Vie di uscita. La condizione delle comunità rom e sinte in Italia

Siamo per l'accoglienza
Da presidente la commissione per la tutela dei diritti umani della del Senato invito la senatrice
Fa ai avete avviare questo questi lavori grazie
Tanto Benvenuti grazie a voi
Sono lieta di essere qui con voi o può oggi in occasione proprio della giornata della accennato internazionale per rom sinti cammina antiche
Ricorreva ieri come è avvenuto più volte in passato abbiamo scelto di ricordare proprio questa data organizzando
La presentazione del rapporto annuale dell'Associazione ventun luglio proprio in questa sala prestigiosa del del Senato e grazie per averne né fornito una copia che avrò modo poeti di poter leggere ecco in un secondo momento
E sono sicura che all'interno di questo rapporto vi saranno molti spunti importanti importanti approfondimenti proprio per ulteriori considerazioni e riflessioni
Allo stesso tempo volevo sottolineare come da tempo la commissione per i diritti umani del Senato
Condivide con all'associazione ventuno unico iniziative azioni con obiettivi oltre l'ospitalità appunto vere la presentazione di questo prezioso rapporto il contesto di questi anni infatti è stato
In pratica alla luce di un'attenzione costante
Verso la comunità però mai ha visto iniziative diverse tra l'Associazione ventuno luglio e la Commissione per i diritti umani del Senato abbiamo avuto visite nei campi abbiamo avuto rapporti convegni
Proiezioni di documentari film e tutto questo allo scopo di dare un contributo a quel lavoro di approfondimento
Della conoscenza di una realtà molto complessa da molti punti di vista
In anni lontani proprio alla Commissione diritti umani ha lavorato perché in Italia si giungesse all'adozione di una strategia nazionale di inclusione della comunità Rom e Sinti dando costantemente seguito le indicazioni della Commissione europea
Sono seguiti nel tempo alcuni rapporti della commissione sulla situazione dei rom sinti cammina anche in Italia
E costante è stato il monitoraggio della commissione riguardo alle condizioni critiche spesso drammatica in cui si trovano alcuni campi informali e non in tutta l'Italia come costante è stato anche l'impegno per il superamento delle condizioni di marginalità
Ed esclusione sociale in cui versano tali comunità e dove spesso dicono dei bambini
In un momento particolare difficile come quello del Comintern frequenti sono stati contatti della commissione con l'ufficio deve nazionale antidiscriminazione punto di riferimento della strategia nazionale di inclusione dei rom contatti volti proprio ministro a monitorare la situazione in modo particolare nei campi
Vorrei solo sottolineare che lo sguardo uno sguardo che vorrei dire attento e consapevole critico problematico
Sull'insieme di questi temi da parte della Commissione per i diritti umani del Senato non è mai venuto meno
In questo contesto la Commissione ha sempre seguito peraltro le sollecitazioni che su questo tema sono venute anche da parte della comunità internazionale a questo proposito vorrei sottolineare l'ultima verifica periodica suo rispetto
Dei diritti umani in Italia svolta dal Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite che ha visto quindici raccomandazioni dedicate al tema dell'inclusione dei rom
La prossima verifica avrà luogo nel prossimo anno e sarà una scadenza molto importante per l'Italia proprio su questo tema
C'è evidentemente molta strada da fare siamo tutti consapevoli lo ascolteremo ora dalle parole Di Carlo sta Assolavoro Berta giordane dagli altri enti un notevole autorevoli relatori qui presenti
Ma si tratta di dar vita a dei percorsi come peraltro sta facendo l'associazione ventuno luglio
Percorsi che partono dal coinvolgimento diretto e dal dialogo con i soggetti interessati una partecipazione questa che richiede preparazione e formazione adeguate
E che deve vedere impegnate tutte le parti coinvolte mio messaggio nella salutarvi
è che il mio Paese impegno personale e quello della Commissione tra l'altro ringrazio anche il collega spagnoli che qui come membro della Commissione per i diritti umani molto attivo lui stesso
Nell'ambito della della commissione non verranno meno e anzi faranno conto su una positiva interlocuzione con l'associazione ventuno luglio e le altre realtà che quotidianamente si impegnano per portare alla luce questi drammatici spaccati sociali che non possono essere certamente ignorati e per cercare con umiltà
E pazienza ma anche costanza e tenace soluzioni effettive e concreti con questo io concludo e vi auguro un buon lavoro
Grazie presidente quindi iniziamo con la prima parte dell'incontro la presentazione del rapporto annuale settima edizione ogni anno con cadenza o annuale o biennale colpito un po'si diciamo sfalsato presentiamo questo rapporto che fotografa la condizione delle comunità rom e sinte in Italia le politiche attuate per la prima volta abbiamo un titolo che è particolarmente positivo vie di uscita
Quindi vuol dire che qualcosa si sta muovendo malgrado diciamo alcune criticità che persistono
La struttura del rapporto che potrete poi scaricare
Dal nostro sito a partire da adesso sono quattro capitoli il primo parla delle baraccopoli di comunità rom in Italia l'associazione conduce un monitoraggio costante su quelle che sono le condizioni il secondo capitolo è un'analisi della strategia nazionale nell'anno ventidue ventitré la testa della politica dei campi una quarta sono gli sgomberi e crimini d'odio come vedremo dalle relazioni diciamo il trend
è abbastanza positivo cioè si sta andando verso
Il superamento degli insediamenti nuovi campioni ma dal due mila diciotto non sono più realizzati e anche gli stessi crimini d'odio discorsi d'odio sono in netto calo così come gli sgomberi lascia però la parola a Roberta Giordani per la presentazione dei numeri dati
Grazie a tutti
Allora in Italia esistono diverse forme di alloggio che mirano ad accogliere inutile identificati come Rom e Sinti e sono si basano sono su base etnica
Nella maggior parte dei casi però tutte queste soluzioni non rispettano quelli che sono i criteri di adeguatezza stabiliti dagli standard internazionali per il diritto a una sistemazione idonea
E spesso mostrano anche un carattere si Greganti e discriminatorio
Per quanto riguarda gli insediamenti formali presenti sul territorio italiani per insediamenti formali non intendiamo quelle aree che sono progettate create solitamente gestite dalle istituzioni stesse
Troviamo gli insediamenti all'aperto che sono i quelli che vengono punite con comunemente detti campi rom
Sono costituiti da varie tipologie abitative che possono essere veri Container dei moduli prefabbricati delle Hārūn otto o delle abitazioni auto costruite con materiali di recupero
Solitamente sono dislocati nelle aree estremamente periferiche delle città e quindi prive nella maggior parte dei servizi chi vi abita è è tenuto a firmare a rispettare un Regolamento è sottoposto a una vigilanza attiva spesso da parte della polizia locale
Talvolta i residenti pagano un'utenza o forfettaria o assecondato il consumo con dei contatori la maggior parte dei residenti in questo tipo di insediamenti proviene dalla ex Jugoslavia poi troviamo le micro aree che sono sempre degli insediamenti all'aperto si trovano principalmente nel centro e nel Norditalia sempre posizionate in aree di proprietà pubblica
Sono popolate soprattutto da persone di etnia stinta di nazionalità italiana e anche questi sono insediamenti mono etnici
Poi ci sono le aree residenziali mano etniche solitamente costituite da edifici di per residenza pubblica alle troviamo soprattutto in in Calabria nelle nei comuni di Cosenza e Gioia Tauro e infine i centri di raccolta rom che sono forse il tipo più particolare più recente perché sono del dell'ultimo decennio spostati costituì nell'ultimo decennio
Hanno la caratteristica di essere delle strutture che originariamente avevano un altro un altro scopo come ad esempio l'ex scuola Grazia Deledda di Napoli o l'ex Rossi sud
Di Latina che cambia fiera espositiva che è stato usato come centro vaccinale con il Coni d'all'interno di questi spazzi i nuclei familiari vivono con delle aree in comune e spesso c'era una un servizio di distribuzione dei pasti
Poi esistono insediamenti Sensi formali o tollerati
E sono quegli insegnamenti che si pensa anche a causa del del degrado e della scarsa manutenzione degli insegnamenti scivolano verso una condizione di di informalità e vengono appunto tollerati dalle istituzioni
Poi ci sono gli insediamenti informali o micro insediamenti che però di motivi sono quelli che esso risultano più difficili da monitorare soprattutto per quelli di dimensioni più piccola
Gli insediamenti privati e parliamo dei casi in cui alcune famiglie decidono spontaneamente di acquistare dei terreni solitamente agricoli e di costruirvi delle abitazioni opporvi delle case mobili
Questi questo tipo di insediamenti però è quello che viene più spesso
è causa di sgomberi da parte delle delle delle amministrazioni locali a causa delle delle delle costruzioni abusive
Infine ci sono le occupazioni e le aree di transito che si verificano maggiormente nelle grandi città nelle periferie delle grandi città
E sono una cosa interessante da segnalare di questi due tipi di di di abitazione è il fatto che spesso sono il risultato di sgomberi forzati di altre aree oppure di politiche di istituzioni locali non efficaci per cui da un campo formale con uno sgombero da un campo informale si passa un'occupazione o ha un'aria di transito
Il lavoro che noi come associazione ventuno luglio facciamo si basa su una visione sistemica della realtà soprattutto della del sistema dei campi e in base sulla base di questa di questa visione
Ne sappiamo che per poter comprendere appieno un problema estremamente necessario definirne i confini ed è proprio per questo che dall'inizio del della sua attività di monitoraggio associazione ventuno luglio ha come obiettivo quello di colmare il vuoto conoscitivo sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo che nel passato aveva caratterizzato l'incipit di molte azioni promosse dalle amministrazioni locali e nazionali compromettendo mi spesso gli esiti
Nel due mila ventidue ne abbiamo presentato sempre qui in senato o il un rapporto digitale
Consultabile sul sito www paese dei campi punto it che in tempo reale ci consente di conoscere i dati il numero dei campi e i dati sulla sulla popolazione di tutti gli insediamenti sia di campi che degli altri tipi di insegnamento non è tipo in Italia
E i dati che sono presenti in questo in questo report sono affidabili verificabili e e emendabili in qualsiasi momento
Grazie alle informazioni che ne abbiamo incrociato attraverso le richieste ed informazioni informali alle autorità locali le interviste che abbiamo condotto interviste formale non osservatori privilegiati che possono essere enti del terzo del terzo settore istituti scolastici giornalisti attivisti
L'acquisizione di documentazione ufficiale come ad esempio gli esiti dei censimenti di polizia locale e dei servizi sociali le informazioni rilevate dal monitoraggio dei mass media
E soprattutto da sopralluoghi che effettuiamo personalmente nei campi negli insediamenti sul territorio italiano
In base al nostro monitoraggio che oggi possiamo affermare che in Italia ci sono quindici mila ottocento circa Rom e Sinti che vivono nelle baraccopoli formali e informali quindi stiamo parlando di circa lo zero virgola zero tre per cento di tutta la popolazione italiana
Sono invece circa tre mila e tredici mila trecento i Rom e Sinti che vivono nelle baraccopoli istituzionali quindi formali
Sono centodiciannove le baraccopoli istituzionali in tutta Italia sono in diciassette comuni e tredici Regioni
Sono
Sì settantacinque comune tredici Regioni
Sono due mila cinquecento circa i rom stimati che vivono nelle baraccopoli informali come abbiamo detto quelle di maggiore dimensione l'aspettativa di vita delle persone che vivono all'interno di baraccopoli formali risulta essere inferiore di dieci anni alla media della popolazione italiana
Più della metà dei residenti nelle baraccopoli ha ha meno di diciotto anni cinquantacinque per cento ha meno di diciotto anni
Sono meno di mille sono stimati meno di mille i ieri le persone a forte rischio Bolivia e il sessantadue per cento circa di Roma presenti nelle baraccopoli formali a la cittadinanza italiana il dieci per cento la cittadinanza rumena
E sono di origine romena le persone che vivono nelle baraccopoli informali nemico insediamenti
Le più grandi baraccopoli informali sono concentrate nella città di Napoli che è sempre nell'area metropolitana di Napoli che è presente la più alta concentrazione di Roma in emergenza abitativa la città con il maggior numero di baraccopoli istituzionali e la città di Roma ce ne sono nove la più grande
è quella di Candoni che è la più grande d'Italia un qua settecento persone
I centri di raccolta Roma come abbiamo già detto si trovano a Napoli a latina e a Brescia
Sono tre
E le aree residenziali con altri che sono appunto concentrati in Calabria nei comuni di Cosenza e Gioia Tauro
Da qui possiamo vedere alcuni dei dati aggregati che risultano nostro monitoraggio ad esempio nel nord Italia troviamo totali e di sessantaquattro baraccopoli formali per un totale di cinque mila cinquantatré persone residenti il novanta per cento di cittadinanza italiana circa il dieci per cento di origine ex jugoslava
Se ne andò nel centro Italia troviamo ventotto baraccopoli formali per un totale di tre mila ottocentosessantuno abitanti
Dove il trentacinque per cento circa alla cittadinanza italiana il cinquantatré per cento di origine ex Lupi jugoslava il dodici per cento rumena
Nel Sud Italia sono sedici le baraccopoli formali per un totale di quasi tre mila abitanti
La maggior parte di origine ex jugoslava un cinquantasei per cento trenta se per censo trentasei per cento cittadinanza italiana otto per cento rumena
Come abbiamo già detto lei più grandi baraccopoli informali si concentrano nell'aria di Napoli ne abbiamo tre
Ognuna maggiori di duecento unità per un totale di settecento persone quasi totalmente di origine rumena
Qui ci sono i dati aggregati regione per regione possiamo vederne alcuni esempi per il Nord Italia in Emilia-Romagna abbiamo un totale di diciassette baraccopoli formali la più grande con centotrentasei abitanti la più piccola trentatré
Le diciassette baraccopoli sono dislocate in cinque Province
Vivono un totale di mille settantanove persone
Sempre nel Nord Italia possiamo vedere il Piemonte
Dove troviamo sedici baraccopoli su sei Province la più piccola di quaranta abitanti la più grande di duecento per un totale di mille seicentonove persone nel centro Italia come abbiamo detto nove baraccopoli che sono concentrate tutte nella province nel Comune di Roma
La più grande settecentonovantacinque della più grande in Italia quella di via Candoni la più piccola quarantanove per un totale di due mila trecento novantadue persone
Al sud possiamo vedere la Calabria dove troviamo tre baraccopoli formali la più grande quattrocentotrentasei persone la più piccola trentacinque per un totale di cinquecento undici persone quasi tutte con cittadinanza italiana
Dai dati che abbiamo rilevato in quest'ultimo rapporto confermiamo quello che avevamo già rilevato nei minimi discorsi rapporti ossia una diminuzione di presenze di persone identificate come Rom e Sinti
All'interno delle baraccopoli formali con un cavallo dal dal due mila sedici che di circa il quarantaquattro per cento quindi parliamo di quasi dodici mila duecento persone in meno che vivono ad oggi in Italia nelle baraccopoli formali c'è un dato cioè nella colonna dei numero di insediamenti formali il numero aumenta e questo potrebbe sembrare un dato in in contraddizione con quanto affermiamo in realtà anche questo dato va inteso in senso positivo perché a può essere ricondotto di fatto a un fenomeno di emersione di alcune di baraccopoli che prima erano informali a baraccopoli formali questo succede perché spesso sempre più amministrazioni atto hanno delle politiche sia di integrazione che di superamento dei campi
E e questo porta a al una sorta di riconoscimento dall'amministrazione stessa
Ad esempio questo il caso del dell'emersione del campo rom in formale dell'Albuccione
Situato a Guidonia nella vince di Roma
Era un campo informale che si è venuto formando con gli arrivi delle prime famiglie a partire dal due mila quattordici provenienti da a tre altre baraccopoli dell'Area metropolitana di Roma
Ad oggi circa assoluta su un terreno pubblico di proprietà del del Comune di Guidonia Montecelio
Oggi vi vivono duecentocinquanta persone quasi tutte originarie della ex Jugoslavia e è emerso diciamo come campo formale grazie alla deliberazioni giunta numero centosettantasei il ventotto dicembre due mila ventitré
Che di fatto alla quale il Comune avvia di processi di di superato per l'aria
L'asso la parola asta saranno avverrà un focus sull'area di Napoli
Grazie e allora come leggerete avete modo di agire in rapporto una situazione critica sicuramente quella dell'area metropolitana di Napoli dove vivono più di tre mila persone tra l'altro salutiamo
Da cane Brenda che sono può vengono da quegli insediamenti
Ci sono sette insediamenti formali dodici informali soprattutto c'è una delle amministrazioni pubbliche che di fatto sono paralizzate per questioni oggettive spesso bilancio in dissesto talvolta invece tre questioni soggettive legate dopo alla mancanza di una visione politica volta al superamento e la condizione delle comunità sicuramente diciamo le comunità presenti in quest'area sono sicuramente quelle più vie private noi siamo molto presenti in questi insediamenti stiamo compiendo numerosi sopralluoghi l'altro capitolo che avete modo di leggere quello che riguarda la strategia nazionale la strategia nazionale ventuno trenta e quelle che sono le analisi critiche sia della Commissione europea che della società civile
Che riguardano la scarsa indipendenza dell'una per e la scarsa autorità non essendo non avendo possibilità e non essendo gli strumenti dell'Unar quelli di sanzionare
O di premiare autorità virtuose
Debole anche l'approccio da parte della strategia riguardo il superamento dei campi l'inclusione abitativa Lunardi fatto non dispone di fondi propri per fare questo
E poi c'è invece un capitolo dedicato alla politica dei canti e crimini d'odio
Dove si mostra che qui il trend sempre più amministrazioni oggi ci sono diciotto insediamenti in Italia in superamento in superamento si intende che ci sono delle progettualità ci sono delle risorse
C'è una volontà da parte di chi vive negli insediamenti di di di uscire da dai sì questo è un fatto nuovo che si registra negli ultimi anni
Prima di passare però a sentire testimonianze sicuramente interessanti da parte dei Comuni lontani e diversi vi invito a vedere un un un brevissimo Vito di due minuti
Giunti abbiamo realizzato proprio per disseminare diciamo questi contenuti a un pubblico molto più ampio un video già adesso Daniela farà
Quella che sta avvenendo è disegnata sullo schermo in questo momento è la bandiera del popolo Rom al cui centro campeggia una ruota raggiata rossa che dovrebbe rappresentare il continuo migrare mi questa etnia in ombra infatti sono originari dell'in via più precisamente del Punjab e sono giunti in Europa a partire dal mille quattrocento attraverso vari flussi migratori o in Italia oggi vivono circa centottanta mila persone Roma quello che sapete su di loro
Probabilmente è sbagliato
Erroneamente considerati nomadi a partire dagli anni ottanta le istituzioni italiane hanno creato per queste persone in fuga dalla guerra dell'ex Jugoslavia delle aree all'aperto denominate campi nomadi
Questi campi sono diventato un modo per concentrare persone accomunate da un medesimo disagio sociale lontano dalla città principalmente per rispondere alla richiesta di decoro urbano di alcune parti della popolazione e proprio per questo si sa poco o nulla di quello che succede nei centodiciassette campi rom e succhi civile che sono nati nel tempo molti pregiudizi tipo i Rom vogliono vivere nei campi oppure tipiche nei campi rom e non ha voglia di lavorare
E ancora i bambini rom che vivono nei campi non vanno a scuola
Beh anche in questo caso la realtà è molto diversa
La maggioranza dei rom che vive in Italia ha una casa
Un lavoro e la cittadinanza italiana e solo il dieci per cento di essi vive nei campi e la maggior parte di chi vive nei campi vorrebbe poter andare a vivere in abitazioni convenzionali mentre chi non ha un lavoro nella maggior parte dei casi vorrebbe averlo ma incontra delle difficoltà per via della mancanza di documenti regolari che soprattutto per via dei pregiudizi di chi un lavoro dovrebbe offrire glielo i bambini dei campi sono regolarmente iscritti alle scuole pubbliche anche se è vero che esiste un problema di scarsa frequenza e abbandono scolastico lo stesso riscontrato nei coetanei che vivono in diverse periferie italiane insomma il campo rom non è una scelta fra le tante ma è spesso l'unica opzione possibile per quanti riconosciuti come Roma vivono condizioni di disagio economico
Ma i campi si possono superare sempre più amministrazioni infatti hanno dimostrato che era possibile farlo e Associazione ventuno luglio con il modello marea supporta le amministrazioni comunali e le comunità locali per poter finalmente chiudere i campi e aprire le città
La
Alessio al giorno
Senta
Presso gli uffici comunali ci siamo recati a Gioia Tauro di domenica e non è non è non è comune che che un'amministrazione ci diceva di domenica
Siamo rimasti molto colpiti dal dall'impegno del sindaco della sua determinazione in un territorio sicuramente difficile complesso con mille problemi dove insiste una realtà molto molto particolare nata
Diversi anni fa la Chambre a che è un quartiere di case popolari riservato incompiuto tra l'altro riservato esclusivamente a persone di etnia rom c'è stato anche un film anni fa che uscito che ha raccontato questa realtà
Quindi vorremmo mise a rappresentare questa situazione che non è una realtà virtuoso perché ancora anni ancora non lo è diventato una vera realtà virtuose di superamento però è importante aveva testimonianza del sindaco che ci racconti questa specifica realtà
Spesso lontana dai riflettori di cui si parla poco che però è importante anche in questa sede portare latte
Bene grazie
Pomeriggio tutti innanzitutto vorrei ringraziare dottor puzzle per come presidente dell'associazione articolo ventuno per avermi invitato darmela era mirato alla l'opportunità di portare la mia testimonianza rispetto a una problematica che riguarda la città di Gioia Tauro
Un ringraziamento a tutti i presenti
Io vorrei brevissimamente fare un primo un breve un breve cenno storico perché se non vogliamo affrontare le problematiche dei rom dobbiamo sapere chi sono da dove sono venuti cosa fanno e quale potrebbe essere il loro futuro quindi vorrei sintetizzare
Brevissimamente un excursus storico
Che parte dal duecentocinquantasei centocinquanta dopo Cristo quando con l'invasione persiana
Questo popolo nord est dell'India ormai è stato accertato che sembra si è messo in movimento e si recò nelle valli del Tigrè delle operate
Qui trovarono come dire una una terra più ricca per poter svolgere le loro attività che prevalentemente sono anche rimaste sostanzialmente anche oggi l'attività mercantili e dell'artigianato
Nel settimo secolo si diffusero di un'area molto più ampia siano al nono secolo dove arrivarono in Grecia
E nel quindicesimo secolo con l'espansione del dei turchi una parte di questi Romney attraverso il mare passarono arrivarono in Calabria e poi dalla calabresi sono posizionati in tutta la nostra penisola quindi anche questo è stato documentato che sono arrivate dalla Grecia in Calabria si sono sistemate nel soprattutto dai cittadini di Regione la B e poi si sono sparsi come dire in tutta la regione e fuori regione quindi nella nostra penisola possiamo anche dire che la provenienza nero me e da questa provenienza dalla Grecia
Detto questo qual è la singolarità di Gioia Tauro
Nel dopoguerra una parte di questi Rommel si sono accampati con la sua vita nomade e con le tende in alcune zone del territorio dove abito io quindi precisamente nella parte nord
Della Statale diciotto della città di Palmi
Nella parte sud della Statale diciotto delle città di Gioia Tauro e non a parte sud della Statale diciotto di Rosarno quindi il primo nucleo che da nomadi incominciò al al diventare stabile lo possiamo riferire en nell'immediato dopoguerra e con l'espansione mercantile
E commerciali dalla città di Gioia Tauro hanno trovato come dire una condizione più idonea
Le loro attività alle loro attività principalmente sono state sempre quelle artigianali loro costruivano con me
Con il ferro battuto i bracieri costruirono le palette costruivano le Forna gente che lei Barak Baratta uno questi
Frumento in questi utensili con la cittadinanza h in cambio di un po'di olio di un po'di pasta di un po'di farina di un po'di di tutto quello che poteva essere utile alla loro attività
A Gioia Tauro il primo nucleo storico si è consolidato nella via Asmara che una via secondarie di collegamento tra la via Lo Moro e la statale diciotto
Qui inizialmente si sono accampate con le tende o successivamente trasformarono intende in baraccopoli quindi anche in baracche di legno e poi successivamente miste tra pezzi di di cemento e pezzi di legno
Ancora oggi in via Asmara se n'è andato a vedere esattamente quella che l'abbiamo conosciuta tantissimi anni fa
E quindi è l'unico punto dove ancora c'è la baraccopoli sotto l'aspetto quindi della loro costruzione tra legno e cemento e vivono in condizioni di estremo disagio sociale e anche i genico sanitario
Cosa è cambiato e cambiato che nel mille novecentottantatré la Regione ebbe un finanziamento per d'iniziativa di case popolari e si costruirono in quella che oggi è uno che non ho Chandra
Che a quei tempi si chiamava località carro barra oggi Chandra si costruirono diciassette palazzine per un totale di
I cento di centoquattordici alloggi
Si fece con e ed erano di proprietà delle IACP de de de Reggio Calabria si svilupparono le graduatorie per gli aventi diritto perché non è che c'è una legislazione che dice case solo per i rom case per tutti gli aventi diritto di chi ha bisogno come dire di un alloggio abitativo
E in questa situazione iron man di dell'epoca
Avevano le famiglie più numerose avevano le situazioni più indigente perché non avevano un attività come dire pulita registrata dove come dire si si poteva leggere loro rendendo
E questo in certo qual modo Lerna fra favorite nel rapporto settanta per centotrenta per cento quindi tutti quegli alloggi
Furono assegnate al settanta per cento a questi cittadini Gioiese lo voglio sottolineare perché sono già di terza generazione che vivono a Gioia Tauro e che Annozero nazionalità italiana quindi è giusto per dare una identità come dire della loro situazione arcaica di provenienza di origine rom però è anche giusto dire che sono cittadini genesi come me come tanti altri che di terza generazione viviamo a Gioia Tauro
Quando si spostarono con quindi la via Asmara alla Chandra
Arrivarono gli aiuti e degli altri paesi quindi io mi sposto perché ha avuto diritto all'alloggio popolare però il mio parente di Rosarno un mio parente degli di Mikoto il mio parente di altre comunità calabrese sono venuti apprendere come dire la baracca che ho lasciato io mi rendita e qui l'errore l'abbiamo un po'come se tutti cioè nel senso che lo Stato ha gestito male questa situazione per cui è diventato come dire un circuito che non non si vedeva più quindi abbiamo aumentato l'origine del nome alla Chandra
E abbiamo aumentato l'origine del nome nella
In via Asmara
Diciamo che la storia nella Chandra di questi alloggi popolare e la nostra sconfitta e la sconfitta delle istituzioni perché abbiamo ma mal gestito come dire una forma di
Una forma nuova che ci potesse permettere di integrare meglio la comunità nel tessuto urbano del della nostra città quindi io parto da una sconfitta per dire che dalla sconfitta possiamo anche ottenere una vittoria se noi conosciamo bene le loro identità
Se conosciamo quali sono le loro indù nella loro attività cosa vorrebbero fare come lavoro e così via perché c'è stato anche un periodo
E che non tutto era lecito quello che facevano
E però in questa scommessa qualsiasi progetto
Di interazione sociale deve partire dall'idea che la legalità deve essere messa al primo punto cioè non possiamo immaginare che costruiamo un progetto dove la legalità diventa una un fattore secondario e quindi andiamo a consegnare i ai Gamper alcune famiglie un territorio perché poi diventa cosa loro no è cosa di tutti e quindi il problema della legalità
Deve essere messo in qualsiasi Progetto che noi vogliamo portare avanti al primo punto altrimenti si verifica la situazione dell'azienda
Nelle sembra così si è verificato che abbiamo dato gli alloggi questa gente andata a vivere lì la li abbiamo abbandonati quindi da parte nostra c'è stato un abbandono istituzionale non ci siamo curati di di darvi i servizi igienico sanitario e non non ci siamo curate di dare come dire
Il riconoscimento del loro diritti rispetto ai servizi più generale che dobbiamo dare
E questo hanno prodotto come dire una sconnessione tra quella zona e la città ma il primo errore è stato fatto al Monte quando si è deciso di realizzare quegli alloggi località Kaká rubare oggi Chandra indipendentemente se poi gli alloggi andavo nero McCoy locali ma un territorio staccato dal tessuto
Sociale urbano vero e proprio incomincia a diventare un territorio incontrollabile e quando torno contro l'interdetto il territorio ciascuno si fa come dire la sua legge
E la sua attività poca poco illecita e così è avvenuto nella Giambra c'è una responsabilità pesante dello stato nello stato metto anche l'amministrazione comunale ci ci mettiamo tutti anche se non erano periodi in quel ministro voi
E e noi adesso abbiamo la possibilità di superarlo con questo stato e lo superiamo come attraverso un progetto che la città metropolitana di Reggio Calabria
Asta portando avanti con
Con un programma sulla qualità dell'abitare che se finanziato perché in graduatoria ma non non Isolde non soltanto è sufficiente per scorrere la graduale regolare
A alla Giambelli Digione danze finanziato ci vogliono dodici milioni e mezzo
E già però c'è già un stanno redigendo un progetto esecutivo perché s'è fatto un concorso di idee
L'anno giù se lo sono aggiudicati arco alcuni professionisti che stanno redigendo un progetto per che prevede questo l'abbattimento totale di tutti quei diciassette
Quelle quelle diciassette palazzine naturalmente per steppe pressati perché ma mano che si fa il lavoro bisogna vedere cosa facciamo con le persone
E quindi anch'si andranno a fare nuovamente no altre nuove no novantanove alloggi novanta alloggi nuovi moderni con novanta tecnologia anche rispetto alle città ecosostenibile quindi anche con
Gli impianti fotovoltaici è quanto di più alto come dire la normativa in materia ci Polo meglio portare avanti
Il di questo progetto quindi si sta portando avanti il problema qual è il problema è che
Abbiamo una comunità già tavolo di seicento
Di i cittadini Dio origine rom e quindi è una bella comunità
Che Sedley sappiamo meglio assistere noi attualmente ci stiamo prendendo cura vero dei loro figli sono circa un cento trenta i ragazzi che che in età scolare non li portiamo tutta la mattina a scuola con lo scuolabus gli diamo il servizio alla mensa gli diamo i libri gli diamo tutto quello che gli possiamo dare
Cosa voglio dire voglio dire che se lo Stato si prende cura di questa comunità e così belle risolvere i problemi ed è possibile anche un far uscire fuori dal ghetto in cui si trovano questo in sinergia lo possiamo raggiungere questo risultato se ci crediamo ci dobbiamo prendere prima nove amministratori e poi cercare anche di convincere loro che è possibile le cambiare cambiare le cose
E io su questo aspetto sono fiducioso perché se ci metteremo tutti in sinergia compreso la vostra associazione compreso la commissione straordinaria veri riconoscimento dei diritti umani del Senato ed altre che potrebbero darci un aiuto sicuramente ce la faremo grazie
Grazie sindaco noi come associazione sicuramente ci siamo passiamo dal territorio di Gioia Tauro dove vivono però ma il di origine italiana nel senso che se in Italia da da più di seicento anni
Alla Città di Asti dove vivono da da alcuni decenni cittadini in fuga dalla dell'ex-Jugoslavia vivono nel campo di via guerra trentasei trentasei perché ci sono anche altri elementi
A nome del singolo d'amministrazione Luca Tomatis assistente sociale del Comune di Asti
Buongiorno buona sera a tutti grazie per l'invito io porto i saluti del sindaco di Asti Maurizio rasero
Che per impegni istituzionali oggi non è potuto venire qui la scelta di delegare me a questa partecipazione voleva vedere anche l'interesse di portare una rappresentazione di questo fenomeno potesse essere tecnica al di là di politica
Io infatti sono l'assistente sociale referente per il Comune di Asti che insieme a un'équipe socio educativa composta da degli educatori professionali
Da circa due anni anche grazie alla programmazione dell'associazione ventuno luglio stiamo portando avanti
All'interno di uno degli insediamenti nel comune di Asti in particolare che a guerra trentasei
Degli interventi sociali ed educativi volti al superamento del campo e soprattutto all'autodeterminazione dei singoli
Delle varie famiglie come anticipato da Carlo sta solenni infetti la storia degli insediamenti di comunità Rom Sinti e cammina anti nel comune di Asti ha una Focus agli inizi degli anni due mila dove a seguito di uno spostamento importante della popolazione rom dalla Sardegna al Comune di Asti il Comune decise di inserirlo all'interno di un insediamento de destinato alla comunità sinta questo ha determinato significativi i conflitti e tra il due mila e tre due mila e quattro è stata poi prevista formalmente
La costruzione costituzione del campo della baraccopoli di via via guerra trentasei da quel momento ecco diciamo che la partecipazione del Comune è stata sempre presente ma molto latente come diceva anche prima la dottoressa Giordani
Sono stati significativi di interventi filantropici da parte di enti di terzo settore che tendenzialmente e potevano rispondere a bisogni primari o in effetti al tema dell'accompagnamento inserimento nell'ambito scolastico
Sui circa superamento del campo di via quella trenta sei i lavori iniziano in maniera significativa nel due mila ventidue quando il Comune di Asti assegna ai servizi sociali il compito di sostenere le famiglie in progetti di aiuto molto specifici e si materializza posso dire con l'arrivo dell'associazione ventuno luglio
Nel febbraio del due mila e ventitré quando svolgiamo fondamentalmente tre attività importanti la prima è stata quella del Censimento da che ci ha permesso quindi di individuare quello che il targhette gli utenti le persone con le quali lavoriamo e ed erano a febbraio del due mila e ventitré trentadue famiglie
E quindi centoquarantacinque persone di cui sessantadue adulti e ottantatré minori e la maggior parte circa quaranta erano tra i sei e i quattordici anni
E poi ci sono molte specifiche rispetto alla metodologia dell'associazione ventuno luglio come la costituzione dei gruppi di azione locale che consistono nel coinvolgere attivamente
Soggetti istituzionali e non istituzionali nel comune di Asti perché più vicini al fenomeno in questo in questo in questo tema al superamento del campo e quindi abbiamo iniziato dei lavori anche con e qua il tema abbiamo individuato dei bisogni quindi gli assi fondamentali del del nostro lavoro si basano su cinque assi appunto riguardano la prima infanzia distruzione
La salute la sicurezza la formazione al lavoro e lo status giuridico
Per quanto riguarda il tema dell'istruzione in effetti prima del nostro arrivo abbiamo constatato collaborando con gli istituti comprensivi delle scuole che c'era e c'è tuttora un significativo assenteismo meglio l'incapacità la continuità scolastica
Con la programmazione di superamento degli interventi per il superamento del campo siamo riusciti a garantire l'iscrizione di tutti i minori alle corsi di dell'obbligo scolastico quindi tutti i bambini e le bambine nella baraccopoli di via guerra trentasei sono iscritte all'interno del circuito della dell'istruzione dell'obbligo abbiamo uno sporadico ma significativo caso di iscrizione alla scuola secondaria
Sul tema della salute la baraccopoli si presenta appunto come una baraccopoli sprovvista di strada percorribile sprovvista di servizi igienici che sono stati manomessi con il tempo
La disponibilità delle famiglie all'utilizzo della corrente elettrica e limitata da un numero esiguo di contatori
E quindi ci sono all'interno del campo fili che passano sopra sotto le baracche e abbiamo avuto anche purtroppo degli incidenti
A causa di di questa di questa condizione
Il tema della formazione della lavoro dello status giuridico riprende secondo me l'attenzione alla dottoressa Giordani né e anche le considerazioni che faceva sindaco sul tema della cittadinanza
Ottanta persone su centoquarantacinque sono cittadine italiane di terza generazione e le restanti hanno uno status giuridico regolare
Abbiamo avuto anche però delle situazioni di persone sprovviste di documenti da dieci anni che per mezzo dalla collaborazione quindi con la questura l'ufficio immigrazione di Asti in particolare
E con l'ambasciata ci hanno permesso di come dire ricostruire correttamente la loro posizione status giuridico
Uno dei temi sicuramente significativi è stato prima del due mila ventitré
Una purtroppo copiosa attività dolosa di roghi si sono registrati uno in particolare che è durato quasi ventiquattro ore
Un rogo a è durato ventiquattro all'interno del campo ecco durante gli interventi di per il superamento del campo questo da almeno risulta oggi anche le forze dell'ordine a essere cessate quindi nello consideriamo come un risultato
Io so o
Purtroppo il dono della sintesi sono molto conciso ci tenevo a condividere con voi ecco le conclusioni che ho raccolto insieme ai miei colleghi che vivono con me insieme a me tutti i giorni
La baraccopoli di via guerra il tema centrale che volevamo portarvi e il fatto che il nostro ruolo in particolare come operatori sociali è quello di tutelare i diritti delle persone gli interessi legittimi che noi siamo abituati diciamo a a combattere quotidianamente ma con la comunità
Roma in particolare in Italia mi vien da dire anche con le persone che vengono ghettizzati all'interno di un baraccopoli
E particolarmente significativo quindi godere di un beneficio come la regolarizzazione del proprio permesso di soggiorno a volte diventa un privilegio e io porto due esempi in particolare il primo è sicuramente il tema della ricerca della casa
Mai abbiamo avuto da parte delle agenzie immobiliari
Whatsapp bloccati perché non volevano sentirci più telefonicamente dal momento che chiamavamo insieme alle famiglie per andare a cercare degli appartamenti
E rileva secondo me in maniera molto significativa io questo lo vedo nel piccolo nella mia città la funzione mediatica nella narrazione del fenomeno anche rispetto al superamento del campo
Il linguaggio e il contenuto di questo linguaggio fa la differenza nel raccontare nel raccontare quello che uno sta facendo a numeri io su questo sono molto orgoglioso posso dirvi che ad oggi risultano ancora all'interno della baraccopoli di via guerra trentasei novantacinque persone
E ne abbiamo quaranta che sono prossime nei prossimi mesi ad uscire la la maggior parte per l'assegnazione di case popolari perché la regia la legge regionale piemontese sull'edilizia pubblica
Come dire era labile ci ha permesso di interpretarla al fine di garantirli come di diritto
La possibilità di Fauré formulare istanza per la casa popolare
E qualche duro anche su indicazione appunto del Budget di spesa necessaria per superare il campo è riuscito ad ottenere un piccolo sostentamento economico e quindi ha ha finalizzato il l'atto di compravendita per acquistare la la propria abitazione
Grazie ricordo che al termine della terza presentazione e chi va be'andiamo lo spazio a tre domande tre brevissimi interventi chi vuole prenotarsi delle domande allora alza la mano può dare il suo nome tre solamente non di più
Non di meno
Allora do la parola quindi passiamo dai però ma italiani presenti da tantissimi secoli in Calabria ai nomi così labili che attraverso giù dalla Sardegna sono finiti ad Asti per parlare di rom rumeni
Quindi di ultima migrazione anni Duemila aggiunti a Latina attualmente presenti nella corsa allo scudetto appunto un centro di raccolta quindi anche interessante vedere esperienze diverse
Edilizia residenziale immuno etniche veri e propri insediamenti all'aperto centri raccolta Roma do la parola alla consigliera Simona Mulè che ringrazio per la partecipa
O
Fuori purtroppo è rimasto Iannotta che al nostro collegamento insomma con a quella comunità unna un giovane ragazzo che abbiamo vi che io mi posso anche dire di aver visto crescere perché ero appena vent'anni una volontaria di un'altra associazione l'Associazione Banca del tempo
Che oggi acque rappresenta la
La comunità anche nella nella nostra sede istituzionale anche con il supporto della a dell'associazione noi loro lo abbiamo visto anche con i dati che ci hanno che ci hanno raccontato
Per affrontare il tema della della comunità rom ma italiana di poi a una comunità diversificata che rappresenta diverse culture e tradizioni esperienza che
Di di gruppi etnici che si suddividono in in ulteriore di altri gruppi abbiamo bisogno di un approccio equilibrato e pragmatico ha un approccio che però deve tener conto del rispetto dei diritti umani e della dignità lo diceva prima la Presidente
Della della Commissione e mi permetto di dire che va anche oltre l'approccio legato alla mera comunità perché questo è un approccio che deve avere che dobbiamo avere per tutte le vulnerabilità e le vulnerabilità sociali non l'abbiamo detto
Eravamo il Paese dei dei campi gonna una progressiva presenza di insegnamenti
Di insediamenti informali
In cui processo normativo ci ha anche aiutato a superare quello stato di di emergenza
E anche quella concezione di dei campi e per arrivare alla strategia appunto nazionale dell'inclusione dei dei rom nuova in cui iniziamo a parlare e di non discriminazione in cui
Parliamo della fuoriuscita dell'ottica
Emergenziali in cui consideriamo l'inclusione un processo di valutazione culturale in cui andiamo ad individuare prima lo diceva
La la dottoressa anche degli indicatori per dei Figari il benessere della comunità che sono appunto l'educazione l'occupazione e gli alloggi
E e quindi lo Stato lo stato di
Di salute e e nessun attraverso un approccio inviano coperto con con queste comunità la con tra le istituzioni tra gli organi intermedi che possiamo avere diciamo affrontare questi questi sfide legate alla alla convivenza
In primis io no non mi dilungo su alcuni aspetti perché vedo che entriamo proprio nella nel pratico insomma della in dell'argomentazione però voglio voglio evidenziare di probabilmente la realtà di di latina seguito un po'quello che era il percorso anche l'evoluzione che
Il la presenza insomma di della comunità rom ma all'interno degli insegnamenti formali e informali ha avuto ha avuto in Italia ne siamo partiti nel due mila otto con un insediamento informale
Tra l'altro secondo un occupazioni che era di un di un territorio di un'aria che era a che era regionale
Per arrivare oggi alla definizione di un vero e proprio centro di autonomia abitativa e perché forse può essere considerata una buona prassi perché siamo partiti da un insediamento no no etnico per arrivare a quello che sarà e dico sarà detto impasse di ultimazione
E nelle nel lungo processo che abbiamo portato avanti anche nel susseguirsi di diverse amministrazione forse qui gli indicatori vede il degli uffici comunali sono stati coloro grazie ai quali siamo riusciti a tenere un po'le fila di tutto il il processo di tutta l'evoluzione di questo fenomeno
A alla Dinan noi arriveremo ad avere un insediamento multietnico in cui condivideranno non soltanto di famiglie Veron mamma tutte le famiglie
Che sono in carico ai servizi sociali e che vivono l'emergenza l'emergenza abitativa e dimessa ancora una volta voglio ringraziare la l'associazione ventuno luglio perché esce accompagnato ci sta ancora accompagnando
In in questo processo che ha un processo ancora a luglio un lungo
Perché se forse c'è stata una novità I è un un segnale da da rappresentare in questo
Processo di molte volte acquista se non ci sia Iannotta
Però ammaestrato anche abbiamo anti disatteso quelli che potevano essere le le aspettative relative all'altro oggetto di di inclusione e quindi ci siamo trovati ad affrontare una situazione forse più complicata di quella che poteva essere all'inizio perché nel frattempo l'insediamento sia spostato acqua nel centro di di raccolta presso la Xerox si suda seguite oggi
Di un luogo di proprietà della della provincia nel cui è stato anche più complicato adesso prospettabili una ecco
Forse il primo vero Progetto di inclusione che riusciamo a realizzare a a realizzare a latina e l'innovazione è stata appunto quella di introdurre una un Regolamento che prevedesse onde del i criteri di assegnazione delle unità delle unità abitative dei moduli abitativi
Dando priorità chiaramente nuclei
Interessati dalla dar luogo ed è stato un importante detti perché da un lato abbiamo cristallizzato il superamento della del concetto del del campo rom per arrivare al centro di autonomia abitativa che tra l'altro un centro temporaneo
Perché nelle nel percorso alcune anche nel nuovo protocollo che stiamo portando avanti con con l'associazione parliamo di accompagnare
I appunto in un club presenti in un'autonomia anche occupazionale
E dall'altro importante perché abbiamo avvicinato la comunità che sappiamo essere io voglion non è una mia citazione però diciamo che i nomadi sono portati dal vento quindi anche un po'creativi diciamo e ne siamo riusciti ad avvicinare invece Lalla comunità all'amministrazione quindi al rispetto delle regole prima il sindaco parlava parlava di legalità
E e lo condivido molto perché anche lì dove ci sono degli insediamenti informali la regola deve essere formalizzare agli e quindi venir meno tutto quello che può essere l'abusivismo io molto spesso oggi le cronache e soprattutto negli ultimi fenomeni migratori lei però non è che
Partono sulla sull'illegalità forse quasi come Grabow espiatorio no di di questa della della società
Però io sono convinta che al di là delle forme di restrizioni per i progetti di integrazioni e sono quelli che poi garantiscono a
A alle fasce fragili della popolazione su questo voglio essere generale sulla la fuoriuscita della della margini marginalità
Noi siamo partiti vediamo se non perdo qualche qualche dato
Roba da o la presenza di denti nuclei nella nel censimento del del rogo del del rogo quindi ottantanove persone trentatré minori
E quattro donne in gravidanza per arrivare alla sottoscrizione della
A dell'adesione al nuovo centro con dieci nuclei
Molti sono si sono allontanati di questi dieci nuclei ventitré adulti ventidue ventidue bambini molti si sono allontanati altri si sono si sono trasferiti non possiamo dire
Di aver superato quell'emergenza sociale territoriale rispetta queste presenze della tanto l'Amministrazione ha fatto anche grazie alle alle associazioni Accor vaglio riguardare che è libero è è fuori alle associazioni di volontariato altro piè accompagna ai bambini del del centro nei percorsi di facilitazione scolastica così come interventi portati avanti i verrà supporta l'assistenza presso la sede della della provincia la fornitura di pasti per circa quattrocento mila euro negli ultimi tre anni
E la la l'allestimento di Novoli nomi moduli abitativi diversi circa seicento euro cinquantamila oltre cento centocinquanta mila
Al Milan euro io penso accuditi questa sia un po'la responsabilità di di ciascuno di noi affrontare illa il tema colonna con un'ottica olistica integrale
E per promuovere integrazioni sociale ed economica della
Della comunità garantendo nel frattempo il rispetto della legalità e dei diritti di di tutti i cittadini perché questa è la sfida della a della convivenza e solo così possiamo davvero raggiungere quella società inclusiva e coesa che oggi all'Agenda venti trenta cc richiama io ho aperto la prima pagina di Libero finisco
Però questa pagina era dedicata a Michelle la e la volta buona infatti vorrei leggerla perché la sento mia e voglio condividere con voi questa questa vostra dedica tra l'altro credo che
Il panorama forte anche la presidente donna quindi c'è una maggiore sensibilità della dell'aspetto errata
E quindi a Michel ennesima bambina caduta sul campo dell'onore il cui sacrificio potrebbe segnare il passo per noi verso la costruzione di un mondo migliore beh io ci voglio ci voglio credere grazie
Micelle ricordiamo la bambina morta a causa di un filo scoperto nel campo di Giuliano alcuni mesi fa
Allora c'è dunque la prima persona che ha chiesto di intervenire mi raccomando interventi molto brevi così nel caso Franca risponda possibile rispondere la prima persona che si è prenotata Patrizia Randi cioè prego si possano in basso
Buon pomeriggio a tutti tocca né parlare né che gli alti purtroppo sono rimasti fuori perché non avevano la camicia
Non abbiamo attizzato i nostri amici che oltre alla giacca la cravatta d'una vita anche la camicia
E io sto parlando appunto di rappresentanza del del Progetto di coesione sociale come ha già preannunciato la dottoressa Mulé
E che vede appunto cinque ben cinque associazioni di volontariato e due fondazioni fra i quali capofila appunto a info
Io volevo soltanto mettere in evidenza un attimo quali sono stati i progressi che noi fino qui abbiamo fatto e anche magari dimostrare quali sono ancora Vizzoni l'ombra di questa di questa progettualità
Abbiamo il primo punto su cui noi su cui non abbiamo puntato e naturalmente la scolarizzazione dei bambini
A me abbiamo è un piccolo nucleo quello appunto di cui parlava la dottoressa Mulé però ci sono quindici iscritti
Anche se non tutti sono frequentanti un po'per la nostra proprio difficoltà
A a coinvolgere quelli più grandi purtroppo
Questi ragazzi a quattordici anni già si spostano l'abbiamo una una mia con Marella come diciamo noi che già sposate aspetta già un bambino quindi è difficile proprio di uscirà fagli capire l'importanza della scolarizzazione però intanto stiamo accompagnando
Sette bambini a scuola
E e abbiamo anche un risultato abbiamo iscritto anche dei bambini alla scuola dell'infanzia de è un primo passo perché loro per la scuola dell'infanzia non sono mai stati molto multati perché per loro sono ancora piccoli c'è questo passaggio da che son troppo piccoli per la scuola a che diventano troppo grandi per la scuola
Quindi questi nuclei familiari che lo stiamo seguendo purtroppo si sono dimezzati dico purtroppo
Non perché ci siamo affezionati acché queste questi numeri resta noi restino lì ma perché purtroppo sono andati non per fare una vita migliore ma ma per la disperazione
Però ecco i risultati raggiunti ebbe ha detto ci sta ora che c'è un ragazzo che è stato avviato ad un percorso formativo professionale di di qualità
Due ragazzi che abbiamo avviato la pratica sportiva in qualche modo anche invogliando gli alla frequentazione scolastica
Poi abbiamo
La nostra vicinanza e anche maniera fatte in maniera sistematica almeno due volte a settimana andiamo da loro e cerchiamo di intercettare i quali sono i loro problemi e cercare di di farci la possiamo da portavoce presso le le istituzioni paga Monti momenti conviviali
Non soltanto fra di loro ma anche con agli atti i bambini che frequentano la scuola dove loro dove loro vanno
Abbiamo naturalmente siamo riusciti finalmente a conquistare anche il servizio di scuolabus anche se non è stato fatto all'inizio dell'anno ma a metà anno
E chi inoltre appunto abbiamo attivato questi questi corsi di di dopo scuola che sono che sono veramente molto utili per i ragazzi in poi abbiamo una migrazione con tutto il personale scolastico dal dirigente agli insegnanti
Sia per quanto riguarda l'andamento scolastico dei ragazzi e vedere di aggiustare anche un pochino il tiro e anche per l'accompagnamento ai colloqui con con gli insegnanti
Diciamo che dopo sei mesi possiamo già fare questo
Questa valutazione da una parte positiva dall'altra parte però si sta un po'minando il rapporto di fiducia fra le famiglie e il e l'ente locale perché sic questo compensi si stava anche compromettendo perché non non è colpa di nessuno però quando all'ultimo incontro l'assessore promise solennemente per quello che poteva fare che il ventidue dicembre avrebbe dato la casa adesso siamo al dieci di aprile le case cioè gli habitat in Ubi abitativi costruiti sono su due peraltro anche vuoti nel senso che non sono completi sono soltanto due
Contee cioè no casette sono casette e e poi la cosa bella di esempio che mi hanno detto loro dice ma perché non possiamo anche noi intervenire noi abbiamo le competenze
Fateci lavorare
Senza senza inserite ripuliti mi rendo conto che non è facile però potremmo anche pensare a un protocollo di intesa con con i sindacati ad esempio per farli lavorare in maniera in maniera gratuita anche i vecchietti sta portando avanti la costruzione di questi nuclei abitativi
Persone padre e figlio
Quando finiranno non si sa nel frattempo punto queste famiglie
Quelle che sono rimaste si stanno proprio spegnendo anche perché gli manca proprio il contatto fra di loro contatto culturale no
Anche l'altro giorno mi dicevano e la prima Pasqua che passiamo in qualche modo da soli perché il a maggio c'è la loro Pasco ortodossa perché sono tutti Roma rumeni e quindi ortodossi
Quindi diciamo che che noi siamo di comunque ci crediamo siamo ancora disponibili a a collaborare con con gli enti locali
Perché il modello il modello marea di cui appunto abbiamo parlato di di Gruppi di Azione Locale che prevedano
E la il coordinamento anche dei del territorio dove questi nuclei verranno a ad aprirsi insomma è molto importante
Quindi ci vediamo ancora diamo ancora la nostra piena disponibilità
Però chiediamo così come chiedono però queste persone dei tempi certi non possono più aspro ormai questo ci avviamo al terzo anno
Dopo la chiusura di il campo è stato bruciato e doveva essere una situazioni
Rapidissima che si sarebbe esaurita risolta in pochissimo tempo adesso sì abbiamo verso il terzo anno in cui queste persone abitano in questa promiscuità di del della russi sud grazie grazie
L'ultimo intervento perché poi dobbiamo lasciare la sala grande amico fanno che c'è abitante dell'insediamento di Casoria siamo sta trovarlo andremo a trovarlo anche la prossima settimana
Prego Dragan
Buon pomeriggio a tutti chiamo Dragan volontario in tutti associazioni sono venuto apposta proprio perché mi ha chiamato Carlo Sassella sentire i tre oggetti soprattutto i percorsi di altri campi come hanno attraversato il superamento dei campi questo mi ha incuriosito molto perché nella giunta comunale
Casoria o anche Napoli
Trovano difficoltà di superamento del del campo praticamente
Noi siamo volenterosi soprattutto chi non vuole abitare in una struttura di casa
Oppure essere regolarizzato legalizzato avere i benefici come ogni cittadino
Assicurazione sulla macchina
Patente
Affitto
Fondamentale diritto della salute che medico di base che manca un pediatra un bambino
Che non c'è quindi tutte queste difficoltà
Io miei reputo cittadino italiano perché nato e cresciuto dico come con tutta questa difficoltà ce la fanno andare alla sua a scuola senza luce senza acqua
Quindi con tutte queste difficoltà quanto un bambino torna dalla scuola fare i compiti
Spesso il generatore non c'è corrente devono accendere illumino queste le prime edili difficoltà al campo praticamente ci sono i fondi c'è la volontà anche dei residenti a Campo come ha detto il carissimo Carlo sta Sella che da qualche anno
Hanno cambiato modalità vogliono le case perché c'è la scolarizzazione e c'è più associazioni che
Vanno nel volontariato diciamo a ai campi si apre si toglie questa nebbia
E quindi perché non si mette questi per rigetti subito attuati dal comune i fondi ci stanno diciamo per dare un'abitazione e accompagnamento diciamo antica ci non ha un lavoro
Io un anno scorso anno fa ero illegale sul territorio pur frequentando scuole
Terza media era illegale
Ma dopo tante manifestazioni così ottenuto all'ala regolarizzazione la CIA dinanzi a italiana
Mia madre da quarantacinque anni è illegale sul territorio italiano e quindi se io attualmente affitta una casa mi trova mia mamma nella casa
Mi fanno un reato perché non posso tenere un legale cioè mia mamma stessa vi lascio immaginare che significa i diritti umano
Questo da capire soprattutto per manovra generazione sono venuta apposta per raccontare la difficoltà dei campi
E con la sofferenza vi dico che anche noi vogliamo le case anche noi vogliamo io stesso diritto di ogni cittadino io non difendo attenzione perché che succede come ha detto il sindaco
Aumenta di diciamo sia un uomo illegale o in regolare che succede
Aumentano i disagi sociali ma se è regolare è legale alla possibilità di entrare in centro di impiego di lavoro
Può iscriversi è invece il locale non lo non lo permette nessun non può andare c'è alle porte chiuse
E quindi io chiedo umilmente e grazie all'associazione artico venti uno con Carlo Salsa che ci dà una mano veramente di aprire questo questa nebbia che siamo nell'anno due mila e ventiquattro
I campi sono da da quarant'anni non siamo da quarant'anni a Casoria
Sotto il viadotto
C'era un progetto con la quale il sindaco ha approvato progetto abitativo con la quale ha chiesto alla associazioni
Revocato
Per chi viene ad abitare di Roma non ci sono case
Questo è un marchio che ce lo portiamo quindi perché questa cosa
C'è la possibilità di migliorare anche per i bambini la dichiarazione nuova diamo un futuro diverso migliore
Quindi grazie insieme
Franzoso oggi pomeriggio il pollo agli articolo ventuno fischieranno le eccetera allora bene abbiamo concluso
Probabilmente
Rapidissimamente volevo riprendere l'argomento che di Piero ha parlato adesso
Perché c'è un problema dell'abitare
Cioè tutti i nostri problemi
Partono dal fatto che non ci sono case per tutti voi ricordatevi tantissimi anni fa quando insisteva
Quel contributo che lavoratore versavano attraverso la busta paga per la costruzione del nuovo alloggio popolare cioè ormai sono almeno un trent'anni che non si costruiscono più alloggi popolari che queste è un problema che dobbiamo rivedere a tutti i livelli istituzionali
Perché se non ci saranno nuovi alloggi quei problemi dei campi resteranno per altri cento anni lì perché ci vogliono come dire le case popolari da distribuire tutti gli aventi diritto quindi io dico insistiamo anche su questo versante
Della della qualità dell'abitare e di creare le condizioni sociali istituzionali in campo nazionale per costruire il nuovo alloggi popolari senza i quali noi i nostri problemi dei campi vedi via Asmara e di altre situazioni non risolveremo mai
Grazie
Consigliere
Solo una precisazione ad onor di cronaca perché poi ha con loro lo dicevo prima io ho tanti e tante promesse sono state disattese da dalle amministrazioni che si sono susseguiti veloci da ambo a evidenziare viene diciamo venuti anche ci siamo insegnati a seguito di un di un periodo commissariale che all'aria interessata del delle primo insediamento era un'area che andava totalmente bonificata anche rispetto rispettarli Romoli e procedure sono partite nella nella nella nuova fase di di amministrazione quindi effettivamente la c'era la consegna che si presupponeva esseri nei miei tempi riportati prima dalla dalla dottoressa sono paesi l'Italia febbraio e e purtroppo nonostante diversi solleciti che stiamo facendo alle ditte insomma i lavori effettivamente vanno un po'a rilento però ci tengo a sottolineare ma i volontari insomma le associazioni lo sanno quindi meglio di come poppiera vertici ci ascolta quanto l'assessore mica allenasse insomma ecco si stia facendo anche un po'addirittura ribelli
Dei lavori della del centro proprio per per garantire che il più possibile insomma ti basta raggiungere l'obiettivo né i tempi ristretti lo sappiamo bene quali sono le problematiche purtroppo negli affidamenti agli enti gli enti vivono ma c'è la massima attenzione dell'Amministrazione per poter arrivare per anni tempi più adeguati possibili al raggiungimento della dell'obiettivo che ci siamo prefissati e altrimenti festeggeremo un'altra Nadalin senza un po'no non non ci arriviamo no no non è vero non era una priorità non torneremo insieme un professore proprio per far in modo che tutto quanto proprio non assolutamente
Allora vi ringrazio il titolo del report ricordo via di uscita speriamo che adesso diciamo sempre più amministrazioni imbottito queste vie di uscita cioè maturità c'è consapevolezza ci vuole coraggio e forza
Ringraziamo tutti quanti buon pomeriggio