Presentazione del libro di Giampaolo Conte "Riformare i vinti. Storia e critica delle riforme liberal-capitaliste" (Guerini Scientifica)

Grigio grazie a tutte e tutti per esser le notti circuito aiuto per partito si bene grazie intanto prima di cedere
La conosceva di comando
Alla alla alla autorevole penna del Messaggero
Ma al set hanno che ringrazio per la disponibilità e soprattutto i no ore giorni così impegnativi colgo l'occasione per ringraziare l'autore Gian Paolo Conte per il lavoro che ci ha offerto un grazie a professor Gaetano Sabatini per come dire averlo spinte promosso questo suggerito ecco questo appuntamento che abbiamo accolto con molto favore è mi sia consentito grazie particolare
A faccio fatica a chiamarlo collega Giulio Tremonti amo chiamarla il professor Tremonti che ringrazio per infinitamente a titolo umano e personale per la disponibilità perché non è né scontata né banale anche il semplice fatto che tutti sia non tanto voluto confrontare col professor Salvati
Sabatini e con l'autore ma quanto già il fatto di sederti ripete Compass avrebbe per caso insomma e quindi è un grazie un grazie di cuore quindi passo a te la conosce esercitare anche le regole d'ingaggio
Ecco buonasera a tutti e grazie a tutti per essere qui oltre chiaramente all'Autore agli ospiti partirei in uno era un bravissimo diciamo perché il tempo a disposizione non è non è molto presento gli ospiti verrà comodità per comunità di tutti l'autore Gian Paolo Conte il fondo a sinistra
Ricercatore e docente di Storia economica presso l'Università Roma Tre accanto il professor Gaetano Sabatini docente a che lui professore ordinario di Storia economica all'università Roma Tre e direttore dell'Istituto di Storia dell'Europa mediterranea
Il l'onorevole Giulio Tremonti oggi deputato di Fratelli d'Italia presidente della Commissione affari esteri ma diciamo più volte ministro ministro del dell'economia delle finanze
Lo conoscerete l'onorevole Toni Ricciardi che ringrazio chiaramente per per l'organizzazione del tutto oggi deputato del Pd componente della Commissione finanze e già docente storico delle migrazioni
E allora
Fare una brevissima sintesi del del libro giusto per i per aiutare tutti un po'diciamo di ad inquadrare la cosa togliendo pochissimo tempo un volo agilissimo molto sintetico lo avrete lo avrete visto studiato a partire dalle crisi finanziarie strutture in qualche modo l'identità delle del riformismo e anche la matrice che dietro questa identità si può nascondere
Nel senso di una costruzione culturale in qualche modo di un esercizio del del potere che poi può anche diciamo muoversi in direttrici che sono diciamo ha altre querela dure poi chiama chiamarsi mi semi Stati
Io questo giusto proprio per avere una piccolissima cornice dico di cui stiamo parlando i detto detto ciò parlo ai professori più che ai ai politici visto che approfitta della del grande tavolo
E forse una piccola provocazione assenso alla luce delle del riformismo di cui si parla qui parlare ancora di liberismo e liberalismo di fare una differenza così forte tra economia e politica
Iniziamo dal professor Sabatini magari
Sì facile voleva
La domanda meriterebbe ovviamente una lunga digressione
Volendo la legare al senso e alla costruzione di questo testo direi che tutto ciò che Gian Paolo Conte ha voluto raccontare questo volume dimostra che questa distinzione tra economia è politica
E insussistente almeno laddove si vada a parlare delle riforme perché il senso da mentale di questa ricerca che mi piace ricordare si inquadra in un percorso di studi più più più ampio più articolato pur non essendo un giovane studioso pro quello di mostrare che le riforme siano divenute diciamo così uno strumento per realizzare delle profonde trasformazioni
Ben al di là che non soltanto nei contesti economici degli Stati cui sì applicano dunque questa distinzione è una distinzione che probabilmente almeno mettendo la domanda in questi termini non ha ragione di essere ma restando su tante molto prudente al contenuto del libro
Quello che ma mi sembra interessante di questa ricerca e di aver ricostruito diciamo così un accenno alle Genealogia storica delle riforme perché gli episodi dell'ultimo ventennio certamente quelli successivi alla crisi finanziaria due mila sette due mila otto hanno diciamo così appiattito un po'il senso delle riforme su una serie di casi nazionali per tutti noto quello nel contesto europeo della Grecia ma certamente non l'unico forse non il più diciamo rilevante una visione globale
Quando invece si tratta di un modello che come il volume dimostra a una sua genesi storica molto precisa e il contesto del Consiglio aumento nel capitalismo del diciannovesimo secolo ha delle sue modalità ha soprattutto che un punto su cui forse l'autore poi ci vorrà
Dire qualche cosa un perno fondamentale del Comune cimento dei ceti dirigenti
Delle singole nazioni oggetto dei processi di riforma che sono poi gli attori politici che sono allo stesso tempo attori economici e donde la diciamo di fare difficoltà di dare una una distinzione alle due dimensioni che richiamava la sua domanda
Questa è la parola al professor Presidente Tremonti ecco
Ci sarà una caduta promettono culturale questa
Dunque allora il libro quando si presenta un libro chiedo e oggettivamente molto è un libro davvero molto interessante
è un libro di storia io guardato la bibliografia in effetti assoluta
Definisce un periodo
Anche cercato di trovare qualche buco nel geografia per esempio non città alla L'Abate a fine anno
Non città Condorcet in realtà è convocabile secondi
Allora
Credo che ci sia da fare una differenza tra le riforme
Diciamo autoctone e le riforme imposto tra le riforme che sono state fatte prima dell'età della globalizzazione quelle
Dopo e per conseguenza
Globalizzazione e gliela spacca
Ora quelle autoctone sono
Fatte
Dentro distanti e per scelta democratica detestati
Vuoi vedere che esso
Riforme di capo
Sul fatto esausti proprio cavoli parla di
Tutto l'allegato è del mille ottocentosessantacinque e nome ciclabile forme votato dal Parlamento è fatto per integrare l'
E questo va
Come dire le riforme autoctone e le riforme fatte prima della globalità
Quelle fatte dopo la riforma e quindi su quelle prime riso al mare i vinti tra fino a un certo punto età moltissime forme fa
Da qui al ventotto ponevano
Il prodotto di scelte politiche libere e determinate e credo in assoluto così
Poi modelle cambiata alla volta tempo a tempo da paese a paese ma fondamentalmente
Riforme come si intendeva hanno su
La globalità
La globalizzazione rompe tutti gli schemi
Se posso sono tanto vecchio da ricordare nel mille novecento ottantanove anno bicentenario della Rivoluzione il Corriere mi chiese un articolo sulle bicentenario mille settecentottantanove mille novecentottanta
In quell'articolo più o meno c'era scritto
Si sta
La la ricchezza sta uscendo nella sua parte più affluente strategica madre ricchezze esce dai confini nazionali entra nella Repubblica internazionale del danaro
Cade il senso dei confini una volta gli stati controllando i confini avevano il monopolio della forza battevano la moneta facevano alla giustizia imponevano le tasse lei lievemente
Si stava spezzando la catena politica fondamentale che per secoli aveva detto i sistemi politici stato territorio perché il controllo del territorio non ti dava più il monopolio della forza perché la ricchezza ripeto nella sua parte più affluente strategica usciva dal confine
Il Corriere intitolò quell'articolo una rivoluzione che svuota era il Parlamento tanto la prima da gloriosa rivoluzione aveva apportato alle assemblee nazionali così questo fenomeno avrebbe portato a una cascata appostati
Il Muro cadde nel novembre successivo
E dall'iniziale una
Una serie di esso non può ricorda netta quindi strappata insomma spero di spiegare
Inizia comincia la globalizzazione la globalizzazione è una utopia per lo meno prende la forma di una utopia in qualche modo improvvisa o accelerata
Nella novantaquattro più quattro è da il
Due mila uno l'Asia entra formalmente da quattro ed nel due mila otto e la crisi e arriviamo credo mai nella storia dell'umanità un cambio così intenso è avvenuto in un tempo così un tempo concentrato nella vita di alcuni di noi
Certamente
Tempo che
Mio visto devoluzione ai tempi io ho l'onore di aver litigato a lungo l'allora poeta di corte Fukuyama
Era l'idea che finita la storia in iniziasse con un mondo nuovo per l'uomo nuovo
In un mondo nel quale
Sopra c'era il mercato sotto tutto il resto agli Stati popoli
La ideologia del mercato come macchina positive progressiva
Quando si insedia il Presidente Obama di cioè non abbiamo in passato abbiamo solo il futuro
Ed era
Ripeto
Nome niente ruotavano intorno l'uomo nuovo
Nuovo look presidente doni se la interrompo ma sentiamo un po'spazio anche agli altri e che è stato veramente molto molto poco quindi se può chiudere Angloma discorsi ragionamento sto arrivo a dire questo che
Durante la globalizzazione in effetti ci sono gli stati in qualche modo vinti
Io ho visto due casi di
No dipinti ma insomma uno leggetevi quello che fu dichiarato dall'allora direttore del Tesoro sul Britannia
Da causale la ragione e la tipologia delle riforme necessarie
Poiché ho avuto occasione di leggere la lettera inviata da
Trichet Draghi
Con un elenco di riforme da fare entro lunedì
Modifica della costituzione dello Statuto dei lavoratori
Quella è la tipologia delle riforme che secondo me sono imposte dalla globalizzazione ai vinti no
Però no una dimensione che non è quella secolare tradizionale tedesco
Prego onorevole certi
Sì ma io la dico così io non ho mai molto condiviso questo spaccato dico topico di censure prima c'era dopo all'improvviso nasce la globalizzazione agricola maniera diversa la mondanità mondializzazione l'espressione che io amo
E non voglio entrare nelle tecnicalità perché non ne ho nemmeno le competenze né il vissuto autorevole come c'è stato a chi che è raccontato
Sostanzialmente il mondo interconnesso le dinamiche politiche non si fanno fatica a scindersi da quelle economiche l'autore all'inizio quando parla differimento delle classi dominanti nei singoli Paesi che esercitano la forma di egemonia affinché ci sia il controllo
E che poi si innestano in un processo internazionale di condivisione che va al di là del del l'unicità mi ha colpito molto Conte perché cita sempre il modello per supera il modello Vespa Emiliano cito a memoria
La cosa cioè di liti dalla categoria cioè nel senso che nonostante nei libri di storia nonostante nelle visioni generali ne fossimo sempre stati convinti che ci fosse una sorta di primato della dimensione nazionale
E chi è la dimensione internazionale o le imposizioni esterne siano avvenute solo a Tremonti parlava agli
L'indomani diciamo del crollo del muro in realtà le dinamiche internazionali o dell'egemonia geopolitica i nelle varie fasi storiche hanno comunque inciso ma se esso sulla nostra storia cioè noi ci siamo uniti
Con i Savoia da Torino perché c'era stato un processo fallito di una spinta
è di una richiesta avvenuta in quello che era il regno territorialmente più importante e significativo ma che non aveva alle strutture liberali la visione liberale
Che che come dire si integrasse con il pensiero del tetto la dico male ma spero che mi abbiate capito e temi Thatcher qui perché abbiamo questa dinamica a ping pong e poi credo che sia più interessante anche ascoltare il ruolo poi lasceremo parlare anche la l'autore chiaramente
Allora grazie sì anch'io risponderò molto brevemente grazie per i suggerimenti tra l'altro libro che suscita per un altro le frazioni inglese a luglio quindi avrò modo anche di integrare con con quanto è stato detto e sì sicuramente libro fa riferimento proprio al al concetto di coloro che sono vinti da questo processo di influenza esterna tant'è che appunto come ricordava presidente Italia turco il sessantuno fa un operano incisiva di era lavoro interno per uscire ecco a trasformarsi e a permettere lo Stato nazione di in qualche modo ergersi e in maniera autoctono ma bisogna ricordare che dopo l'unità d'Italia
La Francia come lo ha fatto con altri paesi all'interno del Mediterraneo
Chiese all'Italia di qualche modo delegare le proprie finanze a diciamo dei finanzieri francesi come Saro fatto Impero ottomano come siamo fatti in Tunisia in Egitto e in tanti altri Paesi realtà Alitalia poi riesce punto con uno slancio anche di competenza tecnica che anche diciamo con un'imposizione fiscale abbastanza dura però riuscire a affermarsi però questo come punto è stato detto permette al Paese di
Crearsi ET evitare appunto questa il finire all'interno dei cosiddetti vinti che in qualche modo sono quei paesi che
Come è stato detto subiscono
Direttamente e indirettamente le regole che vengono imposte da parte fondamentalmente della potenza e cerimonie dell'epoca in associazione con le varie in lite che in qualche modo si rispecchiano
In quel modo di vedere la allo stato la società qui chiudo mai per fortuna tornando alla domanda del moderatore iniziale per fortuna
Dico che Lessico anche italiano abbiamo avuto crociere fa una distinzione tra punto liberalismo politico liberalismo economico a questo Sheva una capacità maggiore interpretativa anche di essere in grado di poter scendere entrambe le cose
Io riparto proprio da da questo perché a me ha colpito molto che nel secondo capitolo si parla punto deriva di Stato capitalista U o egemone comuni entità che diciamo adesso al al netto del giudizio storico poi di imposizione o meno
Che stimola le riforme altrui diciamo per motivi interamente diversi
Ora a me piacerebbe e prima in qualche modo lo ha accennato anche presidente Tremonti parlare in questo modo il del ruolo di alcune dimensioni sovranazionali che oggi sono diciamo attuali come appunto l'Unione europea
E il senso della mia domanda se vogliamo anche un po'provocatorie rispetto a ciò che ha detto prima come un'influenza esterna
Può essere sana nel legittimare un certo tipo di di percorso chiaramente riferimento resta anche alla lettera che che ha citato prima e a quel colpo di Stato dolce di qualche volta lei ha parlato
Il se uno legge il testo basico della nostra gloriosa costituzione
Titolo secondo terzo trovate la base dio logica e politica e costituzionale per le riforme ed è la base per cui in Italia si fa la scuola dell'obbligo se fa la sanità universale si fa la costruzione lo stato sociale
Un salto nel Titolo quinto fatto nel due mila due mila uno
Trovate questa frase
Si parla al centodiciassette primo comma che non c'entra un tubo
Vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi interna
Cioè viene costituzionale esatto l'importo di
Di vincoli
E questo è un salto straordinario ed è nella fine due mila prima questo in Po importi vinco
Dopodiché adesso è difficile
Che cosa devo dire
Chessò se il vincolo è l'euro io credo che nell'età della globalizzazione fossero scarse le ritardi sopravvivenza di monete nazionali
E quindi se guardiamo in questa logica Leo è stato certamente un sistema di vincoli positivo e costruttivo
Pur con enormi difficoltà il problema
Globalizzazione se voi leggete il Trattato di Maastricht o di Lisbona non trovate la parola crisi
E tra tutto costruito nella ideologia positive progressiva della globalizzazione
Nel due mila otto arriva alla crisi assolutamente non prevista
E da lì alcuni Problemi scelte
E questo è il
Altri vincoli invece sono
Come dire relativamente ridondante
E tuttavia sono presenti io sto facendo l'inventario Gazzetta Ufficiale estesa per Glock estesa per quattrocento chilometri degnati
è sviluppata su un milione duecento mila pagine
Lì c'è una serie di vincoli
La ragione di questi vincoli ai no qualche modo discutibile dubitabile quindi se la domanda era sulle vuota i vincoli che derivano dalla moneta in un mondo globale che esclude la sopravvivenza di singole monete nazionali in Europa
Sono vincoli ragionevoli accettabili poi poiché su
Alcune
Come dire forme di applicazione
Beh altri vincoli sono oggettivamente tradotto di biologi e di follia e di burocrazie
Non è un caso che finisco che oggi Chai a Bruxelles i trattori che circondano il palazzo e dentro il palazzo degli ambasciatori che portano con
Poi parliamo anche di quello onorevole Ricciardi
Bah
Perché astratta leggevo gli appunti di Tremonti ha visto il titolo quinto che ovviamente mi porta subito a ad aprire il varco se vincolarci in Costituzione io dico reputo che il Titolo quinto è stata il più grande terrore della storia politica della sinistra italiana ok lo dica a caratteri cubitali perché quella cosa
è stato il tentativo preventivo di arginare una visione della lega che oggi noi ci ritroviamo poi dopodiché possiamo anche discutere come si è arrivati a quello perché storicamente in una democrazia bloccata l'unico a forma di governo che la sinistra italiana aveva era quella locale quindi si spingeva verso quella ma in realtà non è un caso che il primo governatore della Regione Emilia-Romagna Guido Fanti fu il grande teorico della macroregione padana che diventa amico di Miglio
Se trovate su You tube ancora delle per interviste e lui lei intendeva un po'alla Manlio Rossi Doria alle grandi macroregioni però intanto quella diventa la base ideale e ideologica
è una cosa allora quando Tremonti mi parla di vincoli capito ne capisco l'impostazione però s'non vorrei che seguire l'impostazione del liberiamoci dai vincoli significa liberiamoci dall'unità ed a quello che Checco quella dimensione che è fatta da pesi e contrappesi perché poi io non so quanto sia non sono un economista sono storico quindi capisco poco di numeri però non so se non è a distanza di vent'anni
A dopo vent'anni dove abbiamo assistito di fatto alla regionalizzazione della sanità in questo Paese e cito solo quello per non citare altre otto milioni di cose
è e e i padri e le madri costituenti non avevano immaginato le regioni per come è nata nel settanta per quello che poi sono divenute
Ma se quella riforma del titolo quinto a poi generato il risultato che ha generato
Io
No non oso immaginare cosa possa generale l'autonomia differenziata per come la stiamo prevedendo per questo lasceremo ai POR agli storici le valutazioni del Carso insomma
Professor Sabatini vuole intervenire
Perdonatemi se da non politico riporto il discorso sul sul contenuto specifico del volume
Anche perché nel pubblico può ridursi il dubbio che i vincoli di cui parliamo siano quelli come ad esempio citati adesso del Trattato di Maastricht il professor Tremonti diceva giustamente scorrendo la bibliografia che questo è un testo di storia ma un testo di storia profondamente intriso di economia
E alla base di tutto il ragionamento su cui poggia il volume dell'osservazione del declinante saggio di accumulazione del capitale nelle economie più mature nel corso del diciannovesimo secolo e quello è il vero vincolo che poi porta a svolgere una serie di azioni con cui il capitalismo incarnato nel capitalismo inglese francese più tardi statunitense impone delle diciamo riforme attraverso il meccanismo del del debito altri meccanismi ho la sensazione che attraverso il termine vincolo qui noi utilizziamo diciamo uniamo categoria molto molto diverse motivo per il quale che rimanere al distinzione che è stata introdotta delle riforme prego prego globalizzazione autoctone e quelle oscurati da zero non appunto note realtà quelle che io penso che sia il vero discriminante siano quei vincoli che possano essere espressione di diciamo delle esigenze interne è un'economia
E quelli che invece derivano dalla necessità per un'economia di globalizzata si mondializzata sì comunque entrare in sistemi finanziarie commerciali sovranazionali e con un prezzo da pagare le riforme di cui ragione il volume sono in effetti quelle riforme che vengono in qualche modo considerate la contropartita nel diciannovesimo nel ventesimo secolo per questo meccanismo di integrazione che hanno sì dei punti di contatto con le riforme che possono essere state imposte ad esempio nel contesto europeo dopo Maastricht ma in realtà hanno anche molti punti di di divergenza
Forse su questo Giampaolo si potrà illuminare
Sì la questione internazionale penso che sia fondamentale anche perché
Io credo che il punto uno dei punti fondanti fondamentali di queste riforme Sterne sia a un certo punto
La liberalizzazione che il movimento dei capitali quello è uno dei punti fondamentali lasciare il i capitali liberi di uscire fuori dai paesi
Quindi di trovare delle diciamo condizioni più facili di impiego senza rendere più conto in maniera positiva o negativa allo allo stato e quindi in questo in questo modo di uscire no a trovare maggior spazio di manovra senza sotto sotto stare anche qui no a quello che e in qualche modo il parlamento può a dire no o anche impedire ora vorrei dire dico solamente una cosa molto breve il potere
Del parlamento qui sensato tanto citato prima del presidente la gloriosa rivoluzione in Gran Bretagna e poi quella vera poi del mille seicentoquaranta quella dopo insomma è un po'un
Un rimarcare talune posizioni lì sanciva il ruolo fondamentali del Parlamento di togliere il potere su una questione di imporre o meno determinate tasse quindi il ruolo del parlamento e quello e appunto di litigi vista storico la possibilità di far cadere o meno chi sta governando no in in materia fiscale in maniera nel mondo appunto che riguarda riguarda il mondo economico quindi questo è un punto fondamentale
Poiché era arrivare diciamo in una fase successiva in cui parlamenti hanno sempre diciamo questo potere ma dopo di fronte agli altri novanta sappiamo bene che questo avviene sempre di meno e in qualche modo c'è un un adeguamento anche a taluni regole che permettono in qualche modo solamente a una parte ora non vorrei entrare in un discorso diciamo tecnico dei fattori di produzione quant'altro permette solamente una parte di poter beneficiare di un certo tipo di apertura lasciando invece altri e comunque componenti a languire un po'nelle ristrettezze nell'impossibilità anche chi poter incidere con il nel nel tessuto economico quindi molto spesso io volevo anche mettere in evidenza questo aspetto e che queste riforme sono diciamo un certo tipo di riforma che cala dall'alto e va molto spesso a vantaggio di coloro che fattivamente controllano il capitale chiedono no di poter muoverlo in maniera molto più indipendente quasi apolide vorrei vorrei dire a livello interi internazionale con le ricadute che poi sappiamo dal punto di vista sociale
Trovo interessante il discorso sul ruolo del parlamento e nel parco anche a quello che diceva prima il presidente Tremonti cioè al fatto che di recente a Bruxelles e avevamo delle proteste in piazza diciamo abbastanza abbastanza forti e all'interno diciamo del Parlamento si parlasse di di tutt'altro pure si fingeva di non accorgersene
Ora
Pertanto all'esistenza appunto di la possibilità appunto di di riforme calate dall'alto o che arrivano in qualche modo dall'esterno mi chiedevo portando strettamente all'attualità quanto sia pericoloso tutto ciò
Cioè quanto è pericoloso anche legiferare sull'onda emotiva di di un certo movimento o di una certa di una certa pressione
Il freddo onorevole Richard insomma
Ovviamente il caso di specie per no no no non hanno abbastanza allora diciamo che il riferimento alla qualità no no ma e il quadro è molto semplice nel senso che c'è la le la leggi di legifera la la dico così legiferare perché risponde immediatamente un'esigenza indurre una un'esigenza per legiferare farti dire calle G. serrato perché poi accade anche questo io la leggo così però poi il notista politico del quindi non dirlo
Però io la leggo così dopodiché guardate
Si prenderebbero fare un'infinità di citazioni di interventi in aula di padri costituenti o di della tanto vituperata Prima Repubblica io dico solo che
Il io ho la sensazione negli ultimi tempi
Che la politica non è non sia più in grado di avere il il lungo pensiero
Perché schiacciata nella dinamica della reazione da social pratico male ma mica per niente bene
C'è
L'affannarsi vi faccio una confessione io quando posso silenzio all'agenzia perché per me sembra una cosa da psicopatici me lo consentirete stare ogni tre minuti a vedere quello che ha detto a quell'altro che rispose cioè non c'è quando si pensa cioè la mia domanda è ma quando penserà
Cioè quando è l'aborriamo quando leggiamo quando pensiamo a a lunga gittata perché se poi ti schiacci totalmente nella reazione non so definirla diversamente istintiva da sociale l'impulso immediato
E quindi l'impulso me immediato estere non è più la manifestazione le barricate o il grande sciopero di una volta
L'evento mediatico costruito in un certo modo genera una pare dopodiché rispetto al tema
Mi meraviglio diciamo che ho letto poco in queste settimane il fatto che l'agricoltura sia il grande tema dell'
Europa un terzo del bilancio nota da sempre l'Europa diventa fortezza Europa su due temi migrazione agricoltura
Poi dopodiché eccetto criticano l'accordo con i Paesi extra tutto quello che volete all'agricoltura e intanto anche questo poi dopodiché e dovere ma anche poi a un certo punto capire
La stagione che cos'è la stagione delle quote latte no l'abbiamo avuto tutto decenni in questo Paese dove le quote latte erano tante cose
E e ribadendo sempre che se da un lato tu sei e esagerando un tema dall'altro
Ovviamente non è che mi si può venire a dire che poi perché poi la battuta che arriva poi da sempre sì ma l'Europa invece di preoccuparsi dei fondamentali economici
E si mette a misurare la grandezza delle vongole no per la grandezza delle vongole la battuta più utilizzata da da sarebbe tanto che quale ha mangiato i granchi blu quindi no abbiamo isola no perciò dico dico
Quindi le questioni io le vedo così quindi la politica che completamente piegata
A delle esigenze immediate così credo che non faccia un buon servizio alla DIGOS e
Presidente
Prego
Io ho tentato una riforma
Nel novantaquattro una riforma di carattere assolutamente convenzionale insomma fiscale era su tre punti dalle persone alle cose nelle tardi il consumismo non puoi continuare con le imposte dell'idealismo
Dal centro alla periferia sento l'Alitalia l'unico Paese che aveva solo finanza nazionale
E dal complesso al semplice
Quel libro di riforma fu panini esatto sul Sole ventiquattro Ore circolo mi arriva una lettera
Interessante da Cosimi legittimo anch'io come
Uomo di cultura mi arriva una lettera da Carlo Cipolla che mi disse hai scritto un testo bellissimo veda che non riesce a farla e in effetti
La riforma non è stata
No io davvero credo che sia per capire nel mondo in cui stiamo e che vediamo
La la dimensione ideologica che ha preso la globalità prima c'era tutto c'erano traffici commerci il ruolo la rilevanza della finanza devo dire molto apprezzabili riletta eccitazione evita domande
Detto questo di salto avviene quando assume una dimensione di euro quando cadde il muro lì inizia la globalizzazione sulla Rete
Chi dice di avere inventato la Rete dice eravamo Giovanni non avevamo capitali ma avevamo una visione anche al Dipartimento di Stato avevano
Il laissez faire su cui si sviluppa sulla Rete
Tutto il mondo che vediamo che vediamo è il prodotto di una certa politica e credo di averla vista ai tempi anche un po'talenti e detto questo il
Il passaggio è stato assolutamente
Diverso da come era prima prima c'erano le le fu quella
Può non vorrei che vorrei che fosse qui talmente molti sono adesso in vista mare
La globalizzazione io ho conosciuto a Margaret Thatcher
Che era assolutamente per il mercato ma non è valido Ballista
Se no non avrebbe fatto la Farcas la dimensione ideologica della globalizzazione nasce fondamentalmente a sinistra
Che trasferisce i suoi sconfitti Penati da Mosca a guasti
Nella novantanove la magica riunione della terza via Firenze che riunisce tutti gli uomini di governo di quel pratica
Era come dire una dimensione politica è stata a lungo termine
Ma poi la crisi della globalizzazione porta alla crisi anche di questa
Un punto che secondo me è stato detto credo rilevanti
Ed è l'effetto dell'alcol trazione effetto politico
Una volta tu potabili bocche candidabilità governare problemi governabile
Perché vanno comunque problemi
Nati e confinati nei confini c'era sicuramente una tendenza una influenza delle stelle da fondamentalmente ti candidabili per
Governare problemi governabili
Attualmente con esagerazioni Bismarck via Cerva mai raccontate
Folli eccome durante le battute di caccia o durante le campagne elettorali
La zona dei debiti pubblici l'artificio ma fondamentalmente la dimensione politica in tutti quelli noiosi decenni e decenni e decenni era strutturate rivolta problemi governato
In questo momento una quota notevole dei problemi
Ove Ali ho sentiti viene da fuori viene da da fuori i confini le migrazioni
La finanza globale le macchine ruba lavoro
Questo ha un effetto molto rilevante sulla espressione
E ha un effetto vedi la segmentazione la frammentazione alla frammentazione della ideologia globale della globalizzazione corrisponde una versione di forze locali specifiche
Che si candidano a per governare quei singoli
Possono essere di etnia di tutto quello che voi però fondamentalmente questa è la grande mutazione che è in atto
Secondo me finisco sul
La vera follia di quel periodo non fu solo il titolo quinto
Fu la combinazione vincente al nulla ma
La combinazione tra Titolo quinto la legge Bassanini
Cioè l'Italia è stata l'unico Paese che ha fatto congiuntamente due cose opposte
La Bassanini era il decentramento di uno Stato centrale ma era lo Stato centrale che si riorganizzava il Titolo quinto all'esatto opposto
Falle insieme fosse una gara giorni di una qualche ANPAS che si registra e si perde
Attività amministrativa politica di questo
Poniate stupidate ma quelle messe al bando semitappa
Professor Sabatini io oltre chiaramente alla risposta diciamo sul sull'onda lunga diciamo di quanto detto dagli altri ospiti le chiedo anche partendo sempre dal presidente Tremonti ha parlato di una dimensione ideologica delle riforme che nasce squisitamente a sinistra chiaramente le chiedevo se se era d'accordo con rispetto questo
Ma sempre per ritornare al senso al contenuto del volume
Due osservazioni la prima e che molti e del dei fenomeni politici che sono stati richiamati anche gli ultimi interventi
Hanno una loro lettura diversa proprio si inserite in una prospettiva storica e il volume offre poco questo per cui per quanto diciamo episodi molto vicini a noi in quanto tali
Che ci prendono di più guardati un po'nel distacco del tempo ci si rende conto che si tratta di dinamiche in fin dei conti non poi così distanti e diverse da quelle che si sono prodotti in altri contesti
Il il collante di molti di questi processi appunto un collante di tipo ideologico nel senso che sembra che nel volume si dia molto attenzione a leggere quali sono stati contesti gli strumenti ideologici che hanno accompagnato tutto questo diciamo divenire storico effetti si tratta certamente di un libro di storia di economia ma anche con una componente sociologia economica molto molto molto importante
Non a caso diciamo ci si riferisce anche ad alcune diciamo così categorie interpretative che sono state diciamo di volta in volta declinate a destra sinistra centro in generale in modo trasversale ne vorrei citare una fondamentale per comprendere diciamo il il volume che quello del sistema mondo il sistema mondo il sistema interpretativo che nasce come è noto sulla sull'onda del pensiero interna Braudel viene sviluppato da Wallenstein ed è un sistema che da una lettura rigida nell'enunciazione ma poiché il suo declinare molto molto in realtà fluida che quello di un centro alla periferia di un semicentro in semiperiferia come forma per poter guardare questi fenomeni perché cito questo rispetto alla sua domanda sull'ideologia
Perché io credo che una parte importante dei processi anche dei processi storici sono stati richiamati nel caso specifico dell'Italia nelle ultime decadi
Hanno avuto una ideologia di accompagnamento e non mi sentirei di definirla soltanto un'ideologia di sinistra vi è stata una ideologia del mercato vi è stato un chirurgica dell'anti
Mercato vi è stato un ideologia dello Stato e dell'antistato
Cioè e e come se le biologia avesse la funzione di essere un tessuto connettivo che deve tenere insieme processi e pratiche diverse
Forse quello che è importante capire quanto poi processi e pratiche veramente descrivono accompagnò processi di trasformazione oppure invece come in certi casi è accaduto se ne sono distaccati completamente
Sì direi insomma anche che a me piace molto parlare quando si parla anche del di quello che poi arrivano con la globalizzazione non Paul puntano di rottura del sessantotto sessantotto grandissimo punto di rottura all'interno delle società c'è chi parla di anarco
Capitalismo c'è chi parla appunto di una ristrutturazione di rapporti all'interno della società qui io mi faccio mi faccio sempre
A quello che diceva un po'Ugo Spirito quando rimette un po'fa una critica non liberalismo e al capitalismo inteso come la capacità dell'individuo di uscire dal suo spazio particolare ovvero dallo spazio dalle regole dettate dalla società quello che avviene un po'dopo il sessantotto è stato questo tentativo un po'di porre l'individuo davanti la società entrato all'interno di molti comparti diciamo anche politici che a cascata anche di geologici che in qualche modo hanno trovato spazio anche nel tentativo di ritrovare delle nuove chiavi di lady lettura per lo sviluppo posta soprattutto post ottantanove
E chiaramente la globalizzazione è su base ideologiche logica io
Spesso leggo anche faccio leggere agli studenti o insomma sintetizzo per loro i testi di doppie fornai che sulla di nazionalizzazione dell'armonica o di Friedman sulla la quantità ottimale della moneta in cui descrive chiaramente
Come poi il SIL sistema si va a delineare nel corso degli anni la democrazia si va bene ma ma fino a un certo punto il mercato
E avanti tutto il resto senza talune regole ovvero senza le regole che dovrebbe in qualche modo l'alta società sostenere nel suo nel suo complesso e vincolare anche determinati eccessi quindi io io credo che più che la questione è ancora pressioni ideologica è fondamentale ma penso che dietro la questioni idolo
Circa ci sia una chiara scelta
E difesa di taluni interessi quindi viene promossa una certa edito ideologia perché fa gli interessi di un determinato gruppo soffro sociale
Ora noi ci troviamo veemente in una civiltà capitalistica scelta capitalistica fatta da classiche piaccia o meno come il mondo feudale Arafat ora ceti questa fa parte insomma della della storia umana quindi dietro determinate trasformazioni cioè sempre un gruppo sociale che beneficio e USA no l'ideologia e anche qui di un certo tipo per sostenere no propri vantaggi rispetto spintonata
Donadel sei mito che ruolo un po'di di vigile urbano per citare Isaiah Berlin così un po'a casa e fare un giro di tavolo per concludere poi lasciare gli ultimi cinque minuti all'autore per raccontarci un po'diciamo una sintesi estrema del del lavoro
Volevo
Si tocca sempre a me perché abbiamo diritto dell'ospitalità e quindi lasciamo l'assist allora Tremonti no allora nessun ministro gestionale avvolto e credo che ne dovremmo porci una domanda
Come sia riflessione ideale sia come azione politica e mi aggancio a quanto diceva Sabatini Prima Valle Jean centro-periferia
Voi sapete cioè perché nel Pai Chin te lo chiamo spesso ma che cos'è l'economia mondiale il consenso le forme di produzione
Ne siamo l'Europa ne siamo l'euro centrismo all'invenzione di due secoli ma che poi voi cioè voglio dire
Prima non eravamo centrali e oggi già non lo siamo più e domani mattina probabilmente non saremmo nemmeno più
Io faccio sempre un paio di riflessioni la prima pensiamo cinquecento milioni scarsi su otto miliardi e più a un certo punto anche nelle scelte internazionali sai il peso demografico
Avrà avrà una sua connotazione allora probabilmente la vera domanda e chiudo che noi dovremmo porci
E che spiega anche la differenza sostanziale tra destra e sinistra tra la conservazione di un mondo che speravo che ci fosse e che era bello ma che non c'è più e non ci sarà domani e l'utopia del sol dell'avvenire ma sto solo io non lo vedo mai
Allora verrebbe faceva dire arrivate scippati pragmatismo democristiano lo dico con una battuta però in realtà la domanda di fondo poi sostanzialmente questa qua
Cioè
Noi ci battiamo rispetta una dimensione immaginando che noi siamo la il il pezzo dico il pezzo del globo del Welfare State dei diritti
Delle visioni economiche della centralità produttiva di tante altre cose
Che la storia e processi ci dimostra non essere più tali riserva alle scene ha ragione Diarra Gione
Se però se facciamo un'analisi di lungo lunghissimo periodo è noi dovremmo porci la domanda di come sopra viviamo come periferia
Da centro come siamo diventati semi periferia o periferia perché questa poi e la domanda
Presidente
Come risponde
Dunque manda l'ha fatta l'onorevole quindi io non
Dunque nella nel novantacinque terminale il primo governo Berlusconi e mi trovo al Maurizio Costanzo Show
E
Un ministro
Un cognome importante mi disse vedi noi siamo stati legittimati Demme http
E torno a dire Firenze nel novantanove era assolutamente la più grande concentrazione di potere politico mai vista
Ed era tutta costruita sulla terza via
Cioè a dire il tentativo in un qualche modo di sdoganare la ideologia della
Globalizzati
Uno due
Quanto conta ancora e lo vediamo io credo che dietro le due guerre
Ucraina Russia e
Quella fatta dalla fondamentalismo ci sia il tentativo di reagire alla globalizzazione
Vi siete chiesti perché io mi ricordo poi quel tempo perché nel due mila quando vengono tirati giù e con tutti i grattacieli che eccesso nani real
No per le torri gemelle che vale quattro reti
Ed era un'ideologia che partiva da Khomeini aveva ancora adesso e della reazione a difesa della tradizione Società di quelle strutture
Se vuoi arcaiche ma fondamentalmente e lo stesso l'ultimo fondamentale intervista fatta
Da da Putin sulla di il reato di attacco alla tradizione rossa
Secondo me dall'atto di Putin è più temibile che un carrarmato e temibile alle pianure
Ma fondamentalmente c'è sono questi fenomeni che sono il prodotto della globalizzazione infetti dire
E giusto quello che è stato detto cioè dire da storia dei cicli a dei luoghi come tutti i vecchi io ricordo una volta Oxford c'era un signore che riguardato chiesto tardato ma ha detto che faceva lo storico
Gli ho detto io sono come dire stavo leggendo Deanna all'arbitro bella trovo un libro straordinario si avesse potuto avrei fatto lo storico
Un attivo
E mi disse anch'io facciano mille se faccio lo storico
Però ero troppo vecchio per cambiare gli impianti e quindi sono in basso alla storia per episodi eroi era Denis Mack Smith
Un altro tipo di starci detto questo nella storia e ciclici sono sempre stati e se parlate cornice mi esibiti con la via della seta
E la prima forma di integrazione seguendo il cammino rovescio non è l'Occidente che esporta
In Cina ma era esattamente l'opposto il che è vero la storia in questi termini ha una sua fondamentale votazione
E quindi siamo a vedere che cosa
Professore
Allora mi concedo anch'io una piccola irruzione nella contemporaneità visto che fresco ancora della visita a Roma il presidente argentino letto accadermi ieri
Ed Eros in Argentina durante il periodo delle elezioni con uno dei giovani colleghi qui presenti
Mi piace ricordare che all'entusiasmo che suscita l'ideologia dell'anarco
Capitalismo in cui si provocava egli stesso rappresentante la condizione di un Paese che ha strutturalmente l'Argentina venticinque per cento della popolazione sotto la linea della povertà e che nei momenti di crisi come questo questa percentuale si innalza al cinquanta per cento
Cioè l'ideologia sicuramente accompagna precede succede
Fatti economici quelli politici poi però insiste sempre diciamo così la cartina tornasole della realtà
Quanto come dire negli anni a venire le le ricette di questo signore che infiamma apparentemente molto gli animi anche nel senso positivo al suo negativo del termine in Europa saranno efficaci lo scopriremo temo che lo scoprirà molto duramente quella metà della popolazione argentina che sicuramente non per sua colpa visto è stato appena eletto e sotto la linea della povertà macché tutto lascia credere che non ne uscirà facilmente
Lasciamo la parola l'autore del consiglio chiudo velocemente ecco mi mi sono attualmente affezionato alla questione dei cicli ecco citata mi piace molto e tra l'altro qui
Io faccio riferimento sempre a Polani perché Colani chiaramente la sua grande trasformazione altri nato chiaramente come funziona il sistema economico più globalizzazioni più ad apertura meno capacità dello Stato sovrano di decidere fattivamente no su tutta una serie di campi Sempio nella nella struttura economica che più ci sono dei contro movimenti sociali di creazione
Questo è stato nella globalizzazione del diciannovesimo secolo alla fine emergono soprattutto all'età dei Limp dell'imperialismo delle controindicazioni contro l'apertura del mercato globale e l'Impero ottomano succede questo
Poi dopo nel diciannove nella ventesimo secolo succede la stessa cosa con la globalizzazione col nuovo tipo di globalizzazione quindi c'è un movimento contro un movimento sociale che vuole in qualche modo contrastare l'apertura del mercato
E qui io faccio riferimento e chiudo alle tu citavi prima
Isaia Perrin che le parla però di libertà positiva di libertà negativa dovremo fa riferimento anche a questo perché anche i grandi diciamo teorici no del pensiero liberale capiscono bene diciamo che di non che non che non possiamo su superare una certa soglia soprattutto la soglia della coesione sociale al di là della coesione sociale
Neanche il sistema neanche l'economia di mercato riesce a funzionare quindi più Polani e anche più berlina
Allora io ringrazio tutti tutti gli ospiti lavori ringrazio tutti coloro che sono hanno deciso di partecipare nulla buona serata e ringrazia tutti