Berlinguer e l'alternativa democratica. Un'analisi a partire dagli scritti di Mario Tronti

è stato il nostro invito a partecipare a questa iniziativa
Se prendete posto
E ringrazio e saluto intanto la famiglia di Mario Tronti che qui con noi
Grazie per aver raccolto con a favore questa proposta
Del senatore Francesco Verducci che ha fortemente voluto questo incontro
E siamo molto contenti di ospitare e all'interno della mostra che celebra i cento anni di Enrico Berlinguer una delle personalità più influenti
Del dell'opera Isma'italiano insomma una delle persone che ha rappresentato un è uno dei pilastri delle Rabbo razione politica della del Partito Comunista appunto e del del mondo dell'opera Isma'
E siamo nella fase della fine dell'ideologia a cavallo tra il mille novecentottantanove e il il mille novecentonovantuno in cui Mario Tronti dice è lì che muore la politica moderna
Politica moderna intesa come nel nel senso weberiano del termine
Di politica di professione e politica che si può esercitare come professione soltanto se Mossad assoluta passione e da a ed abnegazione siamo nella fase della cosiddetta età dell'oro dei partiti politici la fase in cui alle grandi ideologia e corrispondono grandi partiti che hanno un forte ancoraggio alle alle classi sociali
Appunto quella stagione volge al termine con a con il mille noi iniziamo a volgere al termine con con il mille novecentottantanove e sostanzialmente dice Tronti con con la fine del con il tramonto della stagione comunista ma lo facciamo dire alle sue parole
Leggo molto brevemente un un piccolo estratto dalla politica al tramonto del mille novecentonovantotto in cui
Dice Tronti nella decadenza del secolo nel fondo della origine di essa cioè la caduta dell'idea di comunismo se il movimento operaio è stato l'ultimo soggetto della politica moderna
La forma comunista di organizzazione come partito e come è stato è diventata l'ultima espressione del movimento operaio cioè una storia del rapporto tra idea di comunismo e categorie del politico moderno che andrà ricostruita e andrà giudicata non dei soli risultati ma attraverso le premesse i passaggi le svolte affinità incompatibilità promesse non mantenute e dura lex sed lex
Dei meccanismi di movimento del mondo sociale umano sottomesso come sempre all'eterna alleanza di potere e ricchezza
Del comunismo del Novecento è presto per parlare ma non perché siano troppo vicini come si dice
Gli orrori della fine ma perché deve maturare ancora i nomi lo sguardo in grado di vedere deve avanzare e crescere la nostra nobiltà dello spirito per virtù di distacco capace di aprirci
Alla catarsi della tragedia quello di cui si può parlare e l'episodio minore che va sotto il crollo sotto il nome scusate
Di crollo del sistema di socialismo una fine farsesca parodistica una commedia senza attori protagonisti né principi né popolo le dirigenti le masse i primi riformatorio affossa attori tutti pallidi fantasmi nella notte della politica le altre platee teleguidati
Verso i paradisi era paradisi
L'artificialità e l'Occidente nella dissoluzione di una società nel mille novecentottantanove non è non sarà una data storica epocale malgrado lo spettacolo messo in piedi dei Pifferi della controrivoluzione
Del mille novecento dal mille novecentottantanove non comincia a nulla
Perché lì non è finito nulla ci sono voluti tre anni e dal mille novecentottantanove al mille novecentonovantuno per certificare burocraticamente una morte già da tempo avvenuta nel mille novecentonovantaquattro
A dieci anni dalla scomparsa di Enrico Berlinguer
Mario Tronti pubblica un libro che si chiama Berlinguer il principe disarmato dove restituisce eccolo
Dove restituisce l'immagine di un profeta disarmato in che senso un profeta disarmato
Parla di un leader che probabilmente se si fosse trovato a gestire Luís la fase di passaggio tra il mille novecentottantanove il mille novecentonovantuno quindi una faccia una fase di passaggio che supera la parabola comunista e porta la politica la sinistra
A dovere in qualche modo secolarizzata i suoi cannoni per misurarsi a una società in evoluzione probabilmente non avrebbe come hanno fatto in parte a stima secondo il suo giudizio le persone che hanno gestito questo passaggio segnato una cesura così netta
Con la chiusura di una storia dice Tronti sarebbe stato probabilmente più capace
Di trovare un punto di sintesi tra l'esperienza della classe operaia del grande partito di massa che in qualche modo è stato decisivo nella ricostruzione
Della della dimensione democratica della società italiana e la necessità di doversi in qualche modo allineare con con il fluire della storia e prima di presentare i nostri ospiti e passare la parola a Giulia Dettori Lorenzo Teodonio che saluto e ringrazio per essere qui
Curatori dell'archivio Tronti Antonio Bassolino che ci racconterà della sua lunga collaborazione con Mario Tronti e poi e affidare lei conclusioni a Francesco Verducci Caputo oltre aver condiviso un pezzo della sua esperienza politica
Si è formato anche con con la figura di Mario Tronti Di lascio con la l'ultima frase del del principe disarmato
Che sintetizza molto bene il il rapporto che legava Mario Tronti ed Enrico Berlinguer
è difficile parlare di Berlinguer senza Nostalgia sì lo so c'è il pericolo di realizzare il personaggio di immaginare l'isola che non c'è di vedere solo luci senza ombre
Ma è un peccato veniale che ci deve essere concesso nella desertificazione politica in atto nella crisi presente di ceto politico nel crollo anzi dell'idea stessa di classi dirigenti
Tornare a pensare i modelli individuali di agire politico che a modo loro fanno epoca serve per attestarsi su un'idea di resistenza umana
Grazie
Giulia
Non mi sentite
Buonasera benvenute e benvenuti a tutti commi è stato ricordato insieme al dottor Lorenzo Teodonio mi sono occupata della catalogazione del fondo Tronti presso l'Archivio storico del Senato
E il mio compito prima di passare poi la parola agli altri relatori e sarà quello di illustrarvi brevemente la composizione del fondo cercando di restituire bene l'importanza e la complessità e prima di iniziare consentitemi un ringraziamento all'associazione Enrico Berlinguer e al suo presidente Ugo Sposetti per avete organizzato questa bellissima mostra e aver dato dita questa iniziativa e un ringraziamento va anche al dottor Giampiero Bonomo responsabile dell'archivio storico del Senato e alle dottoresse Roberta rampa in Nicaragua Licini che hanno seguito me Lorenzo durante tutta la catalogazione
Il fondo Tronti è stato donato dallo stesso Tronci a partire dal due mila ventidue ha una consistenza complessiva di quarantadue faldoni ed è stato articolato in sa isteria
Interventi materiale a stampa corrispondenza materiale universitario materiale video e materiale personale
Esso copre grosso modo l'intera vita di Tronti dall'infanzia a qualche anno prima della sua morte avvenuta il sette agosto due mila ventitré
Per illustrare il fondo partire da una constatazione
La vita di Tremonti è stata innanzitutto percorsa dall'insopprimibile esigenza appesa direttamente alla scuola di Marx di unire Teoria e prassi
Tanti amava definirsi infatti nell'ordine un militante un politico e un pensatore
Di questo atteggiamento e di questo modo di stare nel mondo testimonianze il materiale contenuto nel suo fondo
In particolare la serie personale di cui potete vedere
Sì sono materiali estratti dalla serie personale è costituito per lo più da foto da diplomi e da libretti scolastici e restituisce il contesto nel quale Tremonti sia umanamente e politicamente formato la sua una famiglia popolare che lavora ai mercati generali e abita nel quartiere Ostiense come lui stesso raccontava diventi un'infanzia serena tra persone semplici non c'è tradizione intellettuale ereditata e la sua formazione culturale avviene in maniera autonoma
Passa all'asta sino
E nelle diverse serie andando poi in ordine cronologico troviamo un cospicuo materiale riconducibile agli anni cinquanta quando Tronti è un militante del Pci e un giovane studioso di filosofia sotto la guida di Ugo Spirito
Si forma nella tradizione del marxismo storici distico e del partito nuovo di Togliatti
In questa diapositiva possiamo vedere alcuni documenti tratti dal fondo
Una serie di appunti per i costumi del pensiero di Antonio Labriola una lettera di Ugo Spirito che raccomanda Tronti per un soggiorno di studio in Germania
E una bozza della tesi di laurea in realtà appunti dal titolo il pensiero di Marx come analisi e analisi critica della società borghese
Ci sono poi nel fondo molteplici documenti riguardanti la militanza nella cellula universitaria del PC comunicati volantini e appunti presi alle riunioni
E arriviamo quasi e documenti che testimoniano l'inizio della rottura con la tradizione storicista dica e la messa in discussione dell'impostazione togliattiana
Tre materiali che testimoniano quella rottura ho selezionato gli appunti preparatori della relazione sulla filosofia della Praxis di Gramsci che Tronti tiene durante il convegno di studi gramsciani del mille novecentocinquantotto
In cui si distacca dalla cosiddetta linea genealogica De Sanctis Labriola Croce Gramsci e si avvicina al pensiero di Galvano Della Volpe di Lucio Colletti
Si può rinvenire anche accanto un comunicato che testimonia la sua presa di posizione insieme a molti intellettuali a favore degli insorti ungheresi nel mille novecentocinquantasei
Contro la direzione contro la direzione del partito anche se va detto che trova che a differenza di altri non uscirà mai dal pc
Successiva
Una per incompatibilità di questa appartenenza al partito si manifesta solo negli anni sessanta durante l'esperienza dello che laicismo di quella fase l'archivio contiene diverso materiale
Appunti preparatori dei numeri delle due riviste opera Easter Quaderni Rossi e classe operaia resoconti delle riunioni di redazione carteggi con i diversi esponenti dell'opera Isma'alcune copie delle stesse riviste successiva e diverse bozze di operai e Capitale l'opera divenuta al di là delle stesse previsioni e in parte intenzioni di Tronti il manifesto della generazione del sessantotto e di molti dei successivi movimenti politici degli anni settanta
Quell'esperienza che Tronti ha sempre definito un episodio fondamentale della storia del movimento operaio e un grande romanzo di formazione di una generazione resta tuttavia confinata negli anni Sessanta lì vi erano una serie di condizioni che esauriscono la loro forza propulsiva costringendo ro alla ricerca di nuove soluzioni teoriche e pratiche
Tronti affronta da questo momento un altro problema che di vanta un'altra costante nonché un rovello di tutta la sua riflessione il problema dell'organizzazione
La convinzione cioè che l'istanza rivoluzionaria di cui è portatrice la classe operaia passa concretizzarsi solo trovando una direzione politica non in una formazione minoritaria ma in una grande forza popolare cioè nel PC
Per cessare di essere subalterna alla classe operaia deve diventare classe dirigente e questo significa che il piano dello scontro no può essere quello della fabbrica ma deve essere quello delle istituzioni ossia lo Stato e siamo negli anni Settanta nella fase dell'autonomia del politico
Anche di questa fase come potete vedere il fondo Tronti conserva diversi materiali come ad esempio il dattiloscritto il materiale preparatorio dell'intervento tenuto nel mille novecentosettantadue
All'università di Torino alla prestanza di Norberto Bobbio dal titolo l'autonomia del politico che definirà poi l'intera fase di pensiero di quegli anni
Ci sono poi e nipote
I programmi dei corsi tenuti da Tremonti durante la sua attività di professore presso l'università di Siena
Si tratta di corsi monografici sui grandi classici del pensiero politico con particolare attenzione per il filone del realismo politico del pensiero conservatore Machiavelli Fox russo Hegel Webber e soprattutto Smith sono tutti attraverso i quali Tronti cerca di comprendere la modernità borghese fino al pieno sviluppo della società capitalistica e le categorie di potere e di politica
So convinzione di quel periodo acché la frequentazione di questi autori sia fondamentale per capire le leggi di movimento dei processi storici
In altre parole occorre come diceva andare a scuola dal nemico perché non solo è necessario arrivare a conoscere il nemico più di quanto questo conosca se stesso frase contenuta in opera e capitale
Ma perché possedere la politica di chi comanda diventa assolutamente indispensabile per chi non vuole più obbedire
Sempre all'interno di questo filone di ricerca
Il fondo conservante alcuni studi inediti sulla democrazia cristiana come questo dattiloscritto dal titolo il partito di Stato origine natura del potere democristiano
Di queste fasi di pensiero e di azione che o finora citato come delle successive il fondo oltre agli articoli scritti dallo stesso Tremonti contiene anche molti ritagli di giornale sui temi avvenimenti di stretta attualità
Per quanto riguarda gli anni settanta tanti sono gli articoli conservati sulla segreteria di Berlinguer come tanti sono gli articoli che riguardano il sequestro e l'uccisione di Aldo Moro
Su questo
Oggi pertanto Tronti raccoglie infatti in un'unica cartella dal titolo il caso Moro tantissimo materiale
Tanti sia materia di stampe prende diversi appunti scritti a mano sulle tanto che considera assieme alla morte di Berlinguer il primo segnale del tramonto di una classe politica e di un modo di fare politica
Passando ai primi anni Ottanta altro antico ordine lavoro della rivista laboratorio politico e intensifica la sua attività politica come mostra questo documento
Entra a far parte del Comitato centrale nell'ottantatré e nell'ottantacinque entra a far parte della segreteria romana del PC
La seconda metà degli anni ottanta con la morte di Berlinguer inaugura una nuova fase di pensiero il suo lavoro inizia a descrivere l'incedere di un tramonto epocale spacciandosi contemporaneamente testimonianza di una fase storica nuova
A testimonianza via nel fondo Tronti un manoscritto inedito scritto lo stesso anno della morte di Bellingardi Berlinguer di quel paghi parlerà in modo più approfondito Lorenzo Teodonio dal titolo la politica e l'uomo saggio su Berlinguer e Moro
Accanto messo anche una copia del libro che è stato prima citato scritto poi successivamente nel novantaquattro e altri appunti che sono stati rinvenuti nel fondo sempre su Berlinguer presi Samp negli anni ottanta
Il crollo dell'Unione SOGAS sovietica e la fine del PC quel tragico Trianni ottantanove novantuno
Chiudono definitivamente per Tronti il grande novecento caratterizzato dalla grande politica e da una forte carica antagonistica
Per lasciare il posto al piccolo nove santo all'avvento della tecnocrazia dell'antipolitica e dell'archiviazione di qualsiasi progetto che miri al rovesciamento complessivo dei rapporti di forza
Qui potete vedere una serie di ritagli di giornale di articoli scritti da Mario
Tra l'ottantaquattro gli anni Novanta qui c'è un altro dei temi che gli ho interesserà per tutta quella fase cioè la trasformazione delle metropoli e qui altre riflessioni sulla crisi della seconda metà degli anni ottanta
E dicevo Trantino pure allora un ulteriore pagina del suo pensiero
Incentrata sulla necessità di capire come fare senza più il movimento operaio quale soggetto politico di riferimento il Partito comunista come forma di organizzazione aria aprire una fase di lotta e a resistere con altri mezzi alla violenza della storia
La formula dentro e contro l'immanenza radicale che arriva fino a quel momento caratterizzato il suo pensiero
Di fronte a questa catastrofe si trasforma raccoglie al suo interno alla ricerca di una dimensione trascendente spirituale
Che permetta di stare nella storia in tutte le sue congiunture ma liberi da essa ordinando il mondo prendendovi fino in fondo parte e contemporaneamente non stando prima del tutto dentro
Peraltro insomma come diceva lui del sacco lo ma non nel sacco ma non del secolo
Il suo pensiero si rivolge questi alla teologia politica ad autori come Schmitt bene Aminta Hopeless accusando come stiramento ermeneutico di quel tramonto epocale in grado di fornire uno spazio alternativo per la pratica antagonista riguarda questa fase a questa apertura alla spiritualità oltre a numerosi appunti interventi sugli attori che ho prima citato del fondo pesante un'altra fonte preziosa il materiale video composto dalle riprese ed agli incontri Di Monte Giove
Durante infatti gli anni novanta insieme ad altre personalità della sinistra italiana come Pietro Ingrao e Rossana Rossanda Massimo Cacciari e Tronti organizza nell'Appennino marchigiano una serie di incontri con don Benedetto Calati i monaci camaldolesi Sottani che uniscono fede storia e politica
Sì queste sono una serie di ritagli di giornale sulla fine del Comune Nismo
Questo sguardo rivolto alla trascendenza non si traduce però in un abbandono della pratica del realismo politico ma anzi la completa
Tronti è infatti convinto che se occorre certamente difendersi dalla violenza della storia occorre anche continuare a lottare con sguardo disincantato e consapevole dei rapporti di forza nell'agone politico nei palazzi del potere
E questo lo racchiude nella famosa formula pensare estremo e aggira corto
Qui abbiamo alcuni esempi dell'attività politica di Tronti sia nell'undicesima legislatura sia durante la diciassettesima
Legislatura il fondo conserva ampio materiale di queste legislature come conservanti o materiale della sorpresi danza del Centro per la riforma dello Stato
Qui obiettivo principale diventa quello di ricomporre il popolo perduto il popolo perduto dalla sinistra a seguito della disgregazione del mondo comunista ripartendo slide successiva
Dal lavoro che vagli unificato sindacalmente e politicamente per farne una forza propulsiva
No
Prima di avviarmi alla conclusione vorrei fare un'ultima menzione alla serie carteggio
Che restituisce le diverse interazioni avute d'altro antico le più diverse personalità qui ho raccolto alcuni esempi carteggi con gli amici di una vita Rita Di Leo Massimo Cacciari c'è poi una lettera di Rossana Rossanda
Una lettera di una personalità più istituzionali come Giovanni Spadolini e una lettera di un intellettuale come Norberto Bobbio
Ignazio quindi alla conclusione dicendo che la TAC la catalogazione del fondo Tronti ci ha permesso di comprendere in modo più approfondito come la vita di Tremonti sia trascorsa per intero nel segno di un pensiero vissuto e Hunt agonisticamente intrecciato con lastre del proprio tempo come lo stesso
L'ha definita
Un pensiero fatto di fasi l'opera Isma'l'autonomia del politico la teologia politica l'antropologia che Tronti non ha mai definito come rotture ma come passaggi forme che ritornano insistono su una materia mutevole
La rottura diceva sta stampe comunque dentro una continuità perché spiegava si rompe ma si rompe sample dentro una linea io vi ringrazio per l'attenzione
Grazie ora alleanze ai danni grazie grazie anche per l'invito per questa opportunità con Giulia stiamo lavorando da tempo a questo archivio ogni volta scopriamo nuove cose quindi quando ci è stato detto
Cercare qualcosa di dei legami con con tra Mario e Berlinguer abbiamo trovato tante cose era normale perché
E è una e è un archivio infinito ci stanno Puna circa quaranta faldoni quindi ogni faldone boia motivo li e notevoli quantità di documenti da spulciare quindi abbiamo cominciato questo lavoro e abbiamo trovato questo inedito molto interessante che abbiamo datato nell'ottantaquattro nel momento in cui muore Berlinguer
Mario in qualche modo ricollega a questa cosa come ha detto giustamente Giulia alla morte avvenuta nel settantotto di Moro
E e quindi scrive questo questo testo inedito che si chiama la politica e l'uomo saggio su Moro e Berlinguer
Dove appunto mette in parallelo queste due figure e contemporaneamente nel mille novecentottantacinque su critica marxista
Scrive un articolo che si chiama la categoria politica della diversità anzi sulla categoria politica diversi da che sostanzialmente l'articolo in cui più a lungo
Scrive di Berlinguer subito dopo la morte
E e a un certo punto era un po'particolare perché in qualche modo far riferimento
Al suo testo dicendo bisognerebbe avere la forza storiografica per scrivere delle storie in parallelo da una parte Togliatti De Gasperi dall'altra parte Berlinguer e Moro
Quindi in qualche modo
Probabilmente faceva riferimento a questo testo nel senso che Mario
Era molto sempre molto interessato al cosiddetto approccio comparativo c'è prendeva due personalità e trova delle affinità e delle divergenze
E quindi in questo testo la divergenza diciamo scusate la la concordanza tra Berlinguer e Moro nasce non solo dal compromesso storico di cui voi Mario in qualche modo non sarà mai del tutto convinto questa diciamo nella le nella lettura un po'affrettata del pensiero di Diderot ottici all'idea che l'autonomia del politico sia in qualche modo l'apertura di Mario nei confronti del compromesso storico in realtà la l'altro nel politica quel esce nel settantasette quindi a ridosso del compromesso storico in realtà era quel seminario a cui faceva riferimento Giulia quindi che era avvenuto nel settantadue quindi ben prima di ogni ipotesi di compromesso storico quindi è stato poi dopo
Fatta questa lettura ma realtà Mario nei confronti del compromesso storico è sempre astratta stato abbastanza critico tant'è vero che
In quella fase iniziale degli anni siti tra le diciamo del della segreteria degli anni Settanta di Berlinguer
I loro rapporti ci sono ma non sono così frequenti realtà Mario entra nel comitato centrale nell'ottantuno quindi e a partire dall'ottantuno che la collaborazione con Berlinguer diventa più più concreta e non solo è nel comitato centrale ma anche nella segreteria romana per quello poi si occupa tanto della città come
Abbiamo visto ora e presento gli articoli su Roma hanno una una tonalità molto molto molto impressionata leggerli oggi perché appunto affronta
Quei problemi che oggi vengono al dente di queste città che crescono senza una direzione politica precisa
E e nella lettura comparata diciamo tra tra Moro e Berlinguer viene fuori appunto l'idea che la politica in qualche modo sia destinato al tramonto anche perché non ci stanno più le personalità politiche
Che hanno quel tipo di formazione c'è un tipo di formazione che avviene nelle scuole di partito per cui quando poi per il decennale della morte Mario scrive quel libro a cui fa riferimento Melissa che questo qui
E anche qui ci siamo trovati di fronte a una cosa abbastanza inedita
Nella nei libri che scrive Mario perché Mario chiaramente non ha mai scritto un libro dedicato a un'altra persona
E che fa scrive una lunga introduzione poi fa una sorta di antologia di discorsi di Berlinguer diciamo quelle un po'più famosi
E lo fa nel novantaquattro quindi a dieci anni dalla morte di Berlinguer chiaramente nell'Italia berlusconiana in cui la personalità politica veniva fuori in tutt'altra tutt'altro contesto in tutt'altra modalità e quindi Mario riprende la figura di Berlinguer in qualche modo per cercare di dire guardare l'avversaria politica importante nella storia è importante per l'asse
E ritorniamo a Moro se ritorniamo in qualche modo a Berlinguer cioè delle persone a politiche si sono formate all'interno dei partiti
Per cui anche nell'introduzione Mario fa molto riferimento proprio all'aspetto biografico di di Berlinguer e questa è anche una cosa strana fa riferimento al libro di fiori perché e perché Mario coi quando
Anche quando in questo in qualche modo traccia anche un parallelo Cocco se stesso
Mario non par non ha mai scritto tanto nella sua vita e e quindi di Berlinguer dice la stessa cosa dice la lapide Berlinguer è stato una vita probabili insegna della della del partito gli aspetti privati non le ha mai esposti in pubblico
Quando vedeva una televisione non parla mai della sua vita privata e e quindi andare fa parlare di Berlinguer a partire la sua biografia una cosa che appunto Tronti fama cosa certa
Ritrosia un po'si sente a disagio a entrare nella nell'aspetto proprio biografico di di Berlinguer e quindi ne parlava sempre con un piede è un poco fuori una una maniera molto discreta di di ricostruire la vita di Berlinguer
E questo
Credo e rientra anche un po'nel nel testo questi inedito c'è anche lì gli aspetti biografici privati chiaramente né di Moro né di Berlinguer vengono fuori e però poi
è la difficoltà di parlare di una personalità politica senza poi entrare troppo il Biografico delle personalità stesse quindi sempre un equilibrio difficile nel nel passaggio dei dieci anni appunto in quest'articolo dell'ottantaquattro rispetta l'articolo del novantaquattro
Mario in quei dieci anni riflette molto su Berlinguer tant'è vero che il giudizio che viene dato nell'ottantaquattro in qualche modo è diverso a quello che poi emerge nel libro nel novantaquattro e e trova chiaramente e delle delle affinità maggiori per esempio
Ma ora fa faremmo della filologia però interessante il sazio nell'ottantaquattro e ritiene che per l'inverno non sia tanto togliattiano dieci anni dopo forse
E ritorna su questo suo giudizio dice no un fondo anzi Berlinguer ha avuto il merito privilegio di
Riuscire a tenere insieme da una parte e Togliatti dall'altra Gramsci quindi
Ritrova nella
Né nel nella figura di Berlinguer questo richiamo alle due personalità che in qualche modo hanno fondato il partito quindi questa diversità di di di approccio alla figura di Berlinguer nel corso del tempo diventa via via
Di questo tipo l'altra cosa pure interessante che ha detto Melissa che invece ventuno tre anniversari o ancora più recente
Di di Berenguer Mario viene intervistato e li fa questa operazione anche quella abbastanza atipica nel pensiero di Mario del come si nel senso che ogni volta ne diciamo la storia non si scrive con i se invece Mario aveva questo atteggiamento a chi riverente dei confronti la storia per cui alla domanda su come strette gestito la la svolta dell'ottantanove novantuno Berlinguer Mario risponde non è che dice no è una domanda
Inutile proprio perché a Mario cresceva
Questa idea di strapazzare passatemi questo termine un po'la storia quindi si immagina come avrebbe affrontato quella quel passaggio che per Mario poi penso che anche Antonio Bassolino ce lo racconta perché sono stati proprio gli anni in cui sono stati più vicini come hanno vissuto il passaggio dal pc al PDS quindi e in quelle temperie è chiaro che
E i Mario
Probabilmente si poneva allora e poi se lo pone appunto
Ha pare che del quattordici dell'intervista cosa avrebbe fatto Berlinguer e chiaramente dice Berlinguer non avrebbe gestito la situazione come poi è stata gestita non avrebbe buttato via tutta la storia avrebbe in qualche modo di attualizzato quella storia
E infatti Mario si avvicina Berlinguer proprio in quel periodo e lo dice a me il Berlingo cui mi sentivo più
Più più affine era quello degli anni Ottanta quello un po'più misconosciuto perché poi ammette morendo Berlinguer nell'ottantaquattro
è il Berlinguer che dall'ottantuno all'ottantaquattro cercavo questo
Slogan del del del colon del congresso di Mila e di Milano dell'alternativa democratica quindi dopo il compromesso storico che
Per con tutta una serie di motivi i
Per ultimo anche la morte di Moro non riesce a portare avanti e quindi nell'ottantuno fa questa proposta di Alternativa democratica cioè di cercare in qualche modo di far ripartire
Il partito di cercare di far ripartire
La classe operaia appunto non più senza la spinta propulsiva dell'URSS
Senza l'idea di accordarsi necessariamente con la Democrazia cristiana anche se chiaramente un una sorta di compromesso storico Mario le disse il primo compromesso storico in Italia è stato fatto con la svolta di Salerno quindi
Era inevitabile che un dialogo tra il comunisti e i timori si amici ci dovesse essere però l'alternativa democratica comincia a diventare a prendere forma
E la cosa che poi Mario i nel novantaquattro uscito di nel quattordici quando appunto in qualche modo rievoca la figura di Berlinguer e lo confronta con la politica con la con i politici attuali
E due cose trova subito di
Totale discrasia fra quello che era il personale politico della contemporaneità quindi del novantaquattro e del due mila quattordici e personale politico
Tipo Berlinguer e Moro e quindi innanzitutto dice loro hanno una dimensione internazionale che non c'era perché nel settantatré quando
Berlinguer propone il compromesso storico parte dagli eventi del Cile cosa nessun politico attualmente
Parte da un evento della politica estera o internazionale allora si dice internazionalista per poi arrivare a delle conseguenze sulla politica nazionale
E mai come ora invece questa cosa avrebbe bisogno di essere fatta perché lo scenario europeo ma lo scenario a livello mondo dovrebbe permette delle successioni maggiori su quella che può la politica nazionale le scelte delle politiche nazionali e l'altra cosa che
Rivendica di di Berlinguer anche in qualche modo dimore l'aspetto umano nel senso di
Connessione quella che viene chiamata la connessione sentimentale con il popolo nel senso che nel novantaquattro ormai la politica diventa esclusivamente e sondaggio i quindi si perde completamente l'aggancio alla realtà fra il personale politico e il personale
Dei propri elettori la la disintermediazione totale quindi
Il proprio popolo viene ascoltato solo tramite i sondaggi e questi sono gli aspetti diciamo più più salienti l'altro l'ultimo poi così diamo la parola a Antonio Francesco è l'aspetto della strategia e della tattica questa è una a una in via di che Mario sempre utilizzata cioè da una parte c'è la buona tattica dall'altra c'è la strategia e e nella morte di Moro Tiberio in guerra Mario intravede anche la fine
Di questa di questo rapporto presenta appunto quando diceva che c'era un po'di di di ombre nell'idea che l'UE aveva di Berlinguer presi PC a Berlinguer e non grande stratega ma sulla politica tattica perdeva un po'
E e invece appunto
La figura che si impone all'inizio degli anni ottanta è Craxi e quindi gli USA da una parte appunto Berlinguer il grande stratega ma un po'debole sulla sugli aspetti più tattici della politica
E anche lì intravede un cambio che poi nel novantaquattro sarà confermato da Berlusconi sarà poi confermato da lì da tutti i politici che via via si sono affacciati sulla scena
Politica italiana nel senso che a quel punto ormai in rapporto non solo è rotto ma addirittura invertito per cui si stanno tanti politici che sono bravi sulla tattica ma nessuno sulla strategia per cui
Craxi proprio quello è il primo politico totalmente tattico e può trespolo Sassello dovrei dire vagamente strategico rispetta una situazione successiva quella del berlusconismo culti sostanzialmente la strategia neanche era quella Graziana ma era ancora più ridotta al lumicino quindi quello che mi sento di dire che questo lavoro sull'attivo cerchiamo di mandarla avanti con con la nostra forza però è una miniera a cui se ci viene chiesto parente grazie ce l'avete chiesto di trovare qualcosa possiamo sempre trovare molto Grazia
Larentia
Antonio Bassolino il tuo rapporto con Mario Tronti e quel periodo di passaggio a cui faceva riferimento
Adesso Lorenzo il passaggio dal pc al PDS l'esperienza del di come immaginava Hate questo partito moderno riformista riforma antagonista e riformatore grazie
Sì io vorrei innanzitutto
Ingraziare
Sia per
Questa mostra dedicata ai Dico Berlinguer
Che sta avendo davvero
Uno straordinario significativo successo
Sia per aver voluto questa sera
Ragionare assieme
Su Berlinguer su Mario Tronti
Ed io senza di andare adesso
Su tante questioni molto bene affrontata
Vorrei
Fare qualche considerazione sull'uno e sull'altro aspetto
Eccesso Berlinguer l'alternativa democratica e poi sul rapporto tra Enrico e Mario tra Berlinguer Mario Tronti
Innanzitutto Berlinguer e l'alternativa democratica queste uno
Dei passaggi più delicati nella vita del partito comunista italiano
Uno snodo
Cambiano tante cose
Cambia tutto
Nella mia città a Napoli e in Italia
La sera del ventitré novembre mille novecentottanta
Quando il terremoto distrugge
Intere
Città e i comuni in Campania ai in Basilicata
Cambia la realtà cambia anche la politica italiana
Il terremoto
Viene
Un anno dopo il mille novecentosettantanove
Quando
Si pone fine
Alla politica di solidarietà nazionale che ha segnato la vicenda italiana tra il settantasei il settantanove
Sappiamo come si snoda la situazione
Nel settantasei Piccini ottiene un grande risultato
Ma
Non è sufficiente
A creare una svolta radicale del Paese
Ci sono i due vincitori come furono definiti allora
Perché anche la Democrazia Cristiana ottiene un risultato significativo
E allora c'è la scelta molto delicata
E il PC
Si astiene
E poi entrerà nella maggioranza
E qui c'è una differenza rispetto a quello che succede in altri Paesi su cui noi stessi a mio avviso dobbiamo tornare alla a ragionare di più
Mi ha colpito in un libretto di Luciano Canfora io stessa avevo rimosso dentro di me questo
Che nel mille novecento e ottantuno
In Francia il Partito comunista francese entra nel governo della Francia
Presidente della Repubblica Mitterrand
Entra per tre anni con quattro ministri
Cosa impossibile in Italia
Perché è impossibile
Nel mondo di allora
Per il partito comunista italiano e cioè per un partito enormemente più forte del partito comunista francese ed enormemente più autonomo da Mosca del Partito comunista francese può dire accedere pienamente governo
Abbiamo
La John Archibald molto
Quando ho visto queste pagine di bruciano Campora pure la mente tornati indietro
C'è bisogno
Di ragionare bene
Su tante vicende su tanti passaggi
Ci asteniamo sono gli anni della solitario della solidarietà nazionale
E molto forte anche lo dico in questo modo il rapporto tra Napoli e Roma tra quello che succedeva mia città quello che succede a livello nazionale per esempio
Appena un anno dopo nel mille novecentosettantasette un anno dopo i settantasei e l'inizio della politica di solidarietà nazionale si vota nella città di Castellammare di Stabia
è un voto amministrativo comunale
Però è un vuoto che assume un rilievo enorme
E perché
Perché Castellammare di Stabia era
Nei sondaggi che faceva quel genio di Celso Ghini alle Botteghe Oscure
Che batteva puntualmente sempre il ministero degli Interni nel dare i i dati e nelle previsioni
Perciò adesso Kimi Castellammare di Stabia era il nonno un seggio campione allora si usavano i seggi campione ma è una città campione
Perché lui aveva visto che dal mille novecentoquarantasei in poi i volti al pc
Alla DC e al Partito Socialista Italiano i volti erano sempre la via quello che succederà a livello nazionale questi partiti andavano avanti o indietro esattamente come succedeva a livello nazionale
Allora
Ecco l'allarme nel mille novecentonovantasette e come si usava allora
Sino e non dobbiamo avere
Ho occhi rivolti in dirlo però
Per esempio l'analisi del voto
Era una grande cosa che abbiamo smarrito
Perché l'analisi del voto per una riflessione sulla sulla società sul di Oriente band i diari culturale su quello che succedeva e le forze sociali
Stavamo giornate e giornate eravamo esagerati
Ma poi siamo passati alla opposta esagerazione che c'è una botta terribile e ventiquattro ore dopo che si è già girato pagina
E sul voto di Castellammare oggi
Ci si può sorridere ma sul modo di Castellammare di dire Stabia abbiamo discusso in direzione in comitato centrale e in tutte le sezioni d'Italia
Io ero giovanissimo segretario regionale eletto pochi mesi prima
C'è il voto di Castellammare
Dovevo andare all'estero poi la vita e e curiosa devo andare in Australia
Era stato proprio Berlinguer la dire compagni della sezione esteri vedo Bassolino un poco affaticato mandiamolo a fare un viaggio un po'fuori dall'Italia
E doveva partire il giorno dopo il voto di Castellammare
Parto da Napoli in macchina verso Fiumicino per andare in allo stato e mi viene il dubbio
Sì ma dopo Castellammare è giusto che io parta
E se in direzione vogliamo discutere
E dissi al compagno
Andiamo alle Botteghe Oscure
Era riunita la direzione Berlinguer quando mi vede entrare sorrida
E infatti poco dopo Giancarlo Pajetta si alza i mitici e mi dice ci spieghi che cosa è successo a Castellammare di Stabia io cercai di dare una prima spiegazione
Poi torna il Napoli andai a Castellammare sono stato per tre giorni al limite tutte le sezioni di fabbrica e territoriali il ludi la FIGC tutta l'associazionismo di Pansa
E dopo ho scritto diciotto cartelle per rinascita come si usava allora
E rinascita diede come titolo che cosa ci insegna
La vicenda di Castellammare di Stabia
E poi in comitato centrale in tutti i comitati fegato in tutte le sezioni in realtà perché fu tanto importante quel voto
Perché già in direzione della discussione food delicata
Perché si oscillava tra quelli che dicevano
è
Tutto dovuto al partito stabiese
Che ha fatto molti errori
E a sostenere questa tesi
Erano i compagni più fautori della solidarietà nazionale
Altri compagni che dicevano no Castellammare c'entra poco quasi niente c'entra la politica nazionale di solidarietà e la nostra astensione che non regge nel contatto con il Paese
Ed è una i compagni più contrari alla politica di solidarietà nazionale ed io jeune segretario regionale scrivendo per rinascere parlando in direzione e come tale da cercava di dire cellula e l'altro
Errori nostri a Castellammare andavo lì e in Campania ma attenzione questo è un segnale di allarme
E che cosa succede Duhalde dopo sorrido perché ripeto sempre a Celso Ghini
Noi allora abbiamo nonno una catastrofe elettorale come le abbiamo avute poi anni e anni dopo
Perdiamo
Pochi punti
Rispetto alle precedenti amministrativa
E due anni dopo nel settantanove perdiamo quattro punti percentuali rispetto al settantasei
Esattamente allo stesso risultato amministrativa di Castellammare di Stabia di due anni prima preciso
Nel settantanove
E allora comincia lì gialli a traballare Berlinguer e molto in cui è
Si rende conto che
Che alle si stanno logorando i nostri rapporti con grandi masse popolari
Usciamo dalla politica usciamo dalla maggioranza e di solidarietà poi viene il terremoto
La sera del mille novecentottanta e ecco l'alternativa
Ci sono migliaia di morti
Lo Stato appare lontana
Ma ancora i soccorsi i primi giorni
Dopo tre giorni il mattino titola in prima pagina fate presto un ritardo drammatico
Io arrivo delle zone terremotate ero segretario regionale la notte stessa del terremoto
La ricordo come se fosse ora perché
Ero a casa
Vedo che lampadario che oscilla il corridoio che si restringe scendo giù
Passò per
Piazza Municipio Valenti sindaco di allora era a San Carlo è già andato apparato Sancha
Badaloni Thai con due compagni tutti e due purtroppo morti
Rocco Di Blasi e Vito Faenza ci mettiamo in macchine andiamo verso l'epicentro del terremoto
Io in casa
Avvio visto tutto
Lo dico sinceramente
Ognuno c'ha le paure sua
Io oppure quando ma di macchina perché non so guidare
Ma la scossa del terremoto io sono sono rimasto turbato ma non mi sono mosso acceso la televisione
E non vedrò mai scordare il TG uno fa l'edizione speciale dice
Carissima scosse di terremoto pure epicentro a Eboli in provincia di Potenza trasferito Eboli da una Regione all'altra io prendo eterea procediamo alle Botteghe Oscure
E i compagni della vigilanza di straordinari compagni della vigilanza di mi dicono ti passiamo Pio la Torre che è qui perché Pio abitava vicino alle Botteghe Oscure ed era stato
Noi andiamo
Ci rendiamo conto di quello che succede io telefono dall'altra il Pd a Berlinguer per dirgli bada
Qui è molto più grave di quello che dicono le televisione Berlinguer telefono a a Pertini Pertini si precipita ad Avellino fa una sfuriata
Di quelle che sapeva fare lui sei i soccorsi che ritardavano è così c'è una scossa alle Botteghe Oscure si riunisce la direzione del partito
Manchiamo io e Chiaromonte io perché sto lì in atti pinea e Chiaromonte perché sta in Lucania che era l'altra regione colpite dal terremoto
E nella direzione del PC Berlinguer dice
Ecco tempo di cambiare è tempo di Alternativa democratica così nasce l'alternativa democratica
Due giorni dopo il terremoto della sera del ventitré novembre mille novecentottanta
Dopo la direzione Berlinguer e dire in Campania
Ci vediamo allora ITO una bellissima frazione di Vietri sul Mare vicino a Salerno
Poi si va Contursi per fare un attivo dei quadri migliorato
Dopo pochi giorni Berlinguer ritorna io lo accompagno nei paesi devastati
A Caposele a alla Viano e nella mia mente c'è sempre questa immagine di Berlinguer ancor di più incurvato
Dentro il cappotto
E con queste donne a Iseppi nel Salernitano è Coggi scialli neri
Ebraici ieri con il fuoco acceso perché i soccorsi è ritardavano ancora e Berlinguer che passa tra due ali di donne QD scialli neri e a me ha sempre dato l'impressione lo dicono
Next nel senso giusto nel verso giusto sembravo come Cristo che passava a Gerusalemme penso alle persone
E mi ha sempre colpito questo straordinario rapporto popolare di Berlinguer
Per la sua serietà
Per la sua austerità
E comincia a lungo l'asta so
Questa dell'alternativa
Democratica
E comincia
Dopo che
C'erano stati tre anni di la solidarietà
E dopo che c'era stato
Prima di del settantanove
Dopo che c'era stato
Aldo Moro
Chi per Berlinguer
Un turbamento molto forte
Tra gli straordinari compagni della vigilanza e c'era anche l'autista di Berlinguer
Che lo accompagnava serve Alberto Menichelli
C'è tutta una schiera di ex operai diventati vigilanza delle Botteghe Oscure che erano quadri di straordinaria intelligenza politica
E Menichelli mi ha raccontato che quando fu poi ritrovata all'Ave nulla con il corpo di Aldo Moro
è stato lui ad avvertire Berlinguer ad aprire la porta della sua stanza e di di è stata ritrovata
La macchina con il corpo di Aldo Moro
Il Medicare lì mi ha raccontato che quella fu l'unica volta che Berlinguer in modo brusco
I due si volevano molto bene
Disse ad Alberto Michielli lasciami solo
Alberto lo lascio solo io aggiunse con l'intelligenza è tipica dei grandi quadri operai
Aggiunse Berlinguer capi in quel momento che le Brigate Rosse avevano ucciso il corpo e la politica di Aldo Moro avevano ucciso la politica assurdi Enrico Berlinguer
Perché cambia tutto
Già allora
Nel suo corpo l'alternativa democratica che poi uscirà fuori la serie impedire in maggio mille novecentottanta
E allora che cambiano tante cose con la morte di Aldo Moro
Ben prima dell'ottantanove cominciano tanti mutamenti nella DC in tante forze storiche così come io ancora oggi
Sono convinto pente sono convinto che quando morì Enrico nel mille novecentottantaquattro lì allora comincia la fine anche del Partito Comunista Italiano
Allora
Poi anni e anni dopo forti
C'è il crollo del muro di Berlino
Ma quel quel quello quel quell'apporto straordinario
Di Berlinguer con grandi masse popolari e quel suo riuscire a tenere assieme tante cose anche a volte contraddittorie fra loro
Finisce
Finisce la cosa straordinaria
Di Berlinguer e che poi si era spinto
Fino al punto estremo nei rapporti internazionali
Senza superarlo
E senza superarlo perché per Berlinguer L'Unità del partito dell'unità del tra partito e grandi masse popolari era una cosa a cui lui non poteva rinuncia
Si era spinto appunto al punto estremo
Qui c'è Ugo Sposetti
Che commenta
Nel mille novecentosettantasei è stato in delegazione in Unione Sovietica
Mentre noi stavamo a Mosca usciva la famosa intervista Di Bella in guerra a Giampaolo Pansa di la quale diceva che si sentiva più sicuro sotto l'ombrello della NATO
Noi eravamo Mosca
Fummo convocati di urgenza al comitato centrale del Partito comunista il rione sovietica
E l'ideologo ufficiale di allora si si chiamava Polo Mario fa
Prese un bicchierino di vuoti capi e brindare all'amicizia tra i due partiti
E dopo il primo sorso fece cinquanta minuti di violento attacco a Berlinguer all'intervista gli ha spartito comunista italiano
Allora noi guardandoci negli occhi della delegazione non potevamo parlarci fa ci parlavamo attraverso gli occhi
Io che ero il capo delegazione dissi all'interprete Enrico subito dopo che era stato per tanti anni a Napoli vorrei rispondere al saluto del compagno puro Mario
Che si stava già alzato per salutarci eravamo tutti i ragazzi lui pensò sono sono tutti ragazzi
Presi bicchierino feci anche il primo sorso
E poi comporre l'Ariosto che cambiava faccia continuamente ho parlato del cinquantacinque minuti cinque più dire lui per difendere il partito comunista italiano l'intervista servirà anche come avevamo fatto
E però eravamo appuntamento
Il punto limite che lo stesso Berlinguer
Non potesse superare e invece poi fu superato
Quando giungiamo alla svolta
E Berlinguer e Moro Sempre nella mia mente a forte il ricordo di una notte in un albergo napoletano dove Tatò Berlinguer io e la segretaria che poi batteva Bakhita
Stavamo nottate intere a scrivere l'intervento che segretario doveva fare il giorno dopo suddividendo ci poiché Enrico mettiamo mano tutto
E ricorda sembra che
Una volta Berlinguer che sia prima molto poco dal punto di vista personale lo facevo con Menichelli il raramente mi disse si parlava di Zaccagnini
Mi disse perché sai
Io di Zaccagnini
E aggiunse come di Aldo Moro
Mi fidavo non solo politicamente ma anche umanamente
E questo detto da Berlinguer bella cosa straordinaria Cervia aveva verso le figure di Aldo Moro e verso le figure di Zaccagnini un rapporto anche di stima personale fortemente ricambiato da parte sia di tipologia che di già temi e tutto questo poi appunto
Va va ad esaurisse con l'uccisione di a di Aldo Moro la morte di Enrico Berlinguer e si giunge agli anni della svolta
Sì posso raccontare in tanti modi è stato già fatto da chi
Io sono molto contento sta appurando l'archivio di Mario perché insomma
Sarà un bel patrimonio da offrire a tanti e soprattutto alle nuove generazioni
Senza tornarci vorrei riprendere
Forse l'ultima cosa che ha scritto Mario o una delle ultime proprio
è uscito su infiniti mondi
è un artista che si fa Napoli si stampa Napoli fatta da Gianfranco Nappi da altri compagni
E in questo ruolo numero della rivista Mario e forse la sua un'ultima cosa risponde ad alcuni giovani
In risponde in modo straordinario un poi come si è Cluj prevedesse interi passaggi
Della della della sua vita
Dall'opera io sembro all'impegno in Parlamento
Alla sua forza intellettuale all'Opéra istmo l'operai siamo
Estate è scappato il primo collante tra Mario M.
L'opera Isma'divario
Ti Coldagelli di Cacciari di Aris Accornero di Alberto Asor Rosa vanno
E io da da Digione all'oro ho guardato Moro
Poiché fu importante dei passaggi della mia vita che appunto ogni giorno
Giorgio avendo anzi Giorgione come lo chiamavamo a Napoli
Nella sede del comitato regionale
Del PC
Mi disse in modo brusco come amava fare Luigi tu la devi finire di fare l'opera il titolo definitivo avrei fatto dove ci sono solo gli operai sai che cos'è il Nocelle Edo di prima classe no più complessa io lui vedi vedi degli anni d'atti a fare le ossa in mezzo ai contadini
Io lo guardavo accettare la sfida disse di due volte quando
Poche ore dopo ero presso la Federazione di Avellino
Mandato da avendo le da segretario regionale abbandona lì dove
E cominciavano un'altra esperienza della formazione dei dirigenti del Partito Comunisti Italia che doveva svolgersi
In molteplici modi mai soltanto in un un solo rapporto con Mario e allora sull'opera Isma'
Fra l'altro con Mario poi ho lavorato molto a preparare
Una conferenza operaio del PC
Io ero responsabile nazionale per gli operai e il mondo del lavoro alla quale cambiamo anche nove la chiamavo per la prima volta conferenza nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori
Era anche un segnale che anche la classe operaia era fatta da maschi e da donna
E non era soltanto maschile la classe operaia
E pone e fu fu un momento in importante il significativo Mario diede un un contributo un contributo importante e poi e poi
Abbiamo avuto tanti rapporti e e uno molto intenso quando c'è stato il passaggio
Al PDS
E decidemmo di fare assieme una mozione
La terza mozione come poi fu chiamato a Roma
E il titolo della terza mozione e di Mario
Perché è il tipico linguaggio su i titoli della terza mozione era per una sinistra antagonista e riformatrice Peter tipico più Mario
Conservatori e rivoluzionari gli piaceva molto questa di Berlinguer
Anche Dario conservatore e rivoluzionario ma Pergola sinistra antagonista perché bisognava sempre mantenere martedì una prospettiva di andare oltre il capitalismo questo nella Mario
E tanta parte dietetiche viene dal Partito comunista italiana
E
E riformatrice
A intende anche qui il termine era non riformista ma riformatrice per segnale anche un
Distinguo nella dialettiche interne dalla partiti appurate esperienza devo dire molto bella girammo Ventriglia paese eppure significativa perché
Perché la terza mozione era dentro la svolta
Era dentro la scuola
E si batteva perché la svolta prendesse un sentiero secondo le più giusto
E cioè
Che la svolta si accompagnasse
Al mantenimento e al rinnovamento delle radici operaie popolare
Di una forza di sinistra ma questo era sopra
La più occupazione il timore che sia allentarsi ero questi regali che erano molto e molto importante
E in quest'ultimo scritto Mario
Ma
A tante cose
Che sono davvero significative bene out certo punto sei scrive ci avevano raccontato che era finita la storia
E è tipico di Mario questo e invece
Basta una pandemia basta una guerra e si vede che è tutt'altro che il Pd dalla storia
Il parlava da dentro di avvenimenti che succedevano
Una pandemia una guerra ci dicono anche quanto fragile hanno la nostra esistenza e di come dobbiamo sempre pensare
Alloggi e al domani
E aggiunge
Poi voglio chiudere aggiunge
Chi pensa alla politica deve anche farla
E chi fa politica deve anche pensare a
E Mario
Mariotto e Mario Tronti e pensino l azione
Tacchetti chi fa politica tra la la deve pensare e settori cioè capace di pensarla poi deve cercare di metterle in pratica
Questo è
L'insegnamento
Che l'unità
E lo dà
Davvero chiudo
Da
Intellettuale
Di grande valore
Ma concetti di me
Di dire quello che che firme altrettanto importante dell'essere stato un intellettuale di di grande valore perché magari anche una strada scura straordinarie capacità dei rapporti umani
Straordinarie capacità nei rapporti umani
E da questo punto di vista
Grande intellettuale la Mario è stato anche in primo luogo una bella persona
Se posso dirlo il napoletano un signore nel senso Napolitano
Per questo gli siamo grati ed è giusto averlo messo assieme ha detto Enrico Berlinguer
Bene tocca a me concludere questo incontro
Ma lo faccio in realtà innanzitutto tornando a dei ringraziamenti ringraziamenti per le persone che sono qui un pubblico così folto
Una parte del pubblico
Assolutamente partecipa appassionato numerosissimo migliaia e migliaia di persone che da dicembre ad oggi e per altre due settimane perché so che la mostra continuerà fino al venticinque stanno a animando questi spazi non solo guardare una mostra ma partecipare a tutti gli affetti ad un'esperienza politica attraverso la figura e le immagini di Enrico Berlinguer
Di questo io voglio ringraziare l'associazione Berlinguer fatemi dire
Un grandissimo ringraziamento a Ugo Sposetti che è qui in sala grande applauso all'Umbria a ai curatori scientifici della mostra le volontarie e volontari che permettono tutto questo la cosa più bella e che questa mostra sia animate partecipata da
Tanti e tante giovanissime a giovanissime
Che attraverso questa mostra trovano coscienza critica e siete appassionati
Fatemi dire anche di questa di questa occasione qui odierna
Qualche tempo fa qualche settimana fa mi è testimone Melissa Mongiardino
Ho proposto ad Ugo Sposetti lui è stato subito assolutamente sollecito di aggiungere al panorama molto fitto degli eventi collaterali di questa mostra che si tengono in questo padiglione
Un appuntamento che riguardando Enrico Berlinguer
Però riguardasse anche Mario Tronti
Mario che è scomparso solamente pochi mesi fa dello scorso agosto del due mila ventitré
Mario che è una figura di riferimento per tantissimi a sinistra non solo nel nostro Paese perché uno dei pensatori politici uno dei filosofi della politica
Più studiato nelle Università del mondo negli Stati Uniti in America Latina in Europa naturalmente a partire da dalla Francia sono molto contento che ci siano qui en Antoniani e Ellena Ellena Tronti ecco legare
Dentro la la la la la figura di Berlinguer
Anche un
Un omaggio a Mario Tronti
Ugo accolto subito questa proposta e penso che sia stato un bene farla perché mi pare che questo incontro sia di grande interesse di grande rilevanza certamente lo è per lo studio che si sta facendo sull'archivio di Mario certamente lo è fatemelo dire per la presenza ecco riti Antonio Bassolino io ho voluto ho chiesto ad Antonio di esserci
Perché sapevo non solo il suo suocero valore che anche oggi qui ha dimostrato l'importanza della sua storia politica da dirigente del partito comunista da anche da dirigente del sud del nostro Paese che ha saputo incarnare le istanze del di una questione meridionale mai risolta anzi aggravata sì
Negli ultimi negli ultimi anni ma Antonio perché può rappresentare come ha rappresentato nel suo intervento molto efficacemente
Anche
Punto di congiunzione nel suo protagonismo quello di Bassolino un punto di congiunzione però nell'omaggio che noi rendiamo ad Enrico Berlinguer e anche a Mario Tronti il titolo che ci siamo sentiti di proporre è legato all'alternativa democratica e qui voglio concludere il mio intervento con aggiungendo qualche altra considerazione l'alternativa democratica intanto perché come è stato detto
Mario viene chiamato nel comitato centrale del Partito comunista da Berlinguer
In quegli anni che Marione se scritti chiama
I Brevi anni ottanta di Enrico Berlinguer sono brevi per il dramma che incombe su Enrico Berlinguer perché incombe il sette giugno incombe Padova incombe il dramma di Padova e
La morte così traumatica di Enrico Berlinguer così traumatica per il popolo della sinistra che lo ama
Così traumatica per il partito comunista così traumatica io penso anche per le sorti della nostra Repubblica che dopo la morte di Berlinguer
Non è più la stessa perché perde una figura assolutamente carismatica in cui tutti si riconoscono per la sua caratura morale al di là anche delle appartenenze politiche Mario Tronti quando descrive gli anni Ottanta di Berlinguer
Lo fa attraverso la descrizione lo dicevano Lorenzo Julian che bella figura di Enrico Berlinguer
In questo
Cercando i tratti congiunzione ma di distinzione tra le due figure simbolo del Partito Comunista Italiano
Del
Dopo la fine della seconda guerra mondiale e quindi gli elementi di continuità e di distanza tra Berlinguer e Togliatti e torna quella che veniva detto
Una indagine di Tronti sulla personalità di Enrico Berlinguer e Tronti dice una cosa
Che assolutamente calzante a mio avviso e e guardate tutti gli scritti di Tronti su Berlinguer sono assolutamente secondo me illuminanti sulla figura di Berlinguer e illuminanti anche su tante cose che chi milita oggi a sinistra potrebbe fare nel tempo di adesso nell'enormità e nella complessità delle cose che viviamo che potrebbe fare per ricostruire una sinistra le forme organizzate della sinistra e anche per una critica del capitalismo innanzitutto lo dice Mario appoggiandosi a Berlinguer
Anzitutto l'utilizzo capitalistico delle tecnologie oggi diremmo delle nuove tecnologie quelle del alle della Rete
Quelle che già arrivano del dell'intelligenza artificiale con tutto quello che poi riguarda la società
L'uso politico delle tecnologie nelle tecnologie il rischio di restrizione di spazi democratici vitali ma insomma dicevo in questa lettura della personalità di ibridi Berlinguer Tronti dice a differenza di Togliatti Berlinguer non è Totus politico s'perché la risposta che dà negli anni ottanta ha più sollecitazioni è quella di dire
Il partito
Norme l'unica risposta alle esigenze della vita delle persone e non non lo probabilmente per Berlinguer
Spesso e dice
A differenza del compromesso storico della strategia del compromesso storico
Che una strategia pienamente togliattiana e si lega sempre in questo Tronti in questa lettura alto gli atti di Salerno e poi al Togliatti del dente degli anni che vanno da appunto dal quarantacinque al quarantasei al quarantasette
La strategia dell'alternativa democratica di Berlinguer è una strategia originale non è una strategia in continuità con Togliatti
Per tutti non è meno importante di quella il compromesso storico e Tronti ammonisce su un tema decisivo secondo me dando una frittura esatta anche del pensiero berlingueriano
Nel momento in cui quelle due grandi strategie che collocano il Partito comunista dentro i problemi più pressanti del paese mentre si dipanano
Se noi riduciamo
Quelle due grandi strategie quella del compromesso storico all'incontro tra il partito comunista e la democrazia cristiana
E riduciamo la strategia dell'alternativa democratica al vagheggiamento di un ipotetico
Fronte popolare Antonio ha citato l'ottantuno francese ma in Francia gli anni Ottanta sono quelli invece molto lontani da Mitterrand sono gli anni durissimi dello scontro tra il Partito comunista del Partito socialista craxiano con una critica molto lucida di di Berlinguer a Craxi
Per gli elementi del neoliberismo dentro Craxi per gli elementi per gli elementi di personalizzazione della politica per gli elementi di un tentativo di gerarchizzazione
Della del del sistema politico
Una riforma quindi regressiva del sistema politico quindi sono anni di rotture pure Berlinguer parla del tema Dio democratiche quindi dice tronche attenzione bisogna guardare la strategia non un'ipotesi didattiche Berlinguer dice e Tronti dice
Il Berlinguer di quelle due strategie fa tenuto insieme
Quelle due strategie che molti hanno letto
In contrapposizione
In realtà sono strategie che si tengono l'uno e l'altra quella del compromesso storico e poi quella dell'alternativa democratica ed entrambi
E c'è a mio avviso una risposta anche odierna in un tempo che ulteriormente più deteriorate Rispetto
Ad allora gli anni Ottanta e e agli anni Settanta ancora prima entrambi quelle strategie
Berlinguer
Le le mature le propone come risposta a quello che è un assillo per Berlinguer è un assillo anche per Mario Tronti cioè il tempo della decadenza della politica Berlinguer dice
La grande politica
E quella che finisce nel sessantanove
E quella che c'è stata tra il quarantotto e il sessantanove le grandi discussioni le Grand la grande partecipazione di massa
E e allora qui dice Tronti il tentativo di Berlinguer anche in in quegli anni settanta che ci danno l'illusione
Di essere forti e lo siamo forti perché lo diceva Antonio il Partito comunista nel settantacinque il Partito Comunista nel settantasei
Sfonda la la cifra pazzesca del trentaquattro per cento dei consensi elettorali e Piero
C'è già la sensazione appunto di una decadenza della politica
Di un
Che si sia seccata la la vena che tiene insieme la società e le istituzioni la società e la politica
E così come la strategia dell'incontro tra le masse popolari
Ha senso assenso a patto che quell'incontro delle masse popolari dica
Che da che parte si vuole stare
E per questo si si completano la strategia del compromesso storico l'incontro tra le masse popolari e la strategia dell'alternativa democratica stare da una parte scegliere il punto di vista del lavoro
Di chi sta peggio la crisi sociale la notte del ventitré novembre mille novecentottanta i movimenti i nuovi movimenti giovanili
I movimenti per la pace i nuovi movimenti internazionali ma soprattutto il lavoro
E per Mario e soprattutto quella strategia simboleggiata dalla prima pagina dell'Unità Berlinguer c'è qui bellissima l'immagine attorniato dal popolo del sindacato il ventiquattro marzo
Nel mille novecentottantaquattro
Che combatte per non retrocedere sui diritti del lavoro e combatte per la scala mobile
Solo poche settimane
Non solo poche settimane prima appunto di di morire della sua della sua scomparsa ecco io penso che in questo in questa lezione che di diversità
Dice pronti ma non di isolamento è di diversità di quelli che non si vogliono arrendere ad un mondo ingiusto
Fatto per pochi fatto di diseguaglianze sociali ed i privilegi politici guai dice Tronti a pensare che per l'Inter abbia parlato di questione morale
Per parlare solamente di questione morale
Perché la questione morale sta dentro il tema dell'alternativa democratica che innanzitutto il tema della questione sociale
Escono legare la questione morale da tutto il resto significa non aver capito nulla
L'aver capito che il tema principale è la trasformazione della società il contrasto le diseguaglianze e i privilegi che attecchiscono nelle visite da quelle diseguaglianze in un mondo in cui la politica è debole e le forze quindi economiche
Finanziarie spadroneggiano
Riducendo la democrazia e la politica sulla difensiva e conducendo ad un mondo sempre più autoritario in questo c'è una grande lezione assolutamente attuale oggi per chi vuole militare a sinistra e perché sia passione per la politica grazie a tutti voi
La mostra come ha detto Francesco continua fino al venticinque febbraio se uscendo lasciate la vostra e-mail vi inseriamo nella mailing list di aggiorniamo se gli eventi che faremo grazie buona serata