Presentazione del libro "Introduzione allo studio dell'Archivistica" a cura di Stefano Twardzik (Biblion Edizioni)

Tanto che abbiamo importanti socievole varie della nostra associazione e dico solo che questa iniziativa si colloca al di là del suo valore specifico scientifico che tra poco assaggeremo più una politica dell'associazione che è quella di tentare di contribuire al la diffusione
Alla crescita della nostra disciplina soprattutto in ambito accademico
Sostenendo per quanto è possibile anche operazioni come quella molto interessante che Stefano Tura Zecca accurato quindi rinnovo i saluti dell'associazione torno a ringraziare per l'ospitalità che atte novantanove
Questa presentazione sarà organizzata
Attraverso boh ascolteremo due voci quella di Mariella Guercio e di Federico baratti naturalmente queste due voci saranno intervallate dalla
Dall'intervento del professor sbalzi
E il libro di un libro che come dire nella premessa sparsi chi dice si pone al di fuori consuete partizioni della disciplina però o in realtà come dire le partizioni della disciplina devi troviamo che ritroviamo all'interno di questo volume e naturalmente un volume che volge presso più direzioni che sono naturalmente quella delle Archivistica generale ma anche della di quella che noi definiamo archivistica speciale
Ma anche altre questioni che riguardano ad esempio che la gestione del
Degli archivi informazione descrizione degli archivi storici eccetera
Naturalmente c'è un punto molto interessante nella premessa e quello di il libro si impone di e allacciare un un rapporto che sembra quasi sfilacciato tra l'archivistica e la ricerca storica e questo mi sembra molto interessante mi sembra un tema su cui i relatori di oggi possono naturalmente
Soffermarsi dirci che cosa che cosa ne pensano passo quindi la parola a Mariella Guercio
Se molto occupata proprio di gestione documentale Dirty d'informazione per le sue considerazioni prego Mariella
Grazie grazie per quest'invito
Che mi ha costretto
A a leggere questo volume attenta mente
Come ho detto prima i relatori volevo lasciare la sorpresa alla fine durante il tema
Ci siamo incontrati venendo per e come già ha usato un verbo simile un'espressione simile assaggiato ha detto Federico valacchi io questo libro robusta non solo assaggiato Maniero letto con come prima lettura con grande piacere e e poi ci sono tornata sopra proprio perché avevo un conflitto
Che io trovo impegnativo molto quello di presentare raccontare libro naturalmente dal proprio punto di vista ovviamente
E premetto subito che
Quando l'iniziato questa premessa così Breve
Ero contenta era molto contenta che fosse breve poter entrare subito nel merito dei singoli argomenti
Poi come vi dirò adesso avrei dei suggerimenti al curatore per la sua premessa perché secondo me nella premessa ci sono ci sarebbero stati ci saranno per una seconda edizione
Tante cose da dire importanti
E e vedremo dal mio punto di vista perché i e perché
Varrebbe la pena
Anticipare o può provare a
Ricostruito o o o descrivere il filo il fil rouge che che chiaramente lega un intervento da un altro no quindi
Da questo punto di vista
La la mia riflessione anche su questo le cose che sono gli articoli gli argomenti il modo in cui questi argomenti sono stati costruiti messi insieme e che natura hanno che caratteristiche hanno che peculiarità e perché sono
Anche questi aspetti meritevoli di essere sottolineati discussi quindi il volume appunto come si presenta si presenta come una raccolta coordinata di contributi esistono coordinata
Esplicitamente dichiara si dichiara nella premessa per l'appunto poi e breve ma densa di cui ogni tanto ci torno sopra dichiara di non appartenere alla categoria dei manuali di archivistica
Mi sono subito sentita chiamate in causa perché con Paola Carucci abbiamo scritto e poi riscritto
Manuali di archivistica abbiamo commentato che cosa voleva dire scrivere manuali di archivistica Hruska Stefano
Stile proprio subito nelle prime richiederà premessa che l'obiettivo è quello di affrontare con spirito critico alcune questioni
E aspetti rilevanti della disciplina da utilizzare come e qui cito contesto integrativo a un manuale per quanti si avvicinano per la prima volta l'archivistica
Ma che può essere pure fruito con un testo autonomo per coloro che già lavorano negli archivi e sento il Marangi sita ad una riflessione aggiornate meditata quindi ampi ambizioso l'obiettivo di questo lavoro
E per questo già
Dico subito già detto meriti me merita sottolineare meglio spiegare meglio questa ambizione e come lo si è Lassie già si è costruita ecco quindi da un lato la prima idea mi è venuta in mente gli autori hanno voluto mettere le mani avanti no quindi proteggersi non stiamo scrivendo un manuale di archivistica
Quindi non vi aspettate che ci sia tutto non via Spalti accettate la Scelta
Di mettere alcuni aspetti con quelle caratteristiche non altri no
In realtà secondo me promo per il Titolo sesto introduzione allo studio dà subito l'idea che si tratta di un lavoro che ha finalità didattiche naturalmente didattiche
Rivolti finalità didattiche rivolte a un certo tipo di pubblico certo tipo di utenti no come si dice esplicitamente e
Finalità didattiche per gli argomenti trattati che non sono estemporanea minimali
Che trattano tutti gli argomenti che un lavoro di tipo manualistica oltre introduttivo o anche diciamo per far riflettere le persone i pro gli stessi professionisti dagli argomenti che ci devono essere
E e qualcuno in più naturalmente vedremo anche questo qua qualche argomento in più
Quale e perché ci sta anche bene diciamo quindi pur avendo delle caratteristiche particolari
E e quindi nel leggerla nel risk soprattutto nei rifletterci sopra mi sono venute un po'di domande che quindi spediti curato e quindi vorrei
Poi
Porre a Introbio intermini anche operativi insomma rispetto a al testo rispetto alla sua alla prospettiva da cui è stato
Su elaborato questo schema insomma
E la prima di ma domandati che faccia un cambista Issa sono andato a rileggermi anche dei
Dei un paio di iscritti che avevo che avevo pubblicato alcuni anni fa una vicina ma anche meno mi proprio sul ruolo dei manuali
L'abbiamo poi veri e riscritto con grande fatica uno proprio nel due mila ventuno quindi con fatica che è stata fatta personalmente anche recentemente ma e oggi i manuali nel nostro settore o in settori simili non penso solo all'archivistica ma penso a settori affini
Qualunque sia il tipo di manuale male di tipo introduttivo un manuale di approfondimento pensato per specializzare le conoscenze ecco
Allora
A che servono servono ancora
Lo dico anche troppo una domanda vera nel senso che
L'abbiamo ce la siamo un po'l'abbiamo anche affrontata con Giovanni Michetti pensando al lavoro d'ormai vecchio di archivistica informatica
E al di là del fatto che quel titolo quella Vacca andrà cambiato ma la risposta di Giovanni Michetti è stato non no non c'è bisogno di manuali
Una risposta abbastanza secca no anche mi ha fatto riflettere dato che poi sono sempre argomenti che vengono trattati dai colleghi grande con grande cura con grande attenzione no
Quindi
è una domanda impegnativa secondo me perché oggi scrivere un manuale
è più difficile che in passato
Per tante ragioni più impegnativo di dieci anni fa non l'abbiamo potuto fare Paola perché era una revisione e una riedizione ma probabilmente se l'avessimo dovuto pensare adesso avremmo avuto
E qualche difficoltà ulteriore e comunque questo nostro manuale cresciuta a dismisura a è un manuale di
Centinaia di pagine io vedo che gli studenti fanno fatica e soprattutto tendenzialmente
Non lo leggo non lo studiano se tu puoi dare un buon voto lo studente non devi verificare
Sul serio che abbia letto e studiato in mano letto cambia letto il manuale perché senno la lode anche se ha risposto benissimo non gli era dai nonni è lapidario quindi tanto per dire anche su che cosa andrebbe dovrebbe riflettere allora sicuramente poi un altro aspetto importanti secondo me per il nostro settore e che
La fase in cui viviamo una fase dovunque
Caratterizzata da un alto tasso di innovazione di cambiamento ma non solo di cambiamento della tecnologia
Ma di cambiamento nell'organizzazione di cambiamento nelle strutture degli assetti istituzionali nei concetti di tutela no io lo lo seguono i dibattiti sulle sulle nostre reti
Allora rendere
Fruibile questo patrimonio a chi si avvicina la disciplina occhi già e dentro il settore ma vuole approfondire e richiede una costanza e un'attenzione a tanti aspetti operativi ma non solo
Di assetto generale quindi un settore che
Ha bisogno
Per essere proprio gestito modalità didattica pre pre per preparare strumenti didattici ha bisogno di molta attenzione e tra l'altro normalmente
è un settore che si deve continuamente confrontarsi o meno dichiara di volersi confrontare con discipline diverse tecnologie normative e standard
In continua evoluzione allora
Da questo punto di vista normale di per sé che è uno strumento che consolida che quindi traduce in comunicazione didattica ciò che già consolidato
è diventa uno strumento quasi in controtendenza rispetto mondo in continua trasformazione cambiamento e penso soprattutto alla gestione documentale alla conservazione digitale agli archi l'informazione dove veramente questo consolidamento si fa fatica a inseguirlo anno dopo anno quando si quando si si si insegna o si fa formazione quindi da questo punto di vista effettivamente
E anche coraggioso affrontare il tema di un'introduzione di archivisti con lo strumento di questo tipo allo stesso tempo averlo reso leggero e anche un modo per affrontarlo
Con obiettivi pur sempre come dicevo secondo me ambiziosi ma comunque leggendo contenuti alleggerendo l'argomentazione quindi rendendo lo strumento anche più semplicità da affrontare e da rendere condivisibile
Ecco
In realtà appunto come dicevo secondo me questo è un manuale ha delle obiettivi particolari ma è un manuale
Sono andate a vedermi sul dizionario Treccani mamma vale che cos'è un libro che espone in modo anche l'esauriente le notizie fondamentali intorno a un determinato argomento
Allora in questo caso certo indirizzato un pubblico uno specialista ma anche gli archivisti abbiamo detto e fatti poi non letto volentieri io ho ripreso le fila di tanti discorsi o mi sono consolidata
Naturalmente per fortuna su cose che già sapevo che hanno già messi insieme in un certo modo
E però insomma tanti punti di contatto di ricostruzione
Visti da una prospettiva diversa perché poi un manuale sempre e comunque presente ha detto per uno strumento che al a alle spalle un punto di vista non non è la ricerca della verità della certezza è il punto di vista di chi di chi scrive il manuale di chi mette insieme
I vari Autori secondo una logica e quindi che cosa
Che cos'è questo manuale anche se questo non è un manuale poi ritornerò su questo concetto
è sicuramente è stata per me secondo me per molti lo che lo leggeranno l'occasione per una riflessione aggiornate meditata sulla propria disciplina
Cinque ma forse anche sette di questi e che adesso citerò rapidamente degli articoli dei contributi che compongono il manuale trattano come già è stato detto trattano argomenti specifici tipici
Della disciplina che chi studia questa disciplina chi si avvicina Marco lo storico lo studioso di altre discipline che si avvicina ed
Vuole non semplicemente capire come si entra in archivio come si consulta qualcosa in sala di studio ma vuole capire qualcosa di più del patrimonio con questi argomenti deve fare i conti e quali sono questi argomenti la natura dell'archivio
Istituti di conservazione la distinzione tra archivi fondi testamenti raccolte
L'ordinamento che però ecco e qui veniamo al punto di
Inter interessante di innovazione rispetto ad altri strumenti l'ordinamento come anche tanto tutti gli altri argomenti non sono stati trattati tradizione si fa tradizionalmente in un manuale no definizioni
Certo le definizioni ci sono ed è bene che ci siano perché bisogna dare certezze strumenti alle persone che si avvicinano a queste nostra disciplina molto complessa però
C'è per esempio il saggio proprio dedicato l'ordinamento eh
Le regole i principi il metodo sono visti con una sorta attraverso una sorta di lente
Una lente distorsiva naturalmente sì correttamente impostata per chi legge perché cerca di capire cioè quello del metodo peruviano quindi una dimensione storica l'ordinamento come concetti il metodo ma visto subito attraverso una riflessione di tipo storico su ciò che è avvenuto su una realtà su un territorio su una lunga storia
Che attraverso la quale metodo per ogni anno a fatti sui danni no palco alcuno adesso non so non mi ricordo dove ho letto che si cerca di recuperare
Alcuni punti di vista di questo mezzo ma insomma
Quindi un'accurata indagine storica che ricostruisce le fasi informe tutt'altro che scontate
E quindi per esempio anche perché un artista professionista dopo come me e che il suo quarant'anni che fa questo mestiere che scrive di queste cose
Leggere sul perimetri leggere il problema al nodo dell'ordinamento attraverso questa modalità è stato molto interessante e istruttivo
Quindi
Perché appunto il metodo i principi vengono visti analizzati e discussi come un atto studiando un caso emblematico e quindi con un modo diverso di affrontare il problema
Lo stesso vale
Per il quadro normativo l'organizzazione archivisti Italia non c'è niente di più noioso
Sia quando si insegna che quando vedi proprio gli studenti che sospirano quando comincia a parlare della normativa no io normalmente lo facevo alla fine del mio corso soprattutto agli studenti non archivisti
Perché per gli archivisti devi farlo IMO e allora vediamo questi sospiri io dice signori miei ragazzi che attenzione
Pensate quanto mi annoio io quindi per favore per voi è la prima volta e quindi starmi a sentire che visse
Quadro normativo anche in questo caso è visto con una prospettiva storica
Quindi proprio ricostruendo poco
E in modo
Questo è stato possibile mentre in un manuale di specializzazione diventa più difficile perché il saggio breve e più premi e necessariamente brand quindi puoi cogliere
Le Finanze gente in modo più generale senza saltare per il passaggio
E ho trovato un approccio simile né nel il lavoro di nella nel contributo di Paola Carucci sull'inventariazione no l'inventariazione ma
Le esigenze di una specifica netti di archivi che in questo caso e quella degli archivi storici degli istituti storici della Resistenza però
Sempre con una avrebbe potuto affrontarlo il tema con altri tipi di Rete naturalmente senza trascurare mai il nodo dell'Iran
Della del metodo di principi eccetera sono quindi sempre tradizione specificità e una visione però generale sistematica
Ecco questo ho trovato dico subito una questa modalità molto convincente molto interessante che appunto sul serio attira più pubblici e interessa più pubblici ho trovato interessante
Che questo sia stato fatto sempre senza semplificazioni senza fare sconti per essere un po'accattivanti no nazisti non non non non sia sono si sono trascurati dei nove naturalmente
Un giovane che studia storia si occupa d'altro alcuni di questi nodi non li afferra fino però i nodi ci sono sono detti detti se ci torni sopra probabilmente potrai
Anche se non si è un esperto del settore una mano che ti avvicini agli archivi potrà ricostruire dei punti quindi
Non astratta utilizzazioni anche quelle servono è naturalmente però i contributi questa volta mantengono stretto rapporto tra teoria cioè storia concreta dei patrimoni dei territori delle epoche storiche e quindi da questo punto di vista è un vero
E è un vero una vera hanno novità insomma proprio per non perché non ci siano saggi di questo tipo ma perché non mi sembra che ci siano opere che invitando tutti i contributi o quasi tutti i contributi in questa forma con questa logica questa con questo sguardo che appunto lo sguardo particolare che gioca positivamente insomma lo sguardo che costringe gli autori elettori a attacca a a guardare a spasso ad analizzare vedere i problemi da da un certo punto di vista l'altro il tema che su questo non mi dilungo fatto ma insomma e che mi è sembrato interessante
Inter su cui sembrato interessanti interrogarmi e in qualche modo interrogare poi qui ci sono molti autori presenti quindi ancora meglio
Il curatore sicuramente è l'aspetto della terminologia
Io credo che
E questa è un'autocritica avendo scritto così tanto e scritto manuali evento segnato così tanto
Che e credo che la nostra disciplina in effetti
E i cultori gli studiosi del settore abbiano un po'tralasciato trascurato ignorato la complessità la problematicità del nostra terminologia
Tanto che
A tutt'oggi se voi andate sui siti a me capita ogni tanto dover andare prendere un termine capire meglio come tradurlo
In un contesto diverso dal nostro non all'interno delle due possiamo dare per scontato tante cose ma quando ci rivolgiamo una disciplina diversa
A un ambiente diverso dobbiamo fare i conti con i termini
Ecco alla fine se voi andate a vedere anche su siti web degli istituti archivistici degli archivi di Stato delle Soprintendenze cosa trovate trovate glossario del volume di Paola Carucci del mille novecentottanta tre comprano comprai allora cielo prendendo rovine altissimo ma sta lì e quello è allora
Vuol dire che non non siamo stati capaci non di farlo da soli rispetta Palma di coinvolgere Paola Carucci insieme a Paola Carucci approfondire
Mantenere quelle definizioni e articolarle meglio somma io credo che sulla terminologia tanto più in un mondo così Complesso così in continua trasformazione così liberamente non in modo retorico
Costretto all'interdisciplinarità Humala al confronto con le altre discipline
Questo non è un limite che che abbiamo come come come professione quello che è noto di nuovo nota positiva per forse troppo positivo e non lo so Manzoni è venuta così e
E e quello che è noto di positivo che non c'è una atteggiamento come di un'attenzione formale alla terminologia mamma
Qui dentro in tutti i contributi la terminologia tecnica specifica eh
Chiaramente coerente l'uso e sistematico il non ci sono contraddizioni ma non ci sono neanche incertezze ambiguità
Nel muso dei termini forse perché c'è una
Unitarietà nella formazione originaria tutti allievi di Paola Carucci più o meno
Non lo so insomma sicuramente c'è una visione comune che si legge anche attraverso si respira si tocca attraverso i termini che non lasciano mai ora qualche volta capita di trovare qualcosa di urticante in umano in un termine che leggi scritto da un collega che non ti aspetteresti o non vorresti trovare in quei tempi non c'è almeno questa è stata la mia
La mia impressione
Certo e poi ci sono alcuni saggi che sono che sono i i i cinque saggi questa cinque saggi che un po'sono ulteriori dispetto ad una base comune
Dove invece l'innovazione c'è presente e si affronta anche questo come vedremo in modo interessante in modo un po'purtroppo diverso dal solito ma con una con una modalità diversa
E il primo di tutti e quello affidato il saggio affidata Clara Belotti sulla sul distante sulla descrizione di standard
E e poi quello di Saverio al mini sui sistemi informativi archivistici e anche qui noi troviamo una coerenza uniformità troviamo questi sono temi difficili
Sono temi difficili per i non addetti secondo me è difficile che uno storico o giovani che si avvicina
Capisca fino in fondo la vicenda che qui lei vicende complesse contrastanti deprimenti
Che questi saggi raccontano sono atipico il raccontano una storia della disciplina ma soprattutto italiani della tradizione italiana
E affogata
In una gestione di di macchine istituzionali che non andavano più a a buon regime
Quindi invece di continuare la tradizione della guida generale si fa costruire si vanno a costruire sistemi informativi archivistici uno due
Cento senza riuscire a a costruire un modello ulteriore o Raff
Sì raffinare quel modello di qualità che c'era già no quindi è questi due saggi entrambi sul lato degli standard sul lato dei sistemi archivistici
Sistemi formativi artistici raccontano questa storia questa storia difficile questa stare anche punto deprimente
Raccontano natura una sorta per mette di storytelling anche qui si legge io che l'ho vissuta momento per momento negli anni decenni e i dadi ripercorre gli ha di nuovo quando visto il titolo insorgono basta ho già dato però poi a rileggerlo
Visto da dei giovani quindi con una prospettiva diversa ma senza nessuno sconto alla criticità dei problemi quindi in modo molto concreto
O o ho trovato che fosse una storia che doveva essere raccontata che l'attaccante raccontarla in queste forme in questa in questo in questa modalità cioè l'idea di discuterne e poiché proprio detto da qualche parte senza far perdere tempo a chi legge su tutte le e
Le le storiche gli archivisti sono sempre raccontati
Ognuno ogni mestiere ogni disciplina al suo al suo mondo in cui si confonde in cui sì sì sì sì
Perché è è anche un modo per per parlarsi qualche volta parlarsi addosso ma insomma
Ecco
Diciamo che per esempio ho trovato interessante nel saggio della collega della clava Belotti il fatto che lei un lavoro sull'analisi degli stand ed abbia voluto e saputo anche riassumere nel bene e nel male
Las lo stato dell'arte degli software delle applicazioni
Ne apprese che ai analizzato le tre applicazioni che vanno per la maggiore Elia guardate
Dicendo questa e buono questa delle cose negative nessuna è perfetta cosa verissima
E ecco forse
Avrebbe fatto bene questo è un limite non è colpa sua del tutto diciamo avrebbe fatto bene a citare questa lavoro che è stato fatto curato coordinato da Giovanni Nichetti a cui ho partecipato anche hanno partecipato anche di gli sviluppatori delle delle tecnologie a questo standard questa norma Uni Unni vado che è uno standard pensato per valutare una sorta di check list
Lei agli applicativi che si occupano di ordinamento e descrizione
Quello sarebbe utile semplicemente non senza affrontarlo in modo specifico ma sarebbe utile parlarne perché è una frontiera interessante
Va bene ci sono queste applicazioni ne parliamo bene parliamo male proviamo a fare una ciclista e proviamo a confrontarci supera il minimo di qualità necessario
Quindi e del resto inevitabilmente in un saggio di questo tipo bisognava contenere gli spazi e gli argomenti e
Ecco da chi quindi sugli standard diciamo andrebbe aggiornato questo saggio con questa con questo differimento e un altro aspetto che andrebbe rivisto
Che solo accennato ma troppo poco e forse si dà per scontato mentre invece scontato non è il riferimento al record in context a questo standard mai nato
Che sono dieci anni che il Consiglio interazione degli archivi
Cerca di ottenere dal gruppo di lavoro un esito comprensibile ai più di questo standard e e invece non si riesce pure anche questo ma perché non ci si riesce qualcuno ne questa la sede per approfondire però sollevare il problema di come non si riesca ad andare oltre una descrizione più informaticamente corretta ma più tradizionale andrebbe insomma varrebbe la pena soffermarsi al fine gli ultimi tre saggi allora anche qui una domanda no
Perché questi tre sono ottimi son piaciuti Galletti con molto interesse apparato un sacco di cose gli autori sono tutti Esperti ovviamente ma anche hanno ragionato hanno messo insieme ognuno di questi tre saggi attende le delle caratteristiche proprie perché poi sono argomenti diversi uno lo dico perché il manuale non l'ho ancora letto
Archivio storico d'impresa
Sul lavoro d'archivio sul rendere consultabile questi patrimoni su salvaguardarli sul gestirli
Guido Montanari ha una esperienza enorme in questo settore credo pochi più di lui avrebbero potuto mettere insieme in un modo così operativo allo stesso tempo così non banale
Un argomento tratta una trattazione solamente di questo genere
Sugli archivi anche della Chiesa cattolica dovuta occuperà poco occupare non in modo professionale però ovviamente attraverso tanti lavori collaborazioni a cura di Stefano parti che e Giorgio Federico sì buoni
Anche questa è una una panoramica sistematica completa lo dicono certi sono inevitabile ma allo stesso tempo strutturato con rigore si capisce quello che non c'è perché non c'è non può esserci in saggio di questo tipo e poi sulla sull'appunto sugli archivi delle chiese poi anche il terzo salto in ultimo sulla gestione patrimonio fotografico in archivio Monica Di Barbora che appunto anche lei insiste grandi sintesi ma senza semplificare senza tralasciare nulla di rilevante
Analizza proprio il corretto trattamento di questo patrimonio fotografico ma non con i tecnicismi che spesso queste trattazioni farlo ma proprio dal punto di vista artistico
Della produzione conservazione d'archivio in archivio ecco secondo me sono tre saggi di archivistica speciale
Che che da qualche parte la di nuovo nella premessa si dice no non è non vogliamo affrontati non è vero sono dei Maori intelligenti innovativi di affrontare quella parte della nostra disciplina che anche lì abbiamo poco su cui abbiamo poco ragionato meriterebbe fare una riflessione questo tipo di archivistica speciale ecco quindi
Sarebbe è stato utile anche ragionare nell'autorimessa mia premessa riscritta
Scherzo naturalmente
Ma una pagina poco più e troppo poco per tutte le cose dice che ci sono in questo in questo saggio allora in conclusione finito scusate sono stata troppo lunga
Ma così ho pensato di chi non l'ha letto il libro sentendo la presentazione avrebbe capito quali erano quei contenuti perché merita
Leggero tra l'altro l'ho promesso al mio genero che mi ha chiesto ma io voglio un libro d'ogni per introduzione vi si occupa di storia delle istituzioni
E appena vinto un concorso
E detto da il cielo però adesso non te lo posso dare devo presenta e allora in conclusione questa introduzione all'archivistica appare se non è il frutto maturo di un progetto articolate Complesso più di quanto dichiarato che testimonia l'unitarietà di una trama
Certamente rafforzata tredici cliniche ci sono nell'opera Teresa Biaggi
Ma anche secondo me chiaramente sostenuta da una visione comune della disciplina che fa ben sperare oggi in un momento di frammentazione di confusione che questa disciplina e questa nostra tradizione a delle fondamenta che vengono che tengono nonostante tutto
E che e quindi riprendendo e parafrasando la famosa opera di Magritte questa non è una pinta
Perché solo la sua immagine mi permetto di dire che non possiamo applicare questa frase a questo manuale perché è vero che il volume dice questo non è un manuale ma invece non è vero proprio un uomo manuale introduttivo di archivistica
Allora io passerei la parola a Stefano sbarchi per commento rispetto ad una rappresentazione di Mariella
Io appeso commenti ai fatti alla fine
Buonista cui anche
Ma piuttosto numeroso
Ma magari sentiamo una cosa dice credo vada
Perché così si allora questo va bene va bene cambiamo la scaletta eh passiamo la parola a Federico Barack possibili
A sua volta preso alla sprovvista a questo punto
Allora io sapevo di parlare dopo Mariella quindi mi sono organizzato nel tempo e nello spazio sapevo che lei come al solito sarebbe stata puntuale puntuale ed esaustiva quindi io mi limito a una serie di osservazioni
Poco più che aggiuntive
Il libro per certi versi è un libro anche anticonformista per certe sue scelte io ti capisco bene perché ho provato nel tempo a scrivere dei non manuale con quale successo non sta a me dirlo
Ed è un libro che come notava come sottolinea anch'io con con grande piacere si inserisce nel solco profondo di una continuità disciplinare
Io credo che non diremo mai abbastanza quant'è importante la continuità quant'è importante la tradizione intesa come capacità di sapere da dove veniamo come capacità di rielaborare
Gli insegnamenti che abbiamo avuti cercare magari anche di
Qualche volta di di attualizzare è un libro a prima vista
Fatto di momenti no quasi di carotaggi nel nel corpo disciplinare
Però questi carotaggi chiamiamoli così sono assemblati concordo con Mariella
Con con sapienza vorrei dire sicuramente con la giusta misura il dovuto equilibrio
Quindi degli spaccati del corpo disciplinare
Perché rispondono interessa poco dire se è un manovale non un manuale con abbiamo sentito al riguardo che si aprono però a una introduzione
Alla conoscenza di temi sempre e comunque centrali
Il punto di vista di quella che poi ancora più avanti chiamerò una vera e propria operazione culturale a mio modo di vedere
Esplicita anch'io mi dovrò rifare alla sua
Premessa densissima e quello appunto esplicito
E che richiamava anche il professor Pittella di ricondurre la disciplina archivistica a oltre quel rapporto che secondo il curatore nella premessa è sfilacciato
Verso un recupero della sua dimensione del suo rapporto con la storia
Un punto di vista questo tutt'al più che legittimo
Ed è un bisogno lo ripeto condivisibile sotto molti punti di vista forse non tutti i punti di vista ma comunque sicuramente sotto molti punti di vista perché è innegabile
Il rapporto che intercorre nobilitare due discipline quando queste due discipline questi due ambiti sono però
Collocati su un piano paritetico no perché io temo molto l'archivista che vuol fare lo storico e temo altrettanto lo storico che vuol fare l'artista sono degli esteri diversi molto mobili ambedue
E quindi richiamare un rapporto richiamare una come dire
Finalità è importante rispetto
Mantenuto pienamente secondo me nei saggi che compongono il volume
Delle rispettive competenze diciamo così
è una scelta azzeccata secondo me anche non è e anche in questo cioè dell'anticonformismo buono
Non è infatti Zarrella dimensione digitale no
Menzione digitale c'è si parla io non non parlerò dei singoli saggi farò qualche
Appunto anch'io qualche carotaggio perché Mariella è stata riguarda esaustiva secondo me
Di risorse digitali di sistemi informativi di software
Si parla ma dentro di nuovo questa pozione sapientemente cucinata
Hanno ampio spazio invece
Le questioni che potremmo definire genericamente metodologiche
In relazione all'ordinamento in relazione all'inventariazione
Anche qui non devo ripetere parole che che sono già dette
L'ordine gli strumenti la descrizione
Io credo che siano questioni sulle quali in è sempre utile porre diventi dispensando di continuare a tornare
Quanti fiumi di inchiostro saranno stati iscritti
Sui sui mezzi agli ordinamento sulla descrizione archivistica prima dopo e durante gli standard sugli strumenti di ricerca quante quante parole però io credo che
In tutte queste parole
Come dire trovano nel volume messaggi le questo volume che affrontano questi argomenti
Al tempo stesso il giusto richiamo il giusto competenti
è chiaro che cioè su questioni
Per la nostra disciplina entro i limiti dei confini una disciplina che insomma non è la storia del mondo
Lo ripeto centrali e che quindi questo libro le tratti
Nella nella maniera dovuta e abbia il merito di continuare a proporre questi temi
Che sono irrinunciabili perché anche nel momento in cui prendiamo atto delle trasformazioni il termine di paragone con il metodo con la disciplina è indispensabile altrimenti ci troviamo
Boh
In mezzo al mare senza davvero sapere dove andare
Poi questo volume corredato chiamiamoli così da una serie di dicasi di studio di applicazioni artistica speciale potremmo dire
E e anch'io depositare
Due saggi
Quello sugli archivi alla Chiesa cattolica
Che ho trovato davvero personalmente molto utile perché sistematizzato tutta una serie di questioni che io
A dire il vero non non conosco conosco bene per averle sempre poco affrontate e anche il saggio sugli archivi d'impresa un approccio imprenditoriale alla questione che
Chi a chi non sa o a chissà poco è sicuramente di grandissima utilità
Il libro poi si chiude con un saggio
Sugli archivi sul su questa tipologia documentaria tanto scivolosa tanto mal fidata che la fotografia e anche lì come dire per essere un non manuale va a toccare una competenza che invece che si deve formare ebbene che padroneggia
Allora quello che che stiamo presentando alla fine
è un se mi posso permettere un consapevole puzzle
è un gioco di rimandi intorno a questioni
Che io ripeto continuano e continueranno ad essere centrali proprio per consentirci poi di interpretare anche il cambiamento
Direi che è un libro
Che lo ripeto declina la dimensione tradizionale nel
Della disciplina nell'approccio specifico caratterizzato forte dei singoli autori quindi direi che
L'operazione culturale a cui mi riferivo perché insisto questa alla fine è un'operazione culturale è una scelta di tra molte virgolette di politiche culturali dice e disciplinari dovrà essere riuscita
Perché le condizioni che tu esprimi premessa Stefano sono state rispettate da te e dagli altri autori
Neanche che parafrasando Isabella Zanni Rosiello che ci davamo prima queste rive si parla sia con i suoi pieni
Che con i suoi voti
Cioè
Sa sapete che le barche a vela vanno avanti
Per un effetto che la il vento soffia sulla villa ma quello che trascina la barca il vuoto d'aria che si crea dopo
Dietro alla villa e allora questo rivà fa proprio questo effetto si spinge in avanti ed è però trascinato verso la seconda edizione verso esiti altri proprio questo gioco di di scelte
Io non ho altro da dire però delle domande aperte sette vuoi ammazzare e poi così rispondi a tutti
La prima
Tu dichiari Stefano
Stile espositivo che non vuol far perdere tempo molto porto milanese per certi versi voglio dire ma molto imprenditoriale
Che vuol dire uno stile che non fa perdere tempo poi se me lo spieghi
Credo sia utile per me ma anche perché già ascolta
E poi va be'due domande
è un po'più molto più prevedibili
Questa quasi una domanda voglio dire diretta Tele più che agli autori che poi coinvolgono in altezza domanda quali sono le ragioni di questa sci di questa operazione culturale come ti è venuto in mente che cosa abbia spinto a scrivere unti a curare e a contribuire alla scrittura di un libro così
E l'ultima per tornare ai vuoti e i pieni
Secondo quali criteri ai selezionato le tematiche che sono ampie ma sicuramente appunto non esaustive no
Io credo che come per lo scarto i criteri siano qualificanti per comprendere poi il risultato dell'intera operazione
Ti ringrazio poi già già da ora per le risposte che vorrei
Allora
Adesso Stefano toccate necessariamente anche può esimere ha ricevuto delle domande
Assenti
No giusti
Ma sono un po'in difficoltà perché e la prima volta che presento cioè che presento anche presentano Crispi diciamo che c'è un'occasione di presentazione di un libro che ho curato ma in questo caso oppure in altri casi che ho scritto
E quindi sono un po'intimidito diciamo così un po'in difficoltà anche se ormai non sono più Giurin Cello perché mi avvio verso la mezza età avendo
Compiuto cinquantaquattro anni
Però ma non so forse mi sento giovane ed è
Dunque
Allora
No inizio col dire solo in due parole su quello che pensavo di dire prima che ci fossero i vostri dei degli interventi nelle presentazioni
Ossia che
Questo libro
Così
Ha dei pregi e dei difetti
Il pregio principale che
E una vera curatela cioè almeno mi sembra che sia una della curatela nel senso che
Io non ho messo il nome di a cura di sopra dei contributi diciamo sui quali non non ho fatto nessun intervento in alta c'è stato un dialogo un
Attività di dialogo continuo con i chiedesse autori con alcuni di più con altri di meno per esempio con Paola Turci
Non siete permesso di ma anche perché non era necessario insomma no di esprimere
Critico pure di discussioni di
Di passaggi del testo ma anticato prima è necessario Paul perché anche così mi trovavo più mi sarei trovato in difficoltà con altri autori c'è stato un confronto diciamo più più profondo e
E anche così parziali riscrittura del testo da parte loro
Oppure ampliamenti e mi riferisco
In particolare dei contributi di Clara Belotti di sa dei bambini
Peraltro
I due autori in realtà non sono tutte e due giovani cioè una è molto giovane molto insomma trentenne a trent'anni circa poco più
Clara Belotti e l'altro invece sa dei termini
E cinquantenne e arriva da un'esperienza ormai lunga l'esperienza professionale lunga nella attività di
Diciamo inventariazione di fondi archivistici e anche con la vocazione per
Diciamo l'attività che si è svolto in Regione Lombardia
Prima supply in e poi su Lombardia beni culturali quindi insomma è una persona che come dire ha messo le mani in pasta
E
Insomma la stanza per lungo tempo e mi e quindi direi che domina abbastanza i problemi con entrambi però c'è stato così un dialogo abbastanza intenso proprio nella redazione dei loro contributi
Perché
Sapete al minimo al mini c'era tutta la seconda parte così interessante e problematica quella fosse a cui faceva riferimento
Mariella Guercio quando ci parlava di questa storia che lei è un po'rivissuto leggendo il testo unico che e lei appunto trova un po'deprimente anche se poi nel capitolo non viene fuori in termini così deprimenti però capisco per cosa intende dire ecco
Però sempre né capito dissero del mini mancava un po'la prima parte che invece io gli avevo chiesto di ed iscriverci a quella sui sistemi formativi la civilistici in Italia
Che diciamo
Che una parte che sposta in modo molto sintetico quindi è vero c'è forse questo taglio sintesi che connota sempre il volume
Fosse troppo sintetico però almeno l'essenziale è stato detto modo abbastanza comunque in modo dignitoso
Il
Ecco nel nel manuale
Tu così bello e così ricco di cui avete fatto la seconda edizione
Tu Paola Capucci mi pare non c'è un capitolo dedicato specificamente a
Sistemi informativi archivistici che nell'esperienza italiana
E allora perché non inserire diciamo questo tema e affrontato mi sembra
Nel libro Donne manuale di Franzese Paolo Franzese manuali di archivistica italiana
Però
Io così volevo fare aveva in intenzione di scrive un libro appunto con un taglio un po'più sintetico rispetto allo stile espositivo
Sì sì sì
Sì il volume del due mila e quattordici archivistica teorie mezzo di pratiche essi
Sì è vero quelle un libro però che un taglio ancora diverso pur essendo
Come dire
Un libro a più voci così come questo
Però
Ecco
Non so lì c'è meno le c'è meno mi pare c'è una linea unitaria è così non ho detto aperto cinquantasei programma c'era un armadio non c'è una sì non c'è fosse una Terna trama così unitario cioè non c'è un intervento un po'petulante pesante del dei curatori
Ecco
E infatti quello che dicono che la premessa cioè ho cercato di inserire anche dei rinvii da un capitolato tre volte che mi è sembrato necessari
Poi ci sono i limiti di questo volume di questo volumetto io volevo fare un volumetto un libro insomma che andasse bene anche per gli studenti che avesse delle dimensioni quindi anche
Non troppo
Diciamo importanti quindi un libro anche come dire anche maneggevole anche dal punto di vista la sua
Come dire
Fisicità
Però ecco
E questo
Ha fatto sì che ci sono
Delle parti che vede come dire degli aspetti di questa disconosca disciplina ormai così
Articolata
E poco contenibile
Che non sono stati affrontati ecco perché
Questo è uno dei motivi per cui io nella premessa dico
Che non è un manuale ma magari un testo integrativo manuale perché ci sono una serie di questioni che non sono state affrontate se non talvolta così giusto per degli accenni voi ma piccoli accenni come la questione
In che dopo in data
E poi tutto il versante
Degli archivi informazione archivi correnti
Iachini
Di deposito
Ma anche per quanto riguarda invece più pesante gli archivi storici
Che diciamo orienta fosse in più in questo in questo libro anche qui mancano delle cose perché e devo che si parla di ordinamento come diceva Mariella
Però se ne parla in un saggio
Che
Dedicato così a uno snodo importante nella storia gli archivi
Logicamente per materia il metodo Devoniano
Peraltro queste quello del contributo milioni non l'ho firmato volutamente come scrivo perché in realtà c'è pochissimo di farina del mio sacco mai avrebbe dovuto scriverlo ma con l'Anzhi IMI
Che però non ha voluto e
E quindi di ordinamento fosse poi spalla invece con la prospetto una prospettiva un po'più operativa nel saggio nel contributo di Paola Carucci
Che però è soprattutto dedicato alla descrizione ai vari livelli inventariazione come dice appunto il titolo
Saggio che peraltro
Una revisione peraltro accurata ma di un contributo che Paola scritto trent'anni fa che però inter in tanti insomma ritenevamo che
Che fosse ancora valido ecco cioè con questa revisione in realtà questo contributo di trent'anni fare e utile a mio avviso è utile perché si avvicina la materia per chi
Deve così anche
Gestire gli archivi
O per uno studente che
Come dire che impara un po'
I fondamentali ecco di questa di questa disciplina a partire proprio anche nella terminologia
Poi altri limiti
Ma insomma
Sì odio qui non so se sono limiti considerazioni mi chiamo così un'altra cosa una considerazione foto che limiti
In i diversi contributi non hanno uno stesso livello di originalità e talvolta anche nell'ambito dello stesso saggio si sono spartiti originali e parti invece
Chiuri e piglio cattiverie ti lucrative di cose scritte da altri come si vede del resto in diversi contributi anche diciamo a firma mia questo ampio uso del virgolettato e perché
Diciamo
Sono citazioni passaggi di contributi scritti da altri
Che però sono in inserite spero in un modo appunto
Didatticamente inficia efficace almeno io spero che sia didatticamente efficace
Altri contributi invece o parti di contributi sono anche originali
Non so nel mio capitolo quattro mi sembra che sia quella parte sulla consultabili tali documenti l'accesso agli archivi
Io così cui in poche pagine ho cercato di
Esporre quali sono i problemi così a mio avviso fondamentali l'attuale normativa
Non ho potuto entrare nel dettaglio per visto il taglio sempre sintetico di questo libro però
C'era che qui volutamente sono intanto un taglio più originale poi un un approccio si critico insomma non non non nascondersi Problemi ecco non nasconde scopi
Cosa volevo dire anzi le domande di Federico
Non fa perdere tempo lettore cioè
Cercare di entrare subito nel merito dei problemi nel merito delle questioni dire
Diciamo possibilmente non troppe parole
Quelli che ci sembravano a me e ai diversi autori le questioni fondamentali questa contro quindi volevo
Non era quindi una così ammissione di milanesità e quindi non era della perché ma ci sta ci sta
Per quali ragioni o curato questo libro perché ho pensato che se non lo facevo alla fine l'anno scorso fine due mila ventidue Out uno dei miei miti Huizhou e inizio due mila enti tre non so se sarei ricco cucito a farlo
E era anche un modo per coinvolgere degli amici e amiche
E anche alcuni amici che mi hanno aiutato anche così
Attraverso confronti dialoghi è onere attivi
L'attività didattica tra talvolta è o è un modo per coinvolgere questi archivisti anch'attiviste e amici in una piccola iniziativa comune
E
E poi anche per come così come come dire offrire agli studenti
Un libro che comunque
A mio avviso serviva della preparazione nell'esame fosse perché
Nuccio a trovare nessun manuale che diciamo andasse bene non in generale ma nel contesto del modo in cui io come dire
Sì faccio il mio posto nel corso del insomma
Nel nell'anno ecco e quindi secondo quali criteri essere secondo quali criteri di selezione di temi questa è la terza domanda
Ma i temi
Che mista tutto sommato mi sembrava di poter
Da un lato dominava un po'meglio quindi alcuni temi anche nei trattati perché dominava di meno
E dall'altro quelli su cui poteva anche appunto maggiormente contare su questa collaborazione lavoro comune
Alla fine si risultato mi sembra ma stanza riuscito ecco tutto sommato mi sembra che sia abbastanza riuscito spero
Non lo so
Bene cioè fatto verrebbe io
Allora volevo riservarmi veramente pochissime considerazioni sulla base di quello che è stato
Di quella che è stata l'esposizione di Mariella Guercio e di Federico baracche Mariella ad inizio della sua esposizione proprio esordio si interrogava se c'è bisogno di manuali
Secondo me sì
Però manuali che devono essere pensati a diversi livelli
Innanzitutto rispetto al contesto degli studenti
Del dei curricola all'interno delle quali si
Viene come dire
Interrogato l'insegnamento di archivistica
Rispetto quindi a quelli che sono gli interessi degli studenti che si iscrivono
A quello al corso a quell'altro corso
Da questo punto di vista secondo me il volume scritto curato da sparsi chi apre come dire la strada quelli che potrebbero essere
Tanti manuali su diversi aspetti della dell'archivistica costo degli archivi eccetera ci sono come dire dei saggi che
Potrebbero essere delle parti interessanti di un volume di storia dell'archivistica anche perché sappiamo benissimo come questo questo settore di studi viene eroso da discipline
Come dire che non sono proprio insegnata negli archivi siamo sappiamo quante a interesse c'è da parte degli storici ultimamente si è scoperto si interessa rispetto alla storia degli archivi
Che come dire ci debbano essere manuali che
Approfondiscono in maniera diversa e certi settori
Lo vediamo già nel momento in cui noi insomma scorre di i programmi no i libri di testo che noi consigliamo ai nostri studenti basta vedere ognuno di noi sceglie certi capitoli del manuale
Guercio Carucci o del manuale Guercio Giuba e ne esclude negli anni
Ma questa esclusione non è legata alla fantasia individuale no ma anche rispetto al fatto che noi
Insegniamo accerti studenti all'interno di certi corsi di studio che hanno una certa preparazione di base non mi hanno altro
Quindi
Questo o volume curato da Stefano Swarovski che non vuole essere un manuale ma lo è già a partire dal titolo perché un volume che si intitola introduce solo sulla stilistica ditemi voi se non a la pretesa di essere
Un manuale no e quindi a giusto
Scusa se ti interrompo e che non non sono uscito farli venire in mente il nulla di però io crei crei uno scivolone aspettativa che lei è un ossimoro tra il titolo e e la premessa
è e quindi si aprono come dire tante strade quelli che Federico le ha definite pazzo il
Come dire in saggi che si aprono ad esiti altri carotaggi eccetera ecco forse dovremmo interrogarci su
Diciamo così una serie di i manuali ci vogliono
Perché noi svolgiamo innanzitutto una professione che ha un un l'aspetto didattico formativo e quindi per formare di le nuove generazioni noi abbiamo bisogno non soltanto di trasmettere certi contenuti ad elezione ma anche di consentire agli studenti una riflessione più distese articolata sulla base di certe letture
Però naturalmente dobbiamo porci questo questo problema
O comunque questo interrogativo non è una questione problematica la questione soltanto di interrogativo rispetto a chi ci rivolgiamo a quale livello di preparazione vogliamo che questi debbano aggiungere
Cioè una stilistica discreto livello una stilistica di più approfondita e poi
Mettere insieme tutto
Storia degli archivi Archivistica generale gestione documentale eccetera dal punto di vista didattico all'interno di certi corsi di studi quanto è proficuo
O invece iniziare come dire ragionare su quel modello forse dei ma Moretti la terza no introduzione alla storia eccetera la terza a questo punto di vista aveva in in altri settori in altri campi soprattutto per quanto riguarda la storia
Ecco c'era questa gradualità nella presentazione dei dei contenuti che quello che poi facciamo noi nel momento in cui proponiamo ai nostri studenti di leggere certi capitoli di manuali e non altri
Questa era una pochissime riflessioni all'Ater e mi fermo qui non so chi voglia intervenire Federico Moioli già da Marianna aspetto
Volevo solo
Inizia stringiamoci
Una cosa che mi sono dimenticata di dire che secondo me presso quel saggio di a Rimini sul contributo di Ermini
Sì sì interrompe bruscamente si interrompe dicendo qui siamo è e e speriamo che il futuro sia migliore di come è stato pensato la sintesi alla fine questa fa riferimento sentirsi archivisti solo ingranaggi resiste esaurita una e allora sì con una
Una speranza sì più auspicio che speranza per certi versi e in realtà lui fa riferimento a lavoro che è in corso faticosamente a cura di qualche nuovo archivista di Stato dell'ultimo concorso presso l'Icaro
Un lavoro anche utilizzando i finanziamenti del Pnr R sono faticosamente perché poche persone poco tempo ma ognuno vada molto impegnativa io credo che forse anche qui oggi non si può dire molto di più ma forse a andare a vedere ulteriormente meglio quello che si sta facendo si sta cercando di ricostruire i fari di mettere insieme
Nasce superando la logica del frammento del fai da te
Dei vari sistemi archivistici lo stesso quello lo della Lombardia ma quello dell'Emilia Romagna e così via più tutti quelli nazionali che sono rimasti
Poco in in interrelati poco integrati ecco io credo che forse
No oggi non si poteva perché materiali non sono disponibili per rifletterci ma forse tra non molto ci sarà della documentazione che ci su cui potremmo ragionare
Più che con l'auspicio ma proprio come un riconoscimento come ha sporto si può fare si sta facendo
E con dei risultati che speriamo arrivino presto sostanze nel Rio credo che quello sia uno dei nodi critici del nostro presente e del nostro futuro se non è non vinciamo seriamente la la battaglia forse una guerra sul fronte della nostra capacità di restituire almeno massivamente ma qualitativi con qualità
I i i i gli strumenti di ricerca che abbiamo sviluppato in modo che siano
Che siano facili da interrogare non senza aspettative avveniristiche ecco se noi non riusciamo a fare questo sforzo collettivo e natura devono essere le istituzioni specifica guidarci
Resteremo sempre fare introduzioni no e non riusciremo a cambiare la la la realtà dei nostri delle nostre dei nostri assetti istituzionali deboli e dei nostri patrimoni molto fra ricchi ricchissimi e frammentati nella presentazione ecco su questo questo è un punto che speriamo che la prossima edizione appunto possa dire qualcosa di di più l'altra cosa volevo dire questo
A nel mondo anglosassone non si fanno manuali come i nostri si segnato in Canada poi seguono molto tempo anche era la letteratura la disciplina come viene si sviluppa tra l'altro una disciplina che ha
Come tutti gli ambienti dove si sta sviluppando moltissimo negli ultimi anni si dibatte molto di più magari peggio ma con minore capacità però si dibatte molto si scrivono anche molti saggi che piano la natura didattica teorica molto più che da lui
E e allora che cosa è possibile fare al posto dei manuali si fanno i riterrei si mettono insieme dei saggi
Di grandi grandissimi oggi nuovi contributi smetti insieme Jenkinson Koscielny albergo con rozzo che con anche nuovi saggi hanno una loro forza di però perché si può fare
E perché qui io c'ho pensato in passato approvare a mettere insieme saggi di questo tipo su che potessero avere questa solidità e e questa funzione didattica
Ecco non è che non ci siano saggi di questo tipo abbiamo dei saggi molto belli da da ai nostri grandi Valentin Pavone che va be insomma ma anche altri Cassese e così via Sandri ma poi non si riesce a fare perché qui leader nel mondo anglosassone
Vengono poi gestiti a nell'insegnamento sempre un insegnamento specialistico specifiche dedicato con un'attenzione alla qualità dello studio e ad una durezza nella valutazione che da noi non ce la siamo scortata non sia oggi in grado diciamolo di bocciare nessuno
E quindi i ragazzi lo sanno e non studiano più ma diciamo questa cosa perché e è è un problema serio drammatico io finito quest'anno con le mie lezioni universitarie sono due anni che circo di finire ma ogni volta meriti
Ecco mi piace insegnare continuerà a insegnare in certi contesti ma ho sentito una comunali dell'azione la chiusura di questa di questo momento di didattica universitaria che non riesce a trovare neanche a livello di specializzazione attenzione un momento serio di valutazione della qualità di chi sta studiando
Pochissimi sono almeno nella mia esperienza
Le la i giovani che o meno giovani ma insomma che poi hanno questa capacità o voglia di disponibilità ad approfondire quanto si deve la materia già nella fase di formazione
Questo è un punto che dovremmo che dovrei su cui dovremo riflettere che non riguarda solo la nostra disciplina riguarda un un problema molto serio
Non solo italiano
Ma in
Sul fronte della dell'insegnamento c'è un nodo di questo tipo su cui noi dovremmo con cui dovremo fare i conti avere il coraggio di ammettere che c'è un problema lo dico alla fine la mia carriera eccolo libertà che forse già due-tre anni fa non avrei avuto
A Milano fossero seri
Allora ringrazio naturalmente tutti coloro sono intervenuti che hanno naturalmente
Primo ringraziamento qua Federico pagarci che ha organizzato
Che ha organizzato quest'incontro ha permesso questo questo dibattito naturalmente nel ringraziamento come mi sta suggerendo sentire qualcuno ha ok ok
Ho capito ringrazia il pubblico papà ricevere per averlo sequestrato per averlo sequestrato non so se qualcuno voglia intervenire forse la professoressa Carucci
Perché l'ho vista ascoltino il
Col foglietto e quindi pronta per l'intervento prego professoressa negativamente perché colto
Scappando l'assenso purtroppo io dopo scusarmi ma io non ho potuto leggere il libro perché quando mi era arrivato ma avevo problemi di vista che ancora oggi non posso leggere
Ma quindi avevo visto solo l'indice Insignia di formazione volevo però di agganciare ad alcune delle cose che sono dette sono state dette
Per esempio serve il manuale Onno allora perché io ho sentito il bisogno di scrivere un manuale e di scrivere insieme a Mariella Guercio perché
Io viene ritenuto utile scrivere un manuale perché quando studiava all'università mi sono accorta che studiava o meglio la materia in cui esisteva il manuale
Io ho avuto la fortuna di avere due docente all'Università eccezionali con due manuali Hutter tanto eccezionali il diritto costituzionale di andar via di Mortati io avevo Mortati come docente
Il diritto privato di Torrente e avevo torrente come docente
E quelle due materia per esempio se non ci fossero stati i manuali secondo me non si potevano studiare quindi questa esigenza lo sentiva per questo
Naturalmente per arrivare a scrivere un manuale deve avere scritto ha tanto lavorato tanto altrimenti scrivi un sacco di banalità ci può iscrivere anche se l'avvocato ovviamente non escludo che me lo storico ci possono essere ma sicuramente se non hai esperienza
E se non hai studiato dunque scrivere un manuale
Quindi io sono favorite SIM favorevolissima con tutti i limiti che può avere un manuale a un manuale perché ti fa capire se hai studiato nella sua globalità una materia
Capisci quali sono le implicazioni poi poi approfondire quello che ti piace di più che ti interessa le più attraverso saggi specifici attraverso s'opere ulteriori ma quello mi sembra fondamentale
L'altro
Problema
E che è vero che la nostra disciplina e scrivere un manuale proprio hanno proprio a noi ha dimostrato come Lodi la normativa nel nostro Paese ahimè cambiata un anno sì e una no no
Quindi nostro manuale è uscito che già era in procinto un ulteriore riforme per cui uno sa che quando scrive appena libro aveva pubblicato le cose cambiano
E cambia dal nome del ministero non l'abbiamo cambiata è nota ora ad esempio
Io mi ricordo tutto il dibattito che c'era stato per chiamare questo ministero il ministero dei Beni culturali e non ministero della cultura
Anche perché si possono gestire tutelare i beni culturali ma non la cultura
Inoltre la cultura nel nostro Paese era lì era legato al concetto di cultura al ministero della cultura popolare che quindi induceva annusare mai questa espressione perché padre parlare del patrimonio
Storico scientifico del nostro Paese
Messo a parte questo
La
Il non solo cambia ma il la nostra disciplina è stata investita in maniera drammatica dall'uso dell'informatica
Soprattutto per gli archivi correnti secondo me più che per gli archivi storici
Ma è chiaro che cambiando radicalmente gli archivi corrente quando arriveremo a occuparci degli archivi correnti diventati storici ci troveremo di fronte a problemi che io non so in che modo
Potranno essere risolti nemici cimento perché non non ne ha la competenza ma soprattutto non ho l'esperienza
Prima sono partita nati flette de teoricamente sui temi dell'archivistica partendo dall'esperienza quando io ho cominciato a lavorare all'Archivio centrale dello Stato nel sessantasei
Mi occupavo di questioni di cui non trovavo mai scritto niente
Ad esempio passava almeno due ore al giorno
A leggere i fascicoli
Perché per favorire l'accesso alle carte contemporanea dovevamo fare la scrematura togliere i singoli documenti riservati
Noi avevamo un unico articolo
Nella nostra legge che disciplinava la riservatezza dei documenti oggi abbiamo
Il Codice europeo il Corriere la normativa italiana del Codice dei beni culturali lei no ecco le tette deontologica bene io posso dire e questo idrico con assoluta serietà
Che quando se ne trova di fronte a un fascicolo per capire se un documento riservato al Nord ragione esattamente come ragionato quando tutta la materia era disciplinata da un solo articolo
Cerco di capire qual è la tutti sia che essendo personale
Può essere tolta ma non tutte le notizie personali possono essere sottratta se è un politico c'ha un figlio che si droga e ricattabile
Quindi non è più una notizia strettamente privata e quindi mi devo porre il problema devo dentro il documento che dice a questo o no
E tese e non c'è normativa che aiuti minimamente l'archivista quando apre un fascicolo
A ad avere delle regole certe per capire che cosa dare o non dare serve dalla sua sensibilità dalla sua intelligenza dalla sua intuizione e dal suo seguire le vicende storiche e politiche
Che cosa si può dare e che cosa no ovviamente si può sbagliare
Ma e si tratta di dover decidere
Scarto all'Archivio centrale dello Stato si stava in Commissione di sorveglianza si doveva distruggerlo documento una parte della documentazione a quell'epoca
Vigeva il principio per cui i documenti devono essere tutti conservati ma ahimè per ragioni di spazio è necessario distruggerne un po'a me questa sembrava la grandissima fesseria
Mi sembrava una fesseria soprattutto in rapporto alle città
Dico è vero che è bello se vedere Siena che ha mantenuto l'aspetto di quando era la Repubblica senese meravigliosa
Ma se noi guardiamo tutte le città si rinnovano per certe parte vengono distrutte certe parti addirittura vengono riedificata cioè non è pensabile che è un fenomeno ossia cristallizzato
E in tutto quello che ha prodotto
E quindi e qui di nuovo un problema io devo decidere che cosa mi sembra determinante per compire all'epoca indica a cui si riferiscono quei documenti non c'è manuale che te lo spieghi non c'è il saggio che te lo spieghi
Anche qui si tratta di formare ti mentalmente e culturalmente per poter prendere queste decisioni
E tutto e tutti i problemi insomma che mi trovavo a dover affrontare sulla sul lavoro mi hanno spinto a riflettere e poi a scriverci cioè perché scrivevo per condividere con altri l'esperienza che facevo io speravo che ogni tanto qualcun altro scriveste controbatte essa ahimè delle cose che ho scritto non ha mai trovato qualcuno e poiché approfondisse o le rivedesse
E questo mi mi dispiaceva perché per me era fondamentale confrontare le esperienze proprio perché di esperienza si trattava
Allora qual è la cosa più difficile nel nostro lavoro
è vero che il nostro lavoro cambia perché appunto basti pensare a come l'informatica trasforma la possibilità di fruizione
Perché cambia questo in realtà non non è che da parte gli archivi correnti in cui cambia il documento si chi siamo in tutt'altro argomento rispetta gli archivi storici informatica cambia sensibilmente la fruizione già la possibiltà di ricercare
Ma il problema di fronte al quale noi ci troviamo come archivisti quando io mi trovo di fronte a un archivio da di ordinare da descrivere
Non c'è informatiche che ma aiuti
è la è la mia capacità l'intuizione e la razionalità che richiede riordinare le carte di qualcuno
Soprattutto quando si tratti per esempio di archivi personali di archivi in cui la persona non è che rispondesse a dei criteri oggettivi a criteri di classificazione tiene le carte come gli pareva
Come gli era più utile così come era disposto a casa sua se li trovava facilmente o se li doveva se faticava di più ritrovata
La descrizione non ci sono reti allora ci sono le regole io io le ho scritte le ho lette e scritte ad altri però
Io quanto ancora oggi se io mi trovo di fronte a un archivio va be'contemporain io contemporanee che mi operativi contemporanei di una persona
Non trova poi criterio chi e mi aiuta a capire quali sono gli elementi fondamentali per descrivere quel fascicolo io devo capire io
Non solo le regole esterne
Allora la cosa che mettere mi ha sempre appassionato di questo lavoro nel tempo che qualunque cosa si iscriva si studiosi faccia noi ci troviamo sempre da soli a dover decidere
E questo è l'aspetto bello perché chiatte per una persona che lavora con passione con competenza il fatto di dover decidere importante
Ma si trova sempre in grande solitudine perché le decisioni le prendo da solo che prendeva solo quando decide che una serie vada distrutta
Allora è chiaro che
Ci sono alcune serie documentari che si capisce
Facilmente che vanno conservate altre che sono assolutamente marginali la grossa difficoltà nella quantità sterminata di documenti che produce il nostro amministrazione che possono avere qualche utilità ma non tantissima e lì che c'è la difficoltà
Allora dei cominciano a studiare ci sono registri ci sono elementi che danno di assuntivamente quell'informazione dei fare tutta una serie di ragionamenti per arrivare a prender la tua decisione che può essere sbagliata
Te ne puoi pentire tu spesso qualcun altro te la rimprovera ricette la rimproverava tra qualche anno come abbiamo fatto noi quando per esempio abbiamo visto distruggere gran parte delle carte de la Prefettura di Roma come scarto
Entravo scarto deliberato da attivisti che poi sono stati invece dei degli ottimi archivisti
Quindi diciamo edifici un quando scriviamo là dove vuole sempre ad essa compie consapevolezza che qualunque cosa scriviamo serve per aiutare a formarsi affermare la mentalità di una persona
A dare quegli strumenti che servono per poter decidere peraltro il fatto stesso che noi abbiamo bisogno di una competenza giuridica di una competenza storica
Giuridica perché documenti attestano le attività della pubblica amministrazione quindi dobbiamo capire i meccanismi con cui funziona una pubblica amministrazione storica perché sono traccia del passato e quindi sono testimonianze storiche
Ecco non sempre facile che queste due competenze vadano di pari passo ma per noi serbo no e quindi dobbiamo farle e quindi dice
Per concludere insomma voglio restare altro tempo e il il fatto di punto scrivere discutere stessa comunale se servono i saggi forse è una questione oziosa perché rispondono a criteri diversi il manuale ti serve per darti un inquadramento generale di una materia
Che da cui poi si possono approfondire tematiche oppure no il saggio approfondisce
E in questo volume io avevo visto solo l'indice questo atto mi sembrava che la scelta fosse organica fosse rappresentativa di un ragionamento sotteso ai saggi scelti o scritti ad hoc
E quindi mi sembra che l'ho l'obiettivo diciamo di individuare le tematiche principali di affrontarle sia nella loro evoluzione che però appunto il punto fondamentale che c'è una grande evoluzione ma all'atto pratico siamo sempre al punto di partenza
Al punto all'atto pratico quando io riordinò le carte sono solo con le carte devo capire come cavolo ragionava
Il personaggio che ha riunito quelle carte le ha unite con certi criteri devo quindi entrare nella mente di quella persone che a dire perché l'arrivo di Nate così e devo rispettare i suoi criteri
E al tempo stesso mi serve una razionalità perché devo comunque presentare quella documentazione con dei criteri razionali altrimenti nessuno poi ci può fare ricerca se non per la persona che gli avevo
Prodotti queste cose questi dunque se due componenti intuizione razionalità
Le chiedo anche umiltà l'umiltà il sapersi mettere nei panni di chi ha prodotto per la documentazione e la raccolta
E al tempo stesso
Anche la presunzione di sistemarla perché altri possano accedere con maggiore facilità con con grande facilità
Quindi io credo che l'importante sia scrivete in maniera organica scrivere saggi l'importante scrivere cose pensate cose intelligenti cosa che ahimè non sempre capita
Quindi la la nostra disciplina progredisce ma sempre nel rispetto di tutto quello che è stato ha fretta che comunque si dovrà continuare a fare nella stessa maniera e che si faceva cento anni fa duecento anni fa
Grazie
Grazie professoressa Carlucci per queste considerazioni
Di carattere generale metodologico a questo punto direi di come dire di ringraziare il pubblico per la
Per la presenza per l'ascolto
E naturalmente ringraziamento va professor valacchi professoressa Mariella Guercio il professor
Stefano sbalzi e naturalmente tutti coloro che sono intervenuti nella scrittura dei saggi grazie a tutti buona strada