War Room Books - Intellettuali, cosa fanno, cosa dovrebbero fare

Lux
Parliamo torniamo oggi a parlare di intellettuali è una professione o forse dovrei dire una missione ma lo chiederemo all'autore di questo libro interessantissimo
Che ha pubblicato in questi giorni UTET perché si chiama appunto il lavoro intellettuale e e che si occupa di una figura centrale nello sviluppo delle democrazie lo ha scritto Gianfranco Pasquino che abbiamo già avuto l'onore e il piacere di a vedere ancora un box
Professore emerito di scienza politica nell'Università di Bologna
E accademico dei Lincei saggista Autore di moltissimi libri che hanno segnato la storia del pensiero contemporaneo grazie di avere diritto al nostro invito professor Pasquino
Grazie a lei professor formano è garanzia di questa grande opportunità
E allora vediamo subito alla domanda più diciamo banale se vogliamo ma che cos'è un intellettuale e e chiari
E i i il chi fa il lavoro intellettuale per consentire e per ciò stesso intellettuale
Cioè il fatto di occuparsi di un'attività intellettuale qualifica l'autore come intellettuale
Nessuno che non faccia una attività intellettuale può essere definito intellettuale
Poi ci sono molti che fanno attività intellettuale con scarsa consapevolezza conclusi con scarsa conoscenza
Del loro rapporto con le idee del mondo come trasmette come col creare costruire trasmettere queste idee cioè l'intellettuale colui che consapevolmente cerca di produrre idee per influenzare gli avvenimenti
Certo quanto più un intellettuale forse quanto meno credere alla sua capacità di riuscire a fare questo non sbaglia
Perché vede circolano effettivamente possono avere delle conseguenze intendiamoci positive ma anche negative quindi bisogna anche criticare gli intellettuali
Senta quello il problema per diventare intellettuale così a un giovane che volesse intraprendere questa missione se per così dire va bene questa questo attributo oppure o meglio questo sostantivo oppure come possiamo Gerbi finirla professione
Professione credo che sia come dire abbastanza adeguato
Missione richiede naturalmente senso nella missione da parte di colui che intende intraprendere la per vedere in alcuni casi l'intellettuale aveva una vocazione potremmo anche i definire questo anche se molto cioè vendere era molto esigente non solo con i intellettuali con gli altri Marche con se stesso
Non si possono generi di fare una confessione bisogna sentire dei giovani di occuparsi delle idee
E cercare di di Co conoscere le idee che riguardano il campo di cui si occupano al meglio e poi sempre confrontarvi sì e se sono bravi di saper andare oltre quelle idee
Certo come si diventa lei ha Asti d'alcol il consiglio che nel libro Dalì dice
Avendo letto i libri e gli articoli più importanti a cominciare dai classici sulla tematica che si intende affrontare
è semplicemente con un sociale per qualsivoglia buona ricerca al contrario l'accumulazione di letture gli iscritti in via venti senza criteri di rilevanza o di pregnanza non conduce da nessuna parte insomma una lettura onnivora
Di per sé non fa un intellettuale
No la lettura dei non basta bisogna avere delle idee bisogna sapere confrontare con le idee con altre persone che spesso sono a loro volta intellettuali ma non sempre posso aggiungere bisogna avere dei buoni maestri questo è importante
Spesso cito la frase famosa di Robert Merton un grande intellettuale sociologo statunitense
Bisogna sapere salire sulle spalle dei giganti
Ma in questo caso deve essere aiutati da un lato effettivamente delle proprie neppure accumulare i libri dei gigantisti e quindi leggerli capirli
E dall'altro essere accompagnati da un gigantesco egli stesso nel mio caso io ritengo che le due figure più influente sulla mia formazione intellettuale sono state Norberto Bobbio e Giovanni Sartori
Senta professore e e sottrarsi grazie anche all'esperienza dei giganti dai pregiudizi che lei individua mancanza di coerenza
Ancor più lei scrive quando si traduce nel predicare bene e razzolare male razionalismo cioè fare professione di plagio e poi piaggeria sono proprio tre peccati mortali
Assolutamente sì
La mancanza di coerenza immediati e nella personalità dell'intellettuale intellettuale che mancano di coerenza prima o poi falliscono nel loro compito il plagio è un peccato mortale se il compito dell'intellettuale di costruire idee riformularle di trasmetterle di praticarle
Prende le idee dagli altri senza riconoscere ed è che gli altri hanno prodotto e certamente un peccato assolutamente mortale dal quale in me
Non pochi intellettuali italiani non riescono a sfuggire o peggio utilizzano quelli sperando che nessuno riscopre naturalmente
E poi è necessaria la predicazione di queste idee la convinzione che che queste idee sono viene ma anche la capacità quelli rivederle a fronte dei nuovi fatti o a fronte di nuove idee c'era come sia di confrontarsi con altri anche questo è un pregio molto importante
Stare sulla propria torre d'avorio a non guardare che cosa fanno gli altri sulle rispettive torri d'avorio se ne hanno certamente non produce idee importanti significative
Quindi la mancanza di coerenza è speculare alla incapacità di cambiare idea mi viene in mente uno
Ha fatto riferimento a un non agli intellettuali ma quella professione diciamo quegli intellettuali di serie B che siamo noi giornalisti una un un dibattito che cito spesso un confronto molto acceso tra Alessandro Sallusti Corrado Formigli
E uno rimproverava all'altro una certa faziosità uno diceva sì ma perché il tu ti occupi sempre
Delle dei vizi della destra e quell'altro gli diceva perché non varia a raggranellare nel bidone della spazzatura della sinistra insomma a un certo punto Sallusti dice
Perché diciamo la verità noi siamo liberi ma a partire dalle nostre idee e io la mattina mi sveglio e cerco le contraddizioni nelle idee dell'altro ma mi chiedo e le chiedo la professione
Diciamo più nobile dell'intellettuale non è quello il privilegio maggiore anche la capacità di smentirsi invece di mettere in discussione le proprie idee di partire da una posizione di approdare verso un ignoto che non si immaginava e accettarlo farlo proprio
Perché non c'è nessun dubbio che il grande intellettuale io ho saputo produrre quelli vedere le loro idee a confronto come dicevo prima con i fatti con l'idea di altri non c'è nessun dubbio questo è cruciale questo fa parte della capacità degli intellettuali di interpretare il mondo e qualcosa di suggerire qualche variazione indicare qualche direzione da prendere
E assolutamente necessario
L'intellettuale può anche essere fazioso perché la sua curiosità può eccitare suscitare idee in altri può produrre dei confronti molto efficaci
E quindi può dire da che parte sta quando mi si chiede da che parte sto io in questi contesti che riguardano soprattutto la politica rispondo sempre che sto dalla parte della Costituzione
Che è una fase salutata da Giorgio Napolitano presidente della Repubblica
Però molto centrata Napolitano è anche stato un intellettuale non c'è nessun dubbio ha prodotto idee ha saputo in come dire penetrare nella politica con le sue idee poi cercare di cambiarla
E quindi non possono non possiamo in nessun modo e sudore alcuni politici dal mondo degli intellettuali e della produzione delle idee
Un rapporto con il potere negli intellettuale lei riscrive qui una frase molto bella voglio citare e cioè un fondo il tentativo il compito dell'intellettuale quello di impedire a coloro che hanno potere politico economico sociale religiosa e culturale
Di trarre vantaggio da quel potere a scapito della vita degli altri
E quindi intellettuale non può essere un interlocutore privilegiato lei aggiunge ancora del potere né tanto meno esclusivo di chi uomo-donna il potere e quindi il ruolo di consigliere del principe anche l'intellettuale organico oggi non assenso quanto meno in questo suo in questo Statuto che lei definisce LA guarda ha una posizione di distanza dell'intellettuale come un presupposto fu quasi fondante della sua identità
Di questo intellettuale rassegniamo così che lei definisce citando alcuni esempi di di grandi intellettuali del Novecento Adorno Hannah Arendt a a non Berlin Bobbio ormai coperto ecco oggi figure di questo tipo capaci di questa distanza nel panorama politico Italia nel programma di intellettuale italiano ci sono c'è qualche nome che lei si sentirebbe di fare anche magari con riferimento a qualche giovane
E a qualche nuova figura
L'ha permesso naturalmente che io non credo affatto che gli intellettuali organici siano in grado di produrre
Idee particolarmente brillanti e particolarmente utili per la società per il sistema politico possono essere in grado di influenzare la politica del partito
Di di riferimento della coalizione di riferimento diciamo così ma non oltre
Sono anche convinto che sbagliata la frase parli che l'imperatore del solo parlare al potere politico no intellettuale deve parlare alla società
Deve parlare anche agli altri intellettuali naturalmente ma alla società non deve avere cioè onestamente politico in questo senso credo che sia importante sottolineare un aspetto cominciare
E cioè quello della del dibattito pubblico questo quello che deve fare intellettuale se presente nel dibattito pubblico e assumersi delle responsabilità
Nel contesto italiano oggi è difficile vedere figura di questo di questo di questo rilievo e naturalmente questo dipende anche dal fatto che sappiamo quanto una intonazione importante quando ha già esercitato però un po'di tempo il suo magistero
Ovvero non era così importante all'inizio degli anni quaranta cinquanta lo diventò con una certa rapidità lo stesso ma neanche per sogno tori
Io credo che talvolta sono i grandi scrittori che era suo che assumono questo ruolo professato Pasolini sicuramente
Losappio Sciascia
In una certa misura lo stato anche Umberto Eco che però era un po'sprezzante
Leggo con il potere politico e quindi riduceva il suo ruolo semplicemente alla critica e qualche volta al sarcasmo che anche questo tra l'altro va bene oggi non saprei che certo non voglio esibirmi
A colpire alcuni amici alcuni colleghi o alcuni nemici
E quindi deve essere il lettore che si a farsi universi più sono in intellettuali contemporanei importanti
Fra quelli che lei ha citato che erano tutti europei coerente vorrei aggiungere Camel premio Nobel per la letteratura perché è stato decisamente ho ritenuto importante in un contesto drammatico perché quello della Francia
Della Quarta Repubblica che ha una vita breve abbastanza disordinata eccome era uno che parlava non solo al potere politico anzi prevalentemente non al potere politico parlano contro gli intellettuali che stavano sminuendo la loro funzione parlava soprattutto alla società francese
Del maggiore rispondo pago dura si ebbe un grande successo ma ma pagò duramente la sua indipendenza intellettuale anche la sua critica gli intellettuali i nostri e non richiedo ma le chiedo anche una cosa ma un intellettuale così fatto come lei lo definisce come ci piace
Come mangia cioè quale mercato hanno le idee di un intellettuale così distante dal potere in una congiuntura in cui la quantità del mercato digitale ha sostituito la qualità
Quale fonte di attribuzione del valore
Spesso Borodin case editrici naturalmente all'università in quelli che che non consente anche cioè e i luoghi dove si producono idee e che naturalmente vengono poi comperate diciamo così dai committenti naturalmente in questo caso deve stare molto attento a non farsi bruciare
Da questo rapporto commerciale
E poi se scrive libri
E sono di un certo rilievo tiene diritti d'autore si scrive articoli scrive sui quotidiani spesso fortunatamente esistono quotidiani che vogliono idee nuove non soltanto quelle prevedibili e l'isola trarre dal dal dibattito contemporaneo perché lì ottiene qualcosa l'intellettuale peraltro non a dire in partenza nessun interesse ad arricchirsi
Non è questo il suo obiettivo il suo obiettivo è arricchire dite la società e il dibattito non solo politico sociale e culturale anche religioso
Ecco questore e il compito vero tenere svolgerà
Però ecco nel sistema anche gli accesso come lei ben definisce e molto al ascensore sociale non ce n'è ascensore intellettuale e meno che mai in questo Paese c'è un corporativismo nella stampa lei scrive in generale
Esisteva una non scritta ma ferrea graduatoria di priorità dei libri da recensire degli spazi da assegnare e i giornalisti prendono il novanta per cento gli altri quelli che non sono giornalisti
Le dice concorrono al restante dieci per cento
Nelle trasmissioni anche quelle che dove i libri poi vengono promossi e vengono venduti
Quegli stessi giornalisti sono sempre dentro quella partita di giro
E e sappiamo bene che ci sono trasmissioni dove per esempio i conduttori lo sono da venticinque anni e invitano sempre gli stessi autori questo negli anni sessanta settanta non ha non accadeva nella tv pubbliche
Privata cioè ci sono trasmissioni che ormai al solo lunga un quarto di secolo ecco questo corporativismo
E quanto incide e negativamente se incide negativamente nel rinnovamento delle idee nell'emergere di nuove soggettività
Incide moltissimo tanto per cominciare stiamo celebrando quella televisione degli anni sessanta e settanta e i suoi conduttori perché spesso innovatori e trovarono le persone giuste gli intellettuali giusti da promuovere
Che intervalli che avevano già in realtà iniziato un'operazione importante video commossi ulteriormente
Quello che c'è un cinema dunque un conformismo nella competizione che davvero molto come dire stop triste
Triste e che non produce nessun appunto alla specifica
In rete le queste trasmissioni talk show si compiono uno e con gli altri
Qualche volta sbuca qualche persona nuova qualche idea nuova però mantenersi molto difficile io sono molto grato Orrù un box perché uno dei modi con i quali disco comunitario unite
Qualche volta mi succede anche per televisione con grande sorpresa
Del conduttore o della conduttrice ci sono molte donne che conducono quesito Lucio e con grande sconcerto degli altri perché poi ritornano sulle idee che abbiamo già ricevuto che conosciamo e questa però nella storia come dire complessiva del pensiero anche i grandi pensatori del passato con il quale non posso in nessun modo con come come dire confrontarmi hanno avuto momenti difficili quando molto più importanti e molto più significative classico il Galileo Galilei che cito perché e anche all'origine dell'Accademia dei Lincei la sua idea sul mondo naturalmente cozzo contro l'appunto conformismo e contro la Chiesa
E ne pagò un un alto prezzo Max molto spesso la scoperta di qualcosa di nuovo che il prodotto però Biondi un pensiero profondo di questi intellettuali fa fatica ad affermarsi
Senta professore il dalla dal mondo che la cultura all'Accademia l'università lei fa un Marcello scrive il barone accademico commissionava i suoi allievi
Recensioni stroncature dei libri degli allievi del barone suo avversario però oggi nel bene poco e nel male parecchio e tutto più disorganizzato e casuale anche perché baroni i baroni sono scomparsi non non lo lo dice in maniera come dire assolutamente
Denota il prima e non con uno ma io le chiedo non fa lana che con la scomparsa dei baroni la selezione del del valore abbia perduto una una leva in quell'assunzione di responsabilità che sia pure in maniera arbitraria sia pure in maniera svincolata da controlli sia pure in maniera talvolta corporativa il barone però faceva quando comportava
Il l'allievo e quindi assumeva di fatto una responsabilità a cui oggi il sistema rinuncia
Per usare una frase che viene spesso applicata ad un altro contesto anche i baroni facevano delle cose buone sì anche i baroni sapevano con cooptare dei dei giovani prevalentemente uomini questo è uno dei problemi dei valori
Che potevano aveva un'attività accademica brillante
L'attività accademica produttiva innovativa questo sì
Però lo stesso il barone volevano semplicemente dei coadiutori persone che poi di fondessero nell'ordine in maniera elogiativa senza senza produrre niente di particolarmente originale la loro parte
Da questo punto di vista va notato che in grandi baroni che ho anche citato non hanno avuto degli allievi particolarmente importanti e che spesso l'arrivo importante il dissenziente rispetto al barone
E quindi si costruisce la sua carriera qualcosa con grande difficoltà
No lui dell'università che ha anche prodotto degli intellettuali
Però non molto documentalmente quando lamentiamo la fuga dei cervelli intendiamoci non sono cioè non tutti i cervelli fuggono tutti quelli che fuggono sono cervelli
Però vanno anche perché trovano situazioni in altre università in altri Paesi che sono coperte più dinamiche più competitive
Nelle quali possono esercitarsi a diventare i migliori di questo dovremmo preoccuparci
Nel libro c'è una definizione molto sintetica perché li propriamente a come oggetto il lavoro degli intellettuali però c'è una nell'est del racconto della dell'avventura umana e professionale ligio Giovanni Sartori c'è la definizione
Egli mi della di ciò che democrazia politica dei tratti dalla democrazia in una maniera molto icastica questi per regole procedure istituzioni diritti e doveri
Aggiungerei ma forse fa parte evidentemente forse delle istituzioni
Quello che pensatori come Salvatore Veca e amarsi Hassen dicono essere un elemento quasi consustanziale della democrazia
La libera piazza dove si discute liberamente nelle idee di questa libera piazza
Non siamo come in quanto giornalisti in quanto comunicatori i cosiddetti tenutario di ora la mia domanda è questa alla luce della responsabilità che mi assegna agli intellettuali e che condivido
Ma la democrazia mediale non dovrebbe forse qualificare questa dichiarazione
Costituzionalizzare ando il ruolo e la funzione del giornalismo come il quarto potere della democrazia
Dovrebbe non credo che ci riesca però questo è un punto assolutamente rilevante nel dibattito pubblico regionalismo assumo ha un ruolo significativo e quindi dovrebbe garantire anche in questo questo tipo di di confronto efficace
Dovrebbe garantirlo su due piani uno che conosciamo e non fabbrichiamo che è quello del del controllo dei fatti il faccia che il più volte infine in trasmissioni televisive qualcuno dice delle cose che sono assurde basterebbe un semplice padroni fatti dicendo no questo non è così
E l'altro anche un controllo sulle idee cioè sull'attribuzione esaminate posizioni
Di determinate affermazioni di determinate teorie a ad alcuni intellettuali questore sarebbe ugualmente importante
Il controllo sulle idee chi ha detto che cosa quando in riferimento al quale avvenimento qui io credo che così tutto dovrebbe rimanere la famosa frase di Voltaire
Difendo le tue idee che non condivido ma voglio che tu abbia la possibilità di esprimerle questo sì però il passaggio successivo è più un'estrema io le critico le difendo difendono con possibilità di esprimerle
Ma poi devo devo perché ne sono i più in questo caso a votare ovviamente per più di moltissimi e quindi sono in grado di critica questo produce la possibilità di costruire ancora su quelli della parte buona eliminando la parte cattiva
Tutto questo naturalmente non talk show televisivo in cui il conduttore e affanno altissimo vuole la risposta e poi volete intervistare un altro dei partecipanti non è possibile
E possibile dibattito scritto ma forse quotidiani né e anche ora mai settimanali non sono in grado di cogliere ti appieno le modalità di questo confronto
Un allenamento né per l'altro perché poi il luogo dove si forma opinione pubblica e e peraltro la televisione e l'intervista televisiva il genere più difficile che si sta ora io ho ascoltato quello che lei ha detto devo dire che sono convinto qui non in dissenso da quanto lei dice ma grazie all'integrazione che anche però questa retorica sul fatto checking cioè sulla lotta alle sei chiuso
Sia Venere invito ma non la luna del problema mi spiego lo dico con una provocazione cioè ci sono delle affermazioni che sono oggettivamente vere ma del contestualizzate per esempio no
Allora il tema non è tanto quello di diciamo andare d'individuare chi ha detto il falso anche perché poi la certificazione della verità anche una funzione che una democrazia liberale di avere qualche preoccupazione da segnalarsi no
Il tema forse quello di qualificare chi fa le domande
Ecco perché io dico che la la costituzionalizzazione della funzione giornalistica
E cioè di qualunque mediazione organizzata del giornalismo significherebbe accesso qualificato università obbligatoria specializzazioni responsabilità deontologica e tutto quello che oggi
In nome di una presunta libertà del pensiero incentrata sugli articoli quindici e ventuno dalla Costituzione
Non c'è perché non sia mai a a voler rivendicare è una una specialità di chi esercita questo ruolo ma in sala operatoria a tutelare il diritto della salute del cittadino non ci fa chiunque col bisturi in mano perché invece chi maneggia l'informazione chi è fondamentale per la formazione dell'opinione pubblica
Può essere chiunque no
E in questo è un bel quesito dovrebbe essere l'ordine dei giornalisti
Riuscire a produrre questo tipo di controllo di filtro e in qualche in qualche caso anche di conduzione di esclusione
Mi sono servito casi clamorosi in cui alcuni giornali si hanno detto deliberatamente il falso anche perché lavoravano quaranta agenzie Sterne e qualche volta addirittura per i servizi segreti questo è un punto rilevante di Protti all'ordine dei giornalisti
Quello che mi incuriositi logici del più e quel il dito che indica la luna ecco tutti dicono che non bisogna guardare dritto maggior guardare la luna no non è così
Bisogna certo guardare anche la luna ma bisogna sicuramente guardare il dito che tipo di titola faccio solo questo tipo di esempio naturalmente e poi guardare di chi è quel dito perché la credibilità partire anche una persona quella persona che cosa ha detto in precedenza che cosa indicato con quel dito in presenza solo all'una là vicino anche indicare ad esempio alcun dolore di passaggio o riceva indicare una galassia
E così via c'è bisogno aveva bisogno contestuale è questo che rende particolarmente dedicato particolarmente importante particolarmente complicato il lavoro intellettuale perché deve riuscire a vedere il contrasto a spiegare il contesto avere anche la storia di quel contesto altrimenti offre una spiegazione
Quindi in temporanea probabilmente inadeguata spesso dimezza
Ci sono due grandi questioni il dibattito pubblico che coinvolgono gli intellettuali una e quella sulla
Sul diritto alla guerra di resistenza dell'Ucraina o piuttosto sul taxi pacifismo integrale per così dire no
E l'altra altrettanto interessante e quella che per esempio racconta la storia del Paese come storia di un doppio Stato di una continua però a dativo multa sotto alla veste a ufficiale della democrazia che vede per esempio lo Stato e la mafia trattare cospirare no e che ha portato poi come vediamo un a un processo conclusosi con la certificazione che
La nostra democrazia per trent'anni alta
Processato un fatto idee e a messo alla all'indice acqua ad alcuni dei servitori più fedeli dello Stato che avrebbero dovuto essere ringraziato per quello che hanno fatto che invece sono stati portati a processo
Questo tratto cospirazioni insistano è un elemento dell'intellettualità italiana
No non credo di alcuni certamente sì
Sono però intellettuale direi che non fanno bene il loro compito perché alla fine ad esempio non si rendono conto che la magistratura ha assolto cui servitori dello Stato che erano stati accusati di cospirare di trattare con la mafia
E quindi in questo caso da un lato la giustizia serve serve può essere usate in maniera efficace dall'altro giunge obiettano gli obiettivi che molti di noi ritengono siano condivisibili
Questo questi che pensano sempre che c'è qualche cosa dietro si c'è qualcosa che non sempre bisogna vedere però che cosa c'è
E quindi bisogna vedere da raccogliere le prove e le prove non magistrato ha detto che non c'erano o comunque non erano sufficienti tranne in alcuni casi naturalmente qui il problema vero della giustizia in Italia e la prescrizione
Per quello che riguarda Lucarelli no
In questo semplicissima come il discorso perché ho detto che sto con la Costituzione e la Costituzione dice che l'Italia può entrare
In in attività armate in coordinamento con altri stati sotto l'egida di organizzazioni internazionali per proteggere la prosperità
E la vita di altri paesi quindi noi non siamo affatto in contravvenzione sostenendo l'occhio dell'Ucraina
E anzi stiamo attuando una Costituzione
E credo che i costituenti che hanno scritto un articolo memorabile
L'articolo undici che non è soltanto come ha detto un comico Italia ripudia la guerra perché ripudia la guerra come strumento di offesa c'è si legge sono un pezzo si ottiene gli esattamente il contrario quello è un caso classico di manipolazione qui qualcuno che presumibilmente crede anche nessun intellettuale ma in questo caso ha fatto un pessimo lavoro
E in pratica ed altri vagoni negli manipolazione perché quel dato in oggetti da o oggettivamente vero ma è parziale
E non è contestualizzato con l'altra parte dell'articolo undici un pessimo lavoro sono d'accordo il fatto che però costumi sia tanto celebrato nel dibattito pubblico
Spiega anche quale il conformismo delle idee anche l'ipocrisia che c'è attorno a questo tema perché e nessuno si è alzato dire ma guarda che l'articolo undici e più completo di quanto ti voglio raccontarlo
E le chiedo questo professore c'è un passaggio del suo libro molto bello a proposito di una anche di un approccio alla democrazia critico per cui questa democrazia in patria
Ci fa un po'schifo né critichiamo le i difetti Lelli compiutezza della sua strutturale imperfezione come direbbe Churchill però poi ci sono coloro che in inseguono alto
Prove la democrazia che in un anno e sono disposti a battersi per la democrazia in piazza Tahrir lei scrivilo piuttosto questo dico io aggrappandosi al carrello dell'aereo che dall'Afghanistan torno in Italia sapendo di morire od imbracciando le armi
Mettendo a repentaglio la pluralità in Ucraina per difendere la sovranità o ancora togliendosi il velo nelle piazze iraniane rischiando la vita
E e come mai la democrazia brilla
Altrove più di quanto non brilli casa nostra
Ma Mincato non sanno che c'è qualcuno naturalmente il più bravo più intelligente di noi che critico della democrazia perché lui ne sa di più anche se non so poiché lineare che cosa vorrebbe al posto dalla democrazia
La nostra è una democrazia appunto voi certamente alle imperfezioni ha problemi di funzionamento ha delle difficoltà che sono il prodotto naturalmente non soltanto dei politici ma degli stessi italiani
Quando il quaranta per cento degli italiani non va a votare questo segnala che c'è un problema sia con la democrazia che con gli italiani naturalmente
Sappiamo anche che quando siamo in un regime autoritario vorremmo votare e questo è quello che fanno più quelli che regala ha indicato
C'è aggiungere naturalmente la Birmania perché un caso clamoroso è un caso molto importante ma che cosa ci fanno i dissidenti o gli oppositori cinesi nelle loro carceri che non sono particolarmente come dire adeguate
In Cina semplicemente vogliono pezzi di democrazia che non sono riuscito a ottenere questo è un punto rilevante la democrazia non è mai come dire del tutto soddisfacente anche se ci sono delle graduatorie che poi vengono date sia dalle opinioni dei cittadini sia da fattori strutturali
Fondato progetto approvato di recente cruciale che mi pare
Che la ritorno aspettativa media di vita
Nei regimi democratici e superiore di sei sette otto anni all'aspettativa media di vita nei regimi autoritari questo di per sé dovrebbe ricorrere a tutti che si la democrazia vi cambia la vita qualche volta nella lunga
Nata in provenzale come qualcuno dice il nuovo il come certificano alcuni studi la democrazia stanno entrando nel mondo perché ci sono molti Paesi che vanno indietro verso regimi autocratici etc anche se queste certificazioni poi lasciano il tempo che trovano perché questi misurazione quantitativa e mi lasci dire mi suscitano qualche dubbio
Ma non sarà che c'è una simmetria tra il cammino della democrazia e il recapito della storia per meglio dire che porta la democrazia inverarsi nei nei nei sistemi e cammino della civiltà perché poi si è sempre più Giovani del mondo
Sognano la democrazia in luoghi dove la democrazia non c'è non sarà che la civiltà cammina in una direzione asimmetrica rispetto alla democrazia alla storia per meglio dire e allora forse Fukuyama non aveva sbagliato neanche nel nel suo famoso libro quando diceva che è caduto il comunismo il sistema della democrazia liberale si sarebbe inverato quanto meno come aspettativa
Civile e culturale del mondo
Che ci sia una domanda diffusa di democrazia anche liberale perché qualche volta c'è una domanda di di socialdemocrazia per così dire nel mondo in reca accertabile che di volta in volta alcuni scusate alcuni regimi democratici abbiano delle cadute certamente è vero e non c'è nessun dubbio che l'Ungheria di vent'anni fa era meglio dell'Ungheria di oggi
Ma se lo diciamo per l'Ungheria di cinquant'anni fa era meglio dunque io oggi certamente no perché era un regime comunista
La Polonia all'inizio del del processo di Solidarność la certamente milione della Polonia di oggi ma da quello di oggi o di un osservatorio avere una grande disponibilità all'accoglienza e certamente una migliore della Polonia sotto il regime comunista e così via cioè le statistiche che lei critica e è giusto che lei critichi così però colgono alcuni Maria variazioni all'interno dei vari Paesi però la domanda vera è
Negli ultimi trent'anni
Ci si sono fermate più vivaci mi democratici o ci sono dei regimi democratici che sono effettivamente crollati
Ecco io vedo un unico collo che quello del Venezuela e vederne nazionalisti si sta impoverendo dove le persone non non più pur cure mediche con due tre quattro milioni di azioni che hanno lasciato il Paese
Cioè non avere una democrazia non è in crisi molte democrazie contemporanee è uno dei problemi da risolvere
Però in quanto tale quella democrazia cioè come ideale come aspirazione e viva vegeta ed è il nostro futuro
Eccone alcune in problemi per chiudere questa bellissima conversazione protrarre all'infinito c'è il ruolo dei partiti partitini quindi i partiti senza forme partitiche non sono più in grado di intermediare i processi
Civili e politici lei dice che ovviamente questo dipende da un dato culturale da un'evoluzione che si è prodotta e anche dai sistemi elettorali ma de iure condendo divi direbbero i giuristi no
Ecco come si re intermedia dopo dopo la frattura che si è prodotta nella nella rappresentanza nella dei lega nelle democrazie occidentali in Italia penso alla stagione che ha portato a alle aveva ai alle varie così dette processi di disintermediazione che hanno coinciso anche con processi di anzi intellettualismo c'è il fenomeno grillino prima ancora Berlusconi la rottamazione
E tutto questo proponiamo rotto un po'la delega una come la rifacciamo a questa dei media
Cioè guardando il modellino precedente Sting
Oppure c'è una forma nuova che non conosciamo oppure ci piace che i partiti siano liquidi e sia noi intermediati dal tweet che il leader di turno la mattina fa su appunto sui social
Anzitutto naturalmente la situazione nel mondo è molto diverso e quindi sono partiti che non si sono affatto lì quei fatti
Nei Paesi scandinavi partiti esistono ancora anche in Germania i partiti cinque questo ancora sfido chiunque non avesse le parlavo dei liquidi parlavo dell'Italia scempio siano ma io volevo informare gli italiani che ci sono anche altri paesi dove ci sono i partiti
Per esempio in Gran Bretagna e si sono dei partiti
Che mi pare che sia un aspetto importante quando quando aveva esprimiamo la nostra ammirazione la signora perché dice bastano avuto abbastanza della politica mi ha logorato era il capo di un partito che aveva vinto le elezioni di un partito ora di solito cito una frase di un grande studioso americano che dicesse la democrazia nasce con i partiti impartiti nascono con la democrazia ecco questo non lo si preoccupante
Perché si partiti perdono per la loro capacità di rappresentare i cittadini incide anche sulla qualità della democrazia
Che fare ricordo che in Italia il partito che ha vinto le elezioni e un partito strutturato sul territorio cioè Fratelli d'Italia esistono ci sono luoghi di incontro su nel territorio sono anche stati coltivati
Dai loro dirigenti che mantengono una presenza sul territorio
L'altro partito impareremo pratica molto altalenante come presenta presenza ma esistesse non sono scomparsi del tutto neanche in Italia
Devono saperlo la come devo utilizzare meglio gli strumenti di comunicazione esistenti devono però ritornare a fare politica sul territorio e questo si può fare
C'è qualche cosa che gli strumenti sociali dischi sociale io sono forse solo in parte
A surrogare il resto è e anche un rapporto persone la politica diceva Giovanni Sartori è un rapporto tra persone
Conosce ma non erano non devono anche aprire le porte Parkway gli intellettuali che una volta erano parte dei partiti perché gli intellettuali avevano anche una vita politica
Ma alcuni intellettuali no penso per esempio ai giuristi
Che poi come Aldo Moro che poi erano anche uomini di governo statisti oggi invece gli intellettuali le professioni saperi vengono cercati due mesi prima delle elezioni
Per fare lo specchietto per le allodole insomma questa porta girevole fra società civile
E tra potere sapere non va un po'riaperta
Va riaperta Marlene sarà riaperta graziosamente da alcuni leader politici che dicono ecco vi abbiamo aperto la porta venite
E poiché questi devono accettasse una situazione subalterna
Coloro che fine intellettuale che ritengono che per parlare alla società bisogna entrare in un partito lo facciamo però combattano quaranta ma in quel partito combattono per ottenere cariche
Di rilievo in quel partito qualche ora fa una qualche volto noto o spesso i miei colleghi sono entrati in quei in quei partiti si sono seduti comodamente su alcuni scandali scranni nei quali potevano parlare non avevo scarsa influenza questo non vale per tutti
Qui non voglio fratelli dottore non le faccio però sì almeno dello dopo dirle
Che due dei miei colleghi Giuliano Urbani e Domenico Fisichella
Ne Giulio normativa in forza di tali doveri come sideman Alleanza Nazionale hanno avuto una carriera politica importante e hanno saputo fare cambiare alcune delle posizioni di quei partiti quindi si si può ancora farlo e si e qualche volta è necessario farlo
Se si vuole cambiare la politica bisogna come si dice sporcarsi le mani
Ma non sporcare le proprie idee
Grazie professore con questo auspicio con questo monito noi ci congediamo purtroppo piacerebbe continuare ma il tempo della nostra rubrica e cessato io le auguro di scrivere altri libri e quindi di smentirsi anche in questo perché uno di privilegi degli intellettuali quello di smentirsi e quindi di riaverla presto qui auguro Linux per intanto la ringrazio e la saluto
Grazie professor Palmanova io mi auguro sedi che ci sia un'altra occasione per tornare a War Books
Che mi diverte molto nel che certamente mi dà grande visibilità grazie a internet per me è un onore sentirmi chiamare professore ma non lo sono sono un umile giornalista cari amici di Worms
Vi saluto ci risentiamo venerdì prossimo per un'altra proposta buona giornata a tutti