Le responsabilita' della Lega nel fallimento dell'accordo per evitare i referendum sulla Legge Mammi'

Luca leoni Orsenigo deputato della lega Nord allora Orsenigo la sfida come dire la responsabilità alla lega di questo mancato accordo per superare
I referendum dell'undici giugno sulle tv responsabilità non è della lega che ha lavorato ieri alacremente con la maggioranza e per preparare un documento accettabile
Dalla controparte dal Polo
Il segnale negativo è arrivato dal Polo ancora prima che venisse presentato questo documento doti con un documento a suo modo comunicato stampa annunciava che le trattative ma è erano rotte ieri Forza Italia non avrebbe accettato più nulla noi il documento l'abbiamo presentato lo stesso è stato definito
Inaccettabile da Forza Italia
Ogni qualsiasi in
Modifica
Però ovviare ovviamente superare i quesiti referendari che vada porre dei limiti di trust che esistono già nella vecchia norma la legge Mammì parola Trust è stabilito del venti per cento delle risorse ovviamente difficilmente quantificabili perché bisogna porre dei altri limiti per poter quantificare le risorse del sistema multimedialità proprio dire
Il partito Fininvest non vuole veder toccate le risorse insomma è in è impossibile allora creare spazi per per nuove entità per nuovi editori per nuove realtà quando non si possono porre o quanto meno quanto una parte interessa
Dal trust non vuole l'Antitrust e cozze Nico Murdoch tifa intendere che sono stati modificati i patti che erano stati già sottoscritti nel week-end allora da voi però sembra naturalmente di intende qui si sta si
Da sta ritornando il caso presidente delle pubbliche o vi ricordate quando presente procedono pubblica solo sapere se un po'che queste parole ma il presidente ci ha promesso le elezioni
No nessun patto è stato tirato da nessuna forza politica con Forza Italia e il PDS non ha stretto nessun patto nel week-end è questa l'ennesima fandonia che il partito porta Fininvest sta mettendo in giro per dire siamo stati tre no nessun patto è stato alate ma c'è un raffreddamento a questo punto dei rapporti tra PDS in particolare lega no assolutamente i rapporti sono ottime il gruppo parlamentare della lega ottimi rapporti col gruppo parlano tare del PDS con cui ieri ha lavorato per tutto il pomeriggio per spendere un documento accettabile in modo responsabile io dico questo punto non perde molto devo perché controparte non sta perdendo tempo sta bombardando i cittadini con spot referendario io penso che questo possa essere anche una mossa tattica per rafforzare l'entusiasmo del Comitato del Sì referendario e
Portare pare una una pubblicità non secondo la par condicio ma univoca in favore del no c'è un dieci per cento di possibilità che oggi una mediazione sia di nuovo possibile o secondo lei ancor meno ma questa è la mia risposta personale a questo punto io non accetterei più nessun tipo di di trattativa però voglio dire faccio parte del gruppo parlamentare devo Società minerale volontà avevo parlamentare sei sei dal gruppo
A metà e dalla segreteria federale da Bossi venisse la volontà di trattare ancora ovviamente come tecnico ho il dovere di farlo personalmente però non lo farei più
Corrado Peraboni deputato della lega Nord Peraboni lei è stato pare più impegnati nel cercare una soluzione per quanto riguarda i quesiti sul commercio licenze ed orari dei negozi tra l'altro proprio questa settimana l'aula sarà impegnata in questa discussione qua facciamo il punto diciamo della situazione ma anche darci la sua personale valutazione lei è favorevole
Questa soluzione legislativa sono estremamente favorevole perché se da un lato corre evitare l'ingessamento che era previsto dall'attuale normazione comunque sarebbe anche poco auspicabile un salto nel vuoto come sarebbe conseguente un referendum io penso che i testi che sono all'esame dell'aula sostanzialmente rispondano a criteri di bellezza attrici certo prendendo in considerazione una serie di esigenze che
Cioè non contrapposte Corno sono sempre coincidenti la situazione a bastato difficile perché ora si è evitata la la la commissione legislativa cioè si era arrivati a chiedere tutte le è la sede legislativa che la procedura più veloce però poi ci sono stati dei deputati in particolare delle forze del Polo che hanno ho firmato per togliere questa questa sede quindi oggi siamo in aula i tempi effettivamente sono molto stretti comunque io penso che un tentativo valga la pena di farlo
Ecco Peraboni vogliamo anche precisare il contenuto della proposta l'esame della Camera
Ma sulle due sulle due questioni l'una che riguarda gli orali qui abbiamo una sostanziale liberalizzazione nell'arco della giornata settimanale in quanto di singoli operatori decideranno in tutta è piena autonomia quando e come aprire il negozio quindi dalle sei alle ventitré sarà assolutamente libertà di poter negozio è stato anche e parzialmente liberalizzata l'apertura domenicale sarà consentito oltre quattro settimane natalizia diciamo così anche per altre dodici per altri dodici domenica per cui e quindi io ho cercato di conciliare da un lato l'esigenza dei consumatori visite al davanti e dall'altro una una considerazione di fatto cioè che tutta la nostra vita sociale incentrato sul posto sul posto Menicali quindi ecco a differenza per esempio c'era questa pronuncia oggi di Ruini che manifesta desiderio di una chiusura domenica negozia come lo siamo da questo punto c'è la sostanziale differenza la Conferenza episcopale parte da un presupposto diciamo così religiose da Ripa di scendere una necessità di chiusura domenicale come rispetto Della festività la nostra la considerazione diverso cioè noi riteniamo che tutta la nostra organizzazione sociale è basata sul fatto che la domenica una giornata di riposo e maggioranze cui si le famiglie e quindi di norma ecco dovrebbe essere consentita la chiusura mentre invece su quella sulle licenze io direi che lavoro fatto è stato un lavoro può odo perfettibile perché sicuramente la fretta ha giocato un ruolo importante ma direi sostituire una programmazione politica delle licenze come la prima con una programmazione urbanistica come fatto in tutti i Paesi e moderni è un passo avanti speriamo di riuscire ad approvare questa riforma sempre Peraboni però i promotori
I del referendum ma mi riferisco in particolare a quelli che giuridicamente diciamo li hanno preparati sostengono che le leggi anche se approvate non supererebbero il quesito quindi la Cassazione dovrebbe come dire di formularne un'altro su quelli cittadini andrebbero a votare però sarebbe un ci sarebbe grande confusione poiché la campagna elettorale sarebbe svolta su il quesito attualmente ancora
In piedi ma questa l'interpretazione che così diverge un po'fra i vari membri della Commissione per quanto riguarda le licenze e dire che non ci sono però di questo tipo in quanto è completamente cambiata la normativa esistente
Per quanto riguarda invece gli ora Ari anche qui punti oggetto di referendum sono toccati tutti dalla dalla dal nella legge che verrebbe approvata perché insomma non ce più d'una delega ai sindaci alle Regioni per affrontare il problema viene sostanzialmente o comunque in modo incisivo e limitato la il discorso la chiusura domenicale certo qui c'è un'interpretazione che diverge frammenti delle commissioni però mi pare che anche l'Antitrust una volta che fu ascoltato in commissione ammise riconobbe che il testo così come approvato era un testo che andava in senso giusto verso le prendo verso liberalizzazione ecco teramani lei come leghista come liberi
Sta come uno di coloro che raccolse le firme non si sente un po'diminuito da questa che comunque una regolamentazione rispetto alla voglia di liberalizzazione totale che viene referendum ma io come liberista
Temo che una partite eccessiva di colpo verso una liberalizzazione quando si parla di settori protetti provoca dei contraccolpi c'è prova scarpe sott'acqua le categorie interessate degli irrigidimenti delle delle delle delle reazioni che portano i tre metri quadri mantenimento della crisi ora io penso che la liberté San debba essere fatta ma della serata in modo graduale e spero anzi che questo avvenga in tutte le altre gli altri settore settori chiusi cioè sono uno dei firmatari della proposta promossa da alcuni dettati riformatore sull'abolizione dell'ordine del giorno visti chiare poi toccare anche la questione dei farmacisti notai tutte queste professioni che sono chiuse do però ritengo che se noi diamo a toccarle o o meglio a travolgere l'età l'indole di petto provochiamo delle reazioni opposte occorre metterci lungo la strada poi ci mettiamo qualche anno in più o in meno direi che è una importante parte partirà insomma
L'onorevole Di Muccio del gruppo di Forza Italia lei Di Muccio pur non facendone parte non ha mancato un solo momento delle riunioni della Commissione lavoro dedicate al referendum sulle trattenute sindacali lì vi è stata grossa battaglia gli ha e vi è stato un ruolo molto contestato anche del presidente il leghista Sartori ecco lei se la sente di fare una ragionevole previsione dispetto a questo referendum che si vorrebbe come dire scippare agli elettori chiamati alle urne l'undici giugno se noi cercheremo in ogni modo di conservare ai cittadini che hanno sul
L'ho scritto io referendum il diritto di pronunciarsi e di far pronunciare tutti gli altri italiani questo mi pare importante per quanto riguarda il ruolo o del presidente della Commissione lavoro oro tra un leghista mi pare che anche in questa circostanza il leghista sta dando prova di come ci sia o o corda star tranquilli quando gli affari di Stato o parlamentari vengano gestiti da un leghista tant'è che il i Stiffi armarono a suo tempo questo referendum e adesso invece sono lì a a cercare di tracciarlo in in ogni modo come andrà a finire noi ce la stiamo mettendo tutta perché crediamo nella libertà di associazione come diritto costituzionale da esercitare senza forme di condizionamento di pressioni o anche semplicemente di prassi consolidate
E crediamo che questo non sia un referendum contro il sindacato come vanno dicendo in giro i sindacalisti della trimurti come si chiamava dieci anni fa questo è un referendum per i cittadini e per il diritto di associazione al sì io ritengo che se fossero dei sindacalisti veramente rispettosi di questo principio dovrebbero essere loro per primi a chiedere questo pronunciamento perché credo che uno debba associarsi essere libero di farlo e
Non ha vere anche il benché minimo condizionamento in questa associazione ecco di mozione non ritiene che vi sia anche una responsabilità però da parte dei miei mi riferisco a stampa e televisione nel riuscire a far comprendere italiani l'importanza di un quesito di questo genere che incide su di un settore della vita pubblica per niente marginale solo pensiamo alla vicenda pensioni alla alla sorte del governo Berlusconi in qualche misura
Ma certamente la responsabilità dei giornali della sta
Della televisione enorme ma non è non dimentichiamoci che il potere sindacale pervasivo cioè riesce a farsi sentire ad ogni livello non e anche a livello dei sindacati dei giornalisti anche a livello soprattutto dei proprietari i quali proprietari di giornali appartenendo alle grandi famiglie ai grandi capitalisti italiani
Hanno tutto l'interesse a tenersi buoni i sindacati è il solito circuito corporativo cioè dei grandi ricchi e dei grandi potenti che si coalizzano i l'Italia a detrimento dei cittadini e della libertà a quale appartiene agli individui e nona ai ai grandi potentati un'ultima questione Di Muccio lei si è anche impegnato in queste ore per quanto riguarda il dibattito che inizierà tra poco in aula sui referendum riguardo al commercio tra l'altro anche il cardinal Ruini scende in campo contro quello che riguarda gli orari dei negozi di riposo domenicale ma guardi io penso che
Con tutto il rispetto per le gerarchie ecclesiastiche il compito della Chiesa dovrebbe essere quello di dell'apostolato e di promuovere il Vangelo come dice sua Santità Giovanni Paolo secondo se l'ha chiesto e si mette a occupare dei problemi dei negozi vuol dire che forse sta uscendo un pochino dal seminato il promosso domenica a lei il rispetto del principio evangelico del riposo non ha nulla a che vedere con la per futuro o meno di un negozio che invece è un semplice problema di libertà di impresa di comodità degli utenti e se no
Voi siamo dei i cristiani credo che dovremmo stare dalla parte di tutti quei cittadini consumatori quali possono aderire delle esigenze ma
Molto diverse da quelle di colui di chi abbia stabilito che la domenica certe cose non si fanno si può giungere all'estremo per esempio a cui giungono noi sappiamo taluni ortodossi ebraici per cui per l'oro il sabato o non si dovrebbe neanche respirare ma io credo un po'di ragionevolezza in queste cose faccia bene a tutti faccia bene anche ai cardinali