"Casse di Risparmio: identità e ruolo delle Fondazioni e delle S.P.A. dalla Legge Amato alla direttiva Dini"

Condanniamo tutti con qualche minuto voglio scusare tre persone la prima il ministro Dini
E il ministro Dini
Date le situazioni penso comprensibile per tutti ieri mi ha telefonato dicendomi che riusciva
La seconda giustificazione lo per professione costi che è impegnato argomento del del nelle settimane che il giorno che dimostri la questione della rilevanza e casse fondazioni ed altro alla Consob va vicende relative al romani al crollo
Teste giustificazione devo fare per il presidente della Fondazione della Cassa di risparmio di Bologna Sassoli Bianchi che ha un impegno da tempo sul
Più che son le tre persone che ci mancano abbiamo però come voi vedete tante presente illustri
L'alto profilo professionale
Contiamo di finire i lavori vediamo programmato nella mattinata
L'ordine dei lavori lo voglio poco mossi poco
Pubblicato il presidente il presidente Molinari
Parlerà
Nella prima parte della mattinata così anche il presidente si naturalmente gli impegni di tutti persistenti sono sempre numerosi di presidenza di Palazzo Marino
Ancora uno
Per per per rendere non silenzioso al nostro questo proprio questo queste attese voglio ricordare che come distorto le persone che ho citato il precedente concitato è presente il presidente della Fondazione
Di Spoleto dottor pacifici
Il dottor Galastri presidente della Fondazione di Terni
Il andrà ancora ancora il dottor Belli sempre di Terni presidente credo della del sì leggo bene della Cassa di Risparmio presso il Palio il presidente Marchetti per la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti presidente Pisanti che direttore di un direttore del della Banca d'Italia
Che al posto del credo che rappresenta in ogni caso anche un altro senza che abbiamo ma che era prevista e quella di De Sario Desario resort onde d'urto una relazione scritta nel corso dei lavori preparatori
Relazione che fare dato che già compiute contenute negli atti
è proprio il presidente De vecchia aspetto se io l'ho già ricordato il professor Melucci che tutti che abbiamo visto abbiamo anche presente ci fa molto piacere il sindaco di erede con insieme
Il cinese che che naturalmente e doppiamente interessato gli argomenti per le cose che conosciamo puoi ancora il presidente del Sammartini che tutto sommato il preside dalla Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo
Il dottor selvatici Presidente della Cassa di Risparmio
Di di tratto mi scusate il colpe e responsabilità di chi ha scritto il presidente Mariani della fondazione di Chieti il dottor Lucianetti della fondazione di Foligno
Il il dottor Speranza dal presidente della carta della casa di Firenze ecco abbiamo cedente riferita a il compito di
Ma io io vi ringrazio di essere venuti per accettato il nostro invito
Per una riflessione che ritengo estremamente importante e mi scuso se nella Sala del Parlamentino del quella più tradizionale dei nostri incontri ancora i nuovi fascicoli entro durante le vacanze abbiamo fatto dei lavori
E quindi siamo dovuti venire qui che anche se accogliente ma siccome un po'di tempo che non la usiamo forse un po'freddina ma mi riscalda erede nel corso dei nelle ore successive
Poco prima delle vacanze in una
Il vicino Venezia il presidente Segre qui presente aveva riunito insieme al dottor Lamanda preside capo di gabinetto del ministro Dini nipoti i presidenti di fondazioni per fare una riflessione su questo problema sulla direttiva Dini sul significato della direttiva Dini e sulla responsabilità di chi in fondo gestisce fondazioni che cas
E probabilmente mi dispiace per Giuliano che dovrà risentire delle cose che già detto quel giorno
Dovendo aprire al anche allora i lavori ho fatto una riflessione che adesso viti
Rivendo
Prova sperando che nessuno di voi o almeno non tutti voi fosca evade presenti e quelle io sono come molti sanno un grande estimatore del sistema delle casse
Sostengo che i lo sostengono gli anni sessantasette sessantotto non da oggi quindi da oltre venticinque anni che questo Paese non sarebbe cresciuto come cresciuto se non ci fossero state le casse di risparmio
Perché nelle casse di risparmio si sono in pratica concreta ante tre convergenze fondamentale
La convergenza fra realtà del territorio dimensione del territorio forza del territorio identità tradizionale del territorio essere fermani o essere Pratesi
E in primo luogo la dimensione della piccola impresa
Senza Cassa di Risparmio di piccoli imprenditori il rapporto fra territori piccole imprese non ci sarebbe stato
La seconda convergenza la convergenza fra il territorio identità la tradizione e la storia delle città dove stanno le casse il la formazione di una piccola classe dirigente locale
Perché noi eravamo usciti dalla guerra senza classe dirigente
Nel da una logica puramente statalista passavamo la logica si fa per dire privata ma chi faceva classe dirigente ne abbiamo ritrovato sia nelle casse associazioni sino alle casse fondazioni una possibilità di fare nuove classi dirigenti
Per carità poi alcune di quelle classi dirigenti sono anche le spente ci sono anche in qualche modo
Andate a ramengo
Alcuni dei diritti di di dei consigli delle di alcune casse di risparmio perché non dirlo sono anche restauri
Viziati da presenze ingombranti le quali sono state anche dovuto eliminare però alla fine classe dirigente si è fatta
Quindi territorio e piccola impresa territorio e classe dirigente territorio e interpretazione di un processo di sviluppo un processo di sviluppo che non a caso è stato il modello del policentrismo
Noi non abbiamo avuto un
Un modello di sviluppo centrato sulla grande impresa sulla grande banca sulla grande città noi abbiamo avuto un processo di sviluppo basato sul policentrismo S. policentrismo c'è stato e stando un meccanismo di rapporto fra con il territorio sia delle piccole imprese sia della classe dirigente sia di questo assetto medio medio piccolo di tutto alla nostra realtà quotidiana
E lo dico perché ci ritorno sopra il fatto di avere sposato un modello policentrico ha fatto sì che il sistema richiedesse soltanto interventi a rete
Oggi potrei dire anche banche a Rete ma ci ritorno dopo
Quando un sistema policentrico non c'è un centro non c'è un padrone di tutto non c'è un su una un vertice della piramide ma ci sono tante realtà che devono essere soltanto interconnesse
E il sistema Cassader al che verso è stato anche un sistema per carità se già avete avuto anche i vostri scandali in epoche lontane
Specialmente sul sistema Rete o se è specialmente sulla sull'organizzazione centrale del sistema arresti batterò avete fattori
Le casse hanno fatto Rete che era l'unico modo per dare linfa per dare circuito per dare infrastruttura per dare piattaforma alla realtà di un sistema policentrico
Questi due aspetti
Il fatto di essere di avere tre grandi convergenze con del territorio
E di a vere un assetto sostanzialmente dirette
Certo non copriva tutta la ride delle casse non copriva tutto il territorio nazionale
Perché anche lì il territorio nazionale era legato
Il sistema dei casi era legata la storia
Perché le casse nascono dei Monti rivendica il Monte dei Pegni nascevano Sonate fra il mille quattrocentosettantaquattro del mille otto mille quattordici quattrocentottantadue sono nate tutte in una logica che va da Amelia Narni
Perugia fino a Verona
Il resto dalla Cassa di Risparmio Vittorio Emanuele di di di di di
Di
Sicilia fino a alla Cassa di risparmio di Torino sono nate dopo forma diverse ma in quell'ambito che era l'ambito lo Stato della Chiesa fino a a Bologna in parte il Veneto sono nata in dodici manichini dodici anni fra il settanta guantoni
L'ottanta qua cinque sonante cento casse il trecento Monti pennelli sono rimasti
Allora questo tipo di meccanismo è un meccanismo che viene da lontano
E il fatto che venga da lontano è il tipico problema che si pone quando si comincia a dire ma all'ora oggi che si fa
Perché la direttiva Dini lo dico ho detto di fronte alla manda a Venezia e quindi lo posso dire oggi anche se la mandano c'è forse verrà verso la fine del perché io ho una resistenza
Quasi dura nei confronti di questa diretti
Ieri a colazione al suo fatto una semi litigare col mio amico da pugile invece sulla anche sul Corriere sa anche su ventiquattro ore continua a cantare una cosa fondamentale
Perché io qualche resistenza lo dico francamente tanto non non sono qui come responsabile del sistema insomma
Sono qui come presidente di una organizzazione che viene riunito e che cerca di fare di ragionare tutti quanti insieme sullo stesso argomento
Lo sono per le tue ragioni che in qualche modo cercato di su cui ho cercato di preparare la motivazione prima
Io ritengo che questo Paese ha bisogno di presidi
Banca che abbiano diretto rapporto con il territorio io ritengo che questo Paese avviso di un sistema bancario fatto non
Da grandi banche ma da panche Rete
Da reti bancarie che ci sono i due miei pallini particolarmente posso anche sbagliare
Però la direttiva Dini invece va verso l'idea che basta fare banca
Basta fare grande banca il fatto che poi sia radicata sul territorio legata a una classe dirigente locale legata a una responsabilità dei Teti vedi dei diritti dei liberi professionisti locali della borghesia locale dei piccoli capitalisti locali per perché questo
Non non non deve esserci si dovesse per forza questa ideologia del grande capitalismo che non esiste più in Italia sul sistema banche sul sistema industriale dovrebbe resiste soltanto sul sistema bancaria
E perché
Invece di pensare alla grande banca sempre più grande perché se farmi compro quello che faccio l'OPA su quell'altro e faccio l'OPA su un'altra autorità diventa una banca da quattordici mila venti mila ventisette mila quattro
Miliardi di di giro d'affari quando invece il vero problema del sistema policentrico e di avere una rete bancaria
Che cosa importante non faccio per vile piaggeria verso una stante cosa importante in Cariplo la dimensione grande o la capacità di stare in Rete
O vi farete ulteriore magari mettendosi nel nell'Italia centrale lavorano nell'Italia centrale
Importante fare niente che fare che fare grande dimensione e ti dico di una banca di vocali purché certamente a quella dimensione certamente non non non manca
La mia doppia preoccupazione un po'queste
Perché
Il meccanismo attraverso cui le casse erano cresciute di dare responsabilità alla diciamo borghesi ANEV Borghesi nelle professioni i locali specialmente legasse associazione casse fondazioni già erano molto più pubblicizzati ma perché a un certo punto si deve svuotare in questa dimensione associativa di responsabilità localistica quando è stata la forza di questo sistema
Perché perché guardare un fenomeno una realtà una struttura i una struttura che affatto d'asse portante nei confronti del sistema economico per commesso è
Riguardare invece il il sistema delle casse con una lente quello del sistema bancario
Sì di tipo semidio logico l'ideologia della banca
Non di concretezza del rapporto con il reale
In questo c'è tutto
La mia ideologia antideologica cioè si dà lavoro sulla realtà non si lavora su come deve essere una corsa ideologia è come deve essere una cosa come deve essere un sistema bancario perfetto una banca perfetta e e si fa e si dice la manda a
A Venezia l'altro giorno prima di Natale dicendo ma questa direttiva che tende a uniformare a Banca tutto il sistema del gas
è la non già abbiamo un'idea di banca noi banchi Tiziano rendiamo tutto uguale non ci sono diversità di di non di contenuto ma di articolazione
Neppure proprietari di articolazione di responsabilità
Le S.p.A. diventa una banca per tutti merci le fondazioni poi non hanno poteva avere voi questo fatto di mettersi lì a fare i proprietari del bar se sono rappresentanti delle
Dimensioni locali dello sviluppo perché nelle fondazioni ci sono poi gli ex diciamo così
Quelli che in qualche modo rappresenta una comunità locale ma si occupano di universitari sanitaria di bocciofile o di quant'altro faccia dei comitati di beneficenza
De di del delle vecchie casse e addirittura se possibile evitano nel consiglio di rappresentanti di coloro che devono beneficiare quindi è un rappresentante dell'Università padano il Consiglio rappresentante del volontariato cattolico vada nel Consiglio per carità io amo al volontariato
Però che significa qui
Ieri una sorta di entropia bancaria di un sistema che invece aveva avuto una grande vitalità nel rapporto fra realtà locale dimensione locale borghesia locale economia locale imprese locali capitalismo locale perché no
E in realtà la banca
Io non perdere
Non perderei questa cultura del rapporto fra banche realtà locale
Anche se è mediata dalla Fondazione perché è evidente che non si torna indietro rispetto ma non è la fondazione che deve aderire questo orgoglio localistico di essere il rappresentante di una storia di un incardinamento di una
Di una di un po'una convergenza con le piccole imprese con il territorio con le identità locale con la storia con nel capitalismo locale con il risparmio poca
E la Fondazione anzi la Fondazione invece diventa una cosa che attraversi proprio deve diventa una sorta di lasciare l'idea di esservi di fare manovre proprietarie se non svendere
E in fondo restare su una logica di Pagliara mi pare a ente pubblico locale
Su interessi l'Inter di di supplenza del vecchio intervento pubblico avvistamento e non mi sembra che sia un'operazione di grande de la Tour
Seconda cosa
Le casse
Avevano la Rete
E la cassa più importante che non abbia fra la Cariplo è quella che negli ultimi anni onore a Roberto Mazzotta perché poi le cose gravi commesso
Anche al di là delle vicende giudiziarie quella che HP chiedono perché Mazzotta l'aveva capito tra la grande banca moderna ed una banca rete
Non è una banca dimensionalmente sempre più grande
E se c'è una forza delle delle delle casse di risparmio e di aver costituito sempre una logica di Rete
Nel bene e nel male
Ma prevalentemente nel vento
Se invece noi andiamo verso una riduzione della dimensione Rete in parte perché sembrerebbe quasi una direttiva anti Cariplo questa che che legge
In e cioè dell'unica che rappresenta la filosofia dell'impresa bancaria
E in parte perché in fondo rende queste gare queste fondazioni tutte prigionieri dei loro problemi magari contro dover dar ragione al rappresentante del sindaco rappresentante università rappresentanti trenta specie di comitato zero undici del CNR che divide i soldini
E quindi non ha più possibilità di fare rete le altre le le S.p.A.
Delle delle vecchie casse fanno solo Banca quel tutto che si fa
Quello che ieri la caratteristica fondamentale tecnicamente non culturalmente non parlare profeta del localismo del gruppo del sistema policentrico Italia marcato della del fatto bancario
Oggi una banca però voi avete o se no diventa una specie di grande ma molto sempre più importante perché sembra a a se stesso sempre più bravo perché grazie ma se non sa far ride non sa far ma
Ce lo vediamo
Non mi fate fare i nomi ma ce lo vediamo queste banche che hanno costruito il loro prestigio sulla crescita di dimensione
Le difficoltà che hanno detto
I problemi che hanno dentro l'abbandono dei giovani che non capisco niente cosa stiano a fare in aziende da ventisei mila persone dove non c'è nessuna motivazione al lavoro
Il figlio bancario mi ieri pomeriggio persino nel mezzo con mio figlio e piangeva dicendo che non voglio più stare in questa grande bar
Trovare qualsiasi accordo io scappa ma tutti i miei compagni di dica di distanza vogliono scappa manda in una costante in una banca piccola in qualsiasi altra parte
Lo dico sembra banale naturalmente ingiusto che un presidente che ne parli anche dei problemi del proprio figlio bancario ma insomma
Però a me è sembrato il sintomo veramente del fatto che questa ideologia dalla grande banca che non sa far ricchezza fa soltanto grande banca
E che fanno soltanto meccanismi di fusione che sui riducono ancora di più quest'capacità di fare banca perché impastano cose diverse
Beh questo è un tipo di realtà che in cui finiscono resta in produzione già troppo lunga che mi impone questa doppia di doppia domanda
Come augurio vostri lavori fatta purtroppo non potrò seguire per ragioni che credo comprenderete visto che faccio tante cose ma su questo mi piaceva stare mezz'ora qui con voi proprio per dirmi questa mia preoccupazione
Io sono convinto
Che il sistema delle casse
Non solo ha avuto una grande funzione nel corso degli anni precedenti
Non solo
Ma ha avuto ed ha una grande funzione nel modello di sviluppo che sta crescendo evita
E che quindi ogni realtà
Che il meccanismo persiste Possa garantite per fare ancora Banca legata alla borghesia locale uso un termine più brutale cioè legato al capitalismo locale alle persone che vivono a Foligno afferma
Primo una banca che Sacchi ancora fare questo e ancora una banca vince una banca che distingua queste due cose in cui è un po'una pura Bangka puri sportelli bancari senza questo aggancio
E chi lo perde nel modo in cui viene fatto il regolamento Fondazione Moira con l'attuazione della della direttiva questa è una banca che rischia col rischia di che il Paese ha bisogno di banche incardinate nella realtà locale
Secondo una banca che non sappia che il futuro del sistema bancario è un sistema a rete e tradisca il sistema Rete che comunque il sistema delle casse è stato
Che comunque insiste ragazze ha avuto fin dall'origine della vicenda dei monti
A quell'epoca la fascia di francescani la Rete ma insomma questo aspetto seconda
Comunque facevano rete
Queste due cose sono fondamentali
E non sono fondamentali solo in ragione del discorso dei litigano del localismo del del del della crescita dal basso del rapporto una piccola impresa stavano fondamentali nel fare banca
Perché una banca che non abbia radici nel territorio una banca che non sappia fare rete a mio avviso non c'è una banca modello
Anche se va fuori l'ideologia del sistema bancario ridotto a parametri uniformi con le banche sul tutte le S.p.A. fate tutto in una certa maniera che tendono tutti una dimensione crescente che hanno un'organizzazione sempre più complessa che non fanno rete eccetera eccetera che si sono le due i due motivi
Perché mi hanno spinto ad accettare di fare un saluto non un saluto naturalmente buon lavoro grazie di essere venuti confronto argomentato
Può darsi che naturalmente si almeno ci sia in meno una sorta di
Anche qui
Vogliamo faziosità io sono stato educato dai gesuiti quindi sono fazioso di natura proprio sento dentro il sangue di sono pazzo
Però il modo in cui può essere regolata gestita porta davanti l'attuazione della direttiva Dini non è una cosa banale
Non è una cosa che va be'ma è una direttiva che fughe che poi tramite una legge nel no non è una cosa banale perché tocchetti questi due punti nevralgici
E allora personalmente definisco ritengo che le fondazioni abbiamo un ruolo sardine
Perché se le fondazioni capiscono che il loro ruolo è il ruolo di gestire questi due aspetti fondamentali il loro raccordo che il raccordo della S.p.A. con il territorio
Della nell'S.p.A. con una classe dirigente locale delle S.p.A. connessi la dimensione delle imprese locale con il capitalismo locali
E secondo e il ruolo di fare reti cosa che la la la S.p.A. e difficili in qualche volta possa fare di fare ridere fare rete culturale dei servizi Antonio si va avanti
Se la Fondazione allor Gold di addirittura alcuni di ricominciare a capire quale significa non ma il suo modo di fosse proprietario vendendo o svendendo il cinquantuno per cento può aver più cinquantotto tutto bene in termini di trasparenza fondamentale del sistema la trasparenza giù
La fossa anche l'idea di fare una riflessione su che cosa significa gestire un patrimonio di cosa significa distinto arrivano per conto tra comunità locale che in qualche modo la costituito col patrimonio nel corso degli anni allora Fondazione palline
Si diceva
L'altro giorno a Venezia che c'è stata una tassa Spada
Che già sta comprando azioni di se stesse per affrancarsi dalla fondazione
Può darsi che siano illudersi non Semini logorarsi ci sia ribaltamenti di di potere rispetto a un assetto di potere ancora molto nebuloso qual è l'attuale però quello che è importante e che le fondazioni c'abbiamo gli attributi per farlo
E siano convinti di non essere una cucù cucù uno una nuova forma del comitato di beneficenza
Ma siano quantità dei soggetti a pieno titolo dei soggetti socioeconomici atti noti
In questa
Speranza in questo invito in questa mia determinazione a restare dentro uno schema forse vecchio ma che quello che ha fatto l'Italia degli ultimi cinquant'anni vi auguro buon lavoro per la sua parola sardi che procederà allo stupro
Bene credo che il presidente come sempre
Questi anni come
A via
Abbiano fatto un'introduzione
Come si dice formale abbia espresso valutazioni opinioni di merito
Il merito anche di portati che sia queste considerarsi diciamo la prima introduzione di questi nostri lavori e potremmo decidere prima ancora della delle conclusioni un orientamento così come abbiamo fatto chiedo comunque che anche il parere del presidente
Come facciamo per molti argomenti che abbiamo dalla finanza locale alle Camere di commercio c'è
Certi argomenti hanno bisogno di una continuità forte hanno hanno bisogno di una continuità hanno bisogno di essere ripetuti nel tempo per seguirne i lavori pervade per proprio valutare l'andamento e la progressione dei punti di arrivo o di sviluppo
Oh Dio pulsioni la relazione voi sapete che lei ne abbiamo fatto abbiamo ascoltato per questo
La Cassa di Risparmio Cariplo Minervini ai procioni Delphine Puccio il cortile professor Sacchi morsi anni gli atti sono stati distribuiti
Continueremo queste televisioni di di distribuire gli atti di distribuire gli atti curati questi atti sono stati dal senatore Renzo Bonazzi che ha responsabilità di queste intrusioni che invito a svolgerla poi abbiamo come come programma un intervento
Del nostro di dottor Ammannati che i consiglieri del gruppo ed Europa Fini ci consente di ricordare che nel gruppo che si occupa di questi argomenti oltre a mandati io Bassetti Bianchini Cipolletta
Donati Giannotti Marmiroli Noseda Sassano e scaricare c'è un gruppo Inter consigliare fa parte di più Commissioni cento ai ragazzi viene imposto e al centro della interruzione
Insomma nella benestante autentico grazie
Sì penultime verità si potrebbe aprire senz'altro il dibattito il mio compito però è quello di riferire i lavori del gruppo di lavoro che ha preparato questo seminario il materiale che vi è stato distribuito
L'adeguamento della struttura delle banche pubbliche alla evoluzione dell'attività creditizia da tempo è stata avvertita comune delle esigenze inderogabili per una maggiore efficienza e funzionalità del sistema
Se si vuole indicare un punto di riferimento nel contempo di avvio per il processo di riforma ancora in corso ci si deve riferire al documento della pubblicato dalla Banca d'Italia nel mille novecentottantuno nel suo bollettino
In esso si affermava che mutamento profondo è intervenuto nel ruolo delle banche aventi personalità giuridica pubblica dalla loro origine ad oggi dalla tutela dei risparmiatori alla raccolta del risparmio per gli impieghi di investimento correlativamente è cresciuto l'impegno imprenditoriale e si è ridimensionato anche per concomitanti ragioni esterne l'aspetto dell'assistenza
E beneficenza tale mutamento ha comportato una prospettiva Paul progressiva assimilazione operativa della banca pubblica a quella privata mentre le finalità extra bancari e sono oggi venute meno o perché direttamente perseguito dallo Stato quali funzioni sociali o perché assorbiti dalla tutela del risparmio
Che è affidato l'ordinamento bancari messi insieme ed in particolare agli strumenti di controllo globale dello sport raccolta del risparmio dei flussi di credito Inti pubblici creditizi sempre la Banca d'Italia dice
Nell'attuale contesto costituiscono in ultima analisi presupposti strutturali
Si tratta infatti di enti nei quali infine pubblico coincide con la loro meta presenza e operatività essi sono pubblicità dell'esserci non potendosi individuare un nesso di strumentalità
Delle operazioni bancarie con specifiche contingenti finalità pubbliche perseguite dall'ente l'attività bancaria di un ente pubblico e del tutto identica a quella della Banca privata
Da queste premesse derivavano osservazione indicazioni in ordine alla capitalizzazione delle banche
Pubbliche anche mediante ricorso a capitale privato non escludendo tangenti a base istituzionale come le casse di risparmio la creazione accanto al fondo di rotazione dell'ente
Di ulteriore fondo alimentato la supplizio sottoscrizione di titoli che attribuiscano solo specifici diritti patrimoniali
Alla ripartizione del capitale ipotizzando di affidare la titolarità dell'impresa mancati da una società per azioni il cui capitale se controllato dai colpi in pubblica
Alla loro operatività superando la tecnica dell'elencazione tassativa ed applicando quella delle clausole generale di operatività ed infine all'articolazione degli organi e dalla ripartizione dei poteri
Questi temi venivano in diverse occasioni ripresi e sviluppati dalla Banca d'Italia in particolare in un documento del febbraio ottantaquattro dei servizi di vigilanza e legale
Si conclude rivendicando per vivere di intervento al crescere la concorrenza mediante la rimozione dei vincoli stratificati nel tempo sui modi di impiego di raccolto
Rendere possibile l'acquisizione da parte della banca pubblica di nuovi mezzi patrimoniali ricercare nuovi presidi alla stabilità attraverso modelli organizzativi che consentano un capillare controllo interno della gestione
In questa analisi
Restare in ombra meglio anzi ritenuto esaurito il ruolo sociale intrinseco alla formazione delle banche pubbliche ed in particolare delle casse di risparmio che invece viene emergendo con una sua diversa rilevanza specifica
Man mano che si realizza la distinzione e la separazione tra la proprietà e la gestione dell'azienda bancaria in realtà l'assetto normativo in cui erano inquadrate le banche pubbliche particolarmente quella base istituzionale come cassa di risparmio rappresenta un vincolo insuperabile per un pieno adeguamento dell'attività creditizia alle esigenze dell'economia e del mercato
Maturava lo svolgimento e di rinnovamento delle originarie funzioni sociali subordinando le alle esigenze di mercato della banca
Consentiva la lottizzazione partitica degli organi collegiali e per questo tramite un condizionamento anomalo sia dell'attività creditizia chiudetela sociale
La situazione di fatto così determinato d'altra parte coagulano interessi disparati di potere da un lato di tradizione e delle comunità interessate dall'altro nella resistenza ad un significativo processo di rinnovamento
è da questa situazione e su questo retroterra di analisi di dibattito di proposte e di esperienze che si formano la legge trenta luglio novanta e i decreti legislativi di attuazione
Che hanno consentito agli enti creditizi pubblici di conferire l'azienda bancaria ad una o più società creazione con questi provvedimenti
Non senza alcuni limiti e ambiguità si è innescato un processo di trasformazione di portata storica consapevolmente per quanto riguarda il sistema bancario
Con minore consapevolezze all'attenzione riguardo all'associazionismo senza scopo di lucro in settori di interesse sociale
Giustamente il relatore al Senato del disegno di legge cosiddetta legge Amati il senatore Berlanda conservava se si tiene presente che il settore creditizio pubblico
Rappresenta ben il sessantacinque per cento del sistema bancario italiano forzando un po'i termini della questione si potrebbe quali affermare che l'inadeguatezza degli istituti di credito pubblici
Coincide con l'inadeguatezza del sistema bancario italiano tout-court
Tutti gli istituti di credito di diritto pubblico tranne due più importanti interessarsi di Siena si sono avvalsi della facoltà prevista dalla legge
In particolare
Lo hanno fatto tutte le casse di risparmio cosicché si sono fondate ottantun Fond formate ottantun fondazioni gli hanno conferito le loro aziende Vaccaria settantotto società per azioni tuttavia l'obbligo a mantenere il controllo pubblico sulle società conferitarie salvo eccezionale autorizzazione del consiglio dei ministri
E la fisiologica cautela degli enti conferenti hanno comportato che le fondazioni mantenessero e tuttora mantengono il controllo totalitario o largamente maggioritario delle società bancarie
Ciò nonostante siamo intervenuti importanti modificazioni sia normative che politiche
Innanzitutto l'esito plebiscitario del referendum indetto per lui l'abrogazione dell'articolo due della legge del mille novecentotrentotto che non solo ha avuto l'effetto di imporre la restituzione
Alle assemblee dai consigli delle casse di risparmio del potere di nomina del loro preside dei loro presidenti e vicepresidenti ma anche significato riconoscere valore tre imminente alla matrice locale di questi il fatto poi che sia stato celebrato contemporaneamente
Ad altri referendum su materie di grande rilevanza istituzionale e politico compresa quella elettorale lo ha coinvolto nell'effetto che l'esito di quella giornata di consultazione popolare
Ha provocato nella vita del Paese di aprire cioè una fase di cambiamento politico istituzionale
Certamente difficile ma altrettanto sicuramente irreversibile
Già prima d'altra parte del referendum erano stati adottati provvedimenti
Per accentuare favorire la distinzione dei ruoli tra fondazioni conferenti e società conferitarie e il disimpegno delle prime rispetto al secondo si tratta della contrastata delibere del Comitato interministeriale per il credito e risparmio del ventitré ottobre novantadue
Che stabilisce la incompatibilità tra le cariche amministrative e di controllo e di inconferenti le cariche amministrative e di controllo delle società conferitarie tradotta ed attenuata e i successivi decreti ministeriali dell'articolo quarantatré della legge quattrocentottantuno del novantadue con il quale si è resa più agevole e più utilmente praticabile la dismissione delle partecipazione maggioritaria da parte degli Enti pubblici del disegno di legge presentato dal ministro Barucci
Anche per evitare i referendum contenente norme per la composizione degli Enti collegiali degli organi collegiali degli enti conferenti approvato al Senato nel marzo dell'ottantatré ed è caduto per la fine della legislatura infine il testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia provato nel non con decreto legislativo mille novecentonovantasei numero trecentottantacinque che ha sancito la despecializzazione nella attività bancaria e a questo punto che nel settembre novantatré la quinta Commissione del CNEL
Ha deciso di occuparsi di questo argomento limitatamente alle casse dei risparmi e con particolare riferimento all'assetto e dal ruolo delle fondazioni
Sono quindi rimasti esclusi per la particolarità del loro storie situazione dall'indagine
Promosse dalle determinazioni conseguenti gli istituti di credito diritto pubblico Marco Di Napoli Sicilia di Sardegna l'Istituto bancario San Paolo di Torino che tuttavia hanno provveduto alla loro trasformazione in società per azioni
Il cui controllo è nelle mani delle rispettive fondazioni il Monte dei Paschi come è noto non ha ancora adottato alcuna decisione e il ministero dell'Interno solo detiene il controllo della Banca Nazionale del lavoro che già struttura associativa
Considerato che anche questi enti se si esclude la Banca nazionale del lavoro almeno ed avranno rapporti di rilievo con gli enti locali come anche la vicenda del del Monte dei Paschi nella sua singolarità ha messo in evidenza può essere opportuno a questo punto estendere alloro l'attenzione e d'iniziativa del CNEL
L'indagine promossa i cui materiali sono raccolti in un dossier che viene presentato in questa occasione ha dato luogo alla deliberazione dell'assemblea generale nel del diciotto maggio novantaquattro che conclude con queste indicazioni
E il ministero del Tesoro ed il Parlamento predispongano che esaminino le direttive previste dall'articolo quarantatré oggi superato dalla direttiva
Di Dini per regolare il trasferimento a privati la maggioranza delle azioni delle società per azioni bancarie in modo da favorire la graduale diminuzione delle azioni delle fondazioni ad una ad una quota la diminuzione dell'azione è frazionato una quota minoritaria non escludendo anche la cessione di tutto il pacchetto azionario in loro possesso
Che siano adottati provvedimenti anche legislativi che consentano agli investitori istituzionali ed in particolare i fondi pensione i fondi chiusi intervenire nel processo di pianificazione garantiscono l'autonoma ed efficace partecipazione dei piccoli investitori
Che siano estesi i benefici fiscali previsti dalla legge duecentodiciotto novanta alle plusvalenze comunque realizzate a seguito della cessione delle partecipazioni bancarie
Che gli enti fondazioni nell'ambito delle finalità previste
Dalla lenta decreto legislativo trecentocinquantasei individuino nei loro statuti specifici settori di intervento definiti
Tenendo conto delle esigenze delle comunità in cui operano dei programmi e delle attività dello Stato delle regioni e degli enti locali entro i quali svolge le mediante progetti poliennali e di attuazione approvate contestualmente ai bilanci annuali e le loro attività
Tutto ciò con particolare attenzione all'esigenza di tutelare il patrimonio artistico culturale ed ambiente
Pronti promuovano le collaborazioni e le intese con le altre fondazioni con enti pubblici e privati per la più efficace realizzazione dei loro programmi
Provvedano anche al fine di diversificare il loro patrimonio e di disporre di risorse adeguate per la realizzazione delle loro specifiche finalità
A trasferire a privati la maggioranza o la totalità delle azioni delle società conferitarie dell'azienda bancaria valutando nell'ipotesi del trasferimento della sola maggioranza sia la forma dell'aumento di capitale
Sia quello della fusione con altre aziende bancarie se infine quella della cessione di una parte della loro partecipazione
Provvedono i loro statuti nel quadro di criteri generali indicati dalla legge che il presidente il vicepresidente Cipelletti da rispettivi consigli o da assemblee ed i consigli e le assemblee siano composti da soggetti nominati
Dagli enti locali dalle regioni dagli enti rappresentativi di competenza di interessi relativi al settore
Delle attività di attività prescelta sostituiscano i componenti dell'Assemblea dei Consigli e degli altri organi sociali già attribuiti alle soppresse federazioni regionali delle casse di risparmio dall'Acri prevedono
Nei loro statuti che i componenti dei consigli e delle assemblee non possono far parte dei consigli delle società conferitaria
Che le società conferitaria agiscono in modo autonomo come imprese banche redditizie ricerchi con la partecipazione al capitale
Il rischio di nuovi soggetti privati garantendo nell'ipotesi di partecipazione diffusa la rappresentanza autonoma dei soci perseguano processi di aggregazione
Nelle forme della fusione dell'integrazione dell'alleanza senza senza preclusioni settoriale l'assemblea ha inoltre deciso di seguire il processo di trasformazione delle fondazioni nel soccorso la prima Commissione ha incaricato a questo fine il gruppo di lavoro che ha condotto questa prima fase invitando un rappresentante la situazione delle casse di risparmio partecipa dopo l'approvazione di questa direttiva l'articolo uno del del decreto legge trecentotrentadue Conforti tre legge novantaquattro quattrocentosettantaquattro abrogato ogni vincolo alla dismissione delle partecipazioni
La direttiva Dini come sappiamo nelle società conferitarie detenute dalle fondazioni rimettendo al ministro del Tesoro di stabilire criteri e procedure per effettuarle e per l'impiego dei proventi così realizzati già sia l'uno che l'altro provvedimento corrispondono in molti punti alle indicazioni contenute nella deliberazione del l'assemblea del nel e d'altra parte a fronte Marco di problemi più ampi
Il punto di maggiore divergenza è costituito dai vincoli imposti alle fondazioni per l'impiego dei proventi ricavati dalle dismissioni
E dall'eccessiva analiticità analiticità delle prescrizioni e del conseguente controllo del ministro del tesoro il che comporta per dirla con il professor delusi
Ok paradossalmente gli enti Fondazione da cui sono nati e che ha dato e che ha dato il patrimonio scura gli Enti Fondazione anziché privatizzati e restituiti alla società civile
Da cui sono nati e che ha dato il patrimonio iniziale ed ai quali lo Stato non ha in alcun modo contribuito vengono ridotti ad enti pubblici strumentali
In netto contrasto con la loro natura e con le stesse tendenze privatizzare anti della legislazione attuale
Per un primo esame della direttiva rimando la nota allegata DS il gruppo di lavoro
Incaricato la prima Commissione ha già iniziato a discutere e dovrà occuparsi ponendosi anche delle osservazioni che si ricaveranno da questo incontro mi limito qui a rilevare che i criteri e le procedure prescritte dalla direttiva sono molto meno efficaci per determinare in misura rilevante
La dismissione delle partecipazioni bancarie rispetto a quanto la legge avrebbe consentito e richiederebbero l'effettiva privatizzazione di questo settore del sistema bancario il decollo della funzione sociale delle fondazioni
Un'operazione della portata di quella di cui il Merati sito di seguire lo svolgimento della quale ho cercato di determinare fin qui il percorso di un profilo richiede anche che siano tempestivamente affrontati alcuni problemi la cui soluzione né condizioni in modo determinante gli esiti
Quanto alla privatizzazione di un settore così rilevante del sistema bancario
Deve poter contare su di un mercato mobiliare aperto e trasparente sugli investitori istituzionali che garantiscano l'autonome ed efficace partecipazione dei piccoli investitori sul diritto societario che tuteli efficacemente le minoranze
Con l'evoluzione d'altra parte delle fondazioni inerenti
Che abbandonano o considerano esclusivamente come investimento patrimoniale la partecipazione bancaria ed agiscono senza scopo di lucro nei settori della ricerca scientifica la distruzione dell'arte della sanità e dell'assistenza
Alle categorie sociali più deboli si formerà in tutto il Paese
Praticamente in ogni provincia una nuova categoria di enti che per la loro storia
Per la struttura e per le finalità si collocano tra l'ente locale e gli enti non profit tradizionali di natura privata che saranno dotati di ingenti risorse si dovrà pertanto porre mano alla elaborazione e dalla formazione
Di una normativa indistinte qui le scarne norme in materia di enti senza scopo di lucro contenute nel Codice Civile
Ordini dall'esitazione maturata senza una linea di guida particolarmente dell'ultimo quindicennio scriva un capitolo nuovo dedicato ai nuovi soggetti rappresentati dalle fondazioni ex bancarie
Anche a questo ritengo si applicherà il gruppo di lavoro istituito dalla quinta Commissione raccogliere da lavorare il materiale che consenta al fine di contribuire secondo le sue competenze attestano
Bene mi sembra che questa vetture costa percorso cronologico
Neutre Alemanno una settico direi dipanarsi costituisca il secondo punto di un'introduzione voglio solo ricordare è opportuno che questo punto intervenga
Il collega consigliere dottor Ammannati Sergio ma pratiche accurato presso il nel del Cnel in queste regioni in questa consiliatura il problemi del credito dell'assicurazione che anche i colleghi del del
Peters chiarire vantato volevo a questo proposito però dire che e del Conserva degli altri colleghi del Cnel che le discussioni su questo delibere
Non è stato
Nel senso che non dell'argomento per l'argomento ma che abbia raggiunto tra parti sociali diverse
E fra parti sociali e che si misurano e si confrontano dal settore dell'impresa al settore delle organizzazioni sindacali accetterebbe dei professione credo in un modo anche molto avanzato diciamo
Direttiva Dini c'è stato un segno importante che le forze economico sociale e professionale verranno date ma meglio di me può parlare come primo intervento collega dottor
Grazie sartie a dimostrazione diciamo della in qualche modo poliedricità direi delle anche dei punti vista all'interno del Cnel
Devo dire che io non vedo nella direttiva Dini
Pur con tutto rispetto a quello che ha più visto il nostro presidente
E mi pare che il ragionamento sia ben oltre
Opportune anche osservazioni che faceva verità
A me pare che la prima questione importante da definire è se la separazione tra Fondazione pelle Banca effettivamente avvenuta con una
Mi sembra che la seconda cosa da prendere in considerazione se la direttiva Dini sia uno eccessiva rispetto a quanto la legge di conferita
E se effettivamente lo scopo sia quello di dare come poté dire di dare quota a queste fondazioni che vengono in qualche modo a ricrearsi oggi
Oppure ci sia stato un tentativo all'interno della direttiva chiamiamolo distorcente
Chi sa perché mentre io la leggevo e lo alletta mi sono venute a mente i fondi pensione
Sembra strano paesone volutamente fondi pensione
Quando c'è stata una normativa sui fondi pensione la mia impressione è stata che il legislatore più di dati che dare incentivazione all'attenzione integrativi abbia cercato un po'di soldi da qualche parte
Con il risultato negativo che abbiamo avuto e che abbiamo tuttora
Che soltanto chi l'aveva in qualche modo si è dovuto difendere
Per non peggiorare una situazione esistente e certamente però non si è dato volano non attua una posizione alla situazione che ancora non c'è
Questa non tanto la chiave di lettura giuridica ma politica che io comincia a venire qua dentro
La seconda è se anche attraverso questa direttiva le fondazioni che davano tornare perché c'è già una legge in materia a fare il loro mestiere di fondazioni
Quindi ho inviterei tutti coloro che che seguono ogni intervento che oltretutto sono anche molto più esperti di me
Ho
A far capire bene che un conto è fare banca e un conto è fare fondazioni punto
Io non credo che oggi fare banca sia possibile rimanendo
Chiusi all'interno del proprio castello
Non voglio riaprire la discussione localismo non localistica ma io credo le vicende di oggi mi pare che ce lo insegna a Cassa risparmio di Bologna i prese
Ma anche la holding tentativo di Old infatti in Toscana alcuni tentativi di accorpamento di difesa
Che in qualche modo essendo ormai sul mercato
Del capitalismo dell'azionario voglio dire in qualche modo ogni tanto capita uno si deve dipende oppure no
E quindi io credo che delle fusioni
Delle alleanze
Ci saranno nel sistema si è parlato sempre di tre livelli i difesa
Stanno non riusciamo mai a parlare di attacco al nostro sistema un po'debole
Del nostro sistema finanziario una allora rispetto alla concorrenza internazionale uno rispetto al fatto che abbiamo bisogno di grandi aziende
Per sostenere anche le aziende industriali e commerciali che tentano di andare all'estero è una difesa diciamo del territorio
Credo che ci sia spazio per tutto questo ma non lo leggo dentro la direttiva
Detto la direttiva io leggo una primo tentativo di dire di imporre diciamo di imporre
L'impiego dei proventi articolo tre che ti dice tu quei proventi che ai dalla all'ideazione delle tue quote
Ed è evidente trenta per cento in azioni trenta per cento in obbligazioni e intanto questo è bloccata
Il quaranta per cento che che rimane fuori usarlo per i due primi chiamiamo istituzionali di fondazione
Fra queste la primo ragionamento
Qualcuno pensa che attraverso questa operazione si risolve i problemi del mercato obbligazionario azionario la mia risposta è no
Problemi sono ben altri
Non non credo che obbligando sapendo che c'è certe una massa lo sanno tutti hanno fatto i conti che c'è una massa di finanziaria lire in qualche maniera è questo il modo io io dubito su
Ma credo che se ci rimanesse tale rigidità se uno legge bene l'articolo due e qui io devo dire che se altre Bonazzi ha fatto un bel lavoro dal mio punto di vista lo dico pubblicamente
Perché nelle interpretazione se voi guardate la nota allegata non so se allegata credo sia legata guardate la nota allegata il primo obbligo che c'è nel quinquennio di andare al cinquanta per cento può essere letto ed leggibile legittimamente in un cinque per cento annuo il che non vi dalla grave deficit parla dispetti quindi capiti al volo quello che ti non vi dalla graffio delle tasse del venticinque per cento ma le riduce all'uno virgola zero cinque forfettario e quindi con cinque per cinque fa venticinque un venticinque per cento
Senza voglio dire un aggravio fiscale forte può essere comunque accantonato rimane in dubbio poi oltre tutto se le quote sono ha valore storico o senza plusvalenze io dica valore storico probabilmente quindi se consideriamo le plusvalenze
Voi arrivate circa cinquanta per cento facendo un'operazione di interpretazione
Dell'articolo due costretti dal fatto che se il sessanta per cento di quelli se e in qualche modo la direttiva li costringe a fare è bloccato
In questa maniera voi per avere libero più del quaranta per cento dovete trovare il modo di andare oltre il cinquanta per cento ma realtà scusate quello che può sembrare un bisticcio ma se avete seguito avendo sbloccato molto meno del cinque
Che non voglio usare la frase fatta la legge trovato l'inganno ma se le cose stanno ha certamente perché il problema il problema è
Questa operazione di
Passaggio
E quindi di privatizzazione voglio
E di distinzione tra l'opera della Fondazione l'opera della banca secondo me il mio mi permettete di dirlo ho fatto il segretario dei che manca di quel parecchi anni
La questione della beneficenza si era piuttosto
Come posso dire
Ma allentata la parola buona diciamo che era un marketing improprio
Allora il problema è che ritorni invece la Fondazione a fare il suo mestiere nel luogo dove è nata e lo faccia specializzandosi rispetta la legge che gli ha dato soltanto un quadro
Una volta specializzata al là il problema che rimane credo in cui c'è anche dissenso probabilmente tra il nelle gruppo di lavoro in questa sala a eh lato tale incompatibilità tra le cariche nella Fondazione quelle nella nella banca
Io sono del parere che ci sia incompatibilità tra le due
Esatto
Ma credo che in qualche modo rimanga il problema come posso dire
Che la Fondazione riesca effettivamente a svolgere tra virgolette il la la la sua il suo mestiere
Il suo mestiere sociale
E ritorni effettivamente ad unirsi con le entità locali quindi comuni province gli ospedali un azionista che devono esser dentro effettivamente a pieno titolo perché illa il legame si ristabilisce
E nuova
E tutto questo in qualche modo già nella direttiva o in qualche modo dobbiamo fare come posso dire
Pressione ci sia qualche ripensamento qualche motivo di rilettura del degli effettivi scopi degli effetti di obiettivi io credo che questa questa sala voglio dire anche già questo convegno possono contribuire a questo scopo
L'altro mi pare è stato già detto anche nella relazione introduttiva di Bonazzi noi intendiamo questo fenomeno che azionavano in evoluzione voglio dire che che in continuo cambiamento possa essere in qualche modo seguito anche da nelle e quindi non rivisto soltanto una tantum cioè una volta perché può darsi che quando poi rimettiamo un'altra volta le mani e gli occhi su questa questione
La prassi voglio dire abbia fatto già tanti passi tali passi che sia inutile in qualche modo esprimere un parente voglio dire istituzionale voglio dire
E legittimata a fare sia raggiungere
All'esperienza lunga del sindacato abbiamo
E una
E di un equilibrio che non ha voluto essere una circostanza
Favorevoli diciamo tra il nostro dibattito a lei presidente marinare
Grazie dottor Sarti innanzitutto
Io oggi sono qui nella mia qualità di presidente dell'Associazione fra le Casse di risparmio italiane
E desidero prima di tutto porgere un cordiale saluto relatori a tutti voi intervenuti desiderando oltre se rivolgere un sincero particolare ringraziamento al Cnel
Che ha reso possibile questo incontro da cui sono certa emergeranno importanti spunti e riflessioni
Su un tema quello del ruolo delle società bancarie delle fondazioni delle casse di risparmio
Che da tempo
E al centro dell'attenzione degli studiosi e degli addetti ai lavori
E sul quale ultimamente si registra un crescente interesse
Anche da parte da parte dei e in particolare dei principali organi d'informazione
Augurandomi di riuscire a fornire con il mio intervento che appunto come diceva lei
Ha visto comunitario fosse diverso da quello degli altri intervenuti
Spero di contribuire
Allo sviluppo del dibattito sul tema
E comincerò con le spore alcune brevi considerazioni sulle possibile linee evolutive
Delle due categorie di soggetti che compongono il sistema delle casse di risparmio
E che si sono appunto venuti a creare con la ormai Moser ripetuta legge a marzo e cioè le spalancare e da una parte e le fondazioni dall'altro
Tali soggetti attraverso no oggi un momento estremamente delicato della loro evoluzione istituzionale
Un momento in cui ha divenuto centrale perplessi il problema di individuare nell'ambito della normativa vigente
Ed eventualmente con alcuni ritocchi normativi il sistema per un'ottimale svolgimento dei rispettivi ruoli assegnati loro dalla riforma appunto Mazzoccato
Consentitemi di non so fermarmi a lungo sulle varie fasi che si sono susseguite dall'emanazione della legge duecentodiciotto
Fasi che comunque hanno evidenziato come si sia verificata una rapida evoluzione dell'obiettivo prefissato
Originariamente dal legislatore di aumentare l'efficienza del mercato bancario alla luce delle esperienze concrete che andavano via via matura
Mi dimetterò quindi nella prima parte del mio intervento a cercare di scandire grandi linee le fasi che si sono susseguite in questi primi anni trascorsi dal varo e dall'attuazione dalla riforma evidenziando quanto sia cresciuta l'attenzione nei confronti delle fondazioni che allora sorgere sono stati in una certa misura trascurati
Essendo sia centrato l'interesse di tutti più sui problemi della trasformazione di spade l'originaria banca pubblica che non sulle fondazioni
A mio parere come peraltro è stato più volte evidenziato possono essere individuate quattro fasi fondamentali nell'evoluzione della disciplina normativa delle fondazioni
La prima fase può esser definita quella della legge duecentodiciotto novanta prima cioè dell'emanazione dei decreti attuativi è stato una fase in cui legislatore assumendo un atteggiamento che potremmo definire FIAT tesa
Non si era espresso sull'appartenenza degli enti conferenti al sistema creditizio
Addirittura secondo l'opinione di molti il destino degli enti conferenti sarebbe stato quello di diventare holding bancarie cosa che invece in seguito non è avvenuto
La seconda fase è quella che trova la sua espressione nel decreto legislativo trecentocinquantasei novanta
Nel quale veniva innanzitutto chiarito il dubbio sul ruolo assegnato agli enti conferenti ai quali il legislatore decideva di affidare il perseguimento delle finalità di natura sociale dell'originaria Cassa di Risparmio da un altro veniva infatti sancita la loro esclusione dal settore creditizio dall'altro venivano poste le basi per il mantenimento di un forte legame con la società bancaria conferitaria
Era infatti prevista una coincidenza degli organi dei due soggetti ed era a posto una serie di presidi per mantenere la maggioranza azionaria sotto il controllo degli enti
Cui veniva attribuita in base ad alcuni elementi testuali del decreto piena capacità di diritto pubblico e di diritto privato
è in questa fase che nasce il dibattito sull'effettiva natura dagli enti conferenti un dibattito che ancora oggi ci vede impegnati ed alimenta non pochi dubbi interpretativa
La terza fase può esserci specifico scritta agli anni tra il novantuno e il novantatré
In essa si è assistito all'emanazione di una serie di provvedimenti di natura legislativa ed amministrativa volti a dettare regole per l'utilizzo delle risorse delle fondazioni
Nonché a disporre dalla loro organizzazione del loro ordinamento statutario
Al riguardo ricordo la legge duecentosessantasei novantuno in materia di volontariato
Che ha imposto alle fondazioni di destinare una quota dei propri utili alla costituzione di fondi speciali presso le Regioni per il finanziamento del volontariato
Il decreto legislativo quattrocentottanta ottantuno novantadue che attribuiva all'autorità di governo uno specifico potere direttivo in materia di trasferimento di azioni detenute nelle società bancaria
E il decreto ministeriale del ventinove undici novantatré che ha introdotto il principio dell'incompatibilità tra le cariche amministrative e di controllo ricoperte nella Fondazione e nelle società del gruppo creditizio arriviamo la quarta fase che ha avuto avvio nel novantaquattro
Ed è una fase ancora aperti in essa si afferma
Si è fatto più acceso dibattito sulle fondazioni che da un lato hanno preso atto dell'orientamento sempre più manifesto delle autorità che ma nel senso di una progressiva separazione fra l'ente conferente la società conferitaria
Dall'altro esse hanno ricevuto alcune importanti chiarimenti su alcuni aspetti fondamentali del loro contesto istituzionale
Al riguardo ricordo come con la legge quattro sette quattro che ha convertito il decreto legge tre tre due novantaquattro sia stata affermata
Tra virgolette
La piena discrezionalità dell'ente nella decisione autonomamente deliberata di dismettere la partecipazione e il potere delle autorità di emanare direttive in materia di criteri che consentano alle fondazioni di ottenere una redditività più equilibrate sicura attraverso la diversificazione del rischio dei propri investimenti
Questo a grandi linee è stato il quadro storico della disciplina nei confronti delle fondazioni
Il cui processo evolutivo è ben lungi dal subire rallentamenti
Come si trova l'emanazione della recente direttiva del ministro del tesoro in materia di criteri e procedure per le dismissioni delle partecipazioni deliberate dagli enti conferenti
Sulle cui molteplici implicazioni l'associazione casse di risparmio sta procedendo ad un'attenta valutazione
Oggi pertanto gli obiettivi che si pone il sistema delle casse di risparmio e che si sono andati meglio definendo in quest'ultimo periodo sono i seguenti
Per quanto riguarda le banche il perfezionamento della loro effettiva privatizzazione che consente attraverso l'allargamento della base azionaria di rafforzare il loro collegamento con il mercato
Aumentandola e di conseguenza all'efficienza
Per quanto concerne le fondazioni l'affermazione dell'importante ruolo autonomo ad essi attribuito dal legislatore nel campo del sociale
Un ruolo che deve divenire sempre più attivo e che deve essere esercitato in maniera efficiente elaborando strategie ed esplorando le molteplici possibilità operative che si aprono per esse nei settori istituzionale di intervento
La ricerca scientifica l'istruzione l'arte della sanità
In cui esse sono chiamate a perseguire fini di interessi pubblico e di utilità sociale
Proprio nell'ottica del perseguimento di una maggiore efficienza sono dell'avviso che le fondazioni debbano realizzare
Una diversificazione del proprio attivo al fine di aumentare i proventi di frazionare maggiormente a rischio anche se ciò dovesse significare una riduzione del collegamento con la società bancaria conferitaria
Una più adeguata caratterizzazione operativa attraverso l'elaborazione di programmi e progetti propri anche di ampio respiro nell'ambito dei settori nei quali esse avranno scelto di Opera
Infine un ottimo un'ottimizzazione delle proprie strutture perseguendo un'azione di contenimento dei costi gestionali al fine di massimizzare le risorse disponibili per gli scopi istituzionali
Nel raggiungimento di questi obiettivi però ritengo che sia necessario porre grande attenzione al rispetto di alcuni principi fondamentali che hanno caratterizzato nel tempo l'evoluzione dei nostri enti e cioè
Primo fra tutti le origini private delle casse di risparmio
La cui storia quella di enti nati dall'iniziativa privato sociale e non dall'iniziativa dello Stato
Il quale non ha mai contribuito con alcun apporto al loro patrimonio che sia cresciuto nel tempo soprattutto grazie ad una oculata politica di autofinanziamento resa possibile dalla soddisfacente redditività conseguito
L'autonomia statutaria ed organizzativa
Il rapporto con il territorio che ha tradizionalmente caratterizzato le casse di risparmio e che le ha viste protagoniste nell'attuazione di una capillare opera di sostegno dell'economia locale
E nel perseguimento di finalità sociali a favore della comunità dell'area tradizionale dalla loro attività se questi principi fondamentali
Saranno rispettati
Credo che avremo reso un importante servizio al Paese in quanto ognuno potrà nel raggiungimento di quegli obiettivi sopra evidenziati atteggiarsi nel ruolo più consono alla propria tradizione alla propria vocazione dal proprio posizionamento sul territorio
In quest'ottica ritengo che il sistema che per le casse di risparmio potrebbe essere d'accordo con la direttiva del ministro del tesoro che costituisce un importante momento di evoluzione
Sia per le fondazioni che per le società conferitaria ma solo se come noi ospitiamo
Essa verrà interpretata correttamente come atto di indirizzo al riguardo vorrei sottolineare alcuni aspetti sul quale è opportuno soffermarsi
Come ha già avuto modo di fare presente l'associazione posto che appare del tutto condivisibile l'esigenza di salvaguardare il valore economico del patrimonio delle fondazioni è opportuno che venga chiarito che le indicazioni per l'impiego dei proventi delle dismissioni
Siano da intendersi come criteri di mero indirizzo
Qualche perplessità suscita al terzo comma dell'articolo due che subordina la possibilità di fruire delle agevolazioni fiscali alla circostanza che mente conferenze riduca
Nell'arco di cinque anni la propria partecipazione nella conferitaria in misura tale da rispettare il parametro minimo di diversificazione di cui ha citato punto b del secondo comma
La norma
Viene infatti a limitare la portata dell'agevolazione fiscale ponendo limiti e condizioni che non sempre può esser facile rispettare interpretare
Si pensi ad esempio alla possibilità che la Fondazione intenda cedere in una prima fase una quota della partecipazione inferiore al cinquanta per cento
In tale ipotesi mi domando lente godrebbe delle agevolazioni fiscali
O le stesse sarebbero subordinati ad un piano di dismissioni che raggiunga nell'arco del quinquennio limite di cui sopra
Non dimentichiamo riguardo
Come potrebbe essere difficile se non impossibile collocare alte quote percentuali delle più importanti società se il mercato non è ricettivo
Al riguardo ritengo che sarebbe utile prevedere una possibile modifica del progetto iniziale
Qualche osservazione merita una poi le previsioni di cui agli articoli cinque sei in materia di regolarmente modificazioni statutarie
Che in linea di principio appaiono condivisibili nell'ottica che già la l'associazione sia da tempo posta di aiutare le fondazioni a svolgeva un ruolo attivo nel campo del sociale
Concentrando gran parte delle proprie risorse in progetti di ampio respiro e tendendo ad una specializzazione
Laddove possibile del proprio operato
Per quanto concerne poi l'indicazione di di finanziare solo progetti specifici di cui si possa quantificare il risultato in termini di analisi costi benefici ritengo che possa essere condivisa solo se interpretata in senso non tassativo
Riferendo nei progetti di maggiore dimensione e nell'ipotesi in cui sia possibile una precisa quantificazione dei costi benefici
Ancora con riferimento all'articolo sei in materia di modifiche statutarie anche se da condividere l'esigenza di valutazione sotto il profilo tecnico dei progetti
Appare eccessivamente vincolante la modalità ipotizzata di riassetto degli organi collegiali
Sotto tale profilo ritengo che sia preferire preferibile prevedere a livello statutario dei requisiti professionali per gli amministratori consoni all'attività che l'ente si prefigge ti svolti
L'articolo dieci della direttiva sancisce nel primo comma il principio che gli enti conferenti
Tra virgolette devono restare estranei alla gestione della società conferitaria
Ciò appare in linea con orientamento volto a ridurre la pressione che tali enti tendono ad esercitare sulle spalanca
Peraltro il secondo comma dell'articolo si pone in netto contrasto con tale affermazione
In quanto stabilisce a favore del socio Fondazione poteri pregnanti di informative controllo nei confronti delle società ben più ampi di quelli spettanti sulla base della normativa civilistica e gli altri soci
Tale statuizione mi sembra possa trovare giustificazione solo per l'ipotesi in cui l'ente conferente rimanesse socio unico
Mentre altri forse si potrebbe determinare delle diversità di trattamento tra i soci creando problemi alla società conferita
In generale pur condividendo lo spirito e le finalità della direttiva ritengo che essa non possono che essere interpretati in modo da rispettare l'autonomia delle fondazioni
Lasciando loro un certo margine di discrezionalità nell'attuazione delle previsioni della direttiva stesso
Un importante spunto di riflessione de iure condendo riguarda il venir meno del vincolo della maggioranza in mano pubblica
Adotterà dalla legge sulle privatizzazioni
Questo fattore ha di fatto creato le condizioni per un ulteriore piena affermazione di quella che era la matrice originaria delle fondazioni e cioè a quella privata
Assume oggi infatti precipuo importanza che venga chiarita definitivamente la natura privatistica degli enti
Che a mio parere potranno in ogni caso pur nell'ambito della disciplina generale del Codice civile
Avere vista la loro storia una legislazione speciale che regoli alcuni loro aspetti peculiari compreso quello fondamentale del controllo su diversi si tratta di un argomento affascinante che assume una notevole rilevanza se lo andiamo di inserire nel vasto dibattito che negli ultimi tempi si è aperto nel nostro paese sul ruolo del settore non profit
Tale settore in Italia raggruppa categorie di enti assai diversi fra di loro
Ma accomunati dal fatto di essere l'organizzazione che perseguono interessi di natura collettiva in aree in cui spesso l'attività dello Stato non risponde appieno alla domanda da eccitanti
Si tratta di un settore nel quale soprattutto nei Paesi anglosassoni sono state maturato importanti esperienze da cui anche il nostro Paese dovrà trarre utili indicazioni
è infatti da segnalare come in Italia il settore non profit si è ancora caratterizzato da una grande incertezza normativa e do una regolamentazione talvolta piuttosto frammentaria
Con negative influenze sull'efficienza e sull'efficacia della sua azione
In esso le fondazioni bancarie possono ambire a rivestire un ruolo di rilievo
Disponendo delle potenzialità per puntare delle pare non solo il benessere delle comunità locali alle quali sono legate da strette relazioni sviluppate se nel corso del tempo
Ma anche attraverso un'azione concertata il benessere dell'intera comunità nazionale
Al riguardo infatti dovranno mio avviso essere attentamente e valutate le possibili soluzioni quali ad esempio l'elaborazione e la realizzazione di progetti comuni
E addirittura l'eventuale concentrazione tra fondazioni che possono consentire ad esse
Di intraprendere operazioni di ampio respiro operazioni che data la ridotta dimensione patrimoniale di molte fondazioni potrebbero essere loro precluso
E se riusciranno a patto di essere in grado di difendere di affermare il ruolo autonomia che la stessa legge ad assegnare loro nei settori in cui sono chiamate perseguire fini di interesse pubblico e di utilità sociale
Un ruolo per l'affermazione del quale esse dovranno infine accidentalmente valutare
Qualora lo consigliano le nonne e le banche immersioni e una non estesa rilevanza territoriale l'eventualità di infondere una maggiore specializzazione la loro azione
Acquisendo così una più definita caratterizzazione del loro ruolo nella realtà sociale grazie
Bene penso che abbiamo tenuto
Tutti senza un contributo contributo importante ed autorevole perché dal
Se Pecorella per rendere sempre più utile a questo fine poi dietro le persone che intendono intervenire ultimi interventi previsti di farmelo conoscere
Il vitigno potrebbe essere anche quello di l'utilità anche del dello stesso convegno dati i tempi potrebbe essere quella di stendere un pro memoria una appunto appunto
Che che contenga le le le ipotesi le proposte i suggerimenti le valutazioni chiarimenti e che tale documento si è rinviato come credo sia delle previsioni al nuovo governo o in ogni caso al al al ministro attuale commi conclusione del nostro dibattito voglio anche ricordare lo faccio con piacere
Che abbiamo presente il senatore una vita Massimo Bonavita il l'onorevole Riccardo Canesi come tutti sappiamo abbiamo visto abbiamo anche il direttore Cottini dell'Acri
Abbiamo anche l'intervento previsto del dell'onorevole Enrico Gualandi che al segretario generale della lega delle autonomie vuole intervenire abbiamo tre presenze della Cassa di Risparmio di fermo al presidente della Fondazione Grilli il precedente del del cari fermo delle S.p.A. avvocato Palma abbiamo sempre per la stessa Cassa di Risparmio presente anche il direttore generale offre dottor fremiti abbiamo ancora presente il
Presidente della casa di della Fondazione Cassa di Risparmio di Teramo Dottor Mozzo il vicepresidente Artioli della Cassa di Risparmio
Del Fondazione Cassa del Palio di Ferrara il direttore Martinelli della Fondazione delle e il delle casse di risparmio da pulire
E anche un autorevole funzionario del Senato del servizio bilancio il dottor Lombardi oltre a alla presenza di autorevolissimi sindacalisti ricercatori fino al montagne o che non vorrei trascurare comunque rappresenta e numerosa il convegno ha dato un a questo punto credo un buon esito a pertanto il gli argomenti e le le prime e le preordinazione dell'intervento sono questi un intervento adesso della
Del processo ormai numerosi poi un intervento subito di del presidente professor Giuliano Segre puoi altri interventi per le persone dicono chiederanno Sacchi marziani di fare il segno certamente facciamo poi ecco mi dice Bonati preoccupata Minervini ma in mancanza del ministro
In mancanza del ministro senza alcuni senza togliere alcun rispetto alla rasoterra con essa
Proporrei che fosse il nostro professor Minervini a chiudere con la sua nota e da me conosciuti e partecipata come suo allievo parlamentare in commissione inutile finanze e tesoro
Forse il caro professor Gustavo Minervini a concludere i morti
A dare incerto con la brevità Kellie noterà che le note allora la parola a altro insomma
Grazie richieste specifiche di persone parlare siamo arrivati credo che a questo punto sia opportuno cercare di focalizzare il dibattito su alcuni temi doveva dire che per quanto riguarda il contenuto della direttiva non posso che fare premier buona parte delle osservazioni del presidente Molinari e quindi salterei a piè pari l'esegesi della direttiva stesse mi interessa piuttosto sottolineare anche ai fini del dibattito come le varie voci che si sono levate in materia risentano un po'tutte di un problema in realtà di tipo culturale
Cioè del fatto che in Italia la cultura italiana dal mille ottocentottantotto ha sempre pensato in termini di statalismo cioè di intervento dello Stato per disciplina
Delle attività nate da lì nell'ambito della società civile in maniera particolare in quelle bancarie
E come sia estremamente difficile oggi
Per chi è nato in questa cultura compreso il sottoscritto naturalmente che come a qualcuno è noto ha cominciato a scrivere proprio discuteste cose dall'atto dello Stato non dal lato della società civile ragionare in maniera diversa
Lo abbiamo sentito anche nell'intervento di verità da problematica delle banchieri ma che senso ha oggi la problematica delle banche a Rete in presenza della concorrenza la Rete la fa la concorrenza non lo fanno le istituzioni più o meno pubbliche disciplinate dallo Stato fissate dallo Stato
Qui il vero problema che ha innescato la privatizzazione delle banche pubbliche è un problema più generale
E quello di cominciare a ragionare in termini di concorrenza e di diritto comune e non più di disciplina
Statale di supporto o comunque di caratterizzazione di fenomeni nati nell'ambito della società civile
E direi che come termine di riferimento le casse di risparmio e le fondazioni sono un banco di prova eccezionale del nostro bisognoso
Modo di cambiare in la mentalità in modo di ragionare dimenticarci dello Stato perché cosa
Fare in futuro nell'ambito di un sistema concorrenziale dominato dall'autonomia privata e non dalla disciplina pubblicistica di supporto
Ricordo a me stesso ma qualcuno dei presenti lo ricorda come questo tipo di dibattito quando nacque una decina di anni fa
Ebbe da parte del sottoscritto una risposta che a molti parve molto strane
Come si fa a privatizzare le banche pubbliche
La risposta era quasi ovvia basta scrivere alla rovescia le leggi Crispi del mille ottocentottantotto
Provai anche a farlo
Circolo questo per oggetto tutti giudicarono che è una cosa così giacobina da non essere presentabile a nessuna forza politica né di destra né di sinistra che mai avrebbero accettato il principio del ritorno oppure semplice al Codice Napoleone che alla società civile cioè le fondazioni alle associazioni
Alle società per azioni
E cioè un sistema concorrenziale non supportato da una legislazione pugile
Beh vogliamo pensarci un momentino cosa sta succedendo in tutti questi anni
Sta succedendo quello che si sarebbe realizzato in Italia se si fosse scritto la legge Crispi alla rovescia cioè si serve si fosse restituito alla società civile le casse di risparmio
E che questa soluzione e anche gli altri istituti di credito di diritto pubblico nati da varie disciplina di carattere speciale
Cioè se si fossero restituite al diritto civile avremmo i risultati che oggi affannosamente cerchiamo di raggiungere non ultima la direttiva di che poi questa soluzione non fosse così folle come allora sembrava ma fosse realizzabile c'è oggi anche una dimostrazione concreta
Un altro ordinamento
Che aveva una legge bancaria identica a quella italiana persino nelle parole sono certi normative che possono essere addirittura tradotte rispetta l'una la e che aveva lo stesso problema realizzò e ha realizzato la privatizzazione delle banche pubbliche
Scrivendo alla rovescia le leggi del mille novecentotré
L'ordinamento belga come certamente voi tutti conoscete emanato pochi istanti dopo la legge Amato una sua legge sulle privatizzazioni
Stabilendo che ex lege le banche pubbliche erano trasformate in società per azioni
Stabili a chi dovevano essere affidati temporaneamente i pacchetti azionari così risultanti è una procedura per la loro diffusione sul mercato
Questo sarebbe stato il risultato anche in Italia della riscrittura alla rovescia delle leggi della fine dell'Ottocento da quelle che quella donna seguita in materia di enti pubblici e oggi potremmo essere nella felice situazione belga per cui non si parla più mi però BreBeMi diretti nella privatizzazione delle banche ma casomai di problemi del mercato mobiliare sulla circolazione delle azioni sui limiti sugli investitori è così
Ecco in Italia le cose sono sempre contorte e difficile che il legislatore cambi mentalità dalla mattina alla sera e soprattutto che chi applica le leggi lo faccia con una mentalità nuova
Questo spiega perché ci sia stato ci sia in Italia una vicenda estremamente tortuoso per arrivare alla privatizzazione delle banche
Il Molinari lo ha già indicato facendo i vari Stati in cui si è passati
L'obbligo prima della partecipazione che faceva pensare che la l'Ente Fondazione scorpora ante fosse diventato una holding voi la separazione per evitare che lo fosse poi finalmente arriviamo alla direttiva Dini il cui scopo
Direi che è abbastanza palese è uno scopo belga le il raggiungimento finale dell'operazione fatta dalla legge belga con due articoli solo che appunto per le vicende contorte che caratterizzano il diritto latino in Italia ci si sta arrivando per stadi successivi e ci sta si sta arrivando va detto in maniera estremamente contorta tant'è vero che e c'è il rischio di continuare a parlare di cose che con il fine cioè con il risultato finale c'entra pochissimo o che costituiscono delle deviazioni dallo scopo finale
Introdurre il localismo la problematica
Della composizione degli organi così via sono tutte cose che in un sistema ben ordinato simili sistema la società civile come vuole cioè il libero gioco delle forze economiche e che qui invece vengono accompagnati
Con una disciplina di tipo autoritativo che francamente con l'idea di restituire al mercato
Le banche in precedenza pubbliche e centra fino a un certo punto perché fanno pensare che ancora una volta si sia di fronte ad un legislatore ad un'autorità pubblica che porta per ma
Gli operatori per raggiungere il bene comune che da soli non sanno raggiungere
E sono i sostanzialmente quelli che sono le critiche che si possono fare in maniera sintetica alla direttiva Dini le cui finalità come ripeto sono ritengo pregevolissimo e sotto il profilo che costituiscono uno stadio per arrivare alla soluzione belga che è la soluzione
Che può piacere non può piacere ma che la soluzione necessari in un sistema capitalistico concorrenziale
Può essere un sistema che non piace ma una volta accettato a delle logiche
La sua logica e il Codice Napoleone per intenderci per l'autonomia privata faccia la società civile quel che vuole e nell'ambito della concorrenza vinca il migliore in sintesi e qui sto con le inevitabili correzioni determinati dal fatto che la concorrenza non vive da sola e va opportunamente corretta è governata perché non degeneri leggi antitrust tutti queste problematiche
Che riguarda il nostro sistema
Ecco la stessa cosa non può non succedere nell'ambito dell'ordinamento bancario privatizzato cioè delle banche pubbliche
E allora si capisce quelle strane e idee sistemi di impedire al socio di maggioranza anzi totalitario di fare il socio la famosa
Direttiva Barucci che di per se stessa pare una cosa insensata sull'ambito della disciplina del codice civile che ha il la maggioranza del pacchetto azionario non può nominare gli amministratori perché questa e la concezione e infatti parve a tutti una cosa priva di senso se non corretta con l'ulteriore passaggio della direttiva di è soltanto un passaggio per arrivare alla dismissione totale o comunque del pacchetto di maggioranza nelle società private
Privatizzabile che diventeranno veramente private perché in precedenza erano privatizzate soltanto nella forma ma collegate con un cordone ombelicale con un ente pubblico
Che seguiva tutte le logiche degli enti pubblici
E qui poi nasce un ulteriore problema
Che trattato nella direttiva Dini ma anche qui in maniera contorta e tale da non essere credo che Vito immediatamente nel suo nella sua portata e con prescrizioni che lasciano francamente qualche perplessità poi nell'applicazione pratica come è stato sottolineato da Molina
Una volta
Che questi enti che nel momento attuale detengono la maggioranza del pacchetto azionario di società formalmente private ma ancora collegate al pubblico
Quando avranno dismesso la Maggiora
Che cosa sarà
La risposta credo che sia lapalissiana
è appunto la riscrittura alla rovescia della legge Chris sono tornati alla società civile sono delle fondazioni di diritto privato non avendo più l'obbligo di mantenere la maggioranza
Del capitale in una società pubblica la cosiddetta pubblica determinante imposta per legge quale fine pubblico certamente nessuno
Hanno fini collettivi e perché sono tipici di ogni fondazione
Uno decide di promuovere l'arte l'altro la ricerca sul cancro un altro di promuovere l'ordinamento della società in cui vivono e così via sono i cosiddetti fini collettivi tipici delle cosiddette forme non profit dell'ordinamento civilisti se è così era logico che la direttiva Dini scrivesse che una volta perduta la pubblica determinante non sono più pubblici ma se non sono più pubblici c'è un'altra conseguenza inevitabile che fanno quel che gli pare
Cioè l'autonomia privata permette di risistemare statutariamente le proprie finalità secondo le logiche che sono le logiche del file
Se uno ha la finalità di esercitare un certo tipo di attività la ricerca scientifica si riorganizza in un certa maniera se invece la finalità di promuovere il patrimonio artistico e culturale si organizza in un'altra maniera
Basta girare l'occhio non è necessario andare andare in America basta vedere come è fatta la Fondazione Olivetti o la Fondazione Agnelli e si capisce che cosa devono essere in futuro queste fondazioni
Solo che stranamente questo non avviene con la restituzione all'autonomia privata come sarebbe stato auspicabile che fosse accaduto e come sarebbe accaduto con la riscrittura alla rovescia della legge crisi ma applicando una normativa a mio avviso centra estremamente Po
Che e è già stata sottolineata da Molinari sotto questo profilo cioè gli articoli tredici e quattordici della decreto trecentocinquantasei sulla vigilanza
Essendo la vigilanza e di legittimità certamente non può imporre nulla certamente direttive prefigura quello che dovrà essere il bene di questi cioè che cosa devono fare
Farsi un Regolamento a buttarsi lo statuto in una certa maniera stabilire di essere autorizzati di farsi approvare le delibere
Ecco tutta questa è una logica che con l'autonomia privata con le fondazioni in senso proprio con la restituzione alla società civile nel momento in cui hanno perduto la pubblica determinante non c'entra nulla
è la logica degli enti strumentali della sta
E la logica del Tesoro che giustamente interviene sulla BNL perché il o sul Banco di Napoli perché sul Banco di Napoli tesoro intervenuto
In una certa misura sulla BNL in misura ancora maggiore cioè in cui c'è una partecipazione diretta dello Stato e giustamente si riappropria di potere anche se ricostruibili diversamente nei loro confronti
Ma nei confronti di soggetti restituiti alla società civile nel momento in cui gli si è svolta la pubblica determina che senso ha mantenere tutti una serie di polveri estremamente penetranti come quelli che sono qui Previti
Che
E che in larga misura sono credo anche inutili nel senso che sono guidati dalla logica del sospetto
Cioè che il bene non sia raggiunto dal peccatore e che pertanto bisogna guidarlo perché carri fuga dal peccato che poi una vecchia logica cattoliche che alla base della di una grande misura in larga misura della cosiddetta legislazione di supporto all'autonomia privata
Cioè si teme che restituiti alla società civile questi non si comportano come dovrebbero comportarsi allora gli si impone di cambiare la finalità statutarie di stabilire un Regolamento gli si impone di stabilire il rapporto costi benefici nei Progetti quando uno se li può fare anche da soli o queste cose senza scriverli in una legge insomma in altre parole c'è ancora quella normativa che retaggio della cultura del mille ottocentottantotto insomma da Christine giù per cui ero stato che corregge il privato e che francamente una fase legislativa probabilmente non ce la e che potrebbe anche costituire alla fine una cosa innocua nella misura in cui si riconoscesse non certa misura che sono tornati al privato
Però questo nella direttiva Dini ancora non c'è e probabilmente e il prossimo capitolo illa
Non l'atto secondo la vendetta del privato ma l'atto terzo la liberazione
Cioè probabilmente dovrà uscire un'altra direttiva che prenderà atto che chi è uscito dal sistema è uscito definitivamente ebbe ritornato alla società civile
Con alcune preoccupazioni che però esistono che però sono le preoccupazioni che meriterebbero e meriterà un altro convegno del nel che è quello della disciplina delle fondazioni di diritto privato della riforma dell'articolo venticinque del Codice civile che come è noto essendo anch'esso figlio della cultura del sospetto nei confronti del privato prevede una serie di controlli questa volta da parte del ministero degli Interni
Che francamente con l'autonomia privata non c'entrano nulla
E che nessuno di quegli ordinamenti che costituiscono il modello di tutti i bei discorsi sulle fondazioni privati conosce
Perché chi va guardarsi come funzionano le fondazioni negli Stati Uniti certamente non ritrova la disciplina dell'articolo venticinque del nostro Codice Civile
Quindi è una problematica che riguarderà in futuro non soltanto le fondazioni nate dalla privatizzazione delle Casse di Risparmio
Ma riguarderà la Fondazione Agnelli la Fondazione Olivetti e quant'altro si è realizzato nell'ambito delle fondazioni in Italia quindi un discorso più vasto che va ripreso una volta che queste fondazioni siano diventate veramente sta un'altra elemento ma lo sottolineo soltanto
Mettere un po'per celia insomma quelle che sono invece le serie osservazioni del presidente Molinari e che questa cultura del sospetto c'è anche con riferimento a quella che io considero la parte buona della direttiva Chasselas volta la privatizzazione
Che si debba prevedere una scalettatura rigida in percentuali della
Degli investimenti successivi la dismissione anche questo è un attentato all'autonomia privata
Alla libera decisione
Di un soggetto restituito alla società civile che certamente non giova all'immagine della direttiva e che probabilmente sarebbe stata meglio accolta se anziché percentuali avesse indicato come una direttiva voglio soltanto delle finalità perché poi i casi concreti sono infiniti
Cioè la idea di incasellare in norme legislative una realtà molteplice cangiante come quella delle società civile delle sue finalità è quasi impossibile è dimostrato che non si può predeterminare razionalmente il comportamento della non dico della Società economica che già la pianificazione ha dimostrato non essere brevi ma neppure a maggior ragione la società civile quindi va lasciata la massima libertà circa la gli investimenti e la articolazione di quella che invece la giusta finalità la diversificazione delle reti e quindi probabilmente per concludere non giudizio diverso sulla direttiva si può dare nella misura in cui venga interpretato nella sua logica
Se interpretata in questa logica e il ministero lo interpreterà così in una logica corretta
Che è quella della restituzione alla società civile seconda parte
E quindi considerata semplicemente con un elemento prodromico per il raggiungimento della felicità per così dire cioè del ritorno al privato e non come forma burocratico coattiva per inserirsi nell'attività degli per quanto riguarda la seconda parte della direttiva e per la prima che anche le indicazioni che sembrerebbero così cogenti sul vittimizzazione dei proventi sia interpretato nel senso che siano soltanto dei fini
Suggeriti e come tali non vincolante in una logica che assomiglierebbe più a quella di un regolamento che attesa della direttiva
Il tutto inattesa della direttiva quater probabilmente cioè della soluzione finale che raggiunga attraverso questa maniera contorta ma verso un fine che sembra mai ineluttabile una soluzione che possiamo chiamare belga che così vittoria ma di origini la soluzione bellica come ricorderete tutti era la soluzione adottata da legislatori unitario per la DB per la difesa dei diritti civili e politici grazie
Bene con l'intervento di meduse abbiamo avuto valutazioni caratterizzati ulteriormente oltre a quelle precedenti è prospettazioni anche ben precise e anche indicazioni diciamo di serietà riempite di sette molte dedicate da altre parti mi sembrano già nel corpo delle delle anzi nell'esplicitazione che gli gli altri interventi
Colpiamo
Pare che fra l'altro documento che compare finora del del professor Segre
Presidente usando veramente pochi minuti vorrei riprendere gli argomenti che ha sviluppato che hanno sviluppato i colleghi dell'associazione delle casse di risparmio
Giusto per vedere e chi si trova in mezzo a questa vicenda come può viverla in maniera operativa non in maniera invece semplicemente riduttivamente di difesa di quello che ha visto fino adesso ritenendo che questa faccia premio sulla novità
Ha ragione ha ragione
Fargli ombra usi come come molto sovente ragione e quando ricorda che le procedure di privatizzazione possono passare attraverso altre strade che non quella che noi abbiamo seguito certamente l'esperienza bellica interessante
Certamente ancora più caratteristica in questo senso l'esperienza inglese quando si è trovata nel periodo in cui si riteneva che la privatizzazione le banche forse un elemento da perseguire con con con forza e con la città seri provata di fronte ad alcuni impianti non non privatistici
E ha risolto la questione in maniera molto semplice come venne fatto però il Billie Societies prendendo tutti i depositanti e tutti prenditori di credito e regalando a ciascuno di essi un'azione se uno se un soggetto era per caso depositante fonditore nello stesso tempo due azioni e dicendo voi adesso commerciate le ma lì
E questa è l'obiezione che prima Ferrari almeno usi ma lì come in Belgio
Esistevano dei mercati mobiliari di grande efficienza rispetto ai quali il nostro in quel momento
Per quanto già in crescita anche come livelli di regolamentazione non poteva certamente così quando mille novecentottantotto novanta si pose il problema anche in Italia dove fosse avevo potuto anche seguire l'impostazione francese che invece di essere banche non si privatizza vengono
Ancora oggi
Pur con un governo diverso da quello di benevola tanto un impianto pubblicistico nelle banche pubbliche se non altro come controllo del capitale ecco nel mille novecentottantotto quando si pose questo problema si scelse una strada che non poteva essere quella di dire beh trasformiamo direttamente in società per azioni perché poi c'è un mercato che aggiusta tutto ma allora ministro tesoro di allora sì rese conto che si trova di fronte a un soggetto strano un ente pubblico economico
Gli esperti colleghi di giuridiche certamente queste cose siamo definirle meglio di me è un ente pubblico economico e si trattava questo punto di dividere l'ente pubblico dall'ente economico questa figura che era doppia doveva essere riportata soggetto alita singola avendo un ente economico che facesse il suo mestiere di banca e un ente pubblico allora di che facesse il suo mestiere di proprietario della banca invece di essere esso spesso una banca
La scelta certamente una certa di passaggio
E come scelta di passaggio in effetti pure nella normativa originaria della legge Amato si è presentata subito perché già oggi e se voi prendete a pagina dieci del materiale distribuito vie una tabellina per cui cui si fa riferimento ed è una tabellina costruita in realtà otto nove mesi fa
Già otto nove mesi fa dei le ottantuno realtà originali le case che stanno solo ventinove prevedevano
La totalità del patrimonio del capitale della società per azioni detenuto in chiaramente da una fondazione quelle ventinove di oggi sono certamente ridotto una ventina per quello che io ne sono e la stessa Cariplo a accarezzato il desiderio di togliersi da quella categoria e non ha portato in fondo il progetto solo per le difficile momento del mercato bancario ma se no la stessa Cariplo si troverebbe a non essere più essa cioè quella banca che poi sintetizza in alcune in alcune vicende la realtà del delle banche delle caserme italiane non si troverebbe essa che più essa a trovarsi con una fondazione che possiede in chiaramente il capitale e così probabilmente succederà succederà in futuro quindi il fatto che in l'ente proprietario di fatto abbia poi abbandonato il controllo totale dell'ente posseduto è un esito da legge Amato che non aveva bisogno dalla direttiva Dini presso il quale obiettiva di tutti gli effetti e viceversa Dini si fermerà si ferma su una diversa questione
Che se la ormai stragrande maggioranza delle casse di risparmio banche non ha più una fondazione come esclusivo padrone del capitale azionario e vero che quasi la totalità delle fondazioni hanno l'intero patrimonio investito in partecipazioni bancarie in un'unica partecipazione bancario e questo proprio per riportare tutti in una dimensione più articolate più dall'etica come in effetti Melosi proponeva è un limite da togliere perché credo che proprio nessuno
Si ritrovi a essere a muoversi agevolmente quando il proprio impianto patrimoniale e così rigido e così bloccato
Più fosse necessaria
Una direttiva per fare uscire per fare uscire le fondazioni da questo letto caldo dello granchi e che però si trova tutto sommato in difficoltà operative forse forse non era così obbligatorio fosse lo svilupparsi spesso delle delle vicende avrebbe portato delle vicende economiche ha riportato le fondazioni a articolare il proprio patrimonio ma intendiamoci
Finché le fondazioni finché non è chiarita la natura finché non è chiarito fino in fondo la natura delle fondazioni potremmo trovarci nella lettura cogente della della normativa anche nella difficoltà di agli Enache un patrimonio se la Fondazione viene considerata un ente pubblico che ha funzioni di tutela di quel patrimonio medesimo che le è stato affidato ecco perché il passaggio che menu si dava compra scontato nell'area privata non è ancora del tutto chiaro anche se fortemente auspicato
Ma anche quando questo venisse completato e qui concludo perché in realtà sono brevi note soltanto anche quando questo fosse completato in realtà il passaggio nella via privata delle fondazioni medesime non è poi così non può dare poi così tranquillamente adito a una realtà in cui ciascuno fa quello che vuole come in maniera polemica in realtà credo me luce abbia detto perché tutta l'operatività economica dei soggetti singoli o privati o chiamiamoli come vogliamo in qualsiasi realtà economica sviluppata è regolamentata
Esiste un meccanismo di regolamentazione rito mechanism regolamentazione che va crescendo nella esperienza italiana è che in altre esperienze che ha già è stata definita unico meccanismo di regolamentazione di natura generale e diffuso
Quanto più la nostro tutto nostro impianto entra in una meccanica
Economica di natura di natura più generale tanto più funzioneranno i meccanismi di regolamentazione generale tanto più potrei tanto meno avremo bisogno di meccanismi di regolamentazione speciale
Ma oggi siamo ancora a metà a metà del guado e francamente preferisco avere dei meccanismi di regolamentazione Speciale attuati al ministero del Tesoro piuttosto che non dal ministero degli Interni ecco dove sta la questione rispetto alla quale noi ci troviamo tanto più tutta la nostra capacità operativa entra in una meccanica capitalistica per dirla intima immediatamente sintetici ordinaria e tanto più funzioneranno i sistemi di regolamentazione generale ma di questi certamente continueremo avere bisogno noi continueranno avere bisogno le e Cassa di Risparmio S.p.A.
Che potranno funzionare allora
Come riterranno nella logica che De Rita aveva richiamato ma che vale semplicemente per l'apporto finanziario al territorio
Funzioneranno i meccanismi del nostro sistema in questo senso tutta l'attività dell'associazione che ha sedi straniere proprio rientrata a a a predisporre a proporre queste entrata nelle forme di regolamentazione generale uscendo dalla vincola dalla camicia di forza che in fondo la legge bancaria trentasei aveva posto ogni categoria dicendo voi siete una categoria speciale come tale regolamentate grazie
Motivate argomentata come d'altra parte per tutto il dibattito che facciamo
Vorrei farne una io di osservazioni marginali gli assenti sono gli enti locali
Gli Enti locali sono fuori dalla sanità
Perché li hanno messi fuori
Fuori del regime che ha ricordato che ha ricordato il convegno perché si sono autoescluso i loro
Piegati del tante incombenze stretti se non l'esempio ma è un esempio
Eccellenti significativo del sindaco di Siena Piccini
Poi c'è abbiamo abbiamo anche le presenze sennò dare torto al al le scelte non della Cassa risparmio di Bologna per quello e per tante altre conosco che hanno incluso all'interno
Rappresentanti non solo della città capoluogo ma anche di altri comuni ma c'è un'assenza culturale
Ciò nel senza di ordine strategico
La seconda questione faccio un'osservazione da utente le fondazioni che non siano strutture che rimangono a testimonianza del passato
Amministrando patrimonio da conservare ma che non siano e che non riverso niente sulla collettività di oggi su quelle domani un esempio andate nelle URCEL
Cordoglio denuncia nelle lo denuncia lo denuncia su su su repubbliche credo su altri giornali il cosiddetto comodato d'uso
Che nel Sud impegnata ma che c'è anche nel Nord Africa anche in quel Nord che sappiamo e viene amministrato percorso c'è una dotazione di un impianto di ieri trenta miliardi
Cosa fa il venditore come tutti sappiamo ma come e e il più diffuso di quanto non si pensi
Addio fuori anche da una da un dovettero essere da una tematica un po'oscura o censurabile anche una certa di possibilità di condizioni
Chiedo al chiedo prevedendo le manutenzioni successive manutenzione di un miliardo e mezzo all'anno
Oltre ai meccanismi incrementare allora
Questo patrimonio lo vogliamo lo vogliamo noi disperdere mappa Dalì utilizzazione perché Atene dei grandi complessi di le investiture divertimenti terminologica non possono essere questa tutto il discorso dei musei
Ma perché dobbiamo sottrarre sottrarre ai consumi di oggi delle generazioni oggi domani musei che siano funzionanti strutture di grande portata
Lo volevo fare questo presente anche il presidente della della che si deve giustificare perché ci lascia ma queste cose bisogna che le le fondazioni sono della società civile ma bisogna che rispondono alla società civile non possono essere autoreferenziale in se stesse nascoste
Un potere di nessuno o potere otto di tanti che poi non diventa di nessuno cioè devono misurarsi in un confronto con le Autonomie dico locale
Concludo con questa osservazione
Nel momento stesso in cui il legislatore debole ha fatto le riforme più coraggiose
Tale vi ponete il principio può in Regione Lettieri indietro ragione delusi subito dice come il padre quello che ho detto di ti ho già dato autonomia però alle a mezzanotte devi essere ancora in casa anche stasera così via considerare per le le per Enti locali una per bloccare la centoquarantadue autonomia potestà regolamentare tutto
Tutto poi dice non poi organizzate da solo anche se in pareggio poi dopo uno fatica virtuali
Però ti metto un regime di contabilità di rilevazione che al contrario a quello che insediamo delle USL Planet Work a acquisiamo il principio della contabilità economica che contro le gestioni tutte le tecnologicamente modernità nelle nelle nelle nelle nei comuni invece facciamo un Regolamento il non è un Regolamento di contabilità ma lo facciamo passare come scrive ma invece di decreto legislativo il conto a Mila e finanziario dottor esattori Dooku in cui il problema che io dimostro che ho speso i soldi no se con questi soldi ho raggiunto quei risultati dovuti evoluti
Dico questo perché perché grandi riforme importantissime abbiamo un la l'autonomia dobbiamo i criteri nuovi costituzionalmente nuovi per la centoquarantadue per le aziende ospedaliere le aziende sanitarie per le camere di commercio
Per le aziende municipalizzate riserve speciali per le università cioè abbiamo pertanto tutto lì l'impianto locale è chiara questi termini grande autonomia
Statutaria e regolamentare organizzativa grande potestà diciamo di intervento
Perché sta addirittura di determinare autonomamente i propri statuti però dopo
Direttiva Dini lo dico anche per certe partite sui Sco e concludo in questo modo ben venga anzi questa rilettura molto attive che sia la sua che non siano vincoli prescrittivi cioè che ci lascino
Queste Autonomie ma l'appello era per sentire anche la voce di non so di di di Gualandi se vuole sindaco Piccinini se vuole ma intanto la voce di Sacchi morsi anni voi del avvocato spera devo ho già detto che giustifichiamo il il presidente Molinari voglio anche scusami professore voglia anche giustificare il comunale che ci ha inviato la lettera indossa Enzo Cipolletta che scrive De Rita dicendo voglio che sia dichiarato che non posso essere presente per un disguido
Non imputabile alla Confindustria nel nel ma imputabile alle vacanze letterarie
Combinato l'appuntamento fra ramo rinascenza forestali continuiamo tecnicamente
Di
Grazie presidente ma intanto prima di tutto io voglio dire che sono perfettamente sintonizzato con la relazione che ha fatto il presidente dell'associazione Mondo Tor Molinari
E poi
Vorrei dire che elementi anziani intervenire dicendo le cose che mi ero usi ha detto sicuramente meglio circa la consequenzialità logica
Del riconoscimento della natura privata delle nostre fondazioni a misura in cui se ne perdono i connotati pubblici perché questo mi sembra veramente lapalissiana non può pretendere la direttiva di far venir meno i presupposti della pubblicità
E poi contemporaneamente dire tu continui a fare quello che io ministero del tesoro ti dico di fare questa è una contraddizione non consentita non ripeto queste cose le ha già dette bene Marusi però voglio sottolinearne l'importanza perché questo diventa un discorso determinante
Dirò invece in disordine qualche cos'altro in disordine ma in modo da farmi capire
Non è stata un solo una sorpresa la direttiva Dini in quanto tale è sorprendente il criterio a cui si ispira
Io mi aspettavo forse ci aspettavamo tutti si ispirasse al criterio della privatizzazione delle banche cosiddette pubbliche
Invece si ispira il criterio della differenziazione del rischio di investimento patrimoniale che cosa assolutamente diversa
Con due conseguenze secondo me perniciose
Primo che la diversificazione del rischio rischia di diventare esasperazione del rischio
Perché è vero che è rischioso piccolo il rischio dell'investimento patrimoniale nostro nelle aziende bancarie di fronte al rischio a cui andiamo incontro è gestire un patrimonio
Senza avere l'attrezzatura senza avere l'esperienza per poterlo fare quindi questo è un criterio diventa l'esasperazione del rischio non la diversificazione del resto la seconda conseguenza perniciosa e che in realtà non si contribuisce all'irrobustimento del patrimonio delle banche di pertinenza
Come invece si sarebbe fatto se ci si fosse ispirati al criterio della privatizzazione della banca favorendo la diminuzione della partecipazione della Fondazione attraverso processi di capitalizzazione sul mercato
Perché allora si sarebbe favorito la riduzione della partecipazione delle fondazioni anche riducendo del cinquanta per cento e in questo modo favorendo l'irrobustimento patrimoniale delle aziende bancarie
Paradossalmente quindi e contraddittorio il criterio della diversificazione del rischio rispetto a quello della privatizzazione delle banche perché si pensi che chi si è avventurato
Seguendo le direttive di Banca d'Italia e del Tesoro nel processo di privatizzazione quindi nelle ipotesi in cui le nostre fondazioni non siano più proprietario del cento per cento dell'azienda bancaria ma lo siano sessanta settanta all'ottanta per cento
Seguendo il criterio della diversificazione dalla direttiva Dini avviene che la riduzione al cinquanta per cento porti queste situazioni queste fondazioni non a detenere il cinquanta per cento della banca ma il quaranta per cento il trenta per cento il venti per cento a seconda dei processi di privatizzazione che già ci sono fatti sul mercato
Quindi si finisce per penalizzare quelle fondazioni quelle situazioni in cui si è già proceduto su criteri sul sul processo di privatizzazione della barca
Ma allora ecco qui
Si vuole presidiare
Queste banche locali
Si vuole presidiare il radicamento territoriale queste banche locali o invece magari c'è un obiettivo
Più o meno palese di esporle a rischio delle incursioni e degli assalti che poi sono davanti agli occhi di tutti perché quello che sta avvenendo
Che banche
A prescindere dall'efficienza
Va anche di grosse dimensioni si avventano su altre banche solo scaricando la potenzialità patrimoniale che ha
Perché
Se noi attraverso questi strumenti combinati otteniamo il risultato
Di indebolire patrimonialmente le banche locali o comunque di non contribuire al loro irrobustimento patrimoniale
E poi contemporaneamente togliamo anche il presidio di soci forti come sono le fondazioni noi esponiamo queste ma anche a a rischio evidente di una loro scomparsa
Con la scomparsa di un elemento imprenditorialmente importantissimo che è quello del radicamento territoriale
Il radicamento territoriale non è una vaghezza campanilistica è un bene d'impresa lo ha detto benissimo De Rita e mi dispiace che non sia qui nel suo intervento introduttivo
Se noi crediamo nell'importanza del radicamento territoriale come l'esperienza ci ha fatto credere perché è un fatto importantissimo di sviluppo dell'imprenditoria locale e della banca locale
Allora dobbiamo stare molto attenti a rischio a cui andiamo incontro seguendo questo questi criteri
Grazie
Precise
Avvocato Edoardo Speranza e vicepresidente come sappiamo della Cassa di Risparmio
Poi Gualandi può intervenire credo
Domando prima
Si vuole
Benissimo
Ma diversificazione
Una
Biglietti
Ma non però
Serata
Dice aria ordinaria e la carenza assoluta di potere amministrativa per che l'eccesso di potere se non in altre sedi mi auguro non ci sia quindi non me non mi figli non affronterò il problema della legittimità della direttive
E affrontano invece un problema di anzitutto
Valenza istituzionale e politica in senso alto
Questi da direttiva
Mi dirà a
Modificare in modo profondo
L'assetto delle casse di il risparmio banche
E mira anche a disciplinare in modo burocratico
Gli enti fondazioni
Quello che meraviglia è che su un tema questo rilievo non ti sia stato un dibattito nella sede propria
Che la sede decise latita il legislatore Cortina cioè il Parlamento che per la verità arriva concesso alla amministrazioni un potere limitatissimo
A attraverso attraverso anche gli emendamenti bisogna basta leggere io dell'iter parlamentare e delle della discussione sul decreto legge trentuno maggio novantaquattro numero tre tre due
Il Parlamento aveva chiaramente detto che dovesse lasciata libertà di decisione agli enti Fondazione
In merito alle dismissioni
E che per incentivare dismissioni
Era da prevedersi è una agevolazione tenutasi
Questo era quegli occhi il Parlamento ha detto
E in questo ambito è stato autorizzato il ministero del Tesoro
Ripete che siamo fuoriusciti questa da questa disposizione del Parlamento
Senza che sulla materia se ci sia stato una discussione approfondita e questo sul piano etico politico lei censurabile
Ma veniamo alle contenuto veniamo alle alle alle in merito
Io credo che mi questo sono perfettamente d'accordo con me così mi dispiace doverle ripetere così che molto meglio di me ha detto Medusa
Ma la mentalità paternalista
La mentalità dello Stato madre è superata
E deve essere superata
E meraviglia che in un momento nel quale invece ci sarà aver ci saremmo aspettati un è un un governo liberale
Perché il processo delle i dei fatti sociali economici ci sia stato invece un intervento autoritativo paternalistico quale si sarebbe potuto aprire durante il precedente regime quando quando fu imposta la nomina dei presidenti dei vicepresidenti delle casse di risparmio
Da parte delle ministro quindi è un passo indietro sul piano sul piano sul piano del costume normativo è un passo indietro sul piano del costume normativo e aumento in cui invece la cultura di nella doveva portare la portare a quello del riconoscimento
Della natura privatistica degli enti Fondazione
E se mai ad affrontare con una normativa sulle fondazioni di diritto comune
Il problema delle fondazioni dello Stato moderno dotato dei pani in un Paese nel quale non c'è stata sufficiente sviluppo come emesso in una interessante convegno della Fondazione Agnelli per gli enti non profit
E dice tutto questo non è stato fatto e si sono decedute dare senza autorizzazione delle legislatore normative vincolanti in materia di organizzazione degli enti commettendo un errore
Ma il potremo approfondire il il il tema per vedere le conseguenze negative fantastiche questa avrebbero soprattutto per i piccoli enti fondazioni che non sono in grado non sono in grado di organizzarsi e per ma sì Sacchi che ha scritto la direttiva sa che molti enti hanno uno due due dipendenti al massimo e come fanno a organizzare iniziative strutture attività improprie quindi e cioè effettivamente è stato un errore in questa seconda parte della della direttiva
Che non voleva esserci rimettendo invece a questi enti la auto normazione come è previsto dalla legge Amato come previsto anche dalle decreto legislativo atto acquatico cioè l'autonomia statutaria certi l'automazione che deve essere riconosciuto
La prima parte sulla invece sulla diversificazione degli investimenti anch'io ritengo che la diversificazione avverrà è fatale che avvenga sta avvenendo non ecco non è che non è così io domanda tutti coloro che vivono nelle mondo bancario
Ma la diversificazione non può essere disposta con disposizioni così restrittive così Pignone e Deren può essere incentivata come diceva il legislatore con le con benefici fiscali
Questo si doveva limitare la normative anche perché mentre a oggi il rischio eh relativo investimenti in campo bancario su un rischio relativo magari stanno dando pochi utili questo sì però il rischio è relativo Investimenti
In ad altri settori da parte di enti che non hanno non hanno funzionari
I doni dovrebbe quindi procurarsi dei consulenti dei funzionari doni per Investimenti con rischi anche di altra natura che io voglio evocare qua è molto pericoloso
Però trasformare questi enti in operatori finanziari
Sì si rischia di commettere l'errore che è stato compiuto con me Lexi imprese Elettriche però che erano abituati ad un lavoro molto semplice di gestire un del monopolio poi invece si occuparono della chimica è stato un fallimento ecco stiamo molto attenti acquisto e soprattutto quello che diceva staccati Morse anch'io lo condivido si doveva invece cercare di scivola agevolare la ricapitalizzazione di queste banche con Romain Titini capitale in modo da vinse adeguare i patrimonio delle banche e da rendere più funzionale e poi lasciare al mercato state sicuri se e quindi in un libero mercato
Abolito ogni vincolo questo sì certo ogni vincolo della tre-cinque sei a detenere la maggioranza delle azioni de dell'ente e da parte dei big della enti questo sì ma Polito questo poi lasciate
Che sia il mercato a decide staccati sicuri che chi non è capace di reggere avrebbe avrebbe cioè ceduto ceduto tutto magari chi è capace di gestire avrebbe gestito perché poi il fatto che enti pubblici o privati gestiscono bene
Riuniti e male gli altri o viceversa ecco fa parte di una ideologia che credo debba essere superata io sono presidente di una società che ha come azionista di riferimento un gruppo bancario francese vi posso dire che in Francia che ci sono banche pubbliche efficientissimi che vengono benissimo mercato la concorrenza che operano sul piano internazionale
E così in tanti altri altri paesi mette ci sono banche private anche in Italia che non è che ci siano dei modelli di efficienza ricordatevi l'articolo intelligente di Bruno Visentini che scrisse su Repubblica Viterbo visitarci
Sì grazie il mio nome Sergio Ariccia io sono non sono stato invitato ma sono state Enuta questo convegno interessato alla tematica degli enti privati e che la trasforma della privatizzazione insegno Diritto amministrativo nella facoltà di Scienze politiche di Roma
E sono contento di esserlo da questo convegno perché il tema è di grande rilievo il mio intervento molto breve e soltanto per le collegarmi alle considerazioni che ha esposto il collega Franco per usi e che personalmente condivido pienamente e pelle riferire un'esperienza che penso possa venire un interesse anche per i partecipanti a questo seminario
E cioè l'esperienza che abbiamo avuto l'anno scorso della presentazione in un convegno i cui atti stanno per essere pubblicati dalla casa editrice Maggioli
E di Rimini di una ipotesi di riforma degli enti del primo libro del Codice civile
E perché come giustamente osservava nei russi il problema
Della considerazione della natura giuridica dell'ente fondazione va collegato alla problematica generale degli enti del primo libro del Codice civile associazioni e fondazioni
Questa idea che sia necessario arrivare ad una modifica delle disposizioni contenute nel codice civile del mille novecentoquarantadue
Che naturalmente hanno una logica ben diverso da quella colta aproposito del pluralismo associativo e del fenomeno
E della caratterizzazione privata delle degli enti e chiosa agiscono della società civile rispetta la logica adottata acqua accettata accolta dalla Carta costituzionale
è un input problema anche penso stia diventando sempre di maggiore attualità
E cioè cosa sia necessario fare
Per ottenere il risultato che gli enti previsti dal primo libro del Codice civile
In nel collegamento con la problematica degli enti non profit che giustamente si è ricordato qui essere di grande attualità di grande importanza nel mondo contemporaneo
E queste norme la necessità che queste norme e possano essere modificate per le evitare che norme ormai anacronistiche come per esempio quella contenuta nell'articolo venticinque del Codice civile possano esercitare un tipo di controllo nei confronti e di queste attività e che so che è incompatibile con le caratteristiche di e il di autonomia e di libertà che caratterizzano è il nostro momento egli attività appunto svolte da enti privati
E il vorrei però ricordare che le resistenze per ottenere un mutamento di mentalità e sono molto forti diceva chi è intervenuto prima di me
E la mentalità paternalistica e superata poi giustamente raggiungeva deve essere superata
Ecco io non credo che la mentalità paternalistica sia superata credo anzi che le resistenze perché questo obiettivo del superamento della mentalità paternalistica siano molto forti
E voglio ricordare in particolare e che una importante acquisizione si è avuta con la legge duecentosessantasei del mille novecentonovantuno ha proposto dal della fenomeno del volontariato
E che è stato esaminato in quel convegno che veniva ricordato poco fa della Fondazione Agnelli a Torino e cosa prevede quella legge prevede il superamento di molti istituti per esempio il superamento dell'istituto dall'autorizzazione agli acquisti degli enti
Ebbene Hill e Consiglio di Stato è intervenuto su questo superamento attraverso delle norme assolutamente contrastanti non soltanto con la lettera della legge ma anche con e quella che la finalità generale di questa diciamo di questa del disciplina che vuole superare una serie e di di di controlli e e quando il ministro Cassese ha tentato di ottenere una trasformazione delle al riconoscimento da amministrativo è pienamente discrezionale come attualmente previsto nel codice civile
Al riconoscimento di tipo normativo e si è trovato o ed apre visto il superamento l'abrogazione del principio dell'autorizzazione agli acquisti degli enti si è trovato di fronte ad un parere negativo
Fortemente negativo del Consiglio di Stato
E quindi direi che questo convegno e qui concludo
E si collega ad una tematica di carattere più generale come dimenticare quelle poche parole scritte nel Rapporto Giannini nel settantanove in cui e Massimo Severo Giannini indicava l'importanza che dovrebbero avvenire e gli enti cosiddetti privati di interesse collettivo
E cioè enti privati di con interesse collettivo ma tuttavia non enti pubblici e quindi mi sembra opportuno che anche questi lavori di questa giornata si colleghino
Ad una problematica di carattere più generale che corrisponde alla esigenza di coordinazione e per il raggiungimento dell'obiettivo di di una disciplina sugli enti privati
E più coerente con la Costituzione e più lontana da una mentalità di uno stato ti tende a fare quello che invece dovrebbe meglio essere affidato alla società civile
Grazie
Conclusioni prego il sindaco Piccini e
Hanno a scorrere dato una versione curiosità no no perché avevo visto un altro segno
Prego io sono Bucciarelli Vizzini no prego sono chiamati a recitare far intervenire viene fatto appunto io posso anche
Prego
Preghiamo Bucciarelli e sarà il vice direttore del centro a Roma e ce la faremo un centro di formazione e consulenza costituito da un gruppo di banche italiane
Sono uno dei pochi non rappresentanti che la Cassa di Risparmio Fondazione o banche quindi mi sembra quasi doveva chiedere il permesso di esprimere un punto di vista che non viene dall'interno del sistema qui rappresentata
Difatti il mio punto di vista è un po'diverso e mi sembra che di dover richiamare l'attenzione su una residua responsabilità gestionale delle fondazioni
Rispetto ad un destino che secondo me accomuna le casse di risparmio con i cambiamenti avvenuti nella normativa rispetto alle altre banche italiane che sono di dimensioni medie e medio-piccole
Ed è credo la minaccia di essere esposti alle strategie aggressive di acquisizione ed incorporazione delle grandi panche
Non credo come richiamava mi pare anche presidente Sacchi marziani che le casse di risparmio siano prevalentemente di dimensioni piccole e medio-piccole siano difese
Da da questa minaccia ecco mi pare che la difesa da questa minaccia che non sarebbe e qui raccolgo la osservazione del presidente De Rita non sarebbe un fatto positivo per le caratteristiche dell'economia italiana che è fortemente centrata sul qua localismo
Anzi mi sembra che nell'economia italiana in particolare per la storia delle banche italiane in particolare sarebbe un fatto estremamente negativo perché ne veniamo da una storia bancaria
Dove il sistema ingessato dalla normativa non consentiva alle banche efficienti di crescere e non imponeva alle banche grandi inefficienti di ridimensionarsi
Quindi noi assisteremmo
E stiamo già assistendo ad un fenomeno in cui la ricerca della ricostituzione di una forma di oligopolio
Porterebbe sta portando le banche grandi non necessariamente le più efficienti abbia agli inglobare ad acquisire le banche dimensioni medie e medio-piccole non necessariamente meno efficienti anzi direi che si possa dire il contrario
Ma a parte le la variabile efficienza sia la variabile ripeto che richiamava il presidente dell'Italia tra localistica che in una cultura come quella italiana è particolarmente importante ecco mi sembra che la questo aspetto non possano essere invocato come meccanismo di difesa alla normativa
Questo aspetto richiami ad una residua responsabilità gestionale delle fondazioni
Che richiede una forma di concertazione di una strategia forse tra le fondazioni farvi lavoro e credo tra fondazioni che consigli d'amministrazione delle casse di risparmio banche
Ecco mi pare ma forse ripeto è un po'nel anche dovuto all'Ale caratteristica specifica di questo convegno che ci si sia concentrati molto sull'aspetto esogeno che viene dallo Stato e dalla normativa emanata dallo Stato
Inevitabilmente un po'meno sull'aspetto endogeno che viene dalle esperto residue responsabilità gestionali delle fondazioni
Nella concertazione di una strategia che accomuna le casse di risparmio in un minaccia rispetto alle altre banche di dimensioni medie e medio-piccole questo aspetto forse fatto in chiusura no richiederebbe una maggior riflessione ma ecco mi si mi premeva di esprimere questo punto di vista e credo che le fondazioni
Abbiano questa residua responsabilità nella definizione di questo destino soprattutto quando decidono di aprire il capitale a chi aprirlo
Anche perché certamente molto più difficile collocare il capitale nel territorio locale che non no aprirlo ad una grande banca
Sotto il profilo proprio patito
Vanta l'efficienza dei mercati finanziari locali esiste ancora oggi meta
Perché vi sentite qualche qualche Telco a questa provocazione
Grazie
Abbiamo lei può intervenire
Sì deve prendere solo sì premere sono quel pulsante anche dall'appoggio Sarti ho sentito cose molto molto interessanti volere il contributo di una possibile chiave di lettura cunei ad alcuni punti della direttiva che se lo sarebbe un atto del ministro del Tesoro danno la banca italiano certo la possibilità diciamo di maggiore libertà di le opinioni interesse anche culturale
Volevo chiedere un mi spariva e necessario chiarire due punti interessanti cioè mettere in evidenza due punto interessante e cioè due problemi che in qualche modo la direttiva come atto regolamentare dell'autorità pubblicamente
Intendeva risolvere o per lo meno due problemi di fronte ai quali le direttive si poneva per diciamo porre in essere degli accorgimenti di natura normativa due problemi di struttura in realtà riguardanti le fondazioni da un lato e le banche dall'alto il primo problema era in realtà un problema di funzionamento della Fondazione
Di fronte alla creatura anomala creata dalla legge Amato nata da una da uno sdoppiamento
Di strutture il problema concettuale che si può pure cosa farà rifondazione cioè per lungo tempo il problema
Inquadrato in questi termini poteva dare luogo anche delle soluzioni estreme ed estremamente diverse tra loro si poteva immaginare ecco di correggere l'anomalia
Ponendo inizia un processo di estinzione fondazioni si poteva seguire invece come è stato di fatto seguito e come era più corretto seguire e l'indirizzo di una valorizzazione del loro ruolo
Il problema di valorizzarne il ruolo tuttavia passava per uno step assolutamente inevitabile e cioè quella di integrare in qualche modo lo schema di funzionamento esisteva un problema esiste un problema organizzativo cruciale
Per dal corpo all'ectoplasma costituito origina dalla fondazione dagli sostanza in qualche modo ora anche le disposizioni che sono stati definiti dove qualcuno
I proventi in realtà si sono se vengono lette con attenzione
Ci danno un'idea abbastanza precisa di come il problema di dar corpo la Fondazione quindi organizzarla sia stata risolta
Né tutelando in modo elevatissimo l'autonomia delle fondazioni stesse non c'è nessun appunto dell'articolo due riguardante profeti e tra l'altro risolve un problema l'interpretazione del DPR del decreto legislativo tre cinque sei che aveva non poco ostacolato diciamo i processi le modifiche statutarie
E c'era dunque un problema di come organizzare funzionamento delle fondazioni di come organizzare le risorse finanziarie
Con che cosa le fondazioni potevano fare cosa questo era un problema molto importante che la direttiva doveva in qualche modo risolvere soprattutto nella prospettiva che queste risorse ad amministrare avrebbero potuto essere ingentissime
Se qualcuno avesse seguito per esempio la un intervento che penso che appunto di membro della deputazione del Monte dei Paschi di Siena attenuto alla LUISS qualche settimana fa avrebbe appreso con con interesse come in base ai calcoli
Effettuati e basati su ipotesi di cessione della partecipazione
Con riferimento al parametro benché non comporterebbe né per il Monte dei Paschi di Siena né per la maggior parte le fondazioni neppure la perdita del controllo di diritto sulla Banca come ormai abbastanza chiaro
Il Monte dei Paschi per esempio si troverebbe gestire un insieme di risorse parlo di crediti da investimento in un arco di tempo predeterminate bidone pari a tre volte vecchie più le grandezze di bilancio del Comune di Siena
Presente questo è un aspetto che secondo me va molto
Di però molto tenuto conto quando si discute sulle opportunità anche la direttiva a Torre per diciamo il sostegno delle esigenze dei bisogni delle comunità locali il secondo fondamentale problema era un problema molto rilevante
Riguardante negli assetti proprietari delle banche
Ho sentito in questa sede opinioni diverse su questo su questo punto è stato però da ultimo detto ricordano l'esperienza francese come anche banche che siano di proprietà pubblica possono
Essere in realtà efficienti sul mercato in realtà non esiste evidentemente è una soluzione
Universalmente valida
Sul piano ideologiche e così sul piano gli assetti proprietari delle banche nulla faceva ritenere per esempio che in determinate condizioni e la Fondazione non potesse essere il miglior proprietario possibile
Dove in mente una condizione necessaria la Granfondo se non fosse l'unico proprietario ecco ma
Da cosa fondamentale e questa è una linea e credo che l'atleta credenze hanno più volte denunciato era quella di rendere disponibile in realtà la proprietà questo è il punto cioè rendere in qualche modo trasferibile la proprietà renderla disponibile riattivare il mercato della locazione proprietaria
E in modo che questo presupposto il diritto di fatto procedurale fosse poi di un un punto fermo disponibile per qualsiasi evoluzione successiva del del sistema e anche per risolvere problemi di stabilità che non dimentichiamo che l'influenza nelle gestioni sull'andamento delle aziende di credito nel tempo è stata condizionata all'evoluzione del mercato e non sempre avuto esiti
Felici sul piano della stabilità
Questa problematica
E difficilmente potrebbe essere completamente solida se non si se si tenesse conto anche di questo di questo di questo di questo aspetto e per ultimo vorrei fare una domanda del giudice di né di un'osservazione ho sentito dire presidente Molinari prima ma anche a sur Mer usi
E potrebbe essere un punto su cui ci crede sue Minervini posso fermarsi bretone ipotesi di reductio allo stato privato della Fondazione in cui per esempio parla sicuramente lo Torreselle un'osservazione al CNEL
L'anno scorso nel nell'opinione
Dovrebbe e a parte ovviamente ipotesi di riforma del Codice civile Rifondazione diritto privato articolo cinque e quant'altro
E viene riguardante come dire separatamente o del controllo cioè non sembra applicabile anche al caso delle fondazioni di origine via Po perlomeno di attuale configurazione pubblicistica
Il principio secondo cui non c'è corrispondenza di unirsi mai univoca diciamo tra controllo pubblico e personalità pubblica del soggetto questa è una
Domanda qui mi piacerebbe sentire rispondere grazie
Bene Gualandi ascoltatore attento lo ringraziamo ancora di più come altri conoscente venute se voi ritenete non vedo altri interventi vista anche l'ora darei la parola per le conclusioni al professor Minervini
Ringraziandolo particolarmente per questo compito non prestabilito
è stato colpito
Forse
No ecco dove impersona bene sì vi si sente sì
Allora effettivamente io ero strato incaricato originariamente di intervenire per quello che ambiziosamente
Da parte mia avvenuta essere un contributo poi si è parlato di una relazione alla fine devo trarre le conclusioni
Debbo dire innanzitutto che io rimpiango una prassi che in anni molto lontani seguiva il presidente Pella
Il cui nome è ricorsa anche in questi giorni perché egli fu il Presidente del Consiglio di un governo del presidente
Il presidente per la quando interveniva ai convegni
O come ministro otto ancor di più come presidente se doveva fare un discorso finale chiedevo una interruzione
Si riuniva con alcuni suoi Esperti e poi dopo faceva le traeva le conclusioni pubbliche
Io non è che avrei invocato i miei esperti perché non le ho anche se ne avrei bisogno
Per esempio la domanda che è stata fatta da ultimo io l'avrei girata
Il professor Melosi col professor Sacchi morsi anni quella domanda di diritto amministrativo
Però il tempo di pensare quindici minuti all'argomento lo avrei voluto e quindi mi scuserete se tra l'altro questa mia risposta sarà disordinata e
E tutt'altro che completa trascorrerò purtroppo
Molte delle cose interessante importanti che sono state dette
A parte che in verità io sono stato sempre contrario
A noi conclusione alla relazione di sintesi come un riassunto di tutto ciò che è stato detto perché trovo questa un'attività noiosa non solo per chi deve svolgerlo ma soprattutto per chi deve ascoltare
E quindi io ho sempre pensato che piuttosto chi conclude dovesse secondo le sue impressione personali con tutto il margine di errore anche naturalmente
Con tutto il carico delle preferenze personali che si porta da chi trae le conclusioni dovesse generava in realtà dire le sue impressioni segnalare gli argomenti che ci sono apparsi particolarmente interessati senza per questo in alcun modo pregiudicare un giudizio su altre importanti magari valutazione argomentazione che sono state svolte ma così
Questo è in genere il criterio che mi animate quindi io io posso solo parlare di alcuni dei punti della animata dialettica che si è svolta che le sono stati che hanno richiamato va via
Specifica attenzione scusandomi e per il discorso disordinato e per le molte dimentica
L'amico Bonazzi ha svolto una relazione molto interessante
Anche per quel che riguarda la storia di queste discipline
Forse
Sarebbe stato anche
Interessante aggiungere o forse chi lo ha detto e io l'ho trascurato che questa formula delle fondazioni interviene solo a un certo momento nel primo libro bianco che li ha citato si parlava di tutt'altro si dicevano cose molto importanti a mio avviso che hanno prodotto un muro infondono segnalato nella più volte anche per iscritto quando nel mille novecento ottanta o mi pare ottantuno credo tanto la Banca d'Italia pubblica il primo libro bianco sono successi quei dissesti gravissimi delle banche pubbliche la crisi gravissima delle banche pubbliche a seguito di una delle tante crisi della chimica
E la banca e il la Banca d'Italia trae la spinta da questo per intervenire negare che le banche pubbliche abbiano una finalità particolare
E e non siamo do il principio della redditività il principio della economicità quello che nei giuristi chiamiamo lo scopo di lucro come motore delle banche pubbliche come di ogni altra impresa priva invece soltanto poco prima che fosse scritto il secondo libro bianco
Della Banca d'Italia
Che la Banca d'Italia cercando di studiare le formule che portassero questa volta non soltanto a una privatizzazione dei fini ma una privatizzazione della struttura
Delle banche pubbliche soltanto a quell'epoca io fra i tanti tentativi appare anche questa formula della Fondazione
Anzi io credo che il primo che non celato questa formula sia stato Andrea
Io ricordo che era perché Andreatta e non c'ho questa formula e ricordo anche
Essa trovò
Una via iniziale incomprensione che però talune vicende recenti rinfocolato perché io dicevo che mi sembrava un po'buffo a questa situazione per cui a privatizzazione formale attuata
Ogni banca diventata formalmente privata società per azione avrebbe avuto il suo padrino la sua fondazione ricordo che io gli feci questa critica
Dico questo perché da
Alcune
Cose che sono state dette prima che sono state dette anche altrove in realtà c'è il rischio che proprio questa questo scenario che io immaginavo si debba essere perpetuata
Si è parlato delle fondazioni come sto provassimo
Io sono d'accordo anzi direi e soprattutto all'epoca in cui non vigeva l'incompatibilità in realtà bancari il corpo e la Fondazione erano ubriachi
Ora ora abolita l'incompatibilità le fondazioni tenda o no apprendere un comma
Ma se si vuole evitare che questa situazione che è di una privatizzazione solo formale e non sostanziale abbia luogo
Se si vuole verificare questo si vuole evitare cioè quella situazione che aveva trovato all'epoca delle non c'è azione da parte di Andreatta la mia incomprensione forse la mia irrisione
Cioè che ogni banca pubblico-privata adesso il suo padrino pubblico alle spalle evidentemente si deve dare luogo aveva diversificazioni
Alla diversificazione del patrimonio
Bisogna combattere a mio avviso l'immobilismo bisogna essere per il cambiamento anche in questo campo
Si è ricordata
Come ha ricordato Bonazzi fra le vicende che hanno caratterizzato questo arco di tempo nuovo Testo unico delle leggi bancarie e creditizie la legge trecentottantacinque decreto legislativo trecentottantacinque del novantatré vede
E lì eccetera le tante forme di despecializzazione c'è la despecializzazione territoriali
E quindi la banca come tale non deve aprire un carattere di radicamento territoriale radicamento territoriale può essere semmai della Fondazione ma la banca
In base al principio per cui si deve portare fino in fondo la despecializzazione deve
Perseguire
Lo scopo di lucro come società per azioni come ha ogni altra banca impresa private
E a mio avviso certe forme di richiamo al localismo sono soltanto delle degli atti di ribellione alla despecializzazione territoriale
Quindi da questo punto di vista io sono favorevole a che nel dei capi della direttiva Dini sia stato già dato impulso
Alla diversificazione del patrimonio
Non so se come brutalmente ha detto me russi
Veramente si possa pensare che le prescrizioni
Della direttiva di simili siano in realtà dei puri suggerimenti e forse ed è usato un'altra forma ma questa era la sostanza delle indicazioni
Però questo non lo so se si possa interpretare in questo senso
Però io vorrei dire che poiché da un lato viene se non erro un termine di cinque anni in cui si deve compiere pressa diversificazione era l'altro noi ci siamo abituati mi pare
Anche troppo a una legislazione modulare
Per cui Mammano nuovi tasselli vengono aggiunti quel cinquantun per cento che sembrava una questione di vita e di morte poiché è stato abolito in un fiat senza obiezioni di nessuno o quasi più così io penso che mentre temo che il valore prescrittivo
In realtà sia innegabile della direttiva
Salvo le impugnative che sono state preannunciate tuttavia nell'arco di cinque anni se veramente la diversificazione avrà luogo
In maniera spontanea o incentivata dalle dalle norme di carattere fiscale ed eventualmente anche con quelle modificazioni che sono state suggerite
Probabilmente il vincolo o diventerà superfluo perché la diversificazione
Sarà stata fatta oppure la norma eventualmente potrà anche essere ammorbidita bel pare che il tempo lady scavi ultima allievi non sia il caso di stracciarsi subito le vesti
Però a mio avviso la diversificazione si deve fare è una cosa
Che è necessaria così come era necessaria l'introduzione delle incompatibilità le cariche amministrative e di controllo
Dei gruppi bancari e delle fondazioni
Lei gravissime abbia Vieri gravissimi conflitti di interessi che la coincidenza delle cariche suscita i cui potrei anche citare qualche esempio clamoroso
Invece è naturalmente una qualche riserva si può fare sulle prescrizioni relative
Gli impieghi dei proventi quell'articolo in cui si stabilisce
Una certa normativa
Su questa certamente si possono formulare delle Riserve però anche qui io vorrei portare un ricordo scusate mai caratteristica dei vecchi di volere porterebbe i loro ricordi spero che però non tutti questi miei ricordi siano totalmente inutili
E il ricordo è questo che ci fu una riunione in Banca d'Italia in cui vi erano alcuni esperti cioè sono state più d'una mi pare quella fu una collezione in cui c'era mentre c'era certamente costi commi ma anche altri
E si sa a quell'epoca non si parlava ancora di fondazione ma si parlava di una società holding anche avrebbe dovuto detenere
Sempre per ogni banca diventata S.p.A. le azioni e si voleva estendere il controllo della Banca d'Italia anche alla società controllata benché essa fosse una società veramente holding e non già una società esercente attività bancaria
Mi ricordo che vi erano insistenze
Da parte dei gli alti esponenti della banca in questo senso perché alcuni arrivano dato questo tipo di interpretazione
E che io invece mi dichiarai contrario ritenendo che non si potesse a legislazione invariata estendere il controllo della Banca d'Italia abbia una società holding che detenesse i in tutto o in parte il pacchetto
Nella di una banca
Privatizzata
Non poiché è probabile che questi dubbi non solo in Vienna forse anche di altri abbiano fatto breccia poi si è passati a questa formula che parallelamente della Fondazione che parallelamente Andreatta aveva escogitato
Ma io dico questo perché io ho il dubbio che in fondo questo tipo di prescrizioni quindi relative agli impieghi abbia in realtà una radice di tutela della stabilità
Qual è che un comune a quelle che sono le prescrizioni che la Banca d'Italia dal sistema bancario
Magari saranno prescrizioni congegnato in poche righe e molto più rozze io penso però certamente io penso che la radice sia comune
In fondo
Il mercato finanziario bancario e il sistema bancario e il mercato finanziario italiano
Sono state sempre più percorse da questa spinta aula rafforzamento delle norme inerenti a una stabilità sul piano ma sul piano di questo tipo della prescrizione Directions
Io ho la sensazione questo come ben noto dalla banca si estese agli intermediari mobiliari a tutti gli intermediari mobiliari ormai e non stupisce che in quest'ottica questo tipo di prescrizioni sia stato esteso anche alle fondazioni bancarie
Tra l'altro se veramente le fondazioni esercitassero poi la dico seguissero la linea della diversificazione
Indubbiamente questo tipo di prescrizioni quando si fosse largamente esercitata da una fondazione la diversificazione diventerebbe assolutamente ingiustificato perché saremmo ormai al di fuori del mercato finanziario
Anche qui probabilmente siamo nel campo di quella legislazione modulare di cui io parlavo prima
Naturalmente c'è stato anche quando queste norme sono state introdotte o stavano per essere introdotte questa norma della direttiva sulle prescrizioni
Relative agli investimenti agli impieghi vi è stato chi ha detto che questa normativa fosse volta essenzialmente
All'assorbimento dei titoli pubblici dello Stato
Però poi avete visto che tra l'altro ha visto l'investimento anche un in titoli di Stato esteri allora
Questo è meno criticabile a parte che forse sul piano comunitario una descrizione di quel tipo avrebbe potuto incontrare le obiezioni
Della comunità
D'accordo per
La sottolineatura
Della strada dell'autonomia statutaria e organizzativa
E io vorrei ancora aggiungere due parole sul tema importante che è stato sollevato da molti dei presenti ed è quello della privatizza delle fondazioni
Hammer usi
Ha detto che al termine a direttiva attuata se ho ben capito
Si potrà ritenere
Che le fondazioni siano privati
Probabilmente si potrebbe già cominciare a studiare
Se Equal grado di privatizzare Fondazione ama oggi
Cioè io dico che forse fin da ora ci sia della dovrebbe porre questo problema
Ma forse in questo come in altri campi vi è una certa confusione non solo di linee teoriche
Tra le persone giuridiche pubbliche e persone giuridiche private ma approva è probabile che vi siano delle figure intermedie si potrebbe anche vedere se queste fondazioni non abbiano di già un grado notevole di privatezza
Cioè anche a ritenere che non siano ancora integralmente private ci si può domandare sale private il sei pubblicità abbiano caratteristiche assolute Luna comincia dove l'altra finisce o se invece
La situazione sia alquanto diverso bisognerebbe esaminare io penso a norma per norma caso per caso
Se si ritenga di ritrovarsi nell'ambito dell'applicazione del diritto pubblico del diritto privato pure in quella splendido articolo che Belussi ha scritto sulle fondazioni che credo che fosse anche su una relazione in un convegno
Quando si arrivava poi all'applicazione della legge sulla contabilità di stato per usi ricordava chiederlo a sentire una serie di enti pubblici economici quale si applicava
Sicuramente per certi profili perlomeno il diritto privato e tra l'altro diceva che la contabilità delle fondazioni dovrà essere retta dalla disciplina del diritto privato ciò secondo me bisognerebbe portare avanti degli studi sulla natura pubblica o privata e io penso che siamo a mezza strada o forse un buon subacqueo oltre la mezza strada siamo avanti nel cammino della privatezza anche se appunto sotto altri profili o vieterebbe Pelusi quello della direttiva stessa
Si tende a sottolineare il carattere pubblico
Ma con la mia
Ipotesi della legislazione modulare anche questo potrebbe essere una cosa che tende a scomparire
L'ultimo punto che io vorrei sottolineare scuserete naturalmente se ho trascurato tante cose interessanti ma appunto in una porta la sua sensibilità e la sua memoria nel momento di fare queste considerazioni finali
Queste considerazioni riassuntive e questo problema
Si dice
Vorrei vogliamo le fondazioni private ma vogliamo però un diverso lo riassumo lo forse lo banalizzo diverso diritto comune delle fondazioni priva il codice civile con le sue prescrizioni non ci va bene i controlli centrali o peggio ancora delle regioni non ci vanno bene
Occorre un nuovo diritto comune
Delle fondazioni è io aggiungerei delle persone giuridiche private perché poi non è che alle associazioni invece gli si può dare un calcio
Tra le anzi io vorrei ricordare prima è stato ricordato da taluno che nel settantanove fu imposto il problema io ricordo che un convegno del settantuno attrarli ebrea per oggetto la richiesta della le persone giuridiche private attivo non lucrativo e appunto si sottolineo già allora cioè ventiquattro anni orsono la necessità della nuova disciplina
Qualche norma è stata alleggerita però certamente la disciplina e tuttora
Ma inaccettabile inaccettabile un solo da sotto il profilo del controllo da parte del ministero degli interni ma anche per altri profili
O delle regioni
E qui io concludo proponendo però un interrogativo
E cioè e interrogativi è questo
Per perseguire questo fine di un nuovo diritto comune delle Fondazione in genere delle persone giuridiche private
Lo scopo non non lucrativo
Si possono seguire due strade una e quella di dire modifichiamo che voglio chiediamo la modifica del Codice civile
L'altra potrebbe essere quella di cominciare a modificare la disciplina di un determinato tipo di enti non profit
E io penserei alle fondazioni bancarie
Se si riuscisse
A a tra a delineare una disciplina privatistica ragionevole e moderna
Delle fondazioni bancarie forse poi sarebbe più facile passare ha un diritto comune delle persone giuridiche private con esso delle fondazioni
Talora affrontare certi problemi
Diciamo frontalmente può essere un errore
In altri casi è stato fatto così
Non foss'altro io ricordo che per lo meno il tempo le modifiche Italo come delle norme del Codice civile ora certamente però di norme di questo tipo ricadevano nella competenza del ministero della giustizia
Amico salti se lo ricorda che talora per eludere un certo conservatorismo dell'ufficio legislativo del ministero della giustizia ci si collocava in campi di diritto speciale dove forse le resistenze erano minori
Allora io penso che questo delle fondazioni bancarie
Ma questo questa nostra una privatizzazione non solo formale ma sostanziale integrale delle fondazioni bancarie potrebbe essere non solo un fine in sé ma anche un fatto strumentale per una nuova più moderna disciplina del diritto comune delle persone giuridiche private
Credo che la CELTA
Nella nostra DTT far confondere al professore milanese attacca la conclusione felice per le Saccuti osservazioni
E per le anche proposte che vanno al di là come quella ultima del convegno il nostro l'ipotesi è questa di trovarci a in autunno in ogni caso cerchiamo una cicli dato ciclico
Di sei mesi sette mesi per potere avere così un tempo sul quale misurare l'avanzamento della questione incarichiamo il senatore Bonazzi distendere
Un documento propositivo cioè non di analisi mettono in campo politico che sia intanto sottoposto a tutti coloro che sono intervenuti e contemporaneamente e successivamente
Al gruppo nostro di lavoro
Raggiunta da questa valutazione collegiale
Più tempestivamente possibile perché il vigore di una proposta nel momento attuale politico è che sia tempestiva la colla per avere eventualmente ecco che Benito ed eventuale accoglimento lo invieremo al ministero un al Governo valuteremo col presidente De Rita la il destinatario più opportuno di queste cose lo faremo comunque pervenire per venire successivamente
Diciamo al momento delle dalle dell'invio alle persone che sono intervenute
Essendo certi facendo certi che ci rivedremo in queste in queste circostanze con un ringraziamento particolare per il generoso intendo dire generoso contributo di tutti era il suo