Intervento di Carmelo Palma per la maratona oratoria "25 aprile Radio Radicale trasmette da Via Tasso''

Questo è un venticinque aprile della vergogna un venticinque aprile in cui la polizia statiche consentire agli ebrei ieri i rappresentati della Puglia ebraica
Presentare alle manifestazioni dell'antifascismo ufficiale
Né scorta all'uscita dal corteo ufficiale per ragioni di pubblica sicurezza e un venticinque aprile che ricorda molto più gli anni Trenta che
I tempi della liberazione
Ricorda molto critiche in cui essere ebreo rappresentava qualcosa di pericoloso oggi grazie a vicenda assenti cinque aprile ufficiale quello delle piazze dell'Anpi
A un ulteriore vergogna non solo quella dell'esclusione della Resistenza ebraica contro il fascismo islamista ma anche quello che la cancellazione della Resistenza Ucraina contro il pacifismo concorso
E sono due vicende che ci tengono non solo per ragioni apparenti perché si tratta evidentemente due popoli sottoposti ad una persecuzione violenza anche per una ragione più profonda mi verrebbe da dire più incisiva
Perché io per lei Israele esattamente come gli ucraini
Parla della questione degli libertà qualcosa di molto più profondo che una semplice rivendicazione politica ne fanno una condizione sostanziale che ci spetta
Oggi Israele non è la condizione per la autonomia e la sovranità politica dello Stato ebraico
E la condizione per la sopravvivenza degli ebrei e allo stesso modo l'Ucraina libera non è la condizione
Il vendicatore cosiddetta sopranista è la condizione perché
Gli ucraini possano vivere
I pacifisti vogliono la pace ma la pace in Ucraina e Cuccia
Il pacifiste i vogliono la pace in Palestina ma la pace in Palestina e il poco del sette ottobre
Avere escluso queste due
Questioni centrali della politiche internazionali questioni qui ripeto la libertà politica di un popolo prettamente legata all'esistenza di questo popolo sulla terra
Dalle piazze ufficiali dell'Anpi è una risposta abilità chiarissima
Più grave ancora è la responsabilità di quelli che hanno assistito
A tutto questo senza dire una parola