La nuda verità - Conversazione con Alice Spiga

Radio radicale ritrovate pende ritrovati e di uno può puntata della nuda verità domenica ventinove ottobre per questo appuntamento
Vorrei proporre le Scotte Trichet gli ascoltatori una conversazione di qualche giorno fa una libreria gli di Pieris domani a Roma
Punta frutta con una donna
Alice spiega
E che ha scritto un prezioso libro cioè voluto un cancro storia di una rinascita
Vera ultra edizioni
Attraverso la quale ci ha fatto capire
E che la macchina corpo è perfetta ma complessa ha raccontato la parte la verità di
Tentare di contenerlo e pone ascolto
Grazie
Benvenute Benvenuti
A questo di questo spazio questo bellissimo spazio
Per dialogare con una
Una
In una veste nuova di
Una donna che ho conosciuto diversi anni fa
L'incontro che ho avuto con Alice Spiga incontro a Bologna
E parlavamo di scelte di fine vita
Parlavamo di un dibattito
Lei come presidente della FAO per Bologna aveva magistralmente organizzato la platea era una platea attentissima a una platea di Esperti un una platea anche di
Di donne e di uomini e che avevano raggiunto
Bologna per a informarsi e per chiedere informazione su che cosa su la disposizione del proprio corpo
Dopo
L'abbandono della della terra
Ed è e quindi Alice spiega si occupava
Di corpi occupava della vita delle persone oltre la vita della disposizione appunto sul corpo
E quando
O incontrato nuovamente Alice spinga l'ho trovata
E si è confrontata con con la malattia
Con una malattia che spesso non lascia scampo
Spesso
Insomma c'entra prepotentemente nel nelle nostre vite e quindi mi sono avvicinata in punta di piedi a
A conoscere sotto un altro aspetto Alice spinga ecco c'è voluto un cancro è un titolo che sembra definitivo e sembra essere quasi una sorta di lettera alla una lettera aperta al al cancro carico caro cancro che cosa mi è accaduto e quasi quasi ti ringrazio per essere entrato violentemente nella mia vita
E questo non non si percorre questo nella nel testo si percorre altro ma la mia prima domanda un libro prezioso una storia divisa in cinque sezioni come se se la vita di di di alici Spica fosse così divisa in cinque in cinque parti io non so se sono cinque
Parti che possono descrivere insomma la vicenda di quando sia invasi da un cancro quando il corpo invaso del delle dal cancro ma non è solo il corpo del della malata o delle o del malato ad essere invaso c'è proprio una sorta di comunità che viene
Che che si coinvolge in questo percorso
A te chiedo
Che rapporto ha mai oggi con la morte
Iniziamo diciamo da debellata Renzo viviamo nell'aprile alle ore che stiamo dalla firme iniziamo con la domanda con Morte nel titolo
E e dopo tutto il libro a cancro nel titolo io mi sono interrogata tanto se lasciare questo titolo c'è voluto un cancro
Perché era un titolo forte era sparare grande in copertina questa parola poteva spaventare poteva poteva allontanare invece che avvicinare il potenziale elettore
Poi la casa editrice se ne è uscita con un sottotitolo meraviglioso che quello storia di una rinascita che sul momento che tornano un po'banale no rinascita
Però poi in realtà serviva per
Alleggerire questo titolo
Difficile da digerire questo canguro così grande in copertina
E
La la storia Piero ma ho voluto raccontare in questo libro è la storia di un percorso ed è la storia dal momento in cui mi hanno diagnosticato questa malattia e io ho pensato morirò
Perché quando ti dicono che quello che hai nel seno non è una ciste non è una cosa benigna è qualcosa che richiede la mammografia qualcosa che richiede ago aspirato e ti dicono già che è un tumore perché in senologia hanno l'esperienza per identificare quella malattia
E tu ti vedi già morta io mi vedevo già dentro una cassa pronta per la cremazione ero Michelozzo approntare Luzzara
Per cui sono entrati in loop di terrore di lacrime di disperazione lottando contro questo periodo di di lutto verso me stessa perché stavo affrontando la mia mortalità io lavoro per un'associazione no-profit nell'ambito della cremazione e Piero abituata a parlare con indolenti con nelle persone che venivano a appunto avevano qualcuno nostro socio che era morto quindi lavoravo tutti i giorni a contatto con la morte prepara la morte degli altri
Quando invece ti sfiora e ti passa vicino a te la senti la morte che ti passa vicino tutta un'altra cosa
Per cui all'inizio c'è stato appunto questo è un po'la prima parte la prima sezione appunto citati le varie sezioni del libro la prima sezione è quella la la classica del lutto da una parte rabbia disperazione tristezza
Perché è a me perché è adesso
Qui tutte le grandi domande che ci poniamo di fronte alla nostra mortalità e poi pian pianino dj aprendo la malattia e soprattutto incontrando dei professionisti veramente bravi perché ho avuto la fortuna di ammalarmi a Bologna dove c'è un centro di cura della malattia
Che è veramente all'avanguardia e quindi ho trovato dei professionisti che mi hanno trattato non come un malato come un paziente come un numero ma come una persona cioè hanno gestito non solo la paziente Alice spiega ma la donna all'inizio spiega e questo fa la differenza perché ci si sente ascoltati ci si sente accolti ci si sente seguiti e Zagli inizia a cambiare qualcosa
Perché ti rendi conto di essere su un percorso che non deve per forza andare necessariamente verso la morte ma verso quella che loro chiamano la lungo sopravvivenza hai deciso di curarti Teramo riduzioni
Ecco
Nella domanda allora sicuramente per amore verso me stessa
Perché quando ci si ammala subentra un sanissimo egoismo
E ci si mette al centro ci si mette proprio i propri bisogni emergono e vengono prima di quelli di tutti gli altri
Sicuramente ogni piatto il percorso per amore verso me stessa e per guarire per stare bene
E poi sicuramente anche per tutte le persone che fanno parte della mia famiglia il mio compagno i miei genitori mio fratello ho sentito comunque quasi una responsabilità di curarmi di sopravvivere e di stare bene
Non solo verso me stessa ma anche verso tutte le persone che fanno parte della mia vita e che comma s'spero siano contente che parto ancora parte della loro vita ecco
Ecco la
Quando ci si ammala sia si è parlato di responsabilità
Questa sorta di no boh di orgoglio
Esce sommata alla magari
E quindi si sente responsabili no nei confronti dei sani sostanzialmente anzi poi ti dirò di più quando si affrontano questo tipo formativi di di percorsi
Gli altri quando insomma
Ci si avvicina al a a questa sorta di
Di nuova forma di relazione umana anche con gli altri
Siccome la malata e comunque ho il malato la persona più forte rispetto magari in una condizione di di normalità ti trovi a dovere la insomma ascoltare
Anche il disagio o anche la condizione
Degli altri questo dove in questo libro si tratti esibisce si traccia un po'questa sorta di no di di di di di comunità come si il male un po'come le vacanze insomma di Di Natale subacquei quelle feste un po'comandate dove tutti comunque c'ha questa esplosione di tipo di amore ma è davvero così oppure
Allora a quell'ora che non di non detto allora io ho sentito all'inizio una forte separazione era
Il mondo dei malati e il mondo dei sani
Cioè dall'oggi al domani mi sono trovata trasportata da un mondo ad un altro ero entrata nel nel mondo dei malati oncologici che aveva delle regole tutte sue che aveva dei luoghi tutti i suoi e soprattutto un tempo diverso cioè in ospedale parlano a cicli non parlano a Brindisi non parlano giorni loro parlano a cicli
E sei tu che devi poi trasformare quei cicli nel tempo normale che scorre fuori
Negli ospedali cioè ci sono tristi tempi dilatati lunghissimi in cui ai tantissimo tempo per per fare tante cose che normalmente non magari non ha il tempo di fare ho incontrato una donna che mi ha detto da quando mi sono ammalata e ho tanto tempo perché è quando entri per fare la chemioterapia un sacco di tempo la spettare e le terapie durano tanto le visite durano tanto tutto dura tantissimo tra entri la mattina e sai quando entri ma non sai quando esci
E lei mi ha detto io ne ho approfittato e sto prendendo un'altra laurea mi sono messa a studiare nei tempi morti né in tutti questi tempi lunghissimi che vada avanti mi sono mi sono rimessa a studiare
Quindi c'è chi legge tre chi scrive c'è chi osserva gli altri si riempie qui si riempiono questi tempi quindi c'è veramente un altro mondo che sia altre
E si sente una distanza nei confronti invece del mondo dei sani che vanno avanti per la loro strada facendo finta che la morte non esista che la malattia non esista
Lo so perché appartenevo anch'io prima al mondo dei sei anni
E anche adesso sento una vicinanza nei confronti delle donne che hanno vissuto la mia esperienza o che stanno vivendo la mia esperienza come se fossimo tutte delle sorelle
Lo dico molto in associazione quando coma frequento magari le associazioni legate al cancro al seno
E sento una vicinanza con queste donne perché loro capiscono che cosa significa essere una malata di cancro al seno mentre invece magari le altre persone faticano a comprendere
E quindi ecco il seno
Diciamo
è una parte del corpo femminile
Che è visibile visivi dirimente coinvolto
Perché il corpo è una parte visibile non è una parte diciamo no nascosta all'interno ricco
Non generalmente questo
L'ha pensato o confrontandomi con altre realtà che magari il campi Khan quel qualcosa di di di invisibile
E invece ci sono degli interventi insomma chirurgici più o meno dei motivi che tolgono ovviamente
Quella parte importante ecco
Con il tuo corpo la Tua
Cioè che rapporto vivi con il tuo corpo cioè di una persona in quanto ti ho conosciuto poco come verso insomma ma questa pone quindi come una donna comunque impegnata che quasi non lo so
Lo specchio si per vedere si sono sono in ordine e poi schizzo via vado vado un po'in ufficio e quindi magari invece ci sono insomma donne che
Sembrano insomma dall'esterno osservarsi di più
Dopo la diagnosi
Di un tumore al seno
Come insegue dato fedayn continuato ad essere a sfuggire oppure comunque hanno un considerare particolarmente
Importante osservare il corpo questo ovviamente vecchi poiché ha incontrato
Sì allora io mi sono sempre Quarrata molto molto poco allo specchio non non sono mai stata particolarmente attratta dalla mia immagine nello specchio c'è stato poi un periodo in particolare tra il due mila nove due mila dieci in cui stavo affrontando disturbi psicologici disturbo alimentare per cui ero diventata veramente lo scheletro di me stessa e lì davvero non mi guardavo mai allo specchio perché non ci riuscivo a guardarmi allo specchio
Devo dire che più il cancro ha cambiato il il rapporto con il mio corpo è cambiato grazie al libro
Perché ho cominciato a fare le presentazioni di fronte alle altre persone
E quando poi
Mio padre insomma fa sempre le foto alle presentazioni e quando mi guardavo nelle foto mi sono vista molto maschiaccio
Cioè stavo in piedi sul palco le gambe appena rotte delle pose molto da da un adolescente no un maschio adolescente intorno ai diciassette diciotto anni
E e mi sono vista da fuori
Non è che non mi sia piaciuta però ho pensato forse posso fare qualcosa per migliorare la mia postura
Quando faccio queste presentazioni quando e così ho iniziato un corso di di postura
Governo mi sta insegnando a camminare a stare seduta correttamente
E e devo dire che è diventato un corso in realtà di autostima perché lei mi dice tu devi essere si era quando vai a presentare il tuo libro di fronte alle persone perché stai parlando per il tuo percorso
Come donna come no non come malata ma proprio come donna come scrittrice come autrice pubblicata quindi di essere fiera e quando parli del tuo libro quando parli fuori il petto mostra il petto
Ed effettivamente ci pensavo
La malattia cancro è una malattia che vamp a toccare tanti punti che ci rendono una donna perché durante le terapie perdiamo i capelli perdiamo i peli
Perdiamo l'Inter non ci viene più il ciclo perché perché mia terapia blocca il ciclo mestruale quindi si fa fatica poi va be'appunto ci sono varie tipologie di intervento che vanno poi a toccare il seno ed è ovviamente la parte e più si vede della donna
Punto il corpo femminile affatto
Prevalentemente dal nostro senno no
E quindi i anche quello è stato un periodo difficile in cui lo specchio lo vedevo poco e quando poi i capelli hanno ricominciato a crescere quando nel ciclo mestruale ancora non è tornato perché ho vinto anche la terapia ormonale sostitutiva al blocco degli estrogeni quindi quello tornerà forse per tre anni ma va be facciamo finta di niente
Però insomma si ricomincia Siri si ricostruisce il rapporto con il nostro corpo
E io ho deciso di prendermi rincuora
Nemico
Sembra che
Dalla
Dalla conversazione da come ce ne parla o qua ma forse anche vanno a realtà come ai prima di tutto in ospedale che la dimensione cancro sia una dimensione squisitamente film
Io
Ho una mia idea io penso che
Quando ti fanno una diagnosi
Di una malattia e in questo caso insomma reversibile ma di una malattia volte non reversibile inguaribile il confronto di un insomma dico soltanto patiti di di di di condanna a morte quindi l'intelletto un'intelligenza sono somma le armi per poter non tanto sopravvivere alla condizione di reversibilità aldiquà ripidità della malattia ma quanto
Proprio di vivere i giorni
Ecco la dimensione
Cioè non squisitamente filoni fisica non squisitamente clinica di di un tumore cioè in che momento
Delle cinque sezioni descritte nel tuo libro emerge o se emerge o comunque So che spendiamo tutti insomma
I tratti perché poi magari il lettore scoprirà comprando il il libero
Cosa
Cosa pensi di questo aspetto
Però ci sono sicuramente Juha spetti che vanno a toccare la malattia uno appunto quello corporeo e poi c'ha un aspetto che sta diciamo si può definire psicologico perché comunque il la diagnosi di malattia un terremoto che arriva e che sconvolge e che distrugge un equilibrio che prima si era creato che ci faceva stare sereni e tranquilli noi il il lavoro la famiglia il nostro tran-tran quotidiano che viene completamente sconvolto
Io ero quando mi sono ammalata Piero seguita erano già una decina d'anni che ero seguita da una psicoterapeuta per altri problemi altre cose
Per me è stato un punto di appoggio molto importante senza l'aiuto della psicoterapeuta avrei fatto molta più fatica a elaborare la malattia perché comunque è stato
Abbiamo proseguito il percorso che già stavamo facendo insieme e il cancro si è aggiunto al percorso che stavamo facendo
E per me è stato veramente veramente utile un altro strumento che mi ha sostenuto moltissimo è stata la meditazione avevo scoperto nel due mila sedici circa la ma anche un assente a una praticamente corpo
E in quel periodo avevo proprio bisogno di momenti in cui mi fermavo chiudevo gli occhi prestavo attenzione a Respighi ero alle sensazioni del corpo
Perché è la mente era un lavorio continuo di oddio e se le terapie mi fanno stare male oddio e se dovessi dimagrire odio cioè avevo un rimozioni io in testa su tutto quello che mi stava capitando
E avevo bisogno di stop parlo avevo bisogno di momenti in cui acquietare la mente
Rilassare la
Perché se no entravo in un loop Da qui non se ne usciva e infatti poi nei negli ospedali in quasi tutti gli ospedali hanno sempre anche il il il servizio di supporto psicologico
Perché è è una malattia che arriva e che sconvolgente
Ma molta paura perché siamo abituati a vederla
Come
Non la vediamo mini film nelle serie tv un quando non ci capita direttamente in famiglia e vediamo queste donne che stanno malissimo pelate che che vomitano chiama nausea che stanno male quindi è una malattia che spaventa tanto sia dal punto di vista della potenziale mortalità ma anche dal punto di vista delle terapie
Che sono terapie pesanti da affrontare non sono nel come curarsi l'oncologo il mio oncologo disse Alice non ti stai curando un raffreddore
Ti stai curando un cancro quindi se SIAI paura se ha il timore se sei terrorizzata dalle terapie è normale è assolutamente normale
Quindi sì c'ha un aspetto psicologico molto importante sicuramente le donne che si ammalano
Avrebbero bisogno di essere sostenute da entrambi i lati non solo le terapie attive sul corpo ma anche la parte che riguarda proprio la la parte psicologica perché un
Un uomo anziché una donna dovrebbe leggere il tuo libro
Perché a dovrebbe leggere il mio libro un uomo nella domanda
Per allora una motivazione è che è un libro pieno di consigli
L'anno alcuni l'hanno definito quasi un manuale ho voluto mettere dentro tutta la mia esperienza a contatto non solo con la malattia ma anche con l'ansia con gli attacchi di panico con i disturbi alimentari
E ci sono proprio all'interno dei vari capitoli la parte dei consigli e non sono consigli medici perché io non sono un medico non sono un'infermiera qui non sono qualificata dare consigli medici
Però sono consigli proprio anche tecnico-pratici
Tipo non so quando poi si perdono i capelli la testa rude tantissimo e io così dei prodotti per lenire la cute e per impedire che facciano e fatta troppo prurito
Oppure ci sono consigli diciamo così filosofici si possono definire in questo modo
Tipo ad esempio mettiti al centro smettila di preoccuparsi di quello che pensano gli altri e di quello che vogliono gli altri e pensa solo a quello che tu vuoi per te stessa per il tuo presente per il tuo futuro
Quindi insomma ho cercato di mettere veramente dentro tutta la mia esperienza
Un po'perché sono una tipa da cancro che dà consigli non richiesti e quindi ho voluto mettere dentro veramente tutta la mia esperienza
E e poi non so dicono che sia un bel libro che si è piacevole da leggere la prima parte addirittura l'hanno definita molto simile a un giallo perché prende non riesce a smettere di leggere quindi spero che sia vero
Certe malattie
Ovviamente non prodotto anche prima non danno scampo
E nel ricordare
Il mese di ottobre il Dese ovviamente legato
Anche insomma la prevenzione
La questione della libertà di ricerca la questione della degli Investimenti alla questione del fatto che
Ancora oggi di forme di cancro
Si muore
E quindi perché questo aspetto cioè non è viene sì insomma nel quei tratti lei sentita o la senti questa responsabilità channel nel dell'nel girare del confrontarti
Ma proprio nel senso magari è il classico di presentazione di il del tuo lavoro del tuo libro di
Tra quanto è importante far comprendere che
La ricerca e quanto mai fondamentale
Sì allora ci sono tre aspetti fondamentali nella nel nel cancro del tumore in generale il primo aspetto è quello della prevenzione quindi far capire alle persone che importante fare i controlli tenersi controllati perché è queste malattie si curano meglio se si prendono in tempo
Il mio era un cancro in filtrante quindi uno di quelli che ha la tendenza di infiltrarsi nei linfonodi e nel sangue
E quindi se lo si prende prima che si sia infiltrato e sia andato in giro per il corpo a fare danni è meglio
La sei secondo aspetto eh
Per il seno in particolare l'autopalpazione cioè conoscere il proprio corpo conoscere come siamo fatti come è fatto il nostro sereno
Toccarlo regolarmente rendersi conto se ci sono delle cose strane che prima non c'erano dei fastidi che prima non sentivamo perché siamo non noi prime donne arrivederci conoscere e a renderci conto se ci sono delle cose diverse dal solito
E l'ultimo aspetto l'ho tenuto per ultimo ma non per importanza è quello della ricerca
La prima cosa che mi hanno detto in ospedale è stata sei fortunata perché il tuo è un tipo di cancro molto studiato dove oggi esistono delle terapie particolarmente mirate cioè una volta di fronte alla stessa tipologia che ho avuto io si toglieva tutto il seno
Si faceva la mastectomia si toglieva tutto si toglievano i linfonodi si faceva chemioterapia
Radioterapia tutto il Bari ha percorso adesso invece riusciamo ad interne
Venire in maniera mirata
Perché e abbiamo la possibilità perché è esistono dei
Degli studi che vanno a distinguere tutte le varie tipologie di cancro tanto che dovremo cominciare a parlarne al plurale cioè dire cancri perché sono tutti completamente DiVersi
In sei mesi di chemioterapia io non ho mai incontrato una donna che stesse facendo lo stesso identico percorso che stavo facendo io
Una aveva fatto la chemioterapia prima e poi l'intervento e poi avrebbe fatto la radioterapia un'altra cominciato con cioè erano tutte veramente di darsi perché è
Oggi come oggi esistono degli esami talmente mirati
Il referto della biopsia erano penso due pagine
Di di di dati di informazioni che io ovviamente non so leggere perché non sono un oncologo non sono in grado
Ma gli oncologi sotto capaci di proprio andare a verificare vedere lavare tipologia quindi da ricerche fondamentale perché più va avanti la ricerca e più riusciamo a garantire una sopravvivenza da queste malattie
Ecco c'è voluto un cancro storia di una rinascita dice spiega edito da ultrà l'attuale la la casa la casa editrice
Quando mi hai
Insomma vita rappresentare il il tuo libero
Era già da tempo che
Mi stavo occupando
Del diritto all'oblio oncologico
Perché perché c'è che cos'è il diritto all'oblio oncologico c'è acqua una sorta nodi di cambia proprio della no del del cancro mia propria della conoscenza quindi descrivo la mia il mio percorso il perito all'Umbria oncologico
Quel diritto che forse riusciamo a distanza di
Di un anno da quando abbiamo iniziato con l'Istituto Coscioni con altre associazioni legate anche alla al mondo
Del della conoscenza e della ricerca a
La rivendicazione anche nel nostro Paese ed il diritto all'oblio oncologico perché quando si esce dalla margine temporale del delle rischio a eventuali ricadute ci sono tantissimi uomini e donne che vogliono
Dimenticare vogliono essere dimenticati come malati oncologici perché perché se andava in banca se andiamo vogliamo accedere ai servizi finanziari banali assicurativi
Per un malato oncologico eh proibito quindi da una parte nel nostro percorso e questo è chiaro rivendichiamo
No all'esistere con il il cancro poi però
Non vogliamo più esistere vogliamo essere non più nominati come malati oncologici perché c'è proibito prendere un mutuo c'è proibito accedere ad una
Ecco hai pensato
Quanto si enti in i importante questa sorta di insomma di confine
Era insomma l'aver scritto questo libere controparti magari insomma coinvolto in un intimo problema dei primi
Sì
Allora io
Io ho davanti ancora tre anni
Di di terapia di blocco degli estrogeni
Dopo di che potenzialmente potrei essere dichiarata guarita
E nel momento in cui se dichiarati guariti si ha la stessa probabilità di una persona che non ha mai avuto tumore o cancro di di contrarre la malattia
Davanti alla legge però no
Quindi se io volessi adottare un figlio non me lo fanno dotare perché nella mia Scheda compare che io ho avuto un cancro sono stato una malata oncologica
E lo ritengo veramente ingiusto
Perché esse sono dichiarata guarita e agli occhi della medicina sono una persona sana e sono appunto uscita dal mondo dei malati oncologici e sono entrata nel mondo dei Sanniti
è giusto che io abbia gli stessi diritti che hanno tutti gli altri
Praticate sani
è veramente ingiusto che dopo anni dalla dalla guarigione Yossi ancora bollata come malato oncologica cessione si stare una un'assicurazione sanitaria privata come la fanno fare
Per cui visto e considerato che all'estero il la legge sull'oblio oncologico è una realtà non vedo perché in Italia non possiamo arrivarci
Poi è giusto che il legislatore metta un limite temporale che metta un so dopo tot anni dalla scienza fuori educare alla scienza che ponga un limite si ci sia un limite a tutto quanto però che ci sia la possibilità se un paziente vuole di cancellare il fatto di essere stato malato oncologico
Ecco non non
In in conclusione cioè
C'è un altro aspetto che volevo insomma
Trattare ed è
La sfera diciamo più più intima che
Magari con con
Può vivere c'è ovviamente una trasformazione
E poi nella tua esperienza
Cioè quanto ha inciso
L'essere colpita da
Da da un un cancro
Allora all'inizio sia terrorizzati
E l'ultimo pensiero che uno può avere in mente di avere rapporti sessuali proprio tutta
Si è in una in uno stato di per il terrore di paura di di di di disperazione anche poi passato quello si entra nella fase delle terapie attive in cui ci si sente tutto tranne che femminili ma proprio assolutamente al di là della femminilità io ogni tanto freddo
Nei film o nelle serie tv che fanno vedere queste donne malate
Anche
Insomma magari stanno male a causa delle terapie
E che riescono a fare insomma a fare l'amore senza alcun problema riesco ad avere rapporti sessuali senza problemi
Ma quando mai senza anche perché purtroppo la chemioterapia sette alle mucose e le secca tutte no non solo i capelli non solo la bocca che vengono le afte c'azzecca anche in altri posti quindi non è piacevole avere rapporti sessuali
Dopodiché io appunto vinto anche la terapia ormonale sostitutiva che
Blocca il ciclo mestruale e quindi anche in quel caso
Mi sono ritrovata con la secchezza vaginale e la cosa divertente che quando ne ho parlato con la mia un colloca legna guardate ha detto letizia ringrazia potesse avere di terzo
Ma ma che modo dovrebbe rassicurarmi il patto che potrei avere di terzo visto e considerato che era arrivata a un punto che non riuscivo più a stare seduta
Perché avevo un bruciore o prurito che non cioè stare in questa posizione mi era impossibile e lì per fortuna un contratto un'ottima ginecologa persona straordinaria che ha compreso il mio disagio e le mie difficoltà mi ha dato dei prodotti che si trovano anche al supermercato quindi non sono prodotti strani o particolari che insomma un'oncologa forse dovrebbe anche conoscere no comunque fa niente
E da quando ha iniziato appunto con questi prodotti eccetera adesso sto bene finalmente ho ripreso una normale attività sessuale non sono molto soddisfatta
E perché oggettivamente è appunto una malattia che stravolge abbastanza tutta la sfera femminile
E questo aspetto in Oncologia e messo molto molto in un canto come se non fosse importante
Perché etiche di curare vedi guarire devi sopravvivere quindi ai altre priorità in quel momento
E devo dire mi hanno aiutato in questo senso anche moltissimo le altre donne malate di
Perché è cominciare a parlare con le associazioni e con le donne che fanno parte di queste associazioni che hanno una grandissima esperienza perché essendo volontarie e avendo incontrato tante donne come me
Hanno sentito tantissime storie e quindi hanno un bagaglio di esperienza che aiuta molto
E purtroppo le ho potute incontrare solo
Praticamente alla fine del percorso perché dovete sapere che io mi sono ammalata nel periodo del copie d'quindi distanziamento sociale tutte le attività delle associazioni erano sospese a data da destinarsi
Per questo ma non è stato facile proprio per niente l'isolamento è stato difficile da gestire
A me
Pare che ci siano tutti gli elementi anche un pizzico di di ironia
Prima
Per leggere per comprare il libro di di Alice Spiga c'è voluto un cancro storia di una rinascita edito da ultrà edizioni
E e quindi un po'questo il modo con cui tu hai affrontato lo stai affrontando perché come hai detto non è il capitolo diciamo si si conclude o comunque si esce dalla dalla zona rischio ancora Enzo mai di fronte che insomma tre
I tre anni va be'nel frattempo ci saranno insomma altri altri momenti insomma come come questo e io lascerei a Tell ultima l'ultima battuta e lascerei attenti i saluti finali qui dalla libreria pelli di viale Somalia a Roma
Io volevo davvero ringraziare tutte le persone che sono intervenute stasera che sono venute quindi brevi a sentirmi parlare
Per me è sempre bellissimo parlare di me stessa del mio libro del mio percorso sono
Un'anima da palcoscenico quindi stare su un palco a parlare di me stessa nutre la parte più più femminile di Matthew Barney torna anche stia un po'di vanità si sta
E qui ci tengo a ringraziare veramente tanto Mariantonietta perché insomma ha accettato di di farmi da moderatrice questa sera davvero ma ti ringrazio davvero di cuore
E grazie anche radio radicale visto che insomma stati presenti a videoregistrare l'incontro