Osare la pace - Vivere la fraternità - Difendere la democrazia. Il contributo dei cattolici democratici alle grandi sfide (1ª giornata)

Allora buonasera
Grazie che siete venuti siete riusciti nonostante lo sciopero dei treni
Alcuni di voi sanno che cosa perché hanno dovuto regolare per raggiungere Roma molti
Hanno
Disdettato la prenotazione stanotte perché nella nottata come voi sapete
Per diversi terreni è arrivato da Trenitalia il messaggio più bella cancellazione quindi mi dispiace perché
Sono sono diversi e quelli che non non sono riusciti a raggiungerci
Comunque partiamo con una domanda che
Molti di voi si sono opposte
Perché questo convegno qual è il senso di
A a basso queste zone
Perché questo convegno qual è il senso di questo convegno il senso di questo nostro ritrovare ci dice possibile non sbattere i seggiolini
Vanno accompagnati
Allora ci siamo ritrovati qui oggi perché abbiamo voglia di discutere
Di come va il mondo ieri come ad Alitalia
Direte ma era necessario sì era necessario perché non è che abbondino
I luoghi in cui è possibile discutere di questo
Confrontarci su questo
E esprime delle valutazioni scambiare delle valutazioni se volete
è una Nostalgia di uno che ha la mia età che era abituato a parlare anche troppo di politica perché i luoghi le occasioni erano frequentissime adesso non si parla più
Da nessuna parte se non direi con televisivi
Va a letto televisivi
Possono partecipare solo alcuni come come è noto e quindi niente abbiamo voluto creare un'occasione per discutere di come va il mondo di come l'Alitalia
Queste due guerre
Nei come si dice in dialetto nei nostri prati di casa
Che stanno sconquassate andò il mondo intero
Ci riguardano dunque perché qua sono il mondo
Se anche
Potessero finire come auspichiamo entro il prossimo anno
Ci chiediamo che il mondo ci sarà dopo il tema del dopo
Dopo le guerre dopo le elezioni europee
Dopo le elezioni americane
Dopo un altro anno di governo Meloni che mondo ci saranno
Si attende un anno in cui non è consentito a nessuno di stare sugli spalti
Se ci siamo convocati qui oggi e domani e anche per questo cioè per potere aiutare il PC e lo sta chiedendo
Soprattutto
Tra gli elettori del mondo cattolico in quelli dell'area laico riformista si chiedono qualche aiuto qualche lume per capire che cosa sta accadendo e per capire che cosa alla politica
Sta pensando resta allestendo
Per giocare un ruolo importante
C'è infatti con molta più angoscia
Nel corpo del paese di quanto normalmente immaginiamo
Andò sia spesso determinata oltre che dalla inedita portata delle questioni che sono di fronte a noi
Determinata dalla constatazione che la politica troppo spesso parla d'altro
Se non è proprio simpatico che continui questa musica ma insomma
Si fa quel che si può
Senza timore già angoscia nella gente per capire che cosa pensa alla politica di questi temi mentre discutere d'altro
Una politica che normalmente
Davids è un'immagine inadeguata perché è molto più seria e responsabile di quanto non appaia però appare che ci sia indifferenza
Che ci si volti dall'altra parte che non si abbiano idee che non si sappia come Sant'Anna fuori
Che non si sappia come saltarmi al di fuori
Comprensibile
Che non ci sia neanche o copie meno comprensibile
Allora
Mi viene in mente un pensiero di Dietrich Bonaire cioè
Che diceva il giusto sono sempre per il mondo
L'ingiusto no
Il giusto soffre per cose che per altri sono naturali e necessarie
Il giusto solo Sneijder l'ingiustizia l'insensatezza e l'assurdità degli avvenimenti
Sono solo e per questi motivi non soltanto perché gli appaiono come una privazione
Ma perché riconosce immensi qualcosa di malvagio dire indio
Intorno a lui tutti dicono così sarà sempre così fatte bene una ragione
Il giusto invece dice non dovrebbe essere così
Non dovrebbe essere così perché contro Dio questo così
La guerra
Dei due guerre perché sono in corso ancora tutti e due
Ripresa quella di
Medioriente
So che è un tema divisivo più di quanto sino ad ora appaia
Oggi se ne parlerà in un panel di illustri relatori io qui voglio solo fare poche considerazioni diciamo laterali sul tema
Voglio precisare subito l'Italia di De Gasperi è stata tra i Paesi
Che hanno fatto l'ONU
Che hanno fatto la NATO
Che hanno fatto la comunità europea
Per me per nuovi credo vale il principio di fedeltà alle decisioni che si prendono nei consorzi a cui il Paese liberamente a aderito
O anche Sr
Scomodo
Ma siccome abbiamo aderito liberamente partecipiamo
A determinarne le decisioni per me vale il principio che ci si adegua la volontà della maggioranza di questi Consorzi Dick di queste istituzioni internazionale
Lo preciso perché so che tradizionalmente grava sul cattolici il sospetto opposto
Soprattutto quando c'è di mezzo la guerra
Il maggiore sospettato storicamente essendone stato Giorgio la Pira
Per il suo potrai un protagonismo nella storia dei costruttori di ponti poi ponti fra le parti in conflitto
Eppure Giorgio la Pira
Ieri all'italiano
Più stimato in Israele negli anni del suo impegno politico
Ne fanno fede i suoi rapporti con Ben Gurion
Con Golda Meier
Con Goldmann il presidente del movimento sionista internazionale
Lo voglio dire perché
Di fronte a tanti errori che la chiesa commesso nel valutare il rapporto col popolo ebraico i cattolici in politica hanno sempre avuto il opinioni chiare
A partire appunto da La Pira
Ci sono non ha impedito a la Pira sia favorito l'incarico
Dato a luglio e al presidente Fanfani
Dal presidente statunitense Eisenhower
Di occuparsi dei rapporti con Masserano l'arabo più filo sovietico di quella stagione
E conosce invece Nordania
Perché
Come disse il senatore quando gli ha concesso il mandato
Solo fuori
Potete ridicolo riuscire a stabilizzare quell'area solo voi
Lo voglio dire perché quell'incarico
è un incarico che quindi si è manifestato attraverso iniziative del governo italiano
Iniziative sensate non propagandistiche non elettoralistiche
Tutti costruzione di un disegno di coesione nell'area del Mediterraneo nel bacino del Mediterraneo
Il Mediterraneo il mare delle tre capitali Gerusalemme Atene e Roma il mare delle tre religioni monoteiste
Quella generazione di politici
Sino a Craxi Craxi compreso
Possiamo dire anche Andreotti dopo Craxi sino a lì ha giocato un ruolo importante per conserva al costruire conservare la pace
Nel Mediterraneo e nel Medio Oriente
Proprio perché era una generazione che sapeva guardare da tutte le parti
Aiutare gli uni e gli altri a costruire questo obiettivo di pace
Solo voi dei tempi riuscire a stabilizzare quell'area
Ed è un altro non nascondo
Lo voglio dire
A favore
Di chi è interessato
Noi non nascondiamo la nostra speciale sensibilità per quella parte del mondo
Che deriva anche dalla consapevolezza Cheli è nato
Il cristianesimo
Rischia di scomparsa da quei luoghi nativi delle ultime tracce di presenza cristiana ci tocca particolarmente
Noi vogliamo il diritto di dirlo questo
All'interno
Dei partiti
Quelli che sono presenti del partito in cui sono impegnati impegnata la maggior parte
Sì riguarda anche
Per questo aspetto non vogliamo regalare a dare l'Inter in l'attenzione la responsabilità di una iniziativa
Semmai
Evocando appunto questo argomento
Però vorrei richiamare perché ripeto ci sarà una un pannello apposito vorrei richiamare l'attenzione solo su alcuni dati che già oggi queste due guerre
Tragicamente inevitabili perché si è trattato di difendere principi ineludibili dell'ordinamento internazionale
Queste due guerre hanno già determinato il mondo è già cambiato dopo queste due guerre
Quali sono questi dati delle conseguenze delle due guerre
Primo
La relativizzazione del rischio nucleare
Dopo la seconda guerra mondiale è la prima volta
Che questo avviene
Secondo la disapplicazione dell'ordinamento formale e informale internazionale
Terzo il superamento del principio di proporzionalità nel cosiddetto diritto di guerra
Dico così detto perché faccio fatica a configurare un diritto di guerra ma insomma
C'è un diritto
Determinato
Dai comportamenti
Quarto
L'uso delle tecnologie manipolativo e delle immagini per indurre la cancellazione di emozioni e sentimenti umanissimi
Di fronte al male inflitto alla natura umana sia nell'aggressione che abbiamo visto della Russia rispetto all'Ucraina
Sia nell'aggressione terroristica di Hamas rispetto a Israele
Sia nella risposta di
Israele rispetto alla a casa
Quinto
La ripresa
Gianina Co.
Di sentimenti antisemitici i cui sviluppi possono essere gravissimi
Di fronte
A queste
Prime deduzioni
Del dopoguerra
Io credo che su questi temi
Avrebbe un senso
Una convocazione straordinaria del Parlamento per iniziativa dei democratici attraverso una mozione un ordine del giorno per discutere di questo
Perché
è vero che
Non abbiamo la borraccia per determinare quelli avvenimenti o la fine dei quegli avvenimenti abbiamo però la responsabilità di occuparci delle conseguenze che quegli avvenimenti hanno già determinato
Nel modo di pensare del nostro alla nostra società
Della nostra società se il Parlamento non si occupa di questo di fronte a questi eventi non so chi
Ma poi la scuola
Guardate che sono conseguenze drammatiche quelle che ho citato
Ma poi partiti nell'educazione delle loro militanza che cosa che cosa andiamo a dire nei corsi di formazione ammesso che lì si facciano
E quelli che rifanno che riguardano i nostri giovani militanti se non
Parliamo
Di queste cose
La scuola dovrebbe promuovere
Coi l'educazione ai valori
Che sono gli si pensi se ben ci pensate
Che servono anche a contrastare
La mala pianta delle discriminazioni di genere e in particolare dei drammatici femminicidi a cui non dobbiamo abituale firmai
Sono i valori in che girone che ruotano attorno ai temi della fratellanza e della sonorità
Lentini tipica di padre di papa Francesco fratelli tutti che non è meno importante della lauda alto sì
Sono quelli lire guardati che dietro gli omicidi dietro le violenze di genere dietro l'intolleranza
Ci sono questi valori questi discorsi
Quando avremo finito la polemica sul Patriarcato il maschilismo o quant'altro e vorremmo parlare seriamente di queste cose
C'è di mezzo questa roba qua
Il tema della fraternità
Nero lo dico ai laici
A chi legittimamente a un pensiero di non credente
La maternità è un valore che iscritto nel Vangelo ma è un valore che è iscritto
Nella rivoluzione francese
Nelle conclusioni a cui il pensiero laico era arrivato
Nella rivoluzione francese non ci inventiamo niente quindi dobbiamo prenderlo in mano il tema
Non in termini di sfida nei confronti di nessuno ma in termini di evocazioni di un senso di responsabilità che tutti dobbiamo a vere
I politici dicevano Max Weber
Che non credono in niente è meglio che cambino mestiere
Che non credono
L'imminente
Non necessariamente debbono avere una fede religiosa ma devi avere una sede qualche cosa che trascende il tuo impegno
Che vada oltre l'hic et nunc se vuoi fare politica
I politici che non credono in niente meglio che cambino mestiere
E Mario Tronti che ci ha lasciato recentemente
Invocava evocano fa per la politica
Riferimento trascendente
Di nuovo undici il discorso di una dimensione spirituale deve essere libero animata
Dalla convinzione che stiamo cercando di parlare di religione quando stiamo facendo politica no non è assolutamente questo ci sono laici illustrarli
Che hanno portato la dimensione della spiritualità
Nel dibattito politico perché c'è una spiritualità laica c'è una trascendenza di valori
Che deve essere evocata
Allora lo voglio dire perché
Ma le cose drammatiche che caratterizzano il presente del nostro Paese
Io vedo la condizione giovanile
Mai come in questa fase della storia siamo di fronte
Alla crisi
Soprattutto
Soprattutto nella fase adolescenziale
è la prima generazione tra le prime la nostra questa di oggi dal tra le prime generazioni di adolescenti che sono cresciute
Così in un'atmosfera caratterizzata molto dal pensiero laico anche laicista
Io non voglio fare accuse a nessuno
Però c'è disorientamento
Se mancanza di senso
Mancanza di gusto della vita
Mancanza
Di prospettiva l'idea di futuro
Cioè un'incombente fragilità
Vi invito a leggere i commenti dopo
L'assassino di Gelli Giulia
Che hanno rilasciato
Né in tutti i giornali
Degli psicanalisti quelli dei politici li considero importanti ma il giusto gli psicanalisti che si occupano della personalità
Delle persone Anno Santo tutti dei commenti che noi ignoriamo perché evocano delle responsabilità pesanti
Allora la domanda che io mi pongo e pongo
A chi è direttamente impegnato in politica
è possibile ha senso pretendere dalla politica un interesse per degli obiettivi immateriali
Perché la salute delle nuove generazioni si interessa
Sì riguarda vogliamo occupare scene di queste di questi tempi
E se voi riflettete
Anche gli omicidi anche i femminicidi Euro con un quel tema Ali che io riassumo nel valore della persona
Anche questo lo voglio dire senza nessun complesso potranno dirci che vale siete cattolici dite quelle cose che diciamo delle cose che hanno un senso perché se c'è il rispetto
Della persona per quello che rappresenta dal punto di vista valoriale e della sua consistenza intrinseca
Metà della soluzione l'abbiamo trovata
La centralità della persona torniamo lì
E quindi il rispetto della persona
Il rispetto dell'altro genere
Il esperto
Di tutti gli altri quando dico obiettivi immateriali intendo dire che la dimensione umana deve tornare ad essere un tema di cui parla la politica è possibile che viviamo nella stagione in cui
Grossman Vassilij Grossman
Dice si sta realizzando lo svuotamento dell'umano dentro l'uovo
Lo svuotamento
Dell'umano dentro la persona umana
Vale ci sono e se le conseguenze è possibile parlare di questi temi
Mentre va avanti l'attività normale della vita politica ma non dobbiamo abituarci noi a questo tipo di normalità la politica deve occuparsi del bilancio dell'occuparsi delle riforme eccetera eccetera ma ci sono temi fondamentali
Su cui bisogna prestare attenzione lei generazioni dei nostri partiti di provenienza che hanno scritto la Costituzione parlavano di come sto
Andate a leggervi qualche pagina degli atti dell'Assemblea costituente soprattutto per quanto riguarda i primi tredici articoli rendervi conto della qualità della politica è evidente che nelle soluzioni della seconda parte
Della Costituzione sulla forma dello Stato ci possono essere c'erano anche allora opinioni assai assai diverse ma sui principi fondamentali ci si trova d'accordo su queste cose
E bisogna tornare a queste cose se vogliamo dare ripeto un senso
Sei cattolici che ancora sono impegnati in politica e io auspicano che si auspico che sto
Se i cattolici che ancora sono impegnati in politica vogliono giocare il luogo il luogo
Il ruolo della loro originalità perché c'è una differenza Cristian
E la differenza cristiana deve uscire se non ora quando il caso di dire
Bene
Mi avvio alla conclusione
Poche parole ancora sulla crisi della democrazia sulle riforme c'è un altro pannelli scrisse ne occuperà io faccio un discorso a monte
Fra le cose più interessanti che in quest'ultimo anno mi è capitato di leggere
Viene credo che l'opinione possa essere condivisa da tanti l'intervista a uno dei maggiori intellettuali cosiddetti sapienziali del nostro tempo
Il mal Sullivan Elmar Salman
In cui tra l'altro si legge in questa intervista
Mi sembra che siamo
Giunti ad un capolinea ad una soglia ad un limite di uno stile di vita che l'uomo ha assunto negli ultimi decenni che io definisco l'uomo democratico
Che non è una mera forma politica
Mai l'indole intrinseca all'ostile dell'uomo contemporaneo
L'uomo democratico e colui che democratizzazione con che rappresentando una costellazione di minoranze
E relativi diritti
Finisse all'opposto con il minare le basi della democrazia
Come forma organizzata del vivere civile
Così ad esempio i partiti si confondono con i movimenti come insegnano le esperienze in Italia di Berlusconi o dei Cinque Stelle in Francia
Di Macrone di Emma
Li potremo sì in Spagna dei Grünen dell'estrema destra in Germania l'altra faccia
Di questa fluidità l'emersione degli uomini forti perché più si frammenta il tessuto sociale
Più diventa ingovernabile
La democrazia
Non è questione di istituzioni è questione dice Salman di frammentazione
In mille rivoli il Rivoli
Che abbiamo appena a cui abbiamo appena fatto cenno
E allora appaiono gli uomini forti
Lo dobbiamo sapere quando
Disegniamo le nostre strategie politiche
Davanti arrogante Orban
Morosi Heskey
Sì il ping
Cioè l'uomo democratico al tempo stesso al tempo stesso porta compimento
Ma anche consuma e distrugge l'assetto democratico
Sembra paradossale ma l'uomo democratico questo è la conclusione che io
Rilievo almeno questa parte rilevo dalla ricchezza di questa intervista l'uomo democratico portare a compimento e nello stesso tempo consuma l'assetto democratico
Ecco mi chiedo se come forse riformista siamo in grado di affrontare la profondità di questa crisi
La generazione dei costituenti che ci ha preceduto cercava nella profondità dell'analisi il cuore del problema per poterlo affrontare più efficacemente
Capire oggi
Da dove viene
Nei cittadini e la domanda dell'uomo forte della donna forte
Vogliamo cercare di capire da dove viene
A mio avviso questo lavoro di comprensione improcrastinabile
Dove se ne può parlare mi limito a dire questo non accuso nessuno di non avere la res
Posta
Ma chiedo a tutti a noi per primi c'è un luogo dove possiamo parlare di queste cose
O moriamo come gli altri di presenti
Come è stato detto
Un'ultimissima questione
Su un chi può avere una conclusione anche discutibile
Vorrei segnalare
Quella del progredire felpato e peraltro legittimo avendo avuto il consenso elettorale
Del disegno delle destre di un uso una loro espressione rivoltare come un calzino
Lo dicono loro questo Paese
Saranno rimaneggiato il Pnr R.
Perché volevano
Che fosse il loro appigli N R sprea
Hanno in mente di cambiare la Costituzione
Perché vogliono poter dire che la loro costituzione stiamo attenti
Io sono per non chiuderci frontalmente ma sono per radere
Una l'intelligenza di questo momento storico
Per non esserne travolti inconsapevolmente
Sono garantiti
Se voi riflettete
Dal lavorare sulle parole
Perché le parole
Costruiscono i fatti
Perché le parole costruiscono un lessico comune
Perché le parole
Hanno questa potenzialità
Avete notato come adesso
Parliamo tutti di nazione
è vero che noi dicevamo Paese non dicevamo nazione ma non per una casualità era stata una scelta che chi aveva fatto
La seconda guerra mondiale
Chi aveva scritto la Costituzione
Sapeva che c'erano alcune parole che costruiscono degli stati d'animo un modo di pensare del paese
Io ricordo quando sia Mitterrand
Che col nel Parlamento europeo vennero a dirmi cinque
Lei nazionalismo in sella anche al
Non volevamo la parola nazione perché sappiamo che la parola nazione porta alla parola nazionalismo e sappiamo che la parola nazionalismo portarglieli
Ma sono riusciti con l'ausilio delle televisioni a creare uno stato d'animo nel Paese
Goggi intonazione perché una parola su cui
Credo che chi fa politica dovrò torna dovrà tornare a occuparsene
Va bene da una parte c'è questo blocco di centrodestra che ha avuto la maggioranza a che punto giustamente legittimamente a riaverla Corp ad averla confermata
E dall'altra parte ci siamo noi
L'imposizione
Le opposizioni
Purtroppo dobbiamo dire le opposizione
Che non riusciamo a incidere più di tanto o riusciamo a incidere solo quando riusciamo a mobilitare i cittadini unitariamente
E i
Questo scalfisce alla base della nostra credibilità perché vedete
Il tema non è quello di essere alternativi ma certe volete che la sinistra non si alternativa della destra
Ma di essere credibilmente alternativi come alternativa di governo
Perché la gente ci chiede questo siete credibili come alternativa di governo
Non perché avete
Usate degli aggettivi diversi sugli stessi temi perché l'agenda continua a gestirla chi ha la maggioranza
E noi siamo prigionieri di questa azienda nel dibattito
Io ho cercato di introdurre qualche provocazione per cambiare l'agenda del dibattito pubblico
Possiamo anche parlarne solo nei quartieri nelle nostre riunioni di circolo ma dobbiamo cominciare a parlare d'altro
Altrimenti siamo prigionieri di quella gente
Ma dobbiamo essere credibili non l'alternativa dico alternative e credibile e seria alternativa di governo ma la prima cosa che ti chiede l'elettore ma se siete divisi e armati l'un contro l'altro come potrete mai tornare a vincere le elezioni e dunque
Trae le conclusioni l'elettore
Allora a me pare che
Se penso che pochi giorni fa c'è stata una conferenza stampa del partito democratico
Per illustrare la propria piattaforma economico al controbilanciato diciamo impropriamente fra virgolette la propria idea di bilancio di riformulazione del Bilancio
E il giorno prima di questa conferenza stampa la sera prima è stato annunciato e poi è stato realizzato
Alla stessa ora nello stesso giorno un'analoga iniziativa del Movimento cinque Stelle
Come si fa a non vedere che
è in atto una competizione che non è destinata a risolversi a Breve
Senza un contributo
Che adesso non riusciamo a immaginare quale a me pare che valica televisione europea del comico concomitante turno delle amministrative occorrerà favorire la nascita di una iniziativa sedere attrice delle varie opposizioni così come avvenne a metà degli anni novanta con Romano Prodi la situazione della frammentazione era la stessa
E se come la frammentazione causa della sconfitta bisogna risolverla
La competizione fra le forze di opposizione e ha usato la sconfitta elettorale bisogna risolverlo
Queste forze politiche che sono in competizione che cerca un ognuna di diventare di guadagnare quello zero e uno per cento in più rispetto all'altra
Nella speranza di
Potere rappresentare l'alternativa
Stanno portandoci ha un brutto esito
è giunto il momento di dirlo perché l'esito delle elezioni europee
Non infici questa
Proposta
Perché lo voglio dire perché le elezioni possono andare bene possono andare male io spero e credo che possano andare bene ma insomma questa esigenza cioè
Insomma
Mi pare che anche di questo dobbiamo parlare
Questo dopotutto è il senso del convegno di oggi tirare fuori delle idee per sbloccare la situazione
Dà il senso dell'altro contributo dei riformisti dato a Orvieto una settimana fa
In questo partito se non ci sono dei luoghi comuni in cui si discuta di di politica
è evidente che la gente comincia a organizzarsi per discutere che cosa IMEI niente una candidatura niente
Non chiediamo una candidatura non chiediamo un posto di qua un posto di là che diamo che si affronti e affrontino le vere questioni politiche
L'ultimissimo pensiero
Lo prendo dall'intervista dalla bella intervista anche oggi c'è stata ma altrettanto bel intervista di Silvia nata dall'intervista di ieri di
Graziano
Dice abbiamo ricevuto uno stimolo
Alla celebrazione
Dell'ottantesimo di Camaldoli nell'intervento del cardinale Zuppi
Cattolici lasciate perdere nuove sigle politiche producete cultura perché per fare politica prima bisogna produrre cultura
Producete cultura
Pensate quando sarete pronti a una Camaldoli nuova a una Camaldoli europea
Allora io credo che si possa rispondere a questo appello fermo restando che noi conosciamo i limiti di imparare con abilità dei tempi attuali con i tempi del mille novecentoquarantadue quarantatré
E quindi sbagli avemmo se volessimo ripetere perché i tempi sono oggettivamente cambiati
Qui poi riconosco anche i limiti delle nostre forze
E poi riconosco che comunque i cattolici impegnati in politica si occupano solo di politica mentre invece la sfida lanciata dare il cardinale zuppi riguarda il mondo cattolico in senso molto più ampio
Questo non ci impedisce però
Di affrontare di raccogliere una visione per quanto grande
Possono sembrare
Anche noi stessi
Aiutati anche da
Dai nostri parlamentari europei a partire da Patrizia Toja
Da Silvia che è stato in Parlamento fino all'altro giorno da tutti quelli che hanno relazioni internazionali
Noi stiamo pensando a una iniziativa che assomigli a quella roba lì
Di dimensione europea
Consapevoli del rischio che noi ci muoviamo sul piano politico soltanto e quindi non vogliamo rappresentare la chiesa non abbiamo nessun titolo per farlo e nessuna intelligenza esperienza ma soprattutto nessun mandato per farlo
Noi partiremo da una idea di Europa
Perché
La verità è quella che ha detto l'altro giorno Mario Draghi quando dice finita quell'idea originaria di Europa era un'idea di Europa
Che affidava la propria difesa al Patto Atlantico e dunque agli Stati Uniti
Concentrava i propri approvvigionamenti energetici
Dalla Russia
Concentrava i propri mercati di riferimento all'estero dalla Cina quelle tenero Bellini non ci sono più e quindi l'Europa deve trovarsi una nuova missione
Io aggiungo
Anche l'idea
Di stato sociale
L'idea i mercato integrato dallo stato sociale
L'idea di welfare europeo era una originalità
E questa c'è ancora come esigenza
Che ha i capelli bianchi come me lo ricorderà
Un dibattito relativamente recente
Promosso da l'economista importante a livello europeo Michelle Alberto
Quando parlando del capitalismo
Distingueva fra il capitalismo anglosassone il capitalismo romena hanno
Noi siamo dentro questa seconda eccezione del capitalismo renano
Cose
Il capitalismo che mette al centro dello sviluppo
Appunto un uomo
La centralità dell'uomo della persona umana una economia cioè noi
Se noi abbiamo deciso di sostenere la proposta della CISL vedo sbarra qua davanti la proposta dell'accise nella partecipa alla realizzazione poi il compimento di un dettato costituzionale originalissimo che è scritto nella nostra carta costituzionale la partecipazione dei lavoratori
Anche perché questo fa parte era uno degli elementi di questa idea di economia sociale di mercato
L'economia sociale di mercato venne definita così da un cancelliere tedesco nera
Il quale la inventò decenni fa che era un modo di dire che il mercato deve avere delle finalità che non propriamente economiche soltanto ma delle finalità umane
Sociali
La persona
Ecco
Questa
La idea che noi abbiamo di Europa credete alle prossime elezioni europee ci sarà un dibattito particolare ci sarà Salvini che ripete le sue diffidenze nei confronti dell'Europa
E ci sarà la presidente del consiglio che dice avete visto come sono cambiata ho cambiato totalmente la mia posizione
Adesso sono diventato un'interlocutrice in Europa anch'io
Ma di quale Europa
Allora per evitare che tutti
Che tutti i polli galline non so rigati siano grigi ebbene direi che noi abbiamo in mente una idea di Europa dire passa in cui la dimensione umanistica e ancora centrale abbiamo in mente un'idea di Europa in cui non si può pretendere la comunitarizzazione delle politiche migratorie se non si comincia a parlare della comunitarizzazione delle politiche estere delle politiche di difesa
Scusate
Sei d'accordo
Ci state allora parliamo di due Europei diverse e bisogna che ci prepariamo culturalmente
A una canaglia a una campagna elettorale europea non non banale
Ma che affronti alla radice queste questioni
Se vogliamo rendere interessante la nostra differenza
Ecco la nostra diversità la nostra originalità chiamatelo come volete
Per cui la nostra Camaldoli
Si giocherà ancora in Italia a Camaldoli e si giocava in Europa
E metteremo assieme tutti quelli che condividono con noi le preoccupazioni che io ho cercato di illustrarvi integrarsi senza
Pari grado
Meno
Contiene possiamo cominciare
Allora
Scusate nella lunghezza ma avevamo esigenza di coordinarci anche con un ritardo annunciato di un relatore adesso possiamo tranquillamente partire con il nostro con il nostro programma allora il primo panel prevede appunto il discorso su uno sulla pace sulle iniziative di politica internazionale
Modera Monica Canalis i gli interventi saranno quelli del professor Andrea Riccardi dei Patrizia Toia Di Lorenzo Guerrini
Allora qua tutte dico istanti perché anche la Toia gustarsi anche la sono io che sono fuori posto adesso vado così faccio costo ad Andrea grazie
Faccia Nietzsche
Per poco io sento il problema
Tutti i poteri al fuoco ceto corre voce svizzeri sono sanzionati se sono single grazie a tutti
Il titolo del convegno di oggi usare la pace vivere la fraternità difendere la democrazia credo che non sia casuale
Che tra questi
Componente abbiamo deciso di iniziare da quello dedicato alla pace e poi capiremo insieme perché perché delicato sicuramente Lorenza sorride ma anche perché forse l'ordine è opportuno la pace è un desiderio dei singoli
Soprattutto dei credenti ma di tutti gli essere umani è un principio della convivenza civile Uncle principio giuridico ormai consolidato a livello nazionale ed internazionale
E anche un'abitudine per noi europei capace perché dopo tanti tanti secoli ininterrotti di di guerre
C'è stato un buco Periodo in Europa tra il mille novecentoquarantacinque e il mille novecentonovantadue di pace ininterrotta
Quindi per noi ormai anche un po'un'abitudine a questo condiziona il nostro modo di pensare
Ma la pace io direi e anche un pre requisito sia per la fraternità
Sia per la democrazia per la fraternità e più naturale pensarlo perché e chiaro quando si vive un conflitto anche i legami sociali sono fortemente minacciati e allentati
Ma io direi che è un prerequisito anche per la democrazia
In tempi non lontani degli anni novanta si erano affermate idee di esportazione della democrazia anche con strumenti conflittuali
Idee che poi sono velocemente tramontate
La pace però si può sostenere si può sostenere
La e la democrazia si può sostenere con mezzi pacifici ma democrazia entra in crisi
E a rischio se la pace viene meno quindi credo che sia opportuno che abbiamo deciso di iniziare con questo modulo
La pace è un bisogno sia per gli idealisti sia per i realisti è un bisogno per tutti sia per chi magari si culla
In illusioni o in ingenuità o in fantasie magari realizzabili sia per chi e più abituato al calcolo e all'analisi della realtà che può portare al cinismo
è un bisogno per tutti sia che per chi pende più da una parte sia per chi prende più dall'altra
Ma soprattutto
La pace in un tempo in cui purtroppo per molti la la guerra sembra essere diventata quasi un fenomeno ineluttabile la pace è un dovere
La pace è un dovere per i credenti ma è un dovere per tutti perché come ci diceva Pierluigi
L'evoluzione della guerra mette a rischio l'umanità
Allora se i nostri antenati siamo Roma diceva non si vis Pacem para bellum
Primo Mazzolari invece diceva se vuoi la pace prepara la pace
Conterraneo di
Ora vive è un conterraneo di Lorenzo
Quindi capiamo insieme nel dibattito di oggi né io sono seduto in mezzo nel dibattito di oggi capiamo insieme
Come cercare la pace nel tempo presente con gli strumenti di realtà e con i nostri ideali che ci accomunano
Come cercarla dai cristiani ma diciamolo forte come cercarla anche da progressisti la pace antico e il scusate la guerra in antitesi con il progresso quindi anche come figure che fanno politica saldamente nel centrosinistra discutere di pace di come realizzare la pace nel tempo presente e essere progressisti allora io sarei la prima domanda
E poi facciamo magari il due giri le domande
A al nostro primo ospite che e Andrea Riccardi non credo che Andrea abbia bisogno di presentazioni cultura ok André professore universitario storico grande conoscitore della storia della Chiesa
Fondatore della Comunità di Sant'Egidio grande amante della pace si è occupato di pace in molte parti del mondo continua a farlo sia a livello culturale sia a livello operativo
è un
La prima domanda anche un po'per inquadrare culturalmente il nostro impegno riguarda l'anniversario dell'enciclica Pacem in terris ricorre quest'anno l'anniversario dei sessant'anni
Pacem in terris che fu l'ultima enciclica di Giovanni ventitreesimo in cui si parlava in un tempo di guerra fredda di un mondo senza confini
Senza blocchi in cui i cristiani erano chiamati a cercare ciò che univa oltre queste barriere
Sono passati molti anni ma la parola confine e tornata ampiamente alla ribalta nel nostro modo di ragionare non solo a destra purtroppo anch'essi
Un sentiero sì ACAI prego
Come
Va bene va benissimo quindi partendo da questo naturalmente Andrea puoi sviluppare un ragionamento logico piacere grazie io credo
Parlare della Pacem in terris del sessantatré
Si fa misurare tutta la distanza
Di oggi sul tema della pace della guerra
Rispetto a quel mondo della guerra fredda
Che proprio negli anni Sessanta andava maturando diverse aspettative di pace e andava cominciando diciamo dei percorsi molto lenti
Che in vent'anni avrebbero portato lontano
Ma a me fa piacere di aver ascoltato purtroppo solo una parte di quello che diceva Pierluigi Castagnetti
Per ricordo proprio una piccola parenti un minutino ricordo un convegno che facemmo a Roma dei marchigiani quando tu parlavi del recupero del discorso del popolarismo io ebbi il conte una discussione a proposito dicendo per il cattolicesimo democratico
Non era tutto il popolarismo e che forse si dimenticava un pezzo di quella storia che era pure la storia del cattolicesimo e della democrazia penso
A Giovanni Paolo secondo all'ottantanove perché l'ottantanove ma Giovanni Paolo secondo per quello che riguarda la storia del cattolicesimo ma per quello che riguarda la storia dell'Europa penso a davvero dal penso che quello ottantanove
è stato un fatto fondamentale nella concezione stessa della guerra e della violenza perché è stato il ribaltamento del paradigma del mille settecento ottantanove
Che i cambiamenti hanno bisogno di violenza
E si è manifestato un'intuizione antica cara del mondo cattolico o del mondo pacifista che si può cambiare a mani nude
E l'idea di Arbel espressa così da garante qual era lui era il potere deiscenza potere
Da cui negli anni novanta
Non abbiamo coltivato
Un discorso che impartisce dall'esperienza dell'ottantanove e che partisse e che toccasse in temi della pace e della guerra del mondo non lo abbiamo coltivato in profondità perché in fondo siamo stati in presi
Da un Ashton Lida coscienza nonostante i conflitti i Balcani le vicende dell'Iraq di essere un mondo impazzisce e abbiamo dato la pace come un fatto sostanzialmente acquisito almeno per la nostra piccola Europa
Ma una pace che è stata spesa sempre in maniera introversa non come la nostra pace e non come un'Europa di pace che potesse a bere un ruolo una funzione di pace nel mondo
Tanto che
è avvenuta in maniera sorprendente una rivalutazione della guerra
Come strumento per risolvere i conflitti come strumento per risolvere le difficoltà gli scontri di interesse tra i Paesi e direi è avvenuto in maniera in un punto di Ca'
In maniera impudica
Forse qui c'è tutta la vicenda di un cambiamento profondo il cambiamento una generazione che è passata la generazione che ha conosciuto la guerra i nostri anziani avevano orrore della guerra qualunque fosse la loro posizione ed era un sentire comune la scomparsa dei testimoni della Shoah
Progressivamente e sottolineo impudicamente la guerra non è stata più un accidente
Ma la guerra è stata progressivamente bandite esaltata come uno strumento che ha sempre più coinvolto paesi opinionisti
Uomini e donne che si trovavano coinvolti nell'avventura della politica finché due anni fa con l'aggressione russa ci siamo trovati davanti all'affermazione pesante di questo e ci siamo accorti che dietro questo c'era un retroterra il pensiero sulla pace la cultura sulla pace si era in larga parte disciolta
Come il mondo pacifista sostanzialmente si è si è progressivamente andato dissolvendo pensate all'opposizione alla guerra in Iraq
Che è stata l'ultima grande mobilitazione di questo mondo pacifista
E allora
Negli ultimi due anni ci siamo trovati un poi impotenti
E un po'prigionieri di una logica di guerra quella logica di guerra che esercita una pressione sulla cultura e sulla politica o con me o contro di me o nero o bianco
Quella logica che ti impedisce di pensare di cercare ma solo di allineare atti per cui sei o leale o sleale o fedele o traditore
E così progressivamente la vicenda dell'Ucraina
L'aggressione all'Ucraina come si è sviluppato questa guerra la paralisi dell'Europa il fatto che sostanzialmente l'Europa
Nel suo giusto atteggiamento di lealtà verso l'Ucraina
Si è trovata isolata
Da una parte grande del mondo che ha assunto un'altra posizione ma non ha lavorato in altro senso e poi a catena la piccola
Se volete dire il rilevante vicenda del Nagorno Karabakh che mi ha fatto un'impressione enorme enorme perché è una presidenza una presenza bimillenaria di centoventi mila persone in quelle alture sperdute per noi di fronte ha una potenza petrolifera come l'Azerbaijan che decide di violare gli accordi in maniera in maniera così diciamo lo violenta nonché l'armeria non abbia commesso i suoi errori dagli anni Novanta
Ma per una cultura per una coscienza di pace che essa
Cos'è stata la strage degli armeni del Novecento Essa quale l'apporto c'è stato tra la strage degli armeni nel Novecento e lascio a
Un recente libro
Pubblicato da Guerini editore mostra le intersezioni profonde tra i due drammi
So che non è Luigi
L'UE Luís pubblica nel senso che scrive libri fa pubblicare da altri
Ora sono insostenibili no ora sono in arrivo le tue memorie
Valiani la il primo volume
Memorie di un ministro della difesa retroscena
E di fronte a questo sa cosa vuol dire
Esodo degli armeni ma non c'è stata un'increspatura un po'di movimento dell'ambasciatore francese e tedesco forse per un tema di decenza
E poi il dramma
Del terrorismo dell'aggressione terroristica di Hamas Della reazione israeliana prevista anche in quei termini
Di fronte a cui la comunità internazionale
Si trova imprigionata e quasi travolta il tema degli ostaggi il tema dei bombardamenti e quant'altro ma anche lì
Un non voglio dire un dramma annunciato perché troppo ma il fare incancrenire i conflitti per decenni non può non portare a situazioni a scivolare menti verso il dramma perché esiste
Non solo la pace ma anche la pace preventiva che è quella fondamentale perché quando la guerra scoppia per sua definizione la guerra sfugge
Dalle mani di chi la combatte e porta a conseguenze guardate Putin che credeva di fare una specie di cavalcata tipo tedeschi in Polonia nel trentanove e si è ritrovato
Infangato in una guerra
Da cui non vuole non riesce a uscire
E allora
Diciamo la rivalutazione della guerra
Senza tener conto di due fatti fondamentali che nel mondo globale tutto sì comunicato
Sappiamo la crisi d'Europa al seguito dell'arrivo dei profughi siriani vediamo le conseguenze sul mercato internazionale ma anche sulla piccola economia di alcuni Paesi africani della guerra in Ucraina tutto si comunica per esempio
Vorrei evocare un paese di cui si parla poco il Sudan diviso da una guerra terribile si parla di tre milioni di bambini
Secondo l'UNICEF che hanno lasciato le loro case un paese si combatte dentro Khartoum
Tra due fazioni
Quella di Burani è quella di elmetti e lì siamo in una crisi umanitaria
Che genere era un'altra ondata di migranti e di rifugiati tutto si comunicazione
Il mondo globale ha bisogno di più pace non isola la guerra il mondo globale ha un bisogno essenziale di pace
E la seconda cosa molto scempio dice
E che le guerre si eternit sano
Le guerre non finiscono come ieri con la guerra e con la pace ma tanto potenti sono gli armamenti tanto forti sono le influenze le implicanze internazionali che le guerre non finiscono
Che le guerre non finiscono
La vicenda
Palestinesi e israeliane lei a dirlo Meli a dirlo la vicenda yemenita e a dirlo
La distruzione dell'Assiria ormai ridotta a una terra di sfruttamento da parte della Turchia da parte della Peretto cara zia
Del governo di Damasco Peretto grazia del governo di Damasco che non riesce a rinunciare alla produzione di droga che era stata chiesta dai sauditi come esigenza minimale per non riesce e non vuole
Peraltro Cleto Grazia che il cui isolamento con le sanzioni è un fatto negativo pagato dalla gente le guerre non finiscono
Per questo parlare di pace evitare le guerre provare a concludere delle guerre nel più breve tempo possibile
Un'esigenza fondamentale quello che voglio dire oggi dobbiamo ragionare
In termini di pace e di guerra in un quadro che non è più quello novecentesco ma è un altro quadro
Di fronte a questo
La nostra abbiamo smesso di parlare di politica internazionale quand'ero ragazzo era facile orientarsi era facile ma sapere
Se tu stavi col Vietnam del Sud o al Vietnam del Nord anche se conoscevi solo che c'era già va Ho ci Min e e qualcun altro ma oggi la gente spaesata e spaesata dagli anni Novanta davanti dalle guerre nei Balcani e a salire
La gente si sente spaesata si sente spaventata anche se come diceva Bauman siamo uno dei dei tempi più sicuri della storia si sente
Impotente l'impotenza
è qualcosa che genere immediatamente una Instar stili di vita indifferenza
Normalmente la gente davanti alle grandi crisi internazionali dopo un secondo di commozione di fronte al bambino curdo sulla spiaggia morto sulla spiaggia
La gente viene ripresa da un'infastidita indifferenza di fronte a un morbido che fa paura che sembra bellicoso e invasivo
E qui c'è un problema della politica
Che ha mancato la comunicazione con le persone con gli elettori con la gente sui grandi temi non ha saputo semplificare spiegarsi
E oggi la maggior parte delle persone sui temi internazionali fanno una bella età populista una delega populista a chi gestisce le questioni internazionali
A cui chiedono non di gestirle in un certo modo
Ma di essere rassicuranti l'abdicazione populista di fronte ai grandi temi internazionali è quella di chiedere di essere rassicuranti l'attivismo
Della politica su questi temi fa parte di questa danza rassicurante che non risolve ma crea eventi
La Meloni andata o no con la figlia Bali eccetera eccetera balia Balice contratta quanto se incontrate e via dicendo questa serie di balletti hanno una funzione rassicurante
La realtà per dare un occhio e non voglio parlare molto
è che noi ci troviamo e Pier Luigi l'ha detto molto bene
Davanti a un'unione europea bloccata atta poco rilevante poco rilevante perché è finito il tempo di ieri è finito il tempo diede il rapporto con gli Stati Uniti la Russia eccetera e in un'Europa poco ritrovare rilevante ci troviamo in un'Italia bloccata
Per l'Italia una posizione bloccata non è una rendita di pace la fedeltà sottolineo la parola fedeltà di un'Italia bloccata non è una rendita di pace
Abbiamo visto la vicenda di Roma e l'expo il diciassette voti al confronto dei centodiciannove dell'Arabia Saudita non voglio insistere su questo
Sono le tante giustificazioni che possono essere date ma questo vuol dire che non siamo il Paese simpatico attrattivo di ieri
L'Italia non è più questo e non è più il Paese che aveva tanti e solidi legami anche con una vena di contraddittorietà
Perché nel mondo multipolare la contraddittorietà
Di casa non si può avere relazioni nel mondo multipolare senza contraddittorietà guardate l'accordo tra Arabia Saudita Iran mediato dalla Cina dov'è la logica però è stato un accordo allora io credo che questo ci deve portare a riflettere e l'Italia avulsa dal Global salotto quel mondo in cui in fondo il nostro Paese aveva aveva le sue radici
E questo Global saluto è una realtà non sono i Paesi non allineati
Che erano dei nazionalisti tendenzialmente poveracci
Ma è un mondo forte potente articolato
Un mondo contraddittorio ma che è unito dal rifiuto del nostro Occidente in cui noi siamo dentro non dico che dobbiamo uscirne ma dico che non ci possiamo stare in questa maniera bloccata
E allora
Perché ho detto l'Italia per sul suo volto simpatico il mio problema è perché l'Italia non si fa politica questo non lo attribuì lei
Del tutto all'attuale governo anche se in larga parte ma lo attribuì Ray e mi riferisco a quello che diceva Pier Luigi alla mancanza divisioni una mancanza di visioni che non è sostituita
Dall'attivismo di taluni e questa mancanza e divisioni non può non partire dal discorso della pace e dal discorso del rifiuto dello strumento della guerra
Papa Francesco scrive nella fratelli tutti che è un'enciclica che contiene sostanzialmente due proposte o che sviluppa due temi o uno il tema della pace
Il tema della pace perché fratelli tutti una Pacem in terris
E io anche sulla Pacem in terris fare una distinzione la Pacem in terris è stato una grande bandiera
Ma non è che abbia proposto una sostanza di tematiche così nuove tutti ne parliamo ma se voi andate a leggere la trovate un pochino faticosa
La Fratelli tutti vuole sviluppare quella posizione che parte dalla Pacem in terris
Quando afferma che ogni guerra lascia il mondo
Peggiore di come l'ha trovato che la guerra è un fallimento della politica e dell'umanità una resa vergognosa una sconfitta di fronte alle forze del male e l'altro tema eh la fraternità
L'altro tema è la fraternità
Tema paradossalmente ma in maniera molto interessante coinvolgente che arriva a a quello che scrive Carmo Renna il tema della fraternità che non è un utopismo fraterna lista ma è la necessità di costruire relazioni fra alterne nella società e tra i popoli
E qui il tema e la necessità di un multilateralismo abitato dalla iniziativa dei paesi quindi la fraternità tra i popoli in un mondo che pullula di contraddizioni
Io credo
è veramente concludendo
Che una ripresa oggi delle nostre posizioni delle nostre riflessioni
In quel divario
Tra
Cultura e politica divario così fondamentale ma che viene da lontano e che ha portato a un impoverimento sostanziale
E a uno smarrimento nel tatticismo io credo che bisogna riprendere da i temi forti che sono i temi della comunità internazionale che sono i temi della pace e del rifiuto della guerra e dirci
Non solo che cosa fare ma come la gente che oggi vede
Vede tutto e sollecitata dal mille messaggi possa intervenire ed essere coinvolta e non resti prigioniera dell'indifferenza e dell'impotenza che la spingono populismo grazie
Grazie Andrea Riccardi lascia adesso la parola a Patrizia Toia anche lei molto conosciuta già amministra già sottosegretaria già consigliera assessore regionale nella sola Lombardia
E da alcuni anni parlamentare europea davvero in prima linea su moltissime partite
Luigi nella sua relazione a parlato nella parte finale di un'idea di Europa e farlo proprio in questi giorni a distanza di dire poche ore dal voto importantissimo del Parlamento europeo che ha aperto una possibile strada la modifica dei Trattati europei credo che sia molto importante allora Patrizia qual è la strada per rafforzare questa Europa che rischia di essere irrilevante
Che ha perso peso
Che non ha un ruolo pari per paritetico rispetto agli Stati Uniti che Romano Prodi a luglio ha definito con una parola forte un'Europa sbandata
Qual è la strada tu sei una testimone diretta
Quali sono i segnali di speranza che vedi anche per la pace nel mondo l'Europa forse la più grande realizzazione di pace degli ultimi decenni
è una costruzione di diritto pacifico straordinario loro come continuare a propagare la pace a partire dall'Europa a partire dalle notizie di questi giorni
E a partire dal convinto europeismo storico dei popolari italiani
E grazie
Così
Sì funziona grazie domanda complicatissima come complicatissime sono state ma molto profonde le relazioni che abbiamo sentito fino ad ora
Io vorrei a proposito parto da un la frase che è stata detta più volte qui che io riprendo a detta dei migliori prendendola da da Zuppi non c'è politica senza cultura e e chiedo una in cui un po'di cose ho trovato la ventotto che di racconta come Schumann il letto di morte lui dice
Se dovessi rifare l'Europa ricominciare daccapo non partirei dalle questioni economiche voi fratelli la cieca la messa in comune delle risorse forti Acciaio carbone le cose che erano state molto divisive per prefigurare un legame che potesse quindici tutte le cose economiche sono importanti ma se li prendessi da capo ripartirei dalla cultura questo fa molto felici Silvia Costa ma non significa che davvero quando parliamo anche prendiamole questione un po'da lontano riflettiamo diciamo che oggi non si riflette più tanto nei partiti e nei dintorni o parrucche del mio non ci sono luoghi dove a calmarci anche ricercare anche delle profondità staccarci un momentino dalla quotidianità delle delle delle incombenze che tutti noi abbiamo qualunque sia il nostro nostro ruolo è assolutamente essenziale io credo che sia essenziale proprio anche qui
Per capire come la riprendiamo in mano questa Europa no futura dell'Europa e le nostre mani lo dicevano tutti i padri non loro Lord ha scelto Sassoli come titolo per la conferenza sul futuro dell'Europa che abbiamo fatto il futuro è nelle tue mani
Quindi l'Europa europei hanno in questo momento la possibilità di determinare la strada
Di fare i passi che sono necessari ma occorre non solo occidentale non solo leadership perché mancano moltissime in Europa ma non è che le possiamo inventare dobbiamo lavorare con il personale politico che c'è ma si sente moltissimo
Su tutti i versanti politici la mancanza di leadership
Ma dobbiamo anche capire proprio dico da
Che cosa valorizziamo di quello che è stato il patrimonio forte dell'Europa che ci ha fatto arrivare fin qui
E che cosa dobbiamo portare invece che assolutamente nuovo per affrontare quelli sfide quel molto diverso che veniva tratteggiato da Pierluigi e adesso anche molto bene da da Tenkaichi e
Allora io penso che dobbiamo innanzitutto ricordare che alcuni passaggi alcuni valori forti alcuni punti essenziali devono rimanere ma forse in qualche modo le dobbiamo riscoprire
Dobbiamo rivitalizzare e di adattare Angiuli portare ovunque
O utilizzare per le sfide di oggi
Possiamo trovare lì delle risposte
Che però sono diversi da quelli tradizionali ma in quel patrimonio troviamo la Regione per le risposte alle sfide nuove io poi dirò qualcosa se ci tempo sulle politiche industriali e che vuole dire che tipo di testa vogliamo ci siamo riempiti la bocca l'Europa della prosperità
Ma che prosperità è quella che adesso ci deve vedere affrontare i temi assolutamente nuovi e settori che non ci vedevano in prima linea nuove tecnologie da utilizzare dei processi produttivi eccetera eccetera
Allora io penso che dobbiamo innanzitutto visto che siamo qui in questa all'insegna diciamo di un'associazione che parla con tutti che vede anche persone interlocutori molto più larghe perché pensiamo di avere un patrimonio che di tutti che si offre alla causa comune all'istituzione comune a tutti quanti ma insomma dobbiamo capire dove nasce per rinvigorire per capire anche se ne siamo eredi
Eredi adeguati diciamo U posti sia nel vita che in qualche modo dagli stessi del primo tradiamo nell'indifferenza volto della noncuranza non non volutamente magari ecco capire che a questa Europa piena perché fin qui è stata il nostro giardino in qualche modo il quale abbiamo coltivato puri frutti buoni risultati
Questo nota nasce secondo me è proprio intrinsecamente politico ontologicamente se non ci fosse qualche filosofo che mi corregge nell'uso di questa parola
Nostro patrimonio ontologicamente lì dentro siamo ontologicamente come come cultura europei europeisti perché la cultura la persona la comunità ed istituzioni non è solo la base diciamo della Costituzione italiana né essenziale anche per la costruzione dei diritti e dei valori dell'Europa la persona
La sua essenzialità e unicità la sua relazione con gli altri non c'è un mio con tutù ma c'è uno voi che la nostra convinzione che
La persona e dentro la comunità quindi tutti i valori di legame valori di aggregazione molto uniti lì e non disgregazione come oggi oggi invece sono molto presenti in tante altre culture
Non ti opposizione appunto ma omicidi e le istituzioni che diventerà un altro passaggio nel quale si porta tutta la ricchezza
E il primato delle persone e delle associazioni questi tanto valido anche per l'Europa che abbiamo realizzato in questi anni
Quindi quella cultura è stata diciamo presente è stata così presente che guardate noi giustamente partiamo sempre da Ventotene partiamo da quella visione ed a quel manifesto lo facciamo un po'torto a tanti altri focolai di pensiero di militanza
Che durante la Resistenza in Europa nei gruppi di resistenza d'Europa prefiguravano già mentre un tavolo ciascuno contro proprio dittatore
Prefiguravano già la necessità di di di di prefigurare qualche entità sovranazionali proprio per assicurare la pace ci dobbiamo liberare dalla dittatura dobbiamo costruire democrazia
Ma una democrazia più ampia di quella di cui c'è bisogno quindi l'idea dell'Europa come istituzione sovranazionale nasce anche nella Resistenza di gruppi europei
Prima prima appunto della della della di aver abbattuto il il
Il dittatore
E quelle forze quindi io credo che l'abbiamo portato lì dentro davvero un grande significato e un grande valori e guardate quando sento dire che è stato l'occasione mancata riferimento ai valori cristiani nella costituzione dei trattati
Io non non penso che quella sia la battaglia persa definitivamente io non ero lì a prendere queste decisioni
Ma penso che noi dobbiamo essere fieri del fatto che se leggiamo la Carta di Nizza la carta di valore sentimentale fondamentali sentiamo un'assonanza completa col patrimonio valoriale di cui ci sentiamo eredi diciamo in qualche modo siamo parte sono tutti lì
Totti nella carta dei valori il discorso della persona della libertà dei non discriminazioni della nella della di tutti ogni tipo di discriminazione che non vi è accettata della libertà della democrazia
E io penso che sta a noi cattolici Inverardi quotidianamente delle scelte che facciamo non era la garanzia una citazione formale nelle delle radici cristiane ma è il l'apporto che vediamo e quei valori rispecchiano completamente
Non solo questa cultura sia ben chiaro
Ma anche fondamenta in questa nostra cultura quindi siamo debitori in qualche modo creditori ma siamo stati protagonisti di questa fase
E quando dicevo giardino loro realizzato delle buone cose qua datemi tre che lo dica a voi che siete tutti quanti convintamente europeisti
Certamente portata avanti prima la dimensione economica rispetto alle altre poi Iwata la dimensione politica faticosamente con passaggi ma tutta la fatica la costruzione di questo progetto che assolutamente incompiuto
Ma penso che anche la divisione politica di tutta da da da completare con la revisione dei trattati quello che dobbiamo veramente lo sentiamo guardate nelle nuove crepe che si creano
Creare e invece un legame maggiore tre popoli anche qui vedete abbiamo scelto il dialogo tra i popoli crediamo la cooperazione tra i popoli e dunque tra le istituzioni e gli stati io obbligo me stessa non usare la parola nazione anche se a volte sento che nel mainstream diventato tale che ti viene spontanea ma li ho capito prese l'impegno come se sa di non produce altra
Dicevo la cooperazione e la risposta a una a al rischio della della mancanza di pace della convivenza la convivenza civile pacifica perché l'Europa nasce per assicurare la pace
è il primo principio una comunità di destini che si fonda sulla pace che si fonda sulla prosperità nella convinzione che la guerra tra i tanti mali anche quello di non aiutare la prosperità e la crescita di tutti
E che appunto parte da valori che di cui dobbiamo sentirci fortemente portatori e fortemente ancora una responsabilità di di sviluppare
Dicevo un giardino nel senso che sono state fatte molte cose molti avanzamenti pilastro sociali si avanzati di tipetto con con fasi non sempre coerenti e conseguenti su tanti versanti
Ma
La la frase peso questa immagine penso che sia di Borella che è molto meglio di quanto riesce a fare a delle potenzialità del nostro commissario ma frenato da tale da ministri degli Esteri ventisette Paesi può fare solo quello che
Tutti convengono su vada fatto credo che sia sua questa frase che se questa definizione che a me piace molto protestata come un giardino dobbiamo coltivato tutti i nostri diritti abbiamo coltivato la nostra pace mattoni valori e come è cresciuto una giungla
Con un giardino diverso coordinato un insieme prima di sterpaglie di di di diciamo a
Qualcosa di di di un po'disordinato e Paloma ridiventata giungla e diventata un bosco scusi selvaggio dove dentro si possono compiere e noi come ci difendiamo con i muri
Dicendo che siamo qui non allarghiamo i confini siamo solo fin qui col muri anche anche diciamolo giuridici non solo come invece sono stati fatti anche muri fisici
Penso che invece la compito che ha oggi l'Europa e faccio un po'un salto tra fondamenta e quello che dobbiamo fare ora e quello di occuparci della Giunta
Se intorno a noi molto vicini da Russia
Molto vicini il Medioriente non confidiamo basiamo semente vicini il causa Nagorno Karabakh veniva ricordato e tanti altri sarei nell'aria
I focolai che sono accesi e quelli che sono latenti pronti a essere accesi quando un dittatore o uno conviene riaccendere dei focolai nuovi se questo è il mondo tornano voi
Credo che abbiamo avuto un grande dispendio di come la pace potesse essere messo in discussione ai nostri confini e quindi anche dentro dentro l'Europa perché se non ci si attacca militarmente invasione della Russia e l'Ucraina ha voluto dire un attacco ai valori europei
Un negare a quei giovani che erano sulla piazza di mai dame che volevano qualcosa simile alla alla realtà dell'Europa coi diritti con la libertà negare quello e opporsi anche appunto alla al rischio che i Paesi vicini dell'ex deluso potessero entrare nell'orbita dell'Unione europea quindi un attacco anche diretta noi
Penso che lì ci siamo risvegliati e capire che dobbiamo assolutamente occuparci di quello che ci sta intorno e questo è il passaggio più forte lo possiamo tradurre il ruolo geopolitico dell'Europa il soggetto che deve diventare un soggetto politico capace di usare Tota
Possiamo Trentino ma entriamo tutti
Che un'Europa che pensa solo a se stessa ha buone relazioni lo diceva prima Riccardi anche
Anche un po'contraddittorie che è riuscita a fare che molte cose che è stata anche attrattiva è non così forte da essere una minaccia non così debole da essere ininfluente quindi un partner anche importante e significativo
Ma non più solo va da sé ed assumere una responsabilità non solo delle relazioni estere ma una responsabilità di come giocare i suoi valori da suo contro il suo essere Europa fondata su molte cose in un campo più ampio
E questo è il passaggio fondamentali guardate se guardiamo questi ultimi anni l'Europa è stata capace di rispondere in modo unitario e qualche modo adeguato alla crisi dei vaccini è stata capacità che ha dato una risposta unica
Tradotta negli acquisti comuni tradotta nel finanziamento della ricerca in quello che volete ha dato una risposta unica quando ha fatto il Next Generation Liu
Compiendo salti mortali nella soluzione trovata per fare debito comune garantito dall'Europa per distribuirlo con un criterio non di parametrato coi soliti parametri ma in base alle esigenze quindi ESP
Vento solidarietà il paese più colpito è quello che va aiutato di più esprimendo un'idea di futuro
Questi fondi vanno indirizzati alla sostenibilità la digitalizzazione l'inclusione sociale di cui ci dimentichiamo quindi dicendo non c'è un'Europa fatta da ventisette i tipi di sviluppo dove dobbiamo disegnare
Un profilo continentale al nostro sviluppo quindi è stata in grado di farlo e l'ha fatto in modo diciamo assolutamente unitario
è stata capace anche di rispondere alla crisi energetica io di questi miti e mi occupo di giorno sorveglia gli sforzi che abbiamo fatto e vi posso dire
Quando avremo letto si devono riempire gli stoccaggi risposta di emergenza lo scorso inverno come peraltro adesso
Si deve fare qualcosa a medio termine diversificare ci deve fare qualcosa a lungo termine la decarbonizzazione vado ovviamente saltando tutte le spiegazioni passaggi e si è fatto un colpo anche diciamo ma normativo ma anche delle degli interventi eccetera anche l'Europa è stata se non pienamente capace come negli altri due passaggi però e l'uscita da una risposta in qualche modo comuni comune e dove non è riuscita appalti di acquisto
Petto il prezzo del gas cose tanto care a Berardi che aveva tentato di farle dove la velocità è stata per la resistenza dei paesi non per una mancanza di volontà europea astrattamente europea quindi noi abbiamo fatto molte cose la tutto questo oggi non basta più
Ci siamo fermati lì
Siamo entrati invece in quella fase che veniva che veniva il etichettata in diversi modi no sonnolenta afferma non so le parole che sono state tutte dette ma son tutte giuste tutte appropriate d'Europa che oggi non sa rispondere al passo avanti non stabilizza l'ex cresce locali e gli eurobond non stabilizza una politica comune sull'energia fino in fondo non stabilizza le cose o in qualche modo dato prime risposte
Ed è attonita di fronte al mondo che è cambiato tutto intorno quella giungla che è diventata assolutamente diciamo paurose pericolosa
E ed echi di questi Europa che dobbiamo occuparci adesso portando dentro tutto quello che ho detto patrimonio ma indirizzando l'in questa direzione l'Europa vuole lavorare per la pace si diceva certo politica della difesa Rubbia dentro c'è c'è un maestro ma anche ma anche fin troppo forse
Ma anche e prevenzione domani ci sarà Moretti mi pare i corpi di pace stiamo cercando di convincere pure la farli non corpi militari di pace che vanno via giustamente che a presidiare i corpi civili di pace che vanno lì prima o dopo per il conflitto per ricostruire anche dal punto di vista dell'architettura anche dal punto di vista diciamo di tutti gli aspetti culturali civili
Sostituto una prigione bravissima protesa Politecnico che lavora in questa direzione ed esperta di queste materie pre e post-conflitto
Quindi ci sono mille modi con cui possiamo riferendoci a quei valori anche portare avanti questo dice bene prima citava morente ora indice
E anche Cerruti che è un amico che dobbiamo Graziano e Pierluigi l'amico che dobbiamo ritrovare più assiduamente
Vorrei dice proprio questo dei loro peggiori o con la metamorfosi un cambiamento molto forte
A me basterebbe una svolta un salto avanti molto molto convinto deciso e ben indirizzato perché c'è anche proprio a proposito di come l'Europa può essere può servire di fronte a tutti i temi che sono stati evocati dai nazionalismi appelli segregazione in corso sicché l'Europa in sé gli antidoti nei suoi valori nei suoi principi ai sei gli antidoti
Per cui contro per contrastare una barbarie che pur qualche volta ha contribuito anche a diffondere o a portare di cui non è stata immune neppure lei stessa e io penso che anche qui è il punto che dobbiamo capire cioè vogliamo Draghi lo dice con parole molto chiare l'ha detto il presidente Mattarella quando parla di sovranità condivisa e di nuovi strumenti da trovare lo ha detto Prodi lo hanno detto in tanti diciamo punti di che possiamo avere di di riferimento
Che occorre decisivo salto di qualità
Che morì diretta degli strumenti giuridici la riforma dei trattati Parlamento sì espresso la scorsa settimana o qualche defezione e dovremmo chiedere conto le forze italiane al governo italiano di che cosa ne vuole fare perché metà popolari non l'hanno votato IgE gli altri non l'ha votato qualche piccola defezione che dalle nostre parti ma siamo stati noi noi forse diciamo
Centrosinistra progressiste regni voi noi a portare avanti questo questo questo dossier in gran parte le riforme istituzionali ma non bastano
No non bastano
Quella che lo dice e lo dicono in molti anche per tutto il diritto europeo siamo la casa del diritto
Ma il diritto nasce su una tavola di valori e con una visione di dovete dove vuoi andare non è o costruzione astratta e giuridica soltanto quindi la riforma dei trattati è importante ma importante la la volontà politica
Che deve essere molto diffusa non è solo dei governi non è solo delle delle delle del personale politico nessuno il collegamento anche con la società civile vogliamo che l'Europa giochi questa partita
Può riservarci anche delle sorprese perché vuole dire assumere più responsabilità anche sotto il profilo della difesa vuol dire diventare davvero un attore vuol dire ritrovare una qualche autonomia anche rispetto alla nostra alleanza atlantica che ovviamente riconfermiamo veniva detto prima
Un'autonomia vuol dire una capacità di parlare a più mundi
E con più strumenti la nostra nostro corpo del diritto Italia e eroso costituzione copiato in molti paesi da mercatino studiata perché siamo veramente portatori del diritto in senso di quel diritto che aiuta le istituzioni e istituisce un PIL di possiamo avere il mondo della cultura tutto soft power quindi l'Europa può parlare a più persone e con più con più strumenti di quanto possa fare se sta sulla piatti tra dentro un'alleanza diciamo senza anche una sua autonomia turni è strategica
Può essere anche con la Cina
Mentre America e Cina decidono qual è l'assetto delle loro oggi turbo lentissimi relazioni noi abbiamo deciso che però è la teoria del dei rischi non vuol dire togliere finire rapporti abbia bisogno di di lavorare come tale però anche con l'attenzione a quelle che sono le difficoltà per nuovi e adesso questa questa formula del dei rischi sta forse anche lo dico contagiando ma diventando utile anche forse
Per una parte degli Stati Uniti o per certe componenti all'interno quindi possiamo avere una capacità quando definiamo il corpo giuridico di tutto il tema del digitale facciamo degli standard che vogliamo che diventino un punto di riferimento
A livello standard di di riferimento mondiale
La Cina non non è tanto noto ma studiato in qualche modo ha preso un po'non so GP ieri il famoso decreto Regolamento sulla riservatezza dei dati quindi tutto quello che stiamo facendo può avere una valenza anche nel mondo sempre indirizzata perché il nostro corpo giuridico sull'intelligenza digitale è fondato sempre sui nostri valori che non vogliamo abbandonare tradire però questo chiudo con questo punto ci rimanda anche un'altra responsabilità
Quella di politica estera con una visione anche in parte autonoma dentro un'alleanza chiara ma con un'autonomia di movimento di dir proposta e anche di utilità per tutti
Anche rispetto a a sud del mondo come veniva detto l'Italia aveva rapporti molto forte con alcune di quelle persone
Ci dobbiamo porre l'Italia e anche l'Europa ci dobbiamo porre il tema di quelli sentimento se dobbiamo essere solo destinatari o possiamo in qualche modo trovare un filo di dialogo verso questo mondo che chiede presenza nelle istituzioni internazionali
Una presenza politica più forte dicevo null'altro tema del quali però dobbiamo cimentarci molto fortemente anche questo mi chiedi richiedi
Una unità e una volontà di giocare unitariamente e quello dello Sviluppo economico diciamo industriale tecnologico non sarà possibile essere al passo diciamo della competitività mondiale rispetto alla Cina rispetto l'America che voi sapete hanno programmi molto molto aggressivi e molto vi di grande di grande diciamo interventismo economico rispetto alle loro realtà aziendali noi non potremo farlo
Di essere competitivi nel mentre vogliamo fare tutta la sostenibilità
Della mobilità nel mondo produttivo nel modo di abitare cioè tutto il nostro sistema economico deve assumere la strada della sostenibilità
Possiamo farlo
Se noi lo siamo anche un continente che programma insieme che decide insieme quali sono le linee strategiche materie prime critiche Chicks approvvigionamenti e tutto questo lo può fare la Germania lo può fare l'Italia lo può fare la la la Francia lo può fare fosse l'Europa se sta ai figli ma questo vuol dire lavorare per uno sviluppo comune
E vuol dire anche lavorare fondi risorse comuni e per scelte comuni
Intelvi ENI in Europa per fare le fabbriche decisa la facciamo scatenare
La guerra panini singoli paesi la competitività petizione tra loro per vedere chi ha più soldi celiachia un avanzo di bilancio chi può usare gli aiuti di Stato in modo più più disinvolte consistente mi pare questo un modo per crescere come Europa rispetto ai due grandi competitori che ci sono nel mondo
Ecco anche qui
Se vogliamo stare in diciamo sulla pista di Indira vera innovazione tecnologica a vantaggio della crescita e a vantaggio ovviamente diciotto quello che dentro la crescita c'è a partire dai lavoratori ed al benessere delle famiglie lo dobbiamo anche qui dire che ci vuole una politica europea più forte quindi politica estera politiche industriali
Pilastro sociale che si è abbandonato possono essere i capitoli diciamo di questo salto di qualità
Se lo faremo non lo faremo dimostreremo sì siamo all'altezza di questa eredità che oggi abbiamo tanto evocato per la nostra parte naturalmente non potremo fare tutto lui
O altrimenti se anche non ci saremo un po'distratti e presi diciamo dal qui presente dell'adesso e subito abbiamo dimenticato e quello che c'è dietro quello che c'è davanti a noi
Grazie grazie Patrizia Toia Lorenzo Guerini anche tu non hai bisogno di presentazioni ministro per ben due volte già presidente della Provincia di Lodi deputato eccetera ed è però anche il mercante
Norberto Bobbio nel saggio Filosofia della guerra nell'era atomica indicava tre strade per lavorare a favore della pace gli uomini le istituzioni e i mezzi quindi la conversione dei cuori
La costruzione di istituzioni di pace facevamo l'esempio dell'Europa ma anche il disarmo materiale
Allora ti faccio una domanda difficile come conciliare la necessità di uno stop alla corsa agli armamenti così invocato anche dal Pontefice
Come conciliare lo stop a questa escalation del riarmo
Con
La necessità di garantire una difesa e in particolare con la necessità di e riprendere
Il prematuramente interrotto percorso della difesa europea
Provo provo provo a non rispondere e dare assistenza Bravo Pravo tra corrispondere cogliendo anche alcune sollecitazioni delle cose che ho sentito sia nel panel D'Andrea da Patrizia ma anche dall'intervento dall'intervento di Pier Luigi che credo ci abbia dato una cornice nel quale nella quale proviamo ad avere l'ambizione di collocare la riflessione che cerchiamo di fare in questi in questi due giorni
Debbo e provo a farlo partendo io credo dal
Dal dilemma che ciascuno di noi vive dentro di sé The dilemma anche che non è solo dilemma a intellettuale ma anche dilemma morale
Rispetto
A ciò che il mondo sconquassato che dalla nostra responsabilità io vorrei dire a Pierluigi che ci ha detto queste due guerre
La guerra in Ucraina e la guerra in Medioriente
Hanno stanno conosco passando al mondo
A me viene anche da ribaltare ragionamento forse un mondo sconquassato
Che sta consentendo e ha consentito a queste guerre di determinarsi sta consentendo e ha consentito queste guerre di determinare anche nella nostra opinione dalla nostra riflessione dalla nostra analisi la difficoltà illimitata immaginare come queste guerre possono concludersi prima Andrea richiamava come dire una dimensione alla quale ci siamo abituati cioè questa eterni esazione delle guerre
Che ha che fare con tante cose a che fare con i nostri limiti appunto i limiti di un mondo scomparso dato poi brevemente dirò quali sono i tratti discorso sul classamento secondo me
A che fare anche con il fatto che oggi non c'è nessuna guerra che può essere combattuta
Andando a definirne un esito in maniera definitivo perché ci sono dei caveat ai quali bisogna fare riferimento rispetto alla possibilità di utilizzare tutta la potenza degli strumenti militare
La guerra non crei da questo punto di vista la guerra molto strana perché è una guerra che produce un'intensità di conseguenze drammaticamente pesanti dal punto di vista della perdita delle vite umane
Sia dei combattenti che delle popolazioni civili deve e può essere civile ucraine
Ma nel contempo è anche una guerra che viene combattuta con caveat diciamo così non enunciati ma presente
La Russia non solo per i suoi limiti e non può utilizzare la piena potenza dal suo strumento militare
Parliamo di un Paese che ha sei mila e cinquecento atomica o meno cerchiamo di collocarlo diciamo che qualche volta sento anche ragionamenti strani a questo punto di vista e l'Ucraina combatte con una assistenza da parte dell'Occidente che nella modalità con cui realizza questa assistenza dal punto di vista della fornitura degli equipaggiamenti militari a dei caveat che si è autoimposto
Quindi questo come dire uno dei temi con il quale ci confrontiamo perché
In questo contesto di sviluppo della dimensione del conflitto le guerre riescano appunto di termali issarsi
E non si può colpire la usa certamente e quindi tutti questi sono cavie con i quali ci confrontiamo e che rendono quell'aspetto che duri chiamavi è un aspetto assolutamente vero sulla sul Tour assolutamente problematico nella modalità con cui non lo possiamo affrontare la seconda cosa
E che come dire
In questo mondo sconquassato
è un mondo sconquassato certamente per quello che hanno voi e alle nostre più alle pubbliche comunica
La paura
Che poi diventa senso di impotenza che poi si trasforma in senso di quasi d'indifferenza
La stanchezza che qualcuno diciamo ha detto nel corso anche di qualche diciamo improprietà comunicazione però diciamo sicuramente questo aspetto è un aspetto che presidente delle nostre opinioni pubbliche
La paura Ellul dramma che si producono immagine
Ma poi dalla dall'impotenza del confronto con questa immagine anche un certo distacco
Da ciò che queste immagini significa no
La verità o rispetto alla pace
è un tema che io credo facciamo fatica
Ad introiettare da assumere a sviluppare con senso di discernimento di responsabilità
Penso che il presidente Mattarella da questo punto di vista da abbia detto parole molto chiare
Su una pace che rispetti ristabilisca la verità mio riferimento alla aggressione russa all'Ucraina
Ho anche già la distanza che ne assumiamo perché e ha superato quell'evento dagli eventi successivi da ciò che è avvenuto il sette ottobre
Io ho avuto la possibilità
Non è stata una bella possibilità ma ho deciso di farlo di andare a vedere
Una serie di immagini che non sono state rilasciate
Ai mezzi di comunicazione diciamo così con i quali si confronto l'opinione pubblica ma che sono stati mantenuti riservati
Delle modalità della brutalità
Degli attacchi del sette ottobre attacco terroristico del sette ottobre in cui Lisa negli anno veniva ucciso in quanto ebreo
Civile o militare
Giovane o anziano Donno bambino
Eppure gli eventi successivi
Che sono avvenuti la reazione di Israele
I bombardamenti di Gaza
E comunque il carico di sofferenza che a Gaza dove stiamo vedendo scia rischiano di farci dimenticare già di superare anche questo aspetto e hai ragione quando tu dici
Che nel mondo globale tutto si comunica
C'è anche questi aspetti fanno parte della comunicazione che nel mondo globale
Comunque nel comune dove quale con l'Expo con la quale non ci dobbiamo confrontare che determinano narrazione
Che determinano
In verità non assolute
Che l'eterno interpretazioni dei fatti non rispondenti a verità e al rispetto della verità e che rischiano di inquinare il dibattito pubblico non solamente dal punto di vista politico ma dal punto di vista dalla coscienza di un popolo e di un'opinione pubblica
è un mondo sconquassato perché è un mondo in cui vorrei da questo punto di vista
Dirlo con una certa brutalità diciamo
Ma uso l'autorità per farmeli per fame comprendere anche per esigenze di sintesi per i tempi di cui disponiamo in cui
Sicuramente siamo dentro una crisi
Nella nostra visione del mondo
Del modello interpretativo
Con cui abbiamo costruito
La nostra visione del mondo
E anche le istituzioni
Che abbiamo immaginato dopo la seconda guerra mondiale per governare l'ordine mondiale e globale
Io penso sia sotto gli occhi di tutti la crisi di queste soluzioni
Lo dico non per compiacermi ma lo dico perché dobbiamo reale consapevolezza e Nazioni Unite oggi sono
Un simulacro di quell'idea
Paralizzate dal diritto di veto paralizzate anche dal paradigma con su cui sono state costruite che è stato
Quello che è tipicamente occidentale cioè di usare i concetti giuridici di usare le istituzioni derivati dei concetti giuridici
Per dare forma ai fatti politici
I fatti politici di oggi hanno completamente superato i fatti politici che quale istituzione
Volevano normare anche in visione anche in una dimensione prospettica rispetto appunto alla infatti le loro dinamiche
Siamo in un mondo in cui
Lo stato di diritto
Il valore dello stato di diritto eh patrimonio
Sentito condiviso assunto anche come cornice da difendere di una parte
Minoritaria
Dei paesi che sono presenti sul pianeta
E tutto questo cinici porta appunto a confrontarci con un quadro che è un quadro che noi vorremmo piegare continuamente piegare alle nostra minuti letture ai nostri modelli ma da quale letture da quei modelli ci scappa da tutte le parti
Sì e in cui il tema delle democrazie liberali è un tema
Che vive crisi al proprio interno
E vive crisi raccordo con largo Repubblica con quello che aveva terminato i processi dalla valorizzazione sulle nostre sulle nostre popolazioni
Sulle difficoltà che viviamo sull'incapacità di dare risposte a dei bisogni eccetera eccetera ma che vive anche una crisi esterna nella loro relazione viste come sistema di Sierre con il resto del mondo
Mondo che l'espressione che viene spesso citate le su globale ma non solo
A un elemento che lo tiene un come dire che lo caratterizza come elemento comune anche tra
Paesi che hanno agende visioni
Rapporti profondamente diverse tra di loro
Continuiamo a citare i Brics glassa come un qualcosa diciamo di uniti Ivo di unitario non è così
Hanno agende hanno prospettive hanno interessi completamente diverso in molti casi confliggente c'è un conto che riunisce
Che è l'elemento Conte lassativo del modello con cui il mondo fino ad oggi è stato governato e che non riconoscono più quel modello
Allora di questo io credo dobbiamo avere consapevolezza dobbiamo avere consapevolezza da perché immaginare di confrontarsi
Per la costruzione del futuro richiede avere consapevolezza di quale Nicola lo Stato
E di quali saranno il come dire
Le traiettorie probabilmente di alcuni di questi Paesi
Cui su cui dovremmo confrontarci e che
Dobbiamo immaginare di non piegare al nostro modello guardate anche dai esclusione che ho visto sui bisogni chiarimenti sui primi mesi del conflitto l'Ucraina anche da
Persone autorevolissime anche da persone autorevolissime del nostro campo dalla nostra cultura con esperienze internazionali di livello
Assoluto
Anche con responsabilità assunte in sede internazionale di livello assoluto ho sentito spesso ragionamenti che cercano di piegare
Ad una nostra visione
Il futuro
Di questo quadro
Immaginando ad esempio lo si diceva anche in maniera autorevole c'è Stati Uniti e Cina si mettono d'accordo la guerra Nucara Enna finisce non è così
Non è così
Primo perché quest'idea che ci sarà una nuova Guerra fredda che s'istituisca la guerra fredda dal passato che sostituisca la Russia la Cina è una dea
Che è basata su presupposti francamente molto molto labili
Primo perché noi dovremmo interrogarci su cosa sarà la Russia del domani
E questo è un tema che riguarda il sistema delle relazioni internazionali le domande che si deve fare chi si occupa dell'azione internazionale che si dovrebbe farla geopolitica cosa sarà la Russia dopo la guerra l'Ucraina comune uscirà
Come sarà il suo rapporto con il mondo
Dopo una fase in cui è stata il paria del mondo
Dopo una fase in cui sta provando rientrare con tutte le difficoltà che questo comporta ma cosa sarà la Russia
In secondo luogo perché ci sono attore che non sono giustamente andare eletto i non allineati di ieri ma sono i protagonisti di domande
Che vogliono sfuggire da questa cintura di forza che magari con le nostre categorie ne vogliamo imporre ad essi
Penso all'India
Il più grande paese dal punto di vista della popolazione al mondo
Ma penso al Sud Africa penso al Brasile penso a tante realtà penso al locale Estremo Oriente i protagonisti dell'Estremo Oriente solo per citarne alcuni che da questo schema cercano
Di non essere ingabbiati non vogliono e non vogliono starci starci dentro e allora noi io penso abbiamo di fronte come dire una una prospettiva di impegno di lavoro molto molto problematica perché siamo chiamati
A ragionare di questa prospettiva anche
Nel come stiamo delle crisi che oggi affrontiamo
Ed è immaginare di costruire insieme ad altre insieme ad altra realtà assieme ad altri paesi insieme ad altre visioni gli elementi
Iniziali
Gli elementi iniziali della di una possibile professor prospettiva di costruzione di un ordine globale a cui tendiamo tutti
In questo senso cioè ruolo dello Oropa
Sparate sul poi
Io mi sono Puppato molto di difesa come dice e nemico Andrea probabilmente c'è ancora le scorie di questa esperienza mi porto dietro ancora le scorie e magari l'assolutizza un po'può essere io sono sempre del parere darà mai giustamente stai zitto cito un uno scambio privato tra le due vende che lo ringrazio anche perché penso che ciascuno di noi
Debba stare anche nella sua esperienza politica con la capacità di confrontarsi con punti di vista diversi e mettersi in discussione da questo punto da questo punto di vista però l'Europa le parole che ha detto prima Patrizia sono molto importanti
Deve certamente fare dei salti di qualità coraggiosi possono salto di qualità politici guardate la difesa comune dal punto di vista tecnico è semplice
Il problema la volontà politica per poterla realizzare per poterla fare
Perché la difesa comune significa uno strumento militare comune che non si chiama a caso strumento militare
Perché la parola fondamentale strumento
Cioè
Un insieme di capacità che sono al servizio di una prospettiva di un'idea di un'agenda politica
In termini di difesa intermedi proiezione
Significa avere quindi una politica estera condiviso comune vera
Ma ce ne guardiamo gli scacchiere delle crisi del mondo qualcuno ci dovrebbe fare una domanda debole
Se mai esistita o
Un'iniziativa dell'Europa che non fosse un'iniziativa dentro diciamo così il Como forzando i cose assolutamente diciamo banali
Anche se importanti dal punto di vista delle risorse che sono state impiegate perché se guardiamo al di là delle mediterraneo
E guardiamo il Nordafrica
è lì qual è l'esatto luogo non dell'Europa ma dalla competizione tra i Paesi europei
E dentro quella competizione abbiamo vissuto limiti abbiamo potuto difficoltà abbiamo consentito datori persi di entrare non risolvendo ma anzi a quei Endo i problemi di quelle realtà e allora
Credo che ci sia bisogno di queste e il contributo che le possiamo dare noi inteso come persone che condividono
Una visione comune nel rapporto con la politica
Dalla di una cultura con la politica che vengono dall'esperienza del popolarismo la più insieme diciamo anche da altre esperienze è appunto quello di pretendere questo salto questo salto di qualità
Stando
Nelle contraddizioni
Guardate
Nella politica internazionale
Le contraddizioni non si eliminano
Ok
La politica internazionale è il luogo in cui confrontandosi anche con le contraddizioni ricerche il punto
Diciamo più alto possibile o il punto più accettabile in relazione ad una visione ad un punto di vista ok
Il mondo che ci piace che ci piacerebbe non esiste c'è il modo con il quale ci confrontiamo e c'è il modo con il quale nel quale siamo impegnati per fare in modo che tenda ad una prospettiva
Che sia in relazione con i nostri valori con i nostri sistemi con le cose in cui crediamo ma questa contraddizione io la voglio dire dentro di noi
Anche dentro di noi e ce la dobbiamo tenere ben stretta guardi ho fatto il ministro della Difesa per tre anni ho preso decisioni ma io quella contraddizione quel dilemma che anche un dilemma morale me lo voglio tenere ben stretto
Perché è un elemento di trattenimento rispetto alle scelte che si fanno è un elemento di discernimento rispetto alle scelte che si fanno e Isman
Diamo quando come dire sollecitiamo l'opinione pubblica
A non affrontare questi contraddizione non tenerli insieme e invece a dividerlo all'opinione pubblica io che su alcuni passaggi che hanno riguardato ad esempio la guerra località magari o visioni diverso scusa Andreotti uso diciamo come retrotreno
Con grande rispetto con grande rispetto di Sambuca ed esperti e anche con grande amicizia lo sai
Che magari ha avuto idee diverse opposizioni diverso letture diverso sottolineature diverso rispetto ad Andrea
Su alcuni passaggi alcuni fatti cioè ma anche sulle prospettive di sbocco della vicenda del conflitto in Ucraina
Non mi permetterei mai di dire che Andrea è arruolato dagli amici di Putin così come pretendo che chi ha preso responsabilità chi ha assunto decisioni anche in relazione alla
Dimensione del ruolo che è stato chiamato ad assumere
Non lo sia da parte di chi ha visioni magari diverso complementari ma diverso rispetto a queste annoverato nel partito di quelli che vogliono i conflitti o di quelli che vogliono la guerra perché questo è un inquinamento del dibattito pubblico e non ci fa fare passi in avanti
La tragedia più grande che noi stiamo vivendo c'è guardo al riflesso della società italiana che anche dentro la drammatica
Esperienza e i drammatici eventi che arrivano dalla Terrasanta che arrivano da Israele che arrivano dalla Palestina noi dividiamo l'opinione pubblica in due l'opinione pubblica in due non si può dividere la contraddizione di del confronto tra i nostri principi la realtà con la quale ci dobbiamo confrontare è una contraddizione che avremo sempre presente vedere
Che l'opinione pubblica questa cosa la capisca e che la politica svolga e anche la cultura e anche l'informazione svolgono una funzione corretta nello spiegare all'opinione pubblica che è questa la dimensione con la quale ci confrontiamo ed hanno invece avuto credo che da questo punto di vista possa arrivare un contributo utile
Grazie a tutti e tre
Chiudiamo il primo modulo Cirri vediamo perdonate la severità in modo tassativo alle diciassette dopo quindici minuti di pausa per il secondo modulo
Dedicato al tema della fraternità quindi ci ritroviamo qui alle diciassette grazie
Riprendiamo il nostro assai però
Perché stasera siamo chiamati diciamo a una pomeriggio impegnativo
Lavora
Sorride consistente
No
Mettiamo più vicino così va bene
Allora
Adesso noi passiamo diciamo questo secondo momento
Che una sonda o si spera di mi cogliere il senso di quello che soggiace alla capacità di osare la pace cioè il tema Bella fraternità
Che è una parola Nico io sospesa sospesa sulla storia
Sospesa sulla storia e leggera
Nelle moto della rivoluzione francese è quella che
Rimasta in qualche maniera elusa
E l'usato dagli eventi anche quelli rivoluzionarie
Però è significativo sembra diceva poco fa Pierluigi
Che
Bella di dentro un movimento assolutamente laico come quello della rivoluzione persino molto anticlericale
Abbia trovato spazio una parola prettamente evangelica
Che aspetta ancora di incarnarsi
Questa parola insieme leggera su una parola sospesa ma anche un convitato di pietra
Sulle nostre eventuali decisioni sulla nostra capacità di discernimento perché ci interpella
Perché la fraternità
Non può essere disgiunta dalla responsabilità
Caino dov'è il tuo fratello
è la domanda
Ed è la domanda che viene rivolta al no io ogni volta crede nei vari ambiti
Soprattutto a livello politico che è il più alto la più alta espressione della carità come si ricordava Paolo sesto
è il momento in cui questa domanda non può essere elusa non può essere nascosta vede anche lo strumento attraverso la cui realizzazione sotto la forma di quella che è stata Francesco chiama l'amicizia sociale in Fratelli tutti
è proprio il mezzo calco aiutarci a costruire una società che non è somma di individui ma luogo delle relazioni
Tra persone
Di tutti i generi le relazioni amicali familiari commerciali economico-finanziarie
Persino tra Paesi vicini a questa amicizia sociale converge verso la realizzazione dell'obiettivo unico che il bene comune d'altra parte il nostro la nostra Costituzione proprio ispirata da questi valori la centralità della persona la solidarietà sociale
Allora dentro questa parola chiediamo a padre Rocchetta di scendere di darci un una prima pista di riflessione grazie
Bene la ringrazio tanto ringrazio anche voi per essere qua io devo dire la verità quando sono stato chiamato pensavo che fosse un piccolo seminario di studio sulla paternità quindi invece vedo invece vedo un mezzo Congresso grande quindi dunque un uomo con volti di tanti amici e fermarsi per così vivere qualche ora di coltura è un dono per tutti anche un dono per il paese anche se volete anche per la Chiesa
Se sai
Sei se non sai sarai di qualcun altro diceva don Mila ni noi siamo cresciuti con questa frase cioè l'importanza di fare cultura di fermarsi di coltivare più le radici che i frutti perché frutti vengono se ci sono le radici
è quello che io vi consiglio di non parlare troppo dei frutti ma di parlare delle poche radici che ci sono e che danno invece che daranno frutti perché la vita il corso della natura e anche l'amore di dio chiede questo
Lo abbiamo
Non è
Noi lo dobbiamo promettere questa sera parlare di fraternità sembra una provocazione in questo mondo ma per la politica a mio giudizio e io dico poca cosa il paradigma della fraternità
L'unica strada alternativa ai muscoli alla violenza alle parole dure alle vendette alle pene esemplari e anche le tante guerre ci sono cinquantadue guerre in corso se ne parla su si parla solo di di due ma saluto troppe io vivo con ottanta gesuiti
E tre quarti sono appartengono a Paesi in guerra guerra Nino riusciamo a capire che quello che abbiamo ricevuto come dono lo possiamo perdere e perdere per sempre perché la storia o cambiare da un momento all'altro
Io l'ho vista in America Latina andò in Argentina domani la storia cambia da un momento all'altro e non c'è più tempo per rimediare se non si argina prima
Allora un paradigma antico e sempre nuovo e possibile anche se non fa notizia perché questo un altro problema per noi tutto ciò che facciamo deve fare notizia ma non è vero
Perché le notizie generale sono generate dà i frutti che poi diciamo così creeremo rispetto alle radici che scegliamo dividere la fraternità si collega invece con chi vuole un mondo migliore
Chi ha bisogno di di un mondo che ha bisogno almeno di manutenzione di e di ricostruzione
Di ricostruzione allora la storia del Novecento tra tante guerre avuto anche canti accordi e patti di fraternità l'ha avuto la Nomura hanno fatto i costituenti italiani
Che hanno fatto un passo indietro tutti e due avanti insieme in culture molto diverse io ho fatto una tesi di dottorato in cui ho trovato Civiltà Cattolica lo dicevo in un convegno la settimana scorsa dei dei carteggio
Che avevamo una talpa noi gesuiti nel partito comunista dove prima del Co prima del referendum c'era un piano di sterminio contro la nostra cultura dettagliato
Tutti hanno fatto un passo indietro è uno fatto un p due passi avanti su una dimensione invece che doveva essere custodire invece quello che noi chiamiamo la dignità umana che in altri termini la possiamo chiamare la fraternità
E poi la Carta dell'ONU ma poi anche i tanti accordi tanti a coordinarsi con seconda metà del Novecento sono stati accordi di fraternità allora è vero che voi avete lì avete citato tante volte la rivoluzione francese nel mille settecentonovanta questa parola appare nel mondo politico quando la Costituzione francese aveva proprio stabilito queste parole che i deputati dovessero giurare così
Rimanere uniti a tutti i francesi attraverso legami indissolubili di fraternità mille settecentonovanta però questa era una fraternità nazionale nasce da uno col nasce da da una scelta politica la nazione Francia superava le divisioni tra le mille frange di quei tempi
Crea questa fraternità un'identità nazionale a chi aveva fatto sentire francesi come fratelli separava la Francia dalle altre nazioni Nicola e cosa faceva questo tipo di fraternità la riproduceva in mosche in uno schema che era già antico degli imperi dell'impero romano il noi contro loro ma questa non è fatta Mita
Queste fratellanza
Anche le famiglie di di mafia vivono passibile di strappata ai patti di fratellanza cioè si riconoscono uguali per avere da combattere i nemici comuni
ANA fraternità adesso vedremo è molto diverso quindi anche quando usiamo le parole ma certe enti a perché le parole come avete letto costruiscono il mondo
Allora che cosa succede che nell'esperienza di Bilica invece il paradigma della fraternità si fonda su premesse opposte al quello del paradigma della Rivoluzione francese perché perché la la la fraternità vuol dire proprio in latino vuol dire rinascere accanto un altro
Trasforma i soci in Fratelli quello che diceva Rickler diciamo da soci ma non da fratelli ma la fraternità di potrà sfornare fonda il mutuo aiuto
Illumina la reciprocità supera il significato di fratellanza che appunto lo ripeto eretta da vincoli di sangue etnici
Esclude i simili scusate include simili e chiaramente esclude i diversi lo insegna anche l'etimo torbidi tipologia della parola fraterno USA Frater
Più significa significa appartenenza aggiungendo appunto suffisso Itta su scusate l'ITC qui siamo una la litologia così se si è un po'il latino diventa un nome dieci attivabile
Che cosa vuol dire serve come lievito per caratterizzare altri termini quando la fraternità trasforma la giustizia
Da la per la giustizia da vendetta in riparazione quando porta le guerre in processi di pace quando fa sì che le crisi personali nostre e anche sociali abbiano un nuovo futuro
Allora capite che con un'infima la fraternità è un lievito sociale la fragilità e e qualcosa che può toccare ciascuno perché come dire e l'unico minimo comune denominatore che noi abbiamo vivendo e anche in luoghi diversi e in tempi diversi dalla storia
La fraternità allora ha sempre bisogno di temi concreti per declinarlo gli allora voi che siete politici dovete chiedervi no oggi con questo paradigma
Rispetto alle riforme che stiamo trattando la politica i temi che abbiamo d'urgenza la cosa l'altra sfida della fraternità cosa vuol dire di più e di meglio cosa può dire di più e di meglio
E quali parole possiamo immettere perché diventino cultura condivisa e facciano imparare il non solo i giovani ma anche un nuovo linguaggio per stare insieme dobbiamo crederci questo lo dobbiamo credere altrimenti noi
Spendiamo troppo rimpiangere quello che è stato un passato glorioso è bello che insomma fa rimpiangere il tutti prestato una bell'esperienza ma che non c'è più
E quindi oggi non abbiamo la sfida di dire quello che verrà e lo dobbiamo fare con un nuovo metodo selezionando volti e soprattutto con competenze con le nostre competenze
è un paradigma che presto a volte la domanda di fraternità riesce perfino infastidire neppure relativi alla fertilità non si dà istintivamente perché questo è un altro tema
La fraternità non è istintiva non è biologica e qualcosa di culturale è una scelta è un bene relazionale che il mercato non può produrre e che fa scelto
Name in mondi sociali nei mondi politici il Papa lanciata come un nuovo paradigma antropologico ed è per questo che noi possiamo anche parlare con i non credenti occupa comunque le persone aperte di buona volontà che vogliono costruire un mondo buono
E dice che la fraternità ha qualcosa di positivo da offrire alla libertà sia l'uguaglianza perché il problema è che sottraendo al trinomio la fraternità l'uguaglianza e la libertà sonate per conto suo per conto proprio
Non il gioco di pesi e di contrappesi che dovevano essere scrive essere fatto nel discernimento sociale politico non è più stato fatto
Mani anche da noi diciamoci la verità neanche da noi
Introna immettere questo nuovo modalità che è un modo di stare di società beh questo cambierà le cose che sta già cambiando almeno dal mio punto di vista posso giri le cose stanno già cambiando
A volte la domanda di fraternità riesce perfino a infastidire ma oggi questa è la sfida cioè la sfida di io la chiamerei così una nuova Ifi epistemologia
Che interpreta reale e categorie del del valore di non solo valoriali ma proprio le categorie antropologiche che interpretano la vita politica e reale
Daniele Menozzi
Che sapete non lo sappiamo
è uno storico ha scritto un un libro un ultimo libro che ha scritto che mi ha colpito perché lui dice che va considerato il cambio epistemologico ed ermeneutico di questo pontificato
Che influisce anche aveva appartenenza di del intende nostri mondi che si impegnano la vita sociale e politica
Lui che cosa dice questo pontificato ha fatto sì che la Chiesa da dalla concessione di Chiesa Stato dal quale non riusciamo è diventata luglio dallo schema Tita così però ci intendiamo le sue lo spiego la chiesa del samaritano crudi la Chiesa samaritana Chiesa samaritana vuol dire che
Chi fa politica
E obbligato nel pontificato di Francesco per diventare armonioso con questo tema della sanità affermarsi su davanti a tutte quelle necessità che la vita purtroppo crea di persone picchiate e lasciate al voto di Favino per capire quali sono i bisogni da riorganizzare la politica riorganizzazione del bisogno di chi non ce la fa
Queste sì invece questa non dobbiamo avere la il Vangelo molto chiaro su questo
E l'epistemologia all'interpretazione della vita politica anche della della della della chiesa del corpo chiesa anni nel core nel cuore del mondo Francesco la sta proponendo così e noi no questa sfida non possiamo non raccoglierla
Cioè noi non possiamo non come come dire Ria elencare i bisogni e fermarci davanti quel perché sapete perché non possiamo farlo perché altrimenti se noi diventiamo come tutti gli altri cosa fanno tutti gli altri e anche noi a volte
Che dell'altro se va bene diventa un pericolo
Abbiamo paura diciamoci la verità di ogni altro e se va male non lo vediamo più
Perché muore l'altro è morto gioia la morte del prossimo per Einaudi l'anno scorso non credente
Dice ma cosa fanno cosa facciamo se noi sparisce dalla cultura il secondo comandamento del decalogo more prossimo io non lo vedo più ma se more prossime su bisogno la politica perde senso perde senso
Allora dobbiamo ripartire sempre dal bisogno
Perché il bisogno viene capito anche dalla dalla mia mamma insomma ecco
Perché e la gente vive con un'aspettativa di essere presentata da persone che partono ai loro bisogni in dialogo con loro trovare soluzioni che non forse non sono le migliori ma saranno soluzioni umani così
I vili dignitose e aggiungo io trattenne concludo dicendo questo
Intesa così la fraternità diventa poi una cartina di tornasole per fare tutto un discernimento per noi anche a livello sociale politico tutto il tour di tutto quello che sono le disuguaglianze e l'applicazione dei diritti umani nel mondo
Perché sì noi facciamo slittare questa categoria uno la facciamo entrare oggi chi è chi gode dei diritti in uno stato ma non il nudo corpo logo del cittadino
Mai nude c'è stato un arretramento uno slittamento per tutto quello che le conquiste
Del di sessant'anni diciamo di accordi eccetera hanno avuto oggi non sono più come dire per tante ragioni
Non sono più premesse scontate mentre per la mia generazione da studente universitario ma non si toccano i presupposti nomi si toccava
Non ci sono i presupposti ed essere toccati perché ma perché possiamo entrare in gara domani o possiamo vivere con Paladini anti fraterni dopodomani
Il tema è legato allora discernimento politico
Quando Astori Gianfranco storica insomma sapete però non solo amico è stato mio grande maestro citando un volume di Fornara negli anni Sessanta parlando della guerra lui dice che la guerra e sempre la proiezione delle guerre che abbiamo nel cuore immaginate
è sempre la proiezione di qualcosa che c'è nel cuore tant'è che Paolo sesto nel sessantotto per parlare di pace
Riccardi questo non lo ha citato non doveva andando a farlo ma il fondamento Della chiese questo che se non c'è sparse nel cuore ma non è possibile costruire pace sociale o pace politica noi dobbiamo puntare molto su questo cioè una ricerca di una coscienza personale sociale perché la storia del cattolicesimo democratico con Montini questo che sa cercare le nebbie elvetici bene e il bello
Non una politica a questo non si fa il pieno di ipnotizzare da parole vuote perché altrimenti non siamo in questa situazione così accettiamo tutto quello che ci viene detto ma no
C'è una gerarchia sono cose che non vanno accettate Soviet anche in coscienza
Lo insegna anche l'essenza della Renzi non mi non mi non mi leggo il passaggio perché stanno passando i minuti quando parla della banalità del male
Lei l'ha vissuto l'ha toccato con mano i nostri nonni mio nonno che nel campo di concentramento ce l'hanno insegnato la banalità del male slitta in un attimo inizia con una carezza e poi ti trovi in mezzo allora una sfidano
Con in grembo se non fermiamo le parole di fuoco cattive vita attivismo sociale fiamme le possono devastare intere foreste devastano intere foreste
A chi educatore lo sa
Allora chiarita la l'epistemologia io volevo ricordarvi un'altra cosa importante noi più che sulla pace la fraternità nacque a Fulham sulla giustizia e la giustizia nella Bibbia e storia di relazioni che si dividono e si rimettono insieme con uno sforzo politica è questa
La politica e la riparazione di ciò che si è fratturato ce e si è rotto
Nei legami sociali né legami familiari nei legami politici nelle camicie o politici ma è per questo che mi ha sempre parlato di mediazione
Di come dire di molti multilateralismo la importanza dell'incontro Batman ma non sono cose campate così perché quello che nella metodologia c'è una verità nascosta che è quella che l'umano
Incontrandosi emerge e sogna inizia progettare inizia vedere mondi nuovi anche la dove si è in guerra anche la dove sei in guerra
Però a una condizione a una condizione ho trovato però mandato un un foglietto di Paolo di Montini da giovane Montini degli anni io penso di datarlo dovuto dalle grandi storici vedova e metà in tanti altri degli anni trenta degli anni trenta
Mo'forma giallastra e Montini erano suoi appunti per educare la Fuci aveva avuto una metodologia e allora lui a un certo punto scrive i popoli non bisogna parlare normalmente né di libertà né di forza ma prima occorre parlare di giustizia e il problema del suo qual era e chi era o la giustizia Adapter un o se invece è una giustizia perfetta se stessa se legata dei legami sociali dalla cultura bene comune queste da fine dalla politica perché allora escono i grandi e spero ritenuto grazie quando va bene le persone che hanno soldi comanda Roma come ci pare Cusani America Latina si esplica imitatori in altre parti del mondo
E scende quando non c'era Dini interne la mediazione ma certo che escono l'abbiamo l'abbiamo studiato abbiamo l'abbiamo pagato questo periodo che iniziato nel due mila quattordici lo tratteniamo Pupo popolarismo
Allora Montini lui ci insegna insieme a questo la cura delle relazioni passa da una metodologia da una metodologia ultima cosa che vi vi dico
Allora come sapete per quella vita suspense sorpresa per tutti più sotto chiamato a a ma papà far nascere questa fondazione crepata voluto che siamo fratelli tutti che nasce dalla basilica di San Pietro
Ed è una fondazione che parla di fraternità e c'è un po'mondiale diciamo stava aprendo continuare in vari in varie parti del mondo
E questo lingua questa proposta della fertilità e molto attrattiva
E molto attrattiva anche persone che non credono dicono mandato in viso io mondo fraterno
Anche per utilità anche dell'utilità immaginate
Perché con la fraternità hanno anche una ci sospendono le le guerre non c'è più pace e-Bay nostri rapporti sono migliore rispetto alla mancanza di questo paradigma
Quello che io sto vedendo che sui grandi temi le persone le realtà rispondono
E vengono una volta convocati vengono stiamo convocando col cardinale alla una cosa semplice è una cosa molto semplice su temi specifici del dell'enciclica e arrivano da tutta Italia senza che noi glielo chiediamo senza indica anche investire purtroppo sospeso perché la Fondazione povera nostra vengono per mettersi insieme e che cosa c'è bisogno oggi dalla società sorge un bisogno di luoghi chiudo luoghi luoghi luoghi relazionali come questo perché ci fa bene ci fa bene
Ci Giorgio il pensiero e quindi un paradigma potrebbe essere quello del Gico tanti altri enti non pensiero su cui trovarci
C'è bisogno di una metodologia formativi di una formazione permanente io lo dico deciso vitale giudicano formazioni permanente e quindi vedo anche la la la forza che ha questa forma sì perché sì se rimaniamo la formazione che ci è stata fatta non è sufficiente formazione permanente e poi fare un passo nel futuro e usando usando dei progetti usando
Blair a creare alleanze anche nuove anche possono diciamo scomporre destrutturare le nostre ricchezze ma su una una un telo diciamo e tutto questo è possibile
E allora dovevano custodire questo patrimonio e un'esperienza come la vostra può essere un enzima grandissimo in questo un enzima grandissimo Mattarella il presente dice sempre che la stabilità e fatta dati realismo questa è una è una una sua spesso in una sua espressione che Pieri corre nei nei nei discorsi la stabilità
Per il Paese è fatta da molto dinamismo allora voi dovete saperlo cogliere questo dinamismo Luigi satellitare forza pensiero nel merito noi anche molto amore
Che la certezza come diceva Moro ma anche Montini delle cose future auguri
Grazie
Grazie sono molte naturalmente le suggestioni abbiamo un tavolo dove è rappresentata la prima comunità anche la famiglia
Padre che tracci diceva che la politica organizza il bisogno Attraverso coi produce frutti attraverso il dialogo confronto per promuovere le azioni di cura e allora penso che queste cose si adattino bene a partire dalla famiglia Spinella Crimi e la vicepresidente del Forum nelle famiglie a lei la parola
Io credo che sia stato molto coraggioso da parte di chi ha voluto questo convegno stasera
Voleri voler inserire anche la famiglia soprattutto in un tempo storico come il nostro in cui la famiglia sembra essere la radice di ogni male
Oggi la famiglie sul banco degli imputati per tutto ciò che accade
Poco fa abbiamo risentito le parole maschilismo il patriarcato
Ogni tanto è diventano di moda a alcuni nemici immaginari e quindi a ritrovarsi sul banco degli imputati è sempre la famiglia
Famiglia che però negli ultimi anni abbiamo scoperto essere non solo e non tanto un ambito della vita del Paese
Quanto una dimensione costitutiva stessa dell'essere umano
Ogni essere umano
In qualche modo vive una dimensione familiare e non può farne a meno
Ce lo diceva già la dottrina sociale della Chiesa ce lo ricorda papa Francesco ma lo sappiamo da tempo
La dimensione familiare è una dimensione essenziale dell'essere umano ma d'altra parte vado anch'io all'essenza delle parole da da archeologa
La parola famiglia piscine viene da una radice indoeuropea che richiama sempre la parola cassa
Poi il latino famiglia deriva dallo scorso mamma togliere proprio casa in greco diventa o i Kia
Che vuol dire casa
La famiglia quella dimensione anche si sviluppa nelle relazioni che si vivono all'interno della casa che in quella linea di confine tra il pubblico e il privato non esiste mai qualcosa che
Intimamente ed esclusivamente privato nella famiglia
La famiglia quello diciamo quel seguimento in cui l'essere umano si trasforma da individuo a persona
Ed è lì che trova la sua radice la fraternità
E anche in questo caso la radice è comune tutte le lingue che noi conosciamo e l'indoeuropeo bar
Che vuol dire nutrirsi
Tanto che secondo alcuni la traduzione corretta del termine fratello sarebbe colui che si nutre insieme
Secondo altri studiosi perché poi per fortuna non si trova mai l'unanimità per cui c'è democrazia anche in questo è coloro che si sostengono colui che sostiene ecco che allora la dimensione costitutiva della famiglia
è proprio la fraternità
La fraternità è una relazione dalla quale non possiamo prescindere
Il fratello per sua natura in famiglia è colui che è nel bene e nel male
Sostiene il suo pari
Io non posso fare a meno di pensare a ciò che succede a casa mia tra i miei tre figli ma ciò che succedeva nella mia famiglia d'origine tra me e i miei fratelli
Magari in presenza dei nostri genitori i litigi erano frequenti continui
Ma poi quando era il momento
Dei sostegni o nessuno lo aveva lo fa mai mancare all'altro
Quando è il momento di gioire insieme per i successi dell'altro
Ciascuno è presente
Ecco e questa è la fraternità fraternità che però purtroppo oggi non è un soggetto politico
Si parla della fraternità della Rivoluzione francese
Tradita
Delusa più che gli USA direi
In realtà spesso dimentichiamo che il vero senso della fraternità è stato afferma Antonio nel Medioevo da quel Francesco d'Assisi che ha voluto dare un volto nuovo al suo mondo in crisi
La fraternità familiare è quella dimensione Francesco figlio unico ricordiamolo si è cercato i suoi simili
E ha cercato gente e han colto gente totalmente diversa da lui perché la fraternità non sceglie chi avere accanto io non ho scelto mio fratello e mia sorella probabilmente oggi riunisce gli eredi Tramiel
Però non li ho scelti io mi sono stati donati così come sono completamente diversi da me
Totalmente altro diversa rispetto a me e in famiglia si impara questo nel bene e nel male ad accogliere l'altro come totalmente altro
Ad accogliere l'altro per quello che è con i suoi pregi i suoi limiti i suoi difetti ad accogliere l'altro è a dirgli che comunque nonostante tutto ce la può fare
Il fratello è colui che riconosce
Il valore della persona che ha davanti in quanto persona mentre il socio ha bisogno di qualcuno
Che possa fare insieme a Luigi
Il fratello no
Il fratello o
Chi sostiene anche quando tu non sei più in grado o non sei ancora in grado di fare nulla
Il fratello quello che se tu sei un neonato se tu sei un disabile grave sette sei gravemente ammalato
Comunque resta lì accanto a te e ricorda che tu sei una persona ecco io credo che in questo momento
Sia necessario riscoprire il valore della fraternità come valore dell'accoglienza della persona in quanto tale stasera l'abbiamo sentito tante volte riaffermare il primato della centralità della persona perché è questo che manca
La San Tommaso d'Aquino ci insegnava del reale è superiore al alla all'idea
Ecco in famiglia inevitabilmente si fa i conti con la realtà perché una famiglia che non fa i conti con la realtà è destinata a soccombere una famiglia che fa i conti i conti con l'idealità
Inevitabilmente rimarrà delusa dall'altro perché l'altro è un concentrato
Di contraddizioni
Io non sono perfetta come non lo è chi mi sta accanto
Ecco la fraternità armi permette di guardare alla realtà dell'altro anche nelle sue ferita
Ed è per questo che la famiglia è il primo laboratorio di quelle virtù che Pierpaolo Donati ama definire sociali oggi non si parla più di virtù
Forse uno dei grandi difetti nel senso di mancanza della nostra società è a del rinunciato al tema dell'educazione alla virtù
In famiglia si esercitano quelle virtù personali che poi diventano anche virtù sociali
E in famiglia che si impara a perdonare i piccoli eh i grandi
Le le piccole e le grandi fratture e in famiglia che si impara ad essere solidali è in famiglia che si impara a cooperare banalizzo è in famiglia che si impara ad essere puntuali
E chi impara questi valori in famiglia non dalle parole perché spesso deleghiamo tutto alle parole anche alle parole ma soprattutto all'esempio
Chi impara questi valori in famiglia inevitabilmente poi riverserà anche nella società piccolo grande in cui si trova a vivere
Saranno puntuale al lavoro
Sarà una persona che dà il suo contributo alla società
Sarà capace di solidarietà con chi soffre ma sarà capace anche di assumersi le proprie responsabilità secondo quel criterio di sussidiarietà che troppo spesso imputiamo agli altri ma che dimentichiamo che è un dovere prima di tutto per noi stessi
Ecco che allora la famiglia e la fraternità diventano luogo politico per eccellenza
L'associazionismo familiare da cui io provengo vuole ricordare proprio questo la famiglia come soggetto politico per troppo tempo la famiglia è stata trattata come oggetto
Di politica ecco non è questo ciò di cui c'è bisogno necessario invece una è necessario una visione politica che permetta alla famiglia alle relazioni familiari di essere quello che sono
E la relazione la vita in primo bene politico della famiglia
Ed è lì che si gioca tutto
Io dico Sante perché provengo da una famiglia operaia il mio papà ha fatto il muratore per una vita la mia mamma faceva la casalinga in un paesino del centro della Sicilia
Da lì da mio padre che ogni mattina si alzava alle quattro per andare al lavoro e poi tornava la sera alle sette pretendeva che tutti fossimo a tavola insieme a lui a cenare
E da mia madre si è sempre difesa perché ciascuno di noi potesse realizzare ciò che era ecco io ho imparato che non tutto mi è dovuto
Mio padre mi diceva sempre io vi chiedo solo una cosa studiate perché io non l'ho potuto fare
Io l'ho presa talmente sul serio che non mi sono mai mai fermata
Però quel quel verbo studiate non voleva dire semplicemente prendi un titolo di studio
Voleva dire appassionati
Voleva dire cerca di trovare il tuo posto nel mondo
E se puoi tu che sei la figlia maggiore perché poi i figli maggiori in Sicilia i miei amici siciliani me ne daranno insomma toh hanno una responsabilità in più perché sono un secondo padre una seconda madre
E se poi aiuta i tuoi fratelli a trovare il loro posto nel mondo
Ecco questo è il senso della sua eternità il senso della fraternità vuol dire io mi prendo cura di tale e io mi prendo cura di tale non è una questione intimistica e privata
Io mi prendo cura di te in famiglia vuol dire mi prendo cura di te che sei il mio prossimo anche quando non mi piaci anche quando litighiamo anche quando mi rubi giochi e anche quando fai qualcosa comunque io non sono d'accordo
Ma io mi prendo cura di te fuori dall'ambito familiare significa che io mi prendo cura di un mondo che non sempre eh come piace a me
Ma di cui devo prendere atto e costruire
La famiglia costruire le relazioni familiari fare in modo che le relazioni familiari diventino soggetto politico oggi significa anche provare a dare un volto più umano non solo al nostro Paese ma ad un mondo che ne ha profondamente bisogno grazie
Grazie Minella quello che dici diciamo una roba nella quale io devo per forza a riconoscermi essendo la primogenita di sei nati a un anno l'uno dopo l'altro quindi ho verificato che quello che sta dicendo si realizzano i versetti però allarghiamo il nostro orizzonte
Vado di fretta perché abbiamo un rispetto dei tempi da da mantenere
Do la parola a Marco Venturelli
Che il segretario di Confcooperative per allargare il nostro sguardo a comunità più grandi grazie Marco
Grassi
Così ora si grazie grazie a tutti scusare il il bus presidente Errani
Ok
No scusate l'assenza del mio Presidente Maurizio Gardini che stamattina solo ha visto che era impossibilitato a rientrare su Roma dopo SR
Dovuto rientrare ieri pomeriggio per cui che in qualche modo sperano nel video coi forse Peruffo cui grosse per fortuna che insomma alla fine con gli orari anche
Non sarebbe stato possibile quindi lo sostituisco ovviamente non allo stesso modo va molto contento di potere dare qualche sconto
E tra l'altro sarei sicuramente stato presente dall'altra parte e tra l'altro in proprio anche questo posto perché il padre Rocchetta
Mi ha sottratto il posto qui un po'più ai vasi e il tavolo e allora per questo io voglio integrare quanto ha detto padre Occhetto in modo serio
Ovviamente però io penso rispetto a quanto ha detto
Che la fraternità anche una componente assolutamente necessaria di gentilezza ovviamente genti rese in termini di di di mitezza di di comunque
Valori e modalità del
Promuovere un'azione politica ma mi mi riconosco e quindi lo porto anche il contributo al alla mia visione il mia idea del fare cooperazione perché senza la gentilezza in qualsiasi ambito politico come anche nella fare impresa fare significato fra il fare aree a realizzare qualcosa di di comunitario ciò che non è costruito ovviamente con la pazienza e pure appunto la componente della gentilezza
Non resiste de nella maggior parte dei casi nei dopo Dinoi cioè se e ciò che i risultati che riusciamo a costruire il nostro fare su quella sul il cui su qualsiasi versante di impegno anche cooperativo ovviamente è un qualcosa che si deve misurare da ciò che resta dopo nel dopo di noi cioè nel dopo la persona che che chi ha costruito e che ha ottenuto questi risultati
E ovviamente questo mi tesa che radicata nei valori nel in termini di cooperazione è chiaro che la cooperazione che che noi abbiamo a promuovere di avere questi caratteri di di fraternità sappiamo che come in tutto il tutto il fare in tutto anche nella cooperazione esiste nella comparazione
Buona che esprime valori e correttezza legalità è tutta sommari i caratteri che fanno parte della della costruzione di una buona societario moralmente di lavoro dopo una devo a fare impresa e e occorre assolutamente discernere
Quello che buona cooperazione da quello che ne la buona cooperazione
E e e qui mi rifaccio ultimo accenno su una ovviamente indegno di rifiuti dichiaro quanto diceva padre Rocchetta che che le parole costruisco nel mondo e quindi
Fare di tutta della cooperazione messa in qualche modo un'etichetta di di falsa cooperazione è chiaro che ferisce anche noi che riteniamo che possiamo proporre e far fraternità nelle comunità nei territori nel nel lavoro nella nel fare impresa
Quindi ovviamente ci sentiamo colpiti quando ad esempio ritroviamo che per combatte ritroviamo di qualche disegno di legge che chen per combattere la di illegalità o o l'evasione
In in Italia occorra riformare la vigilanza cooperativa che pure sarà necessario che pure necessario rafforzare ma occorre costruire degli strumenti che vadano a estirpare combattere il male e chi chi lo sostiene non alimenta e e non delle forme in una cooperazione che anche e promuove tantissimo bene e che non abbiamo sostenere e quindi che cosa possiamo fare ovviamente lo possiamo fare insieme alla politica e le istituzioni costruendo anche una legislazione adeguata che favorisca questo svilupparsi del bene
Dobbiamo valorizzare quelle in prese che sono io che richiamo imprese sociali o comunque dai caratteri sociali non non dico solo strettamente l'impresa sociale come scolpito dalla riforma di qualche anno fa poi punto tocco maltese che tanti di voi vivono hanno contribuito in modo determinante a realizzare quindi con impianto Kemp che poi nei prossimi anni speriamo anche che su più molto bene
Ma oggi c'è un
Occorre un coraggio che noi proviamo a mettere nel fare nell'operare soprattutto sulla dimensione più
Più difficile come organizzare commuovere impresa tanta in in aree di lavoro tra virgolette povere dove non ci sono
Molti diciamo margine difficile in qualche modo spesso tra virgolette a fallimento di mercato
Promuoviamo siamo determinati e su questo il mio presidente
Maurizio Gardini insiste sempre siamo determinati e stiamo investendo molto in promozione di cooperazione in quegli ambiti più difficili
A cominciare dalle aree interne a cominciare dalle aree difficili che non sono vicine e e servite dalle principali reti
Materiali e immateriali del Paese quindi esiste esiste un Sud ed esistono passatemi il termine non per la regia tanti Sud perché ovvero tante situazioni aree di difficoltà dove noi come cooperazione
Ci siamo siamo impegnati dove vogliamo quindi cimentarsi sulla cute sulle cooperative di comunità ad esempio insistiamo molto non non ripercorro quello che la fraternità eco ovvero c'è il il bene le opportunità e la risposta e l'organizzazione delle risposte al bisogno che che noi proponiamo in ambiti di importanti come come ad esempio non e anche a grandi e di grandi in di grandi numeri e grandi grandi risposte come l'organizzazione delle fiere agro agroalimentare di
Per promuovere trasformazione internazionalizzazione ed esporta del nostro made in Italy nel una la costruzione del welfare sociale e sanitario
Nella un'organizzazione del lavoro dicevo in che che spesso non offre risorse adeguate
Per potere dare salari retribuzioni dignitose poi si può discutere so di toccare un tema molto sensibile se questo lo si può percorrere attraverso suo
La fissazione di un salario minimo per legge oppure attraverso altri strumenti come come quello della contrattazione come pensiamo Noè di Confcooperative certo è che questa
Sensibilità
Per favorire lavoro buono l'impresa buona le risposte i sui territori e comunità difficili questo lo possiamo fare solo insieme ieri tra chi si cimenta come cooperatori
E e e il legislatore e le istituzioni che devono chiedeva devono e possono avere una sensibilità in questo riservando uno spazio adeguato perché l'impresa sociale compresa con la cooperazione ma tutte le imprese anche il profit che dovessero accettare determinati caratterizza incuranti
Allora sono tutte forme l'impresa e di lavoro meritevoli José dei richiamo un appuntamento anche qui cioè sicuramente chi ha cominciato a Patrizia Toia che che conosce la materia come Stefano come tanti di voi
Molto meglio di me ma lì all'Italia attesa all'elaborazione speriamo d'un piano d'azione sociale
Chi discende appunto al piano sociale dalle dal piano fondazione dell'economia sociale europeo
Dove finalmente abbiamo ottenuto che Fifi legislatori offrissero cioè si dedicassero anche al pilastro sociale e quindi non solo rigore
Però e
Le le caratteristiche del dell'economia sociale che tra l'altro in Italia così al momento riconosciuta forse una forma in perimetro più stretto di quello europeo perché almeno al nostro interno da dovuto fare così una un avanzamento di anche di discussione culturale per ricomprendere tutta la cooperazione o veramente quella sana però io richiamo gli aspetti che fissa l'Europa che il primato delle persone nonché del fine sociale o ambientale rispetto al profitto
Il reinvestimento della maggior parte degli utili delle eccedenze per svolgere attività nell'interesse dei membri utenti
Per l'interesse collettivo o della società in generale pizzerie interesse generale il la Golden stimo karateka e o palazzi partecipativa che tra l'altro su questo segretario generale sbarra può anche
Beh dazi molto
E parlare molto darci molte indicazioni dunque sto coi ESE sulla partecipazione credo la CISNAL riconosciuto mi avvio alla conclusione allora su questo
Sulla valorizzazione di queste di di questa impresa compresa la cooperazione che tra l'altro ha un capitale intergenerazionale noi pensiamo che la politica ossa
E debba dare anche delle indicazioni e del vincolanti a tutti i livelli per la dimensione appunto dei livelli nazionali e anche regionali ed enti locali perché una fetta di risorse poi noi abbiamo anche delle proposte specifiche vada dedicata in modo vincolante come è stato il Patto di stabilità e come sarà il nuovo patto qualsiasi sia una vincolo perché delle risorse siano dedicate a questa forma d'impresa chi promuove lavoro con questi caratteri
Per l'interesse generale o e e collettivo più ovviamente rispetti sono alla persone lavoro che quindi abbia tutti i crismi di legalità e quindi noi non chiediamo un aiuto solo la cooperazione chiediamo una valorizzazione fondamentale dell'economia sociale che sia vincolante per tutti coloro che governano perché diversamente sappiamo che i bisogni sono enormi le istanze
E le necessità anche di risorse pubbliche sono certamente superiori a quelle disponibili e quindi se non c'è un un vincolo che che che porti tutti a dovere fare i conti dovere investire una fetta di risorse per fare comunità fraternità nel modo del lavoro nel mondo dell'impresa e che si rivolga a quei territori più svantaggiati ma ci sono ancora i periferie delle aree metropolitane sono sono tante le situazioni
Non ne usciamo e lasciamo solo la buona volontà del singolo amministratore del singolo ministro del del singolo provvedimento la possibilità di aiuto quindi noi chiediamo questo tipo di di attenzione e poi non ho punto richiamato tutte le esperienze cooperative virtuose perché li vedete le incontrate ne conoscete sui territori anche molto meglio di me
Ma queste risorse destinate e dei Fab Four legati a Investimenti realizzati all'interno di prese sociali in senso ampio che destinano risorse finalizzate proprio attività
Su quelle di interesse generale per la collettività aiuterebbe molto seminare fraternità ovviamente vedremo i frutti dopo molta pazienza una quel su questo sarà padre o che tra raccontarcelo un'altra volta
Grazie a Marco Venturelli ci sono delle parole chiave che sono state inserite nel nostro incontro stasera bisogno dialogo confronto allora io continuo
Contrattazione concertazione e partecipazione
La fraternità e dentro tutte queste parole
Chiamo il segretario generale della CISL e Luigi sbarra a parlarci appunto di questo rapito dal confronto tra lavoratori è impresa
Questo ma di nuovo buon pomeriggio io vi confesso di aver apprezzato tanto sì come voi
Il riferimento a questa giornata di confronto
A questo tema della fraternità
Perché per me è un concetto che per molto tempo per lungo tempo è stato un po'ridotto mortificato ad una dimensione buonista
Come quello dell'amicizia
Da sempre da tutti evocato io penso che non c'è nulla di più sbagliato
Perché il tema della fraternità dell'amicizia e per estensione del tema della solidarietà e alla base di un modello di sviluppo alternativo
Alla pratica liberista a quella competitiva
Che apportatori la comunità nazionale a vivere stagioni pesanti di crisi e determinato tanta povertà e accentuato tante disuguaglianze
Un modello quello della fraternità che applicato al lavoro
E alla politica
Economica lo traduco proprio con il concetto di partecipazione e di corresponsabilità
Concerto tra l'altro tanto caro a don Milani quando invitava a riflettere che il sortire insieme dai problemi la grande necessità e la grande
Prospettive
Dicevo fraternità
è un concetto che leggo soprattutto alle questioni del lavoro al tema della partecipazione
Che mai come in questo momento secondo noi può essere l'elemento ovvero di innovazione delle relazioni sindacali e industriali
Ho apprezzato tanto valutazione che faceva Castagnetti quando invitava a riflettere sul tema della cultura oggi più che mai necessaria cultura politica
Io aggiungo anche cultura nelle relazioni sindacali noi siamo ad un passaggio epocale
Siamo dentro transizioni
Enormi potenti che citiamo no anche alla responsabilità di riflettere su come innoviamo il nostro modo di lavorare di confrontarci sono convinto che il Novecento ce lo dobbiamo lasciare definitivamente alle spalle per una ragione banale
Perché il Novecento a insegnato e praticato spesso che per esempio nel rapporto tra capitale e lavoro
Tra impresa e lavoratori dovesse prevalere la logica della divisione della contrapposizione del conflitto del furore ideologico e del pregiudizio
Quella stagione
Nonostante ancora qualcuno la evochi
Permessi Litta
Questa è la stagione dell'assunzione della responsabilità
Che nelle relazioni sindacali si chiama concertazione partecipazione condivisione e non a caso la CISL un anno fa nel suo congresso ha deliberato di recuperare un aspetto identitario e valoriali della storia del sindacato nuovi ci siamo messi a lavorare abbiamo costruito una ipotesi di proposta legislativa
Abbiamo mobilitato l'organizzazione proprio lunedì il passato noi abbiamo consegnato alla Camera dei deputati
Una raccolta di firme di quattrocento mila nomi e cognomi
Uomini e donne lavoratori e pensionati
Giovanni e studenti che hanno sottoscritto la nostra proposta di legge di iniziativa popolare sul tema della partecipazione della democrazia economica
Per dare una spinta all'attuazione di un articolo della nostra carta costituzionale il quarantasei che i nostri padri costituenti vollero
In quella stagione difficile e ci lavorarono personalità di assoluto spessore e di grande sensibilità politica istituzionale
Collegata all'esperienza del cattolicesimo popolare democratico il nostro fondatore della CISL
Giulio Pastore Amintore Fanfani Bronx stormo
Quell'articolo è stato costruito per assicurare loro una semplice al concessione ma il diritto alle lavoratrici e ai lavoratori
A cooperare a concorrere a partecipare alla gestione e agli utili delle proprie aziende noi consideriamo che dopo settantacinque anni della carta costituzionale il tempo è maturo per imprimere un'accelerazione finalizzata ad attuare questa parte importante questo messaggio importante della carta fondamentale del nostro Paese perché partecipa per aprire in questo Paese finalmente una nuova fase di rigenerazione
Del rapporto tra impresa e lavoratori tra capitale e lavoro
Oggi la partecipazione noi la consideriamo al novero di una grande riforma istituzionale ne parleremo siccome il dibattito sta per partire
Premierato o cancellierato
Pluralismo della rappresentanza politica e sociale nuova legge elettorale
Mettiamoci dentro anche questo tema della democrazia economica della cultura partecipativa
Uguale elemento di innovazione non solo delle relazioni sociali ma come messaggi importante
Da dare alle persone facendole
Torre responsabilizzando le meglio dentro gli ambienti lavorativi per noi
La partecipazione oggi rappresenta la sfida che incrocia tutte le grandi questioni che abbiamo nel nostro Paese attraverso la cultura partecipativa noi possiamo
Sostenere le persone a migliorare che avvedersi aumentare salari e retribuzioni
Possiamo dare una spinta per dal ragionare su come qualifichiamo e diamo stabilità al lavoro
Possiamo impegnare nel gioco delle relazioni sindacali il sistema delle imprese ad investire di più sul tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
Possiamo lavorare insieme per recuperare produttività
Per far competere meglio le nostre aziende e per poterla poi redistribuire alzando i salari riducendo l'orario di lavoro attraverso la cultura partecipativa
Possiamo frenare delocalizzazioni
E atti di pirateria industriale abbiamo avuto esempi illuminanti in questi ultimi anni di multinazionale o di fondi internazionali che con una semplice mail
Mandata di notte ai propri collaboratori annunciavano lo stop della produzione esuberi licenziamenti ricorso agli ammortizzatori sociali
Vogliamo contare di più
Dobbiamo far cominciare di più le verso ovest nei luoghi di lavoro
Se mi consentite anche per rispondere ad un fatto ricorrente
Ad un'abitudine ormai strutturata quando le cose vanno bene in un azienda utili e profitti vengono spalmati e divisi sulla testa di poco i
Quando le cose invece vanno male
Il costo di quegli errori viene pagato dalle persone con gli esuberi e con il licenziamento
Apriamo una fase nuova
Lasciamoci alle spalle
Il Novecento col conflitto dell'antagonismo e sfidiamo
Sfidiamo il sistema delle imprese
Anche le istituzioni come datore di lavoro a misurarsi su questo su questo terreno noi abbiamo esperienze nel Paese dove sono praticate
Modelli e cultura partecipativa che ha tanto benessere lavorativo c'è tanta soddisfazione delle persone quelle aziende hanno livelli alti di produttività
E quindi noi vogliamo come dire che questo tema diventi quanto più possibile elemento la nostra proposta mi limito soltanto a richiamare due tre passaggi noi non chiediamo al legislatore
Di obbligare
Le parti a condividere questa cultura
Noi chiediamo al Parlamento una norma legislativa che incoraggi sostenga aiuti allarghi il ruolo della contrattazione collettiva nel nostro Paese lo diceva Venturelli
Noi dobbiamo essere orgogliosi ieri delle conquiste del grande patrimonio delle relazioni sindacali che abbiamo costruito negli ultimi settant'anni
Mi permetto di dire Venturelli sa come la penso l'Italia non ha bisogno di un salario minimo distante
L'Italia non ha bisogno di invadere attraverso la legge lo spazio legato all'autonomia negoziale contrattuale delle parti sociali
Non abbiamo bisogno di leggi per ridurre l'orario di lavoro
Per regolare il lavoro agile per fare la rappresentanza questi sono argomenti che devono essere lasciati nello spazio dell'autonomia contrattuale se le parti sociali hanno ancora valore in questo Paese
E quindi noi diciamo al Parlamento
Vogliamo una norma che incoraggia sostenga la contrattazione
La nostra proposta di legge si seguirà alla esperienza tedesca
In materia di partecipazione gestionale
Sì ispira al modello francese con l'esperienza economica finanziaria della ripartizione degli utili ma noi aggiungiamo due grandi profili
Un modello di partecipazione organizzativa
Discutiamo nelle aziende di salario orario inquadramenti
Conciliazione vita lavoro formazione permanente welfare contrattuale e un altro profilo e la
Partecipazione consultiva vogliamo essere coinvolti e partecipi delle scelte a monte non a valle
Al governo chiediamo di aiutare attraverso la leva fiscale e incentivi economici con forme di premialità parti sociali che condividono questo questo terreno ecco perché penso
Che può essere una sfida importante di innovazione alziamo un po'il dibattito un pubblico e stiamo dentro
Il cambiamento della trasformazione con argomenti importanti attraverso la cultura partecipativa quindi noi possiamo dare un contributo decisivo alla qualità del lavoro delle relazioni socket sociali e anche e anche alla partecipazione complessiva quindi per noi la partecipazione e la chiave per unire in un nuovo rapporto lavoro e capitale solidarietà
E competitività la persona con il proprio ecosistema produttivo
L'impresa con il proprio territorio attraverso relazioni sindacali libere generative capaci di produrre frutti assomma positiva per tutti
E questo grande tema vado verso le conclusioni della partecipazione portar con sé il modo in cui bisogna riuscire a porsi di fronte alle sfide gigantesche del nostro tempo
Dicevo il confronto il dialogo la ricerca di punti di sintesi in grado di essere soluzione efficace dei problemi che abbiamo aperti e mi ha colpito lo un passaggio importante di Castagnetti nel presentare l'iniziativa di oggi e cioè l'esortazione per cui di fronte al vero e proprio cambio d'epoca
Non può esserci distrazione della politica
Non solo del mondo cattolico ma di tutta la politica
Castagnetti dice distrazione
USA una parola Nobile
Elegante e ne cela però altre
Ne indico due
La prima riguarda la presunzione
Presunzione molte volte arrogante
Sorda
Una presunzione che porta con sei sempre l'esclusione dell'altro
Che conduce
Alla disintermediazione
All'antipolitica e al populismo
E poi c'è la seconda parola che aggiungono
Chiusura
Il ritiro
In identità esclusive ed escludenti
Guai se l'identità diventa questo un muro dietro il quale trincerare sì impedendo processi vivere integrazione
Vale prima di tutto per l'Europa
Che in questo tempo si richiamava anche
Atrio che di una pericoloso multipolarismo e di autocrazie in ascesa
L'Europa deve ritrovare le vere ragioni dell'Unità dell'integrazione in una vera grande comunità
Di popoli
Delle persone
E io penso che questo è un tema
Che noi dobbiamo voi in modo particolare dovette affrontare dice bene
Graziano Delrio in quella bella intervista
Su avvenire che maturo il tempo per promuovere una nuova Camaldoli europea
Quanto poi al dibattito nazionale dobbiamo sforzarci un po'tutti
Di andare oltre lo slogan
Oltre le frasi diciamo
Avesse detto
Ragionare invece su una visione
E su un profilo di confronto
Che non trasformi l'arena pubblica in un enorme Herring
Lo dico
Guardando ovviamente anche le cose dal punto di vista di un sindacato come la CISL che vuole
Restare ancorato ad una impostazione che vede la rappresentanza sociale orientata alla responsabilità
Al pragmatismo
Al riformismo all'autonomia della politica
Alla partecipazione alla valorizzazione della contrattazione collettiva in alternativa all'eccessiva in della Brianza invadenza della leggi
Attestarsi sul terreno della responsabilità o di una moderna moderazione non significa acquiescenza
Non significa compromettersi
Ho ricercare intese al ribasso
Significa invece assumersi la responsabilità di parlare anche ad una maggioranza silenziosa di persone che continua non lasciarsi distrarre dalle minoranze rumorose
Stare dentro
Questa discussione significa assumersi
La responsabilità di costruire una visione nuova che guardati
Al bene comune
Come giustamente indicate noi che si impegna lotta per la pace
Per una pace giusta
Che difenda
Il nostro tessuto democratico e che dia diciamo la spinta alla paese per guardare avanti
Aiutate cinque aiutate ICI aiutateci perché il sindacato ha bisogno
Della vostra sensibilità ha bisogno della vostra cultura politica
Il sindacato deve guardare alla vostra impostazione identitaria valoriale
Se mi posso permettere vedo una classe dirigente
Che orienta il Paese su un terreno diverso dalla storia di questo Paese
Vedo troppo la personalizzazione
Troppa verticalizzazione
Troppa accentra l'inserzione
L'esatto opposto della storia dell'Italia che è venuta avanti dopo la Grande Guerra
Abbeverata dolci e coltivando una dimensione orizzontale dove l'esercizio e la gestione del potere politico
Sì coordinava essi abbeverata alle associazioni ai movimenti ai corpi intermedi al sistema delle Autonomie locali
Questo è il modello
Gli ha fatto grande Sportelli Italia
E anche per questa ragione ritrovarmi insieme a voi e vedendo tanti amici con i quali abbiamo condiviso tante battaglie e anche tanti affinità
Identitarie valoriali per me è stato un grande privilegio
Lei ne abbiamo ricevuto ulteriori piste un grande ringraziamento ai relatori questo è davvero uno spazio di riflessione dove possiamo anche parlare
Ambigui
Questo
E scusate volevo un attimo chiedere
Ringraziando molto scusate ora c'è i subito il secondo sinistra lo so scusa sapendo la luce lo so da solo
Allora mentre vengono i relatori del successivo Pannella per favore
Vorrei dire di che è qui con noi e lo ringraziamo
Daniele Leodori perviene all'asta dei popolari e che è segretario del Prenestino democratico del Lazio e che è venuto anche per ascoltare ma anche per faccio un brevissimo saluto nel frattempo chiederei a e i componenti del prossimo tavolo e alla potere attore onorevole Burtone di accomodarsi qua
Lo svedese cedere dall'essere stranieri
Savonesi Germana
Zero zero
Avanti
Romania scusate
Scusate scusate mi associo a quello che è appena stato detto da Silvia vi prego di rimanere ai vostri posti perché l'ultimo panel
Per molti aspetti c'è anche quello di maggiore attualità e quindi ad un al di là del fatto che formato come il quelli precedenti
Da interlocutori di assoluta qualità e quindi io mi auguro che capisco la stanchezza perché siamo qua dalle due adesso sono le sei e mezzo però se facciamo l'ultimo sforzo
Vi pregherei di rimanere ai vostri posti
Quando si tiene più niente
C'è guardate adesso stiamo preparando
Stanno arrivando i partecipanti albanese che si occuperà della
Del progetto di riforma costituzionale
Allora io vorrei che da codesta Assemblea partisse un messaggio chiaro al dibattito di questi giorni e di queste settimane
E quindi considero molto altrettanto importante insomma
Due questa discussione
Vi pregherei di collaborare
Per piacere vi pregherei di collaborare
Riportare l'ordine in sala altrimenti chiamiamo i carabinieri
Sono già fuori dal pronti a intervenire
Allora mentre si prepara il pane ecco io chiederei anche perché esodo pomeriggio che è qua con noi
Il segretario regionale prezzo del partito democratico le odori ci porta il saluto Russel
Intanto a voi revoca
Il mio davvero soltanto con
Saluto perché sono venuto sotto ad ascoltare e quindi voglio ringraziarvi per lì per l'invito e soprattutto per la qualità del dibattito per i termini
Che avete posto al centro della discussione perché sì credo che
Le fonti principali del pluralismo sono sicuramente
L'elaborazione del pensiero politico
La dignità della partecipazione che prima è stata richiamata unità ad una formazione permanente che come diceva padre o Chetta prima è uno degli elementi principali della vita di ognuno di noi quindi io credo che questi questi temi
Siano particolarmente importante quello che segue non altrettanto perché parla di riforme costituzionali
Di riforme e non soltanto costituzionale perché l'audio l'autonomia differenziata purtroppo non è inserita in un riforma costituzionale una legge ordinaria
Ecco noi abbiamo qui caratterizzato peraltro questi primi mesi di attività della nuovo partito regionale dal rinnovo dal diciamo dal Congresso delle primarie scorse su due Dennis
Un po'
Legandoci a quella che monsignor Zuppi e poi vi sono l'onorevole Del Rio ieri in un'intervista a venire ha ripreso una nuova Camarda europea non abbiamo siamo partiti come prima attività della nuova segreteria regionale con un e il corso di formazione per giovani amministratori a Ventotene per cento giovani
Del nostro del nostro partito il prossimo di cui insomma Silvia è stata una delle protagoniste
Va be'
Il prossimo
Il prossimo anno apriremo questo seminario di formazione che siete che abbiamo vorremmo far diventare permanente e lo apriremo anche a cento giovani di altri paesi europei
In una ricerca di formazione da un lato permanente e integrazione europea sempre è sempre più importante e la seconda
Iniziativa che ha carente Rizzato questi primi mesi di azione politica riguarda ha riguardato un'offensiva di pace che ha preparato la manifestazione re di piazza del Polo del partito democratico di qualche settimana fa
Con trecentocinquanta
Iniziative fatte nei circoli
Per la pace nel diciamo per la pace perché come dicevo prima ci sono cinquantadue conflitti oggi nel mondo di se ne parla soltanto di due quelli più vicini a noi da un punto di vista geografico
Ma ce ne sono altri cinquanta e quindi non abbiamo preparato l'iniziativa di piazza del Popolo con questo questa offensiva l'abbiamo chiamata offensiva di pace
A cui hanno partecipato tanti giovani ne parlavo prima con qualche persona presente che stanno diventando attori protagonisti nella vita del Partito Democratico la nostra regione che è quello che noi avevamo solo obiettivo che ci siamo dati come obiettivo iniziale
Io credo che il contributo Della sociali popolari in questo momento storico non possano riguardare ascolterò con piacere il prossimo panel le riforme costituzione e le riforme istituzionali non soltanto costituzionali come dicevo prima
Perché credo e io penso che la più pericolosa da questo punto di vista sia la riforma del autonomia differenziata che mettano a rischio l'unità
Territoriale sociale di questo Paese
E guardate
Sì è vero qualche anticipazione fatta nella conferenza stato tu Stato regione da tre regioni a guida lega che sono Lombardia Veneto e Friuli Venezia Giulia che sono già pronta chiede l'autonomia differenziale in tema di fiscalità e addirittura di politica estera
Questo fa capire quanto può essere come dire da contrastare quanto dovrà essere contrastato questo disegno che si sta provando a mettere a mettere in piedi perché credo che uno degli aspetti principali dell'impegno
Dei cattolici in politica debba continuare a essere la coesione sociale del nostro paese e quindi su questa scia io credo che questa due giorni
Su questi obiettivi credo che questa dei giorni sia particolarmente importante per questo voglio ringraziarvi per questa iniziativa e ringrazio onorevole Castagnetti sia per l'invito sia per aver pensato e animato questa due giorni così interessante grazie a tutti e buon proseguimento spero di essere stato nel Gran Premio d'Europa
Grazie
Non abbiamo inizio a questa ultima sessione io debbo fare un invito chi non abbia fatto la registrazione pregato di recarsi nei tavoli negli addetti per lasciare i propri riferimenti apriamo questo confronto intanto salutando il professor Francesco elementi che purtroppo sarà assente
Indisposto ha problemi e comunque sarà sostituito dalla professor Luca Castelli che avremmo collegato prossimamente
Della materia a relativa alle riforme parleranno la professoressa Carla basso che qui con noi insieme ripeto alla professor Luca Castelli poi avremo
Il contributo significativo del delle ACLI
L'amico Lorenzo Gagliani ed infine completerà questa sessione Alfredo Bazoli
Io
Prego tutti a partire da me stesso di essere dentro i limiti che ci siamo dati gli enti Autori gestiremo
E io vorrei dare un minimo di contributo anche perché il dibattito che si è sviluppato le cose che sono state dette stimolano qualche considerazione
E anche perché il tema che è stato affidato e di grande interesse in e attualità la difesa della democrazia quando si parla di difesa vuol dire che c'è un attacco alla democrazia
E poi le riforme che qualcuno vorrebbe portare avanti nel nostro Paese e io vi parlerò da sindaco sono sindaco nel mio paese ormai in seconda legislatura
Il sindaco di un un paese della Sicilia nelle aree interne ma se permettete la prima considerazione che io voglio fare la voglio fare da figlio di partigiano
Un un partigiano che ha combattuto nell'Ossola insieme ai fratelli di Dio
E che ha contribuito al capitano Morello alla liberazione della
Del territorio dell'Ossola
E faccio questo riferimento per me sembra un rischio è un riferimento nella mia ex ispirazione politica nella mia azione politica
Lo faccio perché
Io credo che noi parlando della costituzione non e della democrazia non dobbiamo dimenticare che non l'abbiamo avuta regalato
Che la Costituzione noi e la democrazia l'abbiamo conquistata
Col sangue di tanti italiani che hanno combattuto con impegno e con generosità
E dico questo non per evocare fascismi retorica ma anche per dire che chissà proponendo le riforme non ha questa cultura politica e ben lontano
Da questo mondo
Di pensare non solo di pensare ma anche nella sua azione governativa e non credo abbia Rispetto di alcune caratteristiche che sono dentro la nostra Costituzione ed è quando io penso al Parlamento lo dico con grande rispetto e vedo che molto è ancorato alla votazione dei decreti di d'urgenza quando vedo come è stata occupata la la RAI quando vedo alcuni comportamenti di alcuni ministri
Quando o leggo le interviste del ministro della Difesa lo sottolineo della difesa che parla di un golpe della magistratura nei confronti della politica bene io
Dico che meno male che abbiamo ancora questa Costituzione meno male che abbiamo un presidente della Repubblica della nostra storia che la difende
E ed è un grande presidio
E in tutto questo
E in mezzo a tutto questo c'è il Paese e vengo alla mia
Attività di sindaco sindaco ripeto Bel Paese un borgo Talbot il di più belli d'Italia Paese patrimonio dell'Unesco ma anche delle ali interni
E che ha quindi un forte declino demografico che coincide molto col declino demografico della Sicilia dalla Sicilia vanno via cinquanta mila giovani l'anno
Cento mila cittadini ogni anno lasciano la residenza della Sicilia
E dico questo perché con tutto rispetto di quello che si sta facendo io non vedo resilienza
Non vedo ripresa Hans se vado al mercato il parlo con i miei concittadini e lo faccio
Se l'incontro perché vengono al Comune perché hanno problemi se mi fermano in piazza per strada se mi chiamano al telefono constato che i problemi sono aumentati
Problema del costo della vita
L'aumento del costo degli alimenti
Per non parlare delle bollette e che finiscono per non essere pagata innanzitutto quelle che riguardano gli enti locali no io credo che noi dobbiamo prendere atto di questo e soprattutto che su alcuni diritti
Ci sono difficoltà da delle applicati in alcuni territori e parlo
Dell'obiettivo del lavoro Luigi parlava dei primi articoli come quelli fondamentali della nostra Costituzione diritto al lavoro parlo del diritto allo studio che con il dimensionamento scolastico ha stravolto alcune opportunità
Che ha messo in discussione l'azione importante da fare contro la dispersione sono scolastica se parlo della
Anita della salute con la lista d'attesa
Con le difficoltà ad avere medicine i territori più bene chi credo che questo quadro civica che non abbiamo forse bisogno di riforme perché premia reato lo hanno in gran parte attuato e però abbiamo bisogno di ben altro nazione che entri nei gangli del paese che cerchi di rilanciare e per parlare di fraternità faccia superare alcune ingiustizie perché le differenze si stanno allargando sta aumentando l'ingiustizia e quindi io credo che sia necessario nazione ben diversa e concludo anche perché vi Luigi una raccomandata di essere innanzitutto quello che rispetta il tempo io credo che né si parli di riforme spesso coniugando le ha futuro verrà proposta ma già una riforma e calendarizzata
E lui calendarizzata al Senato
E nella riforma che dividerà il Paese
Ed è una riforma chiesta passando sotto silenzio se il penso altre riforme
E il dibattito che si è aperto nel Paese il tam tam dei Massimiliano delle associazioni del mondo della cultura quello che sta accadendo di fronte al regionalismo differenziato e troppo poco
Vogliono riforme già partito
Io credo che noi non la possiamo accettare specie se la fonte del baratto per cui alla lega viene dato un regionalismo differenziato che pagherà il Sud con il mancanza del secondo per operativo e alla destra venerato il premiato quindi io rispetto le posizioni che saranno assunte per quel che mi riguarda dove io opererò opererò contro queste riforme
Ho già attivato alcune iniziative
Nella nostra Sicilia per quel che riguarda il nuovo alla già il giornalismo differenziato
Credo che il rimediato non possa essere dentro la nostra cultura politica e poco importa se sarò considerato quello del vino
Perché la storia io la voglio difendere e la voglio difendere intanto non soltanto per un'appartenenza ideologica ma anche per la memoria di mio padre
Allora iniziamo subito
Dando loro la mia professoressa Carlo bonus grazie grazie molte intanto grazie per questo invito io ho ascoltato con grande coinvolgimento devo dire sono calate sono sarà conquistata intanto dal titolo di questa di questa kermesse di questo nel convegno che evoca parole di diritto costituzionale pace
Fraternità sono parole della nostra Costituzione io ho davvero da da oggi andrò via molto arricchita da quello che ho ascoltato nelle sessioni e che mi hanno preceduta
è davvero sentito evocare delle parole preziose spero che le parole sono importanti solidarietà sussidiarietà
Fraternità
Queste sono o parole di diritto costituzionale che noi segniamo leggiamo è cerchiamo di trasmettere ai nostri studenti alle nostre e studentesse sono parole prese in prestito tradotte dalla dottrina della Chiesa a dimostrazione scende il circuito e la circolarità
Della cultura della nostra cultura costituzionale la Costituzione quelle fosse finito per la mia brevissima
Premessa che però ritengo indispensabile prima di Booth darci nel tecnicismo di questa riforma che per una riforma importante da studiare da leggere con grandissima attenzione per e tocca il cuore della nostra Costituzione che non è un documento come un altro ma è il cuore e non è retorica
Del nostro popolo della nostra cultura costituzionale e il ritorno a quelle parole che come solidarietà fraternità sussidiarietà la solidarietà all'articolo due della nostra Costituzione del vero in bikini in direbbero
Gl'inglesi esprime quando si accentra le nostre impianto costituzionale eppure è una delle parole uno dei termini più dimenticati
Durante la pandemia ne ne abbiamo avuto la la circostanza è anche con riferimento all'autonomia differenziata di cui si parlava una riforma che non tocca materialmente la costituzione ma che in realtà ha un impatto molto forte sull'architettura costituzionale e qui arrivo
A parlare della del premierato è la stessa dinamica anche qui questa riforma viene trasmessa comunicata narrata come per usare un termine di moda come una riforma minima minimale
Che incide il meno possibile sulla nostra Costituzione soprattutto che incide per niente su una figura molto evocata che quella del Presidente della Repubblica del no del capo di Stato che ha un ruolo ben preciso
Nella nostra forma di governo un ruolo di garanzia uno un ruolo arbitrale Mannino notarile è ben diverso essere mediatore e dall'essere mero ratificato ore ed è un ruolo che informalmente non viene toccato da questa riforma che solo apparentemente è minimale è non tanto il presidente La Repubblica nella realtà dei fatti l'impatto sarà dirompente
Come se mi consentite il paragone l'impatto Toderi autonomia differenziata si presta a essere dirompente per esempio sulle regioni a statuto speciale che non sono toccate direttamente dalla riforma e su tutte le altre Regioni anche quella che non richiederanno la il riconoscimento delle nuove materie che potranno essere richieste tutto questo per dire che l'ordinamento costituzionale come il corpo umano
Un insieme organico allora quello che accade a un braccio non può non avere impatto sull'altro braccio se io mi rompo il braccio destro il braccio sinistro se ne accorge come femmina
Se permettete la banalità del del paragone arriviamo alla riforma dicevamo una riforma davvero minima si fa in fretta a leggerlo
è una è una riforma che dico leggendo la a relazione di accompagnamento condivido appieno nella relazione di accompagnamento si parla degli obiettivi Fini di questa riforma gli obiettivi sono la stabilità
Evitare
L'avvicendamento di governi e soprattutto restituire questo si dice la il potere nelle mani delle persone ristabilire ricostruire legamenti di fiducia tra le persone e la politica un legame che si è logorato fino a rompersi eccetera eccetera eccetera allora sequestro confronto noi l'avessimo fatto dieci anni fa venti anni fa
Trent'anni fa quarant'anni fa nel mille novecentottantatré quando fu istituita la Commissione volti sulle riforme istituzionali quarant'anni fa noi parleremmo delle stesse cose
Trentacinque anni fa Roberto Ruffilli fu ucciso dalle Brigate Rosse
Poco gioco pochi giorni dopo aver dato alle stampe un libro che ancora un pilastro del dibattito del diritto costituzionale un libro che si intitola i fili in modo geniale il cittadino come arbitro
E se noi leggiamo oggi quelle pagine
Non so se ci sorprende avevano però ci ritroviamo davvero immersi in una situazione di attualità
Perché i termini sono gli stessi rispetto a quarant'anni fa sì evocava la necessità di rendere protagoniste le persone di che innescare un circuito virtuoso nel processo decisionale che mettesse al centro le persone
Favorire la stabilità in un'ottica di razionalizzazione che è stata chiesta già in Assemblea Costituente con l'ordine del giorno prassi
Una razionalizzazione della forma di governo parlamentare allora su questa onda noi ci ritroviamo ciclicamente e di fronte a una serie di proposte che sono state fatte nel corso degli anni da una parte e dall'altra che succo degli obiettivi e qui arriva davvero al merito
Ricalcano le stesse finalità a parole
A parole tutti vogliono la governabilità
La stabilità tutti vogliono evitare che ci siano governi tecnici anche se tutti i governi
Sono politici nella nostra forma di governo parlamentare e c'è tutti vogliono Cannon sia acquisita la volontà popolare che non sia annichilito
Il il volere del del delle persone che vanno alle urne fiduciosi di affidare il proprio voto la propria rappresentanza a qualcuno di affidabile capace e competente
E fin qui siamo tutti d'accordo
Dal momento in cui però sono andata a leggermi il testo
C'è qualcosa che non torna perché questo testo lo dico da un punto di vista puramente tecnico
Veramente tarando qualsiasi tipo di considerazione personale ideologico e così via però da un punto di vista è squisitamente tecnico il testo le misure che vengono introdotte con il DDL e Casellati non rispondono a quegli obiettivi
Quali sono queste misure una elezione indiretta de al Presidente del Consiglio si tiene ferma anche la dicitura di presidente del Consiglio che siccome le parole sono importanti evoco una figura a capo di una così un organo collegiale di una compagine collegiale
Nel nostro ordinamento oggi il governo è un organo Complesso
è un organo composto dal presidente della del consiglio quello dei ministri e Consiglio dei ministri è il presidente come sanno tutti anche questi vado sicuramente primus inter pares già tenere fermo anche questa dicitura ci dice che comunque nulla cambia rispetto a questo ma facciamo che questa è una sciocchezza è una un cavillo
L'elezione Diretta è il cavallo di battaglia di questa è il punto cruciale forte di questo DDL era già presente in un'altra formula però più netta più vocata al presidenzialismo puro tu Currà
Nel programma elettorale della coalizione che poi ha vinto in modo molto netto le le lezioni del del due mila e ventidue ed è il messaggio ed è come dire il veicolo sul quale si vuol fare camminare la volontà scusate di restituire al popolo
Il potere la capacità di scegliere chi ci governa però è una volontà che non si traduce nella pratica perché
L'esperienza comparaggio mio tipo di diritto comparato l'esperienza comparata ma anche all'esperienza italiana ci dimostra soprattutto quella comparata che l'elezione diretta di per sé non era stato sufficiente a garantire la stabilità al contrario
L'elezione diretta fu del premier o anche del Presidente funzionerà in ordinamenti si dice costituzionali maturi consisteva i politici e partitici
Di partitici prima che bipolari addirittura quindi bipartitico
Con partiti solidi con strutture di partito che che non sono necessariamente regolati nella costituzione o anche a livello di fonti primarie ma anche per vita costituzionale per costituzione vivente per cultura costituzionale sono forti e hanno conservato quella cane con le persone che qui per una ragione o per l'altra non è questa la sede per approfondire la materia sia terza
E bisogna riconquistarla in qualche modo perché io credo nel da costituzionalista nel valore dei partiti non ci piace chiamarli così chiamiamoli in un altro modo però dei dei luoghi
Intermedi come veicoli di democrazia questo è scritto nella Costituzione una parte nella Costituzione che non è stata attuata e che invece forse bisognerebbe attuare per ripristinare il senso fisiologico delle del rapporto tra persone è potere decidente
Quindi il premierato questa parola anche qui
Da costituzionalista un po'esito perché il premierato originariamente ma qui rischio veramente di fare la provvisto Rina
è una forma di governo parlamentare che nasce e si evolve in Gran Bretagna dove non c'è l'elezione diretta del premier ma c'è una legittimazione Diretta questo lo vorrei sottolineare la stabilità di coordinamento non è data dalla elezione che peraltro non c'è ma nemmeno dalla legittimazione diretta ma dalla forza dalla solidità del sistema partitico che riesce in qualche modo a conservare la legittimazione della persona che guida il governo tanto che basta guardare quello che è successo negli ultimi dodici mesi
In nel Regno Unito c'è stato l'avvicendamento di tre Premiere
Di tre capi del governo senza nessun tipo di passaggio neanche parla entrare non soltanto popolare nemmeno parlamentare essa è avvenuto tutto all'interno del partito di maggioranza questo è il contrario rispetto a quello che e dichiarato si vuole
Ottenere con questo DDL cioè spogliare limitare la forza lo strapotere dei partiti a favore di una pseudo forza strapotere del popolo arriva alla conclusione perché esso di essermi estesa fin troppo forte
Questo è il primo aspetto estremamente contraddittorio perché l'elezione Diretta del premier o del Presidente del capo dello Stato in uno scenario conflittuale polarizzato come quello politico italiano e questo non si cambia con le regole
Ma si cambia nei fatti con innescando circuiti politici virtuosi
è autogol rischia di avere un effetto dirompente rischierà perfetto divisivo no di coesione
Secondo aspetto che non comprendo dico è la fiducia cioè noi avremo una elezione indiretta del premier però poi il premier deve andare a chiedere la fiducia per se stesso e per il suo governo di fronte al Parlamento qua sono allocati
Tutto lo confesso
Perché se vogliamo fare l'elezione diretta è una contraddizione dal punto di vista del diritto costituzionale se c'è un'elezione direi ma non ci può essere la fiducia perché i percorsi sono paralleli non dovrebbero incontrarsi a meno che è questo è quello che succede di voler creare non so se volontariamente o no una gerarchia
Tra i due perché e in questo senso la gerarchia a favore del Parlamento della maggioranza parlamentare perché arrivò al terzo aspetto mi sto avviando a concludere
Il la maggioranza parlamentare alla possibilità a fronte di circostanze varie
Dissi sostituire il premier eletto e questo che cosa essa non un avvilimento della volontà popolare con un parlamentare che sia però parte della maggioranza ma scusate ma noi ce le ricordi
La vediamo questa maggioranza ma anche tante maggioranze passate
La maggioranza in Italia non sono sempre coese a volte dico
Il segreto di Pulcinella sono coalizioni elettorali non non si fondano su una fortissima condivisione di principi valori eccetera ed è quello che garantisce la stabilità non un accordo elettorale
L'impatto sulla l'impatto
Mi sento in colpa perché sto parlando troppo
Ma confinando giuro l'impatto sulla sul presidente la Repubblica non possiamo fare finta l'ho detto in all'inizio che non ci sia un impatto fortissimo sul Presidente della Repubblica
Ma la contraddizione ancora più forte se sta nel fatto che l'unico potenziamento un unico rafforzamento della figura del premier è dato dall'elezione diretta perché non si è accompagnata tutta quella serie di prerogative tipiche di forma di governo anche parlamentari in cui però qui premierà un ruolo di guida di preminenza all'interno del governo guardò la Germania allarga Gran Bretagna il premier non ha possibilità di revocare i suoi ministri
Il premier viene nominato dal Presidente della Repubblica
Suo presidente la Repubblica non è non è Carlo che fa le facce strane quando è costretto a leggere il discorso scritto dal Governo quello una figura diciamo simbolica
Lì da noi no il presidente La Repubblica a un ruolo un ruolo è una dignità
Che si presta a essere in qualche modo intaccata dalla scenario che si andrebbe a definire ultimissima cosa verissima mente che voglio dire riguarda la legge elettorale un'altra cosa che non ho capito che non condivido
Questo può anche non contare niente naturalmente però non condivido la introduzione del principio relativo alla legge elettorale in Costituzione ma soprattutto prevedere incostituzionale dirittura l'assegnazione di un premio di maggioranza altissimo senza una soglia fermo restando che qui c'è proprio immediato all'eccezione della Corte costituzionale perché c'è già una giurisprudenza molto chiara della Corte costituzionale che preclude questo tipo di via ma a sempre tenendo conto della nostra esperienza della vita politica istituzionale italiana a prescindere dalla legge elettorale è forse invece è qui che bisognerebbe intervenire sulla legge elettorale prima di toccare la Costituzione
Io se Mario che si potrebbe definire è quello nel caso di tre o più candidati di avere un Presidente della Repubblica il consiglio
Un premier
Che è espressione di una minoranza minima del Paese
Perché anche non essendoci soglia ecco e questo lo sto per i fatti non c'è non essendoci una soglia potenzialmente anche i Cinque Stelle massimo rispetto che hanno ottenuto però una una minoranza o relativa minima alle ultime elezioni avrebbero potuto con il premio di maggioranza esprimere un premier onesto porta con sé un'altra serie di ricadute come che riguardano la elezione dei giudici della Corte costituzionale
No negano che dovrebbe essere super partes Marchese è letto da un Parlamento con una maggioranza così forte che non necessariamente corrisponde con la sostanza
è un presidente della Repubblica qui chiudo veramente un Presidente della Repubblica
Che potrebbe essere non questo ma il prossimo eletto da una maggioranza che avendo pochi voti grazie al premio ottiene il cinquantacinque per cento dei seggi e nomina cinque giudici della Corte costituzionale dieci componenti del CSM
Squilibrato lo dico senza tema di essere smentita il sistema istituzionale che con grande fatica i nostri padri madri costituenti e tutti noi tutte noi abbiamo costruito in questi settantacinque anni di Repubblica grazie
Grazie veramente alla professoressa Carla basso che ha spiegato in maniera molto veloce
Tutti i problemi che si aprirebbero con in questa riforma costituzionale credo che già sia in collegamento il
Professor un Castelli
Buonasera mi sentite
Divisi sì sì vi sentite storico ok il buona sera a tutti io ringrazio molto o l'onorevole Castagnetti dell'Associazione i Popolari per questo invito e mi trovo indegnamente a sostituire l'amico e collega sul Clementi
E mi scuso anche per il fatto di non essere lui fisicamente prestante con voi
Ma essere collegato da casa però saluto con amicizia tutti presenti allora io parto da una considerazione di carattere generale che in questi settantacinque anni la nostra Costituzione ha avuto una vita altro che facile ci sono voluti trent'anni perché fosse quasi completamente attuata altri quaranta per essere riformata nell'impianto della forma di governo con tutta una serie di tentativi
Che però sono andati falliti e perché queste difficoltà ma essenzialmente per le difficoltà del sistema politico italiano che il riflesso della struttura della scritta
E quindi in una parola per la disomogeneità di fondo che caratterizza il nostro Paese una società divisa frammentata negli anni in cui nasceva la Costituzione il paese si stava sfasciando se erano i movimenti separatisti in quelle che sarebbero diventate le regioni speciali sarà il mondo diviso in blocchi la minaccia della rivoluzione
Comunista
Ecco Curreri in queste profonde divisioni però il Paese ha retto era rimasto un minitour questo è stato possibile grazie alla nostra Costituzione grazie soprattutto all'una
Si è espansa brigante della Costituzione in favore della forma di governo parlamentare
Ora la forma di governo non è altro che il vestito che si applica sul sistema politico non si può affrontare il tema della riforma della forma di governo parlando in astratto di modelli no il parlamentarismo il presidenzialismo segreteria anziani
Bisogna Calari con cui sto sulla core Pupo nel quale appunto sul quale questo vestito deve essere Cuscito allora se noi analizziamo il nostro sistema politico attuale di oggi
Credo dobbiamo osservare che dal punto di vista strutturale e certamente e modificato nelle forme e negli orientamenti ideologie sui propri senta un elemento di continuità con il sciatto e la sua dimissioni strutturale
Cioè siamo ancora oggi in quella situazione che Costantino Mortati in Assemblea Costituente descriveva come molti partiti in molto gli indici
E siamo ancora in una società fortemente polarizzata irrealtà caratterizzata diciamo divisa in tifoserie contrapposte no quando vince by della Trump neppure telefonato per riconoscere la vittoria dell'avversario
Il quando vince Obama la prima volta sì mette addirittura in dubbio che appunto potesse essere un cittadino americano e non a caso l'ho fatto io il riferimento alla situazione degli Stati Uniti dove c'era un un sistema di tipo presidenziale allora in queste condizioni se vogliamo difendere la democrazia come è il titolo del nostro l'incontro di stasera e quindi evitare le reti le rotture traumatiche bisogna sei ieri il modello che consente il colloquio il dialogo il confronto
E questo è il modello parlamentare questa è stata la grande intuizione della Costituzione repubblicana che ha consentito la nostra costituzione di radicarsi progressivamente nel tessuto sociale del Paese nella coscienza sociale e di assolvere alla sua funzione fondamentale di tenere unito questo Paese
Allora se c'è una cosa che proprio non torna di questa riforma costituzionale che viene proposta è quando si dice che resta nel solco della forma di governo parlamentare
Perché qui del parlamentarismo non c'è proprio più o niente il parlamentarismo si fonda sulla fiducia cioè sulla derivazione del Governo dal Parlamento qui
La fiducia eh semplicemente un meccanismo obbligato che lega le mani al Presidente della Repubblica e alla maggioranza parlamentare in funzione di stabilità
Di una persona sola e questo dal mio punto di vista il peggior Progetto che essi gamma è stato presentato in questi quarant'anni di dibattito
Sulle riforme costituzionali innanzitutto per le sue contraddizioni interne quello che diceva molto bene la professoressa Basso allora se leggo direttamente il Presidente del Consiglio ma che bisogno c'è di dargli la fiducia
è Luís leggo direttamente non lo chiamo neppure Primo Ministro noi donne pure i poteri che hanno tutti i suoi omologhi non eletti direttamente nei principali Paesi europei
Secondo elemento di di critica questo è un Progetto che che che se ne dica svuota completamente le prerogative nel capo dello Stato il Capo dello Stato ha le mani legate sia nella nomina del Presidente del Consiglio che e lo scioglimento delle Camere
Diventa un semplice passacarte no diventa il re Carlo che può fare solo le facce sostanzialmente come diceva Carla perché punto rispetto al ruolo di primo piano e alla forza politica che assume il Presidente del Consiglio
Eletto direttamente soprattutto non può più entrare in campo come motore di riserva della rete riga quando si inceppa il sistema dei partiti e quindi facilitare tutte quelle soluzioni flessibili che sono in Manenti nella forma di governo parlamentare teso ai governi tecnici penso ai governi di unità nazionale che consentono di salvare il Paese nelle situazioni
Di emergenza se noi fossimo in Israele con questa riforma non avremmo potuto neppure informare il gabinetto di guerra Haiti in unità nazionale diciamo che ha formato Netanyahu coinvolgendo
L'opposizione
Non solo ma quando le società come la nostra sono così fortemente polarizzata e divise c'è bisogno di un arbitro e se l'abito rappresenta una parte ovviamente non può fare l'arbitro
Allora lo diceva Carla il Presidente del Consiglio eletto direttamente si trascina con sé il cinquantacinque per cento della Camera e del Senato quindi alla maggioranza
Per eleggere il Presidente della Repubblica no si viene a creare questo continuo moda Presidente del Consiglio maggioranza parlamentare
Presidente della Repubblica e allora ci dobbiamo chiedere ma un presidente nella Repubblica del genere vuol rappresentare l'unità nazionale
Può essere fattore di questione il di integrazione politica e sociale
L'uomo favorire la composita la ricomposizione delle fratture io ho molti dubbi nel in proposito ma soprattutto questa è una forma di governo che non esiste in nessuna parte del muro e perché non esiste in nessuna parte del mondo perché nega le basi stesse del costituzionalismo moderni
Che è nato esattamente con l'obiettivo di limitare il potere esecutivo quindi le due strade principali o diciamo il parlamentarismo cioè della fiducia e quindi il governo investito dal pub amento oppure l'investitura diretta del capo dello Stato che anche capo dell'esecutivo con una vigorosa
Riparazione dei ruderi che qui non c'è assolutamente come metteva molto bene in evidenza a Carla qui noi abbiamo un buon meccanismo per cui non è più il Parlamento che controlla il governo
Ma è il governo che usa una serie di strumenti la fiducia obbligata la
Lo scioglimento la maggioranza assicurata del cinquantacinque cento per controllare il Parlamento ciò avviene ecco prettamente ribaltato il rapporto di fondo della forma di Governo Parlamento
La sequenza della seconda parte della Costituzione Titolo primo Parlamento Titolo secondo presidente della Repubblica Titolo terzo governo rovesciata qui il capitolo uno diventa il il governo
E quindi come dire si cambia lo stesso DNA la stessa e senza della organizzazione della repubblica cioè si tocca un punto nevralgico della nostra Costituzione che secondo alcuni
Costituzionalisti rappresenta addirittura un principio supremo
Dell'ordinamento costituzionale non per tutte queste ragioni questo progetto deve essere ripensato
Oggi credo che a differenza del passato ci siano due condizioni che possono favorire un ripensamento condiviso
Un tra
Alle forze politiche perché sia a destra che a sinistra si condivide l'obiettivo di dare stabilità al Governo rafforzando anche i poteri del Presidente del Consiglio lasci condivide il metodo per farlo cioè l'articolo centotrentotto della Costituzione
Su queste premesse credo che si possa arrivare a una proposta diverso da che rafforzi la figura del Presidente del Consiglio sgomberando però il campo dall'elezione dire
E come diceva Carla non serve a dare stabilità al governo ma serve solo ad eleggere un capo finisco se mi si permette con una considerazione è una valutazione diciamo sconfinando un po'su su un terreno più squisitamente politico ecco se posso da questo punto di vista il PD non dovrebbe limitarsi a soltanto contestare diciamo questo Progetto ma dovrebbe proporre una soluzione alternativa tra diciamo lo status quo che non funziona e una riforma sbagliata e credo che da questo punto di vista il la proposta che è stata di recente presentata da Stefano Ceccanti Cossa
Essere una proposta molto utile e condivisibile che che peraltro richiama la tesi uno dell'Ulivo e diciamo si muove proprio sul modello del cancellierato
Alla tedesca che potrebbe essere una base di partenza diciamo fatta propria da tutto il partito e potrebbe diventare il testo su cui coinvolgere e federare come dicevo all'inizio Pierluigi anche le altre opposizioni per poi presentarsi unite a confronto con la maggioranza
Grazie per l'attenzione un saluto a tutti e buon proseguimento dei lavori
Niente
Allora ringraziamo il cipresso Luca Castelli le diamo la parola all'amico Lorenzo Gagliani
Sì io innanzitutto volevo portare i saluti del presidente delle ACLI Milano Manfredonia che purtroppo non ha potuto partecipare a questo incontro
E devo dire innanzitutto che come ha qui siamo lieti di questo invito perché riteniamo che sia necessario recupero di rilancio della cultura politica
Del popolarismo in una fase di incertezza e di mancanza di una politica pensata io vorrei anche ricordare se possibile
E
Proprio uno storico dirigente delle ACLI
Giovanni Bianchi che credo tutti qui ricordano
Fu con lui
Che più di ogni altro a partire dagli anni ottanta si adoperò per il recupero del pensiero di Sturzo in materia di autonomia sociale locale facile non è
Come dire un patrimonio di tutte le ACLI e a saldarlo con una rinnovata attenzione al problema istituzionale non è un caso se le ACLI ebbero un ruolo per così dire di pivot nella raccolta delle firme intere i famosi referendum
Sotto la sotto la guida di Mario Segni
Noi non neghiamo quindi la possibilità della riforma della Costituzione del resto è stata ammessa dagli stessi Costituenti con l'articolo centotrentotto e persino Dossetti negli ultimi due anni della sua intensa attività
Insieme politica e religiosa
Puro ponendo sì allo spirito anticostituzionale che animava il berlusconismo
Era dell'idea che si potesse e si dovesse intervenire ad esempio sulla questione del bicameralismo paritario
E su quella di una migliore definizione del ruolo del presidente del Consiglio la cui preminenza all'interno della compagine di governo è stata negli anni più frutto della consuetudine che della legge perché la Costituzione
Si dice appena che esiste il Presidente del Consiglio e che è stata normata
Quarant'anni dopo l'entrata in vigore della Costituzione con col all'epoca in cui il Presidente del Consiglio Ciriaco De Mita da una legge del mille novecentottantotto anche qui si vede la sensibilità dei cattolici democratici dei popolari su questo punto
D'altro canto volendo essere onesti con una deriva che è stata che sta
Andando avanti da tempo che è stata accelerata dalla necessità di fronteggiare la pandemia
Lo stesso bicameralismo paritario è diventato più apparente che reale
Lo stesso senatore Zanda che era prima qui fra noi rilevava in un suo intervento ma alla fine del due mila e venti parlando della legge di bilancio usata dal governo con tre due
Che ormai si doveva parlare di un monocameralismo alternato piuttosto che di un bicameralismo reale e nel momento in cui la platea che legge alla Camera e il Senato e la stessa
Nel momento in cui è stato portato a diciott'anni anche il voto per il Senato questo è quasi interamente sovrapposto
Nel respingiamo la riforma Merloni non per conservatorismo istituzionale ma perché membri teniamo confusa sbagliata contraddittorio e quindi pericolosa per quello che è stato detto prima dalla professoressa Basso dal professor Castelli lo stesso professor Clementi che è intervenuto all'anno a una delle nostre ultime direzioni nazionali proprio per spiegarci questo Progetto di legge se venisse approvata
Altererebbe surrettiziamente i rapporti fra le diverse figure istituzionali diminuendo il ruolo del presidente a Repubblica marginalizzate dal Parlamento ed è chiaro
Che nel momento in cui si aprisse un conflitto fra il presidente del consiglio e il presidente repubblicano presidente del Consiglio potrebbe far valere la sua legittimazione popolare che non è
Una cosa da poco
Per parte nostra noi riteniamo che in questo momento
Più che investire
Sulla dimensione diciamo così dall'alto verso il basso il modello top da una si debba investire sulla partecipazione
Non sto soluzioni verticistiche e riteniamo che per prima cosa si debba intervenire sul principale canali politici della partecipazione che sono impartiti
Che debbono essere in ricondotti a maggiore trasparenza e democrazia interna e nello stesso tempo trovare degli strumenti che permettano una partecipazione attiva dei cittadini che non si sovrapponga
Non si confonda con i ruoli di carattere istituzionale ma che sia in qualche modo adesso complementare
E su questi due process di stiamo cercando di raccogliere l'adesione del più ampio fronte possibile di realtà associative
C'è infatti un gruppo di lavoro di giovani studiosi che sta preparando due progetti di legge di iniziativa popolare che vadano da un lato nella direzione di una vera applicazione dell'articolo quarantanove della Costituzione sui partiti politici definendo i criteri di democrazia intermedi trasparenza nelle adesioni e nel finanziamento dei partiti stessi e dall'altro sulla forma della partecipazione dei cittadini in una forma di cittadinanza attiva
Presenteremo saranno presentare al Parlamento due testi che rispecchi in un'ampia platea di persone che intende farsi carico di questa tensione ad un modello democratico che sia più rispondente al bisogno di partecipazione che c'è
Ma che viene sistematicamente frustrato
Quello che a noi interessa quindi era riqualificazione della marca del sia attraverso nuovi percorsi partecipativi dentro e fuori dalla dimensione istituzionale badate bene
Questa è una preoccupazione di tutta la Chiesa italiana
Che non a caso nel luglio prossimo a Trieste terrà la sua cinquantesima Settimana sociale e che cosa siano state le settimane sociali dei cattolici italiani anche nello sviluppo non a caso la prima
Quella la prima post bellica era delicate nel mille novecentoquarantasei a che cosa sarebbe stata la Costituzione degli italiani e il tema di quella del prossimo anno sarà al cuore della democrazia partecipare fra storia e futuro
E vorrei chiudere dicendo che nella storia e storie futuro nella storia i popolari democratici cristiani cattolici democratici
Sono stati decisivi nella redazione della Costituzione e nell'incoraggiare alla partecipazione masse sociali fino ad allora passive
Dando all'Italia la più lunga fase di libertà e di crescita economica dal mille ottocentosessantuno
Nel futuro
Dovremmo essere
Sapeva essere ancora protagonisti scenari nuovi con idee nuove rimanendo fedeli ai nostri valori fondativi grazie
L'INPS
Grazie
Lorenzo italiani vuole alle conclusione a darsela da Sedo Bazoli
Sì grazie al si sente sì grazie io farò qualche considerazione
Da
Legislatore che sta sul campo di questa
Riforma istituzionale visto che e al senato ce ne stiamo occupando
Da poco e partirò diciamo da qualche considerazione di natura preliminare generale partendo
Da alcune cosa che ha detto anche la professoressa Basso cioè
Non possiamo essere noi quelli che hanno paura delle riforme istituzionali disse di riforma istituzionale si parla da
Quarant'anni da oltre quarant'anni che autorevoli esponenti del mondo Derrick del cattolico democratico hanno dedicato al tema delle riforme istituzionali delle riflessioni che sono ancora oggi attualissima ricordava Roberto Ruffilli ma
Penso alle Bolivia
E non possiamo essere noi a diciamo aver paura di una discussione sulle riforme
Noi e parlo di me in questo caso come esponente del partito democratico che queste riforme ha cercato di farle degli anni passati perché
Ci ricordiamo tutti che
Nel due mila sedici non abbiam portato alla referendum una riforma costituzionale
Riferendomi poi andato male per tanti motivi
Ma che aveva quella riforma diciamo qualunque giudizio oggi vogliamo darne aveva un pareggio secondo me che era quello che erano riforma che affrontava
I nodi
Più evidenti della disfunzione del nostro sistema e cioè
Quello che prima è stato evocato il bicameralismo paritario
Che tanto disfunzionale che oggi si è trasformato per l'appunto in monocamerale Isma'di fatto perché oggi la gran parte dei casi sono qui devo a tanti colleghi qui in sala
Succede che una legge viene esaminata da un ramo del Parlamento e poi per fare in fretta ed evitare ulteriori ritardi l'altro ramo del parlamento la non la esamina e la prova così come è arrivata
Questo a testimonianza di una disfunzione che hanno disfunzione che
Riguarda anche la circostanza che poi si riflette sulla stabilità dei governi che la fiducia al governo deve essere data dai due rami del Parlamento separatamente e noi sappiamo che tra Camera e Senato non sempre c'è una coincidenza di numeri di maggioranze e quindi non sempre questo garantisce appunto la stabilità quindi una disfunzione evidente del bicameralismo paritario
Altro dismissione che quella riforma cercavo di affrontare era quella della mancanza di uno strumento per il Governo per attuare il proprio indirizzo politico dal punto di vista legislativo che comporta
Una Buso che ormai sta diventando
Veramente inaccettabile della decretazione d'urgenza
Strumento eccezionale che dovrebbe su utilizzato in caso di necessità e urgenza
E che oggi che tutti i governi abusato e non è che sto facendo una una distinzione tra destra e sinistra cone diciamo la la Giunta che oggi in questo momento nonostante ci sia un governo che dovrebbe avere la maggioranza molto solida no
Ma c'è un abuso di questo decreto d'urgenza che ha raggiunto livelli parossistici
Noi siamo circa un decreto legge ogni otto giorni
Siamo arrivati a quarantatré fiducie nel giro di poco più di un anno
Abbiamo decreti legge voi sapete che decreti legge proprio per la loro caratteristica di necessità e urgenza
Devono avere secondo
Le indicazioni di una legge coordinare chiama che è un principio che la Costituzione che la Corte Costituzionale dette su un principio
Diciamo che che connaturato decreto-legge dovreste ma vere omogeneità di materia
Corre vola giù voglio leggere giusto per farvi capire di cosa stiamo parlando il titolo di un decreto legge che abbiamo convertito un mesetto fa in Senato per farle capire come ormai diciamo sotto questo profilo ci siano
Lo sbarco totale titolo di questo decreto legge disposizioni urgenti in materia di processo penale processo civile
Contrasto agli incendi boschivi recupero delle tossicodipendenze salute e cultura nonché in materia di personale della magistratura e della pubblica amministrazione
Questo è il titolo del decreto legge che abbiamo convertito un mese fa questo per dirvi quanto mai questa circostanza si è diventata ormai è è è abusato quest'
Strumento perché manca manca uno strumento che era stato immaginato allora la legge a data fissa per consentire al governo di attuare il proprio indirizzo politico e poi affrontava quella riforma e qui arrivo diciamo al giorno d'oggi affrontava anche il tema della stabilità lo affrontava perché diciamo
Togliendo o sostituendo una delle fu una una camera
Con il Senato delle Regioni e quindi attribuendo la funzione di attribuzione della fiducia al governo uno sola Camera questo diventerà un fattore di stabilità e si accompagnava con la riforma a una c'è poi forma elettorale che poi venne dichiarata incostituzionale dalla Corte ma che aveva questo compito di assicurare stabilità
E la stabilità perché la stabilità dei nostri governi è un tema adesso io non voglio ripetere i soliti numeri noi sessantotto governi ottant'anni fa
Questi numeri che tavolo finisse dicono poco però è vero che noi abbiamo un problema
Di stabilità dei nostri Cutini se noi mettiamo al confronto quello che capitano con quello che capita altrove è vero che oggi il tema della stabilità
Sting in una condizione in cui c'è una frammentazione sociale
Una polarizzazione sempre più evidente dovuta anche a questa trasformazione digitale che comporta che il il consenso né più né pubblica si forma tra su strumenti che alimenta la divaricano questa contrapposizione quella stabilita oggi è un problema anche per tanti altri sistemi
Inghilterra tre governi in un anno la Spagna che andate elezioni tante volte però è vero che da noi questa instabilità continua
è insomma è un fattore siccome potente oggi ancor più di ieri della
Disaffezione anche che testimoniata da clamoroso tracollo della partecipazione alle elezioni delle ultime consultazioni ciò penso che questo fattore di instabilità
Abbia un ruolo oggi dentro questa Società sgretolata
Anche in questa cosa quindi è giusto io penso chiedersi e domandarsi quale sia lo strumento per garantire maggiore stabilità anche in funzione di dare al nostro sistema
Una diciamo un assetto che gli garantisca maggiore come dire fiducia ecco anche da parte dell'opinione pubblica
Quindi io dico dobbiamo occuparci di questa cosa io dico non possiamo derubricare il tema della riforma istituzionale che è stato posto al centrodestra derubricarlo
A un tentativo risposta l'attenzione su altri temi
Rispetto all'economia al tentativo di appropriarsi di una riforma per dire adesso questa cosa cioè no non basta questo io penso io penso che noi dobbiamo invece provare a ragionare per capire se c'è se c'è un terreno possibile
Interrompo simili lavoro
Perché le riforme istituzionali
Vanno fatte possibilmente insieme lo dico io che ho fatto una riforma che era partita no quella tutore mila sedici a partita con il tentativo di tenere larga diciamo il consenso coi il consenso si è ristretto
Ma quell'esperienza ci dice che le riforme quando non son fatti insieme poi non non non raggiungo l'obiettivo neanche di essere approvato e quindi
C'è un terreno di intesa sapendo che le riforme istituita e che le riforme di sistema
Devono essere fatte il più possibile in maniera condivisa esiste o non esiste
Io dico certamente il terrore intesa non è quello di questa riforma
Non è bello perché è già stato detto perché in in nessun paese del mondo esiste l'elezione diretta del Presidente del Consiglio dove han cercato di farla in Israele dopo pochi anni l'hanno abbandonata
Per un motivo molto semplice
Perché
Sì Bruno un garantisci acqua il Presidente del Consiglio eletto direttamente una maggioranza parlamentare
Che lo accompagni
Il sistema non funziona e come ha detto qualcuno si arriva alla sopravvivenza senza governo cioè in Israele il primo ministro sopravviveva senza governare per avere la maggioranza
Qual è l'éscamotage ha utilizzato la la maggioranza di centrodestra per ovviare a questo problema ha messo dentro in Costa vuole mettere in Costituzione questo premio di maggioranza
Ma un premio di maggioranza senza soglia eh incostituzionale perché non garantisce la rappresentatività e in un sistema parlamentare in un sistema parlamentare la rappresentatività è il cuore
Perché tu devi garantire un sistema che garantisca la governabilità ma senza la rappresentatività tu
Insisteva di governo parlamentare non lo garantisci perché la rappresentatività è il cuore di un sistema di governo parlamentare e io credo che erano dei maneggi dentro questa forma di governo come come c'è in tutta Europa con l'eccezione della Francia
In tutta Europa ce la forma di governo parlamentare il parco il Parlamento e il centro
è l'organo di indirizzo politico il Parlamento oltre che l'organo legislativo non possiamo uscire dalla forma di governo parlamentare e il premierato come il così come è scritto in questa riforma l'elezione diretta è una subdola forma di antiparlamentarismo è una subdola forma di pedantemente che noi non possiamo accettare non possiamo accettarlo
Viene allora io dico io dico
E non parliamo poi della del del tema della presente la Repubblica ma scusate ieri Gianni Letta grande diciamo nume tutelare del centrodestra ha detto una cosa semplicissima ma scusate
Ma di fronte a un premier eletto direttamente dai cittadini ma secondo voi il Presidente della Repubblica come Checco
Com'è che riesce a mantenere ricevo la la stessa forza la stessa legittimazione è impossibile non c'è più quella legittimazione perché quell'altro avrà dietro di sé la forza di una elezione diretta e popolare
Quindi questo sbilancio inevitabilmente ad tutte le altre considerazioni no quindi tutto questo ci dice che non è questa la strada da percorrere
C'è una strada che è possibile percorrere c'è questa strada beh io penso che ci sia vogliamo rafforzare il governo e il Presidente del Consiglio senza abbandonare la forma di governo parlamentare
Beh non c'è che da seguire il terreno che è già stato sperimentato da altri e in particolare dalla Germania
Dove c'è una forma di governo parlamentare cioè il cancellierato
C'è la sfiducia che viene data alla al cancelliere dal Parlamento tedesco quella rossa cioè la sfiducia costruttiva il meccanismo che garantisce la stabilità
Qualcuno dice ma non è mai stata utilizzata quindi a cosa serve non è mai stata utilizzata perché è un elemento dissuasivo a quattro delle crisi al buio delle crisi finti nell'imboscata parlamentare ed è questo che non sono utilizzate le questo meccanismo che garantisce la stabilità allora io dico e lo dico sapendo di interpretare anche come dire
La condivisione di Tanzi che hanno come insieme diciamo organizzato questo incontro io dico
Andiamo a verificare se c'è la possibilità di trovare un terreno comune di lavoro su quell'impianto lì del cancellierato alla tedesca
Quella è la strada da percorrere non altre non ha alto perché quell'orso salvaguarda
La forma di governo parlamentare rafforzando il governo che la stabilità di governo che è l'obiettivo condivisibile condivisibile soprattutto in questo momento grazie
Grazie
Voglio solo ricordare che domani i lavori inizieranno alle ore nove buona serata a tutti