Intervista al Ministro Francesco Lollobrigida sulla revisione della Politica agricola comune (Pac)

La prima riguarda la questione dei prezzi la giusta remunerazione alla fine chi dovrebbe pagare perché se ci si trova in una situazione diciamo di aumento dei prezzi
Delle materie prime alimentari rischio che siano tutti i consumatori a pagare di più o il contribuente nel caso in cui si dovesse avere un meccanismo va diverso di determinazione dei prezzi
La seconda mandare sulla riforma della PAC che oggi riforma avete riformato di fatto la seconda volta quella riforma votata nel novembre due mila ventuno
Quindi dopo il covered fu votata anche il presidente dei deputati europei di Fratelli d'Italia fu salutata dalle maggiori organizzazioni agricole italiane Coldiretti Confagricoltura eccetera eccetera
Non c'è una contraddizione in questo
Inizierà la prima domanda che mi sembra sufficientemente ovvia quando si parla di riequilibrio di prezzi si parla di equità all'interno della filiera filiera come sa da dal produttore fino alla distribuzione coinvolge la persona che acquista
E a tanti altri passaggi intermedi quello che viene contestato spesso dal mondo agricolo che deve essere verificato con grande attenzione e che non ci siano posizioni dominanti che schiacci no il
Costo
O quello che viene pagato ai produttori in maniera
Non giustificata ed è questo il primo luogo né sul quale intendiamo agire il secondo è evidentemente un ragionamento che mette in condizione i produttori di essere al sicuro dalla concorrenza sleale noi abbiamo purtroppo
Importazioni che provengono da paesi terzi e che hanno un prezzo molto più basso perché in realtà a questo prezzo è condizionato dallo sfruttamento del lavoro dei diritti
E da norme che non vengono rispettate mentre vengono imposte ai nostri produttori quindi agendo su queste dinamiche con ogni probabilità l'intera filiera ne beneficerà
E ne beneficeranno anche i cosiddetti consumatori che ne preferiamo paga
Definire persone che acquistano e consumo con la loro capacità di scelte di discernimento orientandosi su produzioni di qualità e ovviamente né pericoli ce n'è anche le nostre impresa sono le migliori dal punto di vista delle garanzie del di sicurezza di rispetto dei diritti dei lavoratori e dell'ambiente che possono avere il giusto riconoscimento e mantenere con nelle loro produzioni il territorio in condizioni ottimale come fanno da sempre i nostri agricoltori
La seconda questione come lei sa come immagino sappiamo tutti i
Colleghi presenti qui a Brussel
Viene elaborata nel tempo una discussione che precede l'approvazione della PAC e nella quale c'erano delle posizioni estreme che addirittura ovina miravano a cancellare il sostegno al mondo agricolo
Quindi avere la possibilità di mantenere i trentasei miliardi in cinque anni che vanno ai tutori del territorio ai produttori di qualità cioè ai gli agricoltori era già una risultato si tratta però di un altro tempo
Un tempo nella quale il dibattito era questo mantenere o non mantenere le risorse e rispetto a questa scelta un compromesso senza dubbio positivo era riuscire a difendere
Le risorse per gli agricoltori dopodiché la il quadro è cambiato nettamente nel tempo
è intervenuto un conflitto che non è un conflitto che non incide su le dinamiche che riguardano il mondo agricolo noi dobbiamo sostenere senza ombra di dubbio
Il popolo ucraino della sua resistenza all'invasione russa non dell'interesse solo del Popolo Ucraino ma nell'interesse della libertà dei popoli europei però questo ha delle conseguenze in termini di danni collaterali che incidono anche sul valore delle produzioni ad con