Dall'Europa del populismo penale all'Europa dei diritti fondamentali. La riscoperta della funzione rieducativa come essenza riformatrice del sistema sanzionatorio

La Berto così fari sbagliato
Va be'
Qualche parola consentitemi su l'idea da cui da cui nasce questo progetto
Questo progetto nascere dalla
Domando risolviamo il problema informatico la professoressa Maugeri qui come è un autorevole collega ormai quindi a una certa età e non ha una dimestichezza certamente non diversi informatica bisogna assistenze
Se tu prima che fosse va be è allora abbiamo c'è stata presa di coscienza negli ultimi anni
Anzi più che una presa di coscienza io direi un atteggiamento da parte di una parte della dottrina che ha accentuato particolarmente
è un un quello che dovrebbe essere un orientamento da parte legislatore europeo di così detto populismo penale d'acqua il titolo cioè di esasperazione dell'intervento penale in chiave securitaria
Si fa l'esempio settore del del terrorismo la pornografia minorile e
Si parla di un diritto penale orientato al neo retribuzioni mo'addirittura la severità delle pene volta soddisfare le l'irrazionale bisogno di penna
Ha chiaramente avallato da politiche nazionali di di carattere estremamente populista
In particolare per fare capire anche ai nostri giovani
Studenti la dottrina contesta uni per produzione di norme minime in virtù dell'articolo tran-tran tre del Trattato sul funzionamento all'Unione Europea che danno indicazioni precise sul o
Sul
Sul tipo
Sulla funzione sulla misura della pena addirittura indicando il minimo
Il minimo del massimo
E e queste che ha diritto addirittura ciò ha portato ad avviso di una parte la dottrina ciò porterebbe a impedire al legislatore i nazionali
Di
A impedire il giro dei nazionali di depenalizzare certi settori laddove il legislatore europeo ha previsto che indeterminato settore devono essere introdotte sanzioni
Proporsi
Sanzioni
Proposta
Sanzioni proporzionate di e di sempre dissuasive effettive e si interpreta come l'accoglimento della concezione
E polifunzionale della pena in particolare della funzione retributiva parlando di proporzione è di prevenzione generale parlando di di sua si vita
Ecco nonostante queste il mio o anzi proprio per rispondere a a questi queste critiche io mi permette di evidenziare che pur mancando una norma ad hoc
Che prevede come l'articolo ventisette comma tre della Costituzione che riconosce espressamente la funzione rieducativa della pena
Nel nostro ordina nello
E quindi pur mancando una norma che come ha valorizzato oggi la Corte costituzionale penso per tutte la sentenza trecentotredici del novanta far sì che la funzione educativa dovrebbe caratterizzare la pena dal momento in cui nasce nell'astratta previsione normativa fino a quando in concreto si estingue
Nonostante ciò e nonostante il fatto che l'unica norma che a livello sovrannazionale riconosce
La
Funzione rieducativa è l'articolo dieci paragrafo tre del Patto internazionale sui diritti civili e politici di New York nonostante questo a parte poi tutta una serie anche a livello internazionali documenti per tutte le regole minime standard delle nazioni unite per il trattamento dei i prigionieri nonostante questo abbiamo una serie di
Strumenti
Grazie
Di strumenti oggi mio chiaramente non voglio poi abbiamo i nostri relatori vorrei soltanto appunto sottolineare alcuni profili che stanno alla base
Anche della nostro idea di Progetto
Abbiamo tutta una serie di strumenti
A a livello di grande Europa di piccola Europa che sottolineano la funzione educativa penso ad esempio alla raccomandazione tre dell'ottantasette il comitato dei ministri del Consiglio d'Europa sostituito dalla raccomandazione due del due mila sei in cui si accento si afferma il principio fondamentale della rieducazione
Anzi vi mette in evidenza fin da ora che nel commentario a tali regole in particolare alla regola due da parte l'ultima Commitee on crime proprio a me se si evidenzia
Un dei principi baluardi fondamentali quando affrontiamo il problema della detenzione cioè l'idea che la bandiera libertà non comporta la presunzione che detenuti perdano gli altri diritti politici e civili economici e culturali
La Corte costituzionale l'ha sottolineato nella sentenza trecentoquarantanove del mille novecentonovantatré
Che si dove si afferma che quello che in crisi dove rimane in libertà e tanto più prezioso in quanto costituisce l'unico ambito nel quale può espandersi la personalità individuale
E e che tutte le restrizioni esercizio dei diritti che non siano puntualmente giustificate da esigenze di ordine e sicurezza devono ritenersi contrarie le finalità rieducativa la corte lo bella sottolineato nel caso Borneo
La giustizia non si ferma dinanzi la porta del carcere come fecero nel caso campo belle o nel caso appunto e la il diritto di tutti i detenuti TAC condizioni dignitose di detenzione ma abbiamo tutta una serie di altri strumenti come se europea sui trasferimenti dei procedimenti in materia penale del settanta due
Che indica che la corte dove si dovrebbe favorire la riabilitazione del condannato come sottolineato nel due mila diciannove alla Corte europea convenzione sul trasferimento dei condannati nell'ottantatré la risoluzione del parlamento europeo sui diritti dell'uomo ne ignoro per novantasette
La risoluzione del parlamento l'operatività del sette sui sistemi carcerari e le condizioni di detenzione a parte la con convenzione europeo per la prevenzione della tortura i trattamenti inumane e degradanti e l'ottanta sette ma anche a livello di se vogliamo più di piccola Europa una serie di strumenti che diversa e non si occupano di funzione della pena ma che comunque sì ispirano alla funzione educativa penso alla lettura che la corte di giustizia
Ha dato l'avvocato generale Bottai saltato bella articolo tre paragrafo uno del decisione quadro novecentonove del due mila otto
L'attivo a reciproco riconoscimento le sentenze penali che do allo scopo di favorire l'inserimento sociale della persona condannata
Lo stesso motivo di rifiuto facoltativo di esecuzione del mandato d'arresto europeo e dovrebbe essere ispirato guidato dalla con la Rispetto dal perseguimento la funzione rieducativa
O ancora nell'applicazione della direttiva trentotto del due mila e quattro relativa alla
Norme specifiche sui diritti ai detenuti a si è fatta oggi asso quasi sottratto discrezionalità degli Stati il trattamento penitenziario affermava do che tutte nell'ambito del trattamento possono essere violati tutta la serie dei diritti riconosciuti dalla convenzione è in tutt'altra richiamando varie
Dei diritti fondamentali riconosciuti a creato una sorta di statuto garantistico dei diritti dei detenuti addirittura occupandosi anche delle misure che incidono sulla libertari sito del condannato pensano i regimi speciali
Il tutto ponendo alla base a tutela della dignità alla persona umana la corte ha ribadito che anche se manca una norma in cui si riconosce la dignità Tupou tranne nel preambolo del protocollo tredici sull'abolizione della pena di morte ma la costa sempre in per Rizzato che la dignità alla persona umana forma parte della vera essenza della convenzione così come la libertà personale
E allora per
Si è riacceso tutto
Per perseguire anche quello che la Corte costituzionale ha sottolineato da un ultima ad esempio la sentenza centoquattro nel due mila e diciotto funzione la funge
Non è della rieducazione attraverso la responsabilizzazione delle detenuto dobbiamo ecco questo
L'idea di fondo che c'era anche convinto a impegnarci in questo Progetto è l'idea che il carcere deve essere il luogo della legalità
Della Penna legale per un diritto partendo anche da una convinzione profonda
Che punto il carcere luogo in cui si deve lo consentire di alla luce la nostra Costituzione articolo due tre
Si dovrebbe consentire di sviluppare la personalità di ciascuno rimuovendo gli ostacoli che si frappongono le sue potenzialità
E soprattutto anche
Se vogliamo in un ottica utilitarista nella convinzione che la rieducazione è lo strumento migliore per garantire la sicurezza e s'è dimostrato che i tassi recidiva calano sensibilmente rispetto a soggetti che effettivamente sono stati sottoposti ad attività di formazione lavorativa culturale durante l'espiazione della pena
L'educazione e sicurezza non sono incompatibili tutt'altro nelle due zone e lo strumento l'unico vero strumento fondamentale per perseguire nel breve e nel lungo periodo la sicurezza con questo con questo anche o spiccio ringrazio anche tutti coloro che stanno partecipando al nostro convegno come uditori è coristi ratio tutti i relatori che oggi hanno accettato il nostro invito e quindi a questo punto passiamo al convegno vero e proprio e do immediatamente la parola al dottore sabato
Giudice della Corte penale internazionale ringraziandolo per l'onore di avere accettato il nostro invito scusi discussione della corte Lopez diritti dell'uomo
I vari stress informatici
Mi hanno giudice alla Corte Love's diritti dell'uomo ringraziandolo per onore avere appunto accettato il nostro invito e di che ci appunto parlerà della giurisprudenza e l'importante ruolo della quattro per per il riconoscimento la funzione educativa
Grazie professoressa Malgieri lei ha parlato di un orrore e per media essere a fianco e di fronte
Così autorevoli
Mente
Delle scienze giuridiche amici che maestri s'come anche lei ha detto soprattutto non essere di fronte a un a un gruppo di giovani studiosi che
Sono coloro su cui credo l'Europa debba puntare per per il futuro anche su temi così delicati come quello chi andiamo a trattare quest'oggi io avrei preparato delle diapositive e molto difficile per me diciamo bello al già in parte anticipato professoressa Maugeri parlare
Di Timi chi anche alla Corte di Strasburgo sono vado
Abbastanza scontati ma anche soffrono tuttora intenzioni
Quello della funzione rieducativa della pena è un argomento che come lei ha detto non è trattato esplicitamente dalla convenzione ma
La convenzione non va letta in un vuoto deve essere letta alla luce di tutti gli altri strumenti internazionali che vincolano i Stati contraenti della convenzione stessa anche ai sensi della Convenzione di Vienna
E quindi diciamo
Lei ha menzionato fonti sia di soft law che anche qualche convenzione vera e propria sì vincola gli Stati e la grande Europa
Ahimè
Dovrò mettere e il quadro che lei ha tracciato in una prospettiva
Anche recente
Per cui diciamo il concetto a luci e ombre
Sono ovviamente in difficoltà nel farlo perché molti casi sono ancora pendenti per cui mi scuserete in particolare
Della tecnica espositiva che dovrà trarre nozioni in materia di finalità rieducativa della pena in maniera indiretta da giurisprudenza che si è pronunciata su alcuni argomenti nulla dirò
Per prudenza sulle questioni relative
Al famoso caso Marcello viola numero due
E suoi possibili futuri prosiegui
Mentre invece la mia linea argomentativa vorrebbe partiranno giurisprudenza sulla pena di morte poi essenzialmente trattarla giurisprudenza sul Castoro con qualche coda recentissima che non ha ancora avuto troppa ecco
Nella nei commenti in Italia se non fosse che il professor Galliani e qui al mio fianco avuto Magna passa in questa in questa ultima evoluzione se vorrà farà Juan Luís qualche cenno
Diciamo lei ha ricordato
La
Il rating ma della corte europea dei diritti dell'uomo in materia di pena di morte
Vi era un protocollo tredici pur non ratificato da tutti gli Stati proprio quello dove si faceva menzione del concetto di dignità che altrimenti non è presente in convenzione
E da una menzione che era proprio nell'articolo due si era sempre detto da parte della Corte europea che quindi la pena di morte non era né poteva essere un trattamento inumano o degradante si verifica quindi una esigenza di lettura da parte della corte
Poco più
Di una decina d'anni fa nel due mila dieci per cui ecco lì si lancia un sasso nello stagno no visto che praticamente via un consenso sull'abolizione della pena di morte l'unica pena totalmente chiusa
Alla rieducazione
Nel caso Amsa dune Musti contro Regno Unito e che vedremo che il Regno Unito è ovviamente sarà
La la colla al la controparte di quasi tutti questi casi
La giurisprudenza sulla pena di morte si muove nel senso di dire no da ora in poi la pena di morte un trattamento inumano e degradante per cui è bandito per sempre
Nel nella grande euro
Il resto delle argomentazioni riguarda essenzialmente l'ergastolo e quindi io vorrei dare una panoramica
Sì parte dadi in terra Lalla la causa che tutti ben conosciamo due viene affermata
Con chiarezza la funzione rieducativa della pena in un certo contesto
Fino ad arrivare a questi casi recenti di cui dicevo uno si chiama sanzioni Sanchez contro il Regno Unito e l'altro si chiama McCallum contro Italia
In cui appunto il professor Galliani ha rivestito il ruolo di amicus curiae
Allora indi intero solo per ricordarlo diciamo me stesso perché immagino che anche i giovani sia noto
Avevamo una situazione in cui tre i ricorrenti che avevano ricevuto
Condanna all'ergastolo a seguito di omicidio e nel regime giuridico britannico alla detenzione sarebbe stata a vita nel senso dia vita a meno che autorità dapprima politiche poi giurisdizionali nell'evoluzione normativa del Regno Unito non avessero esercitato una discrezionalità per ordinare loro rilascio per circostanze eccezionali che però in pratica erano quelle di natura compassionevole quindi diciamo ci troviamo di fronte a una cultura giuridica
Prima sia una cultura politica quella britannica che l'essenziale protagonista del dibattito rispetto lei lo ha già menzionato
Alla dalle dottrine anche costituzionalisti che non solo penalistiche professor penalistiche italiana
Tedesca in parte francese che invece la funzione educativa della pena poi la Costituzione spagnola ovviamente eccetera facevano un
Un ampio davano ampio risalto
La evoluzione sull'Inter e quella di rileggere delle nozioni che già espressi si devono la giurisprudenza della Corte
Anche su questo scalo scritto molti autori presenti a questo tavolo accertare sì sì posso affermare che esista una qualche prospettiva di rilascio
Qualora il diritto in tre interno nazionale preveda la possibilità di rivalutare una condanna all'ergastolo
Quale che sia lo strumento cessazione della pena liberazione condizionale remissione eccetera e soddisfatto l'articolo trenta
E quindi i due momenti prospettiva di rilascio e possibilità di revisione indipendentemente dalla natura della pena perpetua per definizione dovevano essere una componente essenziale perché l'ergastolo
Secondo la giurisprudenza l'Inter si potesse ritenere una pena conforme all'umanità
E qui diciamo già era qualcosa che c'era in Kafka risse nelle nelle nelle sentenze prece
Il passaggio è
Quali sono le ragioni per cui con esistendo questi due momenti
E soddisfatto il requisito di finalità o condizione di umanità
Della trattamento sanzionatorio non meglio definito
L'Inter parla di una criteri azione tecnologica che però non è meglio come dire condita nella sentenza è un passaggio in avanti comunque importante quindi l'espressione legittimi motivi per non logici che devono giustificare la detenzione non soltanto all'inizio ma anche
Durante il suo
Evolversi
L'equilibrio tra le giustificazioni della pena cambia nel tempo
L'Inter si spinge a individuare in maniera come dire quasi equitativa
Quando non debba avvenire come minimo
La revisione
Rimane in maniera politica o giurisdizionale poco importa
Durante il decorso della pena
L'altra considerazione
L'incarcerazione senza prospettiva di rilascio e senza possibilità di revisione comporta il rischio che il detenuto sostanzialmente non ispiri la pena
Il detenuto è soggetto alla pena ma nulla è spia
Perché qualunque cosa possa fare in prigione
La pena resta
E quindi questa è la condizione di umanità che deve essere soddisfatta consentire a un detenuto anche alla pena perpetua di S.p.A. la quindi dei il passaggio adesso testuale ed è quello che dal processo l'Algeria ha affermato condizione
Di compatibilità con l'articolo tre è che
Lo Stato preservi la dignità umana evitando che forzosamente una persona sia privata della sua libertà senza che possa riconquistare ma un giorno questa diciamo una frase un po'poetica ma sicuramente conforme a a alla dottrina tecnologia più avanzata e alle esigenze di umanità della pena
Quindi l'articolo tre deve essere interpretato nel senso della riducibili da delle condanne all'ergastolo viene indicata come dicevo un momento appropriato che dopo circa venticinque anni tratto dall'esperienza
Dei vari Stati contraenti non spetta alla Corte per scrivere la forma e del potere esecutivo giudiziario che possano controllare la giustificazione però logica del protrarsi della pena
Di viene altresì detto che dopo la prima revisione sono poi necessari e revisioni periodiche secondo un piano a scadenza
Io mi fermerei qui su questa giurisprudenza nota e andrei a questo punto direttamente
Alla
Alle evoluzioni recenti non prima di aver detto però sì di interessi porta anche ad un concetto di momento temporale in cui si debba
Verificare la compatibilità della condanna all'ergastolo con l'esigenza di umanità il momento non è quello della e spia della durata della pena ma già all'inizio
Della nell'ispirazione il condannato deve essergli in condizione di conoscere a quali condizioni e quando sarà messo nella possibilità di riconquistare un giorno la libertà per cui i criteri debbono essere
Possibilmente pre conosciuti
Si dice quindi Ca'Foscari se non ecco non va interpretato come ne interpretava il governo britannico e per differenza implicite qui andiamo l'argomento di oggi si ricava questo non c'è scritto nella sentenza che la prospettiva di rilascio collegata quindi allo sforzo di auto miglioramento del condannato
Che però per auto migliorarsi deve essere messo nelle condizioni e qui gioco le condizioni lezione il trattamento eccetera vedremo poi
Di compierlo dalle stesse modalità di svolgimento della pena il profilo culturale retrostante era quello che dicevamo il contrasto tra queste scuole sia culturali che giuridico politiche
Rispetto a Paesi in cui la concezione esclusivamente retributiva della pena e ancora in qualche modo maggiori
E questi Paesi hanno un'appendice Oltreoceano
In appendice importante gli Stati Uniti d'America
Molti stampati il l'ordinamento federale non conoscono la funzione rieducativa della pena alcuni stati viceversa la conosce
Quindi dopo vi interna che si fondava su una serie di precedenti il dibattito si sposta sul cosiddetto profilo estradizione della finalità rieducativa della pena
E vi sono tutta una serie di sentenze dopo vi interna che applicano o cercano di applicare Lemina citata una ma nel controllo i Paesi Bassi nel due mila sedici era stata preceduta da Trabelsi contro Belgio che è una sentenza specifica di cui dobbiamo parlare
Ed altre che applicano i criteri vinte al contesto dell'estradizione
Lo Stato contraente europeo non deve estradare fuori Europa si il rischio Chissi palesa al possibile condannato e quello di essere condannato ad una pena che ha i profili di trattamento inumano o degradante di cui abbiamo detto prima in riferimento alla piena invece irrogata dai nostri giudici europea
Anche lì quindi la persona da estradare deve essere in un sistema che gli consenta di far verificare il suo cambiamento esce nascono due casi a metà del due mila ventuno
Uno si chiama McCallum contro Italia diciamo che viene reso noto per primo
Il secondo ma ve ne sono altri si chiama Sanchez Sanchez contro Regno Unito c'è una rincorsa tra i due casi perché in Sanchez Sanchez sa viene concessa una misura cautelare ai sensi dell'articolo trentanove da parte della Corte europea dei diritti dell'uomo e e viene ordinato all'Italia di non estradare nello Stato di New
Ci hanno la signora McCallum ma che
Già sessantenne credo all'epoca
Rischiava di finire i suoi giorni
All'ergastolo perché incolpata di smembramento in bruciatura del marito
Entrambe queste cause
Vengono rimesse alla Grande Camera cioè la corte europea non se ne occupa informazioni ordinaria ma data la straordinaria importanza dei temi da trattare
Che ovviamente vedo una certa divisione all'interno della corte
Vengono rimesse entrambe la Grande Camera e avranno da quel momento uno sviluppo parallelo alla fine Sanchez Sanchez finirà con una sentenza McCallum finirà con una decisione
E
McCallum rinvia a Sanchez Sanchez per cui è inutile parlare di McCallum va citata Sanchez Sanchez per il c.t.
Di cosa tratta questa causa
Innanzitutto ecco mentre McCallum parlava di un ordinamento statale quello del Michigan Sances Sanchez si confronta con una pinna federale
Quindi un ordinamento quello federale degli Stati Uniti d'America che non conosce
Altro che il rilascio compassionevole per grazia o per motivi di salute eccetera
L'evoluzione è nel senso che si fa un passo indietro
Viene esplicitamente revocata viene ovvero l'ultrà io non uso l'inglese
Ma e qui dobbiamo usare questo termine la sentenza Trabelsi vera quella che esplicitamente diceva il contrario
E si dice che i principi divini interno sono stati dettati a fronte di un contesto di finalità rieducativa della pena
Nell'ambito degli stessi Stati vincolati alla convenzione per cui il condannato in Europa passa
Innanzitutto di essere già condannato
Seconda cosa è in carcere da noi si può rivolgere in qualunque momento alla contro per i diritti dell'uomo
Il profilo quindi della finalità rieducativa può essere concretamente assicurato dagli ordinamenti in via sussidiaria prima degli Stati e poiché il meccanismo di supervisione europea
Gli Stati contraenti viceversa non possono essere ritenuti responsabili ai sensi della Convenzione del che delle carenze nel sistema dello Stato terzo rispetto a Winteler
Anche perché queste carenze sono come dire difficili da valutare nel caso McCallum c'era tutta una difficoltà interpretativa
Circa i poteri del parroco Words
Dello stato del Michigan messe o meno dopo il governatore dovesse intervenire anche io e il la
Oppure il parroco ordo vincolava il governatore dello Stato del Michigan la corte dirà e irrilevante in quanto questa seconda fase e questa e l'altra cosa che va detta di Sanchez Sanchez la cosiddetta fase procedurale
Non può essere controllata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo che venga addita rispetto a un caso estradizione vale l'unica cosa in comune tra ergastolo e quindi finalità rieducativa da garantirsi in Europa e estradizione di una persona che rischi
Realmente di essere condannata all'ergastolo in un paese esclusivamente
Buttato nel sistema retributivo e che la garanzia debba essere solo quella sostanziale l'unica garanzia traspone ibrida al contesto interno a quello estero e quindi la garanzia sostanziale e che esista un meccanismo di revisione noto già al momento della condanna che consenta di esaminare
Da parte delle autorità nazionali
Attenzione
Il suo sforzo di Riabilitazione i progressi compiuti dal detenuto verso le rimeditazione
O qualsiasi altro motivo di scarcerazione basato sul suo comportamento sull'altre circostanze personali pertinenti
Questa sottolineatura senza che si faccia menzione della dignità eccetera indica con chiarezza che vale qualunque circostanza personale
Ai fini della
Liceità convenzionale dell'estradizione e quindi non
La finalità rieducativa ma basta che si rimettano in libertà o si concedevano
Strumenti utili per ragioni compassionevoli malati terminali e cose di questo tipo
Quindi una grandissima differenza io terminerei con qualche considerazione
Che fa riferimento anche a qualche caso forse pendente di cui non posso occuparmi per ragioni mia d'ufficio
Ma quindi Ulisse per esempio si uno Stato prevede quelle bene cosiddette multiple per recidiva no
E il soggetto rischia di essere estradato ammettiamo che abbia quarant'anni
Non è un fasto offendere
E quindi per un reato x si veda sicuramente condannato non già all'ergastolo ma una rapina
Di cento anni duecento anni qualcosa del genere che in sostanza equivale a una pena a vitali quelle vere
è sufficiente che vi sia una revisione
Per ragioni di malattia o compassionevole io e procedurale e sostanziale
è una pena esorbitante
E poi come si esaminano le garanzie procedurali
Sappiamo che soltanto il segmento dell'esistenza di una garanzia procedurale essere esaminato e poi le garanzie sostanziali che vi sia una possibilità di revisione
In sostanza poi qual è la differenza tra sostanziale procedurale in questo ambito
Termino con una
Frase finale io ho scelto questa piccola chiave nei venti minuti che mi erano concessi per lanciare un po'qualche messaggio e posso aver dato l'impressione che vi siano dei passi nei però i passi in avanti sono moltissimi c'è giurisprudenza copiosissima vi è una pubblicazione lo dico per i giovani sulla sui diritti del detenuto disponibile sul sito alla Corte europea dei diritti dell'uomo che fa vedere come indirettamente quella finalità rieducativa che abbiamo affermato sicuramente per l'Europa anche attraverso la giurisprudenza è l'ergastolo emerga da tutte le pronunce dicevo veramente monumentali su condizioni pensione contatti con il mondo esterno tutela della salute nel sistema penitenziario anche questo le aspre esperienza sia divinità che di natura trattamentale
Pensiamo soprattutto al fatto che tutti i detenuti sono esposti a malattie psichiatriche per la afflittività stessa della pena carceraria i regimi speciali redenzione i loro limiti ho detto che non avrei parlato
Di di un qualcosa di italiano ma anche lì la corte europea sta facendo molto la libertà di pensiero di coscienza e di religione l'accesso la cultura il diritto quindi all'istruzione in prigione la libertà di espressione il lavoro e il diritto di voto diritto di voto del come sapete
Ha formato oggetto di un'altra ampia giurisprudenza in contrasto proprio ancora una volta con la giurisprudenza interna del Regno Unito mi fermerei qui e ringrazia
Grazie
Al dottore saluto per questa all'uscita
Relazione che richiama un problema che è vero la Corte due ha una grande ruolo nella pomodoro sul tuo garantisce dei diritti detenuti la funzione educativa però ci sono luci ed ombre
No io penso ad esempio dottore già subito dopo Winteler ci fu il caso Hutchins in cui la Corte sembro fare proprio un passo indietro sullo stesso spero per i nostri studenti
Nel caso vi Inter si era affermato che non andava bene il meccanismo inglese per il rilascio perché era affidato per ragioni di compassionevoli al segretario che spesso ministro senza che vi fosse un obbligo ma su chiaramente sembri e la possibilità per la persona sottoposta alla l'ergastolo di richiedere però era solo per ragioni compassionevoli
La Corte invece si accontenta del caso Hutchinson dell'impegno interpretazione data dalla corte d'appello inglese che dice che la sezione trenta il CRA MAC dal novantasette non vuol dire soltanto in caso di ragioni di salute sta morendo sostanzialmente ma vuol dire che ogniqualvolta in base anche ad un processo
Di un percorso educativo contenuto assoggetta la pena non è più è priva di legittimo fondamento perché non persegue più una finalità rieducativa si può concedere l'accesso no al rilascio però ecco ad esempio è l'opinione dissenziente del giudice Albuquerque dice ma le sentenze successive dimostrano che non è così e poi dal punto di vista anche letterale ragioni compassionevoli non vuol dire ogni qual volta il soggetto dimostra di che sta facendo un percorso educativo quindi era chiaramente una ragione politica
Che è un po'su quello che lei ha cercato di no cioè Ciampi indicato no a volte ci sono esigenze di compromesso politico ciò non toglie però giustamente l'importantissimo fondamentale ruolo nel cammino
Questo l'affermazione piena DG della rieducazione che ha la Corte europea dei diritti dell'uomo io do la parola versando la ancora al dottore Petroni che e il magistrato l'ordinamento italiano ma anche a lavorato per un periodo lungo periodo presso la corte di giustizia dell'unione europea che ci parlerà della giurisprudenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea sulla funzione della pena prego dottore grazie
Cuore anzitutto ringraziare all'Università di Catania la professoressa Maugeri anche la professoressa sicure la per la splendida accoglienza ricevuta ed avere un grande onore per me intervenire
Davanti e accanto a studiosi così illustri per provare a in
Introdurre questo delicato tema che è la funzione della pena nella giurisprudenza della Corte di giustizia è necessaria una premessa
Cioè che i trattati dell'Unione Europea non contengono una disposizione che indichi quale sia la funzione della pena nell'ordinamento europeo al contrario naturalmente di quanto avviene nell'ordinamento italiano
Via il divieto di pena di morte il divieto di tortura di trattamenti inumani e degradanti il principio di non sproporzione della pena
Rispetto al reato tutti i principi contenuti nella Carta di Nizza che però quanto meno ad una prima lettura possono considerarsi conta compatibili con diverse concezioni della piena
La Corte tutt'giù di giustizia d'altra parte come proverò a spiegare non ha ancora assunto un approccio univoco rispetto a quest'argomento pur avendo fornito delle importanti indicazioni nel senso della centralità della funzione rieducativa
Con delle sentenze che riguardano gli strumenti di cooperazione giudiziaria
è comunque evidente che la progressiva europeizzazione del diritto penale
Imponga un ulteriore approfondimento del tema
Il mio la mia intenzione di ripartire l'intervento in in tre parti in primo luogo mi occuperò della la giurisprudenza della Corte di Giustizia sugli strumenti di armonizzazione del diritto penale sostanziale
Poi mi soffermerò sugli strumenti di sulla giurisprudenza della Corte che riguarda gli strumenti di cooperazione giudiziaria
E infine proverò a svolgere alcune brevi considerazioni anche eventualmente in una prospettiva di evoluzione giurisprudenziale
è a tutti noto
Che alla competenza dell'Unione Europea in materia penale si colloca nell'ambito del cosiddetto spazio di libertà sicurezza e giustizia e per quanto riguarda il diritto penale sostanziale vi è l'articolo ottantatré che attributi del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea
Che attribuisce all'Unione la competenza emanare direttive in stelle di criminalità particolarmente grave e che presentano una dimensione transnazionale
L'articolo ottantatré individua una serie di materie a cui ha fatto cenno prima la professoressa Mongelli tra le quali la lotta al terrorismo
La lotta al traffico di stupefacenti al riciclaggio e altre
Che possono poi essere estese con una procedura aggravata
E poi previsto che l'Unione europea possa emettere direttive anche nell'ambito di settori che ci sono già oggetto di armonizzazione quando la politica una politica criminale sia necessaria Perra affinché la politica dell'Unione in quel settore sia efficace
Ora è opinione come diceva prima segnalava prima la professoressa Malgieri è opinione abbastanza comune che alla base della disciplina sostanziale penalistica dell'Unione Europea vi è una esigenza di dissuasione
Dissuasione che è un concetto affine alla prevenzione generale cioè un dell'effetto inibitorio che la sanzione deve valere per indurre la generale di la General generalità dei consociati Annwn commettere quel determinato reato
E l'idea di dissuasione di deterrenza trova fondamento nella giurisprudenza della Corte di giustizia in particolare si può richiamare la sentenza del mille novecentottantanove Mice greco che per che per prima dissidente
Che ha per tutelare gli interessi dell'Unione nel caso di specie si si trattava dell'interesse alla riscossione dei tributi doganali la era necessario
Gli Stati membri adottassero delle del delle sanzioni penali prevedessero delle sanzioni penali che fossero effettivamente dissuasiva in quel caso si riteneva che la Grecia non lo avesse fatto
Il concetto di dissuasive ITA è costante accanto a quello di proporzione efficacia è costante nella giurisprudenza della Corte di giustizia ed è confluito nella normativa di diritto secondario dell'Unione Europea che enuncia appunto quali caratteristiche della delle sanzioni
Che devono essere pagati viste dagli Stati membri perché si tratta sempre di direttive e quindi necessitano di attuazione al prevede che queste sanzioni debbano essere dissuasive
L'altro aspetto che si avvicina a una come dire a un paradigma Générale preventivo
è appunto come anche ha detto prima la professoressa maggiore ma Malgieri
è la previsione di una soglia minima della pena edittale massima cioè si vuole far sì che negli stati membri sia prevista una soglia minima della pena edittale massima affinché sia garantita una certa afflittività della pena
Questo è quanto avviene solo per citare gli esempi più recenti nella direttiva cinquecentoquarantuno del due mila diciassette sulla lotta al terrorismo nella direttiva mille seicentosettantatré del due mila diciotto sulla lotta al riciclaggio presentano entrambi questi aspetti nella stessa contesto mi sembra debba essere collocato anche l'articolo trecentoventicinque del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea il quale prevede che l'Unione gli stati membri combattano contro la frode e le altre attività illegali che ledono gli interessi finanziari
Dell'unione mediante misure che siano dissuasive quindi qua torna il concetto di Visso attività anche a livello di diritto primario
E questa questa disposizione come è noto a tutti a da dato le basi alla giurisprudenza Taricco non mi soffermerò sulla sentenza del ricco però c'è un aspetto che che vorrei evidenziare che la Corte di Cassazione con l'ordinanza
A ventotto mila trecentoquarantasei del due mila e sedici nella sollevare questioni questione di costi tutt'costituzionalità ipotizzando la violazione dei controlli limiti proprio per la terrà a causa della sentenza Taricco
Ai ridens fiato che quella giurisprudenza si poteva porre in contrasto non solo con il principio di legalità e di non retroattività della norma penale sfavorevole che è poi quello il la la questione che è stata affrontata e approfondita
Ma anche con il principio della finalità rieducativa della pena e questo perché perché la l'istituto della prescrizione si fonda anche sulla finalità rieducativa della pena cioè l'irrogazione di una sanzione decorso un lasso di tempo interminabile non può raggiungere gli obiettivi a cui essa ha finalizzata e quindi a diciamo questa ordinanza della Corte di Cassazione ha evidenziato dei possibili profili di con di di frizione possiamo dire
Tra la all'ordinamento europeo l'ordinamento italiano da questo punto di vista ora va bene poiché è stata risolta sotto altro profilo attraverso un un proficuo dialogo tra tra le corti
Come come come tutti sappiamo
Quindi passando alla tematica degli strumenti di cooperazione giudiziaria
Si tratta una sempre una premessa mi sembra opportuna si tratta di strumenti volti a creare uno spazio giudiziario unico fondati sul principio del mutuo riconoscimento sicché il principio fondamentale è quello per cui il provvedimento emanato da un autorità giudiziaria di uno Stato membro al pari dignità rispetto a tutti gli altri e deve essere sostanzialmente seguito in modo automatico dalle autorità giudiziarie degli altri Stati
In questo contesto vengono in rilievo degli istituti che si collocano nella fase dell'esecuzione della pena cioè mentre prima ci trovavamo nella fase leggi possiamo dire le legislativa in questo settore vengono in rilievo istituti che hanno invece vengono in rilievo quando c'è già stata l'adozione di un provvedimento giudiziale questo deve essere seguito in particolare mi riferisco a il mandato di arresto europeo
E al trasferimento delle persone detenute su cui prima anche la professoressa Maugeri si è soffermata
In questo contesto la Corte di giustizia dell'Unione europea ha particolarmente valorizzato la funzione rieducativa della pena seppure con riferimento a delle delle ipotesi specifiche cioè con riguardo al mandato di arresto europeo
Viene in rilievo un ipotesi di rifiuto cioè una ipotesi in cui lo Stato perché riceve la richiesta buoi eccezionalmente rifiutare l'esecuzione del provvedimento giudiziario ed è quella prevista dall'articolo quattro paragrafo due sei della decisione quadro
Il quale prevede la possibilità appunto di rifiutare la consegna quando la persona ricercata di Mori nello Stato membro di esecuzione mi sia cittadino o vi risieda ora seppure non è esplicitato in questa normativa la corte di giustizia evidenziato che quest'istituto mira preservare ed accrescere la possibilità di reinserimento sociale del ricercato una volta scontata la pena a cui è stato condannato
In questo senso si sono diciamo è una giurisprudenza costante possiamo richiamare le sentenze Lopes da Silva Jorge del due mila e dodici la sentenza volse hamburger del due mila nove la sentenza Kozlowski del due mila otto
Tutte hanno evidenziato la la ratio di questa disposizione cioè la necessità di valorizzare i legami familiari sociali culturali anche linguistici eventualmente che una persona con il territorio in cui visibile
Per Balotelli a favorire la esecuzione di una pena o comunque di una misura restrittiva Libè della libertà personale in quel luogo perché si ritiene che una volta che questa pena è stata scontata
Sia più facile per la persona ricollocarsi in un contesto sociale nel nella legalità
Questo questa ipotesi di rifiuto però nella nel nel contesto dell'Unione europea è un un'eccezione rispetto al principio del mutuo riconoscimento si che la corte di giustizia la a volte ha espressamente affermato che deve essere diciamo si deve dare ad essa un'interpretazione
è restrittiva
Questo non tanto i diciamo non rilevata Anto nel caso di specie quanto per vedere anche poi il bilanciamento tra principi generali che viene fatto dalla corte che tende a valorizzare i i i principi funzionali all'Unione europea come il mutuo riconoscimento la tutela degli interessi finanziari dell'unione
D'altra parte bisogna anche dire che questa ipotesi di rifiuto è comunque espressamente condizionata a che lo Stato che riceve la richiesta esegua esso stesso la pena quindi diciamo non si evitano così esigenze e si evitano così possibilità di impunità in un'ottica di effettività della sanzione e quindi poco
Possiamo dire Générale preventiva
Questa la ratio di questa disposizione e poi questa che ho appena esposto insomma di conservazione dei legami della persona detenuta e di valorizzazione di questi legami è confluita espressamente nella decisione quadro novecentonove del due mila otto
Sul trasferimento delle persone detenute
Che la sostanzialmente consente il trasferimento dei detenuti nel Paese in di cui sono cittadini o hanno residenza abituale la ratio quindi è questa però in questo caso la di la la decisione quadro
Espressamente enuncia il principio di della finalità rieducativa della pena cioè stabilisce che alla espressamente la fu la finalità di quest'anno normativa e ritmi per valorizzare l'inserimento sociale della persona condannata
Da questa disposizione appresso le mosse l'avvocato generale il botta che diciamo parte par un avvocato generale particolarmente sensibile al tema e che in ragione del suo ruolo istituzionale alla possibilità come dire di né i propri iscritti nelle conclusioni di approfondire maggiormente gli argomenti rispetto agli organi giudiziari della corte di giustizia comunque ha particolarmente valorizzato questa disposizione per affermare che il principio della finalità rieducativa della pena
è un principio
Fondante della del dell'ordinamento dell'Unione europea e questo è stato fatto nelle conclusioni rese nel caso che ho menzionato prima il caso popolato Ski e anche in un'altra altre conclusioni
Rese nel caso Traiano beige Koba
Nel due mila diciassette abbastanza di recente in cui è stato proprio diciamo che contengono un excursus dell'evoluzione storica della della funzione della pena più in generale meritano insomma meritano veramente di essere richiama
Venendo alle alle conclusioni
Allora sono naturalmente considerazioni estremamente sintetiche però dalle quali mi sembra di poter affermare che se da un lato la corte di giustizia assegna un valore primario agli Inca alla tutela degli interessi dell'Unione
Siano essi interessi finanziario o interessi alla libera alla alla girevole circolazione delle decisioni giudiziarie più di recente sta emergendo una maggiore sensibilità rispetto alla funzione rieducativa della pena quale valore fondante il sistema penale dell'Unione
E si tratta e quindi di un'evoluzione giurisprudenziale che poi è coerente con l'evoluzione più complessiva del dell'Unione Europea cioè che dava un'unione di mercati sta divenendo un'unione di diritti in cui debbono essere appunto garantiti i diritti fondamentali dell'individuo
Evidente che in questo contesto il ruolo della corte di giustizia di assoluta rilevanza
Non non solo perché è il garante di queste diritti fondamentali ma anche perché mette delle decisioni che hanno un'efficacia particolare cioè sono e FIAT hanno sono efficaci erga omnes quali fonte del diritto
Sono evidenti le difficoltà che la corte di giustizia può incontrare nella trattazione di questo argomento da un lato perché i poteri legislativo esecutivo e giudiziario hanno una delle caratteristiche particolari nell'ordinamento neonatale
E dall'altro perché si deve confrontare con una varietà di ordinamenti costituzionali e culturali
Però sembra comunque opportuno un approccio sistematico alla materia che si fondi su i principi fondamentali sanciti dai trattati tra di questi naturalmente assume rilievo il divieto di tortura il di trattamenti inumani e degradanti che è sancito dall'articolo quattro della carta di Nizza questo principio diciamo può essere letto e deve essere letto anche in chiave di educativa cioè il trattamento inumano e degradante poi esacerbare il conflitto
Tra la persona condannata e la società e quindi impedire poi successivamente un suo ed inserimento sociale
è un principio che è stato molto valorizzato dalla corte di giustizia nella sentenza Runyon sì del due mila e sedici sempre in tema di mandato di arresto europeo
E e d'altra parte è un principio che si colloca nella nel contesto della tutela della dignità e della libertà e della del rispetto e della tutela della dignità e della libertà personale che sono principi fondamentali dell'Unione sono principi comuni alle ai costituzionalmente costituzionalisti nazionali e sono principi anche che fanno parte della della Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Ho l'altra chiave di lettura oltre a questa è il principio di proporzionalità che è un principio molto noto nella nell'ordinamento dell'Unione Europea molto trattato però forse no che potrebbe essere ulteriormente approfondito perché il principio di proporzionalità impiega un giudizio una valutazione relazionale cioè il la pena deve essere proporzionata rispetto a qualcosa
E a cosa in un'ottica retributiva rispetto alla gravità del fatto
Invece valorizzando altre prospettive più coerenti con appunto i principi costituzionali comuni deve essere individuato un obiettivo obiettivo che può essere quello della della finalità rieducativa della pena e quindi il giudizio di proporzionalità calco al quale tra l'altro oggi è stata riconosciuta efficacia diretta quindi il giudice può disapplicare le sanzioni che sono contrastano con con il principio di proporzionalità può essere ha detto appunto di come proporzione rispetto anche alla alla rieducazione al reinserimento sociale del condannato
L'auspicio in conclusione è che la corte di giustizia possa continuare ad approfondire queste tematiche così importanti non mancando degli addentellati normativi anche di di diritto primario io vi ringrazio pensa di affermarlo
Grazie anche al dottore Petroni che c'ha richiamato tra l'altro da ultimo anche questo principio di proporzionalità cioè la corte di giustizia fin dagli anni sessanta a elaborato tutta una serie di garanzia principi fondamentali fra cui appunto innanzitutto il principio di proporzionalità
Che e ha contribuito così anche all'affermarsi di principi di diritti fondamentali garanzie fondamentali nel diritto e l'Unione europea
E tra l'altro mi preme anche ricordare che proporzionalità non vuol dire come a volte se spesso si fa accoglimento della concessione di tributi della pena la proporzionalità il presupposto del rieducazione ma diverse un principio fondamentale di garanzia che verrebbe guidare se legislatore nel momento in cui sceglie la pena sia nel momento in cui avviene la commisurazione ma che e non è necessariamente come a volte avviene dibattito dottrinale
Espressione di accoglimento della concessione retributiva anzi come lei ha ben messo in evidenza sembra che la disco dance alla corte di giustizia anche Cino Del bellissime le ha citato alcune delle opinioni
Le conclusioni degli avvocati generali in cui si accentuano il caso del due mila dieci TC settari su un altro no questo caso bellissimo secondo me proprio tutta la ricostruzione dice dall'antichità si parla delle e poi soprattutto si riconosce una cosa come lei ha dimesso
Bene in evidenza che si tratta ormai
Di un principio condiviso affermato da tutti i diritti moderni o perlomeno oggi oggi parliamo né roba
Un po'più ampia in cui ci sono più frizioni se vogliamo ma questo dovrebbe essere insomma la direzione un principio condiviso
E e chiede la l'avvocato di questa botta di cinque Savignone e non è dissociato bile dalla nozione di dignità umana appartiene Prince alla famiglia dei principi generali del diritto dell'Unione quindi grazie anche per appunto averci accompagnato in mano alla ricostruzione di questa di questa evoluzione della nell'ambito del diritto all'Unione Europea a questo punto
Do
La parola al del professore Galiani professore di diritto
Pubblico dell'Università degli Studi di Milano che ci parlerà della corte cosche uno dei se se mi posso permettere dei punti di riferimento quando parliamo di queste tematiche nell'ambito del diritto pubblico perché da sempre pur nella giovane età si occupa di questa materia i suoi scritti il suo impegno in questo settore sono fondamentali
La corte costituzionale e le funzioni della pena a che punto siamo verso dove andremo un po'anche vedremo in chiave problematica prego cari
Grazie Anna Maria anche per la presentazione sono contro l'ergastolo con tutto il cuore se mi interessa da dove come dire viene questa nostra amicizia farò il il compitino quindi mi occuperò della giurisprudenza costituzionale sugli scopi della piena
Giurisprudenza costituzionale che possiamo dividere grosso modo in tre periodi
A ciascuno dei quali associare una parola chiave
Fino agli anni novanta la parola chiave polifunzionalità vera e propria
Dagli anni novanta in avanti come l'ha chiamata il maestro qui presente Giovanni Fiandaca abbiamo sempre la polifunzionalità ma una polifunzionalità dialogica che vuol dire
Bilanciare gli scopi della pena nessuno può essere il tiranno fino ad arrivare a schiacciarli un altro
Sempre dagli anni novanta certamente inizia ad assumere rilievo la rieducazione la tiriamo fuori dallo scantinato dell'esecuzione
E prima la portiamo in cognizione grazie alla colpevolezza e poi inizia ad arrivare anche a confrontarsi in modo abbastanza agguerrito
Con il legislatore anche se la regola ancora oggi è quella che nessuno scopo della pena può essere tiranno nemmeno la rieducazione Primo Periodo secondo periodo per arrivare dritti ai giorni nostri mentre parliamo i giorni nostri sono i giorni della proporzionalità della pena indiscutibilmente
Un principio che se noi lo prendiamo sul serio e capace di
Sconquassate il nostro già particolarmente scassato sistema sanzionatorio
Ovviamente quando noi guardiamo alla giurisprudenza costituzionale e cerchiamo di periodi zar la non dobbiamo usare l'accetta la prima cosa che fa un giudice costituzionale guardare i precedenti
E di solito non li travolge semmai cerca un pertugio per fare un qualifiche movimento quindi va bene periodi nizzardi ma con cautela
Prima però di vedere ciascuno dei tre periodi e arrivare dritto ai nostri problemi dell'oggi proprio mentre parlo due premesse
Necessarie la prima è la seguente chiaramente noi noi studiosi voi studenti quando guardate alla corte abbiamo degli aspettative altissime
Ed è abbastanza normale se guardati nello scenario del legislatore in parte sociale è ovvio come quando noi guardiamo alla corte costituzionale ci aspettiamo grandissime cose tuttavia invito alla cautela
Ma non per la banalissima considerazione che la Corte non sta su Marte ma sta anche lei in questo pianeta no
I problemi sono due
Primo
Intanto hutu devi trovare il portiere
Che apre la giustizia costituzionale e se non trovi il giudice che solleva la corte può soltanto andare nelle carceri e nelle scuole che è una buona attività ma non fa nulla
In secondo luogo anche una volta che tuttora vige il portiere la cuspide sono parole di Calamandrei
Non è il legislatore ha Poteri limitati vedo qui Angela Della Bella faccio soltanto un esempio per intendere
Il motivo per il quale noi guardiamo alla corte con grandissimi aspettative ma serve cautela
Il quarantuno bis applicato propagato revocato dal ministro della giustizia
è al cento per cento incostituzionale l'applicazione e la proroga la revoca del ministro della Giustizia
E certo non lo sostengo solo io
Ancor più oggi dopo il decreto legge del governo Meloni sull'ergastolo ostativo che ha obbligato la sorveglianza dichiarare per legge inammissibili
Tutte le domande di venefici provenienti dal quarantuno bis
Ora come Possa il ministro intervenire solo sul trattamento e non sulla qualità e la qualità della pena qualcuno me lo deve pur spiegare
Ma ammettiamo anche che noi dopo trent'anni perché son passati trent'anni troviamo il portiere cioè il giudice che solleva
Mettiamo anche che magari otto contro sette alla corte costituzionale si convincono anche loro che non può essere il ministro ad applicare prorogare revocare il quarantuno bis
Ci rendiamo conto che al massimo possiamo ottenere un monito
Ma se proprio proprio va bene possiamo ottenere un accertamento della incostituzionalità con il differimento della dichiarazione e questo perché lo toglie al ministro a chi lo dai quel potere
Capite cosa vuol dire che la corte per struttura per collocazione istituzionale ha poteri limitati non è il legislatore
Seconda considerazione introduttiva
La Corte costituzionale è una Corte che da sempre si guarda intorno
A volte è obbligata a farlo
A volte lo fa di sua spontanea volontà
A volte compara e trae le più gravi conseguenze altre volte compare ha semplicemente per fortificate la motivazione
Ma il punto è che la nostra corte è una corte che si guarda intorno
Perché la nostra è una corte che si guarda intorno non basta dire che in alcuni casi obbligata a farla con Lussemburgo in parte con lo Strasburgo perché
La risposta che mi son data è che nella nostra corte costituzionale a differenza di altre corti supreme i professori universitari sono sempre in maggioranza
Sempre
Perché le nomine del presidente del Parlamento poche volte vanno ad avvocati i professori universitari sono sempre in maggioranza e che cosa vuol dire vuol dire che il professore universitario
Ha dentro disse
L'importanza del confronto e della comparazione
E lo so benissimo che non tutti compariamo Allo stesso modo il costituzionalista comparata sempre il penalista compara
Da un tempo un po'più ravvicinato ma anche il penalista da sempre guarda per esempio la dottrina tedesca in modo molto importante
I professori universitari sono abituati alla comparazione ed è per qua esto che essendo sempre in maggioranza numerica alla Corte costituzionale
Ecco che noi abbiamo una corte che si guarda intorno e vi faccio solo un esempio
La Consulta nel mille novecentosettantaquattro ci torneremo dice che l'ergastolo sta dentro la Costituzione perché esiste la liberazione condizionale
Dopo un po'di anni arrivavi Inter due mila e tredici e l'intera richiama dura e giurisprudenza e di soli due Stati
Del Consiglio d'Europa Germania e Italia
La quale la quale in Italia poco dopo nella centoquarantanove del due mila diciotto ricambia il favore e cosa fa citavi interno e mica è finita
In Liolà in viola sì suscita l'accento quarantanove e dopo quello che è successo lo sappiamo tutti d'ergastolo ostativo è sparito dal nostro ordinamento e così ad oggi ventisette ergastolani ostativi hanno tenuto il loro primo permesso premio in media dopo ventisette anni di carcere
Qui non mi interessa dire che abbiamo pagato un prezzo altissimo
La cristallizzazione della pena perpetua non ostativa anche perché lo diremo se la proporzionalità si prende sul serio o sono guai per la pena fissa del ergastolo
Quello che voglio dire è un'altra la nostra è una corte che si apre al mondo grazie ai professori universitari i quali hanno nel DNA chi più chi meno l'importanza del confronto
Ora fatte queste due premesse discuterò di quello che è stato e di quello che è l'orientamento sugli scopi della pena della nostra corte costituzionale
Del futuro nulla si può dire
Faccio solo un'ipotesi magari tra cinque anni saremmo qui a parlare dello scopo riparatrice della pena nella giurisprudenza costituzionale
Ad oggi c'è poco ogni ente sulla giustizia riparativa
Però vi faccio un esempio nella duecentosessanta del due mila e venti sulla quale torneremo sia quella
Che riguarda l'esclusione del giudizio abbreviato per i reati punibili con l'ergastolo
La Corte dice guardate che nel momento in cui tu non puoi andare con l'abbreviato ma devi fare il pubblico dibattimento
Il pubblico dibattimento è nell'interesse non solo della Società complessivamente considerata
Ma anche delle vittime
Possiamo essere più o meno d'accordo ma è un primo indice che oggi non lo sappiamo un domani
Potrebbe la giustizia riparativa e quindi l'ha lo scopo di Paratico della pena entrare nella giurisprudenza costituzionale
Ora iniziamo dal primo periodo quello della polifunzionalità vera e propria che significa sempre per usare le parole di Giovanni Fiandaca
Mettere in un grande piatto tutti gli scopi immaginabili della pena e alla bisogna prenderne uno due o tre
Chiaro che la polifunzionalità vera e propria dalla sua parte aveva anche non dico tutta ma buona parte della dottrina
Un nome su tutti Giuliano Vassalli il quale però va anche detto
Che già nel mille novecentosessanta diceva a chiare lettere
Funzioni polifunzionalità della pena ma tiriamo fuori dalla sola fase esecutiva la Ri rieducazione mille novecento sessanta ad ogni modo l'emblema della polifunzionalità di questo periodo è la sentenza duecentosettanta quattro del mille novecentosettantaquattro sull'ergastolo anticipata dalla dodici del sessantasei se le pene pecuniarie non sono incostituzionali perché la rieducazione riguarda solo il trattamento penitenziario e quindi fuori da questo vi sono altre funzioni
Tutte legittime
Allo stesso modo dicasi per l'ergastolo se nell'educazione opera in fase esecutiva e basta
Alla corte non si può chiedere di valutare l'efficacia rieducativa della pena edittale che è di competenza del legislatore che posso spaziare
Nella ricchissimo piatto della polifunzionalità
Dice la corte come la pena di morte così per l'ergastolo
Il legislatore costituzionale avrebbe potuto proscritto dallo non lo ha fatto quindi nessun problema del resto il riadattamento sociale non sempre perseguibile
E chiude la partita virgolette
A prescindere dalla retribuzione cioè la pena per il male commesso e dal positivismo esistono gli incorreggibili
Non vi è dubbio che dissuasione prevenzione e difesa sociale che siano non meno della sperata emenda
Alla radice della pena
Ammenda
è la lenzuolata di scoppi della pena
Questo approccio durerà fino alla fine degli anni ottanta lasciatemi fare un piccolo
Una piccola precisazione di contesto gli anni Ottanta ebbene il carcere grosso modo dal sessantotto esattamente fino alla fine degli anni ottanta è stato un di sa Straw
La legge sull'ordinamento del mille novecentosettantacinque l'abbiamo approvata anche per placcare le rivolte
E con la legge Gozzini dell'ottantasei cresce esisteva l'idea che il carcere non può rieducare i permessi premio li introduce Gozzini non nel settantacinque da questo punto di vista cioè la crisi della rieducazione si comprende ancora meglio la svolta della Corte costituzionale che in tre passaggi compie il passo si inizia con la tre sei quattro dell'ottantotto porta la riduca azione in cognizione visto che la responsabilità penale in termini di colpevolezza e l'unico modo per poter dare alla pena uno scopo rieducativo
Si passa poi alla due otto due del mille novecentottantanove ai nostri fini fondamentali perché sancisce l'assenza di gerarchia tra gli scopi della pena che significa polifunzionalità dialogica polifunzionalità né in senso del bilanciamento
In nessuna delle tre fasi della pena può prevalere uno scopo e si fa proprio l'esempio dell'esecuzione a volte ha un ruolo rilevante la retribuzione quando il limite Bella punizione rispetto al fatto altre volte la riduca azione un ruolo essa stessa rilevante quando il giudizio prognostico impone la sospensione o la riduzione dell'esecuzione
Il caso era il calcolo della pena scontata in liberazione condizionale in caso di revoca
E si dice che la liberazione condizionale nella sostanza rende più umana la pena evitando di scontare da detenuto la parte più centrale e finale della pena ossia la parte più inumana mente afflittiva
Sembra di leggere Aldo Moro e per la verità la penna è quella del suo allievo Renato dall'arbitro
Infine Dell'Andro infine arriva il macigno e lo sgancia quel gigante che ha per nome Ettore Gallo relatore della trecentotredici del mille novecentonovanta
Una cosa mancava di fare porta nell'educazione a legislatura re stava nell'esecuzione è andata grazie la colpevolezza in cognizione mancava il legislatore detto fatto
La riduca azione deve permeare tutte le fasi della pena legislatore compreso altrimenti il rischio è strumentalizzazione della persona grazie alla cosiddetta difesa sociale
Il legislatore vietando al giudice di valutare la proporzione tra gravità dell'offesa e quantità della pena avuto easy con il patteggiamento impedisce la valutazione sulla rieducazione ora non vi è dubbio che la prevenzione generale non esce tramortita è evidente che la Corte non voglia assecondare patteggiamenti troppo minuti tuttavia nella trecentotredici si dice anche che la rieducazione sempre tra virgolette principio che seppur variamente profilato
è diventato patrimonio della cultura giuridica europea in particolare per il suo collegamento con il principio di proporzione
Da lì in avanti non si è più tornati indietro chiaro che in alcuni casi la difesa sociale è tornata a farsi sentire ad esempio quando di mezzo vi è la mafia
Nonostante era è e rimane un concetto sfinge come la definiva Franco bricolage cioè dove tutto può emettere dentro
Non di meno la polifunzionalità di alloggi che è diventata la regola aurea dentro la quale come disse Ettore Gallo nella trecentotré
Di citare educazione è patrimonio della cultura giuridica europea in particolare per il suo legame con la proporzione
Ecco allora la parola magica del nostro tempo recente la proporzionalità della pena ora dico subito che farò una sintesi più che staremo a e del resto o due attenuanti che devono prevalere sull'aggravante la prima che ha già scritto tutto Francesco Viganò in trecentoquarantotto pagine
La seconda è che vorrei gettare mi davvero dentro il nostro oggi quindi dire del formidabile trittico di decisioni recentissime che hanno riguardato ciò che più conta vasta avviso aperto con la polifunzionalità
Vale con la proporzionalità
Vale a dire la pena fissa dell'ergastolo
Ora la proporzionalità della pena
è una bella bestia
Perché perché fino a che lavora nel sommerso non crea grandi problemi riesce infatti ad agganciarsi ad altri principi costituzionali appunto lavorando nel sommerso faccio qualche esempio
Intanto la proporzionalità si lega con l'offensività
In questo caso la corte è molto netta da tempo faccio solo tre esempi
Quattrocentonove dell'ottantanove si puliva diversamente il rifiuto della Ray valutare la chiamata al servizio militare
A seconda che fosse motivata da obiezione di coscienza o da futili motivi la corte porta tutto da sei mesi a due anni eliminando la pena da due a quattro anni per obiezione di coscienza
Ricordo poi la tre quattro tre del mille novecentonovantatré sulla spirale delle condanne la cui parte nel caso di specie era un tale Alfredo Cospito
La corte pone fine alle spirale della condannate del disertore aggiungendo alla normativa l'esonero dal servizio militare in caso di detenzione non inferiore al Periodo di servizio di leva nel caso di specie i motivi addotti per rifiutare la leva non erano né l'obiezione di coscienza nei futili motivi ma il credo nell'anarchia
Ed anche se Cospito dopo uno sciopero della fame ottenne la grazia del Capo dello Stato alle due precedenti condanne per diserzione arrivò alla terza imputazione ed ecco la questione di legittimità costituzionale infine la trecentoquarantuno del novantaquattro una delle più famose sul minimo edittale di sei mesi per l'oltraggio a pubblico ufficiale in quella sentenza ricchissima di comparazione
Che segue moniti inascoltati
Non si accetta che il minimo per l'oltraggio a pubblico ufficiale fosse dodici volte superiore al minimo per l'ingiuria altro non era che una concezione autoritaria del rapporto tra cittadini e pubblici ufficiali
Il legale il legame tra offensività e proporzionalità si arricchisce in quel caso con il riferimento alla coscienza sociale
Sappiamo tutti che in questi casi la corte risolve un problema
Ma rischia di crearne di nuovi e questo perché perché il giudizio Triarico
Lavora in termini di riequilibratore del sistema ma non risolve il problema di fondo vale a dire quello della vera giusta pena per quel reato quindi manca il passaggio
Dalla proporzionalità estrinseca comparativa alla proporzionalità
Intrinseca certo i problemi del rapporto con il legislatore si sdrammatizza hanno perché la corte non inventa niente ma usa quello che già esistente
Ma i germi per la svolta sono gettati via via si inizierà a valutare la proporzionalità intrinseca anche se si hanno i nostri giorni
E come tutti sappiamo le rime obbligate diventano prime adeguate nell'ottica di evitare zone franche che significa nell'ottica di rinsaldare il ruolo della corte
A volte si usa niente di altro che la proporzionalità intrinseca a fini di giustizia usando pur sempre precisi punti di riferimento esistenti
Ed è questo il caso della duecentotrentasei del due mila e sedici che sostituisce la forbice di tale per false dichiarazioni certificazioni che alterano lo stato civile
Altre volte però non si riesce proprio di intervenire il caso della ventidue del diciassette sulla pena detentiva da un anno a quattro anni per la violazione dell'ordine di allontanarsi diretto allo straniero
In questo caso la Corte si ferma alza bandiera bianca perché non esistevano alternative l'unica possibilità era togliere di mezzo la pena
Ma la proporzionalità lavorato anche con altro lo sappiamo con la legalità io ovviamente con l'eguaglianza non dico nulla sulla giurisprudenza in materia di presunzioni assolute perché dopo verrà approfondita ma è ovvio che anche in questi casi la proporzionalità lavora con la rieducazione vorrei però fare un passaggio sulla legalità proporzionalità perché permetti derivare al nostro oggi ossia come lavora o lavorerà la proporzionalità rispetto alle pene fisse qualunque siano
Ora
Il presupposto della legalità è la presenza di una forbice edittale non eccessivamente ampia perché se la forbice di tale troppo ampia non abbiamo la discrezionalità del giudice ma abbiamo l'arbitrio del giudice
Lo dice chiaramente la duecentonovantanove del mille novecentonovantadue che abbatte la forbice dal due al ventiquattro anni per violata consegna di cosa da parte di un militare
Era un unicum ma veramente era impressionante
La Corte dice attenzione che la legalità noni buoni
Pene fisse
E questo va bene ma la mia domanda è la legalità ammette che pene fisse
Dal momento che fanno del giudice una sorta di disoccupato
In altre parole ma se la legalità non ammette forbici spaventosamente ampie ammette l'assenza di forbici che sia quando la pena fissa
E mi avvio alla conclusione ma non posso non dire appunto qualcosa tra le pene fisse di ogni specie e la proporzionalità
Tutto ha inizio dalla cinquanta del mille novecentottanta una marea di giudici i pretori d'assalto
Invadono la corte con una trentina di questioni della pena fissa di ottocento mila lire più quindici giorni d'arresto
Per i camionisti che circolavano a pieno carico sopra i trenta quintali sinottiche nessun pretore anche se d'assalto se riferì alla rieducazione
L'avvocatura dello Stato non sa che pesci pigliare e allora dice che il giudice comunque può lavorare per accertare il fatto e quindi per la responsabilità penale
Over avvocatura non sempre però bisogna difendere le leggi non è obbligatorio alla corte fa
La Corte utilizza il termine proporzione che serve per adeguare la risposta punitiva i casi concreti quindi per rendere personale la responsabilità penale in questo modo potendosi ottenere il fine rieducativo
E spara il macigno forse la frase più bella mai scritta
In una sentenza della Corte ad opera di Alberto mala cugini parlamentare comunista e avvocato tra l'altro Di Pietro Valpreda
La discrezionalità del giudice è la norma pertanto le sanzioni fisse cito non appaiono in armonia con il volto costituzionale del sistema penale e non lascia scampo quando dice se la regola è la proporzionalità
Solo in un caso si possono ammettere eccezioni ossia quando per la natura dell'illecito e per la misura della sanzione
La stazione appaia ragionevolmente proporzionata rispetto all'intera gamma di comportamenti desumibili entro lo specifico tipo di reato
Il che significa una cosa a disvalore diverso di fatti tutti punibili allo stesso modo con la pena fissa
Si può ovviare solo se la pena fissa appare ragionevolmente proporzionata ora questo ragionevolmente proporzionata è un termine ambiguo ma è l'unica cosa che può salvare qualsiasi pena fissa
Dato che fissità e proporzionalità non possono convivere la fissità non appare in armonia con il volto costituzionale del sistema penale
Serve una ragione affinché possa corrispondere a fatti di disvalore diverso la medesima pena fissa
Che cos'è questa ragione è una domanda alla quale non si risponde guardando agli scopi della pena perché sappiamo che nessuno può dirsi assoluto
E allora una domanda che merita una risposta al contrario esattamente la risposta che dà una delle pochissime carte sostanzialmente costituzionali al mondo la Carta dei diritti fondamentali di Nizza la Corte può dire cosa non onesto proporzionato piuttosto che dire cosa è proporzionato
Il che però implica che la corte dei falliti la proporzionalità intrinseca assumi quindi precisi giudizi di valore
Se la cinquanta del mille novecentottantotto apre la strada ridiamo i nostri tempi le Pineschi le pene fisse cadono come i birilli
Lo so bene che il problema rimane il sostituto alla pena fissa cioè che cosa ci mettiamo una volta che faccio cadere la pena fissa ma fino a un certo punto se con la duecentoventidue del due mila e il due mila diciotto alla pena accessoria fissa di dieci anni per bancarotta fraudolenta la corte
Sostituisce una pena
Fino a dieci anni
Il punto è capire che lo fa perché altrimenti avrebbe inserito un nuovo automatismo fisso cioè la pena accessoria uguale alla principale
E perché sposa l'idea che se servono a diminuire il carcere allora vanno bene anche le interdizioni
Il capolavoro si attua con la centottantacinque del due mila ventuno vedete che siamo ai giorni nostri
Grazie alla quale si elimina la sanzione pecuniaria fissa di cinquanta mila euro per chi non espone i cartelli sul rischio ludopatia
Nelle sale da gioco e nei bar
E quanto al sostituto la corte epica
Non esistono sostituzioni possibili vado ancora incostituzionalità secca ci penserà al legislatore la Corte dice quindi cosa non è sproporzionato ossia nona vere alcuna sanzione pecuniaria
Il che significa che la fissità è talmente contro la proporzione che l'ordinamento può permettersi
Pur di far vincere la differenziazione contro l'uniformità di nona vere alcuna sanzione o meglio se la vuole intervenga legislatore sono comunque fatti suoi così impara
Siamo al nostro finale dalle pene accessorie fisse si arriva a quella principale fissa per definizione l'ergastolo
Ed entra in scena il trittico che ho anticipato la prima
Duecentosessanta del due mila e venti
L'abbiamo già detto sulla esclusione del giudizio aveva abbreviato per i reati punibili con l'ergastolo ora
La Corte è di una chiarezza mai vista in precedenza quasi fosse il fiume Tyne Nino in Abruzzo il più pulito d'Italia e dicono il più pulito in Europa dice ai giudici era emittenti tre
Non posso a rimeditare i miei precedenti sulle preclusioni ai riti speciali che avevo ritenuto sindacabili solo se arbitrarie
E questo perché non vi è proprio nulla su cui rimeditare
Non dovevate sollevare la questione sulla legge che preclude l'abbreviato per i reati punibili dagli astrologi fatto sollevare la questione sull'ergastolo in sé che comunque ritenete una piena fissa incapace di lavorare con la proporzionalità rispetto al disvalore dei fatti per i quali dovete giudicare gli imputati e la corte badate USA proprio gli esempi fatti dei giudici stessi ad esempio quando sostengono che un omicidio aggravato dall'Iraq
è punibile allo stesso modo di un omicidio aggravato di mafia o ad esempio l'omicidio del coniuge separato punito allo stesso modo dell'omicidio del codice divorziato
Santissimi a parole la pena dell'ergastolo era un problema della sorveglianza la pena la pena dell'ergastolo ostativo egli era un problema della sorveglianza
La pena perpetua è un problema della cognizione
Non c'è alcuni dubbio
E non c'è nulla di aggiungere al ragionamento che fa la corte se non che l'ergastolo per omicidio aggravato è la norma degli ergastoli quindi prima o poi lo troveremo un giudice coraggioso e non tutti gli ergastoli
Ma se ha è vero quello che ha detto la corte
Inizieranno a cadere gli ergastoli che non possono essere puniti tutti scusate mi i reati che non possono essere puniti tutti con la stessa identica pena
Di certo la corte il coraggio lo ha mostrato se solo si considera che due delle tre ordinanze riguardavano casi di Femminicidio avvenuti all'interno delle mura domestiche
E faccio solo notare anche qui perché vedo l'avvocato passione
Che sono in un caso quando di una delle ordinanze che esse il buono la duecento sessanta
Cioè l'ordinanza duecentosette del ventidue nella quale già in incidente probatorio si era accertato il vizio parziale di mente
La parte aveva chiesto al giudice di sollevare la questione di costituzionalità sull'ergastolo ovviamente a chi si è visto riconoscere lista seminfermità mentale ovviamente il giudice ha risposto di no
La seconda nel nostro trittico era sessantasei del due mila ventitré ed era penultima sulla libertà vigilata fissa e obbligatoria nei confronti dell'ergastolano che uccide che accede alla liberazione condizionale
Che ha visto protagonista Marcello Bortolato che ci starà domani e l'avvocato Mimmo passione vengo subito al dunque non ho tempo ovviamente per dire tutto il resto dice la corte
La libertà vigilata insieme alla liberazione condizionale non sono scindibile sono una misura alternativa alla detenzione quindi ne è una nuova appena ne è una misura di sicurezza pertanto
Liberazione condizionale è una prova del ravvedimento prova stimolata dalla libertà vigilata che serve anche a tutela della collettività
E viene al dunque
La mobilità della pena
Non opera in questo caso perché essendo la liberazione condizionale un modo diverso di espiare la pena queste è stata già in individualizzata prima dal legislatore e dopo dal giudice della cognizione
Ovviamente che sia fissa non conta perché il risultato è obbligatorio nel senso che è una scelta quella di cinque anni dovuta alla pena perpetua
Ora la domanda che mi pongo è questa ma siamo sicuri che anche così ricostruita la liberazione condizionale insieme la libertà vigilata
Davvero il giudice della cognizione nel momento in cui ha condannato all'ergastolo Catch erto non era obbligato a farlo
Ha rispettato la individualizzazione proporzionalità e andando a ritroso che dire del legislatore non è un caso del resto che la corte poi cerchi in qualche modo di correre ai ripari quando sostiene che anche se fissa
Libertà vigilata o può modulare assi grazie di prescrizioni e cita anche l'intervento dei servizi sociali
Ma comunque in questa sentenza dimostra che alla Corte la questione Argan astrologo è molto sentita mai come oggi quali siano le opinioni interni al collegio che certo non sarebbe male poter leggere
Infine il nostro Tridico si chiude con la sentenza novantaquattro del due mila e venti tre dell'altro ieri sul caso Cospito vale a dire Secondo caso cospetto vale a dire il divieto di prevalenza della lieve entità del fatto sulla recidiva reiterata
Divieto che al posto di una pena da venti a ventiquattro anni conduce dritto all'ergastolo anzi alla sola pena dell'ergastolo
La sentenza straordinaria
E di Amoroso
Abbatte il divieto di prevalenza usando praticamente insieme come fossero un tutt'uno
Lei è uguaglianza
L'offensività e quella che si chiama se non sbaglio per la prima volta nella sentenza della Corte la
Virgolette necessaria proporzionalità della pena tendente alla rieducazione
Ed è poi bella perché non si ferma alla strage politica perché in motivazione dice che anche negli altri sei casi di indefettibile pena perpetua cittadine in armi contro lo Stato attentato al presidente La Repubblica insurrezione armata e guerra civile epidemia dovrà valere la stessa regola
Anzi
La estende ad ogni altra attenuante comprese tutte le generiche cosa ci sta dicendo la corte prova a dirlo in questo modo
La pena fissa dell'ergastolo non può essere l'unica pena che il giudice può decidere
Quindi è costituzionalmente legittima se esiste in un suo sostituto se esiste una alternativa
Il che dire tanto guardate tanto è che sono le parole della stessa corte a lasciare aperta
La prospettiva atomica ossia la cancellazione in sé della pena per Poeta
Anche quando è figlia di una scelta discrezionale del giudice
Giovanni c'è
Che sceglie sì tra appena determinata e pena perpetua ma quando pronuncia il fine pena mai ecco il giudice tenga a mente queste parole della corte
Una cosa dice la Corte e avere una forbice di tale da venti a ventiquattro anni altra è l'ergastolo che
Cito
Non è gradua ambire quanto alla durata proprio perché è una pena perpetua e tale è nel momento in cui viene irrogata con sentenza passata in giudicato
In quel momento guardate che non sono parole di un costituzionalista penalista internazionalista che non può sentir parlare di pena perpetua il giudice costituzionale
In quel momento la prospettiva per il condannato è una pena che in una
Mai Fini
Mi domando ma se nessuna attenuante è riconosciuta
Può il giudice condannare ad una pena che nona mai fine
Io ho finito
Grazie
Io credo che ci siano altre da aggiungere rimane
Il problema dei problemi
Costituzionale all'ergastolo fine pena mai
è compatibile con un ordinamento che riconosce la finalità rieducativa
E detto questo consigliando che siamo già fuori dei nostri tempi abbiamo un quarto d'ora di pausa
Si sente
Però loro
Buonasera e presente innanzitutto un
Un ringraziamento ad Anna Maria Maugeri Giovanni Grasso e colleghi catanese per avermi ancora una volta invitato a prendere parte a una loro importante iniziativa
Convegni stridono
Però non non voglio volgere nel con un rapporto
Decisamente vicinanza uno studioso anche che stimola molte AN alcune mie avevano anche nei rapporti affettivi però devo anche ringraziarla
Per avere almeno dal mio punto di vista e per quello che può voler concepito questa questo convegno è è ancor prima per avere concepito la la ricerca che fa dal presupposto a questo convegno
Dedicate al tema al principio della educazione
Si potrebbe dire che che si tratta di un tentativo
No per innanzitutto dal punto di vista ideale diviso Granarolo
Questo questo principio in qualche modo di rivitalizza perché è un è un principio che
Non ha mai goduto
Al di là delle enunciazioni costituzionale al di là delle enunciazioni generali e astratte di principio che agitavano né morale né nei convegni
Nelle prese di posizione a livello teorico è un principio
Che almeno dalle nostre parti
Credo che però stile soltanto dalle nostre parte sia un po'limitativo
è un principio
Che non ha mai goduto di buona salute dal mio punto di vista se guardiamo dal principio appunto non solo come porta Copreno i giuristi purtroppo spesso in crediamo a fare se non se non guardiamo appunto alla norma costituzionale alle generale affermazione di principio ma cerchiamo in qualche modo di mettere a confronto
Di far interagire teoria ed Imperia no elaborazione teorica
Realtà della esecuzione Pera
Questo crescente interessa il raffronto spesso molto drammatico
Tra piano teorico e già piano teorico al piano pragmatico
E cioè dico io mi è capitato personalmente a rifarlo
In parte cioè darò un pochi anni ma in particolare da quando
Mi è capitato di diventare di accettare di diventare garante regionale siciliano dei diritti vede tenuti a questo mia consentito
Anche di guardare alla realtà dall'esecuzione dal nel gelo spezie effettuarli
Guardando al
La realtà dell'esecuzione penale nei suoi aspetti effettuare le diciamo mi sono accorto che i problemi del divario tra teoria e prassi sono forse sono probabilmente ancora più grave di quanto comunemente non si ritenga
Ho dico prometto prelievo per gli studenti
Sono che sono presenti
In numerose che mi stanno sempre a cuore il principio di educazione salvo poi capire che cosa significa l'educazione
Ha confermato dall'articolo ventisette espressamente dall'articolo ventisette terzo comma della nostra Costituzione
Però supporre
Una visione antropologica sottostante più ottimistica che pessimistica nella nostra Costituzione che nessuno autore del reato
In linea di principio secondo la nostra Costituzione anche l'autore dal reato più grave e un cattivo per sempre è un cult un perduto per sempre
Ma
Tutti gli autori anche gli autori del reato del più grave sono potenzialmente titolo lei
A me io rare
Arrigo Cars agli abilità disse
Agli socializzare a tornare in società
Ho
Con contributo del pensiero dottrina col contributo della giurisprudenza costituzionale possiamo dire che questo principio
Disoccupazione sempre a livello teorico dico a prescindere da quanto sia stato capace di implementarsi nella realtà effettuale a molteplici valenza e innanzitutto
Un principio politico legislativo un principio politico legislativo di valenza costituzionale
Che
Dovrebbe imporre alle giocatore de introdurre nell'ordinamento sanzioni penali Indoor ecco a perseguire perfetto
Prerogative
A cominciare poi dalla Jo penso a costituzionale dei circa metà anni settanta dello scorso secolo all'erogazione dei veneti e anche considerato considerabile un diritto
Soggettivo del singolo condannato il diritto sul diritto Prefontaine diritto individuale e al tempo stesso delitto social
Perché il trattamento rieducativo impresa presuppone che lo Stato vestire
Risorse prestazionali di vario tipo all'obiettivo della rieducazione
Poi è anche
Uno
Un principio interpretativo ricostruttivo a livello giurisdizionale per i magistrati ordinari e il principio relativo e un obiettivo politico amministrativo
Che spetterebbe al al governo all'amministrazione penitenziaria perseguire sul piano dell'esecuzione della pena col col concependo organizzando il trattamento parallele
A livello in già murario carcerario anche essa carcerario in modo
Da
Perso da quantomeno tentare di perseguire l'obiettivo rubati
Ora
Quindi la possibilità di prendere sul serio e di di valutare di rivalità Virgili vitalizzare
L'obiettivo della rieducazione per implica un'impresa collettiva alla quale partecipano tanti attori tanti attori sociali attori attori istituzionali attori professione a professionali
C'entra
Quindi non basta che il singolo giudice o eventualmente a sentenza la Corte costituzionale
Affermi riconosca in linea teorica odia la prevalenza alla finalità rieducativa rispetto ad altre finalità della della pena perché poi si tratta e purtroppo debbo dire anche se la giustezza costituzionale ha avuto il merito nel corso degli anni a partire dal novanta come è stato prima volto soprattutto a partire primi anni novanta come è stato bellissimo messi in evidenza prima dalla relazione di Galliani
Avuto il merito de
Far fuoriuscire la prospettiva dell'educazione dal recinto dell'esecuzione proiettandolo anche verso la fase giurisdizionale e intanto additandolo come fine innanzitutto al legislatore come obiettivo di politica criminale e sei ha avuto il merito la giurisprudenza costituzionale
E in altro modo la giurisprudenza europea di valorizzarlo sempre più negli anni però si è trattato sempre di una valorizzazione a livello di affermazione di principio cui non ha spesso ho fatto seguito una adeguata implementazione sul piano Grella realtà
Esecutivo ora
Abbiamo assistito alta diciamo al contrario alla alla contraddizione o al divario per cui mentre nel corso degli anni sul piano politico legislativo quindi dell'attuazione politico-legislativa dell'obiettivo costituzionale
Si è assistito a un progressivo regresso dell'Obiettivo rieducativo per il progressivo prevalere
Di
Di un'attribuzione di senso della preda
Che andava nel senso contrario del neo retribuzione Isco o della neutralizzazione della della reale o presunta pericolosità sociale di determinate figure in particolare di autori di reato
Ho della
O dell'autorizzazione della pericolosità o addirittura della dell'esclusione simbolica dal contesto sociale soprattutto in una i in una in una chiave di di populismo di populismo tonale
Quasi in una prospettiva di diritto parlare del nemico per cui con una regressione più una un accantonamento pressoché totale della finalità rieducativa livello polio legislativo invece appunto alla sul piano della giurisprudenza costituzionale a meno di a a livello di affermazioni teoriche
La finalità rieducativa affatto passi
Avanti diventando nell'ambito della concezione polifunzionale una pera una finalità a cui la Corte costituzionale ha progressivamente attribuito
Una finalità
Almeno teoricamente prevalente
Però
è interessante
Che nell'ambito della polifunzionali della concezione polifunzionale per tanto tempo
E adottata dalla Corte costituzionale sia pure con la progressiva evidenziazione della finalità rieducativa
Diciamo nella giurisprudenza costituzionale troviamo anche qualche cosa di nuovo
Cioè nel senso che nell'ottica della polifunzionalità
è stata aggiunta
Una ulteriore voce una ulteriore finalità in qualche sentenza sia pure in modo forse ancora isolato
Alludo alla sentenza centosettantanove del due mila e diciassette
Nella quale
Spunta un riferimento ulteriori
Di lei maliziosamente non a caso perché la l'autrice della della sentenza
Arredatrice a Marta Cartabia
Era una una una sentenza di inammissibilità
Relativa questioni di costituzionalità
Concernenti
La normativa la normativa sugli stupefacente
Nell'ambito di questa di questa sentenza
Si afferma espressamente che i principi di cui all'articolo tre ventisette nella Costituzione esigono di contenere la privazione della libertà e la sofferenza inflitta alla persona umana nella misura minima necessaria
Sentite e sempre allo scopo di favorirne il cammino di recupero
Riparazione riconciliazione e il reinserimento sociale
Quindi e pare che c'è c'è una seconda sentenza del due mila diciannove in cui si fa riferimento pure a riparazione e riconciliazione
Nel piatto delle additivo no degli riscopre dice spunta improvvisamente questa nuovo una sorta di nuova pietanza io direi io scusate invece lo dico con una certa ironia lo dico con una certa ironia perché l'aggiunta della riparazione della riconciliazione
Io ho letto attentamente la sentenza non è direi sufficientemente
Motivato
Da tempo ora
Se noi guardiamo al versante sempre politico legislativo
E consideriamo l'ultimo evento importante per noi e non solo per noi studiosi a riforma carta abbiamo
E e segua andiamo anche ad una commissione nominata dalla dall'ex ministro Val Sabbia Commissione Ruotolo per apportare alcune modifiche all'ordinamento penitenziario
Si dice che la riforma del sistema sanzionatorio
Bacco lentamente effettuata alla stregua del principio di educazione però
Ci si ferma qua non ci dice molto non si dice non si fa alcuna riflessione aggiornata innovativa sul principio di educazione
è sita però in qua in qualche punto si dà per scontato
Che la l'educazione oggi
Possono essere interpretata ricostruita è integrata
Con la sorella
Riparazione circolazione intensa che possiamo intendere come sappiamo o in un'accezione all'alta
Ho in un'accezione ristretta di giustizia
Riparativa
Ora
Su quaranta Dorigo ma i miei colleghi penalisti studiosi prestigiosi e autorevoli
Danno per scontato che questa avvicinamento questa assimilazione nella rientra rieducazione riparazione sia
Una cosa
Ovvia
Chi è che dice pane qualcuno dice per esempio a Palazzo no ma stiamo attenti che la riparazione della giustizia depurativa una cosa diversa
Dalla l'educazione possono avere tutt'al più come Comune punto di riferimento il sistema dei valori
Giovannangelo De Francesco riceva
Senza occupazione con entusiasmo con una certa enfasi e retorica e a casa comunale ed all'educazione riparazione o scusate ma io ora io su questo sono sempre un po'problema utilizzante
E può dire rispetto alle affermazioni fatte così per certe era
Torri come ma ma siamo sicuri
Cioè intanto se guardiamo allo e all'evoluzione della riflessione dottrinale interna casa nostra
Vediamo che gli orientamenti più favorevole alla riparazione
La concepiscono
I dolori Zonta e così ampio comprensivo e assorbente
Da far diventare la rieducazione un momento interno
Alla prospettiva della pena riparativa della pena Progetto per villa per esempio con le cose
Ci sono ci possono essere anche ci sono ci possono essere e ci sono anche orientamenti Senna leghe
Che guardano alla riparazione in una prospettiva meno ampia e più molesto nel senso di intenderla sempre potenzialmente il suo mentale o funzionale all'obiettivo
Rieducativa
Ora io ritengo è un punto che mi intriga molto del suo acqua all'hotel ricavato qualche mio intervento in altri conventi non ho il tempo di di sviluppare il mio percorso problematico Sante
Però io ritengo perché per qua se se la rieducazione cioè la riparazione intesa in senso lato soprattutto nel senso di atti unilaterali riparatoria
Di cui peraltro nell'ordinamento ci sono ormai da anni diverse ipotesi
Può come chi conosce bene anche la stessa giurisprudenza Cassazione come riconosce anche alla magistratura di sorveglianza se la riparazione intese in senso lato
Può assurgere c'è una compimento di un significativo atto riparativa a indice sintomatico
Di una presa di con
La proiezione di un percorso già operativo ben avviato eccetera e quindi se può apparire funzionale alla rieducazione
Filosofia sottostante cioè la concezione di fondo del giustizia riparativa in senso stretto
Che invece è stata raccolta e codificata
Nella nel nell'ambito della riforma carta dice disciplina positiva della giustizia riparativa
Io ottobre che la concezione della giustizia di operativa
Fu con una
Imprinting di fondo che qualcuno che qualcuno ama definire umanistico che in realtà e di origine religioso comunitaria che concepisce sempre ogni reato con la rottura del legame sociale
E che persegue come obiettivo oltre che al raggiungimento di possibile accordo sì per attori in senso batteria lo prestazionale no persegue l'ulteriore obiettivo della riconciliazione
Personale o come se ogni reato presupponesse una rottura di un legame sociale io credo che
Il fatto che il legislatore perché la riforma carta
Abbia accolto questo retroterra culturale ideologico della separazione può porre qualche problema dal mio punto di vista ma credo di non essere il solo ritenerlo
Con la rieducazione costituzionalmente orientata in senso laico
Se è vero che concordiamo almeno noi giuristi con una certa formazione se concordiamo fatto che dobbiamo depurare il più possibile il contenuto nella rieducazione di differimenti a presupposti ideologici o culturali specifici tanto meno del di porlo leggi o su e se dobbiamo accontentarci di un concetto neutro sobrio laico
Di rieducazione come acquisizione o riacquisizione ordine acquisì sia miliardi qui si sfiora da parte dell'autore del reato della capacità di ecco comportarsi nella realtà esterna nel rispetto a come si dice con formuletta ormai stereotipata nel rispetto delle regole fondamentali della convivenza che con la concezione che i per oggi
Del secondo Ottocento soprattutto francesi identificavano la cosiddetta probità legale
Non è il caso largo né correggetemi se sbaglio nella giurisprudenza costituzionale
Non troviamo qualche sentenza che si impegni
A definire in modo puntuale vedo aveva il contenuto della rieducazione
Per cui l'educazione utilizziamo l'educazione risocializzazione
Il reinserimento sociale ma sono formuletta generica formulette va che già da garante dei diritti dei detenuti e mi sono accorto a parte il fatto che nel mondo penitenziario
I al cocco alcuni dei maggiori esperti anche e delle migliori figure di direttore di carcere
Hanno ormai una sopravvenuta de una sopravvenuta diffidenza verso il concetto stesso di educazione percependo uno sempre in qualche modo resilienza decisa anch'io i vestiti autoritarie no
La e diventato come tutti i concetti generali vaghi e generici
Un po'un fai da te nel senso che all'educazione venne concepito ognuno a suo modo si sollecita a soggetto
Ora se un tentativo di recupero nella dell'ideale educativo non solo cartaceo non solo giurisprudenziale ma diciamo come impresa collettiva che dei punti alla rieducazione
E dovrebbe anche avere alla base a mio avviso anche la condivisione
Di un modo comune aggiornato
Cioè riconsiderato alla stregua delle sfide nel tempo presente del significato di l'educazione della sua valenza delle suoi
Implicazioni questo a anche riflessi sul bordo di intendere oggi le funzioni della magistratura di sorveglianza io non so
Conosco diversi magistrati di sorveglianza ho ho avuto a che fare con non poche di loro siccome sono convinto e credo di non scoprire nulla di nuovo
Che il modo di concepire e di esercitare le funzioni da parte di un magistrato
Dipende anche dall'auto percezione del proprio ruolo che il magistrato a
Allora io non so se oggi inerente ai magistrati dei veti sorveglianza diciamo e condivisa cura una visione sufficientemente comune dal proprio che cosa sono oggi magistrate di sorveglianza soprattutto sono prevalenti sono prevalentemente garantiti
Nella legalità dell'esecuzione penale della tutela dei diritti fondamentali dei detenuti
O cercano di bilanciare con un certo equilibrio la funzione di tutela dei diritti fondamentali con l'obiettivo educativo
E nel
E nel terzo in in nel terzo incomodo cioè no anche che poi in realtà l'interesse che predomina tendenzialmente sempre commovente nella realtà carceraria addirittura in maniera ossessiva a tutela della sicurezza punto per bilanciamento John repertazione sicurezza
In caso di conflitto i il magistrato di sorveglianza odierno diciamo il Marine magistrato di sorveglianza i ammesso che esista una figura di magistrato di sorveglianza maggioritario cioè che esprime il punto di vista di maggioranza nel caso di conflitto tra che altro ordine il giorno tra sicurezza e ho e tutela dei diritti e obiettivo rieducativo che fa
Accetto il rischio con coraggio
Rimettere un po'leggermente in secondo piano la sicurezza e privilegiare la diritti e l'educazione o come te al primo posto la sicurezza va be io credo che una concezione prevalente condivisa fatto oggetto di un di un confronto esplicito tra gli operatori della sorveglianza non ci sia
O fisso purtroppo ho verificato prassi
Molto sbrigative molto poco meditate
In cui su base cartacea
Spesso
Si dava prevalenza
Ad una presunzione di pericolosità una tutela di sicurezza e basata soltanto sul tipo del reato commesso
Con un giudizio basato sulle carte che provengono dagli uffici giudiziario
Ora
Pongo la domanda
Sì ma nome di altri sorveglianza ha istituzionalmente e costituzionalmente il compito
Di farsi carico di una particolare responsabilizzazione sul versante della sicurezza
Ho qua più correttamente costituzionalmente concepito la magistratura di sorveglianza come una magistratura che dovrebbe tendenzialmente sempre sul piano ed equilibrato bilanciamento
Però tendenzialmente privilegiare l'obiettivo
Educativo direi anche scusate mi avvio alla conclusione di questo questo forse lunga introduzione
Anche la giustezza costituzionale in materia di
Gargano sono stati io allora due cinque tre nel due mila diciannove che tutti abbiamo considerato certamente
Una sentenza molto importante e significativa un passo avanti molto meritorio anche la sentenza
Di cui parliamo
A
Compiuto un tipo di bilanciamento che ha
Car dato più spazio
Alla sicurezza ma ha dato più spazio alla sicurezza non con una decisione a rime obbligate
Ma comprendo un bilanciamento sostanzialmente politico
Molto molto discrezionale e molto libero sino al punto di mettere i piedi
Nel diritto probatorio ma e di dire ai magistrati di sorveglianza qual è il percorso probatorio che debbono seguire come sappiamo ha poi con quella sorta di peripezie a probatorio pro Baggio diabolica dell'esclusione del pericolo di ricostituzione dei legami con la criminalità organizzata
Una mutate se votando S. per certi aspetti il discorso riguarda anche la giurisprudenza sul regime del Trentino speciale sul nostro quarantuno bis
La cui costituzionalità si può legittimamente
Dubitare anche perché giù giurisprudenza costituzionale come sappiamo lo considerano costituzionale purché si rispettino limite invalicabile limiti invalicabili costituito dalla finalità
Perseguitati interrompere il legame eccetera eccetera
Con la possibilità di non rendere irrealistica la prospettiva educative
I circuiti penitenziari di alta sicurezza
I quarantuno bis non conoscono attività rieducative
Di un qualche significato per cui anche questa questo limite costituzionale nella possibilità della revoca di vita rimane un limite importante che si è affermato però un limite soltanto
Teorico
Uno una delle delle esigenze imposte anche dalla giurisprudenza costituzionale più recente sull'Aosta accreditata
E che dalle affermazioni teoriche
Si passi all'impresa all'implementazione concreta dei percorsi educativi
Nell'ambito della sezione di massima sicurezza
Perché massima sicurezza e quarantuno bis come molti di voi sanno non sono la stessa cosa
Anche a cominciare però il problema che cos'è il regime del quarantuno bis
Perché noi giuristi cattivi Cristina
Ha lo scopo di
Riconoscere o disconoscere effettivi e disciplina desiderati o il desiderate come sappiamo la natura giuridica la individuiamo a posteriori
Secondo quella che ci fa poco quarantuno bis che modalità di esecuzione alla pena
Misure di sicurezza
Misura di prevenzione
O addirittura pena accessoria Coman qualcuno dice
Questi servizi ardimenti romantici non mi fanno impazzire
Perché si tratta di forme di di malizia a posteriori
Che non dicono la verità nel senso non dico la verità perché ha natura giuridica è una natura fittiziamente attribuite l'altro problema come sappiamo che quello nella della
Connesso e conseguente
Della competenza poi non c'abbiamo all'autorità giudiziaria cioè un mese e poi c'è un organismo verosimilmente il numero dei soggetti in quarantuno bis oggi sproporzionato per eccesso perché sono un po'più di settecento pare ancora oggi è quello che io mi sono accorta anche come garante
E che le fonti informative relative ai collegamenti con gli ambienti criminali di provenienza soprattutto riferiti anche ai soggetti di maggiore spicco criminale ti solita Ecate cui sono sottoposti i quarantuno bis le informazioni provenienti dalle procure ha cominciato la procura nazionale
E le informazioni provenienti dagli organi di polizia
Spesso non sono informazioni aggiornate
Approfondite rispetto all'evoluzione del realtà criminali nei luoghi di appartamenti e per questo per esempio che in un'intervista a Repubblica di ieri o dell'altro ieri
Cafiero verrà nominato Ezio procuratore nazionale antimafia nominato ora vice presidente a commerciante nato digiuno della prima cosa dovremmo fare
Come Commissione antimafia
Fare accertamenti aggiornamenti
Su cui sulla maggiori figure più o meno del rispetto alle all'attualità nella realtà criminali da cui provengo
Speriamo
Qualche cosa la facciano
Ribadire concludo dicendo per quello che è popolare
Che fare garante del detenuto e mi ha
Arricchito il patrimonio di conoscenze
Su cui riflettere corpo ai come studioso di lungo corso per non dire proprio vecchio però il mio pessimismo
Rispetto alla realtà nell'esecuzione penale e pentirete agraria lei concluderei così sul piano teorico e noi la rieducazione dal recinto dell'esecuzione non abbiamo fatto uscire l'abbiamo però non ci ha mai tornata veramente di fatto
Nel nell'ambito nell'ambito dell'esecuzione cioè di fatto cioè è sempre vissuta concettualmente grazie
L'uomo
Professoressa Angela Della Bella università degli Studi di Milano appunto il regime detentivo del con la riduzione del quarantuno bis alla luce del principio di proporzionalità
Penso però ah no scusate così si sente
Dicevo ringraziò il dipartimento di Giurisprudenza la professoressa Malgieri per l'invito a questo convegno che è importante anche per gli studi e le ricerche che che sono alle spalle di questo convegno come la professoressa essa c'ha illustrato
E che al merito anche di svolgersi in questo dipartimento dove non ero mai stata che è davvero di straordinaria bellezza quindi anche mi fa molto piacere essere qui
Certo che parlare dopo professor Fiandaca non è facile Anna Maria non mi hai collocato bene
Dallo sguardo ha detto del professore io vi faccio perdere un po'quota e di conduco negli spazi rimangono diciamo del sistema sanzionatorio che è quello del quarantuno bis
Certo che parlare di quarantuno bis in un convegno dedicato ai temi della rieducazione è un'impresa quanto meno temeraria perché non c'è luogo dell'esecuzione penitenziaria più lontana dell'idea rieducativa che non sia questa
Ora che l'esecuzione della pena per i soggetti che sono sottoposte a questo regime
Non contempli lo svolgimento di un trattamento rieducativo è un dato di fatto non esplicitato nella disciplina legislativa ma non viene messo in discussione anche se forse ora più di trent'anni dall'introduzione
Nell'ordinamento di questo istituto sarebbe ora di farlo
E più in generale sarebbe ora di ripensare questo istituto nella sua globalità
Di questa necessità cioè di ripensare a fondo il ruolo e la disciplina del quarantuno bis si è parlato nei mesi scorsi
Ricordo in particolare un articolo proprio in questo senso le professor Fiandaca che era apparso sulle pagine del Foglio mi pare del foglio quotidiano
Quando il caso Cospito aveva per un attimo riacceso la l'interesse su questi temi ora i riflettori su quel caso si sono spenti
Ma sarebbe bene che non si spegnesse l'interesse della dottrina e questo convegno catanese ci consente nei feti di tornare su questo su questo tema
La vicenda coscritto a a mio avviso reso manifestare Nesta di ripensare quarantuno bis su perlomeno due fronti
Una prima questione è quella dell'autorità competente ad applicare provocare e revocare i regime detentivo speciale ecco questo primo tema esula in realtà dagli argomenti di questo convegno non è dunque la sede per parlarne ma ne ha già fatto cenno Davide Galliani
è in effetti la vicenda Cospito ha messo proprio sotto gli occhi di tutti quella che è un'assoluta anomalia
Data dal fatto che un provvedimento così pesantemente invasivo i diritti fondamentali della persona è applicato da un ministro del ministro della Giustizia
Questo è veramente qualcosa di indigesto
Di cui credo ci sia urgenza scusi se ho urgenza di di confrontarsi ma appunto un profilo che metto da parte confidando che ci sia presto una nuova occasione di di confronto
L'altro profilo su cui si è pura aperto un seppur veloce confronto nei mesi scorsi è quello della proporzionalità
C'è da parte di molti si ha preso atto del fatto che il regime detentivo speciale non appare più proporzionato rispetto alle esigenze
Che che lo avevano inizialmente giustificato
Questa necessità che si avverte si avverte in dottrina un non certo nel mondo politico è quello di una riduzione del quarantuno bis riduzione sia nella sua estensione come diceva professore ma anche nella sua intensità
Ed è questo il tema su cui intendo soffermarmi e che mi porterà poi a parlare più specificamente della questura in trattamento rieducativo
L'idea che vorrei su cui vorrei condividere con voi qualche riflessione è quella di un'arma rilettura del regime detentivo speciale alla luce del principio di proporzionalità
E qui faccio una precisazione che serve per inquadrare il mio discorso quando parlo di proporzionalità non mi riferisco in realtà alla proporzionalità sanzionatoria
Ossia la relazione fra la gravità del fatto e l'entità della sanzione di cui punto c'ha parlato anche il professor Galiani ma al principio al quale lo Stato deve ispirarsi allorché diciamo con l'esercizio dei suoi poteri interferisca sui diritti e sulla libertà individuali
Sulla base di tali principio il legislatore è tenuto a bilanciare interessi in gioco così da realizzare gli obiettivi che si propone con il minor sacrificio possibile
I diritti e delle libertà individuali
Benché non sia espressamente menzionato nella costituzione è indubbio che questo principio trovi un implicito riconoscimento nel nostro sistema costituzionale potendosi né rinvenire un ancoraggio implicito negli articoli due e tre della Costituzione
Come tutti saprete questo principio grandissimo successo
Nella giurisprudenza delle Corti costituzionali e di molti ordinamenti nonché dei giudizi delle corti europee di di Strasburgo e di Lussemburgo dove è stato tradotto in uno schema argomentativo a tre fasi
Sulla base di tale schema trifasi con una misura limitativa dei diritti delle libertà individuale si può costare conforme al principio di proporzionalità
In quanto risponda parametri di idoneità necessità e proporzionalità in senso stretto
Con il controllo di idoneità si valutasse la misura predisposte adeguata rispetto all'obiettivo che legislatore persegue
Con il giudizio di necessità si verificasse lo stesso risultato non possa essere perseguito con misure minime meno afflittive infine con il controllo di proporzionalità in senso stretto
Si verificasse sia realizzato un ragionevole bilanciamento contemperamento degli interessi in gioco senza sacrificare né nessuno dei due
Ora prima di ragionare sugli interventi che a mio avviso occorrerebbe fare per rendere i quarantuno bis conforme al principio di proporzionalità ci tengo a fare una promessa quando ci chiediamo se una determinata misura limitativa di diritti e di libertà nel nostro caso quarantuno bis sia conforme ai canoni della proporzionalità
Dobbiamo aver preventivamente risolto un'altra questione cioè dobbiamo esserci chiesti aver valutato se il fine che il legislatore intende perseguire con tale misura
Sia legittimo
Ora con riferimento al quarantuno bis la legittimità del fine
Non è a mio parere in discussione cioè l'obiettivo dell'Inter dell'interruzione di collegamenti tra il detenuto e l'associazione di appartenenza laddove tali collegamenti siano pericolosi per la sicurezza pubblica
è un obiettivo legittimo avendo lo Stato l'obbligo di adottare delle misure adeguate per la protezione della collettività
Ecco una volta individuato come legittimo
Infine si tratta però di ragionare sui limiti entro i quali in uno stato di diritto possono essere compresi i diritti fondamentali della persona
Questa prospettiva che è quella che intendo adottare consente anche a mio avviso di abbassare i toni toni che sono sempre molto accesi quando si parla di quarantuno bis
Certo questo del quarantuno bis temo molto ideologico su quei facile schierarsi esser contro essere a favore e invece occorrerebbe a mio avviso sforzarsi di abbandonare questa logica diciamo degli schieramenti ed adottare una logica diciamo di bilanciamento
Venendo dunque a al punto
L'idea potrebbe essere quella di tentare una rilettura del quarantuno bis alla luce del principio di proporzionalità mi concentro sul profilo del contenuto
Osservando peraltro che la rilettura del quarantuno bis sarà luce del principio di proporzionalità consentirebbe una sua riduzione anche sotto diversi profili ad esempio sotto il profilo della durata della misura che un altro tema critico
E sotto il profilo della sua estensione come si diceva prima in particolare in relazione a quest'ultimo aspetto la riduzione dovrebbe operare
Sia sul piano dei reati presupposto ma soprattutto sul piano delle prognosi di pericolosità era quello che diceva in fondo il professor Fiandaca
Al fine di garantire che il quarantuno bis sia applicato solo laddove necessario cioè solo laddove si dimostri che il regime detentivo ordinario non sarebbe in grado di contenere la spinta criminogena del condannato e questo sì di Bricolo date a un tema che la stessa vicenda Kospi tua aveva messo in evidenza
è un tema che evidentemente meriterebbe riflessioni mattino non posso in questa sede sviluppare perché non voglio tenermi in ostaggio troppo a lungo con la mia relazione quindi mi concentro sul tema del contenuto che è quello più vicino ai temi appunto di cui ci occupiamo il contenuto come tutti sappiamo quarantuno bis si caratterizza per un contenuto estremamente afflittivo il comma due quater
Dell'articolo quarantuno bis contiene una serie di prescrizioni tipizzate che riguardano le limitazioni di colloqui telefonate ore Daria socialità possibilità di ricevere o inviare bene all'esterno
Ebbene però sapere che a queste restrizioni tipizzate se ne aggiungono in realtà tutta un'altra serie di restrizioni atipiche
Che trovano la loro fonte in atti amministrativi che sono circolari delle amministrazioni penitenziarie ma anche regolamenti dei singoli istituti detentivi
La possibilità per l'amministrazione penitenziaria di integrare il contenuto del del regime con l'imposizione di queste ulteriori restrizioni si fonda sulla stessa previsione legislativa perché sempre nel comma due quater dell'articolo quarantuno bis si dice che l'amministrazione penitenziaria al potere di adottare non meglio definite mi misure di elevata sicurezza interna ed esterna
Si tratta però di prescrizioni e di divieti che incidono pesantemente sulla quotidianità
Nella vita detentiva e che non sempre trovano giustificazione nel fine dell'interruzione dei collegamenti tra detenuto e l'associazione d'esterno
Pensata ad esempio non so se avete avuto modo di leggerla mi rivolgo agli studenti alla circolare del data del due mila e diciassette sul quarantuno bis famoso Regolamento delle sezioni di quarantuno bis che contiene un re un'elencazione Gre quasi ossessiva
Dei beni che possono o non possono essere acquistati al sopra Vito dei generi alimentari che possono o non possono essere questa piuttosto che degli oggetti e delle dimensioni degli oggetti che possano essere tenuti nelle celle parliamo di cancelleria parliamo di fotografie o o di stoviglie
Ecco si tratta di restrizioni che apparentemente sono di poco spessore non poco significative ma il trenta sono fortemente afflittive se le consideriamo nel loro insieme perché incidono su uno spazio vitale che è già molto molto ristretta già fortemente limitato
In tutto questo dobbiamo poi considerare che il regime del quarantuno bis è un regime di lunga se non lunghissima durata perché dura quattro anni può essere prorogato più volte non di rado dura più di dieci anni ha venti o addirittura anche trent'anni
è chiaro che l'intensità e la durata di tali e restrizioni
Determinano una severa compressione di più fondamentali diritti della persona diritto alla salute soprattutto nella sua dimensione psichica diritto alle relazioni familiari
Diritto al trattamento umano nel senso di diritto rispettoso della dignità della persona e diritto alla rieducazione
Ora la rilettura alla luce del principio di proporzionalità
Ci porta innanzitutto a selezionare come legittime quelle solo restrizioni che siano Idone e necessarie rispetto allo scopo dell'interruzione dei legami
E occorre dire che la Corte Costituzionale vigila in modo attento su questo profilo ed è intervenuta in più occasioni per dichiarare l'illegittimità di restrizioni che proprio in quanto non idonea cioè non funzionale a realizzare gli scopi del quarantuno bis possano considerarsi come gratuitamente afflittive lo scambio la cottura di cibi lo scambio degli oggetti su alcune PCB ma anche la previsione di limiti al numero dei colloqui coi difensori è in questa prospettiva ecco ovviamente processo c'è un però il però è che l'intervento della Corte costituzionale riguarda le le prescrizioni tipizzate
Non può riguardare ovviamente le restrizioni atipiche perché in quanto contenute in fonti amministrative
Fuggono al sindacato della corte costituzionale e la loro legittimità può essere rilevata solo dal giudice del magistrato di sorveglianza e sedi di reclamo
Ecco allora che in una prospettiva de iure condendo per adeguare la disciplina del quarantuno bis al principio di proporzionalità sotto questo profilo si dovrebbe immaginare di limitare in via legislativa alla discrezionalità
Amministrativa vincolando la in modo più rigido ad un criterio di congruità
Rispetto diciamo un quintale di congruità delle restrizione rispetto agli obiettivi di prevenzione
Ma vengo al dunque il principio di proporzionalità oltre a un vaglio sull'idoneità e la necessità delle restrizioni richiede anche come dicevamo prima una valutazione sulla proporzionalità in senso stretto
Qua abbiamo detto si tratta qui della della vera e propria operazione di bilanciamento tra gli interessi contrapposti e quindi istanza di difesa sociale da un lato e diritti fondamentali della persona dall'altro
Ecco un punto occorre mettere in rilievo cioè che l'esito del bilanciamento non può mai essere il sacrificio totale di uno dei valori in gioco perché di ciascuno deve essere preservato il nucleo essenziale ed è qui che si inserisce il discorso sul trattamento rieducativo
Benché l'articolo quarantuno bis non prevede espressamente limitazioni o sospensione dell'attività trattamentale di fatto nelle sezioni quarantuno bis non esiste
Dobbiamo fare un'ulteriore precisazione quando parliamo di trattamento rieducativo dobbiamo distinguere fra trattamento intramuraria e trattamento extra orario ora in relazione condannati in quarantuno bis il trattamento rieducativo extra muraria e cioè il percorso di progressivo reinserimento nella società attraverso la funzione di benefici misure alternative hai fatto per Clouzot
E la ragione chiamano trattandosi di soggetti cui il regime applicato in forza dell'attualità di collegamenti con organizzazioni criminali e dunque soggetti gravati da una prognosi
Di elevata pericolosità è molto remoto la possibilità che il tribunale di sorveglianza ritenga sussistenti i presupposti per la concessione di una misura alternativa
I recenti tuttavia e qui Davide mi ha anticipato questo che era un dato di fatto
è stato però sancito da una norma perché
Come c'è stato già ricordato il decreto legge centosessantadue due mila e ventidue inserisce nel quattro bis una disposizione che prevede l'espresso divieto di concessione di benefici misure alternative
A coloro che sono al quarantuno bis
Ecco nell'intervenire con questa norma il legislatore è stato poco accorta o per usare un eufemismo
Poco accorta innanzitutto per questa norma e sostanzialmente inutile
Perché si poteva farne a meno perché già di fatto i benefici e le misure alternative ai condannati in quarantuno bis non vengono concessi ma è una norma di dubbia lì legittimità posto che come professor Galiani peraltro osservato in un contributo immediatamente successiva al decreto legge
Far discendere la preclusione del trattamento le riduca attivo dall'applicazione del quarantuno bis e quindi da un provvedimento di un di un ministro
è evidentemente una previsione che va contro frontalmente direi contro l'articolo tredici della Costituzione
Passiamo ora al trattamento intramuraria io
Quello basato su cui gli elementi di cui l'articolo quindici dell'ordinamento penitenziario quindi parliamo di istruzione parliamo di formazione professionale parte parliamo di lavoro attività culturali
Ecco dicevamo nelle sezioni del quarantuno bis l'attività trattamentali non esiste non si fanno osservazione scientifica della personalità di quell'articolo
Tredici dell'ordinamento penitenziario non si elaborano programmi individuali di trattamento ritagliati sui detenuti in quarantuno bis
E potremmo dire che salvo qualche rara esperienza il tempo della detenzione in quarantuno bis che è un tempo lungo abbiam detto quando non lunghissimo è un tempo completamente vuoto
Lo si desume anche dalla recente relazione del Garante nazionale
Che riguarda proprio quarantuno bis il quale ci dice cito testualmente che parla di impalpabile presenza degli operatori della funzione giuridico pedagogica all'interno di queste sezioni aggiungendo poi che il passo tra sospensione del trattamento e abbandono della finalità costituzionale
Di una pena che sempre deve tendere alla rieducazione è molto breve
Quindi su questo piano è chiaro che il quarantuno bis non rispetta i cavi del principio di proporzionalità
Nel disciplinare colloqui leader le telefonate la socialista il legislatore cristallizza nell'enorme un bilanciamento non per quanto siamo si possa considerare ragionevole un'opera fa un bilancio Amenta nostro l'esigenze di difesa sociale la tutela dei diritti
Questo non accade invece per quanto riguarda le attività trattamentali qui non c'è un bilanciamento non c'è una compressione del diritto alla riduzione
Una compressione che entro certi limiti potrà morì c'era anche legittima a fronte delle rilevanti egizie esigenze di difesa sociale qui c'è proprio sacrificio assoluto di tale diritto
Ora che anche condannati a quarantuno bis siano titolare di un diritto alla riduca azione non può essere messo in dubbio la giurisprudenza della Corte Costituzionale ce lo dice chiaramente
E non penso solo alla sentenza centoquarantanove del due mila e diciotto che parla di finalità ineliminabile che deve essere sempre garantita anche nei confronti di autori di delitti gravissimi ma penso alle sentenza assai risalenti della corte costituzionale
Che ha aventi specificamente oggetto il quarantuno bis in particolare diciamola sentenza maestra è la trecentosettantasei del mille novecentonovantasette
Ove si dice riferendosi appunto alle misure del quarantuno bis che tali misure non possono violare il divieto di trattamenti contrari l'Espace d'umanità né vanificare la finalità rieducativa della pena precisando poi siamo nel novantasette
Che l'applicazione del regime differenziato non può precludere la partecipazione della persona
Alle attività di valenza Ristuccia Rizzante le quali se mai dovranno essere organizzate con modalità idonee ad impedire contatti e collegamenti i cui rischi provvedimento ministeriale tende ad evitare
L'applicazione del quarantuno bis non può dunque equivalere
A riconoscere una categoria di detenuti che sfuggono di fatto qualunque tentativo di risocializzazione questi passaggi
Sono stati poi ripresi Gray testualmente da tutte le successive sentenze della corte che si sono occupati di quarantuno bis fino all'ultima centonovantasette del due mila e ventuno che è quella che riguarda gli internati
Ora
è chiaro che l'adesione del soggetto al progetto trattamentale rappresenta una condicio sine qua non
Del percorso educativo è che la persistenza di legami con l'associazione criminale osta al riconoscimento di tale adesione ma questo non consente Allo stato di abdicare alla funzione educativa nei confronti di questi soggetti perché lo Stato comunque il dovere di di tentare di fare un sarebbe un serio tentativo
E di mantenere sempre aperta nei loro confronti un'offerta trattamentali
Una volta convinti che la Costituzione impone allo Stato di mantenere aperta l'offerta trattamentale
Diventa però necessario interrogarsi su come debba declinarsi l'offerta riduca attiva IMI confronti di questi condannati e su questo punto
Direi che manca totalmente una riflessione ma anche una riflessione da parte dei penalisti e non solo perché questa non è una riflessione che possa essere portata avanti da esso di penalisti questo è occorre una riflessione multidisciplinare che chiama in causa le scienze sociali la psicologia
La Sociologia
Un primo punto fermo però possiamo fissarlo perché la stessa corte che che la espressamente affermato in una recente sentenza
Dice la Corte nella sentenza centonovantasette due mila ventuno che citavo prima
Che l'applicazione del regime detentivo speciale non fa venir meno l'obbligo sancito nell'articolo tredici
Ordinamento penitenziario di svolge attività fondamentali tra le quali l'osservazione scientifica della personalità e la predisposizione di un programma individualizzato di rieducazione
Dunque questi non mi sembra un punto da raccogliere cioè dobbiamo porci in una prospettiva di individualizzazione del trattamento
Anche nei confronti di questi condannati che noi invece siamo un po'apportati a considerare come una categoria omogenea
Con lo stesso vissuto con la stessa propensione al reato con le stesse prospettive
Il mafioso e invece anche la tipologia e l'intensità dell'appartenenza all'associazione criminale diversificata ed è solo un osservazione effettiva che consente di individuare quelle che potrebbero essere dei percorsi
Che possano proporre o favorire delle scelte di affrancamento del contesto criminale di appartenenza
Concludo
Concludo dicendo una cosa
Che c'ha già ricordato in realtà il professor Fiandaca cioè il il diritto alla rieducazione non è solo un diritto che va a beneficio del singolo ma è anche uno strumento tutela della collettività in quanto e la strategia di cui noi disponiamo per realizzare quel fino ultima della prevenzione che lo scopo della pena detto in modo molto spiccio dei circa settecentocinquanta la detenuti che sono in quarantuno bis gli ergastolani sono duecento
Gli altri cinquecento sono detenuti detenuti che
Una volta usciti da quarantuno bis
Rientreranno nel consorzio sociale
Scusate mila brutalità e la semplificazione perché
Certo la rieducazione non si abbandona nemmeno per gli ergastolani ostativi ma per loro il processo di reinserimento nel consorzio sociale è certamente più complessa e quindi focalizziamo c'è invece su questi cinquecento cinquecento detenuti che a fine pena perché è la regola che si stia in quarantuno bis fino alla fine della pena sostanzialmente molto frequentemente succede così quindi a fine pena escono dalla sezione di quarantuno bis dove sono
Isolati e murati vivi
Senza che ci sia stato nessuno scambio nessun confronto nessuna possibilità di ripensamento del proprio vissuto e rientrano liberi nel consorzio sociali vi rientra appunto senza che si sia fatto nulla senza che si sia tentato nulla
Per gli educarli Perrier avvicinarli al rispetto dei valori della convivenza
Ecco credo allora che questo tema che forse si è sempre schivato
Debba essere oggi affrontato
E se questi non sembrano essere i tempi giusti per parlare di riforme tanto meno di riforma del quarantuno bis
Possono però essere tempi per per riflettere per per confrontarsi per tenere aperto un dibattito su una questione che merita appunto di essere ripensata a tutela i diritti fondamentali ma anche a tutela della collettività
Grazie
Ringrazio la nuova professione la bella per questo rigorose puntuale osservazione
Sul tema quarantuno bis
Consentite nei vizi di dire due corsi apparse condivido tutto quello che ho detto in realtà
Una riflessione aggiornata a livello di amministrazione penitenziaria attività per quello che mi consta personalmente
Sugli strumenti le tecniche Stella rieducazione intramuraria
Manca del tutto
E gli stessi preconcetti fondamentale
Dell'ordinamento penitenziario come osservazione scientifica della personalità oppure già pensa mento critico del reato commesso diciamo considerata alla stregua dall'evoluzione delle scienze psicologiche
E anche dei saperi piena volti
Sono un pochino Concetta sì oppressore se
E sorpassati per quanto riguarda in particolare i tentativi di sì sì educazione di socializzazione che dovrebbe essere compiuti anche al beneficio in linea teorica e costituzionale dei criminali organizzati
Sa qual è un alibi per cui non si fa niente
La Libia è questo
Che i soggetti in quarantuno bis ma anche molti soggetti
Ospiti dei Circuiti di alta sicurezza uno a due altre
Per l'ideologia mafiose
Persistenti ideologia mafiosa rifiutano già in partenza
La prospettiva l'offerta di un trattamento rieducativo
Quindi c'è un circolo vizioso non se fanno anche perché ideologicamente lo rifiuta però se ci può essere il rifiuto ideologico da parte de dei capi irriducibili
Invece per una quantità numerosa
Di cosiddetti scusate la lingua inglese che utilizzo picciotti di mafia
Che provengo no che provengono in larga misura no
Da strati emarginati e poveri della popolazione e che quindi ci sono Amma fiati cioè si sono sottoposti al diritto di affiliazione
E in cerca di un fuoco di un possibile futuro di un'attività lavorativa questi
Se fossero offre più prospettiva
Diciamo di sì e socializzazione serie adeguate come è emerso per esempio ad alcune esperienze fatte al Reggio Calabria di cui ho discusso con mio collega garante calabrese dico ci sarebbe un'aspettativa anzi in queste di di di ricevere per cui da
Da questo punto di vista almeno potenzialmente
Ci sarebbe ci sarebbe molto da fare
Professor soffre fatica Cordova sui propri Ferraro me presunzione di pericolosità come lo storico ostacolo il percorso il diseducazione
Grazie anch'io vorrei ringraziare la professoressa Maugeri per il graditissimo invito sono molto contenta di essere qui in questo splendido contesto con dei relatori così autorevoli dei cari amici sono molto contenta quindi di offrirvi il mio punto di vista su questa materia così intricata e difficile
è da ormai più di trent'anni che i percorsi rieducative di di un grande sempre crescente numero di condannati sono impediti ostacolati intralciati ostruiti
Da norme preclusive
Norme che vietano questi percorsi li ritardano o li rendono estremamente difficoltosi
Norme a loro volta giustificate dal punto di vista teorico da presunzioni di pericolosità fondate sul titolo di reato
Ecco il rapporto tra rieducazione nel suo significato costituzionale di progressiva restituzione alla Società e i suoi freni su impedimenti sui blocchi normativi e ancora le giustificazioni
Teoretiche che li accompagnano sono il nodo più complessa uno a mio avviso che oscura
La fase dell'esecuzione penale la recente legge centonovantanove del due mila e ventidue dovrebbe segnare un nuovo assetto di questa disciplina una nuova era
La legge lo sapete ha superato con un cumulo quasi ossessivo di rigorose Condit condizioni le presunzioni assolute di irrecuperabilità
Legate ad aver commesso una serie di reati e non aver collaborato con la giustizia
Ma queste previsioni si iscrivono ancora in un clima ostile sospettoso se non renitente alla rieducazione e ai valichi della magistratura
La nuova stesura dell'articolo quattro bis
E anche l'assoluzione oggi data la questione più spinosa che questo meccanismo pone ossia quello dell'ergastolo senza speranza di rientro in società
Ecco giunge all'esito di un percorso travagli attivissimo segnato da dei fenomeni drammatici e brutali quelli delle violenze mafiose giunte alla comma e all'atto me al parossismo
Negli anni Novanta cammino segnato però anche da una mai compiuta accettazione delle implicazioni del finalismo rieducativo della pena inteso appunto come un graduato rientri in società come un orizzonte
Possibile mai scontato di ritorno al consorzio civile delle persone condannate per qualunque reato senza eccezioni
Un percorso quindi segnato direi di conseguenza anche da una sorta di atavica e di perdurante sfiducia verso la magistratura di sorveglianza che è quella che presiede
Al fine all'attuazione concreta del finalismo rieducativo
La storia quindi del quattro bis di tutti i meccanismi ostativi
E anche la storia della non accettazione dell'idea che tutti i condannati debbano avere una chance di graduale attenuazione delle restrizioni proprie della pena detentiva
Se il percorso rieducativo porti i suoi frutti
E anche della conseguenze diffidenza prima agli del giudice che proprio allo scopo di restituire frammenti di libertà valuti questi percorsi penitenziari dei condannati
Quindi l'articolo quattro bis a mio modo di vedere non è soltanto una scoria avvelenata della deflagrante però c'ha mafiosa di trent'anni fa
Ma è la breccia divenuta poi crepaccio del poi voragine in cui si è insinuato e si è allargato a dismisura il rifiuto dell'ideale rieducativo e lo scetticismo
Verso gli organi che di presiedono
Del resto d'Italia colto questi principi con un enorme ritardo rispetto ad altri paesi per intenderci un secolo dopo
L'America e l'Inghilterra
E la progressione del trattamento i meccanismi premiali re ingresso accompagnato in società sono stati accolti alcuni Paesi a metà dell'Ottocento e agli inizi del Novecento erano contemplati da molte legislazioni in Italia si sono fatti strada con grande fatica
E per intervento della Corte Costituzionale solo a metà degli anni Settanta
Sono giunti a piena maturazione compimento solo nel mille novecento che ottantasei con la legge Gozzini ebbene questa sorta asset durato solo quattro anni
Un ritardo di secoli e solo quattro anni di fiducia nel sistema rieducativo
è un dato credo sconcertante quasi spaventoso perché già nel mille novecentonovanta venivano emanati i primi decreti legge che vietavano l'accesso a percorsi esterni per condannati di alcuni gravi reati decreti non convertiti
Poi riproposti e riproposte ancora sino a che nella drammatica stagione del stragismo mafioso si è cristallizzato il divieto durato per trent'anni di qualunque percorso di recupero sociale in assenza di collaborazione con la giustizia
Ecco da allora le preclusioni
Penitenziarie sono lievitate proliferate
E si sono poste da sempre in un rapporto alterato ed estremamente problematico con la fase di cognizione
Che mantiene il sopravvento la supremazia su quella di esecuzione non le cede il passo impedendo di fatto il finalismo al finalismo rieducativo di essere attuato per larghe fasce i detenuti da un lato infatti conta il reato commesso e dunque un elemento immutabile
Cristallizzato nella sentenza di condanna
Impermeabile a quello che accade dopo quella pronuncia e quindi tentativi esperiti i programmi di trattamento seguiti gli sforzi dei tecnici del trattamento i fallimenti e i successi gli anni che passano i corpi che invecchiano ecco le preclusioni normative riducono la variegata umanità che abita le nostre carceri ad un paradigma astratto uniforme e immutabile di pericolosità
In catena hanno a dei marchi di irrecuperabilità stabiliti dalla legge in anticipo senza verifiche sui percorsi compiuti ma lo sappiamo tutti le persone appunto sono sempre diverse le une dalle altre
E così sono i loro percorsi individuali
Il tempo normalmente segna le persone porta delle modifiche e la rieducazione talvolta non sempre produce dei risultati che non possiamo scartare a priori aderendo ad un ideale tipo di criminale
Immutabile per legge e ibernato in questo suo passato criminale
Le presunzioni assolute da questo punto di vista sul sentire umano in fondo non sono solo contraria al finalismo rieducativo della pena ma sono soprattutto contraria al principio di umanità perché disumani sano negano
Negano l'umanità delle persone sostituiscono la carne con una astrazione per questo la corte europea secondo me giustamente lei riconduce la violazione dell'articolo tre della convenzione perché operano un pregiudizio che è frutto del giudizio operato in sede di cognizione ma dal quale non ci si vuole staccare nemmeno dopo decenni di detenzione nemmeno magari dopo una vita passata in carcere e moltissimi tentativi di recupero sociale esperiti
In fondo le preclusioni riportano ad una visione pre repubblicana e pre costituzionale della pena perché è identica a quella che precedeva l'approvazione della legge di ordinamento penitenziario ed era affidata ai regolamenti del periodo fascista
La pena andava eseguita fino in fondo e la giurisdizione era sente
Le preclusioni tende tende tengono infatti del tutto ai margini la magistratura la giurisdizione di sorveglianza
A cui è impedito di valutare i condannati e indirettamente portano così a un maggiore disimpegno anche dei tecnici del trattamento con un'inversione di quelli che dovrebbero essere i corollari del finalismo rieducativo ossia che più il caso è grave più bisognerebbe concentrarsi impegnarsi nel recupero sociale di chi appunto ha commesso i casi più gravi non disinteressarsi
Dall'altro lato questi ostacoli e preclusioni cadono stessi collabora con la giustizia ecco allora un rapporto doppiamente alterato con la fase di cognizione la subordinazione della fase penitenziaria
Ai suoi principi
E ad esigenze di utilità
Processuale
Ottenere apporti collaborativi è questa lo sappiamo la maggiore anomalia del sistema quello che alla fine ha portato alla condanna della Corte europea dei diritti dell'uomo e alla declaratoria di illegittimità costituzionale del due mila e diciannove devo dire che la Corte costituzionale
Già rilevò questa stortura nel mille novecentonovantatré ma in qualche modo l'accettò dato il momento drammatico dopo trent'anni vi è stato un ripensamento perché in quei trent'anni si è compreso con l'esperienza concreta con la carne
Viva dei detenuti come la mancata collaborazione non sia sempre sintomo di perdurante pericolosità e di irrecuperabilità sociale
D'altro canto questa giustificazione teorica chi non collabora da presumere irrimediabilmente affiliato ai sodalizi criminali senza possibilità di prova contraria è sempre stato una giustificazione
Artificiosa perché è stata costruita ex post per riportare al piano penitenziario e ai suoi principi una disciplina che era chiaramente nata con tutt'altri fini
Tutti processuali il sistema
Dello statino di Tari petto nasce avendo di fila di come fine scusate la mera utilità
Processuale degli apporti collaborativi che a un certo punto
Vennero stimolati non più con dei premi ma con delle forzature e cioè assoggettare a trattamenti penitenziari deteriori chi non collabora con la giustizia per indurlo
A farlo
E così i conti col finalismo rieducativo non sono mai tornati perché dapprima si cercò lo sapete di sostenere che solo chi collabora
Rieducato assunto smentito dai fatti moltissimi casi perché le collaborazioni sono in tantissimi casi utilitaristica e allora si tentò l'altra strada che ha avuto invece molto più successo
Di asserire che che non collabora è invece sicuramente non rieducato e anzi ancora parte
Del mondo criminale quale sia stato il suo percorso
Ecco questa presunzione assoluta si apposta per decenni in frizione con i principi dell'ordinamento penitenziario
Penale e anche processuale per tutti
In tutti gli ordinamenti sta in contrasto questa presunzioni smentì smentisce tutti perché impedisce il graduale e controllato rientro in società per i condannati a pene temporanee comporta passaggi bruschi come ad appena sentito dalla completa restrizione
Alla completa libertà assenza accompagnamenti e controlli quindi con effetti deleteri anche sulla sicurezza
Per i condannati all'ergastolo stride con l'obbligo costituzionale e convenzionale di dare una speranza di non morire in carcere e per tutti si pone in un rapporto estremamente problematico con il diritto al silenzio e con la libertà di non collaborare ecco la recente riforma non c'è dubbio
Uno dagli assetti di questo sistema superando queste presunzioni assolute rendendole relativi però le presunzioni di pericolosità persistono e questa
Tensione con i principi con appena ricordato rimane Lab il grande importantissimo cambiamento perché si è ridato voce al giudice sia ripristinato diciamo l'habeas corpus penitenziario
Certo il legislatore che ha dovuto provvedere suo malgrado è andato bene al di là di quanto la Corte costituzionale gli aveva chiesto la legge ha inondato il sistema con una alluvione di condizioni requisiti passaggi procedurali
Prescrizioni aggiuntive allungamento dei tempi di espiazione e di sperimentazione all'esterno oltre ad avere indefinitamente ampliato lo spettro dei reati ostativi
Aggiungendovi ogni ipotesi di reato ad essi legata
Da vincoli tecnologici e in questo modo la Brando ancora le maglie del meccanismo preclusivo la cui ratio sfuma ulteriormente
Ecco per fruire di qualunque misura di risocializzazione Esterna la legge oggi aggiunge ai consueti presupposti un blocco di condizioni ulteriori che vertono su un diverso
Tema probandum su un diverso oggetto di accertamento che non è del tutto sovrapponibile
A rischio di recidiva che già richiesto da molte norme per riguadagnare degli spiragli di libertà
Si tratta di qualcosa di molto più sfumato specie dopo le manipolazioni della formula che era molto più limpida delineata dalla Corte costituzionale
Sapete occorre escludere non solo l'attualità di collegamenti con la criminalità organizzata terroristica o eversiva
Ma anche con il contesto nel quale reato è stato commesso nonché per i reati di prima fascia riconducibile alla criminalità organizzata il pericolo di ripristino di questi collegamenti
Anche indiretti o tramite terzi
Rispetto al rischio di recidiva di commissione di altri reati sembra così porsi una soglia di allerta
Molto anticipata molto arretrata non si può avere contatto alcuno né legame con un humus con un ambiente
Con una genericità concettuale una vaghezza talmente sfuggente di questo no Lessico su cui poi si giocano delle decisioni molto delicate
Da rendere a mio avviso urgente una riflessione sulle fattispecie penitenziarie che come la Corte Costituzionale ha insegnato attengono alla materia penale specie quando delineano l'accesso alle misure alternative e questo dovrebbe implicare una maggior cura anche nella determinatezza dei presupposti di queste fattispecie che se diventano poi troppo impalpabili
Finiscono per smentire le fondamenta stesse del finalismo rieducativo del recupero sociale
Che per esempio presuppone dei contatti con il contesto di provenienza e la possibilità di farvi ritorno senza violare la legge
Allora bisognerà dare un significato rigoroso a questo termine contesto leggendolo sicuramente solo come contesto criminale e non contesto sociale
L'assenza allora di legami con questo misterioso contesto che all'oggetto di prova
Va tratta da indici con cui la legge intende oggi guidare o forse imbrigliare le decisioni della magistratura di sorveglianza ecco tra questi quindici spicca sicuramente l'irrilevanza
Dei percorsi di educativi che sono nominati solo per dire che non contano che non bastano
Però cosa potrà mai addurre il condannato che non abbia più contatti da decenni con il mondo criminale se non la sua vita in carcere
La Cassazione nella sua recente giurisprudenza sui parametri imposti dalla sentenza costituzionale del due mila diciannove
Era stata cristallina sul punto i percorsi educativi il tempo trascorso dal reato commesso l'evoluzione concreta del comportamento del condannato che non intime revisioni di questo passato criminale dovrebbe essere il vaglio il cuore
Del vaglio che la Corte costituzionale ha imposto di restituire alla magistratura di sorveglianza
La questione quindi del vincolo associativo non è solo demandata alle procure
Alla polizia che daranno informazioni preziose su questo contesto ma deve inglobare e valorizzare il cammino rieducativo confido che la magistratura di sorveglianza e anche la giurisprudenza di legittimità
Continuino a muoversi entro queste coordinate che mi paiono tuttora le sole rispettose della giurisprudenza costituzionale
Altri indici di rottura del vincolo quelli che invece questa volta rilevano sembrano distinguersi tra necessari il risarcimento del danno le iniziative riparatori e a favore delle vittime e soltanto eventuali non meglio precisate condizioni personali ambientali eventuali spiegazioni della mancata collaborazione
La revisione critica della condotta criminosa non si capisce qui se sia un elemento indispensabile e neanche con quale gradazione sia prevista
Ecco il legislatore a mio avviso avrebbe fatto meglio a elencare tutti questi comportamenti gesti e condizioni come elementi a cui il giudice può appoggiarsi
Attingendo all'uno o all'altro a seconda dei casi quale sia la misura richiesta qual è l'entità della pena qual è il tipo di reato
Chiedere tutto insieme per tutti i reati per tutte le pene e dire in anticipo che cosa è determinante e cosa non lo è
Incide pesantemente oltre che sul convincimento del giudice
Su un terreno come quello di applicazione delle misure alternative che ha già dei suoi equilibri e risultano a questo punto s'combinati scompagina tipo
Perché anzitutto sì appiattiscono i gradini
Della progressione nel trattamento li dell'Amdo Sissi pezzi a risarcimento del danno che viene richiesto per ogni misura anche per il lavoro all'esterno o all'opposto alla revisione critica chiesta per la la liberazione condizionale quando la legge imporrebbe di più cioè il sicuro ravvedimento o ancora la giustizia riparativa che sembra imposta per legge
Mentre i suoi canoni fondativi che sono stati subito smentiti quando non è neanche entrata ancora in vigore la riforma organica la vorrebbero
Assolutamente spontanea e volontaria ecco a questo punto l'unico modo mi pare per restituire coerenza al sistema
Rieducativo verso l'esterno sarebbe forse prevedere per legge una successione tra misure Ristuccia Rizzati vive come aveva suggerito ai tempi la commissione giostra prima permessi pure a stime di Berta poi la liberazione condizionale
Perché se i requisiti sì uniformano e la sequenza non è imposta si punterà sempre
Alla misura più favorevole a quella maggiore con un ribaltamento della progressività trattamentale
Si creano poi ulteriori incongruenze mi pare con questo blocco di requisiti con la seconda fascia di reati perché nulla di tutto questo si chiede all'omicida o al pluri omicida non per mafia
O a chi sia dedico a distorsioni noni in ambito mafioso
Ma le iniziative riparatorio dei risarcimenti si chiedono
A chi contrabbanda tabacco per esempio oppure allo straniero che faccia entrare cinque parenti irregolari nel nostro Stato che un reato di prima fascia
Ecco mi pare che il sistema barocco dell'articolo quattro bis
Non si raddrizza sì non riesca a diventare in nessun modo coerente il contino on tornano mai perché c'è un viluppo enti Lupo proprio di ragionevolezza e
Che devono essere Sgro gli Hate secondo me con pazienza uno ad una sottoponendole alla Corte costituzionale
La legge poi interviene sul compendio probatorio su cui queste delicate decisioni devono sorregge il sì imponendo una imponente raccolta di informazioni dati e pareri le procure antimafia per la parte di loro competenza si stanno già organizzando la direzione nazionale antimafia a diramato un protocollo
Un protocollo in cui impone però di censire però impone di censire i detenuti che potrebbero avvalersi di queste nuove possibilità e di creare una loro cartella personale che contenga qualunque dato rilevante
Secondo me il Censimento invece è da cogliere con grande favore perché sono anni che si cercava di chiedere questo censimento all'amministrazione penitenziaria
Provvederà la Procura nazionale antimafia ma nero porterà alla luce porterà allo scoperto il numero secondo me esorbitante di persone che è sottoposto a questa a questo trattamento preclusivo se consideriamo tutte le fasce
Del quattro visto non solo la prima a mio avviso secondo la mia esperienza si va da un terzo forse tra il terzo e la metà delle persone condannate definitive non so hanno una cosa un po'a naso ma
è una cifra mai calcolata mentre secondo me essenziale percepirla
Queste informazioni però e vengono spunto che veniva dato anche prima dal professor Fiandaca non devono limitarsi come troppo spesso accade a evocare il profilo criminale del condannato e la perdurante operatività dell'organizzazione a cui apparteneva perché il primo dato immodificabile appartiene al passato
E il secondo pur rilevante pura attualizzato
è indipendente dalla volontà dell'interessato il gruppo criminale può sopravvivere ma non è detto che dopo decenni voglia riaccogliere la persona nel suo grembo e soprattutto non è detto che il condannato voglia farvi rientro
Ecco i contenuti delle informazioni vanno quindi accuratamente attualizzati individualizzati altrimenti come di nuovo la giurisprudenza di legittimità
Ha chiarito si torna in contrasto con i postulati del finalismo rieducativo
E con i tratti propri peculiari del giudizio di sorveglianza
Il passato criminale che peraltro la magistratura di sorveglianza conosce bene
Non può essere dice la Cassazione pregiudizialmente assorbente delle verifiche a cui è tenuto il giudice di sorveglianza la cui funzione altrimenti starebbe svilita
E ridotta a quella di mera constatazione dell'insuperabile gravità dei delitti commessi dal condannato
Questo passato criminale deve cioè essere posto in bilanciamento col percorso rieducativo
Altrimenti tornerebbe per questa via dalla finestra la presunzione assoluta di irrecuperabilità se passato criminale sette reperibile e sarebbe sempre soverchiante rispetto al tempo della riabilitazione
Mi si consenta di dire anche che la magistratura poi vado a concludere che la magistratura di sorveglianza non dovrà poi dare credito indistintamente a qualunque informazione
Se le si riforniscono dei risultati che derivano dalla consultazione di banche dati seppur raffinate quelle delle procure antimafia
Occorre ricordare che queste banche dati
Hanno la funzione di spunto investigativo o di leva per il coordinamento delle indagini
Ma non sono tutte prove anzi tutt'altro allora occorrerà bene per la magistratura distinguere l'origine di queste informazioni la loro genesi
La fase in cui sono immerse e dunque anche la loro
Tenuta dimostrativa
Il peso del passato si avverte anche nella disciplina che riguarda il parere da chiedere al Pubblico ministero di primo grado anche qui non si capisce cosa posso aggiungere un pubblico ministero di primo grado
Di fronte a degli accertamenti di operati da sentenze passate in giudicato
è evidente che si esprime una sorta di concezione proprietaria della pubblica accusa sui suoi condannati che poco si addice ad un organo impersonale per definizione come il Pubblico ministero
Sono previste indagini anche capillari sui redditi sui familiari su tutti i loro contatti
Anche questo una norma che poteva avere una qualche utilità se veniva concepita in maniera diversa dando la possibilità di compiere queste indagini non imponendo le in ogni caso perché la legge così com'è formulata oggi appare irrealizzabile oltre che molto inquietante perché si affida appunto a agli inquirenti di fornire informazioni su dati patrimoniali reddituali di beni
Di un numero indeterminato di persone tutti i contatti di una certa famiglia potrebbero essere decine o addirittura centinaia di persone quindi qui sarà la realtà probabilmente che smussa era questa norma
Ecco est da tutto questo
Imponente dispiegamento di forze emergono degli indizi così dice la legge di possibili legami con il contesto criminale sul condannato viene addossate invece un onere di prova contraria
Quindi c'è una disparità anche concettuale indizi da una parte e prova contraria dall'altro
Ecco è proprio questa prova più che diabolica forse luciferina che in questo momento
Ostacola maggiormente la possibilità di autentici percorsi di educativi e spetterà come sempre alla magistratura di sorveglianza di smussare questo requisito di farlo tornare alla realtà
Ancora ed davvero la conclusione ostacolano i percorsi educativi anche i tempi previsti da questa nuova legge alludo all'innalzamento così significativo delle soglie
Per accedere alla liberazione condizionale poi alle soglie ulteriori per la liberazione anticipata
Per gli ergastolani che non abbiano collaborato per scelta con la giustizia qui la legge sembra voler forse dribblare neutralizzare il meccanismo della liberazione anticipata
Portando a un blocco molto consistente di anni scontati effettivamente in carcere e qui mi pare che sia una sarta di éscamotage per aggirare la sentenza centoquarantanove del due mila e diciotto della corte costituzionale
Che aveva censurato proprio un periodo così lungo di permanenza in carcere per reati tra l'altro per condannati per reati gravissimi
Ecco fu quella l'occasione in cui la Corte costituzionale secondo me dipinse in modo mirabile il senso del finalismo rieducativo che impone di riconoscere in ogni essere umano qualunque sia
Il reato che abbia commesso anche il più atroce una possibilità
Di cambiamento ossia l'opposto delle preclusioni e delle presunzioni di pericolosità
Sarà adesso alla magistratura di sorveglianza far scorrere in queste norme così asfittiche gli approdi della giurisprudenza costituzionale
E dove non è possibile per le eccessive strettoia della legge o per le sue insanabili irragionevolezza due
Riconsegnare alla corte il giudizio su una disciplina ancora fortemente irrisolta grazie
Ancora processore
Allora per quello che può volere condivido pressoché tutte le critiche che riduce davanti a lei ha rivolto
Alla nuova disciplina l'articolo quattro bis
Anche nel testo quattro bis
Riaffiora quello che a me pare un rapporto sempre problematico la rieducazione atti riparatori anche per che questo no questo nodo è già presente nella giurisprudenza della magistratura di sorveglianza Coppo opportuno anche ascoltare un magistrato di sorveglianza perché se si esamina
Cosa che ho fatto perché
Mi appassiona vivo per grandi linee non proprio un esame assolutamente completo
La giurisprudenza sul liberazione comma sui presupposti della liberazione condizionale il sicuro ravvedimento anche prima recente riforma
In qualche e presa di posizione dei quadri della aggiunge il Twenty sorveglianza di merito
Sembrerebbe che la diagnosi di di maturata all'educazione o di modulo al provvedimento venga subordinata in alcuni casi al compimento di significativi atti riparati
Anche talvolta di contenuto meramente simbolico alcuna volta la richiesta discusse o la richiesta di tanti Mennella e la richiesta di perdono da parte delle vittime è assunta quasi a presupposto
Di una dimostrabile rieducazione per cui per esempio o il tribunale di sorveglianza di Roma una volta negò la la la la detenzione domiciliare al grande giovane in grande
Mafioso Giovanni Brusca perché non l'aveva mai che esso scusa alle vittime mai chiesto per loro mentre al contrario nel caso recente Gaspare Spatuzza
Diciamo la conversione religiosa e la richiesta di perdono in tutti i modi in tutta la forma ha agevolato il riconoscimento di di maturate all'educazione
Ora io e credo che la giurisprudenza dei magistrati di sorveglianza sia
Ambivalente nel senso che continuano a essere presenti concezione della rieducazione in chiave etici junk talvolta addirittura con qualche sfumature religiose e che non ci sia una univoca concezione laica della rieducazione la formulazione del nuovo quattro bis nel richiedere atti riparatori
Il centodieci a di separazione o Giustino attesi si sa delle sanzioni non mi ricordo a memoria bene o giustizia riparativa a patto che ha espresso malissimo
Dico sembrerebbe anche potere suggerire una interpretazione per la quale per come ha detto è scritta la norma agli atti riparatori sarebbero condizione del Frassati questo però il problema è grosso perché avete organizzati ma è grosso
Più in generale il rapporto tra l'educazione separazione anche per i detenuti comuni sotto il profilo che mi permetto di sottoporre all'attenzione dai presenti
Se guardiamo noi il e la stragrande maggioranza della dei componente della popolazione penitenziaria del Meridione per esempio
E della Sicilia a maggior parte dei soggetti del treno
Livello del per livello culturale per livello di istruzione per competenza
Per risorse anche materiale di cui dispongono
Non solo Idone a compiere significativi atti gli educati
Alcune verosimilmente non non l'hanno neanche i presupposti culturali anche per capire il senso della giustizia riparativa apprezza in senso stretto io ho il timore che come c'è stato
L'innamoramento romantico per la rieducazione verso metà dagli anni Settanta seguita dalla grande disillusione
E dalla sopravvenuta diffidenza
E dalla sopravvenuta diagnosi della rieducazione come mito
Ora stia sorgendo un uovo superficiali innamoramento romantico per la preparazione come cento in tanti convegni di persone entusiaste che tentano anche di trovare posti di lavoro e business
Con la riparazione come se la riparazione a Fossa la PAC non sapendo che l'abbiamo rimesso in campo da qua da cinquant'anni circa con risultati talvolta positive talvolta negativi
E che la Ripa il paradigma dalla riparazione in alternativa alla condanna la punizione in senso stretto compare anche nelle liti nelle scritture avrebbero testamentarie come costante antropologica
Di risposta al reato mentre sono storicamente mutate solo le modalità
Di manifestazione Gardella
Nelle modalità riparati dico c'è il rischio che il nuovo entusiasmo per la riparazione
Del termine un'ulteriore messa ed accanto della rieducazione e dei percorsi riparati dei diritti percorsi educativi intesi in senso serio con persistente mancanza di destinazione di risorsa scusate per quest'ulteriore
Considerazione
Sentiamo la voce della magistratura di sorveglianza col dottor Gianluca Creazzo che dovrebbe essere l'ultimo intervento perché mi diceva potesse volgere che dottore Puglia non cioè va bene
L'ultimo intervento quasi da tutti ringrazio gli organizzatori per questo privilegi in particolar modo il professore siracusano
Piacere essere qui nell'aula magna di giurisprudenza dopo trent'anni dalla mia laurea
Dunque vi vorrei parlare del giudizio prognostico del magistrato di sorveglianza nella concessione delle misure alternative
Ritengo appunto che questa sia la materia fondamentale anche per dare delle risposte alle istanze sollevate dalla dottrina e dal professore che oltre appunto alla sua autorevolezza di maestro anche ha aggiunto
Questa esperienza personale come garante per i detenuti che ritengo assolutamente privilegiata perché
Il la funzione del Maggi sei sorveglianza e quella in cui secondo me si realizza la massima attenzione fa idealismo e realismo
Il realismo è dovuto al fatto che il magistrato sorveglianza opera in arrivo realtà molto complicata la prima complicazione deriva per lo meno qui dove opero io lavorato a Catania per venticinque anni con una parente sì di quattro anni presso l'Ufficio di Sorveglianza di Caltanissetta
è data dall'numero enorme di procedimenti che vengono trattati dal fatto che vengono prese io contato o cinque o seicento decisioni sulla libertà personale al mese
Quinto delle decisioni che incidono in modo diretto non si tratta di una sentenza come quella presa al giudice di merito che viene un po'buttata lì dall'alto è un provvedimento che con questa penna Bic incide significativamente sulla libertà personale di una persona e quindi il
Il primo punto è quello che affettuosamente il maggiore insegnante sempre quello del contatto col detenuto in carcere anche quando i giovani colleghi che vogliono fare i pubblici ministeri sono presi da questo sacro fuoco
Vengono da noi ma li mandiamo immediatamente per uno stage di una settimana in un istituto penitenziario qui abbiamo una direttrice che ha lavorato con noi
In modo che si rendano conto che comunque la semplice privazione della libertà personale cioè il vedere un essere umano in una gabbia
Un qualche cosa di assolutamente inaccettabile per una società civile queste un un'esperienza che la si può comprendere soltanto dal contatto diretto con questo fisica esperienza oserei dire con l'istituto l'idealismo poi ovviamente dovuto che grazie a questa istanza che ti perviene vorresti salvare il mondo volessi fare la differenza però ovviamente
Non è possibile perché anche gli operatori penitenziari gli operatori sociali opere alta molto complicata con numeri di personale ridottissimo
E anche gli stessi agenti della polizia penitenziaria che nella maggior parte dei casi sono coloro che partecipò più attivamente al logorio educazione dando anche un esempio concreto giornalmente detenuti però con turni massacranti situazioni di lavoro molto difficili
In effetti poi magistrati sorveglianza per trovare un po'un bilanciamento nel modo in cui concepisce che svolge le sue funzioni
Ritengo appunto di fare quindi un intervento focalizzato su una di quelle tante funzioni del magistrato di sorveglianza che è proprio quella del giudizio di concessione della misura alternativa cardine del sistema che l'affidamento in prova al servizio sociale in particolar modo i detenuti
Perché i magistrati sorveglianza svolge tantissime altre funzioni svolge delle funzioni normative perché per esempio partecipa la relazione del Regolamento dell'istituto come presidente o la presiedendo la commissione poi svolge le funzioni di controllo propulsivo perché l'autorevolezza del magistrati sorveglianza dei rapporti sinergici col direttore consente nella maggior parte dei casi i sorbetti quasi tutte le criticità che il detenuto
Ha nel corso dell'esecuzione la terra anche senza dover ricorrere a questi strumenti e giurisdizionale che ci sono stati dati qual articolo trentacinque bis e ter che ci consentono addirittura con un giudizio di ottemperanza e la nomina di un commissario ad acta di sostituirci all'amministrazione penitenziaria presenta attivare i riscaldamenti investito con lo quindi c'è una funzione per cui le funzioni del come giustamente il professore dice al quale la funzione come si concepisce magistrati sorveglianza in modo diverso probabilmente in relazione all'eterogeneità delle varie funzioni che gli sono state assegnate e poi ci sono anche le funzioni di tipo amministrativo perché la gestione delle misure alternative nella concreta esecuzione anche uno dei momenti fondamentali in cui si può realizzare lo scopo del sistema
Quindi secondo me non ci può essere dubbio che l'ordinamento affida al magistrato sorveglianza una funzione importantissima nel percorso di rieducazione dei detenuti e questo ce lo dice l'articolo quarantasette secondo comma dello più evento credenziali dove dice
Che il giudizio il magistrato di sorveglianza sostanzialmente deve tendere alla deve la misura alternativa deve essere concessa sei donna a favorire la risocializzazione del condannato e a prevenire il pericolo di commissione di ulteriori reati
Quindi questa attenzione fra queste due funzioni della pena riso Giansante girate mentiva e già
Espressa a livello normativo ed è appunto il criterio fondamentale su cui si snoda l'intero svolgimento istruttorio del provvedimento il procedimento di sorveglianza e poi la la super decisione
Ovviamente cos'è per il magistrato di sorveglianza la rieducazione educazione passa deve in primo luogo per la percezione che il collegio tre o abbia conseguito del disvalore della sua condotta c'è il germe essersi reso conto che ha violato una norma fondamentale della convivenza sociale se non c'è questo passaggio
Tutto il sistema un poco diventa formale o comunque un una sorta di guscio vuoto poi c'è appunto
E questo questo seme iniziale si snodo di un percorso di revisione critica che e nel percorso netto per il reinserimento sociale del condannato
Come si svolge praticamente lo sappiamo tutti invece il la fase dell'Isla fasi dell'iniziativa inizio s'è quando
Si apre quel segmento del giudizio penale che è di competenza alla magistratura di sorveglianza cioè quando la sentenza diventerà invocabile viene emesso l'ordine di carcerazione e quindi non è più un insediamento di competenza del giudice di merito ma diventa il completo di competenza del giudice dell'esecuzione che ha delle sue funzioni proprie del giudice la sorveglianza che svolge questa funzione alla concessione in questo caso le misure alternative
Quindi già a monte la distinzione culturale e professionale farmacista sorveglianza giudice del merito è nettissima perché ovviamente il giudice del merito deve fare un giudizio su dei fatti
Basandosi su parametri anche abbastanza
Dior gotico in considerazione di ordine generale mente il magistrato sorveglianza dov'è come se dovessi uscire attorno a quello specifico del tenuto a quella specifica persona un vestito idoneo
Cioè poste consentirgli di fare questa famosa connessi e dire sì questa persona percepire il disvalore del fatto quindi cominciamo a creare un percorso di reinserimento c'è associare in in regime di misura alternativa
Quindi appunto
Già c'è un una prima risposta a quello che diceva il professore si come si auto percepisce il magistrato di sorveglianza innanzitutto
Dovrebbe percepirsi come un soggetto con una professionalità profondamente diversa rispetto a quella del giudice di merito e quindi con delle necessità formative diverse che sono tutte quante le esplorare perché non ci dimentichiamo che la funzione nuovissima all'inizio la mia carriera
Tutti mi teneva quaranta sorveglianza
Adesso sta questa acquistando acquistando una certa un certo prestigio una certa importanza però è fondamentale lo svolgimento del sistema quindi è importante appunto formare a monte il magistrato di sorveglianza adesso appunto nella seconda parte l'intervento
Vi dirò cosa penso io e anche vi dico cosa siamo riusciti a fare in realtà così complicata come quella diceva che la corte d'appello di Catania
Nel due gli scorsi anni
Quindi diciamo come appunto
Affrontato già dalla precedente fece la professoressa della fase appunto l'iniziativa ne valutiamo l'ammissibilità ovviamente la domanda in relazione alla tipologia del reato l'esistenza di preclusioni
E poi ovviamente anche alla entità e della pena residuo da scontare in carcere che non deve essere superiore a quattro anni ovviamente se si tratta
Di una tipologia di reati particolari come quelli al quattro bis la non non ripeto la corretta la professoressa ovviamente l'istruttoria sull'ammissibile la domanda è più complessa
Se si tratta per esempio dalla tipologia del reato sessuale l'articolo quattro bis prevede che il detenuto possa fare istanza soltanto dopo un'osservazione di almeno un anno in istituto dove lui sia sottoposto al controllo
Continui colloqui con degli esperti psichiatrici e quindi questo diventa un elemento fondamentale se quest'anno non è ancora trascorso domanda a monte non è ammissibile e questo mi sembra che sia uno degli aspetti del quattro bis che sia assolutamente da condividere perché per la tipologia dei reati
Dopodiché dopo questa fase preliminare ovviamente si fa una fase istruttoria in questa fase istruttoria campeggia in primo luogo la sentenza di condanna
Perché il tipo di reato commesso delle modalità in cui è stato realizzato ovviamente contano cioè un tentativo non sempre meno grave di un reato consumato quando la persona stava uccidendo atti entrate e la vittima non riesce a perfezionare la condotta per cause indipendenti dalla sua volontà ma contingenti rispetto al momento è questo si deve tenere conto appunto nella prognosi qua sembra fare
Poi si prenderà ovviamente il certificato penale certificato dei carichi per
Venti per verificare tutti i precedenti penali e la tipologia di questi precedenti penali la relazione delle forze dell'ordine che ci diranno come si è comportata questa persone libertà
E l'indagine socio ambientale dell'UEPE che uno degli elementi principali della prognosi perché ma cerchiamo di capire
Qual è il contesto all'interno del quale la commissione di quello specifico e tipo di reato è stata realizzata tipo di reato che ovviamente pone delle problematiche completamente differenti se parliamo di un furto piuttosto che di un reato di un colletto bianco piuttosto di un bravo sessuale oppure addirittura dell'omicidio dove appunto
C'è una lesione così grave nella l'un bene del bene della vita
Dopodiché c'è tutta quel quell'altra parte del della fase istruttoria e che si fonda e sui dati che vengono prese all'Inter pregressi del trattamento all'interno dell'istituto e quindi qui chiaramente viene deve essere presa in considerazione quello che è il risultato del trattamento fatto all'interno dell'istituto e anche della progressività di questo trattamento
Per esempio con la missione del soggetto alle varie Taveggia attività trattamentali interni al lavoro esterno
L'esperienza dei permessi premio diventa fondamentali coi graduando eventualmente la misura alternativa passando prima per la semilibertà ma decidere se soggette effettivamente a questo punto pronto per un tentativo un esperimento di reinserimento sociale in regime di misura alternativa
Un ruolo importantissimo ovviamente rivestito dai colloqui che il magistrato di sorveglianza da fare in carcere
Deve essere un attività fondava centrale nella professionalità perché qui si vede poco il momento in cui si realizza un contatto diretto con quella specifica persona essi fare in modo che il giudizio non si base appunto su delle valutazioni generali ma proprio su quel caso concreto specifico
Il ruolo del team il magistrato di sorveglianza per far sì di poter ottenere una degli elementi istruttori
Sufficientemente affidabili su cui fondare su giudizio dell'ovviamente avere un team è questo che mi si fonda su lo crea lui con rapporti sinergici col direttore dell'istituto con gli operatori penitenziari con gli educatori creando appunto rapporto di fiducia
Perché ovviamente loro sono i soggetti che hanno il contatto più diretto con il punto ora adesso inizio a passo deciso alle questi pongo appunto i problemi che ha posto il professore
Ci sono due estremi sull'estremo ecco il maggiore sorveglianza che svolge la sua funzione in modo burocratico fa una specie di somma algebrica va be'questa avuto qua questi precedenti le le forze dell'ordine sono negative l'indagine socio inventare sempre positive in calce si è comportato bene diamogli la misura
Poi c'è invece un un approccio invece più tipico di una mentalità che non crede nell'opera di educazione ma sempre appunto che si fonda sul meccanismo in cui la fase decisoria e si appiattisce su quell'istruttoria c'è fondamentalmente si basa in molti si basi in modo acritico su quelle che sono le risultanze degli atti in cui sì credo appunto che il soggetto sia sempre inseribile e gli si vuole dare sempre la possibilità non tenendo conto
Delle specificità del caso anche in questo caso
Quindi fondamentalmente io ritengo che per poter garantire questa funzione educativa e anche per attribuire un significato reale la funzione di Magiste sorveglianza rispetto alla quale e non sempre a torto il legislatore ha avuto una certa diffidenza prevedendo delle facendo delle cessioni a monte
Spesso dovute appunto a valutazioni l'opinione pubblica ma anche dovuti alla difficoltà di fare un giudizio o oggettivo su un soggetto e alle alle necessarie ripercussioni appunto della che siano sociale civile col pericolo di reiterazione o penso al caso Izzo penso al caso recentissimo di questo soggetto che è stata messa in semilibertà
Durante il permesso premio ha fatto due omicidi quindi qui a Catania a gennaio per cui insomma diciamo che esistono tuttora sei problematiche concrete di tematiche est svolgono adeguata contro Forza per cui la domanda che io mi voglio porre in ad est dopo avervi descritto quello che il giudizio se la seguente è possibile un certo un giudizio oggettivo sul soggetto
Oppure dobbiamo applicare basarci soltanto su criteri astratti fare le decisioni più ragionevoli più probabilistiche senza appunto prendere in considerazione quello specie quella specifica persona
Qui quando Bossi questa domanda un corso allievo del di Giovanni Canzio vice nuova legge questo libro il segno dei tre no il segno dei tre e lì ho trovato la mia risposta che poi ha orientato tutto il mio lavoro cioè secondo me è possibile questo giudizio va fatto e rientra nel paradigma della produzione quindi questa specie di giudizio che quello che facevo Sherlock Holmes e faceva il dottor House si faceva P S C al Spears
è il Gilli descrive esattamente quello che normativa del normativamente il giudizio prognostico del magistrato di sorveglianza
D'altra parte se il giudizio non è oggettivo cioè se non si basa sugli elementi che tu hai ma si basa su preconcetto su delle semplici osservazioni ma sappiamo come ci ha insegnato copre che l'osservazione sempre preceduto da un'ipotesi è che la in realtà la l'osservazione di alta è una percezione pianificata dal soggetto quindi il pregiudizio del soggetto inficia la il giudizio di nella recessione per cui per secondo me per elaborare una un un processo appunto scientifico un processo oggettivo del giudizio di sorveglianza bisogna fare una serie di passi
Il primo passo è veramente lavorare su giudicante perché la persona il maturare una persona concreta che svolge il ruolo e la funzione di Magiste di sorveglianza e quello che per far Prefettura di fatto e giudizi sorveglianza sia pure di un gruppo in équipe
Questa persona punto deve imparare a passare appunto a questo ragionamento che possiamo chiamare Abdul attivo retro deduttivo che in fondo non è altro che partendo da un fatto risalendo alla causa che l'ha originato e ripercorrendo all'indietro tutti quanti passi
Che hanno portato acqua al compimento in questo caso del reato quindi appunto con quel tipo di istruttori vi facevo partendo dal fatto cioè il tipo di reato le modalità della condotta cercate di di di ricostruire tutto il contesto tutti quanti i fatti che hanno portato a quella specifica persona a compere con lo specifico tipo di reato
Comprendendo questo si avrà una base fondamentale su cui appunto dirige l'opera di rieducazione
Quindi questa compie una scelta di campo che dev'essere fatta in capo al giudicante poi Hill ulteriore elemento è ovviamente si basa sul come vi dicevo prima sulla sinergia che si vengono a creare con gli operatori penitenziari per i vari soggetti coinvolti anche per esempio i carabinieri e forze dell'ordine
Perché questi sono gli elementi istruttori che noi andiamo a utilizzare per la decisione
Per potere proprio risalire alle origini di della commissione poco della tipologia del reato commesso
Ovviamente un elemento fondamentale che bisogna sempre prendere in considerazione è il fatto sia al soggetto sia sulla già concessa
In passato una chance in misura alternativa e come sia andato appunto l'esito di questa misura perché si è ovviamente il soggetto ha continuato a commettere reati anche dopo aver fruito positivamente l'affidamento in prova ha dimostrato che se possibile
Di di socializzazione erano in realtà preordinati semplicemente al all'ottenere concretamente il beneficio ma non erano alimentati da una reale percezione del disvalore quindi un allora volontà di appunto di rieducazione
Bisogna quindi inoltre nelle in capo al giudicante appunto occorre acquisire una conoscenza scientifica molto vasta e oltre che una conoscenza certamente esperienziale che questo non si può che ottenere sul campo quindi è indispensabile lo studio non soltanto delle delle teorie sistemi che psicologiche ma anche appunto delle nuove istanze che ci provengono presente dal Neuroscienze io sono stato rilascia delle neuroscienze dove sono stata appunto gli inni Stati Uniti lo scorso novembre dove appunto c'hanno rinunciato tutti questi per nuovi paradigmi della neuro plasticità dell'epigenetica
Da cui per esempio si ricava in inequivocabilmente direi che se un soggetto commetto un tipo di reato
Crea già i presupposti per una recidiva del reato stesso perché il fatto stesso che io per una sola volta superi quelle inibizioni che noi tutti abbiamo presente riducete la suocera offre fondovalle scommettono qualsiasi tipo di condotta criminale
Produce a livello proprio a a livello diciamo neurologico
I presupposti per la possibile ma anche i presupposti non soltanto per la redazione la condotta ma anche ci indica una una chiave di lettura un percorso per l'eventuale rieducazione delle modalità educative che siano concretamente funzionalità ma anche alludo anche le terapie sistemiche eccetera eccetera e poi per esempio uno anche appunto conoscere che alcune patologie come sempre il disturbo presso il disturbo antisociale della personalità è una patologia
Che trova fu fondamento pre verbale quindi prima della formazione la persona dal soggetto quindi non è curabile con una terapia il soggetto non può percepire ma il disvalore la sua condotta ricordo che il professor Carfì il dottor Cafiso ci fece una conferenza
In cui ci mostrò come le facce di Izzo al processo fisso sotto questo detenuto appunto che poi uccise in permesso premio due persone erano identiche a quelle che nel nel film
Non è un paese per vecchi faceva l'uno dei protagonisti quando tortura avesse cassiera cioè ci sono dei dei tratti delle delle caratteristiche che devono essere riconosciute nel esercenti quindi il giudice e soprattutto poiché occorre ovviamente instaurare queste sinergie ora a livello personale quello che vi posso dire che è difficilissimo fare un'opera di educazione in un territorio come quello di Catania dove non c'è nessun tipo di supporto da parte la società civile e quindi che cosa dovremmo dirci che un soggetto che commettono violenza sessuale o delle rapine o dei furti dopodiché all'interno del percorso fatto all'interno dell'istituto
E c'è una specie di redenzione torna indietro nel contesto di appartenenze non delinque la l'esperienza ci insegna non è che non è così infatti abbiamo numeri di revoche i procedimenti instaurati per la revoca delle misure alternative che sul addirittura quelli della concessione
Però quello che conta appunto e verificare se e sia possibile una un'opera di educazione in questo senso presente nell'istituto di Giarre che era un istituto a custodia attenuata dove il soggetto era tossicodipendente stipulava un contratto rieducativo
Con l'alcol direzione carceraria questo era possibile quindi si faceva un percorso carcerario completo cioè la misura alternativa non era non è il modo per saltare la detenzione ma è un modo per per aiutarti come sorta di cuscinetto a completare quel percorso rieducativo che inizia in carcere ma che poi deve essere necessariamente destato all'esterno
Perché ovviamente quando si realizzeranno le stesse condizioni che erano porta il soggetto a commettere quel reato bisogna verificare questo illusorio commetterà come dopodiché qui e quindi in cui in questo tipo di realtà
Il soggetto veniva messo per esempio essendo un tossicodipendente dopo l'esperienza carceraria l'affidamento terapeutico presso una comunità terapeutiche qui abbiamo alcune molto competenti essi provavo ricevo per primo l'inserimento sociale
Quindi questa situazione io ritengo che il maggiore sorveglianza Deva discutere moltissimo come dice il professore su quello che il suo ruolo capire qual è il giudizio di sorveglianza
Imparare appunto come svolge questo di questo giudizio è la maniera più oggettiva proprio per garantire che la funzione educativa di cui lui è il perno sia effettiva e soltanto se la funzione rieducativa effettiva poi si realizza anche una prevenzione perché la prevenzione e la rieducazione non vanno separate ma sono la stessa cosa
Ma rivelazione del dottor Creazzo
Per questa riflessione credo all'insegna della complessità
Della dell'attività del magistrato di sorveglianza
In sorvegliare e punire fu Foucauld e infine il magistrato dall'esecuzione parallela un figlio bastardo del giudice normale
Però non lo diceva in senso denigratorio
Lo diceva invece per sottolineare che doveva essere un giudice dell'anima
Più ancora che del giudice dal fatto e che oltre a essere un bravo giurista
Non è solo un po'psicologo un po'poi da Goggi s'un po'un po'sociologo è un po'tante cose
Che e credo che il dottor Creazzo no abbiamo lo abbia confermato però la domanda e anche questa seconda e i magistrati di sorveglianza oggi in generale ricevono sul piano dalla formazione
Diciamo una formazione molto disciplinare o o come sempre il non poco e affidato diciamo all'iniziativa individuale
Del magistrato consapevole sensibile che si renda conto di doversi dotare anche di competenze che trascende la dimensione strettamente glielo dica
E che e diciamo o altri fini generalmente o con scorporo cerca di farcela no probabilmente no professore perché
Tutto il sistema è sempre articolato sulla
Centralità del giudice di merito
E poi i propri colleghi che vengono dal mentre passava sorveglianza sono quelle che hanno più difficoltà a riconvertirsi una funzione che completamente speciale non si dovrebbe fare però per vocazione al magistrato di sorveglianza
Ma bisogna capire per tanto tempo è stato considerato un poco magistrato dice che compongono
Se mi consentite di di di dire una cosa per concludendo
Alcuna anticipazione del diritto alla speranza
Diciamo messi in campo dalla giurisprudenza europea poi la corte costituzionale dalla stazione
Si trovano Ichino alcuna considerazione di Anton Cechov sorga parlava
Del diritto alla speranza
Nel libro L'isola di Sakhalin che che costituisce l'esito di una sua indagine sociologica sulla colonia penale disabitati ne doveva proprio decidere che sostiene scrive espressamente non ve lo leggo perché ci vorrebbe molto tempo
Keller Galasso non parliamo all'osso articolata dal Castoro generale che il vero problema come è stato giustamente
Dice contrasta
Con la speranza di una vita migliore e da questo punto di vista non è mero crudele della pena di morte
Sapete chi chi parla quasi di diritto alla speranza pure Aldo Moro
In una bella pagina
Tabella delle sue riflessione sulla funzione all'Ape
Contenuti e oggi nel corso dell'azione che è stato pubblicato nel due mila sei
Ho avuto o un pomodoro
Fa una diceva qualche cosa dissimile
Dunque
L'ergastolo che priva com'è di qualsiasi speranza
Di qualsiasi prospettiva di qualsiasi sollecitazione al pentimento qua un po'cattolico e al ritrovamento del soggetto appare crudele e disumana non meno di quanto lo sia la pena di morte
A domani
Ho chiesto momento di dibattito fino di Bari ribalta
Vuole fare concreto ricordiamoci che parlino ministri dicevano che l'ergastolo e qui era peggio dell'Appennino
Frattini proprio fare qualche che quel suo puoi solo un poco però
Io volevo chiedere anche coinvolgendo nel dibattito i magistrati di sorveglianza che abbiamo presenti in aula
E anche i responsabili funzione del DAP il mio presente in aula l'idea che giustamente la la professoressa
Per la bella avanzavano la sproporzione Alitalia del quarantuno bis e ci sono delle cose che sono abbastanza possono essere anche abbastanza semplici no eliminare
Alcune eccessive delimitazioni che su non sono assolutamente funzionale ragioni di sicurezza
E però ecco io vorrei chiedere a chi abbiamo qui una serie di direttori d'istituti penitenziari qui a a può avere il metro no il polso di quelli di ciò che è fattibile ciò che non è fattibile vi era il trattamento nei confronti di chi
E è sottoposto con quarantuno bissa
è un'idea concreta fattibile ci vuole così tanto e così complicato
Rispetto a questi famosi cinquecento
è una solo una una bella idea Dinoi dei professori cioè di chi o è qualcosa che strutturalmente fattibile e ne vale la pena
E qui chiedo proprio anche direttore istituti penitenziari guardo
A voi che siete che avete ecco qui abbiamo detto
Dottoressa venga qua
Dobbiamo fare
No non ci siamo non è questa
Dicevo nei millenni
E un'aura è una sede così prestigiosa che sostanzialmente tra l'altro ha commosso le mie colleghe che DP che sono appunto siciliani di quest'area staticità che sono laureate qui
Sostanze The impone in qualche modo una sorta di autorevolezza nella nell'utilizzo delle norme dei dei codici e di un sacco di altre bellissime cose
La professoressa professor Fiandaca la profezia si è avverata detto delle cose molto importanti e c'era dimenticando sostanzialmente per lo meno nel mio ricordo di studentessa di un po'di anni fa che sostanzialmente le norme dal più cool faccio gli esami di Fido servito ferro praticamente diciannove anni
E praticamente scopro che l'enorme il legislatore legifera perché raccoglie un'esigenza della collettività
Conseguentemente e credo che non possa sfuggire a nessuno di noi il perché presunto per quelli che hanno attraversato questo pezzo di storia
Tutto il sentimento di vendetta di rabbia di risentimento che si è sprigionato nella collettività anche con un senso di consapevolezza serio importante rispetto a quello che è capitato e alle il pelo saggista la massiccia Tercera conseguentemente purtroppo permane nel nostro ordinamento e nelle circolari che vengono emanate questo sentimento
Che è un sentimento difficile da sradicare
Perché soprattutto occorre un grande impegno di non di normazione
No
Occorre sospettando l'azione proventi arriva dopo e per una crescita culturale quello che mi ha molto che il l'affetto che mi fa molto piacere di vivere qua e che ci sono un sacco di ragazzi nel senso che probabilmente
La parte nostra in qualche modo si è consumata stiamo lentamente passando il testimoni a voi e questa necessità di modificare il pensiero e provare anche a evitare polarizzazioni che sono anche espressione del di quello che è l'antimafia come come il riferimento come dire
E giuridico legislativa di corpo insomma anche di magistratura e quelli che non fanno parte l'antimafia noi e loro ecco questa polarizzazione e questo modo di affrontare i temi della vita e giace dal la nostra così complessa molto complessa non possono risolversi soluzioni semplicistiche certamente possibile fare delle cose eccetto che si possono fare e sicuramente molti colleghi
Appunto coraggiosi
Lei lei di molti colleghi professore ha riportato un'espressione autoritarismo eccetera c'è anche tanta paura tanta difficoltà a tanta mancanza di coraggio da parte di alcuni colleghi perché il coraggio che non ce l'ha non so poco un pranzo ma non è una cosa piuttosto complicato diciamo forse Manzoni non ricordo tuttavia tuttavia quindi credo che sia molto importante provare a smussare questi sentimenti di odio perché per ogni per ogni fatto ci sono delle cause delle delle motivazioni e il nostro è un Paese complesso
Che ha delle una storia complicata dico soltanto una cosa per onore di cronaca che noi in questo momento io mi occupo al dipartimento in questa fase della mia esperienza professionale delle azioni istituzionali delle relazioni internazionali
E stiamo ricevendo molte richieste da parte di Paesi europei
Di venirci a visitare per conoscere come funziona il quarantuno bis in Italia
Perché il fenomeno mafioso si è così fortemente espanso e davvero ho appreso una forma concreta di Trasaghis transazione in stazione
Che conseguentemente il loro non hanno risorse e possibilità di poterlo praticamente te di poter fare fronte a questa difficoltà Michele passione avrà molte cose da dire in questo momento può meglio mai l'idea tuttavia questo è quello che sta accadendo l'esigenza cioè che altri paesi
Che citava la professoressa Cavani sono stati più avanzati di noi non so fino a che punto e con quali modalità tuttavia non ne sono sicura tuttavia vengono a chiedere bussò alla porta per avere appunto un confronto sui temi le quarantuno bis Olanda e Belgio in questo momento
Questo è quello che sta accadendo per quanto ci riguarda sicuramente qualcosa possiamo migliorare e programma grazie
Ci sono altri
Interventi anche risposta
La mia provocazione
Altre domande anche da parte dei nostri studenti convinti morite
Sì prego certo come no
è un arco considerazione al volo sono Mimmo passione intervengo domani ma per stare su questo tema diciamo in disparte la valutazione di costituzionalità sulla preclusione apposta nel decreto legge centosessantadue che tiene fuori i condannati
Sottoposte a regime differenziato
Lì non c'è scritto che però non hanno diritto a uso un termine mi fa orrore al trattamento c'è scritto che non possono avere le misure
Che trattamento sia un diritto sia ovviamente rifiuta bile non può essere imposto lo ha detto la Corte costituzionale da quel dì
Classifica ma diciamo è fuori discussione che sia un diritto poi sono libero di non volerlo ricevere un trattamento
Fornirlo è un servizio pubblico dovrebbe essere
Ecco naturalmente questo de iure del fatto non si fanno le sintesi non si facevano prima non si fanno ora perché si dice che la farfalla finte Stanton poi chiede nulla quindi manco ci vengo latte però qualche anno fa mi ricordo proprio alle all'inizio quando furono introdotti reclami
Giurisdizionali trentacinque bis trentacinque ter un detenuto della Dozza
Lamento la impossibilità di accedere un percorso trattamentale perché i gli educatori anzi i funzionari giuridico pedagogici erano pochi sono pochi sono settecento in Italia so
Il magistrato di sorveglianza ordinò al dipartimento l'implementazione della pianta organica non so come sia finita sempre qualcuno arrivato davvero
Però siccome questa è questione che diciamo sarebbe devoluta al vaglio del magistrato di sorveglianza del posto col trentacinque bis Spoleto
Non so L'Aquila
Forse di uno poté vedere una provocazione non è tutt'altro che una provocazione l'esercizio di un diritto dove ti porta non lo so
Nel solco delle cose che diceva Angela Della Bella forse né erano più diciamo di maggior spessore che rispetto a questa che sto dicendo però era anche per non arrendersi all'idea che siccome abbiamo posto il divieto incostituzionale di accesso le misure ci arrendiamo anche al fatto che quella persona non possa vedere anche chi dovrebbe per mandato costituzionale dargli una risposta anche sulle cose minute
Tutto qua
C'è tutta la riflessione da fare su quali sono le limitazioni necessarie no anche perché c'è tutta quella giurisprudenza
Ricordiamoci della corte europea che ha riconosciuto a partire dall'articolo otto e tutta una serie di diritti al detenuto no il diritto ai rapporti con i familiari diritta ci sono esigenze di sicurezza giustamente la tutte le sei sorelle ci richiamava alla questione dell'antimafia che non è una questione cioè è una storia che abbiamo se vissuta sul pelle di tanta gente e quindi è vero il sentimento anche forte
Di io mi ricordo quando ci fu la questione Serina poteva che era in fin di vita poteva uscire il sentimento istintivo che tutte travolti non dovesse uscire dal carcere è inutile che ci prendiamo in giro cioè
Di fronte a l'enormità di DT quell'avere tutti avevamo questo in maniera quindi per dire è vero che c'è un discorso anche un un lavoro culturale a fare anche con i nostri no giovani a
A a formarle questo però è anche vero che forse dobbiamo anche essere noi classe docente i magistrati sorveglianza e tutti a lavorare sul capire quali sono i limiti e cosa si può fare poi ci sono i problemi
Struttura c'è il personale della rieducazione del trattamento che ha un problema poi generale perché per lo meno anche domani vedremo i risultati erano se ricerca però e questo è un è vero che noi abbiamo appunto antivirale prestato dei direttori splendi però molti ci hanno detto che hanno
Pochissimo uno due unità cioè poter fare tutti un compito fondamentale quello del trattamento no questo diritto alla risocializzazione
Quindi poi ci scontriamo con la realtà una cosa e il diritto ma se non c'è un'altra cosa un'altra domanda che si faccia la procuratrice
Questa storia che in America cioè è una cosa che già Tudor un po'mi ha spaventato no mi è sembrato un po'l'ombrosi Anna
La questa valutazione di pericolosità non questo giudice se una persona ha fatto reato è come ha fatto moderato APPA mai niente ormai avviato ora ne può fare ecco siamo magari dico ci saranno casi i dice in cui ci saranno gli studi psicologici così
Però ecco stiamo attenti cioè se anche quello che lo fa una volta e invece se ne pente tutta la vita perché magari non non è appunto il killer professionista ma è quello che ha avuto un momento di follia e poi chi piangerà tutta la vita di aver fatto una cosa
In una particolare quindi no dico un po'mi ha spaventato detto e però mi rendo conto della difficoltà enorme di questo compito del magistrati sorveglianza e che forse penso che lo chiederete quando avete bisogno insomma ha bisogno anche di un supporto perché uno studia giurisprudenza
Insomma vi dovremmo fare dovremmo fare dei corsi
Degli studi di denti può ben diverso per fare è un po'tutto il problema delle prognosi nel diritto penale uno poi se fosse se posso dire due parole
Ovviamente il discorso si messo nel fatto che comunque il giudizio che avesse su quella specifica persona non si può passare sul tipo astratto piglio autore di quel tipo di reato però bisognerebbe andare a capire perché quel tipo di persona quella persona specificatamente avuto quello scatto dire in quel momento
Essere uscito fuori dal carcere ritornando in condizioni analoghe quando tutte le condizioni necessarie si verificheranno ugualmente se non si ricovera una cioè un evento simile soprattutto in materia di libertà sessuale osserva in materia
Ti tutela della vita diventa un problema grosso nel bilanciamento della prognosi del magistrato enorme dal pulmino
Per due ragioni che intanto perché non si ha fiducia nel giudizio in concreto
Dei magistrati sarebbe perché si perde molto tempo Rachel molto più accedere anche col rischio dell'errore una valutazione di tipo algoritmo ecco
E in un recente sondaggio fatto Darren mosse per conto dell'associazione Libera
Il livello di consenso al quarantuno bis però ora della popolazione del campione di popolazione italiana
Analizzato sarebbe il solito all'ottantuno per cento rispetto al sessantotto per cento circa di qualche anno fa però bisogna tenere conto di una cosa
Che non si tratta degli atteggiamenti dell'opinione di un'opinione pubblica debitamente informata si tratta anche come sempre di una in forma di un'opinione pubblica che sub perché vittima che subisce una informazione
Cioè drogata e che subisce manipolazione da parte de de dei gruppi politici populistica mente orientate il vero problema come s'è detto appare banale averlo e che la rieducazione presuppone Large educazione della società di ferimento il vero problema è noi giornalisti dovremmo anche impegnarci di più nel dibattito pubblico
Anche andando a parlare in televisione purtroppo col linguaggio giusto comunicati colto in comunicati a mente comprensibile per cominciare a fare un po'di pedagogia collettiva
La dottoressa Castellano e a me vuole
Prego
Io entrato nel nel mentre la dottoressa Riva vorrei dire che il problema degli algoritmi poi dico non è il tema di oggi però bisogna vedere la teoria scientifica che vi sta alla base no è un po'pubblico si è il rischio di domani però dico alt alla base della del problema degli algoritmi è qual è la via che sta alla base come sarà tradotto in algoritmo perché è un po'no
Non è tanto la cioè dico la vertenza e la sono già passati troppo sillaba che lascia Praga subito che per gli studenti a un
Diciamo che che questo tema della polarizzazione su quarantuno bis contro a favore proprio questa sera Roma
Che va evitata una nella nostra impostazione di giuristi problema il problema è una volta riconosciuta la legittimità del fine Capra di bilanciamento quindi di individuare quale
Ma il giusto equilibrio fra le stanze difesa sociale e diritti inderogabili quindi questo questa impostazione dovrà per forza anche superare queste logiche in una della vendetta della
Perfettamente d'accordo che questo vale anche per il circuito diciamo di media sicurezza e di alta sicurezza che non sia quanto un vizio sono molto d'accordo però diceva la collega Ciavarella
Quello che diceva Carla perché e il nostro è un è un mondo che è imperniato di vendetta e di desiderio di rivalsa cioè oggi ti ti ho preso e quindi ti faccio tutto quello che tu hai fatto fuori
Allora il se il termine trattamento che è un termine che io personalmente non amo
Attiene poi atti dei percorsi che noi immaginiamo che si facciano in carcere e che per cui ci vogliono dei funzionari Giurì per giuridico pedagogici sempre di più il dipartimento ce ne sta andando
Ma dobbiamo fare secondo me un discorso a monte che riguarda il primo punto blitz la prima parte del comma tre dell'articolo ventisette c'è il trattamento umano
E
Non degradante su questo cadiamo ma non perché le nostre strutture sono fatiscenti anche perché le nostre strutture sparse sono fatiscenti ma noi cadiamo perché non abbiamo la cultura della relazione del servizio pubblico
Col detenuto e non siamo capaci
Rispetto a questa afflittività giù aggiuntiva che diamo a piene mani ai nostri ospiti
Di fare una solenne retromarcia e di far sì che il detenuto abbia molto banalmente un posto decente dove dormire un posto un cibo buono e e sanno un la possibilità di fare la spesa così come la fanno fuori la possibilità di curarsi così come ci si cura fuori oggi va be'la sanità è un problema DOCUP qua
E la possibilità di avere un tempo e uno spazio
Non eterodiretto
Se noi continuiamo ah è Piero dirigere i nostri ospiti come se fossero delle cose e non delle persone ne possiamo fare i progetti trattamentali più avveniristici di questo mondo ma non non abbiamo non riusciamo ad agganciare l'utenza e a far sì che il carcere sia un tempo davvero di ripensamento pensate alla giustizia riparativa se io tengo una persona chiusa in cella dalla mattina alla sera
E lo apro perché poi i detenuti sono aperti o chiusi tanto per darvi una di non sono le scelte essere aperto chiese ma sono i detenuti tanto per darvi una dimensione dell'oggettivizza azione del nostro sistema
Se io poi apro la cella per dire adesso vai a fare
Mediazione con la vittima del reato specifico aspecifica che sia io sto parlando ad una vittima ad uno che si sente vittima del sistema è come può mai fare a rendersi conto di quello che a far allora io credo che il tema del trattamento sia un tema secondario rispetto a questo aspetto delle amministrazioni che noi non riusciamo a cambiare cioè porci verso l'utenza semplicemente come un servizio pubblico lasciare alle persone lo spazio il tempo per riprendere anche coscienza di quello che si è fatto
Altrimenti io credo che qualunque progetto anche il migliore del mondo
Sì ha vanificato dal nostro stesso agire nei confronti dei detenuti non li lasciamo un attimo Suni continuiamo a essere
Dietro di loro dirigiamo la loro vita non riconosciamo loro la capacità di autorganizzazione della propria giornata tranne quando firmano il patto trattamentale ma non c'è bisogno di firmare il patto trattamentale sa mica scemi
Sono persone
E quindi almeno nel circuito di media sicurezza di alta sicurezza magari chiaramente qualche controllo in più
Ma dico proviamo a riconoscere loro tutti i diritti compatibili con la con la mancanza di libertà e poi parliamo di trattamento e questo è il mio pensiero grazie
E vale
Sì volevo solo dire che riguarda quarantuno visse e ogni volta che il Comitato europea di prevenzione della tortura fa una visita in Italia rivolge raccomandazioni riferite proprio alla totale assenza del trattamento rieducativo anche l'ultima
L'ultimo rapporto del CPT che riguardare visite dello scorso anno sono proprio le raccomandazioni scritte in neretto vengono ribadite ogni anno e non ascoltate
è proprio una delle dei dei punti
Che secondo me prima o poi dovrà arrivare appunto alla Corte europea dei diritti dell'uomo anche perché dopo decenni che che viene criticata dal Comitato europeo di prevenzione della tortura per la totale assenza di trattamento rieducativo e volevo solo aggiungere che l'unica attività diciamo così trattamentale ammessa per il quarantuno bis e mi risulta che sia lo studio individuale e quindi lo studio universitario parlo con gli studenti
E l'unico caso in qui si fa qualcosa per il recupero di queste persone e nidi spiaciuto moltissimo vedere
A proposito anche di rapporto col mondo esterno dei non tecnici della cultura e dell'informazione vedere poco tempo fa una nota trasmissione televisiva si occupava di quarantuno bis Canzona re il fatto che studiassero delle persone in questo regime senza specificare che l'unica possibilità che hanno di fare qualcosa
E
Veniva proprio anca a mio avviso denigrato chi con tanto sforzo cioè dei colleghi professori universitari come me tenta di far studiare almeno queste persone sopraggiunge
Anna motivavo Jeremi autorizzata dal dottor Guizzardi a a lasciare l'auto
Per tutti i nostri ospiti
Ci insomma continuiamo con un rinfresco qui fuori dall'aula grazie