Uguaglianza: Società e responsabilità

Bene allora buona sera a tutti inauguriamo questa Ultima puntata dei sei dialoghi sei citasse i dossier
Collegate a un questa idea fondamentale questa celebrazione del settantacinque della Costituzione italiana
A partire dall'articolo terzo l'articolo terzo della Costituzione quello che richiama un concetto di uguaglianza e soprattutto un concetto di rispetto delle diversità di fronte appunto alle diverse istanze comunitarie vogliamo inaugurare in maniera un po'inconsueta questo incontro questo dialogo che poi ci sarà sarà vedrete molto intenso
Parole lavoriamo in maniera inconsueta appunto le do subito la parola Stefano Massenet in che ci dirà una serie di cose
Buona sera a tutti
Allora dunque sul tema della dell'eguaglianza si potrebbero dire
Molte cose
Io vorrei con cui riflettere su un aspetto che mi ha molto colpito mentre venivo quando fui e pensavo a che cosa poter dire in esordio di questa serata di lavoro
La cosa che mi ha molto colpito è che
La storia della tecnica
Ci insegna che l'essere umano da sempre
Ha tentato di rimuovere
Quegli ostacoli che in qualche modo rendevano ostica
La celebrazione di se stesso della propria umanità
L'espressione di se stesso agli altri
Tutto ciò che eran fatica nel lavoro
Nella produttività nell'espressione
L'essere umano gradualmente lo ha rimosso la storia della tecnica ripeto ci insegna questo
La storia della tecnica ci insegna che un milione e mezzo di anni fa all'umanità riuscì a ad addomesticare il fuoco
La storia della tecnica ci insegna che l'intenzione diciamo del modo di addomesticare il fuoco fu fondamentale per migliorare il modo di stare al mondo degli esseri umani
Noi tuttora siamo debitori in qualche modo di quella scoperta la scoperta di come addomesticare il fuoco
Vado avanti sempre la storia della tecnica ci dice che cinque mila anni fa
Veniva per la prima volta
Diciamo usato uno strumento che avrebbe cambiato per sempre la storia dell'umanità l'aratro
Il lavoro più difficile più faticoso nei campi era rigirare la terra veniva inventato la radio
Tre mila quattrocento anni fa si inventa la ruota
Ed è un ulteriore momento fondamentale mille duecento sono gli anni che ci separano invece prima della nascita di Cristo ci separano invece dall'intenzione durato elemento fondamentale la forgiatura dei metalli
Tutto questo per dire che cosa tutto questo per dire che incredibilmente
Manca un gradino fondamentale l'eguaglianza
L'eguaglianza sarebbe la scoperta l'intenzione che più potrebbe veramente comportare l'eliminazione di ogni ostacolo di ogni ammortizzatore di ogni freno
All'espressione di noi stessi al nostro lavoro al modo di esistere
E invece l'eguaglianza continua ad essere qualcosa
Per il quale la ruota del tempo è in ritardo lo sapete che c'è una storia
Che mi ha sempre colpito moltissimo non è una storia nota ma è una storia che troppo altamente simbolica addirittura paradigmatica
Ed è la storia di un mercante si chiamava tazza OC
Come dice il nome era di origini francesi ma aveva sempre vissuto e lavorato in una delle durissime colonie francesi siamo prima della rivoluzione francese
A San Domingo accanto a Santo Domingo che era la versione invece spagnolo non sanno censite in questo luogo con tutti i problemi che avevano coloro che avevano un colore della pelle diverso dagli altri
Fino a quando fa in Francia e si trova in Francia esattamente nel momento in cui inizia
Tutto quel grande meccanismo che poi porta l'illuminismo no passando c'è ascolta in Francia dei discorsi mettere le manifestazioni
Viene a sapere che ci sono delle nuove linee di pensiero per cui coloro che hanno una pelle diversa saranno invece uguali a tutti quanti abbassando cioè che cosa fa
Torna la torna sento Ming
E dice a tutti quanti sapete che sta cambiando il mondo
Sapete che la Terra sta cambiando sapete che il mondo intero a un Fancello nuovo può un meccanismo nuovo quello per cui tutti saremo uguali non ci saranno più differenze di pelle di colore di nazionalità di religione
Però quando torna a casa con tutto che la in Francia sta cambiando il mondo ancora lì non è cambiato
Ancora quelle parole lì non sono arrivate
E passando cioè incredibilmente nonostante i dica guardate che fa sta accadendo questo che sta per arrivare anche qua non gli credono
E insieme a coloro che erano con lui viene sottoposto alla durissima tortura del supplizio sulla ruota e muore
E si racconta che poco prima di morire
Egli abbia rivolto alla persona che più aveva amato durante la propria vita una frase abbia detto
Pensavo fosse il tempo ma non era ancora il tempo
Mi ha sempre colpito molto questo personaggio e questa frase pensavo fosse tempo ma non era ancora il tempo non parliamo oggi dei quali Anza qui in questo convegno ne parliamo con una carta costituzionale quella italiana che contiene il tema dell'eguaglianza
A quella carta costituzionale o ponte dimentichiamo che per quanto lungimirante e incredibilmente moderna è stata scritta da un'assemblea costituente l'altro ieri nella quale si cinquecentocinquantasei i padri costituenti le donne erano ventuno
Ventuno donne su cinquecentocinquantasei
Come possiamo pretendere oggi di parlare d'eguaglianza
Come possiamo pretendere che questa parola che è antichissima perché la parola eguaglianza è una parola che ha cominciato a comparire nei nostri discorsi politici sociali tantissimi anni fa
Nell'Atene di Clistene nel sesto secolo avanti Cristo ci ha si parla di eguaglianza ma era un'eguaglianza che chiaramente tirava fuori e teneva fuori ancora le donne di stranieri gli schiavi
Ed allora siamo dovuti arrivare fino all'Illuminismo alla costituzione degli Stati Uniti d'America
Per arrivare a un principio di eguaglianza ma ancora oggi queste qua gli Ansar è esattamente come sosteneva passandoci dicendo pensavo fosse tempo ma non era ancora il tempo e ancora qualcosa che vediamola Ticino ma non è ancora completamente a portata di mano
E come ciò che accade quando finiti l'altra sponda ti sembra vicina ti sembri toccarla ma ancora non ci sei
E ancora per quanto la spunta sia l'hai tu riesca a metterla a fuoco colma vista ancora non è sei completamente padrone
Ancora due cose alle quali tengo
La prima è quell'immagine bellissima
Che risale al primo uomo d'andare nello spazio no Gagarin
Il quale si sostiene che in un periodo fra l'altro tutto fuorché semplice nella storia dell'umanità una volta allontanatosi diciamo dal suolo terrestre si dice che diciamo abbia in un momento di grande gioia interiore pronunciato quelle famose parole no quando disse da quassù non si vedono confini
La terza è tutta uguale
Ecco questa immagine in un momento come oggi in cui i confini
Sono stranamente diventati tv nuovo un elemento che all'ordine del giorno
L'uomo tu o aver tentato in ogni modo di superare i confini è tornato a un bisogno esasperato dei confini
Qualcuno ha sostenuto io concordo
Che dopo aver provato la claustrofobia delle mura delle dogane e dei confini siamo già arrivati paradossalmente all'agorafobia di non vederli più i confini e quindi il bisogno di restaurarli fosse anche sotto forma di un muro o più filo spinato
Che mi dia la sensazione che in quel recinto
Ci sia prenda forma la mia identità concepita come il bisogno forsennato di un perimetro
L'eguaglianza prende forma da tutto questo
Quell'ansa prende forma da un'oggettività
Che l'artista eguaglianza
è sempre un punto di vista è una simmetria
C'è una frase bellissima nella sua semplicità
Che venne pronunciata pensate da Che Guevara almeno così dice rapito Lucia
Che Guevara disse
Potremmo dire di aver raggiunto un mondo di eguali
Soltanto quando la differenza della pelle
Della religione della provenienza politica sarà uguale alla differenza o meglio all'anno differenza che c'è fra il fatto di avere gli occhi chiari gli occhi scuri
Davvero
Anzi
Sono una minoranza le persone che vengono al mondo con gli occhi chiari
Eppure sono paradossalmente invidiati da tutti gli altri
La differenza fra gli occhi
Non è elemento qualificante
Nomen a differenza della pelle
Eppure dal punto di vista biologico non v'è alcuna differenza
è il semplicemente esito di una differenza di cromosomi di DNA che fra popoli diversi crea un pigmento diverso della pelle oppure in taluni Dinoi gli occhi chiari piuttosto che gli occhi scuri non fa alcuna differenza non esiste alcuna forma di trattamento diverso
Per me che posso avere gli occhi chiari o rispetto a qualcuno che li può avere più scuri
Ma a differenza della pelle sì
La differenza della provenienza sociale
Quello sì
Ed aveva ragione Che Guevara quando diceva che in qualche modo soltanto quando riusciremo a insegnare ai bambini l'ho scritto un testo recentemente che si intitola Cosa Nostra spiegata ai bambini che Enrico conosce molto bene
Dove una grande donna
La prima donna Sindaco di una grande città italiana Elda Pucci che venne nominato al sindaco di Palermo del bel mezzo della seconda guerra di mafia
Elda Pucci sosteneva Fincher Remo la guerra contro la criminalità organizzata soltanto quando riusciremo a trovare le parole per spiegare Cosa Nostra ai tanti ecco io insisto su questo e non lo faccio soltanto per per riportarmi al mio testo insisto sul fatto che ogni qual volta tu tenti spiegare le ragioni della diseguaglianza a un bambino cronisti
Perché non è spiegabile
Ha un bambino non è spiegabile la diseguaglianza
è un concetto che maturano soltanto gli adulti successivamente
è una di quelle furbetti inferiori di conoscenza
Accorsi approda soltanto nel momento in cui i traumi per una visita che hanno portato all'esigenza alla sete alla fame al bisogno Titti inferenziale anziché di accogliere
Ecco io il contributo che vorrei dare all'inizio di questa giornata di lavoro sta esattamente in questo la diseguaglianza non è inspiegabile ai bambini
Perché la diseguaglianza è figlia di un elemento successivo posteriore
Gagarin appena si allontana vede la terra come un'unica superficie tutta uguale la qualcosa visto che siamo qua dell'Università di Firenze mi piace ricordare che analoga
Nel tutto e per tutto analoga
A un meraviglioso passaggio ahimè poco insegnato il poco letto della Divina Commedia di Dante Alighieri in cui Dante Alighieri a un certo punto si immagina che Adamo
Ferita il pianeta Terra da lontano
E rivolgendosi a tante Adamo dice l'aiuto o la che ci fa tanto feroci
è un'espressione bellissima di Dante Alighieri
La Terra vista come l'aiuola che ci fa tanto feroci
Questa specie di certi netto indifferenziato proprio come avrebbe detto Gagarin molto tempo dopo che tante difficoltà e tanta ostilità crea proprio perché la regola non è eguaglianza ma la diseguaglianza che non riusciamo a insegnare tanti
Grazie a Stefano ma se ne avete capito perché in maniera un po'inconsueto abbiamo voluto iniziare in quest'altra imprestata maniera siamo in un luogo veramente deputato all'altissima cultura ma siamo in grado di far passare in maniera comunicativa mente chiara il più possibile i valori fondamentali
Vai a spiegare appunto la diseguaglianza ai bambini possiamo farlo anche e soprattutto in questi luoghi ma chiamerei appunto la padrona di casa la restrizione
La lettrice professoressa Alessandra Petrucci per il saluto iniziale inaugura
Grazie benvenute Benvenuti nella nostra o la Magna per questa manifestazione veramente molto importante quindi sta incontri in sei città a distanza da settantacinque anni dalla promulgazione della carta costituzionale della nostra carta costituzionale
L'Unione delle comunità ebraiche italiane in collaborazione con il Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah ha organizzato sei incontri in sei città per stimolare un dialogo che mira alla riflessione sul senso dell'uguaglianza oggi e su come il principio sancito dall'articolo tre
Possa guidare le scelte politiche culturali economiche e sociali del Paese
I relatori di oggi si interrogano sul rapporto fra la tutela dei diritti fondamentali e la promozione dei meriti individuali
E l'occasione molto stimolante che va al di là del contesto in cui è scaturita per ampliarsi a una riflessione dai confini più ampi
Quest'occasione si articola programmaticamente in momenti di dialogo dialogo in cui voci diverse riflettono si confrontano mirano a un momento costruttivo il dialogo è una garanzia
Dell'uguaglianza
E per quanto oggi si basi oggi sugli equilibri muto sottili il termine evoca l'avvicendamento delle battute l'alternanza degli interventi il dibattito in un momento di relazione attiva è un'occasione di democrazia di crescita in cui il confronto avviene lungo percorsi del rispetto e della stima reciproca
Il dialogo è il linguaggio della relazione
E i dialoghi promossi dall'Ucei si svolgono in un periodo molto difficile molto complesso in cui l'importanza del confronto deve diventare generativa di valori positivi
Nel mille novecentosettantuno il filosofo americano John Rawls pubblicava il volume
Una teoria della giustizia in cui spiegava come una società può essere giusta solo a patto che si rispettino il principio di uguaglianza e il principio di differenza
Il suo lavoro assegnato il pensiero filosofo politici lo so fico politico del ventunesimo secolo
A distanza di cinquant'anni il tema è ancora più attuale
E il dialogo oggi e insisto di proposito sul termine dialogo è lo stimolo per recuperare il senso profondo di quanto la nostra Costituzione sancisce e vuole garantire a tutti i cittadini
Grazie quindi grazie agli organizzatori e relatori per essere qui e buon lavoro a tutti voi
Siamo noi che ringraziamo la potete la professoressa Petrucci proprio in quanto padrona di casa per aver raccolto questa iniziativa che appunto il il punto d'arrivo di questo percorso
Continuiamo nei saluti inaugurale io chiamerei ne ricco finché il presidente della comunità ebraica di Firenze
Il Consiglio cinque
Cioè
Allora grazie mille davvero oltre a portarvi i saluti della della comunità ebraica di Firenze che del resto è ben rappresentata qui oggi sono felice di vedere
Permettetemi anche qualche nota personale vi ringrazio
Attinti permettermi di portare questo saluto qui perché mi sento molto a casa
Sono a casa in questo luogo c'ho pensato salendo queste scale ma due giorni fa erano esattamente trent'anni che mi laureato qui in questa università quindi sono in qualche modo che si deposita mi ha visto mi ha visto crescere mai appunto trent'anni fa fa un po'impressione così
Quindi in questo nell'ambito dell'Università degli studi di Firenze mi sento in qualche modo un po'casa mia siamo stati introdotti dalla da Stefano Massini esce non solo con cui ho l'onore di di di lavorare spesso ma che ho il piacere grande di avere come amico da tanti anni critico mi sento doppiamente a casa
E sono un evento organizzato insieme dal l'Unione delle comunità ebraiche italiane e tra l'altro dal dal mese al Museo delle prime tre
Delli presente nella Shoah che ha sede a Ferrara che la mia altra casa oltre che a Firenze Rimini sento proprio in qualche modo a casa mia
E parlando di uccelli innescano voluto organizzare questo questa serie di incontri lasciatemi dire che sono davvero orgoglioso di questa scelte di far parte di questa unione
Perché siamo negli anni di anniversari molto cupi quest'inverno in cui attraversiamo gli ottant'anni gli anniversari delle persecuzioni di questo parliamo quasi sempre siamo
In un anno che probabilmente diciamocelo sarà un anno di anniversario con molto cupo che ricorderemo negli anni a venire
C'hai avuto il coraggio anni fa di pensare a
Questi anni come anche anni di un altro anniversari importante quello della Costituzione quello del rapporto fra mondo ebraico e Società italiana
E di portare avanti questo questo questo impegno questa riflessione anche oggi se magari le le emergenze delle di di questi momenti potrebbero far pensare di vorrei invece parlare del fatto invece credo che il tema che viene affrontato oggi c'è un tema urgente necessario importante non entro
In temi che non mi competono fra l'altro interverrà Riccardo Di Segni quindi non avrei alcuna possibilità di tic tic tic tic di aggiungere niente di ordine gaudio di mettere niente che parli di del rapporto fra ebraismo e concetto di uguaglianza
Ma mi si lasci dire qualcosa dal punto di vista storico solo una parola per per per salutarvi
Storicamente
L'esperienza ebraica in questo Paese è un'esperienza che sta al centro della costruzione dell'eguaglianza intesa come costruzione del rapporto fra diversità come costruzione del meccanismo di convivenza fra diversità
L'esperienza in RAI che in questo paese molto prima che fosse un paese è un'esperienza che ha attraversato tutte le gradazioni possibili del modo in cui ci si relaziona con l'altro
Per rendere una società è uguale prende una società uguale si possono prendere i diversi e cancellarli escluderli ghettizzati chiuderli nasconderli e questa è una un'esperienza che il mondo greco ha fatto quella del ghetto
Per rendere una società quale si possono prendere i diversi e renderli uguali queste esperienze dell'assimilazione che un'altra esperienza che in epoche diverse in maniera diversa
E il mondo ebraico ha fatto il mondo ebraico in questo mondo che ci amiamo oggi mondo italiano attraversato tutte le gradazioni possibile dello spettro complesso che va dalla dalla ghettizzazione all'assimilazione
E oggi questo ragionamento questo ragionamento sta al cuore delle sfide che abbiamo come Europa comunitaria
Per i limiti decenni a venire la costruzione di una società basata sulla diversità come diversità che
Restano
Orgogliose della propria diversità che interpretano il concetto di identità come diceva Stefano non come un filo spinato da difendere
In maniera in maniera violenta da invasioni esterne ma come un
Una parte di un tutto una parte di un tutto che resta in qualche modo fedele a se stessa e capaci di dialogare con l'altro la diversità
Eh la chiave di lettura del del nostro presente del nostro futuro credo che l'ebraismo abbia un molto da insegnare in termini di valore dignità della diversità e questo credo il messaggio che oggi ragionando dei settantacinque anni della della Costituzione possano dare quindi grazie dell'incontro di oggi
Grazie Enrico Fink
Effettivamente il punto è che l'uguaglianza non è omologazione l'uguaglianza non siamo tutti uguali perché siamo tutti diversi
E questa la vera la vera ricchezza il problema e costruire la convivenza come dice l'articolo tre della Costituzione secondo le regole condivise
Chiamerei per i saluti anche sarà un Lammert Nagy che è il coordinatore della Commissione cultura dell'Ucei e quindi anche una delle persone che ha organizzato questi questi eventi
E è cambiata buonasera a tutti
Io ringrazio
La lettrice dell'Università di Firenze che ci ospita naturalmente anche la comunità
Ringrazio i relatori che ringrazio il professor Fabris che fa parte della Consulta filosofica italiana e che gentilmente accettato il nostro invito coordinare quest'incontro
Perché mi impegno della commissione nazionale dell'Unione delle comunità ebraiche sull'articolo tre della Costituzione
Non è un fatto abituale tutta la commissione ha raccolto questa proposta a partire da un lavoro che dura da cinque anni questo lavoro ha visto un pochino appuntamento
Vedete qui il libro pubblicato su prevenire il pregiudizio educare alla convivenza abbiamo sperimentato nelle scuole quello che la modalità con cui dei bambini di provenienza diversa possono stare insieme
La rapina di Firenze è stato uno degli autori all'interno di questo volume a partire da un dato di fatto è stata ricordata in vari modi il principio di uguaglianza
La rivoluzione francese che ha fatto di questa una delle parole chiave e i principi diffusi in Europa ha separato nettamente nel proporre la secolarizzazione la dimensione civile e la dimensione religiosa
Esagerando ed estremizzando questa mozione accantonando il quali erano le fonti anche tradizionali le sorgenti dei valori su cui si fonda la nostra società
In questo volume abbiamo voluto interrogare dei musulmani dei cattolici degli ebrei
Su questa
Possibilità di una convivenza mantenendo la diversità
Ci siamo resi conto nel corso di questo lavoro di come la falsità caratterizza aste alcune relazioni il secondo Progetto
Chiamato lebbra inventato
Raccoglie attraverso la discussione che si è svolta con dei ragazzi una serie di pregiudizio siano elencati una trentina di pregiudizi sugli ebrei abbiamo scelti alla fine non si poteva affrontare tutto
Una dozzina che fanno parte dei luoghi comuni usuraio Adele Bei dieci idee e così via e attraverso il ragionamento abbiamo cercato di decodificare ciò che c'era dietro il pregiudizio che poteva in proporre come titolo di questo libro l'invisibilità di questo ebreo che esiste nel pregiudizio e non esiste nella realtà
Su questa base abbiamo
Interrogato diversi Esperti disinformazione diversa sulla natura e la genesi del pregiudizio abbiamo potuto stabilire delle relazioni tra pregiudizio che riguarda il cibo una delle cose che c'era anche colpito da adesso il computer poi c'era anche aiutata a ragionare su questo tra il pregiudizio rispetto agli alimenti classico olio di palma che ormai compare come qualcosa di velenoso non essendo ma anche il compito praticamente propagato le rifiuto della scienza e altre forme di pregiudizio
Abbiamo poi proposto di ragionare su questo tema della costituzione del suo articolo tre
Non è stato una discussione facile la Commissione ha dato il suo consenso il consiglio ha dato il suo consenso ma è stato oggetto di una discussione importante
Al disegno è stato uno dei protagonisti
Con il quale con il rispetto dovuto alla sua persona abbiamo mantenuto una relazione costante per cercare di introdurre questo nesso tra la dimensione diciamo civile e democratica così come sancito dalla Costituzione e la riflessione in corso sulle forme di convivenza e sui riferimenti di valore di tradizioni diverso
Purtroppo
Anche in ragione di eventi recenti abbiamo dovuto affrontare il tema delle parole Merate che caratterizza nel dibattito attuale
Cito due appare Thai e genocidio sono parole de codificate da Marcello Flores uno dei maggiori esperti di questo proseguiremo su questo la cosa interessante rispetto a questo sviluppo del lavoro
E che l'Unione delle comunità ebraiche oltre a sviluppare la riflessione al suo interno The allargando la rete di interlocuzioni per potere reggere
Il peso di una parola come quella dell'uguaglianza che un peso importante perché è un obiettivo da conseguire non un dato di fatto
Che la legge ha potuto risolvere una volta per tutte ecco tutto questo viene affrontata oggi anche con il contributo dell'ambasciata
Dice Ormanni a Roma
Questo collegamento
Con un un ambito rispetto al quale gli ebrei hanno certamente una relazione che si configura che poteva configurare siccome difficile
L'oggetto viceversa
Una riflessione che affronta le forme di convivenza tenendo conto che siamo di fronte a un cambiamento epocale
Che riguarda l'Italia e riguarda anche l'Europa parlando poco prima di iniziare con la lettrice dell'università abbiamo accennato un cambiamento socio demografico che il Giappone all'interno delle scuole italiane io mi permetto di soffermarmi come pedagogista su questo tema
Una convivenza di bambini che nel caso di alcune realtà come la Lombardia raggiungono nel trentacinque quaranta per cento una presenza di bambini che hanno almeno un genitore straniero si tratta di bambini che devono non paga cari a convivere ma come è stato detto non è difficile la convivenza tra bambini abbiamo verificato nella sperimentazione fiorentina
Che non c'è nessun problema reale nelle scuole elementari c'è semmai un problema con i genitori di questi bambini e c'è un problema tra gli adolescenti
Noi abbiamo l'intenzione di proseguire questo lavoro proseguiremo approfondendo il tema ma soprattutto cercando di allargare la discussione sulle forme di convivenza civile e questa relazione da cui ho fatto cenno fa sì che questo tema venga affrontato anche a livello europeo
Tra l'altro la pubblicazione che nascerà da questo incontro
Ha visto una presenza sia di figure rappresentative del mondo laico sia di figure
Che hanno
Circa scrivono la propria competenza del proprio sapere alla tradizione ebraica su questo noi cercheremo di aprire un'ulteriore dibattito in futuro io desidero concludere semplicemente era
Ringraziando tutti i componenti della commissione che ha costruito questo percorso e mi scuso se prendo ancora qualche minuto sono Claude Bip Adel dello sproloquio Davide Diana Falco che agisce una Massimiliano Boni
E ricordo anche gli occhiali che ci ha lasciato e a cui dobbiamo questo luogo che ci ha accompagnato in questi incontri esigo ringraziare anche i alcuni suoi l'Ascoli che ci ha aiutato
A collegarci con degli esperti della tradizione a livello internazionale è stata la figura succedutesi garanti segni e naturalmente il segretario dell'Unione Ubi del Perugia Raffaella Di Castro che la coordinatrice dell'area cultura
Io mi fermo a questo punto ringrazi presenti che ringrazio i relatori buon lavoro a tutti ascolterò volentieri quanto verrà esposto
Grazie grazie per queste parole Hassan perché lasci concludiamo i saluti con appunto la saluto conclusivo di rata Amedeo Spagnoletto
Che il direttore del mese il Museo del Verismo italiano e della sua
Tra l'altro stamane si è svolto una laboratorio per le scuole di cui forse ci darà ulteriori notizie prego sì buonasera grazie a tutti per questo dammi la possibilità di intervenire
Sì siamo stati davvero lieti come mese di avere sostenute aver partecipato a questo bellissimo progetto nato dall'intuizione dell'Unione delle comunità ebraiche italiane
Come ci contraddistingue un po'il nostro ruolo ci siamo impegnati abbiamo declinato questa iniziativa verso le scuole
Il mese fa un lavoro di dialogo di visita e di interpretazione delle esigenze della scuola quotidianamente e per questo abbiamo pensato che l'articolo tre potesse essere anche portato dentro le scuole da principio amo pensata ora di racconto questo in questi due primi minuti questi due minuti totali che ciò a disposizione avevamo pensato una un'offerta del genere
Gli adulti dentro la sala sentire
Il gli importanti relatori i i figli degli adulti fuori a fare laboratorio ci siamo resi conto però che questa strategia
Non era del tutto vincente e allora siamo noi che ci siamo mossi e in fondo tutte le iniziative sono state anticipate hanno lavorato prima i giovani prime ragazzi e poi gli adulti
Ogni volta che c'era un appuntamento di articolo tre nelle scuole d'Italia quindi a partire da Venezia Firenze Ferrara e via dicendo Torino Roma c'è stata sempre una o due classi che si sono impegnate nell'interpretazione dell'articolo tre
E vi dico come avveniva questo in un aspro ma molto molto semplice il laboratorio cuoco ordinato anche da con culture che lente di riferimento e il partner di Melissa portava dentro le classi una semplice polaroid e chiedeva ai ragazzini di
Fotografare una parte del loro corpo
Tutto è partito il colpo diverse e poi ovviamente subito si stampavano le fotografie si son stoppate fino a stamattina i ragazzi dovevano ricomporre un corpo umano
E si rendevano conto che il corpo veniva fuori venivo fuori nonostante le varie differenze una sull'orecchio comunque l'occhio e la forma del corpo umano era un po'quello che rappresentava la diversità e l'uguaglianza insieme
E questo da un punto di vista emotivo poi dal punto di vista pratico laboratorio continuava mostrando la diversità di lessico che esisteva fra documenti prima della seconda guerra mondiale e dopo la seconda guerra mondiale
Bastava prendere un documento del mille novecentotrentotto giù di lì e poi i documenti che erano propri dei dibattiti e poi della nostra Costituzione ed era clamorosa differenza e questo veniva subito agli occhi dei ragazzi anche se erano di prima seconda terza
Media ecco questo è stato il nostro lavoro che pensiamo che questo possa dare i progetti propri frutti ci tengo a sottolineare un fatto in chiusura
Il concetto di cittadinanza è qualche cosa che ci accompagna quest'anno al mese in maniera approfondita e focale
Perché abbiamo inaugurato una mostra che si intitola ebrea italiani nel Novecento che pone al centro concetto dice cittadinanza perché gli ebrei durante questo secolo passato hanno acquisito terzo poi rimodellato poi printer Pretato il concetto di cittadinanza in maniera forse più profonda rispetto per l'esperienza ovviamente che hanno qualche anno passato rispetto altre compagini della nostra società ecco ritengo che questo abbia fatto bene ragazzi ha fatto bene al mese così come fa bene a tutti noi grazie
Grazie davvero siamo già in media stress con gli interventi che
Abbiamo abbiamo ascoltato
E adesso andiamo a sviluppare attraverso la forma del dialogo più volte richiamata appunto la tematica di oggi pomeriggio
C'è una parola chiave che differenzia gli incontri precedenti da quello di oggi è la parola chiave è la parola responsabilità
Infatti come vedete programma che sempre uguaglianza ma poi altre due parole che seguono le due parole che seguono questa volta appunto sono società e responsabilità e dal punto di vista che interessa a me che quello del filosofo da persone che si occupa di etica certo responsabilità meno invita nozze
Allora possiamo davvero entrare appunto a parlare di questo di questa particolare prospettiva secondo cui il tema dell'uguaglianza
Viene affrontato con i nostri tre relatori di oggi pomeriggio in dialogo fra loro che sono ci siamo ma bensì un po'd'accordo di cambiare leggermente l'ordine Noemi Disegni e la presidente della Unione delle comunità
Ebraiche italiane
La collega professore serene Stolz sì che è ordinario di Storia del diritto medievale e moderno in questa università e con RAV Riccardo Di Segni il rabbino capo della comunità ebraica di Roma do subito loro la parola annuncio anche che dopo in un primo giro una prima sei interventi ci sarà la possibilità di interagire di continuare di allargare il dialogo
Anche alla Pubblico e poi ci sarà la conclusione da parte di tre relatori do subito la parola a a Noemi di sempre
Buonasera a tutti
Anch'io naturalmente ringrazio il gruppo di lavoro che ha elaborato questo progetto in occasioni di essere qui oggi i a magnificare Tricia Alessandra Petrucci
Il ricordo molto bene la nostra prima telefonata quando abbiamo ipotizzato questo incontro
E forse era un'altra Italia forse in un altro mondo forse era un'altra Israele forse era un altro momento voi sicuramente alcuni dei ragionamenti assumono ancora più
I lucidità o assolutezza con il trascorrere di questi misi da quando abbiamo programmato questo progetto
E l'idea iniziale l'idea del Progetto articolo tre come è stato anche in parte già sottolineato era quella di focalizzare il tema dell'uguaglianza non come pretesa ebraica di ricevere il trattamento di uguaglianza per la non discriminazione per razza o per nazionalità o per religione ma di come al contrario e la parte ebraica il pensiero ebraico lo sviluppo nelle fonti ebraiche ma da sempre fino ad oggi come in questo pensiero ebraico
Inserisce nel tessuto di relazioni fonti di legge
Progetti politiche italiane nello specifico e contribuisce forse senza saperlo ma è parte di un DNA di un pensiero e quindi in positivo quindi non in negativo anche noi dobbiamo essere indifesi ma come noi abbiamo potuto dare un contributo attivo apolitico e di uguaglianza che siano quelle oggi va di moda il tema sostenibilità o della ed ecologia tra generazioni di chi vive il mondo e lo troverà domani
Tra uomini donne nel ruolo della donna nelle brevissimo per quanto riguarda le tematiche del lavoro e tanti altri aspetti che sono stati effettivamente oggetto di approfondimento nei precedenti incontro incontri oggi focalizziamo questo tema della responsabilità sociale e quindi faccio alcune riflessioni diffuse coi le metteremo a sistema
Mi viene da pensare come prima cosa che l'ebraismo
Non è fatto di individui che scelgono da soli di professare una fede una religione
Ma è fatto necessariamente di popolo e di comunità il non si può in realtà essere ebrei se non si è parte di una comunità e quindi di quell'insieme verso il quale sia un concetto di
Di responsabilità ogni come si è parte di un popolo
Difficile incontrare ho conosciuto almeno parlo per la mia esperienza un ebreo che
Che dica no io lo sono solo nella mia dimensione intima per forza comporta una consapevolezza di essere parte di un destino di un popolo
Come si traduce cui sto nel nel quotidiano concreto nel praticare prescelti regole e questo riguarda una dimensione della religiosità e si sviluppa anche in questo dibattito molto importante molto interessante di come si mantiene quell'insieme attraverso quel praticare ma comunque l'essenza di sapere di essere parte di un popolo e nel caso nostro anche qui in Italia Stati retti
Attraverso la comunità che si vive quel momento di esplicitazione anche della propria religione non solo nel a casa nella propria dimensione
Intima
E se così
Quando facciamo delle scelte nel nostro percorso di vita
Non sono non possono essere scelte che riguardano solo la dimensione personale una dimensione della felicità personale o della soddisfazioni o della comodità ma devono essere anche pensate
Certi uscente in maniera molto determinante in funzione di quell'appartenenza a una dimensione di popolo e avanti la dimensione di una comunità dove si concretizzano
Attivi istituzioni momenti che riguardano questo concetto di responsabilità sociale
IMI riferisco in particolare all'interno delle comunità le a prescindere
Dalla dall'appartenenza o dalla maturazione in Europa sistemi organizzati e strutturati del dello Stato e della burocrazia o delle città al sistema di di Welfare
Quindi assistenza ai poveri agli orfani e alle vedove assistenze assi pose non abbienti attraverso raccolte casse dedicate oppure un su un'altra dimensione do un esempio le responsabilità dei quali Minghi sacerdoti come leader
Religiosi ma in questo campo caso non solo come attività prettamente di culto religiose nell'individuare diagnosticare e quindi solari situazioni di rischio no che prevengono del singolo e a una determinata malattia infezione che doveva isolare fare la diagnosi e decidere quella persona doveva vivere in un certo tipo di isolamento ne abbiamo parlato diffusamente
Durante il virus riguardo a diverse situazioni anche lì è un tema di soggetto che individua una situazione e c'è una responsabilità sociale almeno riguardo al al momento di comunità
Altro esempio quella della contribuzioni
In base alla propria capacità contributiva in percentuale
Al alle nucleo o alla tribù dei sacerdoti che era stata individuata equanimi come al servizio del popolo non ricevendo la terra nella fase di di distribuzione della degli appezzamenti o delle regioni alle diverse tribù sono al servizio di un'intera collettività e quindi ricevono da questa collettività
Anche un tipo di supporto
E questi ecco voluto dare un una serie di esempi di come nel vivere comunitario si concretizza questo concetto di responsabilità
Riguarda anche le uscite stato anche accennato prima sfide delle nostre comunità nella costruzione di identità e Brai canto che si inserisce in si sviluppa assieme a quella dell'identità italiana e aggiungerei oggi anche europea
Essere consapevoli che forse non userei la parola diversità ma peculiarità specificità scelte di base particolari che riguardano la sfera
Religiosa culturale di appartenenza a un popolo in parallelo anche ad un altro ma che al tempo stesso si sta ci si sente parte di una collettività e dimmi insieme quindi quell'essere differenti e diversi
Non vuol dire siccome di soggetti separati ma vuol dire sentirsi parte di un insieme
Allora oggi e noi ragioniamo sui
Concetti di responsabilità non solo sul singolo rispetto alla collettività di appartenenza e dove sono maturati nei secoli meccanismi istituzioni che caratterizzano in questo caso ne ha accennati alcuni della della cultura ebraica ma pensando all'Italia nel suo insieme rispetto alle tipologie di enti quindi oggi di moda il tema di responsabilità
Con corrette riferita a soggetti che hanno una funzioni di produzione di beni e servizi
E mi come questi soggetti oltre a pensare al proprio profitto reddito interessa e massimizzare il profitto hanno anche una responsabilità sociale perché l'impatto delle attività che realizzano
Riguarda anche altre dimensioni quindi abbiamo maturato tutti questo concetto di saper misurare oggi il modo di comportarsi di una determinata società in questo senso società
Di produzione anche sulla base di questo per enti che riguardano invece
Il terzo settore i cui mi riferisco e mi avvicino al tema dell'università
E chiaro che
Per definizione è una funzione sociale quindi ciascun ente del terzo settore inserito in un contesto specifico dove vuole realizzare quella funzione sociale e qui la domanda è
Quali altri elementi si aggiungono oltre alla funziona precipua di quel soggetto
Per quanto riguarda il tema università
E i penso che è opportuno mai avvicinarsi in questo senso alla riflessione anche di di attualità e rispetto al luogo in cui ci troviamo chiaro che la funzione principale quella formativa didattica
Ma
Ce ne sono altre sicuramente mi insegnate voi alcune ma che se ne parla tanto nel dibattito di quelle la funzione di scuole e di accademia quell'
Ad integrare offrire opportunità di studio a chi ai margini economico culturali della società e quindi una funzione di integrazione sociale
Una responsabilità storica l'impegno sul tema della memoria e di quale è stato il percorso delle università in Italia
Nella costruzione non solo di sapere anche di sapere essere
Un luogo che ha ricostruito una propria funzione dopo la seconda guerra mondiale tutto quello che è accaduto nel trentotto con l'espulsione di docenti e di studenti
Di religione ebraica e l'impegno oggi di quello che mettiamo sotto la parola memoria e su questo bisognerebbe fare un altro incontro a parte ma credo che tutti i presenti qui sanno esattamente quello che comprende il dolore che è stato l'inizio e l'avvio della persecuzione e ringrazio in particolare l'Università di Firenze per un progetto bellissimo intellettuali in fuga
Che hanno portato avanti ormai
Penso sono tre anni almeno
Chi ha maturato si arricchisce di ulteriori figure raccontando la persecuzione attraverso l'espulsione dei docenti soprattutto degli scienziati dalle università italiani e quindi prendo questo progetto come esempio di consapevolezza di questa responsabilità sociale intesa come responsabilità storica
La domanda che credo oggi e adesso Brussa in assoluto proprio perché dalla telefonata con la retribuzione ad oggi
Non siamo nella stessa situazione non facciamo un ragionamento teorico puntura lei ma capiamo che le questioni che accadono fuori oggi a Napoli ieri a Pisa e a Torino e a Bologna il purtroppo in moltissimi atenei italiani
Ci soffocano e riguardano adesso ora la vita di ciascuno di noi come genitori come docenti come studenti universitari e riceviamo ogni giorno ovviamente un grido di allarme
C'è rimettere in discussione la funzione sociale dell'università qual è la responsabilità e l'impegno morale rispetto ad una guerra di un ateneo oggi c'è una guerra nel mondo ce ne sono due almeno che ci riguardano da vicino qual è la responsabilità dell'università cosa deve fare
Se ne deve dibattere
Come deve prendere posizione deve fare che cosa esattamente sono sicura che queste sono le domande di cui si sono se che sono state messe sul tavolo dei Senati accademici e che hanno animato in aggiunta agitato ovviamente moltissime manifestazioni allora
Io non ho risposte assolute sicuramente c'è un dolore immenso quando si capisce
Che quel tipo di responsabilità viene usata o abusata in un modo che anziché rispondere a quell'esigenza di essere un luogo di costruzioni di sapere e di fornire informazioni a un confronto dibattito con gli strumenti che caratterizzano l'altezza e l'abilità e la capacità delle Aule accademiche si trasforma invece in un luogo dove si esercitano forme di violenza di imposizioni e di favorire ancora di più
O il quella forma di appiattimento totale
Su un Mottini molti o frasi o linguaggi che di scientifico e di approfondimento e di confronto non hanno nulla e questo credo e il nostro grido di dolore doveroso rappresentarlo quindi su questo oggi ci arrovelliamo nel chiederci qual è la responsabilità sociale
Delle università noi da tanti anni da diversi anni abbiamo rivolto alla conferenza dei rettori delle università ma anche i singoli atenei la richiesta di considerare adottare nel proprio codice
Di condotta odia ontologico la definizione della era di antisemitismo e di che tipo di considerazione si fa di questa definizione
Ed essere
Attenti e allarmati sul tema dell'antisemitismo
Non vuol dire essere a favore degli ebrei o proteggere gli ebrei o fare un piacere all'Unione o o il uno ma vuol dire essere consapevoli che questo è attestante il male al quale
Bisogna dare una risposta in termini di responsabilità sociale
Ed essere non a favore ma attenti alle esigenze di una collettività
Ebraica o israeliana che frequenta gli atenei universitari sarete italiane non vuol dire essere contro i palestinesi essere a favore degli studenti palestinesi non vuol dire essere contro le due cose possono andare insieme o devono andare insieme se l'obiettivo è quello della convivenza
Se il boicottaggio
E è evidente che la cosa più assurda di cui abbiamo sentito
Pretendere richiedere purtroppo accordare
In queste settimane ed è esattamente quello che non favorisce il dialogo pace sapere e approfondimento che sia verso le università israeliane singoli giacenti
O anche oggetti di religione ebraica
Ci avviciniamo
Faccio una riflessione di di chiusura di questo di questo momento share vicini amo alla festa della Pasqua ebraica quest'anno all'interno della Settimana della Pasqua ebraica ci sarà il venticinque aprile
E sono sicura che saranno occasioni sia attraverso le letture sia attraverso le celebrazioni la riflessione sul significato di questi due momenti per capire cosa vuol dire libertà
O liberazione prima di tutto libertà e quale il primo concetto di libertà che è quello della dignità di questo la prima parola dell'articolo tre della Costituzione la dignità dell'essere umano la dignità della persona
Nell'inserimento sociale e il percorso che si fa dalla dalla Liberazione alla conquista di libertà
Dall'essere popolo fatto di tribù ad essere un popolo che organizzato di riceve un testo codificato che
Organizza e detta il modo di organizzare la vita privata e la vita sociale un le responsabilità sociale che possiamo
Raccogliere nel corso della lettura della Bibbia e poi l'arrivo nella terra di Israele integrando quell'elemento di territorialità
Speriamo che questa occasione di Pasqua
E non Pasqua cattolica che un altro concetto e l'abbiamo superata ma Pasqua ebraica o pensa e venticinque aprile siano anche questi ecco occasione per l'università senza timore
E senza timore di rappresaglie minacce occupazioni di poter liberamente affermare il proprio concetto di responsabilità sociale di taxi
Grazie grazie a Noemi Disegni proprio soprattutto per questo legame questo collegamento importante tra pesa che venticinque aprile sotto il segno sia della responsabilità
Sia della libertà e della rivelazione è una libertà la liberazione che non è un dato di fatto è qualche cosa che dobbiamo continuare a conquistare do la parola adesso alla professoressa aree mestoli si che come dicevo è ordinario di Storia Diritto medievale e moderno in questo diversi grazie
Buon pomeriggio a tutti ringrazio ora reticente sul sì e ringrazio la comunità ebraiche per avermi coinvolto in questo pomeriggio di riflessione io sono una giurista e quindi tenterò di dire qualcosa su un tema che mi è stato sollecitato nell'interlocuzione con la comunità ebraica
Cioè il legame tra il concetto di eguaglianza e quello di solidarietà e quindi quali responsabilità la solidarietà è una forma alta di responsabilità sociale il la solidarietà è come tutti sappiamo un altro defilarsi della nostra Costituzione che all'articolo due non riconosce soltanto i diritti inviolabili dell'uomo ma chiede contestualmente l'adempimento degli inderogabili doveri i solidarietà politica
Economica e sociale
Data diciamo il legame tra eguaglianza solidarietà non è scontato per molto tempo storicamente si è ha avuto l'idea di uguaglianza cercherò di dirlo tra un attimo confliggente con l'idea di solidarietà almeno comunque il sotto cui nasce la democrazia
Ancora prima però o
Ma la pena dire che lo stesso ingresso del principio di eguaglianza degli ordinamenti non è un fatto scontato alle contemporanee il riconoscimento del principio di eguaglianza può sembrare scontato quanto meno la dichiarazione di questo principio poi chissà secchi quanto in cui viene attuato
Ma almeno la dichiarazione può sembrare un fatto scontato in realtà diciamo l'ingresso del principio di eguaglianza degli ordinamenti rappresenta storicamente ho fatto dirompente rivoluzionario
Tanto che alcuni storici del diritto l'ho proposto di ritardare l'inizio della modernità giuridica
Con la Rivoluzione francese cioè si dice la modalità giuridica continentali inizia non con la scoperta dell'America ma col mille settecentottantanove perché idea di uguaglianza costituisce una pietra miliare diciamo nello sviluppo storico degli ordinamenti
In particolar modo ci sono due dichiarazioni della dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino del mille settecentottantanove che scolpiscono sulla pietra questa nuova idea di società e quindi anche di modalità di stare nella società
La prima è l'articolo primo moltissimo e dice che tutti gli uomini nascono e rimangono liberi e uguali nei diritti
Il secondo l'articolo sei che stabilisce che la legge uguale per tutti sia che protegga sia che punisca quindi la legge uguale per tutti c'è una scritta che campeggia nei nostri tribunali è un'invenzione della modernità nella società pre rivoluzionaria infatti si nasceva diseguali era una società di diseguali
In cui a condizione che il singolo viso Complesso di facoltà di doping ieri
Era determinato dall'appartenenza certo quale corporativa prima c'era la comunità di appartenenza poi si raggiungeva il singolo i la condizione giuridica dell'individuo derivava da questa Rete da questo reticolo di appartenenza e avvolgeva identificava il singolo
Non esisteva cioè un diritto che parlasse allo stesso modo tutti
Ora questa idea di eguaglianza che chiamiamo formale
Si estende poi durante tutto l'Ottocento anche a realtà che non hanno attraversato percorsi rivoluzionari il nostro Statuto Albertino all'articolo ventiquattro dice tutti i regnicoli sono eguali innanzi alla legge
Ora questa idea di uguaglianza cerco di sintetizzare al massimo dunque coerentemente con le indicazioni del moderatore questa idea di eguaglianza presuppone al tempo stesso promuove una certa idea di società che solito viene chiamata atto
Cioè in questa visione di eguaglianza quella formale la società è considerata un insieme di individui la società è considerata come il luogo della
Interazione interazione competitiva da individualità singole
Per esempio John Locke fa il capolavoro teorico diciamo non riesce a conciliare l'idea dell'eguaglianza originale degli uomini con un processo di differenziazione sociale ed economica
E staccato dal suo punto di vista al diverso talento degli individua
Ci sono individui più intraprendenti più punitivi e quindi raggiungono diciamo lo status della piena soggettività che la soggettività proprietaria ci sono individui diciamo che non raggiungono che per minori intraprendenza no raggiungono questo tipo di risulta
Ora voi capite che questa visione dell'eguaglianza non è legata all'idea di solidarietà
Questa visione dell'eguaglianza lascia l'individuo solo alla conquista del mondo
è stato detto da Paolo Grossi è un individuo presuntuoso ma anche caratterizzato da una nudità devastante è un individuo solo lanciato appunto Alla conquista del Monte
E questo compagna anche una certa rappresentazione della povertà della marginalità anche a livelli pornografico il povere marginale è responsabile della propria sorte
Perché sconta un difetto di intraprendenza di razionalità non è un soggetto compiutamente volitivo
Su questa umanità diciamo in tono minore si può stendere lo sguardo caritatevole di qualche situazione o lo sguardo non caritatevole del potere se si creano problemi di ordine pubblico ma non c'è
Diciamo una dimensione dell'eguaglianza legata all'idea di solidarietà
Presidente a grandi falcate
è chiaro che anche a una lettura diciamo superficiale si capisce che è molto diverso all'idea di eguaglianza recepita dall'articolo tre della nostra Costituzione a cui è dedicato questo Cipputi
Ora innanzitutto diciamo questo articolo tre
Costa di un primo comma che conoscete
Si dice che questo primo comma riconosce il principio di eguaglianza formale il tutti siamo uguali di fronte alla legge questo non è sicuramente sbagliato
Ma rispetto a una declinazione diciamo così in purezza del principio di uguaglianza giuridica formale tutti i regnicoli sono uguali dinanzi alla legge
Questo articolo questo primo comma dell'articolo contiene delle significative indicazioni ulteriori
Innanzitutto è riferimento alla pari dignità sociale
La dignità è una parola nuova che entra nelle sicut giuridico nel lessico costituzionale con le costituzioni democratiche del Novecento
La prima Costituzione che parla di dignità e la costituzione di varie marca una vita breve e accidentata perché evidentemente dal trentatré diventa carta straccia
Ma parla per la prima volta dell'attività economica che deve svolgersi nel rispetto della dignità della persona
La dignità si presenta quindi nel nostro ordinamento come un valore soglia
Cioè una vita degna Berio dovrebbe essere garantita a tutti al cittadino modello al più di uso dei criminali alzano al malato
Quindi è un valore soglia che non dovrebbero essere mai oltrepassato
Ma dovrebbe anche costituire un principio propulsore cioè che stimola gli interventi del legislatore in generale degli attori pubblici e sociali per garantire appunto a tutti questo valori di una esistenza dei
è una parola difficilissima del di finire ma se ne pensiamo alle zone in cui ha avuto attuazione capiamo di che cosa stiamo parlando
Pensate a tutto il tema del fine vita al confine tra cure accanimento terapeutico al trattamento dei detenuti o delle persone private della libertà personale al trattamento delle disabilità fisiche o psichiche
Diciamo e nelle trincee in queste trincee che si misura la tenuta di questo valore che la dignità poi sono indicate una serie di fattori che non legittima la trattamenti discriminatori
Il sesso la razza la lingua la religione Lecce
Mi limito a due osservazioni
Il riferimento al al sesso fu voluto da una delle poche donne presenti in assemblea costituente Lina Merlin
Che non lo trovo affatto superfluo come sostenevano altri membri dell'Assemblea costituente le dissi io vedo circolare in questa assemblea ancora idee discutibili sul rapporto tra sessi come si diceva allora ora forse si direbbe tra generi quindi questo riferimento non è ultroneo nove superfluo
L'altro riferimento è alla razza
Qualche anno fa era presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi
Un gruppo di scienziati chiese di eliminare questa parola dalla Costituzione
Dal momento che ormai è acclarato che non esistono le razionale che la razza umana e comunica
Paolo Grossi all'epoca rispose
Dicendo che era contrario a eliminare la parola razza dall'articolo della Costituzione ancorché scientificamente diciamo non corretta
Per due ragioni
La prima perché era bene che la Costituzione recasse traccia netta
Della Zona da cui proveniva
Cioè che era comunque figlia di un Paese che nel trentotto aveva adottato i provvedimenti discriminazione razziale che tagliavano fuori dal godimento dei più elementari diritti civili e politici a parte rilevante di cittadino
E dall'altro per il futuro dice finché ci sarà un germe di razzismo nel mondo è bene che questa parola resti scolpita nella Costituzione a ricordare che il cambio non è ancora con su
Ancora un altro indizio che ci porta di stanziare il testo della nostra Costituzione da precedenti declinazione l'eguaglianza
Rappresentato dal fatto che come dicono i giuristi il soggetto della nostra costituzione non è più l'individuo mai la persona
Questo non è un gioco di parole
Quando i giuristi parlano di individui si riferiscono agli individui tratti ottocenteschi individui considerati astrattamente uguali gli uni agli altri
Quando si parla di persona si è detto si parla di un soggetto in carne ed ossa
Colto nella concretezza della sua dimensione esistenziale colto nella sua unici tra
E anche in un fascio concreto di bisogni aspettative
Fragilità aspirazioni
E allora sfogliando la nostra Costituzione ne scopriamo che non c'è l'individuo in astratto
Ma ci sono i giovani e vecchi sani e malati le donne e gli uomini istruiti e coloro che non lo so
Ora costruire la Repubblica posti nella democrazia significato anche qui sotto
E questa è l'assemblea costituente si ripete spesso e su questo sono tutti d'accordo a partire dalla unicità e irripetibilità della persona
Colta appunto come dimensione da valorizzare nella sua specificità esistenziale
Guardate che anche i regimi a vocazione totalitaria hanno avuto bisogno di una ricognizione realistica della soggettività
Una Cina vocazione totalitaria non se ne fa nulla di un individuo astratto
Perché il suo progetto di il reggimento azione autoritaria della società funzioni è necessario cogliere il soggetto nella concretezza della sua condizione esistenziale
I regimi totalitari mirano a organizzare ogni aspetto della vita delle persone anche il dopolavoro nel venticinque nasce il dopolavoro
Per far capire che anche l'organizzazione del tempo libero fa parte del Progetto statuale di catalogazione autoritarie della società
C'è una frase di Giovanni Gentile che ho citato tante volte che è chiarissima
Lui dice poiché l'individuo deve raggiungere poiché lo Stato deve raggiungere l'individuo
Non lo cerca come l'astratto individuato mode liberalismo ma lo cerca come solo può trovarlo come forza produttiva specializzata
Quindi la massificazione della società perseguita dei regimi totalitari avviene in maniera non contraddittorie attraverso una ricognizione realistica del soggetto la donna l'uomo di lavoratori il giovane
Perché solo a queste condizioni diventa praticabili il tentativo appunto di in regimentazione autoritario della società
E anche la solidarietà è una parola che circola presente negli anni del fascismo
Circola in un'accezione profondamente diversa rispetto a quella della nostra Costituzione la solidarietà si parla soprattutto di solidarietà corporativa indica il vincolo autoritario che stringe tutte le componenti della società
E non ha nulla a che fare con la libera espressione sociale anche di un senso di responsabilità condivise due battute per concludere
Il secondo comma dell'articolo tre lo conoscete tutti
Ma questo comma è stato definito il capolavoro istituzionale lì basso e di Giannini è una delle forse la norma più rivoluzionaria della nostra Costituzione
Perché questa norma dilata il principio di eguaglianza
L'eguaglianza non diventa più solo un principio che si dichiara diventa un obiettivo Complesso problematico dinamico
Paolo Barile ha detto che questa era una norma confessori
Cioè confessava riconosceva che l'Italia dei quarantasei quarantasette era un paese fondato sulle diseguaglianze e impegnava l'ordinamento a lavorare sulle diseguaglianza
Cioè l'uguaglianza sostanziale e l'impegno a rimuovere gli ostacoli è il tentativo di far lavorare l'eguaglianza come dimensione che lavora ex ante
Come dimensione che lavora sulle opportunità esistenziali e le moltiplica
Non solo come dimensione che soccorre come dire ex post lenisce cura ex post le diseguaglianze già esiste
Ed è per questo che il principio di uguaglianza sostanziale è legato a doppio filo e diritti sociali che sono nata delle grandi novità delle costituzioni democratiche il diritto all'istruzione alla salute al lavoro sono diritti abilitanti
Sono diritti che lavorano sulle concretamente sulle opportunità esistenziale dei succede
Concludo con una frase Calamandrei
E mi pare bellissima e anche molto vicina a quella che involontariamente è stato detto senza esserci coordinata diciamo involontariamente in questa stanza anche da chi mi ha preceduto dice Calamandrei diritti di libertà non devono concepiti in regime democratico come il recinto di filo spinato
Entro cui il singolo cerca scampo contro gli assalti della comunità ostile
Ma piuttosto come l'accorta che gli consente di uscire dal suo piccolo giardino sulla strada e di portare i di lì il suo contributo al lavoro comune
In realtà non come garanzia di isolamento egoistico ma come garanzia di espansione sociale
Quindi la libertà non come una dimensione che erige intorno al singolo un figlio spinato ma come Porta aperta sul i doveri di solidarietà stanno qua Ibert è solidarietà non sono due concetti opposti sono due concetti correlativo perché mentre i diritti possono essere anche una dimensione autoreferenziale
I delitti possono essere anche una dimensione compatibile con una concezione che è stata definita insulare del soggetto
Atto mistica del soggetto i doveri sono una nozione di relazione
Mi fermo ho capito
Parlando
Anche
Per far avere
Giorno
Grazie grazie cara Irene soprattutto questa idea della libertà come Porta aperta sul mondo e questa sinergia tra libertà responsabilità e realizzazione delle proprie diversità in ambito sociale è esattamente quello
Di cui stiamo parlando delle detto in maniera veramente molto bella molto competente
E Harar disegni adesso ha il compito di
Concludere questa prima parte con le sue competenza con il suo modo di affrontare il tema e di leggere la questione ridò volentieri simulata
Ma grazie buona sera grazie per la
L'opportunità di partecipare a questo importante incontro gli argomenti che sono stati messi
E in discussione sono tanti per cui ci sarebbero tante cose da dire mi limito ad alcuni riflesse essenziali
La tradizione rabbinica si interroga sul racconto della creazione si chiede come mai
Secondo il racconto della della genesi il
è stato creato soltanto un uomo
E poi ha avuto la sua compagna all'inizio della storia dell'umanità
E a questa domanda vengono date varie risposte tutte quante importanti la prima immagino conosciate tutti quanti che per insegnare che da un singolo essere umano può derivare un intero valida per cui ci salva la vita di un essere umano e come si salvasse un'umanità e chi distrugge andassero male come si distrugge sull'umanità
Un principio che sta nella letteratura rabbinica e dalla è stato citato nel Corano che agisce che è un principio ebraico peraltro ancora non lo dice lo riconosce
La
Il copywriter
C'è poi la consentirlo la cose applicare ok
E poi l'altra conclusione che si trae da da questo principio che siccome abbiamo tutti un antenato comune nessuno può dire i essere superiore all'altro quindi l'idea dell'uguaglianza umana discende dal racconto proprio della creazione della gente
Tutti quanti conoscete la storia di
Del patriarca Abramo Abramo a un certo punto compare ne racconta la genesi abbastanza improvvisamente con una chiamata che chiedi dice va via dal posto dove stai recati nella terra promessa
Vediamo che Abramo e un fedele servitore di Dio
Del Dio unico è quello che porta all'umanità l'idea del riporta alluvioni dall'idea del Dio unico
Cosa ci sia stato dietro a questa decisione di Abramo nessuno ce lo dice
Sono i i commenti le tradizioni rabbiniche che cercano di capire
Per esempio dice che il padre di Abramo
Era un costruttore di idoli lo facevo per professione e allora bramosi di ballo a questa cosa così gli fece trovare tutti gli idoli di casa sua rotti
Dell'officina tranne uno con cui l'avevo messo mano un bastone con cui lui e l'otto otto quante quando il padre di e dice ma che hai fatto
Dice non è stato l'idolo che ha rotto ma come l'idolo non può rompere gli altri titoli appunto allo tutti inchini acquisito di questo per quanto riguarda l'idea ma i maestri danno anche altre immagini e c'è un'immagine molto bella dice che cosa ha visto che cosa ha visto Abramo che l'ha sollecitata questa scelta ha visto un palazzo che andava in fiamme
Che cosa significa un palazzo che va in fiamme c'è una spiegazione molto interessante dire alzasse che dice che
Ci sono due elementi in questo discorso c'è l'elemento del palazzo e c'è l'elemento dell'incendio
Se uno si penso soltanto all'incendio
Un'immagine della realtà un'interpretazione della realtà in cui c'è soltanto distruzione in cui cito le cose e volgono per conto proprio la Società degli vota rinveniste in cui chi sopravvive è il forte che distrugge il piccolo il debole e in cui il mondo va avanti per conto suo in base a delle leggi di natura
Anche sociali violente
E questo è uno posizione
L'altra posizione è quella di chi pensa che ci sia il palazzo che pensa che ci sia un costruttore di un palazzo che ci sia una divinità che ha costruito un palazzo ma non pensa all'incendio per cui tutto quello che sta nel Palazzo è perfetto ordinato per cui tutto ciò che è anormale ciò che a noi può sembrare ingiusto eccetera eccetera fa parte dell'ordine della creazione
L'idea che suggerisce
Abramo è quello del palazzo che brucia cioè c'è un creatore c'è il disordine ed è il compito dell'essere umano
Mettere a posto il disordine e qui che nasce il tema della responsabilità il nostro compito è quello di mettere a posto le cose che non vanno bene capire quali sino alle cose che non vanno bene esercitare uno spirito critico nei confronti della società non accettare le ingiustizie esercitare spirito Chirico e direi anche rifiutare
La retorica i luoghi comuni
Le banalità purtroppo ne abbiamo sentite alcuni per quanto ispirata all'inizio di questo incontro mi spiace che l'ha dette non ci sia
I bambini non conoscono
Le ingiustizie
Ma i bambini sono voci violenti
I bambini quando li mettete insieme si ammazzerebbero
Noi dobbiamo educarli bambini
Il mondo nel fatto di bellezze
Doveva intervenire a correggere le cose
Il mondo è una viola la retorica dei muri
Marcato a vostro
La sera la porta di casa lasciata aperta
Ognuno ha bisogno di uno spazio
Uno spazio limitato questo non significa che deve invade lo spazio dell'altro questo non si vede rinchiudere i deboli in uno spazio limitato inimitabile possibilità ma ciascuno viso nello spazio ecco rispetto alla retorica di Moody'c'è un concetto che rappresenta nella tradizione rabbinica
La persona che commette un atto scorretto il prototipo è chiamato ore Gardener è quello che sfonda una siepe
Che sfondava serve per invadere l'altro ognuno deve avere un confine e deve rispettare il confine dell'altro non facciamo la retorica dell'ingiustizia
è stato è stato detto
Ed è giusto dal punto di vista storico e giuridico che l'idea che la legge sia uguale per tutti è un'invenzione della modernità
Il Levitico
Ventiquattro ventidue numeri quindici sedici dice mi sbatte sarde iella sembra un'unica legge sarà per voi per voi quello straniero la legge uguale per tutti è un principio sancito nella
A nella Torah
Era sax diceva
Che le costituzioni moderne sono scritte ciascuna nella lingua
Nel luogo dove sono state scritte si impara eccetera eccetera sono state scritte nella lingua locale ma parlano Manno un accento ebraico siamo qui per rivendicare questa cosa perché questi temi che sembrano
Lo fece da guida sono parte di una cultura storica che è stata soffocata ma che ha diritto di esprimersi
Beh tornando ma a racconta della Genesi al racconto delle responsabilità
Il libro della Genesi comincia con una serie di fattacci
Adamo ed Eva dolce bisogna essere esperti biglietti tutte storie note Adamo ed Eva che fanno quello che fanno voce Caino che ammazza il fratello poi c'è la generazione del diluvio che aveva riempito il mondo uomini animali di violenza
In quei brani della Bibbia la parola e Brega che indica violenza per la droga Hamas ok fosse vi ricorda qualcosa
E poi c'era storia della Torre di Babele abbiamo due episodi in cui il primo all'ultimo in cui non si sfondano i confini tra illecito illecito tra il permesso il proibito tra il cielo la terra la torre di Babele
E abbiamo chiuso di centrale in cui ci sta la violenza una violenza tra un fratello e l'altro la violenza generalizzata nell'umanità ecco rispetto a questi racconti emerge il tema e negativo cioè che poi trasformati in positivo della responsabilità responsabilità personale
Che è quella della che esiste l'uomo a la libertà di scelta la responsabilità morale le scelte hanno dei limiti non possiamo fare tutte porco comodo nostro la responsabilità collettiva
Se fate
Se esaminate questi racconti dice Adamo ed Eva che come Adamo così giustifica non è colpa mia
Caino che dice faccio quello che mi pare
Comunità del diluvio non è soltanto lei responsabile quello che ha fatto ma c'è un problema Noè che l'uomo che si sarebbero che si salva per se stesso non è detto che Noè lavorava per gli altri non si salva perché almeno non commettevano ingiustizia
E per quanto riguarda la torre di Babele
Rispondiamo soltanto a noi stessi e non ci fidiamo concedo eccetera eccetera e come vengono puniti Adamo ed Eva aver dell'Opera divisione Caino costretta all'esilio la generazione più di luglio venne distrutta Dotti luglio
La torre di Babele resta incompiuta
Ecco rispetto a questo ecco che nasce la storia di
Abramo il quale che cosa fa appunto prima abbandonerà
Abbandona quando lato quando c'è la missione di abbandono lato radice vattene via dalla tua terra dal posto dove sei nato dalla casa il tuo padre
Sono i condizionamenti secondo lo schema suggerito tira un sasso soli condizionamenti di cui
Parlano importanti filosofi peraltro tutti ebrei Marx
Il potere il un potere materiale lo la ricchezza vattene via dalla sua per
Spinoza
Condizionamenti della famiglia della genetica vattene via dal posto dove sei nato
Freud i problemi dentro casa vattene via dalla casa di tuo padre ok
Questo per dire che nostri condizionamenti abbia di questi schematismi sono tutti i condizionamenti dei quali noi
Abbiamo
La possibilità e il dovere di salvarci e di superare e ciascuno si deve prendere responsabilità concludo con una storia
E abbiamo letto due settimane fa in occasione della festa del poligono leggiamo la storia di Ester raccontata dalle medie la la Melilla di essere in questo rotolo di essere c'è una scena c'è questa scena più drammatica e quella in cui lo zio di esteri che è diventata favorita del re
Comunica alla nipote che è stato emesso un decreto di condanna e che
Le vere fare qualche cosa
E sta questo con l'olio per interposta persona
Lei risponde ma io non sono stata chiamata vadano al cospetto del re sanno tutti che se una persona si avvicina al re senza il permesso viene messa a morte a meno che lui decida al contrario quindi mi sta chiedendo di rischiare la pelle
E l'ozio e dice non pensare
Di
Sfuggire alla corresponsabilità
Tu puoi pure rimanere in silenzio qualcun altro ci penserà ma tu la casa del dopato essere distrutti e poi dice un'altra cosa importante sul tema della responsabilità
Chissà
Se sei arrivata
Al posto dove sei arrivata proprio per questa occasione
Parla sta parlando di una che è diventata la favorita del re e della regina
Ma questo discorso non vale soltanto per le regine
Quale per chiunque
Ci un Quai Dinoi abbia una minima responsabilità chiunque di noi abbia una minima responsabilità un minimo potere
All'obbligo di esercitarle in maniera corretta
E questo è il messaggio molto diciamo fondato sul sull'antichità che vorremmo proiettare in un discorso attuale
E mi scuso perché essendosi Fazio potrà cinque luglio fantasia
Grazie sì effettivamente la la Torah ci richiama il libro in cui siamo tutti richiamati la nostra alla nostra responsabilità di una responsabilità individuale ad una responsabilità collettiva ad una responsabilità condivisa
E questo è davvero quali cosa che dobbiamo attenere presente proprio nelle azioni quotidiane che ciascuno deve compiere bene direi che dopo questo primo giro le cose le suggestioni le sollecitazioni sono davvero tante importanti e molte abbiamo la possibilità per chi fosse interessato di un intervento di fare domande ai nostri relatori anche magari era per disegni per gli ultimi cinque minuti quindi possiamo sbrigarci
Quindi se c'è qualcuno che vuole fare una domanda una riflessione un intervento sollecitato la potremo sentito
Perego di alzare la mano e di venire qui al odio percorsi
Raffaella
Ci sono altri così magari prego professore
Così magari in raccogliamo qualcosa
No per ci sono questi due interventi allora prima Raffaella
In
Una sera ringrazio i relatori per i bellissimi interventi e mi ha molto colpito la riflessione dire disegni che riporta l'interpretazione dirà sax
Su perché a bere una delle ipotesi perché Abramo ha aderito all'idea monoteistica rivoluzionaria per l'epoca questi idee appunto in qualche modo il idolatria il politeismo sarebbe vedere possono le fiamme o sull'il palazzo nel vedere su una visione unitaria del Palazzo
Perfetto ma a rischio di Incendio
In qualche modo sarà la si apre l'idea di una libertà dell'uomo di un mondo creato da Dio ma non compiuto nel quale lo amo alle alla libertà la responsabilità di intervenire ma anche la responsabilità di verificare che non vada in fiamme quindi questa di e responsabilità di ricomporre la conflittualità
Allora anche riprendendo disperso anche me che non sia presente la la persona che ha aperto il nostro intervento però anch'io sono rimasta devo dire un pattern lessa
Dal fatto di separare in qualche modo il concetto di uguaglianza da quello di diversità con l'idea che i bambini non conoscono la diversità no no esperienze educative con i bambini sarebbe molto interessante chiedere ai pedagogisti l'esperienza diretta terrà la filosofia si insegna che anche nell'esperienza
Uguaglianza e diversità sono incomprensibili l'uno senza l'altra cioè anche per poterne di lire o pensare sia l'identità che le idee la diversità c'è la la necessità di far riferimento al categoria opposta cioè l'uguaglianza
è uguale tassisti assistenza ma diverso a dall'uguaglianza così come la diversità per essere tale deve essere anche uguale a se stessa
E quindi questo paradosso che poi Fabbri est lo sa meglio di me è alla base di tutta la storia della filosofia la ritroviamo fortemente nel nelle pagine della Torah e poi dei commentari per Dini si allora io intravedo un rischio anche nel modo in cui alcuna filosofia contemporanea ma anche alcuni atteggiamenti culturali e politici si rifanno all'ebraismo prendendo solo un pezzo
Cioè mi riferisco a delle mode post moderne per cui scusate l'emozione però mi Travo correlatori spara illustri quindi mi sono emozionata non l'unico
Il il pensiero della della contemporaneità si sarebbe rotta la possibilità di interpretare il mondo secondo categorie universali quindi si sarebbe una frattura una rottura chiaramente accentuata ancora di più dopo lascio a non recuperabile allora secondo me se noi consideriamo solo la diversità senza però un principio fondamentale dell'ebraismo che alla ricomposizione del dell'Unità dell'uguaglianza del conflitto
Abbiamo perso l'ebraismo e c'è un un pericolo ancora di più se non capiamo il paradosso vede brevissimo il fatto di paradossi suo libro molto bello di Franz Fischler tra questi paradossi
C'è il rischio di cadere nell'antisemitismo anche se si sta pensando di riferirsi all'ebraismo cioè se si parla di uguaglianza senza diversità o diversità senza uguaglianza così come se si parla di universalità senza particolarità
L'università da sola è la cancellazione delle differenze che nel migliore dei casi assimilazione nel peggiore dei casi è distruzione dell'altro
E così come se si parla di diversità con una anche un elogio della diversità accusando di metafisica di totalitarismo chi vuole ricomporre l'unità si cade in una diversità in conflitto in individui auto monadi che necessariamente poi entreranno in conflitto
E ecco questo San più che una domanda grazie però insomma vedove Dore rischio molto forte in questa separazione
Grazie grazie davvero
Per fare questo intervento alla professionalizzazione di Castro prego professore
Lei
Grazie innanzitutto grazie ai relatori che ce l'hanno Filippo tanto su una che Mantica
Sembra scontata perché non vuole ma vorrei solo dare un suggerimento agli organizzatori perché non facciamo un settimo DIA non fate incerti molti hanno
Maglia all'università europea sul tema nel diritto comunitario nel diritto europeo
Secondo me varrebbe la pena diviso sviluppa latte mantenuta a livello di direttori quindi attraverso la la nostra lettrice esiguo contusa ci dovrebbe essere un nuovo rettore Università europea dovrebbero avere o lo stanno alleggerendo lo hanno eletto in questi giorni però secondo me essendo riuscì diciamo a portata di mano questa sede si potrebbe continuare il discorso antiche a livello di diritto europeo sarebbe un bello grazie comunque tantissimo
Bene
Intanto ringraziamo Ralph disegni se ci sono altri interventi c'è la possibilità di farli se no
Ci avviamo con brevi repliche alla conclusione prego l'avvocato dello sproloquio
Grazie più in giù su il Tullio punti gli stimoli
Anch'io nutrito qualche perplessità sull'introduzione e sono contento che abbia dato comunque la possibilità a tutti di di parlarne
Un po'anche per la formazione professionale volevo introdurre un ragionamento legato anche alla bellissima introduzione del
Per la professoressa sto sì e cioè dire che il l'ambito nel quale si è di e nel quale si è introdotto ragionamento voterà uguaglianza diversità e solidarietà è rimasto sullo sfondo mi sembra fondamentale credo che sia l'elemento che unisce la riflessione ebraica e quella chiamiamola civile della nostra Costituzione e c'è l'ambito del diritto della giustizia cioè mi sembra che una riflessione importante che dovremmo fare è che questi principi questi concetti rimangono
Forse privi di la loro capacità ti pervade veramente la sosta finché non diventano anche diritto o diventano anche norma e questa è una tradizione che l'ebraismo porta con sé sin dall'inizio del segmento senso in cui trasforma quelle che possono essere delle petizioni morali di principio in norme di regolazione della società e della vita dell'individuo
Le più tutto molto
Proprio il passaggio in cui si spiega come la nostra Costituzione siamo veramente un avanzamento importante della tradizione giuridica diciamo europea
Oggi mondiale ma all'epoca sicuramente prevalentemente europea perché tra smog trasforma quella che sono delle degli delle affermazioni di principio in obblighi di comportamento degli individui delle collettività io credo che questo sia un magari involontariamente pro un patrimonio ebraico che ci che che che nel dialogo e nel confronto tra le culture sicuramente è arrivato noi ebrei quotidianamente abbiamo il dovere di mettere in pratica
Insegnamenti dei nostri maestri non sarebbe possibile immaginare una diciamo una vita di principi se non fosse tradotta in concreto nelle azioni individuali e collettive grazie
Grazie davvero allora avviandoci la conclusione di questo bel pomeriggio io ridare la parola alle nostre due relatrici e poi mi riserverei visto un attimo per concludere e sintetizzare
Invertiamo stavolta prego vere
Ma non davvero nonno un granché da dire se non ringraziare sono anche per le molte cose che non sapevo e che opposte imparare
Certo il principio di eguaglianza mi limito a dire queste do a una vita faticosa la Costituzione era stata definita minimo perda il costituente perspex scusate prescritte per costituente l'espressione bellissima c'è una Costituzione che scontava enormi difficoltà nel presente quindi che da vicino aveva molte difficoltà ma che voleva vedere lontano
E quindi trovavano il futuro distrutte treno qualche lezione di realizzazione
è chiaro che la Costituzione non è una norma autosufficiente questi giuristi lo sanno benissimo ha bisogno di essere sostenuta da pratiche attuative che calibri no come dire il tessuto regolativo alle esigenze via via mutevoli mutanti
E quindi c'è bisogno di un motore programmatico Griffin carichi di renderli viva attuale la Costituzione essendo diventa milioni cioè diventa un teste invece spetta ad abitare in futuro
E chiaramente ci sono processi di erosione molto sottili anche non apparenti deriva il tessuto costituzionale il principio di eguaglianza è stato di recente definito il grande sconfitto non solo nella sua dimensione sostanziale perché è un po'sotto gli occhi di tutti la contrazione di certi diritti diritti sociali la contrazione di quell'idea di eguaglianza delle opportunità
E c'è restituita da un enorme aumento delle diseguaglianze che costituisce un tratto tipico di tutte le società
Ci dentali non so come chiamarli
E questo ha tratto viene aumentato anche da fenomeni che sono sotto gli occhi di tutti fin dalla globalizzazione dei mercati e chiaramente ora dalla grande ruolo dell'intelligenza artificiale future non va demonizzata ma sicuramente rischia di scavare ulteriori Fossati
Ma il principio di eguaglianza è stato ritenuto comitive sofferente anche nella sua veste pianistica quella formale
Si è fatto riferimento a regime regolatori diversi che non hanno ragione di essere diversi pensate alle cose più banali tratto decimi pensionistici o fiscali
Fino a riemergere di processi discriminatori che fanno capo quei concetti appunto la razza la religione che pensavamo o diciamo
Relegati a un passato quindi con questo non è una nostra gli stessi Nismo conclusivo ma è l'invito di tutti veramente a una responsabilità sociale anca responsabilità a rendere queste enormi dite che non è una cosa retorica ma la cosa che richiede un impegno molto concreto
Nella pratica del dialogo nel rispetto delle diversità della unicità delle diversità e nella tentativo appunto di costruire punti laddove possibile e non solo muri credo che questo sia un impegno per tutti insomma quali che siano e convinzioni di ognuno
Sui più vari fronti grazie
Allora tre presi concetti anzitutto una delle cose che forse pure noi viviamo come importantissimo caposaldo nata dalla Costituzione
Francese poi nella diffusione menti di cultura costituzionale
Del novecento e quella della della separazione dei poteri e se ne parla moltissimo naturalmente anche in questi in questi mesi anche stato uno
Ovviamente dei dibattiti che animato moltissimi gli ultimi mesi in Israele prima della guerra
E anche questo tema della separazione dei poteri è un elemento che lo considero proprio un pensiero ebraico di come non c'è un solo soggetto che fa tutto
Ma si invita primo fra tutti il MOSE il primo dal ridere compie tutto un percorso hanno hanno caricarsi di tutte le attività nei confronti del popolo ma separare il momento
Di leader nominare persone responsabili di un tema esecutivo i di responsabili di Force mente così come di giudici
E anche in base a competenze o per materia territoriali o di numeri non fumo non può fare tutto questo è il concetto e proprio per essere efficienti
Gestire le cose in un certo modo e cercare dei momenti di c'è Ken belle il senso e lo vediamo anche tra nella separazione la divisione tra competenze che riguardano nell'epoca dei e lei tra quello che deve fare il recupero che deve fare il sacerdote anche in situazioni molto importanti come quelle di uscire alla guerra chi fa cose che tipo di funzioniamo
Questo può essere occasione di un altro approfondimento
Altro accenno che volevo fare cogliendo la presenza anche del professor Margiotta Broglio è quello della delle intesi
Non sappiamo bene che ce la stagione delle intese ad integrazione del degli accordi del concordato con la Chiesa cattolica e poi la stagione degli anni Ottanta delle intese e poi in avanti
Anche questo secondo me è un elemento importante perché come le libertà sancite dalla Costituzione evidentemente non sono stati sufficienti
Per incardinare quel concetto di libertà di culto di libertà del diverso o di quella minoranza religiosa diversa che vive in Italia e che aveva bisogno di un'integrazione che non ha quel rango di
Norma costituzionale ma che comunque il sistema di intese ha integrato determinati e riconoscimenti di di libertà di di prerogative di poteri di riconoscimenti
Che l'abbiamo detto anche in occasione di un importante momento quando abbiamo ricordato
Il trentennale
Che cosa come oggi avremmo sì scritto in un'intesa diversamente da come è stato fatto almeno parlo per la parte ebraica nell'ottantasette poi ottantanove
Quindi i che cosa avremmo aggiunto di quello che oggi non c'è e sicuramente anche alla luce di importanti sentenze che vediamo a livello europeo in alcuni Paesi europei
Il tema delle libertà di culto libertà religiose la circoncisione la macellazione rituale come vengono integrate tra norma europea norme norme nazionali
E convinzioni che quelle sono le norme giuste dal punto di vista religiose come si integra questo sistema questo è è oggi è all'ordine del giorno e non è stato ancora risolto
Quindi ecco trovo che importante nell'esperienza italiana il sistema delle intese
Nel riconoscere il diverso e oggi ho finalmente la prossima frontiera è quella che riguarda il tema dei musulmani perché è una presenza importante
Ma non strutturate istituzionalmente per poter organizzare uno strumento quindi evidentemente per arrivare all'intesa un testo organico ben scritto e sistemato è stato accordato con le collettività che hanno una maturità
Strutturale istituzionale
E e questa è la forza e la capacità anche degli ebrei in Italia non solo non sono dodici ma comunque insomma è è una è un riconoscimento importante anche da questo punto di vista
Concludo dicendo che abbiamo iniziato questo percorso alla corte costituzionale commenta momento zero
Della del percorso ed era molto molto importante abbiamo
Fatto un percorso non solo di temi di declinazioni del concetto di uguaglianza ma anche in diverse tipologie di istituzioni credo che questo ordinamento tra diversi
Ist diversi istituzioni che hanno ruoli e integrano nel loro insieme questi questi momenti è stata una bellissima idea un bellissimo momento auspichiamo
Di poter concludere
E questo iter forse ancora cogliendo anche l'invito a fare un momento europeo ma alla davanti al presidente Mattarella al Quirinale consegnandoli
Tutto l'insieme degli approfondimenti delle schede che sono maturate da questi incontri credo ecco questo raccordo tra Corte costituzionale e Querin Alessia
Il meglio che possiamo aspettarci grazie a tutti per il loro contributo al vostro perché siete qui e loro per chi non c'è contributo e perché è venuto ad ascoltarci
Tiene grazie davvero due parole solo per appunto dare una piccola conclusione un rilancio di un percorso che
Continuerà l'abbiamo già sentito ma
E già in cantiere la continuazione la parola chiave di oggi pomeriggio l'abbiamo ascoltata in che se intersecata con uguaglianza diversità Società la parola chiave è stata responsabilità
Per come sappiamo tutti irresponsabilità è un termine che in italiano ma anche nelle altre lingue europee rimanda al verbo rispondere
E si sa che si risponde di qualche cosa e si risponde a
Qualcuno
Rispondere di qualche cosa cioè delle conseguenze delle mie azioni e questo rimanda a quanto abbiamo ascoltato cioè ognuno di noi eh responsabile in prima persona
Di quello che fai di questa responsabilità si deve prende di questa responsabilità si deve prendere in carico
Per quello che fa per il suo lavoro per le sue relazioni per Ciocchetti dall'altra parte però perché noi dobbiamo prenderci carico di questa responsabilità perché rispondiamo rispondiamo a qualcuno rispondiamo a dei valori spendiamo ad una istanza superiore rispondiamo alla nostra coscienza
Un possiamo dire che la scrittura è una grande palestra di risposte perché
Dio non si stanca mai di chiamare e l'essere umano spesso non risponde ma ebbene che appunto risponda nel momento opportuno ecco Paolo per concludere
Questa riflessione sulla responsabilità un volevo citare un testo del Val cento vola
Che è riportato da Martin Buber in una delle sue
Innumerevoli pubblicazioni che riguardano questo grande personaggio il padre fondatore del Chassidismo
E dice Israel bengalese
Se ti dovesse capitare di vedere un peccato o divennero me a sapere di un peccato cerca quale la tua parte di responsabilità in questo
Quello che viene fatto da anche da altri
E si sforza Titti agire sempre secondo giustizia
Vedrà ai che il peccatore da quel male da quel peccato può essere convertito
Tu devi solo comprenderlo Horri comprenderlo nel senso dell'Unità lo diceva prima Raffaella di casta devi solo di comprenderne il senso dell'unità perché tutti gli esseri umani ci sono uno su
Credo che questo insegnamento davvero ci dica ancora molto vi ringrazio per la vostra partecipazione e arrivederci alle prossime