Don Riboldi, cento anni dalla nascita, 40 anni dalla mobilitazione anticamorra. Una riflessione sulle tappe essenziali del suo impegno per la legalità e per la dignità umana

Sì e della vostra presenza sono grato a tutti a ciascuno di voi
Per la qualità della presenza oltre che per il numero sono personalmente lieto che la prima occasione da componente della neonata Commissione antimafia sia in qualche modo dedicata al territorio Napolitano
Sono naturalmente estremamente responsabilizzato dal tema dal protagonista del tema
Dal vero soggetto protagonista del del libro straordinario
Di Perone del promotore parlo di don Riboldi e di una delle più grandi mobilitazioni giovanili mai registrate sul territorio nazionale probabilmente seconda soltanto a quella del mille novecentosessantotto sono naturalmente onorato della presenza straordinaria di interpreti del pensiero del culto de della cultura della informazione
Sono grato a Pietro Perrone perché ha voluto fortemente che don Riboldi fosse individuato come vero protagonista in una sede strettamente istituzionale
Ed interviene oggi non soltanto come straordinario saggista eccome caporedattore della principale testata del Mezzogiorno ma interviene soprattutto come testimone straordinario di quella stagione
Sono grato al direttore decorre
Per la sua costante disponibilità
A nome della testata più diffusa e più prestigiosa del mezzogiorno e sono particolarmente lieto della presenza di
Straordinari protagonisti che hanno onorato le istituzioni parlo naturalmente del presidente Buttiglione
Uomo di cultura professore universitario
Parlamentare indefesso più volte ministro
Vicepresidente della Camera dei deputati che porterà il suo contributo anche da incredibile intera Prete dell'impegno dei cattolici in politica
Del presidente Violante
Anche Luís
Persona autorevolissima e notissima magistrato professore universitario
Presidente della commissione antimafia
Presidente della Camera dei Deputati uomo da sempre impegnato prima sul fronte del pensiero poi sul fronte politico poi sul fronte istituzionale nella lotta contro ogni forma di criminalità organizzata
Naturalmente noi oggi vogliamo rifuggire dal momento puramente celebrativo perché questa è un'occasione che impegna ciascuno di voi ha un doppio dovere in primo luogo il dovere della memoria
E in secondo luogo il dovere dell'impegno politico
Abbiamo un pretesto un'occasione e e la ricorrenza del centenario della nascita di don Antonio Riboldi ma anche il quarantennale
Di quella straordinaria marcia che fu definita dei cento mila una marcia in cui per la prima volta un'intera comunità giovanile si riconosceva in un messaggio di speranza
A testimoniare come spesso
Proprio dal fronte della chiesa si possa individuare quel fortissimo Baluardo quella avamposto che insieme di dignità e di speranza l'occasione naturalmente
La pubblicazione di un libero il libro di Pietro Perrone che attraversa tutte le tappe dell'impegno non soltanto pastorale ma anche politico e istituzionale
Di un vescovo di un Episcopo un ma un uomo al governo del territorio
E della propria comunità che pur da soggetto non meridionale sette come pochissimi o forse come nessuno interpretare le esigenze delle comunità del Sud allora io credo che il miglior modo in questo momento per aprire i lavori
E poi gli affiderò alla sapiente regia del direttore decorre
Il modo migliore per introdurre il tema che vuole conciliare in qualche modo dignità legalità Esperanza e proprio la proiezione di una brevissimo filmato che raccoglie il messaggio straordinario di non Triboldi grazie
Il Sud la a tre malattie
La mafia poi Gattopardo cioè la rassegnazione tanto in cent'anni e mai fatto niente e poi il piangersi addosso non respira pranzi che sbracciarsi non crede nel le proprie energie
Quindi pensare che non è non è possibile fare per cose fuori dell'ordinario
Ma i Sud amento incoraggiamento noi Visco italiani nell'ottantanove abbiamo scritto un documento tutti descritta in chiese Mezzogiorno sviluppo solitari che siamo accorti
Che il Sud era politico dipende inter vale a dire che era il partito il turno o parlamentare pensiero non abbiate paura sono io che porto il lavoro sono io che porto questo sembrava in fondo perché i diritti fossero il benevolo pregarlo
Per cui iniziare perché se poi dopo ci rechiamo quindi pensare che esempio lasciasse del Mezzogiorno ha portato nemmeno il Sud servizi che non c'erano e che quindi anche italiani
Questo è un sempre cosa essenziale
Vi erano vi è una vi era un differenza e ancora oggi
Sì uno va a osservare e guarda l'occupazione e lo sviluppo e diremmo come città uno del Mezzogiorno
E diremmo che distacco forte
E allora arrivato quindi sono certo che che ora ci ha dato il nome
La calma
Da Marcello intanto
Tocca ai
A sollecitare una depressione
Se non sarà Libertango numero solamente gli avversari
Parco in merito al freddo conquistarselo persone
Da qui movimento di studenti rinunzia liceo scientifico
Taglia
Ciambella prima realtà annotarvelo
L'hanno gran parte di
Tanto merenda marce impensati al loro incredibile
Tornato costituirebbe un fatto di sangue stato ammazzato un avvocato in pieno mattinata alle sette ma e della Rocca tutela
Che va mangiavo
No la cosa che mi sconvolse che nessuno parla di diritto di
Ma avverte imbattuti
Sì aveva pure anche di di
E serve insieme riuniti nel mio teatro
Una discussione sulla tavola
Ho capito quindi lei crede ancora che gli adulti non erano
Fu invitato e gli dissi ai giovani
Anche l'ormai esiste solo una scelta
Qual migliore come tale
Subendo tu
Per rischiare
La libertà di azione cioè diretti rivolgersi a Bocelli
Ed è un acre con un gruppo di dire e di fare una marce dei giovani
Abbiamo getta del tutto
Scusate
Quando il PCI
Tutti vedranno evasione però
Al momento opportuno non c'era nessuno
L'avvocato era marcio
Abbiamo visto parcheggiare tranne ma sostegno cioè
Siamo trovati a quell'età ad Ottaviano
Il quorum piazzale
Tornando a fare un parco inizia a dire
Finalmente siamo leader
Formazioni di marce che durarono parecchi anni fianchi diventa un cerimoniale senza senso
Buongiorno Benvenuti ha un'identità sono Francesco ricorda il direttore del mattino per me è un onore che è un piacere doppio presentare questo libro
Perché innanzitutto Pietro e un capo-redattore del Mattino io questo libro in qualche modo l'ho visto nascere dalle discussioni
Precedenti anche alla mia partenza dal mattino e poi al ritorno ho trovato questo questo bel libro che Pietro fortemente ha fortemente voluto perché e lo ha vissuto in prima persona
Ecco non è una testimonianza diciamo così di staccata ma è una testimonianza di un giovane di un giornalista che poi ha vissuto pienamente quella quella stagione
E piacere doppio perché io nel mille novecentottantadue era uno di quei ragazzi avevo diciassette anni militavo
Nelle manifestazioni anticamorra che poi si svilupparono anche a Caserta dove sono nato e cresciuto io ho studiato e e ricordo bene che precedentemente
E i i primi impulsi di carattere diciamo così sociopolitico erano dati da Solidarność dalla Polonia mille novecentottanta avevamo avuto anche noi il nostro
Nostro mille novecentocinquantasei Budapest nostro mille novecentosessantotto Praga
L'ottanta
Di di della della della Polonia del generale Jaruzelski poi di Papa Wojtyla
E sentivamo naturalmente anche lui un trasporto essere coinvolti in una dimensione di carattere internazionale quindi ricordo delle manifestazioni dei volantinaggi
Però dopo comincia invece a maturare un altro tipo di coscienza che era quella del nostro territorio della nostra storia
Di un Mezzogiorno che sentiva il peso di un'arretratezza storica
Che aveva tentato anche attraverso la industrializzazione la Cassa del Mezzogiorno un rilancia un riscatto molto forte ma molto a macchia di leopardo vivevo questa realtà di una piccola città di provincia molto vicino ad Acerra e ma anche molto vicino a Napoli
Vero alla grande realtà metropolitana pur conservando nel mio DNA quello che era diciamo così il rapporto di un giovane che nasce in una piccola realtà piccola realtà di provincia
E mi colpiva molto la figura di don Riboldi così come successivamente sono stato molto affascinato anche in conversazioni di carattere privato dalla figura di monsignor Raffaele Nogaro
Due uomini di Chiesa due uomini del Nord innanzitutto che è una cosa molto molto bella molto particolare
Diceva prima don Riboldi tre cose del sud
Mette in evidenza anche il piangersi addosso che un'osservazione che viene fatta rispetto ai meridionali dagli uomini del Nord qualche volta associamo un po'il naso diciamoci la verità però fondamentalmente c'è una ragione di fondo per cui il piangersi addosso è stato per anni una delle caratteristiche negative
Della del del sud delle popolazioni meridionali quand'anche poi ci si è rimboccati le maniche
E sia notati si è scesi in piazza anche per manifestare non soltanto il nostro dissenso ma anche per dare corpo a una Bucci civile sociale
Che era quella dei giovani che prendevano coscienza della lotta anticamorra
Ecco se in Italia c'è stato un momento in cui i giovani hanno avuto hanno compreso l'importanza di dire la loro opinione di schierarsi ecco schierarsi in maniera forte e decisa
Contro il gioco della criminalità organizzata che non erano soltanto i grandi tranne che oggi governano a livello internazionale attraverso le rotte della droga i colletti bianchi era una camorra che faceva sentire il suo peso
Fortemente sul territorio
Attraverso l'imposizione delle estorsioni il reclutamento di giovani della camorra si sparava molto molto di più dispetto rispetto adesso c'erano anni in cui c'erano quattrocento morti
Presidente Violante ha vissuto così come professore Buttigliera hanno vissuto quelle quelle stagioni che sono saliti stagioni di sangue in cui il Sud poi sembrava perduto processato a tutta la stagione del riscatto siciliano
Delle vicende di Falcone e Borsellino
Di uno di animarsi anche di un sentimento popolare che coinvolgeva le giovani generazioni però c'è un precedente rispetto a quanto avvenuto in Sicilia ed è appunto
Negli anni inizi anni Ottanta la mania
Stazione la marcia duecento mila ad Acerra Ottaviano dove tutti i giovani
Non erano più coinvolti dal sentimento del filone di non andare a scuola ma si avvertiva realmente una coscienza nuova un sentire nuovo che don Riboldi naturalmente
Aveva in qualche modo finalizzato attraverso la sua esperienza la sua voce il suo messaggio il suo essere in rapporto diretto con con i giovani e Pietro parla di coraggio tradito
Ci sono più fasi nella nella vita di queste di di queste comunità dei nostri territori il la la il territorio di Acerra che tra Napoli e Caserta ha vissuto due momenti
Particolari due stagioni particolari da prima naturalmente quella delle marce antimafia
Nell'epoca in cui il Calanna di Raffaele Cutolo spopolava e c'è un secondo momento che è stata quella della crisi dei rifiuti con la realizzazione dell'impianto di termovalorizzazione e con la vicenda legata alla cosiddetta terra-terra vi fu
E noi abbiamo visto vissuto in prima persona il dolore di quelle comunità il dolore di quelle famiglie dolori di quei bambini
Il sentimento di smarrimento e quasi di impotenza di fronte a qualcosa che sembrava più grande di loro più grande di lui
E quindi quelle parole che furono parole di conforto e di sprone all'ora di monsignor Riboldi che coinvolse non soltanto la comunità dei giovani ma come ben racconta Pietro
Si tirò dietro l'apparato sindacale e partiti politici ai massimi livelli
Enrico Berlinguer Luciano lama coinvolti in prima persona da un Sasso che diventa una valanga ecco quella quella valanga che ha colpito al cuore anche delle strutture politiche e sociali i vertici di quelle organizzazioni e allora che cosa ci resta perché poi le dita e un'eredità
Morale ma anche un'eredità di parole che devono tradursi infatti l'evoluzione di quello che è stato il pensiero di don Riboldi affidato anche a una chiesa che una chiesa
Che per lungo tempo e Satan se non complice ma silente rispetto ai fatti di mafia e di camorra
Però è stato una chiesa che avuto degli uomini che hanno sacrificato la loro vita io per chiudere questa mia introduzione ricordo per tutti come ha fatto anche benissimo in questo bel libro in questa narrazione che è una narrazione in prima persona Di Pietro
Don Peppe Diana Don Peppe Diana per amore del mio popolo non tacerlo erano poi le parole
Anche di don Riboldi e e sono diventate parole parole forti scolpite nella nostra coscienza perché c'è il sangue versato da un uomo il grande sacrificio di Don Peppe Diana che quotidianamente per chi ha vissuto quell'epoca perché ha vissuto quelle manifestazioni per chi ha sentito sulla propria pelle il cambiamento il senso del cambiamento da un sono sono figure sono parole che ci colpiscono dentro della quotidianità e nel senso della missione che quotidianamente parlo per me cerco di portare avanti attraverso le le colonne del quotidiano il Mattino che che dirigo da un anno e per il quale ho lavorato sedici anni precedentemente
Cercando di fare di questo lavoro una piccola missione quotidiana perché ognuno di noi può portare un mattone nella edificazione di una comunità che tanto appagato
è un prezzo altissimo rispetto a alla presenza della criminalità organizzata ma io non voglio rubarvi altro tempo voglio passare la parola appunto a Pietro che ringrazio innanzitutto per avermi chiamato qui
E per diciamo manifestare quotidianamente nel nostro incontri da azionare il senso pure di un lavoro che un lavoro di intelletto mai un lavoro anche di di di passione e di testimonianza spesso in dissenso debbo dirlo ma il dissenso è il sale della nostra vita quotidiana e quindi di passo la parola con con grande piacere e con i sentimenti di ringraziamento da lettore e da ragazzo di diciassette anni che cominciava a prendere coscienza della sua detto della sua vita sociale e civile
No lei sa adesso qua
Grazie a tutti di essere venuti grazie asset Giorgio al senatore Rastrelli per aver organizzata per aver organizzato questa mattinata grazie ovviamente al professor Buttiglione al presidente
Violante grazie a Francesco per le cose che ma di che ha detto prima come ha introdotto ecco il libero io credo che sia un momento importante questo perché
Da quando è stato pubblicato si sono svolti una serie di incontri molti organizzati
Dalle diocesi a cominciare dalla diocesi di don Riboldi quella di Acerra vescovo monsignor Di Donna firma la prefazione
Del libro abbiamo condiviso passo per passo insieme anche diciamo i ricordi le analisi su quei ricordi ma poi abbiamo ricordato don Riboldi ha della sua Santa Ninfa imbelli esce nella città dove è nato a Triuggio
Siamo stati un po'a dialogare con i ragazzi delle scuole ecco sono stati dei mesi abbastanza intensi però questo è il primo importante momento anche di confronto con le istituzioni con la politica in una sede istituzionale importante come questa
Quella politica con cui don Riboldi
Ha sempre dialogato
Intensamente
Che in qualche modo sollecitato è stato diciamo uno di di di dei protagonisti della vita politica italiana per cinquant'anni che più credo abbia sollecitato anche la politica
A rinnovarsi e a porsi problemi reali concreti che viveva che viveva la gente in particolare quella ovviamente del Mezzogiorno visto che lui
Essa è un meridionale divenute un settentrionale divenuto meridionale un meridionale
Per missione
E dal primo momento
Quando con i bambini di Santa Ninfa si mise in treno ed arrivo qui a Roma nei palazzi diciamo delle istituzioni al Senato alla Camera al Quirinale per dire guardate ma son passati un po'di anni
Dal terremoto ma la ricostruzione mai cominciata salate pensando a fare le strade ma noi qui e stiamo aspettando però le case e quello fu il grande primo grande momento diciamo
Di una chiesa
Che scendeva in strada e che si poneva anche come interlocutore diretto rispetto alla politica alle istituzioni e quindi dava voce al proprio popolo ecco che cosa è stato don Riboldi don Riboldi credo che sia stato soprattutto un vescovo che ha dato sempre voce al proprio popolo l'ha fatto in Sicilia la fatto poi in Campania
Era il megafono della gente io credo che il suo esempio abbia poi
Fatto scuola anche in tutta diciamo non certo mondo ecclesiastico meridionale Francesco giustamente ricordava don Diana
Ma non solo lurido Puglisi si e tanti altri per parroci preti di frontiera che in questi decenni
Hanno combattuto o per le case o contro la criminalità contro la droga don Ciotti col gruppo Abele che poi diciamo si è anche impegnato sul fronte della lotta a tutte
A tutte le mafie il capostipite secondo me è stato don Riboldi o in questo libro ho cercato di ricordare quello che ha fatto e ho cercato anche di raccontare quella che è stata la mia esperienza
Prima perché a un certo punto a cinque anni e la morte ottenuto fortemente che questa storia finisse definitivamente dell'oblio
E che in qualche modo fosse dimenticato don Riboldi Go tutto quello
Rappresentava che aveva rappresentato la sua missione in posti difficili complicati come appunto la provincia di Napoli Acerra ma se alla fine l'intero l'intero Mezzogiorno e devo dire che un minimo di memoria forse abbiamo potuto grazie al libro
Consolidare con
Non ormai
Diciamo non non non non non ho mai sperato che il libro lo leggessero i ragazzi
Sono troppo presi da altre cose queste sono storie che a loro
Appaiono lontanissime la piccola speranza che poi è stata una delle motivazioni nel scrivere appunto il libro è che però lo possa leggere qualche loro genitore
Che quindi un giorno a tavola Possa raccontarli questa storia
Che è una bella storia
Credo una bella storia molto prima di tante altre brutte storie che invece hanno avuto poi un
Diciamo una risonanza mediatica senza precedenti è una storia dell'ottantadue molto prima di Como di cui invece si è parlato tanto
Perché a Napoli nella provincia di Napoli appunto
Ci si è anche opposti alla camorra non solo la si subita
Quando voglia guerra tra i Cutuli anni e i suoi avversari aveva reso la vita impossibile a tutti
Duecentottantaquattro morti in un solo anno
La sera dovevi decidere quale strada fare
Pensando quale fosse quella meno rischiosa
Rispetto ai precedenti agguati che c'erano stati per cui dicevi io ragazzo del che andavo al liceo gli Europa forse è meglio che vada quella parte perché ieri hanno sparato lì può darsi che stasera sparano in un'altra zona
Questo era il clima
La Chiesa stessa faceva finta di non accorgersi che si fosse la camorra lo dice don Riboldi nel filmato si è spento prematuramente non scriveva è stato ucciso sui manifesti
Al lutto che venivano affissi per i Paesi ma non solo
Le processioni
Spesso prevedevano l'inchino al vostro di turno io stesso ho visto come
Lei fui enti si inchina stelo al boss del paese che in cambio
Il agiva un'offerta è che in questa situazione si è trovato Riboldi è stato il primo Prete che ha avuto il coraggio di pronunciare la parola camorra inchiesta
Durante un'omelia quando disse io non so voi ma o da stasera scenderò per strada perché ho deciso di non vivere come un topo
Quello fu il primo grande messaggio dirompente da quel messaggio poi trasmesso ai giovani in quell'Assemblea nel salone vescovile nacque un movimento che io nel libro lo definisco
Secondo me la più grande mobilitazione giovanile dopo il Sessantotto
Perché dai mille di Ottaviano del dodici novembre ottantadue quando arrivammo in questo Paese condor Riboldi alla testa
Che ci accolse con tutte le porte sbarrate nel silenzio
Totale nessuno di Ottaviano uscì neanche sul balcone per vedere cosa stesse avvenendo econdo Riboldi marciamo ugualmente perché pensavamo di essere pochissimi
Poi ci accorgemmo che eravamo un sei settecento
I giornali ci aiutarono dissero oltre mille però quei sei settecento che dovevamo svolgere un'Assemblea nel liceo di Attis nel cortile del liceo Díaz di Ottaviano erano un bel numero per cui decidiamo di andare in corteo debbo dire su consiglio di don Riboldi di andare in corteo all'Assemblea e fu la prima sfilata
Che si svolge sei in un'atmosfera irreale di totale paura di totale silenzio
Da quell'Assemblea poi diventammo dieci mila nella famosa marcia da Somma Vesuviana ad Ottaviano con e in quel momento è quel fronte si ampliò
Perché oltre a agli studenti oltre a due vescovi perché oltre a don Riboldi c'era il vescovo all'epoca di Nola monsignor Costanzo anche lui
Tra l'altro poiché è stato in Sicilia e veniva dalla Sicilia quindi conosceva che sposerà camorra e cos'erano la mafia
Cioè ci fu il sindacato ci fu Luciano lama ci fu qualche partito non tutti ma qualche partito comincio a farsi vedere la mobilitazione proseguì fino alla manifestazione dei cento mila Napoli perché raccontare questa storia
Prima
Per ricordare don Ribot
Beh sicuramente ma anche
Per dire
Che qualcosa è possibile fare
Contro
La criminalità organizzata e non solo perché in questo momento la vera emergenza delle nostre città e quella della violenza minorile mastino Agazzi gli abbiamo mai raccontato
Che appunto prima di loro qualcuno scese in piazza c'erano i veri scopi c'erano i sindacati abbiamo sbagliato io io spesso lo sento come una colpa
Enorme di non averlo fatto di averlo fatto solo adesso perché loro
Forse attraverso i loro genitori avrebbero potuto sapere qualcosa per scrivere un libro ci vuole un poco di motivazione soprattutto il nostro mestiere come diceva Francesco dove già siamo spesso travolti no dalle mille emergenze quotidiane la mia motivazione è stata questa scoprire che a un questionario distribuito proprio nel mio liceo
I ragazzi avevano risposto che conoscevano tutti conoscevano Jenni
Chanel li mortale di Gomorra qualcuno aveva sentito parlare di Cutolo di missino denaro
Pessina denaro nessuno sapesse chi fosse don Diana
A quel punto mi sono detto meno male che non gli hanno gestito Riboldi l'avrebbero preso per un extraterrestre
E lì mi sono detto che forse questa storia valeva la pena
Raccontarla
Raccontare appunto come il coraggio si può insegnare
Se c'è un uomo che riesce a darti un esempio io credo che don Riboldi è riuscito a insegnare il coraggio a più generazioni di giovani
Abbiamo bisogno oggi di ricominciare a insegnare il coraggio perché spesso anche per
Ribellarsi al Burlo di turno che trovi per strada Katie minaccia ci vuole coraggio ma il coraggio non può essere singolo c'è bisogno di un coraggio collettivo ed è quello che oggi spesso manca la politica
Vive purtroppo da anni le sue difficoltà in termini organizzativi rimasta però come erano belli e importanti
Quei partiti organizzati che riuscivano anche a mettere insieme i giovani no le organizzazioni giovanili dei partiti gran parte del movimento mento
Nel diciamo è stato fatto anche grazie alla FGCI la federazione
Giovani del Partito comunista ma anche reati poi scesero in piazza con noi ma anche la Fuci l'Azione Cattolica Napoli organizzò dopo qualche mese alle prime manifestazioni una grande fiaccolata
Con la Chiesa in testa per dire no al racket per dire no alla camorra ecco purtroppo quel tessuto non c'è più
L'abbiamo perso la l'abbiamo combattuto e quindi abbiamo perso la Chiesaccia una responsabilità maggiore rispetto ad allora perché si può dire che è rimasta l'unica forza organizzata sul territorio
Ma la Chiesa non può fare tutto da sola
E quindi forse c'è bisogno che
La società si rimetta in moto io sarebbe apprezzato quella frase del presidente Violante
Ma non si può chiedere alla società civile una mobilitazione permanente però credo anche un po'nel segno di don Riboldi che forse in questo momento per le difficoltà che stiamo vivendo
Sarebbe il caso di tornare con una mobilitazione come quella che appunto il vescovo di Acerra ci ha insegnato rimettendo in campo quel coraggio che è stato in grado di infondere in tanti di noi a cominciare da me grazie
Grazie grazie Pietro
Permettermi due due brevi annotazioni una prima in questo libro c'è Giancarlo Siani
Giancarlo cronista del Mattino ucciso dalla dalla camorra
Partecipo
Giancarlo Giancarlo era il fratello maggiore nostro perché aveva tre anni più di me
Era appena uscito dal liceo quando noi che eravamo studenti liceali facevamo le marce Luís cominciava a scrivere per il mattino a Torre Annunziata e quindi racconta le nostre manifestazioni io ho una io giocavo non l'ho mai conosciuto proprio bene direttamente anche le poi mio scritto tanto dopo però mi ricordo la sua Mehari
Questa sì ma la diciamo è un'immagine che mi è rimasta impressa nella mente la sua Mehari verrebbe davanti a un corteo che facemmo a Torre Annunziata Luigi precedeva con la sua Mehari perché sopra aveva ospitato la telecamera di una televisione locale per cui c'è questo
Giancarlo con la Méhari davanti a nulla Pietro ha pudore a ricordarlo però naturalmente lo dico io Pietro a proposito di insegnamenti il dovere della verità
Il coraggio della verità Pietro a seguito tutta l'inchiesta che ha portato alla condanna dei mandanti dei killer di Giancarlo Siani anche in un momento in cui sembrava che la verità fosse un'altra
Pietro e Gian Paolo Longo altro collega del del mattino invece hanno svolto realmente un ruolo assolutamente straordinario come dovrebbero fare tutti i giornalisti
Che con un po'di tempo in più non travolti dalle esigenze
Redazionali quotidiane possono svolgere un'attività di indagine e di inchiesta giornalistica bene Pietro l'ha fatta e si è arrivati alla condanna dei mandanti e dei killer di Giancarlo Siani e poi un'altra
Un'altra un'altra scena tre ricordando i bambini che portò don Riboldi a Roma ai bambini terremotati don terremoto per mi ha ricordato un altra un altro episodio che racconta in uscita di sicurezza Ignazio Silone
Quando con Donnorione Donnorione porta i bambini del terremoto di della Marsica del mille novecentoquindici a Roma su quel treno c'era un ragazzo aveva quindici anni si chiamava Ignazio Silone e però diventerà uno dei grandi cantori anche non soltanto degli umili e dei poveri ma anche di una chiesa che fosse una Chiesa che visse il potere della parola e dell'insegnamento ma non il potere temporale
Con l'avventura di un povero cristiano e la vicenda di Bonifacio ottavo di Celestino quinta
Ignazio Silone si schierò dalla parte di quella chiesa di cui faceva parte poi avrebbe fatto parte Polito Riboldi ma non voglio togliere altro spazio perché
Abbiamo tutti quanti piacere a sentire le parole del professor Buttiglione e del presidente Violante io
Professor Buttiglione filosofo della politica ministro V. un uomo che ha conosciuto realmente il senso del mondo del della Chiesa che si fa comunità
E don Riboldi rappresenta sicuramente un elemento di congiunzione tra il messaggio evangelico
E la comunità di differimento
E Pietro prima parlato anche molto giace nel titolo il coraggio tradito ma ha parlato di una parola che nel corso degli anni si è smarrita non perché non fosse forte ma perché sono cambiati i tempi
Ancora senso quella parola di don Riboldi quelle sensi quell'esempio di don Riboldi quel coraggio di don Riboldi
Professore a della parola
Grazie
Grazie di avermi invitato
Grazie per le cose che avete detto che
Realmente sushi citano una riflessione
Io vorrei iniziare ricordando la sagra di San Michele
Non so quanti di voi hanno conosciuto la sagra di San Michele
è un esempio straordinario di architettura architettura monastica
Con al centro
L'arco
L'acqua Sesto Acuto l'acqua Sesto Acuto sta fuori delle diffide
Però senza l'arco a sesto acuto l'edificio Palermo
Lì don Riboldi è stato educato li ha fatto il suo noviziato era un rossiniano e credo che
Essere rosminiano sia una chiave fondamentale per capire la sua personalità prima ancora del suo insegnamento
Nella Francia Michele ci tali rossiniane
E ci stanno non senza un motivo perché questo tema dell'acqua a sesto acuto o un simbolo del pensiero di Rosmini
Il mondo
La politica ha una sua autonomia
L'edificio
Quello che
Eppure ha bisogno di essere sostenuto da fuori
Il compito della Chiesa non è
Costruire l'edificio della politica
Ora quello di mobilitare quell'energia spirituale che aiuta la gente a costruire il mondo della politica e quando questa energia spirituale viene meno
Il mondo dalla politica crolla
Ho usato la parola Chiesa sono cattolico
Però potremmo usare la parola chiave in questo più ampio in cui la usa Benedetto Croce nel suo famoso discorso dopo il concordato
Quando la parola Chiesa indica l'elemento della cultura che ognuno poi declina nel modo che ritiene più opportuno delle diverse tradizioni culturali presenti in un popolo
A cui però si alimenta le narici amorale dalla politica senza energia morale non c'è poi
Noi abbiamo vissuto anni in cui è stata largamente diffuso
Già i padroni della pubblica opinione tra i quali non metto il mattino
L'idea che la favola delle api la favola delle api e che sapete avete ci dice
I pubblici vizi diventano pubbliche virtù che la democrazia è un sistema che fa in modo che un vizio contro a bilancio un altro vizio e quindi bisogno di questo in fondo non ce n'è tutto giustissimo eh
Questo a Violante pardon il presidente Violante potrebbe spiegarci come tutta l'architettura istituzionale ispirata all'idea di contenere un vizio con un altro vizio con un sistema di controlli
E tuttavia è come con le automobili un'automobile che ha molto bisogno di benzina non è una buona automobile
Ma nessuna automobile funziona senza benzina
Senza un minimo di virtù nessun sistema può funzionale
E questo è il grande insegnamento di Rosmini
Una Chiesa che rispetta la libertà
E utilizza il metano della libertà per fare quota per intromettersi nella politica no per costruire un poco
Perché don Riboldi all'intuizione in un tempo in cui molti me compreso si ponevano il problema del partito dei cattolici
Da un Riboldi a intuizione che il problema non è il partito decreto il problema è un metodo cristiano del fare politica
E questo lo mette molto vicino a papa Francesco
Vi ricordate evangelica Audi umbro
Non non fermate di a difendere spazi di potere che ormai sono vuoti la gente fa finta di crederci ma
Non di pratica veramente attivate process
Non spendete energie per difendere spazi di potere ma attivate process
Processi nei quali avviene l'incontro fra l'uomo è la verità il riconoscimento della verità richiedo cominciano a citare i papi ne citerò anche un altro
Che mi pare molto consono a don Riboldi che ha svolto tutta la sua attività dentro il pontificato di Giovanni Paolo secondo le prime parole di Giovanni Paolo secondo non avviate paura
E in un'altra occasione
Chi teme Dio nona paura degli uomini don Riboldi era un uomo che temeva Dio e per questo non aveva paura degli uomini
Nel linguaggio di Palo Francesco questo il discepolo missionario il discepolo missionarie uno il quale
Trae dall'incontro con Dio il coraggio per non avere paura dell'uomo il coraggio di dire la verità e inizia dicendo la verità
Dicendo parole che sono proibite
La forza del potere
Delle società posto tariffarie
Le società totalitarie sono finite con il secolo ventesimo varie società successive sono simili ma diverse la forza delle società post tutta l'Italia è la paura
In una società mafiosa tutti sanno alcune così almeno non tutti sanno tutto ma tutti sanno qualcosa
Ma è meglio non dirlo perché perché il potere fa la verità
Il potere fa la verità e allora perché ha posto io che non ho potere come faccio a sfidare il potere come possono i senza potere sfidare il potere
Occorre qualcuno un kamikaze
Che inizi dicendo la verità
Lanciando il messaggio della verità don Riboldi dice la parola
Mafia
Poi dopo dirà la parola camorra
Può scattare o può non scattare o può scattare a metà
Il processo di attivazione della coscienza davanti a quella provocazione la coscienza di alcuni si sente provocata è vero
Quello che lui ha detto è vero e io mi riconosco con lui e nasce un popolo
Il popolo nasce dal riconoscimento comune della verità
La verità metafisica su Dio
Fini forse va
Più da lontano immediatamente e la verità che
Questo Paese dominato dalla camorra
Che il tale ammazzato il tappo sappiamo tutti nessuno ha il coraggio di
Che
Non si può vincere un concorso pubblico se non c'è l'appoggio e la raccomandazione che il mio desiderio di verità di bene che tutti i giovani possono del cuore non ha spazio se non si sottomette al tutte
E però quando alcuni si riconoscono nella verità nasce una comunità nasce un popolo nasce un popolo nuovo un popolo che unito dalla verità e altri dopo un poco sentono il fascino di quel popolo
Avete cominciato in seicento
All'inizio provvedimenti eravate anche di me
Ma poi solo seicento poi diventano mail poi diventano dieci mila poi diventano cento mila
Perché tutti hanno il desiderio di vivere nella verità
Ma pochi hanno il coraggio di rischiare per primi
Ma se qualcuno rischia altri gli vanno dietro
E nascono i movimenti
Siamo nel mille novecentottantadue
Il direttore del caro a ricordato Solidarność
Mille novecentottanta agosto mille novecentottanta
Un movimento nascono i movimenti
Può la Società vivere continuamente mobilitata
Rischioso
Pretendere che la società viva un una mobilitazione continua
Ma queste Energia che i movimenti hanno suscitato come è stata incanalata
Sì la incanalata qualcuno la incanalata
O portiamo tutti la responsabilità di aver aver permesso che si disperde
Erano gli anni in cui il marxismo evidentemente era finito era fallito
C'era
E c'è l'idea che essendo fallito il machismo
I poveri non son più poveri i poveri erano un'invenzione di Marx ma noi padri non erano un'inversione di marcia c'erano prima di Marx e continuano ad esserci dopo di me
E la società era lì è nata prima di Marx e anche dopo Marx
E allora si dà voce come qual è il metodo per esprimere un disagio il metro voglio Riboldi di Rino rimbalzi
Era Boehm e quello che Marzi indica nel Manifesto del partito comunista del Manifesto del partito comunista Marx parla di una critica sociale religiosa che viene prima di quella scientifica del marxismo
E quando la critica scientifica non funziona più cosa facciamo
Da un riposino applicato il metro del Vangelo giudichiamo questa società con il metodo del vangelo la troviamo carente e diciamo che è carente
La critica etica che non è la critica politica non è ancora
Ma è la base di ogni critica politica ricordate l'arco a sesto acuto di dalla sala rissa Michele ecco esattamente quello la premessa di ogni politica la premessa di ogni politica di ogni politica di cambiamento di politica di riforma e
E la la il coraggio di riconoscere il deficit etico della società in cui viviamo
Si è disperso colpa nostra colpa dei politici erogano facevo politica veramente
Ma cos'è cambiato
C'è un articolo che io vi raccomando non so se si può si può trovare ancora in giro che del padre del sessantotto ed è una specie di autocritica di confessione di fallimento
E di Herbert Marcuse
Sulla dei sublimazione repressiva
Il Sessantotto nasce come anche in movimento
Via Cerva nasce da una domanda di verità umana
E qual è la risposta del potere la risposta del potere e la rivoluzione sessuale
E l'allentamento della pressione
E la droga
E la possibilità di rifugiarsi in una soddisfazione allucinatoria dei propri desideri in modo che questi desideri non acquisti in una dimensione collettiva non divengano politica
La politica viene cassata prima ancora che frena
Colpa dei politici quindi se quella energie non è stata usata ma anche colpa di un sistema della cultura e dell'informazione che ci ha convinti che la verità non esiste feroce la verità perché vale la pena di sfidare il potere e che verità si può dire
Credo che oggi noi ci troviamo alla fine di una fase sta
Questo ciclo della democrazia senza valori
Mi pare che si è avviato alla fine
Perché abbiamo riscoperto la verità
Davanti al corridore vuoi dire e tu pezzi che non ci sia però morì
Torna la guerra puoi pensare che possiamo disinteressarci delle vicende del mondo e tutto andrà bene lo stesso e vivere la nostra privata allucinatoria felicità quali vacue
O prima ancora la crisi finanziaria o altre che si prepara un ambiente che vede che ci distrugge poi alla fine fa in modo che il dopo il covered
Cifra eccovi l'uno due tre quattro ne arrivino altre
E se non ti ai cura dell'uomo e della pace dopo una guerra ne arriveranno del reato
Ora cominciamo a riprendere coscienza di queste
Dove nascono oggi
Movimenti
Possono nascere oggi movimenti io credo di sì
I giovani
I giovani seguono un adulto che ha il coraggio di giocarsi insieme con loro che ha il coraggio di fare una proposta che ha il coraggio di dire una verità di testimoniare la con la sua vita dove sono
Oggi i discepoli missionari ecco credo che l'onore più grande che possiamo dare alla memoria di don Riboldi andare a cercare Vito rivolti di oggi
Dove sono chi sono cosa possiamo fare insieme con loro
Come possiamo seguire in cammino e iniziare ad aprire un cammino
Quando loro hanno iniziato nessuna persona di buonsenso avrebbe scommesso su di loro due dir
No
Era totalmente
Fu un atto di generosità
Di indipendenza dall'esito io dico la verità può darsi che mi ammazzano può darsi che mi seguono in dieci e non combiniamo niente chi lo sa cosa può succedere
Ma intanto io comincia con il dire la verità credo che la democrazia ha bisogno di ritrovare il coraggio della verità un'ultima osservazione
Il presidente Violante potrebbe farla sai meglio di me però non resisto alla tentazione di farmaci
Guardate che la mafia
Non è la causa
Dell'assenza di legalità
La mafia e il risultato dell'assenza di legalità
Quando lo Stato non cede lo Stato non come potere oppressivo lo Stato come regola del diritto eguale per tutti
Quando il mio desiderio di felicità non a canali istituzionali
Attraverso i quali a fermarsi a tentare di affermarsi il concorso corretto il posto di lavoro non gestito
In modo che allora cosa ha fatto non c'è ancora e protettori
E la mafia risponde a una domanda sociale
Si può e si deve reprimere la mafia
Ma l'insegnamento teorico e che bisogna prima prosciugare il lago in cui vive il pesce dalla mafia
Dare alla gente la certezza del diritto che non è un fatto meramente formale nasce dalla consapevolezza di essere membri di una comunità nasce da una percezione di bene comune nasce da un tipo di personalità
La personalità di uno che quando dice Ivo
Nel dire io include altri mia moglie i miei figli mi amici la mia città
La mafia nasce quando questo processo si blocca
Io la mia famiglia
Forse i miei amici
Eppure più finito no
Il compito della Chiesa di tenere in movimento questo procede iniziamo con la famiglia cioè
E poi dobbiamo arrivare alla mia città alla mia l'azione all'Europa e a tutta la umanità si tratta di riattivare attivare processi
Come dicevo appunto papa Francesco i Vangeli che ad un scusate il tempo che ho preso grazie per la pazienza deve grazie grazie al professore dopo Rocco Buttiglione io ringrazio la presidente della commissione Antimafia l'onorevole Chiara Colosimo che venuta qui a trovarci la ringrazio e la invito la invito sul palco
Per un per un saluto il senso di prossimità allargando sempre di più caro professore
Sì buongiorno a tutti grazie direttore grazie a Sergio Rastrelli che a commissario antimafia grazie ai membri della Commissione antimafia che vedo qui Antonia Jannone Giorgio sauditi
Grazie al presidente Violante grazie al professor Buttiglione grazie all'autore del libro
Io vengo da un incontro all'Arma dei carabinieri
Farò poco perché devo andare a ad audire il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo alle ore dodici ma ho voluto fortemente a essere qui
Per non solo per amicizia e per stima verso chi ha organizzato ma perché credo che anche tra le parole che ho sentito in un ultimo ci sia una necessità
E la necessità e di dimostrare che le istituzioni in special modo quelle che sono in prima linea nella lotta contro la criminalità organizzata ci sono parlano e hanno quel coraggio che può sembrare in alcune occasioni venga meno
Lo dico questo perché quando mi sono insediata
Ho ricordato
Quel grido che scosse la Valle dei Templi
Di Giovanni Paolo secondo
Lo dico questo perché noi abbiamo avuto sempre come riferimento il beato ragazzino lo dico perché andiamo incontro all'anniversario il quindici settembre della morte di don Pino Puglisi
E credo che la figura di don Riboldi si inserisca esattamente in questo non solo il Como nella necessità che abbiamo di dire noi più che io
E di dire quel noi in situazioni in cui quel noi è mancato e a generato
Movimenti che oggi portano a l'omertà
Ancora prima che al reato a me ha molto colpito quello che ha detto il procuratore De Lucia sulla questione di Matteo Messina Denaro
E credo che anche quello sia lo specchio di un tempo in cui è difficile immaginare questa nuova mafia queste nuove mafie in cui la parte economica sembra predominante
Ma quella parte economica che sembra predominante e che magari è più silenziosa perché fa meno rumore di attentati stragi è ancora più pericolosa perché porta l'arma dei carabinieri ieri ad aprire una caserma da Africo Nuovo e a trovare il paese chiusi
Non un solo cittadino ha partecipato
Ecco noi abbiamo di fronte questa sfida quella di raccontare ad alcune ad alcuni territori che non sono soli che non c'è bisogno di chiudersi in casa che le marce che quarant'anni fa hanno caratterizzato e hanno portato don Riboldi ad essere un esempio
Probabilmente dovranno essere rimessa in campo con una consapevolezza che noi per primi dobbiamo portare come bandiera la consapevolezza è che il PIL
Dell'Italia rischia di essere mangiato d'affari illeciti
E che quegli affari illeciti si fermano con le nuove generazioni e che la loro coscienza
Di combattere una battaglia senza quartiere ma che in alcuni Quartieri o meglio comuni è prioritaria questo è l'impegno solenne che penso che noi dopo cent'anni dobbiamo prendere lo dobbiamo prendere nel Sud Italia esattamente come in quel Nord dove le mafie economiche camminano molto molto veloci
Questo è l'impegno che noi prendiamo come Commissione antimafia ma questa è anche la richiesta per chi è qui oggi per chi fuori da qui
Racconta che cosa è stata che cosa farà la lotta alla criminalità organizzata una bandiera L'Unità che in questo momento deve unire senza distinzioni per questo io vi ringrazio e vado a fare questa volta in Commissione
Grazie grazie alla Presidente della Commissione Antimafia
Chiara Colosimo per il tempo che ci ha che ci ha dedicato il buon audizione del procuratore Melillo che è stato anche a Napoli per molti anni che quindi fenomeno
Camorristico lo colloco l'OSCE bella presidente eccitato Africo che un po'paese che mi sta particolarmente a cuore e che è stato oggetto di un libro inchiesta straordinario di Corrado Stajano era una comunità che diciamo per un'alluvione fu trasferita dalla montagna al mare
E che ha portato i i connotati il suo DNA trasferito il suo DNA la sua mentalità da una comunità Montanara a una comunità
Marittima dove furono costruite delle case ma poi alla fine come abbiamo visto anche dal recente libro e film di Gioacchino Criaco anime anime nere
Il il tema della della mentalità il tema del coraggio che non c'è ed è anche il tema della chiesa che in quella comunità
Fu per molti aspetti connivente con il potere col potere criminale ecco appunto quel tipo diciamo sì di apporto che la Chiesa e fondamentale e sul territorio e che può dare per risvegliare le coscienze
Noi chiudiamo questo incontro con le parole del del presidente Luciano Violante presidente emerito della Camera dei deputati ma attualmente presidente della Fondazione
Leonardo ma soprattutto per molti anni ha almeno dico soprattutto in questa sede
Presidente della Commissione antimafia che ha quindi vissuto direttamente sulla propria pelle
E di incontri sul territorio non soltanto nelle sedi istituzionali il rapporto tra la comunità le comunità soprattutto quelle meridionali
Il potere criminale l'influenza che questo ha avuto nella quotidianità non soltanto del tema dei di di di grandi affari degli appalti dei traffici interna nazionali e internazionali
Presidente la chiesa però ha svolto abbiamo citato aprile negativo però citiamo qui don Riboldi un ruolo fondamentale di sprone e come ha ricordato il professor Buttiglione di Indirizzo anche di risveglio delle delle coscienze
Perché noi oggi siamo qui a ricordare don Riboldi
è soltanto un fatto meramente celebrativo oppure pensiamo che una figura come quella di di don Riboldi possa essere ancora oggi
Diciamo di riferimento se non di sprone di monito rispetto a quello che sta accadendo nell'evoluzione del rapporto tra grande media piccola criminalità le comunità di riferimento
A lei la parola grazie grazie credo che quando si ricordano figure di questo tipo bisogna distruggere storica perché altrimenti si fa un'offesa nei confronti delle persone che intendiamo ricordare la novità di don Riboldi e che il primo vescovo
E si impegna contro la mafia
Preti c'erano stati parecchi prima
In Sicilia soprattutto ma anche in Campania
Riboldi non impediva di parrocchia
Un vescovo
Altri vescovi prima di cui non erano stati così chiari sul versante della mafia che si impegna direttamente
E anche come dire con qualunque solido Ripa appassionato perché
E e come Siria scritto una sua biografia anche non solo quelle più si intreccia la sua vita la sua storia sui passioni con quella rivolti quindi è un libro bello per questo un libro
Come dire di verità ecco che perdona un'espressione che ho citato prima Rocco Buttiglione
Quindi la l'importanza di Boldi che primo vescovo che si impegna diversamente mobilità
Le coscienze
Qui si la seconda questione prima diceva Pietro Perrone richiamando un'osservazione che che Lorca del peso anche Rocco Buttiglione adesso
Non si può chiedere la società civile la mobilitazione quotidiana io insisto che sia così
Mobilitazione la funzione quella del disvelamento
L'abitazione togli un velo
In genere c'è ipocrisia c'è silenzio c'è connivenza c'è disinteresse la mobilitazione solleva un velo su quello che c'è
Poi dopo sta alle K alle forze politiche riprendere il senso del mobilitazione e trasforma nell'azione politica cioè in modificazione di rapporti di forza questo direzione politica
E in questo gruppo c'è anche la storia della difficoltà di trasformare quella mobilitazione in un'azione politica
Io sono convinto che edifici appunto chiede la società di muoversi ogni giorno scendano in piazza eccetera
Però poi c'è problema di quello che deve fare la classe politica dirigente su questo versante
Oggi ricordiamo don Riboldi perché non solo per una questione formale versare eccetera perché Luís indicono strada
Ci fu una sala nella quale tu smetti gli orpelli
E ITT cioè lì per strada
Anche come dire immagino come anche da poche pagine traspare senza un consenso unanime diciamo perché o vedere un vescovo che organizza una marcia di ragazzini contro la camorra è una cosa che forse sto Nava colla l'ambiente complessiva no in quel secolo del collocava quindi ci vuole coraggio come è stato retto per fare questo coraggio suo e quattro ragazzini
E poi Vesco pochi lo toccavano tra mentore sono toccava il problema poi che succede opere che si vada alle famiglie con la scuola o quando discutiamo di queste cose quindi lui ha suscitato anche coraggio
Nelle persone non Sormani c'è stato un suo coraggio ma manifestato coraggio
Anche come dire indifferenza rispetto a Rho pubblicandone e credo che lo quel parte c'è scritto qui andava sulla ma che è un po'scassata no affare data la missione televisiva
E così via e naturalmente depressione luogo non apprezziamo inteso che andavano ma che è un po'scassata a farle prediche la predica domenicale in televisione quindi è un uomo sul gene su questo punto di vista ecco io credo che
Il movimento ripeto è importante ma non può e non è un dato risolutivo
Dato le situazioni l'azione politica e quando manca l'azione politica qui non c'è la risoluzione sembra e devo dire che insomma se ne guarda guardiamo al dopo quello stesso dopo dopo Riboldi
Non mi pare che ci sia stata un'azione politica adeguata quel movimento che
è stato messo in campo che in campo e che è cresciuto
E
Oggi
Oggi trovo importante
Che
Si rifletta su che cosa ci insegna che cosa è rimasto con l'insegna sotto c'è c'è rimasto una cosa che c'è una struttura che si chiama libera dove c'è un atto socia dote non vescovo
Certe qualsiasi che ha costruito una organizzazione che copre tutta l'Italia non solitaria anche all'estero
Che impegna ragazzi e ragazze soprattutto giovane quasi sempre giocato solo giovani e che coltiva educazione civile
Sì qualcuno di qualcuno ma chiesto qualcosa lasciato Riboldi mediche devo se permettete una cosa personale quando ho smesso di presidio antimafia
Ci siamo chiesti va be ne ho fatto tra l'altro no fatto un raccordo tra tutte le associazioni antimafia che rotante battute abbastanza frantumate non senso riferimento qualcuno in gara con una contro l'altra e così via
E dicevo bisogna costruire qualcosa che metta insieme non un'osservazione ma una rete della citazione presenti
E su questo terreno appunto ci impegniamo fu fatta libera
E libera Ciotti quella portata avanti con grandissima determinazione e coraggio ma libera si colloca in quel solco di rivolti
Nel solco del mobilizzazione delle casse le generazioni giovani e questo no
Quindi non è stata un un'esperienza isolata e sconfitta
E lotta politica una cosa complicata così cupi fra lo cosa dura lunga siano che sconfitte acquisivano passi avanti e passi indietro però se dovessimo guardare complessivamente quello che è accaduto diciamo che quel seme della mobilitazione dei ragazzi è rimasta dato frutti importanti
Quando fu ucciso Peppe Diana credo che io fossi ancora presente antimafia andare a casa dei genitori quel giorno in cui ce ne funerali
E mi colpì molto ero il padre la madre non mi ricordavo esposto
Quello sottratti panorama del corpo
Era la cosa mi ha colpito erano dorati
Però ritenevano che quello che aveva fatto il figlio
Rientrava
Nel suo dovere insomma no ricordo che il forse vi sono cose questo genere è stata una scelta del signore una frase di questo genere non mi ricordo se il padre o la madre
Che c'era un'accettazione della tragedia come penso di lutto che purtroppo bisogna lutto che bisogna attraversare per raggiungere un risultato questo l'ho colpito male
Oggi
è abbastanza
Pesante il compito che quel prete antimafia comunque ottanta marca perché alle mafie tradizionali sono aggiunte quelle straniere
Però bisogna stare attenti a un problema se mi permettete
Cioè la differenza di fondo tra le mafie straniere nigeriana albanese eccetera e quelle italiane
Che quelle straniere non attentano assistiamo politico
Allora si applicano a tentare stiamo politico non cerco rapporti di tipo politico sono altri dolente cerco controllo sulla società non solo politico
E quindi ciò due fronti
C'è fronte delle mafie interni che sono quelle che continuamente guardate non hanno mutato l'interlocutore perché adesso un parlamentare non spende nulla
Un sindaco e un comune tre mila abitanti sbarco spendere molto
E quindi è molto più come dire oggetto d'attenzione quanto possa essere un politico di altri tempi
è un politico nazionale e quindi c'è per un verso da salvaguardare questo versante per altro verso anche da a guardare con attenzione a queste nuove forme di violenza organizzata che premono sulla società quindi i compiti sono abbastanza delicati e non so se oggi c'è lo spazio c'è il tempo per una nuova mobilitazione devo dire ha consapevolezza c'è allora se lo bevono schema
Non scendere in campo tra rumore era una novità adesso non mi pare osserva così da tale
Però e le scuole sono altre molto avanti questo nel quale si parla di questo si discute insomma non se ne è un tema vietato né un tema di opposizione diciamo un tema di cui tutti quanti siamo e questo è un fatto molto positivo
Quello che ci può o insegnare questa storia di don Riboldi
Come dire lui era un uomo ingenuo
Devo dire per chi l'ha conosciuto Croce dovuto cadere nella trappola di un clan camorristico che gli propose nel suo Paese l'attrattiva che raccontata bene in questo libro
Per cui loro avrebbero dismesso le armi in cambio di benefici o cose di questo genere
Capitoli parlarne con l'attuale procuratore azione antimafia Melillo che allora lavorava a Napoli o o non me
Forse no forse lavorava Romano ma e con altri insomma l'idea che questi fossero truffatore abbastanza evidente rivolte rotto contento perché avevo fatto da una macchina sono ricordo carica di armi
E dicevo si poteva quella produzione che va a caccia quante armi Ciano corriera
Non è una macchina carica di che può risolvere il problema
Non c'è da fidarsi e le realtà essendo un uomo ingenuo in giro ma in senso positivo voglio non negativo
Non era malizioso
Riteniamo che quella potesse essere comunque un primo passo per poter arrivare ad una dismissione dalla violenza camorristica quindi un uomo onesto un uomo ingenuo un uomo coraggioso
Che si sente vescovo non perché veste un come dire un abito particolare perché ha una responsabilità particolare
E sente questo suo impegno come responsabilità e io credo che questi dati i disvelamento
Di cose che allora di cui non si parlava volentieri
Quando passammo davanti alla casa
Di quelli che si considerano gli assassini Peppe Diana sostituzione
Voglio troppo piccolo
Che era sbarrata
La casa era sbarrata perché era un po'alla sua molto grande con muri di cemento eccetera
Era sbarrata e ricordo che da tessere corteo arrivati davanti a questi dipinto faccio un giro un polacco come dire non si passava rasente perché insomma però comunque era potere
Potere
E però ci fu un un paio di ragazzi che cominciano a spingere corteo perché
Come dire passasse vicina questo ricoprì in moto e credo che quel tipo di azione di quei ragazzi era un po'uno dei lasciti che le rivolte che avevano d'insieme non bisogna avere paura
E bisogna avere coraggio
Alcune volte si è costretti ad avere coraggio
Perché non si può fare altrimenti alcune altre volte una scelta in ogni caso oggi il coraggio non è più necessario quel coraggio
Per fortuna perché le quote sono Tavanti possibilmente bene
Però ricordiamoci che altro e avere coraggio a Napoli altro avere coraggio ad Acerra altro peraltro nel piccolo centro così son cose diverse
Ci voleva un voto più coraggio nei piccoli centri da questo punto di vista credo che la Commissione antimafia quei vedrà tutti meccanismo dell'intimidazione i sindaci dei piccoli paesi del mister piccole perché uno dei meccanismi ancora oggi in vigore molto forte e quelli non devo essere stati soli certamente che c'è un altro modo di manifestare oggi quel tipo di vicinanza guardando bene
Prima parlando col senatore Rastrelli
Dicevo della zona di Foggia
La sua il Foggia una delle zone più violente oggi e più e meno controllate
Dal dallo stato ancora oggi perché si arrivati un idolo di violenza tale organizzazione tale che facciamo fatica era periferica una volta Foggia interessava dicevo che mi era capitato di tempo fa di quella relazione che Massari che era un deputato dall'Ottocento fece sul Mezzogiorno
E era indicata la somma di Foggia regione più
Più povere più desolate
E dice mangiano un pane che non mangerebbe non anche cani invece questa frase questo rapporto eccetera è singolare che dopo o così un secolo e mezzo
Siamo allo stesso punto quella zona è ancora oggi una zona come dire non è che non so poco pesano sulla quale bisogna porre attenzione quindi il libro su su don Riboldi Ricci invita ad andare avanti e nostra riflessione a considerare come lotta alla mafia oggi va condotta dove con quali mezzi con quali rischi e soprattutto tener conto che
Bisogna dare fiducia e speranza
A quelli che sono sulla trincea
Io non sono cattolico sono credente non sono cattolico nel senso che uno religione
Ma imperatore cattolici l'importanza dalla speranza
E fondamentale per frana
Questo è un compito e questo è uno dei compiti della politica
Dare speranza vuol dire dimostra che c'è un futuro possibile no dove si può arrivare e quindi mobilitare coscienze sconfitto sconfiggerà passività
Io ho l'impressione che oggi voi che vi trovate voi che svolgete sulle politiche eccetera avete un po'no non mi permetto di dire a dubbi però quei dopo il compito alle speranze
E discutere il questore
Libro col dire discutere l'uomo che ha dato speranza
A un'intera generazione
Perché ha fatto vedere a quale situazione che si può stare insieme si può marciare il contro potere si può anche battere alcuni momenti quel potere
E credo che questo è l'aspetto più importante impegnarci a dare speranza quello che sia uno degli impegni come potremmo assume nei confronti di una figura come queste
Al al presidente violando
Sì e abbiamo alla conclusione devo dire che personalmente sarò per un piacere sentinelle lezioni le parole
Se può essere Buttiglione ed è presidente del presidente Violante non capita non capita spesso quindi sono grato anche a Pietro per questa occasione per questa opportunità della presentazione del suo libro quindi io vi ringrazio vivamente per chiudere da un lato la parola
Al senatore Rastrelli che devi andare tra poco ad ascoltare il procuratore Milillo come diceva il presidente Violante
Conta più il sindaco di un piccolo comune da un punto di vista dell'appetibilità economica anche perché con il Pnr R. sicuramente il flusso di di di finanziamenti di fondi sarà talmente grande che naturalmente sarà appetito anche dalla dalla criminalità organizzata
Se l'onere ti ringrazio direttore l'onere delle conclusioni dopo le parole del presidente Buttiglione ed è presidente Violante particolarmente oneroso mi verrebbe di dire banalmente l'impegno continua la cosa che ha in qualche modo connotato l'interesse nel nei confronti del libero
Di Pietro Perrone e il sottotitolo cioè il ragionamento del coraggio tradito
Perché tutta l'azione di don Riboldi nel corso di tutta la sua attività pastorale è stata connotata dall'agire col cuore questo il coraggio quel coraggio è stato tradito o da quella parte della politica che lo aveva sostenuto ma che lo ha forse abbandonato nel momento della verità
Creando quella disillusione che e la più grave delle colpe da parte della politica
Allora noi in questo momento
Abbiamo
Un impegno solenne da prendere che quello di dismettere definitivamente
La fase
Delle grandi porre promesse e delle grandi incoerenza e dobbiamo fare in modo che la politica realmente torni ad appropriarsi del suo ruolo e quella di dare finalmente delle risposte con i fatti
Con i comportamenti con le azioni investigative di contrasto con i provvedimenti legislativi con le risposte Sansone a sanzionatorie con le iniziative culturali come queste che sono il primo passaggio necessario perché
Ad ogni forma di criminalità organizzata rimanga soltanto
La risposta in termini di
Inflessibilità e di disprezzo allora credo che noi oggi si sia fatta
Un'azione doverosa il primo passaggio di un'azione doverosa nei confronti di don Riboldi
Noi abbiamo inteso ospitarvi
In quella che e la più bella e la più prestigiosa delle sale istituzionali del Senato è la più antica di Palazzo Giustiniani
Questa splendida volta che in qualche modo ci ispira solennità
Vorrebbe rappresentare proprio
Nell'intento dell'autore dello Zuccari
Le virtù necessarie per gli eredi Israele perché sono dedicate alla figura di Salomone
Che sono quelle che in qualche modo hanno connotato l'azione di don Riboldi la religione e quindi questa grandissima capacità di testimoniare la fede
L'industria così veniva destinata al tempo cioè la capacità di trasporre nella realtà quotidiana quel segnale di speranza di cui parlava il presidente Violante
La vigilanza cioè la capacità di fare in modo che la guardia non venga mai abbassata
E l'eloquenza
Quella che attraverso le pagine del tuo libro testimoniano che la parola quando è coniugata con l'esempio
Può determinare il più grande degli antichi degli antidoti e questa credo sia grande
Prospettiva che ci offrono le pagine coraggiose del tuo libro Pietro e credo che questo debba connotare ogni passaggio della nostra attività politica
Quindi grazie a tutti per la vostra presenza
E grazie agli illustri relatori grazie al direttore grazie soprattutto a questo testimoni di quella stagione di speranza dobbiamo dimostrare che
Al contrario mento su questo tema possa più essere consentito
Grazie