Tra gli argomenti discussi: Cinema, Cultura, Donna, Film, Incesto, Minori, Pedofilia, Violenza.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 4 minuti.
Rubrica
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11:02 - CAMERA
16:30 - SENATO
8:30 - Camera dei Deputati
10:00 - Camera dei Deputati
11:00 - Senato della Repubblica
11:30 - Camera dei Deputati
12:00 - Camera dei Deputati
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Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
è stato tante volte raccontato anche dal cinema che chi ha vissuto nel vento traumatico prima che riesca a metabolizzare in Puglia trascende ecco
Dire come imprigionato in quell'evento condannato in eterno pari livello
Spesso nel ruolo di vittima a volte nel ruolo di camicie di quell'evento gli appare l'unico orizzonte di vita possibile tanto che potranno rendersi conto di vivere come rinchiuso in una capsula
Ora un merito nel film lavori secondo dal Parma primo lungometraggio della regista francese Emmanuel di Q e la capacità di farci medesime aree in un personaggio che ha vissuto un trauma estremo di renderci partecipi della sua percezione deformata della realtà
Del suo stato di prigionia inconsapevole
Senza per questo che lo sguardo dell'autrice sia fatto coincidere con quello del personaggio ma dando di quel punto di vista patologico una descrizione oggettiva ma molto attenta e sensibile
Il personaggio in questione è una bambina di dodici anni la quale è stata sottratta a sua madre da suo padre sequestrata dall'uomo e costretta a diventare la sua amante
Dagli avvenimenti costituiscono l'antefatto del racconto egli emergono progressivamente attraverso il comportamento abnorme della bambina
I commenti delle persone con cui entra in contatto dal momento in cui è inserita in una comunità di recupero per i migliori alcuni passaggi dell'iter giudiziario in cui è coinvolta
Più che le parole e forse un'immagine ricorrente che dà la misura degli eventi abnormi quasi mostruosi che l'hanno travolta
Ed è il suo corpo di bambina vestito di elegante biancheria intima per signora mentre il suo viso è segnato da un trucco vistoso
Era il costume che forse imponeva il padre quando l'aveva presa per amante
E dal quale lei ora che il padre in carcere non riesce più a liberarsi come per te devi ancora viva quella grande storia d'amore che immagina di avere vissuto il fatica violenza subita e da lei razionalizzata Collura passione amorosa alla quale era giusto da parte sua corrispondere con i sentimenti e con il corpo
E invece una parola soprattutto infrange tale costruzione mentale
Una parola pronunciata né con la franchezza e la crudeltà che apposte contraddistinguono i ragazzini mi riferisco ai compagni della protagonista nella comunità di recupero
Ed era parola pedofilo con la quale viene bollato il padre
Una parola che la bambina in cuor suo riconosce veritiera e che riduce i suoi occhi quel padre che lei disperatamente idealizzata a un individuo spregevole o almeno malato
E quel romanzo un lavoro e di cui dal tenderebbe a essere un'eroina a una vicenda sordità
Come si sarà allora capito il fin di Emanuele dico è la storia di una graduale e sofferta presa di coscienza e di una liberazione
Mi sono artefici le istituzioni coinvolte nella cura dei minori delle quali evidentemente l'autrice nutre fiducia
Ma non fa un ritratto eroico romanzesco dei suoi funzionari come fossero campioni di altruismo
In particolare l'educatore preposto alla cura della bambina e qui soltanto un uomo provo che fa bene il suo dovere premuroso e brusco quando è necessario ma del tutto alieno da sentimentalismi
Si tratta di un bel film da vedere è stato presentato al Festival di Cannes dove la giovane e bravissima attrice protagonista Zelda Samsom rapito un premio
Ed esce nelle sale distribuito dalla Teodora film dunque lavori secondo dal Papa di Manuel dico un saluto da Gianfranco Cercone
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