Presentazione del libro dell'Ambasciatore Ferrara "Cercando un paese innocente. La pace possibile in un mondo in frantumi" (Città nuova)

Prendere posto per favore così iniziamo
Nei limiti
Se per caso non avete posto a sedere ci sono anche delle sedie qui lateralmente
Allora facciamo sedere con il fine persone che stanno arrivando
Buona sera benvenuti siamo qui oggi per rappresentare un libro non solo bello ma particolarmente utile
E attuale in questo momento storico libero l'ambasciatore Pasquale Serra Ferrara cercando un paese innocente ma prima di iniziare a parlare di questo testo
Ovviamente inviterei l'ambasciatore Francesco diritto il padrone di casa in questo luogo bellissimo l'ambasciata d'Italia presso la Santa Sede per un suo saluto iniziale grazie
Grazie
Signor vicepresidente del Consiglio ministro degli affari esteri signor Segretario generale Carosi cast
Cari colleghi ambasciatori membri del corpo diplomatico autorità signore e signori sono lieto a nome mio di mia moglie Claudia di tutto lo staff dell'ambasciata di darvi il benvenuto a Palazzo Borromeo per la presentazione del libro
Dell'ambasciatore Pasquale Ferrara cercando un Paese innocente
La pace è possibile in un mondo in frantumi
Signor ministro prima di tutto è una gioia per tutti noi aver l'acqua veramente mi sento di di dirglielo a nome mio e di tutta l'ambasciata cuore può ringraziare un altro illustre relatore che con un stasera padre Antonio Spadaro direttore della Civiltà Cattolica e infine Giovanna Pancheri giornalista ancor di Sky TG ventiquattro che modererà il dibattito
Al termine perché poi me lo scordo sente c'è un rinfresco per tutti voi qui nel chiostro
Un molti mi dieci secondi per dirvi che vedete qui dei bei pannelli che sono della mostra Looking biondo promossa dal Ministero degli Affari Esteri
In collaborazione con l'Agenzia spaziale italiana e Telespazio ci fa piacere che voi la vediate rimarrà fino all'undici luglio a una iniziativa del ministero
Degli degli affari ed esteri e ci fa vedere quanto il mondo bello quanto siamo piccoli perché nessuna foto se l'uomo ma ci sono le cose belle le cose brutte fatte dall'uomo desertificazione eccetera eccetera
E ed è stato molto importante farla qua perché il tema del creato e della cura del creato che è uno dei grandi temi del non del pontificato e del pontefice regnante grazie a tutti Giovanna la parola
Grazie grazie ambasciatore
E io vorrei ringraziare anzitutto l'autore di questo testo ambasciatore Pasquale Ferrara perché ci permette di riunirci è oggi una giornata poi lo vedremo anche simbolica da e molti punti di vista con padre Antonio Spadaro diciamo direttore città cattolica che tanto e sta scrivendo e continua a scrivere
Anche quando diciamo non era popolare farlo di come e si possono cercare costruire percorsi di pace poi ovviamente con il ministro degli Esteri vicepremier
Antonio Tajani questo libro ha un titolo da cui a mio parere già si capisce molto intitolò Lollo confida poi l'autore nelle prime pagine
Vi faccio un piccolo spoglia ma cercheremo di non farne troppi perché l'obiettivo è sempre quello poi di invogliare le persone fine
A leggere lo questo testo
Viene da una bellissima poesia di di Ungaretti che si intitola girovago in cui il poeta si interroga un po'sul suo posto nel mondo parla anche del suo senso di smarrimento e la fine di Cerci alcun Paese
E innocente e allora si direbbe che comunque questo è un testo anche andando a guardare sottotitolo la pace possibile in un mondo in frantumi inizialmente lo può pensare non qualcosa
Forse di pessimista poi questo sottotitolo invece ci apre ad una visione Cutty mista e ottimismo e pessimismo sul due concetti che in questo libro tornano a volte anche in modo ironico per esempio
L'ambasciatore cita una dignità del New Yorker in cui un uomo dice ma io sono abbastanza ottimista in generale nella vita anche perché penso che
Il riscaldamento globale lo supereremo quell'inverno nucleare ecco questo contrasto che che si vede
All'interno delle tante sfide geopolitiche e questo è un libro che fa viaggiare ma fa viaggiare non soltanto perché ci porta in tanti Paesi in tanti
Teatri differenti ma anche perché chi racconta dei modelli di governo differenti e soprattutto dei modelli di diplomazia differente Ratan un atto d'amore verso la diplomazia questo testo dell'ambasciatore Ferrara
E e di quello che il suo potere che molto spesso viene e sottovalutato ma che invece a tutta una serie di i significati di conseguenze che ci permettono di di trovarci la situazione
In cui siamo in un'Europa di Thatcher seppure ora culla Millacci ha ovviamente della guerra
Così vicina ovviamente alcun libro scritto proprio in questo periodo storico quindi ci sono molti spunti che vi riporta un'autorità e anche alla possibilità di dare una lettura diversa
A questa attualità con delle citazioni importanti per esempio se non siete appassionati di Star Wars non potete leggerlo questo no non è vero però insomma c'è molto anche riprende dal mondo del cinema
Ah non solo della letteratura Candy è veramente un libro di facile lettura anche se tratta poi di argomenti così apparentemente Complessi seppure alla fine
Poi appunto non vogliamo sfoderare troppo tutto
Arriva ad un concetto di base no che alla fine se si lavora anche in ambito diplomatico avendo una visione di morale e di etica forse le cose possono andare in modo
Differente quindi non è stato ovviamente casuale non la scelta di aprire
Anche con lui padre Antonio Spadaro per poter parlare di questo libro e padre abilmente le chiedo un commento generale di questa lettura però vorrei partire con lei anche da due passaggi Libia due citazioni che ci sono in questo libro
Di due papi importanti une Papa Francesco certo punto di Libero si riportano le parole del Pontefice che dice se si vuole insomma una vera pace mondiale bisogna considerare che la pace
Effimera se ci si accontenta di situazioni di squilibrio e di asimmetria e poi si cita un altro Papa che Papa Giovanni ventitreesimo
E anche qui c'è una riflessione molto interessante la pace è veramente il bene più importante e prezioso diceva
Papa Giovanni ventitreesimo ad essa però si congiunge come condizione la buona volontà di tutti e di ciascuno
Allora questo è anche il giorno in cui è arrivata la notizia del viaggio del cardinal Zuppi a Mosca dopo la visita ovviamente chi è sarà di per due giorni
Una missione che si basa anche sulla speranza di trovare una buona volontà tra le parti
Ma intanto devo ringraziare l'ambasciatore
Che perché la lettura del suo precedente libro mi ha molto colpito
Ambasciatore Ferraro ha scritto un libro il mondo di Francesco che devo dire mi ha spinto ad approfondire
La visione di Francesco è stato grazie alla lettura di quel libro che ho capito che bisogna andare bisognava andare a fondo ma bianche molto colpito una una sua lettura della realtà attuale della guerra perché quando intervista il Papa Francesco nel due mila tredici una delle cose mi disse stiamo parlando del due mila tredici il settembre due mila tredici
E che vedeva la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia e poi sapete che l'anno successivo comincia a parlare di una terza guerra mondiale a pezzi
A questo e evidentemente
Palese il fatto che il Papa vedrà presente la situazione che stava che che stava maturando e quindi la situazione attuale l'aveva già in mente in qualche modo e mi colpisce leggere nel libro di dell'ambasciatore Ferrara
Comprendere come il nuovo mondo che abitiamo non ci permette scrive lui di capire se siamo in pace o in qualche forma di guerra
Quindi e difficile comprendere la situazione che stiamo vivendo e descrive in questo libro molto bello tra l'altro di facilissima lettura a una fenomenologia della guerra cioè dei tipi di guerra che si stanno sviluppando
Leggete il libro appunto non farò lo spoiler come dicevamo prima però voglio citare almeno qualche riga
Mi dice siamo tutti un po'smarriti cioè ambasciatore coglie nord la sua non è un'analisi fredda e distaccata ma coglie anche una percezione emotiva che sia nel guardare il mondo in questo momento
In questo senso diciamo Erede anche di un libro molto importante la geopolitica delle emozioni che lui peraltro citavi Morici
Nel nel suo volume allora continuo a leggere l'ambasciatore Ferrara siamo tutti un po'smarriti ma il paradosso è che non ci siamo davvero persi non ci siamo dice
Davvero persi in effetti seguiamo le mappe concettuali che abbiamo imparato a consultare non siamo fuori strada ma il percorso passa ora per un territorio che ci è diventato estraneo anzi straniante i punti di riferimento che avevamo sono cambiati
Cioè questa secondo me è la cosa più rilevante del volume
Siamo davanti a una riconfigurazione dell'ordine mondiale non ci siamo persi e la realtà che è cambiata
Quindi è una sfida alla nostra e questo libro lo è una sfida alla nostra capacità di comprendere il mondo così com'è oggi
Quindi non ne usciamo vivi dalla lettura di questo libro perché i parametri a cui siamo abituati le categorie tradizionali vengono messe in crisi
Ambasciatore dice che questo mondo oggi è sempre meno una costruzione politica consapevole mettendo questo lo vediamo lo abbiamo visto anche con quello che sta accadendo in Russia nei giorni e nei giorni scorsi quello che è accaduto ma in realtà
E e difficile oggi comprendere che cosa sta avvenendo
La costruzione
Politica del mondo di oggi è sempre più il risultato confuso di processi incoerenti attori ambigui sto leggendo strutture affastellate a dispetto delle strategie di sicurezza nazionale approvate dalle grandi
Potenza ci possiamo chiedere se anche le grandi potenze stiano comprendendo
Quello che avviene quindi occorre e questo a questo si spinge l'ambasciatore Ferrara
Ripensare dalle fondamenta il concetto di ordine che è la più grande sfida che oggi abbiamo davanti non solo ma mette in questione anche l'uso dei termini a cui siamo abituati oggi il termine geopolitica si usa in continuazione tanto che il Papa nei suoi discorsi quando parla di geopolitica lo fa tirato dice sempre la cosiddetta in un modo un po'ironico
Perché alla fine la geopolitica si occupa di territori strategie nazioni ma perde di vista
Il popolo parla di vista perde di vista le dinamiche no a cui il Papa è molto attento quindi in realtà l'ambasciatore Ferrara pone in questione persino il termine politica internazionale
Che invece un termine più comune il più accettabile preferisce il termine di politica mondiale
Sapendo anche che le dinamiche interne degli Stati e persino quelle della classica democrazia oggi sono messi in crisi dalla stessa democrazia ma l'aspetto che ritengo più originale
è una vera e propria provocazione sul linguaggio
L'ambasciatore Ferrara cerca una chiave di lettura
E questo è già stato anticipato non solo nella teoria politica nell'analisi della politica estera negli studi strategici ma anche nell'ambito della letteratura e della poesia
E di fatti in questo suo libro non è una battuta appunto si cita Star Wars si citano anche caldi nel box del vignettista quattro Hassan ma si cita cambi Montale Elena Ferrante lasci imboscato
Ovviamente Tolkien Star Wars e addirittura la Ferrante offre all'ambasciatore Ferrara due termini marginatura e frantuma già ma di lasciare la lettura del libro
Due concetti per comprendere la situazione in cui viviamo e questa è un'operazione rivoluzionaria
Cioè l'ambasciatore Ferrara pone insieme due ambiti cioè quello espressivo creativo
Accanto a quello dell'analisi dove ambiti che per tradizione sono sempre stati intesi come separati ma che indovinate un po'chi mette insieme papa Francesco
Cito il Papa in una prefazione a un libro
Oggi risuona nel mondo un'eco di piombo per usare un'espressione del poeta gesuita Jerome Allen Watkins faccio un appello in questo tempo di crisi dell'ordine mondiale di guerra di grandi polarizzazioni
Di paradigmi rigidi di grandi sfide a livello climatico ed economico
Abbiamo bisogno della genialità di un linguaggio nuovo di storia immagini potenti di scrittori poeti artisti capaci di gridare al mondo il messaggio evangelico
Quindi in un mondo fratturato un par
Ma il Papa parla di crisi dell'ordine mondiale di guerra
Di tensioni di cosa abbiamo bisogno di analisti politici certamente ma il Papa dice abbiamo bisogno di poeti e di scrittori che ci diano un linguaggio e delle categorie per comprendere un mondo che non comprendiamo più allora e e questo il libro Pasquale Ferrara l'ha scritto prima che il Papa dicesse queste parole quindi c'è una convergenza piena e questa è già una prima una piccola risposta alla domanda che mi è stata fatta
Perché questo libro i effettivamente risuona della della delle corti del messaggio dei dei pontefici e lo fa in maniera direi molto molto laica in realtà con uno stile che non annulla del del clericalismo
E pone il concetto di pace al centro così bene illustrato dal Papa al centro del suo discorso
La questione che mi sembra sia importante comprendere però e che la prospettiva di Francesco che poi mi sembra di poter comprendere se la prospettiva anche l'ambasciatore Ferrara
Non è quella di un pacifismo ideologico cioè Francesco non è un pacifista astratto sa perfettamente che il conflitto cioè la conflittualità fa parte integrante della natura umana
La questione quindi non è eliminare il conflitto ma gestirlo bene
E all'interno di questa prospettiva io avverto anche tutto lo sforzo diplomatico che Francesco sta facendo in questo momento e anche queste sue missioni di pace
E che non sono mediazioni politiche perché il Papa non è un politico come tutti gli altri no ma quello che sta facendo e sostanzialmente continuare proseguire quella che è la classica classico ruolo diplomatico della Santa Sede
C'è una diplomazia sartoriale una diplomazia che del tempo ha imparato a uscire non a tagliare e a trovare tutte le occasioni possibili anche il la come dire l'interesse prettamente umanitario per poter comprendere le situazioni che voi capite perfettamente che nel momento in cui ma in via il cardinal Zoppi quindi anche per comprendere quello che sta avvenendo in Russia
Ma nello stesso tempo voi sapete che anche il cardinal cara Ilievski è stato inviato in Ucraina esattamente in questo in questi stessi giorni e lo è già lì
Allora comprendere quello che sta avvenendo e farsi no che possa esserci il maggior il più alto livello diciamo di dialogo e mediazione possibile
Allora l'altro elemento fondamentale per comprendere la prospettiva di Francesco e per rispondere alla domanda è un punto che l'ambasciatore Ferrara
Sottolinea molto bene leggo un suo passaggio
Esistono poi due modi diversi di guardare ai problemi internazionali il prima di tipo pratico e mira alla soluzione di problemi ma resta nell'ambito delle condizioni esistenti ed è conservatore dello status quo
Il secondo tende invece in modo ben più radicale a costruire alternativa
Per fare uscire popoli e nazioni da strutture oppressive e mira all'emancipazione
Allora per Francesco e molto importante per costruire la pace comprendere che cosa è successo cioè quali sono le vere radici dei conflitti ricordate quando disse che la NATO no citando un un diplomatico ha cominciato ad abbaiare alle porte della Russia allora non era nient'altro che un modo se volete molto molto immaginifico diciamo l'abbaiare
Per cercare di comprendere le radici profonde di un atteggiamento che poi ha scatenato un conflitto non per giustificare ma per comprendere e il secondo punto è che per Francesco la pace non è un obiettivo da raggiungere ma è solo il primo passo l'acconto la condizione direi
Perché i popoli divano bene perché ci sia uno scudo sviluppo il superamento delle ingiustizie quindi il concetto di pace
Di Francesco un concetto molto compresso allora la ricchezza la bellezza di questo volume che ripeto e di facile leggibilità pur essendo estremamente complesso e quello di farci comprendere come
Spetta a noi cercare un paese innocente
Verso di Montale girò appunto spetta a noi comprendere la pace ma comprendere come la pace non è un concetto semplici
Grazie a questo libro
Vantati parlando no anche di come le parole sono importanti in questo testo per quella parola pace viene usata con grande attenzione e c'è un invito a fare una riflessione
Più ampia su questa parola come si diceva che non deve essere diciamo fine se stessa ma poi deve essere accompagnata da tutti una serie di ragionamenti anche sforzi diplomatici lei abbiamo iniziato insomma di introdurre anche la questione russa perché poi in questo libro si parla molto di russi allora
Vengo da lei ministro Tajani tra le tante richieste uniche l'ambasciatore Ferrara fa sulla situazione attuale ma anche
Su quelle che possono essere le radici che magari hanno portato
All'aggressione e della Russia c'è una riflessione su che così come la come la Russa diciamo si percepisce che concetto ha della democrazia contratto particolarmente interessante illecito e poi vengo da lei ministro
Ferrara scrive
Che il Cremlino porta con sé questa idea di democrazia sovrana per cui ciascun paese dev'essere libero di perseguire il proprio lì già il percorso di sviluppo politico di organizzarsi sistemi socio politici ritenuti più efficace della democrazia
Liberale e questa democrazia sovrana si fonda sulla premessa di un eccezionalismo russo che non tollera alcune interferenza Esterna
Nei giudizi sulla natura del regime ora questo fine settimana misto Tajani è stato caratterizzato dall'interferenza internati in Russia non indifferente con quanto abbiamo visto rispetto
A non sappiamo ancora come chiamarlo questo tentato colpo di Stato della partner questa
Insomma desideri insolazione insurrezione sessista del di percorso in questo suo forse il desiderio anche dimettersi
In prima linea in bella vista pensando alle elezioni del prossima de la prossima primavera in Russia allora li Kido anche la lettura che però ne viene data a livello internazionale le palme di è stato a Lussemburgo
Per il Consiglio dei ministri degli Esteri questa settimana di Consiglio europeo a cui sicuramente capi stato e di governo e di parleranno
Siamo comunque di fronte a qualcosa che mostra e ha mostrato in un fianco debole del Cremlino
Ma certamente tanto buona sera grazie ambasciatore per l'ospitalità
Ma la sera padre ambasciatore
Ma le autocrazie apparentemente
Non hanno mai crebbe perché riescono a nascondere
Per la loro natura quello che succede al proprio interno quindi anche tutti i contrasti interni sono nascosti
Dalla macchina del potere quindi della macchina anche della comunicazione
A Pancho 'sto punto le crepe emergono e sono emersi anche
Lo scorso fine settimana
A Mosca
Perché evidentemente c'è qualche cosa che non ha funzionato
Ci siamo tutti quanti imposti una linea molto chiara perché
Anche per essere portatori di pace
Non siamo in guerra con la Russia non siamo in guerra con i russi
Non dobbiamo interferire nella vita politica interna della Russia
E questo evento è un evento di vita politica interna della Russia che poi
L'assenza di Wagner chi era
Uno dei fiori all'occhiello del
Dell'armata russa perché è una sorta di prigione straniera fatta di mercenari ma particolarmente agguerriti
Che combattevano senza avere nulla da perdere
Persi questi uomini che non erano tantissimi rispetto allo sforzo bellico russo però certamente
Il fronte russo si indebolisce
Io non so che dal punto di vista militare
La Russia è comunque un grande interlocutore
Come lo è la Cina in questo momento noi dobbiamo far capire la Russia che il diritto internazionale va rispettato
E pervenire al libero dell'ambasciatore Ferrara perché vorrei partire dalla cronaca e quindi dalla vicenda russo certamente ma in questo libro ci sono una serie di principi
Chiedi devono farci riflettere anche sull'atteggiamento da tenere di fronte ad una guerra
Lui ricorda che non
Con il passare degli anni dalla prima guerra mondiale la seconda guerra mondiale
E come sta accadendo ora in Ucraina e come è successo in nelle ultime guerre pensiamo in Siria pensiamo in Africa c'è sempre un numero maggiore di civili fra le vittime
Quindi sono guerre ti colpiscono la popolazione
Normale non di eserciti combattenti
In genere
Nei secoli passati si combattevano su grandi campi
E sì al cd
Contanti Mortimer molto difficile se c'era qualche saccheggio ma era molto difficile che ci fossero popolazione sterminate
Io in questo libro
Non vedo due
Anzi tre punti fermi sono tre brocardo il latino
Si è vista assieme Parabellum pacta sunt servanda e da Erasmo
Dulce ma bellum inesperti is
Ed è questi tre
Bracardi in latino
Secondo me in questi tre c'è il filo conduttore
Del libro e del pensiero di Ferrara
Sono accorpate Spada non è un libro
Pacifista
è un libro che
A
Come principio ispiratore
Il cristianesimo mi pare di svelare nessun segreto
Perché conoscendo l'ambasciatore leggendo anche il testo senza mai
Avere una un testo diciamo così comma stile da sacrestano però emerge chiaramente
Qual è il valore ispiratore
La pace
Come valore non come strumento politico
Lo strumento politico e la diplomazia
Certo non l'ha fatto per tutta la vita e diplomatiche sulle le altre non capisse nella diplomazia
Ma quando lui
La rimane affascinato e io ero colui in quei giorni
Dal dalla sala dove venne firmato il trattato di versare mille seicentoquarantotto
E lì c'era il trionfo della diplomazia
Al ministero
Si concludeva una guerra tra
Cattolici e protestanti si firmava una pace
E lì c'è tutto il fascino simili con tutte le difficoltà comprensibili buttati dalla finestra
Che si sono salvati poi
In questo caso ambasciator portate in
Porta pena
E lì si vede ecco quello in cui lui crede è convinto che la diplomazia che ci sia sempre una porta
Che possano portare ad una soluzione positiva
La pace come principio ispiratore
Non è convinto lui invece dell'altro principio se vis pacem para bellum che in teoria lui dice potrebbe essere un fatto positivo perché la forza di uno contro l'altro
Spinge entrambi i contendenti a non rischiare di più paroliere USA c'è qualcuno che poi è un po'matto va oltre e magari in USA con le armi abbiamo timori abbiamo oggi sulle armi nucleari di lui racconta che bene tuttora l'opera che è stata fatta per ridurre gli armamenti enucleare che oggi sono poche migliaia rispetta le decine di migliaia del passato è un passo in avanti
Una condanna della guerra
Parla lucida follia di Erasmo da Rotterdam era lucida non era follia pura
Lui contesta anche
Il principio
Di von Clausewitz che la guerra e la continuazione della politica
Cioè c'è una visione ovviamente contraria alla guerra che poi leggendo fa parte qua del magistero della chiesa Wichita tutti i papi però da Giovanni ventitreesimo
Giovanni Paolo secondo Benedetto sedicesimo il Papa Francesco
Tutti
Puntano sulla pace condanno la guerra
C'è molto
C'è molta fede molta speranza in queste parole d'altronde il cristianesimo è la speranza
Perché se uno non è credente ma speranza diventa pessimista e non
C'è molta speranza c'è molto ottimismo scemo
La voglia di dire
Se uno non ci crede non arriverà mai a costruire la pace
è difficile
è un po'forse un grande sogno
Forse sì
è anche vero però che ci sono
Riferendo niente Erasmo da Rotterdam
Anche tanti capi militari
Che proprio perché conoscono la guerra non voglio la guerra a volte ci sono più i politici a volerla che i militari
Per esempio uno che è sempre prudente per parlare
Di leader
Mondiali conosciuti e il ministro della difesa americano a Stream
Che nell'ambito del negli Stati Uniti certamente è uno prudente eppure è stato un grande capo militare un grande generale però è il più prudenti tutti proprio perché conosce le conseguenze della guerra il dramma della guerra più del politico
Perché un conto è vedere la televisione un conto è stare in mezzo alle bombe vederti morire davanti gli amici uccidere gli altri che non è sempre una cosa che si fa
A cuor leggero
Quindi anche da questo punto di vista c'è un messaggio secondo me positivo
Che forse un messaggio può arrivare anche
Al mondo militare che che e l'altra parte della politica cioè ci si sa chi capisce chi conosce
Fa di tutto per evitare che ci sia
La guerra
Che giudizio dà di questo libro personale ovviamente non mi permetto di giudicare
è un libro concreti da speranza perché e scritto da una persona che ci crede
Cioè che crede nella possibilità di trovare accordi senza esseri costretti
Ad usare
La forza o la violenza delle armi
E e dice a Madre Teresa di Calcutta
Anche una goccia ma una voce dopo l'altra
Fa il mare
E questa è una goccia
Positive
Io lo dico molto chiaramente lo sanno tutti non sono un pacifista culturale però essendo cristiano mi riconosco nel pensiero dell'ambasciatore
Perché è ricco di contenuti e ricco di valori e ricco di principi
Che si rifanno
Al Bargello che anche messaggio di pace non lo dice ma esplicitamente però si capisce bene lo dicevo prima qual è il filo conduttore tanto lontano saremo a presentarlo quattro non ci fu su questo filone conduttore
Che mi convince
Che a volte può essere anche
Un po'sognatore
Però guai se nel nostro mondo non ci fossero sognatori non ci fossero quelle persone determinate
A costruire la pace conclusa la vicenda russa
Il cardinale Zuppichini parla
A Mosca
è stata chi tentar non nuoce è sempre un fatto positivo gli stessi turchi hanno provato
Però già che si sia risolto un problema che quello del corridoio per mandare il grande a popolazioni che rischiano di morire di fame già
è un fatto positivo
Perché poi bisogna costruire Mosaico tessera dopo tessera
Magari si potesse e ne abbiamo parlato tante volte con lui visto che
Uno dei nostri migliori diplomatici ma anche di Matilde che pensa non è soltanto un diplomatico di azione mi parla dell'azione ma bisogna anche pensare prima di agire
Anche quello che accade attorno a Zago rigirano è semmai lavorando tanto per far sì che si crei una zona franca Torrazza polizze per evitare un disastro nucleare anche tra i due contendenti
Queste sono azione di pace forse la pace in assoluto non si può avvenire ma qualche azione di pace si può fare ecco da questo punto di vista bisogna saper tentare bisogna saper tentare la via della diplomazia non chiudere mai la porta della diplomazia anche quando sembra impossibile perché poi non sai mai
Che cosa può accade per chi ci crede magari la Provvidenza
Dà un'occhiata e di cose migliore
Però abbandonare le diplomazie sempre
Un errore
Fecero bene
I diplomatici amministrato si affannavano per
Sottoscrivere il trattato diversi Favia che fu un buon risultato e Carfagna tutti quanti noi per trovare buoni accordi di pace fermo restando
Che la guerra giusta non esiste ed è quella di autodifesa
No non è giusta ma in qualche modo e legittima diciamo così
E gli ucraini stanno combattendo una legittima
Difesa fermo restando che poi
Nessuno è esente da errori
E la pace dobbiamo perseguirla faccia in modo che sia una pace
Però giusta che garantisca la libertà a quel paese perché se pacta sunt servanda che il fondamento del diritto internazionale e se non si rispetta il diritto internazionale
L'ordine mondiale condivido anche le critiche ha fatto alle Nazioni Unite
Perché se le Nazioni Unite fossero state più meno disuniti e più mite forse si sarebbe potuto evitare all'inizio
Lo l'offensiva russa così come venne bloccata quella in Georgia io avevo detto
Che il segretario generale doveva trovare due inviati
Occidentali
Ma credibili presso Putin e l'ho fatto i nomi
è una non c'è più
E da Silvio Berlusconi e l'altra Angela Merkel che potevano essere gli unici a convincere Putin
A bloccare la propria avanzata così come Berlusconi non sarà così blocco l'avanzata in Georgia cioè stavano arrivando a Tiblisi riuscirono a fermare forse se le Nazioni Unite si fossero mosse ecco qui lui insiste molto sul ruolo del multilateralismo sono d'accordo con lui però sono un'azione di subito i nostri errori
Altre posso dire un'altra cosa prego Ministro l'altra cosa che mi è piaciuta molto che condivido
Che è stata una mia battaglia fin da quando è un ragazzino che poi mi hanno educato a casa
E il riferimento è di fatto la condanna che emerge con sempre filo conduttore
Te la pena di morte
Noi siamo l'unico continente al mondo dove non c'è la pena di morte
Perché anche qui
C'è sempre una visione cristiana perché siamo contro la pena di morte
Ovviamente perché nessuno è ha il diritto di togliere la vita
Ad un altro essere umano
Ma soprattutto perché
Tutti può e redimere
Fino all'ultimo istante della tua vita
Io ricordo una volta una testimonianza di due
Killer della mafia ergastolani
Che si erano pentiti si erano convertiti che fece una bellissima testimonianza
Leporiero Presidente del Parlamento europeo
A Rimini eravamo
E raccontarono
Tutto quello che stavano facendo
Per redimere
I loro compagni di carcere anch'essi ergastolani
Se questi due killer fossero stati uccisi
Per una pena
Legittima prevista dalle leggi di uno Stato
Non avrebbero potuto non si sarebbero mai redenti e non avrebbero potuto far del bene
Ad altre persone che magari
Potevano essere presente
Anche loro
Quindi
Credo che questo riferimento che c'è nel libro sia anche qui dal punto di vista dei valori importanti perché ritengo che in ogni scritto dobbiamo sempre andare a cercare i valori che ispirano
Insisto su questo sempre da un po'di tempo
Perché vedo nella nostra società
Una perdita continua di valori e tutta la prassi pochi valori
Una società che non ha valori
E come una grande quercia di cui le dice se le mangiano le termiti
Al primo scossone crollo e io non vorrei che la nostra società crollasse quindi complimenti all'ambasciatore fra
Grazie
Grazie ministro anche perché appunto anticipato tutto una serie di elementi veramente interessanti
In questo testo per esempio la grande riflessione che Ferrara fa sul multilateralismo in cui invita anche a cambiare un po'il pensiero no l'ambasciatore fa un esempio dicendo perché molto spesso si dice ma non servono a niente questo ennesimo intralci laterali se poi alla fine ci sono le guerre ci sono i conflitti e così via
E l'ambasciatore sottolinea ma non esistono per questo non lo scopo è quello di creare un clima di fiducia no e la fiducia è l'impalcatura su cui poi collaborare la diplomazia e poi giustamente il ministro citava i dati che riguardano i morti civili nelle guerre che sono una insomma degli aspetti interessanti questi libri tanti numeri interessanti ce ne sono altri
E che mi hanno particolarmente colpito che appunto vorrei condividere con il pubblico
Per poi arrivare a lei ambasciatore
Che lei cita l'indecisi democrazia del due mila e ventuno che analizza la situazione democratica in centosessantasette Paesi del mondo sapete quante sono quelle che vengono riconosciute come democrazie complete su diciamo settecentosessantasette pesi che vengono analizzati nel due mila e ventuno erano solo ventuno
E questa una riflessione diciamo non da poco anche perché poi lei is spiega in questo libro che uno dei filoni della diplomazia non a caso negli ultimi anni sta portando ad un ritorno dell'idea
Della necessità di esportare la democrazia perché spiega nel libro si alla fine i Paesi democratici tendenzialmente non si fanno la guerra trovano altre soluzioni allora vorrei chiederle però poi la riflessione che fa e che completa su questo se queste veramente la strada o se invece poi ce n'è un'altra cercando di anticipare troppo perfeziona dobbiamo sempre lasciare un minimo di d'interesse poi per chi è qui con noi per leggere in fibra
Grazie innanzitutto un ringraziamento al presidente italiani per le sue parole per la sua partecipazione opera padre Spadaro Giovanna Pancheri grazie al passo del diritto per per l'ospitalità
Vorrei fare una piccola premessa se non è consentito
è stato detto giustamente che questo libro vuole essere un elogio della diplomazia
Ora esiste la grande diplomazia la diplomazia della pace di Westfalia
Dove tra l'altro hanno operato due grandi italiani Fabio Chigi e Alvise Contarini che il mezzo tutti questi principi tedeschi erano gli unici due stranieri questi due stranieri erano due italiani
Ed erano stati inviati alla alla alla conferenza di pace esattamente con la qualifica di mediatore essa quindi di mediatori
E dico questo perché c'è c'è questa grande tradizione della diplomazia italiana ma io lo devo dire anche per il ruolo che svolgo oggi più che vedo tutta la Farnesina
Oggi in uno dei momenti più drammatici della storia del secondo dopoguerra
Impegnata in diversi fronti con le strutture del ministero con le strutture di protezione degli italiani
Con la Rete soprattutto le ambasciate a Kiev e a Mosca come tutte le ambasciate nei Paesi più importanti per non parlare anche delle Nazioni Unite Brussel
Impegnata con un forte senso etico è uno spirito del servizio al Paese per cercare le soluzioni Hitachi quindi c'è una diplomazia con la D maiuscola che poi fa i libri di storia ma come ha detto anche la presidente del Parlamento europeo alla conferenza ambasciatore a dicembre
Ha detto c'è una diplomazia invisibile che costruisce la pace o tutti i giorni che nessuno conoscerà mai ma che un bene prezioso per per la pace e certamente la pace e la stella polare di di questo libro ma vorrei precisare che il libro non parla di una pace imposti
Vive perché la pace impossibile o solamente utopica non è una pace politica
Parla delle strade attraverso cui è possibile è possibile realizzare
Delle degli avanzamenti in relazione anche al conflitto attuale li ha citati presidente degli anni la l'iniziativa della per il migrano nel Mar Nero
La messa in sicurezza delle centralizzato Rizzato io nel raggiungere i lo scambio di prigionieri
Aggiungerei anche la necessità della restituzione dei bambini che sono stati rapiti da una parte all'altra
Questioni che noi chiamiamo umanitarie in senso ampio che in realtà sono anche esse la sostanza Humala antropologica direi quasi della della diplomazia
E un altro aspetto che mi sembra importante sottolineare e che al tempo stesso bisogna essere realisti ma non bisogna mai perdere l'orizzonte dell'utopia
Oscar Wilde s'iscriveva che un atlante che non contenga da la mappa della del paese di utopia non non merita neanche uno sguardo nel senso che è necessario avere come punto di riferimento la realizzazione più alta che noi possiamo tenera dalla politica che quella della convivenza della famiglia umana universale come dicono i papi i ininterrottamente nella nella loro dottrina ma io direi anche un'altra cosa molto più concreto
Perché stiamo recuperando ahimè in questi giorni uno dei temi e dei dei una terminologie della guerra fredda come il concetto di deterrenza
Dovremmo recuperare perlomeno a un livello il minimo alla lo Stato zero diciamo della delle relazioni internazionali il concetto di coesistenza pacifica
E vengo al discorso della di quante poche democrazie liberali ci siano oggi nel mondo
Il tema di fondo e che dovremmo sempre più convivere con questa diversità
Noi parliamo di biodiversità per quanto riguarda l'aspetto ambientale rispettare la biodiversità naturale ma c'è anche una biodiversità politica del mondo di cui dobbiamo prendere atto noi ospitiamo e vorremmo che tutti i Paesi diventassero delle democrazie
Delle demolizioni liberali dove fossero garantiti semper comunque i diritti umani fondamentali ma appunto parlando di Utopia di realismo e poco realistico pensare che questo possa accadere nel breve periodo e allora che cosa dobbiamo fare
Non è che dobbiamo accettare tutto naturalmente perché i diritti umani fondamentali si parlava prima della pena di morte sono sicuramente un punto di riferimento
Certamente non possiamo chiudere un occhio verso regimi che compiono dei veri e propri genocidi per esempio però gran parte dei Paesi del mondo
Sono collocabili in quella classifica che citava Giovanna Pancheri in una zona grigia in realtà la grande parte dei regimi politici del mondo sono dei regimi ibridi
E allora con questa terra di mezzo alziamo le dobbiamo imparare a a convivere e lo facciamo sicuramente affermando i principi della Carta delle Nazioni Unite ma lo facciamo anche con la frequentazione comune delle istituzioni comuni e le istituzioni comuni nella vita politica internazionale sono le organizzazioni multilaterali
Che comunque hanno un compito fondamentale quello di produrre una sorta di socializzazione e politica dei paesi per raggiungere obiettivi comuni
Quindi sicuramente la Democrazia se tutti i Paesi del mondo diventassero democrazia liberale avremmo meno rischi per per la pace
Ma il tema è proprio questo che il grande il grande diciamo impegno del romanzi esattamente questo riuscire a parlare con quelli che non la pensano come noi
Perché se ne parliamo solo come si dice comunemente nel gergo diplomatico con I like mai detto
E insomma ci piace vincere facile noi dobbiamo cercare di parlare con quelli che non la pensano come noi e trovare laddove possibile naturalmente senza compromettere nulla
E i nostri principi fondamentali che si fondono sulla carta delle Nazioni Unite dobbiamo trovare un terreno
Comune quindi questo questo libro un po'un percorso all'interno di le all'interno di di di del delle domande che oggi si pone una diplomazia consapevole cioè non non non pensate di trovare delle delle risposte sono più e i dubbi che vengono sollevati che le ricette che vengono proposte io concludo dicendo mandato questo libro ha una personalità autorevole che dopo averlo letto mi ha ha scritto dicendo benissimo
Ho letto il tuo libro non sono uscito dalla stanza facendo dei salti di gioia
Ma per lo meno oggi sono un po'più ottimista di ieri fosse solo questo diciamolo l'obiettivo del libro sarebbe già una finalità raggiunta di grande soddisfazione grazie ancora
In chiusura di questo incontro brevemente ringraziare padre Spadaro il ministro Tajani l'autore Pasquale Ferrara nostro padrone di casa l'ambasciatore finito per essere perciò spiato in questo luogo sempre bello però credo che sia anche significativo no chiudere questo incontro
Visto che come avrete capito in questo Mib si parla molto del valore dell'etica nella diplomazia di quanto ma avere un approccio morale anche quando si fa questo mestiere così difficile che quello del diplomatico possa poi portare anche risultati sperati allora vorrei e chiudere questo incontro con un pensiero ed un applauso per l'ambasciatore Luca Attanasio che viene citato in questo libro proprio per il sacrificio che ha fatto portando avanti
Grazie a tutti ambasciatore la mostra cioè di qua di là e poi ci dirà lei Linda seguiamo grazie