Presentazione del volume "La giustizia penale di Alessandro Manzoni" di Gaetano Insolera (Mucchi Editore 2023)

Penso che
Buona sera
Buonasera a tutti
Diamo il via l'iniziativa se volete prender posto ci sono ancora un po'di sedute
Altrimenti se non ce ne sono abbastanza provvediamo immediatamente
Come come tutti sapete la presentazione di oggi
è la presentazione
Del recentissimo saggio del professore Insolera la giustizia penale di Alessandro Manzoni uscito per mucchi editore nel due mila ventitré
Abbiamo anche la colonna sonora gentilmente offerta
Perché due parole sul perché come extrema ratio abbiamo deciso di presentare questo libro di organizzare questa iniziativa ma prima di queste due parole lasciatemi presentare gli ospiti che sono qui con noi oggi io poi non vi ruberò troppo tempo
Perché avremo Giuseppe Porto nera dottor Giuseppe portone era nostro socio lo conoscete bene anche e soprattutto Forlì inferno dell'istituto Bruno Leoni non che
All'università Cattolica di Milano presta assistenza la carte delle di diritto civile però noi l'abbiamo sempre valorizzato su altri profili
Dicevamo gli ospiti che sono con noi oggi ovviamente l'autore professor Gaetano Insolera avvocato penalista e professore il diritto penale presso l'Università di Bologna Alma mater studiorum
In ordine sparso Lorenzo Zilletti avvocato penalista e responsabile del Centro studi Aldo Marongiu dell'Unione delle camere penali italiane anche Luís
Orgogliosamente edicola presidente socio della nostra associazione Amico della nostra associazione
Guido Vitiello l'avete visto ormai tante volte sui nostri schermi e in presenza in un altro caldo pomeriggio era giugno non era luglio di tre anni fa forse un po'di più due mila diciannove
Eravamo al baccano quella volta oggi siamo qui Guido Vitiello e professore associato presso il dipartimento di comunicazione riserva e ricerca sociale alla Sapienza di Roma e saggista scrive per il foglio
Noi lo stimoliamo sempre sul versante della giustizia penale perché anche su questo profilo non solo a tanto da dire
Matteo Marchesini Matteo Marchesini è stato già nostro ospite a novembre quando presentammo un altro importante saggio in quel caso era su Sciascia oggi parliamo di Manzoni
Anche Luigi è un ormai volto noto per i nostri soci era stato più volte nostra ospite on line e in presenza Matteo Marchesini al critico letterario saggista scrive sul foglio che tiene la rubrica critiche ai militanti su radio radicale
Ora dicevo dopo aver presentato gli ospiti quali sono le ragioni che ci hanno spinto a organizzare questa iniziativa poco più di un mese fa anzi poco meno di un mese fa presentavamo un volume su Beccaria
Di Filippo Dejan edito dal Mulino oggi ci ritroviamo a parlare di Manzoni si potrebbe dire che come dire restiamo in famiglia perché al di là del fatto che entrambi sono due sono stati più grandi
Figure dell'Illuminismo milanese sono anche legati da parentela al di là di questo la ragione vera per la quale non intendiamo con continuare insistere sulla presentazione di volumi come questo è che crediamo che la nostra missione di divulgazione di un diritto penale liberale costituzionale è minimo non possa che passare anche e soprattutto attraverso iniziative che ci riportino alle basi
Ai principi fondamentali che dovrebbero orientare questo tipo di programma questo tipo divisione questo tipo di concezione del diritto penale non tanto perché gli aspetti tecnici e le iniziative diciamo così più rivolte agli addetti ai lavori non siano importanti abbiamo realizzato tante iniziative anche di quel tipo
Ma perché pensiamo
Che la problematica della questione penale sia prima e soprattutto di tipo culturale sia soprattutto un problema di approccio alla materia
In un qualche modo di pre giudizio anche rispetto ad esso
E allora rivedere rileggere rianalizzare figure come quella di Manzoni anche attraverso la lente penale così come fatto nel saggio che oggi presentiamo è un'opera fondamentale per
Come dire approcciarsi
Alla disciplina con questa lente prospettica rubo una cosa che ho ho visto scrivere da Marchesini proprio in questi giorni
Perché è ancora attuale il pensiero di Manzoni sulla giustizia penale perché la colonna infame sempre più alta
è sempre più alta e effettivamente al netto
Degli esecutivi che si alternano che si sono alternati negli ultimi anni al netto delle riforme delle controriforme
Prima riforma Cartabia oggi forse la riforma Nordio
In realtà il nucleo essenziale del diritto penale liberale è il vero assente
Di tutte queste iniziative di tipo politico
E allora le armi che abbiamo una disposizione non possono essere che quelle della riflessione sui principi perché senza questa riflessione qualsiasi tipo di iniziativa rischia
Di trasformarsi
In qualcosa di
Per carità utile per carità formativo come si usa dire ma forse vacuo
Nella vera analisi politica perché il diritto penale non può mai almeno dal nostro punto di vista prescindere da un'analisi di contesto che
Inevitabilmente emerge
Sia inattualità che in futuro ma guardando anche al passato riprendendo Autori col Manzoni e non sono perché poi da qui in realtà come vedrete anche grazie alla moderazione del nostro Giuseppe a cui passerò tra poco la parola tanti saranno gli autori che emergeranno alcuni li abbiamo già visti altri forse no penso a Sciascia soprattutto che ci possono aiutare appunto a intendere la giustizia penale così come noi cerchiamo faticosamente anche col caldo infatti grazie per essere così nonostante
Diciamo così la le alle avverse condizioni climatiche
Per riportare io dico riportare ammesso che sia mai esistita in auge quest'idea di diritto penale liberale quindi grazie a tutti da parte del direttivo l'extrema ratio lascio la parola Giuseppe portone era buona presentazione
Grazie Francesco soprattutto grazie per
A al tema
Rivolgendomi a te ma tutta la sedazione extrema ratio appunto per avere l'intelligenza la capacità anche di organizzare e venti come quelli di stasera e di coinvolgimento quindi di farmi uscire un po'dal recinto del diritto civile occuparmi di temi che come è stato già detto sono soprattutto culturalmente importanti
Io prima di svolge eredi in modo puntuale fedele il mio ruolo credi moderatore qualcosa volevo volevo dirle anch'io
Volevo dirla anzitutto partendo un po'da quello che
Secondo me il senso di di un'occasione come questa e cioè di che cosa voglia dire approfittare della presentazione di un volume come quello del del del professore Insolera e il la la prima è ovvia cosa da dire è che è un omaggio Alessandro Manzoni è un omaggio a un grandissimo italiana un gran lombardo come si è detto ma diciamo italiano in una data non casuale visto che quest'anno anche se ahimè un po'sottotono si sono festeggiati abbiamo festeggiato i centocinquant'anni che pure dalla dalla travolte comunque è stata un'occasione per ritornare e un po'a Manzoni e in questo modo insomma
Valorizzare quello che la figura di Manzoni l'insegnamento di Manzoni ci dice soprattutto rispetto alla alla giustizia penale che io trovo anzi come modo di rappresentare visivamente mostrando appunto un libro che di Manzoni e che questa sera per ovvie ragioni immagino
Verrà più e più volte citato in questa edizione perché secondo me questa edizione della Storia della colonna infame pubblicata da Sellerio è un po'la sintesi migliori delle idee e dei valori che un'associazione come extrema ratio e chi e vicino extrema ratio concepisce valorizza perché non solo questo è un libro di Alessandro Manzoni e anche l'edizione con la nota di e Leonardo Sciascia che per me personalmente è stato importantissima questa nota cui per avvicinarmi a quella sintesi di valori che definiamo garantismo e non a caso e l'edizione con cui Enzo Tortora
Al momento della cremazione voluto essere e seppellito e insomma facile ricordare che trovare in Enzo Tortora probabilmente la personificazione
E di tutto quello che essere ripeto con questa sintesi che il garantismo significa e e vogliamo essere e tanto si potrebbe dire per l'appunto sulla sull'operato che stasera pretendiamo una sola cosa voglio dirla
Anch'io prendendo spunto da un po'di questi posto che Matteo pubblicata sulla pagina Facebook quasi come preparazione
All'evento di stasera quello cioè in cui riportato il quelle dialogo fra un insegnante un allievo sul protagonista dell'opera di di Manzoni domanda enorme a cui non si può rispondere che però insomma probabilmente tra questi protagonisti quello che più ci interessa che probabilmente stasera farà un po'la parte del leone e l'uomo nel senso della natura umana delle passioni umane e come il professor Insolera
Magistralmente sottolinea nel suo libro come quelle passioni umane continuino a per vestire qua rischiano di per vestire l'amministrazione e la giustizia
Come lo era ai tempi della colonna infame come lo era qualche anno prima ancora nella storia indirettamente dei Promessi Sposi e come lo è successivamente e come allora ancora ancora oggi e quindi questo testo che oggi presentiamo è che
Lo vedete anche materialmente agile ma e profonde denso e è una lettura colte anche dal del respiro letterario importante che non può mancare visto visto il i lo l'oggetto per l'appunto del del suo studio detto questo appunto come ci occorre aggiungere tante cose ma il mio compito è molto più modesto e limitato
A a gestire il traffico per così dire e approfittando del Criterium dell'alfabeto rovesciato partirei proprio da Lorenza esatto da una volta tanto da Lorenzo Zilletti in questo modo iniziamo e poi concludiamo professore con un giurista e in mezzo due non giuristi a conferma di quello che diceva Francesco
E cioè sul fatto che prima di tutto conta la cultura e non necessariamente solo la tecnica giuridica grazie Lorenzo
Beati gli ultimi perché saranno i primi mi sembra che questo sia il precetto che ha portato il per darmi subito la parola ringrazio l'associazione di cui faccio parte di cui sono molto fiera di fare parte per avermi invitato in quest'occasione a parlare di questo libero di Gaetano Insolera non uso il diminutivo perché il diminutivo avrebbe un senso solo ai fini di soppesare né la la la la quantità numerica delle pagine ma come spesso accade negli scritti Brevi sono contenute
Riflessioni estremamente profonde estremamente significative quindi io non lo chiamerò nel librone libretto nel libriccino chiamo libero perché di questo si tratta
Quando Gaetano Insolera mi aveva preannunciato di essersi messo a lavorare a questo libro
Mi sono subito domandato mi sono subito dato una risposta
Circa il fatto che questa sua intenzione non fosse mossa soltanto da un intento celebrativo
Certamente la coincidenza della richiesta di pubblicazione è quella cronologica che è stata appena ricordata nell'introduzione ma credo che la l'intenzione che sta alla base di questo studio di questo libro
Sia quella di attualizzare in qualche modo la riflessione sul pensiero
Penalistico di Manzoni e quindi fornircela come strumento per come chiave di lettura per analizzare quella che la giustizia penale dei nostri giorni credo che questo sia al fondo il Saint
Sto dell'operazione segnalo a tutti un paragrafo capitolo anzi undici di questo volume che si intitola un esercizio
Credo che lo spirito sia proprio in quell'esercizio che dà il titolo a quel capitoletto e che spiega il perché ci si sia voluti dedicare al pensiero penalistico di Mancino allora nei pochi minuti che ho a disposizione
Raccolgo la sfida e non faccio molto di originale perché i fili rossi che legano Manzoni al nostro momento storico e anche a quello immediatamente del nostro recente passato sono già stati evidenziati
è stato evidenziato per esempio il merito che ebbe Leonardo Sciascia nel rilanciare la pubblicazione della Storia della colonna infame
Libro sostanzialmente sconosciuto
Ai più nel nostro Paese e nel quale del quale nella esperienza scolastica credo della stragrande maggioranza di noi a prescindere dalle generazioni non viene né manco sfiorato siamo
Come dire tutti concentrati per forza di programmi ministeriali sui Promessi sport su cui poi Gaetano Insolera spende riflessioni altrettanto importanti ma trascura la Storia della colonna infame
E allora lego Sciascia Manzoni riportando vi un pensiero di Leonardo Sciascia che sta dentro un un lavoro di Sciascia la strega e il capitano che è dedicato anch'esso ha un processo milanese del Seicento il processo per stregoneria nei confronti di Caterina Medici
Della strega e il capitano
Quindi siamo pochi anni prima sostanzialmente della vicenda che invece è quella della colonna infame mille seicentotrenta qui siamo un po'prima ma
L'affermazione di Sciascia è questa terrificante è sempre stata l'amministrazione della giustizia e dovunque
Specialmente quando fedi credenze e superstizioni ragion di Stato ragion di fazione la dominano vi si insinuano ecco
Io vi inviterei a riflettere molto attenta mente su questa prima affermazione che o così tratto e tolto da lasciarci
C'è quello specialmente quando fedi credenze che sembra avere un peso ma in realtà il senso della riflessione sta secondo me nella prima parte di quella frase ed è per questo che
Manzoni ci serve il suo pensiero ci serve a analizzare il tema della giustizia penale dei giorni nostri
Sempre e dovunque quindi l'amministrazione della giustizia nella chiave di lettura lascia Shana a se vogliamo usare categorie penalistiche un elemento essenziale
Che è quello di essere terrificante
E il fatto poi di fedi credenze e superstizioni ragion di Stato eccetera che vi si insinuano la dominano diventa un specialmente quando quindi quasi un elemento accidentale quasi una circostanza aggravante rispetto a un reato già consumato
Prima provocazione
Seconda riflessione quella con cui poi chiudo questo mio breve intervento introduttivo è quindi quello di raccogliere raccogliere la sfida che ci viene l'esercizio che si viene invitati a fare quindi quello di domandarci se e quanto sia cambiato naturalmente
Tenendo ben presenti quelli che sono l'evoluzione di significative che vi sono state tra vinse i cento e il due mila ventitré saremmo evidentemente antistorici e pazzi a affermare che nulla è cambiato dentro c'è di tutto dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo la rivoluzione francese illiberali tutto quello che sappiamo ma alla fine di questo percorso c'è qualcosa che comunque resta c'è qualcosa che comunque costante dominante per esempio oggi ci sarebbe da attendersi che in Italia l'amministrazione della giustizia
Diciamo riscuotesse una interiorizzazione dei principi costituzionali da parte di coloro che ne sono officianti
Magistrati vincono un concorso e sitting giurano fedeltà alla costituzione nel l'esercizio dell'ufficio e quindi giurano fedeltà all'inviolabilità di libertà personale domicilio
Giurano fedeltà al principio di libertà e segretezza di corrispondenze comunicazioni al principio di soggezione del giudice alla legge
Alla presunzione di non colpevolezza al divieto di pene disumane non riso Celsan ai principi di legalità penale e processuale
Ai principi di terzietà imparzialità del giudice al principio del contraddittorio in consiglio in condizione di parità tra le parti
Ecco ma
Noi che e
Lavoriamo dentro questo mondo o comunque chi sia costa a l'amministrazione della giustizia
Può poi dire che questi officianti sono così fedeli a questo giuramento a questi principi
O se ne discostano e questo discostarsene
Se vogliamo fare degli esempi con la mediatizzazione esasperata degli atti
Processuali di indagine con gli arresti spettacolo con l'abuso del carcere preventivo con i sequestri di interi patrimoni al fine di futura confisca
Con con l'assegnamento che ancora viene riposto in ogni dabbenaggine della storia
Con lo strascico di luoghi di detenzione che sono assimilabili abolisce dantesche o a discariche umane
Con la sepoltura in vita dei dannati al quarantuno bis
Ecco mi domando e con questo chiudo questo mio intervento non replicano forse sotto il velo di uno Stato costituzionale di diritto che esiste solo sulla carta
Cioè la carta costituzionale
Quelli che sono i peggiori attrezzi che maneggiavano
Uomini del Senato milanese e coloro che
Portarono a compimento quella terribile vicenda che sta nella colonna infame ecco questa è un'ulteriore provocazione un'ulteriore domanda che io porgo naturalmente a chi mi segue a voi che ascoltate e credo che riflettere sul lavoro il pensiero di Manzoni
Nel
Guardando al Seicento serva davvero a comprendere anche a capire a cercare anche di contrastare quello che ancora sotto i nostri occhi con diritto circonda gli adeguamenti i tratti di corda non sono più tratti di corda ovviamente ma ci sono tanti strumenti che
Lì
Attualizzano e li rendono altrettanto insopportabili quanto fossero allora
Grazie Lorenzo soprattutto per aver che richiamato la nostra attenzione su quella
Chiamalo paragrafo capitolo che dir si voglia centrale nell'opera del professore Insolera sull'esercizio
Al lettore che tu Hajj e esteso e diciamo così ai contribuito mettendo in luce altre cose che ci interrogano appunto
Sull'attualità e tra queste c'è probabilmente quella che poi è centrale proprio nella Colonna infame e cioè una volontà di trovar colpevoli anche soggettivi dove il reato non c'è perché per l'appunto interventi dove si può ben capire che il reato non c'è perché intervengono invece altre valutazioni che con l'amministrazione della giustizia
Non non dovrebbero assolutamente centrare
Guido
Prego
Si sente
Grazie buona sera a tutti grazie moltissimi per per questo invito io accetto incondizionatamente sempre tutti gli inviti di extrema ratio di qualunque genere
Penso che un giorno cominciano anche approfittarsene chiedermi cose strane però per adesso sono sono sempre felicissimo di ti accoglie le loro sollecitazioni faccio una piccolissima premessa necessaria per non sembrare un cafone
Ossia e mi sono accorta tristemente stamattina che lo sport d'inchiostro la mia stampante esaurito
Tutto ciò che voleva stampare Maputo stamparlo lo ha fotografato col telefono quindi si intanto vedete guardare il telefono non è perché sono un teenager compulsivo che deve vedere
I social ma perché è lì che ho che o le cose che vorrei dire
Giuseppe Cortona e mi ha dato un assist magnifico prima ricordando che che Tortora volle Enzo Tortora volle farsi seppellire con una copia della sarà la colonna infame nell'edizione ottantuno di Sellerio aveva questo questo scritto introduttivo di Leonardo Sciascia poi Livorno riprodotto in tante tante sedi anche tra l'altro in un in uno strano le volume documento sul film sulla colonna infame che fece poi nell'Orissa insomma è uno scrittore ente che ha avuto una lunga vita
Quello che vorrei fare io è una piccola nota quasi filologica su su Tortora lettore della colonna infame
Caputo ricostruire attraverso tutti i libri gli interventi
Di Tortora spero semplicemente di non essere troppo lungo nel caso minimi fermate faccio Mario nulla se la seconda la seconda più il secondo tempo popolo prima interruzione perché quand'è che Tortora scopre o riscopre Manzoni esattamente dopo il suo il suo arresto nell'ottantatré
Tortora era per gli standard del conduttore televisivo sicuramente ma anche per gli standard la persona di cultura media una persona di grandissima cultura e un grande lettore ma come tutti i grandi elettori
Probabilmente non non aveva neanche avevo un'immagine tutta letteraria
Del del carcere in generale dell'amministrazione della giustizia e quindi veniva naturale poi commisurare la sua esperienza non con altre esperienze analoghe ma con quel che aveva conosciuto attraverso le sue molte letture
E c'è un momento preciso in cui
Tortora scopre riscopre la colonna infame ed è appunto in carcere lo racconta in un libro che scrisse con questo giornalista sia Guido Quaranta pubblicò nell'ottantaquattro che è un libro che si chiama care Italia e ti scrivo
Che
Ripercorre essenzialmente privo della detenzione prima del processo quindi
E scrive così una pagina tra l'altro anche molto divertente
Per veniamo un attimo ve la leggo brevemente dice così ICI quindi rimessi a leggere qualche libro di modo di dare un'occhiata alla videoteca del carcere ispezione che a Regina Coeli a Roma
Non avevo mai fatto pane accorsi cardio teca del era fornito soprattutto di stare sulla vita dei santi
Trattati sulla carcerazione sulla prevenzione del crimine vecchissime traduzioni di classici russi scritte in uno stile shekel toscaneggiante simile a quello di Oriana Fallaci che intervistando per esempio lo Scià di Persia i fasci per sfamare Dio Bonino
In virtù del quale Mosca veniva descritta come San Frediano allora che semina ai miei di portarmi qualche libro da casa
Uno dei primi a capitali fra le mani fu la strada colonna infame un racconto del Manzoni che considero ancora più interessante dei Promessi sposi perché rievoca un processo imbastito sui sospetti il processo contro gli untori celebrato a Milano nel mille seicentotrenta
Passai così diverse si era a rileggere la tragica vicenda di quel barbiere meneghino Gian Giacomo Mora accusato da alcune comari allora non c'erano i pentiti Tortora comincia subito con una lettura parallela tra il suo caso è quello da fame infame
Di spargere unguenti che provocavano la teste squartato in piazza Sant'Alessandro vicino a casa mia
E alla cui perenne nonché infame memoria venne eretta appunto una colonna colonna che più tardi con lo standard entra Milano come Dragone fa battuta dei francesi e che adesso si trova credo in qualche magazzino del Castello Sforzesco una lettura davvero istruttiva
E fin qui si rimaneva una specie di curiosità generale e in cui lui coglie alcune risonanze con con la sua vicenda
Che succede poi succede che Tortora accetta la
La candidatura al Parlamento europeo che gli offre Partito Radicale
Che e fa uno spot elettorale fa uno spot elettorale stando di fatto agli arresti domiciliari nella sua casa di di via di via Piatti
Da cui aveva allestito questa specie di piccolo Stilo televisivo
E e faceva una specie di di di di strana distano realisti del degli arresti domiciliari
In cui parlava di tante cose invitava degli ospiti degli amici e parlava avere ovviamente molto della sua vicenda e in questo spot elettorale e qui e entra il telefono in campo
è dice così
Proprio da questa Milano proiettata alle future ancora immersa com'
E tutto il paese del Medioevo proprio in questa Milano passeggiando per queste stanze io trovavo un libero Manzoni alta coscienza e grandissimo letterato
Un libro che non è quello che di solito si cita o si studia anche con un po'di noia a scuola i Promessi sposi è un di Come Into fondamentale
La strada la colonna infame un processore mille seicento in cui due innocenti vennero accusati su chiacchiere voci dico Mario di persone interessate di spargere la peste sui muri
Torturati collegi atroci squartato i fatti soffrire in modo indicibile
Bene oggi i processi per la peste
Io sono stato accusato di spargere la droga e la camorra
Avvengono con la stessa metodologia certo non c'è più la forca Cetto non c'è più la ruota Cetto non ci sono più gli strumenti di supplizio
Ma c'è questo interminabile atroce tunnel che si chiama carcere attesa di giudizio sulla parola badate di un pentito
E
E qui siamo già a una piena sovrapposizione tra la sua vicenda e quella del della corte orfana ma
Attenzione se vedete questo Spoto e vi accorgerete che in questo spot Tortora non prende l'edizione Sellerio di Sciascia sopra in un grosso volume probabilmente io opero di Manzoni in cui in appendice ormai si sposerà obbligato la colonna infame
Che succede poi succede che l'anno successivo Tortora non nel due mila nel mille centottantacinque infauste Braione comincia il processo
Sul processo vi scrivo un altro libro che si chiama se questa Italia
E come descrive il suo ingresso in aula per la prima udienza dice così
Scusate di nuovo
Questo è più breve
Dice prenderà prende di petto pagarmi un edificio attiguo al vecchio carcere di Poggioreale costruito apposta per le udienze
Mi misi in tasca una copia della strada colonna infame di Alessandro Manzoni con l'introduzione di Leonardo Sciascia che mi ero portato da Milano
Raccattare i giornali che ho appena sfogliato scesi e per la prima volta la mia vita mia via i restauri tribunale fino allora i processi li avevo visti solo in tv cui arriva alla prima udienza con in tasca questa copia della strada colonna infame
E in questa e questa volta eh
La la versione introdotta da Sciascia un quindi aveva un dialogo molto fitto Sciascia di consigliera dei libri perché un altro amante di letteratura francese chiaramente a di livelli di di erudizione molto più grande di poter avere torto ma provo per questo
Era avevano questo dialogo
Letterario molto
Molto bello
Ora cioè diciamo un dettaglio su che vorrei soffermarmi che lega la la vicenda torto la vicenda la colonna infame è un le è un dettaglio molto piccolo
Marras che penso sia molto significativo
E ed ha a che fare con una delle tante coincidenze che che Costella noi il il caso Tortora perché alcune provoca balistiche c'era sempre questo numero diciassette il giorno diciassette sì alla condanna l'arresto il giorno prima di morire il diciassette sono e qui nel nata anche una cosa un po'punto un po'da smorfia napoletana su su questa storia ma ci sono decine delle coincidenze che l'età sono e sono molto più significative uno riguarda una una formula fatta due semplici parole si vuole
E vi dico brevemente nel mille novecentottantatré appunto
Scusate un secondo lo devo trovare
Arrivo
Tortora viene arrestato dopo l'arresto c'è questo rapporto di polizia giudiziaria critica che non rimane molto impresso velato da cabine di Napoli e dice
Si vuole che il Tortora sia dedito allo spaccio delle sostanze stupefacenti e l'ambiente artistico da lui frequentato
E
E questa formula ritorna nell'ultima apparizione televisiva di Tortora che non era Luís presente intrise lettera dal suo letto di ospedale sarebbe morto pochi giorni dopo nell'aprile dell'ottantotto cioè la trasmissione di Giuliano Ferrara che stiamo all'istruttoria
Di cui Ferrara Tosi si pentì di aver di aver creato la giustizia spettacolo visto per quello che è successo dopo
Dove si trova tra legittimamente trarre rete rifaceva i processi in televisione quindi c'era quello che era stato il pubblico ministero nel processo d'appello questo Armando lì pare spie diceva Sciascia c'ha un bel nome da vicereame spagnolo quindi poi tutto un po'torna e a un certo punto Ferrara richiede ma
Ma ma com'è che com'è che Fini come è successo con innocente è finito in questa in questa vicenda
E Olivares in questo suo linguaggio molto contorto un con una pronuncia dialettale fortissima ma con un italiano iter burocratico proprio dice inizia inizia così si vuole questo
E può sembrare un dettaglio ma un dettaglio che a torto rimase così impresso che in un'udienza che il nel processo d'appello nel del giugno nell'ottantasei citò questo rapporto di polizia
E e disse si vuole che suscitò e disse scanditi quattro volte uso si vuole si vuole e disse e non lecito che ha detto vuol sì così colà dove si può evidentemente perché il raffronto più immediato
Però c'è ancora affronto meno immediato e questo raffronto meno immediato lo siamo appunto una strada colonna infame
E una pagina che esso qui citava stoppati finito anch'in cui Manzoni scrive
Dio solo ha potuto vedere se quei magistrati trovando i colpevoli di un delitto che non c'era ma che si voleva
E cita è nota Tacito che dice qualche cosa di di
Un delitto che non c'era ma che si voleva
Era la situazione in cui si trovò Tortora appunto
E e perché era una una formula così terrificante e perché anche così sintomatica secondo me
Non è tanto per quel vuole cioè per il fatto che dietro l'azione giudiziaria possa esserci una una volontà una volontà diciamo così ostile c'è qualcuno che vuole incastrati che vuole metterti in mezzo che vuole trovare un colpevole
Ma per la spaventosa impersonalità di quel sì
Cioè questo atto di volontà e attribuito a un'istanza irresponsabile e senza nome come appunto il Pubblico ministero
In in Italia
Qual è il punto in questo caso e che scusate un altro sorso
E che di fatto c'è stata un'evoluzione anche nell'atteggiamento di tortura rispetto a questa vicenda se voi ascoltate la prima fase di Tortora lui
Segue un po'se possiamo dire così la linea la linea Perri dice no questi magistrati non non è che siano cattivi
E la legge sui pentiti problema
E sono gli anni anche in cui fa scrive prefazioni per i libri di Mellini sui sul pentitismo eccetera il problema sono le leggi
Non pensava nel né alla malizia di quelli che egli applicava
è pian piano però questo suo modo di guardare la sua vicenda evolve
E c'è di nuovo questo ultimo suo intervento televisivo in cui si trova davanti Criscuolo che era all'epoca presidente l'Anm poi è stato più di recente anche presidente la Corte costituzionale mi pare comunque è stato un
E e Criscuolo cerca di dire a me ma lei non pensa che questa cosa che le è successa sia il frutto di un codice antiquato e che quindi adesso col nuovo codice che sta per entrasse introdotto non ci saranno più
Casi Tortora e lui a quel punto non ci credo più e dice no io penso che voi
Questi atti difendendo la vostra cattiva fede
E dice
Voi state
Il proprio pubblico sono espressione che che veramente manzoniana dice qui questo questo male fatto da uomo a uomo che perché che viene coperto da altro male per cancellare questo male pur di non abbandonare
Quella linea e di non perdere
La faccia ed è con questa amarezza che Tortora muore pochi giorni dopo
Ed è quindi anche più coerente in questo percorso che Luis scelga di farsi seppellire con quell'edizione lì
Della colonna infame non con quella per esempio con quel saggio introduttivo di di Cordero che pure una bellissima edizione per carità c'era scritto anche c'è ancora molta storica de di mio suocero detenuto con
E quindi dicevo il tutto tutto torna come in questo in questo gioco di echi di
Di corrispondenze di coincidenze che tra letteratura e vita che può sembrare quasi borghesi hanno ma che è più Sciascia o proprio perché come diceva Sciascia io sì sono un illuminista che crede nelle coincidenze grazie
Grazie grazie Guido per
Questo è bellissimo intervento e e appunto come hai detto tu non è stato un caso che Tortora abbia scelto quell'edizione lì
L'edizione in cui non a caso appunto Sciascia scrive che è fra il cattolico e l'illuminista si sente più vicino al cattolico chiari e illuminista perché si fa peso sulle responsabilità individuali e non sulla consolante versione dell'ignoranza
Dei tempi bene
Matteo prego
Grazie ringrazio anch'io extrema ratio e in particolare Francesco D'Errico per l'invito Francesco
Mi invita direi come intruso in queste discussioni
Perché non sono un giurista ma neppure come Guido mi sono occupato con costanza e passione
Del problema della giustizia anche in senso più più sociale nonostante come Guido così sia cresciuto un po'a a Radio Radicale
Quella che Pannella chiamava l'Università popolare per molti lo è stata davvero
Io vorrei dire però alcune cose che quindi non possono essere che del degli spunti
Di chi non è esperto di nulla pure sono un letterato ma probabilmente non sono così esperto neppure di letteratura ma d'altra parte le faccende giuridiche proprio con non sono mai solo giuridiche come
Ci insegna Manzoni come ci insegna a Sciascia e Tortora così come le faccende letterarie quando sono davvero tali non sono mai
Solo letteraria perché investono l'intero essere umano vorrei partire da da questa constatazione in proprio sul libro di Gaetano Insolera a me pare che in questo libro in poche pagine siano posti riassunti moltissimi problemi moltissime questioni
Cruciali riparto proprio da una suggestione che è stata data ora cioè il rapporto tra illuminismo ENI
Cattolicesimo cristianesimo qui potremmo aprire una lunga parentesi
Ecco in Manzoni ciò che c'è di astratto nella razionalità illuministica
Che poi divora se stessa secondo quel processo che verrà chiamato nel Novecento di dialettica dell'illuminismo in Manzoni questa razionalità astratta e corretta dalla diciamo così dalla dalla religioso culto per la persona e quindi anche per la responsabilità personale
Del cristianesimo
C'è però in Manzoni lo sappiamo una forte componente non semplicemente cattolica mai confini ma giansenista non sappiamo che la sua diffidenza per l'Illuminismo
Nasce non semplicemente da una correzione di rotta ideologiche dalla conversione
Ma anche da un carattere da una
Da un'esperienza personale che è un'esperienza psicologica e potremmo dire nevrotica si è ragionato molto sul fatto che Manzoni appare spesso come dire stranamente un un cristiano disperato
Un cristiano che sembra attaccarsi al Cristianesimo perché perché non crede perché vede tutta la oscenità
Del mondo proprio nel senso del Vangelo di Giovanni e nel senso che dava questo termine anche anche leopardi le esperienze sono quelle della folla
Scritte tra l'altro da Sciascia no la folla che ha straziato il corpo del ministro Prina
Mille ottocentoquattordici l'esperienza della folla al momento della del famoso innesco della conversione Parigi
Il sentimento della paura ecco sono tutti i correttivi anche sentimentali alla limpida e tagliente
Ideologia illuminista esonera lo dice bene dice per esempio a un certo punto sale se il suo moralismo di Manzoni si discosta dai Lumi ciò avviene da quanto di astratto non realista
Ecco i nessi si può talvolta rintracciare e in questo discorso insiste l'autore sul fatto che la Storia della colonna infame eh
In qualche modo il finale del romanzo dei Promessi Sposi nell'edizione pubblicata la cosiddetta quaranta Anna tra il mille ottocentoquaranta il mille ottocentoquarantadue e lì che cioè la parola fine
Ora a questo proposito forse si potrebbe dire una cosa io la la butto lì così i Promessi Sposi non sono solo o o forse tanto il romanzo della Provvidenza ma sono romanzo
Del fatalismo no di una provvidenza fortemente giansenisti Ca'
La lettura che Leonardo Sciascia dava appoggiandosi a un saggio di Zotto li Promessi sposi come sistema di don Abbondio in cui il vero vincitore nella sua fredda vile ferocia
Di chi è debole con i forti e forte con i deboli
Eh questo prete che induce forse davvero al di là di tutte le disavventure
Renzo e Lucia alla fine a lasciare un mondo che resta dominato da quel sistema
In cui lui è un un un elemento centrale in tutti i sensi un elemento di mediazione appunto tra il popolo e i potenti di primo grado no eh
Novecentesca mente una specie di capo
Ecco e quindi I promessi sposi sono da un certo punto di vista un romanzo sconsolato
La Storia della colonna infame che invece è un romanzo è un è uno scritto in cui mancano gli aspetti anche di pausa di comicità bonaria che ci sono ne I promessi sposi e però forse non dico la versione ottimistica ma è e lo scritto
In cui Manzoni fa cadere l'accento proprio sulla possibilità di scelta dell'individuo
Quindi a uno scritto totalmente horror Risiko a differenza dei Promessi sposi da un certo punto di vista ma da un altro punto di vista e lo scritto di Keith rivendica secondo me in maniera molto più netta ciò che nel romanzo invece sembra impossibile forse no ma certo molto molto molto difficile senza un'opera decisiva della grazia e cioè la scelta individuale la responsabilità individuale ora
Come ricorda Insolera nel novecento fin dall'inizio del Novecento la Storia della colonna infame è stata dimenticata o criticata per esempio dalla cultura idealistica che ha cominciato a imporsi
All'inizio del ventesimo secolo no la cultura del neorealismo della critica Dini di Gentile e di Benedetto Croce e Benedetto Croce
Ne parla male così come male ne parla un erudito napoletano a lui molto vicini nonché Fausto Nicolini
Insolera osserva anche che successivamente per buona parte del Novecento questo libro canonizzato ed entrato nel sistema scolastico italiano insieme alla Divina Commedia
è un libro diciamo che viene letto in una chiave più o meno reazionaria Hope provvidenziali Istica nel senso più banalizza ante del termine e aggiunge una cosa molto interessante molto giusta cioè che questa interpretazione reazionaria dello del romanzo manzoniano fa comodo sia i cattolici ma anche ai comunisti
Cioè e tra l'altro chiaro è un'interpretazione discussa c'era già un critico Cesare Cases che diceva che verso gli anni Cinquanta in ogni piccola cittadina italiana c'era ancor più che il partito delle o par di
Pessimista o progressivo il partito del Manzoni conservatore del Manzoni progressivo però siamo sempre all'interno di una visione come dire con possibilità di diverse gradazioni
Che però non insiste e non prende in considerazione
Questo aspetto che è così centrale nella trascurata Storia della colonna infame che chiude il romanzo nell'edizione del mille ottocentoquaranta cioè l'indagine su una natura umana sul male della natura umana che non dipende semplicemente dall'ignoranza socratica mente illuministica mente
E sulla responsabilità di Scelta ora se ne mettiamo assieme queste tre culture così determinanti della storia italiana e nella storia in particolare del Novecento italiano la cultura storici stinco idealistica
La cultura storici visti con materiali sto marxista e la cultura cattolica
Abbiamo sicuramente in due casi culture apertamente quasi sempre in Italia dei illiberali
Ma anche nel caso dell'idealismo crociano di quel Croce che teoricamente ha preparato gli estremismi del Novecento sia sotto il punto di vista della letteratura sia sul punto di sotto il punto di vista della politica e poi ha fatto un passo indietro negli anni venti e trenta quando ha visto
Come si stavano avverando nella poesia pura da una parte in modo più innocuo e in politica con Mussolini ecco però anche quella cultura è una cultura
Di dubbio liberalismo se non altro perché una cultura storici Istica ed è una cultura quindi che tende a ad avere il culto dei vincitori
Il chi chi vince ha ragione il processo della storia Clarita tenga la Rita sembra che il processo nel quale esse una cosa è andata così è perché doveva andare così
E sposare questa cultura significa evidentemente sposare un tipo di giustificazionismo che secondo me in forme molto più chip si direbbe oggi non ha mai smesso
Di condizionarci anzi nel momento in cui più o meno trenta quarant'anni fa
Evaporata in una buona parte degli italiani libri l'idea che si può che la società potesse avere una trasformazione radicale e non importa se fosse un'idea legittima un puro sogno
Però chiaramente nei casi in cui non si vede un'alternativa a questo tipo di storicismo torna dominante cioè se le cose vanno così a perché non c'è alternativa e quindi devono essere come sono questo storicismo invita a leggere anche il presente
Il giorno che noi viviamo quotidiano come se fosse già storia
E come se noi diceva un suo critico feroce Nicola Chiaromonte fossile recita Simina BT boh baristi Kamen che storici fossimo già dei personaggi storici
Cioè come dire ci toglie invece quella sorta di rischio
Individuale che che il rischio a cui ci mette di fronte il Manzoni
Della Storia della colonna infame anche di recente per fare degli esempi appunto di come dire storicismo mediatico iper mediatico quando ci sono stati dei movimenti importanti
Che riguarda il mi tu che riguardavano il PRIT problema della denuncia delle molestie sessuali o il razzismo la discriminazione razziale negli Stati Uniti e non solo
Alcuni intellettuali alcuni politici che io credevo fino ad allora liberali alcuni ai media area radicale
Hanno ragionato secondo una similitudine che intanto la similitudine che mi sembra inadeguate sbagliata che è quella del non si può fare la frittata senza rompere le uova
Ma hanno ragionato proprio come dei veri storicista i cioè
Questi fatti se se ci sono degli eccessi se ci sono delle ingiustizie se c'è un dilagare
Poco khomeinista della cultura del sospetto
è fatale che sia così tutti i movimenti di emancipazione del e di liberazione degli oppressi si sono svolti in questo modo a partire dalla rivoluzione francese che tanta importanza ha avuto nella storia di Manzoni
Ora questa è una costatazione che al limite si può fare sposta al limite da storici si può ragionare e dire era molto difficile
Che dato lo scoppio mediatico no di un bubbone come quello non ci fossero anche delle ingiustizie ma se tu lo dici mentre i fatti stanno capitando ciò che tu stai facendo
E ricavarci una giustificazione per essere ingiusto per commettere degli accessi e per far sì che quella cultura del sospetto
Contro lo Stato di diritto prevalga ecco questa è la miseria di quella forma di di storicismo ed è probabilmente la ragione per cui in Italia avuto tanto successo e vado a concludere Insolera parla di della svolta negli anni Settanta no del dell'anti centenario manzoniano del mille novecentosettantatré
E del lavoro di Sciascia siamo nel clima Sciascia hanno dello Sciascia che si allontana dal partito comunista dal Partito comunista del tentativo di compromesso storico esce e siamo nel clima di fuoco siamo nel clima della ragionamento sulla sulle strutture totalitarie di potere non solo in senso stretto del Novecento ma anche quelle
Meno individuabili e più e più e più sotterranee e
E poi viene invece un nella la lettura di Cordero che si potrebbe associare
In un certo senso per l'accento che mette sul Manzoni che vorrebbe giustificare
La controriforma cultura della controriforma si potrebbe mettere vicino a una famosa intelligentissima peraltro lettura
Che Alberto Moravia ha fatto dei Promessi sposi come libro di realismo cattolico nel senso in cui si diceva allora realismo realismo socialista
E arriviamo a oggi e chiudo con la domanda che in parte è già stata ricordata e che Insolera pone in modo molto netto
Circoscrivendo una cultura e una sottocultura che
Diciamo ci rimettono con forza davanti al problema
Delle dicerie della malizia insomma i problemi manzoniani la questione dell'universo iper media Tizzano tocca Piller mente in cui in cui viviamo
E a un certo punto l'autore si chiede si possono immaginare decisori indenni dalla macchina dei consensi formatisi nei social network
E nei processi paralleli celebrati nelle reti televisive a colpi di sondaggi prêt à porter la sofferenza e l'ansia di ristoro delle vittime sempre più al centro di ogni dettagliato racconto mediatico possono sfuggire a processi di identificazione compassionevole tali ad alimentare la componente emotiva del decidere ecco io confessava ho poco tempo fa Francesco che ogni tanto guardo i programmi della vecchia RAI generalista o di media sette di solito c'è un conduttore magari a metà giornata che chi dal parla di un caso di cronaca nera e poi interpella gli ospiti e dice non solo dottoressa Bruzzone o professor cretese
Ma è possibile che davvero questo ragazzo sia andato in permesso premio quando ha ucciso una persona ma noi vogliamo veramente vivere in questa società
Ecco il il clima e questo al di là di quello che succede sui sociale di quello che succede su su sui sui nuovi media rispetto ai quali poi vecchi stanno sempre più andando andando a rimorchio ecco se dovessi dare una suggestione da non giurista e e semplicemente da da cittadino italiano che si guarda attorno
Mi verrebbe da dire questo pessimistica mente che stiamo andando verso una incapacità che non riguarda solo credo il diritto ma che riguarda per esempio
L'interpretazione dei testi letterari dei testi tout-court i rapporti personali stiamo andando contro l'incapacità di avere quel tatto nel giudizio concreto senza il quale la pura legge astratta da una parte e l'emotività dall'altra non possono che portare fuori strada
Sì ognuno di noi può osservare non solo nelle trasmissioni che ho citato ma anche nella vita quotidiana che sempre più il nostro discorso pubblico è infestato da un gergo Sicco Pseudo giudiziari o no
Quindi narcisista patologico da una parte la perizia
E per citare un Arbasino un altro lombardo che usava in con un aforisma molto felice secondo me è un personaggio di Manzoni
Diceva che questo è frutto di una cattiva scolarizzazione di massa e che abbiamo dato a Renzo e Lucia in quanto in questo modo la lingua di azzeccagarbugli che è diventata quasi la lingua
La lingua di tutti ecco chiudo davvero Guido citava Olivares diceva da una parte forte dialettali ISMU e dall'altra burocratese
E sono questi due estremi cioè da un lato un linguaggio convenzionale
Per tutti e per nessuno Bureau psico giudiziario dall'altra parte vengono fuori le brutte emozioni private e l'anello di mediazione che dovrebbe esserci che è quello del della persona responsabile che se un giudice giudica in un processo s'è un critico letterario in modo più innocuo giudica un singolo concreto testo se un cittadino giudica i rapporti personali privati e pubblici ecco ciò che c'è in mezzo un anello di mediazione sta sta sparendo quindi si annuncia o o forse ci
Già una società che mi verrebbe da definire Bureau tribale
Grazie grazie Matteo per
Per questo ricchissimo intervento tante cose mi piacerebbe dire a commento una sola cosa la voglio prendere che avevi detto all'inizio quando hai vivamente correttamente ricordato il sistema di don Abbondio
Effettivamente nell'opera di Manzoni a un certo punto se non ci fosse il libero arbitrio illuminato dalla grazia e quindi la responsabilità individuale un po'l'alternativa sembrerebbe tra quel sistema di don Abbondio
E quindi inseriti nel male ma si sfrutta il male ha proprio fine personale e il sistema dei capponi in cui il male scende scende scende finché arriva all'ultimo gradino e non ci si può che beccare l'uno con l'altro e contro questa a alternativa ci vuole
Un atto di nella prospettiva manzoniana di libero arbitrio illuminato dalla grazia in una più laica potremmo dire di di eroismo che forse e un po'quello che facciamo questa sera è che e i al appunto in queste iniziative si prova a fare
Professore tantissimi spunti che vengono dal suo libro a lei quindi tornano
Ringrazio
L'estrema ratio ringrazio
Walter de Rua come questo riprese di presentatori e di commentatori
E dico che
Per me è stato un'avventura questa perché io sono un modesto penalista dispositivi
Giusi
Ieri nauseato dal sistema giudiziario oggi vincente no quello della Storia della colonna infame approvato a respirare occupandosi di
Di quelle considerazioni che chi avrà la pazienza di leggere questo libretto
Quindi con una strumentazione molto ridotta sia sul sul versante letterario sicuramente
E anche sul versante di chi si è occupato del Manzoni perché è una bibliografia sconfinata quella riguardante
Però mi ha consentito di scoperte ad esempio la grande simpatia
Di una parte della scuola positiva terre le tipologie umane ricavabili
Dal dal romanzo
La strada con infame si inabissa un certo momento Manzoni la vuole nella quarantanove ne cura le illustrazioni con anche qui sono tratti della personalità di questo grandissimo autore
Con una passione io dico quasi cinematografica
Spiace vedere
Difficoltà fa insieme agonismo segue scrupolosamente tutte ma non divaghiamo parto dalle osservazioni tutte interessantissime e non è falsa modestia perché è la verità immeritate te
è stato un come dire un'avventura la mia un trovarmi dopo quasi cinquant'anni
Di problemi norme interpretazione del tempo sette eccetera
Divertirmi faticosamente ma divertimento
Mi è piaciuto parto dalle ultime osservazioni
Il professor Marchesini che io mi mi scuso ma non ti conoscevo di di volto percorsi va salutata Dotti offerto alla birra mi dispiace anzi se possibile portare una birra la altro osserva che gli viene alternative ad offrirlo a tutti e non ho i mezzi necessari oppure
Ecco detto questo
Questo l'effetto che ha questo linguaggio che ormai ha corrotto ha eroso
Il sentire il sociale
Manzoni si confrontava con masse esasperate
E che avevano bisogno di
Conoscenze governate dalla superstizione
Per tranquillizzarsi rispetto
Ma quello che viene chiamato il secolo di ferro
E cioè carestie epidemie
Truppe che attraversavano
Il Paese
Però noi abbiamo appunto questa società informa viene in mente perversa può essere uno spunto capaci Lessico burocrati pale mi piace molto
Che ormai ha inquinato
Il discorso pubblico e discorso pubblico quale anzitutto con la televisione poco però
Pensate la parola attenzionato
Che è preso dai rapporti dei carabinieri
Se qualcuno dice attenzionato dategli un una Scoppola
O ormai universale tanto che un collega molto intelligente ha voluto lavorare su questa cosa e ho fatto bene il reato penale c'è qui ci vuole un reato penale
Dove non sono tecnicismi cretini dive ma toccano il problema di quella che la regolamentazione
Il linguaggio affinché la società capisca di che cosa si parla
Altra osservazione ride del professor Marchesini il discorso riguardante
Rispetto a questo bel quadro
Delle correnti culturali che maneggiano
Il nostro autore
Quelle correnti che in nome di uno determinismo
Storici stinco storicismo deterministico per cui si dice così è
E non può che essere
Per fare la frittata si rompono le uova
La rivoluzione non è un pranzo di gala no
Che uno frase riconducibile insieme a quello della cuoca
Che ha affascinato tanti me compreso è un un comune ma è cent'col passare degli anni e delle esperienze tra di lui e
Di la Repubblica islamica dell'Iran c'è solo differenza degli ingredienti del discorso
Rispetto ai temi di cui
Malamente ci occupa mi occupo io mi sono occupato sempre che il problema del rapporto della storia della libertà la libertà dell'uomo
Ancora quello del capovolgimento
Rispetto Promessi sposi per come ce l'hanno propinato a scuola il romanzo ma si andrà mi ricorda mio album dubbi riguardo
Anche le serie incisivo felice un altro stile ma ricorrente andrà tutto bene no andava tutto bene andrà tutto bene
Ecco è sempre stato presentato a noi come andrà tutto bene non è vero perché poi vince dono abbia un bond ostentano una certa lettura
E detto questo
Invece l'ottimismo della colonna infame e lì
Ad esempio la figura di Migliavacca
Che resiste alle torture
Dopo una catena di delazioni
Che in questo l'evocazione che ha fatto Guido Vitiello della vicenda Tortora e straordinarie ma te ne potrei citare tantissime
Tu pensa che in un altro lavoro che ho fatto più su quelle purché gli oli di cui mi occupo risentimenti ma cercando sempre di metterci
C'è ancora qualche pentito
Che accusa il giudice Carnevale
A distanza di vent'anni da scoop senza che l'ha assolto
Perché la propagazione l'effetto mimetico del male
è tale per cui nella in quel girone dantesco che sono le carceri è sempre quello fatto un solo un esempio ma mi stupisce che qualcuno non si sia rilanciato supporto la forse hutu
Anche notizie in questo senso
Ed è questo il meccanismo perverso descritto dalla
Dalla Storia della colonna infame
Altro punto toccato
Da vice da Vitiello riferendosi all'esperienza concretizzando lo sull'esperienza
Di Tortora
Che
Nella storia con un infame questo passaggio fondamentale in cui ho colto
Un conflitto
Con il suo forse quasi parente e perché perché se andiamo a guardare questa parte ma io conclude il libro quando si guardano i guanti i grandi della storia
Grandi e meno grandi perché Cordero Bellmare qualcosa di meno grande nonostante sia sbandierato soprattutto dai giudici che andavano con i suoi articoli della Repubblica l'inaugurazione dell'anno giudiziario
Bisogna vedere quello che hanno scritto col vero scritto cose importanti
Sulla procedura penale
Meno importanti come
Romanziere
Molto meno importanti
Quanto alla storia illeggibili devo dire illeggibili cioè un prodotto sapienziale seicentesco che non
Ed è sceso anche lui in politica Bazzoni meno più immediatamente
Fino al mille ottocento e ventuno per poi ritornare come senatore del Regno eccetera
E il rispetto c'è il Caimano la inventato lui
Allora detto questo
Che dire mi ha interessato questa cosa perché Verri
Lui un pochino con ironia e se io Romina strofa nella Storia della colonna infame si trova nei confronti di Verne Di Pietro Verri ami non Giovanni quello forse la più potente di quanto si pensi
Perché
L'ho aggettivato esso non non non voglio strafare situazioni troppo lunga quasi finito
Però
La sua contestazione avervi è molto dura
Ed è molto dura con criteri di studioso di storia che erano estraneo Larry
Ma che
Manzoni storico ed per storico soprattutto perché come è scritto anche altre cose di storia Mario contratto queste perché se no non usciva mai più questo libro post mortem forse
I dicevo
Diceva
Lui attribuisce lo scempio
Della tortura
All'avallo che trovava
In quelli che erano gli scrittori potremmo chiamare i leghisti ne parlavamo qualche giorno fa
Con Lorenzo a a Brescia
E cioè questo ceto che poi sparisce che erano di fatto studiosi del di partivano dal diritto romano e successivamente elaboravano anche loro le leggi per i re o i duchi o i principi e poi facevano anche gli avvocati
Chiaramente essendo compromessi con i loro abituali datori di lavoro
In modo tale e sono gli avvocati di ufficio che poi vengono dati con il tempo di due giorni per fare le difese a a a piazza in mora no
Ebbene dice no la responsabilità eh di questo ceto perché consentiva la tortura e con un po'di dileggio Manzoni dice ma prima che uscisse quei libretti vino del suocero
Ma chi avrebbe mai
Contestato la tortura giudiziaria che era applicata non quella lo splendore dei tre Suplicy ma quella per ricercare la verità o meglio la confessione di quanto si era già deciso
Chi avrebbe mai contestato questa cosa
E lui dando con un gusto attento ricostruisce tutti i limiti che erano stati superati
Con abusi
Da parte dei giudici del Senato milanese che avevano autorizzato
La tortura in forme e in modi che erano negati dagli scrittori che però lo ammettevano e dice è una qualche cosa di atroci Simo ma prima che
Uscisse quei libretti Lino giustamente molto attrezzato parla del suocero di Beccari a chi avrebbe e da una sensibilità storica che Verri nona e a questo accoda poi un discorso dice ma stati i giudici e qui entra tutto il discorso dell'universo morale non è il giudice che hanno consentito per per quale motivo per due motivi
Con piacere
Chi aveva il potere
E dall'altra parte
Sulla teste mano fatta
Tutta Milano sapeva che erano stati gli untori e questi si guardarono bene dallo smentire ma anche qui come avrebbero potuto perché mi in una logica di anche questa di tipo deterministico
Perché i giudici e il Senato milanese avrebbe dovuto far e qui entra in gioco
Il discorso che è l'ossatura del moralismo di Manzoni
Ognuno deve essere come Migliavacca
Responsabile delle sue azioni
E quindi lo sapevano i giudici che non erano
Non erano stati Justine modi in cui si era costruita la prova
Tante cose sono venute fuori in questa lusinghiera presentazione
L'esercizio
Perché lo ha detto bene
Lorenzo anche badate che la mostruosa serie di con un delta inflitte a questi stracci volanti
Erano propri di una società che ancora uso Elia sa non era entrato nella fase della civiltà delle buone maniere no
Buone maniere sono quelle per cui le esecuzioni capitali non si fanno più nella piazza da un certo momento ma si fanno come avviene negli Stati Uniti nel chiuso del carcere con iniezioni da tali reggendo il cervello
Fu citando la fantasia
Qui
E il mondo del carcere deve essere
Per i delinquenti e non deve essere troppo indagato riconosciuto emerito
Dell'impegno radicale soprattutto e non di chi oggi a me innervosisce chili usa questi idea
Che bisogna abolire il carcere perché il carcere una schifezza eccetera se come abolire il diritto penale no
Il la pena detentiva cioè perché se ragioniamo
Per deliziose utopie
Abolire il diritto penale sostituirlo con
La giustizia riparativa
Il alcuni casi è giustissimo
Però cioè se l'esempio la Commissione sudafricana
Cioè non parliamo della Commissione sudafricana perché sono cose
Come la tecnologia penalistica e irrinunciabile
Ma è una tecnologia ma tecnologico del potere il problema è ridurla in termini minimi accettabili perché se no ognuno di noi dice quello che gli piacerebbe doveva essere il mondo ideali eccetera
In fondo il paradigma di Ops resta dopo ed è la prima cosa che viene insegnata e attualizzata ovviamente
In un corso di diritto penale
è quello alla base della violenza di Stato
Che peraltro in una certa quota indispensabile perché se non è esercitata dallo Stato nei paesi in cui non c'è uno stato e ci sono tradizioni costumi superstizioni eccetera
Si finisce a Casamicciola usando una vecchia espressione napoletana
E quindi è un problema di limiti di controlli di controllo della società sul modo in cui viene esercitata eccetera
Però tornando al discorso che avrebbe introdotto e ho finito dimenticato tante cose
Lorenzo Ziletti
In quelle ISE esercitazione o esercizio
Io cerco di dire interroghiamoci
L'utilizzo della carcerazione preventiva
Non è il i tratti di corda
E le promesse di impunità in realtà poi non garantibili a a fronte della confessione eccetera
Però
Mi viene in mente visto che abbiamo citato il caso di Cagliari a cui era stato assicurato che sarebbe stato mandato agli arresti domiciliari in modo ingannevole perché doveva parlare
Siccome non ha parlato è quello ed è rimasto in carcere nell'inferno di San Vittore perché per esperienza
Professionale ho ricevuto tanti racconti in cui giocando sul fatto della
Non abitudine dei gli obiettivi
Che si riteneva dovessero essere perseguiti nel processi di Mani pulite a Tangentopoli Mani sporche forse intanto in questo almeno
Sì prevedevano con condizioni di detenzione particolarmente schifose per chi non vi era abituato
Topi insetti compagnie
Non particolarmente per ottenere confessioni con un giudice per le indagini preliminari che autorizzava tutte le misure cautelari questo Ghitti che è stato poi svergogna atto finalmente da un suo collega che era allora
Tribunali Emiliano cioè Guido Salvini
Non capita mai erano tanti processi tutti finivano a quel giudice perché doveva essere un'operazione di Prodi
Quindi dicevo sono le buone maniere
Che almeno nelle democrazie perché poi in altri Paesi anche a noi molto vicino manco le buone maniere più si praticano per ottenere confessioni eccetera eccetera
Non dico altro vi ringrazio ancora per
Grazie professore ancora una volta per il libro come dicevo prima gli spunti vengono da lì è stato bello che lei siano tornati in ultimo questo recupero questo invito a mi verrebbe parafrasando le dirà a credere nella possibilità di essere un po'riformisti un po'perfetti gli stipendi e dirle cioè cercare di vedere come del resto dice lo stesso Manzoni della Colonna infame quello che a forza di insomma provare e riprovare alla fine si può migliorare se non in tutto quanto meno in quel poco solo espressione
Il motore chiamo molto
Esame bene grazie allora Francesco se ho perso il nostro presidente ecco che deve dare il saluto che non può mancare a suggello della serata
No grazie grazie tutti i nostri ospiti nuovo Lorenzo Ziletti Guido Vitiello Matteo Marchesini ha Giuseppe porta nera che ha moderato e chiaramente all'Autore professor Gaetano Insolera
E grazie a tutti voi che siete rimasti fino adesso nonostante il caldo nonostante tutto direi
Incredibilmente per ora il tempo retto dovesse piovere da questo momento in avanti chi se ne frega ci siamo salvati
Di saluto di vi chiedo come sempre di continuare a seguirci on line questo era l'ultimo evento in presenza prima della pausa estiva in agosto anche l'estrema ratio si concede un po'di tregua però ritorniamo chiaramente a settembre con molte novità e on line siamo sempre costantemente presenti e per un diritto penale di Brera le costituzionale e quindi minimo grazie a tutti buonasera