Politica e filosofia. I due mondi in uno di Giovanni Gentile

Grazie accomodatevi io ci siamo concessi un quarto d'ora accademico ma dobbiamo recuperare un po'
Perciò io farò Dino sono due parole due
La prima ovviamente per ringraziare tutti quanti della presenza
Piuttosto affollata per l'argomento come queste mattinata come questa
Saluto e ringrazio il ministro a San Giuliano CIA aiutato
Questo preparazione ieri ha inaugurato proprio ieri se non vado errato la mostra Gentile e noi tutti siamo invitati a visitarla presto alla bella cosa
Saluto e ringrazio il ministro siciliani molto gentile graziosa presente comprendiamo bene gli impegni
I colleghi nel quale qui
Credo
E soprattutto ringrazio i nostri magnifici quattro relatore che ci hanno veramente onorato dalla loro presenza da Massimo Cacciari a Giuseppe Bedeschi Francesco Perfetti e Luciano Mecacci
Non è il primo
Convegno credo che facciamo sul Gentile abbiamo fatto uno una
Una ventina di anni di anni fa
Un questi convegni hanno una caratteristica almeno questo è quello che io ho organizzato cioè che non sono propriamente convegni ma da cui poi nascono gli atti ma sono gli altri che generano i convegni cioè
Pensiamo prima un argomento un po'
Personaggio quello che
Cerchiamo di evitare i maggiori esperti su quello argomento lasciato ricaviamo un volume che perciò non è un volume di attivare un volume il proprio contributo scientifico questo è già accaduto quest'anno con il volumetto abbiamo pubblicato su un'azione e patria adesso è il no poi sull'altro convegno sul suicidio dell'Occidente che il cui volume
Lavorazione tocca adesso a gentile
Chiuderemo l'anno con un altro volume un altro convegno perciò su Luigi Einaudi
Allora intanto grazie grazie ai relatori se voi vedete insomma gli argomenti che tratteranno le loro le loro figure capirete che
Sono congegnate tra di loro Massimo cacciare CD
Introdurrà alla filosofia teoretica la logica di Giovanni Gentile
Ma soprattutto illustrerà io credo la figura Grande forse il più grande filosofo di livello europeo dell'Italia del novecento perché Gentile fu questo
Sciopero dopo cacciare riesce vedrà anche un altro aspetto della figura di Gentile fu così importante fu così profondo e che la sua influenza fu un'influenza del tutto trasversale
Beh Nesti si parlerà appunto di questo cioè Gentile che ha più influito non poco su personaggi completamente distanti tra loro e i quali furono Gobetti e
Bilancio
Il percorso
Sembra oggi innaturale invece era il naturalismo di gentile dal liberalismo significato ovviamente ottocentesca e non quello di oggi al al nazionalismo e al fascismo fra questa continuità cioè nel pensiero di Gentile sarà illustrata da nostro Francesco Perfetti e poi chiederà
Luciano Mecacci cantautore
Acclamato
Di un bellissimo volume che inviti tutti ha ragione coloro che non hanno letto perché è un vero scacco spaccato
Della cultura italiana dell'epoca gentiliana non gentiliana cerca famosa Ghirlanda fiorentina
C'è molto apprezzato che è molto premiato ma di cui solitamente si preferisce non parlare o quasi uno scontro perciò grazie a queste relatore
Per le cose sicuramente illuminanti che ci chiederanno l'altra parola veloce che intendo dire c'era una sintesi del titolo di questa incontro
I due Mondini uno nasce da una discussione epistolare tra me e Massimo Cacciari e vogliono alludere lo sentiremo meglio con la relazione ovviamente la circostanza che insomma il mondo della filosofia
E che il mondo proprio di Gentile e il mondo della politica che anch'esso furibondo proprio di Gentile non sono due mondi distanti
Quindi vale oltre al titolo che qui abbiamo dato fin qui avverte abbiamo ripreso
Per cercare di mostrare come i due aspetti sono fusi in uno un giudizio che io trovo molto illuminante lapidario mamma penetrante né un grande storico di del fascismo
E dietro al più e di Gentile che era genus Gregory
E greco chiedo scusa il quale scrisse una frase che veramente credo che fotografare una volta che le nostre intenzioni del nostro titolo anche la personalità la figura di Gentile scrisse
Prima ancora che l'antifascismo nascesse Gentile ne fu il suo filosofo ed è così cioè
L'attualismo di Gentile
La la Filosofia per la quale Grifo c'era di cui fu l'inventore l'attualismo di Gentile porta
Porta non porta necessariamente ma porta
Alla adesione al fascismo quindi di fare di gentile possiamo dire che fu un filosofo del fascismo
Fu anche un filosofo fascista ma non possiamo dire che fosse un un fascista è un filosofo la filosofia di Gentile
è tutta quanta dispiegata ivi compresa una vettura con merito il processo quando nasce il fascismo ed è quella filosofia che lo porta a quella adesione
Al fascismo gentile fornirci una filosofia al fascismo gentile fornisce una dottrina il fascismo non è completamente esattamente quello o esattamente quello che il gentile pensava che fosse cioè insomma di compimento
Della rinascita italiana del Risorgimento
Dice lo scopo politico era quello di per risollevare le sorti dell'Italia dalla decadenza che era palese non soltanto economico industriale insomma l'Italietta ma a risollevare la cultura italiana che era finita nel degrado di aspetti ormai superati e incapaci di guidare la storia diciamo all'epoca aveva è rivolta contro il positivismo contro l'empirismo e anche contro l'interpretazione meramente rivoluzionaria di Marx
Uno i più bei libri scritti su un maxi secondo me è proprio quello di Giovanni Gentile apprezzato universalmente in tutto il mondo
Questo è un il il problema di sentire il problema storico cioè come si solleva questa Italia e nelle parole chiavi sono quelli dell'impegno dello sforzo della volontà e soprattutto del sacrificio cioè gli italiani devono riprendere consapevolezza e coscienza di se stesso e portare finalmente a compimento l'opera rivoluzione che c'era stata anche era malamente finita secondo lui secondo molti intellettuali dell'epoca
Del Risorgimento
Per fare questo ecco l'altro aspetto dell'altro mondo che si fonde col primo e occorre una filosofia nuova occorre una cultura nuova
E occorre per ripensare all'individuo al soggetto come ci dice filosoficamente alle io non come
Vittima passiva dell'esperienza così come voleva il positivismo con le sue leggi naturali con scientifiche così come voleva l'empirismo ma
Per diventare protagonista quello io quel soggetto deve essere non soltanto un unico empirico
Uso sempre terminologia filosofica ma un molto di più Cuneo trascendentale bavaglio ha detto tanto ma poi anche un Io assoluto è uno spirito assoluto che assoluta libertà eccetera eccetera e che si oppone al reale ma lo si oppone come dire costruendolo assorbendo la facendo disse in modo tale che il protagonista del soggetto
E proprio l'individuo io non la natura inerte morto
è un un atteggiamento di carattere Evoluzionario mi lascio soltanto è un breve ricordo biografico io ricordo
Un giovane imberbe
Lezioni del mio maestro di filosofia teoretica Francesco Barone che un giorno
Parlando lì questa idea della rivoluzione permanente illustrava alcune pagine di Herbert Marcuse
Ci disse che il padre disse con un po'di stupore da parte nostra che il padre il vero padre
Dell'idea della rivoluzione permanente proprio Giovanni Gentile con quell'idea del mio assoluto
Che certa in opere che inesauribile di assumere su di sé plasmare assorbire la natura perché la realtà
Questo era Gentile oggi ne possiamo parlare forse anche meglio e più liberamente di quanto facemmo venti anni fa insomma fu un po'pionieri in quel senso
Allora ne uscirono quei tre volumi che avete visto qui
Il l'epistolario con il direttore della biblioteca Juarez carissimo amico di Gentile
è questo il luogo più adatto per celebrare
Gentile di una biotech del Senato
Il i discorsi parlamentari
E i noi
I saggi che furono nelle Authority ricordo fra tutto scomparso Antimo Negri fossero all'ultimo vigenti gli anni in esercizio a a quel tempo e ricordo anche un bel ritratto che è in quel volume di Jader la Convair lei che non era un un giornalista un solo un giornalista mancherà un omone grande cultura
Di quella stagione oltre che per questo le volevo uscire no anche proprio su iniziativa del c'è nato
La ripubblicazione piccolo tesoro veramente una gemma io credo
Ricordi e affetti pubblicato da Benedetto Gentile Latella forse l'unico e ultimo figlio di Di Giovanni
Che un libro meraviglioso perché è scritto con una penna leggera senza acrimonia senza acredine
Che ci raccontavano spaccata la vita familiare di Giovanni Gentile i suoi affetti i suoi amori le sue relazioni
Da cui viene fuori un uomo con Palma completamente diverso da quello che uno si immaginava ancora quel tempo quando uscì verso la fine degli anni ottanta per la prima volta cioè del gerarca in camicia nera
Gerarca in camicia nera propriamente parlando Giovanni Gentile non lo fu mai anzi si ebbe della Resistenza annunciano quelli su furono solo quelle di Aversa resistenze
Le diffidenze vennero proprio dal suo interno perché gentile non aderì quasi mai a molte delle iniziative del regime ne cito due esempi
Il concordato
Che l'altro esempio ora la politica razzista
Per cui Gentile si oppose diciamo
Beh ma nessuno di voi e qui per ascoltare me io
Cioè lo studio del microfono e quindi mi lascio andare mi fermo tutti vogliamo sentire i nostri bravissimi relatori che ringraziamo a ancora perché onestamente ci fanno e chiaramente ci fanno un grande onore perciò
Do la parola per primo a Massimo Cacciari e poi Angius perplessi chiesta scusa
Per far presto ho saltato un passaggio importante avevo ringraziato anche a per l'aiuto che ci aveva dato e quindi glielo chiamo al podio
La faccio sedere in prima fila perché avrà bisogno di uscire ad un certo punto non lo chiamo Antonio per un indirizzo di saluto e ringrazio proprio veramente di cuore per la sua presenza e per la sua iniziativa ricorda quella mostra Alcantara visitata del nostro ministero Gennaro San Giuliano chiedo scusa
Buongiorno a tutti
Un saluto cordiale amichevole a tutti gli illustri relatori che sono qui agli onorevoli deputati e senatori al collega ministro Ciriani e soprattutto alla caro presidente Pera che ha voluto questa iniziativa e come dire
Fa parte di un panel di più iniziative il francobollo dedicato a Giovanni Gentile la mostra
Di cui abbiamo fatto una visita con a con il presidente Ignazio La Russa e poi il convegno di questa mattina so che anche il Gabinetto Vieusseux a Firenze farà un convegno su Giovanni Gentile
Per io qualche anno fa un editore mi chiese di curare
La ripubblicazione di Genesi e struttura della società italiana e di fare un saggio introduttivo
E io concludevo queste sa questo saggio con
Uno scritto del professor Cacciari che qui presente che vi vorrei rileggere che secondo me può essere
Una introduzione io non farò una relazione perché qui ci sono persone che molto più autorevolmente di me possono far ragionare e discutere del pensiero di Giovanni Gentile
Scriveva il professor Cacciari convinti sono ancora aperti con l'opera di Gentile ancora attuale discutere Marx in quanto grande filosofo classico
Come ha fatto gentile individuando il pensiero marxiano in una filosofia della procura immanenza Gentile ha mostrato come per Marx la verità del pensiero consistita nel suo verificarsi
Come ci sia assoluta identità fra teoria e prassi come il vero filosofo sia il politico ecco perché Marx assume una posizione centrale nella cultura del Novecento
Io lo ritengo questo un inizio molto utile per chi voglia ragionare sulla qualità e sulla consistenza del pensiero di gentile ma vorrei far parlare altri intellettuali
Biagio De Giovanni scrive che Giovanni Gentile filosofo e tra i massimi del Novecento europeo perché ogni all'elaborazione costante del suo pensiero una vocazione di riformatori politico-religioso
E ripenso alla tradizione italiana alla luce di quegli attitudini
Secondo invece Norberto Bobbio fu la più perfetta incarnazione dello spiritualismo italiano
Perché Giovanni Gentile insieme a Benedetto Croce ha indubbiamente segnato la filosofia italiana del Novecento fu il filosofo
Della crisi ma non della decadenza perché la sua opera attenda un grande risveglio morale nazionale alla codifica di un'identità italiana che affonda le radici nella storia io personalmente ho incrociato Gentile
Quando ho scritto la biografia di Giuseppe Prezzolini perché
In un certo senso
Gentile insieme a croce come dire sono l'anima filosofica di quel movimento che si muove attorno alle cosiddette avanguardie fiorentine non a caso Bobbio segna una data il mille novecentotré anno in cui nasce la critica di Croce e Gentile il regno di Enrico Corradini che ha come caporedattore Papini e Leonardo di Papini e Prezzolini Bobbio dice sono la fenomenologia dello
Dello spirito scrive Norberto Bobbio è una triade hegeliana queste tre riviste così inanellate tutte e tre insieme ma che cosa rappresentano
Sono la reazione alla positivismo va detto prima il professor pelo non a caso Norberto Bobbio nel profilo ideologico del Novecento italiano
Fa riecheggiare una bellissima affermazione di Benedetto Croce che io cito tantissimo anche in chiave
Attuale a chi ricordava all'appello presso una delle tappe positivistica pareva che si fossero usciti all'aria aperta e all'aria divida
Il nemico il positivismo e Bobbio avverte questa battaglia fu comune alle più diverse correnti spirituali che per il bene per il mare contrassegnano la cultura dell'epoca quindi questo e il contesto di Augusto Del Noce invece sottolinea una certa attualità di Gentile la risposta è estremamente semplice nei primi quarant'anni del nostro secolo ha dominato l'Italia
Una forma di pensiero in cui veniva allora ravvisata l'autentica continuazione del Novecento
Della filosofia classica tedesca il primato speculativo essendo passato dalla Germania all'Italia il mio e di RAI idealismo ora il filosofo degli neo idealismo italiano
E Gentile
In gentile e evidentemente fondamentale l'incontro con Benedetto Croce di nove anni più anziano di lui
E l'insegna questo incontro la vicenda intellettuale e umana in un sodalizio che costituì un punto di riferimento per la cultura non solo italiana insieme avevano dato vita quello che Bobby appunto definisce l'ideologia italiana
Profondamente diversi da subito i quesiti di pensiero
Ci sono diversi Croce ad opera il linguaggio comunicativo dell'urbanità sa che adotta le armi dell'ironia gentile attivi già la lingua della verità come lingua antologica la forma specifica della filosofia inaccessibile ai più
Gentile si pone immediatamente come filosofo politico persuaso con un'impostazione Gobetti Anna Della irrinunciabile ereditari ideale della Risorgimento rimasto incompiuto
Il tema di fondo e quello della coscienza nazionale rispetto alla quale il Risorgimento doveva costituire un modello e un ritorno di religiosità di fede sintesi storica
Di una categoria filosofica
Perché noi poi oggi ricordiamo gentile ieri era il quindici aprile perché Gentile viene assassinato dai K il quindici aprile del mille novecentoquarantaquattro
A guidare il gruppo come ci ha raccontato benissimo il professor Mecacci nel suo splendido libro
Del quale io auspico quanto prima una traduzione cinematografica
E Bruno fan sull'Aci su questa vicenda poi probabilmente professor Mecacci si intratterrà vi dirà i tanti intrecci
Che nel suo libro sono ben rappresentati e vengono come direbbe in
Bene sviluppati va ricordato questo importante che nelle ore immediatamente successive all'assassinio di Gentile il Comitato di Liberazione Nazionale del della Toscana si dissociò solo il party solo i comunisti che erano
Rivendicarono questo gesto tutti gli altri partiti si dissocia anonimo
E va ricordato anche lo ricordo spesso che Tristano Codignola importante esponente del Partito d'azione che poi diventerà deputato del Partito Socialista scrisse sulla libertà
Un editoriale nel quale condannano l'assassino di Gentile poi professor Mecacci racconterà del ruolo di Concetto Marchesi del famoso editoriale che è stato corretto insomma
Una vicenda che tutti quanti conosciamo che forse il grande il grande pubblico
Non conosce
Non qualcuno si è chiesto anche oggi sui giornali perché questa attenzione venne abbiamo attenzione su tutta la cultura italiana io credo che sia sempre forte la necessità di ricomporre una memoria collettiva dopo la mostra su Gentile lui faremo una grande mostra compari forza con pari impegno dedicato alla figura di Antonio Gramsci perché richiamo
Innanzitutto io son convinto di una cosa che quando la cultura e alta
Non ha divisioni
Ma unisce ricordo sempre che al capezzale di Gobetti tutte le sedi a portargli le medicine c'era Giuseppe Prezzolini
Che assistette Gobetti negli ultimi momenti della sua vita eppure poi Prezzolini e l'autore del Manifesto dei dei conservatori
Racconta e nota poi la pietà di Benedetto Croce che pur essendosi irrimediabilmente diviso da Gentile con i due manifesti Manifesto degli intellettuali fascisti Manifesto degli intellettuali antifascisti quando a villa Tritone a Sorrento dove Croce si trovava in quel momento perché sfollato da Napoli arriva la notizia della morte
Di Giovanni Gentile
Croce era a cena si alza da tavola questo lo raccontano i suoi eredi e si apparta si apparta per fare cosa non si sa probabilmente per piangere
Sulla morte di quello che comunque era stato una Stato
Un amico e quindi questo cita come dire un quadro di una ricomposizione umana innanzitutto e intellettuale poiché deve essere poi il grande il grande valore perché una grande nazione deve come dire
Avere un quadro unitario di quelle personalità Gentile e Gramsci io stesso curato un'introduzione a al catalogo della mostra su Giacomo Matteotti lo scritto personalmente
Dell'otto ritenuto come un atto doveroso fare introduzione a questo catalogo ecco il senso
Della ricomposizione della memoria collettiva grazie
Ora si grazie
Ringraziarlo visto entrare adesso Giovanni Gentile junior
Il proprietario direttore per la casa editrice
A sanzione è quella di Giovanni Gentile sa grazie della sua presenza e poi voglio ricordare la professoressa Cecilia Castelfranco io ora non vede da qualche parte eccola ecco grazie la quale sarà anche lei della dell'impresa incida castellane forse la più grande interprete
Manoscritti inediti dell'archivio gentile si chiama figlio Giovanni Gentile Università la Sapienza Roma corretto
Nel volume che abbiamo intenzione di pubblicare comparirà anche
Curato da Cecilia Castellani materiale del in merito e si tratta del conferenze svedesi tenute da Giovanni Gentile del mille novecento trentuno se non vado errato molto importante Civitacastellana c'è schiera da par suo curerà on Massimo avverrà
Della filologica lo leggeremo e lo vedremo
Perciò grazie Cecilia lavoro questo per dire che il suo volume cucita da qui non non sono atti ma è un bene popolo uno di carattere scientifico creino io credo nell'impresa culturale importanti allora forse eventualmente tra mimetica per qualcos'altro oceano con
Massimo
Grazie ma a me fosse affidato il compito più difficile perché
Parlare in mezz'oretta di della filosofia propriamente della filosofia gentiliana sotto il profilo propriamente rilievo etico è compito arduo reso arduo dalle dalla posizione esplicita agrigentine stesso intende assumere nella storia della filosofia
Perché l'istanza che lo muove un'istanza assolutamente radicale lui intende la propria filosofia come la posizione ultima cui la storia della filosofia può giungere in quanto Storia della Filosofia
Cioè se l'estremo insuperabile della storia della vero filosofia che il realismo
Quindi un'istanza che soltanto in impieghi del precedentemente era emersa con una tale fermezza e con una tale radicalità
Ci si potrebbe chiedere e oltre
Oltre
Oltre questa posizione cosa cosa potrebbe darsi
Potrebbe darsi oltre filosofia
Che già Leopardi di cui già leopardi amatissimo da gentile
Parlavano di una fine della filosofia la filosofia ammende direbbero i tedeschi fino alla fine
E vi sono soltanto oltre ai filosofi e la sua molte filosofia
Oppure si potrebbe pensare a una posizione radicalmente nichilisti tra oltre gentile in qualche modo introdotta da Gentile dove dovremmo cioè la fine di ogni incontrovertibile
Da qui le polemiche nei confronti di Gentile i tanti come dire filosofi contemporanee in Italia
Quello che a mio avviso dopo Gentile
Differenti Simona Gentile ma di levatura mondiale sederino
Il oppure la scienza la scienza la per scienza d'altra parte già vede diceva no a nostra epoca non è più l'epoca della filosofia
è l'epoca del visto diciamo della scienza non siamo più amanti sapere siamo sapienti cioè scienziati
Si potrebbe pensare a tutto ciò oltre Gentile gentile afferma appunto di essere alla fine e lo dice con un'assoluta radicalità Intini inequivocabile
Cito dall'epilogo della sua logica
La costruzione della logica della mia logica nome una mostra per personale costruzione
è la sintesi stessa del pensiero nel suo attuarsi
Il pensiero pone e nega in eterno torneremo perché questo a termine eterno Martello tu
I testi gentiliana eterno
Facendo ogni volta che lo pronunciava
Sollevare
Scandali e nell'animo del suo amico oceano interno
Il pensiero Cuppone nega in eterno il suo opposto inattuale
La natura Longo astratto perché la natura senza pensiero e astratto non c'è natura che non sia matura pensata
Il pensiero si naturalizzati spiritualizzata i eterno
Poiché un quell'atto che si pone come altro ponendo la natura lo spirito
Si pone come alto nega ponendo l'altro nel momento stesso che impone l'altro nemica l'alterità immedesimato l'altro consesso
Cioè il pensiero creatore di un mondo pensiero crea non rappresenta il mondo lo crea lo pone pensandolo
Che non caccia un istante fuori disse che tutto conserva e mantiene con eterna creazione
Questa sintesi per gentile questa sintesi spirituale per Gentile stringe in sé in millenni della storia del pensiero nell'istante della verità
Nell'atto del pensiero istante della verità
Che non è temporale mai fermo
Cioè l'esperienza della coscienza matura questo termine
Cioè quindi non vi è alcun sentiero della notte perde in una con Parmenide no non vi è un sentiero la notte ogni istante del sentiero il sentiero del giorno
E infine
Con l'attualismo giunge al suo nel Riggio
Senza tramonto imperio senza fine
Culmine
Della filosofia idealistica cioè della vera filosofia ma attenzione questo è molto importante oggi non è presente una relazione sul tema
Che secondo me sarebbe molto utile ma questo culmine della filosofia idealistica e nello stesso tempo l'interramento della coscienza cristiana
Perché nel cristianesimo che si dice Dio spirito
E quindi la filosofia idealistica turistica e l'interramento
La filosofia dell'idealismo tema già Emiliano sa Dio
Conosce Dio
Va infine nulla di misterioso che indica no
Nulla di segreto misterioso culto Dio
Sì in vera Siegel rivela sì dice Stella anzi meglio diciamo nello titoli vedere questo è molto importante meno differenza abissale con codice
Con il non possiamo non dirci cristiani dico c'è il senso in cui Gentile dice che appunto l'idealismo
L'interramento dalla coscienza cristiana tutto un altro significato ben qui non posso
Dilungarmi a spiegare e tutto fu spirito dice gentile tutto fu spedito filosofia religione diventano tutt'uno non soltanto io bastioni delle regioni tutto
Viene in mente micce
Se dovessimo dire con ironia quella bellissima idea d'inizio perfettamente vera
Colui che visse Dio e spirito ha compiuto il balzo fondamentale nell'attendismo
Egli immane intimismo
Radicalmente alterato
No è chiaro
Però di ciò
Mi gentile anche qui sarebbe bello ma troppo lungo spiegare ma insomma ma anche qui gentile
Non non non è cosciente di questo no
E questo interramento della coscienza cristiana è il balzo fondamentale nell'incredulità nell'attendismo
Vale il percentile quello che vale il percorso in qualche modo Gentile vero come dirò filosofo della crisi voce no
Colucci no
Cioè qui la radicale differenza con Croce ma anche questo un discorso politico da magari poi farà vedere schifoso
Gentile interpretato la crisi come come momento come parentesi
Gentile hanno gentile vede che la crisi è rivoluzionaria
Perciò voi lo dirà Bedeschi Gobetti Gramsci eccetera interpretano la Grande Guerra la crisi come rivoluzione implicano implica la rivoluzione
Senza continuità
Le cinque voci tutto eletto in termini di continuità
Insomma ma per entrambi incerto tamo cornice non essere
Cioè tutta la la filosofia della crisi mitteleuropee tutta dominata da anni scelte
Ingenti degli incontri non esiste
Non esiste proprio
Vivono la crisi in modo radicalmente diverso ma i grandi filosofi della crisi io credo di Nicea jet non ci sono c'è Marx importante c'è la filosofia di Max
Ma la Filosofia Dimas solo in Gentile ovvio Gentile la crisi comunque rivoluzionaria e non è riformistico voci interpreto tutti in termini di possibile riforma nel senso letterale del termine insorge allungato troppo posseggo nella esposizione della della parte teoretica della di Gentile
Quindi tutta la storia
In tutte le sue determinazioni esprime questa istanza che giunge al suo merito appunto come l'attualismo
Quindi l'attualismo
Pretende di assumere questa dimensione davvero epocale
Nel modo più radicale lettera
E va preso sul serio questa dimensione
Per chiedersi
è consistente questa pretesa oppure meno perché la pretesa radicale distanza radicale io costituisco il merito di millenni visto pensiero
E non è poca cosa no
D'altra parte i filosofi sono a volte le abbastanza super quando sono grandi filosofi
Ma non sono pensieri deboli insomma diciamo così
Ma questo pensiero unico questo pensiero unico attenzione non è un astratto L'Unità questo pensiero un testo fondamentale per l'attualismo
Questo pensiero unico si sbaglia dice letteralmente così gentile sempre nella logica
Sì svaria in tutte le possibili differenze previsto brillante risulti dell'anti la sua unicità
è
Una unità concreta è unita fatta di differenze è un'unità dialettica e L'Unità dell'idealismo già ancora conveniente invece
Quindi non è che indenne Meriggi ossia conclusione
No il Mary Jo in quanto Epifania dei molti che l'atto unico ed eterno produce
Opere
Sono
Questo merito è composto di operare che sono opere dell'auto con un certo auto cosciente di sé
E che hanno di fronte a sé l'ignoto certo c'è ignoto quindi nessuna conclusione fine della storia
Qui se la prendono anche con gag sbagliando
A proposito attribuendo ai negli acquisti di ad una fine della storia comunque insistono certo che l'atto del pensiero di fronte a sé l'ignoto ma è un ignoto che è immanente all'atto del suo del sapere no
Il sapere nella sua attualità nella sua piena qualità assai se l'ignoto è in sé ricerca
Era in sei ancora divenire è il senza volontà di ricerca
Fino voluta sua
Sia voluta stufa
Dice lo spirito cito da Gentile
E in questo senso senza sapere eh volere
Cioè sapere volere cercare se sapere volere scoprire senza sapere volere penetrare nell'ignoto ecco e allora acquista la base teoretica della sintesi disse nel tempo della con il loro amato tedesco
E cioè di sapere e potere
Di teoria è prassi
Che costantemente eternamente si presenta in ogni atto del pensiero
Una verità cioè quella dell'atto del pensiero che si investirà soltanto nel suo essere vita
E cioè come eterna creazione
Un libero creare
Questa rete
Sapere e potere un libero oltremare che pone fine
A che cosa che pone questo sia una fine da Gentile definitiva
Pone fine perde l'arco Marx alla preistoria
Inizia la vera storia del visto intende della teoria e prassi
Del pensiero che che che vuole ciò che essa fiat voluta Stura e finisce la preistoria del pensare come contemplare un oggetto altro basse
Un oggetto appunto che all'impiego il pensiero non oggetto in cui il pensiero così Agliena pensiero riconosce nell'oggetto un altro da sé quindici aliena il peso in questa è la preistoria che finisce
Il pensare non sta più di fronte al pensato alla natura come altro da sé non sia tra verifica più per il il linguaggio marxiano
Non è più un lavoro comandato dall'oggetto per delle linguaggio brahmsiano vede come tutto si tiene più un lavoro comandato dall'oggetto
E quindi finisce questa prestò lenisce la storia dello spirito libero
Che crea il proprio mondo
Che crea il proprio mondo
E quindi è chiaro impossibile comprendere gentile senza quella quella storia diciamo che vada cliniche
Criticato sì ma la sostanza rimane quella
Spaventa più che Labriola io credo molto molto più che la vogliono la Max
Quel benedetto filosofo Max
Il cui primo teorema è che la realtà e prassi
E che non riesco a togliermi dal capo quando il pubblica
Dopo tante incertezze il grande libro son d'accordo la filosofia di Max
Citato dall'ENI
Come forse il solo contributo sulla filosofia di marzo degno di nota
E lui
A un certo punto decide di ripubblicare questo saggio perché Max non riesce a togliersi al monarca
E vedremo che cosa però questo ce l'ha insegnato tanti storici della filosofia questo rapporto ovviamente questo rapporto di filosofia dalla prassi logica ed etica vedremo che cosa può portare ma continuiamo
A sviluppare l'aspetto teoretico di questa di questa grande filosofia
O che certamente sì pretende di essere letta come una grande filosofia
Perché siamo di fronte ad un filosofo che tale pretende di essere
Di terrore parla gentile dunque
Qual è l'errore secolare
Nella preistoria
In questo Mary Jo dovrebbe chiarirsi e venire superato
L'errore consiste nel fatto che il pensiero si fissa nella sua astrattezza
Non tra passa nel concreto
è un errore quello che non supera
Nel pensiero
L'oggetto come altro del pensiero
A questo errore si oppone per Gentile un principio incontrovertibile
Nulla di relativistico un principio incontrovertibile cioè indi gentile di è la pretesa che la sua distanza che la sua filosofia compatta quelle filosofie della crisi che
Da amici in poi
Anche se dice ripeto non viene affrontato direttamente Gentile né tanto meno alla croce
Quelle filosofie che ritengono che ormai la filosofia la fine composti o forme di relativismo forme di filosofia della ditta o comunque la distruzione
Degli incontrovertibili no
L'attualismo non partecipa queste correnti fondamentali della cultura e della crisi dalla grande crisi europea no
A cavallo della guerra no
Vi è un principio incontrovertibile agli errori di cui ha parlato
Si oppone l'incontrovertibile
Solo il pensiero attuale è è realmente
E nel pensiero attuale però passa ogni passato trattino natura la natura è diciamo così i l'eterno passato
Dell'eterno presente dello spirito in atto
La natura dice in una un passo fondamentale della teoria generale parla della natura luogo astratto come nature assise errore
Natura schiva entro
La natura in quanto posta
Di fronte oppure gli Achtung è un errore
Che viene superato dal pensiero in atto del l'eterno passato dall'eterno presente del pensiero cioè meglio certamente non c'è di conto a parenti di e gli eventuali esperte non c'è scendendo non c'è il secondo scendendo
Fellini dell'imperialismo
E anche questo è molto indicativo no c'è c'è Fichte nell'idealismo italiano manca completamente fermi
Ma anche questo è un problema che andrebbe approfondito in sede propriamente di storia della filosofia
Perché non c'è e e e non è senza conseguenze perché il secondo Schelling il fendente dall'interno dell'idealismo mette per tanti versi in crisi gli impianti idealistico
Mentre sia cocente gentile pensano che la crisi dell'idealismo provenga soltanto dalle filosofie dalla crisi contemporanea cioè filosofi a cavallo della
Prima guerra mondiale
è un'attività naturalmente comincia dicevo questa del pensiero che non è mai definibile determinabile una volta per tutte che non è mai compiuta
Ogni limite viene costantemente oltrepassato nel momento stesso che lo pongo pongo il limite in quel momento stesse limite Rino e oltrepassato un po'ci puoi porre un limite senza oltrepassato
Senza interrogarci senza cercarne il superamento voluta s'teoria prassi volontà s'sono pagine bellissime gentile nella logica nel alogena logiche eccetera tutto anche rapporto tra riapparse eccetera
Nessuna inerzie concessa al spinto quale spostare è questo uscita lo speaker lo spirito diviene ma diviene creando diviene attraverso l'atto eterno incontrovertibile del pensare
Incontrovertibile e solo il pensare che continuamente diviene creando
Quindi che non è mai semplice di venire relativismo nichilismo eccetera eccetera e non è questo ma il semplice divenire il divenire in quanto tale e principio astratto come quello di identità
Il pensiero è
Al di là del tempo
E
L'atto del pensare costantemente gentile questo tema l'atto del pensare si contrae in quel punto in quell'istante il vizio di lettura il termine platonico di Excite ne aspetti finì nell'atto del pensare
Proprio si rifà al termine platonico dell'istante Saif mass
E in quell'istante dell'atto del pensiero tutte le dimensioni del tempo stanno stanno insieme tutte le dimensionalmente
Con forza aforistica esprime quest'idea gentile finita quel capolavoro anche stilistico di retorica filosofica che l'atto del pensare come atto puro del mille novecento Ricci
Quindi la temporalità del pensare non può essere concepita come durata e tanto meno come una forma di accadere è il tempo sì ma dell'eterno attuarsi del pensare
Cioè del determinarsi dell'eterna substantiam Coggi Times ecco l'incontrovertibile
Chiomenti diceva Spinoza actio mentis
Nulla è
Incontrovertibile principio incontrovertibile nulla è se non pensata sussunta nell'azione del pensiero azione del pensiero concitato ergo est
Il pensarlo in sé annienta dice gentile attenzione annienta se stesso in quanto semplice essere il pensare spesso
Vive in quanto processo
Dice Gentile la dialettica del pensare non conosce un mondo che già sia
Risoluzione assoluta assoluta
Principio incontrovertibile risoluzione assoluta del pensato di ogni pensato nel pensare queste dice gentile mi pare in una pagina la chiama addirittura la parola d'ordine dell'attualismo
Risoluzione assoluta del pensato nel pensare
Che si sta e questo il pensare interviene ma diviene diciamo così eternamente no perché il suo divenire è creazione dell'atto del pensiero in ogni istante
Libero infinito generale
Non c'è qui una relazione sul rapporto con ma tutti questi principi tutta questa interprete dell'attualismo è radici Tuscia opposta a quella storni cistico il crociano
No e fine negli anni dei primi momenti della loro amicizia è davvero straordinario questa no
Questa amicizia fondata su una
Dal punto di vista teoretico soltanto sulla pars destruens positivismo eccetera no soltanto sulla identità dell'avversario
E il sulle richiamo all'idealismo ma sulle interpretazioni dell'idealismo completamente completamente
Opposte
Non non vorrei farla lunga e quindi pensando che molte cose potranno riprendere gli amici i colleghi vorrei sottolineare la problematicità di tutta questa impostazione insomma proprio con battute rapidissime
Ripeto l'istanza gentiliana è di affermare
Questa questa attività del pensiero sulla base di un principio incontrovertibile ma è possibile in questo
è possibile
Come può far valere il suo essere eterno
Se non esiste che nel suo realizzarsi
Sette ma non è che la sua energia
Chi vince ogni limite
Ma per ciò stesso questo limite bisogna incontrarlo per poterlo superare
E quindi il pensiero
Deve
Non può essere concepito che in una continua trasformazione allora il problema come affermare che in ogni istante il sesso appaia perfetto
Cioè il nostro esservi spirituale posso apparire perfetto essere al fine Teglio sceglierebbero intrecci no
In ogni istante segna il suo realizzarsi non è mai tutto
Ma sempre oltre il sei
Se lo spirito è lo svolgimento di Djenné come indici gentile ovunque
E come si può solo
Come si possono applicare non solo evidentemente impossibile applicare i principi fermi Sinni della logica classica
A questi idea dello spirito ma come anche è possibile
Sintetizzare questo questo spirito come svolgimento di divenire con il principio incontrovertibile di cui di cui si è parlato
Se lo spirito nel suo porsi e costantemente oltre passarsi è necessariamente tanto determinazione quanto negazione
E perciò di conseguenza come dice Gentile la sua immortalità consiste nella sua mortalità da suo immortalità consiste la vera vita sì immedesima come la morte
Sono pagine se volete di grande fascino ma da un punto di vista teoretico illogico tutte radicalmente da discutere
Come fece col già negli anni venti alcuni importanti filosofi no
Che dissero sostanzialmente che cosa al di là del difficoltà della combinazione tra principio incontrovertibile perché si perde tutto gentile se non si
Se non si sta fermi a questo e cioè e quindi la sua opposizione allo storicismo crociano
Principio incontrovertibile questa è una filosofia eterna e quindi la differenza fondamentale per voce la filosofia e storia dalla filosofia e non c'è nessuna filosofia eterna c'è un Sud filosofie di dispongono sul piano storico e devono essere analizzate soltanto sto storici spiccatamente
E dall'indifferenza nei campi abissale
Da un punto di vista teoretico
E però rimane il problema del del rapporto della sintesi fra questo principio della sintesi sentiamo anche Gentile tra il principio incontrovertibile e il e lo e lo svolgimento il mais stare dello spirito
E ci sono critiche che al di là appunto dell'analisi sulla consistenza logica di quest'impianto dell'idealismo turistico mettono in evidenza come inevitabilmente da questo idealismo dovessero sorgere
Correnti e movimenti che ne esplicita con la contraddittorietà
C'è un saggio molto importante di Bontadini del ventisei ma tanti altri già dell'epoca
Quando già sistema gentiliana Struck compiuto
Praticamente compiuto già contro al quando arriviamo ai saggi
Immediatamente prima della guerra sistema di Gentile già perfettamente compiuto
E allora dice come fondare il destino dell'attualismo consiste nel dimostrare l'impossibilità di una scienza riconoscere che tenga fermo il principio incontrovertibile su che cosa possiamo fondare una scienza del conoscere una logica nel senso
Calogero
Totale conversione dei riconoscimenti castrati
Di fatto questa è la tendenza che ne emerge
Causio lo dice il il esplicitamente impossibile definire forme del pensare sulla base delle quali sono ce li finisco forme del pensare contraddicono spinto dall'alcolismo
E dall'altra parte ancora più radicalmente spirito
La filosofia e ricerca
è vita della ricerca e quindi la filosofia viene risolta nel concreto Porceddu delle scienze particolari
Questo importante dirlo perché molti ancora in Italia soprattutto nel certi ambienti
E ritengono che l'attualismo
E per certi versi anche come ci siano nemici delle scienze no
Che l'idealismo il tutto Firenze vitalismo in quella filosofia che afferma che non siamo più filosofi ma scienziato
Assolutamente ridicola l'accusa di idealismo e di essere una mette una filosofia che è contrario per principio agli scienze scienza
E lo dimostra anche dall'interno dell'attualismo appunto una posizione come quella di spirito che si risolve in scienza
Che si risolve nell'essere nient'altro la filosofia che la definizione appunto del procede nel concreto diffidenze particolare
Ma di sia Calogero sia per spirito che cosa avviene viene travolto ogni incontrovertibile
E quindi
La filosofia il principio fondamentale della filosofia tomistica entra in crisi non fanno altro che mostrare l'impossibilità di quella sintesi che doveva essere alla base della filosofia attuali stick
E qui sia potrebbe un altro lungo discorso che svolgerò nella nella nel saggio che metteremo nel volume che riguarda più in particolare la presenza appunto di questa posizione così peculiari di Gentile nell'ambito complessivo delle delle filosofie della crisi vorrei chiudere con una battuta soltanto perché nella
Alla fine secondo me
Qui mi riallaccio a quanto diceva il ministro
A proposito del dell'ultimo Gentile del saggio sulla su genesi struttura
Della società perché vide
Una novità
Dettata secondo me anche dalla situazione storica eccetera eccetera che
Non è più io trascendentale Livio soggetto del di quel pensiero eccetera eccetera di cui ho parlato no emerge una dimensione io direi esistenziale
E cioè
Come Gentile comprendesse che non è più non può più fondare il proprio incontrovertibili sugli io trascendentale dell'idealismo
Io trascendentale già per altro verso
Disciolto sì nelle filosofie dalla crisi delle grandi filosofi mitteleuropea della crisi no ed è quasi un ritorno ad una posizione e c'è questa il la mia la mia filosofia bisogna ricostruirla partire dall'impervio vita dell'esserci
Dall'interiorità per tutto quello che ho detto
Intendo ricostruirlo dalla interiorità dell'SG c'è un ritorno quasi agostiniano interiore in saggina
Ogni inizio deve darsi nell'interiorità nel danzare verrebbe ai tempi no ogni categoria tende a fondare in questo principio non più fondarsi
Sull'ego trascendentale ma affondare in questa radice è la radice interiore tutto sulla sua base è possibile basta
Possibile diciamo che sia stato possibile Silvia stato se se e soltanto se e son scaturirà dall'individuo nella sua interiorità
Possibile che sia stato soltanto se l'individuo trova societas in se
E ma e qui è un rovesciamento dell'ottica precedente non si parte più dalla forma io trascendentale eccetera si parte dalla concretezza dell'esistenza dell'esercito per ricostruire la forma e la forma è possibile non viene più dedotta da qualche principio incontrovertibile è possibile
Soltanto c'è il la ritroviamo in nove dagli occhi a riconosce il il nuovo in se stesso Illinois ci sarà soltanto se ogni io ci riconosce noi
è questa è è l'opposto di qualsiasi Stato Lucrezia
Possiamo intenderla come vogliamo ma è l'opposto di qualsiasi Stato l'Aprilia
E gentile lo sa
E lo sai lui indica questa via è diventata impenetrabile più semplice l'altra
Che aggrediva il problema dalla forma questa diventa impervia questa via che il sorgere dalla interni novità
Verso la forma la forma è possibile soltanto se è originariamente la ritroviamo lui genericamente in noi gentile non sa per l'idea compito arduo forse un possibile impossibile grazie
Grazie al massimo scenari
Che dopo aver ascoltato abbiamo una ragione in più per attendere il suo saggio scritto non so se il ministro ci deve lasciare il nuovo grazie appresso grazie
Un'altura Simone sir Terror
Diceva cacciare citando incentive e ci aggiungeva anche un altro pensiero il vecchio non c'è inerzia nello spirito non puoi metterci cinese nello spirito ora
Sì natura ero e lo spirito è comunque sempre necessariamente creativo
Proviamo a tradurre
Questa concezione il linguaggio politico
Come se ne esce
Certo
Praticamente in modo sicuro non ci può essere uscire con un una forma di riformismo politico perché riformismo politico richiede la correzione della natura
Verso il meglio possiede sia al meglio ma siccome natura CDR assente ora e lo Special creativo ed ad esempio superare
La soluzione allora rivoluzionaria
Cioè natura che vale di cambiarci
Ecco perché credo
E parlo sintetico meglio Gentile
Padre della rivoluzione permanente
L'evoluzione come liberale
Rivoluzione socialista o comunista
Dal punto di vista di Gentile c'è ancora qualche differenza
La rivoluzione ma rivoluzionario comunista rivoluzionario liberale
Hanno tutti quanti la stessa matrice apparentemente dal suo punto di vista l'errore della natura
Bene forse questo può spiegare ma ce lo dirà meglio adesso Giuseppe Bedeschi perché Gentile può essere considerato a buona ragione filosoficamente maestro sia di Gobetti sia di grazie perciò la parola a nostro amico Giuseppe Bedeschi grazie grazie ancora a caccia
Nei primi decenni del Novecento
Il pensiero di Gentile
A esercitato un fortissimo l'influsso solo esponente di grande spicco della sinistra rivoluzionaria
Come garanti e Gobetti
La cui opera poi ha avuto un notevolissimo rilievo
In Italia in tutto l'arco del Novecento
Grandi seguo Betti
Infatti furono letteralmente affascinati dalla filosofia di Gentile edificio del resto e se non fecero viste garanzie scrisse sul settimanale torinese il diritto del popolo del diciannove gennaio mille novecentodiciotto
Che è gentile
Era il filosofo italiano che io in questi ultimi anni abbia prodotto nel campo del pensiero
E aggiunse
Il suo sistema della filosofia
E lo sviluppo ultimo dell'idealismo germanico che ebbe il suo culmine impiega maestro di Marx
Ed è la negazione di ogni trascenda antagonismo
L'identificazione della filosofia con la storia
Con la foto del pensiero in cui si uniscono il vero è il fatto in una progressione dialettica mai perfetta e definitivo
è difficile immaginare io credo un alloggio più convinto di questo
Ma nella incondizionata ammirazione per Gentile
Gobetti e non fu certo da meno dei grazie
Proprio sulla rivista di quest'ultimo l'Ordine Nuovo
Il giovane intellettuale torinese pubblico il dieci febbraio mille novecentoventuno
Un articolo su Gentile in cui diceva che il filosofo siciliano
A veramente formata la nostra cultura filosofica
E ciò perché aveva insegna gentile avere insegnato sono parole
Gentile aveva insegnato che la filosofia è una visione della vita
Una fede
Un'armonia mora
E il pensiero umano uscente di se stesso della sua attività
Dei suoi figli
è la vera religione degli uomini
Che ha superato tutte le religioni sostituendo al momento religioso e ai diritti il culto sovrano della verità
Come nessun altro aggiungeva tubetti
Gentile aveva tolto il nesso vitale della filosofia con la vita
Perché sono parole di Gobetti come visione della vita la filosofia si svolgesse rinnova con la vita e il suo progresso storico riflette il cammino degli uomini le loro esperienza devono tenersi
Di qui secondo Gobetti
Il rigorismo anti
Io leggo il rigoroso ampie dogmatismo di sentirla
In quanto egli aveva liquidato una volta per tutte l'idea di una filosofia definitiva
Essendo consapevole del fatto che il pensiero dell'uomo non si arresta mai si rinnova continuamente
Pone sempre nuovi valori nuove idee
Nuovi istituti per ripensando e subito appena riapposti
Per trasformarle o negarle secondo l'esigenza che la vita poco
Gobetti poteva quindi concludere il suo profilo di Gentile con queste commosso e farò
Questo insegnamento di vitalità intensa di operosità necessari
Di serenità di umanità fosse per
Scaturisce dall'opera di Giovanni Gentile
Egli ha fatto scendere anzi meglio salire la filosofia dalle astruserie professorale nell'immensa concretezza della vita
è giusto che illumini gli individui riconoscano un maestro di moralità e tutta la nuova generazione si Siri al suo pensiero per rinnovarsi
Dunque
Sì a Gramsci che Gobetti
Hanno subito l'influsso massiccio della filosofia dualistica
Più in generale
Essi hanno condiviso la critica demolitrice svolta dal neo idealismo italiano contro il positivismo
Ma ecco un punto da fissare con cura
Nell'ambito del neo idealismo italiano e si si sono sentiti assai più vicini a Gentile che approcci
Ciò risulta chiaramente bei testi che ho citato
Ma risulta anche da alcune lettere private
Dei cubetti ad abbia Prospero sua sua futura moglie
E sono molto significative a questo proposito spesso nelle lettere private uno scrittore si esprime più liberamente
Per non nell'articolo o nel saggio
Scriveva per esempio il sette agosto mille novecentodiciannove il giovane intellettuale torinese
Ho finito il primo volume del sommario di pedagogia di pedagogia vigenti
Mi è parso davvero una cosa meravigliosa
Soprattutto perché alla posizione di Gentile
Io mi ero già assai ravvicinato dopo la lunga meditazione critica di Croce
Certo gentile lascia
Un'infinità di problemi dubbi
Ma è innegabile
Che dalla concezione dello spirito come autocorrelazione
Come soggetto che si pone e si sente come oggetto a ricavato tutto originale sistema
Alla luce di questa analisi Gobetti Anna conosce era il punto di partenza per arrivare a Gentile
Nel senso che Croce
Come Gobetti scriveva in una lettera del dieci agosto mille novecentodiciannove
Nel senso che Croce aveva compiuto alle norme fatica di demolire in campo culturale i vecchi pregiudizi
Ma fatto ciò e proprio braccio
Piena germogliato il frutto più alto la filosofia di Gentile
Certo
Gentile non poteva stare senza croce
Ma nel neo idealismo italiano
Diceva Gobetti gentile
Può essere pensato come Platone
Mentre ecco cioè e sotto
E non è è una metafora
Questa di Gobetti che non ha bisogno di con e che attesta in modo inconfutabile
Come il giovane intellettuale torinese al pari del resto di Gramsci sentisse di avere un debito intellettuale profondo e vitale verso Gentile piuttosto che verso corso
Questa netta preferenza accordata dal marxista-leninista Gramsci
E da liberale operai resta Gobetti alla filosofia di Gentile
Può apparire quanto meno singolare
Ove si consideri
Che nella valutazione dell'opera di Marx
Conosce era stato assai più benevolo vigenti questo è un punto che merita di essere approfondito
Il filosofo napoletano infatti aveva negato
Che il marxismo fosse una filosofia della storia
E aveva mostrato un forte apprezzamento
Per i contributi del Marx sociologo questo
Certo egli aveva ammesso
Marx aveva architettato secondo la celebre espressione dello stesso Marx aveva cinguettato con la terminologia legalità ma se si guardava con attenzione
Ci aspetti si accorgeva subito secondo Croce
Che gli elementi di correzione e di antitesi
Pareva avevano dei gran lunga sugli elementi di continuità e di svolgimento
Marx infatti aveva affermato energicamente al pari ripiega
L'idea della necessità storica
Ma a differenza di fede
Ne aveva dato una raffigurazione circostanziale ed empirica
Dalla quale bisognava cancellare diceva Croce ogni traccia di razionalismo evita la sentenza
Per vederli il semplice riconoscimento
Del piccolissimo campo che nel corso delle cose lasciato all'arbitrio individuale
E ancora
Il materialismo storico era sotto dal bisogno di rendersi conto di una determinata configurazione sociale
Non già
Dall'esigenza di spiegare la storia universale
Perciò
Marx si era occupato di oggetti particolare il lavoro la produzione industriale la terra eccetera e sulla base dell'analisi circostanziata di tali oggetti aveva riconsiderato la storia in concreto investigando né il processo effettivo
Di qui quelle che per Croce erano le feconde scoperte del rivoluzionario tedesco
L'affermazione
Della dipendenza di tutte le parti della vita fra loro
Ed è la genesi di essa
Dal sottosuolo economico in modo che si può dire che di storia ce n'è una sola
Il ritrovamento della forza reale dello Stato
Col considerarlo Istituto di difesa della classe domina la stabilità
Dipendenza delle ideologie
Dagli interessi di classe
La coincidenza
Dei grandi periodi storici coi grandi periodi economici
E le tante altre osservazioni concludeva Croce onde ricca la scuola del materialismo storico
Queste scoperte indicazione erano sei importante secondo Croce
Per una ripresa della storiografia italiana
Ormai è ridotta nel migliore dei casi alla ricerca erudita fine a se stessa
Se non addirittura alla raccolta di curiosità
E alla aneddoti tra
Gli aiuti
Per una comprensione più intima e profonda rilevava Croce sono venuti finora più volte da diverse parti la grande e quello che giunge ora dal materialismo storico e adeguato all'importanza del movimento del socialismo moderno
Vista sotto questo profilo
La dottrina di Marx non era
Secondo il filosofo napoletano
Ne materialistica
Marx aveva sbagliato a definirla così ingenerando tanti equivoci né spirito dualistica
Nei duelli esplica ne modifica bensì piuttosto realistica
Concezione realistica della storia era appunto la denominazione che appariva più adatta accorcia
Completamente diverso
Anzi opposto a quello crociano
E era il giudizio di Gentile sull'opera dei marxisti
Per il filosofo siciliano infatti
Il materialismo storico era una vera e propria Filosofia della storia e ciò in primo luogo perché
Sottolineava Gentile la società capitalistica aveva dentro di sé secondo Marx una contraddizione
Che era la ragione sufficiente e necessario per il futuro assetto comunista
La contraddizione fra capitale e lavoro
Che si concreta per in due classi sociali capitalisti opera
Come tutte le contraddizioni anche questa postura ava inesorabilmente la propria risoluzione
Con la soppressione delle due classi lotta e dunque con la soppressione
Della stessa società capitalistica
Nella storia considerata dal marxismo
C'era dunque un profondo finalismo
In quanto in essa ogni fase preparava un'America la società Comonext
E avvicinava adesso
La concezione marxista della storia era quindi dialettica
In quanto fondata sulla contraddizione sul fino all'istmo né più nemmeno di quella medaglia
Ma Marx costituiva
Secondo oggettive un netto passo indietro rispetto al che
Marx infatti diceva il filosofo siciliano
Aveva determinato il ritmo della dialettica a posteriori
Tenendo presente la storia dei fatti economici
Ma lo aveva concepito a priori
Ne aveva potuto fare diversamente
Perché la dialettica appunto ritmo razionale degli sviluppi
E in questa mescolanza di a priori e di a posteriori diceva gentile
Consiste il vizio radicale della sua concezione storica
Inoltre
Il materialismo marxista come ogni altro materialismo
Non aveva voluto riconoscere per reale se non ciò che è sensibile
Ma questo sensibile
Che per ogni altro materialismo estatico per il materialismo marxista era climatico era in perpetuo offrire fieri
Donde il suo appellativo di materialismo sto
Ed ecco concludeva gettito
Che questo materialismo per essere storico
E costretto a negare
Nella sua costruzione speculativa il proprio fondamento
Che non sia
Altra realtà all'infuori del sensibile
Della sensibile
E a rifiutare quindi i caratteri essenziale
Di ogni intuizione materialistica
Come la concessionato mistica della società
Nello stesso naturalismo
Questa insomma vicino a Gentile è un materialismo che per essere storico non è più il materialismo una intrinseca profondo e insanabile contraddizione lo trova
Alla luce di questa disamina di Gentile
Marx era dunque un pensatore sostanzialmente contraddittorio
Dice la gentile un eclettismo di elementi contraddittori e il carattere generale di questa filosofia di Max
E per pensare in modo veramente dialettico e storico
Bisognava abbandonare qualsiasi presupposto materialistico
Bisognava liberarsi della camicia di forza dell'empirismo e del naturalismo che ancora adducevano il marzo
Ora
Ritornando al Grand sia come detti
Come spiegare
La loro vicinanza ideale a Gentile
Piuttosto che a croce
Alla luce dei diversi giudizi l'uno quello di Croce assai benevolo
L'altro quello di Gentile molto critico
Sull'opera di Marx
Tale vicinanza Gentile si spiega io credo compatto
Che nonostante le severe critiche
Rivolte da Gentile Marx il pensatore siciliano
Aveva dato di quest'ultimo
Soprattutto nella prima parte del suo libro sul pensatore previsto
Aveva dato una lettura assai più suggestiva per Gramsci per Gobetti di quella che mi aveva dato Colucci
Per Gentile infatti Marx era nonostante il suo materialismo e in contrasto con esso
Un pensatore fondamentalmente dialettico cioè un vero filo
E ciò perché
La chiave di volta della sua costa
Era il concetto di parassiti
Che Marx aveva ricavato dall'idealismo infatti egli
Marx a differenza di forma
Aveva concepito l'uomo come l'insieme dei rapporti sociali e la natura con un prodotto del lavoro e dell'attività dell'uomo della sua prassi
Ecco la filosofia di Marx sceglierò dunque secondo Gentile alla negazione di qualunque naturalismo
E non solo Marx aveva concepito la stessa prassi umana come tante che si rovescia sono parole di Gentile come tale che si rovescia
Nel senso che spiegava Gentile col crescere col progredire col modificarsi dell'oggetto cresce progredisce si modifichi duramente anche il soggetto quindi il petto reagisce sulla causa e il rapporto si rovescia l'effetto facendosi causa della causa che diviene Effetto pur rimanendo causa e al nuovo insomma una sintesi della causa con l'effetto
Questa valutazione gentiliana della concessione di Marx come filosofia della prassi e come filosofia essenzialmente dialettica
Era come ho detto assai più suggestiva per garanzie per Gobetti della valutazione proposta nove proposta non accorcia
Che aveva spogliato Marx di qualunque pretesa dialettica e ne avrà fatto un pensatore
Che aveva semplicemente richiamato l'attenzione degli storici sui fatti economici per lo più trascurati fino ad allora
Marx insomma secondo Croce né
Aveva inteso dare una nuova costruzione a priori di filosofia della storia
E quindi bisognava mandarlo bisognava mandarlo a suo avviso di quel ritmo naturale per negazione di negazione
Che era una scoria di Pecchia metafisica
Ne aveva proposto un nuovo metodo semplicemente egli aveva elaborato un Cannone Venter trattazione della storia
D Urso ha fatto empirico quantunque sia diceva conosce un cannone di ricca suggestione
Un canone che consigliava di rivolgere l'attenzione al cosiddetto sostrato economico delle società per intendere meglio le loro configurazione
E dice
Il che era davvero troppo poco sia per Gramsci che per Gobbi esse infatti mettevano al centro del loro pensiero l'idea di rivoluzione
Marxista leninista per Gramsci liberale operaia per Gobbi e quindi erano assai più interessati a un Marx filosofo dialettico
Teorico della prassi che si rovescia cioè a Roma sufficienti che non a un Marx pensatore realistico da utilizzare permanenza guarda la storiografia che era il Marrazzo dico
Di qui il grande fascino
Esercitata su garanzie su Gobetti dall'interpretazione gentiliana del marxismo
Di qui l'ampia utilizzazione che e si fecero di tale interpretazione
Non può sorprendere quindi che intere parti del pensiero di Gramsci
Non possono essere comprese senza fare riferimento alla filosofia vigenti dalla quale hanno tratto ispirazione e alimento così per esempio il famoso articolo di garanzie
La rivoluzione bolscevica
Intitolato la rivoluzione contro il capitale
Apparso il cinque gennaio del diciotto mille novecentodiciotto sul greto del popolo
Ecco quest'articolo mostra un impianto concettuale
Mutuato interamente dal libro di Gentile su Marx
In questo articolo lo scrittore sardo contrapponeva
Al pensiero di Marx il pensiero del in quanto il primo Marx era pensato lei mi diceva da un determinismo materialistico
Dal quale il secondo
Le lo aveva liberato salvando né il nucleo vitale
Gramsci affermava che la rivoluzione dei bolscevichi era materia di ideologia e più che di fatti
E che essa era la rivoluzione contro il capitale di Carlo Marx
Con ciò egli intendeva dire
Che la rivoluzione bolscevica aveva infranto gli schemi del capitale e del materialismo storico secondo i quali
La rivoluzione socialista e non s'era impossibile
Perché la Russia era un Paese troppo arretrato
Dove il capitalismo non aveva ancora conosciuto uno sviluppo adeguato
Dove non si era ancora formata una borghesia sufficientemente articolata dove non si era ancora una classe operaia abbastanza robusta
Dove insomma non c'erano ancora le condizioni sia industriale sia più generalmente sociali e civili per la presa del potere da parte del proletariato
Per mare siffatte la rivoluzione socialista poteva fermarsi solo al culmine dello sviluppo capitalistico
E alla luce di questo schema
La rivoluzione proletaria era appunto impossibile nell'arretrato
Impero zarista
Questo era stato anche il punto di vista dei ben serviti in ciò fedele a darsi
Perciò diceva grazie
Il Capitale di Marx che era in Russia il libro dei borghesi più che di proprietà
Merito dei bolscevichi aggiungeva lo scrittore sardo
Era stato quello di fare scoppiare gli schemi critici
Entro il quale la storia della Russia avrebbe dovuto svolgersi secondo i canoni del materialismo storico
Di rinnegare Marx che di affermare con la testimonianza dell'azione esplicata
Delle conquiste realizzate che il canone del materialismo storico non sono così ferrei come si potrebbe pensare e si è pensato
I bolscevichi insomma
Non erano marxisti nel senso scolastico e dogmatico della parola
Ma dei Marx essi avevano colto
Secondo Granze
Il pane il pensiero immane
Verificato
E si avevano respinto le affermazioni dogmatiche e indiscutibili di quella dottrina esteriore che per molti era il marxismo
E avevano vissuto il pensiero marxista quello che non può quello che non muore mai diceva Craxi che è la continuazione
Del pensiero idealistico italiano e tedesco e che in Marx si era contaminato di incrostazioni positivistica e naturalistiche
Questo pensiero diceva ancora Gramsci impone sempre come massima fattore di storia nomi fatti economici Borutti ma luogo ma le società degli uomini
Degli uomini che si accostano tra loro si intendono fra loro sviluppano attraverso questi contatti una volontà sociale collettivi
E comprendono i fatti economici e li giudicano Elia devono alla loro volontà
Tinte questa dipenderà la motrice dell'economia
La plasma attrice della realtà oggettiva
Siviglia che si può e a questa carattere di materia tellurica in ebollizione
Che può essere incanalata dove alla volontà piace come alla volontà piace
Tutto il ragionevolmente tutto il ragionamento del giovane Gramsci era di intonazione gentiliana attuale ostica
Non era la struttura a determinare la sovrastruttura
Non era l'economia a determinare le idee la coscienza
Come aveva pensato in un Marx materialista Neckar regista ma all'inverso era la coscienza era la volontà umana plasmare la realtà a trasformare le condomina
Ad adeguarla ai bisogni e alle esigenze dell'uomo
Come aveva pensato il Marx dialettico e ampie meccanicistica è anche meccanismi sta critico di forma e del materialismo
Il pensiero umano era pensiero in affitto e la cosiddetta realtà non poteva essere che manifestazione di quella
Credo
Che sia superfluo
Insistere sul debito che è gravissimo aveva perso l'interpretazione gentiliana di Marx una interpretazione che gli aveva assorbito molecolare a me Secondo presenterete al secondo questa interpretazione come abbiamo visto
C'era un Marx in via lista è un Marx materialista c'è Lumarzo dialettico
E quindi anti meccanicistica e altri del tennista e c'era un Marx ampi dialettico e quindi meccanici sta e deterministica il marchio vivo ed è il primo non è il secondo
Merito dei bolscevichi per Craxi era stato quello di far rivivere il primo e di ripudia in via di pubblicare il secondo
Sarebbe molto istruttivo
Redigere un inventario dei passi degli scritti giovanili di grandissimo nei quali si avverte l'influsso determinante vigenti come quando egli dice
Noi siamo persuasi che la rivoluzione russa è oltre che un fatto un atto proletari
Oppure quando afferma che i bolscevichi concepiscono la storia con un processo infinito di creazione
Oppure quando scrive che bisogna ritornare alla genuina dottrina di Marx per la quale luogo nella realtà
Lo strumento di lavoro e la volontà non sono disabitati ma si identificano nell'atto storico
Oppure quando sostiene contro Marx che le massime giuridiche
Sono creazioni degli uomini come volontà poiché il diritto e la moralità in atto
Concezione questa tipicamente gentiliana per molti altri esenti
Si potrebbero si potrebbero infatti
Questo
Influsso profondo
Di Gentile su Gramsci ha continuato a operare anche sul pensiero gramsciano dell'ordine nuovo
Nei suoi articoli sull'ordine del nuovo Gramsci caratterizzava infatti dite in termini essenzialmente gentiliana
Gli obiettivi fondamentali della rivoluzione proletaria cioè di una rivoluzione che egli diceva per la la la radicalità
E l'ampiezza dei suoi obiettivi
Coinvolgeva tutti gli uomini e non una sola parte di essi obbligava tutti gli uomini a muoversi e a intervenire nella lotta a palpeggiare esplicitamente
Le parole
Con cui Gramsci caratterizzava gli obiettivi della rivoluzione proletaria
Meritano di essere riportate per la loro forte torna in vita gente gli ha
Essa
La rivoluzione proletaria diceva Marx trasforma la società fondamentalmente
Da organismo unicellulare di individui cittadini
La trasforma in organismo pluricellulare
Pone a base della società nuclei già organici di società spesso costringe tutta la società
Ai denti ficcarsi con lo Stato vuole che tutti gli uomini sia una consapevolezza spirituale e storica
Linguaggio e concetti gentiliana dicevo
Gentiliana infatti è la critica
Dell'individuo cittadino ha prodotto dalla società liberale teorizzata dalla tradizione
Giusnaturalismo dico contrattualistica
Tradizione atomistica ed egoistica secondo Gentile gentiliana
L'esigenza che la società trasformata in qualcosa di fortemente coeso e organico organismo pluricellulare si identifichi con lo Stato sia interamente ricompreso in mezzo
E a questo proposito garanzie affermava poco dopo la rivoluzione tale e non una volta contezza della retorica demagogica
Quando si incarna in un tipo di Stato
Quando diventa un sistema organizzato di potere
Non esiste società se non in uno stato
Che è la sorgente e il fine di ogni diritto degli ioni dovere
Che è garanzia di permanenza Abc Successo di ogni attività sociale
La rivoluzione proletaria tale quando da Vitesse incarna in uno stato tipicamente protettorato che svolge le sue funzioni essenziali come emanazione della vita e della potenza proletari
Passo
Anche questo assai significativo
Perché se la rivendicazione della società organica unificata e non più a tomistica non più dissociato
Si iscrive pienamente nel quadro del marxismo
L'enfatizzazione invece dello Stato
Che deve avvolgere
E ricomprendere alla società
Ristrutturarla e Plas Marra
E che quindi è la sorgente e il fine di ogni diritto di ogni dove
Questa enfatizzazione e sicuramente estranea al pensiero di Marx mentre presenta una dove una indubbie affinità
Sia concettuale sia terminologica con il pensiero filosofico politico dirigenti
Ci sarebbe un un altro aspetto da considerare della concezione gentiliana che affascinato gran sui furbetti l'identità di Filosofia e politica un'entità come è ben noto che non si ritrova nella composizione di conoscere
Tale identità era intesa da Gentile non solo nel senso che la politica ha bisogno di chiarire se a se stessa di farsi coerente e di armarsi di pensiero con l'aiuto della filosofia ma anche e soprattutto nel senso che non è più possibile diceva
Una filosofia degna di questo nome la quale non sa baratti alle questioni politiche e non rifletta inserendo intervenisse e non senta la necessità di risolverle nel suo proprio processo
Interrotta
Tedeschi
Io appartengo a quella generazione che è stato educato al mito il mito della rivoluzione liberale di Gobetti e poi in quella democratica di Gramsci o viceversa insomma dare retta al giovane così mi volevano indirizzare ho scoperto in seguito e oggi ottengo la conferma che l'uno era rivoluzionario è un'altra funzionario ma che cosa riesce ad uno dei punti liberale che corsa verso l'alto democratico ancora adesso da decidere grazie anche per questa riflessione allora vorremmo capire adesso perché questo pensatore
è un rivoluzionario meno permanente passa alla fase del liberalismo quel liberalismo andarci nonnismo
E al fascismo peraltro è la prima volta che incrocia le relazioni sentiremo pronunciare la parola fascismo perché fino adesso non parla un grande filosofo
Che ora etico grande filosofo politico ma di fascismo ancora non ci siamo niente
Perché ha mostrato appunto che stiamo di fronte ad un personaggio che va ben al di là calcio dei confini delle etichette di carattere politico che ebbe professor
Francesco Perfetti almeno a parole
Buongiorno
Allora cominciamo subito ricordando che Giovanni Gentile fu il vero autore di quella dottrina del fascismo che costituisce la seconda parte della voce fascismo firmata da Benito Mussolini della enciclopedia italiana e che quindi in un certo senso
Una voce che rappresenta la teorizzazione ufficiale
Del movimento
Quando la redasse
Nel mille novecentotrentadue il regime si era già consolidato dal punto di vista sia istituzionale
Ed era nel pieno di quelli che Renzo De Felice
Ha definito gli anni del consenso
La firma dei Patti lateranensi infatti che il filosofo aveva osteggiato ma che sembrava aver chiuso definitivamente l'annosa questione romana
Aveva rappresentato il momento culminante del consenso al regime e dell'apprezzamento anche internazionale
Della figura di Mussolini oltre che dello stesso regime
Gentile era giunto alle fascismo molti anni prima provenendo dal liberalismo
Quando venne chiamato a far parte delle governo Mussolini come ministro della pubblica istruzione
Egli però non aveva ancora aderito alle movimento fascista
E la scelta del suo nome suggerita appare Mussolini da un antico compagno di battaglie ex sindacalista rivoluzionaria Agostino Lanzillo
Voleva essere la scelta di un personaggi oggi si direbbe tecnico
E non è un caso che appena ufficializzata la nomina Benedetto Croce i telegrammi fax il trentuno ottobre
Oggi vedo con gioia adempiuto il mio antico voto vi aggiungesse che Luigi Gentile era della RAI bene Kinder RAI Plains
Il liberalismo di Gentile affondava le radici nella tradizione della destra storica
Ed era maturato dal punto di vista intellettuale attraverso lo studio della storia e dei protagonisti del Risorgimento in una chiave spaventi Anna
Culminante nella concezione dello Stato etico
In sostanza esso rappresentava il punto di arrivo di quella riflessione avviata già dagli inizi degli anni di Napoli Francesco De Sanctis che Bertrando Spaventa in primis che si proponeva di realizzare l'unificazione ideale del paese dopo il conseguimento della unificazione politica
Si trattava dello sviluppo di una linea interpretativa già in un lavoro giovanile di Gentile quello su Rosmini e Gioberti
Destinata a risolversi secondo la lettura che ne ha dato un filosofo a me molto caro Augusto Del Noce nella elevazione del Risorgimento a categoria filosofica
Si potrebbe osservare
Che una tale concezione interni svolgimento appare del tutto collima ante su un terreno più propriamente storiografico
E con una più pertinente attenzione all'evoluzione dei fatti concreti e delle forze non soltanto spirituali operanti nella società con quella che un grande storico
Amico di Gentile Gioacchino Volpe stava elaborando e avrebbe poi sviluppato
Negli studi sull'Italia moderna vista come punto di arrivo di un lungo processo che trasforma il popolo minuto in nazione
E che alla nazione fa acquistare consapevolezza sostanza
Nella realizzazione nella gestione dello Stato unitario
Proprio sul concetto di liberalismo Gentile nel mille novecentodiciannove
Ebbene una vivace polemica con Mario Missiroli
All'epoca
Giornalista già molto noto sia come intellettuale autore fra l'altro di un libro la monarchia socialista che è da considerarsi una delle prime opere delle prime importanti opere di rilevanza critica delle Risorgimento
Missiroli che era già stato alla guida del Resto del Carlino ora dirigeva il tempo un quotidiano fondato da Filippo Naldi
E portava avanti d'accordo su indicazione della proprietà
Una linea più progressista una linea destinata recupera al mondo liberale talune proposte politiche socialisti
In questo quadro egli sostenne che si dovessero considerare liberali
Tutti cito i critici rivoluzionari gli utopisti gli insofferenti dei regimi attuali
Tutti coloro insomma i quali urtava hanno in qualche modo contro un principio una situazione una verità o una menzogna del presente
E spingevano magari fra cassando il capo
Il lento carro della storia
Per lui dunque in sostanza e in considerazione dello stato di cose determinato dalle conflitto mondiale
Veri liberali avrebbero dovuto essere considerati tutti gli innovatori e tutti i progressisti
Mentre gli altri anche coloro che erano stati liberali in altri tempi ed in altre circostanze
Ora per il solo fatto di restare fedeli ma programmi ed equilibri politici del passato avrebbero dovuto essere annoverati nelle file dei conservatori
Crollo Gentile definì satanica questa definizione di Missiroli
Che era certo una definizione funzionale ripeto al Progetto politico di recupero nei settori delle mondo socialista e progressista
Ma che appariva talmente semplificatrice ampia
Da rendere davvero ardua l'impresa di trovare qualcuno che non potesse non dirsi liberale
Per gentile il liberalismo era tutt'altra cosa
Cito
Il liberalismo di cui se mi fosse consentito io parlerei non è l'individualismo
Ne la concezione borghese
Non l'individualismo perché l'individualismo è solo un momento storico glorioso
Ma tramontato film dal principio del secolo diciannovesimo del concetto dello Stato liberale che sorse nell'età moderna come opposizione dell'individuo allo Stato
Quando lo Stato impediva lo sviluppo dell'individuo
Ma per tende
Alla soluzione dell'antitesi quando si scoprì che lo Stato ovvero non è quello che esiste di fronte all'individuo
Ma quello stesso che almeno da cento anni a questa parte è concezione dello Stato come libertà e della libertà come è stato doppia equazione nella cui novità trova adeguata espressione il principio liberale ne lo Stato esterno all'individuo né l'individuo concepito come astratta particolarità
Fuori dall'immanente comunità etnica dello stato in cui gli realizza la sua effettiva libertà
Lo Stato argomentava ancora Gentile per un autentico liberale avrebbe dovuto essere concepito come potenza organizzatrice di tutti gli interessi e volontà veramente generale
Che non parteggia per nessuna classe
In questa ottica negli non negava affatto che i socialisti potessero partecipare al potere che i socialisti potessero essere associati alle governo e quindi collaborare
Allora Governo dello Stato ma riteneva anche che da un punto di vista iperreale fosse necessario che il conservatore facesse il conservatore il socialista facesse il socialista
E che illiberale non si buttasse né a destra né a sinistra
Alla base della concezione di Gentile
C'era dunque una precisa idea dello Stato liberale come Stato etico una idea che era mutuata certamente da Hegel Meda Spaventa e secondo la quale il cittadino è da considerarsi libero non già in quanto titolare di diritti naturali
Bensì in quanto partecipe di quella superiore libertà che si manifesta attraverso la volontà dello Stato
Ha osservato uno storico Gabriele Turi in maniera a mio parere non del tutto convincente che questo liberalismo di Gentile veniva assumendo connotati ben diversi da quelli della destra storica che gli continuava
A considerare un punto di riferimento cui egli continuava in altre parole ad appellarsi
In proposito a riprova di come su tale posizione egli trovasse consensi autorevoli da parte liberale
Vale forse la pena di rammentare che proprio Benedetto Croce si mostra pienamente d'accordo
Con le argomentazioni di Gentile tanto che il trentuno marzo del mille novecentodiciannove gli scrisse proprio in merito alla polemica con Mario Missiroli queste parole
Ora Chelli trova ostacoli alla sua illogica nei logici ragionamenti che tu gli ha infatti in stampa
E io a voce ci fa spacciare per reazionaria ed antiquati
Gentile preciso poi alcuni anni più tardi il suo concetto di liberalismo fondato sullo Stato etico lo fece nelle primo fascicolo di una rivista di studi politici la nuova politica liberale uscita a partire dalle gennaio del mille novecentoventitré era già ministro per la Pubblica Istruzione
Per iniziativa di un suo allievo Carmelo Licitra con l'avallo di un gruppo di collaboratori fondatori che erano oltre allo stesso Gentile Antonino Anzilotti
Benedetto Croce Giuseppe Lombardo Radice e Gioacchino Volpe
La rivista era stata progettata impostata qualche tempo prima della marcia su Roma
E quindi qualche tempo prima dell'avvento del fascismo al potere e si proponeva di rifondare la coscienza politica italiana
Sulla base dei presupposti e delle conclusioni filosofiche e politiche dell'idealismo
Gentile dichiari ancora una volta i termini della sua posizione liberale opponendo al liberalismo materialista del diciottesimo secolo
Nato in Inghilterra nel secolo precedente e divenuto credo della rivoluzione un altro liberalismo un liberalismo germinato nel fare il secolo successivo dalla critica del materialismo dal di affermazione di valori spirituali
Cito
Vede il solo liberalismo che si possa pensare
Perché il solo coerente e capace di reggere a una concezione veramente liberale della vita
Un liberalismo inverso senza Stato è un liberalismo senza libertà
Uno Stato che presupponga la libertà l'America appunto perché la presuppone
Non essendovi libertà fuori di quella vita dello spirito che a differenza delle cose naturali non si presuppone ma si crea si conquista si sviluppa liberi si diventa non si è naturalmente e lo stato libera è liberale di fatto non a parole se promuove lo sviluppo della libertà considerandola come ideale da attuare e non come naturale diritto da garantire
Il mio liberalismo
Non è il primo non è la dottrina che nega ma quella che afferma rigorosamente lo Stato alcune realtà etica
La quale essa stessa da realizzare e si realizza realizzando la libertà che è come dire l'umanità di ogni uomo vederci a positiva dell'individuo
Appunto perciò lo Stato come io l'intendo è una realtà etica
Ma il liberalismo nuovo dottrina dello Stato etico non va giudicato dal punto di vista del vecchio liberalismo che conosceva soltanto lo Stato opposto all'individuo
E da cui l'individuo si opponeva con la convinzione del dilemma Mors tua
Vita media o viceversa
Lo Stato così veniva concepito materialistica mente al pari dell'individuo e invece lo Stato etico non è niente di materialmente era assicurabili od obiettiva mente definibile di con prova il cittadino nella cui coscienza deve vivere
Non è esterno all'individuo anzi l'essenza stessa della sua individualità che non si manifesta se non come volontà che vuole essere universale
Senza limite né ostacoli di cui non abbia trionfare volontà che sia leggi
E lo Stato che altrove se non conciliazione unità di volontari di legge
La volontà è volontà quando è legge
Come la legge legge solo in quanto volontario
Perciò l'individuo reca in atto a propria natura nella misura stessa in cui si fa Stato che sente nell'intimo della sua astratta personalità particolare
E che come lo trae incontro alla morte nel supremo pericolo della patria quasi per ritrovare il suo vero se stesso perdendo il suo essere illusorio
Così momento per momento gli fa riconoscere la forza possente di una legge a cui si piega il suo istinto inferiore ed ogni passionalità naturale perciò io sono fermamente convinto Della necessità suprema di uno stato forte come dovere come diritto del cittadino e di una disciplina ferrea che sia scuola rigida di volontà e di carattere politico
La citazione davvero molto lunga me ne scuso ma chiarisce bene l'idea che Gentile aveva del liberalismo e al tempo stesso fa intendere perché l'incontro con il fascismo forse per luglio un passaggio quasi obbligato
Quando infatti scrisse queste pagine egli per quanto già ministro delle governo guidato da Mussolini non era ancora scritto l'ho già ricordato alle partito fascista
Descrisse credo queste pagine non tanto come è stato osservato da un suo biografo per giustificare a se stesso la partecipazione al governo Mussolini
Quanto piuttosto per rivendicare le dita le l'eredità di una sua certa visione del Risorgimento e in particolare della destra storica una dizione che gli sembrava tradita da quanti allora si professavano esplicitamente liberali
Una visione che come ha osservato Del Noce considerava l'idea di Risorgimento come categoria filosofica
Anche se a dire il vero gentile non c'era espresso ma in questi termini tuttavia per usare le parole Del Noce l'idea di Risorgimento illumina aveva finito per avere la stessa funzione che in Marx aveva avuto l'idea di rivoluzione
Cito Del Noce come alla formazione della filosofia classica tedesca
O per altro verso del positivismo convinti hanno è essenziale il pensionamento del significato della rivoluzione fascista
Così a quella di Gentile è intrinseco il pensionamento del Risorgimento come designante un'essenza diversa da quella della rivoluzione
Tuttavia al di là di questa lettura filosofica della sua idea di Risorgimento e al di là dei suoi scritti sul Gioberti Mazzini cuoco e via dicendo
Dovrebbero pure essere rammentata alle tante pagine che più avanti negli anni in pieno regime egli avrebbe dedicata al Risorgimento come fatto storico
Inserito all'interno di un processo che senza soluzione di continuità portava alla consapevolezza prima e dalla costruzione poi dell'Italia all'insegna delle binomio pensiero azione
In una pagina per esempio dedicata proprio alla nuova Italia del Risorgimento è contenuta in origine dottrina del fascismo si possono leggere affermazioni di questo tipo quali le forze attive del Risorgimento pur nel complesso delle condizioni interne ed esterne in cui queste forze poterono operare Massa del popolo italiano
A cui qualche storico oggi tenderebbe ad attribuire notevole se non prevalente azione del Risorgimento
Simpatia inglesi aiuti francesi guerra tra Prussia d'Austria fra Prussia e Francia eccetera
Tutte queste non possono essere se non condizioni del Risorgimento senza Cavour Napoleone terzo non avrebbe mai combattuto in Lombardia
La causale gente è sempre una idea fatta persona
Gli uno o più volontà determinate che perseguono scopi determinati in uno spirito consapevole che ha un programma da recare in atto in un pensiero concreto storicamente operante perciò nessun dubbio il Risorgimento italiano fu opera di pochi
E non poteva essere che opera di pochi i pochi in quanto coscienza involontaria di un'epoca hanno in mano la storia
Vedono le forze ed a loro disposizione ne fanno materia di quella che solo a veramente forza attiva e produttiva la loro volontà
Questa volontà il pensiero dei poeti pensatori degli scrittori politici
Che a tempo sanno parlare un linguaggio che risponde a un sentimento universale capace cioè di diventa tale dal fieri a Foscolo da Leopardi Manzoni da Mazzini a Gioberti si vengono tessendo le fila di una proclama nuova un nuovo pensiero una nuova anima una nuova in gran
Certo si tratta di una pagina scritta nel mille novecentotrentaquattro quando da tempo ormai gentile aveva aderito ufficialmente alla fascismo e aveva scelto di contribuire con la sua forte personalità e autorevolezza a supportarle i progetti di realizzazione di una nuova Italia
Leggendo la però sembra di essere di fronte agli stessi successi
Ruolo delle minoranze organizzate
Radici lontane nel tempo ed espresse da una lunga tradizione letteraria dell'idea nazionale e via dicendo
Alle diciassette l'ho già accennato prima ma lo ribadisco che Gioacchino Volpe attraverso quel suo approccio metodologico fondato sul realismo storico
Aveva portato avanti in un importante libro L'Italia in cammino che si contrapponeva alla storia d'Italia dal mille ottocentosessantuno al mille novecentoquindici
Di Benedetto Croce
Già i due titoli fanno capire la contrapposizione
E quindi la diversità delle tesi
Dove i lavori
Certo storiografica mente forse il più rilevanti del tempo due lavori che giungendo a concezioni
E a conclusioni scusate diverse avevano affrontato il tema della frattura o continuità della storia d'Italia
Ed è proprio su questo tema anzi si era sviluppata una polemica fra volte e Croce
Una polemica che in maniera quasi paradigmatica lo ribadisco era esemplificata dai titoli delle loro opere l'idea di volte di una in Italia in cammino che quindi aveva radici lontanissime nel tempo che pure attraverso svolte contro svolte si segue una precisa direzione era va da sé assai funzionale al pensiero di Gentile né dalla spiegazione del trapasso dal liberalismo al fascismo
Cosa che non accadeva ovviamente per la disattesi
Diciamo storiografica di Croce che fa coincidere da nascita dell'Italia con diciamo il compimento della unificazione
Dice Croce non si può perché parte dal settanta perché non si può parlare di Italia prima di quella data
L'adesione ufficiale vigenti dal fascismo risaliva in effetti al mille novecento ventitré nella tarda primavera di quell'anno qualche mese dopo la pubblicazione del ricordato sua articolo sul liberalismo nella prevista dalla nuova politica liberale
Delle ricevette l'offerta della tessera ad honorem delle Partito nazionale fascista ma pure accentando la scrisse a Mussolini in questi termini
Liberale per profonda salda convinzione in questi mesi da che ho l'onore di collaborare alla sua opera di governo e di assistere da vicino allo sviluppo dei principi che informano la sua politica mi son dovuto persuadere che il liberalismo comignoli intendo
E come lo intendevano gli uomini della gloriosa a destra che guidò l'Italia del Risorgimento
Il liberalismo della libertà nella legge e perciò nello Stato forte nello stato concepito come una realtà etica non è oggi rappresentati in Italia dai liberali che sono più o meno apertamente contro di lei ma per l'appunto D'Alema
Conosciuta questa lettera un vecchio uomo politico Antonio Salandra con un gesto che apparve ed era infatti polemico nei confronti delle gentile cui pure rallegrato da rapporti di reciproca stima
Si iscrisse al Partito liberale auspicando che Gentile inseguito dedicasse meno interessa i temi politici assai lontani dai suoi studi
Mi piace ricordare
La testimonianza di un antico collaboratore di Gentile Ferruccio Boffi che a proposito si espresse in questi termini ancora una volta indicativi e illuminanti
Nella che scrivendo dicevo a Bossi a Boffi Gentile si espresse in questi termini che ancora una volta sono illuminanti
Per chiarire la sua posizione politica
Peccato
Che io non possa soddisfare l'onesto desiderio di Salandra dite legarli la direzione della mia coscienza politica e dei miei giudizi storici sul vecchio liberalismo italiano
Che io non voglio certo identificare col fascismo ma che non posso neanche confondere col liberalismo democratico dei liberali di oggi contro i quali Silvio Spaventa direbbe che hanno smarrito il concetto dello Stato
Tengo in particolare che gli pur con via compiacendosi di ricordare spesso lo spaventa tenda piuttosto applicare verso quel liberalismo all'inglese individualistico
Che spaventa educato alla filosofia tedesca italiana respinse e doveva respingere energicamente insomma bisogna che il liberalismo italiano esca dall'equivoco ne dica sale sia prima allo Stato ossessiva prima l'individuo
Ci sono liberali che stanno per un'alternativa ci sono liberali che stanno per l'altra
Confondere i due liberalismo adesso dopo la riscossa fascista non è più lecito
Sto per dire che non è più possibile Kiss degna l'equivoco farà bene perciò a dirsi fascista
Che è perbene come dir si illiberale ma della libertà dello Stato e dell'individuo nello Stato non dell'individuo contro lo Stato o fuori di esso
Questa sua posizione Gentile l'ha ribadito più volte scrivendo per esempio la prefazione ad un saggio del filosofo Francesco Fiorentino che era un antico esponente della Destra storica
In quella in quel caso colse l'opportunità non solo ripercorre lo sviluppo della tradizione liberale italiana ma per concludere che in parte fascismo e liberalismo almeno cito il liberalismo degli uomini che cioè dettero sinceramente nella libertà e ne ebbero perciò un concetto augustea colse anche l'occasione per polemizzare con Croce che scrisse cito a suo modo si professa liberale
E che
Insensibile all'idea dello Stato etico come concreta realtà
Morale preferiva preferisce farne una alternativi un'astratta organizzazione economica
Per combattere quella dottrina che lui invece riteneva essenziale al concetto liberale dello Stato
Ancora nel luglio del venticinque presentando una raccolta di scritti di Licitra sostenne che il liberalismo si era trasformato e doveva essere chiamato fascismo la più coerente la più storicamente mature perfetta concezione dello sfratto come libertà
Coloro che a suo dire non se ne rendevano conto erano i liberali ignari della libertà
I liberali convinti che si dovesse parlare di libertà come di cito un attributo naturale del singolo
Ignorando il portato intellettuale del diciannovesimo secolo il romanticismo la scuola storica Lidia lirismo dello Stato etico dello Stato l'idea di Gioberti la missione di Mazzini e via dicendo
Una tale concezione del liberalismo
Tre presupponeva
Una lo ribadisco ancora una volta una lettura del Risorgimento in chiave filosofica prima che politica
Gentile in sostanza riteneva che il fascismo sorto per ristabilire ordine libertà una volta costituzionalizzato
Una volta abbandonato l'uso sistematico della violenza
Una volta messo da parte lo squadrismo avrebbe rappresentato come nella logica di una sintesi hegeliana la continuazione naturale e del Risorgimento
Lungo una direttrice che partendo dall'idealismo di Spaventa passava per Gioberti e Mazzini
Non a caso indicati come profeti del Risorgimento italiano
Si trattava come band si intuisce di una posizione che rigettava l'idea che il fascismo potesse essere una rivoluzione
E potesse segnare una frattura nella storia dell'Italia crescente una posizione che recuperando il principio della continuità della storia nazionale risultava ben congeniale accidenti a scelte e comportamenti
Degli ambienti fiancheggiatori prevalentemente liberali o liberal democratici e ciò anche sia a ben vedere ovviamente una tale posizione non poteva identificarsi con essi
Concetti non dissimili
Gentile sviluppo nella lettera con la quale trasmise a Mussolini le conclusioni della commissione dei soloni insediata per studiare un vero piano di riforme costituzionali
Osservo cella corsi Commissione non aveva pensato un solo momento che fosse da sovvertire lo stato italiano sorto dalla rivoluzione del Risorgimento perché convinta che cito lo stato del Risorgimento
Via della gloriosa monarchia nazionale
Forse ormai per forza di tradizioni divenute assai crea un liquore italiano una solida costruzione da rispettare una solida base su cui edificare
Naturalmente però per quanto continuasse apporre l'accento sulla continuità storica istituzionale fra Risorgimento del nuovo regime fra liberalismo risorgimentale fascismo io realtà Gentile era ormai proiettato verso una dimensione che non poteva più essere considerata liberale nel senso classico del termine
Perché per cui lo Stato lo Stato fascista con penetrando sì nella coscienza dei cittadini per organizzarle in una sorta di unità nazionale
Finiva di fatto per assumere una valenza anche se gli si guardò bene dall'usare questo termine totalitaria
Gentile aveva difeso in Commissione e le posizioni che non metteva in discussione l'idea dell'unità dello che dell'unità dello Stato come sarebbe accaduto per esempio se fossero prevalse le proposte di revisione portate avanti in nome di un sindacalismo puro che avrebbe finito per assorbire lo Stato fascista
Uno stato che per lui doveva avere caratteristiche ben precise
Cito lo Stato fascista è lo stato sovrano
Sovrano infatti e non a parole stato forte
La cui forza non ne ammette altre pari e imita attrici quantunque anch'essa come ogni forza morale Silvia da sé però abbienza e medesima il proprio limite
Lo Stato fascista non vuole esserlo stato sovrapposto al cittadino anzi di uno Stato che investa il cittadino e sia quindi la sua coscienza
E poter vizi attuare da promuova eletti la conosca nella riconosca nella tratti come quella che essa è
E come quella che deve essere storicamente ed economicamente e moralmente e politicamente con tutti i suoi interessi fondamentali che ne determina l'orientamento ed imprimono una speciale attività
Lo Stato fascista per compenetrare indirizzare la coscienza dei cittadini vuole organizzarli nell'unità nazionale
Che eppure messa unanime una persona una volontà possente consapevole dei suoi figli
Poiché lo Stato a suoi fini non sono quelli del sud cittadino particolare de di nessuna classe di cittadini
Nega la somma con massa totale degli individui che un determinato giorno vivano sul territorio dello Stato congiunti da un comune vincolo giuridico l'unità nazionale non è qualcosa
Che esista già in un tempo determinato alle radici nel passato
E dal presente si protende all'avvenire
Di fatto devoluzione giuridico istituzionale del fascismo la trasformazione dello Stato cioè per usare una pregnante espressione di Alfredo Rocco
Porto nel mi permetto di rinviare al mio volume sul fascismo e le riforme istituzionali alla realizzazione di una forma di governo diverse da quelle classiche
Del governo parlamentare presidenziale cancellierato una forma di governo basata sulle funzioni di preminenza direzione consolidamento propulsione riservate al capo del governo in ogni campo
Secondo il modello teorico del capo carismatico terrorizzato da Max Weber e veicolato in Italia da Roberto Nicastro
Fumo modello PRS percettibile il fenomeno della personalizzazione del potere attraverso l'adozione del termine Doucet
Durante tutti gli anni trenta la fortuna di Gentile all'interno del fascismo andò scemando
Andò scemando anche se il suo peso rimase importante nelle campo intellettuale nel campo come noto della organizzazione della cultura grazie
A tante sue iniziative editoriali e al suo attivismo del promuovere istituzioni culturali penso per esempio all'Istituto per il Medio ed Estremo Oriente o all'Istituto Germanico o all'Istituto manzoniano che si segnalarono per importanza capacità operativa
Un suo allievo Ugo Spirito fece coincidere l'inizio della parabola discendente di Gentile
Con la firma del Concordato che avrebbe rappresentato da un punto di vista filosofico a suo parere la sconfitta dell'attualismo
Con la trasformazione dell'Italia da Stato laico in stato confessionale
Mentre in realtà quell'evento
Lo ribadisco come ha sottolineato dimostrato Renzo De Felice segno non soltanto a chiusura della questione romana ma anche l'inizio degli anni del consenso
Il discorso di spirito comunque lo si voglia giudicare ponendo il problema un problema filosofico e un problema storico al tempo stesso quello del rapporto se non addirittura della identificazione fra attualismo e fascismo
Un rapporto che è stato a mio parere dire abilmente ha studiato da Augusto Del Noce il quale in un saggio fondamentale per la comprensione credo del fascismo di Gentile ed è giunto alla conclusione che sotto il profilo speculativo il fascismo sarebbe un esito se non proprio l'esito della linea di pensiero immani intimistica predominante nella cultura italiana e di riflesso nella storia politica dai tempi del Risorgimento una linea che aveva trovato appunto in Gentile la sua massima espressione
Dobbiamo andare fece la ringrazio ho imparato una cosa soltanto barra
Relazioni Francesco Perfetti
Però dico molto emetteva la
Il in segreto per voi perché se il liberalismo è quello di Gentile c'è il liberalismo
Quello di Gobetti di tutti gli altri
Allora mi hai fatto
Ha concluso al mattino traggo è che il vero fondatore del liberalismo in Italia Silvio Berlusconi
Grazie
Vogliamo sapere adesso com'e sì perché
Un liberalismo fondato sullo Stato etico
Che poi sistematicamente dittature di oppressione della libertà
Ego te che boccheggia liberale ma il risultato è quello che
In una procura liberalismo da encomiabile
Va bene
E del ritmo italiano e non in uno spirito sul voto nella lista unitaria DIGOS ecco perché amare liberale Antonio
Preferisco ok
Allora grazie grazie Francesco Perfetti dunque ora avremo sicuramente no interessantissimi di pace
Relazione poi con la campanella perché siamo già in ritardo quindi mi raccomando a sul nostro mercato grazie grazie
Grazie Luciano Mecacci grazie
Allora e dopo il quindici aprile del quarantaquattro
Si sviluppa resto una narrazione che metteva a tacere tutta una serie di interrogativi che erano sorti subito
Appena fu ucciso gentile
Che erano i mandanti chi erano gli esecutori qual erano le cause punto di svolta in questa narrazione del suo quando apparve nel gennaio del quarantasei sul giornale sul settimanale di destra Brancaleone una sintesi nella quale si diceva che gli autori gli esecutori materiali
Dei personaggi di acquisti particolare fanciulla ci ha ricordato e quindi venivano annullate tutta una serie di ipotesi che riguardavano servizi stranieri riguardavano gli stessi fascisti riguardavano i tedeschi e così via
Nel tempo questa narrazione diventata una vulgata io direi granitica
Che ha soddisfatto a destra e a sinistra
Perché era come una pacificazione Gentile è stato ucciso perché era un fascista e Gentile è stato ucciso biechi comunisti e continuamente c'è stato per ogni volta chiedere una ricorrenza
Soprattutto il quindici aprile uno scontro che era uno scontro banale chi abita a Firenze sacche questa ogni volta il problema è stato un assassino no non è stato sono assassini Stato un atto di giustizia e poi la sostanza allora mai stata scavata fino in fondo una svolta ci fu nei primi anni ottanta
Conti e pubblicazioni un articolo intervistati Giampiero Mughini all'epoca giornalista combattente battagliero
E e poi nell'ottantacinque il noto libro di Campora la sentenza
Nel libro di gli scusate nelle l'articolo di Mughini
Viene fuori un personaggio che fino allora era ignoto perché uno dei membri del gatto che era già noto Luciano sull'isola il gatto comandato da fanciulla ac che avrebbe compiuto l'operazione di esecuzioni vigenti retta Luciano su misura difensiva a sparare contro
Gentile c'era anche Giuseppe Martini questi incrinò subito la narrazione perché di Giuseppe Martini non si non si era mai avuta notizia
Era noto un lunga pista dal nome Paolo ma che avesse avuto una parte precisa specifica nell'operazione non era mai venuto Bush e nello stesso articolo si dà pena morto il Giuseppe Martini quando invece il Martini è morto quattordici anni gruppo
Le Pen Martini è una figura chiave che alla quale io ho dedicato molte pagine di un libro
Perché Martini era era un militare
Non è era un semplice il giovane ragazzo
Che era partito pre per combattere i fascisti i dati entrato nella Resistenza deriva da un'esperienza militare e questo è un elemento fondamentale su cui ritorno dopo
E poi Martini era andato Tupou a Praga in Cecoslovacchia dalla scuola politico-militare di praticato questo è uscita una filiazione che arriva grazie
Fino agli anni Settanta alle Brigate Rosse qui di questo è già
Un certo aspetto da tenere
Presa
Del libro di Canfora lo sapete tutti i colleghi tutti coloro che sono interessati al caso gentile Campora tedofori la componente dei servizi segreti britannici questo non quest'aspetto non piacque affatto al Partito Comunista che aveva rivendicato subito l'attentato s'era fatta s'era fatto merito
E no subentravano gli alleati e subentrando agli alleati e cambiava tutto lo scenario tant'è vero che sia Repubblica che l'unità non pubblicarono neppure una segnalazione del libro di Canfora
Ne parlarono tutti ma si cercò di mettere da parte questa documentazione molto importante Canfora ebbe modo anche di intervistare alcuni membri della Resistenza fiorentina che allora erano
Visibili
Trovo altri documenti poi ci sono stati due libri molto importante quello del professor Perfetti
Sull'assassinio di Gentile poi l'altro libro di Paolo ITIS entrambi pubblicati dalle lettere libri che portavano nuovi documenti e che quindi facevano vedere che la narrazione Kabul canta non reggeva ma anche queste
Nonostante questa documentazione se permettete anche il mio libro uscito dieci anni fa
Se noi andiamo in giro che vediamo sul tipo wiki pigliavo sentiamo l'opinione i giornali di oggi si dice Gentile fu ucciso dai K al salvia Tino e e finisce
In questo modo
La questione molto più complessa io quando ho cercato di ricostruirla a suo tempo ebbi la fortuna ormai di essere a Firenze e di scavare a fondo guardi in modo ossessivo
Tra i documenti dell'Archivio di Stato di Firenze poi altri documenti sparsi anche bene in Inghilterra negli Stati Uniti e sono arrivato a delle conclusioni intercity non posso che riassumere però non si arriva ad una conclusione definitiva si arriva intanto alla conclusione che
Quello che è stato detto non è vero ci saranno altre cose da tirare fuori ma quello che è stato detto non è infinito
E perché perché intanto manca una documentazione precisa oggettiva su quello che è accaduto il quindici aprile
Partiamo da un punto sono fondamentale ma ci sono i documenti
Quindi relative alle indagini svolte sulla morte di Gentile il quindici aprile tutti i giorni successivi sì cioè all'Archivio di Stato di Firenze ci sono anche l'archivio centrale a documenti destinati a suo tempo anche dal professor Perfetti ma l'Archivio centrale di fiere scusate all'Archivio di Stato di Firenze viene
Sono un po'pignolo su questo ma è fondamentale il mio avviso perché aprire che cosa manca
Vi è un fascicolo del giudice che conduce le indagini istruttorie
E interroga testimoni e fa la sua parte come giudice come i tribunali
Da questo fascicolo si deduce che che vi è un altro fascicolo della Questura Ufficio politico della questura di Firenze
Ed ha tutta una serie di di fatti dal protocollo dai numeri dei documenti si deduce che se il fascicolo
Del tribunale del giudice istruttore
Il Coimbra caso a cinquanta pagine quello dalla questura scena due trecento questo fascicolo è sparito
E quindi manca il punto di partenza fondamentale per sapere che cosa successo quando è sparito da quello che io ho potuto ricostruire è sparito presto subito dopo la liberazione di Firenze l'undici agosto del quaranta
Entro
In tre tra tra il settembre dice
E poi sono venuti fuori le altre narrazioni
Prendiamo un altro aspetto
Come fu ucciso Gentile proprio materialmente
Giudice istruttore fa compiere l'autopsia e quindi abbiamo verbale di tagliato pari pagine dell'autopsia condotta sul corpo di Giovanni Gentile
Fa fare la ricognizione all'interno della FIAT mille cento nera sul quale si trovava Giovanni Gentile in cui diciamo un rapporto della polizia molto precisi molto
Non ce non lì in questo rapporto non vi è notizia dei proiettili
Che sketch sono stati ritenuti nel corpo sono stati rinvenuti nell'automobile
Dopo un mese quindi questa l'autopsia le indagini della nella macchina è stata compiuta il sedici aprile dopo un mese compare IRI l'autista
Giustino Passatore il quale dice signor giudice sa nell'automobile ho trovato tre proiettili
Questi tre proietti ritengono opportuno messi agli atti efficaci tratta di proiettili ecco i proiettili tre e sette proiettili che hanno ucciso Giovanni
Quadrate ha dell'incredibile quando io vidi questo questo fascicolo rimasi veramente sorpreso perché questi proiettili non furono trovati dal passato mai tuttora tuttora tutt'oggi conservata la lettera con la quale questi proiettili furono mandati da fuori Firenze
Perché fossero messi nella nel automobile fossero portati dal dall'autista a dire questi sono Proietti quindi Veltroni
E così ecco situazioni di questo genere non vestono in cane e tardi poi sono appunto di dettaglio ma mette in evidenza che fu
Ricostruito ad arte una uno scenario che non corrisponde alla realtà te li dico solo un altro perché anche in questi giorni è circolato di nuovo un film che se c'era il ministro dico
Non facciamo il più vedere questo film della su RAI tre sul la morte di l'omicidio Gentile perché non corrisponde alla realtà
Questo è un film fatto nei primi anni Ottanta dalla RAI che dove si chiede mio amico compagno di liceo Paolo Mieli con con al quale
Una grande amicizia e grande affetto però io dico
Non corrisponde questo film perché nel film e qui ci la famiglia
Il nipotino di del del filosofo e quindi possono confermare
Giovanni Gentile con la sua famiglia abitava dal settembre del quarantatré a villa Montalto assalti a Tino che all'epoca non è come oggi fondato una serie di palazzi a una certa configurazione geografica chiedo ricostruito il film è stato fatto invece pensando a come poteva essere poteva essere negli anni ottanta e cambia tutto uno ma poi si fa vedere tranquillamente la villa che è la figlia di Ugo Ojetti
Chi è sopra andando verso fine insomma
Quando si vede il film si vede una scena per cui si avvicinano gli appigli stile automobili
Di Giovanni Gentile che non può corrispondere alla realtà ma permette di dare un'attenuazione dei fatti della dinamica
Che è congruente una certa concezione a una certa vulgata ma quando si va a vedere effettivamente dove abitava Giovanni Gentile l'avete altri a concerto ponticello che era assunto su un fiumiciattolo che ora non c'è più e così via la dinamica è completamente diversa
Quindi anche a livello di ricostruzione filmica passa una vulgata che non corrisponde alla a una realtà minima bastava andare sul luogo e e come mai attenzione ma
Il consulente del film scusate
Era Bertelli storico comunista
E quindi quando fa ricostruire non a villa Montalto ma villa Ojetti questa scena questo scenario
Sa benissimo che il posto era diverso quindi c'è stata una costruzione ad arte anche dico
Scusate di questa di questo punto di partenza
Ma
Non ci sono solo problemi di questa natura ci sono problemi più importanti legati
Alle varie componenti c'entrano in gioco
Dieci anni fa seguendo l'impostazione che aveva già introdotto anfore perseguita dagli altri autori per cui vi erano al di là del capro
Probabilmente ma qui ci sarebbe da aprire una discussione sul nome che non abbiamo tempo di svolgere supponiamo e gli acquisti siano stati gli esecutori materiali
Quelli che hanno sparato fanciulla ci e Martini
Benissimo
Ma dietro chi c'era quali erano i i mandanti dei mandanti significa chi era suo sopra la testa di Francia allacci e i Martinitt e poi sopra membri del Partito Comunista
E poi e poi proiettori
Qui il discorso diventa complicato ma vado rapidamente al documento che ho trovato solo in tempi recenti che quindi nella Ghirlanda fiorentina libro di Stato
Giustamente citato più volte non c'è
è un documento che ho pubblicato di recente in in Quaderni di storia di Canfora
Perché
All'Archivio Centrale dello stato qui a Roma vi è la documentazione relativa
Al fronte militare clandestino di Roma
Diretto da Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo
Quindi gruppo militare clandestino badogliano
Montezemolo voi sapete fu uno vittime alle Fosse Ardeatine
Quindi muore prima della questione gentile però era il capo della Resistenza militare a
Nelle carte del Fronte Militare Clandestino quindi siamo fuori dall'ospedale dal mondo
Q Partito Comunista clandestino comunista d'Italia clandestino e mondo partigiano dedicato
Vi è un fonogramma che arriva
Riservatissimo che arriva da
Firenze o zone vicino a Firenze per il quale si dà
Per morto il due aprile del quarantaquattro Giovanni Gentile
In base a ricerche precedenti già ammesse nel libro dell'Irlanda io avevo notato che c'era stata una preparazione da parte di militari del cui testimonianze portato nel libro che fanno la ricognizione al saldo latino alla fine di marzo
Poi succede qualche cosa
Su cui si potrebbe fare delle ipotesi ma non abbiamo tempo e subentra unica
Secondo la documentazione del Fronte Militare Clandestino quindi a Firenze era stata organizzata un'operazione di attentato a gentile poi un certo punto l'esecuzione materiale pari col quindi la preparazione la ricognizione militare e poi passa all'esecuzione del materiale a fanciulla Cina Martini eccetera
Perché a mio avviso oggi ottant'anni e
Dalla morte gentile importante questo riferimento al fronte militare clandestino
Perché
Ricorda esattamente lo scenario dei componenti di ciò che è accaduto il ventitré marzo a Roma via Rasella
Perché a via Rasella noi abbiamo in una narrazione importante
Con il testimonianze sicuramente di valore
Medaglia d'oro fanciulla cita Italy Doro al valor militare capponi intime medaglie d'oro sappiamo tutti questa storia
Ma ricerche recenti mettono in evidenza che abbia rese dovrà non c'erano solo idea piste c'erano decine
Di militari italiani coadiuvati dai servizi segreti allegati
Non fu
Una passeggiata fu un'operazione militare io mi sono espresso quando fu presentato il libro l'Archivio di Stato centrale di Roma sul libro di
Fiorentino l'armata delle ombre
Fu una battaglia che rasenta
Non sono un furioso del battaglione Bose che si trova circondato da pochi capiscono erano presenti e lì è tutto documentato
Ecco io vedo degli scenari analoghi probabilmente dobbiamo esportare li dobbiamo
A approfondire le componenti ma c'è un altro fatto importante sulla questione via Rasella compare potete vedere delle è documentato bene nel libro tale Sanguinetti Bruno Sanguinetti
A Bruno Sanguinetti comunista che il personaggio chiamato in causa nella storia Gentile a Firenze perché avrebbe da e sarebbe stato l'anello di congiunzione tra questo mondo militari badogliano italiano e il mondo comunista perché si dice a Firenze l'ordine che poi arrivò fino agli acquisti esecutori frusta fondato da Sanguinetti ma Sanguineti è anche a Roma nello stesso scenario di via Rasella
E quindi si trova una situazione complessa
Mai esplorata
Perché canalizzata sempre dalla vecchia pubblicata andare a sfrucugliate c'era questo che ha pista c'era questa qui il discorso va allargato ed allargato stato fatto sempre riferimento giustamente ha definisce
Incentivi era sicuramente un personaggio
Che fa
La cui uccisione poteva senz'altro essere giustificata facilmente come il filosofo del fascismo
Ma non era tutto quei probabilmente perché lì per dei giovani partigiani lui era il simbolo del fascismo probabilmente hanno operato in questi termini concediamo ma il vero piano il vero quadro di riferimento era un quadro di riferimento internazionale dove io penso modestamente non sono uno storico di professione sono solo un lettore che uno o più animista su queste questioni il problema di il problema reale forse
La figura di Gentile come elemento di pacificazione o di proposta di pacificazione e questo disturbava
Il panorama internazionale che era stato configurato dagli altri l'Italia era ormai assegnatario di un certo scacchiere geografico e personaggi che potessero contrastare anti minimamente anche simbolicamente dovevano essere eliminati
Arrivo Presidente perché vado un po'rapidamente ha un aspetto che però
Al quale io come diciamo
Geloso di filosofia sono filosofo mi sono formato
Con Calogero con spirito li ho avuti ha fatto in tempo ad averli come insegnanti a fare l'esame con loro quindi
Insomma mi mi ritrovo anche una cultura so della quale mi sono formato quando ero qui a studente basta
E quindi leggo su un paio di paginette perché è un po'
Un aspetto forse più importante parte non va così diciamo narrato all'impronta
Sì e sull'organizzazione la dinamica degli eliminazione fisica di Gentile rimangono aperti vari interrogativi
Non vi sono dubbi sull'aggressione intellettuale e morale che si scatenò sul filosofo appena morto
Vediamo il refrain ha curato da Palmiro Togliatti allorché divenne membro dei governi Badoglio secondo e polmoni secondo gli epiteti furono canaglia bandito politico camorrista
Uno dei più immondi autori della sua generazione
E si è citato più volte libero importante la filosofia di Marx
Ricordiamoci è stato già detto di pieni ma ricordiamoci anche qua appena Togliatti lo pubblica in italiano toglie via il riferimento di Jenin
L'apprezzamento insomma la valutazione positiva di Jenin al libro di Max ecco una una censura chiama aggressione è una violenza perché toglie questi riferimenti
Ma vi è soprattutto una Imp interessante caratterizzazione che Togliatti fece otto giorni dopo l'uccisione di Gentile sull'Unità
Per il gol
Corruttore di tutta tutta la vita intellettuale italiana
Se per barbieri Orazio Barbieri il vecchio comunista partigiano comunista Firenze poi deputato PC se per Barbieri la dottrina di Gentile aveva plasmato
Gli ignavi militi fascisti per Togliatti Gentile aveva guastato le anime di tutti gli intellettuali italiani
Allora a questa corruzione
Si dovrebbe il sì al giuramento del trentuno di mille duecentocinquantacinque docenti universitari di controllo sparuto gruppo dei dodici o quattordici colleghi che si rifiutarono
E alla corruzione di Gentile si dovrebbe il sì dei docenti che per il bene dell'alta cultura così dissero accettarono di prendere il posto del loro maestri cacciati dalle cattedre universitarie per le leggi razziali del trentotto
Erano stati corrotti dal filosofico bestione come l'aveva chiamato Tilgher
Il collaboratori dell'enciclopedia italiana Guido Calogero Federico Chabod Gaetano De Santis Enrico Fermi Ugo la Malfa Giorgi Giorgio levi della vita e tanti altri ancora che tutti ci ricordiamo
A questo proposito va ricordato quanto affermò Guido Calogero al convegno su Gentile nel settantacinque quando Gentile volle fare una grande opera di insieme l'Enciclopedia italiana non circondo di cattolici integralisti o di fascisti di prima schiera ma di individui di cervello moderno i quali poi risultarono nella grandissima
Maggioranza antifascisti così il palazzo di piazza Paganica a Roma divenne uno dei centri
Della nuova intellettualità culturale e politica italiana
Non pochi degli intellettuali che si erano affermati durante il ventennio fascista sotto l'ala protettrice di Gentile
Si leggano le migliaia di lettere che li furono scritte per sollecitarne un sostegno intellettuale o materiale all'appello non manca nessuno
Dunque questi intellettuali appena fu eliminato fisicamente il loro corruttore si adoperarono per cancellare o giustificare la corruzione che avevano subito
Antonio Banfi si prodigò presto nel maggio del quarantaquattro a scrivere che
Più debole
Gentile era e rimase un incolto uno spirito vigoroso ma rozzo dominato da poche idee semplici fortemente ingenuamente sentite
Privo di curiosità per la vita di sensibilità per la cultura le sue ricerche non riuscivano dalla filosofia delle bancarelle
Una vita e un'anima mediocri
Eppure in una lettera gentile meno di due anni prima
Ma anzi già operativo nel Partito comunista italiano clandestino le aveva scritto che era importante la sua partecipazione a un ciclo di conferenze per ascoltare virgolette
La voce schietta libera di un filosofo che crede combattere per i diritti della regione e della cultura questa voce si faccia sentire come ammonimento eccome
Una forma più sottile per auto assolversi Furio di fuori il riferimento all'unico degnissimo la dissimulazione pubblica di un'avversità alla dittatura
Una ripulsa zone interiormente sentita cui avrebbero fatto ricorso vari intellettuali italiani durante il fascismo
Come sappiamo su questa resistenza dello spirito dittatura ritorno più volte Eugenio carente che per lo meno fino alla commemorazione di Gentile il diciannove aprile quarantaquattro a pochi giorni dalla morte non aveva affatto manifestato all'esterno i suoi sentimenti antifascisti
Una scappatoia troppo facile questo Nicodemi ISMU invocato una volta morto il dittatore avrebbe commentato proprio Giorgio Amendola
Recensendo il noto libro di Karen intellettuali italiani del ventesimo secolo
Scrisse Amendola
La dissimulazione e attività difficile da compiersi
Che esige grande sicurezza certezza di prospettive e alle spalle una forza capace di fornire una copertura un partito clandestino
Un organismo illegale
Quanti sono stati i casi di questo genere bisogna accertare credo poco credo ok
E qui chiudo
Si pone un problema della storia della politica e della cultura italiana che riemerge periodicamente per lo meno da quando Giovanni Gentile scrisse nel gennaio del mille novecentoquarantaquattro sulla rivista Italia civiltà il saggio intitolato la questione morale
Appunto la questione morale un'espressione nobile densa di significati profondi ma di fatto ridotta uno slogan come service sentite in questi giorni
Permise delle questioni di bottega questione morale voluti la compravendita come se la questione morale fossero queste cose
E invece una questione seria che riguarda il rapporto tra l'identità storico culturale del nostro Paese e l'azione politica una relazione sintetizzata Gentile in quell'articolo
Nel complesso di poche frasi che però
Venti vennero sintetizzate questo ripeto si può leggere nelle opere di Gentile che visse qui è la vera questione morale di oggi si pone un problema di questione morale
Ma tre mesi dopo Giovanni Gentile sarebbe stato ucciso grazie
Grazie grazie bravo complimenti a Luciano Mecacci dunque siamo
Tutti stanchi certamente siamo però più informati
Siamo stimolati diciamo è anche un curioso vivere leggere finalmente nell'azione quella volume io ringrazio tutti quanti datori veramente una mattinata molto ricca appassionante per coloro che sono interessati a questo mondo di cultura chiudiamo qui prossimo appuntamento Bertipaglia rurale della Biblioteca del Senato sarà commenta maggio il quattordici disfare nel ricordare con la presentazione dell'alchimia di Giovanni Sartori
Grazie a me scegliere se detenuti la vivibilità e