Intervista a Luigi Manconi e Gaetano Lettieri sul loro libro "Poliziotto-Sessantotto" (il Saggiatore)

Radio radicale ci occupiamo della violenza politica negli anni settanta ce ne occupiamo con un libro che ha come titolo
Poliziotto sessantotto violenza democrazia edito dal Saggiatore e che è scritto da Luigi Manconi e Gaetano Lettieri
Luigi Manconi non ha bisogno di presentazione qui a radio radicale però in questo caso come si usa dire si è messo anche un po'la giacchetta di quando era negli anni settanta prima nel sessantotto lo studente del movimento della Cattolica non l'Università Cattolica denunzia di Milano e poi dirigente di Lotta continua in particolare
Dirigente del servizio d'ordine di Milano
Gaetano Lettieri invece è un professore di storia del cristianesimo e delle chiese presso l'Università Sapienza di Roma ma e anche il figlio di Nicola Lettieri una deputato
Democristiano all'epoca del caso Moro sottosegretario agli interni e quindi ovviamente toccato anche Luigi in prima persona
In questo caso come figlio da quel frangente politico così complicato allora benvenuti a tutte e due
Buonasera
Buonasera e grazie a Radio Radicale allora io vorrei innanzitutto fare una domanda
Così introduttiva su come vi siete incontrati
Su questo testo e anche ovviamente la spiegazione del titolo vogliamo iniziare da Manconi
Questo il rischio che si rifiuta da quei pochi eletti va bene perfetto
Allora guardi aspettato una richiesta di Luigi Manconi che mi ha sorpreso perché noi non avevamo avuto una conoscenza abbastanza rapida partecipando a una trasmissione ricordo Radiotre RAI
Con Paolo Prodi lo storico terapia con una puntata dedicata alla democrazia fu quello il primo contatto diretto che ebbi con Luigi Manconi che conoscevo e apprezzavo
Come persone di rilievo della nostra vita civile politica poi purché ci siamo avvicinati in occasione di un invito come direttore del Dipartimento di storia qui sapienza a Mimmo Lucano ormai tre anni fa a tre quattro anni fa
Quando lo accogliemmo tenne una lezione Sapienza allora questa sua richiesta mi arrivò mi sorprese e al tempo stesso mi Nissim mi affascinò Cécile sì subito il tetto e lo trovai esperto interessantissimo Complesso pieno di tensioni liti anche di contraddizioni e quindi la sua proposta di scrivere qualcosa in dialogo con lui per me è stata una grande occasione anche di tornare su questioni per medici dire quali il rapporto appunto tra democrazia e cristianesimo che quello che mi appassiona e oltretutto anche dedicarmi a qualche considerazione su Pasolini che ovviamente il titolo stesso del libro lo dimostrava impegnatissimo in materia
Prima di passare la parola Luigi un'ultima considerazione io per motivi di età settantotto a differenza di manco di nulla ho vissuto
Direttamente coinvolto in ambito politico sono Maro bambino sessantuno quindi sessantotto era troppo precoce o io ero troppo giovane per viverlo
Ho vissuto invece di più e tanta bellico perfetto ricordo di quei giorni tremendi del sequestro Moro della vicenda politica di mio padre anche della delle gambe fortissimo che aveva personale non volontario
Con Aldo Moro il ricordo significato quella tragedia quindi come la introduceva le due discende biografiche che ci sono connettendo intrecciate cotte casualmente ma insomma so solo che la vita non è di in questa diciamo in questa escursione in questo movimento in avanti che poi l'espediente di Manconi a Lotta continua hanno in qualche modo imposto di collegare diciamo
E allora Manconi professore Tieri ad già rivelato il significato di poliziotto sessantotto
E allora vorrei non so se tu hai ad aggiungere altro sulla
A decisione di questo borse il perché l'hai proposto a a Lettieri salirà molto molto semplicemente in realtà
La lontananza esistenziale cioè e le esperienze di vita
Culturali e politiche trame Lettieri amplissima
E tuttavia la sua riflessione teorica su questi voti cruciali che
Il titolo del libro è violento e democrazia
Piuttosto la riflessione sul tema rapporto tra giustizia e democrazia
E quindi tra giustizia democrazia mi sembrava un approccio molto era utile e soprattutto capace di incontrare
Quello che è a mia volta meditato partendo da una esperienza di vita dove appunto queste categorie violenza giustizia ingiustizia e formazione copie chiamo nel libero non democratica alla democrazia sono state parte della mia formazione sono state parte della mia vita ecco pensavo che una dialogo tra due persone così diverso e Mancusi
Ultimamente interessate alle stesse questioni potesse dare
Un risultato di qualche interesse pubblico
Confermo dopo prefettura almeno per parte mia
Veramente molto stimolante questo libro e però Manconi allora cominciamo ad affrontare la questione Pasolini perché appunto poliziotto sessantotto è un riferimento chiaro al presa di posizione di Pasolini attraverso la polizia il PC ai giovani che venne scritta dopo gli scontri a Valle Giulia la facoltà di Architettura Roma nel mille novecentosessantotto
Per esempio celebrati da la canzone di Paolo Pietrangeli in cui a un certo punto dice non siamo scappati più e è infatti appunto Pasolini però non non prendeva come Pietrangeli la parte degli studenti
Che appunto sì ribellavano l'ordine costituito ma in quella in quella poesia prendeva la parte dei poliziotti
Proletari sottoproletari
Colpiti dai giovani
Borghesi ecco però naturalmente tutto questo è più complicato io da solo lo riassunto veramente in modo molto sommario e tra l'altro nel modo in cui poi
Alla fine è stata recepita questa sua diciamo invettiva
E Manconi
Io compio dati tu perché so che posso farlo tu hai contestato diciamo questa interpretazione maggioritaria la contesti nel libro e colei che ce la spiegarsi
Quella consigliai diventasse uno dei più frustoli stereotipi la
Cultura di massa italiana diciamo così
Nel senso che
L'uomo una che vorrebbe un Pasolini che si schiera dalla parte dei poliziotti contro gli studenti e vedrebbe degli studenti la borghesia la piccola follia
I civili della che le piccole polveri e dall'altra parte nei poliziotti il proletariato e sottoproletariato grazie a Davide Ferrario bravissimo
Regista torinese io ho provato a scavare dentro come dire la storia di quella poesia
Ho scoperto agevolmente come lo stesso Pasolini immediatamente dopo l'anticipazione di quella poesia
Sull'Espresso vede contestò l'interpretazione allora dominante spiegò che si trattava di una sorta di provocazione che egli aveva voluto fare che in realtà la sua intenzione era quella di dimostrare come gli uni e gli altri fossero vittime dello stesso potere gli studenti ai poliziotti
E come quella contrapposizione fosse sostanzialmente un pretesto retorico per indagare
Sulla violenza che opprimente unit e gli altri
Quindi un rovesciamento totale dell'interpretazione dominante che ahinoi continua imperterrita a diffondersi ancora oggi ancora oggi quella in Cassazione
Quella che viene utilizzata costantemente perché però appunto è l'esatto contrario della lettura che il suo autore ne volle dare praticamente contestualmente a a la la pubblicazione del testo quindi possiamo rivolgerci all'autorità dell'autore per apprenderne la vera intenzione ma
Questo piccolo o esercizio filologico è importante proprio
Perché ci aiuta a penetrare all'interno di questa importante questione appunto quella del rapporto tra violenta e democrazia
Per cercare di approfondire
Come in particolare facciamo la parte del libro scritta quattro umani io e Gaetano ad approfondire il fatto che c'è una violenza
Eliseo citata
Dai gli studenti contro il poliziotto così copie c'è una violenza esercitata dai poliziotti contro gli studenti e che questi due forme di violenza sono espressione
Della stessa condizione iniquità sociale
Nella quale si trovano questi diversi attori della scena pubblica eccome questa iniquità sociale CGIL metodi urla convezione di diseguaglianza i rapporti sociali segnati dall'ingiustizia di rapporti tra i diversi gruppi
Fondata su la disparità delle opportunità
Delle condizioni di vita delle possibilità di futuro che ai diversi gruppi sociali la nostra società assegna ecco quindi una riflessione su questo
E e l'esito del nostro lavoro oppure partendo partendo da quello cui prima accennavo in fatto cioè che
Attenzione un sentimento insisto su il carattere circoscritto della cosa scende ma entro di quella generazione che negli anni fine sessanta primi settanta
Parteciparono alle mobilitazioni collettive
Un un segmento di quelle generazioni conobbero la violenza la praticarono
E
Non
E in quella violenza precipitarono
Estrassero opportunità occasione
Intelligenza per passare attraverso quello che chiamo tirocinio non democratico alla democrazia
Ecco Lettieri professor Lettieri allora è chiaro che quella poesia di Pasolini fu strumentalizzata in particolare
Dalla destra italiana e moderati e poi ancor di più da Eliot reazionari ma
Se Manconi adesso ci ha spiegato la sua lettura insomma che ribalta addirittura no la la vulgata però io leggendo un suo testo
Ho visto che invece lei comunque
Anche con altri testi Corco abbigliato da altri testi che scrisse Pasolini in realtà quella contrapposizione e in particolare appunto
La critica dei virgolette studenti borghesi
Pasolini la intendeva proprio in quel modo o no
Santuario e sono felice della di una lettura vi attenta perché questo vere istituisce anche il valore mi permetto di
Lodare il nostro prodotto comune deliberò che quello veramente di
Intessere un dialogo che che non diamo un occorre bene no cioè
Lana ricchezza e libertà proprio nella differenza di prospettive nella capacità di contrattacca partire anche da interpretazioni
Molto distante
In effetti io invece direi l'interpretazione che appunto a
Fortemente solamente in questione
Ma alcuni come l'interpretazione del tutto il fondata e lavoro la posizione di poteri soltanto come una produzione retorica sia chiaro che quello che da scuderia assolutamente è un'interpretazione reazionaria di quella poesia a mio parere Pasolini è in atto un'inquieta S. Margherita che la ringrazio anche di averli ricordati quello che una forma di ribaltamento del ribaltamento che Manconi indicava e uscire conti non è tanto importante capire chi abbia ragione su Pasolini ma identificare questo forse ci avvicinatici riunisce
Che ci aspetta ancora
E cercare
Come dire di no la bloccate sull'interpretazione dogmatica ideologica che ematica della contrapposizione guardi la copertina del libro che è una eccellente disegnatore sa
Traccia Donato e quella di una specie di ribaltamento a norma perché vi abbraccio Fini Leo di un'ostilità che in qualche modo cerca di essere anche un senso comune di lavorare a un orizzonte politico cosa intendo dire intendo dire e questo per me grande merito di tutto ciò che Manconi scrive in questo libro
La questione capire che settantotto segue liberati la minorità come luogo della democrazia allora da quel punto di vista
E il e che è oggetto di violenza che oggetto di disprezzo che oggetto di
Anche di cintura o di repressione ad essere il nuovo che la democrazia deve guardare come suo punto veramente sul dicevo di riunificazione
Da questo punto di vista nel momento in cui il poliziotto è fatto oggetto di scherno per cotta di violenza allora in quel momento il poliziotto diventa paradossalmente
Un weekend può ma cogliere un messaggio di liberazione perché minore e colui che la democrazia deve riconoscere guardare come
Sociale tutti liberazione viceversa quando il poliziotto diventa repressivo e ci sono anche molti riferimenti nel libro anche a morte Luigi Manconi impegnato molto su questo nobili di persone bloccate uccide
No c'è un capitolo che io ho intitolato le ginocchia dei poliziotti che sono coniugi notte che barricati hanno soffocato persone innocenti e persone inermi
Allora anche in quel caso vedo dov'è siamo chiamati a rovesciare la prospettiva
Trapattoni cosa ci insegna ci insegna che non ha ragione il poliziotto conto Giovagnoli Giovanni che contatta contro il poliziotto ma che
Ciò che conta è questa idea di democrazia che l'idea di minorità e settantotto minore
Chiede Manconi ci ha ci ha dato nel suo testo appunto le donne che lavorano no in queste fabbriche di di pastiglie oppure Sacristani che tentano di abbozzare un sindacato dei Sacristani italiani
O anche quei poliziotti che cercano un dialogo con gli esponenti di Lotta continua a terra
Radiare è un un un idea di sindacato di polizia o i cacciatori tecniche Visconti imbracato no calciatori infonde un'immagine di vincente di uomo di successo pacchi al bisogno di tutelare la la sua entrata in uno stato di debolezza è diminuita ecco allora io penso che quella politica di Pasolini
E a tra ordinaria proprio perché ci ha detto a rovesciare la notte la sua richiesta di fissare in ruoli stereotipati il soggetto della democrazia il soggetto giusto a Monopoli la giustizia sempre atopica e quindi
E questo movimento di ribaltamento e di ricerca minore del nuovo della democrazia quello che impariamo da quella straordinaria esperienza dall'eliminare
Ecco io attraverso questa domanda su Pasolini imporre transare a parlare
A trattare proprio la questione della violenza non politica perché in due modi diversi voi l'affrontate e sono tutte e due molto interessanti il primo è quello di Manconi
E a Manconi io vorrei proprio opporre una questione riassumendo quello che almeno io ho capitoli delle sue tesi
Il fatto che Manconi insomma vede nel negli anni settanta a confronto
Due forze essenzialmente poi introdurremo la terza e quindi ancora di più mi interessa cioè un per esempio Partito Comunista compromissorio che non recepisce
Le istanze virgolette rivoluzionaria del movimento e dall'altra parte il movimento che però
Non solo cioè la questione della violenza rispetto alla non violenza ma che soprattutto non riesce a convogliare in progetti politici
Fattivi in in diciamo riforme precise
Quella sua istanza
Rivoluzionaria che appunto abbraccia tutto per poi non trovare un punto al almeno punti che possano veramente cambiare la situazione l'assetto politico da questo punto di vista però una terza via c'era all'ora
E tratto Manconi ne parla perché per esempio Civita fatto che nei primi anni Settanta soffrì mi chiese di andare a mare con Marco Pannella no di conoscere la bella e di fatto effettivamente il partito radicale in quegli anni
Per esempio attraverso la campagna per gli otto referendum contro il regime
Cercò appunto di incanalare queste spinte da una parte levando le diciamo i residui fascisti no nei codici che erano rimasti dopo appunto nel nel nell'epoca repubblicana e anche contro le leggi d'emergenza che schiacciavano
Il movimento e lo costringevano in un angolo e da cui poi si reagiva anche con la lotta armata dall'altra parte
Si può dire che d'altra parte non per l'alta Val d'altra parte si può dire che proprio in quegli anni soprattutto dopo lo scioglimento di Lotta continua nel settantasei il quotidiano Lotta continua diretto da Deaglio con Sofri unicamente dietro come mente
Insomma aveva una una un atteggiamento che lo portava a condividere insieme al partito radicale
Quel tipo di impostazione poi potremo ricordare anche altre cose ma il giornale aveva proprio questo tipo di impostazione
Ecco volevo sapere se ho riassunto bene pensiero
Manconi ciocche
Sia sostanzialmente il corretta questo vettura
Corrisponda
Alla realtà dei fatti
Effettivamente i movimenti collettivi della fine degli anni sessanta
Libero la propria sconfitta consumarlo sì appunto nell'impotenza
Nell'incapacità per tantissime e diverse ragioni diventerebbe uno una adesso teso a volontà il rinnovamento tesi trasformazione
Prova di scappare si tradurrà in un progetto politico capace riprodurre mutamenti Bettini nell'organizzazione del potere nel nostro Paese
Questo
O la sconfitta del sessantotto se vogliamo usare questo figure retoriche
Fu il fatto che una carica innovativa consigli ampia così profonda e così diffusa non riuscì a intaccare il sistema di potere
Uno parte
Per incapacità di pensare il potere di realizzare un astratti Cilia che effettivamente ottenesse il scardinare i rapporti di forza dominanti
Peraltro verso per che appunto concimato quel movimento dall'ideologia rivoluzionaria
Un'ideologia rivoluzionaria che in qualche misura bloccava
La capacità di otto e miele forme concrete
E
Quegli anni settanta
Ingiustamente definiti come anni di piombo definizione talmente riduttiva da risultare falsa furono tuttavia negli anni delle grandi riforme grandi riforme che intervennero sul piano dei diritti civili come ci quello dei diritti sociali
Come e nessun altro periodo della storia nazionale ricordiamoci che con gli anni settanta
Certi gol segnati drammaticamente dal terrorismo furono però gli anni della legge sull'obiezione di coscienza e sull'abolizione dei manicomi dello statuto col dei lavoratori e per il nuovo diritto di famiglia puro anni di grandissime riforme sul piano dei diritti civili e dei diritti sociali ai quale dei alle quali riforme i movimenti collettivi giovanili studenteschi collaborano contribuirono eccome grazie al su movimento complessivo che il condussero nella società ma in qualche modo boh nuove furono gestori e sì
Le furono capaci di utilizzarne la portata cioè commesse collettivi giovanili studenteschi contribuirono a dare una forma una spinta decisiva
A al la realizzazione di quelle riforme no noir insolita riconosce alle coppie Ali quali senza volerlo sette appropriare come avrebbero potuto fare ecco perché appunto concentrati sull'ipocrisia rivoluzionaria irrealizzabili e dunque incapaci cogliere quel mutamento profondo che tuttavia
Rossini otteneva i no alcuni campi dell'organizzazione sociale ecco mi pare che questa tratto sia veramente
Una sì un riassunto perfetto di di quel di quel panorama da cui mi permetto di dire si tirò fuori come movimento di massa cioè continua come movimento di massa non magari come giornale Lotta continua ma come evento di massa il movimento femminista che l'unico che riuscì a
Avviene invece un tipo diverso no di tragitto mi han tolto le parole di bocca mi permetto di si
Il fantoccio come dire per molti aspetti ha liberato ha vinto anche queste letture penitenziali del Sessantotto commenta
Fallimentare il tragitto univoco no nella protesta del settantotto nella direzione di una vendita eviteremmo Penny nella violenta
Incapace di costruire politica Emma vetturetta aspetta da tanto tempo difficile aggiungere parole rispetto a quello che Manconi ha detto in maniera limpidissima effettuato testimonia anche con con la sua storia civile politica io su questo voglio eccetera cioè Luigi Manconi è una figlio del sessantotto e di interesse del suo percorso stanche
Nel riuscito a fare attraverso quella che lui definisce tirocinio definisce di Terracina Nanni Moretti alla democrazia e dice va benissimo la liberazione della donna la liberazione della gestualità
In questo senso nell'interno avvicinamento di Pasolini ai radicali gli ultimi sugli interventi che sono di sostegno nei confronti fortissimo nei confronti la protesta
Radicale è un impegno politico rilevante però io vorrei ancora una volta ribaltare la prospettiva infatti professore io la interrogo perché voglio Fagan ribaltare tra vorrà introdurre
L'elemento che mi ha colpito del suo testo sulla violenza perché e lei nel suo testo praticamente sposa ovviamente una politica della non violenza ma da una particolare angolatura
Dà un'interpretazione diciamo
Del messaggio di Gesù o da parte in particolare di Paolo di San Paolo e in questa dell'azione diciamo così che quello che mi sembra rimproverare a diciamo l'ideologia del movimento
E proprio l'ideologia in realtà perché nel momento in cui lei dice sia spira appunto a una liberazione allora si deve avere il coraggio di non porsi uno al problema di potere e come dire
Lottare con la sola forza della della con l'unica forza pronto proprio del proprio spirito della propria idea senza appunto
Quindi anche accettando e queste tipicamente non violento
Diciamo che questa forza venga repressa anche duramente dal potere ma
Ripeto nel nel lungo termine questa forza
Spirituale del utopica o come lei ha detto meglio atopica a un valore che è veramente libera ante della società non a breve termine ma più profondamente così
Ma la domanda è complessa interessantissima quindi risponderò male in maniera troppo spiccia
Comunque ci provo vorrei cominciare proprio da Pasolini ricordo che l'ha poi li ha da cui abbiamo preso nel no no poliziotto sessantotto quella appunto delle delle globali
Esattamente finché dura il PC ai giovani cioè in fin dei conti stranamente Pasolini parla questi giovani attaccandoli da una prospettiva che è una prospettiva di potere
Pugni Checco escono anche di potere ideologico cioè e urbane finito chi deve farsi carico del problema della mediazione della costruzione politica qui torno alcune tecnica sollevato Manconi
Per cui il radicalismo della richiesta di giustizia della protesta non violenta e comunque è una protesta violenta penso a Gesù penso a Paolo sono soggetti violentissimi io presto pubblicherò
Una inquina libro che in città ho intitolato
Gesù Eretico cioè la in questo senso dettate a Pasolini chiacchiere lettere luterane
Qui c'è una forte consapevolezza della esigenza di giustizia come affermazione contestativa forte e radicale uso questo termine
E violento ma d'altra parte deve deve riuscire a e esprimermi cinque e la difficoltà forte anche la contraddizione ribaltamento in termini nonviolenti cioè come prostitute possibile
Affermare una politica di liberazione e deve comunque porre strutture violenta di asservimento di marginalizzazione affermare una pudica liberazione tenta
Avere un intenzionalità sovversiva una porta sul retro IVA che quella della parole che dovrebbe tre non violenta chiudo
Ricordando le faceva riferimento a Paolo i miei riferimenti a Paolo sono riferimenti che ancora affliggono la traiettoria di Pasolini Pasolini
Allungo lavora una sceneggiatura per un film di sul San Paolo e li abbiamo degli ultimi ritocchi per improponibili immediatamente precedenti la morte che apporta una sceneggiatura sul San Paolo
Ma il problema di San Paolo è il problema della migrazione politica cioè io un messaggio evangelico di contestazione radicale che deve però al tempo stesso fa e struttura di mediazione
E la chieda torna dialetticamente all'interno della logica evangelica così come il movimento di liberazione
è in rapporto dialettico con il Pci come questo sciupio tante grave partito che comunque si fa carico di cui Paterlini continua a mantenere la sua rispetto al quale Pasolini continua a mantenere fiducia Granta parchi carico di poter liberazione
Per la
E chiudo davvero
Quindi la il pressioni ricordate quella che la raccolta settantuno dell'equipaggio limitato mandare di organizzare cioè impegnata Manani perché il discorso sulla giustizia il discorso
Quindi superamento del limite dell'umano De Mita chiusura una dimensione di riconoscimento e di alterità che come dire CCC Keira fuori dal nostro limite dal nostro pur sovrano la pretesa di verità ma d'altra parte tutto questo ha un rapporto dialettico con loro gambizzare
Che è inteso persino contraddittorio ma io addirittura ricordo una politica fondamentali per domare organizzare l'enigma di Pio dodicesimo invece ma quello che tradisce Paolo anche paradossalmente il quanto capo di una Tuturano media allora questo mi interessa Manconi perché Manconi che diede a partire da quell'esperienza
Radicale i protetta di contestazione dell'impianto di giustizia al tempo penso che il resoconto della necessità di farli rientrare questo discorso all'interno della di strutture politiche quelle istituzionali riferimenti alla legislazione gli anni settanta sono assolutamente fondamentali cioè è velleitarismo una richiesta di giustizia che non si faccia impegno politico che è inaccettabile perfino contraddittorio
Ma che cerchi almeno parzialmente
Che ideali scatta pure la giustifica
Leggi leggi più giuste in occasioni di amiche di Assunta della no realtà civile e politica ha una dimensione poco più di un banale perché poi gradualismo quello che ci salva dall'errore della rivoluzione tutta subito che violenta
Romano ecco prima di passare a Pavan con i però professore questo discorso vale premessa di Pasolini volto a le istituzioni come la chiesa impicci diciamo però la la la questione che lei pone almeno questione forse ho capito male io però mi sembra che lei dica che dalla parte dei giovani si doveva si doveva insomma questa un termine molto perentorio però sarebbe stata auspicabile non avere quella pretesa di purezza e di quindi volontà di affermare un potere piuttosto appunto anche come dire arrivare alla parola martirio comunque a a vedere una appunto fidarsi solo della propria forza non violenta senza
Minare al al il invece ma guardi non c'è una formula c'è per me questo rimane il fatto fondamentale nodi manette questa kermesse sottolinea
Diciamo la la
Ringrazio
Che ci orienta nei confronti della giustizia
Che appunto e di porta anche alla non violenta testimonianza alcuni ma insomma a favore della giustizia note di tutti darebbero pagliacciate
Però evidente anche una necessità di mediazione crescita di intelligenza politica in cui
La testimonianza non violenta deve riuscire a fare movimento affannati magari anche partito attacchi lasciato e deliberazione politica è un po'la corte della finestra sostanzialmente la potremmo definire così baracchini tra combatte per la società verso
Le ha audizione ipotetiche
Poveretti idealizzazione che devono non tutto subito ma accettare lo spazio della mediazione politica l'impegno politico
Della anche del confronto partitico e comunque di riconoscimento istituzionale
Manconi
Ma penso che
Letta hanno detto ieri abbia un corso punto perfettamente della proiettori a rendere il nostro libro cioè lì due punti di vista
Diversi per posizioni di partenza e per esperienze di vita che pure riescono a incontrarsi
A confliggere su alcune questioni in massa sostanzialmente al concentrare
Delle aspettative tutte le attribuzioni di lei tutti oppure sulla questione della quindi su un grande fondamentale tema del diritto
Ma
Sì utilissimo tornare
La questione degli anni settanta
Io mentre parlava e tutti e due sono stato tentato da un la lettura che scivola percorso sfiora o
E che quindi nel libro trovo occasionalmente emerge ed è il fatto che ha discettando fra gli oltre cinquant'anni
Dall'inizio di quello del ciclo di notte
Noi dovremmo cominciare a vedere le cose
Attraverso un riguardo più comprensivi di nuovo
Non sono più compassionevole nei confronti dei giganteschi errori e anche dei molti orrori allora commessi ma più capaci di comprendere colpe nere riabbracciare
Come evidenziava lettini ripartendo dall'immaginifico figlia del nostro dico abbracciare quel decennio terribile splendido e diversi autori attori
Quindi con gli occhi io ho detto prima dicendo la sconfitta del sessantotto capace vivono straordinario show in movimento
Che è quello che stavo io cerco di raccontare parlando del sessantotto un minore cioè spiegando come se è un movimento collettivo minoritario con quello vera nei numeri nelle statistiche e composto innanzitutto da giovani da studenti
Anche va parti significative di classe operaia ricordiamo il sessantanove delle fabbriche
Quali imbonimenti sono stati capaci
Di mettere in discussione i rapporti gerarchici
All'interno delle caserme dell'esercito all'interno delle caserme della polizia e persino dei carabinieri il raggiungere persino il borgo dorato del calcio professionistico
I coinvolgere i Sacristani rivoluzionari pugliesi e le donne che coloravano le pastiglie nelle aziende farmaceutiche
Per patto capaci di questo
Il fatto che cui tutto ciò questo immenso movimento in regia di innovazione di Fantasia di creatività intelligenza voi
Dicevo è stato sconfitto perché non si è tradotto in una diversa dislocazione del potere non ha invertito i rapporti di forza minime forse bisognerebbe conoscere le cose non in termini di vittoria e di sconfitta dunque secondo una logica binaria secondo un paradigma Marziale
Ma tenendo entro un movimento generale della società
Dove il decisivi
Non ha avuto copie dice come ha detto il nostro Andrea villa un ruolo o compromissorio hanno svolto la sua funzione di grande organizzazione di massa
Che doveva tener conto dei mille considerazione che i mille compatibilità doveva rispettare le leggi invece le gradualità le prudenze le incertezze le paure le paternità
Delle masse popolari che voleva rappresentare e Allo stesso modo avrebbe detto anche il rapporto tra Partito Comunista Italiano è partito radicale troppo spesso rappresentato anch'esso Coco una semplice
Ostinata
Rissa tra la ragionevolezza dell'uno e l'irresponsabilità dell'altro ma non era coi all'interpretazione che contava
Delle tensioni tra pc e Partito radicale lo stesso Marco Pannella mieloma dava questa interpretazione al punto che mai
Sì abbandonò l'idea di e Cimoli guidare il PC che può apparire qualcosa di paradossale cioè non di grottesco ma rispondeva invece all'idea che
Volgendo ciascuno il proprio ruolo
Tuttavia si potesse operare kW
Medesima direzione e voglio ricordare per tornare invece ai movimenti giovanili studentesche e Arlotta un pochettino che ci fu un momento di quegli anni settanta
Nel quale per il segretario del PC Enrico Berlinguer
Propose alla segreteria del partito di invitare Adriano Sofri a partecipare al congresso del pesci ovviamente come rappresentante
Di una piccola porta esterna che era Lotta continua ma come interlocutore
Come ripete quindi anche da questi esempi la realtà comuni
Quella sociale ma quella culturale ma quella umana
Alla resa dei conti degni diverso da da tutte le rappresentazioni stereotipate che noi siamo costretti costantemente a suggerire e
Concludo
Sento verissimo
Portare a un'estrema sintesi ripeto quello che ho detto prima cioè che o voi tutte queste gigantesche questioni
Sì e muovono intorno alla questione che voglio chiamare
Curando proprio la parola la questione della l'ingiustizia non della
Perché e nella ingiustizia che sopravvive e che si riproduce
Che costituisce il teste il più significativo
Nella interpretazione della democrazia
E l'ingiustizia che permane si riproduce sopravvive magari si allarga come in questo periodo storico probabilmente a cadendo a rappresentare
Ciò che tuttora ci interpella con un forte fra la condizione di minorità
Parola chiave che noi utilizziamo nel libro e importante perché
Rovescia ribalta per usare il termine di le Eric un altro speriamo tipo una democrazia dove sopravvivono le aree di ingiustizia che sappiamo
Non è il una Democrazia che bene o male e una democrazia che tuttavia presentabili difficili
Troppo comodo non è questo e una non democrazia
Che all'interno del sistema democratico non si confida fino a che quel leale di ingiustizia non saranno superate non saranno contro spacca non saranno sconfitte
Ecco allora a questo punto mi pare che abbiamo scellerato bene questo testo
E naturalmente stai nostri lettori insomma approfondirlo e trovare molte altre cose che non abbiamo detto che ci sono
Ed è per cui io a questo punto lavori mi permetterei di aggiungersi perché insomma soltanto come indicazione netta Tortora anche
Per le dei nodi che rimangono assolutamente fondamentale negli anni settanta lungo gli anni settanta appunto Manconi parlava di ciò primi il caso Sofri è un caso decisivo
E Caso Moro cioè
Due delle intelligenze Duarte del Paese è molto diverso dei con traiettorie diverte con prigionieri
E editi diverti però rappresentano momenti storici critici che in fondo vanno interrogati nella direzione che
Adesso Luigi indicava
Insomma Moro l'attenzione spasmodica che motori ride intervallato dei movimenti giovanili e movimenti di contestazione non dobbiamo dimenticarlo o addirittura all'accerta una certa tenerezza che spesso si dimentica
Rispetto alla condanna violentissima che proseguì porta nei confronti democrazia cristiana
Che riservava nei confronti della della figura di Moro
Malgrado contestato il suo linguaggio che conterrà un linguaggio tragicamente compromissorio no
Esistono problemi enormi da un punto di vista storico ed eterno soltanto un problema di ingiustizia ma un problema di accrescimento sistematico strutturali ingiustizia
E allora confrontarci con Aldo Moro confrontarci con Adriano Sofri malgrado la differenza dire ai radicali ai due è una una nostra nostro dovere civile e politico e penso che la figura di Manconi da questo punto di vista chiama come dire una veramente una filo conduttore importante
Bene allora ringrazio Gaetano Lettieri che insieme a Luigi Manconi hanno spazi scritto poliziotto sessantotto violenza e democrazia libro edito dal Saggiatore naturalmente
Avremo modo magari di ritornare su questi argomenti in altri momenti della programmazione di Radio Radicale io ringrazio i due autori vi auguro una buona giornata
Grazie ad Andrea villa Aurea radio radicale rilegge anche da parte mia un abbraccio Luigi Manconi