Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale venerdì diciannove gennaio questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura anche oggi gli Stati Uniti la campagna per le presidenziali
Il primo caucus nell'Iowa la vittoria schiacciante di Donald Trump
Ci concentreremo però sul terzo incomodo la giustizia che potrebbe in qualche modo compromettere la corsa di Donald Trump verso un secondo mandato alla Casa Bianca leggeremo un commento pubblicato oggi da le Monde
E alla Fraktion secondo il quale che condannino o meno Trump i giudici giocheranno un ruolo in queste presidenziali
Poiché parleremo della situazione nel Mar Rosso
In parte legate anche alla possibile rielezione
Di Trump con un commento di Allan Betti del fanno la fontana INPS
A proposito del fatto che in questo momento il mondo dipende dagli Stati Uniti per mantenere la pace
Sulle rotte commerciali affidarsi alla potenza militare americana per proteggere
La rotta marittima del Mar Rosso eh rischioso secondo questo commentatore del quotidiano della City chiuderemo con la Corea del Nord e un avvertimento che è stato lanciato da due Esperti di Corea del Nord
A proposito del rischio di un guerra una guerra lanciata da chi Myung Moon
Se ne occupava ieri sul New York Times Nicholas Kristof uno dei commentatori del quotidiano liberal di New York
Come se non ci fosse già abbastanza da spaventarci il mondo immerso nelle crisi
Ed ecco che potrebbe essercene un'altra la Kohler Corea del Nord si sta comportando in modo molto insolito
E questo spinge analisti ed esperti a temere
Che si stia preparando un attacco a sorpresa alla Corea del Sud forse anche al Giappone e Guam
Parliamo però dagli Stati Uniti
E dal commenta odiava Fraktion pubblicato oggi da le monde perché condannino o no Trump i giudici giocheranno un ruolo nel presidenziali
Vincitore delle primarie in Iowa il candidato repubblicano alle presidenziali americane avanza appesantito da almeno tre procedimenti penali che faranno entrare i giudici in politica
Scrive le Monde quattro donne e cinque uomini in abiti neri
Parteciperanno volenti o nolenti alla corsa per le elezioni presidenziali negli Stati Uniti Donal Trump ha vinto la prima tappa lunedì in Iowa in una freddissima aggiornata nel Midwest l'imprenditore newyorkese si è confermato il favorito per la famiglia repubblicana vuole portare la bandiera del grande comparti alle elezioni presidenziali del prossimo novembre
Ma tra lui e gli elettori ci sono di mezzo di giudici e in particolare i nove giudici della Corte Suprema americana
Due calendari
Nelle prossime settimane si fonderanno in un unico calendario
Quello dei procedimenti giudiziari di cui tramite oggetto è quello classico di una campagna politica americana prima le primarie poi dall'estate lo scontro tra un democratico e un repubblicano
Solo che questa volta questo corso tradizionale
è diverso addirittura senza precedenti
Il candidato repubblicano infatti all'Ansa a passi pesanti certi gravati come minimo da tre procedimenti penali
Due per aver tentato di sovvertire le elezioni presidenziali del novembre due mila venti uno per possesso di documenti segreti un triplo un quadruplo atto d'accusa
Minaccia la presidenza della più potente Democrazia liberale
Un potenziale criminale che rischia una pena il carcere sta chiedendo i voti al popolo americano un tour
Fattore dichiarato intende presiedere ancora una volta le sorti del Paese che assicura la leadership del campo occidentale
Nel mondo ricorda che alcuni processi inizieranno a marzo poi da una la la a Hula all'altra il valzer degli scontri giudiziari scandirà le fasi della competizione elettorale insomma
In un modo o nell'altro anche se non possiamo ancora prevederne le conseguenze i giudici avranno un ruolo in queste elezioni che condannino o meno l'ex presidente la magistratura peserà sulla politica e questo solleva una questione fondamentale la domanda è in una democrazia spetta ai giudici o agli elettori decidere il destino di Trump e dunque in parte le lezioni
Lo psicodramma politico giuridico ruota attorno a un dilemma privilegiare lo Stato di diritto oppure il suffragio popolare
Gli Stati Uniti sono insomma il teatro di una battaglia di principio su un punto chiave del funzionamento democratico
Dichiarato sconfitto nel novembre due mila e venti da tutte le istituzioni che dovevano decidere
Trump con il suo ego smisurato rifiutando la sconfitta ha cercato di fermare il momento forte della democrazia che il trasferimento pacifico del potere da un partito all'altro
Ha imposto il Partito repubblicano la tesi di un'elezione rubata il sei gennaio due mila ventuno ha invitato i suoi sostenitori a marciare sul Congresso per impedire la certificazione del voto
Del novembre due mila venti il congresso è stato ha saltato ci sono stati sei morti e a oggi mille duecento arresti con alcune condanne al carcere
Di fronte a un Trump che nasconde meno che mai le sue inclinazioni autocratiche
Lo storico britannico Simon Shammah mette in discussione il futuro della democrazia americana
Per lui la domanda è quale strada comporti più pericoli per la democrazia americana ritenere tran-tran responsabile delle sue malefatte in tribunale oppure lasciare che siano gli elettori a decidere
All'inizio di febbraio la Corte suprema federale
Cioè ai nove super giudici del paese
Su richiesta degli avvocati di Trump dovrebbe pronunciarsi su una decisione assunta dal Colorado
Invocando il quattordicesimo emendamento della Costituzione americana la Corte Suprema del Colorado ha dichiarato Trump ineleggibile per le primarie locali
Motivo l'emendamento vieta la candidatura cariche ufficiali di chiunque sia stato coinvolto in un'insurrezione
In mente poi ha seguito l'esempio del Colorado
I difensori del candidato repubblicano sostengono che tante non essendo stato messo sotto accusa dal Congresso
Non può essere dichiarato ineleggibile da un tribunale cioè dalla Corte suprema del Colorado per quello che ha fatto e detto come presidente
La sua Grande Bugia sulle elezioni rubate fa parte della sua libertà d'espressione per quanto riguarda il sei gennaio due mila ventuno è stato un giorno magnifico ha detto Trump invocando ancora una volta la sua libertà d'opinione
Alcuni sostengono che il futuro di Trump politicamente potrà essere deciso dunque solo dagli elettori
In questi tempi di estrema polarizzazione in cui il Paese a volte sembra sull'orlo della guerra civile
E necessario proteggere il processo elettorale quando si tratta di scegliere il presidente in una democrazia sono i cittadini a decidere non i tribunali sta ha scritto il professor devi bella di Princeton sul gran Contino
Impedire a tram di candidarsi inciderebbe alla violenza rafforzerebbe le teorie del complotto minerebbe la legittimità di un vincitore democratico altri però osservano che la democrazia significa rispetto dello Stato di diritto di cui i giudici sono garanti ci sono poche possibilità chi nove membri della Corte Suprema se i conservatori e tre sta centristi
Scelga hanno tra una tesi e l'altra terzo pilastro istituzionale della democrazia americana
La Corte ha offuscato la sua immagine di vestale imparziale della Costituzione con tutta una serie di decisioni recenti ha perso molto credito negli ultimi anni
La cosa più probabile che i nove giudici non rischino né di dichiarare ineleggibile Trump né di assolverlo per il suo ruolo nella rivolta del sei gennaio
Troveranno l'ambiguità giusta per restare nell'ambiguità colta la democrazia americana si sta muovendo in terra incognita così tra l'altro
Allora fra Chamot
Su le mondi oggi
Invece a proposito di un altro tema in parte legato anche all'esito delle elezioni presidenziali americane cioè la situazione nel Mar Rosso
Vale la pena
Prendere Frasson Times è un commento di Allan Betti dal titolo il mondo non deve dipendere dagli Stati Uniti per mantenere la pace nel commercio
Affidarsi alla potenza americana per proteggere le rotte marittime del Mar Rosso è rischioso
Quando si tratta di dare
Filo da torcere ai pirati per mantenere attive le arterie del commercio globale
I sentimenti sono sicuramente il Paese a cui rivolgersi per decenni la marina americana pattugliato le rotte marittime di tutto il mondo per scoraggiare i predoni marittimi
Mi aiuti i cui attacchi ai porta corde Container e alle navi della marina americana nel Mar Rosso hanno gravemente limitato il traffico commerciale attraverso il Canale di Suez
Rappresentano una sfida molto più difficile dei pirati la situazione attuale sottolinea che il lavoro più critico degli Stati Uniti nella protezione delle catene di approvvigionamento si svolge in situazioni geopolitiche e militari difficili
Ma le motivazioni degli Stati Uniti sono più strategiche che economiche il che può rendere l'azione americana a ambigua e soggetta a mutamenti politici
Per un Paese che apparentemente si preoccupa poco del sistema multilaterale tanto è vero che non ha ratificato il trattato sul diritto del mare dell'ONU
Gli Stati Uniti certamente forniscono alcuni beni pubblici globali vitali per difendere il sistema multilaterale
Il tenente anche Centre for Global davvero commenta afferma che l'America spende lo zero virgola ventuno per cento del PIL per pattugliare le rotte marittime globali tre volte più del Regno Unito che è al secondo posto
è vero in alcune regioni infestate dai pirati come in mare al largo della Somalia ci sono decine di altri Paesi inclusa l'Unione europea che nel due mila otto aveva lanciato Atlanta la sua prima operazione navale collettiva
Gli attacchi dei pirati somali che una volta erano centinaia ogni anno sono stati praticamente eliminati
Ma è relativamente facile mettere insieme una squadra per dare la caccia dei criminali anche l'Unione Europea geopoliticamente fratturata è in grado di unirsi contro dei vive briganti Marini
In realtà laddove gli Stati Uniti forniscono al massimo vantaggio il sistema commerciale è dove hanno a che fare con attori fatti antagonisti come Cina sul Paiwan e Russia su Ucraina i pirati al largo della Somalia o nello stretto delle ma di Malacca sono una seccatura ma l'invasione della Cina
Meglio l'invasione di Taiwan da parte della Cina provocherebbe il caos globale totale distruggendo l'industria mondiale dei semiconduttori
L'integrità e la politica interna dell'Unione Europea per non parlare delle sue ambizioni economiche implodere ebbero in caso di conflitto destabilizzante che coinvolgesse una forza ostile lungo il suo confine orientale insomma in queste situazioni
Gli Stati Uniti sono spesso la potenza indispensabile anche se non sono coinvolti per ottenere benefici economici diretti
Uscito ha interesse ad un'Europa unite prospera
Ma i benefici marginali per l'economia americana derivanti da respingere Vladimir Putin difficilmente giustificano il sostegno americano prolungato all'Ucraina
Voci Tom sostiene Taiwan da decenni da ben prima che Taiwan assumesse un ruolo vitale nella catena di approvvigionamento dell'elettronica e dei semiconduttori
E questo ci porta di venti del Mar Rosso scrive Allan Betti sul Financial Times minuti non sono un gruppo di ladri trasandati su motoscafi sono militanti ideologicamente motivati
Con basi terrestri sostenuti da uno Stato potente l'Iran possono infliggere danni a distanza attraverso missili e droni sono pronti a subire perdite pesanti
I loro attacchi stanno infliggendo un duro colpo al commercio globale riducendo il traffico del canale di sua ex e c'è la sensazione che gli utili probabilmente non avrebbero attaccato se gli Stati Uniti non avessero fornito sostegno a Israele durante il suo a
Attacco a Gaza
Pertanto data la diffusa condanna internazionale delle tattiche di Israele e gli Stati Uniti
Si ritrovano con pochi alleati pronti a unirsi in una guerra violenta contro duty
Gli attacchi iniziali negli Stati Uniti contro gli aiuti hanno coinvolto il Regno Unito c'è stato sostegno non operativo di Australia Canada i Paesi Bassi
Ma il Bahrein è stato l'unico contributore del Medioriente l'Unione Europea altri Paesi europei affermano che aiuteranno sì ma con operazioni di supporto e scorta
Cina e India che hanno entrambe un chiaro interesse economico mantenere aperto il canale di Suez
Non hanno scelto di coinvolgerci né militarmente né politicamente
In altre parole l'esercito americano sta cercando di mantenere aperte una rotta commerciale che va a beneficio gli altri è motivato l'America più dalla geopolitica che da un interesse economico diretto e la conseguenza è che la sua squadra di alleati e limitata
Queste motivazioni sono influenzate anche da cambiamenti politici potenziali a Washington proteggere l'Europa dalla Russia e sostenere Taiwan contro la Cina da decenni una politica consensuale
In America
Ma un altro mandato presidenziale per Donald Trump rischierebbe di portare un cambiamento radicale Trump ha detto che rifiuterà al sostegno di sostenere l'Ucraina
Mossa che senza dubbio incoraggerà la Cina e il sostegno istinto isolazionista
Potrebbe incoraggiare a ritirare il sostegno americano Taiwan tutto ciò potrebbe essere catastrofico per il sistema commerciale ancor più del protezionismo di Trump
E questo mostra rischio che c'è se la sicurezza del commercio globale è garantita solo dagli Stati Uniti
Stati Uniti che hanno una politica estera allineata solo in modo intermittente ai loro interessi economici
Senza nessun'altra grande potenza commerciale e militare disposto in grado di assumere il proprio ruolo nella protezione
Dei punti strategici
Dell'economia globale beh questo è un rischio inevitabile che il mondo vede correre così tra l'altro Allan Bettin che smentisce alcune delle narrazioni tra l'altro su gli Stati Uniti come intervengono per interessi
I gollisti ci economici eccetera eccetera ma a proposito di rischi
Ce n'è uno che si affaccia almeno secondo Nicholas Kristof del New York Times
Come se non ci fosse abbastanza di cui spaventarci
Andiamo subito a leggere perché il tempo e poco il mondo è già immerso nelle crisi ed ecco che potrebbe esserci un'altra la Corea del Nord si sta comportando in modo di molti molto insoliti
Cosa che spinge alcuni esperti a temere che stia preparando un attacco a sorpresa la Corea del Sud forse anche al Giappone Guam ho visto nella mia carriera molti falsi allarmi
Scrive Kristof non racconterà i major di questo avvertimento se non fosse per che
Proviene da due esperti particolarmente credibili per giungono a una conta conclusione senza mezzi termini Kim Jong ha preso la decisione strategica di entrare in guerra
Si tratta di speculazioni entrambi gli esperti riconoscono che è una previsione altamente incerta ma uno eh Robert Carlin che da cinquant'anni analizza la Corea del Nord per la CIA al Dipartimento di Stato e altre organizzazioni l'altro il Siegfried Eccher
Esperto nucleare di Stanford che ha visitato la Corea del Nord sette volte
E gli è stato concesso ampio accesso ai programmi nucleari del paese l'avvertimento è stato pubblicato su un sito che si occupa di Corea del Nord web trentotto Norsa
I due hanno sollevato la possibilità che la Corea del Nord possano usare le sue testate nucleari per colpire la Regione
Sia Carlin sia Eccher mi hanno detto che non sanno quando questo potrebbe verificarsi
O quale forma potrebbe assumere
Tutti dicono a b probabilmente
è e allarmismo perché non ci si aspettava un attacco da parte della Corea del Nord AMAT attenzione perché tutti sono sempre rimasti sorpresi dall'avvio di conflitti
Nicholas Kristof va avanti spiegando i dettagli delle previsioni di questi due Esperti
E conclude così mi sembrerebbe prudente che che l'Amministrazione Weiden intensifichi i contatti diplomatici con Pyongyang cerchi di coinvolgere la Cina i livelli più alti
Allochi risorse di Intelligence per comprendere meglio i rischi nordcoreani garantire che le nostre forze militari siano pronte nessuno Dinoi sa cosa accadrà sarebbe saggio essere pronti
A tu
Ci fermiamo per oggi da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale