Sono intervenuti: Augusto Sainati (critico cinematografico).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cannes, Cina, Cinema, Cultura, Diritti Sociali, Film, Lavoro, Tessile.
La registrazione audio ha una durata di 3 minuti.
Rubrica
10:30
10:00
15:38 - Roma
10:15 - Milano
15:22 - Roccaraso
10:02 - Torre Annunziata (NA)
critico cinematografico
Tra i film in concorso nella terza giornata del Festival di Cannes il più forte per scelte etiche ed estetiche è stato senz'altro ius sottotitolo Spring del cinese Wang Bing
Il film è un documentario di tre ore e mezzo realizzato a Zilli cita al centro della produzione tessile cinese
Ed è in realtà la prima parte di un'opera più lunga e complessa ancora da terminare
Quando Ing ha firmato lungo cinque anni dal due mila quattordici al due mila diciannove la vita delle giovani operaie e dei giovani operai addetti alla cucitura dei vestiti
Ha scavato nelle loro miserie contrassegnate da una paga che è di pochi centesimi per ogni pezzo cucito nei piccoli laboratori a conduzione familiare
E da un contesto urbanistico degradato per certi versi simile alle degradate periferie occidentali
Ne ha ricavato una fotografia cruda e le condizioni di lavoro di queste persone emblema dei trecento mila addetti al settore nel distretto
Le vite di questi ragazzi sono come incatenate ai laboratori nei quali passano l'intera giornata i poveri locali che servono per dormire
Eppure c'è anche un soffio di giovinezza in queste vite siamo reggersi progetta si stabiliscono i si rompono relazioni ci si sbaglia come si può tutto si svolge in questi ambienti non solo il lavoro
E tutto ha il sapore di una uniformità nella quale non penetra mai un raggio di luce
Quando Bing stare incollato ai suoi soggetti con una macchina a mano che li segue in ogni angolo li riprende con una fotografia al Gilda dettata dalle onnipresenti luci al neon degli ambienti
Molte in forma minimalista
Ogni tanto la scena è mossa dalle trattative con il padrone del laboratorio
Per ottenere una paga un po'migliore magari di qualche centesimo
E le paghe sono tutte in contanti perché l'unica dimensione possibile quella del presente
Per restituire il senso della realtà dura inquietante rattrappita in se stessa quando Bing insiste a lungo sul racconto di vite sempre uguali
I personaggi sono presentati in forma grafica
Una didascalia li introduce indicando il nome l'età ma i dati servono a poco perché i protagonisti di queste vite non hanno sviluppo sono quasi intercambiabili
Ciò che conta in un film che sceglie come suo cifra caratteristica la staticità narrativa e la durata
Il tempo che gira a vuoto su se stesso e che produce un senso di ripetitività e il tempo dello scorrere circolare della vita
Per questo diventa eticamente necessario far durare firmo oltre tre ore
Far rivivere nella condizione dello spettatore la vita senza aperture degli operai
Per questo si esce dal film con un senso di impotenza e di sgomento neanche Dinoia ma anche con la sensazione di aver condiviso un gesto cinematografico radicale
Tacan per radio radicale Augusto Sainati
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