EY Italy Outlook. Con che occhi guarderemo il futuro dell'Italia?

Bentrovati sono Claudio Cerasa sono del direttore del Foglio siamo nel We Space di Roma che uno dei laboratori trasformazione di il Wi siamo qui per risponde a una domanda semplicemente portante del con che occhi guarderemo all'Italia del del futuro è una domanda ambiziosa la domanda cruciale centrale che sfiora tutti gli ambiti e mostrare la nostra vita l'economia la politica l'impresa edile la globalizzazione e la capacità dell'Italia di essere un Paese più attrattivo più competitivo e maggiormente in grado di competere con i grandi del mondo da ogni punto di vista cominciamo questa mattinata con Massimo Antonelli sì o di viva Italia
Eccoci qua benvenuta buongiorno buongiorno in autorevolezza del padrone di casa ci possiamo accomodare secondo esplodono
Perché siamo qui questa mattina e al centro di questa giornata vi è una questione chiara attrattività come si fa arrendere un paese attrattivo Ruanda ambiziosa una domanda centrale da cui dobbiamo partire
Assolutamente
Diciamo che tutti i dati ci dicono che l'Italia ha di fronte una finestra temporale piuttosto stretta se vuole accelerare la propria trasformazione in modo profondo
Ampia dal punto di vista dell'opportunità ma stretta dal punto di vista temporale
E questo vuol dire che per raggiungere il risultato dobbiamo far convergere diciamo gli intenti di tutti quanti i protagonisti a partire dalle risorse quindi dal Pnr R. ma poi delle delle aziende delle istituzioni e degli investitori
Ecco io comincerei proprio dei dati comunque la ricerca che abbiamo svolto e che misura l'attrattività dell'Italia rispetto agli altri Paesi europei ci dice che nel due mila ventidue
I progetti di investimento da parte degli investitori internazionali sono cresciuti del diciassette per cento e questa è una buona percentuale soprattutto se comparato a quelli di altri Paesi di grandi paesi europei come Francia Germania ohi Inghilterra
Quindi bene
Soprattutto se compariamo la situazione a quella Precorvi dove questi progetti sono addirittura raddoppiati
Però e qui cominciano un po'di però se guardiamo a quella che è la quota di mercato che oggi l'Italia rispetto agli altri Paesi europei
Noi siamo al quattro per cento quindi l'Italia raccoglie solo il quattro per cento del totale degli investimenti
Internazionale
Che chiaramente non è la nostra quota di mercato soprattutto se comparato a quella della della Francia che ha il ventuno per cento o della Germania che ha il quattordici per cento
Quindi bene diciamo stiamo migliorando però non è ancora abbastanza
E
Diciamo che cos'è che dobbiamo fare dobbiamo dobbiamo cambiare passo l'outlook positivo se guardiamo alle interviste che le imprese
Che le imprese appunto ci hanno ci hanno dato i dati ci dicono che il cinquantaquattro per cento di queste imprese vorrà investire in Italia nei prossimi dodici mesi
E il cinquantasette per cento ritiene che l'attrattività del Paese Italia migliorerà nei prossimi tre anni
Quindi bene diciamo però dobbiamo cambiare passo dobbiamo accelerare
Ecco quando si parla di cambiare passo non esiste soltanto un fronte legato alla politica allo stato l'attività di governo Mephisto ovviamente chi poi mette a terra trasformazioni che sono le sole imprese e in questo contrasto quali sono le più importanti trasformazioni
Ah qui dunque fonte le aziende nei prossimi anni per aiutare l'Italia a essere maggiormente attrattiva
Guardi nei nei momenti di grande difficoltà quando i cambiamenti sono più veloci da sempre le aziende sono gli anticipatori
Di di questo cambiamento
E devo dire che così è anche in questo caso le aziende stanno trasformando profondamente i propri modelli di business
E investendo innovazione chi lo sta facendo con maggior successo lo sta facendo con la ricetta molto semplice guardando a quattro elementi all'export
A investimenti in competenze di fascia alta
E investimenti in ricerca e tecnologia questi sono i quattro elementi più importante e devo dire che una parte di queste aziende il venti per cento di queste aziende
Sta avendo un particolare successo nel senso che sta producendo l'ottanta per cento del valore aggiunto dell'export quindi lo sta facendo veramente molto bene e questo è chiaro soprattutto in alcuni settori dove stiamo guadagnando in competitività
Ad esempio la meccanica di precisione il parcheggi in gara piuttosto che l'abbigliamento e la moda di di fascia alta o o alimentare
Ecco ora il tema è quello che stavo facendo queste aziende è scalabile
Sicuramente sì io credo che peraltro oggi i nostri ospiti ci daranno degli esempi diciamo reti concreti di di di come fare questo io
Ne approfitto innanzitutto per ringraziare
Tutti i nostri ospiti che oggi parteciperanno ma a questo incontro e in particolare i rappresentanti del governo
Avremo qui tra poco il ministro Fitto ma ringrazio anche il ministro Crosetto e il ministro Urso e poi il presidente di Confindustria Bonomi e tutti gli imprenditori che parteciperanno a questi incontri
Quando si parla di di futuro ovviamente non si può non parlare di quello che il binario che ci condurrà da qui ai prossimi anni ha un futuro che che nel Rear naturalmente
Quanto pesa secondo lei sul futuro del sistema Italia la capacità del paese di spendere tutti i soldi stanziali conteneva apre il ministro ascolta questo
Pesa una domanda che
Che a cui sicuramente il ministro Urso che avremo tra poco non mi risponderà il ministro frittate tre gestione e il ministro Fitto in particolare diciamo sul piano Herrera ci darà una una risposta una risposta precisa sull'avanzamento diciamo di quello che il pm RR
E e quali sono i prossimi i prossimi passi noi abbiamo se attuato una ricerca insieme resse pugili dove abbiamo cercato di capire quello che è la percezione
Da parte dei manager pubblici e privati rispetto all'attuazione del PNR
Bene il messaggio che ci arriva e che
Il PNR R. non viene più visto come la medicina di tutti i mali
E forse è stato un errore farlo in passato anche perché peraltro sono molto cambiate anche le condizioni del nostro paese eccetera ma i manager pubblici e privati ci tengono portarsi a casa almeno tre elementi importanti
Investimenti in infrastrutture fisiche
Infrastrutture digitali e transizione energetica che non è poco ma sono diciamo i tre progetti con molto pragmatismo diciamo ci aspettiamo di
Di vedere realizzati
Il tema è come
E sotto questo punto di vista quello che ci dicono è che
C'è grande aspettativa per una collaborazione per un partenariato tra pubblico e privato
E anche se due terzi diciamo degli intervistati ci dice che questo meccanismo deve essere ancora un pochino oliato e probabilmente allargato
Quindi ecco dobbiamo far convergere un po'tutti quanti gli elementi di questa trasformazione le riserve le le le risorse i diritti quindi l'Europeo
E investire in quelle aziende che stanno portando avanti quella trasformazione che lo stanno facendo
Con grande successo e con e acquistando in competitività
Grazie grazie e direi che abbiamo tutti gli elementi per andare al prossimo al prossimo giro primo al primo Pannella con a Dario perdiamo che responsabile mercati regolati di i guai e grazie grazie a lei chiamerei qui prego prego
Ben trovato disorganiche ci quand'è che si fa effettiva accomodiamoci e dovremo provare a rispondere all'interno di questa nostra chiacchierata un'altra domanda ambiziosa cioè come fare del che nel retro moltiplicatore di valore che la grande questione che tutti quanti siete si chiedono
Secondo la vostra sanno i qual è oggi la percezione del PNR in questo momento mette parliamo
Grazie buongiorno a tutti
Ban tanto per il partirei nel dire una cosa ne siamo partiti da e chiederci qual è l'eredità no che questo programma così importante
Vuole lasciare al Paese rispetto a questa ereditaria la promessa sottostante era quella di risanare l'economia ma anche di trasformare il sistema socio economico del Paese abbiamo voluto capire quindi ad oggi qual è la percezione e le aspettative del di tre stakeholder importantissimi cittadini i manager di aziende private che i dirigenti pubblici
è stato molto interessante perché è emerso tra l'altro un confronto rispetto l'anno scorso con esse Bugie abbiamo fatto questa Salmeggia nel due mila ventidue
E ciò sono emerse insomma luci ed ombre e generalmente la percezione ad oggi è quella di una leggera riduzione del livello diciamo di fiducia che questo piano terra possa trasformare come anticipava prima Massimo Antonelli trasformare diciamo il sistema Paese nei
Il CIPE è interessante notare come il diciamo non tanto i manager privati che la cui fiducia scende dal cinquantadue al quarantasette per cento quando di recente Gegè Enti pubblici
Uscito alla loro fiducia nello strumento di trasformazione del socio economica di questo Paese scende dal sessantadue anni trentasette
Allora ci si chiede anche la la Pia a acquisendo livello di consapevolezza e e probabilmente anche di speriamo che si trasformi una capacità di reazione
Altre altre percezioni Ritter insomma si riferiscono anche alla alla ben nota frammentazione degli interventi sul territorio è noto il governo tanto sta intervenendo per sostenere quello che io chiamo l'ultimo miglio no gli interventi che facciamo vanno sul territorio vengono gestiti dai Comuni
Grande frammentazione i comuni gestiscono il cinquantatré per cento delle risorse
Se ne solo sappiamo che ad oggi abbiamo diciassette mila interventi sotto i cento mila euro e questo rende tutto molto più complicato anche a livello gestionale rendicontativo
Lamentano anche
Diciamo una scarsa collaborazione pubblico-privato lordo ritroveremo poi nelle nei nei punti successivi oggi ci ci si vorrebbe aprire molto di più a questa collaborazione a questo partenariato forse è giunto il momento di di farlo
Altro tema rispetto alla percezione le aziende private vorrebbero essere
Sempre in connessione con il PPP più coinvolte coinvolte significa anche essere informate quindi migliorare la comunicazione istituzionale l'informazione sui bandi sulle opportunità di investimento che arrivano sul territorio questo aiuterebbe le aziende sicuramente ha
A a dare di più
E da questo punto di vista a proposito di manager e di aziende che cosa aspettano ménage reagendo in questo momento
Dal non strumento importante per il futuro della nostra economia e anche del nostro
Apparato istituzionale
Ma sicuramente allora hanno hanno un po'rivisto i loro obiettivi di lungo termine oggi l'idea è quella di portare a casa somma obiettivi di breve e medio termine sicuramente come anticipa Massimo Antonelli infrastrutture fisiche digitale sono alla portata
Del nostro Paese è cosa molto importanti gli investimenti infrastrutturali ovviamente incentivi le imprese vogliono camminare da sole hanno bisogno di benzina per fare la trasformazione a livello erano l'aspettativa proprio come anticipavo prima quella di lanciare il partenariato pubblico privato i il partenariato con con con il con il pubblico e e questo significa non soltanto un sistema di public procurement più avanzato significa progettare insieme gli interventi gestirli insieme per una sostenibilità che vada ben oltre ben oltre il perito del due mila ventisei anche un ancora una volta insomma il sistema del del del know how delle conoscenze
Una un'aspettativa quella di poter diciamo avere una pia che capace di lavorare non per procedimento somministrati comma per processo per porgere
Ma anche alla luce dei dati raccolti della vostra esperienza
A questo punto dove si deve andare incidere maggiormente sul sul tema del finale R. ma anche sul tema delle degli investimenti e sulla capacità rende il Paese maggiormente attrattivo
Ma quando i noi abbiamo sempre pensato che bisogna bilanciare gli interventi come del resto il Governo sta facendo interventi infrastrutturali di trasformazione sistemica
Della livello socio economico della insomma dei vari comparti della dell'economia italiana ma anche lavorare in maniera diciamo più puntuale con incentivi alle imprese benissimo ma che siano incentivi su filiere innovative
In settori strategici del Paese e questo è un punto che mi piace molto sottolineare incentivi si ma per filiere innovative
L'altro aspetto sicuramente non dicevamo prima ormai sdoganare questo partenariato con il con il privato il privato deve entrare nella nel condividere gli obiettivi strategici e operativi no
Non ci deve essere più questa questa questo dualismo tra l'altro e cioè nella mia Sardegna emerge molto come la dirigenza pubblica molto più aperta rispetto al pass
Atto anche rispetto al due mila due a questa opportunità
Un elemento importante visto che parliamo di fondi
Insomma di prestiti tra l'altro ministro Fitto sta discutendo con Brussel questo innalzamento dei tassi sono prestiti
Noi dobbiamo inserire nel nostro sistema la nostra cultura il sì la il concetto della valutazione di impatto degli investimenti no è giunta l'ora dobbiamo farlo
Perché dobbiamo calcolare la sostenibilità di questi investimenti la loro capacità di produrre ricchezza no son quando facciamo un business plan nel privato abbiamo gli indicatori di performances poi soprattutto ecco dobbiamo farlo anche insomma rispetto a questa programmazione tra l'altro cosa molto interessante il governo ha deciso di fare un'azione molto coraggiosa di unire le programmazioni no ai fondi europei poeti politiche di coesione con il PNR
Cosa giustissima cosa molto saggia e Quinzi diamo strumenti di governo di monitoraggio strategico di valutazione di impatto
Da ultimo sicuramente ma non da ultimo il trasferimento delle competenze sia i anche nasale emergeva
Pubblico e privato sono entrambi raccordo a ciò aumentare il la capacità di trasferire competenze proprie nella gestione strategica degli interventi di progetti di investimento
Questo porterebbe il Paese insieme pubblico e privato
Facciamo a ragionare in modo completamente
Nuovo rivoluzionario al passo con i tempi grazie abbiamo introdotto il tema quindi le piene avere come moltiplicatore di opportunità e questo punto chiediamo a Raffaele Fitto che ministro per gli Affari europei per le politiche di coesione è più generale buongiorno reale o di qualcosa di più Buongiorno funzionale buongiorno allora ministro è tanta responsabilità sembra anche naturale alla luce due non c'è dubbio delle prime la quindi immagino immagino anche impressione passerà forse legata anche a un dato che credo che sia importante perché si dice secondo molti estive che gli investimenti e Pennant Rea faranno ogni anno sul per l'italiano un impatto che si aggira intorno a un punto di prodotto interno lordo
E si sente dire anche che la cresce l'Italia sarà legata in buona parte a quello che si riuscirà a fare in termini di implementazione del PNR
E così e sono questi numeri e sono questi numeri quanto importante per la crescita Leana avere tutti i fondi per narrare senza perdere nemmeno uno
Un centesimo innanzitutto è molto importante sicuramente
Sui dati economici del nostro Paese le prossime sui prossimi anni non potranno che impattare
In modo fondamentali risorse che ne rende sia per la loro quantità perché abbiamo di complessivamente se inseriamo anche il fondo complementare nazionale sui duecentoventi miliardi di euro quindi penso che una dimensione di Investimenti di questa rilevanza sicuramente avrà un impatto però è molto importante
Insieme al punto da porsi sulla tempistica sulla necessità di spendere queste risorse fino all'ultimo centesimo anche di porsi prevale la qualità della spesa cioè di come nelle spendiamo queste risorse
Perché le esperienze pregresse che spesso facciamo finta di non ricordare non sono degli esempi molto positivi per il nostro Paese
Mi riferisco in modo particolare al tema dell'utilizzo che tradizionalmente l'Italia ha fatto delle risorse europee
E siamo tra i principali Paesi della coesione quindi abbiamo ottenuto non in questa dimensione
E non ha debito ma a fondo perduto ogni sessennio ogni sei anni cifre risorse molto rilevanti
Che non hanno impattato positivamente sui dati economici a cui lei fa riferimento
Basti leggere i dati che l'Istat ci ha consegnato nei giorni scorsi che ricalcano il confermano quello che non abbiamo più volte ribadito che possiamo ritrovare nella relazione della Corte dei Conti anziché nell'ottavo rapporto sulla coesione della Commissione europea
E che purtroppo trova una conferma nei le percentuali dispensa dalla Ragioneria generale dello Stato quindi è chiaro che c'abbiamo prima di come spende come esperti di uscire a spendere i soldi ma anche di come li spendiamo perché se noi diversifichiamo in decine di migliaia di interventi piccoli questi investimenti probabilmente andiamo nella direzione opposta di quella di cui il nostro Paese avrebbe bisogno il più mi sembra che sia importante prendere atto di un fatto che quello relativo al al all'approvazione piene verde preventivamente nella fase preliminare all'invasione dell'Ucraina
Quindi è chiaro che noi oggi abbiamo uno scenario che è profondamente mutato rispetto ai contenuti
Del PNR erbe e quindi è necessario che il lavoro che stiamo mettendo in campo in questi i giorni in questi mesi fare una valutazione di questo tipo e soprattutto anche immaginare le scelte che devono essere fatte per poter rendere queste risorse concretamente efficaci questo lo dico perché
C'è un dibattito che secondo me non è sempre utile nel nostro Paese no prima ascoltavo la percezione ma se noi parliamo ogni giorno male il pieno aver e c'è un dibattito su questi presunti ritardi che a me piacerebbe magari che venissero dettagliati no perché si parla di ritardi magari qualcuno dice c'è questo ritardo in questa direzione su questo obiettivo e allora ne parliamo invece parlare di ritardi di carattere generale
Che pure si si assommano ma che non non possono essere
Concentrati in una polemica politica che diciamo non è utile in questo momento il nostro Paese forse i ritardi vengono anche considerati rispetto a quello fatto da da altri Paesi che hanno presentato
Mi sembra prima di noi alcune alcuni provvedimenti alcune elementi di modifica e e quindi questo Ali nella relazione semestrale che ne abbiamo una nostra prima relazione semestrale abbiamo
Svolto molto un'azione di comparazione con gli altri Paesi che ci aiuta molto a smentire questa narrazione invece dopo il contrario
Perché innanzitutto l'Italia non è paragonabile
Agli altri paesi io ho grande rispetto di tutti i Paesi europei mai piene avere delle storia di Malta insomma
Io ho difficoltà a paragonarlo al piene delle dell'Italia per una serie di ragioni che non sfuggivano alle direttore hanno sfugge alla tutti posso con gli operatori l'unico che ecco però anche su questo importante fare delle comparazioni
Ed è molto facile farle quali sono i parametri di riferimento la prima comparazione quanti Paesi hanno chiesto la terza rata
Italia Spagna e Grecia
Poi c'è un gruppo di Paesi che hanno queste due un altro problema che sta è una e alcuni Paesi anche molto importanti hanno messo nemmeno una data
Facciamo un'altra comparazione quanti Paesi hanno presentato la modifica del PNR vera con il capitolo aggiuntivo delle power suo otto Paesi che hanno presentato le loro modifiche due sono marginali non comprendere le paure e gli altri sei comprendono ebbe paura
Quindi voglio dire non è che noi siamo in una situazione nella quale si può parlare di un ritardo qual è il termine entro il quale da Regolamento europeo bisogna presentare questa e modifica del piano narrativo a fine agosto quindi voglio dire poi si è se decidiamo di aprire un dibattito a prescindere cioè la direzione facciamolo però non mi sembra che noi siamo in questa situazione peraltro io lo voglio sottolineare perché lo ha detto più volte il Presidente del Consiglio Veroli io lo voglio sottolineare lo dobbiamo fare velocemente non c'è dubbio ma non dobbiamo fare in fretta
Perché fare in fretta talvolta poi rischia di farci trovare molti problemi di fronte
Quindi fare velocemente vuol dire anche avere degli elementi di approfondimento dettagliato rispetto a tutte le misure che sono state in sede che ne avrebbe a quelle che realisticamente non saranno realizzate entro il giugno del due mila e ventisei anche qui
Ride si apre un dibattito e ma il giugno del due mila e ventisei non è fra molto tempo perché detto giugno ventisei
Anche per un fatto psicologico siamo convinti no da soli ci convinciamo che sia lontano perché ci ci allontaniamo il tempo poi invece uno riflette dice siamo a giugno e ventitré mancano tre anni
E quindi insomma bisogna anche tener conto di questi fattori che sono oggettivi vogliamo trasformarli in elemento di dibattito polemico politico facciamolo ma non è
Utile al nostro Paese in questo momento alla ricerca
Citata a poco fa da da Bergamo emerge un elemento che riguarda l'ottimismo dei manager pubblici e privati
Rispetto alla possibilità di portare a casa obiettivi più circoscritti sul tema del genere mi sembra che anche lei poco fa ha in ha individuato questo tema cosa vuol dire riuscirà a portare obiettivi più circoscritti sul premier significa accorpare significa centralizzare anche a livello nella gestione dello Stato o o magari dico io mania provocatoria
Toglie qualcosa i comuni perché magari non si tratta di fare un'analisi molto dettagliata che stiamo per concludere
Sul capacità reale di poter completare questi interventi al giugno al due mila ventisei nel momento nel quale noi prendiamo atto che ci sono una serie di interventi che non hanno questa possibilità e irresponsabile dirlo adesso e porre rimedio adesso oppure molto responsabile affrontare questo tema e noi abbiamo dall'inizio lo rivendico
Con forza immaginato una visione unica lo accennava prima il tema
Del coordinamento tra le risorse la coesione quelle piene delle serve a questo per diverse ragioni la prima la tempistica che ne avrebbe a giugno al due mila ventisei come tempo ultimo per poter rendicontare al cento per cento e progetti
La programmazione della coesione ha il termine del trentuno dicembre due mila ventinove
Il fondo di sviluppo e coesione con altro fondo nazionale rilevante in questa direzione non ha un termine di scadenza ora qual è il senso nel senso che se noi comprendiamo che ci sono degli interventi che non hanno la possibilità di essere Rizzati al giugno del due mila due ci sei Halliday finanziamo e basta
Cerchiamo di trovare una soluzione è quella di ricollocare questi interventi dato a una fase avanzata e che in molti casi hanno anche prodotto
Delle obbligazioni giuridicamente vincolanti ma non compatibili con la tempistica del più nel verde nelle altre programmazioni questo aspetto è molto importante perché nel mentre si discute di carattere sì su questioni di carattere generale vorrei ricordare che il nostro governo il Presidente del Consiglio Meloni all'atto di della distribuzione della scelta delle deleghe per la prima volta ha compiuto uno sforzo molto importante una scelta lungimirante che quella di mettere insieme le risorse del piano d'azione di rimessa residenza ancora la coesione
Perché il rischio era quello che due programmazioni rilevanti perché anche la questione è molto importante potesse andare avanti sullo stesso territorio
Con
Diciamo una programmazione addirittura in contrasto con quanto previsto dal piano e verde quindi noi oggi siamo evitando anche questo corto circuito che è un corto circuito pericoloso e stiamo facendo un ragionamento che mette insieme le diverse fonti di finanziamento e in questo senso è chiaro che abbiamo la possibilità di poter intervenire rispetto ad alcune scelte fondamentali la più rilevante è quella delle paure limitrofe inevitabilmente perché e la scelta che la Commissione europea ha messo in campo per modificare che né per e della scelta sulla quale il governo sta lavorando in modo coordinato
E soprattutto anche con uno spirito di coinvolgimento lo voglio sottolineare perché il lavoro che stiamo mettendo in campo prevede anche sul terreno del partenariato sociale e con le organizzazioni datoriali un livello di confronto molto opportuno di levante
Concretezza che e quella lei fa fa appello molto spesso ma se dovessi chiedere quale un progetto preciso
Che il governo ha scelto di modificare uno che dobbiamo stare con chiarezza il nuovo occorso sul piano europeo lei quale sceglierebbe c'è all'interno di questa modifica di questa ristrutturazione c'è
Un progetto che state cambiando verso di cambiare che ci può spiegare quale esattamente lei giustamente vuole la notizia che titolo cioè non gettiamo di un'idea io non le posso dare in questo momento che dice
Credo che sia anche perché siamo siamo nella fase di definizione e quindi penso che sia a un'altra un ambito un palco un ambito il re Power the power avrà delle caratteristiche molto rilevanti perché con i due paure cosa ha fatto il Governo
A Messina anzitutto intorno a un tavolo ENI ENEL Snam Terna ce le principali aziende del nostro Paese sul fronte energetico
Per lavorare con loro nella individuazione di una serie di progetti di investimenti che possano rafforzare la nostra autonomia strategica sul fronte energetico
E questo è un tema molto rilevante non solamente per dare una risposta alla crisi energetica ma anche per il nuovo ruolo che il presidente Meloni ha disegnato sin dall'inizio della sua azione quello che in sintesi viene chiamato il piano Mattei cioè l'idea che il nostro Paese possa in un contesto geopolitico molto modificato assumere un ruolo rilevante nel contesto internazionale Italia è una piattaforma naturale nei confronti nel nell'area del Mediterraneo eh l'interlocuzione con i Paesi africani rappresenta anche per la grande ricchezza di questi Paesi hanno rappresenta una grande opportunità all'Europa è stata spesso assente in quest'area e ne paga anche delle conseguenze oggi bisogna tornare per un protagonismo la seconda questione sempre
Con legata alle paure molto importante quella collegata
Alla capacità di rendere strutturali degli investimenti mi spiego molto
Velocemente durante la la nostra prima legge finanziaria messe in campo in poco più di un mese messe in campo in modo serio responsabile apprezzata dai mercati e dalle istituzioni internazionali
La critica è stata avete poca disponibilità in effetti trentacinque miliardi di euro è stata una scelta responsabile che rivendichiamo e difendiamo con convinzione perché è stato uno degli elementi di stabilità del nostro sistema economico del paese e abbiamo messo in campo in quel momento di questi trentacinque miliardi inevitabilmente necessariamente abbiamo speso ventuno miliardi per sostenere famiglie e imprese sul fronte del pagamento delle bollette banalizzo ma di questo si tratta di andare incontro ora nel nel powerlifting obiettivo mettere in campo un senso e un sistema di incentivi sul fronte dell'efficientamento energetico che posso sostenere famiglie e imprese e questo vuol dire
Uno
Evitare di ritrovarsi di nuovo un domani di fronte a questo rischio che abbiamo già vissuto due mettere in moto dal punto di vista economico una quantità di risorse anche e mettere in moto il sistema economico anche delle nostre piccole e medie imprese
E in terzo luogo riuscì a dare una risposta organica di sistema il nostro Paese ecco
Questo non è
Un dettaglio rispetto alle questioni di cui parlavamo però penso che dia l'idea del lavoro che sta mettendo in campo tutto questo lo voglio sottolineare perché spesso si parla della contrapposizione
Tra livelli istituzionali in un dialogo molto positivo con la Commissione europea che magari fatto anche di posizioni diverse in alcuni momenti però io
Posso tranquillamente affermare che
Il confronto con la Commissione europea il lavoro che stavolta davanti è assolutamente ora cerchiamo di confronto ma mi pare di capire che
La messa a terra del PNR R. coinvolgendo maggiormente innati Lera intende Rispetto al maggior coinvolgimento delle aziende partecipate
No il veicolo oppure circola anche il tema anche il tema dell'incentivare anche il tema degli incentivi va in questa direzione perché il tema degli incentivi per famiglie e imprese va assolutamente la direzione dei privati per esempio
Ma anche una serie di altre formule di partenariato pubblico-privato sulle quali mi sembra che l'abbia detto molto bene prima
Antonelli da tanti anni prima io penso che sia importante su questo andare a fare delle verifiche degli avanzamenti perché sicuramente c'è da fare molto
Qui dobbiamo correggere alcune previsioni immaginare all'interno le dinamiche di revisione piene erede ma non solo anche di risorse la coesione una serie di interventi che possono svolge una funzione importante anche sul fronte dell'attrazione degli investimenti stranieri
Perché noi abbiamo diciamo quei numeri che sono stati indicati all'inizio sono dei numeri indicativi dobbiamo creare però le condizioni per poter rendere attrattivo
Il nostro paese qui voglio spendere una parola molto chiara saluto sul Mezzogiorno d'Italia perché può rappresentare naturalmente un'opportunità alla a condizione che si creino le condizioni poter avere questi interventi e quindi la nuova programmazione la coesione ventuno ventisette
Le risorse del fondo di sviluppo e coesione per le quali ho avviato un confronto con tutte le regioni e con ogni singola regione va esattamente in questa direzione
Cioè nella capacità anche di di qualificare la spesa di migliorare la qualità della spesa
E Heinze che avere decine di migliaia di interventi eh decine decine e qualche canto centinaia di programmi di riferimento mettere in campo
Pochi grandi obiettivi strategici e quindi concentrare la spesa penso che sia la chiave di lettura che possa porsi eticamente modificare e correggere gli errori che ahi noi i dati economici ci consegnano ultima ultima domanda lei parlava di di confronto
Negli ultimi mesi vi sono emerse da varie realtà istituzionali degli elementi di di preoccupazione rispetto al tema che nel fare le stava la Commissione europea di poterci dare anche la corte dei conti italiana oltre che con europea
La stessa Banca d'Italia nella relazione di fine anno
Di fine maggio del donatore Visco sono emersi gli elementi c'è un pregiudizio secondo lei negativo nei confronti dell'azione del governo e se non c'è perché allora queste preoccupazioni abbassa collocare tutto dalla tempistica giusta con una premessa io penso che
Le contrapposizioni siano un errore
Che che nel verde non è un programma e una sfida del governo Meloni ma è un programma da sfida del Paese
E che tutte le istituzioni che lei ha citato sono parte integrante di questa sfida questa è la premessa indispensabile a questo aggiungo una seconda riflessione
La la la Corte dei conti ha presentato una reazione a marzo io ero presente
E evidentemente le criticità che la Corte dei conti indicava potrei dirle non riguardano un governo che si è insediato da quattro mesi a quella data no ma non mi interessa fare questo tipo di ragionamento perché
Io immagino che ci sia una continuità istituzionale che la polemica di questo tipo non serve al Paese così come con la Commissione europea ne abbiamo avviato una fase di confronto molto positiva va devo dire che leggere su molti quotidiani che per esempio le raccomandazioni della Commissione europea di tre settimane fa sono critiche nei confronti dell'Italia sul piano è verde
Io le ho lette bene
Temo che non tutti le abbiamo lette bene perché quelle rese raccomandazioni dicono tre cose per essere molto chiari la prima che bisogna migliorare la capacità amministrativa soprattutto a livello locale
E siamo d'accordo tant'è che col decreto legge tredici non sapeva decreto legge che abbiamo approvato una revisione della governance abbiamo molto rafforzato questa capacità abbiamo molto avviato nel misure in termini di semplificazione e accelerazione
La seconda cosa è quella di un generico riferimento
Alla al al miglioramento alla velocizzazione della spesa e piene bene ma basta leggere le stesse raccomandazioni per tutti gli altri Paesi europei
Perché le comparazioni in Italia vengono spesso richiamate ma mai poi concretamente verificate basta leggere le raccomandazioni con tutti i Paesi lo tenne troviamo esattamente questo tipo di raccomandazioni una frase
Tipo messa per l'Italia come per molti altri Paesi in qualche altro Paese
Molto più forte come raccomandazione invito a leggere questo è la terza considerazione molto importante che la Commissione europea come raccomandazione dice è necessario avviare una fase di coordinamento tra la politica di coesione e il PM verde che non solo è stata una scelta da parte nostra iniziale l'avvio il Governo con le deleghe come ha detto ma che rappresenta per noi una punta di orgoglio perché vuol dire che quello che noi abbiamo visto prima oggi sta diventando una regola in tutti i Paesi europei quindi e diciamo e bisogna evitare di stressare le dichiarazioni di per costruire delle polemiche bisogna cercare di lavorare
In modo concreto sul merito per trovare delle soluzioni questo l'approccio che ne stiamo portando avanti è io capisco adesso oggi sarò alla Camera e al Senato prima il dibattito sulle mozioni parlamentari mi auguro che ne possa uscire
Una un approccio costruttivo perché sinceramente è singolare ipotizzare che il PNR R andasse perfettamente bene fino a fine ottobre del due mila e ventidue che in otto mesi quasi sia arrivato uno uno Scatà fascio anche se fossimo i più disastrosi in circolazione avremo difficoltà a produrre quello che ci viene contestato in alcuni casi lo voglio dire con una battuta ma per dire che e e evidente che non è credibile questa narrazione e che soprattutto non fa bene al Paese perché al pregiudizio
No no ma io adesso non parlavo delle proprio credo politico no c'è il tentativo di discutere del piene belle come una dei tenta anche i temi di dibattito politico io penso spero mi auguro checché ne vede venga estrapolato dalla quotidianità del dibattito politico dalla strumentalità del dibattito politico e possa essere oggetto di una riflessione diversa
Da quella dello scontro quotidiano che la politica normalmente legittimamente ci consente grazie quindi nessun dubbio sul fatto che le prossime rate del premier saranno ma tutte quante sulla terza rata quatto colgo l'occasione sulla terza rata perché
Importante ci siamo ma ci siamo perché ci siamo
Con tutto questo tempo di di lavoro perché e la prima volta che non abbiamo avuto cinquantacinque obiettivi
Non è che Cenci certo c'è una ragione in tutto sono stati tutti raggiunti però nella fase vi sampling e di verifica abbiamo avuto alcuni approfondimenti che stiamo facendo in modo costruttivo con la Commissione europea
Anche qui potrei dire noi ci siamo insediati a fine ottobre cinquantacinque vestaglie era al trentuno dicembre che cosa le devo dire questo no non lo dico perché non ha senso dirlo perché noi dobbiamo in continuità lavorare per realizzare gli interverrà
Grazie grazie ministro e a sinistra
Grazie al suo lavoro arrivederci
Invito Dario Lo Bosco presidente di Rete ferroviaria italiana eccolo qua
Trovato
L'entrata lei direttore ecco modi pure fuori pure
L'abbiamo un Heiner spietato che scandirà la nostra conversazione
Il suo gruppo è in questo momento il principale affidatario dei fondi del del PNR secondo lei qual è il principale ostacolo alla realizzazione del piano
Guardi ma ostacoli in ingegneria dei Processi Händel manager mentre non esistono esistono processi di ottimizzazione di digitalizzazione dei cantieri
Ferrovie dello Stato italiane nei prossimi dieci anni
A un programma di investimenti di centottanta miliardi di euro come polo infrastrutture
L'intuizione
E la lungimiranza e del dottor Ferraris che guida magistralmente gruppo è stato quello di creare i popoli c'è un po'le infrastrutture sono onorato di presiedere il comitato di pollo che governa le grandi aziende di Stato le grandi stazioni appaltanti che sono emerse indiana ASS e Italo serve come braccio operativo ingegneristico e quindi un sistema virtuoso per migliorare qualità
Efficienza sicurezza negli investimenti perché la sicurezza del lavoro è una delle priorità del sistema Paese e la priorità del gruppo ferrovie dello Stato italiano e quindi gestire in sicurezza quattro mila cantieri che AN FI
Dei di Investimenti che sono pari a quarantadue miliardi di euro
Considerando in Investimenti nuove infrastrutture in manutenzione della rete perché per far circolare i treni in sicurezza occorre attivare la diagnostica predittiva cioè intervenire ancor prima che il guasto si verifichi sulla linea o su contatto pantografo per l'alimentazione elettrica per farsi che Ferrovie dello Stato Italiane con sistemi Smart condoni e con tutte le attività di cui è leader in campo internazionale in tema di tecnologia
Sistemi digitali hi-tech possa dare un contributo all'evoluzione del Paese
Il pilastro del PNR R come abbiamo avuto modo di capire prima parlando con col ministro Fitto è l'innovazione e di conseguenza anche la trasformazione digitale dell'Italia
Nel vostro campo diciamo questa partita è molto forte ed è molto sentita che secondo lei qual è la sfida più importante nella digitalizzazione della pubblica amministrazione che sennò due concetti in teoria quasi quasi un ossimoro rispetto al passato che invece la grande sfida del futuro
Che una novità assoluta del
Il gruppo Ferrovie dello Stato italiane per la gestione dei cantieri Complessi e che abbiamo inventato una nuova modalità digitale nemico c'è il dal punto di vista della progettazione dell'esecuzione delle opere
Chi le parla oggi è il decano a livello nazionale e del settore scientifico disciplinare strade ferrovie aeroporti e assieme al dottor Ferraris che all'amministratore delegato non di rete ferrovia italiana Gianpiero struscio bivio abbiamo inventato una nuova modalità che Irvine ma quattro dieci in questi è un'evoluzione del gemello digitale del Progetto che si conosce notoriamente e per monitorare tempi e costi
Perché questo è un impegno essenziale che la forza per l'impegno del fare
Del ministro Salvini che ha un'attenzione spasmodica alla all'andamento dei lavori del ministro Fitto del presidente Meloni
Significa prevenire ritardi nelle realizzazioni extra costi e evitare soprattutto le varianti in corso d'opera
Che sono evitabili a vere un rapporto trasparente con le impresse non quinti iscrizione a libro di attività di presunte anomalie che non esistono e a vere un controllo anche della prevenzione della criminalità
Dell'infiltrazione della criminalità organizzata nei cantieri spasmodica
Il gruppo Ferrovie dello Stato e gli anni è un Codice etico fra i migliori del mondo ma a un'interlocuzione con i protocolli di legalità con le prefetture con le forze dell'ordine massimi livelli proprio per fare le opere in assoluta sicurezza ma anche dal punto di vista della prevenzione dei rischi di infiltrazione
Pensione sicurezza l'altra prova che manca totalmente efficienza rispetto alla capacità di implementazione del del piano anche rispetto alla grande sfida della sburocratizzazione del Paese secondo lei per accelerare questo percorso e auspicabile un alleggerimento delle norme che rendono gli appalti anche delle norme che regolano i processi di messa a terra piena
Assolutamente sì però
Ferrovie dello Stato è un gestore sistemico di mobilità integrata digitale connessa
Che deve garantire il trasporto door to door cioè dall'uscio di casa fino alla destinazione finale insicurezza e superando ogni criticità possibile governando queste criticità in modo ottimale
Già abbiamo
Interagito nell'ambito di Paolo ecco alla ratio anche oltre che tecnologica fattuale manageriale
Per connettere le sale operative di Rete Ferrovie Italiane Diana s'è di modo che per esempio per l'emergenza neve avremo un nuovo scenario che con la Protezione civile con il Governo con il ministro Salvini
Potrà dare anche possibilità di ottimizzazione delle performances allorquando qualsiasi cittadino si trovi in difficoltà perché se Ferrovie dello Stato a questa sinergia anche con ANAS potrà autorizzare il mezzo ferroviario quello stradale assieme alla Protezione civile in un contesto organico genio e stiamo intervento anche per dare un contributo sulla ottimizzazione dei processi dal punto di vista autorizzativo
E facendoci parte diligente con tutte le autorità competenti con anche le autorità di governo territoriali perché come diceva Dante diverse voci certa dolci note e quindi se il sistema manageriale
E di vertice delle più grandi stazioni appaltanti quale ANAS
Sei possono dialogare proficuamente con tutte le attività le realtà istituzionali io penso che il nostro Paese orgogliosamente potrà centrare quegli obiettivi di cui parlava con saggezza e il Ministro Fitto e di cui Antonelli l'amministratore delegato di Amnesty anche in modo magistrale delineare il contesto
E con Dante diciamo chiudiamo questa prima sessione che ci porta a una successiva a sessione all'Inter nella quale cercheremo di capire come evitare che la politica industriale possano finire in un girone infernale quindi grazie piazze lei direttore Andrea grazie a lei e ti invito Fia a dialogare con come e Annina Donato ferrei managing partner consulti indie i guai Europe questa è che ci fa giorno Giovanna Bongiorno del giorno
Mi sembra che il riferimento a Dante ci permetterà di ha rilevare anche il nostro il nostro dibattito e credo che dobbiamo partire seriamente dal grande tema che è un o d'elefante nella stanza questa mattina perché l'Italia negli ultimi anni entrata in un grande acceleratore di di innovazione
E allora e anche utile capire quali generi di aziende stanno emergendo in questo nuovo contesto che caratteristiche hanno come si muovono i quali spunti possono fino a quelle che invece non riesco a andare velocemente
Allora intanto diceva prima Massimo Antonelli c'è il venti per cento delle aziende sta facendo ottanta per cento dell'export del valore aggiunto della produzione
Quel che caratteristiche hanno queste aziende come si stanno muovendo la intanto fanno investimenti in tecnologia in particolare a tecnologia dati
Il doppio delle altre aziende fanno più investimenti ricerca riescono ad attrarre le competenze scientifiche più importanti che ci sono sul mercato ma soprattutto esportano
E l'esportazione oggi in un contesto geopolitico già economico molto diverso da quello che c'è da tre anni fa
In realtà richiede capacità di movimento in un contesto di catene valori globali che da queste aziende anche più agilità gli dà più possibilità di dominare le incertezze e di cogliere opportunità quindi sta creando una generazione di aziende più agili
Più residenti e che riescono meglio interpretare le difficoltà e a trasformarli in opportunità concrete
E in che modo all'interno di questo con testo le due grandi transizioni di parliamo quotidianamente che sono quella energetica quella digitale riescono a integrarsi a a produrre valore
Questa è un punto cruciale del discorso perché anche quando parliamo della transizione energetico degli legata alla sostenibilità dobbiamo pensare a quella parte che più trasformati IVA
E per essere trasformati da spesso bisogno delle migliori tecnologie dati faccio un esempio su tutti
La transizione energetica oggi passa per dei software sono in grado di capire i consumi di riuscire a ottimizzare i di ridurre il più possibile nelle fasi di picco di costo dell'energia i consumi spostarli invece nelle fasi dove questo è più efficiente per le aziende quindi le le tue trasformazioni di cui stiamo parlando sono naturalmente intrecciate anche rinvenirle da cui nasce il Piano neve Defoe ce ne siamo dimenticati per una questione di emergenze legate alla pandemia vedeva queste due transizioni come un unico modo di guardare alle filiere opere trasformando le dando più competitività alle aziende questo riguarda anche l'Italia
E in particolare di alcuni settori lo stanno facendo il settore del Packaging per esempio oggi innova tantissimo The congedati ma sta guardando anche a un modo di fare Packaging più adatto alla sostenibilità quindi riciclabile in linea con le direttive europee e non è un caso presenta questo settore nel ventidue recuperato più di dieci punti di competitività rispetto al ai competitor tedeschi
E rispetto a queste a caratteristiche delineate forse altre che magari ci vuole la esplicitare secondo le quali sono le indicazioni necessarie da conoscere per capire come scommettere in Italia su una crescita non di breve periodo dunque miscelando sia ciò che riguarda le competenze di uno stadio governo ma anche ciò che riguarda una scommessa futura in termini di cultura del rischio forse il nostro Paese
Sì la parola chiave qui è crescita sostenibile perché oggi stiamo vivendo un una fase non hanno detto i alcuni interlocutori prima
Anche positiva se vogliamo e poi sentiremo dopo gli imprenditori che la stanno realizzando questo però deve diventare una comprende un trend di lungo periodo per le aziende per le aziende italiane allora su quali settori
Si può giocare questa partita abbiamo parlato prima dell'alba Huntsman factoring è un settore dove diciamo le trasformazioni possono aggiungere valore porta prove attraverso la tecnologia l'innovazione
C'è anche la parte dedicata al food al made in Italy c'è la parte legata alla all'alta moda son tutti settori dove ad ogni fase della trasformazione si può aggiungere valore aggiunge valore vuol dire che alle aziende che oggi mediamente riescono a essere più legittimi re dal trenta al cinquanta per cento dei propri competitor questo crea in un momento di alti tassi di l'interesse che ha aziende che sono in grado di attrarre capitali di restituire Vito in termini di ritorni gli investimenti ai propri azionisti o agli investitori che ci credono in queste aziende ma soprattutto di creare una crescita di lungo periodo che va a in un contesto anche di fondi pubblici a ripagare quel debito
Che ricordiamoci è una delle componenti legati anche i fondi europei questo è il modo anche più sanno di sintonizzare elitaria
Su un percorso dove la Spal dialogo con l'Europa può diventare più coerente più strutturale ed un domani
Diciamo di non subire come danno il fatto che l'economia tedesca sta entrando magari mi recessione tecnica ma di riuscire a cooperare per uno smodato lo sviluppo sostenibile europeo
E dire che c'è prova risponde alla domanda su quali trasformazioni ci saranno nel futuro della politica industriale non possiamo che dare la parola Adolfo Urso che ministro delle imprese ed elementari grazie grazie grazie grazie arrestato
Allora diciamo il video di Adolfo Urso che dovrebbe arrivare esista
In pochi istanti
Saluto il direttore del Foglio Cerasa in tutto una community di Ernest regnante che ancora una volta ci dà l'occasione di parlare di temi di grande interesse per le imprese per il nostro futuro
Abbiamo una fase internazionale turbolente
In cui perdurano gli strascichi della pandemia
Mentre i venti di guerra continua a soffiare impetuoso
Dentro e fuori dell'Europa
Assistiamo con strumenti
All'invasione russa in Ucraina
E a tutto quello che sta accadendo in quel martoriato Paese
E questo anche per questo il prodotto interno lordo globale
Il prodotto interno lordo del mondo e inattesa frena
La Cina il rallentamento la Germania è già entrata in recessione tecnica direi di otto unito lo sarà apre instabilità internazionale un fattore di rischio anche per la nostra economia
Da sempre partner privilegiato della Germania scherno
La Germania rappresenta il principale partner
Sia per quanto riguarda l'esportazione
Sia per quanto riguarda gli investimenti esteri in Italia sia per quanto riguarda la presenza
Dei turisti tedeschi nel nostro Paese
Per questo
Il fatto che la Germania si recessione e anche il nostro problema che invece andiamo bene in questo contesto
Il quadro è complesso
Il nostro Paese grazie al forte dinamismo dell'impresa
Sta rispondendo bene e al momento è proprio l'Italia
Accanto alla Polonia
La locomotiva dell'Europa
Il nostro prodotto interno lordo nel primo trimestre dell'anno e aumentato
Dello zero sei per cento
Rispetto al trimestre precedente e dell'uno punto nove per cento su base annua
Tutte le stime sono in rialzo tutte
Gli ultimi ci dicono che in quest'anno dovremmo crescere dell'uno punto tre per cento
E il prossimo anno almeno dell'uno punto uno per cento
Possiamo fare di
Rispetto al precedente quadro previsionale rilasciata appena sei mesi fa
Le stime portano un rialzo del tasso di crescita sull'anno di beni zero punto otto
In percentuale
Superiori anche le nostre previsioni prudenziali di bilancio
Più uno per cento
Nel primo trimestre due mila e ventitré gli occupati sono cresciuto di oltre mezzo milione di vita
L'autonomia contratti a tempo indeterminato abbiamo cancella il reddito di cittadinanza
E questo anche questo ci ha consentito
Di creare Jacobsen resti di creare mezzo milione i posti di lavoro in più soprattutto di giovani
Abbiamo dei dati davanti che non possiamo
Invece
Il giovedì il giorno di disoccupati che non fu
Non si pone e non c'è alcun lavoro
Sono ancora
Tra il milione il nostro sono diminuite di quaranta mila unità nei primi quattro mesi dell'anno ma restano a molto
Di quello che si può che si deve ancora fare per convincerli a formarsi
Per convincerli a cercare un lavoro e per dargli un'opportunità di
Ci sono segnali positivi di crescita
E di solidità anche sociale
A testimonianza della concretezza delle politiche messe in campo in questi termini
Azioni emergenziale per contrastare in primis gli effetti del caro bollette come abbiamo fatto sin dalla manovra economica
E poco
Come abbiamo fatto successivamente se pensiamo al decreto il primo maggio
Anche tagliando
Due volte il cuneo fiscale soprattutto sostegno
Degli sana gli stipendi più bassi
Questo ci deve aiutare a realizzare
Una vera autentica politica industriale
In grado di dare una nuova prospettiva di crescita al Paese
Ciò è stato possibile
Sia per la solita del Governo
Questo è il primo governo politico dopo oltre dieci anni di governi tecnici istituzionali o di larghe intese
Frutto di accordi in Parlamento ma non riesce
Il primo governo politico
Che può agire
Avendo una sua cui Issione derivante dal fatto che ci siamo presentati insieme al corpo elettorale
Con un programma di governo comune
Questo assurdità del governo
Che si accompagna all'accresciuta solidità del tessuto sociale e produttivo del Paese
Sta colpendo sorprendendo gli osservatori internazionali scioperi
I blocchi stradali
Sono
Intensi in altri Paesi
In altri realtà industriale
Da noi di un clima di solidarietà
I solidità disquisizione anche sociale che insieme a quello che scrive il Governo sono considerati dei principali agenzie gli investimenti internazionali
Il primo motivo
Per consigliare investire nel nostro Paese
Già alla prima parte della legislatura
Abbiamo messi in campo
Una serie di provvedimenti
Che ci porterà nella prossima primavera
A definire compiutamente la politica industriale del governo
Per cui manifestare
Tutto questo in una grande conferenza nazionale negli Stati generali dell'industria italiana nel momento stesso nell'anno in cui Italia appunto il prossimo anno sarà presidente di turno del G sette cioè
I grandi giganti dell'economia ci
E questo ci permetterà di
Presentare a una platea più vasta di investitori stranieri io cassonetti opportunità per localizzarsi nel nostro Paese
Abbiamo avviato il percorso un decreto che è diventato un simbolo dalla nuova politica industriale
Il decreto che ha salvato l'Isab di Priolo
E che c'ha consentito
I salvaguardare la filiera chimica italiana che si nutre dei prodotti da forno
E insieme ad esso un altro decreto simbolo della politica in vista di questo Paese ha riguardato le Silva
La principale
Impresa siderurgica del nostro
E in questo modo abbiamo fatto capire come vogliamo esplicare il ruolo dello Stato strategia che dall'Indirizzo
Come possa crescere in quali settori
E secondo quelle regole finissimo produttivo del nostro Paese
Dopo questi provvedimenti emergenziali
Abbiamo presentato in Parlamento il disegno di legge sul riordino degli incentivi
Ho trovato quasi due mila e incentivi duecentoventinove nazionali mille settecentocinquantatré diverso incentivi regionali una giungla inestricabile
Che così possiamo disboscate per creare
Un omaggio evita
è una Indirizzo politico
Alla politica industriale il nostro Paese e poi dopo la riforma il riordino degli incentivi
I disegni di legge sul made in Italy
A trecentosessanta gradi
Per rafforzare distratta filiere strategiche del millilitri
Un efficace significativo sostegno alle nostre imprese
Che sanno farsi largo nel mondo
Prima della pausa estiva
Realizzeremo altri due
Disegni di legge
Uno riguarderà il ricordo del settore di carburante come avevo promesso come abbiamo promesso quando abbiamo affrontato col decreto trasparenza
Le tematiche inerenti appunto la trasparenza
Sul
Settore dei carburanti
Per frenare
La tendenza inflattiva
E un altro provvedimento che
Mi auguro possa servire al sistema produttivo
Disincagliare Anton Monti di coloro che si sono trovati
Nel vortice dei crediti diteglielo
Due importanti disegni di legge dagli ordini sito di carburanti
E un disegno di legge sui crediti DTT grazie a beneficio
Nelle piccole e microimprese imprese artigianale
Poi
Due decreti legge
Uno sugli assetti strategici
E l'altro sui ci semiconduttori
Perché vogliamo dare un indirizzo strategico alla potenza del paese e perché vogliamo essere il primo Paese a recepire
Chi ci pensa europeo che invia Vietti Marrazzo
Questi provvedimenti riguardano filiere estinzione del nostro Paese
Il futuro industriale
Il nostro Paese
Perché da una parte tutte le armi nostri interessi nazionali strategici nei settori produttivi e dall'altra
Posto di incentivare l'attrazione degli investimenti
Stranieri nel nostro
Seguiranno poi altri provvedimenti all'interno di un disegno organico che porterà in ultimo anche
Alla prima legge nazionale sulla lo spazio diciamo uno delle grandi potenze spaziali
Ma non abbiamo ancora una legge nazionale sullo spazio una lacuna
Che dobbiamo colmare lo faremo
Abbiamo già messo in campo meglio della scienza e della tecnologia
Gli esperti del nostro Paese per definire credo che ormai la necessità
Nel frattempo abbiamo doverosamente recuperato il metodo di lavoro
Che crede nel confronto con le parti sociali
I siti vendo tavoli nelle principali filiere produttive del Paese
Il capo dell'automobile
Viviamo
Nelle telecomunicazioni
Il tavolo della clinica
Nella farmaceutica delle biotecnologie
Il tavolo della dell'industria
Siamo definendo le politiche nazionali early filiere principali del nostro paese
Con il ministro Raffaele Fitto
Siamo in piena sintonia
Riprogrammato le risorse europee di ieri gli arredi del Palavobis you
Per indirizzarli al meglio
Nei sistemi a supporto del sistema produttivo nella duplice impegnativa transizione
Digitale ed ecologica
Per farlo era necessario un'operazione trasparenza
Come la stare Zanco pienamente vistosi
I i e Nyerere sconta infatti una serie di errori impostazioni iniziali
Perché mancava a chi ha voluto impegnare quelle risorse una visione di politica economica e conseguentemente un approccio organico
Ne sappiamo che digitalizzazione di sostenibilità ambientale sono le priorità
Il sistema produttivo nazionale e viene
Unitamente alle altre fonti finanziarie a partire dalla programmazione due mila ventuno divide ventisettenne deve necessariamente tenere conto
In ultimo
Ricorda il grande impegno che stiamo portando avanti per rafforzare la capacità di attrarre investimenti esterni
In questi mesi abbiamo riscontrato un grande crescente interesse per il nostro Paese
E stiamo e siamo attivamente impegnati a renderlo più accoglienti
Anche grazie al potenziamento della struttura di attrazione che metterà a disposizione delle imprese estere
Un tutto un tutore in grado di accogliere le accompagnarli in tutte le loro esigenze sin dall'atto dal primo atto autorizzativo
Ci attendono sfide impegnative lo sappiamo
Per recuperare attenti ritardi lacune
Dicevo sono mancate passando ma siamo certi siamo consapevoli
Che l'Italia che il nostro sistema industriale che sta
Realizzando numeri che nessuno aveva previsto
E che sta sorprendendo perché l'ho avuta resilienza e reazione gli osservatori internazionali
Che già da oggi esso un
Po'segna una posizione di leadership nella crescita europea può rafforzarsi ulteriormente che deve essere sempre più compiti
Nella nuova economia europea occidentale globale volo
Grazie al ministro al ministro Urso e partirei da alcune delle parole chiave dell'intervento del del ministro per introdurre il prossimo parlerebbero anzi il ai prossimi relatori di questo di questo parere che si confronteranno sul tema della politica industriale delle le aziende italiane nel futuro e le parole d'ordine sono competitività capacità di attrazione e capacità di creare innovazione saluto i relatori collegati che sono Andrea Illy presidente di Illycaffè
Per trovato
Sergio Marullo di Colajanni ceo di Angelini industrialista ben trovato
Il giorno Paolo Scaroni presidente viene da ben trovato anche a Palo Scaroni
Si sente sì
E Alberto Vacchi presidente e amministratore delegato di Ima gruppo buongiorno a tutti buongiorno
Allora partire partirei come si dice in questi casi a a bomba con già con Andrea Illy chiederei per cercare di ragionare intorno anche ai temi di questa di questa mattina di questo di questo panel su una questione che mi sembra strategia come direbbe il ministro Urso cioè in che modo il privato può diventare concretamente un modello nel percorso transizione ecologico energetica dell'Italia
Ringrazio bene anzitutto penso che di sostenibilità assi pali fin troppo forse
Per sia terminata la l'epoca della cosiddetta Boccassi ma sia importante dedicarsi la concretezza con l'impatto e degli attori come lei anticipato sono le prese non fosse altro perché tutto ciò che ci circonda nella società civile fatto da un'impresa sia essa artigianale industriale non c'è nulla che non sia a livello di prodotto servizi fatto da un'impresa quindi se avessimo la bacchetta magica
Per diventare veramente sostenibile forse sarebbe lo strumento più utile tagliando tutte le riprese contemporaneamente sia otterrebbe un mondo più sostenibile sembra un gioco di parole però insomma è un po'quello a cui noi pensiamo l'impresa hanno un enorme vantaggio
A perseguire questo percorso questa transizione verso un modello economico diverso mai abbiamo ereditato un modello economico estrattivo dalla rivoluzione industriale che continua a esaurire le risorse lamentarmi come se fossero infinite ma quel che è peggio è che alla fine del della diciamo della vita del del prodotto o del servizio generato scatto
E questo scatto poi si accumula e non è chiaramente compatibile con con la rigenerazione di cui accenniamo
Quindi che è una questione di competitività perché l'impresa che
Non abbraccia diciamo il tema della della della transizione anzitutto a una danno reputazionale
Deve produce anche delle cosiddette L'Aia bigliettini anche se si pretende una multa quindi dei danni che poi sarà costretta a pagare
In generale ci ha quelli che sono i cosiddetti rendimenti decrescenti mentre invece perseguendo una politica che vede diciamo una l'azienda sempre più sostenibile diminuisce il rischio d'impresa come voi insegnate aumenta anche il il cosiddetto discount cash flow che poi nient'altro è che alla fine la formula della base dell'impresa ma oltre al tema della competitività c'è in gioco un concetto di traiettoria perché se noi siamo già in grave difficoltà oggi rassicurare i nostri consumi dobbiamo anche considerare e tra a vent'anni
Raddoppiare questo è il minimo che si possa diciamo attendersi da da quella che è la crescita che il nostro sistema socio economico a livello mondiale continua ad averne quindi il tema è non se farlo ma come farlo
E quindi ed è qui che un gruppo d'impresa
Diciamo
Perché collaborano alla questa rigenerati society foundation che abbiamo creato nel due mila venti si è data come tema tre diciamo elementi cacca capi chiare prima di tutto capire capire di che cosa stiamo parlando
Perché
C'è molta confusione c'è una vera e propria dissonanza cognitiva sul tema della sostenibilità secondo una volta capito agire poi misurare
Ecco in cosa e
Partire dalla definizione di sostenibilità che dice sono assicurare il bisogni del presente senza compromettere quelli del futuro ma è una Pellissier ma definizione che che esprime un concetto economico vago però sostenibilità di che cosa a nostro modo di vedere la sostenibilità significa molto semplicemente perpetuare le condizioni vitali sul pianeta
E allora come so cosa sono le condizioni vitali sul pianeta oltre le risorse e c'è anche la stabilità dell'ambiente in cui viviamo e tutte queste condizioni per la di vita per il pianeta vengono prodotte dai cosiddetti servizi ecco sistemici cioè tutto proviene dalla biosfera degli ecosistemi siano essi terrestri o quelli marittimi ci sono questi servizi ecosistemi ci provvisionale come si dice che quindi va approvvigionano di ossigeno di acqua e di cibo di tessuti di materie prime di tutti i generi e poi ci sono altri altrettanto importanti servizi ecosistemi ci cosiddetti regole i King che stabilizzano quindi rendono le condizioni d'Italia vengano o meno statica la terra come se fosse un sistema Autore contato beh come approdo quello che è importante che non dal consapevolezza che tutto nessun ente escluso proviene da questi sistemi
Sì servizi ecosistemi si provenienti dalla biosfera e come fa la biosfera a perpetuare
Quindi eternità diciamo questi servizi ecosistemi sia attraverso la rigenerazione spontanea della biosfera
Allora il tema è quali sono i principali ostacoli alla rigenerazione spontanea della biosfera per assicurarne la la continuità sono il consumo Haller sfruttamento lo so per sfruttamento di risorse naturali in particolare
Suo allorché acqua e poi l'inquinamento perché c'è una cosiddetta capacità rigenerativa che in caso di inquinamento e drammaticamente rallentata se non addirittura azzerata quindi questi sono i due punti che si portano discutere molto pragmaticamente di economia circolare
Perfetto ecco questo significa però che le contrariamente a quanto si dice se vogliamo nera che sostenibilità uguale energia transizione emissioni e transizione energetica non è solamente quello
Perché abbiamo tre tipi di transizioni quella energetica verso le energie rinnovabili
Quella Arturo ecologica verso un'agricoltura che conservi questi servizi ecosistemi si e qui non ci siamo pensate che oggi cinquanta per cento delle terre abitabili
Sono adottata state convertite all'agricoltura un secolo fa era venticinque per cento doti due secoli fa dodici e mezzo per cento non ce ne sono semplicemente più di terre per l'agricoltura quindi occulti diamo in modo diciamo diverso dal punto di vista agricolo oppure non ce la facciamo settanta per cento dell'acqua viene consumato dall'agricoltura
E l'agricoltura e il primo in assoluto causa di Rita di biodiversità che poi sono quelle speci che producono i servizi e consistenti quindi transizione energetica transizione
Antropologica ed infine quella di cui abbiamo già accennato la transizione dall'economia lineare a quella circolare
Quindi minimizzare di consumo di risorse naturali siano esse organiche siano essere minerali ma soprattutto serale in un modo o nell'altro l'inquinamento il tema qual è
E che queste cose vanno fatte tutte assieme non una volta perché sono sistemi enormemente Complessi e quindi si rischia cercando di sistemare una cosa
O di non raggiungere l'ovvia
Nuovo o peggio ancora di raggiungere un obiettivo ma creando altri gravi problemi e qui si può interpretare in un dibattito che potrebbe durare delle ore ecco allora che noi diamo ci siamo dati come mission un approccio sistemico
E quindi le mode finito una framework quindi una una cornice se vogliamo su come approcciare questo tema e mi avvio alla conclusione
Questo framework fatto di tre componenti il prima di tutto la ricerca del benessere che l'economia il motore dell'economia
Noi siamo l'unica specie che ha raggiunto una demografia e di bassi centinaia di ordini di grandezza superiore quello che ci sarebbe naturale in in natura ma soprattutto siamo l'unica specie mai esistita
Che ha un con l'impronta ecologica quindi un consumo di risorse pro capite che diciotto volte
E consumi biologici quindi purtroppo per l'economia non si tratta di ridurre i consumi perché se noi chiudiamo il PIL e non possiamo fare gli investimenti che sono necessari per fare questa transizione ecologica però dobbiamo Porcu pensare a fare dei consumi K ritardi se vogliamo attività siano molto più efficienti nel consumo di risorse soprattutto utilizzino risorse ci sono già state utilizzate con un approccio circolare quindi ricerca del benessere quindi viene essere uguale rigenerazione questo è quello che noi dobbiamo mettere in mente nella nella testa delle persone che sono contemporaneamente una persona un consumatore un lavoratore quindi porta idee competenze nelle aziende un elettore
E investitore non foss'altro con il suo fondo pensione se cominciamo con la persona se crediamo nell'unico la consapevolezza di come funziona veramente la logica della sostenibilità
Possiamo creare veramente una una direzione di marcia che uguale per tutti
Ecco il secondo elemento è la circolarità di cui ho già accennato e il terzo la circolarità
Favorita quindi innescherà sarà una sorta di trigger come si dice in inglese per la rigenerazione spontanea della biosfera la rigenerazione del spontanea della biosfera
Significa la conservazione degli ecosistemi e quindi il capacità di produrre quel Budget minimo che dovremmo avere pro-capite di servizio per sistemi ICI per garantirci la vita a ognuno di noi
Oggi non ci siamo perché noi consumiamo due volte più o meno questa è la stima le risorse che vengono annualmente rigenerate dalla biosfera
La rigenerazione della biosfera consente anche di fissare il carbonio delle nostre missioni e questo nota bene è l'unica macchina diciamo tecnologica non è tecnologicamente più logica oggi esistente per fissare il carbonio
Con il ciclo da tutti riconosciuto il ciclo del campo
E quindi noi dobbiamo ricreare la biomassa che permetta di fissare il carbonio nella nella nella biosfera ecco che è poi Dio c'era degenerata ecosistemi più sani vita più sana si chiude questo circolo virtuoso con dei cittadini che hanno una qualità della vita più alta ma anche una maggiore consapevolezza di quanto da loro
Qualità della vita dipende dalla rigenerazione ecco a proposito di rigenerazione farei un passo un passo in avanti cercherei di affrontare un tema ulteriore con con Paolo Scaroni che riguarda a una questione chiave cioè cosa vuol dire oggi lavorare a una transizione ecologica senza demagogia e che cosa vuol dire nel concreto all'interno della cornice in cui ci troviamo innovare l'Italia senza retorica
Sempre
Certamente si sente un po'basso
Forse deve avvicinarsi un po'
Meglio
Talvolta
Pomponio
Paolo non ci sentiamo
Ecco adesso mi sentite perfettamente perfetto bene no dicevo che riguarda la stessa sopravvivenza delle grandi aziende un po'di tutte le aziende
Io se con questo ragionamento che ho fatto per primo e anche duri qualche anno fa e che dice che le aziende hanno con i territori in cui operano una specie di patto non scritto nella misura in cui danno
Al territorio in cui operano più di quello che ricevono in termini di strade occupazione di suolo emissioni e così via la l'azienda è in grado di sopravvivere
Se questo patto viene violato cioè l'azienda
Non ridà al territorio più di quello che riceve alla fine le viene proibito operare quindi mette in pregiudizio la sua stessa esistenza
Allora partendo da questo con concetto generale tutto questo riguarda tutti naturalmente ma riguarda maggior ragione chi produce Energia e che quindi si trova ogni giorno ad affrontare affrontare questi temi
Sul sulla base di tutto questo è partita
Una la rivoluzione energetica io spesso dico sì è partita ma purtroppo siamo solo agli inizi
Perché le rinnovabili rappresentano ancora troppo poco dei nostri consumi rappresentano una percentuale abbastanza elevata dei consumi dell'energia elettrica ma rappresentano poco o niente in tutto il resto quindi e siccome noi consumiamo ottanta per cento della nostra energia non è elettricità
Tutto questo impone agli operatori del sistema
Di produrre sempre più rinnovabili e soprattutto di fare uno sforzo per elettrificare
La nostra economia noi dobbiamo riuscire per raggiungere il famoso nel giro vari Twenty Fifty quindi emissioni zero per il due mila e cinquanta dobbiamo riuscire a elettrificare
Cinquanta per cento dei consumi energetici
Contro il venti per cento che abbiamo oggi e questo è uno sforzo che riguarda naturalmente il settore elettrico ma riguarda un po'tutti gli operatori perché tutti gli operatori anche tutti i cittadini
Devono entrare in una logica di maggiori consumi
Di elettricità e riduzione dei consumi di gas
E di petrolio no ogni tanto ricordo ma non per dare soltanto cattive notizie che la transizione energetica veramente agli inizi purtroppo perché ancora oggi i nostri consumi
Di petrolio gas e carbone sono in crescita invece di essere in decrescita quindi lo sforzo che abbiamo cominciato a fare alcuni anni fa
Del resto era accelerato in modo importante altrimenti non raggiungeremmo mai gli obiettivi
Che ci siamo posti tutto questo poi Cindy si interseca con i temi geopolitici perché gli sforzi che facciamo noi italiani e noi europei rischiano di essere vani se non riusciamo a portare con noi
Tutto il mondo perché il tema ambientale ci riguarda tutti quindi su questo un ulteriore sforzo va fatto
Per portare con nuovi India Cina ma un po'tutto il mondo e su questo noi occidentali dobbiamo esser pronti a fare dei sacrifici dobbiamo essere pronti a pagare noi
Parte almeno del prezzo il questo e questa conversione alle energie rinnovabili
Dico dico noi perché siamo stati noi un po'come diceva prima Andrea con l'industrializzazione a portare l'umanità su un cammino di consumo delle risorse
Troppo importante siamo stati noi a farlo e quindi è in qualche modo giusto che siamo anche noi a a pagare un prezzo un po'superiore a quello che ci spetterebbe per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti
Grazie fare ancora un passo in avanti con Sergio Marullo al quale chiederei due cose insieme intanto concretamente quale una innovazione che può cambiare l'Italia e che cosa deve fare anche qui completamente il il nostro sistema a paese per trasformare la ricerca di sostenibilità in una grande opportunità anche dal punto di vista del business
Grazie allora ovviamente rispondo anche guardando un pochino più attenzione Z uno dei settori che conosco meglio per il settore far nascere più direi che una grande innovazione che può cambiare l'Italia sembra banale ma è quella di tirar fuori dalle nostre università il potenziale che c'è soprattutto punto nel mondo della ricerca scientifica in ambito direi farmaceutico perché emergono iniziato a fare con la Cassa depositi e prestiti di fatto oggi tanto il trasferimento così tecnologico e non incoraggiato a sufficienza la capacità dei nostri ricercatori è straordinaria
C'è una nettissima difficoltà oggi nel proporre nel mondo della salute innovazione sostenibile e di lungo periodo ne avremmo tutte le capacità e diciamo dobbiamo incoraggiarlo di più
Le deve incoraggiare cioè le nostre università dare l'opportunità ai ricercatori di venir fuori elaboratori e prendersi rischia di andare sul mercato dico questo perché appunto il mondo la salute che uno di quelli che più ha con stemma della sostenibilità
Da un angolo che forse leggermente diverso rispetto a quello a cui si pensa in modo tradizionale cioè ne sono un tema di di sostenibilità ambientale ma anche non sostenibilità del Montello nel quale oggi siamo immersi consistenti sanitari che sono sempre più affaticati e i consumatori o pazienti hanno sempre più difficoltà ad avere accesso a terapie innovative quindi lui è il tema della sostenibilità si declinati in maniera leggermente diversa e quindi una grande innovazione che potrebbe aiutare il Paese a proiettarsi nel futuro è sicuramente quella di incoraggiare molto di più la capacità indiscussa della nostra ricerca anche oggi la seconda al mondo
Per numerosi Peters pubblicazioni Visa internazionali a uscire dai laboratori e andare di più
Sul mercato dico questo perché come accennavo prima di fatto noi abbiamo una grandissima fatica non soltanto in Italia nel mille in tutta Europa a incoraggiare l'innovazione che poi si traduce insostenibilità
E questo non è un punto piuttosto importante che oltre il dibattito Pubblico e anche venti partiti sulla sostenibilità nel percepito a sufficienza mi sono molto d'accordo con quello che ha detto prima Paolo Scaroni rispetto all'azienda che il che deve restituire al territorio gruppo oggi da questo punto di vista beh sicuramente anche e altre aziende per inviti il mare stizzito moltissimo i propri territori e lo ha potuto fare perché di fatto trovato un giusto bilanciamento tra i profitti che derivano dal sta per essere innovativi e ovviamente poi la responsabilità sociale che sentiva nei confronti dei i propri territori quindi la prima parte di questa risposta a un senso oggi nuovi abbia una capacità inespressa di portare innovazione distratti sul mercato della salute
Il Paese ha in particolare più ancora che altri Paesi d'Europa una leadership in alcuni settori di ricerca va incoraggiata ma incoraggiato dalla politica va incoraggiata
In generale tardi imprenditori ma che devono essere un po'aiutati a capire che di fatto investire in innovazione non è un limite ma anzi una cosa che fa appunto agevolate sostenuta invece gli ultimi provvedimenti soprattutto a livello europeo in tema di brevettazione vanno in una direzione inversa quindi una prima vera innovazione è proprio questa cioè quella di andare nella direzione di incoraggiare di incoraggiare la la ricerca e questo si collega probabilmente alla seconda parte della sua domanda cioè questo poi come si potrebbe tradurre in un salto in avanti per il Paese
Peggio molto significativo di fatto questo cambiamento culturale che potrebbe davvero portare il Paese verso una dimensione diversa in termini crudi capacità di di di innovare non credo che ci sia futuro
Se non comprendiamo che di fatto ci sono i cambiamenti in corso piuttosto radicali che da un lato si manifestano sicuramente nel bisogno di rendere più sostenibile anche occultista energetico il nostro modello
Ma dall'altro non possono fare a meno oggi di mettere in continua discussione inutili di disastri conosciamo quindi la risposta alla domanda su che cosa è distratti che cosa può determinare un rilancio una continua crescita del paese sicuramente in un maggior favore
Culturale nei confronti dell'innovazione
Grazie proseguirei nostro filo della del ragionamento della conversazione con a Alberto Vacchi al quale chiederei cosa possono insegnare aziende che investono molto innovazione allo Stato e anche qui in che modo
Se è possibile mettere a fuoco la questione in che modo la possibilità può diventare un veicolo per generare non soltanto un benessere a ambientale ma anche un bene se in termini di profitto
Bene buongiorno a tutti ricordo direttore diciamo che Ima detto più volte è cresciuta per acquisizioni ed è cresciuta per sviluppo interno e lo sviluppo interno prevalentemente legato a una cresciuto organica finalizzata a a un'evoluzione tecnologica molto spinta
Senza innovazione tecnologica un'azienda come hanno un potrebbe sopravvivere perché questa innovazione non riguarda soltanto il di specifici prodotti alcuni ma si riferisce in termini di mercato si definisce anche a una serie di innovazioni che hanno toccato l'intera vita dell'azienda
Uno fra tutti certamente innovazione digitale versione digitale che ha consentito di equipaggiare e nostre macchine con sensori sistemi di controllo di nuova generazione
E hanno consentito di poter affrontare questi grandi settori Cocciani per la vita su trenta in cui su cui lei ma ha la fortuna di interagire su bicicletta Marcello sul pavimento avrà il mondo generale delle mobilità elettrica etichette e più in generale il concetto dell'automazione
A come dicevo questi innovazioni digitali piano
Per ma
Ha sostanzialmente l'azienda che ha consentito di rendere fortemente competitiva più competitiva l'azienda in ambito internazionale e anche in un periodo particolarmente complesse come quello che abbiamo trascorso copie in primis
Sono riusciti a rendere l'azienda operativa anche in situazioni di ovvie difficoltà e l'impossibilità di movimento
Questo è il primo aspetto che certamente ha potuto introdurre direttamente sull'agenda stessa
Gli investimenti in innovazione e quindi il consiglio ma Brescia in Consiglio automatico ma che già tutte le aziende che operano sui mercati internazionali
E hanno hanno accettato scriverlo partenza cioè l'innovazione costituisce l'asse portante per qualsiasi
Crescita rilevante di tipo competitivo i mercati internazionali
L'altro aspetto a cui lei faceva riferimento cioè quei della sostenibilità in aziende come la nostra in particolare se guardiamo il mondo del packaging tema della sostenibilità diventa cruciale soprattutto se non guarda in termini prospettici o dice
Anche in parte giustamente un grande attacco al tema del packaging antartiche genere soprattutto in relazione la plastica ecco a è la debolezza del packaging però è è stata sicuramente eccessiva sappiamo che grandi formalità sono di per sé insostituibili
Alcune dal posto e sono profondamente irrealistiche
Torna perché non tengono conto sì sì nella necessità del dell'igiene tengono conto della logistica e della possibilità di un Galà ricaduta notizie in particolare dei prodotti alimentari
Quello che agende con la nostra hanno affrontato e hanno deciso di affrontare in maniera molto sistematica attraverso la costituzione di laboratori dedicati un po'sparsi per il mondo è di poter rendere fra virgolette macchina ambiti
Materiali nuovi materiali nuovi non plastici che consentano di rendere
Meno impattante l'uso del packaging e soprattutto quell'uso di packaging che mettere deve sostenere quella definita a cui facevo prima riferimento quindi una traduzione economica del concetto di sostenibilità assolutamente focale di tale realtà come la nostra
Si traduce direttamente sulla possibilità di rimanere sul mercato in maniera attiva e creativa anche per il futuro questo direi sono i due aspetti prioritari
Che chi innova come la nostra azienda e chi sta sul mercato con lo studente delle certamente prendere in considerazione
Grazie
Ma è un ultimo giro di di domande con risposte televisivi e quindi al massimo due minuti per stare per stare nei tempi e chiede lei in questo caso a Ailly qual è secondo secondo il vostro punto di vista il principale ostacolo che viene alle pugni alle politiche finalizzate alla ricerca della sostenibilità
Grazie
Per uno dei due ostacoli la conoscenza perché molte delle cose di cui stiamo parlando non le conosciamo ancora dal punto di vista scientifico anche perché sono interdisciplinari e il mondo è andato via via specializzandosi quindi anche difficile instaurare un gioco dialogo tra scienziati
Di competenze diverse
Da noi le stiamo facendo qui a Trieste a che una città famosa fin da il premio Nobel Giorgini con il PCC sul impegno sulla sostenibilità con il Trieste laboratori in quantitativi sostenga vigneti che mette attorno a scienziati di discipline diverse
Ma credo che questo sarà necessario anche che a livello istituzionale vengano previste delle vere e proprie politiche sull'istruzione per rendere molto più interdisciplinare la ricerca il tema secondo di grandissima importanza che però questo stato ottenendo delle risposte il primo non ancora sono le politiche industriali tutto ciò che è stato detto si traduce in investimenti massicci poderosi
Che le aziende devono fare
Perché le aziende di solito investono per la capacità produttiva o per l'aumento per la conservazione quindi rinnovo però se la scienza in questo caso bisogna fare un esercizio di buttare a mare
Tecnologie che magari sono ancora funzionanti per sostituirle con delle nuove che magari sono anche a un punto più indietro delle curve di esperienza quindi anche meno efficienti questo invece necessità un piano di investimenti che sproporzionato rispetto ai ritorni che il business può generare
L'unico modo per sostenere questo piano di investimenti sproporzionati sono le cosiddette politiche industriale
Fatte proprio come le fece il meeting giapponese all'epoca in cui si parte da un obiettivo nazionale sovranazionale come potrebbe essere quello dell'Unione europea e si decide
Di allocare delle risorse affinché al settore privato possa fare questi investimenti spropositati
Il PM R va nella direzione giusta come intendi le tutto quanto si sta facendo nell'Unione Europea che si discute differenzia rispetto ad altri blocchi economici come gli Stati Uniti ad esempio per un approccio regolamentare
Alla regolamentazione piuttosto che come fanno gli Stati Uniti invece la creazione di incentivi però
Il punto è ed è positivo questo che mi rende ottimista molto ottimista per il futuro si è aperta una vera e propria gara tra blocchi economici gli Stati Uniti Europa Cina insomma base capitanata da cucina su chi arriva per primo è meglio a questa transizione economica
A botte di politiche industriali generose con investimenti meramente sproporzionati
Perfetto tempi magnifici chiederei anche adesso a a Paolo Scaroni a come dal basso punto di vista in questa fase che stiamo vivendo cambia il ruolo delle impresa nella stagione delle il G
Per naturalmente dieci riguarda riguarda molti temi io vorrei soffermarmi in particolare sulla parte i quindi sulla parte la transizione energetica ed ecologica
Allora anche qui anche qui le impresa devono realizzare investimenti ciclopici
Soltanto in Europa noi dovremmo realizzare
Nei prossimi da qui al due mila e trenta me più di cinquecento miliardi di euro di investimenti nelle reti elettriche queste reti e sistemi di controllo delle reti che ci consentano di far arrivare più energia elettrica a tutti i cittadini europei allora investimenti di questo tipo che sono degli investimenti economicamente validi e quindi non sono degli investimenti diciamo a fondo perduto ma richiedono da parte dei governi dell'Unione europea e naturalmente dall'Unione europea stessa degli dei il delle capacità finanziarie fenomenali perché nemmeno grandi aziende come lei gli utili Tiso europea hanno i mezzi da sole per fare tutto questo quindi stile sì
Dobbiamo lavorare in un mondo che ci porta a consumare più energia elettrica in meno idrocarburi
Per far questo abbiamo bisogno di reti efficienti né in tempi brevi da qui al due mila e trenta questo programma dovrà esser largamente incompiuto
Grazie
E e dispetto alla a a un tema che ci che riguarda la proiezione de nostro paese nel futuro delle aziende
Chiederei a Marullo se ci può aiutare a capire in che modo dovranno cambiare anche i meccanismi di investimento rispetto alle tre lettori del futuro prossimo
Azione sempre stando sul tema che abbiamo trattato diffusamente della sostenibilità credo che le Trento l'investimento dovranno cambiare nel senso che in ogni aspetto
Della vita dell'azienda il tema di come gli investimenti a non ritorno anche in termini i rischi sarà cruciale credo che alla fine saremmo veramente a capo della transizione verso la sostenibilità con la funzione i cinesi sostenibili chi officer nelle aziende non ci sarà più perché il Mein sette le persone sarà talmente integrato
Si ragiona in maniera talmente automatica nel fare le cose anche tenendo in considerazione in maniera olistica il profilo della sostenibilità
Ambientale sociale e di governo che a quel punto potremo dirci veramente dall'altra per sull'altra riva del fiume quindici reti il modo di vestire cambierà tenendo conto in maniera decisamente Islam tutto quello che si farà
Della ricaduta anche in termini di sostenibilità declinata secondo i criteri etici di quello che poi il gruppo i gruppi aziendali pianificata
E per chiudere il cerchio chiederei a abbacchi quali sono in questo momento le trasformazioni tecnologiche più esigenti di cui devono occuparsi di aziende che vogliono proiettarsi con forza verso il futuro
Ma guardi facendo riferimento un po'alla alla situazione specifica del nostro Paese e quindi al titolo pattugliate nel nostro paese che vive anche di grandi interazioni correte
E correttivi subfornitura io credo che le direttrici sono sostanzialmente due una verso i clienti e una verso anche uno sviluppo interno legato a a queste reti e in questo senso il riferimento che facevo all'inizio cioè di grande trasformazione digitale che consenta una relazione più diretto e più dinamica nei confronti di entrambi è certamente uno degli investimenti fondamentale in cui il teste le nostre aziende
Debbono indirizzarsi e credo che attraverso questo visto poi che le realtà italiane riescono storicamente enti reagire meglio rispetto
Poiché non solo nazionali ma anche internazionali
Un'implementazione di quel tipo di investimenti posso veramente aiutarci tanto così come ci ha aiutato negli ultimi anni a reagire a impossibilità fisica di movimento potranno aiutarci con grande forza anche a fare questo ulteriore salto fondamentale che e e sarà sempre più necessario nel prossimo futuro e anche toccando gli aspetti di sostenibilità che dicevamo prima
Perfetto direi che abbiamo toccato tutti tutti i temi che riguardano la competitività alla capacità di essere efficienti la capacità di creare elementi per rendere l'Italia un Paese più più attrattivo se qualcuno ha uno in un flesso qualcosa da da aggiungere benissimo mi sembra che se si è abbastanza esausti
E per chiudere questo questo banale se non ci sono altri elementi che si vogliono aggiungere
è abbia aperto con una una il a il ministro Urso alla parte istituzionale colui cioè che era presente all'interno del Governo in teoria lente di interessi e anche nella pratica delle dell'impresa e all'interno del contesto italiano
E chiediamo il il panel con Carlo Bonomi presidente di di Confindustria grazie a tutti voi a presto grazie
Organizzatori illustri ospiti e colleghi Caro Direttore Cerasa
Mi dispiace non poter essere con voi per questo importante momento di approfondimento e confronto organizzato da Ernest degli anni sono impegnati in queste giornate in una missione negli Stati Uniti dove stiamo aprendo una nuova sede di Confindustria
Nell'ambito di un progetto che ha visto già delle aperture di nuove sedi a Singapore e chiede
L'idea che sta alla base di queste nuove aperture si collega moltissimo ai temi trattati da voi oggi
Temi che riguardano lo stato dell'arte e il futuro del sistema produttivo italiano e la sua capacità di resistere agli choc usciamo danni di crisi praticamente permanente siamo passati da una pandemia mondiale ad una guerra dentro l'Europa la guerra in Ucraina è un fatto storico
Epocale che sta segnando le nostre vite e quelle delle nostre imprese
E non solo per i riflessi economici che ha avuto il gas in Europa ad agosto del due mila ventidue ha fatto registrare un più mille settecentonove per cento rispetto a fine due mila diciannove una percentuale sconcertante anche se momentanea che dà l'idea del fenomeno
Le ripercussioni sul nostro manifesto Riera sono state pesantissime un costo per le imprese italiane di centottantadue miliardi
Ma non solo
Mi riferisco anche gli sconvolgimenti sugli assetti geopolitici che questa guerra sta avendo e che non possono non condizionare un Paese esportatore come il nostro e questa è una guerra vicina di cui conosciamo il punto
Ce ne sono altre di cui si parla meno
Ma che non ci riguardano meno il Sudan la Tunisia o ancora la guerra di nervi tra superpotenze Cina e USA pensiamo che siano cose lontane invece impattano sulle nostre imprese
Nonostante tutto questo l'Italia per il due mila ventidue
Ha fatto segnare un record assoluto di export più nove virgola quattro per cento annuo seicento miliardi di valore e non solo il nostro centro studi nel rapporto esportare la dolce vita sui beni di lusso italiana
Certifica che ci sono cento miliardi di potenziale che possiamo sfruttare nel breve
In alcuni mercati come gli Stati Uniti che soprattutto in alcuni Paesi asiatici l'export spiega bene la grande resilienza mostrato dall'industria italiana nell'annus horribilis sul fronte dei costi che è stato il due mila ventidue
Le imprese hanno retto il colpo
Ma non è solo dell'export il merito io credo che riguardi anche la peculiare organizzazione su filiere e catena del valore della nostra industria manifatturiera stiamo assistendo infatti a un fenomeno ancora solo in parte ma su cui varrà la pena di investire riflettere quello dell'accorciamento e rafforzamento delle filiere
Stiamo lavorando molto su questo anche con il nostro centro studi ma tornando all'oggi alla congiuntura segnali di sofferenza comincia a farsi sentire anche sulla nostra economia
Ora ci aspetta un anno di crescita ma modesta una crescita lo sappiamo anche superiore alle attese ma con variabili di incertezza che non ci devono fare stare tranquilli
Non possiamo sentirci al sicuro soprattutto con se
Grazie rischi che abbiamo visto all'orizzonte c'è grande preoccupazione per questa corsa al rialzo dei tassi di interesse da parte delle banche centrali le politiche di contenimento dell'inflazione le comprendiamo ma non si può rischiare di uccidere il paziente per un accanimento terapeutico
Il rischio è la recessione e non solo tecnica
Stiamo assistendo già ad un arretramento dell'economia tedesca legata a noi a doppio filo
Vediamo che le produzione industriale vive una frenata che ci preoccupa
Insomma un'eccessiva stretto dalla BCE potrebbe far peggiorare ulteriormente il quadro è quindi un quadro incerto dove fare previsioni molto complesso
Noi abbiamo fiducia nelle imprese italiane ma non ce la possiamo fare da soli
Dobbiamo lavorare sul fronte della spinta agli investimenti senz'altro
Serve uno scatto di reni che deve dire proprio dalla messa a terra di una politica industriale coerente che non disperda risorse abbiamo anche la straordinaria leva del Piano nazionale di riprese resilienza e non solo
Dobbiamo mettere in campo un grande piano di investimenti per la transizione cinque punto zero se vogliamo restare competitivi nei confronti di due grandi poli Stati Uniti e Cina che hanno lanciato una sfida globale
Noi e l'Europa dobbiamo stanziare fondi importanti per stimolare l'impresa sul piano nazionale di riprese resilienza arrivati a questo punto occorre un'operazione verità
è il momento di guardare avanti e non indietro perché è in gioco la reputazione del paese in Europa e non solo stiamo indebitando le prossime generazioni non ha senso farlo per progetti che non contribuiscono alla crescita
Senza pensare all'obiettivo finale che sono le riforme
Di cui non si parla proprio più noi abbiamo fatto diversi richiami proposte e riteniamo che i fondi demandare a progetti in grado di generare investimenti e crescita
Andare alle imprese che sono in grado di metterla a terra nella direzione appunto della crescita è in corso una trattativa del nostro governo con l'Europa che sosteniamo nella direzione di una maggiore flessibilità ma anche noi dobbiamo fare la nostra parte
Il piano nazionale di riprese residenza va implementato senza tentennamenti nel modo giusto
Nei prossimi giorni non nei prossimi mesi
Siamo convinti ottimisti che possiamo riuscirci
L'ottimismo e la cifra dell'imprenditore e le imprese vogliono giorno contribuire alla crescita la creazione di ricchezza e siamo a disposizione con questo messaggio di speranza e ossessione per il futuro vi saluto vi ringrazio e vi auguro buon lavoro
Grazie grazie al presidente Bonomi che ci ha permesso di chiudere il il cerchio del del panel legato alla politica industriale
E al futuro delle delle aziende italiane in questo nuovo e ambizioso contesto e ci dà anche la possibilità di arrivare a un al pane successivo che è quello che riguarda la qualità e la quantità negli investimenti e e quindi anche qui cerchiamo di capire in che modo costruire un Paese più attrattivo e più competitivo
Introduciamo il panel come Marco da vidi strategie Transition sui ritardi IVA Italia eccoli qua
Buon pomeriggio buon pomeriggio un pomeriggio grazie grazie mille
Allora abbiamo scelto parte il timer ecco lo qua
Io cercherei subito di entrare in un tema che sarà affrontato all'inizio della della discussione che riguarda a una questione chiave cioè quanto sono importanti gli investimenti esteri per l'Italia e perché l'Italia
Su questo fronte il così indietro rispetto ad altri partner europei quattro per cento se non ricordo male è il numero che siamo partiti questa mattina
Sì quattro per cento come la quota di mercato Verola proporzione no di investimenti che vengono comunque effettuati ogni anno in Europa è certamente una percentuale
Non hanno altezza di quello che è anche la dimensione dell'Italia da punti di vista economico all'interno dell'eurozona
Cogliamo anche però un aspetto positivo prima del colpite questa percentuale era esattamente la metà no quindi una serie di passi in avanti sono stati comunque effettuati
Perché sono importanti perché questa attenzione che anche i guai dà a questo argomento certamente gli investimenti esteri nel nostro Paese sono straordinaria opportunità di crescita di creazione di occupazione
Hanno anche un impatto molto positivo dal punto di vista del tessuto produttivo nazionale che chiaramente può a vere ulteriori opportunità no di collaborazione crescita con i player internazionali che vengono ad operare anche nel nostro mercato
Attenzione c'è anche il contraltare comunque anche le nostre aziende
Hanno imparato nel tempo a fare investimenti all'estero che prendiamo alcuni dati no ad esempio sui primi cinque mesi del due mila venti tre
Abbiamo mappato oltre cento operazioni di investimento di aziende italiane su territori internazionali un volume complessivamente investito di circa cinque miliardi di euro che è un dato assolutamente in linea anche con quello che era lo stesso periodo del due mila
Ventidue no quindi c'è uno scambio positivo che chiaramente
Consente di creare nuove opportunità favorire anche l'innovazione favorire comunque la crescita dei nostri dei nostri territori c'è questa parola inglese che diventata molto molto famosa negli ultimi mesi in seguito soprattutto
A altrove ed e alla all'invasione dell'Ucraina che il flash Olinda la capacità l'apporto in all'azienda di accorciare le catene della della produzione di creare nuova Lori con i Paesi in qualche modo amici dal punto di vista anche degli ideali
Legati a difesa della libertà e quanto l'Italia è riuscito a trasformare il il striscioline un'opportunità di crescita in questi mesi se qualche dato può essere già evidente no non sono evidenti assolutamente dei dati e direi che sono
Quattro come dire fenomeni in corso in questo momento
In cui
Anche un po'cinico dirlo no in un contesto complessa come quello di uno scenario di guerra sostanzialmente in Europa
Che però sanno determinandone impatto positivo per quanto riguarda gli investimenti nel nostro Paese perché sicuramente il Mediterraneo è tornato ad avere una sua centralità no la chiusura dei traffici
Con la Russia alla il riposizionamento anche di quelle che sono le fonti energetiche l'approvvigionamento delle fonti energetiche specialmente il gas se no questi elementi hanno portato di nuovo il Mediterraneo al centro di traffici di persone e di merci eccetera e l'Italia al centro del Mediterraneo quindi inevitabilmente siamo beneficiando
Di questo tipo di situazione sicuramente c'è
Per usare un altro termine anglosassone no questo il mio show Ring è questa ridefinizione delle catene di fornitura in modo tale che possano essere più locali più più vicine più prossime meno soggette no a fattori di rischio anche questo chiaramente grazie anche ha buone riconoscimento della capacità che all'Italia dal punto di vista di innovazione dal punto di vista anche di capitale umano sta dando un contributo importante c'è tutto il tema della transizione energetica degli investimenti nelle rinnovabili elitaria ben si presta ad essere destinazione di questo tipo di investimenti che sa trainando una quota parte significativa anche di questi investimenti esteri nel nostro Paese da ultimo chiaramente c'è uno scenario globale
Sempre più complessa dal punto di vista delle tensioni geo politiche per cui come diceva lei è chiaro che si preferisce effettuare investimenti in quei Paesi con i quali ci sono relazioni di più lunga durata ci sono anche diciamo affinità dal punto di vista come dire culturali di stile e di di vita di modello anche di democrazia e questo chiaramente sta portando le aziende chiaramente a continuare ad investire nei Paesi più prossimi oggi se guardiamo quello che sta avvenendo nel nostro Paese
E gli anziani internazionali che investono maggiormente da noi vengono da Paesi del blocco occidentale Stati Uniti Inghilterra Francia Germania
Ugualmente le nostre aziende sanno in continuano ad investire in questi mercati in Francia in Spagna in Germania negli Stati Uniti no questo chiaramente estati ridefinendo una geografia degli Investimenti è un elemento come dire che può portare delle opportunità certo occorre avere una grande flessibilità per capire anche come indirizzare i propri sforzi in tema di internazionalizzazione perché questo poi ha delle ricadute importanti dal punto di vista delle strategie
Ecco rispetto alle strategie future
Il tema che molti osservatori molti operatori
Del mercato si pongono è quali sono i grandi ostacoli
Si intravede all'orizzonte
In questo percorso finalizzata rende l'Italia un Paese più attrattivo se ce ne sono alcuni particolari che vengono in mente assolutamente sì e abbiamo aspettato appunto questa serve molto estesa con qualche centinaio no di operatori di mercato internazionale ci hanno dato delle risposte secondo me
Molto interessanti devo dire che sono tre dipendiamo la parte di stimolo perché comunque vi sono una serie di elementi anche positivi no che vengono riconosciuti al nostro Paese ma guardiamo un attimo a quelli che sono individuati come gli stimoli per migliorare la nostra capacità di attrazione sono coerenti anche con una serie di di temi che sono stati discussi anche nei panel precedenti perché sicuramente un punto è legato alle rafforzamento del nostro tessuto
Di piccole e medie imprese che ha molto apprezzato a livello internazionale pro e anche percepito come estremamente fragile
E chiaramente anche queste legato la necessità che vedono i nostri diciamo così partner commerciali internazionali
Di favorire ulteriormente quello che è l'innovazione
Nel nostro Paese non in maniera indiscriminata in maniera molto selettiva all'interno di quelle filiere che in qualche modo possono dare degli spunti interessanti in termini di crescita e questo trovo veramente interessante vedere come le aziende italiane abbiano assolutamente no
Lo stesso tipo di percezione c'è anche un elemento che io lo reputo un po'di novità non è la star vecchie emersa che è posto un po'come elemento che oggi rappresenta un po'un freno ad un'ulteriore attività di investimento nel nostro Paese
Che alla considerazione che le nostre città abbiano livello di dotazione di servizi di infrastrutture anche digitali
Non particolarmente elevato questa interessante perché normalmente quando parliamo di attrazione di investimenti esteri uno sempre pensa a quello che deve essere in qualche modo l'attività del governo centrale delle amministrazioni centrali dal punto di vista no di politiche di incentivazione rispetto a questo tipo di possibilità questo dato però ci pone in evidenza come la responsabilità anche nell'attuazione di politiche efficaci in termini di attrazione di investimenti debba essere anche data ai governi locali amministrazioni locali
Perché spesso e volentieri mancano dei progetti adeguati di infrastrutturazione crescita sui singoli territori i Comuni possono dare una spinta importante da questo punto di vista e spesso c'è anche come dire una macchina amministrativa
Che si inceppa a livello locale questo dobbiamo tenerlo
Anche bene a mente no quindi è un input che è interessante perché se vogliamo continuare in questa traiettoria di crescita Italia comunque
Anche se ancora non ha raggiunto il livello dove dovrebbe essere ha fatto degli sforzi negli ultimi anni da questo punto di vista serve chiaramente una come dire responsabilità condivisa fra vari attori soggetti nell'ambito pubblico
E chiaramente anche nell'ambito privato e anche una consapevolezza perché spesso poi non si sa che questo è un elemento importante nella capacità di attrarre di generare quindi l'innovazione competitività è anche interesse in un in un paese grazie e passerei grazie può teoricamente
Per restare ancora collegati con con il filo della della discussione con Massimo Scaccabarozzi presidente della Fondazione Expò Roma due mila trenta
Eccoci qua e con Ivana Semeraro parte di I con il Falstaff sul ecco sì Buongiorno accomodatevi pure
Ecco Rita Emmet ormai conoscete benissimo comincerei con con lei per cercare di capire in maniera sintetica ed efficace che percezione hanno gli investitori esteri l'Italia in questo momento
Ma io credo che gli la percezione sia molto buona io tranne rappresentato un settore altamente tecnologico e di innovazione
E mi è capitato spesso di fare missioni insieme dice all'estero per cercare di presentare il nostro Paese è un punto di vista industriale
E cercare di capire chi investiva già nel nostro Paese per quale motivo investiva
E generalmente la risposte erano la qualità delle persone la qualità di quello che esprimete quindi da un certo punto di vista anche Paesi che magari avevano dei costi inferiori al nostro non riuscivano
Ad apportare dei valori di produttività paragonabile al nostro quindi la percezione del nostro Paese è buona
Poi questi sono gli aspetti positivi ci sono altri aspetti che poi possono essere migliorati sicuramente ne abbiamo sentito qualcuno poc'anzi ma credo che la percezione del nostro Paese sia molto buone Lovelock lo certifica
La presenza di molti gruppi internazionali ma anche un substrato di aziende a capitale italiano molto forte che ha tra l'altro un indice di internazionalizzazione molto molto spento ci sono settori
Che vedono imprese italiane con un indice di internazionalizzazione spot pari o superiore a settanta ottanta per cento quindi vuol dire che la percezione molto buona perché alla fine si parla non solo di un'attrazione di investimenti ma di una partnership e quel quello che si diceva prima sentivo prima di di quella parte meringa nel nella nelle catene lo ha detto anche il nostro presidente di Confindustria no
Quando parlava delle delle catene del valore ecco credo che la festa sia la percezione più forte che Cellino è all'estero e approdo di percezione invece è interessante capire quelli che possono essere le principali sfide concretamente del dell'Italia per riuscire a
Figlio era percezione e anche per in uscire a aggiungere elementi di affidabilità sul tema della della trazione quindi sulla capacità di attrarre nostro paese investitori e e capitali coraggiosi
Che
Ritiene che ci sono delle sfide un po'comuni anche ad altri paesi europei in questo momento ministeri facilmente a quello che il quadro geopolitico di cui si è parlato anche pena molto incerta
E anche l'inflazione tassi d'interesse che purtroppo contrastano la crescita quindi diventa importante anche per l'Italia che ne sotto a quanto
Pollo questi aspetti nei limiti del di quello che è possibile fare anche per evitare di entrare in un periodo di recessione
Altre sfide un po'più specifiche Alitalia che magari dall'estero vengono viste un con un po'di dubbie riguarda nel Pnr la capacità appunto anti investire questi fondi nei tempi previsti passo sicuramente un altro dibattito abbastanza acceso anche fuori dall'Italia
E dall'altra quando ci riferiamo a che cosa serve fare mantenere una certa attività un po'più nello specifico sicuramente ci sono degli aspetti di che possono essere migliorati soprattutto nella parte degli regolamentazione mi riferisco soprattutto a quella che un po'la incertezza regolatoria che che sicuramente importante
La semplificazione dei processi amministrativi che può frenare a volte nuovi investitori
Abbia affrontato poco fa il tema della la percezione positiva dell'Italia con qualche elemento accennato rispetto a quelle che sono le invece le problematicità
E invece adesso richiedere ai quali sono agli elementi che mancano Alitalia concretamente per poter attrarre anche più capitali dall'estero io credo che le cose che manchino non sono tantissime però sono importanti
Al di là di quello che si è già detto una una parte infrastrutturale che nel nostro Paese ancora latita soprattutto in alcune zone ce lo dicono le imprese ce lo dicono gli investitori
Ma poi non siamo un Paese che ha bisogno di regole chiare regole durature regole certe soprattutto regole semplici e ci sono dei settori per cui le politiche regolatorie sono politiche industriali per cui quando viene fatta una una regola determina una politica industriale di un settore di un'impresa sia essa a carattere nazionale che ha carattere internazionale quindi io credo che noi dobbiamo lavorare molto sulle politiche di attrattività semplificando
Rendendo le regole stabilite chiare e certe nel tempo perché chi fa un investimento lo fa nel lungo termine non lo fa nella short periodo e quindi credo che abbia bisogno di queste certezze nel nostro paese questo si stanno facendo dei passi avanti ho sentito prima la Lamanna l'intervista
Al ministro Urso credo che la direzione sia quella giusta però dobbiamo correre perché soprattutto dopo il corpi d'io credo che quei progetti che ci sono stati anche dire sciorina a livello europeo in realtà siano diventati dei progetti competitivi all'interno dell'Europa è vero che c'è una partnership con altri Paesi
Ma in realtà c'è una competizione fra i più grandi paesi per attrarre gli investimenti io credo che l'Italia abbia tutte le carte in regola per essere protagonista leader in questo momento
E c'è qualcosa in cui invece l'Italia può essere considerata un modello perché no espresso ragioniamo sui Paesi esteri con cercando anche di copiare qualcosa ma c'è qualcosa invece caratterizza l'Italia in questo momento è la rende un Paese moderno
Certo sicuramente l'Italia beneficia di un tessuto industriale soprattutto manifatturiera molto consolidato
Ma anche in alcuni settori emergenti come quella dell'economia che circolari o della transizione energetica c'è sicuramente un forte trend di sviluppo
E quello che è interessante anche per un investitore straniero e che ci sono una serie di aziende medio piccole che quindi stanno crescendo in questi settori e che potrebbero essere appunto attrattive
In termini di apporto di capitali per investitori stranieri e anche apporto di competenze manageriali in alcuni casi ricollegandomi un po'al settore un po'più infrastrutturale magari pubblico quello che sicuramente visto in modo positivo e l'apertura la cooperazione con il privato e quindi gli investimenti privati nel settore infrastrutturale
Hanno da un lato aiutato soprattutto il green field e quindi la costruzione magari anche in tempi più rapidi ed efficienti di alcune infrastrutture
Mantenendo la gestione privata ma lasciando il controllo effettivo al regolatore o al pubblico perché nelle forme di partenariato pubblico-privato nelle concessioni comunque regolatore mantiene vuole importante non solo nel dettare le regole ma anche nel monitoraggio e nella supervisione della gestione del servizio
Mentre parliamo è incorso entranti Savona un incontro importante naturalmente tra il presidente Velone presidente
Madonna parleranno di molti Sideri forse affronteranno anche un tema che che ci riguarda che e che la riguarda che l'Expo due mila trenta volevo chiederle non le chiedo quante possibilità abbiamo schema già sarà ottimista ma in che senso questo appuntamento è è un testo sulla capacità dell'Italia di fare su quale saper contare in Europa e
Se lei è convinto che la Francia costerà all'Italia in questa partita allora io credo che più che un test sarà una bella conferma
Non uso il condizionale giustamente perché sono molto ottimista e ci dobbiamo credere fino all'ultimo fino a quando ci sarà la votazione
Il testo lo abbiamo già visto l'abbiamo visto otto anni fa Milano Milano ha rappresentato un testa straordinario per quanto riguarda l'opportunità di avere un UNESCO nel proprio nel nostro Paese Milano
Nel due prima del due mila e quindici non era la mia hanno del due mila e quindici non era nemmeno nel due mila e quindici la Milano di oggi c'è stata una trasformazione straordinaria non a caso l'idea di portare a Roma l'expo nasce già a settembre due mila e venti e dall'Associazione Industriali del Lazio un'industria
Il governo poi credo che soprattutto con la richiesta che precederà anche nell'ultima fase e sono andato là si è molto impegnato troviamo ve lo vediamo anche in questo momento con la presenza del primo ministro in Francia in un appuntamento importante di diplomazia non ci sta ci crediamo e non a caso è nata questa fondazione
Che racchiude al suo interno per la prima volta in un modello diverso da tutti gli altri precedenti
Tutte le sette associazioni datoriali della Canzio perché l'obiettivo è quello di mostrare una Roma del fare l'obiettivo è quello di mettersi tutti insieme per portare questo che speriamo siamo convinti non sarà solo un testo ma sarà una bella certezza
è chiaro che ci saranno le votazioni a fine novembre fa pace con noi o no
La Francia ha ha dichiarato di non essere con noi agli inizi e quindi speriamo non ha volato dichiarazione di fra un asfalto altre creazioni però c'è una bella posizione dell'Unione europea che ha esortato tutti i Paesi d'Europa a votare per l'Italia
Dicendo che l'Expo di Roma Cofidis cose che diciamo non è solo Ispo di Roma e del Lazio ma le così te le sponde l'Italia e anche dell'Europa quindi ci auguriamo che i Paesi europei comprendano il valore di avere un ex poi in Europa
E credo che sia importante anche l'impegno che la politica ci sta mettendo lo vediamo nel primo ministro ma anche c'è stato un bellissimo incontro alla Farnesina c'è un'attività diplomatica molto forte in corso nei vari Paesi
Noi anche in cui siamo insieme insieme al comitato politico il nostro era una fondazione privata e stiamo chiamando a raccolta imprese associazione tutti coloro che vogliano portare quella bellezza che ha il business
Vedo tre numeri undici mila nuove imprese trecento mila nuovi posti di lavoro trenta milioni di visitatori e l'ultimo forse più importante del valore economico di una disporrò ma superiore ai cinquanta miliardi credo che questo sia una grande opportunità per tutto il Paese
E di conseguenza non riuscire ad arrivare a questo portualità nell'eventualità in cui dovesse esserci qualche altra dinamica sarebbe però un elemento di
Sfiducia forse nell'omaggio l'ossessione dei potrebbe essere non ci dimentichiamo che abbiamo avuto due visite ispettive io sono molto ottimista perché quando sono stati ad aprirle gli ispettori del del Bureau internazionale dell'esposizione al sano ha lasciato il venerdì sera a Roma
Dicendo Roma non può non avere l'expo e noi eravamo l'ultima delle visite nei Paesi candidati quindi questo ci lascia ben sperare
è una bella affermazione è vero che non sono tutti quelli che votano però diciamo siamo molto ottimisti e stiamo facendo insieme vogliamo dimostrare che si può fare
E rispetto sempre a un tema che riguarda il futuro prossimo nel nostro Paese c'è un ambito particolare sul quale secondo lei varrebbe la pena investire per far fare un salto di qualità al nostro Paese
Sì certo uno forse abbiamo già citato che appunto la certezza dei processi amministrativi che sicuramente fondamentale magari citerei altri due esempi uno il sistema fiscale
Molto complesse in Italia e che dal punto di vista di confronto quindi anche competizione rispetto ad altri Paesi europei più snelli purtroppo potrebbe essere uno svantaggio per l'Italia
E l'altro è il mercato del lavoro probabilmente serve più flessibilità perché da un lato è vero che ci sono tante competenze qualificate però magari anche utile incrementare dei sistemi un po'più strutturati anche di governance e mi riferisco soprattutto anche alla sistema remunerativo magari non sempre molto meritocratico e potrebbe essere utile più flessibilità per introdurre dei sistemi di incentivo che magari sono basati su obiettivi che quindi allineati interessi dell'azienda con quelli del dei dipendenti e del management
Perfetto abbia assunto tutti i punti che abbiamo chiuso e il il il cerchio vi ringrazio a
Lance lei mentre voi di vi alzate il video di Guido Crosetto ministro della difesa grazie grazie grazie arrivi
Buongiorno a tutti vi ringrazio per l'invito e mi scuso per non potere
Essere presente di persona innanzitutto io ho avuto come sapete tutti uno un'esperienza non soltanto politica ma anche imprenditoriale che mi ha fatto incontrare moltissimi imprenditori uomini d'affari industriali italiani tutti accomunati da una straordinaria passione per il nostro Paese per le sue radici per la capacità delle sue maestranze per le bellezze artistiche
L'Italia dopo la pandemia è stato nel paesi virtuosi nel recuperare il terreno perso crescendo a un ritmo superiore rispetto alla media europea
E questo perché è un Paese dove l'imprenditoria è profondamente radicata basta pensare a nome come Ferrero del vecchio Armani Ferrari
Alcuni dei più importanti imprenditori di successo che portano avanti che hanno portato avanti tradizioni di famiglia che adesso proseguono anche dopo la loro morte
Non di tutti il numero nella varietà delle piccole e medie imprese italiane che ancora adesso continua a essere superiore a tutta la media europea è un elemento di vitalità che nei periodi di crisi e di difficoltà acconsentito
All'Italia di non perdere produzione come succedeva da altri Paesi ma e nei periodi in cui ripartiva il mercato di ripartire più velocemente
Adesso però tutto questo non basta perché la concorrenza internazionale richiede alle aziende unum Musso
Che gli faccia competere al meglio con le economie che con noi si scontrano ogni giorno sui mercati
Quindi noi abbiamo una quantità enorme enti aziende dinamiche innovative
Ma queste aziende non potranno continuare a essere competitive soprattutto al confronto con l'estero se il sistema italiano si adeguerà ai tempi e cosa significa
Adeguarsi ai tempi
Significa avere un sistema finanziario un sistema burocratico un sistema legislativo un sistema tributario fiscale lavoro mercato del lavoro che sia in qualche modo competitivo rispetto a quello di altri Paesi se questo non accade tu puoi avere la migliore azienda del mondo poteva avere l'azienda più innovativa nel mondo
Ma alla fine un altro Paese dove il sistema tributario fiscale del mercato funziona meglio vincerà la sfida quindi quello che noi dobbiamo costruire in Italia e un paese che in qualche modo aiuti lo sviluppo competitivo
Aiuti le nostre aziende che sono presenti e attive in settori strategici con punte di eccellenza mondiale pensiamo l'automazione alla commentava la componentistica alla moda
Tra queste punte di diamante c'è anche l'industria e difesa che ormai da tempo guardava allo spazio e l'intelligenza artificiale alla sarda su cui abbiamo tecnologie abbiamo capacità e ci mettono fra i primi sei sette Paesi al mondo
Pensiamo ad esempio la cantieristica navale dove siamo addirittura fare più di due o tre al mondo
Il mio ministero diciamo in questo settore svolge un importante ruolo perché trasforma parte delle tasse pagate dai cittadini italiani in tecnologia in ore di lavoro incompetenze che passano coi dal militare in qualche modo per osmosi al settore
Civile pensate alle tecnologie degli elicotteri di Agusta che l'hanno resa la prima azienda al mondo in questo settore elicotteristico a livello civile
Ma non basta in questo momento
Anche le nostre aziende migliori quello che l'Italia sta offrendo
Non basta perché come dicevo prima c'è bisogno di più velocità
C'è bisogno di infrastrutture sia fisiche sia digitali perché senza autostrade e strade porti collegamenti internet veloce
Con collegamenti satellitari senza la capacità di competere con le altre aziende tu non ti puoi rimanere al passo coi tempi e col mercato
Serve una possibilità di investire di più in ricerca in tecnologia nelle persone serve un sistema universitario
Che migliori sempre di più come abbiamo già delle eccellenze mondiali penso i Politecnici pensò Pisa penso a decine di università italiane di facoltà italiane ma dobbiamo investire ancora di più
E penso alla necessità che anche lo Stato in qualche modo si adegui in questa crescita in questa lotta a competere
Lo stato italiano negli ultimi anni si è seduto seduto nell'idea che tutti dovessero guadagnare poco
Che la qualità non fosse importante che investire nelle capacità non fosse importante
Non abbia mai successo che nell'ultimo periodo tutte le persone più brave in qualche modo quelle che erano eccellenti fossero state attirate più dal privato che nel pubblico cosa che non era caduto nel primo dopoguerra dove la miglior classe dirigente quella che ha
Penso questo Paese uno dei più grandi paesi al mondo perché a miglior classe dirigente era allocata nello stesso modo nel pubblico e nel privato
Ne abbiamo avuto una dei migliori prassi amministrative e burocratiche del mondo subito dopo la seconda guerra mondiale e questo ha fatto sì che l'Italia diventasse la quinta potenza mondiale
Abbiamo perso l'attrattività da parte del settore pubblico e questo è un altro elemento che sta la dirimente nei prossimi anni il pubblico italiano deve essere e deve poter contare sulle migliori professionalità e migliori professionalità molto spesso invece abbandonano il Paese sia il pubblico e il privato perché non trovano adeguati spazi adeguate risposte sia economiche sia di possibilità di lavoro all'interno del nostro Paese e in un Paese che ha che ha già un problema denatalità perdere risorse formate per delle migliori teste diventa un problema a medio lungo tre ma non voglio dilungarmi sto solo dicendo che la crescita dipende dalla capacità industriale dipende la capacità produttiva difende la capacità innovativa dipende dal coraggio l'assassinio editoriale ma tutto ciò non può fare a meno di una di uno stato di una pubblica amministrazione efficiente che sappia trarre le migliori persone quindi energie chi abbia regole consentano di competere col resto del mondo
E qui io vorrei che questa fosse la scommessa della politica una politica che non si scontra sul terreno becero di tu sei peggio di me ma si scontra proponendo possibilità di competizione di crescita
Per il futuro per tutto il Paese perché la ricchezza si crea forse la tra non poche grandi aziende poche poche persone viene poi distribuita alcun sistema che RAI dove sembra sempre stata avanguardie piccole-medie aziende che rendono questa ricchezza disponibile un numero superiore di famiglie
Ma la ricchezza di un Paese e quella che e costruita dall'ultimo degli stipendi
Dallo stipendio che prende la parte
Diciamo
Meno pregiata di un'azienda non parlo degli ingegneri non parlo delle sperperi intelligenza artificiale non parlo di chiunque abbia un lavoro svolga il suo ruolo poteva alzare questi stipendi poter riportare a un livello europeo livello occidentale dove adesso non siamo si può fare soltanto se la qualità dell'azienda che sta sotto acconsente l'aumento di questi stipendi per questo serve investire in futuro per questo serve investire
In ricchezza da questo serve investire in tecnologia quando io faccio un prodotto e lo facciamo in duecento gente al mondo
Quel prodotto deve costare poco e quindi quell'azienda non può pagare tanto e persone che ci lavorano quando fare un prodotto siamo due aziende al mondo
Né possiamo permetterci dare qualunque prezzo quel prodotto e possiamo pagare i nostri dipendenti qualunque lavoro facciano meglio di aziende che sono in un mercato altamente concorrenziale
Questo server guarda al futuro per questo serve portare e far crescere aziende ad elevato contenuto tecnologico o aziende che siano non è necessario essere i primi dell'intelligenza artificiale
Pasta essere i primi ad esempio del lusso nella moda o nel o nell'arredamento come lo siamo stati per anni per cui noi abbiamo così Tollo sta ricchezza mettendo assieme tutti i tipi di aziende ed essendo eccellenti in campi copra fondamenti diversi tra loro e la scommessa che dovremmo cercare di vincere i prossimi anni e che penso delle di cui dovete parlare oggi dandoci idee che tutti potremmo utilizzare grazie al buon lavoro a tutti voi
Grazie al Ministro Crosetto per concludere e ti a non porre fine della della della mattina della giornata chiamare ancora Massimo Antonelli qui con me
Per provare questa volta in piedi in piedi se a a a individuare gli elementi più interessanti posa della mattinata che è stata una mattinata in cui abbia messo insieme ottimismo pragmatismo innovazione e cos'altro
Ecco direi che il pragmatismo sembra uno degli elementi predominante diciamo del degli interventi sia dei nostri ministri ma insomma ovviamente anche degli imprenditori e via dicendo
La trasformazione che stiamo per affrontare una trasformazione qua ha detto qualcuno ciclopica ecco quando si affrontano cambiamenti così profondi e così importanti
Non si può fare da soli e qui credo che il ministro Crosetto accennava poco fa
Un po'a ruolo della politica ma la scommessa della politica ecco io credo che qui il ruolo non possa essere giocato soltanto dalle imprese ma ovviamente l'unico modo per portare avanti questa trasformazione
E avere una coro per azione avviene una partnership tra pubblico e privato e avere tutti quanti
E e gli stakeholder diciamo che lavorano nella stessa direzione e quindi il governo e quindi tutte le istituzioni le impresa degli investitori
Non è facile non è facile abbiamo visto dalla nostra ricerca che questo partner Hayato pubblico privato qualcosa un meccanismo che ancora deve essere oliato l'abbiamo avuto degli spunti interessanti in termini di di metodo e di idee ecco questa è un po'anche la nostra sfida come Why noi
Siamo diciamo dei lettori e degli interpreti dei dei dei dati e dei cambiamenti che verranno e il nostro compito il nostro ruolo è quello di indi rizzare con una strategia aiutare le aziende a effettuare questa trasformazione
Noi come tutti quanti protagonisti ci mettiamo a disposizione per questa trasformazione che è un'opportunità imperdibile ovviamente per il nostro Paese e per le nostre aziende
è il foglio è contento di esserci stato perché in queste occasioni è importante capire in che modo anche delle difficoltà come quelle che esistono e che sono state possono diventare delle grandi opportunità di crescita quindi un po'di ottimismo ma anche molto realismo appunto pragmatismo grazie grazie alle grazie grazie grazie a voi grazie a voi va aggiornata non è tornato