Conversazione con Massimo Teodori sul suo libro «Antitotalitari d'Italia» (Ed. Rubbettino)

Radio radicale siamo in collegamento con Massimo Teodori che innanzitutto salutiamo bentornato a a radio radicale Massimo
Buongiorno
Massimo Teodori è stato parlamentare radicale è uno storico con lo vogliamo parlare nel suo ultimo libro abbiamo già parlato dei suoi lavori in altre occasioni e rimandiamo naturalmente all'archivio
Di radio radicale per quelli vogliamo parlare del suo ultimo libro che facciamo vedere anche in video per gli utenti di internet un libro abbastanza barelle ma molto molto penso molto importante il titolo è questo antitotalitari d Italia stampato da Rubbettino
Allora Massimo questo libro e davvero può essere usato un po'come uno strumento un manuale un giacimento diciamo così per una serie di nomi ma Sechi storie sono un po'uscite dai radar della politica dell'opinione pubblica
Italiana rally cercheremo di ricordare perché forse mai come oggi davvero sarebbe importante recuperare questo filone questo
Questo percorso questa eredità della politica della cultura italiana però prima di lasciarti la parola ti volevo fare una domanda nei vari passaggi in cui ci racconti di questi personaggi di questa storia
Poiché trovi anche l'opportunità per definire questo concetto dell'antitotalitarismo anche da questo punto di vista questo libro può essere uno strumento importanza del per d'importante perché hai fatto già sci un lavoro che viene valutato con con attenzione dagli storici sul concetto
Di anticomunismo le diverse forme di anticomunismo e anche le diverse forme di antifascismo sono riflessioni importanti e sono strumenti che sono utili anche per chi poi lavora
Nella ricerca storica
Sì l'antitotalitarismo
Che cose un atteggiamento non una dottrina un atteggiamento politico politico culturale
Di chi si contrappone e combatte ed è alternativo a tutti gli autoritarismi siano essi di destra siano di sinistra siano di carattere religioso siano di carattere laico
Direi che la vera il vero il tributo di una democrazia liberale c'è una democrazia liberale
Veramente tale deve nutrirsi di una forte carica antitotalitaria se invece una democrazia occidentale liberale poi in realtà alla riserva per cui questa autoritarismo va combattuto quell'altro poiché in fondo così come si oppone e a questo quello eccetera non va combattuto beh entriamo né nel tanto in quel campo incerto
Che oggi ad esempio personaggi dell'Est europeo come organi definiscono democrazie illiberale
Io ho voluto diciamo subito che cos'è questo libro questo libro non è di antico totalitarismo si discute molto anche in Italia c'è una grande letteratura che riguarda la storia delle idee
Ci sono grandi personaggi
Antitotalitari poco noti in Italia ma sicuramente nel mondo occidentale mo'molto noti in Francia basta fare il nome
Mi erotica
In nel mondo anglosassone
Nella stessa Germania eccetera in Italia anche in Italia voglio fare solo ricordare solo un personaggio che è stato levigato tutta la sua dottrina all'antitotalitarismo e Luciano Pellicani
Ad esempio che non per niente è stato l'autore di Lula
Di un manifesto della svolta socialista in questo senso qui con con Craxi alla fine degli anni settanta ma questo libro è una cosa diversa e credo che sia abbastanza singolare
Cioè io non parlo della dottrina antitotalitaria manichini politicamente nella storia della repubblica ha messo in atto una politica antitotalitaria
Io alcuni che siano essi provenienti dal mondo laico o cattolico basta ricordare De Gasperi cioè l'europeismo e atlantismo di De Gasperi sono è una tipica politica antitotalitaria
Quindi era solo Repubblica ci sono una serie di personaggi che hanno inciso nel corso della politica italiana della politica della Repubblica in questo senso antitotalitario
E per questo sono stati abbastanza emarginati dalla memoria quindi il mio libro è piuttosto una memoria non è un libro ponderoso libro molto rapido volutamente errato rapido per essere una memoria su cui poi si potrà altri potranno lavorare in maniera più approfondita sui singoli le singole storie singoli capitoli ma è una storia di personaggi antitotalitari
Che però hanno lasciato una traccia nella politica italiana in questo senso
E sono stati personaggi tanto più diciamo singolari ed importanti nella storia d'Italia
In quanto sono o uscì si sono sottratti a un corso maggioritario diciamo no non voglio chiamare a un corso necessario ma sicuramente maggioritario per cui tutta la storia italiana andava ridotta in fascismo e antifascismo cioè questo è stato
Peso della cultura del partito comunista degli intellettuali che al Partito Comunista sono riferiti di dire se sei antifascista non puoi essere
Non amico dei comunisti e questo è stato il peso che ha caratterizzato tutta la storia della Repubblica italiana sicuramente fino alla alla alla fine del partito comunista e del comunismo internazionale nel mille novecentottantanove
Quindi questo è un libro molto vasto sul Ulivo
Di storia politica sostanzialmente attraverso i personaggi non è un libro di storia delle idee certo dire a quello di sono ognuno dei di questi personaggi siano essi cattolici o laici liberali o socialisti c'è un mondo
Ho un mondo videro un mondo
Di dirvi di valori ideali eccetera ma la sottolineatura che io faccio l'attenzione che io rivolgo nel libro capitolo per capitolo questa Elling
L'incisività politica dei personaggi antitotalitari
Parliamo di uno dei precursori per un attimo naturalmente sempre ricordando nostri ascoltatori è importante andare a vedere coi il testo nella sua interezza perché tu proponi alcune riflessioni appunto di un personaggio che anche questo forse da radio radicale più spesso si sente questo nome ma altrove e davvero difficile sentirlo Gaetano Salvemini che è uno dei pochi margini non lo ricordi fin dall'inizio cotto stile diciamo che lo contraddistingue e che poi è stato anche lo stile diciamo una delle delle cifre che hanno definito questo mondo questa cultura questa élite anche possiamo chiamarla così sono dei minimi rettificare fin dagli anni Trenta questo problema specifico come tu hai detto del rapporto degli intellettuali italiani degli studiosi per degli attivisti con il Bondo del comunismo internazionale questo
Può essere interessante perché ci fa riflettere anche sull'isolamento di una persona come Salvemini e sul suo rapporto con gli intellettuali del nostro Paese
Certamente io ricordo nella nei primissimi capitoli del libro come in realtà la parola antitotalitaria
Sia nata proprio in Italia e si è andata in Italia di grandi personaggi italiani cioè quando
Il fascismo venne probabilmente nei primi anni del venti soprattutto con delitto Matteotti quando che divenne un regime con le leggi fascistissime eccetera ci furono alcuni personaggi
Del mondo politico italiano che lo definirono subito totalitario nel senso di essere o una
Non soltanto una dottrina ma una dottrina che alimentava una politica quella del partito che quella di Mussolini previo precisa che intendeva e riassumere
Tutto nello stato
Totalizza però stato fascista tutto la la società tutta la politica uno di questi fu fu subito Salvemini che che beh la lucidità vi ma non soltanto Salvemini ma ci fu anche che ricorrere diamolo don Luigi Sturzo che aveva fondato il partito o popolare cioè l'antesignano di quella che poi diventerà la Democrazia Cristiana vera altri versi ma anche un grande studioso liberale come Ferrero ma anche un un politico radicale che fu anche presidente del Consiglio prima del fascismo come Lippi furono tutti i personaggi che usarono
All'inizio degli anni Venti quando andai quando si opposero al fascismo
Sì usano la parola a antitotalitari individuando nel fascismo un totalitarismo
Tutto questo poi è stato dimenticato dopo dopo la seconda guerra mondiale è stato dimenticato perché di fatto Togliatti uomo colto uomo raffinato
Ha combattuto una battaglia
Per l'annullamento Paolo
Dell'antifascismo non comunista questa questa è la verità perché quando veniamo fuori nel mille novecentoquarantacinque dall'antifascismo l'antifascismo sardo si i comunisti avevano dato circ una un contributo militante importante ma insieme al contributo militante importante che ha diversi c'è già stato uno
Ora altrettanto militante importante e sul piano ideale che era stato quello di mi Giustizia e Libertà re dei democratici
In in tutte le loro sfumature democratici sociali democratici liberali liberali socialisti eccetera eccetera
E Salvemini anche nell'esilio fu molto importante perché nel mille a metà degli anni trenta quando la
Il nazismo era era a sei rimasto da tutte le parti
Così come fascismo ebbe il coraggio in una grande convegno internazionale cultura antifascista Parigi di dire io non posso agire che se in Italia Charlot grazie in Germania
Ci sono i campi verdi
Di concentramento cioè quello che c'è con il nazismo poi tutto questo c'è anche nell'Unione Sovietica ed era un convegno internazionale dell'arte e della cultura organizzatore dagli intellettuali filo comunisti
Quindi quello che il carattere che pesa sulla storia della Repubblica e la cancellazione di una previsione che io chiamo una previsione antitotalitaria che alle sue
Suma due diverse perché è una sfumatura liberale una sfumatura democratica una cultura socialista diciamo molto chiaramente una sfumatura cattolica
è stata la cancellazione di questo aspetto fondamentale per ricondurre tutto
Alla cifra dell'antifascismo che però non non ci sono finisca e pensiamo anche che la storia del Novecento è una storia che in cui il
Divisi una contrapposizione
Fra all'antifascismo comunista e l'antifascismo democratico già una guerra di Spagna perché allora di sabbia c'è una c'ero una lotta
Decisiva dei comunisti contro tutti libertarie contro le Brigate internazionale
Un grande capo delle Brigate internazionale era Randolfo Pacciardi viene esorcizzato come un fascista almeno è stato un grande combattente ma antifascista e anche nel dopoguerra quando Pacciardi
Noi repubblicani nel nel nel primo decennio del dopoguerra ministro della difesa nel capo del partito repubblicano quando ancora il vecchio partito repubblicano eccetera
Viene sopra Cenzato viene
Tenuto ai margini della vita politica insomma anche la storia anche la storia perché
Ci sono valanghe di Vielmi beh biblioteche sono pieni di libri sul Paci sulla fascismo antifascismo hanno due su tutte c'è la mano dei di questa egemonia culturale
Del Partito Comunista dei proprio questa togliattiano in realtà che poi continua con quello berlingueriano sotto altre forme continua quindi per tutti gli anni ottanta fino alla fine del Partito comunista
Perché che
La cui cifra principale era quel di cancellare
L'eredità democratico-liberale sostanzialmente che poi aveva ancora nel nel nel dopoguerra e nel Veneto Croce da una parte come punto riferimento liberale in Gaetano Salvemini col punto
Per riferimento democratico sociale eccetera due grandi personaggi l'uno nell'altro negli anni un cinquanta finché dissero uno lei dei personaggi che lasciarono anche un'impronta l'importante sulla storia italiana
Ecco Massimo questa questione che riguarda un periodo in realtà ormai circoscritto della storia della Repubblica come tu giustamente dice cioè l'influenza del Partito comunista italiano è quella che viene chiamata l'egemonia culturale non farò mano
Complesso che poi diciamo viene da una lettura di alcune idee tirare uscì ecco tu tra l'altro anche per testimonianza tu insieme ad altri che avete patto parte sinistra di protagonisti della vicenda
Radicale come gli ascoltatori di radio radicale sanno avete anche avuto l'opportunità di vedere come una storia importanti dal punto di vista non solo italiano ma internazionale come quella del congresso per la libertà della cultura e come quella che tu poi ieri preso il concerto interessante della guerra fretta
Culturale abbia sostanzialmente impedito di decifrare questi fenomeni queste grandi iniziative per quello che era il loro fondamentale vero concreto valore
Adesso io
Riporto in
In primo piano dedico importanti capitoli di capitoletti di questo libro ai due fenomeni che negli anni quaranta cinquanta e sessanta del Novecento diciamo fino a sessantotto furono in Italia più o uno in elementi molto importanti del punto di riferimento della cultura antitotalitaria antifascista
E ma anche anti comunicanti comunista non in senso integralista cioè distante dal mondo comunista parliamoci chiaro no nonché erano anticomunisti alla gente diciamo come
Riesce e che furono e i i nemici sostanziali del Partito comunista perché vedevo un riso doveva doveva far fuori queste tradizioni e queste televisione ebbero
Due punti di riferimento negli anni più quaranta cinquanta grande nel dopoguerra nel quindicennio dopoguerra nel ventennio dopoguerra diciamo dal quarantacinque
Altrettanta cinque questo fu il la situazione della libertà della cultura che in Italia
Era una lo una serie con diretta da inventata di dal
Silone e e Chiaromonte due personaggi di missio piano sul piano internazionale ma non in Italia sia Silone che Chiaromonte
Con la rivista Tempo Presente veloci nel cinquantasei e il mondo di di Mario Pannunzio Ernesto Rossi
Furono il due due
Punti di riferimento di una vasta cultura che antitotalitaria Andrea che veniva dal mondo antifascista
Perché molti degli esponenti erano stati dei militanti antifascisti ma ma era al tempo stesso assolutamente distinta in alcuni casi contrapposta non in maniera integrale alla alla egemonia
E al tentativo di del Partito comunista di schiacciare tutti quanti di mettere tutti quanti ai margini io diciamo degli
Io ho vissuto tutta questa storia perché o Mimmo o molti anni ottantacinque anni ho cominciato a fare politica attiva
Quando era adolescente ho partecipato in prima persona queste vicende cioè una nuovo costituito da giovanissimo un circolo per la libertà della cultura guarda conoscendo allora Silone e Chiaromonte siamo a metà degli anni Cinquanta
Poi sono entrato subito nel Partito radicale quando è stato costituito e poi nel movimento venerdì pista con con Altiero Spinelli poi con il secondo partito radicale quella direzione a guidare mi Marco venne quindi è una storia che io porto pone nerd
Nessun nella mia mente nel mio corpo quindi ho voluto alla alla fine della la mia stagione ormai ho voluto un po'rimettere queste cose a cui ha poi avevo c'ha dedicato al credibilità Storia dei laici
Ed altri libri e ancora
Perché in realtà oggi se io mi guardo intorno sono pochissimi i gli storici pubblicisti
I giornalisti eccetera
Che valori che valorizzano che ricordano come deve essere valorizzato che la storia repubblicana non è stata fatta solo dal dalle proprie si siano del partito comunista anziché
Revoca si stiano il Partito Comunista soprattutto nel nei primi trent'anni la ricostruzione dalla Costituente
In poi furono solo una parte quando di nono la Costituente vecchie salvata
Dai cattolici e dai comunisti da l'analisi questo questo non non è vero perché è tutto un azionista subito tutta una parte del della della costituente della Costituzione italiana
Riguarda i diritti libertà e tutto il resto la il cui contributo venne avvenne nel essenze almeno bene senza il mente bravi cattolici e dai comunisti ma venne su quell'altra parte
Vi dico delle minoranze che che erano nel partito che erano in un piccolo gruppo del degli azionisti il una parte del gruppo liberale
Demo laborista una parte i repubblicani una parte dei socialisti che diventano poi i Socialisti democratici cioè cominciare da da Sidone da Saragat da da tutta la vecchia previsione Tura Diana quindi insomma io mi sento stessero un po'rimasto per ragioni vietarlo uno dei pochi testimoni che vuole
Un po'ricordare tutto questo in questo libro che è molto semplice però è molto denso di riferimenti del di persone per gli avvenimenti e non non vede non è rimasto una storia delle idee una storia
Poli di italiana anni pare che sia necessario in questo in questo panorama di italiano insomma in cui accanto a De Gasperi
Pacciardi e Navoni quelli che sono i grandi privarsi del dei primo decennio del primo quinquennale nel dopoguerra che fecero ricostruzione e bisogna dare atto che nega storico importante perché quando
Dopo il mille novecentoquarantotto quando lui stravinse le elezioni del diciotto aprile quarantotto rispetto al blocco della sinistra loro qui non volle
Seguire obbedire Pio dodicesimo che voleva in realtà Onano con un'alleanza sostanziale fra fra le nozze vi sia una e la destra ore che allora era monarchica già neon missina e qualunquista
Quella che andava sotto il nome che tentò l'operazione di dir di Roma don undici un'operazione di Roma chiamata operazione Sturzo che poi non era per niente corso nonché sponsor per a sua volta contrari
Cioè queste anche la rivalutazione nel
O di quello che c'era di antitotalitario è importante nel nel centrismo Degas speriamo venti Nocerino siriano è una cosa importante perché perché ci lì ci sono due fatti
Essenziali che che segneranno la storia del nostro Paese sono l'atlantismo ed europeismo attendendo l'organismo fu proprio invocati non senza fatica con con fatica fumo nei locali nel immune quarantanove subito dopo il quarantotto
Questo grazie a quella alleanza tra il De Gasperis mo'lo che aveva con lui anche dei personaggi del Reno dal Partito popolare di Sturzo
Insieme a liberali socialdemocratici e repubblicani non è un caso per Gaetano Salvemini nemmeno centocinquantatré mentre molti azionisti pareri Calamandrei
Formarono
Lenisce le piccole liste che che contribuirono a far scattare la legge maggioritaria del cinquantatré
Una legge una legge all'acqua di rose col in confronto con quelle che avete che abbiamo oggi per quanto riguarda i meccanismi perché andava con una maggioranza nel nel sessantadue sessantatré per cento di sé agire superava il cinquanta per cento dei dei Volpi
Per Gaetano Salvemini su quello che il vento
Con da da www punto un po'una o un detto che che poi è stato attribuito a Montanelli che lo riprese stringenti il naso ma vota per i per per socialdemocratici liberali repubblicani cioè votò per la per per chi aveva faceva parte della legge maggioritaria né italiana quindi sono storie che sono state molto
Dal mondo mentre azioni di gruppi ex azionisti che ormai pareri Calamandrei fecero Unità popolare che era invece contro la legge Rocco
Insomma questa storia
Noi
Dica io posso dire così dovremmo rivendicarla pieno perché anche la nostra storia di rapido e radicale sotto la guida di Pannella è una una una branca un settore di di questa storia qui perché da lì viene da lì viene completamente il soprattutto mi partito radicale battagliere diritti civili degli anni sessanta settanta e ottanta diritti civili
Esaurita ricorda traders della giustizia eccetera Thornton tirar colpi perciò nei diritti civili anche anche quell'antimilitarismo che che non è stato mai frontista eccetera
Derivano tutti da da quel sono tutti interpretazione di quella storia che e aveva come come buttate in testa
Marco Pannella dal mille novecentosessantadue sessantatré e Altiero Spinelli per controllato del dell'Europa una una visione antitotalitaria dell'Europa perché Spinelli
Non pensava a un'Europa al sud subordinata negli Stati Uniti pensavo che roba alleata con gli Stati Uniti necessariamente però forte di per se stessa forlivese nella non per niente lui era favorevole al all'esercito europeo della comunità europea di difesa di un popolo la formazione della prima esecuzione europea che che era la cieca quindi ceduto una storia che che
è stata un po'nessuna sotto questa che perché poi il Berlinguer Isma'
Peggiore del peggiore del torneo attivismo a mio avviso perché del giorno Togliatti in modo che il Togliatti il nuovo
Al primo una ragione essenziale cioè quello di far diventare il Partito Comunista che era un partito minoritario nella lotta antifascista settario minoritarie un gruppo minoritario settario farlo diventare un buon partito nazionale di massa
E quindi tutta la storia del rapporto con i cattolici l'articolo sette leggo vivo e un'altra cosa dell'induismo e una visione
Dottrinale vivo un pasticcio in cui si devono uno coagulare
Cattolici e comunisti in una società organica che non sa bene che cosa sia cioè che che che esattamente il contrario di una società liberale insomma in cui tutti quanti stanno assieme
Massimo ti volevo fare proprio alcune domande su questo passaggio perché tu stesso sei andato avanti non siamo partiti un po'dai precursori così come si chiama anche il capitolo che si trova nel nel libro ci siamo spostati a tempi relativamente più recenti ecco la società organica è un argomento abbastanza velenoso perché tra l'altro nella nuova destra ed era un tema caro anche al sulla all'idea totalitaria del fascismo che esso stesso rivendicava questa sua idea di totalità proprio anche in una visione organica no così del della della Peter comma poi ritrovate la pattuglia che tu hai evocato coi ritrovare in questo contesto del compromesso storico nel tuo che tu ripercorrerli e in questa strana pozione berlingueriana poi ritrovate sostanzialmente isolare il tentativo di Moro diciamo di normalizzare questo partito
Comunista per voi è un tentativo che non funziona come come ricordi quella stagione come la poi rileggere alla luce anche di questo lavoro che stiamo presentando
Ma
Io ho sempre pensato le che non sono Sorce cerco con la corrente anche storiografica in questo senso
Che in realtà
Moro o non era il non va attribuito al Moro la volontà di
Vi per ricongiungere Democrazia Cristiana il Partito Comunista in questa cosa ma anche Moro
Avendo voleva fare un'operazione con il Partito Comunista cioè portare il partito comunista all'interno di una prospettive di alternativa per riporta per Nicholas mare la la democrazia italiana nel senso di una forza di governo a forza di opposizione per fare questo doveva passare attraverso un momento di legittimazione per del governo o quasi del Partito Comunista del resto che era alla fine degli anni settanta il Partito Comunista era a metà strada perché se era in parte allontanato dall'Unione Sovietica ma in parte manteneva
Quei rapporti e soprattutto mantenere lo spirito berlingueriano
E dei suoi amici un un saldo rapporto con quella tradizione che fu interpretata con un'altra visione
Vi mica dovunque comunismo che sicuramente era tale per Berlinguer ma non era tale per per Moro se si pensa che che da qualche parte nel sud dell'Italia c'è una strada di Moro con L'Unità in tasca a credo nelle bottiglie appunto si si attribuiva Moro era un finissimo di leader che pensava una tradizione
A un'operazione con i comunisti come quella che aveva fatto con i socialisti esatto negli anni Sessanta il piede portare
Comunisti come aveva fatto con i socialisti all'interno del del legittimo mondo nell'alternativa magari tra un in un momento di vi Bindi non di coalizione ma comunque di legittimazione governativa per poiché instaurare un sistema di via alternativa perché sapeva benissimo
Che la democristiana era estenuata nel lungo governo solitario
Conosceva benissimo che quelle cose che saranno il nove furono rivelate dal da Tangentopoli eccetera erano interni ormai a un sistema che non aveva ricambio perché sapeva chiarissimo che che la democrazia vive di ricambio vive di alternativa altrimenti crolla su se stessa
Quindi quella di interpretazione lì no quando Moro viene viene rapito viene ucciso lui aveva già
Aveva già ha superato il
Ha già respinto compromesso storico nella visione berlingueriana non aveva non aveva respinto la la sua la necessità di di di legittimare il Partito comunista come un partito che faceva parte del del sistema politico ed è legittimamente del sistema politico italiano
Perché pensava palco cosa che non è mai avvenuta di un premio comunità dei progressi realmente o avrebbe fatto la sua lombarde Godesberg cioè la sua socialdemocratica sensazione essendo partito che rappresentava
Il un quarto un terzo del del dell'elettorato italiano per
Quindi ma tutto questo Circle si continua vedere malamente perché ha dato
Bene poi ha portato nella retorica di del del cattocomunismo ha portato al Partito Democratico che il peggio che c'è dal punto di vista
Della rivoluzione anche dottrinale perché per più democratica non è un partito democratico ormai un partito in cui si mettono assieme alla sinistra democristiana che era la la meno liberale
Un che esistesse all'interno del mondo cattolico
Il comunisti berlingueriani e quindi è venuto qui fuori quel prestigio che non sa bene che cos'è
Che a incorporato dentro di sé il la questione degli ultimi venti anni cioè il populismo
Perché la la negli ultimi venti anni
La contrapposizione che c'è stata nel mentre ne cinquant'anni di Repubblica con il comune tra tra democrazia e comunismo tra l'antico questo dato il carisma e l'antitotalitarismo nelle sue diverse forme eccetera di nuovo si è ripresentato sotto forma di di di contrapposizione fra la la democrazia liberale e con i suoi valori cioè i sistemi e il populismo con tutto quello che ne segue per tant'è vero che oggi diciamo a all'orizzonte del dell'Occidente che cosa c'è cioè l'integralismo populista
Che quello rappresentato o dalla Russia ed è chiedo la segue l'ha approvato o dall'integralismo islamico
Quindi per altri versi il mio libro è un un un nella prefazione dedicò una riga tutto questo dicendo pensavamo di non parlare più dopo la fine del del comunismo del fascismo e del nazismo di non pensare più al problema dell'antico solidarismo ma e e in realtà l'atteggiamento della Russia che procede con l'Unione Sovietica e quello degli integralismi islamici con lo vediamo in questi giorni non abbiamo visto in questi giorni proseguire sta questa vecchia contrapposizione che naturalmente non ha i caratteri di di quella
Di quella di settanta anni fa cinquant'anni fa per ore ma ha sempre una sostanza il ritenere che la democrazia politica liberale un fatto superato superarla perché o invece né qualcosa che va continuamente affinato lavora
Articolato eccetera eccetera quei quindi è un problema molto oggi
Comunque all'ordine del giorno ecco Massimo naturalmente gli argomenti sono moltissimi e appunto come dicevamo all'apertura il libro
Abbastanza diciamo esile mai densissimo di argomenti come appunto emerge anche da questa intervista che stiamo facendo per cercare di presentare alcuni contenuti quindi innanzitutto ricordiamo ancora agli ascoltatori stiamo parlando del libro
Che si chiama antitotalitari d'Italia Rubbettino editore lo trovate i n libreria quasi una domanda perché secondo me è questo Tour intesi a dire che non è un libro i i teoria politica di storia delle idee ma secondo me è il modo migliore per raccontare questi argomenti farlo attraverso i protagonisti attraverso le loro storie le loro esperienze le loro iniziative e in questo libro
Ce ne sono molte di questi credo molti di questi elementi secondo me
Attraverso questi si comunica davvero tanto piuttosto che con i libri in cui si fa riferimento più alla teoria ecco non ho capito lo il passaggio che tu fai dispetto anche alla formazione del populismo è vero che le rivali Partito Comunista italiano è un tema complicato che ha delle ramificazioni fino ad oggi ma come dispieghi oggi populismo di destra che con il quale abbiamo a che fare
Ma e ire alzavo una vena populista c'è sempre stata
Ho sia a sinistra che destra
Idee dei Bimbimbici moderazione
Il suo carattere essenzialmente antiliberale e che la la l'obolo porta a questa ma comunque insomma ormai la letteratura
La letteratura internazionale uscito recentemente con libere qui in Italia produzione più libero Binda
In un britannico questo all'età della democrazia in cui di nuovo si esamina
Che la la dura ancora oggi unico la contrapposizione fra la storia della democrazia la storia del populismo ma il populismo ha invaso sia sia del sia la sinistra nella nella
Nella sua versione
Comunista anche post comuniste o sia nella sua versione un fascista postfascista
O perché la la destra non c'è stato un regime più populista in Italia del fascismo il quale ha ha mobilitato le masse
Quei nome proprio del del
Della appartenenza del delle masse avevano allo Stato totalitario e quindi questa è una storia che che pervade tutto quanto del Novecento
Per dirla così e continua anche oggi quello che che che particolare di oggi è che non esistono a mio avviso
Forze politiche anche minoritarie come sono le sfide lungo tutta la storia della Repubblica che facciano da antidoto al populismo il quale si è fortemente rafforzato affermato con con una un con la storia della giustizia di Tangentopoli perché quello è stato un momento deludente del trionfo del populismo o attraverso la via giudiziaria
D'accordo ma se io penso che per oggi Cinzia possiamo fermare qui forse non so se voi aggiungere qualche riflessione in conclusione ed è rimasto qualcosa in sospeso due ancora arrivare ringrazio
Per radio radicale andando hanno consentito anche questa questa lungo questa lunga intervista in cui abbiamo toccato molti molti argomenti texano con argomenti che oggi
Sono importanti l'aggressione oggi importante proprio dove per le crisi che ci sono intorno
Cioè quindi grazie a tutti voi no grazie a te ancora una volta il maggiore ci saranno delle presentazioni naturalmente c'è stata già una gliela trovate sul sito di radio radicale immagino ce ne saranno altre che seguiremo
Ricordiamo ancora una volta prima di chiudere abbiamo parlato del libro
Il massimo Teodori che oggi il collegamento anche video con noi il libro questo per gli utenti di internet
Antitotalitari d'Italia Rubbettino editore ne abbiamo parlato con l'autore che ringraziamo davvero molto e che intende salutiamo grazie ancora Massimo grazie a voi arrivederci