Presentazione del nuovo numero della Rivista di Politica Economica "Il posto della cultura. Industria, benessere, sviluppo civile"

Rappresentiamo per modo di dire perché il già citato da un po'però parliamo celebriamo
La è una rivista appunto dedicata interamente la cultura questo la cosa importante perché Alissa di politica economica di Confindustria che ha celebrato i suoi cento dieci anni ricordo bene quindi è da sempre un punto miliare della ricerca italiana
Ha dedicato un intero numero la cultura
Questo per per tanti motivi preciso uno fu una scelta che non si può che che diciamo approvare che qui plaudire di cui essere contenti perché l'Italia da sempre accluda cultura un punto un punto di orgoglio a Hilla maggior numero di siti UNESCO che credo si è arrivati a sessantanove o giù di lì
Cinque cinquantanove scusate ma il controllo un numero enorme di imprese che si dichiarano in qualche modo culturali centottanta mila
Però tutto non tutta l'Italia significativa infatti siamo terzi numero fatturato peraltro per per chi leggerà la rivista chi non l'avesse fatto dovrebbe perché carceri assicura che molto interessante il primo articolo tra l'altro suscita un importante tema di come misurare la che cosa vuol dire la cultura Heritage eccetera e e differenti Paesi o differenti concetti e che ci possono essere visioni più o meno larghe però qualunque sia la misurazione che si vuol dare quello che è sicuro
E che sul nostro paese ha un impatto significativo si parla di un valore del PIL pari al tre virgola otto per cento quindi molto significativa soprattutto anche molto qualificante ci sono anche altri articoli il cui si parla dell'effetto nella cultura sul Paese
E anche della partecipazione in qualche modo al benessere e io nel mio piccolo avuto qualche esperienza della cultura nel senso che quella che si definisce ho gestito ora che si definisce la più grande azienda culturale
Del Paese cioè che la la RAI
Evidentemente molto vero poi c'è un indotto enorme ricordo
Chi sì sì sì incide anche sul Paese come visto che la sua trasmissione che leggiamo all'epoca edifica mandamenti con Benigni
Si fece il cinquantadue per cento di share solo Sanremo fa meglio partire e finale di Coppa eppure era un programma diciamo
Sulla carta non semplice così come la Costituzione italiana sempre convinco Dante ecco i i sonetti di Dante
I cantici anche per meglio dire vedo tra il rettore questa verrà Caterino già Licata
It trentatré sono
Che e e
No perché voi voi non sapete che cos'è convivere con un rettore quattro prorettori ecco alcune centinaia di professori che ti tiene esistenti continuamente sotto esame per cui io torno a casa la sera e studio così la mattina dopo insomma cerco veramente erano su un'altra materia in quel caso là per questa H insegnano di tutto qui per fortuna fisica non c'è ancora
Ancora però visto rettore potrebbe fare tutto quindi
Mi diceva ecco da dalle dalle tante spensero la sua cultura la e così si può incidere sul paese infatti è una cosa che peraltro non è solo tipico delle delle
Cioè aziende
Specificamente culturali vedo Antonio calabre Kakà Rapp che rappresenterà prestato alla Pirelli per un numero di anni
Forse non lo vogliamo dire quanti sì alla a rappresenta è rappresentato da quanti anni
E e evidentemente cita nel suo articolo l'esempio della Pirelli che che evidente da un certo punto secondo me era anche il tema che in tutto il mondo conosce una quasi il calendario più delle gomme
Per e scandali io sono sono avuto la fortuna di essere invitato in qualche occasione al lancio del calendario Pirelli devo dirvi che era un evento a di straordinaria rilevanza fatto in tutto il mondo avete fatto dall'altra dagli Stati Uniti al Brasile
Eccetera eccetera eccetera insomma
Dopo e quindi si fanno tante cose ma ci sono tanti musei diffusi
L'Italia potremmo dire che è un grande museo giriamo per Roma non ce ne accorgiamo quasi di quello di quello vediamo vengono gli stranieri rimangono molto colpiti
E quindi siccome siccome si sa valorizzare
Perché c'è un fil rouge attraverso il la la rivista e che credo che dovrà essere approfondito anzi tra cui sfora sicuramente approfondirlo
Nei prossimi mesi anni che e questo immagino che sarà potrebbe diventare anche un suggerisco alla rivista di ripetere l'esperimento poi periodicamente nel tempo però
Primo misurare effettivamente dei Economics Occult sciarpe della inglese su che cosa vuol dire quanto pesa sul nostro Paese effettivamente a prescinde da calcoli che vengono fatte usando un po'di parametri e come potrebbe essere gestita cosa fare sul pubblico privato di cui si parla della rivista
Ma non ancora un modello ben prefissato ci sono stati dei lodevoli
Tentativi di valorizzare questi aspetti come il e il l'altro bonus per esempio la deducibilità ma anche delle patto cit
Pubblico privato mi permetto sempre di citare Miami al alla mia Emehelu un'esperienza quando amministratore delegato di Tim
Uno dei punti qualificanti era il Mausoleo di Augusto che
Per inciso il restauro partiti ma è stato completato nel ventuno
La l'altro pezzo a ha un attimo di ritardo ma insomma
Purtroppo non l'avete ancora potuto vedere io che lo fa ho approfittato della del della qualifica di allora l'hanno visitato più volte devo dire è una cosa straordinaria così Ugo qualcuno potrebbe averlo visto in pubblico abbia usato una pubblicità virtuale ma è veramente un un posto incredibile al centro di Roma anzi è stato anche il il luogo di un primo esperimento perché abbiamo portato Mark Zuckerberg
Di Google Tadini metta perché e metà vederlo l'ex Facebook l'ha visto in realtà virtuale
L'avviso da casa sua con l'oculo se abbia avuto gli avatar che andavano in giro per la devo diversa trasparenza molto bella tra l'altro gli avatar
Potranno diventare un un po'con mezzo c'era stata anche a un certo punto l'idea di fare il Giubileo e farli per il Giubileo c'è chi non poteva venire di persona poiché diciamo che tradizioni molto antiche
Avevano difficoltà a recepire degli avatar e quindi pagare si farà al prossimo però comunque c'è un progresso continua e la fruibilità dei nostri musei così come la sostenibilità
Economica estremamente importante ecco perché in un in un in un Paese anzi in un mondo che tradizionalmente non ha tante risorse dove
In maniera sbagliata secondo me a volte la cultura viene vista come un lusso
C'è un'importanza di capire come gestire al meglio che come gestire al meglio le risorse economiche tant'è vero che confindustriali dedica una vicepresidenza
Appunto la perché la cultura viene considerato una parte importante come la digitalizzazione come nella transizione energetica anche la cultura ha una sua grandissima importanza quindi
Io
Ringrazio Confindustria per aver scelto da lustri presentata la rivista ce do subito la parola augurandovi buona lettura Ottagono buon pomeriggio grazie
Bene grazie mille presidente Gubitosi permettetemi di ringraziare il rettore a Trento CP di l'ospitalità oggi
Presiede il gruppo tecnico cultura di Confindustria
Che da oltre vent'anni importanti il tema della cultura della cultura d'impresa
Che qualche mese fa che ringrazio ovviamente anche il direttore Stefano Manzocchi direttore delle riviste quelle dell'economica che ha accettato il nostro come dire invito a nostro proposto di dedicare un numero di questa rivista
A un tema che per noi deprimente fondamentale
Quello appunto qual è il posto dalla cultura nel nostro Paese che magari molti danno per scontata e un posto importante però insomma fin quando non viene pensato razionalizzato studiato probabilmente c'è una narrazione che va va un po'rivista noi pensiamo che la cultura è il primo elemento di competitività di un Paese può scommettere in campo
E penso che il nostro paese anche da quello che che è stato
Scritto a nome della rivista ancora degli spazi enormi di miglioramento da questo punto di vista perché perché l'industria culturale e creativa
Molte volte percepita per alcuni aspetti ma non per la sua complessità la sua dimensione è un asset straordinario un asset su cui dobbiamo continuare investire dobbiamo continuare a a raccontare quale il potenziale quale soprattutto risultato che ci attendiamo far diventare il nostro paese sempre più capace di leggere la storia il momento che si vive e il futuro e questo si fa con con la cultura
Il gruppo tecnico di cultura cultura di Confindustria ringrazio ovviamente anche la vicepresidente cadeva rosso con la quale ovviamente abbiamo condiviso tutto questo percorso
A come primo no elemento caratterizzante quello di riaggiornare continuamente quello che è la cultura d'impresa nel nostro Paese cultura d'impresa
Significa che l'insieme di valori che determinano il modo con cui un'impresa affronta il mercato e soprattutto con cui l'impresa si confronta con il territorio con le comunità nelle quali lavora opera
E pensiamo anche qui che
Molto deve essere ancora fatto noi ci prendiamo come Confindustria il compito l'onere di promuovere questi valori per quelli che non riteniamo giusti
Perché se il nostro Paese è quello che è grazie a un mondo impresa straordinaria no che portano avanti
Le loro attività promuovendo tanta cultura e poi dopo avremo modo di di di rappresentarlo ancora ancora meglio quindi mi fermo qui anche perché sono tanti i relatori ringrazio ovviamente tutti gli autori che hanno contribuito alla alla realizzazione di questo numero è anche a oggi le persone che si accumuleranno tra poco qui a sedersi canteranno ferite con la loro esperienza il loro punto di vista che sicuramente arricchire il nostro pensiero per domani grazie
Grazie Luigi grazie Antonio
Io intanto voglio dare di nuovo a tutte voi a tutti voi il benvenuto
Voglio assolutamente ringraziare le autrici gli autori di questo numero
A alcuni molti sfileranno quindi sul palco per raccontare per spiegarci il senso
Significato e anche i messaggi del loro contributo
Altri per impegni loro oppure perquisizioni fondamentalmente i tempi come dire
Ristretti inevitabilmente di questa presentazione non saranno qui cercherò io di anche Pierluigi cercheremo di dardi anche il messaggio che arriva a dei loro contributi
Quando appunto Antonio alunni mi ha chiesto suggerito insomma ha proposto di di occuparsi di cultura per una rivista che di solito si occupa ditemi come dire più prosaici Ida russo la ridefinizione delle catene del valore internazionali
L'ritorno all'inflazione devo dire che io accettavo molto entusiasmo non solo come racconteremo oggi perché nel settore della cultura molto importante arriverà Marco Causi a darci più in dettaglio i numeri le dinamiche economica di questo settore
Ma anche perché come già adesso in questo panel vi racconteremo il significato di occuparsi appunto di del posto della cultura
In una rivista che si occupa di politica economica
Ovviamente trascende i confini del perimetro del settore mass a che fare come come leggete di col benessere lo sviluppo civile con molte altre cose
Questo numero non sarebbe stato pubblicato Edith costruito senza Pier Luigi Sacco
Che voi molti già conoscete
Pier Luigi non solo un grande esperto del settore verso coi ci parlerà del suo contributo che anche anche di altro
Anche un talismano perché luglio ogni volta che viene chiamato contribuire alla definizione alla candidatura di una di una città come capitale della cultura ogni volta che succede l'aria la città vince fare ogni volta no però era io sto cercando però di tirarsi la volata quasi otto no insomma però ultimamente diciamo che Borussia capitale europea nella cultura nel ventotto e L'Aquila prossimo anno hanno a che fare anche con lui
E veniamo rapidamente diciamo alla alcune considerazioni riguardo al numero e poi
Sia Pierluigi
Chissà cicerchia che qui alla mia destra dell'Istat si racconteranno non a caso il rapporto del l'industria del mondo la cultura con il benessere non solo è poi il tema dello sviluppo civile
E del della necessità diciamo della pilastro della cultura per lo sviluppo civile
Del devo dire che da economista leggendo questi contributi leggendo altro quello che colpisce di questo settore
E che poi trovate nelle cose che ci racconterà anche Marco Causi dopo ma non solo
Sono due aspetti senz'altro il primo e naturalmente l'estrema eterogeneità del settore quindi parlare di settore cultura si deve fare inevitabilmente e anche in termini statistici e per motivazioni
Diciamo di anche di indirizzo di politica economica ma sono tanti settori della cultura e soprattutto sono straordinariamente eterogenei gli impatti che le turbolenze di questi anni dalla pandemia alla tra
Sì sì digitale alla trasformazione anche le preferenze dei consumatori hanno avuto sui diversi diversi comparti che costituiscono poi vinse nel settore culturale
Sì insomma ne parlerà causerà l'audiovisivo l'editoria il sistema museale hanno avuto da questi sciocca
Impatti e reazioni molto diverse questo devo dire
Da studioso rende tutto molto interessante e apre naturalmente a una serie di problematiche di politica economica che sono specifica appunto di piccole nicchie la seconda considerazione che che mi viene anche che viene spontanea leggendo
La rivista che trovate distribuita oppure trovate il Cure code per scaricarla anche dal sito gratuitamente
Come dire il tema di un potenziale inespresso cioè leggendo occupandosi di di settore la cultura in più occasioni si incorre diciamo in qualche numero in qualche giornata in qualche analisi che ci chiarisce che il settore della cultura nel nostro Paese ancora un grande potenza inespresso
Qualche esempio banale
Sono stati fatti i calcoli sul moltiplicatore degli investimenti nel settore culturale recentemente anche pubblicati da associazioni quindi Italia
Il risultato è un e otto ecco in America gli stessi calcoli quindi per un euro di investimento un ritorno in termini di redditi di uno e otto in America il moltiplicatore che è stato stimato supera di molto due
Va verso il due mezzo quindi coglie l'impatto un investimento in coltura da noi può senz'altro essere migliorato c'è un tema di frammentazione
Del sistema delle imprese che in parte naturalmente
Una caratteristica nazionale ma che in alcuni nel settore della coltura in particolare in alcuni
Sottosettori alcuni comparti di questo ambito diventa diciamo un tema serio in tema di politica economica in una stima al due mila venti era di circa centottanta mila imprese culturali
E in alcuni ambiti si tratta davvero di micro imprese e quindi il tema senz'altro qui è quello di aggregare di trovare anche
Diciamo strumenti di politica economica di finanza straordinaria per tentare dove sia possibile anche un'aggregazione del sistema di imprese che le renda più capaci di investire più capaci di seguire un po'quelle che sono le dinamiche delle trasformazioni in atto
E poi
Rapidamente due temi che come università perché ovviamente
Il posto cultura siamo anche noi qui Luis sono rilevanti primo lo trovate sette
La interessa la voglia in viaggio il contributo Alessandro Leon Naga
Molto interessante riguarda appunto le professionalità nel mondo della cultura anche qui pandemia trasformazione digitale hanno creato diciamo uno sconquasso
Le professionalità del sono stati inevitabilmente rilette hanno bisogno di una revisione e però colpisce come oltre a quelle
Anche naturalmente
Sono investita questi trasformazioni penso appunto al settore
Le competenze digitali ma mancano anche competenze prettamente economiche che qui Louis alleniamo che continueremo a fare forse ancora di più presento il fundraising è qualcosa che nel settore a coltura ancora avvolte fatte in maniera artigianale
Il business plan la programmazione strategica ancora come dire soprattutto naturalmente le imprese più piccole devono essere sviluppati e quindi questo diciamo per noi un compito come università e anche d'altra parte qui vi suggerisco il il contributo di Mark Thatcher e di Anna Pirri che riguarda in particolare il settore nei musei ma non solo
Il tema appunto anche del diciamo sviluppo di competenze manageriali di alto livello che siano in grado un in questo comparto di cogliere appunto quel potenziale inespresso che i numeri si indicano
Detto questo
Ringraziando il nuovo tutti gli autori intanto britanniche Pierluigi può raccontarci la sua
Grazie Stefano sino un insomma il tema non c'è bisogno di dire quanto sia importante e quanto sia attuale non a caso e poi appunto abbiamo come Costanza Miliani quindi parleremo anche del fatto che insomma questo tema ormai sta diventando veramente in Europa uno dei più centrali nell'agenda adesso appunto con la lancio della nuova che cultura e creatività quindi a tutti gli effetti
Stiamo parlando di non semplicemente di settori quali un vero e proprio così sistema che viene riconosciuto avere oggi l'importante un'importanza paragonabile per nel considerare che negli altri Chicca alla manifattura le materie prime all'Energia o al clima
Ma in particolare io vorrei sottolineare visto che ci siamo anche un po'divisi i compiti con Stephanie con gli altri autori un aspetto che viene coperto nel contributo di cui io sono uno dei coautori e di quello che firmato da Alessandro crociata c'è tutto il tema della impatto comportamentale della cultura cioè noi siamo abituati a pensare ed importante tutta la cultura ovviamente ragionando sulla dimensione economica dei settori e questo è un tema che ovviamente non solo non va trascurato ma che deve essere tra l'altro ho compreso meglio perché come è stato già giustamente ricordato un vero e proprio un paradigma di misurazione davvero convincente non ce l'abbiamo ancora per tutta una serie di motivi perché così sono settori molto difficili da comprendere i loro meccanismi di funzionamento
Ma c'è un aspetto che invece soprattutto devo dire il dibattito italiano viene profondamente trascurato e che invece in euro per quello che sta veramente diventato rivoluzionario e Forus tutto sommato
Che forse la ragione per cui oggi abbiamo come dire anche un priorità strategica così forte verso la cultura cioè la capacità che la cultura di modificare le attitudini e comportamenti
Vi faccio un esempio
Noi oggi siamo in una situazione di profondo emergenza ambientale come sappiamo sappiamo che ci sono tutta una serie di settori profondamente inquinanti per esempio che ovviamente devono ridurre il loro impatto ambientale perché si possa raggiungerò l'ha tradito la sostenibile tra questi visto che ragioniamo d'industrie culturali per esempio c'è la moda
Allora ovviamente si sta facendo un grosso sforzo non solo in Europa per esempio su nuovo tema importante della moda sostenibile che ovviamente si richiama al tema ancora più grande persino più importante dell'economia circolare
Cioè mettere le persone in condizioni di ragionare non necessariamente soltanto in termini di un consumo che comporti un ulteriore continuo prelievo di risorse ma anche di una capacità di utilizzazione delle risorse e dei prodotti ora se noi affrontiamo questo tema come spesso si tende a fare soprattutto in un'ottica tecnologica possiamo sicuramente ed è fondamentale sviluppare tecnologie che riducono l'impronta ecologica dei processi di produzione
Ma c'è un problema ben più fondamentale ahimè se non cambia la testa della gente cioè se la gente non comincia a ragionare in modo circolare come fai tu oppure avere tutte le tecnologie che vuoi non cambieranno i comportamenti
Si è sviluppata nel corso del tempo unna linea diciamo così di politica
Diciamo sociale comportamentale che tra l'altro ha conosciuto anche una notevolissima popolarità e ha portato anche a un premio Nobel per l'economia che quella degli interventi appunto di diciamo così manipolazione comportamentale benevola che vanno sotto il nome di Nagy Inc cioè l'idea che tu puoi convincere le persone
Facendo leva su alcuni aspetti diciamo relativamente semplici anche automatici diciamo così del ragionamento a cambiare determinati attitudini quando è necessario
Che si è per esempio pensato che proprio per questo anche in un ambito come quello dalla moda oggi più in generale noterà sostenibilità ambientale questo sarebbe potuto essere un approccio importante ci sono stati i governi che hanno investito cifre notevolissime in programmi in agenda in realtà quello che sta venendo fuori oggi dalle metanalisi che comincerà davvero nel corso del tempo retrospettivamente a valutare questo tipo di interventi
Ci si è reso con sul conto di qualcosa poco saldi poco esaltante
Gli interventi di Nagy intendono avere degli effetti molto piccoli e soprattutto a evaporare molto rapidamente cioè le persone sul momento possono anche agire in un certo modo ma poi torna e comportamenti abituali perché
Perché il Naji un fondamentalmente fa leva soprattutto sull'aspetto cognitivo cioè si tratta si cerca di convincere le persone che fare un determinato tipo di cosa funziona meglio dal loro punto di vista il problema è che noi esseri umani non funziona mo'soltanto con una leva cognitiva funzioniamo anche Como alleva emozionale e vi dirò di più i due aspetti non sono per nulla contrapposti sono di fatto due oggi la nuova la neuroscienza Contemporary cc che sono a tutti gli effetti due facce della stessa medaglia
Allora per avere degli interventi comportamentali che funzionano davvero
Diventa fondamentale lavorare su questo doppia leva cioè l'elemento cognitivo ma anche l'elemento emozionale perché l'elemento emozionale quello che rendono esperienza saliente memorabile e quindi poi alla fine che la fa come dire depositare nel tempo anche dal punto di vista delle attitudini e dei comportamenti
In questo senso
Gli interventi artistici e culturali hanno un potenziale straordinario con buona probabilità saranno il prossimo paradigma quello che andrà a sostituire il mangime perché sono molto più efficaci stiamo già vedendo preliminarmente
E soprattutto come dire
Reclutano tutti gli aspetti diciamo così del sistema cognitivo motivazionale umano che rendono punto i comportamenti stabili permanenti
Questo è un esempio che ci fa capire che tutta una serie di aspetti che noi tendiamo a considerare della cultura legati essenzialmente all'economia del tempo libero dell'intrattenimento che pure ci sono e sono importanti
Sono solo un pezzetto di quella che oggi l'economia della cultura
Sempre di più l'economia della cultura sarà invece legata ha questa capacità di affrontare problematiche sociali importanti
Da angolazioni che per le politiche tradizionali sono fondamentalmente inaccessibili
Vi faccio un altro esempio e poi vado a concludere rapidamente
E proprio in questo caso ragionando proprio sul benessere psicologico
Allora negli ultimi cinque anni abbiamo introdotto progressivamente progetto il più vecchio ma gli ultimi cinque anni scalato molto rapidamente mi avete rotto in vari contesti internazionali un semplicissimo protocollo di intervento artistico culturale che si chiama pretesti PRIT ex
è un protocollo che consiste fondamentalmente nel partire da qualunque tipo di libro di testo scritto e di usarlo come letteralmente palinsesto per far sviluppare collettivamente un gruppo di persone tra le venti e le trenta persone
Delle esperienze di creazione collettiva usando il testo letteralmente come la matrice di ispirazione di qualunque tipo di cosa si voglia fare la cosa importante che l'interazione all'interno di questo protocollo avviene in modo non competitivo e non giudicante
Cioè pensate questi ragazzi oggi per esempio sono continuamente immersi in un contesto culturale fortissimamente competitivo c'è una competizione per l'attenzione continua e fortissimamente giudicante
E la ragione per cui tantissimi adolescenti per esempio non pubblicano contenuti sui sui social per sono terrorizzati del giudizio degli altri soprattutto che la reazione violenta che questi possono avere questo porta ha degli effetti spaventosi purtroppo intere mi saluta mentale perché soprattutto in un contesto nel quale l'interazione sempre più digitale voi capite sono situazioni vivente di questo tipo è letteralmente un generatore di problemi psicologici e spesso anche oltre la dimensione psicologica
Abbiamo sperimentato questo protocollo che come vi dicevo è semplicissimo
In un contesto tre più difficile in assoluto in Kenya inermi in una periferia particolarmente critica degradato di Nairobi che si chiama Kibera
Abbiamo preso un gruppo di adolescenti con problematiche depressive medio gravi clinicamente validate perché tra l'altro è stato uno studio condotto anche con l'Università di Nairobi con l'Università di Harvard e con Roche Amiri Institute che questo istituto appunto che si occupa della salute mentale degli adolescenti in Kenya
E abbiamo di fatto creato un programma di intervento che prevedeva semplicemente cinque ore in assoluto in tutto
Un'ora al giorno del doposcuola di pratica di questo tipo di protocollo contro un gruppo di controllo perché è un vero e proprio test clinico randomizzato nel quale abbiamo fatto normale programma di sviluppo di competenze scolastica
Dovete pensare che in Kenya cioè in media uno psichiatra ogni milione di abitanti
Quindi l'idea di poter fare un intervento tradizionale su dei ragazzi con problematiche serie dal punto di vista psichiatrico è praticamente impossibile per di più in una periferia degradata
Abbiamo realizzato l'intervento come vi dicevo tra l'altro chi lo ha realizzato visto che gli psichiatri non ci sono abbiamo formato i giovani adulti dello stesso quartiere che son diventati facilitatori di questo protocollo e sono stati loro quelli che lo hanno implementato
Che cosa abbiamo ottenuto
Allora quando abbiamo chiesto i ragazzi dopo l'esperienza che cosa il quale esperienza avevano gradito sia il gruppo di controllo che il Gruppo d'intervento tutti ci hanno risposto
Telefono gradita molto sia gli uni che gli altri perché ovviamente in un contesto degradato in cui nessuno ti presta attenzione il semplice fatto di poter fare qualcosa era stato apprezzato
Quando però siamo andati a vedere gli indicatori in questo caso le scale clinica utilizzate per la misurazione della depressione e dell'ansia
Ci siamo accorti che nel gruppo di intervento avevamo ottenuto una di pre una diminuzione statisticamente significativa dei sintomi depressivi inclusi quelli medio gravi era così incredibile che questo risultato è stato stabile a un mese
Allora voi dovete pensare che un intervento farmacologico in queste condizioni non avrebbe prodotto realisticamente questo risultato stiamo parlando di un intervento a costo zero a tutti gli effetti a costo zero realizzato lettera
Mente con utilizzando come mediatori i ragazzi dello stesso tipo di quartiere
Quando vi dicevo che cosa vuol dire interventi culturali che producono degli effetti importanti su sfide sociali voi pensate una sfida come quella della salute mentale negli spazi degradati d'Africa io non voglio dire vogliamo risolvere tutto in questo modo
Ma questa cosa e ovviamente una strada complementare importantissima rispetto alle terapie farmacologiche tradizionali non a caso lo studio è stato pubblicato sul Lancet Clinical Medicine adesso
Il braccio del nostro gruppo di ricerca da da di Harvard ha ricevuto un contributo presidenziale e allo stesso tempo anche il Kenya proprio il Paese
Ha fatto un investimento lo stanziamento molto importante per far scalare questo tipo di protocollo queste solo un semplice esempio di che cosa si può fare se iniziamo prendere sul serio la capacità della cultura di trasformare la nostra risposta attitudinale comportamentale quindi in questo senso ci troviamo davanti non soltanto a dei settori che sono promettenti
Ma ci troviamo un modo di fare politica culturale politica sociale e anche per molti versi politica economica perché ora non abbiamo il tempo di parlarne come realtà cominciamo ad avere
Allora vi dico solo una cosa su questo
Dico solo una cosa allora noi in Italia siamo ormai da qualche decennio nel pieno di il di una situazione che oggettivamente al punto Issa degli economisti è difficile descrivere spiegare lo il totale la totale stagnazione della nostra produttività
Cioè né ci troviamo in una situazione un po'assurda nel quale pur facendo degli sforzi enormi come sappiamo soprattutto Brun terminano sta produttività totale non ci riusciamo commuove
Si è tentato di tutto si è spiegato in tutti i modi possibili non si è riusciti minimamente a come dire smuovere per ora questa situazione fortemente problematica
Quali sono i Paesi più produttivi del mondo
I paesi più produttivi del mondo sono paesi un po'strani si ricordiamo a quel punto di vista sono Paesi come la Svizzera
Vittima come fa la Svizzera essere così produttiva prova in Svizzera se voi andati un attimo a guardare sotto la superficie vi rendete conto delle persone lavorano ha degli orari estremamente codificati
Cioè si comincia a lavorare alle sette del mattino in genere sette e mezza si finisce alle cinque del pomeriggio non un minuto più tardi
E soprattutto all'interno del modello di organizzazione del lavoro si creano tutta una serie di diciamo ci sono tutta una serie di codici non scritti che implicitamente hanno un interessantissimo affetto tengono basso il livello di stress
Noi ci stiamo rendendo conto di una cosa
La produttività e fortissimamente legata all'insostenibilità biologica di determinati modelli di organizzazione del lavoro noi pensiamo che stressando le persone oltre un certo livello le rendiamo più produttiva è vero esattamente il contrario
Semestre siamo le persone oltre un certo livello si vengono a creare tutta una serie di processi metabolici disfunzionali che di fatto impediscono le persone di essere prodotti allora che cosa c'entri tutto questo la cultura la cultura ha una straordinaria capacità di aiutarci a bilanciare proprio l'aspetto metabolico dello stress cioè noi abbiamo visto tutta una serie di sperimentazioni che adesso c'è porremo anche portare diciamo così
Su una scala più macro economica che mostrò abbastanza chiaramente che anche dei semplicissimi momenti di come dire esperienza culturale intensa significativa portano degli abbassamenti importanti per esempio
Dei tassi di cortisolo salivare rispetto a quelli che sono le normali oscillazioni legate al ciclo circadiano
Questa cosa ancora una volta è una cosa che si può così ottenere quasi a costo zero cioè il punto è introducendo di un tutto una serie di elementi esperienziali all'interno di ambienti di lavoro potenzialmente stressanti c'è una fortissima riconoscibile conseguenza in termini di migliore capacità di gestione dello stress
Questa cosa può influire a sua volta sui livelli di produttività ovviamente non siamo ancora in grado di dirlo però da questo punto di vista non è difficile realizzare degli esperimenti naturali che ci possono mostrare proprio questo e ve lo dico tutto a livello micro realtà lo sappiamo già
Cioè ci sono tutta una serie di esperienze in questo caso sul campo che mostrano in maniera abbastanza chiara che in situazioni in cui si sono visti degli aumenti importanti di produttività molto spesso questo si legava anche proprio con una capacità di utilizzare la cultura letteralmente come meccanismo di gestione dei costi metabolici diciamo così
Della nostra esperienza lavorativa ecco questi sono solo degli esempi di campi di frontiera sui quali però nei prossimi anni potremo lavorare e sui quali peraltro la Commissione europea
Anche nel secondo il nuovo programma di lavoro ora insomma che partirà appunto dall'anno prossimo
Quindi si fa la seconda parte del ciclo diciamo dell'attuale Horizon Europe ci sarà una fortissima attenzione verso questo tipo di temi anche una quantità importante di risorse la cosa più importante di tutte però è che l'Organizzazione mondiale della sanità
Ha preso molto sul serio questo tipo di tema in questo momento si è creato un gruppo di lavoro internazionale di circa una quarantina di Esperti che stanno proprio lavorando a mettere in piedi il paradigma metodologico
Di questo nuovo approccio diciamo così di intervento culturale per il per il benessere e la salute
Che alla fine di quest'anno porterà la pubblicazione di quattro studi sulla sette è chiaro che nel momento in cui avremo Ops nel chiaro che nel momento in cui avremo sull'ANSETT questo tipo di paradigma finalmente come dire
Formalizzato e validato scientificamente ci possiamo aspettare che parta davvero anche un nuovo ciclo di sperimentazione senza precedenti ecco tutto questo quindi per dirvi e quello che troverete nella rivista e qualche piccolo spunto anche per immaginare questo futuro devo dire piuttosto interessante che ci troviamo di fronte grazie
Grazie mille Pier Luigi intanto forse circostanza che si può accomodare
Annalisa
No no no no
Allora il il contributo di
Analista cicerchia
Secondo me il studio di tutti ma è vero straordinariamente interessante
Asservimento interessante chiede anche devo dire carico di passione civile quindi ripeto di nuovo se li avete occasione leggetelo perché è importante la la sostanza è
Adesso ce lo spiegherà meglio lei che come noi definiamo bisogni essenziali in termini sanitari in termini di redditi minimi eccetera dovremmo farlo anche in termini di beni e servizi culturali
Grazie veramente e in realtà non solo dovremmo farlo ma è stato fatto è stato fatto perché
Non solo c'è un dettato costituzionale che impegna la Repubblica promuovere la cultura ma nel due mila quindici per una serie di circostanze che forse sono un po'lontane dagli aspetti che che discutiamo Moggi
Un decreto poi trasformato in legge il decreto Colosseo se non so se vi ricordate l'episodio di tre mila e cinquecento turisti che aspettavano ai cancelli chiusi per un'agitazione sindacale di entrare al Colosseo suscitò una reazione immediata violentissima decisi sì ma per cui
Il il patrimonio culturale e la cultura sono stati inseriti tra i servizi essenziali punto
La storia finisce lì finisce lì perché come Marco Causi e Andrea Ranieri da da un bel pezzo vanno dicendo
Questo è bellissimo questo fatto ma da da dichiarare che i servizi sono essenziali a individuare questi servizi sapere dove sono cosa fanno cosa devono fare cosa come devo fare cosa devono fare come minimo per funzionare
E rimane tutto da scrivere
Io mi mi collego abbastanza naturalmente alle osservazioni e e a alle informazioni che è andato via Luigi per ricordare che e se le potenzialità della cultura e mi permetto di sottolineare della cultura in quanto cultura con un approccio che ne apprezza proprio il valore intrinseco non non alcune capacità di peraltro esistenti di di altri servizi secondari
In se è vero questo però è anche vero che in un Paese come l'Italia l'accesso alla alle risorse della cultura
Non solo è molto rarefatto ma e stabile nel tempo torniamo a al tema delle misurazioni
Siamo in una situazione un po'particolare in Italia io sto facendo da in Istat una battaglia dire veramente troppo però una ecco so sto cercando di di esercitare un Jing ma lo fa anche Eurostat e lo si fa dovunque
Per esempio per lavorare a un conto satellite della cultura è una delle cose che si fa per dire in Paesi complicati come gli Stati Uniti ovviamente si fanno in Finlandia si fanno nei Paesi Bassi
Noi questa dimensione non ce l'abbiamo e abbiamo una situazione rispetto ad altri Paesi un po'particolare perché abbiamo avuto da sempre una disponibilità dell'Istituto di statistica a investigare
Produrre statistiche culturali in un quadro di sostanziale mancanza di Indirizzo da parte dell'amministrazione perché d'altra parte la situazione della diciamo del della geografia istituzionale della cultura in Italia
è una situazione in cui centralmente ci sono compiti molto molto importanti ma ancora prevalentemente legati a alla tutela alla conservazione alla propria alla alla protezione che sono svolte in maniera come nota insomma esemplare e del gregge
Sul fronte del sostegno dell'accessibilità della promozione della cultura
La situazione italiana è molto articolata e che potrebbe essere descritta anche un po'come quella delle venti repubbliche perché della davvero si procede in ordine sparso
Ritorno al alterna che è un tema che i dati CD raffigurano in una maniera purtroppo quasi immobile
Se si eccettua il due mila venti il due mila ventuno che non considero proprio perché se sono sono sono caratteri sono talmente alterate che non non hanno o a una se non così qualche funzione di controllo
Noi abbiamo impiegato venticinque anni per far salire di nove punti percentuali la quota di italiani che dice di essere SDI residenti in Italia scusate
Che dice di essere stata almeno una volta a visitare un museo questa richiesta questo dato peraltro deriva non come avviene per esempio in Spagna da un'indagine annuale sistematica a a tappeto su sui vari modi di di relazionarsi
E e trarre benefici dalla cultura
Che non è soltanto andare a che non è soltanto consumare un prodotto che non è soltanto visitare qui non è stato soltanto un attività ricettiva
E anche un'attività anche questa generatrice di economia di pratica culturale suonare cantare danzare
Recitare dipingere scolpire eccetera eccetera eccetera che vengono voi pensate
Raccolti da un punto di vista statistico in maniera occasionale ogni sei anni più o meno quando si fa un modulo ad hoc della indagine europea sulle condizioni di vita delle famiglie
Allora c'è un mondo che statisticamente e coperto per buona volontà direi le fonti principali sono la la l'indagine aspetti della vita quotidiana
è un'indagine che però si chiama aspetti della vita quotidiana sono seicento quesiti che riguardano la vita quotidiana delle famiglie si pregate tutti di non essere estratti nel questo presto pregata ero proprio fortemente ma i quesiti sulla cultura sono venti perché non è un indagine su sulla partecipazione consumo la pratica culturale
L'anno prossimo ce ne sarà una ed è la prima che viene hai fatta dopo dieci anni quasi e cercherà di approfondire ma è sempre un'iniziativa che nasce in seno all'Istat una domanda di politica che c'è una domanda di evidenze per le politiche che sia finalizzata ad ampliare la platea delle persone che accedono a quel tipo di di benefici non c'è a tutt'oggi non c'è ci sono alcune novità anche interessanti da dalla dalla fine del due mila ventidue
Il ministero della cultura ha sottoscritto con noi un accordo per rimettere un po'mano gli strumenti di rilevazione delle delle organizzazioni che che che fu diciamo no non solo intese comunque delle organizzazioni culturali e creative
Sapete che c'è una legge che che è stata promulgata a dicembre scorso che che ha modificato anche molto la definizione per cui non non parla solo di impresa in senso giuridico stretto ma include il non profit includere i professionisti e c'è stata una richiesta all'Istat di adeguare in maniera anche innovativa dal punto di vista delle rilevazioni pensate alle potenzialità del web Scrap Pinga e e altri tipi di approcci per raffinare un po'le le le metriche
Torno e e e concludo a Terry atterrare sul tema dei servizi è nell'interesse generale quello di dare studi uno un approccio più sistematico e territorialmente più capillare alla possibilità di per sé delle persone di entrare in contatto regolarmente con esperienze culturali
Uso intenzionalmente la lista il termine esperienze perché non è necessariamente solo consumo non è necessariamente solo partecipazione il coinvolgimento il tema per esempio del fundraising senza il coinvolgimento del del dei cittadini non si può letteralmente fare
E ce ne sono tante e di altre di altre possibilità
Consideriamo che nel nella stagione più dove si sono aggiunti i picchi più elevati noi abbiamo raggiunto il trentadue otto per cento di residenti che arrivano appunto visitato
Un un museo abbiamo un andamento nel nel tempo e nelle classi di età tale per cui finché la scuola ti porta
Tu frequenti i luoghi della del patrimonio poi questa attività cede abbiamo la possibilità di vedere che nel tempo le abitudine alla lettura dei libri invecchia no con i loro portatori perché non si riescono a trasmettere
C'è una una sottolineature impressionante da parte dei dati del carattere familiare del delle abitudine culturali acquisite che è una un dato che dimostra che non c'è possibilità di di ascensore non c'è la possibilità di modificarli perché non ci sono agenti finita la scuola efficienti e si ricade nei nei nei pattern che sono stati trovati in famiglia quindi in questo non c'è promozione da parte delle persone
Abbiamo una intelaiatura di luoghi della cultura che non sono ancora servizi le biblioteche lo sono sicuramente ma i musei non lo sono ancora principalmente pensate in questo modo
è una intelaiatura molto ricca nel Paese
Naturalmente con delle diversità territoriali importanti le biblioteche si si vanno a rare facendo a mano a mano che da dal nord si scende al sud
In anche questo questo vale anche per i musei però nonostante questo i nostri dati ci mostrano una presenza di nove mila e più biblioteche e quasi cinque mila musei di cui la maggior parte sono pubblici piccoli comunali cioè sono presidi del territorio
Io son convinta che per per mettere a disposizione le risorse straordinaria che la cultura può offrire a al Paese in termini ma come diceva Pierluigi proprio in termini di dei di quei grandi cambiamenti di cui il Paese ha bisogno un ottica di questo tipo potrebbe essere di di qualche interesse e di qualche valore
Ne sono effettivamente convinta e penso anche anche qui gli faccio eco che il costo di un'operazione di questo genere non è il fondo così enorme perché queste realtà sono già presenti nel Paese sono già gestite sono potrebbero essere gestite meglio potrebbero sicuramente essere rese più efficienti questo indubbiamente ma non si tratta di crearle da zero
E quindi l'idea che che io propongo di di considerare proprio questa cioè pensare a un futuro non troppo lontano in cui i luoghi e della cultura che sono presenti nel nella nostra realtà anche più piccole perché il e la sfida si gioca sì nelle grandi metropoli nelle loro periferie ma si gioca anche nelle aree interne in spopolate di questo Paese sia nella direzione di cercare di costruire servizi culturali
Grazie mille Annalisa
Adesso Costanza milioni che hanno delle slide e quindi io forse
è un po'
Metto qui
E che si è occupata delle comunità delle innovazione e della conoscenza che sono una realtà europea che in qualche modo contribuisce in maniera importante tutto quello di cui stiamo parlando anche dal punto di vista della diffusione del benessere delle transizioni
Buon pomeriggio
Allora sì nel contributo parliamo della chicche della kick che è stata menzionata prima da Pier Luigi è una chicca il che porta la comunità europea e non solo a valorizzare tutto quello che
Impresa culturale e creativa è una partnership internazionale intersettoriale che mette insieme università organismi di ricerca aziende portatori di interesse si occupa di ricerca si occupa di formazione soprattutto di trasferimento trasferimento a favore del settore
Delle delle imprese culturali e creative all'interno di questa chi che abbiamo il mio istituto il CNR ed altre istituzioni europee il compito di portare il fuoco l'interesse e la luce sul ruolo del patrimonio culturale il patrimonio culturale
Come driver driver delle tre transizioni abbiamo sentito parlare adesso
Della transizione sociale ma anche il ruolo del patrimonio culturale nella transizione digitale transizione verde vi porterò degli esempi
A riguardo
E
Richiamo
Allora in ambito beni culturali abbiamo tre grandi aree di azione sono Lari a conoscenza dov'è la ricerca di base per capire il patrimonio nelle sue funzioni dal passato al presente ovviamente l'aria conservazione che ne in questi anni avuto grande rilievo adesso tutta la parte di valorizzazione o meglio engagement della società
Civile questi tre aspetti vanno insieme un circolo virtuoso non c'è
E Inge esimente valorizzazione senza conoscenza essenza conservazione tutto ciò ripeto a un
Interazione in due direzioni con la transizione digitale la transizione verde
La transizione digitale è stato non menzionato anche prima la forza di tutto quello che la virtual reality o per meglio dire realtà ibride dove riusciamo a vedere il patrimonio conoscerlo in in una modalità migliore vi faccio un esempio
Ed è un esempio relativo ad un progetto europeo
Se mi aiutate
Il progetto europeo persi per percezione si occupa di colore colore nell'antichità la statuaria antica era tutta colorate adesso non ne abbiamo più alcune tracce o meglio tracce minimali
Allora da queste tracce minimali utilizzando da una parte la conoscenza del patrimonio
E dall'altra l'intelligenza artificiale quindi metto di digitali fortemente innovativi possiamo farne una ricostruzione una ricostruzione per avere oggi la percezione di quello che doveva essere il colore
Nel passato se mi potete mandare avanti le slide mi fatte in favore
Quindi abbiamo oggi la possibilità di portare nel museo delle attività delle realtà virtuali aumentate che fanno conoscere il patrimonio e qui rendono l'esperienza come si diceva memorabile intensa emotiva e anche ci interessa molto questa parte di interazione con il patrimonio in una realtà aumentata per aumentare conoscenza anche scusate
Forse mi potete cambiare questo
Anche per a vere
Anche per avere un approccio di cura allora la conservazione importante per portare avanti il patrimonio alle generazioni future e dobbiamo fare apprezzare alla alla alla alla cittadinanza ai visitatori la necessità di cura di questo patrimonio possiamo farlo anche
Attraverso i sistemi
Di di realtà aumentata realtà
Ibrida
Un altro progetto interessante sempre in questa direzione e tutto quello che prevede il monitoraggio sia sistemi di intelligenza artificiale per andare a vedere come il pubblico si muove nei musei
Qual è il percorso su quali opere si trattiene su quali opere invece passa velocemente perché non c'è mozione non c'è interesse
Allora possiamo tracciare proprio il comportamento trovarne dei modelli e aiutare l'il museo l'organizzazione a migliorare la visita renderla più interessante è evitare code a evitare situazioni non piacevoli di nuovo quindi l'Effetto della transizione digitale sul patrimonio in questo progetto che è stato finanziato dal Ministero della cultura cosa è stato chiesto è stato chiesto di fare un percorso virtuale attraverso otto siti archeologici minori a favore del superamento dell'ouverture risma e otto siti digitali
Che possono essere
Visti dice già al mente ma non solo anche in presenza con degli avatar con degli ologrammi che raccontano
Anche a favore di esperienza per aumentare l'accessibilità accessibilità cognitiva accessibilità di cognitiva di tutti noi direi
Perché questo è un esempio e la percezione del sito archeologico in rovina estremamente bassa estremamente difficile capire ma se ne facciamo una ricostruzione digitale
Questo è quello che otteniamo è qui che si parla si racconta si crea l'emozione si crea anche la cultura
Allora in questo progetto quello che è stato fatto è stato recuperare tutti i dati che varie università musei soprintendenze avevano già collezionato studiato in questi otto siti archeologici
E e renderli aperti accessibili completamente fruibili qui andiamo in un'altra direzione che attualmente molto importante che è quella Della dato digitale il dato digitale deve essere aperti o deve essere accessibile non sono alla ricerca ma anche alle industrie culturali e creative e in Europa si sta portando avanti appena iniziato un cloud per il salvataggio di tutti i dati e le informazioni del patrimonio culturale in modo che siano accessibili a diversi attori
Adesso vediamo la parte di transizione verte l'altro grande ambizione del nostro settore
Tipicamente negli anni si è parlato di un patrimonio culturale l'avete sentito dire spesso
Vittima del climate change abbiamo studi in monitoraggio sì perfetti per capire come gli eventi estremi vanno a
Intaccare la conservazione del patrimonio culturale
Ma d'altra parte ci si resi conto che il patrimonio culturale può essere un driver per rendere resilienza e la società verso questi cambiamenti climatici per migliorare e diminuire
I cambiamenti climatici e c'è un per importantissimo Cello European cultural heritage Greentech che proprio ci dice come patrimonio culturale nelle sue sfaccettature può essere un driver per la resilienza nei confronti dei cambiamenti climatici un esempio unico per tutti
Siamo stati di recente a Parigi a un grande forum mass della industria della costruzione dei Building
A portare l'esperienza patrimonio culturale per l'efficientamento energetico l'efficientamento dei soggetti con adesso cruciale sarà il modo per contribuire alla diminuzione degli degli effetti climatici e quello che si riesce a fare nel patrimonio architettonico storico e antico sarà fondamentale anche per tutto il nuovo costruito quello che funziona
Come efficientamento energetico nel patrimonio attuale tanto
Antico tanto più potrà essere applicato in sistemi più semplici e quanto si
Può ottenere a livello economico ambientale recuperando antichi edifici
La la la i materiali nell'antichità realtà hanno l'impatto in nella nel nello studio e nelle esperienze Perrelli efficientamento energetico anche dovute un po'alla casualità e sono sempre molto affezionata a questo caso del Blue egizio
Il giudizio qui come vedete in questo che per portato come un materiale per aiutare l'efficientamento energetico a livello di di vetri o materiale che ha delle proprietà peculiari e immaginate il primo pigmento inventato dall'uomo nell'antichità
Dagli antichi egizi il blu era un colore molto raro e per cui già tre mila anni prima di Cristo hanno inventato una nuovo metodo di sintesi del primo materiale di sintesi inventato dal
Homo allora questo pigmento a una peculiare capacità di emettere fotoni nell'infrarosso
è molto interessante dal punto di vista di capacità di identificare questo materiale in tracce minimali ma per spillover straordinario oggi utilizzato per una serie di applicazioni
Parliamo in questo senso di Antiqui ti Inspire Innovation è un caso emblematico è quello del cemento
Romano del coro Malcom clinici anche in questo caso una serie di applicazioni in ambito di architettura perché il questo tipo di materiale da costruzione resi niente è sostenibile by design ovviamente e quindi partendo da quella capacità di avere un materiale che ha avuto questa straordinaria
Realizzazione nel tempo possiamo pensare di portare materiali innovativi che ci aiutano nella transizione verte
Allora tutta questa capacità del patrimonio culturale di essere driver di innovazione di essere driver per anche lo sviluppo economico necessità di
Azioni di sistema a livello europeo soprattutto e la una delle azioni di sistema importante
Dal punto di vista di ricerca per sviluppare queste capacità poi di trasferimento all'infrastruttura di ricerca per le scienze del patrimonio culturale
Che è una realtà finanziata dai Paesi membri e che permette alle comunità di riferimento di avere accesso ha competenze strumentazioni dati
In maniera accessibile in maniera alta e l'altra grande sfida europea che ai RIS può essere e deve essere connessa perché da una parte portiamo innovazione portiamo ricerca di base dall'altra trasferiamo questa ricerca di base al comparto delle industrie culturali e creative con il fuoco Spata demonio culturale
Per creare innovazione per portarci nelle transizioni gemelle grazie
Grazie mille Costanza davvero impressionante
Credibile
E ora passiamo alla seconda parte della no versate le strade perché non Croce
Del conferenza e quindi chiedo intanto Antonio di venire sul palco POIN Grazio molto due protagoniste dell'industria culturale italiana Alessandra Carra
Sì io il Gruppo Feltrinelli Renata Mazzantini che direttrice del il legname la Galleria nazionale d'arte moderna più due autori importanti naturalmente della rivista come tutti Antonio Calabrò e Marco Causi grazie
Allora
Che siamo grazie grazie mille
Professore iniziamo subito ma dalla scienza ma l'industria culturale soprattutto il settore culturale dal punto di vista produttivo dalle statistica viene sempre un po'sottodimensionato no prima
Insomma abbiamo visto che dilatata su questo tema ci sta lavorando molto perché e soprattutto come si fa a rimediare quindi a dare la giusta dimensione
Allora
Fini Pier Luigi Sacco poco fa l'ha già accennato il tema perché perché e un settore e molto spesso e anche molto eterogenei perché si va dal patrimonio culturale fino ai videogiochi alla moda detrae il
Quindi c'è una eterogeneità
Tecnologica merceologica anche di tradizioni industriale accusatori moltissimo molto più pubblici altri questo fuori mercato
Tempistiche cercando anche dei numeri che Baldato un po'quando
Al che riguardano le statistiche dei vari Paesi citando paesi che hanno preso le loro strade preludio femminili soggiorno è da vent'anni investire insieme digitale cultura
Tutto il G fece tutto agli scippi cultura la Cina a calcola un settore
Culturale e creativo dove dentro progettista la manifattura di avete mai c'è anche l'industria delle televisioni delle radio vittima fondo manifatturiero
Perché la Cina ormai da fattezze da da da quindici anni vuole passare dal Marilyn cenno al quiz Vincenzo e quindi confida la manifattura come fervente
Il settore cultura eclettica
Latrati quindi questo un po'ballerina
Lei iscritto ufficiali che possiamo utilizzare
Soprattutto in Europa
Lo sottolineo sono un po'dal punto di vista dell'ATO la produzione
Si può rimediare in tanti modi ma forse il modo migliore di rimediare ed di
Come dire non essere ossessionati dalla quota sul PIL di questo fatto
Ecco perché i cinesi con loro mito di metterci dentro anche tutto il manifatturiero arrivano quattro otto per cento però va anche detto apertamente che fare riportiamo del dato cinesi
All'osso standard europeo fa comunque al due otto per cento profili rispetto Sandro potrebbe molto popolari comunitaria
Sotto soltanto a far febbre sarebbe nella classifica mondiale sarebbe Regno Unito Stati Uniti Francia Cina
Come però noi dovremmo forse smettere soprattutto volere sentito quello che ci sono raccontato e per Luigi Razza lei fa ricerche smette di essere ossessionati dalla quota frutto il prosciutto
Io naturalmente quando ma non so chi mi ha dato il compito di farlo
L'ho fatto e quindi spero di avere in poche pagine in modo sintetico feroce troppa noia statistica
Quindi chi vuole capire quali in poche pagine capisce quali sono i vari metodi perché il dato americano di questo quello cinese oppure qual era l'inventore dopodiché entro la fine di questo
Che il la quota fu Pietro certo inferocito due-tre o il due lotto il trionfo secondo e forse meno rilevante
Di altri aspetti economici e non soltanto economici di qualche un ruolo di questo settore all'interno della struttura socio economiche
Da questo punto di vista forse
Lei se vogliamo come
Guardando i numeri e quindi facendo diversamente da da da da da chi mi ha preceduto come collocandoci nella nella nell'amara il volgare scienza di qua per un orecchio la contabilità nazionale
Forse l'aspetto più interessante cantano di minuscoli quanto il fondamento il tempo perché l'andamento nel tempo del valore aggiunto per la diversa dal professor Cugat e influenzato da un elemento molto importante di Cuccia si parla poco
Commenta demandare la prima slide
Soltanto un muro citarla popolo il fatto che i prezzi
Dei prodotti di questo settore crescono molto meno dell'indice medio dei prezzi molto bene questo è l'indice dei prezzi al consumo europeo
Che fra il Junior e dieci e il due mila due e ventidue
è salito di ventuno punti naturalmente inutile rimane molto di più perché sono molto più inflazione i prezzi de servizi dei prodotti culturali
Solo cresciuti da cento centootto quindi quattordici punti in meno della media
Questo poi fondato la cui fondato macro aggregato è chiaro che però forse è un punto di partenza per tanti elementi giusto
Il primo lamento influsso
E che
Tartufi mediante quando i consumi per farti Shmuel montati i consumi culturali in il cioè la quota dei consumi delle famiglie introdotti culturale a a e in termini monetari cioè come Stefano le varie sia ridotta ma come un volume quindi quanto ho mancato che visto che il costo dipende le famiglie posso contare di più sprovveduti comunque nuove non impegnando comproprietari l'altruismo e allora questo è un primo elemento provvedendo il computer e fantasia riferisce
Innanzitutto
Noi vediamo in questo un impatto molto rilevante delle rivoluzioni tecnologiche
Negli ultimi avvenuto indipendente questo settore che
Oserei dire entrambe e e fatto il primo settore Fred coinvolto nella rivoluzione digitale
Tutti i processi produttivi o sotto al forno sono circa ma preso guardiamo alle foto
Accanto a me c'è chi tira molto di più ma prego il processo e il diritto di o di produzione dei libri editoria come si cambia costa molto meno oggi diventa il tipo di i fatti pubblicò molti pooling anche troppi
Ma e costa molto di quello pubblicato
Ecco ha proposto mediante l'altro definitiva così e tu hai preteso alcuni prezzi alcuni errori
Guardate presenta i libri trentuno otto due mila quindici l'inflazione dopo all'uno e mezzo il libro che ha sconvolto il suo libro un mezzo in media all'anno
Risultati crescono dell'uno due per cento poi fra quindici e venti l'inflazione uno due il pretesto il prezzo dell'ingresso nell'euro zero tre
Adesso negli ultimi anni tanto è scegliere cinque Conti dovesse libri fondamentale l'inflazione de ormai da da vent'anni che i cui prezzi Amy perché sconvolto vellutato ma lo stesso per i servizi culturali
E poi ovviamente a ancora di più per tutti i nuovi consumi fruibili tramite digitale quindi uso servizi accesso bolognese contenuti audiovisivi eccetera eccetera anche per cinema teatro musei biblioteche
Insomma
è un settore che gli è stato amico Karl Marx oggi comunque relativamente poca riduzione dell'ultimo vengono consumati e divertente l'ultima depositi e l'altro al volo Sofia
Eh no un'altra
Ecco
Quindi siamo Nike altro
La lirica per farli il biglietto quel biglietto medico non sto dicendo che sia poco caro biglietto l'opera lirica e caro
Anche se meno di altri paesi però il biglietto medio dell'impianto giuridico in Italia modalità degli ultimi tredici anni cioè dal due mila dieci circostante orientale
Crescita zero
Perché le nuove tecnologie andò un impatto anche nella anche altre tradizioni ulteriori R. scenografia del musichiere sapere quindi primo elemento è un fattore tecnologicamente
Notare tutte negli anni Sessanta Giuda ha avuto Fusco arretrato di stabilire stagnanti manco per niente
Poi secondo elemento settore molto eterogeneo nel suo andamento
Cambia volto a secondo dei vari comitati
E intanto noi in Italia
Abbiamo se volete siamo ripeto l'industria italiana vide in modo molto particolare questa eterogeneità in tutti i Paesi mentre aiuti militari i vari pezzi assolutamente assolutamente dire prego recenti più clamoroso il fatto che la distribuzione al dettaglio in crisi storica in tutta Europa giornalai edicola
Nei brevi
Negozi rischi
Peccato efficiente struttura scendevo rischia turnisti invece questo testo anzi dove c'è il veto avente quarantacinque cercando in tutti gli Stati Uniti offrono la paese di residenza del grandi imprese digitali che hanno concentrato le tariffe tifando distribuzione solo al terzo posto quindi io avrei perché in crisi Europa febbrile benissimo i feriti in Italia abbiamo forse quando io ho guardato
Spinto dal feto da questo lavoro che devo fare per tra le figure di Totò un'ottima Titti approfonditamente il Totti
Avvenisse i pochi muri che citava storici l'ufficiale però quel posto in un liceo fisico officia
Andate a guardare
Niente lo scudetto ma contenuto un pezzo allora noi abbiamo in Italia alcuni comparti dell'industria culturale
Cioè vanno abbastanza medio della media europea corteggiata parecchie da dal almeno d'impulso gagliarda e dalla metà degli anni dieci e continua questo anche negli ultimi anni dopo pandemia sono tre in particolare
E fornitori
La musica è registrato e la polizia ha recitato in film il cresce Toritto produttori di contenuti poi sotto rete
Guarda qua la grande corazzata dell'industria culturale può all'insù risolvere gratuitamente la grande corda tradizionale corazzata dell'industria duecento scafisti e in Europa in particolare il caffè in pubblico
Invece in Italia ma ma non soltanto i canti Germania anche in Francia e Brusca il broadcasting e lo trova maluccio ma in Italia va un po'più un allevamento Rocca
Se andiamo a guardare tutti i settori da soffitta industria creativa e quindi
Architettura decente moda ma anche tutti i settori collegati al digitale la pubblicazione del Fortore eccetera insomma l'Italia va benino chiuso in crescita in Italia ma non tanto quanto in Europa quindi abbiamo in Italia
I grandi dalla le grandi corazzate difficoltà a non parlo adesso durante la giornata dentro Giorgio
Le le nuove industrie creative
Che non scenda riesca a questo riguardo
Che un potenziale dico con rispetto ma poi abbiamo questi tre comparti che fu pagato il prezzo varia trasmissioni tra Italia e produttori di contenuti che nella notte
Ma industrialmente
Da dato che contano poco perché la somma di editori
Musica registrata e ad ogni giorno ci l'identità al centro di tutto il settore
Da questo solo quel quinto tappa Turchia
Industriale
Va meglio che ti europei quindi diciamo dove riesce da sola a frenare il consultorio penso tra l'altro che quando anche partecipato alle riunioni del gruppo tecnico Confindustria
Anzi alle conversazioni lentamente Nash canti associativa
Che poi gruppi ci sia un tema l'avete già detto troppa frammentazione imprenditoria centottanta mila imprese
C'è anche il tema di
Fare emergere anche nella nella domanda di politica economica anche comprese le domande di statistiche economiche
Il lato se volete e anche la frontiera Timothy trionfava il settore quindi interventi o soltanto il tipo protettivo protezionistico ma anche interventi tipo innovativo Prost c.t. fu bruciante
Le tecnologie tenerezza
E anche della della capacità delle imprese di fare rete di internazionalizzarsi soprattutto la dimensione dell'internazionalizzazione perché ci vede nei paesi che hanno sulla sono i due Paesi come front runner chi sono stati i terreni possono fare ma Trento un Paese via
Sviluppato in modo intelligente con una politica industria adeguata rifiuto e la Corea la Corea del Sud
Significa cinema
E quindi ci sono politiche industriali che non uno quelle tradizionali sono protezionistica non certo alcuni elementi di protezione dei contenuti e europei dobbiamo averne ma non dobbiamo limitarci alle politiche passive pochissimi finanza i nostri settori creativi quelli dei contenuti vanno bene
Dando prova forzati di quella per troppo piccole poche infrazioni versione
Quindi dobbiamo puntare probabilmente di più si Fontolan Fitto fu sulla difesa delle posizioni che ormai lo fosse per
Grazie professore grazie mille ma dato che abbiamo qui un campione nazionale
Posso
Industria che crea i contenuti
Perché poi è stato interessante l'industria culturale il settore culturale EDF l'azionista io perché non aumenta l'inflazione come tanti altri quindi questo è bene e abbiamo dimostrato che la correlazione prezzi comanda
Funziona quindi in quel caso c'è maggiore domanda però dato che abbiamo l'opportunità vi ringrazio di nuovo
L'amministratore delegato del gruppo furti Feltrinelli che ha insomma è uno dei più grandi gruppi editoriali del nostro paese e non solo
Alessandra che ha carta Carra che qui con noi cioè se possiamo in poche parole definire qual è l'industria delitti Teoria che viene molto citata magari non così conosciuta
Anzitutto grazie mille grazie
Allora l'editoria
Be'poi dopo parliamo anche dei prezzi allora un mercato che ha avuto per tanti anni una in realtà non è cresciuto
Diminuito fino al momento in cui ci siamo trovati tutti chiusi in casa e abbiamo recuperato una variabile che c'era stata sottratta negli anni che era il tempo e il copie d'ha fatto ripartire questo mercato un mercato che grazie al colpite o per colpa di scorie d'è ripartito oggi vale circa un miliardo e sette in realtà con una crescita piccola anno su anno andiamo dal uno due per cento
Mercato sinistramente atto tra l'altro interessante dire che purtroppo l'Italia non è un paese per lettori su dieci italiani solo quattro hanno letto almeno un libro
Per motivi non di scolastici e professionali nell'ultimo anno
Quindi vuol dire che abbiamo pochissimi lettori peraltro se guardiamo la gaussiana di chi legge è molto stretta perché abbiamo pochi lettori molto forti che leggono moltissimo
E tante altre persone che leggono veramente sporadicamente quindi sta bene ma non benissimo ecco direi il sessanta per cento dei lettori nelle librerie Feltrinelli quindi abbiamo il campione sono donne quindi abbiamo tante donne che leggo no
E è interessante forse da sapere se parliamo di editoria che ogni giorno si pubblicano duecento venti litri
Ottanta mila novità all'anno la possibilità di un catalogo che vale cinquecento mila titoli all'anno ecco pensate solo che la più grande libreria in Italia che è una Feltrinelli
Tiene tra i sessanta e gli ottanta mila titoli pensate al patrimonio creativo di autori di persone che scrivono ti e case editrici grandi e piccole che pubblicano e che poi faticano a trovare un palcoscenico
Quindi cosa l'editoriale di teoria è una macchina straordinaria culturale ovviamente è il patrimonio genetico di un Paese lì ci sta la nostra storia ci sono le nostre parole
Cioè la nostra tradizione parliamo di un'editoria che va dalla saggistica la narrativa dal degli eleggibili per i ragazzi ai fumetti Comics quindi a un mondo ampio ai libri tecnici
è un'industria che raccoglie tra l'altro una filiera lunga si parla straniero si parla di chi produce la carta dalle Stamperia i grafici
A tutti i professionisti che lavorano attorno al mondo della dell'intelletto industria della dell'editoria quindi è un mondo ampio forse poche volte eletto come diceva giustamente prima dottoressa cicerchia come poco letto come un'industria molto letto con intrattenimento
è alta è una macchina che a professionisti e che sta nutrendo altri industriali che le sceneggiature originali di tante cose che noi vediamo anche in televisione partono da libri
Partono da autori partono dalla creatività
La nostra lettura di mondo se vogliamo dell'editoria una lettura di un di un sistema Italia che poco apprezza un patrimonio così grande che ci è stato dato era interessante quando prima il dottor Gubitosi parlava di quando è stato letto Dante ecco voi sapete cosa vuol dire leggere Dante in televisione una ricaduta su cosa succede dopo nel mondo editoriale che ci sono autori che cominciano a ricircolata i nelle mani dei ragazzi nelle mani delle famiglie
Quindi è un patrimonio enorme che noi abbiamo e che sentiamo non essere percepito da un lato come un'industria
Su cui anziché guardare con l'occhio benevolo del sussidio si guarda con l'occhio invece interessato economico dell'investimento un un luogo dove investire a un ritorno con ritorno importante
E poi dall'altro osserviamo che non se ne comprende fino in fondo quant'è importante ieri nell'industria dell'editoria né come tassello come cellula vitale di un tessuto sociale dell'impatto sono società cos'è una società che non legge o con legge meno che cosa stiamo costruendo
In Europa siamo lontani dall'essere un grande mercato del libro pensate solo che la Francia con il dieci per cento in più della popolazione italiana o mercato di quattro volte più grande
Lì si legge
Quindi noi come editori come Aig come gruppo di History possiamo fare quello che stiamo facendo intercettiamo tori
E li pubblichiamo e li portiamo al grande pubblico noi poi abbiamo catene librarie abbiamo centoventi quindi quello che facciamo è portarlo fino alla fine
Ma è chiaro che a monte ci dovrebbe essere la valorizzazione di cosa vuol dire portare i ragazzi a leggere quinti partire dalle scuole partire dalla formazione lì che inizia il cammino culturale di un Paese noi ne siamo semplicemente quelli che poi lo lo portano a distribuire
Quindi sommare articoli esterna criticità giustamente no guarda il mercato
Peccato però potenzialmente quindi cioè insomma un mercato potenziale vista al contrario è un potenziale periodo girando verso il trattato vista il contrario chiaramente un potenziale gigantesca un potenziale enorme ed è
Per dire no in Feltrinelli abbiamo lanciato una campagna di comunicazione che si chiama leggere insegna a leggere
Che vuol dire iniziate a leggere prendete in mano un libro e leggete il presente forse diceva bene prima il professor Sacco no che cosa vuol dire la cultura ti dà degli strumenti degli strumenti per per andare avanti ecco noi dobbiamo per forza guardare alla all'editoria come uno degli strumenti per una lettura del contemporaneo per una consapevolezza del contemporaneo che oggi vuole secondo della Speedo più importante dell'industria editoriale
Vania due la prima è sicuramente quella di rubare il tempo e rimetta le persone a leggere oggi si legge sul cartaceo prevalentemente sta avanzando un po'l'audiolibro una piccola quote nell'ebook ma si legge sul cartaceo quindi alla grande sfida come riportare l'attenzione in un mondo dove ragazzi
Dopo un attimo di lei persi perché il libro ahimè ha una caratteristica che o leggi
Popolo con leggi non puoi fare altro Merton messo abituati che intanto che tu scolli ascolti fai musica ecco in questo mondo l'attenzione forte del portare veramente a rileggere e affermarsi a darsi il tempo regalarsi il tempo è una sfida
La seconda sfida industriale ne abbiamo parimenti siamo davanti a una rivoluzione enorme con l'intelligenza artificiale su come fare il mestiere dell'editore
Come accelerare il mestiere dell'editore con con la l'intelligenza artificiale
E questo secondo me è una di quelle sfide grandi che stiamo cogliendo ma che dobbiamo essere in grado di cogliere nella maniera corretta giusto come aneddotica c'è già un libro importante che si chiama del destro o prenotare
Scritto interamente dall'intelligenza artificiale titolano nella caso
La morte di un autore però quella sarà anche un po'un futuro quanto riuscirai ad aiutare con l'intelligenza artificiale lo sviluppo i nuovi testi quanto riuscirai a tradurli a correggere bozze adattare le sinossi insomma quello una bella sfida per noi
Bene una domanda ultima
Tante case editrici no che pubblicano ben duecentoventi
Libri al giorno quindi un esempio straordinario basta andare in un salone del libro per rendersi conto che ancora si rende conto che un mondo un universo storpiato sempre però chino fortunatamente assoluta avremo pochi lettori però veramente si concentrano
Andrà scelta a Torino straordinario oneroso a Roma innamorato centonove Salone del libro sono sempre fortunatamente molto molto partecipata in
Allora il numero delle case editrici no che sono quindi tante
Detto da dalla prima probabilmente del nostro Paese che Feltrinelli che ha già fatto attività di consolidamento nel tempo acquisendo tante altre case editrici importanti
è un bene o un male avere una frammentazione che viene sempre molte volte vista come
Come dire quasi un problema o è un'opportunità
Ma in realtà è bello avere secondo me è bello avere moltissime piccole case editrici che raccolgono autori locali che rappresentano dimensioni di Dini di pubblico che sono molto diverse detto questo va anche vista la criticità nella sua essere bello cioè ci sono dimensioni economicamente sostenibili che non tutte le piccole case editrici riescono a raggiungere e qua forse sta il compito di affiancare le noi catene librarie che devono aiutare in qualche modo molte di queste piccole case editrici
A rimanere nei territori quindi bello secondo me ed è giusto perché si pubblicano così tanti libri perché ci sono così tanti case editrici una cosa sta insieme all'altra
E quindi tu puoi vedere tanti punti di vista che secondo me in una democrazia è meraviglioso è una grande ricchezza poi però sta nel nelle librerie chi sostiene queste case editrici nel valorizzarle e quindi anche un po'se vogliamo con l'altro mio cappello di di chi fa le fallibile fa librerie
Sostenerli e valorizzarlo grazie grazie mille
Va dal mondo dell'editoria passiamo al mondo dei musei che è straordinario un altro settore nella nostra cultura fantastica
Fantastico Cristina Mazzantini grazie grazie mille anche atterrati accettato il nostro invito da qualche mese direttrice della Galleria
Nazionale di arte moderna e contemporanea luogo straordinario stupendo che penso tutti noi abbiamo più volte
Avuto il piacere di visitare
Lo studio a un capitolo che che che riguarda come dire un confronto tra modelli no sugli incentivi
Fa un confronto ne prende due il nostro ovviamente quello italiano e quello quello inglese
Ammesso e non concesso che ci sia un modello che come dire sia per definizione migliore di qualsiasi altro ma in base all'esperienza
C'è un modello a cui potremmo nu ispirarci muoverci
Verso quella direzione oppure va bene come oggi il nostro
Dunque io conosco bene il modello italiano perché come sai sono stata per tantissimi anni di istituzioni alla Camera il Quirinale ha lavorato come membro dell'Unesco quindi insomma murato alla Reggia di Monza
Il nostro modello è molto particolare ha avuto la conosce la fortuna di conoscere anche modelli inglese perché in un paio di anni in cui sono stata consulente del Fai per lo sviluppo abbiamo avevamo sviluppato un importante rapporto con nasce un'altra asta britannico che una realtà come sapete potente quasi quanto il ministero in Inghilterra
Molto seguita con milioni di scritti se non erro quattro a suo tempo quindi voglio dire anche come forza politica una forza notevolmente ascoltata e autorevole anche per quanto riguarda le politiche ambientali e devo dire che siamo Paesi molto diversi siamo in una facoltà in un'università che parla anche di legge è un po'la differenza tra il nostro sistema è quello della common law britannica no per cui è un po'difficile diciamo immaginare di confrontarsi ma questo riguarda soprattutto i meccanismi di formazione delle collezioni attraverso i quali diciamo si genera il patrimonio culturale cioè per questo bisogna capire bene cos'è il patrimonio culturale che deriva dalla parola patres no qualcosa che ci è stato lasciato macché non è statico e dinamico cioè ogni generazione deve lasciare alle successive qualcosa di nuovo che un giorno sia degno di diventare antico questo un po'alcolici
Di patrimonio no per cui e se ne vediamo come si sono formate le nostre collezioni a partire dalle collezioni greco-romane no
Ai tempi dell'antichità per poi passare alla formazione diciamo della prima collezione pubblica Musei capitolini per poi finire con nelle cara colte mi dice ad esempio vediamo che molto diverso dei meccanismi inglesi in cui furono soprattutto diciamo dei meccanismi di acquisizione anche a titolo economico che permisero diciamo la formazione delle grandi collezioni
Questo fa sì che due patrimoni non siano quali io presento il museo che dirigo è frutto di tantissimi lasciti
Che sono stati lasciati alla cittadinanza italiana cioè al sistema diciamo pubblico per cui se fossero privatizzati probabilmente sarebbe se stessi avvocati no quindi diciamo secondo me forse il sistema che meglio potremmo diciamo utilizzare per valorizzare quello che il nostro patrimonio a quello francese che ha dei grandi campioni nazionali come sono stati diciamo poi definiti grandi musei tipo illusoria
Completamente statali che divenne addirittura dal presidente quindi diciamo a cui lo Stato conferisce un'importanza determinante per lo sviluppo non solo rito ricollegandoci a quello che diceva
Presso il Causi economico ma anche Prato sostanziale culturale profondo del Paese e quindi gli attribuisce un ruolo fondamentale e poi invece magari anche una privatizzazione o a livello locale
Un forte diciamo intervento e partnership con i privati che consente invece quindi di gestire meglio le piccole l'età e le realtà più locali sulla quale si possono immaginare anche sistemi di sviluppo diversi da quelli prettamente governativi diciamo no
Quindi io credo che per esempio se io dovessi decidere mi avvicinai di più al modello francese che non a quello italiano comunque anche sommo dallo tedesco modelli altri di altro tipo ma più europei che di anglosassone con
Ma infatti straordinarie questa roccia in Francia i grandi musei
Dipendono direttamente dalla Presidenza della Repubblica non è qui discutiamo se giusto che il ministero oppure non si scappa e quindi voi sapete tutti è stata discussa tra l'attenzione ancia
Causato diciamo anche un'animosità molto forte se vogliamo anche politica
La concessioni in franchising dell'usura ad Abu Dhabi no lo sapete però questa è un'operazione che c'ha rimesso in sesto il bilancio della cultura francese eccoli si certifica di per sé ecco e ma io voglio dire al di là del dato economico che è talmente rilevante se leggete i numeri Ciacci si fa politiche e culturali per cinquant'anni
Soddisfacendo tutte le esigenze quello che è importante è la colonizzazione culturale che fa la Francia attraverso questo tipo di operazioni di una gran parte del mondo perché Abu Dhabi è diventato il centro diciamo culturale di tutto il mondo arabo se possiamo dire
E quindi di tutta la parte del Medio Oriente che di fatto viene dipendere culturalmente da un terzo Paese
Per cui sono operazioni di portata talmente grandi che se non lo fa il governo difficilmente un museo da solo può farlo no sapete tutti che questa cosa è stata maturata con grande difficoltà o le opposizioni sono state fortissime ma sapete anche tutti che l'accordo è stato rinnovato se non sbaglio tratti cinquant'anni quindi diciamo una ma è una cosa che ha funzionato arco immaginate in Italia se ne avessimo la forza di fare a Dubai gli Uffizi dico per dire no
Ma adesso voglio fare una provocazione però queste sono le grandi diciamo sfide a cui alcuni Paesi europei oggi fanno riferimento inglesi e americani orfani Musa in franchising al Poeta cinque cinque sei oramai sedi voteremo undici ne sta facendo insomma il discorso è diverso lì si parla proprio quasi d'industria privata in questa in certo senso
Ma comunque in un mondo globale l'avete detto tutti
In cui la competizione globale anche la dimensione delle grandi istituzioni culturali Conte le nostre grandi istituzioni diventano piccole rispetta le grandi istituzioni straniere c'ho io se confronta il mio museo alla Galleria nazionale che pur a la collezione più importante che c'è in Italia di gran lunga venti mila pezzi mi confronto col Pompidou che ne oltre cento mila
E a più di cinque volte nel dittatori per non parlare della Tate per non parlare del Noma eccetera
Quindi noi dobbiamo cominciare a ragionare in un mondo in cui networking oppure le grandi strutture sono proprio dei campioni quasi nazionali ovviamente fatti in modo molto diverso da questo
Dipende come vi dicevo anche dei meccanismi con cui queste collezioni si sono formate perché attenzione io posso trasferire fare una sede molto più belle molte più grande la Galleria nazionale ma quello che conta la sua collezione
Ma infatti su questo ecco quel numero tra noi Pompidou cioè tra noi tra la Galleria e Pompidou dalla dimensione perché poi come detto della collezione che fa il valore del patrimonio di di un'istituzione
Da questo punto di vista visto che come dire magari possiamo lavorare meglio come paese per capire quale il
Il moltiplicatore che la promozione della cultura del patrimonio culturale di un Paese può fare alla nazione come fa la Francia il tema del privato no l'interazione tra pubblico e privato che un tema sempre molto molto attuale discusso dove sono stati fatti indubbiamente passi in avanti molto importanti negli ultimi anni non l'arte Bonds è stato come dire un elemento veramente di serate di innovazione straordinarie impensabile qualche qualche tempo prima
Basta è sufficiente cioè dal dalla tua esperienza per far sì che il privato Possa sostenere contribuire meglio alle attività di un'istituzione museale come della vettura presente
Cosa si potrebbe o cosa se va bene anche come oggi è la cosa
Allora diciamo l'erba non s'è stato uno strumento fondamentale che ci ha messo un po'al pari di altri Paesi che la defiscalizzazione no
Cioè in Italia il settore culturale non beneficiava di questa defiscalizzazione in modo minimale largo Nostra portato al sessanta per cinque per cento la quota si pur con dei paletti in termini di percentuale sul fatturato sulla dichiarazione dei redditi ci sono anche degli anni in cui questa quota può essere detratta però diciamo è notevole perché la quota del sessantacinque per cento è notevole
E quindi senz'altro diciamo ci ha messo un po'alla pari con altri paesi ad esempio che hanno anche misura molto importanti sui lasciti ereditari adesso è vero che in Italia non ci sono praticamente tasse patrimoniali anche diciamo quelle sull'eredità sono molto minima rispetto ad altri paesi quindi forse sarebbe una misura meno urgente
Certamente quindi è stata molto utile
è stata modificata in maniera positiva anche la legge sulle sponsorizzazioni che come sapete come avete letto
Era quasi un problema accettare una sponsorizzazione il caso Colosseo che è stato analizzato tra l'altro nel vostro saggio è stato un esempio perché i primi tentativi che furono secondo me il lodevole di aprirsi un po'al mercato però erano come sperimentali no quindi in certi casi si sia trovato a definire per esempio nel caso il Colosseo è una cifra che era la cifra che serviva per passare da pagare il restauro ma non fu definita idonea alla cessione dell'immagine ma era stata chiesta perché quei soldi servivano per pagare un restauro che quello costavano
Quindi insomma erano dei primi tentativi per potere diciamo accedere a un mercato privato ancoraggi non sotto i quaranta mila euro Cana Saglia abbastanza bassa siamo liberi come direttore dei musei sopra dobbiamo fare degli interpelli dei confronti o delle vere e proprie gare
è meno semplice e quindi questo diciamo però per quanto riguarda la figlia la situazione finanziaria comunque le aziende riescono a detrarre dalle tasse e quindi questo diciamo è semplice
Quello che più utile secondo me sono le sponsorizzazioni anche tecniche che stanno diciamo che a vanno all'Ater e in cui si cerca di fare più una quasi una partnership con un'azienda perché quello che il nostro sistema rispetto al sistema altri sistemi ti impedisce di fare veramente e di coinvolgere di più i privati cioè noi abbiamo io un consiglio d'amministrazione del sarebbe impensabile farsi da uno sponsor almeno oggi come oggi e comunque posso al massimo creare una base dei board tra sostenitori del museo stessa cosa vale per gli amici i cosiddetti dei Musei abbiamo Brera in Italia che l'associazione più antica Amici di Brera io adesso sto cercando di potenziare quella del mio museo
Ed di crearne alcune proprio con gli obiettivi certamente un ottimo esempio che vorrei citare è stata l'alleanza per Brescia non so quanti di voi lo conoscono i musei civici di bresciano formato un'alleanza tra imprenditori locali qualche decina di imprenditori locali che a questo punto si sono posti l'obiettivo non di finanziare una mostra io adesso per esempio fare la mostra sul Futurismo in questo caso cercherò degli Stones ad hoc per questo evento
In realtà lì se ha chiesto a degli imprenditori di sedersi ad un tavolo e di programmare per tre anni quali potessero essere d'iniziative utili allo sviluppo del territorio
E poi di finanziarle per un periodo appunto triennale quindi più lungo certamente queste possibilità sono più interessanti ci sono attentissimi paletti anche nella diciamo sa non si possono Sussex sì ad esempio perché cerca diciamo per per cui non so direttore Moggia solo di far da solo perché non può prendere un'agenzia diciamo l'aiuto in questo senso
Ci sono molti limiti nel coinvolgimento decisionale sapete tutti che il sistema stesso britannico Inga anglosassone dopo la faccenda degli oppiacei che ricorda giustamente
Il saggio è stato anche fortemente scioccato da un eccessivo diciamo
Da coinvolgimento gestionale di privati nella politica culturale di un museo e quindi anche loro quasi stanno facendo un passo indietro questo rischia l'Italia ancora non l'ha mai corsa siamo molto lontani di contro forze soprattutto attraverso appunto quella che è la sponsorizzazione tecnica ciò vuol dire in cui e la stessa impresa che con cui tu con la Bricchetti fornisce diciamo dei contenuti Ivo
Ti propone per esempio lo sto la stessa possibilità di fare una mostra questo può essere interessante perché può aiutare ad esempio a promuovere delle pratiche Iazigi ora all'interno dello stesso museo fare
Una politica didattica o pedagogica più ampia ecco
Cristina ognuno di noi nel proprio lavoro auspica San Pio lasciare un segno
Al futuro no per il futuro il tuo come direttrice del museo
Ecco io diciamo sono fortemente convinta come dicevo che il patrimonio son fatto dinamico con tutto che io vengo dalla Scuola del Restauro della tutela ha insegnato tanti anni anche diciamo musicologia
Preservation design adesso in signor qui alla LUISS proprio da sprazzi sabbiosi o Visco indie
Diciamo
Vengo molto dalla conservazione però io credo che il museo sia un produttore di contenuti culturali oggi e credo che anche il museo sia nato come produttore di contenuti culturali di studio di ricerca quando queste grandi collezioni venivano portate in dei luoghi
Dove potessero estetiste quindi studiate
E quindi da lì apprezzate quindi copiate pensiamo a quello che era il punto d'inizio dei musei Capitolini lo stesso cortile di Palazzo Farnese tenti di Paolo terzo
O come nasce la Pinacoteca di Brera legata l'Accademia per far studiare i suoi studenti o come nascono tutte le istituzioni britanniche duratura
Dalla conservazione dei libri dal primo nucleo del British Museum
Quindi voglio dire
è un produttore di contenuti culturali perché è un luogo della conoscenza dove si produce conoscenza
Perché vi ho detto questo perché io credo che la Galleria nazionale in questa usanza possa avere un ruolo molto attivo per diffondere una cultura dell'arte italiana dell'ottocento e del novecento che secondo me oggi e deficitaria l'Italia è un Paese che non vive soltanto del Magnifico di riverbero GERD riverbero di una magnifica tradizione e cioè l'arte delle Periodo Classico finalmente greco-romano Rinascimento che è stranoto si arriva a darò col neoclassicismo poi come se a un certo punto fossimo passati in seconda terza quarta quinta Festival figlia e si parla poco diciamo dell'arte della trecento soprattutto il secondo te Santana cento io come sapete ho curato il Progetto Quirinale contemporaneo che ha voluto portare l'arte del periodo repubblicano quella livello di quella dei secoli precedenti e devo dire che parlavo l'altro giorno con Carola in Crystal che sta facendo adesso la grande mostra dell'arte povera per Pino presente lo sapete che in America ci sono già delle fondazioni addirittura la magazzino che si occupassero di arte povera sapete che il nostro movimento il Futurismo negra prossima grande mostra che fra Galleria nazionale sul Futurismo diciamo l'hanno reso celebre gli americani comprando a bassissimo costo anche dei quadri stupendi che oggi sono al MoMA
Come sapete in tante istituzioni americane
Ecco non abbia avuto questa grande avanguardia il Futurismo alla pensate alla metafisica i primi quali De Chirico come poi Magritte li rivede tanti anni dopo tanti anni dopo e le influenze che può aver avuto sul surrealismo stavano vedendo questi giorni quanto Depero può aver influenzato di Warhol
Come l'Arte povera abbia sul il Murri che è un'opera maestra datato abbia potuto influenzare tutta una serie di correnti che sono arrivate dopo
Ecco forse negli stessi italiani non siamo così Konishi di questo enorme patrimonio allora io vorrei che il museo che deve essere vitale deve funzionare un po'come un Broadcast sia veramente una voce quindi forse in questo senso l'emittenza per poter attraverso un allestimento che intende rinnovare ma soprattutto attraverso una serie di iniziative che coinvolgano i protagonisti dell'arte partire dagli hard della presenza degli artisti far capire quanto è
Di qualità ma anche l'arte diciamo del periodo che negli ultimi decenni è comunque in generale degli ultimi due secoli quindi il mio sogno un pochino questa grazie grazie ad estendere
Dico anche una una notizia una preview insomma a maggio andremo a presentare come gruppo tecnico cultura
Un lavoro che con Katia stiamo portando avanti da un po'di ministri le collezioni di arte contemporanea collezione di arte contemporanea moderna delle nostre aziende una corporeità Collection oltre cinquanta collezioni
Magnifiche le aziende piccole medie grandi molto note
Che appunto hanno raccolto tanti tanti capolavori
Dalla metà dell'Ottocento fino ad oggi promuovendo l'arte italiana quindi questo va in quella direzione che dice grazie mille grazie mille Antonio Calabrò
è il guru della cultura d'impresa di questo Paese quindi questo parto con questa ma ex no Antonio Antonio come dire è stato
O anche tra le tante cose anche presidente del gruppo tecnico cultura quindi a maggior ragione nelle sue corde il tema della cultura di impresa è sempre sempre vivo importante a dal dal tuo punto di vista oggi
Come è vissuta la cultura d'impresa in questo Paese che ruolo ha
Talmente alto
Dare un a contributo di ringraziamento alla qualità di questa rivista da il fatta bene molteplice contiene molti punti di vista io credo che varrebbe la pena ragionare molto su tutti gli aspetti e la cultura legandola
Al ma aspetto più generale su cui poi parlerò più attentamente
Il ruolo della cultura d'impresa
Non voglio parlare di cultura d'impresa come se fosse una minorità cosa fosse un settore marginale coach o se la cultura e la cultura di impresa è uno schema lo sai bene che non mi funziona
Provo a essere più chiaro
Possiamo
Certo pensare col vecchio stereotipo che esiste la cultura gli intellettuali la ricerca bellezza
La creatività l'intelligenza e poi c'è l'impresa
La capacità di fare cultura e la capacità di fare socchiusa e così l'impresa finisce per essere e finanziatore il mecenate dei processi culturali
Attività nobile il mecenatismo fondamentale e però credo che faremmo un torto a questo Paese se schiacciarsi un ruolo dell'impresa e l'imprenditore soltanto a ruolo definanziamento indispensabile per sparire la cultura in una condizione in cui lo stato e gli Enti pubblici destinano risorse insufficienti al nostro patrimonio culturale
E invece proviamo a rispondere a un'altra domanda e cioè che cosa vuol dire
Fare cultura in questo Paese
Certo c'è la grande letteratura la pittura straordinario Novecento italiano da questo punto di vista
C'era musica cioè l'arte e architettura
Ma mi chiedo e vi chiedo un brevetto chimico e o non è un processo culturale
Uno nuova lega di materiali e o non è un processo culturale un contratto di lavoro che determina le relazioni tra le parti e incide sull'andamento della società dei consumi dei costumi è o non è un processo culturale
Una relazione di rapporto quei territori da scelte e sostenibilità sono o non sono processo culturale non la faccio lunga intendo dire
Che se noi dobbiamo considerare come dice la rivista sviluppo civile
Dobbiamo tenere conto di tutti i soggetti che partecipa alla costruzione dello sviluppo civile e che ognuno a suo modo ognuno nel suo territorio preferendo libri tacendo pragmatici gestendo bene è una galleria d'arte contemporanea
E organizzando bene percorsi formativi contribuiamo allo sviluppo civile d'altra parte
E vengo ad Abu Dhabi
Se lei gola possibilità e il nostro Paese il nostro Paese non la nostra industria abbia un segno forte nell'andamento della rappresentazione dell'Italia del mondo
E dunque la nostra capacità di rappresentanza all'interno dei processi recisione degli equilibri geopolitici mi devo chiedere da che cosa ha fatto il made in Italy perché il made in Italy e competitivo
Una risposta la possiamo trovare indirettamente per esempio nel fatto che questa estate quando Confindustria decide di aprire la sede a Washington
Inaugura a Washington una mostra di disegni del Codice Atlantico di Leonardo perché Confindustria porta Leonardo a Washington da Cordoba biotech ambrosiana
Per dire che il genio italiano è non soltanto il genio della grande raffigurazione della Vergine delle rocce o dei quadri di per la Francesco di Botticelli ma è
Di insieme della capacità di tenere insieme ritirerebbe addebitare collegati
La tecnica
è la raffigurazione di bellezza cosa sono i disegni del Codice Atlantico scavatrici macchine utensili macchine per voi macchine ingranaggi
Ruote dentate
Raffigurati in modo tale da colpire profondamente l'immaginazione ed è dire che dietro la vite senza fine
Che comincia a prefigurare Leonardo c'è una parte consistente di quel genio italiano che sapeva fare fin dal Medioevo all'ombra dei campanili cose belle che piacciano al mondo la definizione di Carlo Maria Cipolla
Portiamo il Codice Atlantico a Washington con un grande successo di pubblico per dire che il made in Italy contemporaneamente
Bellezza e capacità telex tecnologica raffigurazione eh
Industria saper fare e fare bene allora Sequals il made in Italy io credo che la nostra capacità si è quella di mettere insieme a ragionare insieme su la grande arte italiana la grande arte figurativa è la capacità di costruire industria di qualità la bella fabbrica per usare un'espressione corrente nel dibattito di Confindustria nella consapevolezza
Che per esempio ragionando di produttività per c'è un nesso molto forte che passa tra la qualità dell'UPI del lavoro e la sicurezza dei luoghi del lavoro e la produttività in generale
L'abbiamo detto riceve prosaico poco fa che questo appesi stagnante produttività è vero però questa definizione non mi basta
Essendo io anche io come profondamente rompiscatole rispetto ai numeri
Vorrei scindere quel dato sulla produttività in tanti segmenti e sapere quante la produttività della pubblica amministrazione quante la produttività delle infrastrutture quanto tempo ci mettono i camion che portano gli abati tori frigoriferi Dicati ha dalla sua fabbrica ai postini smercio perché tutto questo incide negativamente sulla produttività se la guardo nel punto stretto da nostre industrie
La nostra produttività è alta se non fosse alta
Ciò al contrario
Se non fosse alta e lo sappiamo anche statisticamente è alta non si capirebbe come facciamo ad avere un export di seicentosettantasette miliardi quest'anno cosa che ci collocate ai primi cinque Paesi per valore di esportazione manifatturiero nel mondo
Questa dimensione nostra catanesi lezione competitiva io ragiono da gommista non sono né un direttore di museo una intellettuale sono un gommista devo vendere pneumatici
Se ragiono in questo modo riesco a capire anche perché dalla pena per le imprese italiane insistere investire in cultura
Non soltanto sulle tecnologie ma anche sulla rappresentazione della fabbrica stessa perché fare progettarono stabilimento industriale da Renzo Piano l'abbiamo fatto a Settimo Torinese
Perché per esempio parli Fondazione Pirelli Paroli casa mia fare un libro all'anno su un tema un libero che non è un libro aziendale libri aziendali sono un pacco e non si vendono bisogna farli tutti i nostri libri sono liberi da editore li facciamo con Marsilio dove privati o Mondadori perché guardo lei con grande apprezzamento
Perché qui ieri mattina sono banali
Sanno impaginare bene sanno scegliere bella fotografia sanno saltare il colore sono cioè in grado di fare il mestiere dell'editore che per Pirelli che fa il calendario Pirelli
E fondamentale per la qualità delle immagini perché facciamo libro
Libero da libri ma i libri a pretendiamo rivenderlo non emendiamo moltissimi non sono bestseller lo so
Però sono libri da libreria e il loro prezzo copre a stento le stesse e non è che ha volentieri un contributo perché quel libro esista e si rende perché lo facciamo per dire
E il racconto dell'impresa è un racconto che deve avere una qualità specifica della rappresentazione
Altrimenti è un però paletti elemento e propaganda di andarle
Detesto la parola solita Elling
è un modo sbagliato dir parlare di propaganda per raccontare una cosa che falsa in partenza come tutta la propaganda peraltro aziendale politica o culturale che sia mi piace la parola racconto
O anche rappresentazione
Facciamo libera un anno perché questo contribuisce a fare crescere
L'immagine che Pirelli Ida come elemento in cui l'essere italiana
è un punto distintivo ecco questo è forse il dato e ci colleghiamo ad Abu Dhabi noi vendiamo il made in Italy
Perché dobbiamo essere capaci tenere insieme una lunga storia una lunga tradizione culturale con la qualità delle cose che facciamo cipolla bello ebbe il patto
L'ultima notazione
Hanno i tocca
Avere una responsabilità anche nei confronti del patrimonio delle immagini molti anni fa quando ancora lavoravo al Sole ventiquattro Ore cominciamo la campagna ardita
Che comincia con un fondo che diceva i musei sono pieni dei magazzini di opere d'arte non straordinari ma sicuramente molto belle se non sarebbero state acquisite
Date hanno ai privati la possibilità di prenderle in comodato d'uso non le prendiamo liti o foglie magazzini le attendiamo nei nostri uffici nelle nostre fabbriche
Fabbriche parole che mi piace nelle nostre fabbriche Pirelli abbia aperto biblioteche i libri giornali compiamo trenta titoli nuovi al mese
E abbiamo una fidelizzazione altissima perché leggere aiuta a lavorare meglio
Quanto aiuta a lavorare meglio non lo so e non lo voglio sapere hai ragione Marco non tutto è misurabile e forse l'ossessione della misurazione potrebbe dovesse essere tagliata una volta
Uno dei nostri CCS ma quanti pneumatici far pendere la Fondazione Pirelli quanti l'Hangar Bicocca
E Tronchetti riscosse non lo so nessuno o anche tu
Perché è dentro
Il marchio due miliardi e mezzo di valore Cirò tutti questi elementi dalla qualità all'Hangar Bicocca al calendario Pirelli torno alla proposto riquadri proponemmo di dire dare all'impresa questa possibilità le imprese di tiro foglie magazzini vi appendo nell'ufficio in fabbrica e lì gli aprono al pubblico
E ci fu risposto
Che volevamo privatizzare la bellezza dell'arte e ci rinunziamo poi andavi eversore questa proposero andò avanti però io credo che sarebbe un contributo fondamentale che moltissime imprese sarebbero disposte a fare
Passo cioè risponderti
Che vi darà una notizia la mia prima entrata in bilancio assoni Lillo un fisso
Per chi non sa cosa sono sono i canoni di prestito delle opere d'arte
Io guadagno più da quello della dotazione ministeriale cioè dotazioni sei sarebbe un po'più alta però siccome non abbiamo abbastanza personale le devo restituire una parte per pagare il personale Ales sapete il personale della società interinale in house del ministero che fornisce
Le risorse che purtroppo mancano tutti gli organigrammi delle istituzioni quindi tolta questa qualche anno adesso io sono appena arrivata vedremo cosa riuscirà a fare io ma negli anni passati molto spesso è stata più spesso la prima fonte di introito del museo Conlon Sinisi importanti che ha Ivano addirittura a cento mila euro per il presto di una però per un quadro quindi voglio dire la si fa la si fa perfetto c'era un vecchio tedesco che diceva scava scava perché ha paura quindi mette a Baggio
Ecco l'ex chef del Four abbiamo già ambio Baroni Vanoli vorranno il piccolo e noi prendiamo a cinque milioni all'anno per l'Hangar Bicocca quindi abbiamo ampiamente dato sapendo che l'hangar e il rapporto con l'arte contemporanea e per noi non soltanto un servizio che facciamo al città quelle mecenatismo
Ma anche uno stimolo al nostro interno per dire che bisogna cogliere attraverso l'arte contemporanea tutti i segnali anche deboli cambiamento
Che per noi sono fondamentali l'arte contemporanea scrivono fantastico da questo punto di vista Antonio assolutamente d'accordo assume anche noi stiamo per pubblicare con Marsilio quindi Marsilio ritorna Feltrinelli ritorna Franco comunque bene
Per cui sta
E certo bene benissimo molto europee
Forse con infortuni
Intelligenza artificiale a no Viana molto
Trattata anche messaggi di questo studio oggi ne abbiamo parlato un po'marginalmente dato che è un tema di grande attualità da tutti discusso tutti temuto oppure da molti visto come una straordinaria opportunità secondo tre nell'ambito del del settore della cultura nell'industria della cultura dell'impresa ovviamente
Qual è l'impatto a impatto cioè è in corso un impatto come tutte le grandi innovazioni assolutamente stravolgente e però le innovazioni sono lì
Però gli amanuensi si potevano porre Gutenberg grazie no non sarebbe servito allora la responsabilità nostra
Parlo al punto Israele prese è tentare di capire come governare le trasformazioni che saranno e che sono già in corso all'interno del mondo produttivo
Cercando di adattarsi e prevedere le trasformazioni che vengono da quel meccanismo sapendo che perché sempre per con riguardo al mondo del lavoro ci saranno gli spostamenti assoluti di manodopera e che sarà necessario che la politica con la fiscalità generale capisca come governare processi ed intermedio
Saranno espulse figure professionali saranno creata altre figure professionali allora tocca pensare come d'acqua ai prossimi due-tre anni e via via andando Rolling per gli anni successivi cambia il nostro modo di lavorare
Con una consapevolezza il più quel torna a quell'elemento di che cosa diciamo quando parliamo di cultura e cioè chi scrive
Dal gli algoritmi chi scrive i meccanismi disattenti e Pitti
Certo riscrivono i matematici di scrivono gli statisti scrivono i fisici ma vanno scritti dagli umanisti non ascritti dai file
Sophie andrebbe ritiene che la toilette
Vanno scritti da quelli che hanno responsabilità di valutare il senso delle cose che facciamo da chi sa di etica ed è giusto che ci sia un sacerdote un teologo a presiedere
La Commissione per l'arte
A mio parere aver deputato benissimo anche Giuliano Amato e letta è una di queste trappole che si vanno dicendo in modo abbastanza demagogico purtroppo però va benissimo chi la presiede
Perché o la scrittura dell'algoritmo e gli altri con riferite gente artificiale multidisciplinare non ci perdiamo una cosa fondamentale per qualunque processo di trasformazione narrativa qual è il senso delle cose facciamo
Perché utilizziamo meccanismo anziché un altro dove stiamo andando in quella direzione che i rischi corriamo questo problema del rapporto tra l'innovazione l'etica tra l'etica e la scienza sarà posero i filosofi quantistici negli anni trenta quaranta
E devo ai dibattiti più belli che si possono leggere in questo momento assolutamente attuali c'è una responsabilità etica del fare impresa del fare scienza del TAR ricerca
Del fare mestieri intellettuali nel fare i mestieri intellettuali io ci metto il fare fabbrica
Grazie grazie Antonio guarda dato che sei aspettare l'ultima un'ultima domanda perché un comunista una saggi contare come una uno Silvio soleva capirei l'interessata esatto però insomma
Tra le tante cose tra le tante cose anche adesso l'esperienza di presidente dimostra impresa no che è un'esperienza penso molto bella straordinario musei impresa diffonde molto la cultura dell'impresa ovviamente della cultura d'impresa e la cultura con la C maiuscola in generale
Cosa occorrerebbe fare di più sulla guarda surrettizio in uso sono d'accordo con lei
D'altra parte l'edizione che dà ai comma che noi abbiamo fatto nostro user imprese USA imprese nata più di vent'anni fa per iniziativa di Confindustria e Assolombarda lo dico a quelli che non lo sanno
E adesso la quasi centocinquanta iscritti delle grandi imprese ma con Santo Spell antis una volta sia la FIAT porterà già meglio ma non è scritto in Confindustria quindi peccato peggio per loro ma questo è un altro tema
è
Noi diciamo che i musei d'impresa sono assetti di competitività sono tutto quello che lei ha detto e cioè luoghi in cui si costruiscono processi culturali musei riaperto interattivo
Elemento di socialità potrei dire elemento di democrazia di un Paese
E uso dell'impresa sono anche questo ma sono una sette di competitività perché sui mercati dove ne conosciamo nome Pirelli da imprese italiane
Tu puoi copiare tutto
Poco Piero processo produttivo poi avviare un brevetto puoi copiare una foro può coprire tutto non puoi copiare solo una cosa
La tua storia
La nostra storia è il nostro punto di istintivo il nostro rapporto specifico con la bellezza e la tecnologia il nostro la nostra capacità di misura il fare su misura no una giacca di Armani quelle facile
Fare su misura un'acciaieria
Quello è il nostro punto di competizione i musei d'impresa sono a sette di competitività perché consentono di lavorare insistere e di rappresentare questa nostra funzione
Che cosa vorremmo dar bonus se sui privati
Bene Antonio grazie mille io invito tutti quanti come dire apprendere i posti in platea e grazie mille invito la vicepresidente accadeva rossa a trarre qualche conclusione
Ora grazie
Grazie Antonio presidente l'unica
E grazie a chi mi ha preceduto sono venuta col telefono perché stiamo aspettando anche l'arrivo l'onorevole Mollicone
Ecco primi arrivati a grazie a Federico
Indiretta benissimo
Allora a me l'onore delle conclusioni
Devo dire che
Nelle deleghe insomma che nella mia vicepresidenza
Sono state date la cultura sicuramente quella delega che io ritengo più interessante perché è la più difficile da spiegare quando tu devi spiegare
In qualche modo non è facile perché la gente la cultura forse è una di quelle cose che collega un oggetto un libro un quadro ma in un'impresa
Dopo che si conosce Antonio Calabrò si riesce anche spiegarlo meglio è difficile dire cosa cos'è la cultura io dico sempre che entrando in un'impresa se c'è cultura si sente e se non c'è cultura si sente ugualmente
Perché qualcosa che si respira nel modo di anche solo ricevere un ospite nel modo di allestire una reception nel modo di curare non curare un giardino
Nel modo di esporre prodotto o in un museo d'impresa se viene fatto
E quindi è quell'elemento in più
Intangibile
Che ha un peso comunque molto molto forte tanto è vero che ne parliamo anche di Corporate Carluccio responsabili ti
Che trova un termine bellissimo che siamo abituati a sentire Corporate tra social responsability invece c'è anche una responsabilità culturale
Lo diciamo sempre che il fatto che un'impresa siano in territorio rende sicuramente quel territorio più ricco attinge il territorio tanto vero che i nostri prodotti quando poi vanno in giro per il mondo hanno anche elementi distintivi di un territorio un prodotto fiorentino non è uguale un prodotto veneziano non è uguale in prodotto siciliano
Capisci e c'è anche un pezzo di quel territorio in quel prodotto e dopo l'impresa a quel territorio torna anche qualcosa che sicuramente un certo livello di benessere non solo economico ma anche socio culturale
Anche solo per il fatto che clienti da tutto il mondo vengono vedere quell'impresa glielo dico sempre per il fatto di esistere noi abbiamo almeno novanta nazionalità diverse
E visitatori di novanta pesi diverse che vengono nel mio caso Conegliano potrebbero venire in qualsiasi parte d'Italia dove c'è un'impresa
Quindi l'impresa diciamo che è un driver economico
E questo lo possiamo capire ma anche competitivo
Ed è interessante vedere come anche l'industria culturale abbia un peso che non conoscevo ma che è pari al due virgola tre per cento del PIL che non è poca cosa e quindi l'industria importante
Ed è comunque Unindustria
Che cresce perché c'è una domanda crescente di beni e servizi culturali anche da parte dell'impresa perché questi servizi e questi beni immettono anche all'interno dei loro processi produttivi lo diceva prima Antonio Calabrò fare un brevetto
Richiede cultura non è banale lo descrive in un certo modo e bisogno di qualcuno che ci aiuti a Parma scriverlo per esempio perché scrivono in un modo in un altro non è la stessa cosa
E quindi un grande fattore chiave di competitività soprattutto oggi dove noi siamo impegnati in una transizione che diciamo doppia
CRI e digitale anche questa non è una cosa banale richiede grandi contenuti culturali e grande competenze culturali
Lo diciamo anche che la cultura è un fattore di autodeterminazione promuove comportamenti virtuosi prima lo dice il professor Sacco
Che la cultura permette che ci sia un cambio di comportamenti non è sufficiente ma è uno dei fattori abilitanti quindi importantissima
Mi ha colpito molto
In questo ambito nella rivista
Leggere che c'è un elasticità dei consumi finali di beni e servizi culturali molto alta a fronte di un incremento dell'un per cento del reddito i consumi aumentano culturale dell'uno punto
Quindi vuol dire che dove c'è benessere c'è anche un consumo culturale più alto
Quindi vuol dire che se il nostro Paese continua a crescere economicamente continua a crescere anche la domanda di beni e servizi culturali quindi è un volano che si autoalimenta
Ovviamente la cultura incide sul benessere soggettivo ma anche sulla coesione sociale
E devo dire che questo è un elemento che anche personalmente ho visto molto forte durante il compito siamo stati delle comunità
Che anche solo per il fatto di aver messo insieme le persone
Tramite una col digitale è riuscita a tenere quelle persone motivate insieme e anche speranzosa io mi ricordo quanto fosse importante dire che c'era una via d'uscita
E che c'era la possibilità di superare quel momento quindi un grande fattore di coesione sociale
Devo dire che Confindustria in quest'anno in questi anni ha tenuto molto alta l'attenzione sulla cultura sulla cultura d'impresa lo diceva prima Antonio Luni sono vent'anni che esiste questo gruppo tecnico quindi non è cosa recente
Oggi sicuramente più che mai con questa dote transizione non siamo impegnati a inventare in modo di fare impresa non possono più farlo con la come l'abbiamo fatto per tanti anni
Ma si va verso modelli di impresa che devono essere inclusivi sostenibili
Il sommo dell'i diversi modelli che devono essere ripensati l'industria cinque punto zero che l'evoluzione della quattro punto zero pone l'uomo al centro quindi prevede dei modelli di impresa dove l'uomo al centro
Il sistema è sostenibile e anche inclusivo
Son tante cose messe insieme e quindi da imprenditori perché dico sempre che questo è un cambio prima di tutto culturale dobbiamo iniziare a pensare in maniera diversa e deve partire dall'altro perché implica scelte strategiche diverse
Cosa abbiamo fatto fino ad oggi come Confindustria allora noi abbiamo appena fatto un evento lo scorso novembre
L'abbiamo card che Amato impresa consapevole
Perché è un cambiamento nasce sempre dalla consapevolezza
E abbiamo fatto una ricerca con Havas per capire come imprenditori consumatori vedessero i temi etici e questo grande cambiamento cui tutti siamo chiamati dal punto di vista degli imprenditori vediamo che c'è una presa di coscienza su questi temi su questi temi
Si stanno elaborando strategie si sta misurando si sta rendicontando quindi sicuramente cresce la dimestichezza ma come dicevo il nostro compito è di stimolare queste cambiamenti quindi quello che facciamo più di tutto e proprio di lavorare
Sulla nuova consapevolezza
Ovviamente questa transizione implica che anche all'interno dell'impresa e ci sia una cultura d'impresa che cresce che cambia e infatti una delle figure più importanti
Che saranno richieste nei prossimi anni
Di personale che ha competenza sulla sostenibilità noi prevediamo che serviranno quattro milioni
Di persone con competenze sulla sostenibilità proprio perché cambia la cultura d'impresa quindi necessario lavorare sulla governance sulla rendicontazione
Sul nuovo modo di accogliere e di gestire le persone
Quindi cambia veramente tanto e questa ancora una volta è una nuova cultura di impresa o una cultura d'impresa che si che si trasforma
Sul lato dei consumatori cosa è emerso
Anzitutto che è l'acronimo ING non è così conosciuto
Non lo trattiamo nelle nostre aule ma in realtà poi fuori consumatore
Forse capisce cosa vuol dire sostenibilità mai esserci non lo conosce
Quindi questo significa che per noi imprenditori esiste un margine di lavoro importante per raccontare cosa facciamo in termini di sostenibilità
Un'altra cosa che messa e che solo il diciotto per cento dei consumatori e disponibile a pagare di più per un prodotto sostenibile
E questo devo dire che da imprenditori è un po'preoccupante perché vuol dire che oggi se uno vuol fare un prodotto sostenibile quel delta di costo
Il mercato probabilmente non è disponibile ad assorbirlo quindi per questo motivo che servono delle policy per accompagnare queste grandi trasformazioni perché non tutte le imprese hanno la capacità e anche diciamo la capacità economica
Di attuare questa trasformazione e infatti diciamo che la grande sfida e rendere le supply chain sostenibili
Quindi chi è a capo di una filiera fra la grande responsabilità da grande impresa di trasformare anche tutte le imprese che in quella filiera vivono
Quindi quello che diciamo è che fondamentale che ci siano delle policy per promuovere questi nuovi modelli e sono delle policy che però devono basarsi sulla neutralità tecnologica oggi quello che noi lamentiamo nei confronti del legislatore europeo e che definisce l'obiettivo e molte volte definisce anche la strada ma la strada la deve trovare l'impresa perché l'innovazione per sua natura
è un atto irriverente non può essere un atto definito altrimenti non si chiamerebbe innovazione
E bisogna anche definire dei piani di incentivazione adeguati parlato di industria cinque punto zero le linee guida ci sono mancano oggi i decreti attuativi quindi vuol dire che se oggi un'impresa pur sapendo che saranno supportati nuovi investimenti per avere o per fare efficientamento energetico non hanno però indicazioni precise
Per quanto riguarda
L'industria culturale anche qui abbiamo bisogno di poi si e noi insomma abbiamo fatto tutto una sere
P riflessioni nel nostro gruppo di lavoro
E insomma adesso qui chiede l'onorevole Mollicone e a riascoltare anche bene quali sono le nostre riflessioni perché anche nel mondo dell'industria culturale c'è necessità di strategie di medio e lungo periodo
Noi l'abbiamo già detto abbiamo bisogno anche di misure a sostegno della domanda
Per coinvolgere ampie fasce della popolazione comincerà prima Carra che solo
Quattro su dieci quattro per cento
Quattro su dieci
Quarantun per cento italiani leggono giusto
Ecco
Ecco quindi diciamo che probabilmente c'è ampio spettanti a margine anche qui per sostenere e ampliare questa domanda
Ampliare il perimetro della bonus che è uno strumento che è stato uno strumento potentissimo sicuramente
Ha funzionato molto bene
E si amplia Simo il perimetro fra su questo le imprese hanno già investito molto però sempre a sul perimetro sicuramente soprattutto gli enti privati potrebbe essere anche anche questo un altro grande volano di sviluppo
Snellire le procedure che permettono la circolazione dei beni culturali italiani all'estero
Lo diceva prima direttrice tra Galleria nazionale che i prestiti sono una grande fonte
Di reddito e sicuramente ci sono altri sistemi legislativi oltre quei italiano che queste cose le promuovono l'Italia su questo è più in una posizione di protezione piuttosto che di condivisione
E poi a mente la promozione dei partner agli atti pubblici privati voi c'era qualcuno prima di me che questo è un grande volano di sviluppo incrementale
Per ultimo agevolare l'innovazione e l'adozione di nuovi strumenti pensiamo solo alle Block ceno al metà verso l'intelligenza artificiale
Tutto questo può sicuramente permettere di valorizzare il nostro patrimonio ulteriormente o in un altro modo
Meno e mi avvio alle conclusioni
Dicendo che è stato un pomeriggio molto bello
E il fatto che questa rivista autorevole sicuramente questa rivista di politica economica abbia parlato di cultura è un segno in maniera
Mo'un buono monocratica seguiamolo testo tutto dedicato alla cultura un segno di grande attenzione al nostro a questo comparto però non ci solo solo i numeri si diceva prima con Calabrò come si misura la cultura
Certo si può misurare quell'un numero ma c'è anche un valore intangibile della cultura
Le prestigiose firme
Degli articoli che trovate sulla rivista questo valore intangibile secondo me l'hanno saputo ben raccontare
Quello che emerge è la consapevolezza è questa la parola che ci piace tantissimo
Del ruolo della cultura per la crescita e anche lo sviluppo del nostro Paese
è un patrimonio collettivo e come dicevo prima anche un grande collante delle nostre comunità che quando serve funziona funziona molto bene
Oggi siamo in una fase di grande cambiamento necessario dovuto e l'impresa sulle prime che devono cambiare perché sono dei grandi attori di questa transizione
E ancora una volta la cultura in questa transizione sarà essenziale
Perché è l'unica che può darci codici per leggere e interpretare questo cambiamento perché deve essere interpretato
E deve essere anche gestito
Quindi riprese riprendendo e parafrasando il tema di questo numero della rivista qual è il posto della cultura oggi in Italia
Devo dire che quello che emerge e che c'è sempre un posto importante per la cultura
E mi spingo un po'più in là dicendo che c'è sempre più bisogno di cultura anche nelle imprese
Perché quando c'è si vede e quando c'è fa la tesi fa la differenza e quando c'è fa crescere l'impresa rende più forti e più residenti
La cultura è lo strumento per superare i muri e anche per costruire i ponti e devo dire che anche lo strumento formidabile
E anche molto per me ante per riuscire a modellare il futuro come più lo desideriamo
Quindi una grande arma un grande strumento una bacchetta magica a nostra disposizione certo bisogna conoscerla bisogna essere consapevoli e bisogna saperla modificare modellare
Quindi grazie
Lascio ora
Per le conclusioni il palco all'onorevole Federico Mollicone presidente della commissione cultura scienza e istruzione della Camera dei deputati
Buona sera a tutti inizio ovviamente con i ringraziamenti mio ringraziamento HTA da Ross gli organizzatori ovviamente la LUISS che ci ospita
Alla alla rivista che mi permette di poter annunciare alcune iniziative parlamentari che ho sentito citate intervento di da Ross e che so essere state citate interventi precedenti
Io credo
Chiede
Diciamo nel in questo numero della rivista che una rissa storica di politica economica il fatto che sia stato fatto un numero monografico sulla cultura di Fausto assolutamente onore
Ma dicevo è un numero storico il fatto di incontrare molti compagni di viaggio poi io rappresento l'istituzione ma e il Parlamento ma molti di voi rappresentano come si dice gli addetti ai lavori cioè la comunità di culture tale
Diciamo che le sue numerose sciatta che è un po'un po'ci torturano un po'ci arricchiscono
Quotidianamente e direi anche di sera
Però è molto e molto bello che che che è una rivista facciata aggregatore di questi mondi mondi importanti qualificati che sanno
Dialogare tra loro e grazie anche all'impulso dica di alla Rossa hanno trovato in questa iniziativa una sintesi e come sappiamo
Diciamo l'approccio scientifico della rivista sicuramente
Conosciuto e dedicare appunto come dicevo un un numero specifico interamente al mondo della cultura l'economia culturale sicuramente un segnale importante perché è importante perché come viene detto nell'introduzione l'ambito dei servizi e dei beni culturali si esprime in larga misura
L'identità delle comunità e delle società e contribuisce al benessere tangibile materiale delle persone che vi sono coinvolte come fornitori e utenti servizi culturali che è poi il concetto espresso e ribadito anche da da rosse in chiusura come legislatori da sempre ci poniamo esattamente l'obiettivo di sintetizzare non soltanto la tutte la la valorizzazione e la vigilanza sui beni culturali ma proprio l'attivazione di quelle comunità comuni di career
Del dei privati rispetto a quello che è il compito pubblico della della tutela e della valorizzazione anche in maniera sussidiaria
E in Commissione portò la notizia qui proprio oggi ieri l'ufficio di presidenza o incardinato una mia proposta di legge a prima firma
Che tratta esattamente di questi temi ci sono già altre altre leggi che ho avuto la fortuna di vedere approvate c'è quella sulla rievocazione storica la delega al Governo sul beni immateriali
Per la definizione che è stata approvata all'unanimità qualche giorno fa e ora al Senato sarà approvata dopo Pasqua quindi diciamo è una commissione proattiva che in ossequio anche ai dettami costituzionali non fa solo pareri anche se in questi giorni ne hanno fatti di a qualcuno di San importante sul Tudjman assumo e su altri temi di attualità ma fa a una è una sede legiferante di fatto e questa legge parte esattamente dal principio costituzionale
Della sussidiarietà dando seguito all'articolo nove la Costituzione proprio prevedendo l'istituzione di un grande circuito sussidiario il più grande circuito dei beni culturali sussidiari non solo pubblico ma anche privato e questa è la novità che va esattamente in linea con il diorama normativo e anche diciamo del dello scenario che descrivete in all'interno della rivista e cioè
Si cercherà di dare attuazione alle due novelle del Codice Urbani l'articolo Urbani l'articolo centoventuno bis che si dirà un'anagrafe digitale degli istituti dei luoghi della cultura dei beni culturali
Per censire tutti quei beni culturali pubblici innanzitutto ma anche privati e questa è la novità
Che attualmente non sono valorizzate non sono aperti non sono abbastanza hanno bisogno di un intervento di radicale ridefinizione rigenerazione riapertura e riuso
Questo darebbe appunto concretezza anche all'articolo centodiciotto della Costituzione quindi proprio alla funzione sussidiaria delle delle dei corpi intermedi della società che quando è necessario insieme allo Stato si prendono in cura
Dei beni pubblici culturali ma la grande novità che stiamo cercando punto abbiamo già definito dalla legge e l'affronteremo però con un processo parlamentare di verifica anche con molti di voi
E è proprio
La diversità di modalità di gestione il nuovo articolo centoventidue terra istituisce di fatto un elenco digitale della sussidiarietà orizzontale serve appunto per costituire un elenco di operatori privati
E di concessionari interessati e qualificati a partecipare alla gestione indiretta quindi non un altro bando
Ma un elenco permanente aperto sempre aperto dove i concessionari a tutti i livelli dalla piccola associazione territorio fino alla grande soggetto concessionario che lavora giacconi partenariati
E quindi è una diversificazione dei fatturati delle strutture
Con una diversificazione anche della visione qui dalla Commissione comunitaria
Del territorio dell'associazione culturale che vuole aprire il piccolo spazio gestire il piccolo spazio nel piccolo comune fino invece alla a grande concessionario che ha già degli spazi in concessione ma che magari vuole investire insieme ad altri privati o insieme a fondi per riaprire nuovi spazi spazi non utilizzati pubblici
Ho anche privati e il questo circuito che si dovrebbe chiamare Italia in scena nella legge si chiama Italia in scena serve proprio a rivoluzionare l'approccio che c'è stato fino ad oggi
Sia da parte del Micca sia da parte mia dello Stato sia da parte dei privati e quindi
A gestire una questione una a garantire una gestione non solo più qualitativa ma anche più efficace efficiente e sostenibile dal punto di vista proprio economico-finanziario degli istituti dei luoghi della cultura
Dei beni culturali e perché no anche delle delle collezioni aziendali dei luoghi
Da arte aziendali io ho visitato delle cantine ormai veri e propri luoghi di cultura con esposizioni di quadri Conolly aziende che hanno collezioni private
Di opere d'arte e queste sono tutte ovviamente fanno bene dal punto di vista dell'umanesimo del lavoro fanno bene a chi lavora in quelle aziende e perché si produce con maggiore creatività con maggiore attraverso distinto anche positivo della della bellezza e dell'arte
Ma da fanno bene anche talvolta al al territorio perché come mi è capitato di vedere proprio nelle terre dei di del vino del nord ci sono delle cantine che hanno Ria riaperto riqualificato ori
Valorizzato antichi antiche rocche trasformando le si i luoghi evento ma anche luoghi espositivi e tutto con ovviamente fondi aziendali
E questo creando però di fatto una valorizzazione di un parco di un di uno spazio antico e e e così via
E e questo è un modello che secondo me può essere assolutamente diventare sistema sistemico
La valorizzazione del patrimonio culturale secondo proprio il principio di sussidiarietà con l'ampio utilizzo di strumenti partenariato pubblico-privato serve proprio a rendere attive situazioni di uso valorizzazione appunto di tutte
Diciamo quello che è il patrimonio diffuso dei beni culturali sul territorio pensiamo solo ai bordi su questo abbiamo lavorato con i botti digitali con i fondi del Pnr re con i bordi
Che vengono finanziati in ogni regione considerate questo questa legge nasce non nasce da un'idea astratta nasce da che esistono i realizzato a Roma Capitale quando avevo lo stesso ruolo per Roma Capitale dal due mila otto al due mila tredici all'epoca ovviamente trattandosi di un di un comune di nascita per quanto capitale con una delibera comunale con dei fondi creai due e sperimentali due Circuiti uno Roma segreta uno Roma in scena Roma scena era il circuito di ventuno musei comunali messi a sistema con fondi pubblici per fare tedesco spettacolo dal vivo
Tutto hanno nei musei e quindi creare contaminazioni pubblico per cui andare a sentire jazz o vedere la danza all'interno di uno di un museo dove magari non si entrava e poi tornarci cosa che hanno dimostrato indagini terza sede l'agenzia dei servizi
E invece Roma segreta l'apertura e la la concessione per tre anni di diciotto luoghi culturali cosiddetti a torto minori della sempre della di Roma Capitale tra cui molti a Cartier logici chi è di Roma
Penso all'Auditorium di Mecenate al Ludus Magnus che la parte della diciamo cittadini
Ha dei dei fori sulla
Su via Labicana che era poi la palestra dei gladiatori che passavano sotto andavano al Colosseo ecco questi casi studio sempre con un'analisi dell'Agenzia dei servizi del Comune di Roma
Dimostrò che essa in soli tre anni Novi avremmo abbiamo attivato attivammo il cinquecento per cento di riaperture su luoghi che erano chiusi e
Creiamo un circuito che
Diciamo offrì cultura a migliaia di persone e nei musei aumentano la biglietteria perché c'è appunto la contaminazione il pubblico cioè chi portava andava a sentire un concerto e magari non era mai stato in quel museo vendo del museo un'idea
Vecchia stantia di contenitori di cose
Anche noiose invece mai ci andava la sera a vedere uno spettacolo di danza di Vito proiezione un teatro Cuna di Tura produzioni teatrali all'interno teatro voi immaginate che se ha funzionato nella capitale intere soli tre anni
Sviluppato a livello nazionale con la nuova piattaforma che viene utilizzata per la biglietteria sviluppata implementata su questo stiamo facendo una valutazione con il Micca questo permetterebbe di gestire in Berkoff fissa migliaia di luoghi culturali un elenco di luoghi culturali di spazi culturali da valorizzare Elenco di concessionari che si candidano a farlo idea
E questa è anche la novità punto integrarlo anche con luoghi privati di interesse pubblico penso le dimore storiche o come ho detto perché no a luoghi aziendali che hanno anche un interesse pubblico m'immagino non sia possibile fare entrare cittadini
Sono nelle nelle aziende durante la trovi lavoro però magari la sera se ci sono spazi belli allestiti con collezioni importanti quello può diventare anche utile per la comunità
La cosa importante questa legge che è una legge quadro quindi non si occuperà solo di questo questo è diciamo la caratteristica normativa strutturale e identificate quindi la realizzazione del principio di sussidiarietà
Nella cultura e nella collaborazione con i privati ma l'altra parte gli altri capi riguarderanno esattamente quello che veniva detto anche autorizza a Mazzantini
Oggi a cui faccio gli auguri perché appreso uno una sfida non da poco quella Galleria nazionale sta portando avanti con grande entusiasmo
E che parte proprio da l'altra fonte
Importante per la cultura e la valorizzazione dei Musei che proprio il il diciamo il tradito dei prestiti degli scambi dei prestiti
E anche la valutazione di depositi su questo che si è un indirizzo culturale che ricordo fa parte sia del ministro San Giuliano nel programma sia nel programma della forza politica che rappresento
Ma al di là di tutto è una
Concetto semplice non abbiamo migliaia di opere nei depositi ed è giusto che queste possano circolare che possono circolare con reddito
Però su questo interviene anche la diciamo il compito di vigilanza della commissione che è quello di regolamentari pressi di regolamentare per aiutare i direttori
Dei musei che sappiamo essere in autonomia ma perché per mettere un po'di ordine in una diciamo di una sperequazione una deregulation che spesso non fa capire bene perché un prestito valga Totta a Roma
Valga un altro valore a Catania un altro valore a diciamo a Milano in base non solo all'epoca l'importanza dell'opera che ovviamente c'è un dato scientifico che devono valutare i direttori e gli esperti
Ma appunto l'idea è di dare pari accesso a tutti fermo restando che compresse di di diplomazia culturale estera questo ovviamente cambiano i valori e cambiano anche e a seconda di chi sono di qual è l'operazione cambia anche giustamente la redditività quindi su questo siamo in pieno sostegno dei nostri direttori
E dei nostri musei però
Quello è un altro aspetto importante che ci sarà in questa legge sono tutte le politiche e so che anche questo è un tema che affrontate ricorre in maniera ricorrente anche nella rivista
Sono tutte le le politiche attive per la circolazione delle opere d'arte per l'esportazione le opere d'arte cioè l'idea di dare anche lì un qualche certezza oggi purtroppo ci sono le regole
Ma non ci sono certezza dei tempi e sul mercato dell'arte in Francia abbiamo avuto notizia del cinque per cento sull'Iva sulle transazioni d'arte mentre in italiano e siamo ancora al ventidue questo è un aspetto che ci rende mette tutto il mondo dell'arte privata in questo caso
In grave difficoltà e e questo è un tema che riguarda anche le collezioni aziendali dell'arte
Quindi
Sarà una legge quadro con più capi ci saranno le audizioni e alla Camera ovviamente in tutte le parti coinvolte dal Ministero
Fino al diciamo alla agli operatori ovviamente anche gli imprenditori
E anche a Confindustria Cultura quindi preparatevi
E
Cerchiamo appunto di andare a rivoluzionare in maniera in maniera graduale però un sistema che altrimenti ancora incompleto nonostante un ottimo Codice beni culturali nonostante
Tanti proposte concrete attive
Un tema questo che vi sta a cuore che sta a cuore anche a chi vi parla le l'estensione e la bonus che una leva fiscale fondamentale su questo c'è vi chiedo anche l'aiuto perché Sandonà rise politica economica
Magari trovare qualche economista che sviluppi un algoritmo in grado di valutare non solo quanto costa all'erario
Il l'abbattimento dell'IVA di altre fiscalità di vantaggio ma anche quanto sviluppa quella quella pensata al padre in box
Il padre in boxer funziona talmente bene che e l'hanno l'anno dimezzato l'hanno limitato perché è vero che costava cinque miliardi c'aveva un impatto cinque miliardi sulla fiscalità
Pubblica ma nessuno ci ha mai detto quanti miliardi aveva sviluppato in in termini proprio di valore
Indiretto
Su questo ci sono degli studi tecnico-scientifici economici ecco l'appello aiutateci a trovare un algoritmo che in crei che valuti questo cioè quanto se io estendono al bonus
In maniera orizzontale alle aziende a alle piccole realtà culturali
Quanto posso quanto sviluppo e quanto mi sostituisco Allo stato né il costo di gestione e l'altro l'altro diciamo aspetto importante che serve al tessuto culturale per essere assolutamente innovativo competitivo è l'estensione la creazione della detrazione a consumo culturale individuale come avviene perché intenderci con le medicine e il principio è lo stesso anche lì ci il il il Moloch è sempre lo stesso immersa ci dice Emma non sappiamo valutare quanto possa impattare
Sia perché manca questo famoso algoritmo di diciamo ipotetico poi con una battuta potremmo dire però a i redditi presunti diciamo i gli studi di settore quelli sono stati in grado di stabilire e di stabilirli per cui hanno in passato hanno scoperto e hanno capito
Quanto potevo quanto avrei potuto guadagnare l'anno successivo il quale macchina avrei avuto quale barca quale quale tenore di vita ecco quindi se accostato possibile con gli studi di settore
Probabilmente in maniera più scientifica è possibile fare una valutazione della del volano fiscale quindi estensione alla bonus estensione un'applicazione delle almeno in forma
Diciamo se sedimentata della detrazione al consumo culturale individuale guardare questa è una cosa che riguarda molto
L'economia culturale perché se un tessuto culturale oggi estraneo al consumo culturale vi entra stiamo parlando di milioni di persone stiamo parlando del
Della fruizione culturale che fra l'altro cioè benessere tra le parole
Della diciamo degli scopi
Crea benessere perché studi scientifici e chi medicine del nord Europa ci dicono che là dove in periferia nelle grandi città apre un teatro lo spazio lo spettacolo dal vivo un museo un luogo culturale
Diminuisce l'uso degli antidepressivi quindi questo sono dati ricerche scientifiche che in questi anni anche con le associazioni di categoria abbiamo
Su cui ci siamo confrontati con Federculture con tutte le realtà che e noi coerentemente non tutte subito perché non siamo dei demagoghi però vogliamo portare avanti stiamo portando avanti anche in questa battaglia tecnica non politica con negli uffici del Mestre che giustamente difendono un po'come il drago Smaug da con il Tesoro della caverna
Però difendono Lerario ricco diciamo l'impatto immediato sulle radio però bisogna anche cercare di capire la capacità due sia di imprenditori per lo più
Quindi lo sapete bene della capacità di investimento che c'è su questo concludo
Con una con l'auspicio di appunto arrivare
Arrivare a a una visione sintetica e direi comunitaria ecco forse il concetto di comunità così come definito da Toni disse
Viene Shaffer vs Gesellschaft la comunità contro la Società il modello comunitario vs quello societario anche se
Lo dico qui alla LUISS quindi magari anche con un certo sprezzo del pericolo però in realtà penso che possano far bene alla impresa culturale e all'impresa in quanto tale perché solo e concludo con sostanzialmente condividendo completamente l'analisi cadeva rossa solo avendo un approccio comunitario da parte dell'impresa che e da parte dei grandi per i piccoli e medi privati nella valorizzazione del dei beni culturali pubblici e privati solo così possiamo fare del sistema culturale italiano un'eccellenza e far capire anche magari almeno cioè che produce ricchezza e non la deduce grazie