Più Libri più Liberi - Dialogo confronto sulle società avanzate e i nuovi conflitti

Allora buona sera
Io sono contrario comunque
Non sono berlusconiano insomma a frappè buona sera davvero a tutti abbiamo soltanto un'ora
Ma cercheremo di
Utilizzarla al meglio al massimo per un appuntamento di questa natura di questo genere noi siamo il coordinamento delle riviste italiane di cultura
Per la verità quando si va sul internet si cerca Creek in genere appaiono delle ovviamente delle autofficine della fra Colico ma se uno va un po'in fondo troverà e comunque vedrete che un bel sito
Cioè a dire se ne siamo riviste che si organizzano
Per evitare questa immaginazione ed anche dei circoli commerciali di cui spesso le riviste soffrono e quindi organizziamo uno Stand collettivo qui a più libri più liberi in cui chi vuole partecipa posporre le sue riviste senza dovere ovviamente sostenere il peso di un vero e proprio stende come le case editrici
E abbiamo anche investito nella possibilità di fare al
Alcune conferenze
Questa molto importante questa di oggi nasale Antares a vede insieme appunto Noemi Disegni Alessandra protese di mia zia dove e poi il cardinale zuccheri
L'idea di fondo quale il cercare di vedere che cosa possono fare le fedi religiose le confessioni religiose in un momento così difficile e così impegnativo
In particolare cioè la drammaticità della situazione in Medioriente
Con
Una minaccia che è stata espressa direttamente contro l'esistenza dello Stato di Israele l'attacco terroristico di Hamas la reazione israeliana con l'offensiva in atto nella striscia di Gaza
In una situazione del genere noi non abbiamo ovviamente la presunzione di modificare i dati di fatto della situazione ma credo che sia importante che le fedi religiose continuino a parlarsi
A riconoscere comunemente i valori di diritti dei popoli e delle persone in ogni parte del mondo
E questo a mio parere è vero in particolare per le fedi religiose monoteiste le tre religioni dei libri
Che sono qui autorevolmente rappresentate
Un punto naturalmente importante
La situazione politica la situazione sul campo e naturalmente drammatica il problema è che le fedi religiose non si facevano strumentalizzare per giustificare in qualche modo la soppressione
Di un popolo o di uno Stato
Non ci deve essere giustificazione
Religiosa alcuna in questa direzione e per e naturalmente nemmeno per esasperare ulteriormente uno scontro che così aspro però mantenere serrato uno spazio di confronto di esposizione delle ragioni reciproche
E in questo senso che diamo di aver fatto una cosa utile organizzando questo dibattito questo potrà permettere di comprendere meglio le ragioni di Israele
Nella battaglia per la sopravvivenza che sta con cresta conducendo ma anche le prospettive politiche per il popolo palestinese che cosa succederà dopo che cosa avverrà successivamente
Io potrei nostalgicamente ricordare del mille novecento novanta tre quando ero ministro del governo Ciampi mi fecero presiederà tavolo da sulle acque con esponenti israeliani e palestinesi pensate che che che stagione ma al di là di questo dobbiamo certamente pensare a che cosa avviene anche dopo le operazioni militari il quale sono le prospettive politiche per il popolo palestinesi nell'immediato ma parlo a titolo personale
Io auspicherei una ripresa dei colloqui sul problema degli ostaggi
Per verificare la possibilità di ulteriori scambi piante della ripresa delle tre cubani carie nonché l'afflusso degli aiuti alla popolazione civile incalza
Credo che sia assolutamente importante da un lato difendere appunto l'esistenza e lo Stato di Israele per lato invitare una specie di identificazione amasse tutto il popolo palestinese che credo che non ci porti da nessuna parte ma sono mie considerazioni ovviamente
Più in generale e quindi direi che per subito mi piacerebbero queste mi piacerebbero di proporre queste cose più in generale credo che questi due aspetti di cui abbiamo parlato
Racchiude racchiusa in una formula due popoli due Stati a cui eravamo molto affezionati
Prego che ora qualcuno molto autorevole dice gli accordi di Oslo sono stati un errore io credo che sia stato un errore non averli portati avanti non averli e sappiamo tutti
C'è tempo per tutti da questo punto di vista non averli portati avanti certo anche se come dicevo prima non si può pensare che da un dibattito come questo possano venire modificazione la situazione attuale
Però ci aspettiamo molto in termini di comprensione reciproca
E qui mi avvalgo di una conversazione telefonica con la presidente Noemi Disegni diceva sì abbiamo capito che in Italia siete tutti favorevoli per cui ci stiamo tutti insieme
Ma che questa forma deve valere anche per Israele per il Medioriente non ero non traslabile anche in quella direzione
Noi siamo assolutamente convinti di questo
E cerchiamo di dare come rivista di cultura
Una nostra Pietro usa diciamo a un dibattito in questa direzione
Ma questo non deve soffocare assolutamente le voci dei nostri vari protagonisti ci diranno il loro punto di vista magari se ciò tempo farò qualche commento finale e per motivi anche che dei suoi impegni delle delle dei vari impegni di carattere mediatico a cui è sottoposta darei subito la parola la presidente Noemi Disegni per il suo intervento
Grazie mille benvenuti a tutti se mille telefonate sul cellulare perché stavo appunto prendendo delle degli spunti ulteriori allora un momento molto difficile i devo essere sincera proprio con questo dubbio introduco legge le difficoltà che stiamo anche vivendo in questi giorni quando ci è arrivato l'invito per partecipare a questo momento parecchie settimane fa l'abbiamo messo un attimo in stand-by
Dicendo se potevamo essere il caso di partecipare appunto di quanto e come proseguire un dialogo che che c'è da moltissimo tempo da moltissimi anni naturalmente al quale anch'io ho partecipato in tante occasioni
Ma cosa possiamo dirci in questo momento
Dopo il sette ottobre e assenso continuare a stare nei tavoli dove siamo sempre stati un nei luoghi e continuare a parlare delle cose molto
Cioè di spessore di spiritualità di impegni che evidentemente è più facile darsi o pronunciarsi ore Cipro cammin Tec rappresentarsi in una situazione nella quale non c'è che la guerra e quindi lei c'era un primo stop di dire forse la situazione è tale che un attimo stoppiamo anche questo tipo di dialogo il forse ingenuo o forse così molto alto ma che non riflette la realtà delle nostre vite
E sia né proprio in questi giorni se anche Camaldoli che è un luogo speciale meraviglioso dove ho avuto l'onore e il piacere di partecipare per diversi anni che il proprio lì anche o Conf ho avuto modo di confermare cosa vuol dire riuscire a stare insieme a parlare
L'altro l'altro all'altro pensiero è stato se veniamo non sanno cosa dire naturalmente ma chi deve venire
Se deve venire per la parte ebraica naturalmente vedendo gli altri invitati se devo venire io uso tutti insieme a me rappresenta la parte istituzionali o chiamiamo la linfa laica dell'ente religioso quindi la parte istituzionale rappresentativa oppure se era più il caso che partecipasse una figura religiosa quindi chi rappresenta la parte Branca dal punto di vista rabbinico nel caso nostro RAV Arbib che il presidente la conferenza della dell'Assemblea rabbinica
Allora perché vi racconto questi dubbi perché alla base di questi dubbi è proprio il e il senso di quello che stiamo vivendo e e chi deve dare quale tipo di messaggio
Quindi anche dopo questa conversazione
Con presidente Spini abbiamo deciso che che tinta bene che venivo e mi diciamo così condividevo con voi questi dubbi e cercando di portare alcuni messaggi
Pur nella difficoltà in questi giorni di di relazionarsi in determinati contesti e sentendosi molto soffocati da un certo tipo di aspettativa di di dovere essere i fermare tutto non parlare più di nulla
Allora faccio alcune considerazioni
La guerra che abbiamo visto è arrivata in una mattinata normalissima per chi viveva nelle case in in un sabato che era un sabato di festa e di festa ebraica
Fino a quell'orario nella parte israeliano nella parte ebraica non c'era un progetto di attacco non c'era un progetto di guerra
Io ovviamente io non sono l'ambasciata israeliana e sono Noemi tarlo quindi per la parte precarie per quello che io percepisco so penso voi anche dalla parte delle persone con le quali che il che sono la mia famiglia che vive in Israele con le quali quindi mi relaziono giorno per giorno quotidianamente
I miei figli miei amici le persone con le quali sono cresciute e quindi riporto questo pensiero
Non esisteva il pensiero di attacco a nessuno anzi nei limiti del possibile del fattibile rispetto a quella situazione specifica
Di confine e di relazioni di dialettica tra Stato di Israele
E il territorio di di del Peritore Abbey territorio della striscia di Gaza
Dove e l'autorità che governa quel territorio Thomas rispetto a quella situazione c'erano dei importanti sforzi comunque di raggiungere un certo tipo di equilibrio e di accordo che riguarda determinate la fruizione di determinati servizi ma questo non sta sotto i riflettori dei giornali
Quello che accaduto il sette e quell'orrore che abbiamo visto e non non vorrei le prendere il tempo per entrare in dettagli perché tutti avete avuto modo di ascoltare di sentire quello che è accaduto è la verità di quello che è accaduto ed è documentato
E per riuscire a fare quel tipo di attacco
Vuol dire che le persone che l'hanno condotto hanno avuto un indottrinamento all'odio e che nasce da un obiettivo di tipo di di come si pensa da parte loro di utilizzare la religione
E quindi è è un percorso di anni anni anni che persone in migliaia e migliaia di persone e mi dispiace ancora di più dirlo non solo uomini c'erano anche donne
Tra queste persone che sono arrivate quel sette mattina
Sono persone che hanno fatto un percorso di indottrinamento Revel di fondamentalismo islamico religioso finalizzato al massacro e all'odio allora la prima cosa che ovviamente dico per riuscire a convivere a religione o le nostre animi o spirito religioso
Ha una funzione che è quella di di dare alla persona un supporto per vivere i di essere un un insieme di tradizioni valori modi di vivere la famiglia modi di vivere la comunità che porta avanti nella vita che porta in bene la vita nonché diventa lo strumento da cui ispirarsi spira
La funzione di uccisioni di odio di tortura verso l'altro
Quindi questo e la primo ovviamente la prima cosa da dire qual è allora la responsabilità di tutti noi
Di riuscire a vivere questa funzione della religione
E non essere trascinati o incanalati in un percorso che è abuso della propria religione oltre che uccisione massacro dell'altro in quanto religioni diversa e non della propria quindi un doppio abuso anche della propria e verso il proprio popolo anziché difenderlo difenderne i confini in realtà sfruttare quel popolo come i ostaggio in concetto ovviamente l'atto ovvio lo dico da Noemi lo dico da ENEL ebrea italiana lo dico da israeliana non non esiste possibilità di nessun modo di dis di distrarre lo sguardo nel cuore nel meramente nella frustrazione dalla morte di chiunque di ciascuno e di ciascun bambino donna chiunque civile nella Striscia
E quindi è una questione che ovviamente riguarda le coscienze e quell'aspettativa morale
Quell'aspettativa morale quella pretesa morale la si vive
Nel collegato il cardinale zucche Institut
Sì sì restiamo con micro
Non lo so si lo salutò io insieme sono perché ecco
Salutiamo il cardinale Zuppi che apparso e sta parlando Noemi Disegni e come d'accordo mi sembra che lo prenderà le parolacce d'accordo alle ore quindici ma se ci sono delle necessità o difficoltà lo facciamo parlare prima
Intanto non interrompiamo questa descrive finora non voglio interrompere Noemi e allora dovevo con tanta fretta grazie possiamo dire don Matteo grazie Don Matteo
Allora Noemi era in un momento molto cruciale del suo discorso glielo facciamo riprende
Quindi
Il concetto è chiaro che qualsiasi morte qualsiasi bomba che cade qualsiasi cosa che viene distrutta è una lacerazione e non esiste un confine oltre il quale non si vede il dolore
Si vede il dolore e lo si vede tutti i giorni
Ma bisogna anche saper sì con tanta forza d'animo capire e chiedere perché si arriva a questo e e riuscire a ricordare che c'è un percorso che porta alla fine a questo e allora i i riuscirei davvero stessi Sissi a cuore quel popolo e quel territorio e quel confine
Sarà di creare quella abuso di religione che a cui è sottoposto quel confine questo per me e essenziale dirlo ed è un messaggio importante
E e non è solo per chi è attore in quel luogo in quelle parti Manno è parimenti di tutti noi che siamo qui tra virgolette non t'hanno e che riceviamo le immagini e l'eco di quel dolore terribile
Riuscire a capire che se solo si dice cessate il fuoco smettiamo tutto
Può sembrare un un momento un modo di alleggerire la situazione ma in realtà il ritorno e riporta esattamente le cose a come stavano un minuto prima quindi non risolve fondi non risolve il vero problema
E dell'abuso né di quella popolazione perché è uscito dal territorio di Gaza il sette mattina per fare l'attacco se si passa di casa in casa e ci si ferma non ci si sofferma ci si ferma suo il corpo
Per distruggerlo e torturarlo nel modo più distruttivo possibile
Vuol dire che sia tempo nel senso che non c'è un'emergenza di difendere un territorio o persone che sono sotto rischio ma vuol dire che si è usciti per una missione di di di odio
E questo è ovviamente perché quelle persone sono israeliani ed ebrei
E qui arrivo al discorso della religione di queste persone ovviamente le donne abbiamo avuto modo di andare sul discorso donne e nel Meggiorini scorsi di come queste donne sono state violentate in un modo incredibile come questo massacro viene dimenticato o negato o illuso in questi giorni
Cosa dobbiamo fare noi cui è quello che possiamo fare noi qui e che non siamo naturalmente distaccati nei motivamente mi realistiche realmente perché il male e la violenza e l'orrore che lì
Arriva il sì e si riflette si esplicita anche qui in tante diverse forme
Allora per me la cosa essenziale importante non è e e quella di uno non importare quel tipo di approccio di oppositivo di di dirsi l'un l'altro voi siete così voi siete così
Voi Cromme tette crimini di guerra e c'è il il massacro cioè un genocidio parole che hanno significhi c'è una Shoah ciò nazi fictio né degli ebrei perché tutte queste generalizzazioni
Fanno ovviamente torto al al soggetto che va difeso nell'immediato fa torto alla storia e alla storia secolare di cosa significano questi termini
Per il mondo e per la storia e ciascuno di questi termini ha un suo significato ben preciso
E noi non dobbiamo importare quel tipo di rapporti e di dialettica da lì nelle nostre piazze nelle nostre città cui noi qui abbiamo una sfida di convivenza
E richiede un non richiede da un lato uno sforzo importante per riuscire
Anche a non guardare Lima non non guardare lì perché ovviamente non esiste il il dolore non guardare perché avere la forza di andare avanti
Ma anche con una certa ovvie tre naturalezza c'è la nostra sfida e il giorno dopo giorno minuto per minuto nella vita più quotidiana che c'è essere in grado di vivere accanto all'altro come se fosse la come se fosse uno dicendo uno di norma lei è normale è ovvio senza nessuna paura e senza nessuna sfiducia occhi more che quell'altro in realtà io non li posso neanche raccolta rete sono ebrea o non posso girare con la stella di Davide per strada cui a Roma
Perché ho paura che qualcuno mi aggrappo al collo e ministri Rizza perché è così in questo momento
Quindi che l'Italia sia diventata un luogo dove non si può girare liberamente con un simbolo religioso
è molto molto grave e ci impone una responsabilità per primi come leader religiosi e di fede che dal messaggio dall'alto arriva arriva eccome alla base per dire questo tipo di abuso
Questo di approccio con questo tipo di approccio no non si fa noi dobbiamo essere aperti accoglienti verso l'altro
Vivere e convivere con chi ha un'altra fede e ovviamente per me in questo momento è particolarmente importante il rapporto con i musulmani siamo venticinque mila ebrei penso che siano più di un milione e otto
Musulmani presenti in Italia poi correggeranno se i numeri sono diversi e ovvio che c'è una un po'colto tale diversa presenza e popolazione ma la sfida è riconoscersi l'un l'altro in uno spazio c'è spazio per tutti
Ed essere in grado di esportare questa capacità di convivenza e di accettazione
E far pervenire anche accuse il leader che invece abusano di quella religione dire quello per noi non è in Islam noi vogliamo stare tranquilli
E vivere assieme agli altri in un territorio come l'Italia o come l'Europa intera che sta andando verso un periodo elettorale molto importante
E che impone naturalmente delle scelte di che cosa sarà domani l'Europa una sua costituzione
Grazie
Grazie Noemi
Il sedime asilo ci ha fatto sapere che in taxi e quindi li facciamo tutti i nostri auguri nel casertano ma credo che ci raggiungerà se il cardinale zuppi presidente la Conferenza Episcopale Italiana e da Cordoba parlerebbe Alessandra Trotta voglio ricordare che l'iniziativa del coordinamento delle riviste italiane di cultura qui alla fiera più libri più liberi sostenuta dall'otto per mille della chiesa valdese oltre che devo anche dirlo anche da un piccolo contributo del ministero della cultura
E quindi comunque siamo molto grati di questo sostegno e do la parola sensata la moderatore Alessandro
Grazie
Ma io voi io partire proprio da quell'interrogativo da cui è partita la presidente di segni che credo colpisca tutti
Per provare però perché credo che sia inevitabile anche perché il titolo di questa tavola rotonda un porci
Invitava forse pensata ben prima succedesse quello che successe a ragionare sulla complessità delle società attuali ma su sottolineata com'era maggiore però è è comune e concordo che quello che è accaduto successivamente sottolinea ancora di più
La necessità di ragionare però in termini che ha che provano non necessariamente a partire da un'attualità così drammatica che è quella che del nell'ultima guerra scoppiata in Medioriente ma a fare un ragionamento un po'più generale e volevo partire però da questo
Interrogativo
Della Presidente non i disegni che ha già detto ma vivendo quello che si sta vivendo in questo momento è possibile è possibile assenso
Partecipare a degli incontri nei quali si prova ad alzare un po'lo sguardo ad alimentare il senso di ideali grandi come quello della pace è questo il tempo nel quale si può coltivare questo tipo di spirito quando si è immersi in una tragedia tutti siamo consapevoli che è la pace si costruisce prima della guerra
Durante una guerra
è molto difficile è però io vorrei invece rispondere sì cioè proprio questo il tempo nel quale è a maggior ragione visto che si chiede quale può essere il contributo che le religioni possono dare in tempi di come questi
A una costruzione della pace è un ideale di pace religioni cane
Per carità tutti diciamo che vorremmo essere che siamo idealmente rettori di pace le nostre storie tutte tutte ci dimostrano che tante volte compresa la Regione cristiano io ricordo
Le terribili guerre che hanno contrapposto protestanti cattolici
Il le le responsabilità che sicuramente abbiamo anche nell'aver alimentato odi disprezzi che hanno reso possibili tragedie terribili come quelle della Shoah
Quindi nessuno si può tirare fuori se guardiamo alla storia delle religioni non a quello che idealmente dovrebbero sapere predicare
Da una responsabilità nel dire anca Dettori di pace una sfida qualche volta siamo stati invece quanto meno corresponsabili rispetto al rendere possibili guerre atroci torture disprezzo di eccetera
E da occidentali e da cristiani io dico sempre quando mi rapporto a chi pensa che quando parliamo degli ideali che potremmo che potremo trasmettere che partiamo da una presunta
Superiorità dovuta alla nostra civiltà le radici cristiane che vengono raccontate come appunto una presunta superiorità che realtà siamo legittimati e io credo che siamo legittimati a parlare oggi come parliamo
è proprio alla luce del di una storia tragica di cui siamo stati corresponsabili che quindi ci consente di dire abbiamo sperimentato quello che vorremmo non sperimentarsi a nessun altro quando ed è una fissazione protestante
Perché la nostra storia ce lo insegna quando si è importante abbiamo questa ossessione della laicità delle istituzioni civili della laicità degli Stati
E perché è la storia ci dimostra che se non c'è una cornice ferma di laicità riconosciuta e condivisa da tutti coloro che vivono lo stesso spazio civile
Le religioni danno il loro il peggio di loro stesse perché vengono trascinate nella responsabili nella tentazione di fornire una legittimazione a regimi autoritari
Che sul fondamento religioso perché un fondamento molto forte vogliono costruire una unità che si fonda sulla omogeneità
E che quindi si fonda su divisioni sul disprezzo eh le religioni si fanno trascinare in questa tentazione
E oggi in Europa tanti stati ci stanno facendo trascinare in questa tentazione vivono anche sicuramente del realtà di chiese anche Cristiano né che si fanno trascinare in questa tentazione quindi questa è l'unica cosa che ci legittima oggi a dire ha un fratello musulmano
Attenzione a non ripetere gli errori che noi abbiamo ripetuto e Kelley nostre storie tragiche ci legittimano a dire che sono la forma appunto nefasti e quindi a difendere il principio della laicità delle istituzioni civili
Allora
Risposta si è questo il momento di alimentare invece degli ideali
Lo diceva una donna in gamba Eleanor Roosevelt il dieci dicembre ci sarà un anniversario importante di questa dichiarazione dei diritti universali dello a dell'essere umano diritti umani universali
La Eleanor Roosevelt fu la presidente della commissione permanente che insieme a un gruppo incredibili di uomini e di donne di tutte le culture e le religioni costruì
Questa impresa straordinaria in tempi non più di non meno difficili di quelli che noi stiamo vivendo immaginate il dopo un topo secondo la la seconda guerra mondiale lo sfacelo della seconda guerra mondiale la tragedia appunto dell'Olocausto della Shoah
Lì l'espansionismo sovietico la guerra civile in Cina il crollo degli imperi coloniali cioè che cosa erano quelli fine anni quaranta in cui si partorì questo ideale che poi si concretizzò in una carta
è questa donna straordinaria che seppe coordinare questa impresa disse che
La costruzione della pace come qualunque altra grande impresa sociale politica ha bisogno di un fortissimo substrato spirituale
Lo intendeva nel senso più ampio possibile perché richiede una scelta fondamentale che ritiene che ha bisogno di questa forza spirituale di credere nella umanità
Quando tutto intorno e disumanità quando abbiamo intorno soltanto le prove del peggio che l'essere umano può fare tutti gli esseri umani
Quando appunto cadono in tentazioni di divisione i nodi disprezzi incrociati muri
Divisione barriere presunte pre superiorità eccetera eccetera eccetera cioè creano comunità escludenti e non inclusive
E quindi c'è bisogno di questa forte scelta che spirituale quella di crederci nella possibilità di una convivenza pacifica
Fra esseri umani profondamente diverso i perché lo dico perché secondo me questa è la la sfida anche ben al di là delle guerre con le quali poi ci confrontiamo se guardiamo un quadro più globale
Anche alle cose che ci terrorizzano di piovuto occidentali d'Europa i giustamente la presenta domani evocava il nostro scenario che è quello di un'Europa sempre più a rischio di marginalizzazione
Che io dico sempre paradossalmente si trova ad essere uno scenario privilegiato di convivenza secche un tempo erano ritenute che sono impossibili da qualsiasi altra parte c'è da chiedersi se può essere anche risorse a mettere a disposizione le risorse per dimostrare quello che secondo conia impossibile cioè che la convivenza fra diversi è possibile pacifica convivenza fra diverse la pensiamo al nostro Occidente che è per effetto delle conquiste che ha realizzato anche grazie alle tragedie della sua storia quindi costruendo
Spazi in cui i diritti umani sono riconosciuti in cui le libertà fondamentali a cominciare da quella religiosa sono possibili e diventato lo scenario privilegiato di convivenze che altrove non sono possibili
Ne in Europa in Italia abbiamo presenti tutte le religioni possibili e immaginabili tutte le tradizioni e all'interno di ogni religione quelle che in altri Paesi non possono convivere o perché si escludono reciprocamente perché ci sono regimi di altro tipo che dicono io sì tu no
Oppure io sì in una posizione di privilegio tu in una posizione di sottomissione quindi non con la stessa libertà ma in uno stato di emarginazione
Quindi è chiaro che all'Europa e lo scenario privilegiato in cui si prova a costruire oggettivamente una sfida complessa qualcuno dice che è impossibile quindi a me io non puntare su delle comunità inclusive in cui queste diversità possono convivere solidalmente sentire tutte la sfida sotto
Diciamo il quadro di principi riconosciuti fondamentali quali quali delle libertà dei diritti umani
Sforzarsi tutti di mettere a frutto i propri demoni propri talenti per una costruzione civile che che crea il benessere per tutti i prosperità felicità pace solidarietà
Qualcuno giro teorizza che è impossibile siccome lo lo si collega giusta secondo me il fatto che ci troviamo in questa complessità
Per il fatto che siamo all'interno di democrazie liberali collegando dice la democrazia liberale ha fallito non riesce a reggere a governare le complessità del mondo di oggi abbiamo bisogno di altro
E questa tentazione sfiducia nei confronti della democrazia astratto è contagiosa
Io sono rimasta molto impressionata dalle statistiche che ci dicono
Che nel nell'ambito dei nostri mondi quelli che dicono in questa democrazia e libertà che diamo per scontate ma sono frutto di lotte incredibile di tragedia straordinarie soprattutto nelle fasce giovanili sta accrescendo la sfiducia nei confronti della democrazia
E quindi di tutto quello che poi significa Area anche avere degli spazi in cui appunto i diversi possano convivere comincia allora
Abbiamo l'ossessione della sicurezza volendo lanciare degli slogan nei quali però siamo responsabilizzati per primi come esponenti di religioni perché se non riusciamo a testimoniarlo e queste cose concretamente nei luoghi più prossimi quelli nei quali siamo presenti
All'interno delle nostre comunità che sono anche comunità educante dove si può decidere se usare le parole
Dell'odio del disprezzo della paura della preoccupazione dell'emarginazione a usare invece le parole dell'accoglienza
Della appunto del substrato spirituale che dice fra esseri umani non possiamo che riconoscerci fratelli e sorelle solidali
Nelle battaglie per il benessere per la pace per di tutti ecco se non riusciamo a fare questo per primi è inutile che poi predichiamo che le religioni possono essere vettori di pace
E a chi li cerca la sicurezza attraverso le lontananze creiamo i muri creiamo le divisioni appunto perché è impossibile in fondo che possiamo convivere in modo solidale è pacifico da DiVersi
Io dico spesso che al contrario la sicurezza e la sicurezza delle vicinanze
E che in fondo pensavate città a partire dalla propria delle proprie scelte esistenziali che cosa ci fa sentire sicuri ci fa sentire sicuri il fatto di avere intorno un clima di fiducia pedestre circondati da persone di cui ci si può fidare
A cominciare dalle relazioni più intime quelle familiari e amicali
Per andare al di all'interno di comunità che invece sono più ampie nelle quali c'è una fiducia si sente di potersi fidare questo crea sicurezza altrimenti non ci sarà muro
Che ci potrà fare sentire sicuri abbastanza se non c'è questo clima di fiducia faccio un esempio e qui finisco poi magari ci sono delle altre possibilità se ci sarà ad interagire stasera un'altra un secondo giro di di di riflessioni faccio un esempio di che cosa può significare un contributo che le religioni possono dare alla sicurezza della vicinanza
Raccontando di un episodio che mi ha direttamente coinvolto che mi ha molto impressionato
Esistono in Italia in alcune regioni delle leggi che rendono molto difficile a confessioni religiose diverse da quelle che ci hanno già dei storicamente del degli edifici di culto
Aprire un luogo di culto
Lombardia Veneto sono diciamo per noi le regioni in assoluto
Quando si preparavano queste leggi regionali che hanno reso veramente così Ficili a fare una cosa che dovrebbe essere normale
In cui si partorisce persino l'idea che si deve fare un sondaggio si deve fare un non troveranno raccogliere capire se la popolazione d'accordo che le persone possano esercitare i loro diritti fondamentali che sono quelli di poter diverrà la propria fede avendo dei luoghi dignitosi per poter rivivere la cosa che mi colpì di più siamo stati abbiamo avuto la possibilità io sono andata di partecipare a una io i lavori della commissione che stava preparando in Veneto questa legge regionale che poi è stata purtroppo approvata che prevedeva tutto una serie di cose che vi dirò
La cosa che mi impressiona maggiormente era la costruzione per la quale i luoghi di culto tendenzialmente guardati come posti che potrebbero essere un po'pericolosi
Allora ci vuole un'urbanistica particolare che li tenga il più possibile lontani dai luoghi di vita normale ordinaria delle persone cioè quindi un recinto in cui ci sono i luoghi di culto
Laddove invece la storia ci dimostra come protestanti lo sentiamo da sempre le chiese le abbiamo sempre create nei centri storici
E e gli diamo la fede in un modo che deve intrecciarsi con quelle che sono le sfide della società la possibilità di avere relazioni ordinari e quotidiane e in cui la fede si incarna e e invece luoghi separati e poi c'era quest'altra norma che di tutte quella che mi ha maggiormente impressionato che prescriveva delle distanze di sicurezza fra un luogo all'altro quindi se c'è una chiesa valdese deve avere una distanza di sicurezza dalla moschea perché che ci avviciniamo troppo insomma poetiche da che cosa succede lei distanze di sicurezza e invece ci sono le vicinanze di sicura
La dobbiamo crescere è credere profondamente che più siamo vicini più ci conosciamo più condividiamo più c'è la possibilità che costruiamo veramente dei percorsi di rispetto reciproco di pace di collaborazione
Nella Bibbia c'è un passo la Nuovo Testamento nella lettera di Paolo agli ebrei
Nella parte finale c'è questa parola interpretato capitolo nella quale affascinanti Simo in cui la Philadelphia al viene come vocazione rivolta alle comunità cristiane unita alla filo segna esattamente il contrario della sei no fo buia
E viene utilizzata nell'originale greco la parola Xenon sta per l'appunto straniero
Laddove poi sto esegetica mente e giusto spiegare che la senno s'nella concezione che partorisce l'idea innaturale per alcuni che bisogna avere la Filo Xenia no la xenofobia la paura dello straniero
Sei non sa è che parla una lingua che io non capisco
Cioè la base della paura della preoccupazione che poi genera disprezzo odio emarginazione muri è che non ci si capisce ed è norma alle non capirsi genera paura e preoccupazione quindi è su questo versante che si deve agire in questo le religioni hanno veramente una responsabilità enorme che è quella di favorire la comprensione
Capirsi in modo tale che la tua lingua non è più incomprensibile per me e io non devo avere paura di quello che non comprendo di quello che non capisco
E quindi un compito educativo fondamentale che però finisce col diventare collaudare un impatto politico sociale molto rilevante kermesse ma dobbiamo sentire nel nostro Occidente perché ripeto è uno scenario privilegiato
Di difficoltà e complessità mi auguro che possa dimostrare perché altrimenti siamo finiti come società europea
Schiacciati da dinamiche globali nelle quali saremo sempre più marginali abbiamo questa opportunità
Di rivendica ci le nostre conquiste nel senso di metterle a disposizione come risorsa che di forte substrato spirituale che possa dimostrare che vale la pena di parlare di pace
Persino in un tempo di guerra orribile come guasto grazie
Gran grazie veramente a Alessandra avete visto che arrivato in sedi nel girone
Non so se il cardinale ESU prevede la platea che molto piena una bella sala piena vuol dire che i cui organi e non l'avete una bella sala una bella sala veramente piena credo che questo dimostra che questo tema è stato veramente sentito natura ecco torna anche Noemi Disegni do la parola senz'altro al cardinale zuppi ringraziandolo per questa sua epifania tra dello grazie
Grazie devo dire che adesso non vedo più niente Peppe però l'importante che voi vi sentiate presidente dei termini io
Adesso Clodio sentito il problema degli interventi e ringrazio ringrazio soprattutto dell'opportunità perché appeso poter riflettere parlare incontrarsi ragionare
Il il su misura condizionare davvero così dolorosa tremendamente dolorosa
Non il cardinalizia pal molte volte parlano il dico che chiedevano di non cadere nel nelle nella polarizzazione tipo purtroppo noi ce la facciamo quand'è inutile
E chiaro che quello che si è vissuto in queste settimane così terribili e causata diciamo così già transennate
Da una violenza che che non può non provocare una reazione di paura di di inviti rivalsa poi si vengono fuori conti antichi diciamo un accumulo di olio che che riemerge e che trova questa contrapposizione tanto motivo di nel di espressione mentre ed è un po'le scelte anche ovviamente della piccola minori la minoranza cristiana che quelle Ceccarelli adesso ad esempio inclusive di avere un linguaggio inclusivo
Enti garantire per esempio raccontava seppellire canna Pizzaballa che in alcuni casi diciamo la leggenda in vetrina rifiuta la contrapposizione
Portano solo a a chiudere quasi tutti quanti imporre le possibilità di collaborazione che c'è un impatto emotivo la guerra anche che a suo dire popolazioni italiane palestinesi che enorme no
C'è un risentimento vi racconta addirittura che nella cui ospitare dove ci sono ebrei e arabi ebrei non vogliono più essere curati da medici e infermieri arabi e viceversa
La
Per dire chi come appunto la scelta di costruire una un tessuto di di fiducia di convivenza e questo è sulla mentale fondamentale farlo quanto prima
L'alta considerazione che volevo fare sulle religioni e credo che
Diciamo così il dialogo che in questi anni in questi decenni ormai diventato anche una così una consuetudine
Profonda radicata intelligente io Firenze presi precisi c'è una tradizione in questo senso perfino importante anche in una casa diciamo così inquisiti formazioni comune in cui le religioni
Si confrontano e anche aiutano tutti a vivere insieme
Io non posso non citare l'esperienza dell'altro giorno in cui nella Presidente della Comunità Ebraica il presidente dell'UCOII il mio il nome del Gilead colti della comunità
Della Chiesa cattolica e poi erano presenti peraltro anche alcuni rappresentanti delle Chiese ortodosse evangeliche
Abbiamo
Con una certa fatica all'inizio come dire con molta determinazione superare i le le difficoltà le diciamo i posizionamenti no
Ci siamo trovati a a camminare insieme a una fiaccolata appunto che
Abbiamo inteso criticare attribuite alla pace chiesta provoca un grande messaggio io voglio bene tutti alla fine eravamo molto contenti indossante appunto molta prevenzione che e chiaro che in una situazione così intesa con un un'epidermide
Comprensibilmente avendo negli occhi quelle violenze e Chiarugi qualunque sollecitazioni equo portare una reazione così di chiusura di contrapposizione no
E l'appello che è stato che abbiamo rivolto si è è proprio quella che però la guerra non può essere l'ultima parola
E che gli ebrei cristiani musulmani
Rispondiamo di no alla guerra concordi che la guerra non può e non e non vede avviene l'ultima parola e non può essere diciamo una via d'assoluzione
Perché la compresenza di due popoli e l'evidenza dalla quale non si può prescindere
Ed alla quale bisogna procedere per trasformare la compresenza in convivenza
Certo queste parole potrebbero sembrare quasi Riganti tenendo presente quello che sta accadendo
Allora dobbiamo ridirlo egli lavora con forza perché perché questa è la via d'uscita perché questa deve essere la via sulla quale e bisogna King bisogna intraprendere un cammino perché il Santo Padre in qui tutte queste domeniche ha chiesto nella liberazione degli ostaggi in primis se e lassista il cessate il fuoco o l'auspicio purtroppo non era scontato che
La tregua potesse continuare no
E ma non perché non si rendesse conto diciamo così ma per interrompere si rendesse conto della della gravità della situazione anzi lo diciamo proprio perché assolutamente consapevole di questo ma perché altrimenti
Non non non c'è una puro c'è una prospettiva perché una domanda e che tutti quanti noi anche dobbiamo farci ma una volta che il si interrompono qual era già uscita Conti clienti qual è l'exit strategici con cui non guardare il futuro
Finiti i bombardamenti finita l'opera sul limitare cosa accadrà
Ed è chiaro che bisogna quanto prima cercare di trovare una questa che poi diventa alla luce dei tunnel cioè un progetto di possa aprire vie d'uscita altrimenti impossibile resta soltanto questo ulteriore accumulo
Di odio e di risentimento tutte quante Levantino allora quando la il Papa invita a alla tutti al cessate il fuoco a dire basta anche ai si situa anche sul protegge i bambini bambini e coinvolti in quegli in in quelle purtroppo tragicamente vittime no
Quindi gli attacchi e le armi si firmino notizie mistero lirico si fermi la guerra e si trovi diciamo questa come si è trovata per la tregua come si è trovata per la liberazione di alcuni ostaggi purtroppo soltanto ancora ancora troppo pochi non ancora su tutto tutti allora non possiamo arrenderci e
Acqua nella logica della guerra le religioni possono e debbono Brusati tutte le difficoltà per certi versi di lei a maggior ragione il devono trovare questa quest'unità
Che può sembrare un denominatore comune oggi un po'indebolito tenendo presente appunto il si rifiutava storielle i problemi che si stanno vivendo ma per certi versi forse corali più importante
Proprio proprio per questo credo che peraltro i cristiani che sui che crescono chiaramente coinvolti che risentono parte
E che forse possono da un altro punto di vista aiutare con in questo il superamento diciamo che il del di una contrapposizione che così intorno al lupo non ha non ha fine
Questo appello da Bologna questa questo questa realtà del dell'India il che è stata anche guardate anche anche precedentemente io o invece l'immagine di Trieste per esempio
Un Liliana San Miniato volevo in bilico mi sembra con tutte indicazioni non li metterei nel piano così dei buoni auspici dei buoni sentimenti
Dobbiamo tradurre in queste poi in strategia in i ipotesi
E anche soprattutto in una in un lavoro congiunto perché anche la comunità internazionale possa oltre spingere in questa in questa unica direzione quindi mai ridurre queste queste queste questi appelli queste queste manifestazione a qualcosa di se esortativo perché sono la base
Su cui poter partire per per di trovare delle vie d'uscita
Oltre terminò rileggendo quei non era le sono state rese dal predone le tre implicazioni anche contenute nelle regioni stesse e quindi la grande missione
Di del profeta Isaia
Quindi lancetti saranno trasformati in santi Lelli sparring uomini il nel nel Corano chi uccide u una persona sarà come se avesse ucciso l'umanità intera e in diverse edizioni cristiana lì il monito imposto da Gesù di rimettere la spada nel fodero perché tutti quanti quelli che mettono mano alla spada apriranno di Spataro
Credo che in questa consapevolezza
Proprio nel nel il pieno Colemi questa pandemia violenze che la guerra ci devi dare
Ancora più forza
Ancora più il termine zone e ancora più capacità e redazioni perché questo diventi un megaprogetto un'ipotesi un inizio di la continuazione di un dialogo che ancora delle soluzioni
Indispensabili diciamo così
Spesso del quando il conflitto è diventato più più più duro a maggior ragione bisogna cercare le delle legge nel fare di questo una Omo che sull'opportunità
Per maggiore consapevolezza e conoscere il futuro
Grazie
Grazie al federalismo visto che ha citato Firenze ricordiamoci il botto che la diramava molto spesso i contras premium la speranza comprato tutto sembra perduto
Abbiamo però una una conquista l'abbiamo fatta ci danno qualche minuto in più il che è confortante adesso la parola Ezzedine mezzi
Grazie passerà tutti certamente sempre c'è la speranza perché se non c'era speranza
Non c'è il dialogo
Ringrazio per questo momento di riflessione
E concordo con il cardinale
Quando ci troviamo di fronte ai questi questione a questi problemi così difficili vuol dire che abbiamo bisogno di più dialogo vuol dire che non abbiamo fatto abbastanza vuol dire che non abbiamo riconosciuto l'altro un essere umano come noi ancora
E perché perché noi non conosciamo l'altro anzi non è che non conosciamo ma abbiamo dei predizioni l'uno all'altro
Essendo che stiamo parlando anche del conflitto israeliano palestinese palestinese israeliano
La maggior parte dei nostri concittadini italiani
Senta no e telegiornali
Io e nomi abbiamo vissuto lì
Rapporto fra palestinesi e israeliani e un rapporto credetti mi di un'unica famiglia
Poi c'è la discussione suggeriti quello è un altro discorso
Marra porto ciò l'israeliano ab fiducia nei palestinese credetemi in più di un altro cittadino altrettanto il palestinese con l'israeliano
Perciò lavorano insieme crescano insieme anche se non sono d'accordo sulla situazione e palestinese tifa per la Prestinari israeliano tifa per la Israele
Allora
Nel conflitti ci sono diversi modi di assolverli o tramite il dialogo
Cercando di arrivare un compromesso che può essere accettata da tutti e due parte o purtroppo di guerre
Abbiamo visto le guerre servano purtroppo a creare e di un morti e a non trovare una risposta efficace perché a quel punto lì le guerre e chi più potente mette la sua regola invece il dialogo non è così il dialogo
Arriva un complesso accettato da tutti e due le parti
Io credo nella questione palestinese e che esame indiana non è una questione religiosa
Ma le Regioni possano avere un ruolo importante non è un scontro fra e musulmani gli ebrei
Franca
O non credenti è una questione di
Diritti
Unico uno chiede io palestinese chiedo che per me è mio diritto decadere il mio stato l'israeliano chiede per sé stesso riavere il suo stato
Al suo stato ma giustamente diceva io non ho la sicurezza che questo stato diciamo che non viene cancellato
E per questo ruolo nostro lo sul ruolo come cittadini italiani europei di non essere tifosi ma di garantire all'israeliani la sicurezza e garantire ai palestinesi i loro diritti
Perché l'essere tifosi bello nella squadra di calcio Bellon non per i diritti delle essere umano non per la vita dell'altro
Tutti lì vite deve essere umani valgano lo stesso
Il cardinale ha citato l'assetto coranico che credo a anche dimensioni biblica perché lo stesso concetto
Chi uccide una persona come se avesse ucciso tutta l'umanità e chi aiuta una vita umana come se avesse dato vita a tutta l'umanità
E per questo noi dobbiamo se il costruttore vivace sappiamo che questo difficile
è difficile e il dialogo fra marito moglie difficile dialogo fra genitori figlioli difficile
Ma se vogliamo costruire e dobbiamo fare questa strada difficile se vogliamo invece chiudersi ogni uno dentro la sua fortezza
Che peggio ancora
Facciamo le guerre
Abbiamo letto la storia le guerre sempre hanno portato purtroppo più guerre
E processi di incontro di dialogo di confronto di Rispetto riconoscere l'altro lato minzione umana dell'altro
Onorare la dignità dell'altro
E questo permette a noi di crescere da Max di crescere tutti quanti insieme
Per questo avevo bisogno di di questo aumenti di confronto di dialogo attenzione non è chi cancelliamo le nostre differenze ma cominciamo a riconoscere queste differenze rispettarle riconoscerli come anche una ricchezza
Allora invece di limitare queste ricche questi diversità diventano un punto di ricchezza per l'uno per l'altro
Quando io conosco la fede ebraica e i suoi diciamo pensieri la fede cristiana la fede di altri fedi religiose e così via
Non toglie niente alla mia fede religiosa islamica Manzi scoprono anima più profonda la mia fede religiosa e così l'altro o l'altra
Ripeto questo non è facile e l'Islam
E questi sforzi che si devono fare sforzo viene chiamato gigante Jihad non è la guerra santa le guerre sono sporche non esiste una guerra santa
Il Jihad sborsare me stesso a comprendere l'altro a condividere con l'altro a riconoscere che questa diversità una ricchezza per me questo gigante
E sappiamo ripeto non è facile
Non è facile perché unico uno di noi a di predizioni uno di noi a cresciuto in un modo diverso
Ma dobbiamo camminare insieme crescere insieme accompagnare chi non ha potuto fare questo dialogo questo confronto
Per dirvi io la prima volta che quando sono arrivato da Hebron a Firenze
Nel mille novecentonovantuno arrivato ma dopo o due anni meno di due anni
A Teresa abbiamo avuto l'attentato contro l'Uffizi
Ha tentato mafioso
E il sindaco di quel momento lì ha chiamato tutti di comunità religiose
A fare
Una birra interreligiosa
Lì per lì anche non conoscendo la lingua infatti la lingua molto importante conoscerla aveva detto noi partecipiamo per condannare questo atto ma noi non facciamo una preghiera interreligiosa rimaniamo a parte
Quando abbiamo visto il cardinale Piovanelli che sta facendo la preghiera all'altro a questa non è la prima la rituale sta facendo l'invocazione per la pace quando abbiamo visto rabbino di quel momento Lia Terenzi che sta facendo la preghiera e allora siamo andati dal sindaco aveva detto sì per un po'sì per voi la preghiera questa allora facciamo l'aprire artificiosa insieme
Per dirvi l'importanza anche non conoscere la solo l'altro ma anche la lingua la cultura dell'altro anche e così si comincia a costruire diciamo un una strada per arrivare a un
A una convivenza pacifica che può costruire non distruggere
E per questo abbiamo potuto fare a Firenze votasse la prima realtà a livello nazionale una fiaccolata per la pace si avveri morti israeliani sia per morti palestinesi e abbiamo detto facciamo la camminata
Senza parlare
Malessere insieme
E e devo essere sincero abbiamo pensato che saremo al massimo mille persone eravamo più di dieci mila persone insieme
Poiché hanno potuto fare a Trieste i Polonia spero che si può fare in tutte le città perché la cosa più pericolosa
Di importare quel scontro della nostra realtà Oro pena
La comunità ebraica fatto con diverse realtà l'altro giorno o una fiaccolata una manifestazione contro l'antisemitismo e rischio Riale questo di importare riscontro di una portarlo qui
E non è che siamo lontani da settanta anni fa purtroppo il rischio ancora c'è io sono nato sotto l'occupazione israeliana ma non ho odio contro gli ebrei
Io odio contro l'occupante il gesto degli occupanti ma neanche che la persona mai chiesto contro l'occupazione
E anche questa dobbiamo imparare di
Dividere distinguere odio il gesto ma non la persona infatti io
Studiando nella scuola coranica
Chi tutti quanti noi studiamo le Crociate io studiate come guerre dei Franchi per i crociati vuol dire attribuirli alla cristianesimo invece guerre dei franchi e fa
Anche i francesi chi realmente l'hanno fatti per altri motivi poi hanno usato la Regione come tutti purtroppo ci usano Grigioni ognuno maniera purtroppo sbagliata ma dobbiamo avere il coraggio di denunciare che l'uso delle Regione deve essere per il dialogo per confronto per il bene comune per costruire una società nuova
Dove e viene rispettato uni uno per questo condivido l'importanza della laicità avere un paese laico libero democratico che permette a tutti i suoi concittadini tutti di crescere e di dare il loro contributo per la pace
Preghiamo che vieni cessate il fuoco in Palestina ed Israele che gli ostaggi sia dalla parte israeliana Kia sia da parte palestinese che ognuno torna a casa sua
E preghiamo per questo grazie
Non so se avete visto quando è arrivato il suo DNA le il il saluto affettuoso che si sono scambiati Noemi Disegni esiti in è una cosa ci ha molto commosso Noemi vorrebbe un a un paio di minuti ancora per potere intervenire diamo volentieri
Grazie allora intanto mi scuso veramente di non aver potuto seguire una parte ho seguito del resto allora
Il più dialogo è un dovere che dobbiamo non solo noi svolgerà ed esercitare come leader ma sicuramente mettere anche i nostri Piccini ragazzi bambini in condizioni di fare un dialogo certo ciascuno per la sua età e per le sue i modi di dialogare quindi anche giocare insieme in un giardino vuol dire dialogare e stare assieme li dobbiamo mettere in condizioni di poterlo fare e sono sicura che bambini che crescono così sono meno
Meno probabile che si inducano poi in altre direzioni il dialogo si riesce noi oggi ci possiamo dire forse fu dopo questo tipo di incontro dobbiamo dire sì
Proseguiamo il facciamo meglio e di più rispetto anche a alti modo in cui ci siamo ingaggiati o impegnati nelle nel dialogo in fino ad ora
Ma perché riusciamo ad arrivare a questa conclusione l'abbiamo detto tutti perché c'è un po'di fondamentalmente c'è la voglia di vita e di vivere e di vivere insieme
Se non abbiamo un problema di voler annientare scusi reciprocamente abbiamo desiderio di vivere insieme cui in questo spazio e sono sicura che lo stesso desiderio lo hanno gli israeliani
Il una parte dei palestinesi che vive in Israele son convinta che vale anche per quelli nella striscia di Gaza ma parlo anche degli arabi israeliani
Dove io in quei territori che sono attaccati a casa mia dove sto a Gerusalemme non ci sono bandiere infine nel palestinesi mite di lady fa massa e non c'è nessuno che gira e scrive che tutta Israele deve essere liberata da da qualcosa e da un malessere liberata dai suoi israeliani ebrei allora come è possibile se non c'è lui ce lo troviamo qui in tutte le piazze d Italia e in tutte le università occupate oggi al liceo Righi occupato
E impossibile vuol dire che qualcosa nella comunicazione gira nel verso opposto
Allora noi non ritrova più io io Izzo e di noi dobbiamo impegnarci
A dire il dialogo vuol dire riconoscere la vita e la volontà di vivere insieme e se noi per primi non ci opponiamo bandiere e simboli e slogan di odio e impossibile che altri non ebrei non musulmani lo fanno al posto nostro in tutti i luoghi che devono invece di sviluppi devono sviluppare preghiere saperi cultura a giorno esterno in cui l'Italia quotidiana quindi questo paradosso che noi non lo facciamo e gli altri lo fanno
Va subito affrontato nei nostri contesti italiani
E stiamo quasi o a stasera si accende la prima candelina di fanno cade la festa ebraica di fanno cacche una festa
Come tutte le cose ebraiche sono un complicate i articolate non è solo religione non è solo popolo non è solo non è certo solo una questioni di territorio ma è una festa che afferma le libertà religiose dopo che si è cercato di annullare quello spazio i ovviamente all'epoca in Israele stiamo parlando più di due mila anni fa
Allora stasera una festa ebraica importante rappresenta proprio il concetto di libertà religiose ovviamente mondo cattolico si avvia a un periodo importantissimo da oggi su Milano da domani immacolate quindi
E è un momento di davvero che dobbiamo ciascuno guardarci dentro e capire esattamente quello che vuole bisogna avere il coraggio di riconoscere
Che c'è chi invece come ho detto prima abusando della propria religione non vuole questa vita con queste persone il dialogo
E impossibile non ci si può sedere al tavolino con chi pianifica la morte dell'altro e bisogna riconoscerlo darli la l'etichetta giusta di organizzazione terroristica e saperli distinguere
Il popolo palestinese una cosa organizzazione terroristica è un'altra e a tutto
Il mondo delle regole internazionali del diritto di guerra con tutta la moralità uso questa parola che faticosa
Ma che c'è il diritto internazionale di guerra e per questo è stato scritto e condiviso tra le nazioni perché anche la guerra alle sue regole
E però c'è la moralità che deve ancora aggiungersi ancora di più a questo
E poi c'è ovviamente il vero tema faticoso dove serve dialogo e serve diplomazia e diplomazia internazionale tanta riguarda come si vive nello Stato di Israele
Che è lo Stato ebraico ma non vuol dire certo che lo Stato sono degli degli ebrei
E lo Stato ti chiedeva in Israele e quello è vera la vera sfida di dialogo e di diplomazia
Che deve essere avviata
Oggi adesso cui e e su questo penso che anche il governo italiano è impegnato quindi distinguiamo i piani questo nel commessa
Non so se il cardinale zuppi vuole
è andata
Non so se Alessandra Trotta
Per carità Antico Testamento sì se stiamo tutti zitti però
Però devo due minuti volevo dire qualcosa in conclusione
Cosa infatti perché la lingua madre un po'di di tante religioni in questa allora no no ecco allora io appartengo la comunità Bai italiana che voi conoscete sicuramente mediatico testamento c'è scritto non abbiamo tutti fu lo abbiamo forse tutti un solo padre
Forse non ci ha creati un unico Dio
Perché dunque agire con perfidia l'uno contro l'altro
Proforma andò profanato l'alleanza dei nostri padri
Quindi stiamo propagando un antico patto il patto tradito l'uomo
Visto che ogni microfono mi permetto
Di ricordare che ho suonato a ricercare una vecchia Ansa del mille novecentonovantatré
Quando fu invitato a presiedere la tavola rotonda sulle acque in seguito al processo di pace fra israeliani e palestinesi che il tema dell'acqua uno dei più tormentati
Insomma ebbe questo onore che al ministro dell'ambiente italiano veniva chiesto arriva in pieno Timis ma su questo processo
è proprio veramente tutto ormai svanito tutto questo oppure può essere invece riferite io non ho peli sulla lingua o dico ma insomma
Un governo che aveva sguarnito la confine con Gaza per portare tutto l'esercito a sostegno del dei coloni che che ma insomma mi sembra che ecco questo si può criticarlo raccolti credo che il governo più intelligente avrebbe mantenuto un presidio e non è ma perché evidentemente la filosofia era quella di entrare all'interno della Cisgiordania
Io non niente si può riprendere com'era un tempo tutto va evidentemente cambiato
Però mi piacerebbe molto il ruolo dell'Europa intanto per combattere l'antisemitismo nei nostri Paesi questo veramente va da sé un appello di Noemi che assolutamente raccogliamo mi piacerebbe ancorò dell'Europa per rientrare del processo di quello che sarà perché dopo che cosa avviene caso sarà in occupata in eterno e l'affido Adriana cosa avverrà insomma credo che sia intelligente cominciare a interrogarsi su questi temi e preparare e preparare evidentemente il futuro
Mi piacerebbe un'Europa un governo italiano che desse su questo
Un bel contributo
Ma non è questo il tema all'ordine del giorno lo possono possono essere un elemento di ospitalità per tanti di questi dibattiti ricerche anche le nostre confessioni religiose
Alessandra ricordava come anche implicito in quello che ricordava fino al Carlo Alberto anche i templi valdesi dovevano stare fuori dei centri storici e bisognava misurare anzi su questo siamo stati in parallelo
Perché e nel giro di poche settimane all'inizio del quarantotto avvengono quattro fattura Demi ottocentoquaranta l'annuncio dello Statuto
L'emanazione delle regie lettere patenti a favore dei diritti civili valdesi
L'emanazione dello Statuto
E le rese lettere patenti per i diritti civili agli ebrei quest'ultime addirittura firmate piazza Carlo Alberto al campo di battaglia era già comincia dalla prima guerra mondiale quindi aveva avuto un percorso
Prima Gwen dipendenze
E poi in parallelo con l'intesa
E devo dare anche atto la comunità ebraica che nella battaglia che
Noi abbiamo che non abbiamo condotto per la legge sulla libertà religiosa
Su cui
Dovremmo avere un pochino più a fianco anche qualcun altro diciamo
Nella battaglia il il il all'Unione delle comunità ebraiche si è sempre schierata con chiarezza a favore di una legge sulla libertà religiosa che desse i diritti che spettano costituzionalmente ai musulmani
Allora evidentemente il tema non è pensare che noi siamo una specie di paradiso rispetto a quello che succede altrove il problema è di essere agenti e costruttori di dialogo di conoscenza e di pace
Oggi abbiamo fatto credo un piccolo mattone su questa strada
Ma credo che tutti noi qui che siamo qui particolare noi le riviste di cultura italiane vogliamo assolutamente non dismettere un impegno su questo piano ma rende lungamente regolare veramente importante
Grazie quindi a chi
Se ci ha raggiunto archivia dibattuto con noi grazie a Noemi Disegni anzi di benzina Alessandro Trotta
Al cardinale Zuppi credo che abbiamo fatto un'ora intensa di un buon lavoro ma non ci diciamo addio ci diciamo arrivederci