Premio Nazionale di Cultura "Benedetto Croce" - Premio alla memoria a Eugenio Scalfari e Ricordo di Raffaele Mattioli

Allora buon buon giorno
Il programma di questa mattina prevede due eventi uno dietro l'altro ma collegati tra loro per chi conosce la storia di questo Paese e credo che tutti quanti noi la conosciamo
Noi dedichiamo il premio alla memoria quest'anno il premio alla memoria spiego perché con noi per la prima volta noi ogni anno oltre ai premi ai libri vincitori diamo un premio a un personaggio della cultura
Di altre benemerenze culturale italiano scomparso nell'anno precedente
Quest'anno la giuria presieduta da calcio Maraini all'unanimità ha deciso di assegnare il premio alla memoria a Eugenio Scalfari
Mi son veramente il piacere di salutare la figlia di Eugenio Scalfari Enrica Scalfari
Come sul palco oltre la nostra Presidente Dacia Maraini c'è il sindaco di Pescasseroli Giuseppe sì parecchi
E c'è il professore Michele Ainis collaboratore editorialista di Repubblica
A cui spetterà il compito di ricordare la figura di Eugenio Scalfari successivamente la figlia Enrica farà hanno un suo intervento il ricordo del parco
Che ricordo o io di Scalfari mi consentirete in due minuti di dire una cosa che ho qui da tanto tempo
E che a mio parere ha caratterizzato la nostra gioventù e anche quello che è venuto dopo io ricordo un editoriale di Eugenio Scalfari del quattro settembre mille novecentottantaquattro
Che non è certamente una un anno fa
Diciamo come tutti gli altri perché in quell'anno morì Berlinguer servono ricordate
Si svolse il festival dell'Unità quello grande a Roma all'Eur
Andando a Roma su Repubblica annessi un articolo che diceva così forti così isolati
è lì c'era tutto scaltra il suo amore per la sinistra italiana in particolare per il Partito Comunista Italiano
Oh dolore nel vedere una cosa che c'era e cioè una voglia spasmodica del Partito Comunista Italiano di non governare questo Paese
E non governarono in che senso di condizionare la vita del paese ottenendo dei risultati quello era l'anno del referendum sulla scala mobile
Quindi era una battaglia non era un'azione di governo
Questa caratteristica della sinistra italiana la mia impressione che duri tuttora
Nel senso che noi vogliamo essere determinanti in questo Paese ma non non sporcarsi le mani voi mi considererei curdi mi direte certamente che non siete d'accordo con quello che ho detto ma il mio ricordo di Scalfaro a questo la coscienza di una generazione noi siamo cresciuti con la Repubblica siamo cresciuti intorno adesione agli editoriali io Eugenio Scalfari di ogni domenica mattina
Credo che l'incontro di questa mattina può e ci può consentire di ricordare un po'quegli eventi io mi fermo qui questa è la mia considerazione la parola al sindaco Giuseppe Sirtori
Buongiorno il ruolo ruoli definito nella premessa metto Giuseppe devo fare un saluto formale voi andare e quindi io gli faccio il saluto però colgo invece anche l'occasione per fare delle previsioni un po'generica e poi su Eugenio Scalfari
Allora quelle generiche sono che colgo che è stato un premio Croce e sarà ancora questa sera perlomeno cioè che vedo molto partecipato
Una grande presenza qualificata
E che Mian meravigliato e anche diciamo viene Permiano ambo la formula un po'diversa rispetto agli altri anni Pasquale che veramente ha raccolto diciamo una una piacevole risposta diciamo da parte del del pubblico e quindi ecco l'obiettivo diciamo di veicolo della cultura tra chi giovane tra le persone diciamo tra virgolette e meno diciamo qualificate che rappresentano un mondo accademico è stato raggiunto e anche quella di essere strumento di veicolo alla lettura come c'abbiamo ampiamente ricordato
Ieri e non mi dilungo su questo aggiungo invece questa è una sezione importante alla stazione diciamo della premio alla memoria
Ecco anche io ricordo bene perché nei primi anni dell'università quindi quello che mi ha colpito allora insubrico sono sempre stato un lettore della Repubblica e già la gratificante nel momento gli approfondimenti sulla cultura io ero uno sportivo l'unica cosa e che non c'era lo sport quindi essendo un uno sportivo e sento universitario non avendo molti soldi in tasca
Intorno un brano la Repubblica pur con il allo sport poi dopo qualche anno invece la Repubblica e beh la famosa Pinna di Gianni Brera e quindi fu per me un giornale completa ecco io mi fermo a questo a questo ricordo e vi auguro buon lavoro grazie
E adesso la parola a Dacia Maraini che la presidente della nostra giuria grazie di auto
In ogni caso
Io ho avuto la fortuna di conoscere Scalfari che all'uomo ironico e gentile sempre molto razionale
Infatti permettere libri che sono stati molto importanti per me che lui ha scritto uno e
La Bank rispetto scritto Alla ricerca della morale perduta secondo me si potrebbe applicare benissimo
Ancora oggi poiché l'attualità dell'Illuminismo che un altro libro molto importante e l'ultimo che mi ha che questo tutti vista più umano più che riguarda la vita romana era la sera ci vedevamo in via Veneto dell'anno ottantasei
Ecco perché effettivamente erano anni che adesso non si ripetano più in cui gli intellettuali di attivisti ma c'era il ventisette cinema gente dei giornalisti scrittori pittori e si vedevano in certi luoghi comuni era via Veneto ma poi c'erano alcuni ristoranti più trattorie e ristoranti perché non c'erano molti soldi
E c'era il piacere di incontrarsi di vedersi senza darsi appuntamento e soprattutto senza una funzione pubblica perché oggi io ve conosco tutti i miei colleghi
Scrittori artisti e intellettuali ma li vedo solo in occasione appunto come questa
Come non so la Fiera del Libro di Torino eccetera eccetera però sempre con la funzione pubblica invece allora c'era questa dal piacere di incontrarsi
Senza darsi un appuntamento diciamo un appuntamento legato a una evento ma per il piacere di vedere il sette secondo me si è perso qualche cosa perché c'era una solidarietà
E un'intesa fra intellettuali che si vedevano per discutere delle cose del giorno per parlare per scambiarsi anche chiacchiere per carità ma era creava una Rete
E che aveva la sua importanza secondo me anche sociale
Poi con l'Illuminismo io credo che effettivamente quello che si ammirava in Scalfari era questo in un certo senso questo Paese è stato un po'dilaniato fra il comunismo e la Democrazia Cristiana no queste due estremi diciamo che portava che s'finivano per battersi su bandiere diverse
E lui cercava di dire ma quello che conta non è l'appartenenza ma la ragione cioè sempre si è battuto per la ragione
Ed è stato a volte durissimo nelle sue battaglie contro il potere contro le truffe contro gli imbrogli contro la corruzione
Però ecco non quello che lui preferiva non allinearsi in un partito anche se aveva dovuto fare corso Partito Socialista quando si è iscritto ma c'era una ragione poi molto precisa
Mentre secondo me ecco quella quel l'attualità dell'Illuminismo secondo me fa capire molte cose e secondo me oggi vale ancora di più proprio perché i partiti sono o in qualche modo scomparsi
E quindi riferirsi alla ragione in un momento in cui la Regione molto
Messa da parte o comunque in sospetto perché viviamo in un momento in cui veramente
La ragione viene considerata quasi una follia quasi un eccesso e che bisogna insomma c'è una tendenza verso l'ideazione di età questo che sembra abbastanza ovvio dalle tendenze mondiali e non soltanto italiana
C'è una tendenza secondo me è pericolosissima
Verso l'irrazionalità
Che porta poi agli estremismi alle guerre perché l'irrazionalità alla base di ogni Vera scontro sociale politico e anche ideale
Per questo io non lo voglio ricordare non me lo ricordo sia come persona mi ricordo certe cene leva sulla terrazza in cui c'erano tante persone che adesso non ci sono più
Che però c'erano legate dall'affetto e dall'amicizia e poi lo ricordo come grande intellettuale un grande giornalista che ha dato il via effettivamente molto noi siamo tutti cresciuti con la Repubblica no
Cioè è stata una specie di coscienza
Italiana
Coscienza critica che ha fatto l'Italia in certo senso perciò everyday credo che sia importante ringraziarlo ricordarlo lo dovremmo fare anche di più tu questo lo altra cosa oltre di nazionalità siamo in un momento di
Perdita della memoria e quasi che la memoria fosse un peso qui dissi
Abbandona la memoria per cercare di così di rincorrere un futuro incerto ma invece secondo me la memoria è la coscienza Bert son diceva proprio la memoria e nella coscienza
Della debuttando in paese di un popolo quindi siamo qui anche questo premio
è importante proprio perché crea dei legami profondi con la memoria partendo da questa bellissima figura che la figura di Croce grazie
Grazie a Dacia Maraini adesso Michele Ainis io prima ho detto i suoi titoli accademici
Le sue benemerenze giornalistiche Michele Ainis oltre che essere professore insegnato anche qui in Abruzzo perché è stato a lungo professore all'Università di Teramo
E anche membro della giuria del premio
Oltre che essere un editorialista di Repubblica mi pareva giusto e credo che tutti noi lo apprezziamo per questo che a fare introduzione e a ricordare la figura di Scalfaro toccasse a Michele Ainis a cui cedo la parola
Allora buongiorno a tutti o Buonanotte visto diciamo in tilt
No io ho un compito una specie di compito impossibile perché riassumere una figura complessa ricca come con poche parole come quella Eugenio Scalfari veramente difficile forse anche inutile perché tutti diciamo fa parte del vissuto Marx non diretto il tessuto culturale di ciascuno di noi inquilino
Che che che si è formato negli anni di Repubblica
Scalfaro è stato ha impersonato insieme a Montanelli il giornalismo italiano del secondo Novecento così il commento Albertini al Corriere aveva dominato la scena nel primo Novecento
E il suo nome legato è stato già detto sono state già dette varie cose
Sulle importanti su Scalfaro è legato alla Fondazione di Repubblica che avviene nel settantasei Repubblica dieci anni dopo diventa il primo giornale italiano
Superando il Corriere della Sera per numero di copie nel cinquantacinque Scalfari aveva già partecipato però alla fondazione dell'Espresso bianca quella fu un'avventura editoriale di di grande successo perché in cinque anni supera il milione di copie vendute
Insomma Eugenio Scalfari giornalista ma non solo giorno Scalfari giornalista
è stato alcuni imprenditori
Stato in politica appassionato di politica con una ascendenza originaria da liberale poi radicale nel cinquantacinque partecipanti alla fondazione del Partito Radicale
Poi socialista lo ricordava poco fa Duch è stato eletto alla Camera nel mille novecentosessantotto
Era laico ma ha avuto soprattutto nell'ultimo percorso dalla sua vita una fascinazione è un dialogo interrogante reciprocamente Inter
Durante vorrei dire con papa Francesco insomma era è stato un intellettuale a tutto tondo no
Che oltre a negli altri articoli ha firmato libri anche qui da Jean ricordati alcuni io ne ho contati
Trentatré da petroli in gabbia cresce nel cinquantacinque con Ernesto Rossi e con leopoldo Piccardi a ultimo del due mila diciannove poco tempo prima di morire il Dio unico e la società moderna
Il guaio è che non ha lasciato eredi che è l'erede di Scalfari o anche di Montanelli se vogliamo accostarlo
E io credo che questa sia veramente la tragedia della società italiana che è l'erede di conoscere chi diciamo non c'è stato un ricambio adeguato di classi dirigenti vale anche per il mondo da cui vengo io dell'università
Costituzionalisti come Mortati o Crisafulli chi sono i loro eredi
O scienziati della politica come Norberto Bobbio
Ha lasciato degli allievi non degli eredi e questo è avvenuto nelle banche che la rete di Cuccia no
Se l'Italia è precipitata nella nelle nelle classifiche non solo quelle economica ma insomma
Io credo che sia dipeso da questo e che questo sia giunti presso sua volta dalla ferrea logica della cooptazione della selezione per appartenenza e non per competenza
Se devo dire rispetto all'università il mio maestro all'epoca era preside di una facoltà di giurisprudenza di provincia o che era quel alla stessa provincia in cui sono nato io che a Messina a Roma
Sandulli però insomma un grande nome del diritto pubblico
Va in pensione i suoi colleghi riconobbe che c'è bravo in giro chiamano questo professore darla remota Sicilia oggi non è più così oggi non questo non funziona più
Non funzionano soltanto all'università ma non funziona in tanti altri campi credo che andrebbe ripresa la lezione etiche seggi conosciamo tutti nani non sulle spalle dei giganti si dice però andrebbe ripresa questa lezione proprio nell'interesse di chi verrà dopo
Cioè di trovare la forza per per selezionare al di là del del del delle consonanze o ormai dal volto succede delle parentele proprio di sangue vero e proprio per la per la per la promozione nel nelle scale sociali quali che siano queste scale sociale
Io vorrei dire un'ultima cosa in ultima battuta cioè aggiungere anch'io una testimonianza personale oltre a quella di Pasquale o di dare chance
Va beh la prima mi ricordano gli anni all'Università esce Repubblica
C'avevo un amico napoletano che telefonava alla centralino di Repubblica faceva il lunedì senza giornale non sottostare no perché che ci impone di di giornale non usciva poi invece comincia a uscire no il mio ricordo invece più diretto
Riguarda una cosa che mi sorprese in qualche modo di commosso pure
Il nove ottobre del due mila e diciotto Repubblica ospitante sulla una paginata di cultura un mio articolo uno così del meno peggio evidentemente coscritto poi finito anch'nelle antologie scolastiche si chiamava quanta gentilezza nella Costituzione
E questo articolo più o meno dicevo che se la Costituzione italiana
Sopravvivere sopravvivere perché ha usato delle parole gentili cioè accoglienti cioè generali cioè capaci di anche adattarsi alle diverse stagioni della storia va be'la faccio breve qua
Che la mattina dopo trovo una mail
In cui si dice caro professore io appreso molte cose leggendo il suo articolo la ringrazio un suo affezionato lettore Eugenio Scalfari quindi io faccio un salto sulla sedia telefono alla segretaria di direzione dico come faccio a ringraziare il direttore
Perché lui non usava l'anello Sala quella insomma da qui nasce un incontro un incontro che è durato un paio d'ore nel suo sua stanza cosa dal sesto piano mi pare che fosse notte piena di libri
Un incontro in cui Scalfari mi parlo oppure ecco perché scarta c'è stato un crocevia della storia italiana incontrato quindi tanti personaggi importanti della storia italiana io poi un pollo
Diciamo lo spinsero industria a raccontarmi le due
Figura di cui ho poi nella mia libreria di ciascuno anche delle fotografie uno era Italo Calvino all'altro Enrico Berlinguer
Di Calvino per esempio mirato non erano stati compagni di banco a Sanremo negli anni della scuola
Mi raccontò di quanto diciamo avesse paura dell'acqua uno scherzo che gli combinarono a questo però aveva una attrazione per le fanciulle allora una di queste ragazze
Lo convinsero ad andare su una specie di di dell'il salvagente del riso va Bovo e dopodiché insomma gli venne sgonfiato sono cose quindi dal Vietnam Calvino nel panico diciamo lo sapevamo connotare
Mille ricordi e mail sono state veramente due ore molto intenso di in cui gli sono grato poi l'ho rivisto l'abbiamo rivisto insieme l'ho rivisto insomma anche insieme alla figlia quando venne presentato a Roma sperando Tellier Scalfari uno un libro di Francesco Merlo che gli è stato dedicato
Io vorrei dire questo in conclusione personaggi il costo spessore
Di cui purtroppo come ho detto si fa fatica a ritrovare degli eredi
Si incidono sulla sulla formazione e sul carattere di chi viene dopo anche perché non ha avuto poco il dono di di incontrarsi e di conoscere attraverso gli scritti siccome di un intellettuale restano le opere
Ti scaltra rivestono molte opere resta una traccia umana resta una traccia esistenziale direi in ciascuno di noi
E da qui le ragioni che sono credo assolutamente diciamo condivisibile del premio alla memoria che oggi chiama la figlia ma
Ringraziamo il professore ha emesse e a questo punto diamo la parola a Enrica Scalfari che
Grazie allora intanto grazie moltissimo del premio anche da parte mia sorella mio padre sarebbe stato veramente felice
Visto che crociera un riferimento assoluto Pilloni
Quindi siamo molto onorati
Io qua pensavo di leggere o un un piccolo estratto
Presa da un libretto Apa che è la sera andavamo a via Veneto
Già citato da Dacia in cui c'era è un capitolo su Croce e quindi Pancho che maglia di così non potrebbe essere spiegato il suo attaccamento a croce
Il capitolo si chiama il nostro filosofo di bandiera
Leggo dei dei terzini non tutto il capitolo non vi preoccupate
La nostra lettura di bandiera era naturalmente don Benedetto il filosofo ma soprattutto lo storico della storia italiana e del Regno di Napoli e il letterato delle conversazioni critiche e della critica
Col tempo la cultura crociana ha rivelato tutti i suoi limiti e il suo essere il frutto prezioso se si vuole ma certamente tardivo di legalismo che ormai non diceva più nulla alle generazioni nate dopo la guerra eppure quel gruppo pur così Alberto alla cultura contemporanea e certo non ignaro dei limiti dell'insegnamento crociano continua a considerarlo come una sorta di pietra miliare del proprio mondo intellettuale
Una sera ne parlai a lungo con Pannunzio
Voglio dire ne parlai sul serio e non come quasi sempre avveniva tra Dinoi Coltano volutamente leggero col quale fra regola frontale i temi seri per sdrammatizzare lì con l'autoironia
E lui quasi per rinfrescarci la mente dopo un così lungo parlare di partiti correnti gruppi sottogruppi insomma tutto l'intollerabile arma armamentario che si accompagna alla politica politici e Anna
Chiese a bruciapelo Mario mi sai dare una ragione valida del perché siamo Cruciani
Prima mi guardò con un sorriso lieve
Ma poi capì che dicevo sul serio che volevo porre sul serio il problema che pretendevano di essere rassicurato e aiutato dal fratello maggiore a scacciare un dubbio un'insoddisfazione
Libonati si accese una sigaretta guardò l'orologio e disse rassegnato faremo tardi
Durò a lungo quella serata come Libonati aveva previsto io ero fresco di letture crociana
Luís Larry visitava ritualmente tutti e due conoscevamo a fondo il nostro sgomento
Ma mano che si andava avanti nella discussione sembrava che la nostra fedeltà al vecchio maestro cadesse pezzo dopo pezzo critica estetica discutibile
Giudizio non sempre certo quanto poesia non poesia visione delle cose italiane non sempre aderente alla realtà dei problemi disinteresse quindi voluta ignoranza per interi blocchi del sapere contemporaneo
Ma poi arrivammo il punto e cioè alla teoria dei distinti
La dialettica degli opposti che pure aveva avuto una funzione essenziale nel pensiero moderato moderno e che infine aveva costituito l'ossatura di tutta la sinistra hegeliana
Era arrivata da tempo suo esaurimento una costruzione ormai schematica non adatta ad accogliere a soddisfare le domande le urgenze della cultura contemporanea
Ma su quella dialettica Croce aveva intestato la specificità dei distinti
La distinzione cioè dei vari momenti dell'attività dello spirito e della loro autonomia e della loro circolarità e della loro concretezza
L'autonomia
L'autonomia delle varie attività dello spirito quello era il punto essenziale e la modernità di Croce lui era stato il primo a conferirle dignità di sistema e limpidezza logica
E senza quell'autonomia disse Mario Pannunzio non ci si può capire che cos'è la borghesia qui subentra la seconda questione capitale della lezione crociana e cioè la storia come svolgimento delle idee e come deposito di memorie di identità degli di degli individui delle generazioni delle nazioni la storia come solo metodo di conoscenza dall'interno della specie tutti gli altri modi di apprendimento essendo in qualche modo esterni e classificatori
La storia come possibilità di recuperare l'unità dello Spirito passando attraverso le autonomie dei distinti risolvendo dinamicamente la circolarità in un
Momento unitario
E infine la storia come momento morale
Etico politico che sovrasta i distinti e il loro continuo succedersi e rivolge d'Albania individuale al bene comune che passa pur Sempre per il soddisfacimento individuale del prodigarsi al bene di tutti
Quel modo di intenderlo si era andato con una Turandot almeno in alcuni di noi con il modo stesso di vivere di comportarci digerire e di soffrire i fatti della vita
Di distinguere tra interessi e affetti tra egoismi e generosità
Tra diritti e doveri tra la paura di vivere la paura di morire e ancora di distinguere tra interessi contrastanti tra loro e tra affetti anche essi contrastanti tra loro
Tutto cercando di risolvere nell'unicità della coscienza morale
Ora
Questa cosa
Ma è è essa è stata un po'lunga ma esso cinta più di così
Più di così non potevo tagliare e
Quando succedevano questi dibattiti tra papà Pannunzio papà aveva trentadue trentatré anni
E già appunto aveva non lo dico per per dire ho quant'era bravo perché non sta a me ma io sono io come mia sorella siamo sempre Stati
State scioccate dalla da tutta non solo da lui ma da tutta quella generazione che ha trent'anni aveva già un bagaglio culturale spaventoso
Che dialogava con con personaggi incredibili era era un gruppo formidabile quello che sì diventa il gruppo del mondo in cui avevano tutti dei punti in comune erano tutti molto diversi tra loro con estrazioni diverso e con sentimenti politici anche DiVersi ma avevano tutti in comune questa
Profonda coscienza morale et e tutti avevano quasi tutti perlomeno avevano in comune
La figura di Croce come riferimento sia i più anziani diciamo come Pannunzio sia i più giovani come come mio padre e quello che diceva Dacia prima dei dei luoghi di incontri
Che c'erano soprattutto sia a Roma ma anche a Milano erano luoghi di incontri che erano appunto bar caffè ma erano anche redazioni di giornali come nel caso di del mondo e poi dell'Est verso ed erano addirittura banche a Milano perché è un altro personaggio che ha diciamo legato
Questi questi incontri e questi Comuni sentire sentire fu Raffaele Mattioli di cui si parlerà dopo
Che fu molto amico di di mio padre che fu un un un altro dei dei riferimenti a dei maestri
Di cui mio padre aveva una grande soggezione inizialmente poi ci fu un'intimità di amicizia molto molto forte
Io ho conosciuto Mattioli Perrino e Mattioli veniva raccontato come una specie di di di MiTo e mio padre ci tenne a portare Megna sorella conoscerlo perché era uno dei vini appunto dei suoi riferimenti e ci porta un giorno a Mila no era il mille novecento settanta
Io avevo quindici anni mia sorella cena dieci
E mio padre era fiero finalmente di far vedere a Mattioli e le sue i suoi gioielli
Io mia sorella arrivammo in questa banca
Fumo messa in un salottino ad aspettare
Ed era mai poiché eravamo piccole insomma ci Centre ci sembrava tutto gigantesco enorme
Mi ricordo era come lasciano a Dini Maribor del film di Marie Poppins quando i due bambini vanno alla banca eccola era la sesta sentenza sensazione finalmente fummo ammessi in questa gigantesca stanza con degli enormi tappeti un enorme scrivania era tutto enorme me mia sorella ci prese una rizzare alla nervosa terrificante che mio padre era imbarazzati Iseo vertici seduti rettilinee
Vi porto conoscere il mio mito purtroppo il cercava di nasconderci non so forse dietro una tenda
E e Mattioli però era
Personaggio strepitoso ecco con quelle sopracciglia enorme ci fece una grandissima esperti impressione
Questo lo dico perché noi abbiamo avuto la fortuna di incontrare tutti questi personaggi Dacia compresa perché quando veniva a casa non era uno un po'più piccola
Veniva Moravia insomma Enzo Siciliano era diciamo che noi rilevammo tutto questo io mia sorella come una normalità specialissima perché c'era un coacervo di di di persone di ambienti di situazioni che hanno formato poi tutta quella intellettualità che era però secondo me poi al servizio pubblico questo era il punto cioè tutto questo
Si riversava sia la parte i salotti diciamo tra virgolette economici sia quelli letterari artistici giornalistici veniva poi riassunto in una diciamo
E e ha offerto al pubblico a chi voleva seguire attraverso i giornali libri le opere d'arte eccetera e la grande
Diciamo la grande secondo me ma non solo secondo me
Forza dell'Espresso e di Repubblica è stata proprio questa cioè quella di cercare di mettere in comunicazione
Mondi diversi che avevano però dei valori e degli ideali in comune e lì la la diciamo la grande intuizione di quel gruppo di giornalisti fu quello di mettere
E che che Mattioli propugnava con grandissima forza tra l'altro di mettere in comunicazione l'establishment
Progressista Lai Ko illuminato diciamo così con con la sinistra e non isolando la appunto come come era stato fatto in quel modo e quindi riempiendo un vuoto riempiendo un vuoto che non non nessuno riusciva a colmare e il grande successo dell'Espresso e di Repubblica fu proprio questo un'ultima cosa vorrei dire
Rispetto alla al rapporto con Croce a questi giornali c'è una cosa molto
Che ho trovato su
Che preferisco leggere per non dire delle scemenze
Come spesso mi accade e rispetto
Rispetto al lo stile che
Papà dava
Dava una grandissima importanza a questa cosa di Croce dice Croce ha creato una prosa è una lingua di tale eleganza da essere diventata un modello che incrocerà aggiunge il risultato di volgere il pensiero
Astratto in universale concreto cioè nella descrizione di un caso specifico che dà vita a un concerto comprensibile di un aspetto della realtà
Questo è stato sicuramente il segno più importante che sia L'Espresso se voi vi ricordate chi è
Ci ha più la mia età diciamo si può ricordare dell'Espresso il lenzuolo oneri come veniva
Che aveva diciamo una costruzione grafica importantissima
Con le fotografie con i titoli con l'impaginazione Repubblica ha avuto la la stessa funzione infatti era informato che non esisteva in Italia
Era un una titolazione fatta in un certo modo che poi si è evoluta nel corso degli anni ma in cui lo stile diventava non più una forma fine a se stessa ma doveva dimostrare cioè non dimostrare doveva rappresentare un contenuto
E il contenuto era fonte queste due cose andavano insieme cioè doveva rendere comprensibile un contenuto anche
Magari complicato e quindi e questa è stata poi la forza non c'era più niente di astruso o di nascosto tutto doveva essere alla luce del sole anche
Bello possibilmente da vedere quindi ecco questo era un ultimo ricordo che volevo fare è ancora grazie
Io volevo aggiungerne visto che è il Paraguay usato la parola bello che mi sono ricordata adesso che a casa di tua vostra sempre in terrazza sfacelo essercene terrazza ho conosciuto magari Lucio Magri
E per e Iraq prima cosa che ho detto ma come è bello questo nuovo ma era di una bellezza impressionante con gli occhi azzurri
Era bellissimo e io nella mia mente vagava ragazzina pensavo che la bellezza coincidesse con la sedici tale gene dividere invece no dopo la scoperta dell'uomo molto
Che conosceva il dolore tant'è vero che siccome sapete tutti che lui è andato ad esse suicidato in Svizzera ecco e a questo proposito vorrei ricordare appunto le battaglie che ha fatto anche tuo padre
Sul fatto della eutanasia cioè la pistola perché noi veniamo a Paese cattolico
In cui si pensa che il corpo nostro non ci appartiene appartiene a Dio no quindi ed io che decide quando te vivere morire invece e l'idea laica e quella di dire io corto di appartiene se io penso che veramente non posso continuare a vivere deve avere il diritto di uccidermi che poi in Europa quasi in molti paesi europei c'è questo delitto no
Ecco era un'altra di quelle battaglie laiche che non c'entra niente con la sinistra con la destra e l'idea
E l'idea della libertà
Ecco li tiene fuori la la modernità e l'elogio di dell'Illuminismo che io trovo che sia stato poi una un punto fondamentale della vita di Scalfari no
Data va va è riuscito a morire il quattordici luglio
Dell'anno scorso quando ce ne siamo resi conto io donata abbiamo detto ma non è possibile cioè l'UE ha festeggiato tutta la vita la il quattordici o meglio si facevano delle feste presidente Errani sto spesso erano per il quattordici luglio
E l'unica ma morto il quattordici luglio saper far così
E mi ricordo anche dialoghi con appunto Macrì e Scalfari
Che erano molto sull'ironia perché lui era molto ironico tuo padre non scherzavano si scherzava però su cose serie
Importante ecco io a pensare che dietro questi di questi giochi e che è stata estrosità ci fosse tanto dolore
Non lo non l'avrei pensato invece poi la vita ci racconta delle storie più profonde e più traumatiche comunque però il ricordo di tuo padre
Non lo è per fortuna è un uomo molto che amava la vita no direi che non erano molto calmato non era drammatico torturato tutti molto forte Fortunato sì banalità lunghissima Marta novantasei Perrone
Ha votato dai due amori bellissimi volevamo madre una Serena se però ha mantenuto questa è un'altra cosa bella lui non ha avuto la prima moglie che poi da sua madre e poi una seconda che quando è morta tua madre ma io ho conosciuto Lele stavano insieme da tanti anni non so se una cosa è durata a lungo
Però lui non ha mai non c'è mai stato scontro non c'è mai stato l'odio non c'è mai stato no è stato sempre in buoni rapporti sia cotto a madre che con Serena no stava con tutte e due ecco appunto non è che stava in buoni rapporti no no no centodue per dire che diciamo un passati goloso
Per le signore un po'affaticato un ruolo anche per le figlie devo dire però insomma diciamo va'
Se l'aerobica salva sardine a Roma si dice se la Coffa ecco però ecco non no volevo dirle questo tempo che spesso quando ci sono poi doppio matrimonio accesi crea l'odio si crea grappoli soprattutto la denigrazione dell'altro ecco questo dato queste ma devo dire una cosa importantissima perché io ho assistito Sisto
Purtroppo tutti credo che scalpita
E assistere a quelle storie tremende in cui tra la prima moglie odia la seconda parla malissimo dice le cose insinua inizino a delle cattiverie terribili
Che uno dice ma perché no ecco questo per fortuna pur avendo questa doppiezza non è mai successa questa è un'altra qualità né tanto meno andavano anche dei mazzi di fiori ecco no ed ecco la verifichiamo questo con questo dell'idea comunque questo ricordo giocoso di un padre che è stato padre bar un po'forse anche padre di tutti noi
Grazie
Allora
Concludiamo questa prima parte io non posso che ringraziarvi al nome del premio perché la profondità delle cose che avete detto questa mattina secondo me da grande valore anche alla scelta che la giuria ha fatto del premio alla memoria al Eugenio Scalfari adesso Dacia e il sindaco premieranno Enrica e io adesso leggerò il a motivazione che la giuria Ascerto
Allora premi alla memoria a Eugenio Scalfari
Alla memoria di Eugenio Scalfari grande giornalista organizzatore culturale geniale
Con lo spirito libero e pensiero laico seppe farsi interprete delle speranze e delle inquietudini del popolo italiano in una fase lunga decisiva della sua storia
La giuria del Premio nazionale di cultura Benedetto Croce dedica il premio alla memoria della diciottesimo edizione del due mila ventitré agli ultimi Oscar Wilde
Come comunicare
Attenzione
Bene compliant concludiamo questa prima parte chiaramente ringraziamo sindaco ringraziamo Michele Ainis Enrica Scalfari
Allora invece ci siamo qui Marta Herling
Del comitato organizzatore e del Premio Benedetto Croce nonché segretario generale della Istituto italiano per gli studi storici
Fondato da Benedetto Croce di Napoli
Mi chiamo sul
O mi devo fermare
Mi dice radio radicale di pazientare un attimo c'è un problema tecnico che deve essere risolto
Allora ripeto siamo qui abbraccia gamme
Marta Herling che ripeto componente il comitato organizzatore del Premio Croce e segretario generale dell'Istituto Italiano negli studi storici fondato da Benedetto Croce
Il professor
Gerbi
Sandro Gerbi poi spiegherà Marta Herling tutto quello che è stato Gerbi è che farà praticamente il ricordo di
Raffaele Mattioli
E
Pier Francesco Gaggi
Del labili nazionale associazione bancaria italiana
Che praticamente interpreterà quello che Raffaele Mattioli ha rappresentato anche per economia italiana attraverso i suoi la direzione di un istituto importante come la Banca commerciale italiana
Poi ci sarà un brevissimo saluto di della professoressa Anna Di Bussolo che lo farà a nome dell'istituto
Scolastico Mattioli di Vasto perché Raffaele Mattioli nato a basso e lì c'è uno una scuola Inter intitolata Raffaele Mattioli e che collabora con il premio conosce di Pescasseroli come giuria popolare e che quest'anno ci ha ospitato nell'evento forse più importante anche dal punto di vista della partecipazione che l'assemblea finale delle giurie popolari questo ben quello che stiamo per fare per cui io do la parola intanto a Marta Herling per l'introduzione che dopodiché continuare
Grazie
Grazie a Pasquale sempre volevo dire che innanzitutto che con una certa emozione
Prendiamo la parola
Dopo aver ascoltato le pagine di Eugenio Scalfari lettere ed Enrica su dedicati a croce veramente devo dirlo con una certa emozione
Anche
Cogliendo vi dei fili che ci conducono alla al nostro incontro dedicato a Raffaele Mattioli che paga anche stato ricordata della grande amicizia con Eugenio Scalfari
Genova Raffaele Mattioli dei quali è proprio in questi giorni di luglio cadono i cinquant'anni dalla scomparsa ci sono dei fili che riprenderemo proprio eh alcuni li voglio dire subito alcuni voglio dire subito quando si è parlato quelle pagine di coscienza morale la storia e poi una particolare che che già alto ecco fedeltà Croce
Noi abbiamo voluto con Sandro Gerbi
Dare a questo ricordo di Raffaele Mattioli un sottotitolo fedeltà Croce anche perché è titolo di un bellissima raccolta di Raffaele Mattioli
Chozo Crovace
Del sessantasei che adesso è uscita in nuova edizione da Aragno
Ma anche perché e chiaro la figura di Matteo Raffaele Mattioli è talmente immensa come le acque che Pecorella ricala ricordata
Anche io un ricordo io all'istituto forse l'ambiente e non era quello della Banca Commerciale va era quello di Palazzo Filomarino quindi ieri però però le immensità di questa figura questi CCCP ci doveva produrre dare un filo un filo un filo conduttore
Che appunto fedeltà
Ma in realtà Croce conferita Croce perché Chabot tutta la la l'amicizia la storia le vicende che hanno intrecciato il percorsi là vicino a vita dire Raffaele Mattioli Benedetto Croce
Sono nel segno di questa parola
E diciamo io poltrone o darne solo qualche breve testimonianza ma non personale da anche in fondo personale perché diciamo una delle ultime opere alcune delle opere alle quali al quale alla quale Benedetto Croce dedicò si dedicò negli ultimi anni della sua vita è proprio l'Istituto italiano per gli studi storici
Ed è un opera
La quale diciamo io ho rivolto sempre la mia passione la mia dedizione la rivolgo tuttora e della quale Federico Chabod che fu direttore un giorno scrisse a Mattioli era era il cinquantatré
Questa è un'istituzione votata all'eternità
Nel temperamento agli Matteoli
E per questa opera innanzitutto quindi diciamo che poiché non abbiamo il tempo ma e interessante perché naturalmente è un'opera di cui in cui troviamo di Croce ovviamente i principini l'aspetto teorico la visione della storia
E tante cose però e anche dobbiamo prepayment è accaduta in anche in altri casi troviamo anche una visione di una istituzione perché anche quelle
Q
E in questa visione dei destituzione costruzione dell'istituzione e finalità dell'istituzione il connubio con Raffaele Mattioli
Fu Forum connubio determinante del senso che come Croce stesso testimonia l'istituto non sarebbe mai Renato realizzato senza l'apporto di Raffaele Mattioli che non fu un semplicemente con uno potrebbe pensare certamente solo un apporto in termini concreti economici di sostegno della
Banca commerciale italiana istituzionali nella nel nella stesura dello statuto altro fu anche questo
Questo che poi deriva va ricordato fu anche una diciamo una con una congiunzione
Su le finalità e il senso dell'istituto e su questo e vi dico brevemente in termini narrativi perché sono storia poi da raccontare come ente Sandro Gerbi nei suoi libri ha fatto sempre in modo straordinario e per questo io ci tenevo che del momento che al premio Croce
Sì ricorda Raffaele Mattioli ci fosse appunto Sandro Gerbi
Proprio perché si possono unire la testimonianza della narrazione personale ai documenti innumerevoli che Sandro ha raccolto a storie di amicizia
Che stando fra le che fra fra fra genitori fra diciamo fra generazioni come le abbiamo ascoltate da da Enrica Scalfari anche qua abbiamo queste storie Sandro Antonello Raffaele Mattioli anche io sono una di queste storie di generazioni ma soprattutto quello che mi fa piacere avere
Appunto noi siamo la la generazione che guarda ai nostri padri no ogni e in qualche modo ne cerca di raccogliere il patrimonio
Voglio dire solo deve mente punto dell'istituto dell'istituto fondato da Croce e voglio dire fondato da Croce con Raffaele Mattioli così va detto però sarebbe davvero non ecco
Avviene il luglio del quarantaquattro Croce a Sorrento a villa Tritone dove a si era trasferito negli anni di guerra
Perché io li già si conoscevano questo ce lo ricorderà Sandro già si conoscevano e avevano rapporti del Matteo arrivato trovarlo Matteoli passava Arno e parlano parlano di questo progetto crociano che un progetto non mi dilungo che risale agli anni prima della guerra mondiale ma in quel momento
In quel momento nel quarantaquattro
Collina quello che era in Italia in quel momento e quello che diciamo significava dover rinascere dalle macerie e rinascere dal fascismo i due Croce e Mattioli
Si incontrarono per parlare di un'istituzione che avrebbe dovuto contribuire a ricostruire il Paese dalle macerie
A far rinascere le nuove generazioni e soprattutto e qui mi e mi riferisco all'intervento di Ainis che ha richiamato questo punto fondamentale
Che per entrambi era è fondamentale la formazione della classe dirigente Croce questo per Mattioli era un punto anche per Croce perché pensate che nel ventiquattro Croce aveva inaugurato una Società di cultura politica che poi è stata costretta a sciogliersi con un bellissimo discorso gli studi di togliere la politica nella quale parla della necessità di formare lei dice la classe intelligente è dirigente perché il termine intelligente e bellissimo nel senso anche diciamo per me e a una dei primi Rimini scienza perché nei Paesi dell'Europa orientale e di quale ieri per metà appartengo appunto la classe dirigente e l'intellighenzia ora
Questo e quello che la congiunzione fra Croce e Matteoli a è dell'istituto l'istituto e tanti altre cose ma non potrà non abbiamo il tempo io ho scritto tanti scritti non è questo il punto
E qua il Ponto Croce e Mattioli Distrito otto ha contribuito in un modo straordinario alla formazione della classe dirigente della nazione e basta scorrere i nomi degli allievi Mattia Lolli a diciamo individuato in questo in questo un nuovo go oltretutto una fucina perché noi dobbiamo guardare a Matteoli e l'istituto dopo la morte di Croce caro ed è lì che il presidente
Il presidente designato perché Croce l'aveva già designato finalmente come suo successore che aveva anche dato difese delle direttive
E lo sarà per vent'anni quindi dal dal da dicembre novembre cinquantadue alla scomparsa
E ora e ancora da studiare la presidenza di matti Orio di recente c'è odio c'ho lavorato e ma però che cosa posso dire canta qualche flash
A e flash la presidenza di di matti o li forse insomma avuto fianco dei direttori e certi come Chabod come pugliese non entrava
Nella visione scientifica e didattica ma si confrontava de varie la relazione aveva un pallino io soltanto proveniente e cioè gli alieni ora cosa credibile e una ove c'è una lettera a Giappone Luparelli dice quest'anno abbiamo avuto una bella coppa a in questa senso per Bluey le allievo era al centro
Ho e l'allievo significava risorse economiche borse di studio contributi di ricerca contributi di pubblicazione Mattioli
A quello pensava che adesso abbiamo Titti Marrone che è stata allieva adesso non so se è stata allieva
Dopo però all'istituto la memoria è tremando ed era così e vi devo dire che poi essendo una grande stratega non solo delle banche ma insomma ce lo dirà Sandro erano in tanti campi
Attinge a un certo punto alcuni allievi che aveva individuato soprattutto nell'ambito della storia contemporanea in primis vigenti ma anche altri perché in continuità con l'istituto e dall'Istituto ha una sua idea era quella di costituire un'associazione per lo studio della classe dirigente che fu l'ultimo progetto di Mattioli
Negli ultimi suoi anni quale in qualche modo cerchiamo di proseguire verrà dedicato anche un libro che esce da Aragno
Per su questo progetto che di un interesse enorme
Io adesso voglio solo prima di passare la parola a Sandro Gerbi
Lui rileggervi leggervi un frammento di
Di Matteo Lico attratto da un saggio di Brunello vigenti sono poche righe qui c'è Matteoli ma c'è anche l'istituto visto da Mattioli Crivelli Jesse lasciamo Mattioli che riapre e capitolo ventisettesimo dei Promessi Sposi
E cita Matteoli
Ma che cos'è la storia dirigeva spesso don Ferrante senza la politica
Una guida che cammina cammina con nessuno dietro che impari la strada e per conseguenza butta via i suoi passi come la politica senza la storia e uno che cammina senza una guida e questo diciamo il grande uno dei grandi lasciti di Mattioli
Insieme a croce
Uno dei grandi lasciti e questo è in qualche modo anche l'Istituto italiano per gli studi storici che speriamo prendendo you giustissime riflessioni di Ainis
Speriamo proposta fare quello che tutt'ora nel nel ventunesimo secolo quello che ai miei a a auspicato mi fermo qui e
Voglio passare la parola all'amico Sandro Gerbi
Nel segno di una grande amicizia
Di grandi amicizie che e insomma sono premio Croce nel sempre testimone la grande amicizia fra
E suo padre Antonello Gerbi Raffaele Mattioli fra Antonello Gerbi
Benedetto Croce fa Sandro Gerbi e Marta feeling effettivamente una generazione e soprattutto dire che Sandro Gerbi
Insomma come dire giornalista finanziarie poi culturale sulla Stampa Corriere della Sera Il Sole ventiquattro Ore
Dopo che in questi anni se concentrato appunto su studi di storia contemporanea
Voglio dire senza dover citare tutte le sue allora che appunto sono spesso stesso storie di amicizia no
Tempi di malafede novantanove l'amicizia di sull'amicizia di Piovene concolore anni Raffaele Mattioli e il filosofo domato e proprio con e Gerbi il filosofo domata una grande bellissima storia di amicizia poi la geografia di interamente Montanelli Pd nomi che oggi riecheggiano e poi ancora
Mattioli e Cuccia due banchieri del Novecento
E poi diciamo storie cominciamo anche di famiglie familiari famiglie antifasciste cosa lettini e Breil lottare anti e il più a rischio e di recente glielo invidio moltissimo perché io non ci riuscirò mai è un libro sul padre
Che s'intitola che si intitola il selvaggio dell'Orinoco
è un libro in cui dopo tanti studi esegue tanti libri dedicati al padre anche curatore delle opere del padre ha scritto su sul suo padre
Grazie per essere con noi parafrasando un attimo chiudiamo un minuto la professoressa Anna Di Bussolo giusto una testimonianza in quanto il liceo Pacchioni ci è molto caro
Allora sì rubo solo un attimo di tempo agli autorevoli relatori per portare i saluti della mia scuola
Il polo scientifico a Raffaele Mattioli di Vasto della dirigente scolastica Maria Grazia Angelini che avrebbe dovuto essere presente qui oggi ma poiché stata impossibilitata
Per e di tutta la mia scuola che dal mille novecentottantaquattro porta con le è stata intitolata con orgoglio a Raffaele Mattioli
Ci sono stati dei momenti in cui questa fondamenti figura fondamentale è stata ricordata soprattutto grazie a un membro della giuria importante che Costantino felice che non ha perso mai occasione per sottolineare l'importanza di di Mattioli in alcuni anni nell'ottantaquattro e nel novantasei
Fino poi al due mila diciannove in cui grazie al punto al premio Croce c'è stato avvalso un convegno proprio su Mattioli e crochet
A cui ha dato un prestigioso contributo appunto Costantino ferisce
Molto probabilmente insomma cercheremo di ricordare questa figura anche nel corso del due mila ventitré la scuola si impegna a celebrare Mattioli ma è probabilmente anche poi nella continuità della attività scolastica
E nel rilievo che la nostra scuola pur avendo una vocazione prettamente scientifica da anche alla dimensione letteraria
Nella quotidianità dell'insegnamento quindi lo spazio che viene dedicato alle
Alla parte umanistico letteraria è un modo per ricordare Mattioli la la figura che forse viene celebrata con una formula un po'abusata ma efficace di banchiere letterato quindi questo
è quello che cerchiamo di fare di associare costantemente all'attenzione riservata la parte scientifica la dimensione scientifica
Anche una un un'efficace rilievo che viene dato a tutto ciò che è invece aspetto letterario ringrazio ancora tutti Dacia Maraini questa Assemblea e tutti i partecipanti alla questa diciottesima edizione porta ancora di nuovo il saluto della mia scuola graduatoria
Sandro Gerbi
Beh devo dire che mi è stato affidato un compito piuttosto compresso però spero di cavarmela
Rinuncio a molte cose perché il tempo io non sto stretto
E poi Marielle riverso Roy uno studio non lavora più un più concreto e mi concentro su le cose nuove che ho trovato senta è quasi casualmente come dirò nel corso di questo preparazione di questo intervento
Prima prima di tutto ciò faccio ringraziamento generale coloro che mi hanno voluto qui quindi da Martani vinca su tutto il mio nome l'amministrazione l'organizzazione del premio e così via a cui sono estremamente grato per questa occasione
Anche per un motivo molto personale e cioè che io sulla metà abruzzese sembra strano per uno figlio di una viennese padre fiorentino nato a Lima
Però ho sposato una signora Apruzzese da quale oggi purtroppo per motivi familiari non è presente ma noi da quarant'anni veniamo andiamo in vacanza Torano Nuovo provincia di Teramo che professionali esplose conosciutissimo
E quindi io mi sento a casa qui anche se siamo in un'altra provincia
Mi scuso anche per il fatto che in alcuni punti parlerò di mio padre ma è stato spiegato il motivo e mio padre è stato per quarant'anni capo d'ufficio studi della Banca commerciale italiana però era anche lui un banchiere
Letterato come è stato detto un uomo che veniva dagli studi prestato alla banca perché aveva pubblicato dei libri proprio con croce col motivo per questo ricorrerà
La politica del Settecento nel ventotto e la politica romanticismo nel trentadue libri di teoria della della politica che furono chiesti anche da Gramsci quando era in prigione per essere lette lire sono diventati dei classici anche sono stati più più le
Ristampati Bobbio mi diceva che lui anche Galante Garrone era avevo studiato su questi libri
E quindi questo da un da un quindi da un lato mio padre è stato sempre con Mattioli salvo i dieci anni decide in Perù di cui ero e dall'altro prima pubblicato grazie Mattioli poi ho avuto lo borse di studio Rockefeller grazie Mattioli Einaudi
Poi al suo ritorno dopo la guerra
A contribuito al primo volume dei classici Ricciardi che è stato curato da Croce spesso con l'aiuto mio padre riconosciuto da Croce stessa
E che di questo farò qualche cenno nel corso del mi è stato anche chiesto è stato già fatto ma lo faccio immane maniera riassuntiva di creare un piccolo collegamento tra questo sì questa sezione del del premio e quella dedicata Scalfari poco fa
E di aneddoti o di storione dirà dei rapporti fra fra Scalfari Crocetti poi Mattioli
Ce ne sono a bizzeffe ce n'è uno però che lui ha raccontato più volte almeno tre inverso nelle sempre leggermente diverso con qualche dettaglio e il racconto che io qui perché non è stata evocata brevemente e che si ricollega al discorso sulla classe dirigente ne cura ha parlato giustamente perché è un tema estremamente importante Marta Herling
Mattioli ha conosciuto
Scusate
Scaltra e conosciuto Mattioli quando è venuto a Milano giovanissimo nel quarantanove
Di professione come lavoro faceva l'impiegato della Banca nazionale del lavoro allenta ska due lettere di raccomandazione di Pannunzio uno era per Arrigo Benedetti e l'altra era per Mario Paggi un avvocato azionista molto vicino al gruppo
Del Partito d'Azione e attraverso di loro in poco tempo riuscita a conoscere tutta questa intellighenzia laica della quinta borghesia Port progressista di cui si è parlato tra cui anche Mattioli e spesso sì univa loro nell'andare a visitare alta alle cure tarde perché Matteoli e Nania per la gioia delle mogli e dei dei suoi dirigenti fino alle otto e mezza nove di sera a intrattenere conversazioni con i suoi amici
E spesso scarsa di realtà tra questi un giorno scarse le chiese a Mattioli per telefono un appuntamento era cinquantaquattro quindi cinque anni dopo
Ma da solo
E allora con concesso da cosa succede
Cosa fai
Perché mi può ripetere da solo dice che Mattioli scarse le dice
Sei lascio Milano volevo salutarti
E sto per andare
A Roma e Mattioli a fondare un giornale lo sapeva già ed era L'Espresso che se l'è stato un anno dopo
Matti
A questo punto Mattioli dice scarse maturo come fine non è una tardi lo stipendio non ce la fai come te la cavi
Insomma mi arrangerò c'è scarsa nono tu mi manderà ogni mese una newsletter chiamiamola comunque sto brutto neologismo per la gioia alla professoressa stava
Tutti i mesi sulla situazione politica e io ti pagherò
Centocinquanta mila lire
Allora
Mese
Una una lettera la settimana
Oggi calcolato sono circa due mila cinquecento euro al mese ho fatto i rapporti coefficienti di rivalutazione monetaria come banchiere qui potrebbe confermare Mattioli e scarsa diceva no non non posso accettare una cosa del genere
Se ti dice io qui solo il padrone ho fondato la banca lo salvata
E quindi tu fai quello che ti dico io
Perché tu sai come un figlio mio
Mattioli scarsità di dovette accettare per otto nove dieci mesi mando queste lettere di verità non si sono trovate perché io non l'ho cercata è nata la professoressa Pino vedere Torchio per molto tempo non le ha trovate
Il procedimento sono andate perse come tante carte però sarebbe stato meglio paterne leggere perché già allora Scalfari era brillante acuto e poi frequentava tangenti giusta
Perché interessante questo questo aneddoto non solo precisare il collegamento che mi è stato richiesto ma perché si vede l'attenzione che Mattioli riservava alle giovani generazioni
E
Allora al l'aiuto ai talenti emergenti
Mi faccio soltanto che poi poi sarà concretizzato nella anzi
è già stato elettrizzato con l'Istituto per gli studi storici con le stesse mortalità Morlotti
C'è un altro caso che cito soltanto di sfuggita di di giovane
Intellettuale
Che iniziava una laboriosa carriera giornalistica però sarà coronate da successo anche qualche incidente Tiziano Terzani
Il quale
A un certo punto essendo stato conosciuto da Mattioli forse attraverso l'Olivetti nel settantadue era in partenza per Singapore Mattioli lo chiamo e gli fa lo stesso discorso e per un anno
Tiziano dato tutto vivere in questo modo finanziato da quindi come si è detto sono personaggi scelte l'ha fatto anche con altri
No posso citare anche un caso che che personale
In verità poi io a me la son cavata da solo ma a un certo punto appena laureato in giurisprudenza non sapevo cosa fare in famiglia tutti non sapendo cosa fare ma abbiamo fatto giurisprudenza io mio fratello e mio padre stesso
Che pure era diventato quel che il signor con il capo economista della Banca commerciale italiana con una certa riserva da parte dei Naldi che sciolse solo dopo un anno che che mio padre era stato a capo del d'ufficio studi e comunque andare da Mattioli ero appena laureato era sessantasette se non sbaglio
Mi chiese che cosa intendevo fare
E gli dissi
Sandro Trotti odio appunto appunto
Scelto leggere risposta quasi ovvia inquieta non ho non ho però trovato dagli organi a vocazione
E Mattioli
Disse
Questo
Se non ha riscoperto una vocazione all'età di dodici o tredici anni non lo potrà certo scoprire dopo
Del resto credi forse che io avessi avuto lo resta vocazione il banchiere Louise con ciò a trent'anni
Il banchiere Parmentier un giorno per caso ho cominciato e poi con molta Sixto laici queste tedesco per
Cioè con molta carne sul sedere vuol dire stando seduti sì fermi in un posto
Costantemente sono semplicemente andato avanti entro breve anche perché che si si faccia avvenga in tedesco significa saper reggere a tavolino in un posto un elogio della costanza che è l'unica che poi consente di un proprio consente un progressivo ampliamento
Della visuale
Non farei forse dedicherei due tre minuti alla biografia di Mattioli per coloro che non la conoscono
Naturalmente ci sono libri volumi eccetto io stesso me ne sono occupato ma vi racconto soltanto le le tappe essenziali Mattioli era nato a Vasto
Secondo di tre figlie di un da un padre commerciante
Nel mille ottocentonovantacinque aveva nove anni meno del più di mio padre
Si è diplomato a Chieti all'istituto tecnico come facciale può essere scritto a quella che oggi la facoltà di Economia Istituto Superiore Studi commerciali a Genova
Però nel frattempo era scoppiata la la Grande Guerra
Una su luoghi lui interventista contrariamente all'opinione di Croce tanto per ricordarlo in quel momento anche se poi Croce naturalmente non non farà il negazionista della guerra
L'appoggio sostegno a alla patria ci sarà sempre
Viene ferito e a quel punto
Va assicurare in convalescenza a Napoli ed è il diciassette e viene questa indicata come data delle della conoscenza iniziale di tra Mattioli Croce
Non c'è la prova provata ma c'è una fotografia di due anni successiva che evidentemente
Beh
Denuncia una certa consistenza
Un ritratto di Croce con la dedica al dottor Raffaele Mattioli che era quasi laureato nel vent'nel diciannove
Benedetto Croce
La foto ce l'hanno i familiari io adesso anche pensa mezza persa nei traslochi massima verrà fuori ed è detta
Data per esistente
Dopo essersi laureato per fatto dei lavori per conto di Attilio Cabiati un giornalismo una un economista molto rispettabile otto all'epoca diventa segretario generale della Camera di Commercio
E ci rimane tre anni era un posto importante
Mi dispiace che non in un recente libro di Vittorio De Grazia pubblicato neonati ci sia scritto che non superò il bene il concorso di di da segretario invece c'è stato per ben tre anni un libro su Attilio Teruzzi un fascista perfetto si chiama
Ma lo voglio dire perché se insomma queste cose vanno anche notati
Né cosa succede in del venticinque
Mentre lui pubblicava in vari giornali
Articoli di carattere finanziario un suo articolo sulla Borsa di Milano viene notato da che il prezzo questa è una cosa che è stata confinata al Segretario di Mattioli dopo la morte dopo tanti anni dopo molte nazioni e l'ho chiamato il pezzo di che il grande banchiere e lui diventa capo della segreteria della Banca commerciale italiana
A chi venne venne poi assunto dopo
Mattioli disse sempre ricordati che la parola segreteria a un senso
Viene da segreto quello che passa qui lo deve saper nessuno e questa era la regola fissa
Nel frattempo fa una Mattioli in banca una carriera brillante diventa condirettore centrale non sono segretario
Della segreteria della speciale e poi succede che il trentuno viene chiamato essendoci la grande crisi e la grande difficoltà della banca a stilare un piano di salvataggio dalla banca
Che è un piano molto coraggioso che che prevede quello che poi verrà cioè il passaggio la scissione del del cosiddetto gemellaggio siamese tra tra tra le banche e le imprese perché le une controllano le altre che creano una situazione molto pericolosa
La salvataggio con la Seat separazione netta fra banche in prese da un lato e fra credito
Alle fino all'impresa del credito finanziario cosiddetto e Credito commerciale alla banca che si chiamerà a quel punto si chiamava già Banca Commerciale farà la Banca Commerciale salvo qualche deviazione
Che Scalfari nel nel nel necrologio che farà scriveva sul sull'Espresso se non sbaglio
Di di Mattioli
Dirà adesso la banca come sociale che ogni tanto si permetteva delle scorribande nel credito a medio lungo termine che è proibito dalla legge bancaria non sarà più possibile perché quella è una cosa ad personam
E ora Carli che lo concedeva per amicizia per stima per fiducia
Nei confronti del banchiere il banchiere nel trentatré
Viene cacciato terrestre diventa il capo l'amministratore delegato
Criteri Mattioli e da allora rimane lerci vertice la banca
è costretto a iscriversi aveva al Partito nazionale fascista per il trentatré
è una una cosa una cosa necessaria per poter lavorare una banca ormai divenuta pubblica
Mio padre mi raccontava che a lui stesso l'ha toccato tratto il trentadue un anno prima prima di questa nomina
E anche molto recalcitrante Mattioli lo prese per il braccio ero compagno alla federazione e l'obbligo sostanzialmente a iscriversi al partito
Sì non stiamo a tirar fuori qui Max Weber etica della responsabilità etica convinzione perché andremo troppo lontani comunque non fu una cosa che poi lo tra un partito tanto e nessuno poi venne additare come ex fascista nel dopoguerra
Soprattutto con quello che gli capitò con le leggi cosiddette razziale
Mattioli nel quarantatré
Con l'Italia di Ligeti con un armistizio si trasferisce a Roma tiene molti contatti con tutti i partiti del del CLN
Vede persone di di masse d'aria estrazione ed è sempre con su consultato lo racconta anche Amendola Giorgio Amendola non ricordo i Mattioli
E che si riunirono nell'ufficio della Banca commerciale dei rappresentanti della Banca commerciale apparati queste cose tremante e c'era anche tuo zio
Raimondo Craveri
Ecco
Che lavorava nel in quel momento in banca
L'altro elemento punto importante che nel quarantaquattro quarantacinque a cavallo Mattioli ottiene l'incarico dal Governo Bonomi in quel momento di fare di far di andare per la prima volta in America
Mi stava nella parte d'Italia già liberata di andare in America a chiedere dei finanziamenti tornerà a mia a mani metà piena a metà vuota ma sarà il primo contatto tra un'Italia sconfitta e che viene a chiedere finanziamenti e per perché poi arriverà quando con il Piano Marshall pochi anni dopo
Nel quarantasei ultima con penultima cosa viene fondata Mediobanca appunto per poter fare il prezzo medio e lungo termine da Cuccia che lavorava alla Banca commerciale in quel momento nel quarantasette inaugura l'Istituto italiano per gli studi storici con Croce
Nel nel sessanta diventa presidente della Banca commerciale e rimarrà fino alla morte
Fin quando non non lo caccia una congiura Andreotti Colombo
Permetterci al suo posto e non volevano che venisse nominato da persone interne
Perché sarebbe stato più indipendente dalla politico all'Indipendente quanto Matteo immettono ragioniere generale dello Stato Gaetano Stammati che poi risulterà essere iscritto nella lista P due che era anche una persona gentile simpatica ma insomma aveva qualche con contatto non proprio ortodosso e e settanta tremore
A Roma
Adesso
Io vorrei ripercorrere rapidissimamente
Quelli che sono stati i rapporti fra un attimo all'incrocio
Nel segno come abbiamo detto di fedeltà Croce questo libretto che raccoglie il tre conferenze
E che è un unicum perché Mattioli diceva disse io sono una persona che
Car Sordi pubblicazioni proprie ma un un tolto di pubblicazioni di lettura altrui
E è una persona che amava fare piuttosto che che non elaborare scrivere o telefonare anche invece scrive
Il per il primissimo contatto allo scoperto per caso
Devo ringraziare la professoressa la dottoressa Francesca Pino cadesse in pensione ma che a settembre pubblicò una biografia scientifica di Raffaele Mattioli per il Mulino dal malloppo di oltre trecento pagine
La quale ha trovato una lettera di Mattioli che del sessantacinque a Prezzolini
E che non era mai saltata fuori quando lei dirigeva gli archivi
Da Banca commerciale perché è nei faldoni della Ricciardi faldoni arricciate sono finiti al Centro apice che è una specie di Centro manoscritti dove vengono custoditi archivi di personalità eminenti o biblioteche e questa lettera del sessantacinque di Mattioli nasce da una lettera di Prezzolini Pecchioli in come criticava abbastanza pesantemente la pubblicazione di un libro Ricciardi che era la bibliografia degli scritti di Benedetto Croce
E aveva del suo mo'le sue idee e il Suma attuazioni
A quel punto Mattioli prende la penna risponde e difenderà proprio pubblicazione
Non solo dice due cose uno
Che aveva letto il che aveva letto un profilo il primo profilo di cruccio pubblicato sempre da Ricciardi quand'era ancora Ricciardi il vecchio predittore Anatoli
Di un centinaio di pagine e che lo aveva digerito pensate nel mio centootto Mattioli era del novantacinque aveva tredici anni
I fatti dice quando era ancora adolescente e poi
Aggiunge Mattioli
Che riconosce
Attraverso questo scritto questa lettera Prezzolini riconosce l'influenza che ha avuto per lui e per molti la sua generazione il gioco nella rivista la voce
Sulla forma dice esattamente tre righe alla voce devo molto e non posso dimenticarlo dei quindici ai vent'anni è stata Instrumental tra me come per non pochi della mia generazione
Aveva tantissime cosa avrebbe avuto da raccontare Matteoli e per caso ogni tanto si trova qualche frammento quella che ci consente di costruire la la vita a sapere che questa rivista è stata molto importante state dette per un certo periodo per Sorin e poi
Non mi ricordo ciò che poi forse Ojetti poi quei tornato Prezzolini eccetera ma e era una rivista che nasceva in funzione
Di portavoce di quelle che erano le stanze anti positivistica di quel periodo e quindi nuove perché va a mescolare a voci di vario tipo che che correnti di di diverso tipo pragmatismo se intuizioni estetiche razionalistica
E la questa differenziazione di di
Personaggi che collaboravano
La si vedeva sì rivede anche nei nomi delle persone che che Cecchi descrivevano come avendo la Giovanni padre Salvemini Cecchi
Murray Einaudi Luigi e mi gentile illustri ai tempi in cui non avevano ancora litigato
La Sarfatti e lo stesso Mussolini qualche volta
E cosa che interessano in questo momento Benedetto Croce
Al
Ma di questa testimonianza indiretta il primo documento che noi abbiamo questa notizia
Io ho potuto vedere un blocco di libri di Croce che sono in carica nella casa della famiglia Matteoli
E il primo libro di Croce
Che cioè si e si chiama Teoria e Storia della storiografia contesto molto famoso
Che ha una
Segue l'appartenenza divina di Mattioli che dice gennaio mille centodiciotto cioè lui alla fine della guerra quando stava per andare a Fiume con D'Annunzio cosa che non ho detto una sola non posso dire tutto
Aveva comprato e immaginiamo letto questo testo poi c'è la fotografia di cui si è detto
E poi c'è un racconto di documentazione che va circa dal venti al trentacinque nessun documento per quindici anni
Però anche qui
Ho avuto fortuna
E ho scoperto
Ecco
Attraverso la lettura di un libro in bozze di Mimmo Franzinelli dedicato a Croce il fascismo che uscirà nel l'anno prossimo perché ancora molto dark
Lui è che è uno specialista di scusa di di Archivio centrale dello Stato che ha sostato ha sviscerato il possibile nelle nelle carte della polizia politica cioè dell'opera
Ha trovato un elenco richiesto da Mussolini rimandato gli dalla da Bocchini Krakauer polizia politica di tutti gli abbonati alla critica
Questa è una cosa che fantastica la data e mi novecentotrentatré quindi un piccolo ma c'è un piccolo spiraglio documentario su questo periodo in cui non non c'è nulla
E si scopre innanzi tutto che gli abbonati erano in quel periodo
Mille
Tarcento che per una rivista culturale sarebbe oggi un numero cospicuo che comprendeva sia ovviamente i simpatizzanti Croce con gli antifascisti ma comprendeva anche i gerarchi che voleva essere informati e comprendeva anche prevedibile con qualche nome significativo i nomi di di personaggi che erano in qualche modo avevano dovuto ha voluto fare i conti con il fascismo e quindi Ugo Ojetti Mario Missiroli col percorso non esattamente rettilineo Schiaffini pattini lo stesso Ulrico Hoepli termico padre
E e gentile stesso che voleva essere informato naturalmente di quello che pubblicava suo amico nemico e quali sono i no alcuni dei nomi perché
Naturalmente
Non ne posso leggere più di alcune Alberto Albertini
Che è stato direttore del Corriere della Sera
Giulio Carlo Carlo Argan
Alcuni più giovane con i più vecchi naturalmente Bernard Berenson Dragona tra critica Ranuccio Bianchi Bandinelli
Piero Calamandrei
Guido Calogero che è stato intimo di Benedetto Croce
Alessandro che la spesa Casati il
Soltanto
Ministro anche della
Della guerra
Gaetano De Sanctis
Storico dell'antichità Luigi Einaudi
Stefano Jacini cattolico democratico Alessandro Levi da cui prendono nome lo zio di mio padre
Riccardo Lombardi che era giovanissimo immagino sarà nel trentatré già accaduto vent'anni
Giorgio Pasquali grecista
Luigi Russo
Carlo Sforza e mi fermo qui politico ma ma chi soprattutto
Raffaele Mattioli
Antonello cerca
Pone
Mio padre
Mio padre in una sua lettera
Io so scritto che non non è stato mai pubblicato
Parla
Dell'antifascismo che emanava allora che era questa era la guida per tutti la rivista la critica c'era Galanda gli Arturo Carlo Jemolo presentano dice espressamente
Dobbiamo fare
Scrisse
Che Croce era virgolette
Un inerme intoccabile vessilli foro dell'opposizione liberale al fascismo
Questo era uno dei
Due punti che voglio trattare
Perché c'è come ha detto voglio tagli devo tagliare i due punti voglio trattare che uniscono
E accomunano
Oltre a tanti altri Croce e Mattioli
Innanzi tutto l'antifascismo
Allora è vero che c'è stato un periodo tra il ventitré e il ventiquattro in cui cruccio avuto delle esitazioni è ben noto
Temeva fosse l'avvento del bolscevismo
Comunque dal venticinque col Manifesto degli intellettuali antifascisti la sua posizione è sempre è stata netta e andrà avanti per vent'anni in questo modo si dice che aveva avuto un trattamento privilegiato è stato detto
No privilegiato
E dovrà fare attenzione Mussolini perché crociera la persona estremamente conosciuta all'estero sarebbe stato complicato
Su giustificare qualche suo arresto cosa ha fatto Mussolini
Gli ha messo alle costole nel senso che la polizia politica nel senso che tutte le lettere tutte le corrispondenze tutte le visite erano descritte terrificante in notate in documenti d'archivio
E poi Croce non era
Una come dire una persona che attaccava frontalmente ma
Certi suoi giudizi sia su personalità del fascino Gentile se ne sulla critica se ne prende tutti i colori ma anche altri lo lo fa sempre come fosse una una sede scientifica
E però la sua forza innegabile lo stesso per quanto riguarda eletti cosiddetto compromissioni
Lei ha avuto anche lui qualche una compromissione che io francamente approvo emigrò in buona compagnia perché Galante Garrone pensava anzi è lui che mi ha dato quest'il proposito il giuramento dei professori
Il Rettore professore sopra ed è stato detto questa classe il profilo che sta classe privilegiata Hunt solo dodici su mille duecentocinquanta annua si sono rifiutati di giurare han perso il posto
Eccetera
Tutti i professori che sono andati da Croce a chiedere un parere
Hanno avuto come risposta
Rimani
Molto più importante che tu rimanga al tuo posto tu posso esercitare otto funzione pedagogica anche incrinando ti a questo sopruso che poi era questa quindi là dove forse
Non capisco esattamente le suo
Sua decisione quando nel trentacinque siamo nel dicembre trentacinque doppio all'inizio alla campagna d'Etiopia ce la giornata tra fede e tutti vengono richiesti limitare le fedi e L'Unità come tutti o come quasi tutti la medaglietta Doro
Da da senatore
Questo
Mi ha fatto venire in mente un altro episodio siamo in America nel quarantuno quarantadue cioè il professor Roberto Lopez diessini medievista
Esule poi andrà a Yale sarà per tutta la vita a Jena insegnare storia medievale edito da Einaudi dice il teste eccetera
Il quale
Pare mi è stato raccontato tra moglie
Una sera con amici a New York appunto in salvo
Parlava della campagna d'Etiopia
E
La moglie era belga
E lui
Commento
Sette Commenda ancora nessuno
Cioè lo spirito patriottico
A era stato toccato comunque ovviamente niente lì erano con l'idealismo fuori tempo c'erano stati dei passati nella l'iprite eccetera
Però il fatto che anche uno come come Lopez tutto sommato avesse avuto quasi un un fremito di di simpatia nei confronti
In questa impresa
Mi rende più tollerabile il fatto che anche Croce due lancia medaglietta
Dobbiamo Yanez c'abbiamo verso la conclusione sì il per quanto riguarda Mattioli dimenticare quella dedica no no presta la faccia no una definisco sull'antifascismo di Mattioli perché
Mattioli essendo a capo di una grande banca ovviamente pagava anche lui sui pedaggi nella relazioni alla Banca commerciale eccetera
Sergio Solmi letterato
Al impegno assunto domanda Mattioli come capo d'ufficio legale si domandava come mai potesse
Dui stare a quel in quel posto pur pur essendo notoriamente un un antifascista
E lo lo disse così
Dice al fine compresi
La cosa si spiega con la sua attività abilità diplomatiche la simpatia personale che ispirava ma soprattutto con rapito diffondersi della sua fama Quark quando il quale economista e finanziere
Fama che rifusione pienamente quando Mussolini in persona lo designò a salvare la pericolante baracca delle banche d'interesse nazionale di dalla crisi che negli anni Trenta partita da Wall Street
Stava mandando in rovina mezzo mondo
Quindi
L'antifascismo era ben noto quello di di Mattioli quello di Croce ne abbiamo già parlato
Cito soltanto il famoso intervento alla
Nel corso del di dibattito al Senato sugli spalti lateranensi quando qualcuno disse
Che Parigi val bene una messa e Croce molto fermamente rispose come come stato per Enrico di Navarra poi Enrico quarto
Parigi val bene una messa
Come che sia accanto o di fronte agli uomini che stimano Parigi valeva bene una messa
Sono altri per i quali l'ascoltare o no una messa è cosa che vale infinitamente di più di Parigi perché è un affare di coscienza e torniamo al punto anche dal del testo citato Tiscali
Il secondo punto è l'ultima delle quello della protezione degli ebrei laddove il mio padre fu mandato
Cito solo il caso mio padre madre ce ne sono tantissimi che sono stati protetti da Croce protetti da da Mattioli
Ride per esempio
Giorgio Di Veroli che era un grande capo della della parte industriale della banca
Il mio padre andò nel
Nel mille novecentotrentotto in Perù mandato da da Mattioli
Che se perché cercava di andar via d'anima di andare a lavorare in qualche università americana una una lettera di raccomandazione
E Croce non perde un secondo siamo nel prendeste in quindici dicembre trentotto
Certifico che conosco di persona da oltre quindici anni tuttora Antonello Gerbi
Che uomo di molta viva culture ed ottimo scrittore ha pubblicato tra l'altro due volumi sua politica settecento e sulla collina del romanticismo Dotti
E assai acuti nel giudizio che erano i primi di una vasta storia alla quale egli attendeva della scienza politica nei secoli diciottesimo e diciannovesimo e che rimasta esclusa sospesa che la regione dei doveri di ufficio dall'assunto
Come il funzionario di banca ecco perché mi pare laudi filosofo domato domato negli studi perché dove dedicarsi alla banca
Questa lettera pur non è servita perché mio padre rimasto in più per dieci anni però una dimostrazione di integrità di di
Benevolenza di serietà da parte di Croce
Che poi si estendeva tanti che lo frequentavano i premi in quell'epoca tra cui Eugenio Colorni Massimo Primo levi e altri
Arriviamo a
Una dedica aria materna non me lo dimentico
Sì voglio solo dire quella del già detto del volume dei carichiamo spot
Nel in poi in fase di borsa
Ricordiamo innanzitutto ricordiamo
Perché adesso arrivo ma e questa è una dedica che che a stampa l'altra la dedica a mano pratica Standa e delle delle vere cinquantadue uno delle ultime cose che pure pubblicato Croci indagini sulle i teleschermi ti fino filosofici
E la dedica dice dedico questo volume a Rampelli Mattioli che mi ha dato vita continue prove della sua amicizia in questa età della vita in cui dell'amicizia si sente più forte il bisogno ed essa torna più care
Queste e l'Api l'altra che ho trovato nel nelle carte Della famiglia nidi per famiglie e in
Una dedica al Tour due ai tre volumi di anni tutti di varie letterature
Pubblicati nel quarantuno da Ricciardi era dedica dice questo e chiudo ovviamente
A Raffaele Mattioli con amicizia e grande comunanza di sentimenti CIM platea
E in cui forse alla sua parte la comunità d'origine abruzzese Benedetto Croce
Con scritto Pierfrancesco dai
Per concludere questa mattina
Buongiorno buongiorno a tutti grazie per quest'invito io devo dire che ora non so quali sono i vincoli di tempo mi sembra che ci siamo ma non sia o da da no no appunto
Comunque
Io non ho moltissimo per noi non è un problema perché non ho moltissimo da aggiungere perché io chiedo scusa però
No faccia come domani
Signori con Mattioli aggiunge
Non so puntano solo vorrei
Sarebbe interessante magari
Assicura tema emanazione cose nella
Signora è stato perfetto il professor Pierre versato perfetto io a questo punto vi chiedo scusa se accelerano un po'però
Chi fa questo mestiere che faccio io devo molte volte essere anche non dico sgarbato ma creare anche qualche problema io chiedo scusa umilmente
Passo la parola al dottor gare ma io sarò brevissimo perché devo dire che stato già detto molto
Vorrei sottolineare un paio di aspetti che pure già sono stati illustrati quantomeno accennati è uno è la capacità di Mattioli di aggregare intorno a sé
Persone di e di grande qualità e su questa e devo dire che la capacità delle persone
Che che più ci danno nella storia non solo sette nell'economia negli aspetti economici ma nella cultura cioè non solo la propria capacità di realizzare ma anche quella di intravedere le persone che possono proseguire nell'attività possono arricchire quel tipo di attività e in questo Mattioli avuto con il papà di Sandro Gerbi con altri personaggi insomma l'ufficio studi dopo il Papa chiamo Ugo la Malfa nella parte organizzativa della banca ci fu un supporto particolarmente rilevante di Giovanni Malagodi che è stato ieri organizzatore della della banca dopo la crisi
E e devo dire che in questo io che non ho avuto la fortuna addetti di chi mi ha preceduto di conoscere direttamente personalmente o quantomeno indirettamente ma molto approfonditamente matti Orio l'ho conosciuto per le letture che ne ho fatto
Mi ha colpito il fatto che una persona con una cultura umanistica così approfondita
E avesse dedicato la sua vita a all'attività bancaria
E di fatto ci fosse questo connubio così stretto così reciprocamente arricchente tra la sua attività professionale quella bancaria e quella umanistica
Che era rivolta invece ad altri ad altre attività che erano sicuramente di promozione ma anche di studio personale perché poi era persona che studia versa esteso e questo suo amore per lo studio lo riversa anche nell'attività bancaria ma non solo nella parte diciamo dell'analisi tecnica del credito e quant'altro
Ma proprio nella convinzione che per esempio lo studio dell'economia fosse un elemento essenziale lui nella banca crea un ufficio studi che diventa un modello per l'ufficio studi che sarà della Banca d'Italia successivamente
Ed è di fatto l'ufficio studi che Louilt promuove e crea perché capisce che è funzionale all'attività bancaria perché fino ad allora il credito e dell'origine della grande crisi degli tra la fine degli anni Venti inizi anni trenta veniva concesso molto intuito persone a ai grandi proprietari di aziende in prese
Familiari italiane che con senza grossi limiti di ripartizione diciamo del rischio
E invece lui intuisce dopo la crisi dopo aver appunto promosso anche con dei suoi scritti
Questa divisione fra il credito commerciale che devono fare le banche ordinarie e il credito finanziario che devono fare invece banche specializzato in quel tipo di attività
Lui capisce che anche per il credito ordinario è fondamentale la conoscenza la conoscenza dell'economia e servono ufficio studi che conosca l'economia reale del Paese serve chi conosca i settori dell'economia perché la banca presta a delle imprese che lavorano in determinati settori economici quindi nasce questa cultura dell'approfondimento
Del dell'economia reale per far sì che il credito venga erogato venga effettuato dalla banca secondo dei criteri di merito
E per fare questo si avvale anche appunto della riorganizzazione delle filiali operata da Giovanni Malagodi il quale crea un modulo cosa che oggi apparentemente può sembrare
Come dire una banalità burocratica di fatto un modulo
Che è diventato poi storico nel settore bancario perché era un modo attraverso il quale colui che doveva erogare il credito doveva registrare una serie di elementi di conoscenza della controparte e per avere questi elementi di conoscenza dalla controparte
Oltre che credere a ciò che gli diceva
Il futuro debitore della banca la banca dove aveva anche degli elementi propri di conoscenza del settore economico che andava a sul quale andava di investire e questa era la sua capacità di come dire era l'estrinsecazione di questa sua amore per il conoscere per l'approfondimento trasportata nel nella sua attività professionale che era l'attività bancaria
E e tutto questo Luís lo lo pratica fino a apportarlo appunto anche a una serie di note di informative che poi passava ai vertici della politica quando diventa di fatto il suggeritore della riforma bancaria del trentasei
E poi successivamente nel quarantaquattro appunto già è stato citato con la proposta di creare Mediobanca come una delle occasioni per creare anche in Italia quel mondo che oggi si chiama del Corporate Banking quindi del del settore bancario dedicato alle imprese che ancora in Italia non era sviluppato
E tutto questo in un'epoca in cui di strumenti della vigilanza bancaria operata dalla Banca d'Italia erano ancora piuttosto modesti cominciava a svilupparsi all'ora
E ricordiamo che appunto nel trentasei proprio a seguito di questa crisi che nasceva dall'eccesso di credito concesso alle grandi in prese
Lui propose che il il settore bancario venisse distinto e questo avviene per via di una legge che sostanzialmente determina una separazione fra Credito Commerciale credo finanziario successivamente nel novantadue parliamo quindi di storia di trent'anni fa
Siamo andati invece nella direzione opposta ma questo perché quindi siamo tornati al concetto di una banca cosiddetta universale che può svolgere tutte le attività bancarie sia di credito
A breve termine ti creo a lungo termine a questo perché nel frattempo gli strumenti della vigilanza bancaria
Sono cresciuti enormemente ma Mattioli fu il primo a capire il rischio che invece il credito a breve termine
Operato in maniera anche eccessiva
E avrebbe potuto determinare in caso di una crisi economica perché non dimentichiamo che la crisi del trenta nasce provoca una crisi di liquidità che poi lo stesso tipo di crisi
Che ahimè ha colpito per dire che gli episodi più recenti le banche americane marzo marzo scorso
è stata una crisi di liquidità determinata dal fatto che si crea un'incongruenza fra il tipo di attività creditizia che svolge una banca e il tipo di raccolta dei fondi che esercita con la banca
Oggi fortunatamente in Europa unitaria
Grazie alla Banca d'Italia grazie alla Banca centrale europea questi fenomeni sono ben controllati all'epoca non lo erano e ci vuole una legge che determinasse
Questa distinzione di attività
E voglio chiudere soltanto con un elemento interessante che proprio da questa esperienza di vita che aveva avuto Mattioli
Con la crisi bancaria del trenta e il doversi trovare di fronte ad una banca da rifondare e che lui in pochi anni riportò
Insieme appunto ad un gruppo di Titti colleghi giovani colleghi che lo supportare questa attività altri portò la Banca d'essere un modello per tutto il settore bancario italiano e diventare una banca
Molto rispettata e e dire la banca più rivolta verso l'estero fra quelle che c'erano in Italia la Comit era la più internazionale internazionalizzata delle date banche italiane
E Lou però ebbe una tale come dire scottatura dalla vita diciamo appunto dalla crisi finanziaria del del trenta determinata da questa Commissione fra finanza accredito e grande impresa
Che nella vita professionale successiva
Ebbe una sorta di preferenza nei confronti della piccola e media impresa perché la vedeva come diciamo un elemento di maggiore stabilità di maggiore possibilità di conoscenza della controparte laddove invece nella crisi precedente
Arriva incontrato evidentemente qualche difficoltà da parte dei grandi capitalistiche
E non avevano saputo gestire con oculatezza il credo che gli era stato erogato chiuso soltanto e comunque secondo le note si ringrazio comunque per la migrazione alto
Grazie grazie al dottor Biagi allora innanzitutto io ringrazio il dottor Gaggi ringrazio soprattutto Antonello Gerbi per la sua illuminante relazione
Il taglio di i nostri sa Sandro Gerbi milioni di Antonello Gerbi quello che io voglio dire e che queste cose che abbiamo ascoltato stamattina sia la parte relativa alla figura di Eugenio Scalfari sia tutto ciò che l'abbiamo ascoltato adesso da Marta Herling da Sandro Gerbi dal dottor Biagi
Faranno parte di una pubblicazione nove oramai abbiamo anche acquisito cui mi rivolgo al mio angelo custode
Il professor Nicola parto lascio Cal un altro angelo custode che il professor versarvi lo ferisce noi vogliamo documentare lasciare qualcosa di quello che abbiamo riflettuto insieme ai nostri interlocutori nel corso di questi anni credo che quest'anno la sostanza delle cose che abbiamo affrontato siano talmente interessanti che forse bene lavorarci su questa cosa lo documenteremo che lo lasceremo in eredità a chi tra qualche anno
Continuerà questa nostra avventura del Premio Benedetto Croce io quindi ringrazio tutti quanti
Oggi pomeriggio c'è la festa finale
Io non voglio spaventare il professor Chiudinelli Rendina non voglio spaventare nemmeno il proprio il dottor Bravi che sta praticamente i per arrivare faremo in modo che la sostanza delle cose che ci dobbiamo dire nascano anche dal fatto che stiamo concludendo un'avventura di otto mesi
è la presenza del dottor Gubinelli renderà e del dottor Bravi da spessore ulteriore a questa nostra avventura
Mi chiedo e chiedo scusa se sono stato ancora qualche volta
Costretto a fare qualche segnale però credo che sia mobile noi dobbiamo ringraziare chi è stato affianca noi in tutto questa grande avventura di questo anno
Ci vediamo nel pomeriggio alle diciassette in piazza