Lo spazio adriatico e i Balcani dal Medioevo all'età contemporanea. Tra dimensione politico-culturale e dimensione economica - I Balcani nel lungo '900 (2ª giornata)

Possiamo dare inizio ai lavori con un perfetto ritardo accademico ogni quarto d'ora accademico classico io dirò veramente solo due parole di ringraziamenti e saluti perché poi la
C'era ora come iscrizione
Della mattinata sarà la dottoressa Ranieri
Quindi innanzitutto porto naturalmente i saluti del direttore del dipartimento i beni culturali che era ieri all'apertura del convegno infatti ricordo che oggi siamo la seconda
Sessione del convegno lo spazio Adriatico i Balcani dal Medioevo all'età contemporanea
E vorrei fare poi alcuni ringraziamenti diritto ma non diritto quindi sentiti innanzitutto vorrei ringraziare la professoressa Bennati che ha portato due classi
Del liceo Alighieri due classi quinte scienze umane direi e e soprattutto ringraziare tutte le ragazze che si sorgeranno queste tre ore di di lezione universitaria ma a parte gli scherzi sono molto contento di avere anche perché io coordino un corso di laurea si chiama storie stessa cultura del Mediterraneo e alcuni dei
Partecipanti a questo convegno sono professore all'interno di questo corso che esiste a Ravenna da quattro anni e che insomma il il il convegno di questa tre giorni si inserisce all'interno dell'attività di questo corso di laurea quindi spero che sia un'occasione anche per giovani che stanno magari scegliendo e il loro futuro accademico per almeno essere in cui usi ittita queste tematiche
E poi gli altri ringraziamenti riguardano naturalmente tutti coloro che hanno permesso
L'organizzazione di questa da tre giorni naturalmente non mi metterò a fare un elenco personale di ognuno perché altrimenti passerebbe tutta la mattina voglio però ricordare naturalmente Europe dai retta Romagna è qua presente
La dottoressa Medeghini
Mali che inserite all'interno dell'assessorato tale politica europea del comune di Ravenna che ha dato un contributo fondamentale ed è un populista organizzativo e da un punto di vista sostanziale economico alla realizzazione di tutto questo
Il Dipartimento di beni culturali Loggia ricordato vorrei poi ricordare Flaminia che allo stesso modo ha contribuito in maniera attiva sia da un punto di vista organizzativo che finanziario
E e ricordare che tutti i lavori
Del convegno da ieri fino a sabato sono ripresi da radio radicale e quindi ringrazio intanto Alessandro in Palazzo che qua sfoggiare e le riprese
Considerate che inizi alla serata in serata dopo ogni sessione sarà tutto disponibile sul sito sono già disponibili ad esempio i contenuti di ieri
Quindi invieremo poi a tutti coloro che lo vorranno i link diretto e anche chi non sarà stato presente insomma potrà recuperare se vorrà
I contenuti del spero di non aver dimenticato nessuno
Se dovesse aver dimenticato recupero nel pomeriggio quando sarò io a fare il Ser ringrazio naturalmente i colleghi che interverranno ma a questo insomma penserà
Penserà la dottoressa Ranieri c'è un piccolissimo cambi di programma nel senso che una collega ha avuto un problema
Personale somma di salute quindi forse slitterà al pomeriggio arriverà un altro collega in presenza che anticiperà la sua relazione che doveva essere nel primo from pomeriggio il dottor Zaccaria che tra poco arriverà quindi avremo quattro interventi due on line e ringrazio i colleghi on line sarebbero voluti essere qua presenti ma per pregressi impegni non non sono non sono qui fisicamente ma li vedete i vedete connessi e lascia a questo punto la parola alla dottoressa Ranieri per introdurre
Gestire questa mattinata buon lavoro a tutti grazie per la vostra presenza iniziamo i lavori grazie
Intanto grazie al professor Macchi per e allora innanzitutto parto già con un errore perché credo di aver detto poco fa al processo di meticciato del San Giovanni iniziavamo con i veti c'era il cottimo amo consono Agno naturalmente il contrario come da programma anche per una questione di diciamo continuità cronologica
Partiremo infatti da appunto dal dall'intervento del professor Zamagni o che un po'C collegherà anche con quelli che sono stati gli argomenti toccati anche nella giornata di ieri
Si parlerà di Adriatico bizantino fra la tarda antichità e l'alto Medioevo il professor da Vagno è attualmente professore associato alla bische University di anche era dove si occupa principalmente di studi bizantini
Ecco organizzatore dei seminari Bisanzio Mina anche era socio del Mediterraneo in seminario membro del Princeton University sempre oggetto è stato ora inoltre visiting professor alla e invitanti in arti storia alla University allora l'Università di Venezia
Naturalmente a diciamo numerose pubblicazioni alle spalle io per ognuno dei partecipanti vi limiterò diciamo a a citare qualche monografia fra le più recenti a per il progresso per il professor Zamagni ricordiamo in particolare Citizen Transition urbani sbaglia in Bisanzio un Between lei tanti qui Tyrande io mi dimetto mi dell'inchiesta pubblicato dalla British archeologica report International sia su nel due mila e nove
E a Sipro Smith lei tanti qui ti Ande io unirmi da lei chissà ANIAI landing Transition ho pubblicato invece più recentemente da Rutledge nel due mila e diciassette
A questo punto io darei direttamente la parola Zamagna senza perdere troppo tempo
Se ha una presentazione se non sbaglio può condividere il lo schermo fare siamo se funziona tutto
Sì grazie mille
Cara
Spente che la condivido grazie Milano persero essa Ranieri per la gente
Prima introduzione per la generosa introduzione spero che possiate vedere la o in
Vediamo molto bene
E perfetto allora
Intanto spero licenziato vorrei
Cosa rettore occhiuto venire a Ravenna escrementi riluttanti siamo purtroppo impegni pregressi come debbono professoressa lamiere glielo hanno impedito ma vorrei comunque ringraziare il professor Marche Michele per l'invito no dico collega e mi è sempre in sempre calato sui Savigny la dottoressa da ponte per grande supporto logistico banche da per moto dunque il titolo dell'intervento con potete vedere appunto l'Adriatico bizantino fra tarda antichità e l'Alto Medioevo
Il ruolo degli spazi insulari e costiere nella storia dell'impero bizantino è stato spesso trascurato sia dagli storici d'Italia da un lato poi chiaramente legato importanza predominante dal punto di vista socio culturale economico politico-religioso e amministrativo di Costantinopoli una vera e propria megalopoli del Medioevo attorno alla quale gravitano tutte le risorse economiche fiscale come tali dell'impero bizantino d'altro lato è parzialmente conseguente da questo va sottolineato che dato che grandi isole riusciremo costieri non venivano o non sono stati considerati da parte della storiografia vigentina parte del del cosiddetto un arco dell'impero stesso incentrato sulle cioè Cavalcoli
Sono lei per le le le puntualizza spazi costieri sono stati esso concepiti come periferia remote lontane e cuore pulsante della vita socioeconomica dell'impero ma invitati Nietzsche dovrebbe essere comunque parzialmente almeno scusati perché le fonti letterarie documentari pile non dimostra uno spiccato amore primario
Sebbene cito pesante suor Passini tribale del sì desse auguroni dei e Spada spin degli usi operando Braghini in Literary i maggiori
Beh sì molti indizi in azioni schermo opaco nuova fine della situazione
Quindi va sottolineata l'importanza del Mare Nostrum ne caratterizzarono a Palazzo Croazia che perdura ben oltre l'attacco Pitta è il fatto che il Mediterraneo antico e anche medievale potesse essere controllato solo se si possedevano le sue isole
Come anche gli strateghi punti strategici di passaggio costieri quali stretti o penisola questi dimostrato ad esempio dalla storia della costa Adriatico orientale il suo paesaggio insulare Cat
E in questo senso fare aprire due premesse preliminari
In primo luogo sono perfettamente consapevole che non tutte le aree costiere un insulari e non tutti i loro centri abitati rappresentavano snodi naturale all'interno di un po'strutturale se il mare può essere può infatti offrire opportunità per la continuità e l'unità dello spazio antropico le sue isole coste possono anche essere sinonimo sinonimi di frontiera isolamento senta tutta via che e si detti nel modo esclusivo il ritmo dello gli stenti in secondo luogo importante fornire un quadro analitico che ricomprenda tanto di Stati costieri che le isole di un impero che subì una drastica frammentazione permetta settoriali e delle proprie strutture economiche fiscali amministrative militari
Nel passaggio dalla tarda antichità e i primi secoli del Medioevo
Quest'ultima rappresentano infatti un periodo critico nella storia diventare Decoud no dai d'un impero che rompo le morire
E si estese dalla fine del questo periodo dalla fine terreni di Giustiniano prima al ritorno delle ambizioni navale di Basiglio primo un periodo cruciale per la formazione di un impero cristiano Romano ortodosso
In questa prospettiva utilizzano il termine quindi vigentina per definire uno spazio geograficamente disperso ma economicamente amministrativamente inclusivo e socialmente coerente uno spazio in cui diversi ruoli politici e strategici giocati da ciascuno di presidi costieri misurare si sposava con la loro importanza come vettori per il commercio regionale trasferita Errani e per i movimenti per Marini in effetti ci troviamo di fronte a una serie di siti e manufatti come le anfore globulari su tutto però ripetutamente
Mi sono documentato in tutto il Mediterraneo di benzina che suggeriscono una politica economica vinci sta e all'unità su diversi livelli sociali politici amministrativi culturali militari e si estendeva a tutti i territori controllati Dellisanti incidente
Territori concludevano importanti isole come la Sardegna la Sicilia e alle Baleari
Oltre alle province costiere Calabria
In questo senso il mio contributo di aver esaminerà brevemente lo sviluppo dei modelli insediativi lungo l'Adriatico bizantino
Infine sarà quello di sottolineare il concetto di commestibilità come intrinseco gli spazi insulari e costiere che costituivano la cui né di Ina e come correlata alla posizione strategica che questi dettagli nero lungo le rotte di navigazione riporta
Ciò è dovuto tanto al fatto che l'Adriatico è stato definito proprio dal professor Rivetti si parlerà dopo di me come riterranno ridotto un piccolo sino un corridoio marittimo che configurano che configura la penisola italiani banca
Quanto al fatto che l'Adriatico spesso ci offre tra il settimo e la fine del nono secolo l'opportunità di esaminare dichiarazioni recenti locale del potere l'identico nella penisola e le regioni viciniori come l'ha comprato dalmata collocata al confine
Per le scale di influenza Carolingi e costati Napolitano
Di conseguenza affronterò le traiettorie storiche mitra insediamenti i loro rispettivi scali portuali ubicati lungo nero di navigazione Adriatic Mediterranean
Nutrito da e Comacchio e Zara
Infatti che cito Frua visto in forza a Bruce probabile per Fontolan servizi piatti distratti militari economico Cheney cui steli
Fine della citazione professionisti cercò di sottolineare il secondo punto ovvero mostrare come gli spalti professore via diventino bene esemplificano lo sviluppo delle relazioni commerciali sociali e politiche professionale lavagna
Richiede e dentro Empoli ma intanto tattiche flessibili lecito e ha finalizzate alla sopravvivenza politica di questi stessi spazi fino alla situazione
Queste tattiche incorporando ovviamente anche episodi di conflitto posso solo elencare possono elencarne alcuni qui
Il tentativo carolingio di con questa la Venezia marittima bizantina l'inizio del ramo secco e tensioni sociopolitiche nell'Istria nello stesso periodo come mostrato dal famoso Plast utilizzare e infine ripetute incursioni arabe nel sud dell'Adriatico culminato nella creazione degli Emirati di Bari e Taranto alla metà secco
Infatti l'attività che ho appena menzionato
Si basava sulla capacità della macchina burocratica e fiscale bizantina nonché dei distaccamenti la flotta Costantino qualità dei suoi comandanti ieri Jihad molti cambiamenti nella politica mediterranea
Come nel periodo successivo alla caduta di Ravenna appalti da parte dei Longobardi nel Settecento cinquantuno o la firma del trattato di Aquisgrana con Carlo Magno nell'ottocentododici in questo senso Ambra esaminare le fonti letterarie documentari abbinando le la cultura materiale Roma dettare la resilienza delle attività fare socioculturali commerciali anche artigianali numero
Servirà si vedrà anche come questa attività supportarono la corrente insediativa e la densità abitativa dei siti urbani
Anche se spesso a scapito della sopravvivenza misfatti pubblici e quindi monumenti
Di conseguenza importante sottolineare due ulteriore osservazione linea una conclusione di questa sezione introduttiva
La prima a che fare con la mia selezione dissi
Da un lato come accennato in parte la mia attenzione si concentra su insediamenti che non possono essere definiti semplicemente che i tuoi opinioni
Queste ultime divieti comunione chiesi fornì fatti caratterizzati della promozione del contratto sociale degli scambi culturali ed economici
Spesso si caratterizzarono come siti di medie dimensioni né completamente urbane completamente rurali
Perché i loro abitanti approfittarono delle opportunità di crescita economica sfruttando la propria posizione lungo le principali botte marittime
Un buon esempio di ciò è offerto dalla dal porto di sarà da mezzo dell'Adriatico nell'acqua e Albania
Saranda era una fiorente dietro i commi di un punto di sbarco per i pellegrini diretti nella vicina fino al di silicati rimasta frequentata Fini più indecente al decimo secco
E in questo senso i siti esaminati non furono incardinati solo sui loro porti quali luoghi visti semplice transito ubicate lungo importanti l'organico di navigazione
Piuttosto che al contrario di Saranda Comacchio Zara Butrinto fornisse elementi che mantennero vitale funzioni urbane che ne determina Roma il paesaggio e in tessuto si direttivo
Continuando anche svolge un ruolo economico di primo piano lungo le rotte regionali interregionali chiarirono Pasquina libertina passettino e non secondo e anche parzialmente oltre
Conseguente questa è l'ultima nota preliminare che voglio proporre
C'è la possibilità di valutare la tradizionale narrazione storiografica in base alla quale di fronte a poter in conflitto Impero bizantino il califfato o il mondo bizantino ai primi Longobardi coi Carling i siti costieri sopravvissero solo quando mantenne il rilievo politico quali le capitali tematiche una rilevanza militare come le aree fortificate ubicato in luoghi strategici lungo la frontiera ma fino in questo senso il destino di siti come Butrinto Comacchio Zara dovrebbe aiutarci a confutare l'idea che soli centri urbani che svolgeva un ruolo di primo piano nelle reti sporchi sostenuto dalla fiscalità strappa o che facevano parte dell'organizzazione amministrativa
Sociali e militare
Soprattutto imperiale preservare la vita economica sociale e politica ben strutturato
Negli ultimi quarant'anni una pubblicazione puntuale dell'indagine teologiche insieme un'analisi più attenta ecologicamente cronologicamente consapevole importante indicatore materiale domanda attività umane per la ceramica
Hanno consentito di delineare un quadro comparativo rivelatosi essenziale per ricostruire la natura precisa della vita urbana e quelle che sono stati definiti come i secoli bui di Bisanzio il parcheggio da un lato si dovrebbe sottolineare il ruolo centrale della sulla data piccoline vigentina
Nel modello di distribuzione e consumo della ceramica e ancora in particolare con un asse che andò dal Mediterraneo orientale a nord-ovest Adriatico e al nord calmarmi
Nel frammentato mediterranee post umano anche insediamenti politica politicamente o militarmente non rileva potevano fungere da zone di interazione sociale ed economico quattro campi si potrebbe notare come spesso questi insediamenti conservassero punto in Europa sebbene espresse attraverso concetti di pianificazione struttura paesaggio riorganizzazione sociale e differivano occhiali da quelli del periodo classico
E in questo senso proprio dal mare Adriatico abbiamo due distinti meglio scavati e documentati qualche graficamente
Per il taglio qui in età mutamenti nel sud dell'Albania e comaschi verso nord-ovest la prima Butrinto
Era una città con un lungo passato classico situata su un promontorio che si protendeva dal sulla sponda nord di un canale naturale che lo collegano Alma Aprea
E cito qui ma di distanza Angioli vita ma un teatro Litta Morgana munus del vedendolo in o piccoli romanzi
Io scampando spot ottoni indica non utenze poco pesce Messana superman sento infine per la citazione
A prima vista in base Costituzione proprio ci troveremmo quindi di fronte a un centro piuttosto isolato di cui pochi abitanti finiva nell'occupare solo l'aria della ex acropoli
Circonda un cito circondato da un numero di fortificazioni costruito nei quinto secco e chiedendo un sito che venne infine abbandonato alla metà dell'ottavo dopo una crisi piuttosto catastrofica replicando rimangono sconosciute
Tuttavia le invero scarse fonti letterarie ma soprattutto le evidenze archeologiche vadano e la città rimase accento drammatico amministrativa dell'interesse della macchina amministrativa e militari vigentina sebbene con un addio alla fine del paventavano secco
Gli scavi ma non ha ancora fornito un quadro tagliato del strutture del paesaggio urbano
Tuttavia è chiaro che Butrinto spiccava autorità politiche militari
Infatti le indagini archeologiche hanno fatto luce sulla residenza noi CONS dell'Arconte locale datata vengono secco le situato sulle rovine di un acquisto quinto secolo e locali ubicata su nella cinta fortificata noi così ha restituito ma se ne dispone l'esponente è di bronzo di cantine da parte per la dettato intorno alla fine del decimo secco è un milanese d'argento emesso da Leone sesto al fine del nono secolo e infine forse più importante
Cinque sigilli di piombo Bidognetti
Tutto tutti tutte queste evidenze conferma del ruolo di questo complesso edificio come sede dell'Autorità amministrative e militari locali
Inoltre l'evidenza e ceramiche emersi dal crollo di due
Torri delle mura sono datate tra fine settimo e ottavo secco presentano un quadro alquanto complessa e che va a sommarsi a quello che ho appena tratteggia infatti reperti consistevano principalmente di ceramiche inglese di produzione locale in particolare via pure globulari importazioni
Queste ultime le anfore globulari a cui ha fatto riferimento all'inizio sono state definite come una nuova all'India di recipienti da trasporto che apparvero rapina del settimo secolo e che si diffusero presto su scala Imperiale
Sembra infatti che le anfore globulari siano state prodotte
Fra il settimo e ci mostra eccolo con diversi tipi IBM alcologia tanto nel Mediterraneo orientale quanto nell'Adriatico meridionale in particolare a Otranto e infine nel Tirreno le ancore globulari sono quindi state riconosciute unanimemente come i migliori possibilità per identificare il trasporto delle rotte del trasporto a breve ed una distanza nel periodo in esame
Infatti in particolare quelle recuperate dagli scavi Butrinto indicano una provenienza Egea eccome basata sulla The Program
L'analisi di altra ceramiche ritrovata Butrinto indica quindi una rete Adriatico meridionale con commissioni commerciali sociali e culturali nonché politiche con il mondo bizantino basate sul cabotaggio interregionale
Almeno parzialmente sostenuto dallo Stato per l'ottavo persino nel nono secolo allo stato di Peppino Caputo nell'ottava e persino nel nuovo secolo sfruttava piccole imbarcazioni simili a quelli ritrovati negli scambi del POR mimica per a Costantinopoli Istanbul
Infatti la Butrinto dal nono secolo era un centro religioso amministrativo con centri residenziali
Raccolti attorno alle fortificazioni assunti l'acropoli come dimostrato beni dai materiali sigillati veniva ridistribuzione delle due Torri avvenute nel tempo causa ecco
Tuttavia non bisogna dimenticare l'importante ruolo giocato dal pulpito dalla cosiddetta retti abitazioni teorica meridionale all'incrocio
Con le botte Adriano la distribuzione lungo le vie marine del Mar Jonio ci dimostra infatti che per l'ottavo secolo reali occidentale della inedita Ina erano economicamente tanto importante quanto alla porzione Gea dell'arco ampio descritto precedentemente ciò è dovuto principalmente al fatto che la Sicilia fungeva da catalizzatore fiscale per i territori dell'Italia meridionale
Calabi Puglia e rimase lo sotto controllo bizantino nonché da vero e proprio ponte alla corte Costantino puritana e mediterranee incidentale grazie soprattutto a ruoli preziosa fonte di approvvigionamento i tracciati tra capitale
Sì dalla fra secco allo professor Zavaglia si sente includere che nell'ottavo e nono setto tutto Trento il supporto chiedo il fulcro di UniCredit fortificata libertina
Statisticamente posizionata lungo la costa dell'Adriatico meridionale The parte integrante di un intreccio di reti di cabotaggio regionali e viene didattico Inca personali
Se l'importanza di Butrinto nelle dinamiche della Crimea mediterranei vigentina si doveva in buona parte al ruolo svolto dalla fiscalità delle strutture amministrative locali e dall'autorità militari
Imperiali perché citare in alto dominio bizantino fino all'undicesimo secolo Purcell diventare un capitale tematica lo stesso
Non si può tuttavia affermare nel caso di Comacchio
Che si trovava l'incrocio tra delta del fiume Po e le rotte marittime marittima che lo collegavano ottanta gli insediamenti a monte quanta l'Adriatico e ha attraverso di esso aumentarne
A Comacchio ritmo di produzione e distribuzione delle merci nonché la loro importazione consumo non era dettato metta la presenza dell'esercito bizantino me da quella di funzionari imperiali
Infatti l'intero arco integrale dell'Adriatico venti a Cradle sono nominalmente rimase solo nominalmente sul dominio Costantinopoli tanta in particolare dopo l'accaduto di Ravenna dopo la lingua
E l'incorporazione alle liste nella sfera politica carolingia
L'insediamento di Comacchio sviluppo drasticamente nel settimo e ottavo se
Sì attiva il settimo ottavo secolo su una serie di dune parlate da canali
La componente di importanti vie d'acqua con il motivo e l'opportunità di dotare una pasta d'aria psichica strutture e ci ricorda quelle che si svilupparono Rhodes successivamente arrivo anch'lungo o nell'altro centro della laguna bene
Il porto di Comacchio era collegato alle coste estere alle coste da un ampio canale di origine naturale
Che trasportava l'acqua salata verso l'interno ed era protetto da una laguna ma scusate per la qualità della dell'immagine un po'dogana
Comanche era chiaramente un importante snodo e convogliato importazione di Aprica Ranieri tale quali stecche Roma Pinotti l IVA passa al mondo longobarda e carolingia
Questo dimostra la presenza di ceramiche
Fini in associazione con alcune globulari che circolavano anche il lungo polacco nell'Adriatico perché prodotte tanto localmente quanto importante da centri di prodotti orientali infatti proprio Polaris simili a quelle trovate Comacchio sono state rinvenute Cipro e la collega accorse per si riprenderà si può proporre qui un confronto con i colleghi in Polonia dell'Europa settentrionale
Derivante non solo della funzione di questi insediamenti come è noto commerciale interregionali
Ma anche da altre caratteristiche comuni come il numero relativamente ridotto gli abitanti tecniche costruttive il nel mio la mancanza di adeguate fortificazioni che negli Empoli a
Per me dell'Europa settentrionale iniziano a comparire solo dalla metà secco
E infine il numero limitato di easy o di edifici pubblici
I monasteri vanno considerati come eccezione poiché a Comacchio più che nell'Europa settimanale erano attori principale della vita sociale ed economica locale spesso come grandi britannica BR
In questo senso bisogna anche considerare una differente importante per il Oria Comacchio il primi che hanno fornito forti evidente di produzione artigianale locale mentre nel sito lagunari di prodotti dell'agricoltura locale fornivano i mercati Erika spostati verso i territori cattolici e quindi venti un buon esempio di questa dimensione locale converge forniti dal documento ufficiale espresse centoquaranta d'appello longobardo Liutprando
E consentiva agli abitatore est in coma e di commerciare sale e altri beni lungo il Po piume poco e indennità già due secoli prima Cassiodoro elogiava gli abitanti delle lagune perché cito tutti i loro sporchi sono dedicate alla produzione del sale
Invece dichiarati alci usano Rulli
Qualcuno potrebbe non cercare loro ma tutti vogliono trovare Santino la citazione
Comanche rappresenta quindi un chiaro esempio di insediamento che vantano funzioni urbane almeno in parte incardinate su un'economia vitale basata sui rapporti commerciali tra il mondo occidentale di Peppino
Sebbene con una tipologia di urbanesimo rimanda quelle sviluppate ci con successo in aree lontane ante Errani
Un ruolo piuttosto diverso invece zar e l'altra cosa professore rispetto Roma
E infatti come già accennato la costa orientale dell'Adriatico stesso diventi un centro di rinnovati interessi imperiali di Pechino alla fine dell'ottavo secolo innescato proprio dalla caduta di rate
E successivamente dalla spinse spinta espansionista dei Carolingi nelle lagune bene all'inizio del nono secolo come già città
E cito nuovamente qui nonostante tutte le controversie di stampo ideologico e politico religioso la pelle interessa è ridotta capacità di controllare il litorale adriatico
Possiamo copre e nonostante squilla per l'interesse la ridotta capacità di controllare tutta l'allegria possiamo ancora parlare di Bisanti dell'Adriatico orientale fine della situazione
Tuttavia si trattava di un'intera nazione davvero peculiare delle cose Ippolita basata sull'adesione dell'élite locali e atta a salvaguardare vero indicazione che conducevano dall'alto Adriatico alla capitale
L'apparizione del cosiddetto Arconte della Dalmazia in sostituzione del duca locale è documentata sia da fonti documentarie che dalla sigillo grafia ed attacca alla fine dell'ottavo quindi non lo sa dal contatto dal si fondava sull'alleanza tra i top team locali per e sebbene questa alleanza fu scossa dall'indagine gravide della Sicilia nella centoventotto e traiettorie sociopolitiche amministrative e militari Mattia continuava a rispecchiare un impero senza perché con lo richiama l'alleanza politica alla venerazione religiosa può e la collaborazione di crisi a chi vizi comunità sparse ben oltre i principali possedimenti territoriali di Bisanzio
Ci troviamo di fronte a una parità limpidi insediativi quindi che andarono dalle città per Piacenti fortifica e in questo senso alcuni studiosi hanno sostenuto commentare rientrasse in quest'ultima categoria
Ma
Anche se questo forse il caso e anche rilevabili e che alcuni di questi Camastra cubo Banca come sono stati chiamati si trasformano poi in città aperti
E in particolare nel caso della Dalmazia quando l'intera provincia trascurata dall'amministrazione imperiale nei primi decenni del settimo secco la carlinga junior Slade emersa nelle fonti scritte la seconda e la seconda metà Antabuse ecco
Questo il momento in cui dalla bene promossa principale
Imperialista Regione ovvero proprio quando la contato in piazza il duca
è importante sottolineare come alla vigilia della sospinta militare contro la Venezia marittima Carlomagno in poco convocò ad Aquisgrana zia induce la Minetti che induca il vescovo Pizza la differenza è più importante per cui Sottoripa risiedeva nel fatto che sebbene le due Province costruite nel nome di Dante
La gente a non aveva ancora un centro urbano che potesse rappresentare perché la città di Venezia pur rimbalzo stessa non esistevano ancora perché al contrario dalmate aveva la propria capitale azzarda
L'evidente sigillo grati che supportano questa conclusione in quanto la recente scoperta di peppole pubblicò un bello che dare identifica la da città come centro amministrativo principale dove dal martedì da da e punto chiave nella riconquista imperiale dell'Adriatico orientale
Ciò chiaramente amplifica o alla rilevanza politica vitale dette una nuova importanza quale accoppato funzione politica Riggio così amministrativa chiaramente più accentuate rispetto a Comacchio
In altre parole ci troveremmo di fronte a un diverso tipo di insediamento nella varietà dell'incarnazione del so a orti perfino nell'Adriatico
Questa conclusione supportato dall'attività delitti documenta per dargli credibilità e quali inclusa la costruzione di un palazzo governativo e cosa più importante della chiesa a pianta circolare dica Sandonà e stata dice un nuovo architettonico ben al di sopra di quello di locale
Non dovrebbe sorprendere sapere che la Chiesa ospitava le vendite di Santana state inviate da Costantinopoli nell'ottocentodieci infatti titoli e delitti come anche i tuoi ideali quali
Soli di Costantino quinto provati Central darà rappresentano nell'aria viciniori rappresentava l'incarnazione tangibile delle relazioni privilegiate recita la capitale imperiale infatti come concluso da sciacqua mi e cito via ottantadue d'acqua topici dandoci ER no a guardare sinti intangibles questa evoluzione verso ma tardi o appositi Tudose succubi di un occulto colpa anzi fine della seduzione
In conclusione possiamo affermare come non fosse un caso che la maggior parte di questi Klaus come li chiama Shaffer fossero parte integrante delle rotte marittime France interrati
Il controllo vigentino si concentrano supporti politicamente importanti i reati formali rifiutato questi potevano a volte assumere connotazioni strutture tutto il verbale con le banche
E Cannavaro ruoli economici politici amministrativi militari e strategici culturali per diversi e talvolta anche se sovrapposti
Qual è parte integrante di un sistema frontaliero che nell'ottavo c'è quello con le con la costa adriatica Alma milioni e attraverso quest'ultimo raggiungeva il Tirreno oppure leggero ed ha chiesto ignimbrite ambientale e tutta
Come già accennato questo diversificate residente neppur ricevimenti è stata descritta con acque né politica culturale sociale poiché essi e la riconobbero seppure a volte in modo informale patrocinio politico o almeno una relazione economica privilegiata Costantino
In questo senso la definizione di cui ne ha di benzina dovrebbe limitarsi si fanno parte dissipati parzialmente idea nel Mediterraneo comparti in passato perché se ci consente di delineare un quadro di connettività ridotta ma interrotta in un periodo tradizionalmente considerato come l'ottavo scura del commercio delle comunicazioni e della riforma
La selezione dei siti urbani costieri al principio proposti in questa comunicazione e basata su un sito scavi archeologici e sull'analisi una cultura materiale indicare un ruolo in un Mediterraneo economicamente politicamente diviso ma ancora vitale e parzialmente coerente un mare caratterizzata da collegamenti marittimi privilegiati rare specifiche che girano come no vi dicono interconnesse
Se le fortificazioni erano spesso alla matrice caratterizzante di molti di questi insegnamenti complica stupri e se non dovrebbero tuttavia essere considerati né come costruite precluso niente né come una semplice risposta militare incursioni negli nei fine come ultime ridotte per una vita ormai in declino
Al contrario e se fecero parte di una deliberata strategia direttamente o indirettamente supportato da tutto Rita imperiale
Per far fronte alle difficoltà politiche militari in un Mediterraneo frammentato e spesso evidenziarono tanto la disponibilità di risorse qualcuna qui pianificazione in altre parole le fortificazioni erano solo una delle caratteristiche ripari o di Cucci insediamenti urbani perché le diverse traiettorie dell'urbanesimo diventino potevano diverge intermediazioni punizioni strutture funzioni e strutture come dimostrato proprio nell'Adriatico
Da insediamenti sostanzialmente fortificati come brutti Butrinto che dominavano porti comunque ancora attivi da siti quasi urbani polipo Calì Comacchio
E infine a Centrobanca rinnovati con una spiccata funzionalità amministrativa religioso qualità
Questi siti non si contrapposero piuttosto giusta apposero completando
Dare felicità eredi dell'urbanesimo classico romano mediterranea definita in particolare dalle capitali tematiche si pensa cita come siracusano Antalya che non sono state incluse questo contributo in effetti dissi che adriatici in questione dovrebbero essere stati considerati come nuovi centri di una riorganizzazione sociale economica puntina
Basata sull'opportunità politiche commerciali offerto dalle comunicazione regionale delle coop triplicazione e di scambio interregionale che rimasero comunque di casi anche nel Mediterraneo delle cosiddette dar e igienisti grazie della vostra attenzione
Professor Zamagni mi sente ora
Non mi sente
Mi sente
La sento qualche cauto perfettamente
Allora siccome siamo in una sala antica con i soffitti molto alti devo chiedere fidi parlare un po'più lentamente e scandire diciamo bene le parole perché altrimenti qui rimbomba molto non si capisce bene e grazie mille per l'intervento poi le chiedo se in caso si e possiamo avere slide il testo da fare avere agli studenti del liceo
Così prima assolutamente con piacere anche anche le slide che volete perfetto grazie mille
Allora grazie ancora per l'intervento procediamo con il professore rivetti c'è verifichiamo se professori meticcio mi sente
Se sì mi sento sono che frena rimbombano Vasco enorme
Benissimo no all'importante sentiamo parlare o abbastanza lentamente
E allora quindi procediamo con il prossimo intervento presento il processo rive dice che è stato diciamo anche diverse volte a Ravenna quindi anche insomma conosciuto dalla città ma direi che conosciuta oro
Era un po'ovunque
Insegna il professore a Padova insegna la storia moderna è storia del Mediterraneo si occupa nel suo lavoro di ricerca principalmente punto di storia del Mediterraneo ma anche di storia dei Balcani e di storia di Venezia
è direttore dell'Istituto per la storia della società e dello Stato veneziano
Non che rappresentante dell'Università di Padova nell'associazione Coimbra Group di universi dis ed è dal due mila e diciotto delegato dell'Università di Padova e stakeholder nell'università uni Adrian reati non dell'Euroregione Adriatico ionico ha pubblicato veramente tantissime monografie solamente nell'anno due mila e ventidue in grande racconto del Mediterraneo e est-ovest il confine dentro l'Europa per da il Mulino
Nonché per Rubbettino il Mediterraneo e l'Italia dal mare nostro ma alla centralità comprimaria mentre nel due mila e ventuno
Ha pubblicato Italia Balcani storia di una prossimità sempre per il Mulino ci tengo poi anche a a ricordare la storia dell'Adriatico un mare la sua civiltà pubblicato sempre con il Mulino nel due mila diciannove con cui ha anche vinto
Il premier Giuseppe Galasso
Ha il professor i meticci e chi parla era oggi dei Balcani invece in età moderna quindi io lascio la parola a lui chiedo di lasciare acceso anche l'audio nel caso ci siano problemi anche per darvi un po'i tempi
Se riusciamo a rimanere diciamo entro la mezz'ora a sarebbe meglio grazie a
Grazie grazie io cerco anzi venti minuti perché dopo devo però proprio lasciarli un po'prima delle delle undici e mezza fa
Quindi anch'io provo condividere un'immagine così
Un resto trovati alla sua maniera
Va bene allora niente dell'ente il mio faccione cercate di immaginare i i Balcani
Allora i
E il concetto dei Balcani
è un concetto del dell'Ottocento in precedenza non è che si avesse un'idea unitaria di di questa di questa Regione e neanche nel Medioevo fondamentalmente
Era un mondo nell'aria come abbiamo sentito un un grande
Entroterra bizantino la cultura diciamo bizantina influito sono emersi nel corso del Medioevo le unità politica della Bulgaria anzitutto coi dopo la quarta crociata quello della Serbia
E
Diciamo che la cristianità latina quella che in cui diciamo l'Europa
Confinava con quest'area balcanica nell'area di della Bosnia
Non avuto diversi sovranità ma non non in modo definitivo da una parte c'era la Serbia che si barcamena tra e d'altra parte l'Ungheria che non è mai riuscita ad una della Croazia a controllare del tutto
La Bosnia quindi una zona un po'sfuggente
Sul sto parlando del Medioevo
Divisa oggi sul piano storiografico tra le varie storiografia nazionali
E anche ovviamente della della guizzanti mistica
I Balcani nell'età moderna Pozzecco anzitutto quali sono questi i Balcani premuto mostrarvi settanta confusione anche tra gli storici anche tra i colleghi c'è un'idea come dire di geografia
Geografia mobile non precisa dei Balcani a volte possono arrivare adesso invitando i Balcani sono subito
Regione segue a un confine settentrionale
Chi corre lungo il fiume Danubio lombardo il suo basso corso con il fiume Sava
E poi il fiume il fiume cupa che divide
La Slovenia dalla Croazia tutto salvo l'ultimo tratto diciamo verso verso fiume
è un confine duro questo
Stabilito già nell'Ottocento quarantatré del trattato di Varda uno dei più vecchi confini d'Europa quindi parlare di Balcani al di là di questa linea nell'attuale Slovenia ma anche nella nella Carmignola che
Emerge intorno al mille eccessivo ed è un punto di vista tipicamente occidentale
Quello di vedere al di là della linea linguistica italiana tutto una specie di di Oriente
E ricalca
Un po'la la situazione politica del ventesimo secolo quella della della Jugoslavia riferita ai Balcani in senso geografico si trovano si trovano più a sud a est di piume
E in questo caso comunque i Paesi ritenuti balcanici se non tutti trentuno romanica rientra perché alato Bruggia una regione litoranea si affaccia sul Mar Nero e che praticamente la la la parte marittima l'unica che ha la la Romania e d'altra parte la la Croazia che non ama essere definita ci va piano culturale Balcani però metà Kovacs e cioè almeno in senso geografico e la fase storica nasce in un territorio che geograficamente lo definiamo come balcanico
Sono abbastanza rigoroso su questa linea per non creare confusione nella lettura storica eppure anche per capire bene l'evoluzione
Soprattutto iniettando moderna di questa di questa di questa Regione
L'età moderna dovrà quindi poi i Balcani nell'ambito storiografico internazionale sempre più vengono definiti
Ed era un bel po'come Europa sudorientale
Il concetto di Europa sudorientale piace nell'ambito dei Balcani per il semplice motivo che se a termine Europa quindi meglio essere Ugo qualche Europa che nessuna Europa ovvero essere
Balcani
Bancario mette una colluttazione
Anche anche negativa basta vedere lingua italiana si parla perennemente di balcanizzazione quando quando tra le parti si litiga il quindi però io stesso personalmente quindici anni
Mai più
Preferivo il termine Europa sudorientale
Anche se c'è da dire che in Italia
Il termine Balcani è forte però se diciamo che definendo imbarcare come vi dicevo entro quella linea diciamo fluviale
Quello non può essere Europa sudorientale Europa sudorientale comprende la la malattia la Moldavia partiti principati romeni è un termine più ampio
Se invece dice difese rientriamo quell'area specifica che che ha come connotazione il fatto di essere un'area dove
C'è un c'è una tradizione
Confessionale ortodossa di rito bizantino su questa tradizione degli Santina ortodossa si sovrappone proprio nell'età moderna la Astori accede quella dell'impero ottomano che porta all'islamizzazione della popolazione e quindi proprio nell'età moderna che questa zona d'Europa diventa effettivamente imbarazzanti cosa sono i Balcani
Sono un io lo chiamo il terzo Meridione d'Italia sì d'Italia e d'Europa il primo è per importanza sicuramente l'Italia quello centrale
Le famose tre penisole anche di Braudel secondo è la la la penisola Iberica a questa proiezione atlantica ma che nel Medioevo ha una storia segnata
Dalla presenza araba dall'Islanda ed alla Reconquista
La storia italiana è quella che conosciamo questo terzo Meridione d'Europa una storia specifica a un Medioevo
Slalom bizantino slavo bizantino e ha un'età moderna ottomana turca detto banalmente
Mentre le altre gli altri due Meridione se assomigliano nella nella riforma cattolica o controriforma difficile dire contro il focoso abbiamo le similitudini che noi percepiamo venendo dall'Italia in Spagna sono le si mettono a lei
Dell'età moderna cioè riconosciamo il barocco le riconosciamo per processioni della Settimana Santa abbia c'è c'è un clima di familiarità ma una familiarità definita nell'età moderna
Il questo terzo Meridione i Balcani ha un'età moderna diversa completamente
Perché uno dei due pilastri del rappresenta uno dei due pilastri dell'impero ottomano un altro pilastro e la NATO il cuore dell'impero ottomano qua c'è il collega sarà gli abitanti Nista e poi diciamo per quella geografia
Dell'impero bizantino o nel mille venticinque alla alla morte di Basilio secondo abbiamo da un da un da un lato abbiamo un blocco
Diciamo balcanico e dall'altro abbiamo quello a un atto al centro al governo tratto da undici anni
E cioè quando il sistema bizantino ma anche il parroco & al sistema ottomano
E l'Impero ottomano proprio perché a il centro a Costantinopoli
E è un impero mediterraneo incredibile perché riesce a come dire far paura a all'Europa centrale riesce a fare due
Due assedi a Vienna per non parlare della dell'Ungheria va proprio ragionando sui Balcani in età moderna
Io sotto io cercherei di distinguere i Balcani da dalla dall'impostazione storiografica tendente che soprattutto voi il grosso della produzione di qualità in ambito tedesco da qui anche il suo ghost Europa che un sud est verso chi sull'Italia no verso il mentre no e un Sud Est verso la l'area tedesca che la prima cattedra
Di banche velistica di studi di storia dei Balcani è quella di Vienna quindi un interessi che continua rapinare tedesca e per fortuna
E di grandissima qualità migliori istituti si trovano in quella reale io non conosco nessuno illustri colleghi io lo conosco un istituto di studi balcanici in Italia non mi risulta mentre ce n'è
Ovviamente per il Sud-Est Europa in in Germania
Quindi
L'impostazione della geografia della storia di questa regione un po'definita sicuramente non in Italia però andrebbe secondo me rivista da un'altra prospettiva più più meridionale più mediterranea
Perché ovviamente il confronto nell'età moderna e contemporanea contro l'Europa centrale è impietoso ed è quello poi realizzato senesi si fa il confronto con altri due contesti
Europei e anche il Mediterraneo come la penisola iberica italiana cioè certo ci sono differenze però potrebbe potrebbe essere molto interessante cambiare prospettiva quindi vedete intorno a come concepire imbarcare in età moderna possiamo ragionare domanda aperta perché no io ho visto molto apprezzato la colleganza Ragno
Si vede l'ultima tendenza storiografica quello di mettere comunque ne entrano come sistema di connessioni al centro del discorso molto interessante la relazione su io la condivido pienamente questa è proprio l'ultima tendenza
E naturalmente tanti illustri colleghi ripresenterà conoscono molto bene che apre nuove prospettive con quella
Come dire di una certa geopolitica dell'Otto Novecento ma che nasce proprio da dallo studio preciso dei dei contesti a partire dal contesto mediterraneo che è stato messo sempre un po'in secondo piano perché marginale rispetto all'Europa che conta e di conseguenza anche i imbarcato
Ora secondo termine età moderna
Che età moderna abbiamo per i Balcani
Allora il punto di partenza canonico anche per avere un ordine di idee e la caduta di Costantinopoli mille quattrocentocinquantatré certo si dirà colleghi tanti vestiti ormai l'Inter ora ridotto alla Città Alta dato un bel po'già dalla fine del Trecento
In ogni caso
A Venezia alla notizia dell'accaduto sarà anche una città più poca pochi gol per l'opulenza più Treviso però alla notizia della caduta
L'impressione è stata tantissimo
Son quelle cose lei che tutti questi dicono si sia decadente decade però quando sparisce c'è un c'è un passaggio simbolico
Molto molto forte questo passaggio simbolico segna proprio la regione dei Balcani quindi politicamente non
Non c'era speranza per l'Impero bizantino ma sul piano simbolico è molto importante coincide poi questa avanzata ottomana che non molla ripercorrono che sono finisco più
Però Milesi mille quattrocentocinquanta cinquantotto caduta del Despotato di Serbia mille quattrocentosessantatré c'era una specie di regno di Bosnia non tutta la quale Bosnia ma gran parte finisce
Sotto i Turchini rimane una striscia croata
Sulla costa abbiamo una ridefinizione della Repubblica di Venezia sul mare
Tutta la Repubblica di Venezia come termine non è di sempre e del mille quattrocentocinquanta grosso modo con l'avvocato Foscari ed è un periodo in cui lo Stato veneziano si ridefinisce sì italianizzati
Già con le prese di di Padova accertato dall'inizio del quattrocento entra nella scena italiana eri definisce il
L'appeal di dominio del mare che chiama proprio l'ora stato dal mar è stato da terra
Nel si ridefinisce perché a differenza da sé dopo la dell'Adriatico
Se noi guardiamo la la politica estera di Venezia del precetto è una politica la capacità di gestire i rapporti con una pluralità di soggetti croati bosniaci serbi
Albanesi
Va nobili vari
Invece con la con l'arrivo degli ottomani c'è un unico soggetto e per cui è importante il ruolo ormai per fatta per il il rapporto che c'è
Ormai siamo rapporto tra Venezia e l'Impero ottomano è come dire Venezia un po'mediatore ma è Occidente colori è importante la figura dell'ambasciatore del Bailo
Che c'era a Costantinopoli da questo punto di vista fondamentale
E come diventa fondamentale la la l'organizzazione della flotta sia nell'ambito se nel nell'ambito del male
In generale provveditore da Murdoch
Con sede a Corfù a cui abbiamo sento parlare di Butrinto leader quel poco più sud
Diciamo che di fronte alle coste dell'Epiro ci sta ci sarà la battaglia navale grande quello di Prevesa del mille cinque trentotto cuoio quanti Lepanto mille cinque settantatré
Ma dove la del pubblico lo scontro di Prevesa e praticamente quasi non si è supposto dello scontro di astio quello del trentuno avanti
Cristo quindi ovviamente una zona estremamente importante su scala mediterranea
Allora non è un caso che il provveditore domani trova la sede a Corfù dove del resto
Mi ricollego popolare con la relazione precedente attorno al mille quando c'è questa rinascita
Di di di Bisanzio Corfù viene individuata come anche quello un luogo centrale cioè Venezia aumenta sempre
La memoria di cosa faceva Bisanzio e in qualche modo Venezia subentra nel mare a Bisanzio
E in queste quattrocento cosa vediamo che l'Impero ottomano letteralmente subendo è una conquista ma subentra arrivando fino alla linea del Danubio e della Sava
A quello che era l'impero bizantino nella riscossa quella per l'anno mille quello di di Basilio secondo
E sul mare
Genova ormai in ritirata Venezia tiene c'è una sua ci sono una serie di conflitti con l'Impero ottomano ma imparare eminenza quindi Venezia erede ribadisce
Il suo dominio sul mare Adriatico ma anche il biondino ma anche Vigeo nonostante la perdita vinti Negroponte
Di terrà dell'Eubea
Venezia avviene qualche a Creta perché ha cambiano e quindi se questa ridefinizione della parte di questa parte d'Europa
Dunque la metà del Quattrocento sicuramente un
Punto di svolta da quelli c'è una certa storia che poi le possiamo chiamare storia moderna non c'è nessun problema Ottokar spore
Balcani motrice non è niente di moderno sotto e tutti si stava male e quindi
Va be'queste sono ormai vecchie vecchie vecchie perché in discussione
Fino a quando dura quest'età moderna ci sono vari paletti uno uno molto classico quello del mille ottocentoquattro l'insurrezione serba
Un altro
Molto
Importante nell'ottocentosettantotto quindi quando vengono riconosciuti gli Stati balcanici e l'area diventa un'area di dispongo delle tensioni europea è
Da non dimenticare che un'area dove si scaricano le tensioni europea in età moderna è stata l'Italia basta pensare alle guerre Italia
Tra il quattrocento e il cinquecento e Editalia vissuto nella pace centocinquant'anni quando c'è stato un accordo tra la parte
Diciamo francese asburgica e ogni volta che c'era da ridefinire qualcosa c'era qualche battaglia
Italia vita in ottocentosessanta appassiti e la zona di scarico dell'attenzione diventano i Balcani ecco i Balcani diventano qui ma Kamil problematici a partire dal mille ottocentosettantacinque nell'ottocentosettantacinque
Settantotto potrebbe essere un altro termine non farò tutta la storia profondi quattrocento anni ma vi dico sono le commutazione
Oppure un'altra data permea di ritorno personalmente la scelgo quelle delle guerre balcaniche che è quella del mille novecentododici perché le guerre balcaniche la prima guerra balcanica quello del mille centododici chiude effettivamente
La lunga storia ottomana nei Balcani Balcani sono Balcani perché c'è stato un impero ottomano
Allora però rimanendo circoscritti ai tre secoli nel segno da una reazione dopo il sole moderna tre secoli dell'età moderna europea
Cosa quali connotazioni osserviamo allora nel Cinquecento
Vediamo che
L'Impero ottomano
Definisce bene il suo suo spazio Ubu
Un passaggio molto importante che oggi proprio vettura anche nei fatti che stiamo seguendo
E quello della conquista della Siria dell'Egitto dell'abbattimento dei Mamelucchi nel mille cinquecentosedici diciassette perché allora il sultano diventa anche il Califfo e quindici questa estensione
Degli ottomani che se li guardiamo guarda in prospettiva bizantina loro riescono arrivare laddove Bisanzio si è ritirata già con l'avvento dell'Islam quindi già nel nel
Essi nel nel settimo secolo quindi
La mezzaluna ottomana Erede quindi nel mille cinquecentosedici diciassette torna laddove c'erano dei duecento assoluto musulmane ma la chiesa Siria
E in Egitto la chiesa copta
Quello diventa l'altro l'altro pezzo importante può oltre otto diciamo con la linea della Cirenaica che l'ultima linea se guardate la divisione tra Impero Romano
Dolci dente doglie oltre quella linea cosa fa l'Impero ottomano nel corso del Cinquecento fa dei protettorati
Algeri Tunisi Tripoli non non arriva fino al Marocco parlo con ha una sua
Sua storia quindi a dei protettorati ma un protettorato anche la Repubblica di di Ragusa uno Stato vassallo paga
E naturalmente due principati i due principati
Rumeni quindi c'è un cuore ci sono dei pezzi importanti ore Facundo due elementi alla Toni ai Balcani e poi ci sono questi Stati satelliti
Ci sono due operazioni molto importanti per cui i Balcani veramente diventano ciò che sono e cinquecento peccato però le cartine perché spesso non viene valutato nei libri
Di storia il primo passaggio allora tutti i Balcani sono chiamati Rumelia cosa abbastanza rotta dire erano degli lungo terroni romane di sostanza
Se l'Anatolia eterno dei dei tumulti dei musulmani ma non è vero ci sono i curdi gli armeni greci eccetera Cia
Ma sicuramente i Balcani al momento della conquista sono del tutto del tutto cristiani più interno dei rom
Ci sarà una rapida islamizzazione prime quattro cinquecento e riguarda quelle terre che tutt'oggi sono musulmane vanno quindi varia albanese
Il rogo ve in area in area narrare
Un via vai sostanza oggi è e la Bosnia e la Bosnia e su e merito ci sono studi riflessioni tantissimo ora questa commedia c'è un unico blocco comincia a essere
Gli ottomani varie organizzano la riorganizzazione posando molto importante e la costituzione di un Eyalet di una provincia che si chiama arcipelago
Verso il mille cinquecentotrenta il primo brillerebbe ed uno sbrigo per l'attore sarà famoso corsaro Barbarossa quindi dando il titolo di di ammiraglio diventati governatore del dell'arcipelago cos'è l'arcipelago in sostanza e la Grecia classica il Peloponneso più Lella bene
Le isole dell'Egeo
E e l'ingresso dei Dardanelli
In quel in questa in questa in questo contesto che assume un aspetto amministrativo suo la la netta maggioranza ci sarà anche qui l'islamizzazione ma la netta maggioranza in quel in quel periodo nel Cinquecento
Sono i greci i greci hanno a
C'è c'è un vice c'è un vice del governatore turco che un drago ma non
E e fa da mediatore e a e ha un ruolo crescente
E fa da mediatore tra la popolazione greca che inquadrata secondo la struttura ecclesiastica che non c'è più quella la vita civile
Ed è legata alla Chiesa ortodossa quindi la vita civile va avanti come se ci fosse l'impero ottomano
E non solo c'è una specie di vicegovernatore che non è un musulmano e non è un turco il governatore sarà sempre Pupo insomma ottomano
Ma invece un drago un anno e e quindi come dire i greci hanno
Una un'autonomia un'autonomia una specie di attuali forse anche più da questo punto di vista
E e perché fanno questi questa operazione gli ottomani perché vogliono bene ai greci no semplicemente
L'arcipelago confida confina concreta che di Venezia e quindi una controproposta
I veneziani comunque sono cattolici
Quindi c'è un buco a dire una convivenza una una una tolleranza tra cattolici è ortodosso l'arcipelago una controproposta
Ottomana in nei confronti della popolazione
Grecia altro passaggio importante
Riguarda la la parte più esposta nei confronti del
Per l'Europa diciamo perso nei confronti degli Asburgo
Ed è l'area
Ex jugoslava si può dire per capirci rapidamente quindi Bosnia
Bosnia e area della della Serbia diciamo plastica con l'accordo condotta fanno da quelle parti gli ottomani
Nel mille cinquecentocinquantasette dopo che è rimasto vacante dalla dal mille quattrocentosessantatré viene ripristinato il Patriarcato di Tecce che il patriarcato della della chiesa serba
E in ortodossia se non ha il patriarcato non ci sei per esempio i bulgari lo l'avranno un esarcato solo nell'Ottocento e quindi è un grandissimo riconoscimento nel confronto chissà perché fanno questa operazione perché le vogliono bene no semplicemente un contesto alcun fine ed è il più esposto ed è ci sono le cosiddette guerre autore purché ci ci vorrebbero ore per ripristinare racconta bene ma questo allora la popolazione ortodossa chiede la vita civile in queste società e gestita dalla chiesa se se riconosciuta con tanto di patriarca la Chiesa quindi la popolazione sul piano civile
Può riconoscersi anche nell'impero ottomano che che funziona ed è un mondo suo sul piano amministrativo economico eccetera eccetera c'è una crescente islamizzazione della popolazione però comunque sul piano civile una volta pagato i tributi
La vita civile cioè quindi nascono risponda muoiono sempre il mio copre e quindi questa questa è una realtà questo questo passaggio gioca molto sul consenso nell'ambito della popolazione che la chiamiamo serva diciamo
Slava ortodossa in quel momento
Altro passaggio importante mille cinquecentottanta la costruzione di un e io letti bosniaca quindi la la la la Rumelia così come la quattrocento si divide tra uno e Arcipelago al Sud ovviamente da parte mediterranea Egea
E la Bosnia che è un che un cuneo che ha che che che prende sulla Croazia che quello ciò quel rimane della Croazia
E preme sulla costa sulla costa che è rimasta veneziano all'inizio un equilibrio
Tenuto su un tramite convivenza e tramite guerra tra Stam pur Venezia sette guerre
E sette periodi di pace ogni guerra in ogni periodo di pace e ha una sua storia comunque Venezia in grado di gestire viene da una vecchia
Storia quindi da un precedente
Molto lungo riesce a gestire e convivere sviluppare Commercity economia con l'Impero ottomano diversi confine
Con la Croazia con la con ciò che rimane del Regno d'Ungheria che passa sotto gli Asburgo con Ferdinando nel mille cinquecentoventisette
E dietro questa striscia che perennemente martellata con guerre incursioni c'è la carriola il Sacro Romano Impero quindi i turchi Premolo anche sul Sacro romano impero sicuramente non può essere Balcani Sacro Romano Impero Sacro romano impero
E quindi in questa parte invece il confine e duro rimarrà duro durante tutta l'età moderna abbiamo un lungo periodo di avanzato umana e poi dal mille seicentottantatré abbiamo
La la dinamica inversa cioè dalla parte centrale
Si va verso verso verso sud est in questo caso si può parlare di Reconquista molto molto mo'molto violenta e e drammatica le guerre penale gassata mille seicentottantaquattro mille seicentonovantanove e poi la guerra di e porti Porta Carlo vinse poi passarono x mille sette quindici mila settecentodiciotto cosa a quel punto lì anche geograficamente i Balcani sono definiti
Da questa conquista conquista austriaca e anche Venezia
E
E la Bosnia e via lettera in questo punto trentuno specie appunto di di Cuneo e si crea anche quella forma serpente della Croazia ad arco
La parte continentale dell'attuale Croazia è stata definita in quelle due guerre perse il Settecento e la parte litoranea quella di è stata definita da Venezia cioè praticamente il confine
Nel mille settecentodiciotto e l'attuale confine che c'è tra la Croazia e Bosnia Erzegovina
E non si andrà oltre quella linea un po'di civiltà secondo attento perché anche
In questo momento in cui è stato esteso e il trattato di Schengen alla Croazia faccende si ferma sulla linea del mille settecento di ciò non nell'ambito del del deputato dicendo e non per adesso non entreranno Romania e la Bulgaria di rimangono tra virgolette in Turchia
Mentre le una certa Europa si ferma sempre su questa linea un altro confine molto duro questo del mille settecentodiciotto molto guarda perché subito oltre ci sono anche oggi il comunità musulmane se se c'è un accumulo una uno cioè una concentrazione di di di profughi proprio sul nell'ambito bosniaco lungo la rotta
Balcanica però ecco li li quello tenendo un confine molto duro il risultato della della guerra e condizionerà il gli eventi dell'Ottocento quindi le insurrezioni serve allora i serbi cosa succede dopo il mille settecentodiciotto
Uno sa vengono a sapere che c'è uno in Russia che conta e Pietro il Grande e che si propone come loro protettore
E questo era duplicità della Russia che diventa Russia
Facendo sia uno pena allo stesso tempo nei confronti dei Balcani la Russia che in casa europea nei Balcani la nuova Bisanzio e bizantina quindi con Pietro il Grande questa la grande novità per il mondo ortodosso nei Balcani su un piano simbolico sì torna c'è una rinascita del
Quello che è morto nel mille quattrocentocinquantatré rinasce con Pietro gran questo il primo elemento secondo elemento
All'inizio dell'Ottocento ci saranno le insurrezioni in questi due contesti che vi ho parlato
Uno in sostanza cosa hanno voluto di greci nel mille ottocentoventuno
Che quel erano avevano già una grandissima autonomia Idra comandi facevano la politica estera dell'Impero ottomano eppure hanno voluto l'indipendenza
E e volevano fare un volevano praticamente fare un impero ottomano a conduzione greca ma naturalmente quella zona dell'arcipelago quello era il cuore della Grecia e che infatti alla fine sarà di
Perché alla fine la grezza che emerge dopo otto anni di guerre ottocentotrenta e la Grecia dell'arcipelago
Quindi
è andata diciamo si è rotta quella quel rapporto tra ottomani e l'autonomia greca dall'altro lato sul lato sull'atto più a nord prettamente balcanico
La popolazione serba che immigrata che siamo abbandonato anche in Kosovo in più tu delle per via delle guerre di fine Seicento sine si è radicata nel territorio dell'Ungheria meridionale sul territorio riconquistato e li li poco noto ma l'espurgo hanno fatto tantissime opere dalla costruzione dei canali tenere
Urbanizzazione e dice il meglio dell'Europa del Settecento dell'Europa illuminista
Città con con chiese con chiese anche ortodosse ma Coccapani la cipolla come quelle cattoliche Johnn tardo barocco neoclassicismo
Di fronte a Belgrado che ormai si presenta con una città mediorientale cioè la descrizione dei mezzi ottocento
C'è già il le osterie sono gestite da africani dall'altra parte del fiume son tutti coi codini son tutti come a Vienna e quindi questo contrasto evidente a cui la popolazione serba sia dall'una che dall'altra parte
Unità comunque nello flussi di cassa ma
Riesce a fare il confronto
Quotidiano tra le civiltà ecco questo non c'era nel Cinquecento questo non c'era nel Seicento ma diventa concreto nel Settecento così si arriva all'insurrezione s'sembra che nasce da da da una una rivalità locale
Di questi giannizzeri che ormai si sfogano sulla popolazione
Però non a caso
Carnagione Gestnord Giorgio Petrovic detto cara aggiunge è uno che ha fatto il pendolare
Ha fatto il servizio militare appagamento nell'ambito europeo mostri Jacopo è tornato dalla parte turca Perton sia un'attività allevatore di maiali ma l'UE ha un un'esperienza da da da militare
è una specie di contractor per lui riesce a organizzare la resistenza dell'esercito ecco quindi viceversa lei all'ente di Bosnia che si Islam Mizzau
Rimane il come dire il il punto forte il punto forte dei Balcani dei Balcani e sarà qualora una storia tutta sua
Nel corso dell'Ottocento ma tant'è che la vostra traghetta nel mille ottocentosettantotto in modo anche non facile sono sotto l'Austria e Ungheria che
Garantisce anche la libertà regolamenta libertà religiosa e il poco noto è le sottili
In questa situazione che abbiamo in Europa peraltro Ungheria su un piano civile nell'ambito della Bosnia Erzegovina tollerava la sharia
E anche la lo farà la prima Jugoslavia quella monarchica non la seconda che toglierà il velo alle donne
Eccetera però ecco in questo modo la Bosnia Erzegovina
Islam blindata formatasi nel Cinquecento arriverà così come nel corso del ventesimo secolo per chiudere gli ho parlato di delle zone più importanti cioè la parte meridionale greca ed è una parte tra virgolette serbo-croato c'è anche oralmente la parte bulgara ma molto la storia sua nel corso dell'età moderna
Molto vicino a Istanbul
Dove la Bulgaria effettivamente diventa come dire un entroterra di di di Istanbul e e e dove non c'è non ci sono queste dinamiche veri Bulgari stessi avranno una come si dice
Termine antiquato ma ancora buono risorgimento nazionale sul mondo degli altri due esempi quello greco e quello quello serbo nel corso dell'Ottocento proprio questi i Balcani sono grosso modo questo nell'età moderna e oggi con cosa dire questa storia continua a a essere presente però secondo me va va un po'rivista secondo altre prospettive che non siano quelle canoniche
Della per una zona
Strana d'Europa certo il collega che è morto l'anno scorso kamikaze Caucaso esperto nel proprio dei Balcani professionista di grazie a questo termine bellissimo emulo Asia minor
E qui c'è l'Europa Asia Major quella che conosciamo e l'Europa Asia minore cose è sempre quella Balcani più Anatolia più siriano
Cioè più o meno quello che era dell'impero bizantino quello che poi era la parte
In più importante dell'impero ottomano e quindi una certa situazione politica eccetera per cui non c'abbiamo i Balcani occidentali che nessuno vuole dentro l'Unione Europea sta ad aspettare darne e in qualche modo a alla maniera europea più più morbidità riproducono le complessità del di quello che noi chiamiamo il il medio il Medio Oriente però ecco ed è evidente che comunque il lascito dell'Impero ottomano è ancora presente grazie
Grazie mille professori reti c'è stato perfetto direi grazie anche per lo sforzo di riassumere in qualche modo tre quattro secoli di storia mezz'ora che non è mai una cosa
Semplice da fare ma è stato di Recchia rischiamo spero anche
Per gli studenti in sala
Io quindi da quanto ho capito voi dovete entrambi collegarvi giusto c'è un bellissimo allora vi ringrazio ancora per entrambi gli interventi per la partecipazione poi sentiremo insomma via e mail per i saluti
Grazie ancora attuale arrivederci
Benissimo abbiamo finito con gli interventi online per il resto del convegno se non sbaglio quindi anche domani non avremo interventi on line direi anche basta vedere Intesa vita come deterrente on line
E procediamo per altre professioni dei ci ha portato proprio a ridosso dell'intervento del professor bella barba che esatto allora tutti la presento e poi facciamo cambio posto
Allora Marco bella barba il professore ordinario all'università di Trento ha la facoltà di lettere e filosofia si è occupato di storia della giustizia di identità nobiliari e di cultura politica sette ottocentesca
E in particolare per quanto riguarda la parte Pistoia della giustizia ha studiato in particolare la l'amministrazione della giustizia nell'Italia della prima età moderna un tema sul quale ha pubblicato anche due monografie la giustizia i confini il principato vescovile di Trento nella prima età moderna pubblicato con il Mulino e la giustizia nell'Italia moderna pubblicato invece con la terza nel due mila e otto
E poi vogliono veramente ricordare invece il più recente volume l'impero asburgico parola Sandro pubblicato con il Mulino nel due mila e quattordici che appunto tratta della storia e l'Impero asburgico tra Otto e Novecento quindi lascio all'UE il posto
Sì sì sì
Quale
Bossi
Forse questo sì qui
Oggi funzionano
No era dietro grazie grazie grazie
Grazie Lucrezia grazie
All'organizzazione di chiedere altri amici
Di Ravenna
Il professor ripetici ha portato cronologicamente
Vicino ai temi di cui mi occupo che sono cronologicamente collocati diremo così tra il tardo ottocento e poi
Lo scoprirà prima guerra mondiale quindi la dissoluzione
Di quello che un po'impropriamente io ho chiamato ma per semplicità intero austro ungarico altro ungherese
E poi su questo magari ritornerà ora il il professor ripetici ha giustamente richiamato la difficoltà di comprendere in un concetto
Chiuso e ben definito il termine Balcani ed è un Servazio lei importante perché potremmo dire che come tutte le definizioni geopolitiche anche quella di Balcani è fatta di auto percezioni ma anche di modelli che sono creati
Dall'esterno nel tempio semplice riguarda per l'appunto l'intero austriaco austro asburgico austro ungherese che vedete in questa
Cartina color ocra che richiama l'inizio del diciannovesimo secolo ebbene nel linguaggio politico ma anche diplomatico
Ah spurgo di quel vado avanti lo stesso
Siamo un popolo estratti da incidenti
Ah ecco le
Mille grazie lo dicevo per definire quella parte di territori balcanici che abbiamo visto
All'ingrosso come fosse il vertice e quelli più limitrofi ai confini
Siamo sud-orientali
Il linguaggio politico-diplomatico di inizio Ottocento
Raggruppa quei territori sotto l'etichetta comune linguistica li chiamo i territori che sono abitati dagli slavi del sud o istituzionale disabili meridionali
A sua volta però questa sotto porzione di Balcani è un è una sotto porzione non del tutto definita cioè dipende se la intendiamo come per la maggior parte dei casi accade come una denominazione linguistica
E allora slavi del Sud sono tutti sono i serbi sono i croati ma sono anche ad esempio i bulgari di moldavi macedoni e così via ma anche quei musulmani ma però di
Lingua greco scusate serbo croate che abitano
La Bosnia
Quando però
In Austria si parla di slavi del sud in termini politici agli slavi del Sud sono solo quelli che appartengono politicamente
E quindi per la maggior parte croati e serbo croati
E però è interessante osservare che da questo punto di vista non sono slavi del sud e quindi non sono popolazioni balcaniche per esempio gli sloveni
Cioè gli abitanti dell'Istria perché appartengono territorio che da secoli incluso dentro i confini
Della
Del vecchio intero comando germanico a queste sfumature che sono importanti sulle quali
Ritornava che caratterizzano anche un po'la difficoltà di prendere definitivamente insomma difforme complete il concetto di di Balcani dipendono anche dal particolare assetto che nel corso del diciannovesimo secolo definisce invece l'intero asburgico primo Ottocento perché
Se eccoci qua
Scusate
A seguito di eventi militari sulle quali adesso non mi soffermo ma nel mille ottocento sessantasette l'impero che allora retto da da Francesco Giuseppe si trova nella necessità
Per equilibri interni per sconfitte militari con l'Italia con la Prussia di per ristrutturare la sua costituzione di fatto
E ed ecco che nasce questa
Creatura abbastanza
In qualche misura ambigue un po'contraddittoria e cioè
Si sancisce che i territori che qua vedete in colore verde
Saranno staccati dei Colli dei territori in colore ocra e cioè dei territori che per comodità definiamo Austria e per territori che di altrettanto per comodità lo facevano anche allora definiamo invece Ungheria nasce la cosiddetta Duplice monarchia austro ungherese
Che bizzarramente organizzata in due segmenti che sono di fatto indipendenti l'uno dall'altro perché Budapest e Vienna hanno due Parlamenti hanno due sistemi monetari i due sistemi fiscali
Due sistemi sanitari ma
Due
Codificazioni per le leggi civili e leggi penali e così via si tratti di due pezzi di territorio che convivono dentro un confine che rimane quello che abbiamo visto ma che sostanzialmente si amministrano come due Stati separati con l'eccezione di tre ministeri fondamentali cioè il ministero della guerra come senza pudore lo chiamano ministero delle finanze ministero degli Este sopra
Questa struttura dei tre ministeri Comuni regna naturalmente Francesco gente che però è imperatore per gli austriaci e aree d'Ungheria
Per l'appunto in maggiorati degli interessi è bene in questa configurazione bipartita dualistica come si chiama
Dopo il mille ottocentosessantasette rende ancora più
Centrale e anche un po'ancora più complicata la convivenza diciamo fra i due governi quello di Budapest è quello e quello di Vienna con i loro slavi meridionali
Per una ragione in primo luogo di politica internazionale quest'area centrale perché dopo le sconfitte subite con l'Italia
E con la Prussia lo dice un personaggio sul quale poi mi soffermerò si chiama von era in tal allo ISFOL era in tal c'è un grande uomo politico il tardo Ottocento lei scrive nel mille ottocento
Novantotto che noi austro ungheresi essendo stati espulsi
Sia dalla Germania che dall'Italia resta solo una linea di espansione e questa linea
è segnata dall'il mare Adriatico e quindi alla presenza sull'Adriatico e poi da quella che lui chiama costa orientale e quindi l'interno c'è la le territori stabile vedete che auto siamo a complicare ancora ulteriormente il nostro quadro le aree diciamo della così dei Balcani osteria Ciro degli stilisti o degli slavi del Sud sono in parte questo riguarda la Croazia soggette al governo d'Ungheria però l'Istria e la Dalmazia e invece è soggetta al Governo ossia quei quindi al all'amministrazione
Pienissimo
Nel mille ottocentosettantotto l'abbiamo sentito il professore di vertice nel quadro della guerra anche russo turca
Per
Pretestuosamente
Fermare alcune rivolte che sono
Manifestate dentro la Bosnia no che una Regione
Allora
Ottomana gli austriaci in fado hanno quel territorio vediamo se riusciamo a vedere una cartina successiva ecco questo lo capirà che ci dà esattamente il territorio con la Bosnia a annessa
è una soluzione poi ratificata al trattato di Berlino che assegna all'Austria il governo della Bosnia Erzegovina pence forma provvisoria per un trentennio cosa che naturalmente non accadrà perché
La Bosnia Erzegovina rimarrà austro ungherese fino al mille ottocentodiciotto questa annessione è una missione abbastanza
Controversa perché il governo lo diciamo il parlamento di Vienna teme che si aggiungano altri slavi
A una configurazione etnica linguistica della dell'immorale chi austro ungherese che vede gli stadi come proporzionalmente il gruppo etnico più numeroso sono più numerosi
Dei magiari cioè degli utili sono più numerosi degli stessi austro-tedeschi questa diffidenza iniziale che viene
E dal parlamento di Vienna alle decisioni che l'Imperatore ha preso testimoni anche di un pregiudizio abbastanza diffuso lo stereotipo
Diremmo se la Boffo bocche accomuna un po'tutti soprattutto diciamo esponenti della classe dirigente ostile
Però o alla fine queste diffidenze vengono messe da parte la decisione viene anche accettata solo che la Bosnia Erzegovina rimane diremo con uno statuto abbastanza
Fluido nel senso che non viene incorporata né l'Austria né nell'Ungheria
Rimane
Un'entità amministrativa che viene governata dalla ministero Comune delle finanze che abbiamo visto essere uno dei tre ministeri comuni del Governo
E la peculiarità di questo mister importantissimo delle finanze e che nelle spartizioni tra letture etnie dominanti della monarchia che sono appunti magiari da una parte e gli austro-tedeschi dall'altra questo ministero tocca per tradizione per consuetudine di fatto sempre il mangiare
Per cui la Bosnia Erzegovina rimane tra formalmente un'entità autonoma ma è molto più legata al Governo di Budapest di quanto sia legata al governo
Di Vienna
E questo accontenta un po'tutti alla fine perché non diventa ostriche h e quindi non entra nel numero degli slavi che sono siamo amministrati da Vienna
E lì Vienna atti fortissimi problemi di amministrazione con i suoi slavi come la chiamano cioè con i Buemi soprattutto con gli abitanti delle regioni attuali insomma della Repubblica Ceca
E dall'altra parte
Budapest e cioè il Governo magiaro che ha una concezione molto più nazionale del suo
Del suo ceto politico e atto anche una politica nazionale che prende spunto dal più nazionalisti Stati nazionali europei cioè la Francia
E chi ha l'idea di formare davvero all'interno del nesso Imperiale uno Stato-nazione René
Tutto questo rassicura anche gli austriaci perché si crede che i magiari che sono una nazione storica così
Si definiscono si crede che sarebbero stati o saranno in grado di amministrare
Come già fanno il loro con i croati che sono parte loro regno anche un indizio un'entità indistinta come sono per l'appunto i nuovi sudditi slavi ma anche musulmani che abitano
La Bosnia Erzegovina e che non sono una nazione allo a questo rapporto che c'è fra
La percezione di essere una nazione e lo sguardo rivolto ad altri che nazione non sono ci spiega anche il modo con il quale l'Ungheria amministra la Bosnia Erzegovina che una Regione importantissima naturalmente
Ora dentro il messo altro ungherese ci sono molti ministri delle finanze che sono anche i governatori della postina Herzegovina che muovono per l'appunto da questa premessa cioè la premessa è che anche quei popoli dovranno seguire diremmo un destino abbastanza
Uniforme già battuti in Europa cioè di diventare anche loro stessi dei De Piccoli ente elettrico le nazioni sono che il problema a cui si trovano di fronte ai governatori mangiare nei confronti soprattutto alla Bosnia e che la posta e non è etnicamente omogenee no c'è una una maggioranza sì di
Bosnia CISL Hamid Zattin ma c'è un altro ottanta corposa presenza di croati e di serbi
E allora occorre fare una scelta è la scelta che fanno i primi governatori quelli di è quello di puntare sulla diremmo la grande gesto Croazia bosniaca che musulmane
E
Non è semplicemente un gioco di equilibri perché anche la scelta di tipo culturale linguistica amministrativo perché appunto Urbis soprattutto un importante ministro e governatore bosniaco che si chiama calla inforca lei
Proprio partendo diremo così dalla ineluttabilità
Nazionale di qualsiasi popolo
Di fatto progetta di formare attorno ai bosniaci una nuova nazione
è un progetto di canonizzazione linguistica di strutture scolastiche
Nel tentativo di diremo di formare un un nucleo di mussulmani leali verso Budapest e quindi anche il complesso verso l'intero Europa che siano bravi ad arginare
Le spinte nazionali centrifughe di servi di cromatiche oppure sono importanti ma che non sono economicamente la parte più rilevante della Bosnia Erzegovina
E che se ma sempre sembrano anche se noi pare un po'paradossale che venga fatto da un governo temo
Cioè cristiano cattolico
Recuperino insomma la la l'eredità della nobiltà bosniaca musulmano e e sappiano in qualche modo quindi ricostruire
Un all'interno di questo Paese un
Un'aggregazione sociale fedele al governo asburgico
Il tentativo non riesce
Per varie ragione tanto che i successori di questo ministro che quindi siamo agli inizi del Novecento adottano una posizione più bravi più pragmatica
Adesso concedono parziale amministrative libertà amministrativa il territorio ma puntano a questo in questo momento
Sulla componente serbo bosniaca invece ritenendola più lealista o più facilmente avvicinabile in qualche modo al governo tutto questo mostra per l'appunto le difficoltà di sovrapporre un modello ad un'aria che non è pronta a riceverlo e che non è naturalmente pronta perché il boss Migliacci che rappresentano certo la parte più ricca che sono all'incirca trentacinque per cento la popolazione non sono in grado nei confronti delle altre due e tre mie
No presenti di svolge questo ruolo
Governativo anche se viene fomentata in maniera artificiale e poi anche perché naturalmente il Regno di Serbia che come abbiamo sentito dal professore il vertice è un regno autonomo influenza dal punto di vista nazionalisti serbi della Bosnia e e poi perché anche tutto il ceto diremmo così intellettuale funzionari Ale posti a questo dubbio invece in Croazia Zagabria dove fanno anche gli stessi mussulmani somma una volta messi in moto questo processo di occidentalizzazione un po'forzata
Ecco mi cacciano emergere tensioni e anche diremmo tutte centrifughe noi intellettuali inevitabilmente reputano anche l'amministrazione austriaca un po'complesso diciamo così
Nemico forestiero comunista ecco questa incertezza che però ci dalla in credo l'idea della complessità del del quadro diventa ancora più forte nel mille agli inizi del Novecento quanto a si riverberano sull'area diremmo così balcanica austriaca e quindi Croazia perché il Regno di Croazia Slavonia appartiene all'Ungheria e anche e anche Bosnia perché agli inizi del Novecento soprattutto fra mille novecentocinque mille novecentosei la monarchia austriaca Inter una fase di grandissima crisi politico istituzionale c'entrano anche i conflitti tra la Russia e il Giappone la rivoluzione russa del mille novecentocinque insomma è un Piero Gnudi polarizzazione fortissima di crisi politica che avviene soprattutto a livello di scontri politici tra tra Vienna e Budapest per ragioni finanziarie di
Di corresponsione di quote dell'esercito ma insomma l'importante capire che ad un certo punto fra milioni centocinque mila centosei l'intero anzi la monarchia austroungarica se sembra
Quasi ritornare al mille ottocentoquarantotto cioè quando l'impero era stato sul punto di dissolversi tanto che ad esempio Francesco Giuseppe si trova nel mille centocinque con i suoi consiglieri più più fedeli e i militari
Suggeriscono di mettere in opera il famoso piano U
Dalla sigla con cui questo documento segretissimo viene repertori Atel Pianu significa semplicemente dare all'esercito austriaco l'ordine di imbattere militarmente l'Ungheria e quindi di diciamo parla come abbiano fatto esattamente il mille ottocentoquarantotto quarantanove tutto questo non avviene per fortuna si arriva a a un compromesso ma questo la porta ad una
Completa ma alternanza di uomini politici al vertice la monarchia da Paul milioni centosei scambia tutto perché viene a bando allontanato il capo di stato maggiore dell'esercito che è un coetaneo di Francesco Giuseppe quindi un uomo di una certa età diremo così
E al suo posto arriva quello che sarà il grande personaggio della guerra soprattutto la prima guerra mondiale cioè il generale corre ad che invece è un borghese
Uno allievo della scuola di guerra
Una
Dal punto di vista culturale un Tarantini sta convintissimo
Ed è poi un uomo che ha un obiettivo principale ammodernare l'esercito
E questo cambia cambia il ministro degli Esteri
Che diventa ora questo allori sull'ex affonda inerente alle che un grande uomo politico che ha fatto un periodo di diremo così distruzione diplomatica nelle principali corti e europee e cambia il Presidente del Consiglio che diventa e lo saranno così tutti quegli altri sostanzialmente non un politico Montecchi con tecnico pescato dalla grande
Burocrazia asburgica
E quindi questo significa di fatto quasi annullare o comunque marginalizzare il ruolo del parlamento rappresentativo cambia anche il ministro della guerra che un uomo a sua volta molto vicino accordata ecco
Sullo sfondo di questi cambiamenti che da davvero pari disegno hanno il profilo dalla classe dirigente austriaca appunto ci troviamo in una condizione di forti tensioni trama Angiari austro tedeschi
E e queste tensioni si scaricano anche soprattutto dentro la Croazia
La Croazia quel territorio che voi arriva fiume che l'unico porto
Ungherese sul sul Mediterraneo e li i magiari cominciano a essere molto più radicali sederi nell'idea di dovere anche portare i i croati sotto una forma di governo nazionale più due per cui inviano ripetutamente figure di governatori
In Croazia si chiamano balliamo il bando di Crovace ci sono grandi nobili o militari del tutto diciamogli vieni a concedere qualsiasi forma di amministrazione ecco è in questo contesto che il ministro degli Esteri questo era in tal che è un uomo davvero insomma personalità straordinaria
E e il fatto che il ministro degli esteri nella siamo nell'organizzazione un po'bizantina non mi scusino i Bizantini stima insomma molto complicata della monarchia altro ungherese
E il ministro degli Esteri e anche il ministro della Real Casa quindi è un uomo che a un dialogo molto serrato quasi confidenziale con l'imperatore e quindi figura di rilievo ecco
Inventa qualcosa di diverso cioè per la Costituzione
Austriaca cioè
Sì ossia così promuove un piano o disegno un piano del mille novecentosette che avrebbe dovuto smettere questa struttura dualistica
E
Perché si rende conto che appunto i Balcani austriaci soprattutto il Regno di Croazia dove abitano anche molti serbi hanno ormai raggiunto
Una maturità di tipo diciamo così politico evidente e poi soprattutto perché il Regno di Serbia è un regno dopo il mille novecentoquattro ostile quindi cerca di attirare presso di sé appunto la componente serba e e croata propone sostanzialmente di distruggere il dualismo cioè distruggere questa struttura di far sì che
Croazia Slavonia cioè questa questa penisola da Zagabria in giù
Accorti l'Istria e la Dalmazia
E poi più avanti anche la Bosnia
Erzegovina Secret quindi un po'lo slargo
Che
Con un periodo di transizione sia poi autonomo autonomo dal punto di vista amministrativo e anche
Con l'assenso si spera Luís del Governo di Budapest insomma cambi la Costituzione
In questo momento c'è un momento di profonda crisi per la monarchia austro ungherese circolano un sacco di piani di questo genere
Che tutti hanno al centro la questione degli slavi del sud ma che qualcuno definisce l'alfa e l'omega della politica austriaca di questi anni
Mi circola anche uno molto più radicale che
Cioè costruito tessuto e messo su carta dall'erede al trono c'è l'arciduca Francesco Ferdinando quello che come sappiamo per assassinato dopo il vinti sei giugno il quattordici a Sarajevo perché Francesco Ferdinando
A a sua disposizione direi quasi una specie di governo parallelo umbra
Che lui ha organizzato con uomini fedeli che sta del palazzo del Belvedere tra a Vienna
E anche lui mette su carta un piano diremmo così o anzi qualcuno con una cattiva approssimazione siamo anche lui Trial distico nel senso che anche lui vorrebbe
Smettere questo assetto qua
E
Distribuire su tre poli
Il diciamo l'amministrazione il governo della monarchia ma lui lo fa con un intento si è chiaramente punitivo verso gli ungheresi che Luigi visceralmente non sopporta
E poi sarebbe un impianto patria listi comma ma un pianismo finto perché alla fine sarebbero soprattutto gli austro-tedeschi e governare dal punto di vista anche linguistico per esempio
Voi sapete che la monarchia austroungarica non aveva una lingua ufficiale
Non aveva neanche una bandiera addirittura a dir la verità ufficiale no c'era questa difficoltà di tenere assieme questi territori che si riverberava anche nel fatto per l'appunto che non ci fosse
Una lingua costituzionalmente prevalente ce n'era certo informalmente era nella parte il tedesco dall'altra parte mangiar ma senza alcuna riconoscimento costituzionale quindi Francesco Ferdinando ha una visione che potremo dire neo assolutistica
Della cosa e il suo piano ti realistico in qualche misura nasce un po'anch'esso
Siamo
Frustrato nelle sue aspettative e questo è nel mille novecentosette si arriva al mille novecentootto che un'altra data importante da ricordare bimbi repressa se sono fuori fuori tempo perché nel mille novecentootto
Cinque minuti e mille centootto come sappiamo cambia il Governo a Istanbul che il ministro in particolare era in tal decide che se come sembra i giovani turchi
Faranno un'amministrazione con un Parlamento in una Costituzione poteva darsi che i serbi bosniaci a mandino dei deputati anche loro al Parlamento di dista Ambro rendendo il governo austriaco
Difficoltà in difficoltà rispetto a questa siamo così compartecipazione del governo e allora nel mille centootto era in tal decide di finalmente aggregare annetterla serve in maniera definitiva sono molto interessanti nel mille centootto perché tutti sono contenti tutti sono in alto in veri e tutti sono molto soddisfatti di questa annessione che ridà peso e politico all'Austria sono molto interessanti i discorsi che Francesco Giuseppe e anche la stampa pubblica in occasione della annessione perché sono tutti i giorni improntati dove un unico disegno quello del fortuna anche della destino che spetta agli austriaci di civilizzare coi Paesi e l'idea di una missione civilizzatrice che abbiamo già visto essere un po'parte della filosofia mangiare a degli anni precedenti
Espressa in maniera evidente si tratta di una missione civilizzatrice che sarà economica politica sociale
E rappresenta il punto culminante diciamo così di un'idea imperiale austriaca che a questo punto sente il dovere essere
Esportata no anche a anche altrove e in particolare esportata
Proprio o nei paesi cosiddetti balcanici
Tutta questa idea questi impegno a trasmettere i germi della civiltà
Austro ungherese in quel territorio si risolve in un difficile momento preparatorio voi in un risultato abbastanza potremmo dire
Fallimentare perché la Bosnia Erzegovina non riesce come sperava era in tal a a ad essere ammessa immediatamente
E in qualche modo
Il disegno di era intanto questo serialismo diremo così frana soprattutto a causa delle resistenze del governo di Budapest che
A questo punto non ne vuole più sapere ecco c'è un errore di fondo che interessante osservare
Nell'intestazione di questo disegno
Anzi ce ne sono due errori di fondo sui quali mi avvio a concludere
Le premesse diremmo quasi i irrealistico che di era in tal quello cioè che l'Impero possa in
In questa fetta di Balcani Balcani islamici oltretutto a possa agire come
Motore di trasformazioni di civilizzazione è fondata per l'appunto sull'idea
Un'idea che tipica del pensiero liberale
Austriaco e anche dei conservatori come sono era in tal cioè
Sull'idea che mo'o anti sullo stereotipo che sia impossibile accettare che
Alcuni territori abbiano diremmo una strada propria verso la modernità no che trasformi do sulla base di loro Pittelli e di loro fattori
I propri le proprie abitudini consuetudine proprio struttura e sociale no e questa assimilazione ideale ad un modello
Che è tipico per l'appunto il tuo cultura liberale
Occidentale che
Come accade in questo contesto quando non viene accettato quando questo universalismo diciamo così viene rifiutato universalismo che per loro si identifica nella cultura tedesca
E nella lingua tedesca naturalmente ecco che sta mancata assimilazione produce delle reazioni diremmo da una parte di
Diffidenza di ostilità
Ma dall'altra come si vede bene in quegli anni sia in Croazia che importi Herzegovina produce diremmo di riflesso una crescente e e e e però sempre no fatta piccoli pezzi etnici iniziazione
Di quei territori
Cioè il tentativo di in esportare l'idea nazionale in quei contesti
Ah il risultato imprevisto e idee e non atteso naturalmente di insufflata e diremo delle divisioni di tipo etnico
E nazionale che evidentemente rendono questo quadro sempre più complicato il secondo errore che parte Milingo dalle premesse anche destini sociali e che
Si possano compensare diremmo questi problemi interni cioè i problemi di tensioni nazionali che c'erano prima con
L'innesto di o con una strategia esterna di assimilazione in questo caso l'assimilazione
Bosniaca perché per quanto noi abbiamo un'immagine a volte un po'edulcorata un po'mitologico Zapata così di questo impero austro-ungarico alla fin dei suoi anni come siamo uno stato abbastanza pacioccone un poco disordinato però certamente abbastanza pacifico in realtà tutti questi disegni soprattutto verso l'area balcanica sono disegni di espansione coloniale vere e proprie
E il ministro di cui ho parlato tante volte
Ha un'idea fissa che quella di riportare l'Austria Ungheria al livello delle altre grandi potenze e dunque di farla entrare nel novero
Nel novero diciamo oltre nel rapporti fra Germania Francia Inghilterra e così via
Tutto questo naturalmente piace ai vertici dell'esercito
Che hanno guadagnato molto peso negli ultimi anni e anziché rimprovero ad e ardente di aver voluto una missione senza spargimento di sangue senza troppa guerra
Il mini il capo di stato maggiore Corrado come sapete è un uomo che quando a Messina c'è il terremoto suggerisce Francesco Giuseppe che l'Austria int. cinque era perché il momento giusto per regolare i conti comunitalia indebolita no e corrode anche uno che predica
Ripetutamente che occorre questa guerra preventiva contro la Serbia passando per la Bosnia Erzegovina perché la sua idea è che prima è meglio sarà ovvero prima allora gli austriaci si espanderà non i Balcani e possibilmente invaderanno il Trentino
Per recuperarlo Alitalia scusate invaderanno l'Italia dal Trentino no perché il forte che ancora fa costruire
In Trentino son tutti forti che Sparma perso l'Italia che non difendono gli cioè l'Austria Ungheria da una possibile aggressione e tutto chiamo questa espulsione della guerra preventiva evidentemente
è anche un altro degli elementi non previsti del piano di e ardente all'il quale
è un uomo abbastanza malato in questo momento perché soffre di luce mia è sempre un uomo in meno meno capace di gestire questa organizzazione e dunque il fatto come ci ha ricordato il professor i vertici che una data definitiva forse l'inizio davvero proprio della prima guerra mondiale non si al mille novecentoquattordici ma sì al mille novecentododici con le guerre balcaniche
Un'ipotesi interessante che
Sì sito esattamente anche in questo in questo contesto perché la morte di era in tali fallimento di questi piani il mantenimento siamo del dualismo così come abbiamo visto
Crea una situazione interno alla vostra in via via sempre più tesa sempre più difficile da governare che ha in qualche modo un esito abbastanza scontato poi
Anche a prescindendo dall'omicidio di Francesco Ferdinando allo scoppio dalla prima guerra mondiale nel giugno del mille ottocentoquattordici e adesso ho veramente finito grazie
Ma professor dalla barbarie sì anche improvvisato tecnico in questo momento a Bush
Grazie
Grazie mille e allora noi adesso faremo un bel salto cronologico e realtà perché come vi aveva già accennato prima il professor Macchi presto purtroppo abbiamo una defezione
Della professoressa Costantini che ha avuto un problema e che forse riuscirà a intervenire oggi pomeriggio
Ma vista esatto la la la facilità fa degli interventi on line adesso vedremo come gestire la cosa quindi non parleremo
Fine dell'Impero ottomano come da programma ma abbiamo con noi Benedetto Zaccaria che avrebbe dovuto intervenire dopo pranzo ma si è molto molto gentilmente
Detto disponibile ad anticipare il suo intervento e che ci parlerà invece dell'Italia delle diplomazie europee e della questione jugoslava negli anni Ottanta quindi dovete un po'riprogrammare visto nel su il secolo successivo ma sono certa che Benedetto Zaccaria riuscire a a farsi riprogrammare tanto ve lo presento
Zaccaria è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze politiche giuridiche di studi internazionali dell'Università di Padova dove insegna Storia internazionale e anche storia d'integrazione europea
è un esperto di ex Jugoslavia e ha anche lavorato molto sui temi dell'integrazione europea tra le pubblicazioni più recenti
Cito jugoslavo mogli si incolori Europe mille novecentosessantotto mille novecentottanta
Pubblicato con la palude pagheremo Macmillan nel due mila e sedici e poi più recentemente la strada però Simoni Italia e Jugoslavia lo specchio mille novecentosessantacinque mille novecentosettantacinque
è di tre invece dalla Franco Angeli
E io mi fermo qui e ti lascio direttamente la parola
Ma
Grazie grazie per la gentile introduzione grazie
Michele Marchi per l'invito grazie per l'organizzazione del convegno buongiorno a tutti tutte il mio intervento intitolato l'Italia le diplomazie europee la questione jugoslava negli anni Ottanta quindi il salto cronologico
Come anticipato dal collega Ranieri molto molto cospicuo quindi ci troviamo in un periodo di guerra fredda in un contesto in cui l'Europa è divisa in due blocchi
Vedete la la carta di politica dell'Europa della guerra fredda e la Jugoslavia si trova appunto al centro tra i due blocchi europei
Con un colore diverso rispetto ai Paesi confinanti perché si trova da un lato compressa tra il cosiddetto blocco occidentale e invece a destra complessa con il blocco orientale
Il mio intervento riguarda diciamo le ultime fasi di vita della Jugoslavia socialista Ivo sedeva socialista formata sì all'indomani del secondo conflitto mondiale sotto la guida del leader della resistenza partigiana Iosip però zittito
E uno stato adulti etnico una federazione che comprende diverse repubbliche
E che appunto tra il mille novecentoquarantacinque e il mille novecentonovantuno dato nella dissoluzione di questa federazione
Rappresenta un attore poi molto importante sia a livello europeo sia a livello globale essendo lei Vojislav è uno dei fondatori del movimento dei Paesi non allineati nel mille novecentosessantuno
Non tratterò appunto del contesto europeo internazionale non mi concentrerò su
Ora tutto sui rapporti tra Italia io così la via nell'ultimo decennio della vita della Federazione jugoslava un decennio che va dal mille novecentottanta fino al mille novecentonovantuno quindi diciamo dei lunghi anni ottanta
Il periodo di partenza del mille novecentottanta che è un periodo di svolta in qualche modo storico per la Jugoslavia socialista perché è l'anno della morte del lo storico leader meglio sicuro zittito e mille novecentonovantuno punto il termine finale punto della mia relazione
Quando due Repubbliche e jugoslave Croazia Slovenia chiaro no unilateralmente la loro indipendenza ponendo di fatto fine alla Federazione jugoslava
Dopo questa introduzione mi concentrerei sulla sul appunto sul campo preciso delle delle relazioni tra le jugoslave
Partendo dalla considerazione che punto per ragioni storiche
E anche di banalmente geografiche l'Italia ha giocato nel corso della guerra fredda un ruolo di primo piano nei rapporti con la Jugoslavia socialista
All'inizio della guerra fredda le relazioni tra i due Paesi erano state segnate negativamente dalla cosiddetta questione di Trieste poiché la città di Trieste il territorio limitrofo erano state contese tra Jugoslavia Italia dopo la seconda guerra mondiale
Lega relazioni tra i due Paesi erano migliorate poi negli anni cinquanta con la firma di un memorandum di intesa così detto memorandum di Londra del mille novecentocinquantaquattro
Che aveva assegnato c'è un congelamento della disputa territoriale con la divisione del territorio conteso in due zone una ad amministrazione italiana che comprendeva la città di Trieste una seconda zona cosiddetta zona B
A sotto amministrazione jugoslava
Questa risoluzione diciamo de facto del disputa territoriale aveva segnato un punto di partenza per i rapporti tra Italia e Jugoslavia che si erano concentrati prevalentemente sul campo economico
Le relazioni tra i due Paesi tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta si sviluppano in maniera intensa soprattutto punto di vista economico la prima visita del di rilievo di un esponente di governo italiano ha benché arato è quella compiuta da Aldo Moro
Capo del Governo che si reca a Belgrado nel mille novecentosessantacinque
E diciamo il suo il suo intento è quello di provare a creare un un ponte diciamo di cooperazione economica ma anche in prospettiva politica tra i due Paesi
E c'è un momento
In cui la supporto italiano la Jugoslavia particolarmente rilevante e il mille novecentosessantotto quando lei diciamo la le truppe del Patto di Varsavia col l'eccezione della Romania intervengono a in Cecoslovacchia per reprimere la primavera di Praga
E l'attenzione delle cancellerie europee si rivolge sulla Jugoslavia nel timore che la Jugoslavia possa essere un successivo oggetto di intervento appunto della dei paesi del blocco socialista per reprimere la cosiddetta eresia di Tito
Perché Tito
Nel mille novecentoquarantotto aveva rotto con Stalin e aveva inaugurato un esperimento alternativo di socialismo una cosiddetta Terza via jugoslava che rappresentava una delle prime rottura all'interno del movimento comunista internazionale
L'Italia molto preoccupata per la possibilità di un intervento sovietico anche in in Jugoslavia e in un in in una conversazione tra il ministro degli Esteri italiano e l'ambasciatore jugoslavo in Italia
Il governo italiano garantisce la stabilità della frontiera tra Italia e Jugoslavia in modo che le forze armate jugoslave possano spostarsi nella frontiera con l'Ungheria in modo da non diciamo disperdere le le le la difesa europea lungo una frontiera che quella italiana che appunto l'Italia garantisce non non toccherà in alcun modo
Questa volontà di sostenere l'indipendenza Jugoslavia si protrae anche all'inizio degli anni settanta quando l'Italia uno dei principali su diciamo può attori all'interno della Comunità economica europea un gruppo di sei paesi Italia Francia
Di Paesi del Benelux peggio landa Lussemburgo e Repubblica federale tedesca che hanno costituito appunto la Comunità economica europea nel mille novecentocinquantasette e l'Italia all'interno di questo gruppo di sei Paesi sostiene fortemente la la video di legami commerciali con la Jugoslavia per permettere l'accesso dei prodotti jugoslavi nel mercato comunitario in questo modo dare un sostegno economico a regime
Di Tito e questo sostegno economico è visto come importante importante anche dal punto di vista politico
Perché all'interno all'inizio degli anni Settanta vi sono forze centrifughe in Jugoslavia vi è un'altra primavera meno nota di quella di di Praga maschi si chiama la storiografia la primavera croata
Trae la fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta
Che diciamo a dei caratteri anche anche nazionali di risveglio della diciamo di no di identità politica croata e che rappresenta dal punto di vista Rope una possibile possibile fattore di minaccia per la stabilità della Jugoslavia e l'Italia non supporta in alcun modo tendenze autonomistiche o indipendentisti che appunto del della Croazia in in questo caso una perché
Si sostiene appunto anche Celia evidenza delle carte diplomatiche italiane non vi sarebbe nel stata alcuna possibilità di autonomia indipendenza per delle piccole repubbliche eventualmente autonome
Indipendenti Slovenia Croazia in un contesto di guerra fredda queste repubbliche sarebbero state potenzialmente soggette a interventi influenze del blocco del campo socialista
E quindi per l'Italia non vi era alcun interesse a rendere instabile la zona appunto la regione balcanica
E la volontà principale della stabilità
Jugoslava da parte dell'Italia quindi l'Italia fortemente impegnata per la stabilità della Jugoslavia emerge particolarmente nella in nel a metà degli anni settanta nel mille novecentosettantacinque con la firma del Trattato di Osimo
Trattato ti chiude definitivamente la disputa territoriale intorno a Trieste
Le l'Italia negozia questo trattato il trattato di Osimo in chiave strettamente bilaterale non è un'iniziativa internazionale non è un'iniziativa comunitaria è un'iniziativa che si svolge attraverso un canale segreto tra Roma e Belgrado e che porta diciamo alla risoluzione della questione dei confini qual è la la diciamo la logica dietro questo trattato
Di Osimo ecco chiudere qualsiasi possibile disputa territoriale tra Italia e Jugoslavia per evitare qualsiasi attrito tra i due Paesi
Nella chiave del futuro della Federazione Jugoslavia dopo Tito perché la grande questione degli anni settanta per l'Italia e anche per gli altri Paesi l'Europa occidentale e anche per gli Stati Uniti è cosa succede dopo Tito sono decine se non centinaia di documenti negli archivi diplomatici europei che si intitola lo After Tito what
E questa è una domanda punto che si domandano molto a Roma alla Farnesina e quindi l'obiettivo del Trattato di Osimo è per evitare che dopo Tito salito al potere una leadership filo sovietica Occo comunque sposti la jugoslavi di nuovo verso diciamo il grembo di Mosca
è meglio chiudere definitivamente attraverso un trattato internazionale
Firmato e registrato
La disputa territoriale modo che non venga più sollevata in futuro e a costo di perdere una parte di territorio della appunto alla così la la ex zona B che alcune appunto forze politiche italiane coinvolgimenti
Anche di esuli istriano dalmati re rivendicavano come italiana quindi anche in parte della storiografia descrive Osimo in in chiave molto negativa con una svendita di un territorio così detto italiano o dal punto di vista diplomatico italiano la necessità era di chiudere appunto questa controversia per evitare future quaestio future diciamo rivendicazioni territoriali di una futura
Leadership jugoslava
Da questo momento i rapporti dalla firma Dio il trattato di Osimo nel mille novecentosettantacinque
I rapporti sono costantemente positivi tra i due Paesi e si parla spesso nemico nei rapporti bilaterali tra Italia e Jugoslavia di spirito di Osimo ovvero uno spirito di cooperazione politica e anche economica
E l'Italia è capofila di tutte le iniziative comunitarie nei riguardi della Jugoslavia
E lei costante punto di riferimento di Belgrado quando la leadership jugoslava a vuole intraprendere un'azione
Politica nei confronti della comunità economico europeo è il primo partner che viene interpellato Alitalia che si fa portavoce delle richieste jugoslave
Tutto ciò fino al mille novecentottanta l'anno cruciale Pittella l'anno della morte di Tito
Anno in cui si concretizzano i principali timori italiani anche delle delle cancellerie europee perché punto è arrivato il momento di rispondere o di vedere cosa succede alla famosa domanda Aster Tito Wau cosa succede dopo Tito
Tanto più che il Tito muore nel maggio del mille novecentottanta ma era anche un dichiara molto fa avanti con gli anni e soffriva di vari problemi di salute e muore appunto nel maggio mille novecentottanta dopo un lungo ricovero ospedaliero
Iniziato nel gennaio del mille novecentottanta in una congiuntura internazionale molto molto grave perché pochi giorni prima del ventiquattro dicembre del mille novecentosettantanove
L'Unione Sovietica aveva dato avvio l'invasione dell'Afghanistan dall'altra parte del del mondo non proprio d'altra parte del mondo comunque una regione geografica molto distante rispetta i Balcani ma la l'Afghanistan era un Paese non allineato
Come la Jugoslavia e il timore era che la leadership sovietica interpretasse la propria azione in maniera aggressiva e che potesse sfruttare l'instabilità interna Jugoslavia per poter imminenti amo interferire negli affari interni della federazione
Quali sono gli strumenti nelle mani dell'Italia in questo congiuntura di dopo Tito e anche nelle mani della Comunità economica europea
Un intervento di tipo militare di supporto militare sempre scongiurato perché avrebbe cambiato mutato alterato lo status quo nei Balcani per cui il diciamo iniziative che vengono intraprese sono di carattere economico
E i carattere economico di questi rapporti evidenziato dalla conclusione di un accordo di cooperazione tra Jugoslavia e i Paesi della comunità economico europeo nel mille novecentottanta nell'aprile del mille novecentottanta un mese prima che morisse Tito
Come per garantire che l'Europa occidentale supporterà difenderà dal punto di vista economico la stabilità della federazione
Quindi nell'aprile del mille novecentottanta c'è un viene concluso questo ampio accordo di cooperazione economica un mese dopo Tito muore
E il decennio che si avvia vede la Jugoslavia in diciamo ad entrare in un periodo di difficoltà economiche ma non succede nulla diciamo a livello politico che corrisponda i timori di un rapido intervento sovietico Jugoslavia o di una rapida disgregazione della federazione
E si potrebbe dire che almeno per la prima parte degli anni Ottanta che ci sia stato ma ce l'hai tu a Boston affinché molto rumore per nulla diciamo
I governi italiani confermano la volontà di proseguire dopo la morte di Tito e rafforzarlo spirito di Osimo quindi sono incontri bilaterali numerosissimi missioni economiche italiane e i rapporti bilaterali sono caratterizzati da una sostanziale continuità per quello convinto lutto dedicare l'inizio della mia relazione agli anni Settanta perché gli anni Ottanta seguono diciamo le linee che si sono avviate nel decennio precedente
E questa continuità e anche evidenziata dalla guida della Farnesina del ministero degli esteri da parte di Giulio Andreotti nei governi Craxi tra mille novecentottantatré il mille novecento ottantasette
Andreotti è un personaggio chiave della politica estera italiana anche negli anni settanta e interpreta il suo mandato e i rapporti con Belgrado seguendo appunto le linee di politica estera italiana negli anni settanta
Andreotti era stato un di personaggi chiave nella conclusione del Trattato di Osimo
Aveva lavorato come ministro della difesa in un governo è stato in carica nel mille novecento settantaquattro era stato presidente del consiglio nella settantadue settantatré in un governo che aveva avviato il canale segreto dei negoziati con con la Jugoslavia ed era a livello studio grafico un diciamo una protagonista del Trattato di Osimo che ha ricevuto molto meno attenzione rispetto ad Aldo Moro
Se prendete qualsiasi studio pubblicato negli ultimi quindici venti in vent'anni sul trattato di Osimo o sui rapporti italo jugoslavi
Vedrete che il protagonista assoluto della vicenda e Aldo Moro perché primo ministro primo presente così italiano recarsi a Belgrado nel mille novecentosessantacinque e anche protagonista della diciamo della
Della politica estere italiana nel nel la stagione del che portò alla firma del Trattato di Osimo nel mille novecentosettantacinque ma paradossalmente in nei momenti chiave Della conclusione dei trattati di Osimo cioè l'avvio dei canali negoziali segreti che portarono alla appunto alla risoluzione del conflitto della controverse bilaterale
Aldo Moro non era a conoscenza di alcuno di questi due canali che era diciamo in una situazione politicamente isolata il vero protagonista dell'attivazione di questi canali è Giulio Andreotti
E questo e anche le carte jugoslavi dimostrano che il vero interlocutore politico in Italia in questa stagione politica è Andreotti che viene considerato come una sorta di garanzia per la della politica estera italiana nei confronti nei confronti di di Belgrado e per questo motivo
Siamo il fatto che Andreotti se ministro degli esteri tra l'ottantatré e l'ottantasette è una garanzia che l'Italia proseguirà lungo lo spirito di di Osimo
Ma questa diciamo questo
Questa prospettiva di continuare lungo lo spirito di Osimo viene gradualmente verso la fine del decennio viene compromessa dalla dalla crisi interna alla Jugoslavia crisi determinata da un macchinoso sistema di gestione della appunto del potere a Belgrado un crisi economica molto profonda un altissimo indebitamento della Federazione nei confronti di governi e banche commerciali internazionali e in questo contesto di grave crisi economica
Alitalia diciamo giocò un ruolo marginale non l'Italia può giocare un ruolo politico ma dal punto di vista del sostegno economico dal punto di vista di sostegno finanziario il ruolo può giocare l'Italia c'è un minore rispetto altri
Altri attori internazionali come per esempio gli Stati Uniti e arriviamo e mi avvio diciamo alla seconda e conclusiva parte del della mia presentazione all'annus horribilis del mille novecento ottantanove
La diplomazia italiana riconosce che il fatto che diciamo le stravolgimenti politici nella in Europa orientale
Possono avere anche degli effetti sulla stabilità della leadership jugoslava
Che diciamo dal punto di vista ideologico si regge su un buon partito unico la lega dei comunisti jugoslavi e quindi di fronte alla crisi del comunismo in Europa centrorientale la domanda è che fine farà
La lega dei comunisti jugoslavi riuscirà il fattore collante diciamo ideologico a tenere unita
La federazione
A l'unica speranza nutrita dalla tra dalla diciamo dalla leadership politica italiana che a questo punto nel mille novecentottantanove
Il governo guidato da Andreotti quindi c'è ancora diciamo una una figura politica che molto propenso positivamente alla stabilità della Jugoslavia unica speranza dicevo è quella del primo ministro jugoslavo il suo nome ante Marco vice
Che cerca di trasformare la Jugoslavia in secondo la direzione che tutti i Paesi d'Europa centrorientale stanno prendendo cioè trasformarla in un'area democrazia e introdurre meccanismi di economia di mercato quindi diciamo trasformare in senso occidentale occidentalizzata jugoslavi dal punto di vista sia politico sia economico e Marcovic
Consapevole della necessità di un supporto occidentale Marcovic inizierà un tour degli Stati Uniti si reca a Washington interloquisce con il Fondo monetario internazionale per avere supporto a un programma di riforme di trasformazione radicale dell'economia
Si reca anche a Bruxelles per chiedere il sostegno comunitario
Insomma Marcovic non vuole perdere il treno della storia sa che questa è l'occasione giusta per la Jugoslavia per potersi riformare secondo quanto accadeva in Europa centro orientale
E non vuole che la Jugoslavia fronti nuovo calvario come negli anni della prima seconda guerra mondiale è consapevole che ci sono spinte centrifughe che possono portare la Jugoslavia disgregarsi in maniera violenta
E questi allarmi diciamo Marcovic lì invita x esplicitamente nella dichiarazioni che anche
Compie all'interno del Parlamento federale jugoslavo
In questa congiuntura molto drammatica
Il l'Italia gioca un un ruolo di di secondo piano l'attenzione italiana della politica estera italiana si lì concentrato in diversi scenari
L'Italia molto attiva per quanto riguarda l'Unione Sovietica i rapporti con Gorbaciov
Isole sosterrà anche attraverso delle linee di credito l'Unione Sovietica di Gorbaciov che negli stessi mesi un anni biennio di crisi jugoslava e ottantanove novantuno sono anni profondamente drammatici anche per l'Unione Sovietica Italia poi diplomazia italiana impegnata nella questione delle del unificazione tedesca prova a giocare un ruolo che poi non riuscirà a giocare
Insomma ci sono vari capitoli di politica estera della Jugoslavia è uno di questi
Ma è un diciamo un pezzo di un passo non è per la diplomazia italiana la questione principale diciamo è compresa in uno scenario di grandissima di grandissima instabilità
E
In questo in questo scenario molto fluido
La linea italiana e anche la linea dei partner comunitari dell'Italia è una linea diciamo di continuità ovvero l'accento viene posto su stabilità e unità della Jugoslavia
La comunità internazionale la comunità europea non dovrà appoggiarli spinte centrifughe non vuole la disgregazione della della Jugoslavia perché c'è il timore di un effetto spillover
E nel mille novecentonovanta vi sono moltissime dichiarazioni ufficiali della dei ministri degli Esteri della Comunità economica europeo
Sulla necessità di mantenere la Jugoslavia unità e
E indipendente certo riformato dal punto di vista politico ed economico ma non si parla meno nel mille novecentonovanta di possibilità di disgregazione
Ma ed è anche vero che dietro le quinte di queste dichiarazioni vi è il timore che le questioni interne jugoslave non possano non possano diciamo garantire una futura stabilità e unità della federazione e quello che dimostrano le fonti diplomatiche che si stanno aprendo in questi negli ultimi anni sono diciamo è possibile studiare questa storia fino al mille novecentonovantadue perché stanno aprendo sempre di più le fonti diplomatiche italiane anche sono molto importanti gli archivi Andreotti e anche gli archivi della Presidenza della Repubblica
Al Quirinale
Ma anche archivi di altri diplomazie europee anche archivi comunitari quindi vi sono sono disponibile la ricerca lei carte di relativi alle riunioni di mini ministri degli Esteri della Comunità economica europea che i dibattimenti dibattono del caso
Io così slavo e la la la percezione che si ha leggendo la documentazione di profonda incertezza nessuno degli attori comunitari tanto meno l'Italia sa cosa succederà e l'indicazione generale è che la comunità internazionale non ha la bacchetta magica
E che per aiutarla Jugoslavia prima jugoslavi le repubbliche jugoslave devono risolvere i loro problemi reciproci e dopo in un secondo momento la comunità internazionale potrà intervenire dando sostegno a una Jugoslavia riformata
L'Italia diciamo tra il mille novecento nella seconda parte del mio novecentonovanta l'inizio del mille novecentonovantuno che ci avviciniamo la disgregazione della Jugoslavia rimarrà fedele ufficialmente alla linea dell'unità
Ma questa linea viene compromessa da alcuni partner comunitari in primis della Germania federale questo diciamo un discorso
Pubblico che diciamo è noto agli storici viene descritta nei manuali insomma quindi non è diciamo una scoperta ma è confermato comunque dall'apertura delle fonti d'archivio che la Germania federale
Spinge per il riconoscimento dell'indipendenza di due repubbliche delle Repubbliche a nord al punto che la Federazione jugoslava di Slovenia e di Croazia
Ma diciamo che la stessa linea italiana
è in qualche modo contraddittoria perché è vero che dal punto di vista diplomatico ufficiale la linea dettata dal ministero degli Esteri quella di mantenere la Jugoslavia unità ma vi sono delle spinte all'interno dell'Italia che invece si muovono in un canale di diverso sono diciamo le spinte che provengono dalle regioni del Nord Est italiano in primis del Friuli-Venezia Giulia ma anche dal Veneto
Che questi due questi due regioni hanno alla da sin dalla fine degli anni Settanta creato un quadro di cooperazione regionale subregionale con Slovenia Croazia e con i Laender austriaci meridionali nell'ambito di una comunità di lavoro cosiddetta Alpe Adria
Questa è una comunità di cooperazione non framework di cooperazione regionale economica di turismo commercio fiere ed esposizioni un network tra Regioni che si sviluppa la fine degli anni settanta e pittura anche nel corso degli anni ottanta
Che porta alla creazione di legami strettissimi regionali
E alla fine dell'all'inizio del del all'inizio degli anni novanta e alla fine degli anni ottanta
Vi è diciamo un canale alternativo a alla politico ufficiale di Roma che è quella di L. Poli deve appunto delle regioni del Nord Est che su sostengono l'imputato l'indipendenza di Slovenia e di Slovenia e Croazia
E vi sono nella documentazione
Disponibile appunto agli archivi della Presidenza della Repubblica vi è un rapporto del Milano la fine del mille novecentottantanove della diplomazia del Ministero degli Affari Esteri italiano
Che cito sostiene che l'Alpe Adria opera di fatto come un fattore di disgregazione
Quindi
E
Dal dal dal nord est italiano proviene anche il ministro degli esteri del Governo Andreotti De Michelis
De Michelis che si trova in una situazione ambivalente perché si appoggia a una tradizione di diciamo diplomatica di sostegno all'unità jugoslava ma al contempo subisce le spinte interni
Del delle regioni del Nord Est De Michelis provenire
Da da Venezia
E
In qualche modo De Michelis teme che lasciando la causa dell'indipendenza slovena e croata a il mondo tedesco a Germania ma anche ad Austria l'Italia possa perdere in futuro un'influenza verso i nuovi paesi indipendenti
E quindi c'è una situazione di ambivalenza in cui c'è la linea ufficiale italiana per il sostegno unitario parlava ma c'è un ministro degli Esteri
Chi è influenzato dalle regioni del Nord Est
E
E quindi questo diciamo crea appunto la situazione è un po'ambigua in qualche modo perché De Michelis incontrerà più volte esponenti croati e sloveni
Nel mille novecentonovanta Issing mostrerà interessato in qualche modo sostenitore della di della loro causa l'indipendenza ma sostenendo subordinata a un accordo nel quadro federale
E un altro attore che merita un meriterà di essere studiato in questo quadro il Presidente da Repubblica italiana Francesco Cossiga
Che nel quadro della crisi jugoslava gioca un ruolo molto importante
E sarà protagonista di numerosi incontri bilaterali con le autorità slovene e croate tra mille novecentonovanta e l'inizio del mille novecentonovantuno fino alla vigilia delle dichiarazioni
Di indipendenza slovene e croate
E di fatto in incontri bilaterali
Riconosce le leadership repubblicane slovene croate come degli interlocutori le riceve come autorità repubblicane di fatto discute con loro quindi crea diciamo un precedente anche diplomatico e quindi abbiamo un altro attori in più italiano che in realtà non spinge per l'unità jugoslava perché abbiamo nominato De Michelis in qualche modo che l'opposizione ambivalente ho nominato Cossiga abbiamo nominato leadership anche della stessa democrazia cristiana
Nel nord est europeo
Tra scusate dando adesso italiano tra tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia
Quindi si può evidenziare come la fine degli anni Ottanta inizio anni novanta si crea di fatto una spaccatura interna la posizione dell'Italia che porterà poi a una di fatto isolamento della Farnesina
E qui sto complica un po'vinciamo la narrativa che appunto dicevo prima si trovano i testi nei manuali nel nei testi di storia delle relazioni internazionali o di storia dell'integrazione europea o anche i manuali di storia contemporanea ovvero il fatto che il mondo tedesco
Spingesse per l'indipendenza appunto di sloveni praticamente l'Italia nei conti cemento più reticente perché in realtà la posizione dell'Italia era molto più complicata che erano diversi attori italiani che aveva un diciamo la stessa posizione del degli esponenti del mondo tedesco
E quindi si può concludere che non fu una sottomissione alle scelte di bon vissuta passivamente ma anche diciamo una evoluzione dell'all'interno dello stesso protagonista
Da all'interno dello stesso della stessa Italia che in fin dei conti fu come il resto della comunità internazionale spettatrice della crisi jugoslava più che più che è protagonista un'ultima chiosa se ho posso chiudere è il fatto che alle all'inizio lei diciamo nel momento della crisi jugoslava
Viene sempre contro i testi di carattere storiografico anche sulla storia della del Storie di confine penso per esempio l'Italia confine orientale di Marina Cattaruzza edito dal Mulino diciamo un un libro di di riferimento che io
Alcune tesi soprattutto suo Osimo personalmente non condivido ma diciamo è un po'il testo di riferimento sui sulle rotte sulla questione di confine tra tra Italia e Jugoslavia
E un punto in questo volume di Cattaruzza si affronta la questione della del Trattato di Osimo perché alcune forze politiche italiane specialmente della diciamo della destra italiana Alleanza Nazionale
Soprattutto tramite alcuni esponenti penso sto Gianfranco Fini o anche Mirko Tremaglia sostennero la necessità di rinegoziare Osimo
Sostenendo che fosse un'occasione propizia per l'Italia perde la disgregazione jugoslave per riaprirla questione territoriale e incontri incorporare non rinegoziare i termini dell'accordo
Per provare diciamo fa riacquisire ori esercitare un'influenza maggiore verso regioni che appunto frange più irredentista è un nazionalista del panorama politico italiano reclamavano
Fossero regioni appunto italiane
E quello che posso dire che la questione del rinegoziare Osimo non fu mai preso sul serio la diplomazia italiana venne considerata come problema perché posto appunto da alcune forze parlamentari ma non fu mai considerato come un'opzione percorribile
Perché perché alle a dare spazio a voci a forze irredentisti
The definite irredentista e avrebbe spinto Slovenia Croazia verso il mondo tedesco di fatto indebolendo la posizione italiana nella nella regione e quindi anche diciamo Osimo rimane diciamo non viene mai contestato non viene mai presa in considerazione la l'ipotesi di rinegoziarlo appunto di di di metterlo di metterlo in in discussione
Io mi fermerei qui quindi diciamo con un quadro fluido e articolato e ringrazio pratese
Grazie mille Benedetto per l'ottima relazione chiarissima è veramente interessante anche per capire la frammentazione del potere politico in Italia e allora abbiamo dieci minuti prima della pausa poi riprenderemo dopo pranzo alle tre in questi dieci minuti raccogliamo qualche domanda se c'è così insomma abbiamo anche il tempo di di rispondere
Raccogliamo vediamo prima se ci sono domande da studenti universitari
Sembrerebbe di no
Ora la facciamo andare prima facciamo rompere il ghiaccio al professor marchi e poi vediamo se udienza
Lombardo non ho non ho tra un po'gli altri ma non funziona questo microfono funzionalmente salopette
Noi non siamo capaci di farlo
Dalla grazie
Noemi fondamentale e rompo Chiazzo io poi se ci sono altre domande naturalmente non insomma intanto ringrazio davvero per tutti gli interventi io sono andato un po'dentro e fuori quindi non li ho seguiti al cento per cento a parte l'ultimo di di Benedetto quindi mi scuso anche con Marco e mi scuso anche per come ha già fatto Lucrezia purtroppo per la prima relazione avuto questi insomma inconvenienti la mia domanda era per Benedetto
Ed era nel senso una domanda mista considerazione
Lui ci ha c'ha fatto lo dico anche per i ragazzi insomma più giovani un una relazione di grandissimo interesse anche innovativa da un punto di vista storiografico io volevo venire al punto della della difficoltà
Della diplomazia italiana aveva parlato di De Michelis ha parlato di Cossiga di fronte a questa idea diciamo la burla vulgata storiografica era un po'fondamentalmente la diplomazia italiana non voleva la la dissoluzione
è stata fregata banalizzo dalla diplomazia tedesca
C'era un altro attore spesso che veniva menzione atto che Benedetto ma adesso lo menzionava sicuramente se si diceva anche si aggiungeva in realtà non è stata solo fregata la diplomazia italiana
Dalla da quella tedesca la quella da Repubblica federale poi Germania unificata ma anche dalla diplomazia vaticana
Perché la diplomazia vaticana spingeva allora la mia domanda insomma la la mia curiosità era lui ci dice giustamente Guà avendo guardato adesso le carte in realtà anche Cossiga era ambivalente
Allora la mia domanda è questa
In realtà l'unico fregato quindi dalla diplomazia vaticana era Andreotti che doveva essere quello che invece in Vaticano aveva le entrature migliori punto interrogativo questa la mia curiosità grazie
Visita anche assente l'intervento di Zaccaria no risulta metterò parlo davvero da rispetto che anche l'Austria non giochi in questo frangente un ruolo di peso nello spingere verso e chiedevo ma le motivazioni di questa spinte alla disgregazione che viene da Austria e Germania sono prettamente economiche
C'è anche qualcos'altro perché io dalla relazione fosse non lo intese vorrei sapere su questo quale sia insomma effettivamente dietro
So che poi concretamente da Mastella Germani arrivano anche armi no cioè entro un po'di tutto a sostegno dell'esercito sloveno e croato quindi ecco volevo chiedere un po'di di allargare il quadro in questo senso grazie
Sì
Va bene grazie per entrambi le domande e allora su sua Andreotti è certo che alla fine dei conti Luís all'unico attore che non vede la sua linea politica a proseguire e avere successo e diciamo che fa parte di una serie di fallimenti possiamo chiamare così Omnis interpretazioni diciamo del tendenze del sistema internazionale
Chi sono state evidenziate livello storiografico anche per quanto riguarda il rapporto quasi idilliaco che venne creato tra Andreotti e Gorbaciov fornendo occasione della crisi
Jugoslave c'è una ottima raccolta documentaria curata da Pons da Silvio Pons e Massimo Bucarelli sui rapporti tra tra Corbaccio fare Andreotti che è un po'rivelano appunto questa
Visione da guerra fredda di Andreotti quindi magari un'incapacità forse è anche diversa da quella che ebbe magari De Michelis o altri protagonisti punto che furono come anche Cossiga più forse capaci di interpretare siamo al cambiamento delle realtà internazionale mentre appunto Andreotti
Una visione un po'più statica sul sul ruolo del del Vaticano io devo ammettere che speravo di trovare evidenze che però almeno delle fonti che ho consultato non non sono stato in grado di trovare però questo forse può può dire che non furono così determinanti perché se fossero state determinanti sarebbero apparirebbero probabilmente con costanza nei rapporti ambasciatori ali da da degrado a a Roma o nell'analisi lunghezze sulla sulla disgregazione jugoslava che si che invece sono più concentrate sulla situazione interna della federazione e sul ruolo del mondo tedesco
Quello del diciamo della della e però a complicare il fatto del da diciamo del ruolo vaticano
è il fatto che come anche evidenziato in alcuni studi penso anche al un capitolo scritto da da Antonio bar soli sull'Italia la fine della guerra fredda che è un capitolo dedicato alla crisi jugoslava basato tra l'altro sulle carte Andreotti
Vi è vi sono dei riferimenti anche alle spaccature all'interno del movimento cattolico
Quindi diciamo probabilmente sono del delle delle delle linee di frattura che seguono appunto anche alla fine dalla guerra fredda che complicano anche l'idea di un un interlocutore Vaticano unitario e che che creano appunto una ulteriore situazione di fluidi di fluidità e di complessità
Per cui io ad al momento non mi sentirei di dire con certezza che i che il diciamo la diplomazia vaticana fu determinante nelle scelte poi anche successive di riconoscere l'indipendenza di Slovenia e Croazia
Perché riconoscimento indipendenza di Slovenia e Croazia che poi verrà nel gennaio del mille novecentonovantadue ed è in scrivere in un ampio più ampio contesto che riguarda
Le politiche di riconoscimento dei nuovi Stati indipendenti anche nell'ex Unione Sovietica
Per cui mi sentirei di veramente un posso fumare non eliminare ma sfumare la centralità lati Carlo
Che certo poi per le dinamiche interne in Slovenia Croazia
A ebbero probabilmente un peso molto molto significativo ma appunto parlando di delle diplomazie dei contesti ritrovati Proteo mi sentirei un po'di sfumare per quanto riguarda il mondo tedesco
Certamente lei l'Austria giocò un ruolo molto importante devo dire che anche gli artisti per chi interessato anche alla storia appunto della regione
Dei Balcani o delle sue jugoslava gli archivi di stato viennesi sono ricchissimi bene organizzati seguono rigidamente
La regola dei trent'anni per cui sono disponibili le fonti diplomatiche Austriache fino al mille novecento novantatré attualmente e i dossier sulla crisi jugoslava e sui rapporti tra Italia e Jugoslavia sono molto ricchi seguono da vicino diciamo il la l'evolversi della situazione quindi sono dossier Italia mercati Italia che riguardano l'atteggiamento italiano rispetta le crisi jugoslava
E che rendono l'idea di questi rapporti appunto e l'altro nominata solo brevemente quando ho parlato dei Laender austriaci meridionali nel quadro della cooperazione regionale Alpe Adria
Perché furono anche questa realtà ostriche punto austriaca regionali che influenzarono molto il ruolo di di Vienna la diplomazia punto centrale austriaca per una supporto
Al l'indipendenza di Slovenia Croazia che aveva un diciamo dei legami che nascono economici per nel quadro della Comunità di lavoro Alpe Adria
Ma che poi hanno diciamo una torsione di carattere politica molto marcata tra il mille novecentonovanta il mille novecentonovantuno per un diciamo per un obiettivo di recuperare una influenza regionale nella diciamo nell'area no settentrionale della regione balcanica e infatti quello che emerge anche il fatto che alla fine l'Italia
Tramite così anche tra De Michelis cercassero di coltivare le le relazioni con le leadership di Slovenia Croazia era in un quadro di competizione
Di influenza quindi l'Italia in competizione con il mondo tedesco per lui un'influenza che l'Italia dove considerava con quasi visto interesse nazionale strategico
E di lungo periodo diciamo anche che seguiva la tradizione di lungo periodo della politica estera italiana che possiamo far risalire punto anche all'Italia liberale e quindi quindi assolutamente un ruolo anche politico oltreché economico grazie
Siamo sicuri che non ci sono altre domande
C'è una domanda del professor Savigny nel frattempo non so se dobbiamo salutare
Gli studenti del liceo
Grazie per la vostra presenza
Vi faremo avere i materiali che aveva già mandati materiali che siamo riusciti a recuperare
Volevo fare una domanda da profano al professor Dalla Barba mi ha colpito non lo sapevo che ci fossero progetti di a Austria anzi di attacco preventivo all'Italia nel mille novecentootto
E le chiedo se ti chiedo se questo fax come dire rende irrealistiche e il fatto che ci fosse questa addirittura questa ancora atto aggressività verso l'Italia
Ecco il prenda un po'idealistico il progetto di Giolitti di contrattare con l'Austria la neutralità da in cambio della concessione di Trento e Trieste non si è parlato molto di questo progetto che l'Italia potrebbe ottenere attacco molto
Dalla paletti o dall'Australia rimanendo neutrale nel momento in cui c'era il dibattito tra neutrali visti interventisti
Da allora questi piani di occupazione preventiva sono abbastanza conosciuti sono anche l'oggetto di palco concretamente di interventi che corpi in particolare mette appunto facevo riferimento si vedono ancora nostrano lungo la linea diciamo trentina a allora Tirolo verso l'Italia quest's'successione di fortificazioni austriache che sono fortificazioni offensive e non difensive poi diventeranno difensive balinesi sono progettate con forti frazioni offensive quindi questa questo dato cioè di una
Inclinazione che specie gli alti comandi austriaci hanno dopo l'avvento di corda considerare la triplice un patto
I diciamo molto poco solido e anche in fin dei conti contrastante con interessi austriaci queste evidenti ma per quanto riguarda il succedersi delle trattative che attualmente nell'approssimarsi della guerra sono in corso tra appunto diplomazie italiane Tittoni per tutto il Governo insomma che gli succedono allora questo e e che naturalmente diventano sempre più oggetto di discussioni quando no nel luglio il ventotto luglio del quattordici l'Austria entra in guerra e allora lì ci sono sappiamo interventi abbastanza insistenti e molto precisi anche da parte dell'ambasciatore tedesco a Roma
Di avviare queste trattative di convincere insomma
Non sappiamo per esempio che la l'Italia
E dichiara guerra alla Germania molto dopo il mille novecentoquindici non molto più avanti quindi queste tattiche ci sono però si scontano tutte regolarmente con
It terreni o oggetto di scambio insomma no cioè per non solo per correre ma per gran parte anche diremmo dell'opinione pubblica austriaca
La cessione di del tu Tirolo quindi l'attuale alto agì in Trentino
Corrisponderebbe ad un vulnus nei confronti della tradizione territoriale che nessuno e in grado di poter accettare no come come oggi e quindi queste trattative regolarmente
Regolarmente freno lo stesso vale per Trieste forniti Trieste il grande porto
Austriaco
Su quali sono interessi economici fortissimi è la terza città del Litta quindi
Diventa effettivamente un problema che per quanto qualcuno possa pensare di renderlo concreto c'è via via alle trattative per tutte queste relative regolarmente sono destinate a fallire perché il punto di vista austriaco su questo è irremovibile
Se il Tirolo è parte integrante molto più di qualsiasi altro territorio nella memoria storica delle tradizioni e quindi è davvero un oggetto incedibile e questo lo si vedrà
Ma che anti insomma
Le campagne che l'esercito fiacco complice combatte in galiziano criminali di guerra
Sono facciamo per una
Certo è una strategia che
Viene trascinata più avanti ma la ostinazione la combattività con la quale difenderanno il Trentino il tiro dal nulla
A chi detiene Phoinix di difatti se uno guarda la stenografia austriaca diciamo fino a quello un pochino più tradizionale fino agli anni nel quale si rinnova tratto strette sua Prima guerra mondiale
E uno vede la guerra austriaca è la guerra contro l'Italia
Non è la guerra contro impero russo perché a parte perché ci sono sconfitte di indecenti sconta però la guerra che di cui si vuole tenere memoria e la guerra contro l'altro
E la guerra per la difesa dei territori esplicita la guerra
Dove muoiono voi sapete che nel primo anno di guerra praticamente il corpo ufficiale stia conviene decimato in Oriente no e muoiono come mosche lì
Quindi quella c'è anche un interesse diciamo da allontanare dal ricordo con la guerra lì perché la guerra patriottica la guerra contro l'Italia e questo siamo è un altro motivo per il quale le trattative su questi due oggetti su diciamo il Tirolo il Trieste non avrebbero mai potuto arrivare alla fine
Ultima chiamata per le domande chiediamo per ci ritroviamo qui alle quindici in particolare mi riferisco alla
Allora direi che possiamo
Dare inizio ai lavori del pomeriggio siamo felici e onorati di avere la presenza del signor prefetto al quale lascio la parola per un saluto grazie davvero per essere qua con noi prego
No grazie a te per l'invito salutò non potevo mancare caso Giorgina invita sottovoce l'amico Mario neve quindi amico di vecchia data insomma con cui stiamo facendo tante cose belle insieme quindi ringrazia costa rompo con voi
Poi abbiamo una nave di migranti che sta per arrivare a Ravenna quindi mi dovevo sposare per una breve riunione di coordinamento insomma e sono temi importanti queste che trattati oggi salutare tutti giovani studenti
Perché veramente fatte tante belle iniziative importanti e di grande attualità
Il tema voi
Veramente di grande interesse in questi giorni voi sapete questa nuovo conflitto tra Israele e Palestina anche allertato noi prefetture insomma Dada già da alcuni giorni abbiamo innalzato il livello di attenzione anche noi qui a Ravenna perché abbiamo anche degli obiettivi
Ovviamente non vi dico quali ma obiettivi sensibili sia israeliani che palestinesi che stiamo monitorando con tanta attenzione qualche giorno fa proprio dire concluso
Un convegno internazionale importante al Pala De André più Hennessy che pure ha richiamato tanti visitatori diciotto mila visitatori tante delegazioni anche da Paesi africani insomma da proveniente insomma da ventisette Paesi e per noi è stato un impegno notevole quindi ho vi ringrazio e di invito ecco a essere sempre presente a questi incontri perché anche per me che ormai ho i capelli bianchi anzi pure pochi parente è bene ecco ascoltare e capire perché non si finisce mai di imparare come diceva il buon Eduardo non come Mario Sabelli esami non finiscono mai qui c'è sempre da imparare quindi diavolo veramente una tre giorni importante si conclude domani vero se posso fare un Tatò anche domani per capirne un po'di più grazie grazie a voi
Grazie grazie
Grazie al prefetto adesso do la parola per un saluto al nostro presidente di campus Mario Mele prego mai
Grazie Michele allora innanzitutto punto di liquido subito la la parte più istituzionale
Do a tutti il benvenuto anche se in ritardo di un giorno
Il campus chiaramente
Molto coinvolto come dicevo poco fa
Da queste tematiche anche perché voglio dire per Ravenna l'Adriatico e i Balcani e sono una relazione voglio dire di lunghissima data mai realmente interrotta quindi per noi molto importante quindi soprattutto un tema che viene trattato e questo invece non lo dico piglio Presidente lo dico da geografo che finalmente viene trattato in tutta la sua complessità cioè
Non guardando semplicemente alla contemporaneità all'attualità o
Molto peggio a quello che sono le cronache riportano ma cercando di avere una visione sia temporale che spaziale
La più ampia possibile cosa che tra l'altro nel Mediterraneo e nei Balcani essenziale altrimenti si rischia di dire solo delle stupidaggini superficiali cosa che purtroppo capita abbastanza di frequente
Tra nulla solo notazione la cosa che trovato molto interessante proprio il fatto che l'approccio storico quindi la visione che è riuscita a dare un'idea di quella che come dire in qualche modo questa a comunione che c'è stata ma che in realtà è Arrigo e ha ricordato proprio il fatto che l'Adriatico in qualche maniera fino al Cinquecento veniva vissuto come un'area unica in realtà l'Adriatico e lo Jonio non dividevano dai Balcani ma in realtà diciamo quelle terre che ancora non erano Italia sentivano le Marche Abruzzo c'è sentivano in realtà molto più vicine
A ai Balcani che non a Roma o a Napoli quindi paradossalmente infatti non abbiamo la prima opera geografica descrive l'Italia come una penisola che e la descrizione di tutta Italia di Leandro Alberti De Mita di cinquecento che è la prima volta che dice appunto che l'Italia una penisola e per cui sostanzialmente interrompe questa no questa visione dell'Adriatico come piattaforma comune quindi è interessante rivedere tutte queste queste visioni proprio per poter avere una visione che non è se Arioti paga
Di quelle che sono delle terre che ancora oggi per noi sono molto molto importanti e che speriamo possano essere anzi una un inizio della in qualche maniera
Ricollega mento d'Europa al Mediterraneo pro perché il Mediterraneo è stato in qualche maniera un po'a un po'uscito dagli interessi veri dell'Europa i negli ultimi vent'anni quindi ci auguriamo questa questo convegno di cui ringrazio
Il collega marchi dell'organizzazione e tutti gli altri colleghi hanno contribuito a credo che sia un passo importante in questa direzione grazie a tutti
Allora io direi che entriamo nel merito dei lavori quindi chiamerei il professor Bianchini
Alla tavolo
E poi dovrebbe essere in arrivo il professor Privitera
Sì sta parcheggiando quindi nessun nessun problema anche perché io adesso farò una introduzione di una mezz'oretta quindi no sta fa assolutamente sta scalzando assolutamente dirò due parole davvero introduttive i ringraziamenti gli ho fatti ieri gli ho fatti stamattina quindi non torno e ringraziamenti invece
Entro nel merito del del del pomeriggio
Del pomeriggio di oggi ricordando che il Corso di laurea
Storia società e culture del Mediterraneo ha voluto fortemente insieme al dipartimento di beni culturali al collega Savigny organizzare questo convegno innanzitutto
Trattando il tema
Dal punto di vista della lunga durata quindi lo abbiamo voluto fortemente ieri abbiamo avuto una sessione completamente dedicata all'epoca medievale fino all'età moderna perché ci sembrava decisivo proprio in un corso di laurea che invece fa della contemporaneità il suo fulcro
Dare il senso delle radici di lungo periodo di ciò che parleremo ad esempio oggi o addirittura nelle tavole rotonde di domani così spinte sulla contemporaneità
Le il secondo elemento da sottolineare che storia scienza e cultura del Mediterraneo è profondamente convinto che l'area adriatica l'area balcanica facciano parte di questo Mediterraneo allargato
Ma non Mediterraneo allargato
Semplicemente perché ogni tanto ci si sveglia e magari appunto succede qualcosa di drammatico nell'area mediorientale perché in nostro Mediterraneo non accanto un aggettivo e Mediterraneo tout-court per voi il Mediterraneo allargato è un'area ampia che vada l'Oceano Atlantico fino all'Oceano Indiano ecco questo è per noi mediterranei per il terzo elemento la forte
Connessione tra la dimensione mediterranea e quella europea continentale e del processo di integrazione europea il professor neve giustamente ricordava
Che troppe volte nel corso degli ultimi
Perlomeno trent'anni abbondanti penso dal processo di Barcellona in avanti un certo tipo di discorso è stato fatto sul Mediterraneo e la UE
A mio parere ma poi vedremo oggi credo che uscirà questo tema a mio parere di passi avanti non ne sono stati fatti a sufficienza in questa connessione tra cosiddetta Europa del nord e
Europa del sud
Detto questo il la l'aggiorna fa il pomeriggio di oggi inizierà con una relazione del professor Bianchini che adesso vado brevemente a presentarmi ma che non avrebbe bisogno fuor di retorica di presentazioni non tanto qua Ravenna ma come studioso accreditato a livello italiano ed europeo
Su questi temi
Ricordo che nella mattinata siamo già entrati su tematiche con la relazione del del collega Zaccaria che ha ha parlato di di un rapporto tra la diplomazia italiana è quella della Jugoslavia in in fase diciamo così di di dissoluzione
Il collega Zaccaria ci ha fatto anche questa grande cortesia perché avevamo avuto un problema con un'assenza e quindi anticipato la sua relazione
Oggi con della relazione di Stefano Bianchi nell'area balcanica il funzionamento del sistema di Tito ci porterà dentro a quella Jugoslavia che puoi e vedremo in in dissoluzione e sono certa o che si farà capire ci aiuterà a capire l'importanza geo politica di quella Jugoslavia all'interno della della guerra fredda
E le specificità che questo questo sistema di Ugo slavo anche all'interno
Di un blocco che non era per nulla composito lo dico anche per gli studenti lo dico sempre lezioni noi storici lavoriamo più sulle sfumature
Che su
Diciamo così le regole ferree che magari delle volte insomma troviamo nel nostro dibattito quotidiano ore anche incerta politologi allo studio della storia a ci aiuta a a di da trovare più
Dei grigi che dei bianchi e dei nera il tre e penso che anche nella parlare dei temi del pomeriggio queste sfumature usciranno e il professor Bianchini dicevo
Insegna mai ha insegnato per anni presso il campus e unibo di forni
Professore ordinario presso il Dipartimento di Scienze politiche dell'Università di Bologna è stato a lungo poi mi mi mi correggi Stefano se sbaglio è stato a lungo la colonna portante lo ancora di una laurea magistrale fortunatissima a Forlì che si chiama East io ero Pierre vende io ora ci hanno stadio Is
E le sue pubblicazioni sono davvero tantissime sia per quello che riguarda l'area balcanica che anche i rapporti tra Russia ed Europa cito solo o la questione jugoslava
Più volte riedito da Giunti e Cicchitto anche per Rauti legge Eastern Europe bracciali anzi soft moderne etiche è un'altra delle sue più recenti pubblicazioni
Mi fermo qua e do la parola a Stefano Bianchini ringraziandolo per la sua presenza
Grazie mille
Per questo è introduzione
Buon pomeriggio tutti
Io adesso ho preparato
Delle una serie di di positive
Da mostrare
Di un vecchio linguaggio slide
Ecco qui qui
Perché appunto il compito che mi è stato affidato è stato quello di spiega di entrare nel merito di spiegare insomma come funzionava la Jugoslavia socialista federale
Proprio perché questo potrebbe aiutare a capire meglio quanto poi andrà a sviluppare ella professor Privitera che sta arrivando è stato punto e che entrerà invece nel merito proprio del del Como dei conflitti però quale fosse la struttura e come pian pianino si fosse avviata alla disarticolazione del paese questo sarà il tema di costo mio intervento e siccome si tratta di un intervento per certi versi molto complesso perché la realtà jugoslava era veramente molto differenziata e molto molto diversa del da rispetto alla realtà sovietica lo vedrete dalla
Immagini che di proiettano
Bisogna che mi soffermi ogni tanto su alcuni aspetti
Ma su cui non entrerò magari nel nel merito più di tanto però nel caso di fossero poi interessi al momento della discussione io ben volentieri posso entrare entrare nel merito innanzitutto volevo farmi vedere questa è la prima cartina quello fallire anche delle cartine perché penso che questo aiuti
Questo era la suddivisione della Jugoslavia così come venne decisa fra il quarantatré e il quarantacinque dalle forze partigiane sostanzialmente sei repubbliche
Sullo Slovenia Croazia Bosnia-Erzegovina Serbia Montenegro e Macedonia più due regioni autonome all'interno della Serbia che il suo discorso che vedete qui e la Vojvodina nord
Ma e a queste erano due regioni autonome questo era quanto era già indicato previsto nella Costituzione del mille novecentoquarantacinque però devo dirvi subito giusto per complicare le la vita che Tito a quell'epoca si teneva aperta anche un piano bis
C'aveva una sa un'altra strada oltre questa cioè non pensava soltanto a costituire la Jugoslavia ma pensava di costituire anche la Federazione balcanica che potete vedere qui in questa in questa mappa cioè da un lato avete visto le sei Repubbliche le due Regioni autonome su cui tornerò più più volte dall'altro invece una unione tra Jugoslavia Bulgaria Albania e Grecia come minimo c'erano anche delle versioni più estese che andavano in cui includere anche la Romania e l'Ungheria però diciamo quella su cui si era lavorato di più soprattutto negli anni quarantaquattro quarantotto ma già con alcune spinte nel quarantadue in cui si era anche preso in considerazione la possibilità di modificare i confini fra le varie repubblica balcanica e così come poi furono identificato invece in Jugoslavia costo soprattutto per la Macedonia Velletri torno indietro verità la Macedonia in basso
Chiusa fra Grecia Albania e e Bulgaria qui invece la vedete molto estesa a comprendere un sul territorio che include anche parte da Bulgaria
E della Grecia badate bene che questo tipo di problemi relativi ai confini e alle relazioni tra le repubbliche costituiscono ancora oggi un problema proprio soprattutto anche per la mediazione per l'intero processo di integrazione europea non è un caso che la Bulgaria abbia messo il veto
Dopo perché la Macedonia cambiati il nome venuto incontro alle richieste della Grecia e ce l'ha ha sollevato il problema della storia della lingua della minoranza bulgare
In Macedonia ma io adesso non voglio entrare nel merito in questo voglio solo che voi abbiate in in mente
Che c'erano due alternative
E che se la circonda alternativa non fu realizzata ciò avvenne per che si opposero sia Churchill si attiva sia Stalin
E soprattutto Stalin dopo il mille novecento Colin mille novecentoquarantotto tant'è che questo fu la ragione della rottura fra Tito e Stalin
E quindi inevitabilmente si torna qua a questa Jugoslavia suddivisa in repubbliche ma che aveva una distribuzione della popolazione molto variegata
E questo è molto importante che voluti minate presente perché questo è un quadro che mi dice come la popolazione era dispersa all'interno del territorio della Jugoslavia e non necessariamente corrispondeva ai confini delle varie repubbliche
Come vedete tranne la Slovenia che aveva gli sloveni concentrati tutti in Slovenia nel colore azzurro per esempio la Croazia era presente non solo in Croazia ma anche in Bosnia Erzegovina la Serbia rappresenta in Bosnia in Croazia c'erano musulmani in verde ritrovati sia in Bosnia sia al confine fra il Montenegro e la Serbia albanesi che sono presenti anche in Macedonia cioè come e questo è una cartina che ridà una fa anche ha idea solo una vaga idea della distribuzione etnica la popolazione perché prende in considerazione esclusivamente i territori dove almeno un gruppo etnico arrivava al cinquantuno per cento tutte le aree bianche che pure vedete sono quelle in cui nessun gruppo etnico arrivava il cinquantuno per cento
Però arrivare al cinque per cento può voler dire che secondo me aveva il quarantotto quaranta quindi vuol dire che comunque pesava nella nella nel sistema e questo è un aspetto che va tenuto presente giusto perché questo aspetto diventa importante quando si entra nel momento di crisi della della Jugoslavia
Quindi questo
Tre mappe insomma per darvi un po'un'idea nel quarantatré quarantacinque c'erano due opzioni a causa della rottura del quarantotto alla fine l'opzione una sola la realtà sostanzialmente è quella che della distribuzione democratica popolazione e quella che all'incirca vedete in queste in queste ma ora la Yugoslavia nota
Per essere un paese chi era basato sull'autogestione e sul sul una linea mento nella politica estera autogestione non allineamento che si sono sviluppati il proprio a partire dalla rottura con Stalin
E questo Fassi che se si deve andare a vedere come funzionava anche soltanto vagamente la
L'autogestione questo serve per riuscire a capire come oltre alla suddivisione interetniche culturale che vedete in questa mappa si articolava nuovamente il sistema Autogestito di Tito
Non fatevi impressionare questa solo la prima delle Fly Zone
Il lavoro il l'organizzazione dell'autogestione era basata sostanzialmente sull'associazione del lavoro cioè l'idea era quella che singoli individui si associavano insieme e creavano diciamo se devo usare un linguaggio che in qualche maniera possa sembrare simile a quello che conosciamo quindi soprattutto Emilia Romagna somiglia un po'le cooperative
Quindi un reparto di un'impresa parlo di un reparto di un'impresa costituiva un'organizzazione di base quella che indicata con una o o u r
Questa è questo un reparto quindi poteva essere un reparto riguardava verniciatura poteva riguardare non so il il settore delle gomme tanto per darvi Puglia ciascuna di queste o o r aveva alla sua assemblea aveva il suo comitato esecutivo che veniva eletto degli operai il quale comitato esecutivo faceva un bando pubblico e selezionava il direttore
Questo era il meccanismo poi entreremo nel merito come funzionano effettivamente questo il meccanismo naturalmente varie le varie organizzazioni lavoro che hanno bisogno anche di una gestione amministrativa
E questo spiega perché esistesse una comunità di lavoro per i servizi che in realtà era appunto diciamo così l'ufficio amministrativo quello che aiutava la gestione amministrativa delle varie dei vari reparti che producevano perché gli altri erano le parti produttivi tutti insieme i reparti produttivi più l'amministrazione costituivano una organizzazione di lavoro il che significa un'impresa quindi qui vedete che il ho fatto l'esempio di quattro possibili impresa è che tutte insieme potevano se volevano organizzarsi in quello che potremmo chiamare un cartello o o un gruppo di impresa che per un certo periodo di tempo anche per un po'lungo secondo di come si organizzavano le le le imprese avevano loro volta l'assemblea dei lavoratori il Consiglio esecutivo che il bandito a sua volta per avere il direttore mentre nelle organizzazioni complesse era semplicemente rappresentanti delle singole imprese che vi partecipano questo pedanti un'idea di come funzionava a livello l'autogestione a livello di in prese all'origine l'autogestione nasce come un sistema che è legato alle imprese ma poi si allarga e si estende a tutto il a tutto il mondo produttivo e non produttivo
Per cui non esiste più soltanto l'organizzazione del lavoro sociale Tomei ristoro anche le organizzazioni che sono del lavoro che non producono e queste sono le comunità di interesse autogestite che il vengono inserite per dare uniti per dare la possibilità ai lavoratori di agire tenuto conto che essi avevano già di per sé degli interessi diversi vi faccio un esempio se si dovesse decidere di realizzare un un settore su un ospedale
Chirurgica per esempio perché sente magari già atterrata archeologia
è chiaro che la decisione non può essere presa soltanto dei medici perché non hanno i soldi perché non bisogna vedere quali sono le esigenze del territorio
E quindi ecco che esistono le comunità cosiddette miste come vedete che riguardano i servizi sociali l'educazione la cultura sanità le infrastrutture come vedete e in questo caso gli appalti devono compartecipare attraverso una scelta che passa attraverso un referendum tra l'altro le organizzazioni di base cioè quindi il mondo delle aziende nel mondo le aziende le municipalità se si tratta di un livello comunale oppure le province le due Regioni autonome la Repubblica se si tratta di livello più elevato
E poi le organizzazioni politiche sociali che all'epoca erano la lega dei comunisti il sindacato l'organizzazione giovanile socialista l'organizzazione delle donne che sarebbe se io dovessi tradurre per le persone che hanno un sono non sono più giovani come me possono dire come se fosse stato il il PC la CGIL la il Fronte popolare e ecco tanto per intenderci ecco così quindi esistevano questi raggruppamenti in questa maniera ma vengono orientati sul piano ideologico
Esistevano anche delle comunità omogenei soprattutto questo riguardava pensionati disabili perché ovviamente non arrivano altre altri necessita di relazionare con le altre unità quindi voi vedete come la società autogestita sotto diversi livelli sia a livello di aziende sia a livello di attività non produttive qualunque se fossero questo riguarda quindi la scuola anche la persino a giustizia no ecco e quindi questo sistema aveva poi un riflesso nel sistema politico cioè nel momento in cui si fa la rappresentanza questo per esempio a un Consiglio comunale non siamo abituati ad un Consiglio comunale che ha una camera sola Jugoslavia ce n'erano tre
Per ogni Consiglio comunale per ogni Consiglio comunale li vedete in tondo il consiglio del lavoro sottratto il consiglio politico sociale il Consiglio delle comunità locali cosa vuol dire
Così gli ho dato l'associato rappresentava le imprese e quindi venivano gli eletti venivano le delegazioni nello mandate direttamente dalle imprese
Impresa ed aziende corta contadini artigiani per esempio le pubbliche amministrazioni no mandavano i propri rappresentanti in quel consiglio
Le i rappresentati quelli che sono i conti fino ai consigli di zona e consigli di quartiere mandavano invece i loro rappresentanti nel consiglio delle comunità locali
E le i le organizzazioni politiche che citavo prima la lega dei comunisti sindacati il Fronte popolare
Riggio il giovane Cesare Geronzi inviavano alle loro rappresentanza nel consiglio politico sociale
Quindi c'erano tre consiglieri che dovevano di volta in volta prendere delle decisioni sulla su quello che poteva essere il il futuro del a livello di gestione del territorio
Poiché però la Jugoslavia una federazione non dimenticate di la prima mappale sei Repubbliche più le due Regioni autonome le serie pubbliche le due Regioni autonome avevano a loro volta i loro parlamenti quindi i parlamenti delle repubbliche delle regioni autonome anche qui praticamente tre camere
Esattamente come per il come per il Comune c'era la camera del consiglio lavora associato dove c'erano le delegazioni dell'impresa
Ma che le camere delle municipalità dove in questo caso c'erano le rappresentanze dei comuni invece che dei quartieri dei comuni e il consiglio politico sociale le leggi Legazioni delle organizzazioni
Dipende la lega dei comunisti Coppa del sindacato eccetera eccetera quindi anche in questo caso abbiamo tre consigli e questo fatto viene non crea nessuna distinzione fra Repubbliche regioni autonome
Quindi siccome è la Serbia era l'unica Repubblica con due regione autonoma è chiaro che in Serbia c'era un conto un'Assemblea che riguardava un Parlamento composto da tre assemblee per la Serbia più un Parlamento composto da tre assemblee per l'amore di dio e un Parlamento composto da tre assemblee per riscosso
Poi c'era la federazione le leve è qui per fortuna da un solo due camere
Solo due camere un Consiglio federale composto duecentoventitré legati è un Consiglio delle Repubbliche e delle regioni autonome
Questo vuol dire quindi che c'era una rappresentanza per Repubblica regione autonoma questo è qualche cosa che potrebbe ricordare vagamente il il Parlamento europeo per intenderci
Perché ogni repubblica aveva i suoi rappresentanti però a differenza dell'Unione Europea che distingue in base alla alla al peso demografico no per cui un conto è Malta un conto alla Germania invece in Jugoslavia questo non era praticamente nel Consiglio federale c'erano trenta rappresentanti per Repubblica ovetti per regione autonoma e così dall'altra parte l'altro Consiglio dodici per Repubblica
E otto per regione autonoma voi direte quindi le Regioni avevano un peso un po'minore in realtà no
Perché bisogna considerare come si votava
Ora voi sapete che nel Consiglio il Parlamento europeo si vota a maggioranza nel senso ci son settecentotrenta membri e alla ma la maggioranza vota poi dopo diverso partiti o diversa organizzazione qui invece no
Quindi si votava a maggioranza all'interno di ciascuna delegazione di Repubblica o di Regione in modo tale che quindi se erano trenta per Repubblica ci volevano sedici voti
Se erano venti per regione ce ne volevano undici e dopodiché quando si raggiungevano otto voti si prendeva la decisione altrimenti c'era il detto
Le repubbliche regioni avevano eletto
Tutto questo in base alla rappresentanza etnica
E torno allora la aveva famosa terza cartina quella della distribuzione etnica cioè per quanto riguarda le rappresentanza e tanto per darvi un'idea nel mille novecento ottantuno nel nel in Kosovo settanta per cento dei rappresentanti nel Parlamento del Cozzo e poi dopo nel nell'assemblea federale erano albanesi
Del resto minoranze lo stesso vale so anche per la Croazia dove c'è una presenza dei serbi all'interno della Croazia e quindi dove ciascuna delegazione era poi anch'essa Miss
Non era o omogenea proprio perché doveva in qualche maniera rispettare
Diciamo così questa differenziazione e siccome c'è questa differenziazione c'era questa in qualche maniera doveva pesare nella rappresentanza poi naturalmente siccome io vi ho detto c'era anche la presidenza
Cioè come da noi già presidente della Repubblica c'era l'attore si la rappresenta la presidenza che era federale
La presenza presidenza federale la presidenza collettiva che viene creata questo da e in particolare per volontà di Fitto quando Tito era ancora vivo
Ed è una novità perché nessun altro Paese socialista c'era chiaro la il meccanico era chiaro il meccanismo di sostituzione dei di dei dei dirigenti usate nell'Unione Sovietica poi sostanzialmente Stalin ma viene sostituito quando muore
Souls of viene rimpiazzato un colpo di Stato riesca deve morire e così lo stesso succede Taranto Andropov cernie Inca eccetera quindi ecco Gorbaciov è stato rovesciato un colpo di stato quindi
Non c'era un meccanismo che in qualche maniera assicurasse l'elezione del di un dirigente Tito invece volle organizzare prima di morire questo sistema tra l'altro ma mando i propri propri esponenti politici a studiare in Svizzera perché prese la Svizzera anche col proprio come modello per poter vedere come organizzare la rappresentanza alla presidenza federale che rappresenta il presidenza quindi collegiale
Dal mille novecentottantotto era composto da otto membri prima erano nove i membri prima ancora ancora di più ma poi si semplifico otto membri otto membri vuol dire sono le sei Repubblica più le due Regioni autonoma otto membri
Il nome e no al nono membro era la lega dei comunisti ma dopo il mille novecentootto otto viene esclusa quindi restano otto rappresentanti ciascun membro di questi otto rappresentanti era eletto dal Parlamento della propria Repubblica in camere congiunte
E restava in carica cinque anni potendo stare per due mandati soltanto a rotazione per un anno a questi otto si diventavano presidenti della presidenza
Quindi tanto per essere chiari nel corso degli anni Ottanta c'è stato un certo momento che per un anno intero il presidente della Jugoslavia è stato un albanese del Kosovo
E lo stesso vale per la Lega dei comunisti perché al lo stesso sistema è stato replicato nella lega dei comunisti
E quindi anche lì dopo nel giro nel corso degli anni ottanta un certo punto c'è stato per un anno un Presidente Dellai comunisti albanese
Così come potessero croato serbo sloveno eccetera si traccerà una una lista fissa un po'come le presenta alle presidenza del Dall'Ara dell'Unione europea tanto per intenderci e quindi questo meccanismo era un meccanismo che funzionava tra l'altro con una rotazione che era talmente diffuso perché poi spesso in corner comunismo cioè l'idea di dover imitare immediatamente quindi per esempio la rotazione avveniva ogni anno anche in ciascuna delle Repubbliche nelle presidenze collegiale delle Repubbliche e delle regioni autonome
Avveniva anche dei municipi e comuni per cui a un certo punto a questo poi lo lo vedrà meglio si crea una situazione di confusione e anche di rispetto rispetto a chi a chi governa
Perché ovviamente il il le persone che sono al alla leadership del delle istituzioni non hanno più la capacità di seguire la guerra la la libertà il meccanismo comunque per intenderci più quali sono le competenze del governo federale la presenza collettiva nomina il capo del governo
E il capo del governo è l'unico che dura quattro anni
Cioè da un congresso all'altro della Lega dei comunisti quattro anni il capo del Governo a sua volta nomina i due uno due vicepresidenti se vuole otto ministri non a caso sono otto uno per ciascuna delle Repubbliche della regioni autonome
Poi domina i sottosegretari las l'Assemblea federale nelle due Camere congiunte deve approvare che funziona poi come come Danu insomma serve eccome è il Parlamento che conferma il governo e la proporzione ricca eh rispettata per cui era chiaro che se per esempio il presidente finanziario sloveno il presidente la difesa dovesse al croato presidente usi info funzionava una sorta di manuale Cencelli tanto per intenderci
Ecco dico queste cose per darvi degli strumenti per per capire un po'come come funzionava l'insieme di questa cosa poi anche nell'ambito dell'impresa che e delle delle comunità
Siccome gli ho detto che zitti per esempio il direttore veniva selezionato per via delle dei BOT dei bandi di concorso
Beh tutto un mondo il Paese lo sapete bene no ecco quindi voglio dire i concorsi possono essere onesti e possono essere disonesti dipende un pochino da come viene costruito il bando da come dire costituita la commissione conosciamo benissimo questo sistema e naturalmente funzionava così anche la quindi a volte sulla sui temi venivano scelte persone capaci e
Di spessore altre volte semplicemente di funzionari di partito solo per questo quindi teniamo presente questo quadro che come vedete molto ma molto diversificato
E qui allora arrivo al punto quali sono i fattori più rilevanti che hanno in qualche maniera avviato la Jugoslavia nella crisi degli anni ottanta
Morto Tito sostanzialmente e
Rapidamente esplosa una crisi economica
Nel crisi economica determinata dal fatto che morto Tito i rappresentanti della Banca mondiale del Fondo monetario internazionale si sono presentati al governo jugoslavo per riparametrare il debito
Debito perché la Jugoslavia secondo il governo federale che era di dodici miliardi di dollari
Invece secondo il Fondo monetario internazionale era di venti
Siccome governo federale non ci credeva ha istituito una commissione per andare indagare indaga e dopo un certo per il tempo scopre che aveva ragione Fondo monetario non davvero venti perché le repubbliche
Indi grazie alla forte autonomia che avevano conseguito con la riforma con la costituzione settantaquattro avevano potuto cedere a prestiti internazionali senza chiedere permesso dal governo federale emenda senza neanche per avvisarlo
Quindi da qui parte naturalmente la necessità di ha di realizzare una crea una un di una politica economica che all'epoca venne sostanzialmente
Ispirata dalle dalla Banca mondiale Fondo monetario internazionale quindi una politica liberista
Con naturalmente riduzione del limite delle importazioni una un controllo un controllo su tutta la la produzione del mercato i rapporti internazionali questo danneggiando otto moltissimo inusuale perché è un Paese molto aperto grazie al non allineamento
E un paese commerciava con tutti i paesi del mondo agli il passaporto tutti cittadini jugoslavi avevano il passaporto che consentivano di andare all'estero perché valeva cinque anni ed era l'unico Paese socialista ora questo poteva avvenire quindi di fronte a una situazione di questo genere già nel mille novecentottantuno ottantadue
Le i dirigenti delle Repubbliche tenta cominciarono tendere alla evitare di fare una rotazione annuale ma avverrà biennale
Come per spazio per arrivare poi dal biennale quadriennale e durare un tempo maggiore
Prima cosa secondo luogo
Ovviamente tendevano a favorire le politiche economiche all'interno del proprio le pubbliche che normalità lo jugoslavo quindi frantumando il il mercato jugoslavo
Io ricordo de di aver partecipato a un convegno a Maribor nelle mille novecentottantadue
Organizzato dal dal centro cartelli di Lubiana
Cui presero parte tra l'altro dirigenti di a livello federale della Lega dei comunisti dove si parlò esplicitamente dell'esistenza di una zip nazionalismo economico nelle repubbliche che potrà essere pericoloso per i meccanismi successivi
E
Naturalmente il la parola nazionalismo economico venne usata solo raramente viene usato una formula più comporta diciamo così per l'epoca socialista però sostanzialmente questa era
La la realtà e questo viene tra l'altro poi pubblicato in un volume Taranto procedere non reso noto quindi c'era una già allora c'era la il timore che la fa la frantumazione del mercato potesse avere conseguenze sul sul sistema da produttivo jugoslavo ovviamente questo
Interagiva con l'efficacia o l'inefficacia del sistema fetta del sistema governativo se non tenete presente quello che vi ho detto sulle precedentemente sul meccanismo sia di rappresentanza delle delle in prese produttivo non produttive poiché del sistema istituzionale non potete capire cosa volesse dire efficacia inefficacia del set del sistema decisionale
Era evidente che soprattutto laddove bisogna prendere delle decisioni all'unanimità gli interessi della Repubblica e come tale cominciavano entrare in rotta di collisione anche perché nel corso degli anni sette a cavallo tra settanta ottanta l'economia era stata in qualche maniera imbrigliata non tanto dal piano perché in Jugoslavia i piani le pianificazioni non esistevano già più degli anni Cinquanta
Se non in maniera molto marginale ma da quella che veniva chiamata la economia concordata come economia concordata era sostanzialmente quelle in base alla quale un'azienda che avesse degli interessi correndo da stabilire con altre aziende di un'altra Repubblica doveva però passare attraverso il la propria Repubblica che negoziava con l'altro Repubblica gli accordi prima che quelle due aziende si mettessero
Insieme per produrre un qualsiasi prodotto
E questo naturalmente come quei poveri immaginate la politica è sempre lenta e lenta Daloui figuriamoci in una situazione dove c'è il dove c'è il diritto di veto questo trascinava nel tempo per un anno per due anni quando questo veniva deciso l'impresa non avevano più interesse perché era cambiato il contesto economico evidentemente
E inoltre lo stesso vale per il Governo in sé il governo dovrà prendere delle decisioni sul sull'economia aveva bisogno di tempo per negoziare
Se all'inizio dell'anno l'inflazione era del venti per cento gli è un corredo tutto intero l'anno per studiare una politica per affrontare un inflazione al venti per cento arrivati alla fine dell'anno l'inflazione però era al cento per cento
E quindi immensamente quelle misure erano inutili e questo creava ulteriore tensione tra le Repubbliche per quanto riguarda cosa facciamo dove andiamo in quale direzione ecco perché per esempio il voto unanime ha sicuramente agito da elemento di blocco
E tenuto presente che erano state anche costituite due commissioni a livello jugoslavo federale una per le riforme economiche e una per le riforme politiche
Quindi si era posto il problema di come riformare politicamente ed economicamente il Paese come eri ridare slancio all'autogestione è come rivedere il sistema politico soprattutto per quanto riguardava le rappresentanze a un certo punto i fatti già negli anni settanta si era parlato dell'esistenza di un pluralismo di interessi
Pluralismo di interessi hanno tutti quegli interessi che si potevano legare all'impresa e o alle alle comunità di interesse di cui vi ho detto prima che di fatto vedere ma che poteva da questo punto di vista spianare la strada a un pluralismo che poteva essere rappresentato poi anche politicamente e quindi avrebbe potuto portare verso direzione che però non possiamo immaginare perché tanto non sono venute
Se ne parlò
C'erano resistenze anche ideologiche su questo evidentemente ma c'era anche quelli che spingevano per un cambiamento da da questo punto di vista poi di fronte al blocco a questo punto la mobilitazione etnica è diventato il terzo fattore fondamentale no su questo mio dilungano poco perché la abolite nella mobilitazione etnica
Era già iniziata nel corso degli anni
Novanta ottanta a causa delle regioni che dicevo prima soprattutto crisi economico inefficacia come governativa per cui ruotando tutti quanti per ruolo ogni anno nessuno sapeva più chi fosse al governo dove e ed è per questo che cominciano modificarsi le costituzioni delle singole repubbliche
Per dare maggiore capacità di governo ai a dirigenti i quali si rafforzano costo punto abbandonando il socialismo come fonte di legittimazione del potere e gradualmente sposando il nazionalismo
Perché il nazionalismo diventa un fattore il primo è quello che riesce a mobilità ma con maggior forza Sōbu da Milosevic nel momento in cui diventa leader
Della della Serbia e riesce a mobilitare i serbi del Kosovo
Nei confronti degli albanesi che vengono considerati troppo potenti dall'interno di una regione autonoma che dovrebbe essere dalla Serbia
Per proprio perché la la proporzionale etnica aveva dato agli albanesi un peso maggiore pur avendo mantenuto mantenuto la Regione
A livello di Regione non di Repubblica cioè non l'aveva trasformata di negli otto alla pari degli altri negli altri sei delle sei unità però allo stesso tempo
Era pari perché era rappresentata dalla Federazione la rappresentanza del collegiale da presenza collegiale quindi in realtà una libanese del Kosovo e alla presidenza collegiale
E questo naturalmente su questa mobilitazione etnica parte proprio la protesta per poter a arrivare a delle
Delle mobilitazioni di massa che Milosevic utilizza molto bene perché riesce a governare a rovesciare nel giro di poco tempo nel mio studio novecentottantotto a rovesciare il gol
Anno del Montenegro prima della Vojvodina successivamente poi anche della del Kosovo e assicurarsi così praticamente quattro voti su otto nella nella federazione nella presidenza collegiale e quindi a poter arrivare a sperare che una rappresentanza serba della Bosnia Erzegovina l'atto di alla maggioranza e di permetta poi dopo di controllare
Il il Paese su questo naturalmente
La tensione della mobilitazione etnica induce anche gli sloveni prima a ad agire in maniera in maniera mobilitando sì in questo caso Furet degli albanesi per fare dispetto alla leadership serba e solo successivamente questo
Porta alla decisione della Croazia di modificare le proprie i propri comportamenti qui siamo ancora io sto ancora parlando tutto i dirigenti i comunisti e e a questo punto che il quattordicesimo congresso della Lega dei comunisti
Si sfalda perché nello il conflitto gli sloveni abbandonano e a questo punto dopo che la delegazione slovena lascia il il il partito così seguono anche la Croazia la Macedonia io ricordo perché io ero presente al congresso partecipato al congresso e a causa della conoscenza mia delinque io mi ero mescolato anche nelle Commissioni giusto per sentire come tirava l'aria che cosa dice al c'era stata la proposta da parte di alcuni bosniaci
Tra cui voglio ricordarne uno perché un mio amico che abbiamo lavorato per tanti anni insieme sul palco grembo
Il quale avevano proposto se proprio si doveva arrivare una rottura che questa rottura venisse però non sulla base territoriale ma sulla base di principi principio allora vogliamo costituire un altro partito costruiamo Partito socialista jugoslavo
Un partito socialista jugoslavo che si alte sì opponeva ok all'altra cosa rispetto alla Lega dei comunisti jugoslavi questa maniera si sarebbe potuto salvaguardare l'unità del Paese faccio anche presente che in realtà questo fu bocciato subito da tutte le altre rappresentanze repubbliche perché avevano già indetto le lezioni per Repubblica a secondo quella che era la costituzione per la costituzione c'era prima si fanno le elezioni nelle repubbliche poi dopo si fa quella federale
La il in Jugoslavia all'elezione federale pluri partitica non c'è mai stata
Proprio perché nella Slovenia nella Croazia nella Serbia erano interessati a fare questo perché preferivano una volta che se si erano svolte le elezioni
Nelle singole repubbliche sostenere che loro erano legittime ha legittimamente da un voto plurimo pluri partitico e popolare mentre il parlamento jugoslavo in Parlamento comunista e quindi che non aveva legittimazione e su questo naturalmente le le lasciare un po'i miei colleghi ne parleranno sicuramente successivamente a dato adito a tanta confusione e anche a tante incertezza nelle nel campo internazionale per vedere come risolvere il caos jugoslavo che per molti versi è ancora lì che aspetta di essere
Riassestare
Grazie per la vostra attenzione
Spero di non avervi confuso troppo ridere
Do davvero grazie Stefano grazie al professor Bianchini perché ci ha offerto un quadro di grandissimo respiro e che va proprio nella direzione di quelle sfumature di cui di cui parlavo ci sono ci sono veramente un numero impressionante insomma di temi sui quali bisognerebbe
Chiedere altre approfondimento al professor Bianchini ci sarà comunque tempo per domande mi viene sono una suggestione quando parlava quando c'ha spiegato in maniera così articolata l'autogestione
E io somma da un posto di ordine mondo Franzese penso alla ricezione che il tema dell'autogestione ha avuto nei contesti europei occidentali e mi viene da pensare io tra l'altra le cose che ho fatto all'inizio della mia formazione lavoravo su questa rivista Franzese esprit
Che aveva dossier continui sulla Jugoslavia Esprit si poneva ha diciamo così come terza via e di e di conseguenza al modello jugoslavo era preso come modello centrale e ieri da e ho letto tantissimi di questi ti quelli e insomma mi vien da dire che non è che i francesi avessero capito benissimo benissimo di che cosa si trattava quando si parlava di autogestione di usare e soprattutto quando tentavano di riproporla addirittura poi negli anni Settanta peso delle correnti
Del partito socialista francese dove insomma si parlava di autogestione ma
L'autogestione di cui ci ha parlato al professor Bianchini era piuttosto
Complessa
E e l'altro grande tema che è stato rievocato anche questa mattina che ritornerà credo nelle relazioni Illy riforma dei Litta o meno di questo sistema perché i il grande punto interrogativo che è un po'anche quello quando si affronta la dissoluzione
Dell'Unione Sovietica cioè si poteva fare diversamente non lo so il punto interrogativo a mio avviso dopo la la relazione del RIS di Bianchini ne aggiungo due o tre di punti interrogativi che forse questo sistema
Era davvero complicato pensare di ha riformata Carlo una volta uscito di scena
Insomma quel quel quell'elemento decisivo che era appunto Tito a
Comunque torneremo su questi temi io adesso volevo presentare brevemente insomma c'ha raggiunto e lo ringrazio davvero Francesco Privitera il collega Francesco Privitera che
Insegna tra le altre materia perché insegna parecchie Noemi segniamo oramai sempre di più tra le altre materie insegna History ho visto Europe
Presso la laurea magistrale Zatti Tata di dischi troppi Andrea dagli orari c'erano state esser presso il campus di Forlì e è professore presso il Dipartimento di Scienze politiche dell'Università di Bologna anche lui ha scritto tantissimo studia danni temi che riguardano appunto l'area balcanica all'ex jugoslave alla Jugoslavia
Tra le sue molte pubblicazioni voglio ricordare anche per gli studenti perché credo che sia un utile
Strumento la guida i Paesi dell'Europa centrale ed orientale un utile strumento proprio anche nelle ma mi appunto di giovani studenti che si vogliono interessare a queste tematiche
Il professor a Privitera interverrà con una relazione che credo vada proprio in linea di continuità con quella di Stefano Bianchini appunto sulle tragiche tristi mente notte come guerre jugoslave quindi do la parola a Francesco e lo ringrazio
Grazie grazie veramente per questo invito
Questo ah ok sì sento adesso esatto
Un po'più ancora più vicino ok benissimo
Ecco mi
Sono arrivato un po'trafelato da Forlì perché avevo lezione fino a alle due e mezza quindi poi il tempo predisposta mi
Raggiungervi
Va segue un po'alla falsa riga dell'intervento precedente nel senso che
Diciamo le l'evoluzione della delle guerre jugoslave tra il novantuno
Con alcuni diciamo
Preludi Gianni Minà centonovanta al due mila libertà al due mila e uno diciamo con la chiusura con gli accordi di offrendo dell'ultima diciamo fase conflittuale che quella che coinvolge la Macedonia segna un decennio fondamentalmente di conflitto e di conflitti no in sequenza
Che comunque
Ebbe nota spesso soprattutto direi a chi come dire a
La mia età io stesso comunque ne sono stato anche testimone ho cominciato la mia carriera accademica proprio con una la una borsa di di studio del Governo Federale jugoslavo per studiare appunto all'autogestione il modello la questione nazionale jugoslava Emma appunto nel momento in cui cominciavo avrei potuto
Diciamo
Organizzare e gestire la mia la mia esperienza di studio in Jugoslavia largo spaventata appunto definitivamente nella sua fase
Distruttiva ecco certamente quello che
Pochi di pochi avevano compreso ovviamente già all'epoca che
La la la crisi così come era venuta maturando no secondo quanto via ha raccontato prima anche appunto Stefano Bianchini
Sequestrata aveva avuto un esito estremamente doloroso violento
Ed eventualmente anche lungo nel tempo io ricordo
Conversazioni con Porsche auto su questo tanti anni fa appunto uno dei massimi studiosi la di di di Jugoslavia era fra i pochi che negli Stati Uniti aveva cercato di avvisare insomma l'amministrazione americana che bisognava prendere una posizione molto ferma a sostegno della dette il mantenimento della Federazione jugoslava come soggetto politico ma molti altri invece non hanno compreso come dire la la re non solo la
La complessità della crisi ma anche la rapidità con cui questa sarebbe si sarebbe voi trasformata in un con una sequenza di conflitti così lunga
Sinceramente
Nel mille novecentonovantuno anche a livello diplomatico pochi pensavano che
La dissoluzione della Jugoslavia ormai avviata con la secessione di Slovenia e Croazia nel giugno del del di quell'anno
Avrebbe comunque portato a una o un esito così drammatico
Così violento se andiamo a rileggere anche
E come dire degli accordi di Brioni e comunque
Ma io i reportage dell'epoca non è la stampa nella stampa italiana stampa internazionale l'ottimismo era comunque abbastanza diffuso rispetto al fatto che
Con gli accordi di Brioni la moratoria per il cessate il fuoco in Slovenia e in Croazia si sarebbe dato poi un indirizzo pacifico alla dissoluzione della Jugoslavia che avrebbe rapidamente portato diciamo
A il contesto sotto con una definitivo controllo occidentale cioè il processo sarebbe stato può in qualche modo governato
Dagli dagli occidentali ecco in in realtà sembra chiamare vedere intanto
Come dire anche proprio la
Il linguaggio utilizzato dagli occidentali rispetto a quello utilizzato a livello locale dagli esponenti delle delle forze politiche locali delle forze secessioniste eccetera Sco vediamo subito che in realtà c'è un problema di comunicazione
Uno
Gli sloveni croati argomenta no il loro diritto alla secessione come un diritto che nasce dal fatto di essersi uniti spontaneamente all'interno della Federazione quindi non è una secessione vera e propria
Ma è semplicemente la riappropriazione la propria sovranità per la propria piena sovranità
Cosa che poi verrà anche confermata dalla Commissione i bandi interna è un'interpretazione molto molto complessa molto molto discutibile perché poi in fondo la costituzione jugoslava parlava appunto di un diritto di successione dei popoli costituenti
Ma non delle delle entità territoriali in quanto tali perché utilizzata appunto la classica definizione di in lista della della della della Federazione come come espressione della volontà dei popoli che venivano a costituire la
E e questo resta un aspetto che tuttora a non non solo presenta delle ambiguità di fondo ma un suo impatto
Da perché quello
Che che noi oggi come dire osserviamo a distanza ormai di trent'anni fa oltre trent'anni dall'inizio la risoluzione dello Slavia vent'anni più o meno oltre vent'anni della fine della discute del del processo
E che comunque la distruzione di costava non solo ha portato l'instabilità regionale diffuso anche resta ancora oggi
Un aspetto determinante nella nella complessità appunto del processo di allargamento nella regione ma a dell'influenza avuto delle influenze e dei riflessi a livello continentale e forse oltre
Che
Manifestano tutta la loro evidenza ancora oggi la questione catalana
Fa esplicito fa fai il secessionismo catalano fa esplicito riferimento a quello che è stato il modello secessionista sloveno e utilizza esattamente le stesse argomentazioni
Ma utilizzati dagli sloveni nel novantuno appaia vallate appunto dalla come diceva niente per argomentare il proprio diritto il diritto appunto dei catalani all'autodeterminazione
E non solo e lo e cioè un rapporto anche molto stretto fra il leader catalano secessionista polmoni e uno dei protagonisti del secessionismo sloveno che stato Jan esce ancia
Che ha esercita una grande influenza
Diciamo nel con come il Consigliere
Nei confronti dei catalani ma questo per dire come distanza di trent'anni e oltre no
Ancora diciamo i recessi di quello che è stato il processo di soluzione DIGOS Bariatti le modalità con cui
Questo è avvenuto sono ancora all'ordine del giorno
Con la Slovenia è uscita molto rapidamente diciamo dal
Dal processo di d'da del di Suzzara federazione perché
Con la famosa guerre di dieci giorni e quindi l'intervento elettronica e la moratoria per il cessate il fuoco
Ma soprattutto sulla base dell'accordo preso fra cuccioli Milošević per cui ciascuno avrebbe riconosciuto all'altro il proprio diritto all'autodeterminazione fondamentalmente nel senso che questo avrebbe riconosciuto alla Serbia il diritto
A di costituirsi appunto in quella che poi sarebbe evidentemente è stato il progetto della Grande Serbia cercato che che che Miloshi Miccio cerca di realizzare definitivamente fra il novantadue
Fino a che fondamentalmente fu defenestrato
Ecco
E quello il tornante che in qualche modo rendeva crisi definitivamente ingovernabile perché se andiamo di nove vitelli a quelli Brioni richiamo che fondamentalmente la troika e gli occidentali immagino da di aver risolto la cosa perché come dire
Pensano di poter governare poi il riconoscimento formale della Slovenia i dell'acrobazia in una fase più distesa ma in realtà
Nel momento stesso in cui hanno avvallato il secessionismo sloveno hanno messo in crisi il secessionismo Crovato che a quel punto non può che spinge ulteriormente nella
Nella direzione di un conflitto con con i serbi perché ovviamente si pone un problema fondamentale per la corazza del trenta per cento popolazione in quel momento è serba
Se viene riconosciuto il diritto di autodeterminazione alla corazza secondo quei principi è chiaro che i serbi possono godere i devoti dovrebbero godere dello stesso diritto a maggior ragione se c'è stato anche un avvallo pubblico degli stessi sloveni
E a questo punto ecco che i croati sono non possono che come dire trovarsi nelle condizioni di dover spingere ulteriormente l'acceleratore verso le in una crisi nella quale sperano di trovare come poi sarà una copertura internazionale che in qualche modo gli garantiscano l'accesso a alla definitivo a all'autodeterminazione
Da ciò diventi inevitabile quindi nel novantadue intera regionale nel conflitto diciamo interetnico curato serbo in una in acrobazia intorno a Bologna in Krajina
La Costituzione della Repubblica secessionista serba l'intervento internazionale con il primo intervento delle Nazioni Unite
Nel tentativo di costruire una fascia di sicurezza fra le due comunità con l'approntamento del piano del del
Del della del piano penso per come dire predisporre un cessate il fuoco nelle regioni e preparare il terreno per un negoziato che però di nuovo diventa l'innesco del conflitto successivo cioè l'innesco del conflitto bosniaco perché nel momento in cui l'intervento internazionale non chiarisce esattamente quale sarà la prospettiva futura
Per i serbi della della Krajina della Slavonia il piano densa significa fondamentalmente riconosceva una statualità della corazza su queste regioni invece Miloshi vice interpreta questo come un riconoscimento del fatto che se come dire c'è una interposizione fra e curati esservi beh i serbi sono protetti della comunità internazionale quindi comincia a esserci una prospettiva di riconoscimento che potrà essere eventualmente utilizzato un domani di una trattativa
E questo ovviamente non fa che spinge ulteriormente
Come dire verso verso quello che sarà poi a il conflitto bosniaco che appunto già nella prima novantadue nel momento in cui fortemente la Federazione cessa di esistere
Non poche come dire tre interessamento e frange della prospettiva a della della della Bosnia Erzegovina della Macedonia le uniche due repubbliche che hanno fino all'ultimo cercato di preservare l'integrità della Federazione stessa ovviamente
E che fino all'ultimo cerca no anche qualche un accomodamento e una copertura internazionale e qui di nuovo la comunità internazionale il giudice come dire da acceleratore della crisi anziché Ida
Ma come dire a
Da d'esercita un effetto calmierante perché in questo caso il proprio la decisione presa dagli Stati Uniti di riconoscere definitivamente l'indipendenza bosniaca sebbene ancora non siano stati definiti esattamente i criteri
Che ha porta ad un'accelerazione della crisi e quindi al conflitto che poi durerà fino al Milan centonovantacinque con il gli accordi di Dayton
A questo punto
Con novantacinque il il conflitto bosniaco quello covato vengono fondamentalmente ad una saldatura perché l'intervento americano di ritorni un intervento stretti il consulto sull'intera regione dapprima gli Stati Uniti
Portano croati e musulmani è una collaborazione con gli accordi di Washington del novantaquattro dopo che i croati e musulmani in Bosnia siano comunque combattuti
Per il controllo appunto delle nozze Godina e Mostar
Nel contemporaneamente gli Stati Uniti
Riorganizzano completamente la struttura militare croata Traverso un rifornimento di equipaggiamento militare dell'ex DDR che viene fornito dalla Germania ma soprattutto addestrando il stupendo tutto lo stato maggiore curato
A come dire a nuove tecniche di guerra che metteranno può in crisi appunto
Gli schieramenti da gli schieramenti del tempo e permetteranno percolati appunto con l'operazione Tempesta di recuperare i tutti i territori quasi tutti i territori che erano stati perduti nel novantadue
L'operazione Tempesta a sua volta è collegata a come dire
Una un'offensiva croato musulmana che come dire porta un equilibrio a militare con la componente serbo bosniaca a quel punto gli accordi di Dayton l'incontro a Dayton diventa come dire
IMI mi evita bile nella misura in cui è chiaro che non c'è più la possibilità di ottenere una vittoria significativa
Da parte serva almeno Šimić lo capisce Miloshi perciò disposto ad un accomodamento come sarà appunto quello poi degli accordi di Dayton dove di fatto gli accordi di Dayton saranno negoziati solo con Milosevic perché
Turci Mani Tese sbrigo vice addirittura vengono chiamati alla firma quando ormai tutto è stato fatto a il negoziato quindi
A questo punto la soluzione della crisi bosniaca dovrebbe essere come dire
Il può portare finalmente a un'assoluzione per il processo dissoluzione della Jugoslavia invece di nuovo e proprio l'esito della fine del tre del conflitto il bosniaco che porta innescare il successivo conflitto serbo kosovaro serbo albanese nel frattempo cioè come dire una situazione quella macedone che è in profonda come dire fibrillazione
Nell'ottantatré come dire sembra quasi di essere pre pronti preparati a una nuova escalation verso diciamo la terza del guerra balcanica
Con un intervento della Turchia della Grecia della Bulgaria all'interno
Nel contesto macedone ci sono abboccamenti fra serbi e greci per un'eventuale spartizione della Macedonia
C'è una pressione turca sulla Grecia sul contesto regionale in cui con la minaccia di un intervento militare turco se dovessero essere modificati i confini della Macedonia
C'è la richiesta dell'apertura di un corridoio militare in Bulgaria da parte del dei di di di Ankara per poter raggiungere la Bosnia e portare aiuto ai musulmani di Bosnia
E a questo è chiaro che la situazione dal Polo che potevano essere ancora un conflitto diciamo locale
Cosiddetto a bassa intensità se
Sebbene ovviamente
Come dire
Visto dall'interno e ha tutt'altro che ha abbassa a bassa intensità intensità ecco che allora da un lato l'intervento diretto americano sulla questione macedone con una presso una forte pressione su Grecia e Turchia
Perché come dire ristabiliscano di rapporti più più sereni
Il dislocamento dell'unico contingente militare americano che viene sistemato nei Balcani prima degli accordi di Dayton fino a quel momento gli Stati Uniti avevano rifiutato di fornire qualunque contingente militare all'ONU
Ha in quelle che erano appunto le forze di peacekeeping della dell'UNPROFOR
Mentre in questo caso agiscono autonomamente di giocando un proprio contingente militare
Proprio a protezione dell'intangibilità no della sovranità macedone
Ecco a quel punto finita con dei toni e con una presenza militare in Macedonia sembrerebbe che le cose possono avviare si appuntano una a dei escalation
Al contrario appunto e proprio la modalità con cui si arriva agli accordi di Dayton e cioè la partizione di fatto della Bosnia nelle terre aree di controllo delle tre comunità etniche che si apre la la la la faglia albanese quando appunto al sopravvento l'ala dura a radicale della componente albanese che definitivamente sostituisce Rugova il tentativo pacifico di Rugova di convincere la comunità internazionale riconosce
L'autodeterminazione del Kosovo e come dire si va alla ricerca del conflitto di nuovo per ottenere quell'attenzione da parte della comunità internazionale che a questo punto a Bali anche l'indipendenza
L'indipendenza del Kosovo
E in un gioco delle parti molto molto complesso e anche molto come dire cinico
Serbi e albanesi giungono quindi allo scontro definitivo
Nella novantotto e questo comporta poi
Un'escalation della guerra inaspettato ossia l'intervento diretto degli Stati Uniti della NATO in un bombardamento alla Serbia no che dura da tre ministri poco più di tre mesi un'azione di un'azione militare punitiva nei confronti la Serbia
E anche questo come dire è una una con ma sotto di corto circuito nel momento in cui mi gli Stati Uniti non erano non convinti che sarebbero andati effettivamente a un'azione militare di quella portata
Nei confronti della Serbia mai sono completamente spiazzati dalla dalla dal rifiuto da parte di veloce decide di sottostare alle condizioni che sono state imposte a Rambouillet si trovano proprio perché erano Giannino ci minacciato
All'intervento militare nelle condizioni di dover operare però
Sapendo che i rischi sono altissimi le provvigioni della NATO al momento in cui sia il dato avvio al
Alla completamento della Serbia erano che in caso di intervento a terra della NATO sarebbero stati ci sarebbero stati cinque perdite nato per ogni perdita serio quindi era del tutto improponibile è un intervento militare su larga scala bisognava cercare di piegare Milosevic con a un in con diciamo i bombardamenti con una forza aerea
Senza però allo stesso tempo arrivare come dire
A minacciare l'integrità dell'apparato militare serbo che infatti resterà intatto
Perché in realtà i serbi avevano negoziato con la NATO e con gli americani che lasciandone navi nei porti accattano nella baia di tatto noi lasciando quindi la Marina nella nella baia di cattolico lasciando gli aerei negli hangar no soprattutto ieri l'ultima generazione sarebbero riuscì e non e senza esercitare alcuna risposta tra questo avrebbe come dire
Evitato un'escalation a un'escalation militare un intervento a terra a da parte della NATO
Anzi nella prima fase di bombardamenti vengono utilizzati i bersagli che sono i residuati bellici del Piano Marshall che l'esercito jugoslavo ancora possedeva no e che usa come target era i bombardamenti dell'amato tuttavia quello che ci si aspettava e cioè che entro un paio di settimane mi nocivi ci avrebbe ceduto invece si rivela Renato proprio perché il bombardamento della NATO compatta l'opposizione bosniaca lo scusate l'opposizione serba
E quindi c'è un un atteggiamento di orgoglio nazionale chi mette che per la prima volta da veramente a Milošević la possibilità di immaginare appunto un consenso allargato all'interno del Paese
E i Milošević confidando nel fatto che la Russia sarebbe arrivata a a sostegno delle delle posizioni delle posizioni serbe e che sarebbe riuscita poi a riprendere attraverso il Consiglio di sicurezza a cogliere gli Stati Uniti che agivano fuori da un mandato delle Nazioni Unite ma sulla base del presupposto dell'ingerenza che il diritto di ingerenza umanitaria un concetto estremamente nuovo che è stato coniato fondamentalmente per l'occasione
Milošević conta di poter resistere cosa che in effetti è anche cioè un calcolo di nuovo assolutamente cinico ma chiaro poi alcune aspetti diciamo di realismo politico perché
La resistenza di Milošević permetterà alla Russia di rientrare all'interno del gioco
O diplomatico di cercare atta presso i Paesi europei la Francia l'Italia e la Germania che sono i più esposti nell'ipotesi di un di un conflitto più su più larga scala
Nella nella regione
E riescono alla fine come dire a portare a a a contenere da un lato tra il conflitto solo alla logica del bombardamento e non quindi a un'escalation completa sul terreno e e a questo punto arriviamo a punta a agli accordi di Belgrado per la fine del anche che che portano poi sostanzialmente alla sconfitta politica di Milošević immediatamente dopo nelle prime elezioni libere del dei dei del Duemila
E di nuovo come si chiude questo capitolo si apre l'ultimo no quello della Macedonia laddove una volta che in qualche modo il conflitto è finito con un ricco il riconoscimento parziale del diritto degli albanesi di poter andare la loro autodeterminazione sebbene congelata dalla risoluzione le Nazioni Unite no
Allora questo significa che se apriamo un nuovo l'ultimo fronte quello in Macedonia allora forse anche gli albanesi di Macedonia possono trovare il modo di unirsi no
All'interno di una Grande Albania che era stata perfino vagheggiata anche dagli stessi albanesi soprattutto con Sali Berisha nella nella nella seconda metà degli anni novanta
E quindi che in qualche modo si tutti gli altri avevano avuto diritto a riconfigurare sì secondo quelle che erano le loro percentuali etniche ai loro dislocazione territoriale poteva essere questa l'occasione per chiudere il cerchio e dare uno spazio anche agli albanesi e lì ecco la la crisi a si risolve si risolve nel momento in cui l'Unione europea ormai matura diciamo per certi aspetti perché a come dire nel lungo decenni uno degli anni novanta il processo di di di pene in comunità Rio
La il il l'allargamento a Est dell'accesso diciamo il consolidamento delle politiche economiche dell'Unione quindi la costituzione dell'Euro eccetera danno all'Unione Europea la forza necessaria il peso il presidio necessario per riuscire a governare invece in questo caso il negoziato a Macci in Macedonia quindi aggiungere il codino ipocriti in cambio dell'Offerta appunto di poter portare rapidamente la Macedonia attraverso l'associazione all'interno dell'unione europea
E quindi da dando una prospettiva nell'integrazione di ricongiungimento delle varie componenti nazionali che un giorno si sarebbero ritrovate all'interno dell'Unione Europea sfruttando diciamo delle modalità anche l'Unione Europea stava già organizzando
Nella fase dell'allargamento pensiamo per esempio all'allargamento nei confronti della dell'Ungheria e quindi la possibilità poi di portare all'interno dell'Unione Europea tutti gli ungheresi sia quelli di Slovacchia se quelli di Romania
E quindi dando una prospettiva di ricongiungimento di comunità nazionali disperse negli Stati limitrofi attraverso appunto la prospettiva dell'integrazione quindi poi di Schengen e così via
Ecco
Apparentemente con questo noi avremmo risolto nove il lungo contesto delle crisi jugoslave ma in conclusione una riflessione sul fatto che visto oggi alla distanza questa lunga sequenza di conflitti costo lungo decennio in realtà il prodromo del disordine internazionale che poi arrivato subito dopo moda da da quello che è stato l'intervento in Afghanistan l'intervento in Iraq abbiamo utilizzato gli Stati Uniti hanno usato molte delle categorie utilizzate precedentemente nel contesto balcanico per esportare poi in una situazione mia altre no
Gli Stati Uniti hanno utilizzato ampiamente l'esperienza negoziale accumulata nei Balcani per organizzare per esempio attraverso otto può una delle leggi più importanti nel processo di democratizzazione della Serbia no
All'organizzazione e la logistica necessaria per l'organizzazione e l'eruzione arancioni in tutti i Paesi in tutta l'area posso di etica
Quindi in realtà alla Jugoslavia nella sua dissoluzione diventato poi un punto di riferimento una sorta di palestra che è stata ampiamente utilizzata dagli Stati Uniti ed altre
Altri attori internazionali per organizzare le future fasi di ore di Collocamento all'interno del sistema del delle relazioni internazionali dominante sempre più da un disordine
Dopo che e quello che appunto poi ci porta passo dopo passo fino ad arrivare alla guerra in Ucraina
E poi oggi alla conflitto israelo all'ennesimo conflitto israelo palestinese
Se andiamo a rivedere gli attori coinvolti nella crisi jugoslava troviamo che sono poi sempre gli stessi quelli che troviamo i giorni no o e i giorni nostri no
Il famoso incidente in cui gli americani bombardano per sbaglio Lampard l'ambasciata cinese a Belgrado
Ovviamente non fu uno sbaglio
Ma fu una ritorsione nei confronti della Cina che aveva fornito la propria copertura satellitare all'esercito serbo che gli aveva permesso l'abbattimento dello Stealth del famoso Stealth americano no di come segnale che Milosevic aveva dovuto mandare agli americani non esagerate no siamo comunque in grado di difenderci e possiamo eventualmente porta via un escalation che dopo diventerebbe molto problematica anche per voi cioè vedete come in realtà questo lungo decennio ENI foriero di molti dei diciamo a dei dei degli eventi successivi delle dinamiche successive chieste ceduta capire anche il mondo in cui viviamo oggi
Mi fermo
Grazie davvero a Francesco Privitera anche
Questo caso per una relazione ricchissima dove da zero gli spunti e credo insomma ci saranno domande commenti
Anche qua il l'elemento fondamentale almeno ce ne sono almeno due che ho trovato davvero utili ancora una volta mi rivolgo a agli studenti presente insomma tutti coloro che sono presenti quando Francesco Privitera CD si mostra come e questo ancora una volta la storia sono lo studio e la storia ci mostra come spesso le azioni hanno delle reazioni e delle conseguenze che non sono state minimamente quelle diciamo così inserite nelle tabelle a tavolino e quindi poi bisogna cercare diciamo così con una battuta di Mez c'è una pezza ma spesso la pensa che viene messa peggiora ulteriormente la situazione questa concatenazione che ci ha ricostruito estremamente estremamente affascinante e poi quest'immagine davvero della
Ex Jugoslavia come palestra per ciò che avviene dopo il due mila e uno credo che sia un altro degli elementi davvero che ci dobbiamo portare a casa da queste due giorni barra tre tre giorni di
Incontri io farei in questa maniera perché mi è già capitato di partecipare a convegno delle volte fare delle presidenze io farei venire i due
Ultimi relatori
Non fare domande adesso perché poi il rischio è che si crei il cavo Sparta al dibattito e le due relazioni che si faranno altrettanto interessante finiscano per essere un po'schiacciata e quindi chiamerei subito Federica botti
Lei con il collega fusion è li chiamerei al tavolo per le loro relazioni e poi faremo un dibattito dibattito conclusivo soltanto un secondo che scarico le slide di Federica accomodati pure Federica
E e poi conteniamo
Torno a presiedere e a presentarmi rapidissimamente la collega ammicca Federica botti collega perché Federica porti appunto
Professoressa presso il dipartimento di beni culturali dove insegna tra le altre Matteo i diritto ecclesiastico comparato e diritti umani tra l'altro nel nostro corso di laurea in storia
Società e culture del Mediterraneo insegnante rally Germs and Human Rights alla magistrale in international cooperation sempre qua presso il campus di a Ravenna è una giurista
E questa non è un'offesa sesso e nemmeno una minaccia
Ha scritto ed è intervenuta insomma sul tante tematiche differenti eri e ricordo però una delle sue ultime pubblicazioni l'edilizia di culto all'alba del ventunesimo secolo tra vecchi problemi e nuove sfide editto
Per Bologna University Press gli lascio la parola per i consueti venti venticinque minuti quindi Federica te la parola grazie
Sì sì
Ok ok grazie grazie professor Marche grazie anche a voi di essere qui buon pomeriggio a tutti
Colgo anche l'occasione nel ringraziare tutto il comitato scientifico organizzativo per insomma avermi accolto in questa in questa bellissima iniziativa
E come preannunciava il professor Marchi essendo io una giurista ed in particolar modo una ecclesiastici restava peccato spero di non annoiarvi troppo
In secondo luogo il mio intervento si focalizzerà per lo più diciamo su una ricognizione dei rapporti tra che se balcaniche
E Stati alla luce delle leggi religiose che sono state adottate
Da quest'ultimi su richiesta stringente da parte dell'unione europea come condizione per il loro ingresso cui all'interno della Unione stessa
E
Siamo con le Kluivert no allora
L'attuale assetto dei rapporti tra stato e confessioni religiose nei Paesi dell'Est Europa e dei Balcani occidentali presenta caratteri di relativa uniformità
E che discendono da un lato dalla comune matrice di impostazione sovietica da cui deriva la regolamentazione del fenomeno religioso e dall'altro dall'intervento dell'Unione Europea
Che nel tentativo di costruire una Europe unità gioca da questo punto di vista un ruolo fondamentale negli equilibri tra l'identità locale e l'identità europea
A partire dagli anni Cinquanta l'URSS aveva assunto un ruolo di Indirizzo nelle politiche degli stati collocati nella sua area di influenza secondo direttive che venivano emanate da Mosca
E puntualmente venivano eseguite nei paesi dell'Europa orientale
Nel sistema politico sovietico dell'URSS non vi era differenza nella impostazione di fondo delle relazioni stato chiese tra paesi ammessi all'Unione Sovietica come la Lituania la Lettonia e l'Estonia la Bielorussia
L'Ucraina e la Moldavia e quelli invece che formalmente erano indipendenti ma comunque collocati nell'orbita sovietica
Sotto le città del Patto di Varsavia quali la Bulgaria Cecoslovacchia Polonia Romania Ungheria io consolato
Sebbene sin dalla creazione Della Repubblica Federativa Socialista Sovietica Russa in tutti questi Paesi l'attivismo di Stato costituiva
La scelta istituzionale del regime l'appartenenza religiosa tuttavia non venne mai del tutto vietata anche se fu continuamente oppressa
Da una legislazione che nel per vedere tutta una serie di rigidi controlli non solamente vietava l'esercizio pubblico del culto
Ma metteva in atto con la confisca dei beni ecclesiastici una politica di contenimento dell'attività delle confessioni religiose
Anche al fine poi di dare attuazione alla famosa riforma agraria e anche una profonda ristrutturazione dell'economia dei diversi Paesi attraverso la pubblicizzazione della proprietà privata e il capitalismo di Stato
Questa politica era condivisa anche dalla Jugoslavia la quale pur non facendo parte del blocco sovietico Orsi proclamata Repubblica socialista
E quindi recepiva l'impostazione marxista-leninista dei rapporti con le confessioni religiose
Infatti nel periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale anche la Jugoslavia vicino al blocco sovietico seppure attraverso dei legami più deboli
Se ne distaccò gradualmente a partire al cinquantatré cinquantaquattro per dare vita al gruppo dei Paesi non allineati
Che assunsero col tempo una posizione terza forzista tra il blocco io occidentale e il blocco sovietico ma ciò malgrado se si confrontano le date di modifica
Della legislazione codicistica dei diversi Paesi si rileva come li modificazioni siano tra esse coeve e rispondano agli identici indi Rizzi che ricalcano le scelte dell'URSS
In tutti i Paesi dell'Est dunque era escluso un ruolo pubblico della religione e l'appartenenza religiosa era ricondotta a una scelta personale e privata
La fine del comunismo nell'Europa orientale il disfacimento dell'Unione Sovietica ha comportato per i Paesi ex socialisti
Abbandono dell'obbligo di adesione al modello di organizzazione economica e giuridica sovietico e ha segnato la spinta di questi Paesi verso il recupero di una propria identità culturale e giuridica
Che era stata soffocata nel periodo precedente
Uno dei primi passi per costruire l'identità nazionale è stato quello di riscoprire la religione patti religione lingua di solito sono i due elementi che vanno a insieme a litania a costituire la nazionalità diciamo individuazione di una religione come quella provocando una popolazione o di un territorio infatti conferisce forza e identità allo stato e si pone come un elemento costitutivo della nazione
Ciò spiega perché nei Paesi a maggioranza ortodossa dell'est Europa e dei Balcani occidentali indipendenza si accompagna con la richiesta di autocefalia quindi una richiesta di indipendenza della loro chiesa
Accanto alla ricerca della propria identità nazionale correva e corre parallela l'attrattiva dell'ingresso nell'Europa unita
Che pone il rispetto a degli standard del patrimonio costituzionale europeo a garanzia della libertà religiosa del pluralismo religioso sotto l'egida della commissione di Venezia
Queste garanzie in materia di libertà religiosa trovano o comunque dovrebbero trovare il loro approdo nell'adozione di una legge sulla libertà religiosa ritenuta indispensabile per accedere all'interno dell'Unione Europea
L'assetto che caratterizza le diverse ti passa invita statali che sono nate dalla dissoluzione della ex Jugoslavia e sta accompagnato da delle guerre dove la componente religiosa ha assunto un peso ma rilevante
Saldando siccome l'appartenenza etnica delle popolazioni
Das andando ad esaminare la lite la regolamentazione delle dei diversi Paesi e vediamo come oggi la Slovenia caratterizzata da una legge sulla libertà religiosa del due mila sette
Che tutela cattolici e protestanti che sono le due componenti maggioritarie del Paese
Ma al tempo stesso assicura Attraverso degli organismi di conciliazione interreligiosa una equilibrata tutela di culti tra i culti
Per sviluppare il dibattito con le diverse componenti della Società in materia religiosa e con le associazioni religiose la Slovenia ha scelto di dare vita al consiglio del Governo per il dialogo sulla libertà religiosa
La commissione quella di stabilire una cooperazione che garantisca l'apertura e la trasparenza del dialogo tra il potere esecutivo e le chiese tradizionali e le altre comunità religiose riconosciute
In quanto parti della società civile
Fanno parte del consiglio il ministro della cultura qui interessante vedere come nell'Est Europa la competenza delle confessioni sulle confessioni religiose non è del ministero dell'Interno ma normalmente o e del ministero della cultura quello dell'istruzione
Quindi fanno parte di questo Consiglio il ministero della cultura e che svolge le funzioni di di precedente e
Tutta una serie di rappresentanti delle comunità diciamo quelle tradizionali come rappresentanti rappresentanti della Chiesa cattolica della comunità islamica
Il rappresentante della Chiesa ortodossa serba metropolita di Zagabria il rappresentante della Chiesa Evangelica della repubblica di Slovenia
E anche degli stimati rappresentanti di comunità religiose registrate e quindi riconosciute come la Chiesa evangelica cristiana
E la comunità Bally della Slovenia
è sanabile fanno altri si parte poi il difensore del principio di uguaglianza un esperto nel campo della religione è un esperto nel campo della non discriminazione
Quindi da questo di punto di vista insomma la Slovenia diciamo a sistemato le relazione tra le diverse confessioni religiose in maniera tale che possano essere il più possibile
Armoniosa
Altro caso è la Croazia la Croazia si caratterizza per una legislazione di privilegio nei confronti della Chiesa cattolica
E per la presenza di un forte movimento cattolico anche su posizioni fortemente tradizionaliste
Che si ripropone
Anche una modifica insomma della Costituzione in senso confessionale come ad esempio invocando l'introduzione del divieto di a bordo
Tuttavia sul punto può essere espresse da in maniera estremamente puntuale e con un'articolata sentenza la Corte Costituzionale crea croata la quale poi ha arginato
Questa deriva confessionale da parte dell'ordinamento qui come in Slovenia allo Stato ha stipulato tutta una serie di accordi con le diverse confessioni religiose che sono presenti nel te nel Paese
E emanato una legge sulla libertà religiosa che tutela il pluralismo confessionale in Croazia il governo ha riconosciuto il ruolo storico e culturale della Chiesa cattolica
E la sua posizione sociale firmando connessa cinque Cordì di tipo concordatario
Infatti la Croazia insieme anche la Slovenia e la Bosnia Herzegovina rientrano tre pavese cosiddetti concordatari cioè quelli Kamo stipulato un accordo di questo tipo con la Chiesa cattolica al parco e anche dell'Italia anche in Italia abbiamo il Concordato del mille novecento il nuovo Concordato del mille novecentottantaquattro come modificato dai Patti lateranensi del ventinove
E
Gli altri sedici gruppi presenti sul territorio hanno degli accordi con lo Stato e possono offrire anche l'istruzione religiosa nelle scuole
A condizione che poi nell'istituto vis siano almeno sette seguaci della fede in questione
Serbia
La Serbia invece oggi dopo le vicende belliche che hanno coinvolto i Paesi balcanici può disporre di una legge sulla libertà religiosa
Di tutela il pluralismo confessionale anche se e l'ordinamento riserva una particolare favore alla Chiesa ortodossa
Serba
La quale uscita da una fase di repressione della propria libertà durante la Repubblica federale jugoslava abbia ha finito per sposare le posizioni nazionalistiche del governo Prodi tempo ore durante le guerre seguite allo smembramento della federazione
Pera assestarsi oggi supposizioni meno nazionalista mettiamo un po'di virgolette su questo
La legge sulle chiese le comunità religiose della repubblica di Serbia del due mila del due mila e sei dispone che lo status di Chiesa tradizionale riconosciuto alla Chiesa ortodossa serba alla Chiesa cattolica romana
Alla chiesa di Vangelista slovacca alla Chiesa riformista cristiana in quanto esse sono tutte chiese che hanno un rapporto secolare di continuità storica in Serbia
Lo status di comunità religiosa tradizionale con un secolare
Anche se con un rapporto secolare di continuità storica
è stato inoltre attribuito alla Comunità religiosa islamica e alla comunità religiosa e ebraica dopo aver acquisito una soggettività giuridica per un altro tipo di strada rispetto agli altri culti
E previsto che soltanto le sette comunità religiose tradizionali beni Ficino di esenzioni fiscali e lo Stato fornisce poi anche dei finanziamenti per l'insegnamento di queste sette fedi nelle scuole pubblica
Tutte le altre comunità religioso che non sono state menzionate devono distribuire dei procedimenti di registrazioni parte di registrazione particolarmente complesse che sono previste dalla legge sulla libertà religiosa
Tra le altre Repubbliche ex jugoslave da segnalato sicuramente la posizione del Montenegro
Che Tevez gestire il conflitto tra la Chiesa ortodossa serba del Montenegro e del litorale
Che rappresentata dalla dal metropolita di malgrado di Belgrado e la Chiesa tradizionale storica del cioè che scusate che questa chiesa qui del litorale è la chiesa tradizionale storica
Del del Montenegro
Questa chiesa cui si contrappone con una chiesa di recente creazione che la Chiesa montenegrina che
Un è un'altra confessione ortodossa sorta con l'obiettivo di costruire la chiesa autocefala di riferimento del Paese
Questa chiesa montenegrina
è una chiesa che dicevo è recente perché nasce nel novantatré
Da un movimento di secessione religiosa della Chiesa ortodossa serba che fino a quel momento riunito a tutti i cristiani ortodossi del Paese nella metropoli e del Montenegro e del litorale
Questa chiesa montenegrina del novantatré non è una chiesa riconosciuta dalle altre Chiese ortodosse ed è espressione della ricerca identitaria della nazione montenegrina
Ed il tentativo di creare una propria autonoma identità rispetto a quella serba
Ah dall'acqua alla quale per lungo tempo almeno fino all'indipendenza del due mila e sei è stata legata la nuova legge sulla libertà religiosa è stata approvata
Nel e due mila diciannove entrati in vigore nel due mila e venti e inizialmente questa legge è stata fortemente contestata dal momento in cui esigeva che le chiese dovessero fornire prova dei loro diritti di proposte perché i loro diritti di proprietà
Antecedentemente alle mille novecentodiciotto disponendo che in caso contrario gli edifici religiosi tutti terreni utilizzati dalle comunità religiose nel territorio del Montenegro dovessero esser confiscati da parte dello Stato
Individuazione del limite de tempo orale presente nella legge del primo dicembre mille novecentodiciotto non è stata una scelta casuale anzi tutt'altro infatti fino a quella data che segna l'ammissione del Montenegro al Regno dei serbi croati e sloveni in sloveni il futuro regno della jugoslava fatte della Jugoslavia
Esisteva solo un'antica Chiesa ortodossa montenegrina indipendente che poi è stata soppressa e confluita successivamente nella Chiesa ortodossa serba
E
E perché questa legge è stata fortemente criticata con la data del mille novecentodiciotto
è stata criticata perché si poneva in netto contrasto con la Chiesa ortodossa serba dal momento che il suo Patrica attaccato e la sua costituzione e avvenuto solamente nel mille novecentoventisei
E quindi era ma è praticamente impossibile dimostrare per questa chiesa
L'esistenza e la proprietà dei i libri e le proprietà ecclesiastiche sul territorio montenegrino
Alla luce di tutta una serie di polemiche hanno anche portato dei forti momenti di tensione tra la popolazione anche perché voi dovete immaginare che insomma la Chiesa tradizionale è sempre stata la Chiesa ortodossa serba quindi la nuova Chiesa costituita filogovernativa Chiesa montenegrina e ha comunque una realtà che sì poteva rappresentare la nazione però non era per una realtà che non era sentita dalla popolazione e quindi cessato con particolare fermento
In in Montenegro
E tra le altre cose questo attirato anche immediatamente subito l'attenzione dell'Unione europea ha detto ok vogliamo detto di fare una legge sulla libertà religiosa in modo tale da poter garantire il pluralismo all'interno del Paese
Ma sequestro del risultato bisognerebbe ritornare indietro infatti così è successa fatti visto che il Montenegro comunque uno dei paesi candidati all'ingresso dell'Unione Europea
Ha rivisto la sua legge nel due mila ventuno la è stata questa legge state emendata il testo attualmente in vigore presenza sicuramente meno criticità rispetto a quelle che erano previste nella sua stesura originaria
La Macedonia del Nord presentai per per certi versi una una situazione molto simile a quella a quella ora di saperi Montenegro
E si caratterizza della Macedonia ora Macedonia nel dopo hard ampi scelto sin dai tempi dell'appartenenza del alla Repubblica federale di Jugoslavia di alimentare la presenza ed esaltare lo status giuridico privilegiato della Chiesa ortodossa autocefala macedone
Peraltro anch'essa non riconosciuta delle altre Chiese ortodosse come la Chiesa montone che montenegrina
E e ieri fiutando se ti concedere il riconoscimento della personalità giuridica civile alla Chiesa ortodossa serba rappresentata dal Patriarcato di Ocrida e che è sempre stata una istituzione millenaria i ben radicata all'interno del Paese vedranno il parallelismo con il Montenegro c'è esista
Ad essere ad essere investita del problema è stata la Corte europea dei diritti dell'uomo la quale ha condannato lo Stato macedone affermando il pieno diritto dell'archivio accessibile Ocrida della Chiesa ortodossa serba a vedersi riconosciuta la personalità giuridica civile
L'intervento della Corte della Corte europea dei diritti dell'uomo è avvenuto anche e nei confronti del riconoscimento sempre Macedonia del Nord della comunità tradizionale beh portarci e il Beşiktaş su un gruppo islamico acqua di tradizione Sufi insomma presente presente nell'area
E e anche in questo caso insomma il Governo malvolentieri diciamo che ha accettato le le direi
I perché del proprio proveniente dalla come dalla Corte ONU per i diritti dell'uomo
Saltando per motivi di di tempo il Kosovo di di concludo semplicemente con con la Bar con l'Albania che è stato l'unico Stato balcanico che è riuscito ad evitare di in incorrere in nei problemi in questi problemi semplicemente perché si è rifiutata di adottare una legge sulla sulla libertà religiosa
I rapporti con le confessioni religiose la domenica è un Paese a maggioranza islamica e rapporti con le confessioni religiose sono ostili sono regolate attraverso degli accordi però sono tutti sottoposti alle diritto civile e quindi e confessioni religiose tengono organizzate con e vengono
Vengono considerate come delle organizzazioni non governative delle onde
Oggi concludo e corsi questi la diciamo che la situazione religiosa balcanica
Sufficientemente stabile cioè nel senso che dapprima è stata la pandemia oggi in conflitto russo creino
Entrambi hanno contribuito a cristallizzare la situazione ed in particolar modo quella delle Chiese ortodosse dell'est Europa e dei Balcani occidentali
I dissidi oggi intercorrenti tra il Patriarcato di Mosca e il Patriarcato di ecumenico di Costantinopoli
E sono entrati a gamba tesa negli equilibri delle Chiese nazionali ortodosse che seppure chiamate comunque a schierarsi con l'uno o con l'altro patriarcato
Preferiscono e dire a questo punto saggiamente nel mantenere una posizione neutrale inattesa dell'indizione del Concilio Pano urto Dosso che voi magari potrà poi risolvere e tutte i dissidi che sono nati tre due patriarcati e tutti i riconoscimenti di autocefalia che nel frattempo sono seguiti in questi anni grazie dell'attenzione
Ora grazie davvero a Federica anche perché insomma ci ha mostrato seppur io un'altra o dalle altre slide da scaricare stanza Stati
Dicevo ma riesco
Difficilmente a fare due cose in una volta adesso ci provo dicevo che però sia aiutato in maniera credo molto importante a capire
Quanto possa esseri determinante ma anche problematico nel Nation Bindi indolore lo State Building come si ama dire il rapporto tra politica e religione tra nazione e e religioni quindi io credo che insomma anche su questo punto torneremo nella fase delle delle domande
Devo scaricare le slide di del collega Giorgio soluzione che non ho scaricato mea culpa Marche Luís mi ha mandato che però con questi cinquantasette
Cinquantasette differenti
Ore dell'ISPI
Mi piazze ricordare e Giorgio correggimi se sbaglio
Nessun però qua
Correggimi se sbaglio studente in in giovanissima età al campus di Forlì
E di conseguenza insomma questa sua avvenuta a Ravenna è un po'un ritorno arie origini questo nella sua presentazione giusto
Adesso vado a scaricare
Come vedete avevo anticipato che riesco a fare due cose una volta ma non non ce l'ho fatta
So provato ma non riesco a scaricare traslare le intanto a presentarti
Quindi finisco di scaricare le slide poi trecento proviamo a guardare
Ci sono
Non ci sono Pius Leitner a scaricare quindi direi che e tutto prova a controllare se se c'è tutto intanto ricordo
Ricordo e che Giorgio fusione come vi dicevo e analista e ricercatore presso l'Istituto per gli studi di politica internazionale se mi fa piacere ho chiesto a stare insomma se mi ricordava se mi riportava questo volume mi fa piacere ricordare questo recente volume che ha pubblicato e gli Oro Cannara ascia onda Balkan fronte credo di grandissima attualità e come dicevo oggi Giorgio fusione anche un'esperienza importante sul campo nei Balcani perché abisso Uto per anni nei Balcani ha lavorato anche come giornalista freelance sa e ha scritto per numerose testate italiane ed internazionale
Sui temi e oggi gli abbiamo chiesto di intervenire con una relazione dal titolo i Balcani occidentali un bivio europeo grazie a Giorgio fusione
Grazie grazie professor Mark grazie per la parola organizzato per avermi invitato giusto importante evento grazie anche relatori prima di me personalmente a un piacere appunto
Parlare dopo i professori del master eccitato di Forlì professore Bianchini professor Privitera per cui ecco c'è anche un briciolo di mozione
Parato dicendo che magari il mio intervento sarà un po'meno scientifico
Essendo che appunto
Occupandomi un po'più dell'attualità
Le le le questioni trattate sono molto più mutevoli tant'è che volevo dire appunto che la pubblicazione purtroppo in in parte anche un po'obsoleta trattando molto di Kosovo e
Essendo stata pubblicata prima
Degli episodi di maggio è chiaramente di di quanto accaduto un intermezzo divieti che non è obsoleta perché altre sarà materiale di lavoro per gli storici per spesso gli esercizi lavorano su Paluzzo su su analisi su cosa era stato detto poi non non si è avverato ecco
Per cui
Con il professor Privitera ci siamo lasciati quindi alla alla fine del ciclo delle guerre jugoslave io prendo il testimone storico a qualche anno più in là
Partendo appunto con l'inizio di quel processo di avvicinamento dei paesi dell'area balcanica all'Unione Europea
Processo che
Iniziata non possiamo fare a iniziare a Salonicco nel due mila tre quando in un San mente con i Paesi dell'area viene di fatto prospettata
Prospettato l'ingresso dei Paesi nel nell'Unione europea viene prospettato la comune appartenenza alla famiglia europea
Sono passati vent'anni da quel summit e dei paesi che allora parteciparono in qualità di candidati o potenziali candidati all'adesione solo la Slovenia un anno dopo e la Croazia dieci anni dopo nel due mila tredici sono diventati membri a tutti gli effetti dell'Unione Europea
Si tratta quindi di un periodo in cui i Paesi della regione balcanica hanno affrontato quella che spesso viene chiamata questo spesso viene chiamato periodo di transizione è un'espressione che personalmente
Cerco di criticare poiché sia indefinita a nella nei suoi contenuti sia in finita da un punto di vista temporale
Non è del tutto chiaro se la transizione si riferisca esclusivamente al passaggio da un'economia concordata un'economia invece di mercato se si riferisca invece a una piena democratizzazione e quindi a una rappresentanza io un pluralismo reali
E quindi ai elezioni multipartitiche
O se in generale sia un qualche apertura economica appunto a investimenti stranieri che comunque nella regione hanno cominciato arrivare anche prima dell'inizio di Addis dell'avvicinamento all'Unione Europea
Quindi ecco non è chiaro quando si è iniziata questa transizione ancor meno chiara quando questa finirà soprattutto per coloro che oggi si
Hanno lo status di Paese candidato una cosa è chiara almeno posso provare a dire che è chiaro è che probabilmente Slovenia e Croazia hanno completato questo
Processo di transizione e sicuramente la membership dell'Unione Europea aiuta appunto a una stabilizzazione ecco economica e politica e che quindi aiuta
Ritenere completato questo processo
Nel frattempo che questo processo non
Non viene esaurito c'è un'espressione magari non non molto scientifica più colloquiale che è appunto quella della finzione devo rotta quindi Paesi dell'area balcanica possiamo vederli un po'come quei paesi che in rapporto con l'Unione europea non riescono a come dire consolidare un rapporto stabile con un orizzonte definito che ci dica quando
La piena membership Possa arrivare e quindi permane questo limbo
Politico
Che appunto chiamato quello appunto della candidatura all'Unione Europea non periodo che
Per la marcia del nord iniziato dal due mila e cinque per il Montenegro dal due mila e dieci per la Serbia dormire dodici l'Albania del due mila e quattordici dopo senza coordinata dicembre dell'anno scorso quindi un rapporto che appunto come nel gergo colloquiale dei più giovani
Sembra appunto sbocciare in un amore corrisposto una relazione quindi più stabile ma invece viene sempre mantenuta un po'o come
Un un amico speciali a qui si vengono concessi i fondi strutturali di di preadesione ma in realtà la piena members CIP e quindi un un rapporto tra pari non non riesce a
Non riesce a venirsi a creare
In questo rapporto tra Unione Europea e Paesi candidati ci sono sicuramente degli aspetti positivi degli aspetti da valutare in modo positivo
Poiché oggi i Paesi dell'Unione europea paesi membri dell'Unione europea rappresentano un mercato indispensabile per tutti i Paesi della regione balcanica l'Italia è tra questi
Essendo primo partner commerciale di Paesi come la Serbia o l'Albania e sicuramente
Nessuno dei Paesi della regione al netto delle propagande nazionaliste locali può fare a meno dell'Unione Europea può fare a meno sia dei suoi strumenti finanziari che appunto dei mercati
Con cui appunto struttura di fatto la propria economia e con cui appunto il
Il volume del dell'interscambio è consistente
Ci sono poi degli altri aspetti positivi uno di questi è sicuramente l'integrazione in alcuni programmi culturali uno di questi è l'Erasmus
è possibile fare ed Erasmo se in in in Serbia io ho studiato in Serbia appunto all'epoca del master all'epoca conobbi tanti studenti stranieri e questo chiaramente
Aiuta non solo ad avvicinare diverse generazioni diversi paesi ma anche appunto a creare un un
Un impatto positivo per l'immagine dell'Unione Europea in alcuni Paesi dove questo è tutt'altro che scontato ecco
E chiaramente la libertà di movimento è uno dei degli aspetti più importanti che
Che sicuramente va citato lo cito perché
Nel nella mia esperienza io ho lavorato anche nella delegazione dell'Unione Europea in Serbia uno di mi incaricherà proprio lavorare alla visibilità dei progetti dell'Unione Europea
In poche parole facevo un po'di propaganda dell'Unione Europea a livello locale e quindi cercare di di dimostrare quale fosse il ruolo delle istituzioni europee
Per la popolazione locale e sicuramente quello della libertà di movimento è uno dei uno dei tasti su cui sicuramente conviene prendere di più
C'è poi la questione dei fondi che accennavo prima ovvero degli strumenti di pre-adesione
Che sono appunto strumenti finanziari che la Commissione europea mette a disposizione per i Paesi candidati di fatto per preparare i Paesi alla piena membership e che servono per accompagnare il processo di riforma il processo di ammodernamento delle economia e del Paese in generale che sono sicuramente una risorsa indispensabile
La la tranche corrente quella che va dal due mila ventuno Domenti sette e di oltre quattordici miliardi si tratta di risorse i
E non c'è Abbili per quanto riguarda appunto riforme strutturali e la
Accompagnare il lo sviluppo economico del Paese ma si tratta anche di di fondi che
A mio modo di vedere possono essere interpretati come
Aventi un certo effetto boomerang ovvero
C'è una certa convenienza politica a livello locale a rimanere pesi candidati in eterno affinché si possa continuare a usufruire di questi fondi strutturali che sono comunque
Continui
Importanti
E che chiaramente fanno bene all'economia e di cui molti leader a livello locali cercano di
Appropriarsi per quanto riguarda appunto le loro finalità
Per fare un esempio soldi dell'Unione Europea messi a disposizione per costruire un ponte poi a livello locale vengono spacciati appunto come iniziative politiche
Dei rappresentanti locali quindi ecco c'è anche questo aspetto da soli da sottolineare
Quindi fondi irrinunciabili ma se viene dato un una cornice temporale i strutturale definita
E tutto questo tempo che passa e quindi se guardiamo
La fotografia intera appunto sono vent'anni
Fa sì che la credibilità dell'unione europea agli occhi dei cittadini locali sia parzialmente compromessa se non del tutto compromessa
Poiché questo processo più rallenta e più da possibilità ad altri attori di intervenire e di fatto colmare il vuoto colmare il vuoto delle promesse lasciato dalle istituzioni europee e
In qualche modo espone l'Unione europea a quelle che sono dei su due ma difficoltà interne e le sue i suoi problemi strutturali in primis il cosiddetto decapodi Ing se ne guardiamo
Il processo di allargamento dell'Unione europea abbiamo di fatto tu interpretazioni da un lato la Commissione Europea che ribadisce quanto detto vent'anni fa
Questi Paesi appartengono alla famiglia europea
Si sta lì stabilizzeranno una volta che entrano a far parte del di questo progetto di questa organizzazione internazionale ma dall'altro lato abbiamo
L'opinione dei singoli paesi membri che godono ancora del del potere di veto e quindi tutto il processo
Così sancito dalla commissione può essere bloccato o rallentato
Da un singolo Paese membro cosa che è successa
Diverse volte negli ultimi negli ultimi tre anni prima è stato accennato il caso della Bulgaria non ricordo adesso da chi nei confronti appunto del della Macedonia del Nord
Ecco che appunto
In cui qui sto cui questa lunga attesa dispone appunto ai problemi strutturali dell'Unione Europea
Beh quello dell'allargamento è sicuramente una questione di approccio che nella regione si può definire relativamente agli ultimi anni appunto un approccio di stop and go
Dicevamo la massa del nord è un Paese
A cui già nel due mila e cinque venne concesso lo status di Paese candidato in tutto questo arco di tempo è riuscita a
Darsi un nuovo nome che sembra una cosa
Facile da dire ma assolutamente complicata da gestire a livello locale ha fatto cadere i governi a livello locale e ha creato tensioni di carattere identitario a livello locale
E questo comunque non è stato sufficiente per dare un'accelerata in questo percorsi di avvicinamento all'Unione Europea
Solo nel due mila e venti sono stati aperti finalmente i negoziati di adesione con Skopje ecco quindi che
Questo ci dice che io Rizzoni temporali sono importanti qualcosa iniziato a cambiare a mio modo di vedere con l'inizio della
Della guerra in Ucraina quando l'Unione europea probabilmente finalmente capito che
Devi dare
Deve far fede a quel a quel progetto geopolitico
Con cui è iniziato il proprio mandato se pensiamo al due mila diciannove il discorso inaugurale Ursula von der Lian disse che questa Commissione avrebbe avuto un una missione geopolitica
Per quanto riguarda la politica estera
Questo approccio di carattere geopolitico Memo di vedere è ancora latitante se non appunto in in alcuni settori probabilmente appunto cominciato a cambiare nell'ultimo anno
La domanda che io mi faccio che faccio è se l'Unione europea sia davvero interessata
A mantenere aperto il processo di allargamento
In questi tre anni infatti si è arrivati anche a una nuova metodologia su iniziativa della Francia del presidente ma corone che ha quindi rivisto
Dista è perché portano alla piena membership a adesso i capitoli negoziali sono a racchiusi in cosiddetti cluster e questo sicuramente crea una confusione non solo
Per la gestione stessa dell'allargamento ma anche per l'immagine che l'Unione europea da disse a livello locale
Ecco per cui torno a ribadire che la Commissione europea dovrebbe probabilmente per una comunicazione più diretta e di conseguenza un approccio alla Regione più geopolitico
I rischi sono infatti come dicevo quello di lasciare il posto altri a attori che potrebbero approfittare della di questa credibilità ormai compromessa
E questi attori sono sostanzialmente Russia e Cina e paella alcuni paesi del Medioriente ma
Non sono problematici questi attore in sé e problematico il fatto che la loro influenza per quanto sia marginale rispetto al ruolo economico dell'Unione europea allontanano questi Paesi
Dagli standard europei
Io qui ho messo alcuni alcuni esempi
La questione delle sanzioni alla Russia che la Serbia ancora non vuole adottare sicuramente
Mette Belgrado
Su binari diversi relativamente la politica estera rispetto alla arresto del dell'organico del dell'unione europea per cui appunto ci dovrebbe essere una politica estera più coerente e più coesa
E che invece appunto non non non c'è in questo momento serve l'unico paese nel continente europeo che non adottato sanzioni contro la Russia
Autostrada in Montenegro che collega la città di bar sul sulla costa adriatica e il confine serbo con la cittadina di Bogliaco tre
è un'autostrada che ha portato il piccolo
Il piccolo Montenegro e la sua piccola economia ha una forte indebitamento con con l'ex in Bank cinese
Dedito di circa un miliardo di dollari e che due anni fa a appunto paventato la possibilità di un mio e della cosiddetta trappola del debito la trappola del debito che abbiamo visto in altri contesti internazionali e che sostanzialmente consistente in clausole
Contrattuali per cui nell'incapacità di ripagare il debito la Cina entra in possesso di alcune porzioni territoriali
Questo avrebbe significato a vedere porzioni di territorio montenegrino in mano alla Cina chiaramente alle porte dell'Unione europea in un Paese membro della NATO creando sicuramente degli squilibri geopolitici
Preoccupanti alla fine la crisi è stata
Scongiurata grazie alla copertura del debito da parte di alcuni istituti finanziari così dentali
E e e una parziale mediazione dell'Unione Europea che chiaramente però si è posta
Il dilemma dovremmo noi essere
Responsabili dei debiti contratti dai Paesi candidati con attori terzi per questioni di mera geopolitica a oppure insomma dovremmo evitare di dare
Di far passare che questo è non un un esempio un modello da seguire
Ecco diciamo che questo è uno dei rischi che l'influenza cinese
Penso che questo sia il caso più più rappresentativo dell'influenza economica cinese
Può portare
Un altro esempio è quello delle fabbriche cinesi in Serbia nelle città di Seregno in esponente arrivo che allontanino di molto a mio modo di vedere
A il Paese dal rispetto di alcune
Di alcuni criteri relativamente alla ai diritti dei lavoratori diritti ambientali la la città di Sarah indiani in è stata appunto
Diventata famosa per la questo scandalo in cui alcuni operai di nazionalità vietnamita erano di fatto sequestrati come operai della fabbrica della fabbrica cinese che produce
Copertoni cromatici
A cui era stato anche sottratto il passaporto e quindi era di fatto vietato lasciare il Paese mentre invece quella di smettere boh una porse il caso peggiore di mancato rispetto dei diritti ambientali poiché Ask me derogo abbiamo probabilmente la più grande acciaieria a livello regionale e che
Diciamo sta gravemente compromettendo la salute dei cittadini a livello locale sono stato smetteremo una nuova e
Percorrendo la strada si può proprio vedere guardando l'orizzonte questa questa polvere rossa che si deposita su ogni cosa e chiaramente compromette la salute della popolazione locale
Relativamente alla stanchezza e alla scarsa fiducia dei cittadini nei confronti delle un'europea volevo citare uno dei più recenti sondaggi condotto in Serbia
Io cito la Serbia perché oltre se nel Paese più grande
D'unione europea qualche anno fa lo definì anche il fronte runner nel processo di adesione
Insieme al Montenegro questo era il due mila e diciassette due mila diciotto se non sbaglio diedero come orizzonte temporale del due mila e venticinque per la piena membership penso che sia una data
Per quanto utopistica
L'ultimo sondaggio dicevo secondo punto ministero degli Affari europei
Su il quarantatré per cento voterebbe a favore della dell'integrazione con l'Unione europea mentre invece il trentadue
Voterebbe in modo contrario è il dato più basso per quanto riguarda i favorevoli negli ultimi dieci anni e questo
Ci lascia pensare che a forza di aspettare il dato possono anche peggiorare nei prossimi anni
Un altro dei un altro dei rischi no più che rischia una una realtà e la cosiddetta stabilito Croazia che si viene a creare
A livello locale
E che possiamo interpretare di fatto come
Un
Dare maggiore importanza alla stabilità politica a livello locale piuttosto che al
Rispetto degli standard democratici e al processo di democratizzazione del Paese
Quindi fatto chiudendo un occhio su quelle che sono derive autoritarie è un termine che venne
Inizialmente coniato per il Montenegro di Milo Djukanovic macché si può a adattare benissimo anche al caso delle Xander Vučić
Che di fatto da da dieci anni l'uomo forte a Belgrado e in questi dieci anni è entrato in controllo di ogni segmento
Del della politica dell'economia e della società serba
Diventando di fatto un leader a mio modo di vedere il leader più autoritario
Nel continente europeo se appunto non si considera non si considerano Russia Bielorussia
E questo è chiaramente
Avvenuto con il benestare dell'Unione Europea che negli anni ha caldeggiato questi leader in quanto leader euro Polistil pragmatici nonostante fossero tutti i leader che si sono riciclati negli anni Aleksandar Vučić era infatti
Un radicale del partito di discese sceglie che nel frattempo è stato condannato per crimini di guerra e contro l'umanità per cui
In nome del pragmatismo e di un euro Pirlo di facciata si sacrifica
La democrazia e rispetto dei diritti umani per garantire quella che viene intra intesa come stabilità politica di fatto è la stabilità di un solo partito al governo
Chiudo con a un'ultima considerazione su Kosovo e Serbia crea una sicuramente questione
Estremamente attuale l'ultimo meeting tra i
Capi di governo e di Stato
Kosovaro il serbo
E le istituzioni europee è avvenuto ieri sono stati due meeting distinti
Ha portato nuovamente a un nulla di fatto
E guardando la fotografia generale possiamo interpretare la questione del Kosovo come un banco di prova per l'Unione europea
Poi che riuscire a portare a compimento il cosiddetto processo di normalizzazione e quindi il dialogo tra Belgrado e Pristina significa contribuire a enormemente alla stabilizzazione dell'intera regione balcanica
Un da queste nel Kosovo ad ogni modo mette a nudo alcune incoerenze diplomatiche poi che
Il Kosovo come sapete non è riconosciuto da cinque Paesi membri dell'Unione europea e due di questi esprimono però all'attuale team di negoziatori che sono appunto
Mi ero Starlight Chuck che viene dalla dalla Slovacchia ed è
Inviato speciale per il dialogo tra Belgrado e Pristina e Josep Borrell e che l'Alto rappresentante per la politica estera che viene della Spagna Cassol Tano riconosce il Kosovo per cui ecco
C'è un'incoerenza diplomatica che a mio modo di vedere non aiuta a
A ricomporre la questione del Kosovo non gli dà una prospettiva futura
Relativamente a quanto è successo negli ultimi mesi
Per quanto la situazione sia estremamente preoccupante io credo che una guerra nel senso tradizionale con due eserciti sia ancora da escludere
Di detto questo non voglio minima minimizzare le tensioni a livello locale anzi credo che quanto successo un mese fa nella cittadina di Banska
Ci dica che probabilmente questo tipo di tensioni sono anche più preoccupanti anche più pericolose di una guerra vera e propria primo perché non sono prevedibili non sono controllabili e poi soprattutto perché quando si tratta di attori non statuali come appunto il commando che
Attaccato la polizia sa la polizia kosovara
Non riusciamo a identificare alle catene di comando e quindi non riusciamo a stabilire se effettivamente riusciamo a dimostrare un ruolo della Serbia nel sostenere appoggiare questi
Questo questo commando che come
Pristina li ha definiti possono essere identificati come terroristi
Ecco vi ringrazio per l'attenzione sono aperto eventuali domande
Grazie anche a Giorgio sociale grazie davvero per questa panoramica
Soprattutto somma per davvero tantissimi spunti che credo insomma abbiamo sicuramente un po'di tempo per approfondire io ne colgo subito uno il tuo insistere a mio parere corretto su questa su questo punto della variabile tempo credo che sia determinante ancora una volta nel vedervi operò in un diciamo così in un'ottica di lungo periodo del processo d'integrazione per quello che riguarda gli allargamenti faccio ma rapidamente questo esempio che possano può sembrare un po'avulso quando tratto di allargamento del processo integrasse europea con i miei studenti e faccio il caso
Della stabilizzazione dell'allargamento della democrazia esazione delle cosiddette dei cosiddetti dittature del dell'Europa mediterranea quindi quando mi riferisco alla fondamentalmente all'allargamento che poi sarà a Grecia Spagna e Portogallo
Insisto molto nel
Sottolineare carte alla mano diplomatiche alla mano quanto in realtà leader
Mi riferisco soprattutto a Spagna e Grecia Riccardo Portogallo il portoghese è un po'di differente quanto diciamo così loro a ricca cassa erano diciamo in parole in parole povere i vertici europea e i è dicendo o noi o il diluvio o noi o la presa di potere dei comunisti o noi fondamentalmente nel caso della Grecia era questo
Peraltro tematiche che hanno con zero fondamento AN nel nel caso greco non stava succedendo che prendevano il potere coi comunisti nel caso spagnolo tanto meno
Nel caso portoghese ripeto è un è un po'differente la questione le il punto è che però non c'erano alternative quindi in fondo
Quel processo del caso poi di della Grecia sappiamo che è rapidissimo
Nel caso spagnolo e portoghese sappiamo che è più lento e più lungo in larga parte per ragioni legate a questioni agricole a questioni francesi che sappiamo bene ma qui arrivo al punto
L'orizzonte razza erto non non si non si andava a cena Gesù comunque dovevano entrare e oggi invece Tuccia hai spiegato penso che uno dei problemi sia che all'orizzonte non è certo
E bit si sono delle altre possibilità su un tavolo penso che sia questo sia questa la grande differenza e tra virgolette anche il grave rischio di di questa di questa fase e poi oramai che ho e faccio un inciso a hai citato la la Lazzi piedi macro nel tentativo di macrolidi ritirare fuori diciamo questo coniglio
Dal dal cappello che peraltro è un coniglio riciclato perché ci aveva già provato Mitterrand all'indomani del crollo
Del muro di Berlino quando Mitterrand fa quel famoso Consiglio europeo de del dicembre da ottantanove dice non si farà nessun allargamento qui anzi viene la nuova fa fa questo esempio dice viene la nuova la è la terza guerra mondiale qui siamo in una situazione il rischio è quello di essere alla al mille novecentoquattordici a ciò che era avvenuto appunto nei Balcani allo scoppio della Prima guerra mondiale poi sappiamo che la storia invece va tutta da un'altra parte
Proprio questo riferimento però a Macron Mitterrand mi porta ad un'altra domanda e poi lascio
La la la la parola a domande che come spero ci saranno
E mi riporta all'intervento di Stefano Bianchini quando a sottolineare l'atto e mi mi è veramente molto interessato perché devo dire non non avevo ben chiaro questo passaggio del
La centralità di Tito ce l'avevo ben chiara
Però la centralità di Tito come garante rispetto alla alle organizzato se ogni anche economiche finanziarie non ce l'avevo così chiara e quindi la mia domanda è quindi non non c'era anche un grande problema oltre che di governo rossa che sappiamo tutti diciamo dopo l'ottantanove novantuno dopo l'undici settembre dopo ogni volta dopo va alcuni di questi tornanti diciamo sempre c'è un problema di governance globale non c'è anche un grande problema di leadership di leader
A livello globale cioè è qui il punto è che manca anche in questo orizzonte della dei dei possibili allargamenti c'è quel Mitterrand che dopo il Consiglio europeo di Copenaghen ancora dice ma tanto l'allargamento si farà tra trenta o quarant'anni e in realtà però con lei la Germania allargamento lo stanno già organizzando
Quindi dico oggi forse non è questo uno dei grandi problemi anche dell'unione europea
Che funziona con una commissione che dice noi abbiamo un progetto geopolitico e tutto il resto poi però le leadership nazionali molto deboli che cosa fanno
Mettono diciamo così i famosi sassolini dentro gli ingranaggi
E oggi mi sembra che il note a funzioni a livello intergovernativo quindi se non abbiamo dei leader nazionali dei governi nazionali che sono in grado di esercitare la leadership finisce per non funzionare neanche il meccanismo europeo quindi la mia domanda per Stefano Bianchi ma poi per tutti quanto ci sia un problema di leadership a livello globale prima che cioè anche accanto ai discorsi che abbiamo fatto
Io vorrei però sapere se ci sono domande se gli studenti hanno domande ecco la la domanda ci sono
Le domande quindi le domande verranno effettuate a magari avvicinando si prendendo il famoso gelato
Sì
Ero il Serra ho fatto anche il pistolotto lungomare invece la domanda del pubblico deve essere una domanda secca cioè non c'è proprio la versione moderna evento avviene solo da questa parte grazie
Al nel due mila e tre il
Il premier Zorandi indice è stato ucciso
Nel due mila quattordici Vucinic arriva al potere nel due mila diciassette conferma con le presidenziali e all'elezione lui afferma e dice abbiamo sconfitto il populismo andiamo avanti con le nostre riforme
Abbiamo sconfitto il populismo dice Luís andiamo avanti con le nostre riforme per quanto possa sembrare un'affermazione molto giornalistica però ecco io mi chiedo alla luce di ciò che è stato detto oggi sono passati sei anni
La Serbia va verso un processo di democratizzazione oppure siamo ancora verso la deriva autorità rissa che comunque aveva caratterizzato la scelta iniziale degli anni Duemila
E volevo solo concludere dicendo il professor Bianchini in un articolo di Limes del due mila dodici parlava proprio di questa scelta dicendo vent'anni fa i Balcani hanno scelto una deriva che è più populista finiremo anche noi faremo anche noi come Europa questa fine credo che sia una domanda attuale ancora oggi grazie grazie bene ottima credo insomma ottime domande tra l'altro voglio sottolineare anche domande che arrivano da uno studente di storia e società e culture del Mediterraneo quindi insomma Vidigal decimo livello sì ne raccogliamo direi almeno un'altra prego io volevo chiedere visto che
Comunque ha passato in rassegna tutti gli stati del dei Balcani occidentali primo che verrà invece di uno Stato non stato come la Repubblica aspro Toscana in in Bosnia Erzegovina esiste un dialogo tra l'unione europea
E la Bosnia serba diciamo con il come dire
Il dialogante principale favorito comunque la Sarajevo bosniaca e croata
Oppure per fare riferimento a quella porzione di Bosnia serba si passa per Belgrado grazie
Grazie ancora aggiungo che comunque non ne abbiamo tante di scritti ma sono ampi di alto livello come potete vedere passiamo a ad un'altra domanda prego Benedetto Zaccaria
E poi direi che passiamo alle risposte grazie per
Innanzitutto complimenti ai relatori era dottor fruscio nel chiedere una riflessione sulle conseguenze del conflitto in Ucraina sulle prospettive di allargamento e Balcani occidentali una sua riflessione su come questo può avere influito
O influenzerà in futuro nella dinamica di allargamento poi alla al professor Bianchini siete qui alla mia destra chiederei una riflessione sul la siamo l'assetto da un devo cogestione che ha descritto immagino sia quello posto mille novecentosettantaquattro posto posto settantuno questi dati e l'architetto diciamo è cartella il l'ideologo sono dell'autogestione a a suo giudizio credevo che fu nel potenziale funzionamento di questo di questo sistema oppure oppure era diciamo una una secondamento attenzioni che avrebbero potuto poi nel lungo periodo portare al la crisi alla crisi statuale
OK grazie Benedetto c'è un'ultima dire domanda qual Berto Pagani qua in prima fila
Grazie
Grazie io ho una domanda che ho provato a farmi da solo tante volte non sono mai riuscito risponde gliela faccio chi volesse
Limitarmi a a capire
Però bisogno di cinque minuti di flusso ininterrotto di coscienza direbbe John rispetto per introdurla però sembra diverto essendo essendo docente professione coltivare un po'ricordare l'allora può avere questa possibile
La domanda parte da questa considerazione la bella cheratina che c'è ci avete mostrato prima della ex Jugoslavia
Nella quale si vedevano confini geopolitici confini etnica etnici confini religiose
Non sovrapponibili in realtà non è molto diversa da tante altre cartine del mondo se verrà presentiamo nello stesso modo potrebbe essere rappresentato così tutto il Medio Oriente dove ci sono confini
Geopolitici tirate con il righello
Popolazioni arabe non arabe arabi musulmani arabi non musulmani cristiani ortodossi copti lassù mitici PT
Macchine Europa potremmo chiederci perché è un pezzo dell'Irlanda
In alto a destra in realtà la Gran Bretagna
Cioè quasi sempre le cartine
Geopolitiche non sono prodotte dall'identità dei popoli delle
Il giovane ma sono prodotte tra loro dalle storie che gli hanno disegnate
Così
Nel
Quella cartina stati insieme con un sistema un'architettura istituzionale molto interessante che ci è stata presentata che ha retto fino che non entrate in contraddizione
Diciamo i docenti marxisti dell'ex Jugoslavia avrebbero detto non entrate in contraddizione alla struttura economica con una sovrastruttura
Ma politica cioè quando la crisi economica non non a riverberare atti suoi effetti su un meccanismo un'architettura istituzionale che non riusciva più a tenere insieme quella quella complessità e la soluzione è stata una guerra star più guerre
Quindi stato una
Rivoluzione violenta
Che non ha risolto completamente le contraddizioni o forse ne ha generate delle nuove se la prossima estate andati in vacanza a Pristina perché non vi consiglio di far prima non c'è niente da vedere
Tranne forse la statua di Bill Clinton
Se alzate gli occhi al cielo che dette un sacco di gruppi costruiscono
Appartamenti otteneva tante tante belle cose non c'è una fabbrica se ci andate testate vedete un sacco di Rolls Royce Mercedes Bentley
Lamborghini Maserati più che Montecarlo non ci vuole un anno fine analista di intelligence economiche per capire che in quel Paese che non è l'Unione Europea ma chiusa l'Euro c'è una grande lavatrice del denaro sporco delle mafie
Europea e quindi non tutte le contraddizioni sono
State risolte con a me è capitato di parlare di questo tema con due mila diciotto diciannove non ricordo con un politico russo della federazione russa che era il capo del presidente della commissione Difesa ad essere perché russi fanno fatica a distinguere le due materie
Ed era l'ex capo di stato maggiore dell'aeronautica militare che da pensionato facevo parlamentare
E diciamo civilmente discutendo civilmente mi ha fatto una domanda
Alla quale ho dato una risposta ingenua cioè mi ha detto ma
Quando voi può intendeva poi della NATO avete deciso di bombardare la Serbia
Avete scelto di seguire un criterio il primo è stato il Papa indicarlo che quello del principio di autodeterminazione dei popoli
Come mai voi europei invece in Catalogna non avete fatto la stessa cosa ma avete messo in prigione i politici che rivendicavano il principio di autodeterminazione dei popoli con un referendum
Mi ha risposto forse un po'ingenuo è stata
Ma perché in Kosovo inserirla c'erano le fosse comuni c'era una guerra c'erano la situazione dal punto di vista umanitario che richiedeva appunto un intervento militare
Motivato da scopi umanitari la sua risposta io allora non l'avevo capita
è stata ma guardi che anche nel Don basta ci sono le fosse comuni dopo qualche anno ho capito che cosa
Intendeva intendeva dire fa perché poi in tutti paese che hanno avuto una trasformazione politica endogena
Con le cosiddette rivoluzioni arancioni quegli stessi russi
Accusano l'occidente di avere fomentato la rivoluzione arancioni come il rovesciamento di Milosevic è stato favorito
Dalla rivoluzione non violenta di Dio tornati resterà Popovic cioè di quelli in gli attivisti
Accusati dei russi di essere finanziati dalla CIA che poi hanno
Diciamo promosso con le loro energie anche il sostegno alle alle rivolte in altri Paesi fra cui anche anche l'Ucraina
Al allo stesso modo Somma si è generato una trasformazione non hanno una scelta politica non violenta che poi ha chiamato comunque una risposta violente allora arrivò la mia domanda iniziale perché poi
Lo stesso problema lo stiamo vedendo adesso in Medioriente la domanda è ma
Quando i i la struttura la sovrastruttura come dicevo prima sono entrati in contraddizione cioè quando l'evoluzione dell'economia ed istituzioni non erano più in grado di tenere insieme un tenuto d'un tessuto sociale
Si è imboccata la strada delle guerre esistevano possibili altrimenti cioè c'erano delle alternative che potevano essere percorse per
Risolvere pacificamente
Una contraddizione che non permetteva più di di tenere insieme una una realtà che c'era stata fino a prima
Questo non per correggere il passato lo diciamo per evitare che si ripetano in futuro d'attesa la storia tragicamente tende a ripetersi
Ok grazie se anche Stefano viene Bianchini viene su io direi di fare un non Giro prendendo la parola Shoah partirà da da Stefano Bianchini
Di risposte
A me io mi sono segnato
Alcune alcuni punti non sono certissimo di ricordarmi tutte le domande se fossi dimenticato qualcosa poi di pre codifica per nessuno
Intanto parto quella Dutto Sakarya Seccardelli ci credeva sul serio sì sì la risposta è sì certo come anzi
Riteneva che la riforma dell'autogestione attraverso la legge sul lavoro associato del settantasei ma anticipato già le case cambiamenti costituzionali del settantuno
E quelli del settantaquattro avverrebbero messo al riparo la Jugoslavia da e darsi mi meccanismi di conflitto tali da portare alla dissoluzione del Paese anzi al contrario riteneva che proprio rendendo il Paese più flessibile
Si sarebbe potuto più facilmente
Governare ecco tant'è che infatti sul finire della sua vita introdusse il concetto di pluralismo degli interessi autogestiti che dovrà portare a un qualche livello di riforma della politica e quindi che però non c'è stato perché poi dopo le cose hanno cominciato a dare in due direzione in una direzione diversa
Questo mi lega anche del fatto up parlare del ruolo ruolo di Tito e siccome c'è stata anche la domanda beh si poteva anche evitare questo conflitto
Io sono sempre stato convinto che fosse possibile come sarebbe stato possibile evitare conflitto almeno fino al mille novecentonovanta tutto il mille novecentonovanta e per una per varie ragioni una prima ragione è determinata dal fatto che
La Jugoslavia non ebbe la il e l'Occidente non lo chiese secondo me questo è un fatto molto grave nelle elezioni pluri partitiche federali
Ebbe solo quelle repubblicane ma non quelle federali
E se ci fossero state le elezioni federali è evidente che di fronte a un Parlamento legittimato dal voto popolare comunque in ogni caso si sarebbe dovuto col col creare una commissione per la riforma costituzionale
E quindi si fosse ci sarebbe stato un po'di tensione forse qualche atto terroristico qualcosa del genere però il il sistema avrebbe potuto essere governato
Perché ci sarebbe potuto prendere
Una un accordo poi in più su questo credo anche che ci sarebbero state
Molte possibilità di mediazione perché in realtà molte città non crede assolutamente a che la guerra sarebbe scoppiata
Con Francesco Privitera eravamo andate proprio nel mille e novecento novantuno prima in Slovenia poi Craxi e poi in Serbia e poi scoperto alla guerra seduti tornare attraverso lunghi all'Ungheria
E tutti ci recavamo
La possibilità che si sarebbe potuta essere una guerra nessuno ci voleva credere parlo di dirigenti politici
A livello delle singole repubbliche e diceva brava ma questo è semplicemente una questione di commercio insomma Dozzo testi vediamo cracking chi prende di più che prende di meno
E in realtà era alta questo era un una sottovalutazione non da poco un altro elemento che avrebbe potuto Giorgio carteggio e giocare
Favorevolmente per salvaguardare la Jugoslavia come fu fatto peraltro nel mille novecento cinquanta quando gli Stati Uniti e della Gran Bretagna decisero che bisognava tenere Tito in piedi di fronte al conflitto costare no senso senza entrare ancora una storia
Di di Tito e del quarantotto però il capo del governo jugoslavo Ante Markovic
Propose alla Commissione europea
La decisione della Jugoslavia come intanto come partenariato e della Jugoslavia come partenariato questo avvenne del mille novecentonovanta dopo che Ante Markovic che Stati Uniti e rifiutarono un finanziamento per la sua riforma economica che invece stava dando risultati brillantissimi perché aveva ridotto la l'inflazione dal dieci mila per cento allo zero per cento in tre mesi
Aveva comporta aveva vincolato la valuta e stabilizzato la valuta con il marco tedesco e aveva riempito le banche di tutti
Da tutta la valuta estera perché i cittadini erano tornati ad avere fiducia nel sistema finanziario quindi in realtà tutto questo avrebbe potuto offrire una possibilità e bisogna dire che la Adel trattativa con l'unione sotto con l'Unione europea si era sta comunione una piccola con Comunità europea a quelli poi si era avviata e poi fu bloccata
Quando i rappresentanti della comunità europea scoprirono che avrebbero dovuto comunque negoziare anche con i dirigenti alle pubbliche e Tudjman fu il primo a dire nostro primo principio a soddisfare il millenario esempio di le Isabel millenaria ricerca dell'indipendenza Croazia quindi non se ne parla proprio se ne parla dopo quando ne saremmo diventati indipendenti e centrare mo'come Croazia e questo però è stato poi risultato ecco perché in realtà le condizioni per evitare la guerra ci furono non furono espresse non furono condotti fino in fondo e anche per gravi per una grave sottovalutazione della situazione si pensava che tanto sarebbe successo niente
Per quanto riguarda con la domanda sull'autogestione che mi era stata fatta all'inizio parlando proprio dalla Francia sì sì è verissimo ma per tutti gli anni otto ottanta già sul partire dalla fine degli anni Settanta
La lega dei comunisti di Jugoslavia organizzava tutti gli anni a settembre al saltata un grande convegno sull'otto gestione cui partecipavano duecento trecento studiosi che venivano da tutto il mondo moltissimi erano francesi ma non solo io ricordo perché ci son tratto tre quattro volte o ricco ho conosciuto che in corso ho conosciuto carico Hobbes bombo
Che venivano lì e c'è e che discutevano di autogestione sul sorgere dalla Cina per esempio tutti questi personaggi che venivano discutevano e discutevano di di autogestione con senza con questo voler esportare il modello ma per consolidare e rafforzare anche il modello riformatore jugoslavo da questo punto di vista e quindi giocando anche con la questione del dove allineamento erano presenti i Paesi dall'India alla a paesi del Medioriente affresca in particolare
Che così dove Tito godeva di grandissimo prestigio
Quindi e questi si svolsero tutti gli anni fino al mille novecentottantanove e usciva anche una rivista che si chiamava socio di Silvio d'e in inglese che pubblicava proprio articoli di tutti questi personaggi che partecipavano alle conferenze saltata e e che appunto raccolgono sostanzialmente i risultati di di quei lavori
Per quanto riguarda la domanda sulla post Diana
E sulla Repubblica Srpska
Devo dire che la situazione al momento attuale nei rapporti tra Unione Europea Repubblica Srpska sono praticamente ostacolate dal fatto che la Repubblica Srpska non riconosce
L'attuale alto rappresentante dell'Unione europea non lo riconosce in quanto tale perché non hanno avuto l'avvallo del Consiglio di sicurezza non ha avuto l'avvallo del Consiglio di sicurezza perché la Russia ha messo il veto
E quindi la Repubblica Srpska non riconosce quella figura che in passato a ricorre il corso anche a quelli che sono stati i poteri di bon con tramite i quali aveva anche sostituito esponenti politici dell'uno dell'altro dell'altra entità
Oggi questo non avviene anzi la Repubblica Srpska ha messo in discussione l'esistenza stessa anche dalla Corte costituzionale della Bosnia Erzegovina perché non riconosce il fatto che siccome costituita da rappresentanti della Federazione presentate al pubblico pazzesca
E rappresentanti internazionali i rappresentanti internazionali votano con quelli della Federazione quindi quelli della Repubblica Srpska sono sempre minoranza quindi loro han deciso che non prendo più in considerazione
La corte costituzionale Bossert Godina a partire dalle proprietà dei terreni nella Repubblica Srpska
Quindi in realtà la situazione molto complessa e questo spiega anche per quale motivo poi dodici casi appoggi così tanto alla alla Russia
Più volte abbiamo ha visitato la Russa incontrato Putin è in procinto di andare in Russia ancora di recente e
Io non ho io credo che credo che siluri sia collegato poi magari tutto socio nel dirà le sue le
Il suo punto di vista che sia anche legato alla Serbia di meno di bucce ma non troppo perché il gioco può valere la candela solo fino a un certo punto sì la Repubblica Srpska diventasse indipendente rosee si Ulisse alla Serbia
Sarebbe Cuccia prevalere non dopodiché e questo poi sarebbe Roma magari un problema anche come gestire un Repubblica un territorio così complicato e contorto al dopo disse con fili appuntiti sta dal dell'integrazione delle delle due regioni la vedo molto difficile da questo punto di vista però questo non significa che non significa che come si è detto alla fine che questo porti la pace
Su questo sono pienamente d'accordo con tutto fusione giusto giustamente
Difficile pensare a un conflitto militare perché praticamente tranne Serbia e Bosnia tutti gli altri Paesi sondato e questo tutti controllati dagli americani però questo non vuol dire niente cioè una vuol dire poi sul punto che questo comporti poi la pace la Regione rischia di rimanere sempre soggetta a tensioni
Ripetute necessità magari di richiamare l'Eurex o io l'adorato a fermare le tensioni erano scaldare gli animi e così via questo almeno finché non dovessero succedere da che cambiamenti al momento inimmaginabili sul piano internazionale
Questo credo di avere sull'esposto a c'era quella questione sui che vuole rosse che era stata sollevata sulle rivoluzioni arancioni eccetera beh c'è un libro
Siccome splendido che io mi consiglio non mi ricordo dottore inglese il tecnico anzi canadese libero ed i new col duo a pubblicato in Canada nel due mila otto il quale dimostra ma accontentarmi infiniti come sia come R in Georgia sia pacato para in Ucraina fossero stati finanziati attraverso l'invio dei di giovani serbi che avevano partecipato al processo di rovesciamento di Milosevic per organizzare queste queste rivoluzioni questua colpito molto fortemente la Russia al punto che infatti han certo punto langue la stessa Russia ha mandato per esempio Marco che venuto tante volte a Forlì per esempio i nostri convegni a cercare di contenere e di di competere con le grosse Rossi fondazioni americane che erano intervenuti in Ucraina in Georgia quindi la presenza americana non c'è dubbio dimostrata da questo da questo volume ma gli ho detto
Aggiungo Stefano solo che poi l'origine della della stretta data da Putin alle ONG sia in Russia sia quelle locali sia quelle straniera è proprio per prevenire per per la la possibilità di un intervento Esterno indiretto nelle questioni interne della Russia stesse
Io credo di aver risposto
Forse anche uno su voci c'è il populismo la prima domanda allora io credo che voci sull'abbiamo sconfitto il il populismo anzi l'abbia consolidato e l'abbia come detto fatto
E esatto io non come dire non non definirei Vučić populista perché probabilmente riduttivo e la Serbia in piena deriva autoritaria io un dato che cito sempre quello degli degli iscritti al partito Partito progressista serbo che progressista solo nel nome che sia sia chiaro e ed è un rapporto di uno ogni nove cittadini quindi vuol dire che l'apporto sugli elettori è ancora più alto
Per fare un paragone penso che gli scritti di Russia Unita il partito di Putin sino tipo uno ogni venticinque lettori è ancora più grande rapporto con gli iscritti al Partito comunista cinese e anche col prezzo comunista jugoslavo rapporto era molto più più grande quindi questo cosa vuol dire che se rapportato a l'affluenza ai seggi e sempre intorno al cinquanta per cento vuol dire che c'è un controllo stabile di circa il venticinque per cento degli elettori
E si si applica Della Porta nella politica porta un amico significa che ogni iscritto può può portare appunto un un parente un amico è garantire il cinquanta per cento solo al partito di governo
Ma perché è importante questa importante perché non è solo un modo per di fatto controllare l'esercizio politico ma è un modo anche per controllare le attività economiche la Serbia è un Paese che se togliamo Belgrado statisticamente arretrato da un punto di vista economico se ne prendiamo una città di venti trenta mila abitanti
Nella Serbia centrale e orientale dove c'è una depressione economica e sociale crescente e dove probabilmente l'unico opportunità di lavoro è fornita dalla fabbrica locale i vestiti che è pubblica
Pubblica vuol dire che il direttore nominato dalle agenzie governative quindi il consiglio di amministrazione nondimeno amministrazione sarà controllato dal governo e quindi le assunzioni sono controllate quindi vuol dire che
Attraverso un uno strumento di partito e quindi politico sì poco controllare ogni segmento della vita pubblica l'intero Paese
Questo per darle una una piccola finestra del del controllo capillare di Pucci certo
Sulla società per non parlare del controllo dei media che
E e totale ecco
Non so se ha risposto la sua domanda
Era stata fatta una domanda sulla Bosnia sulla Repubblica senza scampo era quell'anno ok
Allora va be'dunque in generale imposta Herzegovina c'è una legge che tutti era il pluralismo religioso
E devo dire che anche di riflesso esiste anche la Repubblica serba scarse non fosse che che giustamente come faceva notare anche sorto d'ossa serba
Comunque a esercita un certo predominio quindi quanto ad equilibri di libertà religiosa siamo
Abbastanza diciamo squilibrati da questo punto di vista perché occorre considerare cani Chiesa ortodossa
Tendenzialmente a
Un il cosiddetto territorio canonico il territorio canonico un'area una che normalmente conferì coincide con i confini dello Stato ma non necessariamente sulla quale esercita una sua giurisdizione
Rispetto alla quale e e sulla quale non ammette altri tipi di chiese sempre dell'arte la parte della parte ortodossa
E tutte le altre Chiese degli altri culti in questi territori canonici devono essere invitati
Dalla chiesa principale dalla Chiesa ortodossa principale in questo caso andiamo con il Patriarcato di Serbia
E quindi la situazione sicuramente insomma è una situazione di di fortissimo disequilibrio ancora non non c'è una per quanto il diritto possa intervenire nel cercare di regolamentare il diritto possa essere alta anche accoglie a Lecce imposto
Però alla fine bisogna sempre fare i conti con quello che sono le popolazioni e le e le diverse componenti sociali soprattutto in realtà di questo tipo mi fosse le ho dato un'idea
Sorvolo due cose sul sul Kosovo che visto visto che non me l'hanno fatto dire allora in Kosovo c'è uno dei tanti problemi che poi affligge i Paesi dell'est Europa in merito alla regolamentazione sul proporre in merito alla alle legge sulla libertà religiosa cioè il problema delle cosiddette denominazioni le dominazioni significa che secondo queste leggi religiosa che sono abbastanza inique una
Una denominazione uno mi nativo può essere attribuito ha una sola chiesa quindi coesistere solo una chiesa ortodossa che si chiama Chiesa ortodossa
Può esistere solo una comunità islamica che si chiama comunità islamica questo ovviamente pone tutta una serie di problemi perché se su uno stesso territorio
Noi ritroviamo incidere più chiese ortodosse più comunità ortodosse e Paola
Una una di queste quote sono essere riconosciute le altre devono cambiare nome e devono cambiare anche professione a questo punto e per lo più vengono inglobate e in Kosovo è avvenuto proprio questo
E dove questa legge sulle denominazioni è stata particolarmente incisiva al punto tale da escludere la una componente mussulmana anche questa di origine surfing sommati militari carta che ma una Chiesa tradizionale e quindi non si potevano più fregiare del nome di comunità musulmana
Ma la cosa più divertente che in tutto questo questa legge qui
E stata imposta dalla parte dalla commissione di Venezia che non conoscendo bene la situazione sul territorio la commissione di Venezia quando è passata al vaglio della legge malcontrollato guardato si va benissimo quindi avete tutto il nostro appoggio
E quindi su quello lì c'è stato un errore
Stanza plateale insomma da parte delle istituzioni internazionali niente insomma Grasso la situazione è sempre sempre una situazione abbastanza precaria anche in questo caso il discorso della libertà religiosa e più sulla carta che nella nella pratica perché indubbiamente in ai territori abbastanza conflittuali insomma risulta sempre il diritto a un certo punto
Dicevo si deve uscire si deve fermare davanti
Alle realtà sociali e le diverse componenti sociali
Soprattutto se va nel senso opposto
Silvio forse non avevo risposto alla sua domanda relativamente a come il nel conflitto in Ucraina cambiato il
L'approccio l'allargamento ecco ritornando alla presentazione credo che abbia fatto capire alla Commissione europea come l'allargamento è una prova è uno strumento soprattutto geopolitico
E quindi l'accelerata in quel senso a un anno fa veniva dato via libera per la candidatura della Bosnia Erzegovina poi conferma poi concesso ufficialmente a dicembre
Va in quella direzione di
Inoltre la proposta di nuovo accordò che poi non hanno non è mai stato siglato e al momento è un punto morto tra Kosovo in Serbia tiene considerato come
Propedeutico alla loro normalizzazione ma anche al loro futuro ingresso nell'Unione Europea
Quindi la normalizzazione dei rapporti viene considerato come parte integrante delle negoziazioni per l'ingresso nel dell'unione europea
Questo credo che sia uno degli Effetti del del dell'aggressione Russia in Ucraina e di come appunto si possa avere un una promosso leggevo Giorgio politico l'allargamento ecco risolvendo crisi ad hoc ma argomenti sta funzionando molto
Prendeva purtroppo così
Quanto dice
Il dottor successone dal punto di vista proprio della aspetto giù politico del processo di allargamento ma questo è stato almeno così è stato percepito dei Balcani comunque avviamento Gerotto duttili folle rispetto alla carattere normativo che aveva invece l'allargamento priva del conflitto
Perché l'aspetto normativo era quello che ha fatto ritardare di vent'anni tutti quanti quelli che erano nella lista lega sulla che aspettano e ancora si domandano dove sia il la possibilità in più Francia e ora e Olanda per e Paesi Bassi sono parte particolarmente legati all'aspetto normativo molto più che quello geopolitico quindi la questione è che proprio in questo momento la questa la il conflitto
Con tra Russia e Ucraina sta creando una un quesito sul futuro dell'allargamento tra aspetto normativo aspetto geopolitico su cui si dovrà vedere quali alla fine saranno gli sviluppi non a caso quella la Commissione europea
Ha pensato di organizzare a Tirana la conferenza a dicembre del due mila ventidue quello che io ho chiamato il summit di riparazione proprio Soros sarcasticamente nel senso che di fronte proprio alla al modo in cui si era mossa la Commissione europea soprattutto la profonda vale e anche me ne hanno anche Michel rispetto all'Ucraina ha creato nei Balcani moltissimi problemi moltissimi problemi proprio perché loro son sempre sentite stile da dalla questione normativa sa seguite le regole e poi lo ha quando avrete soddisfatto le regole allora voi potrete entrare e improvvisamente questi si vedono arriva aree un questionario in quindici giorni al a CBS che quello che risponde nel giro di un mese o due quando tutti gli altri Paesi ci ha messo due anni
Si e si vede si vede già riconoscere la la membership la lo status di membro CIO ben questo qua capito rispetto a una situazione come quella della Bosnia come quella della della stessa ma ce l'
Del Nord casta bloccata due volte dice sostanzialmente ci allora quello che il comportamento e l'Unione europea è non solo più giù politico che normativo oltretutto
E poco credibile perché tutte le volte che dice no ma voi risolvete questo problema come lo risolvete vedete che volete la strada spianata risolvete il nome della con la Grecia poi è fatta al sax deve arrivata la Bulgaria e quindi a questo punto è lì questo è vero infatti che e la perdita di
Di credibilità e la caduta della condizionalità quella condizionalità che devo dire non è stata usata nel novanta per impedire che la Jugoslavia classe è stata utilizzata nei confronti dei Paesi d'Europa centrorientale con grande successo fra il mille novecentonovantasei e il due mila e il due mila quattro dopo che sorgono abbandonata
Ma questo
Se se mi permetto davvero per concludere tra l'altro appare la la parentesi che poi affronteremo domani nelle
Delle due tavole rotonde accanto secondo me alla alla dimensione geopolitica quella normativa subentra poi quella istituzionale delle istituzioni europee perché bisognerà poi capire qualora anche dovesse esserci questa ipotesi come si funzionerà e ulteriormente a trenta eventualmente questo è un ulteriore è un'ulteriore grande tema tra l'altro davvero per concludere siamo fuori dall'area balcanica ma tutto questo discorso poteva poi essere applicata al dossier turco perché il dossier turco si è arenato in larga parte su queste tematiche lì la geopolitica Serra perché oltretutto
La Turchia come ben sappiamo è un membro della NATO e di conseguenza insomma c'era
Un altro tema ma di tutto questo credo continueremo a parlare domani nelle due tavole rotonde dalle dieci chi
Insomma ancora forze per domani spero venga a seguirci anche domani mattina
Io ringrazio davvero tutti gli ospiti ringrazio i partecipanti una buona serata grazie