Presentazione del volume "L'ovre- vie d'Antonio Gramsci" di Romain Descendre e Jean-Claude Zancarini (Editiones de La Decouverte)

Do re buono a sera a tutti
Io assolvo con grande piacere il compito che mi è stato affidato che è quello del cerimoniere diciamo brasiliana un moderatore ma non mi è chiaro che cosa ci sarà da modellare
E sono molto contento appunto di di di aprire questo incontro che mi è capitato di definire poc'anzi nelle chiacchere con amici e colleghi un evento in senso in senso proprio
Sia perché discutiamo un libro di colleghi amici carissimi
Mieli nostri come sono Romande Sandrelli Jean-Claude Zanca Rini
Ma anche per il significato che questo loro libero a negli studi gramsciani intanto dirò subito qualcosa sugli autori per chi non abbia conoscenza diretta di loro partendo dal più vecchio come è giusto
Jean-Claude se anche ritmi e professore emerito di studi italiani di Storia del pensiero politico all'École Normale Supérieure di Lione
Dove dal due mila e dodici dirige insieme Romande Sandro un seminario intitolato dirle il cahier de Frison da Antonio Gramsci
Un seminario quale
Versino i hanno avuto piacere l'onore tanti intervenire ed è uno dei dei momenti di discussione su Gramsci più interessanti
Degli ultimi degli ultimi decenni
Le ricerche di Jean-Claude vertono principalmente sul Autori diciamo
Del del pensiero politico dell'Italia del Cinquecento scritto su Savonarola subisce Dini su Machiavelli ha tradotto molti molti testi di questi autori
Cito un solo un solo volume e e ne cito uno perché appunto è apparso in italiano una scommessa di Machiavelli
Libro del due mila e diciassette
E poi gli interventi su su Gramsci anche quindi cito solo uno scritto insieme a Romande Sandro dalla traduzione alla traducibili cita uno strumento di emancipazione teorici queste del due mila e diciotto in poi accurato dei volumi dei dossier di riviste su su Gramsci
E sempre con De Sandro un volume molto importante interessante la performance di Antonio Gramsci e del due mila e ventuno
Romena
Seguita la stessa strada insegna ciò che insegnava Jean Claude studi italiani sto del pensiero politico sempre all'École Normale Supérieure di Lione
Il responsabile editoriale della rivista la bora tua Rita Lee N un altro organo di stampa in cui spesso scriviamo anche noi con con grande piacere
I lavori di di Sandro vertono sul pensiero politico italiano tra cinque e seicento
Diversi suoi volumi sono tradotti nel nostro Paese cito
L'edizione italiana di della ragion di Stato di Botero uscito nel sedici venga udì e poi da lì iella un mondo di relazioni Giovanni Botero e i saperi nella Roma del Cinquecento del ventuno e lo stato del mondo Giovanni Botero tra ragion di Stato e geopolitica del due mila e ventidue
E anche lui ovviamente ha una saggistica dedicata a Gramsci oltre ai lavori che ho già citato in collaborazione col Jean Claude
I dossier Gramsci da un secolo all'altro curato con Fabio Frosini e poi con Francesco Giacinto Giuseppe Vacca uno dei volumi della serie studi gramsciana nel mondo quello appunto dedicato a Gramsci in in Francia
Quindi due due figure diciamo di di studiosi della prima modernità del pensiero politico alla prima modernità italiana che scoprono a un certo punto Gramsci
E portano nello studio di Gramsci una competenza affinata
Negli studi sugli autori del Cinque e Seicento Boy tornerò su questo elemento
Questo metodo che loro chiamano che poi quello di molti di noi della Filologia politica non la filologia con voi sapete e
Prettamente prevalentemente dedicata studi di letteratura
Però c'è un una parte di ricerche che applicano i metodi filologici le credo ottica a alla al pensiero politico un pensiero filosofico e al pensiero e al pensiero politico con risultati che spesso cambiano l'interpretazione interpretazione degli autori
Che il libro è questo che presentiamo oggi lei provi da Antonio Gramsci
Me lo dicono dagli autori stessi nelle pagine finali
Credo anche con un con un giusto orgoglio cito abbiamo voluto scrivere il libro su Gramsci che abbiamo invano cercato in una bibliografia immensa
E vero
Hanno scritto un libro che non c'era che nessuno aveva mai pensato gli scrive
E dicono ancora non una biografia in senso stretto né un compendio delle sue idee e neanche una sintesi monografica ma ciò che abbiamo chiamato un punto seguendo altri una profitti e proviene non ha un equivalente italiano noi possiamo dire biografia intellettuale ma non funziona lo stesso molto
Meglio potremmo dire cito di Ibra importante di Beppe Vacca viste i pensieri provvida la stessa idea cioè di di una stretta interconnessione tra la vita la biografia di un personaggio ciò che fa
E ciò che pensa in seguito a ciò che fa o in parallelo a ciò che fa
Ciò che pensa per intervenire nel nel mondo nel contesto storico in cui
è un libro che non c'era non c'era negli studi in lingua italiana c'erano spezzoni appunto il il libro di Beppe su Gramsci in carcere vite pensieri Gramsci in carcere il libro di Leonardo Rapone venticinque anni cruciali del del giovane del giovane Gramsci
Hanno avuto i nostri amici francesi l'ambizione di
Fare una narrazione completa che fan partire da quando Gramsci si trasferisce a Torino quindi l'inizio di questa avventura digiuno
Fa Gazzoni sardo Em emarginato anche sostanzialmente per per mille ragioni che scopre Torino scopre l'alta cultura di università importante poi scopre
La classe operaia al movimento operaio eccetera e di comincia una storia che loro seguono sempre con questa interconnessione tra l'opera e la vita fino fino alla alla morte
è una svolta a questo libro sia per gli studi in generale ma in particolare per gli studi francese lo dicevo a a Jean-Claude di ieri mostra chiacchiera
Se ripenso a quando cominciata occuparmi di Gramsci cinquant'anni fa
Gli autori francesi di cui discutevamo che prendevamo sul serio che commentavamo né i nostri iscritti eccetera non è rimasto nulla di questi di quella biografia non è rimasto nulla
Non è rimasto il più Serra che pure aveva interpretazione interessante di Gramsci peraltro sbagliata dice ma non non è più oggetto di confronto non non non interessa più
E meno ancora è rimasto quello che ha scritto su Gramsci procedono di non è rimasto niente di Robert pari non è rimasto niente ciak Tex si eccetera è una stagione completamente tramontata
Ed è tramontata perché a un certo punto osservavo anche questo con Jean-Claude lassi si sposta dalla capitale
Da Parigi alla Provincia diciamo Allione e rione diventa quello che oggi ormai roccaforte avanzata degli studi gramsciani non solo in Francia ma a livello a livello mondiale
Questo è molto importante ho già citato il seminario gramsciano di Lione e che è una fucina diciamo di di di
Di preparazione delle nuove generazioni a ad affrontare il testo con il teste di grazie
Scrivono ancora gli Autori abbiamo voluto accompagnare Gramsci dal momento in cui lascia la Sardegna per Torino nel mille novecentoundici fino alla morte vuol dire fare la storia di un uomo ma anche di tutto un periodo vuol dire in parallelo fare la storia del lavorazione di un pensiero
Ecco questo è sostanzia in mente il lavoro sviluppato in un corpo a corpo continua con con gli scritti di Gramsci con le sue lettere come testimonianze su di due
Un controllo della bibliografia che pregevole
Di addetti ai lavori si accorgeranno che non manca nulla diciamo senza perché e i nostri amici hanno hanno hanno letto tutte il libro è diviso in tre parti appunto seguono questo percorso cronologico gli anni della formazione a Torino gli anni dell'ordine nuovo diciamo gli anni gli anni della militanza di Gramsci e poi il il carcere
Con
Pagine un alternarsi di pagine
Alcune più narrative più descrittive della biografia e altre più di analisi dei concetti diciamo e che c'è questa questa alternanza molto molto positiva dei due registri
Con anche questo fatto lo lo commentavamo poc'anzi con Giancarlo
Non si capisce chi dei due abbia scritto un capitolo un altro perché poi lo hanno reclamò Ratti insieme lo hanno malga Amato a tal punto che sembra
Tutto frutto della stessa mano è stato è stato pre
Io non non non mi dilungo perché cerimoniere ha già parlato troppo coi Francesca e Giancarlo entreranno più nei dettagli e semmai anch'io alla fine dirò l'unica piccola riserva Keo che ho sul libro però devo dire
Di un po'Gramsci lo conosco e e ciò nonostante un pacato ho imparato ci sono dei punti di e grande finezza dei punti in cui la lettura
Di romane dice Claude aiuta a capire meglio pagine dei Quaderni pagine delle lettere eccetera su cui
Son passato infinite volte cito cito solo un paio di di casi perché mi hanno colpito c'è una parte in cui loro organizzano il concetto gramsciano differire Fink
E mettono in luce il rapporto tra Gramsci e l'idea di temporalità e di eternità indirette è uno dei punti ci più controversi della critica
è stato discusso infinite volte stati prese di posizioni più ritrovato mirabili quel Pacini sono di una chiarezza estremamente persuasive come sono persuasive ma le parti dedicate al rapporto tra il lavoro dei Quaderni lavoro del mille novecentotrenta hanno sale per la messe in atto del del della concettualità gramsciana e le conversazioni dell'autunno all'interno del collettivo comunista Di Turi
Sono indagate molto bene queste queste questi due elementi come Gramsci porta nelle conversazioni ciò che è scritto
E come i risultati delle conversazioni si riverbera bene la strategia come infettiva liquet va trovato anche
Molto equilibrate le parti in cui si interpretano certe pagine volutamente ambigue coperte di Gramsci in cui si possono cogliere pregiudizi i suoi
Sull'Unione Sovietica su Stalin anche questo in sé di critiche è stato oggetto di posizioni sempre un po'estremizzare anti no
L'ho trovato molto condotto con molto equilibrio
Non devo presentare Francesca Izzo e e Giancarlo Schirru devo presentarmi Francesca conoscete tutti è Studios di Gramsci importante
Con numero di saggi su Gramsci veramente cospicuo e due volumi importanti democrazie cosmopolitismo in Gramsci del due mila e nove e il più recente il moderno principe di Gramsci cosmopolitismo estratto nazionale dei Quaderni del carcere
Giancarlo e un
Noioso Colo-Colo go
Che si occupa di lingue strane
E che si occupa anche però di Storia del pensiero linguistico tra ottocento e novecento e sulla scia di questi di questi studi anche un tratto
Gramsci linguista fallito nonostante le speranze del suo maestro
Matteo Bartoli e e ha cominciato anche lui occuparsi di Gramsci con
Saggi importanti ne cito un paio Antonio Gramsci studente di linguistica del due mila e undici i più recenti marxismo linguistica del diciannove lingue nazionalità al due mila ventitré
E poi la curatela importante di questo volume dell'edizione nazionale che ospita gli appunti di glottologia che il professor Matteo Bartoli aveva dettato agli studenti e il giovane studente Gramsci aveva trascritto il poi di fatto fatto litografica
Noi ci siamo organizzati in modo che tardi prima Giancarlo voi poi Francesca e poi vediamo prego
Grazie Gianni
E ringrazio per prima cosa la Fondazione Gramsci
Per avermi chiesto di svolgere questo intervento di presentazione che mi ha fatto piacere non solo per la fiducia che mi è stata accordata
Ma anche per il volume di cui parliamo volumi am
Che gli Autori mi avevano affettuosamente inviato appena pubblicato perché ho ricevuto con grande piacere è un grazie quindi anche a loro
Ciò che qui presentiamo come scrivono gli autori stessi e come già
Diceva Gianni Francioni nella sua introduzione non è una biografia di Gramsci né una monografia all'Hui dedicata
Il loro volume potrebbe essere definito io m'ero quindi più prudentemente assestato subito grafia intellettuale di Antonio Gramsci
Cioè una lettura dei suoi scritti questa del materiale primario articoli scritti politici lettere e ovviamente i Quaderni del carcere
Non ci sono nel solo modo con cui essa può essere compiuta cioè alla luce di due altri elementi richiesti dalla filologia gramsciana
Forse di quella di tutti i pensatori politici cioè da un lato la bibliografia de la biografia del loro autore
E dall'altro il contesto storico politico in cui quegli scritti hanno avuto origine come gli autori dichiarano il tentativo di condurre uno studio che combini filologia e storia e che sviluppi assieme una lettura filosofica è una lettura politica
è stato già da loro applicato ad altri autori classici del pensiero politico italiano come abbiamo già sentito in particolare Niccolò Machiavelli
E Giovanni Botero posso aggiungere anche Guicciardini di cui essi sono autorevoli specialisti e di cui hanno curato le edizioni francesi di riferimento
Posso aggiungere che per quello che conosco del loro lavoro l'opera che qui presentiamo è stata preparata attraverso una serie di fasi preliminari che sono state da loro compiute in un arco temporale piuttosto ampio
Non solo infatti il loro interesse per la figura di Gramsci si data in termini di decenni
Ma l'obiettivo di compiere un libro così impegnativo è stato scandito da una serie di tappe intermedie costituita soprattutto dai già citati seminari da loro compiuti presso l'École Normale Supérieure Di Leo divisione
E quindi nel tempo gli autori hanno compiuto una lettura integrale veramente minuziosa degli scritti gramsciani l'esame della letteratura secondaria
Lo studio della biografia gramsciana della storia italiana e del comunismo internazionale per gli anni che qui stiamo considerando sono quindi divenuti per tempo interlocutori del cantiere dell'edizione nazionale degli scritti gramsciani
Hanno partecipato con continuità negli ultimi anni
A moltissime iniziative scientifiche dedicate a Gramsci organizzate da questa fondazione sono tra l'altro stati ospiti più volte della scuola estiva di Ghilarza dove sono hanno tenuto dei seminari
E di altre istituzioni accademiche italiana
Gli autori presentano la loro lettura come cito un lavoro filologico minuzioso e onesto aderente alla lettera dei testi e alla loro contestualizzazione
A questo lavoro e segnalo alla traduzione dei testi che è stata da loro compiuta direttamente dalle Nuove edizioni italiane questo è un altro elemento di pregio ci sarà una settantina di pagine di traduzioni gramsciani nuove si accompagna un lavoro di esposizione posso aggiungere
Altrettanto minuzioso onesto
Che ha un tono ampio e disteso privo di impennate polemiche strettoia logiche di cui posso testimoniare il pieno piacere della lettura è un libro scritto benissimo
Si tratta in definitiva di un testo che per aggiornamento filologico ampiezza di concezione ed equilibrio nella trattazione dei diversi temi costituisce ora a mio parere mio parere il volume di riferimento su Gramsci di cui forse sarebbe opportuna una traduzione italiana ma bianco più direttamente a una descrizione in Terna
Dal momento che ci troviamo di fronte a una sintesi e non a un volume che intende affrontare una o più questioni particolari esso va illustrato innanzitutto per la chiave scelta nel presentare il Complesso della materia l'elemento di maggiore novità da questo punto di vista già citato da da Francioni è costituito dalla periodizzazione scelta
I ventisei capitoli di cui è costituito il volume
Non solo infatti articolati secondo la Partizione più tradizionale rimanda in definitiva Eugenio Karen e che ha attraversato lungamente la storiografia gramsciana in Italia
Periodizzazione basata sulla distinzione tra un giovane Gramsci è un Gramsci maturo tra il teorico dei consigli di fabbrica e quello del moderno principe
Che ha come punto di passaggio dall'una all'altra fase il soggiorno moscovita del ventitré ventiquattro
O meglio ventidue ventitré in cui avviene la bolscevico azione della personalità gramsciana
Gli autori compiono una diversa periodizzazione in cui raccolgono anche i frutti di un dibattito su svoltosi nel Comitato per l'edizione nazionale
La biografia gran sciame distinta in tre parti la prima a cui danno il titolo formazione di un intellettuale socialista molto azzeccato copre gli anni mille novecentoundici mille novecentodiciannove
La seconda indicata come quella del militante rivoluzionario è relativa al periodo diciannove ventisei infine la terza parte il prigioniero va dall'arresto nel novembre del ventisei alla morte
Questa scelta consente di raggiungere una consegna una concezione al tempo stesso più ampia e più unitaria del percorso intellettuale di Gramsci rispetta rispetto a quella esposta in altre sintesi
I punti di passaggio dall'uno all'altro periodo sono quindi i primi mesi del mille novecentodiciannove il primo snodo e l'arresto quest'ultimo non ha certo bisogno di giustificazioni quanto al primo può essere utile aggiungere alcune parole
Secondo la testimonianza di Umberto Terracini nel febbraio del diciannove ci fu a casa sua una riunione tra quattro giovani tutti alunni dell'ateneo di Torino
Oltre a Luís Angelo Tasca Palmiro Togliatti Antonio Gramsci
Quest'ultimo che ha da poco compiuto ventotto anni era il più anziano del gruppo pensate un po'e la sua permanenza a Torino durante gli anni della guerra aveva tenuto in piedi l'organizzazione del partito socialista in città
Gli altri tre erano stati da poco congedati dopo la fine della guerra
Nel contesto della crisi italiana del dopoguerra delle notizie provenienti dalla Russia i quattro concordano di fondare una nuova rivista che come sappiamo vide la luce il primo maggio di quell'anno
Gramsci ancora l'anno precedente aveva in programma di riprendere gli studi e laurearsi ma da quel momento in avanti da quella sera
Tutte le sue energie verranno impegnate senza riserve nell'attività rivoluzionaria
Solo a questa saranno indirizzate tutte le sue energie intellettuali e morali quindi concordo senz'altro che quel momento abbia costituito un tornante decisivo della sua vita
Ora su ciascuno dei tre periodi della biografia gramsciana lo scopo degli Autori non è quello di fornire necessariamente elementi nuovi ma piuttosto quello di aggiungere a una sintesi efficace di posizioni critiche già maturate
Se devo anzi indicare un solo libro come riferimento a ciascuno dei tre periodi trattati nel volume
Su cui la trattazione si è potuta efficacemente appoggiare indicherei per il primo di essi quello della formazione il libro di Leonardo Rapone Cinque anni che paiono secoli per il secondo periodo quello dell'attività rivoluzionaria
La storia del Partito comunista di Paolo Spriano e per il terzo quello della reclusione il volume di Giuseppe Vacca Vita e pensieri di Antonio Gramsci questi tre volumi tra l'altro sono ampiamente citati a sostegno del dell'argomentazione
Ora la prima parte raccontata
è l'itinerario di un giovane studente linguistica e attento lettore della voce di Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini verso il socialismo che inizialmente soprattutto il socialismo francese
Giorgio sorelle Garibaldi visse e sciarpe di tra l'altro la parte su quegli è veramente interessante almeno per me è stata che conosco poco questo autore di grande rivelazione
Ingresso nel marxismo avviene
Per così dire attraverso la porta principale cioè dall'idealismo che è per Gramsci fondamentalmente il neo idealismo italiano della voce di Benedetto Croce e di Giovanni Gentile
Vorrei avanzare un paio di osservazioni su questa sezione solo per interloquire con gli Autori in realtà prima ancora della fase di Alis etica il giovanissimo Gramsci deve aver avuto una breve fase pragmaticità
Negli cioè al seguito l'itinerario intellettuale di Papini e Prezzolini nel loro passaggio da Leonardo alla voce
è vero che quando il Leonardo cessò le sue pubblicazioni nel mille novecentosette gran c'era ancora un adolescente
Ma si trovava in fondo un in un ambiente atto atto attardato e gli echi della rivista sono ancora presenti in lui nel mille novecentoundici quando si trovava a Torino
Credo di poter dare per certa una lettura attenta ed estesa dei saggi di Giovanni Vailati contenuti nella raccolta postuma
Pubblicata nel mille novecentoundici proprio dal momento che in molti riferimenti alcuni dichiarati altri no a questi scritti contenuti nei Quaderni sono fatti a memoria da Gramsci e non sulla base delle riviste che Gramsci leggeva in carcere come fa per moltissime altre materie
Solo per fare un esempio il saggio di semantica di Michel Brema al che avrà una grande importanza nei Quaderni è noto a Gramsci non per la mediazione del suo maestro di glottologia Matteo Bartoli ma certamente per quella degli scritti di validati
Una seconda osservazione sempre su questa fase
Di formazione riguarda l'accelerazione finale di questo periodo cioè il passaggio dall'idealismo al marxismo del giovane Gramsci
Narrata in modo disteso e molto efficace nel volume in cui si evidenzia l'importanza qui di due autori Antonio Labriola e Giovanni Gentile
Entrambi i promotori di una filosofia della prassi sia pure con caratteristiche profondamente diverse fra di loro
Non c'è dubbio che Gramsci risenta risenta profondamente dell'attualismo gentili hanno e non solo in questa fase contratto che arriverà fino alla prima fase dei Quaderni
Mi sembra però che l'unità di filosofia e storia il cardine su cui ruota la riflessione gramsciana e che spiega in modo in il modo con cui lo storicismo idealista
Può essere le interpretato in senso marxista
Sia declinata da Gramsci
In due modi diversi
Che gli ma egli compirà q nella sua fase matura una scelta tra i due da un lato c'è all'unità di atto e pensiero
In cui si possono con cui si possono leggere le Tesi su Feuerbach come noto riproposte da gentile stesso
In cui permane però in fondo nichilisti col di un atto e di una volontà che hanno una priorità morale più che conoscitiva
Dall'altro c'è l'indagine sul rapporto tra coscienza
E altre forme sociali economia e politica condotta da Labriola in cui il rapporto tra filosofia e storiche e storia e declinato in senso oggettivo non soggettivo
Quest'ultima mi sembra la versione che nell'evoluzione del pensiero gramsciano testimoniata da I quaderni
Sia destinata a prevalere con la con l'elaborazione della teoria della traducibile ITA che costituisce il modo specifico con cui Gramsci intende il nucleo teorico del marxismo
In ogni caso il punto chiarito dagli autori in questa sezione è che la fase Eclettica del pensiero gramsciano
Resta confinata in questo primo periodo della sua biografia intellettuale e non può essere proiettata nel suo percorso successivo è stato importante ma anche localizzabile
La seconda parte dell'Abi della del volume è senza dubbio la più complessa anche perché sugli anni diciannove ventisei permangono ancora in sede storiografica numerosi punti controversi
Trovo che qui la trattazione sia particolarmente efficace nel sottolineare i tratti di continuità del pensiero gramsciano in questo periodo
Per cui i temi e le riflessioni che negli anni dell'Ordine Nuovo quindicinale quotidiano sono svolti in forma polemica settaria si continuano in realtà nelle Tesi di Lione
E nelle note sulla questione meridionale dove invece sono esposti in forma argomentativa
E per così dire maggioritaria tra l'altro rivelo che il volume contiene un approfondimento specifico sul sul congresso divisione sui luoghi in cui si è svolto anche per la localizzazione no dell'università in cui i due autori lavorano veramente preziosissimo e molto godibile per il lettore io anche del sapere
Come è stato costruito il miracolo di Scoccimarro no in quel caso
Questa fase
Quella diciannove ventisei è inaugurata idealmente dall'articolo il nostro Marx
In cui Gramsci espone un programma di lavoro che dissente profondamente del materialismo storico di Labriola
Nettamente distinto da quello che solo un anno e mezzo prima
Egli stesso aveva illustrato nell'articolo la rivoluzione contro il capitale in cui si era fatto portatore di un marxismo in combinazione cioè integrato integrabile correggibile da con altre tendenze filosofiche
Soprattutto questa è la fase in cui Gramsci inizia la sua riflessione sullo stato che era mancata quasi totalmente in precedenza
Quando il socialismo era visto Daloui non tanto con un programma politico quanto comune aspirazione culturale economica emancipati IVA morale
Con una spinta dal basso dalla società civile verrebbe da dire
L'urgenza di questo nuovo filone di riflessione invece sulle forme politiche statali viene non solo dalla stretta collaborazione con due compagni che hanno una formazione giuridica Terracini e Togliatti ma soprattutto dalla consapevolezza che con la rivoluzione bolscevica
Rivoluzione che proprio nella giornata di oggi ricordiamo il socialismo ha raggiunto per la prima volta la sua fase statale e necessita quindi di un di un'elaborazione delle forme istituzionali e politiche corrispondente avanzo una sola osservazione su questa seconda sezione relativa al punto più controverso quello della scissione di Livorno su cui non manca un certo imbarazzo anche nella storia di Spriano
Non c'è dubbio che Gramsci abbia difeso la scissione compierne Energia essenza Riserve nei suoi articoli del periodo
Si può però dubitare che la scissione fosse il programma politico del gruppo ordino vista
Il quale invece impegnato affinché la frazione comunista conquistasse la maggioranza del Partito Socialista Italiano che era allora lo ricordo il partito di maggioranza relativa
Dopo le elezioni del mille novecentodiciannove e lo trasformasse in un partito comunista attraverso l'accettazione di tutti i punti della persa internazionale
Gramsci e gli altri torinesi e aggiungo lo stesso commi interne vennero duramente sconfitti a Livorno dall'azione combinata dei massimalisti e degli astensionisti di Bordiga
Così che per molti anni a venire si trascinerà senza mai giungere a una soluzione ufficiale la questione della fusione con i cosiddetti terzini di Giacinto serrati
Credo che in questa chiave vadano lette le parole amarissime scritte dallo stesso Gramsci probabilmente nel mille novecentoventitré e tradotte fedelmente nel volume secondo cui la scissione di Livorno
è stato il maggiore contributo fornito dal socialismo italiano all'ascesa del fascismo
Vengo all'ultima parte del volume
Quella che è quella decisamente più ampia dal momento che si estende per il doppio delle altre due
Qui gli autori compiono un'operazione inversa a quella compiuta nelle precedenti due sezioni
Cioè hanno avuto cura di articolare di distinguere gli anni che vanno dalla fine del ventisei all'aprile del trentasette in molti momenti diversi un distingue frequente al proprio mostrando come questo lungo periodo di reclusione non vada bene considerato come una fase statica Dino attività politica unitamente dedita al lavoro scientifico
Per prima cosa com'è noto il lavoro dei Quaderni a realtà occupato solo una parte di questi anni e va dal ventinove al trentaquattro e quindi preceduto il seguito da fase diverso
Ma soprattutto lo stesso lavoro dei Quaderni al suo interno spinte fasi diverse segnate da una forte evoluzione che il proprio gli studi inaugurati da Gianni Francioni
E proseguiti soprattutto da Giuseppe Cospito e Fabio Frosini
Hanno documentato ampiamente in più sedi con conclusioni ora esposte in modo sistematico nell'edizione dei Quaderni traduzione e nella nuova edizione dei Quaderni miscellanea
Questa lettura diacronica dei Quaderni perseguita molto accuratamente con notevoli acribia filologica darò mentre Sondrio e da Jean-Claude Santerini
In un metodo di lavoro che costituiranno certamente una delle principali novità di questo volume per chi è rimasto intatto in anni recenti al di fuori della letteratura specialistica su Gramsci
Tocco soltanto due temi di questa sezione del volume
Per prima cosa la ricostruzione delle posizioni politiche che Gramsci maturo in carcere e che si trovano riflesse nei suoi scritti
Come già illustrato più volte da Giuseppe Vacca queste sono rappresentate innanzitutto dalla forte contrarietà
Alla svolta del sesto congresso del Comintern del mille novecentoventotto che prevedeva la Board l'abbandono della linea del fronte unico e l'adozione della linea settaria dello scontro frontale di classe contro classe
E il rifiuto di ogni alleanza con i partiti socialisti e socialdemocratici definiti anzi sociale fascisti
Il secondo elemento di questa linea è costituito dalla linea alternativa
Formulata da Gramsci e da luglio ingiusti rilanciata anche quando il Comintern e fece una contro svolta inaugurò la linea dei fronti popolari si tratta della proposta della costituente ribadita più volte da Gramsci nel periodo del carcere
Malgrado la contrarietà alla svolta del ventotto e la proposta della Costituente non siano mai nominati in termini espliciti
Di attualità politica nei quaderni per ovvie ragioni di prudenza
Non c'è dubbio che intere note siano dedicati a questi problemi anche se in forma leggermente criptica ma nemmeno troppo leggera diciamo troppo criptica perché un lettore e conosce i termini e capisce immediatamente di cosa sta parlando
Quindi la loro esposizione deve basarsi innanzitutto su ciò che Gramsci ha scritto positivamente su questi temi
Le molte testimonianze sulle conversazioni tenuti da Gramsci in carcere hanno almeno a mio parere un valore documentario sai minore
Anche perché spesso lasciate da persone che non necessariamente erano in grado di riportare fedelmente il pensiero gramsciano soprattutto se a distanza di molti anni nella ricostruzione di tutta questa materia offerta dal volume c'è forse un tema che gli autori hanno sentito meno di quanto avvenga per nuovi italiani ovvero la ricerca di quel filo nascosto più si è mantenuto tra Gramsci e Togliatti
In questo periodo anche quando i due si mostrano su posizioni molto divaricate se non opposte rispetto al dibattito politico immediato i due non si sono mai sconfessati pubblicamente si tratta di un filo che per quanto esile e in alcuni momenti tortuoso e ingarbugliato non si è mai reciso
E che ha consentito poi a Togliatti dagli anni del secondo conflitto bellico in avanti
Di dispiegare pienamente l'eredità gramsciana sia in termini di lascito letterario sia sul terreno più specifico della linea politica della Costituente
Ora un secondo tema che invece l'ultimo su cui mi soffermo riguardo alla fase del carcere
è la ripresa in carcere da parte di Gramsci dei suoi studi sugli iscritti dei fondatori della filosofia della prassi
Non c'è dubbio che l'esame sistematico delle opere di Mark ed Engels abbia rappresentato uno dei principali cantieri di lavoro di Gramsci in carcere come dimostrano I quaderni di traduzione
La sua biblioteca in cui tra l'altro la raccolta degli scritti di Marx ed Engels insieme non a caso al primo volume della scienza della logica di temi che la lezioni sulla filosofia sulla sorella filosofia che sono tra i pochi libri vecchi in biblioteca per il resto fatta di libri
Di attualità in un certo senso
E le note dei Quaderni testimoniano tutto questo su questo aspetto
Attirato opportunamente l'attenzione in anni recenti Francesca Izzo proprio è il tema è ora esposto in questo volume in modo ampio e persuasivo
Non c'è dubbio che uno degli obiettivi di Gramsci sia quello di un ripensamento generale del marxismo
è una sua riproposizione integrare un po'sull'esempio di quello che in si stava facendo in Unione Sovietica con la pubblicazione della nuova edizione ovviamente ciò gli consente di fornire molti apporti originali al marxismo
Soprattutto sul perlomeno della teoria politica la teoria dell'egemonia l'analisi della dei rapporti di forza la guerra di posizione la rivoluzione passiva
Ma altrettanto rilevanti sono gli apporti in sede più strettamente teorica nel superamento della metafora anatomica di struttura e sovrastruttura e la formulazione di quello che credo sia su questo il contributo suo più originale
Si tratta della Teoria della traducibili ITA reciproca di economia politica e filosofia le tre tradizionali fonti del marxismo
Un tema cui lo citava prima Francioni gli stessi autori di questo volume hanno dedicato un po'di tempo fa
Un saggio di notevole rilevanza
Segnalo qui
In particolare che rende particolarmente prezioso anche in questo specifico per Reno il loro volume
Sono stati gli studiosi francesi
Che per primi
Hanno messo in evidenza l'importanza e l'originalità delle riflessioni su di Gramsci sulla traducibili ITA dei linguaggi logici e filosofici in particolare
Fu un saggio di una specialista di filosofia antica Anicio lender presentato in un campo convegno franco italiano del mille novecentottantanove a Besançon
A sollevare la questione che era stata clamorosamente assente in tutta la precedente e imponente stagione di critica gramsciana
Il tema è stato immediatamente poi raccolto
E rilanciato nella sua reale portata dall'organizzatore di quel convegno André Tosel studioso a cui tutti dobbiamo moltissimo e che tra le altre cose ha tenuto vivo l'interesse per Gramsci in Francia anche in tempi difficili
La pubblicazione di un libro francese su Gramsci così importante in cui gli studi di Tosel sono ampiamente utilizzati eccitati può essere anche oggi
Al momento della sua presentazione un'occasione di omaggio alla sua memoria
Dico queste cose perché penso che questo libro possa rappresentare un antidoto un antidoto efficace contro un vizio ricorrente della cultura italiana
Quello di fare riferimento Gramsci mescolando citazioni del suo periodo eclettico con altre tratte da I quaderni per affermare che il marxismo è stato per lui solo una sottile verniciatura esteriore
I suoi scritti vengono quindi usati in modo disinvolto e malizioso un tranello verso gli avversari come veicolo per i concetti cardine delle liti Isma'di Croce di Gentile
O di altri esponenti dell'ideologia italiana inizio Novecento c'è un'ultima circostanza felice su cui concludo che vorrei segnalare nell'incontro tra questi due autori e Gramsci
Come tutti sappiamo nei Quaderni è presente un piccolo gioco erudito
Per cui perso per il team principali personaggi del Rinascimento europeo sono assunti come altrettante proiezioni allegoriche di grandi personalità del presente
In alcune sezioni sembra quasi di leggere un dialogo di Baldassarre Castiglione o Di Pietro Bembo i cui personaggi che si scambiano la parola solo l'utero Erasmo Machiavelli e il cardinale Bessarione
Ma in modo dichiarato Lutero in realtà Lenin Erasmo e croci Machiavelli e Marx il Marx il Machiavelli del proletariato
E Bessarione e Stalin
Non stupisce quindi come Due grandi specialisti della cultura rinascimentale del suo pensiero politico
Si siano potuti addentrare con tanta passione impegno e competenza nei Quaderni del carcere raggiungendo un risultato così felici grazie
Grazie Giancarlo io gli ho dato la parola presentandolo come congruo Polo col noioso ma si è capito dal suo intervento
La qualità e la finezza della lettura che che Giancarlo sa fare di Gramsci e di questo importante di procedura Francesca
Allora come avverte ben capito da le all'introduzione di di Gianni Francioni e ora da questa esposizione così incisive i
Il e partecipe
Di Giancarlo questo il libro che si discute stasera
Sicuramente è un libero molto importante per la cultura francese perché rappresenta davvero una svolta
Della nella cultura francese della presenza di Gramsci
E di come valletto Gramsci
In Francia ma è un contributo alla letteratura
Mondiale alla Biblioteca oramai così ricca e così vasta da biblioteca mondiale gramsciana e davvero un grande importante libero
Perché sicuramente per quanto riguarda la Francia ed è stato già accennato dopo una stagione degli anni settanta in cui questo scambio
Complesso vivace tra della nella cultura francese tra appunto lo storicismo italiano era scuola altro Seriana che è stato questo che ha prodotto anche delle degli studi molto interessanti penso a Christine Vizzini Brooks Man
Sactis ieri
Balibar allo stesso Etienne Balibar e poi Andrea Toselli che è stato anche prima ricordato poi diciamo c'è stato
Anche era un un fenomeno francese ma che ha riguardato anche l'Italia e anche lì interi studi mondiali su bilanci c'è stato sì se questo filone si essiccato
Ed è rimasto soltanto Andreetto Zemin cioè a mantenere visivo gli studi istruttivi Ram Shania questa fiaccola che è stata non a caso proprio poi ripresa
Dai
Ma i nostri autori Allione e fatti e fatto certificare
E appunto è stato detto anche prima perché gli onera rappresenta appunto un centro o di grazie a sia a con che ha Jean Claude Sag Carini
Un centro di ricerca autonoma e di confronto critico con tutta quanta la letteratura la nuova letteratura che si è venuta sviluppando in
Su Gramsci negli ultimi decenni
E venti trent'anni e quindi
Lione vuol dire in seminari e anche gli studi che hanno alimentato questa io non so se posso chiamarla scuola forse eccessivo ma è un indirizzo gli studi molto importante
E ha messo in atto un uso sinergico di rigore filologico e storiografico e creatività Inter Petre attiva che ha consentito di liberare Gramsci da
Consuete gabbie di scrittura e di restituirle immagine di politico e pensatori originale che
Immerso nei tramite il suo tempo a è riuscito a rielaborare
Ah rielaborarlo in categorie e concetti validi per il nostro presente per il futuro
Questo la questa nuova questa figura di un nuovo Gramsci che si è delineata
E devo dire che questo lavoro e questo nuovo modo sì deposita esattamente in questo volumi
Qui
Con me Jean-Claude
Riverso hanno
Tutto questo in questo lavoro che hanno accumulato e trovano in questo volume una sistemazione che è stata così bene illustrata prima al TAR Giancarlo Schito
E io voglio solo sottolineare proprio è stato già detto ma ci tengo a ripeterlo anch'io perché questo è fondamentale e l'aspetto decisivo cioè
Il titolo gli avvocati di da Antonio Gramsci enuncia
Proprio il titolo l'orientamento di fondo
Dei proiettori
E cioè che non è possibile tenere distinti il pensiero l'elaborazione teorica gramsciana dagli avvenimenti ed eventi che hanno segnato la sua vita anche nel carcere la storia e l'azione politica sono elementi fondamentali per intendere la sua opera di pensatore la sua tonalità di fondo i suoi sviluppi e le sue rotture
Storia e cronologia sono aspetti determinanti per la comprensione
Non solo gli iscritti pre carcerarie sono
Dico si capisce di più lì si tratta di iscritti giornalistici ma dei Quaderni quello che viene considerato il depositò più importante del suo pensiero della sua elaborazione
Ma detto questo
Le categorie chiave dei Quaderni egemonia rivoluzione passiva stato allargato Thierry e degli intellettuali non sono affatto
Con colpite dai tiri cita
Non sono condizionate dalla contingenza
E Nori è e non senza attingere la dimensione teorica
Tutt'altro
Sono concetti storici ovvero danno forma al tempo cronologico costruiscono una temporalità storica questo è
La straordinaria
Se volete
Originalità del del pensiero gramsciano
Cioè il sono concetti immersi nella determinata storicità del suo tempo e nello stesso tempo se ne distaccano esattamente perché sono categorie di interpretazione storica
Sono categorie che danno forma al tempo formata temporalità cioè dal tempo cronologico diventa temporalità storica e per questo pure essendo allora logicamente definiti se ne distaccano e possono parlare a un tempo
Che che va al di là ci parlano ci esattamente per questo mai molto importante tenerli insieme perché così si coglie esattamente
Quello che è poi il il circolo gramsciano quello della unità di di storia di di di dipinti filosofia
Devo dire che da questo punto di vista
Giancarlo la sua esposizione il mio mi esonera da intrattenne allora io vorrei a questo punto se mi è consentito ma faccio l'abbreviazione dopo avere riconosciuto
L'importanza in questo libro il proprio perché risponde a questi criteri e sui criteri e lo sviluppo e lo sviluppo non con un'estrema ricchezza preciso voglio solo per
La Mini e poi colpito moltissimo
Devo dire il modo con cui le nuove ricerche che sono state fatte
Dell'attenzione di Gramsci per la musica cosa che punto adesso c'è quindi davanti a me rileggi che ha la butto il merito di investimenti mettere in luce l'interesse che sembrava cioè sono le cronache giovanili di di Gramsci era noto il suo interesse per il teatro la musica sembrava qualcosa che non lo interessasse invece è venuto fuori questo bene
Nel volume ci sono parte
Poche pagine ma densissimo e bellissime che voi scrivete su questa aspetto ma appunto di di recente scoperta dell'attenzione dell'interesse
Di Gramsci per la musica a me ha colpito molto
Per una ragione cioè per la messa in luce dell'elemento sentimentale che qualcosa che poi si troverà dopo si troverà negli scritti dei Quaderni per comprendere il suo per comprendere il suo modo di intendere la costruzione del moderno principe
Del partito politico e di come la dimensione razionale si vede intrecciare a quella sentimentale
E con questi temi diciamo pagine che avete scritto sulla musica su questa dimensione del sentimento che la musica esprime credo che siano una chiave per comprendere anche meglio iscritti successi
Allora a avendo detto questo vorrei arrivare ad alcuni punti di discussione con gli autori c'è stata già una occasione per farlo ma qui
Diciamo avere poco maggiore imbarazzo essendo stata questa discussione fatta in francese che somma conosco ma un po'più complicato
In una presentazione che è stata fatta gli oneri e adesso mi piacerebbe molto discuterlo usando una lingua che consente una maggiore facilitati esposizione di interlocuzione loro parlano perfettamente l'italiano quindi siamo
Allora
Un uno dei tratti peculiari del volume che riflette anche le inclinazioni degli interessi scientifici di del San Marco esame Carini e il rilievo dato alla linguistica
Sia agli studi di linguistica Gramsci che al contributo di questo sapere alla Risoluzione in termini di traducibili ITA della
L'annosa questione del rapporto tra struttura e sovrastruttura o anche di totalità unità e distinzione
Questo è l'altra questione
Allora linguistica e traducibili sita su questo aspetto è stato già ricordato un ripetutamente hanno scritto a lungo hanno scritto un testo bellissimo
Quello sto dalla traduzione da tre ad Occhipinti
Non c'è dubbio
Che
Il concetto di traducibili ITA
Sia di grandissima importanza nella economia del pensiero di Gramsci
Esattamente
Per superare ogni residuo meccanicistico economicistico del marxismo e innalzare
Il materialismo storico a dimensione alla dimensione della filosofia della pena
Questo è una un'acquisizione importante fondamentale
Io però e qui
Sollevo
Una perplessità un un un se volete diciamo neanche qui sotto è un una richiesta di chiarificazione Chierico
E riguardo alla a un uso della linguistica
Che viene fatto nel volume a un per perpetrare spiegare illustrare il pensiero di Gramsci
Che
Almeno a mio parere mio sentire rischia di far slittare verso un una lettura in certo modo culturali mistica uso frammento tra virgolette
Del concetto di egemonia
Cito lo traduco in certo certo una lettura diacronica cito il un testo pagina ventotto dell'introduzione
Una lettura diacronica dei Quaderni permette di riconoscere che Gramsci allarga progressivamente il suo uso della nozione di egemonia per incorporare di dimensioni culturali ed intellettuali
Che si appoggia una sulla sua formazione e sulla sua riflessione nel campo della linguistica storica
Ecco
Credo che che qui occorra
Chiarire bene il punto
La cultura e le funzioni intellettuali entrano in gioco nel concetto gramsciano di egemonia
Perché costituiscono elementi portanti della sua concezione dello Stato
Del superamento del limite economico corporativo del dominio della borghesia
Si tratta dell'acquisizione politica degli intellettuali
Dell'Insiel
Sezione del sapere della cultura e dei suoi portatori nelle strutture organizzative dello Stato moderno
Non
Della giunta delle dimensioni culturali e intellettuali all'egemonia intesa nel senso l'emiliano dell'alleanza operai contadini
Non so se
E chiaro il punto cioè
Per chiarirlo meglio leggo una un brano della lettera del sette settembre mille novecentotrentuno Gramsci indirizzata Tania in cui appunto Gramsci sintetizzando i risultati della sua ricerca sugli intellettuali scrive
Che grazie a essa è arrivata davvero una visione diversa dello Stato
Scrive e noto questo passo ma
Cito io estendo molto la lezione di intellettuali
Questo studio porta anche a certe determinazioni del concetto di Stato
Che disordini che di solito è inteso come società politica e non come un equilibrio della società politica con la società civile
Da questa concezione della funzione degli intellettuali secondo me viene illuminante alla ragione o una delle ragioni della caduta dei Comuni medievali
Cioè del governo di una classe economica
Che non sette crearsi la propria categoria di intellettuali e quindi esercitare un'egemonia oltre che una dittatura
Cioè qui risulta abbastanza chiaro che cosa qui sotto significhi che cosa acquisto comporta
Cioè l'elemento della diciamo l'elemento dell'accusa quello che viene detto della cultura non è qualcosa che abbia a che fare
Adesso lo dico in con un termine abbreviato che è stato anche usato di un soft power ma è un mutamento complessivo della concezione dello Stato
E quindi come Gramsci loro sviluppa accese il contrasto tra l'economico corporativo e le ed egemonia cioè la dimensione economico corporativa che qualcosa che mantiene la
Diciamo il dominio il dominio di classe in una dimensione appunto il puro dominio e che non riesce ad acquisire l'elemento della direzione dell'egemonia
Che ha bisogno di mediazioni e da questo punto di vista
C'è una
Ulteriore
Osservazione
Che appunto tra l'altro
Giancarlo anche sottolineato considerandolo un elemento innovativo quello della periodizzazione diversa rispetto
Rispetto a quella classica cioè diciamo il Gramsci giovane poi c'è Gramsci
E poi produce dei bolscevichi Paul serico e poi poi il padre questo è su questo però c'è un punto
C'è un punto che nel nel nel nel volume
Qualche diciamo qualche domanda me l'ha sollevata
E cioè
Il fatto che sicuramente
Le il il il dato ordinovisti tanti enti inutili cioè l'ha tradito insomma il le il momento rigido vista di Gramsci
E molto forte
E ordinò vista intendo dire lo spirito di scissione
L'elemento dello Stella spontaneità dello spontaneismo della di quello che dell'elemento che che che che preme sotto la sotto l'attacco Rostagno deve emergere non deve esistere mai compresso cioè anche quando si deve si costruiscono gli elementi istituzionali gran ci è stato anche i più giovani un diciamo molto attento agli elementi istituti in modo come ha letto il bolscevismo
Molto come ha letto il i primi momenti della nascita del dello Stato sovietico cioè il comunismo che si dava le sue istituzioni capaci poi chiesti diventare istituzioni globali istituzioni mondiali
Ma
L'elemento appunto spontaneo anche burocratico che per Gramsci permane un elemento permanente della sua riflessione
Non toglie però che si produca una secondo me una rottura profonda
Tra l'altro dovuta
Alla riflessione sulla sconfitta e all'analisi del fascismo
Rispetto alla
All'ordine nuova da tutta la fase ordino vista poi dei Quaderni questo dovuto al fatto che esattamente la struttura dicotomica che è presente in quella fase produzione politica
Nei Quaderni viene superata invece in un'articolazione che vede la mediazione della presenza appunto degli intellettuali
E quindi una diversa concezione dello Stato e diventa la politica e diventa non produzione produzione politica ma diventa un un un articolazione altri che ha come vertice la filosofia non a caso
E quindi diciamo questo elemento non appunto diciamo di sottolineatura di una rottura che una cultura profonda
Che è dettata da una riflessione traumatiche travagliata sul perché della sconfitta
Ciò che porta grandi ci sia una rielaborazione profondissimo
Presto cioè nel nel volume cioè
Però
Ecco la la se volete in un un ecco come un'esigenza di di di di sottolineature di messa in luce di questo aspetto infine un'ultima cosa che anche qui poi
Finché non
Che
Anche qui è stato anche Giancarlo ne ha
Mica accennato
C'è in tutto il volume questo riferimento alle alla dimensione
Mondiale il comunismo un
Una presenza importanti ma
Gli autori giustamente
Mettono in luce
Tutto poi
Nei quaderni
Tutti gli elementi fortemente critici che grammi si sviluppa nei confronti solo del nazismo
Ortodosso sovietico ma della della stessa terza internazionale
Non c'è dubbio
Gramsci è un critico durissimo
Ma domanda
Cioè
Gramsci è un critico durissimo della Terza Internazionale
Ma per Gramsci
Il comunismo qui lui rimane legato o eh
Internazionale ironico cosmopoliti Cosmo politico non è non è comunque
E allora rimane qualcosa di sospiri solo nel lo dico nel volume
Rispetto appunto la critica di Gramsci alla terza internazionale
Quale orizzonte a cioè non si esaurisce nella critica
C'è prova a trovare
Un un'altra altre vie rispetto rispetto a questo pur rimanendo all'interno perché ecco questa è la poi il quello che io penso se volete anche un elemento
Il carattere forse si potrebbe dire un il Toppi sitcom poi realistico di grandi cifre pensa che quel internazionale della dimensione quella tetti la terza internazionale può essere riformata può essere riformabile
E tutto il suo lavoro in carcere anche rivolto a questo ad una riforma perché pensa
Come era nella lettera del ventisei che anche un partito piccolo che anche la figura come lumache in carcere ma che il segretario del partito comunista d'Italia
Può
Elaborare discutere e essere elemento di trasformazione rimanendo all'interno quindi il suo rapporto con la terza internazionale e di critica molto profondo e radicale ma nello stesso tempo pensa che
Ci rimane all'interno perché può essere trasformato
E questo è l'altro un un aspetto fondamentale della riflessione di Gramsci nel nei Quaderni
I
Questo mi fermo e dico che questo tipo di riflessioni e questo molto di andare in fondo e dovuto alla
Questo lavoro straordinario che i nostri due
Tu Dionisi bravissimi hanno fatto grazie
E questo bell'intervento di Francesca
Oltre che per la ricchezza dell'articolazione sul discorso importante anche perché ha fatto capire al pubblico
Che non non lo stiamo facendo una cerimonia festosa di facciata tant'è che le riserve che si possono avere si si espongono e si discutono io mio prende un certo umbra
Poc'anzi introducendo l'incontro
Mi sono domandato per quale ragione questa provini cominci dal mille novecentoundici e cominci a Torino
Non so se è una scelta voluta che avete fatto che i canonisti anche giusto decidere di pattinatori
Oppure se vi è sfuggito per qualche ragione ma capisco se vi è sfuggito perché e è una roba che è stata messa su cataloghi di mostre
Non venne esposta diciamo
Quella che insieme a alla alla ritrovamento alla riattribuzione Gramsci delle cronache musicali fatte dal risaliti quella che io reputo la la più grande acquisizione degli ultimi anni e cioè la scoperta della collezione di riviste a cui Gramsci abbonato da studente ginnasiale e liceale
Questo è un fatto enorme
Intanto perché retrodatati interesse di di Gramsci per la cultura in senso ampio
E poi perché come come c'è c'è un unico scritto su questo Di Luca Paullese uscito su Nuova antologia come lui ha provato argomentare secondo me in modo convincente
Gramsci sia buona queste riviste perché esso professore di liceo Raffa Garzia gliele fa scoprire
E Raffa Garzia è uno che si è formato all'Università di Firenze ed è il tramite per la scoperta da parti Gramsci di quella cultura
Il Gramsci ginnasiale e liceale guarda a Firenze come poi guarderà Torino diciamo come grandi capitali di cultura
E la presenza nella biblioteca familiare
Di Gramsci a Ghilarza quindi non libri del carcere ma libri degli anni giovanili e fondamentali perché ci fa capire come tramite Raffa Garzia non avesse letto queste cose
Siamo in un ambito di cultura di tipo prettamente letterario Maccanti e all'inizio questo diciamo no potrebbe diventa Bottolo querce la collezione delle opere di Carducci
Compra in quegli anni
C'ha volumi e volumi di opere di cartucce speriamo che si riesca presto a fare un catalogo diciamo bella non c'è ancora del delle biblioteca gramsciana di Ghilarza che estremamente interessante elemento punto importante questo
Oh Dio il libro letteralmente smisurato che aggiunge il generale o un capitolo che riguardava letture grave c'è il liceo
Forse non era essenziale va diciamo come punto di partenza avrei avrei preso questo io credo che adesso sia il caso di provocare i nostri autori e colleghi se vogliono beninteso
A dire qualche cosa nell'ordine in cui vogliono loro comincia
Super risposte facili e Roma quelle difficile ministri sembra una buona divisione dei compiti
Prego
Forza forse belle rosse Sinatra si accende del proprio ruolo
Una facile troppo vicina trovandosi specie
Una facile è quello che ci hai detto adesso pendenti bisognerebbe bere troppo insomma difatti abbiamo messo insomma fa fatto l'allusione rivista eccetera però si sarebbe dovuto fare una cosa sulla già emersa in Sardegna perché in fondo insomma
Sono insomma non ce l'abbiamo fatta Varsavia americana certo dopo diventava più strutturato e c'è fermento allora sarebbe si sarebbe potuto riprendere cose che Fiori aveva trovato persone eccetera oppure me nei libri ecco le testimonianze anche se bisogna prenderle insomma per quello che so quel testimonianze
Anni e anni e anni dopo però Somma eccetera anche le cose che dice lui sulla Sardegna sarebbero utili a mettere in evidenza non lo so sussista la condizione in Italia no ci penseremo perché negli affetti ci siamo posti da la domanda lo facciamo dopo va be'non l'abbiamo fatta
Abbiamo solo messo frasi importi questa notazione importante sulle riviste insomma figure
Proprio allora licenze
Sì cicatrici eccetera
Sì
Non si sente assolutamente libri dispiace sulla manovra contatto rientra ho raccontato dalle storie che non l'avete sentito attraverso baguette le ripeto no sulla biblioteca non lo so se ad esempio tutto quello che dice su cui Ciardi romano
Lo cita pensando al libro che Haiti arsa i ricordi di politici civili quando dice alla rubrica passato presente bisognerebbe rileggere i ricordi civile di Guicciardini allo spot citando il titolo che ha e il suo esemplare che Ivar sano
In pratica non rilegge ma i giardini ma si dice senti c'è diversi momenti in aree dovrai fare questo lavoro qua eccetera anzi si segna una un'edizione un'edizione più recente chi è che ha visto in un articolo dell'Italia che scrive diciamo forse chiedere richiedere questo poi non lo fa e tutte le citazioni che fa di Guicciardini sono citazioni che trova in articoli che lei c'erano e quindi ecco se sicuramente cioè cioè va be insomma qualcuno farà il libro noi magari farà tenteremo di raggiungere con le quelle pagine necessari che possiamo mettere questo per una una domanda
Un ecco Smith facili da seguire per però insomma
Ecco su un non so vuol fare
Poi Fabre col difficile io faccio con la Fracci sulle dovendo tutte
Non lo so
Allora sul no è prima di tutto
Ringraziarvi perché
Sono sono letture molto molto precise e nello stesso tempo molto generosa
Ma
Kia è stato generoso appunto fin dall'inizio siete stati voi insomma mi rivolgo ai Gianni in particolare ma a tutti voi perché
Questo libro cioè lo diciamo parecchie volte all'interno questo libro non esisterebbe senza
Questa
Questa messe dieci ricerche straordinarie che sono state fatte ormai da da da più decenni
Incentivate
Dal punto di vista della della lettura dei Quaderni in particolare della filologia aveva una andando a Gianni età al dal lato diciamo una storiografia da da Beppe Vacca insomma Emily non solo però ecco nove due in particolare
E dobbiamo
Ecco
Noi abbiamo siamo passati siamo ripartiti passati dal Cinquecento al Novecento
Da Machiavelli a Gramsci insomma
Anche perché c'era stato tutto il vostro lavoro perché in realtà io avevo fatto una tesi di laurea acconto Gusella
Su Gramsci e già su linguaggio intraducibile Rita all'epoca nel nel nel novantadue ed era stato avevo vent'anni era stato Jean Claude quando che era il mio primo professori quando sono entrato alla normale che al all'epoca non era Agli oneri ma quella Igia Fornero cose assai più
Sono arrivato ho detto io voglio solo una cosa voglio studiare Gramsci e lui mi ha detto benissimo se il primo che veda da decenni che dica una cosa insiste
Mi ha mandato a trovare storia Toselli che trovare un rito Selke stava anglosassone insomma in e mi piace ricordarlo proprio perché
C'è questo
No
Questo scambio tra Francia e Italia negli studi su Gramsci
Che per noi è stato molto importante ma è chiaro che questo libro e molto è un libro scritto in francese pubblicato in Francia ma è molto più italiano che che francese struttura giurista insomma
Ed ero molto deve molto a al nuovo Gramsci appunto e mi fa piacere ricordare che qualche anno fa stavo proprio esattamente qui come una delle persone che doveva presentare il nuovo Gramsci che viene applicato obiettivi esatto dedicato a Beppe e comprato
Da da da Gianni e Francesco
Insomma con contesti importantissimi di di di molte persone che sono qui oggi allora detto questo
Un un un un'unica precisazione su
Appunto il perché perché il mille novecentoundici perché Torino perché non più di una nota per dire tutta l'importanza delle recenti scoperte sulla
Sulle riviste di di di Gramsci ancora adolescente insomma
Perché ci siamo anche trattenuti in questa
In questa in questa infatti in questo gioco di cominciare con gli iscritti gli scritti di Gramsci e allora
Sì nell'edizione nazionale ci sono in compitini liceali però ecco ne parliamo Meloni commentiamo veramente noi facciamo ma ne facciamo inizio del dello forgia ecco è anche questo
Però forse non non basta
L'altra cosa appunto sulla la traducibili da mi preme ricordare che prima di ogni Giona
è stato lo stesso Tosel perché nel nel volume Praxis del mille novecentottantaquattro in cui ci sono scritti degli anni settanta e dei primi anni ottanta c'è proprio un un una
Un testo sulla questione della della della caducità evita
E giallo e e infatti lui mi aveva detto guardi una delle cose più importanti da studiare oggi su Gramsci e la questione della linguistica
Dalla linguistica alla traducibili tale mi aveva e lo sa e lo lo lo lo cioè io studiavo sia filosofia che letteratura ero tra virgolette linguista nel senso mi interessavo alle lingue straniere e quindi sapeva che questo mi avrebbe interessato insomma è è stato veramente un punto fermo negli studi di di di di Toselli e una delle sue specificità essa deve essere stato che entro il primo ad aver veramente studiato il concetto di traducibili tale
Al già all'epoca
Questo allora per tornare sulla sulla la questione anche sollevata da dal da Francesca appunto lungi
Da noi
La l'idea di
Da è un interpretazione non so come dire cultura lista dell'egemonia anzi cioè in tutti i nostri interventi passione dobbiamo proprio passiamo il nostro tempo di Romano
Basta con sta storia che ha inventato la dell'egemonia culturale se se lo dite ancora una volta noi ci sforziamo sul futuro completa no queste ovviamente la lettura che passata terra
Niente assalti egemonia Ingrascì è un concetto serramenti c.t.
Ci sono inchiodati offesa bollente
Ma per proteggere i quaderni nuove diacronico il Club Med arriva tranquillamente ennesimo ipertecnologica
No e insomma su questo siamo perfettamente d'accordo il il il il passo che hai ricordato
In realtà la seconda parte di un di un commento di località cioè sullo Piparo s'impegna a dire
No questa storia dell'egemonia che sarebbe semplicemente la traduzione di un concetto Luisi linguistica non regge
Però
Nondimeno ecco
C'è una dimensione anche importanti in questo che in parte aveva visto lo picchia un vasto sulla quale cioè costruiva un interpretazione totalmente fuorviante corteo siamo assolutamente d'accordo della questa l'egemonia
Che si
Giova e altro Giancarlo ha ha scritto queste cose la le ha spiegate commentate molto bene
Che proprio per capire la dimensione politica delle propriamente politica dell'egemonia il suo legame con la questione intellettuali la questione del del dello stato allargato la società civile
Sì c'è fondamentale inversi conto che quello che sono gli apparati di egemonia
Sono anche
Designati da lui come
Apparati di non so più come dice Giancarlo di radiazioni linguistica ecco quindi la scuola quindi i giornali quindi tutte queste istituzioni che sono politiche nel senso in cui fanno parte del sì dello Stato in senso allargato sono proprio istituzioni hanno un ruolo politico e sono fondamentali per la costruzione dello Stato
Quindi
E e e che fa riferimento a questo
Anche se non lo lo lo lo spiega esplicitamente perché e pagina ventotto ancora una cosa tale da spiegare meglio dopo ecco un po'un po'presto nel test però siamo ecco per dire siamo totalmente d'accordo e sicuramente per
Ristampe se ci saranno ristampe e per traduzioni forse bisogna modificare un po'la la la frase perché non si è capita
Mare
Su questo sì mi sembra
La posta su
A le banche racconterà
Altrove abbiamo scritto no allora è un una questo non lo rivedremo consente un segreto è che un un io avevo sempre in mentre lo avevamo insieme canne con Jean Claude ma
Una una una diciamo nei nei capitoli che si occupano più di cose teoriche io avevo un'ossessione che era
Come si racconta non come si presenta non come si sintetizza non commessi spiega ma come si racconta un pensiero come uno che vuole raccontare un pensiero cioè come si fa acconto narrazione con un oggetto che teorico ecco e e è una domanda dischi proprio di di scrittura sia di storiografia di di di spazio
Ai contraenti io vi racconto una una storia nata ventotto è la prima volta che abbiamo vista la la nostra editrice principali direttrice di cui però gli abbiamo fatto vedere ciò che avevamo fatto e ci ha detto no bellissimo ma state facendo due libri diverso
Io a sicura
Sì son due libri diversi cioè quindi vi dovete arrangiarvi fornivo solo quindi allora abbiamo fatto all'amore e questi di e lungo ma si fa insomma
Uno comincia una cosa un altro riprende si riprende ancora una volta la terza volta interviene l'editrice aveva uditrice bravissimi straordinaria non la direttrice lei ha letto la prima cosa che ha detto bravi però ho fatto un libro sono era era chiaro no e poi avevamo un'editrice
Dico il suo nome anche se a voi non dice niente ma per noi importante
Avere una persona con cui parlare in pratica sempre ci Porro faceva del corpo studenti già siamo d'accordo siamo d'accordo sapendo Elisabeth Luca è veramente la vediamo anche ringraziato libero perché insomma proprio
Quindi un libro che abbiamo scritto in tutti e due ma c'era anche una casa editrice dietro era una persona
Ricco di persone reali
Il che fa sì che insomma non noi vogliamo bene a Gramsci non solo perché ci ha dato degli strumenti di pensiero perché aveva
Sicilia
Un amico così vorrei avere conoscere altre per ne conosciamo tutti però uno che fa quello fa quello che pensa sempre lo fa a rischio della pelle insomma
Non è poco quindi abbiamo una Terna veramente una tenerezza ogni volta io non non non riuscivamo a finire il libro a farlo morire alla fine no
Proprio un gran capitano finale e cambiamo diciamo ecco
E va be'no ecco in meno era una cosa importante per avere quel legame che gli dicono con il nostro pronto chiosare triste vicenda c'è c'è un altro elemento che ci abbia scritte insieme
Intanto confermo quello che
Diceva prima Giancarlo sembra scritto da una mano sola e questo vuol dire
Una cosa che non è facile nel nostro mestiere e la rinuncia all'orgoglio dell'autorialità
Cioè è di sottoporsi a alle correzioni alle obiezioni del diritto compagni di cordata
Con grande naturalezza
Anche questo devo dire molto italiano noi facciamo il commento all'edizione dei Quaderni del carcere in questo modo siamo in tre
E ci correggiamo l'un l'altro fin quando non troviamo un risultato che che ci sembra soddisfacente
Avviso vuol dire rinunciare quell'orgoglio che che tipico specie gli accademici no ma questo questo non lo tocchi questa è la parte di mia no non va toccato
E poi è vero che c'è questo elemento affettivo forte ma lo abbiamo tutti che voi di nei confronti del del del nostro pittore come si fa
In generale non si riesce a scrivere su un autore importante senza avere un forte legame enfatico no Touadi Machiavelli non credo che tutto il sette no no ed è difficile gli elettori voterò ad Alghero io e Walter ed espressiva gravissimi grave se dicevo piccola componente umana fortissima ricchissima oggi un legame di consonanza
Politica e ideologica diciamo tutto ti porta in quella direzione attenzione poi è facile
Ci sono centinaia e centinaia di libri
Cadere nell'esaltazione lascia geografia no cosa che che che a voi non capita minimamente cioè l'autore amato ma distacco dello studioso del critico nei profumi suo oggetto
Non cessa
Io credo che anche questo che avete detto sia sia sia bello sia importante
Qualcosina ancora da aggiungere agosto discolpa occorrono
Tre cose London tramite le due cose sono questo internazionale perché insomma queste
Cioè quella frase la leggo l'amico Silla editi dalla no leggo la verità è questa la risposta certo lo sviluppo e verso l'internazionalismo ma il punto di partenza e nazionale
Ed è da questo punto di partenza che occorre prendere le mosse mamma la prospettiva è internazionale e non può essere letale
Qui non ci sono i due ma sì ridurre malevolenza probabile non siamo i primi quindi siamo proprio su questa lettura qua e quindi non c'è il minimo
L'interrogativo a questo proposito è chiaro che lui It pensa che insomma l'Italia non è contro internazionale contro la linea del sesto congresso manie conto petto cricca ma avete scritto anche voi quindi non è una scoperta nono ora scoperti
Contro la linea però non è contro l'internazionale e a questo ecco andata e ritorno tra internazionalismo e realtà nazionale che insomma è fondamentale perché fare la rivoluzione in un Paese non lo fare quello vicino perché insomma le le storie sono differenti torna questione della storia quindi veramente almeno o c'è qualcos'altro che non c'hai detto e che ai Jethro attesto se ce lo dirà il momento all'altra lotti rispondiamo pur se è così quindi non c'è il minimo dubbio
Pensato probabilmente anche Beppe scritto forse con un po'di tutto pigliano
Si pensa che è un una riforma è possibile che potrebbe cambiar le cose eccetera sicuramente non avrebbe cambiato niente perché insomma la situazione era quella che
Allora io io meglio il punto
A questo punto
Ringrazio ancora una volta i nostri amici carissimi ringrazio il il pubblico numeroso che che ci ha seguito credo spero che ci ritroveremo per presentare anche le edizioni italiana di questo libro spero spero spero fortemente grazie a tutti ora