Presentazione del libro di Giuseppe Caporale "Ecoshock. Come cambiare il destino dell'Italia al centro della crisi climatica" (Rubbettino)

Vado io quella sera tutti grazie alla vostra attenzione grazie di essere qui io vorrei cominciare la lettura di questo trama pseudo lettura di questo libro con due grafici che non sono proprio una passeggiata
Ma
Del coltello delle indicazioni abbastanza pesanti del la situazione
I maggiori disastri del due mila ventidue per tipologia cioè il numero di eventi estremi registrati in Italia nel due mila ventidue per tipologia
Temperature estreme otto frane undici esondazioni tredici eventi infrastrutturali quattordici mareggiate diciotto siccità ventotto grandinate ventinove trombe d'aria ottantuno
Allagamenti centoquattro
Questo ha trovato invece ancora più interessante fare di veramente la pelle d'oca in rapido aumento di eventi climatici estremi in Italia
Numero di eventi estremi registrati in Italia dal due mila dieci al due mila ventidue dove madre natura sembra che ci siamo andando dei segnali e sono chiarissimi
Due mila dieci
Parliamo quindi di eventi climatici estremi
Due mila dieci diciannove eventi climatici
Nel due mila undici si passa a ventiquattro nel due mila dodici sono ventotto
Nel due mila tredici ma della dura comincia a dire mi state dando fastidio sapere l'hanno un po'di problemi di avverto sono ottantasei
Poi ci dà la possibilità di fare un piccolo passo indietro
Ed una quattordici sono cinquantacinque scendono un po'di più nel due mila quindici a cinquantuno del due mila sedici scendono ancora un po'di più
Quarantadue nel due mila diciassette madre natura dice c'è qualcosa che forse non avete capito forse non è chiaro adesso Bitonto piccolo segnale settantadue
Nel due mila diciotto male l'aveva detto sta ricominciando a stufare seriamente
Centosessantanove
Nel due mila diciannove dice ancora non per bastato adesso vi racconto una cosa ne faccio centottanta di eventi climatici estremi
Nel due mila venti diventano duecentosette
Nel due mila ventuno sembra che ci siam attimo di si abbassano centottantasette
Ma il colpo finale perché Madre Natura quando dal corpo bello potente la potente nel due mila ventidue sono trecento dieci dal due mila dieci a due mila ventidue la percentuale esplode
Un estratto dal capitolo uno del libro
Siamo solo all'inizio
La tragedia della Marmolada è stata come il Titanic
In quella domenica oltre alle morti a quelle undici croci piantate nella memoria
La cosa che colpiva di più era il senso che ne restava davanti alla sua immagine illogica innaturale che si perdeva nell'imponenza della montagna
C'era qualcos'altro di terribile nel dramma del tre luglio del due mila ventidue
Come se avessimo varcato una soglia seguendo il vento del mare e avessimo perso la bussola
Una donna Michela che si era salvata assieme a suo marito perché era scesa dalla terrazza panoramica appena quindici minuti prima che si consumasse la sciagura
Raccontava i giornalisti che s'che il ghiacciaio aveva la neve nera marcia piena di spaccature ma che lei non era un alpinista userà intendeva e non sapeva se era sempre così d'estate
Però a me sembrava troppo brutto mi sembrava una scena dell'orrore disse piangendo
C'erano più di cinquanta persone sulla terrazza turistico le scarpe da ginnastica e il telefonino in tasca su in cima ci sono dei crepacci bisogna conoscere il terreno e sarebbe meglio salire attrezzati solo che a volte non basta neanche
Purtroppo la natura ci sta facendo pagare quello che stiamo combinando
Nelle sue parole c'era qualcosa che mi evocava proprio il Titanic la fine della Bella Époque il suo tramonto doloroso l'ultimo ballo prima che il mondo cambiasse
Ma la cosa che colpiva di più era un'altra ed era quello che anche noi stavamo vedendo con i nostri occhi
Una delle vittime Filippo Bari di ventisette anni aveva fatto un senti prima di morire
C'era la sua faccia che sembrava urlare di gioia e dietro di lui il ghiacciaio era una discesa di neve sporca e malata picchiata dal sole come un campo di grano Filippo rimasto sulla Marmolada in quella terribile domenica d'estate sepolto dal crollo di un seracco dentro a un ghiacciaio che sta scomparendo come scompare a poco a poco quello che conoscevamo delle nostre montagne
In albergo in una di quelle sere di agosto dopo la Marmolada mentre scrivevo gli appunti sul mio notebook
Al termine di una giornata trascorsa ai piedi del massiccio continuavano ad che già armi nella testa quelle parole quelle immagini che avevano stravolto le mie convinzioni
Avvertivo qualcosa di nuovo nell'aria e dentro di me
La sensazione che quanto accaduto segnasse davvero un punto di non ritorno
Come se la distanza di sicurezza che superficialmente colpevolmente tende a proteggerci dai drammi della cronaca e della storia quando questi non ci toccano in prima persona
Di colpo
Appunto non esistesse più
Era di nuovo l'effetto copie d'una sensazione che molti hanno provato a descrivere specie ai tempi del primo lotto da ogni quel sentirsi toccati nel vivo quel fare i conti per la prima volta dal tempo dei nostri nonni che una guerra in casa vera o metaforica che sia con un immaginario distopico e da disaster movie di colpo divenuto reale
E che stavolta trovava la mia coscienza preparata allenata sensibilizzata a dovere
All'improvviso sentì come un pliche dentro di me seppi che il distacco del ghiacciaio non era
Sintomo di un problema Mattei il problema
Il più grave che si imponeva anche fuori dalla retorica del ci riguarda tutti
Era qualcosa di più universale definitivo dell'avvento del corridoio
E quella notte credo sentito per la prima volta con un brivido di avere realmente a che fare con una questione di vita o di morte
Si è grazie ad Alberto Andrisano attore doppiatore
Lei grazie buonasera a tutti benvenuti grazie agli ospiti che sono qui presenti questa sera abbiamo la dottoressa Laura lega capo dipartimento dei vigili del fuoco
Del soccorso pubblico e della difesa civile il dottor Stefano la Porta che presidente dell'Istra Benedetta Rinaldi attrice conduttrice e tutti noi volto noto conosciamo giornalista RAI e il dottore Massimiliano Atelli chi è capo di quelle che perdonatemi il caldo oggi fa caldo a Roma ma esatto
Ed presidente della commissione di Havas P n r r e più niente e grazie a Giuseppe Caporale per per il suo libro un libro
Grazie a tutti Los grazie al sei persone che sono venute qui questa sera i i presenti
Siamo qui appunto per la presentazione dell'ultimo libro inchiesta di Giuseppe Caporale ecco shock come cambiare il destino dell'Italia al centro della crisi climatica forse io partirei proprio dal titolo del libro che è l'aspetto forse più interessante perché non tutti sanno che la prima vittima della crisi climatica come scrive Giuseppe caporali siamo proprio noi noi come italiani e l'aria del Mediterraneo
E e questo è il primo dato che che mi ha colpito leggendo leggendo il libro
Dai due mila ventuno due mila cinquanta è previsto l'innalzamento delle temperature in b divulgabile mezzo in inverno e due gradi pestati ma la situazione in Italia è ancora più critica perché addirittura si arriva si potrebbe arrivare all'innalzamento di cinque gradi in Italia settentrionali in estate e tre gradi invece nell'Italia meridionale
Concretamente questo cosa vuol dire ci saranno forti ondate di calore e problemi di siccità però il rovescio della medaglia invece è che come abbiamo visto anche recentemente quando piove piove di più e piove in tempi rapidissimi allora
Quello che ci dice Giuseppe in questo libro è che non possiamo fare più finta di niente dobbiamo agire dobbiamo farlo subito e dobbiamo davvero impegnarci tutti Giuseppe io passerei subito la parola te ci può raccontare come nasce l'idea di questo libro
Grazie grazie a tutti gli ospiti che sono qui ai tanti amici ai tanti colleghi che oggi hanno deciso di condividere questo questa presentazione questo momento ulteriori di riflessione
è importante fare eventi come questo in un posto come questo perché insomma le librerie sono sempre più un luogo poco frequentato e allora fare un evento qui provare insomma richiamare
A fermarsi un attimo a ragionare su temi come questo ritengo sia sia sia molto importante sia d'aiuto non solo a noi un altro un messaggio importante anche per tutto quello che ci sta succedendo intorno per quello che rappresenta anche per le generazioni future sempre più ci danno la sensazione di aver perso un po'il bandolo di una matassa venendo al libro
Il libro nasce da una notizia una notizia con i quali con la quale ho fatto i conti grazie a l'Osservatorio riparte l'Italia condivido con la gran parte dei protagonisti che sono qui oggi che il presidente dell'Osservatorio mi chiese di organizzare una serie di web binario sul tema del cambiamento climatico
Io risposi che avrei fatto questi guardia se se fossimo riusciti a partire da un dato di realtà più vicino perché sentivo il cambiamento climatico
No come come tanti come tanti di noi comunità ma comunque importante ma con data da destinarsi un appuntamento che ci riguardava ma molto da lontano
Lui mi propose appunto
Un esperto climatologo Carlo caccia mani
Che per una serie di ragioni ieri abbiamo fatto un no guarda in aria insieme la formazione di cento giornalisti sul sul sul tema il cambiamento climatico e Carlo caccia mani con la sua diciamo così lucidità competenze anche pragmatismo mi ha messo di fronte a dei dati sul Mediterraneo perché Luís aveva preparato un dossier sul Mediterraneo
Ecco in quel momento io ho capito mi sono trovato di fronte alla notizia enorme ovvero che il Mediterraneo
Coinvolto nel cambiamento climatico ma soprattutto ne è un laboratorio e un otto otto un accenno qui c'è un'accelerazione per una serie di motivi che i climatologi spiegano nel libro che ieri davanti a questi cento colleghi abbiamo provato
A documentare in un convegno che ovviamente ampiamente spiegato nel libro
E devo dire che ieri ragionando e confrontandomi con con quei colleghi ho ritrovato diciamo così lo sconforto la come dire il disorientamento che ho provato anch'io quando mi sono approcciato a questi temi
Perché quando si partecipa a un incontro sul cambiamento climatico si ha la sensazione di parlare di qualcosa che dovrà avvenire nel futuro mentre invece purtroppo
Queste testimonianze quella testimonianza quella che proviamo a raccontare nel libro documentarlo
E quello che ci spiegano con lucidità gli e Sperti e siamo già purtroppo il Mediterraneo già dentro ieri era con noi Barbara Tommaselli chiama climatologo esperta di eventi estremi
E con lei abbiamo esaminato proprio quei dunque i dati quei documenti che ha che ha appena letto il nostro grande attore in questo momento è
Siamo dentro un è conscio
Da qui parte il libro il libro in fondo è un viaggio come dire è una presa di coscienza capitolo dopo capitolo di un giornalista che all'inizio fatica a fare i conti con la realtà che prova a pensare che lo scioglimento della Marmolada sia solo un fatto accidentale
No che questi eventi succedono e come ieri mi ha spiegato Barbato Maselli per l'ennesima volta a quanti colleghi come me e dall'altra parte dicevano sì ma in fondo questi eventi nella storia capitano spesso le diceva mai così spesso come in questo momento il problema è l'accelerazione
Giorni fa ne parlavamo con con Laura lega e lei stessa mi diceva il problema è la frequenza no e Barbara Toma salire diciamo lo stesso il grande nostro problema è che siamo di fronte al cambiamento climatico questi eventi sono figli del cambiamento climatico perché nella riunione dell'Emilia Romagna siamo passati in una in una settimana dalla siccità due colpi d'alluvione
Due frustate che oggi la nostra amministrazione pubblica deve far fronte in termini di costi in termini di risorse in termini di di impegno e quindi il tema è quante frustate possiamo sopportare quanto quanti problemi abbiamo all'orizzonte all'UE eletto dei numeri che sono secondo me
Evidenti e il libro prova essere
Io per vent'anni sono stato lo dico sempre il giornalista e il giorno dopo è molto facile essere il giurista il giorno dopo no poi bisogna essere bravi anche in quello però è se il giallista del giorno dopo e andare in un posto raccontare una tragedia c'è chi Police professionalmente specula fin troppo sulle tragedie conosciamo telecamere puntate sulle facce delle persone mentre piangono mentre si dispera no
In questo libro il tentativo forse anche perché faccio compio insomma
Talks taglia il traguardo dei cinquant'anni tra tra pochi tra poche settimane provasse il giallista il giorno prima
Quindi provo a accompagnare la pubblica opinione laddove è possibile i cittadini laddove è possibile le istituzioni piccole grandi laddove possibile
In un viaggio che dica ce lì c'è un problema no il libro
Secondo me qual è l'elemento si di novità che al di là dei climatologi nel libro ci sono poi ne parleremo col Presidente la porta ci sono i dati dell'Ispra CAF quindi c'è
Fin dove questo cambiamento climatico effettivamente dove può fare più male c'è il Cristo il secondo capitolo che si ti si intitola dove farà più male e c'è una mappa abbastanza precisa sui nuovi sui posti sulle regioni sulle cita sulle Province
Sui porti dove questo cambiamento climatico purtroppo come dice il ministro Musumeci non dobbiamo più dire se dobbiamo solo chiederci quando quando colpirà
E quindi su
Per questo motivo ho deciso di di fare questo per come dire per aiutare la pubblica alla pubblica opinione per aiutare anche un cittadino che oggi magari
Per ma serio generalità ha una casa in un contesto complicato e forse se legge il libro il il giorno dopo non dico il giorno stesso ma il giorno dopo comincia a ragionare su cosa deve fare
Io vorrei che ringrazio vorrei ricollegarmi proprio a questo che stavi dicendo visto che noi siamo a Roma è forse oggi è una delle giornate delle prime giornate più calde e i dati dell'Istat sono citati più volte nel libro volevo chiedere al presidente Laporta
Ci può dare qualche dato di Roma come la situazione a Roma
Boh buonasera a tutti grazie a Giuseppe Caporale per questo per questo sforzo vittoriale io non non sto aprendo il cellulare ovviamente per una questione di contatto telefonico ma semplicemente perché questi dati
Celio appunto sul sul sul telefonino che riguardano la città di Roma allora innanzitutto volevo ringraziare Giuseppe per l'invito
Anche per questa o per questo libro che pone l'accento su questo tema in una in un modo diverso
Perché è un giorno è un libro di di inchieste in qualche modo ma è fatto con una solida base scientifica non perché c'è il Che citato
E quindi a da una prospettiva diversa all'argomento che tratti l'altro quindi il primo aspetto è anche per diciamo il format editoriale che hai scelto che particolarmente interessante
Il secondo aspetto che volevo sottolineare prima di darvi i dati
Perché mi avete chiesto
E che in qualche modo si ricollega anche alla presentazione che è stata fatta prima dal bravissimo
Attore doppiatore che la la lo ha citato e che in definitiva siamo di fronte a a una una problematica che conoscevamo c'è
Non è che non sapevamo come stavano le cose non è che non sappiamo come stanno le cose non è che non abbiamo le idee su quel chiare su quello che potrà succedere
Qui non è che si vuole dare un messaggio
Particolarmente negativo però in qualche modo
Quello che sta accadendo noi sapevamo che sarebbe accaduto prima prima o poi probabilmente adesso abbiamo un'accelerazione legata a diversi fattori
Però in qualche modo anzi dire che in modo piuttosto preciso lo sapevamo e volevo anche un attimo partire da questa frase che mi aveva in qualche modo colpito poi prometto che da Linate
Anche perché devo stare devo devo stare nei tempi affrontare un problema lo dice Giuseppa pagina novantuno
Una volta tanto affrontare il problema ricercando in innanzitutto il colpevole non è un esercizio ozioso perché evidentemente il colpevole coincide con l'unica possibile soluzione cioè siamo noi e in questo siamo noi c'è il richiamo ha una responsabilità singola e collettiva che evidentemente in qualche modo include
L'amministrazione pubblica di cui facciamo parte almeno tre di dissi di noi che stanno da questa parte ma che richiama anche il senso della responsabilità singole individuale e quindi della necessità
Voi di avere dei comportamenti e degli atteggiamenti da parte di tutti che siano responsabili ed informati
Giuseppe Di richiamava giustamente alcuni dati e alcune informazioni che gli spara
E il sistema nazionale per la protezione ambientale pubblica periodicamente anche attraverso c'è la possibilità di consultarli attraverso applicazioni che le mettiamo a disposizione di tutti questi dati che stopper
Citare sono con consultabili da parte di tutti i cittadini attraverso una perché si chiami idrogeno che abbiamo
Messo appunto non molto tempo fa un annetto fa ma che comunque consultabile
Ed è aggiornato più vecchio e consultabili tutti sappiamo dove sostanzialmente il territorio è più vulnerabile e più fragile e quindi sostanzialmente sappiamo dove in qualche modo il dissesto i fenomeni sospiro geologico potranno andare ad incidere quello che è successo in Emilia Romagna è un evento eccezionale tragico ma di fatto è un evento che sapevamo poteva cadere perché il del l'indice di pericolosità di vulnerabilità di quel territorio per quanto riguarda frane e le alluvioni anche osservando le serie storiche
E osservando anche i dati meteo climatici perché che ci dà che ci fornisce anche l'amico Carlo caccia maniche non è solo un ottimo climatologo ma il direttore dell'Agenzia Italia meteo ecco incrociando questi dati si conoscono queste questi fattori di rischio di pericolo
Il Lazio è una regione che ha un un tema di esposizione
Cito i nostri dati che non significa che domani avverrà una tragedia e sia ben chiaro
No perché altrimenti rischiamo di uscire di qua a di doverla diciamo per lo meno io e il prefetto la collega tornare al Viminale dover rispondere diciamo
Di di di altra di altre di altre situazioni però vuol dire semplicemente avere la consapevolezza che siamo in una situazione che a un certo grado
Di di pericolosità nel Lazio abbiamo più di ottantotto mila abitanti residenti che sono in aree a rischio elevato per le frane circa centosettantacinque mila
Che sono a rischio elevato per alluvioni novantacinque novecentocinquanta chilometri quadrati del territorio regionale a rischio elevato per frane parliamo di circa il cinque e mezzo per cento del territorio regionale
E cinquecentonovantacinque tutto
Comuni sono a rischio alluvioni quindi parliamo del tre virgola cinque per cento abbiamo un territorio a rischio frane diciamo più elevato nella provincia di Frosinone circa il quindici per cento e la Provincia e più di trentatré mila abitanti e a Roma ovviamente abbiamo una situazione che sulle alluvioni va monitorata attentamente abbiamo duecentocinquanta
Che chilometri quadrati e diciamo circa centoquaranta mila abitanti arrischiati
Con la precisazione che non si tratta di situazioni che domani genereranno un'emergenza o che le persone dovranno abbandonare le loro caso che dovremmo dal stasera accorrere immediatamente
Ai ripari nel senso che dobbiamo prevenire un'emergenza poi oggi c'è anche bel tempo facciamo gli scongiuri insomma dovrebbe forza alternarsi con qualche fenomeno
Di pioggia ma dovremmo essere ormai nella sulla scia della stagione estiva che finalmente inizio però conoscere questi dati poteri disporre nel nostro caso aggiornarli costantemente significa mettere il decisore politico nelle condizioni di poter decidere
Le iniziative da da da mettere in atto significa anche fa comprendere i cittadini che devono prendere consapevolezza con questo rischio che evidentemente per l'impatti dei cambiamenti climatici è un rischio che può assumere connotati nuovi e diversi da quanto sapevamo dal passato
Grazie grazie al presidente la porta passare la palla alla al prefetto la dottoressa Laura lega vorrei chiederle qual è l'aspetto che più l'ha colpita del libro di Giuseppe Caporale
Lo dico la verità l'essere qui alla stazione Termini forse il luogo migliore notte
Abbiamo detto questo libro paga alla fine un po'un viaggio però quello che credo sia il dato essenziale il rigore di un volume che si pone l'obiettivo si di di navigare all'interno di quello che come dire è una narrazione delicata complessa però facendolo con come dire quei dati consolidati che offrono ovviamente molte fonti in modo tale che questo sia alla fine un vero e proprio studio un percorso che si fa un viaggio che si fa
Che però arriva a a dare non solo una fotografia l'esistente ma anche una proiezione possibile di quello che accade
Dico la verità molti molti gli spunti che ci sono però non posso non non privilegiare tra tutti la parte il capitolo dedicato a prevenire proteggere perché poi alla fine della fiera questo è il tema vero
Il rischio zero non esiste il nostro paese in Europa ma concentriamoci sul nostro Paese
è un Paese che ha conosciuto delle centinaia d'anni della propria storia per caratteristiche orografiche per per situazioni geografiche reali
Grossi episodi di rischio non voglio limitarmi a quelli che sono ovviamente i fenomeni alluvionali è inutile che cito il Polesine nel cinquantuno l'evento di Firenze dell'Arno ahimè più recentemente l'alluvione del Piemonte del novantaquattro la tragedia di Sarno insomma
Non sono eventi mai accaduti nel nostro Paese quello che sta accadendo oggi ovviamente è appunto quello che si è diceva prima che questi fenomeni vedono un'accelerazione maggiore è una violenza del fenomeno stesso maggiore
Allora il tema è fare sistema il tema è agire in prevenzione perché rischio zero non esiste questo territorio meraviglioso non lo possiamo e non lo dobbiamo lasciare lo dobbiamo mettere in sicurezza
E e Laura rimettere in sicurezza o lavoro più complesso di quanto non appaia parole
Perché è un lavoro che richiede
Innanzitutto un un c'è che preciso di che cosa ha bisogno al territorio
Quindi capire con chiarezza quali sono le aree di vulnerabilità quali sì o no i rischi connessi a ciascuna Aria rivalutabili
Di fragilità di vulnerabilità del territorio si parlava l'Emilia Romagna si parlava dell'azione potremmo citare anche altre noi abbiamo nel corso degli ultimi centinaia d'anni recuperato alcune aree che sono paludose natura
Abbiamo fatto con l'operazione di bonifica stranamente importanti che sono stati i gioielli della dell'Ingegneria Idraulica italiane che hanno consentito in molti casi nelle centinaia d'anni di sviluppare su quei territori antropizzazione sviluppo economico agroalimentare
Allora dobbiamo come dire non perdere i benefici di quell'opera dell'uomo che si è fatta nel corso di centinaia d'anni
Dobbiamo recuperarla ma rivederla aggiornarla alla luce con la lente di quelli che sono fenomeni appunto che oggi ci fanno vivere il reato oggi e domani soprattutto domani ci fanno vivere
La necessità impellente di fare degli interventi strutturali sostanziosi importanti
Poi c'è un tema ovviamente di di pianificazione
Di pianificazione delle aree urbane ovviamente vexata quaestio quella della cementificazione no cioè c'è un vecchio quasi la modifiche si rincorre
C'è un tema di pianificare lo sviluppo urbano delle nostre aree urbane con un'attenzione nuova diversa rettificata dalla lente anche di alcuni sarà un insomma le vicende di Genova tragiche di qualche anno fa
Ci hanno raccontato molto su questo
E spesso ci raccontano anche le vicende più recenti
Diciamolo con franchezza quante case quante abitazioni quante aree sono costruite in realtà se non proprio nei letti dei fiumi come peraltro è successo in aree prospicienti i letti dei fiumi o in aree che anticamente erano comunque allora tutto questo per dire quando accennavo prima sceglie mai fare un gioco di squadra di lavorare in prevenzione però qui gli attori sono tre
Gli attori non sono solo le istituzioni che indubbiamente hanno la responsabilità maggiore hanno il dovere di conoscere e di provvedere nella maniera più con cura
Per poter strutturalmente garantire la messa in sicurezza del territorio il secondo attore il sistema produttivo al mondo le aziende Giuseppe Caporale lo facciamo un tema è responsabilità dell'impresa c'è un tema di aprire gli occhi a stare attenti
A chi proprio sviluppo economico e quindi ciascuna azienda ma del sistema produttivo in toto sia coerente e sostenibile per i territori e per lo sviluppo complessivo del territorio
Terzo attore terzo attore e la comunità eccetera
Io credo che bisogna fare esagerare letteralmente pagine mi rendo conto di dire forse qualcosa l'impopolare ma il cittadino non ha solo il soggetto passivo
Che attende il soggetto resta un cittadino attivo deve essere un soggetto messo in grado di conoscere quindi ben vengano anche un'opera di informazione capillare e costante alta
Non disinformazione non terrorismo psicologico ma informazione doverosa puntuale precisa su tutti ma che chiama responsabilità ciascuno
Quindi nessuno deve non sapere che la propria casa che costruita accanto all'altro siccome non è potenzialmente a rischio e deve essere consapevole deve fare anche delle scelte anche in termini di responsabilità di quello che può accadere
Purtroppo questi sono fenomeni estremamente diffusi nel nostro Paese io voglio ricordare a me avendolo visto e vissuto direttamente quando sono andata piedi nel nel nel fango non solo da ultimo Romagna ma penso alle Marche
In settembre ottobre penso a Casamicciola dicembre cioè noi abbiamo vissuto negli ultimi lo scorso autunno fino appunto alla vicenda ancora nella quale siamo impegnati nei primi Romagna in una fase che oggi vede il tema delle frane per esempio che sono conseguenti ai fenomeni alluvionali un tema
Particolarmente grave
Dura cioè tuttora metterà sistema questi tre attori istituzioni sistema produttivo cittadino
Dico solo velocemente per esempio per quanto riguarda il tema del cittadino noi
Partiremo proprio tra l'altro domenicano una campagna informativa importante sul tema
E gli incendi boschivi degli incendi vegetazione l'attenzione che ciascuno di noi deve portare a evitare che ci siano solo ovviamente gli episodi dolosi ma anche qui l'incuria quella disattenzione quella sottovalutazione del rischio che oggi non ce l'abbiamo e non ci possiamo permettere
Grazie grazie vorrei anche salutare e ringraziare Licia Colò per essere arrivata qui con me questa sera grazie
Adesso passerei la parola a Benedetta Rinaldi vorrei chiedere anche a te qual è la cosa che più ti colpisce la cosa forse più importante del libro di Giuseppe dopo orali
Io l'avrei intitolato ecco caspita perché quando uno comincia a leggere queste pagine fa caspita non ci avevo pensato cioè la bravura di Giuseppe è stata quella di prendere dei fatti concreti e di cronaca purtroppo tra tanti e molto spesso dolorosi e farci capire che non è
Un evento isolato o un evento che è accaduto ad altri che sarà probabilmente se non cambiamo rotta il nostro futuro e il nostro destino
Con una serie di implicazioni io non non pensavo al fatto che i ghiacciai io sono stata anni fa sull'Adamello e già cominciava a sciogliersi anni fa significa due mila
Io con le date trotto quattro due mila cinque lavoravo all'epoca per a sua immagine il programma cattolico di RAI uno e misteri di mi spedirono sul sull'Adamello e lo feci tutto a piedi
E ogni tanto usciva un'ogiva
Dellas filo spinato qualche gavetta
Cioè il ghiacciaio stava restituendo senza grosso sforzo i resti della guerra ora questa cosa
Mi ha fatto impressione però io sull'Adamello ci sono stata vedo qui la più giovane e paziente
Presenza nel nostro pubblico mi fa impressione che lei un mio figlio probabilmente ghiacciaio dall'Adamello quando avranno una da l'età giusta per andarci sicura forse non lo troveranno più castità
E poi se il ghiaccio si scioglie sotto c'è la pietra a rocce scura e questa roccia scura
Riflette ancor di più i raggi del sole fa scaldare ancora di più il ghiacciaio e quindi si scioglie ancora più velocemente castità non ci avevo pensato e che fine faranno le guide alpine e che fine faranno i visti gli sciatori
Che senso ha
Comprarsi una casa in montagna che senso ha comparsi una casa vista mare
In termini di investimenti perché fra trent'anni fra quarant'anni e non perché e il mosse su cui abbiamo investito tanto e Venezia che tutti ci invidiano ma quanto durerà è il mio viaggio di nozze a Bora dove tu guardi dentro l'atollo ed è stupendo tutto calmo e fuori ai l'oceano minaccioso che
Vedi che a livello
Della terra ma se tu mi racconti come io credo che sia i ghiacciai si scioglieranno che ci saranno tutta una conseguenza di fattori climatici che porteranno un innalzamento dello Cement dei mari
E il Mediterraneo è il terreno di prova perché siamo in una bagnarola rispetto al resto del mondo
Eh caspita io le domande me ne faccio e siccome la scrittura di Giuseppe molto fluida e molto da giornalista c'è anche una narrazione ci sono degli aneddoti che rendono anche il libro di impatto simpatico a volte no perché si parte da esempi anche ruspante che si parla di tassisti che in questo momento non vedo numerosi qua sotto però
C'è anche l'aneddoto del tassista che non vi dico perché zoppo un po'greve però la dice lunga
Sul fatto che Giuseppe li trova tutti gli espedienti per cercare di tenere alta l'attenzione per cui un'altra cosa che ho notato e che probabilmente Vittorio Feltri che è uno che io seguo solo su su Twitter e che ha un'età ragguardevole dovrebbe in qualche maniera avere delle opinioni piuttosto
Direi non solo lungimiranti ma anche che tengono conto di una saggezza che dovrebbe essere che è maturata con l'età dritta come un pazzo sul clima
Dalla siccità siamo passati all'inondazioni quante palle raccontano gli specialisti del clima questo era ieri
Tre maggio quindici maggio gli ambientalisti ci hanno rotto l'anima con la siccità e ora mezza Italia allagata siamo a metà maggio e fa ancora freddo il surriscaldamento del pianeta in realtà ha cotto solo certi cervelli
Sedici maggio la siccità è talmente forte che la gente romagnola nega basta raccontare balle sul clima
Diciotto maggio quando sento parlare siccità e di surriscaldamento del pianeta mi viene voglia di mettere mano alla fondina
Venti maggio se le alluvioni avvengono a causa della siccità vuol dire che gli incendi sono provocati dall'acqua
Quanta ilarità Vittorio Feltri e questa è una parte dell'umanità che probabilmente leggendo
Questo libro di serate sente stesse cose c'è tutto l'Est no perché pure le alluvioni sono esattamente e la siccità la spessa
La stessa Fenomenologia di un cambiamento che stiamo vivendo che i nostri figli vivranno in maniera molto più esacerbata per cui questa è una parte di umanità poi ci saranno le criptato in verde cioè quelli che sono anche molto interessati alle tematiche dell'ambiente molto
Animati da mo'da molte speranze da molte energie dà molta necessità impellente che qualcosa cambi
Però ci sono quelli che dicono a Bema io l'autobus non è che a Roman passano quasi mai a me prendere la macchina ma va be'ma io
L'acqua quando mi lavo i denti ma la lascia aperti a chi se ne frega insomma non è è capitato e chiudo con questa metodo che io a casa al mare pochi metri ma il mare Fregene
Buongiorno non funzionasse più l'acqua
Abbiamo preso con mio marito una tanica da venti litri balla pure a trovare che nessuno se la più le taniche in casa riempi la dai vicini
Riporta la casa
E razionale all'acqua
Per farti la doccia per farti per lavarti i denti per lavarti la faccia già solo il terrore di dovermi fare cinque metri mentre la Sea che si fanno i chilometri per andare limpide le taniche
Per non sprecarla facevamo tutto con pochissimo a casa questo per dire di che anche in un incidente domestico possiamo proiettare la nostra mentalità cercando di capire che probabilmente comunque pochino più di autocontrollo e di senso civico almeno la parte del cittadino la possiamo fare pienamente e questo è una delle deduzioni che se non sia Vittorio Feltri probabilmente leggendo questo libro
Si può spontaneamente a vere non c'è bisogno di malati laurea non c'è bisogno
Di masticare dei dati perché Giuseppe di di tre mastica per noi e quindi è è un valido supporto per una cittadinanza responsabile per cui questo credo boh complimento che posso fare a Giuseppe quello che ho dedotto dalla lettura del libro
Dal Tarantelli anche a lei perché dovremmo leggere tutti i libri Giuseppe caporali
Allora chi ringrazio per il coinvolgimento in questa occasione di discussione sì posso fare un coglie l'occasione complimenta Giuseppe Giuseppe ha una capacità rara di dire con parole semplici molto accessibili cose importanti e in questo caso dato l'argomento trattato anche gratis
Cioè che hanno una loro densità di gravità
Alcune in particolare
Ma restituisce soprattutto
Come dire la possibilità di ricavare delle parole chiave dalla lettura del libro che rimangono in mente la testa
Chi raccontano chi le situazioni si muovono
Che certe cose non si possono spostare
E
Terzo luogo chi
Alla fine noi siamo dentro un processo che è sempre quello
Diciamo di ricerca di un punto di equilibrio più avanzato che significa ma
Chi le situazioni si muovono
Significa fondamentalmente che non c'era possibilità di intervenire su un quadro di cose vecchie magicamente in un istante si ferma quindi noi abbiamo analizzato i problemi sappiamo dove stanno abbiamo capito quali possono essere le soluzioni nessun quadro statici Zagato interveniamo lo riportiamo a un prima
In questo momento magico in cui tutto Fisichella non esiste
Quindi diciamo mentre lo ricordava prima lei mentre Venezia ma un po'giù temi verranno tende ad andare su
Lassù presidenza diciamo che è un fenomeno non solo veneziano nell'Adriatico anche un po'più giù racconta di due movimenti che si svolgono diciamo in senso
Come dire il contrario qualcosa scende qualcosa sale
Ma sono situazioni che lo stanno ferme allo stesso modo nel dissesto idrogeologico l'assegnabilità di alcuni di alcune porzioni di territorio
Crea una situazione di movimento progressivo da un certo punto esplode e genera un evento diciamo
Estremo
Ma non esiste la possibilità di intervenire su un quadro che a un certo punto si si si si rende Stati
E questo rende le cose molto più difficili
Allo stesso modo non ci sono cose spostabile diceva bene a Laura lega prima che come dire il tema della pianificazione urbana in questa questo racconto bellissimo che fa Giuseppe è un tema centrale
Probabilmente sì oggi come per magia potessimo tirar su da zero intere città per dire Genova non la faremo così
E però è venuta su così e non è spostato Genova non si può spostare
Quindi la dobbiamo prendere Genova e trovare delle soluzioni in prevenzione che in correzione
Che partono dal dato
Chi diciamo rende di immediata percezione tutta la difficoltà dell'impresa della non sposta avvilita anche qui manca ma nel momento statico ma al momento magico in cui tu puoi ripartire da zero tirando una riga
Allo stesso modo
Mentre accade tutto quello che Giuseppe raccolta
Lo ripeto parole molto semplice molto accessibili penso sia un un rito davvero a portata di tutti anche di quelli che non sono mai posti il problema o diciamo non sono comunque in tranelli rispetto alla alla materia
C'è una spinta che non è nemmeno regionale dove per ragionare possiamo interverrà credibili terraneo ma è una spinta più ampia globale
Intanto di redistribuzione degli indici di densità
Della popolazione
Io confesso sono rimasto completamente spiazzato qualche settimana fa quando ho scoperto che il Paese più popoloso del mondo ha smesso di essere la Cina diciamo che non ero preparato a queste evidenze ce l'ha mi ha fatto presente allo stesso modo anche gli indici di industrializzazione si stanno spostando perché ci sono ovviamente economie in forte crescita altre un po'indefinito
E all'interno di di di questo quadro che in in questo diverso senso dinamico
Ovviamente tu non non è pensabile nel senso che sarebbe utopistico immaginare echi
I i grandi decisori fermino il mondo
Firmino diciamo scelte che sono di maggiore industrializzazione in alcune aree minore in altre allora la sfida non è quella naturalmente di creare un momento di stop ma è quello di cercare un diverso punto di equilibrio in questo devo dire anche l'esperienza del del lavoro che faccio insieme a Stefano mi ha insegnato che quando si realizza un una nuova
Una nuova iniziativa può essere un'infrastruttura può essere un nuovo impianto devi combinare la prospettiva della mitigazione cioè della riduzione dell'impatto che la novità genera di prezzi con l'aspetto da la compensazione però a ben pensarci la somma tra la mitigazione e compensazione è un nuovo punto di equilibrio
Quindi il tema e che ci sarà sempre il punto di Guido ma non sarà più quello di prima
Sarà una combinazione di ingredienti diversi cioè quello che non è stato inciso dall'innovazione
Quindi io la parte diciamo primaria più una mitigazione più la compensazione sono tre esperienze tre fenomeni diversi che sottintendono anche tre culture differenti
Però alla fine anche questo sì che trova nel libro di di Giuseppe vero le le tre dei tre chiavi di lettura che ho trovato sono quelle che in qualche modo provata ricostruire le situazioni si muovono le cose non si spostano e si va sempre alla ricerca di un punto di equilibrio più avanzato
Grazie grazie dottore Anelli io ai passerei la parola Adalbert Andrisano
Più che altro la parola il discorso di Gutiérrez al coppo ventisette quindi non sono io che parlo ma Mickey e mito a leggere solamente le sue parole
Eccellenze cari amici
Tra pochi giorni la popolazione del nostro pianeta supererà una nuova soglia il membro numero otto miliardi della nostra famiglia umana sarà nato
Questa pietra miliare mettere la giusta prospettiva il significato di questa conferenza sul clima
Come risponderemo quando il bambino otto miliardi sarà grande abbastanza da chiedere
Cosa avete fatto per il nostro mondo e per il nostro pianeta quando ne avevate la possibilità eccellenze questa conferenza delle Nazioni Unite sul clima ci ricorda che la risposta è nelle nostre mani e il tempo stringe
La guerra in Ucraina il conflitto nel Sabella violenze e disordini in tanti altri luoghi sono crisi terribili che affliggono il mondo di oggi
Ma i cambiamenti climatici hanno una tempistica diversa una scala diversa
è il tema che contraddistingue la nostra epoca e la sfida fondamentale del nostro secolo e inaccettabile vergognoso e autolesionista metterlo in secondo piano
Infatti molti dei conflitti attuali sono legati alla crescente crisi climatica
La guerra in Ucraina ha messo in luce rischi profondi della nostra dipendenza dai combustibili fossili
Le crisi urgenti di oggi non possono essere una scusa per arretrare o per fare del green washing se mai sono motivo di maggiore urgenza di azioni più incisive e ti responsabilità effettiva eccellenze l'attività umana è la causa del problema climatico l'azione umana deve essere la soluzione azione per rilanciare l'ambizione e azione per ricostruire la fiducia in particolare tra nord e sud del mondo
La scienza chiara qualsiasi speranza di limitare l'aumento della temperatura a uno virgola cinque gradi significa azzerare le emissioni nette globali entro il due mila cinquanta
Ma quell'obiettivo di uno virgola cinque gradi e tenuto in vita artificialmente e le macchine stanno suonando l'allarme ci stiamo pericolosamente avvicinando al punto di non ritorno
Ecco perché l'apertura della Coppa ventisette fa
L'appello affinché nasca uno storico patto tra economie sviluppate ed economie emergenti un patto di solidarietà climatica
Questa è la nostra unica speranza di raggiungere gli obiettivi climatici l'umanità a una scelta cooperare
O morire
Si tratta di un patto di solidarietà climatica oggi un patto di suicidio collettivo
Molti sono stati colti alla sprovvista da impatti per i quali non avevano alcun preavviso mezzo di preparazione
Per questo motivo chiedo venga implementato un sistema universale di allarme rapido entro cinque anni ed è per questo che chiedo a tutti i governi di tassare gli extraprofitti delle aziende produttrici di combustibili fossili
Rio rientriamo il denaro verso le persone che lottano contro l'aumento dei prezzi di cibo ed Energia e verso i Paesi che subiscono perdite danni causati dalla crisi climatica
Eccellenze amici la buona notizia che sappiamo cosa fare e abbiamo gli strumenti finanziari e tecnologici per farcela è tempo che le nazioni si uniscano per agire e tempo debiti solidarietà internazionale a tutto campo
Una solidarietà che rispetti tutti i diritti umani garantisca uno spazio sicuro ai difensori dell'ambiente e a tutti gli attori della società per contribuire alla sfida tematica
Non dimentichiamo che la guerra la natura e di per sé una massiccia violazione dei diritti umani
Abbiamo bisogno di tutte le mani in pasta per un'azione climatica più rapide e coraggiosa una finestra di opportunità rimane aperta ma passa solo uno stretto raggio di luce
La lotta globale per il clima sarà vinta o persa in questo decennio cruciale sotto la nostra responsabilità una cosa è certa
Coloro che rinunciano sono certi di perdere quindi lottiamo insieme e vinciamo per gli otto miliardi di membri della nostra famiglia umana e per le generazioni che verranno
Usate come si iscrive anche tu nel libro uno dei nodi cruciali è proprio la comunicazione del del problema e la percezione come dicevamo anche prima da parte dell'opinione pubblica quale deve essere secondo te il ruolo del giornalista ruolo corretto del giornalista
è un tema molto molto difficile
Ieri in questo corso di formazione che abbiamo organizzato con l'ordine con cui ha partecipato il direttore di Italia netto calo caccia mani
Nelle domande che venivano dai colleghi giornalisti da quello che il loro chiedevano dal diciamo così dal crescere della loro presa di coscienza
Che era un misto tra
In cominciare a inquadrare il problema comincia ad aver paura
Ossia diciamo ho fatto nuovamente l'esperienza del fatalismo cioè il fatalismo e secondo me uno degli approcci che più in qualche modo ci salva da queste da questi argomenti
Che come dire una caratteristica a siamo di no
Molto molto italiane non solo italiana fosse diciamo così possiamo dire del sud
Del sud Europa e questo fatalismo e lo ritrovo quando né no né i mezzi di comunicazione del socio dagli eventi dalle manifestazioni si approccia si approccia questo tema e il fatalismo è stato il primo il primo diciamo così la prima barriera che i colleghi ieri in questo in questo incontro di formazione hanno anno mi sono messo in evidenza prima vendetta faceva degli esempi ecco
Io credo che qua l'errore in cui in nel quale non dobbiamo cadere e ne di costruire una battaglia ideologica la battaglia ideologica oggi è una battaglia che non ha senso
Oggi siamo dentro un'emergenza oggi siamo in una situazione di pericolo
Quindi andare in televisione e mettere a confronto chi la pensa in un modo contro chi la pensa in un altro modo rispetto al grande tema del cambiamento climatico rispetto a se dobbiamo usare o meno una busta di plastica per gestire l'insalata non facciamo un buon servizio all'opinione pubblica
Noi oggi siamo dentro un'emergenza noi oggi abbiamo un problema alle spalle i numeri li abbiamo di letti prima sono stati oltre trecento gli eventi
Diciamo climatici gravi che hanno toccato l'Italia soltanto nel due mila ventidue abbiamo avuto un assaggio di quello che sta succedendo nel due mila ventitré
E parlando ieri con i nostri Esperti ovviamente non ci sono come dire
Buone proiezioni per questo per questo due mila ventitré quindici dobbiamo preparare
Uno dei titoli di questo libro è prepariamoci all'impatto smettiamola di litigare
L'Italia ha un altro problema l'Italia deve essere assolutamente messa in sicurezza perché siamo prima degli altri coinvolti in questo processo
Abbiamo ahi noi un territorio molto fragile abbiamo ahi noi consumato molto territorio nelle scelte che prima lavora lega ricordava adesso però dobbiamo in qualche modo mettere in sicurezza Genova
Dobbiamo capire come possiamo aiutare Roma
E dobbiamo Caro come dire essere forse cittadini non allarmati ma vigili no
Ieri nel corso di formazione parlavamo del tema del degli stati di allerta Carlo caccia mani spiegava che gli stati d'allerta l'allerta rossa salva la vita
Ma salva la vita se lo capisce no se capisci cosa significa se qualcuno ti spiega che allerta rossa significa pericolo di vita
Perché con l'allerta rossa non puoi prendere la macchina andare in centro
Non è consigliabile
Quindi cosa sta succedendo sta succedendo che il sindaco di di Macerata due giorni fa ha obbligato le persone a salire al primo piano durante durante un inizio di alluvione no ci sono stati adesso i i sindaci sono anche in qualche modo in difficoltà nella gestione di questi allarmi perché capiscono che devono come dire
Urgentemente dare dei messaggi ecco credo che quello che il giornalista può fare deve aiutare
I cittadini ad essere preparati
Ok perché come ricordava l'aura lega il cittadino non può aspettare su un tetto che qualcuno venga a salvare poi siamo d'accordo che abbandonare casa dall'oggi al domani da mezz'ora prima per mezz'ora dopo è una cosa che anche noi forse faremmo difficoltà perché
Molti non lo possono raccontare ma tante persone che non ci sono più non ci sono più perché hanno fatto delle scelte e quelle scelte sono state scelte che costata loro la vita
Quindi bisogna aiutare questi cittadini bisogna aiutare le persone a capire cosa bisogna fare bisogna dirglielo prima
Che il fatto dai quindi bisogna formare il cittadino non a discutere in televisione sulla busta di plastica ma sapere cosa fare in caso di evento estremo perché gli eventi estremi come ci insegnano gli esperti sono diversi
E dobbiamo sapere come comportarci abbiamo gli strumenti
Il giornalismo può può aiutare da questo da questo punto di vista quindi io credo che come dire dobbiamo un pochino diciamo forzare il nostro fatalismo
Dobbiamo riconoscere la paura perché io quella che quello che che vedo quando le persone sui social
Diciamo così si arrabbiano stendono no su questo tema io sento la loro paura perché c'è la paura del posto di lavoro perché c'è la paura della dell'adeguamento della casa perché ci ci sono tante Paure dietro dietro
Quella sensazione di adesso c'è un altro cataclisma vero o presunto col quale fare i conti come dice diceva giustamente un un ottimo Menaggio un dibattito qualche giorno fa dicevo diceva va bene facciamo così fate quello che c'è scritto nel libro di caporale poi sono le è successo niente non avete
Non non non correte rischi no quindi è una visione pragmatica della questione credo che noi abbiamo bisogno in questo momento di un approccio pragmatico non abbiamo bisogno di una contrapposizione ideologica ecco ieri provoca Avon qualche modo caccia mani nel nel chiedergli se in questi sì in questi trent'anni di dibattito ambientalista ci siamo persi qualcosa no perché oggi in questo Paese immobile rispetto ad esempio una cassa di espansione che dovremmo costruire per mettere in sicurezza il fiume stiamo dicendo che dobbiamo evacuare dei territori stiamo dicendo che dobbiamo espropriare dei terreni stiamo dicendo che dobbiamo fare delle scelte
Oggi non l'abbiamo fatto fino ad ora fino ad adesso
Quindi diciamo un questo Paese immobile star stanno stanno accadendo diciamo così del delle frustate tremende allora forse la prima cosa che deve fare il cittadino essere come dire
Correttamente informato dei rischi che corre rispetto a dove abita a qual è la sua condizione
Poi ovviamente c'è quello che può fare lo Stato è chiaro che lo stato di oggi non può pagare il conto dei dei di quarant'anni che non abbiamo fatto nulla no bisogna cominciare non è facile non è semplice abbiamo un debito pubblico di proporzioni mostruose
Abbiamo tante opportunità fosse un'opportunità era il Pnr R. forse quando è stato redatto si poteva pensare meglio e di più a rischio idrogeologico perché ci sono una parte che riguarda la siccità forse si poteva e si doveva fare di più ma oggi siamo IST anche quel treno come giustamente segnalava Atelli sui sui treni in Corsano nel libro c'è ad esempio anche tra le tenera rincorse ovviamente adesso non ci possiamo mettere il rischio idrogeologico ulteriore perché poi la realizzazione di quelle opere come loro ci insegnano ha una tempistica
Per natura stessa di questo paese lucano vs
Per parlare del PNR R.
Noi parliamo di opere parliamo di di lavori pubblici e non ci ricordiamo non vogliamo ricordare che in dieci anni abbiamo perso seicento mila addetti nel settore delle costruzioni e noi stiamo chiedendo al settore delle costruzioni che come dire un morto a terra di alzarsi e cominciare a correre perché dobbiamo fare il PNR apre domani
Allora non riusciremo probabilmente a completare tutto il pm RR men che meno probabilmente a a mettere in sicurezza il territorio nei tempi previsti perché ovviamente
Però si può fare un un piano il ministro Musumeci sta ragionando sul piano sul piano di azioni d'informazione cosa può fare l'informazione
Deve cercare di essere onesta forse rinunciare a un po'di audience perché ho sentito parlare colleghi sul fatto che che il cambiamento climatico perfino le alluvioni fanno poca audience
Bisogna rinunciare un po'all'audience però bisogna informare i cittadini
Grazie e a proposito di dissesto idrogeologico proprio un rapporto pubblicato da lista ci dice che è più del novanta per cento dei comuni italiani sono a rischio frane alluvioni e allora presidente Laporta come si può difendere un territorio
è una bella domanda insomma si difende in tanti modi si difende attraverso interventi integrati che non sono solo interventi strutturali ci stanno anche quelli ma bisogna ovviamente contemperarlo lì con quella che è la situazione già in cui si trova il nostro ambiente quindi non sempre la realizzazione di un'opera
Strutturale risponde poi a conti fatti con l'esigenza di difesa quindi occorre una una strategia di pianificazione integrata
Che però contempli anche soluzioni che siano in linea con la tutela dell'ambiente e con il grado che abbiamo già di artificializzazione no è stato richiamato il tema del consumo di suolo quindi occorre avere una visione strategica occorre avere la consapevolezza che non si risolve con la bacchetta magica un problema strutturale quindi ci vogliono anni ci vorranno anni stamattina in un altro evento si parlava di una pianificazione che riguarda il settore idrico idraulico che sicuramente non potrà essere inferiore almeno e dieci anni
Ovviamente bisogna fare in modo di gestire questo Periodo con situazioni che invece possono capitare anche domani e questo è un po'la grande scommessa a cui ci si richiamava prima anche il prefetto lega sulla necessità di dover realmente fare lavoro di squadra per saper gestire questa fase
Diciamo di di di necessaria difesa messa in sicurezza del territorio che è stato già richiamato ma lo voglio dire anch'io non significherà evitare che si verifichino alluvioni o terremoti questi sono eventi naturali con i quali dovremmo convivere sempre
Il problema è lavorare per ridurre le conseguenze nei limiti del possibile anche saperle prevenire come già peraltro avviene penso per esempio a rischio sismico in altre zone del pianeta il Giappone alcune zone degli Stati Uniti convivono da tempo e con effetti
Diciamo estremamente ridotti poco significativi con il verificarsi di questi fenomeni
L'altro aspetto è stato già detto riguarda ovviamente la partecipazione e la consapevolezza di comportamenti singoli a cui mi ero riuniti mi richiamava anch'io ne richiamava anche nella prima parte
Diciamo del mio intervento rispetto ai quali però anche a quello che diceva prima Giuseppe io credo sia del doveroso anche dare un messaggio cioè quello che si deve fare lo sappiamo non è che non lo sappiamo
Sta a tutti noi saperlo mettere mettere in pratica quindi dizione di medio periodo direi anche lungo ma soprattutto diciamo di Berruti medio periodo sapendo però al contempo come gestire quello che si potrebbe verificare nel breve periodo che sono quell'emergenza quelle situazioni di rischio e pericolo
Che concretamente viviamo più volte l'anno perché insomma ormai è ovvio che poi ci sono anche dei tempi di ritorno che gli studiosi di scienziati in qualche modo definiscono in maniera direi
Puntuale quello che è mancato in queste situazioni non è certo stata la previsione né tanto meno questo lo voglio dire il sistema di previsione il sistema di allarme allertano a attraverso anche quei colori a cui prima Giuseppe faceva riferimento e che sono codificati nel Cornel nella legislazione di protezione civile e nel manuale emergenziali di tutti gli attori del sistema di protezione civile a quello che non è mancato è stato l'opera la la il lavoro indefesso di tutti gli operatori
E lei Vigili del Fuoco le Forze dell'ordine protetti volontari di protezione civile che hanno gestito queste fasi di emergenza
è una parte di Hristo col quale dobbiamo essere abituati dobbiamo abituarci a convivere
Con uno scenario nuovo nuovo e diverso
Quindi diciamo occorre uno sforzo da parte di tutti saper guardare un attimo al di là di quello che è la nostra strisce l'attuale immaginare anche delle soluzioni diverse perché i problemi con cui ci stiamo confrontando sono oggettivamente diversi è è stato citato
Prima il il monito del segretario del generale delle Nazioni Unite durante la Coppa ventisette io credo che molti di voi abbiano letto quello che ha detto ieri il segretario generale delle Nazioni Unite all'esito di un di un altro incontro che è stato fatto a New York proprio in sette nazioni unite
E che quindi ovviamente in Italia è stato riportato questa mattina
In cui ancora una volta ha detto che il tema oltre all'aumentare ancora la mancanza di risposte concrete o per lo meno all'altezza della sfida che abbiamo davanti
Diceva anche che il tema della sfida i cambiamenti climatici è una sfida anche di credibilità è una sfida che riguarda le coscienze di tutti e questo aspetto rimarcava con particolare enfasi e preoccupazione però diciamo anche che sappiamo
Cosa fare quindi non siamo di fronte alla situazione imprevista la pandemia è stato una situazione oggettivamente impreviste che ci ha messo davanti una sfida per certi versi non conosciute non avevamo previsto non la conoscevamo abbiamo fatto fatica a prendere le misure
Qua siamo di Van davanti ad una situazione largamente prevista largamente prevedibile di fronte alla quale sappiamo cosa fare quindi io questo direi che mitiga in qualche modo parlando di mitigazione
Quello che diciamo tutti i dati e tutte le preoccupazioni a cui Giuseppe ci richiamava per settantatré
Fatti come si dice Giuseppe dobbiamo per agire non possiamo aspettare
Dottoressa Laura lega forse non tutti sappiamo in realtà quando abbiamo emergenza da prefetto volevo chiederle proprio qua lei qual è il ruolo dello Stato nelle prime ore proprio nelle prime quarantotto ore cosa cosa fate cosa fa
Le posso solo anticipare una una riflessione che facevo tra me e me poco fa noi in realtà stiamo vivendo nelle pagine dalle pagine di di Giuseppe Caporale io credo che questo esca insomma alla fine ci sia un po'il senso che noi stiamo navigando nella storia non siamo nella cronaca no quello che stiamo vedendo in questi ultimi anni con un'accelerazione straordinaria eh non per niente una transizione ecologica una transizione energetica una transizione digitale a cui
Poi la popolazione mondiale ha visto aggiungere un evento quello del Comité diciannove che ovviamente ha come dire come uno Tsunami investito improvvisamente come dire passando attraversando tutti i territori mondiali e quindi mettendo in crisi tutti i sistemi economici sociali le modalità dei rapporti le dinamiche relazionali la sicurezza stessa l'incolumità di ciascuno di noi io se ripenso a quei mesi in cui ero prefetto in sede a Firenze ripenso
Harland addirittura alle richieste di aiuto delle persone tramite mail tramite telefono in cui veramente c'era chi chiedeva il salvacondotto per riuscire cioè per farmi capire era come gli è uscita fuori un'emotività si dividevano forse stagioni lette nei libri nei romanzi no quindi si chiedeva la possibilità di uscire con quasi un il placet del di un'autorità in questo caso lo Stato no rivestirà
Quella quella forma autorevole che che rappresentava l'unico punto di riferimento a cui si faceva in qualche modo capo in un momento di allora quello che stiamo vivendo oggi sul sul tema del Tino sul pure il tema di quello che sta accadendo
è un qualcosa che va gestito a mio giudizio con estrema attenzione evitando come sempre di oscillare come il pendolo tra un eccesso di un altro
Tra il fatalismo che a volte ci ha accompagnato e che ci appartiene anche un po'diciamo noi in maniera endemica come mentalità
E che in questo caso ci sarebbe malissimo perché qui non c'è da aspettare gli eventi da da attendere qualcosa di superiore a noi
Ma dall'altro non cadere nel rischio del terreno del terrorismo psicologiche della paura
Io credo che la chiave di lettura della paura sia altrettanto pericolosa quanto il fatalismo perché la paura immobilizza allo stesso modo del fatalismo qui c'è viceversa torno a dire ad agire
Concretamente rapidamente tutti insieme in sinergia
Agirebbero in maniera pragmatica dei biologi Zanatta e in maniera da come dire affrontare con grande con un bagno di realtà quella che una situazione reale che però diceva bene il considerata il di prima insomma noi non dobbiamo dimenticare che la vita non è connotata da staticità la vita per definizione
E dinamicità
Il pianeta è vivo il pianeta non è un qualcosa come noi speravamo che fosse al nostro servizio totale così come noi l'abbiamo in mente immaginato e storicizzato bloccato in un momento non è così
Come noi che andiamo in the chiamo votiamo votiamo nel in quello che facciamo nel nostro aspetto così cambia cambia il clima cambia il mondo Chiambretti cambiano gli eventi a cui si aggiungono le transizioni che noi stiamo imponendo quella digitale con energetiche nuovi vettori energetici oggi
Penso all'idrogeno all'elettrico no ci mettono di fronte a nuove sfide che quindi aggiungono opportunità ma pongono anche altre esigenze altri rischi quindi altre esigenze di attenzione
Però dobbiamo affrontarla io adesso non voglio dare un un messaggio così di
Di serenità
Grazie non è questo ma credo che vadano affrontate con uno una serenità reale oggettiva scientifica cioè vadano affrontate senza paura senza timore e senza panico
Ma non ho affrontate però quanto più rapidamente possibile tutti insieme il ruolo dello Stato e ci arrivo perché mi arriva con facilità insomma una risposta ruolo dello Stato mi verrebbe da dire lo Stato cioè in tutte le sue declinazioni in tutte le sue componenti
Il momento dell'emergenza al momento in cui si vede la macchina dello Stato effettivamente all'opera nell'immediatezza forse anche nel silenzio generale se non nella
E i territori dove operano a partire dalle prefetture che ha ovviamente alla competenza di coordinare gli aiuti lo straordinario contributo del corpo nazionali vige il fuoco che
è un'eccellenza incredibile a livello mondiale che gestisce tutta l'emergenza e poi è parte del sistema di protezione civile quindi prosegue noi siamo intervenuti come corpo nazionale nelle fasi primissime l'emergenza
Soccorrendo le persone nelle case sui tetti e con tutti i mezzi subacquei voglia di soccorritori con gli anfibi con qualunque cosa ma stiamo proseguendo con i mezzi e movimento terra cercando di dare supporto alle aziende alle famiglie
Ride cercando di ricreare quella viabilità che in Emilia Romagna in questi momenti ancora
Purtroppo messa in difficoltà è qui dove ci sono centri abitati fattori abbandonate quindi problemi anche legati agli animali alle abitazioni al tessuto produttivo che in ginocchio che in difficoltà lì come altrove
Quindi lo dico ma non per assicurare ripeto in maniera così generica lo Stato cioè e tra l'altro noi abbiamo un apparato ripeto che oggettivamente a livello internazionale è estremamente qualificato professionalmente in più out ci una strumentazione d'avanguardia non utilizziamo dal drone al satellite proprio per poter fare qui le operazioni anche di verifica di di di di come dire di ricognizione concreta di quello che il grado di rischio anche dove spingere l'acceleratore perché credo che adesso ci interessi forse farci la domanda che cosa possiamo e dobbiamo fare in più
Io torno a dire il primo il primo credo segreto è quello di effettivamente garantire un lavoro di squadra importante tra quegli atti tre attori che citavo prima le istituzioni
Tessuto produttivo e la comunità
Chi è facile a dirsi ma un po'più complicato realizzarsi e quindi il tema dell'informazione informazione diffusa qualificata dei biologi Zanata non come dire
è giocata più per fare udienze no ma piuttosto per informare realmente il cittadino è un dovere è un dovere tacere anche dei mass media
Quando parliamo di responsabilità d'impresa ci dobbiamo guardare negli occhi dobbiamo pensare che questa è una responsabilità che compete a tutti ripeto le istituzioni in primis ma anche coloro i quali anzi soprattutto in una società della comunicazione qual è quello attuale
Il ruolo dei media è fondamentale nel dare un'informazione corretta esaustiva che sia ovviamente
Come dire capillare che raggiunga tutti con qualunque strumento i social piuttosto che altro Massiah affidabile e quindi formi l'opinione pubblica la informi e la forma in modo tale da poter essere utile anche a se stesse
Altrimenti il rischio enorme la disinformazione che uno dei grandi temi che attraversa la nostra società è uno dei dei rischi più alti che noi abbiamo a specie di fronte a fenomeni trasversali mondiali
Per i quali l'informazione sbagliata di qualunque essa sia che sia sottovalutazione o enfatizzazione di un fenomeno rischia di portare la signora Maria al cittadino
Ha o non temere nulla o viceversa entrare nel panico e quindi non essere utile a se stessi alla comunità nel momento in cui c'è bisogno di intervenire
Ripeto c'è un tema
Poi finale sopra tutti che è quella della responsabilità io credo che il vero salto di qualità nel nostro Paese sarà quando ciascun cittadino sarà responsabile non solo nella dice va bene benedetta prima
Nel provare e concretamente risparmiare l'acqua no che un esercizio che noi facciamo
Così quando siamo in qualche difficoltà ma non abbiamo mai trovato realmente cosa vuol dire non avere la lucente
Non avere l'acqua non avere quello che consideriamo dei beni primari che diamo per scontati no che sono assolutamente insomma accompagnano ogni momento la nostra vita quasi in maniera
Inconscia senza neanche accorgersene
Ma significa anche non solo non buttare la carta terre ma preoccuparsi ripeto di dove si abita preoccuparsi di quali sono le vie di fuga preoccuparsi di informarsi presso il proprio Comune di quali sono i piani di emergenza per esempio
In caso di calamità quali sono i luoghi quanti di noi a Roma sanno quali sono i luoghi nei quali bisogna aggregarsi nel caso di un'emergenza
Questo è un dovere sicuramente delle istituzioni informare ma è anche un diritto dovere del cittadino essere un cittadino attivo
Consapevole chiedere chiedere reclamare attenzione dalle istituzioni questo senso io credo che se già si dedicasse il ventitré e il ventiquattro a fare questo lavoro sarebbe importante
Chiudo solo dicendo opere infrastrutturali sono sono ovviamente Hillary
Come dire le iniziative più importanti più fondamentali richiede ovviamente un arco temporale in molti casi
Di di medio-lungo termine quindi quello che noi dobbiamo fare anche costruire e torno anche gli all'informazione ai piani di emergenza ripianificazioni a quello che dalla sala sinergia dei tessuti
Territoriali di immaginare di traghettare fino a quando non saranno completate le grandi opere strutturali traghettare i territori metterli in sicurezza
Medio tempore perché nell'attesa che arrivino le grandi opere strutturali sui territori più delicati bisogna comunque sopravvivere agli eventi e bisogna soprattutto evitare che vengano meno
Tu citi Giuseppe quelle condizioni anche di insostenibilità di visibilità dei territori
Che possono rischiare di diventare un ulteriore rischio aggiuntivo estremamente grave perché l'impoverimento la perdita di valore di certi territori può significare dei movimenti di massa estremamente importanti
Chi ci metterebbero ulteriormente alla prova con difficile sostenere
Grazie
Benedetta in parte lo abbiamo già detto da da da giornalista forse il problema è che noi le persone non hanno consapevolezza di rischi reali di questi cambiamenti climatici qual è secondo te il problema più grande
Forse questa domanda andrebbe fatta più all'italiana arriviamo che
Ha raccontato e racconta la bellezza fragile
Del nostro territorio per quanto riguarda la materia che da qualche anno tratto che è la salute soprattutto la medicina nel senso più stretto stiamo trattando delli sir ultimamente dei temi tipo la tropicalizzazione
Del nostro diciamo da della nostra sfera che vertano non siamo un paese tropicale però più di una volta abbiamo parlato
Di insetti di come difendersi da queste punture a che servono questi insetti cercando di affrontare delle cose che sa stanno coinvolgendo la la salute
Di ogni cittadino in maniera forse inaspettata a quantità di zanzare ed insetti alloctone i per cui provenienti da altre parti del pianeta
Alcune tematiche come per esempio l'ipertensione un ipotensione che genere no vi ricordate i vecchi servizi dei TG che insomma più o meno in questo periodo comincerà dieci no gli anziani i bambini e non solo gli anziani i bambini devono a questo punto evitare effetti esporsi al sole
Nelle ore più calde della giornata perché le ore più calde della giornata sono molto più calde normalmente della giornata per cui delle giornate passate degli anni passati
Dei decenni passati e quindi da parte nostra c'è un cambiamento anche se non così sensibile di massa si parlava della percezione della disinformazione
Noi abbiamo avuto abbiamo io ho cominciato a lavorare ad elisir
Quando è iniziata la pandemia
Ed è stato bello perché nel diciamo nella nella tragedia totale mi sono ritrovata in un programma che è stato realmente faro per chi voleva un'informazione corretta non un dibattito
Come c'è il dibattito sul clima c'è stato il dibattito
Anche politico su Covi d'oltre che scientifico gli ospiti nostri quando venivano sapevano una cosa non è che la sparavano chi la faceva più fantasiosa dicevano queste cose ancora non le sappiamo a cui io preferisco sentirmi dire
Queste cose ancora non le sappiamo piuttosto che
Avere un'informazione scorretta però ci deve essere anche una forma di alfabetizzazione del pubblico che non può essere solo di mandata alla televisione cioè anche a scuola bisogna insegnare ai ragazzi a sapersi concentrare su un testo che duri più di dieci righe
A farsi un'opinione perché si confrontano delle fonti diverse probabilmente i telefonini stessi ci propongono degli articoli provenienti da quotidianità siti da gruppi che sono evidentemente all'interno della nostra sfera di interesse per cui alla fine un mono pensiero
Per farci cosa gradita ci sentiamo cioè il mio telefonino mi comunica delle notizie anche a livello medico-scientifico che non sarà non saranno uguali a quelle di un telefonino di un Novak sa per cui tu puoi dire le cose realmente come sono
E abbiamo toccato con mano che anche la scienza anche la medicina possono diventare un fatto di dibattito e di opinione
Ecco quanto di più sbagliato si può fare anche sul discorso del clima questo è veramente un grosso rischio perché se tutto è opinabile e se anche la matematica comincia a diventare un opinione allora mi aspetto di tutto e mi aspetto anche questo Progetto di suicidio collettivo che è stato citato prima come opzione
Possibile probabilmente nel rispetto dell'opinione di ciascuno c'è un momento in cui l'opinione di ciascuno nefasto assenso fintanto che poi non coinvolga in una cordata tutta l'umanità
No si parla di scioglimento dei ghiacciai quanti alpinisti hanno perso la vita perché in cordata e probabilmente la scelta dissennata del primo o dell'ultimo
O di quello di mezzo ha fatto sì che tutti morissero è una metafora che secondo me ha un senso anche per quanto riguarda l'opinione pubblica perché guardate che un'informazione scorretta ma anche un'opinione
Mancante di alcune chiavi di lettura del pubblico può fare la differenza può trascinare può spostare l'ago della bilancia della salute mondiale
In un senso o nell'altro quindi la responsabilità dei giornalisti e la responsabilità degli editori la responsabilità dei direttori di giornali è tangibile però non dimentichiamoci l'altra parte perché comunque come si chiede al cittadino con comportamenti seri e responsabili di contribuire alla causa gli si chiede anche
Secondo me in termini di discernimento e di
Critica
A quello che gli viene sotto capire sottoposto per cui è un discorso biunivoco non non lo delegherei solo come responsabilità ai giornalistico gli informatori
Grazie Licia Colò da sempre impegnata la salvaguardia dell'ambiente non possiamo vorrei dare la parola a te Grazia grazie grazie grazie
Allora io sono venuta qui come voi perché sono interessata libro che hanno letto
Quindi non posso dire molto perché liberano lo conosco
Però seguo Giuseppe sui suoi articoli devo dire che non mi schioda o facilmente sono arrivata da Casalpalocco acqua è un'impresa ardua ardua io ho preso la metropolitana
Devo ammetterlo magari viaggio ovunque ma odio la metropolitana c'era un sacco di gente e ho detto non lo conosco nemmeno ma è un grande gesto d'amore dal sicuro ma l'unico modo per arrivare qua per il sì e no campa cavallo
Quindi che cosa posso dire be'posso dire che abbiamo sentito tante cose ovviamente mio sito parlare dei tecnici quindi sono cose indiscutibili
Mi piace mi ripeto come scrive Giuseppe e credo che sia un po'un eroe
Anch'io mi ritengo un eroina
Perché l'ha detto prima qualcuno che insomma non fa audience parlare d'ambiente no così
Allora io mi ritengo nei un'eroina perché insisto nel tempo sulle tematiche sapendo che magari insomma non è che si fanno tutti questi risultati
Finché ce lo permetteranno andremo avanti quando non ce lo permetteranno più tanto la televisione sta scendendo eh diciamoci la verità i giovani la guardano sempre di meno la televisione
Qualora non ce lo permettessero più useremo altri mezzi quindi tu se è un eroe perché è scritto un libro su un tema di cui interessa poco alla maggior parte della gente
Soprattutto ai giovani perché prima è stata menzionata Greta tun Verga
Ma comunque i giovani non sono Greta Tung Verga si fa tanto parlare dei giovani io ho una figlia che fa il quarto anno superiore
Quindi insomma è un esempio pratico dei giovani
Ma non è che l'interesse primario dei giovani e sia rappresentato dalla lotta ai cambiamenti climatici sono più interessati a vista gramma Hillary che a tutte le cose che arrivano sui socialisti
Però questa non è una presa di posizione contro i soci al perché anzi io credo che siano uno strumento molto utile per trasmettere dei messaggi importanti mi piacerebbe che diventasse di moda
Amare ciò che ci circonda no prima hai detto che occuparsi di ambiente non deve avere una colorazione politica ma è ovvio è ovvio che non dovrebbe avere una colorazione politica purtroppo invece c'è la perché io non ho diciotto anni li ho superati da qualche tempo ma quando ero ragazza che ho iniziato a occuparmi di queste tematiche
Gli ambientalisti o gli animalisti erano considerati quelli un pochino diciamoci la verità era quasi come dire le gattare
Il termine gattara non è proprio un termine a che bello un amante dei gatti no è un po'dispregiativo
Gli ambientalisti erano quelli che andavano in giro con le pezze al cumulo per dirla in parole semplici che andavano a soffrire che non mangiava niente che non avevano una lira
Io mi sono sempre ritenuto un ambientalista
Magari le toppe le avevo nei pantaloni ma ho sempre amato la ditta mi è sempre piaciuto andare nei posti più belli del mondo e mi è sempre piaciuto mangiar bene perché comunque un dato di fatto che i luoghi belli fanno girare l'economia
Poi è ovvio che bisogna trovare un equilibrio e il nostro mondo
Queste qui libro lo sta cambiando però alla fine che cosa voglio dire si son dette tante parlare non voglio aggiungere più niente non era neanche previsto che io facessi questo intervento io mi leggerò il tuo libro intanto tempo
Nel senso che
Piano piano visto che leggo tante cose tutti i giorni no adesso me ne andrò in vacanza me lo leggerò
E e credo che sia utile leggerlo a tutti e farlo conoscere saremo un po'tutti dei piccoli eroi anche se non si otterranno dei grandi risultati a tempo Breve
Io lo dico sempre a mia figlia che miri perché vi ripeto insomma è una ragazza potrai non risolvere i problemi ma comunque non sarai complice di chi i problemi proprio non li vuole risolvere vuol dire aver già fatto la propria parte
Quindi io non sarò complice complimenti a Giosetta dell'IVA ecco sciocca grazie a tutti quanti neanche grazie grazie il carbonio grazie
Dottor fratelli un altro aspetto sottolineato nel libro di zappe Caporale ovviamente e l'importanza del del verde urbano l'importanza degli alberi possiamo dire l'Italia forse è un paese all'avanguardia perché c'è una legge una legge che numero dieci del due mila tredici forse poco conosciuta
Ci vuole dire qualcosa in più su questa legge
Ma in effetti ieri
Sì
Formato ancora pochi atteniamo demente Jason altamente nissena lei a lei di questa legge siti al mondo per circostanze abbastanza fortuite però un ruolo non secondario diciamo nella nell'approvazione di questa legge che tra l'altro hanno una storia quasi romanzata è riuscita a vedere la luce nelle ultimissime ore prima della fine di una legislatura una decina d'anni fa
Chiaramente non è una legge che risolve tutti i problemi è un punto di partenza ma meglio un punto di partenza che niente c'è oggettivamente una diversità nel porsi della questione climatica all'interno delle grandi città e fuori dalle grandi città
La legge tra l'altro trae ispirazione da una vicenda che dalla quale io non non non nascondo rimasi folgorato come succede dal tante volte per caso nella vita John magistrato a Milano una mattinata al Corriere della Sera
E stiamo parlando della prima decina dei degli anni Duemila e leggo una sorta di dichiarazione d'amore a mezzo stampa dell'allora sindaco Moratti al maestro Abbado
Lei dice allori sono vent'anni che non dirige alla Scala se turni Chieri quello che vuoi cui ci pensa tre giorni dice cento mila alberi per Milano io rimango folgorato da questa cosa
Poi la non realtà diciamo non va a buon fine perché i tecnici del Comune di Milano convincono la Moratti che non ci sono abbastanza spazi da mettere a dimora gli altri cento
Però mi rimane nella testa quindi quando qualche anno dopo sbarco un po'per caso al ministero dell'ambiente dove trovo Stefano
E comincio a a fare pressione sul ministro di allora per raccontare questa storia
Nella speranza che diciamo la persona mi disse contaminata anche lei dalla bellezza che ci trovavo dentro alla fine questa cosa accadde realmente viene portata un disegno di legge su questo il Consiglio dei ministri
Il Consiglio dei ministri ovviamente lo approvò all'unanimità chi è che alza la mano dicendo io sono contro gli altri sono cose che non esistono nemmeno nei telefilm
Senonché poi Langue per molti mesi in Parlamento a un certo punto si perde quasi la speranza che riesca a farcela
Però una giovane deputata che era allora in diciamo in dolce attesa
Si fa carico di un'operazione straordinaria in un pomeriggio una raccolta firme in Aula alla Camera con cui a poche ore dalla fine della legislatura Parigi viene approvata una storia quasi romanzata
Che però tocca una questione diciamo molto viva molto forte perché anche qui i numeri potrebbero raccontarci molto fondamentalmente se ragioniamo in termini di qualità dell'aria numeri attendibili parlano oggi di circa quaranta mila morti premature in Italia
A in diciamo nel periodo Precorvi d'in un singolo anno
Morti premature significa naturalmente prima morbilità
Significa conseguentemente altissimi costi anzitutto di carattere sociale
A fronte di cosa
Ma di fondamentalmente Investimenti sul verde urbano Thierry chiedono in rapporto agli effetti positivi producibili Investimenti
Onestamente molto modesti non esiste di fatto un sistema produttivo più efficiente di una vero un albero sostanzialmente un pulitore Daria di suo
Assorbe inquinanti e di stoccati trattiene
E oggettivamente richiede anche pochissima manutenzione
Bastonato anche il mito che all'interno delle grandi città non ci sono abbastanza spazio vasto cercasi gli spazi si trovano e per la verità
Debbo dire che l'Italia in questo a il pregio non soltanto di essersi da da un punto di partenza livello regolatorio con quella legge ma anche di aver cominciato qualche anno fa investire le risorse a milioni di euro prima del PM RR questo voglio sottolineare prima del PM preme per intervenire sulle grandi aree metropolitane quindi le quattordici città metropolitane attraverso operazioni di forestazione urbana
Ovviamente non tutto è andato bene non subito è andato bene abbiamo trovato territori che erano più preparati più pronti altri che non erano pronti per niente sono però passati diversi anni e i alcun risulta Risi cominciano a vedere
Chiudo dicendo che l'apice di questo percorso
Diciamo crescente sono le due centinaia di milioni di Pnr R. destinati alla forestazione urbana
Su cui qualche settimana fa l'attenzione della stampa si è concentrata perché era uno dei temi che la Corte dei Conti aveva sollevato come problematici in rapporto alle attesi della Commissione europea che e la Dante causa di questi fondi
E tuttavia le informazioni degli ultimi giorni sono che è stato trovato un punto d'intesa anche qui sulla tassonomia fondamentalmente il tema era sì considerare le risorse destinata la forestazione urbana destinate a mettere a dimora un albero fatto oppure invece una come dire un'essenza arborea che sarebbe diventata un albero
Ciascuna con il tempo che ci vuole
è prevalsa in questo caso come dire la ragionevolezza questi fondi non andranno perduti vedremo diciamo come potranno essere utilizzati in modo
Variabile quindi non sempre partendo da un'essenza arborea diciamo appena nata però è importante che in qualche modo si sia arrivati a quel livello di discussione
Per fare chiarezza perché lo dicevamo prima di iniziare può sembrare paradossale ma su questioni importantissime
Ancora oggi si registra la difficoltà persino fra pari cioè persone che hanno la stessa formazione culturale la stessa professionalità biologo con biologo giurista con giurista ingegnere con ingegnere la difficoltà di capirsi
Capizzi
Perché una stessa parola un'identica parola non è scontato che abbia lo stesso significato nemmeno fra pari
Questo è un tema diciamo del quale avremo modo di parlare non so se nella prossima fatica letteraria di Giuseppe ma comunque resterà al centro del dibattito pubblico
Giuseppe quando è scritto il libro quando quando è stato pubblicato il libro siamo proprio a pochi giorni di distanza da da Kohl dall'attualità da quello che è successo in Emilia Romagna perché tu hai approfondito la questione in via Romagna in un capitolo però non era ancora successo nulla
Sì
Sempre nella logica di cercare di essere il giornalista del giorno prima del giurista del giorno dopo purtroppo con l'Emilia Romagna
è successo purtroppo solo in parte nel senso che nel libro che è stato appunto pubblicato il trenta di aprile diffuso dal dodici di maggio purtroppo la la seconda frustata che ha piegato definitivamente l'Emilia Romagna quattordici quindici sedici Di Maggio
Questo purtroppo dico purtroppo ha dato anche un eccesso di visibilità libero perché io penso che il libro non debba essere utilizzato attraverso questi eventi perché conosco bene come dire la la
L'emotività no l'emotività e e sull'emotività io
Insomma sempre cercato di andare oltre anche quando scritto del dei libri sue venti drammatici avvenuti penso ovviamente su tutti al al terremoto dell'Aquila quando eravamo nel diciamo nel nel primo del secondo del del giorno zero addirittura con Attilio Bolzoni Carlo Bonini e altri colleghi
Di Repubblica col con con i quali
Cercavamo di di capire quello che era successo
Bolzoni mi guardò e mi disse da oggi noi cerchiamo prendiamo palazzo per palazzo cerchiamo di capire cosa è successo a Croci siamo fermati come dire indugiare sulle lacrime
Del terremotato che vivevano nella macchina anche quello che si era salvato che temere ancora aveva paura ecco io penso che
Lo spirito che anima il libro e quello di uscire dalla cronaca anche se purtroppo il libro purtroppo del libro racconta fatti racconta ad esempio il fatto delle Marche purtroppo l'allerta rossa come spiegava bene ieri
Barbara Tommasetti che anche un'esperta di di eventi estremi l'allerta rossa purtroppo nelle Marche non ha funzionato
C'erano allerta gialla
E e quindi per la prima volta insiste anche i i sistemi di di allerta di fronte a un fatto così diverso sono stati messi
Duramente duramente alla prova quindi si Emilia Romagna
è venuta dopo
Come dire
Bisogna avere rispetto di quello che è successo il librone parlarci sono dati o è ovvio che il libero in qualche modo oggi suona no
Premonitori o comunque a un capitolo dedicato all'Emilia Romagna come spiegava
Il presidente Laporta sono i dati dell'Ispra sono i dati che di cui che di cui eravamo
Giustamente a conoscenza per fortuna per l'Emilia Romagna l'allerta rossa funzionato per fortuna le forze di protezione civile i vigili del fuoco erano lì
Per fortuna è andata purtroppo difficile dirlo ma poteva andare peggio veramente poteva andare molto peggio quindi il sistema nonostante tutto ha funzionato il libero serve per farci capire come trovammo dire prima offre ai corsi che forse questo Paese troppe frustate come queste tutte insieme inerenti così ravvicinati infatti in carreggiata oggi siamo di fronte ai temi del risarcimento io nel in uno dei capitoli racconto che dal due mila tredici al due mila diciannove le Regioni hanno chiesto per eventi di calamità di calamità naturale risarcimenti per venti miliardi di euro ne hanno ottenuti due virgola quattro ottocento di questi miliardi sono fondi europei quindi questo è un Paese che fatica poi a risarcire no è un paese che fa anche differenza tra risarcimento privato risarcimento pubblico rispetto ai danni alle opere pubbliche spesso poi le opere pubbliche sono anche messe in secondo piano perché c'è da ristorare prima
Chi ha avuto un danno però poi cosa accade accade che un'altra frana un'altra alluvione vanno a colpire zone che non sono state riparate
No e quindi in qualche modo questa questo pericolo invece insomma di essere mitigato
Cresce quindi dobbiamo anche ragionare sul tema delle assicurazioni vorrei un Paese che iniziasse a ragionare sul tema della di come calmierare le assicurazioni delle abitazioni di di fronte a questi sistemi e quindi di aiutare i cittadini a capire che forse case collocate in determinati contesti di nel nel libro si si documenta che il novanta per cento del territorio a rischio frane e alluvioni
No il passo successivo probabilmente come dire delle delle mappe territoriali no delle mappe di protezione civile aggiornate che ci facciano capire territorio per territorio comune per comune individuare le zone i pericoli i rischi
E magari così quei cittadini potranno già possono ma ulteriormente a quel punto verranno messi completamente di fronte alla loro la responsabilità singola e potranno prendere del dei provvedimenti per loro stessi perché come ci siamo detti
Il tema del cambiamento climatico enorme
It i pezzi da comporre sono tantissimi molte scelte sono anche sopra le teste dei degli stessi nostri paesi no perché se non lo fa la Cina se non lo fa l'India e solo l'Italia dà corso alla transizione
Risolviamo poco anzi forse nulla in tema di mitigazione del rischio quello che il tanto che possiamo fare il tema dell'adattamento quindi della messa in sicurezza del territorio e quello che tanto si può fare e che un cittadino consapevole che la mitigazione e la transizione arriveranno ma non saranno riso perché anche come dire il limite del dibattito pubblico perché diamo la sensazione innanzitutto come provava a spiegare Atelli che non si può ristabilire una situazione ex ante cioè il danno del cambiamento climatico riscaldamento peraltro nel libro ha spiegato che il Mediterraneo è già riscaldato a un grado e mezzo peraltro ieri
Agenzie internazionali ci comunicavano che tutto il mondo ha già superato la soglia di un grado e mezzo e quindi forse il Mediterraneo e già andato anche oltre un grado e mezzo e magari ce lo diranno tra tre mesi no
E io mi confronto con climatologi che mi dicono che loro non hanno
Quando prima parlavamo diedi eventi previsti e prevedibili che loro non riescono diciamo non hanno la possibilità di di sapere cosa può accadere se il riscaldamento supera determinate soglie che invece noi stiamo
Diciamo a velocità fortissima superando mese mese hanno hanno giorno dopo giorno
Quindi non sono un eroe ringrazio Licia Colò delle bellissime parole sono forse lei sicuramente lo è perché lo fa da tanti anni il mio libro è un libero
Di un ex fatalista che si è reso conto che
Che non possiamo più permetterci di essere fatta visti perché la casa brucio infatti a questo dato il messaggio più importante che ci dai con questo libro Alberto meritano atte grazie
Un estratto del capitolo due che si intitola dove farà più male
Sommersi dal mare
Non so perché amo il mare però lo ha
Lo guardo e lo amo e quando ne sono lontano mi manca la sua immensità e Linden l'indeterminatezza dell'orizzonte mi manca la luna bianca appesa nel cielo sopra quella tavola d'acqua
E mi mancano i tramonti i tramonti sul mare la luce rossa del sole che irradia altra luce mentre scende in fondo ai nostri sguardi
Ci deve essere una ragione
Forse sono le nostre origini e cuore perché l'acqua è all'origine della vita
E noi siamo stati pesci prima di camminare affrontare il mondo che sta fuori di noi
Siamo stati nel corpo della madre minuscole creature che ondeggia vano beatamente nella placenta in uno stato di benessere che abbiamo perduto nel momento in cui ci hanno buttato qui sopra la terra dura siamo solo in mezzo al mare perché il mare ha bisogno della nostra solitudine quella che ci avvolgeva quando ci dondola va mora inventa di nostra madre
Cesare Pavese cresciuto nell'anche dei Paolo Conte e di quelli che stanno in fondo la campagna con quella faccia un po'così e la paura che ci fa quel mare scuro che si muove anche di notte
è riuscito a darne una descrizione plastica con Clelia la protagonista di un suo libro la spiaggia che tutto faceva in pubblico ma che colmare se la vedeva da sola la compagnia del mare mi basta non voglio nessuno nella vita non ho niente di mio
Lasciatemi almeno il mare
La verità è che il mare e nostro infinito e persino le o parti deve averlo cercato da una collina dove non c'è perché alla fine lo descrive proprio così a leggere bene fra sovrumani silenzi e profondissima quiete
Lì dove in questa immensità
Sa nega il pensiero mio
E lo fa carme dolce in questo mare
Molti di noi le tempeste le hanno viste davvero come hanno visto i luoghi su cui la furia del mare si era battuta dopo che il giorno successivo ogni cosa era tornata immobile pervasa da una calma il reale e quasi sinistra
Nell'analizzare il territorio partiamo da un nostro avamposto Lampedusa
Lampedusa
Da parecchi anni questo nome ha smesso di indicare soltanto un punto sulle carte nautiche geografiche
è il destino dei luoghi nei quali la storia riassume alcune delle sue pagine cruciale quello di acquisire una portata simbolica trasformandosi incidendo che di periodi e macrofenomeni quasi mai esenti dal peso della tragedia oggi dici Lampedusa indici immigrazione sbarchi porta meridionale dell'Europa per migliaia di persone che spesso fuggono proprio dagli sconvolgimenti direttamente o indirettamente innescati dal cambiamento climatico
Qui è connessa all'instabilità politica e la grave crisi sociale ed economica
Di vastissime aree africane e mediorientali
E dunque non soltanto tecnicamente efficace ma altrettanto simbolico che proprio a Lampedusa per la precisione a cinque chilometri dalla costa dell'isola sia fissata una boa hi-tech che funziona da prezioso osservatorio di quei cambiamenti
Se i monitoraggi su scala globale portano a conclusioni allarmanti quando il campo si restringe e ci si concentra sulla regione mediterranea le proiezioni risultano impietosi
Secondo l'Emea entro il due mila cento migliaia di chilometri quadrati di aree costiere rischiano di essere letteralmente sommerse dal mare in assenza di interventi di mitigazione e adattamento
Il fenomeno dell'innalzamento potenziale o reale riguarda praticamente tutte le regioni italiane bagnata dal mare per un totale di quaranta aree costiere a rischio inondazione
Non ve la leggo tutte perché se no facciamo notte
Ma sommando la superficie delle quattordici zone costiere già mappata nel dettaglio si arriva soltanto bene ha un'estensione totale a rischio inondazione di cinque mila seicento ottantasei virgola quattro
Chilometri quadrati pari a una regione come la Liguria
Infine nel due mila cento l'innalzamento del livello del mare nei principali porti è stimato intorno a un metro
I picchi sono previsti a Venezia un metro sessantaquattro centimetri Napoli un metro e quaranta centimetri Cagliari un metro e trenta te Palermo un metro ventotto Brindisi un metro ventotto
A giudicare dal poco che si sta facendo sembrerebbe che a mancare sia proprio un'adeguata coscienza del problema
è difficile credere a questo punto che si tratti di mancanza di informazione
è più probabile che al netto di tutto si stia semplicemente scegliendo di barattare il futuro con un più comodo presente
Se Alberto Andrisano grazie io vorrei ringraziare tutti voi che siete stati qui con me questa sera grazie al dottor Atelli grazie detta Rinaldi grazie al dottor la porta dottoressa lega Grazia Licia Colò ma grazie soprattutto a Giuseppe Caporale per questo libro che davvero è è prezioso e ci dice che dobbiamo agire dobbiamo farlo subito grazie a tutti buonasera