Anche in carcere parliamo di Europa. Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia". Io Ero il Milanese" e i venticinque anni di Ristretti Orizzonti

Ma in tutte le maniere più di così non siamo riusciti aveva avvisato di questo inconveniente comunque
Quindi vi ringrazio e vorrei aprire subito perché non vorrei sprecare nemmeno un minuto per per la semplice ragione che tutti tutte le persone che devono intervenire oggi sono presenti
Questo io non la trovo uno degli aspetti più belle del di questa attività cioè che non è non non è che promettiamo Forel solo manteniamo le promesse manteniamo e la promessa di far sentire quelle voci che sono state fondamentali per la nostra redazione qui ci sono alcune Fiammetta Lucia Agnese ovviamente Adolfo Ceretti che questo percorso lo segue el e ci aiuta da anni in questo percorso sono ma sono voci fondamentali adesso arriva anche Benedetta Tobagi quindi oggi ci saranno tutti i relatori non ha non uno di meno eh questo mi sembra già una bella una bella premessa sono persone che hanno significato tantissimo
Nella notte nella storia di ristretti Orizzonti perché la sera ristretti Orizzonti è una storia di un tavolo praticamente un tavolo intorno al quale noi discutiamo fino all'ultimo parola cioè dove ragioniamo sulla ragioniamo sui suoi percorsi sulla sofferenza causata dal reato sulle parole che
Vanno usate per dirlo c'era discutiamo su ogni cosa e e ci confrontiamo e te quel tavolo che rappresenta un po'ristretti Orizzonti
Vi leggo le due righe di le parole la definizione di di una studente che ha dato una studentessa Elena perché poi gran parte di questo Progetto
Si fonda moltissimo sul sull'esperienza con le scuole
Le storie che ho sentito lì dentro vanno oltre al reato e toccano disturbano fanno arrabbiare piangere riflettere le persone ecco mi sembra la più bella definizione del lavoro
Di di ristretti
Io non voglio perdere altro tempo i nell'attesa che arrivi il direttore faccio soltanto un paio di raccomandazioni di come si svolge per spiegare come si svolgerà la giornata e poi do la parola ad Adolfo Ceretti allora e la giornata sarà divisa per capitoli e alla fine ci sarà lo spettacolo io ero il milanese
Sarà alla abbiamo deciso di chiudere con con lo spettacolo per come dire un alleggerire alla fine
La giornata che che non è leggera che tocca temi difficili che
Complicata insomma io ovviamente poi
Ringrazio lei e il Parlamento europeo anche perché dal Parlamento europeo che abbiamo avuto questa sollecitazione ed al Parlamento europeo che incontrando quei incontrando letteralmente questo
Podcast particolare io ero il milanese che è nato praticamente nella nostra redazione è dal di che appreso avvio questa giornata
I ecco questa un po'l'organizzazione alla fine ecco io alla fine c'è lo spettacolo e poi un piccolo buffet della pasticceria del carcere
Di ecco io vorrei già dare
Cioè ecco arrivati anche per effetto anche a voi
è arrivata anche Benedetta e io intanto darei subito la parola ad Adolfo Ceretti che ci
Accompagnata da anni in questo percorso
E
è uno dei massimi esperti di Giuseppe di giustizia riparativa e per noi è è un onore averlo come non so come
Ammicco come persona che c'è vicina in tutto questo percorso come che ci suggerisce le strade da da fare che segue questa questo lavoro quindi gli do la parola con grande affetto
Grazie la Bongiorno a tutte a tutti
Sono felice di essere qui colonna con voi
Eccomi qui appunto Conte tutte le tue amiche è amica di tutti noi i tuoi amici degli amici di tutti noi a celebrare un compleanno venticinque anni
Compleanno dei ristretti Orizzonti
Senza retorica un traguardo unico in questi cinque lustri esser riuscita a creare qualcosa di impensabile o di impensabile fino al mille novecentonovantotto all'anno in cui è stato pubblicato il numero zero la rivista e poi i primi tre numeri oggi ristretti conta centosettantacinque numeri che i lettori possono trovare on line ma il fatto che gli abbonati ricevano a casa propria la copia cartacea del tuo del vostro preziosissimo lavoro
La quello della vil razza della redazione crea un legame molto forte tra chi sta vivendo dentro
E Chilla fuochi getta anche con una sola lettura delle pagine della rivista un ponte per pensare alla questione carceraria ha come trasformarla
Qui avevo presenta preparato un discorso
Che per questioni Rizzi tempo
Cerco di si paga soltanto in Pardi concetti
Per della proprio rendeva omaggio al lavoro di ristretti perché questo davvero lo merita
Vorrei partire dalla parola riflessività perché
A ristretti Orizzonti si riflette Sinagra
E nelle
Per come io la concepisco insieme a Lorenzo Natali e la l'inflessibilità
La capacità di essere assieme soggetto oggetto con uno sguardo che osserva il mondo io guardo il mondo e che al tempo stesso si osserva
Attraverso una conversazione interiore che tutti noi facciamo
Di natura più relazionale che psicologica cioè mentre parla con me parlo Conte chiamo l'individuo si narra la propria storia e attraverso questa auto navigazione conferisce il significato al proprio agire
Ecco che a che cosa serva una narrazione
L'ho espressa perché è una delle più straordinarie studioso su questo tema dice che le storie le auto navigazioni aiutano a dare un significato agli eventi
Foggia no un senso di coerenza che manca all'esperienza e le narrazioni sono sempre orientate verso una trama per quanto incompleta fallibile
è aperta all'inaspettato
O ognuno di noi
è una trama di narrazioni
è un universo io dico un cosmo
Ma queste narrazioni sono dirette hanno voi e sono dirette agli altri
E generano una Rete di significati personali
Ognuno non è una combinazione casuale di elementi ma un insieme organizzato di significati quindi il ruolo della storia e non si limita a fornire un senso un ordine possibile
Alle esperienze che attraversiamo senza una storia noi non siamo nessuno già porre il crollo ce lo ricordava in tempo del racconto
Le storie servono a spiegare il passato
E in redazione
Ci si racconta delle storie sul passato delle narrazioni orientano e dispiegano il presente e il futuro
Naturalmente perché io per pensare a quello che desidero fare devo narra una storia
E dunque servono a costruire il nostro agire
Se quante dette chiaro occorre appunto domandarci in che modo un sistema organizzato di significati può arrivare a orientarci
Ecco
Se prendete la brochure di oggi sulla copertina leggete appunto narrazioni altre le narrazioni del male che fanno bene alla società
Quindi ritroviamo tutto il senso che ristretti Orizzonti a del ruolo del carcere e di quello che si dovrebbe fare in carcere
Riflettere
La reale
La posso di oggi ci dice anche che le narrazioni che sono al centro dell'attività di del di stette Orizzonti sono altre
Perché
Per lo più affrontano storie che nessuno vorrebbe conoscere che non trova fanno facilmente ascolto altra parola su l'acqua l'abbiamo l'avvocato tantissimo in questi anni
E che spesso sono ritenute non degne di essere raccontate
Qui invece si dice l'indicibile si racconta l'indicibile
La sfida è di marca inenarrabile e di usare anche strumenti narrativi di Bercy il botta e basta io sono al milanese è nato proprio qui
Ecco quindi direi che questa
è un po'la funzione di questo straordinario lavoro che Ornella tutta la sua redazione fanno da venticinque anni
Se le persone riescono a tornare con una diversa capacità riflessiva io posso testimoniare visto che seguo rispetti almeno da vent'anni o poco meno ecco che qui si costruisce la capacità riflessiva e se il carcere ha un senso è proprio quello di essere un una Terra di Mezzo dove sì costruisce uno spazio per riflettere purtroppo e tante altre cose e questo spazio per riflettere
Molte volte viene è gravoso o ridotto a zero e carcere diventa sono luogo di incappa citazione
Ma noi oggi siamo qui per celebrare il compleanno di ristretti Orizzonti
Che fa tutto
Ma riesce Annoni incapacità che le persone
A anzi a gridare e alloro
La dignità e che non hanno mai perso ma restituisce
Appunto un lavoro sulla dignità e soprattutto sul pensiero sul pensare a a se stessi come altri possibili rispetto a quelli che si è stati prima di entrare qui
Allora
Detto questo io restituisco subito la parola a Ornella per dare la possibilità di aprire ufficialmente i lavori fosse arrivato diretto
Vi ringrazio per avermi ascoltato
Allora
Direttore
Ancora tante persone fuori buongiorno benvenuti a tutti
Sì sono contento di vedere questa palestra completamente piena scusate il ritardo adesso ancora c'è qualcuno che che che entra
Quindi velocissimamente saluto tutti voi ringrazio i relatori le autorità qui presenti onorevole
Di Doni
Ma Pignedoli poi c'è anche l'onorevole piloni da qualche parte perfetto il ringrazio il Sottosegretario all'onorevole Ostellari che accettato l'invito il prefetto di Padova insomma tutte le autorità all'assessore Benciolini assessore colonnello quindi non mi dilungo oltre perché già siamo ritardo oggi è un giorno in
Tante sicuramente sarà una giornata ricca di riflessioni ma è anche una giornata in cui festeggiamo di venticinque anni di ristretti Orizzonti quindi il saluto
Allora assorbito assorbita dalla sottosegretario
André Ostellari Senato lo scudo stellare per un intervento di un saluto
Quattro
Ecco grazie direttore grazie a tutti voi grazie che io a organizzato questo incontro grazie a chi oggi presiede questo tavolo e auguro fin da subito sono buon lavoro perché
Cioè
è importante e fondamentale a a far conoscere quello che avviene all'interno dei nostri istituti
Ma guardate non non si tratta solamente di parole di circostanza
Purtroppo vedete nella nostra
Nel nostro mondo nel mondo della giustizia
Quello dell'esecuzione fatalmente è uno degli ultimi anelli anzi è l'ultimo anello
Di una complessa catena
Quasi sconosciuto
Sconosciuto ai più
Il cittadino comune insomma non non conosce non sa che cosa avviene e come
Complesso l'ultimo anello di questa catena
Ed è un anello della catena importantissimo verrà molteplici ragione ma ce ne sono due
Che costituiscono secondo me la parte principale
La prima è che riguarda la persona
Riguarda le persone
Ci sono persone qui dentro che ovviamente hanno sbagliato
Ha sbagliato nella loro vita nel loro percorso
Ma ci sono tantissime persone che qui dentro c'è lavorano che qui dentro accompagna quelle persone che hanno sbagliato in una via che porta a una speranza
E la guardate che a raggiungere questo obiettivo di dare speranza a qualcun altro soprattutto quando quel qualcuno ha sbagliato
è un Obiettivo
Importantissimo
Ricordato dalla nostra Costituzione ma non solo ma i trattati internazionali
Dalla cultura anche nostra
Dalla cultura anche come comunità sapere dare una seconda possibilità qualcuno
Uno degli obiettivi principali che dobbiamo
Non solo sottolineare ma cercare di raggiungere e attenzione che quando diciamo questo non lo facciamo per buonismo
Non lo facciamo perché anche qui raggiungiamo degli obiettivi il primo è quello di cercare di
Recuperare
La persona quindi siamo all'interno di un quadro costituzionale rieducare davvero
E l'altra
è quella di investire sul futuro della nostra comunità
Perché se è vero che attraverso percorsi di recupero trattamentali inserii
Si raggiunge una diminuzione della cosiddetta recidiva
Se è vero questo significa quindi che il lavoro che state facendo qui
Qui a Padova così come in tutti gli altri istituti è un lavoro che porta ad investire
E a migliorare la nostra comunità del futuro
Non è facile
Viviamo in un momento in cui ovviamente le strutture sono sovraffollate
Questo è un dato di fatto
Le strutture avrebbero bisogno di ancora più manutenzione
Avrebbero bisogno di ancora più numeri di unità perciò di personale
Più psicologi io educatori
Più sanità all'interno i nostri istituti
Ma come ha ben ben sapete anche voi il percorso è fatto anche a volte di piccoli passi
E sono ovviamente fondamentale per cercare di raggiungere con l'obiettivo finale
Mi ha colpito ovviamente anche il racconto di Lorenzo raccontato in questo podcast anti più podcast no poi alla fine sono assemblate tra di loro
Per per due ragioni la prima perché
Ricorda ovviamente l'errore che è stato commesso non
Non finge a un certo punto poi non finge più Donna
Non si sottrae
Alla necessità di ricordare il proprio errore
E quell'errore
Credo sia fondamentale riconoscerlo quando avviene proprio perché da lì inizia una seconda via
E questa seconda via la via della rievocazione è una via che ovviamente non possiamo cercare di dare come istituzione come al Paese attraverso degli strumenti
Ora gli strumenti sono molteplicità del nostro interno al nostro ordinamento
Quello sul quale stiamo cercando di investire molto
Senza nulla togliere agli altri
è sicuramente sono sicuramente due una quello della formazione gravemente in questo ristretti Orizzonti di sta facendo molto
Dell'informazione della cultura l'altro è quello del lavoro
Cercare di attraverso il lavoro dare uno strumento affinché la persona
Posso imparare qualche cosa
Abbiamo visto che i dati ci danno ragione su questo novantotto per cento di chi
Impara qualche cosa anche attraverso il lavoro quando esce esce anche dal circuito previene
Su questo credo dobbiamo riflettere tutti tutti i nostri partiamo magari anche dal racconto e dalla storia di di chi può risultare un testimone vivente di quello che è un percorso anche sbagliato e attraverso questo riusciamo cerchiamo di riuscire a fare un investimento l'investimento sul nostro lo sul nostro futuro è quello che ci permette ovviamente oggi di ragionare e quindi di fare squadra assieme perché ripeto non sarà facile ma in fondo in fondo sono convinto che ce la faremo quindi bocca al lupo grazie dell'invito e buon lavoro
Allora
Adesso ci sarà un video messaggio un saluto da parte del capo dipartimento il presidente il giovane Mussolini
Buongiorno desidero rivolgere un caro saluto a tutti i partecipanti a questa importante manifestazione
Mi è dispiaciuto molto non poter prendere personalmente parte a questo evento mappa come potete immaginare comprendere il compiti connessi al ruolo che rivestono mi trattengono anche in questa giornata a Roma
Scorrendo il programma vedo che partecipano a questo il vento ospiti illustri liquidità e sono mutate in cui soldi sono stati rimandati in frantumi
Però i criminali senza scrupoli mi riferisco a Benedetta Tobagi assiduo Giralucci ad Agnese Moro Fiammetta Borsellino qui Padrin fedeli servitori dello Stato hanno perso la vita prematuramente perché brutalmente assassinati per mano dei terroristi o della macchina
Ma mi riferisco anche a Lucia anni la cui storia drammaticamente attuale soprattutto alla luce dell'ultima vicenda
Che riguarda il femminicidio che sta scuotendo le coscienze fortunatamente
Di tutta l'Italia che ha per protagonista la ventiduenne
Giulia circa
Il fallimento è solo una opportunità per ricominciare questa volta in maniera più saggia ricorre a una citazione di Henry Ford per introdurre un argomento che sta molto a cuore all'amministrazione penitenziaria crolla l'onore di dirigere di rappresentare quello della giustizia riparativa
Noi di rado ci soffermiamo a considerare che gli errori sia pure in realtà delle lettere opportunità
Invece nel libro io ero il milanese
Mauro Pesce consegna pubblico una testimonianza di redenzione
Direi di rinascita di un uomo che a un certo punto della propria vita dopo aver fatto innumerevoli scelte sbagliate pagato un conto salatissimo alla giustizia ammesso fine al suo percorso criminale assumendosi tutte le responsabilità anche sul piano umano
Quella di Lorenzo personaggio e quindi una storia di una vita da fuorilegge
Di una vita passata per oltre vent'anni in una cella con una prospettiva di una figlia che era molto lontano
Perché però matura una consapevolezza e decide di intraprendere un nuovo cammino stimolato da un incontro con persone giuste che capita al momento giusto
Infatti durante un mediazione penale cui egli aveva partecipato quand'era ancora in carcere
Aveva messo in luce un talento singolare speciale
E grazie a gli esperti di giustizia riparativa di se ne occupava gli venne offerto di partecipare ad un corso di preparazione per mediatori penale
Un grande regalo che gli ha permesso pur non avendo le necessarie risorse economiche di continuare nel proprio cammino di apprendimento di formazione e perciò di cambia la giustizia riparativa che è certamente uno strumento innovativo nell'ambito del processo penale è uno strumento di riconciliazione ma è uno strumento che richiede uno sforzo notevole e intuibile di quanto possa costare fatica recuperare un dialogo alla pari dalla parte di chi è stata vittima di un reato con il suo carnefice con l'autore che il crimine Styles
Lo sforzo che in cui tutti dobbiamo dare una mano è proprio quello di individuare almeno un file di interrelazione la possibilità di rifuggire dagli steccati in cui di otto ore il reato e le vittime del reato si rinchiudono eliminare il questa forte tensione che c'è da una parte e adesso il senso di colpa o addirittura il senso di una impunità che che che quasi consente la conquista di un perdono automatico e dall'altra parte un senso di rancore e di odio dipende la dizione della conciliazione attraverso un recupero della riflessione sulle proprie azioni sulle azioni commesse e anche una rivisitazione del proprio vissuto è uno strumento che può essere utile può tornare utile per quanto difficile per quanto arduo sia questo percorso da contiene anche dal punto di vista psicologico di chi ha subito le maggiori conseguenze
Non solo psicologica familiare
Ma anche ecco
Il tema oggetto di dibattito il tema opportunamente sottoposto a rivisitazioni quotidiani aggiornamenti quotidiani sono convinto che anche questo convegno servirà sarà utile a fondare una nuova visione che ossa aiutare la diffusione di questi strumenti innovativo
Auguri a tutti e buon lavoro
Allora il prefetto di Padova che ringrazio per aver accettato l'invito cita il dottor Francesco Messina ci teneva a porgere un saluto grazie
Grazie buongiorno grazie direttore grazie di questa opportunità io ho come dire o una frequentazione poi professionale con questi ambienti perché sono un prefetto che viene dai ruoli della Polizia di Stato e mi sono occupato
Per trentasei trentasei anni pieni di
Attività investigative quindi io come dire un'idea de quello che succede dentro le carceri italiane di quelle che sono le condizioni in cui
Si trova ad operare sia le persone che trascorrono una parte della volubilità
In questa in queste strutture sia coloro i quali ovviamente sono fa
Con le quali il lo Stato demanda il compito come dire di accompagnare queste persone su una strada che il legislatore vuole sia come dire la strada dir
Osa della rieducazione in generale
Devo dire che sono stati fatti grandi passi avanti condivido pienamente le indicazioni date dalla sottosegretario stellari e e lo dico anche perché ho vissuto epoche in cui come dire le condizioni erano Midex io ricordo
Da giovane funzionario quelle perquisizioni che si eseguivano la notte durante il Periodo in cui c'erano tematiche delicate che riguardavano il terrorismo e quindi ci mandavano a perquisire le carceri all'improvviso con una attività invasive particolari era un clima diverso
Oggi possiamo traguardare l'idea appunto di una rieducazione fattiva e ristretti Orizzonti a mio giudizio aveva manifestazione plastica
Di questa possibilità cioè il fatto che dall'interno del carcere ci si apra nei confronti della società all'esterno il sì racconti ci sia una comunicazione che poi diventa una comunicazione che onde del tempo fino ad arrivare appunto i Pope casta questo modo di informare a all'esterno per che questa società che sta all'esterno venga messa a conoscenza molto più direttamente al di là dei dati di fredda cronaca
Giudiziaria o di fredda cronaca come dire vera quindi bellissima occasione per confrontarsi bellissimo mento per riflettere su questa esperienza Palamara importante che fa
Da esempio grazie per
L'invito è buona prosecuzione pecunia di lavori che la gente
Va bene
Allora adesso non lo so se vuole portare il salute all'inizio Maurizio Molinari del Parlamento europeo o ecco oppure
Sì
Perché questa ripeto questa iniziativa è stata sostenuta in tutti i modi dal Parlamento europeo quindi mi pare giusto
E poi inizia
Grazie Ornella ringrazio tutti il sottosegretario stellare il direttore del carcere il prefetto tutte le autorità presenti l'euro deputate Pignedoli Ghidoni
Sarò veramente telegrafico perché poi lasciamo spazio a ai contenuti io sono il responsabile dell'ufficio a Milano del Parlamento europeo e da quando sono diventato responsabile dell'ufficio a Milano al Parlamento europeo sempre pensato
Che quello che fanno le istituzioni europee
Che quello che fa l'Unione europea non può essere non se ne può parlare solo nel palazzo in cui già se ne parla ma bisogna cercare di portarlo almeno per quel le piccole cose che possiamo fare anche nelle periferie anche nelle scuole anche nelle carceri come siamo come come sta succedendo oggi io penso che un momento di confronto che coinvolga tante parti della società abbiamo sentito i saluti delle autorità abbiamo qui le scuole abbiamo i detenuti e le loro famiglie le vittime sappiamo tutte le persone importanti che sono state coinvolte oggi e che parleranno oggi io penso che un momento di confronto sia un momento veramente importante in cui
Ascoltare un po'tutti
Il Parlamento europeo e l'Unione europea non hanno competenze poi ne parleranno meglio l'euro deputate sulla
Sulle carte sulla situazione carceraria queste sono cose che vengono lasciate agli stati membri quindi all'Italia ma il Parlamento europeo ha fatto diverse risoluzioni in cui si è occupato di situazione carceraria in cui si è occupato di giustizia di carcere
Ne farà diverse ha il potere di chiedere agli stati membri di agire in un senso o in un altro di fare determinate cose e soprattutto tutti noi tutti voi che siamo qui oggi abbiamo un'occasione che l'occasione del nove giugno due mila ventiquattro quando si rinnoverà il Parlamento europeo ci saranno le elezioni europee
E in quella situazione anche chi si occupa di carcere anche chi è in carcere anche Kia
Familiare in carcere avrà la possibilità attraverso il proprio voto di decidere quale Parlamento europeo vorrà per il futuro e quindi anche in che direzione le istituzioni europee
Andranno per quel che riguarda la situazione
Carceraria per quel che riguarda l'occuparsi del tema Carcere
Io chiudo da giornalista ringraziando davvero tanto Ornella ristretti Orizzonti per il lavoro
Che fanno Mauro Pesce o per il podcast Lorenzo che mi hanno fatto personalmente innamorare ne hanno fatto interessare a questa storia bellissima
Che hanno raccontato in due e che veramente una storia esemplare come diceva anche tutti i giorni come dicevano tutti gli oratori che mi hanno preceduto quindi
Davvero
Ascoltiamo questa mattina guardiamo lo spettacolo riflettiamo
E ricordiamoci che anche se può sembrare strano per persone che vedono magari lontano anche loro comune il loro municipio o il governo nazionale c'è anche una dimensione europea anche nella dimensione europea importante
Dire la nostra punto abbiamo l'occasione di farlo votando il nove giugno due mila ventiquattro ed è molto importante anche per chi ha che fare o per chi in carcere grazie mille e buoni buon lavoro a tutti
Bene
Allora io adesso aprirei il primo capitolo che è quello che dice che si le narrazioni che spezzano la catena del male
E non a caso lo lo ha privato del primo una persona della della redazione ecco e poi Benedetta Tobagi che è quella che ha ha usato per prima ha in mente questa espressione spezzare sono qui mi ricorda perché voglio spezzare la catena del male allora prima la chiamerei Marino per la redazione perché la giornata come come nella nostra tradizione vedrà degli interventi di persone detenute
E e poi gli interventi dei relatori
Sì mi raccomando ai tempi perché si cercherò di essere brevissimo
Io ho cominciato a far parte della redazione di ristretti nel due mila e uno
All'epoca le c'è sempre stato questo tavolo molto grande composto da sette di questi tavoli che adesso non vedete in redazione
Ricordo che i primi anni ci riunivamo ideare una redazione diciamo normale non si affrontavano
Argomenti profondi come quelli che
Affrontiamo oggi
E poi cosa successe che cominciarono in carcere ad entrare le scolaresche nel Progetto scuola che facciamo come ristretti Orizzonti
E le scolaresche ci portarono le prime vittime anche se vittime minori ricordi una studentessa che aveva subito un furto in casa
E noi diciamo ma si furto e lei invece ci raccontò che quel furto le aveva un po'rovinato la vita perché aveva paura a tornare a casa aveva paura a uscire
E poi la professoressa sempre delle scuole
Che ci raccontò come una essere appresa ostaggi in una rapina in banca anche in quel caso le avesse un po'
Avessi fritto tantissimo sulla sua serenità sono stato sulla sua tranquillità e perché di noi aveva rapinato banche in fin dei conti la rapina in banca poi ma cosa vuoi che sia io prendo i soldi alla banca l'assicurazione paga insomma o un po'un Robin Hood quasi no e quelle invece ci fece capire quanto chi faceva quel tipo di reato capi molto bene cosa significava essere dall'altra parte di un'arma
E poi cominciarono nel due mila sette venne Olga D'Antona alla quale era stato ucciso il marito
Ricordo bene che ci disse una frase
Molto pesante molto pesante ma anche che imporre sollevava io ho avuto una grande fortuna ci disse non sono capace di odiare
Perché l'odio fa male a chi lo prova
Quello fu il primo incontro che ci fece capire probabilmente che potevamo fare qualcosa in più
E nel due mila otto nel maggio del due mila otto in questa palestra ci fu un convegno sto dal titolo sto imparando a non odiare dove
Era presente Silvia Giralucci
Io ricordo quando parlo Silvia io non riuscivo più a smettere di di piangere
Silvia perse perse non perse papale fu ucciso il Papa quando aveva tre anni
E quando quel giorno ci raccontò che
Di quella che era stata la sua vita di quella che era stata la sua sofferenza io mi ricordo tanti miei compagni detenuti che piangevano riuscivano me compreso non riceve non riuscivamo più a a smettere di piangere
E poi siete in un dialogo a due perché si lei diventata una volontaria della redazione di ristretti Orizzonti e questa è una cosa che
Fuori da ogni grafico insomma nel senso svolta però tanto coraggio
E ricordo che un giorno Silvia parlando di mediazione io le chiesi ma ben mai provato a pensare di fare mediazioni con le persone che hanno ucciso tuo papà
E lei disse no perché io vivo con un cappotto di dolore e non voglio che neanche chi ha ucciso mio papà quel cappotto Possa toglierselo
Provate a pensare vietare con un cappotto di dolore
C'è una cosa che fa rabbrividire
E quando quando Silvia quel giorno parlò mi ricordo che davvero era una pena che graffia palco regolate non mi vergogno a dirlo quella notte vomitare tutta la notte dovetti farmi portare in infermeria
Tanta era stata la tensione accumulata l'emozione vissuta di ricordi perché poi c'è l'immedesimazione
Io sono responsabile nella mia vicenda giudiziaria che purtroppo è molto più ampia sono direttamente responsabile di una anche di una rapina a un furgone portavalori dove
Diciamo così dove io all'inizio anche qui vedete
La coscienza a volte non gli incontri cosa dove possono portare io quando raccontavo agli studenti di cosa ero responsabile se proprio lo chiedevo dovevo raccontarlo dicevo ho partecipato a una rapina al furgone portavalori dove è morta una guardia giurata è morta una guardia giurata
E poi
Pian piano anche lì ho imparato a usare le parole giuste per dirlo per terra per dire delle cose bisogna volte quando ci si trova di fronte
Alle persone soprattutto che hanno subito anche le conseguenze delle conseguenze delle nostre azioni che siano mia direttamente o vittime indirette poco cambia Jogna avere l'accortezza di usare le parole giuste e lì mi resi conto che qualcosa non andava ma non era solo una questione di comunicazione
Imparai
Non non era giusto dire è morta una guardia giurata ma nel corso della quale abbiamo ucciso una guardia giurata queste anche responsabilità consapevolezza accettazione se non si accetta diciamo l'accettazione di quello che si è fatto può passare anche attraverso così quella che può sembrare banalmente la comunicazione no se non dico esattamente quello che è successo come faccio ad accettarlo
E trovarci comunque di fronte barche stamattina poco fa dicevo Mauro Pesce Mauro matusa emozionato quando devi fare uno spettacolo non ovvi solito no però ci siamo in un posto importante dove succedono cose importanti
Ha ragione
Pensare che oggi ci sono io sono condannato all'ergastolo per il reato di omicidio pensare che ci sono dischi anche Ambra di fianco a me persone che non hanno più un familiare a causa di gesti come il mio
è una cosa importante una cosa che apre un dialogo e quando si apre un dialogo si comincia il dialogo può avvenire anche spesso con la propria coscienza
Si apre un dialogo non solo con delle persone ma si apre un dialogo anche con se stessi
E questo porta porta del svolte per entrambe le parti che oggi ci siano persone così lontane che invece sono fianco a fianco importante sicuramente importante io ricordo quello del due mila otto noi avevamo già formalizzato parecchi convegni redazione convegno sulla salute in carcere sul lavoro in carcere convegno sugli affetti sul codice penale dove eravamo noi detenuti a parlare magari a lamentarci un poco dell'acqua delle condizioni eccetera quello con le vittime fu un convegno dove noi avevamo il solo compito il solo desiderio di ascoltare non avevamo niente da dire erano loro che dovevano parlare che parlavano che ci parlavano
Quindi fu la prima volta in cui non ci preoccupammo di cosa dovevamo dire di cosa era giusto dire di cosa era meglio dire ma dovevamo soltanto ascoltare ascoltare la sofferenza che avevamo iscritto il dolore che avevamo causato che volente o nolente ci veniva sbattuto in faccia
Quello è stato l'inizio di un percorso che oggi dopo quindici anni vede ancora di fianco autori di reato vittime di reato
Dà un'occhiata perché mi ero segnato tanti appunti ma credo
Di aver finito e quindi grazie per essere qui e graffia chi ha consentito che questa giornata venisse graffia tutti voi perché siete come sempre preziose caffellatte
Eccoci arrivati allora
Al
Primo capitolo della nostra giornata come è stato già detto
Vittime le narrazioni che spezzano alle catene del male abbiamo Benedetta Tobagi giornalista scrittrice ma prima ancora ricercatrice in campo storico Benedetta avvio si ha vinto poche settimane fa il prestigioso premio il Campiello con un libro veramente straordinario che si intitola la resistenza delle donne
Silvia Giralucci che parlerà per prima
Anche nel molto nota
Qui a Padova è stata anche consigliere comunale
Falardeau commentatrice
Voglio ricordare un suo podcast molto molto interessante e toccante del due mila ventuno Pianosa l'Isola del diavolo
Ecco o quarto dove era a testa per favore
Perché
Scusa
Anche meno va bene comunque io
Mi sono tenuto largo prego
Grazie a
C'è insomma sì grazie Adolfo grazie a tutti
Per me bellissimo essere qui gli acquisti venticinque anni di ristretti orizzonti perché se io dovessi definire un esperienza centrale nella mia vita per essere quello che sono sicuramente la la presenza in questo posto è quello che è stato Ornella Favero e la redazione di ristretti Orizzonti e il mondo che ruota intorno a ristretti Orizzonti permane e per il mio cambiamento come persona
Quel convegno del due mila otto quando venne raccontare la mia storia in realtà non ero stato invitato io
Era stata invitata Benedetta
E non c'eravamo conosciute non molto tempo prima ma era stato un bellissimo incontro per io e lei è un'altra è un altro ex bambino vittima delle del terrorismo
E in cui dopo pochi minuti eravamo già come lo l'altra persona André abbiano disse confratelli perché finalmente si poteva parlare si poteva dire
Quello che avevamo dentro scusate mi commuove mai ma
Senza
Il
L'impossibilità di condividere con altri qualcosa di così pesante che che che non si può dire
Nel senso io punto perso papà a tre anni e l'Unione ha ventinove anni e negli anni quando cresceva o ero giovane e mi capitava
Che mi chiedessero la la la tua famiglia non parli mai del tuo papà e io devo dire che era morto e già questo è strano per un ragazzino
Ma mi chiedevano come morto anch'io dovevo dire era stato ucciso e bandito come delle Brigate Rosse
E a quel punto l'interlocutore era devastato perché mi aveva creato l'imbarazzo e io dovevo anche cercare di supportarlo
Di lì in poi a riuscire a condividere quello che sentivo io che non riuscivo neppure a mettere a fuoco perché io non sono stata solo una vittima sono stata doppiamente vittima vittima di una
Nel senso che mio padre essendo la vittima di destra era in qualche modo ritenuto una vittima colpevole colpevole di essere di destra quindi una doppia vittimizzazione una vittima neppure riconosciuta come tale
Corno una diffidenza un mancato riconoscimento da parte delle istituzioni
La prima cerimonia pubblica organizzato dal Comune di Padova è stata fatta oltre vent'anni dopo l'omicidio di mio padre era considerato una vittima esclusivamente di una comunità apre chiudo la parentesi a cui io non appartengo e con questa era un'ulteriore motivo
Dini solitudine
E quando Benedetta mi disse sono a Padova se vuoi vacci tu io ho visto inviti il titolo di quella di quella di quel convegno che era appunto sta imparando a non odiare
E e la prima cosa che disse Ornella era stato io penso di avere il diritto di odiare
E venne qui col preciso intento di dire finalmente ai detenuti quello che io provavo Concia che se anche erano passati tanti anni per ma era come se fosse successo ieri
E come mi sentivo
E e soprattutto che non accettavo che loro dicessero che finita la pena avevano pagato il loro debito con la giustizia perché il loro debito con me
Non avrebbero pagato mai perché io pesano portavo tutti i giorni per sempre e mi aspettavo che lo portassero anche loro
Che cosa è successo quel giorno quello che è successo all'opera raccontato Marino quello che è successo a me
E che per la prima volta son sentita ascoltata
Ho sentito che potevo
Trovare qualcuno che avesse la forza di ascoltare a questa storia così terribile e in qualche modo di conti di darla che in questo ambiente eravamo tutti legati le carte da qualcosa di insopportabile indicibile ha detto prima Adolfo indicibile inafferrabile
Quindi la condivisione che per me era stato motivo di alleggerimento quando avevo trovato i miei confratelli è stato motivo ancora più importante in carcere dopo ho trovato anche quello e che è stato che mi era stato negato nella società cioè il riconoscimento come vittima riconoscimento del mio dolore
E negli anni successivi
Questa esperienza all'interno di ristretti Orizzonti
Vietato anche modo di dare un senso alla mia storia
Perché se raccontarla e condividere questo peso poteva aiutare qualcuno a riflettere su quello che aveva fatto e a tornare la società diverso da con me da com'era entrato in carcere la mia storia poteva avere un senso la mia vita poteva avere un senso
E poi anche una riflessione di tipo politico perché quello che viene istintivo e quando uno commette il reato e dire bene tu hai commesso un reato tu non sei degno di stare in questa società
Noi ci chiudiamo e buttiamo via la chiave
Questa cosa non non è non è possibile e poi per dare un senso di giustizia alla vittima
Diamo la pena più dura possibile ecco quello che io vorrei testimoniare è che non c'è nessuna terribile pena che possano lenire il dolore di una vittima purtroppo magari ci fosse ma non c'è non c'è nessuna pena
Quello che lenisce il dolore di una vittima è il riconoscimento e la presa in carico da parte della società del suo dolore che è molto più difficile che infliggere una pena a chi ha sbagliato che comunque dovrà tornare in suo
C'è talché quindici conviene io non lo faccio perché sono buono lo faccio perché mi conviene che tornino in società migliori di come sono entrati quindi io ringrazio veramente infinitamente
Te Ornella e ristretti orizzonti e tutte le persone che in questi anni hanno permesso che questa esperienza esistesse andata e andasse avanti e spero che se ne comprenda la ricchezza
Buongiorno
Come avete capito un po'lo schema ricorrente che manda avanti la Silvia a parlare va fatto anche oggi
E dunque premettendo che sono molto felice di essere qui che ristrette abbia venticinque anni che questa rassegna così piena
Io che sono abituato a parlare dappertutto Ornella questo è l'unico posto che continuava termini in difficoltà però credo che sia la grandezza di quello che fate in questo posto perché nella mia esperienza
Ristretti gli orizzonti la redazione di incontri sono trappole Rocco di verità
Dove vengono fuori delle verità
Che delle volte non sa nemmeno di avere dentro
E poi è un luogo che questa è ancora più importante perché io credo che quando uno pensa al carcere no è un cuoco che nell'esperienza di molti costringe a diventare duri per sopravvivere
E quando Silvia parlava del cappotto di dolore in realtà ci si mettono anche tante corazze per sopravvivere quando sia vittime di reati gravi
E quindi l'altra cosa grande che fa lo spazio che avete creato ai di permettere alla vulnerabilità di esistere
Io però non è che i Confidi molto come molte persone che hanno subito a reati gravi una delle prime cose che perdi alla fiducia e quindi avendo trovato questa sarà nella maggiore fino a qualche anno più di me ho mandato avanti lei
E e questo è
Capite si dice spezzare la catena del male la catena è una cosa che ci lega ma è una cosa di ferro la cosa è maturata una cosa che ci viene messa addosso dagli altri
E invece qui si spezzano le catene si creano dei legami quindi c'è stato un legame Ornella creato con la sua relazione un legame che ha creato con Silvia e e a quel punto il legame che è una cosa viva una cosa vitale è come una mano che si allunga Tarquini ha preso e mi ha permesso di avvicinarmi
E io sono andato in redazione
Lo dico tranquillamente perché c'era Silvia se no non non me lo sarei sentita
Perché non me la sarei sentita lo sono chiesto tante volte io non ero brutta andare a quel convegno perché quel titolo stato imparando a non odiare
Io non lo sentivo mio prima è stato detto e e appartiene all'esperienza e lo sapevo da Silvia ma sapevo anche da altri
Persone affratellati Adana questa esperienza il mio papà come il papà di Silvia è stato assassinato come Silver V tre anni
Sciagura altamente quella mattina poi mi sono trovata di
E quindi diciamo la mia esperienza in maniera molto complicata è stata molto complicata l'esperienza
Nella mia famiglia e quindi io non sentivo l'odio
Però non come Olga D'Antona Nocchi diceva la fortuna io non sento l'odio
In realtà io non sentivo l'odio perché avevo proprio una specie di Buconero
Per cui non sentivo nemmeno la rabbia ma questa cosa non era una libertà non era una cosa buona nato il Foggia Ceretti ha detto che ogni persona è un Cosimo e nel cosmo ci sono i buchi neri
Io ci ho messo un sacco di anni e poi gli ho scritto anche di questa capire
Che come in realtà per molte altre vittime anche se se ne parla meno una delle mie immersioni dominanti era il senso di colpa
Ma cosa vuol fatto io niente
Mi sentivo in colpa di esservi ma mi sentivo in colpa perché quando in tre anni devi spiegare l'inspiegabile in qualche modo ti senti oscuramente incolpa
E poi ho passato tutta la vita in qualche modo fa pensare tirannia funzione possa essere brava essere forte e non caricare questo dolore addosso a qualcun altro prima di tutto in casa e tra le altre persone
E quindi in realtà io sono arrivata al posto giusto che era ristretti
Portata da questo legame edittale positivo ma per i motivi sbagliati sesto che
No adesso mi fa sorridere ma io
Volevo essere una brava vittima
Perché volevo essere una brava vittima perché non mi è mai piaciuto come il mondo di fuori
Sì
Rapportava il tema della pena non ha già detto bene Silvia
Io sono sempre stata convinta che l'unica speranza perlomeno la mia unica speranza da quanto ho memoria
E di nuovo non è che io sono brava
Sì i responsabili del delitto dell'omicidio di mio papà hanno beneficiato
Degli sconti di pena da altri collaboratori di giustizia e io quindi sapevo
Erano fuori dal carcere
Uno era dentro il carcere e il fatto che qualcuno fosse fare qualcuno fosse dentro non cambiava di una virgola la mia esperienza quindi incidentalmente
Io sapevo già che la risposta a quello che sentivo io non era lì
Però voleva essere una brava vittima perché avevo capito che condividere racconto poteva aiutare invece a fare l'unica cosa che io vedevo come una speranza cioè
Persone che avevano fatto delle scelte sbagliate a volte terribili
Potevano cambiare
Mi fidavo di Sirchia guarda che veramente
Ci sono cambiare
Allora detto faccio la brava vittime vado
Quindi in qualche modo sempre da questo mio Buconero di senso di colpa detto certo di dare un senso anche a questa mia Ditano di rendermi utile
E invece quello che è successo in realtà poi è stato molto simile a quello che è provato ottusi Bianchi si a partire vi ho raccontato questo per dirvi come sono
Immensamente diverso e poi le mozioni che ciascuno di noi anche a questo tavolo trova
Però dico anche a chi lavora no particolare con alle vittime di reato di tregua piatte ce l'ho sempre in mente perché delle volte non sa nemmeno la vittima cosa veramente dentro no quindi
Abbiate sempre tanta tanta
Andateci sempre con i piedi di piombo e
Anch'io ho avuto questa esperienza di arrivare e di essere ascoltata
C'è quindi di non sentirmi
Con una specie di macigno i cui sentimenti fondamentalmente erano pericolosi perché facevano mandati da altri
Questa cosa è stata molto forte
E ignara permesso premetto di capire quanta vergogna bionda essi
E questa sofferenza
Di questo dolore
Quanto bisognava essi e di essere ascoltata allora questo per me ha messo in moto tutta una serie di cose
Ci sono state diverse dalle cose e dalle scelte chi per esempio ha fatto Silvia che ha cominciato a lavorare con la redazione
Io per esempio ho capito che per me era molto importante
Ascoltare me stessa
Come le persone ristrette dalla redazione mi avevano ascoltato
E quindi io ho capito una cosa
Cioè sì è responsabile di aver fatto male a qualcun'altro deve passare dal senso di colpa il senso di responsabilità no restano
Parola molto bella si dice sempre
Io ho capito che però dovevo e potevo diventare responsabile di me stessa
Sì e due per il nuovo affrontare la fatica di ascoltare davvero me stessa e quello che provavo
E poi ho anche capito e tiene
Marino prima detto di avere vomitato no dopo la prima volta che ha avuto questo incontro così significativo con il dolore di una vittima io avevo incontrato nel due mila sei nel due mila sette contro la mia volontà una delle persone che avevano sparato al mio papà e anch'io ho vomitato
E però per dirvi la bellezza di questi spazi di verità io ho capito che per me era molto il più importante avere il coraggio di non fare la brava vittima
Di scegliere di non incontrare di nuovo questa persona anche su io sentivo
Il cappotto di dolore che aveva quest'uomo che si è portato fino alla morte io ne sono sicura
E però
Ho capito che la verità ma era un'altra cosa
E attraverso questa farete di legami molto belli che io ho visto succedere no attraversa torna ristretti Orizzonti ho anche capito
Sì
Non sempre devi essere tu che fai tutto lo sforzo ci può essere qualcun altro
Che riempie lo spazio tratta responsabile di reato
Ci aiutano quella specifica persona a farsi carico della sua responsabilità del suo dolore
E io avevo diritto di prendermi ora di me stessa
Quindi l'ultima cosa che voglio dire perché nella mia vita è stato un tema molto grande
Sentire il dolore che quell'assassino pentito
Imparare però a sentire che la cosa più coraggiosa che dovevo fare io
E a ricostruire il mio confine
E e non cancellarmi per riempire i buchi di qualcun altro ma avere fiducia che qualcun altro avrebbe fatto un lavoro
Questo lo dico perché
Posso immaginare che magari per alcune delle persone che sono qui possa essere un tema no desidero chiedere la comprensione perdono anche
Della propria vittima allora vi dico Abbiati fiducia
Che i miracoli possono accadere anche senza gli incontri diretti no
E io posso dire ultimo pensiero voglio che sia per quest'uomo che non c'è più che si chiamava Mario
Chi mi ha dato ascolto più grande che sfinito tassi dettare
Perché ha accettato che io non lo volesse incontrare e non perché hanno odiavo
Ma perché dovevo fare un pezzo di strada che non prevedeva un punto di incrocio con l'UE
E accettando questo
Mi ha fatto un dono veramente grande mi ha dato il riconoscimento più grande che ne possano potesse dare grazie
Bene abbiamo ascolta
Davvero ascoltato
Ci sono state proprio molte parole narrazione
Riconoscimento luogo di verità
Un posto dove la vulnerabilità può esistere
Il buco nero del cosmo
E poi ancora la possibilità di cambiare ricostruire il confine sono tutte parole che fanno parte di un linguaggio che naturalmente
Inquadrabile della giustizia
Oltre la visione della giustizia ordinaria e questo qualunque sia il confine che non abbiamo dentro
Rispetto alle aperture che in questi anni ci sono stati persona nuovi modelli di giustizia una cosa certa
Tutte le persone che sono qui sono
Convinte che come è stato detto la pena in senso classico
Ed è questo anche un tema che Agnese Moro ha ripetuto tante volte alle vittime non può restituire
Quasi nulla se non se non nulla e quindi guardiamo comunque con gli occhi che abbiamo al di là di quello che che la pena può produrre
Io adesso ho ribadito la parola a Ornella
Capire come andiamo avanti
Andiamo avanti tranquillamente con Lucia benissimo allora
Ecco un'altra persona che
A è venuto arrivata ristretti Orizzonti
Poco dopo direi
Il terribile gesto di cui è stata è stata vittima e ha vissuto questa tragica esperienza dentro una storia amorosa che
Lo vende ancora più irricevibile
Questa vicenda si è trasformata in una lacerazione per lei per il suo volto e ed è stata pagata in un libro finalmente secondo me andrà balletti in tutte le scuole
Ammesso l'ho convinto io oggi sono alla mia storia di non amore ecco Lucia un'altra di quelle persone che ha saputo riprendere in mano la sua vita con una forza è una determinazione che già ti ricordi quando siamo usciti per la prima centralista da convegno divertenti alla stazione abbiamo cominciato a parlare e le ho detto questa è un fenomeno e non dimentichiamoci che dal due mila diciannove al due mila ventidue è stata parlamentare
E quindi avuto anche questo sa bene sono felice di potenti Dario ha parlato di riascoltare atti
Grazie grazie a due fonti
Buongiorno a tutti grazie per questo invito
Grazie Ornella
Grazie alle persone che sono qua sono molto felici purtroppo una cosa ho capito che Hancock Fornero che partecipiamo
A questa meravigliosa esperienza della commozione
Cioè abbiamo vissuto io come come altri dolori forti dolori anche irreparabili affrontato prove
Profonde e però ecco questo tipo di condivisione riesce riesce a me a farmi commuovere ogni volta quindi vuol dire che questa condivisione
Del dolore in un luogo in uno spazio così importante così profondo dove ci sono tanti dolore dove c'è tanta domani tascabile umanità vuol dire che qualcosa che ci muove che ci smuove profondamente
La mia storia diciamo inizia
Giobbe storia pubblica inizia nella due mila i tredici o meglio un po'finisce poi inizia
Io subito nel due mila tredici e questa aggressione con l'acido che è stata la realtà al momento finale di una un rapporto
Fatto di violenza quindi un rapporto violento con tutto ciò che è appunto può essere violenza quindi fondamentalmente un rapporto una relazione incontro diciamo così forse è meglio un incontro che
E a a sgretolato a poco a poco la mia libertà perché poi la violenza e questo togliere la libertà una libertà di pensiero ma la libertà soprattutto nel rapporto commessi Testa
Quindi nel riuscire a vedere una persona che avesse un valore che avesse anche un senso rispetto alla propria vita io ho delle immagini regime ad esempio sul terrazzino della casa in cui abitava con l'ora in cui si è poi consumata l'aggressione così
Che pensavo e mi chiedevo ma che senso ha la mia città che cosa posso fare cioè non riuscivo a trovare
Quella spinta in più per dire sono una persona che è pienamente presente nella sua vita i anche nel mondo nel luogo in cui vive rispetto a quello che fa quindi la violenza fa questo al di là dell'aspetto
Dell'aspetto fisico ti annienta poco a poco ti isola poco a poco
E
Certamente questa aggressione chi ha subito l'aggressione limite al limite diciamo della morte in qualche modo quindi io ogni tanto dico che ho salutato poi la la CIA ragazza
Su quel pianerottolo di casa euro passato il testimone alla Lucia che è diventata torna sempre di più assegnato certamente uno spartiacque
è passato tanto tempo in ospedale nessuno proprio il portato delle grandi questioni quindi mi sono ricostruita pezzetto per pezzetto utilizzando parti sa anni del mio corpo il mio viso fatto in modo che di poter riacquistare la vista di riuscire anche a mangiare anche seppure ancora oggi con difficoltà però in modo abbastanza normale quindi la cosa più importante che ho in realtà finalmente preso in mano la creatività quindi
Al di là di quello che mi è successo
Ci interessa Mac digesto me fino ad un certo punto quello che mi è successo io credo appartenga più che altro alla persona che lo ha voluto per me ma non è qualcosa che
Riguarda me quello che riguarda me è quello che io ho fatto dimestichezza
Della mia vita partendo dalla mia stanza di ospedale
Il senato e poi stanno molto tempo soli nel nelle proprie stanze perché c'è il timore delle infezioni ero anche cieca avevo perso completamente la vista quindi ho passato molto tempo con me stessa ho fatto pace con me stessa perché chi subisce
Una violenza sita molto spesso delle colpe e delle responsabilità e invece io ho fatto pace con le mie responsabilità e mi sono ho iniziato a prendermi cura di me stessa
Quindi realtà la la parte più importanti significativa di quello che mi è accaduto quello che io gli ho fatto
Nel rapporto commessi verista avevo trentasei anni e a trentasei anni mi sono incontrata e mi sono anche conosciuta ho capito che potevo farcela che era una persona for
Attenti e che desiderava la cosa che più desideravo Eva era riprendermi in mano la dignità e fare in modo nonostante queste ferite
Il re paradisi comunque
E di avere una vita il più dignitoso possibile lo dovevo a me stessa e lo dovevo anche chi mi aveva fatto del male perché c'era anche questa spinta di orgoglio e ho fatto delle scelte molto precise
è che hanno messo sempre al centro me ma non il modo in cui Sicco ma appunto con questo senso di libertà di appartenenza di speranza naturalmente e anche di generosità
Con questa generosità
Sono arrivata qui a ristretti Orizzonti era di due mila quindici
E io sono arrivata sono rimasta diciamo folgorata nel senso che la domanda che mi sono fatta alla fine di quell'incontro che ho anche scritto un articolo ricordo perché i tempi tenevo una rubrica il mio primo lavoretto diciamo dopo dopo l'aggressione
Avevo riflettuto sui sentimenti su quello che avevo provato nel corso di quella giornata
Ad ascoltare tanto meschinità ma ad ascoltare i detenuti io ancora oggi stamattina mi sono commossa
Nell'ascoltare Marino cernia composto tantissimo il fatto
Che lui abbia detto che ascoltarci
Ascoltare le nostre storie il nostro dolore i nostri sentimenti ha fatto cambiare il loro delle parole cioè le parole hanno preso un altro senso e questo credo che sia un turno uno uno scambio molto importante forse tra i più significativi che si possano fare
Attraverso una propria esperienza di dolore e io allora Piero commossa così come oggi mi ero domandata ma perché la vittima di un reato
Dipendente perché io ci sono appunto come il mio libro perché dovrebbe confrontarsi con l'autore
Del reato non con il proprio culture perché
Non tutti hanno questa esigenza questo bisogno questo desiderio ma perché dovrebbe così uscire un po'dal proprio spazio anche di rabbia e ascoltare
E la risposta che mi ero data la parola che avevo trovato era umanità
Perché credo che nel dolore sia importante recuperare conservare l'umanità
Persistenza innanzitutto perché così richiamo un senso reale e profondo quello che abbiamo vissuto e perché non diventiamo persone peggiori
E poi anche per mantenere uno spazio aperto nel nostro cuore rispetto alla speranza rispetto alla vita
E perché così mettere a disposizione la propria esperienza può aiutare l'altro ecco a riflettere a fare un passo in più diventare anche una pesca persona migliore scegliere le parole giuste
Tutti noi continuiamo ad avere mette accetta tantissimo questa espressione cappotto di dolore
Io di volta in questi anni abbiamo fatto tanti incontri con Ornella con le scuole e appunto io ogni volta
Poi alla fine mi mettevo a piangere nel senso che alla fine della giornata diventavano una cosa faticosa perché molto faticoso condividere
Questo dolore
Quest'anno nomine non mi era successo ce l'abbiamo fatto paio di settimane fa un altro incontro con le scuole non ho pianto detto bene si vede che mi sono evolute passato del tempo
Poi realtà la nottola notte successivo futuri può questo incubo in sostanza finiva con Cerci e non delle diciamo delle delle figure che che mi venivano addosso sempre di più sempre di più ero molto spaventata e dicevo manca cosa sono queste figure che cosa sono a
Sono il male quindi
Abbiamo il nostro cappotto di dolore e abbiamo vinto male quando attraversa la tua vita comunque ti lascia se non altro il suo ricordo per me anche un sapore no quell'un rumore
Che è quello dell'acido ma questo male noi possiamo
E in qualche modo
Gestirlo e e trasformarlo in quest'occasione comunque di di umanità
Questa esperienza sono molto importante perché ci
Ci insegna ne permettono a
Perché stiamo qua e ma Marino così come agli altri di ascoltarci e di scambiarci nostri sentimenti e e io ricordo un passaggio eravamo sempre insieme con Ornella nel carcere di Parma
E ci aveva colpito potuti questo lungo corridoio che devono attraversare i parenti che vanno a trovare i loro cari che sono rinchiusi e c'aveva commosso io però pensato anche quando mia madre
Doveva poi per venirmi a trovare nella mia stanza
Di ospedale doveva passare attraverso appunto questa questa stanzetta vestirsi tutta è poi coltiva dopo questo passaggio venirmi a trovare quindi questo significa che ne possiamo condividere le nostre esperienze la condivisione e il fatto di la generosità e di raccontare proprio dolore e la consapevolezza che questo racconto poi serve all'altro
E Tau senso davvero tanto profondo a questa condivisione e io sono molto grata di questa esperienza coi ristretti Orizzonti ho fatto tante cose faccio tante cose
Come impegno ma questa esperienza è quella di cui sono più cravatta in assoluto nel profondo
E infatti mi tocca davvero ogni volta ecco e mi metto a piangere anche questa volta sono veramente molto ti dice di essere parte di questa famiglia e di avere l'occasione ecco di condividere la mia sofferenza che comunque rimane
Così con questa modalità con queste persone
E
La racconto spesso cioè quando parlo sì del mio impegno per la violenza però metto sempre anche quest'altra parte non tutti la capiscono
Non tutti la comprendono la scambiano per buonismo opere
Invece io credo che sia qualcosa di cui tutti noi dobbiamo essere orgogliosi di avere questa capacità e provare ad insegnare siccome queste esperienze particolare perché coinvolge anche
Diciamo alla società che viene da fuori
Provare a condividere a contaminare anche la società perché anche lei insomma posta coltivare dentro se stessa un po'di umanità
Bus grazie così ma Carlo
Grazie sia
Ecco quindi
Questa immagine della
Della violenza di questo incontro che ha sgretolato la mia libertà
E poi il ritorno della riflessività mi sono incontrata
Questa espressione che mi ricordo già nel due mila quindici Arvedi usato avere avevi fatto ricorso a questa espressione perché paradossalmente servizi uscita a incontrare quella parte di che probabilmente nella tua vita precedente nove il riuscita a fare
E questo
è paradossale atterrò
Hai avuto la forza anche
Di di raccontarlo
Un altro aspetto che volevo sottolineare che come
Noi per ascoltare davvero abbiamo la necessità di spogliarci cioè di
Togliere una
Parte di abbandonare una parte di noi
Per poter aprire le orecchie tua madre per venirvi a trovare doveva fare una sorta di rito di passaggio no che quando veniamo in carcere qui ad ascoltare le altre persone Lena in redazione dobbiamo spogliarci di qualcosa toglierci il cellulare ecco metaforicamente questo ci dice che per ascoltare degli altri
Dobbiamo veramente smettere di pensare a noi stessi di metterci
ASS ad ascoltare chi dalla sua prospettiva ci sta dicendo qualcosa
E non dobbiamo mai tradurlo nella nostra prospettiva e questo il lavoro preziosissimo se fatte Ornella perché essendo venuto anch'io qualche volta
Mi sono reso conto che la tua capacità e proprio questa cioè quella di
Metto
Riuscire a creare un ambiente in cui di parla piena ascoltato per quello che sta dicendo e non c'è questa traduzione immediata
Nel nel proprio linguaggio quindi grazie credo subito la parola alla ad Agnese Moro bolognese modo
Anche lei non ha bisogno di presentazioni naturalmente
Però voglio solo ricordare che
è una giornalista pubblicista una scrittrice
E
Che naturalmente dopo rapimento all'omicidio di suo padre
Si è battuta per mantenere viva la sua memoria partecipando a incontri e convegni
Per
Quello che riguarda personalmente il mio incontro con lei ha partecipato all'esperienza del gruppo dell'incontro che oggi partecipa a molti convegni con Adriana Faranda Franco Bonisoli due responsabile della lotta armata brigatisti rossi e coinvolti nel sequestro del padre
Con cui a intrapreso un lungo percorso di giustizia riparativa
E da ultimo siamo tornati da qualche giorno dai Paesi Baschi dove abbiamo iniziato a costruire questo incontro degli incontri
Che
Io la riproduzione se così si può dire a livello internazionale
Dell'esperienza di giustizia riparativa che abbiamo fatto in Italia Stato che questa volta ci sono israeliani palestinesi
Baschi dell'ETA vittime irlandesi Dellai che avrei unionisti
Battuto
Le persone che sono rimaste vittime nella metropolitana di Bruxelles Lecce Yerba che è una nostra giovane amica che viene dall'Ucraina che appunto in Italia chissà come mai
Scappata dalla guerra
Sono contentissimo di Eva essere qui anche oggi oltre avverte incontrata
In una nei Paesi Baschi
Agnese
Agli agrari
Allora io sono mi sento molto onorata di essere stata invitata
In questa celebrazione di venticinque anni di lavoro di una realtà così significativa come ristretti orizzonti a me è sempre piaciuta per la sua capacità di rompere una barriera di rompere le barriere quell'altra dentro
E fuori quella tra fuori e dentro magnifica mente rappresentata dalle attività con le scuole
Quindi la possibilità di un incontro tra persone che non dovrebbero teoricamente mai incontrarsi ma anche come abbiamo ascoltato incontro tra gli uni e gli altri anche
Un luogo in cui si possono rimuovere un po'le barriere di incontro con se stessi
Quindi grazie per questo lavoro che ci aiuta hanno tutti fare per gli uni o per gli altri
Amati fare tutti insieme per la possibilità di farcela
Su tema del tifo come il luogo di dissoluzione di qualunque possibilità di di guardare insieme la realtà è un tema molto molto importante qui il tifo non c'è
Poi cosa molto bella
I da quanto intuisco da da come
E presentata questa mia presenza del del nostro invito
Mi si chiede di parlare di un tema a me molto caro che quello del ritorno
Del ritorno indietro la nostra costituzione tutto sommato anche se non da una definizione di giustizia non esiste nessuna definizione di giustizia
Però sottolinea come la finalità che la pena si pone e quella di
Della rieducazione quindi della possibilità di ritornare di ritornare
Non c'è nessuna persona che noi vogliamo messi per dalla il cuore della nostra Costituzione la preziosità di ogni persona e il fatto che ogni persona deve giocare il suo ruolo perché tutti possiamo esistere davvero come Paese
Questo questo tema del ritorno è un tema in realtà molto esigente
è un tema che
Cippone tante tante domande
La prima essi della giustizia penale sia davvero sufficiente a consentire il ritorno
La giustizia penale importante per tante cose perché ferma chi sta sbagliando nell'interesse di tutti è anche nell'interesse di chi sta sbagliando
Sottolinea cosa noi come società accettiamo che sia fatto e cosa no
Certamente
Poi alla fine un po'deludente perché quello che
Chi produce sono delle pene
Delle pene che sono illusori a mente come è stato magnificamente
Esposto dagli interventi che mi hanno preceduto superlusso realmente dall'idea che una pena la nullità
Fossa
Aiutare dolore che è stato prodotto
Io penso che la la giustizia penale non si occupa davvero del ritorno perché non si occupa della cosa più importante
Che qualcuno dunque atto di violenza piccola minuscola grande rush che irreparabile
Qualsiasi atto o fatto culto con un'altra persona
Produce in chi lo subisce
Un qualcosa che che non la renderà mai più la stessa persona di prima
Anche la la cosa più banali bruscitt Po infrangere comunque il tuo senso di sicurezza e tu non sarai mai più una persona di prima
Ma questo irreparabile non riguarda solamente chi subisce qualche cosa che prepara deve riguardare anche chi da parte qualche cosa
E il riguarda anche la società quindi alla fine sempre vogliamo un ritorno dobbiamo porci il problema di come si gestisce l'irreparabile
è possibile gestirlo
I perché altrimenti resteremo tutti contabile ferite che non
Che non torneranno mai indietro
Una delle un po'alcune caratteristiche dell'irreparabile sono il fatto che congela
Con il generale persone in ciò che è avvenuto
Rendendo quella cosa che è avvenuta sia per chi la subisce che per chi l'ha fatta con una cosa eterna
Con una cosa che si ripropone continuamente nella vita delle persone
E e l'altra cosa che lascerà
Una mente ingombra
Ingombra per esempio di fantasmi
I fantasmi di vita ha fatto qualche cosa ai fantasmi di coloro a cui hai fatto qualche cosa
E e si nutre di dolore un po'se ne ha parlato benissimo fin qui di silenzio
Perché è difficile parlare di queste cose l'immobilità
Alla fine anche se tu vai avanti con la tua vita parte rimane immobile e quindi gli appuntamenti presenta o questa cosa come una specie di elastico
Che mi lega va inevitabilmente I cinquantacinque giorni della vicenda di mio padre la la
Dai terribile omicidio depredare persone della sua scorta altro sequestro la sua uccisione
E il per quanto io sia andata avanti con la mia vita abbia fatto una vita normalissima
C'è sempre stato questore legame che in ogni momento ti può riportare indietro esattamente quei giorni un legame che non puoi mettere dovere
Mentre nere in qualche maniera è un qualcosa che va sciolto
Come si può affrontare irreparabile io sinceramente non credo quell'immagine anche se molto suggestiva del
Del curare le ferite mettendoci loro no quella cosa giapponese perché mio padre non Cinquilli puoi rimettere l'oro mio padre non ritorna
E incipit abilmente morto e la mia vita è inevitabilmente un'altra
Non quella ragazza che c'era venticinque anni di non c'è più non ci sarà mai più
Anche lei bisogna in qualche maniera ha lasciato andare
Seppellirla come si fa con i morti
E e quindi non credo si possa abbellire l'irreparabile
Io credo che l'unica cosa che si può fare guardarlo
Avere il coraggio di guardarlo negli occhi
E avere la possibilità di raccontarlo questo irreparabile no abbiamo sentito quanto in passato importante perbacco per le persone che mi hanno preceduto poter raccontare qui indurre preparati
Dargli delle parole
E quanto importante ascoltarlo irreparabile
Sia irreparabili degli altri come te che l'irreparabile delle persone che ti hanno fatto del male perché per esempio per me è una delle grandi scoperte chiamiamola così delle grandi sorprese che io ho avuto facendo questo
Percorso di giustizia riparativa
è stato scoprire il dolore degli altri
Dolore di quelli che mi hanno fatto del male perché per me il dolore era Emilio
E e invece c'è un dolore terribile di tutti affatto azioni irreparabili per l'appunto
Pensando di salvare il mondo di fare un atto di giustizia i poveri
Le diseguaglianze e e alla fine si accorge che assoluto ci sono delle brave persone
E che quelle non erano delle divise
Non erano dei simboli non erano delle funzioni erano delle persone
Qui c'è la grande secondo me magia dell'incontro magico tra virgolette del dell'incontro
Perché
In qualche maniera e
Incontrarsi significa poter dire quelle cose Tare pare parole a quell'orrore esattamente di fronte alle persone che lo devono ascoltare quelli a prepararli negletta hanno procurato
E tu devi poteva ascoltare le loro parole
E
E e quanto sia importante che qualcuno ti ascolti ce l'ha spiegato benissimo Silvia
E
Ma chi ti ascoltino le persone
Ci devono ascoltare poter
Fare un rimprovero poter dire ma lo sai chi mi hai tolto lo sai che cos'era mio padre per me
E e e e ascoltare che cosa quella cosa ha significato per quella persona qual erano le sue
Anche il Musio nei dipinti quel gesto
E e e secondo me per le persone che hanno fatto qualcosa di così radicalmente irreparabili
E non è scontato che sappiano quello che hanno fatto
Nei racconti di questi miei amici
Anzi amici difficili ma importantissimi per me è è
è e tanto significativo vedere nel tempo come si passa dalla
Dall'idea di aver fatto un reato che politica del carcere no io ho fatto un reato
All'idea di io colpito una persona l'incontro e mitico per questo perché io sono un rimprovero vivente
Ecco che cosa hai fatto
E quindi sapere che cosa hai fatto però è così importante per quello che
Chiamiamo responsabilità
Perché l'avesse per
Vedere in faccia quello che hai fatto
Fa capire
Che non stai
Costa ai scontando un reato o non hai compiuto un reato preferito delle persone
E delle persone ecco questo ritorno delle persone dall'una e dall'altra parte
Secondo me è una delle cose che prelude al ritorno
Perché il ritorno è proprio la possibilità che ci si senta persone che si sappia che sono persone che non sono colpevoli non sono dei reati sono delle persone che anche noi siamo delle persone
Perché comunque c'è un esperto mia spersonalizzazione disumani Zazie ore che vale per gli uni e per gli altri
Perché hanno
Ma qua che in questo invito io sono chiamata una vittima io non sono ricchi mio sono Agnese
E quelli che mi hanno fatto del male non sono i colpevoli sono Franco Adriana e tanti altri
Persone il ritorno eh tornare a essere persone e e e potere in qualche modo quindi mondo in qualche misura
Sì congelare le memorie scongelare il passato farlo muovere l'importanza dei verdi sono stati sono e anch'io sono stata e sono un'altra cosa e e io mi sono resa conto che la mia mente era affollata di fantasmi fantasmi sono terribili
Sono ingombranti sono
Sono ingestibili
Quando questi fantasmi si trasformano in pensione
Con le loro caratteristiche i loro pregi i loro difetti e la loro fragilità alle le loro ricchezze
Non è che quel male cambia non è che in quell'irrefrenabile cambiano e che motivo padana bella cosa che mio padre sia stato ucciso in quella maniera
Credo cambia una cosa importante cioè che il male non è una cosa di pretura Anica
Non è una forza malefica che agisce nel mondo che noi non possiamo controllare il male siamo noi
Il male fatto di persone discente precise di persone e quindi se è fatto di persone è anche possibile che non
Che non ci sia
Secondo me ne ha di di tutto questo ne ha tanto bisogno anche la società
Anche per ricordarsi di di quella cosa che chiesta tanto importante nella società di Parma no questo motto niente è perduto se non ciò che viene abbandonato
Qui ne discutiamo di abbandonare i colpevoli ma abbandonare anche chi ha subito delle ingiustizie sono milioni di persone che hanno giusto laggiù subito delle ingiustizie grandi
O piccole qui c'è
Secondo me in grande
Desiderio di vivere in un posto in cui ci prendiamo cura alcuni degli altri perché nessuno di noi è perduto e tutti noi abbiamo bisogno di
Di di di essere in qualche maniera acconti
E l'irreparabile non si cura non c'è una possibilità di curare separabile però si aggiustano le persone
è possibile che le vite delle persone ritornino ad essere delle vite sgombre
Delle vite libere delle vite piene
Io questa passione della fotografare le le piantine che di che nascono nei posti in cui non dovrebbero nascere Roma è piena di queste piantine Bonazzi cioè piedi rotti ed è bellissimo perché quelle comunque sono piantine strane che nascono in un posto in cui non dovrebbero nascere però ci sono sono delle piantine vere grazie
Colonnese grazie anche
Bene infinitamente per quello che hai detto
E come se ci fosse un un unico discorso che piglia delle articolazioni di per
Delle vette
E e altri sentieri che comunque si incontrano e si aprono vorrei ricordare questo irreparabile che si guarda negli occhi
E tardi una parola ricordiamocelo laddove c'è la guerra laddove c'è l'odio non ci sono le parole
Perché ci possono essere
Qualcosa di diverso dalla guerra e dall'odio
Dobbiamo trovare delle parole e allora quale giustizia parlato della giustizia del dell'incontro del ritorno
A essere persone o meglio il ritorno delle persone
E direi che questo qualcosa che mi lega indissolubilmente
Atte discorsi che abbiamo costruito in tutti questi in tutti questi anni con una fatica vi assicuro
Qualsiasi pagabile adesso per fare un gioco di parole però con una fatiche norme perché tutto quello che
Si fa in questa direzione e quasi con dove intuitivo
Ma nel senso che
Costruire questi legami
Comprendo spezzando le catene del male ma cercando di incontrare negli occhi dell'altro dell'altro difficile come lo definisce Claudia Mazzuccato
Qualche cosa che all'inizio contro intuitivo
E addette compensi lungo perché questo possa avvenire
E questo come lo sono le parole dure come sassi
Le parole Pallotta le pallottole e e le parole dure come sassi che impediscono di trovare le parole dell'incontro quindi è una fatica interminabile ma che vale la pena di vivere
Riparto il momento di dare la parola a Fiammetta Borsellino che seduta qui vicino a me
Io voglio proprio riprendere le parole ci sono nella brochure ci ha portato all'aria pulita di una lotta alla mafia che punta a cambiare la logica dell'emergenza perenne del male a cui risponde con altrettanto male
Ecco nel due mila ventidue
Fiammetta è stata accolta vice del libro Paolo Borsellino per amore della verità con le parole di Lucia
Mansueti Fiammetta Borsellino appunto
A questo libro è un libro davvero importante ti lascio volentieri la parola sono felici di avere
Buongiorno a tutti io mi alzo perché da siciliana sconfiggono emozione volle movimento
Sono felice veramente di essere qui vi dico immediatamente che io non ho ricette come si possa affrontare dolore la propria vita in seguito ad eventi dagli eventi che c'hanno
Colpito perché chiunque a come dire vissuto un'esperienza simile alla mia versate
Benissimo che tutto il tempo che che viene dopo è una ma non è un vivere ma è un po'sopravvivere cercando appunto continuamente dei degli equilibri io come ha conosciuto Ornella ristretti Orizzonti è un po'tutto il mondo che sta attorno a questo
Percorso un po'per caso io qualche anno fa decisi nelle nel vuoto e nelle silenziose generale che circondava la storia insomma è la verità ma sulla strage di via D'Amelio Happy proprio questa urgenza emotiva di chiedere un incontro in carcere con Giuseppe e Filippo Graviano i due
Killer mandanti del clan di Brancaccio e io preciso gli esecutori materiali perché i mandanti sono quelle menti raffinatissime che ancora non hanno deciso di uscire dalla da quel muro di omertà ed ebbi proprio quest'urgenza emotivo un utente emotiva che
Vi devo dire non fu accolta con positivamente ho dovuto veramente lottare altro che giustizia riparativa anzi ho dovuto chiedere quasi come in favore al ad uno che insomma
Sì diceva di essere un amico di mio padre allora capo di dipartimento Emily diede la possibilità di fare
Quest'incontro non avevo un'idea ben precisa ma quell'urgenza e motivarlo avuta e se l'ho avuta vuol dire che questa cosa un significato vuol dire che ho avuto anche se non guidata da nessuno la necessità di trovare uno spazio di ascolto di di incontro proprio tante nelle persone che erano più
Distanti
L'ho fatto l'ho fatto più volte purtroppo questa questo percorso non ha avuto un servito
Le motivazioni di queste sto mancato seguito non mi sono neanche mai state spiegate però vi devo dire che al di là di tutto al di là degli Effetti
Più o meno evidenti di quest'incontro e della non possibilità di continuarlo tuttavia ho avuto la possibilità di di farlo attraverso altre persone perché quando sono andata a chiedere aiuto rispetto al perché non potersi appunto esprimere questa l'esigenza sono stata messa in contatto con la realtà insistetti Orizzonti
Con tutti gli operatori che ne fanno parte e o ho potuto continuare ho potuto continuare questo percorso anche con persone diverse ho capito che non necessariamente detti
Come dire farlo colle
Persone gli autori indirettamente coinvolti nel delitto ma lo lo lo Lupoi fare con altre persone che hanno distrutto le stesse esperienze incontro per me ha avuto una valenza enorme mi ha fortificato anche perché ha dato un volto proprio a quei fantasmi di cui Agnese parlava che non sono più fantasmi ma sono persone che tra l'altro ci sono manifestate con un'evidenza enorme nella loro fragilità anche nel momento in cui Giuseppe Graviano si mette si prenderà gioco time perché la fatto mi parlava di mio padre parlando della buonanima di mio padre contorno molto ironico io non mi sono sentita felicità no io ho veramente percepito sulla mia pelle proprio la la fragilità e la debolezza di queste persone soprattutto ho avuto la piena consapevolezza che comunque il carcere
Attività non non farsi a resuscitare i morti come si dice in siciliano ma
Diciamo che quella rinascita veramente quel sentirli dichiara invece nell'essere testimoni di un pur sesso di cambiamento io porto con me Sempre un quaderno che gli è stato donato da un detenuto
I Pozzo reale che affatto corso di righe dire rilegato di chianina
Donato un libro con tutte le foto che ha trovato
Sulla mia famiglia foto che neanche io pensavo di avere e questo lo porto sempre con me veramente io volevo anche porre l'attenzione sull'importanza
Di un aspetto del lavoro che fa ristretti Orizzonti che oggi non è stato ricordato e che il lavoro con le scuole
è un lavoro ecco è un lavoro fondamentale che mi trova tra l'altro direttamente coinvolta io ho partecipato a tantissimi incontri perché è quello appunto un lavoro veramente dissemina
La vera lotta alla mafia come diceva mio padre si fa investendo nei giovani nelle nelle nuove generazioni e insegnando loro valori positivi è regalando punto loro anche momenti di vita venera che sono appunto quelle testimonianze che giornalmente ciascuno di noi sa
All'interno delle delle istituzioni scolastiche e quindi io vi ringrazio so che i tempi insomma sono molto molto stretti quindi di
Sarò felice di ascoltare i prossimi interventi diavolo veramente un buon lavoro
Grazie Fiammetta sopravvivere dopo il male
Questa espressione
Che naturalmente accomunato tutte le
Cinque pensare persone che hanno parlato in questa
In questa prima fase prevenire prima parte della del del nostro incontro di oggi
E quest'urgenza di incontrare l'altro
Poi bloccata burocraticamente c'è queste sono proprio delle degli aspetti che hanno se non fosse così svalutata all'espressione proprio il kafkiano perché non si capisce come mai una persona a un certo punto venga impedito di ha di incontrare
L'altro difficile ma poi questa tua
Al trasformazione e l'incontro con con norme la
A a redatto una parola a a questa tua a questo tuo desiderio di
Rinascere colonna
A nel cambiamento usando ancora delle tue parole
Bene quindi io direi che con questa prima comunque con Fiammetta Borsellino abbiamo chiuso un capitolo possiamo aprire il secondo capitolo sì però devo fare un cambio di programmi perché mi hanno detto che le parlamentari del Parlamento europeo devono andare via prima quindi e anche Mauro Palma quindi adesso affronterei rischiamo qui Mauro Palma che è stato per anni il nostro garante cioè cioè fondamentale secondo me e chiamo le parlamentari europee per questo breve capitolo si
E poiché e invito a prepararsi per il capitolo sulla giustizia per i detenuti a Tommaso e e invece a Marcello Bortolato e e Stefano Musolino che sarà il capitano se
Vado no io innanzitutto mi scuso per questo cambiamento e per questa temi necessità gli anni anche mia di tornare c'è una una questione dall'amministrazione penitenziaria oggi pomeriggio a Roma devo assolutamente essere presente quindi devo prende un più Carema mezzogiorno e qualche minuto mi devo vi devo lasciare dire è chiaro che si cambia abbastanza ricco registrarono rispetto
Alla al tavolo precedenti
Sì Thunderchief storico
Raccogliendo comunque due aspetti da tenere presente anche nei temi che noi qui affronteremo il primo punto è che la risposta alla commissione Renato non può mai essere che cosa ne facciamo ora del colpevole che sembra essere invece la risposta apre
Valente nel dibattito pubblico
Mi rispetto subito dopo un reato ma la risposta deve essere cosa facciamo della situazione che reato determina che coinvolge l'autore coinvolgerà vittima coinvolge la società nel suo complesso
Questo è un primo cambio come dire di di prospettiva
La seconda cosa è che colpa riprendo diciamo una una frase che nel se Moro tra le altre l'ha toccato le scelte nel suo intervento è come si gestisce preparati
Perché questo e poi il problema anche di Attilia compiti istituzionali di controllo o di produzione e legislativa
E allora io devo dire che sono venuto per tanti anni cui tante volte pensate che il primo convegno che si fece delle definire la figura di un garante nazionale fu nel novantasette a Padova
E che quindi sto parlando di ventisei ventisei anni fa quindi è un percorso lungo
Come sapete che a a brevissimo diciamo che io dovrebbe essere alla fine di questo mese io farò il saluto in Senato per il venerdì e la fine di questo mese quindi dalla prossima settimana ci sarà
Un cambiamento dopo il quasi otto anni in cui io sono stato
Per garantire garante nazionale
Ma questo mi porta a dire che
Intervenire in questo luogo sì significa intervenire in una situazione di successo
Non sempre recepita come tale dall'amministrazione perché poi si è un po'troppo semplice quando c'è un'iniziativa venire che letizia dichiarare quanto si era sia d'accordo ma poi l'accordo si vede nelle operazioni dirette di gestione che ha responsabilità amministrativa
Dicevo intervenire in una storia di successo in un panorama attuale di insuccesso
Perché noi abbiamo
Un panorama di e complessivo che è molto diverso dai discorsi di questo tavolo
Abbiamo un ampliamento un'estensione dell'area penale per esempio che va avanti a dismisura che non c'entra proprio niente
Con quello che abbiamo sentito come possibilità diciamo di ricostruire connessioni
Io rimango molto stupefatto
Come alcuni di voi sanno dal numero di presenze che ci sono in carcere di persone che sono state condannate quindi non un residuo di pena ma condannati a meno di un anno a metà gennaio sarebbe sono circa mille cinquecento persone de qua e altre due mila cinquecento con una condanna tra uno e due anni questo che porta a dire che c'è un investimento sulla punizione
Nessun penale che è molto distante dal discorso che abbiamo fatto ma c'è anche una forte responsabilità territoriale
Perché molte di queste persone sono persone senza un sostegno sociale territoriale rappresentano diciamo le parole esatte rappresentano la concretizzazione della pubertà
E la concretizzazione della povertà in senso ampio povertà economica povertà di relazione povertà di difesa povertà di supporto spesso povertà anche abitativa se io vedo quanti sono i senza fissa dimora tra cui all'interno di queste micro penne che io che io leggo mi interno possiede
L'amministrazione penitenziaria il carcere può dare cult un gruppo essenze può essere il carcere a dare risposte a ciò che dovrebbe trovare risposte
Invece in un altro contesto e allora questa estensione dell'aria dell'intervento penali è un tema che io anche in conclusione ritirò venerdì e anche in Senato
Nel senso che quando ho cominciato che il mandato diciamo avevo complessivamente
Da da nel settore penale sapete qual è il garante c'anche le altre hanno
No ma nel settore penale complessivamente un novantacinque mila persone tra le persone che erano detenuti delle persone in misura alternativa
Attualmente sono circa centoquaranta mila le persone terrà carceri misure alternative perché anche il discorso sulle alternative dobbiamo dircelo
Non ha funzionato come i passi in cui vasi comunicanti che aumentando uno diminuisce all'altro no sono diventati due passi che sono cresciuti insieme
E quando noi cominciamo a pensare
Che si possano risolvere dei problemi sociali con la penalità abbiamo dichiarato il fallimento della società poter pensare che si risolve la dispersione scolastica
Con la penalità dei genitori secondo me è l'elemento come dire più paradossale che mi è capitato di sentire recentemente questo lo dobbiamo un po'riflettere perché chiama alla responsabilità di ecco in questo contesto
Che io tipico il contesto dell'insuccesso
Fa potenziate va visto l'elemento diciamo L'isola del successo una delle isole giustamente sentivo prima mi sembra forse il sottosegretario perché ce l'ha ce ne sono
Diverse realtà eccetera una delle isole di successo ed è giusto potenziarle più giusto farla capire però è giusto
Capirne quali sono i significati mi accendo tre poi non rubo altro tempo quello che il carcere interrompe fortemente in senso generale è la soggettività adulta sembra quasi che le persone vengono fuori infantili insalate
Quello che interrompe è il DPR nazionale
La persona nella nostra Costituzione Donelli individuasse ma è relazionato e il carcere molto spesso interrompe le relazioni
Quello che interrompe l'espressione culturale diverse ma non parlo solo dell'istruzione parlo del secondo espressione culturale
E questo molto spesso viene interrotto inclusa la cultura del proprio corpo ci si fa male in carcere
Se interrompe la relazione con il proprio corpo ecco queste isole invece positive sovrane insolente Nord interrompono queste aste
Che fanno della relazione il punto di forza che fanno della soggettività turca il riconoscimento che danno la possibilità attraverso i giornali attraverso il lavoro con le scuole attraverso e di esprimere la propria cultura ecco perché ne dobbiamo prendere col nemico fenomeni che possono essere quelli che informano il ma come fenomeno che erra detenzione nel suo complesso
E questo si stenta a fare
Sì senta a riconoscerlo
Anzi devo dire con grande preoccupazione esistono attualmente in Parlamento anche delle proposte di modifica
Dell'articolo ventisette della Costituzione che vorrebbero in qualche modo diciamo ridurre quella portata che il costituente ha dato nel riconoscere
Una finalità
Educativa della pena e che la Corte costituzionale ha definitivamente già nel mille novecentonovanta con la sentenza trecentotredici affermato in maniera forte
Ecco dobbiamo saperlo quando celebriamo quelle e come dire quelli il sole del non abbandono dove si gestisce le riparati idee che devono diventare elemento di lettura e di Indirizzo tutto ha un'aria delli preparati invita e non lasciare in qualche modo un una sensazione del le nicchie
Dei posti dove si fanno delle cose ma poi per il resto che tutto quanto diciamo un po'immutato
Lascio lascio quest'incarico con la sensazione che l'elemento più importante che esistono le strutture di analisi e controllo nel nostro Paese che il sistema istituzionale si sa dotare anche di questo
Lo lascio con amarezza però di un discorso pubblico sul carcere in cui anche in questi giorni abbiamo visto quanto si è distanti
Dal capire che comunque ogni reato interroga tutti voi e quanto è facile invece pensare che è un reato interrotti soltanto delle persone
A parte tutti coloro che non hanno capito rispetto alle quali dobbiamo quasi tutelarci e disinteressarci
Dovrà associamo pensando che una riflessione sulle parole di chi a vari livelli ha subito e che ricostruisce un modo per gestire l'irreparabile
Dovrebbe essere l'indicazione di una politica che sappia costruire sul la possibilità deve andare avanti e non solo sulla gestione delle procure grazie
Adesso Don la parola alle due parlamentare europeo ricordando una cosa che appena ribadendo una cosa che ha appena detto Mauro quanto e e di questo ringrazio le persone Agnese Lucia finalmente assistiamo e Benedetta siccome nel mondo politico ma anche nella società
Sì tende sempre a immedesimarsi nei limiti e pensare che noi potremmo essere potenziali vittime ecco tra a me piaccia questa cosa di ristretti che intanto fa capire che noi potremmo esser potenziali vittime ma anche avere un figlio un fratello ma gli stessi autori di un reato
E poi mi piace che le persone che sono state vittime questa mattina abbiano spiegato in modo così straordinario che quello che può farle stare meglio e non è le pene la pena cattiva la pena
Più dura la pena lunghissima ad Atene
Ha la parola adesso alla chitoni
Intanto buongiorno a tutti quanti voi
Il buongiorno anche tutti i relatori io guerra presso veramente toccata commossa terrà per questo incontro vi ringrazio dell'opportunità che mi avete dato
E
Devo dire che in Europarlamento noi ci occupiamo di questioni dipendenze rispetto a queste che sono così concrete avete presente quando si dice non si occupa di grandi sistemi meno ecco possiamo dire che l'Europarlamento di questo di questo noi ci occupiamo e mentre questo è un drago di sofferenza
Ho sentito le testimonianze da una parte e dall'altra c'è dalla parte delle persone che sono rimaste vittime e dalla parte invece delle persone che hanno usato violenza e enti entrambe le parti si è sentita una grande sofferenza questo luogo estremamente profondo a cui proprio non sono non sono abituata
E quando però scusate mi volevo ringraziare e salutare
Maurizio Molinari terra per avverte coinvolto il Parlamento europeo in in questa occasione non sempre presente è sensibile con riferimento a questi temi e quindi io lo ringrazio per la sua sensibilità
E io ho sentito parlare molto di comunicazione e e quindi ringrazio ristretti Orizzonti perché secondo me a un nucleo è uno chi è veramente importante
Sul fatto di guardare al di fuori quello che c'è qui dentro a questo non posso che dovrebbe
Rimanere chiusa no perché insomma credo che non ci sia niente di più l'uso di un carcere e loro hanno questo questo compito importantissimo invece di portare fuori quello che qui dentro
E portare dentro
Quello che rimane al di fuori nello specifico anche noi eurodeputati che
Facciamo parte rappresentiamo un'istituzione chili vista lontanissima
Lo dico perché nello specifico io mi occupo di agricoltura sono in Commissione agricoltura e oltre che però anche in Commissione lavoro e sociale per cui comunque in qualche modo o o anche insomma indirettamente a che fare con questo mondo però solitamente le persone vedono l'Europarlamento come un qualcosa di lontanissimo che nulla ha a che fare con la vita di tutti i giorni
E invece mi fa piacere che ci sia stata appunto questa sensibilità di portare noi qua perché invece
Questa è un'istituzione che fa parte della nostra vita
Che molto spesso incide pesantemente nella nostra vita con le norme soprattutto dicevo mi occupo di Enrico Tura il cento per cento delle norme di uno stato interno agricoltura sono iperinflazione europea
E cioè il singolo stato e non ha nessuna sovranità con riferimento al tema Agricoltura questa sua aperitivo e quanto importante
Che oggi ci si hanno e i rappresentanti di questa
Anche di di questa importante istituzione l'Europarlamento sul tema di di oggi date le indicazioni no perché le singole e poi i singoli interventi sono demandati ai singoli Stati
Però è importante che ci sia esterno che questa sensibilità anche perché comunque in tema di diritti umani l'Europarlamento interviene pesantemente da norme dà indicazioni precise e questo sicuramente ha a che fare con l'attività delle persone che sono detenute in questi luoghi dignità che io credo non debba mai mancare perché le persone in questo in questo luogo sono private della libertà terra Daria ragioni poi insomma su su quanto debba essere
Pesante su quanto su
Una prima in base al reato io hanno non serve neanche un tecnico non persone anche esprimere un parere e però quello che posso dire è che sicuramente lo persone non vanno private della loro dignità e credo che questo è oggi sia emerso anche dalle dalle testimonianze di chi mi ha preceduto
E però sicuramente quello che a maggior ragione io io mi porto io mi porto a casa
Io tra l'altro vi ringrazio anche perché ho ascoltato attentamente e non essendo io un tecnico sono anch'io sono qui verrà per ascoltare e e quindi è stato veramente interessantissimo sentire quello quello che è stato detto fino fino a questo momento
E quindi io ringrazio ringrazio ancora ristretti Orizzonti ripeto per questo compito che ha di comunicare che in Porta altissimo e che si si è sentito essere una necessità anche da parte delle persone che hanno subito hanno subito violenza e che per le quali poi alla fine il fatto che sembra venga letto una pena a
Alle persone che sono state violente nei loro confronti in realtà più di tanto non non dà soddisfazione
Ecco comunque poi abbiamo modo di approfondire altri non rubare altro tempo io ringrazio ancora pronto perseguimento di giornata
Cresciuto subito la parola Sabrina Pignedoli parlamentare
Grazie grazie a tutti io prima di essere europarlamentare sono stata giornalista d'inchiesta mi sono occupata per dieci anni di cronaca nera e giudiziaria quindi ha avuto modo di incontrare vittima ho avuto modo di incontrare i colpevoli
Forse in un momento in cui però questo percorso non era stato fatto il percorso di avvicinamento perché io di solito l'incontravo in tribunale quindi era il momento forse più difficile e però sapevo quando scrive in un articolo che parlavo di persona e che dietro queste persone c'erano delle storie c'era nelle narrazioni delle motivazioni dei dolori e quindi questo per me è sempre stata una cosa da tenere molto presente di cui essere molto consapevole
E credo anche però che dalla da parte dei cittadini italiani ci sia una scarsissima consapevolezza del fatto che le pene non sono una punizione ma debbono essere una riabilitazione
E
Quindi quando Maurizio Molinari inviano fatto conoscere il podcast e poi libero dice io ero il milanese per me è stata una un ritornare un po'allora lavoro che avevo fatto poterlo sviluppare meglio come europarlamentare anche la possibilità di cercare di portare anche a Bruxelles questo spettacolo infatti stiamo lavorando proprio in questo in questo senso
E e poi conoscere la realtà appunto del carcere di Padova che è una realtà molto particolare io sono venuta già ieri e sono andata a fare l'aperitivo in una pasticceria che si chiamo pasticceria Giotto che so che una una creazione diciamo così che arriva dal carcere di Padova
E questo è un fiore all'occhiello del del carcere in realtà però in carcere appunto non sono così in tutta Italia sappiamo che ci sono tanti carcere dove le persone entrano in mezzo e delinquenti
Ed escono che sono delinquenti del tutto perché hanno affinato le loro capacità magari anche delinquenziali e questo non avviene solo in Italia
In realtà attiene anche in altri Paesi d'Europa paesi dove la popolazione carceraria è più alta penso per esempio alla Germania e la Francia la Spagna
E su questo tema è vero il Parlamento europeo non ha il Parlamento Europa le istituzioni europee non hanno una competenza Diretta se le questioni del carcere
Però ci sono stati alcuni studi alcune risoluzioni che sono secondo me estremamente interessanti c'è uno studio molto recente nel marzo del due mila ventitré
Che parla appunto del della questione della riabilitazione e quanto le condizioni del carcere il siano fondamentali
Per un vero processo di riabilitazione
Condizioni del carcere che chiaramente sono anche strettamente legate all'investimento che viene messo sul carcere
E quindi si fa anche una uno studio di quelli che sono gli investimenti che vari paesi europei mettono sul carcere per esempio i Paesi dell'Est che sono quelli dove le condizioni carcerarie sono più precarie inversione intorno a cinquanta euro detenuto
I Paesi come l'Italia quindi Spagna Germania Francia intorno ai cento euro i paesi invece del nord hanno una un investimento molto più alto ed esattamente in questi paesi dove la riabilitazione funziona
E quindi non Battista cultura Spesal investire sul carcere ma appunto come un investimento perché poi queste persone non torneranno a delinquere e sarà un beneficio per l'intera società
E volevo sottolineare rispetto ci sono come si diceva prima delle raccomandazioni della Commissione per creare degli standard comuni a livello europeo ci sono delle risoluzioni del Parlamento che occultano che appunto invitano la Commissione a fare in modo che gli si atti membri adottino norme comuni dei carceri ma secondo me è una di queste risoluzioni pone l'accento era importante ricorda lo pone l'accento sul fatto che la commissione dovrebbe dare la possibilità agli stati di utilizzare i fondi strutturali dell'Unione Europea
Anche per investirli sul carcere quindi sulla possibilità di riabilitazione dei detenuti
Io mi voglio lasciare con giusto una riflessione
Io credo che le pene non forse dovremmo pensare acque cosa sono le pene nella società che cos'è il carcere alla società a chi finisce in carcere forse in realtà se
Prima di pensare alla riabilitazione nel carcere cominciassimo a pensare a risolvere i problemi sociali
Prima che si arrivi a un delitto prima che si arrivi a una pena forse questa sarebbe la vera grande sfida perché come dice
Scrisse in un bellissimo libro
E in realtà molto spesso si usa il carcere gomme
Mezzo per risolvere un problema che non si riesce a risolvere nella società un problema sociale che non viene risolto viene risolto in maniera veloce con la pena col carcere con l'aumento delle pene in realtà forse la vera sfida proprio salvarlo fuori dal carcere assolvere i problemi sociali prima di tutto
E credo che questa sia la sfida che noi politici dobbiamo avere dobbiamo tenere molto presente grazie
Grazie grazie davvero
Va bene allora beh ringrazio perché
Insomma mi sembra che di il il problema il tema del carcere come cerchiamo di portarlo fuori noi
Con questa idea di raccontare e di coinvolgere le persone di far capire l'umanità sia stato ha colto ripreso dal
Dalle due parlamentari e quindi mi fa piacere insomma che sia stato che sia colto lo spirito di questa inizi d'iniziativa
Adesso aprire il capitolo sulla giustizia
Chiamando
I due magistrati che
Marcello Bortolato e Stefano Musolino che dico la verità non sono stati invitati
Se solo opaco principalmente per l'attività che fanno sono
Il ruolo che hanno così ma per un'idea diversa perché ci piace un'idea di giustizia
Che
Abbia a che fare con l'umanità e quindi a introdurlo Ripa chiamerei Silvia studio ex studentessa e Tommaso
Potete venire ci spero e poi dopo
Allora se possono venire Tommaso De Silvia
Dopo allora dai
Si ride eccola qui allora va bene capirete perché ho chiamato anche una a una ex studentessa di questo che ha fatto questo Progetto parecchi anni fa
Per un motivo anche particolare che poiché adesso vi spiegherà Silvia e che poi in qualche modo risponderà la la persona detenuta che le ha risposto allora perché voglio dire ho solo un inciso ci sono qui le due assessore del Comune di Padova e questo progetto con le scuole che il Comune sostiene veramente danni in cui crede secondo me
Tura e a una e e avere coinvolge le persone in maniera straordinaria lei è un ex studentessa
Non so di quanti anni
Ecco che ha fatto il Progetto nel due mila tre insomma tutte le giovani generazioni a Padova hanno praticamente incontrato questo progetto allora io
Sì
Prego
Sì buongiorno a tutti insomma figlia e ho fatto conto frequentato questo Progetto
Così detto carcere quando aveva ancora sedici anni nel due mila e diciassette quarta superiore
E debbo dire che per me è stato un progetto estremamente importante e formativo
Non solo perché mi ha permesso poi di fare delle scelte anche in termini di studio Kiryat corroborato un'idea che era già presente
Ma anche perché penso che mi abbia dato tassello in più per diciamo quella crescita personale che sia quando si ha sedici anni
E quando si entra all'interno di una società diversa un po'fuori da quella campana di vetro che viene messa durante l'infanzia
Io mi sono resa conto facendo questo Progetto e entrando in contatto con delle persone diverse da me di quanto il mondo sia complessa di quanto la realtà sia estremamente complessa
Nell'ingenuità mia di una sedicenne io lo pensavo di avere compresa esattamente come incasellare la realtà dei fatti cioè insiste il buono e il cattivo ma mi sono resa conto che era molto più complessa di così assolutamente
Io ho fatto una domanda all'epoca a Tommaso e ad altri
Detenuti che ce lo ha portato la loro testimonianza
è una domanda che ho fatto all'epoca per un motivo personali e per un motivo familiare ma che poi in via ma in realtà ha fatto capire molto di più io ho chiesto Tommaso seri nuora insomma tutti quanti avessero provato rancore odio nei confronti dei dei magistrati che appunto li hanno condannati all'epoca delle pene così dure come l'ergastolo per dei fatti appunto così anche gravi e mi è stato risposto di no
Mi è stato risposto di no forse mi hanno detto in un primo momento forse sì
Ma poi no ho realizzato che non non provavo odi per queste persone nessun magistrato si diverte
A condannare all'ergastolo una persona e queste realtà appunto l'ho l'ho chiesto per una questione personali per la mia curiosità personale ma mi ha fatto veramente capire qual è l'importanza della rievocazione cosa significa rieducazione l'educazione significano un'imposizione dall'alto verso il basso i valori condivisi dalla società
Ma è concedere un'opportunità di una vita a una per una vita diversa dalla persona che ha sbagliato mi sono resa conto confrontarmi confrontandomi appunto guarda diversi detenuti che abbiamo incontrato di quanto sia facile sbagliare anche di quanto sia anche umano e di quanti invece si è difficile risollevarsi altrettanto ammirevole e riscattarsi nella vita
Io penso che allora al di là di quelle che sono stante l'intenzioni dell'Assemblea Costituente all'epoca
Io penso che debba essere valorizzato l'ordine dei principi che vengono stabiliti all'articolo ventisette comma terzo della Costituzione
Si parla prima legittimità della pena e poi si parla di rieducazione come finalità prima e fondamentali della pena stessa
Perché si secondo me dovrebbe essere valorizzato purtroppo quest'ordine perché inevitabilmente l'unico modo affinché ci possa essere una rieducazione su un consenso il libero in pieno è riconosciuta la dignità delle persone
E quindi riconoscere che sia persone e Dario una seconda chance di fronte all'Expo
Ovvio io inevitabilmente a sedici anni anche tuttora lo ammetto mi pongo sempre dall'atto della vittima del reato e mai da quello del colpevole perché non ho mai avuto un'esperienza di questo genere
Però questo va appunto questo Progetto mi ha fatto aprire gli occhi della complessità della realtà che poliedrica e di quanto sia importante riconoscere dignità a chiunque e penso che ristretti Orizzonti sia una bellissima realtà che proprio permettono di dare questa alternativa questa possibilità riconoscendo le persone in quanto tali non come colpevoli e non come carnefici ma come persone ed hanno una seconda possibilità
Già tutti allora
Quando io rispondo alla domanda di Silvia
Veramente non è che ha risposto in quel modo
Fare il buono
Perché ogni volta che io mi siedo davanti agli studenti i i loro sguardi mi mi sveglio non molto record
Anche quelle brutte a qualcuno bello
Di quand'ero giovane di quanto sono stato stupido ad ascoltare qualche persona
Che
Diciamo
Mi ha fatto andare qualche strada
Negativo
Però risponde in quel modo perché mi ha svegliato ricordo il mio primo incontro
Camorra nell'ormai
Mi ha mi hanno svegliato traguardo del mio primo incontro
Con il primo giudice che ho visto in vita mia
Ero molto giovane
Poco più che ventenne
Immerso in un sogno maledetto
Diciamo
Avevo una visione del mondo giudice come nella perfezione no anche nella presenza in tutto
Io per me addestrata per mia disgrazia allora mi trovavo le cassette Reggio Calabria
Arriva a questo magistero questo giù mi dicono deve andare giudice per essere interrogata allora non so se si chiamava il giudice istruttore in agosto sta parlando di tanti anni fa
E entro e vedo una persona non come me la immaginavo ben fatte domande ma lei giudice diesel si ci si è arriveremo arriva il mio avvocato elvetico avvocato ma e il giudice Luigi mi scusi ma il giudice che mi deve scarcerati cinesi siccome ero anche ragazze ha cominciato ad attaccare dicendo che ora sei concede contento adesso che mi avete arrestato va be'potestà tre jet eccetera no a lui mi risponde con calma come vede che non io non sono contento non è che provo gioia vedette in carcere la mia soddisfazione di contratti fuori soccorse prendersi il caffè però deve essere sulla strada giusta e se non lo fermi beh forse conosciuta poi gli articoli
Spero non sia ancora fra tenore
Questa cosa
Ho scoperto la normale da in questa persona questa cosa ma colpito tanto
Veramente tante ecco perché
Poi ho risposto assente in quel modo perché io ho ancora oggi sono convinto che nessuna persona propria gioia nel
Tenere dentro in una scatola di cemento per tutta la vita un essere umano
Ne sono molto convinto ecco perché poi si è scoperto dopo due giorni che Silvia la mamma di Silvia un magistrato
E che questa mia risposta la moto l'aveva anche sollevato e questa cosa di dare di dare come dire sollievo ne ha molto fatto crescere in positivo come dire ho restituito qualcosa in positivo perché il progetto con le scuole è quella parte anche dove il detenuto porte alla possibilità di restituire qualcosa in positivo la società è un miscuglio tra giustizia riparativa e prevenzione io la vedo così
Infatti quando alla possibilità di svegliare anche ricordo che tu per autodifesa via dimettermi e più profondo per non ricordarsene è una cosa molto importante perciò oggi non rivista quindi dopo tre quattro anni per di più mi fa molto piacere so che Giuda e che che studia giurisprudenza giustamente a Manhattan Brothers domande
Ecco ci allora al capitolo sulla giustizia con due
Importantissima registrati iniziamo con Marcello Bortolato affianco un amico
Carissimo
Magistrato dal mille novecentonovanta dal due mila diciassette presiede il tribunale di sorveglianza di Firenze è stato componente nel due mila tredici e nel due mila diciassette di due Commissioni di riforma dell'ordinamento penitenziario istituita presso il ministero della giustizia e poi ha fatto parte del gruppo che ha redatto la normativa sulla giustizia riparativa di cui io avevo il coordinatore nell'ambito della riforma Cartabia anche qui voglio segnalare un libro perché è un libro importante vendetta pubblica il carcere in Italia da sottolineare il titolo vendetta pubblica appunto il canto che in Italia
Che ha scritto con Edoardo vigna Marcello
Grazie Toso
Buongiorno a tutti
Allora
Quando Ornella mi ha chiesto di partecipare questa giornata assieme alla gioia di festeggiare as con tutti voi venticinque anni di ristretti Orizzonti ho provato un senso di smarrimenti top perché come lei gli aveva chiesto avrei dovuto parlare di come un magistrato che da tempo ormai svolge le funzioni di magistrato di sorveglianza si pone nel suo più intimo sentire in relazione con l'altro
Che però è il cattivo Marra quello che tutti non vogliono vedere nel sentire sommato avevo parlare di me
Ho deciso allora di farlo scegliendo cinque parole
Che in qualche modo rappresentano il senso del lavoro sulla pena per i cattivi
Una piaga personalizzata dal volto umano attenta promotrice di valori dell'uguaglianza sostanziale e come tale adeguata alla storia del soggetto e alla sua evoluzione
Il magistrato di sorveglianza come sapete ha una immensa discrezionalità
Che però non può mai preparare nell'arbitrio
Mi essere influenzata da pregiudizi culturali da preoccupazioni ideologiche o peggio da distinti repressivi contrari alla legge
Ma deve essere una discrezionalità piena di idee disposizioni valori
Sentimenti conformi alla legge anzi voluti alla legge perché la legge stato ricordato oggi pone proprie quote proprio questo è questo il senso del lavoro difficile del giudice almeno come io lo concepisco in ogni caso quello che ho imparato faccio in ballo anche qui vediamo dunque le parole la prima parola è fiducia
Noi tutti siamo abituati oggi ha un'idea impoverita del diritto
Un'Italia che vede in esso solo l'autorizzazione all'uso della forza
E dimentica che invece il diritto a una dimensione relazionale che non solo viene prima di quella coercitiva ma serve anche per giustificare quella coercitiva
E quello che alcuni chiamano il paradigma si dolciario l'idea che quando abbiamo a che fare con il diritto dobbiamo mettere da parte la fiducia che nutriamo nei confronti degli altri anzi è proprio perché non ci fidiamo degli altri che ci rivolgiamo al diritto e alle sue soluzioni il diritto invece ci chiede di fidarci l'uno dell'altro e ci chiede di avere comportamenti conseguenti
Attenzione però non si tratta
Di un modo per snaturare il diritto o per sfumare la distinzione fra il diritto e la morale
Ma solo di riconoscere che il diritto nel diritto esiste una dimensione orizzontale relazionale che accompagna sempre quella verticale e sanzionatoria
Ecco la diffidenza che è posta alla base dell'esercizio del potere ed il diritto che si manifesta nel processo e anche nella fase dell'esecuzione della pena
è un problema che non solo distrugge le nostre relazioni sociali ma un miliardo le qualità migliori di cui siamo in possesso
La giustizia allora ha bisogno dello sguardo
E lo sguardo può essere esercitato soltanto se si è allenati alla pratica dell'attenzione
Il tema dell'attenzione è strettamente legato alla fiducia
E il suo richiamo a quello dell'ascolto non implica la capacità di saper vedere nell'altro qualcosa di diverso da ciò che appare
Saper andare al di là di ciò che si vede in superficie
Una giustizia relazionale è il rifiuto di una giustizia che passi solo dall'applicazione meccanica di norme generali ed astratte e la giustizia del quindi dell'orale in una situazione che interrogati da direttamente e irripetibili mentre il giudice che è chiamato a essere giusto
La funzione di un giudice che guarda Luca Aubert molto più impegnativa più difficile più esigente di quella che pensiamo di produrre tre trincerandosi dietro la RAI vuole la fiducia nell'altro sì anche la fiducia nel cattivo è espressione di quel senso di solidarietà che l'articolo due della Costituzione impone ai cittadini della Repubblica chiamati all'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica economica e sociale
La Costituzione la legge fondamentale dello Stato chiama i cittadini ad essere solidali perché perché di fatto i cittadini non lo sono spesso tra di loro
E la solidarietà è qualcosa di cui il diritto non lo può fare a meno posto che senza una riconoscimento reciproco che è alla base della solidarietà tra i soggetti non può esserci alcuna relazione giuridica
La seconda parola
Strettamente connessa alla narrazione del male che fa bene alla società come il bel titolo di questa giornata
Nettezza
Ora quanto difficile parlarne Ranucci quando casi di cronaca dalla ferocia devastante ci impongono una riflessione sull'esistenza del male
Il male o che anche nelle persone normali
Se qualcosa ho imparato facendo il magistrato di sorveglianza e che chiunque può commettere un reato
Che non esistono maestri e quanto importante a far affermarlo proprio oggi tornando alla mitezza
E se il contrario di arroganza protervia e prepotenza e per per la classica definizione che ne dà Roberto proprio nel suo celebre saggio sulla mitezza lascia ressa dell'altro quello che
Normalmente è colui che inclinato verso l'altro che lo fa essere quello che
Ed è anche più quel giudice che permette arredi esistere nella sua sulla qualità di fine senza che si debba sottomettere o degradare a mezzo uomo anche il reo come fine e mai come mezzo
In questo consiste quella capacità di immedesimazione clan imparato proprio con il continuo confronto Conac detenuti in una forma di andare verso l'altro
Di spogliarsi di tutto ciò che può far rimanere l'altro dietro una barriera che se fare
L'altezza
Anche a che fare con la clemenza che come sappiamo è uno degli attributi della giustizia
Rappresentata dallo Stato e da quel ginocchio tenuto scoperto dalla peste dalla giustizia che indica il piegarsi verso l'uovo il ginocchio che si piega a parola clemenza viene
Dal verbo clima però ecco che significa inclinarsi piegarsi su se stesso ora la clemenza deve essere chiaro non ha nulla a che vedere colpi al torneo privato col perdono delle vittime
Che nessuno ribadisco nessuno può esigere da chi è stato toccato il ferito dal male ma è la faccia mente del diritto dello Stato
Che talvolta si manifesta parla grazie ai condoni conosciamo
La terza parola è fermezza
Abbiamo parlato di mitezza ma la mitezza non è permissivi tra non è bonarietà o buonismo come si usa dire spesso a sproposito per screditare la funzione rieducativa della pena non ebbe mai normalità
Non è modestia e non è la tolleranza perché la tolleranza esige la reciprocità mentre la nettezza può fare benissimo a meno della reciprocità
Cioè
Può essere il limite e nello stesso tempo fermo quasi inflessibile una volta che abbia impostato una po'
Otto di relazione orizzontale basato sulla fiducia
Chi ha conosciuto anche in questo carcere sacche mitezza e fermezza stanno insieme
Perché quello che conta di più nella rieducazione all'assunzione di responsabilità che significa indurre l'adesione spontanea al precetto
Avendone introiettato i valori e non una obbedienza ottenuta con la forza della coercizione alle regole si dice si obbedisce ma ai valori sia definisce ma il suo valore bisogna essere intransigenti
Ed è un quesito la fermezza del giudice la quarta parola e cultura
La cultura è farsi carico del bisogno eh attenzione e responsabilità e fondamentale per chi esercita una funzione pubblica come il magistrato servizio prendersi cura significa portare l'uguaglianza e il rispetto quella dignità laddove non esiste
E qui mi riferisco proprio al carcere luogo in cui più di altri si riesce con difficoltà ad affermare la propria dignità a causa delle difficili condizioni dei detenuti
Dell'infantili trazione purtroppo ancora ricorrente all'interno degli istituti all'amputazione dei diritti fondamentali come quella la fattività e così si e così via condizioni note su cui non vale la pena ritornare perché tutti le conosciamo molto bene
Un'istituzione che dotata di fiducia mitezza al fermezza
Deve prendersi cura anche del cattivo ad esempio TuttoDante detenuto che tiene in custodia nelle carceri per Servando lo dalla violenza su se stesso e dalla violenza degli altri io fino a
La quinta e ultima parola è la parola più difficile
La più impegnativa
Giustizia
Premetto che le riflessioni che espongo le ho tratte da un bel libro del filosofo del diritto Tommaso Greco che si intitola curare il mondo così Montanari
La giustizia spesso ci chiama scegliesse imporsi agli altri oppure lasciare ad essi lo spazio per esistere
Facendo arretrare la nostra persona
Ecco come suggerisce l'autore del libro se vogliamo disegnare un'immagine diversa della giustizia di cui sono pieni i tribunali dovremmo rinunciare innanzitutto
Alla polenta che è un altro degli attributi classici dell'immagine della giustizia la dea bendata quel simbolo cui si legano l'imparzialità e l'incorruttibilità di colui che decide che però rischia di diventare un ostacolo quando si impedisce di vedere proprio quelle situazioni che richiedono un intervento riparatore
Per farsi carico di una sofferenza per lenire un dolore per riparare all'ingiustizia per favorire una riconciliazione abbiamo bisogno di una giustizia che sappia petroliere ciò che per natura si nasconde
Una giustizia che guarda e Kennan misura matematicamente meriti e demeriti
E per questo motivo rifiuta anche la figura della bilancia come accade nella giustizia riparativa dove non si distribuiscono premi e punizioni e nemmeno si misurano minuziosamente le ragioni delle parti in conflitto delle rotte le ragioni e del torto
Chi amministra la giustizia a chi come il magistrato di sorveglianza fa sì che la pena assalto al suo compito rieducativo
Dopo ritenere superfluo lo sguardo dell'attenzione nei confronti di chi si trova ad essere giudicato o semplicemente Beba subire una decisione presa da altri
La giustizia ha bisogno dello sguardo e lo sguardo può essere esercitato soltanto con quella prossimità che è una dei connotati della magistratura di sorveglianza
Se la giustizia riparativa come si usa dire una giustizia senza spada attonita la riparazione più che alla punizione la giustizia senza veli da è la giustizia dell'attenzione e della cura
Ecco se qui tramavano ristretti ho imparato il potere dell'immedesimazione
è perché ho imparato che il fulcro del mio lavoro non è giudicare
Lo hanno fatto altri prima di me nel processo
Non è nemmeno compiangere non è deridere non è condannare ma è soltanto comprendere le azioni umane come suona il precetto di Spinosa ha ripreso da Carrara nel suo ultimo bellissimo libero finisco con una testimonianza che di fronte a al tema di questi giorni mi sembra possa suggellare meglio di ogni altra conclusione quanto si è detto
Michele
A seguito dopo la condanna un percorso presso un centro uomini maltrattati
Quella struttura nata nel due mila otto che prova a interrompere la meccanica dell'odio contro le donne e che negli ultimi due anni ha visto duecentocinquanta uomini prendervi parte
Michele oggi dice
Sono andato a vedere il film di Paola Cortellesi e ho pianto per tutto il tempo
Nella violenza di quel marito di quel padre di quei maschi che parlano soltanto il linguaggio della violenza ho riconosciuto è un pezzo di me dell'uomo che ero
Non sono mai stato così feroce ma se anche una volta che ha alzato le mani su una donna sei sentito quella maledetta voglia di sopraffazione vuol dire che la violenza ce l'hai dentro e l'unico modo per salvarsi
è riconoscerla Cambiare si può io l'ho fatto grazie a tutti
Marcello
Che cos'altro aggiungere nulla
Nel senso che hai ripreso proprio il tema della fiducia che anche Tommaso Greco in un altro libro
Attratta in modo magistrale naturalmente cinque parole che ai usato
Per me sono sono vicinissime soprattutto vorrei riprendere questa idea del precetto
Che più della sanzione ciò che a noi interessa di una norma perché quel precetto
Che costituisce un comando in realtà qualche
Qualcosa che va lentamente internalizzato come dicevi bene tu non imposto ma intorno a quel precetto sia attraverso la giustizia riparativa che attraverso il lavoro del magistrato di sorveglianza de per costruirsi una dimensione dietro dialogica cioè
Una narrazione se su quel precetto che è stato violato
Urla responsabile può cominciare a costruire una narrazione significativa per lui o per lei
Inizia a comprendere effettivamente che cosa sia un precetto e a dargli a dargli il valore e poi questa questione della giustizia intesa come contabilità se c'è un'entrata ci deve essere un'uscita
E naturalmente
Noi cerchiamo di superare quest'idea della contabilità però il fatto di aver costruito alla giustizia riparativa
Come diciamo che si che si interseca l'interno della giustizia ordinaria ci dà l'idea che la contabilità comunque non siamo pronti ad abbandonarla cominciamo a a ricostruire un'idea di giustizia in cui appunto l'orizzontalità sia un elemento che Possa affiancava che l'idea della contabilità
Forse fra quattro cinque mila anni potremmo fare dei passi avanti intanto adesso ne abbiamo fatto uno che almeno a livello
Normativo ha avuto una sua approvazione
Bene allora passiamo invece adesso la parola Stefano Musolino che è sostituto procuratore a Reggio Calabria
E ha preso parte a molti processi che hanno spaccato dei durissimi colpi all'organizzazione malavitose locali d'inchiesta alta tensione Camp Ling gotta per citarne solo alcune
Ecco
Grazie sono molto onorato di essere qui
Ringrazio in particolare la dottoressa Favaro premi scelto per questa possibilità
Raccontarvi un po'del modo in cui mi sono relazionato coriste teorizzò antico me lo scoperta la scoperta per un fatto lavorativo venivo qui a Padova
Per ascoltare dei collaboratori di giustizia
Mi era stata vammi sulla proposta la possibilità di conoscere dal vivo questa redazione di cui avevo sentito parlare qualche volta l'ho letto anche la rivista ma
L'impatto fisico con la redazione di ristretti Orizzonti sto veramente qualcosa
Di molto impattante
Sul mio modo di immaginare il mio ruolo di percepire il mio ruolo
Siamo dentro uno spazio io allora il carcere è uno spazio di dolore oggi abbiamo avuto grande Donno
Perché molto più di quanto stiamo facendo noi adesso
Avete sentito prima le vittime di alcuni reati che ci hanno raccontato un pezzo all'unità profonda spero che soprattutto la parte più giovane della platea
Abbia colto e sia in grado di apprezzare questo regalo che gli è stato fatto oggi da queste persone
Ed è uno spazio di dolore questo dentro il quale da una parte lo stato esercita la sua forza
Che genera
Dolore
Che viene
Da tutte le privazioni di cui il carcere caratteristico oggi stiamo tutti morendo di freddo quindi anche oggi noi facciamo un piccolo esperienza
Di di di questa difficoltà
Ma anche uno spazio di dolore
Per le vittime
E sono state attraversate dal male
E da questo punto di vista ristretti Orizzonti credo che sia un'esperienza straordinaria
Proprio perché è uno spazio per singoli o gruppi per tentare di trovare risposte comuni a problemi complessi
Attraverso l'esercizio
Della convivialità delle differenze
Tutti i soggetti dietro Pato e ristretti Orizzonti è stato nelle dei fattori di attrazione per me di ristretti Orizzonti
Son persone che viveva né attraversavano questa complessità da prospettive diverse
E il presupposto per potere trovare risposte comunicherà riconoscersi
Soggetti che con una loro dignità guardavano a vari problemi da prospettive diverse
Una delle più interessanti i momenti in cui ho partecipato alle
A questi comitati relazioni rispetto Rizzolatti era quando ha partecipato
In maniera proattiva anche il direttore
Perché il direttore introduceva anche dentro il carcere dentro questo momento di confronto
Lo spazio riservato alla polizia penitenziaria ed educatori alla
Ai soggetti amministrativi entro il carcere
E questo aumentato la capacità di tutti quelli che partecipano a questo racconto
Ma la capacità di comprendere la complessità di questa realtà
Che ripeto non si può fare se non riconosco nella capacità dell'altro del mio interlocutore di regalarmi qualche cosa che mi aiuta ad ampliare i miei ristretti Orizzonti
Tutto quello che cui noi aspiriamo e vivere in pienezza
Vivere in pienezza la vita che ci è stata data scegliendo come attraversare i nostri spazi dolore
Questa è una cosa che dicevo straordinariamente oggi c'è stata regalata dal da queste vittime
Che però hanno scelto avete sentito anche due modi diversi no Benedetta Tobagi che ha vissuto con difficoltà e ha scelto e ha preteso di poter esercitare il suo diritto a scegliere di non relazionarsi corna gli autori del reato si ammetta Borsellino che ha preteso invece di avere questa interlocuzione perché sempre alla fine come scegliere come vivere la pienezza è una scelta che deve essere dimessa i soggetti coinvolti in questa vicenda e forse da questo punto di vista questo primo fondamentali approccio che
La la novella la l'introduzione della giustizia riparativa seppure in forme ancora
Complementari parallele nel nostro diritto penale dovrebbe forse interrogarsi un poco di più
Perché a me pare che in questa struttura
La scelta della vittima sia ancora subvalente ed è prevalente invece la scelta non possiamo anche di fine del colpevole perché nel nostro sistema di giustizia riparativa non è nemmeno richiesto che l'imputato riconosca
Sì e pure in quello spazio neutro diciamo processualmente di avere commesso il fatto
Con un rischio di vittimizzazione secondaria delle vittime dentro quel
I procedimenti molto alto
Quindi la scelta della vittima
E la prospettiva della vittima e qualcosa che dobbiamo pure curare
In questi momenti
E poi ristretti Orizzonti come spazio verso oggetti singoli individui
Che ambiscono ad una narrazione ad una prospettiva come detto benissimo prima Dole potrebbe Ceretti contro intuitiva
Ma perché guardate che contro intuitiva la narrazione costituzionale
Calamandrei ricordava
Che la Costituzione è una polemica contro il presente
Perché il sogno costituzionale sempre oltre
Ce lo diceva prima benissimo Marcello Bortolato no dignità della persona solidarietà e qualcosa che ancora davvero non viviamo
E però questo testo costituzionale qualcosa che ci invita ci sollecita ad andare oltre e a guardare oltre il nostro sistema
Per questo
La Costituzione davvero quello che ci rappresenta
Molto di più che i perimetri dello Stato i confini la nazione
Quello che ci fa essere
Autenticamente Stato e ci fa stare in questa relazione in cui tutti hanno una dignità giudici operatori detenuti vittime
Ed è proprio il riconoscimento di questo testo straordinario che la nostra Costituzione
Che dobbiamo capire come difendere
Perché alcuni
Alcuni obiettivi
Obiettivi costituzionali forse non sono mai stati realizzati certamente oggi sono messi in discussione
E questo fa parte della nostra identità di paese
Anche perché
Lo dico con grande stima schiettezza mi dispiace non c'è il senatore andare ma
Le parole del sottosegretario stellari sono state molto deludenti
Perché ha parlato di cose
Ha parlato di un mondo che non esiste
E non è possibile che un rappresentante istituzionale
Venga qui a parlarci di cose che non non ci stanno nella realtà che deve amministrare
Perché altrimenti continuiamo con una narrazione una narrazione puramente immaginifica
Rispetto alla quale poi bisognerà andare a cercare un capro espiatorio per dire perché le cose non funzionano in quel modo
E invece non stiamo registrando un sovraffollamento carcerario questa è stato riconosciuto senza quindici qualcosa a proposito di le cause cosa vogliamo fare per affrontare questo problema
E che invece devono interrogare
Perché se no
Manca secondo me un presupposto che fondamentale nel rapporto tra istituzioni e cittadini
Che la lealtà del discorso
La lealtà del discorso parte da una un presupposto necessario che l'affermazione del principio di realtà c'è una realtà è una realtà complessa prima vedere come possiamo affrontarla
Ora a fronte di numeri che abbiamo
Di un costante sovraffollamento
A cui fa da specchio
Il reiterato ricorso allo strumento penale
Quale elemento di aggiustamento diciamo così di problematiche sociali potrei fare decine di esempi perché proprio la caratteristica tipica di questa stagione che portate per capirci non riguarda solo il nostro Paese non ha riguardato soltanto questa maggioranza
Perché procura difficoltà generale della politica
Della politica europea forse mondiale
Di risponde in maniera adeguata a problemi complessi perché l'emozione quello che detta l'agenda politica
L'emozione l'urgenza e dall'emozione l'urgenza si danno sempre risposte immediate che tentano di dare una contro emozione o se volete una sedazione di quell'emozione
Il modo più facile pentire abbiamo fatto una norma penale abbiamo trovato un capro espiatorio il problema è questo lo puniamo di più lo puniamo ancora meglio e questo risolverà il problema
è una cosa smentita da qualunque
Esperienza empirica ricerca scientifica quello che vuole e una narrazione fantasiosa
Tutto questo
Mi sa dire che
A fronte di un carcere che invece di essere un carcere rieducato
E un carcere sempre più sedato
Perché di fronte a questi problemi sovraffollamento quello che vediamo è un ricorso clamoroso a forme dentro il carcere a forme di terapie
Sostanzialmente basate su psicofarmaci che anestetizza non le persone
Di fronte all'insuccesso evidente delle misure alternative che di fatto sono buone soltanto perché ha possibilità economiche
Quello che stiamo provando a fare come in magistratura e puntare sulle pene alternative
Che proprio scudo nel carcere come possibilità ma è evidente che questo non è sufficiente
Ed è per questo che anche come Magistratura democratica
Insieme ad altri evidentemente ci facciamo promotori di tentativi di soluzione
Tenta di risoluzione soprattutto per come ci ha detto Mauro Palma per quelle migliaia di persone che hanno ormai pochi anni di carcere e rispetto ai quali forse si possono immaginare modalità detentive extra muraria che li aiutano sempre di più a fare il passo che dovrà essere fatto che quello verso il reinserimento sociale
Altrimenti continuiamo ad avere recidivi che tornano a delinquere in numeri straordinari
E guardati ve lo dico da da Reggio Calabria
Dove continuiamo ad arrestare
Persone che si prendono la terza condanna per quattrocentosedici bis con radicali
Che proprio il sigillo più evidente a un fallimento
Del progetto costituzionale
E soprattutto del fallimento di una prospettiva legislativa che punta solamente sulla repressione sul carcere che non ha autentiche alternative di risposte sociali a problemi che sono prima di tutto sociali economici e culturali
E continua ad affidarsi anche nella lotta alla mafia alla repressione con un continuo spostamento con una proprio l'incapacità di accettare iridato fenomenologico che vorrebbe sempre di più che si tornasse a spostare in quello che la la legislazione antimafia è da sempre un crinale
Lungo il quale le esigenze di sicurezza pubblica si confrontano con i diritti dei singoli
La legislazione di emergenza ci ha sempre portato verso di più verso le esigenze di sicurezza pubblica quello che ci stiamo che stiamo verificando e che questa modalità siccome incapace
Di affrontare il tema legato al recupero delle persone e inadatta ad affrontare il sistema ma questo è un dato come posso dire oggettivo
Perché se è dal mille ottocento novanta che ci sono tracce che nella piena e Gioia Tauro la cosca Piromalli e dominante
Ma io posso accontentarmi di arrestare
X Piromalli l'anno e dire che ho affrontato il problema
Se la cosca De Stefano è danni dominanti a Reggio Calabria continueremo a restare prima che il problema si risolve oppure devo accettare si intrecciano altri potremmo anche far tre la ionica però insomma odi
Quante persone dovremmo a restare
Tenere in carcere buttare via la chiave per usare questa cosa che è piaciuta molto una parte diciamo politica
Per scoprire che non è questa la soluzione
Quando arriverà il tempo per parlarci
Trovare soluzioni se vogliamo contro intuitive
Per immaginare un altro modo di affrontare i temi che ci occupano in particolare
Perché questo vorrei travi compiti specifici quello della Trinità organizzata a fronte dell'evidente fallimento di una legislazione che non è autenticamente capace di risolvere il problema ma non può esserlo perché è una legislazione tendenzialmente che fonda e mette la repressione al centro della sua azione
Allora io auguro altri
Duecentocinquanta anni e ristretti Orizzonti spero che ristretti Orizzonti si anzi una moltiplicatore di queste esperienze grazie alle quali guardare da molte prospettive ai tanti problemi che affliggono il mondo della giustizia il mondo l'esecuzione della pena ma con una prospettiva di emancipazione
Da quelle che sono le le le idee i sistemi in cui siamo costretti a ragionare oggi grazie
Fare ma per favore possono venire qui fare il capitolo successivo me metà redazione mi serve Antonio Ignazio Tommaso Jodie Armin il ricco
Volevo solo commenta brevemente
Le parole del dottor Musolino
Questo richiamo a riconoscere a difendere la Costituzione
L'ha trovato più che mai opportuno naturalmente ma l'aspetto sul quale volevo ragionare riguardava soprattutto il fatto di trovare i capri espiatori
Che l'obiettivo della politica attualmente devi Garlanda probabilmente il più straordinario studioso di temi di cultura di Criminal Justice di criminologia che cioè al mondo e che assegna AN Why You nella alla New York University ha usato un'espressione interessantissima per parlare di come si fa politica criminale praticamente in tutti i Paesi occidentali che Acting Out letti Thing auto è una parola presa a prestito dalla psicoanalisi che significa mettere al posto dei pensieri e delle parole dei gesti l'espressione è richiama appunto alla politica criminale attuale perché anziché pensare che ai problemi in generale sì va alla ricerca di un capro espiatorio si crea un capro espiatorio
E su di quello si costruisce un appena ad hoc col risultato di perdere
Una visione generale e di continuare a perpetrare che nella visione repressiva
Quindi mi sembra che l'intervento del dottor Musolino sia stato estremamente importante per chiarirci esattamente ciò che deve essere conto intuitivo
Lo ringrazio particolarmente Ornella tiri dalla parola
Adesso grazie
Ad
E adesso vorrei vincenti iniziare questo capitolo il che per noi è fondamentale che riguarda il nostro progetto con le scuole
Quindi chiamerei qui ecco dico anch'
Come sette
Da questo dove il pollice come volete e cerchiamo anche Cesare Cesare Moreno
Perché è
Ai miei redattori chiedo di essere breve mi raccomando perché le
Il freddo e tanto
Se allora va bene
Va bene allora
Apriamo questo capitolo perché per noi ci sono anche studenti insegnanti verso e a ex studenti sesta ex studenti
è il cuore del nostro progetto credo il quello gli incontri con le scuole sono il cuore perché perché riguardano davvero da una parte tutte le i giovani e
E il loro futuro dall'altra le persone detenute che mettono a disposizione il loro passato per cercare che il futuro delle per dei ragazzi sia migliore del loro quindi è uno scambio non sono
Idee per noi particolarmente significativo perché intorno a quel Progetto le persone davvero crescono davvero fanno un salto di qualità nella loro vita e nella loro consapevolezza adesso non so a chi voglia comincia e poi ecco avventizia
Ah buongiorno a tutti mi davano sono un ragazzo di origine foggiana anche sull'uno uno straniero sono con me nato trent'anni dieci dei quali già scontati sono in questo carcere o dal sei anni quand'
Se non li vado qua giustamente
Dovevo ambientarmi e dopo vari Consigli dovrà anche decidere mio percorso e dopo vari consigli decise di frequentare la redazione
Quindi anche gli incontri con le scuole
In cominciato sin da subito quindi sei anni fa più o meno cinque sei anni fa
A frequentare questi incontri da dire un paio di cose però prima di partire da a dire appare dell'incontro volevo parlare un attimino andarmi a stare al personale per arrivare dopo la conclusione
Io sono nato in una famiglia perbene
I primi i reati ricomincia conterà quattordici e quindici anni quindi arrivano le prime denunce davvero arresto ha vinto il primo vero e proprio arresto arriva a sedici anni dopo aver diciamo assaltato due gioiellerie una mina un ad Ancona
Arrivo al carcere minorile carcere minorile diciamo non è come l'abbiamo visto in tv nella serie male fuori Roma è un vero carcere corre con le dure con ragazzini d'Italia sono dei bambini alla fine che vogliono diventare boss va bene io ero uno di quelli vi dico la verità
Cercavo di modo di fare soldi mode e legale
Una volta uscite dal minorile e mi sono ritrovato nelle acque quartiere ho ricominciato gli stessi sbagli che facevo prima
Con la differenza che si è aggiunta anche di mezzo sostanza stupefacente di poco del tipo tra cocaina
Quindi andava sempre piumone diciamo una cosa fino a quando l'undici novembre non decidiamo di fare un'altra rapina questa volta un commerciante
Durante la rapina io faccio funzione da Paolo
No no un mio ex amico entra dentro
E diciamo
Uccide il commerciante
Voci del commerciante io mi sono preso su non riuscivo c'era capire cos'era successo sono scappato
Cercando di dimenticare tutto il mio passato solo cercando di rifarmi una vita
Però come sempre avviene a giustiziati portava il conto era pagare così mi arrestano mi portano al carcere di Venezia
Le ho fatto una carcerazione abbastanza diciamo ho piena di Casini infatti prende un bel po'di rapporti e penso anche a una denuncia
Oltremodo qui come dicevo prima mi si ho visto la redazione delle sentenze non vi ho cominciato incontri con le scuole perché faccio questo porto la mia testimonianza
Perché secondo me in quanto incontri con le scuole del vero la la pera cotta finalità dell'intervento del per ricordo gli incontri sono
Avere la possibilità di fare un dialogo con gli studenti ad essere capiti da loro e non giudicati e loro in più per fare prevenzione perché alla fine loro capiscono dai nostri sbagli se un ragazzo ha preso una strada deviante
Una strada che non doveva prendere
O almeno con un amico di qualcuno che ha preso una strabiliante può dargli dei consigli se in base alle nostre storie su quello che raccontiamo noi
Faccio l'esempio sempre durante gli incontri di un genitore
Che aveva accompagnato suo figlio durante un insomma figlia durante un incontro
Io lo vedevo in disparte per fatti suoi non sapevo che era il genitore assolutissimamente quando finisce l'incontro questa persona viene verso di noi dice sapete io sono il padre di quella ragazza che a
E ha fatto quella determinata da un mandato di arresto con subito pronto giudicarci da
E invece no lui dice sapete che anch'io mi mi sarei potuto trovare in carcere
Io quasi per prenderlo in giro le dico ma come anche tu come ti reati
Lui dice no
Dice però sono un tipo abbastanza aggressivo come posso dire sia aggressivo invece sentivo Cosenza aggressivo sono sicuro che con corsie passavo accorpassero del tempo sarebbe potuta finire anche in carcere quindi è l'unica da non far venire gli anche la figlia a venirlo a trovare ah siamo arrivati che alla fine dice lui potere stazioni in carcere quindi c'è un dubbio che l'abbiamo messo anche se non non ha cambiato idea sulla sua aggressività però un dubbio gli abbiamo fatto capire che era sbagliato quello che pensavo su di noi
E così se ce l'abbiamo fatta con delle persone grandi faccio questo esempio qua secondo me molto non dico più facile però molto meglio farlo con dei ragazzi
L'ultimo io vorrei dire se ci sono molti ragazzi qui presenti sono l'ultima persona per dare consigli per una cosa vorrei dire
Non di più diffidate da tali da quelli già gli promettono di fare soldi falsi di di costruirvi un intero sono tutte illusioni alla fine soprattutto loro lo fanno per arricchirsi la loro di tasca non la vostra con questa strada non si va da nessuna parte questo mi sento di dire l'ultima cosa che mi sento di dire bene
Ultimamente ha avuto un permesso di necessità perché ho una sorella malata di sclerosi multipla quindi la sono andata a visitare
Nel nel nella casa con mia sorella c'era anche il mio nipote che appena nato appunto era mia sorella
Per fare capire anzi forse si possono perdere se scelgono una strada come quella che meno ha scelto io
E questa cosa qua il fatto di aver tenuto nipote in braccio però Rupert per tutto il tempo per tre ore di permesso ha dormito tutto il tempo
E non ci riuscirono a intravvedere un solo sguardo quindi a questo quello che si perde se scegli ma serve deviante o sceglie una strada come quella perché pensavo che era la strada giusta per me grazie
Buongiorno a tutti io sono Enrico fa ventuno anni da quattro anni che sto in carcere sotto condannato a nove anni otto di reclusione
Per fatti da Mino reati da minorenni
Per due rapine
Io non vorrei parlare tanto la mia storia in questo convegno perché cioè come lo scorso anno ha parlato quindi sarà un po'breve con la mia storia io sono cresciuto con un padre che purtroppo già quando ero nato lui era in carcere a scontare una condanna
A casa c'era un sacco di problemi
Il tempo passa però le cose non cambiavano dalla parte in Europa perché poi il mio fratello cresce inizia a fare reati anche lui andare in carcere
E questa cosa ne ha fatto un po'soffrire la mia vita perché ho visto solo carcere
Reati non ho visto cosa vale
Vorrei parlare un po'più del progetto degli incontri con le scuole che facciamo perché fino adesso un anno e mezzo che sono in questo carcere vedo che questo Progetto sta portando un bene a novembre negli studenti perché dissidenti quando vengono vanno fuori non si son dimenticati ti scrivono come è stato per loro
Era una cosa che ti gratifica come detenuto perché esse primo venivo giudicato per un padre che era in carcere qui non mi sento giudicato male anzi giudicano e capiscono la mia storia
Incontro con le scuole penso che sia il inserimento sociale più più forte che ho visto qui dentro perché riuscire a a relazionarsi con io che ho ventuno anni a persone che hanno un po'più piccoli di ma ma non tanto e può essere un mese brutto esempio che non devono seguire quindi fare anche qualcosa
Che può essere veramente utile
Questi incontri con le scuole ogni volta che io salgo dal un incontro delle scuole in sezione mi sento molto meglio mi sento più leggero perché fuori non ho mai raccontato la mia storia nessuno nessuno cioè non stavo raccontare me programmi niente a mia madre
Invece qui ho trovato dei ragazzi che fissano ascoltare perché ci ragionano prima di fare una domanda
Ci ragionano anche quando prendono la risposta
E questa cosa ti fa sentire meglio perché gli adulti nel mio caso non sono stato molto non sono stati molto così dice non mi hanno capito molto
Invece ragazzi vedo che mi hanno capito non mi giudicano male anzi mi giudicano nel bene
E questa cosa almeno per il mio cioè per me è servita molto in questo anno e mezzo perché mi sta cambiando su alcune cose se prima non cercavo mai un aiuto
Perché non ho mai chiesto aiuto a nessuno può adesso piano piano sto mi sto affidando di alcune persone che prima la fiducia non c'era
Però è molto difficile perché tu hai ventuno anni se dentro un in carcere dove ci son persone più grandi città magari hanno già fatto trent'anni di carcere quindi non puoi mai trovare lo stesso discorso con le persone
E niente volevo solo ringraziare ormai le rispettive orizzonti per questa possibilità degli incontri con le scuole
Niente grazie
Buongiorno a tutti mi chiamo Ignazio
Sono nato in Sicilia esattamente a Catania
In una città
Con spezie bella battono uno io vengo da una famiglia numerosa eravamo sette figli
Lavoravo solo d'Europa
Mia mamma era casalinga perché dovevo badare a tutto ma il figlio del più grande
Essendo che era un quartiere molto malfamato povero
Quando mia mamma alla mattina la portava a scuola io ho trovato lì facevo finto che entrava o malese non va avanti
Me ne andavo fuori Veneto con le mie compagne dalla mia stessa cosa che a seconda volta quindi allemanda
E andavamo a fare dei danni per darne crescendo crescendo Como fatto cotto diciannove hanno arrestato per la ben nota minorenne
Andato lire della mia vita ha dato il buffet così oggi mi ritrovo con nel Comasco essendo due anni di carcere
Ma quello che a me mi preme di più io c'ho quattro figli tutti e quattro maschi
Cresciute dalla stessa mamma con la stessa educazione nello stesso quartiere
Solo che è uno dei più piccola preso una strada sbagliata
Oggi si trova in carcere
Il mio dispiacere che non posso fare niente perché io sono anche chiuso qua in carcere o lo dato sembra debole con cinghie
Purtroppo gli ha mandato alla procura paterna
E non ho potuto fare andammo a quello che io Rialto pure
Che Foro due tutto anche dopo la mia vita basta che voi ne prenda una strada della retta via come i suoi fratelli
Questo è tutto
Ne ha soccorsi dove verrebbe io mi chiamo Antonio Cassano ma c'è un altro di parlare da un capo ogni volta che devo parlare dove fonda una platea non so perché mia emozione
Comunque quello che vorrei dirvi
Una parte dell'abitabilità quella positiva non quella negativa
Perché io sono entrati in carcere analfabeta
E fino al due mila dieci al al due mila e nove sono rimasta fatte poi sono rimasto in questo istituto
E qui grazie alla devozione alla redazione di allenavano tornato con la società l'incontro con Obama studenti e con quelli che avvengono tutti quelli che avvengono tutte alla redazione non hanno aperto gli occhi ho studiato e oggi sono scritto pure all'università e penso a breve di potermi laureare fra qualche anno sociale
Quanto quello che mi preme dire che frequentando la società civile uno riesce a vedere le cose diverse perché primo aveva un paraocchi davanti
E oggi grazie allora a tutti voi Onno appartarmi insegnata sempre qualcosa
Non lo so ma non vorrei dire che oltre alla alla devianza ho imparato a fare altre cose che prima non ero in grado di farlo e oggi grazie a voi e alla società dico sempre al progetto con le scuole tutto riesco a fare qualcosa in più grazie
Salva io sono Jodie
La mia storia invece inizia tra i banchi delle scuole medie dove purtroppo avaro messo in disparte dai miei compagni venivo polizza altro da un gruppetto di i ragazzi più grandi di me
Fino al giorno in cui io ho deciso di rispondere alla violenza con violenza picchia in uno dei ragazzini
Dopo qualche giorno
Altri ragazzini delle scuole iniziavano a prendere contatto come parlarmi frequentarmi da lì senza renderne conto diventare in un polo anch'io iniziavo polizza altre persone
E da qui in poi la mia storia va solo che in declino perché poi mi ha portato dove sono d'ora perché avevo iniziato a fare sempre peggio e trattare male la gente
A delinquere
Qualche giorno fa sempre con gli incontri con le scuole
Una ragazza mi ha fatto una domanda
Ci ha fatto una domanda
La domanda era
Preferirei estive dimenticare reato che avete fatto
O prenderlo come
Spunto di punto di riflessione per diventare un'altra persona un domani
La mia risposta è stata
Certamente prenderlo come spunto perché infine reati sono stati fatti sbagliato abbiamo sbagliato l'importante è capire dove abbiamo sbagliato
E poi gli ho detto che
Non un domani fuori tanti Rino inizia
Già qui dentro a prenderlo come spunto
E tanti di noi cercano di cambiare io non posso dire di essere cambiato però ce la sto mettendo tutta anche essere qui oggi è un passo in più che ho fatto per il mio cambiamento grazie
Va bene allora
Basta sì
Adesso io darei la parola
A Cesare Moreno che è questa bella esperienza di maestri di strada a Napoli non è l'abbiamo invitato perché abbiamo come dire un ecco il nostro sogno sarebbe quello che i ragazzi
Condite complicate di cui si occupa Moreno potessero non finire in carcere e quindi questa è un po'la lo spunto l'idea per cui l'abbiamo invitato
Grazie
Ornella mi ha assegnato un compito molto semplice
Io vorrei dire due corsi preliminari la prima è che mentre tu nel novantotto facevi il numero zero
Della rivista io facevo il numero zero del l'oggetto che sto facendo adesso
Questa prima riflessione la seconda
Che tutte le parole che ha pronunciato ad Oxford
Nel primo intervento in particolare la parola riflessività la parola conferimento dei significati e nell'educazione sono le parole nostra cioè tutto il nostro progetto è fondato su questo tipo di parole alla se poi ma tiro curvo
La terza riflessione
Riguardante il primo capitolo di stamattina
Io ho avuto la sensazione spero che l'abbiano avuto tutti quanti gli altri
Di trovarmi di fronte a un evento sacro
Quando dico sacro intendo quelle cose sono intoccabile
Dire qualsiasi cosa aggiuntiva non funziona
Sacro sono quelle cose che tu cui tu devi aderire senza pensarci identificandosi
Sono state dette le parole che secondo me sono importanti
Che io non dico mai al pubblico soprattutto a un pubblico ossia bio
Che per fare un lavoro educativo diventa necessario attraversare una fase contemplativo cioè una fase in cui Tuccio spenti qualsiasi giudizio qualsiasi tipo e ti identifichi con l'altro e e e e diventi l'altro e dopo essere diventato all'altro può incominciare a ragionare penso che anche nel in tutti gli interventi abbiamo sentito fin qui ma poi soprattutto quello del più giovane
Si è capito questa cosa
Che il cambiamento viene innescato quando ci sta questa comunicazione
Che nutre che viene descritto molto bene dai mistici generale in cui non c'è distinzione tra ammette
Dove siamo la stessa cosa
E mi ha colpito moltissimo il fatto
Paradosso
La tragedia
Di persone che riescono a parlare del proprio lavoro solo con coloro che gli ha glielo hanno inflitto
Perché dice Fini diventa difficile parlarne con gli altri guardate che questo dramma è stato attraversato da centinaia di migliaia di persone di ritorno dai campi di concentramento
I quali non potevano parlare
Del loro dolore
Perché
Gli altri non non lo capivano non lo sentivano e quasi sentivano il fastidio
Che tutti ricordano che che e ingressi assistita questa realtà questo dolore assoluto
L'isolamento che vivono le vittime
Dopo essere state ottime Beatty mitizzata è uno dei problemi più grossi che noi abbiamo per una società che non vuole parlare del male l'altra cosa fondamentale che ho sentito stamattina esattamente queste riconoscere il male ma riconoscere il male non come astrazione ma come le persone concrete che poi sono
Attori del male
Devo dire un'ultima cosa su questo noi usiamo il termine cattivo
Pochissimi si ricordano anche se Rosarno però magari non lo ricordo che il termine cattivo viene data cattivo sicché può dire prigioniera i cattivi sono prigionieri
E quella vengo poi al tema che Medardus sono prigioniere di copione che non sanno cambiare spesso copione di cui non sono neppure consapevole
La funzione fondamentale della scuola e dell'educazione dovrebbe essere è esattamente questa
Di dare a ciascuno la libertà
Primo di riconosce di dialogare con se stessi sono maledetto Adolf fondamentali dialogare con se stessi e riconoscere se stessi ed essere presente a se stessi
In molti dei crimini d'inizio del crimine e quasi una crisi della presenza cioè
Non so più chi sono
Mi definisco attraverso l'azione malvagia che sto facendo
Ma questa
Questo modo di
Vivere se stessi
E un modo fondamentale per scegliere ed essere liberi
Io la vedo difficile all'azione di prevenzione
Anche se diciamo cerco di farla perché
A monte
Della scelta tra il crimine hanno in crimine c'è il problema di ci sono io
Chi mi racconta
Il discorso della narrazione è fondamentale
I i ragazzi
Che incominciano a delinquere poi libero pure in quale circostanza
Per prima cosa hanno il problema di non sapersi raccontare
C'è un'esperienza che io avevo raccontato da qualche appalto aspettava che parte il liceo
Herrera
Di me degli
Che sta nel quartiere dell'aeroporto
Questo mi diceva Herrera è stato fondato da le prostitute che erano state estromessi dal centro storico che erano state confinate in quel luogo e quando possibile solo dice dicevo come all'Istituto superiore di si chiama
Con il tempo
Hanno
In questa scuola c'erano due scuole Vascon ufficiale e poi la Escuela dei sicari ossa cioè dove si addestravano i sicari
E in questo liceo mediamente in un anno c'erano sedici morti ammazzati tra i ragazzi
Il direttore di questo liceo ha avuto la possibilità perché evidentemente cessano leggi diverse di dici io mi sono reso conto che questi ragazzi avevano un po'boh vocabolario ristretto
Uccidere o essere uccisi
Vincere Operti
Vendere o non venderà
La logica binaria esattamente e quindi avevano bisogno di altre parole io direi dico avevano bisogno di un altro la sintassi e di un'altra grammatica molto più complessa e quindi lui dice io penso
Un gruppo di docenti
Che sapevo che sapevano parlare e gli ho detto voi non fate più lezione
Salve nei corridoi a parlare con i ragazzi
E da lì hanno incominciato a scrivere un libro con tutto quello che loro dicevano e sapevano
E quindi adesso lo dico in un modo paradossale
Il punto era che la vera prevenzione nei confronti del crimine era la grammatica
Non le regole servirà vaticane ma il fatto che ti do un modo diverso le parole per dirlo e per dire al teste verso
E da questo punto di vista
Non è vero quello che dicono molti insegnanti molti giornalisti eccetera che la scuola cosa occorre fare la scuola in tre ore qua quando poi fuori ci sta all'ira di Dio le televisioni di i telefonini eccetera eccetera Non è vero
Perché la scuola in tre ore assetti dalla parola scritti dalla di flessibilità Tita anche
Io ce la fa a ecco
Che
La scuola dando ti la parola ti dà la possibilità di capire chi sei capire dove ti trovi e capire cosa stai facendo è stato detto qua no che addirittura certe volte non ti rendi conto di quello che stai facendo
è stato detto un'altra cosa molto importante danni se
è usato una parola che non siamo spessissimo la mente incontra
Allora
Una delle missioni che ci siamo dati poi queste cose se hanno scritto nel libro perché ho regalato
E quella di sgomberare la mente dei ragazzi dagli ingombri che gli impediscono di pensare
Uno dei ragazzi che probabilmente abbiamo contribuito a salvare
Era un ragazzo che poi
Noi metaforicamente chiamiamo il principe Amleto che come molti sapranno eravamo a letto il Pincio di Danimarca Ghemo come molti sapranno era ma lento che volevo ammazzare la madre che aveva complottato per uccidere il padre
Bene se ragazzo non non avevano ammazzato
Il padre ma una mattina si sveglia lunedì cinque fratelli la madre scappa
E le abbandonati loro e
Per un signore di cui s'era innamorato che non erano nient'affatto un Principe Azzurro peraltro
Il problema di volerlo era quello di ammazzare lui e possibilmente anche alla madre che l'aveva abbandonata
E il primo giorno di scuola naturalmente la scuola questo ragazzo andava abbastanza bene a scuola andava tutti i giorni eccetera soluzione viene bocciato due anni sei dopodiché viene gli acchiappato nel progetto chance mille novecentonovantotto e primo giorno di scuola il vigile intorno al capannone dove stavamo brandendo un cartello che dice la già citata la già citata la devo uccidere
Reato
Noi non l'abbiamo denunciato abbiamo cercato di capire che cosa c'era dietro e abbiamo capito anche che quel coltello così esibito non era pericoloso
E però perché adesso il tempo deve essere breve alla fine che cosa succede noi capiamo che mi sta rappresentando una scena sta rappresentando il suo dramma un dramma che fino ad allora nessuno aveva voluto ascoltare
E che probabilmente sarebbe passato primo poiché all'atto
E invece il fatto che abbiamo capito
Che cosa sta facendo dice Carla Melazzini che poi ha fatto questi di report su queste situazioni da quel giorno da nostro capannone esso mirato di più
Alla
Al sette di un teatro che non ha un'aula scolastica un luogo dove tutti i ragazzi hanno potuto rappresentare il loro dramma un luogo dove hanno potuto mettere in parola il loro dolore
Perché il dolore che non viene messo in parola diventa un ingombro della mente e impedisce di pensare e quindi poi favorisce ogni genere di cosa
E volevo dire quando ne abbiamo visto
Quand'è che abbiamo visti ragazzi prendere
La cattiva strada
L'abbiamo visto quando
Siamo all'indomani di una occasione in cui stava avvenendo una svolta
Cioè
Per esempio una ragazzina che era entrato annoiamo Alfabeta che invece aveva incominciato ad avviarsi verso la scuola medio
O il ragazzo di quattordici quindici anni che ormai si sta recuperando beh proprio nel momento in cui si sta recuperando rompono
Le ragazzine si fanno mettere incinta
Quarantatré casi in dieci anni
Di ragazze incinte tra i quindici e i sedici anni
I ragazzi
Non è che commettono un reato
Ma si mettono nelle condizioni di essere perseguiti per esempio salgono su una macchina rubata da un altro
E incominciano a percorrerlo in cui percorso inclusi
Accusano non so se quelli che sanno quando ha fatto questa esperienza accusarsi un reato che non hanno commesso
Perché questo diventa la credenziale per entrare
Nell'organizzazione criminale
E quand'è che fanno questa cosa fanno questa cosa quando si stanno per aprire le porte del cambiamento
Perché il cambiamento gli fa paura e si tagliano i ponti alle spalle sto parlando i ragazzi che avevano avuto una cura che avevano avuto uno sguardo amico che si poggiava su di loro che stavano incominciando a venire fuori e non c'era il cattivo
Che indicava la strada brontola
Ma c'era la loro paura di una strada mai percorsa me da loro né da
La famiglia né da quelli che stanno intorno
Mario un ragazzo che ho seguito
Per vent'anni che adesso fortunatamente ha fatto i suoi quattro anni valere uscito cioè la famiglia Jack dice il problema è che nel nostro quartiere non c'è società
E e quando dice non c'è societarie e come si dicesse non c'è comunità non c'è solidarietà e quindi ciascuno si trova solo
E qua magari concludo vengono ma cosa che dice lui il
I significati questa è una cosa importantissima dell'insegnante
I significati si creano nella relazione
Quando non ci sono dall'azione noi parliamo di deserto dei significati
Moltissimo il lavoro che facciamo noi
Costruire
Ma cattedrale di senso nel deserto insignificante
Cioè cercare di aiutare questi ragazzi a trovare dei punti di riferimento perché quando sta nel deserto tu non sai sentire andare a sinistra a destra o da altre parti perché non c'è il punto di riferimento
Avere punti di riferimento è una cosa talmente importante
Che per esempio questi ragazzi trovano i i il punto di riferimento nell'aver fatto un'azione malvagia un'azione storto e che le azioni buona non non sono possibili
In un recente documentario una ragazza delitti questi quartieri che si chiama l'otto o
Che viene chiamato però l'otto zero e tutti capiscono che il termine zero è un termine chiaramente Aldo uscivo
Essa ragazzi cosa dice questo si chiamava otto zero perché qua niente può cominciare tutto finisce
Ora quando tu vivi in un posto dove questa ragazza una ragazza super capisce
Più degli altri quando tu eri in un posto in cui
Arrivi a formulare un pensiero di questo genere significa che le persone più fragili e meno sostenuto e meno aiutate dal contesto si perdono
E prima di perdersi nel crimine si perdono nella depressione
Il principale nemico che abbiamo noi maestri di strada non è il ragazzo aggressivo con cui riusciamo non è il ragazzo col coltello con cui si è stabilito invece un dialogo ma è il ragazzo che sta chiuso in casa e il ragazzo che sta chiuso in se stesse
E che quando esce esce armato
Tutti gli accoltellamenti di cui si vada verso mentre stavo qua ha avuto notizia dell'ennesimo accoltellamento
Non sono ragazzi
Che stanno provando
A diventare dei boss
Come ha raccontato prima Luís qua dopo diventi perché gli altri ti fanno diventare boss ma sono ragazzi che hanno paura che o non escono o escono soltanto sotto scorta cioè in mezzo altri dieci ragazzi o escono col coltello e che hanno paura degli altri e due anni di clausura giustamente noi viviamo in un ambiente dove diciamo ci intendiamo di carcere carcerati eccetera i ragazzi non hanno chiamato Lockdown l'hanno chiamata arresti domiciliari cioè noi abbiamo avuto due anni di arresti domiciliari di massa de ragazzi nostri
E dopo due anni e arresti domiciliari Massa i livelli di rabbia di Rodi eccetera sono aumentate a dismisura
Uno dei compiti dei nostri anche quando dico con una formula non eliminare l'odio e la paura ma perlomeno allentare le maglie dell'odio e della paura perché odio e paura sono strettamente connesse odio paura e dolore sono strettamente connesse
Noi non possiamo eliminare le cause non possiamo prevenire il degrado però possiamo allentare le maglie e fare in modo che il lavoro educativo si uno dei luoghi in cui i ragazzi possano incontrare noi diciamo
Uno sguardo amico mi rivolgo soprattutto al
Collega che ha detto
Io ho incominciato a ragionare quando ho incontrato delle persone che mi ascolta
Ma per ascoltare l'altro
Deve avere uno sguardo amico devi avere quella cosa che don Mila ni chiamava ai Kerrang cioè
Tu mi interessa la tua vita mi interessa quello che tu dici mi interessa perché se non c'è questo
Non ci sta a tecnologia non ci sta metodologia non ci sta psicologo non ce sta mediatore che letta perché non c'è
Il senso della propria vita
E e la scuola l'educazione possono fare questo lavoro
L'ultimissima cosa
Noi non facciamo lavori di prevenzione non cerchiamo di creare delle condizioni di benessere e delle condizioni di comunità
Ma non perché dobbiamo combattere il crimine va pare che noi
Noi dobbiamo vivere una vita buona
Non per combattere in prima ma perché ci piace la vita buona
Incontrarli di bambini di scuole elementari e tre giorni fa
Sui diritti dovremmo parlare di diritti
Dei Diversi
Quando chiedo ma il vostro diritto un vostro diritto quale tra le altre cose hanno detto il diritto alla gioia il diritto a realizzare i propri sogni
Il diritto a poter parlare di me
Quando i miei genitori parlano su di me e mi impediscono di parlare queste sono le cose che fanno crescere la comunità se c'è una comunità diventa difficile fare
Il crimine se non c'è comunità come diceva il mio amico detenuto
Quando non c'è società tutto è possibile
Quindi noi facciamo questo lavoro
Ti dà un abbraccio ideale e non e anche fisica
Perché le cose che hai detto sono straordinarie
Hanno una capacità simbolicamente per quanto mi riguarda di entrare proprio in tutto il mio processo di pensiero contemplazione
Per educare ecco
Per diventare cioè devi diventare l'altro per iniziare a lavorare
Per iniziare a ad ascoltare l'altro derby lo ripeto l'ho detto anche prima ritirati da sé da te stesso cioè dimenticati per un attimo tutto quello che sei
Che occupi altrimenti le orecchie rimangono chiuse
Come cambiare il proprio paesaggio interiore che è un'altra delle espressioni che amo di più ognuno di noi ha un paesaggio interiore
E questo paesaggio interiore Agnese diceva può essere pieno di fantasmi che quel dolore che dicevi tu quel valore che non diventa parola
Perché urge alle soglie della simbolizza azione cioè quello vecchio tundra che non ti fa che non ti permette di raccontarti una storia e quella storia che ti fa dire ecco questo sono io
Quando tu accede a questa dinamica della storia in cui puoi dire questo sono io poi comincia che a dialogare col mondo
E questo il lavoro che i criminologi maestri gli insegnanti gli educatori che dir dovrebbero riuscire a fare
Quindi grazie veramente di quote per tutto quello che hai detto grandissimo grazie davvero
Allora siamo quasi alla fine prima di dello spettacolo di Mauro Pesce ore c'è il capitolo sull'informazione vorrei chiamare qui Luigi Ferrarella Luca Sofri
Se c'è ancora della redazione Nicola non so Renna
Socio fondatore di uno dei primi
Insomma se se ci sia o se si è andato via
E mi sa che serve per andare avanti temi sì eccolo qua
Allora e anche la compagna di un detenuto perché vorrei
Sì vi chiedo di fare silenzi avere pazienza lo capisco che fa freddo che queste sono le condizioni dei ahimè verifica però davvero vi chiedo uno sforzo allora
Sì
Prima
Allora Nicola è un fondatore di uno dei primi che ha che assieme a me ha messo in piedi la redazione di ristretti Orizzonti
Che tutto il lavoro con le con alcune vittime di reato in fondo è iniziato da un'esperienza che è capitata quando c'era lui
E che è di un pluri derubato che ha scritto la redazione dicendo che era arrivato alla redazione trovando testimonianze di persone che avevano commesso furti eccetera
Egli scriveva una lettera egregio signor ladro iniziava così che come dire metti cioè raccontava come si vive l'esperienza del del subire un una cosa sembra così poco poco grave come il con un furto
E da questo egregio signor ladro Nicola ha ha risposto con una definizione che secondo me resta unica che siete definito ex ladrone fornito di coscienza e forse da lì è iniziato questo percorso che ci ha portato a dialogare con tante persone vittime di reato e anche il progetto con le scuole
C'erano tutti intanto sono bisogno vicino per il freddo che stanno subendo questo vuol dire stare al fresco azzecco state provando
Battiamo coi piedi risiede registriamo
Allora collega detta norme la
Siamo arrivò un giorno pari pari un attimino quell'episodio che mi ha ogni tanto ci ripenso anche arrivò in redazione una lettera di Alberto Vargas verrà Camaro sembrava praticamente questo signore subì un furto in casa sua
Non subisce un furto di un'entità tanto grande ma quello che esprimeva faceva capire quello che lui aveva approvato per quel furto che non era tanto
Quello che era stato illecitamente asportato da casa sua la catenina lei immobili cosa che rivendute sul mercato illecito avrebbe potuto far fruttare qualche centinaio di mila lire no forse sì c'erano ancora le vere è
Insomma
Decisi di scriverli
So per esprimergli quello che io vedevo come io non so anch'io uno di quelli che era entrato nelle case degli altri a portare via quelli che
Loro le cose che sembravano di valore immediato invece cominciamo a rendermi conto che quegli oggetti avevano un valore non
Due colori diversi uno era al valore penale l'altro era il valore affettivo qualcosa che non è quantificabile con cento lire cento mila lire cento Euro e duecento euro è qualcosa che va oltre
E nel carteggio con lui insomma abbiamo stabilito quello che è un pochettino poi è diventato questo voler cercare contatto con le persone che hanno subito poi reati mi trovai anche con Ornella a Praglia a io diciamo che scusate tenuto anche Behar diverse rapine a parlare anche con persone che erano state vittime di rapine confrontarmi con loro cosa voleva dire io essere lì asportare portare via i soldi come diceva prima Marino noi c'è l'assicurazione paga cioè chi se ne importa
Ma invece Nino le persone che dopo tempo dopo gli anni derivi venivano quei momenti che per me erano stati degli attimi così
Complici laterale terrena Lina mi portavo via dei soldi
Invece l'orma continuavano a rivivere e questo mi ha fatto ripensare un po'a me stesso accolsero diventato cosa non volevo più essere io non volevo essere più la fonte di quelle ansie non voleva essere più il latore di sentimenti perché portare via delle cose che in quel momento e tu sei rubando dei sentimenti degli affetti
E divenne un po'fuori la dicitura letti saluto ex padrone provvisto di coscienza
Io penso che lo devo dirvi che più di tanto io ho dato un abbraccio forte a tutti i ragazzi della redazione che continuano questa strada a me ha dato tantissimo mi ha rovesciato completamente
Come persona grazie Ornella in quanti hanno creduto in me e soprattutto al magistrato Paola rende credibile i medici sia ci ha creduto in quel momento che dopo due tre
Cosa aveva combinato nonostante questo mi ha dato fiducia son felice di non aver tradito la fiducia di queste persone che hanno creduto in me un abbraccio a tutti
Brevemente invece volevo che parlasse la compagna di una persona detenuta per far capire e poiché questo far capire anche ai giornalisti perché era che dietro alla persona che sta in carcere
Ci stanno anche le famiglie cioè non ci sta solo la persona che ha commesso il reato e che può e che viene poi può venire trattata in una ci sono spazi ci sono anche da un sacco di persone che non hanno responsabilità e che hanno un grande bisogno
Di mantenere e non far non rovinare le relazioni mi dispiace che non c'è più il sottosegretario perché è uno dei dei temi che volevo che volevamo sono fargli presente e che noi abbiamo fatto un appello e forte così a mantenere le telefonate in più perché il coprite paradossalmente in carcere a regalato qualcosa di buono
La telefonata quotidiana che adesso stanno eliminando in quasi tutte le carceri invece è una cosa fondamentale fondamentale e qui a Padova devo dire che il direttore ha raccolto l'anno la nostra richieste testimonianza cioè tra e le ha mantenute ma è uno dei pochi in carcere in cui ancora possibile
Poi un giorno a tutti mi chiamo Alba sono una ragazza di origine albanese Massimo venuta in Italia come studenti internazionale
Ho studiato e mi sono laureata in giurisprudenza all'Università degli Studi di tre sta come anche Ornella c'è nato purtroppo oggi non vengo come una persona che ha delle conoscenze nell'ambito giuridico ma bensì comunale come una dei familiari di uno dei più noti di questo istituto
Ovviamente è un percorso che attenzione non è facile io ho deciso di prendere la parola oggi perché sentivo di parlare di qualcosa di vissuto di prendermi aspetti della mia esperienza come lo dico io fuori avendo il mio fidanzato dentro ad un istituto penitenziario
Ovviamente
Non è facile per chi sta fuori ad aspettare una persona un detenuto ancor meno come ho accennato
Ci sta dentro
è molto difficile auto medesima arsi in certe situazioni però io penso che uno dei problemi più critici almeno che affrontiamo norme familiari è senz'altro la mancanza di comunicazione
Quando parla di mancanza di comunicazione lamentele un detenuto è un soggetto sorvegliato dentro l'istituto quindi parliamo ai limiti della della della comunicazione
Ma bensì della situazione prima del Corvetto come anche Ornella a menzionato prima prima del Covip c'era la possibilità almeno
Questa se comunque sto istituto penitenziario ma anche mi alto negli altri istituti penitenziari di avere la possibilità di sentirsi o una volta alla settimana dieci minuti nel nostro caso siccome io l'ho vissuto in prima persona
A volte siccome il mio fidanzato aveva una mamma malata anziana dei fratelli delle sorelle ci capitava anche di sentirci una volta al mese
E mi ricordo benissimo che non si riusciva mai a concludere un discorso che si a questo riguardo ad una vicenda con l'avvocato con delle udienze con dei colloqui stabilire una data del colloquio
Era atteso ma la situazione era devastante molto difficile poi con il codice devo dire fortunatamente tra virgolette ironicamente
Abbiamo avuto la possibilità che di sentirsi ogni giorno erano attivate questa chiamate giornaliere e ogni dieci ogni giorno dieci minuti almeno ci si poteva aggiornare sulla situazione di saluta
Poi io non reputo anche fortunata che mio fidanzato e in questo istituto penitenziario perché grazie al lavoro della redazione grazie alla direzione come anche Ornella detto è uno dei pochi carceri
Che le le le telefonate quotidiane sono ancora attiva e spero che rimangano tali perché
Io non vorrei realtà fare un paragone su come si sono istruite o le condizioni come è stato anche menzionato prima
Sono le condizioni né altre carceri europei però giusto un una una breve informazione che comunque negli altri caccia europei come in Olanda in Francia in Germania ogni detenuto alla libertà tramite una cabina della loro cella
Di chiamare liberamente ogni volta che sente il bisogno di di sentire i propri familiari
Un'altra cosa che penso che è molto importante dalla mia esperienza e che è molto in
Per loro è fondamentale la comunicazione con i familiari aiuta allora ad affrontare i loro percorsi detenzione
Aiuta a loro e il loro stato d'anima ma soprattutto secondo mai tutta loro anche a non perdere il focus quel Focus che dovrebbero averlo tutti i loro che qualora fosse il momento che però dovrebbero uscire da qua
è molto importante che siano Prince feriti e anche fare una vita diversa e questo anche grazie alle condizioni che è un istituto penitenziario
Gli gli ha messo a disposizione io concludo aerei questo breve discorso sperando che almeno re le telefonate quotidiane rimangano attive in tutte il carcere italiani
E ringrazio di nuovo la direzione la redazione è vorrei solo concludere questo breve discorso dicendo solo una cosa che diciamo sono delle frasi che io vado in questo percorso di
Di
Che sto affrontando anch'io da fuori come familiare e che avevo letto un paio d'anni fa una lettera che papa Francesco aveva scritto ai detenuti ai ai anche agli agenti penitenziari
Ringraziando i dell'apatia che usano ogni giorno ne comprende tenuti ringraziando del duro lavoro che fanno ma aveva scritto qualcosa che veramente ogni volta che mi ricordo mi fa sentire mi mi dà più forza ecco aveva detto che comunque la Società deve fare in modo che la pena non comprometta il diritto alla speranza
Che ci siano garantite delle prospettive di riconciliazione e anche di di riferimento perché se si chiude in cella la speranza non c'è futuro per la società mai privare del diritto di ricominciare grazie
Grazie allora prima di dare la parola a Lucca en Luigi vorrei ricordare due due titoli di giornale per capire di cosa stiamo parlando che tipo di informazione no rispetto alla giustizia riparativa vi faccio un esempio dell'aria che tira
Questo Teater massacrò Karol Montesi ora chiede la giustizia riparativa
Ma il tesi uccisa e fatta a pezzi i giudici ammettono i killer ad un programma di giustizia riparativa il padre allibito
Secondo me ecco perché bastano questi titoli per capire quanto è difficile per noi fare un'informazione diversa in una società che ha questo tipo di di di stimoli dall'informazione quindi è un terreno
Non facile e un'ultima cosa prima di e siccome non il tempo va be'il tempo il freddo e ci ha c'erano oggi ci sono qui dentro anche molti studenti ed ex studenti
E gli chiederei di mandarci le loro riflessioni che poi le pubblichiamo perché non non non ce la facciamo a sentire tutti
Però le loro riflessioni sul ne abbiamo ricevute in questi anni delle riflessioni preziose dai ragazzi così vivaci intelligenti ed originali che veramente hanno arricchito tantissimo al nostro giornale quindi vi prego di ma andarcene
Bene allora
Mi permetto prima di introdurre gli ultimi due relatori di ringraziare
Ovviamente oltre a Ornella tutta la redazione a tutto il personale che ha reso possibile questo incontro perché poi dopo si va via si scappa
In particolar modo agli agenti di polizia penitenziaria che cioè per loro questi incontrati hanno sempre come dire una specificità perché forse non ci rendiamo conto di che cosa implichi fare entrare e uscire quattrocento persone
Allora siamo al capitolo sulla informazione sulle pene sul carcere in tv presso i grandi quotidiani due persone notissime Luigi Ferrarella Luca Sofri
Che non hanno bisogno di molte presentazioni Luigi è giornalista di cronaca giudiziaria ed Ettore editorialista del Corriere della Sera pubblicato nel due mila otto libro fine pena mai l'ergastolo dei tuoi diritti nella giustizia italiana e Luca Sofri già giornalista televisivo e radiofonico dal due mila dieci io che apre il giornale on line il posto di cui è direttore direi che con questa breve presentazione dopo prima la parola a Luigi poi a Lucca appassito direttamente
In modo tale che recuperiamo un po'di tempo
Come a tutte le feste di compleanno c'è anche l'imbucato io qua faccio l'invocato perché ovviamente non è che ci vuole molto a capire che di fronte alle persone che hanno parlato sino adesso io non abbia alcun tipo di competenza per essere qui a rubare via anche i pochi minuti che ci separano allo spettacolo
Però poi siccome appunto oggi è stata una serie di incontri ed incontro la matrice dell'esistere di ristretti Orizzonti è finita così anche oggi e quindi io
Nell'incontro con le persone che ho scosso costato stamattina
Ho buttato via quello che avevo faticosamente cercato di preparare per cercare di essere di meno scarso diciamo in questo incontro con voi
E ho pensato intanto che forse tutto sommato non era vero che ero l'invocato qua
Forse ci sto anche abbastanza bene
Forse perché stop più
Sul versante delle per in questo contesto forse più sul versante delle persone che oggi pomeriggio stasera resteranno qui rispetto al versante delle persone che poi usciranno come adesso perché
Perché io faccio parte per lavoro con tutti quelli che fanno il mio lavoro cioè prevalentemente un lavoro di cronaca spesso soprattutto un lavoro di cronaca giudiziaria nell'indagine dei processi
Di quelli che ha per lavoro fanno male alle persone quindi metà della del titolo diciamo la narrazione del male anche un modo di fare del male certa è un male tra virgolette un po'scriminato in piccolo e come quello dello Stato
è un male che viene inflitto per una ragione diciamo virgolette giusta nel nostro caso è per il dovere di dare le informazioni alle persone
Che sulla base di quelle informazioni hanno modo di partecipare alla ditta della Repubblica e quindi quel diritto dovere di cronaca fa sì che nel dovere raccontare vicende brutte come quelle che sono sempre
Le sue indagini indagine processi
Venga tollerato il fatto che ci sia un sovrappiù
Di male che il raccontare queste cose per le persone che l'hanno vissuto
Per tutte le persone che hanno vissuto perché anche quando un giornalista di questi temi riesce a scrivere una cosa completa precisa esatte equilibrata eccetera comunque
Fa un po'di male in più sia la persona che è accusata di aver compiuto quel reato sia la persona che vittima di quel reato
Alle loro famiglie alle loro circhi familiari alcune volte alle loro organizzazioni di lavoro che possono avere dei danni anche nel loro complesso
Poi sono abbastanza appunto non invocato nel posto giusto
Perché in questo male con questo male obbligato condivido alcune logiche che ho sentito stamattina per esempio la logica della banda io posso stare attento al massimo scrivere bene ammesso che ci riesca
Non sarà colpa mia ma sarà comunque responsabilità mia il fatto che poi magari il mio giornale la mia televisione facciano un titolo
Che è un titolo killer anche rispetto a quello che io ho provato a scrivere nel testo dice ma non l'ho fatto io è vero mai come il palo che non l'ha sparato lui commerciante ma raccontato prima che il suo collega l'aveva sparato
Sono un po'dalla parte compiuta la parte quindi sto abbastanza non non imbucato qua di quelli che oggi pomeriggio stasera non se ne vanno perché
Noto Scoppola e tu un libro di un neurochirurgo che diceva
Nella mente di ciascun medico che fa operazioni pericolose
C'è un posticino un piccolo cimitero dove lui fa pagare di tanto in tanto
Perché nella Neurochirurgia le conseguenze dei propri errori sono così paurose che uno fa prima legarli a sé stesso
E ho pensato guarda quello fa il neurochirurgo quindi evidentemente ma anche un giornalista che fa questi settori qua
Capisce benissimo quello che sta dicendo quel medico
Perché anche ciascuno di noi c'ha il proprio cimitero di cose che non racconterà mai a nessuno perché fa fatica raccontando a se stesso per il fatto che sono successe
E poi perché ultima ragione per cui non mi sento più invocato qua
Come ho sentito stamattina
Anche noi che facciamo questo lavoro tanto più nella inevitabile routinario farlo tutti i giorni per mesi per anni per decenni incorriamo nel rischio di avere a che fare senza accorgercene con non folti di persone ma come ci diceva oggi Agnese Moro spesso condivise
C'è la divisa dell'indagato la divisa del giudice la divisa della vittima e a volte anche chi fa il mestiere di giornalista
Ha dei momenti di oblio nei quali
Non dico si dimenticava un attimo un po'più opaca l'idea che dietro quella divisa c'è sempre invece la persona le famiglie delle persone
E allora
Io l'unico modo che ho per così portare qui qualcosa oggi prima di lasciare andare subito a vedere lo spettacolo è immaginare
Qualcosa che possa colmare la sensazione con la quale io vado via oggi che io ve lo dico perché mi sembra giusto all'autenticità la sincerità io vado via con una frustrazione
Cioè di fronte a un evento che Cesare atti scritto giustamente con le parole giuste di quel di oggi un evento sacro per le definizioni che lui ha dato no di questa
E senza sacra
Io vado via con la frustrazione che inutile devi dire visti a raccontare cose belle no ma piano piano nei giornali e nelle televisioni è intraducibile
Una mattinata come quella di oggi
Ma si fa una fatica enorme a portarla spiegarla in non si riesce
Non si riesce perché i limiti
Fisico materiali perché qualunque giornale che volesse oggi approvare più di quaranta cinquanta righe non potrebbe dedicare il che ovviamente del rende impossibile per esempio
è impossibile perché le redazioni e soprattutto le diciamo le parti dirigenziali delle redazioni sono imbevute
Di tutti quei cliché e luoghi comuni che qui voi smontate da anni contempo con fatti di carne pensate che cosa sono invece in posti dove il dibattito non è
Così profondo stamattina d'inizio Marino mi sembra che dicesse io sono arrivato all'inizio ristretti Orizzonti dei primi tempi c'erano i tavoli e mi ricordo che si discutevamo però discutevamo non delle cose profonde di cui discutiamo adesso
Ecco nelle redazioni quando va bene si discute non delle cose profonde diciamo di cui si discuterà adesso
E allora forse l'unico modo un paio di modi per e chiudo per
Ridurre questa la lenire questa sensazione di frustrazione un paio di proposte semmai ove mai fossero fattibili una riguarda l'amministrazione eh sì io non so se c'è ancora qualche lettore editata dirigenti qualcuno
Mi chiedevo se un po'come che ne so io
Negli istituti di vulcanologia fanno il bollettino degli eventi più o meno critici invece che bollettino degli eventi più o meno critici perché per esempio in un carcere come questo non si può fare
Ci vuole niente lì sul sito del ministero una pace è una cosa
Dove si danno invece gli eventi critici ma critici di quel percorso che ciascuno di voi sta facendo e che ha raccontato che sta raccontando faticosamente
Mese per mese
ICI oggigiorno tal dei tali Amina
è uscito ha avuto tre ore di permesso di necessità e quando è tornato ha detto dai compagni caspita ho preso in braccio a mia nipote eccedenti ha dormito tre ore non sono riuscito a vederla mi sarebbe piaciuto
Oppure Antonio Antonio domani a favorire riavuto l'incontro con gli studenti è rimasto sorpreso perché un padre che ha detto una cosa che lo ha spiazzato
Io penso che poco a poco questa cosa
Arrivando fuori forse le persone cominciano a familiarizzare con un'idea molto diversa da quella che poi loro hanno perché io ho il timore che poi quelle poche volte che entrano in contatto con esperienza come le vostre finisca
Col a tarallucci e vino del vogliamoci bene ma che bell'iniziativa un po'come quelli che oggi sono venuti hanno detto due parole gentili si sono alzati e se ne sono andati
L'altra in ultima proposta è invece qualcosa che propongo appunto a a voi che siete qualche ci sarete Qui anche stasera e domani
E cioè e parte da una cosa che ho letto
A Inner del lavoro che faceva Mauro con Lorenzo no e diceva che rispetto per esempio al prendere coscienza di che cosa ci fosse dietro alcuni reati e quindi delle persone che c'erano dietro Lorenzo all'inizio faceva fatica perché chic con cento parole non riusciva a raccontarla non ha avuto bisogno di
Sbobinare una serie di discorsi che aveva negli incontri con le persone perché questa sbobinatura consentiva di fargli sedimentare decantare quelle parole
E entrare veramente in relazione con loro allora pensavo sei tra il mille corsi che fanno anche l'ordine dei giornalisti oltre ai corsi per insegnare le cose pratiche gli istituti giuridici come si chiama questo quello quell'altro
Non posso avere senso invece confrontarsi è ragionando per esempio sugli articoli che vengono scritti sulle vicende dei processi la cornea giudiziaria sbobinare unit sbobinare si vicendevolmente
Immagino
Voi detenuti che potete dire al giornalista scusa ma scrivendo questa cosa tu sei reso conto che
Il giornalista corrispondere sì ma tutti rendiconto che nel modo di fare il lavoro ci sono anche queste altre dinamiche e nelle sbobinare ICI vicendevolmente
Anche comprarci nel senso che ci hanno insegnato stamattina comprarci dagli ingombri reciproci che ci impediscono
Di pensarci
Prima di dare la parola Luca volevo soltanto ricordare a proposito di problemi dell'informazione
Che noi facciamo una ressa rassegna stampa quotidiana la fa Francesco che è una persona che è stata in carcere uno dei fondatori di ristretti volevo dire che adesso e anche segnalarmelo e pregare di intervenire a qualcuno di fare presto
E il ministero della giustizia non si capisce come ha comunque a non non fa più per venire a chi ha un indirizzo giustizia punto it la nostra rassegna stampa cioè ci sono magistrati che ci chiedono di mettere il loro indirizzo privato perché non gli arriva più allora vi chiederei voi che avete un indirizzo con la giustizia punto it di chiedere conto al ministero per come mai non arrivano più non arriva più la rassegna di ristretti ad un solo a chi ha un indirizzo del ministero dalla giustizia
Grazie mille io diciamo no non bastasse il freddo lo sfinimento nomi ci metterò anch'io diciamo adesso questa cosa che sta diventando l'aggravamento della pena
E e quindi dirò pochissime cose anche perché diciamo alcune di quelle che pensavo e dire le ha già dette
Luigi
Le condivido molto allora una cosa che che vorrei dire diciamo così rincuorare ente e rassicurante
è che oltre alle persone
Generosissimi bravissime che hanno organizzato questa giornata le persone che lavorano in questo carcere che hanno fatto in modo che essi svolgesse ma sa
Siete una cosa abbastanza speciale anche voi ecco il fatto che ci siano delle persone oggi in questa cosa che come diceva Luigi è molto difficile da raccontare molto difficile da comunicare
Maurizio Molinari mi permetterà questa battuta ma diciamo tra chi fa il lavoro giornalistico la competizione fra le due cose più noiose faticose da raccontare su cui le persone non vogliono sapere
Tra il carcere e l'Unione europea ecco noi qui siamo diciamo per iniziativa di entrambe le cose e quindi grazie a molti insieme a voi che siate venuti qui o siete stati e qui
Finora fino ad ora era
L'espressione di gratitudine che tutti noi abbiamo sincera e nei confronti di delle persone che lavorano quadri ristretti orizzonti e di Ornella sono naturalmente una una bella cosa al tempo stesso diciamo
Fanno un po'pruderie alle mani da ribaltando le dall'altra parte no perché noi dobbiamo ringraziare tutte queste persone che fanno tutte queste cose che non vengono fatte dalle istituzioni che dovrebbero farle
Pensate cosa sarebbe adesso diciamo Ornella è abituata alle celebrazioni quindi non si imbarazza era ulteriormente ma pensate che cosa sarebbe
Ciao a vere i pensieri e i sentimenti di gratitudine ammirazione e riconoscenza che abbiamo per Ornella o per Cesare con le cose che fa a Napoli nei confronti dello Stato no
Pensate a secco Ornella fosse lo Stato e noi questi sentimenti qua potessimo averceli nei confronti delle istituzioni che organizzano tutte queste cose che fanno funzionare provano a far funzionare le cose meglio eccetera eccetera
Adesso non bisogna essere nemmeno troppo diciamo malgrado i tempi
Lo lo incentivino non bisogna nemmeno essere troppo sì populisti come si dice oggi o demagogico qualunquisti ma questa scena di voi che state ancora qua noi che siamo ancora qua in tabarro AT fregando sì le mani e io davanti una sedia su cui ha scritto al sottosegretario di Stato per la giustizia dottor Andrea stellari
Che è l'unica vuota niente di personale col dottore stellari ma diciamo è abbastanza significativo
Dell'aria delle attenzioni che si mettano nelle cose che facciamo detto queste cose diciamo rapidissimamente ne aggiungo un paio
Come ha detto Luigi mi ha rubato anche questa trovata retorica anch'io avevo pensato a cosa dire poi in realtà ho messo tutto da parte ho raccolto un po'di appunti dico le cose che sono state dette
A un certo punto ha dal all'inizio di questo incontro qualcuno ha spiegato forse lo stesso sottosegretario che il cittadino comune non sa il cittadino comune non sa cittadino cioè c'è un'ignoranza intorno alle cose della giustizia e qui entra molto in ballo a lavorò mio lavoro di Luigi diciamo Luigi
Un'eccezione straordinaria nel panorama dell'informazione italiana dell'attenzione della cura della divulgazione della spiegazione delle cose che riguardano l'applicazione della legge
Il problema
è che non sono soltanto non è soltanto ignorante l'opinione pubblica ignorante il mondo dell'informazione le redazioni alle persone che lavorano all'informazione
E lo dico diciamo senza volerà anch'io anche qui mettere diciamo puntare il dito contro dei capri espiatori è un problema c'è un problema di superficialità ignoranza e scarsa conoscenza dei meccanismi della legge del diritto ma rispetta proprio alle basi lasciamo perdere
Il fatto che non esista in Italia la presunzione d'innocenza no e che questo messaggio sia trasmesso quotidianamente da tutti i mezzi di informazione che non esiste la presunzione di innocenza ma il contrario ma
Parliamo proprio delle basi del diritto che sono male raccontate
La cosa che citava prima sui titoli della settimana scorsa e due settimane fa sulla giustizia riparativa che citava Ornella era appunto anche però che ne parlavamo prima con Luigi era una cosa che se si facessero dei passi avanti avrebbe fatto padre fare quindici passi indietro rispetto al concetto la giustizia riparativa se tu ogni volta che la racconti la racconti soltanto
Per raccontare il dolore comprensibilissimo ma delle persone non coinvolte peraltro in quel processo no e SPD nuovo per
Così diciamo ai passare Rienzi di sentimenti nei confronti delle cose più macabre e violente che sono successi
Un'altra cosa che che mi sono appuntato e che ha detto mi pare suggerire reduci
Io non lo faccio perché sono buona lo faccio perché mi conviene questa cosa questa cosa
Dovrebbe essere straordinariamente presente nel rapporto col carcere il funzionamento migliore delle carceri di nuovo non è soltanto e dovrebbe esserlo una cosa di rispetto dei diritti delle persone che ci stanno eccetera ma una cosa di funzionamento dalla Società noi col posto abbiamo
Pubblicato un numero dalla nostra rivista libero intorno ai temi della giustizia cercando di fare questo in questo lavoro e abbiamo
In una presentazione insieme alla direttrice del carcere di Bologna la direttrice del carcere di Bologna non noialtri estremisti per l'abolizione del carcere eccetera la direttrice del carcere Bologna ha detto il carcere è un'istituzione criminogena
Cioè produce più
Reati più crimine e più deterioramento della convivenza no di quello che attenua
Questo è diciamo un dato di fatto
E la base da cui cercare di lavorare anche per la comunicazione diciamo siamo periodi piuttosto egoisti ok non andiamo a raccontare alle persone
Che devono avere rispetto per la vita dei detenuti per i diritti umani eccetera che sono cose fondamentali ma che non sono tempi che permettono di comunicare
Fatelo perché raccontiamo che le carceri rendono più pericolose le nostre società per come funzionano oggi recarci
Un'ultima cosa Nord ho molto apprezzato perché anche questo tema penso sia un tema generale importantissimo nella comunicazione la discussione presente e quindi che sia stato fatto in un paio di interventi la distinzione fra colpa e responsabilità no
è una distinzione straordinariamente attuale tra l'altro noi diciamo come umani e come persone ormai anche come società e propaganda politica in narrazione giornalistica
Trattiamo sistematicamente la responsabilità come una colpa no
Nell'indicare che qualcuno è responsabile di qualcosa
A immediatamente l'implicazione che ha dunque una colpa degli errori dei malfunzionamenti anche di cose passate che sono assolutamente insignificanti rispetto a risolvere il problema
No mentre indicare che qualcuno è responsabile significa attribuirgli la responsabilità nel futuro no d'ora in poi di far funzionare bene quella cosa e questo discorso è straordinariamente attuale gliela metto lì come carne al fuoco di riflessione
Anche intorno al tema molto discusso in questi giorni e mai abbastanza discusso dalla famosa responsabilità degli uomini rispetto a quello che sta succedendo alle donne che gli uomini vivono no
Delle volte con ragione diciamo come accusa di colpa no però questo fa sì che molti uomini dicono ma io non ho fatto niente di male è quello il punto problema non è che tu abbia fatto niente di male il problema che
Gli uomini si devono sentire responsabili non colpevoli di quella cosa devono vivono come un problema non come un'accusa che delle volte si meritano pure no
Ma è appunto questa continua confusione fra responsabilità e colpa che poi permette a persone che non vogliono diciamo a sentirsi accusate di sottrarsi alle loro responsabilità e questo è un discorso che riguarda tantissimi casi concludo diciamo sul con una piccola cosa sulla parola
Delle parole si è molto parlato dell'uso delle parole
Della scelta delle parole oggi qua una cosa appunto che abbiamo scritto nell'introduzione di quel di quel numero di di della nostra rivista cosa spiegate Perego parlatore
Che l'equivoco a monte di Monte di Monte nelle parole e la parola giustizia
Quella cosa che noi chiamiamo giustizia diciamo nel nostro discussione di oggi e su questi temi non ha niente a che fare con la giustizia l'amministrazione della giustizia
è una riparazione rammendo delle ingiustizie la giustizia se n'è già andata quando intervengono le istituzioni della giustizia no
E perché questo è un problema perché è l'esempio macro esempio simbolico
Di quale tipo di errata narrazione delle cose poi crea delle aspettative delle reazioni sbagliate
Perché se noi pensiamo che il lavoro diciamo degli organi e delle istituzioni che si occupano di giustizia si a creare ingiustizia
Avremo sempre dell'insoddisfazione rispetto a questa aspettativa perché la giustizia non si ricrea Ramaj appunto stiamo facendo diciamo con quella formula fortunata e preziosissima una riparazione del danno no
Ma la riparazione del danno se le persone si aspettano che ci sia giustizia non sarà mai sufficiente e per questo appunto lavorare stare straordinariamente attenti alle parole
è importantissimo a ogni livello grazie moltissime a tutti quanti
Volevo solo dire una cosa a Luca
Nella Volvo che facciamo proprio la diciamo il flusso del ragionamento va dall'etica del danno all'etica della colpa all'etica della responsabilità quindi perfettamente allineato su questo passaggio
Grazie
Allora immagino che siate stremato dal freddo mi dispiace non siamo riusciti a fare adesso andare subito alla parola Mauro penso è allo spettacolo io nel Milanese mi ricorda che alla fine c'è un piccolo buffet della pasticceria
Giotto e poi forse un saluto
E del direttore e di Maurizio Milani per la il Parlamento europeo Mauro tintarella
Sì e va bene come sempre ringrazio tutti compresa la polizia penitenziaria che ha fatto che per fare entrare tutte le persone che FAO lavorò e anche con un in un grande dialogo ecco che c'è ultimamente e la direzione perché mi pare giusto e tutti voi e le scuole e lei assessore Cassano restate avendo sacco di freddo se vogliamo ma sostengono questo progetto alla grande quindi grazie alla redazione e volontari anch'esso graziato
Intanto che preparano lo spettacolo io vi intrattengo con la storia dei distretti
Io faccio parte un po'di questa storia e io sono attiva qui da ventotto anni
Non ho rotto le scatole solo al dottor Mazzeo devo ma altre altri quattro direttori però voglio raccontare cos'era soffocare nere
Ventotto anni fa quando poi è nato ristretti dopo qualche anno allora era vuoto era impensabile un incontro come quelle di adesso
Poiché c'era solo la scuola e donato tutto dalla scuola ma la scuola non era la scuola che c'è adesso
Dall'alfabetizzazione all'università eran due classi di scuola media per classi di scuola elementare
Però è stata una fucina da cui è nata la biblioteca e si è sviluppata come adesso da cui è nato ristretti Orizzonti da cui è nata poi anche la scuola superiore e tantissime tante persone
Ecco volevo dire una cosa da ristretti poi è in atto anche lo sportello giuridico che adesso ha una funzione importantissima in questo carcere
E dai ragazzi di ristretti e è nata ad esempio l'Associazione avvocati che poi sono usciti avvocati di strada che fa un lavoro importante dal punto di vista sociale
è nata la cooperativa Lorenzo la Ginestra che si occupa di giustizia riparativa e di mediazione e quindi e tante altre cose e voglio solo dire una cosa che le donne hanno avuto un ruolo molto importante donne che
Provvisionale capace che
Devo dire che le donne di allora e molte sono qui presenti fra noi e anche
Questa tollerato che ci sono delle splendide donne giovani che stanno continuando che sono da sempre era Francesca Gabriella choosy lei Valentina della cooperativa
Quindi c'è una continuità di questa cocciutaggine perché quello che diceva Lucas altri la facciamo
Tutti infatti cioè con questo spirito di dire bisogna cambiare questo crede nel fatto che il cambiamento è stato un motore che poi ha prodotto tutto questo è stato è bellissimo sempre le donne però questa mattina la grande emozione di Lucia di Agnese di Silvia di Benedetta di Fiammetta che ha usato c'è la parola
Famiglia parlando di questa continuità in questo rapporto è no teatrale o che è un po'questa la sensazione e ringrazio anch'io leggo l'assessore non a caso sono però neanche loro che sono venute qui per ascoltare il convegno perché ci conoscono e il Comune di Padova
E da trent'anni che al Progetto carcere più avanzato tutta di tutto in questo Paese ecco ci sostiene tutta l'attività
E poi la felicità rivedere ogni parola che è stato in quella stanzetta di quattro gatti con c'era Loreno razzi
E c'era Giulia Casciani nel locatrice si chiamava le educatrici oggi si chiamano funzionaria della professionalità giuridico pedagogica c'ho messo due anni per impararlo però dico non è stato uno di quei ragazzi
Che in quella stanzetta ha ha cominciato assieme al nella ebbe molto bello vederlo qui
Un attimo una ma la la
Che anticipiamo
Sono sempre lo stesso di prima richiamo Maurizio Molinari
Sarà il responsabile dell'ufficio abbinato il Parlamento europeo
Anticipo vaghe o tra pochissimo da dire però lo dico intanto che Lorenzo e Mauro si preparano così anticipiamo e ringrazio davvero resta ad alta quando lavoro al Parlamento europeo e non solo è una delle esperienze più belle della mia vita questo convegno di stamattina no ho ascoltato tutto tutti tutte veramente momenti bellissimi da cui ho imparato tantissimo e volevo solo dare un'informazione forse può essere utile a tutti buona è che il Parma al Parlamento europeo è possibile presentare delle petizioni c'è una commissione in Parlamento europeo si chiama Commissione per le petizioni e possono essere presentate a livello di associazioni o a livello di individui io poi manderò Ornella magari tutte le modalità con cui presentare petizioni perché secondo me sia i detenuti che le fa i familiari dei detenuti
Possano utilizzare anche questo strumento per far presente agli eurodeputati per far presente all'istituzione europea il per fare pressioni anche sulle istituzioni italiane per migliorare alcuni aspetti
Della situazione carceraria si parlava per esempio di affettività di diritto all'affettività ma possono essere veramente tante le materie per delle petizioni quindi invito utilizzare questo strumento
Io
Fare un appello anche pubblico Ornella a continuare a lavorare insieme come Parlamento europeo con ristretti Orizzonti a me piacerebbe ipotizzare i progetti per venire a parlare alla redazione di ristretti Orizzonti per parlare un po'di Europa anche con ristretti Orizzonti quindi veramente sono stato molto molto colpito da per tutto quello che è stato organizzato stamattina da questa maratona
Enorme e chiudo vicenda a faceva anche una una comunicazione per le scuole noi siamo contenti di parlare di quello che fa l'Unione europea nelle scuole siamo contenti di farlo sia dai nostri uffici di Milano sia venendo a trovarmi nelle vostre scuole quindi se se c'è l'interesse magari anche di fare altre cose con le scuole con ristretti Orizzonti qui in carcere veramente troverete sempre porte aperte da parte nostra grazie
Sì sì sì sì
Sì sì sì sì sì buonasera buona sera a tutti
Lo so Favretto da tanto che è stata ascoltando persone che parlano vi tocca ascoltare anche me
Ma visto che oggi è una appuntamento un po'diverso dagli altri
Io vorrei invitare qui a fianco a me i protagonisti della storia che vi sto per raccontare Adolfo Ceretti Francesca una buona Ornella Favero
La redazione di ristretti Orizzonti chi può chi vuole venga
Chi vuole
Se qualche agente della penitenziaria può se la sente è il benvenuto
Perché è vero che io ho raccontato questa storia la storia di Lorenzo Magno protagonisti
Sono qui
A me in
Se il benvenuto
La redazione ci terrei ad avere qualcuno della redazione
Marino Antonio Tommaso
Se potete
Prego prego l'unica cosa
In mezzo al videoproiettori
Gli agnellini
E lì in mezzo no Tommaso cioè
Ma anche qui davanti Simone anche davanti possiamo
Ma seria
Va be'
Cominciamo cominciamo io comincerei
Con una domanda
Ad alzata di mano quanti di voi stanno che storia stop raccontarvi
Avete ascoltato il podcast avete letto il libro
Avete fatto passaparola mi mi raccomando
Va beh lo chiedo perché in tanti hanno parlato di questo mio lavoro come di un reportage giornalistico
In tanti ne hanno parlato come di un documentario
Io non ho niente contro giornalisti o documentaristi ma continua a ribadire a tutti che io sono un attore il mio compito non è quello di fare informazione a quello di raccontare delle storie
E adesso io visto per raccontare una storia facciamo teatro anche se siamo in un ambiente un po'ibrido che non è un vero e proprio teatro Profaci ha motivato nel senso alto del termine il teatro e o dovrebbe essere il luogo della rivoluzione no
Luogo dove una persona esce di casa
Entra in uno spazio insieme ad altre persone ascolta una storia e poi se ne torna a casa
Un po'diverso un po'cambiato
Ecco io non ho la presunzione di garantirvi che fra un'ora nuora i dieci al massimo voi sarete diversità come siete adesso però vi garantisco che la storia che sto per raccontarvi la storia di una rivoluzione
La rivoluzione di un uomo
Io nascondo alla all'azione di riconoscimento approvazione anche disastri della giusta quest'anno sarebbero
Tanto che al contrario è la storia di tanti fallimenti scelte sbagliate fatta nell'arco di tutta la mia città cercherò certo punto sono state riconosciute
Questa storia nasce da un errore
Qualche anno fa io bevo proposta Radiotre la rete culturale italiana un ciclo di racconti ispirato i vizi capitali
Sostanzialmente la mia idea era quella di cercare sette storie di vita molto particolari che fossero una declinazione contemporanea dei vizi capitali
L'idea era parsa interessante e mi ero messo al lavoro vi faccio qualche esempio per il vizio della lussuria avevo incontrato un ex pornodivo coltissimo laureato con una tesi in letteratura caraibica post coloniale
Un intellettuale
Per il vizio dell'Iran avevo incontrato una adolescente superstite da una strage compiuta da un suo compagno di classe in un campus in Florida una ragazza italo-americana
Per il vizio dell'accidia un ragazzo dipendente da videopoker
Per il vizio della dell'avarizia un accumulatrice compulsiva
Per il vizio dell'invidia
Ero partito da un ragionamento ragionamento era questo io sono un uomo libero
Libero di andare dove voglio di fare quello che voglio e di frequentare chi voglio
Ma non tutti vogliamo che questa libertà
Il ragionamento suggestiva era stato chi non gode di questa libertà prova invidia per chi invece ne gode
E per estremizzare questo ragionamento decise di entrare in carcere e per questo scrissi Ornella
E le proposi la mia idea
Ornella con qualche resistenza mi invitò ad una riunione della redazione
E io pieno di aspettative sono partito da Roma dove vivo e ho raggiunto il carcere Due Palazzi di Padova solo che non appena sono
Entrato non appena le prime porte si sono chiuse alle mie spalle non appena ho stretto le prime maglie
Conia la redazione
Mi sono accorto che stavo compiendo un errore clamoroso
Mi sono trovato davanti persone con lunghi anni di carcere alle spalle lunghi anni di carcere davanti
E mi sono sentito presuntuoso
Sofisticata o
Se l'ho sentito un intellettuale da quattro soldi
Avevo l'impressione di trovarmi davanti a degli affamati a cui io stavo offrendo una tisana
E me ne sono andato da quell'incontro imprecando contro me stesso e imprecazione dopo imprecazione me ne sono tornato da Padova fino a Roma in macchina da solo
E imprecazione dopo imprecazione sono giunto a una conclusione che chiunque voglia raccontare delle storie deve prima di tutto fare una scelta
Da una parte ci sono i mondi fantastici popolati di creature immaginarie animali parlanti bastoncini di legno chiamati bacchetta magica
E dall'altra ci sono
Le cucine dei ristoranti denaro porti prestazioni le carceri le banche
Tutti quei luoghi dove gli esseri umani in carne ed ossa si muovono intessono relazioni ma sia che si vogliano raccontare storie di finzione
O che si vogliono raccontare storie desunte dalla realtà
Bisogna sempre dire la verità
A chi ti ascolta
Perché ti sta concedendo la sua fiducia ma anche a se stessi altrimenti che cosa racconti
Di quel progetto sui vizi capitali non ne fece nulla lo accantonai misi da parte però evidentemente qualcosa di buono abbiamo seminato perché qualche settimana dopo
Ornella mi richiama
E mi fa una telefonata confusa in cui io capisco sostanzialmente tre cose
La prima sta uscendo sta uscendo la seconda è la cosa più incredibile che mi sia successa in vent'anni d'attività in carcere
La terza devi assolutamente venire
Se noi analizziamo queste tre frasi dapprima sta uscendo sta uscendo parla di una terza persona a me ignota
La seconda è la cosa più incredibile che mi sia successa in vent'anni d'attività in carcere parla di se stessa
Ma la terza di assolutamente venire è un imperativo nei miei confronti
Aveva tutto l'aspetto di una chiamata
Una chiamata che io decido di accogliere e così stavolta senza nessuna aspettativa perché non sapevo che avrà incontrato
Parto da Roma e raggiungo di nuovo il due palazzi di
Ed è a questo punto che conosco Lorenzo
Tu dove nasci Milano
Nel mille novecentosettanta fai il padre entra in carcere si mio padre entra in carcere quando una mamma perché so io ero incinta di tre quattro mesi
Per cosa era stato condannato era stato condannato per una serie di rapine in banca erano un rapinatore di banche e che condanna penale dieci anni
Lorenzo entra in carcere per la prima volta dieci giorni
E per tutta l'infanzia va a visitare il padre secondo i tempi e i modi dettati dalla legge ovvero un'ora a settimana quattro ore al mese che sommati nell'arco di un anno fanno settantadue ore l'equivalente di tre giorni
Ma per tutta l'infanzia Luís non sa che quel luogo dove per far visita al padre deve sottoporsi a delle perquisizioni deve assistere a cose che sarebbe meglio che un bambino non assista ecco non sa che quel luogo è un carcere
Sa che quel luogo è un luogo di lavoro del padre che il padre in quel posto fa l'elettricista
E se a questo perché questo gli hanno raccontato suo padre e sua madre
Ma le bugie l'abbiamo detto poco fa appoggiano sempre su basi fragili è una bugia come questa su basi fragilissimo e la verità inevitabilmente della canna
Cioè un sedici aspiranti sette anni e mezzo condono i temi d'attualità me lo ricordo sì perché beninteso improprio da parte mia caso mio zio e proprio con questa commissione da da fare allora espansione dire la verità a suo nipote di sette anni
Lui è ministro partito dicendo che lui fa ti dico la verità
Dove tutto qua
Dicevo borbottava
Sta lavorando e quindi scelto Cellino l'avvocato Almiento c'era un carcere
Questa la prima rivoluzione per Lorenzo quello perpetrato dal padre dalla madre non è soltanto una bugia ma è un tradimento messe in atto dalle persone più importanti della sua vita perché il papà e la mamma per un bambino di sette anni sono tutto l'universo conosciuta
Le basi su cui ha fondato se stesso la sua stessa identità crollano e non vengono sostituite da altre e Lorenzo a quel punto bambino deve fare i conti con la vergogna perché va a scuola i suoi compagni di classe lo vengono a sapere lo prendono in giro
Deve fare i conti con la responsabilità di essere l'uomo di casa ma lui è un bambino di sette anni non è un uomo
Deve fare i conti con le domande che vorrebbe fare a suo padre che cosa hai fatto perché l'hai fatto
Deve fare i conti con gli agenti
Che non sono quegli omini vestiti tutti uguali come play Mobil
Ma sono quartiere e come tali nemiche del padre
E deve fare i conti con il carcere
Che non è un luogo di lavoro ma un luogo di reclusione
La vita non si può interrompere far ripartire a proprio piacimento come sul sociale passano altri due anni e mezzo e quando Lorenzo a dieci anni
Il padre finalmente torna a casa
Per battere andate eravamo fuori piazza Filangieri io e mio zio e mia mamma
Ad aspettare che si aprisse al portoncino incastrato nella porta carraia
E che viene data che questo portoncino sofferto papà è uscito con Sacchi nere
Spazzatura contro investiti
La
Indimenticabile il volto l'espressione del mio padre perché l'avevo visto veramente pochissime volte sorridere basso ridere in quella maniera mai mai mai
Notevole spessore insolvente credibile
Ma riguardavo veramente
Cioè come se fosse fosse stata la prima volta che mi medievali c'è anche a mia mamma era un uomo mia madre scoppia a piangere mio padre mi abbracciò veramente tanto a lungo
E dieci anni son tanti di lontananza Obama alla propria moglie dalla propria famiglia tanta roba e quando è l'opportunità di poter riabbracciare liberi trascurava di
Qualcosa del indimenticabile di forte
è il geometra tragitto casa anche se non era tanto che praticamente sanno reti ci vuole cioè di Giambellino abbastanza vicini tragitto guarda fuori e accorparli macchina dice cioè commento apparso uno San Siro sono fuori con mio papà
So che può sembrare strano per il tono di voce che avete appena sentito usare da Lorenzo ma la gioia per la scarcerazione del padre
Per Lorenzo dura giusto il tempo da piazza Filangieri dove c'è il portone di uscita dal carcere di San Vittore a via Giambellino cinquantotto dove Lorenzo risiede con la madre che tra l'altro se guardiamo la mappa di Mila no dall'alto sono anche vicini
Non appena entrano in casa non appena la porta si chiude alle loro spalle
Per Lorenzo cambia tutto
Si sente a disagio padre tocca apre cassetti fruga dappertutto e Lorenzo vide la sua presenza come quella di un estraneo piuttosto invadente
Si sente escluso dalla gioia del padre della madre
Vede la madre ti ti dice come lui non ha mai saputo renderla
Le prove invitiamo e gelosia per la madre
E prova odio per il padre
Padre che non appena tornato a casa pretende che gli venga restituito quel ruolo di capo famiglia che ha lasciato in sospeso dieci anni prima ma un uomo che ha passato gli ultimi dieci anni della sua vita in carcere conosce regole rapporti relazioni interpersonali molto estremi
Come quelli fra agenti e detenuti
Regole rapporti relazioni interpersonali che non prevedono tutte quelle variabili necessarie in una famiglia con un figlio di dieci anni che si conosce appelli
E in più
Il padre a Milano conosce soltanto l'ambiente criminale dentro cui ha promesso che non sarebbe più rientrato
Non trova lavoro
E dopo qualche settimana prende una decisione
Trasferirà tutta la famiglia a Catania la sua città natale
Però molto affascinato da questa foto non mi dispiaceva lasciare tutto quel gruppetto del quartiere specie l'uomo però sentire che ci vorrà conoscitivo io non istinto e poi il matrimonio come insisto non ho mai fatto una vacanza
Piscina sbaglio ma non l'ho visto Porcu sino ma in televisione proprio non l'ho mai detto cartoon in mare
Quindi non molto entusiasta di fare questo villaggio di iniziare questo poi è cambiato qualcosa spingeva che avrei cambiato scuola affidata pazzesca cambiare scuola
Perché dici bene scuola non li conosce nessuno nessuno sa che il padre è stato in carcere ho scoperto perché nell'avvio però arrivati terzi
Giù
Chi gli ha una classe media oppure un parente in carcere più della metà piazza romana
E quindi troppe stop contempo riscoperto no Patrizia marca gravi spumante litigi vorremmo fare fotografia le ombre macina losco Ambrosini cose pazzesche immaginare
Poi il nome fatto girarci umani vennero mai uscito da dall'lo sa tutto su una macchina presunto Starman
Lorenzo arriva a Catania dieci anni esattamente nel quartiere di Librino
Ora libri in un quartiere molto particolare di Catania che inserito nel contesto di questo racconto ha un che di paradigmatico
Di Brino nasce intorno alla metà degli anni Sessanta sul progetto della prima archistar globale il giapponese Kenzo tange
Ed era un progetto di Newtown per circa sessanta mila borghesi catanesi stufi del caos del centro
Il progetto prevedeva parchi chiese scuole cinema teatri prendere quartiere perfettamente autonomo ma perfettamente collegato al centro città
Poi le cose sono andate diversamente per una serie di motivi quali la cattiva gestione delle risorse gli errori in Curia il modello di Newtown progettato da Kenzo tange si trasformò immediatamente in un insediamento di case popolari
Ed è in una di quelle case popolari che fa il suo arrivo Lorenzo quella sera ma per Lorenzo la sensazione e inebriante
A Milano vissuto soltanto con la madre in un nucleo strettissimo
è arrivato a Librino conosce i nomi nonni paterni nonni materni di CT sia tutta una schiera di cugini e cuginetti suoi coetanei e così la sera stessa
Del suo arrivo mentre gli adulti aiutano i genitori di Lorenza scaricare i bagagli dall'auto Luís si perde fra le strade di chi predica scopre da subito che c'è tutta un'altra idea di libertà nei confronti dei bambini
Poi portando con sé il roster frazionata lunghissimo per portare garage ricevuto rientri rubati scoprì che erano rubati promettevano il morto
Chiedendo dove sono arrivato Paradiso
Ma le novità non sono finite qui
Il mattino dopo il loro arrivo il padre carica di nuovo Lorenzo in auto e gli dice agli altri fratelli ora ti porto a conoscerli
Lorenzo fa giusto in tempo a realizzare che probabilmente anzi sicuramente non hanno la stessa madre ma che comunque avere dei fratelli è una bella cosa
E mentre fa questi ragionamenti il padre ferma la macchina scende suona un campanello dice scendete e subito dopo appaiono tre ragazzi tutti più grandi di Lorenzo il padre non dando dimostrazione di particolare sensibilità dopo le presentazioni dice io vado così vi conoscete risale in auto e si allontana
I due fratelli più grandi imitano l'esempio del padre il primo dice lavoro da un meccanico se non arrivo in tempo mi licenzia piacere e se ne fa
Il secondo mostra addirittura una certa ostilità nei confronti di Lorenzo dopo la presentazione se ne va subito dopo ma il terzo Giovanni
Ha solo un anno più di Lorenzo e fra di loro scatta una sintonia immediata diventano inseparabili diventano due calamite che si attraggono
Ed è con Giovanni che Lorenzo giovanissimo comincia a commettere di premiare atti
Sono cose da ragazzina Romano magliette scarpe da ginnastica nei negozi e centri commerciali coi
Ma no attenderli sulla spiaggia della Playa Catania cosa da ragazzi ma che preparano il loro futuro
Ed è con Giovanni che Lorenzo dodici anni
Pianifica il suo primo reato per proprio
Però fruttivendolo fonti Piccardi tutti sembra servirebbe a lui Caro annuncia preciso pericoloso perché forse per lui l'altra persona anziana indifesa tu conoscenti prima frutti
Sì non come lo conosceva sicuramente Giovanni però si sapevano tutti che il loro utilizzo di Domenico demmo assolutissimamente amabile sembrava sentire gli qualche volta anche mio padre
Ecco non è che è necessario essere degli esperti per capire che Lorenzo Giovanni sono due Pittelli a pensare di andare a rapinare il fruttivendolo s'dove si servono i genitori
Restano solo dodici anni sarebbe strano il contrario no
Però
Sono spesi hanno le antenne dritte
Hanno annusato l'aria e sono venuti a sapere che per fare una rapina e necessario la sera prima a rubare un'auto da usare nella fuga
Ma loro hanno solo dodici anni non hanno nemmeno la patente sarebbe ancora più strano vedere due ragazzini alla guida di un'auto
E quindi
Adattano la regola che hanno preso alla loro età
Invece di perdersi tra le strade di Khatami alla ricerca di un'auto da rubare vanno alle giostre fisse e rubano un go kart
E così viene questa in via ridicola
A di andare alle giostre fissi il Catania
Terranova per prendere una un go-kart e quelli a benzina quindi aveva per fare questa rapina facciamo prima un furto di notte
Andando lì con no della miscela Porta regia person pesanti dico Carson molto pesanti ma ce l'abbiamo fatta invierò una volta messe morto costa corda anche attivarle due e prendiamo e tedesca piano scappiamo in una maniera ridicoli missino perché un lungo carte monoposto e e dietro Palma ad Ariccia il motore e io ero seduto dietro col cumulo che si bruciava tantissimo e però l'abbiamo portata subito in quartiere
Nelle settimane successive Lorenzo Giovanni modificano e collaudano le modifiche aggiungono un pianali di legno sul motore del Go cart così passeggero non si brucia le chiappe stando però attenti a non appesantire troppo la struttura del go-kart
Modifica né collaudano le modifiche come due qualsiasi dodicenni intraprendenti
Ma il loro non è soltanto un giocare meccanici scansare per le vie di Librino
Loro hanno in mente un altro obiettivo
Ogni giorno ricordo che a sua volta dicevamo andammo stamattina da Mark fanno magari combattendo attraverso l'epoca tutto quanto cioè ma forse oggi non è la giornata giusta quasi Obama che voleva
Ma la giornata giusta arriva quel giorno Giovanni De Lorenzo tirano fuori
Il coccarda Igarashi dove lo hanno nascosto
Indossano i caschi giocattolo che si sono procurati
E partono verso quello che non è più un gioco da ragazzi
Crediamo che è una rapina questo signore non fa una piega fingiamo questi soldi qua attiviamo fuori ottanta mila lire
Da caso pazzesca pazzesca
Ecco dopo questo primo reato
La voce calibri non c'è un ragazzino giovanissimo capace e coraggioso comincia a circolare in certi ambienti e non passa molto tempo che Lorenzo viene avvicinato da dei ragazzi più grandi
Quindi un giorno si avvicinarono
Ero quando si avvicinarono eroso l'ambiente con con basco denunciarlo geometri della batteria non c'era neanche Giovanni milonga lontane da Marco per avvicinarmi a loro perché avevano chiamato
Mi fece una proposta molto semplice tra se volevo partire con loro per fare un reato per fare una rapina in banca
Quella notte stessa Lorenzo scappa di casa sale in auto con i suoi complici e fugge in direzione di Milano
La rapina viene il mattino successivo e va a buon fine
Ma anche i suoi complici sono poco più che maggiorenni sono inesperti
E commettono degli errori
Qualche ora dopo sono in un appartamento d'appoggio dove si stanno sbattendo la refurtiva quando irrompe la polizia
Lorenzo non ancora quindici anni quando viene arrestato e condannato a un anno e nove mesi da scontare presso il carcere minorile Cesare Beccaria di Milano
Non gli vengono concesse misure alternative perché proviene da una famiglia con precedenti penali sui deve scontare tutti
Ora siamo nel mille novecentonovanta e a detta sua il carcere minorile all'epoca era violentissimo molto più violento del carcere da maggiorenni
Ebbene immerso per un anno e nove mesi in quella violenza
Lorenzo ha modo di ragionare di elaborare
Ed elabora e ragiona sul suo reato
Sugli errori che lui ha commesso e che i suoi complici hanno commesso sulla pena a cui è stato condannato e sulla ricompensa che gli altri gli avevano promesso
Ed è in questa nei nove mesi che compie la sua prima scelta di vita
Una scelta frutto di un ragionamento razionale
Il ragionamento è questo
L'adrenalina dell'azione
E la promessa della ricompensa del bottino
Sono più forti di qualsiasi condanna
Racco
Diventerà un rapinatore
Un anno e nove mesi dopo esce dal carcere torna a Catania e viene battezzato con il soprannome criminale di Milanese
Questo avviene una sera fuori da una sala giochi godibile negazione criminali molto pericolosa questa sua
E quella sera un ragazzino di una banda rivale dice a Giovanni ma tuo fratello con quel Min chiavi accento nemmeno siciliano nemmeno catanese
E Giovanni non lascia cadere la provocazione
Prende sto ragazzo romena come un fabbro lo smontano rimonte Lori McNeil dopo che la Renato dice a tutti a voce piena che quello che conta è il sangue
E non dover Siena
Quella sera stessa Giovanni battezza Lorenzo con il soprannome criminale di Milanese e a quel punto Lorenzo dà il via
Ancora minorenne giovanissimo del via a quella vita del fuorilegge del bandito il bandito è colui che non sta alle leggi degli Dei né a quelle degli uomini una vita fatta di rapine latitanza inseguimenti tradimenti fughe rapine e carcere quando in carcere apprendeva rapinatori più esperto in tutti i mesi di trucchi
Per migliorare il suo mestiere di rapinatore
Ma per tutti i
Racconti io vi rimando all'ascolto del podcast o alla lettura del libro
Oggi vi voglio raccontare la rapina
Dal mio punto di vista più incredibile fra le tante che mi ha raccontato
Avviene a Milano dove Lorenzo in perlustrazione della panca giusta da colpire
E si imbatte nella filiale di una banca che alla nomea fra i rapinatori di avere sempre molto denaro in cassa
Entra
Vede che ci sono soltanto due casse e che l'ufficio del direttore abbastanza ci sta
E a quel punto entra in scena
Con un biglietto da visita
Si presenta al direttore del carcere
Si apparta con luce nel suo nel suo ufficio de direttore della banca scusatemi
Si apparta con Luigi
Nel suo studio nel suo ufficio e dopo alcuni convenevoli si danno appuntamento all'indomani mattina ma prima di uscire per un'ultima verifica vada il cassiere gli allunga una banconota da cinquecento euro e chiede la cortesia di cambiare della
E nota che effettivamente in cassa c'è molto denaro
A quel punto dare arrivederci anche al cassiere e se ne fa
Ora usando questa tecnica anche se fai una pistola esso uomini che operano spesso perché se Carlo visto il giorno prima pensano Marche puro autore de il Giorno privati dalla legge sulla risulta
Il mattino dopo molto presto
Si presenta davanti alla banca alla pistola con sé
La banche chiusa aspetta
Arriva il direttore
Lo vede davanti alla banca chiusa che ti dice andiamo a fare colazione
Vanno insieme al bar si beve un cappuccino si mangia una brioche si fa offrire la colazione dal direttore della banca e insieme poi tornano davanti alla banca ancora chiusa dove c'è il cassiere ad aspettarli
A quel punto il direttore con la chiave sblocca le porte stacca l'allarme
Invita Lorenzo entrare per primo per secondo entranti rettore e per ultimo entra il cassiere
Quando vedo che importi chiudere guardi contro più è una rapina che storpiato contagiosa frattempo prestiti Fazio del calcio stava quando incontra una rapina
E quando notturna tutto il tragitto queste cassette sottobanco perché era piccolino
Questo fatto il cassetto inoltre forma partizione attorno a dodici ore col approntare mette dentro e direttore letti me ne sarei andato ed direttore all'undici giudici apri la cassaforte il cassiere si risponde si mette in cui ci vogliono venti minuti
E io in quel momento deciso inseriti
Cominciò tutto il cassiere si tu Manzin previsto all'ufficio era proprio a fianco e con la porta aperta
Impedirlo il cassiere
Non riuscivo a vedere chiedo anche Raffaele patto che va a lavorare in una banca tanti Piero che io i soldi che avevo preso è sembrato decisione li rimette in cassa
è una banca ha chiuso sono pattuglia capisci subito che la rapina poi i banchieri hanno delle semifinali pazzeschi le tende tirate centonove del far toccare niente
Pertanto proprio di segnali con le forze dell'ordine
Cipolletta inglese è quella tanti vista verticale su tutti citando rapporti in diagonale nei girotondi qua quello pessimo segnale poi nel frattempo che il tandem del partito YouTube tutti abbiamo il suo ufficio ad illuminarci il cassiere
Vi dico che la banca continua a lavorare si clienti di lavorare
Sempre colto voce basso però minacce pesantemente va condirettore nel suo ufficio il ventotto sull'atto dalla scrivania lui di fronte come summit ad sotto il direttore certo punto dopo qualche minuto il fatto eccome ma io devo lavorare
Posso lavorare computer così
Ci siamo acquisì il computer emergono ciglio se scatta qualcosa certi lavori
E niente presente mi veri mi la sono molto lunghi guanti se sfruttato e garantiscono secondo torniamo od omissione sottobraccio rispetto far camminare per San Martino col terrore via subire un rapporto Paoletto all'altro invece sono stati nessuno
Esaltazione al
Condotti in passato per il padre Restaurant a mangiare chiarisce albanesi assai stimato dice
A cavallo fra gli anni novanta i primi anni Duemila Lorenzo fa questa vita qui
La vita del bandito del fuorilegge sui giornali
Parlano di lui come del bandito che veste Armani verrà la sua passione per gli abiti di Giorgio Armani lo stilista
Una vita che
è indiscutibile
Esercita un fascino su chi ha vissuto dite più ordinaria
Però questa è una storia straordinaria proprio perché non appena ci si può sentire affascinati
Subito va da un'altra parte sentite cosa dice Lorenzo
Solo d'accordo con te
Ha un fascino quando sente parlare di queste cose una persona comunque al di fuori da quel contesto molto affascinante
Proprio a Cernobbio scendono in Italia
Tu pensa che il migliore il mio massimo di libertà sono stati tredici mesi latitanza
E tutto il resto è stato Galliera terrazzo sono stati pochi mesi fuori non no non sono mai arrivate ultra quel periodo a un anno di libertà continua sempre sempre in galera il racconto del carcere ti assicuro che è molto diverso è il prezzo da pagare sono anni e anni e anni di Daniela
E con gli anni e anni e anni di galera nella storia personale di Lorenzo ammontano a
O più di vent'anni
Sopra facciamo un passo indietro andiamo al mille novecentonovantasei anno della sua prima carcerazione da maggiorenne con la carcerazione avviene al carcere di San Vittore di Milano in seguito ad una rapina che ha fatto a Milano e tu un arresto
Questa carcerazione oltre ad essere la prima è caratterizzata da un evento straordinario coperto però da un treno
Al primo colloquio dopo l'arresto Teresa la compagna di Lorenzo sua coetanea diciannovenne
Dice
Sono incinta aspettiamo un bambino
Il veder rappresentato dal fatto che Lorenzo sa anche se non lo ammette nemmeno a se stesso
Che suo figlio destinato a nascere crescere con un padre sempre in galera proprio come nato e cresciuto luglio
Nove mesi dopo nasce Salvuccio ora l'evento della nascita di un figlio è un evento capace di trasformare gli essere umani ma questo non accada Lorenzo che persevera nella sua vita da criminale patavini latitanza e fughe inseguimenti rapine e carcere ma tutte queste esperienze
Sono poca cosa rispetto a quello che la vita gli sta per presentare
Quando a otto anni suo figlio Salvuccio si ammala
Gravemente
Reading figlio stava facendo ci ci aiuta a capire educativo ricordo che era cobalto
Fa molto provato però scarso indiscutibile
Serviva siempre
Stato per il titolo ruote perché poi oltre tutto erogati trattenuto più lontana quindi a trovare in ospedale col mio amico infermiere lo facevano portare al CIM sotto dall'ospedale cosa è pronto per la prima anche nel senso sopra il volevo vedere mio figlio sindaco
Sono sistemato uno stanzino lui stava meglio piuttosto fino soldi
E allora facciamo qui si specifico il nuovo rilievo
Non potevo stare un po'con lui
Niente fu lui diceva scatta ancora
Perché lo riteneva dunque riuscì capito che c'era qualcosa che zucchero ricercare ottocentotrentotto benissimo possono che fa qualche fino all'ultimo giorno scappavo oppure scappato
Benefici
La situazione fino non sono stati in grado di gestire sia per la mia condizione trasparente ma proprio
Vero genitore
Non vero capace a fare padre
Credo perciò chiude torna ad avere venti cioè
Ma mi ero stato precedenti
Solo
Dunque difficile difficile Lamberto ancora oggi difficile figurativa all'epoca
Globalmente comprare un torchio per questo eccetera anch'esso soffrire
Avete sentito scappi ancora papà
Dicevo
Lorenzo
Perché Lorenzo in quel periodo è latitante in Spagna nel sud della Spagna nei dintorni di Valencia
Ed è nei dintorni di Valencia che Lorenzo conosce una ragazza rossa che si chiama Tatiana che si innamora di lui
Ma non proprio di lui perché Lorenzo in Spagna vive sotto un'identità fittizia la dice di chiamarsi Ivana di essere il rampollo di una famiglia proprietaria di una casa farmaceutica
Conduce una vita molto lussuosa e assolutamente irreprensibile
Salvo poi un paio di volte al mese tornare in Italia e tornare a trasformarsi nel delinquente che
Ed è con Tatiana una sera in un ristorante di lusso sopra il porto di Valencia
Quando riceve una telefonata
Salvo c'è un morto
A Tatiana dice di aver ricevuto una cattiva notizia di voler tornare subito a casa non aggiunge altro per una volta a casa pianifica come essere presente al funerale
Si porterà anche lei perché potrebbe essergli utile
Il giorno dopo volano insieme da Valencia a Bergamo Orio al Serio dove noleggiano un'auto a nome di Tatiana e con quella piacciono fino a Roma Fiumicino dove lascio questa prima unto in un garage
E nelle noleggiano una seconda sempre a nome di Tatiana che continua a non sapere dove stanno andando né a fare cosa
Un giorno e mezzo dopo la partenza da Valencia
Raggiungono Catania
A quel punto Lorenzo lascia Tatiana in centro dicendole che si deve assentare per tutto il pomeriggio
E aiuta il principio Catania Zingara molto distante
Moglie sicuramente aziendali dettaglio risponde settantuno no allora
Sono andato mai sanguigno Massimo sotto il mondo intero
Le donne monsignor
Tremonti tenga
La fine del mondo grazie oggi sforare
Adesso dell'ufficio
Aggiornata non è ancora finita dopo il funerale
Lorenzo raggiunge Tatiana in centro insieme viaggiano fino a Roma dove sostituiscono la prima auto e poi fino a Bergamo dove
Tatiana
Entrata in hotel si addormenta stravolta per queste giornate incomprensibili per lei
Lorenzo no
Per scaricare
Per cercare di distendere i nervi
Ma l'unica cosa che conosce davvero bene
Esce dalla camera
E si mette in cerca di una banca colpisca
Senta semplice testa vorrei fare una
Il giorno dopo interessa partiti dicono partiamo
Il giorno dopo presto Lorenzo colpisce
Poi torna e Nutella sveglia Tatiana che sta ancora dormendo le chiede la cortesia di scendere nel bar dell'hotel a prendervi un caffè quando Tatiana esce dalla Camera nasconde la pistola
E il bottino nella cassaforte della Camera
Poi Tatiana rientra si beve il caffè la ringrazio dice di prepararsi in fretta perché vuole uscire a mangiare un boccone per tornare il prima possibile in Spagna
Prendiamo in giro per la città le movenze non ride avevano carciofo davanti comunque abbiamo pensare torno in albergo abbiamo lo sappiamo Carmine
Va be'complice secondo la corte erogante
Torno giunto alla discoteca trovare certi sotto il vincolo esattamente senza vastissimo aspetti un attimo si trova tornando maltrattata infarcito prego avvocato io faccio accompagnare
Il maggiordomo proprio
Cinque stelle indicava cosa normalissima lo sa cullarci sudore nel frattempo rischia grafica terroristico Valenti gli umori nautico andrà a fianco c'era rotta una pratica
In passato nel gennaio apre la porta in faccia per Tokio e fuori inventiva per riportare mancia quando rapporto l'affanno anche all'ottenimento di colpo mi sento proprio mi prende
Rientro c'era invasione turca raggianti appena
Ah se per Lorenzo l'arresto nozione da prendere sempre in considerazione
Per Tatiana equiparato un atterraggio su un pianeta mai conosciuto prima
I panini banche sta succedendo IVA Liman continua a ripetere e soltanto ore dopo le forze dell'ordine le spiegano che quello che lei conosce come Ivan in realtà si chiama Lorenzo
è un rapinatore un latitante
Un criminale pericoloso
Interroga già Bush
Merce sentivo
Sottolinea
Lombardo faceva il suo
Conclude il vescovo greco alla repressione delle donne
Che io quarantanove sono c'è un'azienda sottile avvertimento implicito parole io spasmi di rispondere
Io accorgerebbe nessuno Lumumba queste
No no
Sempre su una strada ma quello che faciliti loro
Anche come figlio Amadori romantico beneficio Ceccacci surreale e non Gallone avesse non possono capaci non sono Farnesina pubblica sto
E c'è un punto di grande studiato
Figlio figli maschi privilegia
Peraltro
Sono
Un grande bacino
Questo è il punto più basso
Per quanto abbia cercato di schiacciarlo il dolore per la perdita del figlio affiora
E per Lorenzo inizia la carcerazione più lunga e più difficile
Più difficile perché comincia a prendere consapevolezza dei disastri della sua vita delle macerie che ha lasciato intorno a sé
E completamente solo
Compì un tentativo segreto e fallito di togliersi la vita
E più difficile più lunga
Più lunga perché ha compiuto tantissime rapine dei tribunali vogliono fargliela pagare si accaniscono
In tutto accumula cinquantasette anni di condanna ora questa è un'opinione personale ma cinquantasette anni di condanna per una persona che sia fatto tantissime rapina non si è mai macchiato di reati di sangue sono un'enormità
Ma opinioni personali a parte cinquantasette anni di condanna vengono comunque ridotti a trenta
Perché il codice penale italiano non prevede una su pena superiore ai trent'anni Castro escluso
Ma anche trent'anni siamo nel due mila e sette significa fine pena due mila trentasette
Ricordate di questa data può mila trentasette
Dal due mila sette al due mila e dodici vaga per tantissime carceri italiane
Il giorno di Natale del due mila dodici viene caricato in tutta fretta su un furgone della penitenziaria trasferito dal carcere dove sta da un po'di tempo in un altro carcere a luci sconosciuto
Giorno di Natale
La festa più importante dell'anno nessuno dal direttore di un carcere al novizio fra gli agenti nessuno voleva lavorare un minuto in più e in più per fare una cosa così complessa come il trasferimento di un detenuto
Il motivo è che sospettano ha ragione
Un tentativo tra e passione da compiersi la notte di Capodanno
In seguito a questo trasferimento Lorenzo raggiunge nel carcere di Novara
Il carcere peggiore d'Italia
Ma ci resta poco ci resta quarantacinque giorni e in quarantacinque giorni
Accumula
Trenta rapporti disciplinari
Che aumentano la sua permanenza a Novara di qualche mese
Ma nella primavera del due mila tredici ottiene un nuovo trasferimento
Lui vorrebbe tornare nel carcere di provenienza ma questo non gli viene concesso dunque si trova di nuovo caricato su un furgone della penitenziaria e destinato ad un carcere alluminio
Dopo qualche ora di ghiaccio
Chiede alla gente che lo sta accompagnando
Dove stiamo andando
E quello gli risponde
Paga starebbe
Lorenzo non sa non può sapere
Che quello sarà l'ultimo trasferimento di tutta la sua carriera criminale
Ex in seguito a quel trasferimento Lorenzo raggiunge questo carcere
Dove
Intraprenderà
Quel percorso di cambiamento
Che porterà Lugli ad est della persona che oggi che porterà a me a dare dignità a questa storia di essere raccontata
Però abbiamo detto che Lorenzo lasciato solo macerie intorno a sé da quelle macerie deve ripartire
Un mattone dopo l'altro per riedificare sin dalle fondamenta
E il primo di questi mattoni
Rappresentato dal suo compagno di cella
Maurizio Bertani
Maurizio
è un vecchio rapinatore proprio come Lorenzo
Un po'più grande vietati Lorenzo un uomo che ha fatto avanti indietro dal carcere per tutta la vita proprio come Lorenzo
Uno che rispetta gli stessi codici etici criminali che rispetta Lorenzo e che come Lorenzo ha vissuto la tragica esperienza della perdita di un figlio
Ecco grazie a questa tragica coincidenza fra Maurizio e Lorenzo
Si innesca una fiducia un'intimità
Un sentimento raro in carcere
Ed è in cella comma con Maurizio che Lorenzo vede per la prima volta la rivista
Ristretti Orizzonti
Armi sta fatta dai detenuti la rivista creata da Ornella fa però
E Maurizio fa con Lorenzo
Un po'quello che io faccio con i miei figli quando voglio parli leggere loro non vogliono che lascia un libro su un comodino un altro sul divano un altro sul letto sperando che poi anche solo per inerzia riprendano in mano gli spogli no
Ecco Maurizio fa la stessa cosa e Lorenzo ci casca
Comincia a leggere ristretti Orizzonti ma non approva quello che legge
Giudica degli infami gli autori di quegli articoli giudica dei traditore di quei codici etici criminali che lui Maurizio hanno sempre rispettato ma Maurizio lo spiazza
Dice a me piace non solo a me piace ma io stesso ho fatto parte per anni della redazione per commesso una leggerezza e per vergogna non ci sono più tornato
Ma e il mio più grande rimpianto Maurizio usa tutto il suo ascendente tutto il suo carisma per convincere Lorenza scendere in redazione
E alla fine ottiene il suo risultato
Con l'ambiente e l'ha fatto per scoprire mi sembra che l'ANCI passioni per fare una scoperta del singolo individuo la ricerca proprio di cosa c'è dentro oltre a tutti gli articoli fatti di reato oltre centro dimenticarli a provare a stimolante qualcosa tutti
Che va poi alla ricerca di può essere sulla scoperta di una passione e per me è stato questo
Secondo mattone decisivo per Lorenzo rappresentato va spiegato prima bene Luigi Ferrarella dall'acquisizione di parole so che può sembrare una cosa
Poetica da raccontare
All'interno di uno spettacolo teatrale ma una cosa estremamente concreta in questa storia Lorenzo
Dice che fino a trentasei anni al due mila tredici possedeva un vocabolario non superiore alle cento parole e per aumentare il proprio bagaglio lessicale fa una cosa semplice ma molto concreta
Tutti gli incontri come quello di oggi come tanti che avvengono dentro la redazione di ristretti Orizzonti sono registrati
Lorenzo si propone di sbobinare così con un ascolto lento in cuffia per la trascrizione sedimenta parole
E il terzo mattone decisivo e quello rappresentato dall'incontro con gli studenti
Oggi se ne è parlato tanto
Ristretti Orizzonti ha messo in piedi
Questo progetto che si chiama la scuola entra in carcere il carcere entra a scuola sono passati in venticinque anni
Più di cento mila ragazzi
E a ragazzi serve per fare esperienza non capire soltanto a parole
Che qualcuno glielo spiega che in carcere non ci sono le mostre con le zanne le corna ci sono degli esseri umani che hanno sbagliato che hanno commesso degli errori gravissimi a volte Marche restano esseri umani
E ai detenuti appare esperienza e non capire perché qualcuno glielo spiega che fuori non ci sono soltanto delle istituzioni pronte a pulirla o dei nemici
Ma ci sono dei ragazzi a cui si ha il dovere di dare delle risposte credibili
E con Lorenzo racconta la sua storia davanti
Agli studenti e di fronte alle domande dirette degli studenti per trovare delle risposte credibili incomincia a quell'opera di scafo che lo porterà
A fare la sua rivoluzione
Io poi col tempo deciduo Ghedini accetto quello che sta succedendo che non lo so cosa sta succedendo io so solamente che più o il tempo passerà io mi renderò conto che il Lorenzo quel Lorenzo del passato trentacinque anni piano piano
Cita
Si stava sciando sopraffare da questo da questo nuovo Lorenzo che si sta costruendo
Degli undici fu quell'immagine che le persone produttive
Di fronte alle persone io demolisco il bandito mio l'altro demolisco equivalenti a capirlo queste persone libere del rapinatore
Io voglio la frattura
E a questo punto Lorenzo compie la sua seconda scelta di vita
Come al minorile aveva deciso che sarebbe diventato un rapinatore
A questo punto decide di cambiare vita
E un motore potentissimo di questo cambiamento è dato dall'amore
Si innamora ricambiato di Giorgia
Una volontaria che fa parte della redazione di ristretti Orizzonti
Lorenzo Giorgio vivono una relazione fragilissima una relazione segreta perché il carcere anche un luogo di invidia e gelosia
Una relazione tutta fatta di qualche mano che si sfiora qualche ginocchio che si tocca sotto i tavoli della redazione tantissime lettere
E rarissimi baci
Lorenzo Giorgia superano delle proprie difficilissime
Ma la prova più difficile
Era presentata da un numero due mila trentasette la data di scarcerazione per Lorenzo ed è per questo che Giorgia un giorno
Gli scrisse una lettera drammatica
Non fraintendere le mie parole
Non metto in discussione quello che provo ma non so sono a forza di aspettare così tanto
Il fine pena due mila trentasette equivale all'ergastolo lo so io
Lo sai anche
Sesto tradendo qualcuno
Sta tradendo soprattutto me stessa
Il mio futuro
Quanto dobbiamo aspettare per vedere se poi questa nostra relazione funzionerà
Perché poi
Non è detto che funzionerà
Nessuno allora che lo capiremo
E la tua possibili di ottenere dei permessi è lontanissima
Se va bene si è appena
Dovremo aspettare una dozzina d'anni per poter ci frequenta almeno per qualche ora
Ti fuori dal carcere
Lontano dagli sguardi degli altri
E se a quel punto capissimo che non ci sopportiamo
Ecco Lorenzo riceve questa lettera nel due mila e quindici due mila trentasette lontani
Ma in questa storia straordinaria nel due mila e quindici avviene l'evento più straordinario di tutti
Un giorno a Lorenzo vengono notificati due mandati di cattura
Per due rapine che aveva commesso durante la latitanza in Spagna
La notizia non lo sgomenta più di tanto perché tanto lui sa che
Trent'anni si deve comunque scontare
Quello che lo sgomenta invece e l'idea di sentirsi di nuovo trattato come un criminale quando non si sente più tale l'idea di dover presenziare un tribunale con le manette ai polsi dover presenziare un tribunale dietro a delle sbarre ti una gabbia chiusa
E per questo decide di affidare tutto ad un avvocato d'ufficio che gli viene assegnato
Questo avvocato accetta l'incarico
E per i meriti che il percorso che sta facendo Lorenzo propone al giudice di applicare la cosiddetta continuazione del reato ovvero un artificio anti matematico per cui la somma delle due condanne diventa un forfait
Uno più uno non fa due ma fa uno virgola uno uno virgola due
L'avvocato propone questa cosa al giudice il giudice accetta la proposta dell'avvocato e applica Lorenzo l'aumento di pena poco più che simbolico
Per l'avvocato insuccesso Lorenzo ostenta indifferenza lui sa che comunque trent'anni si deve scontare
E a questo punto le strade dell'avvocato Di Lorenzo si dovrebbero separare ma l'avvocato
Ha un'altra idea
Propone a Lorenzo di prendere in mano tutti i fascicoli di tutte le sue condanne definitive
Per dare una controllata
Vorrei solo sapere come comportarsi e sa che gli avvocati fanno pagati e lui non ha un euro me l'avvocato stesso a trovare la soluzione
Nel suo studio
E appena arrivata una giovane tirocinante neolaureata incapace
Disposta a prendere in mano tutti i fascicoli di tutte le sentenze definitive di Lorenzo col solo scopo di fare esperienza
Ed è questa giovane tirocinante realizzare per prima che
Nella carriera criminale di Lorenzo esiste un unico disegno criminoso quello della rapina tutti i suoi reati sono ascrivibili a quell'unico disegno criminoso
Ed è questa giovane tirocinante realizzare per prima che
La il codice penale italiano prevede la possibilità di chiedere la continuazione del reato anche sul sentenze già definitive
Ed è questa giovane tirocinante
A proporre di fare un tentativo lavora per più di un anno giorno e notte
Al caso di Lorenzo
E quando si sente pronta
L'istanza parte per il tribunale
La speranza si accende
Ma chi esercita la giustizia arancione
Non contempla la speranza fra le variabili da prendere in considerazione
Il giudice rigetta la proposta giudice dice che si nella carriera criminale di Lorenzo esiste un unico disegno criminoso ma anche una propensione al delinquere che non merita sconti di pena
Il colpo è molto forte
Lorenzo vacilla
Ma l'avvocato non ci sta
Impugna la sentenza
E dice abbiamo ragione il diritto ci dà ragione
E pretende di fare ricorso in Cassazione
Renzi è titubante sa che la Cassazione l'ultima spiaggia se anche la Cassazione tesse esito negativo lui avrebbe la certezza di non uscire nemmeno per un minuto fino al due mila trentasette
Ma l'avvocato
Se essere convincente e l'istanza parte per il tribunale
Sospendiamo secondo la narrazione per fare questa considerazione che sia
L'attesa di un esito di un esame
Ma che sia anche soltanto Whatsapp di un amico di un'amica
Tutti sappiamo cosa significhi l'attesa di una risposta
E questo lo dico perché
I tempi della Corte di Cassazione sono lentissimi
Per più di un anno Lorenzo si sveglia tutte le mattine con la speranza di sentire pronunciato il suo nome dall'ufficio matricola evita il resto della giornata con la delusione per non averlo sentito pronunciare
Ma l'esito
Ripaga l'attesa
Dopo quasi due anni finalmente qualcuno pronuncia il suo nome dall'ufficio matricola
L'istanza è stata accolta
La pena
è stata ricalcolata in diciassette anni
Ha avuto uno sconto di pena di tredici anni lo sconto enorme
Ma la notizia già di per sé sensazionale
Ne contiene un'altra ancora più sensazionale
Avendo questo nuovo giudice un giudice del tribunale di Torino noto per la sua severità
Avendo questo nuovo giudice riconosciuto nella carriera criminale di Lorenzo un unico disegno criminoso quello della rapina e avendolo giudicato estinto
Ha deciso di ricalcolare la condanna di diciassette anni non dal due mila e sette anno del suo ultimo arresto ma dal mille novecentonovantasei anno del suo primo arresto da maggiorenne
Dunque
Mille novecentonovantasei
Più diciassette fa due mila e tredici siamo nel due mila diciassette questo significa che Lorenzo ha scontato tra i tre quattro anni in più rispetto al ricalcolo della sua condanna
Ora pensiamo
Facciamo un esercizio di immaginazione cosa può aver vissuto questa persona nel momento in cui si sente pronunciare il suo nome dall'ufficio matricola sa di dover stare in carcere ancora vent'anni
E nello spazio della lettura di un documento scopre di essere un uomo libero
Ma la beffa quale che sia venerdì pomeriggio
è una notizia così incredibile che lui stesso
E incapace di contenerla la mette in discussione non ci crede
E la mette in discussione Lorenzo mette in discussione il suo compagno di cella la mette in discussione la redazione di ristretti Orizzonti la mette in discussione Giorgio la mette in discussione Ornella la mette in discussione l'avvocato stesso che dice ho bisogno di parlare con il giudice che ha preso questa decisione mai tener di pomeriggio e il giudice non si trova e dopo lunedì
Se arriva sabato poi la domenica poi uniti paga martedì e poi a mercoledì diciannove luglio due mila diciassette
Ora la mattina non mi chiamavano va be'quando non mi chiamavano l'attivazione
E rassegnato che diceva la scarcerazione si deve arrivare che arriva in mattinata
Adesso eventualmente letture dove quarto credo che non ci sono con la testa dico nella porta io me ne sto andando sui sezione non ci sono tanto l'esito si scoccia un tossico annienta gli ho detto guarda
Non ci sono con la testa non ce la faccio a ragionare contare su passo per il correntone dondolare ottobre dove c'è questo amico appuntato perché M. amico e lo chiamo per nordico guardava Battù me ne sto andando di sopra tenendo il giudice Lorenzo non ci dovevi illudere i topini insomma tutti i giorni illudere stretto lotta lascia stare che io ancora non ci posso credere perché
Cioè io appaiono all'edicola parto lo sto leggendo da cinque giorni strapazzo intatto Pato deciso Carmine provincia
No Kippur il gruppo atto così registrare il dibattito sul letto avevo le bombe Mauro nel cervello
Nel caso mettono ottantotto mi prendo va bene Edoardo ci metto lo scambio sottovoce le scatole di secondo essi fornisce tutto proprio perché con l'acqua fresca presumo inventare tutta questa cosa è continuo pensare cioè cercando di ventinove anni Lorenzo botta eletto patto è toppato le fra fra poco reciproche universo dunque riprenditi riprende perché veramente sfiorando
Sono lì sotto una doccia un patto mento sento gridare cognome
Ma non pensavo non ho neanche il fatto che poteva essere la chiamata giusto così fiducia
Girava mi assumo con calma senza fretta di fatto in cella chiesto scendo giù Arrigo nell'ufficio della matricola bussa alla corte per la matricola il vi fa il dottor medico appuntato per dobbiamo prendere il DNA
Parco
Perché quando ti chiedono queste cose qua
Ieri non meno delle scarcerato accanto dunque non sapevo che erano cambiati dei meccanismi io ero rimasto chiesti vennero a prendere il bus per nuove indagini
Perché hanno aperto il nuovo fascisti
Io incontra va bene
Va bene tabacchino gli ho detto per cosa per quale per quale motivo Panarotto comprendere il DNA non appena all'alba fra questi tamponi prego perché abbiamo un ordine che già la procura all'ordine stavo va detto che l'ordine di custodia cautelare no un ordine di scarcerazione
Mi sento cioè svenuto coatto Cerroni una società FIAT come sostituto del corpo
C'è tetto cosa fece mi fa sì c'è un ordine di scarcerazione immediata
Certo veramente perché cosa faccio quindi dico c'è ancora vedere commuove cosa faccia di trenta trentaquattro
Come cosa fa e sono nei deve essere scarcerato
E guardi dico se non ho capito molto del fatto c'era
Una cosa incredibile e Escobar questo qui c'entra direttamente carnefice tra Morandi della guardi rimandino a bocca aperta per costava incauto sta a cuore gli ho detto perplessa restano scarcerato no
E anche detto avvisi qualcuno irritazione perché me ne sono andato di aspettarmi fuori perché non so cosa faccia ma nessuno
Lei prende abbraccia così
E che
Nel frattempo poi vado su un'eccezione nel cambio Gottardo
Ma l'ergastolo Palmer ciarlatani difficilissimo
Io
Veramente non si fa colpa non
Comunque
Mentendo mi faccio tardi Sacchi mi rendono spazzatura cresce Sacchi dello sforzo turca eccetera
Contento pre mentre nel stipendio metto dentro un po'di cose nasce tante cose in carcere regale dove alcune cose me ne dimentico
Saluto tutti i miei compagni erano poi riuscendo pronto film già pronti a bordo in Libano quando esco dall'assunzione
Di fronte a me c'era la sezione Gigliola tra l'altro sicurezza dove c'erano persone con cui io non l'ho fatto anche un pezzo di percorso assieme della redazione comunque in colazione conosciuto Piero perché la sezione una di fronte all'altra approvvigionando il carcere giallo nel fare se pagare la sera o meglio bere caffè come quello dall'altra sezione di fronte e comunque tutto la gente che in quel carcere in quella sezione lì sottoterra Castroman
Tutti condurre Galasso costruttivo oltretutto Roma dunque delle volte nascosto ma difficile assoluto e io impegno Quaggetto l'appuntato così fare entrare in questa sezione presso fa trova ottimo l'appuntato però che mi fai entrare in questo questa affezione le celle erano tutte chiuse perché era l'orario di conto dunque il ciarliero chiuse l'appunto attori suonavano Bruno però non posso prendere Vercelli adesso dunque saluto tutti i propri trovata tra le sbarre nord-sud sconvolti Barcellona ce l'ho guancia con questa canzone vorrebbe su probabilmente tutti
Felicissimi tutti quanti anche qualcuno saggi commosso
E gente che conosce come più dal carcere
E e niente poi gli Hornets Chico Mendes Facchineri faccio tutte le scrivanie faccine Corridori
Passo prima la questo porta carraia del passo carrabile del carcere e poi riesco due organismi dovranno stabilire la Ferrari
Sì crollato
Ecco una storia di Lorenzo non finisce a questo punto la sua rivoluzione non finisce a questo punto quella diciannove luglio due mila diciassette è uscita una persona nuova
In tutte le precedenti scarcerazioni Lorenzo usciva che era un criminale punta ma la banca colpiva tornava a fare quella vita e invece cinque luglio due mila diciassette
Quel pensiero non c'era più si era estinto ma non sapeva con che cosa lo avrebbe sostituito
In più una scarcerazione così improvvisa senza nessuna preparazione alla di carta ha reso il suo reinserimento ancora più complicato
Renzo mi ha raccontato io per vissuto mesi difficilissimi anche per gli abituali sia cose banali come tornare ad abituarsi a mangiare con una forchetta
Dacci Haji opere da un bicchiere di vetro mangiare da un piatto di coccio dopo dieci anni di abitudine a mangiare con stoviglie e piatti bicchieri di plastica
Mi ha raccontato di attacchi di panico anche solo per attraversare la strada
Attacchi di panico anche solo per scegliere una Prelios nella varietà di periodici di un bar
Raccontato di aver provato Nostalgia per il carcere
Di aver pregato di poter rientrare perché anche solo per dormire qualche ora perché fuori di dormire non se ne parlava
Ma le cose per fortuna sono andate molto avanti da allora
Durante l'ultimo anno di carcerazione durante gli ultimi anni di carcerazione grazie alla redazione
Lorenzo ha conosciuto la giustizia riparativa ha conosciuto Adolfo Ceretti
E
Una volta
Libero
A patto di quel suo interesse prima un mestiere cioè prima un una passione poi si è formato poi ne ha fatto un mestiere nel dicembre due mila diciotto il Comune di Padova grazie all'associazione a cui fa capo Ornella gli ha proposto di coordinare e gestire un piccolo centro di mediazione giustizia riparativa e quel piccolo centro nato da due persone
Oggi cinque anni e mezzo dopo è una cooperativa di cui Lorenzo è presidente che coinvolge una decina di persone
Che fa attività su tutto il territorio nazionale
E a detta dei suoi informatori
Lorenzo non è soltanto un punto di riferimento dei percorsi di recupero
Carcerario
Ma è un punto di riferimento per quella pratica straordinaria che la giustizia riparativa in Italia per il suo presente oggi e a detta
Dei suoi formatori
Una persona che ha saputo fare del suo passato
Dei suoi errori del passato una risorsa a disposizione di tutti ecco questo è quello che vi volevo raccontare ecco
Oggi Lorenzo una vita ordinaria una casa un lavoro una famiglia miei milanese è morto
E a me ha dato il ruolo di custoditi depositario di testimone della sua storia
Abbiamo iniziato parlando di teatro e chiudiamo citando il testo dal mio punto di vista più straordinario di tutta la letteratura teatrale che Amleto di Shakespeare
L'ultima battuta del personaggio a me di Amleto dopo che è stato colpito dal fioretto avvelenato di Laerte la DC adorazione suo amico Orazio che lo ha seguito per tutto il percorso della vicenda
E si dice Orazio amico mio io muoio tutti
Di di racconta la mia storia
I motivi di certe mie scelte di certi miei errori a chi vorrà ascoltarmi
Ecco Lorenzo ha fatto lo stesso con me
Io ho accettato questo ruolo di buon grado perché sono convinto che anche chi ha opinioni differenti sul carcere sulla detenzione
Questa storia comunque indichi una rotta
La storia di un uomo che nella vita ha fatto tanti errori tante scelte sbagliate un uomo contro cui la sfortuna si è accanita e che ha toccato il fondo ma che da quel fondo
Grazie ha un'inesauribile lavoro su se stesso alla fortuna
E all'incontro con altri esseri umani
Ha saputo fare una sua risoluzione grazie