magistratura italiana dall'unificazione partendo dal sistema di gerarchia e grati e controlli proprie dell'età liberali quando la dipendenza interni esterna della magistratura
Erano forti alla totale compressione dell'autonomia della magistratura
In periodo fascista per arrivare al dopoguerra con l'entrata in vigore della costituzione e l'inizio del faticoso cammino per l'attuazione dei principi di autonomia e indipendenza della magistratura oggi con la preferenza mini conico saremo lo sguardo in particolare
Sulla storia della magistratura italiana in età repubblicana dalla fine della seconda guerra mondiale per arrivare all'entrata in vigore della Costituzione ancora in vigore ancora
E perché partiamo da questa riflessione storica perché per capire il presente
Per ragionare di indipendenza della magistratura nell'attuale contesto sociopolitico lo faremo nella successiva tavola rotonda con i rappresentanti dei gruppi associativi
Bisogna conoscere il senso della storia non si può parlare di alta corte di giustizia quale con l'organismo estraneo alla giurisdizione senza ricordare che organismi disciplinari di questo tipo esistevano in età Prairie pubblicava
Non si può parlare di separazione delle carriere di un pm sganciato dalla giurisdizione senza ricordare la riflessione storica
Che accompagnato certi eventi portando al varo dell'impianto costituzionale che ha sancito il principio di obbligatorietà dell'azione penale
Quale presidio dell'uguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge non si può pensare di cancellare con un tratto di penna una disposizione che prevede l'uguaglianza costituzionale dei magistrati che si distinguono tra loro solo per funzioni
Dimenticando che l'assenza di indipendenza interna
Aveva mortificato la giurisdizione
Riducendo la nostra ad un asfittico conformismo burocratico il giudice inanimato bocca della legge che è stato più volte ricordato oggi incapace di offrire vera tutela i diritti dei cittadini
Sappiamo invece quanto la compiuta realizzazione dell'indipendenza interna accanto a quella esterna della magistratura anche grazie alle battaglie dell'Associazione nazionale magistrati di tutte le correnti all'interno
Della intende abbia inciso sul modo di interpretare il ruolo del magistrato e sulla piena costituzionalizzazione della giurisdizione
E oggi siamo in piena stagione di riforme alcune realizzate altre annunciate che si vanno a collocare nel solco di precedenti mutamenti che già avevano dato nuovo impulso al carrierismo
Ecco perché in così importante la storia per comprendere fino in fondo la portata di queste riforme per cogliere nella capacità di incidere nel loro insieme sulla tenuta dell'indipendenza Esterne Interna tanto faticosamente raggiunte e allora guardiamo alla storia
Non per chiuderci in una difesa corporativa anzi sapendo e dovendo fare anche autocritica aprendosi al confronto con la politica con il mondo dell'Accademia con l'avvocatura per discutere insieme del senso attuale della giurisdizione
Del suo rapporto con la società della sua sistemazione nell'assetto costituzionale dei pubblici poteri del connubio indissolubile tra indipendenza imparzialità responsabilità del giudicare perché quello che ci pare ancora scontato il naturale non lo era una o due generazioni fa
E non l'ho detto e non è detto che lo sia ancora tra una o due generazioni avvenire grazie lascio la parola la professoressa Amicone
Buonasera intanto mi corre l'obbligo il piacere di ringraziare il presidente Giuseppe Santa Lucia per questo invito in una sede così prestigiosa
E in un confronto con tutti i magistrati e con le autorità che saluto si sono ancora presenti
Dopo il mio intervento diciamo in parte richiama un po'anche le suggestioni di chi mi ha preceduto e e del presidente Santa Lucia e di chi altro parlato prima
Si concentrerà soprattutto su all'innovazione costituzionale
Il suo rapporto con l'eredità del passato fascista e la seconda parte invece sul cambiamento di prospettiva avvenuto nel ventennio successivo negli anni Sessanta
E sulla terza parte sarà invece concentrata
E con una distanza ovviamente che può essere minore in quanto io faccio la storica non la giurista o la magistrata monofase che si è forse aperta nel mille novecentonovantaquattro e che prosegue prosegue tuttora
In una breve premessa posso dire riprendendo le considerazioni che si facevano che quello dell'autonomia
Della magistratura un lungo cammino molto pericoloso molto accidentato che è passato da un modello di giudice soggetto dal punto di vista gerarchico a una gerarchia molto stretta
Che aria del differenza interiore liberale ovviamente tra giudice e pubblico ministero a una compressione durante il fascismo e a una lenta lenta attuazione dei valori costituzionali
E in qualche modo il giudice si è trovato a dovere far fronte a delle sfide
Che riponeva il cambiamento della società civile solamente Caputo farlo in modo più libero sola multe solamente a partire dagli anni sessanta e settanta
E dicevo
Anch'io cito Piero Calamandrei che un po'diciamo è diventato
Tempi l'autore che tutti appunto in cui troviamo dei riferimenti però questo riferimento molto
Secondo me calzante ovvero nel mille novecentocinquanta quindi al quinto congresso nazionale dei magistrati italiani che allora si svolgeva
A Napoli quindi i vostri predecessori
E Calamandrei che come sappiamo era un padre costituente uno dei diciamo ideatori anche del concetto di dei concetti costituzionali come li conosciamo allora presidente del CMS
Sottolineo come il lavoro dei magistrati impegnati in quella sì se si potesse definire come quello gli architetti della Costituzione voi diceva
Piero Calamandrei comperate col vostro consiglio a portare a compimento l'augusta edificio costituzionale che la Costituzione ha lasciato per forza di cose incompiute questa definizione i magistrati
Architetti mia molto piaciuta mi ha molto colpito
A tre anni dall'approvazione della Costituzione la carta costituzionale infatti lui diceva il coronamento supremo di quell'edificio non è ancora avvenuto qual era il coronamento di un edificio nuovo della magistratura il Consiglio superiore
Che illa costituzione ha voluto porre dopo molte discussioni sotto un'altra presidenza del Capo dello Stato diceva Calamandrei se ci si batteva
A al per l'indipendenza perché l'indipendenza venisse realtà ci si batteva dunque per il consolidamento e il compimento della Repubblica
Come sappiamo che non sta a me ricordarle come insomma la Costituzione va introdotto una rottura fortissima rispetto all'assetto precedente connotato dalla soggezione la politica del Pubblico ministero soprattutto ma anche dell'aspetto del giudice
Quindi un'autonomia che mancava soprattutto come dicevo dal punto di vista interno ma anche dal punto di vista esterno rispetto al condizionamento che poteva effettuare con le nomine dell'alta magistratura il Governo
Una gabbia gerarchica volgeva allora
L'intera classe giudiziaria rafforzata dall'ordinamento grandi del mille novecentoquarantuno ma già attiva in parte durante il periodo liberale il controllo gerarchico e politico fu in parte attenuato nel mille novecentoquarantasei
Con la legge sulle guarentigie voluta dal ministro Togliatti da ministro guardasigilli Togliatti ma anch'egli riconobbe che ci sarà comunque mossi all'interno di un ordinamento esistente non c'era ancora la pagina nuova
Che si sarebbe aperta con la Costituzione
La l'assemblea costituente quindi abbandonò l'idea del giudice funzionario
Per disegnare uno statuto e un modello di magistrato che con la sua indipendenza garantiva un ruolo professionale di alto di alto profilo
Nei decenni successivi però come sappiamo i valori costituzionali stentano a penetrare Tard ogni istituzione della corte costituzionale avvenuta solo nel cinquantasei
Il Consiglio superiore solo nel mille novecentocinquantotto e due disposizioni transitorie
Furono
Importanti anche in qualche modo ritardarono questo processo perché si stabilì che il nuovo ordinamento che l'ordinamento giudiziario grandi del periodo fascista
Modificato nel quarantasei sarebbe rimasto in vigore fino a che non fossero state approvate le nuove norme ed era un ordinamento veramente
Di chiusura rispetto alle nuove istanze che provenivano dei valori costituzionali inoltre si prevedeva che fosse la corte
Alta terminologia insomma si prevedeva che fosse la corte di cassazione esercitare il ruolo di legittimità costituzionale che inattesa della Corte costituzionale appunto veniva dato a questo alto organo questo poi nel cinquantasei
Genera una serie di conflitti tra questi due organi che si risolsero nella prevalenza del nuovo organo la Corte costituzionale ma c'è anche un problema di uomini
Un problema di uomini che come sappiamo le donne entrarono in magistratura solo
Con il concorso del mille novecentosessantacinque
E allora è un problema di uomini di continuità dell'amministrazione giudiziaria
Restò in piedi per tutto il primo decennio repubblicano anche successivamente una generazione che era fortemente compromessa Coni i valori se non con la pratica
Del fascismo ci fu una continuità di uomini di élite dirigenti non solo nella magistratura ma in tutta l'amministrazione perché l'epurazione che era stata iniziata
Nel mille novecentoquarantaquattro e quarantacinque con un certo impeto si arrestò timidamente e rimasero ai vertici le stesse persone anche fortemente ripeto
Con un rapporto molto stretto con il fascismo tutto questo diciamo Fini questa impeto di rinnovamento conia il referendum
Nel quarantasei con l'amnistia nel mille novecentoquarantasei allora vi fu un vero e proprio congelamento costituzionale
è stato chiamato così sempre da citatissimo Calamandrei per motivi Diversi legati al contesto internazionale alla rottura dell'unità fascista i cambiamenti non entrarono nella vita giudiziaria
Le Rita dicevo del passato continuava a essere presente il modello del giudice sacerdotale che un libro Librino molto famoso all'epoca che si chiamava il sacerdote ditemi
Di un magistrato Guido Raffaelli del mille novecentoquarantacinque costituiva in qualche modo l'archetipo
Del buon giudice italiano un tecnocrate un funzionario un burocrate era rimasto questo il modello del magistrato italiano
Sicuramente l'entrata in funzione nel mille novecentocinquantanove
Del Consiglio superiore costituì una rottura di questo sistema ma prima di allora la rifondazione dell'Anm avvenuta nel mille novecentoquarantacinque subito dopo la Liberazione a Roma
A opera di tanti giudici che quindi queste vano anche fatto la Resistenza e la crescita di un dibattito sulla indipendenza sull'autonomia anche fuori dalla magistratura in tante occasioni di confronto questo mi sembra molto importante che ci sia questa apertura anche in questo momento della magistratura a competenze anche a sentire diverso da quelli che ha provengono dall'interno delle voci di dentro come si direbbe con Eduardo no e quello fu un momento importante di dibattito e di confronto ma anche il CSM
Era un CSM a forte connotazione gerarchica in cui Montenegro ha rotto una poi posizione prevalente i magistrati della Cassazione che allora era un'espressione di un conservatorismo anche anagrafico per ragioni ideologiche e quindi anche la legge istitutiva che fu IST tra l'altro mi pare approvato in commissione neanche in aula fu ritenuta per alcuni versi Isco incostituzionale
Tra l'altro ci fu il tentativo di configurare il nuovo organo di rilevanza costituzionale con un organo invece di consulenza amministrativa per una decisione del Consiglio di Stato dei meno centosessantadue piuttosto che il vertice di un potere autonomo
E quindi questo tentativo di richiudere anche il CSM ha una vocazione semplicemente tecnico burocratica
Inaugurazione della nuova sede nel restaurato Palazzo dei Marescialli ora intitolato fortunatamente felicemente a Vittorio bacile
Avvenne il quindici febbraio del mille novecentosessantadue è segno in qualche modo anche qui un cambiamento che avrebbe avuto un seguito
E vengo alla seconda parte il cambiamento di prospettiva anni sessanta mille novecentonovantadue sono gli anni del cosiddetto disgelo costituzionale cioè la fase storica in cui
Appare santa e di più insopprimibile questa contraddizione profonda tra i principi costituzionali tutti Ca'
Ampi della vita sociale e l'ordinamento giuridico ereditato dal fascismo
C'è uno sviluppo tumultuoso come sappiamo della società il boom economico nuovi equilibri politici i governi di centrosinistra e tutto questo incidente ovviamente sul nuovo assetto che il potere giudiziario si può dare e in qualche modo anche una crescente domanda di giustizia si pensi al campo inesplorato e sempre più crescente delle aree del diritto del lavoro
Delle novità del diritto commerciale delle nuove sfide poste nel diritto penale dalla criminalità che si organizza in modo meno artigianale
E nelle università nelle riviste specialistiche negli studi legali negli stessi tribunali avanza una generazione nuova
Di intellettuali rinforzi dei quali molti avete conosciuto insomma vostra storia nostra o persone che sono entrate in magistratura
Alla fine all'inizio degli anni sessanta e gli anni Settanta insomma sono persone che sono accomunate da un'esigenza di rinnovare metodi categoria delle scienze giuridiche di superare quello che si chiamava il dogmatismo
Giuridico una stagione straordinaria ne parlò uno dei telefonisti Alfonso ad un futuro Adolfo Beria di Argentine
E anche la contestazione della gerarchia giudiziaria aveva un forte connotato giù generazionale se pensiamo questo una statistica che ha pubblicato per la prima volta Guido Neppi Modona
Che nel mille novecentosessantotto tutti i magistrati di Cassazione e il settanta per cento di quei d'appello
Risultavano in servizio da prima del mille novecentoquarantaquattro ben tre beni novantanove per cento dei componenti dei tribunali erano entrati dopo quello spartiacque
Ci rendiamo conto di quale fosse la situazione anche dal punto di vista perché contano gli uomini non contano solo le istituzioni no
Quindi tre quarti del gruppo dei capi giudiziari tre veniva da un'esperienza quella dell'autoritarismo
Si era formata nel periodo fascista la compiuto parte della sua carica non è una colpa è un dato oggettivo però questo chiaramente fa pensare che
Le stesse persone non potessero aprire questo forte spirito democratico che invece animava con delle eccezioni ovviamente siamo Franco discussa generale i gradi tra virgolette inferiori che erano stati giovani reclutati soprattutto e dopo la caduta della dittatura ed erano tanti questi cosiddetti pretori ragazzi
E che dirigevano in quel momento anche molte delle sue tutti si avviavano a dividerle erano entrati in circa in tre mila tra il mille novecentoquarantasei mille novecentocinquantasette su circa cinque mila posti in organico
E in queste generazioni nuove ad Anzio ma quella critica che oggi è stata anche molto citata la critica alla teoria del giudice come Bush dell'Oua
Posta a fondamento del controllo gerarchico e adesso si contrapponevano due obiettivi
La rilevanza dell'ideologia costituzionale i valori del giudice da applicare direttamente nella giurisprudenza se possibile
E l'indipendenza la separazione del magistrato della sua origine di classe e la sua terzietà rispetto al conflitto sociale per la generazione fu anche chiamata dalla stampa
Più conservatrice quella dei pretori d'assalto no però a me piace di più una definizione in positivo diciamo di questo aspetto queste due concezioni che si confrontarono
Alla fine degli anni sessanta
Non furono diciamo fu un confronto completamente
Teorico ma dei documenti d'archivio scopriamo bene che questo avvenne anche attraverso il deferimento davanti alla sezione disciplinare del CSM di giovani magistrati
Ritenuti colpevoli di partecipare troppo attivamente alla vita sociale e politica del Paese il CSM avrebbe in quella fase esercitato una capacità di mediazione per tenere insieme queste due anime insomma una lotta non solo teorica tra innovatori e conservatori
Dal punto di vista interno ci sono tre fatti molto importanti in quel periodo che hanno una valenza Esterna
E l'elenco e rimando un po'alla relazione scritta per un approfondimento maggiore
In primo luogo la sentenza della Corte costituzionale
Che nel mille novecentosessantatré aveva dichiarato incostituzionali alcune parti della legge del cinquantotto relative ai poteri eccessivi del Guardasigilli e quindi questa aveva rafforzato l'indipendenza del CSM rispetto al potere esecutivo
Gli ho già citato ne minano centosessantatré dopo molte resistenze un percorso iniziato nel mille novecentodiciannove se non prima le donne furono ammessi al concorso in magistratura
Le prime otto vincitrici entrarne in servizio il cinque aprile del sessantacinque e al fine la fine del sessantasette enne altre tornati di concorso ci contavano ormai settantatré UDC giudiziaria fu l'inizio di un lungo
Una lunga marcia dentro le istituzioni la possiamo definire dal due mila e quindici in poi la presenza femminile in magistratura e lo si vede anche in questo teatro così bello co-ceo gusto ha superato definitivamente quella maschile
Terzo intatte innovazione le nuove regole sull'avanzamento in carriera approvate tra il mille novecentosessantasei e il mille novecentosettantatré le leggi cosiddette Breganze libri canzone che hanno un nome così
Diciamo la più alta che io lo scorse lo sentite l'ho sentito tanto da Giuliano Vassalli che avevo intervistato che un altro lavoro e non riuscivo a capire di che cosa si parlasse poi ho studiato capito nome dal è il del deputato proponente
Abolirono la progressione in carriera per concorso
Stabilendo infetti la la promozione per anzianità con una valutazione del CSM prima per i magistrati di appello per quelli in Cassazione
Il che dava non solo una risposta alle esigenze concrete dei magistrati dal punto di vista stipendiale vi è stato un primo sciopero addirittura nel mille novecentoquarantasette per chiedere un degli aumenti un'equiparazione più alta rispetto più una valutazione migliore rispetto all'impiegato semplice dello Stato
Ma soprattutto diminuiva il potere dell'alta magistratura dei di di di Fikri definiva quello che è stato chiamato il cosiddetto conformismo ovvero scrivere emanare sentenze che potessero essere ben viste de superiori gerarchici che potevano giudicare della carriera certo
I limiti furono anche che si stabilì un certo automatismo nella carriera confermando un ruolo molto delicato al CSM nella valutazione dei curricula degli interessati per il conferimento degli incarichi direttivi al tema attualissimo sul quale mi fermo
Lollo che chiaramente negli ultimi anni anche più recenti è stato condizionato ben sapete ripeto meglio di me dal ruolo delle correnti e dall'influenza della componente laica
Dicevo anni di cambiamento e è stato già citato il presidente Santa Lucia e quindi non mi ci soffermerò sul però il significato del congresso di Cardone su cui stato molto scritto approfondito mi soffermerò però sulla scissione
è da parte dell'Unione magistrati italiani esteti diciamo espressione soprattutto dell'alta magistratura avvenuta almeno centosessantuno e la costituzione delle correnti Magistratura indipendente terzo potere Magistratura democratica all'interno dell'Anm
Che nacquero in quel momento per esprimere il pluralismo
Non sembra più paura di esprimere le proprie idee si poteva esprimere la propria tendenza ideale ideologica politica
Comunque il congresso del sessantacinque con la sua mozione unitaria e poi ci furono altre mozioni non prettamente unitarie esprimeva un nuovo modello di giurisdizione in qualche modo fondativo è stato detto di non nuova idea di giurisdizione in Italia che cambiava decine Trance dirci chi non sa niente ed effetti rispondeva a quella domanda che pochi anni prima
Giuseppe Maranini anche lui però molto contestato poiché Gardone per tanti motivi aveva posto in un altro convegno importante ovvero magistrati o funzionari
Esponenti di un ramo della burocrazia statale sia pure prestigioso e autorevole oppure membri di un'istituzione pasta a cerniera tra Repubblica e società civile
Mi sembra un tema a molto
L'attuale che merita anche una riflessione se è vero che una magistrata autorevole come Gabriella Luccioli avvertito recentemente che è un pericolo presente anche realtà attuale quello della burocratizzazione
Del mestiere di giudice
In ogni caso si apriva una stagione riversa e gli anni Settanta che alcune mente sono definiti gli anni di piombo in realtà secondo me e non solo secondo me furono uno straordinario decennio Peluso in cui furono emanate tantissime riforme che hanno veramente cambiato il volto del nostro Paese e in questo la magistratura
Avrebbe avuto un ruolo decisivo si sarebbe trasformato sempre di più il giudice da in nero interprete a soggetto attivo del nuovo diritto addirittura teorizzava nel mutuo alternativo non sto molto discusso su questo tema
E ciò grazie alla costituzione e al controllo di costituzionalità diffuso in un rapporto molto stretto del singolo giudice soprattutto di merito soprattutto pretore soprattutto tribunale ed il tribunale con la corte costituzionale
Roberto Romboli ha parlato di una dei fascisti trazione in mano ai giudici perché venivano raccolte
L'eccezione di costituzionalità sollevate dai giudici che si picchiavano progressivamente il nostro ordinamento che per qualche modo di inerzia di resistenza era rimasto ancora
Pensate il Codice Penale di Milano centotrenta i reati che definì una scala di valori al cui centro c'era addirittura lì il la stirpe
Ho l'onore
E quindi questa saldatura tra corte costituzionale e giudici di merito secondo me molto importante non fu sempre una rivoluzione pacifica ma questo già lo ho detto
Cominciamo anche a esserci una maggiore esposizione pubblica ben presto mediatica anche del giudice Enzo insieme questa contraddizione di cui si è parlato anche oggi
Invece della nozione richiesta di riserbo intorno alla vita professionale cominciavano ancora diciamo esserci questo questo tema questa dialettica ma dagli anni settanta in poi soprattutto nel campo dei diritti e in campo penale
Nelle lotta se tu nella lotta al terrorismo emersa a tutto tondo l'importanza centrale che i magistrati storicamente ricoprono nella società italiana che sempre più divenuta evidente anche in quest'negli anni di fin e secolo
Al tempo stesso questa proiezione pubblica abbia detto comincia a porre un problema con più forza all'inizio degli anni Novanta ovvero quello della responsabilità della legittimazione politica dei magistrati nel momento in cui godevano
Piena autonomia indipendenza un problema molto attuale di cui si è parlato anche oggi che si lega appunto al tema di questo convegno di questo congresso d'imparzialità nell'esercizio della giurisdizione lo spazio che può avere l'interpretazione giurisprudenziale nell'ambito dei valori costituzionali e in quelli successivi reperibili successivamente le principi fondamentali dell'Unione europea
Soprattutto quando maggiore è l'ambito di scelta dell'interprete in campi controversi ovvero quando i valori costituzionalità frontalieri si contrappongono ciascuno rivendicando un riconoscimento di tipo costituzionale questo è un tema appunto il cui mi piacerebbe ASP giaceva ascoltare le vostre riflessioni tornando agli anni Settanta senza ombra di dubbio nella lotta al terrorismo i magistrati pagare un pezzo di vita più alto in termini rispetto a tutti i giudici furono uccisi per mano del terrorismo di destra di sinistra
Sarebbero state undici selezionati dei terroristi diciamo con una importante
Occhio rispetto alle élite della magistratura italiana la più impegnata a fronteggiare l'emergenza sovversiva
Basterà fare i nomi di Emilio Alessandrini di Guido Galli di romeni vini giravamo tratta gli uni per ricordare quale ferita i terroristi abbiano inferta allo Stato e la società civile che si riconosceva
Nelle istituzioni democratiche
Ma cambia silenziato Edmondo Bruti Liberati e su il lo stesso lavoro giudiziario si cominciarono a creare i pullman prima in forma
Diciamo autonoma artigianale insomma ricordo anche una conversazione con Armando Spataro su questo tema
Poi furono implementati exitus analizzati nella lotta contro la mafia e che la corruzione
La lotta contro le mafie e la corruzione
Sono questi gli altri fronti che si aprirono a partire dagli anni ottanta e novanta in cui caddero quattordici magistrati di grande valore nella lotta ovviamente alle mafie tra i quali non posso non ricordare anch'io Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Che riuscirono a istruire il Pasching maxiprocesso il quale proprio nel gennaio del novantadue aveva portato una decisa sconfitta di Cosa Nostra poi confermata dalla Cassazione
E il primo avrebbe promosso pur tra contrasti all'interno della magistratura e revisioni del progetto originario l'istituzione della direzione nazionale antimafia e delle direzioni distrettuali antimafia
Si trovano a questo punto la magistratura dotata di indipendenza interno esterna di altissima qualificazione professionale
E dotata permettetemi di uno spirito di missione che si trova a combattere in primo piano le emergenze criminali con successo
Ma anche in una posizione che è stata definita di supplenza nei confronti della classe politica una classe politica però che nella sua parte predominante almeno fu ambigua
Von Wied sua e in qualche misura connivente se non complice nella lotta alle mafie mentre per quanto riguarda la corruzione divenne a partire dagli anni ottanta una sorta di antagonista della magistratura
La rottura tra classe politica e magistratura permettetemi da osservatrice
Diversa storica che non si era mai verificata nel caso il terrorismo è stato uno dei fatti istituzionali più gravi e drammatici degli ultimi decenni del secolo scorso ed il primo decennio almeno del nuovo millennio
Negli stessi anni cari emergeva comunque una crisi non inedita fino agli anni Settanta della giustizia in quanto sistema come denunciavano le statistiche giudiziarie
Rimando con questo anche alla relazione che Piero approfondimento ma sottolinea la crescita della giustizia inevasa del manca nella mancata risposta al bisogno di giustizia da parte del cittadino l'incontrollato proliferare il
Via via peggiore qualità della legislazione ma anche in positivo la giurisdizionalizzazione di molti settori l'affermarsi di nuovi diritti riconosciuti dalla giurisprudenza
Quanto all'organo di autogoverno ed è qui il punto tagli un pochino diventò comunque
Afferma sempre di più il suo ruolo costituzionale grazie anche alla riforma del sistema elettorale in senso proporzionale del mille novecentosettantacinque ma divenne centrale anche tra gli organi dello Stato anche per gli avversari della democrazia perché il dodici febbraio del mille centottanta fu ucciso il suo vicepresidente Vittorio Bachelet
E fu al centro anche della vicenda della P due perché la magistratura fu l'unico corpo può intervenire con fermezza proprio attraverso l'azione della sezione disciplinare dell'organo contro i giudici che appartenevano alla Loggia
E il nuovo vicepresidente costretto alle dimissioni dal prestante
Pertini
Non posso seguire insomma la cronistoria degli ultimi anni perché è una visione anche semplificante secondo me di un conflitto tra politica e magistratura molto frequente
E complessa da interpretare sono tanti gli eventi che si succedettero così velocemente a cavallo e dopo la crisi della cosiddetta Prima Repubblica
Semplificando si può dire che ancora una volta la magistratura si trova in prima fila sia nelle indagini condotte sulla corruzione e a volte partire dagli anni ottanta ma bloccate per diversi motivi
Pièce sia per gli attacchi ricevuti dal partito socialista del Presidente della Repubblica in conseguenza dell'avvio Cossiga in conseguenza dell'avvio di quella che è stata chiamata Mani pulite
E qui appunto una nuova fase si aprì
Nel senso che con Mani pulite la lotta alla criminalità mafiosa iniziava un momento in cui il lavoro giudiziario dall'alveo di un discorso per quasi per addetti ai lavori divenne un fattore di rinnovamento complessivo della società e della politica
Qui con una legittimità specifici Mazzone anche politica dell'operato della magistratura e un senso comune quasi morale dei magistrati di contribuire in prima persona al ripristino della legalità e della giustizia nel nostro Paese
Dall'altro lato di conseguenza mutò però la rappresentazione nell'autorappresentazione del magistrato
Visto sempre di più l'adozione pubblica anche grazie alla spinta dei mass media nella sua veste di pubblico ministero rafforzato anche dal codice penale del mille novecentottantanove e meno di giudice terzo imparziale in questa visione
Questa torsione
Potrebbe vedersi metri terminato negli anni successivi
Delle conseguenze secondo me anche sull'esercizio della giurisdizione un esercizio delicato che deve tener conto di tutti i settori penso quello civile che spesso viene trascurato i tutti i diritti
Soprattutto come è stato detto su di Chinon altri strumenti se non quelli della giustizia
Per questo motivo ritengo che la cultura della giurisdizione si unica unitaria tra pubblico ministero e giudice sia un valore da conservare proprio a tutela dei cittadini
D'altro canto la politica non seppe o non vuole individuare un nuovo sistema di pesi e contrappesi in grado di evitare che i controlli sull'agire pubblico amministrativo fossero demandati solamente alla sfera penale
E che vi fosse questo sovraccarico di aspettative nei confronti dell'azione giudiziaria sarebbero state necessarie riforme o autoriforma eh volte a estirpare per il futuro le cause della corruzione dei fenomeni criminali
I dieci anni successivi furono segnati invece da instabilità parlamentari bipolarismo alternanza
E fino all'affermazione del ritorno al potere di Berlusconi nel due mila e uno ultrà un decennio di vita pubblica fu contaminato da polemiche e attacchi violenti
E contraddistinto da numerosi provvedimenti di giustizia assunti a tutela manifesta e dichiarata di interessi particolari
Il tutto sfocia nel due mila e cinque all'epilogo del secondo esecutivo Berlusconi nell'approvazione di una riforma complessiva dell'ordinamento giudiziario ad opera del Guardasigilli Roberto Castelli
Una riforma che qui non posso entrare per motivi di tempo nel nel merito ma è una riforma che a guardarla nel lungo periodo il punto di vista storico al di là della contingenza
Perini labiali continuità e discontinuità col sistema precedente è sicuramente un tentativo di controriforma dimettere indietro di rimettere indietro le lancette della storia
Tornare in qualche modo all'ordinamento precedente la di dove di con l'ordinamento grandi e questo che sempre si vede benissimo nella valorizzazione dell'aspetto gerarchico e di altre altre questioni la riforma comunque come sapete meglio di me ebbe vita breve non si radicò nell'ordinamento fu sospesa dal governo di centrosinistra e poi corretta sia pure con alcuni ambiti invito ambiguità che rimango anche qui rimando un po'al testo scritto sulla del passaggio tra le funzioni giudicanti e requirenti
Il dato significativo e mi avvio a concludere che mi sento di segnalare il foie che ancora una volta in un quadro politico molto instabile
Non si riuscì a dare una risposta di più lungo respiro che riformasse la giustizia nel rispetto del principio di indipendenza
Ma sia di quello non più prescinde ibrida e dell'efficienza del sistema giudiziario
Anche in relazione affettiva europea
Criticità che come sapete ripeto meglio di me hanno assunto ora ha dimensioni enormi ma che pongono comunque un problema ineludibile anche alla Sissa magistratura
In fondo è questo si è ripetuto anche nel periodo più recente la crisi della giustizia e del ruolo della magistratura così evidente
Anche per quello che riguarda la situazione delle correnti su cui secondo me occorrerebbe aprire una riflessione un'autocritica maggiore
Si può rinvenire salvo virtuose eccezioni Sempre questa assenza che è stata citata anche oggi di progettualità complessiva condivisa
Si pensi al ritardo nonostante tutte le commissioni di studio nella approvazione di uno nuovo Codice Penale che rimane quel mille centotrenta seppure tantissimo tantissimo di citazioni
Si succedono invece riforme parziali che vengono subito smantellate ridiscusse dei governi successivi spesso per motivi politici senza dare loro il tempo di essere attuate e di vederne i risultati
Riforme di una continua instabilità riguardano anche le regole processuali mettendo in crisi ancora una volta il rapporto tra cittadino è stato riforma inoltre che mettono in crisi in discussione quei valori di autonomia e indipendenza della magistratura che la Costituzione ha consegnato tutti noi e che sono stati attuati faticosamente in quasi ottant'anni
Nel mille novecentocinquanta Calamandrei nel discorso che ho citato all'inizio al congresso dell'Anm difendeva a proposito dell'autonomia piena della magistratura Daloui auspicata questa è la sua idea una famosa frase del contratto sociale di Rousseau
Ma lo pericolosa ma libertà nate Nanquan quieto un servizio ma preferisco una libertà insicura a una servitù tranquilla perché sono la libertà continuava Calamandrei può dare agli uomini e anche i magistrati il piano senso della dolore responsabilità grazie
Adesso non aggiungo altro per nonna togliere altro tempo e passiamo alla tavola rotonda lo accennato prima
E si parlerà della indipendenza della magistratura nell'attuale contesto socio politico e ringrazio Giacinto Pinto che invito qui
Al tavolo attualmente caporedattore cronaca della TG uno che ci crede guiderà in questo dibattito e invito qui anche i rappresentanti dei gruppi associativi Loredana Miccichè presidente di Magistratura indipendente Francesco Zaccaro segretario
Va bene lo stesso scusate
Va bene Mariarosa resta compendiare Anne Marie era stata stava lì a segretario di Unità per la Costituzione
Stefano salino segretario di Magistratura democratica Andrea reale rappresentante della lista articolo centouno dalle credo proprio scritto quindi non è stata neanche
Va bene
Allora con un po'di ritardo cominciamo il dibattito tra le organizzazioni associative
Ci sono tutti i rappresentanti delle varie organizzazioni
Loredana Miccichè di Magistratura indipendente Giovanni Zaccaro di Area democratica per la giustizia Maria Rosaria Savary meglio dell'Unità per la Costituzione Andrea reale articolo centouno Stefano Musolino di magistratura democratica io vorrei cominciare
Questa nostra chiacchierata ogni risposta non più di tre minuti facciamo un giro su con un po'di di domande che più da cronista è come se fosse quello che si chiede un po'l'opinione pubblica sulla magistratura in questo momento particolare
E vorrei cominciare con le parole del presidente dell'Anm di Palermo che ha detto la magistratura e una casa che ha resistito a cambiamenti e terremoti e quindi qual è e lo chiedo ognuno di di voi oggi lo stato di salute reale della magistratura
E anche qual è il senso delle correnti oggi comincerei
Con Loredana Miccichè di Magistratura indipendente
Il senso delle correnti oggi non può essere che è quello che il senso delle correnti è stato e quello che io spiego ogni volta che parlo con qualsiasi interlocutore anche di elevata cultura amici giornalisti amici medici amici che vengono da tutte le parti e la società civile professionisti e non
Che mi chiedono ma come tu fai parte di una corrente ma le correnti sono il male peggiore della magistratura ecco questo quello che io definisco linguaggio giornalistico
Perché chi parla così parla così perché tanto si è detto che tanto si è scritto non conosce il senso vero dell'associazionismo che comunque è un senso che ha un fondamento costituzionale e non vedo perché non debba valere per noi
Ed è un senso che il fondamento vero della vita democratica associarsi anche all'interno dei magistrati vuol dire fare parte comune e scambio comune di denti comune sentire valori che si sentono in comune perché vedete la giurisdizione ed essere magistrati
è un patrimonio che ci appartiene è un patrimonio che è sentito in parte in modo diverso da parti della magistratura che come ho sentito oggi in più parti devono confrontarsi ma devono avere anche un dialogo è un dialogo fecondo perché da questo confronto poi nascono le sintesi fondamentali
Per mandare avanti quello appunto di cui ha parlato adesso il giornalista che la casa comune della magistratura non ci può essere un pensiero unico ma ci devono essere più breve e le idee nascono si coltivano abbandono portate avanti nell'associazionismo uguali
Se scompare la magistratura associata è stata molto interessante la ricognizione storica che ha ricordato il congresso di Murdoch di Gardone a diciamo il percorso la rinascita ideale è diciamo il ruolo centrale della magistratura nella società civile e moderna apposta costituzionale
Da questo non possiamo prescindere è ha detto chiaramente l'avete sentito tutti voi qui e questa è storia
Non è un sentire personale questa è storia il ruolo che gli ideali comuni cioè da una parte un comune sentire all'interno della giurisdizione ha svolto nella storia della magistratura
Questo senso che c'era un tempo oggi non può essere a maggior ragione negato
Mai deve essere negato del confronto si nutre la magistratura sui interno e tramite questo confronto al suo interno della sintesi di questo confronto deve poi essere interlocutore organizzato come organizzazione io non la intendo nel senso deteriore
L'organizzazione la intendo nel senso di organizzazione come possibilità Brera di regolare le idee che il dialogo possiamo avere noi se non ci associamo
Con chi deve essere il nostro interlocutore come è stato detto al presidente Santa Lucia non si noi perché noi siamo interlocutori qualificati in materia di giurisdizione chi meglio di noi esse non noi può dire la sua in materia di giurisdizione ma come lo facciamo a dire uti singoli allora un conto il potere diffuso
Che a fondamento costituzionale perché potere diffuso il potere di tutti i giudici ma quando quando esercitano la giurisdizione certo giusta non può non essere così e questo è fondamento costituzionale
Ma un conto è invece l'immagine e l'organizzazione della magistratura associata che sui temi fondanti comuni che interessa la giurisdizione deve associarsi per portare al Governo e a chi deve modificare pensiamo al processo
A meccanismo di funzionamento della giustizia
Chi se non la magistratura deve portare le sue idee chi se non la magistratura deve parlare con il Governo deve parlare con i legislatori chi secondo voi soltanto la magistratura chi se no alle associazioni devono operare all'interno del Consiglio superiore della magistratura e non soltanto nell'Associazione nazionale magistrati
Per mettere in atto quelle che sono le riforme ordinamentali
Soltanto chi è associato può comunque portare avanti un'idea comune è un'idea comune
Tra virgolette organizzata quindi a Comune pensata un'idea comune che si riversi veramente non un pensiero del singolo ma in un pensiero fondamentalmente comune abbaino di sentire la giurisdizione vi ringrazio
Grazie
Sono perfettamente qui
Chiediamo su questo stesso argomento sullo stato di salute sul senso ancora delle delle correnti a a unità per la costituzione con Maria Rosaria stava agli occhi
Buonasera a tutti
Allora partirò dal primo tema il senso dell'associazionismo oggi che ci sia una crisi dei corpi intermedi non è certo una novità non è un un argomento nuovo
Tuttavia io credo che il bisogno di riconoscersi gli uni con gli altri di confrontarsi di aggregarsi intorno sia quello che l'interesse comune sia quella che è un'idea sia un bisogno connaturato dell'uomo
Anche in tempi come quelli odierni che sono tempi individualismo e forse anche un po'di solitudine
Credo che sia ineludibile confrontarsi essi hanno proprio necessario anche per trovare conferma di se stessi poi naturale che una volta trovata una radice comune
Emergano delle diversità di vedute universi e diversità di vedute che nel nostro caso per l'appunto è stato ricordato al congresso di cartone sono già emerse all'interno dell'Anm in tempi lontani
Ed è per questo che nascono i sottogruppi che oggi sono le correnti alla fine associazioni gruppi correnti i partiti sono qualcosa di veramente ineludibile forse e quindi io capisco fino a un certo punto anche la provetta provocazione lanciata oggi della professoressa Meniconi perché
Negare qualcosa che reale
E cercare di sostituirlo con
Qualcosa che si ritiene più attinente al proprio pensiero il proprio desiderio è un atteggiamento sicuramente perdente perché la realtà è sempre più forte
E questo anche quando la politica rilancia chiedendo a volte anche uno scioglimento dell'Anm
Fa qualcosa che è una rivelazione di se stessa perché la politica altro non è che aggregazione non può essere diversamente per quello
Che l'aggregazione in un corpo come la magistratura
Io sinceramente credo che
Lo stato di salute oggi
Della magistratura dipenda anche forse
Dalla crisi generale
Che del della magistratura ma soprattutto dell'associazione all'interno della magistratura dipenda della crisi che c'è il generale caccia il riconoscimento dei corpi intermedi che sono utili perché erano quelli dove c'è il confronto
Il senso riassumendo forse ho anche ricordato un po'troppo
E quello che è nello stare insieme che si cresce che ci si confronta che si dialoga e che soprattutto ci si riconosce
E soprattutto in un mestiere come il nostro che
è un mestiere pieno di responsabilità perché noi riconosciamo
E il nostro qualsiasi nostro provvedimento implica ha delle conseguenze implica pertanto una responsabilità ma che anche è un mestiere che a volte ci rende soli Abbot e altre volte ci impone delle limitazioni
Proprio per questi motivi e più importante stare insieme e confrontarsi ed è questo secondo me senso oggi l'associazionismo
E anche dell'associazionismo che non essere all'interno dell'Anm ma anche all'interno delle correnti
Grazie
Nello stare insieme cresce ha detto vediamo se la pensa così Magistratura democratica consta famoso libro grazie buonasera
Intanto un ringraziamento alla cieca per l'organizzazione di questo bel congresso lo dico da componente di un gruppo che non è nella Jack quindi con un autentico diciamo spirito di di ringraziamento per questa bella iniziativa e grazie sempre perché questo dice qualcosa del o tre minuti quindi può essere bravo
A gestire i tempi dice qualcosa del modo in cui intendiamo l'associazionismo grazie Giuseppe tango che il presidente lancetti Palermo e a tutta la città di Palermo ma sulla sette perché
Ha fatto un intervento che mi ha davvero emozionato e per per intenderci Giuseppe danni di Magistratura Indipendente emozionato me che sono un magistrato democratico interiore se dall'altra parte questo diciamo otto
Di come intendiamo l'associazionismo
Non possiamo tacere
Non possiamo tacere della crisi della magistratura e dell'associazionismo
Che
Non viene per caso
Viene perché ci sono stati degli scandali nel due mila diciannove che hanno profondamente segnato la magistratura
Rispetto a questi scandali probabilmente non abbiamo fatto adeguatamente i conti ci siamo preoccupati soltanto di demandare agli organismi disciplinari o addirittura quelli penali
La comprensione di dinamiche più profonde che hanno attraversato in parte attraversano la magistratura
Io credo che il se non facciamo i conti con queste dinamiche
Rischiamo di mettere in crisi anche il nostro futuro quello che dobbiamo guardare al futuro e la magistratura ci sono tanti magistrati che nel due mila diciannove neanche erano forse sta programmando il concorso e si sentono additati paragonati a colleghi che compra vendevano nomine sentono questa cosa come profondamente ingiusta c'è uno ma generazionale i magistrati che vuole liberarsi da tutto questo e io credo che ne abbia una responsabilità da questo punto di vista e per questo come gruppo abbiamo proposto e devo dire che c'è un ottimo documento anche da a proposito di questa sinergia di questo dialogo tra gruppi c'è un ottimo documento anche di Unità per la Costituzione sul punto
Di ridurre in maniera significativa gli spazi di discrezionalità del CSM sulle singole individuali nomine arie sfangare la capacità e la discrezionalità del CSM sull'individuazione dei criteri generali per ridurli nel momento delle nomine perché il carrierismo è un veleno che si introiettato nella magistratura e sta cambiando radicalmente il modo del magistrato di percepirsi
E anche l'attesa che il magistrato ha sull'associazionismo noi speriamo l'associazionismo torni a essere un associazionismo senza potere
Un associazionismo lettore quale parliamo di idee di prospettive di futuro
Del nostro modo di percepire sì del nostro modo di essere
Anche nel nostro Statuto dei doveri del magistrato rispetto a una bisogno di rendere giustizia ai cittadini
E però rivendichiamo anche con orgoglio la nostra fatica
Perché spiacevole sentire dire oggi ministro Salvini che chissà che cosa si sentirebbe se si ascoltassero i telefoni e i magistrati che venisse nelle nostre stanze che ministri i nostri uffici che venisse a verificare
Attraverso quali sacrifici personali qualitativi
Nonostante la scarsità di risorse nonostante sistemi che non funzionano nonostante presunte rivoluzioni digitali che rendono più difficile il nostro lavoro invece di migliorarlo la magistratura si dibatte prova a garantire un servizio efficiente lo fa con dignità e onore perché questa è la nostra mission costituzionale che prescinde dalle contingenze del momento
Grazie
E passiamo ad Andrea reale articolo centouno sì grazie buonasera a tutti che io sono molto felice di vedere questa partecipazione a proposito di associazionismo
E e sanno bene chi presenterà o le chi ha vissuto l'associazione in questi anni di cosa significa l'impegno dall'associazione anche fuori dalle correnti esiste grazie a Dio esiste
Ed è vivo e vegeto nei sono anche io testimonianza ma voglio partire anche io dalla domanda che ha fatto il dottore vinto
Quella che la situazione della associazionismo attuale è una fortissima crisi una crisi traduttore che noi respiriamo da trentacinque anni e loculi le quattro Lerman perché sono siciliano anche io nella terra dei magistrati di cui ci onoriamo di essere stati colleghi che cioè di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino
Ma le parole di Giovanni Falcone sull'associazionismo di trentacinque anni fa erano devastanti davano la sensazione di e un e davano già è un rappresentative del germe di quello che sarebbe diventato che purtroppo in qualche modo e l'immagine della magistratura fuori
Non siamo riusciti in questi anni caro e Stefano a debellare quella che la nostra immagine il nostro peggiore male una questione morale che è entrata dentro la magistratura che
Già domani Falcone aveva visto
E quella politica non in sei intese in senso lato e in senso alto come lo ha descritto il nostro presidente Giuseppe Santa Lucia ma la politica deteriore la politica della raccomandazione la politica del clientelismo
La politica della lottizzazione del Consiglio superiore che ha distrutto l'immagine dell'associazionismo giudiziario che non abbiamo il dovere di recuperare bene ha fatto il collega Stefano a dire associazionismo senza potere questo
E il nostro dovere di magistrati in questo periodo storico denunciare abbiamo avuto l'incapacità caro dottore vinto di denunciare
Quelle in con la stessa forza che aveva anche Giovanni Falcone questa crisi e quello che lui stesso definì il metodo mafioso invalso dentro la magistratura un ossimoro un'offesa per la categoria che avrebbe dovuto alzarsi
E denunciare apertamente
Tutto quello che in qualche modo era venuto fuori da un sistema veramente lottizzatore un sistema indegno della magistratura
Ci sono due aspetti ancora che la magistratura socio lo deve affrontare soprattutto le correnti lo dico perché mi hanno citato erano citato anche professori primo a livello Esterno il collateralismo politico anche questo caro Presidente e cari colleghi e quello che dovremmo cercare di evitare
Il secondo noi non possono ancora oggi essere presenti dei gruppi che facciano collateralismo con singoli partiti politici perché le correnti perdono il loro senso e diventano politica e politicanti nel senso deteriore questo è un altro aspetto che deve essere assolutamente affrontato non possono esistere gruppi di sinistra di destra di centro
L'immagine di imparzialità pubblica di imparzialità cui siamo stati chiamati anche oggi da altre istituzioni e doveroso ed è fondamentale questo a livello esterno a livello interno e concludo anche quello che il mio intervento
E inaccettabile e improponibile ormai un sistema di associazionismo che occupa a livello privatistico come deve restare e come è giusto che sia sono felice io di potermi confrontare con i colleghi dentro il Comitato direttivo centrale
Non voglio e non vorrei che questo genere invece di confronto diventi un sistema di potere
Vede interno al Consiglio superiore della magistratura che ha il dovere di rappresentare tutti l'Anm deve tornare a essere quella de per i i deboli deve essere un watchdog del Consiglio superiore della magistratura e questo contraddittorio del può farlo soltanto quando si libererà e quando libera il Consiglio superiore della magistratura da questa mossa troppo potente
Che in qualche modo e qui in qualche modo attanagliato il nostro organo di governo autonomo
E chiudere sul senso se c'è ancora un senso ricorrenti oggi
Area democratica per la giustizia con Giovanni Zaccaro utilizzo quindici secondi dei miei trenta minuti prendono il trend dei tre embrioni
Ringraziare Peppe Santa Lucia e la sua Giunta che pensavo unitario scoperto non essere unitaria mi dispiace perché serve unitarietà perché Santa Lucia che in questi anni molto difficili con garbo e fermezza
Con garbo e fermezza
Con garbo e fermezza è stato capace di rappresentare anche in platea difficili ostili e magistrati la magistratura italiana che non ha nulla di cui vergognarsi
Lo Stato la magistratura oggi è questo congresso era le scalinate pieni di ragazzi che salivano per accreditarsi ed è teatro fino
Che erano tanti magistrati in piedi che vedevano nel primo magistrato d'Italia Sergio Mattarella la garanzia dell'autonomia e l'indipendenza della magistratura lo Stato e la magistratura italiana
E ottimo caro Andrea è ottimo perché io mi sono commosso nella commozione nell'entusiasmo di Tango che non sono mancati possano ha detto adesso Stefano che ha fatto il suo saluto oggi
Basterebbero dieci di tango per fare un'ottima registratura in Italia a che servono le correnti a che serve l'associazionismo e magistrati mi dispiace noi lo sappiamo siamo tutti i colleghi facciamo un lavoro particolare
Un lavoro solitario un lavoro che ci porta ad avere ragione per lavoro che non è né processi né sentenze mette una firma abbiamo ragione e questo ci porta a sentirci dei padreterni ci induce a rischio
Del di essere autoreferenziali a pensare di avere sempre ragione anche quando ci confrontiamo le sterno parliamo con gli avvocati abbiamo i convegni parliamo con la società
Civile le esperienze associative servono proprio a sottrarci al grave rischio dell'autoreferenzialità
E le associazioni servono servono in Italia servono nel mondo siamo troppi
Individui c'è troppo individualismo tenori scoprire tutti il collettivo non per niente vincente o se va avanti il Real Madrid di Ancelotti e non delle star milionarie del Psg o delle altre squadre
Sul senso dello stare insieme
C'è qualcuno ha detto di recente e non dobbiamo farci vincere dalla rassegnazione o dall'indifferenza differenza non dobbiamo chiuderci in noi stessi prima che un dovere partecipare alla vita e alle scelte della comunità è un diritto di libertà
E anche un diritto il futuro alla costruzione del futuro
Partecipare significa farsi carico della propria comunità ciascuno per la sua parte non sono le parole di un correntone tema le parole del presidente Mattarella al trentuno dicembre appena passato grazie Sergio Mattarella per essere venuto
Anche oggi è vero
In tanti hanno cominciato dire vero cioè la degenerazione dei gruppi associativi come c'è la degenerazione
Dei partiti e degenerazione dei sindacati dobbiamo prenderne atto dobbiamo esserne
Coscienti diceva prima Stefano riduciamo gli spazi discrezionalità riduciamo i poteri del Consiglio superiore della magistratura
Io penso che il Consiglio Superiore Magistratura sia garante dell'autonomia e indipendenza della magistratura e non dobbiamo ridurre il potere del Consiglio superiore della magistratura
Al massimo per combattere contro il carrierismo che il germe che ammalato un po'tutta di Coco della magistratura dobbiamo ridurre l'importanza dei dirigenti degli uffici giudiziari cominciamo
Cominciamo a non parlare di nomi di chi fa il presidente accanto vorrei gioco a Messina chi fa l'aggiunto
Ma diamo la giusta importanza poco a quei dirigenti che devono stare poco tempo in questi uffici e ridiamo spazio voce energia tempo al dibattito nel Consiglio tutela dei singoli magistrati
Le pratiche a tutela ai pareri sulle leggi sbagliate che stanno rovinando la giustizia italiana questo deve essere il Consiglio superiore un attore
Fondamentale della politica giudiziaria italiana e io non lo voglio ridimensionare non sono d'accordo preferirei ridimensionare
L'importanza dei dirigenti e tenere alta l'importanza del Consiglio Superiore Magistratura chi difende anche il più sfigato dei magistrati non solo il primo presidente della corte servono i gruppi associati perché quando il non so cos'è il quello non si onorevole senatore Gasparri insolventi esce il Presidente Santa Lucia il presidente Santo cioè non può difendersi da solo ma lo difendono i colleghi di Magistratura Indipendente difendono l'associazione magistrati
Quando in un tweet il ministro Crosetto attacca non so chi siano i pubblici ministeri di Genova Imperia che hanno fatto un'indagine Egitto che ha adottato una misura e un soggetto collettivo che li difende
Dimmi finito finto opinione direi che in quel tempo perché dobbiamo usare avverto che il giacimento finto il foggiano conosco la violenza le foggiani quindi la sua Visco attenzione e adesso
Dopo le correnti andiamo in un altro tema diciamo molto caldo e che voi dite spesso che la politica prende interferire con la giurisdizione e con la vostra autonomia il tema e all'ordine del giorno del dibattito politico
Voi magistrati temete una riforma della giustizia e cominciamo adesso con Andrea reale di articolo centouno
Sì
Tenere la politica mi pare effettivamente eccessivo questa questa parola teniamo la politica
Che vuole distruggere le prerogative dello Stato sui magistrati fortemente una riforma della giustizia una riforma della giustizia in questi termini per la teniamo nel senso in cui vogliono distruggere lo Stato se magistrati teniamo
Una riforma della giustizia che voglia e dare in pasto e screditare la magistratura davanti all'opinione pubblica cercando di dare l'immagine di un magistrato poco equilibrato cercando di introdurre il test psicoattitudinali per i magistrati vero e proprio insulto gratuito per soprattutto per i giovani magistrati quelli che fanno e chiedevano e posso entrare magistratura solo grazie al concorso e che dovrebbero avere un ulteriore genere di e di mi vulnus o qualche qualsiasi altro genere di come posso dire
E prova superficie suppletiva rispetto a quello che già è un impegno fino la magistratura purtroppo associate in questi anni anche l'inizio non è stata carente questo pure va denunciato e questo proprio pure far parte dell'autocritica spesso e volentieri le riforme della giustizia e dal due mila e sei di acque abbiamo assistito a una progressiva erosione di queste prerogative
La nostra indipendenza interna purtroppo è andata a farsi benedire il potere diffuso dei singoli pubblici ministeri e ormai un ossimoro e inesistente la gerarchizzazione delle procure dal due mila e sei ha già e diciamo impedito anche al singolo Pubblico ministero quel controllo di legalità che era doveroso e che dovrebbe essere la base la normalità all'interno nostra carta costituzionale
Quello che adesso di cui si parla purtroppo è come posso dire un il risultato di una secondo me forte debolezza invece proprio l'associazionismo davanti a quelle che sono state le riforme già deleterio e la magistratura
E oggi la separazione della carriere è davvero una boutade perché non serve questo
E come riforma della giustizia le separazione delle funzioni e già una realtà ineludibile
Ed è come posso dire già appoggiato svolto quello che la sua funzione cioè di rendere assolutamente separate quella che l'attività del Pubblico ministero da quello del giudice lo dimostrano non soltanto il numero di assoluzione all'interno dei processi penali
Ma anche e secondo tanti Dinoi quella che è l'impossibilità ormai di passare dall'uno il transito dall'una in carriera all'altra tra virgolette dall'una funzione
All'altra funzione
Allora quale deve essere il rapporto con la politica è quello che dovremmo cercare di fare capire la politica che la magistratura e e quelle che sono le prerogative della magistratura sono un bene nell'interesse dei cittadini il controllo di legalità
E l'attuazione della della giurisdizione all'interno del nostro Paese non possono che essere e destinati a quelli che che il bene più importante e cioè quello che e l'applicazione diritti per tutti quelli che sono i cittadini la magistratura associata dovrebbe soltanto invece cercare di prendere le distanze
Sia da certi come posso dire corridoi politici soprattutto all'interno del ministero anche questo e una delle cose che più di tutto abbiamo detto e inaccettabile che la peggiori delle riforme della magistratura provengano proprio dai tante dal ministero che sostanzialmente pieno i quali che sono i magistrati
E che fanno parte anche dell'associazionismo anche questo secondo me è un dato di cui dovremmo interrogarci
Concludo per quanto riguarda che l'imparzialità e per quanto riguarda anche quella che la immagine di distacco che dovrebbe arrivare dalla dalla magistratura associata ed è soltanto una e quella di riuscire a portare anche all'interno dei palazzi della potere politico delle riforme che sono davvero che possono davvero dare un segnale di discontinuità rispetto al passato e non è quello di ridimensionare il potere del Consiglio supero della magistratura
Ma quello di riuscire a togliere il germe del clientelismo e del carrierismo e del correntismo all'interno del Consiglio superiore tramite la il la rotazione negli incarichi direttivi e semidirettivi come quello che abbiamo più volte sostenuto
è una forte incompatibilità intanto per tutti gli incarichi associativi e gli incarichi istituzionali anche questo
Potrebbe essere un bene per il Paese è un bene per la magistratura associata e potrebbe ridimensionare anche i rapporti che in questo momento possono sembrare tra virgolette con in contrasto fra di loro fra e il governo fra il potere e legislativo quello giudiziario
Esce chiedo scusa
Maria Rosaria salvargli di Unità per la Costituzione temete ombra una riforma dove la giustizia
Allora si sicuramente una riforma che vada scardinare i principi dell'indipendenza e dell'autonomia
Penso sia tenuta da ogni magistrato non solo da noi di unità della Costituzione o dagli altri gruppi associativi io penso che questo del rapporto con la politica sia un rapporto discorso molto complessa che vada affrontato da diversi punti di vista
E anche cercando di tenere da parte del pregiudizio perché il pregiudizio chiaramente molto spesso dipende anche da questa asperità che c'è stata negli ultimi anni rapporti
Un primo problema è come ci vedono Noro e secondo me è innegabile che ci vedano un po'con le loro lenti
Forse la politica è convinta che al magistrato serva il consenso la popolarità ma così non è ne facciamo un altro mestiere non abbiamo bisogno del consenso
Per questo quando si conduce un'indagine oppure quando si affronta un processo
Non sicuramente penso nessuno di noi lo faccia con delle intersezioni diverse o o che non siano quelle di applicare nella maniera più corretta possibile e imparziale la legge
Da questo punto di vista quello che è successo perché c'è stato un certo periodo storico in cui la la magistratura e mi riferisco a tanti da Tangentopoli
è andata alla ribalta perché c'è stata c'è una forza del forte debolezza della politica
Una forte debolezza che si è tradotto appunto nella ricerca di qualcun altro che incarna
Per il cittadino o la giustizia
E questo per noi forse è stato un male nel senso che sicuramente
In quel momento occorreva che ci fosse questa presa di posizione pro giustizia però coi
Non ha comportato appunto una ribalta anche forse non desiderata
Oggi io penso a tutti i colleghi che quando si ritrovano sul tavolo il fascicolo che potrebbe diventare un caso mediatico sicuramente non ne sono contenti
Tirano un sospiro lo affrontano
Penso sia capitato a diversi di noi
E allora cosa dovrebbe auspica arsi dovrebbe Aspica arsi che la classe politica si riconcilia un po'colpa è perché come dicevo c'è una forte crisi sicuramente anche della politica lasciando anche la magistratura un po'in pace cercando di non farne un argomento in tempi di campagna elettorale oppure un capro espiatorio perché spesso accade che divenne diventiamo il capro espiatorio di
Momenti di impopolarità Oro anche per condotte forse non proprio nei canoni della legge
E invece cosa sempre stiamo no nei confronti della politica allora io capisco che ora forse un discorso un po'generalista però io il sentimento diffuso che Roberto anche tre giovani
è un senso di tradimento perché noi bene o male abbiamo scelto di intraprendere questo concorso che è anche difficile
Per un senso dello Stato una volontà di servire curare gli interessi dello Stato e quindi vedere questa sfiducia nei nostri confronti
Sì far sentire come tredici da questo Stato che invece abbiamo scelto di curare
Benetton contro poi settembre che abbiamo la possibilità di affrontare diversi temi Stefano Musolino Magistratura democratica
Io credo che dobbiamo tentare di leggere la situazione attuale che non è soltanto quella italiana perché riguarda
Anche società e democrazie mature
Della mondo occidentale non parlo delle demo creature
Russe o turche o così via
Quello a cui stiamo assistendo tendenzialmente il tentativo degli esecutivi di concentrare potere
Questo è un dato che mi pare possiamo dire oggettivamente che sta alla base anche di una proposta di riforma costituzionale
Quella cosiddetta del premierato
Si tratta di una serie di iniziative che riguardano anche approcci mediatici a tutta una serie di organismi di garanzia inclusi i giornalisti
Si tratta il modo in cui non soltanto in Italia ripeto ma anche molte democrazie mature viene gestito organizzato il dissenso
Son tutta una serie di dinamiche che ci preoccupano perché nel contesto di queste dinamiche
Sin si stanno inserendo prospettive di riforma che attentano l'autonomia e l'indipendenza della magistratura
Questo credo che sia un dato oggettivo
Quella che viene spacciata con una riforma soltanto delle separazione delle carriere che già sarebbe un danno per i cittadini in realtà è una riforma che aggredisce l'indipendenza e l'autonomia della magistratura
Io credo che come Associazione Nazionale Magistrati
Mi piacerebbe ci ponessimo un obiettivo magari a partire da questo congresso
L'obiettivo di dire di fare diventare quello che oggi è lo statuto costituzionale del del della magistratura
Lo statuto materiale per il quale ci batteremo sempre a prescindere le riforme quello in cui credere ma quello per il quale lavoreremo
Credo che questo sia
Uno degli scopi uno degli obiettivi dell'Associazione nazionale magistrati può opporsi per guardare a questo futuro con meno Paure meno timori maggiore consapevolezza di sé una sorta di sfida c'è uno statuto materiale del magistrato che quello che oggi è rispecchiato nel dettato costituzionale al quale noi resteremo fedeli qualunque riforma vorrete fare
Credo che su questo possiamo aprire gli occhi al futuro guardandolo accettandone vestite con minori timori di quanto ne abbiamo adesso rispetto a queste prospettive di riforma ma ripeto che non abbiamo adesso
Io lo do per scontato nel dibattito interno ma queste mie parole potrebbero andare all'esterno non perché hanno i cambi nulla
Il punto è la tutela dei diritti dei cittadini e soprattutto la tutela i diritti dei cittadini più deboli
La capacità che la magistratura di rendere giustiziabili diritti deboli che invocano alle sue porte e questo di cui ci stiamo occupando è questo di cui ci preoccupiamo grazie
Che voi diario giovani Zaccaro rete timori timori io sono entrato in crisi strutturali inizio del secondo millennio è da allora ogni ogni anno ogni biennio si parla di riforma della magistratura l'unico vantaggio riforma della giustizia vantaggio di questa di questo continuo ritorno del tema che mi sento ancora ventottenne invece è un qualche anno
Di più
Dovremmo tutti fare uno sforzo non c'è c'è andato allora l'avvocato provocato perché era mio concittadino Francesco Paolo Sisto dobbiamo tutti fare uno uno sforzo hanno stadi è tornato perfetto uno sforzo si è spostato uno sforzo di ecologia del linguaggio
Giacinto Petey capito qual è questa riforma
Della giustizia Nordio c'è un testo c'è qualcosa di commentarli le domande le faccio nel merito perché se noi tutti andiamo dietro a questo tema e ci dimentichiamo che un piccolo Budget mensile di duecento euro che serve per
Fare i regali ai cancellieri che vanno in pensione caro ministro assume forma nuovi cancellieri non pensare alla separazione delle carriere pensa
è che i nuovi giovani Cancellieri che sono stati assunti migrano verso amministrazioni più ricca presso l'agenzia dell'entrate verso il ministro dell'economia e si possono fare tutte le riforme che si vogliono ma se non c'è il cancelliere la giustizia rivela tardissimo e i diritti dei cittadini saranno sacrificati
Sensi mentre negli annali dietro a queste fantomatiche riforme della giustizia
Pensiamo risolvere là sopra il sopra popolamento carcerario ma veramente non promettendo nuove carceri ma cercando di far uscire quelli che stanno male ed è una vergogna nazionale il numero di suicidi e la pena che si somma la pena
Da popolazione detenuta
Pensiamo di ridurre l'area dell'intervento penale adesso sono in Corte d'Appello faccio delle sentenza in corte d'appello su schizzinosi grammi di hashish spacciati per strada no spreco di energia per un fatto che non nell'Olanda di Fichetto in Danimarca ma imbandire nella cattolicissima vi è stato depenalizzato
Abbiamo il coraggio di dire che va penalizzato solo quello che veramente va penalizzato e concentriamo risorse su quello che veramente deve essere
Fatto altrimenti sprechiamo tempo energie e mostriamo le esigenze di difesa dei cittadini se queste sono riforme noi ci stiamo se dobbiamo parlare di separazione delle carriere
O di grandissimi sistemi secondo me si farà solo un danno alla setto costituzionale italiana
Grazie
Magistratura indipendente Loredana Miccichè si fa un grave danno
Sì sita
Certo che si parlerà
Se la domanda è se con queste riforme si fa un danno la risposta non può che essere sì certo che si fa un danno e va be'allora innanzitutto si fa un danno anche con quello mia doveroso in dovere di ricordarlo che si voleva fare cioè reclutamento straordinario dei magistrati magistrati assunti senza concorso il pilastro della garanzia costituzionale di indipendenza
L'assunzione del magistrato per concorso non deve dire grazie a nessuno
Lui era assunto perché ha superato un esame difficile ed è questo uno dei pilastri costituzionale dell'indipendenza anche qui la proposta di legge c'erano l'abbiamo vista poi non è andata in porto ma questa mattina riformare
Nessuna non è una riforma costruttiva siamo fortemente contrari e troviamo trovato e troviamo estremamente anche offensivo l'introduzione dei test
Sì col attitudinali che neanche si capisce bene in che cosa consistano addirittura che dovrebbero diciamo essere somministrati dopo l'esame di magistrato da parte del ministero
è non si capisce bene in che modo dovrebbero essere strutturati ma non è soltanto questo è il punto il punto è che si vuole delegittimare la magistratura agli occhi dei cittadini
Perché sì convince il cittadino che il magistrato Mato e che ha bisogno del teste per essere assunto per fare bene il proprio lavoro anche questo va bene alla magistratura io vi rivolgo rappresentanti del governo
Per chiedere loro se questo è il dialogo costruttivo con la magistratura S. soprattutto questo fa bene alla società civile io penso che no penso che non faccia bene a delegittimare la magistratura
Come penso che non faccia bene per la magistratura delegittimare il governo li ho sentiti gli appelli al dialogo mi vanno benissimo ma il dialogo deve essere sul piano paritario di rispetto reciproco
Questo è il piano del dialogo quindi no alla ripetizione azione della magistratura e su questo la sua lì domanda iniziale senese non abbiamo paura delle riforme rispondo non abbiamo paura di niente
Possiamo dire come invece il testo della sua seconda domanda che si che queste riforme sono dannose noi non abbiamo paura ma c'è un danno il danno è grave il danno è grave sotto due profili qua si è parlato solo di separazione delle carriere
E io sono fortemente contraria perché perché la cultura della giurisdizione che vuol dire che il pubblico ministero è assunto insieme al giudice che fa il tirocinio insieme al giudice che al pubblico ministero insegnano aggiudicare in modo imparziale che al pubblico ministero insegnano
Che non è tecnicamente solo una parte processuale ma che deve cercare la verità guardate il Consiglio superiore della magistratura tanto vituperato che espande le cose talmente brutte terribili come detto Andrea reale tutte queste cose terribili non le fa
Il tema dei vigili della dirigenza è un tema che stato esasperato ma non ho tempo per parlarne affondo e a parlarne a dovere
Ma dico che i pochi giorni fa i considerare superata la magistratura l'apposto fortemente il tema del dovere del Pubblico ministero di portare le prove a favore del proprio indagato ed è proprio imputato questa è la garanzia della giurisdizione la vogliamo cancellare questa non soltanto questo è un grave pericolo per i cittadini per l'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge per le garanzie dei cittadini a un giusto processo e parliamo del diritto sovrannazionale dei pilastri del diritto interno e del diritto sovrannazionale
E vengo all'ultimo punto del quale nessuno ha parlato forse perché non non lo so forse perché Scotti e l'ultimo punto è quello addirittura della formazione del Consiglio Superiore della Magistratura mediante un sorteggio dei membri togati attenzione non dei membri laici e non si è nemmeno capito perché ma questo vi sembra rispettoso della magistratura
Questo vi sembra rispettoso anche del diritto di magistrati di associarsi e di dire tra di loro chi sia comunque capace degno di affrontare un percorso come quello consiliare siamo soltanto capaci di critica ma facciamo la la critica Stefano Musolino Andrea reale facciamo sono d'accordo e l'abbiamo fatta
Io vengo da un Consiglio superiore in cui ho visto una grande sofferenza è anche una gran brutto critica il percorso l'abbiamo iniziato lo possiamo fare non è andato bene sì ma con questo percorso non dobbiamo cancellare quello che ripeto è il valore dell'associazionismo perché solo con l'associazionismo ragionato noi possiamo interloquire con il governo e dire attenzione state delegittimando i magistrati state facendo riforme che non sono dannose per la magistratura la magistratura non è una corporazione che vuole difendere se stessa altro messaggio sbagliato
Queste sono riforme che sono dannose per i cittadini i cittadini hanno diritto a un processo giusto su questo siamo d'accordo e hanno diritto a un pubblico ministero che cerchi la verità e quindi che cerchi le prove anche a favore dell'imputato e che non le nasconda quanto Cerea
E allora vi riporto all'attualità proprio di queste ore un'attualità che vede riaccendersi lo scontro fra politica e magistratura ieri sera le parole del ministro Crosetto nell'inchiesta Toti ha detto il ministro
Ritengo che ci siano scarse Inter interesse verso la verità
Anche Nordio oggi al grosso molto grosso modo ripreso gli stessi concetti
Respingete le accuse di giustizia a orologeria e cominciamo proprio con Area democratica per la giustizia con Giovanni Zaccaro
Letto il tweet di Crosetto non avevo sentito del del ministro Nordio io penso che il governo sia un potere dello Stato magistrati su un altro potere dello Stato e soprattutto in questo momento
I poteri dal fatto che si devono rispettare a vicenda non si devono delegittimare a vicenda invece il dibattito che ci viene restituito un po'quello del processo del lunedì non so se ve lo ricordate nemmeno si parlava di calcio ci si divertiva se si tifava per le squadre che vincevano ci sono le stesse
Gli stessi giornalisti perché c'è tanto che magari facciamo un convegno sulla responsabilità dei media su questo ed è l'ultima domanda dell'Anas FS strutture e gli stessi giornalisti stessi politici che a seconda dei casi a seconda se viene indagato un amico o un avversario politico diventano colpevolisti e garante
Questo è il processo e li lasciamo stare parliamo delle cose serie e ribadisco
Lo dico il nuovo affinché riferisca al sottosegretario alla Giustizia prego signore viceministro prego il signor ministro rispetti il potere dello Stato che il potere giudiziario perché noi rispettiamo l'esecutivo
Grazie
Stefano Musolino
Magistratura democratica
Sì io credo che
Queste polemiche siano il riflesso di una politica debole che aveva già pensato
Una norma molto discutibile come la legge Severino che agganciava gli esiti dei procedimenti giudiziari le sorti di
E amministratori locali e così via
E io credo che la mi piacerebbe una politica che recupera una sua autorevolezza che prescinda da quelli che sono gli esiti di un procedimento giudiziario
Rispetto a questa tutte le polemiche nascono delle richieste di dimissioni che sanno far state fatte nei confronti del governatore della Liguria
Ma se il governatore la rifilerei dimettersi o no non dipende dal fatto che il procedimento cautelare tiene non tiene dipende dalla
Rilevanza delle cose che emergono ed è la possibilità di svolgere con dignità e onore il proprio servizio di amministratore pubblico per come pretende la Costituzione se ci sono non ci sono queste condizioni lo decide la politica
Le due cose devono restare completamente separate ogni qual volta invece si tenda a dare alla risultato giudiziario il provvedimento giudiziario
Un valore di promozioni abdicazione
Di una carriera politica ecco che questo genera questa crisi che però non è una crisi cercata dalla magistratura ma al contrario è la politica che nella sua debolezza utilizza i provvedimenti giudiziari per tentare di fare politica
Noi di questo siamo vittime e non autori
Per questo indichiamo la politica per come ha detto prima molto bene anche Loredana
A e anche prima ancora prima Ciccio quando ha parlato di ecologia dei dei rapporti ha ritwittato a riacquistare una dimensione di sé e di rapporti con gli altri poteri dello Stato e tra questi la magistratura
Meno propensa a creare queste forme di crisi che poi volta per volta finiscono per pregiudicare la credibilità dell'intero sistema di fra per i cittadini
Grazie
Mariarosa resa vaglio Unità per la Costituzione
Allora volevo inizia dicendo che sono completamente comunque d'accordo con quello che detto Stefano
Si tratta di un problema di crisi della politica e della sua credibilità
Per assurdo io credo che tanti problemi e forse anche questa ultima indagine della chiarire riguardato il governatore della Liguria sarebbero meno forti se non fosse stato abolito il finanziamento pubblico ai partiti che è sicuramente un argomento forse anche divisivo e scottante però in realtà legittimare la politica
Tramite anche l'attribuzione di un finanziamento io la vedo come pagare qualcosa che vale perché in realtà non è molto spesso
Pensiamo che le cose abbiano un valore sono legato al loro costo però in realtà il valore deve essere anche intrinseco
Quindi il problema diciotto non è quanto costa ma quando quanto vale quindi io poi rimango sempre sconcertata rispetto a da alcuni attacchi da parte appunto di membri del Governo rispetto all'operato dei magistrati proprio per questa mancanza di rispetto fra poteri
Onestamente non non saprei neanche cosa risponde perché
Comprendo anche che a volte si tratta veramente di mera campagna elettorale di mera affermazione di una primazia che forse si sente di non di non avere più nelle mani perché io sono d'accordo sul fatto che la politica dovrebbe dare la direzione al Paese
Perché e queste all'istituzione e questo che fa una classe politica adeguata
Ed è favorevole
Grazie
Andrea reale articolo centouno respingete le accuse di giustizia a orologeria per talmente non possiamo non respingerla guardi
E in un paese dove ci sono c'è un tasso di corruzione anche nelle pubbliche amministrazioni in maniera esorbitante e che ci pone anche a livello internazionale in una situazione davvero imbarazzante
E credo che il controllo di legalità che deve essere fatto soprattutto soprattutto nei palazzi del potere
E sia di quello diciamo esecutivo della pubblica amministrazione ma in tutti i palazzi del potere impone necessariamente di svolge le determinato indagine e di mettere sotto procedimento anche penale e quelli che sono i politici sopra lo dico perché più alto e il livello di responsabilità questo dovremmo quelle diciamo metabolizzando anche noi magistrati più alto deve essere il senso anche di risposta e nei nei confronti ovviamente dei cittadini e di coloro che in qualche modo manifestano ed esprimono con il loro voto quel che e il potere il potere politico
E devo dire che le riforme che ci sono stati in quest'ultimo periodo proprio quelle per esempio sul traffico delle influenze illecite sull'abuso d'ufficio le modifiche delle intercettazioni purtroppo danno il segnale anche nell'opinione pubblica e devo dire anche tre magistrati che si occupano di penale
Della volontà di ridimensionare di cercare delle zone franche del potere a da parte della politica questo secondo noi devo dire e trovino accettabile
E la prima e forma di autocritica come dicevo prima deve partire dalla magistratura e dalla crisi interna che la avvince e ci sono delle riforme che devono necessariamente prendere diciamo come posso dire come oggetto anche quello che la settanta attuale della situazione della magistratura
Inquirente e giudicante ma soltanto nei limiti in cui questa magistratura
Può dare un segnale di giustizia e di legalità in questo Paese non al contrario nel garantire zone franche o di impunità soprattutto ai livelli più alti del potere
Questo e la mia provocazione grazie
Grazie
Il futuro liberamente dottoressa decide
Allora
Il tema che lei ha posto è estremamente diciamo legato col filo rosso quello che io ho detto prima cioè dire che la giustizia a orologeria cioè dire che magistrati
Per prime parole povere lo fanno apposta significa delegittimati
Allora io penso che forse una presa di coscienza comune di tutti gli operatori della politica per cui c'è gente sicuramente di grande livello eh
Estremamente attrezzata per portare il Paese dove deve essere portato dovrebbe capire che c'è una grave crisi della classe dirigente non mi riferisco l'inchiesta di di Genova e dell'altro ieri ma c'è stato un lungo mese in più forse in cuor mio ho parlato dell'inchiesta di Bari
Cioè il problema della classe dirigente su cui poi le indagini si appuntano è un problema generale di questo non si può incolpare la magistratura
Fare questo da parte della politica significa ancora una volta a creare quel corto circuito di cui si è parlato che non ci mette sui binari del dialogo io penso che invece il dialogo qui che ho seguito Aspica auspicato vada recuperato anche su questo
Perché come si esige da noi il massimo della correttezza e dell'esercizio delle funzioni con dignità e d'onore lo stesso si deve esigere dalla classe politica e come ha detto il collega Muscolino qui
Non è un problema di responsabilità penale è un problema di responsabilità politica in cui certamente la magistratura non può essere considerata quale responsabile perché è un problema che ha coinvolto la classe dirigente
Di tutte le parti politiche a trecentosessanta gradi ed inoltre ed in ogni parte d'Italia quindi perché non facciamo una riflessione comune su quelli che sono fosse appunto i problemi su qui ci dobbiamo interrogare invece che cercare facilmente i colpevoli i capri espiatori anche in un'ottica costante di delegittimazione
Rivolgo questo invito chi mi ascolta grazie
Grazie Ultimo giro di domande magistratura politica che cosa mangia mancata comunicazione giudiziaria mancano i giornalisti silicee se si dice spesso che i magistrati teneva devono parlare mi abbia bisogno di chiudere minime si è un po'un momento unito al credito velocissimo anche meno si dice spesso che i magistrati devono parlare soltanto con le sentenze che cosa pensate in in realtà a proposito e oggi la stampa
Corre un pericolo nella sua indipendenza cominciamo con Andrea reale articolo centouno un minuto davvero sì ma pochissimo devo dire la verità io sono convinto invece che i magistrati o di avere il dovere invece di parlare anche nel dibattito pubblico
E credo che proprio questa debba essere una delle priorità per l'associazionismo giudiziario lo può fare soprattutto tramite l'associazionismo giudiziario piuttosto che fare politica tra virgolette in altri sensi
E soprattutto evitare che nella nell'opinione pubblica possa vederci sotto certi aspetti secondo me ovviamente e a prescindere da quelle che sono le funzioni singole giurisdizionali e nell'esercizio quotidiano delle proprie funzioni
L'associazione il magistrato nel suo ruolo anche di che appunto nella sua manifestazione di libertà di associazione può e deve invece intervenire nel dibattito pubblico soprattutto quando si parla di politica giudiziaria quando si parla di riforma della giustizia
Soltanto quando si parla di ordinamento giudiziario questo lo riconosce grazie a Dio anche la Corte di giustizia dell'Unione europea lo riconosce la Corte costituzionale lo hanno detto e lo hanno ricordato i i nostri rappresentanti associativi
E lo dice lo stesso Consiglio superiore della magistratura diventa un illecito disciplinare nel momento in cui si superano
Certe e soglie e certi limiti ma che il magistrato abbia un diritto dovere di manifestare il proprio pensiero come tutti gli altri cittadini
Con modi e con le forme che anche il nostro codice etico ci impone comunque è un dovere secondo me in questo momento in questa società in questa contesto politico storico un dovere morale grazie a destra Maria Rosaria salvargli Unità per la Costituzione
Da tempo
Allora il tema chiaramente involge il difficile equilibrio fra due opposte esigenze che è quello di garantire la libertà di pensiero di religione anche magistrati intesi quali cittadini
Quella che invece la necessità non solo di essere ma anche di apparire imparziali
Chiaramente escludo in questo caso ogni accenno alla all'imparzialità e indipendenza esterna stiamo parlando dell'imparzialità intesa proprio come qualcosa che riguarda il magistrato c'è da dire che secondo di di giusto realisti realtà questo concetto d'imparzialità non esistente
Non esiste perché ognuno di noi è condizionato chiaramente da quello che il proprio vissuto dal proprie esperienze
E ci sono alcuni giuridici sistemi giuridici che si sposano questa opzione come ad esempio alla il sistema giuridico americano ora non basta aver visto qualche telefilm per rendersi conto che e in alcuni sistemi giudice proprio diverso da che da noi bisogna dichiarare i propri colori perché la garanzia dell'imparzialità e sapere cosa a cosa va incontro e sapere come la pensa quel giudice se conservatore oppure progressista
Però si tratta di sistemi giuridici diversi noi abbiamo un sistema secondo il quale la garanzia è data dalla necessità che un magistrato appaia quanto meno una monade un ardito un po'forse non
Forse ho dovranno chiudersi va bene gran cioè no volevo comprendere le volevo chiedere con una battuta un po'forse
Per chi si ricorda Novantesimo minuto e lo storico conduttore Paolo Valenti che
In realtà tifava per una squadra ma non l'ha detto sino al momento in cui è andato in pensione ecco forse la nostra aspirazione oggi dovrebbe essere questo perché è impossibile
Non avere delle idee chiaramente però è un Purtuc uno
Una volta che siamo in magistratura tenercele Pernorio
Stefano Musolino qual è la vostra idea per Magistratura democratico andare per diciamo sì velocissimo allora un magistrato che si aprisse prima con una sobrietà capacità di ascolto
Con esercizio del dubbio e competenza sui temi dei diritti il della giurisdizione dovrebbe essere un interlocutore ricercato nel dibattito su questi temi
Un magistrato che invece si esprima con modalità faziose
Con modalità inadeguate all'esercizio di un ruolo che è atteso anche dalla dalla comunità non rende un buon servizio né a quel dibattito né alla magistratura
Premesso sempre che l'imparzialità non è un requisito dato una volta per tutte ma uno stato che il magistrato ricerca volta per volta una tensione verso la quale il magistrato
Deve adeguarsi ogni volta che viene
Deve fare uso dei suoi dei suoi poteri e deve esercitare la giurisdizione perché e quel rapporto di terzietà rispetto alle parti che non è mai dato una volta per tutto ma va ricercato una volta per sempre perciò anche questo
Mito della parzialità delle comunicazioni in realtà è un mito che
Si scolora presto rispetto alla concretezza di quello che facciamo
Grazie
Prodromici più giusto turbolento chiarire se la domanda è riferita alla comunicazione giudiziaria alla comunicazione giudiziaria adesso è regolata perché dopo l'attuazione decreto legislativo sulla presunzione di innocenza ci sono determinati binari riguarda le procuratorie annuiscono
Entro le quali si può comunicare in ordine all'oggetto dell'indagine è la stessa cosa in ordine all'oggetto dei provvedimenti giudiziari quindi qua è una e questo è un
Uno dei problemi io non so se ho inteso bene a domandarle se l'altro problema invece è e quindi qui c'è già
Una soluzione che sta nella legge e che noi stiamo applicando in modo assolutamente perfetto per veda anche il comunicato di Genova e l'altro esattamente allora questa è uno e allora questo è uno dei patti questo è uno dei punti se poi la domanda è
Che diritto al magistero di comunicare se non attraverso quello della comunicazione tramite le sentenze è ovvio che non possiamo risponde che noi parliamo soltanto con la sentenza ma ne dobbiamo risponde che sui temi che comunque riguardano e temi tecnici sulla giurisdizione
Come interlocutori privilegiati qui dentro è stato oggi detto più volte certo che non ci possiamo esprimere possiamo esprimere nostro pignoli sui progetti di riforma
Su determinati su determinate leggi su determinati argomenti terzo e altro problema che ancora diverso ma non basta un minuto per capirlo
E quello del Comune del sentire del modo di sentire la possibilità di esternare di portare all'esterno le proprie convinzioni personali questo un tema molto delicato per cui io non le posso rispondere in un minuto
Perché ci sono pieni di giurisprudenza ad esempio sulla esternazione sul sociale che posso semplicemente compendiare così
Cioè come si è detto ancora quindi il magistrato può ovviamente come libero cittadino esprime il proprio pensiero ma lo deve fare con gli stessi limiti che hanno liberi cittadini con qualche limite in più
Cioè il fatto che comunque egli è tenuto non soltanto ad essere ma anche ad Aprica imparziale ma questo il tema del Congresso lascerò voglio prossimi giorni
Grazie e chiudiamo fu Giovanni Barak
Il mio gruppo che Area Democratica la giustizia rivendicato il diritto dei magistrati di partecipare al dibattito sulle garanzie sulla giustizia sui diritti sui grandi temi
Che sono sullo sfondo della giurisdizione
Ovviamente il diritto di partecipare al dibattito non significa il diritto del magistrato e andare in piazza presentano un libro sul proprio processo andare in televisione a difendere
Una propria indagine quella no quei magistrati che scrivono i libri sui processi a noi non piacciono né abbiamo mai difesi
Questo diritto di essenze certo con continenza nei luoghi adatti
E ricordandoci che nel dibattito pubblico il magistrato mantiene inevitabilmente l'autorevolezza che dicono di aver investito la toga quindi mantenere qui limiti vinceva ben Stefano certo
Non è andare in piazza per esempio dire che non vanno bene i vaccini come pure il successo di un magistrato affatto deve partecipare al dibattito sulle cose che sa
E utilizzando l'autorevolezza che gli proviene dalla sua sapere tecnico
Il la partecipazione al dibattito pubblico e magistrati non c'entra niente con imparzialità dei magistrati perché l'imparzialità si vide il giudizio nella sentenza non nella partecipazione al dibattito io dimostro la mia forse Anita
Dimostrando con la motivazione di non aver preso le parti a priori né di una parte né dall'altra queste l'imparzialità essere equidistante dalle parti
In causa
A furia di parlare di apparenza di imparzialità io temo che finiremo non più per difendere l'imparzialità vera e propria per difendere una imparzialità apparente finta e stiamo attenti a questo rischio mi hai
Ne ha provocato sulla libertà di stampa le piace tanto leggere giornali volevo fare il giornalista e in tutto il mondo sotto
Attacco tutto appartato per le grandi concentrazioni Cipriani per i nuovi media io a nome mio gruppo esprimo solidarietà Serena Bortone Giorgio Santini Matteo Pucciarelli che sono manga nell'ATI sistematicamente perché fanno i giornalisti Amendola schiena dritta
Chiudiamo il nostro dibattito con con questo che c'è arrivato oggi dal senso delle correnti credo che qualcosa vivi sia arrivato RepRap penso che quello era questa era l'ultima nostra domanda avete risposto grazie a tutti
Massimiliano domani mattina le no ne Almerina connesse non sente
Buona serata