Agenda Sud 2030 - Dove l'Europa incontra il Mediterraneo (Prima giornata - Mattina e pomeriggio)

E grazie per essere qui intervenuti a questo nuovo importante appuntamento delle giornate di della Fondazione merita fondazione Meridione d'Italia una due giorni come avete potuto leggere che sarà ricca di spunti una delle caratteristiche delle giornate di merita non è solo quella di fare il punto della situazione ma di anche di di di di di proporre dei puntini importanti di discussione il tema di quest'anno e dove l'Europa incontra in Mediterraneo un tema di straordinaria attualità mai mai come adesso sia dal punto di vista della geopolitica che della economia mediterraneo che è diventato ancora più centrale dopo le vicende della della da un punto di vista economico e strategico dopo le vicende della della guerra in Ucraina stiamo attraversando una fase di conflittualità molto alta per cui in questo momento il Mediterraneo sicuramente
E un un punto strategico sulla carta geografica mondiale naturalmente il sud ha una sua rilevanza due ancor più all'interno dei temi centrali della politica nazionale ed europea e mi riferisco in particolare al piano nazionale di riprese resilienza e al tema della dell'autonomia differenziata ma Stiffi noi dovremmo aprire un saluto di apertura del presidente di Intesa San Paolo Giammaria Gross Pietro che dà così l'inizio ai lavori di questa prima giornata che verrà tantissimi protagonisti sia qui presenti che in che on line e che in DiDio culla
Sì illustri relatori signore e signori e con grande piacere che oggi diamo il via al convegno due mila ventiquattro della Fondazione merita dal titolo agenda sul due mila e trenta dove l'Europa incontra il Mediterraneo qui presso le Gallerie d'Italia a Napoli non poteva esserci il luogo più appropriato di questo splendido palazzo in questa splendida città storica capitale europea affacciata al Mediterraneo
è un'occasione importante di confronto e di riflessione su temi cruciali che riguardano il futuro del Meridione italiano e del Mediterraneo
Nel contesto europeo e globale desidero ringraziare gli organizzatori e in particolare l'amico Presidente onorario Claudio De vincenti per avermi voluto coinvolgere in questo importante appuntamento il tema il Mezzogiorno ponte tra Europa e Mediterraneo
Sottolinea l'importanza strategica di questa regione nel contesto geopolitico ed economico attuale
Il sud Italia con la sua posizione geografica privilegiata e la sua ricca storia culturale
Può e deve giocare ora più che mai un ruolo fondamentale nel favorire la cooperazione e lo sviluppo tra l'Europa e le sponde del Mediterraneo nel corso di queste due intense giornate di lavori
Saranno affrontati diversi temi cruciali
Dal ruolo dei fondi di coesione nella governance territoriale
Alla strategia europea del Global Tech Squeri
Dalle infrastrutture energetiche e idriche alla transizione verde dai trasporti e dalla logistica al sostegno alle filiere produttive alla politica industriale
Verrà esplorato un mezzogiorno che non è sufficientemente conosciuto
Ricco di dinamismo e di voglia di impresa
Un Mezzogiorno che il nostro gruppo bancario sta sostenendo attivamente
Con soddisfazione nella consapevolezza che la crescita del Mezzogiorno fa crescere l'intero Paese
In questi due giorni interverranno illustri relatori provenienti dai monti delle istituzioni
Per l'imprenditoria dell'Accademia e della società civile che contribuiranno con il loro sapere e con la loro esperienza al dibattito e alla individuazione di soluzioni innovative per lo sviluppo del nostro territorio
Il Mezzogiorno non è affatto il deserto industriale che talvolta viene falsamente dipinto se fosse uno Stato sarebbe al settimo posto tra i Paesi manifatturieri d'Europa per numero di imprese con una marcata concentrazione in settori chiave
Come l'aerospazio Automotive
L'agroalimentare
L'abbigliamento moda e fa non c'è il picco il suo tessuto produttivo sistema robusta endo a fine due mila ventitré le società di capitali attive nel Mezzogiorno erano più di quattrocento otto mila il trenta per cento del totale italiano
La grande impresa è presente con circa sessanta realtà soprattutto in Campania e Puglia
Con una potenzialità di traino nella transizione economica e significativa anche la presenza di imprese innovative che noi di Intesa Sanpaolo sosteniamo attraverso il nostro Innovation Alba
Il laboratorio di S. G. Agritecnica e terra Next
Ma il rilancio del Mezzogiorno nel contesto euromediterraneo conta anche sull'economia marittima sull'Energia e sul turismo
Il Mediterraneo ab logistico ed energetico in un contesto geopolitico in continua evoluzione
Come dimostrano le tensioni nel Mar Rosso
La sua centralità economica è comunque destinata a crescere perché è il crocevia di tre continenti ansia Africa ed Europa che contengono la maggior parte della popolazione mondiale
è una straordinaria ricchezza di civiltà e di culture in più i porti del sud Italia con le loro rotte di corto raggio possono svolgere un ruolo chiave nel processo di Rishon rende
L'energia è un settore di crescita nel Mezzogiorno
Con circa il quaranta per cento delle energie pulite del Paese concentrate qui
E il sud ha un potenziale significativo per lo sviluppo di abbia per l'idrogeno può fungere da ponte tra l'Africa settentrionale l'Europa nelle catene di fornitura energetica
Il turismo con una crescita stimata del Tremezzo per cento nel due mila ventitré rappresenta una miniera per l'economia meridionale
Grazie al ricco patrimonio storico culturale ambientale
Turismo e ambiente sono potenzialmente fonti di profonda trasformazione per su il suo sviluppo ha bisogno di fatto le trasversali
Quali la formazione la sostenibilità l'innovazione la digitalizzazione e l'economia sociale
Servono Investimenti
Che non debbono avere come fonte solo il Pnr devono trovare sostegno né alla nuova politica di coesione
E la Zeiss unica che Intesa Sanpaolo sostiene fin dall'inizio con plafond specifici
In totale il Mezzogiorno a disposizione più di duecentodieci miliardi di Euro per la sua crescita
Intesa Sanpaolo attraverso le direzioni regionali
E l'azione del Corporate
Avvalendosi anche delle analisi svolte da SRM ed è terminata a utilizzare ogni strumento idoneo a sostenere l'economia della regione
Chiudo augurando a tutti i partecipanti due-giorni proficui di lavoro di scambio di idee
Confidando che questo convegno possa rappresentare un momento di incontro e di confronto costruttivo per disegnare insieme le strategie e le azioni necessarie per un mezzogiorno un Mediterraneo più Prosperi
Inclusivi e sostenibili
Vi ringrazio per la vostra attenzione e auguro buon lavoro a tutti
Grazie al presidente di Intesa San Paolo
Giammaria Gross Pietro anche per questo quadro sinottico dei temi che verranno tutti affrontati nel corso di questa di questa due giorni in questa straordinaria splendida sede nel cuore di Napoli
E quindi io chiamo per i saluti il padrone di casa Antonio De Nunzio che vicedirettore di Gallerie d'Italia grazie
Grazie mio veramente un saluto brevissimo mi ricollego a quanto detto dal presidente Gross Pietro e porto i saluti a tutti i presenti e alle autorità delle Gallerie d'Italia e in particolare del dottor Coppola il direttore delle Gallerie d'Italia delle quattro gallerie d'intesa Sanpaolo
Che oggi purtroppo non ha potuto essere qui
Diciamo nel io sono forse un po'una voce fuori contesto io sono uno storico dell'arte
Nel manifesto di meritarsi parla di tra le cose da fare di arte di cultura di valorizzazione no del territorio dell'ambiente del patrimonio storico-artistico
E da storico dell'arte non posso
Volume di un professore illustre della Federico secondo che anni fa anche in maniera pionieristica tracciò quelle che proprio dal titolo del volume erano le rotte mediterranee della pittura
Che avevano centro qui a Napoli ed è un argomento che si ricollega perfettamente al tema del convegno di oggi dove Napoli è il Mezzogiorno d'Italia
Già diciamo in questa visione di di quel volume del professore avevano un ruolo fondamentale centrale in questi scambi culturali e artistici tra le diverse sponde e nel bacino del Mediterraneo
E mi fa piacere soltanto fare un cenno a diciamo questi iniziative che essi inseriscono in questo contesto di qui a qualche giorno apriremo una mostra molto importante realizzata in collaborazione con la National Gallery di Londra a conferma ancora una volta no di questa trama di relazioni che creiamo a partire da Napoli che hanno come centro in particolare in questa occasione le Gallerie d'Italia di Napoli
Li accoglieremo due dipinti di di Velázquez del vedette del Periodo siriano di Velázquez che ci consentiranno proprio di raccontare questa trama di relazioni di scambi
Tra Napoli le rive meridionali la costa meridionale della della Spagna e ci consentiranno anche e questo mi fa piacere dirlo di ricordare
I passaggi napoletani di Dellas cassettini uno in particolare nel mille seicentotrenta
Quando per riscuotere un pagamento effettuato ieri dalla Corte vicereale
Si reca personalmente a riscuoterlo qui in questo luogo in questo posto dove noi siamo oggi quindi soltanto un saluto è un buon lavoro a tutti per questa giornata grazie
Grazie grazie ad Antonio denunzio vicedirettore di Gallerie d'Italia splendido questo riferimento a questa prossime iniziativa questa mostra così importante che testimonia quanto a Napoli sia sempre più saldato il suo ruolo di capitale della della cultura e non soltanto con i riferimenti storici
Al suo ruolo al suo ruolo del regno nel suo rapporto con con con la Spagna
Giuseppe Signorello presidente di fondazione merita merita e meritevole scusate il gioco di parole di tutta la nostra massima attenzione stima per quanto svolge per il ruolo propositivo e attivo che ha all'interno di un contesto così complesso come quello campale meridionale a lei la parola grazie
Buongiorno a tutti
Grazie un grazie particolare sicuramente ad Intesa Sanpaolo Lecce ospite questa splendida cornice come per il secondo anno di seguito quindi un grazie dal presidente Gian Maria rosso dietro
Al vice direttore Antonio De Nunzio grazie ancora tutti i nostri sponsor
Che permettono appunto questo convegno la Cassa Depositi e Prestiti Ferrovie dello Stato Eni-Snam utili Italia
Né ci viene oggi foundation Almaviva ecologisti grazie ancora alla presenza del console americano a Napoli
Robert bensì Pound
A tutti voi presenti siamo all'oggi alla seconda edizione di questo convegno agenda del venti trenta dove l'Europa incontra il Mediterraneo il convegno si articola in cinque sessioni tecniche e due sessioni riflessione economica
Nelle cinque sezioni tecniche affronteremo i seguenti temi la governance dei fondi di coesione e ci si soffermerà sulla necessità di attuare investimenti e riforme coerenti
Ai fabbisogni del Mezzogiorno approfondendo le modifiche che dal due mila ventidue hanno cambiato lavoro non sto della politica di questione quelle che verranno
Seguirà
Un un argomento molto interessante che la strategia europea del Gotha del Global dietro lei un'iniziativa europea volto a promuovere lo sviluppo di infrastrutture nei paesi terzi tra il due mila ventuno del due mila diciassette ventisette con un investimento pari a trecento miliardi di euro
L'Africa è la principale priorità regionale del Global Gateway
Ed è al centro del pacchetto di investimenti più importanti fornito dalla UE per la strategia seguiranno le infrastrutture le prime Energia acqua transizione ve verde che affronterà i temi sulla transizione sicurezza energetica nell'attuale situazione geopolitica delle infrastrutture energetiche
Degli approvvigionamenti idrici particolarmente rilevanti
L'Italia che un Paese con un significativo rischio di siccità sempre nelle infrastrutture seguirà ha seguiranno trasporti logistica e territorio territorio le infrastrutture portuali come catalizzatori di sviluppo
L'apporto delle tre sedute e modalità nei bar tra i vari mezzi di trasporto nella logistica che acquisisce sempre maggiori segmenti nella catena del valore del prodotto
E domani riprenderemo con le filiere produttive della politica industriale un'analisi della struttura produttiva meridionale delle tematiche di politica industriale per il Mezzogiorno
Avremo poi nella giornata di oggi due dibattiti uno su politiche di sviluppo e autonomia differenziano tant'tema divisivo che vede favorevoli e contrari molto brutte su posizioni preconcette
Si cercherà con gli autorevoli relatori di affrontare un dibattito sereno sulla base di riflessioni argomentata
Seguirà un dibattito sui beni culturali come fattori di sviluppo chiome ormai notorio i nostri gioielli questo non è un grande fosse l'azione sono invidiati dal mondo e quindi sono anche un volano di crescita economica importante
E domani dopo la sessione sulla politica industriale concluderemo il convegno con l'intervento dell'ambasciatore nel Ferdinando Nelli feroci presidente dell'italiano degli affari internazionali e con l'intervista al sindaco di Napoli questo il programma della deve questa due giorni ora appare auguro a tutti buon lavoro passo la parola a Claudio De Vincenti presidente
Rifondazione merita grazie al quale tutto questo è possibile poi in fondo al suo
Segrate grazie presidente signori dello
Anche per aver illustrato quelli che sono tutti gli incontri e tutti i temi che vengono affrontati nel corso di questa due giorni di merita motore di questa due giorni
Il presidente onorario di merita Claudio De Vincenti che ringrazio
Beh in modo da vecchia però la parola attori al motori attingono molti grazie direttore motore tutta alla Fondazione i soci della fondazione che hanno lavorato
A preparare questo convegno e che sono gli autori dei position paper disse e che come dire daranno gli stimoli alla discussione dei nostri ospiti che ringrazio tutti tutti di cuore
E e poi un ringraziamento
Presto rivedremo in sala Allo ricordava prima anche il presidente signor Riello alcol alla console negli Stati Uniti d'America tre si trova Spaur s'al prefetto di Napoli Michele Di Bari
E sappiamo anche che
Avremo la il piacere di avere qui con noi in sala anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca
Grazie poi soprattutto a tutti i relatori
Con il loro contributo daranno daranno il senso di questa due giorni
Rapidamente per introdurre ulteriormente il quale i temi o meglio il quadro entro cui termiche Giuseppe signor Riello Jean ricordato prima
Il Mediterraneo è sicuramente un'area cruciale nelle relazioni economiche internazionali
Vi si intrecciano una miriade di fili delle relazioni internazionali le catene globali del valore
Ed è chiaro che la situazione di crisi internazionale in cui siamo
è una situazione che pone seri problemi anche a questo ruolo così importante che il Mediterraneo ma di snodo terrà Occidente teoria
Non c'è bisogno che richiamo qui i drammi che stiamo vivendo sia dopo l'invasione russa in Ucraina sia nel riacutizzarsi tragico del conflitto israelo palestinese le sue ricadute
Sulla sulla s'
Ahi noi instabilità di quell'aria così nevralgica per i commerci internazionali ma colta verso la cosa più importante sono i costi umani ma noi siamo anche in poi dobbiamo anche riflettere sulle conseguenze economiche non tanto guardate sul nostro benessere che di fronte a quello che sta accadendo è secondario ma per le prospettive
Di pace e di sviluppo del mondo
è interesse vitale dell'Europa che
Dopo questa strettoia in cui siamo si riapra una frase di relazioni economiche aperte tra tutte le aree del mondo di interscambi commerciali naturalmente ma ancor più culturali politici tra tutte le aree del mondo
E in questa in questa prospettiva è fondamentale per l'Unione europea investire sul Mediterraneo
Sulla su questo snodo chiave dei rapporti con il vicino Oriente con l'Africa con i centri fu dello sviluppo che stanno emergendo in Asia in Africa
L'Italia il e il medico e il Mezzogiorno sono la porta dell'Europa sul Mediterraneo ecco non a caso no io adesso non si vede ma insomma lo sapete il nostro la come dire boh mi esprimo in modo da un tecnico la grafica
Della della del nostro programma
Fa vedere prova di una porta no ecco la porta di comunicazione di interazione con il Mediterraneo con la sponda sud con la sponda orientale
Di comunicazione tra l'insieme dell'Occidente e l'insieme dell'Oriente
L'Italia è la Mezzogiorno per tradizioni economiche culturali politiche devono svolgeva un ruolo chiave
Sono chiamati a svolgere un ruolo chiave per farlo bisogna che il Mezzogiorno
Possa infrastrutture arsi Possa vedere il suo tessuto produttivo crescere Possa colmare il divario dal resto del Paese
Questa è un interesse nazionale della dell'Italia lo sviluppo del Mezzogiorno è interesse nazionale d'Italia ed è per questo che questa due giorni a dedicata proprio
Alle infrastrutture alle filiere produttive meridionali a tutto ciò che
Fa del mezzogiorno e dovrà sempre più fare del Mezzogiorno la porta dell'Europa sul Mediterraneo
Grazie e chiedo che possiamo passare direttore alla esposizione del sedici on paper de che interseca che introduce la prima sessione
Grazie grazie
Presidente dei vincenti il tema abbiamo detto e quello della governance dei fondi di coesione
Governance il concetto fondamentale di tutti i processi di di di cambiamento che all'interno di questi processi di cambiamento l'Unione europea
L'Italia e il Mezzogiorno vogliono svolgere un ruolo fondamentale nella economia mondiale
Maria Ludovica Agrò esperta di politiche pubbliche di sviluppo è socia fondatrice di merita
A lei la parola per il primo dei tre momenti riguardanti il i position paper di medita grazie
Grazie grazie molte ringrazio anche prima di iniziare dico autori che come hanno curato questo position paper professor Coco il professore
Lei pure che interverranno successivamente sono sono stata diciamo molto coinvolta nella nel redigerlo sicuramente come socio di merita perché la governance l'ho appena detto punto
Il coordinatore di questo dibattito è appunto il chiave Aversa ormai di tutti i processi di cambiamento e perché rifacendosi riversando nato questo concetto
In un ambito dell'impresa si applica adesso a tutte le organizzazioni anche allo Stato e alle sue politiche proprio per indicare quale deve essere la strada non in cui gli indirizzi diventano realtà cioè di concretizzano in cui la strategia riesce a concretizzarsi e effettivamente di governance per le politiche di coesione si parla in moltissimi documenti ufficiali che nel pay per abbiamo citato se ne parla nel nell'ultimo report della dell'High level Group of Clerici Anna
Se ne parla nelle relazioni sulla sulla politica di coesione quelle sia fatte dal governo al parlamento sia quelle redatte invece proprio dalla Commissione nell'andamento generale delle politiche di coesione
E parto proprio da quindi ed è per questo diciamo che che le giornate della Fondazione merita agenda sud due mila trenta
Partono proprio dalla governance delle politiche di coesione perché è proprio nella centralità che anche l'Unione europea vede
Della rispetto al Mediterraneo e alla posizione del Mezzogiorno attraverso il Mezzogiorno d'Italia delle altre regioni del Sud l'Europa torna ad occuparsi di Mediterraneo diventa un po'meno
Concentrata solo sui mari del nord e trova uno spazio per le politiche che si
Sì diciamo così proiettano anche verso l'Africa ecco il pay Pera affronta la governance guardando non solo alle politiche di coesione
Ma a che si sono fatte di fondi strutturali e di fondo di sviluppo e coesione ma anche al Pnr R e questa è la seconda imprescindibile ottica che merita vuole
Vuole diciamo applicare per per guardare valutare le modifiche di governance che sono intervenute nelle politiche di coesione quindi da una parte diciamo così va vedere come sono state come possono arrivare diciamo compimento a concretizzarsi
Le strategie promosse e dall'altra guardarle nella loro complessità
Perché dico questo perché le risorse della coesione siano esse cofinanziate oppure tutte quelle nazionali del Fondo sviluppo e coesione siano esse erogati a rimborso come Granta sulla base di una spesa rendicontata oppure a fondo perduto per rileggere il raggiungimento di target
E milestones da realizzarsi anche senza impegni distesa oppure prese a prestito sui mercati finanziari internazionali per fortuna con la tripla assicurata dal debito comune dell'Unione Europea come sono quelle a debito del Pnr RR
Si sono fortemente giustamente interconnesse solamente una visione complessiva può regalarci diciamo così la capacità di vedere che oggettivamente il diciamo la la la governance che è stata modificata e che è stata diciamo promossa
Sia veramente efficace due parole per dire che la commissione europea ha da poco licenziato il rapporto dell'High level Group con cui sono dove ci si afferma la centralità delle politiche di coesione ricordiamoci che le politiche di coesione sono la risposta
Di politiche di sviluppo più originale che a livello globale viene data come diciamo possibilità di riequilibrare lo sviluppo dei territori che che sono indietro e nello stesso rapporto però si chiede che sia più performante insiste quindi ricordiamoci che effettivamente mentre nelle nella storia degli interventi del Mezzogiorno per esempio se pensiamo alla cassa l'intervento era centralizzato ma era molto top da una nella coesione la l'Europa sempre scelto di avere un approccio place based e quindi di avere un approccio che partisse da Lene dalle necessità dei dei territori il fatto che diciamo poi sui tassi a un per forma Albese da una invece a una logica che era solo quella della rendicontazione dell'avanzamento della spesa
è un passaggio fondamentale e deriva proprio da come sia la coesione ha contaminato il Pnr R. sì al Pian RR ha poi conti contaminato l'approccio alla coesione
Noi i quindi in questo grande Complesso dove gli obiettivi di attacco al divario per ridurlo sono obiettivi costitutivi della coesione ma anche propri del Pnr R.
E diciamo sicuramente propri del del fondo dire di sviluppo e coesione
L'approccio che viene che viene diciamo così promosso dal governo è quello anche di avere inserito in tutto questo anche la Lazard se unica quindi diciamo è chiaro che la necessità di un coordinamento a livello centrale
Era ed è estremamente alta per questo il fatto di avere un ministro unico
Ci sembra come fondazione merita una risposta coerente con la complessità che e la gestione di queste risorse che in questo sette anni or sono veramente moltissime una risposta necessaria perché la nostra Pia e debole e anche qui la debolezza dell'Appia issata più volte sottolineata in tutti i documenti ufficiali e e ce n'è e ce ne rendiamo conto ce ne siamo Center resi conto anche nella storia siamo stati da sempre la Sab sorda anche se non abbiamo mai perso più risorse
Europee di quanto non hanno fatto gli altri stati membri quindi assolutamente in modo residuale però il fatto di essere le assolvere è collegato alla scarsa capacità nella nostra pubblica amministrazione sia a livello centrale
Che a livello locale di essere anche soggetto attuatore servono project manager serve un approccio diverso
Il grande reclutamento che è stato fatto sotto Pnr R. per diciamo così attua
Carlo un approccio di che ha segnato anche la capacità delle amministrazioni di guardare a profili che fossero
Diciamo profili utili a gestire i per oggetti nella loro complessità dall'inizio diciamo alla fine e e in questo di diciamo raccomanderemo che ci siano figure non solo nelle piazze centrali non solo nella storia Struttura di missione presso la presidenza del consiglio e e ma anche presso le e lei Piale locali e i soggetti attuatori perché la centralizzazione giusta ma deve essere altruista ci deve essere un accompagnamento ci deve essere un coinvolgimento ci deve essere una capacità di corresponsabilità
Quindi le sanzioni sono veramente l'ultima sponda perché quello che ci interessa che le cose accadano che siano fatte e che le strategie vadano vadano assegno in questo senso pensiamo che la la Zazà unica è un'opportunità
Certo ci sono sicuramente miglioramenti che possono possono essere fatti pensiamo che non debba essere dimenticata una certa selettività il del disegno originale
Che guardava diciamo a una preferenza certi Investimenti come per esempio la logistica per leale portuali perché altrimenti
Con la concentrazione tematica voluta dall'accordo di partenariato
Quella che si profila un'altra concentrazione tematica molto forte nella riforma che è stata di recente inserita creando un vincolo europeo maggiore dentro alla la il Pnr R. perché il Pnr avrei avuto diciamolo in aggiunta a questo nuovo Pier PNR R approvato dal Consiglio su proposta della Commissione e l'otto dicembre scorso sette riforme in più fra cui proprio la riforma di un approccio della della politica di coesione
Che guarda diciamo a una a concentrazione tematica ancora maggiore in questo non bisognerà sicuramente dimenticare che diciamo seguire che appunto le politiche di coesione
Per fare stress fesserie hanno comunque un approccio molto radicato sul territorio le cabine di regia presso le prefetture che diciamo devono controllare l'attuazione del piano RR
Sono prive diciamo di una sono a garanzia di un dialogo interistituzionale ma prive di un confronto con il partenariato che si dovrebbe svolgere a livello più alto e che le politiche di coesione
Non non trascurano tant'è vero che insomma la commissione nell'approvare comunque questa riforma ricorda che la politica una politica diciamo regionale
Io chiudo anche perché il paper è a disposizione di tutti anche con con dati e riferimenti
Normativi che possono essere utili
Chiudo dicendo che le politiche di coesione che probabilmente vanno incontro come ricorda anche il report dell'High level Group in cui John ma ne incontro probabilmente a a una riforma importante anche rispetto all'allarme all'allargamento infatti il position crede
Tiene un warning su questo sono per l'Italia
Un successo all'interno delle politiche europee perché riportano allo Stato la metà del contributo che il l'Italia da come pagatore netto all'unione europea
E quindi rappresentano per lo sviluppo del Mezzogiorno una
Diciamo così una un asset non solo economico e finanziario ma proprio di prospettiva delle politiche europee in generale di importanza del nostro messo giorno all'interno della strategia
Europee di sviluppo strategie continentali
Quindi per noi diciamo di fondazione merita resta un punto di grandissima attenzione guardare a come nel loro complesso
Queste risorse vengono gestite e possano non disturba arsi ma essere veramente in sinergia per lo sviluppo del Mezzogiorno grazie
Grazie Grazia Maria Ludovica Agrò la professoressa esperta di politiche pubbliche di sviluppo e socio fondatrice di merita per questo position paper perché un focus su tutti i temi legati alla governance dei fondi di coesione io do subito però la parola
Al ministro per gli Affari europei su delle politiche di coesione Raffaele Fitto che ci ha raggiunti qui per l'apertura dei lavori nel frattempo saluto anche il presidente della Regione
Campania Vincenzo De Luca che ci ha raggiunti qui a galleria d'Italia ministro a lei la parola grazie Azzi direttore buongiorno a tutti mi fa molto piacere essere qui
Questa mattina ho accettato con piacere l'invito della Fondazione merita di dell'amico Claudio De vincenti con il quale penso che sia oramai una prassi in questo modalità di collaborazione sia anche un strumento utile di confronto rispetto anche all'evoluzione delle scelte che il governo sta mettendo in campo anche delle politiche che stiamo portando avanti un saluto a tutte i presenti alle autorità al Presidente della Regione sicuramente l'occasione odierna un'occasione molto utile per poter non solamente compiere alcune riflessioni sullo stato di avanzamento del lavoro dei lavori del governo porta avanti ma anche un'occasione molto importante per poter interagire con gli spunti del position paper che io ho avuto modo comunque di leggere quindi di approfondire nel quale ci sono sicuramente sollecitazioni molto importanti ma anche alcuni aspetti sull'azione che il governo sta portando avanti che certamente rappresentano e degli stimoli utili e delle soluzioni anche importanti rispetto al lavoro che è stato fatto fino ad oggi io partirei da una considerazione di carattere generale che quella che ha visto il Governo nella sua fase iniziale appena appunto
Si insediò e compiere una scelta che era la scelta di mettere in sinergia i diversi programmi di intervento il il rischio che il nostro Paese aveva era quello di trovarsi con una novità assoluta rilevante quale quella del Piano nazionale di ripresa resilienza un programma rilevantissimo dal punto di vista della quantità delle risorse anche degli obiettivi da realizzare che si
Sviluppasse non in modo raccordato o addirittura peggio alcuni casi in modo totalmente scoordinato con le altre due principali fonti di finanziamento
Che sono quelle delle risorse nazionali il fondo di sviluppo e coesione che sono quelle della coesione ce le risorse
Della programmazione europea l'obiettivo del governo è stato sia della
Riorganizzazione delle belle che del Presidente del Consiglio in modo particolare ma anche nelle scelte di riallineare i diversi programmi per avere un quadro di insieme per poter coordinare l'utilizzo di queste risorse individuando delle soluzioni che potessero sugli stessi territori produrre anche gli effetti migliori e più efficace in questo contesto si sono sviluppati alcune scelte la prima quella della nuova governance del che nel verde anche qui io scappasse ascolto sempre il tema dell'accentramento che viene evocato
Cosa è stato fatto con la governance del che né per è stato riprodotto un modello analogo a quello che la Commissione europea a messo in campo per la gestione Next Generation
Semplicemente questo la Commissione europea ha dato vita ad un modello che prevede una task force che si raccorda con tutte le direzioni generali il Governo italiano ha predisposto e la sua riforma
Della governance e piene averne un modello analogo
C'è una struttura di missione che interloquisce con la task force europea e che si raccorda con tutte le unità dimissioni previste presso i singoli ministeri e con tutti gli enti attuatori del Piano nazionale di riprese resilienza mi sembra
Che questo modello sia stato anche apprezzato nel rapporto del confronto con la Commissione europea ma anche soprattutto ha creato le condizioni poter raggiungere
E dei risultati che non per
Diciamo parlarci addosso ma per prendere atto di quello che la Commissione europea con il suo rapporto di
Giudizio di commento sul che sui tutti i piani nazionali ha espresso nei mesi scorsi c'è quello che il nel nel mese di febbraio quello cioè che il nostro Paese ad oggi ed è un rapporto anche indipendente della Commissione europea perché è stato sviluppato a terzi e il Paese che ha raggiunto il maggior numero di obiettivi all'interno della realizzazione dell'attuazione del piano nazionale di riprese resilienza
Questo modello ha comportato una seconda riflessione che ha riportato una valutazione complessiva su tutti i diversi programmi e quindi sulla governance degli stessi reali inviandoli in una stessa direzione e in questo senso
Il decreto Sud coesione ha messo in campo una nuova governance per il fondo di sviluppo
è questione che si sviluppi si è sviluppata sulla base di un'analisi e monitoraggio della spesa precedente anche qui ci sono diverse interpretazioni io
Uso i dati della Ragioneria generale dello Stato dal punto di vista della spesa se ce ne sono degli altri sono disponibilissimo a a confrontarmi però al momento a me non risulta che ci possono essere dati
E più efficaci e diversi da quelli della Ragioneria generale dello Stato è
Sul fronte del fondo di sviluppo e coesione il monitoraggio che ci ha portato a fare
Un lavoro nei primi mesi dello scorso anno
Dava come elementi di indicazione quelli relativi alla programmazione complessiva del periodo due mila quattordici due mila venti dove a fronte di centoventisei miliardi di euro della programmazione nazionale europea e dei diversi cofinanziamenti la percentuale di spesa era pari al trentaquattro per cento
Ora questo dato è indicativo perché e indicativo su una serie di difficoltà oggettive a dispetto alle modalità di spesa e di efficacia della stessa sul fronte della coesione e del fondo di sviluppo e coesione ma soprattutto
Era e rappresentava uno degli elementi più preoccupanti in del riferimento al piano nazionale di ripresa ed esigenze
Per quale ragione la preda per una questione di risorse perché esse centoventisei miliardi di euro in nove anni aveva prodotto il trentaquattro per cento della spesa duecentoventi miliardi che sono le risorse che ne perde compreso il piano nazionale complementare
E in le cinque anni il terzo numero diciamo inevitabilmente destava e desta delle preoccupazioni
A questo dobbiamo aggiungere che le risorse del fondo di sviluppo e coesione le risorse della questione sono risorse aggiuntive rispetto alle risorse del piano d'azione del prezzo residenza quindi
Se da una parte sia una grande opportunità con una gran mole di di risorse dall'altra bisogna fare una serie di analisi di contesto per capire se vi è una capacità amministrativa per poter mettere a terra questi interventi
E soprattutto se gli interventi individuati hanno la possibilità di poter creare le condizioni per una qualità della spesa adeguata
Alla luce di alcuni fattori che spesso vengono omessi o dimenticati nel dibattito politico il primo fattore quello che a me piace sempre ricordare e che il piano il pied à terre non è il PN circa nazione compensare non sono come spesso nel dibattito politico ascoltiamo dei regali che ci sono stati donati e che ne dobbiamo spendere
Ma sono dei programmi che hanno due caratteristiche
La prima quella che c'hanno visto assegnare delle risorse in base a dei dati economici post covi dei drammatici che vedeva nel nostro Paese sui due dati di riferimento più importanti prodotto interno lordo
E occupazione e nel con i numeri peggiori d'Europa
E soprattutto che mettevano in campo un secondo fattore che questo piano ha visto all'epoca l'Italia prendere al cento per cento la sua quota debito
Quindi l'Italia nella composizione del PNR R. accento ventidue miliardi di euro a debito
Sessantotto diventati in sede di revisione settantuno a fondo perduto trenta miliardi di euro di fondo complementare sempre a debito
Quindi nei duecentoventi miliardi di euro del PD e nel verde più piene ci dobbiamo tener conto che oltre centocinquanta miliardi sono addebito
Il tema della qualità della spesa per intercettare la crescita diventa evidentemente decisivo e fondamentale rispetto pronto alla grande mole del debito pubblico contratto per poter compiere questo tipo di scelte in più
Ed è un altro fattore che spesso viene omesso ma che secondo me è opportuno ricordare anche per le polemiche gli ogni giorno
Il PNR non sono tutti nuovi interventi
Ma come è noto e io lo ricordo sempre è un dato che può apparire tecnico ma che è fondamentale vide alla fase dell'impostazione prendere sessantotto miliardi di euro
Di progetti ne essere cioè progetti che esistevano prima del PNR R.
E che avevano una loro fonte di finanziamento sul bilancio dello Stato
Queste risorse furono spostate dentro il PNR
Quindi
Si è spostato una parte di debito pubblico che a seguito degli Inti interventi che erano già assolutamente previsti questo elemento è un elemento importante che ci
Consente di poter spiegare anche il senso della revisione
Del PM verde perché la revisione del PNR perché il governo ha da sempre sostenuto anche quando si diceva che era impossibile farla
Ha avuto due elementi di fondo il primo elemento di fondo è stato quello relativo
Allora
Questione di di di contesto cioè all'invasione dell'Ucraina alla grave
Crisi energetica derivante derivata da questo Aelle scelte che la Commissione europea ha messo in campo con il re Power e quindi alla necessità di mettere in campo degli interventi finalizzati in questa direzione
E in secondo luogo dal fatto che avendola nel PNR R. sessantotto miliardi di euro di progetti in essere dobbiamo dirci con molta franchezza una cosa che e difficile da recepire nel dibattito generale del nostro Paese ma che è opportuno ricordare di queste sessantotto miliardi di euro molti di quei progetti
Non erano ammissibili nel PNR cioè non avevano le reggo
Di rendicontazione ammissibilità previste dal piano RR in più
Non erano progetti in grado di poter terminare la loro realizzazione così come previsto dalle piene del entro giugno del due mila ventisei quindi le scelte che il governo ha messo in campo
In sede di revisione che nel verde che come opportunamente è stato ricordato
Non sono scelte unilaterali del governo ma veniva ricordato proposte dal governo confrontate con la Commissione europea
Approvate dalla Commissione europea approvate dal Consiglio europeo quindi diciamo con un iter abbastanza complesso
Quelle scelte hanno rappresentato due elementi fondamentali come dicevo il primo quello di andare a rimettere in sicurezza il piano perché non raggiungere gli obiettivi intermedi vuol dire avere il il rischio del taglio della rata ma non solo non realizzare gli interventi entro i termini
Comporta alla fine del programma o nella fase intermedia non solamente il taglio del finanziamento ma evidentemente se noi avessimo avuto il taglio del finanziamento
In corso di realizzazione del piano avremmo dovuto porci il problema durante il l'attuazione del piano quindi nei prossimi mesi nei prossimi anni di come andare a reperire le risorse per coprire degli interventi che nel frattempo
Avendo già creato un'obbligazione giuridicamente vincolante verso terzi avrebbero dovuto inevitabilmente a trovare una copertura finanziaria quindi altro debito pubblico per andare a coprire questo intervento
Invece il governo si è posto il problema per tempo affrontato anche diciamo in un dibattito Complesso queste scelte che hanno una avo hanno avuto un'approvazione che quindici hanno consentito uno di spostare fuori dal piene per una serie di progetti non compatibili col piene avverte non rendicontabili perché verrebbe due trovare non con semplicità perché talvolta sembra scontato ma non con semplicità
La copertura su altre fonti di finanziamento così come all'articolo uno del decreto legge in via di conversione e sull'attuazione tenere l'abbiamo previsto
E in secondo luogo di consentirci un aspetto molto importante che è quello di dare vita al capitolo aggiuntivo del genere che ve Power
Che l'Italia a differenza degli altri Paesi europei non avrebbe potuto fare perché ne Power è finanziato con una quota minima
E quindi Thiessen vitali ha preso circa due miliardi e mezzo su questo
è per la stragrande maggioranza degli stati membri con il finanziamento tramite indebitamento perché
Tranne l'Italia la Grecia e la Romania tutti gli altri Paesi non avevano in alcun modo utilizzato la parte a debito del PNR
E quindi l'hanno utilizzata per finanziare i loro piani re Power l'Italia non potendo utilizzare quelle risorse perché aveva impegnato al cento per cento la sua quota debito
E non potendo contrarre ulteriore debito a riorganizzato il piano utilizzando lo spostamento dei progetti che non potevano rimanere pienamente e recuperando un'agibilità finanziaria che ha portato ad una opportuna ad un'opportunità che per il finanziamento per undici miliardi di euro deve Power che va in due direzioni a una serie di infrastrutture importanti
Dal punto di vista territoriale sul fronte e delle infrastrutture principali per il paese sul fronte elettrico ed energetico ecco una importante quota di finanziamento per la transizione cinque punto zero del sistema delle nostre imprese per un importo superiore ai sei miliardi di euro
Quindi mettendo in campo un meccanismo che sicuramente rappresenta sul fronte della crescita la scelta di adeguamento anche all'OSCE in aria di fronte al quale ci siamo trovati nuovo dal punto di vista delle situazioni
Derivanti in questa direzione ecco questa premessa
Un po'lunga e fondamentale per far capire però lo scenario dentro il quale ci si muove
E quando dello scorso luglio la Commissione europea con le sue raccomandazioni ha chiesto a tutti gli stati membri di allineare i programmi di coesione con il PNR R.
No diciamo per fortuna ci siamo trovati già predisposti a questo avendo appunto scelto all'inizio della legislatura di mettere insieme e questo tipo di riallineamento e abbiamo lavorato nella direzione per la quale e vengo rapidamente la seconda riforma importante che abbiamo messo in campo avevamo appunto avviato già la riforma del Fondo di sviluppo e coesione
Risorse nazionali sulle quali anche qui diciamo io a me non piace fare polemiche non non non ce l'ho proprio di Como come approccio quindi evito sempre la polemica cerco sempre il ragionamento e la costruzione delle soluzioni come metodologia proprio di lavoro e quindi sul fondo di sviluppo e coesione anche qui i numeri sono lì che parlano chiaro poi ognuno li può leggere interpretare come vuole ma i fondi il fondo di sviluppo e coesione della sua lettura specifica
In dimostra in modo molto chiaro che l'intero sistema Paese attenzione a perché noi non facciamo una riforma in una direzione facciamo complessivamente quindi il tema riguarda le amministrazioni centrali le amministrazioni regionali le amministrazioni locali
E quindi il fondo di sviluppo e coesione che per semplificare prima vedeva un finanziamento assegnato
Senza poi andare a verificarne l'attuazione oggi ha invertito il meccanismo
Abbiamo inserito una con questa riforma il meccanismo dell'accordo di coesione
Che prevede un'intesa
Per quanto riguarda i programmi regionali fra il Governo e le regioni che si sviluppa sulla base di una proposta delle Regioni condivisa da parte del governo che verifica lo stato dell'arte della programmazione due mila quattordici due mila venti e che complessivamente per individuare i nuovi interventi verifica anche la compatibilità fra tutte le amministrazioni centrali della validità di questo tipo di intervento della coerenza con gli altri programmi è un lavoro molto positivo che stiamo portando avanti devo dire che al momento come noto abbiamo sottoscritto diciassette intese con diciassette regioni italiane siamo al lavoro per definire anche le altre intese con le altre Regioni una interlocuzione che diciamo a secondo del del livello delle modalità comunque il governo porta avanti senza alcuna difficoltà nello stesso modo con tutte le regioni italiane per ottenere questo risultato che è quello della definizione dell'accordo di questione che è
Sostanzialmente a differenza del passato prevede la definizione degli interventi è un crono programma temporale finanziario che li accompagni cioè sapere
In che tempi e con che modalità questi interventi vengono realizzati questo è il tema
Di fondo eh la coerenza di questo tipo di intervento con la politica di coesione e con il piene verde motivo per il quale nel finanziamento che il governo dalle regioni per l'accordo di coesione ha previsto come elemento fortemente innovativo e come attenzione nei confronti delle regioni il cofinanziamento dei programmi europei
Che consente due grandi opportunità la prima quella di poter garantire il cofinanziamento e quindi l'avvio della Pro della programmazione di coesione la seconda di liberare nell'ambito del bilancio regionale
Delle risorse che possono essere utilizzati per una spesa diversa da quella degli Investimenti
E che consente a tutte le regioni di poter avere un margine importante per poter fare scelte diverse da quelle non coerente all'interno del fondo di sviluppo e coesione
Terzo pezzo del ragionamento è quello della politica di coesione il nostro Paese ha chiesto
Per aumentare la percentuale il tasso di riforma nell'ambito dei piani avere perché tenere non è solamente come sappiamo la spesa ma c'è il tema delle riforme che è fondamentale
C'erano cinquantanove riforme previste che non abbiamo avviato che stiamo realizzando sulle quali abbiamo chiesto delle implementazioni delle modifiche nel confronto con la Commissione europea e abbiamo chiesto di aggiungerne altre sette
Quindi le riforme del piene verde col nel nuovo che ne avrebbe sono aumentate di sette e quindi abbiamo sette nuove riforme le sette nove riforme sono cinque direttamente collegate alle paure you e sono le riforme previste
In modo particolare lecito due perché sono secondo il mio punto di vista le più rilevanti quella sulle competenze
Perché noi parliamo di transizione digitale di transizione verde ma bisogna porsi il problema del competenze non solamente la pubblica amministrazione ma nel sistema paese perché mettendo in moto questa grande mole di risorse in questa direzione è evidente che c'è la necessità di andare a formare l'appunto essere competenze
Un livello in grado di poter recepire questa
Questa novità e questi grandi fonti di finanziamento è
Un'altra riforma molto importante
Che mette in atto anche per il nostro paese una grande opportunità e quello del testo unico delle rinnovabili che un altro elemento molto rilevante delicato che può rappresentare una grande opportunità per il nostro Paese in questa direzione oltre a questo ci sono e durante riforme una quella del sistema degli incentivi e l'ultima non per ultima Siri vi consente di riorganizzare il ragionamento di completarlo perché abbiamo proposto alla Commissione europea la riforma della politica di coesione
Cioè della parte delle risorse europee per le quali è stata individuata una milestone entro il giugno di quest'anno con la quale metteremo in campo una riforma delle politiche di coesione con la Commissione europea e con le regione abbiamo avviato dei gruppi di lavoro per poter andare a definire le linee guida è entro questo mese sicuramente sarà approvato un decreto legge che andrà in questa direzione col quale anche in questo caso noi
Non facciamo nulla di strano né accentriamo ne togliamo le risorse diciamo solamente alcuni concetti base che sono elementari potrebbe essere quasi scontato ma purtroppo dalla lettura di ciò che è accaduto nel passato non è così
Gli obiettivi abilitanti alla Commissione europea chi per in base ai quali queste risorse vengono assegnate le amministrazioni centrali e alle Regioni devono essere a Rizzati so di aver detto una cosa ovvia scontata ma ovvia scontata non è
E quindi noi oggi ribadiamo con un modello di governance analogo a quello del che ne Averna quindi fortemente Complesso responsabilizzato con tempistiche certe
Rianimiamo anche la politica di coesione per metterla in linea dal punto di vista della Governance e dal punto di vista degli obiettivi con lo sforzo e l'impegno che stiamo mettendo in campo con il piede è vero e qui vorrei
Aprire e chiudere una parentesi che quella collegata alla questione molto rilevante della complessità del metodo che nel verde che all'inizio non è stato semplice per quanto ci riguarda lo dico proprio come esperienza diretta personale perché la fase iniziale se la ricorderete la terza rata i problemi collegati alla terza rata la rimodulazione la revisione perché la revisione e che ne è vero ne sa solamente finanziaria
L'abbiamo cambiato più della metà degli Obiettivi rivedendo le d'intesa con la Commissione europea e adeguandoli allo scenario intervenendo con una modifica
Sulla terza rata con undici modifica sulla quarta rata e con centocinquanta modifiche dalla quinta alla decima rata rivedendo complessivamente gli obiettivi del piano di adeguandoli d'intesa con la Commissione europea con la quale si è sviluppato un lavoro di positiva l'importante collaborazione una revisione complessiva del piano che ci ha portato non solamente a metterlo in sicurezza tant'è che abbiamo ottenuto il pagamento della terza rata il raggiungimento degli obiettivi della quarta il pagamento della quarta
Il raggiungimento degli obiettivi e la quinta siamo in fase di verifica con la Commissione europea
Proprio in questi giorni per risolve definitivamente quindi completare la verifica sulla quinta rata siamo impegnati nel raggiungimento entro giugno della sesta rata delle dieci complessive questo penso che sia una dimostrazione concreta della capacità di aver adeguato lo scenario che ne rende anche alle esigenze e gli obiettivi differenti ma in questo contesto l'obiettivo fondamentale era quello di mettere in linea le tre linee di programmazione
Fondo di sviluppo e coesione politica di coesione e piano nazionale di ripresa resilienza
E a ottenere rispetto a questi obiettivi una strategia unità nell'ampio dei singoli territori nell'ambito delle scelte più ampie che devono essere arricciate facendo quello che abbiamo detto all'inizio ma che è illogico perché se sono stati inseriti
Dei progetti che non potevano essere realizzati entro il due mila ventisei che non erano coerenti con il PNR
Nel PNR dell'obiettivo che il governo si è posto e quello di utilizzare la differenza dei programmi sapendo che il fondo di sviluppo e coesione ha delle regole
E delle tempistiche che ci siamo dati noi per accelerare la spesa ma che sono nazionali
E la politica di coesione a come tempistica finale quella del trentuno dicembre del due mila e ventinove quindi giugno ventisei dicembre ventinove più le le scadenze coerenti e collegate sul fondo di sviluppo e coesione creiamo anche
Dal punto di vista della tempistica la possibilità di spalmare gli interventi informa differente sulle tre fonti di finanziamento
Creando le condizioni per a riallineare gli interventi anche poter lavorare per evitare che ci sia un ingolfamento un collo di bottiglia che non consenta l'utilizzo della spesa delle risorse in questo contesto
Due altri aspetti mi piace sottolineare che sono emersi anche nel position paper e che penso siano molto rilevanti il primo quello collegato al al tema della pubblica amministrazione
L'abbiamo trattato discusso e inserito un programma che quello della capacità della coesione
Un programma con il quale saranno oltre due mila le persone assegnate per l'ottantacinque per cento dei comuni
E poi Province Regioni e una piccolissima parte qualche decina di unità livello centrale per un rafforzamento della pubblica amministrazione
Con un progetto che io rivendico perché
Non solamente un modello di collaborazione con la Commissione europea ma anche una scelta non da vanificare in tempi rapidi ma da costruire come prospettiva
E noi con le risorse del programma della capacità della questione abbiamo messo in campo la possibilità di assumere
Queste due mila duecento persone di pagarle con le risorse europee fino al trentuno dicembre due mila venti
Nove dando la possibilità ai Comuni in modo particolare che sono i maggiori beneficiari nel Sud Italia sostanzialmente
Di poter prevedere dei loro bilanci la copertura di questo personale a partire dal primo gennaio del due mila e trenta
Quindi un pagamento del personale da qui al due mila ventinove che comporta un rafforzamento per l'utilizzo di questi programmi e che può comporta anche un livello di formazione adeguata un pagamento da parte della Commissione europea
è una previsione che nel proprio bilancio il comune deve fare può fare perché dal primo di gennaio del due mila trenta subentri definitivamente il Comune con il proprio bilancio per proseguire il mantenimento in servizio di questo personale
La seconda considerazione che volevo fare che oggetto anche di uno specifico riferimento è quello della zona economica speciale ora qui
Diciamo lo dico
Così come considerazioni ho ascoltato nel dibattito politico italiano sempre
Il fatto che sarebbe auspicabile la battaglia dovrebbe essere il Sud tutta zona economica speciale ora il giorno in cui arriviamo ottenere questo grande risultato invece
Si apre un dibattito che sembrerebbe andare in una direzione in qualche caso opposta è un po'singolare questo perché
Dobbiamo anche dirci quali sono i dati dai quali partiamo allora anche qui un po'di chiarezza con numeri e fatti
Non lo faremo nei prossimi giorni portando una relazione in Parlamento sulla fotografia delle otto zone economiche speciali perché penso che sia importante rappresentare la situazione reale
I numeri veri delle otto zone economiche speciali rispetto alcuni elementi il primo
Il tipo di investimento e le modalità di investimento il secondo altrettanto importante la tempistica per fare questo
E in questo contesto lo dico a Napoli non a caso perché obiettivamente perché le cose vanno sottolineate la Zona economica speciale tra le otto di Napoli è quella che ha avuto
Negli anni scorsi e nel periodo scorso il merito di raggiungere le migliori performances rispetto alle altre zone economiche speciali quali sono i punti di debolezza del Met del mezzo e la zona economica speciale innanzitutto la perimetrazione
Qual è la logica della perimetrazione io sono andato a vedere all'inizio della mia esperienza il tema delle agenzie vedevo una linea rossa che delimitava leggesse perché da zona retro portuale si andava a sviluppare anche a
Decine e decine e decine e decine di chilometri
Da da zona retro portuale in una logica che sinceramente era incomprensibile non solo
Non non cito per ironia ma ma è così ci sono destato delle aziende
Che avevano la loro azienda tagliata dalla dalla confine da zero se c'è ci sono dei casi nei quali con la vecchia Zeiss alcune aziende avevano metà azienda nella Zeiss
E me l'azienda fuori dalla zona della Zeiss non faccio nomi per ma lo lo visitata personalmente questa situazione quindi è chiaro che noi abbiamo messo in campo un meccanismo per il quale si è confronti si è confrontati con la Commissione europea un confronto molto lungo molto serrato
Non semplice
Che non ha avuto nessuna riflessione riverbero sui giornali ma che accoglie sui media ma che ha consentito di raggiungere un risultato che solo quando è stato definito è stato in un un comunicato congiunto da me e dalla commissaria resta Agger annunciato come un risultato ottenuto e quindi un'autorizzazione avviata da parte della Commissione europea averne oggi
Definito le otto regioni del Sud o come unica zona economica speciale dalla dimensione della sfida
Io sinceramente
Vedo la logica delle otto piccole Zeiss con tutti i limiti ai quali ho fatto riferimento assolutamente inadeguata alla sfida che abbiamo di fronte
Vedo invece una grande zona economica speciale tra le più grandi del mondo collocata al centro del Mediterraneo
Come un luogo strategico per poter costruire
Delle condizioni di sviluppo che fanno parte di una visione che il Governo ha messo in campo perché si sviluppa non solamente con il grande potenziale del Mezzogiorno d'Italia ma che si sviluppa anche con un altro aspetto molto importante che vede sul fronte della politica estera
Il nostro Governo il Presidente del Consiglio minori protagonista che è quella dell'attuazione del cosiddetto piano Mattei cioè di una strategia
Di interlocuzione di Investimenti di raccordo con l'Africa e con i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo perché questo può rappresentare una grande opportunità per il nostro Paese e in questo contesto anche qui vorrei fare alcune piccole chiarimenti si è fatta la polemica rispetto alla non adeguatezza finanziaria delle risorse stanziate dicendo ma se si sia speso un miliardo e quattrocento milioni
Prima come si può oggi avendo allargato la Zeiss a tutto il territorio mettere solo un miliardo ottocento milioni
Diciamo è un approccio non corretto perché nelle otto senza precedenti il credito di imposta per il Sud a Cuba ATO solo quarantacinque milioni di euro
Che sono la quota aggiuntiva del credito maggiorato nelle otto Zeiss
Il miliardo e quattrocento milioni più i quarantacinque quindi miliardo quattrocentoquarantacinque milioni dati Agenzia delle entrate due mila ventidue riguardano l'intero Mezzogiorno quindi nella valutazione del miliardo e ottocento la considerazione del miliardo e quattro comprensivo del tuo rispetto a tutto il credo
L'imposta per il Mezzogiorno con l'aumento di quasi dieci volte dei quarantacinque milioni di credito d'imposta maggiorato Sendero con le deroghe quella maggiorazione è stata ampliata l'intera area del Mezzogiorno d'Italia e volesse il cielo che queste risorse non non non non basteranno magari perché vuol dire che la struttura misura tira a un tiraggio reale e quindi si può andare si deve andare a recuperare ulteriori risorse in questa direzione ma questo schema è molto importante perché non è solamente un tema collegato alla singola autorizzazione ma c'è un tema strategico non è un caso che dobbiamo e stiamo lavorando per la predisposizione del piano strategico dell'accesso unità
In una cabina di regia che ha già al avviato il lavoro con dei tavoli tecnici che stiamo mettendo in campo con le regioni con tutto il sistema del partenariato per costruire un piano strategico della Zeiss che
Copra alcuni elementi di criticità che non erano presenti negli a negli otto piccoli piani strategici ne dico uno per tutti che è la individuazione dei settori strategici
E la capacità di leggere il territorio del sud Italia con le peculiarità di ogni territorio perché una parte di un territorio può avere delle dei settori strategici DiVersi sui quali potenziare finalizzare le risorse rispetto ad altri e questo soprattutto perché
Oggi non ci poniamo solamente il tema
Della sostegno all'economia meridionale fondamentale e abbiamo inserito un tetto che oggi può essere oggetto di revisione verso il basso di duecento mila euro perché perché nel frattempo in sede di revisione piene Verre avendo previsto sei miliardi e trecento milioni di euro per il sistema delle imprese senza un tetto
Ne creiamo le condizioni perché le due questi due le due canali di finanziamento non si sovrappongano da una parte
Dall'altra abbiamo aumentato da cento a duecento milioni di euro il tetto massimo dell'investimento perché l'obiettivo della zona economica speciale quella di essere un uovo di attrazione di investimenti importanti a livello internazionale
Perché solamente con questa modalità si è competitivi è solamente con questa modalità si possono costruire delle condizione di investimento per rafforzare un indotto che potrebbe crescere intorno al grande investimento
E su questo si gioca una partita
Rilevantissima per il Mezzogiorno d'Italia ecco questi sono gli aspetti fondamentali del lavoro che il governo sta mettendo in campo un lavoro che
Theta come dicevo nei prossimi giorni la definizione di un decreto legge che riorganizza era con tempi e obiettivi certi l'utilizzo delle risorse europee del della politica di coesione qui vorrei fare un'ultima considerazione vedete non è il Ministro Fitto il Governo che dice che tutto questo tema andava riformato io invito chiunque lo dico in un contesto dove so che il tema e più che è conosciuto con la Fondazione merita basta leggere l'ottavo rapporto sulla questione della Commissione europea che delinea un quadro sulla modalità capacità ed efficacia dell'utilizzo di queste risorse per il nostro Paese
Non so quale cosa dire diciamo critiche che utilizzare che però utilizzare per definirlo perché ci rappresenta nella cosiddetta trappola di sviluppo e ci rappresenta con una cartina molto indicativa dove e sono colorate di rosso i paesi che hanno raggiunto le peggiori performances e che non hanno avuto alcun beneficio nonostante la mole di investimenti perché ricordo che l'Italia e il secondo Paese dal punto di vista della capacità di attrattivi dice delle risorse sul fondo sulla politica di coesione bene l'Italia e purtroppo quasi tutta rossa
Nel senso che la capacità e l'efficacia di queste politiche non ha prodotto questi risultati e in questi giorni e uscito il nono Rapporto sulla posizione della commissione europea
Che invito ad approfondire perché purtroppo le preoccupazioni che emergevano nell'ottavo rapporto solo se possibile rafforzate e ancora più evidenti nell'ambito della prospettiva perché faccio questa considerazione e veramente mi avvio a concludere
Perché
L'idea e che la politica di coesione sia per sempre
Non è così
Cioè l'idea che noi abbiamo e che le risorse e la voglia di coesione ce l'abbiamo per tutta la vita
E che quindi possono essere utilizzate come spesso è accaduto persons intuire i finanziamenti ordinari talvolta addirittura la spesa corrente
Ma non è così
Perché non solo falli diamo l'obiettivo della straordinarietà di queste risorse per incidere e cambiare realmente la prospettiva di sviluppo di crescere il nostro Paese e del Mezzogiorno in modo particolare ma soprattutto non comprendiamo quanto il dibattito politico di questi ultimi mesi
E l'evoluzione del quadro politico a livello internazionale e geopolitico metta in gravissima crisi questa prospettiva se è vero come è vero che
Nella fase di discussione sull'inevitabile
E ci mancherebbe altro allargamento dell'Unione Europea
Ci sono alcuni fattori che magari si fa finta di non ascoltare di non voler vedere
Ma se noi allarghiamo l'Unione europea sulle due principali fonti di finanziamento del bilancio europeo cioè la politica agricola comune e la politica di coesione non potrà essere più tutto come prima
Nel senso che allargare all'Ucraina ai Balcani alla Moldovia la Georgia e quindi a tutte in tutte le direzioni nelle quali oggi dal punto di vista strategico geopolitico giustamente si guarda non è che si possono fare le nozze con i fichi secchi
Sono ce ne sono due
O si aumenta il Bilancio voglio europea oppure evidentemente cambieranno i fattori da qui a pochi anni che consentiranno meno di poter ottenere le risorse così come le abbiamo tenuto fino ad oggi
Allora vogliamo comprendere quanto questa programmazione post essere l'ultima con queste modalità non tanto non solo spero dal punto di vista finanziario ma anche soprattutto dal punto di vista
Della efficacia della strategicità della spesa questo è il tema che dobbiamo portare con noi come riflessione complessiva e il fatto che il piano nazionale di ripresa resilienza non sia per sempre
Sicuramente il modello di finanziamento del Next Generation sarebbe una base molto importante per affrontare i limiti e i problemi che l'Europa dal punto di vista la sua autonomia strategica della capacità di mettere in campo
Gli investimenti fondamentali sulle voci decisive per il nostro futuro come la difesa come la politica estera come gli investimenti strategici per avere una capacità di autonomia
Di produzione interna ma questo tema e molto molto rilevante anche e soprattutto perché oggi noi abbiamo il piano nazionale di ripresa residenze quindi nel Federation che e un'una tantum nulla lascia intendere che ci sia la certezza che possa essere riproposto quindi l'utilizzo di queste risorse non può essere occasionale con la visione di di di di di di qui ai prossimi giorni prossimi mesi prossimi uno due anni ma deve essere strategico con la capacità di mettere in campo degli investimenti che si ero in grado di poter incidere realmente in questa direzione ecco su questi temi a me
Fa piacere ritorno anche quest'anno come lo scorso anno Claudio a questo confronto con la Fondazione merita il nostro lavoro è un lavoro che ha bisogno di essere
Oggetto di un confronto costante penso che un coinvolgimento di di interlocutori come poi sia nella definizione del piano strategico della Zeiss
Se nell'attuazione delle riforme messe in campo sia molto importante e sono convinto che
Anche da questa due giorni di confronto non mancheranno utili spunti per poter alimentare arricchire anche il lavoro che noi stiamo cercando di portare avanti grazie e buon proseguimento della
Grazie grazie al ministro Raffaele Fitto che eliminato le strategie nei dettagli del Governo per quanto concerne le politiche di coesione Pnr R.
I fondi di coesione le la Zeiss Lazoi su unica il presidente dei vincenti voleva un attimo la parola no solo per ringraziare moltissimo al ministro che ha come dire introdotto alla perfezione il nostro dibattito ponendo sul tappeto l'insieme
Delle questioni delle indicazioni che dal governo vengono credo che migliore introduzione di questa per poi proseguire la discussione nel merito
Non poteva esserci quindi lo ringrazio molto credo che abbia anche molte impegni che lo attendono quindi lo ringrazio anche per lo spazio che ha trovato per il da dedicarci lo salutò un grande grande
Salutiamo salutiamo il il ministro il ministro Fitto e entriamo nel panelle degli interventi abbiamo collegato credo il preside
Del della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini lo vedo collegato dietro di noi presidente Bongiorno CIA sfoci sente il giorno sedici molto bene presunti sentiamo ma la sentiamo la ringraziamo per essere intervenuto a questo incontro di merita il ministro
Fitto prima ha parlato degli accordi con le regioni e per quanto concerne i fondi di coesione e sviluppo l'Emilia-Romagna a fatto un accordo per quanto riguarda credo all'incirca seicento milioni il prossimo programma che attiene ai fondi di di coesione
Già dal mese già dal mese di gennaio sono fondi assolutamente essenziali per progettare lo sviluppo
Delle delle singole regioni ecco da dal suo osservatorio Emiliano rispetto a questo tema del nostro incontro
Europa e Mediterraneo come come ci vede come ci osserva a lei la parola presidente grazie
Un giorno grazie per l'invito mi scuso perché avevo garantito a Claudio De Vincenti che sarei stato lì con voi a Napoli
Tra l'altro mi sembra di aver visto dalle immagini caprese che è presente Vincenzo il presidente del Lugano confermo lo saluto l'abbraccio solo che per ragioni di presenza del
Ieri del commissario generale sul ruolo per per l'inaugurazione del finanziamento di un ponte nelle zone alluvionate oggi per riunioni sempre sul tema del post alluvione sono stato costretto a fermarmi qui mi dispiace
Ruberò pochi minuti mi dispiace
Soprattutto per Claudio perché lo ricordo con grande affetto e stima quando è stato ministro io ero anche non solo presenta Emilia Romagna ma
Nella Conferenza delle Regioni italiane tra cui ho lavorato veramente bene con lui guardate provò a rubare pochi minuti e provo farmi capire anche di chi sta seduto al bar perché io ho l'impressione che noi rischiamo in questi convegni di parlare tra di noi di cose che capiamo noi ma che non capiscono i cittadini fuori
Perdonatemi la franchezza
E se non ci capiscono i cittadini fuori la politica fa fatica a rendersi autorevole
Ora è evidente che per farci capire bisogna che le cose non solo funzionino ma si vedano
Come si dice oggi va di moda messe a terra
Non solo annunciate programmate allora vedete io parto da una posizione privilegiata mica perché ci abbia mai regalato niente nessuno l'Emilia-Romagna lo sanno in pochi ma nel quarantacinque uscì dalla seconda guerra mondiale come una delle tre aree più povere del Paese gli habitat Modena è una delle dieci province più povere d'Italia si emigra fino agli anni Sessanta da cui
Ci sia conquistati con la fatica e il sudore la voglia di lavorare anche di lamentarsi poco però è una condizione privilegiata
Per come la dotazione infrastrutturale a differenza del su cui è arrivata ieri ho visto il rapporto e la Fondazione per la sussidiarietà risultiamo la Regione top per infrastrutture tranviarie ferroviario europop qua are
Diario porti portuali eccetera
Siamo collocati ed è un vantaggio competitivo come unica regione in orizzontale lo stivale italiano l'ottanta per cento delle merci e delle persone costretto a passare di qua quando si sposta nel Paese o verso e dall'Europa
Nel negli ultimi nove anni sia la regione che è cresciuta di più ci ha definiti locomotiva d'Italia persino la Premier Meloni
Nonostante l'alluvione avrete visto i dati dell'export ogni emiliano-romagnolo nel ventitré ha esportato a testa diciannove mila duecento euro di manufatti la seconda regione il Veneto
Con due mila trecento euro in meno ad abitante la Lombardia terza con tre mila euro ad abitante in meno
Abbiamo un sistema manifatturiero imprenditoriale fortissimo
Soprattutto grandi investimenti sulla ricerca che permette di Assab competitivi nel mondo
Insomma è una terra che tutto sommato tra mille difficoltà e tanti difetti che abbiamo vanta una forza rilevante siamo anche una regione questo me ne prendo anche una parte del merito
E spende tutti i fondi europei che gli vengono assegnati anzi io ho sempre detto ce ne dessero un po'di più tra fondi di coesione e sette Natali
Tagli di fondi di coesione i fondi settennale ventuno ventisette in questo caso eccetera perché risulti hanno sempre una di quelle regioni che li spende tutti i
Ora uno può mettere in dubbio che li spendiamo bene nel senso delle politiche quella si chiama democrazia ognuno giudica ma che li spendiamo tutti assolutamente sì ripeto ne potremmo spenderli più tante
E lo dico con grande franchezza io non condivisi quando si decide che la il riparto dei fondi a tassi ci fosse venti ottanta tra Sud e Centro no riassumeva troppo sbilanciato sul Sud è poco sbilanciato su no
Dopodiché
Qual è il problema secondo me a ho detto esportiamo molte merci vorrei salutare in sala credo ci sia perché esportiamo anche incappare umano Alessandro dalla salda che amministratore delegato e Napoli Basket
Lo stimo molto e lo saluto tra l'altro ci è stato strappato data da dalla società regia di pallacanestro i complimenti perché avete vinto in modo sorprendente la Coppa Italia e quando una vittoria ride in modo sorprendente ancora più bella
Vedete dicevo cosa che ci faccia anche a Biella quelli al bar sì serena e qui ci sono i dirigenti della squadra ah non lo sapevo allora divento a tutti a tutti a tutti
Volevo
Volevo dirvi questo se diciamo che il Pnr arrestata una grande occasione sarà un'occasione irripetibile gioire perché qualcuno cominciasse a rendicontare quei fondi chi sta spendendo il come
Io ad esempio credo che a breve bisognerebbe che il governo e faccio un appello convochi tutte le regioni a fare un punto su Pnr R. incrocio coi fondi sette Natali coi fondi di sviluppo e coesione perché vedete c'è
Un imbuto che per me è in realtà è una grande opportunità anche temporale se ci pensate il piano Air prevede che entro il due mila venti sei vengono rendicontati cosiddetti fondi che vengono assegnati ripartiti alle regioni
E manca poco eh e io quello che dico al governo come critica avete perso troppo tempo per fare quelle riforme che venivano descritte sulle quali non neanche motivo di mettermi a polemizzare
Ma gli F sedici parlo per la mia regione sono arrivati con un anno e mezzo di ritardo
E gli F sedici fanno parte di una dotazione che per lui appunto a poco meno di seicento milioni non è che sia una roba straordinarie ma che certamente sono utili
Ma si inseriscono persino nella programmazione settennale di futuro perché questo va detto anch'lo dicevo anche quando ero presenta comprese regioni e purtroppo diverse regioni non spendono o non spendono tutti a cui diciamo la più correttamente quindi dove poi responsabilità della singola regione anche rendicontare dimostrare perché non è stato in grado di spendere però dobbiamo esser messi anche nelle condizioni di poter spendere fare per
Ora la programmazione ventuno ventisette termina l'anno successivo alla rendicontazione che devi dare dei fondi piane RR quindi se ci pensate non sono solo i circa duecento miliardi del piano Air
Tra fondi di sviluppo e coesione fondi sette navi dove viviamo una cifra che supera probabilmente i trecento miliardi di euro per il Paese ecco ma di quanti se ne stanno spendendo
Ma soprattutto
Ma è mai possibile aver sentito qualche ministro in questione anno e mezzo di governo Meloni
Che addirittura ogni tanto ancora si permette di dire che forse dall'Europa sarà abbiamo ricevuto troppi soldi io prima dire chiede abbiamo ricevuto troppi vorrei che tutti insieme quindi prendendoci ognuno di noi le nostre responsabilità noi i Comuni il Governo i ministeri
Ci dicessimo che dobbiamo provare a spenderli tutti o il più possibile perché un'occasione così per colmare anche alcune a proposito di mezzogiorno
Ritardi errori e distanze del passato è un'occasione che non tornerà più
E io sono uno di quelli che si è abbattuto Vincenzo lo ricorderà perché il Pnr come lui chiedeva a vederci un po'più di risorse di dotazione andare verso il Mezzogiorno perché è giusto così e la Germania è diventata la Grande Germania dopo la caduta del muro di Berlino
Quando l'Ovest
Ha teso la mano all'Est purtroppo vittima del regime comunista
E l'ha aiutato accompagnato con risorse dedicate robusta
A una velocità maggiore di quella di prima non hanno risolto tutto ci mancherebbe ma certamente sono andati via via molto meglio di come va questo Paese molti dicono andiamo a due velocità magari siccome l'Italia va tre quattro cinque velocità diverse e l'Italia non potrà mai dispiegare
Lo dico geograficamente da quel Nord produttivo che è un po'anche appunto la locomotiva del Paese ma non potremo mai diventare un grande Paese e nemmeno mettere in campo le tante eccellenze che abbiamo o crescere quanto servirebbe Spino è una parte d'Italia sconta questi
Ritardi a volte anche drammatici infrastrutturale faccio un esempio per tutti
Io non sono contro il ponte sullo stretto di Messina
Che per quanto mi riguarda può essere persino un'infrastruttura utile al pari di tanti Pontica vengono inaugurati dati incendi in tutto il mondo e le nuove elettrico logiche oggi permettono anche di farli Sensi ma sotto la Manica figuratevi ma io mi chiedo
Ma Guarin priorità è visto che dobbiamo darci delle priorità
Realizzare un'infrastruttura questo è il mio pensiero che ti porta in un'isola dove c'è ancora un binario unico ferroviario e dove si è di nuovo in macchina cimenti quattro ore a fare cinquanta chilometri
Ma se non vogliamo dare competitività d'impresa anche da questo punto di vista il tema è quello delle zone economiche speciali delle zitelle avesse delle stesse
La fiscalità di vantaggio va bene ma bisogna portavoce l'infrastruttura e tutto ciò che serve per creare impiantare lavoro altrimenti io posso dar benefici fiscali ma se sono un'azienda va in luoghi non ci arrivo ma cosa mi servono quei benefici fiscali
Ecco perché secondo me abbiamo visioni di un incrocio migliore di quanto non sta succedendo tra l'incapacità di spesa di una voce rispetto a quella rispetto alla terza
Anche qui si inseriscono i fondi sviluppo e coesione che peraltro come sapete devono essere corsi finanziati e se ho una impressione mi direte se sbaglio il problema grande oggi come allarme anche dei piccoli e medi comuni
C'è una cosa che avevamo chiesto come presidenti tutti insieme
A partire da quelli che guidano regioni da un punto di vista politica guida centrodestra
Il personale dedicato ci sono piccoli e medi comuni nella mia regione
Che sono in grandissima difficoltà
Perché non ci sono riusciti ad avere un personale dedicato che quando devi realizzare delle opere che sono assegnate alla pura struttura se non è il personale tecnico amministrativo ma come fai a mettere a terra rendicontare entro il due mila ventisei e c'è chi sarà costretto a rinunciarvi ed è un problema enorme
Perché quei progetti sono stati già approvati
Se la regione Emilia Romagna avuto una dotazione di solo una sessantina di
Chiamiamoli così detti Esperti e noi abbiamo messo a disposizione praticamente tutti dei comuni ma voi capite che è una terra da quattro milioni e mezzo di abitanti a trecentotrenta comuni perché di piccoli
Ne abbiamo anche le odiate ma si fa fatica a garantire tutto questo ecco io penso che servirebbe adesso una cabina di regia un po'più apprezzata per capire qual è lo stato e la io ad esempio sono convinto che alcuni ministeri nostra amica spendendo i fondi al piano terra
Così come non vorrei si sarà il gioco delle tre carte per cui c'è stato pagato un miliardo e duecento milioni di euro di fondo piene reale sugli investimenti per la messa in sicurezza degli ospedali che dopo la pandemia ai tanti troppi terremoti in questo Paese
è un problema serio ci viene detto Ramadan preoccupate livelli riterremo ma quando siamo ormai ad aprile del due mila e ventiquattro
Ecco io l'allarme che lancia è la tempistica di quello che dobbiamo fare poi se chiede a Menem cavo pende perché non riusciamo a spendere praticamente tutti o quasi con le risorse come regione Emilia Romagna ma c'è un sistema dei comuni e degli enti locali delle Autonomie locali c'è un sistema dei ministeri ci sono politiche che io non ho capito dove andranno indirizzate
Io penso sia venuto il momento di fare un punto prima dell'estate del due mila ventiquattro il diciassette di gennaio come lei ricordava e concludo
è venuta anche la presidente Meloni a firmare gli altri soci qui come il ministro Fitto perché poi dopo siamo andati a firmare per fondi Pnr trasferiti sull'alluvione ovviamente li ho ringraziati noi peraltro la scelta di dove destinare quei fondi dalla rigenerazione urbana la mobilità sostenibile
Dagli impiantistica sportiva i piani casa gli abbiamo per Cisi insieme a tutte le parti sociali alla mia regione quindi con una condivisione piena di tutti dal mondo del lavoro dell'impresa dell'università
Delle camere di commercio del sistema bancario del Forum terzo settore di tutti gli amministratori locali quindi ci siamo presentati correttamente e coerentemente
Ma io ripeto sono preoccupato dal fatto che vedo in ritardo troppo elevato a mettere a sistema rendicontare quello che dobbiamo fare da ultimo
Parlate di Mediterraneo c'è una grande occasione che arriva per il nostro Paese che riguarda la mia regione
Noi avremo anche dopo lo di Bologna diventerà la principale del cavalli europea perché avremo il centro meteo che farà le previsioni meteo per tutti i ventisette Paesi non europea
Claudio se lo ricorderà perché anche dal governo di cui fece parte par di quell'operazione causa Brecht ogni rispetto al fatto che
Gli è stato tolto arredi indici da Londra quel centro quindi arriveranno qui migliaia di ricercatori da tutta Europa a fianco abbiamo acceso i supercomputer Leonardo che abbiamo acquistato con duecentoquaranta lire di euro metà dal governo Draghi metà dalla Commissione europea
Che è il primo supercomputer per potenza di calcolo in Europa il quarto al mondo in un secondo fa duecentocinquanta milioni di miliardi di operazioni di calcolo io ne vado molto orgoglioso perché siccome la gran parte dei nostri figli e nipoti farà lavori che oggi non esistono
E quei lavori dipendo da grave innovazione robotica tecnologiche e digitali in territorio e ci mettiamo cento metri avanti ma quella una data Magna al servizio del Paese
E dell'Europa come dicevo c'è stata segnata adesso ecco chiudo su questo perché è una suggestione che anche per la Fondazione merita secondo me può essere utile
C'è stata segnate ringrazio il governo la quattordicesima sede delle Nazioni Unite ce ne sono tredici al mondo quella che aprirà qui a Bologna sarà la prima non solo d'Italia ma di tutto il bacino dei paesi del Mediterraneo
Avrà due docenza in particolare che c'entra molto con il Pnr Arre perché le due linee di finanziamento più importanti sono
Quelli per la transizione ecologiche in mezzi sogno e quelle per la transizione digitale che poi vanno Luna insieme all'altra perché anche la grande innovazione digitale
Che ci sarà la possibilità di migliorare la transizione ecologica penso a tutti gli strumenti che servono per motori che non inquinano impianti di riscaldamento che non inquina
Le due docente principali saranno studio contrasti cambiamenti climatici dopo un'alluvione qui da quattro miliardi e mezzo di metri cubi d'acqua
Credo ce ne sia in tutte le ragioni percorrere in quella direzione e dall'altra
L'impatto che l'intelligenza artificiale avrà nelle nostre società presidente la cortesia se può arrivare a conclusione che siamo posto ritti dei tempi grazie
Chiudo subito chiudo subito ho ascoltato molto in termini di profitto quindi chiudo subito che è stato molto breve anche lui allora siccome il il tema è quello del Mediterraneo io credo che l'inno dovremmo immaginare una università
Che apre a docenze e a studenti un po'da tutto il mondo rispetto ai temi legati al Mediterraneo che è un'area strategica
Anche da un po'di saggio politico straordinario perché questo sarà il secolo africano perché la Nigeria passerà da duecentoventi a quattrocento milioni d'abitanti e l'Egitto da cento centosettanta entro il due mila i cinquanta quindi forse un ragionamento anche da questo punto di vista sarebbe molto utile scusate sostando lungo guadagnava ci ci dispiace averla interrotta la ringraziamo davvero di cuore anche perché le sue indicazioni
Sono molto utili
Anche nel nella nella concretezza dell'approccio che contraddistingue naturalmente il suo il suo operato e quello della sua della sua regione davvero la ringraziamo di cuore per essere intervenuto con noi
Un fuori programma naturalmente non potevamo non chiamare qui il Presidente la Regione Campania Vincenzo De Luca all'Egeo per un breve saluto
Beh l'occasione presidente era
Era era troppo importante è era era troppo importante in una giornata che speriamo sia una giornata diciamo di fondamentale anche per la per la ripresa della via del dialogo che riteniamo essenziale per arrivare poi a una conclusione effettiva diciamo così dei fatti grazie
Solo una prima correzione del presidente della Regione non porta i saluti di saluti riportano i sindaci e il presidente della Regione parla grazie dell'invito un saluto affettuoso a Claudio De vincenti
Un saluto
Ritardato al Ministro Fitto che ringrazio comunque per la sua presenza siamo stati a un passo dal realizzare perfino un confronto diretto non ce l'abbiamo fatta per pochi minuti ma insomma capiterà qualche volta
Devo dire subito che io condivido per quanto riguarda il Pnr le osservazioni critiche fatte al Ministro Fitto
Io credo che ci sia stata una impostazione non è efficace nel Pnr dell'Italia
Non credo che ci possa essere un Pnr con cinque mila settecento stazioni appaltanti
Non credo che possa essere utile un PNR che non sia centrato su pochi assi di sviluppo strategici per il nostro Paese
Così come credo che sia una una realtà enormemente critica
Quella per la quale solo vitali e la Romania
Hanno più del sessanta per cento dei fondi PNR che solo a debito Italia romani questo è un dato che non è stato molto presente
Ovviamente avremo può chiedere al ministro anche come mai nella sua relazione di febbraio non c'è nessun riferimento al quaranta per cento dei fondi destinati al Sud
Quel quaranta per cento già era virtuale prima e ancora più virtuale adesso tanto per parlare chiaro
In ogni caso io condivido le preoccupazioni che ho espresso Fitto e anche i rilievi critici rispetto all'impostazione del PM
Che sicuramente non è stata la più corretta
Così come non non posso non rilevare che
Lei strettoie burocratiche interne alla gestione anche NR tutto sommato rimangono
Pensate quella sigla
Intorno
Sì che Nesi contava
Ogni progetto deve avere una certificazione che il progetto stesso non determini danni ambientali e chi la farmacia certificazione
Così come non posso non rilevare che la piattaforma Regis su cui dovevamo registrare tutti gli interventi va e viene
Lasciamo perdere dovremmo arrivare molto lontano
Condivido anche una cosa che però dovrebbe essere la preoccupazione del governo che nel Sud
I fondi di coesione
Che dovevano essere aggiuntivi rispetto alla spesa ordinaria sono diventati sostitutive
Questa l'osservazione del ministro
Ma questa dovrebbe essere esattamente una preoccupazione strategica
Cioè bisognerebbe sapere che quei fondi europei di cui parliamo è che servivano al divario nord-sud
In realtà sono diventati sostitutivi a spesa ordinaria
Così come i quattro tre obiettivi assegnati dall'Europa nuovi Italia per avere i duecentoventi miliardi
E cioè il recupero per il divario infrastrutturale nord-sud dal recupero del divario sociale tasso di occupazione recupero del divario di genere tasso di occupazione femminile è completamente scomparso
Al di là di questo io ho ascoltato ancora una volta con attenzione le riflessioni del ministro faccio qualche mia considerazione
Partendo da vecchio hegeliano filosofo da una considerazione che faceva il grande tedesco e cioè che la verità per sempre concreta
Concorrenza
La situazione concreta che abbiamo noi oggi in avanti la segue
Parliamo di ciclo di programmazione due mila ventuno due mila ventisette
Siamo al due mila ventiquattro che non si è mossa una forte
Questo a voi pare segno di un Paese dinamico normale civile in grado di reggere la competizione non dia abbiamo perso già quattro anni ventuno ventidue ventitré ventiquattro
E non si vede l'uscita dal tunnel
Per quanto riguarda le Zeiss
Abbiamo in qualche modo smantellato l'unica Zeiss che funzionava che erano Zehst non di Napoli ma della Campania
Che ha promosso tre miliardi di euro di investimenti quasi diciotto mila occupati tra diretti e indiretti funzionava benissimo
Lo schema teorico di rendere sesso tutta l'area meridionale può essere anche accettabile
Ma a delle criticità
La prima per esempio chi governa da Roma i territori
Fa fatica il presidente della regione a governare il territorio quando il ministro dice c'è uno slavo bagamento delle aree di Sessa aldilà
Delle zone retroportuali lo so ma appunto per questo chi è in grado di conoscere il territorio chi lo fa una struttura burocratica del ministero
Siamo alla follia
Chi organizza le conferenze di servizi per dare l'autorizzazione unica la struttura del ministero su tutti gli investimenti o fare nel soggiorno vitale
Dovevamo partire il primo gennaio siamo arrivati a marzo è ancora tutto bloccato
Un credito d'imposta o di un miliardo e otto che non ho ancora i decreti attuativi per un anno non credo che sia molto attraente per le imprese ma c'è di più
Zona economica speciale significa attribuire un vantaggio rilevante a chi vuole investire nel Sud
Avanti ieri è stato pubblicato in Gazzetta un decreto del Presidente del Consiglio del quattro marzo credo relativo alle Sone logistica semplificate per il no
Cioè mentre noi stiamo parlando sono diventate operative leggesse del no
Perché si è deciso ovviamente rifinanziare con le stesse agevolazioni che vi sono per la Zeiss nel sud le zone logistiche semplificate nel nord e non solo nelle regioni che hanno aree portuali per retroportuali ma anche nelle regioni almeno uno per regione che sono collegate con la logistica rivolta alle portualità
Lombardia per intenderci
Questa è la realtà concorrente
Per quanto riguarda l'industria cinque punto zero le cose non vanno sono ancora bloccate
Per quanto riguarda il fondo di quattro miliardi di euro per la perequazione infrastrutturale questo fondo è stato assorbito quasi totalmente dal ministero Economia sono rimasti ottocento milioni di
Veniamo Vannoni
Per quello che riguarda il piano sviluppo e coesione c'è stata una innovazione legislativa il decreto sud
Che ha deciso di passare dalla come dire rapida erogazione di questa risorse agli accordi di coesione regione per regione
Bene
Qual era la ratio di questa scelta dobbiamo evitare le sovrapposizioni o su questo sono d'accordo dobbiamo garantire che ci sia una coerenza degli interventi fra Pnr programmi europei
F S C benissimo
Ma la competenza del Governo nazionale non va oltre questo la verifica delle coerenze non sovrapposizione
Ma il piano sviluppo e coesione della Campania lo fa la Campania non lo fa il governo nazionale
Governo nazionale il venti per cento di risorsa FSC che sta gestendo come vuole
Allora se vogliamo
Gestire tutto in comunità facciamolo ma compresi i fondi F S C di competenza del governo nazionale la verità e che è compito del governo
Valutare che non ci siano sovrapposizioni di interventi e di funzioni ma non oltre questo
Dal punto di vista del merito
Oggi scadevano i termini fissati dal TAR della Campania
Con i quali il TAR della Campania senza entrare nel merito della vicenda F S C dalla Campania
Aveva
Prescritto
Prescritto al Ministero della coesione di concludere il procedimento entro quarantacinque giorni pena la nomina di un commissario
Il TAR non entra nel merito
Aveva semplicemente richiamato la duecentoquarantuno che stabilisce che un iter amministrativo non può durare in eterno deve avere un tre
Mi sarei aspettato francamente
Mantenendosi fedeli a questa preselezione del TAR della Campania andassimo ad una rapida conclusione invece
Il ministero ha fatto ricorso al Consiglio di Stato una delle motivazioni addotte una e la non competenza del TAR della Campania mi pare campata in aria l'altra obiezione fatta dal ministero il che siccome
Il piano della Campania è complesso i tempi devono essere più
Bene vedete da questo punto di vista il cronoprogramma del ministero andava esattamente capovolto
Proprio perché ci sono regioni complesse andavano a fondate per prima non per ultima
O no
Secondo razionalità politica
Secondo credo un atteggiamento anche di rispetto per Napoli e per la Campania ma per una ragione sostanziale
Perché la Campania nell'area di più vasta sofferenza sociale Europa e quindi è evidente che la priorità era la Campania
Si è deciso diversamente bene
Le obiezioni che hanno fatto
Voglio anche io ribadire al Ministro Fitto che non mi alzo la mattina per fare polemiche rosa la cui lezione
Lui ripete molto spesso che è un ministro che non è interessato alle polemiche è per la vita evangelica anche io da laico sono per la vita evangelica maggiormente in questa giornata dove sto trascorrendo un onomastico un po'triste diciamo così
Dunque nessuno di noi è interessato polemiche inutili e meno che mai la Regione Campania che si caratterizza da sempre per due linee
Burocrazia zero e problemi concreti non ideologici
Allora
Le i rilievi critici fatti dal ministero governo sono questi abbiamo concluso con tutte le regioni tranne con una
Ma non hanno mai detto qual è la differenza di rapporti con la Campania
Cioè per quale motivo si differenzia la campagna
Non l'ho mai detto è probabile che sia il governo a differenziarsi
Non ho avuto modo di volgere una critica al ministro per l'atteggiamento irrispettoso che ha avuto il governo questa è una cosa gravissima in un Paese democratico quando a Roma ci
Cinquecento sindaci sono andati semplicemente per avere un chiarimento con il Ministero della coesione per sapere quali sono i tempi di precisione e hanno trovato le porte dei ministeri sbarrati e tutto il governo in fuga
Questa è ancora una democrazia occorrerebbe avere un minimo di rispetto credito
Ma lo show
Le accuse fatte
Siamo seguendo lo stesso metodo noi vogliamo trovare il coordinamento ed evitare sovrapposizioni fra Pnr
E fonde sviluppo e coesione
E capacità di spesa della regione queste le due osservazioni critiche hanno fatto
Premessa
Per quanto riguarda i vecchi fondi i termini per la certificazione scadono fra due anni
A dicembre del due mila venticinque
Non è che aspettiamo dicembre due mila venticinque per vedere a che livello è arrivata la capacità di spesa
Ma in ogni caso non c'è nessuna connessione fra i vecchi programmi
E il nuovo programma che proponiamo
Salvo ripeto la verifica di non interferenze fra i diversi programmi
Allora
Mi ero ripromesso di
Spiegare cercando di essere sintetico che cosa abbiamo fatto in questo anno
Presidente tenga conto che abbiamo ancora cinque relatori invitati
E i io la ringrazio molto il fuori programma molto ne prendono anche nell'arco dei programmatori si ferma contro sullo è un suolo programma aveva vostro e sul tuo spirito samaritano ombra io sono samaritano ma fino a un certo punto Presidente come dire qua bizzarri va be non non va bene a voi come dite qui anche perché non lo sapremo mai avere io sono romano presidente l'importante saper parlare dicendo subito l'essenziale io chiedo dato che l'abbiamo capito benissimo ora è molto efficace tenga conto che il suo un fuori programma e ci tengo anche a sottolinearlo è un fuori programma
Quindi un fuori programma deve finire
Viale voi Milano sede no finiscano residente sono una sollecitazione a ricevere ringrazia
Allora faccio la cosa più utile posso fare chiarisco alcune cosa
Falsa che sono state dette
La prima il confronto con il ministero dura da maggio
Ci siamo incontrati il sei giugno il ventisette giugno del diciassette luglio il ventisette luglio abbiamo risposto a tutte le richieste di chiarimento
Il ventitré ottobre ci hanno chiesto conferma sulle obbligazioni giuridicamente vincolanti dei progetti del precedente ciclo
Il dieci novembre abbiamo dato riscontro a questa richiesta
Il ventotto novembre abbiamo dato altri riscontri
L'otto febbraio ci hanno detto che volevano fare a un ministero controlli a campione sulle obbligazioni giuridicamente vincolanti i dati li avevano già da maggio scorso abbiamo risposto a questa richiesta
Di fornitura delle obbligazioni giuridicamente vincolanti l'undici febbraio
Il ventitré febbraio nella giornata di venerdì ci chiedono altre obbligazioni giuridicamente vincolanti supplenti interventi
La autorità di gestione della Regione risponde il martedì suggestivo dando il disco
Il primo marzo in un incontro con i tecnici del ministero ci viene detto che è tutto apposto ma il venticinque marzo ci chiedono altri progetti che devono vere obbligazioni giuridicamente vincolante il ventisette marzo l'autorità di gestione risponde
Fino al ventinove marzo dove ci arriva un'altra lettera del ministro che esponeva altri problemi
La Regione Campania ha presentato il suo PSC l'undici ottobre due mila ventitré
Nell'arco di sei mesi non abbiamo ricevuto nessuna osservazione di merito sui progetti da parte del ministero
Nessuna osservazione di merito le uniche richieste riguardavano le forniture di documentazione obbligazioni e Cuppone
Unici del delle varie città
Finisco
Certificazione della spesa c'hanno raccontato volevo dire anche questo quando è stato Paul pubblicato il bollettino IGRUE
Del ministero della Ragioneria dello Stato
Dal bollettino IGRUE risultato che per la Regione Campania sono confermati impegni risospesa per le precedenti programmazioni dell'ottantaquattro per cento e pagamenti al cinquanta per cento
Un raffronto rapito la Regione Calabria impegni di spesa al cinquantadue per cento rispetto all'ottantaquattro mostra la Lombardia impegna al settanta per cento
La Sardegna impegna sessantadue non Sicilia impegna al trentatré
Per quanto riguarda i pagamenti
Il Lazio pagamenti al cinquantuno la Campania cinquanta Arpa Lombardia al cinquantasette la Sardegna al quarantatré la Sicilia venti tre
Per quanto riguarda il solo ciclo quattordici venti
Ci sono regioni che hanno già siglato l'accordo di coesione tra queste regioni quattordici venti
La regione Calabria pagamenti per il tredici e trentaquattro per cento
La Regione Toscana pagamenti per il cinque e diciannove la Liguria la prima firmare pagamenti zero
Per dire che bisogna essere coerenti cioè se il criterio di valutazione la capacità di spesa sono stati firmati accordi di coesione con ragioni che sono di gran lunga al di sotto della campagna
Finisco con una rapidissima osservazione nella lettera inviata il ventinove dal ministro
Fitto
Viene sollevato un altro problema a sei mesi dalla presentazione del piano sviluppo e coesione
Riguardo a Bagnoli Bagnoli non c'entra nulla Bagnoli è una sì una zona un sito di interesse nazionale che ha un commissario nazionale e che non può gravare ovviamente sul piano di sviluppo e coesione della Regione Campania
Allora noi ci auguriamo ovviamente che anche grazie a questo passaggio che abbiamo avuto opposta arrivasse ad una conclusione perché questo il dato drammatico
Gli interessi che sono penalizzati dal blocco non dei seicento milioni di euro dell'Emilia che può fare ne vuole almeno ma dai sei miliardi della Campania solo gli interventi stradali paralizzati
Gli interventi di assetto del territorio paralizzati la messa in sicurezza i Campi Flegrei paralizzati la programmazione culturale dodici mila dipendenti bloccata
Questa è la realtà concreta con la quale facciamo i conti ci auguriamo che prevalga
Lo spirito Pasquale Samaritana come diavolo volete voi promosso in questa giornata
Grazie grazie presidente
Della della regione Campania Vincenzo De Luca è l'augurio che ci facciamo tutti quanti noi e speriamo anche che diciamo gli incontri di merita possono aver favorito diciamo la
Il il il ripristino di un dialogo tra istituzioni così importanti facciamo gli auguri naturalmente al presidente Luca se l'è ricordato per San Vincenzo di di porgiamo ieri porgiamo anche noi spirito Pasquale e ecco passiamo allora agli interventi e io ringrazio il presidente signor Riello e e Claudio De vincenti e chiamo qui Carlo Marino Federica Brancaccio Andrea Montanino Riccardo Crescenzi per i loro interventi e raccomandando qui anche qui subito gli strali dopo quelli del Presidente dopo quelli del presidente Bonaccini del presidente De Luca faccio strike di chiedo no va sì se si è si accomodi qui accanto a me fra presidente nazionale dell'ANCI e Federica Brancaccio
Non voglio prendermi anche i vostri strali ma fanno parte del ruolo della del moderatore soprattutto quando accadde cronometro suoniamo cronometro alla mano cronometro alla mano quindi Vito dai cinque agli otto minuti attesta se dite che sono troppi però poi di metterò alla prova nel frattempo attendiamo anche il collegamento con il sindaco di Bari e presidente dell'Anci nazionale Antonio Decaro
Carlo Marino che il sindaco di Caserta il presidente dell'Anci della Campania naturalmente il tema dei fondi di coesione è un tema fondamentale per li rami di scendendo dal governo centrale la Regione e i comuni che naturalmente attendono quelli campani con con ansia direi che si sblocchi questa vicenda però in generale il tema dei fondi di coesione
è il tema naturalmente di una campagna di un Sud al centro del Mediterraneo e assolutamente fondamentale anche il riferimento a quello che il pm RR di cui ha parlato prima il ministro Fitto che la grande occasione del sud
Sindaco beh intanto io seguo il consiglio è presente De Luca da i saluti perché si che si fanno i saluti presidente danese allora
E ringrazio invece appalta le battute tra la le giornate che la Fondazione merita ci mette a disposizione con una interlocuzione basta ampia
Di una serie di temi io penso che cinque minuti siano tantissime perché oggi già i due straordinari interventi
Peraltro ognuno per i suoi aspetti del ministro Fitto del presidente De Luca danno uno scenario è già all'ICI potremmo inserire su una serie di combinazione perché c'è un mi dispiace io al al ministro detto di personale nell'interlocuzione istituzionale che abbia avuto quando abbiamo incontrato con i cinquecentocinquanta sindaci della Campania abbiamo in contrario a una rappresentanza al ministero e cioè e sicuramente straordinario l'idea
La la la la anche oggi narrate raccontato assolutamente in modo positivo poi si deve andare nel dettaglio nella specificità nella costruzione partono un tema che può sembrare lontano dai Comuni
Ma non è lontano perché poi le aziende
Di un avere
Relazioni con gli enti territoriali degli enti territoriale anche in questa riforma della pubblica amministrazione o a diventano veramente agenzie di servizi e occasioni di incontro con Cocchi deve fare competitività politiche di sviluppo se no poi diventa un ulteriore peso che diamo al sistema imprenditoriale
E allora se questo è parto dal tema finale che era stato detto leggesse
Ma in quale Paese cioè qua siamo nella Casa delle aziende ma si fa prima un piano industriale
E un piano di sviluppo strategico dell'azienda e poi si mettono gli investimenti su quel piano strategico a quel piano industriale ma in quale Paese si fa privava Zehst e poi dopo la raccontiamo a
E poi diciamo però stiamo facendo il piano strategico e poi chi lo fa il piano strategico e stato coinvolto il sistema che deve fare la competitività cioè quando si decide che la Calabria deve essere per la logistica e la Campania per il turismo per l'innovazione ed ecologi o altre regioni del Sud per questo chi lo fa come lo fa e dopo che si è costruita la Zeiss e immaginando che questo sia soltanto un sistema di occasioni fiscali
Le abbiamo viste le occasioni fiscale del Paese ha costruito tante nefandezze di occasioni fiscali
Ma sappiamo
Ho sapete
Che in questo momento si stanno attivando conferenze dei servizi sugli enti territoriali perché la Zeiss nessuno se n'è andato a leggere
Non tiene conto delle Ariassi non tiene conto delle aree industriali non tiene conto della pianificazione strategica del territorio pro comunale provinciale regionale e mi pre e anche delle aree ASI dove le grandi aziende sono e quindi chiunque può presentare
Su qualunque aria mi auguro non nel centro storico
La richiesta di fari azienda senza tener conto della strategia di sviluppo di un territorio di una competitività di ulteriore quell'ottantina di Dorio può avere in modo naturale la sua crescita mi sembra assolutamente errato
Secondo aspetto ma pensiamo veramente
Che a un certo punto si e questo è un Paese diciamo e lo dico sempre diciamo in forma critica ma costruttiva è un Paese dove la continuità amministrativa è una cosa che non riusciamo a fare
Le aziende lo fanno benissimo e lo fanno strategicamente bene rispetto ai loro piani di sviluppo interiore ma è mai possibile che ogni volta che cambia una aria politica si deve cambiare la strategia il piano nazionale riprese resilienza l'ha detto il ministro è stato modificata la strategia e stato cambiato l'assetto sono stati tolti i tredici miliardi ai comuni può è stato detto tranquilli ve li diamo sulle politiche di coesione tranquilli ma quella erano soldi già degli enti territoriali hanno già son soldi dello sviluppo del territorio del sud
Quindi assolutamente vengono tolti i soldi ha assunto non si sa dove vanno
Io potrei dirlo ma non è il caso di dirlo in questa sede e soprattutto si dice ma non ha detto il signor ministro
Guardate che ci sono progetti che potrebbero non essere delle proprio nel non strategici dispetto al piano nazionale riprese resilienza lo voglio dire nella casa dello sviluppo guardate che ne abbiamo partecipato dei bandi
I Comuni hanno patteggiato dei bandi hanno vinto hanno fatto dei progetti hanno fatto delegare qua ci dicono guardate avete scherzato
Perché voi adesso non prendete più questi soldi non farebbe più queste iniziative non fate più sviluppo perché sono imprese che fanno appalti eh nasceranno contenziosi ci saranno dissesti finanziari terzo elemento
Perché poi siamo il sì il presidente De Luca l'ha detto perché si indici sono andati in piazza cioè non è che noi facciamo dichiara sahariane
Anche noi ci alziamo la
Mattina con le fasce e decidiamo di andare in piazza c'erano due elementi fondamentali
Ci sono sei miliardi di sviluppo io mi aspettavo anche il sistema imprenditoriale in piazza ci sono sei miliardi di sviluppo per la Campania
Non per un'altra regione
Competitività coesione non solo questione
Perché Fondo sviluppo e coesione senza compie di vita non si fa coesione se non si fa crescita e sviluppo non c'è coesione se non ci sono aziende che fanno PIL economica e sociale non c'è sviluppo sei miliardi che non vengono dati alla Regione Campania ma nessuno ha detto
Che la programmazione ventuno ventisette oggi siamo a Prix la due mila ventiquattro si deve firmare l'accordo di coesione
Dopodiché d'questa così coesione deve essere mandato ai ministeri i quali dovranno vedere se sono coerenti con la pianificazione strategica nazionale dopodiché deve andare alla corte dei conti dopodiché si arriverà a forza a darci soldi poi dobbiamo iniziare a progettare poi dobbiamo iniziare a realizzare le ho a fare l'evidenza pubblica davo dobbiamo fare le gare
Io penso che il due mila ventisette già domani mattina e che è assolutamente arriveremo i ritardi perché un Paese serio il ventuno inizia il ventuno no aprile due mila e i quattro abbiamo deciso di fare l'accordo di coesione
Ultimo aspetto perché sono mi gioco
Assolutamente i tempi necessari i tempi necessari però questo è assolutamente il secondo argomento perché i comuni sono in piazza
E sono andati in piazza perché questo è l'elemento diverte voi si pensa che allora va incontro al Mediterraneo se il Mediterraneo può essere la piattaforma strategica dell'Europa S è la Campania volesse la piattaforma strategica del Mediterraneo si fa cresce il sistema infrastrutturale
E si fanno crescere le imprese
E perché i Comuni sondati piazza perché volevamo soldi perché ci sono duecentottanta comuni campane su cinquecentocinquanta
I quali
C'è un piccolo articolo della della norma del DL che ha richiamato il signor ministro che dice
I primi soldi che dovete dare della nuova programmazione ventuno ventisette al di là dell'accordo di coesione con le regioni dovete darle ai Comuni per chiudere le vecchie programmazioni
Duecentottanta comuni sono vi assicuro c'è almeno una partita di un miliardo di euro che sta giocando sulle imprese che de rischiano di non avere questi soldi
E siamo andati al signor ministro aveva detto signor ministro scusi ma non c'entra nulla l'accordo di coesione con il presidente De Luca tutte le vostre discussioni nel richiamo che dialoga abbia ragione
Però va bene iniziate a darci soldi hanno e per chiudere la vecchia programmazione abbiamo cantieri aperti abbiamo comuni che devono pagare le imprese rischiamo contenziosi stiamo aziende che falliscono rischiamo comunica Bani dissesto
La risposta è stata perché mi faceva piacere anche Mary ribadire l'ho detto in privato al ministro due mila sia di giorno anche il pubblico no signor sindaco
La prassi di questo ministero e che quando chiuderemo l'accordo di coesione col presidente De Luca daremo anche a voi
I soldi di duecentottanta comuni e tutti i soldi per tutta la vecchia programmazione se il ministro guardi ma questo non c'entra nulla perché non centriamo l'alcol di coesione mi dispiace dovete aspettare
Se ci sarà un sistema economico-produttivo
Che fallisce e ritorno da dove sono partito se in questo Paese diciamo sempre dobbiamo stare insieme dobbiamo fare la rete istituzionale dobbiamo fa la rete delle imprese dobbiamo fare sistema dobbiamo costruire un modello nuovo dobbiamo semplificare
La prima cosa che dobbiamo semplificare e chiudo veramente direttore del coro
è
La credibilità delle istituzioni quando immagino che questo Paese per poter far pile economico per far pile sociale
Devi innanzitutto dialogare in modo serio e costruttivo perché se vogliamo puntare che in Osteno sei ragazzi i nostri ragazzi crescono in questa terra lo dobbiamo fare intanto non semplicemente con la semplificazione con le procedure più accelerare ma con la serietà degli atti che andiamo a costruire
Grazie grazie
A Carlo Marino che sindaco di casette presidente della dell'ANCI Campania che ha lanciato un evidentissimo e siano esse rivolto naturalmente alle istituzioni governative
La questione piene RR anche la questione fondi di questioni di sesso dal fronte dei costruttori e chiamo qui
Doppi la parola Federica Brancaccio che presidente nazionale dell'Ance
Come viene vissuto come viene vista c'è una specificità Campana meridionale
Rispetto al tema più generale del PM per cerco veramente di Stasi nei cinque veramente vi ringrazio vi ringrazio molto ci sarebbe da questo sfondo sarebbe da discutere moltissimo allora
Se c'è una cosa che proprio oggi io considerarmi Cassandra ma dico come ANCE non come come persona noi abbiamo cominciato a interloquire con il ministro Fitto appena insediato quasi appena insediato perché Luis da subito ha cominciato a parlare di riprogrammazione centralizzazione mentre su tutto quello che atteneva
La ricognizione dei fondi e dei progetti
L'abbiamo sempre ritenuta una cosa valida è una cosa che comunque andrebbe fatta sempre e per tutto a vere chiaro un quadro eravamo molto preoccupati per la riprogrammazione e quindi le scelte fatte in base a un avanzamento o degli elementi che arrivavano da una piattaforma che un anno e mezzo fa proprio non funzionava reggesse adesso ancora non non funziona a regime
E quindi noi avevamo il polso anche della situazione che si parlava di riprogrammare perché poi di definanziamento si è potuto parlare solo a fine novembre no come dato ufficiale di appalti che ne sapevamo già essere addirittura aggiudicati se non in corso
Ora al di là di tutto quello che con passione e veemenza il sindaco Marino ha rappresentato torniamo al solito Terna il tema della sfiducia il tema dell'indecisione il tema dell'incertezza il tema dell'impossibilità di programmazione che riguarda i sindaci i presidenti di regione ma riguarda il tessuto imprenditoriale cioè questo ancora nonostante il Pnr RC doveva proprio aiutare forse lo sta anche in parte facendo a un cambio epocale di cultura e di approccio ancora noi viviamo alla giornata perché dico alla giornata ho detto a del del passato veniamo a oggi oggi nella riprogrammazione il famoso quaranta per cento al sud
è stato rispettato cioè nel senso che anche nel nel nel definanziamento è stato rispettato con l'ipotetica speriamo non tanto e speriamo anche immediata copertura con altri fondi ma sostitutivi sostitutivi l'abbiamo detto tante volte sono sostitutivi di questi altri fondi
Ma sono è a rischio definanziamento futuro il Mezzogiorno molto più del resto d'Italia queste una grandissima preoccupazione perché non entrò insomma è un è una platea di di di almeno di tecnici o comunque di Esperti della della misura quindi nei programmi futuri di eventuali definanziamenti riprogrammazioni sicuramente il Mezzogiorno è più a rischio di altre
Di altre zone
Si è parlato
Per cui si parla di autonomia differenziate poi si centralizza tutto Acea c'è anche un po'di ma devo dire gli ogni tanto dico non sono andata all'audizione le autonomie differenziate che c'era ieri soltanto andare il mio direttore generale perché io devo essere assolutamente neutrale invece sono ovviamente troppo coinvolta rispetta le autonomie differenziate
Ma insomma ci muoviamo in un mondo di assoluta incertezza né che cosa abbiamo chiesto ora al di dati tutte le questioni che sono state molto ben rappresentate le questioni politiche
Se dobbiamo fare bene e velocemente
Questi lavori che siano Pnr R che siano fondi di sviluppo e coesione che siano tutte quelle quella voli necessarie per Farkas risalire il Sud dalla china che poi tra l'altro c'è una cosa non devo divagare perciò cinque minuti non divago centrale olio non li ho passati
Noi chiediamo semplificazioni che ci sono state perché è vero che si sono moltissimo accorciati presenti e tempi tra bandi aggiudicazioni e apertura di cantiere
Dopodiché io direi il nulla l'avanzamento registrato per quanto rispetto al resto del degli obiettivi del Pnr R.
Quelli delle infrastrutture del quelle del nostro mondo siano più avanti
Anche se diciamo siamo indietro tutti ma ne siamo più avanti rispetto all'indietro adesso questi lavori vanno fatti e ci vuole certezza dei finanziamenti che non finiscano in qualche altra riprogrammazione immediata immediata proprio ricollocazione dei fondi che per quanto sostitutivi e non aggiuntivi comunque sono sempre soldi e sono necessari
E
La cosa che veramente in questo momento si sta preoccupando che forse non è venuta
Fuori in maniera evidente nei vari decreti compreso lo anzi nell'ultimo in particolare
C'è una responsabilizzazione della spesa che viene totalmente scaricata sull'ente attuatore
Questo che cosa però può significare sia un lavoro si ferma dico in Campania in Sicilia in Calabria o anche in Lombardia e rallenta e si ferma perché un ministero X ha dato le autorizzazioni tardi o non gli ha ancora da che cosa succede cioè questa è veramente e va mi dispiace che il ministro Fitto sia andato via ma queste sono cose oltre al ministro Fitto ci vediamo frequentemente e gliele gliele dico quindi questo significa un potere
Direi eccessivo
In mano al messi alla ragioneria che a seconda delle esigenze di cassa
Può decidere se fermare definanziare rallentare e comunque stiamo vedendo che è un problema interno al governo tra
Chi deve spingere sulla sulla stesa e chi invece vuole tenere deve tenere anche sotto control gotico esiste ma potete voi amministratori programmare e nove tessuto imprenditoriali programmare in questa situazione
Poi ci sono delle cose voglio dire delle cose buone che abbiamo ottenuto c'è finalmente dopo una battaglia che il trenta per cento di anticipazione a dico ai Comuni e agli enti attuatori del Pnr R. viene data perché prima veniva dato un dieci per cento di anticipazione e solo
La era inferiore all'anticipazione che la stazione appaltante doveva dare all'impresa alcune semplificazioni sono intervenute
Ma sì ancora abbiamo il quarto decreto mi pare per sul PNR R. che ancora inserisce deroga deroga al Codice degli appalti che una delle riforme il Pnr R. che è stata fatta evidentemente non sufficiente perché il pm RR è in deroga a quello
Da erogare sulle deroghe delle semplificazioni Pnr R. introduzione dei commissari straordinarie
Alla facciamo in modo che queste semplificazioni necessarie però piano piano diventino ordinaria io lo so che non c'è più tempo e ci sarebbe tanto piazzata da dire però l'ultima cosa
Si parla di portualità si parla di Abba del Mezzogiorno anche rispetto all'Africa all'India eccetera attenzione
Perché io non vedo e non sento in un'ottica di strategia nazionale
Rispetto a questa situazione non ci dimentichiamo che ne abbiamo la portualità Genova Trieste con i corridori verso l'Est e i corridoi verso il Nord
Che
Di fatto sono una concorrenza insuperabile Allo stato attuale rispetto a un un programma un grande programma del mezzogiorno di ponte del Mediterraneo
Di come come lo diciamo dove l'Europa incontra il Mediterraneo perché abbiamo un'infrastrutturazione poi dal Mezzogiorno verso i corridori del nord e dell'estate che non ci consentirà mai se non c'è una grande strategia nazionale anche Dianti concorrenzialità in Terna
Per cui competere con Genova Trieste corridoi che si stanno realizzando
Però detto questo buon lavoro a tutti e ce la faremo anche razze sa sa è stata perfetta dei tempi va
La ringrazio ringrazio Federica Brancaccio che presidente nazionale dell'Ance che apposto anche nell'ultima parte del suo intervento il tema delle infrastrutture dei porti
Che sono per il Sud davvero strategici molto importanti nonostante anche tutta la vicenda internazionale del del del Mar Rosso ma insomma non ci proiettiamo su una una visione più più più ampi e più lunga
Chiamo in causa allora Andrea Montanino che chief Economist direttore strategie settoriali impatto
Di Cassa depositi e prestiti perché a proposito naturalmente di infrastrutture e Cassa depositi e prestiti ha una visione a lunga scadenza e un impatto molto importante soprattutto del Mezzogiorno
Grazie si abbia un impatto il Mezzogiorno non lo so non mi siamo noi dobbiamo dirlo però il motivo per cui oggi cassa e qui ed è partner di fondazione merita ma
A ad esempio a poche centinaia di metri da dove siamo c'è un ufficio di Cassa depositi e presti c'è un ufficio a Palermo c'è un ufficio a Bari
Abbiamo allargato una rete territoriale nel Mezzogiorno importante perché abbiamo oggi tre certezze una quasi certezza che ci guidano
La prima certezza la ricorda dal Ministro Fitto e che siamo di fronte a un ammontare di risorse importante c'è chi dice
Imponenti
Ma è vero che un diciamo un unicum
Quando Albania Serbia Georgia Moldovei cito paesi che sono diciamo nel processo di allargamento entreranno nell'Unione Europea è evidente che qualcosa dovrà cambiare
E come dire forse il Mezzogiorno non sarà più tra le regioni meno sviluppate d'Europa il che può essere un bene
Però può essere un problema punto di vista economico quindi la prima certezza che oggi dobbiamo fare in modo che queste risorse vengano sfruttate la seconda certezza diciamo da di come cassa
E che non c'è una crescita economica del Paese senza la cresce in Mezzogiorno lo statuto di cassa dice che lo dobbiamo favorire lo sviluppo sostenibile
Del del del Paese dell'Italia
Perché non c'è crescita se non c'è cresce a mezzogiorno lo dico una banalità
Se avessimo ancora il Regno delle due Sicilie
è un pezzetto del Regno di Sardegna cioè la Sardegna quindi il Meridione oggi questo sarebbe
La sesta nazione dell'Unione Europea grande quanto la Romania ed è più grande e Paesi Bassi quindi come dire se ne abbiamo una rete una nazione così importante che cresce poco il resto diciamo non può crescere Laterza certezza
Che abbiamo e che non c'è sostenibilità economica in Italia se non c'è una crescendo mezzogiorno anche qui il video come dire un numeretto però abbastanza emblematico se il Mezzogiorno fosse cresciuto negli ultimi vent'anni con la media dell'Unione Europea il rapporto debito pubblico
Sul PIL in Italia sarebbe il il rapporto che alla Francia al centodieci per cento quindi tutti i problemi che noi abbiamo di sostenibilità di debito di finanza pubblica ovviamente adesso significa costi di finanziamento di questo debito ditte di spesa per interessi
Non ce l'avremmo perché se c'erano avremo un rapporto debito PIL assolutamente in linea con gli altri questo sulle tre certezze va abbiamo una quasi certezza la quasi certezza
E che il contesto geopolitico potrebbe determinare per il Mezzogiorno una forte opportunità
Perché perché siamo potremmo essere diciamo il ponte tra diciamo produttori a basso costo del bacino dalla sponda sud del Mediterraneo e quello orientale i grandi assemblatore del Nord cioè le medie aziende italiane ma soprattutto di di quest'area del Paese potrebbero svolgere diciamo questo ruolo importante quindi diciamo a fronte di quel perché dico questo la quasi certezza perché il quello che succede nel mondo ci fa dire che non sappiamo quello che avverrà nel futuro però non è che se le navi non passano più per il Mar Rosso
Diciamo è un problema per i porti italiani o per l'Italia perché il Mediterraneo diventa un mare di scambio nel momento in cui esista un contesto di filiere che va dalla Nordafrica i Balcani il Mezzogiorno
E il resto il resto del mondo
E allora a fronte di queste tre certezze e una quasi certezza
Ci sentiamo in qualche modo in dovere di dare il nostro contributo il nostro contributo nel fare che cosa quello che oggi siccome sarebbe necessario per i fondi di coesione veniamo un po'al tema poi di quello che stiamo discutendo cioè avere programmazione monitoraggio valutazione
Se noi non siamo in grado di fare una programmazione adeguata un sistema di monitoraggio che funziona e che ci dice a che punto siamo
Il paese ha una capacità di valutare quello che abbiamo fatto
è evidente che magari saremo anche in grado di spendere i soldi ma sicuramente non saremo in grado di spenderli bene e oggi la nostra esigenza non è spendere questa queste risorse la nostra esigenza spenderle bene per fare in modo che il tasso di crescita strutturale dell'economia come dire abbia quel salto che ci permette di portare mezzogiorno a crescere strutturalmente come presso l'Unione europea non per i prossimi quattro-cinque anni fino al due mila ventinove perché siamo pieni di soldi
E allora come cassa ci vogliamo mettere a disposizione delle regioni meridionali in queste fasi
Sulla programmazione abbiamo la legge ci autorizza o meglio utilizzare pubbliche amministrazioni a chiedere direttamente a casa un supporto nella fase di programmazione delle risorse possiamo essere utili nella fase di gestione di tra il due mila il ventidue due mila ventitré enti locali ci hanno affidato più di due miliardi di euro ingestione quindi risorse pubbliche che noi gestiamo per per poterle spendere diciamo più più velocemente ci mettiamo a disposizione con anticipi di liquidità
Abbiamo messo in piedi uno strumento che permette agli enti locali di ottenere a fronte di progetti o Pnr R. o dei fondi di coesione quindi che sono in qualche modo già finanziati ottenere anticipazioni di guida da parte di Cassa depositi e prestiti siamo iniziando dunque lavorare con alcune regioni con l'Emilia Romagna abbiamo già firmato un accordo abbiamo iniziato a lavorare un'importante regione del Sud siamo diciamo stiamo già lavorando ma stiamo firmando all'accordo che dovrebbe permettere di aiutare questa Regione a spendere sei virgola otto miliardi di euro quindi una risorsa molto importante qui una regione molto grande del Mezzogiorno
In cui avremo Tim
Di cassa diciamo sul territorio prove gestire le fasi di programmazione le fasi di monitoraggio le fasi rendicontazione e anche le fasi di valutazione dei progetti insomma io concludo perché non voglio rubare tempo agli altri però a con una battuta io ricordo il professor De vincenti quando l'ho incrociato la prima volta preoccupa il nucleo di valutazione della sul della degli investimenti pubblici alla presidenza del Consiglio l'idea era di fare una valutazione fare un monitoraggio dopo venticinque anni stiamo cercando ancora di di capire come farlo io dico che oggi non abbiamo più un problema di soldi abbia un problema di spenderli bene quindi avere una capacità di lettura di quello che si fa è fondamentale Regis è problematico
Però una cosa il Pnr recisa insegnando e quello di provare a monitorare non solo flussi di spesa ma anche quello che si fa
Quindi gli obiettivi decide al diamo che se non non sono obiettivi finanziari per forza abitini non finanziari quante scuole costruiamo quanti ponti quanto autostrade e così via ecco cioè nell'approccio e fondi coesione dovremo prendere il buono del Pnr R che questo approccio sulle cose che si fanno e sul monitorare le cose
Che si fa la cassa cercava di dare insomma il suo contributo ovviamente se richiesto
Grazie grazie ad Andrea Montanino grazie doppio innanzitutto per essere stato ampiamente nei nei tempi lo ringrazio
Per facilitarne anche il compito sgradevole oltre che del diciamo del del moderatore va bene il posto anche l'accento sia sul tema della crescita strutturale ma anche su come poi vengono realmente spesi i fondi che arrivano dal dall'Unione europea che sono il principale finanziamento del Paese
Perché e questo può insomma sia attraverso il pm RR che attraverso i fondi di coesione sono le principali linee di finanziamento dell'economia
Italiana regionale e comunale naturalmente allora io prima poi di collegarci di chiudere questa sessione con il sindaco di Bari Antonio Decaro passo la parola a Riccardo Crescenzi che docente alla London lo Skull o del con un mix e ci chiarirà anche un poco i termini diciamo di paragone del rapporto tra Italia Europa da questo punto di vista ma noi siamo uno dei Paesi fondatori dell'Europa dei diciamo politicamente culturalmente fondamentali ma economicamente siamo un anello debole o siamo voglio dire un motore uno dei motori dell'Unione Europea
Grazie grazie direttore
Dunque volevo innanzitutto ricordare che nel due mila e ventitré abbiamo celebrato i trent'anni del mercato unico
E nel due mila e ventiquattro sono passati vent'anni dall'allargamento ad Est dell'unione europea
E quindi ci accingiamo adesso a riflettere sulla possibile futuro allargamento dell'Unione Europea allora questo diciamo il cambiamento del quadro sia di della composizione dell'Unione europea della composizione del mercato unico sia le sfide che l'Unione Europea si trova ad affrontare in termini geopolitici cambiano la il ruolo della politica di coesione
E cambiano le opportunità che ci sono e che possono emergere per il Mezzogiorno
Non siamo passati da una fase che veniva chiamata di Iver globalizzazione
Dei mercati quindi di grande integrazione dell'economia in cui il mercato unico andava di pari passo con integrazione globale che si è arrestata nel due mila e nove con la crisi finanziaria
E e i divari regionali dell'Unione Europea che sono passati sfatti
Nel periodo diciamo precedente se ne guardiamo nel periodo dal due mila due mila e nove facendo cento i divari regionali nel due mila nel due mila nove erano diventati ottanta quindi c'era stata una riduzione significativa
Dei divari regionali questo è nel rapporto sulla questione
Dal due mila e nove ad oggi questo numero è rimasto ottanta quindi con la fine
Di questo processo di integrazione dell'economia globali quando questa fase di globalizzazione si è arrestata si è arrestata anche la riduzione dei divari regionali nell'Unione Europea nel complesso e questo ci fa vedere che la l'andamento diciamo dei processi globali ha delle ripercussioni sulle nostre economie locali molto profonde
Con il collide con il due mila venti non solo con Lafico la pandemia ma con il cambiamento del quadro geopolitico internazionale è anch'di nuovo si è passati da una fase di sì globali inception di globalizzazione lenta quella che c'era dal due mila e Nova due mila venti in una fase che a cui hanno chiamato addirittura di de globalizzazione o comunque di regionalizzazione della globalizzazione quindi di concentrazione
All'interno di aree e la autonomia strategica di cui si è parlato di cui parla anche il rapporto sul futuro della politica di coesione entra propone il meglio delle conseguenze di questo non si parla di risciò ori in Friends ori
Significa che attività che prima venivano svolte all'estero
I attraverso catene del valore molto estesa a livello globale vengono messi in discussione possono portare a processi di cambiamento delle catene del valore allora se si parla di fenomeni di risciò ring e se queste attività vengono portate all'interno di portate all'interno dell'Unione europea ecco che si creano delle opportunità di sviluppo ci sono delle nuove possibilità
Però questa questo cambiamento e Siva a chiaramente sovrapporre al problema della governance che veniva posto nel position perché è stato presentato a inizio di questa sessione cioè il problema è che le le are
Più deboli dell'Unione europea si trovano davanti ad una sfida doppia mentre prima in un contesto di integrazione globale
Il trasferimento delle risorse il trasferimento delle opportunità all'interno del mercato unico
Accompagnava un flusso globale di integrazione quello che ci Groppello che queste aree e e quindi le loro pubblica amministrazione la governance di queste aree si trova ad affrontare adesso un quadro di frammentazione che pone quindi delle sfide nuove
Possono esserci diciamo opportunità però posso ci sono anche delle sfide importanti
E se noi l'Economist Intelligence Unit monitora l'andamento dei conflitti in diverse aree del mondo
Nel due mila dieci il cinquanta per cento delle centottanta geografia delle centottanta aree che loro monitorava non erano prive di conflitti o comunque a basso rischio di conflitto
Nel due mila ventitré soltanto il venticinque per cento è libera da conflitti
Quindi siamo in un mondo globale estremamente conflittuali usato e se guardiamo all'Europa in senso geografico soltanto quattro geografie su cinquantaquattro sono a basso rischio di conflitto
Quindi è chiaro che quando si parla di anche posizionamento del Mezzogiorno nel Mediterraneo ci andiamo ad inserire in un quadro geopolitico e di catena del valore di grandissima complessità questo quindi ci porta al tema della governance la governance tradizionale dell'Inter ditte di fondi strutturali della politica di coesione che ha funzionato
Nei trent'anni precedenti del mercato unico che ha funzionato nei vent'anni di Europa allargata fino ad oggi deve essere messa in discussione ed è messa in discussione però perché il contesto il mondo è cambiato in un modo profondissimo e nuovo
E diciamo così concludo facendo riferimento a al tema di cui si è parlato della zona economica speciale
La zona economica speciale chiaramente è un può essere uno strumento molto importante che molti Paesi del mondo stanno utilizzando per cercare però di interagire con questi flussi globali
Allora lì il problema è che
L'evidenza quando siamo andati ad analizzare che cosa funziona e che cosa non funziona è questo si ricollega al tema della valutazione delle politiche cercare di mettere in campo politiche
Che funzionano ma una volta fatta la diagnosi avere delle cure che sono state sperimentale che si sa che possono produrre impatti
Ecco sulla zona economica speciale l'evidenza ci dice che è importantissimo il coordinamento quindi che si deve evitare la frammentazione degli interventi vigna importante che non ci sia un processo di competizione territoriale tra le zone però l'evidenza ci dice anche apre abbiamo studiato interventi analoghi in tutta l'Unione europea ci dice anche però che molto importante la vicinanza tra l'investitore
E l'amministrazione che segue l'investimento e quindi che è difficile monitor euro diciamo attuali in modo centralizzato interventi di facilitazione degli investimenti da quello che diciamo e che questo tipo di interventi devono essere di Institution ha Flamment proprio come se fossimo degli idraulici che vanno a sistemare a lavorare sulla le lì l'ecosistema di investimento allora questo si può fare se c'è un dialogo se c'è una regia di coordinamento ma anche se c'è una vicinanza
Alla luogo dove avviene l'investimento e dove l'investitore va ad operare questo vale sia per gli investitori
E esteri che e per gli investitori domestici
E concludo dicendo che questa diventa di in irrilevanza ancora più importante in questo nuovo quadro competitivo che si è andato che ho cercato di delineare inizio in cui c'è una nuova conflittualità e ci sono nuove pressioni globali pesa
Rilocalizzazione o addirittura la chiusura o l'espansione di attività sia estere che interni all'Unione Europea
Grazie grazie grazie al professor Riccardo crescenti che ha posto l'accento su una cosa molto importante il tema anche della sburocratizzazione il tema dell'attrattività dispetto investitori stranieri della Zetsu unica che diciamo così viene messa a mare nei prossimi giorni abbiamo sentito prima il ministro che parlava anche di un diciamo di di un di un primo tassello operativo rispetto alla questione della Zeiss unica che va naturalmente testata che io non so se collegato il sindaco di Bari Antonio Decaro ecco sindaco
Grazie presidente dell'Anci nazionale la salutiamo affettuosamente e la ringraziamo verso il sì collegata qui con noi
è stata una giornata una mattinata particolarmente intensa non soltanto per la qualità altissima di tutti gli interventi di tutti gli intervenuti ma anche per diciamo così una ripresa diretta o indiretta di dialogo tra il governo centrale nella persona del ministro Fitto e la Regione Campania della versione del governatore deduca
Che è stata all'attenzione delle cronache anche diciamo così con con toni particolarmente accesi nei giorni scorsi
I toni si sono abbassati
E ci auguriamo che anche la Campania dal punto di vista dei fondi di coesione possa firmare l'accordo con il governo nazionale e poi c'è il tema naturalmente che attiene ai comuni sindaco e presidente dell'ANCI che quella della classe dirigente locale della classe amministrativa locale della burocrazia e dell'impatto che i comuni grandi medi e piccoli hanno rispetto a questi due straordinari i piani di intervento che sono quelli legati e i fondi di coesione da un lato i al pm RR dall'altro
La ringrazio prima di prendermi anche una sua ramanzina che così faccio la collezione definitiva dopo Borraccino e De Luca le chiedo solo la cortesia di tesi dei tempi tra i cinque e gli otto minuti grazie gentilissima
Va bene grazie a voi vi vi ringrazio io per l'invito perché avete messo insieme su questo tema che ci sta ore gli amministratori anche donne e uomini del Sud
Proprio su questo tema
Che quello che ci tiene tutti impegnati lo sviluppo economico e sociale delle nostre comunità
Delle nostre regioni dei nostri Comuni benessere materiale e immateriale delle comunitari e anche la possibilità di chiudere o di ridurre finalmente questo che questo divario
Insopportabile che ancora da dopo tanti decenni divide il nostro Paese fino a quando non col mirino questo gap questo divario
Non avremo un Paese dove i diritti sono uguali dappertutto la Costituzione dice che indipendentemente da dove Lashio dove decide di andare a vivere il nostro Paese i diritti e quindi servizi devono essere uguali
Questo non è così se penso alla qualità dei servizi se penso alla presenza delle infrastrutture ai livelli del retribuzione
Ai dati sull'occupazione lo dico da una città che vistate dice essere la prima al sud per la crescita dell'occupazione la luna in Italia però siamo ancora molto lontani da una
Dai dati che che vogliamo per le nostre comunità se penso alla condizione di povertà solo nel due mila ventidue al sud ci sono due milioni e mezzo di persone in povertà assoluta
E sono duecentocinquanta mila in più rispetto al due mila venti continuano a aumentare questa volta abbiamo un'occasione straordinaria e lo diceva la al suo intervento che quella di tenere insieme queste risorse importanti che arrivano dall'Europa che sentiamo anche un po'più vicina a quella bandiera blu con le stelle
Più disparate organici la sentiamo più vicino il PNR fondi importanti i fondi strutturali se penso al piede avere oggi non sono più lo dicevo al Ministro Fitto non sono più ogni se il oppure e date dei monitoraggi milestone sono diventate finalmente opere pubbliche e offrono migliori servizi e dalle nostre comunitarie come sindaci abbiamo fatto la nostra parte
Consapevoli della straordinaria opportunità invece di San difesi quei fondi anche quando si erano spostati verso il re paura noi abbiamo mantenuto il rispetto di quel vincolo del quaranta per cento per su dei comuni hanno investito invece il quarantaquattro virgola otto per cento quindi il quattro virgola otto per cento in più rispetto a quella percentuale che la prevista dalla distribuzione territoriale abbiamo fatto gare a dicembre
Duecentotrenta mila gare sui trentacinque milioni assegnati a comuni tirando fuori gli altri cinque sono per le città metropolitane per l'unione dei Comuni su trentacinque miliardi
Abbiamo fatto vale per trentadue miliardi e mezzo questa dicembre già l'anno scorso undici miliardi e mezzo di gara assegnati quindi abbiamo dimostrato già alla fine dall'anno scorso di aver rispettato i tempi ed erano dati dei cibi e delle negare non erano dati che aveva diciamo messo a disposizione la ci c'è un incremento degli investimenti non solo per il pm veleni comuni siamo passati nel due mila ventidue da undici virgola quattro miliardi di euro a sedici miliardi due mila ventitré un bel salto lo stesso salto anche maggiore l'abbiamo avuto
Di investimenti al Sud Italia se ci paragoniamo devi diciassette che era la chiusura del vecchio ciclo abbiamo ottenuto è stato anche un periodo dove dove abbiamo fatto SPISAL rispetto al due mila ventitré c'è stato un incremento del centodiciotto per cento di spesa per investimenti all'interno dei Comuni tant'è vero che
La storia del pieno elettrico lui ha una storia di successo non lo dico io che sono il rappresentante dei Comuni da qualche anno lo dice il rapporto ufficiale annuale dell'Unione europea sullo stato delle regioni delle città
Ed è l'unico caso in cui viene citato in quell'apporto schema Ravizza le performances tutte le regioni d'Europa viene citata la performance dei fondi comuni italiani vuol dire
Il nostro diciamo lavoro l'abbiamo fatto e molto interessante il dibattito di oggi devo dire anche il pay per della Fondazione merita
Che venga presentato perché ci dice che la Commissione europea vorrebbe trasferire anche sulle politiche di coesione una sorta di modello PM RR e noi come associazione nazionale di cui noi siamo d'accordo perché l'approccio basato su target mai vestono appare utile
Riproducibile lo diciamo proprio perché noi Comuni siamo riusciti a mantenerli quei limiti obiettivi
N motivi anche che il livello territoriale del comune e anche quel livello dove si può vedere l'interazione tra i fondi del PNR e l'ammissione c'è
Nella pratica la somma delle due tipologie di risorse
In maniera concreta ci fa vedere che cosa si può fare penso alla mia città dove l'Accademia delle Belle Arti la mediatica e la Biblioteca regionale all'interno
Della ex caserma Rossani una caserma abbandonata abbia trent'anni grazie ai fondi del PNR e grazie a ai fondi del Pon metro quindi due tipologie di fondi europei ci ha dato la possibilità di fare il restauro di questi edifici oggi
Diventa è già diventata biblioteca mediateca regionale sarda per diventare anche accademia delle belle arti ma a Reggio Calabria
Sempre nel sud del nostro Paese il Musio del Mediterraneo è stato cofinanziato sia dal fondo complementare del PNR sia dai fondi del ovvero metro come si chiamavano allora adesso si chiama PM Pietro
Ecco il fondo di sviluppo e coesione che è stato analizzato del Pepe parla anche di accompagnamento e di collaborazione
Propone un metodo gestionale condiviso da realizzarsi attraverso le a conclusione devo sottolineare che noi abbiamo spinto molto per apporvi coesione all'articolo uno della norma c'è scritto che sugli accordi di coesione dove c'è una città metropolitana l'accordo va fatto anche con la città metropolitana purtroppo è stato disatteso Trane ed Emilia Romagna l'accordo tra il Governo e la Regione non c'è stata
Diciamo un intesa respiro che le cose possano cambiare l'abbiamo scritto al ministro Pinto abbiamo fatto un incontro diciamo in questo senso è spero si possa recuperare la relazione tra le città metropolitane e la Regione
E il Governo sui cosiddetti accordi di coesione che si stanno per siglare anche
Nel sud del nostro Paese come avete ricordato prima a cominciare dalla campagna
Nel veder leggiamo anche che la qualità delle pubbliche amministrazioni resta centrale debba curata e quindi
Noi evidenziamo il taglio drastico che abbiamo avuto di personale negli ultimi quindici anni abbiamo recuperato una parte del personale a tempo determinato solo per il PNR
Ma comunque nonostante il superamento del blocco del turnover e continuiamo ad avere una discesa no quest'anno rispetto all'anno scorso due mila ventitré rigore rispetto alle ventidue
Abbiamo avuto un'ulteriore riduzione del personale dell'uno virgola uno per cento lo Stato affatto seicento assunzioni per i ministeri
Per i pm avere a tempo indeterminato non ci ha dato la stessa possibilità per i comuni
Anche su Ganz S
Che affrontate nel pepe
Con dove dite che bisogna verificare la l'efficacia dalla struttura di missione noi abbiamo sottoposto lo stesso problemi sino al ministro Fitto stiamo facendo una sorta di decalogo delle attività che escono dalle autorizzazioni Zeiss che altrimenti rischiano di diventare una sorta di dal sesso unica rischia di diventare una sorta di collo di bottiglia dove anche l'autorizzazione per l'occupazione
Vende vede solo l'obbligo per i lavori di Ubaldo ristorante dell'assunto dovrebbe passare di lì stiamo facendo
Il dal completando l'elenco delle attività e non devono passare dalla sesso e questo credo sia importante ecco io credo che oggi ci troviamo davanti a fondi importanti fondi del PNR parlo dei comuni sono
Quaranta miliardi in lire euro una cifra non avevamo mai visto infestata siamo beneficiari dei teste dei il il metro Class che adesso si estende oltre che per i capoluoghi delle città metropolitane anche le città medie del sud
Gli assi urbani dei programmi regionali la strategia
Nazionale italiano interni che vede più aree che vengono interessate e credo che ci pone davanti a un quadro quasi inedito in termini di identità di risorse no settantacinque virgola
Sei miliardi di euro l'accordo di partenariato e quarantacinque miliardi sono solo destinati assunto il fondo di sviluppo e coesione
Prevede settantacinque miliardi l'ottanta per cento a sud del nostro Paese ci sarà un ruolo importante anche da parte delle città metropolitane dei Comuni perché viene riservato l'otto per cento per fece l'hanno un po'il pomeriggio con tre miliardi di euro ecco
Nell'intervento che mi ha preceduto è stato detto che non è un problema di poco adesso è un il tema è saperli spendere saperli spendere in tempo e saperli spendere bene noi abbiamo fatto la nostra parte come Comune però come
Avete evidenziate come dimostra pratiche per plasticamente il tavolo di oggi no da soli nessuno riesce
A raggiungere gli obiettivi bisogna lavorare
In squadra e credo che gli attori che oggi è abbia ricche di Tato lavorando in squadra lavorano in sinergia ci possono far guardare con più fiducia al nostro Paese soprattutto alla parte a sud del nostro Paese che vuole recuperare
Quindi eticità cui ho fatto riferimento all'inizio del per intervento grazie
Grazie grazie ad Antonio Decaro grazie di cuore sindaco di Bari presidente Anci nazionale però ed è questo è un Paese che storicamente e fondato sulla forza dei comuni quindi diciamo l'importanza e l'impatto dei comuni che sono l'ultimo ah no eh sono sempre stati un punto di forza storicamente e penso che al di là delle polemiche delle diatribe delle questioni legate all'autonomia differenziata al funzionamento del regionalismo poi alla fine le incertezze restano i i comuni italiani
Grazie a tutti voi adesso c'è un brevissimo
Coffee break per ricollegarci qui alle dodici e trenta con il ministro Adolfo Urso per la seconda parte della del di questo panel sulla strategia europea del Global Gateway grazie a tutti
Se ci date la voce grazie
E allora ci sarà una piccola modifica nella programma perché interverrà per primo il ministro Urso in virtù del fatto che abbiamo fatto un po'tardi e quindi per conservare la sua finestra
Ascolteremo prima
Le sue osservazioni e poi il position paper sarà illustrato gli amici di merita e quindi la conversazione sullo Global dite voi che è una novità assoluta perché si tratta di un'istituzione
Non nuova quasi nuova ma di cui in Italia si parla poco cercheremo di capire di più con i nostri amici che poi vi presenterò io so che il ministro deve intervenire alle dodici e quaranta sono le dodici e trentanove e quindi possiamo soltanto fare un po'di convenevoli perché tanto più di questo non possiamo
Cercheremo anche noi di rispettare i tempi ecco qui il ministro ciò non sfoci senti già si difendo giù anche ascolta perché in attesa dell'intervento elementi però allora lo però ormai interviene prima ad un avevamo questa finestra alle dodici e quaranta c'è stata data
E quindi nei conosci il tema della giornata il Forum che stiamo per aprire sul global diete UE che tu ovviamente conosce bene contro l'impresa Spark cetra
E Ferrovie dello Stato che sono tre dei cinque membri dell'advisory board per l'Italia
Che sono qui con noi quindi una presenza diciamo consistente è molto qualificata
A te la parola
Sì grazie scusate se anche quest'anno partecipano in remoto ma
Il ministero dell'impresa un ministero piuttosto impegnativo io mi costringe spesso ad essere a Roma nel susseguirsi delle tante riunioni che presiedo anche per trovare soluzioni in industriali che servono al nostro Paese ringrazio dell'invito il presidente signor livello e il Presidente colorare De vincenti il tema sfidante che avete posto in questa sessione quello della Global peggiori
E si incontra in maniera specifica col tema generale nel vostro meeting dove l'Europa
E incontra il Mediterraneo e l'Europa incontra nel Mediterraneo attraverso ovviamente in Italia da sempre
Il nuovo piano di investimenti europeo per paesi terzi di cui effettivamente si sa poco in Italia è un'iniziativa strategica degli europea
Che si coniuga in maniera precisa precipua con il piano Mattei che il Governo di Giorgia Meloni ha inteso mettere in campo
Tra l'altro recentemente con un grande convegno con i Paesi africani che si è tenuta qui a Roma in più hanno partecipato a livello di vertice la quasi totalità dei Paesi africani il perché il nostro piano si interesserà con la politica europea innanzitutto per un questioni di merito
Nel senso che nostro piano perché si richiama e non a caso con Enrico Mattei e oggi esattamente la politica e l'Europa intende realizzare con il globale del re e una politica sul web che dipende a ingaggiare i Paesi del sud in modo specifico il continente africano con una politica che allora Mattei realizzò che era quella del win-win
Di una vera e propria partnership a differenza di quanto praticavano in quegli anni lontani le altre società petrolifere fullereni a spezzare di fatto quella
Consorzio
Tra le grandi realtà Petrovič globali con la politica che puntava a realizzare partnership di interesse precipuo e dei paesi in cui ieri in gran parte ancora oggi vi sono le risorse energetiche
E in questo contesto è indubbio che l'Italia e
Il luogo dove l'Europa incontra nel Mediterraneo
E quindi l'Africa
Perché e vocata ad essere
E sempre più Lab energetico europeo Lab del gas e Lab elettrico del Mediterraneo come ben sanno Snam da una parte eterna va all'altra
E l'Italia che per le condizioni geografiche storiche culturale economiche e aggiungo geopolitiche in questi anni rappresenta necessariamente il ponte tra l'Europa della sponda sud del Mediterraneo il continente africano nel grande Medioriente anche perché purtroppo non per decisione nostra
Ma purtroppo per decisione altrui la frontiera orientale dell'Europa Sire nuovamente chiusa
Con una drammatica guerra determinata dalla volontà di potenza della Russia di Putin Ikea in basso l'Ucraina è ormai sono passati due anni
E bene che queste condizioni geopolitiche
Ci i
Indirizzato ad agire è in fretta Emiliano ma dei il Governo messe in campo
Circa cinque miliardi e mezzo di euro due miliardi e mezzo dei fondi per la cooperazione allo sviluppo e tre miliardi dal Fondo italiano per il clima
E il concetto che prime stime Evo è molto chiaro quello di partenariati e in qui e bilanciati che consentono da una parte anche di affrontare le cause le origini
Processo di immigrazione di immigrazione illegale
E dall'altra Dini
Coinvolge il continente africano del progetto di sviluppo della nostra Europa
Questo Piano si sviluppa innanzitutto attraverso alcune aree chiavi quale ed Energia su qualità nelle sue imprese
Possono molto la digitalizzazione e soprattutto le infrastrutture
Nel contempo uno sguardo a quello che l'Africa lo farà ancor di più ed oggi nel nostro ti senti sull'industria tecnologie
Digitale che abbiamo già svolto a metà marzo al Verona abbiamo anche indicato ed è quello su cui stiamo lavorando
Per questo anno di presidenza italiana la possibilità di realizzare insieme i paesi del G7
E una ab per lo sviluppo sostenibile cioè per il coinvolgimento dell'Africa nell'utilizzo della tecnologia
Sfidante sue dell'intelligenza artificiale
Una per lo sviluppo sostenibile e per il coinvolgimento del trasferimento di questa nuova frontiera tecnologica che identifichiamo l'intelligenza artificiale
Eccolo crediamo molto importante sfidante all'interno del processo
Europeo o italiano di cui clima parlavamo per quanto ci riguarda come ministero sono impegnati su alcune
Asset molto significativi
Che possono meglio rappresentare quello che sarà il futuro
Quel del continente africano insieme all'Europa
L'aspetto del digitale quindi delle commissioni sicure
L'aspetto della tecnologia Green che certamente della produzione
Di energia rinnovabile nel continente africano per la sua trasmissione eventualmente anche nel continente europeo attraverso i cavi
Su cui sono specializzate le imprese italiane progetti di questo campo in questo campo sono significativi soprattutto in Egitto in Libia
Ma anche in una preghiera strano il concetto della spazio delle costellazioni satellitari perché il l'avventura spaziale dell'Italia sessanta anni fa iniziò a Porro che in Africa nella base
Di Malindi in Kenya che tuttora attiva e in cui vogliamo che diventi il centro di formazione
Per
I tecnici e gli astronauti
Africani e anche in futuro se possibile il nuovo rilancio delle piccole costellazioni satellitari dei Paesi africani per questo mi ricordo tra breve in alcuni di quei paesi tra l'altro in Egitto
Laddove dovremo sottoscrive un accordo di partnership tra l'Agenzia spaziale italiana
E la nascente Agenzia Spaziale africana che avrà sede proprio
Al Cairo
Quindi non soltanto settori fondamentali da sempre
Istruzione agricoltura salute Energia acqua
Infrastrutture ma anche inevitabilmente nuove tecnologie digitale telecomunicazione spazio e dallo spazio peraltro sarà più facile poi governare i processi climatici così impegnative sfide anche in Africa meglio localizzare
Anche la produzione agricola e di contrastare tra l'altro la immigrazione o la migrazione illegale
Mi sono già dei progetti pilota molto significativi che sono stati già individuati nella struttura coordinata da Palazzo Chigi ma tanto altro ci sarà da fare nei prossimi mesi per mettere in sintonia
E gli obiettivi del global gag qui europeo che ormai è lanciato dal due mila ventuno a
L'attività del piano Mattei che ne vorremmo diventasse in qualche misura o un esempio un modello poi ingaggiare anche gli altri paesi europei
Tutto questo passa inevitabilmente attraverso il messaggio
Attraverso il nostro Mezzogiorno e per questo la nostra politica industriale abbiamo svolto abbiamo deciso di impegnarci come è giusto che fosse su alcuni dossier fondamentali nel nostro questo giorno
Da quello siderurgico
Parlo e non a caso pelle che sentiva di Taranto con tutte le sue commissioni in Liguria in Piemonte e in altre parti d'Italia
Di quello che certamente il porto più importante
Del Mediterraneo per le sue condizioni geografiche
E che e diventa sicuramente una assetti di sviluppo dell'Europa se noi pensiamo che
Quello che è accaduto riempie purtroppo in qualche misura avrà conseguenze per diversi anni
E se guardiamo il continente europeo ci rendiamo conto che i due porti più importanti e significativi d'Europa sono Rotterdam ma
Nel nord e di Taranto nel Sud con la differenza significativa che a Rotterdam
Si fa
Dal malato antico mentre a Taranto si va sia dal mare Atlantico attraverso lo stretto di Gibilterra sia dal Canale di Suez e quindi e il porto più vicino ai continenti del futuro Africa
E Asia
La sua centralità e tale che devi convincere che convince il governo italiane investire su quell'area portuale e sulla suo impianto siderurgico che diventa fondamentale
Per l'autonomia strategica europea nella siderurgia nell'acciaio tanto più la luce dei cambiamenti che sono in atto lunedì
Io caro a Parigi per la trilaterale questo nuovo format che abbiamo realizzato insieme allora mio collega francese Lemerre
E all'altro collega tedesco abbia che il vice cancelliere tedesco ci ritroveremo stavolta a Parigi il primo prima trilaterale ci siamo ritrovati
A Berlino sulle materie prime critiche abbiamo indirizzato la Commissione ha un regolamento molto importante sulle materie prime critiche
Argomento anche per vostro meeting perché poi le materie prime critiche in buona parte oggi provengono
Dall'Africa ancorché Attraverso spesso la lavorazione che ne fa la Cina
E noi dobbiamo rendere autonome il nostro continente sulle materie prime che servono alla tecnologia griglie di citare e secondo coloro la seconda riunione si è svolta a Roma sull'intelligenza artificiale
E anche in quel caso abbiamo indirizzato la Commissione la bellezza di questo nuovo format di politica industriale si svolge appunto e di
A parigine sulla competitività per il sistema industriale europeo in modo specifico sulla tecnologia Andrini di questo e su questo ci confronteremo Italia Francia Germania per indirizzare nell'ultimo scorcio di legislatura
La commissione le istituzioni europee ma soprattutto per preparare
Quello che sarà la prossima legislatura
Europea su cui tra l'altro i cittadini dovranno a breve decide ebbene il Mezzogiorno per noi
Il campo d'azione più significativo dicevo della siderurgia mini posso anche parlare della quello che abbiamo fatto recentemente
A Termini Imerese
Riuscendo a trovare una soluzione
Dopo dodici anni
A quel polo di sviluppo che s'era appunto una volta contraddistinto dallo stabilimento della FIAT ormai chiuso oltre dodici anni fa e dopo lo scandalo purtroppo nelle spy
Penso all'utente bene dopo dodici anni abbiamo trovato una soluzione che anche qui all'interno di un progetto strategico
E il volto di Termini Imerese diventerà dei prossimi mesi il porto commerciale di Palermo con lo spostamento di tutti gli assetti commerciali da Palermo a Termini Imerese perché Palermo sarà destinato soltanto
Al traffico passeggeri
E il porto commerciale Termini Imerese su questo stati fatti importanti lavori diventerà il porto commerciale che avrà una retroporto contraddistinto da quello che sarà un'aria industriale negli atti
Perimetro degli ex stabilimenti della FIAT e con a fianco come previsto dagli accordi che tra breve saranno sottoscritti per l'utilizzo delle risorse degli F sedici
Anche un interporto boh porto commerciale logistico aria industriale interporto concederà di realizzare o di tentare di realizzare un nuovo polo di sviluppo
Nel Mediterraneo questo vale anche ovviamente per l'altra parte della Sicilia
E in modo specifico per quello che una volta veniva chiamata lei tremava le
Io credo che tra poco saremo in condizione di annunciare due importanti significative iniziative Luna presumo già la prossima vittima l'altra comunque prima delle stampe
Che si localizza daranno proprio nell'aria e la cosiddetta Etna Valley per implementare rafforzare e rilanciare
Quella grigia essa è la principale aria microelettronica del Mediterraneo
E con queste due nuove iniziative
La sua vocazione
Alla microelettronica al digitale di quell'aria troverà loro nuove prospettive
Sarà notevolmente implementata e io credo che in quell'area sarò saremo in condizione di realizzare il più grande polo di sviluppo e la microelettronica nel Mediterraneo
Nel contempo affianco tra poco credo che interverrà anche rappresenta l'ENEL si sta sviluppando il più grande impianto di ho voluto di impianti più grande fatica più grande stabilimento di impianti fotovoltaici quello della crisi salute dell'ENEL
E quindi avremo nella stessa aria CIU il più grande e significativo polo di sviluppo della microelettronica del Mediterraneo e il più grande stabilimento così io penso che potrà avvenire nella tecnologia Green d'Europa
Ovviamente tutto questo
Va sviluppato all'interno di un piano specifico per il Mezzogiorno di cui il governo si è fatto carico anche affrontando la questione della zona economica speciale nella zona unica che penso il ministro Fitto abbia
Enucleato nel suo intervento almeno idee che comunque lo ha visto impegnati insieme anche al nostro dicastero per creare le migliori condizioni per investimenti nel nostro messaggio non sfugge ad alcuno e soprattutto non sfugge a chi opera in Campania che l'altra semantica importante di politica industriale nel soggiorno eh
Il settore dell'auto molti
Questo vale ovviamente per la Campania
Vale ovviamente per la Basilicata dove e anche per il Molise dove si potrà sviluppare e noi crediamo che si debba sviluppare
Un processo importante significativo che vedrà coinvolto innanzitutto
L'unica casa automobilistica oggi presente in Italia il gruppo Stella che se siamo l'unico paesi in Europa produttori di auto d'avere un'unica casa automobilistica
Negli altri paesi produttori di auto vi sono quattro cinque sei
In qualche caso sette case automobilistiche parlo dalla Francia per la Germania se la Polonia dalla Slovacchia e della Spagna
Questo consente a loro di sviluppare dei modelli
Più modelli che soddisfo nel mercato interno ed è ovvio che non scassato mobili siamo non può fornire tutti i modelli di quelli che oggi sono come dire
Che possono essere di interesse i cittadini così evoluti come quelli che con poche insistono come i nostri cittadini europei
E ed è per questo che un così il divario così significativo solitaria di un divario così significativo tra autoprodotte e altri immatricolate
In Italia si sono prodotte negli ultimi anni più o meno quattrocentocinquanta mila autovetture a fronte di un immatricolazione pari a un milione quattro milioni cinque
Peraltro metà e forse più della metà delle autovetture prodotte sono state prodotte per l'esportazione
Essendo autovetture di alta gamma comunque rivolta a un mercato come dire esigente e anche capace di lamiere la remunerazione necessaria quindi il divario è così ampio che va colmato può essere colmato in parte con maggior impegno di Stella tesa a produrre in Italia
Abbiamo messo l'obiettivo di milioni di auto i veicoli tra autori dicono i commerciali consapevoli che subito commerciali con il Polo di Atessa Alitalia sta svolgendo un ruolo importante in Europa le diamo atto
Il lavoro va fatto sulla produzione di auto un milioni di veicoli l'obiettivo possibile per la grande multinazionale che nasce anche dalle radici italiane ma non è non sono sufficienti per tenere insieme quello straordinario indotto
Che voi ben conoscete perché in gran parte dell'indotto una parte significativa dell'indotto stati in Campania un'altra parte significativa sta a Melfi
E certamente ovviamente ad Atessa in Abruzzo perché i modelli italiano che si è sviluppato con la FIAT è stato quello di
Affidare ad altre imprese appunto le imprese dell'indotto la realizzazione delle componenti che servivano alla FIAT il modello francese invece è diverso
Perché gran parte delle componenti veniva realizzato internamente agli stabilimenti delle case automobilistiche
E quindi per noi è importante che sia preservativo dell'italiano
Che è diverso da quello francese perché altrimenti
Sarebbe difficile accompagnare la riconversione elettrico la filiera dell'indotto se mancano le committenze dell'unica casa automobilistica italiana su questo siamo impegnati credo che
Un poco non riuscì a tutto il sistema Paese neanche questo importante per il nostro veloce un giorno nella sua fruizione quindi verrà insomma Ministro non è il governo cioè e
Vendere tutto tu faccia fare fare anche un po'da lui perché altrimenti no l'ho dato lascia un ci lasci più argomenti di discussione standard senza vincoli Maserati qualche idea all'altro per essere più chiari tra poche settimane
Penso in maggio lanceremo una consultazione pubblica
Il progetto made in Italy due mila e trenta
Medica del Mib trenta significa quale politica industriale vogliamo realizzare il nostro Paese da qui al due mila e trenta
Per farlo secondo il sistema Italia anche quello della partecipazione con i vari soggetti abilitati
Avendo noi dei corpi intermedi le associazioni le camere di commercio
I distretti molto significativi lanceremo una consultazione pubblica sulla base di una
Bozza di progetto che presenteremo velocemente in maggio in modo che poi vi sia qualche di tempo per poterci consultare anche a livello locale e certamente con tutte le filiere
E in tutti i tavoli che si svolge in questo ministero per poi realizzare che cosa un grande progetto Paese
Made in Italy due mila e trenta quello che vogliamo che il nostro Paese faccia nei prossimi cinque anni per Tor per essere sempre più competitive a livello globale pompe
A nel Mediterraneo
Tra i due continenti che sempre più devono parlarsi e crescere insieme perché l'Europa nei prossimi anni potrà crescere solo grazie alla sua partnership con l'Africa e noi siamo impegnati a farlo buon lavoro
Grazie ministro per tutte le cose che c'è raccontato ci sono molte notizie nelle cose che tu ci hai raccontato peraltro penso che il quindici aprile ci sarà la conferenza stampa non il giorno della nascita di Leonardo da Vinci
Per quindici di aprile chiamo tutti e quindici aprile ce la giornata nazionale dei media il made in Italy
Il si svolgeranno oltre trecento eventi e cominceranno il cinque di aprile anche a Napoli essi diciamo in venti giorni dal cinque al venticinque aprile ci saranno trecento eventi
E la giornata nazionale e il quindici aprile e non a caso il quindici aprile perché la giornata di nascita classe Leonardo
Mi fai spero che ci sia la partecipazione di tutti per esaltare quello che state quello che soprattutto quello che sarà il made in Italy
Il genio italiano la capacità di cioè di fare cose belle no all'ombra dei campanili come diceva Carlo Maria Cipolla
E allora Noemi dopo tutte le cose che ci ha detto il ministro siamo perfettamente in tema
Tra l'altro ricordava il ministro le direttrici principali del Global direte voi sono il digitale le Regie e trasporti infrastrutture e abbiamo un rappresentante per ognuna di questa direttrice Spark preda il digitale getta per l'energia ferrovie per le infrastrutture prima però di ascoltare i nostri amici relatori
Preghiamo
Raffaele
Lavagnini sedi
Introdurre con una sintesi cercherò di essere sintetico Vanzina segretamente del position paper
Grazie mille permettetemi prima di tutto di salutare ovviamente tutti voi tutti gli intervenuti i i nostri ospiti vorrei ringraziare la mia quota dice pressa Marina perderà né con la quale ho condiviso appunto la scrittura del nostro position paper
Come merita siamo contenti per due aspetti di presentare oggi questo perso position paper e di ospitare questa sessione il primo è perché di fatto la portata di questo piano di investimenti e davvero importante per il Meridione per l'Italia per l'Unione
Europea in in intera è il secondo punto è perché di fatto finora troppo poco se ne è discusso troppo poco se ne scritto e quindi questa può essere una vetrina davvero importante per rilanciare e per conoscere meglio questo questo argomento
Più nello specifico alla fine del due mila ventuno la Commissione europea ha lanciato questo grande piano di investimenti si tratta di circa trecento miliardi di Euro da investire tra il due mila ventuno e il due mila ventisette
E ha come obiettivo quello di aumentare l'interconnessione di merci dati persone tra l'unione europea e paesi e paesi terzi
Si tratta appunto di un piano di investimenti molto importante
E che alcuni analisti hanno definito diciamo così la risposta democratica
Alla strategia A della della della via della seta cinese è già partita nel due mila tredici rispetto a quest'ultima se ne differenzia per due aspetti cruciali
Il primo è la condizionalità dei fondi infatti tutti i paesi e tutte le imprese che beneficeranno di questi investimenti dovranno sottoscrivere
E a rispettare degli standard minimi rispetto appunto alla qualità all'uso al umana a dei servizi
Il secondo aspetto è che rispetto alla alla misura cinese non si sostanza soltanto di prestiti ma è un mix tra prestiti sovvenzioni e garanzia e questo è un elemento importante perché
Come veniva sottolineato in un ultimo rapporto della Banca mondiale un terzo dei paesi sono circa centoquarantasette Paesi che hanno beneficiato della
Dell'aiuto depressi ticinesi oggi verso di una situazione grave di forte indebitamento quindi sicuramente è un elemento di novità rispetto
Alla strategia alla frase di CIA cinese
Un gran parte come è già stato detto metà degli investimenti vedono come obiettivo regionale l'Africa si tratta appunto di centocinquanta miliardi che verranno investiti nel continente africano
Ma sono stati individuati undici corridoi gli strategici novantacinque aree industriali più promettenti
E quindi come capite bene c'è una una potenza notevole dal punto di vista finanziario e non solo che potrà migliorare di gran lunga l'interconnessione appunto come vi dicevo dell'Europa verso questi Paesi questi paesi terzi
Cerco di essere brevissimo l'ho già detto e quindi cercherò di mantenere la promessa accingono andare verso le conclusioni per migliorare questa strategia lo scorso anno la Commissione europea ha nominato un board advisor tra aziende e altri enti circa quarantasette più altri enti sovranazionali di queste quarantasette imprese d'Italia certamente Bren presidiata abbiamo tre delle aziende qui presenti oltre Aspar col team abbiamo inoltre
A Ferrovie dello Stato appunto Gepra gruppo abbiamo lui Byrd ed ENEL
Queste tre queste cinque in prese appunto sono chiamate a suggerire quindi sentiremo tra poco quello che avranno da dire su su su quello che è stato
Messo in campo su quello che si intenderà fare nei prossimi anni come come fondazione rarità abbiamo però messo in evidenza due aspetti secondo noi di possibili criticità la prima e la necessità dei tutti i Paesi membri di lavorare in in maniera sinergica
Quindi non di favorire azioni in ordine sparso benissimo la strategia Mattei all'interno di una strategia più generale di tipo europeo solo così appunto la misura potrà realmente funzionare il secondo di tipo organizzativo all'interno dell'Unione Europea ad oggi manca una filiera diciamo così di comando una strategia di occorre fare molta più
Chiarezza su appunto le aree strategiche sentiva andrà ammonito arare l'impatto degli investimenti ecco se questi due elementi verranno realizzati siamo certi appunto che la strategia avrà un ottimo successo grazie grazie
Cavo Raffaele se è stato di parola se è stato di parola è stata e non so perché volevano punire perché è stato di parola gli avrebbero dovuto premiare invece allora noi abbiamo con i nostri tre amici relatori questo interessante confronto anche se breve
Teorizzato da merita in collaborazione con la Fondazione matching nel GS che come sapete accompagna in partito particolare filone sopra tutto quello dell'energia il lavoro che egregiamente fa Claudio vincenti con la sua squadra nutrita
Allora cioè
Ti presento Enrico Bagnasco per Spark Lanzalone delegato poi abbiamo Ludovica Zigoni che ha un alto dirigente oltre che titolare di geni tra e poi abbiamo Francesca Bartoli per Ferrovie dello Stato e come dicevamo digitale Energia trasporti
Poiché non abbiamo molto tempo ma vogliamo dire le cose che dobbiamo dire io direi di fare una piccola introduzione rispetto al ruolo della propria azienda rispetto al Global dietro e soprattutto la Domaso di bordo cioè lì cominciare dall'unica facciamo donna uomo donna facciamo anche questa cosa molto corretta ne siamo non ci facciamo mancare niente
Do la donna o no va be'no lo può essere non vuole non vuole stare in mezzo that's ridotte allora lo dica cominciamo Conte
Un'azienda come eccetera perché sta nella Domaso di bordo e di del Global Gateway che cosa prende che cosa da
Grazie grazie a tutti grazie accade di vincente la Fondazione merita per averci invitato questo interessantissimo panel allora diciamo che l'avventura sale così la vogliamo chiamare con il business advisory group in realtà parte
Più o meno quasi o quasi un anno fa possiamo dire nel senso che è stata chiamata un po'in linea con quello che è poi uno dei sei punti nevralgici della strategia del Global detta lui che quella del coinvolgimento del settore privato
C'è stata una con una col forte iper per tutte quante le aziende del settore privato e quindi diciamo tramite poi l'associazione nazionale delle imprese elettriche di cui facciamo parte siamo stati appunto invitati a fare questa col fora application e in effetti si è stato fatto presente realtà
Che in qualche modo l'esperienza per entrare a far parte di questo business advisory gruppo che bisognava aver maturato un'esperienza indipendentemente diciamo dalla dimensione dell'azienda peronista un'esperienza appunto nel campo internazionale con i paesi che erano stati individuati per come Paesi target quindi Balcani occidentali continente africano
E Sud America e al tempo stesso diciamo una una strategia aziendale che fosse in linea con l'implementazione dei criteri di Jas G che sono diciamo sicuramente un target europeo molto forte e sentito
E se a questo punto noi abbiamo partecipato appunto questa coltura application siamo stati selezionati tra le aziende italiane che appunto fanno parte del Business Advisory Group
Siamo stati definiti le medie aziende le le lanci Once le così dette anche Cuanza perché in realtà certamente per noi è una grandissima opportunità innanzitutto di confronto è un momento in qualche modo abbiamo anche l'opportunità noi siamo nell'ambito diciamo appunto in una Commissione per il clima e l'Energia abbiamo l'opportunità di condividere quelle che sono le esperienze che abbiamo maturato
Sui mercati dei Paesi target noi come getta abbiamo esportato tanto in amaro Occo in Egitto che rientrava appunto tra i Paesi con cui l'Europa sta sta sviluppando diciamo anche in tema di NRG Transition e nella contesto del Global detto quei delle strategie e quindi in qualche modo portiamo la nostra esperienza portiamo
Anche l'esperienza di quelle che possono essere stati se vogliamo un po'i challenger che dei media impresa hanno dovuto affrontare nella gestione di questi mercati e quindi diciamo diamo un input da questo punto di vista proprio cercando di di condividere il dato esperienziale il più possibile quello che posso dire da diciamo così esperienza dirette sicuramente che c'è un una grande diciamo trasparenza nella modalità di interlocuzione
Una buona capacità di confronto e sicuramente diciamo può all'opportunità anche di capire in qualche modo dove poi investimenti strategici che saranno ripeto per la parte di NRG Transition soprattutto sull'infrastruttura e l'efficientamento delle reti elettriche che sono il nodo nevralgico per qualcuno si diciamo in qualche modo la spina dorsale
Che consente anche di può implementare tutto quello che la tematica di sviluppo delle energie rinnovabili
Nei paesi appunto target di riferimento così come diciamo anche il tema dell'idrogeno verde su cui c'è un grande fossero però in questo momento e quindi sicuramente appunto c'è un momento di di confronto i e di contributo
Grazie grazie facciamo due giri perché anche se il tempo è poco facciamo due giri
Grazie per ST anche tu tenuta nei tempi Enrico Bagnasco
Lui
Governa un'azienda molto particolare perché i novantotto per cento nomi dicevi del traffico internet mondiale sopportato dei cavi sottomarini il novantotto per cento possiamo dire la totalità e quindi segue
Globale che intuì come impatta diciamo sul su questo tipo di attività ci sono immagino anche elementi di grande sicurezza no per
Soprattutto poi con la guerra trancio legale insomma se siamo nel nelle condizioni complicata siamo nel mezzo di tutte le combinazioni fosse
Hanno portato se
Senta ci sono delle slide quasi mai le figure ma giusto per dargli un'idea se possiamo andare avanti T uno due così
Possiamo però ecco ancora una
Quante corna
Perfetto fermiamoci qua
Dunque la domanda del perché spacco sia nel Global ghetto evasori gruppo si vede in modo abbastanza plastico in quel sarete no allora dico di quanto i servizi digitali Siena Roma è parte essenziale della vita pubblica private industriale
Diciamo di di qualunque Paese di qualunque piano di sviluppo è abbastanza evidente è vero che siamo abituati a vedere i servizi
Digitali informo molto eterea cioè da dove arriva al film che vediamo sui mezzi Lixidol Whatsapp non ce ne occupiamo tanto in realtà poi sotto i servizi digitali ci sono tonnellate di cemento armato di diciamo di acciaio di Elettronica ma soprattutto ci sono milioni di chilometri di cavi sotto Mario particolare nostra rete sono seicento mila chilometri di cavi noi operiamo in circa quaranta
Paesi ottanta città nel mondo
Interessante notare che la geografia delle infrastrutture digitali continuo a ripercorrere la geografia fisica
Che nei millenni precedenti ha caratterizzato il transito delle merci al transito delle persone anche perché effettivamente questo dato per cui il novantotto per cento transita sul cavo sottomarino
Ci porta a ripercorrere le rotte
Il Global Gateway è per noi una importante importantissima iniziativa complementare chiaramente alle iniziative proprio le nostre di piano strategico che ci hanno portato a costruire negli anni questa rete Spar col una start-up di centotré anni come dico io perché in realtà diciamo oggi oggi quella che era Ital Cabret cento tre anni fa cioè diciamo poso il primo uno dei primi cavi sottomarini per collegare buono assai Gasco
Con Roma
E
Dicevo Global detto voi
Un complemento di natura istituzionale ma anche di diciamo di di fondi di diciamo supporto
Per un motivo molto essenziale intanto l'infrastruttura un'infrastruttura come la nostra è un'infrastruttura transnazionale
E quindi comunque non non può chiudersi non non ha nessun utilità nel chiudersi in un perimetro nazionale
Operare in contesti transnazionali richiede dei supporti che vanno al di là di quello che l'azienda improprio può generale e quindi una copertura
Ad esempio ottimale che noi abbiamo dalle nostre ambasciate dalla nostra istituzione del ministero degli Esteri per operare in questi Paesi essenziale Blob detto decida una copertura in qualche potrà ancora più complessiva a livello di sistema Europa
Vuol dire che il questo tipo di infrastruttura che per anni è stata più per gli addetti ai lavori e che oggi insomma
Per motivi Diversi un po'alla ribalta
è oggetto di interesse molto specifico anche a livello europeo di politiche di di fughe di fondi e anche una straordinaria modalità per cui il sistema Paese si proietta sui corridoi essenziali del flusso dei dati vedette molto chiaramente come il corridoio che collega l'Europa Corno d'Africa nel Medio Oriente di India e poi il far East fino a fine a Singapore siano elementi centrali questa il corridoio che trasporta la più elevato quantità di traffico dati nel mondo
Non ne portiamo ne siamo i quarti operatore nel mondo per traffico dato trasportati questo corridoio e quello che non solo nel trasporto di più ma è quello che cresce di più hanno hanno su anno su anno
In interessantissimo quelle mi collego un attimo all'asta diciamo al logo del dell'evento di oggi
L'Italia in particolare la Sicilia è il direttore digitale
Del Medioriente del lontano Oriente verso l'Europa diciotto cavi sottomarini approdano in Sicilia tra Palermo Catania Mazara del Vallo noi operiamo in Sicilia compì importanti strutture centri di supervisione datacenter
Vinse la Sicilia è uno dei cuori
Dell'economia delle infrastrutture digitali nel mondo e dobbiamo ovviamente continuare impegnarci perché perché continui a essere essere essere così
Bene grazie ancora anche perché per la capacità di sintesi ferrovie questa domanda singoli infrastrutture Rigola parallelo qual è il contributo grazie grazie innanzitutto anche per averci invitato a sto Panella parlare
Del globali che qui che come dicevamo poco fa forse se ne parla ancora un pochino poco
E nel nostro caso del ruolo che può giocare il gruppo ferrovie dello Stato che danni è presente all'estero e quindi si vuole porre grazie anche a iniziative come il Global Get quindi più integrate con quanto anche il piano Mattei si sta proponendo di fare per regioni chiave come l'Africa in particolare quindi il gruppo può giocare un ruolo cruciale un ruolo cruciale nell'esportazione di quelle che sono nell'export di competenze e di nello sviluppo di modelli e sistemi di trasporto intermodale
E di logistica che siano ispirati a un principio che va in contrapposizione con quello che finora è stato anche il principio che ha mosso gli intenti che hanno mosso altri attori internazionali come la Cina a livello globale quindi per noi partecipare al Global Getaway è fondamentale in questo senso il gruppo del Business Advisory Group nel quale ci confrontiamo con altri circa sessanta membri tra impresa e osservatori rappresenta un dialogo costruttivo per condividere quelli che sono progetti feedback anche sull'implementazione di questi progetti a livello di infrastrutture e trasporti si parla in primis del divario incredibile che c'è a livello di strade ferrovie porti Ario porti tra Paesi
Di quella che deve essere un'azione sinergica a livello europeo perché il tema della frammentazione delle iniziative sicuramente non aiuta a posizionare sia l'Italia che l'Europa a rafforzare la propria posizione a livello globale
E quindi in questo Ferrovie dello Stato può sicuramente e operando già in Africa in diversi Paesi
Ha bisogno del supporto di iniziative come queste per immaginare lo sviluppo in chiave anche di sostenibilità e di innovazione
Contribuendo in particolare su due ambiti fondamentali che sono l'infrastruttura quindi con le nostre competenze tecniche che vanno dall'ingegneria ferroviaria ma anche allo sviluppo e manutenzione della rete stradale e e anche nella parte della logistica quindi in questo ci si può ricollegare credo molto come dire in maniera molto stretta i temi che abbiamo anche affrontato questa mattina quindi al ruolo che l'Italia può svolgerà in termini di Jabba logistico il sud Italia in particolare
Diventando snodo e baricentro per i flussi commerciali nel Mediterraneo quindi un'azione quella di potenziamento di questi corridoi strategici e di sviluppo di infrastrutture nelle regioni coinvolte che contribuisce anche al lo sviluppo di un tessuto industriale economico in quelle regioni per fare questo noi abbiamo già immaginato e messo in campo Investimenti sul potenziamento di porti penso al porto di Gioia Tauro che deve diventare ancora oggi ha un potenziale enorme da sfruttare
E deve la ferrovia diventare un snodo cruciale per potenziare i flussi commerciali diventare veramente la porta d'ingresso del Mediterraneo
è fondamentale ed è prevista anche la nostra chiave di lettura del posizionamento strategico dell'Italia nella nella regione quindi negli scambi commerciali fondamentale
Integrare mare ferro e gomma quindi immaginando di coprire l'intera catena influente e quindi in questo l'ASP la ferrovia per noi chiaramente la spina dorsale del modello intermodale sostenibile integrato di trasporto ma bisogna cooperare con altri partner ed è quello che stiamo facendo quindi per garantire primo e ultimo miglio Pigna con questo senso per noi
Le due iniziative lette insieme in termini di sostegno alle in prese a garanzia anche dei rischi che le intese essi trovano ad affrontare nella gestione di progetti incontinenti anche così diversità nuovi con delle barriere dell'ingresso importanti fondamentale grazie grazie davvero
Adesso facciamo un esercizio di bravura
In due minuti delle facciamo questa a ciascuno ovviamente non tutti e tre quindi avete trenta due minuti ciascuno facciamo l'ultimo giro
Puntualizzando alcune cose allora abbiamo sentito la connessione globale dei due con il Piano Matteini si è poi dirci qualcosa di più Ludovica
Sì allora in realtà diciamo che in qualche modo paese target di riferimento è sicuramente appunto il continente africano
E quindi il l'approccio può del Global ghetto quei e quello di ragionare in un'ottica di Timmy Chiuro può quindi coinvolgere gli Stati membri gli istituti finanziari degli stati membri in modo tale poi da far da leva
Per gli investimenti nel settore privato e quindi creare poi infrastrutture
Della Transition digitale Nha Trang vision L-Ektrica che siano sostenne la mobilità sostenibile che siano sostanzialmente diciamo di qualità e soprattutto anche integrare quelli che sono dei principi Mina relativi al punto alla al rispetto della dell'ambiente ha rispetto appunto della sostenibilità in questa ottica quindi diciamo il piano Martelli che in realtà rafforza il partenariato tra Italia e Africa questo non soltanto con i Paesi la sponda del Mediterraneo ma anche con una i paesi dell'Africa subsahariana che sono particolarmente interessati alle tecnologie del made in Italy soprattutto stessi ragiona in un'ottica di integrazione e soprattutto in un'ottica di integrazione che diciamo riguardi anche un po'quelli che sono gli aspetti finanziari come dicevamo prima di garanzie degli investimenti del settore privato che possano consentire diciamo un dei rischi in e quindi un coinvolgimento un Buster al coinvolgimento del settore privato quindi questa interconnessione tra piano Mattei e strategia del Global ghetto quei potrebbe sicuramente diciamo funzionare molto bene andare appunto in linea con quella che poi è proprio la strategia che in questo momento il Global Get questi si propone di di implementare
Grazie grazie musica
Il sistema Paese il sistema Europa come incide nello sviluppo di queste tecnologie al di là del Global Gateway
Diciamo il sistema Europa nel nel caso delle tecnologie punta dei cavi sottomarini che sono diciamo specifiche nostre oltre generale le tecnologie delle telecomunicazioni del data center
Diciamo che è un settore che richiede attenzione oggi diciamo sono pochi player che operano in Europa ne abbiamo uno un'azienda del gruppo l'azienda francese del gruppo Nokia ce ne sono diciamo
Equivalente americano un equivalente giapponese uno cinese
Quindi è un ecosistema su cui noi siamo impegnati a a completare la catena anche con anzi sta ci sto ci siamo fatti un po'capofila di una catena che possa ricrearsi non solo in Europa anche in Italia di tutti gli elementi di Elettronica di ma o attività in mare piuttosto che di attività di realizzazione dei cavi che che che possa partecipare a questo sistema industriale la nostra diciamo presenze in Africa ricollegandomi
Alla al tema del piano Matei è molto forte è per noi una
Diciamo fu un elemento storico di presenza no io oggi colleghiamo a internet ventisette paesi dell'Africa abbiamo infrastruttura di collegamento diretto con
La Tunisia l'Algeria la la Libia l'Egitto abbiamo adesso aperto una nuova rotta che collega tramite un cavo sottomarino
Che dal poco Portogallo va in Sudafrica anche anche Niger e quindi come dire a a abbiamo una presenza storica con il cavo blu Ramon arriveremo a Gibuti
Quindi per noi è un è un contesto abbiamo molti molti clienti molti amici anche storici in quel comune quindi la Giunta anche qui di una chiamiamo la sovrastruttura nel senso migliore del termine
Come come il Piano Matteucci da un ulteriore copertura eventualmente anche un ulteriore supporto ti nuovo finanziario istituzionale per proseguire questa nostra presenza
E allora in chiusura Francesca abbiamo visto quali sono le potenzialità quali sono le opportunità ma quali sono anche le difficoltà che attualmente affrontare o che avete già incontrato
Sì infatti penso che alla luce dell'esperienza che abbiamo negli anni maturato in Paesi nei quali siamo presenti penso all'Algeria la Libia l'Etiopia dove comunque
Porci accanto ai diversi incumbent ferroviaria diversi operatori locali anche in partnership con aziende con altre aziende ha evidenziato quali sono i rischi e le difficoltà di agire in un paese in in questi paesi quindi l'Unione europea con il Global ghetto dei ha messo in evidenza un aspetto che secondo noi è fondamentale cioè l'armonizzazione del quadro regolatorio degli standard di una cornice di riferimento che possa essere per le aziende è veramente un supporto unico in questo significava quindi agire con il rispetto di sostenibilità ambientale finanziaria di anche
Penso a all'accesso l'abbiamo citato poco fa l'accesso a finanziamenti quindi dobbiamo essere attenti secondo me al fatto che finora c'è stato un percorso fatto da altri appunto attori internazionali quali la Cina che ha ha sviluppato molto e che potrebbe essere in una a prima vista più facile
Quindi importante che noi agiamo come sistema sistema sia paese ma anche sistema imprenditoriale istituzionale proprio per recuperare il gap consentiranno in aziende di operare e andare in questi Paesi non soltanto con Progetti lasciatemi dire anche meno a rischio cioè io posso anche andare lì e fare solo tra virgolette chiaramente
Un'attività di scelto management l'attività di formazione l'attività di training per trasferire quello che hanno Haworth che noi esportiamo all'estero però se voglio veramente contribuire come partner globale allo sviluppo delle infrastrutture in questi Paesi
Ho bisogno come azienda di garanzie di un supporto più concreto più forte
E allora grazie Francesca Bartolini Ludovica Epsilon
Enrico Bagnasco
Dico rinforzi ringraziamenti perché ci consentono di chiudere per tempo e quindi di poter godere dell'ottimo rinfresco offerto dalla Fondazione merita grazie e ci rivediamo per il secondo ci rivediamo dicevo per il secondo turno alle due e trenta quattordici e tre
Era buono buon pomeriggio a tutti allora innanzitutto fatemi ringraziare Fondazione merita per avermi coinvolta a condurre per condurre queste vento che questa sessione all'interno di questa due giorni che dedicata all'energia all'acqua la transizione con un focus sul Mediterraneo per come recita il titolo diciamo il punto d'incontro cioè sul non poco sul Mezzogiorno come punto di incontro tra l'Europa il Mediterraneo
E ne parleremo poli importanti ospiti che abbiamo qui con noi che ve li presento sono il presidente di Eni Giuseppe Zafarana
Il direttore affari istituzionali di Snam Cecilia Gatti il direttore strategie reti dispacciamento di Terna Francesco Del Pizzo alla mia sinistra il direttore corpo esteti Strategy di Italgas Lorenzo Romeo e la di rigori Vittorio Cucciniello le conclusioni le affideremo poi al presidente di Herrera Stefano Bisi Clini ma prima diciamo Dini approfondire il le tematiche con i nostri relatori
Do la parola a me ai professori Giuseppe Coco Mario Mario Rosario Mazzola per la presentazione del Psi soldi position paper di merita
Che metterà appunto sul tavolo i i temi diciamo di attenzione per i due settori il settore
Energetico il settore idrico e iniziamo da dall'energia con il professor Coco prego
Grazie
Come il per ogni sessione diciamo il nostro position paper diciamo fornisce un quadro per la discussione insomma quindi non ha delle indicazioni precisissime avendo ma diciamo però credo che insomma sia un approccio utile quello che abbiamo adottato
Il quadro sull'Energia credo che sia abbastanza chiaro insomma diciamo in forte movimento ci sono state delle modifiche
Radicali diciamo così alla nostra saggezza convenzionale in termini di sistemi energetici negli ultimi due anni questi vengono ovviamente dal conflitto geopolitico
Che ha mostrato come insomma diciamo l'idea che la transizione energetica potesse essere una un un processo insomma diciamolo abbinato prevedibile per così dire insomma diciamo con cui si arrivava a un equilibrio diverso insomma del di fonti energetiche vettori di per i diversi settori insomma
Governabile insomma diciamo era un po'ingenua
La sicurezza energetica almeno altrettanto importante è un approccio insomma passato che molti pensavano fosse valido
Che faceva assegnamento insomma per in particolare per la sicurezza energetica quasi esclusivamente sul sul mercato insomma diciamo si è rivelato anche in questo caso un po'ingenuo insomma per così dire
Il secondo elemento che
Il secondo elemento in forte movimento insomma diciamo a quello tecnologico siamo chiaramente
In una transizione tecnologica diciamo così che ha delle del caratteristica anche in questo caso non proprio lineari non proprio insomma diciamo prevedibile
L'assetto a regime è difficile da prevedere insomma diciamo ci sono novità tecnologiche che emergono continuamente insomma diciamo così no non abbiamo insomma nell'arco di pochi mesi per esempio abbiamo imparato che
Ritrovo Gino che alcune potenzialità insomma può essere anche estratto addirittura abbiamo delle novità in termini insomma diciamo di efficienza
In alcune tecnologie rinnovabili insomma
Rilevanti quindi
Il la elemento che direi centrale insomma in tutto questo quadro è sicuramente l'incertezza
Sicuramente la necessità di investire insomma diciamo in molte direzioni con l'unica certezza credo che l'assetto
Al regime cioè transizione insomma di ultimata
E al momento imprevedibile ma sappiamo per certo che farà una composizione per così dire insomma diciamo così di vari elementi insomma diciamo così erano utilizzeremo solo rinnovabili ma ci sarà certamente qualcosa di diverso altro elemento insomma diciamo che abbiamo affrontato un'emergenza
Gravissima e che tutto sommato il sistema Italia
Ha reagito in maniera relativamente soddisfacente abbiamo un problema di prezzi
Però
Siamo riusciti insomma diamo ad assicurare la la la le forniture anche in una situazione obiettivamente difficile
Questo è anche merito vorrei dirlo insomma diciamo visto che questa associazione presieduta da Claudio De vincenti di chi
Nei dieci anni precedenti non si è fatto intimidire
Quando si è trattato di costruire delle infrastrutture di gas naturale insomma diciamo come tappa che qualcuno sosteneva che erano completamente inutili quindi da questi elementi credo discendono alcuni fatti
Generali sulle politiche che dobbiamo seguire l'altra la sicurezza energetica non si assicura da sola va perseguita con delle politiche attive con degli politiche di incentivo sintetizza certamente il mercato ma l'incentivo deve essere chiaro e l'investimento deve essere consistente il secondo elemento è che abbiamo bisogno di un coordinamento insomma tra settori energetici e tra settori infrastrutturali segmenti infrastrutturali e produzione che
Sono sconosciuti diciamo così rispetto al passato abbiamo imparato che sostanzialmente alcune infrastrutture di fatto crei hanno capacità
Quindi il il quel confine che io anche in segno insomma diciamo nei miei corsi di
Economia politica diciamo così tra il l'infrastruttura la produzione e diventato insomma diciamo un po'più labile
E ancora di più necessità di un coordinamento molto molto maggiore che in passato insomma diciamo così questo forse l'elemento più importante
A terra lezione generale e che nell'altra anzi la transizione potrebbe avere altri momenti diciamo così di disordine insomma diciamo così perché
Abbiamo continuiamo ad a vere bisogno anche di Investimenti nei settori tradizionali Oil & Gas perché altrimenti appunto insomma diciamo possiamo avere picchi di prezzo una volatilità molto presto preoccupante
Nel position paper voi avete poi diciamo a discesa diciamo da questi generali principi una serie di raccomandazioni
Più specifiche insomma diciamo così abbiamo bisogno ovviamente di forti investimenti
Nella capacità della rete elettrica e nelle infrastrutture di accumulo che significano insomma diciamo come ho detto in realtà più capacità e anche più incentivo a installare capacità
E l'altro elemento che è veramente rilevante per il Mezzogiorno ovviamente nella programmazione delle
Delle interconnessioni con l'estero insomma diciamo qui
Il il discorso è come dire non solo una questione di investimento ma anche di credibilità di una dalla strategia internazionale perché il Complesso insomma diciamo se il Mezzogiorno insomma diciamo come già il Mare del Nord
Attraverso il Mediterraneo riuscirà effettivamente ad essere al centro di una botta produttivo insomma di
Energia
Anche per l'esportazione in effetti questo dipenderà moltissimo insomma dalle nostre capacità di investimento ma anche la nostra credibilità politica la capacità di
Imporre siamo il così vogliamo dire a livello a livello europeo la logica la necessità di e dell'investimento infrastrutturale nel Mezzogiorno d'Europa
Anche attraverso fondi europei insomma a mio parere questa
è una delle priorità politiche che ci dobbiamo porre che non abbiamo capito a sufficienza
Ci sono ovviamente altri punti ti rimando al Tevere insomma diciamo per una questione di brevità
Grazie
Grazie coi li approfondiremo nella nella tavola rotonda o lettori Pepe era quindi avremo modo come gli altri relatori insomma di rilanciare le i posti vostri spunti allora e dall'energia passiamo all'acqua squadra ce lo insegna preservazione
Grazie allora
Io cercherò in questi cinque minuti tattici dei
Affrontare di affrontare di di Rambo la problematica dell'acqua fondamentale l'abbiamo visto negli ultimi anni è stata quella della coscienza delle forze anti climatiche che ci portano la bile problematica che ci portano ad avere
Un forte impatto sull'acqua
Modelli di oggi ti dicono che praticamente che andrai certamente a ridurre in maniera significativa quelle che sono le piogge conseguentemente ancora di più perché non è lineare il rapporto la disponibilità idrica
Direi che
Volendo fare deve innanzitutto un po'una subito un collegamento con l'energia diciamo che questo aveva avuto un forte impatto anche al nord o la per ridurre la produzione del centro elettrica cioè il conflitto che le è stato al Nord nella tua produzione regia di elettrica agricoltura non tanto sul civile
E le e e contemporaneamente l'acqua ed energia
Sembra sempre il parente povero povero lo è certamente come tariffe ma le diciamo vendita però in realtà noi abbiamo per esempio delle grandi opportunità che potremmo avere anche al sud e ne parlerò alla fine prova della per l'Energia che sarebbe l'utilizzazione
Dei serbatoi come capacità di accumulo del per relativamente alle fonti rinnovabili
Ora qual è il problema il problema è che e la della nel queste foto questo elemento
Se diciamo il nord è diventato per qualche motivo all'attenzione moltissimo perché poi l'impatto enorme sia sull'agricoltura
Le e non è solamente bradipi odio Bleu manchi temperature con le temperature Noventa l'evapotraspirazione aumenta e quindi la richiesta la necessità di a come l'agricoltura diventa molto maggiore questo comporterà
Logicamente delle problematiche non semplici da affrontare tutta la parte italiani tutta l'Italia
E finalmente l'Italia è considerato un abile climatico quindi tendenzialmente una problematica qual è il nodo
Su cose di questo tipo hai bisogno di lungo periodo che si scontra normalmente con la capacità di capire cioè quando la da un punto di vista
La l'altra volta ho letto un articolo una una recente a qualcosa che diceva che a un certo punto che la le le la percezione del del cambiamento climatico Dell'Utri nell'acque diminuita piuttosto che aumentata
Dal ventidue al ventitré
Perché piove e la gente pensa basta piovendo finisce tutto o al contrario va bene adesso certo o non ci sarà più l'inondazione purtroppo non è così è evidente che ci saranno forzati climatiche si è in per
In tante in le diciamo in aumento di quelle che sono la frequenza delle delle del mondo delle siccità
E sì anche in aumento di quelle che sono le piogge Brevi che sono piogge brevi ma estremamente intense che a un certo punto che impatteranno in maniera significativa sulle città
Per esempio tutte le dimensioni delle fognature sono dimensioni fatte per un tempo di ritorno quindi sarebbe per un termine in termini statistici
Che non è più vero cioè io dimensione o con la certo rischio in realtà il rischio aumentato bene
Come si risolve preparano e affronterà questo problema quindi ne abbiamo un grande problema di investimenti
Dobbiamo necessità di investire non abbiamo un gap i generazionale molto forte rispetto al pregresso e corriamo il rischio secondo che abbiamo di avere un grande nazione enorme per le prossime generazioni
Cioè rettile che non vengono sistemate ci sarà qualcuno Priolo Mosè spaccano non è che possiamo aspettare che sempre il questore da solo non si sistemano questo è
Abbastanza chiaro
Ora tornando vedendo un po'al Meridione quest'ultimo minuto e mezzo al Meridione il Meridione ci dica cosa ha bisogno di una pianificazione sì certamente forse di meno della pianificazione di quanto c'era perché l'ha fatto la Cassa per il Mezzogiorno per tanti anni e oggi trovi infrastrutture che devono essere ben gestita
Devono essere quindi ci manca oggi quello che manca fondamentalmente al Meridione parte interessa solo due cose da una parte e forse con credo che sia la cosa prioritaria la capacità industriale
Preferiamo che legame tra industriali cioè nonno le le le le cabale industriali se è vero che ci stiamo avvicinando come termini di investimento hanno al all'altra all'Europa l'Europa parla sempre di ottanta ottantacinque euro per abitante verranno e adesso in alcune aree si arriva al sessantacinque settanta
De Vezze Chirivì confermo Visco
Inventiva noi abbiamo che spesso le statistica parlo solamente di chi investe invece che non investe cioè i Comuni o altre aree invece ancora investa dieci agora ad abitante e solo le aree più arretrate quindi il Meridione
A chi sta incrementando quel meccanismo al motel servisse Divided in cui quello che manca e proprio la capacità industriale ecco io credo che questa sia il nodo fondamentale cioè che al crudo del Kellerman dall'ottica solamente meridionale cioè visione d'insieme di tutti gli usi
E qui ci e in molto importante che ci sia anche una su questa visione di insieme si svolge anche una unitarietà divisione dal punto di vista delle amministrazioni centrali
Che sono invece divisa e non hanno una visione organica MIPAF Mitt e le e le masse M ministero dell'industria ciascuno va per i fatti suoi non è una cabina di regia episodica che può certamente risolvere questioni e capacità industria
Solamente in questo contesto più importante tempi più uno perché voglio il tempo è già finito il leggo in questo contesto si può parlare dell'opportunità di avere una visione la di bianco e quindi una visione di sistema anche il conto in banca investimenti gestione efficaci cioè senza il soggetti terzo anno sarebbe degli investimenti noi correremmo il rischio di spendere molti soldi senza aveva il i risultati che ci attendiamo
Grazie
Grazie anche per essere stato nei tempi che insomma né fondamentale in questi contesti allora allora io iniziamo dando la parola il presidente viene abbiamo qui con noi ci si attrezza Farana qui a affidiamo l'intervento di apertura di questo dibattito Presidente si accomodi pure al podio
Due parole riepilogo brevemente due cose che sono state appunto dette l'introduzione parliamo partiamo parlando di di Energia abbiamo insomma per questo dato la parola intanto è mi e nelle pay per introduttivo sì sotto Sisto sottolineava come l'esperienza la visita genetica
Ha messo in evidenza il fatto che abbiamo sottovalutato la sicurezza energetica che ora è un concetto che da uno del ministero la necessità di un maggiore coordinamento anche tra i vari paesi non solo tra i vari settori
Resta diciamo c'è la necessità di infrastrutture la direzione quella della transizione ma c'è un thriller ma energetico diciamo da rispettare o se tenere insieme competitività sicurezza e decarbonizzazione non facile come si fa e commi come si che ruolo può giocare il Mezzogiorno visto che di questo oggi dobbiamo parlare prego
Buon pomeriggio a tutti Jervis innanzitutto ringraziare Claudio Di vincenti per aver militato a partecipare a questo convegno e in particolare per avermi dato l'opportunità di di di introdurre questa questa sessione il tema oggetto di questi due di queste due giornate di confronto e dove l'Europa incontra il Mediterraneo dieci declinarlo Ina dove l'Europa attraverso l'Italia e Inter titolare attraverso il Mezzogiorno d'Italia incontra il Mediterraneo
Un tema quindi che afferisce alle prospettive di sviluppo del nostro Sud un tema che storicamente è al centro del dibattito nel nostro Paese
Ma che oggi assume una sua rinnovata complessità in un contesto europeo e mondiale che in continua e incostante in fibre in fibrillazione ed evoluzione
è un contesto che restituisce piena centralità al ruolo del mar Mediterraneo nella sempre più stretta interdipendenza tra l'energia e quindi anche parliamo di transizione energetica sicurezza degli approvvigionamenti e competitività sui mercati quindi parliamo di sviluppo economico
Questo evento l'evento di oggi si svolge
Come tutti quanti ne sappiamo in un momento quanto mai delicato sul piano geopolitico momenti in cui per la prima volta dopo la FIAT e la seconda guerra mondiale non ci troviamo in Europa e confida Europa comunque conflitti particolarmente importanti
E così impegnativi rischi di escalation non soltanto sul piano regionale oltre che poi con un e norme drammatico impatto sul piano sul piano umanitario
Il che come dicevo poc'anzi state tre gambe sta definendo nuove opportunità di ruolo per il Mezzogiorno
Un ruolo che in verità al Mediterraneo ha già rivestito dal passato grazie alla sua privilegiata posizione geografica che la rendono sorta di ponte tra Africa Medio Oriente ed Europa
Un'importanza strategica che emerge oggi prepotentemente a seguito di conflitto russo ucraino che in Senato un repentino e sostanziale cambiamento nella mappa energetica europea sia interni di fonti di approvvigionamento sia in termini di flussi
In tre europei
All'indomani in questo contesto all'indomani dello scoppio della guerra russo Krajina come tutti quanti noi sappiamo il mondo d'Europa Monducci entro pochi giorni si è trovato di fronte a uno momento eticità formidabile
E dove siamo passati da una rilevantissima dipendenza dalle forniture di gas russo a un mix maggiormente diversificato che si concentra in larga misura sui flussi che provengono lungo l'asse sud-nord l'asse che collega il Mediterraneo con il centro
E con il Nord Europa
La storica inefficienza la storica insufficienza delle forze delle delle fonti energetiche europee
E questo costante di miniere degli equilibri geopolitici rendono possibile anzi necessaria una più stretta collaborazione nel Mediterraneo e più in particolare tra l'Europa e l'Africa
Vi è più o che si considerano i profili di complementarità che esistono fra queste due aree se se ne consigliamo che l'Africa è ricca dire regia ma difetto ovviamente di finanza di di di di di finanza e di tecnologia l'Europa viceversa
Non ha Energia non ha frontiere insufficienti ma invece dispone di mezzi finanziari tecnologie particolarmente significative e questo è il nesso di complementarità e può creare i presupposti per una sinergia Europa Africa particolarmente importante nei prossimi anni
E in tutto questo contesto il Mezzogiorno d'Italia può rappresentare un cruciale punto di snodo
Basti pensare al fatto che oggi come oggi nei punti d'ingresso di Mazara del Vallo il Gela in Sicilia e Melendugno in Puglia transita quasi il sessanta per cento dei gas che noi importiamo unitaria
Il resto se andiamo a guardare un po'quello che è successo nel Mezzogiorno nel nel negli anni passati e ebbe fu propoli tale che nel secondo dopoguerra emersa progressivamente come Paese leader nel segmento della raffinazione signora Ester contro una europeo a cavallo tra gli anni settanta e ottanta
E nel Sud e nelle isole in special modo si è concentrato in quegli anni lo sviluppo di numerosi impianti per la lavorazione del greggio che proviene da paesi del golfo e per esportazioni benzine gasolio in tutta l'Europa
E questo un comparto
Che ha contribuito a creare una cultura energetica industriale
Che rappresenta anche ai giorni nostri un valore aggiunto straordinario ed in modo particolare per il nostro Mezzogiorno
Un potenziale che tra l'altro è pienamente sfruttabile anche nell'ottica di una transizione energica qua vengo al tema della transizione energetica della decarbonizzazione
Ecco su questo specifico punto siamo credo ormai tutti consapevoli che alla diversificazione geografica degli approvvigionamenti di cui ho parlato poc'anzi va necessariamente affiancato una diversificazione tecnologica delle fonti energetiche nella prospettiva di costruire un futuro caratterizzato da un mix energetico
A ridotte emissioni di anidride carbonica senza che questi obiettivi vadano in contraddizione con gli altri due grandi temi che sono polo della sicurezza energetica e quello della salvaguardia della competitività dei nostri sistemi produttivi dei nostri sistemi economici generale
Questo è un aspetto assolutamente essenziale il che vuol dire in estrema sintesi un processo di trasformazione preciso di transizione per realizzare il quale e imprescindibile sviluppare un percorso di decarbonizzazione pragmatico che conferisca priorità alle diverse soluzioni
In base al loro disponibilità alloro grado di maturità tecnologica ed economica e a loro scalabilità senza pregiudizi ideologici
Questo significa Ricchetti riconoscere che le fonti rinnovabili come l'eolico e il solare pilastri dell'elettrificazione saranno sicuramente essenziali per coprire una porzione crescente del mix energetico
Ma allo stesso tempo vuol dire riconoscere l'importante ruolo del gas naturale in grado di sostituire immediatamente il carbone che è la fonte energetica maggiori emissioni di anidride carbonica ha detto ancora largamente utilizzata nel mondo e i sottrarre altresì o di quello che e i limiti supremi delle fonti rinnovabili vale a dire la loro intermittenza orbene muovendo da questi presupposti il Mezzogiorno rappresenta un importante potenziare sia in termini soluzioni di energie rinnovabili
Grazie alle condizioni climatiche morfologiche e geografiche che in generale sono con mortadella importanti caratteristiche di irraggiamento e ventosità ma che per quanto attiene alla produzione di gas naturale basti pensare ai prossimi giacimenti operativi nel canale di Sicilia ardue Cassiopea tieni mettere in produzione a brevissimo e che proprio praticamente daranno il gas nella misura del quaranta per cento sin da subito per l'intera area regionale
E ancora una funzione fondamentale ai fini della realizzazione di un'ottima netti mix energetico nell'ottica dalla transizione è rivestita da i biocarburanti
Essenziali per accelerare la decarbonizzazione della mobilità e in particolare del trasporto pesante del trasporto aereo che sono settori difficilmente elettrificati
Italia detiene un assai rilevante leadership tecnologica che le conferisce un notevole vantaggio competitivo grazie a un patrimonio di assente e di competenze industriali non altro altrove
Diffuse con la stella stessa misura e ciò su cui ENI appuntato dieci anni fa investendo nella conversione delle raffinerie tradizionali che erano ubicate soprattutto nel Sud e nelle isole
E invio raffinerie per esempio Gela ma ci sarà ci anche Venezia e prossimamente Livorno presso cui vengono lavorati carichi di oli vegetali provenienti dalle attività di agribusiness che si hanno in Africa
E che rappresentano uno dei più performanti strumenti di integrazione del continente africano nell'ambito delle filiere la Čeka ormai la occorrono Carbone
Parlandogli affidati concludo qui il mio intervento
Affinché il ruolo dell'Italia del meridione si consolidi sul piano strategico all'interno del panorama energetico europeo specialmente nell'attuale contesto in rapida trasformazione
Dobbiamo guardare a nuove opportunità di partnership e collaborazioni che mirino ad integrare Africa ed Europa attraverso il Mediterraneo sfruttandone la complementarità dei bisogni ciò di cui parlavo precedentemente in una logica di crescita comune e il più possibile inclusiva
Una cooperazione energetica rafforzate rinnovata tra Europa e Africa può essere una leva strategica per la sicurezza energetica dell'Europa
E allo stesso tempo può consentire una collaborazione fruttuosa per realizzare una prestazione energetica e quant'è quello che mi dà sempre realizza nei paesi in cui è presente per promuovere uno sviluppo congiunto e paritetico
è un ribaltamento di prospettiva che favorisce la condivisione dei rischi per una creazione più duratura di valore e nel rispetto delle peculiarità reciproche
Il Mezzogiorno sotto questo profilo è promotore della costruzione per vocazione sua
E promotore della costruzione di ponti valoriali trasponder istanti culturalmente
Con l'obiettivo di istaurare rafforzare alleanze basate sul rispetto in favore della realizzazione di legami di più lungo termine
E credo che questa sia una sfida che il nostro Paese debba cogliere lo sta facendo in un contesto ovviamente molto più ampio che è il progetto del piano Mattei che ovviamente è è un progetto pulito di ampio respiro in cui
La quota parte le arche soltanto un segmento di quella di quel qua di quel contesto ma credo che la filosofia cui esso su cui esso poggia e la stessa filosofia che ha consentito ai reni
Tanti anni fa di rompere un po'il monopolio delle sette sorelle di acquisire
Un così una una funzione fondamentale nella garantire la sicurezza energetica del nostro Paese di affermarsi poi sui mercati internazionali così come tutti quanti noi sappiamo grazie
Ibra abbiamo allora presso
Grazie presidente allora continuiamo a parlare di di Energia speriamo poi di avere alla fine il tempo di una per fare una una seconda battuta con tutti speriamo allora chiedere la parola desta Cecilia Gatti direttore affari istituzionali di Snam ma allora io prendo sempre spunto da alcune azioni che vengono indicate nel position paper diciamo per ripartire alcune azioni minime tra questi viene indicata quella di potenziare il trasporto gas quello che che falsi mamma anche nella prospettiva dell'idrogeno
Quindi le chiedo sentiamo qua tanto da tanto parlare di idrogeno ma in che tempi si diciamo si porranno avere risultati su concreti su questo e quatto potrebbe incidere la spinta della Germania scosso vettore di forse il paese di più in Europa su questo sta investendo è anche la luce dell'accordo che il Governo italiano firmato col governo tedesco e per il Saud Corridori quindi
Allora mi sì meraviglierei forse anche a quello che è stato che è stato detto prima partendo dal fatto che nel negli ultimi anni abbiamo ha visto abbiamo visto che il la clessidra del gas si è ribaltata di centottanta gradi ormai influssi come ricordava prima anche il presidente sono quelli che arrivano da sud
Se consideriamo quello che sono stati i consumi dello scorso anno e dove sono localizzati poli di consumo possiamo dire vedere che ogni molecola di gas ha percorso circa cinquanta chilometri in più dell'anno precedente e questo perché il gas che arrivava arriva in assoluto per arrivare ai poli di consumo abbiamo anche assistito a fenomeni che una volta erano veramente eccezionali l'esportazione di gas
Dall'analisi cromatografica emerge che in Austria è arrivato Tercas dall'Algeria
E l'impegno a De SNAM è stato quello di contribuire a garantire questa sicurezza a fronte di questo scenario che ha visto questo profondo stravolgimento andando a realizzare le infrastrutture che consentissero a diversificazioni quindi penso in particolare alla realizzazione delle fesserie o di Piombino che già in esercizio e quella di a Ravenna i cui lavori stanno stanno procedendo secondo le tempistiche previste
Ma non solo anche andando a realizzare la linea adriatica questa infrastruttura considerata strategica
Anche nell'ottica di consentire l'esportazione di flussi di gas ma gas e il mondo di oggi bisogna pensare anche a quello futuro e qui
Indi quello dell'idrogeno mamma ha portato avanti insieme a a targhe AGCI CIA la tedesca Bayer mense l'iniziativa stanotte ci fu corretto che un
Mi l'idea di un idrogeno dotto di tre mila trecento chilometri due mila chilometri in Italia
Proprio per consentire il trasporto di idrogeno verde dall'Africa alla fino ai poli di consumo della Germania in particolare della Baviera
Rispetto a questa iniziativa che l'Europa ha riconosciuto come P SIAI quindi come Progetto
Strategico di interesse comunitario
Per arrivare a realizzare quest'opera e chiaro che dovremo passare attraverso quello che sarà un calo della domanda gas il il il i due i due vettori si pongono avranno un momento in cui sussiste
Contribuiranno alle forniture energetiche in maniera parallela per poi vedere progressivamente un calo di quello che la domanda casco non affermarsi affermarsi dell'idrogeno e chiaro che l'infrastruttura terra l'idrogeno deve essere un elemento abilitante perché si promuove il consumo e la stessa e la stessa produzione in tal senso la prospettiva con cui il governo in particolare Masa extra affrontando il tema di definire una strategia dell'idrogeno parte proprio dalla considerazione di considerare quale la domanda qual è la produzione e centri di produzione
Non possono che nascere
In in in realtà quali possono essere i il Meridione piuttosto che il il il Nord Africa e in tal senso
Stiamo attraverso si Corridor che la società che gestisce i gasdotti che abbiamo in insieme a a degni
Che gestisce gas i gasdotti che con lei che connettono l'Algeria la Tunisia la Tunisia l'Italia candidare anche questi tratti di rete a diventare un progetto
L'interesse un pompiere mai
Proprio collegandosi alla salute stupore indoor per consentire alla realizzazione di questo corridoio più più ampio per mettere in connessione l'Europa con con anche con anche l'Africa come giustamente veniva detto è un tema di connessione di collaborazione tra Europa e Africa non può essere un tema esclusivamente italiano
Perché dietro tutto a tutte queste iniziative c'è un tema anche di fondi i finanziamenti per la realizzazione delle stesse infrastruttura che chiaramente non possono essere
Specie se si considera quello che può essere un mercato tedesco lasciati in capo solamente ed esclusivamente all'Italia da qui la necessità di una collaborazione
E di con interesse anche da parte dell'Europa parla realizzazione di queste di queste iniziative
Iniziative che
Hanno anche come prerequisito la definizione di una sette di un quadro normativo e regolatorio a supporto proprio perché necessitano come tutte le iniziative di decarbonizzazione
Di ingestibili Investimenti per la loro realizzazione anche nel caso come nel caso del del progetto South con hai detto corredo
Che immagina di utilizzare anche delle infrastrutture già esistenti in quanto già abilitate al trasporto anche del dell'idrogeno per cui il tema del del contesto anche di avere un assetto normativo è assolutamente fondamentale da qui l'esigenza che il nostro Paese anticipi anche il recepimento della direttiva su delega spetta giacché siamo tutti in attesa avendo pubblicata in gazzetta ormai ormai da tempo è sembra e sarà esseri imminente proprio per consentire di aver di di dare quelle certezze
Che possano contribuire a realizzare per la realizzazione di di questi investimenti se mamma ci crede
E come crede nel ruolo del del Meridione nel nostro piano industriale visto prima si ricordava la necessità investimenti professor Mazzola facciamo riferimento anche anche a questo nostro piano industriale
Prevede rispetto all'auto oltre undici miliardi complessivi di Investimenti
Ben due miliardi Investimenti nel nel Meridione del sud Italia
Grazie
Allora dal gas passiamo a parlare di energia elettrica con Francesco Del Pizzo allora settore elettrico a di fronte obiettivi importanti che sono delineati nel nel paniere che la il piano nazionale energia clima che sta diciamo stiamo elaborando la fase finale che stiamo c'era il Governo sta elaborando la fase finale da definitiva da trasmettere a Bruxelles entro il trenta giugno e nel documento si indicano settanta g davanti in più di rinnovabili una attesi al due mila trenta che dopodomani il due mila trenta quindi questo impone un una l'accelerazione dei degli iter autorizzativi comunque sono ripartiti uno sviluppo però soprattutto coordinato fra reti accumuli impianti rinnovabili una migliore programmazione proprio per il fatto evitare anche la transizione disordinata che si diceva prima però il fatto che gli impianti rinnovabili
Sono soprattutto concentrati in queste zone in cui ci troviamo a sud e isole i consumi invece sono da un'altra parte
E diciamo la maggior parte dei consumi quindi le chiedo come ci arriviamo a questo due mila trenta cosa pagheranno gli utenti e cosa alterna sta facendo per rendere diciamo possibile questo scenario
Ora nel piacere anzitutto a qualche considerazione è stato toccato niente dalla data dai colleghi prima ed è il tema della variabilità del costo dell'energia associata con testi particolarmente perturbato e non abbiamo avuto la grande convinzione per un tempo lungo che la le risorse fossero onda di Peter mercati fossero tra virgolette perfetti e che questo portasse un livello di stabilità
Di lungo termine ovvero la possibilità che i mercati definiscano una una soluzione di carattere autonomo rispetto al tale strategia di carattere energetico questo non purtroppo abbiamo dovuto pagarlo no perché è una il se guardiamo il costo energia nel due mila ventidue e guardiamo quanto è costato soltanto la parte elettrica di cui nel corpo magari col con Pomes gli ho e dinamiche se non paghi settanta miliardi in più
In precedenza c'erano circa venti miliardi di euro di corso della commodity siamo arrivati a novanta miliardi di euro di corsa da con motivi no questo ci rappresenta quanto mercati stressati possono poi andare a determinare un impatto diretto sulla Pro sull'efficienza sulla competitività del Paese settanta miliardi di euro è una finanziaria di ordini di Rudinì grandissime dimensioni
Il se guardiamo un po'invece a l'attricetta cosa che si può fare per quanto riguarda il mondo dei elettrico ci dice cose che cambierà nel due mila e trenta gli scenari che che qui accennava prima
Ci fanno vedere che il da un'altra parte pecca per costi variabili nei CIE diventa ragionamento è molto più piccola perché il nel bilancio energetico al due mila e trenta prevede cinquanta settanta terawattora in funzione delle previsioni che vengono fatti produzione a gas Carbone non ce n'è più cinquanta settanta per terra l'autoriduzione Gasti presto o importazione di energia dall'estero o è produzione da fonte rinnovabile
Questo un passaggio particolarmente sostanziale perché cambia il sottostante del mercato
Il mercato a piene più caratterizzato da un costo variabile ed energie il costo variabile in bolletta per l'utente finale
Diventa un venti per cento questo vuol dire che in un mercato organizzato bene sì cambiato il cinquanta per cento del costo del gas abbiamo una variazione del costo all'utente finale dieci per cento quindi questo elemento di stabilità si va ad apprezzare in un momento in cui viene sostituito il mondo della di una costo variabile legata la commodity a un altro costo e questo costo è fondamentale il costo del capitale
Perché tutto quello che pagheremo in prendevano la nostra bolletta sarà quello che dovremmo remunerare dovremmo remunerare le infrastrutture ridistribuzione trionfo timore una rare e infrastrutture di trasmissione
E noi su questo abbiamo un programma particolarità ambizioso perché è una cosa che serve come come paese abbiamo appena pubblicato il piano industriale dove prevediamo sedici miliardi e mezzo Dio investimenti nei prossimi cinque anni il piano di sviluppo ne prevede soltanto per le nuove opere
Ventuno ventuno miliardi quindi un impegno importante anche per quanto riguarda le infrastrutture di trasmissione primo pagare gli accumuli la stima che abbiamo fatto è che serviranno circa venticinque miliardi di euro di investimenti
In sistemi di accumulo questo Paese no per poter integrare le fonti rinnovabili
E e servirà anche remunerare la capacità gastrico che dovrà essere disponibile per quando non ci sarà vento e quando non ci sarà
A non ci sarà il sole
Quindi quello che alla fine costituì tra la l'orco strutture viaggi all'utente finale dell'ottanta per cento la reputazione di capitale quindi la sfida che abbiamo davanti a noi
E su sfondo mentalmente i due tipi di primo che gli investimenti siano efficienti
Vuol dire che paghiamo tecnologie chi hanno un efficiente intrinseca
Che quindi possono restituire un costo equivalente dell'Energia che sia accettabile che è un livello di competizione per il Paese questo il primo pezzo il secondo e che ci siano o ci sia una remunerazione del capitale che sia giusta che vuol dire avere un punto di rischio o del capitale che viene allocato correntemente
Se guardiamo il il quelli che sono gli strumenti che si stanno immaginando oggi abbiamo il per quanto riguarda le infrastrutture elettriche chiaramente uno sistema regolato che bare numerare rispetto le condizioni del mercato
Ma per il MAXXI per Ferré asta che stiamo predisponendo per per i sistemi di accumulo abbiamo fortemente ridotto il rischio Tel nel meccanismo per i partecipanti in modo tale che il soggetto a abbia una remunerazione per l'infrastruttura con rischio di invitato sulla componente Merchant questo cioè attendiamo Ian un'attesa di remunerazione capitare più basso per un costo equivalente per gli utenti finali
Ha più accettabile
Se guardiamo invece il mondo del referto e credo che ci sia una valutazione importante da fare noi veniamo da un mondo in cui abbiamo pagato dodici miliardi di euro l'anno dodici miliardi di euro l'anno di extra incentivi perché perché la tecnologia che veniva incentivata si parlava di incentivi per questo motivo non aveva una capacità di autofinanziamento oggi troviamo momento diverso
Abbiamo l'eolico il solare se parliamo di questo tipo di tecnologia cambi valuti maturità
Completo
Sempre meglio si può fare ma sicuramente sotto siamo brandito ecologia e che hanno un costo di investimento limitato le l'equivalente
Da un punto di vista del valore delle energie atteso parliamo tra i settanta e gli ottantacinque euro poi Technology un po'più mature corredo che li ho maturato irraggiamento migliore al Sud possono andare tra settanta settantacinque buon The Coggi io con con di carattere un po'di versare entro siamo arrivare a ottantacinque euro a megawattora
Ma questi ottantacinque euro a megawattora sono l'equivalente di venticinque ventisette euro al MWh termico del gas cioè cerchiamo di comprendere non stiamo più parlando di forme di incentivo stiamo parlando di strumenti di mercato a termine che esprimono un prezzo equivalente del gas di venticinque trenta euro
Equivalenti
Che pertanto come dire possiamo considerare come strumenti di copertura commerciale a lungo termine e di securizzata Silone
Perché un meccanismo del genere chiaramente settanta miliardi di euro gli extra costi legati a uno stress particolare che abbiamo avuto dal mondo del gas
Sono sia sono chiaramente più più limitati quindi abbiamo davanti a noi un un Couto necessità
Io credo anche per un serio sul posto sono impopolare rispetto alcune tendenze di carattere europeo di una maggiore capacità di creare strumenti di mercato che siano allineati a politiche energetiche
Non a strumenti puramente liberali in cui il mercato determina cuore sul mix degli investimenti necessari c'è bisogno di stimoli di introdurre soluzioni di mercato a termine
Più o meno per tutte le componenti che in piccolo capitale e che dicono stabilita
Siamo convinti che questo ci porterà a un costo medio dell'Energia
Più basso che sicuramente patrimoni meno perché con i dodici miliardi di euro che si sta nelle esaurendo compunti viste incentivi la componente che potrebbe essere differenziale tra il costo del gas e del costo del dei dieci F di previsti dalla dalla dal Félix sicuramente sull'anno di carattere competitivo quindi e guardando davanti al nome credo che il questa dobbiamo essere coscienti che il chi andiamo davanti a un mondo che ha una rigidità del costo molto significativa
Perché quando il costo variabile d'energia soltanto il venti per cento influenzato i costi variabili sarà un sistema molto più rigido sarà un sistema fortemente influenzato dalle condizioni dei mercati finanziari
E noi oggi ci troviamo davanti a un assurdo
Non abbiamo posso della della generata dal costo del debito che è cresciuto a politiche monetarie che tendono mentale il costo del debito in un contesto in cui dobbiamo mentale di Investimenti
E questo si traduce un maggior costo energia questo è un punto di riflessione credo dobbiamo fare in termini più ampi per comprendere quel suo le politiche da mettere in campo per per il nostro settore per quello che riguarda Terna riflette dobbiamo fare le reti
Abbia il grande impegno degli investimenti tuttora presentato crediamo come diceva anche il presidente che tubi
Avere anche un'idea più generale non soltanto Tropea ma avverso
Nord dell'Africa abbiamo letto unitarie un progetto che ha anche ricevuto un un sostegno di carattere europeo con fondi cesso proprio per sviluppare infrastrutture di interconnessione come con il Nord con il Nordafrica
E siamo convinti che il la per l'Indirizzo scontri Max secondo cui sistemi di accumulo Sarandon altro elemento che ci porterà verso un sistema sicuro da un punto di vista energetico ma anche sostenibile da un punto di vista economico
Grazie poi se abbiamo
Perdiamo tempo si torniamo poiché magari alcune delle cose che ha sottolineato nell'intervento conclusivo il presidente del sedime insomma a assoluta cose da da da riprendere allora adesso dare la parola Lorenzo Romeo di direttore Corporate Strategy di Italgas per un po'diciamo intervento ponte il suo tra i due settori che dobbiamo affrontare in questa in questa sessione perché come abbiamo visto l'introduzione abbiamo parlare di energie partite dobbiamo parlare di acqua
E Italgas oggi fa entrambe le è attiva entrambi i settori diciamo al storicamente attiva nella distribuzione gas e qui di recente ridiciamo entrata nel settore ittico in cui si è espansa qualche mese fa con l'acquisto degli assetti di Veolia
E allora innanzitutto perché un operatore del gas ha deciso di diciamo di espandersi nel settore idrico così che diciamo alcune
Diciamo Prix d'unione si possano individuare prezzo lascia dei racconti lei che settore avete trovato poi mette in versi
Pone molta enfasi sul ruolo che può giocare la digitalizzazione di intelligenza artificiale per risolvere ciascuno dei problemi annosi il settore idrico soprattutto in queste zone in cui ci troviamo se quello delle perdite di che quanto quante concreta questa prospettiva cioè e poiché avete diciamo iniziato ad avere rilievo risultare in progetti avete su questo
Grazie grazie per la domanda buon pomeriggio a tutti
Comincia così prendendo qualche parola sul energia sul gas poi vorremo centrato sulla domanda ma diciamo parlando di distribuzione del gas che per come sapete quel segmento della filiera del gas che prende il la molecola dalle reti di alta pressione della sua mamma li consegna fino al all'utenza finale quindi per alimentare le caldaie da riscaldamento d'acqua calda sanitaria fine fornelli della cucina
Anche questo è un settore che devo dire negli ultimi anni ha subito un po'questa narrazione eccessivamente distorta di qualche anno fa di una transizione energetica a tutti i costi no una sostenibilità non sostenibile in un certo senso
E vi voglio fare un è un esempio molto concreto
Che la narrazione che fino a qualche tempo fa si sentiva dell'elettrificazione totale dei consumi le famose pompe di calore
Che diciamo qualcuno erroneamente pensa siano quei dispositivi per intenderci quelli dell'aria condizionata che possono anche eterea aria calda mentre invece quando parliamo di pompe di calore efficienti per i sistemi di riscaldamento parliamo di sistemi che richiedono una certa superficie di scambio termico per intenderci intenderci di riscaldamento a pavimento
Questo tipo di tecnologia nella narrazione che si si era creata negli ultimi anni per l'appunto sembrava un po'il la manna dal cielo la fa la bacchetta magica che avrebbe risolto i i propri problemi della decarbonizzazione
Quello che si è visto che realtà non è proprio così sì allarghiamo l'orizzonte della transizione energetica al TAR al tema della sostenibilità della carbonizzazione ovviamente ma anche ai temi della competitività quindi dell'efficienza dei costi
E della sicurezza energetica e della diversificazione delle fonti speriamo che questa narrativa noir non regge perché non regge guardiamo dal punto di vista dell'utente finale
Cosa vuol dire installare questo tipo di dispositivo vuol dire fare degli interventi dentro casa
Interventi abbastanza invasivi che hanno dei costi peraltro abbastanza elevati parliamo dell'ordine di qualche decina di migliaia di euro che evidentemente non patrimoni immobiliare come quello italiano estremamente frammentato
Non è banale ipotizzare che vengano sostenuti individualmente dalle singole famiglie proprietarie di quelle unità immobiliari
Qualcuno dice be mettiamo in piedi un sistema di incentivi però anche quel sistema di incentivi che abbiamo visto negli scorsi anni a due mila ventidue due mila ventitré con il superbonus guardiamo i numeri
Con cui su sono stati fatti questi interventi cosa vediamo
Che le famiglie italiane hanno preferito sostituire una caldaia vecchia c'aveva vent'anni trent'anni a bassa efficienza con delle caldaie a condensazione delle caldaie di nuova tecnologia quindi più efficienti più pulite
Tre volte in più rispetto a sostituirle con dei sistemi a pompa di calore generici quindi sia quelli che fanno l'aria condizionata sia quelli propriamente detti ad alta efficienza
Quindi è chiaro che non è solamente un tema diciamo di politica ma anche poi di capire come queste scelte queste indicazioni
Per mono riflesse nel comportamento degli utenti finali che si trovano a fare questo tipo di scelte se lo facesse i conti in tasca vedrebbe in questo tipo di investimento aderito tempi di ritorno
Di dodici quindici anni che non è il tempo di ritorno per un investimento di una famiglia tipica famiglia italiana media no quindi è chiaro che ci sono dei dei temi comportamentali che in qualche modo devono essere presi in considerazione
E poi il tema del riscaldamento citava prima il collega di Terna cosa vado a fare vado a ipotizzare di richiedere una forte domanda di Energia si elettrificato essi d'inverno la sera quando fa freddo no quando bisogna del riscaldamento quando invece mi sto spostando su una forte produzione rinnovabile in fotovoltaico molto presente testate durante le ore del giorno quindi creando una forte tensione di disparità di di distorsione diciamo tra il momento in cui si genera la domanda e la vera disponibilità dell'Offerta con tutti quindi le necessità di sistemi di accumulo
Che ne conseguono
Questa era giusto per farvi un esempio di come oggi stiamo affrontando invece secondo me in modo più consapevole il tema della decarbonizzazione cosa vuol dire per una rete come quella del gas e della distribuzione del gas vuol dire diversificare le fonti la prima che vorrei citare non mi fare delle sentita fino adesso cura del biometano sul biometano si sta facendo tanto in questo momento anche grazie al pm RR ci sono un miliardo assente
Allocati proprio lo sviluppo di questa di questa risorsa quindi per finanziare il piano anti riproduzione ma arriviamo a un orizzonte diciamo relativamente vicino che al due mila ventisei
Che naturalmente non è sufficiente e qui dobbiamo vedere dove riusciremo ad arrivare a sei stimolare questa produzione
Di umiltà biometano che una risorsa estremamente sostenibile circolare peraltro quello prodotto dai dire frutti re reflui zootecnici va a risolvere un altro tema
Particolarmente rilevante rilevante nel Mezzogiorno in particolare in Campania che è quello degli ossidi di azoto delle produzioni dell'allevamento grazie alla al trattamento diciamo di questi reflui è possibile non solo generare il biometano ma anche evitare che si si sì si creino queste risorse queste questi scarti che vanno quindi all'etere diciamo la redditività del terreno e del suo giovane impoverire il suolo quindi biometano dal nostro punto di vista la prima risorsa una tecnologia che già esiste in Francia hanno quasi cinquecento impianti biometano il dieci per cento dalla produzione francese dei scusate della domanda di gas in Francia
è già coperta dal dio mentale allora non targhetta di ovviamente aumentare
Questo livello anche in Italia stiamo cercando di promuovere questo tipo di risorsa
Al due mila trenta si stima che la il fabbisogno possa essere coperto intorno all'otto per cento al due mila cinquanta quindi su un orizzonte un pochino più lungo Massimo Parlanti venticinque anni da oggi arrivare fino al trenta per cento quindi non copre tutto il fabbisogno cos'altro serve abbiamo sentito parlare di idrogeno
Idrogeno ovviamente in importante come fabbisogno gas per coprire le le necessità
Come si produce questi d'oggi no in parte abbiamo visto arriverà dall'Africa in parte può essere prodotto proprio in quei momenti di sbilanciamento fra la domanda e l'offerta che vediamo nella produzione per esempio fotovoltaica con l'energia in eccesso che viene quindi convertita tramite elettrolisi in idrogeno biometano idrogeno una bella miscela che poi nel tempo vedrà anche ulteriori contributi dal cosiddetto metano verde o metano sintetico ad ricombinare con l'idrogeno questo prodotto da queste fonti rinnovabili quindi l'idrogeno verde
Con l'anidride carbonica che ha catturato per ridurre le emissioni Serra quindi anche quello un una tecnologia un'attività che va contribuire la decarbonizzazione
L'IRI combino e ottengo metano per la molecola
Metano verde diciamo il prodotto in modo verde ma totalmente indistinguibile dal metano che già oggi scorre nei nostri tubi quindici h quattro quindi la molecola tecnologicamente pronta per essere utilizzata
è chiaro quindi che queste reti diciamo dovranno vedere un percorso un percorso che cambia drasticamente pelle rispetto all'attuale gestione delle reti noi oggi lo dicevo in apertura siamo abituati a ricevere il gas in alta pressione dalla SNAM
Molto semplice come verso la la sto banalizzando troppo forse ma molto semplice come tipologia di gestione dell'infrastruttura prende incassa in altra alta pressione piano piano con una serie di passaggi riduco quella pressione per consegnarla fino al fornello di casa
Domani questa situazione cambierà avrò degli impianti di biometano connessi alla Rete che magari in alcuni momenti richiederanno di pompare all'indietro verso le reti di Snam quel biometano perché in quel momento magari c'è un eccesso avrà un idrogeno che ha delle caratteristiche chimico fisiche diverse rispetto al metano quindi dovrò come dire controllare dinamicamente i parametri fisici pressioni temperature flussi dinamicamente il per gestire la rete continuare a consegnare l'energia agli utenti finali questa cosa ovviamente non è inimmaginabile da fare in modo manuale e qui entra in gioco la digitalizzazione che mi abbia un percorso che ne abbiamo già intrapreso da vari anni Italgas
Sui nostri asset con tutta una serie di sensori gli attuatori che consentono proprio di fare queste modifiche al all'assetto direte per invertire i flussi espone misurare gestire da remoto
E che oggi ecco simili vado verso la la vera domanda e che oggi per il abbiamo iniziato ad applicare anche al settore idrico diciamo la scelta dei entrare nel settore idrico a abbastanza come dire evidente è chiaro che sono due infrastrutture molto simili negasse ne abbiamo fatto un percorso come dicevo molto
Innovativo negli ultimi anni che ci viene anche riconosciuto da partner internazionali
Volto proprio alla digitalizzazione all'efficienza della Rete oggi abbiamo iniziato a fare questo percorso anche nell'idrico peraltro come sapete proprio in nelle regioni del Meridione con l'acquisizione della società di trasporto dell'acqua in Sicilia
Qui in Campania da da qualche mese con l'acquisizione di acqua Campania e una società invece attivare il servizio idrico integrato nel Lazio Acqualatina
Cosa abbiamo trovati abbiamo trovato diciamo
No no lei un minuto continuiamo così poi facciamo scusate mi sono lasciato prendere dal dal se adesso si è fatto vedere salverebbe della ragazza
Cosa abbiamo trovato nell'idrico becca un settore diverso probabilmente lo definirei un po'meno maturo rispetto a quello del gas è un percorso che secondo me è un percorso di responsabilità noi
Come Italgas ovviamente ci stiamo mettendo la faccia ci stiamo mettendo la nostra responsabilità di operatore industriale che vuole fare investimenti vuole portare avanti una serie di iniziative compresa la digitalizzazione che è fondamentale per averi una consapevolezza del vero Stato delle reti e poter agire efficacemente e tempestivamente laddove serve quindi in modo efficiente un solo facendo investimenti forma facendoli in modo efficiente
Cosa serve serve che questa responsabilità arrivi da tutti gli stakeholder che sono coinvolti
Penso in particolare agli enti concedenti agli enti locali che sono molto coinvolti nella gestione e il nel nella governance diciamo di questo di questo settore
Secondo me a sua volta poiché possono essere stimolati dalla vera quindi dall'autorità centrale nazionale con uno stimolo diretto quindi anche su alcuni meccanismi che devono proprio promuovere questa capacità di investimento su per le reti su su sugli asset
Ma ci torniamo subito dopo grazie intanto
Allora restiamo nel settore idrico con Vittorio Cucciniello amministratore delegato di cori che acqua a tutto tondo gestore del del servizio idrico integrato in settantacinque comunisti e ho preso bene appunti nelle nelle province di Napoli e Salerno
Parliamo diciamo ha detto accennavo prima nel dare la parola Italgas diciamo delle difficoltà a che delle criticità che che vive il settore idrico e però il documento si indicano alcune note positive come ad esempio nuovo metodo tariffario dedicato dall'autorità che comunque dà un quadro un orizzonte diverso più lungo
E però le criticità resta non lo stesso regolatore in una recente relazione che che ha fatto in Parlamento evidenziato come resta il problema di quello che viene definito un water serve stivali d'quindi tra nord e sud del Paese e
Come si fa assumere come si superano queste che diceva essere accodiamo degli spunti di chi fa questo di mestiere
Sì grazie innanzitutto ringrazio per l'invito la Fondazione merita il presidente dei vincenti
E perché occasioni come queste sono preziose per
FARC comprendere medio qual è la sfida che ha davanti settore acqua perché molto spesso di acqua si parlo
Poco forse stiamo imparando a parlare di acqua negli ultimi anni anche la cronaca ci restituisce situazioni di questo tipo ma lo diceva il collega di Italgas probabilmente il settore idrico sconta un ritardo da un po'sotto molti punti di vista e per dare da subito merito
All'autorità Arera dal due mila dodici
Questa differenza diciamo questa visione unitaria acconsentito di colmare un primo che è più importante questo a livello nazionale
Noi siamo un gestore lo diceva Gori gestore del servizio idrico integrato di uno dei distretti della Regione Campania il sarnese vi studiano o lavoriamo tra le province di Napoli e Salerno ma gestiamo Pompeii isola di Capri la penisola sorrentina per consentire di un inquadramento territoriale più puntuale
E siamo forse quelli che rispetto alle criticità che vengono evidenziate anche nel Pd per siamo un po'un'anomalia rispetto al Mezzogiorno la nostra gestione è partita nel due mila due
Quindi in piena attuazione dell'allora legge Galli
E sono vent'anni circa che operiamo nel nostro territorio con un processo di acquisizione che ha impiegato a partire dal due mila due circa una decina d'anni per completare l'acquisizione delle gestioni perché ne abbiamo preso settantasei di quelle che oggi vengono denominate gestioni in economia
Ed è questo un primo elemento che volevo evidenziare si parla spesso di superamento si è fatto tanto anche un po'sulla spinta del Pnr individuando dei soggetti istituzionali che hanno la responsabilità formale di esseri gestori del servizio idrico integrato ma da qui arrendersi e diventare soggetti in grado di rispondere alle sfide che abbiamo davanti ce ne vuole quindi questo e un gap che bisogna su cui bisogna riflettere tenere presente
Noi lo dice il pay per view condivido moltissimo faccio i complimenti Mara il professore Mazzola è un'autorità e quindi non c'erano dubbi diciamo sulla capacità di sintesi e di individuazione delle criticità
Fabbisogno di Investimenti e tema governance io li Umberto
Perché io oggi probabilmente c'è un fabbisogno di investimenti ci sono risorse e abbiamo avuto occasioni anche concrete per misurarle sul campo quello che manca è appunto il tema della governance
Perché mancano soggetti in grado di mettere a terra gli investimenti che si pianificano
Noi come gestore del mezzogiorno siamo stati destinatari di importanti fondi nell'ambito di RH più che era una linea di finanziamento del porno operativo infrastrutture che veniva destinava circa trecentotrenta milioni alle regioni del Mezzogiorno per appunto la digitalizzazione di diritti idriche
Ed è stata voglio dire una sfida importantissima noi ne abbiamo impiegati e di quelle circa un centinaio diciamo
E forse siamo stati uno dei pochi soggetti in grado di mettere a terra e realizzare questo tipo di investimenti noi insieme a questo dei reati al Pnr stiamo completando la digitalizzazione delle nostre reti
Quindi oggi noi abbiamo in corso completeremo entro quest'anno la distrettualizzazione la digitalizzazione delle nostre infrastrutture come step iniziale di una fase perché qualche volta in un confronto anche operativo col professore Mazzola ce lo diciamo
Questa fase e la fase prodromica per poi affrontare il tema delle delle dispersioni che come giustamente detto all'interno del del Piper's una delle forti responsabilità e delle prime responsabilità che a un gestore del servizio idrico integrato oggi è quello appunto di combattere gli sprechi ridurre le perdite
E farlo gestendo infrastrutture che ricordo hanno un'età media che si aggira intorno ai quarant'anni
E soprattutto reti frutto di quelli gestioni in economia che nel Mezzogiorno si sono diffuse
In maniera incontrollata e dove spesso anche la sfida di distrettuali Tzara diventar tua e ti rendi conto poiché quando sei in campo probabilmente tutti i modelli Drau uscì tutte le l'Etiopia che avevi costruito sicut
Sì
Battono con una realtà che è completamente diversa
Questo è il tema su cui noi oggi siamo impegnati devo dire grazie all'impulso di Arera con la qualità tecnica e con gli indicatori ha consentito almeno di diffondere un linguaggio comune all'interno di tutte le gestioni certo quelle industriali il tema del curdi con il mare
Quei circa sette milioni e sei di cittadini e qui circa mille ottocento
Comunica ancora gestiscono economie la vera sfida come lo si fa
Io solo noi abbiamo assistito negli anni a una serie di normative compresi quelli da ultimo che imponevano il trasferimento e l'avvio del servizio idrico integrato all'interno dei territori
Tutte norme imperfette
Non c'erano conseguenze cioè finché noi andiamo avanti a legiferare in questo modo un ente locale trasferisce non trasferisce cambia poco continua ad andare avanti e continua a detenere questa gestione di un bene strategico
E questa la vera sfida perché poi il tema della pianificazione si porta dietro un altro elemento che oggi e fondamentale secondo me aprire una riflessione noi oggi abbiamo la legge che regola il servizio idrico integrato che edile centocinquantadue del due mila sei ma che di fatto era il la legge Galli nel novantaquattro
E forse oggi quell'assetto è insufficiente
Perché io non sono convinto che la pianificazione intelligente il mettere insieme tutti i fabbisogni per battere la crisi climatica rispetto all'UE allo scenario di un disponibilità che avremo della risorsa e fattibile a livello di e Gato distretti così come li abbiamo immaginato all'interno della legge Galli probabilmente quella confine non è sufficiente dovremmo iniziare ad abituarci
A ragionare con scale più ampie
Quanto meno regionali se non addirittura a livello di distretto questo lo vedremo Arena nel momento da introdotto tra i nuovi indicatori l'M zero che una prima sfida importante per cercare di misurare la resilienza dei sistemi idrici sconta un tema serio Rispetto a chi è oggi il soggetto in grado di stabilire quelli che sono chiusi i fabbisogni e come oggi vengono sfruttate le risorse idriche noi nel nostro distretto abbiamo avuto stiamo portando avanti anche per il nostro piano degli investimenti un'analisi ideologica di uno dei principali bacini disarmo e la fatica principale capire quante risorse vengono prelevate da quel bacino e chi detiene questo tipo di informazioni per poter anche programmare ed essere in grado di capire l'acqua come la rendiamo disponibili
Un ultimo flash non vorrei dilungarmi anch'io ho troppo ma un flash lo voglio fare sul riutilizzo
Dice bene il Pepper oggi sì sì mettono in campo varie proposte il piano dei piccoli invasi recupero delle acque più pane il il riuso
Sono tutte soluzioni valide ma che correttamente devono essere inquadrata in una pianificazione di lungo periodo perché il rischio e che se ognuno si realizza il suo sistema di riuso e poi non è stato risolto il tema di come generiamo la domanda di chi gestisce l'infrastruttura balle dell'impianto di depurazione
Questo rischia di essere una corsa
A un assoluzioni non percorribili noi abbiamo siamo reduci come Paese di una serie di realizzazioni di dighe che furono realizzate dalla Cassa del Mezzogiorno alcune delle quali non sono mai state in esercizio probabilmente una fortuna perché forse quella lungimiranza ce la ritroviamo oggi ma questo per dirvi il che è perché abortissi rischia si inseguono determinate tendenze ma senza una pianificazione una visione di lungo periodo del sistema Paese rischi di investire risorse in maniera impropria
L'altro elemento che riguarda il Mezzogiorno e che è strettamente legato al riuso
E quello di incentivare e migliorare anche gli investimenti sulle reti fognarie e depurativa e perché il servizio idrico integrato e tutto collegato il professore Mazzola lo diceva noi passiamo da fasi di forti siccità a periodi di pioggia intensa e le infrastrutture che il gestore del servizio idrico oggi gestisce sono spesso insufficienti
Creano la maggiore criticità
E c'è ancora una separazione su cui si fa difficoltà anche quando si interloquisce con il cittadino perché da gestore del servizio idrico integrato faccio fatica a spiegare che la strada si allaga perché quella fognatura in nera in mista e gli oltre la cinque cuore mente devo a dovrei aprire qualcun altro che se ne deve occupare e quindi questo è un tema che secondo mi va inquadrato e deve essere al centro della nostra riflessione perché avere delle fognature efficienti degli impianti di depurazione efficiente la prima leva che ci consente di parlare di riutilizzo
Nel Mezzogiorno lo ricordo a tutti
Non scontiamo un gap importante su queste reti noi nel nostro distretto stiamo investendo circa trecento milioni di euro per completare dei famosi lei famosa i riti del Sarno
Perché è una vicenda che riguarda quarant'anni e quindi parlare di riuso
E utopia noi prima dobbiamo depurare creare i depuratori le fognature e poi andare avanti grazie grazie
Allora abbiamo tempo per ma diciamo per una rapida battuta pochi minuti attesta diciamo tre minuti a testa diciamo per per incorre magari approfondire alcuni aspetti allora in particolare di partire ai dati il pizzo allora tra le cose che e ha citato nel nel suo breve intervento ha più volte messo l'accento sugli accumuli e su sul ma se questo mercato a termine perché stoccaggi
E di apposite perché verde questo ricette né che mi capita di ascoltarla un evento a Rimini alla Fiera di Rimini che era poi c'è stata una grande fiera dedicata a alle fonti rinnovabili e e lei li ha dato dei tempi diciamo di Massimo le indicazioni su la scadenza per queste aste dicendo che si sarebbero tenute a cavallo di fine anno quindi al fine anno hanno immobilizzato
E poi soprattutto la riflessione che credo importante che interessi molto gli operatori sul fatto se ammettere o meno
Progetti non ancora autorizzati diciamo mai fase finale di autorizzazione perché ho questo fa la differenza sicuramente per quanti stanno guardando con attenzione
A questa occasione io lo vedo anche dal livello di di aumento di comunicati stampa che ci arrivano di chi ci annuncia che a progetti pronti per essere autorizzati quindi prego
Cioè se ci può aggiornare magari su le novità in arrivo e sui prossimi passi
Due minuti mi dicono dalla regia decise non trema dunque senza darlo a vedere seguace dell'incidente lo conferendole un po'intenzione di riparo vasto
A cavallo di fine attualmente primo quarter
Nel due mila e venticinque anche per dare il qualche tempo maggiore per i percorsi autorizzativi il cui molti sono sono in una fase avanzata quindi la ricordiamo che la il meccanismo costruito per impianto autorizzati non per impianti in corso
Dottor Rizza azione non si perde l'opportunità in senso assoluto perché questo sono assesteranno replica tutti gli anni quindi e soltanto rimandare per un momento del il momento della dà la possibilità di partecipare e collegamento è quello che dicevo prima devono essere meccanismi di mercato di carattere efficiente e questo è il motivo per il quale nell'asta mi compreremo il minimo tra il fabbisogno di eterna identifica per zona l'ottanta per cento autorizzato questa l'aspetto molto importante qui dobbiamo immaginato con con il regolatore col col ministero un meccanismo che da una parte dà garanzie ma dall'altra parte deve garantire non saturazione in fase d'offerta per avere un un riferimento di prezzo che sia realistico poi ce n'è chiaro che ci aspettiamo
Prezzo offerto più alto nelle prime aste cioè nei primi anni per poi andare nelle nelle a successive quando la morte ecologia anche i progetti erano scale maturità differente verso una una riduzione comunque sinteticamente sì primo corta speriamo seconda seconda
Per impianti autorizzati sessanta veri e a chiedere in caso di Osaka quindi
Avevo ascoltato però questa riflessione lavo sentirei le astratta pubblicamente ma siamo andati a certi impianti autorizzati insomma la riflessione si è conclusa così la consegna diciotto mesi di compiersi non non c'era un tema di consegna cinque alle ore ventuno per un prezzo abbastanza veloce va bene grazie grazie alla rapidamente Romeo non abbiamo parlato di una scadenza importante in arrivo per il settore idrico che era stata citata da Mazzola l'inizio sia che andranno a scadenza delle concessioni diciamo di disservizi dei prossimi cinque anni che riguarda trova tardi ci milioni di abitanti
E e quindi è un'occasione
Sicuramente per una diciamo per quella visione arrivare magari quella visione industriale che commi avete sottolineato non è complimenti diffusa ovunque una battuta su questo
Due minuti non basterebbero quindi dico veramente due parole come dicevo prima diciamo la ex questa sicuramente era un'opportunità di fare evolvere verso un modello più industriale un settore che appunto ne ha tanto bisogno
Servono sicuramente sarebbe sicuramente di rivedere dei meccanismi di governance di come scegliere di come affidare e di come poi gestire queste infrastrutture
Infine che è verrà recuperato il tempo di prima Cucciniello anche lei una battuta su questo si
Una riflessione così poi sentiamo il Presidente
Lo diceva Rosario Mazzola c'è un tema tariffario fabbisogno di Investimenti ultima tariffario per il servizio idrico lo accennato non è giunto forse il momento del superamento del doppio livello di regolazione anche nel servizio idrico e sulla scadenza delle concessioni non l'ho detto è un'opportunità soprattutto diciamo e deve essere un'opportunità
Guardare a quelli che sono i soggetti industriali attualmente il campo gorilla detto io sono siamo una società del Gruppo Acea il primo operatore del servizio idrico
E molto spesso diciamo questo valore non viene riconosciuto per quelle logiche localistiche e gli ho detto
Grazie allora eccessive Gatti diciamo l'abbia oggi più volte anch'essa stamane è stato richiamato
In alcuni interventi anche parlando di di altri tecnologia il piano Mattei
Quindi le chiedo diciamo nella nuova cedute rafforzata centralità energetica assoluta il Mediterraneo a seguirmi dirmi e non con la guerra ossia Traina della direttrice nordorientale
Che ruolo può vivere che hanno il piano Mattei
Allora per essere per esser molto breve vorrei riportare rispetto anche il piano Mattei un tema che è assolutamente rilevante nel senso che il Piano alte non può essere solo un piano a livello italiano
Deve avere anche un sostegno un sostegno del dell'Europa e soprattutto deve affrontare per riuscire poi per provare concretezza ad affrontare un tema chi è particolarmente credo importante nel nostro Paese che quello della perdita di fiducia se per la decarbonizzazione e non le chiamo il piano Mattei ad iniziative di decarbonizzazione
E poi vogliamo realizzarle bisogna avere la fiducia di tutti i cittadini perché se il piano ma dei deve avere una una dimensione nazionale e internazionale dovrà internazionale qui si guarda all'Europa ma anche ma anche all'Africa
Per realizzare poi le opere ci deve essere un consenso da parte di tutti i livelli perché altrimenti diventa difficile e io credo che sia un tema centrale Thierry creare comunque un clima di fiducia perché le opere hanno di processi di autorizzazione possiamo discutere all'infinito di semplificazione di questi ritardi
Ma nel momento in cui non c'è la fiducia e ci saranno sempre dell'opposizioni locali che non non consentono di raggiungere quello che può essere un disegno punto che si fonda su un un livello internazionale
Grazie
Poi un clima di fiducia ma anche forse di certezza che intanto delle politiche sono salda voi ricordate dei cosiddetti casse Green faceva cenno Romeo ma pensiamo anche a la traiettoria sudati carbonizzazione d'età mobilità
Sono tutti anche un po'diciamo c'è un punto interrogativo alla luce anche del prossimo voto europeo che non sappiamo
Quanto queste traiettorie diciamo fermo rimanendo l'obiettivo quanto può da cambiare il percorso per per arrivarci ecco
Presidente a lei lei abbiamo affidato l'apertura se vuole lo può dire una battuta in conclusione di questo intervento prima che dà la parola al presidente dei segni insieme di tutti i settori di cui abbiamo parlato l'acqua gas energia
Mi sembra che esiste lady siano abbastanza chiari ci sia una grande consapevolezza sulla traguardo finale che tutti quanti vogliamo raggiungere sugli Obiettivi sulle mete sul qui sullo scenario di fondo
C'è forse qualche certezza in più sul come arrivarci nel senso che la navigazione è una negazione i i i in un mare che abbastanza tempestoso e questo non dipende come è sempre avvenuto nel corso degli ultimi decenni per dinamiche gioco nomi che diciamo così tradizionali e classiche ma ci sono dei fattori esogeni che sono incontrollabili sono indipendenti dalla nostra volontà e che conseguentemente possono cambiare anche in modo traumatico i programmi progetti piani che si fanno no oggi egli dire abbiamo avuto la guerra russo fra i dati ancora in corso il piano dell'Europa
Oggi c'è un conflitto nel Medioriente domani ce ne può essere un altro ma provoca altra parte del mondo e quindi fino a che non si raggiunge credo io un e e quindi un nuovo ordine mondiale un molti libri o sul pianeta che consenta
Di evitare così il il il il lo scatenarsi di conflitti bellici da una parte o dall'altra nel modo più più più più imprevedibile
Cocco come avvenuto fin in questi in questi ultimi anni credo che sia abbastanza
Difficoltoso riuscire a così avvenire le linee di azione
Che possono essere continua nel tempo perché è proprio o il verificarsi di queste di queste situazioni del tutto così e non non prevedibile pianeti ET pianificati ricche ovviamente comporta
Per chi finto gestisce un'azienda
La capacità di a vivere una flessibilità straordinari addirittura di prevedere di intuire quello che accadrà fra poco per poter poi governare l'azienda stessa no
Quando affrontiamo temi come quelli dell'acqua dell'aria delle regia del gas ovviamente tutto questo diventa diventa davvero con complicato
E su questo versante fattibile pensi un po'sulla transazione Geri è proprio questo l'avreste energetica nel Khomeini soprattutto prima rispetto alle altre nostre
E Società omologhe abbia fatto un percorso molto equilibrato e con grande successo che ci ha consentito a capo di
Affrontare questa navigazione fino adesso molto molto molto bene
Però certamente una situazione di conflitto generalizzato del mondo e difficilmente riesce poi consente di realizzare quei traguardi temporali trentadue mila cinquanta miglia ci siamo da
Grazie grazie a tutti voi no invita il presidente Bersellini per le conclusioni presidente diarrea era
Il suo intervento diciamo
Rimettere insieme ti settori di cui abbiamo parlato gas elettricità qua cioè sono tutti comparti che accedono ma rischia insieme rifiuti diciamo che sono nella della vostra spera di azione ma domani ci sarà anche l'idrogeno nella vostra spera di azione endurance
Può darsi è un gas
A come gas quindi ok va bene supporter dunque Dellas noto come grazie
L'invito un'occasione devo dire è stata una cosa interna ma più interessante tra sta
Primo dibattito altrettanto invoco un po'la vostra simpatia perché naturalmente tirare la sintesi avete toccato Mondini non aver toccato argomenti sono mondi che si aprono proviamo a prova riconciliare alcune cose che mi hanno colpito
Provando a fare un pezzo di energia un pezzo piacque qualche considerazione sul Mediterraneo
Al tema deve già io una cosa sottolineerà che subito è un po'la Lega si che ci viene da questa fase di crisi così Violetta nel nel Pepa si dice che ha messo in dubbio molto del nostro sapere acquisito io credo che in realtà messo in dubbio molte delle nostre illusioni
Che diverso nel senso che era per sapere acquisito con cui abbiamo incardinato il sistema energetico infonde quello che ci ha permesso di attraversare la fase di crisi
Abbiamo abbiamo sentito invocare un mercato che non era in grado di fare il suo lavoro il mercato ha fatto il suo lavoro durante la fase di crisi allocando le risorse in maniera corretta certamente facendoci pagare lo scotto di prezzi
Che hanno rincorso questa necessità di allocare correttamente le risorse ma il suo lavoro in quella fase il mercato fa tant'è vero che abbiamo attraversato una fase in cui sembrava che dovessimo avere un ripensamento
Totale di un mercato che non era più in grado di funzionare e siamo arrivati a una riflessione al margine
Del modello di mercato che fondamentalmente avevamo in campo e che adesso integriamo e miglioriamo di una capacità di risposta che effettivamente non c'era la capacità di coprire il consumatore nel momento in cui c'è uno shock esogeno che il mercato non è in grado di coprire e c'è un'altra cosa che abbiamo recuperato come Lega si a abbiamo riportato sul tavolo un dibattito che continuava a stare un pochino in basso a destra c'è come dava un segnale di lungo
Fuori dalla componente strettamente NRG che il mercato dove ha sede a quello che diceva
Prima del pizzo sul fatto che diventeremo più rigidi diventerà un mercato in cui la componente variabile legata alla commodity incide meno ha però come beneficio diciamo così che io vi garantisco
In qualche maniera una maggiore stabilita una maggiore copertura di quelle che sono le capacità di investimento e delle scelte che faccia questo pone una riflessione però importante
Il momento della scelta diventa ancora più rilevante di quanto non fosse in precedenza alla fine
Però abituato è un mondo anche abbastanza
Vogliamo dire comodo in cui le tecnologie erano un insieme relativamente limitato le scelte d'investimento avevano tempi gli ammortamenti di ritorno lunghissimi cambi di assetto
Di contavamo illustre
E tutto questo stile completamente ha ridotto nei tempi la pletora di tecnologia più possiamo accedere se decisamente allargata un bene ma voi sapete meglio di me non devo certo spiegarlo a te una pletora di tecnologie che si affaccia mi porta inevitabilmente un invecchiamento molto più rapido di alcune scelte e quindi molta più cautela nella operare le scelte a me piacciono molto questi racconti in cui tutte le tecnologie si combinano perfettamente in un perfetto puzzle in cui ognuno il suo ruolo ognuno la sua funzione e funziona tutto benissimo ma io vi garantisco al mondo così io non ho mai visto girare ma mai una volta perché poi c'è sempre o qualche cosa che prevale dal punto di vista dalla scelta del consumatore per ragioni economico da ragioni geopolitiche quelle che sembra
Un bellissimo puzzle di cui dobbiamo soltanto preoccuparci di mettere a posto gli elementi ad arco al contorno diventa
Una grande confusione che dobbiamo cercare di governare quindi attenzione a darsi capacità di analisi ed elementi di scelta che sono in grado di decidere qual è il valore a cui vogliamo dare
Scusate il gioco di parole valore
E da questo punto di vista io credo che i due cantieri che come autorità abbiamo messo in pista negli ultimi anni vale a dire la sua dico con i soliti acronimi Rossetti vide quindi regolazione per obiettivi di spese servizi al testo integrato il dispaccio mentre elettrico non saranno le risposte non sono tutti non conterranno tutte le risposte ma sulle prove che gli strumenti che permetta di fare esattamente questa cioè darci quella flessibilità e quella capacità di valutare
L'impatto che le scelte che facciamo hanno sul sistema per essere ragionevolmente sicuri che nelle condizioni date le scelte che stiamo facendo sono la migliore allocazione delle risorse a vantaggio del sistema questo sarà il grande tema con cui dovremo confrontarci
Sempre di più di qui in avanti sia questo il decisore politico sia questo il regolatore verso il politico con una complessità ulteriore diversa perché ha pure il consenso da dover gestire il regolatore idealmente
Con una maggiore auspicabile capacità di analisi tecnica di analisi di contrasto ma certamente questi sono elementi con cui ci dovremo ci dovremo confrontare
Trattore degli stimoli sono sono stati tale proceduto che stamattina veramente mera illuminato la dottoressa Crocco ad un certo punto ha ha ha parlato dei fondi di coesione dicendo che passano dall'asma dal spero di non citare ma era sbagliata sfociano nel proprio campo insomma passo da Place de Isla performance baseline e io ho riconosciuto all'interno il nostro passato da Fabio Besta
La prospettiva cioè molti degli interventi che abbiamo sentito questa mattina hanno cominciato a dirci questa cosa che non solo vogliamo preoccuparci di fare le scelte d'investimento
Corrette ma vogliamo preoccuparci di massimizzare l'impatto che quelle scelte di investimento sono in grado di fare sulle nostre performances Palazzago sulle performance
Che dobbiamo restituire ai consumatori e io ce l'avrà un po'di deformazione ma alla fine un po'in fondo a destra nella bolletta devo sempre andare a vedere questo cosa compatto a un certo punto credo nell'introduzione dello studio un'altra cosa che mi ha colpito è stata abbiamo un problema di prezzo ecco abbiamo avuto sicuramente un problema di prezzo
L'abbiamo avuto Noé l'auto agli altri Paesi
Ventotto agosto ventidue abbiamo visto i trecentootto trecentonove euro MWh nel Gassa che credo non rimarranno impressi nella memoria di tutti quelli che si occupano del settore spero di non rivederli naturalmente
Avrebbero hanno in Italia da un problema di presso in ogni caso del costo dell'energia continuiamo ad avere differenziali di prezzo rispetto ai nostri paesi limitrofi
Soprattutto diciamo al di là della limitrofi a fisica limitati dal punto di vista competitivi industriale che rimangono significativi quindi attenzione questo non è solo un problema di prezzo di cui dobbiamo in qualche maniera passivamente subire le angherie ma dobbiamo lavorare per cercare
Sì comprime negli affetti molti strumenti li abbiamo in campo Inter con Hector vari tipi di di di agevolazioni e quant'altro
Certamente il mix pesa questo non è un scoperta che facciamo oggi
Però attenzione a non re infilarci nuovamente nei silos che vedono delle singole parti della generazione la trasmissione distribuzione del mercato retail finali come getti tra di loro separati e non ne invece con una grande
Come un gran sistema come in effetti è di cui dobbiamo preoccuparci dell'efficienza soprattutto verso il consumatore finale che sia
Domestico o forse soprattutto
Industriale
Prova finirla qui con l'energia anche se naturalmente qualche altro punto me lo sono preso pregano insieme che quanto tempo e ancora guardia meno trappola allora se attacca
Sì l'antifona andiamo da un po'all'acqua allora bei era da questo veramente un mondo anche qui cerco di cogliere qualche elemento sostanziale avendo raccolto tutte le sollecitazioni che naturalmente vengono ma lasciarmi fermarsi a fermare un attimo su questo tema degli degli affidamenti
Della gestione
Lina aggiustare il Comune a gestire l'economia
Perché
E effettivamente una colluttazione sistemica di quello che abbiamo dall'inizio indicato come vuota sardisti valida dove abbiamo significativo tassello Divided alla par di vari della prevalenza delle gestioni economia e certamente significativa io non possono sposare quanto diceva Dori
Sul fatto che poi le norme non riescono ad incidere
Però intanto cominciamo a far delle norme che provano ad incidere perché altrimenti Amanda nessuna parte io una mia personale visione un po'cattiva
Ferrand parlato qualche volta un comune in dissesto che rientra dal dissesto l'affidamento del settore idrico non ce l'ha più diviene immediatamente attribuito un soggetto industriale e intanto cominciamo interrompere un brutto circolo vizioso periodo sta più a raccontare nel Meridione avviene delle gestioni in dissesto dei dei Comuni qui questo s'noi abbiamo io credo nelle metti quattro abbiamo introdotto la regolazione di convergenza
è un è stato un tentativo di cominciare ad affrontare un tema che fino a allarme pronto a rifare precedente raffrontata con le soluzioni io mi ricordo nella discussione in collegio
Di quel giorno che dicevo però guardate che se facciamo così e con la frusta Arnage morto non è che se io da una sanzione a un comune che non adempie e quant'altro improvvisamente migliora la situazione devo costruire strumenti che siano in grado di accompagnare
Auspicabilmente verso una gestione industriale ma sicuramente verso la capacità di costruire K capacità tecnica capacità progettuale capacità operativa
Perché quello è il presupposto con cui in una visione di lungo periodo ma queste cose non si cambiano girando l'interruttore non non abbiamo nessuno di noi alla bacchetta magica è una lunga fatti con la costruzione di capacità operative nei territori che devono diventare in grado di proporre progetti di prendere finanziamenti e di attivare quel circolo virtuoso alla redazione convergenza in fondo
Faceva questo partiamo dal non ha i numeri mai date mai la capacità di entrare nella regolazione che ti chiede il famoso a nemmeno due eccetera
Benissimo partiamo da zero si fa un progetto comune di tre anni al terzo anno che nemmeno due Celentano definizione perché c'è stata dentro Progetto per tre anni di dati si sono e da lì partiamo con la relazione c'è stato il Progetto mettiamoci arriva su un ricordo male del ministero
Che pure ha cercato tutte cose imperfette seguo completamente cioè non riescono a risolvere da sola ma esattamente però la linea d'azione su cui pervicacemente dobbiamo battere poi ci sarà qualcuno più intelligente di me che troverà la soluzione
Per riuscire a passare
E riusciremo a costruire una capacità industriale anche
Nel Sud in maniera significativa in maniera riusciremo ad abbattere le morosità riusciremo a fare che venga fatta la raccolta lei
Degli insoluti tutti i problemi che ben conoscete si vede il ditino di
Chi chi mi richiama lasciatemi dire soltanto una cosa sulla su sul tema siccome importante ma io credo che nelle ventiquattro introduzione delle mie zero sia
Effettivamente un po'una sfida e anche qui certamente vero tant'è vero che l'abbiamo introdotto con una fase anche molto migliore cautela di disordine di a di attivazione di raccolta delle informazioni di comprensione di come lo si potrebbe declinare e e no io non sono tanto convinto è tanto sicuro che il tema tariffario su un tema che già possiamo superare troppo facilmente perché la storia da qui viene tutto questo percorso da una storia che dieci anni fa aveva altre caratteristiche non vogliono ricordare
è come un virus dell'herpes nell'organismo cioè
Se l'organismo va in stress e l'herpes ritorna e quindi bisogna stare attenti di consolidare ancora perché abbiamo fatto molto è vero in dieci anni ormai dodici anni
Le cose sono migliorate investimenti sondati da trenta a settanta ma con l'obiettivo di cento leone Betio da portare a casa ma soprattutto l'omogeneità
Della regolazione nel settore idrico a un livello maggiore di quello che abbiamo oggi e ancora un traguardo che ci dobbiamo apporre quindi
Capisco che poi dopo queste verrà faccio un po'violenza io una vecchia teoria che a volte racconto i miei che quella dello skilift del trenino no cioè quando uno deve partire può decidere che prende lo skilift prendere il gatto delle nevi perno di un'altra via
E lo skilift gira il primo che è bravo andare a sciare va eccolo che perde tempo lasciare gli scarponi e sci era la volta dopo il gatto delle nevi invece deve aspettare l'ultimo il più lento per poter salire a bordo
Forse abbiamo fatto partire uno skilift ma è uno scrive scrive ancora preoccuparsi di raccogliere con pazienza chi non è ancora pronto ad intervenire solo una battuta guardate vero che la digitalizzazione importante anche nel settore idrico
Però non mi dite più che visitare ricette digitalizzare risolvere le perdite digitalizzare una condizione necessaria per capire ottimizzare migliorare apre alla fine a un certo punto prima o poi questi investimenti questi lavori
Li dovremmo fare
Finisco con una battuta sul Mediterraneo Fighters alla fine siamo la scuola il Mediterraneo sacrario verrà ribadito del Mediterraneo giustamente
Se la prende ma no al di là delle delle battute lasciandone io mi sono segnato a un certo punto Mare Nostrum perché
Questa mattina nell'ascoltare
Molti interventi molte discussioni eccetera un po'alla il sentiment che noi affronta affrontassimo
Forse affrontiamo il tema del Mediterraneo insomma un po'come se ci fosse ancora l'impero romano in giro per il Mediterraneo qui una certa omogeneità che ci permette di approcciare il tema proprio culturalmente con una visione in cui insomma arriviamo e spieghiamo e facciamo Leo per sapere se un po'veramente una vanità che dobbiamo levarci io faccio ormai da anni
Il presidente di un'associazione di regolatore metteranno che si chiama Ahmed regga sulle ventitré regolatori che si affacciano sul Mediterraneo che ci son proprio tutti Palestina Israele compresi ma temo che la prossima relazione già l'assemblea sarà difficile vederli assieme
Però se uno guarda al Mediterraneo si accorge che ha come minimo tre quattro aree che hanno differenze
Profondissime ed entro cui noi dobbiamo essere capaci di andare con questa sapienza di sapere che sono diversi
Ed è sapere che quella relazione bilaterale Europa Africa ce la siamo giocata ormai da qualche anno perché in Africa gli attori diversi e importanti ce ne sono
E quindi di questo dobbiamo un po'fa il che non vuol dire che non abbiamo opportunità io sono convinto che abbiamo costruito
Faremo a giugno da assemblea generale di quest'anno di questa associazione Selinunte in Sicilia apposta per ribadire la centralità dell'Italia
Nel Mediterraneo sarà un'occasione di confronto credo molto importante molto interessante
Però dall'altra parte noi dobbiamo introitare che andiamo nel Mediterraneo con la Sapienza che si è caratterizzata e non con l'idea che la storia in qualche maniera si ripete ahimè non si ripete solo questo volevo dire gran
Grazie
Allora grazie
Grazie presidente per aver diciamo un po'tirato le fila di questa sessione RAI grazie a merita per averle organizzate relatori che l'hanno animata a chi ci ha seguito qui e aitanti e che ci stanno seguendo in streaming ora c'è una pausa caffè che di cui so che sarete contenti palle quattro e mezza si riprende quel con la nuova sessione dedicata a trasporti e logistica grazie
Allora
Trasporti logistica territorio invito i relatori a raggiungerci sul palco
Cerchiamo di mantenere
Gli orari così
Che si
Forse secondo intervento rapido penso ce la facciamo a farsi
Adesso io ti faccio non ti conosco tutti
Allora mi pare che ci siamo tutti
Aspettiamo ancora un
Un paio di secondi che
Si prende posto
Allora intanto io mi presento sono Michele lembo sono un giornalista di Radio radicale
E come radio radicale siamo media partner di questa importante iniziativa quindi ci teniamo ad essere presenti ringraziamo per questa iniziativa io sostituisco indegnamente la direttrice Giovanna Reanda che doveva partecipare a questo evento ma per un imprevisto di non grave entità però non ha potuto essere presente quindi mi manterrò dato che mi occupo di tutt'altro mi batterò diciamo sul da un taglio divulgativo di questi temi ma magari può essere anche interessante
Anche per vedere una successiva trasmissione radiofonica di questi approfondimenti mantenersi
Su un livello che ci aiuta anche a comprendere le cose perché non è un tecnico
Ileana panelle che inizia adesso è un'ulteriore specificazione da quello che capisco io sul tema delle infrastrutture trasporti logistica territorio entriamo nel merito proprio di quello di cui si è parlato anche prima è molto importante capire qual è la nostra prospettiva la prospettiva del nostro paese la prospettiva italiana dal punto di vista dello sviluppo dal punto di vista
Della
Diciamo del tentativo di riempire di diciamo di colmare quelle differenze quelle diseguaglianze che diseguaglianza che ci sono nel nostro Paese tra nord e sud e l'abbiamo parlato tante volte
E c'è c'è s'ci sono molti modi per per analizzare queste questioni ai numeri ci aiutano a vedere una realtà che purtroppo è sempre quella che c'è una realtà di differenza del nostro paese ma una realtà in grande trasformazione quindi forse anche da questo punto di vista con questo evento stiamo raccontando questa trasformazione siamo vedendo quali sono le prospettive
Per percorrere questa trasformazione l'approfondimento di oggi pomeriggio si apre con un position pene pare come quello o precedente che sarà cura di Mario Rossaro Rosario Mazzola dell'Università di Palermo socio fondatore di merita e Francesco
Tavassi Presidente temi S.p.A. anch'egli socio fondatore
Di merita prego
Faccio partire il microfono perché così mi controllo da solo
Le Simon un'introduzione in tra tutte e due dichiara in una decina di minuti quindici manteniamo su questo
La prima precisazione che in realtà ne presso l'Università di quando andava in pensione come me non siamo più non di un'università siamo professori ma non di università quindi allora però Palermo mi dice qualcosa su quando può dire e le che insomma il secondo in qualche maniera non mi è nuovo ecco diciamo così
Allora le e dirò due pochissime parole pochissimi minuti dedicati sostanzialmente alle problematiche ai problemi che ne position paper vengono molto più largamente sviluppati e che l'altro si presume che tutti in qualche maniera quelle poche pagine sabbione
El io credo di Chambery par porta due problematiche la problematica del al salto a particolarmente già affrontata stamattina del meccanismo perché molta collegato al fra funzioni dei porti
Sesso e funzionalità di questo sistema
Cioè la visione che la i porti e gli errori li sistemi portuali sono i sistemi di collegamento fondamentali ritorna cui anche si sviluppa attraverso le il sesso storiche Lerner Lella il gesto del leasing come autorità portuale si sviluppava quel meccanismo andrà di collegamento con gli interporti quel meccanismo e di aggregazione dove a un certo punto era più logico impiantare impresa cioè sostanzialmente questo il meccanismo era aggregare in un assurdo
Elementi aggreganti che non ci sono i distretti diventavano elemento aggregante diventano lo so totalmente i profitti
E la discussione si è sviluppata fondamentalmente anche stamattina abbiamo visto in maniera anche diciamo vivace ma lei si è sviluppata in maniera tale se la operazione di creare una gestioni Ca'o una o invece continuare Colle Zeiss separate se era un'operazione le quello che viene detto sotto le zampe perché in realtà il problema non è una o cinque o dieci ma anti trovava temere presentando alcune ipotesi di funzionamento più armonico in cui accanto a una visione centrale ci sia una decentralizzazione Bastia che così riconsiderare proprio intorno all'autorità portuali potevano essere dei soggetti attuatori di una politica fermo restando che Ancona questa politica complessiva è una politica che certamente va fatta ma è tutto ancora da vedere da sviluppare perché la Bolivia complessivo di tutto il Meridione non è una politica semplice comunque da fare
Ecco sotto questo punto di vista questo è il tema centrale anche la proposizione che fa il pretore di dire se si può orsono collimare le due figlie le esigenze di una visione organica e questo piuttosto che questa contrapposizione
Che come abbiamo visto spese ancora molto accesa è un elemento di discussione credo che sia uno di quegli elementi l'altro elemento su cui dice ma questo che fa i drammi fa tutto in realtà come qualcuno sa mi sono trovato e quello relativo alle infrastrutture
Nella mia tutto allora li voglio fare delle considerazioni che al di là del pensiero queste due minuti due-tre minuti che mi prende atto e lascia la parola al alle al Francesco Tavassi la le che la la considerazione che mi sono fatto nell'ottica
Io sono una componente il comitato speciale del lavori pubblici che ha approvato come come bruta
Nel mentre le Cordova approvato visto tutti i progetti PNR qui dei progetti delle infrastrutture fondamentalmente quelli li abbiamo visti la maggioranza che l'asse alle maggioranze il nostro impegno è stato in questo schema
Completamente poeta palermitano che viveva a Roma mi vedevo un po'come immaginavo questi luogo nessuno luogo queste queste queste costruzioni di alta capacità perché molte sono alta capacità all'alta velocità comunque di alta capacità sul terreno e mi sembrava
Quello che mi veniva sempre di immaginare era conoscendo molto bene i territori e dire ma come ci si arriva a questo
C'è il concetto dell'integrazione dietro quattro minuti a diciamo il concetto dell'integrazione ogni volta in guardami Progetti dice ma di come ci arriva la gente da quella parte da quell'altra parte ecco e questo trovo che ci sia questa necessità proprio e questo apre per lo dice chiaramente no Webber dice c'è questa necessità divisioni integrante la mobilità anche extra urbana su quell'orfana
Ci sarà Francesco che riuscirà del vivere cosa estremamente interessanti che è l'elemento che forse mi manca o comunque più che mancano ne attuale cioè l'assenso c'è proprio il concetto di dire non può essere basarsi solamente sull'altare capacità o alta velocità
La mobilità extraurbana per connettere questi territori solo un sistema anche stradale un sistema di un meccanismo che consenta la gente die dire ok e utile andare a prendere questo treno
Perché ricordiamoci anche che il treno in quanto tale di per sé da un livello di servizio rispetto alla territorializzazione che certamente inferiore rispetto ad altri e qui c'è l'esigenza di avere un sistema viario un sistema complessivo che converge storia ben dalla parte del territorio
Dette d'altra parte territoriale c'è la parte discuta di di di di Mondrian mobilità delle merci che consente che diventa utile questo sistema ecco credo che questo non è colpa certamente delle ferrovie
Ma è un problema un sistema che va visto o quello che non abbiamo trovato e spesso un sistema può arretrato rispetto alle dinamiche otto Wali innescate anche la bocca in mobilità che oggi sono molto impattante da quelle che sono i trasferimenti ecco io credo Francesco se possa venire mi sono biliardi sei minuti grazie ti rimane
Grazie grazie buonasera buonasera a tutti allora a noi abbiamo preparato
Con con l'amico
Il professore che comunque ressa professore non è non si può evitare questo questo position paper perché abbiamo fatto in quattro pani dove abbiamo potuto analizzare a diversi aspetti come avete potuto verificare
Questi noi abbiamo inteso da subito quando è nata merita cinque anni fa
E qua va dato merito a meritarsi assorbito impreca subito intrapreso una iniziativa importante quella di comprendere come la logistica e trasporti la portualità erano determinanti per il Mezzogiorno
E questo bisogna darne darne atto e bisogna anche dire che molto probabilmente dove adesso scontiamo una mancanza di decisioni centrali che negli ultimi purtroppo Giada da più di vent'anni dalla dalla legge ottantaquattro del novantaquattro che istituì le autorità portuale
Non ha non ha visto a mio avviso come abbiamo condiviso anche con con gli altri soci e di merita una gestione centrale delle di tutte le problematiche riguardanti da portualità l'Inter portualità le infrastrutture a nostro avviso
A nostro avviso era necessario e quindi scontiamo oggi questi errori poter cento cercare di trovare delle soluzioni che potessero essere un po'dall'alto poter dare delle delle risposte meno meno caotiche come quelle che invece oggi siamo abituati a gestire perché questo dico questo perché è del tutto evidente che oggi è stato detto più volte per esempio stamattina l'importanza dei collegamenti ferroviari
Però io che faccio questo di lavoro da tre generazioni vi posso dire che sono ancora molto molte parole ma
Come il molti soldi voi sanno non abbiamo ancora avuto la possibilità di avere legare
Definitive che possono che possono permettere a fare questi investimenti ferroviari che Pnr RC chiede per i collegamenti porti interporti allora viene normale pensare facciamo qualcosa
Da subito che posso cercare di migliorare e di permettere quindi veramente a mezzogiorno come è stato detto più volte di essere una porta la porta determinante per il Mediterraneo
Qua come migliorando l infrastrutture stradali per esempio perché le infrastrutture stradali oggi inattesa del del ferro
Sono ancora determinanti sono assolutamente importanti sia per permettere di collegare porti e interporti inattesa di questo benedetto ferro che
Ci auguriamo tutti arrivi ma
Nel vedo qualche perplessità e vedo ho qualche dubbio Ambrì in proposito e quindi cerchiamo di spingere per poter fare da oggi qualcosa che possa aiutarci come quello per esempio delle infrastrutture stradali ma anche quello dei collegamenti
Dei collegamenti
Con via mare
Da ormai da un po'di anni non si parla più di una iniziativa e di una di alcuni investimenti che una decina di anni fa furono anche ben evidenziati è quello cioè delle dei collegamenti via mare con le autostrade del mare
Io penso che si possa e si debba riprendere questo argomento perché abbiamo dei porti che sicuramente si sono attrezzati in questi anni e potrebbero permettere come già ci sono dei collegamenti peraltro da Napoli verso
Palermo verso Catania
Da Bari mi sembra anche verso Venezia quindi abbiamo già qualcosa che che che partita ma potrebbe ancora meglio essere sviluppato un altro argomento che abbiamo
Come merita
Sviluppato e posto all'attenzione
Dei lidi degli amministratori locali forse domani con la presenza anche del sindaco Manfredi potremmo anche
Tornare su questo argomento è quello di creare una intermodalità cittadina cioè quella di poter permettere si parla tanto c'è dell'ultimo miglio ma non tutti forse sanno che nell'ultimo miglio c'è l'ultimissimo Mila no
L'ultimissimo Miglio oggi nelle grandi città purtroppo
è crea crea dei gravi problemi di cogestione dei gravi problemi di sostenibilità dei gravi problemi di anche sicurezza perché donne in tutte le grandi città non in tutte le grandi città metropolitane sono state individuate delle aree per permettere quindi
Di poter al collocare gli automezzi e poter permettere ai cargo bike alle biciclette a tutti questi mezzi che oggi
Vediamo in città ma non vediamo ancora in una maniera massiva di permettere di poter fare il cosiddetto come ho detto prima ultimissimo mi
Queste secondo noi sono quelle due fasi che secondo
Ho meritato abbiamo individuato perché penso possano essere degli non sviluppo d'per i nostri ospiti per analizzare un attimino
Secondo le loro logiche le loro prospettive questi argomenti grazie
Allora grazie grazie professor Mazzola è alla presidente Tavassi o avete sentito i temi sono molti il concetto di sistema ricorre sempre poco e lo e Cinzia eque quando parliamo anche di di cose molto concrete di come poi diciamo far sì che lo sviluppo del nostro Paese di regioni particolari come quella in cui siamo possano avere una prospettiva positiva ecco io inizierei da Bruno discepolo che la stessa era al governo del territorio Aldo urbanistica della Campania perché entriamo appunto nel merito anche di queste questioni evocate poco fa
Sì grazie
Io credo che sia sicuramente condivisibile la tesi di fondo che mi sembra animi tutto all'iniziativa di merita di questi due giorni cioè lanciare un po'questa prospettiva di di rilancio del Mezzogiorno d'Italia assumendo questo
Questa ipotesi di piattaforma logistica e produttiva ponte tra l'Europa e Oriente che Africa
Una suggestione non nuova ancora attuale nonostante le difficoltà e le crisi che stiamo vivendo degli scenari geopolitici che conosciamo
Sicuramente affascinante
Cionondimeno consentitemelo forse di esprimere in questo momento più di elementi di criticità altre tesi diciamo a sostegno a favore dell'importanza di questi possono stare saranno ancora nell'arco di delle della giornata di oggi sicuramente sviluppati
Io credo però che anche dal punto di vista delle infrastrutture la nostra discussione dalla nostra sessione vi sono come delle precondizioni di contesto che possono e devono evidentemente poi rendere possibile un ragionamento più specifico sulle infrastrutture
Da questo punto di vista io sottolineo sempre
La questione che forse la prima infrastruttura la più importante di tutte è sempre quella dell'armatura urbana di un territorio gli insediamenti le città anche qui non credo che devo soffermarmi più di tanto penso che oramai che anche al di là di quelle che sono stati in un certa fase
La pandemia posto Covi da alcune visioni catastrofiste
Lei cita continua a rimanere motore dello sviluppo e intorno al quale si porrà aggiornare evidentemente dell'attrezzatura dei territori e del Mezzogiorno in particolare
Da questo punto di vista purtroppo noi in Italia in generale e Mezzogiorno in particolare
Scontriamo già una condizione che definirei via asfitticità dell'armatura urbana nel senso della proliferazione che deriva da ragioni storiche morfologiche culturali italiane di tanti piccoli centri ma di pochissime grandi città che oggi possano reggere la competizione globale per come si sta ponendo negli ultimi decenni
E su questo elemento di criticità che non ebbe a meritale addirittura è molto esasperato nel Mezzogiorno acché piccolissimo dato anche qui
In Italia nelle prime trenta città per popolazione mezzogiorno ha solo sette città che rappresentano poco più del tre per cento della popolazione italiana
è un dato oggettivamente critico anche la città di Napoli che è pure
Contava il doppio della popolazione di Milano e Roma messe insieme all'atto dell'unificazione italiana oggi non raggiunge più un milione di abitanti
A stento raggiungiamo i novanta i novecento mila abitanti
Questo dato si in qualche modo affianca quello della crisi demografica complessiva che vive il Paese che vive mezzogiorno anche qui
Ne abbiamo avuto negli anni nei trenta anni dalla più grave crisi migratoria che ha portato via dal Mezzogiorno intere generazioni di persone
Dal mille novecentocinquantadue all'ottantatré in trent'anni circa cinquecentosedici mila persone bene negli anni che sono alle nostre spalle nei vinti cinque anni che vanno
Dal novantacinque al due mila venti abbiamo avuto cinquecentoventi mila emigranti dal Mezzogiorno
Studi Cresme recenti ci dicono che soltanto nei prossimi anni al due mila quaranta la Campania avrà perso da solo altri cinquecento mila persone che si affianca alla denatalità che contraddistingue oramai il nostro Paese le regioni meridionali non meno delle altre
E quindi con un ultimo ulteriore tassello drammatico che è quello che sarà alla invecchiamento della popolazione residente
Anche qui proiezione del Cresme ci portano domani nel due mila trentuno a dire che nelle province interne della Campania Avellino Benevento
Per ogni ragazzo che avrà meno di quindici anni ci saranno tre ultrà anziani con oltre sessantacinque anni pietà
Quindi un problema di desertificazione è un problema di perdita di capitale umano
Insomma un quadro nel quale è evidente che dobbiamo andare a collocare poi delle risposte e delle prospettive senza la risoluzione dei quali di questi problemi credo che diventi debole qualunque ragionamento
Ora ne amo due grandi opportunità
Ed è un po'il tema che è stato in questa mattina in parte si riverbera sul tema appunto anche delle ipotesi di infrastrutturazione sia per logistica sia per trasporti sia per attività produttive quindi Pnr R e Sessa una battuta veloce
PNR re è inutile dire l'auspicio di tutti noi italiani da meridionale che alla fine del Bilancio di questo grande piano con risorse
Come mai in altra momento il nostro Paese ha potuto beneficiare
Saranno raggiunti gli obiettivi che ci siamo dati
Però non possiamo non fare alcune riflessioni in particolare su alcune scelte qui sia chiaro non è una Pauline polemica politica la mia
Alcune scelte vanno oltre l'ultimo governo che sta gestendo come ci ha raccontato il Ministro tutti i cambiamenti degli interventi ma delle scelte che sono state operate sin dall'inizio proprio in quei termini di governance che pure è stato un tema di riflessione che in qualche modo coinvolge in generale rispetto a politiche di coesione
La scelta di
Alla fine
Ridurre il ruolo delle regioni
All'interno di quello che doveva essere il processo di realizzazione di questo piano
Costruendo questo binomio tutte le risorse in capo ai ministeri in un rapporto diretto con gli enti territoriali
Che potevano partecipare in una maniera competitiva all'interno di questo meccanismo e con eventualmente la sola clausola di garanzia per il Mezzogiorno e il quaranta per cento tutto da verificare
Bene questo meccanismo è stato un meccanismo distorto sicuramente ha fatto saltare il ruolo di programmazione e pianificazione tipico delle Regione a contribuito a costruire ulteriori squilibri per cui se l'obiettivo fondamentale
Per cui l'Italia avuto quelle risorse dall'Europa che era il superamento del divario
E per favorire politiche di coesione territoriale di genere e quant'altro ebbe c'era questo stammi Nando dall'origine come elemento genetico di questo piano che spero non porterà ulteriori danni alla fine del consuntivo altra battuta rapida sulla XS qui permettetemi di essere totalmente in in
Diciamo in dissenso da alcune affermazioni che ho sentito
Posso capire anche la prudenza degli amici a partire da un amico Claudio De vincenti su questo tema che lo coinvolge direttamente però io credo che sia stato fatto un errore totale nella estensione della stessa unica rispetto alle Sessa per come erano nate ed erano state immaginate allori ci c'è una contraddizione proprio in termini se volete
La Zeiss significa individuare alcune aree
Che devono aprire una specificità
Intorno alle quali va costruito un Progetto di investimenti di specializzazione che devono essere fu scritti per irradiare sul territorio un effetto positivo
Ma se tutto il territorio è un'area speciale io credo che viene meno proprio il senso con il quale sono nate le zone porte Franco le zone diciamo di specializzazione completo
E quindi vi è non solo il rischio Carire accentrato a Roma significavano una difficoltà di dialogo di controllo di promozione con i territori ma ripeto
Viene meno questo ragionamento e fatemi dire un'ultima cosa recupero il ruolo di assessore al governo del territorio di una regione
Qui bisogna anche problemi complessi per cui sei zero nelle zone Zeiss vi è un regime speciale derogatorio
Dal punto di vista della pianificazione territoriale e questo vale per qualunque territorio di tutte le Regioni di tutto il Mezzogiorno si musica che non da questo momento in poi possiamo derogare e annullare qualunque significato alla pianificazione
Urbanistica e territoriale stamattina per scherzo
Carlo Marino dicevo spero che non ci saranno interventi nei centri storici
Questo pone addirittura problemi di costituzionalità di questa norma perché la competenza e concorrente in questa materia di governo del territorio con le regioni
E credo che apra anche una prospettiva di deregulation
Di contrasto a una serie di misure che stiamo provando a imporre in Italia contro il consumo di suolo eccetera
Che non è a favore del rilancio dell'attività produttiva ma è anche qui un elemento di confusione grazie grazie grazie
Grazie all'assessore Bruno discepolo come vedete le questioni solo ho tante sono complesse e anche diciamole
Le intenzioni e Progetti come sappiamo voi è difficile
Vederle e coordinarle come come si diede quando non si fanno veri e propri errori come è stato sottolineato naturalmente è una questione di prospettiva di giudizio
Andiamo avanti con egli approfondimenti è stata evocata la Rete ferroviaria abbiamo qui Massimo Bruno chief corporate affairs officer del gruppo FS a cui do volentieri la parola
Buonasera a tutti grazie alla Fondazione perché invito anche quest'anno o io vorrei partire o darli spunti che sono emersi dalla pole position paper rappresentato prima perché da degli elementi importanti su cui soffermarsi che poi anche il l'intervento del collega prima
Quello che manca in Italia io vengo da ventenne tre anni di Energia qualità sono qualche anno che mi son tolta Speedo per lo sport i e la pianificazione quella che manca e la pianificazione non c'è un antagonismo Total strada e ferrovia come non c'era un antagonismo tra macchine a benzina macchine elettriche si comprende e quindi su questo noi dobbiamo lavorare diceva bene prima il professore noi abbiamo dei problemi ne abbiamo una rete ferroviaria che è una tra le migliori in Europa perché quella del sia andato in Germania andato in Francia stanno molto peggio di noi che però ci ha sessanta anni media di vita quindi ha necessità
Di una grande ristrutturazione
Il abbiamo purtroppo differenza dalla Germania abbiamo più solo credo la Lombardia ha più gallerie che tutta la Germania
Abbiamo vinto quaranta mila tra viadotti e ponti tra o tra strade e ferrovie quindi anche all'orografia non ci aiuta in questo
E poi credo qualcuno ha evocato il PNR è stato visto il PA questo non mia opinione personale provo anche perché ero presente un sempre dall'altra parte quando si sono messi in atto tutti i progetti del PNR eravamo in estate si doveva correre tutte le aziende hanno aperto i cassetti hanno messo lì di i progetti che c'erano quindi diciamoci la verità non è che sia stata fatta una pianificazione a vedere se quel progetto era utile o meno in quel momento era necessario
Mettere sul campo dei progetti il piano RR io credo che dobbiamo stare attenti è stato molto importante e molto importante sta facendo cambiare la mentalità di molte aziende perché tu hai uno scopo ben preciso un progetto lo dei portare a termine a termine nei tempi prestabiliti
Però non vorrei che venisse visto come la panacea di tutti i mali
Dappertutto quando uno parla di investimenti e va be'ma c'è il PNR apre PNR finanzia una parte la Salerno la famosa Salerno Reggio dalla
Via perché nere e finanziata solo per il primo lotto
Manca tutto il resto quindi anche lì quando è stata fatta la pianificazione andava fatta guardando quello che serviva veramente Ninello tratto Roma Firenze la tensione elettrica ancora quella che abbiamo anche dentro casa perché una volta quando è nata l'alta velocità passava un treno ogni quindici minuti oggi ne passa uno ogni quattro cinque minuti
Oggi sulla rete ferroviaria c'abbiamo dieci mila treni solo il nodo di Roma ogni giorno a otto c'è novecentottanta treni quindi immaginati
Come è cambiato come si è voluto senza che venissero cambiate le strutture ed è questo che allora è fondamentale una programmazione perché chiudo una ferrovia ma se contemporaneamente le strade vengono chiuse per fare anche rifacimento succede come l'anno due anni fa a in Liguria
Che c'è stato un blocco totale non c'erano eri perché già Italia tolto ieri a Genova
Non c'erano strade non c'erano le ferrovie quindi su questo
Ci deve indurre portare tutti quanti a lavorare insieme un tavolo e ognuno si prende le proprie responsabilità poi dobbiamo andare Allam
Sulla sempre sui progetti qual è l'errore e anche il PNR per l'ha fatto
Si fanno i lotti funzionali e non più i lotti la vita intera del del
Della dell'infrastruttura
Facciamo un esempio dico
Prezzi così la Roma la Salerno Reggio Calabria costa ventiquattro miliardi si apparta ventiquattro miliardi si trovano i soldi per ventiquattro miliardi
Così rafforzi anche le filiere perché chi vince le gare sì
Prepara comprare Ferron tempi giusti il PNR R per i camper il problema quando è stato varato il piano RR non c'era la guerra dell'Ucraina con l'arrivo la guerra dell'Ucraina
I prezzi sono cambiati
Quindi se io mi ero coperto prima sia come approvvigionamento sia come come assicurazioni probabilmente questo tema non avremmo avuto
Ma anche un'azienda che deve fare deve comprare una trivella percossa sessanta settanta ottanta milioni per un pezzo di di strafare non sa se vince la fa la gara dopo e quindi non si sa
Se la l'opera viene compiuta o rimane incompiuta ecco questo pestaggio
Questo passaggio lo dobbiamo fare cioè le opere vanno viste a vita intera Marmora o assegnata a vita intera e poi
Tutti quanti
Trovano le tempistiche giuste il cronoprogramma si coinvolgono le maestranze anche le piccole aziende questo non deve essere a scapito delle piccole aziende ma devono essere coinvolto drappo dobbiamo arrivare a un punto
Fondamentale chi ci dà i soldi
Perché non ci sono soldi ma non solo qui in Italia in Europa per le infrastrutture
Per fare tutte le opere infrastrutturali a livello europeo anche per unire le grandi direttrici città ci vogliono più di mille duecento miliardi
Che in questo momento neanche i bravissimi tedeschi hanno perché quando noi che li incontriamo nei tavoli a Bruxelles
Avevamo avanzato questa problematica la prima volta loro ci hanno detto hanno e non ce ne frega niente noi possiamo siamo ricchi possiamo fare debito
E andiamo avanti quando però la Corte loro gli ha bocciato gli ottanta miliardi sul Next Generation e ha detto adesso fate altro anche loro hanno la stessa problematica nostra loro hanno una situazione ferroviaria peggiore della nostra
Tenete presente che loro hanno bloccato ricordi fregatura il passaggio
In Germania hanno chiuso una un tratto ferroviario importantissimo per sei mesi immaginate se noi chiudessimo non tratto ferroviario per sei mesi cosa si scatena
Perché devono fare un riammodernamento perché da un punto di vista infrastrutturale non solo ferroviario anche stradale la Germania la palla tanto
Osannato Germania sta peggio molto peggio di noi quindi da questo punto di vista c'è da lavorare per trovare i soldi
Noi stiamo lavorando sia qui in Italia ma anche in Europa per avvicinarci molto modello come quello elettrico cioè quello di trasferire dalla
Contributo ha un corrispettivo
Bisogna lavorarci perché oggi come oggi tutti gli investimenti fatti nelle ferrovie vanno sul debito dello Stato
Per delle regole anche forse non più di moda a livello europeo forse con la nuova Commissione Europea bisognerà incidere perché mantenere queste condizioni e non andare a fare le infrastrutture che servono a tutta l'Europa
Per delle questioni di meccanismi economici e di non tecnici quindi non c'è un motivo tecnico non si può fare ha un motivo e si è deciso che questi investimenti devono andare a debito forse voi non comincia a lavorare perché questo che infrastruttura che volano poi fondamentale
Incomincino ad uscire da questa visione del debito
Qualcuno dice a debito buono debito negativo perché altrimenti credo che avremo e a a breve
Oggi come oggi ancora il pm RR copre ma fra un po'che c'è la discesa del PNR re non non iniziano
L'ascesa degli altri investimenti e chiudo solo per dire che noi abbiamo fatto un programma a dieci anni solo noi
In in più ipotizziamo un un investimento centosettanta miliardi ultras strade ferrovie
Ci sono oltre quelli del ventitré e venticinque del del PNR sì contro se mi han ci diamo così vorrebbe dire dieci anni ogni ogni anno un circa un diciassette miliardi e non credo che la finanza pubblica e in grado in questo momento di sopportare un peso di diciassette miliardi all'anno quando invece con dei meccanismi anche certa dello europeo si potrebbero spostare questi soldi quindi lasciate libere queste risorse anche per le attività
Nel sociale per quanto riguarda la oggi regge una problematica la sanità pubblica e forse è un problema grosso e mettere questo sospese differenti
Grazie grazie molte davvero grazie a Massimo Bruno
Come vi abbiamo detto in apertura in questo panel Priamo nel merito adesso con questo intervento
Di Massimo Bruno abbiamo presentato una fotografia chiaroscuri alcune questioni molto complesse sono state poste non l'ultima quello del finanziamento di queste questioni idea di sistema che è stata introdotta all'inizio poi si deve naturalmente misurare con le risorse problema naturalmente abbiamo sempre sul tavolo andiamo avanti con i diversi aspetti delle infrastrutture che stiamo spiegando è ora il momento
Di lasciare il microfono Claudio Ricci che l'amministratore delegato di Cis Interporto campano Cispel ci sposiamo sugli interporti
Buona sera vi ringrazio presidente sull'azione meritare tutti amici per l'invito
Vado subito al punto mi riferisco al position paper immagine nota interessata sembrano essere a dell'interporto allo e di mia competenza da virgolette il capitolo sull'intermodalità
E le infrastrutture interporto a a cosa
Interessante perché in questi settimane in questi giorni in questi mesi stanno accadendo delle cose che
Un ottimista di direbbe ma molto positive poi c'è qualche rischio che volevo porre sottolinea aspetto positivo e qui e mi riferisco alla alla collega dei deve dirlo via è il primo il piano che ha pubblico reso pubblico alcuni mesi fa Fsi
Re dei che individua dovrebbe per il due mila ventisette risolvere il problema delle sagome dei pesi assiali e sostanzialmente consentire finalmente ma al al sistema intermodale nord-sud di uso transitare i megatrend sulla direttrice del Tirreno questo sembra una banalità ma è un po'la chiave di volta il secondo punto che in qualche modo potrebbe sbloccare l'intermodalità che ancora oggi più un desiderio qualche più una cosa che sicché si cerca di vendere piuttosto cosa che si voglia comprare
E il la possibilità Checco Alberto mi avete sette di far partire finalmente i treni merci a settecentocinquanta metri questo significa una riduzione drammatica del prezzo se poi fossimo un Paese poco poco intelligente
No con la sindrome del doppio carabiniere abbatteremmo pure il costo a metà del del trasporto del costo del personale sul trasporto merci non mandando due persone non andando in una sola visto che fra un po'
Non ci andranno proprio nessuno quindi investire e mandare i giovani imparerà un mestiere che non esisterà fra dieci anni eppure una follia sociale perché avremo fra dieci anni una massa i disoccupati
E e qui queste due cose poi queste tre cose
Potrebbero ridurre il costo del trasporto dei contano era uno di Braga Nadia intriso il trasporto du in secondo luogo renderlo possibile sulla tirrenica per i media trainer quindi potremmo assistere veramente a un a un quattro urna cambiamento
Che questo poi data il quale ha nota un po'più pessimista loro raggiungimento degli obietti e sono stati dichiarati
Anche a livello europeo di portare più del cinquanta per cento dei al trasporto dalla dalla gomma sul ferro questa a mio avviso è un'idiozia Ritt mitica
Cioè se uno fa un po'il calcolo bisognerebbe la compenetrazione dei corpi sulle ferrovie per consentirlo
O forse teletrasportato lo so ma comunque senz'altro non lo consente la tecnologia attua e di diciamo l'altro e qui e d'altra parte di annunci in questo senso che poi non non
Insomma realizzati sono stati so che ho fatto un censimento ultimamente generalmente se se sbaglio se è sbagliato il novantacinque per cento su queste stime sul posto Shift intermodale però oggi è in corso questo però
Chi
A per cogliere queste opportunità mi rendo conto che guardo un micro settore un angolo molto
Particolare questo è quello di avere il coraggio di
Diciamo di quello che aveva citato prima della pianificazione soprattutto di evitare la cattura dei regolatori
Gli interporti per per per per tali usare i treni a settecentocinquanta metri bisogna che gli interporti nient'cioè ci sono almeno due in cui si possano diventare entrare uscire però noi per esempio siamo attrezzati però se lo faccia lo facessero partire certo punto non arriva bisogna tagliarlo lungo la strada se no no e allora bisogna decidere
Di investire velocemente per ammodernare quei tutti quei punti che no non lo prevedono ancora
Perché le risorse sono scarse
L'altra cosa beve il coraggio è dire di no alla proliferazione di zone logistiche poli perché otto parti up assumiamo di essere in grado di fare investimenti infiniti
E allora possiamo
Fare politica omogenea sul territorio oppure se le risorse sono limitate qua mi collego anche quello che diceva l'assessore discepolo bisogna avere il coraggio di individuare poche aree su cui poter concentrare gli investimenti
Quindi in qualche modo si fanno politiche di sviluppo che sono anche di coesione ma per effetto indiretto non perché invia omogenea facciamo tutto ovunque perché questo non è storicamente non è mai stato possibile ed economicamente finanziamenti insostenibile se non si ha la lucida di di vederlo questo saranno solamente investimenti appende chiuso solo con un'annotazione sempre prima del non ho letto l'ultimo lì Pnr avrebbero mi sono studiato quell'il primo e soprattutto sull'andato all'appendice quella che era stata fatta da Banca d'Italia sul calcolo degli impatti economici
Per sul Pinelli era chiaro che i poverini erano stati torturati per trovare per trovare hanno torturato i numeri per fare uscire un qualche risultato positivo
Però poi per ragioni di dignità professionale hanno messo una notare e le hanno detto questi risultati dipendono assale assumendo che la produttività degli investimenti pubblici sia circa tre volte quella che storicamente è stata Coffa
Allora diciamo tutto e e e se arrivavano per l'Inter ruggito del topo questo miglioramento però si basa sul fatto che lascia basta fare tre volte meglio di quello che storicamente abbiamo fatto
Da qui diciamo ebbe e oltre alla preoccupazione di completarlo delle opere effettivamente bisognerebbe ragionare bene se sono tutte hanno tutte un'adeguata produttività perché diciamo tutte le politiche di coesione sociale hanno due profili uno redistributivo
Diciamo possono essere di tipo keynesiano o di politica del sull'Offerta no allora noi di diciamo di politiche keynesiane siamo ormai si ce lo siamo permetteva il debito pubblico
E quindi siamo costretti a cercare di aumentare la nostra produttività per fare questo bisogna selezionare d'essere feroci
Cioè non è detto
Che andare a fare un'infrastruttura nuova in un territorio vergine sia oggi la priorità rispetto a far fare una buona manutenzione di quelle esistenti per far funziona per beh massimizzare i benefici laddove non dobbiamo ripartire dalla ruota
Ed era un po'questo lo spirito delle zecche sospendo delle Zezza originarie era proprio perché non ci possiamo
Lo possiamo fare una politica per il Mezzogiorno omogenea
Modello anni cinquanta perché non ne abbiamo le risorse forse anche perché i bisogni sono diversi e le la situazione è diversa
Dobbiamo concentrare le risorse laddove le infrastrutture già ci sono una delle dei criteri di selezione delle aree Zehst era che ci fosse fra strutture perché se no ancora ripartiamo dalla ruota dove andiamo a diedero due diamo in un prato verde vogliamo dove non c'è niente in una valle verde voglio far nascere un polo industriale forse più facile dove ci son le autostrade ci sono le strade chiuso già un sacco di industrie qualcuna farle nasce qualcuno in più o poco più per io più semplici
Ecco questa secondo qui il pericolo è che se esiste che che siamo restiamo ritornando a scenari di prospetti e facciamo il Piano per il Mezzogiorno che mi sembra ricordo il Piano penso nel L'uomo senza qualità di Musil che c'era aleggiava nella buona società viennese questo mitico piano e non solo che abbiano anche il caso dovesse e non è più o meno stiamo per qui nel Zehst com'erano
Precedentemente pensata c'era un grande sano realismo c'erano delle zone che hanno delle caratteristiche le risorse sono poche concentrate sul sul territorio accendono un incendio di sviluppo che poi auspica abilmente si sviluppa però scusate la divagazione sulle Zehst per però era per tornando all'intermodalità appunto credo che il diciamo ci sono elementi molto positivi che citavo il l'esigenza è che nel piano che nei Progetti e nella pianificazione delle infrastrutture sì
Si predilige ex velocemente l'individuazione di poche realtà già esistenti su cui investire risorse neanche molto significative in modo che nel due mila ventisette estive si possa finalmente fare questo chef intermodale
Grazie
Grazie a volte anche a Claudio Ricci l'invito in apertura assumere una prospettiva divulgativa sta funzionando perché stiamo uscendo dalla diciamo dalla tecnicalità delle vostre competenze per cercare anche di affrontare delle questioni che poi interessato al cittadino perché interessano naturalmente anche la condizione proprio nella quale viviamo nella quale diamo il nostro lavoro pensiamo al nostro sviluppo rimaniamo sull'aspetto dei porti adesso diamo la parola a Sergio prete che il presidente dell'autorità portuale di Taranto prego
Grazie intanto volevo ringraziare la Fondazione merita per il gradito invito dividerò molto sinteticamente il mio intervento sui punti del position paper che ho condiviso
E in particolare forti intermodalità zone economiche speciali rapporto porto territorio che è stato anche toccato
E parto da una considerazione appunto quella che è stata toccata anche adesso
Del fatto che da anni si parla dell'Italia e del Mezzogiorno in particolare come piattaforma logistica nel Mediterraneo ma come è stato mirabilmente detto dal presidente che ha concluso il panel precedente
La posizione la storia non sono sufficienti per stare
Sul mercato e non a caso né i fattori che vengono presi in considerazione nella porta Competition certamente la posizione strategica e la prima ma non è l'unica o esaustiva ma per essere competitivi ci sono tanti altri fattori che bisogna realizzare tra cui per esempio quello dell'intermodalità
L'intermodalità che e e utile non solo per consentire ad un porto o all'impresa che si rivolgono a quel porto
Di poter diversificare i trasporti e raggiungere non solo il mercato di produzione e di consumo più vicino al porto
Ma anche di estendere la propria influenza mercati e produzioni più lontani quindi diventando sempre più competitivi oltre ad avere poi un valore oggi che viene sempre più infatti pensato dal punto di vista della riduzione dell'impatto ambientale che ricollega con l'ultimo gli elementi che tratterò ed è singolare come questo discorso della necessità dell'intermodalità e quindi di considerare i porti non più come avveniva in passato
Delle infrastrutture assestanti ma invece come lo snodo principale della filiera logistica mondiale non a caso il novanta per cento del commercio internazionale viaggia via mare
E mentre appunto la definizione e lì l'individuazione dei porti mira a ad un insieme gli elementi e quindi non a considerare il porto a sé stante invece questa considerazione non viene rappresentata a mio avviso a sufficienza nella valutazione degli stakeholders pubblici che determina la competitività di un porto cioè spesso si vede
E l'autorità di sistema come l'unico responsabile delle fortune di un porto
Quando invece sappiamo tutti che ci sono N soggetti che contribuiscono alla competitività di un porto e questo emerge analizzando anche gli indici e le statistiche ieri
Abbiamo fatto a Taranto un un incontro ristretto connesse RM di Intesa Sanpaolo evidenziato come l'Italia nonostante sia tra le prime in Europa come statistiche di traffico
Sia la quindicesima al mondo come indice di collegamento con le varie nazioni diciamo quindi sono le linee di collegamento internazionale ma anche come sia diciannovesima per l'indice logistico
E dove in quell'indice logistico campeggiano o meglio primeggiano
Alcune nazioni europee quindi in qualche modo pur essendo presente nel contesto europeo da quel punto di vista dobbiamo ancora recuperare molto e quindi sciogliere alcuni nodi che ci sono e da questo punto di vista però concordo pienamente con quanto è stato detto ripetutamente a mio modesto avviso è necessario a vere una pianificazione una programmazione di lungo respiro
Che in altre realtà esiste da tempo
E che consente di avere anche un una visione di insieme strategica e e consente anche di arrivare a risolvere problematiche prima che le stesse invece si siano in qualche modo rappresentate del racconto sempre questo episodio ad aprile del due mila dodici il porto di Taranto siculo un memorandum of understanding col porto di Rotterdam
E in quell'occasione ci regalarono un documento che allora avevano redatto che era la strategia fino al due mila trenta del porto di Rotterdam
Invece anche i documenti di pianificazione programmazione delle autorità di sistema hanno una visione molto più corta di questa quindi va bene ora si parla di una nuova riforma dei porti si sta dando l'attenzione più alla governance che non anche ma può darsi che poi mi posso sbagliare anche alla risoluzione
Di di queste problematiche ma
Aspettiamo fiduciosi anche questo aspetto sulla Zetsu avuto il privilegio di
Assistere alla gestazione e alla nascita della normativa italiana proprio col professore dei vincenti e devo dire che per la verità la funzione originaria è stata persa immediatamente dopo perché ricordo ancora di la la relazione introduttiva e tutti gli studi fatti anche da Svimez eccetera
La la Zeiss nasceva per ridare competitività i porti del mezzogiorno e non a caso si parlava di un nesso economico funzionale con i porti a mio avviso sia i piani regionali che il i successivi interventi normativi hanno un posto Botto
Questa essenza e io sarei anche curioso di sapere quarti degli investimenti Zeiss
Che sono stata idealizzate nelle varie ragione regione del Mezzogiorno hanno portato ad un aumento dei traffici portuali nei porti del Mezzogiorno
E quindi su questo anche il fatto che ci sia l'automatismo della richiesta del credito d'imposta
Senza che lo stesso passi da una valutazione dell'allora Comitato di Indirizzo o comunque da chi deve decidere
Vuol dire che si possono presentare progetti che non hanno una valutazione congiunta però oggi ci potrebbe essere un rimedio con il piano strategico che per quanto allargato
Le maglie però se il piano strategico dovesse contenere degli elementi e in tal senso
Si potrebbe riavere un ritorno alla vecchia origina anche se l'impostazione che oggi c'è e più di una doppia Zeiss
Una zecca se portuale che dovuta dal fatto che le conferenze dei servizi poi vengono gestite dalle autorità portuali per d'investimenti in ambito portuale è invece una zero sa retro portuale che riguarda degli investimenti al di fuori dell'ambito portuale è chiaro che noi abbiamo di fronte anche questo
Cioè l'equilibrismo cambiati anche nel Mediterraneo di fronte abbiamo il caso di Tangeri che proprio grazie alle zone franche alle zone economiche speciali
Ha cambiato completamente lo scenario del Mediterraneo e ha fatto diventare il porto di Tangeri il più importante del Mediterraneo e quindi non certo solo per il porto in sé ma per le merci che vengono trasportate da quel porto
Chiudo con il discorso porto territorio apporto citate però sta assumendo sempre maggiore importanza ed è inserito anche
Nella diciamo nella documentazione negli studi relativi di
A tutte le associazioni di categoria a livello europeo mondiale dei porti perché effettivamente oggi i porti devono avere una maggiore consapevolezza è un maggiore rispetto anche dei dei luoghi che li ospitano e bisogna anche nello stesso tempo cercare di conciliare le esigenze del porto rispetto alle esigenze dei territori anche considerando dei fenomeni come il gigantismo navale che porta comunque delle conseguenze negative
A livello territoriale o di necessità di infrastrutturazione
I l'alcuni porti quelli più importanti a livello europeo e internazionale per la verità e già iniziata da tempo anche una sorta di delocalizzazione
Di alcune funzioni portuali cito Rotterdam cito Shanghai cito nimbo e altri casi dove di dente che il l'enormità dei volumi che oggi vengono trasportati hanno necessità di infrastrutture che non possono essere ospitate all'interno di turbano
E i porti italiani e le città italiane sono state sotto
Circondano il porto perché nascono intorno agli insediamenti portuali e viceversa e quindi alcuni porti oggi stanno delocalizzando almeno alcune delle proprie funzioni
Più lontano dalle città restituendo alla città o condividendo con la città un una riqualificazione un riuso
Di quelle di quelle aree e per destinarli ad alta ad alcune funzioni che oggi possono essere comunque mantenute
Un altro esempio e la reazione che l'alcune città si sta avendo sulle crociere questo è un caso Venezia Barcellona eccetera quindi è necessario oggi lavorare molto sul rapporto città territorio recita porto perché effettivamente lo sviluppo richiede questa sinergia grazie
Grazie a volte anche a Sergio parete abbiamo completato il quadro che vi abbiamo presentato in questo Pannella adesso diamo la parola a Smeraldo fiorentini che il direttore generale divisione Transportation & logistiche di Almaviva perché in tutte queste questioni c'è oggi
Diciamo una grande infrastruttura che quella della digitalizzazione quindi tutte queste questioni naturalmente oggi funzionano grazie a questo aspetto e anche qui c'è molto da dire Maggi
Grazie pomeriggio Totti
E lasciatemi solo introdurre velocemente Almaviva perché non la conosce
Averla principale gruppo italiano che opera nel settore del digitale in particolare siamo leader nelle tecnologie digitali applicate al mondo dei trasporti
Vi è questo grazie anche alla permetta di dirlo visto che c'è l'amico Massimo vicino alla ultra ventennale collaborazione sviluppata con il gruppo ferrovie dello Stato che confermo a livello mondiale considerata una eccellenza
Soprattutto nelle tecnologia applicata al sistema ferroviario oggi nei nostri prodotti le nostre soluzioni che sviluppiamo completamente in Italia sono presenti nelle stazioni finlandesi Children inglesi nelle metropolitane di Riad più asciutto
Questo non solo per fare un po'di autopromozione ma per dire che anche questo settore del digitale in cui le grandi multinazionali Statunitensi cinesi si contendono il primato anche in questo settore il meteorite report trovare un suo un suo spazio ho il quando parliamo di tecnologie digitali l'attenzione va subito sulla sull'intelligenza artificiale e sulla evoluzione credibile che ha avuto questa tecnologia negli ultimi anni dobbiamo però dire che è un po'tutto il comparto tutto il settore
Del digitale in particolare applicato al mondo delle sue dei trasporti a raggiunto livello ormai di maturità chi affitta vita che oggi consente di di raccogliere e gestire
E i dati dal campo attraverso sensori attraverso sistemi intelligenti di milionari si
Di aumentare la capacità di analizzare di fare simulazioni di interpretare i fenomeni grazie a tecnologie quale il supercomputer i bit data le tecniche di machine learning
O di distribuire informazioni certificate in tempo reale ai veicoli in movimento attraverso la connessione dei veicoli tra di loro o con le infrastrutture di trasporto
Quando poi parliamo intelligenza artificiale finora diciamo l'ambito di applicazione principale in cui questa tecnologia ha trovato spazio sicuramente non do della della manutenzione della manutenzione predittiva
Ma ora sempre di più sta trovando applicazione anche nella pianificazione dei servizi di trasporto con una analisi più puntuale veloce della domanda di trasporto e anche nella gestione operativa del servizio ad esempio nella gestione riduzione risoluzione delle sarà show
Quindi tutti quanti un po'diciamo con condividiamo
Che le le tecnologie digitali la digitalizzazione rappresenta una leva diciamo fondamentale
Necessaria ma non sufficiente nello sviluppo di modelli di mobilità integrata multimodale più residenti più sicure più sostenibili per l'ambiente età anche più vicino poi le esigenze degli utenti
Ma la domanda che ci dobbiamo porre e se le infrastrutture i sistemi di trasporto nel nostro Paese sono pronte a coglierne tutti i benefici
Sentito da più parti insomma
Un po'commentare la la nostra mancanza capacità di pianificazione e programmazione
Sukur soprattutto diciamo integrate strutturata a livello di intero
Sistema di Rete noi abbiamo avuto fino a oggi di fatto due momenti di pianificazione nazionale strutturata una ormai nel lontano ottantaquattro con il piano generale dei trasporti
E un altro negli anni due mila nel due mila con il piano generale dei trasporti e della logistica
Nel due mila uno con la modifica la riforma della Titolo quinto
Le grandi reti nazionali e il collegamento delle grandi reti nazionali con le reti internazionali sono diventati di competenza concorrente fra Stato-Regioni questo sicuramente ha complicato un po'il percorso
Diciamo di di decisione di allocazione
E degli investimenti sulle infrastrutture di trasporto
E oggi la realtà cui lo dobbiamo guardare per capire poi percorsi sostenibili di digitalizzazione del nostro sistema di trasporto e che abbiamo si mettono squilibrio modali portante l'abbiamo sentito insomma
Diversi interlocutori oggi il novanta per cento
Degli spostamenti avviene viene su gomma
Abbiamo una scarsa capacità del sistema di rispondere alla domanda reale
Di di trasporto
Per una diciamo
Capacità di di raggiungerei quelli che sono e di interconnettere inno di principali del sistema produttivo economico turistico logistico del Paese
Ma anche per una insufficienza di collegamenti tra queste che sono il primo è l'ultimo miglio rispetto Aiab del trasporto stazioni porti aeroporti
Ma soprattutto abbiamo lo squilibrio territoriale importante fra nord centro e sordo
E molti giustificano questo squilibrio con il fatto che la domanda di trasporto nella nelle aree del Sud
E e e meno importante rispetto altre aree del territorio oppormi sempre la questione della del dell'uomo della della catena che no sì perché è chiaro che arie diciamo meno sviluppate producono meno domanda di trasporto ma che è vero che una buona accessibilità
E una condizione necessaria
Per sostenere lo sviluppo di un territorio su questo due dati velocissimi insomma danno evidenza del fenomeno quando abbiamo lanciato il nostro Paese nel decennio successivo al lancio dell'alta velocità
Le arie raggiunte dall'alta velocità hanno registrato un aumento del PIL del due mediamente al sei per cento superiore arresto del territorio nazionale
Altro dato veramente tanta azione e che il sessanta per cento del nostro sistema produttivo si trova a meno dieci di dieci chilometri da un casello autostradale quindi Magini a Moggi cosa sarebbe il nostro Sud senza la Salerno Reggio Calabria
Ecco quindi la domanda che ci dobbiamo porre il nostro sistema di trasporti e pronto per cogliere appieno tutte le opportunità che il processo di digitalizzazione può offrire
Ma è soprattutto se i programmi che stiamo mettendo in atto
Sono vanno in questa direzione di sostenibilità essi essi sono ben governati nella loro diciamo e premetto azione
Due esempi
Rapidissimi uno quello delle smart road quando parliamo di sbarco trovando il pensiero corre subito alla possibilità della guida autonoma no il particolare quelle che vengono chiamate di livello quattro e cinque e cioè che non prevedono la presenza e il controllo umano sulla guida del veicolo ecco noi dobbiamo dire chiaramente che non siamo pronti per traguardare obiettivi di questo tipo perché il sistema le consiste me molto complesso vede diversi attori le Authorities i gestori delle infrastrutture
I cammei che asserì fornitori di tecnologia quindi non siamo pronti lo saremo tra qualche anno quindi è tosse preferibile concentrare l'attenzione di esporsi su percorsi più sostenibili ad esempio
Digitare digitalizzare le nostre strade e permette di implementare sistemi di monitoraggio che
Appunto monitorano lo stato di salute di ponti viadotti il o di fornire informazioni ai diciamo ai veicoli in movimento certificate sicure che migliorano la sicurezza migliorano anche l'esperienza di viaggio
Ora i grandi concessionari ANAS gruppo ferrovie autostrade peritali hanno avviato progetti in tal senso però dobbiamo tener presente che
Delle oltre duecento mila chilometri di strade autostrade presenti nel nostro Paese la gran parte sono gestite da comuni province regioni che non hanno certamente la capacità tecnica ecco di implementare queste progettualità e quindi corriamo il rischio ancora volta di trovarci a regime
Su un sistema eterogeneo sviluppato a macchia di leopardo attrarre Sempio veloce e concludo quello della mobilità urbana tema particolarmente
Sensibile anche diciamo in virtù dei cambiamenti demografici in atto
Il trenta ci dicono che nel due mila cinquanta settanta per per cento della popolazione mondiale vibra nelle grandi aree urbane da qui l'esigenza di rispondere alla domanda di spostamento ignare Bane più sostenibile purtroppo in Italia diciamo i dati non ci confortano d'altissimo
Perché il tasso di mobilità sostenibile esce quel tasso che misura gli spostamenti fatti con me mezzi trasporto sostenibile in continua diminuzione
Di contro chiaramente utile aumenta l'utilizzo dell'auto privata due spostamenti su tre vengono effettuati su l'auto privata fra l'altro la situazione vie del nostro parco auto particolarmente inquinato in quanto più del venticinque per cento e un suo parco auto e prete euro quattro quindi del da qui diciamo sicuramente si dibatte molto sull'opportunità e sulla possibilità di implementare i divi servizi di mobilità servizio cosiddetti nobilitas service
Il Pnr R ha avviato una sperimentazione in tal senso che è il massimo ritagli
E sia in ambito metropolitano che regionale ma che su questo ecco portò un po'l'esperienza diretta di chi come noi sta partecipando a diversi di queste iniziative che hanno una difficoltà di tipo innanzitutto organizzativo
Perché si tratta di mettere a punto attorno al tavolo tutti i vari attori ed è un modello molto complesso di del di tipo di di modello di business da implementare perché il masso perito che si vogliono affacciare a questo nuovo mercato
Devono affrontare investimenti molto significativi a fronte di modelli di Revine o che ancora non giustificano questi investimenti
E di tipo tecnologico uno su tutti la disponibilità di dati per poi implementare servizi di questo tipo non tutti gli operatori di asporto sono disponibile a mettere a disposizione questi dati a molte non sono nemmeno pronti e quindi diciamo ecco più che concentrarci su modelli oggi forse poco realizzabili un esempio su tutto veramente poco atteso magari abbia ride percorsi di avvicinamento a dei modelli così evoluti
Ne parlo perché siamo a Napoli
Napoli era già una compagna e una dei primi territori su cui è stato implementato modello di tariffazione bigliettazione integrata che permette ai cittadini ai turisti
Con un unico biglietto di spostarsi indipendenti a raggiungere una destinazione indipendentemente dal mezzo all'operatore di trasporto l'iniziativa si chiama unica campagna e quindi ecco sono percorsi più sostenibili di avvicinamento somma
Grazie grazie grazie grazie a Beraldo fiorentini direttore generale della divisione Transportation logistiche di Almaviva abbiamo completato il quadro e naturalmente come avete sentito le questioni sono moltissime come i giudizi sono Diversi le cose da fare sono tante ma ci sono anche le eccellenze ci sono
Le cose su cui davvero possiamo essere orgogliosi nel nostro paese io chiamo sul palco per le conclusioni Guido Improta che il segretario generale dell'Autorità
Di regolazione dei trasporti che trarrà le conclusioni di questo Pannella prego
Grazie grazie mille
Ringrazio per per questa opportunità
Anche se trarre le conclusioni complicato perché
Loro non sono pessimisti di natura lo sono diventati in funzione della della esperienza quindi oggi forse trarre le conclusioni presupporrebbe una distribuzione di potenti antidepressivi la complessità dei problemi
Reale
Partire dalle considerazioni che faceva
Fiorentini nel ricordare il fatto che questa mancanza di programmazione strategica si è fermata sostanzialmente agli inizi del degli anni due mila è vero per quanto riguarda lei ricadute operative legislative e normative
Ed invero ovvero se guardiamo alla attitudine
Del personale politico che ha assunto responsabilità in materia di trasporti
E non posso non ricordare comunque lo sforzo che è stato fatto corda alla ministro del re io prima e poi dal ministro Giovannini
Il primo con il Progetto connettere l'Italia il secondo che si è fatto carico della prima del primo programma di piene RR
Rivendicando e portando avanti un metodo di lavoro che orgogliosamente ha richiamato stamattina Bonaccini
Quando ha detto sul nostro territorio abbiamo messo assieme agli operatori economici di organizzazione datoriale le organizzazioni sindacali
Chiaramente tutto questo e faticoso perché diritti fare mediazione di di fare incontri devi cercare di ridurre
Ad una sintesi condivisa tutta una pluralità di spunti che ti vengono dal territorio
Ma non c'è una strada alternativa
Cioè qui non c'è la possibilità di giocare a città vince città perde
Perché la prospettiva e lo fallo illustrava molto bene una delle slide dell'amministratore delegato di sbarco al e che noi ci confrontiamo oramai con una dimensione dove per contrastare Shenzhen c'è bisogno di tutta la Lombardia il Piemonte la Liguria messi assieme quindi è assolutamente utopistico ridurre
A a queste problematiche senza una la visione di sistema
Dal punto di vista amministrativo cosa cosa è successo alla mancanza di programmazione che è stata richiamata da tutti i pannelli
Che sostanzialmente si è passati dalla legge obiettivo che era uno strumento strategico per parlare al Paese individuare quali fossero le priorità
Al cosiddetto allegato al destra delle infrastrutture
Allora l'ultima edizione che è quella del due mila ventitré è grammaticalmente triste perché si concentra su due Focus
Uno e il ponte sullo Stretto
E l'altro e lo sviluppo del trasporto rapido di massa
Sono due esigenze per carità assolutamente degne degne di nota ma chiaramente rispetto anche a tutte le tematiche che sono state affrontate
Oggi e nell'ultima nell'ultima sessione evidente che sfugge quell'approccio intermodale quell'intreccio di competenze
Quell'arricchimento che deriva dalle esperienze di ciascuno dei soggetti che sono oggi rappresentati che evidentemente esprimono tutti quanti
Una vocazione multimodale alle problematiche che ha messo la Fondazione merito oggi in in discussione e non a caso l'Autorità dei Trasporti che di recentissima coste
Ora perché quest'anno festeggiamo i primi dieci anni di attività non a caso ha una vocazione multimodale
Nel senso che mentre l'autorità dell'energia ovviamente è una notorietà a autorevolissima in ambito settoriale l'Autorità dei Trasporti ed è un unicum livello europeo
E con molta modestia posso dire e anche un'eccellenza a livello internazionale appunto un approccio multimodale per cercare di far conciliare almeno dal punto di vista della regolazione economica
Le esigenze del di una pluralità di modalità e di Dettori
Pianificazione ma ci c'è bisogno anche di regole
Io su questo non sono d'accordo quando si dice chi non c'è un fair competition tra il ferro e la gomma
Perché i numeri dicono dicono tutt'altro o non vorrei annoiarvi ma penso che richiamare l'attenzione sullo stato attuale della logistica su gomma sia un tema centrale
Per cogliere un elemento che va a discapito del sud del Meridione e del che e della cattiva qualità del lavoro
Noi in Italia abbiamo un sistema di sovvenzioni pubbliche perché Cuba un miliardo e seicento milioni di euro all'anno
Che una che è un'enormità se pensiamo stamattina quando ci veniva detto che per legge essere sono messi a disposizione un miliardo poi ottocento milioni nove solo per il settore dell'autotrasporto
Stanziamo ogni anno un miliardo e seicento due milioni di euro
Dove finiscono questo miliardo seicento milioni di euro e qual è la restituzione in termini sociale e industriali di questo investimento ne abbiamo cento mila impresa in Italia di autotrasporto il cinquanta per cento di queste sono ditte individuali e quindi già questo dovrebbe in termini macroeconomici porci dei problemi se continuare con questo tipo di
Scelta la politica
Il novanta per cento possiede meno di venti veicoli ciascuno sono cinquecentoquarantadue le imprese che hanno più di cento mezzi pesanti pari allo zero virgola cinque per cento del totale delle dell'impresa
Ma il dato più incredibile e che di cui seicento mila imprese iscritte all'albo nazionale dell'autotrasporto ventuno mila imprecise non possiedono nemmeno un automezzo
Quindi non c'è il fattore produttivo che è alla base del loro business eppure sono previste sono inserite nell'albo nazionale l'autotrasporto che presso il mitra
Ora noi ci siamo avvicinati in maniera molto garbata a questo argomento abbiamo spulciato i bilanci e abbiamo iniziato come dire apporre una serie di domande molto banali
La risposta da parte la politica è stata che ci hanno tolto le competenze sull'autotrasporto tecnici di da
Come dire autorità di regolazione multimodale siamo multimodale meno uno perché la parte di gomma cessata c'è stata tolta riflettere però questa è un approccio a abbiate pazienza miope perché il problema rimane
Perché il problema rimane nel momento in cui una nave nel modo
Che come giustamente ricordava prima Prete anche in Italia ha una leadership incontrastata nel movimento o delle merci nel momento in cui vince sceglie di venire e in un porto italiano quindi
Non si fa attrarre dal Pireo non si fa attrarre dal dal Nordafrica e accetta di non andare a a Rotterdam ad Amburgo
E e viene ad Anversa è chiaro che
Deve trovare un sistema
Sul territorio integrato e questo sistema è un sistema affatto di retro porti e fatto Dean troppo interporti è fatto di collegamenti ferroviari è fatto anche di tecnologia nel senso che le merci devono potere essere tracciate devono potere essere sdoganata è in tempi rapidi
Devono poter essere sto garante anche prima che la merce arriva al porto e questa non è fantascienza questo è quello che fanno tutti gli altri nostri competitor a livello internazionale
Quindi c'è un problema di qualità c'è un problema però di individuazione delle di sciocche cioè da fare
C'è un problema anche di debolezza della pubblica amministrazione sì o darsi ma è anche la conseguenza di tanti anni in cui la pubblica amministrazione è stata delegittimata
A io come Autorità dei trasporti faccio periodicamente campagna acquisti attraverso una forma ahimè dei concorsi pubblici
Nei cui confronti è ahimè c'è un certo scetticismo
Vi posso assicurare che i concorsi mi vanno deserti cioè io non riesco a distanza di dieci anni
A coprire la pianta organica e stiamo parlando di un numero estremamente esiguo di unità perché siamo dovremmo essere centoventi persone di altissima qualificazione per carità ma non riusciamo ad attrarre le professionalità di cui
Abbiamo abbiamo bisogno
Quindi se quando c'è ci poniamo il problema del divario di competitività tra la ferrovia in gomma è un divario di competitività che deriva anche dalle condizioni economiche perché se chiaramente noi ci rivolgiamo a un sistema che nel settantatré per cento dei casi un sistema franco fabbrica nel senso che la merce viene depositata davanti al piazzale
E non c'è nell'imprenditore né l'autorità pubblica che si preoccupa di capire quella merce da chi viene presa in carico S. Elia la l'operatore che la prende in carico
è in regola con i contributi previdenziali affatto la sosta e assolve a tutta una serie di funzioni
è evidente che ne possiamo rendere i treni più lunghi e possibile
Possiamo creare tutte le condizioni di integrazione possibile ma dobbiamo certamente rivendicare un nuovo approccio rispetto alle regole da far da far rispettare
In questo panorama poi ovviamente per fortuna abbiamo dei campioni nazionali e anche internazionali che ci è stato comunque di rubare quote di mercato il in Europa ed è la storia sicuramente del gruppo ferrovie dello Stato
Oggi sui giornali si parla di questo accordo tra merci Italia logistiche e Amazon per cui iniziamo anche su scala europea a trasferire dalla gomma al ferro dei traffici
Europei ma non c'è dubbio che la parte più rilevante e assolta dalla gomma e la gomma sicuramente in questo momento non è un
Vettore un disegno di sistema che è perfettamente compliant rispetto a quelle che sono le regole
Qual è la soluzione la soluzione ce l'avevamo apportata di mano qua perché una quindicina di giorni fa
Era stata era in discussione al al Parlamento europeo una proposta di legge su legittimare la supply cent'esattamente secondo uno schema che già e in vigore in Germania date da tanto tempo
E questo disegno sostanzialmente aveva come obiettivo quello di scongiurare lo sfruttamento dei lavoratori e contrastare anche politiche ambientali dannose
L'Italia ha votato contro a questo incardinamento e
Come dire ai miei temo che le ragioni siano da ricondurre
A quelle cento mila in prese di cui ventuno mila prive di un cammello però certamente questo non è una prospettiva che ci può avvicinare a quella che è la soluzione dei problemi che abbiamo affrontato oggi
Soluzione che peraltro ci vede andare verso uno splendido isolamento
Perché quand'anche la nave che è arrivato a Taranto scarica il suo contenitore che viene caricato da un operatore della logistica assolutamente perfetto dal punto di vista normativo attenzione perché nel momento in cui in quel carico ha come visitatore Centro Europa
Non è detto che superato il valico alpino si si riesce a superare al valico alpino
Perché ci sono tutta una serie di problemi di manutenzione che ci stanno scatenando in questo in questo periodo non è detto che ci sia la possibilità da parte degli svizzeri da parte degli austriaci di far transitare quel quel cammino
Perché in Austria già oggi ci sono delle limitazioni a chi non ha una targa o serietà nel transitare sulle autostrade e devo dire che da questo punto di vista l'Unione europea esci lente drammaticamente silente rispetto a un rispetto delle regole
Mentre più comprensibile la scelta che fa la Svizzera di incentivare invece il trasporto intermodale e quindi dare dei contributi affinché quel camion sia tolto dalla strada e messo su un su un treno
Noi che cosa abbiamo fatto noi abbiamo ridotto il mare bonus a cui si faceva riferimento prima e abbiamo ridotto anche lo stanziamento del ferro bonus erano trenta milioni all'anno siamo scesi a ventitré milioni all'anno che chiaramente non possono rappresentare un incentivo particolarmente
Significativo
L'assessore l'assessore
Discepolo vi vorrei strappare un sorriso è vero che a Napoli però non può capire la soddisfazione del festeggiato lo scudetto a Torino a piazza San Carlo
Se è stato c'era una quantità di napoletani che ahimè è fanno fatto scelte professionali differenti nasce per dirle che c'è anche una parte
Attacca questo sicura ecco perché questo questo sicuramente sicuramente il tema dello sprawl urbano il tema della connessione è un tema che va affrontato e anche da questo punto di vista
La normativa è ferma al mille novecentonovantasette e ha bisogno di una giornata
E questo questo aggiornamento non può non tener conto del fatto che bisogna superare certe posizioni biologica il TPL può rimanere in mano pubblica se il pubblico in grado di gestirlo
E qua chiaramente bisogna fare una ragionamento innanzitutto di risorse economiche adeguate perché si ricordava prima della della cura del ferro e quindi del biglietto integrato in Italia
Io per i dati che conosco la cura del ferro non si fa non si è fatta con i soldati del Fondo Nazionale Trasporti la cura del ferro il biglietto unico integrato se fatto con i soldi della Regione Campania
Perché questo perché i criteri di riparto del Fondo Nazionale Trasporti scontano la spesa storica
E la spesa storica è datata a trent'anni fa quindi non si è tenuto conto dello sviluppo che c'è stato delle linee ferroviarie non si è tenuto o conto di tutto una serie di questioni che chiaramente hanno alterato la dinamica tra
Tra le Regioni
Bisogna sicuramente aggiornare i criteri di di riparto in base al grado di innovazione tecnologica
Alla intermodalità al disegno che c'è alla base nella nella gestione del TPL ma probabilmente e qui forse tocco un tabù caro alla sinistra bisogna anche
Dallo rizzare la contrattazione decentrata
Nel senso che è un tema assolutamente fondamentali rispetto al trasporto pubblico locale e la produttività degli degli addetti
Ogni volta che c'è una competizione amministrativa
A il servizio pubblico è condizionato dal fatto che gli addetti al trasporto pubblico locale finiscono a fare gli scrutatori
Al nei seggi elettorali che meno male che ci sono perché altrimenti non avremmo la condizione per poter andare a votare però questo nella difatti aprire come ci troviamo di fronte a una situazione
Di
Veramente
Scarsa valorizzazione di questo di questo sistema
La soluzione è sicuramente in una la programmazione integrata dobbiamo fare attenzione però anche a certi modelli un po'ipertrofici che ci sono stati imposti dalla dall'Europa
Noi abbiamo ben undici corridori merci di cui quattro investono con l'Italia
Secondo me non abbiamo la capacità per potere stare appresso cogliere tutte le opportunità che ci sono state prospettate con questo disegno un po'troppo ottimistico
I tempi sono cambiati ma sicuramente
Il futuro non può fare a meno di infrastrutture e trasporti e logistica che sono certamente fattori abilitanti per lo sviluppo economico dei nostri territori grazie ancora la Fondazione merita per questa occasione dicono
Grazie grazie leader strada ci fermiamo qui con questo Pannella il prossimo avrà inizio alle diciotto e quindici adesso c'è una breve pausa
Complimenti
E allora cd
Cominciamo adesso questa discussione sulle politiche di sviluppo e autonomia differenziata sapete che è un tema estremamente sentito qui a Napoli e nel sud in maniera particolare
Poi vedremo anche le ragioni ma insomma da è considerato potenzialmente un grosso pericolo per lo sviluppo del Paese complessivamente per le disuguaglianze che potrebbero aumentare tra nord e sud ma questo poi lo vedremo più nel dettaglio in maniera anche anche tecnica allora prego i relatori di accomodarsi qui sul palco allora padre vincenti presidente
Della fondazione merita Costanzo Iannotti Pecci presidente degli industriali
Floriana Cerniglia Università Cattolica di Milano prego
E
Antonio Oricchio presidente della pur
Sono collegati invece con Noè non sono qui ma saranno collegati Franco Bassanini presidente della fondazione Astrid
E a Enrico la Loggia già presidente la Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale prima di cominciare intanto ringrazio tutti i presenti
è ringrazio anche tutti quelli numerosi che ci stanno seguendo in streaming e do subito la parola a De vincenti per illustrare la la posizione della fondazione su questo tema e i punti specifici su cui va richiamata l'attenzione prego
Mi metto qui alla appoggio solo perché per come dire omogeneità con i presenti all'esercente precedenti presentazioni dei position paper che sono avvenute dal podio tutto qui ma insomma
Allora
Per il tema naturalmente molto controverso lo sappiamo bene e noi oggi vogliamo fare una discussione molto nel merito
Abbiamo scelto un panel di persone qualificatissime
E di persone molto molto sul pezzo degli e Sperti sia giuristi si economisti sia uomini d'azienda che
Entreranno nel nel merito delle questioni al di là delle polemiche politiche poi niente di male nelle polemiche politica normale che ci siano Mannoia verso interessa capirci qualcosa di più
Nell'illustrare il position paper partirei
Da un primo una prima cosa che diciamo nel position paper in realtà
L'istituto il regionalismo in Italia l'istituto Regione delle regioni vissuto regionale
Probabilmente
è nato il modo difettoso già nel lontano mille novecentosettanta
E i suoi difetti si sono probabilmente accentuati
Con la riforma del titolo quinto del due mila uno
I due difetti principali
Sono state date molto importanti competenze alle regioni in molte materia
Non accompagnate da
Responsabilità di entrata
Gli unici tentativi furono fatti nella seconda metà degli anni novanta ma poi sono stati con l'IRAP l'addizionale IRPEF eccetera ma insomma sono stati poi svuotati dire appesi a ridotta molto la l'incidenza l'imposta insomma oggi conta molto meno del tutto insufficiente a finanziare le regioni la addizionale IRPEF con il forfait per i lavoratori autonomi anche quella si è largamente suo Tata
Di fatto la finanza regionale è in grande prevalenza e lo è dal mille novecentosettanta una finanza derivata cosiddetta cioè lo Stato debiti i soldi
Questo alimenta
Una gioco delle parti diciamo così in cui mi permetto di dire purtroppo grande esperto naturalmente per gli esponenti delle regioni però di fatto c'è un rivendicazionismo
Un rivendicazionismo sulle risorse che poi alle volte
Naturalmente non per tutti non bisogna mai fare di tutt'erba un fascio però si risolve in alibi
Secondo grande difetto questo accentuato devo dire dalla riforma del Titolo quinto in modo particolare
Alle regioni sono state date delle competenze legislative concorrenti
In alcune materie che sono nati evidente interesse nazionale e decisive per la tenuta del tessuto unitario del Paese come le grandi infrastrutture energetiche le grandi infrastrutture di trasporto
L'ambiente l'istruzione
E cioè
Ora attenzione questo diciamo questo è ciò che abbiamo ereditato su tutto questo è naturalmente su questo qua sono nati dei conflitti la Corte Costituzionale continuamente
Assorbita nel suo lavoro dalla miriade di conflitti Governo Regioni su una serie di terreni
E sono cose che paralizzano il Paese queste su questo impianto che andava pensato casomai ripensato a fondo si inserisce l'autonomia differenziata dalla tonica differenziata per converso accentua la finanza derivata perché tutte le materie oggetto dell'economia differenziata saranno finanziate con compartecipazione di una compartecipazione una forma un po'come dire
Opaca dei trasferimenti realtà quindi a finanza derivata
Quindi la irresponsabilità dentellata aumenta
Secondo
Possono acquistare potestà legislativa esclusiva in materie come le leggi i trasporti nazionali cioè voi pensate cosa potrebbe succedere
Se
Una Regione avesse il diritto di veto
E lo avrebbe con l'autonomia differenziata sul fatto che passi o meno un elettrodotto di interesse nazionale sul suo territorio
Essenziale per far funzionare il sistema elettrico nazionale consiste valuto connesso
Oppure una ferrovia interesse nazionale
Si ferma ai confini di una regione non va bene
A queste e e poi diciamo tutto il tema dei letta dove
Il problema chiave
Che se non c'è una definizione dei lette prima che si faccia l'autonomia differenziata
Il scusate mi sono i livelli essenziali delle prestazioni e non c'è l'atto e non vi era stabilito le forme di finanziamento il risultato sarà che
Si consolidano le situazioni di divario tra le Regioni
Il DDL Calderoli come questo era il il diede alle Calderoli originario su questo state molte critiche il DDL Calderoli come uscito dal Senato
In qualche modo cerca anche di rispondere ad alcune di queste critiche per esempio sui livelli essenziali prestazioni si prevede che ci sia un il governo abbia ventiquattro mesi a una delega permette per costruire i livelli essenziali prestazioni e per definirne il fidanzamento una da lega a farlo entro ventiquattro mentre
Sembrerebbe che quindi lo fa prima di fare l'autonomia differenziata con un'avvertenza che stava fra poco
Oppure si dice ebbe il Presidente del Consiglio può con sua decisione con un suo atto che non è specificato nella nella norma
Forse un DPCM non so cosa possa essere comunque con sua decisione escludere
La regione per regione alcune materie dalla fosse alcuna delle ventitré materia trasferibili dal fatto che siano trasferite o meno
Basta non questi questi accorgimenti per rispondere alle critiche no
Non è pensabile che materie di interesse nazionale come grandi trasporti
Le grandi linee di trasporto nazionali le grandi infrastrutture energetiche l'istruzione l'ambiente eccetera
Sia una decisione del Presidente del Consiglio autonoma sua con tutto il rispetto ad ora mentre per il presidente del Consiglio pro-tempore chiunque esso sia egli sia o villa sia a decidere cosa è trasferibile o meno alle regioni questo ancora di costituzione profonda del Paese di tessuto unitario del Paese quindi la competenza
Caso mai non potrebbe che essere del Parlamento
Secondo
Su i livelli essenziali e le prestazioni attenzione perché quelle decreti delegati riguardano solo i livelli essenziali prestazioni oggetto di trasferimento ma esistono livelli essenziali prestazioni in base alla Costituzione su diritti sociali e civili che non sono oggetto di trasferimento per esempio le pensioni
Se io definisco le risorse solo su quelli trasferibili posso scoprire il giorno dopo che non ho abbastanza risorse per quelli non trasferibili in altri temi l'esercizio di finanza pubblica sui livelli senza illustrazione esercizio intrinsecamente unitario
Che non può che essere fatto su tutti i livelli delle essenziali prestazioni trasferibile non trasferibili e i su tutto il territorio del Paese e questo non viene fatto ma c'è un'altra cosa ancora
Nei commi nove e dieci dell'articolo tre del di del disegno di legge come uscito al Senato si dice che finché non saranno emessi i decreti delegati valgono i criteri di definizione dei livelli essenziali prestazioni definiti nella legge di bilancio per il due mila ventitré quella di un anno e mezzo fa
Ma questo cosa significa A e poi varranno anche dopo cioè test saranno validi anche dopo che sono emessi decreti delegati ma questo la verifica che io in realtà non devo aspettare ventiquattro mesi per fare le intese le posso fare prima e li posso fare sugli attuali livelli delle prestazioni
E quindi sull'attuale spesa storica
Quindi direi no come uscito dal Senato il testo non risponde alle critiche però la mia impressione della dico sinceramente qui concludo è che sì possiamo si può sempre immaginare di correggere il testo ancora di cercare di migliorarlo
Io credo che i miglioramenti sarebbero così radicali che la vedo difficile però non sta a me dire questo stare al Parlamento
Quello che posso dire in conclusione che la mia impressione è che è all'ultimo atto di una storia nata difettosa
Allora bisogna ritornare all'origine
E bisogna costruire ha finalmente un regionalismo della responsabilità
In cui le competenze che vengono affidate ai diversi livelli di governo sono le competenze che ha senso affidare a quei livelli di governo per esempio le ferrovie nazionali no
Sono nazionali l'energia nazionale l'istruzione nazionale aggiungo che anche la sanità nazionale poi possiamo dare discutere magari la gestione assenso darla le regioni che offrono un dico di no
L'ambiente nazionale
Se c'è una cosa che a Eastern Anita che vanno in tutto il Paese anzi in tutta Europa anzi in tutto il mondo e l'ambiente quindi
Alle Regioni si danno sciocche assenso certamente a mio modo di vedere la gestione del servizio sanitario assenso se tengo dei principi unitari di governo il servizio sanitario altre materie trasporti di rilevanza regionale non di trasporti rilevanza nazionale certo quelli ma e quindi devono essere di competenza esclusiva in altri termini quello che sto dicendo serve una riforma della riforma del titolo quinto
Che elimini le competenze concorrenti distingua ciò che dello Stato e ciò che è delle regioni e costruisca responsabilità di entrata delle regioni grazie
Grazie dell'incerti per la chiarezza e anche la semplicità con cui sono stati esposti alcuni dei nodi principali
Di questa riforma che per certi versi presenta delle incongruenze tali che ci si chiede come possibile poi che vada avanti e questo detto senza senza alcun pregiudizio di tipo politico ma dal punto di vista proprio diciamo così della valutazione serena e oggettiva di con testo
Noi spessissimo su Repubblica ce ne occupiamo si è occupato tantissimo Massimo villone il costituzionalista che puntualmente ha messo in evidenza inutile difficoltà io Gotti davo per la discussione e e collegato il presidente Bassanini
Ci sente
E noi non la sentiamo però un attimo smuovendo venisse anche grazie grazie ad essere con noi buona sera come sta
Buonasera io pensavo di venire a Napoli aveva già comprato anche il biglietto del treno e poi ha avuto un banale incidente i vincoli romancia
A Roma si inciampa dappertutto
E così sono costretto a casa in sedia a rotelle
Sì sì lo lo ce lo spiegava prima Claudio allora presente Bassanini lei era nel comitato Pella determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni
Poi nel luglio dell'anno scorso se non erro mi pare che fosse agli inizi dell'estate lei si dimise assieme a Giuliano Amato a Gallo insomma di una serie di prestigiosissima eh personalità
In dissenso su alcuni punti fondamentali in particolare sui livelli essenziali delle prestazioni e io vorrei che lei qui adesso ci riassumesse anche il suo pensiero su questa riforma
E e sui nudi che secondo lei sui quali bisogna in qualche modo intervenire per poter ipotizzare una riforma di questo tipo ha messo che si che questo sia possibile grazie
Grazie a voi allora io dico subito che non è sbagliato diverse
L'articolo centosedici cioè l'autonomia e differenziazione
Il problema è quali differenziazioni autonomia significa che possono esserci diversità di compiti in funzione
I per citare
Morfologica e geografiche economiche storiche delle regioni
è delle varie parti del Paese in punto è qual è il punto di partenza e quali
Il Pd in che cosa consiste questa liberalizzazione lo dico subito che io sono molto d'accordo con quanto detto Claudio De vincenti salvo due punti tutto spalmato secondaria
è tutto sommato secondario
Un punto e che io non penso che siano del tutto eliminati e competenze concorrenti
In un
In una visto che sempre più spesso le cose si tengono assieme e quando si esercitano dei conti e delle funzioni pubbliche bisogna tener conto anche delle funzioni pubbliche esercitate da altri soggetti
Ho sparato dalle regioni in Regione dallo Stato alla Regione dai Comuni e così via
Quindi il
Prevedere competenze concorrenti non è stato un errore del costituente del mille novecento quarantotto quarantasei quarantotto
Caso mai è l'elenco delle competenze concorrenti che è stato esteso a dismisura riforma del titolo quinto che deve essere messo in discussione
La seconda è che io non credo che abbiano sbagliato i costituenti il problema è che le cose sono cambiate moltissimo dall'epoca della Costituzione
Prendiamo il caso citato da chi vince
Delle energie
Ora l'inerzia
Nel nel nel nel all'epoca della Costituente e dal punto di vista dei poteri pubblici
Erasmo solamente un problema ridistribuzione locale delle merci
Cioè andava assicurare che mi piacerebbe che arrivasse nelle case di tutti cittadini anche in quelli mo'più isolato alle no dover decidevano riunisce vengono delle persone
E così che arrivassero alle attività produttive così
Non è un problema di distribuzione poca non c'era lavoro nove ma di produzione non c'è un problema di dipendenza energetica del Paese non c'era un problema e a transizione nell'estetica per far fronte al cambiamento climatico così
Oggi
L'Energia non può essere una competenza esclusiva di alcune regioni ma neanche una competenza concorrente tra Stato Regione e competenza concorrente tra Stato e Unione europea
Casomai
A questo punto rilevante io ricordo che che forse lo ricorda anche Enrico la Loggia
Che poco meno di un anno fa il presidente di una grande regione del Sud convocò una conferenza stampa e comunico che non avrebbe concesso a altre autorizzazioni per impianti di energia rinnovabile perché fatti i conti la sua energia la sua regione produzione abbastanza energia per i suoi gusti
Pochi giorni dopo lo stesso presidente o con una nuova conferenza stampa e disse era stato mal capito
So che nel frattempo alcuni autorevoli esponenti del suo partito erano intervenuti per dirgli guarda che questa cosa hanno stabili ma mente in piedi
Ma un'altra regione d'altra regione immaginate subito qual è una regione del Sud ha invece approvato una legge che impone una sorta di pesante contributo
A tutti coloro nel senso che faceva dei vincenti a tutte coloro che costruiscono e gestiscono impianti di trasporto dell'energia che attraverso la Regione
Sto parlando dell'attacco o sto parlando degli della dono della nuova dorsale che SNAM dovrebbe costruire per portare gas dell'Algeria ha perso verso un centro al nord nel nord Italia
Il governo ha giustamente impugnato quella legge la Corte costituzionale si pronuncerà probabilmente la dichiarerà incostituzionale
Ma l'ha dichiarata incostituzionale perché leale la Regione la Puglia in questo caso non ha una competenza esclusiva
Se a quando l'autonomia Renzi data Regione Puglia avesse competenza esclusiva la Corte costituzionale dovrebbe arrendersi empire la Regione ha esercitato una competenza
E a
Quindi il problema è che il mondo è cambiato rispetto alla stessa epoca della Costituente
In questi cambiamenti ci sono sono intervenuti una serie di ragioni per cui una serie di decisioni pubbliche l'attuazione di queste decisioni addirittura cioè la base non è più neanche nazionale e diventato europeo ed è condizionato anche da scelte addirittura extra euro
Quindi si dovrebbe rivedere e ha ragione dei vincenti la distribuzione delle competenze del titolo quinto alla luce di questi cambiamenti
Attuare destro e in questo modo l'autonomia differenziata vuol dire invece cristallizzare e peggiorare una distribuzione di competenze in per molti versi superate guarda che io non lo dico solo a danno delle regioni vi faccio un esempio qualcuno salterà sulla seggiola
Io penso che le concessioni balneari
Debbo intanto si discute
A Roma
Dovrebbero invece essere materia di competenza regionale al massimo legislatore nazionale
Stabilisce il principio perde la gara principio della attribuzione mediante
Una una una gara pubblica e poi tutto il resto non non c'è ragione se ci pensate per puri non sia cosa che viene
Gestita a livello regionale che locale quindi ragionamenti possono essere fatte in un senso o nell'altro
Però noi rischiamo che i pista rizzare addirittura peggiorare con l'autonomia differenziata una distribuzione di competenze che su la seconda cosa riguarda invece
Giustamente è stato richiamato i cosiddetti letta qual è il problema
Che se noi ripuliamo ore competenze ad alcune regioni che ne chiede sulla base delle e gli diamo le risorse sulla base dell'attuale distribuzione risorse la spesa storica noi cristallizziamo le differenze nei disuguaglianza del Paese invece di superare per evitare questo bisogna attuare compiutamente l'articolo centodiciannove della Costituzione
E e che è rimasto largamente sulla largamente sulla carta bisogna cioè stabilire quali sono esattamente
Lei risorse che devono essere dati a ciascuna Regione sotto delle regioni aggiusta l'altro ed ente locale
Per garantiti re ed eguali condizioni di opportunità nell'esercizio delle funzioni e dei compiti che gli sono attribuite questo comporta sicuramente delle modifiche importanti rispetto alla quale ripartizione delle risorse
Una parte di questo essenziale passa attraverso la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni attinente ai diritti civili e sociali perché naturalmente la prima cosa da fare il garantire che quando l'esercizio di un diritto
Deriva tale da prestazioni pubbliche il diritto alla pensione
Di chi è privo di mezzi dice la Costituzione Dieter gli viene garantito dallo Stato una pensione sociale
Naturalmente bisogna che le istituzioni abbiano
Le risorse per garantire questo diritto questo riguarda nelle versioni per l'istruzione riguarda per la per la salute era e la la sanità ma guardate riguarda anche per Dini e
Assolutamente di libertà per esempio il diritto di a vere il passaporto la carta d'identità in pochi giorni perché questo una condizione fondamentale per esercitare la libertà di circolazione di soggiorno ora affinché io non ho stabilito la quante risorse o per poter far sì che i diritti essenziali identificati dalle censurato
Sono distribuendo equamente io non posso procedere oltre attribuendo competenze aggiuntive ad alcune regioni finanziando né e rischiando in questo modo di nella migliore delle imposte di cristallizzare le ditte disuguaglianze attuali ma probabilmente anche regionale questo diciamo ai il secondo punto essenziale è che interviene a questo top si dirama in fondo governo accettato l'idea che il Papa e il Senato accettato l'idea che si riferiscono prima eletta eh no per la ragione che già accennava dirigenti iberiche
Io non posso sapere
Quante risorse possono destinare alla Regione Lombardia una Regione Veneto si ottengono tutte le competenze in materia di istruzione
Poniamo già arancione degli incendi che ci schema dell'istruzione a mio avviso dovrebbe essere nazione ma
Attualmente possono ottenere la attribuzione di autonomia differenziata in materia di struzzo ora Lido risorse per garantire il reggae l'attuale livello
Per l'istruzione in di quelle regioni
è Contini naturalmente perché
Però questo significa che quelle risorse consentiranno quelle regioni di garantire il tempo pieno è sopra il cinquanta per cento degli altri
E di avere farà anta posti negli asili nido nelle scuole materne per ogni cento bambini in età prescolare
Come voi posso fare garante a dare le stesse risorse alle Regioni che invece oggi non sono in condizione di stabilire di garantire gli stessi livelli essenziali di prestazione
Lo potrà fare soltanto aumentando la spesa pubblica
Ma la legge Calderoli dice che alla spesa pubblica non può essere aumentata no che
Senza oneri e senza oneri per lo Stato
Quindi io ho rischiato in questo modo di cristallizzare disuguaglianze esistenti e di e rendere il più difficile superabile
Il problema è che la fissazione dei lepre come già accennava al professor De vincenti
è una cosa che richiede un lavoro complesso
Che richiede sicuramente alcuni anni che doveva essere fatto tra il due mila uno e il due mila e due mila ventiquattro ma il fatto che abbiano sbagliato in passato e non farlo non è una giustificazione per adesso procedere
Come niente fosse no richiede un lavoro oppresso che riguarda tutti insieme per prestazioni e le funzioni pubbliche
E la equilibrata distribuzione di queste risorse in modo da garantire che l'esercizio dei diritti in tutto il Paese
Dal Trentino Alto Adige e non parlo a caso
Fino alla alla Sicilia
Sia assicurato nei livelli essenziali a tutti garantendo a tutti pari opportunità di partenza grazie
Bassanini
Ora
Indico la Loggia buonasera è collegato buonasera si sono qua
Allora buonasera lei ah ecco cinque abbiamo sulle grazie per essere con noi anche se non fisicamente
Partiamo da un'osservazione che ha che ha fatto poco fa Bassanini che poi tocca il il il nodo centrale secondo me di questa riforma
Sì sono essendo che non sa se lo stabiliamo prima quante risorse servono per attuare una riforma del genere
E quanti soldi abbiamo come facciamo a procedere sembra sembra una cosa elementare da dire però esattamente in questa direzione si sta andando lei cosa pensa
Non è esattamente questo il problema quindi partirei proprio da questo
Non prima però di aver ringraziato attuazione merita per vincenti
E gli altri partecipanti
E scusarmi per non essere presente ma sono stato colto da una contatti in aula e mi auguro dall'epidemia di influenza e quindi non sono riscritto
Avvenire nonostante avesse già programmato il mio viaggio Napoli
E allora ecco certamente
La domanda è
Assolutamente no
Ma anche per
Non ci sia ora blitz o questo
Sul posto e o
E quanti qua boh Serra
Secondo l'amica c'è il secondo devono essere forte della
Indistintamente
Si è ma per Ribéry se sommate compatto
E per quello il sul
Avrebbero avuto come dire
Comunica in un confronto diretto personal M di poter qui viveva proprio a mano e non è un segreto l'otto attorno al petto
Provare ora mi scusi se la interrompo può provare a parlare più vicino al microfono perché non si sente benissimo
Dicevo che sì sì va meglio così come dicevo che lo stesso Calderoli mi compito che ne occorrono almeno centottanta di miliardi
Ed è soltanto preventivo approssimativo mai
Il fatto reale che alcuni principi fondamentali dell'amore prostituzione continuano a essere ignorati come se non fossero mai stati iscritti nella nostra Carta fondamentale
Il primo rapporto tra Regioni e Stato
Nella Costituzione secondo me è abbastanza chiaramente indicato
Viene costantemente pura e non solo ed è già grave
Tra le forze politiche dal padre tipo piede
Mi pare un dibattito politico atto dal punto di vista giuridico costituzionale
Ma temo niente tra i tra gli stessi Esperti di diritto costituzionale
E mi riferisco in particolare
Su una cosa sulla quale io ora gli diversi incontri in convegni e dibattiti andò molto
Ma il comma tre
Seconda parte
Della costituzione
Ma vogliamo realmente
Comprende destina che prestato attuato e sino a che punto corre approvarlo
Ma è così è difficile comprendere che dove c'è scritto che il compito pubblica rimuovere gli ostacoli al raggiungimento della
L'effettiva parità significa rimuovere la parola rimuovere in che cosa non è chiara
Se continuiamo invece a da aggiungere ostacoli raggiungimento dalla parità
Scusate la banalità di quest'osservazione ma sta proprio alla base del dibattito e anche dello scontro politico tra diverse concezioni nei rapporti tra lo Stato le Regioni
E l'altra parola fondamentale che è scritta la Costituzione è che oramai sembra essere stata dimenticata da tutti la parola solidarietà
Ma che il regionalismo possa essere differenziato virgola ma solidale
Faceva già parte del dibattito da i padri costituenti ed era uno dei cavalli di battaglia del primo presidente della Repubblica provvisorio che fu Enrico De Nicola
Ma è così complicato e difficile da farla entrare naturalmente nei ragionamenti nei programmi lei Progetti
Che vengono presentati
Praticamente il continuo a stupirmi di questo e mi continua a stupire perché intenta al due mila e uno contiene ama discutere di questa cosa senza arrivare a conclusioni
Sicuramente ricorderete
E certamente non ricordarmi amico Franco Bassanini
Il dibattito che si fece subito dopo
L'approvazione della riforma della del titolo quinto dalla seconda parte dalla costituzione del Pardo le forze politiche si dividevano tra ci diceva bisogna fare subito un'altra riforma perché questa non funziona
E altri
Il quale anche il sottoscritto diceva sì ma in attesa che si faccia una riforma intanto cerchiamo di limitarne i danni
E ricordo che io c'ho provato almeno due volte prima avendo inventato cosiddette in testa interistituzionale
Per cercare di evitare che sfrutti adesso nei contrasti interpretative tra Stato e regioni
Come dire invade R.
L'ordine del giorno dalla Corte costituzionale ma la seconda volta con la legge centotrentuno del due mila e tre il cui alcune cose vola in qualche modo attenuante rispetto agli errori dalla riforma del due mila e uno
Ebbene però
Proposta di ventitré anni
Ci sono stati ben due tentativi di riforma uno nel due mila e cinque è una nel due mila e quattordici del due mila quindici e non siamo riusciti a vederla venirne fuori
Sarà possibile venirne fuori adesso nuovo osso
Però una cosa è certa se parliamo di lei dei livelli essenziali delle prestazioni
Non possiamo non prevedere che si erano otto i quelli riferibili ai diritti civili e sociali di tutti i cittadini del nostro Paese
Qualche volo forse ricorderà che mentre presiedevo la commissione bicamerale per l'attuazione del federalismo fiscale
Poi ho fatto ripetutamente un un appello Masina quando gli abitanti di Sutera
O si scoprendo peraltro nel quasi nessuno sapeva dove posso tutela
è al lo spiego Sutera è un piccolo comune di qualche centinaio di abitanti sulla cima di un colle al centro della Sicilia in provincia di Caltanissetta obiettivamente
Difficile assicurare ai suoi abitanti tutti i livelli essenziali delle prestazioni ma
Per paradosso sino a quando gli abitanti di tutela non avranno gli stessi livelli essenziali di prestazione dei cittadini di via Montenapoleone a Milano o di via Condotti a Roma dicevo
Non avremmo raggiunto il più Stato fittizia mottetti e e dedichiamo a piccolezza Poletti prezzi
Così come questa questo disegno di legge non compio io l'ho messo nel comitato
Per i livelli essenziali delle prestazione come ha fatto basta Nene altrui
Perché continua a coltivare la speranza
Come dire disperante allo stesso tempo di potere in qualche modo contribuire ad attenuare gli effetti nefasti di questo disegno di legge
Avendo peraltro il contrasto con sedicenti Esperti lasciatemelo dire al quale è stato anche necessario dover spiegare
La differenza tra livelli essenziali ai livelli minimi
Fino a quando l'omologo gruppo sostanzialmente a provocare di cento ma se ti viene un infarto e l'ambulanza arriva al quaranta minuti o sei morto anche Stella le livello essenziale della prestazione
è stato rispettato ma se il livello minimo per farti arrivare l'ambulanza intente mi rotti al c'è no allora sei morto la differenza tra molto e vivo è così difficile da far comprendere o è di una banalità esasperante
E allora con dicendo
Francamente non solo non va
Ma io sono anche no complessi in lista per il futuro
Qua vorrei concludere facendo una non citazione
Nella metà degli anni quaranta
C'era lo studio sul dirigente d'azienda del Mauro
Che faceva l'esempio di un miliardario americano che si chiamava di un po'
Il quale all'amministratore delegato che gli proponeva di acquistare una nuova fabbrica
Per la somma di cinquecento milioni di dollari poca
Non lo auguro esiste ma
Abbiamo un buon gestore per quella fabbrica
Alla risposta positiva
Di un ponte staccò un assegno di cinquecento milioni e acquistò la fabbrica non bipolare neanche oggi dovremmo porci la stessa domanda ma abbiamo dei buoni gestori questo benedetto ottimo paese
Ora le abbiamo perché se no le abbiamo ha voglia di fare riforme o piantare di impedirne altre purtroppo saremo né alle mani
Non dico cattivi gestori ma di non leggere storie di nulla
Grazie
Grazie della Loggia
Giacché i temi così posso effettivamente ci pongono di fronte intanto a osservazioni in apparenza banali che uno deve fare rispetto a questa riforma però purtroppo forse messo in un tempo in cui anche concetti che sembrerebbero banali vanno ridiscussi perché molte delle cose dette sono assolutamente logiche riprendendo punto l'intervento anche l'ideologia si fa una cosa se ci sono i soldi e se i diritti vengono rispettati se non c'è questo come si fa a farlo semplicemente ipotizzata però di questo volevo parlare con Costanzo Iannotti Pecci presidente industriali di Napoli che più volte in maniera anche vibrata ha posto dei problemi i problemi questa volta visti dall'angolatura dell'imprenditore del Sud
Impegnato sia nel nel suo lavoro ma impegnato anche nel sociale
Con una sensibilità anche politica
Che vede e denuncia tutti i rischi di una riforma del genere per il Sud ma io dico anche per il nord attenzione perché non è solo una questione che riguarda il sud noi da qui la poniamo in questo modo però non è così
Prego
Ma intanto intanto grazie ringrazio molto
Claudio De Vincenti che mi ha voluto stasera peraltro l'argomento in maniera meno articolate puntuale trattammo già lo scorso anno per la verità
Eravamo anche un po'più ottimisti lo scorso anno il suo diciamo l'ottimismo rispetto all'epilogo di questa vicenda un po'diminuito ma intanto io vorrei molto velocemente fare un momento passaggio storico
Proprio per rimarcare la nostra sostanziale critica di fondo al regionalismo non solo e non tanto all'autonomia differenziata
Nel mille novecentosettanta quando ci fu la decisione politica di attuare
La regola la norma costituzionale di dar vita alle regioni ci furono tre
Due forze politiche che si richiama dichiararono nettamente contrarie ed un unico corpo intermedio che siano contrari e questo era Confindustria e Confindustria secondo noi ci ha visto giusto nel mille novecentosettanta
Perché ci ha visto giusto perché proprio Confindustria
Quando il problema del debito pubblico
Come dire incominciato a diventare argomento anche di dibattito generale diventato argomento da opinione pubblica
Fece fare uno studio ricordo credo che sia una cosa accaduta più o meno vent'anni fa
Quando che si dimostrò che l'esplosione del debito pubblico e questo è esattamente in linea con quello che diceva Claudio De Vincenti prima quando parlava de di di istituzioni a finanza derivata quando parlava del giudice da su un'istituzione a finanza derivata il debito viene escluso quando le Regioni
Avevano incominciato a spendere e spandere e soprattutto dopo che
Diciamo il meccanismo di controllo sulla spesa delle regioni era stato completamente disarticolato
Per cui praticamente loro presentava il conto alla fine dell'anno a piè di lista e obtorto collo
Il lo Stato centrale era costretto facendo debito andare a ripianare i bilanci non solo quelle regioni per la verità ma anche quelli Regione quindici avevamo visto giusto
E c'abbiamo visto ulteriormente giusto nel due mila uno
Due mila uno ci ricordiamo tutti come passata la riforma del Titolo quinto con cinque voti o sei voti se non ricordo male in Parlamento e con la grave responsabilità vi sembrerà un po'strano quello che sto per dire con la grave responsabilità del centrodestra non del centrosinistra perché perché il centrosinistra fece l'errore ma il centrodestra l'avrebbe potuto bloccare attraverso il referendum
Confermativo in realtà il referendum confermativo si svolse nella più totale indifferenza delle forze politiche che avevano contrastato in Parlamento il il provvedimento questo sembra un po'un non senso quello che sto dicendo ma per dire che e tutto strane in questo Paese dopodiché siamo arrivati alla ai lavori che ha coordinato il professor La Loggia tale e salariati ad oggi
Noi siamo molto preoccupati siamo
Contrari a questo provvedimento almeno unendosi ai Napoli perché devo dire ai miei amici
Del mio sistema che non ho ancora molto chiaro qual è stata la posizione dei di Confindustria speriamo che si chiarisca nelle prossime settimane
Siamo contrari proprio per le perché riteniamo che questa riforma per quanto riguarda il sistema economico sia una riforma estremamente pericolose
Voglio pensare solamente per esempio al tema delle cosiddette di uno dei principi che sono alla base l'invarianza fiscale ma come si può immaginare che vi sia in vari cioè arriveremmo al paradosso
Che le regioni che oggi assicurano
Un maggiore livello di efficienza
Dovrebbero ridurre il loro livello di efficienza per far sì che nel conto generale nulla cambi perché evidentemente c'è bisogno di dare risorse a quelle Regioni che non sono in grado oggi di farlo anche questo mi sembra un paradosso
Ma c'è come diceva
Il nostro direttore
Il danno non riguarderebbe solo e soltanto il Mezzogiorno e regioni diciamo in ritardo di sviluppo come si diceva una volta
Probabilmente riguarderebbe anche il Nord perché questo è uno di quei conti come al poker i conti si fanno per le scale quando la partita
Prendere una certa piega non all'inizio dove tutto facile immaginare per i conti si fanno coi dopo e inevitabilmente i conti finirebbero per creare un meccanismo di appesantimento fiscale su questo non c'è dubbio
E questo finirebbe per ridurre ulteriormente il grado di competitività del Paese non solo del Mezzogiorno
Senza naturalmente parlare del fatto che questa
Questo questa norma questo questo provvedimento finisce per aumentare dei livelli di
Come dire di
Differenziazione
è stato detto prima da cavalli vincenti è stato detto anche e interventi presso il basso il professor La Loggia
Certo ci sono situazioni impensabile possano essere gestite a livello di singola regione
Diceva diceva Claudio le reti elettriche
Le le reti i trasporti e pensiamo che abbia tutte le reti informatiche
Facciamo e stiamo vedendo quello che sta accadendo nel Mar Rosso nel Golfo per per per il fatto che stanno mettendo in discussione di informare descritte le avremmo a aumenteremmo i gap già oggi ne abbiamo situazioni di questo genere
Quindi per quanto ci riguarda l'auspicio qual è
E che
Questo provvedimento scivoli a dopo le elezioni europee
Perché probabilmente a quel punto sarà più facile parlare
Ma la cosa che ci sorprende molto e che in tutte le occasioni nelle quali abbiamo avuto modo di partecipare o che
Ho visto che la stragrande maggioranza ed opinioni sono contro
Questo è il fatto che mi mi sorprende ma anche di autorevoli esponenti soprattutto se ci vanno in privato di autorevoli esponenti delle forze dei partiti di governo che dovrebbero essere quelli più determinati no ti rendi conto che è diventato un problema solo ed esclusivamente politico
è un problema che serve soltanto ma lo dico
In maniera serena cioè non non faccio una questione Claudio di di di non voglio mettermi non voglio entrare nella polemica dico che io posso pure capire che ci sia una forza politica che magari in questo momento sta vivendo un momento di difficoltà almeno stando ai sondaggi che legittimamente dal suo punto di vista
Se tu parli con in privato anche con esponenti c'è una grande perplessità
Ora forse occorrerebbe un po'come stranieri della maggioranza dei con esponenti della maggioranza dice lei ma io posso dirti che parlando anche con esponenti anch'con esponenti della maggioranza c'è la convinzione che questo provvedimento è un provvedimento
Come dire da
Da funamboli cioè voglio dire che fino a quando riesce a camminare sulla corda va tutto bene ma se ti distrae un momento puri spiega scale e non è detto che ci sia la rete sotto quindi voglio dire
Poi ripeto dato che la onestà intellettuale in privato la cogli meglio ripeto capisco che è complicato in una coalizione assumere posizioni di un certo tipo perciò per Compart per cui era Jabra quali io dico
Speriamo vivamente che si vada dopo e e questa e questo funambolismo
L'ho detto prima sta pure nel mio sistema è quello che io oggi stasera rappresento io ho avuto insomma io ho trovato non ho non ho difficoltà perché mi conosce sa che non le manda a dire io non ho difficoltà a dire che in in Confindustria ne abbiamo dovuto come dire purtroppo
Lasciando interrotto il confronto e il dibattito spiegare quando ne abbiamo argomentato con i nostri colleghi imprenditori del Nord son venuti sono sei posizioni son venuti sulle nostre posizioni
Purtroppo poi naturalmente ognuno vive in un territorio ognuno ha a che fare
Col governatore di turno ognuno non vuole scontentare naturalmente quello che poi per dirla tutta che ti lascia perplessi e che può ai governatori che da un lato come dire rivendicano o meglio da un lato criticano fortemente questo percorso
E questa ipotesi di riorganizzazione di fatto è una un processo di riorganizzazione delle funzioni dello Stato
Dall'altro voi naturalmente si lamentano se lo stato in qualche occasione tenda di tenta tenta di essere un soggetto di coordinamento tanto per dirla tutta tema vede di quello che stiamo a cui siamo assistendo la dice lunga quindi per quanto ci riguarda
è un provvedimento
Inadeguato e inutile
Piuttosto piuttosto andrebbe ripensato il regionalismo
Se volessimo fare un ragionamento altro dovremmo ripensare al regionalismo anche perché non ci dimentichiamo che regionalismo anche dei padri costituenti
Nasceva come questa istituzione diciamo di tipo sopra territoriale nasceva come soggetto di programmazione non come soggetto di gestione ha completamente cambiato la sua natura e da ultimo dico ma se allora dobbiamo andare verso un sistema così avanzato di regionalismo che senso ha ha che ci siano ancora le regioni a statuto speciale
Cioè non ho capito o siamo tutti uguali o non lo sia allora incominciamo allora a ad eliminare il le regioni a statuto speciale che nacquero nel dopoguerra per rispondere a determinate situazioni specifiche la Sicilia che voleva ricavare il cinquantesimo Sado degli Stati Uniti
La la Val d'Aosta e lei l'Alto Adige che e la sua e la la e il Friuli che c'era il pericolo che se ne andassero
Chi verso la la la Francia è diverso ha solo la la jugoslavi all'epoca chi verso l'Austria allora
Poi arriva Sud mettiamo in discussione anche le regioni a statuto speciale se dobbiamo andare ad un sistema in cui siamo tutti uguali e non lo siamo
Quindi nostro giudizio parlo dell'industria di Napoli e quindi non voglio come dire coinvolge la nostra valutazione nessuno maniera chiara lo stiamo dicendo da mesi vive da un anno contro continueremo a dirlo l'abbiamo detto in audizione parlamentare in maniera netta siamo assolutamente contrari
Poi e concludo
Se essendo in un Paese democratico nel quale c'è un Parlamento che al diritto e il dovere di fare le scelte di fondo del Paese c'è una maggioranza che vuole andare in questa direzione ma cerchiamo di fare qualcosa per attenuare il danno ricordava Claudio nel suo intervento che qualcosa nel passaggio dal Senato verso vagava è stato fatto
Speriamo che le imminenti ieri elezioni dei europee non inducono ad un ulteriore momento di accelerazione perché magari magari con un po'di maggiore sapienza si può sistemare qualcosa ed evitare che il danno sia totale
Allora grazie grazie presidente
Piano tipici questo appunto uno dei temi e cioè
All'accelerazione
Verso le europee per diciamolo è chiaro è emerso insomma da da alcuni interventi ma anche per accontentare elettoralmente la lega nord questo questo è un tema cioè si accelera perché uno dei partner della maggioranza a deve deve sbandierare
Magari un vessillo quale che sia ma secondo me visto adesso dal punto di vista della comunicazione se adesso siamo un attimo il fronte la la potenza dirompente di questa riforma è che è una riforma che essi attuata nella maniera in cui si sta pensando di attuarla inciderà pesantissima mente sul livello di vite sui diritti dei cittadini come secondo me in mai era avvenuto prima in Italia
Ma questo non viene adeguatamente percepito adesso
Cioè il punto è che questo è un tema anche nella comunicazione Giavara di autonomia regionale Complesso in si rappresentato forse in maniera complessa
Un po'trascurato per cui non c'è io penso un un movimento di opinione pubblica la consapevolezza forte di quello che poi potrebbe essere l'impatto successivo una volta che le cose saranno fatte se vengono fatte perché poi se si aprono le le porte nella maniera in cui sta andando la riforma e allora poi si vedranno poi gli effetti concreti ma si vedranno queste dice quando sarà troppo tardi e adesso volevo venire a voi per gli ultimi due interventi di questa prima tornata e poi se ce la facciamo le facciamo anche un'altra uno dei punti è quello della formazione dell'istruzione no il sistema scolastico più volte denunciato qui a livello locale ha denunciato dell'ugola denunciato Manfredi
E tanti altri esponenti cioè il fatto di avere anche sistemi di formazione di versi regione per regione
E con possibilità anche di retribuzione diverse per esempio dei formatori che potrebbe accentuare o favorire la migrazione di competenze informative da una regione all'altra asseconda poi anche delle delle retribuzioni ora però insomma dal vostro punto di vista è sentiamo adesso Floriana Cerniglia
Della Università Cattolica di Milano lei lei cosa pensa di queste riforme in particolare di questo aspetto
Sì grazie
Ci sono tantissime cose da dire perché questa è una riforma molto complicata
E anche molto difficile da spiegare ai cittadini ecco perché appunto se ne sa poco se ne parla poco perché non è una riforma semplice da spiegare perché ci sono tanti dettagli tecnici
E poi secondo me c'è una grande questione politica una questione politica che però parte da lontano
E qui sì appunto siccome
Ci sono stati tanti riferimenti storici ne voglio fare qualcuna anch'io cioè noi non dobbiamo dimenticare che nel mille novecentosettantacinque ad esempio Fantini
Primo presidente di sinistra diciamo così della Regione Emilia voleva fare una lega delle regioni padane
E quindi la Padania non ha il marchio di origine in Miglio insomma la Padania l'aveva inventato qualcun altro e a quel tempo un oppositore
Fortissima quest'idea fu a Piersanti Mattarella che era un personaggio di spicco a livello nazionale era assessore alla Regione Sicilia è si oppose con grande veemenza quest'idea della Lega Padana
Dopodiché le cose sono andate avanti perché il problema di dei rapporti tra livelli di governo in Italia
Che è molto difficile da costruire è molto difficile da costruire perché noi abbiamo un unicum e questo unico ma il divario Nord Sud
E questo divario rende quasi impossibile disegnare un sistema ordinato
Di federalismo fiscale motivo per cui la riforma del Titolo quinto il centodiciannove non non si è ancora fatto nulla perché è difficile a risorse date
Con i vincoli di finanza pubblica che abbiamo e che abbiamo avuto disegnare un sistema perequativo perché disegnano il sistema perequativo significa redistribuire e c'è qualcuno che vince
Qualcuno che perde motivo per cui il fisco regionale come ci diceva di vincenti
Non esiste perché perché le Regioni non lo vogliono perché le regioni a statuto ordinario
Non vogliono il fisco regionale preferiscono avere la ripartizione del Fondo Nazionale Trasporti con quei criteri di spesa storica che ci ha ricordato il presidente perché se andassimo a fiscalizzare come dovremmo fare il Fondo Nazionale Trasporti e quindi allocare quelle risorse sulla base dei fabbisogni le cose cambiano e quindi diciamo le regioni a statuto ordinario secondo me hanno bloccato il fisco regionale ma al contempo accelerano sulla sull'autonomia differenziata
E qui anche sull'autonomia differenziata ebbene fare un po'di passi indietro e ricordare
La prima elezione a governatore di Formigoni
Quando io con alcuni colleghi
Della cattolico ho cominciato a studiare questo tema quando Formigoni si presentò con l'elezione diretta per la prima volta il mantra di quella campagna elettorali insite in Lombardia fuse tanta quindici quindici
Che non erano le misure di un concorso di bellezza evidentemente ma Formigoni diceva al Duemila
Il settanta per cento del gettito dei cittadini lombardi lo teniamo noi il quindici per cento vediamo allo Stato il quindici per cento vediamo alla perequazione quel tempo quando alcuni colleghi della Cattolica cominciamo appunto a fare un po'di numeri e cercare di capire perché se tante per cento significa scimmiottare o occhieggia are alle regioni a statuto speciale
Con il dettaglio che le regioni a statuto speciale anche se si portano a casa il novanta per cento e poco gettito
A livello nazionale ma queste tre regioni fanno il quaranta per cento del PIL quindi se si portassero a casa il settanta per cento del gettito allo stato non rimangono neanche le risorse
Per pagare gli interessi sul debito pubblico motivo per cui probabilmente l'Europa non vede di buon occhio questa riforma
Ma torno a dire Formigoni di diceva questo lo diceva anche Maroni tutte le campagne elettorali di Maroni e sono state sul settanta e quindici quindici però siccome dobbiamo un pochino capire la questione che poi
Dica non è tecnica non è perché diciamo dal punto di vista tecnico di studiosi tutte le questioni che hanno snocciolato i che sono anche questioni di buonsenso no che ci dicono che questa riforma
è un salto nel buio un po'pericolosa setta così ha detto Formigoni a gennaio in un'intervista che passata sotto silenzio quindi qualche mese fa ma secondo me l'intervista che va letta con molta attenzione le disattenzioni due mila otto
Ero lì lì per farlo il regionalismo differenziato e chiedevo e distruzione più potere Nella Salute e nei beni culturali convocò Berlusconi comporsi mi dissero no tu aspetta un attimo adesso questa riforma non la puoi fare
Perché evidentemente non volevano che Formigoni si intestasse
Quella diciamo vittoria perché doveva essere un merito della lega quindi Bossi ferma Formigoni allora cos'è che voglio dire questo voglio dire che questa questione tutta sempre stato una partita politica
Tra maggioranza e opposizione pensiamo al due mila uno ma adesso ancora una volta una partita politica all'interno della maggioranza ecco perché io non sono ottimista e penso che stanno accelerando perché qui è evidente che c'è uno scambio politico che diciamo lo scambio con il premierato dove peraltro quelle cose che ci ricordava poco fa Claudio nonché il Presidente del Consiglio che può porre dei limiti
A queste richieste altro non è che è un'anticipazione del premierato
Perché è una verticalizzazione simile non non è possibile
E quindi diciamo questo questo è un aspetto politico dopodiché ci sono altri aspetti che più serenamente possiamo analizzare dal punto di vista dell'efficienza e dell'equità
Ma io non sono preoccupata soltanto per problemi di equità perché si cristallizza il Rebbe resistente divario aumenterebbero eccetera io sono davvero preoccupate per questioni di efficienza cioè io vorrei capire perché la legge quadro non dice nulla non non dice quali debbano essere i principi in base ai quali una funzione io vorrei capire perché i porti e gli aeroporti escono oggi ne abbiamo parlato che nei prossimi anni potrebbero addirittura essere un'infrastruttura militare neanche un'infrastruttura soltanto civile perché i porti e gli aeroporti devono andare alle regioni non solo ma c'è anche un grande equivoco secondo me
E ne dobbiamo stare attenti perché porti ero porti sono nell'elenco delle materie Leppard nella legge quadro quindi si dice Portillo porti prima di darli alle regioni faccia Miglietta ma qui abbiamo diciamo persone
Esperte io mi chiedo ma con sei diretto nel porto con i poco secco su cosa significa fare un letta per i porti e gli aeroporti non non non non lo capisco nemmeno io probabilmente significa ricostruiamo la normativa cerchiamo di capire quali sono i principi entro i quali le Regioni si possono differenziare è una volta fatta questa fotografia normativa prendiamo la spesa storica e assegnamo le risorse oggi diciamo come dire gestite dallo Stato alle Regioni supporti ero porti e le finanziamo con una bellissima di quota di compartecipazione
Che altro non è che è un trasferimento mascherato è un mondo bellissimo per i presidenti delle Regioni nei prossimi anni perché se nei prossimi anni
Le risorse dello Stato non soltanto non possano aumentare ma addirittura dovrebbero Dini potrebbero diminuire pensiamo al nuovo patto i presidenti delle Regioni diranno i loro cittadini ebbe e lo Stato che non ci finanzi eletta
Se i servizi non sono finanziati non è colpa nostra ma è colpa dello stato lo Stato potrà dire serenamente colpa dell'Europa che appunto
Ci impone questi vincoli e quindi quello che succederà secondo me sarà una riforma che lo scaricabarile perfetto
Quindi i presidenti daranno la colpa lo Stato ed è stato darà la colpa l'Europa è ancora una volta ovviamente ci rimetteranno i cittadini che a fronte di minori risorse minori servizi
Non sapranno ancora una volta e di chi è la colpa e e questo è un po'diciamo secondo me il gioco è il salto nel buio che che potremo fare grazie
Grazie
Grazie lei ha detto il salto luglio se non è così
E
Anche diritto all'inizio io sono pessimista sull'esito cioè nel senso che questa accelerazione c'è e porterà poi a cioè insomma alla fine lo fanno prima dell'Europeo ecco diciamo questo è il tema dentro uno scambio politico premierato
Regionalismo cioè come sempre volessimo temere due forze
Opposte insieme dentro un'architettura costituzionale che alla fine rischia di implodere così perché sono due spinte esattamente opposto cioè c'è una un danno di sistema serio che si potrebbe configurare cioè si gioca con una cosa seria e alla fine i rischi che non ci siano né vinci debiti né vinti né vincitori ma perdono tutti destra sinistra nord-sud perché voi non è che le cose vanno male al Sud
In quanto
Come dicono i giuristi un conto è fare un conte attuare quindi potremmo anche trovarci di fronte allo scenario che saranno una legge quadro faranno anche dell'interesse e poi rimane tutto lettera morta cioè questo potrebbe anche essere uno scenario
Però io o il serio timore che che stanno accelerando proprio perché c'è questo scambio politico
La ringrazio prego
Sì
Buonasera a tutti un ringraziamento a Claudio De vincenti gli amici di merita grave promosso questo incontro avverrà che dedicato spazio questo tema che può sembrare Dini da tecnico ma che ha una valenza di straordinaria atti di attualità
Premetto che io faccio parte della Commissione Cassese e quindi non mi sono dimesso continuo a lavorare nella Commissione Cassese e devo dire che dopo un primo anno mandato iniziale che c'era stato affidato era di un anno abbiamo avuto un ulteriore anno di proroga per continuare a lavorare
Qual è
La ragione per cui sono nella Commissione grassi sono un docente premetto di diritto tributario quindi mi occupo dimettere finanziare e soprattutto da quando lo ragazzino ai primi anni del bioritmi percorso accademico Pisano compatto su indicazione proprio di Franco Gallo che mi aveva anche seguito negli studi di autonomia tributaria della Regione
E quindi sono un autonomista tra virgolette perché ho sempre creduto che l'autonomia costituisse espressione più alta del principio di responsabilità ma che l'autonomia dovesse essere normativa politica e istituzionale e necessariamente finanziaria sono nella commissione delle perché la riforma costituzionale del due mila e uno è una riforma che ha tre pilastri tutti quanti di dimenticati
O meglio come collocati in una dimensione quasi Esterna al dibattito che diventato politico e che ricco i soldi a priori ismi
Culturali ideologici ma che può e perde di vista anche gli obiettivi a cui la riforma del due mila e uno intendeva perché intendeva perseguire quali sono i tre momenti innanzitutto
La
Autonomia era coniugata al principio di solidarietà quindi un modello tra virgolette di stato degli autonomia coerentemente con il disegno costituzionale del mille novecentoquarantotto
All'interno del quale unità solidarietà ecco dovevano realizzarsi avendo riguardo appunto agli strumenti dell'autonomia
Per poter realizzare questo uno dei pilastri la legge di perequazione finanziaria di cui peraltro non si parla più
L'articolo centodiciannove della Costituzione nel testo previsto dal nel due mila e uno richiama la legge di perequazione finanziaria
Già sia se ne avvertiva l'esigenza nel vecchio testo costituzionale perché già la per la la precedente formulare l'articolo centodiciannove a evocava però poi di legge di perequazione finanziaria pure prevista
Dalla legge quarantadue del due mila e nove quindi dal prodotto dal professor La Loggia di quel l'importante lavoro che è stato fatto quasi quindici anni fa poi questo questa legge quasi scomparsa nel dibattito politico ma legge di perequazione finanziaria è il primus per l'attuazione dell'autonomia differenziata senza perequazione finanziaria autonomia differenziata non si potrebbe realizzare secondo il modello che la Costituzione ci affida
L'altro pilastro
è la definizione delle
La Corte costituzionale quindi l'organo supremo il giudice delle leggi l'una sentenza del due mila e Ventura duecentoventi stabilisce che
Il presso la soglia minima di spesa per rendere effettivi i diritti civili e politici e richiama il legislatore all'attuazione
Per il quindi a definirli Ca'quantificarli è un impegno che la Corte costituzionale riconosce disatteso
Diceva Aldo Moro in un discorso che ha pronunciato quando si è insediata nemmeno duecentosessantatré come presidente del Consiglio dopo che aveva presieduto la Commissione per l'attuazione del né del regionalismo che la riforma
Regionale rientra nel novero delle riforme annunciate attese rinviate
Però non vorrei che la riforma del titolo quinto della Costituzione pur rivista e adeguata un contesto storico diverso d'una e anche ed esigenze indubbiamente differenti rispetto allo scenario di di vent'anni fa
Forse vi entrasse in questo genere delle riforme rinviate disatteso inattuate e disattese
Ma la definizione delle e garanzia per il cittadino
La nella Commissione Cassese abbiamo provato a definiti il
Ed è stato un lavoro intenso perché primo anno di lavoro
Dedicato alla definizione del ci siamo chiesti sì la Corte costituzionale si invita definirli e stabilisce che ciò che rende effettivo il diritto ma che cos'è che rende effettivo un diritto
Beruschi iniziato a costruire due modelli tra virgolette
Diretto obblighi e di le prestazioni quindi le ha pubblicato a Orio el prestazionale
Poi abbiamo visto che ci sono dei letta che possono essere considerati direttamente riferibili ai diritti e altri che invece hanno una sorta di accesso di età il cosiddetti indiretti lo scoglio
E quindi anche la difficoltà che la Commissione che ho presieduto quella comitato finanziario presieduto ha evidenziato era l'esigenza della quantificazioni finanziarie
Perché la nozione di letto presuppone che la soglia di spesa si è definita con criteri di appropiatezza inadeguatezza non è quindi una soglia minima e la sua media necessaria a rendere effettivo il diritto certo ci in commissione ci siamo scontrati tante volte sulla visione minimalista dei lettori quando eletto vengono ecco ridotti al lumicino
Anche sulla base di un principio di invarianza di gettito e di di insufficienza delle risorse ad una visione più espansiva delle e alla fine abbiamo individuati quasi trecento perché passata tra virgolette la linea espansiva e poi abbiamo anche posto un tema in lettura possono essere definiti a legislazione vigente o sulla base anche delle aspettative
E delle esigenze che vi abbiamo urtano anche in un contesto compresse dinamico come quello nel quale noi ci troviamo
E quindi abbiamo chiesto di costituire un nuovo Comitato il proposito comitato undici che si occupa delle tue futuribili cioè di quelli che sulla base della sensibilità sociale delle esigenze dei cittadini
Possono essere considerati un diritto esigibile
Siamo abbiamo iniziato a questo secondo sterpi definire eletto tra virgolette
De iure condendo diciamo del a legislazione diciamo del futuro il diritto alla connessione prese aggiuntiva di guardiamo sì abbiamo non abbiamo internet è un diritto
è un letto può essere riconosciuto meno ci sono aree interne dove questo diritto di fatto negato ma per fare un esempio quindi il tema è
Particolarmente importante perché la definizione di veneta
E garanzia di esigibilità della prestazione da parte del cittadino alla linea che abbiamo promosso che è passata anche all'interno del Polo alla Commissione Cassese a condivisa dal presidente Cassese e che la debba essere prestazionale
Quindi è bensì una prestazione obbligatoria non può essere un limite un divieto non può essere una nozione generica diretto
Deve aderire
E anche ad una prestazione esigibile ed essere quantificato allora la proroga della commissione intestata disposta proprio la scorsa settimana con un decreto che cito
C'ha più di un altro anno ci chiede di andare a quantificare il
Allora capiremo se le risorse
Bastano o non bastano sì occorrerà metter mano al principio dell'invarianza di gettito che temo sia un principio del tutto contraddittorio soprattutto con questo modello
E potremmo anche capire se e quali sono gli spazi dell'autonomia differenziata
La letti le sono condizione perché l'autonomia differenziata ci sia Brass venga realizzata definizione di un procedimento sulle intese o le modalità perché anche condivido le perplessità di Claudio su questo potere unilaterale centoventi la Costituzione prevede anche interventi sostitutivi ma non s'
Attrattivi tra virgolette delle competenze regionali
La legge sull'attore mi differenzio da diventa un involucro ma non ha questo involucro possibilità di essere attuata se non viene inserito in un disegno più ampio in cui legge di perequazione finanziaria e poi definizione e quantificazione delle rientra in un quadro normativo solito
Allora sceglie abbiano la crisi
Se ci sono ancora collegati Bassanini La Loggia ci siete
Sì siamo qua allora
Bassanini vorrei partire da lei a macchina ormai gialla annunciata
E come sembra essere emerso da da una parte di questo dibattendo in parte da questo dibattito anche con riforma che poi andrà in porto almeno in Parlamento prima delle europee
Secondo lei a macchine in corsa che cosa è essenziale fare per attenuare almeno il danno su quale punto glielo chiedo provo sinteticamente bisognerebbe secondo lei
Concentrare ogni sforzo perché si intervenga e essi in qualche modo si modifichi
La la riforma in corso
Spiace ma non credo che sia possibile attenuare il danno nato a questo punto io condivido ciò che è appunto quello che leggevo pressoché identico
E però ha poco a che fare con una legge che sta andando avanti e con la possibilità di attuare l'auto e differenziata nel corso dei prossimi anni
O come il Governo intende fare Enea legge Calderoli sia l'opposto Enza
Ora è un perché di fronte a questa legge sociale non soltanto questo
E forse possono anche essere percosse percorso quanti anni
Un ricorso alla Corte costituzionale da parte del Pd
Qualche Regione e può ritenere più la principi costituzionali di uguaglianza fra i cittadini l'articolo tre giustamente
Ricordato dal mio amico Enrico la Loggia e lo stesso articolo centodiciannove e lo stesso articolo centodiciassette in materia dei livelli essenziali delle prestazioni e dall'altra parte referendum abrogativo per abrogare questa
Che sia possibile fare delle convenzioni mi pare molto difficile la stessa cosa che ricordava ricordava UPT adesso l'alcol comitato Cassese lavorerà a definire e quantificare delle ma come intanto la legge autorizza il Governo a cominciare esse quasi subito trasferimenti di funzioni sulla base dei criteri direttivi per la della legge di bilancio la dell'anno scorso e non solo criteri direttivi relative Almerico prima indispensabile specie
Il secondo gruppo
La definizione dei LEA
è un lavoro che non può che molti aspettare al Parlamento
Io devo vedere Elio a ciò che sempre più scettici
A che livello mettiamo la pensione sociale
La discussione la pensione sociale a un certo livello deve essere adeguata perché il livello attuale
N è inadeguato in questo mi consente di finanziare il tecnico incontra tutti i ragazzi scuole medie Italtel
Mi consente cameriere
Quaranta posti negli asili nido ogni cento bambini mi convento docente di avere un educatore ogni sette bambini
Per cresce invocare questa scelta di fronte a risorse finanziari infinite
Devo fare una commissione tecnica
Solitamente no lo deve fare il Parlamento con un lavoro complesso difficile impegnativo lavoro in
Un lavoro fondamentale che le acquisizioni di chi vede i definire come vengono effettivamente rispettate i diritti civili e sociali del acqua ma niente li cita vicini a questo fine come bisogna ripartire stoffe
Se si cominciano a fare le cose senza aver fatto questo si fa molto moda e quindi io non penso che sia possibile limitare il danno in più lavoro incostituzionale perché e infine dell'articolo centodiciassette è la legge a sprazzi stazione deriverebbe sempre prestazione compito del legislatore non può essere delle capo al Governo al presidente del consiglio e a qualunque Commissione tecnica che gli dia dei suggerimenti e delle opere
Grazie grazie Bassanini
La Loggia e secondo lei Bassanini parlava appunto di un ricorso alla Corte costituzionale da parte di qualche regione un referendum abrogativo è possibile ancora intervenire in corso le posso chiedere sinteticamente come abbiamo fatto con la Bassanini e chiude lei
Ma secondo me
Poco
Ci credo molto poco che si possa intervenire porre re
Per due ragioni principali la prima contrariamente a quanto sentivo poc'anzi
Io sono ancora convinto Della Valle detta del regione a statuto speciale
Ma la validità dell'elezione luogo speciale formulata parte
Perché nel concreto dopo che è stato fatto vedo un po'a spanne mi pento ottanta miliardi per realizzare il letto
Su tutto il territorio nazionale non venivano considerati non esodo speciale e siccome l'articolo di riportate del due mila e uno
Tra l'altro dove
Anche se dall'opposizione riuscì a inserire qualcosa di niente inziative una
Estendere alle Regioni non so tutto speciale o guarda competenze più che venisse assegnata una regione a statuto ordinario però aggiunge abbiamo
Questo l'ulteriore onere
Gruppo acqua o possiamo arrivare ben oltre negli Ottanta Melena
E la seconda posta
Io lo trovo una
Piccola speranza proprio una fiammella
Mi rivolgo all'universo femminile
Ma come
C'è va aumentando la consapevolezza nel nostro paese intensa
Di una migliore più ampia valorizzazione del ruolo della donna
è vero
Sono assolutamente d'accordo molto di più bisognerebbe fare
Io non ho una domanda semplice mi andrebbe posta tutte le forze politiche
Ma se questo è vero e tutti diciamo Kree bene che ci sia
Ma come è possibile che questo accada davvero noi non risolviamo
In maniera uniforme in tutto il Paese il problema degli asili nido il insegnamento a tempo prolungato forse no ma pieno alle scuole come potrebbe mai femminile è un ulteriore valorizzazione del lavoro femminile se questo non accade
E perché a Reggio Calabria il flicorno Real Steel discutendo trenta mila abitanti
E a Reggio Emilia ce ne sono sessantasei vogliamo mantenere questa spesa storica bene a Reggio Emilia staranno molto meglio mi come stanno evidentemente a Reggio Calabria debba basta diverse pattuglie passato sino ad ora potete continuare anche per l'avvenire
Come ho sentito dire
Ho letto il presidente della Commissione bicamerale per il federalismo fiscale l'attuale ministro dell'Economia Giorgetti
Col resto del metro beh allora non abbiamo più dove andare
Ma se invece si riesce a sollecitare da un punto di vista politico un minimo di coerenza al suo l'affermazione relativa valorizzazione Bobo che e beh forse forse
La vita grazie
Grazie all'Olgiata ora grazie a tutti grazie relatori grazie a voi che ci avete ascoltato e grazie a chi ci ascolta in streaming e buona sera