Italiani ed italici verso le elezioni europee

No benvenuti
Direi così Benvenuti al primo appuntamento con il voto europeo che si ricordi
Che non è contaminato
Dalla cronaca dei capilista
A questo credo che sia già un primo titolo di merito che abbiamo noi qui presenti ricordo che in questi giorni un commentatore che va per la maggiore
Molto felpato nell'eloquio ma anche molto tagliente perché nei giudizi
Prende la misura della storia e dei millenni e cioè Corrado Augias diceva
L'ho sentito dire l'altro giorno il le elezioni europee stanno devastando il dibattito politico
Ora la cosa ha un po'di energia come come concetto ma dice esattamente questo e non è del tutto infondata perché di Europa si parla solo a proposito di chi è capolista in Sardegna di tecnica polista in Basilicata eccetera quindi proviamo in questo momento in quel oggi a fare qualcosa al di fuori di questa prigionia
Comincio con i saluti del senatore Pier Ferdinando Casini già Presidente della Camera
Beh l'introduzione è stata così briosa che certamente sono in imbarazzo nel in un paludato saluto istituzionale comunque sono contento di essere qui in questa mattina e credo anche che
Sia bello ringraziare l'associazione spendiamo cita l'ICI e in particolare il suo grande Presidente caro Piero
Poco più di un mese fa era giunto e l'importante traguardo di novantacinque anni e credo che le tue responsabilità si siano accresciute non diminuite perché
Una delle cose che io constato con una certa amarezza ma forse un problema anche dettato dall'età
è che non ci sono più grandi testimoni del nostro tempo e allora i pochi che ci sono sarà meglio che si mettano in servizio permanente effettivo le pantofole lascino a casa
Elevata fuori dirò a fare un po'di
Pedagogia di Rio compartecipato né interessante
Valutazione e sulla riforma costituzionale si parla e tante cose non è evidentemente il caso di parlarne ma è il caso di fare questo accenno perché a c'è anche una mia giovane e collega senatrice Tajani che qui
E si parlava del fatto che nessuno dice che in questa riforma costituzionale in realtà al di là delle cui libro presidente regole si umilia il Parlamento ma sapete perché non se ne parla più
Perché gli umiliati non sono consapevoli di esserlo cioè perché ormai i parlamentari poiché non hanno
Non sono passate un po'c'è da un processo di selezione Dana
Sono inconsapevoli dell'umiliazione crescente tutto sommato son contenti appagati di rimanere in questa situazione il che è drammatico se ci si pensa bene perché coloro a cui dovrebbe essere affidata alla difesa della centralità del parlamento ne sono incominci per cui continuano tutti contenti nella consapevolezza e questa è veramente
Una cosa su cui bisognerebbe riflettere amaramente
Qui c'è un
Tema oggi che imminente chiamata alle urne dell'otto nove giugno
Ovviamente è l'occasione di approfondire temi di grande attualità
Nella convinzione che le scelte che abbiamo di fronte ormai non siano più procrastinabili
Io sono un ottimista i cristiani dovrebbero in realtà coltivare tutti un po'l'ottimismo io sono un ottimista per natura e sapete cosa penso che dal male può nascere il bene
E chi dalle straordinarie difficoltà che noi stiamo vivendo anche sul piano geopolitico apriamo la cartina geografica e ed è un insieme di guerra che si sta moltiplicando del mondo
Tutto sommato dalla drammaticità di questa situazione potrebbe nascere anche una spinta aldeide c'è una spinta ad una trasformazione dell'unione in senso federale
Un modello che in fondo è il modello che i padri costituenti dell'Europa avevano visto non lo sfondo che realizzi una conciliazione tra la ragione di Stato europeo e la ricchezza delle peculiarità nazionale
Tra le questioni che ciascun stato si trova a dover fronteggiare e la di missili e la dimensione necessariamente europea che una soluzione adeguata richiede se io penso sono nato qualche anno dopo
Il presidente Bassetti
In realtà tue l'età di mia madre che oggi devo accompagnare una vista mediche questa è la ragione della mia defezione ma sta benissimo come tale per cui questo è la scelta letta avanti per cui abbiamo
Dunque quando io sono nato che era cinquantacinque l'insieme dell'i Paesi europei determinava il cinquanta per cento del PIL del mondo
Oggi a stento il venti per cento che cosa significa che la torta si sta ampliando ma ne mangiamo sempre meno e siamo sempre più marginali e nessuno può pensare di salvarsi se non ci mettiamo assieme
Anche nel progetto della difesa europea e della politica estera
Pensate a quello che capita in in quello che chiamavamo Mare Nostrum francamente tutti 'sti Progetti dal Progetto Matteo son solo nomi perché in realtà non c'è niente con l'ambasciatore
Va be'comunque facciamo spendiamo diciamo è un è un titolo ed è un titolo del film benissimo
Ma dove nel Mar Mediterraneo siamo ospiti perché ormai i russi turchi questo neo-ottomanesimo turco dalle carte e giustamente la Meloni sabato si è recato in pellegrinaggio ad Ankara perché va bene a farlo
Chiunque dovrebbe farlo visto che amministrano anche i rubinetti dei nostri ingressi clandestini in Italia
Dunque questo convegno e termino si propone di ripercorrere il cammino attuativo dell'idea di costruzione europea
Elaborata dai padri fondatori e sviluppatasi fino ad oggi
E nello stesso tempo di rappresentare lo Stato attuale le prospettive future dei possibili sviluppi dell'unione europea il Parlamento europeo e l'unico ruolo qui luogo vero di partecipazione democratica
Sintesi delle varie culture storni e identità
In questo senso il lavoro che
Il presidente Bassetti porta avanti da molti anni sugli italici e sulla Civita italica fornisce spunti prezioso
A lui si deve l'intuizione dell'esistenza e dell'importanza degli italici ovvero di tutti coloro che in Italia e nel mondo hanno baciato valori estivi divisa come di e di di vita condivise
Una comunità che non conosce confini geografici e che rappresenta una preziosa risorsa da valorizzare non so poco allora di fondamentale importanza per il nostro Paese
Da utilizzare per tutelare i nostri interessi e promuovere un'agenda internazionale
Quella di stamattina inoltre sarà l'occasione di ricordare
L'impegno innovatore del Presidente del Parlamento europeo David Maria Sassoli a due anni dalla sua prematura scomparsa
Credo che sia un momento di riflessione importante che io mi auguro possa poi essere condiviso da tutte le forze politiche che parteciperanno alle prossime elezioni europee
Indipendentemente Marco teca polisti
Grazie presidente Casini
Grazie della iniezioni di ottimismo e di fiducia è il momento della relazione
Di Piero Bassetti che io introdurrà i cosi
La novità di questo convegno non è solo appunto di provare a parlare di Europa dal punto di vista dei problemi reali ma anche dal punto di vista lessicale nel titolo c'è una parola aggiunta
A una espressione normale italiani rispetto al voto europeo gli italiani e di italici questa è la differenza
Della riflessione che si vuole condurre oggi il lavoro sulla prospettiva culturale italica e esattamente ascrivibile al presidente Bassetti ed è un lavoro frutto di una lunghissima marcia
Il presidente Bassetti si applicò a questa
Feconda intuizione non tanto nel periodo più glorioso della sua
Carriera politica penso al fatto che è stato il padre del nostro regionalismo nel mille novecentosettanta primo presidente della regione Lombardia ma
In un momento preciso e specifico della sua carriera cioè quando è stato presidente dell'asso camere estero nella prima metà degli anni Novanta lì è cominciata la riflessione
Sulla cultura italica che è proseguita con una geografia amplissima con incontri interventi a Washington due volte a Milano diverse volte nel due mila e cinque a Vilnius
Quando Bassetti parlo di nostro Oriente ritrovato un'immagine che mi piace moltissimo ricordare poi ha continuato per sfociare nel due mila e quindici nel libricino sì vediamoci italici
Che contiene il manifesto un manifesto politico politico in senso alto
Degli italici il lavoro è continuato nel due mila e diciassette all'ONU
E nel due mila venti con un libricino che io consiglio che non vedo qui ma è delizioso perché è un testo sull'innovazione ma è un testo
Di filosofia
Ecco Breve ma è fascinosi Simo quindi si chiamò oltre lo specchio di Alice ed è l'ultima fatica del due mila venti
Del presidente ad Luís do la parola per la relazione sul nostro appuntamento europeo visto dal punto di vista degli italici
Devo dire che sono sorpreso perché pensavo che le cose le
Avrebbero dovuto essere protette
Per la prima non per la prima volta ma intento diciamo
Sentite Nacci rapper per continuazione della mancanza del del suo recepimento invece devo dire sia Casini che erano i pregiudizi
Mi hanno un po'il tratto implica il riferissero fondamentale dell'intervento che come è stato detto
Che è quello di rendersi conto che esce facciamo l'Europa
Come stiamo facendo
Boh
Andiamo dal signor non solo
Ma
Sprechiamo un'opportunità
Ma in un mondo a mio avviso
Si muove già verso aspetti che si sono da poco dall'insistere
Cioè che minacciano seriamente tutti gli equilibri preesistenti
Non avete un'idea dell'Europa vuol dire non avere un'idea del mondo
E vuol dire avere
Giunti
Che con quattro missili alterano tutta la circolazione navale del mondo
Vuol dire aveva esce l'impiego latte Nettuno Enzo
Debutto alle cinesi e non riuscire a venirne fuori
Vuol dire in fondo esporsi ha un rischio
Forse non è un rischio una speranza ma
Che dell'equilibrio tra Cina e Stati Uniti
Che indubbiamente però fattori l'Europa intanto il suo ruolo sempre avuto a livello a livello
Quindi il problema il senso vero dell'incontro
è quello di vedere se
Assumendo una considerazione del nazionalismo
Diversa da quella
Unici leggevo un servizio no che è gli atti dizione siamo posta
Opposta scoperta stampa no
Ma
Rendendosi conto che noi siamo
Nella Rete
E si sette tutti
Sì collochiamo nel lo lo perché l'avete è una dimensione oggettivamente mondiale no e la presenza su queste non dipende solo dal tradizione anche secolare di geografia politica
Ma dipende dalla capacità di stare sì
In questo momento e di fronte alle sfide che sono quelle dell'epoca contemporanea
E queste sfide in un certo senso sfidano anche
I vecchi viene che aggrega azioni
Una delle quali era certamente estratta all'euro cioè
Noi
Noi europei continuavano ad accorgersi che siamo stati il centro del mondo
Non lo siamo più
E che appunto come già è stato detto se solo si guardano i dati del commercio internazionale lo si vede proprio in modo preciso siamo diventati una
Piccola potenza economica continentale mentre eravamo al centro del mondo
Questo perché è successo beh io credo che avere un punto centrale
Bah
Cercato proprio nella rivoluzione informatica
Nel senso che noi non ci rendiamo conto che la rivoluzione informatica
Cambiato quasi tutto nei nostri setti colli
Nel senso che voglio dire non soltanto a a diciamo cambiato immobili comunicazione
Ma cambiato il tempo e lo spazio
Cioè ha sostituito a un mondo che suscitava
Un mondo che si muove
No si muove neglette si muove
Tre persone Simone nelle merci
Si muove nelle organizzazioni allora se noi
Sì ricordiamo è stato
è il participio passato del verbo stare
No e ci rendiamo conto beh nel mondo la spina restare
Ma muoversi
No noi ci rendiamo conto che il voluta fare per
Carriere guardare la struttura politica democratica comunque politica in generale poi la questione del uscire a farlo in modo democratico è una questione
Perché il film panico la questione della riorganizzazione del mondo
è la questione della riorganizzazione tennistica
Ecco e pensare di fare l'Europa come l'Europa degli Stati Uniti
è un errore fondamentale
Che è difficile di mediare non è fondamentale nel senso che noi dobbiamo pensare
Come pensano diciamo le strutture hanno le concorrenti che il problematici dello stare in Europa è di quale funzione assolvere
All'interno dell'Europa e allora si scopre che l'Europa ha sempre svolto una funzione culturale
Non si può non si costata soltanto che l'Italia è riconosciuta in tutti resta artisti che si vede come la prima potenza culturale
Seguita da vicino dalla Francia e non si non non ci rendiamo conto che oggi
Se perdiamo il primato culturale abbandonati da un'altra grande s'intravede cultura
Che è stata l'Inghilterra no noi ci troviamo effettivamente accedere per il gli ultimi del del gioco e della della serie
Il mondo come i partiti politici italiani
Si preparano
A fornire il loro pezzo che classe dirigente
All'Europa
è addirittura incidenti
Cioè non sono noi non pensiamo all'euro
Nel
Dibattere cosa si deve
Ma pensiamo agli aspetti peggiori dell'involuzione europea
E pensiamo di rispondere a quelli no e rispondendo a quelli di assolvere nostra la nostra funzione le non si può dire
E come è successo in altre esperienze ben bene o male i partiti si stanno preparando a mandare qualcuno decente in Europa
Lui si vede a grandezza del dissenso cioè il fatto te
Già una volta quel problema qui era stato opposto cioè il problema del fatto per
Non si può
Diciamo operare in un Parlamento europeo
Senza aggregare le componenti politiche che possono nel mondo no
E aggregare nel quale i volti superare gli schermi correntizia perché siamo quel livello nella formazione deve tenuta
Qui diciamo commerci personalmente
Hanno distrutto la vittima negli organi
Europee certo profondamente infine ma credo che siano perfettamente d'accordo sul fatto che pensare all'Europa per risolvere problemi di correnti all'interno dei nostri prodotti
Number one niente ucciderci
Sul ciglio
Politico
Allora cos'è che noi possiamo fare
Questo è il senso della
Te la nostra proposta oggi
Perché la proposta parte del finto allontanano ed era quella di raccordo sì che noi sì
Prescindiamo dagli schemi statuali di identità
Siamo sempre stati nel mondo fortemente presenti
Fatto che ci riconoscano il primato
Il Potenza culturale
è il minimo
Che diciamo conservazione anche superficiale la storia
Ci fa dire che non c'è c'è
Basta
Lasciamo perdere vero romano anzi non lasciamolo perdere per secondo me la cosa crea ancora si può servire con un modello recuperabile no diciamo del tam tam tam tam
Tutti le le i grandi eventi della storia mondiale hanno visto italiani in una maniera o nell'altra
Presidenti conta scoperta dell'America a tutte le esperienze diciamo alla penetrazione dinanzi eccetera
Quindi lastrina è possiamo noi
Accumulando dell'innovazione il politico il nostro
Tentare di porre un rimedio
Quello che sta succedendo nel mondo
Credo che essere ottimisti
Su questa affermazione sia
Difficile
Con limite impossibile cioè
Si può sono mutate in modo tale da
Con da non consentire all'Europa ampia una Oropa che si svegliasse di riprendere il ruolo che ha avuto storicamente sereno poco tempo fa
Però che prendere conoscenza di questa sfida
Posso essere insieme un contributo alla soluzione dell'Africa modesto Nathan ma comunque presidente e soprattutto un tributo al miglioramento fino stessi
Cioè
Elezioni sono vicini
Marce
Vito mandassero qual è il senso della nostra è non dico una citeremo accertamenti tentativo
Migliorare
Il modus operandi
Delle forze politiche italiane nel preparare la nostra rappresentanza in euro
E poi non è non cosa tra no cioè le elezioni ci sono fissata
Insegna a fare né la star le liste e bisogna pensare al alle alleanze
Solo per un conto è farlo
Nello spirito
Che che quella del Sasso fino un polso è farlo nello spirito
Sì oggi Menem gioco della formazione della nostra rappresentanza il mio nero
Quindi da questo punto di vista non c'è dubbio che
Il tema speriamo gitane Rizzi che nasceva illuminazione
Viene direi
Certamente meno politicizzata
Più culturale cioè il fatto te ci sono in Italia ci sono nel mondo duecentocinquanta milioni più o meno
Di persone che pur non avendo cittadinanza italiana sono però
Ispirati ancora nulla
Variabile ma non trascurabile
A al nostro modo di vedere il mondo no
Modo di vedere il mondo per non è molto dissimile da quello di altri Paesi
Europee che non c'è dubbio
Con noi c'era la Francia
Con noi c'è ed è bene che ci sia la Germania
Come noi io sostengo
Si può essere ancora una parte delle
Delle sua attraversino imperiale amo quello sì
Ma certamente c'è ci dovrebbe essere la possibilità
Di fare qualcosa di migliorativo rispetto a quello che stiamo cercando
Bene allora
Se questo se questo è tentativo quali sono i punti più concreti sul quale noi possiamo pensare impegnato
Uno
E secondo me questo sì sembra culturale ma in realtà è fondamentale del politico
è il problema dell'identità
Cioè
Oggi
Ci sono inutili
No
Non so vive io confesso che ho ho scoperto esistenza
Da quando hanno attaccato hanno cominciato ad attaccare le navi nel Mar Rosso
Da voglio dire no
Voglio rovinarlo chi ci sono gli ucraini
Entro una dimensione con me
L'URSS
Cioè
Che
Cosa inizia e cosa vuol dire
L'entrata nella vita e nel mondo della Cina
Perché si ha un bel dire hanno avranno fatto l'accordo con gli Stati Uniti ma anch'esso
E io credo che sia vero
Sono miliardi di persone
Che arrivano
Con un'altra che non c'è un livello prendono il via non molto diverso dal nostro
Con una quota di partecipazione al commercio internazionale
Regione del nostro varietà emergere anche a livello degli Stati Uniti e che si dicono sembra che vero monito
E il figlio vogliamo occuparci
So dire una cosa è quello che è letteralmente Maspes quando dice e se andassimo signor Marzo
No cioè voglio dire
Qui noi stiamo affrontando un incapacità di risolvere problemi
Europea problemi mondiali pezza accusante presso alcuni europei che sappiamo essere al di sopra delle nostre attese
E non supponiamo il problema di immettere nella politica
Però
Degli enti in uscita
No perché paradossalmente gli stessi cinesi ultimamente si sono rassegnarsi a dire le loro condizioni
Di tranquillità no qualora glielo ci consenta all'interno di un ordine Teodoro mondiale che invece un sostanziale Tiso
Io terzo secolo contro il tornando da un dibattito tutt'altro tipo
Mi sono ho riaperto l'Apocalypse ed è un killer in certi vittoria di Giovanni
Del rapporto a casa confluenza
Perché
Dico dire Apocalisse sembra
Sì dopo c'è anche il teste
Si accorge eccetera fa circolazione come vicina
E
E perché perché
Il porcherie politico non è più in grado di condizionare
Ciò che succede
Tutti siamo serenamente convinti che l'innovazione
Non è controllabile dai governi
No cito il più l'abbiamo lasciata nell'oggi nazionale
Ma lei è lei l'innovazione
è la prassi nel mondo moderno non è legittimo noi viviamo continuo contatto con l'innovazione cioè perché l'innovazione carta coperta di qualcosa che non si era mai visto
è evidentemente basta pensare al Frecciarossa Walter giudiziaria a alle quali si succedono tutti i giorni è la per la presidenza di cambiamenti
Che non sono facilmente prevedibili pensiamo intelligenza artificiale
Ma che però noi sappiamo che avvenga
Che è avverranno e continua andrà in al grazie allora
Con alla nostra risposta
Era normare
No lui la politica normava quello che stava succedendo ma commessi normale criminologo
Cioè voglio dire il concetto di no
Fino al prospettico del potere statuale
è molto vicino alla crisi preconcetto implicita
Perché il problema di normare quello che succede no
è un è un problema
Dovremmo porci esplicitamente
E tocca tra l'altro i meccanismi della democrazia
Perché perché attivamente voglio dire un conto è una democrazia organizzata
Sulla definizione dei no
Un conto è una democrazia organizzata sulla definizione degli atti con e come tali sono anche irreversibili quando
Ecco io da regionalista convinto
Aumento letto venne
La lettera la legge di del dalle leggi del PCI sul LEP
Tranquilli ragione
Noi abbiamo distrutto abbiamo distrutto costa
Perché fondamentalmente abbiamo stabilito una statua detta geograficamente iniziative sì no
Metodologicamente assolutamente misteriosa
Siamo tutti d'asporto che rileva
Diciamo del del Calabria debbano essere uguale a quelli del del del
Logorrea
La più fare attenzione fiscale
Voglio dire chi finanzia l'operazione del
Della parificazione di un fatto punitivo come la sanità che non è così
Un atto secondo importanza lasciamo perdere teme della longevità tutti i temi che abbiamo
Allora credo
Offri
Forse il luogo credo da mettere alla città per aiutarsi
Cambiare
Quello che si può compiere che stiamo facendo sia un lavoro sacrosanto e quindi
Paradossalmente il mio assistito a questo svegliarsi territorio sveglia chitarristi
Dovuto al fatto che mentre tema era speriamo cioè valori no adesso il tenente Sheridan oggi alla politica no
E questo è il secondo me
Tema estremamente
Come possiamo affrontarlo e quindi corso molto difficile cioè indubbiamente nove dobbiamo
Chiede sì
Se come nazione
Attraverso meccanismi di selezione dell'ANAS grasse degli agenti e vanno rinnovati
E certamente non sono quelle fornite dagli attuali partiti
Siamo in grado di forniti
Suggerimenti e metodologie
Le azione politica
Aggiornati aggiornabilità alle sfide serviva un tuffo
Ecco io non è che a questo punto cessat avesse
Ottimista
Perché ritengo
Mi rendo conto però non
Mi rendo conto e l'Italia la migliore d'Italia non è finita
A livello terapeutico
Cioè che esiste ancora la possibilità di ritrovare nerbo in classe dirigente che possa in un certo senso
Tentare di mettere un rimedio all'associazione incontriamo
Come questo può essere fatto
Credo
Non esauriamo certamente stamattina altro io invece il mio tempo e quindi lo lascio correlatori va non c'è dubbio per noi dobbiamo
Studiare
Fu
Pezzotti
Popolo italiano
A rendersi conto che l'Europa è l'ultima occasione riapriamo
Per partecipare a un tentativo di rinnovata presenza
All'interno della rete
Cioè
Non abbiamo tali sì in tutto il mondo
Il in un certo senso
In molti casi sono classe dirigente reale
Noi dobbiamo
Ecco l'errore madornale enti credere che il modo per aumentare l'influenza sulla rivoluzione mondiale che è in corso già non agli aspetti evoluzione tradizionale sia quello il chiude sì
Attorno al al nonostante il nostro specifici
Questo secondo me
è sì irrinunciabile immette infinito
Noi dobbiamo cercare di consentire
Ai agli tantissimo quindi non soltanto collocazione rapporto Cocco con con una o o quel passaporto operata questa o quella per la sottoscrizione alla firma no diciamo
All'apparenza del nostro tatto
No
Che britannico è sfidato aldilà della sua natura di italiano
Conti ambito d'Italia noi stiamo sfidati dalla storia
A dare un contributo al superamento di una crisi del nostro mondo
E questo malgrado tutto
Ora si e possiamo farlo
Accendono ammette avendo il coraggio di contare su su sui nostri valori che sono non solo presenti sei italiani
Non solo largamente presenti
Con altri valori in altri popoli che sono importanti alleati per riuscire a creare una condizione di accettabile per gli agenti del del nostro Paese
E in questo senso animare il Parlamento europeo
Torna inedito alcuni sassolini non dentro schermi vigili è ormai
Negativi ma in un tentativo certo affetto da ottimismo di ritrovare un ruolo in un mondo acché complessità non possiamo negare ma la cui complessità dobbiamo Castle
Grazie presidente gli spunti sono bellissimi intensi e e anche l'ottimismo che ci segnalava al presidente Casini è stato destrutturato e ricostruito con naturalmente grande problematicità io sono affascinato da alcuni passaggi da alcuni snodi quello sull'innovazione
Quello sulla crisi della politica degli Stati insomma ne parliamo durante la mattinata e approfondiamo dare la parola a Francesco Rutelli
Presidente del soft power Club
In quindici minuti
E vorrei ricordare per l'esperienza che ho visto e ho letto di questa sua proposta che quest'anno ove ho letto sul Corriere avrà degli degli sviluppi addirittura in relazione all'India
Avrà uno sviluppo importante a Venezia prima del in occasione prima della festa del cinema ecco il soft power club di cui protagonista Francesco è sì da quello che ho capito assolutamente omogeneo al Progetto degli italici e in continuità prospettica con questo
Non so se sbaglio prego franchi
Ti ringrazio molto Marco io sono onorato di dare un Piccolo personale tributo
All'attualità della dizione e dell'impegno di Piero Bassetti
Che una figura
Che rappresenta l'interesse nazionale che incarna l'interesse nazionale
In modo raro ed efficace
Mi scuso in anticipo ma lo sapete purtroppo io altre due cose e per questo tenevo ad esserci e grazie per farmi parlare per primo ma non potrò seguire il resto questo è scortese anche per me insoddisfacente
Mi capita spesso di fare da ex sindaco dopo da quando un conto delle persone ritiene dove ci troviamo
Parla di un po'intorno sette a piazza Colonna alzate nero l'altro giorno alzato lo sguardo vedete che c'è una colonna insieme al suo con la colonna
Sisto Quinto ammesso San Paolo con la spada
Ribattezzandola risse manti Zandonà salta siamo terzi ecco qui alzate la testa fatemi divertire la sala affrescata
Da zuccheri non ci sono scene romantica ma scene di Salomone
Salomone tra le altre cose costruisce il tempio che poi i romani si incaricherà hanno con titolo di distruggere recando una una frattura è impiegato tuttora non è non è risolta ed è anche divertente perché qui sono raffigurate le quattro virtù le quattro virtù in questa età di grande pittura manierista tardo-rinascimentale
Erano individuate nella religione l'industria
La vigilanza
E l'eloquenza
E le quattro virtù che Bassetti incarna egregiamente
Parlare della dell'interesse nazionale italiano del ruolo dell'Italia anche nella chiave dicono che il soft power può essere interessante cercherò di farlo
In modo ultra sintetico partendo dal dal concetto come sapete è un concetto è stato coniato da un grande
Studioso scienziato politica americano John ai alla fine degli anni ottanta torno al novanta
Caduto l'impero sovietico mai dice l'Occidente vincitore non può limitarsi ad esercitare il proprio potere economico e militare ma deve esercitare anche il potere della persuasione
Se vuole convincere un mondo in cambiamento da allora il mondo è cambiato in maniera gigantesca e anche scendere a valutare l'interesse nazionale italiano e la prospettiva europea come alter al al centro di questo incontro di oggi può essere interessante in questa chiave vi faccio degli esempi di recente
Nine uniti in un'intervista che ha fatto su Francia al Times a osservato che di fronte alla trionfo del ritorno delle guerre dei conflitti
Parlare di soft power cioè potere a persuasione rispetto alla potenza
Nell'hard power
Può sembrare
Residuale se non insignificante
Città però il problema che hanno i due nostri maggiori riferimenti nei negli attuali conflitti
L'Ucraina Israele
Osservando che non potrebbero proseguire prospettiva il loro
Impegno loro ruolo senza esercitare forme di soft power
Citare il modo di porsi di Zaleski giro per il mondo presentarsi modo convincente con una narrazione inclusa la maglietta con cui va in giro dall'inizio
Io aggiungerei che una le ferite più grosse che di sistema che scaturiscono giusto mi occupo delle industrie del cinema e dell'audiovisivo
Che scaturiscono dal dalla guerra nei territori
Israelo palestinesi e che i grandi network della dello streaming hanno sospeso alcune serie israeliana
Per problemi enormi legati alla risposta di una parte del pubblico
Che sono state nel tempo uno dei fattori di penetrazione di attrazione
Della trasformazione di Israele
Tutti avete visto conoscete comunque alcune di queste serie molto celebri e l'industria che ad esse legata che le strutture le fa
E le fa crescere e la reputazione questo portato nel mondo
Quindi anche nel contesto di guerre senza esclusione di colpi la reputazione esista c'era ieri un articolo sul New York Times
Intitolato la Cina perso interesse nei film di Hollywood
Che vuol dire riassumo
Negli anni passati
La l'industria di Hollywood aveva incorporato una parte gigantesca dei propri profitti attraverso i successi
In Cina
Di botteghino
Il il cecità dei cinesi accorrevano a vedere i grandi film io volevo
A decine di milioni
Era solo un fatto economico addendum certo che sì di far quadrare i conti della business delle industrie cinematografie certamente sì era anche un teste della percezione della narrativa americana
In Cina
Negli ultimi anni
Non c'è stata una decisione politica dal vertice che ha sconsigliato di andare a i film americani con i casi sono stati episodi di censura o di limitazione di alcol di alcuni racconti ma il succo e che si è avuta contestualmente una crescita della narrativa più assertiva
Della fisionomia cinese
E il pubblico grande pubblico va più volentieri a vedere il sette ci siamo dimenticati noi in Italia cosa ha significato per l'Italia ovviamente Leo realismo e la ripresa del nostro cinema nel dopoguerra dopo la catastrofe ma non ci dimentichiamo che nella narrativa
Bellica
E post bellica in termini completamente diverse americana il ruolo del cinema è stato cruciale Stato strategico ed è stato uno dei fattori di conquista dei cuori e delle menti come diceva prima
Come dicevate prima
Della grande opinione mondiale allora finita la globalizzazione
Che lineare non ma comunque una globalizzazione aperta come l'abbiamo conosciuta nel tempo della competizione strategica geostrategica geopolitica che stiamo vivendo il ruolo del soft power è
Ancora più importante
Perché fattore della persuasione della proposizione di modelli convincenti non è
Dell'imitabile solo ripeto che un aspetto di business e non è contra stabile solo con reattive strumentali la propaganda o la manipolazione informazione come sappiamo
Il tema oggi con la Rete lo diceva come sempre molto lucidamente Bassetti prima
Ha cambiato il panorama globale poi perché era cambia tutto tanto velocemente che per fare solo due esempi ciò che fino a poche settimane fa in Italia sembrava essere il a proposito di reputazione sul web riflettiamoci
Influenza perché apparivano essere imprescindibili per qualunque proposito commerciale industriale di comunicazione e per muovere decine di milioni
Qualcun veri o finti quei follower però sono milioni certamente di seguaci oggetti oggi fa abbatto Action si traduce nel suo contrario segnalo che per quanto raro un tema che a me ha passione interessa anche professionalmente oltre politicamente da sempre quello
Climatico ambientale e della sostenibilità che ci abbiamo davanti a noi debba class di tipo reputazionale
A causa del green washing cioè a causa di politiche strumentali che poi tra con l'anno a attraverso azioni di formazione azione dei ad analisi più attenta più accorta sulla realtà sulla verità delle narrative
Circa la sostenibilità la bontà ecologica di certi comportamenti e sono fulmine
Quindi
Ancora una volta al tema della reputazione e ciò che chiamiamo soft power è è cruciale ed è cruciale venendo al nostro Paese
Vi segnalo acqua faccio gli esempi al all'incontrario
Potentati apprezzo di fronte all'opinione pubblica mondiale
Per i conflitti bombardamenti certo APT rapimenti dei bambini
Per l'adduzione dei bambini
Dalle loro famiglie misura enorme al di là di come avrà corso o meno l'azione che è stata intrapresa presso la Corte penale internazionale
E aggiungo anche per la distruzione del patrimonio culturale o Grant
Per l'impossessarsi di opere d'arte in Ucraina che sono state portate via come ci sembra di non vedere dai conflitti non dico napoleonici o del del nazismo ma da
Insomma nel nel dai dai contesti che abbiamo conosciuta ed analizzato
Nella storia quindi anche l'aspetto della distruzione Ratto del patrimonio per quanto riguarda il il
Caso russo ucraino è un elemento trascurabile perché la gente ormai pensa solo ai soldi o pensa soltanto a traiettorie Brevi
Ci sono cose che invece si iscrivono in traiettorie più lungo
L'Italia certamente come sappiamo ha un interesse nazionale nel coltivare proprio soft power
Perché
La nostra
Il sistema del made in Italy il sistema nostre produzioni
Pensiamo al cibo leggiamo le inchieste internazionali le persone vengono in Italia per mangiare italiano quando scrivi propongono del mondo anche grazie agli italici naturalmente le nostre tradizioni
Pop possibilità di consumo del cibo del vino della della qualità e della convivialità italiana
Nel mondo che sono fatte di successo straordinari e fatti che tramandano attualizzano consolidano la il soft power di un Paese che è basato sulla cultura
Sul patrimonio sul paesaggio sulle creazioni però sull'industria sulla creatività sul made in Italy e la capacità di portarli nel mondo
E qui concludo
Con riferimento europeo perché molto giusto quello che nel nome di Sassoli oggi giustamente appunto voi proponete una riflessione molto giusta noi volete fatto l'analisi su quali quanti sono italici nel mondo e però Laurenti osserva mi ricordava che
E difficile contarli in Europa perché sono europei
E però ci sono e contano non solo perché il voto in alcuni casi italiani all'estero è un voto che si esercita nei nei Paesi dell'Unione direttamente sulle liste italiane
Per quanti ne ha hanno questa prerogativa a perché abbiamo
Decine di milioni di persone che sono italiane o di o che sono definibili come italici
In Francia Germania Benelux nei nei in in tutti i Paesi dell'Unione europea e sono una forza inespressa
Come la si può esprimere quindi non voglio tornare sulle cose che Bassetti diceva nell'INPS nell'introduzione in vista delle elezioni europee beh a mio avviso l'aspetto più importante oggi
E che non avremo dopo le elezioni europee cioè
Per capirci venticinque
Non avremo un panorama geopolitico un ruolo dell'Europa
Come era prima
Se tornasse Trump al governo degli Stati Uniti
E se SIM materializzarsi o anche formalmente ma sostanzialmente
Non è molto diverso no
Le ipotesi di
Dissoluzione della NATO
L'Europa dovrebbe condurre e gli europei dovrebbero condurre la campagna elettorale in vista del suo europee per cercare di chiarire cosa saremo noi dopo le elezioni europee se ci trovassimo
Disco Nessi di capo hold on demand di non più integrati
Con
La l'alleato strategico
Che dal dal dopoguerra che dal secolo americano ha ha determinato tanto anche per il benessere dell'Europa e per la fisionomia per l'identità occidentale evidente c'è una competizione strategica
Che anche qui Bassetti ha richiamato sino americana
L'Europa è il ritardo in modo drammatico lo e sulle politiche industriali
Perché questa e perché questa si incardina sulle due transizioni digitale e Green
Rispetto alla quale l'Europa specialista ai nuovi in normative regolazione top da un piuttosto che in impulsi per la crescita per l'occupazione
E dunque mentre abbiamo giganteschi
Meccanismi di finanziamento
Per le industrie
Prendiamo sapete perfettamente batteria son venuto qua con la mia macchinina elettrica
Ovviamente la la batteria è prodotto in Cina
La macchina europea la batteria e prodotto in Cina i i minerali critici sono raffinati in Cina le miniere di questi minerali sono largamente posseduti da da soggetti cinesi la
E posso posso continuare li li ha gli Stati Uniti hanno avviato una competizione strategica con colossali investimenti a fondo perduto per attirare fabbriche e attività produttive prendiamo punto logica fattori appena citato per le batterie negli Stati Uniti d'Europa fatica tra in Europa quelli che si possono muovere sono i Paesi che hanno la possibilità di fare debito
Credo che l'Europa debba attivare debito sovrano per la transizione Green e digitale
Come l'ha fatto per altri passaggi cruciali da ultimo nella dicendo al Covent
Perché siamo tagliati fuori
E da questo di questo dibattito pezzettino attrito in vista delle elezioni europee cioè qual è la fisionomia d'Europa in un mondo nel quale la competizione strategica tendenti rimpicciolirsi e permettetemi
Di aggiungere anche io mi aspetterei molto di più anche nel nome di
Sassoli e nell'impegno che Bassetti e della vostra realtà così preziosa porta avanti per disegnare
Una prospettiva dell'Europa in cui si vota
Su questi spetti si vota
Per capire se l'Europa conterà di più per esempio se l'Europa di fronte a una crisi come quella che tu hai evocato del degli utili con l'impatto che c'ha oggi c'erano dei titoli giornalistici
Ricco di quanto ci costa sulle catene di approvvigionate quinto il blocco è il blocco navale del del Mar Rosso quanto impatta sulla nostra indusse quanto impatta sui servizi quanto impatta
Su tanti comparti produttivi beh la voce dell'Europa quale
La sua autorevolezza perché non c'è dubbio che il soft power e anche e molto esercizio della diplomazia
Si esercita attraverso una diplomazia che funziona una diplomazia che sa proporre soluzioni una diplomazia che all'autorevolezza a nome dei ventotto sì
E però a nome dell'Europa di portare indicazioni risolutive in momenti in cui la crisi mondiale
Prescinde da noi
Ma impatta su di noi questo penso sia il tema su cui in vista delle elezioni europee italiani e di tali ci debba
No farsi ascoltare anche ascoltando Piero Bassetti grazie
Grazie presidente Rutelli parole d'ordine chiave la persuasione e la reputazione l'assertività narrativa
I suoi esempi sull'audiovisivo mi parevano molto efficaci perché molti di noi avranno pensato a faut da al alla serie israeliana importantissima che ci ha fatto capire
La radicalità del del conflitto nella vita quotidiana
Negli esempi sull'audiovisivo mi parevano molto interessanti mi veniva in mente che dal punto di vista della persona si vita della penetrazione dei processi di immagine anche il fenomeno delle in Ski è stato un fenomeno particolarmente legato alla comunicazione mediale perché una delle maggiori insopportabilità del fenomeno Zaleski prima della sua elezione a Presidente è stata la sua capacità di sberleffo
Mediale quando faceva il comico che creava non pochi problemi
Perché era visto dall'intero popolo russo quindi il tema della della della persuasione e decisivo
E nella parte finale dell'intervento di Francesco Rutelli quando parlava della debolezze dei ritardi dell'Europa mi viene in mente
Il tema ad esempio della difesa cosa ci può venire addosso
Nel dibattito sulla difesa europea se non saremo capaci di persuasione
Se l'America sarà meno presente e dovremo decidere più noi come europei e qui la la persona sulla capacità di persuasione e di soft power diventerà decisiva perché faccio il caso della lega leva obbligatoria ripristinata
O o prossima desse ripristinata in Gran Bretagna sono temi che saranno devastanti nel nostro dibattito politico se non li sarei nel se non li sapremo affrontare
Grazie Francesco Rutelli darei la parola a Silvia Costa
Alla quale chiederei una testimonianza di esperienza e di proposta proprio in relazione ai suoi lunghi anni di lavoro
In Europa
Allora intanto è una scusa
Silvia un attimo direi a Franca professor Francesco se amore di venire al tavolo grazie in qualità di presidente della Fondazione Giannino Bassetti così siamo occupati grazie
Grazie Marco io sono intanto felicissima di rincontrare Piero Bassetti Milio mi pare però che l'ultima volta ci siamo visti esattamente in occasione delle precedenti elezioni europee
Era il due mila diciannove io non ero più candidata perché ho fatto compra una mia scelta poi dieci anni avevo lasciato non è il non non so ritardata ma sono venuto aiutare altre persone che si candidava no
A a Mila no e naturalmente c'era Piero perché è questa la cosa straordinaria cioè giovani candidati Ellul presente con questa sua visione anticipatrice
E quindi oggi non potevo mancare e io mi ricordo anche molto bene appunto quando nel punto fine anni novanta con Globus et locus
Tour lancia sta in questa prospettiva
E che perché per me ricordare che questa prospettiva era un modo anche per rispondere alle apparenti antinomie
Globale locale una patriottismo esterofilia identità diversità
E e quindi anche il concetto dell'andazzo nazionale globale e quindi individuando perciò in questa ricetta in questa radice culturale di civiltà di creatività di valori di stile di vita quale avete detratto molto bene anche a prima Francesco
Degli italici come denominatore comune vale Ca'confini e frontiere fisiche
Questo concetto rivoluzionario di calici di ciò che abbraccia appunto una realtà umana sconfinata che tu stimi in quella centocinquanta milioni persone che comunque sono o Hui undici o anche legati per generazioni insomma lontani maga che li cambi sangue ma italofona mi amanti della cultura italiana il mondo del cibo eccetera e anche fra le io vorrei ricordare però anche le nuove generazioni
Di nuovi italici e nuove generazioni di cui si parlerà
Sono in particolare quelli circa sessanta mila ragazzi studenti italiani lavoratori giovani lavoratori professionisti che ogni anno no vanno in Europa in altre parti del mondo e che ma che si scrivono all'Aire come piana e che di fare per i gitanti tempo ma che talvolta Sixties e che però in qualche modo si sentono molto cittadini europei
Però avrebbero bisogno forse di una maggiore collegamento anche con la loro storia e la loro cultura italiana e dall'altra
Ci dimentichiamo molto ma italici e ci sono anche i giovani immigrati che magari nascono in Italia studiano in Italia vivono da noi
E che continuiamo a chiamare fino a diciott'anni cittadini extra comunitari allora forse qui c'è anche da fare una riflessione io ci ho pensato una volta per ramo proprio con David Sassoli che ci manca molto
E dicevo ma ci potrebbe essere un approccio per parlare di questo tema della speranza Tropea voi sapete che la scienza Tropea sita è complementare a quella nazionale non è autonoma ovvero si dà se tu sei cittadino giunte di Sacramento
Nei casi di tante ormai persone italici o meno migranti all'interno del nostro dell'Europa attuali un doppio standard
Bambini che nascono in Belgio che sono immediatamente cittadini belgi ma anche i cittadini europei
Non lo neghiamo e non diventano soltanto non cittadini italiani ma nemmeno cittadini europei forse è il momento di ragionare anche sul tema della cittadinanza Tropea come siete danza che potrà diventare autonoma abbiamo coraggio su queste cose
Il nostro soft power diceva Rutelli la cifra distintiva l'intensità percepita d'Italia il mondo ce lo dicono spesso più gli italici o più questi chiamiamoli stranieri che arrivano in Italia per ragioni molto precise e sapendo e i detentori modo anche al altamente simbolico tutte più spesso che i cittadini italiani che incidere ci ricordano quello che stiamo io voglio fare e se mi consentite come titoli e quattro persone straordinarie di italici che io ho dato la mia vita
Immaginate la pazza Bolivia sorta contribuisca con dei c'è un cooperatori mi invita cena una giovane donna che lavora italiana che ci lavorava nella Caritas internazionale e mi trovo in una certa in cui erano tutti i boliviani assolutamente poligoni che parlavano fra loro in italiano
A distanza antica migliaia ditelo voi dall'Italia e che chi era stato no dettaglio precario vuol dire borsista pochi aveva fatto un TIR ma questo gli ha assegnato la città e continuavano a vedersi ogni giovedì no una specie di Colonia che non sappiamo
Italiana
E parlando italiano e il scambiandosi tutte le esperienze e le possibilità le opportune e tutto quello che riguardava in qualche modo il nostro Paese
A nel Mato Grosso
C'è una missionaria Silvia Vecelio che che è del del Cadore
Che è andata lì la italiana italica però ormai è brasiliana di cittadinanza doppia che lei andata lì per restituire perché siccome i suoi genitori avevano poverissimi e non dati emigrati in Brasile son tornate le dice di restituire presenterà anche un altro senso
Perché c'è anche questo lato della nostra identità che quella della spiritualità della cultura della generosità della solidarietà si è andati là perché lì il la lettura levità che grande lebbrosario di nel Mato Grosso l'abbiamo portata e gli italiani
E quindi lei restituito doppiamente
E si sta curando padre musa Ragno so se qualcuno se lo ricorda per Roma è stato un faro per tutti quei ragazzi africani richiamava non studenti immigrati asta comica richiama esteri in Italia molti di loro oggi sono classe dirigente in Africa in altri Paesi e mi diceva sui nostri agenti dello sviluppo in ostile i nostri ambasciatori ce ne dimentichiamo
E poi mi ricordo arricchisce anni con Giovanni afgano che ed è arrivato sotto attaccato sotto un un camion
Che i giornali ha fatto un trafiletto clandestino sotto un camion riesce a entrare e Luigi a col faro dell'Italia dell'Europa del ci voi avete una Costituzione che parla di libertà di espressione di spirito lo studio qui adesso insegna diritto europeo in una per cento professionale a Roma
Mi piace fare delle persone perché capiamo molto cosa c'è dietro e come talvolta siamo ingiusti nel non riconoscere questa potenzialità e questo nostro dovere maggiore che abbiamo poi perché anch'ecco io penso che questo in questa intuizione che alla base della della degli italici
Sì anche cioè una radice da cercare più né i valori in una dimensione cultura in una dimensione cultore condivisa oggi diventa in Europa nel mondo un paradigma e una chance della contemporaneità
Ma anche una urgenza per costruire quella cittadinanza globale di cui tanto parliamo e ma in questo momento diciamo anche le gli elementi di una convivenza pacifica oltre gli Stati nazionali e e quindi però esposta oggi questa costruzione a quattro grandi accelerazioni alcune ricorda
La Rete la pandemia ma mia lo è stato non dimentichiamocelo l'aumento delle dittature dell'ingiustizia nel mondo e i conflitti che oggi ci ci circondano ecco sono altrettante sfide che oggi l'Europa ha vissuto e che vive credo che Isa preoccupazione che spesso la vecchia e che anche vera e anche fondata che la globalizzazione cancelli che disperde le nostre identità
Può non avvenire con meno di indica Piero se siamo in grado di incrociare questo grande bacino di simpatie italica di senso di appartenenza
Cogliendo le opportunità offerte dalla Rete e rafforzando la dimensione culturale valoriale della nostra identità
E non perseguì consentite una piccola polemica politica ma insomma mi conoscete insomma una credenza
Non inseguendo un'egemonia culturale nazionale
Ma
Secondo me illusoria retro
Anche pericolosa
Ma dentro un quadro di relazioni transnazionali dentro un quadro europeo anche perché il livello minimo come si diceva per diventare un attore globale no oggi e sapendo mettere la nostra cultura in relazione con le altre questa è la grande capacità non è solo quella di coltivare la propria ma oggi vince chi sa mettere in relazione sa costruire ponti di valori condivisi sa dire che la ricchezza della diversità è una ricchezza e non in un limite questa è la forse cifre che l'Italia ha saputo dare e al mondo
E quindi se un'Europa che dice quel motto unità nella diversità un senso ecco io penso che quello sia il livello in cui lavorare io per questo rivendico un pochino perché oggi è separato molto male dell'Europa ed è giusto perché io sono quella che battaglia del si dice che i ragazzi che si che niente le persone sono euroscettiche molto negli adulti pochissimo nei ragazzi ragazzi non sono euroscettici sono Euro impazienti
E penso che dovremmo essere molto meno pazienti questo sì ma rivendicare anche le linee e verificare se sono giuste su cui ci siamo mossi in questi anni come diceva prima Marco
Io adesso quest'ultima legislatura non c'ero ma ho seguito la distanza ma nell'altra c'ero io so che abbiamo perso delle porte
Non basta ma guai tornare indietro faccio un esempio io rivendico l'importanza del nostro lavoro in questi dieci anni in Europa anche con il grande convincimento che aveva David nella costruzione di un nuovo ovvero spazio culturale europeo culturale e creativo
Con un programma dedicato che non c'era prima è nato nel due mila quattordici che si chiama Europa creativa che abbraccia tutte le lo stesso stile tutte le le possibilità che ci sono all'elenco valorizzando il cortile la con l'anno europeo del patrimonio culturale che volevamo noi oggi esista una task force permanente che fa di questa valorizzazione patrimonio culturale materiale e immateriale tangibile intangibile e digitale una degli asset dello sviluppo
Non era così prima erano un piccolo se Torino di cui non si parlava Nenni
Penso al fatto che abbiamo oggi una inserito prosa di politica industriale certo e ancora timida e guardate da primato sette e europea se poi con una battuta si è più occupata nel tempo
Della concorrenza interna all'Europa che di affrontare insieme alla concorrenza mondiale oggi questo il salto da fare però qualcosa c'è cioè non buttiamo via tutto cerchiamo di teso a dire va bene
Direzione giusta cambiamo di più
Ma non è indietro allora c'è stata approvata finalmente la strategia industriale europea divise in cosiddetti quattordici ecosistemi va be'questa è un po'il linguaggio così un e europeo ma in uno di questi ne abbiamo inserito rafforzata che non era così facile cultura che attività audiovisivo pluralismo culturale linguistico
E e poi anche tutto il tema della nuova strategia europea delle delle relazioni internazionali culturali
Che a mio giudizio invece questa è un Pontano allora però su questo rivendico iniziativa italiana perché forse c'è sia un po'dimenticati non siamo all'anno zero
Voi vi ricordate il G7 e G20 della cultura
Stato lanciato al governo precedente diciamolo pure diciamo di questi nominata Miss Franceschini o mi sbaglio
Oggi ne approfittiamo magari non lo citiamo ma ne approfittiamo penso a un'altra cosa l'Italia è l'unico Paese che ha un corpo dei di
Militare carabinieri del patrimonio dedicato non soltanto a tutela del nostro patrimonio ma oggi a quella task force presso l'UNESCO e costituisce il il primo nucleo perché gli altri Paesi diciamolo questo io spero che lo dica il ministro attuale
Al G7 agli altri paesi perché voi non avete dato le vostre forze all'UNESCO per tutelare prevenire e riparare i danni al patrimonio culturale mo'che è un bene mondiale e dell'umanità quando ci sono atta
Chi purtroppo intenzionali ognuno un al patrimonio culturale questo porta l'Italia nel mondo e questo di questo io sono molto fieri
Altra cosa noi io ritengo che noi diamo anche a questo punto però dobbiamo anche capire che abbiamo svolto l'Europa insomma svolto anche un'altra importante funzione
Ha ragione Piero quando dice lo Stato voce del verbo stare e e e i rischi di una norma fissa questo è però un dilemma della modernità
Cioè
Perché tu quelle fine così ha detto questo piuttosto che la norma meglio l'iniziativa politici cioè Lilliput l'impegno politico non la strategia pulite eccetto ma le due cose devono stare insieme ma con difficoltà perché è un processo dinamico non si fece si ferma mai
Anche la giurisprudenza oggi è in movimento ovviamente i premi deve legarsi di più aspetti della tecnologia
Ci vuole no giuste eccetera allora prepara lunga qual è il rischio oggi in Europa e nel mondo che la Rete i commi dici tu che poi significa potentati economici che non rispondono a nessuno perché le piattaforme degli Over the Top sappiamo perfettamente bene come condiziona tutto
Previsti oggi provocano non solo una assimetria economico-finanziaria ma una simmetria democratica perché come si diceva i poteri politici istituzionali non sono in grado di governare bene non sono i Dario Bernardi finché non saranno transnazionale
Allora l'Europa ci ha provato però oggi è l'unico continente rivendichiamo l'anche in questa campagna tali non la faccio se non tutti la dico solo con su culturale perché riguarda tutti quelli che hanno fatto questo sforzo perciò non faccio parte di parte Bracchi certi che ci ha creduto deve essere un po'difesa no allora abbiamo è l'unico Paese il l'Europa che dal due mila dodici e c'era ancora anch'io fino all'altro giorno a a livello europeo transnazionale e andando a fare poi diplomazia culturale in tutti gli altri
Parlamenti compreso il Congresso americano che nessuno prende molto sul serio quando ha visto Trump no già mediante elezioni come la rischi come già condizionato sempre deboli Twitter la la la le campagne europee bene noi abbiamo sviluppato un'azione formidabile in Europa
Sulla e non alle in un'alleanza fortissima del Parlamento che Collins latore ricordiamo ciò insieme la Commissione approvando il regolamento sulla praghesi Regolamento sulla sui dati personali vedo Claudio Leone che fa seguito livelli quello sui servizi del detti tutti i servizi audiovisivi on line che erano fuori da qualunque giurisdizione
Sulla sulla sul Copyright
Perché c'è anche la tutela della del lavoro creativo anch'che il lavoro non è perché è un libro è on line non è un prodotto della cultura e non deve essere un moderato
Penso che anche dei giornali e da ultimo il digital single Mark Axa diciamo e quella importante normativa sulla intelligenza artificiale
E il primo contenente che sentita delle regole alle piattaforme e io penso che sarà molto imitato e comunque dobbiamo fare questa anche come diplomazia culturali appieno anche queste soft power
Però e già Cestia ci sono le sentenze dell'autorità italiana che ha già tagliato un po'le unghie ad alcuni di questi grandi certe forme e l'altra cosa importante io penso che dobbiamo andare avanti su un'altra questione l'accennata prima
Un po'alla fine Francesco Rutelli
Ma guardate che c'è stata una svolta in Europa che forse pochi sì sì sì e che invece faticano a tutto ma mi ricordate quando ero io in Parlamento europeo ma solo parlare dei ministri della dei degli abbonda Hermann la scandalosa
Noi grazie alla tragedia purtroppo della pandemia età ha dimostrato che se un tecnico non ci sono confini ecco e che tutti siamo dentro una comune destino
Anche negativo cosa è successo che c'è stata quella grande in capacità politica che deve rimanere qual è il rischio e che non diventi strutturale
Perché ce lo sappiamo tutti coloro che stanno spingendo con andando contro spero che il nostro Governo fare in un'altra direzione me lo auguro che non è quella che andrà avanti mai tornare indietro al debito comune
A creare un'Europa della sanità della salute io non c'era praticamente a alla una politica alla messa in comune del debito per gli Investimenti connessioni Shiryu lo sapete eccetera la convergenza sulla ricerca comune che è stata straordinaria i vaccini
E la possibilità di distribuirli i passi avanti per il pilastro sociale europeo
E anche la capacità che ha avuto da De Sassoli perché anche questo non si può dimenticare di pretendere che il Parlamento europeo di garantire scusate parametro però continuasse a funzionare durante la pandemia vi sembra cosa normale no in altri Parlamenti compreso il nostro
Non c'è questa possibilità ancora di voto distanza eccetera allora l'udire un sorriso un piccolo miracolo perché anche convincere la burocrazia europea di farlo è stata durissima che non so come abbia fatto a proposto in moral suasion allora il fatto che il Parlamento che con legislatore ha potuto continuare a lavorare a distanza con ipotesi accetta non solo da una fitta rete la democrazia ma della efficacia perché altrimenti i progetti non si possono approvare i i programmi se non sono condivisi dal Parlamento per non mi sembra una cosa di poco conto
Ultima cosa io penso che ne dobbiamo perciò per la prossima legislatura in sintesi riprende in mano con molta determinazione il Progetto politico dell'Europa perché avete ragione su tutto ma non basta ha denunciato il fatto che non ce l'abbiamo fatta
Perché come agire come spendere anche la nostra capacità vita italici e di italiani nel convincere di questo dovremmo nemmeno penso difesa europea parlo politica estero Aprea sicurezza europee se non c'è questo non ci sono i presupposti
Però io penso che
Il
Ti sebbene interpretati oggi ce lo dicono il rapido debba convincere con illuminati no ma i fatti i conflitti la nostra incapacità io ho sofferto penso come tanti di voi quando a parlare consulenze tipo a parlare con Weiden cuccetta ci andavano alla spicciolata
Il tre no i tre che abbia tante istituzioni europee non a caso gli europeisti orchi federalisti oggi sono a favore fatto ci sia un presidente unificare alcune funzioni
Non dico altro che nessuno mi spetta di fare questo punto fare un programma però ritengo che dobbiamo guardare avanti dobbiamo fare tesoro di questo approccio che così visione non è visionario in senso ampio scenario come Stato quelle Pati fondatori dell'Europa
Ma sapendo che alcune strade importanti anche grazie ad essa sole sono state già intraprese e che rischia oggi e che si torni indietro e mi ricordo e chiudo con la frase di Davide che diceva che voleva una mi voleva ci meglio fare dell'Europa un progetto di speranza
Su dove le nuove generazioni e parla di Trento cose una Europa che tuteli che protegga nera perché i nostri senza senza paura ma è un'Europa anche che sia un faro
Di civiltà cultura Bellezza e di e di giustizia ecco io penso che questo deve rimanere
Grazie Silvia soprattutto per i vedi molti esempi concreti mi ha colpito quello della tutela dei beni artistici dove siamo presenti noi ma gli altri non si sono presentati e con riguardo all'accenno polemico
Che ha fatto direi che la cultura italica è esattamente l'antidoto concettuale e d'esperienziale all'egemonia sbagliata
A quella che non è transnazionale
Darei la parola adesso al professor Francesco sta morendo segretario generale della Fondazione Giannino Bassetti
Con l'arduo compito di spiegarci sì siamo assediati da tutte queste debolezze dell'Europa
Che chance abbiamo di governare i processi globali
Il concetto è abbastanza oneroso con la mia fede varco volevo ringraziare
Eh gli amici dell'associazione su Milano città il sì ma in particolare lasciatemelo fare a Umberto Laurenti per l'invito qui oggi per lo sforzo che ha messo in questa occasione di organizzazione io devo dire l'invito di questa mattinata
Nella quale abbiamo ricevuto tanti presenti in sala quanto le persone che ci seguono sul web moltissimo ci può per la riflessione l'invito di questa mattinata è a guardare l'Europa con gli occhi del resto del pianeta
E devo dire
Anche per ormai lunghi anni di frequentazione c'è qualcuno tra noi che abituato
A farlo non da oggi
Probabilmente nessuno di voi sa che nel mille novecentosettantotto in prefazione a un libro di Piero Bassetti intitolato Occidente scomodo il corrispondente italiano del Times che si chiamava Nichols
Definì Bassetti il planetario resta termine che trovo splendido forse proprio perché mai più utilizzato ritengo
E che aiuta a collocare la nostra giornata di oggi per ragioni che dirò molto brevemente innanzitutto io sono uno storico di formazione anche se da tanti anni faccio il segretario generale di Fondazione Bassetti e non rinuncio a una pur breve citazione dal mille novecentotrentadue le Annarita
Lucien Febvre
Scrive
Nelle Annalisa
A fianco degli interessi materiali a fianco delle tradizioni politiche
Vedo nell'Europa attuale mille novecentotrentadue delle realtà inquietanti nella loro instabilità in azioni quelle nazioni di cui la storia fa volentieri l'analisi ma mai la sintesi
Se la sì tentasse forse ci si accorgerebbe scriveva febbre
Che assai più semplice parlare all'umanità che parlare alle nazioni d'Europa sappiamo cosa furono gli anni trenta per la storia dell'Europa si veniva da un decennio di Pace raggiunta
Apprezzo di tanto sangue si hard entrava in un decennio di guerra
Ulteriore Seb si avvertiva le nazioni si portano dentro
Tanta instabilità ma anche la nazione era un concetto che due secoli prima si era fatto avanti con grandissima difficoltà in Europa eppure si era fatto avanti
Incontrando il consenso dei popoli e questo è il punto gli italici sono come l'avrebbe definita Benedict Anderson ma come la definisce Bassetti una comunità immaginata
Cioè sono una comunità reale presenta nel mondo questi duecentocinquanta milioni di persone tutta raccontare in Europa come è stato ben detto
Ma sono una soggettività soltanto se si svegliano e qui è già stato ampiamente spiegato anche dal presidente Bassetti che sveglia musicali ci ha questo significato cioè rendiamoci conto che la parte migliore della nostra storia universalista
Il Rinascimento più che il Risorgimento ci permette di stare nel mondo semplicemente se ci rendiamo conto che possiamo essere la prima potenza culturale
Del pianeta
Come viene considerata l'Italia come deve essere considerata l'Europa se vogliamo che il mondo sia un mondo di pace però per rispondere alla domande quindi avviarmi alla seconda ed ultima parte della mia relazione devo dire di fronte alle tante transizioni che sono state evocate oggi da Casini da Rutelli da voi
Sono altrettante innovazioni
Come si fa a governare i processi mantenendo la democrazia e senza perdere di identità
Anche l'Europa può essere un'identità e anche gli italici lo possano essere beh evidentemente dà risposte non stanno installazione
Che tutti noi possiamo svolgersi ci rendiamo conto dell'atteso di questo ruolo allora le transizioni la transizione demografica oggi è stata citata anche se poco credo che vada citata sempre eravamo tre miliardi a nel mondo e ci alla metà del secolo scorso siamo quasi nove oggi
La transizione climatica ne ha parlato Rutelli la transizione biologica è stato appena detto la pandemia purtroppo è stata parte di una transizione biologica che però comprende anche il fatto che le innovazioni oggi consistono nel poter modificare il genoma
E consistono anche in un dibattito europeo questo sia aperto e nel quale si può e si deve intervenire quello sullo spazio europeo dei dati sanitari cosa ce ne facciamo in Europa in un mondo in cui dato è il nuovo petrolio
Di tanti dati che sono oggetto sensibile di ricerca e di azione anche politica ma tutte le transizioni culminano probabilmente in quella dell'intelligenza artificiale di cui tutti noi siamo protagonisti in qualche modo perché siamo il codice sorgente a nessuno cui sfugge che noi siamo il dato continuamente riprodotto del quale l'intelligenza artificiale si svolge però l'impatto politico è stato appena detto
Da Silvia Costa è il grande conflitto in essere tra struttura e sovrastruttura allora voglio citare un dato su questo per capirci e poi andare verso le conclusioni il due mila e ventitré è stato l'anno dell'intelligenza artificiale come capitalizzazione borsistica le imprese trend setter della rivoluzione dell'intelligenza artificiale che sono le grandi imprese multinazionali di cui tutti sapete
Sono cresciute in termini di capitalizzazione nel due mila ventitré di quattro virgola due trilioni negli ultimi dodici mesi
Allora non è una novità nella storia che la capitalizzazione borsistica mondiale Deda ai primi posti le imprese che fanno la direzione della storia era così
Quando le imprese erano quelle manifatturiere dell'auto era così quando l'impresa erano quelli della chimica e dell'Energia da alcuni decenni sono le imprese dell'informatica ma solo adesso
Sono le imprese dell'intelligenza artificiale che dettano il potere strutturale economico e quindi anche
Politico in tanti casi nella dell'andazzo del nostro mondo allora
La domanda di oggi mi sembra che ci siamo capiti era come possiamo pensare di governare fenomeni e processi transizioni globali con l'Europa così come
La risposta degli italici che io ho i
Parato in questi anni a osservare e a capire dall'Osservatorio di Fondazione Giannino Bassetti che da trent'anni si occupa di responsabilità nell'innovazione la risposta è
Che forse è nella legittimazione di istituzioni nuove create da civilizzazioni più larghe dei nostri piccoli Stati
E fondate sul sapere guidate da sensibilità e responsabilità umane che si gioca la nostra parte
Questa è una evocazione delle civilizzazioni che è delicatissima perché nella storia evocare le civiltà egli civilizzazioni ha sempre potuto voler dire evocare tentazioni di dominio credo che oggi sia abbastanza chiaro che quello che gli italici non vogliono fare proporsi come dominanti
Vogliamo proporci attraverso lo dirà credo anche Maria Chiara Prodi che parla tra poco
Una impostazione politica e culturale che esiste nel mondo che si fa forte tanto
Degli italici che si riconosceranno come tali nei diversi continenti quanto è stato detto adesso io mi sento di sottolinearlo dei nuovi cittadini
Perché l'ha detto Bassetti in un mondo fondato oggi sul muoversi e non sullo stare dobbiamo smetterla di concepire il fatto che chi approda in Italia ma tanto peggio chi ci è nato provenendo da genitori che provenivano da altri paesi non possa essere un cittadino italiano non possa essere un cittadino europeo non possa essere quindi anche un'Italia e dunque il
Torniamo alla storia diciamo per noi in Fondazione Bassetti responsabilità nell'innovazione significa riconciliare questo immenso nuovo sapere la corsa allo spazio il genoma l'intelligenza artificiale
Con l'altrettanto grande desiderio delle persone di vivere insieme impacci
E questa ispirazione credo che sia assolutamente europea ma innanzitutto se europea lo è anche perché è stata era Smetana
Qualcuno forse si ricorda che il Duce bellum inesperti istinti Erasmo da Rotterdam la guerra piace soltanto a chi non la conosce
E proprio Erasmo e qui il nesso con i processi di innovazione con quella che Bassetti chiama la cute invero due
Proprio Erasmo olandesi all'inizio del Cinquecento e speri nella bottega veneziana di Aldo Manuzio il potere della tecnologia il suo incenso fu l'odore dell'inchiostro da stampatore
E nessuno come Erasmo si diede da fare con tanto ardore per portare l'insegnamento a livello della tecnologia
Quella era l'Europa del Rinascimento era l'Europa della riforma era l'Europa di guerra che furono combattute anche perché le nuove tecnologie di stampa dei libri consentivano le persone di dividersi sulle idee
Però era un'Europa in cui si poteva e ci riuscì a desiderare la pace quello che si propongono di fare gli italici eh
Rinnovare la legittimazione dell'Europa nel mondo attraverso una civilizzazione che anche le Nazioni Unite come è stato ricordato riconoscono nella United
National Lions forzabili Session propongono di svegliare e quindi grazie oggi per consentirci di fare
Grazie professor sapore fare molto efficace questo passaggio sulla pace come costruttori di pace di un'Europa di pace
Mia fatto venire un flash il l'accenno a Piero Bassetti planetari lista perché non so se avete notato ma nella prolusione del presidente Bassetti c'è stato un passaggio secondo me bellissimo
In cui dopo aver detto che facciamo fatica a governare i processi perché tutto è più grande di noi l'innovazione la velocità eccetera
Indipendentemente da che cosa dice che cosa propone Piero Bassetti e affascinato dai la maschera perché e lo mazze uno che cerca vie di uscita
E quindi certo che Bassetti è un planetari sta proprio perché è affascinato dalla ricerca delle vie d'uscita poi si siano praticabili o meno se maschi sia una persona per raccomandabile o meno questo non c'entra mi piaceva
Questo flash
Di di Piero
Direi
Di dare la parola a al professor Terranova
Che ha come arduo compito quello di spiegarci come uno dei drammi e delle realtà crude
Dell'appuntamento elettorale del nove dell'otto nove giugno è quello dei giovani ovvero dei giovani che non ci sono
Grazie grazie Marco grazie a tutti i presenti relatori anche un piacere intervenire dopo uno storico lo dico da geografo
In un'epoca dove l'atto la storia e la geografia sono tornate come non mai e come forse non avevamo immaginato fino alla fine degli anni novanta quindi e e una grande occasione quella di oggi e devo ringraziare in particolare anche Umberto Lorenzi per tutta l'organizzazione che non è mai semplice in questi casi per arrivare al punto non rubare altro tempo a chi deve intervenire troppo di me
E intanto si è parlato all'inizio di questo o convegno in apertura il sì del presidente Casini
Il presidente Bassetti hanno parlato di un'Europa che non è più il centro di questo mondo
E io vorrei partire da un'altra domanda cioè che guarda al contrario cioè come è stato possibile che questo nostro continente geograficamente il più piccolo dopo l'Oceania abbia invece e si è riuscito per secoli
Ad avere una influenza sul resto del mondo e ad essere il centro del mondo
La risposta che avrebbe dato giacché le Goff o noto esperto di Europa e di Medioevo come sapete sarebbe stata perché questa nostra Europa è sempre stata un
Continuo cantiere aperto perché questa Europa il cui nome
E stato assegnato venti i cinque secoli fa ancora oggi è un progetto in divenire
E allora le DOP diceva non chiamiamolo vecchio continente
Non chiamiamola
Vecchia Europa è un'Europa antica e questo è una distinzione non da poco perché questo ci porta a provare come diceva sempre del Golfo a vedere l'Europa per vedere l'Europa bisogna guardare avanti ma ovviamente senza dimenticare quella che è stata quindi l'analisi di un intervento che ha oggetto
O i giovani il loro astensionismo e loro europeismo non può essere e non è certamente un modo per cancellare o per avviare una battaglia diciamo di classe tra giovani e anziani tanto più oggi laddove la definizione di anziano corrispondere a Piero Bassetti capite bene che sarebbe insomma impresa ardua
Però aprire un conflitto di questa portata quindi lungi da me a farlo ciò che rilevare invece che proprio per questa alleanza tra i giovani ecco gli anziani quindi tra il passato e il futuro di cui parlava leggo offro
Ci porta però a cercare di capire cosa è successo cosa è successo nonostante i moniti arrivati dalle più alte cariche dello Stato
Della nostra Europa il pensiero va al l'intervento che il presidente Mattarella fatto a fine anno dando ampio spazio proprio ai giovani
Giovani che appunto si sentono disorientati i giovani che non si sentono collegati a questa politica e a questa Europa e lo stesso faceva e lo ricordiamo è stato ricordato particolare dall'onorevole Costa
L'intervento di Sassoli
Intervento di Sassoli nel momento in cui si insediò al Parlamento europeo nel due mila diciannove Fury chiamo ancora una volta i giovani dove Sassoli ricordava che occorreva avere più coraggio nel rispondere alle domande delle nuove generazioni e qui arriviamo al cuore di questa o almeno dell'intervento che brevemente porterò avanti cioè
Il vero grande problema è però che anche volendo dare seguito agli inviti ai moniti del presidente Mattarella del Presidente
Sassoli noi ci troveremmo di fronte un problema non secondario cioè l'assenza di giovani cioè la demografia ci dice che ancor prima dell'astensionismo noi abbiamo un problema quantitativo
Sostanzialmente i dati ci dicono che i giovani rappresentano meno del dieci per cento del nostro elettorato
Ok quindi sono quattro virgola sette milioni circa
Di questi quattro virgola sette milioni tendenzialmente e al nel novantadue votava l'aria e l'astensionismo era pari al nove per cento alle ultime elezioni europee era pari al quarantadue punto sette per cento
Questo significa che non solo non solo i nostri giovani sono posti ma votano ancora meno su questo e qui e qui il circolo
Vizioso soprattutto del nostro Paese non si parla di giovani
Perché i giovani non sa non si sentono coinvolti dalla politica ma la politica non li coinvolge perché non pensano elettoralmente
Per cui ovviamente ha più senso parlare di pensioni di tasse che di nuove generazioni Katie nuove sifilide
Che ci aspettano e che sono state toccate che non possono che essere sfide
Che richiedono certo la sapienza del dei più anziani ma richiedono anche l'Energia litigio fra le questioni ambientali la transizione digitale tutta la transizione ecologica che stiamo affrontando in questo periodo quali sono le soluzioni sappiamo che in questi casi si fa riferimento a due grandi temi chiaro che un Paese vecchio e quindi un Paese con un una bassissima fetta di popolazione tra i diciotto e ventiquattro anni avrebbe bisogno di una politica della natalità
Sappiamo però che anche la migliore politica della natalità a storicamente questo ce lo dice Raggio della storia della geografia della popolazione ci dice che qualsiasi tentativo di invertire comportamenti demografici di una determinata popolazione necessita di tempi molto lunghi e noi tempo non ne abbiamo abbastanza faccio un esempio concreto
La Francia di fine Ottocento perse il suo primato come paese più popolo più popoloso d'Europa
Con la maggior popolazione d'Europa questo primato venne superato dalla Germania
Oggi la Francia alla politica della natalità più articolate strutturata d'Europa ma è rimasta dietro la Germania proprio perché non è facile
Intervenire su quella che il demografi definirebbero piramide
Dell'età e questo è un tema che ci obbliga a riflettere in questo in questa sede l'altro l'altro problema che noi abbiamo e che certamente possiamo fare ricorso alla all'estero quindi ai nuovi arrivati e anch'ovvero agli immigrati anche qui fuori diciamo da un dibattito che assai scivoloso come noto e il caso però di ricordare che la soluzione che arriva dagli atti dalla componente migratoria è una soluzione diciamo che può risolvere un pezzo di questa vicenda per soli due motivi principali non vorrei aggiungerne altri
Lì mica l'immigrato a il problema che invecchia come noi
A questa caratteristica e ha poi la seconda caratteristica di essere un un soggetto razionale per cui se in Italia non facciamo figli un motivo ci sarà e l'immigrato nel momento in cui viene Italia
Continuerà a non fare figli oppure perché capisce che evidentemente non ci sono le condizioni come non lo facciamo noi non lo faranno gli immigrati
E gli immigrati hanno capito talmente tanto bene questa condizione che abbiamo notato e l'ultimo rapporto sugli italiani nel mondo
E anche tre nuovi cittadini cioè tra gli immigrati che hanno acquisito la cittadinanza
Nello specifico tra il milione e due di cittadini di stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana tra il due mila dodici e il due mila venti centosette miglia un giorno dopo aver preso la cittadinanza italiana si è trasferito in Europa
Questo la dice lunga sulla scarsa attrattività anche abbiamo non solo tra i nostri giovani ma anche tra chi in qualche modo conosce o passa da questo Paese questo è il tema che abbiamo di fronte qual è la soluzione giustamente Francesco
La la poneva la soluzione guardare oltre e guardare alla nostra comunità italica nel mondo e anche qui c'è molto da fare ovviamente però è un qualcosa che si può fare in tempi forse più brevi rispetto agli interventi demografici o rispetto
Esclusivamente a un investimento sui nuovi reati che comunque necessario e certamente abbiamo un problema per quanto riguarda la percezione della nostra comunità di italici
Nel mondo e soprattutto in Europa
è chiaro che bisogna cambiare il la nostra percezione nei confronti della comunità italica nel mondo a partire dalla declinazione della stessa partiamo da tre semplici dati
Gli italo discendenti quindi coloro i quali hanno in qualche modo un'origine italiana nel mondo sono circa ottanta milioni quindi superano la popolazione attuale di questo Paese residente i
In questo territorio dal dal quale parliamo oggi
Non sappiamo però quanti siano quelli europei come è stato detto più volte come sicuramente Umberto roventi avrà modo di specificare meglio di me nelle conclusioni di questo dibattito in questo è un tema cioè non avere contezza
Di una parte della comunità che appartiene a questo paese già un primo difetto ma abbiamo un altro problema perché gli iscritti all'anagrafe
E residente all'estero la cosiddetta IReR
Risultano cinque virgola otto milioni
Di cui tre virgola due milioni in Europa e tra questi tre virgola due milioni peraltro visto che noi guardiamo alle elezioni europee quasi un milione residente in Svizzera in Gran Bretagna quindi è un dato chiaramente che non risponde a a l'arresto degli italici che si trovano nel nostro continente europeo e qui arriviamo al problema di chi non è iscritto all'Aire
Ho avuto in modo proprio pensando a questo intervento di chiamare alcuni amici che risiedono a Bruxelles e da circa quindici anni perché lavorano nelle istituzioni europee
Ebbene il novanta per cento al non è iscritto all'Aire e tra questo novanta per cento quasi il cento per cento non conosce quale sia l'eventuale procedura per votare
Parlo voglio dire di persone che lavorano nella macchina politica delle istituzioni europee
Ecco questi sono i grandi temi perché soprattutto tra questi non iscritti all'Aire abbiamo la la la fetta più interessante degli dell'Italia cita insieme a quella degli stranieri che si innamorano del nostro Paese a prescindere da CO.S.IN.T. tipi da qualsiasi interesse
Perché la fetta più interessante di questa nostra comunitari italica e di quello che dovrebbe essere il concetto di tali cita che va al di là del territorio non si può essere italici senza essere mai stati o senza nato a essere mai nati in questo territorio ma avere la contezza di cosa siamo e di cosa rappresentiamo tra questi i non iscritti all'Aire noi abbiamo una percentuale netta di laureati quindi personale altamente qualificato
Altamente qualificato
Ed è un personale che tra l'altro non solo è altamente qualificato ma non corrisponda quel a colori quali invece rimangono in questa comunità in questo territorio perché in questo territorio che la nostra Italia il tredici per cento della popolazione alla laurea
E tra colori i quali hanno diciotto ventiquattro anni cioè la fascia la fascia di età che di solito si usa per paragonare la competitività di un Paese rispetto agli altri
In seno all'OCSE presa abbiamo che la percentuale di laureati appena del ventisette per cento contro una media del quarantotto per cento
Quindi questo significa che noi non sono non siamo in grado di formare di fare alta formazione ma quel poco che facciamo lo perdiamo
Lo perdiamo però e qui e qui mi avvio alle conclusioni di questo mio intervento e qui che subentra
L'approccio di Piero Bassetti e io aggiungo anche quello di Amartya Sen non non direi lo perdiamo perché perderlo significa rimanere bloccati nella definizione della fuga dei cervelli e della perdita di competenze invece sono è una comunità quella nostra degli italici all'estero
Che semplicemente deve essere coinvolta e deve essere inclusa nella nostra nella nostra comunità per fare questo è necessario un doppio cambio di paradigma che il primo era quello di Amartya Sen aveva detto
Circa venti anni fa in un intervento su un formidabile articolo del Financial Times dove in relazione alla diaspora indiana segnalava che
Semplicemente per lui la fuga dei cervelli non era mai stato un un problema era semplicemente un processo di intermedio
Di che avrebbe portato solo vantaggi e ricchezza suo paese per tre ragioni non solo per le rimesse economiche sono note
Ma per quelle che Pechino è vittima ebbe modo di definire rimesse sociali
I nostri Giovani Bruxelles a Berlino eccetera sono competenti
Potrebbero essere potrebbero dare una grande mano ad esempio nell'applicazione di tutti i fondi che non riusciamo a spendere del PM sarebbe il caso di coinvolgere questa comunità parla che conosce e che essa come muoversi in un mondo come direbbe Piero Bassetti non solo globalizzato ma in continuo movimento perché sono giovani in continuo movimento e siamo chiamati a quindi riconsiderare questo campo questo cambio di paradigma come diceva Senna e quindi pensare al loro come una sorta di Brenda ente quindi non una fuga di cervelli Malino e abbiamo un deposito di competenze che semplicemente dobbiamo coinvolgere e rendere partecipi di questa nostra nuova comunità appunto una comunità globale negata dei principi
Che sono quelli dell'Italia cita e quali sono i principi dell'ICI dell'Italia cita se fermassimo qualcuno all'uscita da questo da questa istituzione un in qualsiasi straniero sarebbe in grado di spiegarlo più e meglio di me almeno mi riferisco ai tanti turisti che arrivano ricordo bene quando lavoravo Pete in zona i tanti turisti
Che ci fermano e che ci accolgono non solo per questi palazzi ma anche per la nostra eleganza per il modo in cui ci poniamo per quel garbo
Che è un dato che affonda le sue radici non solo nel Rinascimento perché ricordiamo che quel Rinascimento proprio come diceva lei Cofferati figlio di un'innovazione ampie però non annullava l'antichità
La classicità fu la base del Rinascimento il concetto del bello
E questo gli stranieri lo sanno gli stranieri lo sanno e qui concludo perché come diceva Mario Draghi nel suo interventi a tal proposito disse che era stupito e addolorato ogni qual volta notava che all'estero c'era una coscienza un fascino una consapevolezza della storia dall'antica Roma ad oggi
Che noi spesso non sono non sappiamo ma non non valorizziamo
E allora qual è la lotta per la nostra la nostra sfida e qui concludo la sfida è proprio quella di scegliere quale sorte ci spetta anche in vista delle prossime elezioni o per cioè se fare la fine diciamo del nobile decaduto o se altresì Tespi concludo richiamare utilizzare il riferimento che leggo faceva all'Europa anche riferirlo all'Italia cioè l'Italia non è vecchia ma è un'Italia antica e l'Italia di Palladio che viene imitato per costruire la Casa Bianca e l'Italia dell'antica Roma
E l'Italia che ha fatto la storia però dice lo soltanto serve a poco appunto rischiamo di prendere la via del nobile decaduto la grande sfida che e qui e quella di invece esaltare questa antichità ma da altri l'energia necessaria e che in questo caso non può arrivare che dalla italica Global Community
Grazie
Che
Grazie professor Terranova
Mi è piaciuto molto la
La la la descrizione di alcuni
Miti o luoghi comuni del nostro tempo che andrebbero molto come dire ridimensionati
Come ad esempio il tema della fuga dei cervelli che potrebbe in realtà essere un falso problema come il tema della
Immigrazione che non risolve
La carenza di Giovanni perché comunque i processi di variazione demografica sono molto lenti forse a questo punto l'unica cosa lenta che ci è rimasta perché in un contesto di di per velocità di tutti i processi
E il tema degli italici europei da contare perché noi parliamo di italici in vista del del
Del foto del di giugno
Ma vitali ci sono non noi sono coloro che sono appassionati di Italia e che non sono italiani
Nel riferimento specifico
Allargato di Piero Bassetti quindi paradossalmente un convegno come questo noi dovremmo farlo fuori dovremmo farlo a Lisbona a Montpellier a Berlino ha bon andare a cercare lì
Gli italici raduna lì e parlare di queste cose in un luogo che non è che non è l'Italia
L'Europa cantiere l'Italia cantiere penso a cosa direbbe le Goff guardando come piazza Venezia adesso quindi voglio dire cantiere siamo cantiere finalmente il problema non è a un tassista che si lamentava perché e tutto irrazionale si gira male eccetera e quindi tutto è tutto sbagliato tutto da rifare
Secondo vecchio detto di Gino Bartali beh insomma l'unico difetto di questo nostro disastro di piazza Venezia e che è stato fatto adesso e che si poteva fare venti trent'anni fa perché come poter immaginare progresso senza che sotto Roma ci sia una viabilità ecco è del tutto fuori
Fuori luogo ma restò divagando do adesso la parola
Al presidente di Scola italica Andrea Vento
E che ci che affronterà il tema degli italici dell'Europa da una prospettiva completamente diversa da una prospettiva educational
Con delle notizie è un'esperienza molto originale io adesso la spoiler o in modo criptico in modo che così non non gli do fastidio
Dopo due ne Flash lessicali voi ricordate che a una città spesso viene associato il luogo o il generica specifica di appartenenza c'era un grande finché si chiamato Paris Texas una piccola cittadina
Nel centro degli Stati Uniti che faceva parte del Texas c'era una trasmissione televisiva che si chiamava Milano virgola Italia ecco in vista del di dell'intervento di Andrea Vento direi opera virgola Europa Viterbo virgola Europa ci spiegherà perché
Grazie Marco e grazie per aver spolverato solo diciamo in maniera elegante allora prima di arrivare
Al all'intervento che ha un titolo anch'esso criptico un percorso innovativo di formazione professionale e cittadinanza per favorire Renzi elemento sociale e l'integrazione o lungo
Mi piacerebbe adesso ripensandoci cambiare la parola innovativo in il rituale o provocatorio ma ci arriviamo
Mi tocca l'obbligo come per tutti coloro i quali mi hanno preceduto di ringraziare il presidente Bassetti per questa occasione non poteva mancare
La più recente delle creature diciamo italiche Bassetti anche Scola italica che io presiedo immeritatamente accanto a tenente Fondazione Giannino Bassetti l'associazione spendiamo cita alici integro Poulsen dopo uscì
E ieri ingraziare anche Umberto Laurenti perché la sua diciamo capacità di mettere assieme in questa occasione
è veramente meritoria e e devo dire grazie grazie Umberto dicevamo il rituale non non la faccio lunga e fra un po'arrivo a a a svelare il giallo insomma
Sono voluto partire da una delle caratteristiche di Bassetti che l'amore per la provocazione quindi ne ne ne ne ho proposto e due la la prima e e quella che chi mi ha preceduto mi ha preceduto in maniera veramente esaustiva ed esauriente ha seguito un approccio top-down cioè diciamo dall'alto verso il basso non solo Giuseppe anche Francesco anche gli interventi
Iniziali
Io vi propongo un un percorso Botto mappa anzi direi di emersione esattamente un percorso diverso
Il presidente Casini ha scomodato Dostoevskij dicendo che il nostro Parlamento e umiliato non so se ho offeso ma sicuramente umiliato io scomodo Dostoevskij con il sottosuolo le Memorie del sottosuolo
E allora cos'è questo botto ma arrivo è semplicemente il fatto che si l'Italia città secondo una delle più felici definizioni di Bassetti e l'italianità dei non italiani che è una delle tante perché qui se abbiamo capito è che ci son tante maniere di vederli italici
Ebbene noi abbiamo un cluster che non è elettorale che è quello del trentatré per cento della popolazione carceraria ecco svelato il giallo italiana che è fatta di italici
Cioè son persone che sono italici non per vocazione magari non sono di Talofen mi l'Italia Lita Lo-Fi lì
Per esempio scusate faccio un piccolo inciso sempre per parlare di sub Suello non il sottosuolo di Dostoevskij c'era borghesi borghese uno dei pochi argentini senza una goccia di sangue italiano e
Caso strano ma era italico in tutto e per tutto amava l'Italia in una maniera quasi diciamo patologica
Di quindi quel torniamo a a alle carceri degli italici malgrado dei degli italici loro malgrado quindi non per vocazione ma per costrizione
Quindi devono perché associati trait cinque chi dieci oltre anni
Evidentemente alla universale allora all'universo carcerario fatto un lazzo detto uno universitario ma poi ci arriviamo
Questi signori
Queste persone questi Iuc uomini e queste donne
Non tanto per riempire il tempo possono evidentemente arricchire questa loro questa loro percorso italico
Ho detto trentatré per cento è una cifra enorme se ci pensate della popolazione carceraria italiana
Vi annoierò con un po'di numeri
Però è importante quello che vi sto dicendo che questa comunità italica di fatto in filigrana rappresenta la possiamo come dire sovrapporre ai vari belli bellissimi discorsi che mi hanno preceduto
Sul è una filigrana che cita una concezione dell'Europa allargata come piacerebbe probabilmente a tutti noi e lo capiremo da quella che è la composizione geografica
Ci vuole la geografia son d'accordo con Giuseppe Terranova perché ho scoperto recentemente che i nostri figli o figlie non studia e non più la geografia la cosa mi ha un po'sconvolta ma non voglio andare fuori tema
La seconda provocazione
La seguente oggi in un certo senso celebriamo i novantacinque anni di di di Piero Bassetti in una sede prestigiosa la Sala Zuccari è stata anche menzionata devo dire maniera molto interessante da Francesco
Rutelli che ci ha fatto guardare gli affreschi capire molte cose
Sa sa la prestigiosa palazzo prestigioso Senato della Repubblica beh insomma la provocazione che io spero che in primavera replichiamo questo evento ovviamente informato ma magari la lectio
La lectio di Piero Bassetti per esempio appunto alla sala teatrale della casa di opera con una direi platea e audience altrettanto significativa che di quella nostra va be passando adesso dalle provocazioni alla sostanza
Che cos'è e Scola italica due parole per poi andare veramente a parlare dei numeri Scola italica eh
Nel monito che ci ha trasmesso Bassetti ma che in realtà un anno e mezzo fa ci aveva trasmesso il presidente Mattarella cioè dello star la stanga forse delle creature
Bassetti anni non dico che è il soggetto che stava Stanga ma almeno la l'intenzione di esserlo quindi una società un'impresa sociale che ha per oggetto lo svolgimento di attività di formazione professionale e di valorizzazione e promozione della coscienza italica
Si è parlato molto appunto degli italici
Residenti al di fuori dei nostri confini non mi ripeto perché lo hanno detto Kimi ha chi mi ha preceduto
Parliamo allora di questi numeri di questi quasi
Venti mila detenuti stranieri presenti nelle carceri
Il dato intanto scusate statistico e direi metà politico e che è un dato in decrescita perché purtroppo così per me chiarirci dispetto a
Visioni politiche che magari tendono a darci
Come dire un'emergenza da questo punto di vista invece no il dato interessante che negli ultimi dieci anni si è ha passato da un trenta sette per cento della popolazione carceraria
Di origine straniera ad un trentadue per cento quindi questo è un dato instabile decrescita stiamo parlando di circa diciotto mila detenuti stranieri al quindici giugno del venti ventitré
Appunto
Per scomodare la geografia abbiamo questa visione dell'Europa allargata
Il la stragrande parte della popolazione
Italica delle carceri italiane e nordafricana quindi abbiamo un venti per cento di marocchini un dieci per cento di tunisini un
Quattro e mezzo per cento di egiziani e poi anche molti diciamo dell'Africa subsahariana segue subito come secondo e terzo cluster alcune comunità secondo me invoca per vocazione italiche che sono direi balcaniche o dell'Europa centrorientale mi riferisco in particolare il dodici per cento
Dalla Romania il l'undici per cento dall'Albania questo per darvi un'idea evidentemente di che cos'è questa
Questa comunità
Mi devo soffermare anche sul tema dei reati un altro dato secondo me metà politico così un po'per sfatare alcune dimensioni questi italici per costrizioni diciamo delinquono meno degli italiani in questo per farvi sorridere nel senso che la tipologia di pene che li porta ad essere associati si diceva un tempo alle patrie galere è una tipologia di pene
In media
Inferiore ai tre anni quindi stiamo parlando chiaramente di pene prevalentemente reati contro il patrimonio quelli contro la persona violazioni della normativa sulle droghe eccetera eccetera ogni tanto qualche offesa nei confronti dei pubblici ufficiali perché quello non manca mai insomma hanno imparato ad essere italici quindi offendono il pubblico ufficiale scusate la battuta comunque una media di tre anni questo per darvi l'idea che faccio un altro esempio più pratico così l'ho capita al volo
Le pene temporanee oltre i dieci anni quindi stiamo parlando invece quello che diciamo l'icona italica dell'arma dei carabinieri direbbe uno spessore alto di criminalità di oltre i dieci anni
E il ventitré virgola sette per cento
Dei detenuti in generale solo il quattordici virgola cinque di questi nuovi italiani non sono i nuovi italiani di cui parlava prima se amore questi sono altri noi italiani ma insomma diciamo che sono sempre noi
Allora questo per darvi un'idea di qual è la Community qual è il cluster sul quale si intende lavorare con un progetto formativo e
Marco
Marco giudici a un po'svelato perché in realtà vorremmo lavorare su questi in Progetto è presentato su due carceri quindi opera di Milano e mamma gialla di Viterbo crediamo insomma che rappresentino bene quelli che sono evidentemente di diciamo i cluster più rappresentativi anche in termini di presenza straniera che cosa è la domanda formativa e quale l'opportunità di reinserimento intanto un'altra premessa non dobbiamo avere un atteggiamento intellettualmente snobistico perché mediamente l'universo carcerario e dei detenuti è abbastanza intellettualmente preparato chi fa i corsi
Sia a livello diciamo del liceo questo è un paradosso non è una provocazione sia a livello universitario para universitario bene scoprirà
Però questo è associato alle pene più alte che essendoci grande disponibilità di tempo c'è grande disponibilità di studio e anche qualità dell'apprendimento da parte del discente questo alcuni amici
Cari amici professori universitari a Milano mi dicono che fioccano i trenta
Dentro opera che invece non fioccano nella in via del Conservatorio via festa del perdono che sono le università canoniche di Milano questa è una simpatica
Curiosità
Allora che cosa è la domanda però dal punto di vista non dell'apprendimento universitario scolastico per l'apprendimento formativo
Si si sta parlando dell'accesso a vecchi mestieri possibilmente italici quindi stiamo parlando
Di formare giardinieri carpentieri fabbri costruttori fornai che corrispondono e ritengo come ha ben spiegato Terranova al dilemma demografico cioè la perdita di vocazioni non solo per la mancanza di giovane ma proprio la perdita di vocazione
Da parte degli italiani rispetto a molti mestieri ed arti appunto tipicamente artigianali
Pur essendoci una grandissima domanda questo ci può sorprendere dall'ATO delle necessità delle aziende o delle industrie specifiche
Alcuni numeri di maggior successo
Mediamente stiamo parlando che questi corsi impiegano in Lombardia novecentoquattordici persone con un numero di corsi ottantadue corsi in Campania cinquecentosessantadue persone quarantasette corsi il numero di detenuti stranieri che partecipano ai corsi di formazione nell'anno due mila e ventidue è stato di settecentosessantadue detenuti stranieri alcuni dei progetti più interessanti ma qui
Devo dire quello che
A me piace di più scusate questa prospettiva questa angolatura tipicamente milanese ma le cooperative che lavorano alla Veneranda Fabbrica del Duomo per la manutenzione perenne delle facciate o delle guglie del l'uomo
Impiegano ex detenuti o detenuti in fase riabilitativa questo è molto interessante del resto non potrebbe che essere così nella tipica diciamo accezione meneghina della fabbrica perenne della cattedrale la ricerca del perfezionamento non solo nel tempio nel luogo di culto ma anche nell'individuo
Ancora questo so che è una cosa che piace ad Umberto il carcere di Opera produce trecento chili di pane ogni giorno che viene destinato alla ristorazione scolastica di Milano c'è la Milano ristorazione
Più tecnologico perché se no passiamo un po'diciamo nell'antichità sono i progetti di Telecom Italia nella Casa di reclusione di Bollate o dell'americana Cisco nelle carceri di sempre milanesi
L'anno scorso è stata firmata dalla Rete dall'azienda di Riale State lande Lisa australiana un accordo con l'Anci Associazione nazionale ricostruttori e di Lipper reimpiegare
Reinserire lavorativamente nel settore delle costruzioni degli ex detenuti
Allora cosa vuole fare Scola italica scuole italiche Nancy tutto vuole un pochino affinare questo tipo di
Dico questo tipo di offerta formativa
Mi sto avviando le conclusioni ma cercherò di non tagliar troppo su questa che cosa s'intende
Come offerta lavorativa
Allora intanto una nuova educazione civica molti di questi nuovi italiani un po'per costruzione nuovi tagli sulle costruzioni e non hanno alcuna idea di quale è il il senso dell'educazione civica una necessaria educazione finanziaria ma anche i programmi pratici già da me menzionati riguardanti l'artigianato la competitività internazionale dei prodotti voglio dire che sì risponde persino al dilemma Bassett piano del made by Eataly server sussidi made in perché siamo in e Bai nel senso sono by perché son quelli costretti lì
E in perché siamo in Italia quindi abbiamo fatto anche il miracolo diciamo in di quel dilemma basse piano
Cucine food
Molto enfasi su pane ed olio perché non pane doleva ma perché c'è un significato Mediterraneo pensate alle provenienze che prima ho citato come popolazioni deduciamo soprattutto nordafricane
C'è tutta una serie di moduli e qui devo dire
Immediati che un po'ha evocato Rutelli cioè icone italiche grandi medie mezzi di propagazione Boy anche molto ben noti a Marco Giudici per il lavoro decennale fatto Arras Italia quindi che cosa turismo cinema televisioni le basi del soft power ma non voglio ripetere l'intervento precedente che è stato ben chiaro riteniamo che essendo immediate essendo popolari gli strumenti l'arsenale del soft power funziona perfettamente anche su questo tipo di comunità
E ancora il Colcera lei Heritage molto del reimpiego e qui veramente sono sto andando a conclusione il recupero dei monumenti
Dei il il profilo professionale del giardino d'arte giardino pubblico l'artigiano ha detto la pulitura e conservazione monumenti storici come già dicevo per il Duomo soprattutto la particolare attenzione manufatti in muratura e in pietra badate bene sono mestieri tipicamente italici cioè antichi proprio per ricordare come qualcuno ha ricordato le Goff gli addetti a leve agli eventi dell'industria culturale e creativa
è fondamentale come dicevi Marco il binomio città casa di circondariale il binomio città casa e perché non solo e il luogo dove uno esce dall'intramoenia e va sulle extramoenia a formarsi ma è fondamentale proprio perché qualcosa
Il la cultura italica in quella dimensione della città a a dimensione equilibrata dell'individuo
Speriamo ed e qui è veramente il ragionamento che di non essere come diceva Rutelli vittime delle in quel caso del green washing o comunque della comunicazione sociale non voglio citare la nota influenze ma
Cercare di fare qualcosa di serio e diciamo perimetrato non perché siamo nelle case circondariali ma insomma dai risultati misurabili
Io credo molto nel tempo circolare e dice va bene Bassetti ricordando la civiltà romana
Che era inclusiva e non nazionale quindi anche chi si faceva a vent'anni di legione ma poteva appartenere a qualsiasi etnia d'origine diventava cittadino romano
Oppure chi stava anche diciamo in condizione di libertà limitata e sappiamo che nel diritto romano esisteva la condizione evidentemente di questi di questo tipo e quindi l'affrancamento bene grazie
Grazie Andrea per questo prezzo intervento devo dire preziosissimo perché ci mette al riparo dall'obiezione dell'astrattezza
Noi siamo partiti con un ragionamento sull'innovazione su dove va il mondo
E siamo approdati a delle esperienze molto molto concrete sul campo di che cosa vuol dire cultura dell'iter ciclicità tra l'altro riscoprendo dei termini che io ritenevo un po'desueti e dimenticati come la Fabbrica del Duomo ecco sapere che la Fabbrica del Duomo
E aiutata da un'umanità di quel tipo ha una cosa di grande di grande conforto stessa cosa quando si dice ristorazione scolastica sapere che dietro ci sono esperienze di quel tipo secondo me di grande e suggestione
Do la parola adesso a Maria Chiara Prodi
Vice segretario generale Europa e Africa del nord del consiglio generale degli italiani all'estero
Sottoponendole questo questa piccola provocazione il titolo della sua comunicazione le istituzioni scricchiola hanno il sogno resta quale futuro per l'Europa ecco la parola sogno
è un bel problema perché la parola sogno si addice e dal punto di vista mediale culturale all'America il sogno americano segno americano nei Cappellini nei che Eggert ecco e è possibile anche per l'Europa questo tipo di di
Questo tipo di presenza ed esperienza concreta tattile di che cos'è il sogno grazie
Ah mi viene subito la battuta se non avessimo sognate di andare in territori nuovi e non l'avremmo neanche scoperta l'America
Presa promettiamo antichi
Si è partiti da qui
Allora grazie per l'introduzione grazie soprattutto dal presidente Bassetti per quest'invito mi scuso per la mia voce che subisce ancora un po'all'influenza nel sì dell'influenza
Grazie presidente Bassetti per l'invito che mi onora e che ovviamente è stato molto Charlene c'è una sfida perché è il presidente Bassetti erano intellettuali esigente con se stesso
E anche con i suoi interlocutori mette una certa no bisogna essere a lire non lo sarò ma sono contenta per la vendita
E lo ringrazio anche soprattutto perché è sempre considerato più difficile impossibile riuscire ad avere dei confronti tra generazioni
E le conversazioni che abbiamo avuto insieme a me hanno veramente rassicurato rincuorato nell'idea che comunque si è possibile riflettere ancora e puntare nella stessa direzione tra generazioni diverse questo
Penso che sia già un primo rovesciamento importante quello intergenerazionale e sarà un po'sottotraccia all'interno del mio della mia relazione in senso positivo ovviamente
In questo importante convegno questo tempio della nostra Repubblica io vorrei condividere con voi una un punto di vista che
Diverso dei relatori che mi hanno preceduto per il quale qualche nota biografiche di contesto necessari
Io sono emigrati in Francia a vent'anni fa
E sono attualmente di professione direttrice della Maison de vita eliche cos'è la Maison de l'Italie
è il contributo italiano al Progetto internazionalista pacifista umanista e all'epoca anche igienista perché si diceva mens sana in corpore sano
Che nel mille novecentoventicinque
Il rettore dell'ESA di Parigi vive ministro dell'educazione nazionale si immaginano avendo entrambi fatto la prima guerra mondiale come un sogno il nuovo di pace
Un campus universitario di trentaquattro ettari in cui ogni Paese del mondo avrebbe potuto costruire la sua casa a portare i suoi studenti in un'atmosfera internazionale si sarebbero formate le classi dirigenti
Avrà quando io ho preso la direzione era praticamente sono fatali presentata il ventiquattro febbraio del due mila e ventidue per cui questa questione della pace e di come dire come formale delle future classi dirigenti alla pace
E si è imposto subito come un tema fondamentale tra l'altro
Come siete nella sua terra stiamo aspettando centotrenta rifugiati
Che erano studenti delle università Ucraina e quindi tra l'altro c'è anche questa missione della della Seat Université e nella mia vita diciamo
Di volontariato
Faccio volontariato politico per italiane all'estero da moltissimi anni
E appunto faccio la battuta che sul mio regno non tramonta mai sole perché sono vice segretario generale del dell'Europa Africa del Nord il consiglio generale italiani all'estero voi sapete quando un titolo dura tre righe è che di solito non ti pagano e ti fai senza
Non si può dire un'altra cosa rimarcava dico la stessa
Come dire Spaliviero già alla fine del mio intervento dicendo reti istituzionali già esistenti che mettono in connessione tutti gli italiani all'estero quindi quei pochi iscritti all'Aja e anche tutti gli altri
Mi verrebbe da dire sono portatori sani vita recita eppure super spread nel senso che ognuno di noi che si colloca ignora un nuovo contagio di tali città tutto quello che attorno a fare
Ma la voce con cui vi vorrei parlare che non è Stone teoria come gli abitudine ma ecco Enna
Soprattutto oggi
Dei diciassette milioni di euro cari che vivono e lavorano in un paese dei dell'unione diverso da quello in cui sono nati
Prendo questo punto di vista tra i tanti che potrei avere perché è quello che mi sembra più parlante per quello che ci stiamo dicendo oggi
Siamo poco meno del quattro per cento rispetto alla popolazione totale dell'Unione Europea ma se presi tutti assieme facciamo la popolazione di l'Olanda
Avete potuto seguirà la presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo tra Fondazione Migrantes che l'appuntamento fondamentale per conoscere ogni anno lo Stato delle migrazioni italiana voi sapete che il contributo che l'Italia da a questa cifra è molto significativo come significativo dirsi che gli italiani all'estero sono il dieci per cento della popolazione italiana
E che questa percentuale ha superato quella dell'immigrazione in Italia questi sono nati contestuali che e necessario ricordare molto può essere letto sulle ragioni patologiche per cui il fenomeno dell'emigrazione italiana in costante crescita ma oggi ci contro il Genoa Lecce sulle ma delle narrazioni possibili e perfettamente legittime del fenomeno
E cioè che negli ultimi vent'anni sogno europeo è stato vissuto da un numero sempre crescente di giovani anziani bambini come un vero progetto di vita con promesse mantenute
Di mobilità pari diritti accoglienza in altri Paesi come membri di una stessa comunità civile stessa moneta stessi diritti di fronte a un datore di lavoro libertà di circolazione
Dal due mila e sei ad oggi la presenza degli italiani all'estero è cresciuta del novantuno per cento
E i bambini inattivi di questa nuova condizione sono aumentate nello stesso periodo del centosettantacinque per cento
Per dirla con i termini di oggi la metà di questi bimbi sono nati da genitori italiani la metà almeno uno dei due genitori e italico
Allora dell'essere parte integrante di questa esperienza che che gli americani definirebbero distrattivo
Da riconoscere alla natura ormai definitiva Petrassi formativa di questa esperienza
E dal vedere la capacità di costruzione anche identità arie collettiva di queste esperienze e deriva il titolo del mio intervento
Le istituzioni scricchiola no il sogno resta quali futuro
Per dirvi perché penso che le istituzioni scricchiola dal mio punto di vista di faccio degli esempi estremamente banali forse un po'noiosi ma spero tragicamente divertenti terza parliamo delle prossime elezioni europee
La il consigliere sensazione che
E mi onoro di rappresentare già dieci anni fa sostanzialmente ha detto dai nello che ci sia il diritto di scegliere di scelta se votare per dire candidati del paese di origine di provenienza ma
Superiamo lo essere integrati essere cittadini europei significa voti dove fai punto
E penso che molti orecchie sarebbero attenta questa cosa perché il voto tre italiane all'estero le elezioni europee ma di tutti gli altri Paesi uguale costa molti soldi pesa in maniera significativa sui nostro corpo diplomatico consolare che è un po'ridotto al lumicino un po'ovunque per cui penso che senta restante anche vedere che ogni tanto ci sono delle proposte che efficiente al sistema
E quando appunto mi sono trovata in questo ruolo a dibattere con i miei colleghi consiglieri su questo tema io sentivo che però c'era qualcosa che non mi funzionava no
E da una parte e penso che
Quando è nato il nostro sistema al Parlamento europeo fosse assolutamente giusto
Questo sentimento di voler dare la libertà di scelta perché è chiaro che per molti di noi
Vota ascende era di votare per i candidati italiane candidate nel Paese di residenza un po'come chiedere se vuoi più bene alla mamma o più bene al Papa c'è diventava un problema di coscienza una
Una difficoltà ma adesso è ancora così cioè quelli diritto di Scelta
Ci rappresenta ancora
E io ho capito cosa mi dava fastidio grazie ai miei colleghi tra cui le assemblee sono necessari e anzi sono il cuore della democrazia
Che rispetto a quello che i miei colleghi dice anni fa chiedevano a me c'è un altro aspetto che mi dà fastidio e cioè che alla fine non sono felice né nell'una opzione né dell'altra
Cioè non mi sento rappresentata nell'esperienza che io dell'Europa né all'idea di votare una persona della circoscrizione nord est eletta Condi candidata nella provincia del paese della città da cui io vengo
Ne necessariamente quella tenda paese di residenza in cui sia detto per inciso presente in Francia e faccio anche una bella fatica a trovare una rappresentanza politica collettiva che mi che mi corrisponda
E ho capito che infetti noi diciassette milioni siamo una sorta di identità funzionale cioè noi esistiamo
E vorremmo che le nostre istanze fossero rappresentate al parlamento europeo
Siamo diciassette milioni e non siamo pochi e siamo quelli
Che funziona da cartina di tornasole per tutte le promesse non ancora mantenute per i diritti di mobilità la pensione tutte queste cose che Cira fazioni diamo di continuare a rabberciare con un costo
Economico sociale politico e di fatica perché ne siamo tutti portatori accade questo sistema ma con l'entusiasmo che ci danno al nostro senso civico la Costituzione il sogno
Ma con una fatica quotidiana che mi resterebbe ben altri obiettivi
E quindi
La prima riflessione che mi viene da fare oggi è proprio questo cioè se c'è un tema che è stato trattato di fatto trasversalmente proprio questo della mobilità e quindi come immaginare la cittadinanza non verità siamo sicuri che le nostre infrastrutture siano adeguate a questa a questo cambiamento storico
Vi faccio ridere con alcune altre considerazioni
Va beh a parte che noi votiamo prima che le schede arrivano poi devono ripartire che seggi chiaramente siccome costano un sacco di soldi sono molti di meno sempre di meno
E e ci sono altre cose sulle quali forse non si riflette abbastanza e ci pensate che
I cittadini italiani allora presidente all'Astra formalmente ha dimostrato i sei milioni in Europa stiamo poco più di tre milioni ma appunto sia già stato detto questi sono solo gli iscritti all'Aire
Ce pensate che chi è cittadino europeo come voi e come me ma non vive dentro un paese all'europea non vota
Cioè stiamo parlando di milioni di italiani
Che non possono votare per il Parlamento europeo io cioè io trovo scandaloso poi non si non si sa capi nessuno ma io lo trovo scandaloso
E vi faccio ridere con altre osservazioni ci sono paesi che hanno il diritto dovere di foto
Per cui quando si può votare per appunto quando uno per esempio un'italiana che abita in Belgio vota se vota per i candidati italiani dopo deve andare con certificato elettorale dai belgi dicendo guardate che ho votato ho esercitato il mio dovere se no incorre in una sanzione
Per arrivare alla più assurda delle
E le cose per me Emma perché sono appunto cresciuto in questa sensibilità europeista io sono doppie cittadina
E e va be'posso votare una sola volta cosa che mi sembrano l'imitazione quindi lei al mio mio voleva di partecipare al parlamentare vorrà femore premente europeo
Ma la cosa che io trovi un'accettabile in hanno modo di farlo sapere che io lo trova inaccettabile è che meccanicamente uno dei due Paesi mi considera astensionista
Ed è una cosa che io trovo guardatemi della donna di facili costumi non Moffa vendo mi non lo spendo di più pessimi data dell'astensionista perché proprio per me più volte una cosa fondamentale
Oltre a tutto il fatto che questa meccanica fluida diciamo tra le nell'esercizio tecnico del voto produce non solo dispersione di informazione pensate che
Per l'Europa ci sono i seggi ma per le politiche si vota con la busta con via postale per cui già dover spiegare tutte queste cose fa perdere un sacco di gente per strada eh
Di voglio dire comunque perché è stato trattato prima che se ci sono dei temporaneamente all'estero fanno in tempo a iscriversi sulle liste elettorali
E temporaneamente all'estero fino a ottanta giorni prima della votazione è questo per inciso per cercare di aumentare le nostre figlia
Ecco io vorrei che pensaste a tutte queste cose che vi ho detto un po'aneddotiche un po'forse burocratiche noiose quando vi dicono che nell'ultima tornata elettorale la partecipazione al voto degli italiani all'estero è stata del sette per cento cioè viene considerata questa cifra una disaffezione no un allontanamento
E
Vorrei
Appunto al sarà un'altra a un altro punto nodale del mio la della mia relazione per chiedervi queste Cialis sembra opportuno
Dimensionare il sogno alla burocrazia esistente o aprirà le porte a una visione delle nuove generazioni
Perché
Non ci sono diciamo testimonial migliori del successo del sogno europeo Dinoi
E allo stesso tempo vi sto dando tutto una serie di esempi per cui siamo in meno presenti meno ascoltati in meno considerati
E questo forse vorrà dire qualcosa
Però vorrei dire che appunto diciamo prima consiglia sottovoce il bene il bene non fa notizia
Cioè dopo tanti anni di costruzione europea
Bertinotti se ci sono no il fatto che il mio figlio sia perfettamente bilingue tra trovano scuola spagnola perché immaginate di che minaccia scuola di quartiere peraltro quindi queste nuove generazioni semplicemente stanno testimoniando qualcosa e io vorrei proporvi d'immagine che magari gli resta simbolicamente cioè abbiamo l'impressione di volere certificare la fine di qualcosa no e sono d'accordo che ci il crollo diciamo potenziali ad ogni ogni ventiquattro ore possibile delle nostre democrazie liberali metta un po'un po'di angoscia
Però ripropongo quest'immagine forse non è vero che la sorgente del desiderio politico di partecipazione di un futuro di pace di un sogno europeo se essiccata
Forse semplicemente la nostra rete idrica ha talmente tubature complesse talmente vanificate e forse anche mon pote poco
Intrattenute e con molte pene rete e quando arrivi a doppia il rubinetto di casa tua escono due gocce
Allora è un'immagine che a me viene sempre in mente perché io personalmente nei contesti che frequento non vento
Una mancanza del bisogno di costruire un futuro di pace
Una mancanza del bisogno del confronto con l'altro
è solo che ci siamo un po'dimenticati e infrastrutture c'è quello che dicevamo prima mettere mi è piaciuto moltissimo questa idea della no vediamo citare Cima una sveglia politica perché la politica moralmente nient'altro mi mi insegnano per generazioni precedenti che costruire la speranza organizzare la speranza quindi la stanza ci deve essere perché se no insomma è inutile che usciamo di casa ce ne restiamo sul divano
Ma poi c'è un tema di organizzazione che è un tema di infrastrutture queste infrastrutture a volte soprattutto nella costruzione europea io trovavo le abbiamo considerate come dei feticci
Fuori da qui la barbarie
Ed è verso tossiche un po'perché mal di gola un po'perché è un tema sensibile ma come dire forse anche un tema di mancanza di ricambio generazionale o di mancanza di dai parassiti o quello che vogliamo però come dire c'è la possibilità di vedere anche un sogno che sta cercando di farsi strada
E che magari possiamo rientrare in un qualche modo
C'è anche un altro tema che è stato accettato il fatto già accennato prima cioè sarebbe e vino
Sarebbe forse un po'ambizioso ma non fuori dalla nostra portata porre questi temi
Prima di esserci costretti dalle guerre dall'esito delle lezioni di altri paesi i grandi democrazie eccetera eccetera
Cioè c'è un tema che se non ci arrivi per azione ti toccherà arrivarci per reazione magari in maniera meno elegante di quello che potresti arrivarci con tutto il bagaglio di cui stiamo discutendo in queste ore
Del nostro umanesimo della nostra cultura della capacità che noi abbiamo di trasformare
Cosa vogliamo fare quindi secondo me e qui chiudo diciamo con alcuni con alcuni spunti
Secondo me sì cominciamo
Dall'educazione all'identità multiple e attivabili
è un discorso a cui penso tra l'altro non solo in termini politici
Puri ma anche proprio nelle relazioni penso che con una buona e sana educazione all'identità multiple attivabili risolveremo almeno la metà delle violenze di genere del nostro Paese
E penso che questa concetto dell'identità multiple attivabili che semplicemente
Sono un come dire fanno appello la capacità della nostra coscienza di riconoscerci
In relazione in tanti contesti diversi attivarli e metterli in connessione tra loro passa anche aiutarci ad una cosa che a me sembra essenziale anche una buona battaglia contro i nazionalismi
Lo Stato è sovrano
Ma cittadino sovrano un certo punto
E il cittadino avrà pure il diritto di allocare la sua sovranità alle infrastrutture politiche che lo aiutano a raggiungere il risultato tu voluto e qui sono assolutamente come dire a favore dell'idea di una cittadinanza europea che questo punto potrebbe essere conosciuta autonoma eh non solo complementare cioè forse forse l'eresia del superamento totale dello Stato nazione di cui ogni tanto Buffon chiamo io presidente Bassetti quando siamo lettera h
Forse non è il momento forse non è ancora ancora cuore letto ma certamente questa complementarietà non è antitetica all'autonomia non lo è
Per me con esperienza di questi vent'anni e con l'esperienza di aver lavorato anche con altre comunità apparizione ha fatto l'esponente dell'insieme alla scorsa tornata europea con le comunità portoghesi
Polac spagnole francesi vedere come ciascuno dei popoli abbia interpretato questo sogno europeo e condividere cosa ha significato e con che tempistiche perché straniero però per un portoghese
Che ha avuto la dittatura fino all'altro ieri non ha lo stesso
Nostro speriamo e quindi
Quindi queste queste riflessioni ci devono aiutare a pensare che forse adesso siamo maturi per una discussione di questo tipo è forse siamo maturi per considerare le liste transnazionali
No no unna esercizio di stile ma semplicemente l'infrastruttura
Più facile per dare una risposta che corrisponda alle diciassette milioni e probabilmente a tutti quelli in modalità temporanea probabilmente a tutti quelli che sono quelli dell'astensionismo
Che non ti verranno mai a dire che non trovano corrispondenza nel candidato che hanno di fronte ma magari se gli offrì una lista transnazionale concepita in questa maniera
I trenta tutte un'altra cosa non è un esercizio di stile è partecipazione ed è un modo di fare diciamo dare una chance a questo sogno
La cittadinanza e la mobilità tra l'altro stato pazzo prima Prato prima della della questione dei dei nuovi italiani
Il tema della cittadinanza e della mobilità chiama appassionata antichissimo e al quale siamo obbligati come appunto
Europee in altri Paesi d'Europa da quello di nascita
Si collega anche a tutta una serie di altre categorie abbiamo citato i nuovi italiani
Ma io citerei perché sono come i miei fratelli gli studenti fuori sede
Ma possiamo citare anche lavori precari se le modalità analizzare non solo all'esercizio del voto ma della partecipazione
Lo vedremo che utili tutta la nostra eteree rete idrica tutta la nostra struttura di partecipazione fatta per gli States non è fatta per i muoversi
Non essendo fatta per riuscire a intercettare anche la mobilità di fatto poi limita anche la diversità perché se si hanno delle strutture di partecipazione novecentesca o non si hanno è chiaro che chi
A chi è precario e quindi deve pensare a come riuscirà a trovare lavoro hanno problemi mese prossimo Kia incombenze di cura quindi purtroppo in Italia non tanto più all'estero la questione femminile è fondamentale i giovani che di questi
Di questa complessità di tubature non ne vogliono sentir parlare e hanno ragione loro scusatemi hanno ragione loro
Quindi tutti questi elementi non fanno che assottigliare sempre più la nostra partecipazione oggi parliamo di elezioni europee ma possiamo parlare di amministrative di regionali vediamo lo stesso fenomeno
E sembra che siamo afasici rispetto a le cause di questo ci sono cause strutturali ma io penso che uno a causa fondamentale sia questa che siccome ci sono persone che hanno anche profitto nel come dire ridurre il numero dei partecipanti alla contesa elettorale alla fine contesa elettorale fatta per chi livelli sta lì al cento per cento dei diritti
A fronte di un mondo in carne complesse movimento
E sempre più ibrido allora questo fa parte per ma di una delle cose che noi dobbiamo affrontare e partire da un'idea di cittadinanza europea che da una casa di sogno è una casa di partecipazione a questo tipo di esperienze civili dire che fondamentale
Chiudo con una nota che come dire
Batterà completamente lo spirito elevata dei Testament Mantica tutti i vostri conoscenti che sono all'esterno sono iscritti all'Aire che nella legge di bilancio smistati inserite delle sanzioni quindi dopo anni in cui si diceva Pantani non sono iscritti all'Aire adesso se non sono iscritti all'Aire hanno tra i duecento e i mille euro di sanzione
Per ogni anno e ritornando indietro fino almeno a cinque anni e quindi chiudo questo intervento con il minimo del sogno che però può essere anche uno stimolo perché delle volte abbiamo bisogno anche di qualcuno che ci dica guarda che se questa cosa non la fai perché io per anni ho avuto persone mi dicevano Marco
Ha un obbligo estiva B ma come un obbligo estiva beh
Quindi abbiamo tutti gli strumenti si diceva prima normativi atti politici di strumenti ne abbiamo una pletora ma sappiamo che non c'è è come dire buon vento per chi non sa in che direzione vuole naviga
Grazie
Grazie mare grazie Maria Chiara Prodi permetta votante per metà astenuta
Ma non per colpa sua
Abbiamo capito che il sogno europeo esistente
Che non manca il bisogno d'Europa semmai sono arrugginiti e pieni di calcare gli strumenti i rubinetti e le condutture
Il tema dell'identità multiple il tema delle liste trentatré frazionali c'è comunque un un percorso da concretizzare e direi una cosa che mi ha colpito per quanto riguarda il tema del Censimento degli italici quando si dice più uno vanta uno per cento di italiani all'estero
Di cui più cento settantacinque nati di cui la metà
Congenite con genitore con genitore non italiano quel genitore non italiano e italico e bisogna censirlo quindi si parte dall'italiano all'estero e si arriva al marito o alla moglie
Che è straniero e che diventa immediatamente italico per ragioni di radicamento familiare di vita di usi di costumi di abitudini e di quindi di conseguente passione per l'Italia
Dopo la parola a questo punto a Umberto Laurenti vicepresidente
Dell'associazione sediamoci italici al quale dobbiamo un grazie per l'infaticabile lavoro durato direi non settimane ma mesi
Per preparare questo convegno alte Umberto
Temo che dico
Perché perché un convegno un po'particolare irrituale sedici si direbbe perché non non sono state le classiche relazioni un convegno classico avrebbe visto qui
I segretari dei partiti oppure ai responsabili politica estera di ogni partito a fare la loro loro discorsetto noi abbiamo voluto un approccio completamente differente
Ora vedo se riesco ad essere anche io il rituale nel mio intervento se no lo dovrei leggere non mi va
Esserci se non fosse morto l'undici gennaio del ventidue Davide Sassoli sarebbe qui sarebbe qui in prima fila ad ascoltarci perché credeva nella novità
Perché sono certo di questo perché io l'ho conosciuto
Il dunque era il dieci il nove gennaio del settantasei
Sì ma come fai ricorda che una cosa del genere
Ora ve lo spiego
Perché tutto ha un consenso nove gennaio settanta io non dato a stazione Termini
Per prendere il treno
E andare in Lombardia
Perché aveva organizzato un convegno a Bozzolo su don Mazzolari perché perché qualche mese prima ma Milano
Chiamato a Piazza del Gesù
L'ho detto dice guarda adesso abbiamo eletto Zaccagnini è così bravo ma non lo conosce nessuno italiano sui pentiti per inventare una cosa per farlo conoscere allora io chiamai mi inventare questo convegno su don Mazzolari
Arrivai a Bozzolo e non non si vedeva da qui a due metri per la nebbia che c'è mi inventari questo convegno su don Mazzolari e chiamai mio vecchio professore università Scoppola scrissi professor mi viene a fare una relazione a Bozzolo sodo Mazzola conosco bene tutta la sua Ivo allora viene sì ma chi l'organizza ebbe la DC e ma non va be poi dopo un po'va be mai convinto vengo
E io vado a stazione Termini per prendere il treno per Bozzolo mi sento chiamare
Il giro era Domenico Sassoli grande giornalista
E mi fa a scusa sai ma io non posso venire a bordo di una come se qui dice no non posso c'è un impegno e per cui non posso venire in Dio mai scritto senza stamattina uno splendido articolo sul convegno e lo so non posso c'è però ti presento ti affido mio figlio è David era lì c'è da diciannove anni
Bozzolo andò benissimo
Il giorno dopo al Palazzo dello Sport di Mantova
Ci fu la prima uscita pubblica di Zaccagnini
Con tutti i grandi giornalisti presenti Giampaolo Pansa Padellaro
Scusa Silvia se
Padellaro adesso
Scusate però detto voglio sono irrituale oggi Padellaro va be'che fa il Presidente del del fatto quotidiano
Io devo dire che era così attento che nel settantanove Silvia Costa candidata al Parlamento italiano io candidato al Parlamento europeo
Non ho rispetto se nel settantanove
Fece un endorsement nei nostri confronti sul Corriere della Sera mai non non gliel'abbiamo chiesto no e la persona attenta al nuovo va be torniamo torniamo a Sassoli
Io mi presenta stagione però io l'avevo visto
Già ragazzo
Ho visto sempre associato a uno un po'più grande siano a Paolo Giuntella l'avevo visto nei in tutto l'anno settantacinque cos'era successo nel settantacinque sacco di cose
Scusate conferimenti politico personale
A luglio venti luglio sfiducia Fanfani
Sfiducia Fanfani consiglio nazionale della DC riunito in permanenza per quattro giorni quattro giorni e quattro notti
Con gli autisti le famose auto blu che s'suonavano perché non non ce la facevano più ad aspettare lì
Finalmente si sblocca la situazione appunto David era lì tra i giovani entusiasti presenti però io ancora non lo conoscevo e dello Stato macchine basta
Finalmente si sblocca la situazione e viene eletto Zaccagnini
Il ventitré luglio
Il sei ottobre altra mi ripeto sto ragazzo perché era successo il sei ottobre
Bernardo Leighton
Che era stato ministro cileno dici cileno che era dovuto scappare dal Cile che noi frequentavamo Roma
Mentre passeggiava in via Aurelia Antica con la moglie
Gli spararono i sicari Putin offre
E allora
Io mi trovai a dover organizzare una manifestazione a piazza Santi Apostoli beh insomma magari convegni risata oppure organizzare maligni mille manifestazioni in piazza non ero così abituato e allora dico che faccio che non faccio quindi un'idea dico io poco io far cantare gli Inti Illimani
E dico porca miseria intimai erano scappati dal Cile erano ai soli allora vado in via della vite nella sede dei giovani comunisti
Non vi faccio nomi più o meno simpatici i giovani di allora comunisti
Li convinco
Ma con due ore chiacchierata li convinco a a darmi il numero di telefono degli Inti Illimani che abitavano ad Ariccia
Per sugli nascosti corro ad Ariccia li convinco e vengono a Schio a cantare a piazza Santi Apostoli
E quindi e e c'era questa immagine di Davide
Kill otto il l'otto ottobre ci fu questa grande
Manifestazione per Santi Apostoli poi venti dicembre
Che cosa succede al venti dicembre
Ma aveva cercato Moro
Perché dovevo andare a parlare a congresso dei giovani comunisti e io ero rimasto un po'scioccato ma come il congresso dei giovani comunisti
Cioè si bisogna bisogna dare questo segnale per vado a Genova al congresso dei giovani comunisti
Eppure tipi di era un po'intimorito
Mi accolgono come un capo di Stato mi mettono a dormire in un albergo nella camera accanto a Berlinguer e di fronte a queste due camere c'erano otto uomini che dormivano per terra
A protezione di Berlinguer non certo mia
Sì Berlinguer per tutto il congresso Alletto ostentatamente un libro
Salvo quando ha parlato Massimo D'Alema candidato a segretario nazionale quando ha parlato io
Non lo so pare fossero segnali di fumo non non voglio fare altre
Come dire montani la testa
Evidentemente
Che e quindi era stato un anno un po'particolare va be quindi andiamo a Bozzolo
Nasce la figura di Zaccagnini il così
Poi dopo David ha fatto quello che ha fatto fra fatto giornalista fatto parlamentare europeo
Però
Lì è rimasta sempre questa connotazione di attenzione verso il nuovo verso l'originale e quindi credo sarebbe stato qui presente ora
Dovrebbe fare la relazione invece non ci riesco perché
Perché Sala Zuccari
Allora però vedere che poi i chili si intrecciano
Io sono scioccato perché io sono nato in un paesino della provincia di Viterbo
Si chiama Carbonia no
Dove gli zuccheri abitavano
Abitavano perché stavano dipingendo stavano diciamo facendo il Palazzo Farnese di Caprarola a tre chilometri tali e
E il Kenya Giustiniani ci abbia casetta Carbonia no
Grande protettore del dell'italico Borromini aveva Casali ma perché sto Paesi era importante perché due mila abitanti aveva allora due mila nera oggi perché era diventata la residenza di Giulia Farnese
Adesso non sto qui a dirvi
Parla di Giulia Farnese però il ventinove terrore marzo saranno cinquecento anni dalla sua morte ma se ne parlerà in altri consessi non è qui il casco poniamo a noi
Nel mille quattrocento cinquantuno i tram dicono le cronache locali la popolazione di Carbonia no a a causa delle pestilenze delle guerre si è ridotta cinquantatré abitanti
Il cronista aggiunge Tikkun wiki diciotto giovani porca miseria alla demografia contava anche allora
E
Però rimanevano cinquantatré abitanti poi nel mille quattrocentonovantasette invece arriva Giulia Farnese che essi insedia lì ad abitare ci abita venticinque dei suoi cinquant'anni di vita e porta gli abitanti a
Due mila ma perché perché a creato con la attrattività
Cioè non non bastano non bastano i soldi per convincere la gente a fare figli ci vuole in qualcos'altro io non non so dare risposta solo dicendo segnalando dei problemi
E questa
Un altro esempio mi viene in mente sempre dall'età di terreno dalla conoscenza dall'amore per il territorio nessuno ha mai indagato realmente sulla civiltà dei Longobardi
Che prima dell'anno Mille per cinquecento anni hanno governato il posseduto l'Italia ad eccezione di tre città Venezia Roma fece creano l'Italia completa cinquecento anni
Sul due mila di civiltà Knox
A un certo punto sono spariti amica sono stati cacciati e non è che sono tornati nella loro regione d'origine si sono completamente diremmo noi squali atti
Integrati così tanto bene che sono nessuno ha mai sentito la necessità di mandar via è finita la civiltà longobarda perché si è come dire di lucidità in quella Italia che ne aveva già divorate altare
Se pensiamo agli Etruschi
Aveva governavano il mondo sito di ritorno di allora
E i romani hanno distrutto tra virgolette la civiltà etrusca però hanno di usato tutto un concetto oggi molto di moda per per la sostenibilità ambientale è il riuso
I romani hanno brevi usato tutto gli acquedotti ancora noi
Non si dovrebbe dire grazie i potrebbero denunciare per come dire per creare turbative
Noi ancora usiamo degli acquedotti degli fusti dei romani come sapete perché c'è tanto arsenico nell'acqua perché ci stanno ancora lì a quelle di gli acquedotti con il piombo di allora ma nessuno ovviamente si si pone questi problemi
E i i romani hanno sa hanno applicato questo concetto del riuso
E così in tante altre cose ecco perché
Quando prima Francesco parlava della della rivoluzione di Gutenberg di ma Nunzio per
Guarda caso il fonte d'innovativo chiama Eataly diffonde titanico è perché gli italiani
Hanno usato un carattere che si distingueva dal carattere cara Massico colto hanno inventato un carattere tipografico che andava bene al popolo a tutti quanti Co
Questi poi tutti questi elementi portano a dire che mi noi non siamo nazionalisti non ci stiamo semplicemente cercando di adattare al mondo moderno andrà sempre più veloce
Adattare il nostro modo di comportarsi salvaguardando tutto quello di buono che ci portiamo dentro là dietro
E anni fa qualche anno fa presidente della comunità cinese di Milano andò a trovare il nostro presidente Piero Bassetti e gli disse senta ma
Lo sa perché io la stimo
Cito così non sono le parole esatte di consenso perché
Noi cinesi abbiamo cinque mila anni di civiltà ma voi ne avete almeno due mila quindi vi rispettiamo
Il significato qual era packaging italiani quando venite in Cina non pensate fregarci sul piano del business sul piano del denaro perché bimbi possiamo seppellire se invece portate al tavolo anche la cultura beh ancora vi rispettiamo questo rito e rispetto all'Europa
Rispetto all'Europa se l'Italia ha un ruolo e per questo
Perché se no
Parliamoci chiaro non funziona nulla in in Italia l'unica cosa che funziona è la capacità di ricordare inventando al contempo spesso questa doppia capacità
Quello che io noto con
Con preoccupazione
E non è un discorso qualunquista non è qualunquista perché io come dire ha un ricordo indelebile delle delle elezioni europee sostato quarantacinque anni fa
Il più giovane candidato in Europa ho fatto un'esperienza meravigliosa
Sono riuscito a intercettare quelli si chiamavano di gli elettori marginali cioè quelli che stavano per abbandonare la DC
E sono riuscito a intercettarli per l'ultima volta poi i ricordi sono tantissimi
Devo dire che io non non immaginava a quel tempo la problematica la tematica italica però mi ricordo che è un un ambasciatore Staderini ambasciatore a Dublino
Mi chiamo mi disse senta lei deve venire a Dublino sostenendo a fare
Dice lo so che lei è impegnata a cercare i voti in Italia perché era ancora le journal Silvia Toscana Umbria Lazio e Marche una roba impossibile
E ancora adesso è così
E dico che è meglio fare dice sono gli italiani a Dublino
Andai a Dublino a parlare e questi erano commossi non c'era mai stato un nessuno a parlare i ripeto a quell'epoca non conoscevo la tematica italica però questo ricordo
Allora cos'è che non funziona a tante cose se vi leggete il mio intervento lo trovate nella brochure quindi è inutile che ve lo leggo adesso quello ve lo leggete a mente sveglia perché campo incavolare nel senso che ci sono tante cose che non funzionano la prima è che i partiti continuano a parlare adesso parliamo dell'Italia continuano a parlare
A ai ai quelli che hanno sempre votato
Cioè loro fanno i conti esclusivamente sulla tua rispetta l'attuale composizione del Parlamento italiano
E quindi tutta la battaglia è fregar sì l'uno per cento del due per cento di quelli non c'è nessuno che parla ai non votanti
Ci sono al cinquanta per cento e se poi andiamo a vedere i giovani e molto più del cinquanta per cento
Ma io dico vogliamo parlare
Di programmi vogliamo parlare di Europa ma perché io dovrei andare a votare alle europee a fare il conteggio
Sicuro chi conta di più se Fratelli d'Italia o Forza Italia non mite voglio voglio votare in base ai programmi che mio ferite sull'Europa per ora non ho sentito nessuno
Perché parlare indica polisti capolista non è un punto programmatico i punti programmatici lo sappiamo quali sono solo le vedi le vere tematica quella ambientale sicuramente la prima allora c'è una totale
Disaffezione dei giovani rispetto al mondo politico
Ma non solo e non tanto per gli scandali no perché in semplicemente non per i partiti non parlano dei problemi reali e ci sono imitati euro eppure i giovani sono europeisti
Come sono nativi digitali sono nativi europei il non non chiedete ai giovani di uscire dall'Europa perché mi dicono che siete matti cioè siamo matti non ci siamo nati in Europa perché dovrei uscire dall'Europa perché dovrei e come quando uno è nato in una casa e lo vogliono cacciarmi ma perché me ne devo andare da casa mia
Eppure non funziona perché perché ripeto io sono un euro prevista inguaribile ma quello che dicevo non mi monto la testa semplicemente perché gli altri non hanno fatto quello che dicevo quarantacinque anni fa è ancora valido e paradossale ma tutto quello che allora dicevamo poi chiedevamo come obiettivo è tuttora rimasto un obiettivo
L'Europa che doveva essere l'Europa dei popoli è rimasta all'Europa degli Stati
Con due aggiunte che è diventata una sedimentazione che l'Europa dei burocrati
E l'Europa delle lobby
Questa quindi degli interessi non che non ci debbano essere gli interessi non che non ci debbano essere i burocrati
Semplicemente non ci sono più i popoli i popoli non non non partecipano alla costruzione dell'Europa che forse una delle ragioni è proprio quello che diceva Maria Chiara Prodi prima perché a suo tempo la il il Parlamento europeo è stato disegnato
Sulla base di circoscrizioni nazionali solo che allora erano nove adesso siamo a ventisette
E nel frattempo l'ultimo paese che è arrivato conta alcuni Paesi fondatori pur avendo nemmeno un ventesimo della popolazione e tutti hanno diritto di veto
Non di voto matti veto e necessaria l'unanimità beh così non si va da nessuna parte
E tutto il disegno dell'Europa è andata avanti per accumulo senza togliere niente di quello che pensava mettendo nuovi Paesi per cui sia il Parlamento che la commissione hanno potere legislativo tant'è vero che il Parlamento europeo due volte ha già deciso
Di introdurre le il voto transnazionale
L'Europa degli Stati se n'è fregata
Per cui si continua a votare esclusivamente su base nazionali se noi avessimo una circoscrizione unica europea quindi dove ci sono le liste europee non le liste nazionali ma almeno come passaggio intermedio
La quota lasciata libera in Parlamento dall'uscita del Regno Unito fosse assegnata come è stato proposto tredici e votato dal Parlamento fosse assegnata alle liste transnazionali beh
Si aprirebbe anche la possibilità enorme
Di presenza italica perché su una lista europea presente in tutta Europa e ispirata dai valori italici per allora si può andare a intercettare i voti dei distratti di chi non ci ha creduto di chi non ci crede più ripeto son passati quarantacinque anni purtroppo
Cui ci siamo abituati a questa Europa che per carità accomodava soprattutto nei momenti di difficoltà
Arrivata la rata è arrivata la rapa la rata del PM questa è l'argomento che interessa sì ma non è che possiamo andare avanti con le rate e qui bisogna che l'Europa che volevano i i padri fondatori
Si apra finalmente si attui e l'Europa federale cioè l'Europa che dove ogni paese
Fa concede mentre comincia mentre qui in Italia non concediamo l'autonomia differenziata in base facciamo la devolution verso il basso nodo noi dovremmo fare la devolution verso l'alto cioè dovremmo affidare agli organismi europei molte delle nostre questioni naturalmente razionalizzando perché lo trovate nel mio articolo se andate a vedere c'è veramente da impazzire sette vi assicuro che metà degli italiani non fa non non capisce la differenza tra Consiglio d'Europa e Consiglio europeo
Eppure sono tutte e due organismi internazionali per tutte e due sede a Strasburgo peraltro e eppure metà degli italiani fa confusione sul golf tenero al Consiglio d'Europa ci sono cinquantatré Stati quarantadue non mi ricordo ecco invece in Europa ce ne sono solo ventisette già quest'opera dice lunga cioè accucciata la terminologia e poi poteri del Parlamento che siano reali poteri costituenti a questo punto per andare
Per andare verso
Come dire un in Parlamento appunto un po'un parlamento europea costituente che atti finalmente la riforma in senso federale
E dove se necessario con due velocità differenti
Ma lì l'Europa vada avanti senza necessità di inseguire l'ultimo voto
C'è un ultimo elemento poi ripeto tanto trovate tutto un labbro Sciurti abbiamo distribuito e poi tutto è registrato tutto volendo si può rivedere su YouTube e così via
Quella i tagli che italiana
E l'unica civiltà cresciuta sempre grazie alla ibridazione
Grazie alla al quello che i greci chiamavano il sincretismo culturale cioè la continua affluenza di nuovi stimoli culturali che vengono assorbiti e fanno parte della cultura innova innovata nuova perché sempre arricchita
Quindi ab noi direi che abbiamo non solo un diritto ma un dovere di portare questo dentro l'Europa perché la cultura europea esiste ma non è visibile ancora perché esistono le culture nazionali poi c'è questa sovrastruttura che è quella europea si tratta di fare emergere appunto questo
Tessuto connettivo che necessariamente culturale e poi certo diventa economico sociale militare che di politica estera ma se non c'è questa questo tessuto connettivo credo non si va da molto avanti
Ripeto
Nella brochure trovate tutto io non vi voglio adesso annoiare ulteriormente leggendo vi le mio intervento che trovatelli come trovate tutti gli altri quelli che non ci sono ancora perché non avevano mandato il tema il testo scritto
Saranno disponibili tra qua due-tre giorni mano mano che ce lo danno e quindi chi vuole può leggersi tutto quanto
Finisco dicendo che
Grazie a Piero Bassetti che si ancora come dal come usa dire lui sia sfidato ancora una volta
Io non lo so se siamo lì sicuramente lui non si accontenta dirà che non non abbiamo volato abbastanza alto dirà che non abbiamo portato molto di innovativo va io dico sì di noi abbiamo portato anche questo metodo di lavorare cioè mettono un po'particolare ripete il rituale
Dove ci stanno dei signori tanti importanti seduti in platea che non hanno preteso di parlare ieri invece un ex deputato
Ma te Deum telefonato e mi ha detto sai scusate questo pettegolezzo dice sai io non riesco a venire al convegno perché c'è un impegno non mi dispiace dirlo voi dite dice no però se mi garantisci che mira ai quindici minuti faccio faccio i salti mortali e vengo dicono non resta dove sei
E così credo andremo avanti
Grazie al Tour che in questa mattinata che ricordo si è tenuta nel nome di David Sassoli
Ormai scomparso da un paio d'anni e esorto tutti a approfondire la tematica dell'italici tap perché molto feconda di prospettive di futuro proprio l'azione alla fragilità dell'Europa che abbiamo descritto il libricino di Piero Bassetti
Speriamo cita l'ICI è il nostro imperativo
Mentre ascoltavo mi era caduto l'occhio sul punto esclamativo
E mi domandavo se fosse un qualcosa di un po'desueto
E mi faceva un po'venire in mente i manifesti politici del quarantotto quando c'era molta enfasi
Poi però ci ha ripensato e io ho detto che in fin dei conti questa scelta di Piero di mettere il punto esclamativo
è una scelta straordinariamente moderna perché se voi pensate al linguaggio internet al linguaggio della Rete e di nuovo Pierino di punti esclamativi ormai è tornato di gran moda grazie a tutti e buona giornata
Ora ho era un ragazzino appena arrivato in redazione a Roma
A mezzogiorno e mezzo uscì con un'edizione straordinaria con un titolo a tutta pagina il Papa è morta Pio dodicesimo era morto
Il Vaticano pochi minuti dopo venti che il Papa fosse morto
Però è successo quel famoso incidente della finestre del fazzoletto che tutti voi avete letto mille volte nei racconti perché l'archiatra Galeazzi Lisi
Aveva stipulato un accordo con i giornalisti che nel momento del trapasso il Papa stava male era in agonia da qualche giorno
Si sarebbe avvicinato alla finestra e avrebbe agitato un fazzoletto bianco
Alle undici e undici dell'otto ottobre una suora ignaro del tutto costo la tenda della finestra e aveva in mano un fazzoletto bianco fu interpretato come il segnale convenuto
Le agenzie di tutto il mondo hanno battuto la notizia alle undici e undici e il tempo fu il primo a fare l'edizione straordinaria
Naturalmente arriva la smentita del Vaticano ma come sempre fanno i giornalisti sospettosi che credono sempre i complotti retroscena o se li inventano non volevano credere alla smentita dice no lo dicono perché vogliono tenere nascosta la notizia riservata per sistemare alcune cose si si è ripetuto anche con altri partiti a distanza di anni
E quindi nessuno voleva accettare e comincia la caccia alla notizia vedeva bisogna andare a sentire in Vaticano che è successo bisognerebbe parlare con il segretario di Stato il ragazzino neofita giornalista
Credevo di avere l'asso nella manica
Avevo l'amicizia di monsignor Monducci
Don Virginio
Che avevo conosciuto in Abruzzo perché il direttore generale dell'ente di riforma agraria Maremma del Fucino Gianni Cavina di Faenza
Se l'era portato come assistente sociale dei braccianti del Fucino dove ha fatto un'opera pastorale di importanza sociale e religiosa grandissima ed io che ero un giovanissimo corrispondente
Aveva stretto colui amicizie abbiam passato anni bellissimi
E allora mi ricordai
Adesso il telefono Dondi
E gli chiedo Segni apre una strada in Vaticano
Chiamai bambina indichi se vai da Silvestrini a ville analizzare
Io arrivai
A villa Nazareth
La loro dorme Achille
Mi accolse amorevolmente e mi disse ti ti faccio parlare con nel cardinal Tardini segretario di Stato di cui lui era diventato proprio nel cinquantotto segretario
Andai nelle mani del cardinal Tardini
Chi forse
L'imminenza Parolini l'ha conosciuto bene era un tipo molto Rue entro
Fo corso romanesco mi ha fatto la strapazzata più severa e più giustamente severa della mia vita e concluse urlando ad Aix
Sottolinea il giornale vai dal tuo direttore edifici che sono l'uno e mezzo che alle due deve uscire un'altra edizione straordinaria
E dico ma che cosa con un titolo eguale il papa non è morto
Cosa che di valse la seconda strapazzata appena riferito tutto questo al mio direttore che non ci pensava neppure
E il povero don Achille ebbe compassione di me
E cercò di intercedere mentre Tardini nel frattempo aveva chiamato il Governo italiano e il ministro Tambroni ministro dell'Interno era arrivato a piazza Colonna a imporre al direttore
La Edizione straordinaria di smentita
Ma nel frattempo passavano le ore e nella notte
Il Papa a lettere i cinquantadue
Spirò ma per cui l'indomani mattina quando il tempo uscì nell'edizione normale il Papa era veramente morto quindi non c'era stato bisogno della smentita questo episodio
E il modo con cui era stato strapazzato dalla motivo Tadini e feste evidentemente con passione Silvestrini che all'animo buono e quindi d'acque allora un bellissimo rapporto
E una consuetudine per cui lo andava a trovare con frequenza sempre crescente tanto è vero
Pur non amandolo Hui
Il giornale nel quale lavoravo così come era allora
Mi chiamo lunghi qualche anno dopo quando il mio giornale attacco fortemente
Il Papa
Il monsignor Capovilla
E la Segreteria di Stato perché Giovanni ventitreesimo che già aveva ricevuto gli auguri di Groucho sulle dell'ottantesimo compleanno a a novembre del durante il mille novecentosessantuno il sette marzo del sessantatré ricevette in Vaticano la figlia di prosciutto sposata ad Aleksej a Giubilei
Nacque una polemica che il fattorini a seguito e raccontato e il tempo fu un giornale molto critico con raccontini forse anche in appropriati e non veri accusando Capovilla di aver tramato tutto questa e Silvestrini mi chiamò per dirmi per richiamarmi e chiedere
Un comportamento diverso e questa volta riuscì a ottenere dal mio direttore qualcosa ma questo creo quella familiarità che quando nel settantatré io diventai direttore del tempo e il tempo
Fu diverso da quello di quegli anni
Consigliere sereni ho seguito per esempio tutta la trattativa di Helsinki che è stato il capolavoro disinvestire in perché è vero che il capo della delegazione era il cardinal Casaroli e senza nulla togliere a Luigi alla sua intuizione alla sua capacità il negoziatore di Helsinki è stato Silvestri
L'inventore del terzo canestro e della libertà religiosa come il principio della libertà di coscienza
Quello che diventò il fattore che poi ha scardinato il comunismo è stato Silvestrini
E bisogna dare atto che il dialogo e la collaborazione fu totale con Andreotti
Nel libro questo poco appare ma io ne sono testimone diretto perché seguivo Andreotti che faceva il tifo questi tesserini e per la libertà religiosa e Silvestrini e spesso ho portato qualche messaggio dall'uno all'altro e lì quell'amicizia
Si cimentò in maniera straordinaria tant'è vero che quando Silvestrini
Ce lo ha detto poco fa la professoressa fattorini ebbe per primo l'intuizione della Cina
E
Voleva una apertura che non riusciva ottenni e sperimentava tutte le strade per tentare mi chiese
Un aiuto e gli ho portato ed è stato uno strumento utile perché era realizzato
Un piccolo dialogo Ilario Fiore che era corrispondente del mio giornale della Rai a Pechino dopo essere stato corrispondente negli Stati Uniti e nella Russia sovietica e Ilario Fiore è stato un collaboratore discreto segreto lo sto rivelando stasera ma prezioso
Per qui i primi timidi tentativi che Silvestrini faceva e
L'altro episodio che mi piace
Ricordare lo ha accennato poco fa la professoressa fattorini quando nella sintesi è libero ha ricordato il rapporto del cardinal Silvestrini ormai non più due ma i killer con la politica italiana
E con la revisione del Concordato fu il capo della delegazione vaticana perire
La negoziazione della revisione del concordato Gonella era il capo della delegazione italiana nella quale c'erano anche all'inizio il professor Arturo Carlo Jemolo il professor Aygo
Mentre c'era il gesuita padre Lerner nella delegazione consiglio destini
E
Come ha ricordato lo processa fattorini e come nel libro nell'ultimo capitolo del libro e verrà contato il concordato il nuovo Concordato fu firmato da Craxi e Casaroli nel mille novecentottantaquattro ma il negoziato era andato avanti per parecchi anni ed era stato negoziato faticoso e più volte interrotto
Fu Craxi alla fine che lo riprese e avvalendosi
Di una persona che aveva stabilito con Silvestrini un ottimo rapporto che era Gennaro Acquaviva che era il capo della segreteria di Craxi
Credente cattolico socialista cattolico e persona amabile
Che aveva stabilito un ottimo rapporto con Silvestrini
Dice
E lucidità in quelle conversazioni del cardinale da fattorini dice Acquaviva che lei si era un prete che credeva molto in Gesù Cristo
E nel Vangelo
E non aveva paura di esporsi in politica secondo lo spirito di tempi naturalmente aveva senso politico curiosità e tanto rispetto per gli altri
Ed era più propenso inadatto al dialogo di Casaroli che non si occupava di politica italiana
E stato Silvestrini conclude Acquaviva che per un ventennio ha tenuto i rapporti con la politica italiana
Eccome
Gestore del rapporto della Santa Sede con la politica italiana attraccato dall'inizio
E la trattativa è andata avanti per anni e con diversi governi perché in Italia i governi si alternano con molta frequenza fino a quando nel mille novecentottantadue
Sembrava esaurito il lavoro istruttorio che aveva prodotto la cosiddetta sesta bozza discussa e pronta per essere portata all'approvazione
Ma raccontata fattorini assieme al Silvestrini
Che nel mille novecentottantadue caduto il governo Andreotti era arrivato Presidente del Consiglio Spadolini
E
Leggo da libro Della fattorini
La nostra trattativa disinvestire
Si è di fatto esaurita
E il risultato è passato all'esame del Presidente Spadolini
Il quale ha creato una nuova commissione per conto su presieduta dal professor Caianiello per valutare se il progetto e meritevole di approvazione
E dopo averci pensato disse che non si sentiva di accettare e concludere quell'accordo
Il governo Spadolini cadde alla fine dell'ottantadue a dicembre e venne sostituito dal quinto governo Fanfani che durò pochissimi mesi e subito dopo
Arrivò Bettino Craxi che volle invece riprendere con piglio decisionista
La sesta bozza riprendere il lavoro da lì per concludere sapeva però che Spadolini che nel suo governo era Ministro della Difesa era colui che aveva fermato quindi bisognava risolvere il problema Spadolini e chi lo ha risolto
Dorme chi
E il tramite
Negli incontri con donne Achille e Silvestrini anche qui faccio questa piccola rivelazione
Sono stato io perché donne killer incontrava Silvia Spadolini a casa mia
E lì hanno trovato un accordo che ha consentito quella nuova ultima bozza che fu firmata da Casaroli e Craxi il ventuno febbraio
Mille novecentottantaquattro
Ecco perché quello che ha detto la fattorini in una sintesi rapida Maselli diretti libero troverete la prova di quanto tutto quello che ha detto sì è vero
E che Silvestrini con la sua amabile semplicità romagnola quel suo rimanere sempre giorni Achille con quei sentimenti buoni ha lasciato una traccia profonda
Nella storia della Chiesa nella storia della diplomazia ma nella storia dei rapporti internazionali ed ecco perché
Gli dobbiamo tutti gratitudine per quello che ha fatto ma chi ha avuto il privilegio di sentirne il respiro il racconto
Di avere il privilegio di avere il suo conforto il suo consiglio non poteva rinunciare a una testimonianza di gratitudine ente affetto anche nei limiti in cui era possibile farlo grazie
Grazie al dottor letta per questa testimonianza straordinaria
Non resisto nonostante la solennità anche la presenza è segreta arrestato
A ricordarti allora che sono contento che in casa tua c'è stata qualcosa anche di più nobile del patto della crostata perché questo caso perché questo accada qualcosa in operistico Andrea Riccardi anche lui classe di presentazione grazie io sono molto contento ringrazio il senatore Franzini
Di avere portato la memoria e la figura del cardinale Silvestrini qui al Senato abbiamo sentito da Gianni Letta
Quanto Silvestrini per anni e anni sia stato un interlocutore della classe politica italiana ci voleva
Io ho conosciuto
Più umilmente
Il cardinal Silvestrini nei corridoi del Virgilio nel sessantasei dove si aggirava per andare a parlare con i professori per i suoi ragazzi di villa Nazareth che venivano prima di tutto
Ed era anche il terrore dei genitori perché in genere un genitore andava a parlare da un professore per un figlio lui andava per quattro cinque poi parlava di professori parlava Luís
I genitori aspettavano aspettavano e quindi quando vedevano questo prete cercavano di passare sempre avanti
Ho continuato il rapporto con lui fino alla sua morte lo ascoltato parlare tante volte anche di episodi storici anzi debbo dire che mi ha molto aiutato nei miei studi nelle mie ricerche
E quindi posso dire che io l'ho l'ho ritrovato l'ho ritrovato nelle cose di fondo delle ricostruzioni negli accenti vorrei dire nel sorriso di questo libro di Emma fattorini ha ragione il dottor Letta
Questo è un libro senza toglierti nulla questo è un libro che e anche un libro di Silvestrini cioè è il è un libro intrecciato di Emma ma anche del cardinale
E che ruota attorno a questa testimonianza
Che l'autrice ha saputo raccogliere perché le testimonianze sono difficilissime dipende anche dipendono anche da chi interroga da chi ascolta da chi le raccoglie e qui Emma con la capacità di una storica
Ma pura che conosce la vicenda della chiesa del Novecento ha inquadrato le memorie di Silvestrini in un contesto che chiarificare o quello che l'UCI dice
E restituiscono hanno Hui ed è un caso unico almeno a mia conoscenza una testimonianza così aperti da così intelligente e anche che ci dà degli spunti che apre degli aspetti che noi non conoscevamo
Perché impariamo tante cose da questo libro ma anche
Incontriamo Lou
L'abbiamo detto non mi voglio ripetere un credente
Un credente profondo che non credeva però che non si lasciava andare alla banalità del Polo
Vide inizia lirismo tutto andrà bene dove Dio vuole tutti d'accordo ma veniva il senso della storia e di una storia contrastata perché conosceva non solo libri di storia dirò qualcosa su questo ma conosceva gli esseri umani e qui c'è la sua grande capacità di amicizia romagnola tutto quello che avete detto ma una grande esperienza pedagogica fatta coi ragazzi in momenti difficili per esempio come il Sessantotto a villa Nazareth
E quindi una capacità di amicizia che accettava l'altro lo seguiva interloquiva
Sì Petrini è abitato dal realismo storico lo abbiamo detto in queste celebrazioni Silvestrini Hanane
Era un grande lettore di libri di storia
Libri di storia che erano biografie ma che è anche il flash Martins
Era una delle sue passioni io non l'ho mai del tutto condivisa perché come dire come raccontare una storia della Chiesa globale ma era una delle sue passioni
E qui c'è una vicenda che affonda nel periodo del seminario la figura di monsignor Lanzoni Emma lo sa
Che la lo ha la questa tradizione di Lanzoni che viveva nel seminario di Faenza
E questa passione per la storia lui dice il mio amore per la grande storia partiva dal vissuto concreto delle persone
Tu l'hai detto della storia delle famiglie del loro contesto temporale la passione per la storia
è una grande scuola per un diplomatico perché Silvestrini era un prete colto
E un diplomatico capace di confrontare l'urgenza quotidiana non solo coi precedenti ma anche con le grandi prospettive della storia
Diciamo lui entra negli anni Cinquanta far parte della diplomazia della Santa Sede
Una diplomazia che lavora sullo spazio del possibile senza rassegnazione
In un momento in cui è fortemente bloccata dalla guerra fredda
Nel dopoguerra quasi con un sensu apocalittico della lotta tra il bene e il male tra l'Impero del Bene e l'impero del male
Una visione in cui a mio parere dire Tardini che è ispiratore di cibo Esterina cui tante volte si rifà è in un certo senso lì
Un po'rannicchiato perché poco può fare la diplomazia della Santa Sede
In una condizione in cui i rapporti con lestat e col mondo comunista sono rotti come diceva Paolo sesto il nostro non è grido di accusatori ma è lamento di vittime parlando dell'Est
La grande svolta il grande diplomatico vaticano e questo libro di Emma lo conferma eh Giovanni ventitreesimo
è Giovanni ventitreesimo il quale il Papa buono il Papa pastore il Papa parroco del mondo che diciamo così restituisce
Comunque utenza pazienza e umiltà alla Santa Sede quel carattere il soggetto che allarga le sue relazioni con tutti
Ha citato
Il dottor Letta l'incontro con la giubba lei
Quando
Quando Giovanni ventitreesimo chiamò a Roma il Nunzio in Turchia monsignor l'Ardone
Perché parlasse con l'ambasciatore russo fu ricevuto da samurai che gli disse il Papa il Papa ma vuole parlare coi rossi mi sembra troppo
In Giovanni ventitreesimo c'è invece la serenità del dovere di parlare la serenità di una diplomazia atta a tutto campo che nasce dal senso di responsabilità
Verso i vescovi verso i cristiani in situazioni di difficoltà
E che coglie come il mondo
Per qualche aspetto Serinelli sia segnato da aperture di nuovi campi c'è una pagina molto bella
Di Emma fattorini e di Silvestrini
Con un sodalizio che è stato un sodalizio profondo intellettuale di amicizia nella diversità anche estrema mi permetto di dire delle storie
E l'Asia che si sveglia sono i Paesi non allineati
E allora dice Silvestrini la politica della Santa Sede intercettò con molta attenzione il si misurò con i Paesi non allineati
Siamo negli anni Cinquanta scorgendo blu un punto di riferimento su cui fare leva
Qual era la speranza
Era si potesse raggiungere una multi polarità
In questo quadro si colloca tutta la politico orientato io sottolineerò perché poi ascolteremo dal cardinal Parolin
In modo più durevole e-mail forse qualcosa su questo due punti fondamentali in cui il CIPE Sperini viene coinvolto la politica orientale
E il discorso di è sinti il discorso di Helsinki
Come un modello importantissimo di rapporti per la Santa Sede fatto sul dialogo il valore della libertà religiosa della società civile
E qui Emma Fattorini sostiene secondo me ha ragione il ruolo della Santa Sede nello spingere un'Italia in parte incerta Moro no
Ma in parte incerta ai entrare nel processo Dl zitti un'Italia in fondo che non aveva colto la novità del cosa la devo tenere Andreotti Andreotti e Moro l'avevano colto ma gli altri non l'avevano colto e questo mi sembra un'acquisizione importante perché in genere
Si dice il contrario cioè che l'Italia abbia tirato la volata la Santa Sede ma non è così
Ma è è in parte il contrario e in parte il contrario
E quindi la politico orientato le e qui Silvestrini è in mezzo a tutto questo
La sfida vera era seggio basse più alla Chiesa far fronte al comunismo con una resistenza ad oltranza
Oppure se questa resistenza permessi ma nei principi ammettesse limitate intense su cose possibili oneste
Si discuteva se il negoziatore potesse fare guadagnare alla vita religiosa spazio un respiro oppure fosse un'illusione
E questa è una è una grande e drammatica questione di fronte a cui la Chiesa si trova ma
Giovanni ventitreesimo
Paolo sesto
E Casaroli il Silvestrini non hanno esitazioni del resto non dimentichiamo che il cardinal Biffi fischi
Di cui tutto di cui non si può dire accerto forse un filo comunista nel mille novecentocinquanta pochi mesi dopo la scomunica ai comunisti aveva firmato un accordo con il governo per avere un po'di respiro e l'ha sempre difeso questo suo passo ma qui c'è un altro tema non è solo la giustissima
Difesa delle Chiese locali dirò qualcosa in proposito
Dirò qualcosa in proposito della passione disinveste mio mi ricordo personalmente insegnavo all'Università di Bari nel mille novecento ottantadue
Carrier mousse su importante quattro forse erano mi ricordo non sono come il dottor Letta che ci ricorda tutte le date io su un po'più un fu e medie mi telefonano Silvestrini con col suo tono così anche faceto dice ma tu che vai a Bari
Perché non ti vai a fare una girata in Albania vedi che succederà perché qui noi non sappiamo niente
Qui noi non sappiamo niente vorrei aggiungere una cosa la curiosità di Silvestrini di sapere non accontentarsi dei canali Ecclesia
Il rapporto con i giornalisti
Tu dicevi Gianni Fiore ma quanti altri il rapporto con i giornalisti non per fare dichiarazioni o per per un gioco di potere ma il rapporto con i giornalisti per sapere sapere venitemi a raccontare in ufficio dei miti in ufficio a raccontarmi e io penso che questo faceva parte della sua mentalità nel senso che aveva la sensazione di non voglio dire di un Vaticano ma don Claudio lo sa che gli andava stretto ma non si accontentava non si accontentava bene dicevo
In tutto questo nella Polidori è tale c'è il tema della a
C'è il tema della pace perché in questo momento
Emma Fattorini poneva delle questioni così seria e la fine del suo intervento io la ringrazio
Ma non saprei rispondere però vorrei dire si destini era un uomo assolutamente convinto della necessità della pace e io ripenso ai suoi ricordi giovanili
La cosa che gli faceva orrore
Era quell'intervento italiano in Albania che creole effimero regno rende di tali ed Albania e ricordava sempre l'intervento blasfemo perché avvenne il Venerdì Santo
L'orrore per la guerra
E qui in questo libro emergono tante figure io direi che don Giuseppe De Luca direbbe che è un capitolo di storia della Q
Per esempio la diversità tra le figure di Casaroli e di Silvestri pur avendo Silvestrini anche con la pubblicazione delle memorie fatta da casupole darvi Anna
Le memorie di Casaroli con inaudito
Due figure estremamente diverso Silvestrini per esempio sottolineava come il cardinale
Casaroli avessi avuto sempre il senso dello Stato anche fossero gli Stati comunisti lo diceva avevano un qualche valore per voi
Paolo sesto è stato il suo papà
è stato il suo papà
è stato il suo papa Paolo sesto in maniera approfondita
Mentre
Il rapporto con Giovanni Paolo secondo è stato un rapporto molto più Complesso
Rapidamente accennerò a qualche capitolo
Ma è stato un collaboratore lealisti
E qui debbo dire che questa realtà era ricambiata perché Silvestrini ha sempre insistito che Casaroli segretario di Stato e in un certo senso Luís come collaboratore era stato un suggerimento del cardinal vicini Ski al neo eletto guitti
E questo è provato oggi dalle pubblicazioni delle memorie recarmi avvicini Ski
Proprio perché in fondo entrambi credevano e così si ragiona nella chiesa a una integrazione tra sensibilità e capacità diverse con accento romagnolo
Silvestrini riferiva le parole di Vichy insulti a Casaroli lo aiuti perché Luís non sa fare rivolto a Giovanni Paolo secondo e alludendo alla diplomazia e in questo senso
E gli autori della politico orientato le e ricordate di di cisti che dice Virzì Casaroli ensis non sum la critica la politico orientato alle il gruppo Della politico orientato né e lo slancio profeti comunisti Coop molto anche politico
Di Wojtyla lavorano insieme e Silvestrini diceva di poltiglia è un grande mistico ma è anche un grande politico
Questa è una figura del cardinale
Di un grande ecclesiastico italiano ma io vorrei dire
Di un servitore totale della Santa Sede ma anche di un grande italiano
Lui viveva i rapporti con la politica italiana con una passione politica fondamentale mera anche sostenitore della cooperazione tra vaticano
E Italia nelle questioni internazionali e qui dottor Letta c'è la figura di Andreotti
C'è la figura di Andreotti
Guardate i diari Andreotti Silvestrini torna da un viaggio in Africa e viene subito a casa mia a raccontarmi c'è un intreccio e c'è il ruolo di Zaccaria
Il segretario cioè un intreccio profondo che non è una confusione che non è una confusione mai l'idea di una visione condivisa
Che poi ci fosse un rapporto personale basta andare nell'archivio Andreotti e vedere la lettera che scrisse Silvestrini
Si prescrive ad Andreotti quando fu me
Sotto processo e si capisce il trasporto personale e si capisce anche il gesto di Giovanni Paolo secondo che platealmente
Abbracciò Andreotti opere dice Andreotti non mi ricordo in piazza San Pietro dopo che era stato incriminato
Allora la passione
E il senso della realtà
Non era un sognatore era un realista ma aveva la passione evangelica
Che come diceva Giovanni Paolo secondo tutto può cambiare ma tutto non cambia
Con un in un istante ma in un discorso progressivo
Attento misurato con perseveranza
Qui allora c'è
Il rapporto con Giovanni Paolo secondo come stavano insieme queste persone in fondo tanto diverse che avevano un giudizio diverso sul comunismo un giudizio molto diverso sul comunismo
Io ricordo l'unica volta che personalmente Giovanni Paolo secondo mi trattò duramente quando si parlava di politica italiana e gli ho gli dissi il comunismo italiano è molto diverso dal comunismo dell'Est Ellul mi disse
Ma credevo che lei fosse intelligente io rimasi un pizzico perché su questo non transige Eva
E allora
Mi sono immaginato le conversazioni di Silvestrini perché Silvestrini aveva presenti i suoi comunisti Romagnoli
Aveva i ragazzi di villa Nazareth con cui doveva tenere un figlio che non è che avessero proprio Lorient amento di destra
O non fossero dottor Letta lettori del tempo anche l'informato erano critici anche dell'unità quindi Silvestrini teneva insieme questi mondi
E il giudizio sull'America latina ma qui vorrei citare Nappi con la curiosità non tirerò per le lunghe perché non voglio rubare spazio al cardinale e cogliere rubo ma mi ha rubato il dottor Letta siamo tutti un po'ladri dicevo
Mi ha molto colpito che quel Silvestrini dice nel libro
Nel libro
Sull'attentato a Giovanni Paolo secondo
Dice
Dice di no io ho sempre pensato illustra gli stavamo che l'impegno sui il Paperon quali Scoma in Segreteria di Stato non ne sapevamo nulla si era nell'anno culminante delle rotte in Polonia
Ma non è vero perché io nell'attivo Andreotti ho trovato una lettera di Andreotti il primo settembre l'ottanta
A cui in cui lui pone il problema della sicurezza del Papa e dice stati attenti perché la popolarità di Giovanni Paolo secondo può contrariare molti ambienti internazionali
Ray era assessore per il diverso titolo sfavorevole a diverso titolo sfavorevoli al prestigio del Papa
E poi si potrebbe dire tanti altri documenti in proposito cioè l'idea che il Papa fosse a rischio forse non era stata messa a fuoco ma Andreotti ce l'aveva in mente Andreotti ce l'aveva in mente
E a ben pensarci non era un'idea così così peregrina
Anche se poi Giovanni Paolo secondo non ho mai voluto tener conto di essere a rischio questo forse era più il problema
Il grande capitolo storniamo al comunismo
Torniamo alla teologia della liberazione il grande capitolo dell'America Latina e qui c'è la vicenda del Nicaragua la vicenda del Salvador quel viaggio difficilissimo di Giovanni Paolo secondo
In America centrale in Nicaragua e la seconda Polonia dice Giovanni Paolo secondo al Silvestrini son frasi preziose
Son frasi preziose
E io credo che qui c'è una visione che come dire non non coincide del tutto
Ma in fondo Silvestrini di chi che aveva collaborato Conso mora e che aveva tanto fatto per l'America latina sulle vicende latino americane
Fa un'azione diplomatica ma è anche fuori e anche fuori
Però si vede la diversità tra i due
E ricordo di essere venuti in macchina con Silvestrini che guidava
Con qualche frenata secondo me un po'eccessiva non è che mi ha mai dato molta sicurezza e da abili a Nazareth mi accompagnò fino a casa e
E lui piaceva accompagnare guidando macchine e e c'era stato l'episodio di Giovanni Paolo secondo
E dal balcone di Pino OSCE e Louis diceva ma
Sì ma state esagerando perché voi sapete come il Papa dove vede gente e come le api sul miele ha sentito rumore si è affacciato perché lo perché aveva anche questa demitizzazione lì fu una specie di super dramma anche il cardinal Martini dice qualche parolina un po'cioè fu un dramma per una generazione vedere il papà della libertà che si affacciava al balcone colpirlo cieli Silvestrini
Dei mitizzata
E ma ha detto una cosa molto importante
Oggi dice c'è una crisi della Chiesa cattolica
C'è un modo anche tu dicevi complottista a me sembrerebbe anche troppo organizzato complottista io direi chi si alza
Fosse vescovo cardinale giornaliste dà fiato alla bocca critica parla e qui io penso Silvestrini che maturava una visione diversa ma nella sua capacità anche di silenzio
Di comunione
E penso cari a Martini
Grande amico Disciple scrigni
La capacità di silenzi e di comunione di riservatezza allora
Concludo proprio su questo Silvestrini è stato l'uomo delle tensioni uniti cioè questa parola e ti La Pira superare la guerra fretta l'ecumenismo la pace l'unità della Chiesa l'alleanza col su tutto del mondo ricostruire l'unità del mondo e la Chiesa cattolica la diplomazia vaticana al servizio dell'unità delle genti
Moggi
Concludo siamo fuori nel ventunesimo secolo in questo mondo a pezzi la cui cifra è il conflitto la conflittualità la contrapposizione in cui linguaggio diplomatico è rozzo
Beh abbiamo quei cari al Parolini e dobbiamo dire che il fatto che la Santa Sede che la Chiesa conserva di questa visione in uno spirito di continuità i tempi cambiano gli uomini cambiano non voglio dire che
Che si vestì l'inizio un modello insuperabile però c'è una continuità io voglio dire che questo anche se sempre non ha efficacia o anche se insultato ha una sua forza morale
In un certo senso prepara il futuro perché noi siamo convinti che il futuro non sono tanto le reazioni isteriche gli uni contro gli altri questo mondo che alla cifra del conflitto
Ma il futuro si prepara anche in un'approfondita conoscenza storica grazie
Credo che le parole di Andrea Riccardi siano la degna conclusione prima della conclusione del cardinal Parolin di questo nostro incontro devo dire
E ma se posso da ex collega D'Amico che raramente vedo una sala come questa dopo
Quasi due ore nessuno si è alzato Vistola straordinarietà delle testimonianze che abbiamo sentito adesso iper straordinario prova parola lei
Preminenza
Grazie senatore buonasera a tutti in particolare
Agli altri relatori
Sono molto lieto che anche questa sera
Si ricordi il cardinale Silvestrini ecco un po'in continuità con il convegno che abbiamo fatto alla fine dell'anno scorso no con organizzato da villa Nazareth e qui seguiranno anche altri altri convegni nel contesto del centenario della sua nascita
E questa sera lo facciamo tutto attraverso la presentazione del libero di Emma Fattorini Achille Silvestrini la diplomazia della speranza
Siccome pare che si tratti di un libro che si presta ad una molteplicità di letture nidi pubblici ma che comunque delinea in maniera perfetta l'abbiamo sentito anche dai relatori precedenti
La figura di Silvestrini stato un collaboratore i quattro pontefici di Pio dodicesimo di San Giovanni ventitreesimo San Paolo sesto e San Giovanni Paolo secondo
Una figura di primo piano nelle trattative della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa
Che si conclusero con la firma degli accordi di Helsinki nel settantacinque
Presente alla revisione del Concordato venne ha parlato molto bene il dottor Letta tra Stato italiano e Santa Sede nell'ottantaquattro
E dopo decenni di lavoro in Segreteria di Stato fu fatto cardinale nell'ottantotto nominato in un primo tempo prefetto della segnatura apostolica atterrò con un tedesco
Periodo e poi prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali insomma si tratta di davvero di un protagonista a tutto tondo della vita della chiesa
E a me pare che il libro intreccia tre piani che poi sono usciti anche dal dalle considerazioni che sono state fatte qui finora
Innanzitutto quello delle vicende politiche degli Stati e della loro posizione sullo scacchiere internazionale
Quello che riguarda il secondo il secondo piano i cambiamenti che nel corso dei decenni hanno coinvolto la Segreteria di Stato quindi la Curia romana in particolare la Segreteria di Stato
E quello del racconto intimo e amichevole di uno dei protagonisti della diplomazia vaticana
Il cardinale Silvestrini che per tutti noi che lo abbiamo conosciuto e custodito nel cuore
E nella memoria tratta di tutti i suoi insegnamenti semplicemente don Achille e io cercherò di invitare alcuni tratti che mi hanno particolarmente colpito a livello personale e istituzionale
Definirei don Achille come un caleidoscopio di interessi e di capacità
Unificati tutti dall'amore per la Chiesa
Di cui sapeva anche vedere le criticità e le chiusure
Il tratto dell'uomo curioso e senza pregiudizi e ben delineato nel libro che riporta ad esempio un episodio avvenuto a Helsinki
Il cardinale andò al cinema a vedere la via lattea di Buñuel
E proprio la visione di quel film dalle suggestioni surrealiste
Addio in lui la riflessione su quanto così importante e urgente che la chiesa ammettesse con coraggio gli errori commessi come poi fece Giovanni Paolo secondo durante il Grande Giubileo dell'anno due mila
Come non citare poi il rapporto con Federico Fellini di cui celebrò il funerale o quello con le donne
Abitato da una innata diffidenza verso l'eccesso di operatività ricorda l'autrice professoressa Pratolini Silvestrini era affascinato da figure complesse anche irregolari
In generale comunque la diffida differenza femminile muoveva in cui una curiosità reale
E soprattutto non era spaventato
Insomma don Achille era del tutto estraneo porsi verso la donna
Con il frequente duplice atteggiamento dei consacrati non so se di tutti consacrati
Prego diffidenza spaventata o prevaricazione mascherata
Non è che mi ritrovi molto
Comunque
Sì sì
La passione per la storia e la comprensione dei suoi sommovimenti lo portarono a stringere rapporti di amicizia con Alberto Cavallari direttore del Corriere della Sera
Anche in quell'occasione emersi il carattere di doppie di don Achille che sottolineo come il lavoro di Cavallari rappresentasse il servizio di un laico alla Chiesa
Un laico che preferiva le spiegazioni al giudizio
E non evitò di dire con chiarezza nell'omelia della messa di suffragio chi fossero i suoi nemici
Le ideologiche disumani Zanchi cito i poteri occulti che service con un uomo le pretese di risposta rispettabilità dei potenti
Infine
Tra i motivi personali che mi hanno spinto ad accettare questo invito c'è l'affiorare continuo nel lungo servizio di don Achille presso la Segreteria di Stato prima e presso la Congregazione delle Chiese orientali e poi della premura e della cura per di ragazzi e le ragazze di villa Nazareth che anch'io cerco degnamente dice proseguire quelle di don Achille è stata una vita con un c'
Entro preciso è già stato ricordato la fedeltà al Signore l'amore a Gesù Cristo nel suo Vangelo nel servizio e il servizio nella chiesa
E spostando l'attenzione sul piano istituzionale è bello scorgere tra i vari capitoli dell'esistenza di Tondo Achille altrettanti fili di una storia sulla quale è andata sviluppandosi modificandosi la vita della diplomazia vaticana
A questo proposito vorrei condividere un brano riportato nel libro A pagina novantotto che dice la sensibilità e la cura spirituale di don Achille nel suo lavoro di diplomatico
E cito
E una solitudine profonda quella del diplomatico della Santa Sede
Allorquando deve decidere la propria posizione
Non può stare né con gli uni né con gli altri non deve e non può appoggiarsi a nessuno ma solo immaginare il bene della Chiesa locale della società del paese
Secondo criteri di giustizia e che non possono tralasciare la portata universale della propria missione
Il punto qualificante la sensatezza della diplomazia vaticana e il perseguimento di un apparente utopia
Quella di conciliare particolare universale singoli e mondo
Per noi essere diplomatici non significa o ottenere la consolazione retorica di un accordo ma di avvertire caricarsi del peso di tutte le conseguenze senza mai tralasciare nei singoli Paesi di assicurare che ci sia una strada ulteriore rispondente a quanto potrebbe essere sacrificato nell'urgenza
La diplomazia del Papa e sete di giustizia
E fame di carità
Sono queste le solitudini c'è una persecuzione ci si chiede che cosa si deve fare per attutire questa violenza
Oppure cosa si deve fare se la cosa è già deciso che bisogna adattarsi e questo è il senso della solitudine essere consapevoli che non c'è una strada già fatta
E in più che non si può contare sull'appoggio di qualche Paese o di qualche governo ma bisogna decidere assolutamente improprio e questo il martirio della pazienza unità sia abbondantemente accennato
Negli anni del servizio diplomatico svolto con questa consapevolezza e con tale senso di responsabilità
Molti sono stati gli incontri di avvenimenti gli accordi che hanno visto intorno Achille uno se non il protagonista dell'azione della Chiesa
Il cardinale Silvestrini innanzitutto testimone del cambiamento della diplomazia vaticana quando con la fine della guerra di Corea nel cinquantatré inizia una stagione più disteso tra i due blocchi che governavano il mondo
Lo registro lui stesso in un commento riportato dall'autrice
Da allora in poi la tensione internazionale che era il suo culmine comincia a sciogliersi facendo intravedere la possibilità di affrontare i problemi lasciati aperti alla fine della seconda guerra mondiale
E che la competizione tra USA e URSS non aveva fatto che unire
Erano anni intensi nel corso dei quali don Achille appuntava riflessioni cercava di comprendere come i Paesi che avevano raggiunto stavano raggiungendo l'indipendenza potessero creare un'area intermedia che andasse a rompere lo schema bipolare
Annotava il cardinale in quel periodo io seguivo tutto l'ufficio di Tardini pro Segretario di Stato della Congregazione per gli Affari ecclesiastici straordinari
E mi occupavo principalmente delle vicende di Vietnam Cina e Sud-Est asiatico
Quando nel mille novecentocinquantacinque ci fu una Conferenza di Bandung bisognava mandare un attestato di simpatie di vicinanza in Cina la situazione era bloccata perché si continuava a riconoscere Tai Wan
Più positiva sembrava invece la situazione in Vietnam dove c'era la speranza che qualcosa potesse accadere
I non allineati erano Paesi che uscivano dal colonialismo e che esprimevano una spinta positiva
La nostra speranza perciò era che si potesse raggiungere una vera e piena molti polarità
Il cambiamento nella struttura portava inevitabilmente una trasformazione anche nello stile lavorativo della Segreteria di Stato
E tra gli interessi di don Achille certamente possiamo annoverare quello per la Cina
Dato ricordato dopo la pubblicazione della lettera apostolica di Pio dodicesimo a difesa della cristianità cinese nel mille novecentocinquantadue
Che ebbe come conseguenza espulsioni e torture dimissionari sacerdoti e vescovi oltre che la riduzione drastica della comunità cristiana
E a seguito dell'enciclica Cinardo del cinquantaquattro che inasprì la repressione nel che inasprì la repressione nel mille novecentocinquantotto
Il pontefice Pio undicesimo pubblicò l'enciclica ad Apostolorum che dichiarava illecita la nomina dei vescovi da parte delle chiese cinese
Una questione molto complessa e delicata che si può almeno in parte comprendere come ricorda l'autrice
A partire dal caso di Bernardino Dongo quanto in un frate minore eletto vescovo senza il benestare di Roma la quale fu semplicemente avvisata attraverso un telegramma porte monsignor Celli potrebbe parlare molto meglio di me
Di queste di queste cose
La risposta non tardò la Segreteria di Stato intimo a frate Bernardino di ricusare la nomina e da quel momento si iniziò a parlare di due chiese una clandestina e l'alta patriottica
Ancora una volta gli appunti di don Achille rivelano il suo essere un fine diplomatico ma anche un pastore profondo Tardini coinvolse Silvestrini nella scrittura del telegramma episodio che anni dopo ricordava così
Lo scrissi io in accordo con Tardini che si preoccupava per quello che sarebbe potuto succedere in seguito io continua don Achille ero contrario alla scomunica
La propaganda cinese non sapeva nulla di quello che accadeva davvero c'era una totale disinformazione
Mi confortava in questa mia convinzione il fatto che neanche i missionari cacciati e presumibilmente molto ostili al potere comunista fossero del parere di considerare scismatici loro discepoli
Secondo loro lo stile cinese dell'obbedienza allo Stato induceva i ero locali ad adattarsi e accettare il compromesso ma non erano e non si consideravano scismatici agli occhi della Chiesa
Non a chi le aveva talmente a cuore la situazione della Cina e della Chiesa in Cina al punto che chiese in occasione della visita di Stato di Craxi il Governo cinese Deng Xiao Ping
Inserire nei colloqui di vertice la richiesta di un confronto tra il Vaticano e il governo della repubblica cinese
Da quel momento molte sono state le occasioni per tessere il dialogo
Dopo l'intervento di Benedetto sedicesimo nel due mila sette durante il pontificato di papa Francesco nel due mila diciotto è stato fermato un primo accordo provvisorio sulla nomina dei vescovi rinnovato nel due mila venti e nel due mila ventidue
Procedendo così sulla strada del dialogo bilaterale
Che prosegue sapendo che la diplomazia come dice papa Francesco e penso che questo fosse il pensiero ma anche già il cardinal Silvestrini la diplomazia e l'arte del possibile
E fare che il possibile diventi reale
La Hume diplomatico di Cona che il di Donà che levato verso la fine spicca in quello che possiamo definire un capitolo centrale della sua biografia il Trattato di Helsinki
Con i quali inizio instaurarsi quello che lui chiamava il galateo della fiducia
Nel due mila quindici in occasione del quarantesimo anniversario della firma in un intervento a villa Nazareth davanti ad una che l anziano ma sorridente ebbi a dire don Achille per noi è stato uno degli operai della prima ora
Di quella svolta epocale di quegli anni di lavori o di incontri di negoziato e di risultati diplomatici rilevanti
Del resto come sottolineava lo stesso cardinale la Conferenza sulla sicurezza e cooperazione in Europa sembrò una scommessa contro la sfiducia
Perché senza un minimo di fiducia reciproca era impossibile che il rappresentante di tanti e così diversi paesi si riunissero allo stesso tavolo alla pari
Per importanti deliberazioni comuni che toccano la loro sicurezza e la cooperazione tra di loro
Non Achille fu protagonista di un evento benedetto da Paolo sesto ricordato da San Giovanni Paolo secondo nel viaggio in Finlandia che disse
Nel nobile compito di portare a termine il processo di Helsinki la Chiesa cattolica non mancherà di essere accanto a voi e al vostro fianco il qual modo discreto che è cara quel modo discreto che caratterizza la sua missione religiosa
Essa infatti è convinta della validità degli ideali incarnato network qui quattordici anni fa in un documento che per milioni di europei e più di un documento finale è un atto di speranza
Odio e fanatismo non possono trovare alcuna giustificazione tra coloro che chiamano Dio Padre nostro infinito grazie per l'attenzione
Leggete il libro della professoressa Fattori
Alla luce di tutte queste indicazioni di questi spunti che sono stati dati in questa in questa serata
Grazie eminenza
Prima prima di salutarli e c'è un colpo di scena perché vorrei cercare modestamente di rivaleggiare un poco il dottor Letta che per quattro oggi noi dobbiamo fare gli auguri alla sua Eminenza il cardinale Paroli perché compie gli anni e il suo compleanno
Per cui lo ringraziamo molto di averlo festeggiato qui al Senato con
è un grande regalo per aperte ecco
Accade
Novae