Momenti e protagonisti del sessantotto nelle carte di Mario Capanna

C'era buonasera a tutti non so se ci sia bisogno del microfono ma non potenti ha bisogno ok
Naturalmente del saluto va non soltanto gli studenti di questa università ma anche alle molte persone che hanno deciso di intervenire a questo seminario di studi particolarissimo perché perché solitamente gli archivisti gli storici interrogano i soggetti produttori apponendo ai complessi archivistici delle domande e dandosi naturalmente delle risposte perché i soggetti produttori come dire non sono fisicamente presenti nella nell'interlocuzione nel dialogo nel rapporto oggi invece c'è una situazione particolare come lui annunciato perché il soggetto produttore qui tra noi ed era Mario Capanna l'onorevole Mario Capanna
Con una storia
Una storia assai singolare brillante studente di lettere all'Università Cattolica grande impegno politico grande impegno di natura civile è e quindi possiamo un porri una serie di domande non soltanto soggetto produttore ma anche soggetto conservatore perché le carte di Mario Capanna le conserva Mario Capanna naturalmente stiamo parlando di un bene culturale
Dichiarato tale grazie all'intervento della Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Umbria e noi qui abbiamo con noi alla mia destra c'è la collega e amica
Giovanna giubbini soprintendente non soltanto dell'Umbria ma anche del del Lazio
E insieme a Rossella Santo ramazza che è una funzionaria archivista di Stato della della Soprintendenza dell'Umbria che poi hanno di
Sono state loro sostanzialmente a portare avanti tutto quel procedimento che ha consentito alle carte di Mario Capanna
Di ricevere quella dignità di bene culturale quindi di cuore di un oggetto che appartiene sì kilowatt prodotto ma che appartiene a noi tutti in quanto espressione della di civiltà di storia di memoria eccetera
Naturalmente ringrazio gli amici che hanno deciso di essere presenti
L'amico Federico varati dell'università di Macerata il collega Paolo Mattera con cui abbiamo concordato questo questo seminario di studi
E naturalmente ringrazio il dipartimento nella persona del professor Manfredi Merluzzi già deciso di sponsorizzare questo questo pomeriggio di riflessione di analisi di studio
Io smetto di parlare passo subito la parola il direttore dipartimento
Grazie Raffaele devo dire che per me molto emozionante perché sono stato studente anche non soltanto direttore quando ero studente stavo la sapienza e andavo a sentire Capanna quindi
Diciamo è una parte non soltanto il soggetto produttore soggetto conservatore soggetto fruitori ma anche una una diciamo un frammento della memoria individuale che a volte questo può causare qualche difficoltà di fatti parlerà il professor Mattera di quest'anno il mio e
è molto molto bello vedere
Che molti studenti siano presenti ci sono anche degli ex studenti che abbiamo rincontrato compiacere perché vuol dire che quello che hanno imparato qua gli è servito è stato utile e quindi abbiamo svolto bene che il nostro lavoro è così parte del nostro lavoro e collaborare con la Soprintendenza e con
Tutti gli archivi perché ci permettono in quanto studiosi di continuare a fare il nostro lavoro di
Di scavo di analisi di ricerca di testimonianza individuale civile in realtà il tema del protagonisti del sessantotto è un tema gigantesco formidabili quegli anni lo ricordo anche se e il titolo ha ripreso formidabile quelle carte quindi ovviamente è un leit motiv importante che non non a caso è stato richiamato nella pubblicazione e i quindi devo dire la verità diciamo ogni tanto per soprattutto in questi ultimi anni diciamo che non è stato ancora un luogo di dibattito ancora un luogo dove si trasmette cultura memoria
Si trasmette un modo di stare nella società che è importante che dobbiamo mantenere
E i soprattutto in questi ultimi anni perché si sta trasformando il sistema culturale si sta trasformando il sistema politico si sta sono sommando la nostra società e quindi noi
Conserviamo e abbiamo il compito di trasmettere questa memoria in diverse forme egli sicuramente io sono anche uno storico quindi sicuramente il rapporto con con un soggetto produttore particolarmente importante quando si ha la fortuna di conoscere sono cinque secentesca quindi faccio fatica a interrogare le fonti in maniera diretta senza la mediazione il loro supporto
è una seduta spiritica rinati deserto diceva che la storia o dialogo coi morti però per fortuna non sempre quindi sono molto contento che non sia così e quindi come dire è molto molto positivo e molto positivo anche perché noi nel nostro corridoio
Abbiamo spesso degli studenti che hanno banchetti che fanno attività politica e adesso ne ha incontrati qualcuno
Vi riporto due testimonianze interessanti
E i una due studenti gli ho detto venite sono molto impegnati tutto quanto fa no noi siamo continuando la battaglia andiamo cupa realtà all'Esquilino quindi come dire
C'è una trasmissione di valori che funziona in sempre attraverso la formazione
E il diciamo la struttura universitaria ma che continua ancora avere i suoi episodi e anche le sue sedi e quindi questo interessante poi qualche giorno fa abbia avuto una grandissima fortuna perché abbiamo anche una collaborazione con la rivista noi donne che siamo digitalizzando
E pure in quell'occasione abbiamo avuto la possibilità di far dialogare i nostri studenti con un passato che loro avevano completamente dimenticato
Oggi qui ben diciamo dei ragazze che vendevano giornale Lotta comunista eletto venite oggi pomeriggio perché c'è questo dibattito papà ma io faccio ingegneria ama io faccio biologia a ma io sono della Sapienza detto ma è comunque un pezzo importante di questi ciò detto ma ci sarà sicuramente qualcuno che verrà per dirvi che importante ancora per noi oggi continuare arrendere
Fruibile questo patrimonio a comunque a comprendere quello che è stato quel percorso della nostra della nostra società possiamo scalare quanto vogliamo della nostra italiana europea occidentale possiamo scegliere quale filtro vogliamo mettere ma comunque sessantotto è stato un movimento che ha coinvolto sicuramente quanto meno pienamente tutte le società occidentali
E che gli storici stanno ancora analizzando stanno ancora valutando e le cui
Ripercussioni sono state sicuramente molto più di lungo di periodi di quello che si immaginava e a volte con un assist una direzione
Che al momento non si poteva neanche intuire non ne sono successe molte cose che hanno portato dei risultati a distanza di tempo alcuni questi risultati
Potevano essere più o meno prevedibili alcuni sono sotto il mento e per l'eterogenesi dei fini sono completamente diversi da quelli che ci saremmo aspettati però è importante avere ancora la possibilità
Di interrogare
I soggetti produttori e le fonti conservarle trasmetterei collaborare per mantenere aperte le questioni io questo lo trovo molto commovente il fatto di avere una fonte vivente di fronte perché non mi è capitato praticamente ma
Particolarmente emozionate quell'altra cosa molto emozionante e che nella cultura in cui del mondo in cui siamo immersi avete una partecipazione fisica
Di un avvenimento è qualcosa che secondo me è molto importante per capire i nostri studenti molto molto importante quindi mettere in contatto con gli eventi mettersi in contatto con la matrice Tardelli e dei documenti mettere in contatto con i dibattiti ma non soltanto astrattamente a far parte di un dialogo e qualcosa
Su cui stiamo negli ultimi anni un po'lottando e devo dire una cosa molto positiva
Che il diciamo dopo la pandemia c'è moltissima richiesta
Da parte degli studenti di avvenimenti in presenza tant'è che avete visto come c'è un c'è stato un conflitto di spazi di attribuzioni degli spazi e come gli studenti di storia dell'arte volessero assolutamente conservare il loro spazio il loro luogo
Per poter dibattere dello seminario e ed è stato anche positivo che siamo usciti affrontato perché non è sempre scontatissimo quindi abbiamo avuto in realtà in questa
Breve mezz'oretta anche già un introduzione di come ha funzionato questo tipo di logica e e di dialogo e quindi non siamo tutti un po'aretino di quelle di quelle
Di quelle idee di quelle pratiche di di tutto quello che è successo in in quel periodo quindi oltre a dargli il benvenuto i dirvi che siamo veramente molto riconoscenti per questa occasione
Che ci ci auguriamo di poter continuare questa proficua collaborazione io lascio la parola poi agli specialisti grazie
Prima di passare la parola alla soprintendente giubbini
E intendo come dire a farmi vedere questo questo libro questo libro è frutto del lavoro di Leonardo Musci un validissimo archivista è un amico ci conoscevamo poco a Roma muto un modo di apprezzarlo sul campo in Puglia
Quando sono stato soprintendente in Puglia per il lavoro che ha fatto ha svolto per la Fondazione Divagno un lavoro importante perché l'ha fatto non soltanto con competenza e passione
Ma anche perché ci ha messo moltissimo impegno civile io ho pur sempre guardato con molta attenzione le manifestazioni che Leonardo organizzava presso la Fondazione divani incontrando gli studenti e parlando
Di questioni che riguardano il presente attraverso i documenti attraverso la lettura della della storia
Per cui ecco parlavamo sempre di strumenti di ricerca questo uno strumento di ricerca lo ha realizzato Leonardo che poi ascolterete nell'ambito della lavoro che riguarda una società che naturalmente la Società memoria
E che naturalmente nelle molte anime degli archivisti ci sono non soltanto gli archivisti di Stato ma ci sono anche gli archivisti liberi professionisti che collaborano naturalmente con le istituzioni
Per cui vi consiglio questa lettura sia perché è uno strumento poi per accedere agli archivi ma anche perché è uno strumento di natura metodologica perché
Ci insegna come come dire si possono descrivere documenti e come questi documenti possono raccontare del delle storie
E come dire che non può meno quel concetto di valutabilità dell'artigiano e del lavoro dell'archivista come lavoro come chi non prende posizione no anche gli artisti prendono posizione nei confronti della storia e naturalmente grazie al l'intervento del della soprintendente giubbini che tutto questo è stato possibile
Realizzare perché naturalmente le soprintendenze hanno un ruolo importantissimo sia nell'individuare i fondi archivistici natura privata da tutelare e da mettere a disposizione della comunità come bene culturale e poi naturalmente anche promuovere iniziative come possono essere realizzazione di inventario a stampa
Passo con la parola la soprintendente
Ma la sera tutti grazie grazie innanzitutto al direttore del dipartimento e a l'amico Pittella per avermi invitato organizzato questo evento
E che è particolarmente importante in particolarmente importante per me questa collaborazione che si è staccata fra il dipartimento e la Soprintendenza in questo caso Soprintendenza archivistica e bibliografica della somma che sarà estesa anche all'Umbria perché molto proficuo il
Il rapporto fra il mondo dell'Accademia il mondo diciamo di no i tecnici che poi operiamo quello che abbiamo studiato comunque è un anche un rinnovarsi e soprattutto il contatto poi con gli studenti è un grandissimo lo perché pone nuove problematiche ci pone nuovi punti di vista e quindi arricchisce arricchisce moltissimo anche noi rende più vivo il nostro lavoro
Quindi e niente
è un'esperienza sì che sarà sicuramente importante e che è importante porteremo avanti insieme funzionari della Soprintendenza stilistica libido grafica del Lazio qui cioè solita dottoressa bocciati che ringrazio perché appunto
Non solo perché presente neanche che sarà comunica delle e figure fondamentali anche di questa collaborazione
Pervenire alla al diciamo l'oggetto di questa incontro che è la presentazione del libro sull'archivio di Mario Capanna un soggetto punto soggetto produttore presente come tutti hanno ricordato vorrei ricordare essenzialmente che le soprintendenze archivistiche bibliografiche che sono uffici del ministero della cultura svolgono proprio questa attività di tutela su tutti gli attivi
E le biblioteche che non sono conservate negli archivi di Stato che sono conservati presso enti quando sono punto
Archivi di enti pubblici e quindi più facilmente individuabili perché dove c'è un soggetto pubblico c'è anche il suo archivio
Più difficile l'individuazione dell'archivio privato perché non tutti i privati
Producono attivi che meritano poiché hanno diciamo questa qualificazione di bene culturale quindi ha molto più sfuggente la materia anche perché sono schivi che subiscono le vicende delle persone quindi si spostano vengono trasferiti si disperdono e quindi è più difficile per noi ancora più importante questa attività di tutela
In questo caso le armi dalla scrive di Mario Capanna è stato di
Uno appunto
Ringraziare soprattutto Rossella Santo la marcia funzionaria della Soprintendenza archivistica di grafica dell'Umbria che si occupa da anni degli archivi privati e ha individuato
Con l'artiglio di Mario Capanna ha preso contatti quindi ha iniziato questo rapporto
Con una Mario per stendardi quanto poteva essere importante
Come diciamo di interesse pubblico questo archivio queste carte che lui nel corso della sua vita che lo svolgimento delle sue attività
A De Mita prodotto quindi è stato dichiarato di notevole interesse culturale quindi soggetto alla tutela della Soprintendenza e quindi è stato inventariato qui diciamo con questo finisce la prima nostra compito che è quello della tutela tutelare significa non solo dichiarare questi archivi ma anche di scriverli
Per renderle poi consultabili e quindi inizia la seconda diciamo nostra missione importante che è quella della valorizzazione Primo fatto di valorizzazione prima fase quella di renderli fruibili consultabili e poi appunto valorizzarle attraverso pubblicazioni attraverso quest'incontro come questo che oggi stiamo facendo e quindi ecco qui si usava per tutta la parabola di quello che una buona attività una virtuosa attività sia della Soprintendenza ma soprattutto anche in grande collaborazione con il soggetto proprietario
Del dell'archivio
Qui spesso si è richiamato su questa singolarità un po'di un archivio che viene dichiarato tra con il soggetto produttore che partecipa quelle incursioni come c'è scritto no
Ha partecipato al riordinamento che fatto Leonardo Musci e quindi che insieme hanno anche fatto delle scelte su cosa conservare commenti scriverlo
E penso che non sia poi semplicissimo nemmeno perché quelle carte le ha messe insieme
Poiché riprenderle ma non e questo mi è venuto in mente leggendo
Il libro di una nota per noi è importante archivista che Isabella Zanni Rosiello che è stata direttore dell'Archivio di Stato di Bologna ma soprattutto una grande studiosa ricercatrice anche storica
Che a un certo punto lei ormai ha superato i novant'anni ha deciso di mettere mano al suo archivio
E da questa decisione è uscito questo opuscolo schegge del passato il presente con una postilla di un altro importante attivista che Stefano vitali
Rubo delle parole ai Sabella quando dice
Parla delle sue carte in tutti i mucchi di carte ci sono appunti di vario tipo non ricordavo di averne accumulato una massa così cospicua avendo di molti stracciati subito dopo averli utilizzati
Saltano fuori da ogni parte tant'è che ben presto mi rendo conto che occupano tra le mie carte un posto quantità vendute quantitativamente molto rilevante
E quindi cioè davanti a sé a tutte queste carte e questa documentazione che lei ha raccolto nel corso della sua vita che in parte fra l'altro già selezionato dice scegliere di buttare via le proprie carte a un misfatto
O comunque un gesto anomalo o addirittura disonorevole per un archivista non direi si tratta piuttosto di una scelta soggettiva che riguarda una sfera del tutto tritata
E che come spesso accade per ogni tipo di scelta è stata accompagnata da dubbi e incertezze perché appunto non tutto si conserva come non tuttora conservato
Mario ma chi mette mano alle sue carte decide anche no Cossa
Cosa lasciare come auto documentarsi ed è molto bello
Quando non so se lo ritrovo
Dice direi se si riprendono in mano le carte lasciate allungo dormiente inevitabile che alcune schegge del passato incominciano a pranzare in testa
Così di tanto in tanto mi sono fermata a fare qualche rapida riflessione basandomi proprio sulle carte che stavo rileggendo
Dire che non ho mai pensato di affidare a quelle che sono andata nel tempo ammucchiando una certa immagine di me stessa gli studiosi si che si sono occupanti di carte o di archivi di persona li hanno definiti
A seconda dei casi una sorta di Autoritratto di autobiografia di autorappresentazione di Houghton astrazione di specchio
Forse quest'ultimo è quello che più si avvicina al mio caso ma lo specchio opaco né diciamo che puntano a spillo personale una sorta di specchio che riflette no la storia le vicende la personalità di un soggetto
E lei ne aggiunge una cosa molto bella uno specchio optato ossidate incrinato deformante in cui compaiono di tanto in tanto ombre di altre persone
Questa lettura di questo piccolo opuscolo dopo
La vera anche appunto avuto a anche se non direttamente però per le mani il la il lavoro fatto sull'archivio di Mario Capanna mi hanno fatto riflettere poi decideranno non so se anche lui gli ha suscitato delle riflessioni particolari mettere ma hanno alle sue carte e decidere cosa attenere cosa non temere cosa lo rappresentava di più
Come voleva essere anche rappresenta come vuole essere rappresentato perché anche questo è importante perché noi sappiamo che in un archivio
è importante le carte che noi troviamo la documentazione altrettanto importante anche ciò che non c'è ciò che si è deciso
Di non di non lasciare non ci sono pieni e vuoti e quindi io su questo lascio di ringraziando ancora e ringrazio anche Radio Radicale che qui e che sta registrando rendere Calle di solito registra gli incontri che si fanno negli archivi e l'attivo io ricordare che l'articolo di radio radicale fra l'altro è un articolo dichiarato di notevoli interesse culturale quindi a un un servizio pubblico
E quindi ringrazio per tutti gli intervenuti i relatori che seguiranno grazie
Allora adesso entriamo nel merito di
Delle questioni naturalmente storiche archivistica e con il professor Mattera e il professor Maracchi
Ecco di qua
Il ringrazio naturalmente Paolo Mattera perché sta facendo uno sforzo notevole ieri era afono e quindi aumentiamo il volume del microfono così
Allora uno storico è un archivista allora diamo la parola Paolo Mattera e poi a
Appunto o l'ultimo filo di voce della giornata perché ho un'allergia quindi a proposito di sedute spiritiche realtà non sto vedendo ora ecco la voce mia e così in questo momento esatto
Quindi spendo l'ultimo filo di voce di oggi per perché ci tenevo moltissimo a partecipare ieri ho detto guarda verrò sicuramente spero di riuscire anche a parlare
E ci tengo molto molto perché quando si parla di archivi e di ricerca storica dall'idea immediata che viene in mente le persone
E archivi uguale polvere cose polverose che non ci trema a che serve quando è cominciato a fare questo lavoro mi ricordo molte volte ha detto no perché su di queste cose
Invece negli archivi
C'è la nostra memoria ci sono le passioni richieste c'è la vita degli esseri umani del nostro passato
E la memoria di una collettività è fondamentale per l'identità di questa collettività quindi poter andare sugli archivi scoprire le passioni di queste persone che hanno vissuto nel passato significa poi scoprire la nostra identità
E capire meglio qualcosa di noi stessi oggi da dove veniamo e quali sono le strutture del nostro di quello che siamo diventati per quanto riguarda la la il sessantotto sebbene ormai sia passati più di cinquant'anni però rispetto a cinquecento è ancora relativamente vicino e quindi sul Sessantotto ci sono moltissimi stereotipi come i protagonisti sanno e basta sfogliare la pubblicistica sull'argomento quindi perché c'è stato il Sessantotto l'argomento sul quale esistono moltissimi luoghi comuni banalità se sessantotto avrebbe vinto trattino perso che non problema posto proprio in modo inappropriato non è questione di vincere o di perdere
La famosa dizione post sessantottino che la definizione per liquidare una persona con delle idee un po'particolari quindi è un un momento un periodo una una un insieme di fenomeni su cui gravavano su una una spessa coltre di luoghi comuni che la ricerca storica deve assolutamente indagare perciò nell'andare su questo archivio personale
Dobbiamo arrivare con ad una serie di di questioni da da pusher per trovare conferma o per contraddire una serie di problematiche sulla quale possiamo ragionare
Provando ad elencarle e provando a ragionare sulla su quello che può essere fatto lavorando su queste archivi interagendo veramente con tutto il resto della documentazione che disponibile che lo diventerà
In primo luogo perché c'è stato un Sessantotto con questo effetto dirompente così forte un terremoto di queste proporzioni
Evidentemente l'accumulo di una Energia che si sta a per dargli accumulando da moltissimo tempo e proprio l'effetto delle falle telluriche quindi da quanto tempo si sta accumulando Energia per cui questo movimento di protesta poi esplode in un terremoto così così forte
E quanto è forte la resistenza per quell'energia non si liberava e ad un certo punto le faglie dei muri che arrivano a Roma scontrarsi a scivolare
Allora l'energia che si sta accumulando e tanta perché c'è stato il miracolo economico nient'e qualcosa che arriva molto prima
Degli aspetti strettamente politici e arriva molto più in profondità il miracolo economico è un cambiamento delle condizioni materiali delle persone
E di conseguenza un cambiamento anche delle condizioni mentali di quello che le persone immagino di poter fare e quindi un ragazzo che nel cinquantasette cinquantotto può comprare una motocicletta
Può immaginare dissi cose che suo padre non immaginava perché era un padre vincolato a nuclei familiari più ristretti dove la logica la cultura patriarcale avevano gli strumenti i materiali per esercitarsi
Invece il miracolo economico offrendo strumenti nuovi offre anche la possibilità di immaginare una realtà diversa la famiglia patriarcale
E di conseguenza una ragazza Legnani sessanta commi vede sua madre casalinga e vede la possibilità magari di avere una vita diversa di fare delle scelte di vita diverse
In che misura comincia a maturare in maniera consapevole insofferenza verso gli schemi che vengono proposti e quindi va alla ricerca di alternative allora queste fratture questi fatti tellurica che si accumulano quanto sono profonde
E quanto sono lontane nel tempo per cui progressivamente si arriva sessantotto in cui l'energia accumulata è diventata moltissima di conseguenza la scelta poi politica del sessantotto quindi fatto che sessantotto poi il movimento c'è stato movimento che si è orientato verso il nazismo
Ed ha trovato nell'ideologia marxista lo strumento di lettura e di interpretazione della realtà da che cosa dipende perché queste fratture così profonde parlo trovato nel marxismo la chiave di lettura per contestare la società e le dinamiche sociali esistenti
Quindi in che misura l'energia che ci stava accumulando nella società si è trasformata in una contestazione politica con questa marcatura ideologica così forte
E questo è un problema che da va indagato in profondità cercando di comprendere bene le le ragioni e le conseguenze e venendo alle conseguenze lo stereotipo del Sessantotto crebbe vinto o perso è posto decisamente male perché nel mille novecentosessantotto se non guardare le elezioni che si sono svolte in quegli anni ne fecero per il Nord America
Allora sì il sessantotto non ha avuto risultati politico-parlamentare immediati in Francia giugno dei gol sciolse la l'Assemblea nazionale vinse le elezioni negli Stati Uniti addirittura vincente
In Italia le elezioni sono il sessantotto merce tronista resta più o meno lì nel sessantanove in Germania la socialdemocrazia riesce a fare la grande coalizione c'erano dopo la grande coalizione Lin
A una leggerissima maggioranza però non è questa svolta politica così visibile
D'altro canto l'aver sfidato la mentalità corrente aver posto una sfida così di visibile alle logiche culturali più profonde nel senso di schemi di valore quello sì avuto degli effetti di lungo periodo
Sia sul piano della mentalità e del modo con cui le persone hanno cominciato ad orientare i propri comportamenti e a quindi orientare le proprie scelte
Sia di conseguenza sul piano legislativo perché dopo questi movimenti che si arriva alla legge sul divorzio che nei vari paesi europei si arriva alle varie leggi sulla Bortot in cui vengono primo dell'Ati e là dove non ci sono istituiti i sistemi sanitari nazionali
In cui vengono iscritti i codici civili e vengono riscritti codici familiari evidente che l'avessi dato certe logiche a poi rappresentato per i politici e per i Parlamenti una sfida che andare in qualche modo assecondata quindi se si esce dalla logica del brevissimo periodo e senza una logica di medio-lungo periodo allora la questione evita la sconfitta diventa totalmente inappropriata come categoria interpretativa
E di conseguenza anche la logica di andare alla ricerca di nuovi mille novecentosessantotto che successo ogni ogni scadenza a sua volta impropria perché quando mai si verifica un accumulo di così tante fratture
Dovuto ad una svolta economica così vasta con una molteplicità di fattori così profonda quindi la ricerca di un nuovo Sessantotto e per se stessa un'assurdità
E infine proprio per chiudere anche perché la voce al telefono abbandona prima un ultimo spunto che può rivalersi battuto dalle carte personali quale apra a proposito del fatto che è assurdo cercare un nuovo sessant'
Otto d'altro canto quale può essere la differenza tra quel movimento ed altri movimenti
E quanto può essere corretta la suggestione che morì mentre sessantotto nonostante la sua carica di ribellione
Che si è scatenata fosse movimento profondamente ottimista sul futuro a differenza di altri movimenti come ho sempre saputo del settantasette che invece veniva dalla crisi economica e quindi era animato da molti da un no non maggiore pessimismo sulle prospettive
Quindi quanto questi contestatori che era arrivavano dal miracolo economico venivano delle potenzialità inespresse
E protestavano per realizzare queste potenzialità e quando invece quanto invece altri movimenti derivano dalla rabbia di potenzialità non esprimibili e quindi scatenano questa rabbia che prova rischia di diventare distruttiva questa mi sembra ben più di altre questioni una differenza comparativa molto rilevante da da studiare e infine un'ultima osservazione sui di archivi personali
Molti anni fa quando ho cominciato a fare questo lavoro salone la fondazione di un famosissimo politico di Bresso non dico nulla che altrimenti capisco gli sto parlando che aveva un carteggio personale
Nessuno studiare e mi dicevano guarda ci sono
I telegrammi di complimenti e io insistevo vorrei solo vedere questa chiamano guardando e occupare ad un certo punto secondo me perché ci sono scocciata di di proprio nel fatto guarda quelli dei lotti a trovarci a vederlo così mi hanno tolto davanti e quasi per punire micosi avessi imparerà a a vuole per forza vedere questa cosa non aperto
Questa stanza c'era quest'archivio personale e al di là della ricordo individuale di essere un bambino davanti al negozio di giocattoli a vedere
Qui tutte queste scatole aprire queste scatole di questo archivio personale
è stato decisamente molto più illuminante di tanti archivi istituzionali i quali allocamento la loro struttura ma sono per definizione archivi molto più felpati invece le passioni che animano di vicende storiche
Le passioni della militanza nella vita quotidiana di persone tutto ciò emerge molto di più dagli archivi personali e quindi l'interazione tra archivi istituzionali archivi personali potrà forse effettivamente gettare una luce molto più chiara su queste vicende che hanno così tante implicazioni grazie
Scusate l'acqua fredda
Riservandoci le osservazioni commenti nella fase successiva quando avremo modo di parlare con Mario Capanna passo subito la parola al professor Baratto grazie Raffaele grazie per questo invito perché è un pomeriggio bellissimo di tante iniziative alle quali partecipiamo non lo dico per piaggeria questa per il clima che c'è semplicemente arrivando è bello quindi sottolineiamo ora ammesso che io possa essere chiamato un archivista
Che ci sono molti dubbi in sala credo di esserlo al contrario nel senso che normalmente mi preoccupo più del futuro delle conseguenze del lavoro che facciamo che non del lavoro stesso rivolto al passato
Dico questo per collocare subito lo strumento di cui parliamo nella sua dimensione forse più più costruttiva più politica ma poi ci torniamo
I Modena City Ramblers cantavano una che l'utopia è rimasta ma la gente è cambiata la risposta ora è più complicata ecco questo strumento forse dicevano ci vogliono nove parole anche a questo strumento con parole che arrivano da un passato forse si può servire anche a trovare nuove parole quindi sempre e comunque la dimensione costruttiva degli strumenti archivistici
Solo i più ingenui o le persone che in mala fede del resto credono davvero che un inventario archivistico sia come dire un elenco di cose da ritrovare un elenco di ricordi per scrivere la storia
Sbagliatissime inventari soprattutto quelli buoni
Sono sono delle partiture sono
Strumenti che hanno che hanno un'anima questo qui per esempio a mio avviso lo dicevamo prima con il soggetto produttore come ormai l'abbiamo con il tuo nome non ti chiameranno più tu sai SP soggetto da tutto
Quindi impari RAI che sei sottoposto a agli Elisa da tutta una serie di standard la tua vita non sarà più la stessa
E e e sei anche tutelato c'hai accanto a lui o a
No dico
Questo questo questo questo inventario
Ha un ritmo tutto particolare ha un'anima
è un inventario lo dico lo ripeto allegro ma per certi versi una sorta di cromo rifugio no per citare un libro bellissimo per me molto importante l'anima di questo inventario e emerge subito nelle prime parole del soggetto produttore quando si domanda iniziando il suo contributo all'inventario quest'archivio è mio
Certo sono stato io a raccogliere le carte i documenti ritagli le foto che mi riguardano lungo l'arco di cinquant'anni
Ma essi si riferiscono oppure e imprescindibilmente a quelle decine di migliaia di persone con le quali ho avuto rapporti nei vari momenti di lotta sì che è grazie al loro grazie pure a loro che esistono
Perciò l'archivio non è solo mio e anche il loro e non ci sarebbe stato senza di loro
Siamo nella dimensione
Pubblica privata privata pubblica siamo nella dimensione politica dell'archivio no
Io credo son convinto che gli archivi hanno molto a che vedere con la politica intesa come cura della polis come attenzione come cultura della polis della comunità è stato ricordato prima l'identità tutti questi valori molto archivistici
E al tempo stesso gli archivi
Portate le loro estreme conseguenze sono strumenti di potere mica da poco dico cose scontate no
Si arriva inventati gli archivi per rispondere a certi bisogni no penso al settembre rilevanti sito al Kaiser archivio dell'undici settembre
Che è una grossa lo chiamiamo in venti Darcais una grossa costruzione
Ma stiamo qui adesso a come dire a giudicarlo fisicamente che è una tosta come grossa costruzione finalizzata
A sedimentare una memoria per giustificare delle conseguenze politiche non solo politica lo sappiamo bene quindi questa idea dell'archivio
Che non è stata di natura spontanea non lo è sempre forse non lo è mai
Si arriva a parlare degli archivi partecipativi ormai no che a me spaventano da morire
Queste costruzioni ai quali gli storici come dire guardano almeno certi storici con un certo interesse no dove il pubblico diventa in un ribaltamento vegliano il Grande Fratello che costruisce
La memoria non è questo il caso è tutto un altro discorso perché questo è di cui parliamo a giugno Riggio non è un archivio partecipativo è un archivio partecipato nord proprio per quello che come dire proprio Mario Capanna
Scrive e ci dice
Sono archivi questi
Hai ragione tu Paolo
Dicono più carte alla rinfusa in uno scatolone dire cose personali che non gli archivi istituzionali ingessati nelle loro descrizioni
Ecco questi archivi sono archivi
Difficili da descrivere
No Giovanna prima lo ricordava le scelte fatte e non fatte
Sono stili che vanno capiti
Vanno annusati mi verrebbe da dire
Per coglierne l'essenza
Ci vuole tecnica naturalmente negli archivi non ci si muove senza tecnica gli artisti son dei professionisti non delle anime belle che rifiutano la memoria
Ci vuole tecnica ma ci vuole cultura ci vuole sensibilità
Per descrivere questi archivi
E a malincuore non posso non riconoscere al cura terrore
Tutte tutte queste tutte queste doti noi questi siparietti senza di questi scusate Cimarosa facciamo fatica a vivere
Natale comunque devo dire che allora sfori alla battuta il e Leonardo Musci ha tutte queste doti le doti di un grande artista non sono solo conoscenze tecniche
La paleografia piuttosto che il metodo no
Ci vuole una grande cultura c'è una grande sensibilità c'è una grande capacità di empatia con gli archivi no in fondo da Dario diceva una cosa che a me è sempre piaciuta molto
Che che riordina un archivio si deve fare contemporaneo dell'antico burocrate questo caso hai fatto meno fatica perché non era né Antigone burocrati e direi di no quindi tutto sommato
Ecco questo approccio descrittivo ha prodotto uno strumento che ha tutto tutto quello che è un inventario deve avere ha i suoi saggi le sue premesse sui saggi introduttivi le sue serie la sua struttura tutto quanto però ha qualcosa di più questo inventario secondo me
Perché
Se lo ritrovo
Intanto
è un inventario partecipato anche dal dal suo curatore
Che a un certo punto scrive
Ho avuto la possibilità di un dialogo intenso e schietto con Mario Capanna cosa che ha reso agevole il mio lavoro sulle sue carte ha chiamato alcuni dubbi sollevati dall'uso allestito studio del contesto storico della biografia di riferimento e dei libri da studi scritti ma cosa interessante che dice Leonardo secondo me in questo passaggio è bene che l'archivista come il biografo non assuma criticamente il punto di vista del soggetto produttore specie se vivente e ho cercato come sempre di rispettare questo assunto
E c'è un passaggio di grande onestà intellettuale dove Leonardo scrive ma non posso nascondere che in alcuni lavori ci si mette un po'più di impegno e partecipazione ecco
Di nuovo che torna il tema della partecipazione di una descrizione archivistica
Di discorsiva cioè le unità archivistiche sono descritte in maniera puntuale ma mai arida io non lo so è un'impressione che mi ha dato scorrendo no e diventare l'abbiamo scorsi tanti
E poi c'è un altro un altro aspetto ma ne via a concludere
La descrizione del archivistica l'inventario in se stesse in qualche modo e rilanciato
Da un montaggio che io ho trovato azzeccatissima di documenti immagini e idee perfino persone che se voi sfogliate l'inventario Vilanda proprio il senso del ritmo ma sono come si come se questo oggetto bidimensionale a un certo punto Boni diventasse tridimensionale venisse fuori idea la creazione di documento quindi dal punto di vista descrittivo l'inventario abbastanza peculiare allora per concludere
Questo inventario io l'ho chiamata in tanti modi è sicuramente una storia nella storia tutto sommato matti fin qui va be'molti inventari son queste
O la
Presunzione la speranza forse di pensare che questo inventario come dicevo all'inizio non allunga solo alla storia no non sia solo una ricostruzione per quanto poi puntualmente ne è stato parlato
La caricatura che è un po'il marchio di fabbrica
E dell'inventario e del della carta dei cartellini dell'artistica
Ci racconta una sinistra che malgrado tutto sorride
No quindi io voglio sperare che questo inventario sia latore di speranze formidabili
Credo che su questo complimentandomi davvero molto con tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione di questo prodotto mi posso fermare grazie
Grazie naturalmente due relatori sulle cui considerazione naturalmente torneremo o nella fase finale di questo seminario adesso invito prostata Santo Lavazza Leonardo Musci
A presentarci le loro riflessioni naturalmente non sarà tanto la mazza destra già presentata la soprintendente giubbini e Leonardo Musci Cervi è stato ampiamente presentato da una serie di interventi tra cui il mio
Rossella prego
Buonasera grazie per l'invito grazie per questa giornata molto bella allora io come funzionaria di Soprintendenza o il compito innanzitutto credo di raccontare come si è svolto questo lavoro e soprattutto perché lo abbiamo fatto
Però il mio racconto comincia dalla fine andando a ritroso
Comincerò infatti dal titolo del volume che ecco quello che ci ha fornito poi l'occasione per ritrovarci quindi il volume in una sala universitaria con tanti giovani studenti
A parlare di qualcosa che per quelli come me eccome Diversi alti appunto di Renato voce di quelli che sono anche in questa sala non è un argomento di studio ma di vita
Formidabili queste carte con tre puntini di sospensione
Sembra un titolo molto poco originali soprattutto perché appunto l'abbiamo anche già detto
A giacché fare con Mario Capanna che come formidabili aveva etichettato in un suo libro del mille novecentottantotto quegli anni
Riferendosi naturalmente a quelli del suo impegno politico a partire dal movimento del sessantotto e invece è un titolo molto originale perché in fondo è il titolo di un inventario archivistico e vi assicuro che nei tanti anni in cui ho fatto l'archivista di Stato per un inventario di titoli così originali li ho trovati veramente pochi
Del resto questo è l'archivio l'inventario dell'archivio di Mario Capanna e Mario Capanna è stato ed è sicuramente un personaggio molto orig
Tale nel quadro politico italiano degli ultimi cinquantacinque anni
Poi lo ha redatto Leonardo Musci un archivista per vocazione uno di quei liberi professionisti ai quali poi affidare un incarico ad occhi chiusi
Perché centrerà il l'obiettivo e non avrei molto da ridire sul prodotto che viene consegnato
Anche sulla sua originalità non si può discutere credo
Spogliate infatti l'inventario quello strumento di ricerca che per i non addetti ai lavori si presenta spesso soltanto con un arido elenco di documenti e ne troverete conferma
è un inventario infatti da cui siamo partiti questo occorre ricordarselo per arrivare senza tanta consapevolezza iniziale ma con grande soddisfazione ma mano che si veniva avanti
Ad un risultato che questo ormai sembra appurato non manca certamente di originalità e che finisce per essere più formidabile delle formidabili carte che descrive la svolta è arrivata quando a finanziamento ormai acquisito per pubblicare questo volume e con tempi che erano anche sufficientemente Brevi per editare appunto un volume
Capimmo che quell'inventario iniziale sarebbe dovuto diventare un'altra cosa un altro prodotto un po'meno arido e ancora più originale
Facciamo delle incursioni di Mario anzi del soggetto produttore questo sentenziò Leonardo quando stavamo raggiungendo in macchina capanna nel bel mezzo della campagna umbra il che vuol dire gli ho detto subito io allarmata dal fatto che un lavoro istituzionale perché tali restava per lui della Soprintendenza si trasformasse in qualcosa che potrebbero che potesse sfuggirmi di mano visto che i due protagonisti eccelleva hanno in originalità e in fantasia
Poi quando siamo arrivati invece a a Pieve Troia cioè dove abita Mario seduti in poltrona mi sembra davanti a una vassoio di dolcetti pugliesi se ricordo bene il progetto Mati ma passi magicamente ha cominciato a definirsi
Nel volume pensato l'inventario iniziale sarebbe stato arricchito appunto da tante immagini di documenti sui quali poi Mario Capanna sarebbe planato
Mescolando i ricordi al tempo attuale
Nel volume che poi è andato in stampa
A Giovanna giubbini la Soprintendenza archivistica e bibliografica di lunga è stata affidata la prima presentazione a far Dionisi il presidente dell'associazione pazzo vitelli a Sant'Egidio che lo ha finanziato bisogna anche ricordarli
La seconda presentazione
Poi Mario Capanna ha raccolto i suoi pensieri in nove punti e un corsivo
Io ho raccontato l'impegno del mio ufficio per la tutela degli archivi della politica e io non brillò in originalità mentre di Leonardo abbiamo recuperato l'inventario vero e proprio così come era stato già fatto e pubblicato nel web nel si usa il sistema informativo unificato delle Soprintendenze archivistiche ed anche nel portale Sanna strumenti di ricerca on line arricchito naturalmente dalle io originali incursioni capanni Anna a chiusura Ballin diffide nomi
Mario Capanna quando tutti i testi erano già pronti pensò bene di coinvolgere nell'impresa letterario archivistica diciamo un suo amico Walter Pellerito
Collocato più un meno nell'Appennino tosco emiliano non l'abbiamo mai incontrato
Per un progetto grafico che per non smentire ci doveva essere assolutamente originale
Quindi tondi corsivi colonne linee avrebbero dovuto far dialogare documenti e pensieri passato e presente memoria e riflessione attuale
Dimenticavo la copertina forse la chicca del tutto insomma già abbiamo accennato a questa splendida che ha perso copertina alla disegno caricaturale viene dall'archivio e Leonardo ci ricorda per l'esattezza che si trova nel fascicolo cinquantatré
Ed è un omaggio a Mario fatto da qualcuno che non sia ci usciti purtroppo ad individuare originale pure lui bisogna dirlo anche se senza numeri purtroppo
Leonardo in un'ulteriore slancio di originalità naturalmente ha pensato bene di usare questo disegno per le etichette che sono state apposte su tutti i fascicoli tutti i faldoni
Aggiungendo quei poi questo nome dell'archivio in pennarello rosso quasi buttato lì
Che poi in copertina si è formidabile in mente sposato con le due strisce rosse quella superiore e quella inferiore
Il prodotto finale è stato a mio avviso il primo in formidabile inventario mai produttori ora per dirla come avrebbe detto una mia carissima amica Toscana molto saggia
Il secondo più formidabile inventario mai prodotto perché nel nostro mondo così grande e così vario sicuramente ce ne sarà uno uccelli e sarà stato uno da qualche parte che magari anche più formidabile di questo questo è il percorso che abbiamo fatto
Top bello e divertente che ci ha portato prima a Città di Castello a settembre del due mila ventidue a presentare il volume nell'ambito della ventiduesima edizione della Mostra del libro antico e della stampa antica in una mattinata molto partecipata come come la giornata di oggi poi qui da voi in mezzo agli studenti che il Sessantotto appunto lo studiano sui libri di storia
Ma come è cominciato tutto ciò lo abbiamo raccontato anche nel volume sia io che Leonardo Musci e ripercorrerò solo per dovere di funzionaria di Soprintendenza molto distinte molto sinteticamente le varie tappe
Per poter inquadrare un lavoro che in fondo istituzionale nel suo contesto istituzionale di produzione
Tutto è nato dalla tradizione della Soprintendenza umbra che danni appunto sta lavorando alla ricognizione degli archivi della politica e sindacali
Tanto da aver realizzato all'interno del si usa un percorso tematico regionale che si affianca a quello nazionale dedicato proprio a questo tipo di archivi gli archivi della politica e sindacali di abbiamo descritto ad oggi duecentotrentadue archivi conservati nel territorio umbro attribuibili appunto a partiti e sindacati
Organizzazioni associazioni e movimenti e dirigenti e militanti e vi abbiamo pubblicato cento undici inventari dei loro archivi dico in veri perché alla fine ne siamo anche fiati
Negli archivi della politica in Soprintendenza abbiamo cominciato ad occuparcene in modo sistematico all'inizio degli anni novanta del novecento dopo la cosiddetta Tangentopoli cioè quel terremoto giudiziario e politico
Anche qui per noi vita per voi studenti studio che portò allo scioglimento di buona parte dei partiti che erano esistiti fino a quel momento
Alla dissolvimento delle loro strutture di tutti quegli apparati che avevano operato appunto nel secondo dopoguerra e all'avvio della delle della trasformazione delle forme di aggregazione politica
Inauguriamo in quella stagione i partiti i liquidi e a mio avviso un po'meno democratici fatemelo passare
Quelli riscende esposero gli artigli della politica a rischio di dispersione distruzione
Per la scomparsa appunto i loro soggetti produttori e conservatori e dai nostri uffici centrali arrivò la sollecitazione a tutte le Soprintendenza di intervenire con celerità
Così come altri Soprintendenza anche in Umbria ci mettemmo al lavoro alla ricerca di tutti gli archivi più o meno consistenti da tutelare
Non fu solo un censimento di queste fonti documentarie ma in diverse occasioni sono stati proprio gli stessi funzionari della Soprintendenza
Ad avviare già nel mille novecentonovantatré nel mille novecentonovantaquattro interventi diretti di riordinamento e di inventariazione degli archivi
Locali di alcuni partiti politici poi ad ottobre novantaquattro e qui la protagonista fu Giovanna che allora era una funzionaria della Soprintendenza ospitiamo a Perugia un seminario di studi nazionale che s'intitolava la politica in periferia gli archivi dei partiti politici
A testimoniare appunto il protagonismo del nostro istituto in questo settore
Nel corso degli anni e ancora oggi continuiamo a censire nuovi archivi facciamo sopralluoghi nelle sedi di conservazione mettiamo le dichiarazioni d'interesse culturale perché si tratta di archivi privati
Che appunto diventano beni culturali solo dopo tale riconoscimento da parte del sovrintendente
Coordiniamo Progetti di ore di riordinamento di inventariazione svolti da artisti liberi professionisti ed anche progetti di di rigidità di digitalizzazione delle serie più significative di questi archivi del genere sono quelle di manifesti e dei volantini
Da alcuni anni ormai prima in gestione diretta da parte delle Soprintendenze voi con contributi ad istituti e fondazioni che conservano la documentazione in gli dica sì hanno infatti a disposizione significativi finanziamenti provenienti dalla direzione generale archivi grazie alla legge finanziaria del due mila diciassette
Che stanno permettendo di intervenire con regolarità nella sistemazione di questa tipologia di archivi
Del resto la documentazione politica nonostante appunto giuridicamente sia documentazione di natura privata costituisce una fonte primaria per la storia pubblica contemporanea nazionale e locale
Nella quale appunto ricercare le relazioni tra la politica e la società alla ramificazione dei partiti nella vita della gente le caratteristiche la natura delle classi dirigenti
Le priorità di azione individuate nelle loro scelte
Verbali di riunioni relazioni documenti politici lette le schede biografiche dei militanti e dirigenti manifesti volantini ci raccontano le problematiche affrontate i dissidi superati le fatture operate nella difficile gestione collettiva della cosa pubblica
E fu proprio nella fase della gestione diretta dei finanziamenti di questa legge che la sovrintendenza dell'Umbria inserì il Progetto relativa di ordinamento e l'inventariazione dell'archivio di Mario Capanna
Tra quelli da sottoporre a valutazione della direzione generale e archivi nell'ambito della programmazione che facemmo per l'anno due mila diciannove
Questo archivio però lo conoscevamo già perché avevamo gialli Antegnate scusate così quando mio amico di Peruggia amico e compagno anche di Mario Capanna Stefano Vinti che era stato dirigente assessore regionale umbro per il Partito della Rifondazione Comunista
Mi segnalò che avremmo potuto contattare Mario per accertare la presenza di documentazione presso la sua abitazione di Città di Castello feci tutto per prova di tutto per provarci
In quel periodo tra l'altro all'elica c'era Stefano vitali già citato da Giovanna ed io collaboravo molto con questo istituto e si parlava della possibilità di realizzare un portale sugli archivi del sessantotto portarci dentro anche questo Capanna aveva conservato di quegli anni non sarebbe stato assolutamente male
Il resto avvenne così come appunto l'abbiamo raccontato
E tranne e Mario avvenne questo strano incontro tra la funzionaria statale che prometteva la valorizzazione del suo archivio e l'ex sessantottino incredulo che si meravigliava che ciò potesse realmente succedere
Poi è arrivata la dichiarazione storica di particolarmente importanti che fu emessa il nove maggio del due mila diciannove firmata da Sabrina Mingarelli che allora era la nostra soprintendente uno degli gli ultimi atti che ha fatto prima di lasciare la nostra Sovrintendenza e poi a Giovanna giubbini
A quel punto dopo la dichiarazione appunto l'archivio era un bene culturale il progetto della Soprintendenza poi approvato e iniziò a dicembre del due mila diciannove affidando l'incarico appunto perché finalmente l'inventariazione
Da farsi anche con il soffitto di descrizione archivistica archivista alla Società memoria appunto a Leonardo Musci prevedendo anche la digitalizzazione di un piccolo nucleo di documenti particolarmente significativi
A Mario Capanna in una delle prime Mele che ci siamo scambiati all'inizio saranno sentiti sono al telefono scambiati e-mail avevo detto che la strada sarebbe stata più o meno lunga e tutto sommato è stata abbastanza breve
Quanto abbiamo fatto per la documentazione di Mario Capanna non è originale
Non è formidabile ma è sicuramente un pezzetto di quella consolidata attività che la Soprintendenza archivistica di lunga svolge ormai da oltre trent'anni nel settore degli archivi della politica
Grazie
Passo subito la parola Leonardo Musci ringraziando no la collega Santo ramazza
Buongiorno a tutti buonasera anzi
Ma non so anche un po'imbarazzante volte prende la parola dopo tutte queste valutazione seriosi
E direi di sì mi rivolgo in particolare diciamo a quelli che non conosco dove vivono scusi quanti insomma quindi quelli sono un po'più dietro
Ricominciamo
Cominciò a soggetto produttore la se questa cosa è stato un'assemblea diciamo
Del tempo vedevate mettere proprio comodi comodi de Dio metterà armi sulle tre quattro ore interventi perché il signore qui quando attaccava a parlare fino a più diciamo così no era dalla piuttosto lungo
Tanto per dire nell'archivio sauna resoconto stenografico che aprono anche conservata a casa sua
Diciamo in cui c'è scritto al compagno davano ha parlato di cinque ore defilato come come Fidel Castro a Cuba quando
Non a quel livello ma insomma personale perché era la linea rossa di Venere ad avere
Per cui richiama significa anche che diciamo i contesti Storey vanno studiati anche dal punto di vista detti quei documenti che poi finisce
L'apertura perché se uno parla cinque ore quello che stenografato o scrive poi scrive un malloppo così va bene
Che nessuno ovviamente ha poi letto per intero dall'inizio alla fine tranne quelli che l'hanno sentito indiretta forse dandosi il turno perché probabilmente anche quelli nessuno ce l'ha fatta anche per esigenze fisiologiche diciamo così avente scappava mai mentre parlavi cinque ore scusate
L'opera
E questo abbiamo dal punto di vista questa allegria nell'elenco che richiamava Federico che vero diciamo ci siamo divertiti molto no lavorando
Male ma non solo perché diamo quando soggetto produttore è vivo e lotta insieme a noi si sarebbe già una volta in Iraq
E tutto è tutto più divertente ovviamente ma semplicemente perché si impara si imparano cose che sarebbe difficile imparare in un lavoro archivistico diciamo così
Tre pietre più tradizionale
Va bene e quindi mi piace che sono che si colloca l'aspetto dall'altro io il prodotto editoriale è un po'diverso dal lavoro in senso stretto fatto tre tre anni due anni e mezzo fa va bene
Perché è venuto su diciamo così più poi verrà per
Così simpatia umana no che che abbiamo dovuto fare una cosa insieme viene ammesso del suo molto molto volontaristica mentre siamo contenti sono tolta riscuotere così simpatica
Adesso diciamo una cosa un po'più seria ovviamente questa è l'archivio diciamo di una persona che ha ricoperto un ruolo molto carismatico bene nell'archivio privato e basta archivio privato di persona e di una certa persona
Cioè di una persona che ha ricerche ha ricoperto nel movimento che ha prodotto diciamo così le carte che lui ha conservato
Che ha ricoperto un ruolo
Molto particolare
E lavorando su queste carte almeno è sembrato che il diciamo che Mario fosse diventata una specie di fronte Menna no Pubblico di quelle idee al tempo
Certo anche per indole personale voglio nascondere diciamo una certa così diciamo pensiero di sì diciamo così
Ma anche perché al tempo probabilmente
Diciamo sì il combinato disposto dell'attenzione mediatica anche un'attenzione mediatica i Dico reazionario cioè di di bond con di di contrasto no a quella quella quelle energie che venivano aveva forse anche bisogno diciamo così diversi di personalità e a Mario Mario diciamo non non non si è tirato indietro ecco rispetto anche al suo modo di di di concepire si dentro quel movimento
Perché diciamo quella sfrontatezza che nelle carte proprio si emerge chiaramente quelle disubbidienza e quelle rotture generazionali quelle energie che richiama anche Paolo
Mattera come diciamo movimenti tellurici erano erano sconvolgenti erano scandalizzati io non c'ero diremo sì c'è una decina d'anni di meno
Di primario però insomma le abbiamo percepite sia nelle carte poi anche un po'nei momenti diciamo agli anni successivi per un puro caso questa somma diciamo le fortune del mestiere
Ieri in un'altra archivio in cui sto lavorando m'è capitato di vedere i resoconti della cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Tokio sessantaquattro
Una cosa che sconvolse giapponesi fu che il tutte le le rappresentative sportive sono le squadre nazionali invece di rispettare il protocollo
Che prevedeva che sfilasse lo come nella cerimonia di apertura infila Perotto e tutto quanto il sulla del Giappone fu l'unica che lo fece e manco tanto questi fecero in tana libera tutti
Nakache era di prima categoria va bene
Perché era evidente no che anche da queste piccole cose si vedeva appunto una sfrontatezza nei confronti delle regole prestabilite diciamo dei binari già tracciati solidi tutto quello che era già stato scritto ovviamente considerazioni che ha fatto Paolo
Dal né venne danno c'è una spiegazione storica si vede questo nelle carte di Mario si vede si vede
L'opera va devo dare una brutta notizia cioè lette le carte del sessantotto Chiodi Mario non sono tante sono poche
Ovviamente Mario Capanna e sessantotto non dico son sinonimo insomma indire Rabano vanno insieme va bene ma più che essere un archivio di conservare arte del sessantotto non è che non ce ne stanno ce ne stanno questione anch'io sul Sessantotto
Cioè e l'archivio della battaglia che Mario ha fatto per tutta la vita e continua a fare va bene indifesa del sessantotto e quindi diciamo se se si può introdurre anzi non è un'eresia tra il sessantotto Breve francese quello lungo italiano questo in sessantotto eterno cioè voi Marion sessantotto eterno semplicemente
Sì sì no ma ma ma nel senso che gli attacchi al sessantotto che sono nati nel sessantotto va bene
E anche diciamo degli accusatio sessantotto sostanzialmente veniva da destra di essere il primo movimento populista nella storia d'Italia per esempio va bene
Era era molto ben presente giallorosso nei momenti anche in cui facevano una produzione contro culturale per esempio le le rape notiamo le ricerche alternative parziali
Che lui ha conservato in gran parte che penso sia una cosa anche imporsi più originale insieme alcuni carteggi con Fonzo Gianni diciamo di di quegli anni
Dimostrano che alle chiacchiere seguivano i fatti cioè che la disobbedienza era una virtù nel senso che produceva o una un'alternativa culturale
Bene chiaramente il Sessantotto e sono fatto da chi stava all'università nel sessantotto quindi anche la composizione di classe socioculturale non poteva che essere quella
E chiaramente non è quella del settantasette no
Di questo deve viene quasi da sé però
Quello che ho trovato più interessante nell'archivio di di di Mario è la storia della sua ostinati Issime la difesa del sessantotto nei decenni successivi
Va bene come di una fedeltà a se stesso a quella abita al alle cose migliori di quel momento e anche che né con l'introduzione diciamo intellettualmente onesta di appunti critici va bene al sessantotto che come forse voi
Diciamo un altro storico di di riferimento ci dirà
Ha ha ha prodotto rivoli diverso
Va bene
E questo dal punto di vista diciamo del soggetto produttore io Marconi Spini prenderà la parola dopo di me spero proprio
Abbiamo avuto un'esperienza archivistica interessante dalla metà degli anni novanta
Sulle carte dell'uno ori
E cioè diciamo del l'unico è una sigla che sta per Unione nazionale universitaria rappresentativa italiana cioè cioè già il fatto che si potesse chiamare così una cosa bene che nasce nella metà degli anni Quaranta
Con un linguaggio vecchio cioè chiaramente
La sigla non ha sempre dato l'idea che era una cosa dei cavalli Enzo perché a nome dell'Unire l'Unire va be'però c'entra con un caro collega
E
C'è tutta una vicenda diciamo su questo archivio dell'uno lui era in sostanza una specie di un diciamo associazione di secondo livello che mette che confessa una specie di stanza di compensazione di tutte le associazioni studentesche di diverso orientamento politico culturale
Esistenti nel sia italiane e quindi diciamo la sinistra Riina goliardica italiana l'intesa cattolica il leve liberali dell'Agi no insomma
Erano diverse e dunque si pagano delle vere e proprie tornate elettorali a sia localmente che AN che a livello nazionale
C'era un'elezione dei delegati si formano dei consigli nazionali c'era una segreteria centrale col protocollo i timbri già tutta rosa ufficiali sì ma va bene
E nonostante un disastro archivistico che è successo per cui questo articolo funzionante andò a carte quarantotto
E abbiamo cercato di ricostruirlo da versamenti privati si vedeva proprio che diciamo all'inizio fine sessantasette inizio del Santo la scissura che c'è stata nelle università italiane ma anche le scuole medie superiori
Aveva anche un riscontro archivistico va bene cioè si passa da carte che non erano molto diverso e le carte di un ente diciamo qualsiasi sostanzialmente circolari numerate a a carte un un po'più di movimento tra l'altro gli archivi di movimento si muovono anche si muovono pure troppo
Per cui tante carte che Marco no che che che che Mario non ha conservato e perché ah cambiava casa sì dendroides dormivi anche forse in molti letti noioso
Però comunque siete segate venivano trasportate ovviamente diciamo anche usurate
Va bene quindi non conservate in più c'era una questione diciamo di di non dare così tanta importanza a una produzione sia letterale ma anche grafica
E questo è uno dei dei differenze fondamentali anche diciamo con la presidenza presidente Violante che avevano molto una uno scopo di consumo immediato di consumo veloce nella diciamo così nella frenesia della battaglia che non è che si faceva il sabato e la domenica e poi i giorni feriali andiamo a lavorare insomma era una cosa abbastanza continuano e quindi l'incalzare anche della produzione tendeva forse ad aria meno importanza di conservazione nonostante questo per il il penso chiudo nonostante questo io ho trovato molto particolare trovare che il movimento studentesco milanese a un certo punto ha cominciato effettivamente a protocollare diciamo la sua produzione
Con un numero diciamo univoco di fila a partire credo per però non al sessantotto diciamo settanta settantadue geni del settantadue mi pare
Per un'esigenza di conservazione va bene e e di dire questo ce l'ho questo nocciolo dallo scarto tra tutte le cose che diceva insomma se della madre già in borghese si evidente
Grazie Leonardo allora direi ridare la parola a Mario Capanna e poi di sentire Marco Crispino e tutti coloro che vorranno intervenire allora
Però col Mario con una premessa non cinque ore
Altrimenti abbandoniamo Laura subito
Allora sono veramente soddisfatto di questo di questo incontro sia naturalmente per le cose che abbiamo ascoltato da tutti coloro che sono intervenuti il punto di vista stilistico storico di chi ha lavorato direttamente sulle carte sia di non non ci possedere
Parte
Ma naturalmente per la presenza naturalmente di Mario Capanna ci sono una serie di parole che ricorrono no in questo inventario che sembrano degli ossimori ma in realtà poi sono collegati fra loro sorridere età
Poi contro rotta condivisione contrasto eccetera
E c'è quell'aspetto a cui faceva riferimento naturalmente l'amico Federico
Che è un un racconto corale però un racconto corale che ha un narratore intervieni tu
Racconti anche come dire spieghi e dare un significato alla alle immagini testi che sono presentati allora
C'era da parte tua il bisogno di di raccontarti di lasciare come dire
Un segno di guidare i futuri lettori delle tre carte naturalmente tu sai che sei come dire c'è un pericolo grossissimo che è quello che naturalmente tutti potremmo interpretare a modo nostro queste carte
E raccontarti in mille modi possibili il fatto che tu guidi il lettore mi torna in mente come dire uno studio che io feci ricordi Federico l'archivio monumento dove c'era questo esponente del del notabilato meridionale che raccoglie delle carte e vuole raccontare la sua visione dell'unificazione nazionale dal punto di vista della classe dirigente
Meridionale e quindi mette questi insieme questi documenti & C annota con con delle descrizioni molto narrative ecco che cosa qual era la l'obiettivo che chi si è posto nel momento in cui Centre d'un minuto così a molto diffusamente in questo libro
Io vorrei però porre l'attenzione della della platea sull'immagine A pagina centocinque Mario Capanna con Monica Bellucci
Dove praticamente al centro del che racconta le molte anime di Mario Capanna ed a questa immagine con Monica Bellucci dedica un'ampissima didascalia
Ed è come dire un'immagine che si completa ecco con questa di Mario Capanna darà fatto
Altrettanto importanti oppure di quella bellissima che noi vediamo nel manifesto ecco Mario Capanna che indossa in segno di e di protesta questa coperta
In ricordo dei detenuti irlandese soldati irlandesi che non volevano indossare la divisa inglese allora ci racconti un po'di cose
E allora
Beh anzitutto io da Borrelli che proporlo gioia intensa trovarvi qui
E per le parole precise per venti
E avete detto e per la presenza al Point soprattutto degli studenti mi fate tornare giovane come un tempo
Del sessantotto si continuava a parlare va be'glielo dico io
Perché lo dichiarò storia come si impatto continua a parlare della Rivoluzione francese a più di due secoli di distanza
Tenendo conto però del fatto
Che il sessantotto è stato ecco questo è poco emerso
Nella sua originalità
Un realtà
Dissi montagnetta planetario
Cioè non si è mai verificato dalla storia che contemporaneamente nel mondo
Con lingue accenti Deperdussin condizioni sociali economiche e culturali diversi
In Paesi a regime diciamo democratico e in Paesi a partito unico
Simultaneamente nel mondo si levasse
La voce della protesta la
Voglia di alternativa di milioni e milioni di persone
Questo è uno degli aspetti di interpretazione più difficili del sessantotto
Tu hai avanzato l'ipotesi di miracolo economico eccetera ma miracolo economico può spiegare e sessantotto in Italia e in Europa in America Latina in Cina in Giappone
E negli Stati Uniti quindi per dire come e il paragone con la Rivoluzione francese e non vi sembri esagerato pretenzioso
Anche perché il Sessantotto
Al contrario della rivoluzione francese non ha mai ucciso nessuno
Allusione osteggiata di altro oltre a testa
E non ha ucciso mai nessuno pur avendo molte vittime delle progressiva
Al contrario della rivoluzione francese il sessantotto non ha avuto bisogno della Dea Ragione
Né di un Napoleone
Un elemento di differenza fondamentale
Perché si continuerà a parlare del sessantotto come della Rivoluzione francese
Perché
Al di là delle conquiste specifiche e concrete rilevanti
Soprattutto che il sessantotto ottenuto l'Italia
Dallo Statuto dei diritti dei lavoratori
Nonostante l'articolo diciotto tassato vergognosamente dal governo Renzi
Critiche al nuovo diritto di famiglia
Sì esisteva ancora il codice fascista sulla inferiorità della donna rispetto all'uomo con lo ius corrige dirlo ius in corpus e se ci fosse da tempo sarebbe bello analizzare queste questioni
E i dal il nuovo
Il diritto di famiglia dal sistema sanitario nazionale poco dopo sulle la legge sul divorzio sopra ricordato ma io ho visto che siamo in questa ora e ci sono gli studenti vorrei ricordare una cosa che sembra minuscola
In realtà fu una cosa straordinaria
Nel mille novecentosessantanove grazie proprio alle lotte studentesche dall'anno prima
Otteniamo la cosiddetta liberalizzazione degli accessi all'università
Vale a dire da quel momento
Mentre prima potevano accedere all'università solo gli studenti provenienti da licei classici e scientifici tutti gli altri istituti tecnici magistrali via non potevano
Da quel momento tutti gli studenti che escono dalle istituti superiori possono accedere all'università
Un passo fondamentale di applicazione del diritto costituzionale della carta costituzionale per il diritto allo studio ma
Al di là di tutte queste altre conquiste che si potrebbero enumerare
La importanza maggiore del sessantotto io amo dire e che c'è stato
Dopodiché semplice
Essendoci stato
L'umanità Sciacca
Da quel momento che cambiare il mondo è possibile
Ho certo lo sapevamo anche prima per certi aspetti dai libri però attenzione
Lo sapevamo perché te l'avevo detto Aristotele colle sarebbero bei ragionamenti sulle etica alla politica
E poi perché altri altri aspetti Gesù ce l'aveva detto e poi Philosophy utopistiche pochi parti eccetera eccetera
Ma i libri
Da più di cinquant'anni lo sappiamo perché
Una parte rilevante dell'umanità
Simultaneamente del mondo
Ha vissuto per il proprio a diretta esperienza e questo il fatto inedito straordinario
Che cambiare il mondo è possibile
Dunque se è stato possibile una volta può essere possibile anche in futuro
Ovviamente questo dipende dalle circostanze dipende dalle condizioni ma questo è l'elemento di acquisizione fondamentale
Una speranza umana nuova si è aperta nell'agire umano
E questa è una questione di incalcolabile di incalcolabile valore
Leonardo
Che è un archivista straordinario e lo apprezzo da impazzire insieme a Rossella Santo la massa hanno fatto un lavoro straordinario per cui non spendo parole sull'inventario libero avete capita che una grandissima affidato
Su questo non c'è materia di discussione registriamo delle comunque la si veda
E dal punto di vista dei contenuti sempre grazie a Roma e dal punto di vista grafico un prodotto Berro insomma un manufatto che piace a vere
Avete dalle parti battute a parte
Ecco la questione al quale
Dice il Sessantotto eterno per me
E e no e il fatto è che
Non bisogna avere una visione mitologica di quegli anni però io dico formidabili eccetera ma formidabili nel senso etimologico del termine altre formidabile provvede
Straordinario eccezionale e certamente lo furono ma dal verbo Formicola tiro anche che incontrano timore
Ed è importante vedere come poteva il reagiscono a questa ondata incredibile di trasformazione
Con le stragi con gli eserciti
Con gli assassini
Con persino in Cina e l'esercito che viene chiamata a porre fine al robot tutte una cultura
La strage asta del Messico l'assassino di Martin Luther King che Bobo attende di l'attentato a Rudi ed uccise
E e via di questo passo
La strage di piazza Fontana ovattato potermene del biennio sovraordinato di trasformazione sessantotto sessantanove con l'autunno caldo per le straordinarie conquiste che anche solo ha potuto permette allora e io mi avvio già alla conclusione perché pure importante siamo sono importanti le vostre osservazioni domande critiche e ed altro
E
L'importanza
Irrinunciabile parti trarre
Della memoria storica
Senza memoria storica pensateci un attimo
Noi non potremmo vivere
Se noi non avessimo memoria
Di ciò che è accaduto alle nostre spalle
Saremmo completamente spaesati
E saremmo come alberi dalle radici tagliato il soffio di vento si potrebbe abbattere
La parola memoria e
Come dire una miniera profonda di significati contiene la radice sanno scritta Armani e quella invero europea meno interessate e io trovo meraviglioso che della nostra lingua ci sia a lecco di queste due tradizioni
Perché la memoria è ciò che permanente Man
Ciò che rimane
E al tempo stesso
è ciocche menziona l'accaduto alla radice mente
Ed è la mente meno di nuovo
Del tempo nel tempo e nella storia
Quindi la memoria è Ciocchetti ancora al nostro destino di esseri umani
Senza memoria storica non sapremmo
Vivere il presente timo consapevole
Senza memoria storica non sapremmo quali scelte fare perché vicine di andare in una direzione piuttosto che un'altra
E in vista dei quali obiettivi e in vista di quel disco
E allora riflettere sul passato non per dormirci sopra ma per capire il presente a maggior ragione
Più consapevolmente poter costruire il futuro e una delle più alte per le ruote attive della intelligenza umana
Sapete che
Lo scienziato che ha detto addio al progetto di costruzione del dell'intelligenza umana e credo così adesso posso dire la verità pericolosissima
Perché stiamo costruendo delle macchine
Capace di resurrezione lasciare i processi intellettivi umane
E delle macchine capaci di comunicare tra loro implementando vicendevolmente le acquisizioni di natura tecnica culturale e scientifica
Per cui stiamo correndo verso il rischio che queste macchine come dire sul carcinoma intelligenza umana
E quindi con rischi gravissimi Pertile padroneggia
Quindi la possibilità come dire di fabbricare pecche Music ore in modo come dire
Multiforme la capacità di controllo dei poteri sui cittadini che vengono a quel punto trasformate sempre più i sudditi allora vedete come la memoria storica e fondamentale e e in questo senso io debbo fare onde ringraziamento sincero alla Soprintendenza archivistica dell'Umbria
E e quando dico che Leonardo Musci è un artista straordinario
E perché l'ho visto all'opera è stato un piacere ho imparato un casinò dall'unica
E da Raffaella nuovamente idea
Che poi a volte siamo andati insieme all'Archivio centrale dello Stato
E dovete vedere l'abilità con cui Luigi in mezzo a Oceanic di carte riusciva a individuare e mi ha insegnato qualche trucco del mestiere e di cui io sono estremamente sia perché voi capite pervasiva centrale era loro un accenno
E dirlo è uno per trovare una cosina se gli interessa esce pazzo
Corgoň invece sono riuscito a subito aveva dei debiti durare ricorda che è una cosa una cosa bellissima ma e allora da questo punto di vista poi H abbiamo credo delle copiano per anche per gli studenti eccetera e quindi perdete questo libro per la quota sono talmente bella
Non lo dico io per l'ultima cosa le incursioni
E le incursioni non c'è in me e come dire e l'idea di addomesticare il pupo cioè il rettore Intiglietta ti dico io come devi leggere le carte però
Ma ma era condire i documenti chiaramente gli un po'dei divi Pepe e un po'di
Di sale un po'di cosa
Corbelli corte che ogni anche perché
Nelle incursioni termine bellissimo che ha inventato Leonardo Musci agli altri pensavo
E racconto delle cose inedite
Cioè che ne non ci sono né nelle foto tornei nei documenti vede le cose quindi ecco era solo questo lo scopo non era appunto di come dire condizionale alla lettura della cosa ma appunto cercare di rendere più vivace come è stato anche notato avverso il rilievo un po'il tutto grazie
Grazie è stato bravissimo grazie davvero a Mario Capanna e
Voglio citare vi è una frase che ho trovato molto significativa e che in qualche modo spiega anche ancora un po'ancora di più le parole che adesso ha ci ha presentato Mario Capanna
Ha inserito questa fase di padre Ernesto Balducci no e da allora che il potere va in giro nudo sostanzialmente questo l'insegnamento che ci vuole dare non solo di non dimenticare il Sessantotto proprio questa lunga marcia verso i diritti civili allora adesso invito chi vuole prendere la parola innanzitutto Marco Cristini a come dire a riflettere anche sulle cose che sono state dette dai dai precedenti relatori no rimani Mario perché se ti interrogano poi devi rispondere
Ma
Grazie
Voglio solo vocione forse manco serve al microfono tre cose rapide spunti che mi sono venuti un po'dagli interventi da quello che appena detto Mario Capanna al prima proprio la memoria
Veniamo dal terribile settimana terrà al venticinque aprile al primo maggio con questi pipa Doni intollerabile sulla memoria la mamma
Ma condivisa e stupidaggini simile perché Annamaria condiviso a memoria non può essere condivisa la memoria e di parte personale e conflittuale
Soprattutto quando parliamo di momenti che hanno visto il conflitto sociale politico economico esplodere nel nostro Paese e non solo nel nostro Paese
Quindi la Mannoia non è condivisa se non nei libri nel libro di Orwell
Del mille novecento mille novecentottantaquattro
Allora a che serve la memoria
La memoria e gli archivi la sedimentazione di forme di memoria che sono le memorie dei protagonisti ma sono una marea dei protagonisti non solo negli archivi privati anche negli archivi pubblici
Gli attivisti dicono sempre no le le carte parlano prima di tutto di chi l'ha prodotto
E poi raccontano una storia non è che se io leggo un mattinale delle e l'informatore di polizia lì c'è la storia come sono andati i fatti
C'è un informatore di polizia che racconta di una riunione normalmente amplifica
Quello che si è detto nella riunione perché quello prendono lo stipendio o dallo Stato per fare l'informatore di polizia quindi settori dice che palle hanno chiacchierato Dante
Bravo labbra non fanno niente probabilmente i suoi i funzionari che lo utilizzano le dico va be'è stata una casa risparmio ho preso debiti le carte parlano prima di tutto
Di chi
Le produce
Di chi le conserva
E di chi le trasmette le mette a disposizione di un pubblico
Le carte di un articolo privato come quello di Mario Capanna per me sono mi parlano molto perché poi con Leonardo su gli archivi di movimento abbiamo lavorato a lungo alla fine degli anni Novanta
Misurandoci come archivisti personalmente anche tentando di misurarmi come storico nella ricostruzione di quelle gli eventi di questi de quelle vicende
E combattendo continuamente cotti invece fa la storia dicendo io mi raccordo mi ricordo perché c'era c'ero
Siccome c'ero vi racconto quello che è successo no non normalmente sono scemenze quelle che vengono dette in quel caso quindi
La memoria qui è un fatto fondamentale ma va preso per quello che
Poi due spunti
Che vengono dall'archivio dalle a che mi hanno colpito la prima si è detto l'ha detto oltre alla ricordato Leonardo nel suo intervento o all'inizio s'è molto parlato l'archivio del sessantotto o no
Le carte sul sessantotto sono una parte minoritaria nell'archivio
L'articolo parla di una cosa estremamente interessante
Il percorso
Di Mario Capanna
E nel nello specifico a me colpisce il fatto che queste carte questo percorso ci ricorda
Per esempio il Movimento Verde ecologista nel nostro Paese nasce principalmente sulle ceneri
Del noir dei movimenti conflittuali che iniziano alla fine degli anni sessanta
E il percorso anche istituzionale di Mario
Lo conferma palesemente ma non è solo lunghi
C'è tutto un gruppo diciamo al primo gruppo dirigente verde sostanzialmente viene dalle organizzazioni della nuova sinistra ormai in crisi o in alcuni casi completamente sciolte
Questo non spunto estremamente interessante se volete anche
Per pensare perché il movimento verde ecologista qui mi metto da lato negativo la visione negativa delle vicende storiche perché in Italia sempre stato minoritaria
Forse ci sono dei come dire dei vizi di origine per cui un ceto politico
Che era stato minoritario da un punto di vista politico
A porre una stagione con un'altra centralità politica e crea un movimento che ugualmente nel nostro Paese sarà perennemente minoritario fino a oggi
E lì nonostante tentativi vari e soggetti
Che fanno ampiamente rimpiangere i soggetti che iniziano diedero vita impenitenti al movimento verde se pensiamo a quelli di adesso
In un altro spunto
è quello che nelle carte nell'inventario perché poi le carte concretamente non le ho viste ancora c'è un'assenza un'assenza che ritornata il nel gran parte degli interventi cui
Il sessantotto non fu solo studentesco
Il Sessantotto fa anche operaio
E non fu il sessantanove operaio fugge al sessantotto
Perché nel sessantotto se ci sono se l'evento sempre ricordato no la battaglia di Valle Giulia o tornando a Mario
Scala a il sette dicembre la la contestazione della prima della Scala
L'altro fatto emblematico o pregnanti di quell'anno il rovesciamento dalla statua di Marzotto da parte delle operaie
Il sessantotto è anche operaio il sessantanove non ci sarebbe stata se non ci fosse stato sessantotto sì non c'è fosse stato un un altro un quantitativo un'enorme quantità di Giovanni operai
Che stavano in fabbrica Mariani giovani che guardano James Dinan Marlon Brando che diciamo fa un cumulo al lavoro come condizione esistenziale io sto in fabbrica perché mi serve un salario io non sto in fabbrica perché mi sento realizzato facendo l'operaio producendo allora questo è centrale se parliamo di quegli anni
Ed è assente
Almeno nell'inventario o dalle carte di Mario è sorprendente forse non è assente nella realtà ma nell'inventario non emerge
Io sì
Allora prima Maroni è una figura straordinaria a Mila no di militante politico diario operai Stam ma poi di di operatore culturale
Con la creazione della delle quote di Conchetta di una libreria la raccolta di documenti fatta da primo o
A partire dagli anni della sua attività e questa è una una breve frase che viene da un libro di da fare
Ma l'amore che ho riscoperto perché in un articolo di Sergio Bianchi pochi giorni fa che è stato l'anniversario della morte
Di Primo Moroni che è morto già credo da dieci anni se non sbaglio
Alla raccolta schedatura del materiale il libraio dedicava molta cura come fosse una cosa viva
E lo era diceva perché la vicenda politica di quegli anni in quelle orme parlava ancora
Nella stanza della Torre poteva ascoltare le voci gridare delle mani alle manifestazioni alle assemblee alle riunioni
Sentiva le canzoni quasi vedeva le figure affannarsi discutere o litigare no non è Nostalgia diceva anche se talvolta scorgeva un'ombra nel suo agli occhi è storia
La storia di una generazione ha rappresentato un passaggio un segnatempo che nel nostro Paese ha cambiato le scadenze delle ore
Oggi nessuno dà valore a quegli anni si nutre in Consiglio Forbes inconsapevolmente dei frutti che quella stagione ha regalato ma la liquida in fretta come fosse un vergognoso amore
Era la felicità pubblica cercata nella politica
Grazie per questo intervento non so chi voglia intervenire
Volevo se c'è la voce dei giovani
Che si sono messi tutti all'ultima fila come tradizione naturalmente come facevamo anche noi
C'è qualcuno che vuole intervenire
C'è qualcun altro che vuole prendere la parola
Bene allora siamo perfettamente nei tempi che ci eravamo dati
Naturalmente incontri come questi rendono vive le carte d'archivio
Secondo la lezione che viene fuori anche dai libri di Federico baracchino quando parla di non solo
Civico civile del degli archivi cioè nel senso che perché io non sono qualcosa che appartiene soltanto al passato ma appartiene naturalmente alla al presente
è un'altra lezione importante e quella che io vi dicevo in esordio no legata alla a questo ruolo non assolutamente neutro dell'archivista archivista ci mette nella descrizione
La sua visione del mondo le sue passioni le sue mozioni anche l'altro la nostra vita personale emerge nel momento in cui descriviamo le carte
Certo una un elemento interessante sul quale conviene riflettere e anche quello di ritornare di inventari cartacei
Che in qualche modo questo non significa dimenticare gli standard dimenticare tutto quello che la si riesce a fare attraverso l'informatica ma naturalmente ecco se non avessimo avuto avessimo avuto soltanto una descrizione Elettronica probabilmente non ci saremmo trovati oggi a discutere di queste cose a farlo con tanta passione
Io mi fermo qui ringrazio naturalmente tutti gli intervenuti che non non cito e con gli studenti ci diamo appuntamento alla le nostre consuete lezioni grazie a tutti e grazie naturalmente a Mario Fappani