Sguardi sul/dal Foro Italico

Buonasera
Ecco invito allora i relatori di saluti istituzionali a sedersi cui sul palco insieme a noi
Forse aspettiamo Alessandro Giuli
Poi possiamo iniziare
Questi
Allora benvenuti anzi guardi sul dal Foro Italico
Io sono Giorgio Rutelli moderatore di questa questo incontro della prima parte di questo incontro e adesso chiamerei al podio Alessandro Giuli Presidente della Fondazione Maxxi per i saluti
Ecco che grazie a tutti vi chiedo scusa sono arrivato ritraggono favo
Aspettando che si completasse Porter che è in via di completamento
Vedo in questa sala vedono accanto noi credo dentro il maxi riconosco molte persone amiche e non soltanto del maxi ma della missione
Della Museo delle arti contemporanee
Che quella di acquisire valorizzare mettere a tema il grande paesaggio architettonico che avviene materia AATO dalla nel nella forma degli archivi più importanti del Novecento uno di questi uno dei tanti
E naturalmente quello di rigo nel tempio il maxi del luogo naturale dove la memoria storica
Il genio culturale architettonico Del Debbio va bene custodito e valorizzato tra non basta naturalmente
Non basta e gli amici presenti oggi a cominciare naturalmente Darwin dal ministro Prodi presidente Guido Pozzoli Sport Salute Federico Mollicone
Gli amici di Civita e il ministro Gennaro Sangiuliano che vi assicuro è in arrivo
Rappresentano quella ulteriori da a cui facevo riferimento cioè non basta la custodia non basta la valorizzazione la messa a tema dell'opera principale per cui Enrico Del Debbio è noto e conosciuto non a Roma soltanto non in Italia soltanto ma in tutto il mondo è il Foro Italico
Ed esiste secondo me a un unico modo appropriato per mettere a valore tutto ciò che al Foro Italico rappresenta non una la discussione soltanto calligrafiche retrospettiva
Non solo un convegno dall'altissimo valore scientifico come quello acquistiamo per assistere ma una visione di prospettiva una visione di prospettiva significa eliminare idea di una storicizzazione compiuta e basta vedere d'identità il genio Espresso Del Debbio come qualcosa di dinamico di cui continuamente abbiamo il diritto e il dovere
Riappropriarci in una dimensione condivisa
E da condividere per cerchi concentrici non soltanto a Roma
Che il suo contesto fisico in termini di rigenerazione valorizzazione sociale architettonico e culturale no deve essere un discusso di prospettiva che appunto per cerchi concentrici ci porta a a recuperare quella dimensione universale del genio italico di fronte a alla necessità di dialogare con il mondo
In un contesto in cui la digitalizzazione la smaterializzazione del discorso pubblico dell'arte e dell'architettura stessa
Non può non può e non deve impedirci di continuare ad ammirare a raccontare una storia eccellenti la storia del Foro Italico grazie
Grazie
Grazie ad Alessandro Giuli
Allora chiamo al podio Federico Mollicone fondatore e coordinatore dell'intergruppo parlamentare arte cultura sport
Buonasera a tutti finalmente ci siamo questo questa iniziativa quest'evento sul Foro Italico sicuramente è stato molto atteso costruito vi ringrazio tutti i presenti per la partecipazione Civita per l'organizzazione il maxi che ospita l'iniziativa con l'archivio Del Debbio
E saluto tutte le istituzioni presenti in misura cultura in arrivo al ministro dello Sport Andrea Borri l'Assessore alla cultura
Ma simulare nata dallo Stato alla Regione Lazio
Avremo poi messaggio dell'assessore tuttora ci sarà ci raggiungerà poi l'assessore zeri del Comune di Roma
Il presidente del Coni mago partenza ma non farà mancare il proprio saluto abbiamo qui con noi a dire di sport seguito Cozzoli insomma
Tutto il mondo insieme al delle alla entrambi stato negato di Civita mostre Giorgio sospira tutto il mondo
Che viene evocato che rappresenta e verrà presentato dal Foro Italico
Siamo qui oggi per avviare un dialogo sul complesso architettonico del Foro Italico e sul suo futuro ci saranno due confronti uno di carattere tecnico storico scientifico
E uno sulle funzioni attuali e future la valorizzazione e l'interazione dell'opera di Del Debbio nella società di oggi e di domani
Morali anche a stesso coinvolto il foro nei suoi romanzi definiva la struttura come bella in un silenzio da far paura
Con le statue che si innalzano incontro al cielo pieno di nuvole e entrando avete potuto ammirare le foto Riccardo Acerbi che ha fatto una bellissima mostra all'Acquario Romano
Casello gli architetti che appunto abbiamo con cui abbiamo creato un ponte abbiamo riproposto qui proprio per
Far vedere quanta arte ancora esprima e Hillary il Foro Italico e la sua dimensione direi metafisica oltre ad essere uno dei simboli di Roma
Il foro è un'attrazione di rilievo sul piano nazionale e internazionale
Il convegno inoltre si è arricchito il contributo fondamentale del fondo Del Debbio che appunto è custodito qui il centro archivi MAXXI architettura che restituisce la testimonianza delle opere progettate a Roma in particolare
Proprio del Foro Italico
Come sappiamo il progetto pensato per la catena educazione fisica programmando crescendo nel corso degli anni per diventare una sorta di Città dello Sport questa dimensione lo rese una prerogativa dei giovani al contrario
Della città universitari della Sapienza e di Cinecittà altri progetti architettonici che nascono in questi anni il Foro e cito Carlo Strinati vive la città moderna sfrutta magistralmente contrasto fiume Monte
Dato che i più di ogni altro accentua il carattere complessivo dell'area come meraviglia del mondo io vi ringrazio per essere qui saluto e fare un grande applauso a Gigliola Del Debbio e a sua figlia che
Grande onorava allora avere presenza della presenza non silente ma presenza davvero importante quindi veramente grazie i buon convegno con iniziative
Grazie a Federico Mollicone
Ora chiamo al podio Andrea Abodi Ministro per lo Sport e Giovani
A salire sul bar
Diciamo
Buon pomeriggio a tutti piacere di rientrare ogni volta che si entrava maxi provano emozioni nuove e mozioni già trovate ma si rinnovano di volta in volta devo dire che il primo ringraziamento va a chi organizza quindi a chi ci ospita al maxi la Fondazione civile tutto internamente interparlamentare sporta e cultura anche da parte mia un saluto particolare simbolico anche perché sta mutando
Signora Del Debbio salutiamo un po'tutti salutiamo un po'e riconosciamo i sentimenti che ci legano al Foro Italico devo denunciare un conflitto di interessi sentimentali meglio
Sono entrato per la prima volta nel mille novecentosessantasei
In una nella piscina pensile che rappresenta in ogni caso uno degli elementi sportivi
Di fascino che poco si vede poco si apprezza perché un po'sembra nascosto mangia soltanto l'idea di una piscina pensile
Vuol dire che abbiamo un patrimonio d'inestimabile
Riconosco a questo appuntamento qualcosa di più rispetto agli altri che ci sono stati senza nulla togliere a chi ha organizzato altri momenti di riflessione di carattere artistico culturale storico scientifico sul Foro Italico perché
Perché siamo alla vigilia secondo me di una stagione ricca di soddisfazioni morali soddisfazioni anche cicliche oltre che soddisfazioni professionali sortita azioni artistiche ognuno poi trovi il suo motivo di soddisfazione per il portamento in particolare
Perché poi lo dirà il presidente amministratore delegato
Cozzoli i cantieri sono già aperti in alcuni casi poco visibili
Abbiamo organizzato caro Vito negli ultimi quindici giorni venti giorni due eventi in un cantiere che di fatto già sta cominciando a produrre qualche effetto
Voi vedrete nei prossimi due anni
Quanto ulteriore splendore con meglio quanto splendore recuperato s'era messo a disposizione non soltanto degli sportivi ma della comunità romana e della comunità internazionale che sono convinto che venendo al Foro Italico
Troverà ulteriori motivi di soddisfazione per gli occhi e per le anime
E per l'anima e per questo apprezzo ancor di più il titolo di questo
Di questa spinta inerziale che darà sicuramente la questo pomeriggio Dini di confronto vero sguardi sulle dal Foro Italico
Perché effettivamente gli sguardi
Sulle dal Foro Italico cambieranno e con gli sguardi cambieranno anche la soddisfazione di frequentarlo che per carità già garantito da ciò che c'è
Ma la riqualificazione artistica architettonica paesaggistica che si produrrà nei prossimi due anni forse anche meno vero ruvido
Sono convinto che daranno soddisfazione Gentile signora Del Debbio anche chi ci guarda da lassù
E che comunque ha prodotto tutta quella magnificenza che oggi è il luogo di fondazione che fa cerchiamo di vivere profondamente di rispettare di qualificare di condividere con il maggior numero di persone perché questo merita
Ma è anche vero che sguardi dal Foro Italico è una parte del titolo che presuppone la capacità del Foro Italico di connettersi collegarsi con altre porzioni di questo territorio meraviglioso
E io coltivo il sogno come molti di voi forse come tutti voi che questa relazione stretta tra il Foro Italico attraverso il Ponte della musica via Guido Reni in questo luogo dove ci accompagna con le sue trasformazioni che ancora si produrranno
Per arrivare alla allo stadio Flaminio al villaggio olimpico di Roma mille novecentosessanta
Le opere che comunque sono disseminate in alcuni casi anche un po'clandestinizzati atti e penso alle opere d'arte di Cataldi quelle quattro sculture che facciamo fatica a ritrovare nella poco decorose purtroppo alberga in quel luogo ecco dura avremo una visione ancora più ampia ancora più dignitosa che ci riempie ancora di più gli occhi
E gratifica lo sguardo e credo che renda dignitosa ancor di più questa città chi abita in quel luogo in particolare chi lo frequenta
Ed è importante che questo disegno armonioso che speriamo si possa concretizzare con un Flaminio riqualificato con un palazzetto che finalmente riprende dita
Per arrampicarsi poiché su villa Glori con quello che il piccolo centro ippico e anche il circolo del tennis che all'angolo con viale Tiziano consegni
Alla città ripeto
Quello che era nello spirito di chi ha immaginato prima che disegnato il tre realizzato tanti anni fa quindi in merito a chi ci ha fatto incontrare ma il piacere di condividere strada facendo questo cantiere meraviglioso che son convinto che darà ulteriori possibilità di fruizione di vita e di qualificazione dei luoghi mi auguro
Non sia soltanto per i romani sono convinto che da ogni parte del mondo verranno ancor di più a vedere non soltanto Roma ma il Foro Italico è apprezzabile vi ringrazio
Rapporti ora invito sul palco Giorgio sottile amministratore delegato Civita mostre musei
Innanzitutto Porcu più sentito saluto e ringraziamento atti tutte le numerose autorità che sono qui presenti Civita che da oltre trent'anni si impegna in Italia da oltre dieci anni anche all'estero per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale si muove su quattro aree di attività
Partiamo dalla progettualità culturale
Quella che proprio che ci ha ci ha visto nascere ci ha visto nascere con il recupero del borgo di Civita di Bagnoregio
Coglierò l'opportunità di ringraziare il ministro San Giuliano appena arriverà per la sua meritoria attività di promozione di Civita dell'iscrizione la lista del patrimonio materiale dell'umanità
Ci muoviamo sulle organizzazione delle mostre le gestioni museali e da qualche anno sull'innovazione culturale cioè sul mix sulle camere molto contemporaneo di col presidente Giulio ovviamente
Oltre contemporaneo tra le nuove tecnologie e la tradizione
Cosa rappresenta il al Foro Italico tra passato e futuro ce lo diranno gli illustri per latore di oggi e io non vedo l'ora di passare nell'uditorio prendere appunti da questo cantiere come l'ha definito il ministro voti
Ecco noi abbiamo provato a fare un esercizio coinvolgendo tutte le quattro aree di di civiltà una sorta di flusso di coscienza
Una giornata nella quale abbiamo discusso di Foro Italico sguardi sulla dal Foro Italico
E colare a dei progetti abbiamo come dire immaginato quali potrebbero essere delle forme di e di progettazione di talune funzioni di questo meraviglioso Complesso
L'ok ad esempio riuscita forte l'idea della creazione di un luogo territoriale identificativo iconico proprio pochi anni dalla centenario
Con l'aria delle mostre e l'aria delle gestioni industriali abbiamo invece immaginato
Grazie all'utilizzo delle più moderne tecnologie quale possano essere le forme di costruzione di musei sparsi espositivi a cielo aperto
Anche legati ovviamente allo sport e alla salute ce ne parlerà Renata sponsor nostra direttrice operativa che ringrazio per tutta l'attività organizzativa su cui si è spesso
Con l'aria innovazione invece ci siamo diretta di un alcune sperimentazioni con l'intelligenza artificiale che io lo dico subito noi non temiamo ma cerchiamo di governare
E così come da tempo affrontiamo i temi della Bloch MB dell'effettivo Sonoko convinto che biposto incuriosire la risposta in questo dialogo con l'intelligenza artificiale che c'ha sostanzialmente restituito tre modelli
Il modello del National Sports Centre di Singapore che punta alla realizzazione di un centro sportivo di eccellenza il modello del Sydney Olimpic Park in Australia che mira invece alla realizzazione di un centro culturale artistico
Ovviamente all'interno del centro sportivo
è il modello del Millennium Park Chicago degli Stati Uniti per la realizzazione di uno spazio pubblico ricreativo molto preponderante
Mi viene da dire che l'intelligenza artificiale un po'è anche se però finirà occorre ecco noi ci vogliamo misurare con l'intelligenza artificiale ma alla fine chiamati cerca degli inguaribili romantici crediamo nella forza del nuovo ed è per questo che ci rivolgiamo a tutti gli illustri relatori di oggi per proseguire nel mai cessato è quanto mai necessario dibattito sul futuro del Foro Italico
E lo facciamo ripartendo dalla storia della gloriosa tradizione
E in particolare del genio creativo divelte
Lo facciamo e lo faremo fra poco alla fine della sessione dei saluti lanciando un video che sarà proiettato proprio qui grazie alle immagini fornite dal maxi grazie presidente
E grazie alle perché perché sono tra immagini tratte dall'archivio del Debbio
Con la collaborazione di casse qui anche ringraziamento al presidente Mollicone le contestualizziamo queste immagini una chiave contemporaneamente punto diciamo mi auguro che ci possa predisporre per questo dialogo che guarda al futuro possiamo fare anche grazie a una direzione artistica umana una grande direzione artistica umana non è artificiale la cara Anna Cerofolini che qui in sala che ringrazio che per noi di civiltà e ne ha curato la produzione
Grazie a tutti
Grazie
Grazie tratto soffrirà adesso forse aspetterei qualche minuto perché so che è arrivato il ministro San Giuliano quindi forse non so se abbiamo il tempo di mandare il videomessaggio di Ricardo Tormo l'aspettiamo
Mandiamo intanto il messaggio di di Miguel Gotor l'assessore alla cultura del Comune di Roma grazie alla regia
Buon pomeriggio a tutti tutti saluto gli organizzatori e partecipanti e questo incontro sono futuro Del Foro Italico e lo faccio anche a nome del sindaco Roberto Gualtieri voglio ringraziare tra gli altri in particolare Federico Mollicone coordinatore dell'intergruppo parlamentare cultura arte sport e i parlamentari della Commissione cultura e sport dalla Camera dei deputati
Il maxi il gruppo civica mostre o musei per aver pensato a questo momento di riflessione sul complesso sportivo del Foro Italico
Una struttura economica che rappresenta un punto di riferimento per il mondo dello sport italiano e internazionale ma anche un luogo è un simbolo urbanistico della Capitale questo convegno è opportuno perché proprio l'occasione per esplorare diverse prospettive possibili e analizzare come il Foro Italico possa adattarsi ai cambiamenti della scelta e quindi prepararsi al futuro
Il complesso come è noto prevede che comprende diversi impianti sportivi dallo stadio olimpico levarmi allo stato dell'eterno del tennis
Al complesso natatorio e così via ed è oggi un patrimonio culturale collettivo perché parte vissuta della storia della città
Peraltro sono numerosissimi gli eventi sportivi di rilievo che si sono svolti nella sua cornice a partire dalle Olimpiadi del mille novecentosessanta i mondiali di calcio del mille novecentonovanta i mondiali di nuoto del due mila e nuove ho gli Europei di calcio del due mila e ventuno oggi è molto importante valorizzare questo immenso patrimonio storico architettonico e culturale e vincere la sfida della preservazione ma anche allo stesso tempo della modernizzazione di questo spazio
L'architetto Del Debbio progetto al Foro come un complesso sportivo in evoluzione una sorta di opera Herta con la costruzione progressiva degli edifici dedicati alle diverse discipline sportive
Se penso a un futuro possibile Complesso lo immagino nella chiave della sostenibilità della accessibilità della promozione qual è il luogo di eventi culturali e sportivi al tempo stesso e quindi miglioramenti infrastrutturali o di promozione etimo rapide come bussola la partecipazione della comunità a una strategia di partecipazione che si è diffusa che sia partecipata appunto
Saluto quindi tutti i convenuti partecipanti perché questa sia l'opportunità di delineare una visione chiara per il futuro di questo complesso sportivo così affascinante
Attraverso una discussione ragionata e approfondita che permetta al Foro Italico di continuare a svolgere il suo ruolo centrale
Gli agricoltori dello sport e della cultura a Roma e per l'Italia grazie a tutti e buon lavoro
Ecco dopo il messaggio del Assessore dottor chiamò sul palco l'assessore simulare nata Baldassarre
Della cultura pari opportunità politiche giovanili e Famiglia della Regione Lazio
Proviamo a
Grazie innanzitutto grazie dell'invito voglio voglio ringraziare l'amico Federico Mollicone per per questo invito è anche il padre di casa Alessandro Giulio devo dire quando vengo qui al maxi mi sento mi sento sempre davvero a casa
E è un salutare istituzioni anche
Importantissimo tema quello che mi vede oggi qui
Come assessore alla cultura della Regione perché tra prevenuti che presidente Rocca finalmente a ha ridato un segno di destinando l'assessorato alla cultura
è un progetto importante un progetto questo del Foro Italico che che che unisce la cultura dello sport perché anche quelle cultura è lo sport che può essere il calcio il nuoto la scherma con una cultura quindi dell'educazione fisica e civile perché unisce i giovani e i cittadini lo sport e formazione no e questo è un progetto pedagogico diciamo che mi piace molto oltre che da assessore anche come mamma
Perché penso ai miei figli e penso a quanto abbia fatto lo sport per loro lo sporto portato al Foro Italico che dà una sensazione di grandiosità
Papa Francesco ha detto che lo sport è la metafora della vita
Perché ci insegna a lottare per raggiungere degli obiettivi ci insegna a fare gioco di squadra e quindi ad avere fiducia nel compagno che ci deve passare la palla
Ci insegna a perseguire non i sogni sì i nostri Zanetti insegna a rialzarci dopo una brutta caduta
Quindi lo sport per i nostri giovani per tenerli lontani dalla strada è importantissimo e in questo progetto ambizioso in fatto di di di rilanciare il Foro Italico il fatto che ci sono tante città grandi internazionali
L'ho parlato di Città dello sport ecco non ce l'abbiamo la nostra città dello sport e del Foro italico e che il concetto di colore di volerla rendere anche parco parco dello sport parco quindi storico parco avvenendo parco Gavin parco digitale è una cosa bellissima un progetto importante su cui il governo vuole investire anche in visita di diventare un una capitale sempre di più all'altezza in vista dell'expo due mila trenta del Giubileo due mila venticinque sì perché a Roma e una capitale degna una capitale all'altezza una capitale dell'antichità ma anche una capitale del contemporaneo del moderno e lo dico qui oggi al maxi che celebra il ventunesimo secolo
E
Questo fatto se lo ricordano tutte le opere che ci sono le opere antiche e anche le opere del Novecento come come può essere il Foro Italico quindi ben venga un progetto del genere sono sono orgoglioso della regione Lazio e orgogliosa di essere vicino a tutto questo
E voglio anche terminare con a un aneddoto simpatico la grandiosità del Foro Italico ci deve ricordare dipendere qualche volta le distanze da da questa casa del calcio che ha cercato anche in più occasioni di cancellarlo anche il Foro Italico
E ricordo un aneddoto che ha più volte raccontato un grande intellettuale di sinistra com'era Sandro Curzi che raccontò che quando Roma fu liberata volevano lui giovane partigiano volevano far saltare in aria far diciamo fare esplodere una parte del Foro Italico proprio in segno di un segnale di liberazione però furono fermati proprio da un partigiano più anziano di risse e del popolo ecco il Foro Italico di Roma e del popolo e quindi grazie a un progetto importante di una ristrutturazione di un rilancio sociale urbanistico quindi non ci siamo
Grazie all'assessore Baldassarre ora chiamo sul palco il ministro Gennaro Sangiuliano misura
Buonasera a tutti
Ringrazio il presidente Mollicone per avermi voluto i dovete sapere che Federico Mollicone è un po'come dire
La guida culturale
Delle memorie di Roma ogni tanto lui via WhatsApp mi trasmette consapevolezza e tracce storiche io glielo sulla città di Napoli sul Mezzogiorno d'Italia e quindi abbiamo questo proficuo scambio intellettuale saluto il presidente Julie
E questa è l'occasione per complimentarmi per il grande lavoro che gli sta facendo il saluto il collega Abodi e tutti gli atti prefetti poi vado in materia
No dove armati nel ricevere perché intellettualmente
Dati pronto per
Va bene d'accordo
Allora partiamo un attimo dall'etimologia del termine cultura cultura diretta a Colere e nella sua accezione etimologico originaria implicava il culto di di dei appunto degli dèi e diventato appunto delle persone
E io come Benedetto Croce credo molto nell'altro pizza azione del paesaggio
Vedete quello che io mi sforzo in questi mesi di spiegare e che il paesaggio non è fatto soltanto dai fiumi dai laghi dalle montagne dal mare che sono beni fondamentali noi abbiamo il compito di preservare e salvaguardare
Ma il paesaggio è fatto anche da tutto ciò di auto che il genere umano prodotto in secoli di storia cosa sarebbe il paesaggio di Roma senza il Colosseo
Lo chiedo la soprintendente Porro cosa sarebbe il paesaggio di Roma senza il paesaggio di Milano senza il Duomo o il paesaggio di Napoli senza il Maschio Angioino Castel dell'Ovo
Questi luoghi sono diventati tratti identitari
Di un paesaggio urbano e di quello che Giambattista vico definisce l'idem sentire comune di una di un popolo
E io mi sento di ricomprendere in questa nozione certamente il Foro Italico
Il fallito coppe storia per dimensione
Per tratto architettonico
Ma soprattutto per quello che ha espresso in tanti decenni e diventata parte del leader nel sentire comune dei romani ed è diventato un tratto distintivo del paesaggio urbano di questa città
E poiché introduce dice che il paesaggio e il volto amato della patria
E quindi in parte del volto Amato della patria
Leopardi nella canzone all'Italia
Dice opachi agli atti e richiama le colonne lealmente
Quindi che fa che operazione culturale fa Giacomo Leopardi identifica la patria
Con le colonne con le mura con Lerna cioè con tutti i tratti distintivi
Che formano impensati
Della nostra della nostra nazione
è un grande sociologo come Emile Durkheim dice guardate che la società non è fatta dall'insieme cioè non è una sommatoria
Di
Persone di donne e di uomini che compongono quella società dicendo il cane la società e poi qualcosa che assume una sua identità specifica che va oltre la somma
Delle singole persone diventa un'altra cosa a casa caro Alessandro diventa un'altra dimensione ma so che tu la pensi come me in su queste su queste cose
Il binomio sporto architettura cultura un binomio fondamentale
A me viene in mente
Il tuffatore di Paestum o no
Meraviglioso
Caro Federico il tuffatore diffide e quello che e lì c'è tutto una storia c'è la storia del mondo greco pro nel mondo greco-romano dalla Magna Grecia in quella rappresentazione o il famoso pugile attore che abbiamo visto a Roma che guardate una cosa eccezionale
Otto e anche i problemi di via sono due atleti hanno certamente un fisico attrezzi con e su questo dice
Ha speso libri e libri
Quindi nel Foro Italico come dire ci sono le tracce della nostra civiltà che la civiltà occidentale che viene dalla civiltà greco-romana attorno alla mozione di cives cittadino destinatario diritti dopo ENI e poi rielabora nel corso nel corso dei secoli quindi per questo il grande valore del del Polo del Foro Italico io non so se voi avete fatto ma è un'operazione
L'invito a parlare
Io al Foro Italico c'ho passeggiato di notte
Perché di notte che tu forse
Al di fuori dei rumori della quotidianità della città riesce ad avere forse questa percezione
Di questa forte e radicale identità culturale che c'è in in in questo luogo
Ci sono pagine e pagine di grandi autori non certo milieu che
E saltano il valore
Del legame trasporta
Cultura architettura a cominciare da o meno no io quando qualche giorno essa mi vuole interni vuole intervistare su cose molto così quotidiane io dico attenzione scialpinismo
Favore adesso oppure l'Italia della prima dice
L'Iliade e l'Odissea sono un fatto sempre attuale contemporaneo
I giornali sono vecchi la mattina
Quindi noi rintracciamo più notizie
E consapevolezza all'interno dell'Iliade e l'Odissea che possiamo rileggere migliaia di volte troveremo sempre qualche spunto di attualità
Che nel quotidiano il Mattino
Che spesso è superato poi dalle notizie on line nel tempo hanno in contemporanea poi dal Nunzio Pasolini
Ci hanno insegnato
Il legame fra sport e cultura quindi ringrazio prediligo per averci dato questo spunto di riflessione ad ogni sua iniziativa io sono costretto a riprendere i libri lo faccio con grande piacere e andiamo avanti su questa strada grazie
Grazie grazie al Ministro San Giuliano ora creato alla regia di mandare il messaggio audio di Giovanni Malagò presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano il Coni
Che non è potuto essere corno che oggi verrà in partenza qui diciamo andato un messaggio audio
Passerà a tutti
Mi scuso se non sono di presenza ma
Quindi temi istituzionali legati a Milano Cortina mi impediscono di essere con voi ma che voglio farmi i complimenti non è assolutamente diplomatico
La verità ci parla del Foro Italico convegno su questo meraviglioso Complesso restare a straordinaria iconica nel mondo credo che rappresenti sia per il passato e presente per il futuro
Qui ci sono stati gli avvicendamenti teniamoli giuridici di proprietà nel corso degli anni
Sembra da completarsi statale pubblica attraverso istituzioni diverse hanno visto per un lunghissimo periodo direi da sempre così proprietario quanto meno con ci scenario della gestione oggi non lo è più cugini Salvo ovviamente all'utilizzo del Palazzo H non ci possiamo decidere da quello che correlazione tra il Foro Italico lo sport lo sport non solo filoromano Sportitalia
Lo sport è fuori dai nostri confini
Sta meraviglioso non presso inviato intorno alla fine degli anni Venti da Renato Ricci all'epoca presidente della frazione Marina sul progetto straordinariamente innovativo diverso ed Enrico Del Debbio
Io una grande gigantografie nell'ufficio che rappresenta lo stadio dei cipressi
Che ovviamente oggi sconosciuto
Come lo stadio olimpico grazie al tie Torino
Acquisito sul campo con dove la organizzazione l'aggiudicazione dei piedi Roma del sessanta
Tutto questo ovviamente fa parte di quella grandissimo rammarico della città ma delle del Paese per quello che è stata invece la mancata
Gara perché purtroppo siamo dovuti ritirare per ottenere Roma venti ventiquattro Roma ventotto la possibilità di una nuova edizione olimpica
Io penso che non ci sia da ricordare cosa è successo nella storia i più grandi eventi mondiali sono stati organizzati sono venuti al Foro Italico nella storia del Coni nella storia dell'eccellenza del paese è storia dell'Italia lo stato dei cinque cerchi sono assolutamente identificati come se fosse una seconda le con quello del Foro Italico
Né al tempo stesso penso che sia giusto ricordare come sulle finanze del Coni quel prima tranche di Coni Servizi oggi la società tutte sedute ci sono praticamente
Svolte importanti ristrutturazioni dell'impianto a cominciare ovviamente di negli uffici più specifici per cui lo stadio olimpico l'attuale stadio celebrarla finale edile torneo internazionale di tennis Lunga vita al ricarico oggi sono stati destinati nuovi fondi per e Paolo vere conosciamo
Con un nuovo il capitolo che riguarda l'Abi e belli dentro l'arricchimento di prestare
Come come sport un comitato olimpico siamo felici di questo credo che la storia non si debba dimenticare sotto nessun punto di vista siamo fieri e orgogliosi della nostra storia si architettonicamente sia come valori sia cultura ci ha come teatro di manifestazioni sportive sipario grande paese lo sport e grazie anche Affori tanto l'abbraccia tutti i balconi dello sportello di farlo ancora complimenti frammiste Croce apprezzato
Diciamo di trasportare all'ordine del giorno d'attualità questo convegno sull'allarme fra i tanti
Cascio
Graziano allora anche il Coni vago e ora chiamò sul palco Vito Cozzoli presidente sport
Buonasera a tutti saluto ovviamente ministro San Giuliano ministro Abodi che dovuto andar via di casa
Julie anche per averlo avuto
Modo di aver di sottoscrivere un accordo di collaborazione con lo sport salute che già sta funzionando molto bene
Particolare ringraziamento al presidente Mollicone nella sua doppia veste di ministro di il presidente la Commissione cultura ma anche di presidente dell'intergruppo arte urbana esporta l'assessore Baldassare amministrato di civiltà subito anche qual
Onorevole Berruto la signora Del Vecchio grazie signora sovrintendente Porro e tanti amici tanti studiosi io sono onorato sinceramente Libardi intervenire qui come presidente e amministratore delegato di Sport e Salute che ha in cura
Deve che cura quest'area così importante sul piano monumentale storico sportivo non solo per Roma non solo per il Paese ma anche per il mondo
Il Foro Italico è reduce degli Internazionali di tennis che si sono conclusi domenica è stata clima edizione nuova indizione totalmente raddoppiata
Anche per quello che abbiamo voluto proporre non soltanto a trecento mila spettatori record storico che hanno ovviamente vissuto Leo l'emozione dello sport immersi
Tra le statue e sul marmo di un luogo unico al mondo
è stata l'occasione straordinaria di impatto economico
Cinquecento milioni cinquecento milioni di impatto sul Roma sul nostro paese sul nostro territorio
Uno strumento poderose fondamentale treno turistico ma anche driver per la pratica sportiva Ciocchetti sta particolarmente a cuore a Sport e Salute però questa edizione ed è quello che ci interessa stasera rappresentato anche lancio di quello che e non quello che sarà dicono che è il progetto di riqualificazione di tutto il parco del Foro Italico
Ed il primo passo è stato quello di aprire e restituire ai cittadini che all'anno potuta visitare l'ex Biblioteca dell'Accademia della Scherma quello che purtroppo abbiamo conosciuto più nelle cronache giornalistiche come l'aula bunker del processo Moro
Che è stato il portale del foro italico e abbiamo voluto fortemente riaprire questa questo questa biblioteca io lo stata proprio anche fino al giorno prima abbiamo fatto di tutto per arrivare a questo risultato proprio nella sua forma appunto da cantiere riportata nella spazialità originaria
Che ha ospitato alla Mostra futura con un'esperienza in sia per raccontare alla cittadinanza il progetto di riqualificazione e rivitalizzazione del Foro Italico c'era un video che ha raccontato quello che sarà il Foro Italico nel due mila ventisei
E non è casuale che li abbiamo svolto la conferenza stampa del torneo che abbiamo scelto
Lippi ospitare il format additata campioni che ha ospitato il cinque ministri ministro voti il sindaco di Roma ceduto ancora trovare un grande campione come spettanti Tsipras che è stato un piacere accompagnare
Come diciamo ospite d'onore in un cantiere che manterrà inalterata
L'identità storica
Culturale del Foro Italico
Perché l'obiettivo è quello di valorizzare il parco del Foro Italico come un inferno monumento nazionale diventa mettendo assiste ma tutti i beni dagli impianti sportivi
Agli edifici che sono monumentali e straordinari
Curando con particolare attenzione il patrimonio artistico che caratterizza il Complesso partendo da una conoscenza del passato che possa permettere anche di aprire una riflessione come stiamo facendo stasera sulla storia
E di valorizzare anche la scultura architettura e l'arte e l'arte presente
E quindi le parole chiave della nostra operazione di rivitalizzazione del Foro Italico sono storia sviluppo e innovazione queste le tre direttrici su cui si muoverà il nostro intervento da quando sono stato chiamato tre anni fa a presiedere Sport e Salute abbiamo voluto restituire ridare centralità al Foro Italico nella nostra azione da una parte valorizzando la sua storia e il suo carattere monumentale
Anche pubblicando un volume stasera qui c'è il curatore l'archivio
Zevi che ringrazio e tanti di voi hanno partecipato alla redazione di questo volume
Che nelle librerie e che vuole raccontare le diverse anime anche culturali del Parco del Foro Italico
E abbiamo anche proprio perché deve essere aperto i cittadini come diceva l'assessore Baldassarre abbiamo sviluppato moltissime progettualità che vedono il Foro Italico protagonista il modello di rilancio delle politiche pubbliche in materia di sport in su tutto il territorio nazionale però stiamo già abbiamo voluto fare la scelta andando oltre nel senso che abbiamo anche riesumato uso questa parola
Il concorso internazionale di idee che adesso ha portato all'aggiudicazione del progetto di fattibilità per l'attesa copertura del centrale del Foro Italico le linee guida che sono state eseguite e che dovranno essere tenuta in adeguato conto
Faranno tesoro del contesto paesaggistico architettonico e monumentale del Foro italico ovviamente si dovrà considerare anche l'impatto socioambientale che questo progetto riveste ed è un progetto avveniristico che renderà il centrale
Possiamo dire multitasking multidisciplinare rappresentando uno spazio che potrà accogliere tanti sporto oltre al tennis
Trecentosessantacinque giorni l'anno così come accade per lo stadio olimpico lo Stadio dei Marmi anche lo stadio olimpico fa parte del complesso del Foro Italico oggi è visitabile da un anno
Ogni giorno dalle dieci alle diciotto fra l'altro a proposito di copertura col ministro codici stiamo ripromettendosi
Di prevedere anche una copertura con il fotovoltaico che abbia un impatto anche visivo diverso rispetto all'attuale lo stato di marmi come voi sapete aperto
Ogni giorno gratuitamente per tutti i cittadini per fare sporte peraltro dal Foro Italico sono anche partiti dei progetti pilota straordinari
Durante la pandemia Lagrasta andare era era l'unica palestra a cielo aperto del Paese da lì è partita sport di Patti
Oggi sono coinvolti mille seicentottantuno comuni che hanno messo al centro dalla propria attività
Lo sport all'aria aperta ma adesso il nostro impegno e foto al recupero alla valorizzazione complessiva del Parco del Foro Italico io voglio ringraziare il ministro apodittica grazie alla struttura di missione ha messo a disposizione
Mastro emissioni trecentocinquanta anni di Roma Capitale ha messo a disposizione ottanta milioni di euro a cui si aggiungeranno i venti di Sport e Salute
Valorizzare ulteriormente il Foro Italico ed è una scelta questa che deve anche fare tesoro del contesto in cui il Foro Italico inserito un contesto che deve creare appunto sinergie e collaborazioni
Con tutto il quartiere Flaminio il maxi l'Auditorium il ministero degli Esteri perché creare quello che potrebbe essere definito il distretto del conte poi
E qui fuori il Foro Italico e anche un'occasione Perotti innovazione di valorizzazione non soltanto monumentale ma anche sportiva ne cogliamo pensate che ha fuori tale che anche basato un acceleratore di start-up innovative riandiamo ricca plateau tutto il Foro Italico
Vogliamo usare tecnologie smart city
In più che si arrivi internazionali c'era un buon fine gratuito per tutti e quindi vogliamo migliorare un'esperienza che deve essere a tutto campo e quindi l'obiettivo è quello di rendere il Parco del Foro Italico contenitore unico al mondo
Per riconosciuta valenza iconica architettonica e sociale mettendo a disposizione gli spazi per tutti i cittadini per tutti i turisti per tutti gli appassionati di sport e di cultura per i grandi eventi sportivi non sportivi culturali nazionali ed internazionale vi ringrazio
Veramente questo convegno l'occasione unica anche per noi per avere idee
Promuovere al meglio il progetto che ci siamo proposti di buona serata
Grazie
Articolo Cozzoli presidente Salute e ora chiedo alla regia rilanciare il video di Anna Cerofolini realizzato per Civita grazie
Chiamare
Benissimo ora
Passiamo alla seconda parte del nostro incontro invito Daniela Porro soprintendente speciale biologia delle arti paesaggio festa di Roma sul palco e nel frattempo invito gli altri operatori del confronto storico tecnico scientifico a prendere posto su queste poltrone
Claudio Parisi Presicce
Claudio Strinati dell'Accademia di San Luca
E poi i professori Vincenzo Romano spicca Tullia Iori Paola corretta insieme l'architetto sarà da Abate
Se potete prendere posto le poltroncine così poi insomma sarete pronti per i vostri interventi successivi e ora la parola alla soprintendente Daniela Porro grazie
Grazie a Giorgio Rutelli saluto il presidente Mollicone
L'assessore Baldassarre presidente della maxi che ci ospita Giuly tutte le autorità presenti e tutti i colleghi
Presenti
Questo incontro attiene a ridosso di un grande progetto di riqualificazione restauro dell'Area affidato ha sporto e salute come abbiamo sentito
Dal nulla di dito Cozzoli che interviene su una porzione molto preziosa della città
Il progetto del Foro Italico fin dalla sua prima stesura interessava non solo un'area di grandi dimensioni ma rapporto con il territorio il paesaggio i collegamenti con il resto della città
La qualità architettonica
Una pianificazione funzionale al fine un'area pubblica e sottolineo pubblica dedicata all'sporta progetti di questa ampiezza sembrano preclusi alla nostra epoca e spiace dirlo le rare volte che recentemente sono stati tentati nella capitale sono spesso naufragati
Il primo progetto del Foro Italico di Errico Del Debbio e saluto la signora Del Debbio
Risale al mille novecentoventotto la sua costruzione passata attraverso numerose varianti e rifacimenti spesso dettati da scelte politiche
Interruzioni ritardi
E almeno in parte è rimasto incompiuto malgrado questa avventura realizzativa il foro ci ha consegnato in eredità dei veri capolavori dell'architettura del Novecento e difficili come l'accademia di educazione fisica
E il Palazzo delle Terme di Enrico del Debbio nonché la Casa delle Armi di Luigi Moretti e tutto il loro apparato decorativo fatto di mosaici e sculture ispirati alla normalità
Resta di estremo interesse per noi oggi il rapporto del Foro con il paesaggio così come ci ha ricordato il nostro ministro San Giuliano
Al nord con Monte Mario e gli altri rilievi collinari a est con il Tevere che lì compie un Hamza
E questa sponda del Tevere peraltro erroneamente considerata non utilizzata in antico tra il due mila diciassette due mila diciotto alcuni scambi di archeologia preventiva hanno portato alla luce un mausoleo sulle pendici di Monte Mario a ridosso dello stadio olimpico
Non vedevo un lussuoso edificio sulle sponde del Tevere tra ponte Milvio del Foro con pregiati minutissimi mosaici in opus sectile cure tetti sono ancora allo studio che probabilmente risale alla tarda antichità e le vicende che hanno caratterizzato il Foro Italico nell'ultimo quarto del secolo scorso sono complesse e non sempre positive
La prospettiva che da Ponte Duca d'Aosta arriva la Fontana della Sfera passando per l'obelisco con lo sfondo dello stadio e di Monte Mario
Si presenta con uno spettacolare asse prospettico ideato come una delle apoteosi scenografiche del fascismo
E merita ricordare che non è a caso negli anni settanta l'obelisco venne sfregiato con una colata di vernice sulla scritta dux che ci rimanda questi episodi contemporanei
Impresa acrobatica oltre venti metri d'altezza per una non facile del tutto impropria dichiarazione di antifascismo da parte di ignoti ma anche l'assessore Baldassarre ci ha ricordato gli episodi
Che
Sono occorsi dopo la guerra ma la prospettiva ideologica legata al fascismo regina del Foro sembra tuttavia sbiadire negli anni mentre emergono sempre più i valori architettonici e urbanistici
Dunque la realizzazione di un parco del Foro Italico come abbiamo sentito un investimento di oltre cento milioni di Euro
Affidato a Sport e Salute e una riqualificazione dovuta a quest'area
E coinvolge anche la Soprintendenza speciale di Roma per quanto riguarda la tutela e la valorizzazione e consentitemi salutare e ringraziare i funzionari della Soprintendenza che si occupano
Di ti del Foro Italico questo l'architetto De Vincenti la restauratrice dei primi dottor Paolo Castellani storico dell'arte
è un'impresa affascinante difficile solo considerando quanto i modelli di fruizione degli impianti sportivi siano cambiati dal primo progetto del mille novecento ventotto quasi cent'anni fa a oggi
Tuttavia quella che può essere definita l'epopea delle iniziativa del Foro mostra come i progetti sfumati trovare siano di più soggetta a ripensamenti che cambiamenti
Lavorare sull'arca Scala impugna una flessibilità non solo e non tanto per scelta e politico ideologica che possono apparire incongrua come è successo anche in questo caso
Ma rispetto a cambiamenti della società e degli stili di vita
Il ruolo che la Sovrintendenza sta svolgendo il duplice quanto garantire la tutela del complesso monumentale del Foro Italico vuol dire anche consentirne la fruizione
Fruizione che dovrà essere necessariamente ah perché si dovrà articolarsi impulsi compatibili con la conservazione della materia dell'opera d'arte e dei valori storico-artistici e paesaggistici individuati e riconosciuti di interesse per la collettività
Questo ruolo viene portato avanti dal nostro Istituto con un'azione costante di collaborazione di alta sorveglianza sulle diverse attività messe in campo per la riqualificazione del Parco del Foro Italico e che si concretizza mediante
Queste attività
Lo studio l'analisi della documentazione di indagine preliminare e di Progetto
Sopralluoghi effettuati durante l'esecuzione degli interventi pilota finalizzate a individuare le scelte tecniche ottimali che andranno a definire il progetto esecutivo
Autorizzazioni con relative prescrizioni degli interventi progettati
Sopralluoghi effettuati dai funzionari architetto storico dell'arte restauratore
Durante lo svolgimento dei lavori atti a vigilare che le prescrizioni impartite siano rispettate e a risolvere criticità che dovessero insorgere in corso soprani ma ahimè questo nostro compito di tutela
In tal senso oggi abbiamo autorizzato e stiamo seguendo i lavori di restauro riqualificazione del Palazzo delle terme
Dove il cantiere relativa al restauro della palestra riduce dei mosaici delle piscine e dei marmi pavimentali e dei monumentali infissi lignei in termini e miliardi conclusione
Del cantiere pilota del viale dell'impero per il quale in corso di autorizzazione progetti
Do della Fontana della Sfera il cui cantiere di restauro integrale mosaici marmi pavimentali funzionamento idrico della fontana incluso il ripristino dell'illuminazione in stanze di avvio
Mentre sono stati definitivamente autorizzati e alcuni casi cantiere appena stato archiviato
Il progetto pilota della messa in sicurezza del restauro del piazzale dell'obelisco il restauro e la riqualificazione dello Stadio dei Marmi dove verrà allestito negli spazi delle sotto perdonate il museo dedicato a Pietro Mennea
La riqualificazione funzionale
Per restauro dell'ex foresteria al Sud e da ultimo ma non per questo meno importante il restauro architettonico della casa delle armi architettura razionalista per eccellenza
Grazie
Sto qui sul palco insieme a noi no rimanere seduta qui grazie
E adesso chiamo al podio il sovrintendente capitolino a Claudio Parisi Presicce
Per il suo intervento
Grazie io voglio ringraziare naturalmente
No organizzatore il presidente nazista invito naturalmente saluto Margherita
La prima cosa state assessore traversate il ruolo che alla Sovrintendenza capitolina e un ruolo diciamo di affiancamento nei confronti della Soprintendenza speciale perché noi come Sovrintendenza capitolina diciamo in funzione deriva lo strumento tecnico attuativo del Piano regolatore generale
Che all'articolo sedici viene definito come carta della qualità lo strumento che in molti casi ha avuto una funzione essenziale nella città di Roma per preservare alcuni ambiti architettonici non vincolati che quindi rischiano di subire diciamo delle modifiche o addirittura delle demolizioni in questo caso naturalmente da sovente senza speciale a il ruolo di ritardo ma
Mi piace ricordare che contrariamente a quello che normalmente
è l'opinione comune cioè che la carta della qualità
Costituisce uno strumento diciamo di rallentamento
O addirittura di opposizione rispetto allo sviluppo alla città abbiamo ogni anno facciamo un resoconto dei pareri ormai sono circa quindici mila l'anno
E i pareri negativi non superano il dieci per cento questo per dare un idea sul fatto che è uno strumento realmente di tutela
Uso questa parola forse impropria di salvaguardia della qualità architettonica della città
Attraverso appunto la carta della qualità
Ma probabilmente il motivo
Per cui mi piace come dire partecipare a questo convegno per il fatto che la Sovrintendenza capitolina ormai venticinque anni fa mille novecentonovantotto acquisire
I disegni i bozzetti e-mail per meglio dire partita china all'acquerello di Del Debbio dei Mosa di Severino chiede scusa iscriviti dei mosaici installati
A nel trentasette è un è un patrimonio importante un patrimonio che fu collocato fu messo subito a disposizione con una mostra qui Rondanini avanti il catalogo pubblicato allora e sono tuttora conservati attualmente del mito che Como Museo di Roma che fu fondato non in quegli stessi anni del mille novecentotrenta
Nell'edificio dell'ex Pantanella nasceva appunto il Museo di Roma che aveva la funzione di preservare la memoria delle trasformazioni della città oggi e considerato più il Museo della Città dei Papi ma allora la sua funzione era quella di raccogliere testimonianze la memoria anche di alcune demolizioni che erano venuti a fare lo sviluppo della città
E mettono a disposizione dei cittadini dopo naturalmente mille novecentotrenta ancora sulla facciata del palazzo ex Pantanella si si legge musei di Roma ma poi il museo nel mille novecento cinquantadue fu propria vestito presso Palazzo Braschi ed ha avuto
La storia successiva che conosciamo
E
Mi piace anche ricordare che diciamo concetto di Foro io non mi avventuro ovviamente nella storia anche il modo di tutto quello che probabilmente personalità più autorevoli di me potranno meglio illustrare oltre quello che ci ha già detto marcatore Sapporo
Ma dispiace ricordare concetto di Foro che già nell'antichità diciamo contemplava il tema dello sport perché i ginnasi nell'antica Grecia così come le palestre
Nell'antica Roma erano sempre legati diciamo geograficamente al nucleo fondante della comunità entità quindi all'area del Foro o prima alla rete lavora quindi direi che
Questo complesso destinato dedicato allo sport da sempre una delle componenti fondamentali di quel trinomio che amiamo definire civile Cives Civitas civili tasto cioè il fondamento stesso del senso della comunità
Mi piace anche ricordare un altro monumento che a cui la Sovrintendenza e molto legato
Opera di Enrico del Debbio poco conosciuto perché la palestra costruita sul cerchio negli stessi anni del mille novecento ventotto trenta in quell'area che era allora l'orto botanico dove
Cento anni prima circa papa Gregorio sedicesimo aveva fatto realizzare il Rocca aspetta coffee house servetta Casina Versaldi e dove vivevano i viali per le passeggiate botaniche
Fu realizzata una palestra nuova tuttora esistente che tra qualche tempo tardare diventerà sarà aperta al pubblico diventerà la sede dove sarà esposta alla forma Urbis
Mi pare che
Diciamo ci sia un ultimo pensiero insomma l'abbiamo sentito dal ministro San Giuliano
A me piace ricordare di Benedetto Croce un'altra sua affermazione lui diceva che insomma la memoria nella stanza degli attrezzi della comunità civica
E quindi voglio tornare indietro nella memoria per ricordare un dettaglio molto importante che ha che fare con le sessanta statue che circondano lo Stadio dei Marmi è stato di atleti
Diciamo proprio il primo anno in cui allora Province d Italia
Promosso con la realizzazione ciascuna di una sessanta state le Province allora novantaquattro
Si diedero da fare in molte città italiane
Diciamo di quelle di quell'anno mille novecentotrenta sì ricordano due pubblicazioni e molto importanti che utile richiamare inviso alla memoria una un volume di un grande archeologo che è stato anche direttore della Scuola archeologica di Atene che Alessandro della Seta
Che ha avuto vicende non fortunate per per motivi diversi ma proprio nel mille novecentotrenta pubblicava il volume il nudo nell'arte cioè per la prima volta lui esaminava
La scultura greca secondo un filo evolutivo che intimiditi gli artisti greci avevano affrontato nel tentativo di esprimere prima la capacità di resa naturalistica del corpo umano pensiamo la distanza che c'è tra il cumulo dei greci e poi liberi foto di Policleto e poi ancora e attraverso per l'indagine anatomica
E poi il rapporto che questo corpo umano una volta reso naturalisticamente ha con lo spazio circostante e quindi tutto il periodo successivo ellenistico in cui la scultura viene interpretata nella sua capacità di relazionarsi con lo sport con lo spazio circostante
Ricordo questo volume fu pubblicato nel mille novecentotrenta il primo volume legato all'arte antica perché in qualche modo a mio modo di vedere lei sessanta Stato e diete reti che nei loro diversi gesti atletici stabiliscono un rapporto con lo spazio circostante probabilmente ha avuto un'influenza del secondo volume di quella di quell'autorevolezza nella setta non fu mai pubblicato ma affrontava il tema nudo nell'arte medievale e rinascimentale sono in cui lui affermava che sostanzialmente
I greci gli artisti greci avevano raggiunto la massima capacità espressiva del corpo umano quindi
A parte il David di Michelangelo insomma non ci saranno dei traguardi ulteriore un secondo ex articolo importante che l'Italia utile ricordare nella stessa chiave cioè dell'ispirazione che aveva avuto questo nucleo di sculture un articolo di un altro archeologo pivot Manconi
Che
Nel mille novecentotrenta anche l'ultimo dicendo umana
Molto particolare morto giovanissimo pubblica un articolo sulla rivista Dedalo che si chiama l'antico elastico nell'arte di Selinunte lo ricordo perché formulò un'idea che la l'arte prodotta nelle colonie greche in Italia ad esse maturato in qualcosa di propriamente radicato nel territorio dove era stata prodotta è un concetto naturalmente che ha avuto poi tanti sviluppi ma e in quell'anno che nasce idea quindi siamo nel mille novecentotrenta che la rappresentazione di quei corpi umani così perfetti nel loro naturalismo secondo i modelli classici erano come Stati scoperti dall'antichità
E rappresentasse qualcosa impropriamente italico
Vi ringrazio grazie
Storico sul palco Claudio Strinati storico dell'arte dell'Accademia di San Luca
Sì
Ecco ricordo agli oratori io c'ho mantenere i vostri interventi sui cinque minuti e violenza su un pochino in ritardo quindi siamo posta ittico in tempi insomma se potete restare se cinque minuti grazie mille
Grazie grazie alle Carlo illustri colleghi accademici buonasera a tutti voglio collegarmi alla alle ultime alle punti le parole dell'amico
Sovrintendente Parisi Presicce in FI
Molto rispetto alla storia del Foro Italico è molto bello ricordare questa data mille centotrenta del l'inizio di un decennio che per la storia dell'arte della cultura della politica è stato certamente fatale
Il trenta nell'anno in cui Del Debbio
Presidente la crema di San Luca e quindi questo per me che adesso ne faccio parte non certo come presidente penso è una non ricordo come dire molto bello perché effettivamente è il momento del più alto fervore
Rivolto alla progettazione generale all'apoteosi
Artisti storica e artistica
E del del regista in quel momento
Servono i mentre gli archeologi che abbiamo sentito citare entrerò nella profondità del grande problema della classicità del FAS idranti classico questo viene vissuto dei progetti dei nostri grandi progettisti a un livello altissimo il grande deve particolare
Fervono i lavori per la Mostra della rivoluzione fascista che deve celebrare il decennale
Della marcia su Roma
Tra i tra i grandi lavori bene perché perché Verro predisposto del Foro Italico e c'è la l'impresa
Diciamo spettacolare sensazionale nello stesso tempo unificante unificante voglio dire l'afflato popolare che è il presupposto
Il presupposto assoluto su cui nasce il Foro Italico a differenza for Consoli a differenza di altri contesti analoghi
Che sono debbo dire Gloria degli uomini di cultura degli architetti soprattutto dell'era fascista cioè questo concetto della città nella città che porta a progettare e Cinecittà la città universitaria l'Eur che poi resta naturalmente incompiuto ma il Foro Italico è ben diverso in realtà non con questo tipo di di concetto oggetto altissimo che destinare all'interno della città
Delle città che svolgono funzioni peculiari la Città della cultura
Una un'invenzione per così dire prettamente italiana Gesuita in un certo senso il collegio poi voi sapete che il primo noi oggi usiamo la parola al college inglese ma il collegio come città degli studi è stato inventato da dai gesuiti il Collegio Romano è il primo esempio di questo oggi naturalmente non so lo percepiamo più e quindi questa l'idea della città dedica
E quindi la formazione dei nostri giovani il l'arte moderna per antonomasia cinema e quindi Cinecittà il nuovo quartiere che nasce per un'occasione celebrativa ma e proiettato nel futuro l'Eur
E il form lusso in realtà non nasce così non nasce cioè come foro lo diventerà dopo ma certamente il il nostro oso dire il nostro completo semplicemente partecipe culturale il nostro progetto di restauro ma qui la parola restauro ha un respiro immenso
Restituzione per così dire non di un singolo sito non di una singola architettura matti un luogo un luogo informo solidità del Foro Italico un luogo che nasce con uno scatto non delicate la città nella città ma dell'idea del paesaggio è stato ricordato il ministro fatto la collega l'amica soprintendente della porno lo ha ribadito
Certo peculiarità del Foro Italico
Prospettarsi come dimensione di paesaggio che comprende
E cioè che ritorna in qualche modo alle origini stesse di Roma perché Roma nasce diciamo nel punto in cui il Tevere giunge sotto il colle dell'Aventino è vero
E il il fiume Tevere
Da da da quelle parti del Foro Mussolini
Attraversa facendo avanza il e un punto che era estremamente degradato prima cominciasse dei lavori dove scende il Monte Mario
Quindi è una sorta di Mirabile vocazione di un Passatore moltissimo che diventa invece la proposta per il futuro quindi in effetti e tra i Grandi Progetti che le nostre amministrazioni stanno concedendo
Questo è assume un respiro magnifico ricordiamoci che l'articolo nove della Costituzione alla prima parola
Nel nel concetto di tutela parla di paesaggio e il i padri costituenti non erano certo dei romantici
è vero che intendevano parlare di una dimensione naturale conservare intatta integra dotarla vanno invece del paesaggio antropizzato e in effetti
In effetti è lì la quintessenza della tutela e della conservazione dal nostro stesso essere quindi se consideriamo che quest'anno tra tra le travi i tanti i tanti anniversari possiamo celebrare al meglio quello di una delle porte termico del tempio che vorremmo ricco nel mille novecentosettantatré quindi credo che il grande maestro dell'architettura italiana possano essere anche forse rallegrato dal sentirsi celebrare in questo modo così alto
Grazie
Aveva tutta odio la responsabile del Centro Archivi architettura del maxi
Sì cioè il punto contatore per le slide sul podio
Buonasera a tutti voglio innanzitutto ringraziare molto gli organizzatori di questo convegno per avermi indicata
Il titolo del convegno mette chiaramente in luce gli intenti comuni valorizzazione di sviluppo di una reale così rilevante per la città di Roma convegno nazionale sul futuro del Foro Italico
Lo sguardo quindi giustamente al futuro ma sappiamo che per fare questo è necessario avere una solida consapevolezza e conoscenza del passato
Quel passato che custodito a volte in maniera molto manifesta a volte in maniera più segreta all'interno dei nostri archivi
Oggi accendiamo un faro su uno dei progetti più rilevanti e di ampio respiro all'interno delle nostre collezioni il Foro Italico
Il progetto il Foro Italico costituisce senz'altro l'unità archivistiche ha più complessa all'interno dell'archivio di Enrico Del Debbio uno dei primissimi archivi confluiti nelle collezioni del Maxxi Architettura nel due mila due
Nell'archivio relativamente al Foro Italico sono custoditi cartelle rotoli contenente oltre due mila e lavorati grafici
Scatole contenenti oltre cinquecento materiali fotografici trentadue faldoni contenenti i documenti e corrispondenza
Che ben documentano le attività svolte le relazioni intrecciate insomma tutta la storia trascorsa per la trasformazione per la definizione dell'ampio complesso del Foro Italico
Dal mille novecentoventicinque al mille novecentosettanta
L'abbondanza la varietà la complessità di questi materiali che attraversano quasi cinquant'anni di storia costituirebbe perché mi si avvicina un problema di accesso e di consultazione
Senza un attento lavoro di ordinamento ovviamente a livello fisico ma anche a livello logico
La questione dell'ordinamento degli attivi è strettamente legata alla loro gestione e fruizione e valorizzazione
Le metodologie del Centro Archivi del maxi architettura operano partendo da questo principio
L'ordinamento dell'archivio deve rispettare il rispecchiare l'attività così come pensata voluta svolta dall'architetto nel corso della sua storia
L'unità civilistica del Foro Italico è stata quindi suddivisa in ventisei sotto unità archivistiche a loro volta articolate in ulteriori cento sotto unità
Ognuna di queste sottounità rappresenta i singoli progetti che insistono sull'area o specifiche tematiche affrontate per i loro sviluppo
Vorrei qui ringraziare di cuore l'architetto Gigliola Del Debbio e come lei
Come lei tutte quelle persone che hanno contribuito alla formazione della collezione degli archivi che del maxi non soltanto cedendo
Do al museo il patrimonio di cui erano proprietari ma soprattutto offrendo con generosità collaborazione e disponibilità
Nel fornire trasmettere tutti i dati e le informazioni utili affinché questo processo di ordinamento dell'archivio avvenisse nella maniera più fedele e corretta possibile
La cura con cui vedete compilato quest'elenco di materiali dell'archivio penso che ben confermi quanto detto
Nel caso del Foro Italico l'ordinamento dei materiali e la loro facilità di consultazione nella sala studio del centravanti niente qui vedete
è stata base imprescindibile anche per gli studi condotti da sempre in maniera scrupolosa fin dall'inizio dell'acquisizione dell'archivio del vecchio inizialmente dal Coni ora trasporta e salute che cura la gestione il restauro e la valorizzazione di questo complesso
Mi fa piacere in questa occasione portati a visitare virtualmente i depositi del maxi architettura normalmente non accessibili i mazzi dispone di tre depositi quello che vedete qui è il più grande si trova al piano interrato e quello nel quale svolgiamo le attività di ordinamento degli archivi
Le collezioni del Maxxi architettura contano ad oggi centocinque fondi di architetti ingegneri del ventesimo e ventunesimo secolo e questi che vedete sono i numeri delle consistenze raggiunte
Questa è una carrellata dei principali nomi di architetti in collezione
Le collezioni del maxi architettura sono disponibili on-line sul sito del maxi e l'aggiornamento della pubblicazione la digitalizzazione dei materiali d'archivio
Riveste all'interno delle nostre attività un'importanza primaria al fine di rendere le nostre collezioni aperti e accessibili ad un pubblico quanto più ampio possibile
Continuando a camminare per i depositi possiamo vedere insieme la ricchezza e la complessità dei materiali presenti
Disegni in cornice casse contenenti modesti rotoli di disegni che arrivano a volte in condizioni critiche e vengono da noi e risistemati
Cartelle in cassettiere
Questo è l'armadio dedicato i faldoni dell'archivio di Enrico del Debbio e accanto qualche dato sull'archivio nella sua interezza
Tornando al nostro sguardo sul Foro Italico scopriamo che come spesso accade ci sono intrecci all'interno dei nostri archivi
Il Foro Italico in questo caso lo ritroviamo presente anche nell'archivio di panettoni per i coloni con il Progetto della Fontana della Sfera del mille novecentotrentaquattro
O nell'archivio di Aldo Rossi che ha partecipato nel novantasei a un concorso una piazza per il Foro Italico o ancora nell'archivio di Umberto Riva che ha realizzato questa sistemazione della Farnesina
A questi si aggiunge un importante nucleo dell'archivio di Luigi Moretti entrato da poco nelle collezioni attualmente in corso di ordinamento
A questo punto faccio parlare i materiali dell'archivio offrendomi una carrellata dei disegni che abbiamo anche visto scorrere nella bellissimo video andato prima e e che però diciamo ci fanno un po'assaporare ecco il
Veramente i ma la ricchezza dei materiali presenti nell'archivio come per esempio queste bellissime fotografie d'epoca delle cave di marmo dove da dove sono stati presi marmi
E il trasporto del monolite Mussolini per ieri la risalito per disperdere e la la stampa mila rapporto della stampa
Penso alle foto parlino ampiamente da sole
Anche con la la tabella di di tutte le statue
E delle splendide piste questo ecco chiaramente questo tanto tanto d'altro ovviamente soltanto un assaggio per capire quello che si trova all'interno degli archivi
Fino ad arrivare a anche disegni o realizzazioni di dettagli proprio dei dettagli della di particolare del degli arredi che la mobilia per cui tutto curato dall'aste dalla dimensione
Ampia diciamo urbanistica fino al singolo dettaglio della e dei degli arresti e di di qualsiasi particolare con queste immagini spero di aver ridato idea di quanto un archivio possa essere fonte inesauribile di conoscenza
E prima di concludere vorrei sottolineare il fatto che tutte le attività che noi svolgiamo quotidianamente acquistano valore il senso e competenza soprattutto grazie alle attività di valorizzazione
La prima mostra sul manico del Tempio è stata voluta dal ministero per i Beni culturali subito dopo l'acquisizione dell'archivio e si è tenuta nel due mila sei presso la Galleria nazionale d'arte moderna di Roma
In quest'occasione è stato prodotto un modello dell'area in scala uno a cinquecento che è entrato poi a far parte delle nostre collezioni e che attualmente esposto nel palazzo di Sport e Salute nel corso della vita del maxi dal due mila otto dal due mila dieci a oggi come vedete a queste immagini i materiali dell'archivio del tempio hanno arricchito numerose volte le nostre delle collezioni di architettura
Vi aspettiamo sembrò essere attivi
Grazie
Aspettiamo la forti
Presidente del comitato scientifico della società di consulenza e assistenza impiantistica sportiva
Ricordo agli oratori insomma la la tagliola dei cinque minuti perché abbiamo anche un'altra parte Dini incontro buonasera
Buonasera a tutti quanti voi proviamo in pochi minuti a trovare delle pillole di riflessione degli elementi di urbanistica di architettura
In questa storia che parte dalla forma Orsolini
Diventa Foro Italico ci accompagna le Olimpiadi del sessanta inizia a vedere una visione ancora più ampia degli spazi per lo sport a Roma nord in un enorme polo che comprenderà anche l'Acquacetosa il villaggio olimpico impianti del quartiere Fleming
Vorrei partire io come architetto mi aiuto con fotografie planimetrie con ripartire da la prima visione di Del Debbio urbanista
Perché va raccontato nella storia della redazione del Foro Mussolini si sa questa bravura particolare identico ad esempio di realizzare una planimetria in cui possiamo dire buona la prima perché devono venire depositate su quest'area terreni di riporto poiché il terreno originario era circa cinque metri e mezzo più basso di quello che noi conosciamo
In questo modo la la cultura paesaggistica unica intende io la riscontriamo anche nel disposizione degli impianti che rispettano il verde esistente che portano gradatamente verso le pendici di Monte Mario sotto allo stadio di cipressi
Creando contemporaneamente il la prima area verde protetta di Roma quella del parco di Monte Mario che grazie ad esempio noi ancora oggi godiamo come aria verde
E una visione anche classica unica nella sua modernità che prevede sul lato Nord più a destra della nostra indagine un portale di accesso verso Ponte Milvio ma quello su cui l'invito notare sull'estremità sud di questa prima distribuzione una anfiteatro aperto a sud verso la città resistette quindi verso la basilica di San Pietro
Del Debbio che anche una maestro di modernità e del razionalismo come nella meravigliosa scala elicoidale realizzata per l'accademia dobbiamo ricordare che all'epoca il cemento armato aveva sì e no venti anni di vita pertanto Delvecchio come l'ingegnere Costantino Costantini e gli altri
E hanno lavorato sull'area sono dei grandi innovatori perché non c'è una conoscenza storica delle reali capacità di questo materiale non che in Italia non c'è una grande ricchezza né di ferro negli altri materia per cui bisogna studiare con la massima attenzione i quantitativi ferro di cui possiamo code per realizzare questo
Passiamo voi al momento del grande scontro fra questi due
Architetti colleghi ma al tempo stesso rivali in quella che io ritengo essere una delle opere emblematiche del passaggio di consegne da Del Debbio Luigi Moretti ovvero sia la modifica la trasformazione delle foreste di esuberi
Personalmente ritengo che le foreste di esuberi di del tempio siano una delle più belle opere che Del Debbio abbia mai realizzato
In un edificio molto aperto molto limpido e irrazionale nella distribuzione riferimenti pompeiani nei colori rosso nell'uso dei del marmo di Carrara immagine assolutamente insopportabile
Per Luigi Moretti che Lidia Rocco sull'alla Casa delle armi e che dopo un anno dall'apertura farà a innalzare di un piano d'edificio lo farà completamente rivestire la foto sotto e quello nella forma con cui noi lo conosciamo oggi
Perché non è accettabile per la filosofia architettonica di Moretti dover vedere un edificio simile
Moretti che è subentrato a Del Debbio e che trova qui una grande collaborazione con legge ecco sentiamo Santini ci porta a poter godere i nomi dei capolavori assoluti del razionalismo italiano metterà fuori tattico come la palestra del Duce
Dove Moretti riceve dall'Igecos Cosentini un'enorme parallelepipedo
E lui lo affronta realizzando semplicemente due secchi
Uno parallelo all'ingresso e uno perpendicolare rivestiti di marmo e con questi lui crea un asse visivo dall'ingresso con dei mosaici di Severini sotto
E un elemento estremamente razionale i utilizzabile per lo sport da parte Mussolini con l'elemento eccezionale nella staticità quello del movimento portato dalla scala elicoidale che permette a Mussolini di salire per un anno piatte interna alla piscina pensile
Piscina pensile della quale tutt'oggi dobbiamo dire
Alla eccezionalità dopo quasi novant'anni dalla sua realizzazione di essere tuttora in uso viene adoperata dal Coni per i corsi di avviamento al nuoto dei bambini
Qui il l'eccezionalità nell'opera quindi più che di Moretti di Costantino Costantini che è riuscito a portare
Una vasca sospesa novanta anni fa non ha non ha tutt'oggi una crepa anche con i terremoti che man mano si sono susseguiti sono mostrare a una capolavoro di ingegneria
Moretti che dimostra tutta la sua poetica ma lei dire le diversità le differenze che ha da Del Debbio proprio nella Casa delle Armi se ricordiamo l'anfiteatro che era aperto verso Roma sud verso la città di Roma
La visione di Moretti ecco drammaticamente contrapposta
Sul lato sud abbiamo una parete completamente chiusa il mondo di cui parlava prima il dottor Cozzoli adesso appena riaperto della biblioteca
Dei due piani che vediamo che va versata alla Casa delle Armi
Il mondo e rivolto verso l'interno per mantenere la concentrazione lo studio la capacità mentale degli agenti questi guardano verso nord vedo non impianti sportivi non vengono distratti dagli ambienti esterni
La grande incompiuta secondo me del Foro Italico dello stadio olimpico
Perché viene affrontato prima da Del Debbio poi da Moretti confisca impone lo ma nessuno riesce a dargli la forma
Corretta e un impianto di dimensioni passivamente grandi pensate che la prima pista d'atletica leggera disegnata del biondo vivezza di seicento metri
Non i quattrocento attuali
La visione onirica
Di Moretti la vediamo quando oramai in Italia già in guerra
Nella media di sinistra potete vedere di un giardino un po'più chiaro l'area del Foro Italico del Foro Mussolini dell'epoca
Pensate che la visione completa che Moretti va a presentare a Mussolini nel quarantuno è quella di un foro
Dieci volte più grande che comprende le aree del villaggio olimpico l'equazione fra Miglio dell'Acquacetosa e quant'altro una cita di dimensioni gigantesche quando oramai i cantieri a non tutti fermi eravamo già in guerra
E quindi si alla seconda parte della nostra storia perché abbandoniamo informò Mussolini passiamo la storia del Foro Italico
Quando viene nominato l'avvocato Giulio Onesti commissario liquidatore dalla Repubblica Italiana conserve qui datore del Coni
E come come saldatore diventa immediatamente il più grande Presidente che il Comitato olimpico abbia mai avuto
Perché riesce a compiere degli atti inimmaginabili il primo è quello di portare l'Italia a partecipare alle olimpiadi di Londra del mio centoquarantotto tenete presente che gli inglesi non ci volevano eravamo stati nemico fino a pochi anni prima
Intervengono gli Stati Uniti dicendo va bene il Giappone non partecipa va bene la Germania non partecipa ma vogliamo che in Italia ci sia questa è la situazione diventa il prima la prima ribalta per il nuovo governo italiano per farsi conoscere all'estero Giulio Onesti di uscita da questo momento a portare in Italia prima la primo convegno internazionale del CIO poi le Olimpiadi invernali di Cortina poi la otterrà le olimpiadi del mille centosessanta
E passiamo agli impianti del sessanta dove entra a lavorare deve accelerare sedici entra lavorare l'architetto Vitellozzo i con una delicatezza di immagini
E con incredibile per l'inserimento di quello che lo stadio tra i più belli che abbiamo mai avuto credo su questo pianeta
Queste sono le immagini dell'innovazione del mille centosessanta
Dire Lozzi richiamerà del tempio insieme collaboreranno per realizzare impianti del moto con lavori di diverse opere che sono qui esposte al massimo parliamo dei Bush sottili dimoranti i nervi nervi che di l'altro lato dette realizzerà opere come il palazzetto dello sport o storico entrando a l'architetto Marcello Piacentini
Il nuovo stadio Flaminio
Nonché ritornerà a lavorare per la realizzazione del villaggio olimpico con il viadotto Villaggio Olimpico in cui vi entreranno a lavorare l'architetto Luigi Moretti insieme a Monaco Luccichenti ai quali è stato dedicato qui al massimo un convegno proprio un paio di settimane fa su questo tema
Basta vi ringrazio spero che in futuro uscite nostra occasioni filigrana costole
Grazie allora
Terzo romanocentrica
L'Università degli Studi Foro Italico
Buongiorno a tutti grazie presidente Moriconi grazie presidente del maxi e tutti gli organizzatori per redatto questo possibilità io sono veramente contento anche affettivamente perché come credo tutti noi
Vi è anche un legame affettivo nei riguardi di questo complesso monumentale
Io
Non ho portato diapositive che sarò brevissimo e desidero soltanto lasciare qualche spunto qualche provocazione
Vengo dell'Università del Foro Italico dove sono stato presi che per un periodo io partecipato proprio al passaggio dell'istituto da essere Istituto universitario di Scienze motorie
Quando all'unanimità decidemmo di dare il nome proprio di Università degli studi Roma fuori campo divenendo il quarto polo statale di Roma
Però a una tradizione che risale appunto all'Accademia di locazioni fisica come si e già detto in precedenza e gran parte delle immagini che abbiamo visto erano immagini proprio dell'Accademia di educazione fisica
Dal punto di vista dell'architettura e della struttura splendida
Noi vediamo l'esterno e il contesto con il paesaggio ma è una struttura che è abitata che ha vissuto ogni giorno ed è vissuta ogni giorno degli studenti dei nostri studenti dell'università
Da quando era accademie di educazione fisica
Il Complesso nasce anche con una vocazione che proprio quella della formazione d'alto livello dove in questa formazione c'è anche lo sport ma vi sono
Diversi aspetti diversi voi sapete che le scienze motorie nascono
Nelle nell'Ottocento l'abito trecentosettantasette con un decreto di De Santis il Regno d'Italia allora aveva la Capitale a Torino e nasce a Torino da Scuola Normale di ginnastica
E a me piace ricordare la signorina pedane in qualcuno conosce la signorina pedali nessuno conosce la signorina stilano infatti non esiste la signorina Pirani è un personaggio di un
Racconto o un romanzo breve di Edmondo De Amicis e di un'insegnante di educazione fisica
Che riporta gli elementi fondamentali per la crescita dell'individuo che comprendono anche l'attività motoria l'attività fisica in questi elementi perché sono tre fondamentali l'anatomia
La fisiologia l'igiene
Che insegno io l'igiene qui ci sono particolarmente legato
Ho ritrovato questi contenuti
Nel tempo via via quando è diventata Accademia educazione fisica e quindi nei testi chiusa fra gli studenti e poi dopo Lisetta negli anni Cinquanta lo ius summa dopo il mille novecentonovantanove quando vengono chiusi dice
E a partire da porta al due mila e sette
Prenderà il nome di Università degli studi Roma Foro Italico come attualmente che
Ma la signorina dei danni parlava già all'epoca di movimento sotto e salute e strettamente legato alla salute
E vi è un altro elemento che legato alla salute e al movimento e che tipico anche delle statue che abbiamo visto che circondano lo Stadio dei Marmi eccetera i mosaici anche all'interno dello stadio del nuoto ed è la bellezza
Il modello di bellezza che cambia ma che è sempre legato al alle conoscenze scientifiche iniziando sulla salute
E qui io vi invito a guardare anche la statua che all'entrata del Palazzo H quella statua bellissima di un atleta che oggi non sarebbe pensabile per quelle forme eccessivamente rotondeggianti ma che invece in un altro contesto in un'altra epoca in un segno non solo di bellezza
Ma anche di salute
Noi formiamo oggi delle persone che hanno una loro qualifica in questo contesto hanno ricevuto da un decreto del due mila ventuno
Anche proprio una caratterizzazione un termine il termine che ormai è diventato quello di Sinesio Longo
E che hanno proprio il compito di utilizzare il movimento ai fini della
All'interno di questa struttura quindi il palazzo centrale diciamo dando le spalle al Tevere
Guardando l'obelisco e lo stadio il palazzo che sta sulla sinistra ma anche sulla destra ci sono aule
E studi dei docenti dei delle varie discipline universitarie non soltanto mediche non sotto sportive anche Filosofia Pedagogia c'è anche ingegneria ma più applicata al movimento quindi di ingegneria fondamentalmente
E in questo in questo contesto si fa ricerca allora una provocazione che io vorrei lasciare e riprendere
Il ruolo di questo complesso monumentale quotidiano sì per i grandi eventi sì per la sua bellezza
Non ho mai visto italiani
Fare le foto al Complesso modesto tantissimo giapponesi tantissimi americani venire chiederci dove la piscina pensile dove lo Stadio dei Marmi eccetera per scattare foto e venivano apposta in questa zona
Delle io che se non ricordo scusi ho finito Africa perfetto ho finito e con questa provocazione e la provocazione
E di dati vita quotidiana e la vita quotidiana intaccata la formazione dato livello così nasce in realtà in origine il il Complesso anche con questo scopo ma poi è una formazione che è strettamente legata alla trincea
E la mia provocazione in tutti questi spazi indipendentemente dall'università ma facendo sinergia con le piante componenti e competenze che vi sono
Approfittare anche per dare infinita a attività che siano di sviluppo si è parlato oggi di innovazione ma in una parola di ricerca grazie per l'attenzione grazie
Preferenza ulteriori sparito Robert Capa
Allora intanto mi presento
Sì insomma
Storica dell'ingegneria strutturale né a me né mi occupo di visto che nelle strutture del San cemento armato
E quindi che ci faccio qui
E ci faccia perché gli affari il foro è un palcoscenico anche per la scuola italiana Ingegneria
Nel luogo dove incontrare alcuni dei protagonisti di quella scuola e dello sviluppo che c'è stata in Italia nel rapporto tra ingegneria e l'architettura
Quindi voglio far vedere che stava sempre molto rapidamente e senza nessuna pretesa di esaustività e lo faccio con tre opere quante opere che sono cioè qui autori insomma la l'archivio di Kyoto ed è conservato qui al maxi quindi lo faccio con Perrin in onore alla bellissimo centro archivi di architettura che che mi ospita sempre
E in più e cominciamo dall'Accademia educazione fisica e e quindi per me diciamo cinquecentine etico sono colonne mettiti in pani
Un linguaggio ciò che si che si diverte sull'intonaco rosso e però in realtà il cemento armato l'abbiamo visto nelle immagini del video
è protagonista
E ed è un cemento armato che viene progettato da Aristide Giannelli che ha il professore di scienza delle costruzioni della Sapienza in quegli anni
E chi mette a frutto e diciamo un modo di diciamo di realizzare la struttura attraverso una piastra lire Thelma sopra abbastanza complicata abbastanza sofisticata
E perché ci aspetteremmo diciamo un pochino più visibile si chiede completamente nascosta ecco l'ideologo del sono della struttura in questi anni è che sia tutto celato all'interno di una tu controsoffitto poi di fatto e che non è lascia però trasparire un po'ragioneria ma insomma la struttura in cemento armato quello che ha consentito di realizzare questa struttura in realtà in ascolto e ed è diciamo molto diverso da quello che poi succede invece qualche anno dopo nella Casa della Scherma anche qui Cercelletta Abate porticina un pochino di più perché questo muro questo grande muro in realtà qualcosa cioè stanno ce lo dice perché non appoggia su un basamento pesante non appoggia su beni dei vuoti e quindi insomma che ci sia cemento armato e molto più chiaro e e nasconde questo muro tutto di vestito di marmo sottile che è quella caratteristica principale dell'architettura come si modernizza
In questi anni in italiano consentì agli incensurati Angela che diventa una specie di intonaco e che sostituisce proprio impone comunque invece movimento moderno si stava rinnovando nella nel resto d'Europa che cos'è che nasconde nasconde una volta
Una volta
Diciamo tutto sommato tradizionale longitudinale però quella volta è tagliata lungo quell'asse longitudinale da una fessura questo non si può proprio fare
Con la muratura è vero che una volta che sembrerebbe una volta mutare nascosta dietro un muro pesante ma che in realtà qui davvero per forza ci dev'essere il cemento armato
E come fatto questo cemento armato
Beh questa volta tagliata lascia entreranno c'è un modo un po'barocco alla luce entrata la posizione impossibile professor Bernini
E l'impresa
Copertura si ottiene attraverso due mensole
Due mensole che partono dai bordi e quindi noi vediamo solo all'estradosso perché all'interno non si percepiscono che sono progettate da Giorgio Baroni ma per Giorgio Vanoni non l'avete mai sentito nominare per Giorgio Baroni è stato poi questa fu una delle sue prime cose
è stato poi inventore e delle copertura d'ombrello in spessore sottile
Secondo modello dell'altare egli aspetta volevi Perboni capiscono cosa complessa ma in realtà è quello che ha fatto poi la fortuna di altri ingegneri nel mondo mandarono il riconosciuto come l'inventore di questo tipo di di copertura
Octavia veniamo al al due mila e nel dopoguerra naturalmente
Ingegneria diventa dominante noi diventiamo d'ingegneria più famosa del mondo negli anni sessanta metri Morandi
E le zone si sono i protagonisti assoluti e anche l'architettura è cambiata la scrittura si è molto più legata proprio agli ingegneri e l'altro tanto l'ingegnere un eroinomane costruito dodici mila punti dovrà finita seconda guerra mondiale
Ha ricostruito l'ha costretto l'Autostrada del Sole hanno costruito insieme non collettiva costruiscono persone del suo in otto anni ottocento cambiato strada
è quello stesso manipolo di ingegneria presente l'abbiamo visto anche nell'aria intorno al Affori Tarquini appunto con i grandi cupole di inerti con i conti di Morandi ma presente anche in un'opera di Sergio Musumeci e status Necci e costruisce la progetta e realizza una la copertura del ristorante dello stadio del nuoto ecco qui e c'è tutta un'altra versione degli ingegneri sia perché questa copertura di una copertura pieghe Tata sembra quasi origami ma diventa resistente proprio perché cambiarla dietista
Della della chi cattura quindi una resistenza per forma che fingendo che attraversa appunto questa questa superficie e continua e richiede che diventa forte ecco Amos messicani Max ha dedicato da poco una mostra e i rapaci racconta di un'evoluzione del del ciclo del cemento armato quindi siamo passati da un cemento armato nascosto una struttura nascosta che non si deve vedere deve essere assolutamente celata dietro un invece un pacco di
Di
Ultimo di carattere insomma di quel di un'economia che più tradizionale e quindi c'è una struttura che si intuisce nel modo barocco censimento capire ma consente di rinnovare completamente il linguaggio finali dove invece c'è mattoni a vista
E addirittura proprio brutta lista si deve poter percepire tutta questa diciamo questo questo modo diverso di riuscire a percepire l'ingegneria insomma la struttura diventata architettura mentre all'inizio era completamente nascosta e quindi questa storia riusciamo a leggere in questo Piccolo spazio questa storia della della scuola italiana in questo piccolo spazio Kelley Foro italico e cita ancora più una ragione per per conservare uno per preservarlo e per valorizzarle per conoscere ovviamente grazie
Grazie mille allora
Senza fare corretta
Allora buonasera
Ringrazio gli organizzatori di questa giornata chiarimento di porre l'attenzione di un pubblico ampio il destino Bari-Taranto ma anche in generale il destino e patrimonio architettonico urbano del Novecento patrimonio spesso fragile per tante ragioni
Che in alcuni casi perlomeno non è ancora adeguatamente attenzionato dal punto di vista conservativa che spesso e ancora in attesa di Vienna riconoscimento valoriale condiviso
Per alcuni anni la scuola di restauro architettonico di Roma Tre di cui facciamo parte si occupa dello studio e della valorizzazione dell'architettura moderna e contemporanea
Con particolare attenzione proprio ai paesaggi urbani e manufatti costruiti tra le due guerre a Roma
Il nostro dipartimento ha una lunga tradizione anche di studi sulle attività del ventenne in ambito archeologico Parma anche la mente
Molto diverso ma comunque strettamente legata indubbiamente centrale per la ricostruzione e la comprensione contestuale
Delle trasformazioni della capitale tra le due guerre
Su questi temi
Lavoriamo sia in ambito didattico collaboratori
Curricolari e i conti si di laurea ma anche con il PC io i percorsi per le competenze trasversali di orientamento
Quelli destinati agli studenti le scuole superiori la l'alternanza scuola lavoro e ovviamente lavoriamo su questi temi anche nella ricerca con l'impegno anche nella formazione di terzo livello e quindi nei dottorati e master tra pochi giorni nostra master internazionale biennale tutto il patrimonio ospiterà proprio Margherita Guccione gabbie all'Arena che si faranno una lezione sulla Casa della Scherma
Anche i colleghi di altre discipline anche altri miei colleghi attrici fine lavorano sull'autorizzazione all'architettura
Del Novecento del Ventennio con incarichi in questo caso professionali e con particolare attenzione proprio al Foro Italico
Vorrei ricordare il lavoro di Marco Frascara allorché giacenti denominata mica e che alla guerra elaborato in collaborazione con sporte salute
Le linee guida per l'illuminazione del fare italiche il progetto preliminare per l'immigrazione della Casa della Scherma e Marco Borra Scano che invece è un docente di progettazione architettonica
Che che ha recentemente elaborato collaborato alla stesura del piano dell'intervento di Fazio e d'altra parte il fuori tali quel particolare del parco olimpico e il quale tra l'altro sta seguendo una tesi
Sulla valutazione della della Farnesina che alla coreana tra l'altro niente zampillo ribatterà che qui con noi e con la lì
La saluto
Come scuola di restauro architettonico vorrei segnalare dei nostri studi in generale sono aumentati ha un approccio conoscitivo contestuale come si dice oggi olistico
Grazie al quale complesse come quali quali Comanche per esempio come Lerner
Sono valutati non soltanto come sommatoria di edifici iconici ed autore ma anche come porzioni significative di paesaggi urbani storici Complessi nasco li definisce ispanico Urban building e Galinski
Che devono essere considerati risultato della stratificazione di attributi e valori culturali alcuni dei quali ancora in fase di sedimentazione
Una nuova postura che ci costringe
A prendere in considerazione caratteri topografici
Già morfologici idrogeologici l'ambiente costruito alle infrastrutture giardini spazi aperti le percezioni visuali ma anche le pratiche culturali e sociali e i processi economici
Sul piano della conservazione questo significa preservare non solo i caratteri edilizia storico-artistici
Ma anche la qualità dell'ambiente umano e l'uso produttivo e sostenibile degli spazi urbani significa in altre parole per interagire gli obiettivi mi della tutela e della valorizzazione con quelli di sviluppo sociale ed economico
Negli ultimi anni ci siamo occupati in maniera più specifica dello studio del abbiamo rapporti istituzionali con EUR S.p.A. abbiamo rapporti con l'Archivio centrale dello Stato i Roma dove è conservato l'archivio e quarantadue euro con con il quale collaboriamo in modo strutturato anche con finanziamenti della direzione generale
Privi
Abbiamo rinviato alcuni documenti e per la prima volta saranno resi disponibili alla consultazione degli utenti recentemente siamo avranno i nostri orizzonti di ricerca anche al Foro Italico e auspichiamo come Dipartimento eccome
Scuola di restauro l'attivazione di collaborazioni con sporte Salute con il maxi
I progetti di ricerca in morsa alla possono infatti auspicabilmente diventare un possibile modello di collaborazione sinergica tre diversi soggetti coinvolti nei processi di cura e valorizzazione del patrimonio
L'università ellissoidi ricerca attraverso collaborazioni con gli enti proprietari e gestori del bene quegli archivi pertinenti e ovviamente con istituzioni preposte alla tutela possono dare un contributo fondamentale
Nello studio di queste architetture di questi paesaggi del Novecento un contributo evidentemente centrale per istruire progetti di restauro e valorizzazione ma anche programmi di manutenzione ordinaria e straordinaria grazie
Una immutabile che altri solo di Italia grazie
Un un contributo centrale per orientare le azioni di tutela e gli altri tentativi che manufatti vincolati variamente tutelati ma non solo e qui concludo l'università può dare un contributo fondamentale anche nei processi di divulgazione disseminazione della conoscenza
Scientifica al di là degli addetti ai lavori attraverso un'interazione diretta con la società civile
E il tessuto imprenditoriale mi riferisco alla cosiddetta terza missione dell'università per incentivare il riconoscimento condiviso del valore culturale del patrimonio costruito nel Novecento
Cui accennavo all'inizio nazione che evidentemente anche la premessa essenziale per la promozione e lo sviluppo sostenibile del bene culturale e per qualsiasi processo di valorizzazione partecipata
E degradata come tra l'altro l'accomandante la convenzione di fare del Consiglio
Grazie
Allora adesso io chiamo Renata sanzione di Civita ma allo stesso tempo che farle fare all'ultimo intervento di questa parte
Incontro e chiamo i relatori dell'ultima parte del nostro incontro Margherita Guccione Andrea Tobia Zevi Fabio Rampelli Roberto Morassut Federico Mollicone Novella Calligaris
Poi Sandro Bari e Cornelia cucina prego prendete posto sul fatto grazie
E ora intervento di
Renata Sansone
Buonasera a tutti
Questo sarà un intervento molto Breve perché nelle riflessioni che ha fatto Chiquita
Sull'importanza del Foro Italico è che il Foro Italico come molte zone del nostro territorio
Che
Costellato di musei a cielo aperto
Come del resto la città di Roma il nostro centro storico è UNESCO perché è un unico patrimonio c'è l'arresto anche il Foro
L'italico è un museo a cielo aperto la riflessione quindi che abbiamo fatto è quella che
Questo luogo deve avere
Come altri luoghi in varie zone d'Italia e dell'estero hanno avuto la possibilità di raccontare le sue storie e non a caso usiamo il plurale
Le deve raccontare a tutti
E lo può fare grazie alle ormai sperimentate
Innovazioni che nel nostro settore dei beni culturali vengono ormai costantemente utilizzate
E lo può fare senza che da un punto di vista di tutela nessuna sovrastruttura possano turbare l'equilibrio estetico di questo luogo perfetto e assoluto
Quelli gli esempi di cui vi parlo sono pochissimi per questioni di brevità e perché forse questo come tutto questo convegno non dobbiamo essere esaustivi ma porre l'attenzione è essere esaustivi di cui verso il futuro
Non a caso questo intervento introduce il pane successivo che è un panel che guarda avanti costruisce
Il tipo di esempi di cui parla parliamo non sono sono degli esempi che trasmettono conoscenza
Ma quindi non siamo nel campo dell'intrattenimento ma siamo nel campo dei Musei veri e propri
Primi esempi son quelli del mille novecentonovantuno in cui un artista solo con la voce narrante un altro esempio fatto da Civita stesa a Enna dove lo storico belliche di famosi Autori
Portato sul web ha potuto accompagnare i visitatori a scoprire i luoghi quindi anche qui con un'attenzione non e mai
Alla tecnologia ma ciò che si vuole raccontare e alla coerenza tra ciò che si vuole raccontare e come si racconta
Perché è un esempio notissimo da una parte Gerusalemme nella cittadella con delle proiezioni è una narrazione che racconta quattro mila anni di storia e un esempio un meraviglioso che a Roma dal due mila quindici che ancora è un modo di Piero Angela e Paco Lanciano dirà di raccontare attraverso proiezioni e attraverso un audio in più lingue
La storia di quella bellezza trasformando il senso kantiano estetico
E l'effetto Stendardo in una vera conoscenza
Ma ancora abbiamo tutto e quelli che sono i filoni delle altre
Quindi come dire contenuti che noi riteniamo i nostri cellulari ormai addirittura perché non appesantiscono i nostri cellulari insomma tutto questo per dirvi che gli strumenti e questi sono solo una parte lanciati così in velocità ci sono tutti
L'unica cosa che dobbiamo decidere è che il Foro Italico merita di essere trattato come tutti i beni culturali e quindi merita di avere un suo museo virtuale o no passo la parola pardon successivo grazie
Grazie sono Marco Pannella insieme a Pier Luigi Manieri che alla ricerca di un microfono li accompagneremo in questa sessione conclusiva ma del convegno di oggi e vorrei dare subito la parola questa Guccione responsabile della grande maxi un museo e però arriva giusto materia che si plasma
Sì assolutamente sì due parole sul Progetto grande Maxima tranquilli sono due Progetto che sta dando forma quello che sarà Max il futuro conati di interventi all'interno del perimetro del maxi stanno sviluppando una visione e proprio divisione mi sembra e ne sono molto abbiamo parlato nell'insieme oggi pomeriggio una visione capace di tenere insieme la memoria del passato e in questo via Achilli giocano Vuolo fondamentale lo sappiamo bene noi del Max come avete visto dall'intervento di carattere all'audizione del presente era presente che significa presente che significa consapevolezza del dei valori del del passato e consapevolezza che questi vanno tra gretta tre deputati nel nel futuro con una con intelligenza creatività e passione e quello che mi sembra è emerso da questo convegno alla capacità di tenere insieme tantissimi aspetti
E di guardare appunto al futuro partendo poi da da questa suggestione del titolo sguardi assunto ma anche dal Foro Italico
Ed ecco dal Foro Italico lo sguardo si allarga e si allarga questo straordinario pezzo di città
Che è una città del moderno del contemporaneo una città piena di valori che si vanno ad aggiungere Harlan Roma eterna città antica lei arricchiscono e si offrono alla alla tavolozza degli artisti dei creativi contemporanei per pensare nuovi mondi di interpretarli e anche di Zanardi e qui appunto entra in oscena il ruolo delle nostre istituzioni del maxi in particolare che guarda a quello che sul cesso appunto nel Novecento ma anche a quello che sta succedendo oggi in questa porzione di città
Guarda artisti straordinari capolavori abbiamo visto molte immagini di Di Nardi del del villaggio olimpico delle delle qualità urbane in quest'area ma guardiamo anche a quello che sta per succedere al grande maxi in concorso di idee che porterà a un nuovo edificio con nuove funzioni a un parco urbano a disposizione non solo nella piazza del museo ma anche dell'intero quartiere guardiamo a quello che sta succedendo qui di fronte con le museo
Della scienza con la profonda rigenerazione urbana che che sostituirà il tessuto delle delle caserme e quindi ecco mi sembra che tutte queste punti potenzialità fanno parte di di questa visione di cui con molta rilievo capiamo appunto di quindi con molto rilievo abbiamo parlato oggi e che il maxi conventio ad architettura si appresta a raccogliere nel suo centro archivi anche le testimonianze di questo prossimo futuro grazie
Grazie lo sforzo impianti sportivi e le realtà sportive migliorano i territori figlio il rapporto tra persone luoghi tra persone stesse
Alleato che azzeri assessore al patrimonio alle politiche abitative alcuni Roma come si qualifica come un territorio attraverso questi milionari che come un luogo storico storicizzato con la può essere appunto il rimpianto e complesso del Foro Italico si proietta future in questa dimensione come fruizione
Ho
Grazie buona sera tutte tutti e in particolare ringrazio il presidente della commissione cultura Mollicone per questo invito il maxi Civita tutti quelli che hanno contribuito organizzarlo
Evidentemente il Foro Italico rappresenta una porzione rilevantissima decisiva del patrimonio pubblico di questa città sebbene non sia tecnicamente patrimonio comunale ma pubblico nel senso dello Stato e quindi secondo me per mettere a fuoco dal punto di vista di un amministratore locale lassità che oggi in qualche modo in questo convegno che lanciamo e raccogliamo come comunità cittadine come anche sei classe dirigente intellettuale di questa città
E quella secondo me di interpretare il bilancio di questo quadrante alla luce di tre piani in qualche modo complementari il primo è quello propriamente urbanistico
E nel piano regolatore firmato dal mio vicino di posto Roberto Morassut dove ci sono tanti aspetti alcuni più noti alcuni meno noti dunque un ambito forse meno noto di questo piano Roberto e quello dei cosiddetti gli assi di programmazione strategica
Sono cinque riguardano appunto grave frattura della città e quindi il suo sviluppo pensato ormai una quindicina d'anni fa ma pur sempre attuali
Ecco dunque di questi assi uno quello proprio foro italico fuori euro il secondo è quello del Tevere hanno nel Foro Italico di fatto il punto di partenza e questo dato ci deve far riflettere
Perché nel momento in cui noi cerchiamo di interpretare e in qualche modo ricucire come si dice adesso l'acidità dei prossimi anni anche in vista dei grandi eventi del Giubileo l'export della Pimpa e così via
è chiaro che ha le idee chiare quali sono i punti da cui partono gli sviluppi della città è molto importante perché questo dà una cornice in cui muovere appunto anche le trasformazioni poi puntuali grazie a Sport e Salute grazie al Ministero grazie agli investimenti pubblici verranno fatte e quindi il Foro Italico come punto di partenza di due degli assi fondamentali della città
Dei prossimi anni dei prossimi decenni
Punto numero uno il piano urbanistico punto numero due il piano per così dire di quella che noi abbiamo chiamato nel programma l'idea del sindaco quartieri la città di quindici minuti cioè una città in cui degli patrimoni il patrimonio pubblico raccoglie in qualche modo anche influenza positivamente le vocazioni territoriali della città in qualche modo se ne parlava poco fa architetto Guccione
Il Foro Italico è al centro di un quadrante di un pezzo di città in cui effettivamente ci sono delle vocazioni molto chiare una supporto evidentemente ma poi fu quella museale c'è quell'appunto
Novecentesca cioè quella in qualche modo dell'incontro se vogliamo tra arte e memoria tra è passato e tra tradizione e futuro pensate appunto all'obitorio qual Max e tutto quello che c'è ora questa vocazione evidentemente a nel Foro Italico
Il il cuore di questa di questa idea e quindi da questo punto di vista secondo me occorre nei con l'idea che appunto abbiamo lui di servizi di prossimità la vicinanza cittadini no anche uno sviluppo mirato appunto che tenga conto di quali sono le peculiarità e in qualche modo di grandi coordinate di questo quadrante infine e il piano diciamo della sostenibilità
La forza e l'attualità il Progetto Fori italico che peraltro ha avuto una storia tutt'altro che uniforme anzi come è scritto in un bel volume pubblicato recentemente da Sport e Salute una storia anche contraddittoria di discussioni nel suo sviluppo architettonico tra una vena più come dire razionalista e sobria e una vera più monumentale retorica ecco tutto questo diciamo così oggi hanno il Foro Italico un esempio di coniugazione intelligente tra paesaggio e architettura
Questo dato è cruciale per la città del futuro è una delle sfide della città del futuro perché noi dobbiamo fare in modo di integrare per l'appunto lo sviluppo anche edilizio della città
Con la lettura del paesaggio della natura che tenga conto di tanti aspetti una è la crisi climatica l'altro è il fatto che Roma come sappiamo è una delle città più verdi
Più ricche di natura più addirittura ricche di potenziali
Come dire fra foreste are vero che c'era c'era di tutto il mondo e quindi queste sono tre grandi sfide che secondo me ci dicono qui parlo da assessore al patrimonio e concludo di quanto poi il patrimonio pubblico ce lo ha insegnato in qualche modo la pandemia sia essenziale per i immaginare lo sviluppo dalla città ci siamo raccontati per tanti anni che lo sviluppo di la città era fatto nonostante il patrimonio pubblico
Scopriamo oggi che invece vuoi per gli investimenti pubblici vuote la ricchezza del nostro patrimonio intesa nel senso più lato ecco questo patrimonio invece può essere un motore imponente di trasformazione urbana da questo punto di vista iniziative come quella di oggi sono necessarie anche io credo a sviluppare una discussione che non sia agiografico che non sulle che non sia retorica ma che si appunto pur problematica politica di avere inventarci soluzioni intelligenti ambiziosa
Grazie all'assessore
Il Foro Italico ci riporta su un su un ragionamento su una riflessione che combina insieme spazio performance e architettura allora io chiamerà in causa il vicepresidente vicario della Camera Fabio Rampelli perché portarci una testimonianza su entrambi gli aspetti è un ex campione di nuoto ed è un architetto quindi una sintesi tra le due espressioni che insieme definiscono uno spazio come può essere
Il complesso del Foro Italico presto sì intanto buonasera a tutti grazie agli organizzatori per questo evento così approfondito
Devo dire che forse uno degli eventi destinati a lasciare un segno su questa materia la domanda domanda complicata perché non ravvedo grandi punti di incontro dallo sport l'architettura
Nel Foro Italico in quanto tale quindi la memoria corre dietro nel tempo
La mia prima gara quello si riferiva
Il moderatore di modo cinquanta stile libero proprio della vasca grande del Foro Italico io ero piccolo piccolissimo magro e trenta
Questa roba che ci stava sopra la testa era incombente solenne pesante
Direi che incute se timore però poi c'è il salto più avanti nel tempo le gare più importanti dove paradossalmente questa questa specie di inibizione permanente rappresentata dai mosaici da questi soffitti alti questa appunto come ho già avuto infida solennità ti faceva sentire importante quindi dava tutta la carica possibile poi insomma la mia storia poca storia rispetto a quella di Novella Calligaris che calcato la stessa dice norme
Qualche anno prima di me con risultati più importanti di quelli che ho conseguito io quindi sono curioso anche di ascoltare le sue sensazioni in questo binomio trasporti architettura
E venendo invece l'architettura più che allo sport fermo restando che lo sporto di rimane scolpito dentro ed è destinato per chi lo fa con intensità come è cambiato certamente anche a me
Destinato comunque a orientare le scelte formare il carattere da portarti tutto quello che ti può dare in termini di lealtà e di spirito competitivo però nella lealtà
Anche nelle altri gli altri aspetti della vita umana della vita sociale della vita pubblica
E quindi insomma io esibisco con orgoglio anche questo aspetto per averlo
Mi auguro potuto condurre anche all'interno del Parlamento italiano le funzioni che oggi ricopro
Dicevo che l'architettura purtroppo molto legato alla politica
E ritengo o almeno lo è stata oggi è un
O diverso perché c'è una cultura globale che diciamo un po'tutte le espressioni architettoniche
E non solo architettoniche e artistiche in genere sono omologato insomma
Mondo cominciasse oggi non ci sarebbe praticamente alcuna distinzione
Esteriore estetica ma neanche filosofica
Tra Tokyo nuovi organi tra Algeri Parigi che questo tutto sommato abbastanza triste forse ci stimola anche a pensare di dover dare un taglio a questa omologazione globale
All'epoca in cui il Foro Italico nacque il Parco del Foro Italico nacque prese forma
Certamente c'era da un punto di vista politico una dittatura e quindi diciamo che nel secondo dopoguerra non c'è stata per questa ragione grande attenzione sul capacità artistica architettonica urbanistica abbiamo visto anche la bellezza di quei segni impareggiabili V intorno ai quali nasce il pensiero stesso del Foro Italico questa questa architettura paradossalmente quasi all'opposto rispetto a regime
Che che che politicamente c'era
C'era in vigore ed era e concava le libertà fondamentali dava una grande idea di libertà uno spazio pubblico per tutti uno spazio popolare dove chiunque poteva districarsi mettersi un paio di scarpe da ginnastica un costume
E a vivere ai suoi piedi un impianto anzi una sequenza di impianti di quella natura di quella bellezza anche insomma è stata citata da evocata anche la bellezza come tratto dominante anche di questo
Atto creativo
E io penso che anzi sono convinto che finalmente questa specie di damnatio memoriae che non ha nulla a che fare con la cultura e col e con l'architettura e con l'arte
Sia cessata ma c'è ancora qualche rimasuglio per cui il mio auspicio che si riescono volta per tutta essere oggettivi nei confronti di questa meravigliosa pagina dell'architettura italiana l'architettura razionalista nelle varie forme
Con cui è stata concepita e con cui si manifesta a cominciare ovviamente
Dal Foro Italico che l'auspicio è che si possa riuscire anche a proteggerla
In questo contesto io per esempio
Con un approccio dolce ma dolcemente critico voglio dire che quando si progetta perché sono comunque del parere che
Tutto ciò che ci circonda debba e possa essere trasformato a patto che lo si faccia con delicatezza e debba essere capitalizzato non avrebbe senso un museo del Foro Italico
Che impedisca per esempio ma ovviamente non è il pensiero di nessuno per cui una proiezione simbolica e astratta del tutto teorica del tutto utopistica non avrebbe senso
Un Parco del Foro Italico senza te letti
Senza gli Internazionali di tennis senza i campioni del mondo campioni europei di nuoto senza il Gran Gala Gala di di viene atletica leggera non non avrebbe senso sarebbe uno spazio surreale
Quasi mortifero
Però va anche detto che le esigenze della vita contemporanea dello sport moderno
Diciamo che quasi spingono stimolano anche il Parco del Foro Italico ad alcune trasformazioni
Però le trasformazioni si devono poter fare si devono saper fare
Io per esempio mi ispiro alla trasformazione immancabile che da stata condono richiede meno centosessanta con la realizzazione del meraviglioso stadio del modo purtroppo malconcio
Non so quale quando è stata l'ultima volta in cui un'autorità pubblica ci abbia messo le mani quella un'opera d'arte ma non è soltanto l'opera d'arte a vederla
Un'opera d'arte perché rispetta perfettamente
La sequenza degli impianti sportivi in carriera
E e e e quello è il trucco perché
La il rispetto del paesaggio il totale desiderio di introdurre
L'opera umana all'interno di un contesto senza comunque muovere di un centimetro l'equilibrio del contesto territoriale esteso la sponda del fiume Tevere alle pendici di Monte Mario
E e quindi io penso per esempio avvertirla proprio tutta d'un fiato
Che sarebbe magnifico meraviglioso
Se le sovrintendenze inducessero le amministrazioni pubbliche a realizzare un centrale del tennis in cave quindi a riprodurre seriamente
Si può fare fatto perversa ai nuovi lo si può fare anche per lo stadio del tennis sarebbe bellissimo
Insieme si riuscirebbe a rispettare il contesto architettonico e urbanistico il contesto naturalistico paesaggistico e le esigenze di mutamento del dello sport nella sua necessità di appunto stare al passo con i tempi
Quindi lì nel saggio che
In questo momento mi sento di lasciare che ci sia più attenzione
A protezione di questo patrimonio
Non so se c'abbiamo un secondo giro no perché se non ce l'abbiamo dico un'ultima cosa
Non ce l'abbiamo per quello che attiene al lo sviluppo
Nord e del del Parco del Foro Italico insomma del contesto territoriale che gli sta intorno io penso che sia avveniristico quanto molto suggestivo e quindi irrealizzabile immaginare che questa città dello sport
Possa crescere ancora ci sono delle aree a destinazione urbanistica per impianti sportivi
Nell'intorno territoriale c'è l'Acquacetosa che può essere rivisitata modernizzata
Messa in collegamento magari anche con un nuovo porto un ponte il ponte degli atleti
Penso che ci siano tante cose meravigliose che si possono fare a patto appunto che ci sia rispetto per quel tratto architettonico per quella progettualità per quell'atto creativo che ebbe grande
Sensibilità nel non stravolgere
Nel non violentare
Quel pezzo
Meraviglioso ancorché degradato come c'è stato anche ricordato negli interventi precedenti perché appunto le pendici di Monte Mario non c'era granché di cui potere per i cittadini Re di Roma però
Sicuramente l'aspetto naturalistico che prescinde il degrado è stato ampiamente rispettato in quella deve essere la fonte ispiratrice sicuramente per il completamento della Città dello Sport
Per la congiunzione con il complesso dell'Acquacetosa e per tutto quello che si potrà fare intorno al parco monumentale del Foro Italico
Infatti
Abitare io credo sia tra appelli non è una battuta se il se se il marziano di Ennio farla Flaiano atterra a villa Borghese cinquantaquattro cui scrive questo racconto se invece atterraste domani al Foro Italico come lo racconta per
Un po'marziano in quanto tale
Non potrebbe atterrare soltanto fuori dalle ci sembrò tanti dischi volanti e quindi un marziano otterrebbe contestualmente al Foro Italico
E a Tor Vergata nella seconda città dello sport mai realizzata dove c'è quella cupola del Calatrava o forse ci sarebbe anche un terzo disco volante che atterrebbe di fronte a Corviale
Quindi penso che i due dischi volanti quello di Tor Vergata quello di Corviale senatore lebbroso Marte Disco Volante del foglio allego rimarrebbe esattamente dove si potrebbe paesaggio
Volevo Morassut
Componente la Commissione ambiente della Camera deputati
Lo stadio lo stadio olimpico rimasta delle cipressi nel mezzo c'è un grande sogno dallo Stadio dei Centomila
Che poi non è stato dei cento mila però ha alimentato una narrazione popolare di un grande gioco popolare che il calcio in un luogo che è un tempio che allo stadio dove accade di tutto accade il gioco il gioco inteso in senso filosofico
In senso sportivo e accadono per le relazioni sociali che sono proprie precipuamente del del dell'andare allo stadio
La vista da vicino
La funzione stadio come ci racconta come la vede soprattutto domani e dopodomani alla vigilia di cambiamenti rispetto agli assetti coi sportivi calcistici della della città di Roma
Ma dunque sì lo stadio di cento mila che poi la prima partita del dell'olimpico si svolse in cinquantatré con l'Ungheria perdemmo tre a zero brevi Puskás settecentesimo dovrà essere con quello che fu fu l'inaugurazione dello Stadio dei Centomila
Ma è la presenza dello stadio del Foro Italico a doppia lettura perché da un lato è ovviamente il cuore di un di un di un di un luogo di un complesso che sempre reso popolare punto quest'area che in realtà è un'area periferica solida e di un'area periferica costruita su posso usare un termine netti sull'aria sfigata perché era una valle
E che comune maestria e con grande ingegneria come qui è stato ricordato è stata trasformata in un'area in un complesso tra i più belli del mondo
Lo era pure l'Eur vero non è facile in genere a rubare per le cose pubbliche che si son fatti su aree difficili per motivi che hanno attraversato la storia i reggini citato è sempre stato un po'così
Resta per certi aspetti però nonostante la presenza dell'olimpico tutte le domeniche il più volte durante la settimana seconda de delle degli eventi sportivi resta un'area periferica perché quanti romani
Al di là di andare allo stadio
E di fruire di quest'aria ma anche un po'di pesare su quest'area
Si rendono conto conoscono davvero
E e godono della importanza del valore di questo complesso del Foro Italico
Questo lo rende un po'periferico sia nell'immaginario popolare sia un po'neanche l'assetto urbanistico perché sento anche un po'ormai di fatto parte della città consolidata però sta sempre in un posto diciamo dove
Dove anche un po'difficile arrivare perché non c'è un'infrastruttura ancora Josep motivo per il quale fu l'italico va pensato e al tempo cui lavorammo fu pensato
In maniera integrata con con il villaggio olimpico cioè nel ben marginale
Per poterlo valorizzare al massimo un grande parco dell'architettura moderne e contemporanee
Che abbraccia ossia l'ansa del Tevere con villaggi olimpico degli anni sessanta ma anche con interventi più recenti Renzo Piano e poi ciò che sta dall'altra parte che in realtà non è suo il fuori Dario perché ci vorrebbero il signor parlare di un grande parco dell'architettura con tutte le funzioni che ricordava Tobia Zevi museali musicali sportive
Di sostenibilità e e lo sguardo si dovrebbe addirittura allargare verso Ponte Milvio ne abbiamo tre punti fantastici che collegano una parte all'altra del tema un e Ponte Milvio vale a dire l'altro e fa solo Ponte di quella cosa di in cui non si è parlato ma che un pezzo del Foro Italico non indifferente appunti si ingegneristico opera incredibile
E poi quella più recente del ponte della musica che però è strategico perché collega l'Asia de Cuba ritenne connette pendici Monte Mario e svolge peraltro la funzione di collegamento e di raccordo lo stesso fogliari
Proprio mi è stato chiesto dello stadio olimpico refoli tali da subito delle manipolazioni nel corso degli anni
Più recenti la prima manipolazione è stata il rifacimento dell'olimpico l'abbiamo visto delle foto fantastiche
Naturalmente fatto in quel modo per gli anni Novanta l'olimpico non si poteva più tenere
Però all'epoca chi ricorda chi ha fatto parte di quella poca gli anni Novanta ricorda benissimo
Un certo punto la la foga con la quale si dovette un po'provvederei alla trasformazione di olimpico fu messo questo Cappellotto sopra
Tra l'altro ripide ancora vincolato ma non ha nulla del vecchio limpido questo Cappellotto sullo stadio in cui è rimasta una tribù una che non ha la stessa circolarità delle altre quindi è stato deformato
La seconda manipolazione è stata legata al Centrale del Tennis
Sono d'accordo con quello che ha detto qui Rampelli che abbiamo messo nel Foro Italico questo centrale del tennis che sembra so che via via molto francamente sulle insieme all'ingresso di un centro commerciale di una struttura metallica non c'entra niente però anche quello è stato realizzato
E poi abbiamo dall'altra parte la situazione del Flaminio
Un grande punto interrogativo quindi questo grande parco ha dei punti irrisolti
Il Foro Italico deve rimanere a vocazione sportiva non potrà essere l'aria olimpica di Roma episodio su questo un'opinione diversa da da Fabio Rampelli nel senso che Tor Vergata a sicuramente un futuro che il futuro di un punto i grandi eventi di Roma dei grandi delitti rimasti ma possono essere le Olimpiadi può essere può essere Expo del due mila e trenta speriamo di averla
Ma è un'area strategica di ricucitura metropolitana ma la vocazione sportiva per fuori carico è fondamentale deve rimanere e qui c'è il grande punto interrogativo di cosa fare dell'olimpico e attenzione
è chiaro che l'apertura di una nuova prospettiva a Pietralata con un nuovo stadio
Roma pone a tutti noi il problema di evitare un secondo famiglia per quanto riguarda l'olimpico cioè di un bene pubblico che comunque pubblico iniqua grande risorsa che rischia perdendo con la vocazione di massa di rendere il Foro Italico ancora periferico ancora più assente dall'immaginario dall'uso popolare
So di dire una cosa diciamo un po'fuori dalle righe un po'così troppo immaginifica ma a me piacerebbe pensare lo stesso palazzo H come un luogo visitabile dai romani e chi c'è stato dentro che appunto vedere quei luoghi bellissimi saloni quelle pitture comunque indipendentemente dai messaggi ideologici che contengono solo un pezzo della solita io sono stato contrario quando si è detto togliamo la scritta
Scritta sul sul sul sull'obelisco perché la storia la Storta un po'manipolata o comunque Coluccia
Però stiamo parlando di Palazzo H che è un luogo è starci dentro e ancor più bello che vederlo da fuori e ancor più maestoso ancor più pieno di immaginazione può determinare e capace di determinare anche le funzioni pedagogiche culturali in chi lo visita
Quindi il tema del Foro Italico e delle funzioni sportive che sono fuori Danilo sono un grande laboratorio di idee per la politica contemporanea se pensate dentro un circuito largo cioè un pezzo di Roma che non a caso è un polo
Perché l'asse Flaminio fori evoca proprio questo senso di ricollegare tre polarità di epoche diverse per dare un segno di continuità e di identità la città Flaminio fori Eur e classe una cosa suo importante anche rispetto alla funzione sportiva dell'olimpico al possibile continuo con diciamo così proseguimento dell'uso concluso calcistico dello dello stadio
E il fatto che noi in un tempo spero non troppo conta anche se non sarà vicino avremo l'arrivo della metropolitana finalmente c'è questa questa alternata
Per le sue vicissitudini storiche prestate interrotta perché poi è stata ripresa dopo si ricordano Giulio Onesti l'olimpico ogni che doveva sciogliere il corpo invece lo ha rilanciato
E finalmente diventerà infrastrutturale avrà l'attestazione di una metropolitana
Si può fare una metropolitana in un luogo che diventa ancor più periferico di prima e per le sue funzioni metropolitane e sportive di carattere mondiale questo grande punto interrogativo
Per questo io sono stato chiudo contrario a Tor di Valle
Io li ho portati in uno stadio e portarci metropolitana vi abbiamo uno stadio abbiamo grande stadio mondiale che può essere magari ristrutturato che può essere recuperato in una logica chi retorica moderna che avrà la metropolitana di infrastrutture quindi attenzione questo è un punto che anche se proseguirà come in maggio il progetto di Pietralata perciò dobbiamo pure perché rischiamo di avere un secondo problema di patrimonio pubblico oltre a quello già grave che si terminato fra
Una promozione valorizzazione io a questo punto chiederei al presidente della commissione cultura sport Federico Mollicone di darci i punti qualificanti di un di una proposta di legge che verte proprio sulle norme per la promozione e valorizzazione dell'arte negli uffici edifici e nelle opere pubbliche quali sono i punti qualificanti e perché
E siamo arrivati a questa al questa formulazione prego
E innanzitutto grazie grazie a tutti quanti civiltà maxi che ci ospita gli organizzatori perché abbiamo visto quanta passione ha sviluppato questo tema anche non è un tema solo di architettura ma è un tema di sistemazione della della città tema del futuro dell'uso degli spazi e della valorizzazione a catturare nazionalista il bianco metafisico del Foro Italico
Diventa di fatto l'interrogativo contemporaneo urgente
Che
Non si limita al Foro Italico fuori dall'euro è un paradigma paradigma di come salvare da un lato l'architettura razionalista dall'altro di come riportare nuova bellezza nelle nostre opere pubbliche nel e gli spazi sportivi spazi universitari negli spazi di residenza pubblica questo è il tema che CD a su cui ci ammonisce
L'opera di Del Debbio del Foro Italico di tutti gli atti detti nazionalisti e noi dobbiamo raccogliere questo questo interrogativo e dargli una risposta una risposta in continuità con questa ansia di bellezza dell'opera pubblica che esprimeva Del Debbio che scrivevano tutti gli architetti di quel periodo voi per fare questo con molta umiltà se ne collega Rampelli che diciamo impegnato da anni e aperto un po'c'ho anche la la scuola su questo
A con proposte di legge prima l'opposizione ora dal Governo della nazione
Vogliamo proporre appunto un'opera di tutela di valorizzazione senza rinunciare alla sfida dell'innovazione della contemporaneità le nuove tecnologie citano delle chance infinite lo abbiamo sentito anche l'intervento di Civita
Sì rispetto a una valorizzazione anche in materiale basata sull'innovazione degli spazi rispetto a percorsi esperienziali e multimediali fa ci sono tante tante possibilità da questo punto di vista ma lo voglio fare concretamente per dare anche un senso diceva in palio un segno a questo questo convegno i presenta annunciando la presentazione di una proposta di legge anni prima firmare ovviamente firma di tutti quelli che vorranno sostenerla per che riprende una legge del mio centoquarantanove del settecento diciassette che proprio la legge con cui venne lanciato il due per cento che fu una una intuizione proprio di Del Debbio perché il concerto era quello di portare l'arte e unirla a che cosa ha unito a questo a questa mobilitazione totale che c'era l'Italia di quegli anni sulle opere pubbliche sulla creazione di nuovi spazi pubblici e appunto non poteva essere scisso dal principio stesso della bellezza purtroppo nel corso degli anni questa legge è stata disapplicata nonostante la riforma del quarto del governo Berlusconi
Tentò appunto addirittura di legare l'applicazione due per cento alla blocco del collaudo dell'opera cosa che poi non è stata è stata comunque disapplicata ma concettualmente era forse anche eccessiva
E quindi la proposta di legge si articolerà su cinque Cardini che sono proprio quelli di andare a estenderla alla residente alle edilizia residenziale pubblica gli spazi universitari e sportivi pubblici
E
A creare dei meccanismi che intanto portino sulla responsabile procedimento la mancata applicazione quindi ci sia la una una persona garante dall'altra parte è un principio secondo me bello e cioè laddove non è possibile applicare questa due due per cento e quindi portare l'arte la bellezza inizia pubblica soprattutto ovviamente in periferia nelle zone disagiate zone da riqualificarsi
E e soprattutto inserendo questo fa la novità di questa legge la rigenerazione urbana tra gli obiettivi
Di farlo attraverso un fondo costituito presso il Micca un fondo per l'arte pubblica e quindi quando non è possibile applicarla i soldi vengono vanno direttamente a questo fondo finanza questo fondo questo alimenterebbe ovviamente risolverebbe alcuni problemi dal punto di vista proprio tecnico burocratico e comunque garantirebbe che poi esista questo fondo quindi non è solo la legge del due per cento ma anche la creazione di questo fondo concludo con ma l'auspicio appunto che questa possa diventare legge al più presto
Verrà incardinata ovviamente dagli apparati partì dalla commissione cultura ma non solo a tutte le Commissioni competenti e ci sarà possibilità di fare audizioni dopo giunti le le realtà e in campo ma penso che questo sia un un bel segnale per fare in modo che i convegni per quanto scientifici come questi
Come questo non siano soltanto un'analisi scientifica appunto o di ogni tributo a Del Debbio che se lo merita tutto
Anzi sono ancora onorato dalla presenza del cinema Del Debbio S.p.A. eseguito tutto quanto deliziosa ma soprattutto perché appunto poi diventi lui diventi idee irritazioni ed è questo credo sia la cosa più bella della di questa di questa iniziativa dei ringrazio
Voglio fare un omaggio e un saluto all'architetto Flavio Mangione
Rappresentante dell'ordine gli architetti nazionale che doveva essere con noi e per seri problemi di salute una Punto S ma ci teneva estendere a voi saluto e la presenza il patrocinio che vedete anche le mie spalle dell'ordine nazionale degli architetti
Consiglio nazionale gli architetti
Novella Calligaris sicura io come faccio a presentare alla caviglia chiusa
Alla prossima più premurosi
Proprio sul rame oro olimpico avevano Unione argentei guarda l'orologio d'oro mondiale
Non posso dire nulla di più però oltre tutto ciò che ha fatto da atleta e che tutti conosciamo a un ruolo importante della dirigenza sportiva oggi
E quindi ha una percezione ampia non soltanto del della storia ma del futuro di quello che parliamo di sport economia Caligaris tanti ne abbiamo parlato un po'un pochino meno rispetto ad altri argomenti
Sì partiamo dal fatto che io faccio parte del consiglio di presidenza della Fondazione Giulio Onesti anzi porto i saluti del presidente Carraro che non ha potuto intervenire
E sono invece il presidente dell'Associazione nazionale olimpici azzurri d'Italia che ha con il
Le nostre due camere una grande rapporto tant'è vero che c'è un bellissimo gruppo interparlamentare che schiava la maglia azzurra e credo che questo sia un un bellissimo segnale visto che non abbiamo anche la maglia azzurra il nostro simbolo
Io vorrei solo richiamare l'aspetto un aspetto a qui tengo tantissimo
L'antica Grecia quando si disputavano i giochi olimpici dall'erano solo di corsa di lotta o di altre discipline ma era
Di tutte le arti allora il connubio tra arte e sporte inscindibile
Il Polo del Foro Italico è tale che si dice non è visitato ma non è vero se pensate a tutti le generazioni che hanno imparato a nuotare o giocare a tennis a passare le giornate a fare le gare da tutt'Italia che arrivano frequentato dovrebbe essere più promosso ma è un è una realtà che davvero il mondo ci invidia per primaria spetti oggi si parla di sostenibilità una delle regole dei giochi olimpici e la sostenibilità ambientale sociale ed economica
Bene il fare italico
A
Sostenibilità visto dal punto di vista economico forse qualche ha giustamente andrebbe fatto agli impianti Matteo ce l'ha questa sostenibilità ed è una raffigurazione
Modernissima perché quando parliamo di giochi olimpici si parla sempre
Di quelle che noi chiamiamo quadrati e che loro chiamano e che a livello internazionale che apre cluster no devo devono esserci Bari
Attività in modo tale da rendere gli spostamenti più razionali per questo il Foro Italico cioè la quel famoso ponte della Musica se fosse vissuto tra altri Facecchia mando avanti magari Ponte della Musica degli atleti non solo della musica
Qui ebbe veramente l'arte che sta da questa parte del Tevere perché insomma non è un facciamo come i parigini la riconosce la vita spirituale perse sei della rincorsa sfere della ritrovata
Questo Paolo straordinario che offre la possibilità Fabio che mi permetto di chiamarlo faville onorevole Rampelli che ha care calpestato quei per quei quei mosaici don tanti anni dopo di me precisi abilissimo se non passerà per essere è che io ho iniziato molto giovane ecco
Con però a parte gli scherzi quando parlava della e della piscina del Foro Italico con quei mosaici straordinari
Ci sono anche altri aspetti di quella piscina si ricorda e che ricordi Fabio c'era quello scalino ogni volta ti sembra di arrampicare artiglio per passare dalla parte fonda la parte alla parte più bassa
E secolo ci ha anche aiutato no nel superare tanti aveva anche un senso simbolico cioè dove il superare lo scoglio per arrivare per arrivare al risultato
Io vedo oggi tanti ragazzi che vengono a visitare per esempio lo stadio olimpico
E e e questo è molto importante bisognerebbe organizzare qui è sempre il famoso discorso dello stesso dello sport nella scuola che se che tutti ne parlano ancora annuncia
Io dico cioè cominciare a fargli vedere i luoghi storici dello sporta dove prima sentivo che si diceva ci sono tante storie
Sapete quante storie di atleti che sono scassati Perilli in tutti quei luoghi quanti esempi magari anche qualcuno negativo qualcuno positivo
Cito uno voglio dire che mi sta molto a cuore perché riguarda il nostro sporte
I record mondiali di Federica stabilì di Federica ecco i soldati indietro Stabilini
E di Federica Pellegrini il la piscina come
Prima veniva sottolineato della dello stadio del nuoto che si integra perfettamente che invece è una delle piscine più veloci del mondo che sono stati battuti non so quanti raccordo e del mondo anche se c'erano i costumoni
è allora io dico
Invece che teorizzare cerchiamo di scendere sul campo portiamo i ragazzi a a capire che l'arte e lo sport sono assolutamente inscindibili lo sport è una forma d'arte
Pecchia se pensate alla musica va bene e allo sport sono due linguaggi universali quando la senti o quando pratichi lo sport è una visione di parlare ti capisce al volo
Hai una una è una grande Rete
Straordinaria di confronto di persone parliamo sempre di integrazione di relazioni sul sociale dello sport è questo quando tu sei in campo dei dei dei posti meravigliosi che ti invitano
Ad andare a fare il sporta
Poi ho sentito citare la villa di tre Calatrava parte che io detesto Calatrava perché non è un architetto ma anche ingegnere strutturalista e se penso a tutti i soldi che sono stati spesi per fare i cui lo stadio con non so quanti chilometri di cavi va bene
E se penso ancora e ancora
Come dite a Roma mi rode che quello lì quello stadio è stato per l'apertura di Atene due mila quattro quando c'erano è stato diciamo ho comprato quella quella quella assegnazione e anche Roberto che faceva parte del comitato promotore se lo ricorda
Ecco lamellari Calatrava è un dessert è un una cattedrale nel deserto questi sono deve avvenire il mille veniva detto il Polo di Tor Vergata da sviluppare benissimo sviluppiamo il il Paolin nelle periferie quelli hanno bisogno di a di a vere
Punti di incontro perché non è su www punto dove fai lo sport è un punto di incontro dove poi a dire tutta dispute Abelli ha uniamoli i nostri aspetti artistici con lo sport
è una cosa meravigliosa
Faccio una citazione
Senza dirmi di chi perché se no avrei un conflitto di interesse ma c'è una persona che porta fa un'azione molto sociale portando i bambini a fare scherma i bambini autistici e con degli ritardi comunque di carattere intellettivo
E li porta che grazie anche Daniela Porro nei musei a e e con il tuttora unicamente che possano spiegare i loro e cose e gli fa fare scherma dentro ai musei unisce questi due aspetti sociale
Culturale integrazione
E e e e attività sportiva allora va in questa direzione ci dovremmo anche muovere perché è vero che
I fuori Taricco è utilizzato per i grandi eventi e ben vengano i grandi eventi perché i grandi eventi parta l'economia parte alla gente partano la conoscenza dei nostri luoghi quando in mondovisione va al Foro Italico la gente si rende conto di che che cos'è
E quindi ben vengano i grandi eventi ma facciamola anche per gli sport moderni per esempio ha raccolti o entrato per la prima volta lo skate
Nel programma olimpico bene lo sketch testato lo sport che ha avuto più visualizzazioni in assoluto per quanto riguarda il sociale ma dei livelli di uno cinque rispetto agli altri
E stata fatta una manifestazione dischetto un Mondiale discreta al Foro Italico bene ci sono delle aree che sono assolutamente
Praticabilità lo skate dello skater ospita vicino ai giovani allora in quell'occasione perché non abbinare una visita al agli impianti perché non sta di capire
Che cosa è stato fatto in un periodo veramente che paghiamo di più di cento anni fa
Ed è veramente ancora una anche una dimostrazione di quanto sia stato fatto con intelligenza e con lungimiranza non
Usa e getta l'unica cosa che dovrebbero fare lei piscina e non con il cloro la questo un altro come la loro azione
Io io non ha conflitti pieno conflitto d'interesse quindi vorrei ringraziare Renzo Musumeci Greco ma secondo me rappresenta grande tradizione schermo italiano tutte le attività di solidarietà capita
Non vere Cornelia così Trichet artistica la Fondazione unica di Alberti il rapporto tra Moretti Del Debbio che ai guardato molto da vicino
Allora
Cercherò
Essere rapida
Ringrazio innanzitutto il Presidente Mollicone Civita
In questa in questo luogo io
Rappresento la Fondazione Ludovico degli Uberti una fondazione di architettura che ha visto le sua la sua nascita la sua costituzione proprio qui al maxi
Ed è una fondazione che promuove da
Da quando Filippo le ha preso le redini della presidenza
L'architettura e i giovani architetti opere di restauro con il Fai abbiamo
Restaurato contribuito al restauro di Torre Campitelli a San Gimignano
E e anche la San fruttuoso cosa c'entra la Fondazione Ludovico degli Uberti
Con don Luigi Moretti intanto
Oltre che con Luigi Moretti il mio personale rapporto che ho avuto da studentessa con la professoressa Del Debbio Acqui devo comunque anche a lei una parte della mia formazione
Moretti
Abbiamo una doppia un doppio ruolo perché nel mio passato di ricerca con una dottorato di ricerca a Montreal sono venuta a conoscenza il rapporto con il professore Adrian
Sheppard che è stato uno degli assistenti di Luigi Moretti sia qui a Roma
Che poi a Montreal e allora Washington nella costruzione e quindi ha supportato Moretti nella costruzione della tour della borsa Atlas victoire a Montreal e
E il complesso del Watergate a Washington
Da questo rapporto iniziato anche una relazione nel far conoscere meglio quella che era l'architettura italiana e soprattutto l'architettura della del Foro Italico e
Nello specifico questa di Luigi Moretti
Tra l'altro con la Fondazione Guido Ludovico degli Uberti proprio nell'ambito di questo progetto di valorizzazione dell'architettura
Del Foro italico e delle opere che che la contengono un proponemmo proprio al Coni nel due mila quindici un Progetto che voleva vedere integrate
L'arte la cultura lo sport la multimedialità
Spero che comunque questo progetto potrà andare avanti anche con altre persone che non siano insomma necessariamente la fondazione
E
Adrian Shephard è stato importate importante comunque è un professore emerito della medievale a Montreal a una certa età ma è una memoria storica nel rapporto una delle ultime memorie storiche nel rapporto proprio del Foro Italico e del contributo dato da Luigi Moretti ad integrazione del Progetto del di del tempio tra l'altro altra piccola chiosa Del Debbio e Moretti moriranno a distanza di due giorni l'uno dall'altro quindi sono anche i cinquant'anni
Ricorrono i cinquant'anni anche della morte di Luigi Moretti
E mi interessava in questo grigio in questo lavoro che abbiamo portato avanti per l'università deve della media il portare alla vostra attenzione quelli che sono stati i disegni preliminari questi Krupp qui fatti da da da Moretti
Che verranno comunque poi nel tempo troveranno invece una successiva
Sviluppo con delle linee più pulite e più
Architettonicamente diciamo rettilinee
La curvatura di cui barocca di cui Moretti poi è un grande è sempre stato un grande cultore in realtà la ritroviamo nell'interno in questa sezione della dell'Accademia della scherma si vede proprio questa curvatura che è una curvatura chiaramente Ittiti
Di natura barocca che viene tolta viene eliminata come potete vedere da questi disegni
Preliminari e viene riportata invece nella parte
A diciamo Interna negli ambienti interni
Beh Moretti in realtà questo anche attraverso le parole di Shepard
Hound un apporto dualistico con il razionalismo da una parte lo nega da dall'altro in realtà nei fortemente
Condizionato e
Quello che interessa particolarmente a Moretti
è questa pulizia questo nastro questo nastro che come ha detto prima la protettrice di Tor Vergata non sembra quasi sospese solo in realtà la classicità dell'architettura il Moretti rientra ad esempio anche nella nel rivestimento marmoreo no che va a coprire invece la struttura in cemento armato
Bisogna dire in questo tra l'altro che questo è il rapporto stretto che c'era stato tra Moretti Del Debbio abbia prosegue anche quattro a Moretti e nervi e quindi tutte quelle che saranno poi le architetture inerme negli anni negli Stati Uniti
Prevederanno tutte il calcolo ingegneristico di Pierluigi Nervi
Allora qui sempre nel discorso così del classicismo Moretti paragona proprio
L'Accademia della Scherma un po'al al al Partenone quindi ripercorre proprio sulle sulla sua linea
Quelli che sono le caratteristiche
Di modularità che ritroviamo nella nel tempio di Atene
Rapidamente questo uno scorcio di una fotografia di interno dell'Accademia della Scherma
Che avevo ripreso appunto era nel due mila quindici quando il Coni in realtà rientra in possesso da del del di questo spazio dato appunto per durante il periodo dei
Dei processi dei maxi processi e viene data questa ripulitura devo dire senza attaccare troppe polemiche insomma non non non molto fatta molto bene insomma né merita spero che insomma adesso la situazione sia sia cambiata ma insomma credo che l'Inter non meriti un'accuratezza
Migliore nel restauro
E nella testimonianza di Adriano Shepard da Luís racconta e parla mi parla in maniera diretta proprio di quello che che era il personaggio anche così contraddittorio da da una parte amava il razionalismo dall'altro praticava il classicismo grande estimatore del barocco grande cultore
Del del buon cibo un carattere non particolarmente
Felice su ma comunque sempre molto attento in un rapporto in in questo anche dualistico con Bruno Zevi per Bruno Zevi diciamo non professionalmente così non si prendevano se vogliamo se mi concedete questo termine ma si rispettavano
Alta al punto che
Mormoni letti chiede proprio Azzate vidi è continuare ad essere sempre nei suoi confronti
Un osservatore critico
Nelle nelle cronache del di architettura nello spazio Moretti chiede proprio a servizi quali sono le sue opere che fossero state incluse nel volume che andava pubblicato da Einaudi e Zeri gli risponde in maniera proprio pulita e indiretta nessuna perché l'unica tua opera e la Casa della Scherma al Foro Italico
Chiudo con una piccola rappresentazione per la Fondazione degli Uberti perché Ludovico degli Uberti
Nel due mila tre po'proprio a ridosso del insomma che venendo da a mancare dopo poi di lì a pochi mesi realizzerà questa importante forse prima importante mostra
Sul sul sul modernismo mettendo a confronto le architetture estere con quelle italiane e riportando proprio per la prima volta in in primo piano
Tutta l'architettura del Foro Italico della i lavori realizzati sia da Del Debbio che da Luigi Moretti grazie
Privati passare all'ultimo intervento due secondi novella volevo dire un'altra cosa velocissima
Sì volevo dire due cose una una una una che la si chiama Casa delle Armi e non Accademia della Scherma la seconda è che si è iniziato a fare un restauro del della del Foro Italico iniziavo a D'Alema dalla Fontana della Sfera c'è già un progetto e soprattutto c'è già anche la Scuola di Spilimbergo per l'istituto perle pronta a liberi produrrei Illy mosaici di marmo che mancano
Grazie all'oasi
Ultimata al vento
Sguardi persuadere età tra una pausa per Lucio marineria Marco Pannella coordinano sano procuratori due portali Marco Pannella scarna e varie pronunce magari Passignano se se non sbaglio
Non sbaglia ecco grazie molto attento ora tutto incombono Marotta culturale
Quanto al bar giochiamo allora siamo alla conclusione di questo bel pomeriggio
Di riflessioni ex affascinante sentire anche posizioni contrapposte ma tutte all'insegna del della del dell'essere propositivi e allora come non concludere più degnamente se non con l'intervento di Sandro Bari direttore di voce Roma prego
Grazie
Sa che spieghi no
Allora come al solito grazie a tutti e buonasera e visto che siamo in chiusura
Ricordo intanto il perché sono questi
Credo in questo momento unico rappresentante della stampa
Perché la stampa non se n'è mai occupata poi in fondo come avrebbe dovuto oppure se ne è occupato nel modo sbagliato
Ora Voce Romana esisteva ventisei anni come rivista di arte cultura letteratura ma anche urbanistica archeologia
Non si poteva fare a meno di occuparsene io me ne sono occupato personalmente ma anche perché avevo
Un altro interesse
Allora
Qui è stato parlato
Vini
Di piscina
Nel cinquantotto quando
Fabio Rampelli e Novella Calligaris non erano ancora nati io ero stato selezionato
Dalla Federazione Italiana nuoto vi voglio ancora la tessera
E e quindi ho nuotato allungo e mi sono allenato io ho fatto legare in quella piscina meravigliosa piena di acqua di piombo perché considerate chi c'è stato e che ci hanno dato lo sa
La pesantezza di quella piscina era proverbiale almeno ai tempi nostri la piscina durante all'aperto non c'era
Quindi ci siamo potentati di quella però è un ricordo indelebile quello di aver fatto negare di esserci allenati dentro al Foro Italico in quell'atmosfera
Per cui non si può fare a meno di amarlo poi alla fine del Foro Italico e quindi di averlo
Girato visitato
Purtroppo anche e a questo punto dal punto di vista giornalistico denunciato
Quello che succedeva di inadempienze in superfetazioni di cambi di destinazione d'uso
Ed è utile e questo perché
Siccome considero magari anche sa anche vediamo un on line diciamo no scusate non sono pratico
è consultabile insomma in scaricabili in pdf dal web sono articoli che arrestano comunque agli atti e questo è importante sulla carta stampata e agli atti
Abbiamo documentato abbiamo organizzato convegni ai quali hanno partecipato anche i presenti ricordo
Certe persone tipo Rampelli in manette Morassut per esempio che hanno partecipato ai convegni sul Foro Italico nel due mila e due nel due mila e quattro
Per forse anche nel due mila otto quindi erano tempi in cui comunque non ne abbiamo proposto abbiamo denunciato abbiamo anche coinvolto
Tantissimi tantissimi architetti del intimiditi grande vaglia per poterci aiutare a far sì che questo complesso non fosse degradato fino all'uso almeno nel nel modo peggiore
Siamo stati aiutati naturalmente da Italia Nostra
Italia Nostra di cui faccio parte
In questo caso al Foro Italico non era mai ben vista perché
Quando sentivano parlare Italia Nostra subito o chiudevano le porte come successe a me m'hanno chiuso fuori dalle porte delle figlie degli uffici
Oppure ci qualificavano subito come quelli del no quelli che non vogliono in effetti noi non eravamo quelli del no noi eravamo quelli che volevamo che le cose fossero fatte possibilmente nel modo più giusto eh non sempre ci siamo riusciti perché
Certe cose non sarebbero adesso non è il caso di polemizzare qui però certi edificazioni certe strutture non sarebbero state alterate non sarebbero state fatte tante cose
Di positivo c'è anche qualche altra cosa però per esempio il fatto che insieme a Francesca Di Castro abbiamo scoperto o riscoperto la statua del cacciatore Vitinia conserviera sommersa dai roghi sotto villa Madama
E e poi ridato il nome giusto alla alla statua cosiddetta della bagnante che invece si chiama fanciulla indi Uda
Che in un convegno era stata attribuita Canevari mentre invece poi Francesca Di Castro ha scoperto che era di morbido uccisi di di more Scalchi Bernardo more scalcia
Queste sono alcune delle piccole cose che abbiamo fatto
In che comunque utile perché ho detto le il pubblico lo deve sapere non deve sapere solamente quello che non viene detto dalla televisione o quello che rimane in questi consessi dove molto spesso ci si parla tra noi e il pubblico rimane fuori che lo sente poco
Io sono di un parere per certe cose sono molto d'accordo con Fabio Rampelli per certe altre
Sono d'accordo con altri però voglio ricordare
E la cosa importante è che Foro Italico era nato come Accademia della Scherma
Per essere un luogo dove
Cento mila
Athletic facevano sport di fronte a uno spettatore e invece per questioni economiche giustificate quanto volete e diventato un posto dove
Una Beretta
Pagato fa sport di fronte a cento mila spettatori ben paganti
Grazie per essere stati Comuni fino a quest'ora grazie a radio radicale che ha ripreso tutti quanti i lavori dove potete trovare la registrazione
Sì in sin da domani le si è parlato molto in modo chiudo con uno speech personale il Tevere un grande assente dal punto di vista del pensiero strategico sulla zona
Nel Tevere fino a tutti gli anni Quaranta si facevano gare di nuoto libere in acque libere
Forse sarebbe bello immaginare un Tevere che possa ridere esatto che possa rivedere questa questa attività popolare che molto e
No tre del periodo ignoranti
Grazie a ricordare grazie a quell'epoca sarà