Alta Sostenibilità - Cinque tappe, 17 giorni, 17 goal dell'Agenda 2030: al via da Napoli il Festival dello sviluppo sostenibile

Buongiorno a chi ci ascolta cui su radio radicale l'appuntamento è con alta sostenibilità con l'alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile chi vi parla Valeria Valeria Manieri channel collegamenti torinesi Ettore giornalista
Per parte al ministro Bondi
Voglio onorare abbondano agli ascoltatori
Ed è una puntata speciale così come i nostri ospiti sono larga misura collegati da Napoli dove in qualche modo si inaugura e iniziamo a raccontarmi davvero da vicino
E questa edizione del festival dello sviluppo sostenibile una una Festival che toccherà il sì diciassette Obiettivi di Sviluppo sostenibile ovviamente dell'agenda olio ventitré da una testi perché si svolge su tutto il territorio nazionale nell'arco di diciassette il giovane appunto a
Come tappa importante anche in quella della città di Napoli
Picasso subito la parola Ellis anche perché ovviamente sarà una puntata ricca di di ospiti e tra l'altro tra agli ospiti presenti insieme e ci sono Enrico Giovannini direttore scientifico dell'Asi bis
E Andrea fornirò lì del Forum disuguaglianze diversità e di una cooperativa sociale Dedalus intanto bentornati entrambi
Buongiorno
Un giorno
E si Valeria avrei detto allora una puntata speciale qui da Napoli
Per tutto pronto per l'inizio della tetti ma edizione del Festival dello sviluppo sostenibile
Settima edizione tenuta estiva quest'anno in un'edizione in una veste tutta nuova però un particolare itinerante partiamo infatti qui da Napoli saremo sui territori con cinque tappe in cinque diverse città
Napoli
Bologna Milano
Torino e poi si tornerà a Roma per la chiusura del festival e quindi parliamo oggi qui dalla chiesa di San Marcellino al pesto da dove tra poco inizieranno i lavori
Primo appuntamento a partire dalle quindici Primo appuntamento che sarà dedicato allo Stato alle Regioni per lo sviluppo sostenibile e il superamento delle disuguaglianze dal pm RR ai fondi europei di coalizione
Tanti gli ospiti che insieme a noi animeranno il dibattito agli ascoltatori esportatrici ricordo che potranno senz'meno dipendente in India anche sui nostri canali quindi fido autista
E finito Petipa al sviluppo sostenibile mandiamo subito la parola
Qui con me al direttore del Comitato scientifico rifugio Vannini
E ripartiamo da Napoli dove siamo partiti con il primo festival dello sviluppo sostenibile
Sette anni fa per trattare un tema non molto diverso da quello dell'epoca purtroppo e cioè il tema delle disuguaglianze
Disuguaglianze che purtroppo sono cresciute nel nostro Paese non solo a causa prima della pandemia poi della crisi energetica della crisi economica ma sono cresciute anche tra Regioni
Perché la alle regioni del Mezzogiorno hanno dimostrato nonostante una certa vitalità che va segnalata in alcune aree un ritardo crescente e ora abbiamo una grande opportunità quella di spendere al mio accanto al pm RR i fondi di coesione per il due mila ventuno due mila ventisette i fondi nazionali parliamo complessivamente di quasi centotrenta miliardi nei prossimi anni
E abbiamo la possibilità di spenderli nell'ambito dell'agenda due mila trenta
Una agenda che proprio sulla lotta alle disuguaglianze fa un un focus particolare oggi partiamo proprio da questo ci sarà il ministro Pinto
Con cui discuteremo di questi aspetti perché con la nuova governance del Pnr R. unificata a quella dei fondi di coesione c'è la possibilità un'opportunità
Per dare maggiore coerenza ma serve più coinvolgimento della società civile
Purtroppo da questo punto di vista la nuova governance ha cancellato il tavolo di partenariato non è una buona notizia per la società civile e noi proporremo al ministro di stabilire almeno dei tavoli territoriali perché si tratta non solo di fare investimenti ma di stimolare tutta la società
Sui territori a aderire a rafforzare le politiche pubbliche
Peraltro il ministero governo in lei l'interlocutore diciamo
Alla decisivo per restare al albanese è invitato a dare la parola a Brera Bormioli
Che è qui con me perché non possiamo parlare di disuguaglianze territoriali senza trattare anche il tema del divario pesante pesantissimo nel nostro Paese in termini di abbandono scolastico allora
Morì Minoli che su questi temi è attivissimo qui a Napoli e e sarà uno degli ospiti che animeranno poi il dibattito mercoledì dodici nell'ambito dell'evento dedicato al gol quattro dell'Agenda due mila trenta gol quattro istruzione di qualità per tutti e allora Molinaroli prima di raccontarci più nel dettaglio di cosa parlerete mercoledì
Vorrei chiederti qui insomma il gol dieci dell'Agenda due mila trenta
Parla di superamento delle disuguaglianze tra Paesi e all'interno dei Paesi
Quei arrivato lì potremo parlare divenne anche urbano con percentuali di abbandono scolastico che variano anche a seconda dei quartieri ecco come affrontare questa questione
In allora intanto primari di rispondere a questa domanda che mi sembra esemplare perché non c'è dubbio e se vogliamo provare a rimuovere le diseguaglianze tema formativo educazione nel cuore per tornare a diventare una priorità della politica
Non è più possibile e la scuola l'educazione e la formazione sia l'elemento di corollario della politica o che comunque si concentra in negativo sugli investimenti su scuole liberazione ma prima ogni ripeto è una cosa che diceva prima Enrico Giovannini
Quando diceva
No non c'è stata abbastanza dialogo sociale
Ed esattamente queste allora un festival come astista come dire in sé è un valore che va oltre i contenuti
Che io declina in due modi poi arrivo sulla domanda specifica uno in questo Festival si mettono insieme a dialogare la politica in centri con i territori con l'esperienza di capo
E dall'altra parte non si rinuncia ad avere il coraggio di affrontare la complessità
Ecco questo è dunque i temi che sono mancati alla politica non c'è stata Gesù non c'è stata legame tra i centri e le periferie e spesso e volentieri si ricco di rappresentazione di semplificazioni eh no diretta quindi bene che ci si alleni sparsi come sul tema specifico è evidente che la povertà educativa in Italia su pronta a mezzogiorno e quindi anche a Napoli
è un tema assolutamente centrali numeri ci dicono oggi gli ultimi dati con i performer ci dicono che la media italiana è intorno al dieci sette per cento con una media vicina a quelle che sono le raccomandazioni della Comunità europea
Ma se poi prendiamo questo dato lo sprechiamo per territori scopriamo che nel Sud questa media sale a sedici virgola sette per e in alcune aree di questo Mezzogiorno ma anche in alcune aree urbane e periferica del Nord abbiamo percentuali intorno al venti che viale dal ventidue al ventiquattro per cento
Quindi numeri impressionanti quando parlo di abbandono School non parlo solo di abbandono scolastico per la dispersione esplicita e implicita cioè
Quelli quei ragazzi che non finisco il tipo di crudi ma anche quello che non finiscono senza avere le competenze di base delle antipatico titoli propri diritti di cittadinanza e trovare facilmente lavoro
Detto questo io coi questo dato già quantitativamente impressionante
Se lo declino sui divari che sono territoriali l'ho già detto ma soprattutto un altro e a cinquant'anni don Milani ancora una volta la povertà educativa per il novanta per cento riguardi Piquet repliche dei poveri
E quindi in qualche modo fenomeno che certifica le distanze le diseguaglianze
E impedisce alla scuola di polvere ancora un ruolo duecento risultare di passaggio ok e poi giudice uguaglianza di genere che attraversano il tutto
Che lavoro quindi da questo punto di vista servirebbero appunto politiche in grado di accompagnare processi importanti e non progetta ogni tanto una tantum su questi temi e qui è mancato quel dialogo scarico parla prima Giovanni
Perché se penso al miliardo e quattro messo il pm RR sull'istruzione
E vado a leggere le azioni eleggo come i primi cinque quei cento milioni sopra le grate ministero negli scorsi mesi col territorio
Vuol dire che non c'è stato dialogo tra il centro e che in questi anni ha sperimentato sui territori processi di accompagnamento
E hanno formato di comunità educante che hanno fatto di questo tema centrale sbattuta la comunità secondi resistere su finanziamenti che avevano calati dall'alto
Con linee guida che ti obbligano a moduli progettini
Molto intenso questa scuola Kruger esperienze ci dicono che il tempo è tra scuola non basta se anche la scuola non viene interessata da processi di cambiamento interno insomma servirebbero politiche che imparino da quello che è avvenuto sui territori anche in questa città perché Napoli è stata la prima città dove attraversa un laboratorio permanente disamministrazione
Con quaranta scuole
E privato sociale si sono fatti dei laboratori di contravvenzione scolastica che son diventate le politiche del Comune Elkann anche anticipato la riflessione sui patti educativa peccato che nessuno ascolta Napoli come una scorta di fiati territori quindi si poteva fare politica che dall'alto rischiano come dire di Calalzo territorio senza impatto in maniera poco trasparente
Oggi cinquecento milioni grossa parte arrivati in campagna le scuole
Hanno lavorato alcuni coprogettazione quindi quelle che avevano imparato a lavorare in questo modo qui ma molte aggrappato alle gare d'appalto oppure si come dire considerano intervento beh fammi laboratorio di ceramica il pomeriggio per i ragazzini che non riesco a tenere in auto questo è stato il modo con cui migliaia di euro a milioni di euro soldi spesi male in questi anni quindi non servirà salto dalla politica nel recuperare centralità su questi temi ma soprattutto anche nell'essere così autorevole a non aver paura Giordano col territorio imparando dal territorio per definire le politiche
E grazie caricano non avere mai ecco volevo tornare professor Giovannini che ovviamente oltre a essere detto scientifico dell'Altis avuto proprio nella seconda parte di questo piano nazionale di ripetere residenza anche un ruolo ovviamente come già ministro delle delle infrastrutture e della mobilità sostenibili un chiaramente quello che ci diceva Mormino alieni importante no proseguire un dialogo o almeno iniziare un dialogo
Con il terzo settore con il sociale per migliorare il più presto possibile ovviamente la la messa a terra di questo piano nazionale di riprese resilienza lo stesso ministro Fitto in Parlamento
Ha più volte specificato che io bisogna essere listi sì su un nuovo progetti che riusciremo a portare a casa e a realizzare concretamente quelli e quelli che invece non sono non sono fattibili così come sappiamo che spesso l'ottimo è nemico del bene in questo caso c'è anche da dire che fare presto horror Sempre vuol dire fare al meglio sto che c'è anche una oggettiva urgenza di spendere
Con una certa celerità
Questi questi fondi sappiamo che diciamo sul fare le cose per bene e sulla celerità italiane assolutamente diciamo una una maestra da questo dal punto di vista come risolvere queste diciamo e come mettere insieme queste istanze che sono ovviamente comprensibili sia dal dal dalla parte diciamo di la la parte in questa insicurezza essere state interpellando così come le le ovvie esigenze delle istituzioni considerando anche che c'è
Non un un un anello di trasmissione importante e che da tutti viene ritenuto deficitarie ovvero che non solo diciamo c'è stata una e presentazione di progetti non sempre e coerenti e siamo arrivati alla diciamo alla presentazione di questo piano nazionale di imprese residenza con idee non sempre chiarissime e con progetti a volte poco poco messi a sistema
Ma anche e che nella pubblica amministrazione soprattutto a livello territoriale
Mancano spesso e volentieri soprattutto al Sud delle competenze specifiche coi per la realizzazione tecnica di questi progetti professore
Ma io vorrei intanto direi che la situazione vera del PNR R. non la conosciamo e quindi spero lo chiederemo naturalmente anche al ministro Fitto che la relazione
E il governo ha anticipato verrà predisposta maggio sia diffuse il prima possibile perché io personalmente su vari temi lo dico anche guardando la stampa in particolare sui temi di cui sono stato responsabile vedo migliaia di gare che stanno andando avanti quindi
Bisogna stare attenti a non fare di tutta l'erba un fascio ma secondo passaggio fondamentale e quello di imparare dagli errori subito
Perché possono essere stati infatti degli errori ci mancherebbe altro alcune amministrazioni non in modo generico nel Mezzogiorno ma sia fa al centro che al Nord Carlo Mezzogiorno spesso hanno evidente difficoltà altre no
Dunque al di là del Censimento di cosa sta funzionando e cosa non sta funzionando così da fare quella riprogrammazione del Pnr R che e prevista
Dal piano spesso e che altri Paesi stanno facendo dobbiamo subito immaginare come programmare gli altri fondi
Una delle ragioni per cui il Pnr R è una serie di difficoltà e che i fondi sono arrivati in un Paese che non aveva fatto programmazione per tanti anni
Dunque vogliamo commettere ora lo stesso errore di nuovo sui fondi di coesione
Il Paese sta discutendo del PNR presieduta dimenticata di chiedere alle regioni al governo stesso come pensa di usare questi altri fondi ecco io ho sempre detto anche mentre ero ministro
E c'era vita oltre il PNR
Che ci sarebbe stata una seconda parte della partita che è appunto quella che va giocata da adesso alla fine del decennio
E abbiamo grandi opportunità imparando dagli errori e come ricordava anche Moroni Roli superando la logica laddove necessario dei bandi
Per fare i bandi e dunque la necessità di rispettare la condizione dei singoli territori
Oggi io presenterò nella prima sessione proprio i dati che anzi vi si elabora sulla varietà
Di situazioni che abbiamo sul nostro territorio l'Italia non è uguale
E anche all'interno delle principali aree Nord Centro e Sud ci sono differenze significative il bello della programmazione dei fondi di coesione e che devono essere fa il dalle regioni quindi non possono in essere imposti dal centro il rischio però lo sappiamo e di sprecare questi conti ecco la nostra proposta
Di usare non solo Agenda due mila trenta ma anche l'esperienza che abbiamo fatto come Hans bis con la Liguria con l'Emilia con altre regioni
Per conto di edificare la programmazione usando proprio l'agenda due mila trenta mettendo a sistema tutti i fondi sia nazionali che europee
Sì e allora direttore Giovannini so che ci deve salutare intanto quindi grazie perché immaginate che saranno insomma momentino abbastanza impegnati impegnativi un'ultima domanda però e allora perché avete deciso
Udienze gli itineranti in questa veste in Anna e attenzione se ai territori e perché non esiste uno sviluppo sostenibile se non si con mani Dilani
B e dopo alcuni anni di estiva alla soprattutto on line
A causa della pandemia torniamo sui territori e proprio per tornare sui territori abbiamo scelto di organizzare i circa venticinque venti che sono o organizzati direttamente dalla sua il sedere nei suoi detto sui gruppi di lavoro
Ad aggiungersi ai circa ottocento eventi che altri organizzano durante questi diciassette giorni e nella scelta delle città Napoli Bologna Milano Dorino Roma abbiamo anche voluto dare una caratterizzazione schematica
A Napoli parliamo soprattutto delle questioni sociali l'educazione
Ma anche le differenze di genere
A Bologna tratteremo soprattutto i temi ambientali andando a vedere come per esempio le città italiane nove in particolare si stanno attrezzando per di armonizzarsi entro il due mila trenta
A Milano trattiamo soprattutto dei temi economici compreso quello del green washing e del social Washing cioè la tendenza delle imprese
A usare le parole sostenibilità equità solo per fare pubblicità ai loro prodotti
Senza trasformare veramente
I sistemi di produzione a Torino ci concentreremo nell'ambito del Salone del libro sui temi della cultura dell'etica dello sviluppo sostenibile e infine il ventiquattro a Roma torneremo alla Camera dei deputati a illustrare alle forze politiche alle istituzioni le conclusioni di questi diciassette giorni di riflessione
Per che c'è veramente tanto da fare
Ma dall'altro punto di vista come dice lo slogan del Festival la sostenibilità illumina il futuro
Perché in questo momento le preoccupazioni internazionali e nazionali stanno spegnendo in molti la voglia di cambiare e cambiare nella direzione giusta
E grazie grazie davvero buon lavoro rapine proseguiamo Valeria
Coro mora Mirò io volevo tornare sul tema a cui abbiamo accennato prima rispetto alla pubblica amministrazione generare una sfida che riguarda tutto il Paese
Non solo per il piano nazionale di riprese residenza anche perché come diceva Giovannini c'è vita anche dopo dopo il il piano di rientro l'azione di riprese resilienza il due mila e ventitré è stato
Dedicato dalla Commissione europea tra l'altro di fattuali competenze sottolineando come la disponibilità di una forza lavoro qualificata è fondamentale per garantire le la le le varie transazioni che dovremo affrontare quella digitale quella verde è e in generale nel contesto della
Sostenibilità e dell'innovazione ecco da questo punto di vista come la vede quali sono i passi fondamentali anche in Italia e nel Mezzogiorno andati da compiere a quale velocità
Ma rispondendo nel in maniera molto schematica dati dati anche i tempi un po'lo dicevo prima io penso che la prima operazione per datare sia tornare a investire
Sulla scuola
E sull'diversità sulla formazione dal due mila otto da oggi l'Italia mediamente è stato l'unico paese europeo che ha disinvestito per su questo piano il disinvestimento è stato più forte con rispetto il salto tecnologico e quindi ora di invertire la rotta su questo a incominciare dal fatto che ogni anno vengono tagliati circa due miliardi sulla scuola pubblica perché in previsione del calo demografico forse quei soldi non vanno tagliati vanno reinvestiti per esempio è tornata compresenza o per l'innovazione tecnologica
Opera allora portare il tempo pieno in tutto il Paese voi sapete benissimo che oggi un ragazzino che nasce in Calabria o in campagna mediamente del principe dal quale l'obbligo a un anno di Colin Matthews in meno rispetto su quel ramo del centro nord
Semplicemente per la diffusa e tempo pieno perché mancano i servizi vero senso come una rete da una situazione intollerabile
Poi sicuramente va il deve tornare a investire in un rapporto più stretto tra università scuole al mondo del lavoro
Che però non deve essere sbilanciato in una direzione piuttosto che in un'altra perché altrimenti corrisponde con il dato conto si passa dal a da una scuola pubblica le rapine cornice le competenze all'impresa secondo reggente dell'impresa stop ed invece va fatto un ragionamento un po'più un po'più ampi compreso ma sicuramente va di nuovo ricostruito un rapporto ai cominciare anche dalla riforma dei tecnici professionali sono e devono tornare a essere scuole importanti in questo Paese e non le scuole di serie B delegate al parcheggio dei poveri
Soprattutto nel biennio come purtroppo avviene oggi soprattutto in alcune periferie perché oggi c'è questa sorta di profezie che si autoavverano avere sempre in mente Maria una ragazzina di Barra Ponticelli di Napoli
Il workshop sulla sulla sua storia scolastica dice io ho finito la media con la media dell'otto volevo fare il classico ma siccome sono donna e sono di Barra e Ponticelli con la periferia napoletana chiamami ovali se la vedo lo fa l'alberghiero il mio professore già d'Europa all'alberghiero quando i vedovi Albergheria
Eccetera ho fatto l'alberghiero la fine perché mano convinta adesso già sette anni abbandonata da scuole faccio la commessa di supermercato
Quindi voglio dire oggettivamente c'è un problema di rinvestire anche nella forma di docenti superare il precariato e poi soprattutto vanno costruite queste benedette comunità educante come dicevo prima nel senso che i territori insegna no
E laddove scuola comune e terzo settore civismo attivo ingredienti principali insieme a operatori culturali pro-capite volontariato parrocchie hanno Pato diventa pare la responsabilità educativa del modalità di comunità
In quei contesti funzionamento funziona meglio le cose la formazione l'orientamento curricolare resta curricolare quindi c'è bisogno di una politica Cass accompagni questi processi
A comparire sui progetti non dobbiamo inventarci niente l'abbiamo già praticata in questo Paese basta guardare l'esperienza dei contratti di scuole del Belgio
Che investono due milioni e mezzo l'anno su scuole in periferia perché l'invito nella scuola il centro di processi rigenerazione scolastico ANPANA sociale dei legami di comunità
Basta guardare avendo educative speciali francesi insomma gli svedesi sono certo se si continua a fare
In le cadute poteri del denaro con i banditi e ti dicono un anno o massimo due denti ora modulo su queste quattro competenze resta la scuola perché così qualche dirigente
Anche del ministero si sente più tranquillo e non si assume responsabilità vuol dire che non stiamo sprecando ancora risorse
Allora grazie grazie io
Un'ultima cosa veloce da chiedere a morirò lì che stiamo andando in chiusura e allora tornando al tema delle competenze voi come gruppo di lavoro Struggle quattro Ric abbiamo l'istruzione di qualità per tutti avete elaborato anche un quaderno e in particolare sul target sette quindi quattro punto sei
Che diciamo declina diverse proposte per l'educazione alla cittadinanza globale insomma cittadini del mondo cittadini consapevoli dei limiti planetari
Questi temi come si portano poi situazioni anche complicate come quella dove si può bere
I porte no rispondo in questo modo al di là delle proposte specifiche se riusciamo non ha come dire educare i giovani perché a me sembra che i giovani e le giovani in questo Paese siano più avanti rivolte della politica abbiano più chiare e alcune percezione tentano di nuovi strumenti di di di momenti di discussione di confronto di informazioni ma il problema non è tanto quello di educare il problema restituirà questi ragazzi e queste ragazze l'idea che possono recuperare potere su quello
Io presidente per troppi anni abbiamo inteso confondere la partecipazione di giorni ma la partecipazione in generale con gli strumenti del la Park a Como consultazione
A Sotheby's ascolto e quindi se il corpo Formis non ebbe
Nicola
Provocatoria zona sta nella testa consulte politica a tutti i livelli apra dei misteri allora forse i giovani recupereranno anche davvero la voglia di partecipare sui protagonisti entrano appartenente a questi processi
So ecco dobbiamo andare a chiudere io ringrazio i nostri ospiti nonostante qualche piccolo problema linea ce l'abbiamo fatta ma i collegamenti oggi non erano semplicissime auguro ovviamente
All'altra visse è un buon Festival un buon avvio di questo resti valida per lo sviluppo sostenibile da da Napoli e poi come avete sentito per altri diciassette giorni in giro per l'Italia per città importanti con il i temi e diciassette gol dello sviluppo sostenibile
Andremo ovviamente abbiamo sentito da Napoli a Milano Torino
Bologna Roma grazie ancora a Enrico Giovannini direttore scientifico dell'Asi visse e Andrea Moroni Eroli del Forum disuguaglianze diversità della cooperativa sociale del da Luz
Grazie
Ah egli spintone collegata da Napoli proprio in una di queste
Importantissime tappe e grazie al regista spinotti per il coordinamento redazionale non ci ritroveremo la prossima settimana stesso posto stessa ora misurato e radicale del continuare a raccontarmi
Queste questi collegamenti
In termini appunto tipici di questa trasmissione di alta sostenibilità ma anche i protagonisti appunto di questo benissimo festival grazie ancora