Presentazione del libro "Le barricate e il Palazzo" di Valerio Strinati (Editpress)

A dire
No perché parte da dire ok grazie
Allora buona sera buonasera a tutti
Siamo qui per Prada Fondazione Gramsci per presentare il libro di Valerio Strinati nella barriere le barricate il palazzo Pietro Nenni il socialismo italiano nel dialogo con Gianni Bosio
Quei ci sono a presentarlo Arturo Fanelli che ottuso bagnata Antonio B. comincia bene estate cominciato bene Antonio sancì l che è in collegamento
On line
Si vede hanno ancora navale si vedrà quando parlerà però l'abbiamo già noi lo vediamo ma
Voi lo vedrete quando quando per ecco no grazie
E Paolo e Paolo Mattera io entrerò una breve introduzione e poi naturalmente rottura Valerio Strinati che pareva naturalmente dirà dirà la sua io intanto vorrei ringraziare la Fondazione Gramsci vorrei ringraziare tutte le persone che sono presenti e vedo anche un sacco di di amici in città gli anni passati
E vorrei dire anche che però sono molto contenta presentare di presentare questo libro
Di coordinare il dibattito primo perché questi qui è un teste importante su cui riflettere così via però anche per motivi personali dato il mio rapporto ormai ben più che cinquantennale ma abbastanza di più
Il Consiglio sì sì sì perché noi ci siamo conosciuti quando erano bambini già al liceo io al tasso del né l'Albertelli
E ci conoscevamo anche perché facevano parte del lo stesso gruppo e cioè il movimento studentesco di Mario Capanna per cui ramo sempre presi molto in giro
E quindi diciamo l'amicizia che è nata ai tempi
Io poi sono passata piccine se nel
Nel settantadue Valerio avuto un suo percorso quindi diciamo da allora se non facciamo più dello stesso gruppo arte lo stesso gruppo però però diciamo siamo sempre stati molto uniti anche per tutti quanti gli interessi comuni che c'abbiamo avuto distruggevano
E così via quindi è una un'amicizia di cui sono molto felice e e e sono davvero felice di
Parlare di luglio e del libro intanto di Valerio
Che è stato dal Milano centottantasei consigliere parlamentare presso il Senato della Repubblica per tre legislature dal novantasette è stato capo dell'ufficio di segreteria la Commissione lavoro
Previdenza sociale sempre previdenza sociale successivamente capo dell'ufficio di segreteria di alcune commissioni di inchiesta mi ricordo che abbiamo tanto parlato anche perché ovviamente venivi sempre in Sardegna
Di quella sull'uranio impoverito qual era il titolo da Commissione non lo so
Manda a casa ecco va bene comunque quello alla
Insomma si
E poi da ultimo voi per diverso tempo coordinatore degli eventi culturali della bidella che al Senato
E poi è stato consigliere di amministrazione la Fondazione Nenni e ha diretto la collana le opere e i giorni dalla casa editrice GS
Dedicata alla riproposizione di classici e fa parte del comitato scientifico dell'istituto De Martino e della rivista dell'istituto il De Martino e questo diciamo già il primo intreccio perché
Antonio Fanelli è direttore della rivista fa parte del della giunta esecutiva dell'istituto insomma si anche qui ci sono diciamo molti e interessi
Interessi comuni e intrecci insomma no di di lavori in
Istituzioni rivisto e così via e nonostante che nel tuo curriculum vitae c'è scritto perché se vai a controllare che come professione se pensionato d'altra parte è così
Fra un'altra un mese lo sono anch'io che dobbiamo fare anch'io dovremo scrive pensionata però in realtà continua svolgerà moltissimi incarichi anzi diciamo ok non sta fermo un momento
Con istituti riviste con un padre indipendente cioè c'entra e da da da diversi anni segretario generale dell'ANCI insomma che
Un incarico non è un lavoro non da poco ecco insomma è bello impegnativo e importante e quanto importante laici cioè i voli sono prima dirlo avendo studiato questi argomenti
Di cui ora presidente sulla veranda è lì che è qui peraltro
Saluto nuovamente stavolta contenta di averla
Rivista però debbo voglio dire questo che Valeria non è stato soltanto un consigliere parlamentare ma è stato ebbene uno storico uno studioso di primissimo piano che che illumini dica
è una questione su quel
Noi discutiamo abbiamo semplice discusso molto eccetera
Però ecco e ed è riuscito anche a portare avanti la sua attività di studio di ricerca avendo lavoro alquanto impegnativo
Si è occupato e stare Partito Socialista Damiano Di storia del lavoro del movimento sindacale della storia della legislazione sociale in Italia nell'età liberale a ma a a e in particolare della legislazione che riguarda i minori
Ha scritto numerosi saggi presso gli storici tra l'altro quello appunto ricordo quello lì Peril cenni per il fascicolo dedicato al centenario socialista sul dibattito diciamo nella nella sinistra e di fronte alle trasformazioni del capitalismo e così via il suo primo libro
è questo qua pensare che noi si porta domande sia una porta
Esibisce si trova anche
Ed è un libro dedicato alla politica culturale del partito socialista italiano dal quarantatré al settantotto uscì da Liguori nell'ottanta
In realtà Valerio si è laureato nel settantasette ci siamo nati lo stesso anno tutti e due letteratura italiana peraltro siamo ondata siamo duetterà alti Luís con Giuliano Manacorda e io con la sua rosa io a luglio otto
Han potuto Ugo quindi un pochino prima io
E io invece ah ecco Madonna io al diciassette luglio sempre San giorni non ministro
Sì
E leggo no no tra l'altro questa qui è una collana che dirigeva Giuliano Manacorda proprio dedicata alle istituzioni culturali
Quindi anche capite io mi occupo di storia della cultura dell'organizzazione generale di storia la curiosità dei pc darà vita quindi siamo abbiamo sempre marciato
In in in parallelo
E questo qui è il primo è peraltro l'unico libro dedicato alla politica culturale Pertini svista dea in cui nell'arco in un arco cronologico ampio
Ci sono naturalmente numerosi studi eccetera però questo qui è l'unico che segue tutto quanto un parco un libro peraltro coraggioso e perché mi ricordo che ai tempi quando tufacea tesi di laurea non
Ti chiedevano battuti che certo copre
Un po'così stiamo parlando agli anni Settanta insomma
Enzo ma anche Giuliano Manacorda è stato
Anche perché non è non c'è non esistevano archivi non esiste una cosa ed è un libro io devo dire che tutte quante volte che lo riprende in mano per per i miei lavori eccetera perché regge regge benissimo non è datato certo ogni tanto c'è nel linguaggio qualcosa o no
Questo ce lo possiamo c'è però manco troppo devo dire ecco su questa linea peraltro di ricerca ci sono i lavori che ha fatto Maria Margherita Scotti
Che peraltro doveva anche essere qui ma si è beccata alcove da tempo quasi purtroppo sì infatti dovrà venire a Roma ma ahimè
E lei ha scritto diversi saggi fra cui quello sul l'intellettuale il Partito socialista italiano e l'Organizzazione appunto della cultura in un periodo un arco di tempo più limitato che quella cinquantatré al sessanta nonché la biografia di Giovanni Pinelli Pirelli
E anche lei fa parte missino De Martino e con Fanelli ha curato l'inventario
Dell'edizione avanti e così via no quindi questo per ribadire gli intrecci che ci sono in
In questi studi eccetera da questo lavoro diciamo che riguarda la Poli avuta Partito Socialista sostanzialmente oltre a tutti i lavori benemeriti che tu hai fatto più legati alla legislazione
Del lavoro eccetera eccetera ecco sì arriva quest'ultimo volume che riguarda appunto
Il dialogo fra Bobbio si borsino
E Nenni un'intervista inedita che viene che viene pubblicato in un riprendere dei vecchi temi per un autore no porta a fare molti ripensamenti a rivedere eccetera quindi c'ha anche è anche interessante penso che poi anche quello che dobbiamo un po'fare noi oggi perché effettivamente no uno riprende temi
E rivedendo lì con tempo passate con altri studi che sono stati fatti eccetera
Ed è interessante insomma riflettere sopra
Questo libro è costruito attorno all'intervista anzi chiacchierata familiare
Come la definì Bosio quando glielo chiese a Nenni insomma di fare questa intervista
Che Bosio che Nenni nel gennaio del mille novecento il trenta gennaio mille centosettanta era un testo conservato all'Istituto De Martino al nel fondo Ida Pellegrini a quella data come Valerio specifica appunto Bosio era fuori dallo al PSI
Da otto anni aveva fondato l'edizione del Gallo
In precedenza appunto nel sessantasei aveva fondato l'Istituto De Martino per la raccolta di documenti popolari e di protesta
Di testimonianze reali di dirigenti e militanti ovviamente va da sé una situazione ben diversa rispetto a quella di Pietro
Di Pietro Nenni e che Valerios
In giustamente insiste su questa questione perché diciamo doveva in quel momento fronteggiare una situazione alquanto difficile dopo la rottura e la fine diciamo della Partito Socialista unitario l'ha di nuovo la separazione rispetto ai socialdemocratici con tutto quello che naturalmente ha comportato il parliamo poiché ovviamente di persone da due generazioni completamente diverso e boccerà del ventitré e Nenni del mille ottocento novantuno
E allora appunto si domanda Valerio e scrive che cos'è che li univa insomma no a peraltro erano su posizioni ovviamente politiche abbastanza distanti ma ciononostante hanno continuato sempre a mantenere un euro rapporto fino può arrivare a questa intervista li legava cito il fatto di riconoscersi in una identità socialista fondata sul legame con le classi lavoratrici sulla fiducia
Nelle loro energie spontanei sull'orientamento libertario e democratico critico altro aspetto ovviamente non da poco verso il modello comunista del partito
Guida e alieno da qualsiasi forma di autoritarismo che come non era poco insomma ecco pure essendoci invece grossissime divisioni anche voi per quanto riguarda le stesse vicende del Partito socialista
E come organizzato questo libro
Il libro consiste diciamo in una ampio testo di Valerio Strinati raffronti che affronta in
Nei diversi capitoli prima Bosio poi il rapporto fra Bossi & Annie che cosa è stata questa intervista e poi Bosio editore di Nenni
Poi c'è l'intervista che non è lunghissima peraltro ma è significativa infine le lettere fra Bosio
Annie sull'attività editoriale che riguardava l'inizio in avanti i testi che da pubblica insomma è un dibattito che tra cinquantuno e settantuno insomma quindi e quindi è un insieme ecco che a mio avviso molto utile insomma ecco questo fatto del
Io naturalmente adesso voglio lasciare subito la parola a Antonio Fanelli e Paolo Mattera che sono come dire che entreranno più nel merito si sicuramente perché fetente di spunti ce ne sono tanti anche nella stessa intervista
Volevo soltanto sottolineare una cosa l'intento di Bossi o con questa intervista era quella lui dice non non voglio lo dice subito non ho domande di attualità da fantino
Che certe evento era di raccogliere materiale
Autobiografico altri verso una testimonianza orale questo è l'interessa insomma da questo effettivamente da questa intervista e tu giustamente lo sottolineo emergono ricordi personali non c'è soltanto l'aspetto politico ovviamente
Ma è soprattutto per quanto riguarda la dolorosissima diciamo infanzia adolescenza
Dynamic eccetera la sua formazione da cui poi deriverà come Nenni insieme cosa Squillante insiste la sua solidarietà con spontanea con gli oppressi
La dimensione quindi dell'intervista è quest'insieme di passato e presente e di pubblico e privato
Io credo che effettivamente
Ragione cioè vero proprio questo qui che emerge e che
A mio avviso molto importante io adesso sono arrivata molto alla conclusione che questi sono aspetti fondamentali e ovviamente della ricerca che bisogna lavorare molto su quei sociale non soltanto sull'aspetto politico soprattutto quando si
Parla naturalmente di un dirigente di una dirigente donna naturalmente non soltanto di
Come dire personaggi politici al maschile e di andare comunque a vedere l'insieme dei loro sentimenti della loro vita
Di quello che hanno attraversato nella loro vita e non limitarsi soltanto ai discorsi esclusivamente politici
Cosa che penso che sia sempre più necessario purtroppo mi pare che ancora non si faccia moltissimo ma sull'assistenza
E questo questo lavoro va in questa direzione ha mi ha mi a me sembra volevo soltanto specificare questo aspetto
Appunto ripeto non non voglio entrare nel merito
E vorrei dare la parola Boy
Prima ad Antonio Fanelli come l'avevamo detto
Faccio una rapida presentazione ho già detto diciamo degli intrecci che ci sono con Valeria e con Maria Margherita Scotti peraltro Fanelli e di docente di antropologia culturale dietrologie europea alla Sapienza appunto si è occupato di associazionismo ricreativo quei cori Ninfa prassi
Colpa mia no
Va bene
Di canto popolare cede il canto delle culture della protesta dal canto sociale al al rapporto ha curato con Fabio dell'edizione
Tesi sud magia di Ernesto De Martino e da ultimo ha scritto il volume Carla l'orologiaio vita Giancarlo Negretti la resistenza del PC e l'artigianato in Emilia-Romagna
Fa parte come ho detto della Giunta l'esecutivo esecutiva dell'Istituto Ernesto De Martino direttore della rivista eccetera mi fa piacere fare un altro ricordo che sempre personale Valeria c'è il fatto che Antonio ha curato il fascicolo monografico della rivista Lares
Che sul carteggio fra Alberto Mario cinese e Ernesto De Martino nonché ha lavorato sulla rivista la lampada direzione di cinese eccetera eccetera
Anche qui torniamo al movimento studentesco alta nel caso nostro al tasso perché Eugenio cinese il figlio
Del nostro Alberto M. come lo chiamavamo che noi davamo regolarmente naturalmente quando andavamo a a casa sua e che col quale si parlava anche parecchie volte in modo particolare
Ti amo cioè panche per una vicinanza diciamo di tenere ecco e quindi mi mi fa piacere anche così fare questo riferimento alla nostra infanzia ma de parliamo dell'infanzia del Martina
Una nostra Eugenio Cirese era e il figlio appunto viene Alberto Alberto M. va bene mi fermo e quindi a questo punto do la parola a Antonio Fanelli scusami per l'Arturo di prima
Prego
Il
Scusate mi sentite adesso
Mi sentite
Ok allora
Mi stavo ringraziando mi sposavo per la distanza anche io diciamo che Albertina vittoria con il suo intervento
Mi ha spinto un po'a calibrare anche la mia relazione in una chiave che anche
Biografica nel senso che non possono fingere di essere un relatore sterno che discutere di questo libero e del lavoro dell'autore con un distacco oggettivo
Nel senso che il legame con Valerio un legame più recente di quello di Albertina ma altrettanto intenso
Quando io ho cominciato a occuparmi di queste cose cultura socialista dei legami con gli studi antropologici io ho studiato Alberto Mario Cirese il suo archivio e la prima cosa che mi disse Alberto Mario Cirese fu
Lei deve iniziare dal libro di Valerio Strinati quindi
Quando vi ho riconosciuto l'autore di quel libro da lì con una una bella amicizia un'intensa collaborazione ma io due anni sono stato pendolare da Firenze
Verso Roma è ho abitato a casa di Valerio quindi insomma un'amicizia fraterna
Bene questo era necessario dirlo Pozzecco diciamo che l'amicizia fu mi può anche consentire di essere un po'sfacciato di parlare anche liberamente no e diciamo l'altro aspetto è questo che la genesi di questo volume
Oltre appunto a collegarsi a una storiografia sulla cultura socialista il verbale restando la rivista come ha ricordato Albertina quel volume
Nell'ottantuno a inaugurato uno sguardo verso la cultura socialista
Non condizionato da rivendicare la supremazia di una delle correnti e soprattutto non scritto da un testimone da un protagonista ma da uno studioso questo è stato un salto di qualità
E quindi qui libero e il sostegno della lega dato poi tanti Dinoi a me Margherita Scotti ha come creato un piccolo gruppo anche di di feticisti di questa storia della cultura socialista
Però ecco il lavoro di Valerio
è un lavoro che ha sempre in qualche modo proiettato queste vicende la figura di Bosio fuori dalle polemiche fuori da
è una stagione di ascese
Contrapposizione fra storiografia socialista e storiografia marxista e gramsciana più vicina etici e anche questo libero
è un libro che secondo me alla forza di e in inaugurare una nuova fase quindi io dirò qualcosa sulla genesi del volume sulle a struttura e poi la diciamo dirò qualcosa anche sugli sviluppi futuri
E ecco pagelle si deliberò interessante perché indica un po'gemello di un precedente volume curato da Valerio insieme a me
Su Emilio Lussu il dialogo fra Bosio il lusso cioè Valerio è il primo autore che ha in qualche modo reso pubbliche ha lavorato su fonti sono inedite del lavoro storiografico di Gianni Bosio
Cioè fino a questo momento tutta l'opera di De Bosio postuma era stata pubblicata esclusivamente da le persone che avevano lavorato con Boggi dai protagonisti dai testimoni le persone più vicine per l'intervista al lusso apre una nuova fase una nuova fase e in qualche modo questo è un volume della rivista il De Martino che alla stessa struttura un'intervista inedita
Dei saggi dei carteggi e queste appunto queste due questi due lavori sono nati insieme e sono nati sotto diciamo la spinta di Valerio a valorizzare il ruolo dei boschi come storico del socialismo cioè riportare alla luce la il ruolo decisivo di Bosio come storico come storiografo
Come storico che in qualche modo ha appena detto alcune piste nuove fra cui quella della storia orale
Dell'uso delle testimonianze
Quindi una storiografia che in qualche modo si voleva fare più antropologica aspirava e lindo chiave con il trattore Acquanegra in assoluto concludono quelle un modello di una storiografia
Che vuole allargare le sue fonti
Alla dimensione sono alla dimensione antropologica
Però questa apertura di Bosio finora era stata sottolineata soprattutto l'attenzione che avvolgeva dato alle testimonianze dei militanti di base
Le testimonianze della base proletaria delle culture sovversive e quindi i canti canti anarchici canti della Resistenza abortito dobbiamo il fatto che Bella ciao diventa un caso politico
Il libro di un grande organizzatore di cultura e anche una persona e uno studioso che aveva una forte attenzione all'uso dei dei media contemporanei cioè l'idea di usare il disco
Per fare comunicazione storiografica e politica
è un'idea molto all'avanguardia molto originale
E appunto Valerio Strinati Valerio a mostrando come questo lavoro di storiografia che si apre alle testimonianze non era rivolto soltanto verso la base
Verso le culture di base sovversive nega nella rivolta anche verso la costruzione cioè per costruire un grande patrimonio della storia della cultura socialista per cui l'archivio
Conservatore a Sesto Fiorentino e ricco di testimonianze di grandi leader socialista
Quindi Lussu venne ce ne sono anche altri che spende Falerio vorrà
Appunto ci vorrà ora continuare a lavorarci quindi a riportare l'attenzione su la storiografia socialista la costruzione di un patrimonio culturale socialista che passa attraverso
Le interviste e le testimonianze
La struttura del libro è molto bossiana
E molto possiamo perché possiamo Marra costruire strumenti di lavoro cioè dei volumi
Che dove non ci fosse solo la voce dell'autore ma ci fossero le fonti quindi questo libro è al tempo stesso una monografia
Perché c'è un grande saggio al centro di Valerio adesso dirò quali sono i punti più io lo originali e innovativi
Ma c'è anche il carteggio nelle per quindi lo scavo nell'archivio cartaceo e la trascrizione l'analisi minuziosa di questo incontro di questo dialogo di questa conversazione
Quindi ci sono più dimensioni ma c'è questa grande centralità delle fonti che appunto un omaggio anche al medico al metodo di Bocci c'è un'innovazione anche di fare ascoltare queste fu le fonti sonore finora venivano usate soltanto nella loro dimensione testuale
Adesso possiamo con il cuore conto ascoltare a questo documento degli chi a fa rimane libero con il cellulare in quale come conta e ascolta il documento sono anche questa è un'innovazione importante che dobbiamo a questo volume di Valerio fino a questo momento l'Istituto Ernesto De De Martino aveva prodotto ovvi rischi CDI oggi o testi Catarci questa è un po'è la prima volta dove le due dimensioni dialogano fra di noi si interfacci ecco da invece dico qualcosa su le cose originali di questo libero
E sono tante secondo me sono tante
Nel senso che una
Una certa storiografia molto politica che ha avuto un forte fascino fino alla mia generazione si è avvicinata a questi autori Bosio anzi allo stesso Ernesto De Martino immaginando di come portatori di istanze critiche rivoluzionari innovative e e quindi come dire immaginare un'oasi di libertari in una stagione invece dominata dal dogmatismo dallo stalinismo
C'è stato c'è stato una lunga narrazione alimentare dei protagonisti ai testimoni che ha costruito un po'questo unito bene il libro di Valerio
Non lo dichiara in maniera
Forte ma con garbo ci mostra come tutta l'operazione di Bobbio sulle culture sovversive negata la sinistra socialista al socialismo di sinistra in realtà si può inserire dentro il partito socialista perché c'è questo dialogo c'è questo legame compito né emendi il garante di questa operazione
E lo è in quanto figura di incarna proprio sul proprio corpo
Il mito del suo pessimismo che ha interessa Bosio per costruire una cultura socialista autonoma dal mito della rivoluzione dopo
Quindi una cultura precedente al mille novecentodiciassette e poi cambiano idea nell'autonomia l'autonomia socialista e detenuto anni all'impegno concreto Di Pietro Nenni e poi l'ha declinata diverse modalità
E ma una delle modalità e anche quella de di collega avere autonomia socialista alla ricerca di questa autonomia delle culture di base e questo è diciamo il fra mediazioni il compromesso che permette al Bassiano Gianni Bosio di essere l'editore ufficiale del partito socialista anche nella fase in cui questo partito
è su posizioni diverse e questo questa mediazione per un certo numero io Periodo referti va avanti
Ma è molto interessante vedere anche quando questa relazione ufficialmente si spezza
Perché perché il gruppo di giovani attorno Bosio spinge per la rottura per un approccio più movimentista è un gruppo nuove azioni l'italiano che recepisce subito i fermenti terzomondista di
Ivan Della Mea canta
Le canzoni legati a Cuba c'è esplodono i giovani cantautori e quindi questo gruppo si sposta sempre più dall'idea nella ricerca filologica all'idea dell'intervento diretto e quindi il nuovo canzoniere tutto più spostato in una prospettiva che in qualche modo già legate al clima del sessantotto e già nel modo invece era stato capace di tenere dentro queste istanze nuove vento Partito Socialista ecco questo è anche uno degli aspetti più interessanti
Cioè che questa come dire questa ricchezza culturale non è qualcosa che e dentro il partito socialista perché così per lunga
Penso che viene tolta
Perché la generazione di Boselli Panzeri credeva fortemente nella nel partito come strumento cardine della lotta politica della lotta di classe
E quindi è molto importante quindi riportare l'asse di Bosio non verso quello che è successo dopo il Sessantotto in Az
Ma verso questo dialogo con Gianni Bosio quindi il Lido di Valerio ci aiuta davvero a venti postare l'immagine di Bosio a riscrivere un po'la storiografia su questa fase di grande sperimentazione
Nella cultura socialista di sinistra e legate appunto al Visconti testimonianze e all'esclusione di nuove tematiche per cui appunto quella della storiella io chiudo con due cose forse sto parlando troppo
E se appunto chiedo ad Albertini di farvi cenno quando devo vicina nelle conclusioni io chiudo con due go qualcosa è una è questa
Della fusione della storiografia dentro un processo di uso pubblico della storia
Cioè Bosio fa e storiografo ma al contempo è editore organizzatore di cultura il dialogo con l'Ussuri il dialogo con Nenni è sempre animato da nei due stanze
Quella di volere ricostruire dei fatti storici ma anche quella di voler usare il mito vivente incarnato da queste figure che sono state leggenda nella non su una leggenda vivente un enorme della Grande Guerra delle lotte dei contadini e dei pastori sardi quella di Nenni altrettanto leggendaria per i militanti socialisti
In questo libro il dialogo forte fra i due legato all'idea delle culture sovversive come matrice di una identità socialista bene
Di che culture c'è si parla di cultura sovversiva culture il compie accezione in inteso questo termine dai due
Protagonisti è un'accezione più illuminista o è un'accezione più antropologica ecco a me sembra che tutto sommato il lavoro di Borges si deve anche da questa intervista
C'è una spinta più antropologica quindi chiede e c'è la storia di Vittadini e fatta di elementi della vita quotidiana e sono molto importanti oggi per capire leader politici e il loro tempo
Ma al tempo stesso voce una realizzazione politica che porta anche a essenziali Zard queste culture sovversive che cosa sono il rischio è che ci sono immaginate come concezione del mondo ideologia come qualcosa di mi statico di ufficiale
E quindi è questa è un'attenzione forte
Sarà una pratica della storia orale che apre alla o lo ha una dimensione più antropologica uno scontro politico un attimo di teorizzazione politica che invece poi spinge ma essenziali Zani queste nozioni
Questo è un tema di dibattito che spero potremo riprendere in altre occasioni
Grazie grazie ad Antonio Antonio ecco
Grazie Antonio Manelli per questo suo intervento che è appunto entrato mi pare giustamente nel merito
Del del volume e dei suoi pregi e delle novità direi che insomma non mi sembra che emergano rispetto a a quello che si poteva dire che si diceva in passato
No adesso darei la parola a Paolo Martena anche perché ho fatto piccolo anche anche anche Paolo conosco dall'inizio però non sono cinquant'anni di scena attivando giravi appunto a studiare verso via alla in Gramsci dirlo illo tempore diciamo
E ed è professore ordinario di Storia contemporanea a Roma Tre dove insegna anche storia dei sistemi politici europei
E si è occupato soprattutto diciamo di partito socialista italiano del momento sindacale a partire ricordo appunto quando se ne parlava anzi se non sbaglio è pubblicato prima un articolo sussistono sedici private uscisse il libro
Il libro che si intitola il partito inquieto organizzazione passioni politiche dai Socialisti italiani dalla Resistenza al miracolo economico insomma la la lasso di tempo il cui gioco uguali in in quel libro
A se anche anche la scuola speranza si intrecciano ovviamente con quella di Valerio viaggiamo dati gli interessi comuni e anche data la collaborazione pure con la casa editrice PDS insomma
E il lavoro perché ha fatto sorgere Aldo
Nicola e e poi si è occupato diciamo di storia
Delle origini confederazione già dei lavoratori e ha scritto un'ottima sintesi della storia del Partito Socialista Italiano dalla nascita fino alla fino a novanta al novantaquattro
Questo libro fa parte di una collana di Carocci e di questo ne sono usciti soltanto il mio società riescono per infine senza sesso purtroppo si sono fermati salva anche se ci sono un po'di problemi con i partiti
Purtroppo si sono si sono fermati ma c'era un progetto ti ricordo insomma anche con con altre età io tra l'altro sempre durata utilissimo sempre super concerne scritta molto bene molto chiara
E non è facile insomma fare queste sintesi anche perché io comunque ho tutta l'asta del PC che novantuno cioè Ventura novantuno insomma un po'meno
Questo naturalmente ben più lunga e intrattenuto qualche sedicesima in più La sette e bergamasco dottor Grasso se abbiamo dovuto lottare per per i sedili per i sedicesimi fatti forse era difetto dalla collana
Da ultimo comunque
Paolo si è occupato di questioni più legati alle vicende francesi
Assicurazioni sociale in Francia negli anni Venti
Uscito questo volume nel diciotto e poi anche dell'Internazionale socialista gli Stati Uniti eccetera e poi però ci si è anche occupato di molte altre cose con molti saggi sulla storia del cinema degli audiovisivi
Impegno avviso punta
L'avevo già a tutto tondo
Allora visto che ci sono stati alcuni riferimenti biografici non mi sottraggo non c'ho pensato però non li so non mi sottraggo Padova e dall'Estonia o sul gossip e quindi a questo punto l'aveva annunciato però posso tranquillamente ricordare che dovevo fare dovevo cominciare la tesi di scrivere la tesi di dottorato
E avevo il blocco dello scrittore va bene questi gli scrittori eccessivo l'horror vacui della pagina bianca non riuscivo a cominciare il relatore era Pietro Scoppola grande maestro ma un po'incalzante e la persona con cui mi ero laureato negata nasce peggio mi sento perché era molto burbero e quindi mi mi trattò malissimo perché non comincia a scrivere
E in che lo blocco avevo conosciuto Valerio alla alla Fondazione Nenni e quindi andare da lui e ci fu una specie di sedute psico psicanalitica nel suo studio di casa
Ma ore
In cui lui mi ascoltava e parlava adesso non so non mi ricordo che cosa ha detto Valeria sinceramente non me lo ricordo Prati di una seduta psicanalitica adesso evidentemente aveva una parcella dopo alcuni anni avrà una dei tassi di interesse
Va bene viene piccolo riconosci in qualche modo a trovare il modo per sbloccare non sarà venuto un capolavoro per primo capitolo però cominciato a scrivere e quindi ci fu ma eravamo ci conosciamo già danni minimi rivolse Louie Louie fu molto paziente nell'ascoltare
I miei tormenti di di di ignoti il giovane dottorando doveva cominciata a cimentarsi in queste cose
Allora era esso arrivo come ultimo dei relatori e come spesso accade o un po'finito le cose da dire perché sono stati detti prima quindi mentre gli altri parlavano cancellavo negli appunti che avevo preso però a questo punto nelle cose che sono rimaste vorrei concentrarmi su i meriti ma anche i limiti dell'azione di di Bosio quindi non magnificare soltanto le virtù delle persone che sono raccontate
Ma anche mettere in evidenza come questo libro racconta una una una figura sottoposto da vari punti di vista piuttosto sfaccettata per collocarla era una dimensione in una dimensione più ampia
Allora cominciamo demeriti malconcio a trattarlo bene
Quindi indubbiamente né meriti di Bosio cioè il fatto di essere stato un operatore culturale di grande ambizione e grande capacità
Che in anni difficili si scontrava con intellettuale del partito comunista quindi aveva questo desiderio molto ambivalente e quindi carico anche di pericoli e di insidie di creare un polo di rinnovamento culturale
Che però fosse capace di muoversi all'insegna della più completa e totale autonomia come scrive come scrive Valerio e quindi c'è già subito un primo scontro nel lontano mille novecentocinquantadue con la rivista Movimento operaio
Perché Bosio con età alcuni allora giovani intellettuali del partito comunista voleva portare avanti questa operazione che si traduce in uno scontro qui o un posti per non ho messe post-it
Qua e là caso finge di aver letto il libro ma perché veramente ho letto dei pezzi
E quindi per esempio ho scritto anche la pallina per essere sicuro quindi a un certo punto A pagina novanta sei tu fa notare che dopo lo scontro con alcuni di questi giganti Zangheri e altri
Boso si tiri indietro perché considera il vorrei inserire l'esperienza di movimento operaio in un altro contesto un arretramento
Del progetto originario e un'intenzione compromissoria di un'aspirazione ottenere un riconoscimento da parte della cultura ufficiale
E accademica questi sono però le tue e qui ci sono secondo me sia i pregi sia i limiti del personaggio quindi le sue potenzialità ma anche i problemi che poi dura ha incontrato perché
Il desiderio dell'autonomia
Quindi quando si arriva nel mille novecentocinquantasei
E se arriva la destalinizzazione c'è questa grande speranza che scrive a un certo punto anche un'illusione di un'uscita dallo stalinismo a sinistra
E l'idea di Bose di quindi di poterla portare avanti sia sul piano culturale che sul piano della militanza allora sul piano culturale c'è stata l'operazione di voler studiare la base la base militante quindi uscire da una storia dei partiti e della politica i regimi entrata nella storia il de delle culture dell'ideologia
E in questo quindi tutti gli stimoli che sono arrivati dalla la Di Martino dall'antropologia
Quindi tutti gli stimoli che sono arrivati dallo studio che si faceva della cultura dei contadini
Che però in quegli anni andava modificata perché era in corso la grande emigrazione di massa e quindi bisognava prendere tutti gli spunti che arrivavano dagli studi antropologici sì sulla storica sulla storia dei contadini e sulla cultura dei contadini
E applicarli a questi contadini che sino rubavano e quindi l'esigenza di studiare la cultura del proletariato inurbamento
E questo è stato uno spunto che all'epoca non ha attecchito immediatamente ma offerto poi i degli impulsi importanti all'idea di studiare i grandi partiti di massa studiandone anche se non soprattutto la base la base militante
Quindi partiti come grandi organizzazioni collettive
Che non erano la cui storia non si sviluppava soltanto con le correnti vertice il toto leader ha detto una cosa lato ridere han detto un'altra ma cercare di capire anche qual erano le interazioni tra vertice e base eccome questa militanza di base animava la vita di milioni di persone
Perché la storia dei partiti di massa del Novecento significa studiare la storia di migliaia e migliaia di militanti quindi anche se si vuole una storia sociale della politica che può sembrare un ossimoro ma che in realtà ha una grande ha una grande forza anche qui mi permetta questo utile aggiungere una piccola riflessione comunque c'è anche un ricordo personale
In una delle fondazioni culturali che
Che conservavano questi archivi che conservava una serie di lettere di militanti di base a Nenni mi si diceva mano guarda con le lettere se niente di che sono noti all'occupante
Sono brava routine occupare complimenti
Io insiste Ivo vuole studiare queste lettere di militanti di base e mi si continuava a dire no guarda non è importante
Dai oggi dai domani a un certo punto mi hanno detto di sì secondo me più test chiediamo scocciato isola quindi per togliermi davanti guardava Berthier so queste lettere dica così potrei verificare di persona che non conta nulla e invece no lì c'era una miniera d'oro
Di militanti che con italiano spesso incerto con un una penna proprio spesso incerta una volta Connor muoverà foto rilievi proprio queste persone ai fini dell'analfabetismo
Che partecipavano alla vita militante di un partito di massa degli anni cinquanta e sessanta con delle modalità che oggi sono dimenticate quindi così come esistono i libri sulla storia quotidiana del Medioevo
E oggi si potrebbero scrivere i libri sulla storia quotidiana della militanza di base perché è una realtà completamente uscita dal nostro orizzonte cognitivo ecco quindi la risposta è stato l'asse di ricerca sulla base militante ed essersi concentrati sullo studio della base militante dei contadini rubati è stato un impulso che nell'immediato non ha dato grandissimi risultati
Ma che ha seminato ha consentito di poi raccogliere dei frutti che sono arrivati nel tempo un altro spunto che arrivò in quegli anni e che in quel momento non fu raccolto fu quello della storia orale
Che all'epoca incontrava moltissime diffidenze ostilità anche qui mi sono segnato una cosa che è scritto a pagina sessantasei perché c'erano appunto
Le difficoltà dovute all'ostilità della cultura accademica
Ma anche non c'è non lo sapevo non c'ho pensato la diffidenza dei partiti di sinistra
Condizionate dalle dal dallo storicismo di matrice crociana
E guardinghi verso metodi e criteri di indagine derivati dalle scienza sociologiche di matrice statunitense e quindi sospettati di esprimere informa coperta l'ideologia dell'avversario di Class sebbene oggi la storia orale abbia sia stata non voglio dire sdoganata ma se è stata molto più accettata però queste resistenze
Bella sono ancora molto forti mi è capitato recentemente di una dottoranda per Roma tre che è vicepresidente della sono Giulia Zitelli Conteh
Stava facendo sta stava conducendo una appunto Sacco sta terminando una ricerca vivo sulla di storia orale
Nel collegio di dottorato ci sono anche storici dell'arte miglioristi antichisti ad un certo punto è arrivato un una persona che fa storia dell'arte medievale che ha mosso delle obiezioni diciamo poco consistenti
Anche abbastanza irruente di nei confronti di questa dottoranda
Va bene mi sono trattenuto dall'osservare che non sapevo che mi dei visti facessero le sedute spiritiche
Per fare storia orale quindi sapessero come si fossero orale e quindi mi sono limitato a notare che somma certe osservazioni erano poco fondate però ecco certe resistenze ci sono ancora quindi posso immaginare le resistenze che ha incontrato
Perché l'imputato Bose degli altri quaranta quaranta cinquanta anni fa
Detto quali sono i meriti che sono indubbiamente questi ci sono anche dei
Dei notevoli limiti nell'azione che venne imposto dall'epoca limite a volte addirittura volontariamente ricercati perché nella rottura che ci fosse un movimento operaio con i comunisti
E nella cercare un'uscita da sinistra alla allo stalinismo
C'era anche una autentica vocazione minoritaria
Quasi un autocompiacimento della consideravano condizione minoritaria per esempio nelle lettere tra Nenni Boso che ci sono pubblicate in appendice questa vocazione minoritaria emerge con chiarezza un orgoglio
Di essere minoranza ora qui però c'è un ripete problema
Perché nel momento in cui voi fare storia nella classe come diceva Bossi
E voi incidere nella storia della classe operaia ti deve porre il problema di saper influenzare
Le masse popolari se per incidere nell'evoluzione culturale delle masse popolari
Quindi quando coltivi deliberatamente e con una certa dose di autocompiacimento per la propria purezza questa vocazione minoritaria corre il rischio di diventare ininfluente e questo rischio Bosio lo ha corso in maniera piuttosto consistente un rischio che si che sia esplicitato in due aspetti
Perché
O interi nella cultura popolare di massa attraverso il cinema i i i Circuiti di comunicazione di massa popolare
Che sono veramente molto meno sofisticati delle grandi Coty Courier storiografiche crociano delle o delle grandi categorie storiche che però incidono obiettivamente nel formare la cultura delle masse popolari
Oppure interi né Circuiti organizzativi dei partiti di massa ma da questo punto di vista Bosio non ne voleva sapere
Allora a quel punto accetti di incidere sulla vita delle masse popolari attraverso un'azione di governo di stampo socialdemocratico quindi migliori i diritti dei cittadini e quindi riesce entra nella loro vita
Ma nel momento in cui rifiuti deliberatamente la cultura di massa circuito organizzativi e modello socialdemocratico rischi di condanna arti all'irrilevanza
E questo è stato il vero limite nell'esperienza di personaggi come Bosio alla finiti studiamo Noè però all'epoca in effetti non non riuscivano a incidere in maniera materiale quindi studiare queste persone e studiarne la loro avventura intellettuale
E lo studio di come sono stati piantati disegni molto importanti i cui frutti però non hanno dato risultati immediatamente vanno dati a livello culturale molto tempo dopo perché altre persone che hanno studiato i Queen hanno potuto eventualmente raccogliere certi spunti e questa cosa emerge anche nell'intervista nell'intervista Nenni perché un'intervista fatta nei primi mesi del mille novecentosettanta e quindi l'intervista molto malinconica
Per l'intervista di un leader politico che attentato l'esperienza del centrosinistra
Ha tentato l'esperienza dell'unificazione socialista e quindi di un partito socialdemocratico di massa e all'inizio del mille novecentosettanta teme di aver fallito entrambe le esperienze anzi di più all'inizio del mio novecentosettanta non sa che si stanno per approvare lo Statuto dei lavoratori e la legge sul divorzio
All'inizio del settanta e fresco a febbraio del settanta e fresco da piazza Fontana quindi teme che si possa dire addirittura una regressione
Quindi questa intervista è umanamente molto toccante
Perché l'intervista di un uomo che sente il peso degli anni sente di aver tentato esperienze per incidere materialmente nella vita quotidiana dei di milioni di persone e teme di andare incontro ad una grande sconfitta
Ed è una intervista umanamente molto toccante perché l'intervista di un leader politico che avrebbe avuto molti motivi per non concedere la Bosio tutto sommato no con tutti gli intellettuali che lo circondavano qui dall'intervista un uomo che lo ha criticato l'ho combattuto
Né ci si vede questo leader politico Pietro Nenni
Che fa lotte politiche ma anche molto aspre ma non fa mai venire meno il rapporto umano con le persone che lo hanno circondato in questo c'è un altro altri aspetti che emergono questa emerge molto nella nel carteggio Di Pietro Nenni
Capita spesso di leader politici o altri personaggi che gravitano intorno al Partito socialista che più volte nel tempo Manta annunciano la loro rottura politica con Nenni apre gli scrivono per dirgli che gli dispiace
Politicamente non sono d'accordo però gli dispiace umanamente aver rotto con lui
Ed evidentemente Nenni era un uomo che con una carica di un di umanità talmente forte da superare personalmente i motivi individuali di rottura e quindi concede un'intervista ad un uomo che politicamente lo combattuto matusa da suscitare evidentemente anche degli altri questo atteggiamento
Quindi un uomo che riusciva poi a lasciare intorno a sé
Una carica di solidarietà ed umanità che andava ben al di là dei conflitti politici quindi sia il carteggio sia l'intervista sono il segno di un momento storico molto particolare ma sono il segno di una leader politico che è stato capace di lasciare una traccia nella storia del Paese ben al di là dei risultati pratici che poi sono stati raggiunti
Mi fermo tazze
Grazie grazie anche a Paolo mi sembra che effettivamente di di di questioni con come ho detto no rivedere livelli da Joe questi questi temi eccetera fa pensare insomma no
In questo libro si lamenta questo grande questo grande pregio mi pare interessante come voi tutti e due abbiate insita anche sul sul fatto che effettivamente e Bosio è è un organizzatore di cultura cioè accidenti è fatto un lavoro enorme no da questo punto di vista e e però che vuole fare anche opera diciamo di di storico eccetera e la non so se c'è e e altro insomma naturalmente ci sarebbe da dire ma io vorrei lasciare spazio eventualmente se c'è
Qualche domanda non so se posso intervenire
Lo devo devo venire qui si senza
Non so se posso intervenire
No no chissà
Non c'è nessuno nemmeno da chi è chi è collegato perché non so se posso intervenire con successo
Però non so
Io
E dovrebbe venire qua per
Costretti non a norme azione la registrazione normali funzionava
Faccio
Pubblico
Tomba
Io devo dire che sono stato incuriosito
Non tanto
Dall'intervista a millenni
Casi quella di Nenni in qualche modo
Abbastanza studiata si trovano tantissime cose ma incuriosito il fatto che
Si parlasse De Bosio
Perché Riboty o realtà lei che se ne parla così tanto però è un personaggio
Che in un certo momento beh io son del quarantasei quindi diciamo che
Faccio parte di un di una lotta di un percorso politico che viene un po'prima insomma rispetta Bosio intendo anche se molti in realtà
Ha fatto anche
La lotta partigiana
E per noi dir la verità forse
Si è rivelato in qualche modo più per
Per i dischi che sentivamo attraverso i quali
Comunque
Savate onesto tentativo
Di dialogare
Con
Comunque la gente comune con i militanti io mi ricordo gente che ascolta questi rischi
In qualche modo pur non conoscendo Bosello propriamente non avendo mai letto Marco nulla deve perché poi le sue riviste
Ma anche quando ha diretto l'avanti insomma ha diretto o comunque ha lavorato alla tua mi pare che l'abbia dire
Comunque era abbastanza
Diciamo un po'di nicchiano specie queste opere estivi rischi giravano e comunicavano in qualche modo forse c'era
Tentativo di riportare
La lotta politica attraverso attraverso queste sollecitazioni insomma voglio dire ma incuriosito proprio il richiamo alla figura del Bosio
Che è un personaggio che probabilmente io per questo son contento che Valerio abbia ritrovato questi documenti
Preparare forse andrebbe studiato un pro del più perché avuto comunque
Il suo peso attraverso altri strumenti che non erano quelli
Del partito che erano alti insomma ma che in quel momento comunque portava un suo bel contributo alla lotta politica
Io poi va be'ho fatto parte anch'io del momento studentesco Luther secoli ma insomma ormai che mi sono iscritto al Pci che nel sessantacinque insomma
Son passati tanti anni è passato tanto tempo comunque mi fa piacere che Valerio abbia ritira abbia trovato non so come
Perché ci vuole pure testardaggine ballare a trovarsi documenti abbia dato sui documenti e che oggi possiamo leggere questo libro che sicuramente ci trattanti stimoli
Grazie da da quant'anche sottolineava Antonio Fanelli ci sono anche molte altre interviste insomma non su cui lavorare su questo e
Non so se qualcun altro da dire qualcosa possiamo dare la parola all'autore
Ho avuto problemi sì
Ha già Giorgio solerti
Innanzitutto vi ringrazio veramente
C'è un un piacere e un onore
Per me questa giornata in vi sono molto grata e ringrazio i relatori
Antonio ci spinse soft cioè ci sei ancora sì
E ringrazio i relatori e e vorrei ringraziare sentitamente l'istituto e Fondazione Gramsci che mi ha ospitato una cortesia e generosità diciamo la vita di altri tempi
Che ai relatori oltre un ringraziamento anche una una un'osservazione c'è Albertina
Ha ha rivelato il mio mestiere d'altra parte qui c'è qualcuno
Che che che che lo sa perché insomma avverbio abbiamo fatto insieme e e allora è venuto in mente una cosa che appunto forse quel signore là in fondo del mio è stato il mio direttore che c'era sempre come perché io lascio fare tardi terre per i resoconti perché una delle dei lavori delle dei federali Commissione e scrivere resoconti ne abbiamo comporta arrivata recentemente
Che allora ogni tanto mi capitava parte Pacchioni
Insomma ero bravino me la cavavo abbastanza bene non è un merito come avere vinto il campionato provinciale ribatte Moro però insomma e mi capitava che qualche senatore venisse da me e mi disse ma se mai veramente ha detto questo nido si chiamano detto bene
E meno male ecco io mi trovo un po'nella condizione di quel senatore cioè ha veramente ha detto questa vi ringrazio se l'avete avete ne avete chiarito le idee e quindi mi rimane molto poco da dire
Molto poco che una cosa ecco
Riprendo quello che
Il quello che ha detto Paolo da ultimo sulla malinconia di questa intervista
Questa è un'intervista che in sé
Lo ripeto non è molto lunga che probabilmente diciamo ce ne sono di di meglio e di più belle intervista lo sto molto bella anche narrativamente non molto efficace anche perché lo sarà un narratore straordinario quindi insomma Nenni ed
E più un
Sono più più dimesso più però più discorsivo però è un'intervista emblematica di un di una relazione da due persone con la l'idea del libro nasce un po'da questo e cioè che in trasparenza dall'intervista si può leggere il rapporto tra questi due tra queste due figure io
Schematizzando molto ecco vorrei sottolineare tre aspetti di questo rapporto
Anzitutto l'interesse di Gianni Bosio storico del movimento operaio verso la figura di niente
Gianni Bosio
Comincia apre diciamo la la sua attività di studioso
Con la fondazione un po'prima anche con gli articoli su Quarto Stato ma con la fondazione di movimento operaio che del quarantanove
Studiando soprattutto quelle che erano appunto quelle che lui definiva le radici autoctone del del movimento operaio e quindi diciamo il
La prima internazionale fondamentalmente che la la prima i primi dirigenti la prima internazionale l'Italia venivano dal da quel manto ma politico molto interessante del Garibaldi Nismo il radicalismo il mazzinianesimo e via dicendo si forma attorno a queste figure torna Miotti Viani a militari sigari sono garibaldini
Che diventano dirigenti dirigenti del movimento operaio in qualche modo
Nenni rappresentava una figura emblematica anche siepi con Ale di quella tradizione di quella cultura
Repubblicano
Radicalizza fortemente radicalizzato a sinistra nel momento in cui no tutta la
Come dire tutti i partiti di sinistra nel primo decennio del del Novecento attraversano questo percorso al all'insegna sotto diciamo il titolo generale dell'Anpi Giolitti istmo
Che che poi il calderone la cui decantazione si avrà soltanto con con con l'intervento in guerra
Punteggio repubblicano socialista
Figure con esperienza filtrata attraverso il dramma dramma storico delle dell'interventismo e della guerra quindi con diciamo se vogliamo una figura emblematica nelle mille novecentocinquantotto in appendice a una
A un saggio di Gaetano Arfè sulla federazione giovanile socialista che venne pubblicata
No scusate minorenne centocinquantotto dopo comunque l'anno non me lo ricordo a un certo punto Bosio dice proprio bisognerebbe lavorare studiare su quella generazione di dirigenti
Del movimento operaio che si forma nel primo dopoguerra
No tra l'altro punto i centenari aiutano stiamo entrando in un periodo in cui probabilmente questo periodo verrà verrà studiato ieri io ho avuto il piacere di di seguire la presentazione dell'Atlante Perdonanza politica
Del del primo dopoguerra che è un'iniziativa del dissero Parri mi sembra veramente molto molto congrua i data al momento del tipo di riflessione anche che va fatto anche per motivi di attualità che non staremo qui ovviamente hanno e indagare quindi c'è un interesse storico cioè per per Bossi nemmeno è un'icona rappresenta un qualche cosa che va molto al di là della contingenza nella contingenza politica c'è un interesse politico per l'appunto perché diciamo il presupposto della autoporto nenia della delle radici autonomo autoctone del movimento operaio italiano è ovviamente l'autonomia
Quando insomma quando Bose parla di auto torno tempi in contrapposizione a che cosa lo ne parla in contrapposizione a una etero non mia della tradizione comunista
Cioè il tema che poi tra l'altro viene ripreso durante la Resistenza da Rodolfo Morandi nel famoso articolo in cui scrive ma per noi comunisti a differenza che i comunisti comunque seguono il disegno
Politico ideale tracciato da Mosca in meno fondamentalmente ecco questo diciamo è un tema che che poi si si dipana nel tempo fino al fino alla crisi del cinquantasei quando appunto l'autonomia diventa il il il punto centrale di una
Se vogliamo rifondazione politica del del socialismo italiano un'altra Rifondazione oltre a quelle di cui tu hai parlato con tanto acume nel tuo libro
Sul di ormai di di qualche anno fa
Va be'quello quello mio scusami e dell'ottantatré dell'ottantuno cioè probabilmente
Sì qualcuno dei presenti non era neanche nato e Lorenzo voglio dire
Tutto sommato detto molto più recente ma comunque che l'autonomia l'autonomismo socialista appunto quel come dice al seno in un'intervista molto interessante si dipana su Südwest su due filoni ora effettivamente bisogna dire una cosa che per Nenni l'autonomia e soprattutto un problema che riguarda i rapporti tra i partiti
E quindi diciamo la capacità del Partito socialista di rimettere in movimento un quadro politico fermo e di porsi al centro di questo di questo progetto politico per il socialismo di sinistra pensieri
Bosio Foa per altri aspetti Pirelli e quanti altri è un po'diciamo così l'autonomia della classe rispetto alla
Quello che boss Kamel centralizzato potere politico di classe no c'era un po'questa questa cosa un po'di così come l'anti burocratismo a tutti i costi
E e però voglio dire quello che poi diciamo assurge a progetto politico è quello di Nenni
Quello di boss della sede dal socialismo di sinistra rimane un progetto indefinito o meglio che come diceva appunto Paolo nella sua nel suo intervento
Mette dei semi ma dei semi che germogliano fuori da quel contesto in altri contesti più diversi e anche successivi cronologicamente
Quindi l'interesse politico è tutto centrato attorno all'autonomia entrato nel misto riccamente rappresenta l'Autonomia Socialista perché non non dimentichiamo che Nenni si afferma come dirigente del partito socialista e opponendosi alla alla fusione
Alla fusione decisa
Al quarto congresso dell'Internazionale comunista il ventidue e ha che viene rigettata da un corpo politico quello del partito socialista dettata un corpo politico lacerato ormai siamo in una condizione quasi quasi comatosa ed è il però al momento in cui Boso si afferma Nenni si afferma come come dirigente
E il terzo versante che è quello dell'interesse culturale che diciamo lei da questi due questo personaggio che emetteva domo per punti e quindi sono molto schematico ma su questo a cui vorrei dire
Vorrei dire una cosa che
Bossi in qualche modo ha costruito la sua autobiografia intellettuale sulle pagine che lui dedica alla vicenda del movimento operaio nella nel giornale di norme delle culture
E quindi appunto una
Una narrazione che è stata presa per buona da tutta una corrente storiografica fee
Soprattutto ma non solo
Diritti insomma in qualche modo a come dire legittimato quella quella rappresentazione ora con la rappresentazione per indubbiamente degli elementi di verità
In effetti era stato diciamo su quella che era una divergenza
Che probabilmente si sarebbe in altri contesti dati tempi sarebbe potuto chiudere comunale un'intesa
Stare vitale ad alzare la rissa fra Stato italiano farà riflesso del movimento operaio e quant'altro
Ma probabilmente sì in altri tempi si sarebbe giunti a un'intesa in realtà appunto c'è questo irrigidimento di di entrambe le parti e ma non è tanto questa la fossa
La cosa importante quanto
Io devo dire qui tratto sud sono tributario di di quanto ha scritto
Nardi di ascolti di quanto scritto Gilda Zazzara su sull'argomento mi sono limitato così a riportarle cercando di ricontrattualizzare sulla critica che che Bossi e fa la politica di unità nazionale no
Però ecco quello che mi sembra importante questo perché a un certo punto nel sessantadue quando Bosio apre il congresso del del PSI per per il sessantesimo
Prince il sessantenne dal settantesimo anniversario
Della fondazione a un certo punto lui da una descrizione molto precisa di quello che è stato un momento operaio cioè parla di un di una rivista che ambiva
Ad essere autonoma dei partiti autonomo dall'Accademia che stare in mezzo alla classe quel progetto fallisce
Fallisce clamorosamente
Era un progetto il realizzo delle Dario ma soprattutto a progetto che che fallisce che non che non riesce anche qui però si ripropone riesce a riproporlo in altre modalità con altri schemi quando
Comincia a farsi
C'è chi dice padre io preferisco antesignano della storia orale cioè quando effettivamente Boy quella Progetto così enunciato in questo modo così lo dico tra molte virgolette del contabile che non amo stare in questo modo ma così ideologico
Che invece si sostanzia di un progetto concreto che è quello appunto del trattore di Acquanegra della storia orale nell'ordine al magnetofono cioè la l'idea che tutto sommato
Lo dicevate benissimo quei prima
Questa storia
Del mondo popolare subalterno è una storia che si può costruire attraverso creando anche anche nuovi paradigmi anche nuove
Nuovi nuove metodologie ma che comunque come dire non ha più quel sapore velleitario della moglie del la rivista che ambisce a collocarsi
In mezzo alla classe e in una posizione appunto anch'essa di di autonomia lo dico questo perché in realtà come dire questa autobiografia intellettuale che Bossi ho costruito di se stesso in qualche modo lo ha penalizzato
Perché ha messo in ombra altri aspetti della sua
Della sua vicenda politica e intellettuale in particolare appunto quello che voi avete messo benissimo il rilievo che la punto
Straordinaria capacità di essere un organizzatore di cultura mi mi Xabi capitato di
Con le questioni europee delle gemmazione lamentato del rischio un articolo un breve articolo sulla su Bossi editore ma servitore è un innovatore non lo straordinario
Nel
Cinquantasette mi sembra pubblica un un libro inchiesta di gesso il lusso che praticamente o un uno dei primi libri Storia orale all'epoca pensavano fosse nostra giornalistica ma in realtà lei lavora sull'intervista esattamente come poi avrebbero fatto molti anni dopo
Si inventa i dischi del sole lo ricordava darlo ma io aggiungo anche una cosa che l'intervista Menni nasce come lo dice lo scrive nella lettera in cui si chiede l'incontro con un risarcimento
Perché apro una parentesi da chiudere visivamente perché in realtà Bossio
Aveva chiesto a Nenni di fare un disco
Di propaganda
I dati sul su due facciate sulla facciata c'erano stornelli di dice lui e canzoni popolari e di protesta astratta c'era un appello elettorale di
Di Nenni lo fanno e cinquantacinque l'anima con gli spot ecco perché perso alcune cose Nanni non ne voleva non ne voleva sentir parlare voi sapete no la cosa che
C'è un credo di averlo messo né di perdono dell'arte non me lo ricordo se l'ho scritto no comunque ve lo dico c'è un fonogramma di pensieri
Ah Bossio c'è guardi c'ho parlato con Nenni non era scritto che possono Guerra di Spagna c'ho parlato con Nenni
Non c'è verso di convincerlo a pubblicare nella collana del Gallo c'era la collana Omnibus selezionati Che perché non vuole che il suo libro sulla Spagna vada insieme alle lettere dalle casse chiuse
Che Lina Merlin aveva pubblicato pochi Prodi-bis per e Cermelli non ne vuol sapere di questa storia qua
Gli chiede gli chiede dice ma abbiamo obbligato ma ma marionette burattini
Nemmeno gli risponde cioè voglio dire su alcune cose chiaramente c'era una distanza però c'era c'erano anche l'intuizione culturale non è mi Bossio pubblica tutta una serie di libri
Su temi appunto che investono nodi fondamentali diritti civili in questo Paese il divorzio il controllo delle nascite la la la chiusura
Delle case di tolleranza che in qualche modo le pubblica negli anni Cinquanta contano sono antesignane di una politica poi poco il Partito socialista aveva fatto proprio no perché poi chi porta avanti la politica del divorzio sono soprattutto i i patti di là i partiti laici e il Partito Socialista
Quindi da questo punto di vista è un precursore lasciamo perdere diciamo i i grandi temi appunto le leggi la cultura popolare i dischi del sole ma proprio c'è una una intelligenza
Qui di l'intelligenza o con l'organizzatore di cultura anche se volete la capacità di cogliere quali sono i punti su cui su cui lavorare e che quel vorrei concludere spero di essere stato troppo lungo insomma
Vorrei concludere su su
Su una cosa che a me mi ha mi ha molto colpito che cioè sull'intervista l'intervista a varie chiavi di lettura
La parte sulla non vi annoio solo sulla parte commenta da parte sua la settimana rossa salvo farvi notare quel bellissimo cammeo in colui dice c'è una non appena abbiamo
C'è sui fuochi CED tutti sovversivi di tutta Italia raggiungono Ancona in bicicletta in bicicletta d'interno sembra è quasi un'immagine cinematografica
Evoca più basta il titolo Casey altra però insomma un'immagine molto molto suggestiva e perché lui parla della sua giovinezza
E quindi questa è l'altro aspetto della della malinconia e e che parla di di di una di di di una giovinezza che si conclude con la sua adesione convinta all'interventismo che apre un capitolo doloroso per me meno riportato
E quando molti anni dopo
Nazario Sauro un offrì pubblicare un libro sulla storia di Bologna durante la guerra che racconta delle feroci polemiche anti socialiste e anti interventista di Nenni indenni qui avrà una condotta esemplare no perché
Quando soffrì
It su indicazione di Bosio
Dice
è io ti mando questo libero che insomma non so se poi ti ti fa piacere pubblicarlo
Lei mi dice subito di sì dice a un libro Maro ma va pubblicato mentre invece Francesco De Martino
Sembra è più perplesso sembra quasi che voglia voglia che invece Namib vuole che questo libro avendo pubblicato e pubblica
Un un testo secondo me molto bello che la lettera autocritica su indicazione su consiglio di Bosio elettrodo pervenuto inermi racconta diciamo la sua esperienza interventista ovviamente
Dal punto di vista di chi poi quell'esperienza aveva elaborato quasi come un lutto quasi con un lucchetto
è veramente è veramente una cosa notevole ma non di questo voglio parlarvi per concludere ma di o di un altro di un altro punto cioè nell'intervista a un certo punto
C'è un Bosio propone a Nenni una sorta di parallelo tra il primo governo Giolitti e il centrosinistra cioè dice come
Siccome il primo governo Giolitti in qualche modo è stato espressione di un riformismo delle istituzioni che ha alimentato che diciamo è stato causa ed Effetto di una crescita del movimento in quel caso operaio allo stesso modo
Boss dice e lo dice dall'altro da critico della politica socialista era uscito proprio perché non voleva l'alleanza con la DC da un certo punto gli dice
Comunque siamo più liberi riecheggiando Raul il titolo dell'Avanti
E il famoso davanti comunque siamo più liberi ci sono condizioni di maggiore libertà che sono a loro volta un volano del del movimento del movimento studentesco del movimento operaio siamo nel settanta quindi e lì le risposte di Nenni se leggete vi rendete conto Nenni libertarie giacobino ci sta Sono aperte le dice scesi effettivamente c'è in qualche modo vostri dice tu in questo senso se il padre la contestazione e lui si schermisce però in qualche modo accetta e poi c'è una nota a un certo punto un inciso
Lui rivendica i risultati grandi risultati del del centrosinistra in termini di maggiore libertà di maggiore democrazia poi dice però oggi tutto questo sembra di nuovo messo in discussione è l'ombra lunga di Piazza Fontana
Più o meno come terza punta
Ed è sorprendente perché in realtà chiede che legge i diari ricorda che quando Craxi va da Nenni in forma diversa Fontana Nenni dice Liliana cioè
Tutto sommato non ha dubbi sulla matrice anarchica e mi piace e concludo coerente con questo mi piace ricordare che il diciannove febbraio del mille novecentosettanta sull'Avanti esce un articolo in cui si dà conto delle testimonianze contro Valpreda e poi alla fine l'attrice poi ci si dice a un giudice che sta in Veneto diceva Malraux ad una borsa che forse quella del basso c'è però o chi lo sa può darsi
Però so molto dubitativo quindi realtà questa
Sì questa dimensione di incertezza sulle matrici della stragi è presente nella stampa socialista e presentati in parte la stampa comunista è presente in Nenni che però avverte appunto questa questa minaccia ecco con con questa
Ombra di di tristezza Sissi in qualche modo l'intervista
L'intervista non non allegra non la lega si concludevano politico in fondo sconfitto ad ha vissuto la la fine del suo Progetto diciamo progetto che in qualche modo coltivava dei tempi di però legname di un partito appunto socialdemocratico di massa e tra l'altro che non lo sa ma
Pochi mesi lo aspettano e poi ci sarà la bocciatura della Presidenza della Repubblica
Io veramente vi ringrazio molto che e niente abbiamo finito
Grazie
Grazie Valeria per questo giorno
Dell'intervento
Grazie a venuto a sentire a chi ha partecipato da coloro che ci hanno seguito
Su Facebook bene arrivederci e buona serata