Festival della Diplomazia 2023 - Presentazione del libro di Emidio Diodato e Raffaele Marchetti "Manuale di politica estera italiana" (il Mulino)

Allora
Direi di di iniziare siamo in attesa la senatrice Craxi che che ci raggiungerà
A breve
Però possiamo sicuramente iniziare ad aprire la
La discussione oggi siamo onorati dalla presenza del senatore alfieri della Commissione affari esteri
E siamo qui per discutere con lui con la senatrice Craxi del del manuale di politica estera italiana che con il mio collega professor vietato abbiamo appena pubblicato per il Mulino
Perché ci tenevamo a discuterne anche qui dentro le istituzioni
Questo è
Il primo manuale di politica estera italiana mai scritto da un punto di vista diciamo di Scienze politiche
Di relazioni internazionali ci sono naturalmente gli studi storici in Italia
Importanti c'è una tradizione di di storia della politica estera italiana
Ma da un punto di vista politologico che diciamo quello
All'interno del quale si insegna presente o politica internazionale relazioni internazionali non non era mai stato pubblicato o un un libro di questo tipo
Di questo sentivamo la mancanza con con Emilio ci siamo
Rimboccati le maniche perché pensavamo che questo fosse un con ritardo importante per il nostro Paese
Se
Se noi guardiamo a alla situazione in altri Paesi in Francia in Germania
In Austria ieri parlavo per non dire Inghilterra e Stati Uniti
Las
Sta arrivando bene
Lì la tradizione di studio della propria politica estera è una tradizione importante ci sono libri ci sono corsi universitarie quindi diciamo in qualche senso poi
Almeno quelli che insomma sono all'interno de de dei corsi di studio universitari ma poi anche al dibattito pubblico probabilmente è un dibattito pubblico
Almeno più più informato che ha dei parametri di riferimento comuni ecco questo questo mancava un pochino in italiano e speriamo che con questo manuale
In qualche modo di di offrire un un contributo non soltanto alla formazione
Dei giovani che poi dopo entreranno nel mondo
Pubblico o privato italiano e che quindi si impegneranno nella politica nella proiezione internazionale del nostro Paese e ma ci auguriamo anche che questo possa contribuire già già da oggi
Da a migliorare ulteriormente la riflessione sul sul posizionamento e sulle azioni internazionale del nostro Paese
Posizioni e posizionamento e azioni che sono
Vivono sfide terribili sfide molto complicate
E e che mettono alla prova la
La direzione stessa del nostro Paese a livello internazionale
Di questo oggi parliamo con il senatore Alfieri e poi con la senatrice Craxi quindi parleremo un po'del del libro ma partendo dal libro naturalmente parleremo anche della della politica internazionale della politica estera italiana in questo contesto ovviamente le due grandi crisi
Quella quella ucraine russe qui allora israelo palestinese ma poi più in generale diciamo degli orientamenti strategici del Paese
Io
Mi mi mi fermo qui perché volevo dare soltanto un po'inquadramento iniziale
L'idea è appunto dare adesso la parola alla ai due nostri ospiti
Poi avremo momento di discussione collettiva voi il professor gli ho dato
Tirerà le le conclusioni di questo incontro quindi lascio con piacere e lo ringrazio veramente ancora per per partecipare a questo evento naturalmente questo è un evento all'interno del Festival della diplomazia
Diciamo l'occasione annuale di riflessione su tanti temi della politica internazionale in Italia ogni anno e quindi noi siamo molto grati naturalmente
A a a Giorgio Bartolomucci che che ci ha dato questa opportunità e naturalmente al Senato che ci ospita oggi
A lei la parola onorevole
Sì innanzitutto grazie organizza ore del festival della diplomazia perché la trovo un'iniziativa utile per sensibilizzare
E farà conoscere
I temi della politica estera delle relazioni internazionali presso ci raggiunge anche Stefania abbiamo iniziato spiegato Granatieri eque
Eravamo abbiamo spiegato anche motivo della del tuo del suo ritardo
Dicevo Stefania che trovo un'ottima iniziativa festival della della diplomazia perché abbiamo bisogno di sensibilizzare sui temi della politica estera delle relazioni internazionali
Una cultura nella politica estera un Paese purtroppo devo sottolinearlo provinciale come il nostro questo punto di vista dove via via rispetto anche ai quotidiani alla stampa
Ai media esteri c'è con lodevoli eccezioni anche nel nostro panorama una minore attenzione sui temi di politica estera se non legati all'estrema attualità e a volte anche in qualche modo raccontati con un una velatura di di di di colore che che piace per poterla almeno si pensa così raccontare all'opinione pubblica stato un po'diciamo sintetico un po'forse anche brutale
Però invece ne abbiamo bisogno di fare anche un po'di di di di di di di cultura su questi temi e in questo senso nell'ambito del teste di profezia ben si inserisce il volume che hanno curato Diodato e Marchetti manuale di politica estera italiana ora io vengo dalla carriera diplomatica quindi ho dovuto studiare per quel concorso studiato su tanti manuali di Storia delle relazioni
Internazionali ma lo sforzo che viene fatto ad esempio in altri paesi di raccontare la la politica estera italiana ci sono alcuni intente provano a farlo ma provando a farlo con con rigore in maniera sistematica non sono non sono molti
E avete ragione mi sembra diventi averlo letto in qualche parte quando dite forse per atti anche per il concorso della carriera diplomatica servirebbe non solo fare la parte sulla storia delle relazioni internazionali sul diritto
Internazionale comunitario e sull'economia soprattutto per la parte che incide di più sull'economia internazionale
Ma anche proprio sul tema della politica estera chi italiana che certo frutto anche della Storia delle relazioni internazionali Della stratificazioni scelte diverse ma io penso che sia sia fondamentale un po'faccio una battuta come alcuni programmi scolastici no in cui nove arriviamo a fare studiare i nostri figli
Fino a un certo punto fino alla seconda guerra mondiale magari Centi professore più attento che va oltre
Ma non conosciamo alcuni dei passaggi fondamentali della della guerra fredda o della storia recente che come se incidono su quello che stiamo che stiamo vivendo no
Ecco subito Stefania che è sempre molto cauta e diplomatica di io faccio quello diplomatico lei sarà un po'più no parte di scherzi penso davvero che che serva anche approvare sentono facciamo davvero fatica anche nell'attualità io quando parlo con con mia figlia con le amiche di mia figlia che mi chiedo lumi raccontano
Io prova a ricostruire e mi rendo conto lo dico ma ne facciamo fatica a capire quello che sta succedendo perché sulla storia recente di fatto non l'abbiamo non l'abbiamo studiata ora strumenti che aiutano a capire a sistematizzare a ragionare su questi temi aiutano no adesso prova a stare dentro all'attualità perché ci siamo detti che provammo stare dentro l'attualità ma capire come l'Italia si è mossa dopo il secondo dopoguerra e soprattutto negli anni settanta ottanta
Per capire come può muoversi utilmente muoversi utilizzare anche quel patrimonio
Che ha acquisito di rapporti con il mondo arabo oggi lo detta una dichiarazione di voto del fatto in vista del Consiglio
Europeo
è fondamentale per capire perché probabilmente l'Italia ancora nonostante magari qualche errore la politica estera degli ultimi anni un margine diciamo di di l'autonomia di credibilità in quell'area a supporto certamente di un alleato importante come come gli Stati Uniti per esercitare un ruolo fondamentale che è quello di non far passare l'idea lo dico con una parola un po'tranchant per lo scontro di civiltà non serve a nessuno quest'idea dell'Occidente contro il il mondo islamico perché per molto distante molto frammentato ma Soro fra sunniti e sciti ma all'interno lo stesso mondo sunnita l'Islam politico e invece chi l'Islam politico lo combatte nome siamo ai sunniti va abiti le monarchie
Del del corso e molto spesso nella logica del nemico del mio amico diventa mio grande amico l'Islam politico spesso dialoga più con con gli Sciti con l'Iran e che non appunto con le altre monarchie rimborso
Questo per dirvi che l'Italia se si conosce la propria politica estera voi avete trovato a tracciare la politica estera fluida
Della della del secolo scorso anche italiana però riuscire e arrivare a capire anche come queste incide dentro posizionamento dell'Italia di oggi come si intersecano anche con relazioni internazionali che sono cambiato un nuovo ordine internazionale nonno sfida ormai tra i grandi attori internazionale da una parte la la Cina dall'altra gli Stati Uniti entrambi con una una loro tentativo di disegnare incidere sull'ordine internazionale
Con la Cina legittimamente al suo progetto Label The road iniziativa il tentativo di diventare riferimento per il al Sud del mondo di e quindi esercitano un'influenza molto forte all'interno dei dei Brics e non solo l'azione in in Africa e dall'altra parte come si riorganizza
Il mondo occidentale perché non diventi sempre più isolato
Che se andiamo poi a vedere
I voti nell'assemblea della delle Nazioni Unite sull'aggressione russa alla all'Ucraina tra astensioni e voti contrari
La maggior parte sta sta sta dall'altra parte quindi capire come noi ripensiamo in maniera intelligente rapporto anche con il sud del mondo con i non allineati in un'ottica multilaterale e non con la scorciatoia che a volte gli Stati Uniti
Prendo ad esempio nel rapporto con l'India capisco e comprendo perché è un modo per disarticolare
Il quel mondo e e quindi è immediato ma qual è l'approccio che si può fare ecco io penso che l'Italia dentro la politica estera italiana se vuole perseguire i propri interessi nazionali oggi vuol dire essere protagoniste le formule laterali primo fra tutti Oropa spingere sull'integrazione europea essere la testa di un gruppo di Paesi con Francia e Germania che approvare investire su una politica estera comune a proposito politica estera italiana voglio qui devi stare esteri italiano suona per un futuro difendere tutelare l'interesse nazionale deve essere alla testa di un processo in cui si voterà in prospettiva io spero a maggioranza qualificata sui temi di politica estera se si vuole contare qualcosa
E non andare a rimorchio basta degli Stati Uniti
Provando appunto sfruttare quel vantaggio competitivo che ancora abbiamo nel mondo arabo adesso non perché ci sia qui Stefania di fianco ma è evidente che la politica democristiana e socialista della della Prima Repubblica che ha incarnato anche tuo padre sicuramente nel nel nel periodo non solo in cui è stato presidente del del consiglio ha aperto un
Credibilità in quel mondo che è stata coltivata non è un caso anche che i primi colloqui ieri perché poi si parla di accordo di Oslo di accordi di Oslo
Però si ricorderà Stefania molto bene che una parte importante partì proprio dal nostro territorio in Italia ci furono incontri a Milano dapprima riservati poi aperti che crearono le condizioni per un dialogo ecco allora conoscere quella che è stata la nostra politica estera nostra capacità di avere un dialogo nel Mediterraneo che rimane diciamo il nostro luogo prevalente in cui gli interessi strategici gli interessi nazionali di opportunità e anche i rischi arrivano da lì ecco come noi siamo protagonisti
In quel luogo come ci poniamo anche di poter essere protagonisti in futuro in un mondo che sta cambiando a velocità impressionante in cui dobbiamo esser punto protagonisti
Nei forum multilaterali l'integrazione europea alleanza atlantica l'Alleanza atlantica noi conteremo di più se continua conterranea conterà il pilastro europeo d'Italia si deve mettere la testa me e chiudo su questo è piaciuto molto piacque molto quella foto a chi aveva con Draghi sciolse Macron perché dava l'idea non più di un motore franco tedesco ma di un motore aprendo uno asse franco tedesco ma un motore a tre che può spingere la politica estera
Italiana essere quella che fa partire un Nuovo Progetto d'integrazione europea
L'aveva capito uno dei padri della patria nostri Alcide De Gasperi quando aveva dopo la cieca carbone acciaio messi insieme che erano e materie prime con cui ci del fatti la guerra sapeva che il passo successivo era di mettere insieme gli eserciti quelli che s'erano combattuti quanti facendo la Comunità europea di difesa la comunità europea politica affermò allora decolla la force de frappe l'idea di una nazionalismo
Che mandò i suoi d'affossare quel progetto allora si è fatto il passo alla dimensione economica
Ecco sapere tutto questo sapere come l'Italia si è mossa in passato
E qui dentro trovate in maniera rigorosa sistematica e anche sintetica perché riassumere le
Diretti a anni no di politica estera italiana è uno strumento e consiglio che può essere utile per provare a capire anche da qui in avanti come come come ci si deve muovere io poco fa davvero concluso nel mio mio intervento sostiene col sostenuto lo credo veramente
E quando il governo si muove nel solco della tradizione la politica estera italiana quindi in maniera equilibrata nel Medio Oriente non avallando l'idea di una guerra di religione o di scontro di civiltà ma con grande equilibrio difendendo il diritto di Israele a difendersi da attacchi terroristici allo stesso tempo a muoversi con equilibrio non confondendo Hamas con l'aspirazione del popolo palestinese
A ad avere due popoli e due Stati a poter vivere in pace in una terra tanto bella quanto quanto quanto disgraziata allo stesso tempo anche il sostegno all'Ucraina ecco su questi temi io penso che ci debba essere un approccio bipartisan
E penso davvero che si possa dando un messaggio positivo e sapendo che la politica estera sulla politica estera ci si può ritrovare che possa anche essere un modo per poter promuovere quella cultura di politica estera politica internazionale di cui parlavo all'inizio il mio intervento grazie
Grazie grazie
Granze tante senatore Alfieri grazie per aver sollevato alcune questioni
Nel libro parliamo di di di di tanti aspetti della politica estera italiana naturalmente un aspetto importante il posizionamento
Che nella storia si è un po'e voluto tra diciamo un orientamento transatlantico non rientra mento Europa europeo europeista e naturalmente
La la faccio sul Mediterraneo questo è un qualcosa che nel nel corso della storia italiana
è cambiato
è chiaro che c'è un generale riconoscimento che tutti e tre gli aspetti siano importanti ma a noi sembra che
Dove si ponga l'accento in qualche modo caratterizzi un impura che lentamente importante dell'Italia
Che per secoli diciamo è stata un un un paese centrato sul Mediterraneo e poi diciamo dalla seconda guerra mondiale in poi
Molto più verso il nord Oro prevista dove rapporti naturalmente con i Paesi europei Francia Germania in primis rimangono importanti con quello ovviamente l'Inghilterra che è stato diciamo un un un motore
Qualche volta diciamo corse al dibattito pubblico poco rilevato sin dall'Unità d'Italia in poi
E però ecco per per per introdurre il prossimo ospite mi sembra che per esempio con questo governo la proiezione verso il Mediterraneo allargato fino all'Africa sia una proiezione importante
Forse imparziale parziale naturalmente discontinuità con un uomo approcci precedenti che invece erano molto più centrati sull'Europa allora questo giusto per dare il la alla alla prossima
Relatrice do la parola con molto piacere alla alla senatrice Stefania Craxi presidente commissione affari esteri e grazie di presente
Ma sì però non è certamente apprezza emetterà in Italia è un'invenzione di questo governo ma come ha detto giustamente il senatore Alfieri
E un Rie perché in questo governo si riallaccia a quella che è stata pertanto tanto tempo la bussola Prima Repubblica
Dove Craxi Andreotti capirono perfettamente che o l'Italia aveva una proiezione o ruolo nel Mediterraneo o difficilmente avrebbe avuto un ruolo sullo scenario internazionale tanto vorrei dire che è molto utile
Avere un manuale in politica estera
Perché non sappiamo se al Senato l'Alfieri come e quanto più di me quanto è complicata e complessa la politica estera quindi è assolutamente necessario avere una cassetta con una cassetta degli attrezzi la cassetta degli attrezzi era a conoscenza perché soprattutto in tempi di disinformazione
Chi non sa può facilmente cadere Inc trampolieri appunto dovuti la non conoscenza e come si evince benissimo da questo manuale Easter Corleo gli stakeholder che concorrono a fare
Le linee di politica estera in Italia sono molti
Non c'è solo il governo ci sono i portatori di legittimi interessi anzi vorrei dire anche come presidente la commissione Esteri e difesa che per esempio le aziende del comparto della difesa sono portatori di legittimi interessi lo dico perché spesso siamo un po'investiti da un vento
Di politicamente corretto che però ci fa perdere di vista anche i legittimi interessi del Paese il sistema e difesa lo è certamente
Vuol dire tante cose poi poi vuol dire sarebbe Security vuol dire nuove tecnologie vuol dire ricerca insomma
è un comparto importante
I mass media concorrono i think-tank concorrono
Io vorrei dire anche l'opinione pubblica concorre e io vorrei dire concorre anche c'è spesso un po'misconosciuta la diplomazia parlamentare
Allora quello di quest'anno il senatore Aschieri con me ma tutti membri la Commissione abbiamo svolto un'azione di politica
Parlamentari extraparlamentare importante intanto ci siamo dati come obiettivo prima ancora che lo facesse al Governo perché l'abbiamo fatto in tarda estate in tarda primavera anno scorso ci siamo dati come penna
Fondamenti fondante dei nostri sia delle nostre audizioni ma anche delle nostre missioni all'estero il Mediterraneo allargato
Quindi abbiamo fatto e la diplomazia parlamentare perché è importante perché intanto ci si parla in modo molto più libero di quello che possono fare i governi si creano relazioni con personalità che probabilmente durano anche molto più hanno vita politica
Molto più longeva dei governi e quindi si creano delle relazioni che sono utili nel momento in cui si creano ma possono anche essere utili nel futuro e quindi io difendo molto la nostra diplomazia parlamentare
Questo manuale è molto utile perché anche a racconta perché siamo arrivati fino a quaranta
Quindi racconta anche qual è stata la genesi della politica estera italiana su alcune cose sono molto d'accordo
Per esempio De Gasperi fu l'uomo politico che nella quale Prima Repubblica dette diciamo le delle grandi coordinate qual paesi in questi anni si è sempre mosso com'diciamo qualche virgola toni tanto ma diciamo Europa il legame transatlantico
Spiega per il cuore con grande rammarico di non aver visto la formazione
Perché la politica estera e soprattutto e quindi della politica di difesa comune europea
Poi parla anche un po'a dei tre filoni culturali o partitici che hanno diciamo espletato la politica estera negli anni a Prima Repubblica
Su De Gasperi la Democrazia Cristiana o un po'detto faccio un po'di volo di uccello perché vorrei parlare un po'anch'io dell'oggi socialisti
Contratti che è uomo dell'ICI dell'Occidente però infierisce la direttrice nord-sud quindi diciamo il grande tema del divario Nord Sud che lo definiva la grande questione epocale della nostra epoca
Ma sempre nel solco occidentale nel solco di un rapporto transatlantico con le grandi organizzazioni internazionali che svolgevano un ruolo per esempio l'Internazionale socialista
A quel Craxi consegnò il grande tema del sostegno ai perseguitati politici di mezzo mondo dall'estero ungheresi russi
Polacchi cecoslovacchi a est uruguaiani cileni argentini fermato regni tutti quelli che soffrivano per la privazione libertà anche in Europa
Perché allora ce la dittatura in Gretchen Portogallo e Spagna alcuni questo grande sostegno alle grandi battaglie di libertà in tutto il mondo
Comunisti
Diciamo che si attestano su una posizione pacifista fittizia testo non sua posizione pacifista però ricordiamoci che le marce pacifiste negli anni ottanta
Erano grandemente finanziate da Mosca che non voleva evitare degli euromissili siamo in piena guerra fredda
Come arriviamo all'oggi ma intanto io dico che c'è uno spirito del tempo
Lo spirito del tempo
Difficile perché non aiuta alla composizione delle fratture non aiuta la composizione dei grandi conflitti
Non aiuta si passa dalla polarizzazione all'interno delle nostre società cui fanno lo scontro di civiltà in realtà e più uno scontro all'interno delle nostre società che sono molto polarizzate
E quindi non aiuterò io ho veramente però il piacere di dire che in politica estera piano piano stiamo come dirà arrivando a comporre un po'uno spirito del paese c'è un metodo italiano che sta venendo fuori è che stanche unendo le fratture tra maggioranza e opposizione più di quanto non si veda
Non si veda forse all'esterno poi certo c'è ancora un'opposizione che magari si attarda utilizzare la politica estera come terreno di scontro non non accorgendosi che realtà
Fa male al Paese però io credo che invece piano piano lavorando stiamo riuscendo a identificare un metodo italiano che ripeto unisce maggioranza e opposizione
Come siamo arrivati
In questo tempo di grandissime fratture ma ci siamo arrivati perché quando crolla il muro di Berlino finisce la guerra fredda
Incomincia a quelle era chiamata della globalizzazione l'Occidente in particolare si è cullato di molte illusioni
Abbiamo pensato che la storia era finita
E anche a un romanzo di grande successo in quegli anni la fine della storia la storia non è finita la storia con ha ricominciato e ha continuato a correre
Se la come dire ben evidenziato il conflitto in Ucraina ci siamo illusi che la politica fosse ormai un orpello inutile non servisse il più c'era il mercato che da solo avrebbe tutto regolato un'altra illusione tragicamente frenata
Appunto forse anche di fronte queste alla guerra in Ucraina la politica serve
Il mercato non può tutto regolare anzi se vogliamo dircela tutta il mercato in questi anni ha creato e ad aggravare atto grandi squilibri
Che cosa è successo
In Ucraina successo che un Occidente frastornato da queste grandi illusioni insieme improvvisamente malamente risvegliato
Dando anche una risposta forse inaspettata da parte di alcuni inaspettatamente unitaria ci siamo detti improvvisamente abbiamo cercato di definirci come Occidente difendendo quei valori di libertà
Di libertà di rispetto dei valori e dei diritti umani
Per tanti anni abbiamo detto questi valori vanno di nuovo difesi in ballo di nuovo ride scritti occorre difendere quei principi anche sua le cosa stiamo difendendo in Ucraina e accetto la libertà del popolo ucraino ma siamo anche difendendo il fatto che lo scenario internazionale non può essere regolato dalle leggi da tre potenza ma deve essere regolato dalla legge del diritto internazionale quindi non può valere la legge della forza ma deve dire diritto interna
L'Occidente che in questi anni tante volte si auto flagellato ci siamo spesso messi sul banco degli imputati
Qualche ragione c'è indubbiamente per esempio abbiamo difeso il diritto internazionale qualche volta sì qualche volta no però non abbiamo tutte le responsabilità di questi conflitti
Quando scoppia lo dico perché in questi giorni in cui ci troviamo di fronte a un altro conflitto drammatico che il conflitto in Medioriente
Molti hanno provato mentre l'Occidente
Sul banco degli imputati lo stesso Occidente ci si mette me fatto molta impressione in questi giorni le manifestazioni che avvengono nelle università americane dove si forma la classe dirigente politica
La classe dirigente americana non solo politica
Tanto sono le università più care nel Paese quindi non lo dico a caso dovetti formula Leavitt
E poi le manifestazioni pro palestinesi protagonisti
Allora intanto capiamoci bene questo conflitto mediorientale questa aggressione terrorista di Hamas non ha nulla a che vedere colla causa palestinese
Strumentalizzare usava la questione palestinese per fare altro quali sono gli obiettivi di questo conflitto gli obiettivi sono dimostrare che c'è una fallibilità di Israele Israele non è invincibile questo un obiettivo di questo attacco preparato da tempo dove esistono legacci eleganti un network del terrore
Secondo obiettivo è dire siamo noi i rappresentanti del popolo palestinese non è l'associazione nazionale palestinese
Per la verità la lotta fatta dai palestinesi per la causa palestinese per il diritto sacrosanto di avere uno stato è sempre stato una battaglia tra uno Stato laico
Questa legame questo netto nel terrore che si è Mincato con una parte Hamas la Jihad islamica Hezbollah e quindi lo Stato
Canaglia città che ci sta alle spalle è una snatura completamente le origini di quel conflitto per cui noi ancora ci stiamo flagellando
L'altra cosa che stava avvenendo in quell'area era una scongelamento una diciamo normalizzazione dei rapporti tra Israele da una parte il mondo arabo dall'altra uno degli altri grandi obiettivi di Hamas sera agire contro quel processo di normalizzazione che stava andando avanti dopodiché loro anche in modo verbale piuttosto violento non stanno gli sci di Candelo stando palestinese stanno dicendo noi vogliamo distruggere Israele
Ecco su questo non bisogna confondersi
Penso che sia stato sia molto giusto diciamo l'approccio che ha avuto anche oggi il presidente del Consiglio Dini in aula che ha avuto questo governo qui da un lato a dire
Stiamo contro il terrorismo islamico di Hamas stiamo con Israele e con il suo diritto a reagire e difende la sua sicurezza ma al contempo chiediamo questo non sia una vendetta dello stato Israele contro
Il popolo palestinese contro Hamas e quindi uscire da da uno stand a un da uno spirito di vendetta evitare quello che diceva prima anche il senatore Alfieri lo scontro di civiltà perché non è questo il tema lo scontro ecco il terrorismo
Ma sostenere al contempo il diritto di un popolo civile che deve essere salvaguardato il più possibile
E dall'altra come dire comunque lavora continuare anche nell'ora più buia lavorare Piera vere una prospettiva di dialogo di pace di composizione di quel
Di quello scontro israelo palestinese che non è alla non è alla che la causa del conflitto che stiamo vivendo ma certamente ne ha un alibi quindi noi non possiamo avventurarci
In un non non gli stessi americani stanno avendo una posizione molto ragionata molto diplomatica molto intelligente dice nei trailer non ci stiano ci siamo ma mi raccomando ma frenando gli nell'appunto non utilizzare il mento dare indetta ma utilizzare il metro della
Difficilissimo perché stiamo anche parlando di un'organizzazione terroristica che si fa scudo dei civili non dimentichiamo questo quindi è un passaggio stretto difficilissimo però è un conflitto che deve essere ragionato il più possibile bisogna continuare a utilizzare il metro dell'umanità e soprattutto deve avere un certo punto uno sbocco che deve essere uno sbocco diplomatico nel non dobbiamo cessare inseguire il filo del dialogo della pace e dell'idea di dare una prospettiva al popolo per sarebbe una tragedia
Quindi io le dico che a vere per noi che facciamo come metro del dottor agire
Utilizziamo il primato della politica poter avere un manuale di politica estera che è una bussola perché capito molto difficile perdere la busta era molto difficile cadere nelle illusionisti e pensiamo anche alla fallimento che stanno mostrando in queste ore difficili grandi organizzazioni multilaterali lo sta mostrando loro
E di cui noi vorremmo una riforma vera inclusiva e non è non vogliamo approcciare la riforma dell'ONU dicendo vogliamo entrarci anche noi ma una riforma di quelli meccanismo che non sta funzionando come ancora l'Europa che noi vogliamo l'Europa
Però sta mostrando un po'le difficoltà ancora ad agire come un attore che ad una sola voce una sola politica estera
Insomma ci sono ancora oggi delle fughe in avanti delle non armonizzazione della nostra politica estero europea ma quell'attore europeo e tanto necessario in questo sistema mondiale
E deve essere capace come dire verso un attore in grado di parlare una voce sola e quindi di sapersi far ascoltare perché qual è la debolezza di una politica estera che ancora persegue gli interessi dei singoli Paesi
Che siamo deboli l'Europa è ancora debole Cenni
Anche lì le riforme UE europee fervono ma anche qua sono molto d'accordo così Presidente del Consiglio come già detto
Servono le riforme ma serve soprattutto a definire delle priorità e io dico con una cosa in più occorre definire un interesse europeo prima di parlare di difesa perché parla di difesa quando non sai qual è l'interesse che difendiamo prima di parlare di l'altro la politica estera europea
Per due motivi definire qual è il nostro interesse europeo e soprattutto essere un attore capace di avere una sua influenza vera
Sullo scenario internazionale quindi grazie moltissimo di questo manuale perché ripeto per noi una bussola
Ed è una bussola e vi ringrazio anche di una seconda cosa perché io sono sempre convinta che non si possono dare garanzie il futuro se non sia la memoria del passato quindi anche Rizzo clisteri
Riscrivere le ragioni e il la la stratificazione della politica estera italiana è per noi soprattutto per chi magari la conosce poco quindi anche per i ragazzi molto importante grazie veramente
Grazie tante
Presidente Craxi prima della parola al al mio coautore vorrei darla al senatore
Nei ruoli che in qualche modo ha facilitato questo incontro e insomma non so se se si va insomma c'è ci fa veramente piacere qualcuno forse visto che c'è un microfono
Marrazzo si aprono allora
Funzione quello
Ma è solo per per un saluto e per scusarmi purtroppo è una giornata che Ferrero la stessa ragione per cui
Abbiamo
Sono i fatto piacere favorire questa questo momento sono impegnati approvazione del Bilancio del Senato e quindi sono in realtà arrivato alle sedici e trenta penso anche qualche ritardo ma in anticipo quindi mi scuso
Amo capisco che ha parlato già
Alessandro quindi mi son presso la maggior parte delle delle cose non si intitola dalla presidente Craxi dico solo che quello che sta veduto essere semplicemente un saluto lo può fare adesso dicendo che effettivamente un'opera di questo genere che anche
In qualche misura un'opera nuova come concetto Nobel da qualche
Ho letto essendo legato sulla mi ricordi qualche studio di relazioni internazionali altri qualche odori che citate anche
Nelle nelle prime pagine del del libro è molto importante perché ci rendiamo conto che noi non abbiamo un binario fisso in cui si muove la nostra politica estera non abbiamo una
Tradizione di coscienza nazionali rispetto ai nostri intesi era
Modalità di rappresentarli al nostro interesse nazionale in qualche misura il nostro dibattito la connessione tra politica estera e politica interna da noi non è particolarmente non sia particolarmente sviluppata secondo me con un tasso di autonomia di consapevolezza della politica e il rapporto tra politica e opinione pubblica
Perché lo vediamo molto concretamente che c'è una influenza
Quanto mai Diretta tra politica estera e politica interna poiché quello che accade quello che accade in questi mesi in questi anni condiziona moltissimo un comportamento l'evoluzione dei soggetti politici quando condiziona anche la capacità di
Come dire fare insieme organizzare insieme
La politica interna parte dei dei partiti politici faccio un esempio per noi un po'negativo ma ad esempio una coalizione con reputo contrapporsi alle scorse elezioni con quella di centrodestra non si è realizzata probabilmente in maniera molto significativa per un tema che atteneva scelte di politica
Estere ancora oggi siamo dentro questo dentro questo percorso quindi tutto ciò che
Diciamo così scusate si abbassi il livello del dibattito però provò la la a veder le cose dall'esterno rispetto a chi si occupa costantemente nello studio e nell'attività politica di questi temi però ci rendiamo conto tutti che a parte le fasi emozionali queste ancora fase emozionale trovo nella nella normalità del modo in cui si affronta da da quello che si dice legge un giornale internazionale vedi un giornale italiano una politica extra da noi non è tranne che in queste settimane o su un anno e mezzo fa il poeta
Come dire in maniera molto oscillante non è un tema che normalmente connesso al dibattito pubblico della politica invece è sempre più rilevante questo volevo dire dunque formare in particolare i i giovani che si che studiano e anche portare questo tipo di approccio dentro la comunità scientifica quindi qua quasi se non ho capito male non è che intendete crea una disciplina nuova ma favorire il consolidarsi di un modo di studiare la politica estera
Dal punto di vista politologi come credo che quei questo approccio e anche una cosa che come dire si struttura nella formazione poi
Di migliaia di persone migliaia di ragazzi nel nel corso degli anni vi auguro e spero che sia così fornisce un contributo assolutamente fondamentale perché poi
Tra gli attori
Diciamo della politica che interagiscono con questi sistemi non ci sono solo appunto gli attori consolidati gli Stati non ci sono neanche solo i politici non ci sono solo coloro i quali hanno un ruolo attivo in un dato momento c'è anche una consapevolezza diffusa che fatta da tante persone che fanno altre cose nella vita ma che hanno un livello di formazione che consente loro di incidere su processi economici su processi sociali e anche su processi politici e quindi che siano correttamente
Formati compiutamente formati e che lo diceva la presidente grazie alla fine io credo molto in questo e che abbiano una capacità di leggere l'evoluzione storica cioè come è nata l'Italia
E come è nata questa fase militare anche rispetto alla giovane democrazia italiana per come si è evoluta che un tratto che voi seguite in maniera approfondita nel nel vostro volume credo che sia un contributo che faccia di questo volume un contributo molto positivo nostro contesto scientifico ma anche da un punto di vista formativo e se posso dire civile quindi per me è un piacere in qualche misura essere entrati in contatto che
Il Senato ospiti questa vostra presentazione mi scuso ancora per non aver detto queste cose inizialmente ho potuto fruire almeno delle cose che la invece di ciò che ho sentito dal Presidente della presidente Craxi vissuto ancora grazie
Grazie grazie tantissimo per le sue gentili parole sì che di fatto ne stiamo facendo questa tentazione ma qualche settimana fa abbiamo fatto una tentazione
Simile ma diversa alla al Congresso due scienziati politici italiani proprio perché c'è questa doppia a ambizione cioè di parlare a un pubblico ampio a un pubblico di professionisti che lavorano dentro le istituzioni ma anche naturalmente un pubblico accademico perché quello è un posto importante romitaggio che voglio dare ovviamente la parola al mio collega e mi
Grazie Raffaele grazie
Tutti i senatori che sono intervenuti cassa Festival della Diplomazia che ci ha dato questa opportunità insieme al Senato
Proverò trarre delle delle Conterie conclusive però aggiungendo qualcosa sul sul manuale la prima cosa che per i diversi che è un'opera nuova
Un'opera nuova non perché intende fondare un settore CFC finale tutt'altro ne siamo all'interno della scienza politica studi politologi manovra nuova perché la scienza politica non si è occupata in maniera sistematica del tema della politica estera fino ad oggi
Noi abbiamo in Italia una prevalenza di studi storici sulla politica estera
I politologi non se ne occupano merito scherziamo con il cosiddetto teorema Pasquino De Falco Pasquino disse no
Non so noi vogliono su come politica estera perché l'Italia non ha una politica estera
Però cosa accade accade che dagli anni novanta c'è un'inversione di tendenza sono stati fatti degli studi su queste del del del del raccolto i dati su questo la produzione dei politologi ha superato quella degli storici
Dagli anni Novanta e nonostante che so Racine passati trent'anni
Questo accumularsi di ricerche di Giove ricercatori che pubblicano tanto sulle riviste soprattutto riviste internazionali in lingua inglese sulla politica estera non è mai stato condensato all'interno di un tentativo sistematico un tentativo sistematico che anzitutto cerca di riprendere tutta la storiografia è stata prodotta ovviamente fino ai nostri giorni perché sono a differenza delle scuole superiori nelle università si fare anzi gli storici altri tengono molto a fare ricerca sull'attualità ecco e non solo sugli archivi
Però abbiamo cercato di farlo senza aggiungere nulla di nuovo do dal piano Sud futili stancamente della delle considerazioni generali che vengono fatte su questo ma cercando di insistere sul leggere le fasi della della storia d'Italia le due fasi del Regno d'Italia quella liberale quella fascista le due fasi repubblicane la Prima e la Seconda Repubblica
All'interno di concetto forte dalla scienza politica sono le giunture critiche che ci consentono di leggere
Le l'evoluzione della politica estera italiana all'interno del contesto europeo quindi la poetica esteta Aliano nello schema soltanto una storia italiana ma una storia europea ma ecco se vogliamo un po'crociana
Del della della della nostra storia nazionale
Oltre a questo abbiamo cercato soprattutto di osservare qual è il circuito istituzionale
Chi decide chi fa veramente politica estera è stato un lavoro molto complicato perché su questo veramente non c'è nulla faccio soltanto un esempio ruolo dei presidenti della Repubblica gli storici lo stanno studiando su ci sono nuovi archivi i costituzionalisti non ho fatto gran
Dibattiti chi a favore che contro abbiamo cercato di definire dove sta si inserisce questo nuovo all'interno del processo politico perché la Costituzione su questo ne perché i presidenti repubblicani un potere Esterno maggiore rispetto a quello forse che la disegno costituzionale ma questo si è definito all'interno di quello che viene chiamato in scienza politica un ciclo di policy
Che definisce istituzioni questo CIPE quasi certamente c'è tanto altro ho apprezzato molto che la presidente Craxi abbia notato anche e perché poche pagine si poco fa il suo decenni ma anche il taglio comunque il cenno fatto la diplomazia parlamentare e condivido molto questo aspetto estremamente importante il ceto politico italiano
Prima si formava soprattutto all'interno dei grandi gruppi internazionali no Internazionale socialista è stata chiamata era anche quella democristiana quella comunista
E chi poi si occupava di politica estera a conosceva i propri interlocutori nel mondo perché era stato all'interno di queste grandi famiglie questo non c'è più
Quindi la rilevanza ecco della diplomazia parlamentare proprio per stabilire quei legami internazionali che come diceva la Presidente e poi si consolidano e vanno al di là no della del del dell'emozione o dell'estemporaneità
In parte anche una bussola Nobel io abbiamo fatto uno sforzo saldiamo cerca di tenere dentro tutte le parole chiave per esempio
Ci riusciamo a citare cos'è sacro egoismo cos'è il peso determinante consegno atlantismo e come si differenzia dal Mediterraneo allargato che è stato appunto evocato cioè queste parole chiave che vengono utilizzate nella ha dibattiti immigrati un po'più elevati sulla politica estera non in quelli attualmente mediatici ma che sono e estremamente estremamente importanti
Dei concetti che
In qualche modo poi si ritrovano come alito di una sorta di glossario che abbiamo anche aggiunto nella parte on line del del Mantova del manuale e che e e ci aiutino a capire insomma
Dove si inseriscono queste parole perché posso anche mettere su Google peso determinante no se viene evocato in qualche dibattito e cerca di ricordare come si inserisce però del del nel dibattito quotidiano va e ben diverso e e e dargli la misura di land ragioni anche per cui ci fu quella fu in evidentemente una svolta di politica estera forse una delle più importanti svolte in politica estera tra storia nazionale
Si diceva giustamente che l'Italia non ha tradizioni
E noi questo sosteniamo con forza con un brevissimo
Paragone con nelle democrazie anglosassoni Stati Uniti Regno Unito dopo invece ci sono di dibattito sulle tradizioni politica estera noi preferiamo parlare di culture di politica estera e di orientamenti politici si citava appunto
Le culture dei dei principali partiti
Ecco a me verrebbe comunque da dire che qua anche da quello che è emerso sul dibattito di oggi tre Breve insomma sull'attualità che
Ci sia una linea riconoscibili con gli assetti Agliana pur in assenza di tradizioni sua il ruolo dell'Italia nel conflitto tra russe ucraine mi sembra chiaro
Non mi sto e mi sembra che la storia passata lo dimostri mi sembra che ci sono si elementi anche di novità
Prima si citava la foto di vede di di di di di di dati ma se vogliamo anche l'attivismo di di Meloni per rimanere su quel su quel treno no insieme a Francia e Germania ma tutto questo non tra rappresentano una tradizione vorrà non mi dilungo sulla differenza fra tradizioni e culture prossimamente rappresenta delle delle linee di continuità anche la posizione molto equilibrata che l'Italia sta tenendo sul conflitto ora in corso è stato richiamato l'intervento della preside del Presidente del Consiglio oggi
In preparazione del consiglio europeo e questo questo grande equilibrio italiano per cui c'è una chiara ovviamente condanna il terrorismo vanta un'attenzione a tenere bassi i toni di un conflitto di civiltà che seccamente non sarebbero nell'area mediterranea interessi italiani rappresenta degli elementi di di di grande riconoscibilità nove volte tendiamo a dire che ciò l'Italia non ha una politica estera che la sua politica estera e debole
Abbiamo anche esperienze storiche dei nostri giri di valzer del ventre molle d'Europa proprio mi mi pare che su questo molto è stato è stato fatto e quindi io penso che analisi di questo tipo che noi poi ripeto riprendiamo mettendo insieme i cocci impiantistici DT di tanto lavoro che in realtà c'è stato prodotto dall'Accademia sulla politica estera
Servono anche
Da capire poi anche certe posture italiane del passato
Ad esempio pure citato i giri di valzer italiani ma so che ci sono sempre stati intese sui cambiamenti di alleanza come una mancanza di affinità di affidabilità del Paese
Cerchiamo di spiegargli invece con con una deleteria esplicative della politica estera del vincolo esterno cioè di un'Italia
Che
Soprattutto nella prima fase della sua storia politica cerca delle alleanze non soltanto in maniera strumentale pensando soltanto le questioni della sicurezza ma anche
Cercando di importare di modelli di tipo politico per reagire al ritardo storico dell'azione difficile spiegare
L'esito della guerra mondiale è sicuramente vantaggio però e lì si parla appunto della svolta del della del peso determinante siete anche qui nella ricerca storiografica si tende molto spesso a sottolineare gli elementi di continuità della politica estera
Del Ventennio dunque vediamo un po'ma di ci differenziamo perché ci sono degli elementi continuità ma ci sono anche da subito da prima della della presa del potere
Di Mussolini del dei forti elementi di discontinuità che rivediamo anche fu quella che definiamo gioco dica fascista insomma per cui poi qui capite se parlo di queste cose parlo di
Di un tema che mi
Sta molto a cuore e quindi rischio di dire troppo di dire troppe quindi minimi qui fermo forse ho già parlato abbastanza
A a aggiungo soltanto che spero davvero che questa questa occasione possano che essere un un modo per portare anche un po'avanti un discorso con le Commissioni parlamentari
Noi lo diciamo nel testo aspettavo di essere un po'Bacchetta di essere bacchettati su questo qua cioè sul fatto che a volte gli hutu le audizioni sulla politica estera e di difesa sono fatte in maniera poco strutturata con contatti poco definiti con l'Accademia
Per esempio studi comparativi con il caso francese non fa caso tedesco dimostra un coinvolgimento più sistematico e meno estemporaneo delle audizioni che vengono fatte
Che spesso sono il frutto anche di frammentazione di portatori di interessi legittimi come diceva la Presidente che però a volte sono chiamati all'interno delle commissioni a discutere senza che si capisca bene quadri questa insito nel come anche come prima immettono Mastromarco Capello esso anche in questo periodo coordinatore dello Standing gruppo delle relazioni internazionali la Società italiana di scienza politica che citava prima Raffele Marchetti stiamo cercando di portare avanti un discorso anche di di collaborazione della del del delle dei dei saperi ci sono all'interno dei sussidi relazioni internazionali
Con con le istituzioni in generale a partire dalle dalle Commissioni parlamentari che restano che restano fondamentali perché ciò che differenza un paese democratico da un Paese autoritario
Quando si parla di politica estera è proprio il fatto capo di destra e dibattito e dibattito parlamentare benché dei tempi difetti periti sappiamo che però si tratta di che abbiamo una platea di ragazzine anche sarebbe anche l'altra
Siccome questo siamo stati investiti come dicevo prima da vento un intento demagogico che ha soffiato eccetera noi abbiamo una commissione parlamentare che si chiama Commissione affari esteri e difesa
Quindi negli stessi tempi
Parlamentari di sempre perché non è che la settimana nel frattempo si è dilatata noi abbiamo una quantità di provvedimenti da processare più o meno il doppio
Quindi tutte queste obiezioni noi per esempio abbiamo il tempo di farle no giusto perché si vince le dico un'altra cosa molti dei nostri colleghi sono in tre quattro Commissioni questo il prodotto del taglio dei parlamentari
Chi ha inciso profondamente sulla qualità i nostri lavori parlamentari questo è bene che i ragazzi lo sappiano perché magari sono stati anche loro investiti da questa ondate un po'demagogica e un po'però questo è dopodiché il risultato prodotto esattamente cosa viene compresso l'approfondimento perché ci sono i tempi entro i quali questi procedimenti vanno processare il fatto che le audizioni sono struttura su due materie diverse quindi per esempio stiamo affrontando una riforma molto delicata che riguarda il sistema di autorizzazione delle degli armamenti
Quello richiede audizioni e qui lei fa una critica giusta però il politico anche il quale convenzione stiamo lavora
Bisogna
Dal palco
Benissimo mi sembra un ottimo dialogo io avrei delle reazioni però voglio vedere se nel pubblico cioè qualche domanda commento riflessione
Da parte del
Degli studenti o di altri professore analisti che per
Non solo
Per i ricoveri sei prego
Donato
Adesso
Comandante
Essa assegnate
A
Presidente cattolico firmano
Il
Guardi piangono
Carriera quando applicabile
Sì l'abbiamo qualche domanda poi così rispondiamo quattro
Quello
Anglosassone
Insomma va qualcosa
Studiosi
Nuova
Va
Ringrazio cioè qualche altra prego
Va bene
Sandro funzionale
Mi ha
Pongo avvocato ma va bene aggiunge
Fare
Spazi
Nicola e ci siamo statuale realtà
Il San Giovanni Firenze ora
Il padre
Ossia
Definizione
In Cina
Il tribunale
La fase
Dove una ovvero solo a
Da ecco sordi
Dinamica
Dico
Grazie altri commenti dal pubblico
Allora solo poche e come vogliamo
Buon inizio letture poi poi magari chiudo quelli contrario intrapresi
Forse manuali internazionali lotta
Frattini
Quello di
No cioè non si vede che no di mistiche sette è un manuale che ha un bellissimo tiro tutti in toto titolo
End con sax quindi il concetti che perché che stecca rimangono fermi nel tempo & caro Enzo issues cioè cosa ci interessa oggi analizzare
Ed è una raccoglitrice di stile Cars manuali celtica autori che ripeto
Una raccolta da ha detto a si parte col discorso dei mieli di Tucidide
Si arriva ai più importanti concetti l'anarchico so che sui o il concetto della Kia come nel classico realismo del neorealismo cioè qui c'è una raccolta di concetti che perdura non sono le le chiavi interpretative
Però poi una seconda parte che invece viene giornata gli attori sulle sfide
Io penso quindi di rispondere in questo modo ce ne dobbiamo aggiornare le sfide però senza dimenticare bagaglio concettuale di un dibattito sulle relazioni internazionali che io trovo tra l'altro estremamente vivo
E ed estremamente di alto livello
Il dibattito politologico internazionalisti cosa io penso sia di visto che era proprio la capacità di di di connettere delle cose sulla politica estera raccontata principalmente dagli Stati Uniti questa mente vero
Proprio quando nel periodo dell'assenza degli studi politologi ci sulla politica estera italiana questo vuoto è stato riempito soprattutto da letteratura statunitense oggi vedo una inversione di tendenza benché insomma lo sai meglio di me l'Accademia età no perché abbiamo anche discusso l'Accademia italiana e ancora fortemente anglofona
Nella scelta dei giornali dove si pubblica quindi l'influenza di un dibattito ancora guidato dagli Stati dessert
Vi si sente questo si lega all'ultimo tema
Io penso che discutere in termini di
Unipolarismo ritorno al multipolarismo o al bipolarismo nel confronto con la Cina sia a oppure a Polaris mo'come la l'anarchia ma non nel senso dell'anarchia sta come l'ordine anarchico dei come Concetta si trova come anarchia come causa sono sia un po'il frutto di una di un modo di concepire relazione tra sarà ancora molto centrato negli Stati Uniti
E il presidente dell'International Studies Association nel due mila quattordici quattordici era un indiano nel suo Presidential anzi il suo discorso presidenziale alla conferenza annuale
E ha detto che bisogna un po'cambiare bisogna dare le sole global Aiart che significa rendere meno relazioni internazionali una disciplina americana questa la polemica fa per te nel mio centocinquantaquattro da un francese poi ripresa tante volte Palma è sviluppata
E e e c'è tutto un elenco l'idea principale che sta Kennedy in questo dibattito sta mentendo che il mondo è molto più decentralizzato
Cioè si tempio che ha una c'è la diffusione di Potenza come si chiama non non si va ad aggregare in altri poli alternativi ma una maggiore decentralizzazione e il invece che che ricordava la Presidente di cui sopra Craxi
Presente Consiglio fu quarta insomma un suo anche guide socialista quello fra nord e sud
E quello forse oggi più rilevante per capire questa tendenza decentralizzazione chiudo dicendo soltanto anche del tentativo un po'oscure Macro Roma il bizzarro della Cina di farsi ancora pura interludio papà strategia di DS ancora portavoce quasi recuperando una una un atteggiamento che IRAP detterà sia precedente no come vide dei non allineati no
Ecco ora c'è un ritorno della Cina di farsi portavoce di questo diritto ad includere la Russia in questo so Pelé ecco l'io penso ci siano degli elementi di di di novità più che nel continuare a insistere sul dibattito sul Polaris Moro occorrerebbe riflette sul senso sì su diversi significati della così detta diffusione di Potenza
Grazie Emilio presidente grazie
Se vuole reagire o ore faccio io prima Occhetto beh ah no allora io ho un po'di reazione dai vostri interventi per l'esito delle domande devo dire che
Uno uno degli sforzi che abbiamo fatto in questo manuale e di dar conto politica estera comma uno una politica quindi studiando il processo di formulazione delle politiche interne
E poi in termini di esecuzione esterna da un lato abbiamo cercato di dar conto
Dei tanti attori che di fatto fanno parte del processo della politica estera che non è fatto assolutamente soltanto dagli attori i parlamentari e dal ministero degli Esteri
Ovviamente e dal governo ovviamente questioni attori istituzionali importanti ma la politica estera di fatto è determinata da tanti input che vengono dalla società dalle aziende dal dal mondo accademico in piccola parte intento a e c'è un mondo molto ampio e secondo noia importante cercare di dar conto di questo mondo per capire meglio perché certe politiche vengono prese no la chiesa cattolica ecco diciamo
è ampio così come è ampio il modo di fare politica estera
Certamente non ci siamo limitati a guardare soltanto quello che fa alle nostre rappresentanze diplomatiche sono ovviamente essenziale ha di nuovo la politica estera al proiezione internazionale di un Paese oggi
La si fa in partenariato con l'impresa in partenariato con l'ONG in partenariato con tanti altri attori
Importanti
E sarebbe un peccato
Non sfruttare appieno questo tipo di potenziali anche perché l'Italia ha una certa tradizione dall'ENI a Sant'Egidio noi siamo in grado siamo stati in grado in passato di mettere a frutto
Questo tipo di partenariati diplomazia ibridare possiamo chiamarla
A vantaggio degli interessi nazionali quindi questo è un qualcosa che non abbiamo cercato di di studiare di dire raccontare prendendo un pochino
Facendo un po'la sintesi dei dei vari studi che sono stati fatti in questi anni
Una parola un tema che aggiungo alle parole che che che ha detto Emidio M non per rovinare la festa declino
Perché studiare la politica estera italiana secondo noi significa anche capire i fattori di declino ahimè nel nostro Paese
In se stesso soprattutto in comparazione ai nostri partner europee così come agli altri paesi a livello mondiale
Guardando tanti parametri da quello economico a quello demografico a quello anche l'influenza culturale
Il nostro Paese è in me sta perdendo delle posizioni le proiezioni ancora di più se teniamo quella più ovvia quella del PIL
Ci vede ci vedrà tra pochi anni uscire tra i primi dieci devi primi dieci Paesi del mondo ora questo farà una differenza assoluta ma non so ne possiamo parlare però certamente un fatto e ente sono proiezioni diciamo abbastanza accreditate ecco diciamo non sono andato a prendere il think-tank radicale
Ecco questi fatti sono fatti importanti perché non hanno impatto sulla politica estera italiana e sul nostro posizionamento nel mondo ora naturalmente questo non riguarda
Diciamo soltanto l'Italia che penso lo riguarda in modo più acuto ma per esempio riguarda un certo scivolamento del complessivamente dell'Oropa all'interno scenario mondiale
Pensiamo in termini tecnologici dove sono le grandi bistecche ministro negli incidenti ahimè non ignoro
Per dirne una particolarmente significativi ecco allora studia politica estera e anche guardare questo guardare tema demografico
Cioè noi siamo un Paese che secondo l'ufficio statistico menzioni da fine del secolo andremmo sotto i quaranta milioni di persone al netto della dei flussi migratori in entrata
Mi sembra un tema strutturale importante per il Paese e per la sua proiezione internazionale
E
Per andare su su sui temi sollevati dalle domande l'influenza accademie anglosassone ma io direi influenza straniera in Italia questo è un tema importante è un tema che ha inciso in modo significativo in tanti momenti della storia italiana io direi dal momento dell'unificazione
Fino ai giorni d'oggi dove gli attori
Importanti ma non solo i rivali l'Unione Sovietica ma anche i nostri alleati dagli Stati Uniti alla Francia all'Inghilterra
Sono attori che hanno avuto un ruolo importante di influenza di socializzazione delle élite di socializzazione istituzionale delle forze armate e dei servizi segreti
Insomma sono temi importanti che e che che vanno vanno conosciuti perché sono noi o almeno secondo me
è importante che un Paese si si renda conto dei dei margini di di di azione create le influenze dei dei meccanismi all'interno del quale si operante che poi questo è la base per poi fare delle scelte
Quanto più possibile di autonomia nazionale dedicato terminazione
I classici servono sia no è chiaro che noi stiamo affrontando un un tempo nuovo e però senza classici senza teoria secondo me non perdiamo la bussola questo
è abbastanza chiaro per cui siamo in un contesto complicato per dirne una siamo in un contesto dopo qualche secolo direi in cui l'Occidente
Mi insidiato da un vogliamo dire minacciato
Beh insomma diciamo di transizioni di potere a livello internazionale ne abbiamo viste se ne sono studiate tanto ecco forse conoscere un po'di teoria di come sono stato affrontato in passato le transizioni
Cosiddette egemoniche e ci aiuta a capire il momento nel quale noi viviamo senza dire che poi dovrebbe andare dovrà sicuramente andrà a finire una certa che azionava un'altra ma capire quali sono le sfide
Di una fase in cui c'è una potenza per la prima volta dopo tanti secoli non occidentale che
A diciamo molte carte in regola per presentarsi come una sfidante B secondo me è è un aspetto importante studiare la la letto via delle relazioni internazionali ci aiuta anche a darci un orientamento come dicevo una bussola
Mi fermo qui potrei ma insomma perché voglio dare la parola le parole conclusive voi due
La tassazione
Sì
Vai più due tocco due punti
Il primo partendo solo dalla provocazione che è stata fatta sulla sul bruciare le proprie biblioteche
Mi permette di fare una una riflessione
Cioè la la globalizzazione forse comunicazione spettacolarizzazione rapportato alla disintermediazione che investe la la politica come noi abbiamo a che fare modalità di far politica non passano più attraverso i contenitore partito e abbiamo la la la concorrenza dei dei dei temi lode dei movimenti di di di chi dice la sua attraverso nella immediata tradizionali e non iniziò Ciarla e tutto
Viene
Semplificato masticato e poi restituito in forme in forme diverse non è più punto partito l'unico modo di intermediazione di passare poi
Dagli interessi particolari interessi più più più complessivi io spesso mi interrogo su questo nel diritto e se un partito che ha esternalizzato anche la scelta della della della del proprio declino disintermediazione
Che vedo colpisce anche
Però chi si occupa di di di di politica estera perché non c'è più solo l'accademia oggi più solo il mondo della ricerca ci sono i blog e ci sono le riviste ci sono Esperti che vanno in televisione magari a volte improvvisandosi ci sarà modo di virologi
Adesso ci sono anche gli esperti politica estera alcuni bravi alcuni che si improvvisano
Non lo dico perché quella la battuta che hai fatto evidentemente è una provocazione
Costringe tutti anche un po'a ripensarci a sfidarsi
Non abbandonando io la penso come come te però lo studio la la la la ricerca
I classici gli studi però dobbiamo sapere che è una sfida per tutti
E quindi ho dentro questa punto globalizzazione che porta la disintermediazione
Dobbiamo essere capaci di inventarci anche strumenti nuovi
Errata sensibilizzare raccontare spiegare perché non ci sia più quelli che di cui parlavo prima no emergono le generazioni crescono
Studiano il passato e non conoscono però quello che è successo
Negli anni immediatamente precedenti fanno fatica poi a capire avere elementi per interpretare il future sono bombardati da messaggi diversi sulla sui blog sui diversi social network è impressionante raccontavo prima di mia figlia mi chief mia figlia
Sì in forma molto spesso di politica e e anche di aspetti che le legati alla politica internazionale molto semplificati attraverso i social network
è una sfida oggettivamente anche per noi anche per chi studia la politica la politica la politica estera beh questo è un tema l'altro tema Chitty Chitty sollevati
Su su che cosa sarà il futuro nell'ordine internazionale che verrà giugno invidio chi ha chi ha certezze da vent'davvero mondo in evoluzione con delle dinamiche che accelerano in maniera impressionante dovuto anche sicuramente la tecnologia rivoluzione comunicazioni
Abbastanza impressionante
Però è evidente che che che ci sono due potenze una consolidata negli Stati Uniti d'altra straordinariamente
In crescita come come la Cina e altre che
Dei si vede ormai per per per per demografia per possesso di materie prime per capacità di investire anche sul capitale umano e sulla ricerca come ad esempio l'India
Saranno delle delle del delle delle potenze del futuro come ci si riorganizza
Appunto nella semplificazione mondo occidentale orientale il sud oppure ci si aggregherà intorno a queste potenze in forma in forma nuova non ci rassegniamo essere una provincia dell'intero che
L'Italia è una provincia dell'impero in questo momento
Con una leadership molto molto chiara o investiamo davvero fino in fondo col piede sull'acceleratore sull'integrazione europea che oggi vuol dire far saltare il tabù dell'Europa ventisette perché ventisette a volte
Una camicia di forza per alcune politiche
Tema dell'Europa a geometria variabile a cerchi concentrici
Io ho trovato molto interessante mi sarebbe piaciuto che fosse un documento a tre e non a due come è stato quello tra Germania e Francia documento molto interessante su come provare a ragionare appunto su questo tema della geometrie variabili e dell'Europa a forme concentriche
Perché noi
Non possiamo neanche illudere i Balcani e l'Ucraina dobbiamo usare parole non velleitaria dovevamo spiegargli che sarà lungo il processo ma abbiamo bisogno di una dimensione di uno strumento che ritrovi e tenere insieme
Abbiamo bisogno di tenere insieme l'Europa ventisette perché fin qua ci siamo arrivati ma come se abbiamo bisogno di un nucleo più stretto che investa sulla politica estera sulla difesa comune perché dire difesa europea difesa comune senza la politica estera conosce in Piaggio perché o hai un'agenda condivisa sulle sfide che sono nel mondo oppure difficilmente superi anche delle inerzie degli ostacoli delle resistenze sta facendo lavoro straordinario anche a Bruxelles su provare a far convergere i i grandi campioni delle industrie delle difese
Però arrivi fino a un certo punto poi dopo se non hai anche una politica estera comune ci vuol dire condividere appunto le priorità principali non vai da nessuna parte ora quella mondo futuro
Nuovo ordine internazionale
E dipenderà anche da alcune scelte alcune scelte che faremo noi se l'Europa questura un rapporto equilibrato con con gli Stati Uniti sull'alleanza atlantica provare a ripensarsi come si lega ad altre alleanze di sicurezza in giro per il mondo che sono la parte orientale non penso che la NATO possa trasferirsi da giù ma sicuramente
Capire come come ci si coordina e si ragiona poiché il grande tema del della della debba dell'Africa del Sud del mondo dove lo si lascia alla Cina così prova a costruire una proposta alternativa
Faccio con una battuta sarebbe bello farci un convegno ma la Bertero di iniziativa
Per tentativo di costruire
Diciamo appunto quello che un progetto non solo economico e commerciale ma è un progetto punto diverbio riscrive nuovo ordine internazionale
In cui la Cina può mettere in campo cospicue risorse economiche qual è la nostra progetto il progetto alternativo perché all'interno del G20 nel G7 il G7 by denaro in stato delle proposte Bill Black Butterworth
Mettiamo dei soldi anche noi per le infrastrutture andiamo in Africa mettiamo i soldi per la cooperazione ma se non c'è un bisogno un disegno una visione alternativa
Perché dovrebbero scegliere l'Europa se noi
Tra l'altro con un retaggio coloniale all'interno dei quei Paesi pesante soprattutto
La Francia per come si è comportata in quei Paesi
Se noi non mettiamo un una capacità di di di di di di metterci un di più nell'istituisce un building la costruzione di un sistema di di principi e valori
Se farglielo sapere su questi temi ci siamo confrontati ma impressionato molto quando il premier etiope abili
Ci ha detto non lasciateci da soli con i cinesi perché i cinesi ci strozza non cinesi ci fanno le autostrade cinesi fanno i parchi agro industriali e voi
E negli tra l'altro come singoli paesi OPEC mettiamo anche dei soldi travolti scoordinati tra di noi da una valanga Three soldi posso mai perché se messi insieme arrivano anche più la Cina magari anche con un'impronta un approccio che superi l'idea predatoria perché un passaggio l'abbia detto anche la Meloni oggi questa cosa devono avere l'approccio predatorio
Però ecco noi insomma
Dobbiamo provare a fare questo tipo di lavoro chiudo con una battuta
Io vorrei sapere davvero che cosa questo piano Matei non lo dico in termini polemici ricordando che Mattei però non era solo quello e portata al cinquanta alla settantacinque per cento delle royalty per riuscire a fare nuovi accordi in quei Paesi
Per e concessioni petrolifere nonché un signore che ho alle spalle
Un sindaco il sindaco santo che di notte sono al Nuovo Pignone prevedere come salvarlo segnò la Madonna che lo aiutasse a salvare l'opinione e dall'altra parte parlava del Mediterraneo come lago di Tiberiade
E anche un sistema di valori di principi la capacità di costruire anche una cooperazione culturale all'interno della del Mediterraneo sei solo qualche soldo adesso la dico male perché lo dico male o mi rendo conto ti portiamo un po'di soldi eviterete di migranti non andiamo da nessuna parte perché la crescita demografica che calata e bisogno stato migratori o noi cambiamo completamente il paradigma o se no rischiamo di fallire l'impresa
Grazie tante allora la la parola conclusiva alla Presidente vediamo se uomo un'anticipazione niente in esclusiva fino all'una tantum
Entrata in maggioranza non ascoltato molto meno il discorso era tenere Manesso qualcosa sul pienamente lo dirò velocissimamente perché è tardi politica estera
Politica estera per me che vengo da una famiglia politica è
Una parte essenziale dell'agenda di una parte della politica di un Paese in questi anni la politica estera è uscita da razzi dalla agenda italiana ed è una delle ragioni
In questi trent'anni comunque io comunque faccio una cesura tra cui anche purché la seconda
Ed è una delle ragioni del declino italiano è assolutamente questa perché è uscita dalla nostra gendarme è uscita un'altra agenda primo non siamo più complessa stati un paese di frontiera
L'importanza che anche i nostri milioni in più importanti alleati attribuito all'Italia era quello la frontiera era Gorizia quindi noi i l'Italia è un Paese che poteva anche rischiare negli anni della guerra fredda di scivolare sul fronte opposto limiti importanza che i nostri alleati transatlantici davano questo Paese non siamo più un proprio un problema di frontiera Seconda Repubblica quindi quell'importanza e quell'attenzione viene a scemare
Perdiamo totalmente in questi anni il nostro ruolo di leadership mediterranea non ci occupiamo più del meno italiani o perdiamo quindi anche nei confronti degli dei paesi mediterranei nostro ruolo che avevamo negli anni ottanta
Non siamo più l'acqua la quinta potenza economica del mondo e anche questo sullo scenario internazionale ha un peso
Abbiamo avuto una classe dirigente politica e quindi una politica molto provinciale ci siamo molto occupati dei problemi interni più problemi di Bergamo per quello dei problemi internazionali in questi anni quindi
Poca politica estera nella politica conseguente anche declino del Paese non è l'unica ragione ma comunque è una delle ragioni
Per concordo appieno con quanto pare detto anche essere Arturo schieriamo i nostri interlocutori serve un nuovo ordine mondiale quali sarà c'è questo questo in filigrana questo grande scontro di nuovo tra superpotenze però ci sono anche quelli che lo potremmo definire i nuovi non allineati
Che cosa succederà è difficile dirlo una cosa è certa per noi il Mediterraneo e l'Africa devono rimanere centrale perché la proiezione esterna
Dell'Italia e dell'Europa non solo dell'Italia quindi lei quale l'Italia può essere molto quello di riporre al centro questo continente dell'agenda europea che per tanti anni ha subito una sorta di rattrappimento baltico indirizzando attenzioni e risorse molto a destra
Poco a sud
Siamo in grande ritardo perché altri attori internazionali a noi non particolarmente affini sono entrati in quel continente
La Cina una per tutte ma non solo la Cina se penso Mediterraneo penso la Russia alla stessa Turchia che continua avere un ruolo molto ambiguo anche nel conflitti che stiamo affrontando
In questo periodo
Che cos'è il piano Mattei allora il piano Mattei intanto è un modo di dire l'Italia farà la sua parte
Italia c'è la proiezione mediterranea e l'importanza che noi stiamo ridà anche il governo italiano sta
Rimettendo nel continente africano
Ed è un metodo un metodo che rifiuta che il sostegno allo sviluppo sia solo un appalto una pelosa attenzione ai temi umanitari
è un rifiuto a pensare che l'Africa e Mediterraneo sia solo si passa a vedere solo in termini di sicurezza
E allarme verso dei fenomeni che ci spaventano
Ma è dire non ci siamo le risorse che abbiamo le vogliamo mettere a questo sostegno chiedendoci di fianco non sopra ai pesi mediterranea e Paesi africani che ma di fianco per dire come creiamo insieme questo sviluppo con condiviso
è ovvio che il Piano Matei non può essere le poche risorse che noi abbiamo a destinare alla cooperazione tra un modo di dire coordiniamo Ste risorse
Perché ha ragione hai ragione Alessandro a dire che forse se ne mettiamo tutti insieme le risorse messe dell'Unione Europea
Ma messe anche dagli Stati Uniti messi anche magari dall'ONU messi sei tutte insieme facciamo più di quello che fa la Cina serve un coordinamento servirebbe probabilmente un'agenzia internazionale in grado di coordinare intervento della cooperazione che ribadisco il concetto non può più essere intervento caritatevole penoso umanitario che spesso abbiamo riservato in questi anni all'Africa perché c'è anche un'Africa che cresce c'è un'Africa che comincia a essere un attore che vuole prendere in mano i suoi destini ci sono le affiche
Io contesto il fatto che si passa a parlare di Africa come un continente ci sono a ci sono Paesi ripeto che sono ci sono i Litta e che voglio prendere in mano il loro destino c'è ancora un'Africa povera c'è ancora un'Africa
Preda conflitti indubbiamente e quindi non dobbiamo avere un approccio all'arte che intanto guardandola bene da vicino
E poi un approccio per esempio l'approccio che anche questo evento Governolo non lo non lo apprezzo lo sostengo perché è un approccio che non a retaggi postcoloniali
Che è un approccio che non alza il ditino dicendo a però furono rispettati i diritti umani ma intanto bisogna rendersi conto che in alcuni Paesi dell'Africa e del Mediterraneo diritti umani vuol dire
Accesso all'istruzione accesso all'acqua accesso al cibo sono i bisogni primari diritti umani e il diritto alla vita
Ed è quello che noi come dire quindi un approccio tra cui un antico
Un approccio di un Paese che si sente profondamente Mediterraneo quindi non a tutte le le rigidità e l'approccio ideologico dei paesi del nord Europa e un approccio di un Paese che farà la sua parte e chiederà anche all'altrettanto all'Europa di fare altrettanto
Grazie
Benissimo
Allora grazie a tutti di nuovo grazie all'onorevole Meloni alla alla all'altra e sia diplomazia e naturalmente due nostri relatori onorevole alla fine ritrarsi e Craxi speriamo che questo sia l'inizio di una conversazione che si protragga nel futuro per migliorare il livello di analisi e dibattito sulla politica sanitaria
Grazie a voi che siete venuti