"Per la riforma liberale" presentazione del documento programmatico dell'Intergruppo Parlamentare per la Riforma liberale composto da 90 deputati del Polo delle Libertà

Delle Poste quanto
Sia pure con un c'è
Il sabato ma nata abbastanza Saccà
Ore sono ipogeo romano nei comuni
Nel senso canonico da nessuna parte presso intendiamo cominciare
La sala gradualmente PA come del resto è l'abitudine queste circo comincio a indebitare sul palco quelle che sono
Intergruppo parlamentare che incaricato di sostenere principalmente le idee liberali mito soprattutto all'inizio Mariella Scirea che fin troppo nota come cognome in quanto alla vedova di una delle incubo si può dire astri dello sport italiano è che il tesoriere della nostro intergruppo tesoriere ecco che la mia destra tesoriere di un gruppo povero lo precisiamo subito non si tratta di avere la Banca d'Italia ad amministrare non ci autofinanziano non abbiamo e queste cose sempre bene dirle in in queste circostanze invito quelle che sono i coordinatori e cioè Eugenio Baresi deputato del CCD
Baresi era presente se può salire sul palco
Lucio Malan
Visto Malan anch'essa è infatti Piergiorgio Massidda
E Paolo Romani che non avevo ancora visto non so se sia presente comunque si arriverà salirà sul palco invito anche Elio Vito che terrà la introduzione iniziale su quelle che sono i principi fondamentali del nostro intergruppo liberale e Marco Taradash presidente della commissione parlamentare di vigilanza che in questo intergruppo a il ruolo di portavoce
Replica nomi quindi possiamo accomodarsi
Cercando di non perdere tempo perché i ritardi ci hanno già portato una tre quarti d'ora di come si può dire di disfunzione organizzativa io invito e io ho vinto a iniziare subito la sua relazione introduttiva prima voglio però soltanto salutare il ringraziare tra i tanti presenti i deputati che sono presenti qui nonostante sia sabato mattina
Alcuni di loro non sono romani e quindi hanno molto gentilmente sacrificato anche un giorno
E quelli tradizionalmente dedicati alla famiglia al collegio
Per essere presenti in questa nostra organizzazione e sono l'onorevole Alessandro Meluzzi l'onorevole Paola Martinelli l'onorevole Emanuela Cabrini onorevole Vascon l'onorevole Burani Procaccini
L'onorevole Lupi Paolo Lucchese onorevole Mazzocchi l'onorevole Carlesi mo'onorevole Mastrangeli
Il senatore Stanzani
Dove vuole Calderisi il senatore Vigevano e l'onorevole Strictly e c'è anche l'onorevole Becchetti
Ci saranno anche altri mi scuso perché ovviamente c'è sempre una qualche nel andare e venire ci può essere una qualche disfunzione se qualcuno manca
No ma faccio ancora il saluti e ringraziamenti totale tante persone che hanno una prestigio nel ambito delle idee liberali che sono venute qui questa mattina proprio per dare una testimonianza e l'avranno anche con i loro interventi alle idee liberali
Non soltanto dalla politica ma soprattutto nella società in un sistema che continua a professare assi
Liberale a livello di singoli ma che nel suo insieme tutt'altro che liberaldemocratico
Le tutti coloro che vorranno parlare sono comunque legati di iscriversi ma guadagniamo immediatamente tempo e al di fuori dei preamboli do immediatamente la parola all'onorevole Vito
Se i cari amici a me tocca il compito di introdurre questa manifestazione di presentarmi
L'intero gruppo parlamentare per la riforma liberale che abbiamo costituito alla Camera dei deputati alla quale appartengono novanta deputati del Polo delle libertà iscritti cioè ai gruppi parlamentari di Forza Italia dei riformatori del Centro cristiano democratico
Federalisti liberal democratici
Ci siamo costituiti nelle Periodo della crisi del governo Berlusconi
E ci siamo costituiti
Sulla necessità che rispetto all'obiettivo politico delle elezioni anticipate delle lezioni da conquistare entro giugno il Polo della Libertà via arrivasse si presentasse a queste elezioni
Con un programma di governo
Con dei contenuti di riforma liberali che potessero garantire alla Polo delle libertà di vincere le elezioni ma di vincere le elezioni per realizzare quelle riforme che il paese attende da decenni e che sono oggi più che mai necessario
Brevemente allora sulle elezioni a giugno la ragione per la quale ma poi su questo interverranno soprattutto Marcello Pera Saverio Bertone in maniera molto più compiuta
Di quanto io posso fare adesso dà ragione per le quali ne chiediamo le elezioni anticipate a giugno
è una ragione molto semplice
E c'è il rispetto di quel principio maggioritario che è stato introdotto nel nostro sistema politico con il voto referendario del del diciotto aprile novantatré suffragato dalla volontà dal voto favorevole di milioni di cittadini italiani
E rispetto al quale noi riteniamo fondamentale non tornare indietro
Ed è il rispetto di quel principio maggioritario molli esigenza politico partitica non l'opportunità di questo o di quello schieramento
E dispetto di quel principio maggioritario che impone di andare alle elezioni a giugno a dispetto di quel principio maggioritario per il quale quando si rompe la coalizione che si è presentata in maniera unitaria e certo anche se con differenze interni per via il residuo meccanismo proporzionale ma che quando si rompe quella schieramento unitario quella coalizione maggioritaria che ha chiesto unite i voti agli elettori il Capo dello Stato in un sistema maggioritario di un sistema prevalentemente maggioritario non altro compito che qui lo di indire le elezioni anticipate
E questo il principio che è stato introdotto dalla volontà politiche degli italiani
Ed è anche questo il principio rispetto al quale occorre evidentemente
Porre mano con urgenza a delle riforme costituzionali
Alla riscrittura
Comune delle regole ma riscrittura comune delle regole che deve essere improntata da questo filo conduttore l'adeguamento costituzionale delle nostre norme costituzionali al sistema politico maggioritario introdotto con il voto del diciotto marzo
Un arretramento
Del diciotto aprile un arretramento
Rispetto a questo voto
Così dovrebbe probabilmente non solo per il Polo della libertà per questo schieramento politico ma costituirebbe probabilmente per tutto il nostro sistema per tutta nostra società la perdita irrimediabile di una grande occasione
E allora elezioni a giugno
Elezioni a giugno perché lo chiede il principio maggioritario ma anche elezioni a giugno per far cosa
Con quale programma il Polo della Libertà si deve presentare perché si deve presentare uniti
Guardate noi non abbiamo alcuna preclusione
E l'abbiamo voluto anche dimostrare col tipo di percorso che abbiamo dato acquisito il gruppo parlamentare non abbiamo alcuna preclusione
All'allargamento del Polo delle Libertà ad altri soggetti ad altre formazioni ad altri partiti politici e non temiamo l'avviamento allora Partito popolare non temiamo l'allargamento a Rocco Buttiglione
E non temiamo la presenza di Alleanza Nazionale io personalmente sono convinto di uno dei più grandi eventi dal dopoguerra ad oggi
Sì è stato il cosiddetto sdoganamento della destra politica nel nostro Paese e quindi non temiamo questo
Però sappiamo che le radici del Polo delle Libertà le radici culturali prima che ancora politiche sonora dissi che non affondano nel clericalismo sonora dissi che non affondano
Nella destra del nostro Paese sono radici che affondano invece nella cultura liberale nella politica riformatrice ed è per questo che abbiamo costituito questo intergruppo inizialmente tra le forze originario del Polo delle Libertà e ora rivolgendosi a tutte le forze del Polo delle libertà chiedendo quindi di sottoscrivere un documento programmatico che stiamo distribuendo che troverete l'inglese che vi invito a leggere con attenzione perché la nostra proposta di governo per il Polo della Libertà per il paese e quindi si tratta di questo non di dare preclusioni ma di introdurre una centralità nel Polo delle libertà
Introdurre una centralità che naturalmente a nostro giudizio deve essere il ruolo guida che Forza Italia deve venire nel Polo delle libertà ma che deve essere soprattutto una centralità politica e di contenuti ed è la centralità liberale rispetto alla quale il Polo delle libertà può aggregare
Può estendersi a soggetti che non ha fondo direttamente immediatamente le proprie radici in questa centralità in questa cultura e rispetto
Alla quale il Polo della libertà può presentarsi agli elettori non per impedire che vincono i comunisti o per vincono o perché vinca lo schieramento avversario ma per realizzare quel programma di riforme che oggi necessario odore del documento programmatico e quale io ora non vi tratterò in maniera particolareggiata
Vi è questa caratteristica forte la caratteristica della proposizione del modello liberale classico
Altri enti con della separazione dei poteri della separazione delle sfere all'interno della società separazione fra sfera economica sfera politica
Il ruolo del mercato come sfera autonoma per l'agire del soggetto individuale il duo del mercato non come luogo dove lo Stato collocare distribuisce le risorse nazionali secondo la tradizionale statalisti delle degenerazioni tributo il nostro Paese ma il luogo del mercato dove attraverso il rispetto delle regole e delle leggi che lo stato dà avviene liberamente la competizione individuale che viene sollecitata incoraggiate non limitato
Ed è questo luogo questo mercato che può temperare anche gli effetti e il funzionamento del sistema politico ma non basta questo occorre anche una riforma del sistema politico perché pensare al nostro Paese di intervenire dopo decenni di degenerazione che sono stati introdotti certo dalla mancanza da società liberale ma anche di degenerazione proprio del sistema politico solo attraverso la riforma liberale del mercato e dell'economia sarebbe insufficiente nelle condizioni date
E quindi la riforma politico la riforma del sistema politico che riforma istituzionale che riforma costituzionale che anche qui deve avvenire dobbiamo avere l'ambizione di fare avvenire attraverso la proposizione di un modello di separazione dei poteri la separazione del potere esecutivo
Eletto direttamente dai cittadini ne proponiamo l'elezione diretta di un capo dell'esecutivo
Ma proprio per la forza che deve avere chi ha un capo dell'esecutivo eletto direttamente il modello presidenziale occorre accompagnare questo potere esecutivo da un potere legislativo che sia altrettanto forte da un potere legislativo che sia esclusivamente attribuito al Parlamento alle Camere
Attraverso un sistema che legittimi e che crei la possibilità di legiferare in maniera rapida e certa ma con la formazione di maggioranze omogenee quindi attraverso un sistema uninominale maggioritario a turno unico
E per novantuno unico non è un orpello non è una scelta tecnica non è una preferenza ideologica rispetto doppio turno ma è invece un elemento caratteristico essenziale dirimente
Perché il turno unico che determina quelle condizioni di riforma del sistema politico piogge sono necessarie
Che determina c'è quella possibilità di far funzionare il sistema maggioritario superando i limiti gli effetti rigeneranti che la proporzionale avuti in questi quarant'anni del nostro paese io mi abbia già le conclusioni
Perché le esigenze di ascoltare molti numerose autorevolissimi interventi che ci sono impongono questo quindi il Polo delle Libertà assuma questo programma il programma che ne presentiamo questa mattina abbiamo invitato i leaders del Polo e forze politiche del Polo se in tempo i messaggi e le presenze interventi le risposte che avremo il Polo sua questa proposta politica la presente direttori chieda di governare per questo
Ma il Polo della libertà per fare questo si assume questa centralità questa centralità liberale questa centralità culturale questa centralità di politica riformatrice il potere del tasse fa questo deve anche sgombrare da sé alcuni equivoci
Il primo di questi equivoci
Ne vogliamo il bipartitismo
Con il turno unico con il sistema maggioritario ma il bipartitismo non significa che il Polo della Libertà diventa e si tramuta nel partito unico della destro del centrodestra al nostro Paese
Il bipartitismo significa che il Polo della libertà assume la centralità liberale rispetto ad altre centralità possibili della proposta politica
Ma rifugge dall'essere il partito unico della destra del centrodestra di funge anche da far presentare se stesso agli altri involontariamente per distrazione per indifferenza come il partito unico della destra o del centrodestra
Quindi è anche la proposizione di una leadership politica
Che ne chiediamo diversa da quella che rischia per disattenzione operabilità soggettive da qui di essere assunto ne chiediamo quindi che la leadership politica
Se quella di Silvio Berlusconi
E concludo dicendo che si sono determinate nel nostro paese
Per ragioni probabilmente impensate sono due tre anni fa
Tenendo anche presenti i limiti soggettivi che ci sono in queste regioni che sono anche di profonda inadeguatezza
Della nuova classe dirigente chiamato a governare il Paese classe dirigente CEO è arroccata sulle vecchie posizioni a difesa di se stessa di una conservazione dei posti di potere
Conquistata oppure rischia di essere prepara impreparata governare il nuovo classe dirigente in generale non solo intese in quella politica che magari più preparati pronto di altre ma anche classe dirigente o culturale classe dirigente economiche classe dirigente industriale
Ma nonostante questa impreparati si sono determinati oggi delle grandi condizione
Delle protezioni ripeto assolutamente impensabili alcuni anni fa
Che possono far sperare a questo Paese che quello culture quella politica che pareva condannata a dover vivere
Altro mezzo secolo un altro secolo di evoluzione di futuro minoritario in questo Paese che dovesse quasi scoraggiare dal poter pensare che quelle parole quelle idee e quelle tradizione quello cultura liberale dovesse avere altra ambizione che quella di sopravvivere nel tempo
Che si sono create delle condizioni del nostro Paese per le quali oggi ne possiamo sperare e chiedere che la cultura liberale che la politica riformatrice che questa tradizione rappresenti qualcosa di più e di molto di più
Mia speranza di sopravvivenza in un sistema incompatibile con essa che rappresenti una proposta di governo riteniamo che si possa dire oggi l'ambizione e la forza è anche il coraggio di sperare
Che le prossime elezioni nei prossimi mesi e nei prossimi anni in questo Paese si possa finalmente realizzare la riforma liberale
Grazie onorevole Vito anche per la verità che è sempre molto apprezzata chi sa rimanere nei tempi un invito anche che rivolgo a chi parlerà successivamente dato che il numero degli iscritti a parlare e piuttosto elevato subito la parola iniziando con le relazioni di chi interverrà per dare proprio un contenuto nei vari settori molto specifico a questo nostro incontro al professor Renato Brunetta
Intanto buongiorno grazie per questo invito
E devo dire mi sento molto onorato di iniziare queste riflessioni di oggi
Per la riforma per la riforma liberale
Io racconterò quello che so vale a dire
La mia analisi
Della del paese del modello Italia
E da questa analisi l'individuazione
Degli elementi per la riforma liberale
Perché questo a mio modo di vedere e l'unica possibilità
Per il nostro Paese oltre alle riforme istituzionali che sono l'altra faccia della medaglia di cambiare cambiare realmente
E vi prego di avere pazienza
Tre minuti cinque minuti
Per scorrere con me
Alcuni elementi che caratterizzano l'economia del nostro Paese che hanno caratterizzato l'economia del nostro Paese
E che sono ormai arrivati alloro punto terminale
Il primo punto che ha caratterizzato è caratterizzato Tora
La nostra economia noi non abbiamo un alto tasso di disoccupazione in Italia
Abbiamo un basso tasso di occupazione
Nel nostro Paese lavora meno gente ufficialmente di quanta dovrebbe lavorare
Parlo ufficialmente
Abbiamo dei tassi di attività femminili ancora
Troppo basse
Troppo e poche donne lavorano e sono presenti nel mercato del lavoro
Abbiamo una quota di lavoro autonomo alta e questo ci rende inviato spesso negli altri Paesi ma spesso
Eccessivamente elevata e spesso nasconde questa quota elevata di lavoro autonomia forme
Non propriamente corrette
Di lavoro
Abbiamo e questo è un punto centrale per la comprensione del nostro modello abbiamo un livello di economia sommersa
Che non ha l'eguale nei Paesi industrializzati
è stato calcolato che in Italia esistono quattro milioni di unità di lavoro standard per dire quattro milioni di redditi
Che non compaiono dal punto di vista anni fiscale né contributivo
E abbiamo quindi un'evasione fiscale e contributiva
Assolutamente
Imparagonabile appunto alle evasioni fiscali e contributive che pure esistono negli altri Paesi industrializzati
E ancora
Abbiamo una propensione al risparmio tra le più alte al mondo forse la più alta al mondo c'abbiamo una capacità enorme di fare risparmio
E
Di collocare in maniera non di rischio questo risparmio poi lo vedremo
Abbiamo inoltre un tasso di inflazione medio
Che è circa il doppio
Di quello presente nelle
Economie industrializzate nostre concorrenti ancorché in diminuzione ma rimane sempre il doppio
E abbiamo un debito pubblico dulcis in fondo
Che ormai è arrivato al centotrenta per cento del PIL
Queste nel passato erano viste come divergenze anomalie oppure come alcuni elementi che caratterizzavano il nostro sistema è che tale da taluni venivano visti anche positivamente basti pensare al sommerso era flessibilità e nel sapersi arrangiare era la flessibilità all'italiana basti pensare alla al lavoro autonomo in bene e imprenditorialità nel sapersi adattare e così via
Ecco
Se invece analizziamo il sistema dal punto di vista strutturale e dell'equità distributiva del funzionamento dei giudizi non possono essere positivi non possono essere positivi
Soprattutto se si fa riferimento a un appuntamento fondamentale che il nostro Paese ha sottoscritto vale a dire l'adesione a Maastricht
La Regione ma a Maastricht vuol dire in fondo la visione lumi all'Unione Europea e vuol dire un processo di omologazione strategica e strutturale del nostro Paese con con l'Europa
Bene l'adesione ma strette
Rompe
Definitivamente
I pilastri capisaldi di questo modello Italia
E tutte le tensioni che in questo momento il nostro paese sta vivendo dal punto di vista economico sono proprio le tensioni di questa rottura
La rottura cioè del modello Italia fatto di quegli addendi di cui ho detto prima
In ragione dei vincoli che ci vengono posti master
Noi non possiamo
Più fare debito non possiamo più utilizzare la spesa pubblica per acquisire consenso
O per assorbire conflitto non possiamo più usare l'inflazione come collante
Distributivo
Di un sistema per tanti versi anomalo e inefficiente
E il nostro Paese
è incapaci di andare avanti ma anche di tornare indietro
Che fare
Ho letto le poche pagine mai di grande interesse alla base di questa riunione di questa mattina
E io di quelle poche pagine talvolta Unipol
E quelle dell'equità fiscale
Che io poi pongo in termini di equità distributiva
E il punto centrale nel modo di vedere dell'equità fiscale vale a dire abbassamento della pressione fiscale ma estensione della base fiscale contributiva proprio quello centrale fondamentale della lotta all'evasione e dell'emersione del sommerso
Il nostro paese non si può più reggere sul sommerso sull'evasione fiscale sull'arrangiarsi
E quindi sul debito pubblico come compensazione di questo squilibrio centrale
E sull'inflazione come collante
Distributivo tra le varie classi sociali
O tra i vari attori sociali
Ma attenzione facile a dirsi difficile a farsi emersione del sommerso allargamento della base fiscale contributiva significa non la rottura
Delle interconnessioni economiche politiche e sociali che hanno retto il compromesso
Italico
Sino ad oggi
E questo è un punto fondamentale e centrale che io porrei al centro dalla riforma liberale per quanto riguarda la parte economica perché attenzione a riforma fiscale emersione del sommerso significano anche per converso riforma del welfare
Mercato del lavoro fisco e UE osserva sono facce della stessa medaglia non si può a vere un mercato del lavoro
Con una dose di evasione erosione ed elusione fiscale contributiva quale quella che abbiamo noi oggi in Italia e a vere un sistema di welfare equilibrato è impossibile
La tensione su cui ragioniamo oggi noi in tema di riforma delle pensioni è proprio questa noi abbiamo un sistema di welfare mediamente
Attrezzato e mediamente collocato rispetto agli altri sistemi europei
Forse in taluni punti anche più generoso ma abbiamo un sistema di entrate abbiamo un mercato del lavoro molto più fragile abbiamo un mercato del lavoro che non ha le teste che dovrebbe avere se noi dovessimo avere gli stessi tassi di occupazione della Germania noi dovremo avere quattro milioni di posti di lavoro in più e attenzione
Noi non abbiamo i posti di lavoro espliciti in più
Ma abbiamo le uscite ma abbiamo la spesa per welfare simile a quella della Germania
Qui sta il nodo dello squilibrio qui sta il nodo della del disavanzo dell'INPS acquista il nodo del nostro debito pubblico il nostro debito pubblico
è stato l'elemento che ha tenuto insieme assieme all'inflazione il modello
E che adesso come dire viene meno non è più possibile fare debito non è più possibile tenere insieme la società italiana col debito pubblico e con l'inflazione questi sono i due punti centrali
Occorre rompere tutto questo ma per rompere tutto questo bisogna come dire rompere i singoli egoismi
Combattere i singoli egoismi emersione del sommerso vuol dire
Nuova regolazione del mercato del lavoro far pagare di meno contributiva mentre certamente le forme leggere di lavoro i part-time né i contratti atipici e così via ma vuol dire anche maggiore responsabilizzazione per l'impresa del mondo dell'impresa del mondo del lavoro rispetto ai doveri fiscali contributivi e così via
Questo è un punto centrale
Altrimenti la formazione del risparmio che pure ancora alta in questo Paese troverà altri canali di collocazione e di espressione in questo momento il risparmio viene ancora acquisito
Grazie agli alti tassi di rendimento agli alti tassi di interesse ma questo non può durare a lungo perché altrimenti il debito diventa esplosivo
Emersione del sommerso riforma fiscale
Correlare le remunerazioni dei fattori produttivi e la loro produttività
Pensiamo alla riforma del pubblico impiego alla
Introduzione di elementi di privatizzazione nella produzione dei beni pubblici
Pensiamo alla differenziazione retributiva in ragione della produttività anche a livello territoriale che non vuol dire attenzione gabbie salariali che sono un anacronismo
Ma vuol dire remunerare i fattori produttivi in ragione della loro efficienza
Per cui se un'azienda efficiente a Napoli non si capisce perché debba remunerare i propri lavoratori poco meno di un'azienda meno efficiente a Torino o viceversa
Ecco a riforma liberale nella mia accezione vuol dire riportare certamente il mercato
Certamente l'efficienza all'interno del sistema Italia
Ma con elementi di coerenza e di equilibrio sociale che ci portino a stare pienamente all'interno di Maastricht altrimenti abbiamo solo due scelte
O quella di allontanarsi dall'Europa
Continuando a far debiti continuando a utilizzare la spesa pubblica il debito
Per tenere insieme questa società sempre più fragile ma allora staremo fuori dall'Europa oppure l'altra strada altrettanto impraticabile
Mantenere la fragilità del mercato del lavoro e del nostro sistema strutturale e tagliare drasticamente iniqua mentre mio modo di vedere il nostro welfare
Nell'una e nell'altra sono due scelte percorribile la vera certa è quella più difficile è quella della riforma
Dei nostri mercati soprattutto tra riforma del nostro mercato del lavoro e soprattutto alla riforma fiscale
I temi della riforma fiscale sono già sul tappeto e occorrerà riprenderli ultimo punto legato alla congiuntura attuale
Riforma delle pensioni
E manovra bis sono i punti centrali
Perché si deve fare la manovra bis si deve fare la manovra visto che la finanziaria non era non è stata in grado un po'per la schiuma Tura e un po'per lo stralcio rispetto alla riforma strutturale di dare il segnali
Di efficienza di coerenza ai mercati ai mercati internazionali perché i tassi di interesse non si sono adeguati alle previsioni quelle previste nel documento di programmazione economica e finanziaria e quindi l'onere del servizio del debito
è andato oltre quello che era stato preventivato e contabilizzato in finanziaria ne deriva che lei abbiamo uno sforamento
Dice che a quindici diciotto diciassette mila miliardi in ragione degli obiettivi di coerenza rispetto al sentiero di risanamento che c'eravamo proposti nella Documento di programmazione economica e finanziaria
A luglio bene
La manovra bis è certamente importante per riportare il Paese all'interno del sentiero che tra portare al risanamento finanziario e alla stabilizzazione del rapporto debito PIL e quindi alle variabili fondamentali che ci fanno stare in Europa attenzione però
Perché se la manovra bis non è coniugata a segnali forti e precisi di riforma strutturale del nostro sistema previdenziale
La manovra bis del tutto inutile noi faremo la manovra bis tra un mese se non faremo assieme la riforma delle pensioni a maggio dovremo fare la manovra tris
E a settembre la manovra quater assieme alla nuova legge finanziaria
Quindi il vero problema oggi per il Paese non è la manovra non è la leda tipo mento delle delle delle dell'IVA e altri tre o quattro balzelli più o meno necessari
Oggi al centro almeno dal punto di vista dell'economista della riforma
E la riforma delle pensioni
Per la riforma del Paese la riforma delle pensioni la riforma strutturale delle pensioni questo elemento è prioritario perché se si fa la riforma delle pensioni
Nella sua componente congiunturale con i i blocchi e nella sua componente strutturale il segnale che si dai mercati sarà un segnale fortissimo e la manovra bis potrà essere solamente una manovra di contabilità e di adeguamento contabile
Viceversa se si facesse solo la manovra bis dando segnali negativi di incapacità di riforma strutturale delle tensioni
L'esito sarebbe esplosivo e cioè ricomincerà ebbe la salita dei tassi e con la salita dei tassi
Aumenterebbe l'onere del servizio del debito
E non basterebbero i venti mila miliardi ma ne servirebbero trenta mila quaranta mila e così via in una una spirale esplosiva
Che porterebbe al disastro finanziario del nostro Paese oggi quindi è il responsabile chi dice che per fare la riforma delle pensioni ci vuole tempo
Bisogna parlare bisogna studiare le cose da fare si conoscono da vent'anni
Le cose da fare sono tutte studiate gli elementi parametrare sono tutti individuati e studiati
Io ho scritto provocatoriamente nei giorni scorsi si potrebbe fare in quindici giorni ma non è una provocazione gli elementi tecnici consentono di scrivere un testo o di delega o testo reale in quindici giorni chi non vuole la riforma delle pensioni oggi
E per altri motivi e si deve assumere la responsabilità non solo nei confronti dei lavoratori ma di Lippi e dei pensionati ma nei confronti di tutto il Paese
Perché è una non riforma strutturale delle pensioni oggi infoltire la catastrofe finanziaria del nostro Paese e chi non vuol fare questo si assuma in maniera esplicita questa responsabilità
Attenzione
Non basta dire questo occorre e finisco occorre avere un'idea non solo della riforma delle pensioni ma un'idea della riforma strutturale
Dell'economia
E dei mercati
Del mercato del lavoro in primis perché il mercato dove si scambiano ottanta per cento della ricchezza di un Paese
Bisogna avere un'idea
Come dire propositiva idee propositive ed è su queste
Che per quanto mi compete mi concerne io darò una mano per la riforma liberale perché dalla struttura economica
Come dire si può passare poi o contemporaneamente alla riforma delle regole più complessive che tengono insieme a questo Paese perché questo Paese non possa più andar fiero Della sua inflazione non possa più andar fiero del suo sommerso non possa più andar fiero per la sua alta capacità di sottoscrivere titoli del debito pubblico grazie
Sempre dov'era un ringraziamento personale penso a nome di tutto il professor Brunetta sia per la chiarezza con cui ha risposto i principi liberali nell'intero sistema dell'economia
Sia per come ha ricordato quelle che è stato uno delle grandi battaglie prime grandi battaglie che noi abbiamo combattuto come governo del Polo delle Libertà
E che non è stato capito e non è stato fatto capire grazie anche alla complessità dei mass media dei poteri forti dello Stato cioè il problema delle pensioni credo che le pensioni che mi permetto di citare soltanto un dato non so però se lo cito esattamente preso Brunetta pregato ricorrente nel caso contrario
Ma che talmente drammatico che se non verrà risolto entro pochi anni costringerà ogni cittadino italiano che paga le tasse
A pagarne la metà soltanto per pagare le pensioni già esistenti questo significa che il sistema tributario ben lungi dal potere alleggerirsi diventerà veramente un qualcosa di talmente giù la torio che Skardy nera tutto il nostro sistema economico eleganza che presto Brunetta di avere ricordato sommerso
E uno dei grandi problemi della idea liberale disgraziatamente né in questa confusione di Stato assistenziale
E di Stato consociativo
Qualcuno ancora scambiato il sommerso come una forma liberale per difendersi dallo Stato ecco questo oggettivamente e un modo semplicemente di aggravare sistematicamente quello che le strutture e i pesi che ricadono sui cittadini onesti sui contribuenti onesti
E in generale sull'idea liberale dello Stato
Mentre prego il pubblico che fortunatamente sta oramai cominciando a riempire ai leader sui limiti della capienza questa sala di sedersi per rendere un pochino più semplice anche agevole il lavoro dei relatori
Leggero la breve relazione che il professor Antonio Marzano che e come tutti sanno sarebbe stato una ministro del governo Dini ha rinunciato personalmente ad esserlo ed è uno dei principali esponenti di Forza Italia nel settore economico c'ha inviato non potendo essere presente questo nostro incontro l'intergruppo per la riforma liberale si riunisce in un momento di particolare disordine istituzionale della nostra Repubblica il confronto tacchi tra i poteri dello Stato avviene in forma in sostanze che denunciano una frattura grave dell'equilibrio fra i medesimi
La persistenza di questa rottura dimostra al tempo stesso l'insufficienza degli organi super partes istituzionalmente deputati a garantire quell'equilibrio in questo momento il Paese a un esecutivo del quale io stesso ero stato ha chiamato a far parte Mazzano appunto lo ricorda formato di soli tecnici una anomalia che non può essere che di breve durata
Leggiamo a proposito di questi avvenimenti pareri contrastanti di pure illustri costituzionalisti discordi reciprocamente le istituzioni
Discordi gli esperti in materia e quando se non in una situazione siffatta si dovrebbero chiamare far chiarezza agli elettori i depositari sicuri contestati ed incontestabile del potere sovrano un punto sicuramente su cui noi non possiamo
Che a concordare pienamente
Le riforme di natura costituzionale che l'intergruppo propone di sottoporre gli elettori vanno tutte nella direzione necessari a sanare questo stato di confusione di poteri della Repubblica
Le altre riforme potrebbero agevolare la soluzione dello stesso spirito liberale dei problemi di struttura che angustiano la nostra vita collettiva non posso qui esaminare in dettaglio ma punto primo per risanare la finanza pubblica e condurre l'Italia dell'unione monetaria abbiamo bisogno di governi cui si stabili e duraturi
Si tratta infatti di prendere decisioni portatrici di impopolarità nell'immediato e di riconoscimenti nel lungo andare
Un governo breve si sottoporrebbe solo all'una cioè la impopolarità lasciando ai successori gli altri cioè i riconoscimenti dunque non agirebbe in conformità
Secondo abbiamo bisogno di un diverso stato e di più mercato
Vi sono regolamenti direttive concessioni autorizzazioni nulla osta ratifiche permessi innumerevoli da disboscare
E vi sono poche regole a tutela degli onesti e dei meritevoli ed efficienti da introdurre solo così si sprigiona era hanno in una cornice di regole essenziali le energie vitali dei singoli e del mercato
Terzo e ultimo abbiamo bisogno di assicurare al Paese il capitale fisso sociale cioè le infrastrutture e la formazione professionale di cui esso è carente
Ed è ancor di più lo è quella parte del Meridione che altrimenti sarà condannato alla recessione cronica e alla disoccupazione
Il raccordo con le statistiche vie in quelle aree il peggiore gap infrastrutturale rispetto al resto d'Europa
E d'altronde è provato che i tempi di attesa di un lavoro sono inversamente proporzionali al grado alla qualità dell'istruzione
Sembrano cose semplici ma ognuna di esse confligge con interessi forti precostituiti
Che faranno di tutto per impedirle non a tutti conviene il risanamento della finanza tutta la dire non pubblica dardi regulation non conviene alla burocrazia e nella disoccupazione trovano terreno fertile il lavoro occulto e la criminalità sono quindi anche se non fisicamente con voi nel proposito di sottoporre quelle cose semplici al voto degli italiani e se l'otterranno mi impegno con voi a pretendere ed a costruirle né del futuro dei nostri figli Antonio Marzano
Cetto appunto a me ricordava Marco Taradash spunto del stupore che aveva ma si era manifestato per l'esclusione di cioè la rinuncia anche di Antonio Marzano per esclusivamente cioè scusate e Antonio Marzano ha nei confronti del fatto che in questi nostra riunione non ci sono esponenti di Alleanza Nazionale non c'è nessuna preclusione ovviamente
Nei confronti ah ecco c'è il senatore
L'onorevole ecco esattamente una nota che appunto prevede nella fondazione della delle dell'intergruppo però non c'è assolutamente nessuna preclusione ci mancherebbe altro non è che abbiamo evito lo ha ricordato fin dall'inizio
Considerato fino fin dalle conosce missili in campo l'anno scorso come uno dei maggiori successi
Del Polo della libertà e il fatto che finalmente in Italia siano finiti i pregiudizi verso la testa e non ci sia più il principio del nemico necessario a destra
Quindi questo è uno delle nostri principi cardine della nostra filosofia liberale non soltanto non c'è preclusione ma direi dopo questa prima apre presentazione e apertissimo l'ingresso nel ambito degli delle di queste intergruppo a deputati e a senatori
Di Alleanza Nazionale che condividono lo spirito liberale delle nostre iniziative oggi abbiamo soltanto voluto sottolineare quei i con questa riunione fatta di esponenti delle altre forze una sorta di priorità ideologica che noi vantiamo di aver riteniamo di avere come coerenza di tanti anni di battaglie su quelli che sono i principi liberali ma in questo e un'apertura che assolutamente
Noi garantiamo e vogliamo fare agli esponenti di Alleanza nazionale
Per ragioni esclusivamente organizzative spezzo il la sequenza delle relazioni in quanto il dottor Valditara che il presidente delle associazioni per le libertà dovrebbe lasciare a Roma fra poco e quindi mi ha chiesto di potere parlare per porgere un breve saluto e gli do immediatamente il microfono la possibilità di parlare
Mi chiamo Giuseppe Valditara e sono il segretario nazionale di associazione per le libertà
Ci tenevo dev'essere a questa iniziativa in modo particolare anche se sono stato costretto stringere fortemente i tempi in quanto oggi pomeriggio devo essere ad una manifestazione a Torino a cui parteciperanno Ostellino Feltri veneziani sul problema della informazione delle regole per l'informazione
Ci tenevo essere a questa manifestazione perché associazione per le libertà
A da sempre la sua nascere dalla primavera del novantaquattro ritenuto che liberaldemocratici dovessero organizzarsi su un quattro grandi componenti quattro grandi componenti una componente liberale è una componente cattolico-liberale una componente federalista è una componente
Di destra sociale
Grazie
A questo punto io ritengo che la riunione di oggi posta della mente costituire un momento fondante
Per la nascita di una grande Federazione dei liberali abbiamo vissuto in queste ultime settimane dei momenti drammatici abbiamo vissuto il tentativo di riportarci riconduce la Prima Repubblica
L'obiettivo era quello voi lo sapete bene l'obiettivo era quello di emarginare far fuori Berlusconi per progressivamente sgretolare Forza Italia isolare Alleanza Nazionale far risorgere
Una democrazia cristiana che tornasse ad essere il centro dello schieramento politico
E quindi ritornare ad una situazione di consociativismo tra un PDS forte è una democrazia cristiana fortemente aggregata
Per fortuna il Polo è stato molto compatto Forza Italia Alleanza Nazionale e CCD i federalisti sono rimasti fortemente coesi e questo disegno ora sicuramente si può dire sventato
Però rimane un dato di fatto manca nello schieramento politico
O perlomeno c'è ed è Forza Italia ma a mio avviso deve trasformarsi ulteriormente una componente ricevo si sente il bisogno di una forte componente liberale di una forte componente liberale che si ponga come momento
Di coagulo tra la destra sociale Alleanza nazionale che da sola non sarebbe in grado di sconfiggere le sinistre
E tra quell'anima cattolica liberale che certamente è fondamentale in questo schieramento
Allora ecco che io auspico veramente che possano nascere una grande federazione di liberarli che abbia come come nucleo centrale Forza Italia ma che si estenda ai riformatori alla sinistra liberale all'Unione di Centro agli allignano carissimo amico Tremonti Giulio Tremonti
E a tutti quelli che si riconoscono in un progetto liberale signori comprendere poi ovviamente anche i federalisti
Che ritengo ora stanno svolgendo una funzione tattica fondamentale ma che a mio avviso debbono rientrare poi in futuro in prospettiva in questo grande albero
Che cosa c'è bisogno c'è bisogno non soltanto di un momento organizzativo ma c'è bisogno soprattutto di un momento di un momento programmatico c'è bisogno
Di un momento fondante sotto il profilo culturale ritengo e allora proprio come associazione per libertà io lancio l'idea di un grande convegno che si possa tenere al più presto in cui storici economisti filosofi della politica e tutti coloro che possono veramente dare vita a questo momento fondante sotto il profilo culturale
Diranno le idee basi a cui si possa ispirare questo grande movimento questa grande Federazione dei liberali che possa costituire il perno dello schieramento moderato in Italia e che Possa realizzare una forte duratura alleanza con questa destra sociale e con i cattolici liberali all'insegna di un più generale
Movimento liberal democratico io vi ringrazio di alla auguro un buon lavoro
Grazie allora
Valicare credo che per analogia avendo anche lui richiamato la sinistra liberale se non c'è un secondo saluto
Chiedere l'onorevole Sacconi a dare il suo saluto a nome della limitazione Sinistra liberale che tra l'altro lo ricorderò circa un mese fa poco prima di Natale mi pare aveva tenuto proprio un suo convegno di fondazione qui a Roma
Ringrazio e l'adesione all'iniziativa della Federazione della Sinistra liberale e assolutamente convinta in ragione del manifesto che avete posto a base di questo progetto per la riforma liberale
La Federazione della sinistra liberale è una in senso tecnico federazione di libere associazioni
Che si collocano inequivocamente all'interno del Polo della libertà
E che aspirano a rappresentare a raccogliere soprattutto militanti che provenendo da una Sinistra democratica riformista ostile alla sinistra illiberale organizzata dal PDS
Hanno votato per il Polo delle libertà
E in esso tuttavia aspirano a che questo non si caratterizzi soltanto per negazione del proprio avversario
Vi devo dire che nel popolo della sinistra che ha votato per il Polo delle libertà la negazione dell'avversario invero un elemento abbastanza sufficiente
Per tutti coloro che vivono sul crinale fra i due schieramenti per tutti coloro che hanno vissuto all'interno del popolo della sinistra momenti di tensione
Con Iker con quella sinistra che ha assunto caratteri negli ultimi anni sempre più illiberali o antiliberali vi ripeto la Scelta del Polo delle Libertà per negazione dell'avversario potrebbe ritenersi anche una ragione sufficiente
Non mi riferisco soltanto al rapporto sempre più odioso con coloro che hanno spesso organizzato una via giustizialista al cambiamento politico
Mi riferisco anche a battaglie sociali come quelle originate dal decreto di San Valentino del quattordici febbraio mille novecentottantaquattro che io considero in qualche modo l'inizio della fine della Prima Repubblica
Ma cultura no conservatrice del Partito comunista allora riprodotta sì poi tal quale nel nel PDS
Questo ripeto questo questo scegliere il Polo della libertà per negazione di questo odiato avversario potrebbe ritenersi sufficiente ma non è così non può costituire l'errore dell'avversario
L'errore il perse il perseverare continuo di questo avversario nei suoi vizi antichi non può costituire una sorta di alibi per la pigrizia della maggioranza non può costituire una sorta di rendita di posizione che fa mortificare olimpiche lire la volontà riformatrice sulla base della quale è che nato e cresciuto il Polo delle libertà
La tensione riformatrice deve rimanere assolutamente viva perché prima o poi altrimenti alcune contraddizioni inevitabilmente esploderebbe non certo
Un voto quale si potrebbe realizzare domani mattina ancora sulla base di un pathos determinato dal tradimento del voto potrebbe ancora consegnare tranquillamente la maggioranza al Polo della libertà senza che questo debba affaticarsi
A spiegare in modo credibile le proprie proposte positive questo potrebbe ancora accadere
Ma io penso che di questo non ci si debba accontentare che comunque il ci sarà un giorno dopo
Alla che sarà caratterizzato da grandi problemi che non saranno certamente risolto in questa brevissima stagione di governo necessariamente sottotono ha ragione Brunetta quando dice
Quando dice del nesso inscindibile tra manovra di aggiustamento e riforma strutturale dell'emblema del nostro aver campato per anni sulle generazioni future cioè il sistema previdenziale ma non credo
Che in queste condizioni né il governo né gli attori sociali
Né questo governo né gli attori sociali riusciranno opporranno affrontare e che quindi il giorno dopo inevitabilmente grandi problemi saranno all'ordine del giorno di coloro che governeranno e che io credo saranno espressione del Polo della libertà
Per questo è importante
Oltre le idee guida che caratterizzarono i primi programmi del del voto dello scorso marzo andare oltre individuare più concretamente per esempio prima Renato Brunetta molto opportunamente parlava
Dell'emersione del sommerso e come non sapere che largamente in Italia dal lavoro autonomo ha scelto il Polo delle libertà perché in qualche modo esso immediatamente evocava la libertà di impresa e non come non sapere che molto del nostro elettorato ha confuso la libertà di confonde spesso facilmente la libertà e l'impresa con la libertà di fare quel che si vuole
Questi sono problemi che devono essere presenti a chi vuol rappresentare questo popolo queste parti della società che hanno come dire delle potenzialità positive oltre che alcuni vizi che devono essere rimossi
Ma questa contraddizione insanabile se c'è una proposta positiva se c'è la capacità di raccordarsi anche le organizzazioni rappresentative di queste categorie su un terreno costruttivo che ha in parte quello della riforma fiscale ma in parte anche quello
Dell'accelerazione al rinnovo del sistema distributivo del nostro Paese anche attraverso le componenti tradizionali tentando cioè via riformiste costruttive che non penalizzino necessariamente ceti sociali attardati nel loro aggiustamento
Rispetto alla modernizzazione della società ma che offrono quanto meno una chance
Quindi costrutti quindi non basta ripeto negare l'avversario evocare principi di libertà che sono pur fondamentali in un'Italia ove la civiltà liberale non è stata ancora costruita ma occorre individuare vie pragmatiche
Graduali isteria
Tali da costruire da costruire concretamente nuovi equilibri sociali
Che rendono solido l'insieme le il consenso intorno ad una scelta liberale senza che ogni qualvolta ripeto dal principio si passa alla sua concreta attuazione e si rompono incrostazioni vecchie ne nascano problemi di interruzione della sintonia del Polo delle Libertà con pezzi del proprio elettorato e scompare come dire comunque
Elementi negativi pensioni nella nella dinamica sociale politica nel nostro Paese
Quindi la concludo dicendo vi soltanto che su questo terreno progettuale e programmatico
Su questa come dire impronta di modernità che ha caratterizzato e deve ancor più caratterizzare il Polo delle libertà anche la Federazione della sinistra liberale vuol lavorare che non è una cosa in più
Che non vuole la sinistra liberale non vuole come dire aggiungere confusione
Ad uno schema che deve essere quello assolutamente bipolare quello che deriva da un sistema maggioritario compiuto da una scelta diretto alla porta del corpo elettorale dall'esecutivo del Paese quindi entro questo schema
Una utile articolazione che consenta piuttosto non solo di rappresentare genericamente ma soprattutto di portare tutte le culture che sono affluiti all'interno del Polo della libertà
Alla costruzione di un progetto di modernità
Perché destra e sinistra sono senza dubbio termini superati se ad essi sostituiamo la contrari contrasto tra modernità e conservazione è chiaro dove sta la conservazione dimostriamo sempre più con i fatti dove sta la modernità
Grazie all'onorevole Sacconi riprendiamo con le relazioni cominciamo essere da un po'in ritardo con i tempi professor Gianfranco Morra
Debba ringraziare molto per quest'invito in questo sabato Roma
Così quieto
Sottolineare che l'importanza di questo incontro
Appare evidente ad una riflessione sul difficile momento che stiamo vivendo
Nel quale un regime ormai defunto a encefalogramma completamente piatto si tiene in vita solo con espedienti diciamo da cappellano mortuario
Abbiamo un vecchio che non muore e abbiamo un luogo che stenta
Eppure eppure per più segni siamo anche certi che la trasformazione del nostro Paese in una democrazia compiute compie ogni giorno passi in aula
La strada che conduce a quelli che sono i quattro obiettivi o le quattro colonne primarie della prima della Seconda Repubblica
In gran parte percorsa
Sia quella verso una Repubblica federale sia quella verso una repubblica presidenziale sia quella verso il sistema politico maggioritario sia quella verso elezioni a turno unico
La strada è iniziata e spetta anche voi aprirla sempre di più
Tuttavia in tale opera U.S. superi
La crisi delle ideologie della Prima Repubblica potrebbe tradursi in una specie di degradazione della politica a semplice tecnologie
E alla perdita di quei valori ideali che solo basilari per un progetto di reale rinnovamento sappiamo tutti che l'ideologia da un lato è difesa di interessi ma dall'altro e anche richiamo a principi morale
Giustamente croci diceva che non c'è mai solo la politica ma c'è sempre insieme Lettica politico c'è cioè l'ideologia del partito e c'è il sistema di valori della sfera politica che appunto a quella cornice che definisce le regole entro le quali ciascuno conserva e difende la sua identità
Perché il banco di prova del liberale è proprio questo che il sistema bipolare non è un espediente fatto per vincere ma per far vincere colui che il popolo sceglierà che debba vincere
Tali regole possono essere riassunte in questo tema che l'Unione oggi presente il tema cioè del liberalismo credo che vi sia un filo continuo che si svolge per tutta la storia dei ora e che ne ha fatto un'area culturale inconfondibile
E tale tema è il primato della persona sullo stato i diritti inalienabili degli individui l'inviolabilità delle forme associative in cui ciascuno si realizza dalla interiorità greca sino alla distinzione di Dio e di Cesare del cristianesimo dal giusnaturalismo al liberalismo e la democrazia il denominatore comune è sempre stato questo
La libertà do già l'arbitrio ma la scelta motivata dalla responsabilità ecco questo richiamo di oggi al liberalismo da un solo partito politico anzi soprattutto ideale che succede ogni partito e può essere presente into i patti
Questo richiamo assume oggi particolare rilevanza del nostro Paese
L'iniquità del regime cattocomunista del passato ha trovato il luogo fertile della sua realizzazione proprio perché mancava nel nostro Paese quella morale e sociale
Ciò che gli americani chiamano religione civile e che purtroppo in Italia è mancato
Le ragioni di tale mancanza sono note il ritardo della modernizzazione la mancata partecipazione popolare agli eventi nazionali soprattutto al Risorgimento cioè anni secoli di mancata educazione alla libertà ne è derivata la nostra democrazia malata
Che si realizzava come corporativismo come favoritismo quella democrazia che forse giustifica AWD diverso al primo articolo della Costituzione
Italia è una repubblica fondata sulla cliente aveva realizzato un popolo completamente di clienti ed è proprio qui che il richiamo al liberalismo è necessario perché il liberalismo precede ed è più ampio della stessa democrazia anche se la democrazia è
Certo la figlia necessaria del liberalismo ma la democrazia corre dei pericoli in una società di massa che Tocqueville ha così ben indicato il pericolo che l'eguaglianza uccida la libertà
Per questo i politologi parlano oggi di democrazia totalitaria ma nessuno ha mai inventato la espressione liberalismo totalitario perché questa non è assolutamente possibile
Iperrealismo dunque come correzione come cura della nostra democrazia malata
Nella quale non a caso le due chiese senza fede comunisti e democristiani potevano dirsi democratici ma non certo libera
E liberalismo come fondamento del sete era vissuto perché le due cose sono strettamente unito il federalismo è certo una esperienza antropologica di ogni epoca ma solo nell'epoca del liberalismo sia il vero e proprio federalismo
Che è difesa della libertà e della solidarietà in una convivenza efficiente e traspare
Vorrei concludere dicendo che solo entro una cornice libera lista e federalista le riforme dello Stato acquisteranno un senso non meramente tecnico un senso civile un senso sociale
è naturale che oggi la Prima Repubblica cerca in dovunque di impedirlo sia nei trilli sia sui colli
E che i partiti della Prima Repubblica partiti anche nel nome sono gli unici che sono rimasti i partiti perché hanno il DNA dal partito dal quale non sanno liberarsi il PDS e il PPI cercano in ogni modo di trovare una strada per riproporre la Prima Repubblica l'ultima trovata pensate quale Fantasia l'uomo intelligente l'uomo pronte il cosiddetto professore prestato alla politica come in titoli di giornali con un'espressione inadeguata perché è piuttosto un politico prestato all'università dato che nell'università nell'università che è la mia stessa perché la mia stessa facoltà c'ha messo piede del e una vecchia storia
Sono i residui della Prima Repubblica
E Prodi è un residuo della Prima Repubblica più degli altri perché ne ha seguito in tutto i fatti e i misfatti
E se anche è un tecnico perché col dorso della sua materia e ci inchiniamo tanto a questo è però una persona che fin dall'inizio è stato legato non solo a un partito ma una corrente e alla peggiore corrente di questo parti
Ecco perché presentarsi oggi Prodi come vergine significa significa offendere la verginità che egli ha perso da parecchi anni
In una villa lussuosa che Vertone nel suo libro ci ha descritto così bene e che è la villa di De Mita
Ecco io credo terrà anche questo espediente Prodi testimonia nonostante tutto che qualcosa si muove e ci deve indurre anche questo all'ottimismo
Ciò che i sociologi chiamano conseguenze intenzionali delle azioni intenzionali si stanno oggi realizza la crisi della sinistra
Questa crisi è evidente nel fatto che non hanno saputo esprimere una persona hanno dovuto cercare questo mezzo tecnico e mezzo capitoli
Ma positivamente l'unità del Polo l'esito eccellente del congresso di Fiuggi e soprattutto la fine
Di questo equivoco chiamato Partito popolare che non può più giocare su due fronti ma dovrà scegliere necessariamente o si spaccherà e sarà una fortuna per tutti tempo di crisi dunque tempo di crisi ma con molti segni di speranza ci sono oggi tutte le condizioni per il trionfo del Popolo della Libertà
Che si chiama così Popolo della Libertà proprio perché libertà
Da Dante a polivalente è il nome più bello quello che ci riunisce oggi in un incontro e di un nuovo organismo che tanto potrà agire per una seconda Repubblica onesta pulita ed efficiente
Grazie veramente professor Morrone vorrei fargli un complimento che potrebbe apparire banale ma certamente ha dimostrato oggi come si possa essere professori universitari filosofi essere anche oratori brillanti quando si tratta di parlare di temi politici politologi anche sofisticato negli atti e quindi con una particolare calore particolare affetto una vecchia amicizia personale mia nei suoi confronti de di tanti anni do la parola al professor Marcello Pera
Anche io ovviamente ringrazio dell'invito che mi è stato fatto
Questa riunione suppongo che la ragione
Deriva dal fatto che
Gli amici che mi hanno invitato sanno che io mi identifico completamente con quei dieci punti del programma della riforma liberale sono anche convinto che
Se quei dieci punti diventassero anche soltanto
La base programmatica di una forza politica o di un documento politico e si contribuirebbero notevolmente ad eliminare quei due rischi principali che io vedo nell'attuale situazione politica italiana
A descrivere quali
Mi è stata d'aiuto uno un paio di metafore di carattere zoologico a cui sono particolarmente affezionato e che vorrei ricordare ci sono due rischi che io vedo e che ho descritto il primo con la metafora dell'animale anima a anatra coniglio
E il secondo con un'altra metafora che tre anche se l'ispirazione da un giardino zoologico dell'antilope e del pitone
Qual è il pericolo dell'anatra coniglio faccio un esempio che a me sembra indicativo
Proviamo a chiederci
Come quando l legittimato un Governo la cosa molto semplice consiste nel per rispondere a questa domanda nel prendere la Costituzione italiana
Scorreva arrivare all'articolo novantaquattro dove si legge che il governo deve avere la fiducia delle due Camere
Sembra una cosa semplice
Ma in realtà tanto semplice non è
Perché quando si dice che il governo deve avere la fiducia delle due Camere
Spesso si intende anzi finora abbiamo inteso che il governo deve avere la fiducia delle due Camere quale che sia la maggioranza che lo sostiene
Ma da un pezzo a questa parte abbiamo visto e questo è stato ecco cronaca politica di questi giorni e che questa interpretazione o meglio questa lettura della Costituzione non è più adeguato
Il governo deve avere la fiducia delle due Camere
Purché la maggioranza che lo sostiene
Sia la stessa maggioranza che ha vinto alle elezioni
Quale delle due letture
è legittima
Pongo un problema
E perché due letture
La Costituzione sembra univoca su questo
Non lo è e abbiamo assistito ad un braccio di ferro
Da un lato tra chi invita alla resistenza in nome della Costituzione e questo è
Oltre che il pollo
Il centro sinistra e anche il capo dello Stato e chi invece invita alla lettura maggioritaria
Della costituzione l'ambiguità deriva da un conflitto inevitabile che c'è o che si è aperto
Tra il principio maggioritario che noi abbiamo introdotto nel sistema politico e il principio parlamentare che ancora scritto nella Costituzione
C'è un braccio di ferro
Che assume toni anche
Eclatanti
Toni talvolta rissosi ma anche al di là dei toni anche a voler essere gentili e cortesi con me
Invita a fare il Presidente da Repubblica il conflitto resta
La Costituzione dopo il principio l'introduzione del principio maggioritario è una Costituzione ambigua e si pone in un modo in un altro donde la metafora appunto un po'anatre un po'coniglio
C'è di peggio a mio avviso
La costituzione nostra con l'introduzione del principio maggioritario è anche diventata
Inadeguata
Perché il principio maggioritario introduce nel sistema politico lo vediamo chiaramente un forte peso chi viene eletto e chi vince le elezioni con il principio maggioritario intende al
Quand'anche sia soltanto un liberale non abbia delle inclinazioni plebiscitario di destra intende dire che è legittimato a governare
Con la maggioranza che lo ha eletto che l'ho fatto vincere le elezioni
Già
Legittimata a governare significa che con il principio maggioritario si è introdotto un peso dentro il sistema politico a fronte dei quali però l'attuale Costituzione non ha nessun contrappeso faccio solo un esempio
Nel giro credo di un anno circa noi dovremmo leggere noi parlamento il presidente pubblica deve leggere un certo numero mi pare che siano sette
Di
Membri del giudice della corte costituzionale
Fino ad oggi questa era una cosa abbastanza semplice
C'era un giudice del del PC io PDS c'era un giudice della Democrazia Cristiana magari due
Ce n'era uno del PSI e così via
Perché questo rappresentava la natura proporzionale del Parlamento e il presidente di una Repubblica egli stesso si Houghton lottizzata
E quando nominava i membri la Corte costituzionale di sua iniziativa a si adeguava all'indicazione del corrente politica e questa cosa con il principio maggioritario non si può più fa
In via di principio potrebbe accadere che un Parlamento che eletto col sistema maggioritario potrebbe nominare giudici della Corte Costituzionale tutti e soltanto coloro che hanno determinato il colore ogni o indicazione politica
Eccole la inadeguatezza della Costituzione
Noi abbiamo in introdotto una innovazione profonda
Questa innovazione profonda è passata tra i cittadini
E appunto il principio maggioritario ma l'abbiamo raggiunto l'abbiamo introdotto tutti gli altri elementi di contrappesi degli equilibri che occorrono donde appunto la necessità di quella riforma liberale
Già perché ci potrebbe essere anche un'altra soluzione
Se c'è uno squilibrio Obiettivo una soluzione potrebbe essere questa che è la soluzione particolarmente caldeggiata dai conservatori o dai reazionari come Elia Bassanini quali dicono
Di lui diamo eliminiamo a Molde diamo il principio maggioritario donde avrete visto tutti i papocchi stia lavoro nella commissione Affari costituzionali per fare in modo che almeno già alle elezioni regionali si ritorni al proporzionale
Questa a mio avviso era stata sbaglia dobbiamo riaffermare il principio maggioritario
Ma al tempo stesso dobbiamo fare quella riforma liberale dello dello Stato e della Costituzione
Ora
I primi cinque punto di quel programma che
Questo raggruppamento si è dato
Sono proprio cinque punti che vanno nella direzione della riforma liberale delle istituzioni e qui vorrei richiamare un principio molto semplice
Per che cosa per capire a mio avviso che cosa si intenda per
Riforma liberale dello Stato e delle istituzioni lo dobbiamo riaffermare il principio può anzi affermare per la prima volta in Italia il principio che
Esistono almeno due soggetti istituzionali che devono essere nettamente del separati cioè il soggetto di chi governa
E il soggetto che legifera e controllato sono due momenti diversi sono due istituzioni diverse sono due funzioni diverse e richiedono due investiture parlamentari e scusate popolari diverse
C'è anche un altro punto in quella in quella in quel decalogo che è stato
Qui distribuito che cioè riguarda l'autonomia di un altro soggetto
Cioè il soggetto che non è quello che governa o non è quello che legifera controlla ma il soggetto che tutela la magistratura
E anche qui
Non credo che dal punto di vista liberale non dobbiamo
Può leggere omaggi ipocriti alla cosiddetta autonomia della magistratura o immagini ipocriti alla cosiddetta obbligatorietà dell'azione penale
L'autonomia e la indipendenza è certamente un valore liberale fondamentale
Quando soprattutto in particolare riferito all'autonomia e l'indipendenza del giudice o del magistrato giudicante
Ma se è un magistrato è anche un magistrato inquirente
E se un magistrato inquirente deve fare una politica inquirente anti criminale allora quel magistrato inquirente che deve fare una politica è un magistrato che fa delle valutazioni di carattere politico e dunque sarebbe bene che rispondesse ad un organo politico
Anche qui quanti conservatori
Si dice queste cose cioè e subito viene obiettato che allora si mette in discussione l'autonomia la libertà e la indipendenza del magistrato non è così
Non è così l'autonomia riguarda prevalentemente soprattutto il magistrato che giudica ma non è il magistrato che fa indagini e quindi il magistrato che di avere dalla sua discrezione
Ecco perché mi identifico in questi cinque punti però volevo sollevare qui un problema breve brevemente
Circa
Le modalità e il luogo per questa riforma liberale perché se è vero
Come io credo che abbiamo creato uno squilibrio tra il principio il peso del principio maggioritario e il Parlamento
E se è vero che dobbiamo fare una riforma del dello Stato nel senso liberale è anche vero che dobbiamo trovare un luogo per questa riforma
Come e dove si può fare una riforma del genere
Capite che la riforma riguarda una se non totale o completa ma una drastica revisione riscrittura della Costituzione perché
C'è una serie di istituti della Costituzione che devono essere riveduti alla luce del principio maggioritario come e dove si può fare questa riforma
Personalmente io escluderei che possa essere fatto in un Parlamento lette con il sistema maggioritario
E quindi lancio qui l'idea che non è una mia idea originaria
Originale un'idea già tante volte sulla sui giornali e poi anche tra le forze politiche
Affacciata sì che quella di un momento costituente per riscrivere le regole nel senso liberale della Costituzione
Si dice ma per fare questo occorre che sia assicurato e garantito il principio maggioritario è vero
Io auspico che sia assicurato e garantito ritengo anche che il principio maggioritario in Italia sia passato nella stragrande maggioranza dei cittadini
Molto
Meno per merito dei referendum Segni che non per il merito della figura di Berlusconi
Berlusconi ha incarnato in sé che cosa significa il principio maggioritario lo volesse un ha dimostrato che cosa significa in un sistema maggioritario andare a lezione chiedere fiducia ai cittadini vince le elezioni ed essere legittimato a governare
E se oggi se scende in campo Prodi
Allora noi potremmo avere una
Contesa politica tra due soggetti che si identificano finalmente in due schieramenti diversi
E questo rafforzerà ancora di più il principio maggioritario ecco perché allora se il principio maggioritario riaffermato è garantito credo che noi dovremmo ritrovare questo Paese deve ritrovare un momento in e un luogo in cui riscrivere la nostra Costituzione da ultimo ultima coppia dei miei due animali preferiti l'antilope
E il il le il pitone
Perché questo è un altro rischio
Non è più un rischio istituzionale come quello cui facevo riferimento prima uno sbilanciamento nel sistema c'è un rischio politico
E questo raggruppamento il modo con cui si è formato questo raggruppamento il programma che questo argomento si è dato mi dimostra che un rischio reale il rischio consiste nel
Ria una specie di assorbimento o risucchia mento
Della componente liberaldemocratica o dei genuini liberali nella parte destra dello schieramento che attualmente che nel ventisette ventotto di marzo aveva vinto le elezioni
Era la metafora appunto dell'antilope del del povero antilope liberale o liberaldemocratico che si fa risucchiare o che si fa a volgere le spire del pitone
Che il titolo di destra
Non voglio sollevare non voglio sollevare nessuna obiezione di principio nei confronti della destra dell'attuale destra men che mai sulle però pregiudiziali antifasciste o antidemocratiche o cose di questo genere
Accredito da destra di una piena legittimità costituzionale e politica
Accredito la destra di una piena rappresentatività democratica e dei valori democratici solo che vorrei richiamare
La
Circostanza che si può essere liberali e conservatori
E si può essere liberali e riformatori
Io credo
Io credo che il pericolo che sta di fronte ai liberaldemocratici oggi a quelli che sono qui presente che si riconoscono in quei dieci punti è proprio quello di diventare con rimanere liberali ma di diventare conservatori e invece credo che occorra riaffermare una innovazione profonda che si deve essere liberali ma soprattutto riformatori in particolare quei cinque punti
Secondi cinque punti che ho visto ha fermato in quel documento credo che sarebbero quelli o dovrebbero essere quelle per affermare un'identità autenticamente liberale io liberista ovviamente e riformatrice
Chiudo da ultimo con raccomandazione ho detto che auspico il principio maggioritario anzi ne auspico il rafforzamento
Credo che questo principio sia passato e la maggior parte del dei cittadini il principio maggioritario e anche un principio che a me piace molto ma devo riconoscere se talvolta ingiusto
Nel senso che possono accadere sentivo prima quello che diceva Sacconi può cadere che ci sono dei cittadini che o trovandosi per formazione per cultura per tradizione e per storia in posizioni di cerniera
Non si sentono completamente rappresentati né da una parte né dall'altra
Questo è vero
Occorrerà molto tempo
Non basteranno soltanto i pochi anni affinché ci sia un processo di omogeneità sia dal nulla un lato dello schieramento e dall'altro
Raccomando però a tutti liberaldemocratici sia che si trovino da una parte e dall'altra sia che si trovino a cavallo
Di non farsi prendere dalla sindrome di Magni che non voleva essere o che non sapeva essere primo e non sapeva essere secondo che correva sempre per il terzo posto e che quasi mai vinceva grazie
Credo che siccome non tutti sono costituiscono desta Fiorenzo Magni che peraltro di un'Italia l'aveva anche vinto non so se
Vorrei ricordarlo appunto per chi non è esperto del sport delle due ruote
Colgo l'occasione per salutare l'onorevole Marianna Li Calzi che è stata sottosegretario all'interno del governo Berlusconi che ho intravisto che non abbiamo nemici contro quindi mi scuso anche con chi non avete non riconosco i quattro colleghi miei giornalisti
Che sono stati molto impegnati nelle battaglie per la libertà e sono Pier Luisa Bianco ex direttore dell'Indipendente
Un'altra delle persone e curate dalla Rai che insomma non commenta la RAI ecco azienda cui credo che affido alla alla come si poteva la coscienza dei singoli il commento su che cosa sia la RAI
Come
No scusi
Le sue bene vado avanti esclude prete per vado avanti e poi il il saluto Oliviero Beha e saluto Piero Vigorelli direttore della TGR colgo anche l'occasione invitare per ricordare che al all'ingresso e possibile iscriversi alla partito radicale
E la solita quota di un caffè al giorno indubbiamente il partito radicale che più lo sforzo economico lo merita
A combattuto in anni per tutte le battaglie liberali riformatrice radicali e ricordo anche che il partito radicale non obbligano vincola nessuno ha condividere tutte le iniziative che prende si può condividerle anche soltanto in parte ed essere radicali lo stesso
Questa infatti ha visto
Do la parola a conclusione di queste relazioni iniziali a Saverio Vertone
Ringrazio anch'io di essere stato invitato e mi scuso per la voce sono influenzato non sono in condizioni di salute ottime sono venuto lo stesso proprio perché mi interessava moltissimo partecipare a questa manifestazione che ritengo di un'importanza decisiva collocata su un crinale
Molto interessante non solo molto interessante drammatico del nostro sviluppo civile
Ora qui abbiamo sentito osservazioni intelligenti acute penetranti illuminanti sulle ragioni diciamo etiche economiche costituzionali del liberalismo io che non sono né un costituzionalista né un professore di economia neppure un professore di etica
Vorrei attenermi ha una visione forse più approssimativa ma che tenga insieme tutte queste cose
E che cerchi di collegarle ha un'esperienza storica particolarmente infelice
Perché ha caratterizzato di cento quarant'anni di storia unitaria di questo Paese
Perché credo che noi siamo per la prima volta in condizioni di decidere il nostro destino dopo averlo subito per cento trenta o quaranta ne sono fatto i calcoli mentre venivo al podio
Credo che siano dal centro nel mille nove ottocentosessanta sono dei centotrenta
Centotrentacinque centotrentasei bene allora in questi centotrentacinque anni noi abbiamo realizzato l'unità nazionale avuto esperienze di governo diversissime persino il fascismo la guerra due
E poi cinquant'anni di dopo guerra
In tutte queste esperienze noi siamo stati trascinati da qualcosa che stress scavalcava la volontà la somma delle volontà personale del popolo italiano e che in qualche modo lo obbligava una deriva un po'inconsapevole un po'tragica a volte Comi comoda è forse troppo comoda come quella degli ultimi anni in questo momento i sessanta o quanti sono milioni di italiani si trovano di fronte per la prima volta dall'unificazione al compito alla responsabilità gravissimo e quindi tale da destare inquietudine chiunque di decidere il loro destino
Non credo che fosse mai così chiaro neppure durante la guerra neppure nel dopoguerra nel neppure nel quarantotto
Che sta alla scelta che milioni di persone faranno in questi mesi
Decidere il destino dei prossimi cinquant'anni o anche meno non lo so ma insomma una fetta importante della nostra storia futura vere la storia che noi ci siamo lasciati alle spalle e una storia molto infelice non è come la storia francese inglese
Persino quella tedesca al con la sua enorme drammaticità e meno confusa di queste
Questa infelici stima storie ha lasciato in eredità questo Paese divise cose che altrove sono costituzionalmente unite
Cioè la democrazia col sentimento nazionale l'efficienza con la solidarietà collettiva la libertà con la democrazia
Sono tutte cose che la chiesa séparé il invece a qui da noi
Si è sovrapposta o contrapposta allo stato là dove altrove distinta dallo Stato quindi ha unito cose che non doveva unire o sovrapposto o confuso mescolato e diviso cose che dovevano rimanere uniti
Fino a che punto in questa drammatica eredità della storia che ci ci ha permesso di essere non soltanto nazionali ma nazionalisti
Perdendo in cui mentre perdevamo la democrazia
E non soltanto democratici ma demagogici mentre perdevamo persino il senso della identità nazionale e della storia nazionale ecco
A che cosa si debba e cause possono essere molti signor credo che qui sta il legame tra la storia la cultura liberale si deve ragioni economiche complesse ma si deve anche alla mancanza nella psicologia diffuse e quindi nella cultura politica di questo Paese di una logica del distinzione
Nella logica che con che ci obbliga a sapere che una cosa non può essere nello stesso tempo il suo posto che un gatto non è un cane e non è un cane non è un coniglio per rimanere nelle metafore animalesche di cui ci ha parlato terre
Invece noi siamo vissuti per un'eredità io non mi sento a arrischiare l'ipotesi che sia legata alla particolare versione della Controriforma che abbiamo avuto in Italia una logica dell'indistinzione
Tutto può essere il contrario di tutto Dossetti in questo caso che ormai è l'uomo più a sinistra d'Italia molto più a sinistra di ma molto più a sinistra di Bertinotti Dossetti è radicale
Rivoluzionario che non c'è più neppure nel Rifondazione Comunista
Confonde la previdenza sociale dell'edicola provvidenze questo lo faceva anche De Mita
E e e La Pira e l'abbiamo fatto fino a qualche anno fa qui come
Anche il professor Brunetta ci ha spiegato con grande lucidità e chi e capacità di comunicazione
Che noi da vent'anni sapevamo qualche le cose da fare per risolvere i problemi delle pensioni
Ma mi volete spiegare perché sapendo la gravità di questa situazione conoscendo la fino in fondo e sapendo anche quali erano le cose da fare per scongiurare i rischi di una catastrofe non si sono fatte
Ci sarà una ragione perché qui entra in gioco l'istinto di conservazione se io so che se vado avanti così a un certo punto finirò in un baratro
E se non mi fermo sono suicida o scemo non lo so ma ho Dutto e due le cose insieme
Vorrei che moglie ecco a
Prego di non interrompere non sono dialoghi
Sì sì sì borghese insomma che se credo di essere soprattutto scemo se sapendo che c'è un burrone alla fine della strada invece di frenare continua indi in indisturbato a del dirigermi verso questo salto
Permise di avete letto le dichiarazioni che ha fatto Prodi appena designato ad abitare il polo di sinistra avete vecchi detto cosa dice a proposito delle dei problemi finanziari gravissimi di questo Paese come si risolvono
A senza crudeltà sociale senza affrontare a fondo il tema delle pensioni con l'utilizzo dei beni culturali il turismo e non so quale altra queste queste sono le ricette che questo grande economista prestato alla politica come diceva
Morra questo grande professore o questo grande politico prestato l'università offre al Paese in un momento di questo genere ma questo è un difetto diciamo periti prima ancora che politico un difetto logico
E e quindi psicologico cioè noi non siamo abituati a considerare i problemi sulla base dei dilemmi auto auto o questo o quello se si fa questo si arriva a questo risultato se non si fa si arriva quest'altro risultato
Perché abbiamo come dire goduto dell'imbottitura psicologica della felpa dei materassi che la visione cattolica della vita ci ha costruito attorno per tanti anni alla mente
E poi anche attraverso la di l'abitazione del futuro intorno alle nostre
Ditte individuali dei nostri bilanci familiari a spese del bilancio dello Stato sostanza cosa che ecco che colse cos'ha consentito questa questa in mostruosa
Capacità di rinviare i problemi se non questa logica dell'indistinzione ma a che punto siamo noi oggi
Questa logica dell'indistinzione era fondata sulla presenza di un grande partito centrale che aveva in sé le spinte
Opposte le componeva a volte le sommava creando leggi risolve gli inapplicabile a volte le azzerata
è questo partito era la Democrazia Cristiana B
E come e come poteva fare come poteva continuare a guidare questo Paese sotto le spinte della sinistra e della sua parte conservatrice se non attraverso una tecnica sola fondamentale il rinvio
Tutto ciò che doveva essere deciso e che però contro provocava come dire la ferita di una scelta veniva rinviato
E quindi buttato in una discarica dove troviamo le tensioni dei il debito pubblico lo sfacelo delle città che non sono più amministrate da vent'anni e abbiamo le città in condizioni peggiori del non dell'Europa e del Mediterraneo
Ecco così via tutto il resto con quella cultura che alla fine doveva adeguarsi a questa patina opaca e tortuosa e che praticamente si è ridotta alla
Come dire Aldo Aldo alla balbuzie quotidiana dei giornali dalle chiacchiere della televisione
Bene una cosa che ci ha ricordato con straordinaria
Efficace il professor Brunetta è che noi oggi siamo nella discarica in cui inventivi e i governi consociativi hanno rinviato i problemi per tanti anni
Quindi non c'è più un posto dove scaricare ancora i propri siamo già nella discarica laddove sono state accumulate le immondizie di venti trenta anni di malgoverno
Ecco quello che richiede e che impone ci suggerisce e che spinge nell'opinione pubblica fortissimamente
Per grazie sì perché le loro la gola
Ammalato
Perché spinge verso il liberalismo pur non avendo questo Paese una tradizione liberale che perché nell'opinione pubblica negli elettori e passato prima ancora che negli eletti questo sillogismo se non usciamo di qui questa volta ci rimettiamo le tesi
E il questa sensazione di pericolo
Come sempre acuisce l'intelligenza quando non la spegne completamente come invece è avvenuto per alcuni eletti e è obbligata aprire gli occhi queste sono le premesse sociali direi collettive su cui può riposare una cultura liberale oggi in Italia la paura e quindi la la lama dell'intelligenza che distingue quello che si deve fare per non cadere in un burrone
Credo che questa sia una visione un po'come dire materiale un po'poco elevata del del problema del nostro liberalismo ma credo molto che liberalismo sia legato a queste cose non credo per esempio come diceva Croce che ci possa essere una religione della libertà
Questa è una
è una forma formula che mi ha sempre lasciato sospettoso una cosa che credo possa essere stata scritto o pensato detta soltanto nell'Europa continentale influenzata dall'idealismo tedesco in tutto
In cui tutto diventa come dire un problema di de che
Volano sui grandi venti delle
Pianure a mezz'aria non toccano mai terra no io credo che liberalismo vero credo sia nato
Quindi in Inghilterra nel Paese anglosassoni proprio divenendo dalle esperienze quotidiane soprattutto dalla paura io sono convinto che un grande il padre del liberalismo delle esperienze liberali che poi hanno
Influenzato alle teorie non è no che le ha veste appunto ai box
Cobas che ha che ha di che è vissuto in un'epoca di guerre civili terribili
E che ha gettato le basi col suo pessimismo sulle qualità umane di tutti i migliori ismi sociali istituzionali e politici della storia perché come dire rovesciato in anticipo rispetto al rosso il giudizio sulla natura omelette rosso l'uomo è buono la società e lo Stato sono cattivi quindi c'è una professione originaria ecco che
Dario catastrofico che si sono avuti in questi due secoli Hawks dice l'uomo è cattivo la Società per quanto imperfette lo Stato per quanto cattivo persino le detta lo migliore ESS perché sono migliorati
E quindi voglio dire se non ho
Volato alto sulle ideali della della libertà io ho cercato di cogliere le radici di questo sviluppo di una cultura liberale nell'esperienze quotidiane drammatica di questo paese che ha dietro le spalle una storia molto anomale e infelice
Perché mi sembra che sia più sicuro coglie trovarle dei sassi negli sterpi nel terreno arido o eccessivamente fangoso della vita quotidiana che nelle nubi dei grandi ideali
Con l'intervento di Saverio Vertone si concludono le relazioni introduttive dei nostri ospiti adesso do la parola ad alcuni dei parlamentari dei coordinatori del movimento intergruppo che hanno chiesto la parola
Cercando di essere liberale tollerante come presidente cercherò di darla non tanto in ordine di iscrizione quanto in ordine gli impegni
E quindi dando pre dando la precedenza a coloro che dovranno andarsene questa mattina per cui invito al palco come primo interventi intervento quella dell'onorevole Savarese
Grazie
Devo dire che come sempre parlare
Da politico dopo delle relazioni così brillanti così compiute come quelle di Brunetta come quella di Bertone quella di Pera quella di Morra
è difficile ma devo dire che la nostra testimonianza qui è quella di politici di parlamentari
Che all'interno di un Parlamento e all'interno di forze politiche magari diverse ritengono che questo Stato abbia bisogno di una riforma forte in senso liberale
E quindi dieci punti di documento dieci punti
Totalmente condivisibili dieci punti che vogliono portarci a uno Stato in cui ci sia meno Stato e più libertà
Libertà di scegliere libertà di decidere libertà di decidere come gestire la nostra vita nostri risparmi
Il nostro la nostra salute le nostre pensioni
E allora è chiaro che c'è qualcosa però Fuccaro Elio sulla quale dissento e dissento dall'inizio del documento
Quando si dice che questo è un sistema bipolare
Ho chissà un domani anche bipartitico non lo so ma oggi è bipolare
E nella democrazia dell'alternanza in un sistema bipolare diciamo che ci sarà l'alternanza fra i conservatori e riformisti bene dobbiamo però puntualizzare una cosa
Che oggi i conservatori sono a sinistra la conservazione e la sinistra
Perché noi
S'va be'allora siamo assolutamente d'accordo la conservazione e a sinistra
Perché il tentativo di restaurazione del consociativismo il tentativo che sta dietro alla candidatura di Romano Prodi a guidare questo schieramento cosiddetto di centro sinistra ricordato Morra
Molto meglio di me Prodi presidente dell'IRI per decisione nomina di De Mita
Prodi che doveva regalare la smetta a De Benedetti Prodi che ha regalato l'Alfa Romeo Danielli
Bene
Questa è la proposta politica della sinistra la proposta politica
Del ritorno alle consorterie di partito la proposta politica nella quale le scelte non venivano fatte come dovrebbero essere fatte in Parlamento
Ho per carità la democrazia plebiscitaria la democrazia della deriva dalla gente con le elezioni ma le scelte venivano fatte a Nusco
Bene io credo che questo non se lo augura nessuno in questo Paese noi
Abbiamo vissuto come seggio Casimo al Totocalcio non si giocava mai né l'uno né il due sempre sull'X sempre sul pareggio diceva professor Vertone con un'espressione molto felice che c'era la politica del rinvio
La politica del non decidere di questo grande centro che ha svergogna atto l'intuizione di Sturzo e De Gasperi ai quali credo che tutti noi noi giovani soprattutto dobbiamo molto perché se viviamo in un Paese libero lo dobbiamo alla memoria la storia di persone come Sturzo e De Gasperi ma alla fine si erano ridotti
A usare il loro simbolo dici e a doverlo cambiare perché dici era diventato sinonimo di delinquenza e corruzione non più democrazia cristiana
E oggi ci riprovano ci hanno riprovato con questo PPI che io ho chiamato partito pendolare in questo assurdo disegno di ricomposizione di un centro che non ha ragione di esistere in un sistema maggioritario perché come filosofi della politica ci insegna no in un sistema maggioritario bipolare o bipartitico come si augura Pannella non lo so forse fra dieci anni vent'anni così sarà
E la destra che si modera verso il centro e della sinistra che si modella verso il centro e vince quello che riesce a prospettare una posizione politica una proposta economica che sia soddisfacente
Bene questo è il disegno
Grande che abbiamo quello di fare dell'Italia una democrazia compiuta di fare dell'Italia un Paese veramente liberale
E allora spacchiamo questo centro perché per fare dell'Italia un Paese liberale dobbiamo spaccare questo finto centro
Non dobbiamo avere paura di coniugare liberalismo con socialità io non sono un filosofo ma mi ricordo repliche e il liberalismo sociale e credo che
Una
Un intergruppo una forza come Forza Italia partito del quale solo deputato
Debba guardare
All'interno del Polo della libertà con attenzione alla possibilità di coniugare la socialità che è una cosa ben diversa dall'assistenzialismo con liberismo quindi con un programma economico concreto fattivo attivo che però non dimentichi
Quei principi che sono alla base non solo della nostra Costituzione e quello che bisognerà rivedere della nostra Costituzione ma la base poi di quella coscienza cristiana
Di quell'umanesimo cattolico che permea questo nostro Paese credo che proprio da questo il Popolo della Libertà nel quale l'intergruppo liberale a il dovere il cui la necessità ho finito
Ha il dovere e la necessità di rappresentare le istanze liberali bene questo sarà il nostro compito è la nostra battaglia nel Polo della Libertà grazie
La parola all'onorevole Alessandro venuti un altro dei volti no pm in questi primi mesi di politica del ecco le attività del Polo della libertà
Ambiziosa
Reggio sarò veramente telegrafico anch'io gli volevo spendere soltanto una riflessione brevissima
Per essere un po'in onda con le cose che diceva Saverio Vertone un po'pessimista cioè sull'onda di Hobbes piuttosto che di lusso
E credo che se noi vogliamo capire perché le cose che sembrano così logiche come ci sono apparse logiche questa mattina ma non sono così facilmente realizzabili
Perché c'è qualche nodo nel ragionamento che non è poi così automatico
E ha bisogno comunque di essere puntualizzato un po'di più in quello strano incontro tra il luogo dell'inevitabile la scienza del possibile che a ragionare politico
Allora io devo dire che se lo è davvero stiamo traversando un passaggio dalla democrazia consociativa alla democrazia competitiva
Va be'noi dobbiamo chiederci perché non riusciamo a sciogliere un nodo come quello delle pensioni
In fondo cartone
C'ha detto una cosa semplice e precisa questa mattina
Ha scritto un bellissimo libro alcuni anni fa intitolato L'ultimo manicomio
Ecco perché noi non rimaniamo in questa aporia insolubile della politica come follia
Dobbiamo chiederci come si fa a passare come dice lui in una democrazia compiuta dal principio del piacere dei sogni irrealizzabili al principio di realtà delle strette come quello del nodo delle pensioni
Perché non riusciamo a risolvere in chiave di politica liberale liberista al problema delle pensioni
Chiedo della questione si è semplicissima
Perché anello che noi non possiamo ricorrere e non possiamo ricorrere come liberali alle misure che hanno percorso gli economisti monetarista i Chicago boys che hanno operato nel Cile di Pinochet ce mettendo i carri armati agli angoli delle strade e sospendendo il problema del consenso nella formazione della volontà democratica
Rischia di avere ragione Vertone quando dice che l'unico sentimento profondo al quale fare appello sul piano delle motivazioni per fare passare ragionamenti liberali liberisti nell'economia di massa come quella delle pensioni e la paura
Ma attenzione perché è il ragionamento della paura che effettivamente l'unico che può essere vocato per dire alla gente che da domani dovrà guadagnare di meno invece guadagnare di più perché guadagnando di più rischia di non guadagnare più nulla
Questo ragionamento rischia di collidere con un'altra questione che in questo momento è centrale che anche questo a che vedere con la psicologia di massa quei principi di piaceri con i principi di realtà e anche con i manicomi che il problema dell'informazione
Il problema dell'informazione attraverso il quale si formano quelle pulsioni quelle tensioni collettive quelle formazioni di idee di coscienze
Che sono alla base di quella che noi chiamiamo opinione pubblica che un po'il culto movida la nostra democrazia attuale che oggi noi cerchiamo di sondare con i sondaggi di esplorare con
Questi strumenti come dire un po'mitologici un po'mitici ma i quali tutti ci affidiamo
Perché si scontra perché l'informazione è a tutt'oggi larghissimamente appannaggio di quell'oligarchia consociativa diffusa
Che non ha bisogno di una democrazia dell'alternanza di una democrazia bipolare
Perché è un sistema non apro ditemi perché fosse meglio che ragioniamo invece che applaudire perché non l'abbiamo ancora una via d'uscita da questa l'aporia ahimè
Perché questo ricalchi a che l'oligarchia dei De Benedetti Dorigatti e degli Agnelli l'oligarchia della Ternana mica bisogno della democrazia liberale dell'alternanza
Queste dico una borghesia classe dirigente vera
Questa è una pseudo borghesia feudale che ha bisogno di uno Stato né un feudalesimo consociativo che ha bisogno dei soldi dello Stato per fare la finta innovazione tecnologica di Melfi
Che ha bisogno dei soldi dello Stato per la cassa integrazione che uno strumento obsoleto per socializzare le perdite e privatizzare gli utili e che non ha bisogno della democrazia liberale
E che quindi rischia di vedere schiacciata la nostra posizione forte sul piano delle idee ma debole sul piano del consenso in una forbice implacabile
Che avrà da una parte il consenso come direbbe De Mita sul problema dei ceti deboli e l'oligarchia dei fusa sul problema della classe dirigente
Allora noi dobbiamo essere attentissimi perché la nostra posizione che ha dalla se la ragione rischia di non avere dalla propria i numeri ed io credo che li ha avuti fino ad ora ma ne ha avuti grazie a un vero e proprio miracolo di partenogenesi politica che è riuscita a Silvio Berlusconi con un miracolo veramente l'anno passato
Ma che se va nei tempi lunghi i ragionamenti tradizionali nella politica tradizionale rischia d'avere questo Paese che si ricompatta nella palude dell'indistinto di cui parlava Vertone prima quella notte in cui tutti i gatti sono grigi
E nella quale non si sceglie perché scegliere più scomodo perché scegliere più difficile
Come ne usciamo allora non lo so non ho la sfera di cristallo e non lo so però facendo almeno in questa veste in questa sede non l'intellettuale ma tentando di fare il cittadino prestato alla politica devo proporre un'ipotesi io credo che questa per ipotesi la si rintraccia almeno in questo momento in questo passaggio storico in questa forca caudina in questa strettoia in questa gola in cui facciamo la nostra battaglia di liberali oggi hic et nunc
Lo rintracciamo sul terreno della regolamentazione dell'informazione
Sembra paradossale che lo dica tra virgolette un berlusconiano
Invece credo che sia proprio così
Ciò credo che se noi non porteremo la discussione e si inaugura credo domani e dopodomani la commissione parlamentare voluta con un blitz da Irene Pivetti e porteremo in quella sede questa battaglia
Se non vedremo il problema globale dell'informazione includendo carta stampata giornali preparate bene non si può gestire all'informazione soltanto con la battaglia sulle televisioni
Perché i giornali sono quelli nei quali si sedimentano davvero le opinioni
Non si può fare una battaglia liberale liberista senza avere dalla nostra parte un grande quotidiano consentite ma questo è un tema che però non può essere affrontato in termini astratti
E non può essere affrontato soltanto in una sede politica ma richiede però di un ragionamento che abbia dalla propria consentitemelo chiudendo in una forma tutt'altro che trionfalistica ma problematica il pessimismo della ragione ma l'ottimismo della volontà
E se noi non riusciremo in questo modo a spezzare questo consenso che rischia di convergere sulla faccia paciosa di Prodi
Che mi consenta di nuovo le oligarchie di alimentare i propri passivi reali e la propria non competitività sui mercati internazionali
Con i denari dei contribuenti che invece ancora producono ricchezza vera attraverso un'economia diffusa del Paese che fondamentalmente sana
E saldi dall'altra parte invece gli interessi dei ceti popolari che vedono minacciate le loro condizioni materiale di interesse da misure che almeno nell'immediato sembrano danneggiarli beh amici liberali liberisti libertari io credo che rischieremmo di perdere la nostra irripetibile occasione storica
Grazie all'onorevole Brutti
Invitò tutti coloro che sono in sala non lasciare la sala perché non è affatto concluso questo nostro primo incontro sono ancora degli interventi
Com
Va be'non hai queste non sono interruzione non rispondo non è un dialogo non sono interruzioni si possono parlare in mille modi si iscrive a parlare le diamo la parola comunque il
Il il avvenuto appunto che è suggestiva ma è una risposta perché mi pare che lo dell'obiezione sulla puntano già introdotti nessuna risposta non è sulla risposta noi dialoghiamo
Pugni chiusi e sicuramente interverrà anche l'onorevole Marco Pannella comunque adesso per rimettere
Rimettere un certo ordine dei nostri interventi
Do la parola all'onorevole Malan è che uno dei nostri coordinatori del gruppo dei federalisti e dei liberaldemocratici a nome di questo gruppo il loro capogruppo che l'onorevole Furio cubetti ci ha mandato un
Messaggio molto cortese in cui sottolinea come il gru il questa manifestazione sia essenziale per un passaggio definitivo dalla prima alla seconda Repubblica la parola l'onorevole malanno
Come la maggior parte Dinoi parlamentare che abbiamo dato vita a questo intergruppo per la riforma liberale io sono stato eletto per la prima volta il ventisette marzo scorso nel Parlamento
E per noi che fino a un anno fa ci occupavamo d'altro che di politica almeno nella maggior parte del tempo è particolarmente facile ricordare che la gente chiede a noi
Non battaglie inconcludenti non continue diatribe ma fatti concreti chiede di risolvere problemi chiede di fare in modo di poter guardare con maggior fiducia al futuro proprio e a quella dei propri figli
Per questo abbiamo dato vita a questa iniziativa ponendo non soltanto in primo piano gli ideali di libertà e democrazia ma anche ponendo dieci punti molto concreti
Di questi dieci punti morì sottolinearne uno in particolare che mi è molto caro per la mia provenienza politica c'è il federalismo
Federalismo che è un obiettivo molto concreto
Che è stato però purtroppo inflazionato e trasformato in uno slogan in uno specchietto per le allodole proprio da chi ne aveva fatto la sua bandiera
Il federalismo che qui proponiamo però è un federalismo ripeto concreto un federalismo che vuol dire portare le decisioni più vicine ai cittadini vuol dire meno burocrazia e più trasparenza nelle decisioni vuol dire per il cittadino maggiore possibilità di decidere il proprio il proprio futuro al le proprie prendere le decisioni che riguardano la sua comunità locale
Vuol dire responsabilizzare gli amministratori locali obbligando chi si fa bello con le spese pazze le spese allegre a farsi carico anche di reperire il denaro necessario e questo sarebbe già un'enorme freno
Alle agli sprechi che hanno portato al disastro la finanza pubblica
Vuol dire
Contare su una un rafforzamento dell'Unione Europea per tutti quei problemi così ampi che persino per i quali persino la il livello nazionale è non è sufficiente ma d'altra parte vuol dire garantire all'ecco tutte le comunità locali la possibilità di amministrarsi di prendere decisioni al proprio interno secondo le proprie necessità e secondo la propria cultura e le proprie tradizioni
E vorrei qui ricordare che un grosso passo in questa direzione poteva essere fatto stava per essere fatto in questa legislatura quando venne portato in aula
La proposta di modificare l'articolo centoventidue della Costituzione e dar modo ad ogni regione di darsi la propria legge elettorale e anche il proprio ordinamento questa proposta ebbe il sostegno delle direi delle attuali forze del Polo della libertà e perciò di Forza Italia dell'accento che sarà democratica di Alleanza Nazionale
Ebbene invece voto contrario del PDS e del Partito popolare
Ed ebbe anche a sorpresa al voto contrario proprio della lega nord salvo alcuni deputati dissenzienti già allora e tra questi alcuni deputati c'eravamo noi che poi demo dato vita a questo gruppo di federalisti e liberaldemocratici
Ebbene successe così che la Procura proposta che doveva stare a cuore particolarmente a una forza politica ma che comunque era nel programma del Polo non passò diciamo così per incomprensione forse c'era un disegno molto peggiore prima perché forse Umberto Bossi non voleva che passa su una proposta federalista con l'attuale maggioranza perché aveva già in programma di farla fuori
Quello che qui vogliamo qui fare al di là di questo spunto polemico che però devo dire mi brucia
Vogliamo invece evitare che nella prossima legislatura succedono questi problemi vogliamo mettere un programma molto chiaro molto concreta di modo che gli elettori sappiano molto bene perché cosa voteranno la prossima volta e noi che speriamo di essere di essere letti per portare a compimento questo ambizioso programma sappiamo molto bene che cosa dobbiamo fare come dobbiamo farlo di modo da rispondere adeguatamente le aspettative dei cittadini grazie
Grazie Lucio volevo un attimo fa il punto la situazione degli iscritti a parlare per darci anche dei tempi per capire qual è la situazione
Noi e adesso sono circa le dodici e venticinque abbiamo previsto l'intervento di Marco Pannella alle una e poi le conclusioni e le mie conclusioni che saranno molto grevi una decina di minuti per fare il punto dei lavori della mattinata che è una mattinata di lavoro quindi anche pesante correlazione che possono praticare mi rendo conto anche del fatto che c'è un certa andirivieni tra i sedili i corridori però vorrei pregare veramente tutti di a bere un po'di pazienza perché qua si tratta di costruire quella politica che voi ci viene alle volte rimproverata non siamo capaci
Di realizzare in Parlamento credo non per colpa nostra di la verità ma questo tentativo di organizzazione
Credo che vada in sé valorizzato
E gli iscritti a parlare sono adesso li leggo nell'ordine Emilio scusate Gigi De Marchi Carla Rossi Peppino Calderisi Ottavio lavaggi e Soči Massidda esteri più diverse prima di Marco Pannella non credo di aver dimenticato altri io vorrei chiedere e Baresi però abbiamo con lui un patto rispetto ai tempi ma anche per gli altri e qui vorrei però dato che ho visto in aula in questa serie C anche Pia Luisa Bianco io vorrei invitare Pia Luisa Bianco per qualche minuto a fare un breve intervento
Allora
Vorrei chiedere in particolare ai coordinatori senza voce Pianese li ho mai ai microfoni però servono anche ad amplificare la mancanza di voce la televisione questo va bene
Dare voce a chi non riesce ad esprimere ai nostri microfoni terapia forse riusciranno a consentire in questa fase in cui anche tese senza voce
O vorrei chiedere coordinatori magari di stare un attimo in riserva se possibile chiedo non so che ancora deve parlare fra di voi Baresi e Massidda soltanto oppure di intervenire molto brevemente per cercare di valorizzare al meglio anche gli ospiti che porterà il saluto di associazioni
E che di conseguenza prometto di collaborare con noi nella realizzazione dei nostri destini tanto do la parola DG De Marchi per il suo intervento dice brillante e anche molto rapido nella nelle sue comunicazioni e quindi lo ringrazio anticipatamente
Allora mi sui insomma mi hanno definito brillante mi sento una grossa responsabilità
Allora quello che volevo dire erano essenzialmente due cose la prima questo programma che ci è stato proposto è molto bello però secondo me è una cornici
Quello che manca questo programma sono i contenuti specificamente i contenuti liberali
Cioè
Non possiamo credo caccia siamo realisti come sapete mi occupo anche di Psyco politica cioè di quelle forze profonde che stanno al di sotto dei movimenti ideologici e politici
Non possiamo credere che con una bella cornice strutturale noi risolviamo i problemi di questo Paese senno
Mettiamo in chiaro anche a quelle che sono le nostre ragioni ideali di lotta allora quello che ritengo essenziale che finalmente il liberalismo dica
Che siamo vissuti in una colossale mistificazione storica in questo secolo tra appunto un liberismo confiscato dai partiti conservatori e un progressismo confiscato dai partiti statalisti
Il liberalismo autentico vuole fare invece questa sintesi che è stata brutalmente spezzata dallo sviluppo storico
E creare quindi finalmente nove a sostituire a questo liberismo malato conformismo ET conservatorismo
Io a questo
Diciamo chiamiamolo progressismo che ahimè è una brutta parola ormai inquinata ma che storicamente degna questo progressismo malato di statalismo vuole rispetto a muoverci sostituire un liberismo liberale
Ecco in Italia noi rischiamo di ripiombare dopo questo miracolo che è stato giustamente celebrato del ventisette marzo
Rischiamo di ripiombare nell'eterno equivoco cioè rischiamo che il posto liberista sia monopolizzato dalle forze conservatrici perché il Polo
Progressista sia monopolizzato dalle forze stataliste allora che cosa possiamo fare secondo me chiarezza è molto semplice
Smetterla di adattarci a quella politica delle furberie felpate a cui accennava giustamente Saverio Vertone
Dire che cosa vogliamo fare e su questo trovare il consenso e avere la consapevolezza che siamo gli interpreti autentici
Della rivolta anti statalista
Proprio perché non è una rivolta conservatrice la tragedia storica europea è stata che i ceti produttivi per natura innovatori perché non possono essere produttivi se non hanno una carica
Di fiducia in se stessi di libertà individuale e sono mantenuti
Liberali dalle condizioni del mercato sono mantenuti innovatori perché se non sono innovatori vanno fuori mercato
Questi centri produttivi sono con noi anche se da una parte i vecchi partiti conservatori dall'altra i vecchi partiti sei auto progressisti e pseudo rivoluzionari
Ce li hanno costantemente confiscati la prova c'è è netto e la fornisco tra l'altro mi pare un po'di pubblicità editoriale in un libro che esce tra quindici giorni il manifesto dei liberisti pubblicato dalla Laurus questa nuova editrice che dinamica che ha pubblicato anche il libro di Di Pietro e bene
La prova è lì dentro mi sono preso la briga di guardare i sondaggi d'opinione anglo americani durante la grande ondata reaganiana e thatcheriana dell'Inghilterra e degli Stati Uniti avvenne in quel decennio in quel dodicenne mio
L'opinione pubblica americana e inglese si è fortemente spostata a sinistra su tutti i diritti umani e civili allora che cosa vuol dire questo spendiamo circa vuol dire che questi ceti produttivi sono hanno votato conservatore per disperazione perché solo nel partito conservatore trovavano la difesa dei loro strategie i primi interessi economici
Che venivano sistematicamente sacrificati da una sinistra burocratica appunto alla sola vera classe parassitaria di questo secolo la burocrazia ebbene questo noi dobbiamo sapere di essere gli autentici interpreti di questa rivoluzione
E quando io vedo Berlusconi di cui non sia chiaro non voglio solo certo sottovalutare l'immensa importanza
E e la qualità carismatica della sua leadership al contrario penso che sia il grande giusto leader per questo movimento ma quando lo vedo privilegiare le alleanze con l'integralismo cattolico e dire che il SISDE come oggi si legge sul Messaggero che lui si accorderà anzitutto con Buttiglione
E poi poi insieme con discuterà con il coordinamento eh no per i bambini a questo punto dobbiamo avere la forza di condizionare questo nostro leader e dire che prima di tutto la vittoria del ventisette marzo non è stata una vittoria dell'integralismo cattolico al contrario è stata una grande vittoria liberale
E se non sia consapevolezza di cresta allora non si è capito niente degli sviluppi di queste piante
Cosa è stata la vittoria del ventisette marzo
è stata la vittoria di forze che le gerarchie vaticane avevano osteggiato apertamente ed è stata la sconfitta di forze che le gerarchie vaticane avevano apertamente sostenuto è stata la dimostrazione
Che la massa popolare italiane gran la massa dei ceti produttivi che sono il novanta per cento dell'elettorato ebbene questa massa sei Nesta raffredda delle implicazioni vaticana in campo politico il che non significa che non è religiosa non significa che non è credente al contrario
Proprio perché credente non vuole un'intrusione del Vaticano nella vita politica
E questo è stato il significato di quella vittoria del Polo delle Libertà
Nonostante le indicazioni del Vaticano hanno vinto i partiti che rappresentavano le forze liberiste e le forze liberale a questo punto io dico
Basta con questa eterna mancanza di consapevolezza da parte di molti liberali della loro forza potenziale quindi io spero e adesso chiuso che nei prossimi sviluppi
Del di questo splendido coordinamento dei parlamentari liberali ci sarà questa consapevolezza che al contrario nessuno si augura certo l'uscita dei cattolici dalla vita politica al contrario CCP ha dato una brillante dimostrazione che si può fare
Perfettamente lavoro politico costruttivo in un blocco liberale però accidenti non possiamo più subordinare
Le nostre scelte di liberali
E i diritti umani che difendiamo a tutti i livelli alli condizionamenti di una gerarchia che tra l'altro è stata ahimè complice è inutile che lo neghiamo di un regime che ha portato l'Italia alla bancarotta
Ancorché posso chiudere perché se no logo troppo spazio ma come voi avete visto volevo avere una posizione chiara perché dalla chiarezza buonasera il nostro successe grazie
C'è una brevissima comunicazione di servizio l'avvocato apparenti è pregato di telefonare urgentemente a casa alla moglie do la parola a Carla ecco a Carla Rossi il nome del Pilar segretaria del kora che l'associazione
Radicale degli antiproibizionisti
Grazie
Io porto qui il saluto del Cora e
Cora
Vuol dire letteralmente le coordinamento radicale antiproibizionista voglio ricordare che ha tra i suoi fondatori e primi segretari Marco Taradash e quindi legame con queste intergruppo anche a livello personale è abbastanza stretto naturalmente come neo segretario del Cora solo da sei giorni devo ringraziare Marco Taradash per il lavoro che all'inizio ha svolto Luís all'interno del cobra
E
Il Cora Astra dato che abbiamo anche problemi di informazione attorno alle iniziative radicali percorre in particolare un minimo di presentazione
Penso che sia dovuta il Cora che appunto è coordinamento radicale antiproibizionista un'associazione del partito radicale che ha tra i suoi fini quello di modificare in senso anti predizioni esca la legislazione sulle droghe nel nostro Paese
Ma il kora come il partito radicale si rifonda ogni anno
E anzi vorrei ricordare come ha ricordato prima giustamente Fabrizio Del Noce allo stesso tavolo in cui ci si può iscrivere al partito radicale ci si può naturalmente scrive anche ancora e si può anche prendere visione della documentazione del Cora che è stata prodotta in questi anni di analisi di studio a proposito del problema della legislazione sulla droga e sulle tossicodipendenze
E i principi in che
Informano questi nostri obiettivi chiamiamoli a lungo termine anche se naturalmente vorremmo ottenere tutto subito
Sono l'idea che proibire non risolve i problemi
E questo è facile
Da verificare tutti possono rifarsi al discorso del proibizionismo sull'arco nella neve e nel negli Stati Uniti
Ma molto più decentemente basta pensare altre edizioni Isma'sul pesce crudo che non ha per niente arrestato l'epidemia di colera a Bari cioè se mai sono state le campagne di informazione
E anche il fatto che le epidemie comunque finiscono anche da sole al momento che finisce la popolazione a rischio di epidemia
Anche l'epidemia di morbillo ogni anno si sviluppa e poi finisce anche senza prendere nessuna particolari precauzioni
Questo come presentazione degli obiettivi del Cora quindi dicevo il coro ogni anno si diffonde ogni anno a degli obiettivi relativi a quell'anno
E su questi obiettivi in particolare su quelli del novantacinque tanto per riempire la cornice di cui parlava il presidente oratore vorrei chiamare anche l'attenzione dell'intergruppo
Come intergruppo e dei singoli aderenti all'Intergruppo fra cui vorrei ricordare c'è anche il presidente del Cora Tiziana Maiolo quindi un ulteriore legame con l'intergruppo vorrei appunto chiamare all'impegno
E
Tanto per dare un quadro più dalle spettatrici Diana devo dire che ancora non siamo servi mi ami aderito all'intergruppo perché c'è stato un po'di comunicazione confusa tra di noi ci auguriamo che aderisca comunque definitivamente quanto prima e in ogni caso il Presidente del Consiglio
Quindi questa comunque è un fatto
Vorrei i in ogni caso identificare alcuni obiettivi annuali direi percorra quindi che sono usciti dalla mozione del congresso di una settimana fa che si è tenuto come forse qualcuno saprà a San Patrignano
Su cui io credo che tutto l'intergruppo Possa impegnarsi e quindi dare un piccolo contenuto a quella cornice per esempio il primo punto
Parla di ottenere la rapida discussione delle proposte di legge di iniziativa popolare promosse dal kora per la legalizzazione della cannabis la somministrazione controllata dell'eroina
E la modifica della legge sull'aizza il punto recita la rapida discussione
Non l'approvazione naturalmente quindi quello che ne chiediamo come impegno è che ci si impegna a non affossare quindi un impegno se volete di trasparenza
Quindi che le proposte che sono in Parlamento e sono anche all'ordine del giorno delle commissioni vengano finalmente discusse io credo che qualunque parlamentare debba impegnarsi
Perché e quindi in particolare l'intergruppo liberale
Che ha nel nome questo nel nome liberale in qualche modo e anche negli obiettivi obiettivi di trasparenza di responsabilità e di libertà che certamente sono anche informatori di anche delle proposte di legge che giacciono al parlamento quindi su questo io mi sentirei di richiamare all'impegno tutto l'intergruppo in quanto tale
Naturalmente vorrei ricordare
Che il fatto che il Cora sì rifondi ogni anno
Fa parte diciamo di una tradizione radicale e che presuppone che possano essere i nostri compagni di viaggio anche persone che non condividono in pieno per esempio l'obiettivo statutario del Cora ma che magari condividono le battaglie di quell'anno e quindi per esempio che si scrivano ancora per i novantacinque persone che sono pronte a lavorare per esempio sull'obiettivo che dicevo prima ma anche su altri obiettivi quali per esempio
La conquista di disposizioni che sono
Questioni di libertà e di responsabilità
Che
Dovrebbero essere già state acquisite con il risultato referendario e che sono per esempio
Legate alla libertà terapeutici se terapeutica dei medici scusa preventiva della conclusione certamente finiva tra più persone Flora per esempio nel trattamento della tossicodipendenza quindi io naturalmente sono a disposizione di quanti interessati alle attività del corrente articolare agli obiettivi del novantacinque voglia no contribuire alle attività almeno del novantacinque anche se posso non condividere in tutto gli obiettivi statutari diciamo a medio e lungo termine
E concludo perché non voglio pari bare tempo agli altri
Quindi invito ancora ad avvicinarsi eventualmente al tavolo del partito radicale dove c'è anche il materiale del Cora per poi prendere visione quanto è stato di quanto è stato fatto di quanto è stato prodotto e anche delle proposte per il novantacinque e
Più a lungo termine grazie
Mentre saluto tra gli altri l'onorevole Stanzani l'onorevole Calleri il senatori Iannuzzi al senatore Fanfani che appunto la rinite alcuni colleghi di parlamentari che sono arrivati in questo momento
Credo che sia opportuno parlare anche di un tema che centrale nel nostro programma e che il problema della riforma elettorale
Per noi il mono turno Isma'e il il turno unico
E veramente e il maggioritario sono due punti su cui non intendiamo tradizione e non pensiamo che possono essere negoziabili
In nessun altro tipo di accordo politico che possa essere fatto sopra le spalle del Parlamento con accordi sotterranei e soprattutto per fare risorgere quella che la Prima Repubblica quello che il vecchio sistema dei partiti
Credo che abbiamo un deputato che su questi punti si è veramente battuto con estrema determinazione continua a battersi e a Luís do la parola l'onorevole Calderisi
Ha scritto scusa chiedo scusa onorevole Stanzani non l'avevo visto ma abbiamo
L'avevo già salutato chiedo scusa
Ah ecco
E la medicazione che non mi ha fatto riconoscere ricollega Stanzani
Ma io limito il mio intervento
Il limite al mio intervento alla questione di estrema attualità che a mio avviso
Anche il sistema gravità
Perché intorno a questa città tentando un grande imbroglio
L'imbroglio non solo di non farci votare per le elezioni politiche
Ma di determinare un ritorno al passato di far dimenticare italiani il voto del diciotto marzo delle del ventisette del diciotto aprile cosa degli novantatré del ventisette marzo dell'anno scorso di facile ma dimenticare il maggioritario e i suoi effetti e di farci tornare a votare per le regionali
Con un sistema proporzionale o prevalentemente proporzionale
Con tutto quello che questo comporterebbe con la possibilità poi di approvare questo sistema che vogliono introdurre per le regionali anche per le politiche
E questo grande imbroglio si sta tentando intorno a quello che il cosiddetto groviglio istituzionale delle date delle varie scadenze di elezioni regionali comunali provinciali degli stessi referendum e poi appunto anche delle eventuali elezioni politiche un groviglio di date di scadenze
E e intorno anche a quella che il paradosso del governo Dini un governo che è stato votato proprio da quelle forze progressisti popolari e lega che più hanno osteggiato Dini quando era ministro del Tesoro quando preparava la manovra economica provvedimenti sulle pensioni
Questi partiti hanno votato il governo Dini ma non hanno nessuna intenzione di attuare il programma Dini e la faccenda la vicenda da leggi attorale né una prima immediata invocabile dimostrazione
Cosa ha detto Dini
Alle Camere quando ha parlato di legge elettorale che uno dei quattro obiettivi per cui è sorto il governo Dini ha detto che per quanto riguarda la legge elettorale regionale bisogna fare una legge chi si avvicina a quella delle camere prezzo del Parlamento per dare uniformità i sistemi elettorali per garantire anzi favorire non garantire favorire la governabilità delle regioni
E ha parlato esplicitamente del fa riferimento alle indicazioni del referendum del diciotto aprile novantatré
Più chiari di così chiedo che non si possa essere questo significa inevitabilmente fare un sistema prevalentemente nominale proporzionate un nominale maggioritario si può discutere se la quota settantacinque o o qualcosa in più o in meno ma sicuramente un sistema prevalentemente uninominale maggioritario quindi basato sui collegi nominali
Quindi non solo corre il tempo per fare la legge entro febbraio ha detto Dini ma bisogna anche avere il tempo per evidentemente fare poi collegi uninominali quindi almeno altri quarantacinque giorni il che significa prevedere che per queste elezioni si possa votare
A giugno
Ecco ora accade che per il complesso groviglio delle nostre scadenze
Elettorali invece le leggi anche qui interpretate un po'in modo non proprio a mio avviso corretto facciano intendere che per il signor regionali si debba votare a tutti i costi entro il trenta di aprile le comunali e provinciali sono previste invece fra quindici maggio il quindici di giugno poi ci sono i referendum e e quindi che cosa sta venendo fuori sta venendo fuori che progressisti
I popolari e la lega vogliono impedire un accorpamento nona in autunno ma nello stesso mese di giugno di tutte queste scadenze
Regionali provinciali e comunali
Voglio a tutti i costi quindi mandare gli elettori a votare due tre quattro cinque volte perché se regionali facessimo doppio turno più le provinciali e comunali hanno già il doppio turno più il referendum anche senza politiche significherebbe mandare gli elettori in quaranta giorni andare cinque volte alle urne
E perché vogliono far questo perché vogliono votare per le Regionali subito ad aprile perché vogliono impedire di fare una legge basata sui collegi uninominali maggioritaria
Con la scusa che bisogna votare alla prima che non si può fare nessun accorpamento non un rinvio neanche l'accorpamento delle scadenze elettorali
Dicono non c'è tempo bisogna fare una legge come lista con le preferenze quindi non solo una legge per il settantacinque per cento proporzionale e per il venticinque per cento con un premio di maggioranza cioè esattamente il contrario del referendum delle sì della Camera
Qui non sono dovremo tenerci ancora vada proporzionale ma questa qualcosa aderente a quella prevalente il settantacinque ottanta per cento ci dovrebbe votare con liste di dimensioni delle province e con la preferenza
Significa Roma Milano Torino collegi di tre quattro milioni di elettori
Significa per un consigliere
Provinciale che diversamente da quelli dei Comuni può ambire a fare l'assessore magari l'assessore alla sanità della Lombardia del Lazio assessore attentati contano molto più di ministri lo sappiamo bene ecco ci possiamo immaginare cosa costerebbero queste campagne elettorali
Costerebbero miliardi
E credemmo di nuovo le basi della Tangentopoli
Questo è quello che tentano di mettere in atto niente accorpamento legge da fare subito senza collegi nominali legge prevalentemente proporzionale per votare subito per fare della scadenza del giornale una scadenza politica da votare con il sistema proporzionale ed è un sistema che poi pensano e Boglione tenta no di poter anche introdurre anche per la campagna questo è il disegno di cui bisogna essere innanzitutto consapevoli il mio intervento è innanzitutto questa comunicazione
Non dirò molte altre parole perché io credo che dovremo a partire dalla conoscenza di questa situazione di fatto
Capendo che Polo non ha la maggioranza perché evidentemente Rifondazione comunista poteva essere con noi su un'ipotesi di legge con collegi nominali a un turno ma evidentemente di fronte alla proporzionale al settantacinque per cento sceglie la proporzionale al settantacinque per cento
Quindi non siamo in maggioranza non siamo in grado di fare neanche una legge per
Accorpare le elezioni amministrative regionali quindi valutare quanto meno a giugno
E abbiamo il governo Dini che con il ministro mozzo mi dispiace sta cominciando annegare il suo programma sta cominciando a dire che
Col premio di maggioranza ecco allora io credo che e tutti quanti noi sia nel Paese sia in Parlamento in questo senso credo che il l'intergruppo può dare un contributo insieme a tutto il Polo pere sapere costruire una grande battaglia
Una grande battaglia parlamentare e nel Paese per sventare questo grande imbroglio che si prepara ritornare indietro ripeto far dimenticare il referendum a far dimenticare il voto del ventisette marzo
Imporci di nuovo la proporzionale con tutto quello che questo significa mi sembra che in questa assemblea non ci sia bisogno di ripeterlo in diciotto premiarlo intorno alla introduzione sistema maggioritario si è innescata una possibilità di svolta nel Paese svolta che ancora ben lontana dal raggiungere quella riforma
Della costituzione delle istituzioni dell'economia quella riforma liberale di cui questo Paese ha bisogno ma ecco questa svolta la vogliono interrompere non solo voglio tornare indietro al passato la preistoria del sistema
Nel nostro sistema politico dobbiamo impedirlo dobbiamo attrezzarci e credo che anche su questo il compito dell'intergruppo ma di tutti noi di tutti voi
Credo che sia essenziale nei prossimi giorni già martedì in Commissione a fare così un'altra questione verrà fuori in modo decisivo perché si comincerà credo anche a dover votare e quindi a dover fare i conti con quella che la nostra situazione i nostri rapporti di forza in Parlamento dobbiamo attrezzarci per impedire ripeto questo grande imbroglio grazie
Bisogna fare costituzionali anche in Parlamento per impedire questi brogli saluto l'arrivo di Marco Pannella lo saluto molto calorosamente
Anche a livello personale
In quanto parlando di libertà parlando di difesa dei principi della libertà credo che c'è stato un periodo della vita nazionale in cui Pannella li ha difesi se non da solo certo con pochi altri
E li ha difesi in quel periodo più grigio credo nella storia nazionale che è andato sotto il nome di compromesso storico è andato sotto il nome
Di governo della solidarietà nazionale in cui oggettivamente nel dominio tra Partito Comunista e Democrazia Cristiana che insieme avevano circa il settanta per cento dei voti e avevano soprattutto il dominio quel punto di tutte le televisioni di tutti i mezzi di comunicazione di massa era veramente difficile far sentire le proprie volte quindi a Marco Pannella è veramente una grazie di cuore per quello che ha
La parola Adriano soli a nome dell'associazione Nuova stamperia
Grazie presidente
Mio compito qui stamattina ad un tempo semplice e gradito perché sono qui per esprimere non solo un saluto ma l'adesione piena Della Stam della associazione che rappresento che la stamperia nuova di Roma al questa iniziativa per la riforma liberale la stamperia nuova è una associazione nata a Roma agli inizi del novantatré quando all'orizzonte politico c'erano i referendum
C'era soprattutto il referendum per la modifica della legge elettorale
Molta gente
Veniva da noi chiedeva spiegazioni voleva capire voleva discutere voleva fare cioè quello che per molti anni evidentemente non era più riuscita a fare nei vecchi partiti
Cominciamo così la nostra
Il nostro lavoro di base
Capendo giorno per giorno dibattito dopo dibattito riunione dopo riunione
Che si andava diffondendo all'inizio in maniera non chiara poi in maniera sempre più distinta tra la gente la consapevolezza del significato politico e costituzionale del voto
Espresso coi diciotto aprile del novantatré
In quel voto non si cambio il pezzo di una legge ordinaria
Si fece molto di più si esercitò quello che politologi e costituzionalisti denominano come potere costituente
Che è la volontà di una collettività politica di cambiare strada
Il voto del diciotto luglio del novantatré ha cambiato l'indirizzo costituzionale di questo Paese per la prima volta dopo l'accordo costituente del quarantotto
Questa è una cosa che non possiamo dimenticare in molte delle cose troppe
Di quelle che sono successe stanno succedendo in Italia da un anno a questa parte ci fanno temere che quel voto possa essere dimenticato possa essere tradito
Questo non posso c'è
E perché non succeda anche iniziative come queste per la riforma liberale sono assolutamente vitale in Italia è un anno che in politica si parla di persone di schieramenti chi sta con chi chi non sta con chi chi è buono e chi è cattivo
Bisogna riportare la politica sulle cose
Sui problemi
Sugli obiettivi programmatici gli amici
Parlamentari che si sono impegnati per la riforma
Liberale ce ne propongono dieci c'è di che lavorare a un fondo noi nella stamperia nuova non auguriamo buon lavoro diciamo siamo disposti a lavorare assieme grazie
Ecco dopo prima di dare la parola all'onorevole Pannella do la parola al collega Arturo Gismondi per parlare di un tema che credo che sia assolutamente centrale quale quello dell'informazione pregando l'ovviamente di essere breve negli essere bene siamo molto prima Rita ringrazio la Presidenza debbo al corte sia della presidenza di poter parlare anche al fatto che la collega bianco
A un calo di voce volevo riprendere alcune cose dette da Meluzzi
Sull'atteggiamento dei grandi gruppi e quindi dei grandi giornali nello scontro politico in Italia e devo dire che in effetti parlando con molta gente
Come giornalista mi sento chiedere spesso ma
Come mai
I grandi giornali che sono di proprietà delle grandi famiglie capitalistiche hanno tanta tenerezza per coloro che a occhio e croce dovrebbero essere i loro nemici
E io cerco di dare questa spiegazione che non è tanto semplice e cioè noi in Italia sappiamo che abbiamo una certa quota di socialismo reale ne parlò per primo Cossiga o d'Italia dell'Est come diceva
Ugo Intini e molte delle spiegazioni di questo ritorno dei vecchi poteri delle vecchie burocrazie eccetera
Noi lo troviamo la spiegazione di tutto questo più che in quello che succede nei Paesi dell'Occidente europeo in quello che succede nei Paesi dell'Est europeo perché noi stiamo vivendo una fase che somiglia molto alla restaurazione
O ai tentativi di restaurazione nell'Est europeo
Però in Italia noi abbiamo fatto di più non abbiamo soltanto il socialismo reale noi in Italia abbiamo anche il capitalismo reale
Che somiglia
Al socialismo del quale
Che somiglia al capitalismo del quale parla per esempio il mio amico Pirani così come il socialismo reale somiglia al socialismo della libertà
Del quale cantavamo lui quando eravamo ragazzi cioè un capitalismo che ha Borre dal rischio che riesce a rendere privato all'utile quando c'è riesce a renderlo un problema pubblico il la mancanza di utile
E c'entra ecco ora questo impasto di socialismo reale di capitalismo reale mi pare che sia proprio alla base diciamo della ricostituzione del blocco sociale e politico
Sul quale io non mi soffermo che oggi si ripresenta
Con la faccia di Prodi e che è in questo senso la riproposizione del vecchio su blocco sociale politico che ha affrontato e perduto le elezioni di un anno fa
Allora che cosa fare qui io un po'devo dire come giornalista mi devo auto mortificare nel senso che vorrei dire intanto che
Non questa questa sproporzione dei mezzi d'informazione
A sfavore diciamo del polo liberale non deve poi preoccupare molto il polo della mi del dà libertà era minoritario il ventisette marzo sulla stampa e alle televisioni voi vi ricorderete certamente
Ma l'elettore ha capito ha capito che vorrei dire che nel suo voto c'è stato uno al socialismo reale e al capitalismo reale
Cioè a quella parte del capitalismo che pretende senza riuscirci di rappresentare poi quello che l'apparato produttivo diffuso in questo paese che è quello che ha assicurato
La vittoria del polo delle libertà del resto la la la sinistra ebbe allora esattamente quei voti che il diciotto aprile del quarantotto ebbe col Fronte popolare
Che nel venti giugno mille novecentosettantasei
Ebbene con Enrico Berlinguer quando arrivo al massimo arrivo al trentaquattro virgola cinque per cento dei voti quindi tutto questa grancassa propagandistica in realtà non ha portato nessun beneficio alla sinistra questo ci può
Lasciare un po'tranquilli però questo non significa che non dobbiamo
Fare niente allora che cosa fare beh anzitutto il la la cultura liberale deve produrre cultura più più che propaganda
Perché le idee quando sono delle idee quando sono muove quando portano una certo
Quando apportano qualcosa di nuovo poi riescono anche ad arrivare e a farsi largo
Deve utilizzare meglio gli strumenti che ama qui io non essendone direttore di giornale non essendo nulla nulla mi devo fermare nel senso che spetterà atti ha la possibilità di farlo di curare questo aspetto
Si è parlato di regolamentazione della stampa io allora come orientarsi alla regolamentazione della stampa credo poco però c'è un problema da affrontare noi abbiamo dei grandi gruppi finanziari i quali vivono
Con
Di benefici dello Stato chiedono benefici dello Stato hanno come interlocutore per questi benefici il potere politico e sono esattamente questi gruppi i quali possiedono i mezzi attraverso i quali possono influire sul potere politico questo è una incompatibilità che non è stata mai sollevata e che invece deve essere sollevata
Perché se si riesce a far pagare alla alle casse dello Stato i prepensionamenti le casse integrazioni se si riesce a far assumere
Da parte dello Stato i dipendenti che ci sono in più e si riescono ad avere gli appalti dei telefonini le cose eccetera eccetera eccetera eccetera tutto quello che Tangentopoli ci ha mostrato perché Tangentopoli ci ha mostrato
Un consociativismo
Perfetto fra un cartello di tangentisti e un cartello che profittano a delle tangenti
Bene se queste il fatto che queste forze Appiano
La proprietà dei mezzi che chiedono favori
Al potere pubblico e che nello stesso tempo però sono in grado di influire sulla volontà del potere pubblico questa è davvero una incompatibilità che va sollevata io non so in quale modo ma questo certamente è uno dei de de de dei campi che distinguono il liberalismo dal puro arbitrio del socialismo reale e del capitalismo reale che sono alleati in questo paese grazie
Grazie ad Arturo Gismondi stanno arrivando al con i mercati tra cui quello molto importante di Silvio Berlusconi che leggerò successivamente
Prima di dare la parola a Marco Pannella ho il dovere di ringraziare alcuni colleghi ed amici che gentilmente per il protrarsi dei tempi per portarsi anche degli interventi che sono stati più numerosi del previsto rinunciano cortesemente a parlare benché fosse descritti tra questi l'onorevole
Ma sì dall'onorevole Baresi l'onorevole Strictly vere e l'amico lavaggi
E a questo punto annuncio che appunto leggerò il messaggio di Berlusconi subito dopo l'intervento di Mark
Pannella prima di dare la parola conclusiva a Marco Taradash vediamo un pochino un quadro di quello che ancora ci attende come lavori la parola a Marco Pannella
Ma nel nell'auspicare che Prodi
Venga il
Se diciassette
Al primo congresso nazionale costa del nostro movimento che si terrà il verde ieri dicevo ufficialmente
Che saremmo lieti di conoscere da Prodi
Quali sono i suoi giudizi sul programma sul progetto
L'anima e che anche l'elaborato dell'intergruppo quindi questo di
Dimostra quanto io lo ritenga se ve ne fosse bisogno
Importante utile necessaria queste iniziative che queste iniziative abbia successo
Il testo non solo di Progetto ma anche di metodo
Che state scrivendo è un testo importante è utile
A condizione però poi per il suo avvenire
Che il contesto
Sia considerato
Con adeguata drammaticità
E realismo
Oggi chi vuole la riforma liberale il nostro Paese si trova sicuramente
Si troverebbe sicuramente dover vivere ore più difficili e ancora di quelle che un tempo viveva hanno
I lavoratori
E il loro leader che allora loro leader erano i sindacalisti oggi i sindacalisti sono i burocrati dello Stato in mezzo ai lavoratori
Ma
Dello stato e dello stato di tutti i poteri oggi mi pare che l'ingegner Romiti appunto sul Corriere della Sera annunciato
Il no al nostro referendum lui dice che lui vuole tratteneva e Luigi come padrone avere questa funzione di Stato
Di trattenere l'UE delle buste paga
Le quote di iscrizione dei lavoratori al sindacato di Stato e direi anche padronale
Quindi dicevo il contesto è drammatico
Il polo grazie alla Mattarella grazie all'inesperienza l'ingenuità
Fatali prevista e prevedibile
Proclamate da Berlusconi il teste o di un gruppo che si trova catapultato a responsabilità le quali fino a pochi mesi prima non aveva nemmeno pensato
Di liberale questo governo non ha fatto nulla
Essendo in gran parte sostenuto e composto
Da persone sia a livello di governo che parlamentare che politico che vogliono fare politica liberale questo sicuramente
Ma abbiamo fatto cose Romiti année
Il bilancio la finanziaria
Non è quella che Berlusconi Dini e noi volevamo e quella che Romiti ed altri voleva quella delle tre del mattino
Quella per la quale credo poi abbiamo avuto un atteggiamento rispetto a questa finanziaria senza clamori e senza storie
Diciamo più critico
A livello parlamentare di quanto lo fosse uno Stato con le finanziarie di Amato e di Ciampi
La situazione quindi
Situazione tale per la quale la domanda
Libertà e di lì di liberalismo
Ogni volta che devo dire un Isma'incespica ore cerco di ritrarlo ma insomma la domanda
Il liberale l'esigenza liberale sempre più importante e necessaria urgente ma sempre più
Insidiata colpite testa tramortita
Io un anno fa esattamente
Ero felice
Che il nostro amico Antonio Martino col quale da un anno lavoravamo
E lavoravamo molto
Per fare scandalo liberale liberista farlo seriamente
Perché il programma in questo senso fosse il programma
Di tutti coloro che si rendono conto che
Problemi di libertà sono connessi e problemi anche delle riforme liberiste liberale del nostro paese in questo momento me lo sono trovato dopo tre mesi compassione denunciare gli è ora stia
Contro il federalismo europeo
E a non occuparsi minimamente ed economiche
Testardamente non occuparsi allora il problema della storia liberale sono anche problemi Riccetti cosiddetti liberale che sono per i quali ha tre Edison De Clercq di Brilliant Brenda era una cosa soffice Gentile
In genere
Ogni volta che si è detto liberale poi io mi ero abituato a chiedere che posto vuole quanto vuole
Nel corso dei decenni dall'inizio diciamo dal patto dal mille centododici undici tredici del insomma è un po'
Dal Patto Gentiloni vede via via fino fino ad adesso
E quindi di ossa se io conto che voi sappiate e possiate
Portare
Con la intro insipienza della urgenza dovute il vostro programma
Non abbiamo tentato per dieci mesi di entrare in forze tanti
Hanno permesso
Alla fine essendo uno anche dei nostri forse anche per questo è stato l'esito della nostra battaglia quindici giorni fa hanno cooptato Alfredo Biondi della presidenza di Forza Italia e tutto quello che abbiamo ottenuto dopo dieci anni
In cui corre dieci mesi in cui corrispondendo ad un invito iniziale caldo caldissimo
Affettuoso di
Berlusconi b poi sono per dieci mesi abbiamo tentato perché non c'è riuscito perché avrebbe costretto Forza Italia a darsi un'organizzazione
Essa stessa
L'impresa più difficile
E quindi prevedendo come avevamo chiesto Sindel
Dalla primo
Dibattito a ma ad aprile prevedendo
Dovesse Forza Italia vivere uno statuto tipo quello del
Dell'idea di Giscard d'Estaing perché noi prevedevamo che tu saresti arrivato che altri sarebbero arrivati che non saremmo di garantire occorreva quindi avere una forza Italia saldamente organizzate dal come organizzazione che accoglie federazioni io ad una federazione di partiti di movimenti autonomi
Uniti da un leader dalla scelta di un leader di una leadership e di un progetto
Ho convocato questo nostro congresso
Nel quale il primo giorno spero che da Silvio Berlusconi Fini siano tutti questa volta presenti per darci il loro contributo venerdì sedici mi pare o diciassette
Il diciotto alla carta
Proporremo quello un venticinque referendum all'interno del quale il Congresso deve sceglierne una quindicina
C'è il Peppino Calderisi che appunto ride nel senso che l'UDC o c'è l'esempio siccome spesso deve piangere cedono il predecessore di ridere dinanzi a questo appuntamento
Ma
Veniva sabato si farà questo ci dà un congresso in Italia che stabiliva di scegliere fra venticinque temi quindici ti preannuncio subito che discuteremo molto per esempio io proporrò che vi siano due referendum sulla Bortot
Uno quello nostro e uno quello che presentò al movimento della vita perché mi pare giusto chiamare il Paese dopo dieci anni e più di esperienza
No a valutarla ma ci pare giusto offrire noi
Anche a coloro che avessero un'opinione diversa la occasione
Questi movimenti per la vita che servono solo per fare i deputati noi cercheremo di vedere di fargli anche la possibilità di fare una battaglia
Sui temi loro che per me sono sempre più dei temi dell'altro mondo
Non è accettabile
Questo perché perché noi dobbiamo imporre la politica amici una serie di paletti e di appuntamenti per ragionevolezza senza la quale andiamo tutti al macello in poco tempo l'imbecillità politica con la quale tutti a Colorno stiamo facendo finta di lottare o raccontando dei suoi se stiamo lottando per le elezioni
Subito la grossolanità la dozzina Anita con la quale si conduce questo l'inesperienza con la quale disperata
Con la quale se uno vuole un certo calendario va direttamente lo dico qualcuno poi ha indotto perché perché non gli ha spiegato non ci abbiamo provato
Dire quanto le cose fossero complesse che avrà a dire io non voglio che le elezioni regionali che sono previste si facciano
è evidente che il Presidente del Consiglio coglie subito l'occasione anche per dimostrare che lui non è come dire un servo o un nemico di nessuno però ha una funzione dice
Beh se il Parlamento non fa quella del fare io le convoco perché le devo convocare vanno convocate per devo convocare per il ventisette aprile al massimo ma se uno va in televisione a dire no e voglio siamo tra quelli che questo era un motivo più facile ancora perché risponda che Nola legge che questo è violento che questo è
Io non voglio scoraggiare nessuno
Ma non essendo riuscito
Di
Strutturalmente noi tutti aiutare Forza Italia e di organizzarla come movimento
Della componente liberale della nostra vita politica nostro confronto ecco liberale e federalista Einaudi Anna
E la nostra vita politica adesso dobbiamo recuperare il tempo di quell'errore o di quel don Generoso tentativo andato fallito
E dobbiamo dare una organizzazione
A questo settore Minc senza imperialismo
Però una occorre darla
Una occorre darla almeno che possono
Prego
Le sedi progetti non sopra abbondiamo anche perché appunto ne abbiamo io e quando vi dico venticinque temi referendari in realtà constatiamo che esiste un Parlamento che va sollecitato quanto meno su venticinque punti
Prevalse la regola ci conosciamo da quarant'anni quindi conosco quello che tu sostieni poi dopo sentiranno la parola io sto terminando la vera allora
Va bene quindi insomma io quello che dico ho bisogno di un miliardo io dico con molta franchezza
Per Forza Italia si sono tenute aperte solo perché avevo in mente miliardi delle sede che sono restate deserte per una
Sono problemi che ho posto per amicizia e lo pongo oggi per le amicizie anche pubblicamente
Io per avviare la stessa azione che è poi quella referendaria che poi è quella di sostegno quella per le elezioni subito quella quella se ci stiamo in modo organizzato per evitare che al momento delle candidature
Arrivino suicidi di massa da tutte le parti perché qui naturalmente si andrà avanti senza mestiere
Promettendo cento candidati avrà a Buttiglione poi se arrivano qualcuno all'ultimo momento che è stato con Prodi fino all'ultimo secondo con Bossi
I leghisti che sono da sette mesi in casa hanno compiuto dal momento difficile la scelta i popolari che hanno compiuto l'IVA la scelta a questo punto saranno accantonati per premiare pagare gli ultimi arrivati con e questa è la logica quando non c'è non c'è una gestione articolata e complessa
Non è quindi a questo punto cercheremo di costituire quella parte per il tutto fermamente intenzionati di passare da una difficile alleanza
Con il Polo perché questa è la mia interpretazione a una unita nel ecco un po'ecco forte
La strategia e questi
Noi abbiamo solo diritto dovere di non suicidarsi
Non abbiamo il piacere ma devo andare a sacrifici
Da legione straniera così non abbiamo bruciato nulla non abbiamo demeritato il nulla occorre dare la parola quanto più possibile al massimo numero di voi Dinoi
I parlamentari di militanti consentire
In giro ovunque
Ai nostri amici nel Paese non essere solo dei tifosi uno dei clienti
E credo che la stragrande maggioranza dei nostri amici qua dovrà essere cittadini mobilitati per disegni e opere vincenti e dobbiamo davvero strumenti se noi clienti per le elezioni regionali cliente per elezioni comunali gli errori sono già stati fatti no
Doppi turni un turno ancora non si sa che cosa insomma settico ho parlato già troppo grazie per quel programma grazie per quel progetto grazie per questo lavoro
Onestà intellettuale vuole vuole che io vi dica che sono convinto che
Se come probabile il congresso del primo congresso del Movimento del riformatorio ne avrà su grande successo numerico quindi anche finanziario se volete
E politico
Dubito che avremo e avrete nelle mani lo strumento che urge per invertire il corso delle cose
E perché non si sia in tanti confluiti per fedeltà alle proprie storie
In una nuova pagliuzze invece che nel mare aperto della grande avventura liberale grazie
Ringrazio ringrazio Marco Pannella sembra anche che abbiamo detto delle cose estremamente concreto estremamente realiste cui noi stessi come deputati di qualche taglio dovremo fare un esame di coscienza proprio per il modo di comportarsi in politica se vogliamo ottenere certi obiettivi
Prima di dare la parola Marco Carta spera conclusione vorrei segnalare che l'onorevole Alfredo Biondi che certamente ha interpretato in maniera molto consistente e quelli che sono i principi liberali in materia di giustizia quando è stato guardi esigibile soprattutto quando è stato fortemente un forte difensore di quei principi garantisti di cui noi tutti ci sentiamo interpreti
Vorrei leggere il messaggio che Biondi non viene a si chiedo scusa Biondi non viene in quanto è stato trattenuto a Genova da impegni sopravvenuti questa mattina quindi all'ultimo momento ha dovuto disdire questa sua partecipazione
Prima di dare la parola a Marco Taradash che invita intanto a prendere posto al microfono leggo questo breve messaggio che ci ha inviato Silvio Berlusconi cari amici rinvio i migliori auguri di buon lavoro dal momento che mi è impossibile essere con voi sta male
I miei come sapete per la lunga consuetudine che oramai ci lega sono gli auguri di chi crede nella riforma liberale della politica italiana e si è impegnato a fondo senza riserve per renderla possibile
Come affermate nel vostro documento la crisi della Prima Repubblica ha cominciato a produrre qualcosa di buono di costruttivo di sensato nel momento in cui gli italiani sono stati interpellati via referendum sul sistema politico ed elettorale che desideravano
Ed hanno risposto senza equivoci con l'ottanta per cento dei consensi che desideravano un sistema politico ed elettorale in cui fosse resa possibile una scelta diretta della maggioranza e del governo del paese
Del diciotto aprile del novantatré da quando quella scelta fu solennemente fatte poi ratificata dal Parlamento il maggioritario diventato per me e per tanti italiani qualcosa di più di una tecnica di ingegneria elettorale qualcosa di assai simile ad una religione senza dogmatismi bisogna però sapere che lo spirito e la lettera del sistema giudiziario impongono vincoli serie precisi all'azione politica e presuppongono la costruzione di nuove istituzioni repubblicane
Fondato il suo ricorso controllato ed equilibrato ma efficace al massimo grado possibile
Di democrazia dire non c'è nessuna deriva plebiscitaria in corso c'è bensì un processo di approfondimento delle ragioni della più grande riforma liberale introdotta dal nostro sistema dalla costituzione ad oggi la legge elettorale maggioritaria e uninominale
Bisogna svendere vecchie abitudini bizantine vecchie pendenze sequestra della politica
Delle conventicole di gruppo di lobby e di partito mantenendo ben fermo il carattere rappresentativo della nostra democrazia e senza nessuna concessione alla demagogia occorre però portare a termine battendosi
Con energie con coraggio la riforma liberale
Le forze che sono contrarie questa direzione di marcia sono molto influenti però sono convinto del fatto che la maggioranza degli italiani è dalla nostra parte abbiamo suscitato grandi speranze il nostro lavoro comune su quelle speranze
Si fonda e da quelle speranze fondate sulla ragione sul cuore
Trae l'alimento di cui ha bisogno sono e sarò con voi nel tentativo di non deludere i milioni di cittadini che hanno scoperto come nuova e alta dimensione della vita pubblica italiana la politica delle libertà
Saggio
Silvio Berlusconi altre due messaggi che non leggo per ragioni di tempo sono quelle dell'onorevole Gustavo Gustavo Selva che avrebbe rappresentato qui ma ne può non è potuto venire alleanza nazionale e quello di Carlo Giovanardi del gruppo parlamentare del centro cristiano democratico la parola a Marco Taradash
Grazie
Caldo saluto l'amico Piergiorgio Massidda che ringrazio ancora assieme del genio Baresi per aver rinunciato all'intervento visti i tempi così come ringrazio Ottavio la lavaggi che ci ha dato una grande mano nella redazione di questo documento che credo sia un documento
Importante e che quindi vada valorizzato politicamente non deve diventare e non deve restare un testo a memoria futura per coloro che avrebbero voluto essere liberali nella politica e hanno dovuto accontentarsi come è sempre successo in questo Paese
Di essere liberali nella loro anima vuole essere un documento di azione questo è il nostro Progetto l'intergruppo anche l'intergruppo liberale
All'interno del Polo delle Libertà è nato con questo convincimento che fosse necessario immerge del se di nuovo nei programmi di lavoro nel programma di Forza Italia nel programma dei riformatori
Nei programmi di cristiano-democratici e del nuovo gruppo federalista liberaldemocratico per offrire scelte concrete a degli elettori che non ne siamo convinti
Non hanno votato destra contro sinistra anticomunisti contro comunisti non hanno fatto il quarantotto il diciotto aprile quarantotto il nostro Paese ma hanno fatto il diciotto aprile del mille novecento novantatré hanno scelto il principio maggioritario e nel principio maggioritario hanno scelto quelle forze politiche che lo incarnavano e che offrivano le premesse e le promesse ma soprattutto le premesse se tradite sono gravi perché non consentiranno più alle promesse di diventare realtà anche se con le ritardo quelle forze che hanno detto il diciotto aprile mille novecentonovantatré per noia e magari anche la continuazione di quell'altro diciotto aprile come affermazione della libertà politica del Paese
Ma è la base di partenza per costruire un sistema all'interno del quale non siano più
Baronie di partito sindacali burocratiche dell'informazione a dettare le regole
Ma le regole di cui tu intanto si parla di qua di cui sa tanto si discute ma le regole siano conformi a quel principio che deve consentire ai cittadini di scegliere chiaramente al momento del voto un governo e offre quindi la possibilità di disboscare il paese di affrontare le questioni cruciali
Mi ricordava all'inizio all'ingresso un compagno l'amico
Che lavora all'INPS di una questione che può sembrare minimale ma all'interno della quale c'è l'Italia ne parliamo tanto delle false pensioni di invalidità e siamo convinti
E disboscate purtroppo il privilegio di questo Paese
è così difficile proprio perché i privilegi ai livelli di vertice molti miliardari quelli che poi si traducono in finanziamenti a fondo perduto per le aziende in acquisto di materiale deteriorato
Ho sorpassato che si traducono in favore di di ogni genere ai massimi livelli reggono in realtà perché questi la catena dei privilegi la rete dei privilegi arriva fino ai minimi livelli quelli lì livelli magari in cui una pensione fasulla di invalidità si sostituisce alla possibilità di formazione professionale di accesso al mercato del lavoro
Mi ricordava questo amico che per avere una pensione di invalidità o un assegno di accompagnamento per l'accompagnamento di un invalido in questo Paese
Devono passare quattro cinque anni
Per cui succede che la maggior parte di coloro che l'hanno richiesta ed erano davvero invalidi nuove nel frattempo e lo stato così Klinsmann
Ecco io credo che noi non possiamo accettare una situazione di questo genere che quando noi poniamo il problema delle libertà e del diritto noi il problema poniamo il problema del funzionamento dello Stato del mercato
Della società e le delle sue forme di solidarietà nei termini concreti che vanno a toccare la vita quotidiana delle persone e che noi rivendichiamo il nome dello della libertà
Del liberismo e del libertarismo rivendichiamo giustizia sociale così come questo stato solidaristico
Che vive nella felpa del cattolicesimo mai vissuto anche della felpa del marxismo non è mai riuscito a garantire in tanti anni in cui il potere è stato su quel versante
Allora noi dobbiamo ritornare a confrontarci con sulle cose concrete io sono contento che la cosiddetta sinistra si sia dato un leader è un bel democristiano né con l'aspetto del bel democristiano e quindi anche una persona concreta grazie al cielo che quindi ci porrà di fronte ha delle e questioni concrete e noi sul terreno della concretezza vogliamo di nuovo scendere e di nuovo offrire agli italiani la capacità di dividersi di distinguersi e dire realizzare idolo obiettivi in virtù di questa distinzione che è fondamentale all'interno di una democrazia che funziona
Per fare questo noi dobbiamo come intergruppo parlamentare passare attraverso le lotte parlamentari non c'è dubbio io sintetizzo in cinque punti uno che va oltre la questione parlamentare ciò che è stato detto questa mattina
Credo che se ne vogliamo avere una efficacia come intergruppo parlamentare dobbiamo lavorare e nella prospettiva del programma elettorale ma aveva ragione Marco Pannella poco a dir la verità si sta facendo per che la condizione politica fondamentale ritorno alle elezioni entro giugno sia realizzata effettivamente ma noi lavoriamo anche in prospettiva di offrire alle forze del Polo un Progetto elettorale che ha ma lavoriamo nel quotidiano
E nel quotidiano ci sono le quattro priorità indicate
Dal Governo Dini e su questo stamattina si è discusso mio compito come portavoce è forse quello di riassumere
Le ipotesi di lavoro che sono state avanzate e poi di sottoporle ai parlamentari e sono tanti oltre l'abbiamo superato la novantina c'è più più della metà del gruppo di Forza Italia stanno crescendo le adesioni
Anche negli altri gruppi abbiamo visto adesione sta male di un capogruppo
Gobetti a questo documento
Le quattro priorità la riforma la manovra cosiddetta finanziaria è intervenuto con grande chiarezza il professor Brunetta questa mattina che ci ha spiegato che noi nel Parlamento credo dovremo spiegarlo
Alle forze politiche attraverso il Parlamento agli italiani che qualsiasi manovra finanziaria che si non sia in grado di tranquillizzare i mercati finanziari
E di farmi scendere i tassi è come
Un tentativo di cavare l'acqua dal mare con un cucchiaino non serva assolutamente a nulla nel giro di poche settimane
I sacrifici che gli italiani saranno chiamati a fare verranno risucchiati della nella voragine che continua a produrre
Debito e rimborso del debito del finanziamento pubblico quindi occorre legare la manovra finanziaria a riforme strutturali a partire dalla riforma delle riforme e cioè dalla riforma delle pensioni
Del sistema previdenziale che è già scritta nelle cose non è scritta nelle volontà è sicuramente scritta anche nelle coscienze di tutti perché tutti sanno quello che è necessario fare
Per questo noi abbiamo ritenuto un grave errore a suo tempo alcuni noi dissociare
La riforma previdenziale per ragioni Vietri incide o che in realtà si riduceva no ad una parola concertazione però questo si è dovuto accettare all'interno
Del governo ritenevamo così grave scindere
La riforma previdenziale dalla Finanziaria perché è chiaro che una riforma di questo genere che va contro anche legittimissimo aspettative il progetti di vita e che quindi
Se vogliamo significa davvero sporcarsi le mani con le necessità del Paese quella riforma che è scritta nelle coscienze ma non negli interessi dei grandi sindacati
E di alcune forze politiche non poteva che essere realizzata attraverso la legge finanziaria con la saracinesca che la legge finanziaria questo i tempi è costretta e può portare per questo noi chiederemo al Governo Dini di legare le due cose di fare nei quindici giorni che è possibile all'interno dei quali lo diceva un esperto come Brunetta è possibile scrivere
La riforma previdenziale di legarla alla manovra finanzia questa un'ipotesi ne discuteremo
All'interno del gruppo
Secondo punto il professor Pera in particolare ha parlato del dell'Anatel del coniglio cioè della scelta fra il principio maggioritario
E il re la realizzazione concreta e possibile a livello di maggioranza all'interno il principio maggioritario
Dei contenuti liberali
E invece l'altra posizione
I contenuti o liberali o di Rifondazione Comunista o di chi si voglia che si dissociamo dall'accettazione piena del principio maggioritario e che quindi restano come una petizione di principio come magari una scommessa elettorale in campo proporzionale noi dobbiamo lavorare seriamente nella direzione di affermare il principio maggioritario
Nel nostro documento ci sono scritte le cose essenziale
La scelta presidenzialista la scelta bipartitica
All'inglese o meglio
All'americana la scelta federalista che sia del federalismo che unisce
Nel fare del realismo che ci aggancia all'Europa valorizzando al tempo stesso le autonomie locali questi sono i punti di arrivo il punto di partenza ce l'ha illustrato Peppino Calderisi
Noi possiamo obiettare alla tenuta di elezioni regionali entro la fine di aprile soltanto se riusciamo a interpretare questo principio maggioritario come necessità politica essenziale nella vita pubblica italiana per la distruzione
Dello statalismo e del regime partitocratico e quindi contro coloro che vorrei volesse ero imporre elezioni regionali con la proporzionale per la rinascita allora sì
Di tutte
Le infrastrutture di raccolta di voti di uso il di Centrale del latte e quindi l'impossibilità di realizzare pro le privatizzazioni a partire dagli enti locali cosa assolutamente essenziale la ai sensi al in un quadro di prospettiva liberista quindi questo è un altro appuntamento organizzarci per affermare il principio maggioritario anche nel sistema elettorale regionale
Terzo punto è la par condicio
Parola che io detesto che tutti noi credo ormai abbiamo capito è servita soltanto impedire che la discussione pubblica sulla riforma del sistema televisivo e della stampa nel nostro paese ti si trasformasse in cosa seria
Ed è servita invece a offrire dieci mila alibi a coloro che non vogliono mollare nemmeno un pezzetto del loro potere all'interno del sistema dell'informazione comunque questione della cosiddetta par condicio e delle norme da introdurre
Ecco io credo ed è stato accennato Arturo Gismondi alla necessità di riaprire la discussione sulla legge antitrust nel in senso complessivo legge antitrust nella televisione a partire dalla privatizzazione della RAI come chiede un referendum sacrosanto che il potere ridiscutere del ruolo della dimensione della funzione di un servizio pubblico nel nostro Paese a partire dal no ai referendum
Che si chiamano contro la legge Mammì ma che in realtà sono controllate le visione punto e basta non conta la televisione commerciale ma controllate lei visione contro la possibilità di avere una televisione libera
In questo Paese quindi no a quei referendum e sì invece a una normativa a nuove regole che a partire dal fatto che la RAI non è più la corazzata il cacciatorpediniere la portaerei del sistema politico consenta a una pluralità di soggetti nel mondo televisivo di
Coesistere ma anche legge antitrust nell'editoria guardate esiste un'anomalia italiana che è più grave di quella della televisione perché le televisioni di Berlusconi sono televisioni libere e noi lo verifichiamo tutti i giorni
L'anomalia più grande è quella che riguarda il sistema delle provvista
Della carta stampata uno potrebbe citare l'esempio culminante e anche credo il miglior giornale italiano
Il Sole ventiquattro Ore il quotidiano economico per antonomasia è di proprietà della Confindustria è qualche cosa di assurdo è di i impensabile in qualsiasi Paese democratico e via dicendo ci sono le banche
Ci sono le aziende automobilistiche si sono le aziende di computer che posseggono giornali
Ecco io credo lo sottoporremo abbiamo discusso fra alcuni lo sottoporremo all'intergruppo
Esiste oggi in Italia una legge che sancisce una giusta incompatibilità tra la proprietà di reti nazionali a livello televisivo e la proprietà di quotidiana
Pone dei limiti strettissimi
Io credo che una legge antitrust che guardi sia all'Antitrust generale quella di Amato diciamo
Sia all'Antitrust di settore che deve esser più restrittiva quella sulla carta stampata sulla di teoria non possano realizzare dei principi di incompatibilità analoghi per cui chi ha priorità di interessi economici in altri settori che non siano quelli dell'editoria così come qui c'è la nella televisione chi ce l'ha nell'industria tomistica nelle banche nella industria dei computer deve rinunciare alla proprietà dei giornali oltre una certa quota questa è l'unica condizione per riaprire il mercato nel mondo editoriale e per frenare quella sconcertante caduta d'interesse dei lettori che può sconcertare soltanto
Dopo la Turchia e dietro molti paesi africani asiatici in termini di lettori di giornali
E che non sappiano di conseguenza che la proprietà di questi giornali invece che creare un establishment o come lo si chiamo un'élite Borg tese una classe dirigente che si maturi si formi attraverso la libera concorrenza degli interessi e l'altra Parenza
Di degli interessi in concorrenza ha formato invece una classe dirigente chiusa cieca accecata dei propri averi incapace di conseguenza di aprire il rubinetto l'ossigeno attraverso cui passa l'ossigeno dell'informazione queste una chiave importante credo che
Intergruppo dovrà farsi carico anche di una di discutere proposte in questo senso
Ultima questione di referendum si è accennato nel corso della mattinata non voglio trattarne qua ma certamente un impegno parlamentare sarà quello di salvare i referendum su questo l'intergruppo credo che sarà
Pronto l'ultima questione quella che
E sulla un pochino dalla stretta attività parlamentare ma che credo si leghi alle ragioni costituenti di questo intergruppo e anche a quella che io ho definito a scegliendo le parole
Una pregiudiziale esclusione di Alleanza Nazionale nella fase costitutiva dell'intergruppo
Gli ho parlato di pregiudiziale esclusione per dire appunto che noi non esprimevamo un giudizio su Alleanza nazionale o sui suoi pellame
Tali non dicevamo che lo i parlamentari Alleanza nazionale siano in tutto o in parte o in piccola parte non lo so il
Liberali antiliberali non liberale
Lo dicevamo che il Polo delle libertà sicuramente si è presentato come forza liberaldemocratica e al dovere di esserlo Alleanza nazionale è passata dal nazionalismo non in tutto democratico ad una forma di nazional democrazia che è importante per la vita pubblica di questo Paese che può e secondo me deve noi
Dobbiamo contribuire a deve riempirsi di contenuti liberali ma non possiamo chiedere ad Alleanza nazionale di essere coerenti a dei principi liberali che non fanno parte della sua storia
E non possono ancora a far parte del suo patrimonio culturale
Quello che è il nostro compito invece come Movimento idea riformatori dei radicali fino ai cattolici liberali fino alle altre formazioni attraverso il corpo che non deve essere non deve apparire guscio vuoto elettorale di Forza Italia per
Che non lo è e lo dimostra l'adesione che abbiamo ricevuto a questo documento nostro dovere quello di riprendere i il il i contenuti del liberalismo e non so se c'è ancora Gigi De Marchi eccolo qua se tu hai letto il documento non può criticarlo per mancanza di colpo contenuti lo può criticare per eccesso di contenuti per presunzione
Per il fatto che noi crediamo in modo forse astratto alla possibilità di una forza liberale del remare contro come si dice centotrenta centoquaranta anni di storia ma i contenuti
Per Dio ci sono e ne è pieno questo documento e la nostra in
Tensione di lavoro allora voi a offriamo a partire da questa giornata a tutti non soltanto ovviamente da Alleanza nazionale ma tutti a tutti i parlamentari Pannella ha offerto l'affetto approdi glielo offriamo a tutti parlare parlamentare la Repubblica questo programma domani
Sarà nelle loro caselle dopodomani perché vogliamo confrontarci su questo e se esco purissimo davvero che tutta l'è diventata liberaldemocratica come un tempo anche le canzoni Puccini era tutta socialdemocratica Dio era socialdemocratico anche lui e oggi è liberaldemocratico anche Ruin benissimo perché allora nascerà il confronto vero non è che finirà perché da questa parte ci sono i liberaldemocratici e dall'altra non ci sono più gli antiliberali no comincerà il il confronto vero della liberaldemocrazia che confronto di priorità all'interno
Lo medesimo della medesimo contesto culturale ma dobbiamo ancora arrivarci è questo di Forza Italia secondo me a una responsabilità gravissima perché ha vinto le elezioni perché al trenta per cento degli elettori alla responsabilità gravissima
In nel senso positivo ed eventualmente speriamo che questo pericolo sia scongiurata in senso negativo di costruire
L'organismo la struttura che possa dare voce e forza a questi contenuti per questo io credo che
A me è stato chiesto in questi giorni anche stamane se nasceva questa cosa in contrapposizione al coordinamento politico ho detto veramente queste ma ci stiamo lavorando da un mese abbiamo presentato se non sbaglio quindici giorni fa alla stand fa non c'è nessuna contrapposizione coordinamento è nato adesso ed è un coordinamento politico
Certamente ho detto questa è la mia opinione se il coordinamento nasce donna da una
Capacità di comprensione concreta di quello che deve essere il percorso politico ma nasce soltanto per ratificare una sede di decisione magari di decisioni che sono prese in modo non formale altrove
Questo coordinamento può essere un rischio perché poi si può avvenire uno scivolamento in avvertito ma non che non ci rende sensibili
Ma costante e progressivo verso un partito unico che nasce senza sapere da dove e come nasce io non ho niente contro il partito unico nel sistema Bip critico credo che sia utile avere il partito unico dei riformatori
Dei moderati e riformatori o dei moderati e conservatori e sono convintissimo lo dico a chi aveva avuto la perplessità prima che noi siamo i moderati e riformatori
Naturalmente con accentuazione più sul moderato o su un riformatore ma sicuramente siamo moderati e riformatori in contrapposizione a coloro che sono costretti a me a scegliere un moderato peraltro il mare la loro con desiderio di conservazione sul versante di sinistra non ci riusciranno magari perché il principio maggioritario i imporrà anche a loro di non essere così conservatori conti misti rispetto al regime dei partiti come ex democristiani di sinistra ex comunisti
E gli altri pretendono di essere o non pretendo non lo sanno ma sono sta di fatto che la riforma del Paese non sappiamo che da questa parte della barricata comunque
Nei giochi al risiko venga definita allora però Forza Italia di vere la capacità di diventare federazione di movimenti liberali con tutte le loro caratteri movimenti liberali moderati
Ti liberali conservatori movimenti illiberali
Riformatori movimenti liberali federalisti sì questa è la scommessa di Forza Italia a partire da questa si messa dalla Federazione dei movimenti liberali che è la rimessa per un'eventuale partito della riforma di questo Paese
A partire da questa scelta vengono anche evitati i rischi che il partito unico sia soltanto una involontaria rien manovra per attribuire una leadership fatti è più capace di fare invece volontarie abili e saggio manovre cioè
A Gianfranco Fini a quel punto lo scontro essi Progetti non è sulla capacità di azione politica nella tattica a quel punto il il il lo scontro il confronto e l'unità nasce sulla cultura sul progetto politico sull'iniziativa parlamentare e questo il contributo secondo
Ne secondo noi che una forza maggioritaria deve poter offrire a questo Paese naturalmente valorizzando ladies carenze e queste l'ulteriore scommessa ed è anche l'ulteriore scommessa che ciascuno di noi fa con se stesso per valorizzare la sua propria
Individuale del differenza valorizzando le differenze dei movimenti che coesistono all'interno della federazione liberale
Per questo io invito tutti coloro che hanno partecipato e li ringrazio adesso rimasti in tanti fino alla fine a questa mattinata di lavoro molto duro invito tutti coloro che ascoltano attraverso Radio Radicale ad essere presenti
All'Assemblea al congresso dei riformatori perché credo che la valorizzazione della differenza di ciascuna delle componenti di questa e noi auspichiamo S sia divenga Federazione delle libertà di questo paese è una condizione
Perché il successo dei contenuti liberaldemocratici possano essere realizzato ecco mi pare che questo
E mi scuso sono andato molto oltre i tempi a quello che mi ero ripromesso questo però possa essere una materiale che io offro avendo ritratto dalla discussione
Di questa mattina riterremo informati sui lavori successivi le proposte e progetti anche le manifestazioni pubbliche dell'intergruppo grazie
A me non resta che ringraziare tutti gli intervenuti e i augurandoci ritrovarci presto per ridiscutere questi problemi grazie a tutti