Il VII Rapporto sull'industria e la politica industriale in Italia (la ricostruzione industriale, la politica per l'industria dopo l'impresa pubblica, le imprese dopo la crisi) il rapporto è stato curato dal CER e dall'IRS

Ringrazio incendi di avere scelto Mediocredito centrale dell'IRCCS bellezza esteriore aver scelto il Mediocredito Centrale presentazione molto importante rapporto io ringrazio poi perché il tema di questo incontro coinvolgente aveva chiamato apposta del motivo di di coincide ogni volta solo quel volto ovviamente oppure ci pensiamo noi a essere qualcosa voi sapete insomma questa banca è stata per tanti anni una è una sorta di agenzia di politica industriale e abbiamo aggiunto a questa funzione quella di Banca di sviluppo perché ritenevamo che proprio come dite voi nel rapporto caduti le funzioni tradizionali di politica industriale certamente non riusciva a svolgere bene il suo compito soltanto con la funzione istituzionale
E a questo abbiamo aggiunto questo ruolo di banca di sviluppo che ci sia quindi chiediamo che sia una funzione perfino il più importante poco se abbinata anche alla all'altra pur si è separata dal punto di vista formale non abbiamo quello scientifico
Che io ritengo di primo ordine tarato c'è il professor Ranci
Fa parte credo che ci siano così economisti industriali veneti maggiormente stati impegnati nel nostro Paese in questi anni interrogati ci interroghiamo spesso insomma no sul sul significato che oggi può avere una politica industriale spesso io vengo corretta si dice sì sì più positiva gli economica dell'impresa insomma comunque avviati questa differenza siccome dobbiamo chiamarci e qual è oggi il significato di politica industriale credo che su questo argomento meglio degli opposta
Dire qualcosa
Non parlo ci si interroga su questo da poco e oggi che siamo in presenza di una prevalere imposizioni più liberali proprio oggi
Così per entrare in vigore la normativa comunitaria ha ridotto il capo di intervento e poi la crisi fiscale dello Stato ha reso scarse risorse mimiche giusto porsi questo tipo di di di domande
La conclusione a cui arrivate o o arriviamo che la politica industriale serve solo se la sua azione contribuisce a controbilanciare un fallimento del mercato insomma no
Certamente non è facile eccoci a misurare l'ha fatto il fallimento del mercato io ci proverò in pochissimi minuti e a vederlo in creare dove a nostro avviso è più marcato questo
Questo questo fallimento sulla no eh Paolo per giocare in casa nel mercato dei finanziamenti alle piccole e medie imprese
Nello sviluppo Mezzogiorno avviene la diffusione di nuove tecnologie nostro osservatorio ritiene che questi signori tre argomenti forti dove certamente c'è un fallimento grosso insomma no
In questi tre settori in mercato non svolge gli effetti riequilibratore anzi accentua i divari e le differenze vediamo un attimo l'aspetto di più riguarda il sistema bancario ecco nostro osservatorio
Viveva ma questo lo rileva anche la Banca d'Italia
Data bank una selezione avversa del credito dovuto fondamentalmente alle asimmetrie informative e cioè oggi ancora oggi la piccola e media impresa e anche in questa congiuntura
O un ex congiuntura di massima recessione ha pagato più caro al posto del denaro viva dio diciamo cambia
Cambia originalità stanno serve dirlo a casa di una banca che per fortuna fa la Banca commerciale in cui Potito compiuti sepoltura privo di di argomento
Ed è dovuto e cioè malgrado la redditività della piccola e media impresa sia maggiore questo e lo sconcerto dal divida il maggiore il mercato questo imposto dai più caro che è dovuto al la nostra analisi a queste asimmetrie informative e cioè i due mondi non comunicano e non comunicanti dopo nel moltiplicando non si chiedono contento il vostro denaro subisce questo tipo di di di di l'evoluzione un dato che è sconcertante in questa materia
è che l'indebitamento aprendo la piccola e media impresa il settanta per cento contro il quaranta per cento della Germania chiaramente questo è uno svantaggio competitivo non indifferente che oggi parzialmente coperto dalla da una competitività basato su fattori di prezzo però certamente UE dovendo rientrare in qualche modo questa preoccupazione mi sembra che possa essere abbastanza evidente e quello che più preoccupa che siamo in assenza del mercato finanziario il mercato del credito non sembra attualmente in grado di di posizionarli in termini di offerta di prodotti finanziari che possono supplire a questo tipo di tensione che esiste
E ripeto i mercati finanziari tardano ad affermarsi anche se il abbiamo mai una cornice è un corpus normativo che prima non avevamo intorno ai mercati finanziari
Se ricordiamo cosa era cinque anni fa dove non c'è la legge bancaria non c'era un Riggio sullo sui fondi chiusi fondi pensione eponimo degli aridi passo avanti è stato fatto visto normativo certamente non è ancora
Applicato
Noi abbiamo varie esperienze perché questa istituto molti anni fa iniziato nel settore della capitalizzazione avendo discreti risultati
E quindi ecco arrivo al primo punto sopra a nostro avviso qui un'azione di politica industriale deve intervenire sua transizione sull'emergenza finanziaria
Cito due esempi
I consolidamenti e i fondi di garanzia sul medio termine noi consideriamo questi due argomenti due occasioni transizione e come strumento di politica industriale se mi si consente la definizione e porta un caso concreto noi siamo riusciti poi dopo tante fatiche a far approvare una legge che siano cinque nove otto ma lì alle nove
Sui consolidamenti avevamo rilevato che c'era un grandissimo indebitamento avrebbe abbiamo passato mille miliardi da un'archiviazione è un'altra imbeccato dall'Egitto con modo violento i fondi sono finiti subito e sul mercato c'è una domanda
Il consolidamento di dieci mila miliardi ed è andato in pensione
Delle quindi occorrono strumenti di politica industriale correggeva esibizioni in virtù non hanno a lungo molto mio discorso su questo tema il passo al secondo sui fondi di garanzia sul medio termine secondo noi i brasiliani fondi garanzia presentano uno strumento di politica industriale riferentesi al mercato decreto
Perché la forbice tra banca e impresa Christian Algardi visto che la tendenza o dovremo andare verso tecnologie più più più sofisticate verso un mondo più il materiale e quindi questa distanza questi asimmetria informativa preparò mentali e quindi il sistema delle garanzie raggiunti in sede comunitaria viva Dio è stato preso in esame con solerzia di Fei ormai è una realtà e tutta la comunità si muove in ordine al sistema delle garanzie dovrà essere maggiormente preso in esame esistono anche questo è uno strumento di politica industriale
Velocemente verso la conclusione il secondo fallimento pure mezzogiorno che motivi sapete quindi non sto qui a ripeterli noi crediamo che però sul Mezzogiorno ci sia una risposta e che non è sufficiente fare la denuncia ma ci sia la risposta di come come banca cerchiamo chitarra in questi tre punti
A nostro avviso il project financing per le infrastrutture e la risposta paventare nel Mezzogiorno
Secondo i nostri calcoli esistono trenta mila miliardi guidare mezzogiorno visto che l'apporto impieghi deposti voto più basso che non al nord che si può tentare un divorzio sarà facile di incardinare sul territorio non vediamo altra strada di politica industriale se non il finanziamento privato fatto così menti del mercato
Qualche volta si può fare anche un project finance pubblico-privata noi Gioia Tauro l'abbiamo realizzata col project finance e c'è un porto a Gioia Tauro che funziona con il project finance è un porto
Con penso che ha l'ambizione di essere un porto container del Mediterraneo
Argomento è la valutazione e selezione dei progetti industriali che possono cede nove incentivi e la famosa quattro otto otto ci auguriamo che fra pochi giorni che sta questa benedetta quattro otto otto diventi operativa sono un flusso di risorse non indifferenti e terzo punto è il tiraggio di fondi comunitari che il ministro del Tesoro il ministro del Bilancio stanno curando anche qui sembra che stia arrivando a conclusione questi tre strumentazioni noi consideriamo importanti sempre stando a Campo che ci riguarda
E il terzo argomento e chiudo è quello della dell'innovazione ecco dal vostro rapporto emerge una progressiva despecializzazione nostro cresciuto industriali oppure si chiama un eccesso di specializzazione sotto e industriale il proprio porta verso un modello competitivo vecchi passano verso l'alto quindi occorre intervenire in questa dichiarazione di politiche di trasferimento
Ma dico di più oltre che per i fondi quello che ci preoccupa molto è che manca il marketing innovazione cioè i soggetti capaci a portare innovazione da dove si produce a dove dovrebbe essere applicata quindi ecco questi tre esempi a mio avviso almeno quanto ci riguarda rendono abbastanza l'idea che possiamo superare vecchie politiche industriali poter dizionari politiche
Come vuole chiamare nel vostro rapporto Nunziata di monetizzare
No imbattibile la mancanza di alcune opportunità ma quanto la possibilità di ristabilire le condizioni per riattivare il mercato l'eternità secondo noi per vedere che ci riguarda
Ecco su questa direzione
Noi abbiamo un'esperienza devo dire alle creato una Banca di sviluppo e noi siamo tali soltanto da otto mesi
Insieme agenzia di politica industriale incardinata su tre aspetti capitalizzazione del sistema industriale
Sua internazionalizzazione finanziamento delle infrastrutture trattando dei buoni risultati c'è una domanda che sta girando
Le imprese vengono dirà anche conto economico della banca che non guasta osservava quindi ci sembra che aveva individuato questi tre settori
Così importanti avendo anche noi un fatto positivo dal punto di vista di Bilancio mi sembra che sia una strada che coraggio d'
Essere proseguita
Scusate l'estatico di introduzione ma mi sembra opportuno calarla nuovamente ma io devo ringraziare Gianfranco Imperatori due volte primo della legge colto
Cortesemente in questa bellissima sede del Mediocredito centrale che è uno dei nostri sponsor rapporto CEIS
E secondo diversi dando delle buone notizie di non avere semplicemente
Inaugurato questo incontro è raro di questi tempi avere delle buone notizie dovremmo adattarci a che queste e e quindi lo ringraziamo del suo fuori di ogni scherzo contributo
Estremamente utile all'approfondimento alla posizione di alcuni temi che certamente meriteranno di essere approfonditi ovviamente col concorso con la partecipazione con il sostegno suo e degli esperti delle Mediocredito accettare il mio compito è molto semplice quello di un annunciatore
Annunciatore del color programmate in quel di questo incontro il quale ha subito o sta subendo in corso del tempo delle modifiche per l'alto turn over dei nostri invio autorevoli invitati che hanno dei problemi a cominciare dai due che avevano cortesemente accettato di essere i nostri di Scala Santa Giuliano Amato gridando urbani e che il primo all'età ha fatto sapere che farà l'impossibile per essere presente un po'più tardi
Il secondo purtroppo è stato risucchiato in non so quale fondamentale importante impegno che gli impedisce di partecipare
Ai nostri ideali ai nostri lavori teniamo quindi di potere Adele Giuliano Amato e e ha tra gli altri Isca Assante ci sono delle difficoltà perché avevano accettato di venire qui
Sabino Cassese che sarà senz'altro presente tra pochissimo e in arrivo
E Alfonso l'in Bruno che ringrazio ed è qui tra di noi in prima fila a e poi Antonio Marzano e
E il ministro loro il quale e al Consiglio dei ministri è stato convocato il Consiglio dei ministri quindi dobbiamo dobbiamo scusarmi lo speriamo anche che consiglieri si sia molto rapido ma in ogni caso non credo che sia probabile che egli possa come era come era
Come era previsto partecipare ai lavori mentre invece è confermato che Giuliano Amato verrà più presto possibile anche Marta beh insomma aspettiamo tutti quelli che potranno liberarsi dei loro più gravi impegni pervenire tra di noi e li ringraziamo fin d'ora come io ringrazio tutti gli autorevoli e e gli intervenuti a questa fitta
Questo fitto incontro dopodiché pregherei il mio amico Pippo Ranci di illustrare un dare una persona generale del rapporto era Manin Carabba subito dopo approfondirà presentazione il capitolo del rapporto che ha personalmente curato e cioè quello del quadro istituzionale vi ringrazio Pippo
Siccome istitutive lavorano in coppia di sorbiti anche un doppio ringraziamento ma
Da parte mia diverse soprattutto direi
Il ringraziamento va a quelli che hanno avuto la cortesia di intervenire il ringraziamento va comunque a tutti i i finanziatori che hanno reso possibile il rapporto molti dei quali sono rappresentati qui ma non tutti
Adesso dico solo due parole relative al contenuto del rapporto che avrete spero apprezzato siamo riusciti a tenere più piccolo di quelle degli anni scorsi e quindi c'è meno bisogno di sintetizzarlo perché forse si legge anche prima Frank
Se dovessimo trovare un titolo oggi per un rapporto sull'industria nonché nonché
L'abbiamo scelto molto tempo fa perché grazie alla velocità del Mulino che pure possiamo ringraziare che pure autorevolmente rappresentato qua abbiamo potuto scegliere il titolo a poca distanza dall'uscita in libreria
E tuttavia le cose marciano molto velocemente se dovessimo scegliere un titolo oggi io credo che dovremmo immaginare un qualche cosa più di questo genere
Come consolidare la competitività di un sistema alla fine di un'espansione drogata oppure quale politica per disintossicare
Lei l'industria italiana
Siamo certamente in una situazione nella quale le case le cose vanno troppo bene per poter durare
E il contenuto di questo rapporto
è esattamente orientato alla ricerca di
Dei punti deboli
Di medio periodo che oggi sono occultati da una congiuntura di eccezionale favore dal punto di vista competitivo e che tuttavia inevitabilmente prima emergeranno io vado schematicamente a toccare i capitoli
Ricostruire l'industria e ciò che andrebbe fatto usando il tempo favorevole ci siamo lamentati per alcuni anni e abbiamo riempito i nostri rapporti per alcuni anni
Del rimpianto per le occasioni perdute negli anni Grassi della precedente espansione quella a metà degli anni ottanta
E non vorrei che poi dovessimo scrivere ancora una serie di rapporti nella seconda metà degli anni novanta dicendo è l'occasione perduta nel novantaquattro nel novantacinque e nel novantasei
Perché questo è possibile
Noi abbiamo innanzitutto il problema di una competitività i costi e di qualità del sistema industriale
Che si porrà brutalmente quando il rapporto di cambio tornerà in qualche modo a riflette le condizioni medie di medio periodo
Il tema che abbiamo trattato
Nella nel secondo capitolo esattamente quello della delocalizzazione industriale e della necessità che le imprese di molti settori ove mai non solo di quelli più tradizionali dovranno affrontare la necessità di poter offrire prodotti a
Condizioni di costo paragonabili a quelli dei concorrenti che significa redistribuire le funzioni e nelle nei vari Paesi nelle varie aree di produzione di ricollocare il re inglese grandi e a traino di quelli i sistemi delle imprese minori in un assetto possa reggere e questo significa anche per molte imprese
Dedicarsi con maggiore impegno a quella parte a quel segmento che
Che
In più veloce crescita che quello relativo ai servizi e non relativo alla produzione di beni
E che va evidentemente programmato in modo tale da non essere appeso a condizioni di particolare favore
La l'altra un'altra operazione
Che in questi anni è determinante per ciò che avverrà dopo ENI ridisegno del settore pubblico
Le privatizzazioni al di là del loro apporto al risanamento della finanza pubblica costituiscono la grande occasione di riorganizzazione
Io sistema industriale
Costituiscono qualcosa che assomiglia nella politica urbana delle nostre grandi città
Alla riutilizzazione delle aree industriali dismesse e è la grande occasione per farne qualche cosa di utile e di produttivo
Non dico che le imprese pubbliche siano come le aree dismesse ma l'occasione è allo stesso carattere di non ripetitivi tale si fa una volta sola una volta destinate riorganizzate saranno quello che sarà
Il disegno del settore industriale e del settore produttivo industriale e bancario e assicurativo che c'era alla fine del processo di privatizzazione
E viene largamente determinato dal modo nel quale le privatizzazioni si fanno noi abbiamo cercato di dar conto di ciò che è avvenuto di ciò che sta avvenendo
Le vicende recenti
Sembrano qualcosa di normale sembrano un processo anche lento se lo guardiamo il set
Se lo guardiamo
Non perdendo la memoria storica di del Paese in cui siamo vissuti sono stati un condensato di di decisioni altamente innovative in tempo relativamente breve
La grande
Il in grande dibattito che adesso stiamo dimenticando ma che è così vicino che fa parte ancora dell'annata oggetto di analisi e quello circa la forma delle imprese e privati che vanno a sostituire le imprese pubbliche il grande dibattito
Tra la public company il nocciolo duro
Se guardiamo cercando di essere sereni a ciò che è accaduto alle banche Iri
Mi pare che la discussione possa essere impostata in questi termini
L'insoddisfazione dipende dal fatto che non si è scelto in modo coerente l'uno o l'altro dei due modelli
Un modello buone la diffusione della proprietà
Guidata penso dal management e il formarsi poi di una nuova maggioranza gradualmente a sostegno del management dice
L'altra formula è quella nella quale il venditore cerca i suoi compratori individua il controllanti che dovranno venire e far loro pagare il valore del controllo
Ecco l'insoddisfazione per ciò che è accaduto credo dipenda molto dal fatto che formalmente si è seguita la prima strada ma poi di fatto ci sembra essersi trovati quasi nella seconda
Io credo che la vicenda debba essere
Tenuta presente per ciò che deve accadere
Innanzitutto lo sviluppo degli investitori istituzionali il ruolo delle banche nell'accompagnare il processo è valido qualsiasi sia il modello che si vuole seguire
Occorre in ogni caso in secondo luogo occorre forse decidere con maggiore chiarezza e trasparenza quale strada si vuole tenere perché la la proprietà diffusa richiede un certo grado di Andorra insegna la cessione del controllo e l'individuazione
Di chi saranno i controllanti richiede invece di far pagare il prezzo di questo controllo lasciare in ombra
Questa scelta far credere
Che si possano avere alti proventi dalla vendita diffusa e che si possa lasciare a formalmente al caso ma di fatto invece combinare chi deve essere il proprietario è certamente un modo di procedere che poi non crea soddisfazione
Quindi la massima chiarezza e la massima coerenza se si individua un nucleo di controllo deve essersi un penso che
Sancisce il la cessione il valore di ciò che è stato ceduto
Vengono attivamente al punto annesso alle privatizzazioni ed è quello di delle privatizzazioni di quei particolari
Organismi che forniscono i servizi di pubblica utilità e qui noi abbiamo avuto pronunce legislative e c'è legislazioni in itinere che sanciscono un punto fermo e cioè che la privatizzazione di questi debba avvenire in presenza di organismi di regolamentazione rinnovati più forti più autonomi di quanto non siano state finora i i i deboli organismi ministeriali
E questa anche
La causa di quali che il ritardo
Ma mi sembra che da qua non si riesca non è accettabile
Ne politicamente né per i mercati che devono assorbirebbe azioni
Che la privatizzazione avvenga senza un assetto di controllo chiaro secondo regole certe
E e e che e che credibile anche nella sua operatività fatto da organismi che non siano sulla carta ma che abbiamo già un'immediata credibilità
Questo è il grande il grande nodo che
Può creare come forse sta creando qualche
Rischia Giurin dei tempi sì
Allora dicevo
I temi della riorganizzazione
Industriale
Per il medio periodo la rilocalizzazione e riguadagnare competitività delle imprese il come si gestisce la privatizzazione e il terzo grande tema e la politica fiscale la fiscalità delle inglese è stata toccata
Più volte nei provvedimenti
Degli ultimi anni ancora sono commentati i trattati qua i provvedimenti del periodo decente la fiscalità delle imprese è stata toccata
Anche essa come forse in parte sono state impostate le privatizzazioni più per motivi di gettito che per motivi di razionale assetto del sistema delle imprese ed è invece essenziale tanto essenziale quanto il problema del credito che è stato toccato prima dentro Imperatori essenziale che la disciplina fiscale
Sia orientata al rafforzamento patrimoniale delle imprese o quanto meno non discrimini contro il capitale di rischio e quindi abbia un equilibrio che oggi non ha nel trattamento delle diverse fonti di finanziamento ed essenziale anche che non sia un motivo di immobilizzazione
Di scarsa mobilità dell'impresa e qua il trattamento delle plusvalenze diventa un elemento cruciale perché oggi esso e effettivamente un la disciplina del trattamento fiscale le plusvalenze un fatto che frena la mobilità dell'impresa
Infine le istituzioni della politica industriale
E questo è l'argomento che svolge dal professor Caravà al quale io passo la parola
Grazie grazie a Pippo Ranci professor ma rincara
Intanto ringrazio il professor Cassese che come avete visto ci ha raggiunto
Il capitolo sul quadro istituzionale come è giusto che era in fondo perché giurista riflette alla fine su possibili riassetti istituzionali coerenti con intirizziti le urgenze
Che l'analisi economica che l'analisi di politica economica mettendo tuttavia sia pure con grandissima brevità
Il
Capitolo affronta due ordini di problemi molto importanti rispetto ai quali
Certamente impari ma credo abbia il merito di cogliere temi che obiettivamente
Hanno un rilievo
Est istituzionale molto molto scettica
Due di questi tempi la disciplina delle privatizzazioni all'ordinamento delle politiche regionali
Attengono alla disciplina sostanziale dei dei pubblici poteri in economia
Quelli che io sarò sarò costretto a fare oggi due citazioni positive di Cassese una come autore l'altra come ministro sono imbarazzato da questo sarebbe più facile criticare però verso il più efficace però si il il il questi temi sono affrontati ora con ben maggiore respiro ed ampiezza da un bel libro del Cassese si dice intitolato appunto la nuova costituzione economica ma questi due cenni molto molto molto va so UDC sulle privatizzazioni e sulle politiche regionali sono inserite in un problema di questa porta è cambiata
La costituzione economica del paese dal momento in cui
Dal momento in cui si è si è
Entro entrata in vigore al momento in cui è entrata sono entrate effettivamente nell'effettività in vigore le regole comunitarie posso ordinamento da un lato
E dall'altro nel momento in cui con l'opera legislativa
Importante
Non so ordinamento si è tenuto a te quando la disciplina comunitaria
Chi riflette in termini di rapporto fanno ormai funzionamento effettivo delle istituzioni si trova di fronte appunto al mutamento della disciplina costituzionale nell'economia se invece il secondo ordine di di problemi che è trattato in altri due paragrafi di questo capitoletto
Riguarda l'organizzazione del governo e dell'amministrazione e coglie
La contraddizione forse più evidente principali della nella quale viviamo
Sotto il profilo della del governo delle cose
A fronte di un mutamento delle regole sostanziali e della legislazione e in larga parte per impulso della disciplina comunitaria è mutato profondamente
E ha dato luogo anche a un'opera di codificazione complessivamente ingente in questi primi anni novanta lo Stato dalla pubblica il divario
Fra
Disciplina legislativa quale emerge dall'ordinamento delle norme le carte dalla Gazzetta Ufficiale voi vi sistemate dalla riflessione dottrinale
E l'effettivo funzionamento del governo e dell'amministrazione dell'economia c'è una schizofrenia molto grave e il funzionamento dell'amministrazione continua a essere caratterizzato da un divario drammatico rispetto alle funzioni che ad essa sono assenti
Per quanto riguarda lei Celli quindi estremamente rapidi su tutti e quattro i sotto temibili primi che riguardano due profili della nuova costituzione economica i secondi che riguardano due profili
E due proposte due ordini di problemi del governo dell'economia e delle sue strutture
Per le privatizzazioni
Il problema i problemi più gravi nascono dal fatto che si tratta di privatizzazione a metà strada
Di privatizzazioni di una frase intermedia di un processo
Non solo ideale ma anche disegnato dalle norme e dai programmi
Qui la cultura giuridica italiana
Su questo punto probabilmente occorrerà con ben altro respiro ultima riflessione criticare autocritica da parte di chi già avuto una parte sia pur minima in materia di impresa pubblica
Aveva creato con la dottrina del cosiddetta gestione in condizioni di economicità delle imprese pubbliche e con la riflessione sul potere di direttiva del Governo e dei ministri
Un pasticcio
Che non regge ad un'analisi critica
Molti di noi hanno fornito contributi in quella direzione ma non c'è dubbio questa strana nozione
Chi si imperniata sugli enti di gestione come filtro magico nel quale entrava la politica usciva la gestione imprenditoriale
Rilette oggi molti contributi anche della dottrina più nobile appaiono
Quali più quale mi noviziato idea ideologismo o pressati da vicino dagli interessi delle grandi corporazioni è una dottrina non commendevole
Quella che la cultura giuridica italiana ha costruito in materia di impresa
Che sia crollato
Sotto la spinta dell'innovazione
Indotta dall'ordinamento comunitario è un bene il rischio è che sopravviva per un bel pezzo attraverso
Le condizioni effettive di queste privatizzazioni a metà strada
C'è stata una sentenza molto bella e molto importante della corte costituzionale se non sbaglio numero quattro sei sei del novantatré
Che ha confermato e ha fatto bene
Va
Il controllo della Corte dei Conti de società
Nate dalla dalla dalle privatizzazioni nate dalla metamorfosi degli enti questo è giusto fino che c'è il controllo
Della dello Stato azionista unico azionista di gran lunga prevalente si tratta di denaro pubblico ed è bene guardare i conti
Questa sentenza
Da un po'al di là per trovare come accade ai giuristi una giustificazione
Elegante questa costruzione l'estensore che oltre a essere un illustre giudice costituzionale anche una
Un giurista costituzionalista molto molto fine che Enzo Cheli
Dice che queste società sono quindi medi fra l'ente pubblico sono ma muova una reincarnazione delle società d'interesse nazionale per Codice del quaranta
E questo proprio non va questo rischia ecco come giurista son portato a fare attenzione a questi problemi che possono apparire chi si occupa della sostanza delle cose molto formali non è così perché avendo buttato dalla forca finalmente quei concetti ambigui che ruotavano attorno a cosiddetti criteri di economicità ai poteri di direttive e di programmazione
Dei
E i ministri economici sulle imprese pubbliche questo concetto di società di interesse nazionale società tertium genus è guardare con molto
Con molto sospetto secondo proprie proprio perché invece per le ragioni che sia pure in questo schema rapidissimo che c'è nel capitoletto
Che ho scritto in questo volume i problemi delle della politica di privatizzazioni sono contro complessivamente bene impostati dal punto di vista norme di
Secondo mutamento radicale nella storia della della disciplina pubblica dell'economia quella intervenuta con l'abbandono dell'intervento straordinario del Mezzogiorno
Il problema delle della politica nelle aree depresse
Come tutti sanno mettermi nel nostro Paese
è un
Una vicenda
Altalenante
Fra prevalenza di schemi uniformità accentrati
E nascita di strumenti d'intervento
Speciale o straordinari
A dire il vero nella storia italiana
Il
Periodi nei quali si è fatto richiudere il Mezzogiorno sono quelli degli interventi speciali
Sono il periodo iniziò il secolo dopo legato alla Veneranda
Foto Ricciardelli figurare Zanardelli fotografato nel suo viaggio in Basilicata Lerna che nascono le leggi per le opere civili Basilicata niente Volturno Sovigliana legislazione d'intervento giolittiana l'intervento straordinario
E poi quella degasperiana che almeno nel ciclo che va dai cinquanta ai primi anni Settanta
è da considerare
Come un ciclo di grande importanza per la crescita del mezzo oggi
Il pericolo torna
Verso la la
Uniformità degli schemi di intervento e quindi l'hanno un differenziale zione d'straordinario ordinario specialmente
Normale
Non c'è dubbio che anche nell'ambito della di questa scelta una volta che legislatura ritenesse consolidata
Occorrerebbe un rafforzamento
Della
Collocazione del bilancio come ministero delle politiche regionali al centro del crocevia fra Comunità europea
Stato centrale e Regioni
Quello che posso osservare è che questo schema
Non è per ora decollato
E anzi vi sono segni
Della ripetizione di una vicenda
Che ha caratterizzato tutti gli anni Ottanta
E in parte anche il TAR solamente alla metà degli anni settanta la metà degli anni alla tutti gli anni Ottanta cioè quelli di una falsa morte per intervento straordinario
Cancellato sulle carte dalla Gazzetta Ufficiale e poi destinato a rivivere comico un commissariamento per i completamenti che invece sopravvive
Oggi è stata fatto un nuovo strumento l'intervento straordinario per la Società delle acque io non ho nessuna
Diciamo velleità di dare un giudizio su questa fenomenologia
Vorrei dire soltanto che che non non vedo e questa è un'opinione strettamente personale che ho
E spesso con maggior cautela per iscritto
Non vi è nessuna contraddizione fra adozione di uno schema
Di stato policentrico fondato sull'autonomia in modo anche marcato sino al modello federale
E configurazione di forma di intervento straordinario equazione intervento straordinario quale centralismo e una colazione non fondata le grandi grandi Stati family maggiori esempi si debba studiare l'intervento né aree depresse nell'ambito dei Paesi industrializzati viene orientato a studiarsi esperienze come quella la la importante sapere Centi lasciando sullo sfondo la classica de Bois è quella della Commissione Monte Lucky
Nasce durante il periodo Kennedy Johnson e che è una grandissima amministrazione di sviluppo fra l'altro modernamente centrata proprio sui fattori di formazione del personale innovazione più questo fattore infrastrutturali nasce da una forma originale di come lavorazione fra
è stato federale Stati membri non c'è insomma
Almeno una allo stato per quello che io capisco delle riflessioni degli studiosi di cose amministrative nel materia d'intervento nelle aree depresse
Una equazione centralismo intervento straordinario può benissimo costruisce un modello intervento straordinario fondato invece sul contributo delle Autonomie
Questi due capitoletti sulle privatizzazioni e sulla politica delle aree depresse colgono quindi sia pure con grande rapidità propria di questi rapporti siamo stati tutti costretti dai coordinatori uno sforzo di sintesi estremo colgono due arduo temi che sono
Indubbiamente fra quelli
Centrali per la disciplina sostanziale dell'economia per l'appunto che si può chiamare costituzione economica
Gli altri due temi invece attengono all'organizzazione del governo e dell'amministrazione
La prima
Parma del CIPE di questo ritorno anche qui c'è un Tom pendolarismo dalla nostra legislazione
Negli anni Sessanta vi fu tentativo di concentrare in un gabinetto economico così lo chiamo dottrina CIPE
Motivi di coordinamento della politica economica
Poi gli andava a metà degli anni settanta in poi il movimento fu inverso si torno alla proliferazione dei comitati settoriali
Oggi
Con la applicazione delle norme di delega contenute nel provvedimento collegato alla finanziaria
Novantaquattro si torna sulla gabinetto economico su un solo comitato regge
L'opera probabilmente per le condizioni in cui fu svolga
Che erano quelle del finale piuttosto convulso della passata legislatura della della esperienza del governo Ciampi quindi della legislatura
Però soltanto abbozzata punto qui si svolgono alcune considerazioni che mostrano palesemente come non si sia non si sia colta l'occasione per mettere le mani sulla disciplina sostanziale
Dei poteri di guida della politica economica e per stare al tema di oggi che la politica industriale c'è una traslazione pura e semplice di potere del CP al CIPE o del Cipa al CIPE che lascia il tempo che trova e ansie fa stridere alcune
Incongruenza di cui c'eravamo dimenticati rileggendo le note che a piè di pagina della Gazzetta Ufficiale che disciplina il passaggio dei poteri dei vecchi comitati all'anno nuovo CIPE
Si incontrano norme che erano cadute nel meritato oblio
L'autorizzazione nove impianti industriali
I programmi del CIPE decide che non si sa più dove collocare sarebbe bene
Sarebbe bene che un legislatore attento
Partendo da riflessioni come quelle per degli economisti del nostro rapporto e dalla disciplina comunitaria riuscisse a codificare
Meglio
Quali sono i poteri residuali di indirizzo che coordinamento nei quali ci può incarnare una nozione di politica industriale che non penso debba essere cancellata certamente deve essere completamente rivisitata le sue fonti
Infine
L'ultimo paragrafo illustra anche qui con grande rapidità il risultato
Raggiunto in vista dell'attuazione e poi non c'è stata della delega contenuta all'articolo uno della legge cinque tre sette del novantaquattro cioè la collegata novantatré va collegata alla Finanziaria novantaquattro
Di ristrutturazione dei ministeri sia formulata è una commissione per salutare a tre di ieri
Io non mio sono appropriato di lavoratori perché in quella commissione avevo fatto io l'estensore del teste glielo utilizzata diciamo con senza problemi deontologici in questo saggio girando e
Abbiamo immaginato sulla base delle indirizzi
Che naturalmente c'erano stati forniti dal dal governo in carica in quel in quel tempo e in particolare ministro della funzione pubblica si è immaginato uno schema di unificazione delle competenze in capo a un ministero del produzione industriale
Senza gigantisti mi perché si è tenuto fuori nel campo dei servizi ma unificando come sta accadendo di fatto fra l'altro questa potrebbe essere una buona occasione
Per continuare su quel cammino
Intanto industria Commercio estero che sta vivendo una nuova regolazione di confini
Fra poteri del ministro dell'industria e ministero del Tesoro questo il punto più delicato sul quale però vi era stato ovviamente una riflessione attenta e una
Anche un confronto con
Gli alti funzionari dei ministeri interessati arrivando a una conclusione che si può riassumere con buonsenso
Restituire al Tesoro o mantenere verso quelle funzioni di erogazione poi di controllo dei flussi finanziari che si lega Nord va quando esigenza tanto più forte nell'attuale condizione di finanza pubblica di governo dei flussi della finanza pubblica
E invece attribuire al ministero per la delle per la produzione quei ospiti che come quelli per esempio di residui
Guida della mentre sa pubblica che si legano ha una funzione sia pure certamente molto mutata rispetto a quella del passato più o che ho criticato tuttavia sono compiti di politica industriale qui
Il rammarico del di chi studia questi problemi è quello di vedere che la pelle GA contenuta nella
Cinque tre sette
è stata lasciata cadere
Il governo il Governo formatasi all'inizio della legislatura che è ancora in corso
Ha presentato a dire il vero un buon disegno di legge in Senato
Aveva assunto il numero sette sette sette per rinnovare i termini della delega quindi si deve presumere che il ministro Urbani governo avessero l'intenzione di continuare su questa strada però
Il disegno di legge non è stato inserito fra i collegati alla Finanziaria che come ognuno sa significava abbandonarlo i destini dell'insabbiamento parlamentare che si sono d'altronde verificati io nelle mie funzioni di tipo di relatore
Nel giudizio sul rendiconto dello Stato alla Corte dei conti sono stato ascoltato dalle commissioni parlamentari questo problema
Era stato sottolineato dalla Corte dei conti in sede di audizione sia luglio sul documento di programmazione economica e finanziaria sia a ottobre sui documenti di bilancio ma questo perché c'è un'evidenza che a me pare dettata da considerazioni molto semplici ma necessità che il cammino
Della revisione degli strumenti accompagni il mutamento molto importante che è in atto
Nelle
Regole del gioco le regole del gioco cambiano cambiano in gran parte per effetto della disciplina comunitaria
Cambiano per la coscienza che che sia istituzioni e operatori della del del
Del rapporto fra mercato e lì e principi del diritto pubblico
è giusto e inevitabile è indispensabile che il mutamento amministrativo segua perché l'intendenza contrariamente al motto decolli stanno consente tendenza deve essere costruita con a tanto più quando si parte dalle macerie in cui si trova oggi la nostra pubblica amministrazione da una situazione di estremo dissenso io penso quindi di mantenere diciamo una valutazione Serena
Che con l'obbligo di mantenere come magistrato dalla Corte dei Conti che si occupa professionalmente di queste problemi sì dico che l'occasione mancata nella lasciar cadere abbandonare
Il disegno di riforma amministrativa tracciato tra cinque tre sette è stata molto grave che avrà il suo peso negativo anche nella materia della
Ma
Pregherei Sabino Cassese di prendere la parola fine di un'epoca intitolato l'ultimo paragrafo del saggio e tirannici in questo volume ed in effetti se ci pensate bene percorrendo il la strada che ci ha appena riassunto Carabba e la fine di un'epoca
Scomparso il ministero delle Partecipazioni statali nato nel cinquantasette ma in fondo pensato dai tempi del cinquantuno cinquantadue la commissione la Malfa
Poi ridotti praticamente ad uno solo i quattro tipi di impresa pubblica noi conoscevamo l'azienda autonoma anche che iniziava dagli inizi del secolo Nord cominciava la sua vita poi gli enti pubblici economici
Degli anni Venti poi le società con partecipazione statale poi la somma del secondo te del Terzo del Quarto tipo cioè dell'ente pubblico della Società compartecipazione statale cioè la holding pubblica ora tutto questo e anche questo scomparso
Riducendosi le varie specie di imprese pubbliche ad un solo tipo cioè l'azienda la società per azioni di modello quasi codicistico cioè quasi dal Codice civile
Infine la riduzione di quell'eccesso di governo che era costituito dalla pluralità dei comitati interministeriali quella specie di gallina io che si chiamava
CIPE decidesse chip pacificamente cibi e così via insomma
Ridotto certamente ha ragione manina quando dice ridotto male abbiamo tirato su dei Buri alla svelta insomma lasciando molti intona sci senza completamento e anche qualche muro post precisato
Ecco però importante perché indubbiamente come dire oggi e se si guarda pochino al governo dell'economia si scopre che questo eccesso di governo politico è scomparso per sé a lasciare spazio ad una pluralità di altre sigle che sono Consob ISVAP antitrust e così via e quindi solo le autorità indipendenti dal governo
Non tante sigle sostituite da tante altre sigle ma una qualità diversa di controllo dell'economia per non parlare poi del cos'è che ha già detto così bene manine che ha trattato così bene in questo saggio finale delle intervento straordinario ecco tutto questo è morto come capitolo importante della Finis Austriae
Queste istituzioni sono morte perché desideravano morire questa è la verità sono morte perché erano oramai consunte sono morte perché per citare l'esempio
L'esempio del del del del Mezzogiorno perché questo diritto del mezzogiorno oramai era l'apoteosi di quella che gli inglesi corre c'è un recente terminologia chiamano sotto lo
Diritto soffice
Cioè un diritto che non aveva alcun fondamento giuridico nel senso nostro ma che era costituito di accordi intese intese di programma coordina gli accordi di intese che moltiplicavano altre intese ad altri accordi in un gioco di specchi tregua e quali oramai più nessuno ci capiva nulla
Era un complesso di cose che desideravano morire
E come Finis Austriae appunto fila Finis Austriae ha avuto Musil L'uomo senza qualità ecco questo libro comincia a raccontare appunto la Finis Austriae che noi abbiamo davanti in modo particolare i due saggi che io ho letto ed apprezzato di più per motivi come dire professionali per le cose che capisco cioè saggi incaricata
E di Ranci ma
Se la fine del secolo scorso ha costituito ha rappresentato come dire la fine del liberismo cioè il più grande giurista vittoriano dell'Ottocento fu chiamato ad Harvard
Alla fine del secolo scorso a fare delle lezioni che poi sono state consacrate in un libro che ha fatto epoca
E e in questo libro racconta la fine del liberismo e l'inizio del collettivismo possiamo dire che la fine di questo secolo segna la rivincita invece
Del liberismo
Secondo me è questo l'interrogativo che si deve porre chi abbia letto questo libro è è su questo interrogativo io vorrei fare tre brevissime riflessioni che prendono ancora una volta spunto dal libro ma che vanno in un certo senso anche oltre il libro primo
Ma è proprio vero che c'è una ritirata dello Stato o non è lo stato che assume una diversa forma per adoperare la sintesi di Giorgio Ruffolo nell'introduzione
Che a uno stato pesante si sostituisce uno Stato duttile tu mi pare DC governo pesante governo duttile
Ma sempre governo badate bene ecco io credo che sia la seconda ipotesi cioè che ormai gli inglesi hanno cambiato la terminologia hanno adoperato per molto tempo loro che sorta di più avanti degli altri l'espressione qui tweet onde State ritirata dello Stato adesso parlano più volentieri di cui scelti of the State
Cioè lo Stato che assume una nuova forma
Seconda considerazione
Ma tutto questo avviene veramente poi secondo modelli unici lungo un'unica strada oppure in modi diversi qui secondo me sono illuminanti alcune pagine che Pippo Ranci ha dedicato a questo libro
Mi pare che giustamente lui metta in luce che sì privatizzato gli inglesi Andrea privatizzato i francesi però c'è una differenza enorme io lo sto accentuando Pola tu la tua differenza ma c'è una differenza fondamentale che queste li hanno privatizzato e hanno messo imprese sul mercato e le hanno lasciato vivere o morire aperti alla concorrenza estera
In Francia hanno privatizzato
Ma poi guarda caso chi è andato a dirigere le grandi imprese quella grande noblesse d'età come l'ha chiamato grande sociologo francese che guarda caso viene dall'ENA che guarda caso è passato alla stazione di finanza oppure alla al Consiglio d'età oppure alla cute conto e così via cioè come dire si sono ricostruiti ricostituiti altri legami dello Stato sulle imprese privatizzate
Di altro tipo ma tutto sembra tutto sommato è sempre voi a un governo centrale a una cultura aetatis statalisti che ha che poi rispondono le imprese privatizzate
Che cosa è successo in Italia insomma se lo stile è la storia di un Paese poiché il nostro paese non ha una storia o almeno non ha una storia vera solo cronaca
Non ha uno stile e infatti le nostre privatizzazioni si svolgono senza stile e qui viene la terza considerazione terza pochino più lunga ma ultima considerazione che volevo fare
E cioè
Noi abbiamo e questo mette molto bene in luce Manin Carabba trasformato innanzitutto cosa che era necessaria la forma delle delle imprese pubbliche
Perché era necessaria trasforma nella forma ma perché se non assumevano innanzitutto
La veste di impresa a norma del Codice civile non potevano poi consentire il passaggio delle azioni e quindi la trasformazione della sostanza
Quindi abbiamo innanzitutto fatto questa bello privatizzazione della forma giuridica insomma sono tutte società per azioni
E allora parafrasando un famoso giurista adesso potremmo dire tutto e diamo atto quattro vive lui diceva agli inizi del secolo tutto di attua tipiche era uno che lamentava ero privatista francese che lamentava questa perdita di competenze diciamo della sua disciplina
Poi abbiamo avviato ma solo avviato la trasformazione delle concessioni permanenti
In concessioni temporali
Questo è un elemento fondamentale badate bene perché se è vero che le imprese che sono in concorrenza imprese pubbliche concorrenza hanno solo bisogno come dire di due atti trasformazione della natura del soggetto e poi il passaggio delle azioni a dei privati
Quella che sono di servizio pubblico di pubblica utilità e che avevano concessione ex legge pensate per citare un esempio che era menzionato tra le tante difficoltà che Parlamento anni decidere
Tra nell'ordine del giorno del Parlamento il caso del monopolio dell'ENI nella Valle Padana
Quello scritto legge lì e e l'impresa pubblica che ha affidataria per legge diurna
Come dire di una riserva di una riserva nella Valle Padana si può ci si può accontentare della trasformazione dell'ENI società per azioni no perché se si vendono le azioni tra società per azioni ci si vede dentro
Il nucleo di una riserva originaria più potere che può essere esercitato soltanto dallo Stato o se può essere esercitato dal privato può essere esercitato su concessione e comunque non in base ad una concessione ex legge
Questo primo passo che è stato fatto ma la verità e che gli altri passi subisse citati
E cioè non li abbiamo ancora un eccessivo numero di società di diritto speciale
Abbiamo cioè un eccessivo numero di società che sono state definite
Sono state definite adesso diciamo
E allora bisognerebbe
Io ho quasi finito si debba io per bocca del dottor
Io sto finendo quindi posto per tutti dei locali
Grazie accanto papà per quelli neo arrivati esclamò finito dicendo soltanto dicendo soltanto le cose che in fondo piacerebbe ancora fare su su che nel campo delle sul campo delle privatizzazioni
E e una di queste appunto quella di ridurre a società di diritto comune le società di diritto speciale
E abbiamo troppe
Se la specialità di molte di queste società candidata in posti diversi obblighi per esempio di controllo maggioritario da parte dello Stato ci sono leggi o concessioni che lo prevedono che cosa bisogna fare per questo bisogna ancora una volta applicare il codice civile cioè consentire la libera circolazione delle azioni e quindi la proprietà da parte di tutti comunque delle azioni di questa società ecco io credo che questo sia importante in questo senso è ha ragione Carabba
Nelle osservazioni che faceva poc'anzi e in quelle che ha scritto nel testo a proposito del di alcuni controlli che Vorpsi vorrebbe rimanessero su alcune di queste società
Perché non si può pensare questo c'è da poi applicano il codice civile sono sottoposte all'Antitrust che è diventato molto Occhiuto negli ultimi tempi giustamente e poi e che il campo non sia totalmente livellato come dicono gli inglesi bisogna di parlarlo completamente il campo e per liberarlo bisogna assolutamente eliminare tutte le società di diritto speciale
Tutti i monopoli o quasi monopoli legali tutte le condizioni di privilegio nell'acquisizione di concessioni e gli appalti e di altro ogni ogni altro genere di contratti della pubblica amministrazione
Purtroppo questo si sta facendo ma male e in qualche caso invece di fare dei passi avanti si fanno dei passi indietro vede cito uno che è venuto da una recente legge del parlamento italiano degli
E tu legge convertito in legge ma anche Parlamento ci ha messo lo zampino e cioè regolando sì la materia delle imprese dei di servizio pubblico degli enti locali
Che si vorrebbe anche se come dire trasformare imprese tout-court cioè liberare a livello livellare al livello del Codice civile
è stato previsto dall'improvvido legislatore che e queste riprese possono acquisire partecipazioni in società dell'aggettivo e che la gente Possa quesiti con due diversi
Come Possa acquisire partecipazioni in queste società quindi che cosa accade che la gente che era stata costituita con una sorta di cordone sanitario attorno al sistema delle partecipazioni statali proprio per proteggere in me
Una volta quando sistema delle partecipazioni statali era col sistema di diritto speciale derogatorio per proteggerlo dall'eccesso di vero che ebbene quel cordone sanitario va a inquinare il sistema del dei servizi pubblici locali che non sono poca cosa e che non possono sfuggire alle regole a del Codice civile beni della della concorrenza
Perché non si può pensare eccidi alle norme sul divieto degli aiuti dei poteri pubblici alle imprese perché non si può pensare che siano come dire in una zona derogatoria in una zona speciale dell'ordinamento giuridico bene rispetto a quell'ente a queste società si prevede questo mostruoso connubio che porterà guai guai notevoli ecco quindi l'agenda è fitta e Pippo Ranci mi perdonerà se avendo aperto con la citazione del titolo di quel suo ultimo paragrafo fine di un'epoca mi permetto di suggerire di un punto interrogativo alla fine di quella frase
Ringrazio il professor Cassese per il suo come sempre brillante stimolante commento al rapporto è ringrazio l'i nostri amici che sono intervenuti ora sono arrivati adesso se mi posso permettere una espressione un po'grossolana abbiamo fatto il pieno e ringrazio il professore Antonio Marzano il professore Amato di essere intervenuti vi propongo di seguire la nostra il nostro programma dando la parola adesso all'amministratore delegato dal dal dottor Lin Bruno amministratore delegato dell'ENI l poi successivamente
Se siete d'accordo il professor Marzano al professor Amato
Dottor Lin Bruno grazie
Io inizio facendo una doverosa premessa il rapporto tra l'altro esamina come è naturale il tema molto attuale del processo di crediti trazione ovviamente anche delle
Altrettanto naturale sarebbe permetto care alcuni dei nodi centrali di questo tema
Peraltro poiché il processo di privatizzazione entrato in una fase preparatoria molto dedicata
è topico per me è una riservatezza riguardo secondo lei raccomandazione che ci viene dai nostri a Devices e global coordinator forse in relazione a quelle che sono le regole e le usanze dei mercati internazionale
Peraltro su questi argomenti mi limiterò a dire qualcosa dirò qualcosa ma in modo limitato
La prima cosa sulle privatizzazione è l'unica cosa che io su questo argomento
Che
L'azienda NL pronta ad essere privatizzata ha predisposto quanto era necessario
Per questo obiettivo
Direi che è pronta anche sotto l'aspetto dei risultati gestionali
I risultati che appaiono da Bilancio recentemente approvato dal Consiglio di amministrazione sono lì a dimostrarlo
Per quanto riguarda l'apertura del mercato alla competizione anche qui mi limiterò alcune brevi considerazioni
E cioè a richiamare
La necessità nel dibattito relativo all'apertura
Di tenere presenti al alcuni aspetti che hanno un'importanza rilevante
Il primo ovviamente sono le specificità del settore
Tutti sono d'accordo nel dire che una parte dell'umanità
Dell'industria elettrica e certamente un monopolio naturale viene più messo in dubbio da nessuno in nessuna parte del mondo la trasmissione la distribuzione tali sono
L'altra specificità è la caratteristica dell'energia elettrica che non immagazzinare certamente questo ha delle conseguenze un'altra ancora è che
Non c'è una individualità
Prodotto energia
Un altro gruppo di considerazione anche nel presente il sonno la missione di servizio pubblico affidato al settore
E le obbligazioni che ricadono settore
Di interesse economico generale
Mi riferisco alla uniformità di trattamento alle tariffe unificate laddove si mantengono
Necessarie la necessità di una programmazione dello sviluppo della capacità produttiva del settore
In aderenza
Alla politica energetica del Paese
Resta aderenza è indispensabile ovviamente in un Paese come l'Italia in cui l'ottanta per cento delle fonti energetiche primarie vengono dall'estero uno un'altra considerazione da fare riguarda ovviamente rientrano sempre in questo campo di complicazioni interesse economico generale ma questo lo do per scontato la sicurezza e la qualità la sicurezza delle forniture e la qualità del secondo
L'altra considerazione che ritengo debba essere tenuta molto presente che crede soluzioni vengono adottate nel settore date le caratteristiche del settore spesso debbono essere valide nel lungo periodo questo è un fatto estremamente importante e molto spesso ci si sente parlare di possibili effetti nel breve ma si trascura quelle che possono essere le conseguenze nel lungo termine
Un altro aspetto da tenere a mente la necessità che le decisioni relative all'apertura del mercato nel settore elettrico
Non siano disgiunte dalle decisioni in materia della Unione Europea
E questo per un fatto estremamente semplice su cui tiene molto anche la stessa Unione Europea libri e cioè la reciprocità non può apparire un paese se non aprono gli altri ovviamente perché gli altri devi si troverebbe contrapposizione avvantaggia
L'altra cosa
Meno importante ma che ritengo sia bene
Dire e cioè che le valutazioni
Debbono essere è opportuno che siano fatte a livello europeo io per esempio ho sentito diverse volte dire Marlene rappresenta l'ottanta per cento della produzione italiana
è importante questo è più importante dire che lei ne rappresenta l'otto per cento della produzione europea mentre per il sentiero Electricité de France rappresenta il ventuno per cento
E dimensioni di produzione quali quelle del ce ne sono diverse altre
Credo che tutte queste cose vanno tenute presenti e certamente
E queste cose
Indicano perché il problema non è di facile soluzione non è di facile soluzione se ci si propone obiettivi troppo ambiziosi e per ciò spesso pericolose e forse è bene affrontare il problema passo per passo
Comunque tanto per perché quando ci si affida obiettivi troppo ambiziosi alla fine poi non si fa niente
E devo dire che questo è un po'il motivo per cui dopo cinque anni la comunità europea non è riuscita a fare una direttiva sul mercato interno dell'energica
Perché era partita con un programma molto ambizioso poi si sono resi conto io perché
Tra il dire e il fare ci sono molte difficoltà ci sono molte specificità ci sono situazioni completamente diverse da un Paese all'altro
E anche lì
Almeno da parte dell'industria elettrica europea si sta suggerendo proprio di fare
Di cominciare per lo meno dire abbiamo svoltato l'angolo cominciamo a introdurre elementi di competizione ma introduciamo non perdiamo altro cinque anni non facciamo niente
Fatto un primo passo se ne possono vedere i risultati e si può poi programmare ulteriori
Gli sviluppi
Su questo argomento io chiudo qui volevo solo attirare la vostra attenzione
Su alcuni aspetti che ritengo di fondamentale importanza
Ovviamente
Non tocco il tema della privatizzazione dell'ENEL perché è quello più delicato visto i vincoli che ci hanno imposto i nostri consulenti internazionali
Peraltro non toccare il tema delle privatizzazioni l'ENEL non è
Difficile in quanto spunti di grande interesse sono
Disseminati nel rapporto che devo dire ho trovato di grande attualità lettere in particolare mi sembra appropriato uno scambio di idea su come fare politica industriale nel nuovo contesto europea
L'argomento conclusivo del volume parte proprio dalla costruzione europea considerava spinta verso una gestione innovativa dell'economia nel quadro del rilievo della concorrenza e del mercato
E della vexata quaestio delle autonomie locali
Sono necessari nuovi istituti io ho trovato istruttiva la trattazione
Quale strumenti di politica industriale regionale degli accordi dei contratti delle intese di programma fa parti diverse autorità soggetti pubblici soggetti privati
Questa classe di istituti nelle quali mi sembra rientrino i cosiddetti Forum seri o Negro asce bolle agreements potrebbe diventare fondamentale
Anche nell'ambito dell'Unione europea essa potrebbe costituire uno strumento di base per realizzare ad esempio una politica energetica europea non solo di buone intenzioni ma di vero indirizzo una politica tesa cioè equilibrare in un'ottica di continuo progresso competitività sicurezza dell'approvvigionamento ed esigenze ambiente
A ben vedere che cos'è la politica energetica se non un un'intersezione da un lato con la politica industriale e dall'altro con le politiche sociali e dell'educazione faccio qui degli esempi
Per esempio per quanto riguarda le politiche sociali dell'educazione possono spesso nel settore energetico cioè l'uso intelligente delle energie all'eliminazione degli sprechi consegni contenimento di Chiusi superflui una parola risparmio energetico
Prima di tutto questa politica dovrà costituire un quadro di riferimento e di indirizzo stabilmente crei un clima favorevole all'industria energetica europea vista in passato peraltro con sospetto dagli organi comunitari
Questa politica dovrà includere misure generalmente amministrative di indirizzo piuttosto che di incentivazione per il sostegno della potenzialità di intervento
Nell'acquisizione in contesti difficili delle risorse primarie
Del trasferimento nel mondo di sviluppo e del mondo in sviluppo di competenze imprenditorialità e capacità finanziarie per le infrastrutture energetiche
Degli investimenti lungo termine inclusi quelli ambientali infine si configurano come necessarie azioni incisive nel campo della ricerca e di sviluppo
Sia come volume di risorse che come il riorientamento verso temi energetici prioritarie promette
Due le grandi direttrici a livello comunitario assicurare l'accesso a tutte le opzioni energetiche indipendentemente dalle politiche nazionali
Ad esempio per il carbone significa dare forte supporto a nuove tecnologie pulite quali la gassificazione e contrastare la tendenza alla emarginazione purtroppo in atto di questo combustibile
Per il gas naturale si tratta di contribuire all'adozione dove possibile e conveniente della soluzione gas liquefatto
Questa soluzione più flessibile gasdotto oggi al due mila la presenterà nell'Unione europea solo un quinto delle importazioni dare stemmi all'Europa e politicamente instabile
Ancora l'altra direttrice potrebbe essere una forte spinta all'uso efficiente dell'energia delle risorse naturali
Ad esempio con l'impulso all'impiego dell'energia elettrica quando in grado di ridurre i consumi energetici complessi
Lo sviluppo di nuove tecnologie efficienti spesso i vetri la costruzione di una società orientata riciclo ai beni immateriali dove il ruolo l'elettricità può essere determinante
Sono alcuni degli obiettivi che si iscrivono nelle a finalità di base dello sviluppo sostenibile
Può tuttavia che le immense contratti di programma entrano a pieno titolo in queste tematiche e sono di fatto gli strumenti privilegiati dall'industria per perseguire molti temi di politica energetica
Non ricordo qui il caso importante della CO due
Dove a livello europeo l'industria elettrica proposto alla Comunità europea
Forse Comit mentre cioè un volontario dirimente per raggiungere degli obiettivi che ci sono davanti quello non aumentarle la quantità qui al due mila
Si tratta peraltro di strumenti come sottolineato dal Rapporto innovative e per questo in aspro reale
Oggi vediamo da un lato industria energetica europea che cerca di dar forma concreta
A procedure capaci di articolarsi fra i diversi operatori e di coprire sia azioni che riguardano il processo produttivo e sono sotto il controllo diretto dell'industria stessa sia azione rivolte ai consumatori spesso più penetranti dove l'industria un ruolo indiretto ma determinante cresce
Purtroppo all'altro vediamo le autorità comunitarie scettiche disposta a considerare solo le azioni industriali dirette più certe misurabili ma di respiro ridotto data l'efficienza spinta già conseguita dal settore
La propensione all'autorità comunitaria continua ad essere per strumenti più facile globali quali ad esempio la tassazione
In una parola come strutturali il volontaria dirimente per dar loro valenza europea e approfondirne gli aspetti istituzionali e legali mi sembra una ricerca di interesse le potenzialità le problematiche di trasparenza di misura dei risultati miliardi raccordo con il mercato e la tutela della concorrenza sono alcuni degli interrogativi che attengono ora dispone
E concludo quindi con una proposta
L'ottavo rapporto si potrebbe espandere l'analisi iniziata nel settimo e i contratti di programma come strumenti di politica industriale energetica e ambientale non solo a livello Paese ma anche a livello europeo
Lei nel che spero continuerà ad essere un'azienda leader
Potrà fornire un significativo pure aggiunto alla ricerca con riscontro nella pratica e con i possibili contributi viti si muove già nell'area europea
Sono sicuro che le altre parti industriali hanno un potenziale analogo e analoga disponibilità grazie
Beh e ringraziamo noi il dottor Bruno per la sua esposizione e anche per questa sua proposta finale che noi ovviamente prenderemo in grandissima considerazione chiedendo poi all'ENEL come facciamo con gli altri consolida il nostro rapporto
Di sostenerci con la sua competenza e con il suo contributo
Ringraziandolo ancora pregherei di intervenire il professor Antonio Marzano
Grazie io devo dire subito che sono qui in funzioni di supplente era previsto autorevolissima conclude perché però ho avuto modo di vedere il rapporto non prima dell'altro ieri
E quindi i supplì che ho potuto preparare in qualità di supplente forse non sono cotti abbastanza insomma però vedrò comunque di dire qualcosa
Qualcosa sulle privatizzazioni e qualcosa sulla politica industriale del nostro Paese
Io lo devo dire che
Ho l'impressione che non tutti abbiano percepito della trasformazione in società per azioni degli enti a partecipazione statale
Ha veramente dischi uso nel nostro Paese una stagione rivoluzionaria
Una rivoluzione liberale
Quella nella quale siamo impegnati
Nel mille novecentonovantadue quando appunto è apparsa questa trasformazione e protagonista di questa trasformazione e alla mia destra credo che fosse il suo primo uno dei primi comunque decreti
Si è avviata una definizione completamente diversa rispetto a una tradizione durata decenni del ruolo stesso dello Stato nel nostro sistema economico e quindi io non esiterei a dire che quella trasformazione fu un evento di portata veramente storica
Segna l'esaurimento del ruolo dello Stato come proprietario
E la preparazione del terreno per il ruolo di un diverso stato soprattutto regolatore del non profit
D'altra parte nel mercato europeo resistenza di posizioni dominanti sia pubbliche sia private
Non è più giustificabile e quindi io credo che questo processo sia ormai irreversibile
Ora le privatizzazioni così come sono state finora compiute hanno sollevato numerose critiche
Però vi sono stati alcuni aspetti anche positivi io su questo formulerei un giudizio un po'meno critico rispetto a quello che ho trovato qui lì nella a rapporto
Perché dopo una fase di organizzazione di rifrazione di dibattito avviata nell'ottobre del novantadue
E quindi a far tempo dalla metà del novantatré lirico mi riferisco in particolare al limite anche di questo o o una cognizione attribuire da apriva vegliato per oltre dodici mila miliardi aziende appartenenti a settori molto imporre questo dunque è avvenuto nel giro di meno di due anni
è un'azione che si è sviluppata sul crinale fra due pericoli di segno opposto un pericolo sarebbe stato quello di procedere con eccessiva lentezza gradualità cosa che non sarebbe stato certo apprezzata del mercato ma cuori dall'altro parte crinale c'era un altro pericolo e cioè che si fosse privatizzato come da qualche parte sembrava sia spicca assente
A qualsiasi costo privatizzare a qualsiasi cosa
Anche questa seconda eventualità secondo me avrebbe comportato effetti negativi e non solo per gli istituti cedente
Perché privatizzare ma significa suscitare effetti negativi in termini di credibilità del Paese presso i mercati finanziari e in particolare presso quelli internazionali
Mercati internazionali che erano già stati segnati negativamente
Bisogna ricordarlo dalle vicende e film e Federconsorzi
Io vorrei mettere in risalto alcuni aspetti delle privatizzazioni con
Primo aspetto
Le privatizzazioni nel settore bancario siderurgico alimentare della grande distribuzione
Hanno permesso di acquisire risorse molto rilevanti per la gli enti cedenti dodici mila miliardi come dicevo prima in un momento sicuramente sfavorevole caratterizzato da una crisi di liquidità assai consistente dei principali operatori industriali e finanziari italiani ed esteri
Nonostante ciò per quanto riguarda la Simmel la recente cessione del trentadue per cento del capitale ha fruttato settecento miliardi
Al termine dell'Om niente operazione OPA la prevista istituzione della ex me
Dovrebbe consentire di acquisire circa due mila miliardi
La privatizzazione dell'ICT e dell'Aia l'EP ha consentito la cessione di aziende valutate oltre cinque mila miliardi tutto ciò in breve tempo e in una condizione di particolare difficoltà dei mercati
Secondo aspetto
Il piano di privatizzazione è stato attuato con un'azione previa importante di valorizzazione delle attività da cedere
La smetta è stata scissa in diverse realtà da un lato quelli industriali Vital gemme e la Cirio Bertolli De Rica e dall'altro quella della ristorazione e della e della distribuzione Autogrill e GS
Allo scopo di offrire al mercato singole aziende più appetibili
Il gruppo Ilva è stato protagonista di un'importante ristrutturazione finanziaria e industriale
Con Latino creazione di attività con buone prospettive di mercato Acciai Speciali Terni e li debba laminati plastici piani anche la ormai prossima privatizzazione della STET è stata proceduto preceduta
Dama politica complicata di riordino del settore delle comunicazioni con la nascita del gestore unico nazionale la scissione della telefonia mobile e la separazione delle attività manufatturiero
Si tratta di operazioni storiche che hanno sancito la definitiva uscita dello Stato dal settore sfide alla ristorazione della distribuzione ma soprattutto da quello siderurgico
E tutti ricorderete questo è un settore fino a poco tempo fa considerato quasi unanimemente come un settore strategico
Terzo aspetto
Ci sono anche conseguiti obiettivi di salvaguardia della occupazione di tutela quando fosse il caso di eventuali azionisti di minoranza di continuità produttiva e di valorizzazione industriale
In altri termini si è premeditato non solo per far cassa ma avendo di mira un assieme di obiettivi ulteriori che secondo me sono di grande rilievo economico sociale
Quarto aspetto si è proceduto mediante tecniche di privatizzazione ispirati a criteri di assoluta trasparenza
Preliminarmente definiti e concordati con le autorità di governo
Per la ST e la INPGI ci operato attraverso gare competitive e solo nella fase finale mediante trattativa diretta sulle offerte apparse più interessanti
Quinto aspetto
Ci sono conseguiti interessanti risultati in termini di rafforzamento della struttura industriale del Paese
Si è delineato una nuova geografia imprenditoriale
Che ha permesso di evitare che le privatizzazioni finissero appannaggio esclusivo o della consueta élite finanziaria e industriale del Paese o di gruppi esteri magari resti in condizioni migliori di liquidità
Con una cessione in particolare della somme e dell'Aia l'EP si è favorita l'affermazione di una relativamente nuova generazione di imprenditori Benetton Del Vecchio
Oppure il raggiungimento di una dimensione europea dell'impresa Riva già da tempo leader ma in Italia
Mi sembra anche di rilievo particolare la cessione dell'area ai setti ad una joint-venture
Italo-tedesca in cui c'è sì Krupp ma insieme a Nicolò importanti imprenditori italiani del settore Agarini fa e lo stesso rileva riassumendo questi aspetti che io citato e che dovrebbero secondo me è continuare a ispirare l'azione di privatizzazione per tempistica prevedevo
Per volume di realizzazione dodici mila miliardi
Per trasparenza delle procedure
Per preparazione organizzativa strutturale finanziaria industriale che hanno preceduto le operazioni
Per gli obiettivi conseguiti in termini di occupazione valorizzazione industriale e infine per il rafforzamento conseguito di generazioni capaci imprenditori
Le rivendicazione di cui ho parlato io credo che meritano considerazione
Al di là di critiche spesso superficiali e comunque spesso poco consapevoli delle grosse difficoltà che bisogna affrontare in queste situazioni
Sale e scende un diverso ruolo dello stato della nostra economia
Questo è un processo che computer importanti fasi che ancora ci aspettano
Porterà la nostra struttura industriale ad essere più competitiva sul mercato internazionale
Io posso testimoniare come membro del comitato Draghi che noi ci stiamo occupando delle privatizzazioni su tutti i settori possibili stiamo lavorando in tutte le direzioni prossima
E le condizioni tecniche
Necessarie per portare a buon fine queste importanti operazioni che ancora spento
Sono già pronte sono giallisti
Abbiamo due ordini di difficoltà rurale normale
Quando si enunciano contemporaneamente obiettivi i presso e i tempi
Si fa qualcosa che non tiene presente secondo me a sufficienza un famoso teorema dell'economia cioè che il venditore può controllare o il prezzo o la quantità venduta
Difficilmente può controllare entra
Sì una in mente un prezzo da realizzare il tempo dipende dalla situazione dei mercati perché se i mercati non sono d'accordo con quel tre
Non si realizza
Quindi il primo problema è quello di raccordare obiettivi di prezzo e di tempo
Il secondo problema che ci sta creando difficoltà
Riguarda certi adempimenti importanti perché il Parlamento
Tenete non dipendono certo vanno il
Riguarda soprattutto l'istituzione delle authority
La mia impressione è che non mi sia attualmente in Parlamento una forza politica
Comunque
Vogliate come ora la che stia rallentando per l'obiettivo di rallentare la discussione sull'Authority erano il piacere se ci sono aspetti tecnici da approfondire
Ma certo è che se sia pure per ragioni serie dello storico non vengono il processo di privatizzazione destinato inevitabilmente a rallentare
Io spero che sia possibile magari ricorrendo a una legge delega
Raccordo c'era i tempi di formazione di queste Authority e questo sicuramente imprimere una certa accelerazione
Tocco c'è un documento
Posso
Non me l'ha detto ma me l'indagine della vicina
Raccogliere sono già già
Politica industria le ho letto con molto interesse le cose messe nel rapporto si è trattato di vari strumenti anche innovativi in questo campo
Però rimangono della convinzione
Che il problema del sistema industriale è oggi soprattutto un problema
In un sistema stretto fra tre o quattro sponde
Molto costrittive
è un sistema industriale sottoposto a una pressione fiscale sicuramente eccessivo
Cinquantadue per cento
Secondo alcune stime addirittura di più qualcuno parla del sessanta per cento dipende da come verrà regia
Capire
Secondo contemporaneamente a un'alta pressione fiscale alti e senza precedenti darsi interesse crea
Terzo
Terza sponda
La pressione sui costi derivanti dai costi delle materie prime e dei semilavorati e dei beni per la produzione
A questa pressione il sistema industriale ha finora trovato una via d'uscita nel deprezzamento del cambio che però causa di quella pressione questo deprezzamento del cambio
Dovrà prima o poi essere arginato
Noi lo possiamo rimanere con un cambio a questo livello che assolutamente innaturale
Quando non avremo quindi questa valvola di sfogo
Si porrà il problema di un Paese che deve trovare una nuova specializzazione industriale che deprezzamento del cambio stacco determina perché si è creata un'illusione di competitività che dura da la nostra situazione quanto la specializzazione internazionale più o meno questa
Noi non entriamo in confronto con altri Paesi dal punto di vista del costo del lavoro generico che non abbia un'alta preparazione professionale
Le nostre importazioni stanno distruggendo posti di lavoro di questo tipo
Noi possiamo solo reggere il confronto esportando merci ad alto contenuto di lavoro altamente specializzato
Occorre quindi ridefinire la specializzazione internazionale della nostra economia e ripeto quello che tutti indicono come una fortunata coincidenza il deprezzamento del cambio sta semplicemente rallentando questo
Questa ristrutturazione
Internazionale del nostro Paese
Quindi la politica industriale nostre è una politica industriale che dovrebbe soprattutto cercare di rimuovere questo risponde che costringono i nostri
Ripeto alta pressione fiscale alti tassi di interesse reali pressioni del costo delle nostre importazioni sui costi improduttivi problema della specializzazione internazionale verità
Quattro sponde molto strette di cui ci accorgeremo spesso presto quanto saranno severe
Questo richiede una politica
A trecentosessanta gradi una politica economica a trecentosessanta gradi
I nostri mercati creditizi non sono efficienti
Fino a sui mercati creditizi
C'è uno spread fra tassi interesse attivi e passivi che non hanno eguali all'estero anche il doppio o il triplo dei sistemi bancari europei
Il nostro sistema creditizio è un sistema bancario il sistema che fa i bilanci quasi tutti basati sul margine di interesse e non sui servizi
Non tradizionale
Il nostro sistema bancario un sistema che scarica
Negli oneri della intermediazione a carico dell'impresa anche il volume credibile di sofferenza
Che si è probabile
Quindi abbiamo un mercato bancario che non è adeguato alle esigenze delle imprese
E abbiamo un mercato dei capitali mercato finanziario che a sua volta non è adeguato perché è un mercato in cui mancano ancora importanti istituzioni finanziarie i quindici possono giovarsi
Le imprese europee concorrenti con le nostre mancano i fondi chiusi rivestimento mancano ancora i fondi pensione nel senso che insomma attivati in modo sempre
è un sistema finanziario in cui si incentiva il finanziamento con capitale l'addebito e si disincentiva per più spesso il finanziamento
C'è un mercato del lavoro
E in cui è importante innovare in modo drastico
Perché bisogna ottenere maggiore flessibilità contrattuale incentivare salari d'ingresso part-time
Lavoro interinale
Bisogna fluidificare le possibilità di assunzione e anche di dismissione del personale
Bisogna infine
In qualche modo attuare politiche che attraverso magari una minore onere
Contributivo faccia emergere il lavoro sommerso
Con due conseguenze di ridurre la disoccupazione ufficiale la disoccupazione effettiva non è quella ufficiale perché c'è un forte lavoro sommerso che molti stimano nell'ordine del cinque per cento
Sul totale
E con la conseguenza anche di migliorare i conti previdenziali che lavoro sommerso non paga contributi
C'è bisogno di agire ma questo fa parte della politica industriale
Sulla pubblica amministrazione questo
Molte i decisioni di insediamento industriale sono
Basate anche sulla valutazione del grado di efficienza dell'amministrazione pubblica locale
Che è un'amministrazione che non funziona che andrebbe interamente informa
Ecco e il momento esecutivo in cui invece la politica non dovrebbe interferire
Io credo che se non si attua questa che mi pare si potrebbe chiamare complessivamente la politica dei fattori politica del mercato dei capitali politica del mercato del lavoro politica dalla pubblica amministrazione
Ed è una politica industriale per quanti strumenti innovativi si possono trovare è difficile
Per fare una politica di questo tipo che è a trecentosessanta gradi
Occorre secondo me anche una situazione politica sa governi che abbia una lunga durata questo non per in virtù perfetto di riflesso personali preferenze politiche ma è una condizione stabilito agli economisti
Solo un governo che abbia una lunga durata davanti a sé può operare in uno scambio fra l'impopolarità immediata sue divisioni e invece gli aspetti positivi di consenso che li possono derivare nel lungo periodo altrimenti un governo breve periodo non andrà dove incontra l'impopolarità
Ecco queste mi sembrano condizioni necessarie per poter nell'ambito di queste condizioni fare una seria politica industriale ecco credo che queste sono cose che andrebbero comunque messe in nel dovuto risalto in un'analisi su questo tipo di problema
Grazie
Grazie al professor Antonio Marzano che
Ascolta un'esposizione avendo parlato di supplì posso dire che mi pare che si possa dire che erano tutti per il giusto punto di cottura
E ora vorrei dare la parola pregare professor Giuliano Amato di della
Non c'è dubbio che quando si cambia un sistema
Si cambiano anche dell'efficienza che il sistema delle regole a cui è abituato nel quale funziona io penso che quando Deng
Decise alla fine degli anni Settanta che io il mercato era meglio di un'economia pianificata
Credo che abbia sparso il terrore in Cina non soltanto in coloro che vedevano nemico che la vedevano in termini di amico nemico come troppo spesso le cose degli uomini vengono viste ma
Probabilmente perché si sarà pensato che non avrebbe più potuto funzionare niente perché dopo tanti decenni di un sistema costruito attraverso tutte imprese pubbliche
Che hanno le loro regole hanno le loro ordinazioni prefabbricate hanno il loro sistema di Prezzi Dio Miglio insomma ma chissà che cosa farà succedere no ma insomma
E questo è chiaro che capita a tutte le volte che un sistema è fortemente radicato
Cioè io
Irrita in un poco per il luogo sbagliato in cui lo dissi cioè il Parlamento della Repubblica coloro che avevo davanti quando dissi che
Probabilmente stava finendo nel sistema di economia mista e di partitocrazia che erano due facce della stessa medaglia nata negli anni Trenta
E non a caso stavano finendo nello stesso periodo
Sono tanti i insomma settant'anni ho sessant'anni di vita determinano in ogni caso questo deve essere chiaro un sistema che a suo modo funziona
Perché i sistemi che gli uomini organi le donne organizzano insomma a meno che non si tratti di matti da legare a volte funzionano anche quelli tendono a funzionare
Allora qui si tratta di capire se il cambiamento alle quali ci siamo accinti ci condivide lo condividiamo ci convince scusate nelle sue premesse o no
Perché se ci convince nelle sue premesse le sue premesse sono di una semplicità uniche che tutte le volte che c'è un'attività d'impresa non c'è il misuratore di efficienza migliore della concorrenza
è di una semplicità unica
La storia non ha inventato per le attività economiche misuratori di efficienza e e promotori di efficienza e promotori di efficienza perché misuratori migliori della concorrenza vale per il mercato quello che vale per la democrazia e non a caso mercato e democrazia sono due facce della stessa medaglia
Perché seguono entrambi le stesse regole non c'è modo migliore di calcolare la rappresentatività di un sistema politico se non facendo votare ai cittadini i loro rappresentanti
è il meno peggio delle dei reggini si dice del regime democratico può darsi che lo stesso debba essere detto dal mercato ma è un dato di fatto che le cose stanno così
Ed è storicamente prova
Che esattamente così naturalmente ecco stando attenti a non eccedere nella mania della estensione del mercato a tutto ciò a che che è possibile e immaginabile
Leggete evidentemente cose divertenti di Giorgio appunto tagliare i tempi su un'esecuzione di Mozart in nome del mercato distrugge mozzate tagliare i tempi su un'operazione cardiochirurgica distrugge il paziente
E quindi calma insomma ecco ci sono delle attività rispetto alle quali non è nei misuratore nello stimolo della con currency a Rita il metro al quale rifarsi ma quando siamo in presenza di attività d'impresa è storicamente provato
Che a prescindere dal fatto che un sistema pubblico trovi al suo interno dei misuratori e degli stimoli di efficienza quelli del mercato sono migliori
Ed è veramente curioso
Che sia pacifico per tutti da quando abbiamo letto i primi manuali di economia politica che non esiste un'efficienza garantita per il monopolio privato che poi si potrà sostenere che invece esiste per il Monaco per il monopolio pubblico
Non so per quale grazia di quale idioti quale nazione sia possibile per il pubblico ciò che escluso a priori per il privato
Entrambi possono essere sottoposti a regolazione ma sappiamo tutti che la regolazione a oggettivamente dei limiti che dipendono dal tipo di interessi che interagiscono inesorabilmente su regolato
è fuor di dubbio che le agenzie indipendenti e io fui il primo a proporre nel del mondo feci proprio all'inizio del novantatré il primo disegno di legge per istituire queste agenzie che ancora non sono state fatte
Lo fece il mio governo dovere-diritto al governo Ciampi lo trasformò in una delega Sabino nella legge finanziaria a dicembre la delega rimase inevaso aveva ripreso Cavazzuti al Senato in questa legislatura ed è una catenina chi per ora evoca quella di Sant'Antonio ma anche sperabilmente sta arrivando alla fine
E meglio perché elimina l'interesse del politico che poi sottopone dell'impresa pubblica all'interesse a far voti o a non perdere
Però l'autorità regolatrice è lo stesso schiacciata o o rischia di finire schiacciata tra i respingenti dell'interesse prevalente dell'impresa regolata e dell'interesse dei consumatori
Ed è un compito delicatissimo perché se si sposta troppo da una parte danneggia i consumatori se per non perdere popolarità
Cerca di stare sul versante dei consumatori crea dei problemi al redditività dell'impresa
Col risultato che gli economisti hanno scritto in tanti e in tante sedi che il rischio della regolazione pubblica a differenza del meccanismo di mercato e che trasferisca rendite da una parte all'altra ma in realtà mantenga sempre spazi di rendita salvo ad allocare dei diversamente
Rispetto a quello che in altre situazioni o in situazioni precedenti sarebbe sarebbe possibile questo è un dato di fatto del resto lo sappiamo insomma perché è così difficile avere l'efficienza nella pubblica amministrazione
Per tante ragioni alcune sono anche caratteriali che ne sono insomma
Ma una delle ragioni e che non esiste il meccanismo concorrenziale in realtà rispetto ai servizi che rende la pubblica amministrazione e allora lì si va contanti price-cap
Ma il price-cap io non la voglio sottovalutare io sono un fautore del price-cap però non dimentichiamo che il price-cap il cap doverosi mette sopra che cosa lo si mette questo gap sotto sul sopra quali costi calcolati come
E misurati con quali altri costi
Certo sempre meglio il price-cap perché il il profitto il margine di profitto garantito qualunque cosa accada questo non c'è il minimo dubbio però buona parte del problema rimane aperto in relazione ai criteri che possono essere utilizzati ecco
Prendiamo il caso che hanno loro loro dopo anni di sottoposizione ad un sistema politico amministrativo
Si ritrovano con una tariffa che va dalle venti alle quattrocento lire come come distanza cioè dal caso Allumix al caso dell'utente che non ha neanche mezza lira riscontro sul sovrapprezzo termico meravigliosa invenzione che sta sopra e che sorprende un sacco di cose che stanno sotto l scarica sul sull'utente della bolletta telefonica no
Ecco allora è chiaro elettrica vi chiedo scusa elettrica si
E chieda pensava per elettricamente a Tarantino tra riproporlo insomma fa il sovrapprezzo termico semestrali
E ora punto il grosso problema che loro hanno etniche giustamente loro stessi segnalano è di sapere su quale tariffa poi questo price-cap deve essere calcolato e allora tra questa venti è quel quattrocento ecco quali ragioni economiche hanno sotto e quali ragioni diverse da quelle economiche hanno sotto due sono tutti problemi che rendono assai problematica
La efficienza che si raggiunge attraverso la regolazione questo non significa che la regolazione sia inutile
Questo non significa che non vi siano dei settori nei quali non vi sono altri modi per magari non per sempre ma temporaneamente o per una certa fase sia chiaro
Che Fausto deve capire che qui osa troppo comunque
Faust deve sapere che sta sostituendo un meccanismo artificiale a un meccanismo naturale che il meccanismo artificiale ha delle pecche intrinseche che lo rendono comunque diverso
E meno efficiente dal meccanismo naturale
Tra i ecco s'questa è una premessa ad accettare voglio dire se non accettiamo queste a tutto il discorso in cui ci siamo imbarcati è un discorso che non ha fondamentalmente un grande significato perplessi
Se non siamo convinti che la concorrenza come ho detto più volte non è un abbacchio nordico indigeribile dai nostri storici
Ma è un beneficio per la nostra economia per lo sviluppo e per i posti di lavoro che ne possono derivare e siamo cioè non non siamo neanche partiti in realtà cioè se l'abbiamo introdotta per difenderlo cene
Così come ci difendiamo da tante cose che ci costringe a fare l'Europa per esserci dentro
Allora sarà una lotta defaticante e credo che anche Santantonio troverebbe corretta la catena che porta il suo nome rispetto a quella in cui rischiamo di andarci ad in barca
Questa porta con sé un'altra premessa Chicchi cercherà di far valere questa premessa
Non c'è l'ha con le imprese pubbliche
Non sono sue nemiche le imprese più
Rispetto alle imprese pubbliche all'atteggiamento che con grande garbo dietetico assume nelle ultime parole del suo capitolo Pippo
Quando dice qui siamo davanti ad impresa che vengono nutrite con latte e finché sono piccole crescono ma alla lunga con latte si deperisce
Bisogna farle passare alla bistecca
Non vuole mica male allora al bambino Pippo poi ne ha avuti tanti
Di aprire ecco quando dice che ad un certo momento bisogna passare alla bistecca cioè
Io ci tengo personalmente e istituzionalmente alle imprese italiane che hanno una storia pubblica e che hanno una vicenda spesso anche di monopolio pubblico
Ritengo che la forza che hanno acquistato potrà essere al meglio il servizio loro dei loro azionisti dei consumatori e del Paese se vengono messe in condizioni di cimentarsi in un sistema concorrenziale
E devo dire francamente che
Ecco lascio momento da parte in caso ENEL che alcune sue peculiarità ma non accetterei in linea di principio una cosa che si poteva desumere da una battuta del dottor Green Bruno
Mi permetta di trarne una conseguenza indebita da una premessa che forse nella sua testa non portava questa conseguenza
Quando lei ha citato la quota di mercato nazionale delle nel Pisa di la quota europea e ha detto ottanta però attenti il mercato europeo e lì siamo all'otto
Ecco io non vorrei che se ne desume S.
Che ha lo scopo di essere più forti concorrenziale mente in Europa ebbene che manteniamo dei monopoli in Italia
è un argomento che è stato usato dall'Italia è un argomento che uso a suo tempo la FIAT
è un argomento che ha una valenza politica e civile gigantesca che mi venga dall'altra parte perché non vedrei per quale motivo il consumatore italiano dovrebbe pagare in vita natural durante che la differenza tra il prezzo il costo marginale del servizio a lui reso per consentire alla sua impresa di essere compete va in Europa questo è un grave problema di democrazia chi lo decide questo e perché questo prezzo deve essere ripartito in questo modo
Perché avere una mia compagnia competitiva in Europa deve essere più importante per me cittadino italiano del fatto di avere il servizio ad un prezzo di mercato anziché ai prezzi che inevitabilmente ora se mi si viene a dire che noi avremmo al monopolio però a prezzi uguali ai costi marginali
Allora va be io dico ai miei figli non studiare tiri liberi riguardare soltanto la televisione che basta e avanza insomma ecco perché insomma perché evidentemente innaturale era un ma ci sono una una serie di implicazioni inedita cioè
Ho a meno di non pensare di dire va be ma insomma poiché si vede vi dico sono estemporanee perché non ho preparato Manchisi obblighi sta confezionando e
Proprio così Cotti e mangiati l'altro giorno ci siamo trovati un caso comunitario o no in base all'articolo nove del del Regolamento
Grazie sui rapporti fra autori tra Commissione e autorità nazionali loro mandano una serie di casi alle autorità nazionali per l'ipotesi che ci sia una rilevanza sui mercati interni
E c'era questo caso che per il segnale insomma nasceva una già invece arconti concentra Piva sta nascendo tra British Telecom
Denis stelle come lo dico non è così perché ha un altro nome comunque la pelle con danese
E una terza società privata delle telecomunicazioni e la joint nasce in il Venezia per fare servizi di telecomunicazione in Svezia
E questo significa che Telecom di vari Paesi sbarcano insieme in un Paese dove il mercato si sta liberalizzando per entrare in concorrenza lì
E allora questo io lo beh è una bella cosa insomma ma non non vedo perché gli svedesi debbono avere il beneficio della concorrenza eventualmente pagato da dei monopoli che permanessero ma non è questo il caso
Allora è bello che le nostre imprese sbarchi no all'estero
Ma e altrettanto bello che la concorrenza che vanno a creare all'estero ce l'abbiamo anche noi sul territorio nazionale
E che non ci sia un trasferimento dai nostri consumatori ai consumatori di questi altri Paesi delle ragioni e finanziarie ed economiche che permettono prezzi concorrenziali da quella parte
Lo dico con una qualche insistenza perché se ci si riflette insomma anche se con minore brutalità il fenomeno non è molto diverso da quello illustrato da Romeo e Gramsci intendo ma di il primo capitalismo il rapporto tra finanziamento della prima industria e che Cecchi delle campagne che erano spremuti per consentire
Per consentire per tutto questo
Detto questo appunto occorre procedere
Con la necessaria attenzione ed è vero quando si dice che le privatizzazioni sono processi decennali non sono processi di due giorni
E quando dal mondo privato viene spesso la sollecitazione ma insomma si faccia presto
Ecco
Mi ha colpito che questo è stato detto anche nei confronti di quelli che dicevano privatizzazione e liberalizzazione dovrebbero procedere insieme
Mi sono arrivati i malcontenti dice ma Roberta storia della liberalizzazione cos'è un'altra ostacolo tra noi e le privatizzazioni B signor Emilio allora lei la vuole solo comprare insomma ma non le interessa l'assetto di mercato
Qui io fin da piccolo ho imparato che appunto un singolo privato non fa il mercato il mercato è un concerto al plurale mai al singolare
Un il mercato un plurale quindi un singolo signore che vuole comprare di per sé non è il privato che non è il mercato è soltanto un privato a me interessa che si crei un assetto concorrenziale ovunque possibile
E mi interessa per ciò che il processo di privatizzazione stando alla definizione iniziale dell'assetto proprietario dell'impresa da privatizzare
Alla assetto complessivo del settore economico in cui essa opera venga tutto costruito ovunque possibile in una prospettiva concorrenziale
Il che ha naturalmente delle conseguenze
Sempre partendo da quella premessa di cui io dicevo che inverte l'onere della prova
Cioè nel caso vostro e l'ENEL
Ed è chi vuole mantenere un assetto privatizzato mano liberalizzato che deve dimostrare quali maggiori benefici eventualmente ci siano da una privatizzazione senza liberalizzazione
Non deve essere i liberalizzatori e che deve dimostrare che il meccanismo concorrenziale di per sé il migliore degli altri meccanismi perché se no torniamo a negare la premessa per la quale avremmo dovuto partire per per per avviare tutto questo processo da questo punto di vista io non sono esce seriamente quali sono le risposte da dare
Ma io parto da questa premessa ovunque possibile dove c'è una rete vediamo se ce ne possono essere più d'uno
Per esempio nelle telecomunicazioni già ci sarebbero più letti è possibile attivarle è una domanda non è una risposta
A me risulta che c'è la l'ex SIP una rete a me risulta che c'è la possono avere le autostrade a me risulta che c'è la legna a me risulta che c'erano le Ferrovie dello Stato è possibile attivare l'ENEL
Bravo Lehner poiché la più competitiva potenzialmente perché è già entrata in casa
No con le telecomunicazioni cioè da
Sì sì nove ma non ci sono entrate neanche le telecomunicazioni in Africa no va be'ma insomma col capo col carbone emette
Dopo dopo dopo ne riparliamo tra ci sono via
Lasciami lavorare Torino
Voglio dire e e Lehner è già in casa e più competitiva dell'autostrada che già sono al grande scheletro questa queste a me
Allora è possibile mettere in concorrenza l'una in una l'una con l'altra le reti
è possibile
Io questa domanda per esempio privatamente Attene convocata a loro pongono sempre un problema di tariffa giustamente avete come è fatta la curiosa efficienza che un sistema fondato sul monopolio ed è io faccio pagare un po'più di tanto
Un po'di più le chiamate internazionale
Un po'di più i gruppi chiusi di utenza finché rifaccio io e con questo riesco a mantenere più bassi di quanto farei altrimenti le tariffe del servizio universale domestico
Se si liberalizza tutto ivi compreso il servizio universale ecco che sorge il problema ma a quel punto noi che siamo già così alti come facciamo a reggere tariffe più basse
Rebus sic stantibus il problema in è insolubile è un dato di fatto che negli Stati Uniti certo mercato che è tre volte quello nostro
Una volta che hanno messo l'una contro l'altra tre reti long distance le tariffe sono scese da dieci a uno e i Pitti ha più profitti di quelli che aveva prima
è diventata più efficiente
Naturalmente si creano dei problemi parliamoci chiaro che sono in primo luogo occupazionali occupazionali di Brad occupazionali di prede
E bisogna attrezzarsi a a gestire una mobilità forte del lavoro
Perché è chiaro che il giorno che stretto Telecom ed eventualmente nel fossero in concorrenza su questo stesso mercato nazionale probabilmente avrebbero bisogno di molto meno personale
Che probabilmente andrebbe però trovare altre opportunità di lavoro che si sarebbero venute a creare i problemi non possono essere nascosti ma sono problemi di questa natura problemi da dinamica ed a mobilità imposta dal dinamica
L'assetto proprietario dicevo è importante
E perché chi è che compra questa è una domanda importantissima ai fini della creazione di un assetto concorrenziale
E non credo che il velo pudico della public company posso essere speso tutte le volte per poi scoprire dopo chi aveva comprato prima
Perché io sono un grande fautore della public company quando o i compratori di un mercato da public company
Prima di avere i compratori di un mercato da public company io rischio di avere i soliti compratori sul mercato tradizionale no non ancora modificato strutturalmente
Quindi questo è un altro problema molto delicato
Come appunto è delicato il settore le domande può essere reso concorrenziale il settore cioè io ritengo legittime non sono le risposte a queste domande anche per l'ente elettrico per la Società Elettrica chiedo scusa ex ex ente elettrico bella da trasformare in società e gli ho detto vien fatta di chiamarla niente
No
è una società ente no adesso ENEL vuol dire energie arretra energie le and M è il balletto
No ma e le punto il caso dell'ENEL si sente dire queste sono domande io le ho posto si sente dire che comunque la produzione sarà liberalizzato
è è un assetto concorrenziale un assetto nel quale l'ipotetico monopolista della trasmissione della distribuzione
è la medesima società proprietaria dell'impresa produttrice più grossa
Questa è una domanda
Sensi ipotizza che un'unica società abbia il monopolio della trasmissione della distribuzione
E stia in concorrenza con gli altri nella produzione non si precostituirsi è una posizione di tale dominanza da rendere praticamente disfunzionale non funzionale la ipotizzata liberalizzazione
Questa è una domanda che che bisogna porsi
è la domanda che vediamo emergere da tanti settori dove il monopolio legale
Su una settore
Si proietta quando vuole stare in settori contigui in concorrenza con gli altri come posizione dominante che crea barriere che creano scarsa contendibilità del mercato
Nei confronti di possibili concorrenti appunto su cui il mercato contiguo
Ora ecco
Io mi sento dire davanti a queste domande ogni tanto c'è chi risponde ogni tanto c'è chi dice ma al disavanzo pubblico reale
Ecco qui dobbiamo capirci
Dobbiamo capire cioè è di tutta evidenza che le privatizzazioni possono avere più finalità
E che riescono ad assolvere ad una finalità di un tipo o di un altro a seconda della priorità alla quale sono ispirate
In Gran Bretagna la mia percezione della Gran Bretagna e che le privatizzazioni furono fatte perché c'era una convinta adesione anche troppo
Alla estensione della magia del mercato e perché c'era un problema di disavanzo
In Italia il mio governo cercò di fare le privatizzazioni in occasioni e sfruttando la necessità derivante dal disavanzo pubblico ma con il chiaro intento di creare dei gruppi industriali fortemente concorrenziali
Per il nostro Paese nel contesto europea
La finalità del disavanzo pubblico c'era ma se diventa la prima si mangiava
Perché io io
Che io ho piazzo meglio sul mercato le azioni di una società di cui garantisco per il futuro la perduranza del monopolio legale
E quanto io non posso a vendere le azioni di una società di cui dico che sarà in concorrenza
E per questo vedete si torna alla premesso cioè noi queste nostre impresa lei stiamo privatizzando perché siamo convinti
Che il meccanismo concorrenziale è utile al Paese ed è il migliore settimo di efficienza e di sviluppo
Oppure le stiamo privatizzando
Perché siamo in in stato di bisogno o perché vogliamo sistemare degli assenti
Perché ci sono vecchi appetiti che sono rimasti a lungo senza possibilità di appagarsi ma allora in questo caso la bistecca non la prenderebbero le imprese pubbliche ma la prenderebbe qualcuna imprese pubbliche continuerebbero a deperire nella di cui parlava
Forse professore
Alcune considerazioni perché non vorrei essere stato mal compreso
In ragione del fatto che quella cautela nel parlare che ci è stata imposta obbligato a non esprimere compiutamente il mio pensiero innanzitutto voglio chiarire un fatto
Non c'è nessun dubbio e concordo perfettamente con lei che il sistema migliore la efficienza dei sistemi economici per la migliore allocazione delle risorse corre questo non c'è migliore non sarà perfetto allora ma su questo non c'è nessuno
Quindi su questo concordiamo perfettamente io mi sono limitato a dire che ovviamente ecco aggiungo un fatto Audetto uno strumento cioè la concorrenza è un mezzo non è un obbligo è un pezzo che va usato comunque sempre ove possibile su questo non c'è nessun io mi sono soltanto ho soltanto detto ci sono alcune caratteristiche peculiari d'altra parte se non fosse così non avremmo nel mondo una situazione del settore delle più alla gara che
Vendette
E tanto è vero che la stessa Comunità europea riconosce questo fatto non è che dice no guardate non è vero eccesso cinquantamila meglio di me
Che vanno avanti le discussioni adesso sembra certe decisioni sono già state prese alcune rispondono le cose che lei ha detto sta invece dall'ultimo Consiglio
Dei ministri dell'Energia dati per fatti ci sono altre che vanno approfonditi quindi detto questo non c'è assolutamente da parte nostra nessuna
Diciamo nessun desiderio di ostacolare l'apertura alla competizione diciamo solo dato che la delicatezza del settore tale che non si può improvvisare
Io ho parlato di passo passo cominciamo a farlo perché se non ne parliamo solo e poi non facciamo mai per quanto riguarda l'altra osservazione relativa
Al differente peso nella produzione nel in Europa e in ENEL e in Italia
Ovviamente il la sua interpretazione avrebbe o le conseguenze che lei ne ricava avrebbero un senso sarebbero vere se noi ci volesse mantenere il monopolio della provincia ma non abbiamo sempre detto che non c'è dubbio l'industria elettrica fa due cose produce un prodotto che l'energia elettrica e poi fa un servizio prende l'energia elettrica dal luogo di produzione e la porta modo sulla l'aspetto produzione non c'è dubbio che non c'è nessun motivo di un buono buono che chiunque può produrre verginale ci sono ovviamente da prendere delle precauzioni perché non è che si può usare per esempio sono un caso qualcuna deve pur qual è la politica energetica ma questo è un altro fatto però la concorrenza in produzione ci può essere allora se c'è concorrenza in produzione la sua preoccupazione che uno è forte perché perché finanziato all'interno da maggiori prezzi rispetto al caso di concorrenza questo cade c'è concorrenza e questo non è
Voglio dire peraltro che io mi riferivo più a un altro fatto siccome qualcuno dice ma lei nel venda una parte dei suoi impianti
In che modo li vende vivente in modo da ridurre il suo peso vivente dicendo che attaccato alla vita c'è un contratto per quindici venti anni beh questo non genera concorrenza
Appunto non cambia niente ecco invece dov'è la concorrenza in un caso come italiani ben quello italiano è quello che già il previsto dalla comuni da e cioè quello di mettere a gara tutta la nuova capacità magari carriera tutta la nuova capacità produttiva spetta alla soluzione precisato questo volevo anche dire sull'altra osservazione da lei fatta se il gestore della Rete che ovviamente non può che essere un monopolista chiunque esso sia
Di duplicazioni chiede non se ne possono fare che sono non c'è nessun dubbio se è Luigi che poi decide gli acquisti legare etc perché questo porta a delle beh qui la comunità si è già pronunciata congenite unita all'unanimità
Ha deciso che cosa deciso lampante in contabile dei gestionale proprio per evitare questi pericoli in modo che ci sia massima trasparenza non ha fatto diritto né chiesto che ci debba essere una separazione proprio
Perché loro non la consigliano importante dal punto di vista perché non è questo che porta la concorrenza
Quello che è importante che ci sia questa separazione l'altra ad un'ultima cosa privatizzazione e apertura alla concorrenza necessità di contemporaneità quantomeno cioè si fa qui ecco io su questo ho qualche perplessità nel senso che l'apertura alla concorrenza è un processo che necessariamente prenderà tempo gettone no è chiaro che noi dovremmo fare in relazione a quelli che sono gli sviluppi in campo europeo resto vedete no avremo che gli stranieri vengono in Italia non possiamo andar da loro e quinto richiede tempo io credo che però in questo momento perché si può privatizzare beni dicendo ecco lasciando una flessibilità tale che consenta che consenta quando questi sviluppi ci sono gli attuali questo si può dire delle direttive ventinove ma questo vale per noi ma vale per gli altri quante in Germania ci sono molte aziende grosse alcune gravi cioè bene come la verde le quali sono integrati come Emerson dei privati stanno sul mercato domani cambia qualcosa cambia per loro dovrà cambiare per non quindi voglio dire non necessariamente le due cose devono esser fatte contemporanea
Purché nel farle si lasci per esempio nella confusione quella elasticità necessaria per introdurre tutte quelle nuove norme che portano a alla mercato laddove quell'effetto
Seguono offre grazie grazie dottor in Bruno per questa sua particolareggiata replica e naturalmente grazie a tutti i commentatori i quali tra tra supplire bistecche mi pare che ci hanno fornito un pass do molto burrascoso e che tra l'altro un smentisce venerabile precetto degli economisti per cui non ci sono pasti gratuiti perché almeno questo per noi per il cerchio dell'IRS lo è stato è stato di questo li ringraziamo tutti di cuore ringrazio tra l'altro gradevole sorpresa abbiamo avuto la visita del sottosegretario all'industria D'Urso che ringraziamo di essere con noi nella ultima parte di questa presentazione non mi resta che ringraziare particolarmente il nostro ospite Mediocredito centrale per averci offerto e naturalmente i presentatori del rapporto ça va sans dire ma non tocca né a me né a Pippo Ranci di farlo che ci hanno permesso questa gradevole discussione attorno al settimo Rapporto dell'eccellentissimo grazie