Pianeta infanzia: investiamo sul futuro. Nidi e servizi educativi all'infanzia, un percorso di crescita e di emancipazione per le bambine e i bambini

Vent'ani a mente sola qui alla a al nostro tavolo ma è in arrivo la la nostra segretaria lì ce l'ha anche
Introdurrà questo questo incontro lei sta arrivando dalla Camera per l'informativa urgente del ministro Salvini relativa proprio ai fatti
Tragici avvenuti a nostra Nizzola nei la scorsa settimana siamo qui e voglio ringraziarvi sarò molto breve perché la giornata è una giornata particolarmente densa ed impegnativa però ci tenevo
In modo particolare a ringraziare tutti tutte voi che avete accolto questo nostro invito questo momento voleva essere un momento di
Avvio di creazione anche di una di una Rete non è nuova in in realtà non nasce tutto da zero ci sono
Passaggi momenti importanti nella storia anche del nostro partito soprattutto e a livello istituzionale che che rivendico con con orgoglio rispetto proprio la creazione di un sistema integrato da zero a sei anni a partire proprio dal decreto legislativo del due mila e diciassette però
L'iniziativa di oggi nasce sotto il segno di una frase di Giancarlo Cerini che voglio ricordare che ha ispirato se vogliamo aspirato tanto della del nostro lavoro mai ispirato un po'il motto è l'intento di di questo momento
Occorre coinvolgere l'opinione pubblica i decisori gli educatori sul significato altamente educativo della frequenza di un nido d'infanzia o d'una scuola dell'infanzia
Come può opportunità di crescita benessere gioco sviluppo cognitivo per rimuovere ogni ostacolo al successo formativo che derivi da condizioni sociali territoriali familiari
E proprio nel segno di di questa frase di questo imperativo che si apre questa iniziativa e che vogliamo appunto che abbiamo pensato come Partito Democratico e il saluto
Marta buona fuori la coordinatrice della segreteria saluto le colleghe Cecilia D'Elia e Simona mal pezzi che che sono qui con noi in questa questa mattina chi è collegato
On line chi ci segue anche sul canale YouTube della della del partito democratico questo vuole essere un seminario e quindi un momento di forte approfondimento e di
Per lo per poter cogliere in realtà gli stimoli suggerimenti le opportunità che verranno che vengono da un confronto con chi come voi in questo caso ciascuno nel proprio ambito ciascuno per le proprie competenze segue si occupa di di questi dei disservizi al all'infanzia e con un focus particolare ovviamente rivolto ai nidi nel segno di due temi importanti secondo me da un lato gli obiettivi posti dal Piano nazionale di ripresa resilienza ampi resilienza ambiziosi e importanti
Gli obiettivi che l'acciaio garanti in questo caso tra poco sarà con noi anche Anna Serafini
Pone a al nostro Paese su cui devo dire al momento riscontriamo un grave silenzio e inerzia anche da parte del del governo e quindi da questa occasione
Vogliamo rimarcare con forza quegli obiettivi programmatici e cogenti che quelle disposizioni ponevano e poi appunto creare un'occasione stabile di confronto di ascolto di programmatico di contenuti in questo caso per passare ovviamente
All'azione in in questo senso con un'azione anche parlamentare
Costante e e continuativa e
Nella nell'attesa appunto di Dl che che sta arrivando dalla dalla Camera dei deputati o passo volentieri e con grande piacere ringraziandola per la sua presenza la parola a a Tullia Musatti che terrà la la relazione introduttiva al al nostro incontro e che
Devo dire è stata ed è costantemente associata senior del del Cnr un punto costante di di riferimento il confronto proprio rispetto a queste tematiche e a tutto il percorso
Relativo al sistema integrato di istruzione educazione da zero a sei anni
Buongiorno
A tutte e tutti chi mi conosce moltissimo quindi ci conosciamo quasi tutti sa che o un grosso difetto alla voce bassa cioè farò il possibile ma vi prego di collaborare sconvolto
Io ringrazio io Irene per l'invito a partecipare a questo dibattito non sono ne sono onorata ma soprattutto sono molto emozionata
Nel constatare che questo partito riprende un percorso di discussione attorno al tema dell'educazione dei primi anni un tema che nonostante le importanti conquiste fatte negli ultimi anni
E recentemente ad un tema che abbiamo un po'accantonato nella nostra agenda politica
E questo mi è piaciuto riprendere il titolo di un convegno
Di di molti anni fa una politica grande per i più piccoli
Devo schiacciare io
Importanti conquiste quella fondamentale è venuta dopo un lungo percorso di dibattito e lotte mi piace ringraziare ancora una volta per il loro impegno Anna Serafini Francesca pugliesi che sono stati protagonisti di questo percorso
Abbiamo quale quale conquista abbiamo ottenuto un paragrafo l'interna legge centosette del due mila quindici
E sottolineo ottenuto e né e e successivamente abbiamo abbiamo
Avuto il decreto sessantacinque nel due mila diciassette che entrambi hanno istituito e definito il sistema integrato da zero a sei anni
Il sistema integrato di educazione istruzione e questo sistema hanno consolidato mettendole in capo al ministero dell'Istruzione mi fermo a istruzione e non aggiungo altro
Purché
Ma perché il nostro partito e molte delle organizzazioni che vediamo qui presenti hanno voluto un sistema ente educativo integrato per l'educazione zero a sei anni ricordiamocelo
Abbiamo riconosciuto che il percorso di sviluppo dei bambini nei primi sei anni di vita si svolge in continuità si è poco ritmi diversi per ogni bambino
Abbiamo riconosciuto che servizi educativi zero tre e le scuole dell'infanzia nella diversità delle specifici progetti educativi svolgono le stesse funzioni di socializzazione ai bambini e di promozione dell'OPA apprendimenti
E hanno tutti servizi zero tre e scuole dell'infanzia un forte impatto sull'occupazione femminile e sulla socialità e le condizioni di vita dei nuclei familiari
E quindi che non è nel giusto né ragionevole caricare sui bambini e loro fertile e le loro famiglie il peso di difficili transizioni dei servizi educativi le scuole dell'infanzia
Oppure obbligarli a forzare lo sviluppo dei bambini accettando la sciagurata opzione degli anticipi
Sistema anti sappiamo tutti di cosa parlo no anticiparle l'ingresso anticipato i bambini due anni nella scuola dell'infanzia
Sistema zero sei significa quindi impegnarsi per progettare dei percorsi di qualità
Che consenta una bambini e famiglie di transitare con lievità e benessere e con il sostegno concorde qualificato delle istituzioni e di tutto il personale educativo transitare in questi in questi deve mesi attraverso i luoghi educativi di questi che li accolgono in questi anni
La conquista la normativa è stata solo il primo passo a partire del quale è iniziato un impegnativo percorso di realizzazione di quanto previsto nel decreto sessantacinque
Un percorso che non si è interrotto attraverso ricordiamolo quattro cambiamenti e Governo nazionale due tornate epidermiche
Ma è un percorso che ancora oggi richiede da noi attenzione e sostegno
Ricordo che oltre alla predisposizione dei primi decreti attuativi
E nel Siato in pieno lo da un il lavoro di redazione ad opera della commissione zero sei istituita presso il ministero dell'Istruzione sotto la guida del compianto nostro compagno Giancarlo Cerini che Irene ha già ricordato la redazione di due documenti previsti dal decreto sessantacinque che hanno voluto definire l'indirizzo culturale pedagogico del sistema educazione dalla nascita in sei anni
Si tratta delle linee pedagogica del sistema integrato zero sei che danno corpo non nuove visione integrata del percorso educativo da zero a sei anni e l'altro documento gli orientamenti nazionale per i servizi educativi per l'infanzia
Che hanno riportato alla visione comune la ricchezza di esperienze e riflessioni maturate localmente nei servizi zero tre in molte situazioni nei quattro decenni precedenti
Bla bla teorici e poca sostanza potreste dire ma si lui sbaglia riveste perché questi documenti che sono stati sottoposti a una larga partecipata discussione nel nostro Paese
Contribuiscono a ridefinire l'orizzonte culturale del sistema integrato inseriscono all'intervento educativo nei primi sei anni in un quadro di rinnovamento dei rapporti sociali
Un quadro dove la relazione tra adulti e bambini esprime cura sostegno alla crescita fisica e psicologica l'apprendimento tutela e promozione il loro benessere attuale e benessere in futuro
In questa possibile attiva i luoghi educativi offrono l'occasione
Per sperimentare una nuova qualità di relazioni interpersonali e interne né benefici attuali le potenziali future quando
Si dovrà confrontarsi con con i contesti sociali complessi multiformi che la vita postmoderna propone a ciascuno di voi
Tutto ciò mi fa dire con Enzo anziché l'impegno a portare avanti alla discussione attorno a questi documenti
è un'occasione importante per una politica che riconosca nelle rinnovamento educazione infantile un elemento essenziale della vita sociale e culturale del nostro Paese
Il decreto sessantacinque prevede che l'offerta educativa sia organizzata con il concorso di diversi livelli di governance pubblica Stato-Regioni ed ente locale
Quello che molto spesso è stato sì soltanto un incasso e attività amministrative
Diventa ora partecipazione di ogni ente nel proprio diverso guolo a un progetto comune che richiede non solo capacità progettuali programmatori e gestionali
Ma anche una visione culturale sui bisogni dei bambini e delle loro famiglie
Di nuovo bla bla il politichese qualcuno potrebbe dire
Ma si sbaglierebbe nuovamente perché il decreto sessantacinque non è un libro dei sogni e l'intreccio di governance che disegna e già da molti anni esperienze realtà in molte aree del nostro Paese
Molte amministrate dal centrosinistra ma non solo
Il decreto porta quest'intreccio
Di di di governance assente si normativa perché ne riconosce l'importanza del realizzare un'offerta educativa e di qualità in tutti i territori
L'aria io fatto di non vedere quale sarà il costo con la
Non so
C'è un problema scusate di vecchiaia
Sì
Va be'la la realizzazione
Si può andare indietro che naturalmente ha sbagliato scusate niente
La realizzazione
E il consolidamento
Chi lo sa
No no quella prima
Poverina
Se
La realizzazione e il consolidamento del sistema integrato zero sei vanno avanti seppur secondo l'iter lento che caratterizza le azioni di governance del nostro Paese
Va detto anche grazie all'impegno di tanti funzionari ministeriali amministratori regionali e locali
è un altro passo importante infatti è stata l'approvazione del Piano pure pluriennale per la realizzazione con solidamente qualificazione nel sistema integrato zero sei il qui il quinquennio per il quinquennio mentre venti ventuno venti venticinque
Il piano è stato predisposto dal ministero allora guidato da Patrizio Bianchi e ha definito gli interventi finanziari dello Stato e compartecipati delle regioni e mi ha indicato le principali destinazioni distesa
Il piano ha imposto di istituire i tavoli intercity interistituzionali
Tra l'Ufficio scolastico regionale l'amministrazione e la regione e lanci
Questi tavoli hanno importanti compiti in particolare mi preme ricordare il compito di istituire i coordinamenti pedagogici territoriali
Che sono essenziali per definire l'attività di interscambio è una progettazione progettazione culturale coerente tra tutti i servizi esistenti sul territorio regionale
Il locale
Uno strumento importante ricopre una sfugga il sistema educativo zero sei
Che prende atto anche dell'attuale re frammentazione della fetta tra zero tre e zero e tre sei tra gestione pubblica statale o comunale gestione privata accreditata o paritaria non già erano nuove alzarla ma per proporre iniziative per operare in continuità due segmenti del sistema e tra i diversi soggetti gestori
L'alto compito dei tavoli interistituzionali altrettanto importante è che siete
Sa di sostenere iniziative di formazione in servizio che offrono elementi di riflessione e discussione ai giocatori educatrici e insegnanti
Per costruire una prospettiva coerente sull'educazione zero sei anni prima dell'ingresso nella scuola dell'obbligo
Questi tavoli sono stati definiti in quasi tutte le regioni ma non in tutte purtroppo ancora ciò apre un'importante terreno d'intervento da parte di questo partito delle sue articolazioni territoriali
Tutto bene quindi sotto il sole
No ci sono tre ma anche i problemi che le al nostro futuro futura azione politica deve affrontare con interventi che Dio non nuovo vigore alla lotta per dotare il nostro Paese di un'offerta educativa e di qualità per i bambini nei primi sei anni
L'in quanto rapidamente perché immagino che saranno ampiamente sviscerati nella discussione di oggi
E qui forse tocca
Il primo problema è quella ci noto della diversità nell'offerti servizi educativi zero tre e anche nell'offerta di servizi trasporti e di refezione per la scuola dell'infanzia diversità tre territori del centro nord e del Meridione
Ma anche e di questo si parla molto meno della diversità tra aree periferiche e centrali all'Est all'interno delle stesse aree del centro alla porta
Ora si fa un gran parlare dis di fondi destinati da dal PM che auspichiamo che arrivino e siano utilizzabili e utilizzati al meglio per cominciare a sanare queste differenze
Si contano i posti che potenzialmente saranno disponibili in nidi e sezioni primavera
Non dimentichiamo poi gli spazi per la refezione che consenta non solo di dare un pasta adeguata al giorno a tutti i bambini ma anche di estendere il tempo pieno e scuole dell'infanzia più adeguate più agibili e diciamolo pure più belle
Si parla di poco invece
Purtroppo
Di come accompagnare la governance locale di questi servizi sono iniziative formative del personale tecnico amministrativo laddove vi è meno esperienza
Iniziative che invece sono stati assolutamente necessaria
Perché affinché da nessuna parte nuovi servizi finiscono per essere gusci vuoti o mal caratterizzati ma invece possano diventare luoghi di educazione e socialità
Eppure proprio nella storia del movimento di sinistra si dovrebbe aver memoria di come iniziative riaccompagnamento in questo tipo Anna abbiano avuto più volte per e hanno potuto più volte permesso alla diffusione di una cosa culturale pedagogica amministrative la creazione di servizi di qualità in molti territori soprattutto troppo poco si discute del personale che andrà a far vivere la proposta educativa e il coordinamento pedagogico nei nuovi servizi
Si tratta come tutti saliti a mo'di un altro enorme problema
Vi è carenza di personale educativo e scolastico sia al nord che al sud con traiettorie che si intrecciano variamente poche maestra al Nord troppe messa al Sud pochi educatori poche educatrici educatori a nord e a sud
C'è chi avanza proposte ingegneria istituzionale ipotizzando spostamenti di massa difficilmente attuabili
E socialmente da aborrire scusate l'aereo in sette trema ripeto socialmente da coprire oppure a volte si propongono sanatorie per ignorare gli steccati normativi tra le diverse posizioni professionali non è questo il sistema zero sei che vogliamo raffazzonato instabile conflittuale
Purtroppo non si sta affrontando coraggiosamente il problema del superamento degli steccati che separano la formazione di base per educare i servizi zero tre da quella per educare nelle scuole d'infanzia
Come prevedere percorsi formativi in continuità Hoppé o per lo meno rendere più agevole le connessioni passaggi da un percorso formativo all'altro
Su questo tema sappiamo tutti che si incontrano reazioni corporative diversi livelli in diversi settori sia tra le associazioni sindacali sia tra le baronie universitarie
Su questo tema è necessaria un'iniziativa culturale politica a tutto tondo
Che Sappe inserire in un quadro più ampio la tutela e l'occupazione del benessere sul luogo del lavoro e la coniughi con la qualificazione dell'offerta educativa
Un'iniziativa anche questa che solo un partita Trezza attrezzate consapevole può mettere in campo
Concludo portando all'attenzione un ultimo
Ma no un ulteriore ma non ultimo porre grande problema
Quello del contributo richieste genitori perché servizi teatri un contributo che può incidere in misura importante sui bilanci familiari
Come sappiamo ciò deriva dal fatto che questi servizi sono tuttora considerati a domanda individuale formula che purtroppo non siamo riusciti a far cancellare decreto sessantacinque
L'intervento finanziario di alcune regioni per lo più amministrate dal centrosinistra ma non solo sta contribuendo in modo sostanziale l'impegno generoso in molti Comuni deve spendere le fasce di gratuità
è lecito tuttavia chiedersi quale situazione si configura ed annessi editori più svantaggia Zanta già alti proprio quelli dove ospitiamo che l'intervento del CNR
Che gli interventi in scusate il PM saranno numerosi e quali politiche dovremmo mettere in campo non solo per sostenere e proteggere la domanda di mito delle famiglie ma anche per promuoverla
Ricordo che il piano per la garanzia infanzia preparata l'anno scorso all'apposita commissione guidata da Anna Serafini e che è stata approvata in sede europea approvato e diciamo ammirate in sede europea prevede la generalizzazione a scuola dell'infanzia e del tempo pieno ma anche l'estensione e la qualificazione ai servizi zero tre e la loro progressiva gratuita
Sono questi problemi difficile da affrontare e non facili da risolvere
Ma possiamo contare sul fatto che diffusa nel nostro Paese quella che è chiamata cultura dell'infanzia
Secondo la quale abbiamo chiaro che l'offerta educativa zero sei
Vuole certamente rispondere alle esigenze materiali dei bambini e le loro famiglie e che ancora oggi più che mai ricordiamocelo svolge una funzione indispensabile di sostegno e promozione dell'occupazione femminile
Ma è una prospettiva che permette anche di vedere che la continuità e la qualità dell'offerta educativa nel servizio di zero tre nelle scuole dell'infanzia è un elemento fondamentale
Proprio per contrastare la povertà infantile l'esclusione sociale come sottolineano tutte le più recenti raccomandazioni europee
E questa è una prospettiva che muove dalla consapevolezza i luoghi che offrono i bambini socialità benessere gioca apprendimento che siano ben inseriti nei diversi territori
Nel tessere legami di comunità con i loro genitori e tra i genitori possono essere nuclei per lo sviluppo e la società futura migliore per tutti noi
Come quella il cui questo partito ha sempre lottato
Ringrazio
Io ringrazio davvero Tullia Musatti perché nella sua relazione ha accolto i tre politici di queste che hanno ispirato questa iniziativa ma che a mio avviso dovrebbero guidare appunto anche i prossimi passi l'azione del nostro partito mi piace
Ricordare due cose ringraziare sono stati già citati ringraziati Patrizio Bianchi Francesca Puglisi Valeria Fedeli che ha seguito tra l'altro il percorso del decreto
Legislativo del due mila diciassette voglio citare rispetto alla sollecitazione importante che veniva sul tema delle delle mense tra l'altro della gratuità di questi servizi la proposta di legge che è stata depositata proprio da pochissime ore e da pochi giorni ha prima firmare la collega Simona ma il pezzo e della nostra capogruppo al Senato in commissione Scuola e cultura Cecilia D'Elia che cita e individua tra le varie disposizioni appunto il servizio mensa come un servizio universale in questo senso che deve essere riconosciuto a tutti i bambini a tutte le bambine quindi il lavoro costante di sollecitazione che viene anche data questi momenti di ascolto
Significativi
Viaggia in parallelo tra li sedi istituzionali in questo caso le sedi di partito per raccogliere ovviamente tutti gli stimoli che che possono che possono venire e è stata citata nella sua azione nel suo intervento Anna Serafini che mi piacerebbe chiamare qui a intervenire perché quel piano quegli obiettivi che sono i contenuti nel Piano di azione
Relativo alla Chai garanti sono obiettivi molto precisi molto puntuali e molto cogenti e quindi dovrebbero essere secondo me
Tra le urgenze ancora di più e non solo in realtà spesso la politica agisce sull'onda dell'emotività e del momento ma non solo per questo motivo al centro della dell'azione politica delle urgenze politiche del del governo in carica in in questo momento e quindi mi piace
Invitare Anna a a raggiungerci anche proprio perché e il secondo grande la seconda grande colonna ti dei nostri interventi che hanno ispirato tra l'altro questo momento di oggi grazie
Grazie dell'invito
Dopo introduzione anche di Tullia
Cosiddette così precisa così sia nell'impianto che nella ricostruzione
Io dedicherò poco tempo se non è in relazione al tema che
Per il quale sono qui oggi per cui mi ha chiamato il rene
Noi abbiamo fatto uno approvato come diceva Tullia Irene un piano che si chiama Panici piano d'azione nazionale garanzia infanzia che cos'è questo piano quando nasce come nasce perché nasce facciamo una premessa intanto così ci ci collochiamo immediatamente i in un in un
In un quadro in Italia
In particolare rispetto anche agli altri paesi europei in volto della povertà è il volto dei minorenni
Cito solo alcuni dati mentre diciamo la povertà sia dalla povertà assoluta che nella povertà minorile nella povertà assoluta l'abbiamo
Il tredici per cento tredici virgola cinque per cento della povertà assoluta riguarda minorenni rispetto al nove virgola quattro delle altre fasce della popolazione
Così come nella pubertà abitativa abbiamo un ventiquattro virgola quattro per cento rispetto al tredici virgola cinque per cento
Della povertà riferita ad altre fasce della popolazione
Abbiamo quindi c'è anche Rimini qui prima di di fare il piano l'Europa chiamato l'Unicef il a coordinare un'azione schema tacciare garanti pilota fare un'analisi dalla condizione dell'infanzia adolescenza nel nostro Paese noi ci siamo avvalsi di questa analisi proprio per poi lavorare
Al piano il piano dico subito è stata approvata come diceva Puglia è stato approvato anche con molte Lotito ad Amanda dalla Commissione europea
Che piano veramente solido perché hanno partecipato come hanno partecipato il terzo settore tutte le professioni ragazzi da ragazze stesse
Quindi è un piano veramente forte e concludere nel abbiamo discusso a lungo è la base effettivamente di una grande battaglia dell'opposizione che può fare anche qui col punto di riferimento sia il partito democratico io poi mi sono dimessa
Abbiamo approvato neanche non un
Nella primavera dello scorso e mi sono dimessa perché era impossibile lavorare potevo rimanere ma prima mi era a coprire una in azione per questo mi sono dimesso ma il piano c'è esiste e può essere punto di riferimento delle battaglie politiche delle proposte sia a livello parlamentare che dei delle regioni e dei Comuni ecco
Perché nasce questo piano che staccano è la sintesi in qualche misura di un percorso di un decennio dell'Europa Ca'effettivamente insieme molto mossa con con un'innovazione forte contro le diseguaglianze lo svantaggio sociale che toccano i minorenni
Quindi diciamo già nel mille novecento di nel due mila diciassette con il pilastro sociale dei diritti sociali
Sì ha affermato che il ruota intorno a trenta dovrà diminuire
Di quindici milioni i poveri in Europa di questi quindici milioni cinque milioni riguardavano i minori
Questo piano nasce proprio con questa intenzione è un piano che a differenza di altri piani raccomandazioni ha una base a un Baget e ci almeno il cinque per cento del del fondo sociale europeo intorno al miliardo e si muove individuando sia di i campi ti dà i campi d'azione nel sociale nel sanitario dello scolastico di una governance sia dice guardate
Voi dovete intervenire su questi fronti e fronti sono una in primo luogo cura educazione della prima infanzia
Dovete agire dell'istruzione
Attraverso questo primo sta peppola dispersione scolastica le mense un pastosa allora al giorno una nutrizione sana e dovette intervenire anche
Un Nathan
La sanità a partire dai primi mille giorni e quindi diciamo abbiamo fatto un piano molto dettagliato e che riguarda mille proposte tra cui lo diceva ora
Tullia riguarda anche lo zero sei e quindi
Ecco
Io penso che noi dovremmo i punti di riferimento che non ci siamo dati era un'analisi del welfare italiano e un'analisi della vita di bambini e adolescenti d'Italia
L'accordo che abbiamo trovato dal punto di vista politico e anche culturale se mi permettete Pima di fare il piano ha riguardato l'accordo sulla natura di Umberta italiano
Che si caratterizza per pochi investimenti meno della metà della media europea
Si caratterizza per la distribuzione dirette di questa distribuzione diretta maggiormente a deduzione fiscale è solo un un terzo rivolto un quarto rivolto ai servizi sociali venticinque per cento
Quindi abbiamo un tipo di di Uefa fragile debole in cui diciamo l'aspetto fondamentale ed assenza di servizi sociali se andiamo a vedere la media dei Paesi europei del degli investimenti rivolti all'infanzia di servizi di quattro infanzia adolescenza troviamo la situazione ribaltata troviamo investimento maggiore e prevalentemente diretto ai servizi sociale a partire da quelli educativi dalla prima infanzia ecco allora
C'è la nostra
Il nostro intento è stato quello di individuare quando si formano gli ostacoli come si formano perché si formano e chi rimane intrappolato che questo sta e questo diciamo così specie abbiamo visto che ci sono subito anche dal dal cioè garantito in ottavo definisce abbiamo una prima gruppo che arrivati talmente ampio cui studenti in questo gruppo i i ragazzi e bambini sull'esclusiva servizi fondamentali cito solo guardate
Il trentaquattro per cento nel Sud il ventiquattro per cento che riguardano problemi di disagio salute mentale de Mita adolescenti e poi ci sono i quattordici per cento di bambini che provenga da Belgrado denigratorio e un anno sono in e publisher gruppi più praticamente piccoli però ad alta intensità
Di povertà pensiamo a alcuni charity detentori del dal migrazione del redditi bassi e via ecco ora
Quindi diciamo così noi abbiamo cercato di individuare
La natura dell'esclusione anche non solo che non solo di reddito anche se cruciale non solo riferito al lavoro anche se fondamentale ma la natura dell'esclusione su cui verte tutto il piano
Dell'acciaio garanti e che indirizza e chi sul ponte componenti decisivi anche i da da da da Fondazione europea riguarda la solitudine nell'affrontare i tanti passaggi della vita dal ruolo genitoriale
Nell'attraversare tanti momenti di fragilità nella vita familiare alla non autosufficienza
La mancanza di un lavoro stabile a tutte le fasi del percorso scolastico al disagio psicologico e mentale in tanti momenti a partire dall'adolescenza da fare i conti con un contesto migratorio
Tutto è cambiato negli ultimi anni quasi tutto o quasi tutto è cambiato dal sistema patriarcale fordista ad un sistema flessibile che tenta di riorganizzare i rapporti familiari economico produttivi acque di sociali e sanitari
A partire anche da quelli giuridici dell'istruzione come ridare senso a una giusta direzione cambiamenti senza esserne travolti ecco Back buoni ma parlano di società non sociali individualizzate società liquida in cui l'individuo isolato in una società di estranei
La Thatcher sintetizzava lo non esiste una cosa come la società rivendicando ora ecco lacci ai garanti
Non sarebbe pensabile come anche d'investimento sullo zero sei non sarebbero pensabile dentro una società liquida
Dove la natura delle diseguaglianze tra minori e il peso della ereditarietà sociali
E diventa una questione certamente non
Presa in considerazione invece le politiche pubbliche devono essere decisive per intervenire con quelle diseguaglianze che si formano fin dalla primissima età
Per questo lo zero sei una cosa importante lo zero sei importante perché pone al centro una questione ha passato il nido dal servizio sociale a domanda individuale a servizio educativo
E pone al centro il bambino nel suo diritto fondamentale a vedere sviluppate le proprie potenzialità senza che questo sia ostacolato dal reddito e da perché e dalla cultura dei genitori questo è centrale attuate diseguaglianze cioè Beckham cioè ecco ma anche grande non su questo faceva riferimento il più grande
Una grande economisti premio Nobel cosa si diceva il maggiore investimento che si può fare per
Punto e diseguaglianze per sviluppare potenzialità e investire sullo zero sei
Ecco questo per me diventa centrale diventa una battaglia che la sinistra italiana tra fatto fin da vent'anni fa peggio iniziativa popolare oggi può continuare per questo io ringrazio moltissimo
Irene per questa iniziativa perché è un punto inscindibile della lotta alle diseguaglianze del volto di una sinistra questa è la cosa fondamentale io non voglio prendervi
Troppo spazio perché sarebbe però ecco l'ultima considerazione
Sui bene
Sui nidi quindi se sono ecco questo voglio dire anche sui nidi che sui funzionasse se non sono in campagna richiede bambini non si sviluppa nell'altra parte del sostegno delle donne nel mercato del lavoro regnante la conciliazione se non si rendono gratuiti
Nelle fasce più popolari larghe non solo quelle di un reddito strettissimo l'accesso che moltissime famiglie John ma verrà infatti chi è che
Poi stimola la la la domanda stimola la domanda perso d'un certo reddito per cui
Coloro che cercano lavoro come le donne sono escluse dal mercato del lavoro noi possiamo fare qualsiasi ma se non consentiamo alle donne e genitori di poter accedere ai nidi in modo gratuito non ne potranno usufruire quindi anche il mercato del lavoro delle donne sarà bloccato
E l'altra se non sono di qualità e allora se se il sistema non è di qualità allora è evidente che non ho potremmo fare nessun'altra
Cosa che conta dicendo ecco ma ci sono di qualità in incentivi indipendentemente dall'origine sociale e culturale i genitori le potenzialità vide bambini altrimenti non potranno
Chiudo
Con una
Perché appunto mi sembra che il tempo non sia non ho voluto prendere si ecco ecco
Noi abbiamo molto preso fa riferimento nel nel formulare il piano
Che come dice il Complesso di di duecento pagine quindici tutti i punti sono senz'abbia molto il contributo delle regioni dei comuni di te tanti Comuni ecco il punto fondamentale appunto quale è l'investimento sulle nuove generazioni
Ecco un grande maestro promette amore afferma che che questa nostra epoca è caratterizzata dall'incertezza
Dice lumbard apertamente l'orizzonte qui tendere un più così netto e qui pochi tratti che si individuano sono pochi e compressi
Essere minorenni oggi significa in Europa l'Italia a fare i conti con l'incertezza coglierli coniugi gli orizzonti
Sfumati il futuro più che una speranza
Pensiamo al clima da guerra rischia di essere una minaccia come ci insegnano ore non si può eliminare l'incertezza ma si può scegliere di non essere dominati dalla paura ecco il PD e le forze progressiste possono essere i promotori in un percorso nel quale ogni bambina bambina ragazzi e ragazze siano liberati dalla paura e possono ancora vivere speranza
è una frase bellissima e molto emozionante quella che che Anna ha citato e ci tengo davvero a ringraziarla perché il suo contributo è stato importante significativo determinante nella costruzione e nella realizzazione di questa iniziativa proprio per la necessità di un lavoro comune direte che si manifesta anche plasticamente fisicamente in in questa sala in questo momento
Io
Saluto che fogli passò la la parola la nostra segretaria nazionale al clan che c'ha raggiunto
E le passo la parola ovviamente
Buongiorno a tutte buongiorno a tutti grazie davvero di questa partecipazione così qualificata grazie Eirene Manzi per avere lavorato per la segreteria costruire questa occasione ampia di confronto così deve essere le ultime parole
Che ha sentito adesso da Irene sono quelle che raccolgono lo spirito di questo invito e di questo momento di confronto e cioè quello di lavorare in Rete
Quello di ascoltarci ascoltare chi lavora
Sui servizi educativi per l'infanzia tutti i giorni e può raccontarci come possiamo insieme
Fare un salto in avanti come Paese dando la centralità che questi servizi meritano proprio per le ultime cose che abbiamo sentito e la ringrazio D'Anna Serafini
Io voglio ringraziare ciascuna ciascuno di voi perché da punti di vista da osservatori diversi avete scelto di darci un contributo oggi di pensiero molto prezioso per noi
E per le politiche che vogliamo costruire per il dialogo anche con chi oggi governa questo Paese
E abbiamo la necessità di stimolare insieme una risposta più forte su il futuro di questi servizi per molte ragioni guardate
La prima delle quali è che i le tre parole che abbiamo messo al centro di questa giornata il futuro la crescita l'emancipazione
Ecco l'idea a cui vogliamo aggiungere quel principio che ha raccontato bene dall'articolo tre della nostra Costituzione che è un principio di eguaglianza sostanziale dei quali Anza formale
Un futuro che dobbiamo costruire consapevoli della storie del lavoro da cui veniamo in questo voglio ringraziare davvero le nostre deputate e deputati le nostre senatrici e senatori ce ne sono anche qui
Presenti vedo Simona Malpensa sì ci sarà sicuramente Anna Ascani
Ecco per il lavoro prezioso fatto su questi servizi indi negli ultimi anni perché c'è stato un salto in avanti in dubbio cioè partiamo da un punto di riferimento che ben conoscete che è il decreto legislativo sessantacinque due mila diciassette e l'intuizione di porre le basi per un sistema integrato dallo zero ai ad dagli zero ai sei anni che dobbiamo ancora completare dobbiamo ancora fare avanzare perché sappiamo qual è la difficoltà di una tale rivoluzione da questo punto di vista allora credo che qui oggi avremo l'occasione insomma di capire quali passi avanti fare insieme da un lato l'obiettivo è quello di rimarcare l'urgenza
Nell'attuare gli obiettivi nel vigilare Investimenti le risorse messe a disposizione anche nella prossima legge di bilancio sappiamo che purtroppo è bastato meno di un anno questo governo per cominciare già a ridurre le risorse per il fondo dedicato allo zero sei rimarcare l'obiettivo della progressiva accessibilità gratuita a questi servizi per le fasce più fragili di reddito riuscire intervenire per creare un focus permanente con le associazioni con gli enti gestori con amministrazioni locali con gli esperti con i coordinamenti pedagogici sono abbiamo bisogno davvero ringrazio tutte le presenze anche i sindacati presenti per il lavoro che ne possiamo fare in questa direzione è una giornata di punto di partenza non certo il punto di arrivo
Vogliamo proseguire in questo confronto molto ampio ringraziato davvero le vostre le vostre presenze ma anche ricordando alcune figure che a me almeno hanno hanno ispirato il lavoro su questo settore siamo qui ringrazio Tullia Musatti scuso per il ritardo ero impegnato ancora alla camera ringrazio naturalmente al professionista mantovano che sa essere anche lei collegata che ci che ci si dopo ci parlerà e naturalmente però vorrei che ricordassimo anche chi ha contribuito in modo molto importante alle linee guida professor Giancarlo Cerini assegnato molto del lavoro
In questi anni su questo tema ecco cosa possiamo dire e mettere a fuoco nella giornata di oggi anzitutto come necessario attuare quegli indirizzi a cui tante professionalità grandi competenze del paese hanno lavorato non solo le linee pedagogiche per il sistema integrato ma anche gli orientamenti nazionali per i servizi educativi per l'infanzia
Che sono state anche costruite e dovrebbero favorire mi ricordo iniziative importanti del ministero negli anni scorsi anche un lavoro sui territori fatto con lo stesso metodo di ascolto partecipato delle parti sociali dei gestori
Degli enti locali
Ecco in questo modo ne dovremmo riuscire ad agganciare definitivamente e senza guardare indietro questi servizi
Al complessivo sistema d'istruzione di questo Paese sentivo prima Anna Serafini dire concordano passare da l'idea di un servizio sociale a domanda individuale all'idea di un vero servizio educativo che deve sempre di più avere una portata universalistica
è il motivo per cui tante nostre regioni e li ringrazio stanno lavorando con molto sforzo a mettere delle risorse per migliorare l'accessibilità di questi servizi parlerà dopo
La Regione Toscana c'è Alessandra Nardini anche la Regione Emilia-Romagna sta facendo uno sforzo importante ci sono amministratori anche pugliesi campani e collaboriamo tutti come Partito Democratico in questa direzione è un chiodo fisso per noi questo tema
Abbiamo visto purtroppo già in questo anno una scarsa attenzione
Si è tradotta anche nella ambiguità nell'incertezza rispetto agli investimenti importanti e forse non ancora sufficienti che il piano nazionale di riprese resilienza no mette a disposizione sullo sullo zero sei
E su questo abbiamo sentito degli ultimi annunci recentemente sull'idea di finanziare un nuovo bando vorremmo avere contorni più certi su quell'Invest
Mento capire come si possano accompagnare i Comuni visto che ci sembra spesso che si tenti di scaricare su di loro molte responsabilità che in realtà a chi governa a livello nazionale
Siamo qui a a concentrarci in particolare ma senza assolutamente voler mettere in discussione l'unitarietà dello zero sei ma abbiamo stamattina deciso di soffermarci ancora di più sulla sulla diciamo sulla fascia dei miti imiti sono fondamentali perché alcune ragioni principali che tutti conoscete bene ma è utile ribadire insieme a a a favore proprio del dibattito di oggi
La prima è che gli studi ci dimostrano che i percorsi educativi che partono prima sono più soliti aprono maggiori opportunità per le bambine e i bambini quindi danno un contributo significativo al contrasto alla povertà educativa e alla prevenzione dei rischi di dispersione scolastica
E questa è la prima grande regione ragione per investire con decisione e per superare le criticità del sistema nel nostro Paese
Accanto a questa c'era un altro di ragione che quella che sappiamo essere servizi fondamentali per la conciliazione dei tempi di vita e lavoro
Sappiamo che oltretutto in una società come la nostra caso cita ancora profondamente patriarcale il carico di cura nelle famiglie grava sproporzionatamente sulle spalle delle donne
E questo produce un danno a tutta l'economia la società perché lasciato indietro dal punto di vista occupazionale e imprenditoriale e allora investire con decisione
Sulle infrastrutture sociali sui servizi dedicati alle persone non autosufficienti e sui servizi educativi è un modo anche per redistribuire quel carico di cura è un modo anche per dare lavoro di qualità questo un altro punto che vorrei mettessimo poco oggi lavoro di qualità in quei servizi educativi
Che hanno peraltro un'alta percentuale di occupazione femminile liberando il tempo di tante troppe donne che in assenza di quei servizi che la realtà quotidiana di troppe bambine e bambini nel nostro Paese il dato è troppo differenziato tra regione e regione ancora tra nord e Sud e centro ecco in assenza di questi servizi troppe donne spesso
Rinunciano a lavorare e questo è un danno è un errore e quindi riuscire investire con forza ci aiuta anche su questo versante
Ora sappiamo che in quegli anni fondamentali bambini e le bambine apprendono ad apprendere è importante anche per lo sviluppo delle capacità relazionali di autonomia di creatività
Di di socialità
Ecco noi invece rischiamo di fare i conti con l'ingiustizia la diseguaglianza i dati del Anno due mila diciotto due mila diciannove ci raccontano
Che sia il nord est del centro Italia si attestano appena al di sopra del targhetta europeo diciamo che c'era da molti anni con il trentatré per cento trentatré sei e trentatré tre rispettivamente
Il Nord Ovest invece ancora al di sotto ma non lontano dall'obiettivo con il ventinove nove per cento si intende naturalmente di bambine e bambini fascia d'età che effettivamente frequentano
Il servizio educativo mentre al Sud abbiamo il tredici virgola tre per cento e le isole con il tredici virgola otto per cento
Ecco questo è già un paese troppo diviso che va ricucito nelle sue fratture altrimenti lasciamo più indietro quelle bambine quei bambini
Sappiamo pure che è tra le fasce più povere che la frequenza al Lido è più bassa si mantiene appena al di sotto del quattordici per cento in questo modo si perpetuano anche generazione aumenta le diseguaglianze
Sappiamo che ci sono tassi di copertura limitati in molti territori questo è un tema che dobbiamo affrontare con le giuste misure la giusta attenzione a livello nazionale Pnr R. può servire ma attenzione
Se accanto non aggiorniamo i bilanci dello Stato per sostenere questi investimenti rischiamo di cappe di ricreare delle cattedrali nel deserto
Le spese di gestione
Anche lì va fatto un investimento forte
Per non parlare del fatto che il fondo per come è stato costruito anche grazie al contributo forte del partito democratico un fondo che guarda non solo alle spese di gestione ma anche alla formazione educatrici educatori sappiamo che c'è poi un tema l'individuazione del personale
E quindi anche di come rendere più attrattivo sempre più qualificato sempre meglio retribuito quella puro all'interno di questi servizi questa sfida importante che riguarda anche gli enti gestori anche il sistema delle amministrazioni locali siamo su questi obiettivi
Molto interessati a lavorare insieme e a dare una spinta forte al sistema Paese
Sappiamo pure che quando si tratta di Pnr R ci sono degli obiettivi precisi da garantire sappiamo pure che accanto al pm Herrera fece pure l'acciaio garanti a garanzia per l'infanzia
Che ha dato secondo me una svolta innovativa
Lo dico anche da ex europarlamentare è molto significativo che si sia deciso di destinare almeno il cinque per cento del fondo F S Plas al contrasto alla povertà educativa
Ma serve un supplemento di riflessione in questo Paese perché bisogna attuare gli indirizzi che sono stati puntualmente costruiti affinché si possa produrre il risultato sperato fratello dico
Solo con un breve riferimento a quello che vediamo in queste settimane di dura cronaca ma non si può pensare di rispondere al tema della dispersione scolastica
Per il disagio giovanile dei fenomeni di violenza anche di violenza di genere soprattutto tra le nuove generazioni lavorando sul sferzante della repressione e basta
Repressione non basta sarebbe un grande lavoro di prevenzione che si fa soltanto con un grande investimento
è un plurale e nell'educazione a partire dalle scuole dei servizi educativi per l'infanzia dalle scuole per l'infanzia
E fanno anche innestando un prezioso lavoro di educazione alle differenze che in tanti altri Paesi d'Europa ha prodotto risultati anche sulla parità di genere sul rispetto delle delle donne e delle differenze tutte ecco credo che dovremmo quindi avere come obiettivi e chiudo quelli che parte si pone anche il piano nazionale l'obiettivo quello de che entro il due mila e trenta somma ci sia una gratuita nell'accesso ai servizi educativi per la prima infanzia per tutte le bambine e i bambini le cui famiglie
Rientra nella fascia diesel fino a ventisei mila euro
Unito alla previsione di una diffusione dei servizi educativi per l'infanzia a copertura di almeno il cinquanta per cento della popolazione sotto i tre anni come l'EPA come livello essenziale di prestazione da adottare con una norma primaria
Previ istituzione di un tavolo tecnico per definire l'intesa tra il Ministero dell'Istruzione lanci le regioni e sindacati ecco questi sono obiettivi su cui sollecitare il Governo a continuare a lavorare
Vogliamo che vogliamo assicurare uno zoccolo duro di prestazioni di riconoscimento di diritti educativi e distruzione dei cittadini e delle cittadine in questo caso più piccole e più piccoli come un vero e proprio diritto soggettivo
All'educazione a tutte le famiglie inetta che hanno figli diretta zero tre zero sei anni vogliamo assicurare un'offerta adeguata di servizio omogenea in tutto il territorio nazionale
E vogliamo naturalmente aumentare il personale chiamato a questa importante professionalità che costruisce letteralmente il futuro socia anche l'esperienza di Reggio oggi sono contenta la conosco bene
E anche l'intuizione che mettono in campo no di una formazione che vada gli Zero ai novantanove anni è preziosa perché abbiamo bisogno di questo abbiamo bisogno di un grande investimento nelle competenze nel sapere nella ricerca l'innovazione
Altrimenti questo Paese non riuscirà a rialzarsi ad ammodernarsi
A ridurre le proprie diseguaglianze a ridurre i propri divari ecco chiudo se posso consegnandovi una piccola esperienza personale mi è capitato in una diciamo professionalità precedente cioè da assessora regionale che si occupava anche di servizi educativi per l'infanzia di vivere insieme a tutto il settore dei suoi operatori
La difficoltà della pandemia
E come abbiamo deciso di rispondere becco l'idea di comunità
è un concetto molto importante polo della comunità educante in cui il partito democratico crede moltissimo avanziamo abbiamo depositato proposte di legge in questa direzione vi chiederemo di continuare a confrontarci per lavorare su questo
Abbiamo risposto come comunità perché in un momento di scelte difficilissime
Abbiamo dovuto no nel primo momento in cui si è sviluppata la pandemia addirittura sospendere dei servizi questo
Una setta pesante per ogni amministratore amministratrice
Ma abbiamo messo in campo un grande tavolo di confronto con gli enti gestori con gli esperti accademici con i sindacati con i coordinamenti pedagogici territoriali
Con tutte le professionalità coinvolte nel settore le rappresentanze anche di associazioni che si occupano di servizi dovete abbiamo imparato ogni giorno all'ascolto reciproco
E siamo riusciti insieme pur in un momento di grande difficoltà
A far fare un passo avanti al sistema non sola investire più risorse in quel caso non solo a lottare per far aumentare le risorse del fondo nazionale e lì c'era ci al Governo ascoltava questa richiesta anziché ridurre pericolosamente quel fondo
L'abbiamo fatto anche qualche passo di sperimentazione interessante
Abbiamo inventato insieme all'università i coordinamenti delle logiche editoriali un progetto sull'apprendimento delle sonorità delle lingue straniere a partire proprio dalla fascia zero tre che ha prodotto dei risultati che nemmeno noi ci aspettavamo cioè quella di riuscire attraverso la formazione degli educatori ed educatrici del settore anzitutto ad aumentare le proprie competenze
A inserire nella quotidianità questi elementi di ascolto delle sonorità e non solo questo è dimostrato che poi certamente non si impara sulla lingua a quell'età
Ma tu riesci già a gettare le basi che rendono più facile l'apprendimento nella diciamo nella percorso distruzione successivo
Ma la cosa più bella è stata che da un elemento che per molte bambine e bambini magari di origine straniera
Era vissuto come un elemento quasi di difficoltà cioè il parlare una lingua diversa in casa metterla valore con uno sguardo comunitario affatto di quell'elemento un valore aggiunto che veniva portato al nido
Condiviso con le idee con le con le altre bambine e bambini e in questo modo diciamo si è creato anche un percorso virtuoso che ha realizzato più inclusione sociale anche tra le famiglie
Allora quando ci mettiamo ad ascoltarci e avere il coraggio di metterci le risorse la testa e il cuore e innovare le politiche
Noi vediamo dei risultati straordinari che magari non sono quelli più facili da misurare giorno per giorno con gli stretti indicatori statistici
Ma li vediamo perché contribuiscono a tessere più stretti i fili di una comunità che dopo gli anni difficili che abbiamo bisogno abbiamo vissuto ha bisogno proprio partire da un grande investimento
Sui nidi sulle scuole per l'infanzia ma sulle sezioni primavera sui poli dell'infanzia di far fare questo salto di qualità al Paese grazie davvero
Grazie mille e c'è questo uso auspicio forte nella conclusione dell'intervento del fare salto di qualità in avanti come come paese a partire proprio dalle generazioni più giovani da quei mille giorni che vengono spesso ricordati come fattore determinante per la crescita lo sviluppo il superamento delle diseguaglianze che poi possono perché tua assi nei negli anni di crescita negli anni a venire tra l'altro ai citato
Le colleghe che sono presenti Cecilia D'Elia altre ci raggiungeranno tra l'altro compatibilmente insomma con negli slalom con i lavori del dell'aula e un ma
Un attore importante attori importanti e fondamentali sono proprio gli enti locali in questo caso nella gestione in questa governance multilivello come è stato ricordato anche nella relazione di Tullia Musatti che coinvolge appunto il sistema integrato e mi fa piacere invitare a a parlare la assessora Claudia Pratelli assessora distruzione del comune edili di Roma per per portare una sua intervento una sua testimonianza l'ascolto appunto dei vari soggetti che sono stati citati in questo momento è fondamentale proprio data la complessità anche di questo sistema poi dopo l'intervento di di Claudia anticipo appunto che interverrà alla senatrice Simona mal pizzica vicepresidente tra l'altro della Commissione bicamerale infanzia e d'adolescenza che quindi porterà il suo contributo
Ringrazio Claudia e chiedo un'ultima cosa inizia il lavoro del del rispetto dei dei tempi e degli orari proprio per dare a tutti quanti la possibilità di ascoltarci e di condividere questo momento quindi di stare ovviamente nei tempi che ci siamo assegnati per per questa o questa ma lunga giornata di di lavoro grazie
Buongiorno a tutte e tutti voglio voglio brevemente intanto ringraziare il Partito Democratico vere animanti per questa occasione di incontro e di confronto e anche per il cammino che gli propone di attivare a partire da questa giornata
E ci tengo anche a ringraziare Tullia Musatti per la sua preziosi dai puntuali integrazione e poi Anna Serafini per il quadro che complessivo che ci ha restituito sia rispetto all'acciaio garanti ma complessivamente alla condizione dell'infanzia ecco
Ho molto apprezzato e condivido insomma penso che sia un input molto importante l'intervento della segretaria del Partito Democratico e liscio anche penso abbia indicato nelle nelle sue parole io una direzione di lavoro
Toccando punti nevralgici e anche una direzione di dialettica e di battaglia politica sospetti Renzi Ali che riguardano il nostro paese dei diritti dell'infanzia dei bambini e delle bambine delle donne e degli uomini dei genitori del nostro paese ma della Società tutta io provo inverni rispettando i tempi dati a dare un contributo a questo confronto a partire dall'esperienza e dal lavoro di Roma Capitale quello che è maturato in questi anni che sta maturando con tutte le difficoltà le contraddizioni ma anche le risorse che che possiamo mettere in campo e mi scuso fin d'ora se non potrò partecipare a tutto lo svolgimento dei lavori ma proprio su questi temi e per queste esigenze Omo a brevissimo un un incontro molto importante per cui dovrò lasciarvi ma mi
Rho aggiornata rispetto all'evoluzione dei lavori
Provo a portare appunto questo breve contributo proprio a partire dal segno che Anna Serafini ci consegnava ovvero quello del quadro della chef de la questione centrale del contrasto alle diseguaglianze
E del ruolo che a questo proposito giocano i servizi educativi in particolare appunto nel segmento zero trema complessivamente nel segmento zero sei
Lo ricordava la segretaria e gli SLAI ma gli interventi che mi hanno preceduto
Quanto siano importanti i primi mille giorni di vita per i successivi percorsi scolastici e professionali
Ce lo dicono le neuroscienze ce lo dicono le scienze sociali ce lo dice anche l'economia lo stava di nuovo Anna Serafini e Manna rispetto all'importanza di investire nella formazione nei primi anni di vita
è noto che chi frequenta il nido avrà percorsi scolastici e professionali diversi e migliori ed è altrettanto noto che questa capacità di intervenire di prevenire le diseguaglianze
Che Time capo ai primi mille giorni di vita all'educazione che li avviene interviene di più e riesce ad agire di più succhi e per chi proviene da contesti sociali svantaggiati
Ecco mi sembra che questo giacigli acconti quanto sia nevralgico
L'intervento in quel sgomento per questo
Nel lavoro di questi anni siamo intervenuti anche a partire grazie alla legge regionale del Lazio sul sistema integrato zero sei
Sull'abbattimento delle rette dei nidi vedo qua la consigliera
Eleonora Mattia
Siamo intervenuti nell'abbattimento delle rette dei nidi in modo da facilitare l'accesso alle famiglie ai bambini e alle bambine
E contemporaneamente ad una sperimentazione siamo intervenuti per una sperimentazione sull'allungamento
Degli orari di apertura di queste strutture una sperimentazione importante che ha riguardato un numero significativo delle strutture nella città di Roma e questo si restituisce che cosa
Dopo un anno dall'introduzione di questi interventi ci ha restituito una risultato è un esperto tangibile per noi molto significativo che come dire misuriamo nel numero di iscrizioni raccolte ai nostri servizi
Noi abbiamo visto quest'anno un aumento un incremento di numero mille duecento iscrizioni
Nei nostri nidi numeri che Roma capitale non vedeva da tempo e non parlo soltanto della fase del Code che naturalmente ha significato dappertutto una decremento delle iscrizioni
Ma che non vedeva neanche precedentemente naturalmente commisurata al calo demografico della popolazione zero due che osserviamo nel nostro Comune come dappertutto insomma numeri significativi che ci danno conto di come investendo sul servizio facilitando l'accesso al servizio in particolare per le famiglie che hanno minori possibilità economiche quindi provengono da una condizione svantaggiata e intervenendo con dispositivi e meccanismi che consentono di supportare la conciliazione dei tempi e di di vita e di lavoro per le famiglie ecco questo richiama fiducia richiama attenzione richiama interesse quindi
Produce poi nuove iscrizioni
Lo diceva di nuovo la la segretaria gli stagni mi prendo veramente pochi minuti ma per sottolineare questo aspetto lo straordinario esperto diciamo collaterale della dell'investimento nell'educazione e nel contrasto alle diseguaglianze che nel segmento zero sei in particolare nello zero tre si produce è il contrasto alle diseguaglianze di genere
Perché appunto siccome i carichi di cura largamente gravano sulle spalle delle donne rendere più accessibili
E utilizzabili di a disposizione questi servizi mitica liberare tempo di vita tempi di possibilità per chi è più gravato dei carichi di cura e quindi
Dalle donne e a questo aggancio
Un un elemento che mi piace mettere a disposizione di questa nostra riflessione ci sono azioni e strategie materiali
Con cui si interviene nel contrasto le diseguaglianze sociali Galli diseguaglianze di genere cioè investire sui servizi educativi renderli più accessibili andare incontro alle esigenze di ciascuno e ciascuna ma c'è anche una strategia che ha a che fare con cosa avviene dentro l'educazione nei nidi e nelle scuole dell'infanzia
E che tipo di sguardo là dentro proponiamo di modelli culturali ed educativi che ci chiama ad un impegno prima veniva citato
La formazione del personale educativo e scolastico su questo Roma Capitale si è impegnata da poco attivando un nuovo piano triennale di formazione per il personale educativo e scolastico nel quale individuato tra le altre cose come una delle direttrici principali fondamentali della formazione per il personale quello dell'educazione all'affettività e alle differenze ecco se noi partiamo dalle nostre educatrici dalle nostre maestre dei nostri educatori da i nostri maestri con questo tipo di formazione e di approccio per veicolare
Questi modelli paritari sostenibili ecologici dentro i nostri miti e dentro le nostre scuole d'infanzia noi concorriamo concretamente alla decostruzione degli stereotipi di genere che sono esattamente quelli che già fin dai primissimi anni di vita passano nell'educazione dei bambini
E delle bambine Roma Capitale deve misurarsi anche a questo proposito sarà prezioso il lavoro la discussione che in questo con il sesso si farà con l'attivazione e la costruzione e l'implementazione dei percorsi di continuità fra lo zero tre e il tre sei con un Regolamento sullo zero sei che a partire dalla legge nazionale dalla legge regionale dalle migliori esperienze che sono state messe in campo nel territorio
E nella città
Riesca a tenere insieme soggetti diversi nell'ambito di coordinamenti pedagogici territoriali ovvero quelli dello zero tre a gestione diretta e non e quelli del tris sei comunali statali paritarie e così via questo è una sfida importante per l'amministrazione per la nostra amministrazione per Roma Capitale quella di costruire di misurarsi con i percorsi di continuità con lo zero sei con le indicazioni nazionali
Mi permetto un'ultima rapidissima cosa e poi vi ringrazio e concludo
Credo che ci sia un tema rilevantissimo che noi non possiamo eludere sono stati messi in campo anche grazie al Pian creare finanziamenti significativi sia pure con le difficoltà a noi tutti più che le note
Per aumentare i posti disponibili e quindi per aumentare l'offerta rivolta all'utenza perché l'obiettivo comune e condiviso è quello di aumentare l'offerta per garantire questa educazione così importante i bambini alle bambine
Noi però non possiamo immaginare che gli investimenti pure probabilmente non del tutto adeguati rispetto all'esigenza di target che ci dobbiamo dare possano riguardare soltanto la dimensione infrastrutturale cioè quella delle strutture
Perché esiste un tema gigantesco
Che riguarda i costi di gestione e di attivazione del servizio che non possiamo far finta di ignorare e di cui si deve far carico la società tutta di cui si deve far carico il governo il nostro paese non è immaginabile dire vi diamo i soldi per le strutture fra un po'di anni che ci saranno fra un po'di anni
Ma poi devono essere gli enti locali ad organizzarsi per conto loro e trovare le risorse per garantire standard di servizio adeguati perché questo semplicemente non accade e se nel frattempo come noi ci auguriamo e come sta succedendo da noi la domanda aumenta perché la perché ci sono dei cambiamenti culturali che naturalmente noi incoraggiamo e perché dobbiamo soddisfare questa esigenza
Noi non possiamo pensare che questi costi oggettivi siano a carico o dei comuni che peraltro non hanno risorse trasferimenti adeguati per sostenere questo servizio come deve essere sostenuto oppure siano sostenuti largamente dalle famiglie corrette particolarmente pesanti perché altrimenti andremo in contraddizione
Con quanto abbiamo detto finora
Ovvero il fatto che noi dobbiamo andare da un servizio sociale a domanda individuale ad un servizio universale che progressivamente garantisca la gratuità perché deve essere considerato un diritto fondamentale
Delle bambine e dei bambini questo è un grandissimo elemento io penso di battaglia politica e anche un'esigenza dal punto di vista amministrativo di lavoro per gli enti locali
Perché altrimenti noi rischiamo di darci degli obiettivi che poi o non hanno gambe oppure gravano spaventosamente riproducendo diseguaglianze sociali sulle spalle dei cittadini e delle cittadine
Grazie mille
Una frase che la buona politica può fare la differenza in questo caso lo ce lo consegnano anche molte delle testimonianze che abbiamo ascoltato e che sentiremo poi dagli Eldar dalle amministrazioni locali grazie
Grazie Irene intanto arrivata anche la mia capogruppo in commissione infanzia e adolescenza Michela De Biase io Irene ti devo ringraziare ringrazio te ringrazio la segreteria tutta ringrazio
La segretaria per aver voluto con forza
Questo momento e siccome all'inizio di questo incontro giustamente sono state ricordate tante persone che hanno contribuito alla nascita e lo sviluppo delle ore zero sei avete citato Francesca Puglisi con la sua tenacia Valeria Fedeli che ha portato a casa la la legge delega quando quindi uno dei
Decreti che riguarda lo zero sei fatemi però anche ricordare Maria Coscia che è stata la nostra capogruppo in quegli anni e che è stata una grandissima assessora all'istruzione del Comune di Roma Maria ha insegnato anche a me Irene in Commissione il prezioso lavoro delle parlamentari di Commissione che insomma ci ha dato un po'la la linea ora tutti qui abbiamo parlato di i fondi necessari lo diceva anche adesso
Pratelli è necessario che ci siano delle risorse vi voglio solo dare un quadro
Di come stiamo navigando adesso cioè la legge la prima legge di bilancio che ha fatto questo
Governo recitava così dallo stato di previsione del ministero dell'istruzione e del merito cioè una riduzione di cinque milioni di euro per il due mila e ventitré tredici virgola quattro milioni per il due mila ventiquattro
E il venti virgola due milioni per il due mila e venticinque del fondo nazionale
Per il sistema integrato di educazione e istruzione prefigurando a partire dal ventisei un taglio permanente del medesimo fondo pari a diciotto virgola due milioni di euro anni annui
Questo è quello che questo governo ha in mente lo voglio dire senza polemica perché qui noi dobbiamo costruire ponti però è chiaro che se noi partiamo dal presupposto che siano necessarie le risorse per lo zero sei che il diritto a l'educazione sia un diritto di tutti i bambini e quindi si debba procedere
Ad una progressiva gratuita e comuni non possano avere sulle loro spalle quei pesi
Che ci venivano raccontati prima e che sicuramente ci verranno raccontati in seguito noi abbiamo bisogno di fare questa battaglia
Sulle risorse a partire già da questa legge di bilancio perché noi e di questo dobbiamo essere orgogliosi quando siamo stati al governo i soldi sull'infanzia non gli abbiamo mai tagliati gli abbiamo messi e siccome Anna Serafini è stata autrice
Di leggi che sono state tutte votate all'unanimità e ha raccolto quella grande spinta che veniva dal basso nel due mila e cinque per portare come prima firmataria quella legge di iniziativa popolare che noi siamo riusciti a concretizzare solo dieci anni dopo all'interno della buona della buona scuola e quindi la legge sullo zero sei ne abbiamo bisogno di quell'energia per poter portare a casa questo tipo di risultato un Energia che sia anche di linguaggio
Perché ha fatto benissimo la nostra segretaria segnalare i due aspetti importanti dello zero sei uno per i bambini che diventa per noi prioritario l'altro per le famiglie e soprattutto per le donne
Io ho sempre la preoccupazione perché ogni tanto qualcuno si sogni di spostare quelle risorse che tanto sono lì sempre un po'nascoste magari al ministero della famiglia che è quello che il portafoglio non cela me questa operazione
Qualora qualcuno dovesse venire in mente la dobbiamo stoppare sul nascere perché lo ripeto e lo ripetiamo tutti lo zero sei deve riguardare lei Ducato azioni e quindi deve essere lì
C'è un voluto aggiungere al ministero dell'Istruzione la parola merito il primo merito e riuscire a far partire tutti dalle stesse condizioni articolo tra della Costituzione e quindi dobbiamo partire tutti da tutti dagli l'altro tema fondamentale lo ha citato bene la segretaria deve diventare un focus è quello dello stipendio di chi lavora nell'ambito dell'educazione
Degli educatori professionali ricordo sempre che è stato sempre il partito democratico a creare una cornice con Vanna Iori di quelle che sono le figure professionali ora noi abbiamo bisogno di riconoscerle anche economicamente perché altrimenti è chiaro che se non si crede nell'educazione neppure da questo punto di vista economico diventa difficile far credere agli altri che chi lavora in quel settore sia una figura di riferimento e importante questa maggioranza e chiudo
Non parla d'infanzia
Non parla d'infanzia non parla di adolescenza o meglio ne parla soli in termini punitivi
Oddio umiliazione
Il ministro Valditara ha annunciato un grande intervento
H Ivano
Io direi che servirebbe un intervento complessivo in tutte le periferie della nostro
Pesa e tra le cose che questo governo ha messo in evidenza è ricostruiremo la piscina e il centro sportivo che è importante per carità
Però forse se questo governo fosse andato a vedere i dati del PM RR i progetti del PM RR in quelle zone e si fosse accorto che non hanno fatto richieste di costruzioni Dignity
Forse al posto che la piscina potrebbe utilizzare quei soldi anche per la piscina
Ma partire dalla costruzione dalla realizzazione di nidi Cogne risorse economiche per poi poterli mantenere
Perché la vita di un bambino cambia a partire da lì e se cambia la vita dei nostri bambini cambia la vita del nostro paese grazie
Ringrazio Simona per il suo intervento per aver ricordato per il contenuto del suo intervento per aver ricordato una persona che è cara tutti noi nel nel ricordo del lo dico proprio personalmente perché per me è stata una vera maestra nel nel ruolo che che ha svolto che Maria Coscia in in questo caso detta c'è un prete ricordando la frase di Giancarlo Cerini all'inizio di questa iniziativa ricordavo l'impegno e la necessità di coinvolgere la società civile
Simona faceva riferimento al all'uso dei termini andare calore forza vigore anche a quella che è la battaglia che riguarda il fatemi dire fate presto in questo mi ricollego all'intervento di di di coloro di che che interverranno uno che sono delle attiviste che hanno promosso poche pochi mesi fa
Sud cioè in giornate su una piattaforma appunto pubblica un un appello una petizione che ha raggiunto quasi diciotto mila aderenti adesso forse voi avete dati anche i più aggiornati di me proprio per impicco rivolgere al Paese un grande imperativo
Uno non perdere quelle che sono le risorse gli obiettivi del Pnr R due prendere una forte forma di consapevolezza di coscienza
Su quello che l'intervento appunto che riguarda il sistema di istruzione per per l'infanzia proprio in quell'ottica tra l'altro integrata che veniva ricordata anche da Simone quindi non solo a sostegno ovviamente della crescita e dell'educazione
Dei dei bambini e delle bambine ma in un'ottica di genitorialità consapevole e sostenuta attivamente concretamente da parte dello dello Stato e quindi passo loro la parola intanto passa la parola Milas piccola e ha ci sono collegate anche le altre via della Minerva anche vi chiedo ancora iniziò cronometrare a questo punto proprio per
Consentire a tutti a me il ruolo del Cerba eroina in questo senso in positivo
Di stare nei nei tempi e di rispettare per poterci ascoltare davvero tutti e dare il giusto e necessario spazio a tutti coloro che hanno accolto il nostro invito stamattina grazie
Sì e allora intanto velocissimamente perché io introduco
Smesso i panni della persona che ha fatto politica quindi di sarà nella sede del suo partito per vestire i panni dell'attivismo quindi sono stati importantissimi gli interventi precedenti che hanno un po'e dato il quadro generale de di quello che c'è stato in questi anni di quello che si sta facendo dal punto di vista proprio della messa a regime del servizio zero sei
Noi noi siamo quattro cinque Mangione presenti da lontano in presenza quattro quattro delle attiviste
Che tre anni fa avevamo ha fatto un altro movimento che era quello del giusto mezzo
Che cosa abbiamo pensato ovviamente su questo tema abbiamo pensato che semiti non ci sono in molta parte d'Italia e perché
Serve questo è quello che chiediamo al Pd quindi parlo da fuori
Serve una grande azione di mobilitazione di partecipazione solo organizzare la modi ma non mobilitazione la partecipazione su temi soprattutto in aree in cui quella partecipazione non c'è per tanti motivi
Quindi durante la pandemia adesso ci siamo concentrati sui nidi
E per fortuna interpella durante la pandemia abbiamo avuto l'interlocuzione governo Conte Cecilia D'Elia che qui Peppe Provenzano che siamo riusciti a Concento sessanta mila firme
Centosessanta mila persone donne e uomini che comunque sono con i quali abbiamo attivato un dialogo
Quindi non sono semplici firme sono persone che hanno lottato con noi siamo riusciti a portare grazie diciamo al governo di allora grazie alla pressione del PD
Da un miliardo a quattro miliardi e sei tutta di somme investimento complessivo insieme ad altre in cosa quando quest'anno abbiamo visto che c'erano i rischi che a giugno non si chiudesse
Diciamo la il piano nidi era in difficoltà perché non e forse non sarebbero arrivate tutte le
Come si dice le richieste di appalto ci siamo rimesse in moto e quindi io azzurra Rinaldi come economista che qui sarà ma al merito cercare l'autrice di un blog molto seguito quindi ha messo a disposizione della battaglia una comunichi molto ampia di donne e uomini che il diciamo si battono per queste cose
è e la Marcello che è la nostra comunicatrice quindi abbiamo unito delle competenze ci siamo rimesse di nuovo a battagliare
La petizione ha avuto diciamo un valore questo lo vogliamo ribadire di lotta sociale partecipata
E questo è un regalo è un richiesta che ne facciamo al PD che questa lotta che si metodologie di lotta sociali partecipate
Siano praticate soprattutto nei luoghi laddove il servizio non c'è perché se in Sicilia e servizio non cioè significa che questa mobilitazione non è stata diciamo e agita lavorata
è il sappiate che è laddove il servizio cioè viene usato
E io riprendo quello che diceva prima Simona il PNR R. anche se noi stiamo battagliando e poi azzurra darà i numeri
Il PNR non diminuirà i divari le richieste sono soprattutto dal centro nord e sud ha fatto qualche richiesta sì
Ma ma molto minore per cui i divari rimarranno quelli
Abbiamo bisogno di agire in quei luoghi cambiano non ha il nido
Brancaccio non hai il nido lo Zen di Palermo non a invito a Palermo da Nisini una lotta di quartiere che dura da quindici anni inaugureranno dopo quindici anni il nido quest'anno a settembre
E viene salutato come un miracolo noi come partito non ci possiamo permettere
Questa cosa quindi quello che noi diciamo stiamo tentando di fare dare un supporto alle forze progressiste dicevo al mio partito ma diciamo noi ci rivolgiamo a tutte le forze progressiste al Paese Dini
E aiutarci a mobilitare ad attivare la partecipazione su questo tema su cui tutti noi tutti voi qua dentro poi conosciamo le difficoltà di altro genere di tipo amministrativo specialistico ministeri
Ebbe risorse eccetera eccetera io ora dopo subito la parola a ad Azzurra è grazie al Pd e grazie rene per aver organizzato questo quest'incontro
Alicante
Siamo già fuori tempo massimo allora sarò velocissima come dicono tutte le persone che paghi tengono bersaglio ora ad ascoltarti allora intanto chiaramente grazie molte amanti grazie alla segretaria a tutto il PD per questo momento anche di ascolto
Io metto in relazione soltanto tre aspetti che sono stati già menzionati dando però come si dice i numeri perché sono l'economista sostanzialmente faccio questo
Timori su ora un tema perché qui assenza di asili nido
Inverno demografico e tasso d'occupazione femminile sono tre aspetti dello stesso tema dello stesso fenomeno chiaro che quando parliamo di fattori nido
Consideriamo ovviamente la funzione educativa quindi bambini e le bambine parliamo dal mio punto di vista di una distribuzione cioè numeri quanti ce ne sono dove sono ma parliamo appunto di tasso di natalità e tasso di occupazione femminile allora
L'Italia come sappiamo è uno dei Paesi meno fecondi in tutta Europa abbiamo uno virgola tre nati per donna insieme alla Spagna il paese in Europa che per forma meglio è la Francia allora cerchiamo di unire i punti
La Francia uno virgola otto non è molto di più e a uno virgola otto nominati terrà donna ma la Francia stante anzi al tre per cento del prodotto interno lordo sulle politiche per la famiglia e per i figli oltre a un tema a me molto caro
A ventotto giorni di congedo di paternità obbligatorio perché le condivisioni iniziata subito
Gli asili nido che diciamo incrementano serata alla natalità dell'occupazione femminile abbiamo dei dati abbiamo dei dati chiaramente perché sono ben noti
Abbiamo un numero medio di passi sotto i tre anni con grossissime disparità territoriali come si diceva prima sono già stati andare molto velocemente
Ma c'è una riflessione che ne dobbiamo fare collegando questi tre aspetti
E da IVA i paesi che sono classificati come welfare mediterraneo
Hanno bassa natalità
E pesa per famiglia rispetto al PIL più bassi della media ne siamo un paese del welfare mediterranea sul fronte opposto oltre alla tenacia abbiamo Paesi che ne dobbiamo guardare come esempi cioè la Svezia la Danimarca la Germania
Nel nostro Paese il fatto di avere un figlio anche solo di pensare di avere un figlio abbassa il tasso d'occupazione femminile e questo è un tema questo è se posso la riflessione che quella con cui vorrei portare diciamo un piccolo contributo
Questi tre aspetti sebbene ci si narra il contrario cioè fanno più figli quelle famiglie in cui mamma staccate si prende cura di cinquanta ragazzini la verità economica delle famiglie in Italia come in tanti altri Paesi ricchi è che le famiglie monoreddito vietare i due tre quattro figli semplicemente non solo possono permettere quindi le famiglie hanno bisogno del tasso di occupazione femminile il Paese ha bisogno di aumentare il tasso occupazione femminile vi do qualche esempio in Slovenia ad esempio lavora l'ottantatré per cento di madri con tre figlie
Ok in Portogallo che è sempre quel fra Mediterraneo l'ottanta per cento allora c'è un tema che bisogna che anche come partito si costruiscano le condizioni per cui maternità non significa automaticamente riduzione della possibilità di lavorare riduzione dell'occupazione femminile non dobbiamo inventarci nulla di nuovo basta osservare le buone pratiche modificando quello che si deve modificare applicarle cioè abbiamo molti Paesi non vi annoio con i dati ma Portogallo Croazia Paesi Bassi la quota di occupati è la spessa fra madri e non madri Pelmo invece fra materno Madrid e Siviglia di venti punti percentuali
Allora qui e il tema è che siamo un Paese più Papero e con meno figli di quello che potremmo essere ecco perché questo tema degli asili nido che viene spesso presentato come un tema per le mamme non è un tema per le mamme non è un tema delle donne è un tema che poi impatta sulla crescita economica di tutto il Paese grazie
Grazie davvero anche per aver compreso i nostri tempi io chiamerei intervenire Antonia la Bosnia del gruppo Neet nazionale nidi infanzia con cui già da da qualche mese ci siamo abbiamo avuto modo anche di di confrontarci e di discutere che ringrazio per aver accettato questo nostro invito
Buongiorno notte tutti è un particolare ringraziamento
Ai reni Manzi che ha voluto organizzare questo momento di riflessione comune dal quale mi auguro prosegua l'attività concreta e di investimento di pensiero sulla prima infanzia come punto è stato dichiarato negli interventi finora allora considerato il poco tempo che ho a disposizione ho deciso di concentrarmi soltanto su alcuni aspetti fondamentali per la realizzazione del sistema integrato zero sei e proprio per velocizzare i tempi
Leggerò il mio intervento
Iniziò con il dire che l'universalità deve caratterizzare tutto all'offerta educativa zero sei un piccolo appunto universalità non significa obbligatorietà della frequenza ai servizi educativi
Ma possibilità per tutte le bambine e i bambini e per tutte le famiglie di poter accedere all'educazione
Il diritto di tutte le bambine e i bambini del nostro Paese all'educazione non può e non deve essere questione di secondo piano
E non soltanto perché gli studi e le ricerche ci confermano che nei servizi educativi si può riuscire ad incidere sulle discriminazioni e sulle differenze che sono generate dalle condizioni sociali e familiari di provenienza
E che quindi impediscono una partecipazione sociale inclusiva tutti gli affetti
Nei servizi educativi per la prima infanzia infatti si sostiene la crescita e lo sviluppo della persona bambino
In considerazione che nei primi due mila giorni e ci tengo a sottolineare i primi due mila giorni e cioè i primi sei anni di vita del bambino
Cosa che invece ancora si tende a dividere i suoi sentimenti zero tre e tre sei e nel con troppi abbiamo avuto come Alleanza per l'infanzia a quel gruppo nazionale di d'infanzia partecipa e che poi ci saranno i degli interventi successivi
Con
La segreteria della ministra Roccella ha tenuto a precisare che lo zero tre è in capo al Ministero degli della famiglia via non è vero abbiamo una legge nazionale che assegna l'intero sistema integrato zero sei al ministero dell'Istruzione
E dobbiamo rivendicare con forza
Questa appartenenza
Quindi diciamo che nei primi due mila giorni avvengono tutta una serie di processi di sviluppo successivamente irripetibili o di minore entità
Si offrono offre esperienze di vita che possono consentire di affrontare la piena realizzazione della propria personalità così dettato come dettato nell'articolo tre della Costituzione che deve essere sempre presente nell'i nostri pensieri e nelle nostre azioni
Ciò significa che è urgente affrancare il servizio zero tre nei
I servizi integrativi dal vincolo della richiesta a domanda individuale affinché ogni bambina bambino possa accedere senza alcun tipo di ostacolo all'educazione
Il decreto sessantacinque che prevede un graduale superamento ma sono passati già sei anni dal decreto e poco e nulla è stato fatto in questo senso ora urgente avvenire
Così come indefiniti indifferibile intervenire sulle modalità organizzative orari calendari tempo pieno e sui servizi aggiuntivi della scuola dell'infanzia come immenso come mensa e trasporto da diffondere su tutto il territorio nazionale
Ricordiamoci che c'è una parte del nostro paese che ha una scuola dell'infanzia
Seppure diciamo soddisfacente dal punto della la percentuale del servizio offerto ma che funziona solo fino alle dodici e trenta
A mezzo turno mezza o o un turno soltanto antimeridiano che non è un turno sufficiente per garantire ai bambini quelle esperienze di vita
Importanti per la loro crescita e di sostegno alla famiglia laddove la povertà economica la povertà educativa è più forte e che quindi che richiede un intervento maggiore
Servizi educativi e scolastici che richiedono un forte investimento pubblico in termini di pensiero e di denaro
Portando alla totale gratuità del servizio per lo zero tre e dei servizi aggiuntivi per il tre sei e non solo dal secondo figlio in poi come in questi giorni il Governo sta proponendo e di cui sta parlando
E indispensabile agire sulla visione culturale che l'educazione fin da piccoli non costituisce solo un aiuto alla famiglie che certamente lo è nella conciliazione dei tempi di cura e di lavoro ma che riguarda un investimento sui cittadini più piccoli fin dalla nascita e sull'intero futuro di sviluppo del nostro Paese
Scontata che tale visione si integra con un'idea di famiglie e di sostegno alla genitorialità di inclusività e di favorire l'immissione e il permanere nel mondo del lavoro delle donne sappiamo che dopo la nascita del figlio molte donne sono costrette ad abbandonare il loro lavoro
Il pm RR può essere utilizzato come a dire o di una totale espansione dei servizi pur non va stando ma richiede un costante accurato sistema di monitoraggio delle azioni realizzate e dei finanziamenti si pensi adeguatamente affinché non sia un'occasione persa
Il secondo aspetto sul quale voglio soffermarmi agli attuale carenza di professionisti dell'educazione zero sei e della necessità nel prossimo futuro ventisei ventisette parliamo di domani mattina
Di un numero imponente di educatrici agli insegnanti per l'addio dei servizi previsti dal Pian RR e per il ricambio generazionale degli attuali servizi che si trovano già fortemente in crisi nella ricerca di personale adeguatamente qualificato
Le giovani generazioni trovano poco attrattivo il lavoro nel campo dell'educazione della prima infanzia per una serie di motivi primo fra tutti lo scarso riconoscimento sociale della professione
A cui si aggiunge la giungla contrattuale e le retributiva
Che permette a chi svolge la stessa professione di avere condizioni di lavoro estremamente diversificate e gatti salariale anche di cinque seicento euro di differenza mensili
Non ultimo la quasi impossibile evoluzioni di carriera
Occorre rivalutare socialmente il ruolo di chi lavora nel settore dando visibilità all'educare e alla qualità che servizi educativi promuovono quale bene comune per l'intero Paese
è necessario evitare che la scelta della professione educativa nell'infanzia sia una scelta residuale rispetto ad altre professioni
E dare ruolo in rilievo l'importanza che tale professione riveste nella formazione titolare delle nuove generazioni obiettivo strategico e prioritario del nostro Paese
Si avverte quindi la necessità di una formazione di base specifica sullo zero sei
Che sia finalizzata all'immissione nel mondo del lavoro di fai pure qualificate onde evitare che si possa ricadere nell'approssimazione e nella mediocre qualità dell'educazione offerti alle nostre bambine e bambini
A tal fine è indispensabile coinvolgere i ministeri dedicati le organizzazioni sindacali e tutti gli organi gli attori che a vario titolo si occupano di servizi per l'educazione e l'istruzione dei bambini piccoli
I Comuni e gli enti locali le Regioni e il terzo settore
Tali istituti tali questioni che ho portato alla vostra attenzione sono condivise con molte delle organizzazioni presenti in sala e tengo a sottolineare che il gruppo nazionali nidi infanzia aderisce alla Rete CRC che vede coinvolte per centotrenta organizzazioni legate all'infanzia adolescenza le quali affetta effettuano annualmente un monitoraggio sullo stato di applicazione della convenzione ONU sui diritti dell'infanzia
A brani uscirà il rapporto annuale ove tra le raccomandazioni verrà sostenuto quanto portato qui oggi
E sarà cura poi dagli organizzatori del CRC rendervi informati sulla pubblicazione coinvolgervi quindi nella diffusione nella promozione di quanto contenuto all'interno del rapporto concludo asserendo che la legge centosette con l'istituzione del sistema integrato ed educazione istruzione dalla nascita fino ai sei anni e il successivo decreto sessantacinque
Rappresentano una possibile rivoluzione nel campo dell'educazione dei piccoli riconoscendo anche una storia di cinquant'anni del nostro Paese
Un lavoro della redazione e dei testi chi ha visto il corpo nazionale di d'infanzia partecipe fortemente collaborativo con le sue tante diverse competenze tecniche
L'aspettativa l'aspettativa ora è a più di sei anni che questo partito che anche il mio personale partito non indugi Massa dibatta in tutte le possibili formule per la piena attuazione di quanto legiferato
Per non vanificare anni di lavoro di interesse di dedizione e di tutto il mondo educativo dello zero sei
Ora è il momento di agire
Senza compì maggior determinazione e senza tentennamenti
Il gruppo nazionale mi dia infanzia dico personalmente siamo a disposizione per collaborare e da lì tutto il supporto di cui possiamo essere capaci grazie buon lavoro a tutti e buon proseguimento
Grazie ad Antonia per la grande carica devo dire no no giusta giusta giusta grande giusta carica che che ci ha dato rispetto a questa verso annuncio due interventi di due
Rappresentanti vani stranieri del dell'Arci Nazionale Simona Rotondi poi a seguire
Della impresa sociale con i bambini che fanno parte appunto che attivamente si impegna a me che sono collegate on line con con noi e quindi passo direttamente la parola intanto a Avane Nieri
Stimo interno a tutti e tutte le mi sentite
Io mi scuso per non poter essere in presenza avrei davvero voluto partecipare a queste interessanti cioè la discussione faccio parte di quelle mamme che cercano di conciliare in particolare nel mese di settembre ma non solo nel mese di settembre
Una famiglia senza nonni mi e la presenza di due figli quindi ecco mi sento coinvolta dalla discussione non sono professionalmente i per il mio ruolo associativo ma anche appunto proprio personalmente quindi mi scuso per il fatto che non resterà fino alla fine e per il fatto di non essere in presenza
Entro però proprio entrare subito nel merito di un brevissimo intervento
Sollecitata dal
Degli sono intervento della senatrice Serafini
Da dal suo intervento prendo soprattutto quella quel quel richiamo che ha fatto sul sulla solitudine sul tutto è cambiato sul cosa vuol dire fare i fisici
Nell'Italia del due mila ventitré il poi una una parola ve la segretaria la parola comunità è con ogni
Noi come ANCI non siamo interessati a essere per quanto ovviamente in un sonno non ci sia assolutamente nulla nulla di male ma non sono interessati a essere partecipi alla discussione in un ruolo di gestori di servizi che a me interessa essere all'interno di una discussione che riguarda lo zero sei come portatori di buone pratiche di comunitari di comunità educante Arci attraverso i suoi Circoli
Diffusi in tutta Italia è una sede naturale di comunità educante all'interno dei circoli avviene invece quotidianamente una proposta di comunità educante spesso e questo si sa un po'di meno avviene esplicitamente avendo come beneficiari come interlocutori come partecipi del processo i minori i minori e le famiglie ci sono tanti circoli in Italia che lavorano soprattutto se non esclusivamente con i balconi famiglie con i minori e il mio intervento appunto
Ci vuole essere puntuale proprio per provare a sollecitare uno sguardo su cose che magari si vedono poco non si conoscono ma inevitabile che che succeda questo condivido alcune slide di un di un Progetto che Arci Bologna
Ha messo in campo
Recentemente che no in questo momento in fase in fase di sperimentazione è un progetto appunto che vuole proporre voli pro provare a rispondere al più dal problema dei nuovi bisogni di welfare familiare in particolare nelle famiglie con bambini e bambine della fascia zero sei
è un progetto che intanto nasce da un'elaborazione e una è una scoperta delle varie risposte di comunità educante che in Europa abbiamo appunto uomo in questo momento non c'è il tempo per citarle ma facevano riferimento alcuni interventi prima del mio ci sono delle bellissime esperienze che sarebbe possibile replicare per la fascia zero sei ispirati da questo
Aci Bologna scusate prova ad andare avanti con la slide
E figli
Allora l'obiettivo è stato quello di provare a costruire un ponte un un collegamento tra due sedi associative nel comune di Bologna che sono insistono molto vicina a questi di invece di
Di scuole nido d'infanzia
Uno nella scuola infanzia Tobagi e
E centro Montanari ecco cosa con qual è la la proposta che è stata fatta scusate io ok riesco con con difficoltà ad andare avanti con le stragi
Provare a rispondere a voi Intini il bisogno di socialità
E il bisogno di prolungamento del dell'orario
Di gestione dei bambini per problematiche soprattutto lavorative in un modo però che vada il meno possibile a impattare sulla solitudine del bambino cioè approvare a rispondere come comunità al bisogno di
Un un un supporto maggiore rispetto a quello che si può avere frequentando una su un nido una scuola infanzia questo tipo di lavoro
Vado avanti velocemente per farvi vedere
Qualcosa di concreto intanto ha un un merito che io credo sia un tema un po'al convitato di pietra cioè al merito di riuscire a mettere insieme in un linguaggio condiviso
Io educatori insegnanti le insegnanti dei famiglia e i bambini cioè cercare di non dare delle risposte ai bisogni che vadano solo nel vedere in una direzione piuttosto che in un'altra ma cercare di mettere insieme sia le prospettive che le competenze ma anche i bisogna pur in questo modo quello che è stato fatto
è stato fatto quello di è stata fatta la proposta di
Poter utilizzare del tempo all'interno di questi spazi messi a disposizione dall'associazione e dove sono presenti dei professionisti
Che lavorano che che passano il tempo che che sollecitano i bambini che partecipano a questi spazi
Anche in assenza dei genitori ma i genitori sono in una stanza di co-working sono nello stesso spazio hanno la possibilità di lavorare possono appoggiarsi a dei professionisti che lavorano appunto che propongono i bambini un tempo integrativo del e educativa ho pensato
Ma questa questa questa possibilità di avere un appoggio non non implica la totale assenza
Del dei genitori e quindi è una cosa altra riff dispetto alla scuola è una cosa altra rispetto all'asilo nido una scuola una cosa altro aspetto lo squalo infanzia
è una proposta che integra e che soprattutto cerca di rispondo mi rispondere il più possibile a un chiamate il tema della solitudine
Il continuo nella solitudine della propria casa con bambini dello zero sei non è non è un tecnico
Una lo smart working non è una vera possibilità un bambino zero sei ha bisogno di attenzioni bisogno di sollecitazioni non è autonomo è chiaro che la risposta dello smart working nella solitudine proprie case non è una risposta
Alla conciliazione tra tempo di famiglia il tempo di lavoro
Invece uno spazio working in un luogo che preveda negli spazi dedicati ai bambini degli operatori
Che possono supportare questi bambini negli apprendimenti nella socialità e uno spazio per i genitori il fatto che questi due spazi trovino momenti di contaminarsi a questo noi crediamo possa essere
Una possibile risposta la stiamo sperimentando riterremo aggiornati sui risultati e appunto sul
Sui feedback che arriveranno e io appunto
Termino il mio intervento augurandomi che possa essere la prima di molte occasioni per riuscire a collaborare nell'ottica della comunità educante delle risposte nuove innovative e fortissimamente pedagogiche
Nei confronti dei bisogni delle famiglie e soprattutto di non mi interessa grazie
Ringrazio io Vanessa è una delle parole d'ordine chiave che risuonerà spesso immagino questa mattina che è tra i punti chiave della nostra azione della nostra agenda di intervento è proprio quello della comunità educante c'è
Tra l'altro in discussione in questo momento al Senato nella Commissione competente una proposta
Legge con relatrice ciglia di Elia proprio relativa alla istituzionalizzazione e al finanziamento soprattutto stabile del delle della comunità educante dei pacchi educativi di di comunità
Passo ora la parola Simona Rotondi di il se collegata anche sa on line della impresa sociale con con i bambini che ringrazio per per aver raccolto il nostro invito e anticipo prossimo intervento di Aldo Garbarino e Giorgio Tamburrini per alleanza tra per l'infanzia
A sera simile ormai tutti e tutti innanzitutto l'importo sentiti i saluti del presidente Marco Rossi Doria che in un po'di Russell e purtroppo pesante e ringrazio per le occasioni di riflessione di scambio importante su questo tema comunque mi sicuramente molti di voi
Sapranno con i bambini varia a
Sicuramente in patria Pirlo sperimentazioni
Che ha visto riunioni
Oppure scritti oggi vittima mi
Due mila sedici a seguito di una convenzione anche una
Se gli ultimi bancaria senza detto Dottorini questo uno razionali sperimentale scomparso la povertà
Educativa minorile impaccio del procuratore abbiamo il compito di programma di risorse pubblicare i bandi selezionare silenzio carico di accompagnare il ciclo di vita delle proposte
E Limentani vengano a sostenere tecnico prima di entrare un attimo nel merito del tema dei servizi educativi tugurio alcuni così ovviamente da condividere con voi straniere alto e ogni impresa sociale noi abbiamo il compito di favorire delle sperimentazioni delle pratiche che siano però inconcepibile auspicabilmente seguito di quello che verrà realizzato siano progetti che poi come niente
Poi si future accadimento e degli enti pubblici cioè noi sosteniamo discordanti che hanno ma di quattro anni ora Endeavour con la speranza che il cosa che venga realizzata su tutto il territorio nazionale sostegno e supporto di bambine delle formiche possano divenire delle politiche pubbliche sistematiche
Per questo tema della prima infanzia indicato sin dall'inizio che il nostro avvio questa importante sperimentazione avrà grandi d'attenzione abbiamo pubblicato montando nel due mila sedici ogni mila venti un secondo bando dedicato esclusivamente la accenni a zero sei anni il primo caso mila sedici
Secondo che dovevamo organizzare maggiormente l'attenzione sulla primissima infanzia e quindi abbiamo dedicato un bando stiamo comincia da zero che è andato Battù refrigerazione posso sostenere iniziative che vanno promuovere i servizi attivare ho utilizzano i servizi educativi per la fascia zero crea come quasi sintetiche volevo sottolineare uno poco fa la dottoressa città comunità educante centrale in tutti i progetti che noi sosteniamo
Questo aspetto ne siamo stati probabilmente i primi in Italia all'interno dei nostri danni a raccomandata e niente Repubblica sedici ad oggi l'attivazione del coinvolgimento costante attivo dico i lettori
Del territorio di tutti gli attori che cosa intendiamo intendano ovviamente in pubblico il più anche un testo formale o informale
E questo vuol dire che tutti dobbiamo concepire l'educazione come qualcosa di siamo
Tutti corresponsabili questo anche nei banchi di Ca'de minimis anzi è stato fatto devo dire che abbiano otto virgola otto tutte le raccomandazioni che i primi progetti che abbiamo sentito di tutto erano al a però deve su tutto il territorio nazionale i cui esiti e poi in cui pratiche ci hanno restituito alcune lezioni abbiamo utilizzato anno successivo che si chiama comincia da zero
Non ho detto una cosa molto rapida complessivamente afgana sul pugno e in ingrato oltre seicento milioni
Diamo sostenendo circa seicentoventi progetti concordato Giovanni cinquecento mila minori e attivando reti raggruppano sei mila e cinquecento reale a del privato sociale ed il
E stato alla primissima infanzia è o nel due mila venti abbiamo lancia sviluppando chiama finanziato trentacinque progetti su tutto il territorio nazionale
E grazie a questo intervento tuttora in corso i lavori queste proposte progettuali previsto l'autorizzazione di cinquecentoquarantasei nuovi posti nido centotrenta stimolerà ventuno posti infanzia grazie alle indicazioni di ventitré gli uomini un micro nidi attivazione di quattordici in famiglia sette nuove stazioni rimanerne atti è stata attivata anche una nuova scuola dell'infanzia
Qualche atto imprudente sono stati ripeto finanze su tutto il territorio nazionale preghiamo tutti e quattro in Puglia otto in Sicilia in Lombardia senta ANIA Umbria che Molise Umbria Toscana due e così via i numeri ma d'origine babbuini Campania Kim Jong dirà e in Sicilia
La cosa fondamentale e chiudo grazie a queste due iniziative probabilmente amo anche provato a stimolare una nuova cultura dell'infanzia a sensibilizzare l'intera comunità
Rispetto Concetto prima quindi facendomi Dino e e ieri così avere accesso ai servizi ovviamente in cattivi non è un errore
Custodire e quindi il servizio non è qualcosa che favorisce la custodia dei minori
Non è solo questo ma il minore una persona portatori di bisogni che va ovviamente ascoltata e che va sollecitato accompagnata a brandelli sui greci da questa cambiato radicalmente
Anche negli interventi ne sosteniamo il punto di vista
è stato di famiglia sono persone sono risorse
Che vanno attivati grazie processi di ammette di Martinazzoli costante
E l'ultima cosa che abbiamo valorizzato moltissimo riprende a valorizzare l'importanza di favorire dei momenti in cui già agli atti anche in cui c'è una relazione mamma bimbo papà Bindi
Non sono indipendenti dedicati Albino separatamente e alla mamma
Ma interventi che Amanda sale in quello che oggi però ASPI tantissime problematiche anche decisionali ovvero la relazione non cattiva bambino ad io vi ringrazio moltissimo dell'attenzione il rinnovo l'importanza e l'interesse che con i bambini attribuisce a questo tema e a questo importantissimo argomenti data
Grazie ancora ringrazio anche il presidente Marco Rossi Doria che con cui ci siamo tra l'altro sentiti e che e idealmente presente impegnato in un'iniziativa concomitante fuori fuori Roma
Passo ora la parola a ad avere ai due rappresentanti di Alleanza per l'infanzia che è una delle importanti colonne in questo caso su questi su questi temi che al nostro con cui ci siamo confrontati e che ci ha dato anche degli stimoli e degli elementi importanti e significativi e sono Aldo Garbarino e Giorgio Tamburrini che che sono qui con con noi questa questa mattina
E inizio con il passare la parola ad Aldo grazie
Sì grazie
Beh è già stato detto molto e molto sono ancora detto peraltro appunto alle Alleanza per l'infanzia è un luogo di ragionamento di incontri discussioni di molte delle per il gruppo e dell'associazione che son qui presente quindi non voglio ripetere cose già dette cose che verranno ancora ancora dei termini mito per essere appunto anche dentro i tempi al due richiami
Che abbiamo o anche come Alleanza esplicitato in alcuni documenti in questi mesi il primo e io vorrei richiamare alla vostra attenzione la raccomandazione del novembre due mila ventidue del consiglio dell'unione europea
Che è una raccomandazione che ha modificato ante grato quella che erano gli obiettivi posti all'epoca nella nella nella raccomandazione di Barcellona
E che è intervenuto come dire innovando la Giudea aggiungendo alcuni dei ragionamenti che stavano all'epoca Barcellona quando Barcellona indicò il famoso trentatré per cento per esempio per Perini di come obiettivo perché la raccomandazione europea oltre ad aver ridefinito questi obiettivi oggi si parla del quarantacinque per cento per l'aperta ai bambini sotto i tre anni e del novantasei per cento per quelli da tre agli anni fino all'inizio della scuola realmente primaria
Ha dedicato grande attenzione al tema dell'accessibilità dei servizi educativi come appunto si richiamava prima in termini di diffusione territoriale e
Ha grande attenzione ancora appunto alla difficoltà della fruibilità da parte di questi servizi da parte di molte famiglie per quei motivi economici anche culturali o di insufficienza che come prima abbiamo richiamato
Quindi
Questa raccomandazione ancor più sottolinea ribadisce come noi oggi il sistema integrato zero sei si trovi di fronte alla duplice sfida di estendere da una parte l'offerta educativa in maniera articolata nei territori
E di garantire ovviamente questa quali tali inclusività che sono stati richiamati
La stessa raccomandazione richiamo alcune cose che sono già state dette che ancora credo verranno richiamate sul tema del personale e sul tema della qualità perché la qualità dei servizi si attua anche attraverso come dire una rivalutazione sociale professionale del personale che all'interno di questi servizi
Vi lavora per cui è già stato accennato ma come Alleanza lo ribadiamo
Noi crediamo che oggi sia necessario sostanzialmente che si tenga conto la dico in questo modo che quando si lavora e si svolgono le stesse funzioni mansioni si hanno le stesse caratteristiche professionali d'accesso
E impossibile Coggi in Italia esistono sedici contratti di lavoro diverso solo nello zero tre più un richiede di contratti cosiddetti gialli fatti direttamente sui luoghi di lavoro perché noi crediamo insomma in qualche modo che se ci sono le condizioni lavorative di un certo tipo professionale di un certo tipo di un altro tipo debbano essere in qualche modo riconosciute contrattualmente nella stessa maniera
E peraltro sottolinea la vostra attenzione una preoccupazione dai conti che non stiamo facendo che abbiamo fatto come Alleanza ad oggi se raggiungiamo se si potessero raggiungere famosi obiettivi posti al pm RR
Mancano ad oggi venti mila educatrici o educatori che dovrà andare a coprire imposti che verranno i posti fisici che vorranno creati quindi quel rischio che la stessa segretare sottolineava prima di costruire cattedrali nel deserto di avere il mattone ma di non avere progetti educativi di non avere persone che all'interno di questo matto nel portone quindi
Una prima indicazione che noi di sottoponiamo all'attenzione di tutti e che si spinga affinché la raccomandazione europea venga adottata
Dal Parlamento venga come dire richiamata come obiettivo sostanziale
E che gli stessi enti locali dalle Regioni alle comunità Acciano i queste indicazioni della della raccomandazione europea uno degli elementi di le di nobilitazione
Ultimissima seconda richiesta anche qui vero il secondo elemento che veloce se ne è parlato prima noi sappiamo bene come l'Italia abbiamo dei problemi di natalità forte sappiamo bene propriamente questi
Ecco io direi così bisogna fare delle politiche che sostengono in qualche modo le condizioni di fiducia da parte delle famiglie per investire innata vita ugualmente questo vuol dire è già stato detto
Ci sono indispensabili ovviamente e necessarie garanzie sul piano dell'occupazione dei salari dei servizi ma lo ribadisco lo risottolineo noi dobbiamo anche garantire agli genitori che i loro figli troveranno un contesto e strappa miliare in cui crescere bene e sviluppare le proprie capacità a prescindere da quelle che sono le condizioni di nascita familiare di cittadinanza e di etnia
Quindi candidiamo che questi siano come dire
Dei percorsi assolutamente fondamentale allora qui per chiudere di nuovo la preoccupazione già espressa sul PNR non possiamo sicuramente perdere
Questa grande occasione in qualche modo di sostenere al di là del fatto che lavoriamo per arrivare al trentatré per cento mentre in teoria sarebbe già al quarantacinque l'obiettivo lo stesso
Livello senza delle prestazioni segnalato con la legge finanziaria il ventuno non è adeguato teoricamente questo nuovo Obiettivo e quindi come dire ci vuole tutto lo sforzo e la spinta perché il pm era R. venga attuato
A Siena quel ragionamento che è già stato accennato qui ulteriormente lo ribadisco dei problemi dei costi di gestione e noi dobbiamo sicuramente lavorare è un invito a lavorare
Perché si esca dai servizi a domanda individuale e si arrivi per esempio inserire i servizi zero tre in particolare nei servizi pubblici essenziali perché questo vuol dire a quel punto dire che lo Stato li riconosce come essenziali
Così come lo ha dichiarato in molti dei documenti che oggi citiamo eleggiamo e proprio perché essenziali quindi risponde alle domande che vengono espresse non
Se può o non può risponda a tutte e garantisce le risorse necessarie per rispondere a queste domande grazie
Sei mila chiedo solo a Giorgio Tamburrini la possibilità di anticipare un intervento di Brando beni fait il nostro capogruppo al Parlamento europeo perché a un voto molto importante tra l'altro c'è una sessione plenaria particolarmente densa
Proprio questa settimana che è collegato on line anche interverrà subito dopo
Sì è come scusate sono in un punto dove c'è poca luce e basta olive nere per meglio far pochi secondi
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E abbiamo fra poco un voto a diciamo coordinate connessione con il lavoro europeo trattando questi temi poiché veniva accennato prima
Dall'intervento precedente esiste una raccomandazione europea importante di cui tenere conto che riguarda proprio l'impatto sui sui minori e la le scelte che vengono fatte a livello di investimenti sociali
Ma abbiamo anche lo voglio dire in questa siete davvero come lei esce una battaglia da proseguire sulla garanzia per l'infanzia in quanto il tema delle risorse europee che erano state dedicate verrà la lotta alla povertà minorile all'interno
Del fondo sociale europeo non posso andare sprecate non possano essere bloccate sappiamo che il governo italiano non sta portando avanti questo lavoro che era iniziato col governo precedente con lavoro del ministro Orlando che aveva impostato il programma in Italia e oggi invece vediamo un grande ritardo a nostro avviso anche per via di un'idea di non voler lo dico con franchezza andare ad aiutare magari bambini di origine straniera che sarebbero inclusi da questo programma di sostegno per l'accesso appunto all'infarto alle ai servizi per l'infanzia quindi anche agli asili qui si è parlato molto oggi ma poi anche per il le le mense anche per le questioni che riguardano il l'accesso alla sanità e alle abitazioni di qualità quindi anche all'edilizia dunque Stratta di diversi pronti toccati dal fondo per la garanzia perché l'infanzia allora vogliamo che il governo non sprechi queste risorse addirittura non pensi perché abbiamo sentito perfino questo di usare queste risorse per coprire i propri Bucchi sul Pnr erano invece come ha ben detto lei diceva in durante questo seminario ripianare respiri servire proprio a portare avanti ulteriormente queste queste azioni e non bisogna sprecare le risorse europee che lo voglio dire quella pongo la garanzia infanzia è stato il frutto anche una battaglia politica portata avanti da noi quella davanti al nostro gruppo portata avanti da David Sassoli
In un momento come quello della pandemia in cui rischiava di esserci altre priorità invece la lotta alla povertà minorile per noi è sempre rimasta al centro
Dell'impegno oggi il Governo deve sprecare queste risorse con Irene con tutto il partito democratico anche in Italia abbiamo lavorato e continueremo a lavorare perché appunto la garanzia dell'infanzia che è utile per tutte le finalità toccate oggi dal seminario
Venga utilizzata al meglio non sprecata scappo votare Mantero di averla fu un piccolo messaggio utile per continuare insieme il lavoro arrivederci a tutti e grazie
Ringrazio io Brando e il richiamo in questo caso Giorgio Tamburrini che qui poi seguirà il sindaco di Reggio Emilia Luca Bechi avremo il contributo poi delle forze sindacali che sono presenti
Bene buongiorno a tutti a tutti e grazie ancora al PD per averci dato come Alleanza
Voce in questa in questa riunione quindi lo faccia anche a nome di Chiara Saraceno Emanuele pappa Corini sono impegnati nel convegno sulle politiche di welfare a Milano tra l'altro Alleanza intervenuta più volte su tutti questi temi ricordo il documento è una buona partenza per tutti documento molto articolato del due mila venti e quello più recente a cui accennava Aldo poco fa che sottolinea appunto rispetto al paraurti in Bach da destra sta consegnando non si tratta solo di fare più bambini nati dalle loro l'opportunità di crescere in maniera adeguata
Allora parto dal concetto di diseguaglianza che molti di voi hanno ricordato in particolare Anna
Lo ha sottolineato molto pervicace forse su questo aspetto della disuguaglianza manca ancora qualche pezzo
Allora innanzitutto che ricordo che in un'analisi che abbiamo fatto assieme a Save the Children qui ce la farete a Milano
Quattro anni fa i bambini italiani a tre quattro anni sono già molto diversi fra di loro qui non se parla forse diseguaglianza dovremo parlare di ingiustizie da
Sono diversi perché hanno diverse competenze hanno diverse competenze sia sul piano cognitivo che sociale nazionale
E tutto questo dipende come molti di voi mi hanno ricordato edito certamente dall'istruzione ai genitori dalla frequenza nido ma attenzione dipende anche da quello che succede in quelle famiglie
Allora fai partire da qui per dire
Che la maggior parte la stragrande maggior la stragrande maggioranza delle famiglie italiane al nido non ci vanno e la stragrande maggioranza dei genitori italiani non hanno nessun punto di riferimento dalla nascita in poi
Anche quelli minoranza che poi avranno la possibilità di accedere al mito e tutto questo spazio è ormai spazio di nessuno è una terra di nessuno dove vi assicuro anche dal pediatra
Che cosa pensate che succeda cosa pensate che facciano a quei genitori con i loro bambini che modelli presentano che oggetti usano allora questo è un problema grosso che riguarda le diseguaglianze perché qui che nascono e qui che si sviluppano e qui che nascono anche gli itinerari che poi nella punta estrema arrivano a Palermo accreditava eccetera
Quindi io credo che per il Pd si presenti il problema di affrontare anche quello che oggi subito si può fare con tutte le famiglie
Perché se il Pnr andrà a buon fine il setto daremo al personale che ancora non c'è di cui parla alto poco fa continueremo ad Air France cinque o sei anni cinquanta per cento di famiglie che Armida non ci vanno
E l'ottanta per cento di genitori che arrivano a sei a dodici mesi
In alto tali isolamento nella mancanza di punti di riferimento educativi quindi venendo al punto di questa Vignone non si tratta solo di fare educazione con i bambini si tratti di offrire ai genitori momenti di aggregazione fin dalla nascita
In cui possono sperimentare con la guida di educatori e quindi il coordinamento pedagogico sistema integrato ha una funzione anche per quei dichiara sino non vanno
E non ce la farà
Noi studia lo sa bene perché è una battaglia che ha fatto per molti anni avevamo a un certo punto individuato i centri bambini e famiglie
Che poi hanno avuto una storia difficile anche poi ci si è messa la pandemia riduzione dei fondi per comune però quegli spazi di panno assolutamente ripresi rinnovati alcune esperienze le stiamo facendo in tante parti d'Italia
Anche perché è possibile ottenere delle modifiche persistenti nel comportamento delle famiglie dei genitori rispetto ai loro bambini
Mettendo le sul tappetino presto insieme ad altri genitori che risolvendo anche questo aspetto di assoluta solitudine che caratterizza gran parte dei genitori oggi
Quindi per riprendere alcune delle parole d'ordine che sono venute fuori oggi dobbiamo ripartire creando comunità e servizi attorno alle famiglie non solo attorno ai bambini
Creare comunità educante attenzione a partire dallo zero
Di età non dà i tre anni
Quindi la comunità educante inizia lì e poi la comunità educante fatta anche dagli altri servizi i consultori familiari e punti nascita tutti questi devono dare un contributo a create intorno alle famiglie un sistema integrato che ha al suo apice suo coordinamento sicuramente il sistema educativo ma che non si esaurisce il sistema educativo attenzione che in Europa su questo gli sta lavorando sul supporto alle famiglie che sul lavoro intersettoriale
Che mette assieme diversi servizi quindi l'indicazione per i Comuni anche quella di muoversi ora e subito non solo per andare verso il sistema integrato zero sei a per costruire attorno alle famiglie tutte un'occasione di confronto e di supporto di cui la famiglia oggi hanno assolutamente bisogno
Grazie grazie davvero per questo
Sollecitazione appunto rispetto alla solitudine delle famiglie che penso che non sia un tema di cui farsi carico in in modo importante io passerei ora la parola al sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi che è collegato e che ringrazio tra l'altro per per aver atteso questo slittamento dei tempi e anticipo l'intervento appunto dei rappresentanti CGIL CISL e UIL grazie
Sì grazie
Eirene io ringrazio per aver organizzato insomma come PD questo importante momento
Ringrazio è lei la segretaria grazie anche perché ha citato Reggio Emilia insomma non era non era dovuto però mi sento di ringraziare questo punto di vista soprattutto io mi sento molto in sintonia tanti interventi che ci sono stati e vi devo anche dire che io in questi anni per quella che è la storia di un'esperienza educativa Rabin infanzia della mia città partecipato tantissime iniziative pubbliche approccio sempre con un po'di umiltà credo che non dobbiamo fare i primi classe perché noi per primi abbiamo tanto da imparare e e questo dibattito di oggi che ha avuto i livelli di Charlene contribuzioni di elaborazione molto alta lo conferma
Allora io la prima considerazione che vorrei fare che credo che in questo Paese debba avere la consapevolezza che ha bisogno
Di Creta rende l'investimento su una cultura dell'infanzia
Perché la costruzione di una cultura dell'infanzia nella contemporaneità significa innanzitutto avere una visione umanistica della società
E una visione umanistica vuol dire ricorda in una sede politica vuol dire contribuire ad arricchire la cultura politica del Paese nella cultura dei diritti delle persone
Noi siamo un partito che in questo momento io credo sta elaborando un posizionamento forte sui diritti civili sui diritti umani
Noi non possiamo vedere morire il dibattito di oggi
Mi rassicura
Che nella cultura contemporanea degli eventi sociali e dei servizi alle persone che ne derivano
Il tema dell'infanzia sia uno dei geni contemporanei non ancora compiutamente portati a realizzazione da questo Paese basti vedere
I dati di scolarizzazione
Noi partiamo dall'educazione ma non c'è nulla di più potente
Di poter immaginare la visione di una società che parte dall'educazione dei bambini
Fin dalla nascita e dalla da un diritto all'educazione pubblica ma non necessariamente pubblicati figlia del sistema integrato fine all'anno zero
Ora questo lo dico perché giustamente qualcuno ha detto
E cosa sta facendo questo governo questo governo da un lato lamenta l'inverno demografico dall'altro di fronte ai problemi della ha qualche problema anche rilevante dell'adolescenza non sa fare altro che proporre un decreto punitivo sul tema delle carceri questo nome dice e cioè grande vuoto
Culturale prima ancora che politico un grande spazio politico che dobbiamo occupare sì siamo oggettivamente oggi forze d'opposizione per prepararci a cambiare questo Paese dal governo nepalese con idee molto chiare sul tema dell'infanzia e dei diritti dei bambini
Reggio Emilia oggi a una scolarizzazione del sessanta per cento quindi zero tre del novantotto per cento
Nelle scuole d'infanzia sei non voi ogni anno abbiamo quasi sette mila bambini che frequentano lo zero sei
Nel contesto di un sistema integrato dove investiamo venti due milioni di Euro tutti gli anni di parte corrente del bilancio cioè il diciassette per cento del bilancio del Comune
Dico questo perché perché questo per noi ha comportato anche nei pressi cioè da un lato c'è l'eredità che ogni amministrazione ha raccolto di un'eccellenza che parte negli anni Sessanta ma che in fondo alle sue radici
Nell'Italia del dopoguerra quando ricordo sempre una storia insomma quando nei giorni immediatamente successivi
Allora liberazione le donne in una frazione vicino al centro storico prese un carro armato abbandonato i tedeschi
L'ho smontato cominciano a vendere i pezzi
Ed allora cavato della vendita di quei pezzi in quelle donne costruirono la prima scuola d'infanzia di Reggio Emilia che ancora oggi esistente si chiama sua all'infanzia venticinque aprile
Lo dico perché la partecipazione come qualcuno ha evocato della comunità
Alla costruzione della di una cultura dell'infanzia che si integra con la volontà politica di un'amministrazione e è fondamentale e noi c'ero noi abbiamo pagato anche qualche presso mettere il diciassette per cento del bilancio sullo zero sei vuol dire non essere in grado volte di mettere risorse in altri in altri contesti però abbiamo fatto una scelta politica questo l'unico che riguarda io ho partecipato a questi nominata sindaco tanti convegni anche in termini diciamo Damiani politica c'è un livello forte di condivisione di convergenza ma credo che noi dobbiamo decidere di fare un salto sequestrai un'ora delle tante cose importanti o se questa è una delle
Principale così importanti dal punto di vista della costruzione di un'idea di cambiamento sociale
Reggio Emilia a quelle quei dardi scolarizzazione rinite solo in parte la Gemina anche uno dei più alti tassi di occupazione femminile in Italia e non solo
Questa relazione tra occupazione delle donne scolarizzazione dei bambini
è scientificamente dimostrata d'Europa laddove c'è alta rimarginata la sit-com laddove c'è passa la prima ci passa anche la disoccupazione delle donne solo ma più in generale l'ampliamento delle disuguaglianze dunque chiaro che invece
I Red questa direzione vuol dire investire su un'idea più avanzata di giustizia sociale faccio una seconda considerazione
Ingresso non vorrei sembrare troppo dentro però anche dal punto di vista della visione della società noi non abbiamo soltanto un rapporto tra bambini
Ed educatori ma noi abbiamo in quei contesti un rapporto tra bambini e spazio pubblico per esempio cioè bambino di un anno qual è il primo spazio pubblico con cui interagisce positivamente la scuola Laura il parco e lo spazio pubblico dell'assemblea dell'accoglienza mattutina
è il raccordo tra il bambino e linguaggi
Che può essere la creta che possono essere i sensori digitali che possono essere o di un albero cioè alla fine quell'idea di comunità in cui parlava egli e che ringrazio per anche e soprattutto quello che lei ha fatto dal vicepresidente della Regione perché ci ha consentito di fare l'operazione chiamarlo caro alla scolarizzazione in tante città e i comuni della Emilia Romagna cioè l'abbattimento delle rette da un lato ovvero innalzamento
Della scolarizzazione perché è chiaro che sul tema vinili c'è un tema che fino a poco tempo fa era parliamoci chiaro era ormai come rileggere un certo meglio non era un diritto universale quindi per arrivare alla dall'estero passare dal servizio a domanda individuale diritto universale serve una legislazione nazionale servono risorse e serve un rapporto integrato tra lo stato e regioni e e questo consente di costruire quell'idea di comunità che è un'idea in relazione di una di una società e una città Gentile più accogliente
Più giusta meno cattiva cioè vuol dire portare uno sguardo atto profondamente diverso dal punto di vista politico valoriale rispetto a quello che oggi vuole essere dominante nel posizionamento politico del nostro Paese in questo governo ora io chiudo dicendo che una cosa più concreta che il PNR è un è un grande è una grande opportunità sull'infanzia sono due miliardi di euro consentirà di realizzare Sacconi scuole anche noi a Reggio Emilia faremo investimenti importanti però ce lo siamo già detti
Non basta muri
Ci vogliono dei locatori
Non basta contenitori ci vogliono i contenuti oggi il nodo vero e la sostenibilità delle gestioni sia che si tratti di gestione pubblica noi abbiamo regimi da una forte propensione alla gestione diretta ma abbiamo sviluppato gestione una gestione integrata che ha coinvolto Piano coinvolto il terzo settore le cooperative però sono su mille quattrocento dipendenti Union seicentodieci assurdi uno zero sei voi capite quanto evasiva nel nostro nel nostro Comune di investimento sull'infanzia però segnare una cosa che è già stata detta nel posto noi abbiamo un grandissimo problema di fuga nelle professioni della cultura che sono e nella sanità che Guelfa che nell'educazione che nel campo educativo in generale lì c'è un tema di inquadramento professionale diciamocelo con chiarezza c'è un tema che gli stipendi quindi nella concretezza delle integrazioni tra l'investimento sul genere e il fabbisogno ma anche di di sostegno alle gestioni io credo invece il come dire la strada fondamentale nella definizione di una politica pubblica che però chiudo davvero
A mio avviso presuppone quello che in tanti abbiamo detto e gli ho detto all'inizio
Essere convinti che costruire una cultura dell'infanzia è un pezzo fondamentale della costruzione di una cultura dei diritti nella società contemporanea credo che ci siano poche cose oggi più di sinistra e progressiste di queste grazie a tutte
Grazie davvero Luca ed è un assist in questo caso quasi perfetto perché un tema che ancora non è stata che è stato citato
Ma che non è stato affrontato è quello importante della gestione e soprattutto del tema relativo all'occupazione relativo a quella che non da oggi devo dire ma nel post Covito come si ricordava è stata chiamata proprio la vera e propria emergenza educatori che comporta ovviamente trattamenti retributivi inquadramenti professionali formazione di quello che è il personale e chiamo in questo caso intervenire i rappresentanti della dei sindacati Ivana Barbacci segretaria
Della Cisl scuola sarà con noi Francesca Ricci poi seguirà della della UIL scuola CISL e Tatiana Cazzaniga della funzione pubblica CGIL
Invitando tutti al rispetto dei tempi e ringrazio giusto che lo fai perché noi parliamo troppo
Dadi ringrazio e ringrazio i M e la segretaria che ho ascoltato
Con attenzione
Della quale ho apprezzato la competenza di un tema che talvolta non è alla portata di chi ha una responsabilità politica ampia
E invece in questo frangente ritrovò una competenza anche le amministratrici locali giustamente competente rispetta i servizi alla persona
Ho apprezzato il dibattito Irene perché credo che oggi sia stato fatto uno sforzo a tutto tondo per raccontare una una grande sfida quella del decreto legislativo sessantacinque
Che però mi sento di dire non è ancora compiuta
Quindi lo sforzo di ciascuno di noi dovrebbe essere esattamente quello di trovare quelle lente
Che portino al compimento di un sistema che effettivamente Complesso
E questa è stata una rivoluzione culturale forse il passaggio più importante e significativo della buona scuola noi l'abbiamo fortemente contestata la buona scuola
Chi del PdL qui la senatrice mal pezzi era sono la ritrovo più però
Personale con la quale abbiamo ottimi rapporti però ci siamo scontrati in quella fase storica ma non sul decreto legislativo sessantacinque
Perché quella è stata una vera sfida una vera occasione per poter rilanciare nel Paese è un tema che non è che non porta consenso politico diciamoci
Le politiche per l'infanzia non producono voti
E questo lascia consente tutta una serie di condizioni che sono anche condizioni di marginalità
E non portano voti anche perché non sono professioni particolarmente
Accattivanti appetibili o ascoltato il sindaco di Reggio Emilia e condivido quello che lui ha appena sostenuto c'è una forte carenza di appeal Rispetto alle professioni di cura perché sono professioni che assorbono l'essenza delle persone
E quindi hanno bisogno di un accompagnamento continuo oltre che di un riconoscimento sociale
E il riconoscimento sociale vali passa anche dal valore
Che si può assegnare alle retribuzioni a quel lavoro un ballo un lavoro pagato poco eh or oggettivamente un valore un lavoro che vale poco
E questo è un tema molto delicato perché a questo si combina anche la questione della precarietà
Noi siamo di fronte a un sistema integrato zero sei dove si perpetra una
Condizione che da anni non riusciamo a colmare asse da affrontare a superare che è quella della dimensione della precarietà degli operatori del sistema sia esso zero tre che del sistema tre sei
Allora importante che ricordiamo tutti che le rivoluzioni culturali non si applicano per norma
Questo è davvero importante non basta la norma
Basta invece è necessario piuttosto che si diano le gambe ai processi
E nel mentre che si avviano i processi questi processi si esibivano si sviluppino e si leghino ai colleghi noi vari elementi portandoli a sintesi è stato citato il maestro Giancarlo Cerini un maestro di tutti noi anche dei sindacati
Che abbiamo apprezzato e conosciuto con grande stima soprattutto per la sua onestà intellettuale di andare a cogliere i punti di fragilità di un sistema che andava rafforzato allora partiamo dal principio del sistema educativo è patrimonio della collettività e quindi non è un costo un investimento
Come tale dobbiamo necessariamente sfruttare
Un'occasione quella del pm RR ma temo che non la stiamo sfruttando a sufficienza soprattutto perché continuiamo a immaginare che bastano le infrastrutture materiali
E ho apprezzato la il passaggio della segretaria Jean quando dice attenzione perché le cattedrali nel deserto sono la cosa più triste che potremmo che Potter che possiamo mettere in campo
Allora dobbiamo immaginare un investimento forte sulle infrastrutture immateriali a cominciare dalle risorse umane non uso il tema capitale umano per motivi ideologici le risorse umane
E questo significa che dobbiamo intanto fare in modo che il personale della scuola e della sistema zero tre quindi zero tre zero sei zero tre tre sei zero sei
Tutto il personale che appartiene a questo sistema lavori meglio
Per lavorare meglio bisogna abbassare il rapporto del numero degli insegnanti degli educatori per bambini gruppi di bambini questo è il primo passaggio intorno al quale noi dobbiamo immaginare lavorare in termini di investimento servono più sezioni
E dobbiamo creare le condizioni per cui i punti di erogazione del servizio tornino ad essere attenti anche nelle aree interne del Paese e non solo nelle grandi metropoli
La transizione con logica passa anche da qui se ci infiliamo tutti nelle grandi metropoli abbandoniamo le campagne e i Paesi delle aree delle processi preziosissime aree interne del Paese non stiamo facendo del male anche all'ambiente oltre a far vivere male le famiglie
Un altro passaggio poi arrivo a chiudere dobbiamo superare il meccanismo degli interventi per bando credo che questo sia un altro dei passaggi importanti perché i bandi hanno un termine è un tempo che non dà garanzia di organicità nella nel medio e lungo termine e quindi questo ci consentirebbe anche di far diventare questo strumento non più a domanda individuale
Me lo chiedono in tanti cerco di rispondere al bisogno ma di creare una condizione che sia generalizzata
Perché questo era lo scopo originario anche del decreto legislativo sessantacinque
Quando si faceva carico della generalizzazione della scuola dell'infanzia e del superamento del servizi a domanda individuale
Un ultimo passaggio delicato legato al fatto che nascono meno bambini abbiamo detto abbondantemente
Però ricordiamo che oltre a nascere meno bambini la dispersione nasce anche dai primi anni di vita dei nostri bambini nati perché se non ci sono le condizioni perché vengono presi in carico torno a dire dalla collettività
Dalla comunità educante dalle alleanze sul territorio e quindi un passaggio delicato sul quale dobbiamo ancora lavorare è quello di creare una sinergia e un dialogo tra la pluralità delle strutture educative che Solis che costituiscono il sistema integrato zero sei soggetti pubblici soggetti privati Stato enti locali questa combinazione questa alleanza questa partnership ad oggi non è ancora non si è ancora espressa è compiuta
Ci sono ancora mondi separati che parlano linguaggi seppur con valori comuni ma linguaggi diversi questo è uno sforzo che chi ha a cuore l'infanzia il futuro del nostro Paese deve prendersi incarico grazie
Grazie davvero grazie mille
Ivana chiamerei Francesca Ricci e poi Tatiana Cazzaniga
Francesca Ricci UIL
Un giorno tutte tutti no concreta veloce
Allora io partire da un punto che ci misura tutti cioè la legge quattrocentoquarantaquattro ha due anni meno di me
Un caposaldo perché quella di diciamo istituisce la scuola materna per tutti però se mi guardo io e vedo le trasformazioni che ho avuto penso anche quanto tempo c'è stato
Per mettere in piedi un progetto che ancora non c'è
Per cui diciamo a questo punto facciamoci anche da un esame di coscienza e diciamo che posso fare io per e armato sul sul concreto
Dritto all'ascolto espressioni disse diritto alla cura sicurezza crescere in ambienti educativi di qualità e le parole cui tornano veloci no anche quelle che abbiamo sentito in questi giorni cioè cura relazione ascolto
Le cronache di questi giorni sono drammatiche
Perché non c'è cura non c'è relazione e non c'è ascolto e meno male che siamo noi qui con buona volontà a cercare no politicamente nel senso nobile della politica cercare di dare un contributo per poi fare perché se ne parliamo e poi lo facciamo non serve ne parliamo
Sono andata imposto odiare
In vista di questo appuntamento e una delle cose che mi è balzata subito agli occhi è stata al testo unico per la scuola da una sorta di
Rock
Ci della Scotti della scuola un baluardo e la prima cosa farà questo questo testo
Pura luce ai suoi anni perché del novantaquattro
E ne parliamo anche del decreto che è stato detto tante volte citato tante volte nei precedenti interventi che del due mila diciassette tutto questo non perché io sono fissata con le date ma perché c'è un tempo che non abbiamo e che dobbiamo recuperare
Allora il nel testo unico al primo c'è prima primo articolo apertura di documento la prima cosa che viene detta e che diciamo contestualmente ENEL rispettosamente rispetto alla costituzione ai docenti è garantita la libertà di insegnamento intesa come autonomia didattica e come libera espressione culturale libera espressione culturale del docente
L'esercito all'esercizio di questa libertà che ha il docente
è diretta a promuovere attraverso un confronto aperto
Di posizioni culturali per la piena formazione della personalità degli alunni
Ora voi mi direte sì però ne stiamo parlando di un segmento diverso cioè insediamento nel quale abbiamo bambini minuscoli che può essere lo zero tre quello di miti o lo zero sei del quale andiamo Pappalardo
Su questo suggerirei anche che siccome si è parlato tanto di comunità educante la comunità educante non è un'espressione che chi gli piace pausa
E tutti ci si mettono dentro quelli ricamati diviso uno buonissima voglio benissimo alle persone del pure io voglio fa parte della Comunità durante l'omonima durante eh termine contrattuale
Cioè incontrati in questo Paese non sono una parolaccia offrono garanzie a chi c'ha un lavoro insicuro
Allora dire che esiste una comunità educante significa rivendicare un diritto contrattuale che vale per tutti allora uno o è dentro o è fuori
E allora anche il lavoro che fanno gli educatori rispetto al fatto che devono orientare la relazione educativa l'ascolto il testo educativo libertà gioco manipolazione scoperta sono tutte attitudini che richiedono una progettazione
Allora dobbiamo uscire dalle rotatorie perché noi stiamo andando il e prende una direzione
La pluralità
Dei soggetti erogatori non deve portare all'impasse ma deve portare decisioni condivise questo vuol dire che dobbiamo farci carico collettivamente
Del patrimonio sociale culturale di sviluppo che la scuola dell'infanzia rappresenta per il Paese
Non per i singoli Comuni o per le regioni opere i singoli diciamo istituti o enti erogatori ai quali no interessa l'attitudine no all'educazione ma come patrimonio nazionale
La scuola dell'infanzia va vista in un'ottica sì diciamo locale perché le responsabilità sotto i comuni e poi ci sono diciamo dei modelli organizzativi ma è l'Italia che a cura della propria infanzia
Così come è l'Italia che a cura dei propri studenti che a cura della propria ricerca
Che ha dei contratti che fa rispettare cioè
Uscire difficile non è che poi rinviamo tutte le cose più complicate e quindi diciamo che per darsi una prospettiva percorribile per uscire dalle rotatoria nelle quali tutti quanti si infilano e passiamo tutti a girare in tondo
Bisogna riaffermare la centralità del nostro sistema nazionale di istruzione e dare pari dignità pari sviluppo pari forza
Anche a quel sentimento che oggi è soggetta a tutta una serie di pareri che non sempre conducono nella direzione giusta
Per quanto riguarda nel segmento dieta Rita Levi-Montalcini donna magnifica diceva che tutto ciò che aveva imparato la gran parata nei suoi primi tre anni di vita
Io non c'è proprio da credergli però cioè a me piace pensare che dentro ogni piccolo genio ci sta un nucleo che viene no rafforzato allo stesso tempo io torno sulla questione tempo perché di recente anche Renzo Piano ha parlato del tempo in un'ottica non nostra ieri oggi domani ma in un'ottica un po'più inglese cioè di tennis di declinazione del nostro modo di fare tempo
E allora in un in Oriente in Giappone ci sono i tempi che vengono costruiti e distrutti ogni vent'anni no
Cosa che per noi è impossibile che ne cerchiamo vent'anni fa una Siro poi se lo costa cento euro distruggiamo appena il fatto sarebbe una tragedia però questo significa che c'è un tempo per
Imparare un tempo per fare e un tempo per spiegare
E ancora c'è un tempo per insegnare un tempo per servire che non è una parolaccia
E mettersi a disposizione avere cura
è cioè mettere al servizio di è un fatto nobile e bellissimo e l'ultima la questione di rinnovamento cioè se noi facciamo delle cose cinquant'anni dopo le le facciamo come prima non servono più
Bisogna farle come servirà fra cinquant'anni e quindi anche dare ascolto a le nuove generazioni non sarebbe male
Qui io vorrei fare una digressione alla quale poi chiusa Rogue velocissima faccio una digressione che mi sta particolarmente a cuore cioè
Quello che abbiamo sentito per fortuna non da tutti e che bisogna se ci sono i nidi le donne vanno al lavoro
Quindi bisogna no secondo me non bisogna liberare le donne dai loro figli
è una patto di responsabilità collettiva cioè bisogna creare condizioni di lavoro ed è una cosa per tutti tutte e tutti e bisogna mettere tutti tutti i bambini in condizione di poter accedere ai nidi
Sono due obiettivi che esistono e che possono viaggio insieme
Uno non produce l'altro perché questa è una responsabilità ripeto collettiva
Allora
Tutte le persone devono pensare che le donne hanno diritto a un posto di lavoro nel quale orario
Retribuzione condizioni antico il nido aziendale anche con la cioè la tutela della qualità del lavoro delle donne deve essere una cosa garantita tutte le donne
Tutte e tutti e tutti quanti vogliano quindi coliche non ce l'hanno quelli che non li vogliono quelli non li passa a Brescia devono sapere quindi un'altra hanno diritto al nido
Ed è un compito di tutti quindi lì i due vanno insieme
E devono essere intrecciati soltanto negli affetti ultima cosa ascia alla Flash bisogna pensare non alti la nazionale bisogna pensare che le persone non sono intercambiabili
E poi c'è anche una questione giustizia cioè la salvaguardia dei diritti dei lavoratori
Viene va insieme a cioè i Comuni stanno facendo un lavoro certosino
Per chiudere le pratiche del Pnr R. novantuno per cento sostantivi diciamo
Realizzati ed è una bella soddisfazione
Perché ragionevolmente un comune senza scuola in comune in discesa non si può pensare al Comune senza scuola però i diritti di chi andrà a lavorare là dentro non sono stati garantisce ringrazio tutti i comics quella sorta di questo no no capisco che l'orario è tale per cui a però abbiamo iniziato almeno almeno grazie mille anzi
Ci a grazie ancora chiamo Tatiana Cazzaniga intervenire e poiché lascerei la parola Raffaella Milano di Save the Children siamo cercando di di recuperare
Immagino che io debba provare
Siamo tutti nei cinque cc minuti circa e ci siamo credo di di riuscire intanto ringrazio per questo convegno parte questo momento di confronto che devo dire mancava un po'
Abbiamo fatto il percorso da sessantacinque ci ha messo qualche anno ci siamo confrontati anche in grandi iniziative
E poiché e poi successo qualcosa che non doveva succedere
Sicuramente non doveva accadere
Io sono rimasta molto
Sono molto d'accordo con tanti degli interventi consentito quindi non riprenderò alcune cose che sono sicuramente state illustrate meglio di quanto possa fare io ma mi ha colpito molto l'intervento del sindaco di Reggio Emilia soprattutto nel racconto
Della fondazione della Assisi lo nido scuola dell'infanzia adesso forse non c'era proprio questa divisione
A quell'epoca
Che partito da queste donne sono autofinanziato che credevano nel valore della scuola dell'infanzia
Lo dico perché
Nel mille novecentosettantuno la mille quarantaquattro e nata dalla comunità come chiamiamo
Plurale
Forse educante che coinvolgeva attori altissimi mai coinvolgeva le famiglie coinvolgeva tutti quegli attori che nel territorio nelle città dove la discussione era vera perché non ci sono riforme
Se non sono riforme che garantiscano la massima partecipazione e quella partecipazione ha garantito le riforme fondamentali ma soprattutto che venivano vissute anche da chi operava all'interno di questi servizi in modo importante
E lì
è iniziato anche un percorso diciamo di valorizzazione del personale che arrivava dall'esperienza dell'ex sommi
E che attraverso la formazione regionale ha potuto diciamo riqualificare la propria la propria esperienza
Ecco questo un po'manca
Perché abbiamo fatto è stata fatta una legge importantissima e fondamentale sono partiti certe un po'gli educatori tranne che per i servizi educativi
Quindi il personale che non aveva l'anzianità di servizio come ce l'ho io io sono un insegnante disco all'infanzia così Ca'come da lavorare mille novecentonovantatré presso un grandissimo ente di cui
E che il Comune di Milano
Come anche qualcuno che quella legge la scritta perché poi bisognerebbe guardare biografie di tutti
Ecco quindi un esperienza che sono entrate nel novanta traccerà un cinque mila eravamo cinque mila oggi siamo a tre mila
E ci e quindi questo già mi dice di che cosa si poteva fare prima cosa fa oggi bene la riqualificazione del personale al netto di quelli che avevano senta di servizio purtroppo privata degli altri perché sono invecchiate nel frattempo non è mai partito
Quindi noi oggi abbiamo tanti educatori
Noi abbiamo stimato tra i diciotto e i venti mila che hanno fatto anche se è un percorso di sessanta certe U ma che non possono insegnare brasiliani nella scuola dell'infanzia
Quindi quel personale se noi discutessimo anche
Di una norma che vada a rivedere l'equipollenza e chiarisse finalmente chi può lavorare la scuola dell'infanzia aprirebbe come dire la possibilità anche di mettere educatori nei nostri servizi che andiamo anche a
Costruire col Pnr
Guardate questo le colleghe Gambarato prima non siedono siedono al tavolo della scuola una quello dove siedo io che quello può più
Sfortunato delle funzioni che sono fatti di funzioni locali no la Cenerentola del pubblico impiego di posso assicurare che forse non la sintetizzo non andiamo più di moda
Se vanno di moda i vigili molto meno personale educativo e va be'che molto è stato molto complicato arrivare a una riforma che desse valorizzasse il ruolo delle educatrici e degli insegnanti
Che non è però finanziata in modo adeguato le risorse per valorizzare tutto il personale non bastano
Non bastano Maulo valorizzava mo'adesso o non lo valorizzano più perché si fa ogni vent'anni quindi questo è un tema che credo vada vada in qualche modo bisogna trovare lo spazio anche nelle norme
Mancano le risorse economiche nella legge finanziaria per rinnovare i contratti del pubblico impiego e io come le valorizzo le educatrici e le insegnanti se non ci sono risorse economiche
Noi diciamo trentadue miliardi ecco massaggia cominciassimo a trovarne anche qualcuno e cominciassimo a postare lo magari potremo vedere una prospettiva
Che è un'educatrice oggi adesso al netto di tutto se rientra quelle che sono entrata ancora la categoria
Inferiore prendo mille trecento euro al mese mille trecentocinquanta nei comuni dove riusciamo a farla contratti più grandi magari c'è qualche indennità in più c'è qualche Soldini in più per le attività aggiuntive come si fa impegni comuni più grandi
Ma non sono sufficienti per la valorizzazione del personale
Io chiudo perché non voglio togliere tempo agli altri perché credo che oggi abbiamo già fatto un passo avanti importante che dobbiamo rinsaldare diciamo il nostro
La nuova viene i nostri legali per cercare di portare avanti
Non c'è solamente il finanziamento europeo e io lo dico perché io spero che gli amministratori locali smettano da bere paura
Io non sono innamorato delle FS che essenziale prestazione non vanno d'accordo nel mio vocabolario però
E sicuramente le risorse economiche stanziate non sono sufficienti
Ma per fare le assunzioni
Entro il due mila ventisette verrà messo in campo un miliardo e cento cinquanta milioni
Bilancio solamente vi dico il primo e l'ultimo anch'nel due mila e venti trenta sono stati stati ripartiti anche una velocità pazzesca fondi
Che prevedono
Per le assunzioni e assunzioni a tempo indeterminato finanziate in tutti gli anni non a spot il comune di Napoli per esempio che il primo
è il primo della lista
A a disposizione per del due mila e ventitré cinque milioni
Scusate me lo sono perso perché questa è la parte più difficile quella di stare dietro a tutti gli elenchi
Cinque milioni se
Centonove cinque mille cinque milioni settecentonovantasette mila euro
Questo è il fondo di solidarietà solo per i servizi educativi poi abbiamo un fondo per i servizi sociali
Il secondo al comune di Palermo cinque milioni centonovantotto mila euro e questo darà finanziato fino al due mila e ventisette per arrivare a quel numero no di posti che ci avvicinò al trentatré per cento che non è sufficiente
Perché noi pensiamo che ogni bambino e ogni bambina di questo Paese
Debba avere un posto in un asilo nido e debba cominciare da subito non perché la mamma deve andare a lavorare ma perché deve crescere in lui
In una comunità che di via quel servizio in quegli stimoli che gli serviranno per diventando adulto consapevole e partecipante alla ditta del paese
Quindi abbiamo delle risorse non abbiamo paura aspettiamo le non vi rimangono sul groppone cedute lotteremo sempre per il finanziarle grazie
Dobbiamo evitare che vadano in economia tra l'altro perché non si spendano esatto passo ora la parola a Raffaella Milano ripeto era si era già preparata di Save the Children Paci porterà murare saluto la capogruppo del partito democratico nella Commissione infanzia
Michela Di Biase e poi la consigliera comunale le normative ci siamo grazie grazie per aver voluto questo appuntamento e per questa occasione credo che
Un tema e un approccio ai servizi educativi della prima infanzia sia stato particolarmente centrale cioè quello della lotta alle disuguaglianze
Perché lo abbiamo detto in tanti io voglio citare solo una ricerca che abbiamo fatto qualche hanno fra che ci ha dato un risultato drammatico cioè molto prima dell'ingresso nella scuola primaria a tre quattro anni i bambini vivono già una disuguaglianza educativa
Catastrofica
Nella conoscenza del numero delle parole nella capacità di fare ponti nella relazionalità queste disuguaglianze educative nascono molto prima della prima elementare
Però questa ricerca ci ha consegnato una bellissima notizia che basta un anno in un asilo nido di qualità perché queste disuguaglianze di partenza di origine si riducano fino a scomparire
Quindi che cosa ci dice questo che davvero un servizio di asilo nido un servizio educativo di qualità e sottolineo di qualità può avere un ruolo straordinario nel ridurre
Le disuguaglianze e allora che cosa facciamo in questo momento così critico cruciale con i fondi del Pnr R per stare proprio nei tempi e non dire cose che già molti hanno detto autorevolmente
Sottolineo solo due punti uno è già stato richiamato anche in apertura e anche dalla segretaria il tema delle risorse ordinarie
Vi racconto questa cosa noi come sapete conserve Children apriamo dei punti luce no nelle zone più difficili
Tempo fra ci abbiamo preso contatto con un gruppo di ragazzi che vide a Zemun due dove abbiamo aperto un punto luce a Palermo
Ci hanno fatto vedere questo stabile abbandonato completamente devastato dove adesso c'è un bellissimo punto luce
E abbiamo chiesto che cosa era quello stabile be'quello stabile era un asilo-nido che non è mai stato aperto e diventato lo spazio dove fare le gare dei cani legale d'azzardo poi diventato uno spazio completamente
In disuso insomma uno spazio nato come asilo nido e mai aperto e di questi nelle regioni del sud Italia io personalmente ne ho visti moltissimi
Ed è una storia che non vogliamo più vedersi ripetere quindi attenzione quando mettiamo i fondi per a
Costruire asili nido contestualmente pensiamo agli staff educativi alla qualificazione al sostegno con le risorse ordinarie altrimenti questo è un drammatico boomerang nei confronti dei bambini e delle bambine
Secondo ultimo punto i territori allora
Cosa abbiamo visto succedere con i primi bandi degli asili nido del Pianella RR hanno risposto i territori più attrezzati
E
E hanno vinto i bandi e soprattutto quelle aree del Paese più pronte e quindi dove c'erano già dei servizi di asilo-nido che per carità
Vuol dire allargare l'offerta una bella cosa
Ma tuttavia chi è restato indietro quei territori che non hanno neanche applicato questi bandi allora attenzione non facciamo più bandi per aprire gli asili nido facciamo aree di educazione prioritaria
Andiamo a vedere quali sono le zone del Paese le tante Calibano di cui tanto si parla in questi giorni che esistono e concentriamo le risorse del PM RR le risorse ordinarie per dotare questi luoghi di servizi per la prima infanzia che sono fondamentali quindi quando sentiamo parlare di nuovi bandi attenzione dobbiamo concentrare lei energie le risorse perché deve crescere
Il numero di bambini che accede a un asilo nido in Italia ma deve contestualmente ridursi la disuguaglianza educativa che oggi vede i bambini più poveri più esclusi dagli asili nido perché questa è la situazione
E quindi questa disuguaglianza ma dobbiamo colmare e concludo riferendomi alle disuguaglianze a un altro punto
Che può sembrare fuori tema ma secondo me non lo è che riguarda una parte di questi nuovi nati del nostro paese proprio pochi giorni fa abbiamo lanciato un rapporto sull'apertura delle scuole
E abbiamo parlato di quel dieci per cento di bambini che nascono nel nostro Paese che frequentano né nostre scuole e hanno dei genitori
Di origine straniera allora io so che è una battaglia difficile
Ma non rassegniamoci a far crescere questi bambini nel loro Paese essendo considerati stranieri nel loro Paese cioè un tema di una legge di cittadinanza che abbiamo comunque il dovere morale di tutti noi di trasformare di cambiare perché queste lo fa parte dell'inclusione questo fa parte di dare a tutti i bambini che ormai vivono assolutamente in tutte le nostre comunità i diritti per crescere e far fiorire i propri talenti quindi mi fermo qui grazie buon lavoro a tutti no
Grazie la la lettura del vostro rapporto di inizio scuole sempre Prost molto utile per chi lavora a Enna in questo campo per dati che stimoli e per impegni tra l'altro precisi che vengono posti e che in questo caso la commissione era bicamerale infanzia e adolescenza
Ci anche in un lavoro penso importante trasversale tra forze politiche cercherà di di portare avanti vi ringrazio la nostra capogruppo Michela Di Biase grazie
Irene grazie a tutte e a tutti voi per essere intervenuti oggi
è stato un dibattito davvero interessante naturalmente ascolteremo anche gli altri a contributi prima di me intervenuta a lato vicepresidente della Commissione
Condivido tante delle cose che sono state dette siete andate in in profondità rispetto a dati proposte
Necessità
Di approfondire io qui ringrazio Anna Serafini perché ho ascoltato erano in aula quindi ho potuto ascoltare la sua relazione collegandomi quindi non ripeterò le cose che sono state dette ma polipo oggi a insomma dare un segnale di presenza della commissione bicamerale e infanzia adolescenza su questi temi noi vogliamo proprio con Irene ce lo siamo detti tante volte lavorare incompleta sinergia su questi temi la commissione sia finita
Ha solamente una volta quindi è da poco che siamo operative e il partito democratico a da subito appuntato la necessità di lavorare a uno di quelli che mi sembra un tema fondamentale che è quello del disagio Neuro psichiatrico al infantile e dell'adolescenza
Voglio segnalarlo qui perché avete letto nei giorni scorsi il grido d'allarme che ci arriva dall'ospedale pediatrico Bambino Gesù ma guardate solo perché dati sull'albero allarmanti
Assistiamo a un più quaranta per cento di richieste di accesso ai pronti soccorso rispetto a quelli che sono fenomeni di autolesionismo
A un più quaranta per cento di tentativi di suicidi
è una cosa il suicidio non non non fa scopa con l'infanzia e con l'adolescenza siamo quasi turbati da questi dati no perché è come se in qualche modo non fossimo neanche
Pronti a cogliere appieno qual è il disagio il dolore che hanno vissuti i nostri
Adolescenti in questo periodo che per fortuna ci siamo lasciati alle spalle ma che ha creato o danni tremendi ecco è proprio su questi temi noi abbiamo chiesto
Un'indagine conoscitiva non so come poi riusciremo ma sono molto fiduciosa
Che il Partito Democratico Colelli Schreiber riuscirà a mettere in Rete forse era proprio questo anche quello che ci mancava una maggiore messe in Rete di quelle che sono le esperienze e le varie conoscenze per cui ognuno di voi
Impegnata a lavorare un'ultima cosa fatemela dire
Ha su un provvedimento che noi avremo minare Lula di cui è stato già su cui insomma qualche parola è stata spezzata che illa il decreto che il governo ha voluto in seguito ai fatti di Calibano
Guardate
Questo è un governo che si è presentato parlando di merito
Il merito va bene se si dà per scontato che tutti ragazzi partono dalle stesse condizioni siccome i nostri ragazzi non partono dalle stesse condizioni
E lo dico con la consapevolezza di chi è cresciuto in un quartiere periferico e ha fatto molto fatica anche semplicemente pagare a recarsi all'università o riuscendo a
Con una norma che lavorava il doposcuola era veramente
Un miraggio e lo è ancora però io ormai ho quarantatré anni e certe volte
Come dire ci si sorprende che alcuni problemi alcuni nodi
Sì li abbiamo affrontati come partito democratico siamo stati
Determinati bravi è stato citato il decreto sessantacinque all'interno della buona scuola e io sono qui per rivendicare l'enorme lavoro che abbiamo fatto Mandolesi fatto sufficiente Non è abbastanza e quindi il nostro impegno davvero
Deve andare in quella dimensione guardate ripeto si parla di merito e poi su le questioni che riguardano i giovani ancora invece a assistiamo esclusivamente ad un atteggiamento poliziesco da quarto da parte di questo governo
La soluzione che viene data sull'abbandono scolastico e sull'inclusione tira dei ragazzi è quello di togliere i bambini e genitori qualora questi non vadano a scuola allora io mi domando come cresce un bambino sano se non ad una Heritage genitoriale di sostegno l'inasprimento delle pene io vorrei che noi fossimo tutti concordo lo dico concordi ma è un miraggio io me ne rendo conto nel momento storico in cui Vidia viviamo ma il mio punto di vista che ragazzi in carcere non ci dovrebbero andare
Perché ogni volta che un ragazzo entra in carcere lo Stato che ha fallito
E non è da questo punto di vista dovremmo partire qui abbiamo avuto invece un ribaltamento di fondo rispetto a quella che deve essere anche la funzione dello Stato rispetta quei ragazzi che oggi di volo quel disagio e pensate a calano
Identità i dati spesso parlano parlano molto chiaro attacca invano
Su circa trentasei mila abitanti abbiamo mille e quaranta bambini nella fascia zero due anni
I posti disponibili oggi negli asili nido accanivano sono ventidue
Ventidue il due per cento della popolazione di quei bambini accesso e servizi
Allora e il finanziamento è stato chiesto Perra per nido di sul piano nazionale di riprese resilienza di Torino milioni e settecento mila euro ma non è sufficiente
Perché quindi la stessa cifra è stata chiesta in altri Comuni dove invece i bambini hanno una copertura dei posti del quarantasei del cinquanta del cinquantacinque per cento allora è chiaro che anche su questo
L'essere come dire uguali non vale
Noi dobbiamo fare un grandissimo lavoro di monitoraggio perché però che i fondi ci sono ma questo lo sanno benissimo le mie colleghe parlamentari noi ancora non sappiamo se quell'asilo nido Akai vanno verrà realizzato
E allora certe volte quando io sento ma il partito democratico che può fare il partito democratico vigilerà e darà battaglia perché proprio in quei territori proprio partendo da periferie come Cairano
Perché oggi noi parliamo di quella realtà ma le periferie in Italia
Dove si sei ultimo rimane in ultimo
No mai la possibilità di evolvere rispetto a quella che è la situazione di partenza e di nascita ecco io penso che un grande partito come quello in cui noi me li chiamo abbia davvero questa ambizione
Di consentire a un ragazzo partendo dai dall'asilo nido partendo dagli zero anni
Che se anche parte da una situazione di grande di grandissimo svantaggio sociale può e deve gara migliorare le proprie candito condizioni perché non è veramente solo in quel modo avremmo fatto bene il nostro lavoro di parla
Impari e avremo prestato un servizio al nostro paese grazie
Grazie mille Michela
Ecco noi Eleonora Mattia consigliera regionale della regione Lazio
Che è stata protagonista nella scorsa legislatura di un'importante e significativa legge regionale dedicata proprio all'ora zero sei e subito dopo l'intervento di Eleonora che ringrazio interverrà collegata on line nella Presidente
Della commissione nazionale infanzia la professoressa Susanna Mantovani che ringrazio davvero per aver accolto il nostro invito e per aver seguito tra l'altro sta seguendo con noi in questi questi lavori
Buongiorno a tutti a tutti vi ringrazio per quest'invito voglio ringraziare la segretaria nazionale del partito democratico è liscio Anna per la presenza
Per la sensibilità e anche soprattutto per la capacità di ascolto
Su un tema così fondamentali ringrazio Irene Manzi
A tutto il dipartimento a chi mi ha preceduto e e le mie colleghe perché quella battaglia sull'approvazione della legge zero sei
è stata frutto di un lavoro collettivo e tanti di voi perché quella legge è stata costruita con la maggior parte delle persone che oggi sono qui in platea
Come diceva Anna Serafini
Lo zero sei deve essere la cifra la cifra del nostro partito
La cifra del partito democratico perché qualcuno prima di me l'ha detto anche in maniera migliore e non lo dice Eleonora Mattia non lo diciamo noi
Ma si è una bambina e un bambino anche si parte da una situazione di partenza di fragilità economico di fragilità culturale
Avrà la possibilità di poter frequentati un buon servizio educativo avrà più possibilità di riuscita nella vita
E quindi si parla tantissimo in questi giorni anche di BNA reali di infrastrutture materiali Mannori accanto a quelle infrastrutture materiali
Dobbiamo rimettere al centro e sta facendo così sta facendo la nostra segretaria il capitale umano
Perché solo attraverso la formazione sull'attraverso l'investimento del capitale umano noi potremmo veramente sperare ad un domani migliore
Arrivo alle leggi regionali noi siamo stati la primario Giovanni prova d Italia
A a declinare il decreto legge sessantacinque o due mila e diciassette una legge che ho l'abbiamo costruita tutte insieme tutti insieme con tutti gli stakeholder
è stato molto faticoso perché
C'è stata una un'operazione un'azione di ascolto e anche di sintesi delle varie posizioni
Io mi ricordo che quando siamo arrivati in Aula io ero praticamente stremata e c'era la collega Marta buona foniche medicina fa da Flachi l'ultimo sforzo non mollare proprio adesso facciamo l'ultimo sforzo andiamo avanti
Perché
Arrivavamo ad una mediazione e poi c'era subito qualcuno che si girava indietro sia qui Tullia Antonia è stato veramente faticoso però poi
Ne Ambas sarà bene nani a balzare appena ed è stata proprio una delle leggi che secondo me ha qualificato la nostra azioni amministrativa
Abbiamo previsto anche tanti servizi innovativi commedia otto donne education abbiamo previsto dei fondi molto importanti anche dei vini di aziendali
E o la legge a rimetterci entro vuole rimettere al centro proprio diritti delle bambine e dei bambini in maniera paritaria questo è fondamentali
Ottantenne novità anche non abbiamo previsto all'insegnamento della lingua inglesi abbiamo previsto lecco sostenibilità dell'edilizia scolastica e soprattutto un investimento di ventidue milioni di euro
Siamo stati forza di governo e ora siamo forza di opposizioni devo dire che anche dei primi atti c'è la volontà da parti anche
Di chi oggi a forza di governo di tradurre nei fatti la legge e questo significa che quando avrò gli atti legislativi quando ci sono delle buoni leggi non c'è destra o sinistra
Che non ci sono i due logiche
Allora per questo io credo che stiano però molto importanti iniziative come queste
Perché noi dobbiamo rivendicare il lavoro fatto e il protagonismo in questo tema
Ora andremo avanti in Consiglio regionale con altre battaglie come speriamo che si Borsa calendarizzare la legge sui patti educativi di comunità
E soprattutto l'applicazione la declinazione della legge sulla parità salariali
Perché ricordiamo leggendo Zero sei educazione e di istruzione ma anche quelle leggi aiutano le donne ad essere indipendenti economicamente grazie
Grazie grazie davvero Eleonora e farei partire il collegamento con la professoressa Susanna Mantovani eccoci che che ringrazio e saluto a nome di tutti
Grazie mi sentite
Sì sì azzerano grazie dell'invito prima di tutto
Io sono succeduta nel presidenza della Commissione a Giancarlo geochimica fino all'ultimo giorno ha dedicato le sue energie all'atto di finitura anche nove finitura forse no non ce l'ha fatta
Ma al lavoro sì anche quello
Anche il lavoro sulle linee pedagogica ed anche avviato il discorso sugli di lavoro sugli orientamenti e quindi speriamo la commissione non si unisce da un anno sono stati sostituiti due è membro ricche dovevano essere sostituiti per un cambio di rappresentanza istituzionale e ci auguriamo che raccoglie la commissione possa valere riprendere per cui è stato proiezioni sull'ascolto
Di questa giornata e proprio perché la la commissione anche delle funzioni propositive e quindi comunque di dava dei suggerimenti o poteva fare delle analisi su questi temi
Oggi è stato veramente densissimo
E sono molto lieta di intervenire dopo e l'Assessore del l'ex assessore della regione Lazio che è giovane e nello stesso tempo è riuscita ad essere così concreta e così messe del suo fare e anche nell'affrontare quello che è avvenuto e devo dire che sono d'accordo su tutto quello che ascolta atto e con forse qualche sfumatura se ci fosse molto tempo ma il tempo non c'è e quindi non so se quelle mie pressioni potranno avere
Un ultimo l'utilità se non rafforzando quello che è stato detto a partire dalla relazione di Tullia e allora abbiamo detto tutti che il sistema integrato zero sei una garanzia del sistema zero tre
E anche oggi è stato in qualche modo ha sottolineato come sistema zero tre su cui c'è un consenso generale particolare rispetto al suo sviluppo ha però delle fragilità e quindi ha bisogno di essere innestato su una in corpo robusto ebbene ancorate chiaramente ancorato nelle in un ministero e non fa aumentato tra tanti come è stato negli anni e cuore delle collaborazioni ai da accentratori teoria è anche al centro e quindi come sia importante questa disco questa questa discussione però
Poveri nessuno ha multato disaccordo nei confronti di una poi delle prospettive del sistema integrato zero sei molti hanno sottolineato io provo a sottolineare ancor alcuni nodi rispetto a come laborioso come Complesso come difficile e oggi più che mai uno sviluppo qualificato e sostenibile
Allora direi c'è questo consenso generale io credo però nonostante si sia parlato lo condivido evidentemente Mulder ha avuto una cultura dell'infanzia abbastanza forte che ci sia anche ancora un problema culturale
Perché per rinnovare la cultura dell'infanzia perché e chi è più giovane di me che deve poterlo fare e per parlava in modo credibile e che sia ascoltato da chi oggi coinvolto in prima linea come genitore come operatore in futuro anche come bambino che conosceva
Su questi temi e non credo ci sia una cultura così diffusa
Rispetto al concetto di qualità e sostenibilità e di tutte le implicazioni che ci sono né poter realizzare dei servizi ragionevoli
Adatti ai territori sostenibili e in qualche modo che abbiano uno futuro e non semplicemente non siano delle cattedrali nel deserto come ha detto la segretaria spero di no ma nemmeno essere delle meteore come c'è un rischio come qualcuno ha evocato dal problema dei bandi quindi c'è bisogno per questa cultura di un foltissimo coinvolgimento di tutti
Dei genitori di tutte le persone che vogliono ascoltare come ha ricordato anche Luca Vecchi è nella storia che di Reggio ma di molte molte altre città
Di ascoltare chi ha qualcosa da dire chi si può appassionare ti può anche cambiare le sue idee rispetto ai bambini Trilok Gurtu puro e anche alle loro brandisce
C'è una frammentazione a livello nazionale
Come si è detto che di decreto sessantacinque colloca
Per gli indirizzi e per gli aspetti anche culturali di coordinamento del ministero dell'Istruzione oggi minima il sistema integrato zero sei ma sappiamo dalla storia
Cioè la presidenza del consiglio va benissimo ci sono anche altri ministeri e ci si è impoverito Complesso ci sono anche in qualche modo delle sovrapposizioni e qualche volta anche delle rivalità come qualche possibile che avvenga
Vado veloce quindi non usa le parole forse più diplomatiche possibili quindi questo aspetto
Anche di teneva in questa collocazione in qualche modo di pensare alle modalità di creare consenso invece che non rivalità e sinergia
Per quanto possibile da tra tutti i i cittadini ministeri e anche chi può prendere decisioni coinvolti in questo è qualcosa di molto importante
La storia dello zero sei è una storia frammentazione in qualche modo con delle tantissime persone penso
Rosi Bindi penso alla Turco pensa tantissime cose io ho una memoria lontana che però questa anche su questo bisogna continuare a vigilare e c'è un altro ci sono diciamo ci sono anche delle Bruce
Una dura quindi frammentazione un altro aspetto lo vediamo lo vediamo anche ancora in come si nomina servizi e quando si è cominciato a parlare di Pnr e si continuava a parlare di asili nido noi oggi non abbiamo mai detto ausilio asili nido abbiamo detto ogni così come non diciamo più scuola materna cosa che mi ha ancora detto non perché sia ma anche farlo ma perché in qualche modo indicano una
Collabora con una degli uni
Delle idee dove cinese condivise in qualche modo da tutti si parlano parliamo di servizi educativi all'infanzia perché così dice il decreto sessanta cinque così dicono i documenti altrove si paga ancora molto di socio educativi anche nella definizione queste cose entrano nella divisione che noi abbiamo dei servizi e non perché sotto educativo non vada bene ma perché ci si intende pagare ad accentuare un aspetto invece di un alto e questo vale anche nel pensare ed è definiva le protezioni quindi anche questo è un disco un discorso che non c'è suoi in modi di pensare e di parlare latita lei in qualche modo dei concetti ben articolati e condivisi quindi questo è un lavoro credo culturale molto importante da fare
Diciamo che ancora lo dico vado molto veloce tra gli ostacoli della collaborazione tra e ministero regioni e comuni non è sempre ben oliata
è c'è c'è la Conferenza Stato-Regioni oggi c'è questo grande fermento e dei tavoli interistituzionali dei CPT ma questo indica anche e delle diffidenze
Per esempio che ci solo su certi territori tra Lou S.r.l. che diventa protagonista che non si è mai occupata di zero tre e viceversa e e aspetti di questo genere quindi questo è ancora qualcosa che sul piano culturale anche a livello nazionale
Può essere sostenuto Pato perché la collaborazione ci sia collaborazione
Reale e profonda che cresce anche tra chi ha più competenze specifiche sul settore chi c'era eventualmente in un'auto tra un sistema davvero integrato
Tra l'altro si parlava di integrato ci sono stati interventi che hanno fatto hanno ricordato questi palle integrato nello zero sei io penso integrato proprio nel rapporto tra nella copia nastro a tutti gli enti coinvolti e non solo pubblici terzo settore e paritario ma anche l'importanza intersettoriale sottolineata da Tamburini non avremo un vero sistema integrato che aiuta sostiene veramente lo sviluppo dei bambini c'è anche tutte le istanze che ci sono fino alla prima reazione sono state dette da quello che ha detto Anna Serafini in cui anche la salute il benessere fisico e il benessere dei genitori viene messo in causa un altro tengono alta tensione un altro nodo è proprio la giusta
Necessità e o rivendicazione di risorse e urgenza di avere risorse delle parti del nostro Paese dove i servizi sono già sviluppati dove la domanda cresce dove c'è bisogno di sostegno anche perché le famiglie oggi hanno bisogno sono più contino più povere e nello stesso tempo tra e tra invece le parti del nostro Paese dove i servizi non ci sono ancora
Ecco questo mi sembra anche una cosa molto importante riusciva alimentare un dibattito un confronto dove non ci sia in qualche modo una polarizzazione tra queste esigenze è evidente che pur avendo essendo sicuri essendovi formata nelle nelle regioni e nelle città
In particolare Milano esercita che sento più buia e la nella in realtà dove ci sono in qualche modo delle risorse e come presidente personalmente come presidente della commissione o particolarmente a cuore o particolato occupazione per come potranno otto hanno e
Dovrebbero nascere i servizi là dove non ci sono cupa a questo punto riprendo un altro tema il nostro Paese molto differenziato e quindi può avere bisogno di servizi differenti come già qualcuno ha evocato
Ci sono laddove le risorse ci sono ci sono e laddove c'è uno sviluppo anche allargato è anche una molteplicità di servizi le cose sono più chiare laddove si deve partire qualche volta ci si deve anche confrontare
Con una non conoscenza o anche pregiudizi un'attenta scelta dei degli
Di quelli che sono i servizi possibili e quelli da proporre può essere molto importante anche perché i servizi previsti dalla decreto sessantacinque convincente bambini e famiglie comici spazi gioco come le sezioni primavera come il micronidi ma veri micronidi va da sé però e così via
Possono essere anche servizi a minore intensità o di di tutta la giornata possono essere ponti cioè guardiamo lontano possono essere ponti per servizi e in pieno
Accolgono i bambini e danno a loro una giornata complessiva e delle esperienze complessive come molti hanno sottolineato quindi anche questo sembra un punto da sottolineare un altro punto evidentemente che tutti hanno moltissimi hanno invocato e la questione della carenza di personale
Non sto a dire perché lo condivido pienamente come questo abbia moltissime ragioni tra cui il riconoscimento del ruolo sociale e il negli aspetti contrattuali e che sono molto complessi da affrontare perché se riuscissimo a dettare e lo
Avete cui allo stesso modo tutti quelli dello zero sei non so quante risorse sarebbero necessarie ma questa è la prospettiva da sulla quale bisogna andare ma anche per l'attenzione
Un momento un aggettivo usato da Puglia e di ha come tale intervenire in modo non raffazzonato
Ha detto in qualche modo e quello che ha detto nella sua relazione lo sottoscrivo in pieno credo che ci voglia una vile una riflessione realistica credo che una proposta possa essere qualcosa che era già cioccolato al ministero ne avevamo fatto come ultimo atto della commissione prima di questi né in questi mesi in cui non si è riunita un'analisi di questo problema con una lettera che al ministro Bianchessi sorge perciò e sono stato informato anche il nuovo ministro e su questo tema è importante che ci sia un tavolo permanente dal ministero dell'Istruzione e ministero d'università
Per conoscere il reciproche bene le reciproche posizioni perché qualche volta si sentono dire cose molto superficiali per le vitale e
Elementi sbagliate penso che ad oggi possono essere alcuna prospettiva quindi qua dico qualche cosa che penso pensando anche al resto d'Europa Resto del mondo io penso che non dovremmo preoccuparci troppo e penso anche agli insegnanti di altri livelli per formale tutto in tutto completamente e subito gli educatori insegnanti
Non sono necessari
Quattro anni cinque anni sei anni sette anni perché noi andiamo verso un mondo in cui le carriere e la le competenze un mondo che cambia si troveranno aggiungendo parti
Ha la propria formazione quindi una formazione realistica di base e penso a tutte zero
Diciotto in qualche modo ricordo come collega come Giunio Luzzatto che è stato la niente obliquo e della formazione della riflessione sulla formazione degli insegnanti diceva quasi paradossalmente però tutti basterebbero le triennali
Cosa che sicuramente gli universitari non piacerebbe ma non dico lo dico come concordo la pensare a una delle carriere di relativamente flessibili e si possono formare nel corso della ditta
Anche adeguandosi agli le aspirazioni dei giovani che possono dedicato alcuni anni essere educatori ma poi magari vogliono muoversi verso altri aspetti ma anche teneva i dieta in tempi e a quello che ci chiedono i tempi della loro formazione infine quindi bisogna pensare alla formazione in modo appena otto in modo strategico
Credo che fosse previsto forse ma io non ho potuto controllare spero che ci sia Lucia Balduzzi che molto meglio di me potrà poi Dio anche questo tema
Ci sono alcuni aspetti cruciali i CPT e tutto quello che sta avvenendo gli delle regioni che c'è un moltissimo fermento questo frammento va mantenuto
La dà anche
Per sostenuto nomino soltanto due cose per la conclusione le nomino soltanto
Da un lato un po'un esperto allora imponendo quello che ha detto la segretaria in apertura Baran verso novità come no
Ecco questa è una sfumatura c'è un atto che i bambini imparano le lingue anche nel primo anno ascoltando subito da appena nati ecco questo tema delle conoscenze di conoscenze
Dopo Citti detti sostengano sul piano culturale linguistico antropologico
Questo è qualche cosa di cui arricchire tutti in particolare tutto il personale tutti gli esperti che lavorano con i bambini tenendo conto come quel l'UE questa pluralità di lingue pluralità di Stoke pluralità di esperienze
Con essa una ricchezza culturale l'unico modo impartivo da poco in modo poi attivo mi sembra una cosa molto importante e concludo con questo alto aspetto una piccolissima cosa i bambini da zero a tre anni
Anche quando frequentano i servizi non ovunque non in tutte le città ci sono bambini che già cominciano a manifestare qualche problema nello sviluppo qualche difficoltà non sono ugualmente tutelati dalla legge centoquattro
E credo che pensare su questo
Pensare a questa a garantirle anche questo aspetto e proprio da cosa lo lo cioè non lo dico soltanto così può essere anche un tema su quel treno che non si possano trovare ostilità
Ho chiuso uguale ma su cui è necessario molto consenso ci sarebbero infinite cose da dire e credo che sia stata già troppo lunga viola intenso moltissimo
Siamo davvero noi che ringraziamo tantissimo per per questo intervento così denso importante carico tra l'altro di obiettivi a cominciare la la sollecitazione forte a dover riunire è un anno che non non viene più riunita la commissione in questo caso da parte del del ministro è questo cha devono dire la dice lunga appunto su la la battaglia politica e culturale da fare
In questo caso rispetto agli interventi che l'attuale governo sta mettendo in campo e i rischi che che si corrono torniamo a parlare di interventi delle amministrazioni di buoni interventi delle amministrazioni locali e regionali in questo caso e chiamo ad intervenire l'assessore all'istruzione della Regione Toscana Alessandra Nardini e alle iniziative in questo caso che la Regione
Mette mette in essere importanti proprio per sostenere anche quelle misure di progressiva gratuita e di sostegno alle famiglie nel nel servizio che viene assicurato
Interverrà poi l'assessore all'istruzione del Comune di Bari Paola Romano e si collegherà
Christian Morabito che ci aspetta vedere on line
Sì grazie io voglio prima di tutto ringraziare davvero Irene
Per questa opportunità per questa giornata ringraziare la nostra segretaria lì sola in per essere rimasta acqua in ascolto dei nostri interventi perché io credo non si fosse più molto abituati ecco a questa buona pratica per parlare di buona pratica credo che questa mattinata ci consenta davvero di iniziare a ricucire anche un'altra frattura perché le fratture parte democratico non le ha vissute solo con il mondo del lavoro ma anche con il mondo della scuola dell'istruzione delle tubazioni e quindi io credo che tornare nella nostra fede ad ospitare gli interventi delle associazioni delle organizzazioni sindacali del mondo che quotidianamente su questi temi ci mette tanto impegno tanta competenza tanta passione grazie anche per avermi invitato a parlare di una delle azioni delle misure di cui andiamo più orgogliosi in Toscana in questa legislatura
Come Regione Toscana noi abbiamo danni un approccio che vede e che concepisce le politiche educative anche il sedimento zero tre
Come è un sentimento che sta all'interno dell'Assessorato all'istruzione e lo dico perché guardate questo la dice già lunga su come concepiamo questo tipo di politica abbiamo scelto di inserire il segmento
Zero tre insieme al trenta al segmento tre sei ovviamente all'assessorato all'Istruzione non in quella del sociale perché per noi il cuore di questo intervento sono ovviamente la possibilità di garantire gli stessi diritti alle stesse bambine realiste a tutte le bambine a tutti i bambini
E vogliamo partire da un assunto semplice ma non scontato assolutamente e che purtroppo non si raggiunge ancora in larga parte del nostro Paese
Il destino di una bambina di un bambino non deve essere scritta la nascita noi oggi celebriamo il centenario di don Milani e don Milani si ricordava esattamente questo che la scuola è quel luogo che ci continuo consente a tutte le persone che deve consentire a tutte le persone di emanciparsi questo è un governo dopo l'ha detto che ha inserito la parola merito
Nel nome del ministero e questo la dice già lunga perché io credo che la scuola più che del merito dovrebbe essere la scuola
Dei diritti delle pari opportunità e dell'uguaglianza e allora noi vogliamo provarla costruire fino dai servizi educativi per la prima infanzia Finnat dallo zero tre perché i dati ci dicono che le bambine e bambini che frequentano i nidi poi hanno occorrono un minor rischio di essere poi purtroppo soggette all'abbandono e a dispersione scolastica sostenere le politiche educative significa prevenire abbandono e dispersa mescolati da significa investire già nei primissimi mesi di vita nel successo formativo coi successivo e lo dobbiamo fare ovviamente in un'ottica che deve sono ottica integrata come Regione
Già ancora prima delle linee di indirizzo a livello nazionale
Già lavoravamo ma ho sviluppato un modello integrato di tutto il sentimento zero sei penso ad esempio all'esperienza positiva importante dei poli per l'infanzia
Che sono davvero esperienze di innovazione di ricerca continua di contaminazione positiva penso ad esempio all'esperienza fondamentale che continuano a finanziare con i nostri progetti educativi zonali sulla formazione congiunta
Educatrici educatori dei nidi
Fu che si formano in maniera congiunta e docenti delle scuole per l'infanzia gli insegnanti le scuole per l'infanzia e questo è
Qualcosa che davvero ci consente di lavorare e di costruire quel modello integrato di cui tanto parliamo di cui però ancora oggi nel nostro Paese si vede
Si vedono pochi esempi davvero concreti ma quest'anno oltre alti tutti gli interventi che storicamente abbiamo messo in campo e che negli anni abbiamo cercato il potenziale di migliorare
Abbiamo detto che ci siamo detti che volevamo fare di più né ci siamo candidati presentando ce le toscani toscani con un punto a cui tenevamo moltissimo il nostro programma che era il Progetto nidi gratis garantire la possibilità di poter frequentare il nido gratuitamente a tutte le bambine a tutti i bambini da zero a tre anni che provengono da famiglie e comunità inferiore a trentacinque mila euro una misura che non è attiva in nessuna regione del nostro di questo Paese con la stessa diciamo
Fassa
Importante a cui si rivolge
Per garantire questo intervento abbiamo fatto una scelta politica perché io credo che queste siano scelte che la politica deve assumersi la responsabilità di fare abbiamo destinato da qui al Duemila
Ventisette oltre duecentotrenta duecentotrentatré milioni di fondo sociale europeo a sostegno appunto la frequenza dei nidi per sostenere questo progetto è vero qualcuno ricordava forse non si non si recuperano molti voti con queste politiche ma io insomma credo che non sia neanche troppo così ma anche se lo fosse io credo che questa sia un'azione comunque da sostenere da portare avanti con orgoglio e Conte naso non ci siamo
Seduti non ci siamo accontentati del fatto che siamo una regione che vede un numero percentuale più alto che la media nazionale di bambine e di bambini che frequentano il nido perché non ci possiamo accontentare non ci possiamo dire soddisfatti finché il mito davvero da servizi a domanda individuale sarà finalmente un diritto universale per tutte le nostre bambine e per tutti i nostri bambini nidi che siano ovviamente
Di qualità e anche su questo sosteniamo i Comuni perché non lasciamo indietro le altre famiglie le famiglie da trentacinque mila disegni fino a cinquanta mila potranno comunque beneficiare grazie diciamo buoni servizio che i comuni mettiamolo in condizioni di poteri erogare destinando ulteriori risorse potranno comunque metterà a disposizione anche di queste famiglie quindi uno sforzo sicuramente importante uno sforzo però che i numeri ci dicono ci sta dando ragione perché oltre dodici mila bambine e bambini già da quest'anno ne avevamo stimato circa dieci mila richieste iniziali mentre ne sono arrivate oltre quattordici mila quelle accettato i cavalli requisiti qua sono state dodici mila centoquattordici abbiamo già stanziato per sostenere queste richieste oltre ventinove milioni riapriremo in questi giorni il bando destinando ulteriori dieci milioni
Perché vogliamo anche recuperare quelle famiglie magari che hanno sbagliato nella
Compilare diciamo
La richiesta sull'applicativo perché è il primo anno che parte questo protratto chi magari ha saputo ha conosciuto il Progetto troppo tardi perché davvero vogliamo provare a garantire che la frequenza e l'idea del nostro nella nostra regione Contini continui a crescere
E io leggevo mentre
Ascoltavo con interasse gli interventi che mi hanno preceduta anche le agenzie in questura in queste ore stanno uscendo è la presidente Meloni a diciamo rilasciato una dichiarazione in cui ci dice nella tesa della bilaterale Conor banche bisogna sostenere la famiglia così come e che l'esempio da seguire sarebbe quello dell'Ungheria ecco allora anche a proposito di ciò che
Dicevi prima segretaria di ciò che dicevano alcuni interventi che mi hanno preceduta io credo che il Partito Democratico debba sostenere le famiglie debba dire che Annoni non accettiamo che ci sanno bambine di serie A e di serie B che non accettiamo
Battaglia ideologica giocata sulla pelle
Venerdì venti deboli delle bambine e dei bambini perché permettetemi di usare una parola forte Annoni questo modo di fare politica fa schifo e non ci appartiene
E allora canta la battaglia sullo ius soli e chiamiamolo il sonno aggiungiamoci altre parole facciamo anche quella forte tenace non siamo riusciti a fare purtroppo quando abbiamo provato la legge sulle unioni civili anche a difesa
Delle famiglie Arcobaleno perché il nostro modello non accetto quello dell'Ungheria
E anzi se vogliamo impedire che magari qualche altro ragazzo e qualche giudice dichiara Sone abbia un'errata percezione del consenso come abbiamo dovuto leggere una sentenza di questa estate partiamo già da i nidi
A lavorare per promuovere la cultura di parità di educazione differenze di dispetto una cultura che ci consentirà poi di poter sradicare anche quel fenomeno drammatico e odioso che è quello della violenza contro le donne quindi non pensiamo che le bambine e bambini sono troppo piccole a quell'età perché le bambine e bambini
Se ovviamente utilizzando i linguaggi di strumenti che la loro età contente di potreste utilizzati saranno assolutamente davvero i primi a voler finalmente una società libera da pregiudizi stereotipi e retaggi
Culturali e chiudo tornando diciamo il sottolineando un punto che forse non ho sottolineato nel mio intervento all'inizio
Noi abbiamo insistito molto sulla sull'investimento sui nidi perché come dicevo per me sono lo strumento per combattere povertà e disuguaglianze educative certo poi c'è anche l'aspetto della conciliazione mamme come dire che non può la pelle d'oca quando si parla di nido solo come intervento sociale o di conciliazione il nido prima di tutto è un intervento educativo altrimenti la dico così faccio stante una provocazione in Toscana avremmo potuto dare risorse per pagare un bel bonus babysitter se abbiamo deciso di investire sui media perché inizi sono un'altra cosa
E poi quando parliamo di conciliazione mettiamo anche un po'di dire che così le mamme tornano al lavoro perché magari la conciliazione dovrebbe essere per le giovani coppie perché dovremo anche noi culturalmente combattere un Paese in cui ancora oggi
Si parla di conciliazione è sempre e solo al femminile
Invito intanto Paola Romano assessora all'estrazione del Comune di Bari a intervenire e ribadisco ancora una volta che no nostro modello non è proprio quello dell'Ungheria di di Orban è lo rivendichiamo con orgoglio e con quelle parole chiave che a lei ha citato all'inizio del suo intervento grazie atte Paola
Grazie buongiorno a tutti io voglio ringraziare il partito democratico
Per aver organizzato questo incontro per me è importantissimo e anzitutto per rivederci perché io sono amministratore locale da nove anni e con tantissimi di voi
Ogni giorno ritrova collaborare nella mia città o con molti altri amministratori locali ci troviamo in sede Anci con con il governo però vederci qui in questa sede sentirsi essere ascoltati sino sino ad ora e sentire anche la tua relazione agli così competente un modo per tornare a casa e sentirci meno soli e dare valenza politica quello che facciamo ogni giorno come amministratori io tagli un po'il mio discorso perché è l'abbiamo detto tutti gli asili nido sono uno strumento per combattere la povertà educativa
E per dare una delle risposte è una delle risposte al l'inverno demografico che stiamo vivendo la mia città è una delle città più vecchie d'Italia
Quindi mai come il il Comune di Bari può comprende l'inverno demografico che riguarda il nostro Paese
è abbiamo sentito parole chiare tutte voi avete detto tutti voi avete detto parole chiare la nostra segretaria detto parole chiare mentre invece in questo momento dal Governo si sentono o parole gridate
O invece non si sente niente si sentono battute sui giornali
Io vi voglio raccontare
Quello che abbiamo fatto ai in questi nove anni ci siamo occupati della qualità dei servizi abbiamo esteso l'orario sino alle diciotto di tutti gli asili nido abbiamo fatto sì che gli asili nido graziato progetti importanti con realtà del terzo settore divenissero degli Abba dove ad esempio le famiglie possono trovare uno psicologo
Un un ginecologo anche un accompagna una dote per i bambini che ben mondani UPI svantaggiati dare gli occhiali da vista fornire il dentista ai bambini più fragili e abbiamo lavorato sulla quantità perché se ne vogliamo un servizio universale dobbiamo mentali posti
Prima del prima del prima nel corrida diamo già aumentato degli opposti dei circa del quaranta per cento e vi assicuro non è stato semplice stato complicatissimo perché avevamo il prima e limita della della spesa storica
E poi siamo incappati in bandi complicati bando pacchetti non so chi di voi c'è stato
Un inferno con il ministero dell'Interno però ce l'abbiamo fatta e poi arrivato il Pnr narra con quel bellissimo bando da tre miliardi
Che ha visto i comuni
A partecipare anche con grandi difficoltà noi siamo Il Sole ventiquattro Ore cioè riconosciuto il merito di essere stati il primo Comune d'Italia per progetti finanziati
è grazie a quella quella candidatura finalmente riusciremo a raggiungere l'obiettivo europeo del trentatré per cento arriviamo al trentadue virgola otto
Ma c'è un ma
Ma c'è un ma per questo sono contenta che ci sia questo incontro
Alcuni giorni fa durante la pausa agostana sui giornali sono incominciata tra tagli e prepara a trapelare delle notizia
Prima che i comuni non riuscivano a raggiungere l'obiettivo no dello ricordate chi amministratore locale non ce la farete mai
E invece no e Comuni ce l'hanno fatta hanno raggiunto il TAR raggiunto il target del novantaquattro virgola otto per cento alla data prevista dal trent'del trenta e del trenta giugno adesso siamo al centro per cento
Di non solo di aggiudicazione del di progetti ma anche delle opere abbiamo giudicato tutto
Ma poi ci è stato detto a no non è questo il problema il problema è che c'è una buona parte di project mille seicento progetti che non possono essere finanziati col Piano era errata e quindi racconto il caso della mia città per il caso di tanti di voi
Io ho scelto per il cinquanta per cento di utilizzare luoghi
Che non potevano più essere utilizzati con nella loro vecchia funzione a rivitalizzare i tra i quali una casa confiscata alla mafia un luogo dove prima il clan Puntland della mia città portava le donne a prostituirsi
Quei progetti non possono essere più essere può essere finanziati qualche anno il ministro Fitto c'ha detto che con la buona probabilità anzi ciò detto non vi preoccupate troveremo altre fonti di finanziamento ma nel frattempo nel silenzio
Le amministrazioni che hanno fatto tanta fatica per raggiungere quell'obiettivo
Perché siamo in pochi perché abbiamo poche poche persone che ci lavorano perché molti di quelli sono andati in altre amministrazioni e quindi si erano persi strada facendo
Questo silenzio ci mette molta diceva che molta difficoltà noi abbiamo rassicurato in questo momento contratti vincolanti con le imprese appaltatrici essendo ampia aprendo aprendo i cantieri
Ma c'è stato e ci sta c'è stato un bel c'è anche un non detto che non sarà la finanza sia il PNR tre ma con buona probabilità siamo finanziati da altri fondi allora qui ci interessa sapere quali sono i fondi se parliamo del fondo di sviluppo e coesione
No
Quel fondo di sviluppo e coesione già impegnato
Nella mia regione e penso in altre regioni quel fondo di sviluppo e coesione ci serve per finanziare adesso i servizi adesso i servizi per l'infanzia adesso i servizi per i disabili perché noi con quelle risorse ad esempio acquistiamo i i posti nel privato convenzionato e facciamo funzionare i servizi
E invece sale c'è stato detto il quattro agosto che quei fondi non li potremo più utilizzare per finanziare i servizi non c'è stato detto dov'è andato
Però quel fondo è già utilizzato allora è importante che il Partito Democratico
Tutti noi
Siamo molto attenti a come questa grandissima misura che
è vero i i in in modo molto diversificato il ci sono degli studi su come sono andati questi fondi Pnr l'Italia ha risposto in maniera diseguale perché era difficile partecipare
Non vada perso era un lavoro immenso che può cambiare veramente lei la storia delle periferie d'Italia le sorelle Caivano d'Italia
Non vada perso ma non venda sostenuto con altre risorse con il quali rischiamo di definanziare adesso io attività per proprio per quei minori
Ultimo elemento su proprio una battuta sulla battuta di Meloni e ha detto che è vicina le famiglie beh sedici alle famiglie non tagli non non tagliasse i fondi asili nido
Negli anni né per gli anni i lo il fondo zero sei
Mantenga il fondo di solidarietà comunale
è fondamentale per lui non è stato facile utilizzato prima sentivo l'intervento non perdonami non non sono riuscito a perdere un appunto sul sulla sul tuo nuova non è facile utilizzare quel fondo è molto complicato per i Comuni ma è importante che ci sia e che rimanga Annoni
Perché questo è il miglior investimento che ne possiamo fare non solo per il futuro del Paese ma per il nostro presente grazie
Grazie mille davvero
Io mi devo assentare mi scuso ma altri impegni mi chiamano continueremo comunque a seguire i prossimi interventi ricordo che sono sul sito nessun anche sul canale YouTube del partito democratico anche per poi continuare a farli parlare continuare a condividerli a stimolare questo dibattito quindi mi volevo salutare per Couto piacere ascoltare tutti gli interventi e spero di riuscire a continuare a farlo anche quel prossime attraverso la rete grazie davvero tutto e tutti e buona continuazione Irene
Grazie grazie mille di terra per essere stata qui con noi tra l'altro ci stanno seguendo perché arrivano anche riscontri della trasmissione tramite i tubi e penso che sia la cosa più importante in quell'ottica di coinvolgimento collettivo è ampio
Di su questo tema della della del del nostro del nostro Paese sì ci collega si collega ora con con noi a proposito di vigilanza su quelli che sono i fondi legati al pm Area R Christian Morabito che ringrazio per essere qui con cui spesso devo dire ci troviamo a sì se non progettista e un collaboratore dei grandi associazioni tra cui anche Save the Children perché è intervenuta poco fai con cui spesso ci troviamo in realtà vigilare confrontarci su quello in modo insomma poco chiaro diciamo che siamo sul politicamente corretto
Poco chiaro con cui le risorse del Pnr in questo momento sono state insomma al spostate allocate si parla di nuovi bandi stiamo osservando anche il decreto Caivano che sembra reperire delle risorse tra le pieghe per per quelle misure ma mancano ancora effettivamente elementi di chiarezza con questo e quindi passo subito la parola e ti ringrazio
Grazie per me voglio sapere se mi sentite
Partenza intanto vi ringrazio tantissimo per l'invito e scusate probabilmente sentirete qualche disturbo perché sono in un luogo pubblico
Mi son messo dietro le bandiere per D'Antona territorio al al mio intervento vorrei ricollegarmi nato a quello che ha detto prima sollecito ad entrare centimentri ventiquattro purtroppo ricollegarmi a quello che ha detto prima l'assessore come il Papa e anche l'onorevole De Biasi
Sì io sto monitorando Brunetti venne i fondi per comincia l'opera NR innanzitutto scende l'occasione che non va persa
Italiane soltanto la prima beneficiaria in generale no dei fondi delle cose ma se prendiamo tutti i fondi investiti di servizio educativa per infanzia zero sei tutti penso testi il quasi il sessanta per cento quando in Italia quindi siamo anche il Paese che dice punti per questo come che il teste uniti per questa politica per questo tipo di ora il primo problema che abbiamo è stato detto di quei duecentosessantaquattro mila Stati pianificati non sappiamo ancora quanti tirata sono stati approvati
Già contro senza faccio il monitoraggio posso assicurare che facciamo fatica noi ad avere queste informazioni abbiam dovuto fare dei calcoli complicati col ufficio parlamentare di bilancio ce ne risultano trenta quaranta mila ma allora però a parte questo ragguardevole acquisiti
Anche con questi trenta quaranta milioni
Comunque nonostante in alcuni casi scritto parlare cadranno giustamente molte aree su
Impari e ne è un esempio tutta veramente fare un salto quindi espandere servizi a disposizione in alcuni casi visto da respingiamo fatto ridurre il divario significativamente con le aree più avanzate ma la cosa più interessante che la maggiore espansione avverrebbe chiuso condizione le delle i territori dove c'è maggior disoccupazione mi e quindi avremmo anche questo impatto sulla disoccupazione il potenziale quella quindi sono comunque d'accordissimo quello che ha detto l'onorevole De Biase bisogna scalare ore Parlamento sta Dosso al governo vigilare comprendere chiedere chiarimenti affinché si arrivi Acqui duecentosessantaquattro mila
Ovviamente come anche l'assessore di fare se adesso bisogna aggiungere dei fondi rivincita perché con giusto che se comunque prendiamo dei fondi che erano per coesione pure per la scuola Silvia comunque Tondelli non aggiunge agli come ha detto sinistra otto secondo punto però c'è un altro nato a qualcuno qua dobbiamo pensare accennare
Una volta che questi
Questi servizi sposa proprio neanche estrattiva
Guardi è una squadra scomodo al cioè bambini in e
No e tra reti cioè ci devono essere restituiti
Perché una statua nel senso che servizi pacifico essendomi subentro non è una cosa scontata perché il molti Comuni incerto hanno fatto cioè Progetti proselitismo però un piccolo comune ricordiamoci che fa costo bambino in media di nove mila euro la quindi immaginate un costo grosso e per un piccolo comune ed ha un costo molto importante per un comune svantaggiato ciascuno quindi dove ci sono famiglie di passo dei top non possono contribuire qui c'è il rischio che facciamo gli asili nido Cologno apriamo comune buono magari risorse per aprirli oppure o che i Comuni devono essere cito la situazione ripeto non è una cosa impossibile improba anzi è molto probabile sottocentro ha scelto l'equità quindi ricorrendo accessibile Pica posso avere facciamo cosucce
O qualità
Cioè coprendo vampate risparmi una parte un risparmio dall'altro posso affida alle privati molti brasiliani più a Chioggia assenti comprano questo perché non sanno
USA compresi i soldi per il Brennero San e
E dall'altro lato l'altra soluzione AN e quella chi abbassare la qualità sì però chi è chi paga la qualità
Pagano i lavoratori perché si contrattuali poi si faranno i risparmi stiamo parlando potenzialmente a calcoli trenta mila nuovi posti di lavoro lo specializzato perché chiede quello specializzati la metà dei quali nessuno spediva rischia anche da un'opportunità anche in questo caso trasformarlo in nuovo esercito Piero
Perché quindi questa è una cosa da vicino e la cosa mi ha cucinare facendo quello che ha detto l'assessore come dice fonti sono stati stanziati nel gennaio due mila le
E l'istituzione della fondo spettacolare questi codici A uno messe
Non siamo certi che questi poi ci saranno porterà quindi vanno mantenuti ma soprattutto quando distribuiti in modo tale da da maggiori risorse a quei Comuni che s'impatta già socio economico
Perché loro almeno forse anche contributo familiare evitare questo ciò debbano trovarsi in una situazione di scrivere con equità o quasi quindi questo qualcosa raggiungimento e siccome vorrei portare prospettico europea due punti finito primo e il piano nazionale cioè il noi abbiamo piano nazionale Braganza infanzia tre milioni di euro procedura Serafino
Ogni
Dovremmo ringraziarlo perché non ne ho gestito questa cosa
Perché lì tredici ore e è chiaro quattro corta per gli obiettivi misura in poi misura sì cerca di conciliare proprio il quali questo piano né abbandonato quello che
Sta
Io faccio una proposta ok va bene se per caso il governo abbandonati prendiamolo muri nei territori altro utilizziamolo per far crescere territorio per territorio nei nostri territori andiamo avanti
Altro pezzo però corrotto importante
Rousseau sembrando che presente sicura questo versando
E la governance economica e finanziaria
Perché fin quando non è uno sport correremo dal patto di stabilità questo tipo di politica come voi avete tutto giustamente il vostro titolo Investimenti e non detto sono queste politiche
Faremmo fatica permette presente in cui investire
Questa discussione dello scorporo dal nord stabilità c'è in questo momento nella sala facili progressisti particolare il governo spagnolo per il Governo circa che hanno le giurisdizioni e stanno lavorando per il fortissimo quindi io
Proporre a voi di aprire anche al governo centosei quei questa posizione l'ha portata a Bruxelles noi non volge a e dovremmo esserci credo tutti anche chi lavora
Nel terzo settore sei dovranno questa posizione da portone lo bocciano
Ne dubito perché quell'atto non è una cosa così consensuale come se ordinaria che io qualche settimana fa ho visto quindi malattia diceva che questa cosa dello scorporo delle delle servizi welfare non è una
è un'idea risponde estremisti come adesso qualcuno accusa il governo spagnolo queste populista ma veramente d'accusa né quello è ce ne vuole comunque
Ultima cosa nel lungo periodo però la battaglia fatta per
Arrivare a garantire a tutti i bambini questo servizio in modo crac tutto
Una cosa che Paesi come Portogallo stanno già fatto stanno già facendo scusate in regioni come l'Emilia Romagna sta già avvenendo perché questa è la mia opinione
Iscritti io ve servizi Ducati da Panza la stessa valenza importanza che ebbe l'educazione di base dopo lo sguardo
Chiedo aiuto emancipare le masse in che modo dando possibilità a dei mass l'appunto di acquisire competenze per il mondo del lavoro attuarlo Scardino delle competenze di base
E per migliorare soluzione economica ma anche e soprattutto
Comprendere ad avere coscienza loro Società l'economia che quindi io credo che
Come annunceremo la battuta
Le azioni di base gratuito agli anziani tutti proprio perché era lo strumento attraverso il quale emancipata rimaste le persone da fare esattamente la stessa cosa soggiorni politica rimane a garantire un accesso gratuito per tutti e straniere per il futuro veramente pronte all'esproprio
Grazie gratta immigrazione Cristian chiamo anche avvenire Valentina Chinnici e poi l'assessora Loredana Napoli del del Comune di Bergamo
Poi continuiamo con Maura Striano anche Anna Scavuzzo
Grazie rene grazie al Partito Democratico veramente per avere pensato questo momento il mio non è appunto ringraziamento formale come non non sono stati quelli di prima perché appunto riconosciamo tutti finalmente l'importanza di questo cambiamento di paradigma essenziale io prima di tutto sono insegnante delle scuole medie
Poi sono anche presidente nazionale del cd
E quindi conosco diciamo anche per la mia provenienza geografica e so perfettamente che se avessimo spesso tutti i fondi che sono stati spesi per il PON negli anni precedenti avessimo investiti già sull'infanzia
Forse oggi non saremmo diciamo a questo punto saremo molto più avanti
Ecco lo zero sei che sicuramente diciamo quella quel terreno dove si sperimenta di più lo iato è una sorta di zona opaca tra quello che viene dichiarato è quello che viene agito noi abbiamo dei documenti veramente bellissimi
Io sono grata e commossa per il ricordo che è stato fatto da da più parti Giancarlo Cerini perché la penna il tocco il pensiero gentile di Giancarlo Cerini è competente diciamo si legge in tutti quei documenti
Allora penso che dobbiamo cominciare a ripartire con forza sulla formazione
La formazione iniziale appunto perché lo iato si vede già la è stato detto
Tra chi viene formato per lo zero tre chi per loro per il tre sei perché una laurea triennale e la una laurea quinquennale perché non pensare finalmente
Una formazione unica che non sia però schiacciata soltanto appunto sulla scuola primaria ovviamente sul disciplinare
Ma ripensare proprio la la formazione iniziale e in servizio e la riqualificazione di chi già lavora da tanti anni
Penso alla figura fondamentale del coordinatore pedagogico
A scuola qualche anno fa si aggirava lo spettro dell'animatore digitale non abbiamo capito che cos'era
Cosa serviva questa animata digitale finché non c'è stato il Code lì all'improvviso il collega che era una collega che era animatore digitale diventò per forza di cose i il punto di riferimento delle nostre scuole lo so sulla mia pelle perché mio marito e poi lo era per due anni non abbiamo vissuto è di colpo diventò diciamo una figura centrale ecco non c'è bisogno di capi di aspettare altri pandemia perché la pandemia l'abbiamo già in corso abbiamo la questione meridionale abbiamo la povertà educativa abbiamo tante situazioni di emergenza e qui sappiamo che il coordinatore pedagogico può essere un ruolo chiave
E allora la nostra funzione pardon Astra anche come proprio
Avevo associazioni professionali e grazie per l'attenzione risalto il finalmente lì le nostre associazioni stanno avendo nell'interlocuzione con quello che anche il mio partito
Ecco lei non sa il nostro ruolo deve essere quello proprio di fare capire chi deve fare cosa e farlo capire anche appunto agli amministratori e mi permetto di dire non solo gli amministratori nostri del nostro partito quello sicuramente ma anche gli altri
Perché la sconfitta e la povertà istituzionale la disorganizzazione politica fa danno soprattutto le nostre ragioni più dell'organizzazione criminale scusate il gioco di parole
Sembra un paradosso ma è così quella si chiama organizzazione criminale quella e disorganizzazione politica e ne paga il prezzo la collettività e ne pagano il prezzo soprattutto appunto i più piccoli i più fragili
Domani sentirete parlare molto di padre Pino Puglisi sì perché ricorre il trentennale della sua uccisione trent'anni domani
Ecco perché io qui si non era un prete antimafia
Era un prete si ma non era un prete antimafia era un educatore
Padre Puglisi si è stato ucciso e lo dicono le intercettazioni dei boss Graviano e dei pentiti
è stato ucciso perché appunto si era battuto per l'asilo nido ai tempi si chiamava trent'anni fa si chiamava ancora asilo nido è e per la scuola media a Brancaccio le due cose che mancavano la scuola media c'è riuscita e porta il suo nome
Il nido ancora stiamo combattendo diciamo
Ecco
La sua fede dice dice l'orefice si traduciamo in passione civile è un'espressione che mi piace molto
Quella stessa passione civile che appunto animava Giancarlo Cerini e faceva sì che Giancarlo venisse in Sicilia tantissime volte
Non diciamo come l'uomo che viene dalla regione Emilia Romagna per insegnarci come si fa che ne abbiamo assolutamente bisogno ma per accompagnarci per capire che cosa dal territorio poteva venire anche come soluzioni nuove
Adattate adattabili no oggi si vengono eliminate le Zeis si fa la Zeiss Sona unica del sud Italia che come dire no ai hai tolto le specificità assoluta dei territori esattamente il contrari volessimo ebbe pare ecco allo stesso modo per esempio in Sicilia Giancarlo posa attenzione alle sezioni primavera
Perché le sezioni primavera possono sembrare appunto una cosa ibrida strana ma da noi sono state e sono la una una soluzione importante perché ci sono delle liste d'attesa infinite
Perché i bambini non riescono entrare nella scuola appunto anche dai dai dai tre ai sei gli anni e quindi alle sezioni primavera
Che sono riuscite a dove dove ci sono hanno hanno creato anche una disseminazione culturale importante nelle scuole statalista S abbiamo la Presidente ci dj la Rosalba marchi Scianna che è una dirigente scolastica e fa un lavoro straordinario e nella sua scuola le sezioni primavera sono proprio fiorite
Sono proprio fiorite è e hanno hanno ancora stanno dando proprio il senso della cultura dell'infanzia laddove magari appunto noi insegnanti no del del ciclo poco più in là
Non non non avevamo ancora pieno ecco anche la contaminazione fra gli ordini di scuola
Andare a scuola no noi che lavoriamo i cicli più avanzati andare a scuola osservare la cura degli ambienti la cura delle relazioni
E a studiare appunto dicevo anche prima insieme ai politici insieme agli amministratori i documenti che sono bellissimi
Documenti vertice le linee pedagogica al due mila ventuno io lentamente i nazionali per i servizi educativi per l'infanzia
Le indicazioni per la scuola dell'infanzia il due mila dodici sono uno un corpus proprio veramente straordinario che però bah disseminato perché abbassamento sono un grande tesoro ancora diciamo
Un ancora diciamo poco poco diffuso a livello proprio culturale amministrativo e politico in particolare quindi grazie grazie veramente ho finito torna in Sicilia di corsa grazie grazie
Vuol dire Valentina per i continui stimoli idee che ci offre io chiamo Loredana apollinea cui seguirà coi l'assessora Loredana Poli assessore all'istruzione del Comune di Bergamo che ringrazio e poi
Seguirà Anna Scavuzzo assessorato del Comune di Milano grazie ancora grazie grazie Tay grazie a tutti a tutte
Per questa occasione di confronto che ci voleva
E grazie a Tullia Musatti Anna Serafini Susanna Mantovani per avere tracciato le cornici di riferimento necessarie per ripartire riprendere il discorso è anche alcuni importanti piste di lavoro riprendo due punti fermi certamente già citati uno
La prospettiva del sistema integrato zero sei è buona e va perseguita con convinzione
Due
I coordinamenti pedagogici territoriali nelle diverse forme che le Regioni hanno stabilito sono una formidabile occasione che abbiamo nei territori per descrivere i sistemi e le governance esistenti
Come primo passo per diffondere contaminare culture pedagogici pedagogiche che hanno storie diverse
E possono trovare terreni importanti fecondi di lavoro comune suo obiettivi comuni e anche su alcune
Operatività che possono essere riprese in modo trasversale
Condividere l'idea di bambino in un certo territorio con le risorse educative che ci sono lì è importante così come
Ragionare è già stato detto sulle necessità educative che le famiglie esprimono e quindi mettere a disposizione strumenti di accompagnamento per quelle fasi
Detto ciò le criticità
Oggi provo a declinare le criticità principale che ho sintetizzato attorno al tema della carenza di personale che emerso più volte
Questa carenza è evidente da molto tempo nelle scuole dell'infanzia ma oramai e soprattutto dopo la pandemia anche nei nidi e in tutti i servizi educativi
Non vi parlo delle diverse cause di questa situazione che sono già state citate
Ma se anche questo della carenza di personale educativo è un tema che vale anche per altri Paesi europei e quindi possiamo anche guardare alcune
Alcune piste di lavoro che vengono messe in campo appunto in altri Paesi europei c'è una relazione della commissione su questo tema
Se vale anche per altri luoghi da noi gli obiettivi del Pnr R di aumento di posti ma anche di omogeneizzazione nel territorio
I posti dei nidi e delle scuole dell'infanzia rendono questa carenza un rilevante fattore di rischio
Il rischio cioè di costruire edifici che non potremmo riempire
Per mancanza di personale o perché mancanza di fondi per il personale
Se poi mettiamo in relazione alla carenza di personale con l'andamento demografico altro tema fondamentale da tenere presente possiamo anche provare a suggerire delle misure che ci possono aiutare nel breve periodo
Uno rendere progressivamente obbligatoria anche la scuola dell'infanzia a scendere però credo che si possa cominciare a fare questo ragionamento si possa si debba
è chiaro che queste intreccia tutto il tema legato alla gratuità dei servizi delle mense di cui si è già parlato ma credo che dobbiamo affrontare questo primo punto
Secondo lavorare sulla formazione iniziale è stato detto in alcuni interventi
Io direi anche per rendere interscambiabili e le professionalità dello zero sei per esempio
Dentro specifiche progettualità che possono essere sperimentate appunto anche a breve
Ho rispetto bigliettini comuni dentro nidi scuole dell'infanzia integrazione alunni svantaggiati per esempio continuità didattico educativa lì ci possono essere
Delle progettualità da giocare appunto in termini trasversali almeno per cominciare
Le resistenze su questo tema della formazione iniziale sono tante che sono esattamente quelle che ha enumerato Tullia Musatti nel suo intervento iniziale
Massi deve lavorare su questo punto magari cogliendo i riferimenti che Susanna Mantovani a così bene indicato una formazione iniziale più breve e poi una formazione in servizio o anche che può appunto adattarsi a temi le situazioni tre lavorare sulla revisione dei contratti di lavoro per rendere appunto più permeabili i due sistemi distinti da cui partiamo da zero tre e tre sei
Questo è un passaggio cruciale sia per la programmazione a medio e a lungo termine che per una risposta a breve
Rispetto al calo del numero dei bambini e delle bambine anche perché l'alternativa eh
Una perdita secca di posti di lavoro e la chiusura disservizi e scuole
Dal punto di vista delle retribuzioni si potrebbero già prevedere alcune forme di incentivo perché questo tema è centrale legati a specifiche progettualità ma come per esempio quella che ci ha raccontato agli lisci line prima così come per obiettivi che ho prima citato
Sullo sfondo di tutto questo abbiamo un sistema di partenza caratterizzato certo da disparità territoriali che non sono solo tra nord e sud ma anche fra città
E aree interne è molto evidente se mettiamo su una mappa la distribuzione dei servizi e delle scuole
E
Dalla presenza di soggetti gestori viversi statali enti locali privati paritari privato privato terzo settore c'è una geografia di cui bisogna tener conto anche da questo punto di vista e che acquista valore e significato solo se sta dentro un sistema integrato zero sei anni grazie per l'attenzione
Grazie io chiamerei ad intervenire Anna caput so per poi lasciare la parola Maura Striano che è collegata on line
Stiamo recuperando il il tempo chiedo a tutti di di stare ma Corana ce lo siamo già seduta venne
E nei tempi per consentire davvero l'intervento complessivo no grazie grazie ma devo dire che il tandem fra Loredana Poli assessore di Bergamo ma anche
Assessore di riferimento e guida per Anci Lombardia settore istruzione credo che cd al destro anche per avere un buon ritmo al parto proprio da qua io credo che abbiamo bisogno di creare un sistema di relazioni che ci permetta di essere efficaci ed efficienti
Perché oggi abbiamo condiviso io credo una piattaforma di riferimento quelle che alla direzione nella quale vogliamo muoverci e credo che come s'si dice data la linea politica del sull'organizzazione tutto quindi dobbiamo capire quali sono i luoghi contesti
I diversi livelli nei quali adesso chiediamo che ci sia un passo ulteriore
E io credo che sia importante ci siamo sentiti con Irene anche nelle scorse settimane perché abbiamo portato anche alla festa dell'Unità di Milano proprio un tema lega un alcuni interventi sia sulla comunità educante che segni dell'infanzia dice questo deve essere uno dei nostri temi che torna a essere d'abitudine uno dei nostri tempi e così il primo punto di partenza che mi porto a casa da qua vediamo adesso chi sono gli attori
Gli amministratori locali amministratrici locali evidentemente sono attori prioritari anche perché a livello nazionale abbiamo deciso in tanti passaggi che dello zero sei
Si occupa in parte lo stato in parte di amministratori locali in parte un privato sociali più o meno privato è più o meno sociale con il quale bisogna costruire un dialogo bisogna capire però bene adesso poi chi fa che cosa parto dallo zero sei
Il tema dello zero sei Stati a centosette lo traduciamo nel sessantacinque ma è vero che ha così
No
L'edilizia scolastica non racconta dello zero sei perché se io faccio lo zero tre o delle regole se faccio il tre set delle altre regole e mi danno la multa se mando a fare da PPI bambini dello zero tre e i bagnanti del tre sei
Capite che vi ho fatto un esempio banalissimo ma ci state ci stiamo dicendo che non stiamo guardando allo zero sei come davvero un luogo nel quale si fa un'educazione integrati
Corriamo i datori di lavoro io sono il Comune di Milano intanto sento un po'diva tutti perché noi ce ce la prendiamo un posto un po'presuntuosi al nostro modello Milano eccetera
In realtà io credo che ci sia un grande orgoglio che mi sento di condividere con voi prima le parole di Susanna Mantovani ci hanno scaldato il cuore c'è un altro c'è un tesoro che io credo invece debba essere messo a disposizione quello che succede a Milano semplicemente anticipa perché abbiamo già visto alcune cose abbiamo dei numeri importanti quindi non ci considerate commi Maestrini primi della classe ma forse un po'il cane renina Colman come si diceva una volta no c'è chi metti la spia perché evidentemente il tema della gestione dei contratti per gli educatori educatrici dello zero tre che hanno un datore di lavoro di quelli del tre sei che ne hanno un altro ma diventa un tema importante se vogliamo riuscirà a far qualcosa di insieme esattamente come mi ritrovo molto avevo fatto una proposta provocatoria in uno dei i tavoli di lavoro anche con i ministeri di fare le alle zero sei non ce l'abbiamo un titolo di studio che mi permetta di fare l'educatrice lo zero tre o nel tre sei riuscendo a passare di qua e di là allora tanto tanti passaggi hanno bisogno di essere portati a questo punto a cottura cioè a prendere delle decisioni
Che non rimane Gino tutto quello che abbiamo condiviso fino ad oggi che serva una formazione specifica ruolo non mettiamo in discussione ma non ci possono volere sei anni per fare la l'educatrice scuola dell'infanzia o quella del nido non è possibile chi lo fa
Chi lo fa chi si iscrive oggi a questi corsi di laurea per poi fare queste professioni purtroppo sempre meno persone
E questo è un altro dato se vogliamo che diventi un servizio universale non possiamo fare gli stessi errori che stiamo facendo sulla scuola dell'obbligo in cui non facciamo la pianificazione della formazione in cui non facciamo i concorsi in cui nomi mettiamo in cui non ci occupiamo dalla formazione
Permanente perché altrimenti semplicemente diciamo che abbiamo fatto una cosa ma sappiamo già che non la stiamo attuando
Noi abbiamo raggiunto un primo obiettivo dicono voi come sistema Milano perché le scuole dell'infanzia a Milano per l'ottantacinque per cento sono del Comune non sono dello Stato e quindi io ho già direi provocatoriamente mediano il tutte dell'infanzia perché lo facciamo noi
E se tu mi dai il per l'infanzia di vaccini gratis per chi ottanta o vinti mila bambini nelle scuole dell'infanzia del Comune che sono il tre sette pagano solo la tassa di iscrizione in base all'Isee la refezione scolastica
Se lo Stato mi dai i soldi che dovrebbe metterci Luís perché questo è il vizio e statali io ho otto mila cinquecento bambini che a quel punto gli faccio tutti grati se magari scalo anche ha capito io non sto minacciando non è questo il senso
Ma evidentemente siccome quelle la direzione guardiamo cosa vuol dire accompagnare le quali sono tutti i passaggi che dobbiamo fare per loro promesse di essere breve e quindi lo sarò
Dico che gli amministratori locali quindi dentro ANCI in dialogo con i ministeri devono essere un pezzo del sistema
Proprio per calo attorno il ministero deve decidere se lo zero sei è suo è della Regione e del ministero dell'Istruzione se tutta la catena sta all'istruzione o sta al Welfare
Perché la mia assessore in Regione l'assessore alla famiglia
Non è l'assessore all'educazione e la formazione a chi si occupa della scuola
Dobbiamo decidere chi mette le regole sono le regioni che mi danno il rapporto numerico
Oppure decidiamo che c'è un rapporto numerico che va bene in in tutta la penisola oppure che ci diamo dei riferimenti diversi
E da ultimo noi dobbiamo rimuovere gli ostacoli cominciamo avrà stabilire una priorità e andiamo in ordine io fatto prima la proposta sull'edilizia scolastica perché le multe che ci prendiamo e il sistema anche privato noi abbiamo un altro Oxa parte a gestione diretta una parte in appalto una parte in convenzione
Beh dobbiamo decidere che abbiamo tutti le stesse regole dal punto di vista della formazione pedagogica e quant'altro ma che ci aiutiamo anche a fare in modo che questi e tre anime ci aiutino non soltanto raggiungere Barcellona e Lisbona
A superare quarantacinque e arrivare nei fatti a una proposta di servizio universale
Io credo che questo sia quello di cui abbiamo bisogno
I comuni dicono che serve quel pragmatismo di cui parlava l'assessore
Romano di Bari cerchino di poi se ci diamo degli obiettivi ci aiutiamo a rispettarli e credo che possiamo fare insieme un buon lavoro grazie
Grazie davvero Anna per la concretezza e immediatezza degli obiettivi che ha posto io passerei il collegamento la l'assessora Maura stiano assessorato il comune di Napoli che è in viaggio tra oltre che ci sta seguendo e poi interverrà Giampiero Redaelli tra fisica e poi uno spazio importante perché il tema della gestione dei servizi chiama in causa anche realtà cooperative e loro rappresentanti grazie
Ringrazio molto per quest'occasione importante perché penso che questo sia il tema cioè investire sull'infanzia oggi significa scardinare la povertà educativa indica avviare dei processi che sono dei processi che poi rimarranno all'interno del Paese proprio come risorse come competente come capacità Crovetto private molto bene
Che quello che un bambino imparano i primi mille giorni di vita fondamentale e e la piattaforma di quello che poi sarà la sua crescita futura
Volevo sottolineare una serie di aspetti fondamentali importanti che Dinoi ha messo dei locali stiamo affrontando le questo periodo però per incrementare i nostri servizi e anche la pratica che stiamo mettendo in campo dal Governo comune di Napoli abbiamo fatto
Alla domanda per avere i finanziamenti Pinto per quanto riguarda i nidi e crescono ed imparziale Pelia e progetti per ventidue strutture accanto a queste però c'è il tema appunto della sostenibilità quindi nel momento in cui ne portiamo avanti questi Progetti nel momento in cui non riusciamo a rifunzionalizzare qualifica le strutture
Per dare i nostri bambini pelle opportunità delle risorse tempi spazi educativi
Qualificati sicuri però accanto a questo ne abbiamo la necessità di collocare bambini in altre strutture abbiamo necessità di avere dei fondi per qualificare queste ampliare queste strutture per potete accogliere e questo non è scontato comunicava che abbiamo fatto uno sforzo molto importante dal punto di vista finanziario per poter creare appunto queste strutture siamo tampone di accompagnamento e questo è un tema che va nella direzione della sostenibilità cioè come diciamo noi a sostenere il nostro sforzo adesso ma che in futuro nel momento in cui avremmo realizzato queste strutture quante come qualcosa saremo sostenuti nel potere aprire appunto di finanziamenti costanti per assumere personale qui pare la confezione in queste strutture per poter garantire che queste strutture consenta non ci consentono di lavorare di ampliare il numero dei bambini che riusciamo ad accogliere queste ultime il tema della sostenibilità ne abbiamo bisogno di avere la garanzia che i nostri sforzi sia
Ho poi sforzi che avranno la possibilità di mantenere nel tempo i risultati raggiunti
E quindi questo sicuramente quelli ora è un aspetto sul quale volevo fare una riflessione importante l'altra riflessione vivibili appunto molto sono infine cita con quello che è stato detto precedentemente
è lo sviluppo professionale del del personale privi stiamo cercando di investire molto nel reclutamento di ulteriori risorse fa che vanta un patto di concorsi rifaremo altri ma esprime anche quella poetica di consentire al personale già in servizio di continuare a formarsi secondo appunto una linea di continuità
Che richiede però ma a quel punto deve definanziamento filiere che però per il tempo disponibile e dedicato alla formazione che c'è un tempo riconosciuto anche in termini contrattuali che credo che qua che questo aspetto sia aspetti importante la formazione continua non è un optional ma appunto fa parte della contrattualizzazione fa parte la qualità dell'offerta formativa e su questo se penso perché è necessario importante investire l'ultimo tema sul quale punto volevo opera una riflessione la mia sia con se ci deve essere la sinergia con una il pubblico con la dimensione pubblica li abbiamo scuole dell'infanzia comunali scuole dell'infanzia statali
I miti comunali scuole dell'infanzia statali se dobbiamo parlare entrare in nella nella logica dello dello dello spread dobbiamo costruire dei progetti territoriali integrati in cui le diverse professionalità che parlano in cui diversi attori si parlano e che sono citato ricostruite le progettualità comuni e quindi superare dopo tutte le fratture le dicotomie che sono state evidenziate penso che sia fondamentale settario e credo che la proposta che è stata fatta anche prima no
Lavoriamo al livello locale per portare avanti antiche in questo momento sembra essere un po'dimenticato a livello nazionale penso che sia un'opportunità per poter lavorare anche in questa direzione
Grazie davvero Maura
Io lo chiamo Giampiero Rovelli
A te il microfono va e viene dell'artista mai intervenire a dare il suo contributo perché appunto tanta ampia e è la realtà legata al servizio ai servizi per l'infanzia e quindi è molto importante cercare di dare una panoramica complessiva generale sulle realtà che operano nei secondi ringrazio e punto di ricordo a tutti precoce e vi ringrazio davvero molto per la pazienza che è state dimostrando
Vediamo se funziona ecco qui delle buongiorno a tutti grazie mille per l'invito grazie per tutti i contributi che sono veramente importanti per poter proseguire su un cammino che abbiamo verificato non sarà semplice ma indispensabile soprattutto per i nostri bambini
La scuola dell'infanzia e fa parte del sistema integrato di educazione e di istruzione della dalla nascita in sei anni ed è il primo gradino del percorso di istruzione
La scuola dell'infanzia paritarie attualmente copre il trentotto per cento del servizio tre sei a livello nazionale
Con Regioni tipo la Lombardia che supera il cinquanta per cento e addirittura superano il sessanta per cento in Veneto
Sono fonti del ministero le scuole dell'infanzia paritarie no profit associate alla FIS ma sono circa sei mila e da molti anni hanno aggregato servizi zero tre
Abbiamo più di mille trecento sezioni primavera e oltre mille cinquecento nidi e micronidi e altri servizi zero tre
Lasciamo perdere anche perché poi lascerò ovviamente il documento diciamo le slide che vanno da evidenziare diciamo così proprio l'efficienza e l'efficacia del servizio delle scuole dell'infanzia paritarie
Cito solo che a livello
Della realtà delle scuole d'infanzia paritarie sei mille novecentoquattordici sono gestite da venti diciamo privati
Mille trecentonovanta dalle scuola sono scuole comunali anche loro paritarie con le quali comunque fisima un ottimo rapporto
E copriamo punto come ho detto il trentacinque per cento temi servizi
Tre sei
Solo per citare velocemente alcuni in alcuni casi in Lombardia su mille cinquecento comuni ci sono cinquecento tre Comuni dove esiste solamente la scuola dell'infanzia
FISM che in Veneto su cinque su cinquecentosessantatré comuni ci sono duecentosessanta Comuni dove esiste solamente appunto la scuola
Del schiaccio ma non funziona la scuola dell'infanzia paritaria
Quasi la metà delle scuole FISM hanno appunto che legato questo servizio zero tre costituendo di fatto quel polo dell'infanzia previsto e ampiamente ho spiccato dal decreto sessantacinque
Queste esperienze diffuse in tutto il territorio nazionale anche se è sbilanciato al Centro-Nord
Queste scuole riescono ad offrire quell'azione educativa e di continuità pedagogica e didattica
Che stimola e aiuta la crescita integrale dei bambini e delle bambine che usufruiscono di questi nostri servizi anche questo è stato un elemento trainante del
Siamo di tutte l'incontro di questa mattina
Ho chiesto le nostre scuole di fare un piccolo diciamo Censimento su alcune realtà che caratteristiche caratterizzano punto i nostri servizi e in pochi giorni hanno risposto mille cinquecentosettantanove scuole
Voglio fare queste precisazioni perché appunto le scuole dell'infanzia i servizi zero tre sono presenti che hanno punto il servizio novecentosessantadue scuole hanno aggregato un servizio zero tre
Sono ovviamente in nidi e micronidi centri prima infanzia l'altro dato che volevo sottolineare è che queste nostre scuole hanno un'apertura anche oltre l'attività scolastica ordinaria quindi oltre oltre giugno
E nell'analisi fatto su queste mille cinquecento scuole mille duecentoquattordici sono aperte anche appunto nei mesi estivi per dare un sostegno alle famiglie
E abbiamo potuto anche qui analizzare molto velocemente mille due centoventisette scuole dell'infanzia sono aperte nel mese di luglio e ottantasette sia l'Ulivo che agosto quali sono le proposte della FIS ma per investire sul futuro zero tre
Prima di tutto garantito all'esistente con un contributo strutturale la chiusura delle scuole dell'infanzia paritarie no-profit firma finissime determinerebbe anche la chiusura dei servizi zero tre a creare in particolare nelle aree più fragili del Paese le periferie e le valli le zone montane i piccoli comuni
Chiusura delle scuole uguale meno servizi alle famiglie licenziamento del personale femminile mamme che senza un servizio dovranno trovare altre soluzioni con il rischio di perdita del proprio di lavoro e l'impoverimento culturale e sociale
Della che la crescita della denatalità
L'altro punto per noi fondamentale l'utilizzo di fondi del PNR R. non solo per il settore zero tre anche per le scuole dell'infanzia no profit
Io credo che dopo cento e passa anni che le nostre scuole fanno un servizio pubblico sul territorio nazionale
Se c'era un periodo di prova credo che questo sia stato ampiamente diciamo così
Fini finito ed ora secondo noi diventa importante che ci sia un intervento da parte dello Stato che riconosca veramente a pieno titolo queste realtà anche qui abbiamo fatto un
Un sondaggio veloce abbiamo potuto verificare abbiamo chiesto se a fronte di un contributo a fondo perduto del Governo
Le scuole servono risposte ad attivare un servizio zero tre
Hanno risposto sì mille duecentosette scuole e seicentodiciotto no questo suo un sondaggio di mille ottocentoventicinque scuole e poi abbiamo chiesto qual era l'importo che avrebbero dovuto diciamo avrebbero voluto
A disposizione per la ristrutturazione degli spazi
Non leggo ovviamente la perché ripeto qui purtroppo io o sono imbranato ecco non era questa
Ecco ora questa qui vedete lo la
Diciamo il grafico dove chi volevo poter sufficiente spendere sedici mila e rotti trenta mila cinquanta mila eccetera abbiamo fatto poi un focus specifico e chiudo sul Sud
Proprio con questa domanda chi era disponibile ad aprire sarebbero stati sarebbero disponibili ad aprire duecento ottantadue scuole ristrutturare il la loro struttura
Ho fatto la somma degli importi che loro hanno indicato in buona sostanza con circa dieci milioni di euro attaglierebbero subito duecentottantadue nuove servizi zero tre
Quindi noi riteniamo davvero che sia fondamentale
Che il Governo il Parlamento e comunque tutte le istituzioni
Facciano un salto di qualità per garantire già dal due mila e ventiquattro la possibilità di aprire questi nuovi servizi e chiudo con l'invito del l'arcivescovo di Milano monsignor del Pini
Nella sua lettera di saluto le scuole che c'era c'era
Se ha stimolato e ci ha detto la scuola e dove c'è gente che ama l'umanità che il suo futuro il futuro sono i nostri bambini
Grazie
Grazie davvero anche per per questa citazione importante impegnativa per una per il nostro lavoro io chiamerei ora ad intervenire appunto abbiamo parlato della questione occupazionale legata sono intervenuti i sindacati una voce importante proprio quella che arriva dal mondo delle associazioni rappresentative delle delle cooperative e quindi chiamerei ad intervenire nel nell'ordine i rappresentanti appunto di Confcooperative poi Alberto alberati e
Per una questione di trasporti esclusivamente quindi di collegamenti però siamo siamo qui e poi Marco Olivieri anche grazie grazie
Saluto tutte tutti di Verdone Alberto chiesto di
Andare via prima
Allora sarò veloce quindi le cornici già sono state emesse insomma metto giusto qualche chiodo per puntellare diciamo alcune cose già dette senza essere ridondante
Io parlo qui insomma come cooperazione sociale perché la cooperazione sociale soprattutto sistema zero tre
Occupa oltre il cinquanta per cento diciamo delle persone ha dette ai servizi però vorrei fare anche una precisazione perché ho sentito parlare di striscio diretti verso settore privato anche per fare chiarezza per questo ve lo giustamente appunto delle cose
Quando si parla di cooperazione che gestisce Emilio non si parla di privato
Quando si parla di
Servizio pubblico si parla anche di cooperazione nel senso che queste cose non vengono non vengono Cissé senso noi svolgiamo una funzione pubblica quando andiamo a Coppa gestire servizi perché la modalità della cooperazione quella di costruire le cose non siamo dei meriti enti gestori ma siamo attori molto spesso attori territoriali che costruiscono politiche proprie nell'ottica dello zero sei e la dico con una battuta visto che per stare insomma sull'attualità costruiamo delle politiche di sicurezza
Perché quando andiamo a gestire e a lavorare negli asili nido noi costruiamo comunità
E faccio l'esempio così visto che le cose già sono salite sovrasta dette bene ma faccio un esempio partendo da esperienza personale
La mia cooperativa gestito venire Quartieri Spagnoli a Napoli
Che cosa ha significato questo verrà i per la comunità qualche spagnola come ha significato per la prima volta per dei genitori a vivere un rapporto con un'istituzione pubblica in maniera non coercitiva
Non c'era nessun obbligo
Quindi significa costruire un'idea diversa di rapporto nei territori anche nei territori difficili tra l'istituzione pubblica che si prende cura del tuo bambino
Che si prende cura della crescita e trovarmi lì che si prende cura di te
E della tua famiglia per costruiti percorsi di emancipazione e questo il modo per fare sì e anche questo è un modo per fare sicurezza io insomma no non vado a perché si è parlato già diverse volte di che varie parlerei più di parco verde però e lo dico proprio come perché diciamo quelle cose vanno contestualizzate ancora un po'meglio quindi questa è una politica di sicurezza e farlo con le cooperative sociali significa fra le correnti di prossimità che possono legare questi questi territori possono avere quella azione di collante perché ci stanno sui territori e riescono a da a dare quel quel valore aggiunto per costruire comunità perché quel percorso non solo da un'immediata risposta alla famiglia di restituzione non nemica e non coercitiva
Ma come è stato detto lo dice state richiama la letteratura aiuta quel allora bambino ragazzo giovane a finire un percorso di studi e quindi ad avere in territori difficili meno abbandono scolastico
Dico anche meno dispersione si esplicita e
Implicita perché molto spesso anche la dispersione implicita perché i ragazzi non sono scolarizzati sono costretti a andare a scuola ma non ha non ci stanno a scuola
E questo lavoro che deve essere portato in chiaro deve essere portato fuori altrimenti noi non riusciamo a dare la completezza e la complessità di quella che è la scelta di fare un servizio per i territori e per i minori di quei territori da vivo e vitale per le famiglie di quei territori perché l'asilo nido è un servizio di comunità non è un servizio per i bambini e non neanche un servizio alle famiglie e un servizio di comunità
E questo lo dico perché lo leggo un'altra cosa perché quindi ho detto dico solo delle cose che su cui sono stato sollecitato se parla di educatori non entra la formazione che la anti cioè si dovrebbe andare veramente con due piedi
Ma anche lavoro dell'educatore capiamoci perché è stato diciamo definito ma anche questo così come l'asilo nido lavoro di comunità il lavoro educativo il lavoro di comunità sembra invece continuiamo a definire in una maniera
Come dire come se fosse un lavoro deterministico positivista quello del dell'educatore e quindi anche individualista e non come lavoro collettivo perché lavorò pedagogico ha un valore se è una lavoro collettivo
Allora facciamo un altro guaio quindi noi non troviamo educatori perché non sono eseguiti bene e questo diciamo l'abbiamo alzata ma non troviamo educatori perché non c'è più senso nel lavoro di cura perché se anche lavoro di cura si spinge verso solo dalla fucilazione verso le corporazioni perché fare sempre nuovi ordinò significa diciamo alimentare una cultura che è individuale che spinge verso io bassa me stesso la mia professione
Basta a dare una risposta individuati invece se noi anche la podista normativo vediamo le cose dal punto di vista culturale capiamo che questo è un intervento collettive è un lavoro di relazioni lavora la relazione non è mai una una anche la relazione di coppe la reazione sempre inserito in un sistema facciamo un bene i nostri bambini un bene alle nostre comunità e magari diamo anche un senso a chi oggi non scegli di fare il lavoro di cura che quello dell'educatore quello dell'infermiere che quello dello esseesse perché non ce l'ha più un senso se noi continuiamo a spingere solamente sulla professionalizzazione del rapporto che prestazione e non è servizio io spero insomma o di essere stato chiaro in questo perché sto andando con l'accetta per essere veloce
Per non perdere secondo treno perdonate e l'altra cosa chiudo veramente
E questo che l'ho parlato di comunità di comunità di comunità perché questo significa fare sicurezza ho detto ma significa anche rimettere un motto una cosa che la l'accento detto dovendo quindi lo diceva già l'accento prima che lo dico che lo esplicitasse
Cioè noi abbiamo dei territori che sono fermi ed è non solo i territori magari a Milano si vede di meno ma in tutti Italia e dallo stile di più
L'ascensore sociale nella dobbiamo mettere modi questa è l'unico modo non so se l'Ulivo ha sicuramente quello più efficace dimettere modo l'ascensore sociale perché ritorno ai Quartieri Spagnoli se il bambino non va a scuola quel bambino poi non so non dicono ci lamenta che la brutta espressione per non ci stupiamo quando un povero ragazzo come Giambattista viene ammazzato da un altro povero ragazzo dei Quartieri Spagnoli perché non c'ha famiglia non c'ha un un sistema che lo diciamo sostiene quindi su questo io metterei un accento quando si parla di asilo nido come servizio di comunità come servizio che serve per creare quell'ascensore sociale altrimenti facciamo retorica diciamo che non serve
E poi un po'di orgoglio cooperativo lo volevo mette perché
Non cioè non pensate
Tutti la cooperazione sia solo gestione non pensate che la cooperazione non conti nel senso i numeri della cooperazione purtroppo o meno male sono indispensabili grazie
Siamo
Siamo Alberto Alberani rappresentante di Legacoop e lo ringrazio
Benissimo sì per poi grazie grazie a te
L'ora è tarda io per fortuna sono vaccinato dai congressi di sezione di quarant'anni fa quindi ci andava avanti fino alle quattro le cinque di notte quindi
Posso andare si può andare avanti un bel po'
E allora se è un modo per farci fare la dieta collettiva avevano quattro inghiottendo provo stringere molto perché intanto ringrazio perché è bene che
Che si ricominci a mettere al centro del dibattito questo tema perché molto importante
Noi sentiamo una grande distanza
Le nostre lavoratrici sento una grande distanza fra i partiti
E la realtà tra quello che si discute dentro i partiti fra le scelte che fanno i partiti con le pubbliche amministrazioni e la realtà che loro vivono una realtà molto molto faticosa
Noi come associazione di rappresentanza sentiamo una grande distanza nel coinvolgimento in quello che io mi innervosisco sempre quanto sento parlare a sproposito di coprogrammazione coprogettazione amministrazione condivisa balle totali
Confermate dai fatti non abbiamo detto guardate che è andata a sbattere caro Draghi caro Bianchi Carlo PD se licenziati un pm RR in quel modo
Non è che siamo stati coprogettare attico programmati
Si è fatto una scelta di dare quattro miliardi e sei muratori
Che è cooperatori dell'edilizia fa molto piacere
Senza pensare che fra tre anni mi dite chi va a lavorare i venti mila che diceva Aldo dove li andiamo a trovare ci sono iscritti quest'anno i venti mila Ivete viste arrivare nelle università venti mila giovani allora fra tre anni
Chi ci mettiamo in questa qui
Contare dell'Auser
I giocatori che sono andati in pensione dai Comuni rimetteremo in quei servizi perché perché non c'è stata una coprogrammazione congiunta
Ascoltando il terzo settore e chi gestisce vi ricordo ne siamo gli ultimi intervenire la considerazione è questa prendiamo atto ma vi ricordo che noi gestiamo settanta per cento dei servizi
I comuni dice l'Istat oggi a Milano gestiscono quarantanove per cento in forma diretta voi li danno anche fuori
Ma cinquantun per cento al privato poi c'è quarantanove di a titolarità comunale di cui una grande parte però e affidata la cooperazione sociale
Allora dico questo perché se vogliamo dare un messaggio per lavoratrici di un cambio di passo io so dove portavano quelle lavoratrici che so dove buttano adesso
Se vogliamo dare un cambio di passo per ritornare veramente in una politica di territorio e di base probabilmente bisogna manda dei messaggi
Il primo messaggio da mandare realizzare delle vere vere
Con programmazioni non coprogettazione Icco programmazioni perché nella coprogrammazione che tu puoi decidere
Ed è la scelta che io auspico che faccia il partito democratico nei confronti degli ottimi e bravi amministratrici che ho sentito prima
Di fare una scelta politica semplice da comunicare vero vorrà Trinci sapete cosa vi diciamo che i sindaci del PD
Hanno un indirizzo politico dalla Direzione nazionale del Pd cioè di non mettere più all'asta i bambini
Vogliamo smettere di mettere all'asta i bambini al massimo ribasso
Vogliamo smettere di evitare che le aste al massimo ribasso vadano a ripercuotersi sulla formazione degli insegnanti sul risparmio delle pappe o di pannolini perché guardate che le aste al ribasso che ci sono nella mia regione abito a Bologna
Casalecchio
Quelle aste al ribasso
Mortifica non lavoro
Di chi segue i bambini poi un bel giorno dice sai cosa succede che il tuo lavoro vitto servizi in appalto succede che ha vinto Corona che arrivato perché ha fatto un ribasso questa scelta politica può essere non fatta
Può essere l'ho fatta articolo novantacinque comma sette del codice gli appalti il prezzo è fisso
Ok si può fare si possono fare le gare a prezzo fisso e nel prezzo fisso e lo dico non ci sono più a tanto sia registrati alle sindacalista
Si può mettere benissimo grazie sei qua bene mi fa piacere te lo rilancio si può mettere benissimo che quando noi rinnoviamo i contratti di lavoro
Ci sono novanta giorni di tempo per adeguare le tariffe e quindi permettere un adeguamento che sia congiunto in un patto che dice sì aumentiamo del dieci per cento del venti per cento vanifichiamo lavoro
Delle nostre lavoratrici a quelle dei Comuni
Però se io firmo quel contratto entro novanta giorni tu comune meno adegui la tariffa
Perché se mi lasci come adesso tre anni
In perdita io devo tagliare
Perché non ce la faccio perché non ho al debito pubblico cooperative portano i libri in tribunale
Allora ve lo dico perché questo tema della valorizzazione del lavoro sociale si può fare perché rimandi di gara si può anche mettere come io vedo in alcuni bandi di gara che tu dai più salario le lavoratrici ma una scelta politica allora bella rilancio scusate mi sono alla fine caseggiato tanto però ci tengo a restituirvi qualcosa io l'ho fatto l'incontro io seicento iscritti nella rete di crescere più di Legacoop abbia fatto l'incontro ieri ha proprio chiesto e e estone rappresentandomi seguiranno manderò il video di oggi a loro
Rappresentano quello che hanno detto di dire bisogna smettere rispetta alcune cose allora un conto è il governo un conto però visto che qua siamo come dire in una situazione con tante gestioni compresa la mia regione
Mentre infila un po'di Erode chiudo
Ve l'ho già avanzate due
Il tema della formazione universitaria è venuta fuori abbiamo il coraggio di andare contro le lobby universitarie
E proporre un servizio zero tre che permetta a chi fa un percorso formativo che uno tre penso agli IFTS che durano due anni di cui un anno in impresa
Facciamo un tre anni di formazione ristagna contando tirocinio con tanta pratica
Però facciamo in modo che dopo tre anni tu puoi andare a lavorare o nella scuola dell'infanzia o nello zero tre indifferentemente precari comunque fatto un percorso formativo di un certo tipo allora facendo questo probabilmente si riesce un attimo a uscire da una dimensione che è vado a fare la formazione tre anni cinque anni poi dopo mi ritrovo con un salario certo tipo eccetera eccetera ultima battuta perché l'hanno detto tutti erano rilancio apriamo una riflessione
Un cantiere non so che cosa sul decreto Santa cinque con Francesca se abbia lavorato tantissimo abbiamo abbiamo costruito l'abbiamo fatto insieme lì c'è stata una vera coprogrammazione insieme
Però siamo rimasti a metà siamo a metà cioè non non siamo andati fino in fondo
Non so chi lo diceva prima Aldo credo servizi pubblici essenziali
Sì
Nidi per tutti quando dicevano nidi grati se lo dicevamo nidi per tutti gratis
Però facciamolo veramente questa cosa ladri questa cosa della Toscana
Bellissimo suo intervento a trentasei mila euro
E poiché è lì che dice ventisei mila
Ecco cerchiamo di di chiarirci perché noi siamo adesso l'Emilia Romagna ha deciso che tutta l'area montana sarà gratuita mentre invece giù per quelli che hanno ventisei mila ci saranno dei sostegni però io non mi vergogno mica anche se Salvini cinque anni fa ha preso lui lo slogan I di grati sa pensare che un livello essenziale debba essere gratuito per tutti come la scuola elementare la scuola media
Ma io non continuo a non capire perché è a sinistra ci continua a pesare qualcuno che il nido invece no
No le elementari e le medie gratis per tutti i ricchi poveri c'è però il mito no
L'altra se mi rimetto servizio essenziale
Per tutti quanti ma perché non dobbiamo lo non dobbiamo permettere abbiamo visto che in Toscana ieri mi dicevo le colleghe toscane
Che in Toscana c'è stato un aumento pazzesca un casino di liste d'attesa lo stesso abbiamo visto in tanti altri territori e allora prendiamo una scelta politica e se gli andiamo dietro non me ne frega niente perché tanto comunque sia noi lanciamo un messaggio che dice
Su tutto il Nord ricchi poveri c'è il nido per tutti grati ispezione chiudo di qualità di qualità con dei costi standard che andiamo a mettere a punto degli affidamenti nella dimensione di sussidiarietà quindi costi standard che dicono i requisiti sono questi tutti ridevano a vere
Contratto di lavoro è un contratto che prevede questa retribuzione che può essere uguale al di là del soggetto gestore e allora li andiamo probabilmente a creare un sistema
Che da spinta è ovvio che su questo bisogna incalzare il governo a metterci dei soldi
Su questo inevitabilmente i novecento milioni del fondo di solidarietà sono insufficienti bisogna spingere perché siamo di più grazie
Grazie Adalberto soprattutto per le sollecitazioni anche i rimbrotti che politicamente ci prendiamo in questa no no no in positivo no tra l'altro ma intanto ringrazio Marco Olivieri che si sta avvicinando qua
L'ordine degli interventi cercato di tenere appunto insieme non un ordine di priorità perché tutti i relatori sono ugualmente prioritari e e questo è per noi e quindi l'ascolto
Anche non in presenza ma distanza perché anche che
è assente in questo momento sta ascoltando assente fisicamente sono sollecitazioni molto specifiche molto puntuali anche su la sollecitazione relativa al tema dei costi standard e e alla questione della progressiva
Gratuita abbiamo parlato di progressiva intanto ci si deve arrivare aumentando le risorse perché ovviamente a costo zero non si arriva da nessuna parte Marco Olivieri grazie
Stiamo rientrando nei tempi e quindi chiedo a tutti di rispettare l'indirizzo che ci siamo dati
Aveva grazie sarò rapidissimo
Intanto la ringrazio al partito democratico erano avanzi in particolare per aver organizzato questa giornata che come vediamo risolleva tanti danni che negli anni sono stati forse non sono stati risolti
Ovviamente non possono essere d'accordo con gli interventi dei colleghi Gaudino di Confcooperative Alberani di Legacoop hanno dell'AGCI concordiamo pienamente su
Legali e non al massimo ribasso i costi standard il riconoscimento alla specificità del lavoro
Nella cooperazione sociale che non è privato io questo lo voglio risottolineare
Ma è una funzione pubblica la nostra e quindi ovviamente con un'attenzione rispetti i servizi che vengono negati e anche al personale e noi
Centrali ci battiamo perché tutte le cooperative aderenti rispettino questa cosa un'attenzione al personale rispetto all'applicazione dei contratti alle condizioni di lavoro quindi questo secondo una cosa che va sottolineata e per questo ci poniamo pranzo tutti e tre come interlocutori importanti in questo mondo in tutti i mondi in cui andiamo a gestire servizi
Una cosa che secondo me è importante sottolineare e per non rivedere le tantissime cose che sono state già dette verso la fine di tutti
Le giornate di lavoro ovviamente validamente poi si ripetano io volevo solamente sottolineare che più una parte del titolo dell'incontro di oggi che a quella di nidi e servizi educativi per l'infanzia secondo me di riportarci in una visione un po'più complessiva
Sia centrato un altissimo il discorso sul discorso dei nidi perché giustamente nidi sono l'aspetto centrale premette il servizio più importante è zero tre
Però sicuramente ci sono tantissimi altri servizi che vengono erogati affiancati Emidio alternativi ai miti
E questo tipo di approccio un approccio alla cooperazione sociale a in qualità di ente gestore di servizi pensiamo ai centri famiglia pensiamo a tanti altri tipi di servizi che diventa un elemento essenziale per un intervento precoce su tutte quelle situazioni
Di inizio di disagio e di difficoltà di crescita
Dei dei bambini che poi possono sfociare in ambienti che sappiamo più svantaggiati in problematiche adolescenziali
Molto più importanti quindi come è stato detto da molti relatori stamattina il discorso della prevenzione da zero tre diventa un discorso centrale fondamentale
L'importante però anche considerare che agli asili nido e gli altri servizi per l'infanzia zero tre devono essere considerati come servizi alle famiglie perché ovviamente quello che viene presa in carico alla famiglia molto spesso viene accompagnata da questi servizi in un momento così delicato che è un cambiamento radicale della propria vita il subentro di una nuova personali la rivisitazione delle del rapporto tra moglie e marito la capacità di prendersene cura perché tutti coloro che sono genitori sanno benissimo che il giorno prima pensavano mille cose da fare e il giorno dopo che è nato il bambino gli ha cambiato completamente tutto quello che pensano i soldati talmente impreparati
Ovviamente nelle situazioni in cui c'è un contesto valido questo percorso segue una linearità dove ci sono delle esitazioni svantaggiate va accompagnato il seguito quindi è fondamentale
Che investimenti siano essi sugli asili nido ma su tutti i servizi ad esso collegati che o gli asili nido stesse
Portano avanti o portano avanti i comuni e i servizi
Sociali dei Comuni
Da questo punto di vista la Gigi come hanno già sottolineato le altre
Due centrali c'è siamo disponibili ma sicuramente verrà seguire questa a questo in questa mattinata una serie di incontri per poter portare avanti difendere questo tema che secondo noi è strategico grazie
Grazie grazie mille io passerei adesso la parola a Donatella Turri di Caritas Italia e poi traccia lei d'a Mariangela Cassano e poi ancora per il forum famiglia Paolo Pertica Roli stiamo recuperando e ci siamo
Ma per le quindici e trenta Massimo B&B insomma dovremmo conclude grazie davvero a Turate sarà anche io non ero abituata al congresso avente numero otto la sfidante però abbiamo sentito
Del cose molto belle molto importanti porto volta a casa vi porto il saluto intanto del mio direttore di don Marco Fagnano che in questo momento è in idea e non ha potuto partecipare
Vi porto anche i saluti delle molte persone che noi come carica sui territori incontriamo prima di tutto attraverso la Rete dei centri di ascolto che sono un po'quelli nervatura che percorre tutto il Paese tutte le differenti forme di paese questo Paese a velocità diverso e che abbiamo descritto no in più di un intervento e che noi possiamo conoscere abbiamo questa fortuna questo dono di poter conoscere veramente persona per persona chiamando le persone per nome che credo che sia la la risorsa più grande che carica ASPO portare a questo tipo di dibattiti a questo tipo di riflessioni comuni riporto proprio due testimonianze che abbiamo inserito all'interno di un
Rapporto che facemmo uscire soltanto l'anno scorso che si chiamava l'anello debole all'interno del quale abbiamo dedicato una grossa parte a analizzare il fenomeno della povertà intergenerazionali della trasmissione della povertà tra le generazioni
Perché noi purtroppo il punto di vista delle persone dei cittadini dei quali oggi ne stiamo parlando cioè dei piccoli dice dei bambini che crescono nel nostro Paese
Non lo conosciamo conosciamo il punto di vista dei genitori no che vengono nei nostri centri di ascolto e lo rappresenta le molto spesso questi genitori vengono das storie di esclusione di isolamento e di mancata partecipazione al sistema educativo che poi trasmettono ai propri figli nostri dati parlano chiaro
La maggior parte delle persone che vengono in Caritas hanno dei titoli di studio molto molto bassi e
Provengono da famiglie i cui genitori avevano dei titoli di studio molto molto bassi molti di loro non avevano frequentato per esempio servizi dell'infanzia Ali per i primi nelle scuole dell'infanzia inviti
E a loro volta hanno figli che non stanno andando ai nidi non stanno andando alle scuole dell'infanzia
Quindi c'è veramente una catena da interrompere e per poterla interrompere abbiamo la sensazione che sia necessario il lavoro di tutti vi dicevo vi riporto soltanto una due testimonianze perché da qui vorrei partire per dirla potrei parole che per me sono parole chiave
E lasciare lo spazio agli altri
Una di queste testimonianze chiede la ragazza di Cagliari ragazza perché la maggior parte delle persone che si rivolgono a noi hanno meno di quarantacinque anni quindi sono tutti giovani o insomma giovani adulti
Molti hanno anche meno di trent'anni
I cioè se io fossi un assistente sociale aiuterà le persone che ho con me cercherai di tutto di tutto non ti dico oggi ma cerco ti aiuto parlo stesse all'assistente sociale devi ascoltare i problemi delle persone devono ascoltare di più le persone
E un'altra ragazza invece di Pisa racconta potesse dice quando siamo stati senza luce per tre mesi è stata veramente difficile con i miei figli stavamo fuori casa fino alle sette e mezza di sera
Si mangiava con la candela si andava a letto anche veline Bindi è stata molto dura infatti a volte mi dicono vorrei comprare in cui esso e io dico no prima la luce e loro Sissi mamma prima la luce
Ecco sono storie pesantissime ma fanno tenute presenti a questi tavolini per non rischiare di fare un dibattito che resta al di sopra
Della vita delle persone quindi andare verso un obiettivo che anche l'obiettivo di medio periodo e immaginare però la comunità che posso già dare risposte subito adesso perché in questo momento adesso ci sono bambini che stanno sperimentando delle situazioni di povertà e di privazione severissima
E che sono cittadini del nostro Paese le cittadinanze difetti Hive come le chiamava
Qui il urbani l'urbanista poco eh eterni ortodossa un po'laterale che si chiamava malformati oggi avremmo veramente bisogno di ricordare quindi per quello che ci riguarda prima di tutto
Ricordarsi che abitiamo in un paese a più velocità non solo nei sud non solo nelle aree interne ma anche nei quartieri dei singoli delle singole città delle città di provincia anche ieri
La cenavamo con la Caritas di Mantova che ci diceva noi abbiamo delle differenze enormi Basso Mantovano Alto Mantovano Mantova centro
Noi abbiamo la possibilità di arrivare con una cultura del dato un po'più matura di quella che adesso siamo coltivando anche a capire che cosa accade nei caseggiati popolari nelle città né nelle scuole nei minimi di del piccolo del piccolo quartiere arrivare a quella cultura del dato che ci faccia capire
Dove sono quelle famose Cellule di emergenza educativa dove a Danae che i fondi arrivino e quindi secondo punto non solo fondi
Ma anche come si accede a questi fondi e come i fondi arrivano sul territorio il fatto che poi alla fine si arrivi a un target inverso rispetto a quella che era
La diciamo la il desiderio nell'obiettivo della misura lo abbiamo visto c'è stato rappresentante in più di un intervento precedente al mio anche con i fondi del Pnr aree ma potrei parlare anche dei fondi del Pon scuole e così via
L'isolamento delle famiglie quindi un'alleanza che va ribadita nostro parere tra il pubblico e la comunità civile tutta la società civile tutta in particolar modo il terzo settore il volontariato
Perché molte delle persone che vengono incaricasse i figli al nido anche se
Riuscisse aveva diciamo avessero il diritto di poter rimandare avesse la possibilità di accederci non ce li mandano quindi va anche ricostruita una cultura come qualcuno diceva prima di me perché i fili delle
Vede i contesti familiari fragili al nido ci vadano quindi vanno andati a cercare bisogna andarli a cercare hanno bisogno di qualcuno anche che accompagni la lite si Tura di questo filo di cultura in cui si comprenda
Che il nido non è un qualcosa da vivere con un senso di colpa per i genitori perché lasciano da qualche parte figli ma è un'opportunità che gli si dà in mano molti nelle famiglie che vengono da noi
Questa consapevolezza non ce l'hanno per ricostruirla è necessaria anche una comunità che accompagno
I genitori poi lo diceva
Prima di me Giorgio con grandissima chiarezza saltano con grandissima
Pressione la solitudine isolamento ed anche l'ansia
Che che la condizione di essere nuovi genitori di avere questi bambini di crescere in contesti di povertà
Gli provoca quindi anche dei servizi che prendono in considerazione il loro disagio e che completino quello che può essere un servizio di cura e di educazione che comprenda anche le esigenze dei giovani genitori egli accompagna con quelle alleanze che tanto diciamo ma che poi a volte sui territori ci mancano gli strumenti per interpretare ed infine nuovo una prospettiva adulto centri Canelli immaginare le politiche non sono soltanto i bisogni degli adulti che devono determinare il modo in cui si disegnano i servizi
Ma in qualche modo recuperare una cultura anche dei punti di vista inespressi anche quelli dei bambini ecco noi da tempo stiamo usando questa espresse le che è molto severa ma che riteniamo anche molto vera
Di uno stupro dell'in meno dell'immaginario che è stato fatto ai bambini di questo momento storico del paese c'è uno stupro dell'immaginare allora non sono più in grado neanche
Di immaginarsi gli adulti di domani si immaginano con bassissimi aspettative non fanno più sogni grandi su se stessi e allora
Ricollocare i loro talenti le loro aspirazioni e prima ancora il loro immaginario
All'interno invece di un contesto sano che li preveda delle persone felici realizzate fuori dalla spirale di povertà
è fondamentale perché quando un bimbo sperimentati privazione severa soprattutto nei primi giorni di vita di vitali resta una roba quindi che lo rende domani un adulto diverso anche se riesce a riscattarsi
Magari migliore ma è comunque un qualcosa comunque ha dovuto fare i conti per tutta la vita e quindi noi di quei soci dobbiamo prendere cura con enorme passione e anche con enormi urgenza alto il pugno di ferro qui ci vuole una cura gelosissima tenerezza
Dello Stato nei confronti di queste persone che sono persone escluse
Dalla
Vita delle comunità ci vuole una coraggiosa tenerezza che vale cita no con dei buonismo con delle buone intenzioni ma con delle misure concretissime stanziando fondi
Stanziando di banane credendo nelle alleanze con la comunità civile che ha essenziale per costruire questi professionisti
Ed avendo pazienza perché i risultati di un'azione politica che oggi sì riesca a fare con maggior forza arriveranno tra quanto tra molto
E quindi bisogna avere anche il coraggio di attende attivi però
E qui mi fermo
Per carità assai essenziale di partire da queste periferie che sono soprattutto periferie di tipo esistenziale da questi bambini che sono stati violati nella loro capacità di immaginare il futuro
Non solo dirvi Sperto che si deve a queste persone ma perché spostare il fuoco della lente su queste cittadinanze difetti diverse storie per
Isolate laterali significa guardare il paese da un altro punto di vista immaginare un altro paese hanno in quel paese lì
Ci piacerebbe di più e quindi attraverso quel Paese
Al terzo il quale ci piacerebbe lavorare e diamo tutta una collaborazione a tutti coloro che ce la chiederanno perché si possa un pochino riorientare il proprio punto di vista e guardare la realtà da quella da quel punto di partenza che peraltro purtroppo i dati ci dicono diventa il punto di partenza di molte persone non solo più di un segmento isolato uno su quattro
Dei bambini per esempio a rischio povertà lo sappiamo e la
A percentuali diventa ancora più severa proprio nei primi anni di vita quindi dice si sta parlando siamo nel mezzo tempesta bisogna veramente navigare con urgenza grazie
Grazie mille io passo la parola a Mariangela Cazzano di ActionAid devo dire che questa bellissima definizione lati due superlativi ma ma coraggiosissimo e tenerezza dello Stato penso che sia un modello va be'è la fase forse più efficace che ha sentito in questo in questi ultimi non non solo oggi ma in generale da contrapporre anche rispetto a quel decreto
Che abbiamo spesso citato in in questa in questa sede che invece solo facendo la faccia truce in questo caso prevedendo semplicemente sanzioni pensa di intervenire su situazioni gravi su contesti tra l'altro di di deprivazione culturale di deprivazione educativa in questo caso di mancanza di strumenti e mezzi e penso che questo sia veramente il modo migliore col farsi Ca'Ricco il prendersi cura del dell'altro dei bisogna appunto dei più piccoli non perso quel processo di adultizzazione che a cui si faceva riferimento grazie allora buonasera a tutti
Grazie molte per la vostra attenzione sarò brevissimo perché so che anche da casa ci stanno seguendo e quindi non si interventi quanto più previsto più saranno efficaci
Ringrazio Irene Marzi per questo invito
E soprattutto è stato per me è una grande occasione di diciamo di crescita anche mia personale perché affrontare questo tema che non sempre al centro della riflessione di tracciamento perché sapete ne apriamo incendi in quarantacinque Paesi nel mondo ma anche molto in Italia
Abbiamo lavorato molto con studenti soprattutto con insegnanti per portare anche temi quali l'empowerment la crescita la cittadinanza attiva io oggi mi soffermerò su qualche un solo leggo solo un dato solo un dato perché quando si parla di diseguaglianze dobbiamo pensare che leggendo un articolo che ieri mi parlava dei dati della Banca d'Italia ultimi che parlavano del costo mensile che una famiglia deve sostenere per del proprio figlio si aggira media sui seicentoquarantacinque euro a al mese
Fino a tre anni di vita l'Osservatorio nazionale di Federconsumatori
Calcola addirittura che il costo annuo va per una famiglia varia tra i dieci mila ventisette mila euro e che questa diciamo a differenza principalmente una delle principali voci di costo è proprio quella del degli assistiti della fascia di età zero tre anni
Quindi partendo da questo capiamo bene che questi dati ci dicono addio alla di sugo che la disuguaglianza è davvero molto forte
Li voglio dire Paternò Crespo tra che abbiamo già detto tantissime cose non ripeterò l'importante investimenti delle politiche conciliazione lavoro non par vero di tutte le le cose giuste che sono state lette dai colleghi delle delle cooperative e così via
Ma io sono per lui presente che se ne diciamo l'Index rapporto sulla felicità degli ultimi dell'ultimo anno i paesi in cui c'è una maggiore occupazione femminile ed anche uno dei bambini hanno da subito l'opportunità di iniziare un'esperienza di apprendimento sani paesi più felici
E allora quando lei oggi parliamo della della fascia zero tre anni stiamo parlando della costruzione ai cittadini migliori più consapevole ma più felici
E allora se è nostro compito come oggi è una responsabilità di tutti noi e mi sarebbe piaciuto forse vedere ancora più giovani in questa sala perché alla fine ne stiamo no combattendo anche per perché loro possano essere genitori più consapevoli parlo di uomini e di donne perché questo è giusto che si dica perché è vero che le politiche conciliazione lavoro famiglia devono con riguardare le donne perché siamo discriminate in questa fase storica però vale anche per gli uomini ne parlavamo pure prima della possibilità dei genitori dei padri di fare i padri allora
Farei proprio anche una riflessione sulla felicità del nostro Paese
E dico pure che occasioni come quella che oggi ci ha offerto Irene Maggi è proprio quando io faccio un'agitazione di Santo Exupéry che dice quando si arriva al futuro il nostro compito non è di prevederlo ma di consentire che accada
Ecco noi che oggi la nostra responsabilità che questo incontro fa sì che ogni giorno si sente il peso dell'accadimento di questo futuro che è già presente
Quindi io concludo dicendo solo che ci devono essere che ne come ha chiaramente promuoviamo la partecipazione attiva promuoviamo luoghi di incontro promuovendo inviamo anche una maggiore qualità della democrazia per mediazioni d'luoghi in cui si ci si possa confrontare dove si possano copro Grammar e se non ci piace la coprogettazione come ha detto però dove ci si possa collaborare nella creazione di un futuro più equo e più giusto ci vedrà sempre
Dalla parte giusta della Storia
No ma non è questione di tempi grazie grazie a tutti anzi per la comprensione chiamo intanto Paolo Perticara ogni del Forum famiglia ma anche per quel peso dell'accadimento del futuro
Che che che insomma sono tutti elementi S e suggestioni devo dire che lì linee guida che sintetizzano un in nazione insomma un obiettivo da perseguire dopo Paolo Perticara le interverrà tra l'altro collegata on line la professore
Intanto grazie per l'invito e porto i saluti del presidente nazionale il dottor Bordignon che oggi avevo un altro impegno che ha delegato me
Ma io sento anche di ringraziare tutti gli interventi sono mi hanno preceduto quanto veramente per oggi esco arricchito anche tanti aspetti che magari posso sottolineare portare al forma nazionale
Ecco prima di entrare nell'argomento
Credo che sia importante che il formarsi stacco presente un po'quello che la vita del Foro informa nasce nel mille novecentonovantadue con leggo per essere dei tempi e rispettare a che quello che abbiamo condiviso con gli altri
E nato nel novantadue e per portare la al all'attenzione del dibattito culturale e politico italiano la famiglia come soggetto sociale riunisce movimenti ed associazioni del molto cattolico che hanno nel loro interesse statutari la difesa della famiglia
Ad oggi il forum e comprende quarantasette associazioni e diciotto forme regionali che a loro volta hanno dei forni e provinciali il totale delle associazioni che aderiscono al forno sono cinquecentottantadue
Si pensa si stima che complessivamente il forum aderisce al Foro dodici mila dodici milioni di persone
Il Forum delle associazioni familiari per primo ha ha messo in evidenza come la denatalità oggi finalmente tanto declamata da tutti sì all'emergenza delle emergenze del nostro Paese
E attraverso azioni capillari sia a livello nazionale che lo locali ha richiamato l'attenzione dei politici e amministratori ecco io credo che basti pensare agli stati generali della natalità giunti quest'anno alla terza edizione
A contatto con tante famiglie anche molto giovani il Forum ha rilevato che le stesse desiderano mettere al mondo almeno due figli
Quando purtroppo la media nazionale come sapete è di poco superiore a uno
Ed è causa delle oggettive difficoltà che i genitori incontrano sia sul piano lavorativo che organizzativo e dei servizi alla famiglia qui abbiamo tralasciato anche i motivi culturali che sappiamo che ci sono altri importanti aspetto che si collega al tema di oggi e la questione del lavoro femminile che va sostenuto e incoraggiato ovunque
Attesa la grande differenza tra Nord e Sud unita alla precarietà contrattuale che impedisce ad entrambi i sessi una formazione stabili divide la famiglia
La nascita di un figlio in Italia finisce per trasformarsi purtroppo in una penalità in quanto risulta sempre più complesse e complicato conciliare maternità il lavoro
In assenza di politiche pubbliche aziende e aziendali adeguate le donne confini italiani non sono non solo si trovano in condizioni disuguaglianza nel mercato del lavoro rispetto agli uomini
Ma vivono nel costante rischio dopo di essere anche licenziate
Rispetto a donne che non hanno figli
La precarietà del mondo del lavoro dei giovani di entrambi i sessi ha avuto e da più Effetti non solo Sorrentino corrente ma sulle prospettive future a medio e lungo termine
Sull'accesso di un'abitazione vincolando fortemente la scelta di genere Gide di genitorialità costringendo al di là cenare la nascita davvero un figlio
E a volte anche a rinunciarvi
Ciò colpisce tutta l'Italia ma in modo particolare il Mezzogiorno dove sono presenti meno soldi come e sono presenti anche vino scuole dell'infanzia a tempo parziale che meno disponibilità di tempo pieno per la scuola primaria
Le nuove generazioni hanno bisogno di avere di fronte a sé un quadro che abbia punti che dir un loro fiducia se da un lato capisco c'è la precarietà e l'instabilità lavorativa dall'altra aumento di costi di un figlio e la complessità nell'organizzazione tra tempo di vita e di lavoro
Non dobbiamo certo stupirci se i giovani siano cauti nel formarsi una funivia nell'assumersi responsabilità genitoriali
Qui accenno solo all'i tempi per coloro che non hanno figli delle adozioni delle o dell'affido
Vedi e che ho già detto anche alla segretario uscendo salutando la io ho detto proprio di mettersi il cuore questa tematica della dell'affido
Da parte di di genitori che si sentono pronti ad accoglierli
Crediamo che per iniziare a vedere qualche effetto positivo su occupazione femminile natalità sia assolutamente importante che vi sia una pluralità di interventi a partire trasferimenti unitarie strutturali come l'assegno unico
Voluto e votato da tutte le forze politiche anche su sollecitazione del Foro
Agli interventi a sostegno della genitorialità nidi servizi ben organizzati dell'infanzia
E anche alla genitorialità congedi parentali che convoglia che coinvolgono anche i padri servizi che facilita l'organizzazione familiare come Viviana
Sistemi di tutele per le lavoratrici che politiche di Guelfa a favore di giovani e famiglie
Il tutto accompagnato da azioni di sensibilizzazioni volte a valorizzare l'immagine della maternità che spesso viene presentata come ostacolo nel mondo del lavoro
E non come ricchezza abbellite da società e a promuovere modelli culturali basati a proposito di questo vi racconto l'esperienza dalla quale sono rimasto veramente
Incredibilmente scandalizzato una dottoressa che un ospedale ha nascosto la maturità la maternità fino al quarto mese
Perché aveva paura di essere licenziata una struttura pubblica
Promesso premesse queste doverosi considerazioni entrando nel merito delle delle convegno di oggi e ringraziando sentitamente per quanto a questo prezzo preziosa opportunità che ci ha consunti acconsentito
Di approfondire quanto avevamo in animo comprende sorbitolo ignari innanzitutto che urge investire fa non solo da zero tre ma fino a sei anni
Riteniamo fondamentale farlo perché ciò significa prendersi cura del futuro
Riteniamo essenziale l'ampliamento e l'unificazione dell'offerta dei servizi educativi e scolastici finora ripartiti fra competenze dell'ente locale fino a tre anni e dal sistema di istruzione scolastica dopo i tre anni
In questo modo avremo una maggiore garanzia di unitarietà del percorso educativo finora suddiviso e non sempre coerente nei classici tre ordini scolastici scuole dell'infanzia scuola primaria secondaria di primo e secondo grado la pedagogia moderna riconosce l'istituzione di questa fascia di età del bambino un ruolo centrale promosso promozione di programmi educativi significhi per dotare i bambini
Sia dei primissimi anni di vita delle competenze necessarie affrontare e superare gli ostacoli nel loro percorso di vita con particolare attenzione verso i bambini più fragili
Creando così le basi solide dunque sui bambini tra entità l'opportunità di sviluppare appieno le proprie capacità
Vado avanti Fassino sì e chiederei magari proprio per consentire anche a tutti coloro che hanno aspettato agricola di essere di stare nei tempi grazie mille urge ripartire nel definire il livello nazionale i livelli essenziali nel campo dell'educazione per i bambini in età da sei del
Zero a sei anni
Perché ogni bambino possa beneficiare di percorsi educativi occorre puntare su alla copertura pubblica di almeno il cinquanta per cento dei bambini sotto i tre anni in ciascuna regione tramite i servizi educativi chiesti gestiti dalla pubblica amministrazione
Via cui almeno il dieci per cento dipendenti del ministero della pubblica istruzione
Quindi forme propone che la fascia di età da zero a tre anni venga passi alla al ministero della Pubblica istruzione grazie scusati per la lunga
Grazie mille io passerei ora il collegamento alla professoressa Lucia Balduzzi che è stata con noi e poi chiederei di intervenire all'oltre allora età lega in una rappresentanza della Fondazione Giancarlo Cerini che abbiamo citato spesso e con con con grande partecipazione
Anch'io mi acconto ringraziamento ma per l'invito perché è stato la mattinata davvero ricca quindi molte delle cose che mi sarebbe piaciuto piaciuto discutere con cui sono già state dette l'ex
L'alto quindi e vado da chi è realtà accoglierà un po'i i rilanci che mi avevano presentato
Molti degli interventi connesse alla formazione appunto iniziale in servizio degli educatori perché diciamo è uno dei temi più centrali della mia attività di ricerca
Rispetto alla formazione iniziale credo che sposo completamente la l'idea di Susanna Mantovani Susanna sa perfettamente ne abbiamo discusso a lungo di questi temi sacri io
Concordo con lei che ci sia la necessità di un confronto importante all'interno delle sedi istituzionali vero ministero uno della pubblica istruzione della ricerca possibilmente
Anche con rappresentanti degli altri chi è portatore di interasse no proprio per discutere la questione della formazione iniziale nello zero sei anche indù vista di una possibile riforma
In questo caso suggerirei di coinvolgere in questo all'interno di queste discussioni anche i rappresentanti delle organizzazioni e il CUN supera il completo perché sono quelle due organizzazioni che allora
Come dire mettono assieme da un lato il
Coordinatore dei corsi di laurea né alle diciannove che sono quelli che abbiamo più spesso citato che si occupano della formazione nella prima infanzia zero tre e i coordinatori di scienza della formazione dei corsi di studio scienze della formazione primaria che sono coloro che invece si occupano del tre dieci questo perché è
Non è stupito
C'è chiedere
Anche soltanto l'aumento dei numeri del che soggetti informazione quanto piuttosto procedere
Come è stato suggerito in tantissimi dei vostri interventi in un'ottica di tipo sistemico all'interno di punto alcune complessità faccio un esempio
Alberani diceva bene parlerebbe abbiamo bisogno di più dico attori anche che facciamo più tirocinio io posso essere d'accordissimo
Non ho problema sistemare i miei trecento studenti io sono coordinatore del corso di studio proprio che pur di educatori nei servizi per l'infanzia
La problema sistemare me trecento studenti nel servizio del territorio essendo io
Presso l'Università di Bologna
Non so non sono certa che in regioni in cui la percentuale dei nidi pari al dieci dodici per cento per affluenza dei dei bambini e che quindi insomma implicano un anno diffusione dei servizi sul territorio poi possono accogliere come richiede il la tabella della legge questi strumenti all'interno dei servizi se non quanti dieci quindici per volta cioè in un rapporto cui tra adulti bambini che salterebbe completamente metterebbe a rischio proprio funzionamento educativo quindi somma
Voglio dire dobbiamo ragionarci insieme perbene perché se no il rischio è di giocare allo scaricabarile nelle dai di più ve ne do almeno come lo formula facciamo attenzione
L'altro elemento
Su cui invece secondo me
Occorre ragionare in termini proprio profondi è il tema della formazione in servizio d'accordo con Susanna e con altri perché sono intervenuti oggi
è proprio la formazione in servizio che acconsente di accompagnare quelle riforme che sono già state pensate e realizzate all'interno delle Donativo in particolare re quelle del sistema integrato ci sono due temi che secondo me sono fondamentali da trattare all'interno di percorsi di formazione che come si è già detto dovrebbero essere obbligatori che dovrebbero trovare un tempo all'interno della contrattualistica per essere svolti con i tempi necessaria appunto Paul con l'attenzione necessaria
E sono quelli della continuità educativa come tematiche centrali perché si costruisce sistema zero sei se parliamo di continuità
Possibilmente anche tenendo aperta la duplice continuità in termini verticali quindi pensando anche al rapporto con la scuola primaria puoi darmi orizzontali la famiglia gli altri servizi
E questo è un tema su cui lavorare in termini molto approfonditi scambiandosi linguaggi ma anche esperienza
E l'altro tema ecco bello anche dell'accessibilità perché è come è stato sottolineato da tanti
In ai nidi laddove i nidi funzione hanno e e sono molto più presenti partecipano quattro bambini su dieci e siamo già in situazioni di grosso
Di grossa affluenza questo vuol dire che in linea di massima sei bambini in studio ci son fuori dai nidi allora se l'educazione dello Stato tra un diritto bisogna trovare delle risposte
A la possibilità anche per esibire accedere a luoghi educativi soprattutto io credo allora educativi a bassa soglia come surge Rivano appunto i colleghi che hanno sono intervenuti questa mattina
C'è permettano l'accesso anche a quelle famiglie che ancora non si fidano culturalmente del nido perché lo vedono ad esempio come portatore di una cultura educativa altro dalla propria poca ecco come no luogo qui si potrebbe essere sottoposti a giudizio rispetto alle proprie prassi educativa quindi anche allargare le ab perso all'esperienza appunto di di Bari che conosco
Al al lavoro che si sta facendo che sta facendo se decentrati e punti luce anche questo un esperienza che conoscono tante altre vecchie appunto servizi come centri per le famiglie
E i centri per bambini e genitori diventano proprio l'occasione
Per in ampliare quella cultura dell'infanzia che poi può tornare dentro e servizi
Vuoi perché questi diventano un ponte tra le famiglie il nido vuoi perché sviluppano delle informazioni una cultura nuova delle esperienze nuove che arrivano ai nidi e che permettono di educatore l'educatrice
Di lavorare in modo più aggiornato anche no e di qualità ultimo punto poi mi taccio il tema del coordinamento pedagogico
Nel noi abbiamo da poco concluso una ricerca che si chiama in trance già coinvolto diversi enti appunto della europeista una ricerca finanziata con l'Erasmus la scappa tre
Beh che ha cercato di mettere in collegamento quelle che sono le istanze più BTP istituzionali con poi quello che si realizza entro i servizi quindi l'idea era quella di creare degli strumenti di supporto
Alla bocca sì politica e anche la sperimentazione nei servizi stessi
Dicevo questa ricerca quello che ha messo in luce il punto uno diciamo la lezione la prima lezione appresa è che se non ci sono buone forme di coordinamento pedagogico territoriale è difficile poi portare avanti quelli che sono processi di supporto alle mode
Di citazioni normative questo non solo in Italia ma essendo pur lanciata di tipo europeo anche in altri paesi come il Belgio che aveva già richiamato anche Marabini
Concludo su questo dicendo i temi sono tanti
Come sottolineava bene l'assessore Poli c'è una necessità di agire però in termini sistemici e integrati c'è quindi meno male che ci sono occasioni come questa
In cui anche l'università la possibilità di dialogare contro le istituzioni più o politico gestionali istituzionali
Poté rapportare quella che è la propria voce che ha una voce di ricerca cioè cosa funziona negli altri Paesi che cosa può essere migliorato sul nostro nel nostro territorio ovviamente nel campo delle prassi pedagogica educativa
Grazie
Ringrazio io la professoressa anche per aver seguito tra l'altro è ascoltato tutto alla l'insieme degli interventi siamo davvero quasi all'ultimo agli ultimi interventi e siamo quindi alle alle conclusioni ringraziandovi ancora per per essere qui io chiamerei intervenire Francesca Moccia del Forum diseguaglianze nei diversità e poi Loretta lega scusa
Grazie innanzitutto
Grazie a tutti per l'invito il Forum come sanno molti che lo conoscono anche da vicino
Nasce proprio per contrastare le diseguaglianze e parte parte proprio cinque anni fa cinque anni fa è nato il forum dal presupposto che si possono e si devono adottare delle politiche che contrastino le diseguaglianze diseguaglianze non sono un destino ineluttabile
Questo è e il punto di partenza di questo ponte
Un vero e proprio ponte quello che il Forum ha costruito tra il mondo delle organizzazioni di cittadinanza attiva
Il mondo della ricerca il mondo dell'università
Un ponte che è quello che fa lo stesso vuole costruire e che porta anche come metodo questo perché c'entra nel dibattito di oggi perché uno dei temi che volevo portare alla vostra attenzione in questo momento anche un po'conclusivo di questa bella maratona e è il tema dei pacchi più coltivi educativi di comunità
Perché portare l'attenzione su questi innanzitutto perché il Forum diseguaglianze a pubblicato un report su questo che vi invito a leggere
Perché e fondato sulle pratiche sui fatti sulle esperienze
E in questo rapporto si sono messe in fila un quindici esperienze vere dive concrete in altrettante città del nostro Paese dal nord al sud al centro
In cui sono proprio studiati analizzati anche proprio questi fenomeni come come si sono realizzati quali sono le caratteristiche che li accomunano questo perché lo dico perché vorrei dare a tutti insomma una buona notizia c'è un mondo vivo che partecipa il mondo della cittadinanza attiva
Che anima anche i patti educativi territoriali non a caso Cittadinanzattiva perché io sono nel forum in rappresentanza dell'organizzazione Cittadinanzattiva
Come vi dicevo il forme un ponte tra mondi diversi tra saperi diversità pratiche diverse ecco interi servizi zero tre per i servizi vero sei sì quali l'impegno sia di cittadinanza attiva che forma
Molto molto forte per l'accesso per la qualità per tutte le cose di cui abbiamo parlato oggi il tema dei patti e interessante di rinvio alle raccomandazioni per poterli realizzare per poter dare risorse per poter dare una governance a questi strumenti che sono dei veri e propri dispositivi che abbiamo a disposizione
Un altro Flash che volevo darvi è quello sul sul tema del sul tema del del piano RR su questo abbiamo osservato tante criticità lo abbiamo già detto
è stato molto tormentato il Sud ha tormentato tutta la fase di presentazione dei progetti per i servizi zero tre in particolare nel nostro Paese le difficoltà sono state di carattere organizzativo di carattere economico ma anche di carattere culturale su questi servizi
Ma è importante monitorare e su questo sia Cittadinanzattiva produrrà prossima settimana di anticipo il ventitré di settembre presenterà il prossimo Rapporto sulla sicurezza scuola in cui si affronteranno anche questi temi a Bologna al Festival della partecipazione quindi ventitré settembre il rapporto di cittadinanza attiva e invece quello che potete già trovare sul sito del Forum è invece uno studio sul PNR R e servizi per l'infanzia in cinque Paesi europei cioè come è andata come andate in cinque Paesi europei Italia compresa Italia-Spagna Portogallo Germania Slovacchia come è andata la presentazione di progetti per il piano RR e quali sono le caratteristiche comuni sui servizi zero tre
E interessante ma appunto andatelo a vedere
Come sembra che da nessuna parte ci sia un approccio da riforma complessiva Massolo da diamo più servizi laddove non ce ne sono oppure abbiamo diamo più posti per i bambini ma da nessuna parte una visione complessiva in questi cinque Paesi europei in questa fase questo interessante anche per le politiche che dobbiamo invece portare avanti
Nei prossimi mesi perché noi continueremo a monitorare quello che succede per il pm RR sia come cittadinanza attiva sia come forma
Ultimo punto questo del del metodo che è fondamentale all'interno di questi di queste organizzazioni quindi il tema dei patti di comica centrale un metodo che ci deve portare tutti molto al confronto non ne usciamo ecco se continuiamo a ragionare ognuno nel suo mondo ognuno nel suo sapere ognuno nella sua istituzione ognuno nella sua organizzazione civica non ne usciremo mai quello che serve
Un metodo di confronto che sia poco per citare Amartya Sen acceso informato ragionevole loro diciamo sempre nei forum
L'unica strada quella del confronto e del lavoro e dell'interazione tra mondi che sono diversi
Ma che devono garantire l'uguaglianza per tutti grazie
è un invito che anche come politica dovremmo cogliere spezzo indaga in questo caso nel lavorare insieme allora
Passo chiamando Loretta lega annunciò anche gli ultimi interventi ovvero Giovanna Zunino Cristian Fabbi
Angela Nava e poi chiuderà collegata on line la sindaca Elisabetta del Sacco
Grazie innanzitutto alla segretario nazionale del Pd Eirene Manzi che mia rivolse un po'di tempo fa questi invito che e ho colto con molto favore e mi ha fatto molto piacere oggi
Sentire da più persone citato Giancarlo abbiamo fondato sono qui in rappresentanza del Centro Studi Giancarlo Cerini
Perché dopo che ci ha lasciato il venti aprile del due mila e ventuno
Fui sollecitata da diversi amici per costituire una
Associazione per il momento siamo un'associazione per portare avanti le attività di studio di ricerca che hanno caratterizzato un po'tutta la sua vita professionale e il suo pensiero
Lo facciamo anche avvalendoci della opera postuma che abbiamo insieme pubblicato l'Atlante delle riforme impossibili con quell'immane messo fra parentesi con l'auspicio che diventino possibili fra le quali due punti importanti sono costituiti proprio dai dei due segmenti dello zero sei i nidi d'infanzia le scuole dell'infanzia tra l'altro voglio ricordare che io ho inviato il libro a tutti i responsabili scuola dei partiti politici ma fino ad oggi solo il Partito Democratico
Grazie alla amica Manuela Ghizzoni e ha Irene Manzi ha ne ho creato un'occasione di presentazione anno scorso a luglio
Dell'Atlante e quindi del testo e successivamente anche all'interno della Festival dell'Unità di Bologna lo scorso anno trattando il tema specifico preso da Atlante della professionalità docente venendo al argomento specifico di oggi
Alcuni Flash debbo dire che sono stata favorevolmente colpita dall'alto dibattito livello del dibattito che c'è stato oggi credo che e qui si sia ricostruito il quadro completo dalla storia che è partita nel lontano due mila e sette con la raccolta di firme per nel Progetto di legge la proposta di iniziativa
Di legge sullo zero sei che poi approdata al decreto sessantacinque
Voglio anche ringraziare non è stata presente qui con noi oggi Francesca Puglisi ma è stata una diciamo degli artefici insieme a tanti altri
Che ha collabora con cui ha collaborato anche Giancarlo nella costruzione di questo percorso che ci ha portato oggi a un decreto che non è perfetto
Lo sappiamo sappiamo anche le criticità
Che presentai però comunque un importante punto di approdo così alcuni flash di riflessione sulle cose che peraltro sono già state dette parto da alcune frasi scritte da Giancarlo nel suo testo del due mila e sei quindi all'inizio di questo percorso
Che al che ha lasciato scritte nel testo se la riforma fosse una ballata popolare
In cui appunto scrive la qualità della vita dell'infanzia in un territorio è un indicatore del benessere di quella comunità
Per il senso di civiltà che si accompagna ha rispetto per i più piccoli e per i loro diritti
La presenza di una rete di servizi educativi pensati per l'infanzia e di un sistema scolastico efficiente è un corollario indispensabile di questa qualità sociale
Sono elementi che nel loro intrecciarsi con le virtù civiche delle istituzioni locali con l'identità e una memoria comune con la fiducia nelle regole e nella solidarietà
Determinano a quel capitale sociale che rappresenta la risorsa più convincente per lo sviluppo di un territorio per la sua coesione sociale
Tutto questo nasce e si consolida a partire dalle aule colorate accoglienti dei nostri servizi educativi per l'infanzia
Ecco voglio sottolineare e qui mi richiamo anche alle parole del sindaco di Reggio Emilia
I i le parole dette da Giancarlo su senso di civiltà quindi presenza di servizi educativi definisce anche il livello di civiltà di un raggiunto da un territorio
Senso di civiltà che si accompagna al rispetto per i più piccoli questi sono valori forti e importanti di una comunità
La prendermi aloni molte l'hanno molti l'hanno sottolineato me lo sono chiesto anch'io non ha non si è chiesta
Che credo neppure ministro Valditara
Se a Caivano ci sono nidi d'infanzia perché non fa parte del loro DNA questa modalità di prendersi cura
Dell'infanzia è più semplice definire azioni punitive che occuparsi di azioni preventive di sostegno alla genitorialità eppure oggi con la legge dei big di bilancio del due mila e ventidue varata a fine due mila ventuno in Id d'infanzia sono entrati nei letta nel livelli essenziali delle prestazioni ecco qui noi dovremmo verificare puntualmente
Dove si è bloccata questa questione che cosa ma anche quali sono azioni normative legislative per fare andare avanti questo importantissimo principio
Vorrei ritornare su alcuni dati che ho ritrovato su open police che ha elaborato dati Istat sono dati aggiornati a giugno due mila e ventitré
Nel due mila e ventidue già stato affermato da diversi il Consiglio europeo stabilì due soglie da raggiungere entro il due mila dieci il trentatré per cento per i bambini sotto i tre anni all'interno dei nidi d'infanzia e almeno il novanta per cento per i bambini dai tre anni all'età dell'obbligo scolastico
Avrebbero dovuto stare dentro la scuola per l'infanzia in quel momento noi avevamo un buonissimo livello sopra questo
Relativo alla scuola dell'infanzia ma eravamo molto lontani dall'obiettivo del trentatré
Poi con una risoluzione del due mila e ventuno gli obiettivi per il due mila e trenta sono stati aggiornati come ha già detto qualcun altro al quarantacinque per cento per la fascia zero tre e al novantasei per cento per la fascia tre sei
Noi avevamo raggiunto il novantaquattro virgola sei per cento di frequenza della scuola dell'infanzia ma in questo momento no no un dato nazionale preciso è accertato
Ma sono certa che c'è un arretramento quindi abbiamo arretrato rispetto all'obiettivo sul quale eravamo più avanti degli obiettivi
Fissati per la scuola dell'infanzia abbiamo fatto qualche passettino avanti sulla fa sia zero tre
Purtuttavia purtuttavia vorrei sottolineare che solo in sei regioni e sono l'Umbria col quarantatré virgola sette per cento questi sono come ho detto dati
E lavorati da open Police Emilia Romagna col quarantuno virgola sei per cento Valle d'Aosta con il quarantuno virgola uno Toscana col trentotto virgola quattro
Friuli col trentasei e otto il Lazio col trentasei uno
Sono sopra appunto alla quota del trentatré per cento per la frequenza dei nidi seguono nell'ordine ma sotto il trentatré Sardegna Veneto Liguria ultima la Campania con undici virgola sette per cento di capacità di accoglienza
Di bimbi ai miti
Oggi abbiamo quindi una realtà di autonomia fortemente differenziata
E così c'è stata però io penso da da parte nostra una scarsa preoccupazione verso questi livelli di autonomia che registriamo oggi così fortemente differenziata ma in concreto che cosa potremmo fare è già stato detto da altri io non faccio altro che risottolineare alcune proposte
Di certo dall'approvazione di una riforma la sua graduale realizzazione occorrono tempi lunghi
Anche se il decreto sessantacinque del due mila e diciassette son passati sei anni ma credo che sia un tempo ancora tutto sommato breve per i tempi italiani di acquisizione dei risultati dopo le riforme
E soprattutto lo sviluppo di una riforma va costellato da frequenti monitoraggi verifiche in itinere per capire se si modifica la realtà nel senso voluto dalla riforma se siamo convinti dell'importanza della frequenza del mito nella formazione del bambino dobbiamo muoverci in fretta dando vita a un forte dibattito culturale nei territori
Va aperto un dialogo con i genitori e con l'opinione pubblica vanno sensibilizzati gli amministratori a tutti tutti dalla Valle d'Aosta alla Sicilia a livello regionale e degli enti locali
Occorre dar vita a un forte dibattito culturale anche tra gli operatori dei servizi educativi capace di attirare la loro attenzione di promuovere nuove motivazioni affinché si facciano promotori essi stessi
Degli incontri con le famiglie per sensibilizzarle
Alla frequenza del nido d'infanzia
E assai meglio per il bambino trascorrere una mattinata al nido che dentro casa magari con madri disoccupate che vivono in quartieri degradati ho toccato con mano a questo tipo di situazione a Gela
Dove sono stati intitolati a Giancarlo Cerini quattro sessioni primavera
Nell'Estate a maggio del due mila ventidue
In quartieri con degrado e incuria ottanta madri disoccupate nel caso di Gela hanno trovato accoglienza per i loro bambini in quattro sessioni prima del era come ha già detto Valentina Chinnici prima
Istituite dalla tenace dirigente marchigiana che crede fortemente nel riscatto sociale del territorio in cui vive e in cui il comune l'ente locale non si occupa di nidi di infanzia
Un minuto voglio spenderlo per la sessione primavera proprio due parole su questo è una soluzione ponte laddove l'ente pubblico non si impegna per i nidi d'infanzia
Spesso gli insegnanti di scuola dell'infanzia di fronte al calo demografico che è veramente pressante
Pur di non perdere sessioni di scuola dell'infanzia diventano fautrici dell'anticipo questa è una frase che ho sentito dire da diverse colleghe io sono una ex insegnante di scuola dell'infanzia
In in più occasioni
Le sezioni primavera nate nel due mila e sette per i bambini tra i ventiquattro e i trentasei mesi sono alternative all'anticipo sono state pensate proprio per non inserire bambini fuori età al di sotto dei tre anni
In un ambiente non pensato per loro che la scuola dell'infanzia
Permettono di strutturare uno specifico contesto educativo dove sparsi tempi professionalità sono coerenti con la presi in carico dei bambini appunto inietta nella fascia di età tra i ventiquattro e i trentasei mesi
Che è un'età di nido d'infanzia
Ma dobbiamo riprendere la progettualità iniziale della sezione primavera superando la fase sperimentale
E le intese che avvengono di anno in hanno e andando verso la graduale stabilizzazione cofinanziamenti certi fin dall'inizio dell'anno scolastico e con una durata del servizio almeno pari a quella dell'anno scolastico
So che qualcuno mi guarderà storto per questa proposta ma credo che se non andiamo in questa direzione togliamo anche questo tipo di servizio in luoghi dove cioè il nulla per l'infanzia come ho riscontrato appunto a Gela
L'ottimo qua sulla questione della della formazione degli operatori proprio un Lucia Balduzzi a il quadro molto preciso Lucia Balduzzi ha sottolineato che la scuola dell'infanzia che voglio ricordare qui per il sessanta per cento è a gestione statale è stato dentro in gran parte agli istituti comprensivi ha dietro di sé il nido d'infanzia e ha davanti a sé
Dentro la stessa istituzione scolastica quand'è scuola statale appartiene a un comprensivo la scuola primaria
Quindi la questione della formazione dell'arco zero sei va a venne pensata come ha detto Lucia bisogna aprire un forte dibattito con gli operatori stessi
Perché abbiamo avuto dei problemi nel riconosce nella nell'arrivo al decreto sessantacinque
Per tirarsi dietro gli operatori della i di docenti della scuola dell'infanzia statale questo lo voglio ricordare perché il percorso ha avuto dei momenti anche di forte scontro
C'è un numero programmato quindi non è solo un problema io storni come centro studi stiamo lavorando quei ragazzi di scienze umane dei licei proprio per promuovere una un desiderio di diventare insegnanti maestri
Che ha un desiderio come già qualcuno ha sottolineato affievolito
Molti di loro ci provano si presentano alle prove selettive e poi non ce la fanno perché il numero programmato è fortemente sottostimato rispetto al fabbisogno caccia non si tiene sufficiente conto del fatto che chi fa il percorso di scienze della formazione primaria va a lavorare sia nella scuola
Primaria ex elementare sia nella scuola dell'infanzia che non è solo a gestione statale ma è
Coperta da una pluralità di gestioni comuni privato accreditato grazie alle ringrazio tantissimo e ho trascorso una bellissima giornata con cui
Grazie davvero io chiamo incanto Giovanna Zunino a intervenire e devo dire che la lettura dell'Atlante io lo lo tengo sempre come questo momento è sempre nelle sue tante Schede negli obiettivi
Generali col e contenutistici di di programma anche che pone sempre una lettura preziosa da vere come termine di di confronto importante Giovanna il vino che ringrazio di essere di essere equilibrato molto piacere del del una delle associazioni professionali travolti o fare sapere grazie
E quando sono stata invitata partecipare intervenire
Mi sono un po'chiesta che qual è il contributo che potevo dare rispetto ad una persona ormai sono dieci anni che sono in pensione però avendo lavorato accanto su questo
Questa questione dello zero sei
Ho pensato che forse potevo farmi guidare dal pensare i bambini pensare i bambini pensare l'infanzia come soggetti di diritti ecco io oggi devo dire che sono molto contenta perché questo tema è tornato fu i bambini sono soggetto di diritti e da questo proporrà farmi guidare vis
Però da alcune cose Brevi che adesso cercherò di dire in sintesi
I fatti di italiano hanno sconvolto tutti nudi
A me moltissimo
Ma confesso che mi ha sconvolto di più
Il decreto è seguito
Completamente reazionario
La logica
Di repressione assolutamente in controtendenza con le raccomandazioni europee peraltro qui riprese del due mila diciannove
Che vedono nel Progetto educativo scolastico io lo vorrei tenere insieme questo
Denominato zero sei una leva potente per l'effettivo contrasto precoce alla marginalità la povertà educativa all'assenza di una inclusione significativi
Allora istruzione educazione inclusione salute
Sono diritti a partire dalla nascita
Ecco io penso che questa sia una considerazione che ci debba
Guidare
E perché è dalle pratiche di cura di accudimento della prima infanzia dall'operare sui modelli relazionali cooperativi
Sull'educazione motivo affettiva sui modelli comportamentali familiari nomino aggressivi bensì incoraggianti che sta la chiave di volta secondo me
Per un contrasto precoce a comportamenti relazionali e emotivi disfunzionali adulti consapevoli
All'inizio di un lavoro alla nella Consulta Rodari
Ringrazio hanno
Anche per le interlocuzioni di questi ultimi giorni
Si diceva con forza che l'intero villaggio serve per educare i cuccioli
Ecco io non trovo neanche l'ombra di tutto questo nel decreto ai danno
E penso che la deriva
Sia iniziata parecchio tempo fa
Solo che ce ne siamo accorti se ne sono Corti importi
E però recentemente questa deriva io la trovo molto materializzata nella scuola con le soft il
Le spesi se
Un po'allegre sulle tecnologie di scuola quattro punto zero con i fondi del Pnr quasi come se
Tante il limone e funzionali Notebook
Di ultima generazione di perse
Possano produrre magicamente
Innovativi approcci alla didattica inclusiva
Questo credo sia un problema perché nella pandemia abbiam visto che senza Edelweiss non si fa niente
Ma ci vuole un anno etichette
Io qui ricordo un documento totalmente quasi sconosciuto ma di fortissimo valore pedagogico
Il lei abbia legami educative a distanza autori anche lì Giancarlo Cerini che disse molto
Su che cosa significa un utilizzo dei due Weiss per promuovere e sostenere l'azione educativa educare fatica allevare e fatica
Ecco non sarà anche su questo punto convenga riflettere un po'più in profondità per cercare spiegazioni
Un po'meno scontate sulla dirompente denatalità siamo sicuri che sia solo una questione economica
Siamo sicuri che sia solo una questione ecco io vedo oggi
Le giovani donne giovani uomini a Filippi mi pare a me da problemi esistenziali loro
I ritmi di soffocano molto nel pensare di poter loro stessi pensarli a loro creatura credo sia un aspetto sul quale valga la pena di impegnarsi un po'come
Analisi approfondite
L'educazione e l'istruzione sono un diritto fin dalla nascita consiglio avrebbe dovuto recitare l'articolo uno del decreto sessantacinque
Del diciassette
Il mezzo
In pavé in fase di approvazione si oppose
E così fu introdotta la gradualità
Sono diritti solo se ci sono le risorse
Questo è un punto
Cruciale
A sei anni di distanza con rammarico io con rassegnazione no ma sono contenta perché ho visto che in questa sala non ce n'è di rassegnazione
Ci vuole ancora forse più incisione però io ritengo che sia fin troppo evidente
Che la stentata affermazioni dei diritti dell'infanzia non è solo questione di risorse
Bensì è marcata questione culturale
Quando ero giovane
Ho partecipato
Per conto della CGIL all'elaborazione alla vigilanza sulla questione dei PAC
E io ho in mente interventi feroci portati da amministratori
Dove inducevano
La allora
Perfetta del comitato di gestione a non intervenire per nulla sull'infanzia abbiamo le mamme
Che non sanno cosa fare
Dicevano parliamo delle regioni del Sud
Ma volete levargli anche questa opportunità noi non sappiamo più come fare con i nostri anziani
Non abbiamo più posti dove accudirli
Ecco questa io penso sia una questione culturale
E con la vicenda del Pnr ancor più la legge finanziaria due mila Derrick ventitré l'ha ricordato Loretta poco fa
Che per la prima volta nella storia riconosce il diritto all'educazione fin dalla nascita quello che non ha fatto quell'articolo uno la del decreto sessantacinque adesso la legge finanziaria dice
Che
Ma anche in un comune dissestato
Ci possono essere fatti i servizi educativi
Quindi non è una questione di risorse contro non solo
Ma allora che cosa c'è che non ci aiuta dove stanno gli ostacoli
Allora in questa parte conclusiva io mi faccio guidare da due esperienze di vita vissuta
In entrambe lo scopo dichiarato del lavoro che si fa è quello di dar vita
E a strutturare sul territorio un sistema educativo integrato zero sei
Scritto anche tutto attaccato senza trattino
Con uno sguardo attento alla continuità col primo ciclo questo è un altro aspetto che oggi ho sentito venir fuori sì ma ancora dal mio punto di vista non così forte
Perché questo serve per rendere esigibili i diritti all'educazione istruzione dei bambini fin dalla nascita
Ma serve anche a tenere dentro in maniera fortissima
Al percorso zero sei la scuola dell'infanzia statale che altrimenti pende un po'a scappare
Allora io adesso è inutile o molto rapidamente quattro punti
E se mi posso permettere poi una proposta che però la faccio con un po'più di coraggio perché ho sentito già
I quattro punti sono il calo delle nascite il ripensamento del segmento zero sei in continuità con il primo ciclo e l'istituto comprensivo
Il sostegno alla genitorialità
Il dovere dell'ente locale della scuola
Costituire tavoli zero sei a livello comunale è compito dell'ente locale non è mio lusso ne è una cosa che si fa se si ha tempo eccolo dicono le linee pedagogiche
Peraltro la cosa che io osservo e che quando i genitori sono in una situazione di fragilità e hanno problemi tendono a vedere nel privato per il fatto il luogo che dà immediatamente risposte
Alle loro questioni
Occorre fare emergere quelle esperienze quotidiane che potremmo tranquillamente chiamare già oggi Poli per l'infanzia
Che non è detto che si realizzino sotto il tetto di uno stesso edificio certamente però sono fortemente incardinati in un progetto educativo di guai territorio lì
Occorre prestare ascolto a quella realtà
Per cercare di comprendere quali sono gli snodi concreti con i quali noi oggi abbiamo
Necessità di confrontarci per dipanare la matassa
In questo ruolo gli assessori ho visto sono stati hanno un ruolo fondamentale li vorrei meno timidi
Spesso dicono ma se dirigente non ci sta
Le linee pedagogiche lo dicono con chiarezza purtroppo questo non è stato ripreso nelle DPCM del Consiglio dei ministri che nel pensare ai tavoli interistituzionali vede la Regione
Come quel luogo dove vanno fatti e li declina molto bene
Ma zero sei se non si costruisce negli comuni
Non si costruisce
Ecco quindi l'ente locale de i gli assessori devono essere coraggiosi intelligenti
Creare confronti ma coraggiosi in non sentirti le autonomie si devono parlare punto due la governance è un dovere
E la governance
Ha bisogno di tempo
Ha bisogno di coordinamenti
Non si fanno a distanza mi verrebbe da dire
Ma bisogna imparare a conoscersi
Ci vuole del tempo
Io penso che se qualche cosa occorre fare per puntualizzare ancora di più e meglio
Rispetto ai tavoli interistituzionali andare avanti col decreto sessantacinque riconoscere il tempo necessario ad imparare a lavorare insieme a tutti i livelli educatori operatori ma assolutamente anche organizzatori
Negli enti locali e anche in unioni di Comuni infine i lavori quali lavori quale professionalità quale formazione quali contratti
Io qui non non metterlo abbiamo bisogno di stringere e per Rocco riprendo assolutamente tutto quello che è già stato detto sulle sezioni primavera detto Loretta
Ma siamo in un paese che va
Fortemente verso lo sviluppo dei diritti dei bambini perché il movimento si vede che cioè ma noi abbiamo bisogno di essere coraggiosi su alcune cose ma l'anticipo in questo Paese qualcuno a me nello spietati sette
Siamo in grado domani mattina di dire che l'anticipo lo approviamo perché è una violenza per i bambini e per esempio per le sezioni primavera possono essere quella cosa che se opportunamente sostenuta come era nata all'inizio non come è diventata ex
Per negligenza di tutti noi
è perché non è la grandine che l'ha fatta diventare così per negligenza di tutti noi voterebbe da questo punto di vista
Aiutare
Ecco l'anticipo è secondo me una questione che va Pereira come un nove diritto dei bambini
Concludo
Così come era stato costituito un gruppo di lavoro a partire dalla Consulta Rodari e per scrivere il decreto sessantacinque
Dove abbiamo tanto litigato
Ma parlo per me io ho imparato a conoscere veramente la realtà di questo paese e credevo di saperne
E continuò a conoscerne lavorando e cercando di lavorare ai tavoli interistituzionali ecco a noi ci serve secondo me se mi posso permettere un gruppo di lavoro dove insieme
Abbiamo in mente dove vogliamo andare molto e scrittore
Ma abbiamo bisogno di costruirci dai monitoraggi no impressionisti
Ma capire con dati alla mano
Perché se andiamo al ministero dell'Istruzione ci dicono che in tutte e venti le regioni è stato fatto il tavolo interistituzionale
E poi però se volete vi racconta l'esperienza della mia regione vediamo un po'non basta mica scrivere che l'hai fatto come poi bisogna anche che questi lavori però abbiamo bisogno di stare insieme con lucidità perché altrimenti ci fanno credere
Alle vie il bambino è morto di freddo ma non è così noi dobbiamo essere autorevoli quando ci dicono non si può
E aggiungono abbiamo bisogno anche di a vere interlocuzioni certe con chi ce le può dare per avere informazioni precise
è intervenuta prima l'assessore di Bari quando diceva attenzione perché se prima ci dite che noi questi soldi possiamo utilizzare il Peppo incendi perché no che li dobbiamo andare a prendere la delle due lune
Ho sosteniamo qui o sosteniamo la a vere informazioni certe
Non è banale grazie
Gara
Grazie mille poi interverrò sull'ultimo stimolo ma a chiusura così non tolgo la l'Asia andiamo ad alta a concludere ad avvicinarsi ad un plus
Né con gli ultimissimi interventi cerco Christian Fabbi di Reggio Children
Chiamo allora Angela Nava e poi Federica altana
Ringraziando entrambe devo dire per la presenza l'attenzione costante la l'ascolto la la disponibilità data sin dall'inizio alla queste Pirazzi è una lunga maratona me ne rendo conto
Quello che volevo dire Bruner di parlava della cortesia dell'ascolto io sono stato una brava allieva e allora non incidono sulla vostra cortesia perché siete tutti molto provati un elemento biografico ma non è Pio grafico al caso
è stata un'opportunità stamane per ricredere persone care pervenuti intrecciare prezzi pezzi di vita Costaccia intera
Il voler dire fortemente che appartiene al DNA di questo partito
Questo lavoro che ci ha visto no
E che oggi in qualche modo ricongiungere le fila io porto a casa questo poi che è anche un elemento come posso dire di speranza non solo della nostra perseveranza o dell'ostinazione non lo so non lo so
è chiaro che parlo come associazione di genitori
E quell'associazione che Rodari fondò tantissimi anni fa e che a cinquant'anni di storia che è stato un osservatorio quindi non entro in tutt'le argomentazioni raffinate importanti e foriere senz'altro di nuove riflessioni per tutte noi ma diporto l'umore che gira della genitorialità che qui è stata evocata in alcuni casi fondamentalmente da parte di molti genitori la domanda al nido neanche si fa perché caro perché non ti prendono sono queste le osservazioni Basic no se vogliamo in qualche modo e a tutto questo fa riscontro invece il nostro dire
Un diritto se non è universale se non è un diritto esigibile è un privilegio ed è quello che ci anima che c'ha condotto credo fin qui oggi in qualche modo e l'esigibilità di questo diritto
E non reggere non regge davvero guardate il calo demografico come scusa per i minori investimenti è intollerabile l'equazione che esista cliccando
Meno bambini in meno risorse no tutto si tiene non si tiene affatto però su tutto questo io credo che da parte nostra ci debba essere davvero una riscossa culturale
Un lavorìo enorme credo che fosse Tamburrini che e portava il nodo nevralgico della genitorialità è un termine bruttissimo se volete la genitorialità però indica guardate qualcosa è accaduto in questi vent'anni perché c'è questo dilagare di familismo divi dualismo sono finiti i luoghi sociali del confronto certamente ma c'è un settore in cui noi credo abbiamo il dovere in qualche modo di intervenire
E guardate un pensiero Flash ma lo lascio proprio perché siamo tutti oberati e stanchi
Poco Falcone alcuni di voi ricordavo come ci piacerebbe cioè lo sentiamo come mission come associazione antica riflettere nel due mila ventiquattro sul cinquantenario degli organi collegiali ma e portavamo alcuni di noi per letta anime l'esperienza detti quella partecipazione di quegli anni che furono gli anni delle grandi riforme di questo Paese no
E di come presentare la lista numero uno fosse importante si presidiavano le scuole
E se volete una parabola discendente o una parabola della diversità della partecipazione in qualche modo su cui forse anche bene che riflettiamo però io vi chiedo
Dovendo guardare non solo con l'occhio appannato della nostra il Gia che un po'ci sta caratterizzando da sinistra e dal quale dovremmo assolutamente rifuggire per dire cose terribili
Io credo davvero che però Pio l'occasione di interventi dell'assillo di dopo di tutto quello che attiene a quella relazione educativa con altri adulti altri bambini
E lo sanno bene gli operatori dei servizi dell'infanzia sia una grande occasione di partecipazione di nuove forme che dovremmo indagare perché non possiamo ragazzi rifuggire dalla complessità che ci sta inducendo a volte a facili aforismi insomma vi confesso che non è posso più dei manifesti degli intellettuali di sinistra in me sulla scuola ecco perché davvero mi sembra che ci sia un arroccamento e una chiusura abbiamo il dovere di misurarci
Con questa nostra contemporaneità e il luogo l'unico luogo guardate in cui si incontra il genitore con l'educatore nel quotidiano e ne può avvenire supporto e comunque esce dal suo individualismo sono proprio i servizi dell'infanzia a vario titolo decapitato io mi porto a casa che un diritto deve essere esigibile e chiedo a questo partito
Farlo proprio grazie
Siamo ricalcano in rappresentanza del movimento di cooperazione educativa poiché l'ultimo intervento in collegamento della sindaca di Elisabeth Sacco
Buonasera a tutti e tutti
Dunque dopo una giornata così danza
Dirò cose che in realtà sono state già dette però voglio intervenire soltanto su tre punti
Diciamo anche se non è particolarmente allettante per voi sentirmi dire cose già detti in realtà sono con tanta perché perché siamo stati veramente tanti oggi abbiamo detto tante cose in comune tra noi e quindi vuol dire che se abbiamo una visione veramente chiare Diretta di dove vogliamo andare abbiamo le forze per poterci muovere allora uno dei primi nodi che voglio prendere in considerazione è quello della comunicazione
C'ha un problema di comunicazione innanzitutto all'interno dei coordinamenti pedagogici territoriali
Questo anche perché c'è una gestione a più umani che vede chiaramente enti con organizzazioni o i anche i linguaggi e tempi differenti che devono collaborare in maniera molto stretta
Mettere inerente le scuole statali dirigenti scolastici scuole private in nidi di di di diversa natura è complesso e macchinoso e allora serve forse un lavoro di chiarimento rispetto al ruolo del del CPT
Che deve costruire la propria identità e a diari anche una conoscenza tra il tutte le realtà che siedono assieme al tavolo di lavoro partendo dalla normativa esistente comprendendo ora e declinando la nel contrasto di appartenenza non è l'unico problema di comunicazione che c'era però
Nidi scuola famiglia e territorio costituiscono un ecosistema formativo
All'interno del quale anche in assenza di un Progetto consapevole gli attori presenti hanno una relazione di reciproca risonanza
E allora i soggetti coinvolti nella crescita e nell'educazione devono imparare a parlarsi all'interno del sistema integrato zero sei ma anche oltre
In questa direzione
Le linee pedagogiche e gli orientamenti per i servizi educativi potrebbero costruire davvero l'occasione per iniziare a delineare non sono l'immagine del bambino zero sei
Ma anche la visione di un percorso di sviluppo zero diciannove un percorso che ponga al centro
Il paradigma della cura
Perché il prendersi cura riguarda tutte le bambine e i bambini tutte le ragazze e ragazzi in tutte le fasce d'età certa ogni fascia di età dei della cura declinate in maniera specifica a seconda delle peculiarità de che l'età richiede
Ma attenzione perché dal nido in poi la cura il lavoro di cura
Che viene immessa nello sviluppo del soggetto ha lo stesso valore e la stessa importanza così come hanno la stessa dignità le professioni che lo garantiscono e su questo si potrebbe parlare molto invece dell'iniquità uscite fuori anche oggi
Sugli attuali condizioni contrattuali del personale
Secondo punto per la realizzazione del sistema integrato di zero sei è fondamentale allora sì la cura ma anche la cura della professionalità dell'educatore del maestro
Sia nella fase iniziale con un curriculum universitario che sia coerente con l'intero impianto e soprattutto che
Diciamo fornisca una base pedagogica comune e poi ovviamente anche formazione in servizio in maniera permanente
Con collaborazione con l'Università agli enti di ricerca l'associazionismo professionale
Per la costituzione di un sapere che già Serini ci aveva detto non si costruisce individualmente con la pratica lavorativa di ogni giorno ma ha bisogno di una comunità professionali che riflette su se stessa
Terzo e ultimo punto investire nella prima infanzia non vuol dire dare un solo un sostegno alle famiglie ma vuol dire soprattutto porre le basi affinché ognuna e ognuno sviluppi appieno le proprie capacità e il suo potenziale di cittadinanza ed è per questo che l'accesso ai media le sezioni di scuola dell'infanzia non può rimanere a domanda o sottoposto a logiche commerciali di vendita di servizi né tanto e non può essere così diversificato a livello nazionale a macchia di leopardo e allora bisogna definire una volta e per tutti i livelli essenziali di prestazione per gli enti locali
E mettere in moto politiche perequative secondo il principio che a chi ha di meno si dà di più
Non è facile produrre questo cambiamento non sarà per niente facile
Ed è per questo che servono interventi strategici Investimenti per far sì che in tutti i territori si costituiscano coordinamenti pedagogici la formazione in ingresso e continua del personale la diffusione delle sezioni primavera dei poli dell'infanzia tanto ancora si può fare ma dobbiamo capire che per farlo bisogna partire dall'educazione dei più piccoli grazie a tutti
Grazie
Grazie mille e chiudo con l'intervento della sindaca del comune di Borgia Elisabeth Sacco perché ci tenevo alla sua testimonianza perché abbiamo parlato di grandi MT comuni in questo caso non sono riuscita ad intervenire ma volevo ringraziarla anche l'assessore all'istruzione del Comune di Prato aria Santi che ha seguito con voi questi lavori
Però ci sono anche tante piccole realtà delle aree interne delle appunto il tema delle differenze è stato citato spesso anche questa mattina in molti degli interventi e ed è bello
Punto poter ascoltare anche la testimonianza di chi in una piccolissima realtà del Mezzogiorno riesce ad assicurare comunque un un servizio importante alla propria comunità e anche cercando di fare un grande lavoro culturale in questo caso proprio sulla mentalità dell'accesso al mito della fruizione
Dei dei servizi per per l'infanzia quindi io lascio con grande piacere ringraziando la la parola alla sindaca Elisabeth Sacco
Grazie grazie poi sarò breve perché comunque capisco l'esigenza chiudere un po'è una responsabilità più grande ma mi scuso per non essere presente ma oggi i il mio ruolo mi impone di essere qui nel mio comune tra l'altro oggi coincide questa importante iniziativa con l'inizio dell'anno scolastico nella nella regione Calabria quindi diciamo che Carpegna a pennello
Devo dire che ho ascoltato molti di voi
E in qualche modo vento meno sola
E comunque è è è un problema molto di utilitaria però se come chi mi ha preceduto ha detto che Italia indietro rispetto all'Europa pensiamo alla Calabria che e davanti solo alla campagna perché la percentuale dei servizi per l'infanzia sono è pari all'undici virgola nove per cento Vito sono un numero ci sono cinque mila duecento posti disponibili per i bambini da zero a tre negli asili nido
Su quarantaquattro mila possibili utenti quindi stiamo parlando davvero di una cifra irrisoria
Se in tutt'Italia gli asili nido si chiama appunto asilo nido in Calabria che si limita chiamandolo perché purtroppo vige ancora questa mentalità per carità siamo fortunatissimi ad bene in ogni che si occupano dei bambini ma così facendo non riusciremo mai a fare quella e quel salto culturale di cui abbiamo bisogno perché appunto investire sull'infanzia sugli asili nido e proprio un aspetto culturale e sociale ancor prima che e parlare di educazione perché dico questo perché è in una regione come come la mia in un comune come il mio gli auguri di sette mila cinquecento abitanti e l'anno popolazione femminile e al minimo storico la la decrescita demografica sta raggiungendo livelli da però questo perché oltre all'aspetto economico mancanza di lavoro ma qualora ci fosse lavoro noi
Senza gli asili nido senza appunto i servizi per l'infanzia non siamo in grado nemmeno di dare la possibilità vincente alle donne che devono in qualche modo capire se vogliono avere una famiglia e quindi rimanere a casa ad accudire crescere i propri figli in una
In un sistema che affianca patriarcale o sceglie o lavorare quando con un sistema con dei servizi adeguati noi potremmo evitare le donne in questa scelta sentivo prima di sensibilizzare le famiglie perché magari tante famiglie ancora oggi non parla la domanda per meno sensibilizzare gli amministratori locali a che si oppone occupino più di servizi che magari di infrastrutture di lavori pubblici perché diciamo così in un in un comune molto spesso si dà la priorità all'intervento al lavoro pubblico e nemmeno nell'importanza in quelli che sono i servizi alle persone noi stiamo cercando di invertire questa tendenza e vi assicuro che di confronto spesso con tanti amministratori locali soprattutto gli amministratori situava generato
Ecco così che comunque comprendono bene anche perché la vediamo quotidianamente e riceviamo i cittadini perché poi siamo la valvola di sfogo diciamo l'ultimo anello di una catena che propone quale quindi siamo molto sensibili comprendiamo quelle che sono le
Le esigenze del cittadino nella nel due mila ventidue quando è uscito il il bando del PNR R alla Calabria erano stati destinati duecentoventi milioni per i servizi e quindi per contrastare quella che è la povertà educativa parliamo di una regione dove c'è il più alto anche il tasso di abbandono scolastico comunque tra i più alti tassi poi che cosa succede in Comune di Borges come tanti comuni ha partecipato
Da questo bando inizialmente ammessi con riserva può invece siamo riusciti ad ottenere il finanziamento procediamo svolgiamo né procedure indicare e viene individuata una ditta ad oggi dopo tutti i titoloni dei giornali che abbiamo visto e quindi questi possibili probabili
Tanti dei fondi del PNR anche le dice non solo per quanto riguarda gli asili nido ma in questo caso parliamo di questo
E hanno dicono queste incertezze e quindi hanno paura anche ad iniziare e i lavori perché fino a quando il governo non sarà chiaro novità non daranno le risorse sostitutive anche su questo è vero che parlano di risorse sostitutive mancano risorse che avrebbero dovuto darci imperante
Per altri serviti quindi non ci stanno proprio facendo un favore diciamo così quindi anche in questo caso viviamo un periodo di forte incertezza che non ci consente di portare avanti in maniera spedita perché non abbiamo bisogno di e velocità iper recessione ma abbiamo bisogno come diceva chi prima di me intervenuto di certezza perché dico questo perché noi rischiamo se aspettiamo ancora di finire le strutture ma poi ritrovarli volte non tanto per la non volontà delle famiglie di e accedere agli asili nido ma quanto perché si si accentuerà ancora di più come stabilendo il fenomeno dell'emigrazione verso regioni che sono molto più apprezzabili nove anche perché è stato dimostrato che nelle regioni in cui i servizi per l'infanzia sono all'avanguardia ci sono e la l'aspettativa di vita superiore al dico Gianni che spetta alla alla mia regione
Quindi questo porteranno in famiglia unità unitamente al fatto che c'è comunque una carenza occupazionale
E anche sull'aspetto sanitario perché anche questa è una gara per la nostra regione ad emigrare ogni noi avremmo delle strutture che si trasformeranno in una Rettore nel deserto per questo noi non vogliamo un sistema assistenzialista noi vogliamo dare la possiamo avere la possibilità di dare ai cittadini gli stessi diritti che vengono date nelle altre regioni che possono essere regione del Nord piuttosto che nel resto d'Europa cosicché se vogliono andare via deve essere una scelta non un obbligo perché qui penso del di non avere la le giuste prospettive di vita
Grazie a tutti
Sono io che che ringrazio derisa perché ringrazio davvero tutti coloro che oggi hanno partecipato a questo incontro
Che che ci hanno seguito o on line e che ci hanno lasciato anche degli degli impegni ben precisi perché l'ultimo auspicio e devo dire che è un auspicio che è ritornato anche dai messaggi che sono arrivati da alcuni dei partecipanti è quello di far sì che questo non sia un unico appuntamento ovviamente ma sia una una un punto di partenza anche per la costruzione di una Rete più stabile di lavoro costante perché appunto le misure normative ci sono vanno migliorate va verificato come ricordava anche se Loretta lega a quello che Cerini quelle che che si sono le modalità il fitto effettive con cui questi principi le gli orientamenti misure poi attuative di quel decreto legislativo del due mila diciassette sono state attuate
E penso che sia necessario dare una continuità operativa altri incontro di questa mattina rispetto anche a tutte
Le tematiche che sono emersi sia quella educativa quella per lavoro culturale importante che c'è
Che è necessario e con Angela Nava ma anche con con altre persone insomma c'erano stati anche dei colloqui dei dialoghi su questo proprio perché è un via è un lavoro culturale di fronte a quel decreto inevitabilmente ci troviamo a citare il il decreto Kai vanno quel modello anche culturale
Che è il ministero sta attuando penso anche all'ossessione per il voto in condotta al modo in cui viene interpretato in questo senso in una logica esclusivamente punitiva senza mai parlare appunto di recupero di più di prevenzione ancora prima che di di recupero penso che questo sia l'obiettivo appunto creare un'azione culturale e politica del nostro partito
Il punto è come componente della segreteria nazionale lo sento in questo caso sulle spalle
Deve deve porsi deve porsi perché c'è un tema
Di emergenza educativa in questo momento nel nostro Paese c'è un tema di differenze di diseguaglianze che non è possibile appunto trascurare di fronte al quale non è possibile rimanere indifferente diverse opportunità perché è stato citato anche molto spesso questa questa mattina sono citato e ci sono dati molto precisi anche nei rapporti di alleanza per l'infanzia in questo senso
L'ingiustizia che si viene a perpetrare ogni volta rispetto a alle opportunità che sono spesso i figli il di di famiglie con minori mezzi economici con minori opportunità anche culturali in questo senso a non accedere a quei servizi a partire appunto dai servizi
Della prima infanzia che consentono invece che consentirebbero l'acquisizione di strumenti di mezzi di opportunità che consentono quell'ascensore sociale che è stato citato anche molto spesso e penso che questo è un una chiamata alle a alla responsabilità non ed è una chiamata all'intervento in questo senso e all'intervento sia come azione di opposizione all'interno ovviamente delle Aule parlamentari come il nostro compito è come la presenza anche delle delle colleghe che sono intervenute di quelle che poi hanno comunque partecipato al al seminario e hanno ascoltato pone sulle nostre spalle ma quello che anche un lavoro politico di raccordo appunto con i soggetti che questa mattina sono intervenuti di raccordo anche con i nostri territori perché e questo lo dico da responsabile nazionale scuola perché Lecco di questa iniziativa poi possa risuonare e stratificarsi anche nei singoli territori e quindi ci sia una sorta di ripetizione delle delle iniziative di sensibilizzazione costante su questo tema proprio perché quello che dicevo
Rispetto all'intervento il mio intervento iniziale a quella frase di Giancarlo Cerini fatto di impegnare fortemente la società civile
Rispetto a questo tema la necessità che questo sia un tema posto all'inizio
Della dell'agenda di governo di un'agenda che ti una qualunque forza politica che si candida a guidare questo Paese
Penso che sia l'obiettivo che di cui come responsabile scuola sento di farmi carico e di cui anche la nostra segretaria con la sua presenza questa mattina ha dimostrato concretamente di di farsi carico tra l'altro punto sono riecheggiato e dei timori molto forti in questa mattina sia rispetto alla Larizza al taglio delle risorse sia rispetto anche al tentativo anche ideologico non lo nascondiamo della maggioranza di spostare quello che è il tema appunto
Dei servizi per la primissima infanzia dal ministero dell'Istruzione al ministero della della famiglia
Sì anche quello di giustificare quelli che sono manovre di spending review perché sentiamo riecheggiare in questi in questi giorni con la scusa e con il pretesto della denatalità
In realtà la denatalità sia fu insomma quel si affronta innanzitutto mettendo a sistema delle misure che sostengano una genitorialità che sostengano la possibilità pochi giorni fa anche al Forum di Cernobbio si è riecheggiato quindi in un contesto anche molto diverso da da quello di una sede di partito quello che è il il pericolo il giudice dramma della denatalità rispetto al futuro del nostro paese la necessità di porre in essere delle azioni che inverta no nel lungo periodo perché gli effetti ovviamente non si producono nell'immediato
Questo questo tipo di di affetti ma alla denatalità non si oppone in realtà non si interviene con mi giustificando appunto tagli e revisioni distesa ma si interviene al contrario strutturando quelle che possono essere le modalità migliori per spendere quelle risorse penso al tema
Questo caso che riguarda gli alunni per classe penso al tema del dimensionamento scolastico ma qui allarghiamo ovviamente mica
Di misure che non aiuteranno certamente una migliore migliori servizi una migliore qualità dell'istruzione per gli studenti perché e per le sue lentezze
Perché l'obiettivo pezzo forte che riemerge da questo incontro e non voglio impegnarmi oltre perché è stata una lunga e densa giornata neanche mattinata di di incontro e dare stabilità a questo a questo strumento il dice invito in questo caso la proposta
Di Giovanna Zunino è una proposta molto concreta e molto efficace quindi trovare soprattutto le modalità migliori per rendere strutturale questo metri questo strumento di confronto anche rispetto alle questioni relativa alla formazione
De degli educatori relative al tratta alla trattamento retributivo e lavorativo più in generale di con le giuste considerazioni che sono emersi e tanto dal mondo cooperativo quanto dal mondo sindacale in questo senso per dare ovviamente una tutela stabile e sicura a quella che è una figura professionale centrale e fondamentale nel nel percorso educativo
Non perdiamoci di vista diceva ma non è un lanciare la la palla in tribuna è un impegno concreto con cui mi sento di concludere questa questa iniziativa con un tema appunto culturale di partecipazione che penso e di comunità perché il termine comunità tante sue varianti è riecheggiato spesso in questo momento in questo in questa occasione ma penso che debba essere davvero un modello da contrapporre a un individualismo
Esasperato ed esasperante che emerge invece la modelli sociali che si afferma che in questo momento e per una forza politica che appunto a nell'articolo trentatré nell'articolo nell'articolo tre scusate nell'articolo trentaquattro della Costituzione un faro importante
Da perseguire nella riconoscere l'eguaglianza formale e sostanziale nell'impegnare al principio per cui la scuola e aperta a tutti e quindi l'urgenza e la necessità di far sì che questo sia un diritto pieno reale effettivo è garantito per tutti e per tutte
In questo caso questo è l'impegno forte che emerge da questo incontro per cui vi ringrazio tra l'altro di aver partecipato il chiudo solo con alcuni brevissimi ringraziamenti
Un saluto perché ci hanno seguito a Francesco Pugliesi a Valeria Fedeli perché sono state ricordate
Spesso giustamente in in questa occasione perché grazie anche al grande lavoro appassionato che hanno fatto e che continuano in realtà a fare anche in altri ruoli
Possiamo discutere di un sistema importante avanzato come quello di cui abbiamo discusso oggi e poi voglio ringraziare alcune delle persone che erano presenti nel programma ma non sono potute intervenire perché impegni l'altro sopraggiunti sia i colleghi la scorsa legislatura in Commissione infanzia Paolo Lattanzio e Paolo Siani che sono sempre costantemente impegnati al nostro fianco Christian Fabbi di Reggio Children che è con noi anche Stefano Rimini di Unicef è seduto assentare
Anticipatamente per alcuni problemi di legati all'ufficio e permettetemi da ultimo di ringraziare la struttura del partito democratico che c'ha affiancato il Dipartimento Scuola in tutti i tecnici che ci hanno affiancato e hanno reso possibile la realizzazione di questa iniziativa del collegamento on line ma che c'è stato indiretta ma che si può continuare ad ascoltare e a seguire e anzi l'ultimo invito che faccio ma lo faccio anche a chi ha momento poi ci ha ci ha lasciato
Ad inviare anche dei contributi in questo caso rispetto agli interventi che ci sono stati questa mattina perché sarà un modo anche per socializzare per condividerli con la rete territoriale dei responsabili scuola del nostro partito che a seguito del presente che attiva su tutto il territorio nazionale grazie ancora