Conferenza stampa di presentazione del Rapporto Coldiretti/Censis "La guerra a tavola"

Allora buongiorno benvenuti a tutti a questa prima giornata di lavori a questo primo incontro e la prima giornata di lavori abbiamo tempi davvero strettissimi temi sono tantissimi
Si parla ovviamente di di cibo est ostativo due anzi tre anni difficilissimi
Per gli italiani e hanno cambiato le abitudini però diciamo una una sforna un aspetto positivo c'è stato ed è quello di far riscoprire l'italianità i piatti della tradizione i piatti più poveri che consentono di risparmiare di mangiare di mangiare bene e di sprecare meno io darei subito la parola al direttore generale del Censis Massimiliano Valeri che ci farà una fotografia di come sono cambiati OCSE sono cambiati gli stili alimentari del dei nostri cittadini
Prego
Grazie buongiorno a tutti allora rispondo al mandato di essere molto sintetico mancato troverete tutti i dettagli gli approfondimenti con non è un termine che c'era la
In gara stringata
Troverete tutti i dettagli e nei nei materiali preparati per la stampa allora partiamo da una prima analisi congiunturale come hanno reagito gli italiani
Di fronte da una parte alla minaccia dell'alta inflazione ricordiamo l'anno scorso il rialzo dei prezzi sul carrello della spesa alimentare insomma viaggiato intorno al dodici per cento adesso la corsa si è più o meno dimezzata
E anche a un contesto internazionale che è diventato a causa di forte incertezza
Abbiamo chiamato questo rapporto la guerra in tavola
Allora possiamo dire che infetti per noi era liste è stato un esperimento sociale di massa per verificare la tenuta di alcune invarianti
Del nostro stile alimentare e il risultato è stato l'anticipo subito è stato positivo
Cioè il testo è stato superato cosa voglio dire innanzitutto che le abitudini alimentari sono rimaste sostanzialmente uguali nonostante i grandi fattori di pressione per il sessantacinque per cento della popolazione cioè che non hanno risentito di grandi modifiche nei loro comportamenti e nello stile
Abitudini alimentari il trentacinque per cento invece ha cambiato in qualche modo abitudine
In realtà se si approfondisce a cambiare sono state in particolare le modalità dis pesa e i canali di acquisto
Il ventidue per cento ha fatto un maggiore ricorso a offerte e promozioni sui prodotti alimentari il quattordici per cento ha tagliato gli sprechi il cibo che sostanzialmente finisce nella spazzatura
Il nove per cento ha rinunciato ai prodotti di marca più costosi il sette per cento ha ridotto le quantità consumate
Il cinque per cento ha ridotto la varietà dei prodotti portati in tavola
E soltanto il cinque per cento a si è accontentato di una qualità inferiore dei cibi portati in casa e in tavola
Alla possiamo dire che quindi è entrata in gioco una serie di comportamenti ad attivi per rispondere a questo contesto di pressioni
Posso citare dei casi esemplare il cinquantaquattro per cento delle persone che lavorano
Porta abitualmente al lavoro il pranzo da casa
Il settantasette per cento degli italiani prepara regolarmente una lista della spesa programmando quindi gli acquisti per evitare di fare acquisti diciamo così di impulso e poi il caso paradigmatico
è la riscoperta da parte di molti in cucina
Di quella che possiamo chiamare diciamo così la cucina povera o meglio più correttamente di piatti base della cucina italiana questo vale per il settantatré per cento degli italiani che hanno riscoperto in questa fase di pressioni dicevo hanno riscoperto ricette semplici piatti poco elaborati sostanzialmente all'insegna di quali ingredienti
Qualità dei cibi dei prodotti alimentari sicurezza salubrità e aderenza ai gusti diffusi
Questo è diciamo così un altro aspetto da sottolineare no l'apprezzamento di prodotti della nostra agricoltura il settanta per cento degli italiani
Apprezza cioè i prodotti dell'agricoltura specificamente utilizzabili in ricette semplici che hanno la loro base alimenti genuini e salutari
Allora se il taglio degli sprechi da una parte i comportamenti di adattamento razionale ha permesso in molti casi di ammortizzare gli effetti dell'alta inflazione sul carrello della spesa
Quello che però più conta che emerge in maniera significativa da questa nostra analisi è che l'ottanta poi l'ottantotto per cento degli italiani e quindi quasi nove su dieci la stragrande maggioranza per l'ottantotto per cento degli italiani le abitudini alimentari si ispirano alla dieta mediterranea
Si noti da questo punto di vista che il dato è trasversale ai diversi gruppi sociali ad esempio vale anche per l'ottantasei per cento delle persone occorre DT più bassi
Che cosa significa in definitiva qual è il risultato che traiamo in definitiva da questa carrellata di dati da questa analisi
E che è stata preservata la buona tavola e le diete salutarli cioè il requisito essenziale costitutivo dice direi così dello stile di vita italiano in definitiva cosa ricaviamo come quelle indicazioni esemplari da questa ricerca prima elemento che il saper mangiare bene
è stato di fatto lo scuto degli italiani contro l'inflazione contro l'incertezza del contesto
E quindi il secondo aspetto esisteva una cultura italiana del mangiar bene che possiamo chiamare dieta mediterranea all'italiana
Non propriamente codificata ma di massa
Basata sulla tradizione potremo dire sulla trasmissione orale Interna alle abitudini quotidiani degli italiani trasversale ai diversi gruppi sociali anche alle diverse disponibilità economiche
Terzo aspetto questa sorta di apprendimento di massa antico anche oggi si esprime di fatto in termini di competenze sociali diffuse che guardate
Sembra un aspetto secondario trascurabile ma aspetto determinante cioè a queste competenze sociali diffuse degli italiani quarta aspetto tutto questo è difatti il riflesso di un intreccio virtuoso
Con l'offerta di prodotti di qualità no quindi dove si incontrava a parte le tradizioni della cucina italiana e dall'altra parte la filiera del cibo quindi sul lato della produzione
Vado alle conclusioni qual è stata allora la bussola per orientarsi per gli italiani cioè quali sono stati i criteri di scelta dei prodotti che hanno di fatto tutelato la qualità delle chiese
Primo l'italianità ora questo l'italianità dei prodotti per l'ottantasette per cento degli italiani è un faro di fatto in questa fase di forte inquietudine disorientamento rappresenta cioè un un fattore di forte rassicurazione per i consumatori secondo aspetto vale per l'ottantasei per cento degli italiani siamo parlando di percentuali e quindi molto alte
La tracciabilità cioè la piena consapevolezza sulla biografia dei prodotti che essi che finiscono nel carrello della Spesal mai dispense
Degli italiani e quindi nei loro piatti sulle loro tavole italianità e tracciabilità
Allora da tutte queste evidenze deriva l'esigenza particolarmente avvertita dagli italiani di tutelare e valorizzare la cuscinetto Agliana e la filiera del cibo attrazione agricola
Per il novantasei per cento che è un dato plebiscitario
L'identità dei territori italiani si esprime anche attraverso il cibo e il vino per il novantaquattro per cento il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio dell'umanità dell'UNESCO è un'opportunità di sviluppo per l'economia italiana ma più in generale per il Paese
Per l'ottantanove per cento bisogna difenderà la dieta italiana sia presso le istituzioni che presso i mercati c'è un l'espressione di un no deciso alle etichettature fuorvianti il settantasei per cento degli italiani esplicitamente contrario ad esempio al nutrì scorra che penalizza i prodotti italiani
Per il sessantotto per cento sono dei vita e anche l'etichetta largo mistiche sulle bottiglie divino
Più in generale Cella lui desideri o di porre un argine verso il trash food chiamiamolo così ad esempio il settantaquattro per cento
Degli italiani si dice contrario all'ingresso sui nostri mercati di prodotti alimentari provenienti da altri Paesi che non applicano regole sanitarie e di sicurezza alimentari come uguali degli stessi standard di quelle che valgono per i Paesi dell'Unione europea
Il settanta per cento si dice contrario ai cibi prodotti in laboratorio cioè ritiene che la pur l'Igt una libertà di scelta dei consumatori non giustifichi però la produzione e la commercializzazione di cibi prodotti in laboratorio
Insomma è veramente concludo
Scusate la la fretta ma insomma i tempi son con son compressi emerge una certa potenza da tutti questi dati intorno al nostro specifico modello culturale del cibo
Naturalmente è un'onda lunga la interpretiamo da quindici anni e con Coldiretti cioè non è una pietra o congiunturale del momento
Noi il punto è che noi non esportiamo soltanto prodotti alimentari ma una cultura sociale del cibo a tutto tondo che passa sia per il modo di produrlo sia per il modo di consumarlo a tavola
E questa è una considerazione lasciatemelo dire l'ultima l'ultimo aspetto che assume ancor rilievo nuove in questa fase che stiamo vivendo di profondo ripensamento anche del paradigma della globalizzazione che è stato egemone negli ultimi trent'anni
Sapete c'ha un grande riflessione in corso su questo modello per per il futuro si parla sempre più di risciò Ring rimpatrio delle produzioni qualcuno dice Francia O-ring come dire limitiamo le catene globali del valore soltanto ai Paesi amici
C'è un grande ripensamento e verosimilmente questo porterà ad un ritorno di protagonismo dei territori
E quindi anche della filiera del CIPE italiano il punto qual è che guardando al futuro ma dobbiamo cercare di preservare ciò che di buono la globalizzazione ha portato l'apertura di nuovi mercati anche l'utilizzo delle nuove tecnologie sei funzionari però ai valori intrinseci del nostro modello culturale del cibo e passare un setaccio come dire no preservando ciò che di buono in questo bilancio di costi
E benefici che la globalizzazione ha portato guardando il futuro passanti passare un setaccio che preservi ciò che di buono è venuto da questo modello ma rifiutando ciò che invece compromette i valori intrinseci del nostro modello culturale del cibo un grande patrimonio e della nostra filiera del cibo un grande valore economico e strategico anche per il futuro grazie
Il ministro lo Brigida il dottor Valeria ha parlato di la Cucina Italiana
Lei sta promuovendo moltissimo la cucina italiana a tutti i livelli nelle scuole degli anni il nei ristoranti dappertutto
Ma a suo avviso Popper rappresentare questa cucina italiana che si appresta ad entrare nell'Olimpo dell'UNESCO può rappresentare la vera arma per combattere l'Italian sounding a tutto tondo fa non solo prodotti alimentari
Ma anche i piatti mostra che abbiamo anche visto fuori che vengono trasformati e interpretati in modo diciamo assurdo da degli altri Paesi grazie ministro
Ah buongiorno intanto ringraziamento a Coldiretti e al presidente Ettore Prandini per la lavoro importante che sta svolgendo
Che non è solo quello della tutela difesa del mondo della produzione agricola
Della pesca dell'allevamento ma anche quella di farsi promotrice di un ha su una serie di azioni che difende il sistema Italia nel suo complesso credo sia un elemento che la distingue di particolare rilevanza
Approvvigionando sia quelli che sono gli elementi scientifici e di analisi
Che oggi il dottor Valeria testimoniato con alcune rilevazioni che vanno esattamente in linea con quelle che sono le azioni che siamo elaborando e realizzando insieme insieme il sistema Italia può non solo difendersi ma anche affermare i suoi elementi di forza il principale di questi elementi all'elemento della qualità una qualità cui come dimostrano i dati che sono stati appena rendicontati vedo Novo gli italiani attenti e non pronti a rinunciarvi è ovvio che il lavoro che dobbiamo fare esattamente questo rendere la qualità sempre più accessibile se solo il cinque per cento italiani dalla rilevazione è pronto a rinunciare alla qualità
Come ultima ratio dopo aver invece rinunciato lo spreco alimentare noi abbiamo un dato molto rilevante nel tavolo del terzo settore cioè con le associazioni dal Banco alimentare alle altre che si occupano delle povertà ragioniamo spesso di come contrastare lo spreco alimentare che arriva nelle famiglie al quindici per cento dei prodotti da che cosa è dovuto spesso lo spread alimentari dalla qualità inferiore di scippi se un cibo è buono se un cibo e di qualità spesso viene consumato in
Maniera integrale viene
Si mantiene più a lungo sono elementi importanti la se la qualità nostro valore aggiunto nella dobbiamo raccontare la dobbiamo non solo rappresentare con quell'orgoglio che abbiamo rispetto alle nostre filiere produttive l'Italia è lo zero due per cento del territorio del pianeta
è incredibile in questa nazione ci sia il settanta per cento del patrimonio monumentale
Mondiale ci sia la maggiore biodiversità del pianeta
Ci sia il numero maggiore di prodotti legati alla terra
Ma se uno risale anche in termini storici al nostro modello di sviluppo sacche l'Italia è stato un crogiolo nel quale si sono innestate le culture le contaminazioni
Di tutto quello che fu l'Impero romano che ha assorbito
Tutte le identità anche culturali anche legate alle produzioni di quello che era il mondo loro conosciuto poi c'è stato alla contaminazione dei popoli del Nord delle invasioni
Barbari che ci sono stati e gli arabi ci sono stati i Comuni che hanno creato nella frammentazione del sistema politico italiano tanti diversi modi di evolversi tanti modelli che tra virgolette in concorrenza l'uno con l'altro c'hanno dotato di un sistema alimentare
Unico nella sua caratteristica
Di numero di prodotti legati però anche alla tipologia di produzione allora la cucina italiana il nostro biglietto da visita principale perché perché ci racconta racconta i nostri prodotti di qualità
Garantisce a quelli che nei mercati internazionali cercano questo elemento e scoprono questo elemento aggiuntivo perché in altre parti del mondo l'elemento della qualità non è il principale elemento per la scelta delle cibo vedete oggi nella relazione dottor Valeri si è sottolineato che l'italiano alla qualità come elemento ma perché per una banale
Circostanza nella quale non ci siamo trovati all'interno delle nostre famiglie spesso le mamme e le nonne da bambini che ci dicevano queste buono questo non è buono è stato il primo momento cui ci hanno messo a confronto con l'elemento della qualità
Cioè sapere che cosa di fa bene qualcosa di far male in altre culture alimentari questo è un elemento relativo
C'è il prezzo
C'è il condizionamento ed è un altro dato che emerge perché dobbiamo contrastare le etichettature fuorvianti ma anche e soprattutto quelle condizionanti detenute disco non è un'etichetta solo fuorviante un'etichetta condizionante
Cioè tende in nome di un principio che quello della salute non basata però su da il dato oggettivo qual è la popolazione che sta meglio in termini fisicità e di benessere seguiamo quel tipo di alimentazione perché probabilmente la ricetta principale
Per star bene no un algoritmo scientifico basato su principi non testati in maniera oggettiva
Dalla scienza che ti dicono su quale scaffale di di andare a comprare i prodotti e guarda caso si va non sugli scaffali che noi percepiamo più idonea a soddisfare non solo il nostro gusto ma anche i nostri elementi di benessere lo abbiamo sempre fatto con gli occhi con il tatto curda l'olfatto anche con le caratteristiche scientifiche
Che danno degli indirizzi siti mandano verso i prodotti iper trasformati noi abbiamo se guardiamo gli affetti
Dell'Utri scorro un condizionamento verso alcuni prodotti iper trasformati che diventano migliori di quei prodotti che noi percepiamo in maniera naturale come positivi lo dicevo all'ambasciatore francese bravo in occasione di una delle presentazioni della cucina italiana ovvio che la cucina italiana presentarla gli italiani è importante del ricorda di quello che abbiamo ma dobbiamo andare all'estero a farlo e lo stiamo facendo con ogni modalità dieci giorni fa ero in ambasciata a Parigi ho chiesto al mio collega marchigiano di venire è stato entusiasta
Di questo ha detto in maniera pubblica quindi lo posso ripetere che invidiata il modo con cui l'Italia stava difendendo la propria cucina
E guardava con interesse anche alla metodo era anche abbastanza stupito come tutti che la cucina italiana non fosse come quella francese giapponese coreane messicana tra quelle tutelate come patrimonio immateriale
Dell'UNESCO ma di raccontavo come un suo prodotto non nostro prodotto il biologico un formaggio biologico Caprino
Francese venisse classificato con la lettera di pericoloso per la salute arancione scuro
E ci fosse un altro prodotto
Che era vice posto in Carrefour davanti a tutti gli altri
Che era una bottiglia lo scritto di studio questo e cibo perché non avevi altro modo per identificare quel prodotto con un prodotto utile al tuo benessere
Era un prodotto utile secondo alcuni scienziati alla tua alimentazione queste sono le etichette condizionanti che sostituiscono l'approccio quello invece abbiamo nei supermercati il famoso metodo dei supermercati dimostrarti prima le verdure
Per darti l'idea di fresco e poi indirizzati verso gli atti scaffali il tuo cervello si porta dietro questo tipo di concetto viene sostituita con l'etichettatura condizionante va contrastata
Allora la presentazione della cucina italiana serve a raccontare i nostri prodotti
Grazie ai nostri cuochi che sono ambasciatori di eccellenza in tutto il mondo i nostri ristoratori che sono dei presidi a convincere sempre di più utilizzati si per la cucina ma vi assicuro in tutto il mondo e chi è qui presente lo sa meglio di altri una volta che scoprono i prodotti italiani c'è che cose un prodotto italiano
E che cos'è un prodotto italiano è un prodotto curato nei minimi dettagli
La garanzia dei diritti dei lavoratori la sostenibilità ambientale lari circa l'innovazione sono tutti elementi che caratterizzano poi il prodotto finale
E quando uno si accorge della differenza da un prodotto Italian sounding cioè un'imitazione del prodotto e via nell'originale
L'altro non lo compra più
Compra solo prodotti italiani anche se il prezzo è leggermente maggiore ma se tu paghi una cosa di più e non butti niente cioè guadagnato non c'hai rimesso questo è l'elemento che va fatto capire anche alla fine della filiera
Produzione trasformazione primaria secondaria distribuzione alla distribuzione investire sulla qualità
Mettere bene in evidenza come etichettature informative l'Italia non ha paura di far conoscere ogni minimo dettaglio anzi lo faremo ancor di più lo faremo adesso
Dimostrando e chiedendo
Insieme al collega del limite Urso
Di avere un ulteriore informazione un'informazione che mostri la catena del valore nella sua distribuzione cioè nei vari passaggi
Quanto resta di quel prodotto di quello che il cittadino che consuma paga all'agricoltore quanto resta al trasformatore primario quanto resta alle distributore
E fino all'ultimo dei passaggi in modo tale che sia trasparente perché è un altro elemento che può condizionare gli acquisti perché la giustizia l'equità
L'equità quindi se tu sei una persona che vende un prodotto di basso valore del costo di produzione
Hai lasciato poco lo metti di più strabico e The speculando patire pegno dal punto di vista del consumo perché c'è un'attenzione sempre maggiore alla sostenibilità ambientale ma anche diritti dei lavoratori e all'equità all'interno della filiera attraverso la cucina italiana in tutto il mondo a voi aumentiamo il benessere dell'umanità questo un generoso compito che l'Italia ha intenzione di portare avanti e omettiamo ovviamente la ricchezza interna la crescita delle nostre imprese rispondiamo con il nostro modo questo governo ha scelto uno dei tre modi per redistribuire la ricchezza tutti lei Luciano
Come necessario e anche noi diciamo che è giusto ridistribuire la ricchezza la differenza Coppi ci ha preceduto e che i metodi sono uno fare debito e noi non siamo intenzionati a fare ulteriore debito
La seconda era quella di vendere gli asset strategici di questa nazione
Noi non siamo intenzionati a proseguire su quella strada
La terza investire sulle imprese sulla potenzialità di questa nazione queste la scelta che abbiamo fatto ci per questo stiamo investendo
Sul settore primario lo facciamo in Italia ma lo facciamo anche nei contesti internazionali l'Italia per la prima volta in maniera così forte in Europa in un'Europa che si sta rinnovando e si vede anche dei risultati
Elettorali delle singole nazioni io spero che il Parlamento europeo
Possa continuare questa strada di cambiamento
Meno ideologia più pragmatismo verso una sovranità e alimentare europea nella quale l'agricoltore sia centrale bio porta un documento
Firmato anche dopo l'Italia da Francia Austria Polonia e altri sostenuto da venti nazioni che dice questo documento
Agricoltore al centro come produttore
Di ciò di cui abbiamo bisogno agricoltore però al centro anche di un'altra dinamica alla manutenzione del territorio l'agricoltura non è nemica dell'ambiente l'agricoltura è fondamentale
Per riuscire a garantire un ambiente sano per contrastare gli effetti del cambio climatico e servono risorse l'Europa deve investire risorse
Su questo elemento smettendo di inseguire quella follia che ha caratterizzato questo
Continenti e in particolare
La La sette politico di governo di questo continente c'è la Milano europea di rinunciare alle proprie produzioni affidandosi a filiere lunghe
Non solo in termini chilometrici ma di valori a filiere non democratiche quando si parla di di approccio con le nazioni amiche non è amico nel senso cioè a mangiare la pizza campiture stessi valori cioè non ti puoi trovare ad affidarti a nazioni dove un uomo solo al comando decide un giorno dopo che ti ha fatto pagare una cosa di meno inducendo ti a sacrificare le due produzioni interne
Di spingere un interruttore cancellare
La possibilità di approvvigionamenti energetici fino a quelle dei fertilizzanti e a quelli alimentari perché a quel punto se non ci affidassimo
A questi sistemi come la Russia come la Cina potremo essere condizionati nel nostro sistema di produzione nel nostro sistema di alimentazione a quel punto la nostra libertà sarebbe nelle loro mani e la sovranità alimentare serve a contrastare questo tipo di modello
Di sviluppo e noi partiamo anche dalla cucina italiana nel raccontare quali sono gli elementi che ci possono mettere a riparo da questi rischi grazie
Ringrazio il ministro presidente prendimi c'è tanta voglia di italianità nella nel mondo di di prodotti alimentari della cucina
Però questi ultimi due anni sono stati molto pesanti per gli agricoltori perché il i fenomeni meteo avversi hanno distrutto i raccolti quindi rischiamo di avere tanta richiesta e e poco prodotto
Cosa bisogna fare bisogna investire di più ed innovazione in ricerca la sua ricetta grazie
Tanto permettimi un ringraziamento al dottor Valerio al Sensi spera un lavoro puntuale attento che ci accompagna ormai Diana il danni ma soprattutto che ci fa riflettere su quelle che sono le sensibilità e gli andamenti anche di quella che la percezione dalla filiera agroalimentare all'interno
Della collettività cosa dalla quale noi non dobbiamo mai sottovalutare la portata in termini di ragionamento di prospettiva guardando quelli che sono di obiettivi di carattere strategico
Io penso che l'italianità come emerge da questa analisi sia un elemento fondante per quanto concerne il futuro sul quale noi dovremmo paradossalmente investirà ancora di più
In che modo sfruttando la tecnologia
Sfruttando l'innovazione utilizzando i dati Bloch cena Choir coda trasformare quelle che sono le informazioni che noi abbiamo in termini di consapevolezza
Come comparto offerta alla collettività i cittadini e grazie alla tecnologia
Ai cittadini di tutto il mondo non solo quelli italiani e questo può diventare un volano economico per farci crescere ulteriormente sul dato legato alle esportazioni
In un momento critico noi vediamo che l'esportazione dell'agroalimentare italiano nei primi nove mesi dal due mila ventitré crescono ulteriormente più otto per cento
Più quattordici per cento del mercato francese più undici per cento quello tedesco più undici per cento con lo dal Regno Unito meno tre per cento una leggera flessione per quanto riguarda il mercato statunitense
Ad abbandonare da rinforzare in che modo utilizzando quelle che sono anche le risorse del Pnr R per quanto riguarda un investimento significativo il logistica
In questi paesi turistici a presidiare il mercato se sei competitivo anche per quanto riguarda il trasporto dei tuoi beni e soprattutto se tu guardi a una fascia di mercato la più diciamo così capiente o disponibile intermedie risorsa economica pretendono anche di avere dei prodotti in tempi brevi
E quindi il tema anche dal trasporto col sistema cargo col trasporto anche marittimo diventa centrale per quanto riguarda un'idea di sviluppo
Torno velocemente alla domanda che tu mi poni rispetto a quelle che sono le difficoltà che le nostre imprese hanno attraversato
è inconfutabile
Che abbiamo avuto due anni particolarmente tumori e drammatici il primo due lire ventidue legato alla siccità
Con un danno economico sull'intera filiera di sei miliardi
Due mila e ventitré per le alluvioni con un record per quanto riguarda il danno subito sei miliardi e quattrocento milioni allora questo che cosa ci deve portare diciamo così in termini di ragionamento
A dire ci dobbiamo abituare
Io dico dobbiamo recuperare ex ciò cosa che stiamo facendo
Con questo governo ha una strategia che magari non ti dà una risposta immediata ma mette mano a un sistema anche di carattere infrastrutturale che si dia la possibilità di contenere l'acqua quando c'è eccessiva piovosità e di utilizzarla quando c'è siccità
Sul trenta apparsa Into dei terreni irrigue noi produciamo lotta
Tanta parte cento dell'intero valore della filiera agroalimentare
Quando qualcuno ci dice che aumentare la capacità produttiva in Italia non è possibile è vero esattamente all'opposto se noi andremo ad implementare le zone irrigue guardando anche grazie alla tecnologia le aree collinari o le aree montane dopo una porta irrigare era quasi impossibile Moggi è possibile
Vuol dire aumentare arrivare anche in tante filiere ad essere autosufficienti che è una risposta in termini sociali sul mercato interno perché avremo sempre cibo a disposizione per quanto riguarda i nostri cittadini
Ma è una sfida di carattere economico perché lei maggiori produzioni Gennaro maggiore valore nella filiera che ti permettono di poter esser maggiormente presente più capillare anche sui mercati internazionali
C'è chi mi dice
L'Italia Savoldelli ha un problema
Ribaltiamo il concetto al quale siamo stati abituati
L'Italian sounding è una grande opportunità per quanto riguarda una voglia da parte di cittadini di altri Paesi nell'acquistare Zenere prodotti agroalimentari chiudo
Perché dobbiamo stare nei tempi rispetto a quelle che sono le scalette gli ospiti che abbiamo io penso che ancora una volta in questi due giorni
Noi andremo non a raccontare ma dimostrare in modo tecnico-scientifico economico di quanto sia centrale il valore partendo dal lavoro dei nostri agricoltori che si sviluppa all'interno del nostro Paese
Un dato che non emerge molo racconto io dalla ricerca del Censis è che grazie al lavoro degli agricoltori italiani noi oggi abbiamo un po'allora complessivo all'interno dalla filiera di quattro milioni di occupati
Paradossalmente noi diciamo che potremo crescere in modo significativo in termini occupazionali anche nei prossimi anni addirittura se saremo in grado di implementare l'esportazione
Di un ulteriore milione di posti di lavoro ma sotto questo punto di vista altro lavoro che stiamo facendo col ministro Lollobrigida e con tanti suoi colleghi all'interno dal Governo è quello dalla formazione è quello della innovazione che viene sottovalutata in termini di portata anche anche qua perché siamo stati abituati a pensare che investire in formazione era un costo i Paesi che crescono di più son quelle che innovano e formano e hanno una ricaduta poi nel medio lungo periodo a cui do i dati particolarmente significativi ripeto ci sarà modo in questi due giorni di approfondire tutte queste argomentazioni
Vi invito a venire
A seguire i lavori nell'altra sala perché sanno altrettanto importanti come lo è stata la ricerca del Censis che ci è stata presentata precedentemente dal dottor Valeri grazie