"Dove va la Repubblica?" presentazione del libro di Giorgio Napolitano (Rizzoli) nell'ambito di "Libro del Martedì Incontro autori-lettori"

Siamo siamo molto lieti
Presidente Napolitano abbia accettato l'invito a presentare
Il suo ripresentare in pubblico il suo libro in questa sede
E la qualità della dell'autore per la qualità del libero e per il tema affrontato che è quanto mai attuale come tutti noi sappiamo in questo periodo e che ben si confà anche un po'al senso ha avuto e alla Casa delle culture come luogo di incontro e di scambio tra le competenze
Le diverse culture
Della capitale è anche la politica
Io colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile
Questa
Attività questa ripresa di attività per ringraziare il sindaco
La signora Jervolino e tutti convenuti per aver voluto accettare il nostro invito e per quanto riguarda i programmi della Casa della cultura non voglio approfittare dell'occasione
Qui offerta ma invito tutti i presenti a venire a quando nel momento in cui presenteremo in una conferenza stampa il programma delle nostre attività di nuovo grazie chiedo cedo la parola a Franco Ottaviano che coordinerà il dibattito
Innanzitutto buonasera ringrazio tutti perché intanto io ringrazio di presentatori ringrazio a nome della Casa della cultura mi permetto di ringraziamento e non me
Dell'onorevole Napolitano
Come voi sapete sono fra i presentatori onorevole Rosario Russo Jervolino Antonio Maccanico
Francesco Rutelli
La
L'occasione riusciranno nonché lesione che anche la presentazione di questo libro si svolge il nove molto significative
E il titolo verde asse stato scritto qualche mese fa il libero stiamo attraversando né crisi confusa incerta il titolo del libro come avete visto dall'invito è doveva la Repubblica senza punto interrogativo
E c'è un sottotitolo molto significativo
Oltre agli anni mille novecentonovantadue novantaquattro una transizione incompiuta
Molti di voi un giorno hanno visto che l'imbroglio se ne è parlato questo l'ulteriore occasione però ridursi utile che aprendo questa conversazione questa presentazione spendere qualche parola mi fermo in più
Il libro non è come dice lo stesso Giorgio Napolitano l'introduzione non è un diario neanche un diario per qualche verso è una riflessione che si snoda nel corso di un'esperienza l'esperienza di presidente della Camera in anni assai difficili su temi come i presentatori saranno sicuramente più espliciti di meno successo Giorgio Napolitano su temi che sono di urgente territorio di riflessione
Vanno dalla tempesta giudiziaria la questione morale il secondo capitolo sono quattro capitoli articolati Parlamento delegittimato Parlamento insostituibile
Temi che sentiamo anche in queste ore varata la riforma elettorale ma c'è un ma trascurando il resto e le urgenze più gravi come cambia il rapporto con il Governo e infine considerazioni diciamo
Complessive diciamo che sono costruite su un terreno meno queste l'opinione contratto mi fermo leggendo rivedendo anche in occasione di questa presentazione questo testo
Direi con una oggettiva lucidità diciamo un terreno diciamo di problemi presenti nel sistema culturale e nel dibattito culturale politico abbiamo diciamo organizzato questa presentazione come voi diciamo organizziamo sempre come Casa della cultura le presentazioni in modo molto semplice dando la parola seguendo lo schema da ordine alfabetico diciamo e quindi seguiremo e infine la parola alla l'autore a Giorgio Napolitano quindi per prima la parola alla onorevole Rosa Russo Jervolino
Grazie devo dire subita di nella genere questo libero
Si ha la sensazione che liberò rifletta fino in fondo la personalità di Napolitano almeno come data medi percepirlo perché indubbiamente è un libero dal quale traspare
Sia nella parte che si ricollega al più direttamente all'esperienza da lui vissuta come presidente della Camera sia nell'ultimo capitolo al quale si faceva riferimento quello prospettico sul futuro della Repubblica tutta la passione civile la compartecipazione profonda la vicenda politica
Che anche per chi l'ha vissuta
In parte dall'interno del Parlamento in parte dall'interno del governo direi ancora
Lascia stupefatti perché la molteplicità la gravità la drammaticità negli avvenimenti di questi due anni visti così ieri letti tutti insieme
Danno veramente la sensazione della complessità del Periodo che si è attraversato
Però è anche un libro nel quale secondo me l'Autore riesce a trasfondere fino in fondo quello sforzo irrazionalità irresponsabilità nel fare politica
Due qualità che in questo momento per la verità non abbondano sulla scena politica
E le cui ossee proprio per questo sforzo di razionalità e di responsabilità le osservazioni di Napolitano hanno una loro
Validità che va al di là del momento nel quale sono state formulate la prima osservazione che così leggendo a me è stato dato di fare
E chiede è stata una deve essere stata una direi esperienza
Molto pesante
Per un per per una personalità politica così convinta della centralità del Parlamento Napolitano ci ritorna sopra varie volte una democrazia non vive nel momento in cui appunto non pone al centro il Parlamento dover presiedere certamente la camera più accidentata diciamo così della storia della Repubblica se non altro per l'alto numero di inquisiti che c'era all'interno di quel ramo del Parlamento
E mi pare che qui venga fuori immediatamente la prospettiva di alto profilo istituzionale nel con la quale si pone Napolitano
Quando appunto dice con chiarezza
Che il suo compito è quello di badare a rischio più grande cioè che le istituzioni siano travolte dalla crisi dei partiti cioè difendere le istituzioni perché non siano travolte dalla crisi dei partiti
E mi sembra anche molto convincente oltre che molto significativa questa difesa che avviene non soltanto a livello di riflessione teorica
Ma tiene nel modo secondo me più convincente più valido cioè spendendo tutto il prestigio tutta la capacità del presidente perché
Il Parlamento quella legislatura sia una legislatura produttiva cioè difendere il parlamento facendo lavorare il Parlamento e facendolo lavorare dal punto di vista della produzione legislativa
Dal punto di vista della ricerca di convergenze più ampie possibili sulle emergenze di quelli di quel momento che poi sono anche le emergenze di oggi
Dalla criminalità organizzata alla emergenza economica
Difendendola ponendo il parlamento in una posizione che sia quella volta ad accertare la verità
Di fronte alle vicende giudiziarie che hanno travolto tanti suoi membri
E mi pare che praticamente tre essi hanno se ho ben interpretato le linee guida di Napolitano
La prima è indubbiamente la Costituzione
Però a me la lucida consapevolezza vela permanente validi finita di principi fondamentali della Costituzione
E insieme in una Presa di posizione decisa contro quello che lui chiama il conservatorismo istituzionale cioè rendersi conto che proprio
Per difendere i principi le idee forza della Costituzione sono necessarie ampie modifiche nella seconda parte della costituzione stessa
Seconda linea guida e quello che praticamente e appunto accennato prima l'assoluta centralità
Delle istituzioni nella vita democratica del Parlamento e qui dal mio punto di vista sia modo di misurare la differenza
Fra duetti tiepidi democrazia l'una reale quella della Costituzione e l'altra che sostanzialmente si risolve in una oligarchia
E la democrazia della Costituzione e quella appunto delle istituzioni rappresentative la democrazia della partecipazione la democrazia dei partiti
E va dato atto a Napolitano nell'ultima parte del suo saggio prospettico
Di aver avuto il coraggio di rilanciare scommettere di nuovo sui partiti sapendo distinguere la vicenda storica di alcuni partiti in alcuni anni della nostra storia repubblicana da quello che è il compito dei partiti
Come cerniera fra società e istituzione come luogo di elaborazione culturale e di proposta politica
E dall'altro lato invece l'altro concetto che viene fuori per contrasto e quello della democrazia pervenire plebiscitaria
Che in realtà poi soprattutto in un assetto dell'informazione così come sia in Italia
Rischia di essere una oligarchia dove c'è appunto un gruppo che cerca o meglio ancora impone un consenso
E mi sembrano anche molto puntuali da attualissime le notazioni che Napolitano fa sulla cosiddetta democrazia
Maggioritaria così come alcune volte la interpretano le forze che hanno vinto le elezioni
E appunto le notazioni nelle quali essi appunto rileva che la coalizione vincente non ha ricevuto il mandato a prevaricare cioè democrazia in un sistema maggioritario non può equivalere a prevaricazione
E Democrazia annota giustamente Napolitano in un sistema maggioritario deve rimanere pluralista in una società che fondano la sua complessità nella modernità
E mi pare che assieme acquisti primi due filoni cioè la Costituzione la centralità delle istituzioni il terzo filone portante del pensiero di Napolitano sia l'equilibrio fra i poteri
E cioè appunto uno sforzo continuo per esempio anche nel gestire la questione morale a raggiungere situazioni di corretto equilibrio fra i poteri anche qui un po'esattamente
Il contrario di quello che abbiamo visto in questi mesi dove appunto la norma era la conflittualità e non l'equilibrio
Viene appunto
Questa e direi proprio che in questa in questa situazione di equilibrio dei poteri nella quale il presidente della Camera come dicevo prima appone il Parlamento a servizio della verità
Accelerando i lavori della commissione per le autorizzazioni a procedere ab suggerendo l'eliminazione del voto segreto salvo che per i provvedimenti che riguardano la libertà personale eccetera e poi tutto il lavoro che porta la modifica dell'articolo sessantotto della Costituzione
C'è insieme la possibilità di
Dare il riconoscere in pienezza il valore del lavoro che la magistratura ha compiuto e proprio appunto questa posizione di fermo sostegno che il lavoro della magistratura lo porta anche a poter avere l'autorità morale piena per essere altrettanto fermo nel difendere
La insindacabilità della vita interna del Parlamento e direi la inviolabilità della stessa sede del Parlamento
Ci sarebbero quei da dire tante altre cose io su questa parte relativa Direi al Napolitano Presidente Napolitano che racconta
Vorrei fare qualche rilievo su uno e se appunto voglio stare nel quarto d'ora Massimo vi rimane il tempo su due momenti di vissuto che sono appunto riportati nella linea nel libro di Napolitano
Io ho letto con molta attenzione le pagine scritte sulle giornate del ventinove e del trenta aprile del mille novecentonovantatré sono le giornate del rigetto da parte dell'Aula di Montecitorio dell'autorizzazione a procedere nei confronti di Craxi
Sono le giornate dell'uscita dei tre ministri di aria di area PDS del nostro amico Rutelli dal governo Ciampi
E mi è parso quasi appunto significativo il fatto Presidente Napolitano che intorno a questo tavolo ci siano tre persone in modo diverso e coinvolte all'interno del
Governo Ciampi
Devo dire che praticamente io giudico continua a giudicare quell'uscita un errore politico fondamentale
Senza il quale anche la vicenda elettorale del ventisette marzo e naturalmente il dopo ventisette marzo sarebbe stato diverso
E per questo io continuo a sforzarmi di capire continuo a domandarmi il perché
Io non sono certamente qui per suscitare polemiche voglio solo ricordare che altri l'hanno ton notato prima di me e c'è una differenza
Fra quanto Occhetto ricordare in relazione alla giornata del trenta di aprile e quanto dice Napolitano nel suo libro
Beh la memoria di persone coinvolte nel governo Craxi negli anni negli atti parlamentari dicono che ha ragione Napolitano cioè non c'è stata nessuna trappola
Al governo Ciampi poi lo potrà se ritiene confermare il sottosegretario Maccanico
Non c'è stata una messa in discussione nello stesso giorno dell'autorizzazione a procedere nei confronti di Craxi
E della fiducia al governo Ciampi
C'è stata una situazione completamente diversa che proprio non così come la racconta napoletano cioè c'era un giorno alla settimana nella quale la Camera discuteva l'autorizzazione a procedere
In quel giorno di quella settimana era programmata l'autorizzazione a procedere per Craxi
In quel giorno
Vi è arrivato al Presidente della Camera la lettera del Presidente Ciampi
Nella quale si annunciava la costituzione e la composizione del governo e il Presidente Ciampi non potevano mandare la lettera perché era un atto dovuto il Presidente Napolitano non potevano leggere la lettera perché anche questo era un atto dovuto
Devo dire anche qui se mi permettete inserisco soltanto un piccolo ricordo personale che io ricordo con è grande lucidità
Come a Piazza del Gesù era allora all'epoca della segreteria Martinazzoli ed è la mia presidenza del Consiglio nazionale sia vissuta quella mattina del trenta di aprile
Noi nella sostanza all'interno del partito avevamo di tutto
Avevamo gli inquisiti
Malgrado appunto una posizione ferma che appunto aveva allontanato gli inquisiti dal Consiglio nazionale malgrado l'adozione del codice deontologico che pure era costata qualche cosa avevamo anche perché negarlo chi difendeva gli inquisiti
Avevamo Perotti aveva fatto della questione morale è una questione politica centrale aveva anche intuito con lucidità che il futuro del Partito popolare si sarebbe giocato sulla capacità di tener fede
Ha una linea estremamente rigorosa sulla questione vale e avevamo anche i chi per non prende posizione parlava d'altro parlava di Filosofia
Quindi avevamo un interesse direi molto eravamo interessati essi mi ha la vicenda del Governo Ciampi
Perché per perché nella sostanza ritenevamo e coglieranno la importanza di quella esperienza di governo e del resto poi il Presidente Napolitano nel suo libro lo sottolinea più volte
Perché ritenevamo fatto di importanza fondamentale storica il coinvolgimento della sinistra a livello di governo per di più in un momento tanto difficile
E perché eravamo ben consapevoli che la vittoria o meno di una linea di rigore morale e per noi il rigore morale non equivaleva con l'uscita dei ministri dal governo Ciampi perché la questione era politicamente altra si sarebbe comunque
Riflettuta poi anche sulle vicende interne del partito popolare
E devo dire io con Pio Cherokee che appunto l'ex direttore del Popolo di Sergio Mattarella allora mio capufficio stampa che qui volevamo fare una cosa che poi non abbiamo avuto il tempo di fare come piccolo diciamo tassello per arricchire il dibattito andare a prendere tutte le dichiarazioni fatte in quella mattina
Noi forse un po'ingenuamente continuavamo a lanciare segnali da Piazza del Gesù ci fu una dichiarazione del presidente del Consiglio nazionale è una
Del comitato promotore dell'Assemblea Costituente eccetera nella speranza che costituissero in qualche modo un aiuto hanno un uscire dal Governo
Devo dire ma non mi soffermerò su un altro
Fatto rilevato con molta accortezza da Napolitano al quale devo dire un grazie per
Direi l'estremo rispetto che ha sempre avuto nei confronti delle vicende anche tristi del mio partito anche nel trattarle nella
Nel suo libro mi ha colpito per esempio il fatto che Napolitano abbia colto una preoccupazione che noi all'interno del partito avevamo e che era reale cioè che e il processo di nascita del Partito popolare non fosse sufficientemente rapido ed era un po'l'angoscia che chi aveva voluto e gestito l'Assemblea costituente aveva in quel periodo che è passato
Dal luglio al gennaio e mi sembra molto significativo che napoletana che Napolitano lo collega
Voglio fare soltanto un rilievo
Il rilievo leggere il libero mi ha fatto ricordare quanto fosse rassicurante ma non credo soltanto per gli addetti alla politica ma per tutti coloro che seguivano con attenzione la vicenda democratica
L'avere la consapevolezza e qui c'è la riprova più volte data
Di quest'accordo forte di questa convergenza forte che si era realizzata fra presidente della Repubblica fra Presidente del Senato e fra presidente della Camera fra cui due
Eccezionali anche se diversissimi presidenti del consiglio che sono stati
Amato e Ciampi in cui una parola di commosso ricordo e di gratitudine non può non andare al Presidente Spadolini ed è bellissimo Presidente Napolitano il ricordo che tu fai di uno Spadolini felice a Pian de'giullari
E i due Presidenti che si scambiano il telefono per convincere finalmente in piena libertà i candidati al consiglio d'amministrazione della RAI ad entrarci non credo che l'attuale consiglio d'amministrazione della RAI
Abbia avuto la Stilo spesso momento genetico
Sulla parte prospettica U minuto soltanto io credo validissimi gli obiettivi che Napolitano pone quelli del risanamento morale del ricambio politico del rinnovo istituzionale
Credo che sia giustissimo quello che è l'invito che Luís fa l'opposizione dirlo qui partirei dalla elaborazione programmatica
E credo che questo sia giusto come doveroso rispetto per i problemi della comunità
E come il reale e il banco di prova di possibili convergenze e dopo sette mesi di esperienza parlamentare in questa dodicesima legislatura devo dire
Che questo reale banco di prova di possibili convergenze per esempio fra noi popolari all'Aler
L'aria della sinistra che sulla soprattutto del PDS si è realizzata moltissime volte non soltanto su temi sui quali queste convergenze
Ci sono stati in linea più tradizionale i temi delle istituzioni temi delle informazioni della cultura della legalità
Ma anche su temi che prima era no forse ideologicamente conflittuali e nel dire questo mi prendo una parte di colpa della
Anche della filone culturale e politico che rappresento mi riferisco ai temi della famiglia e ai temi della scuola
E per concludere
Ho trovato molto bella e non c'è davvero nulla di enfatico l'esortazione finale di Napolitano quando chiede di tornare allo spirito della Resistenza il che significa ai valori della costituzione
E mi è venuto di collegare questo suo invito col discorso di nuovo molto bello che Napolitano ha fatto a Marzabotto nel cinquantesimo dell'eccidio
Per noi di cultura del cattolicesimo democratico Marzabotto significa anche la comunità di Monte Sole di Dossetti
In quel suo invito a riflettere a educare a operare
Perché appunto Cis possa nascere un'Italia migliore nel rigoroso rispetto dei principi democratici e nella riaffermazione di valori spirituali e morali
E siccome Napolitano queste cose non le ha solo scritte ma le ha realizzate nel suo impegno politico per questo gli va un grazie pieno d'amicizia
Grazie Olanda Antonio Maccanico
Microfoni collegati Parigi è stato senza
Così ma no no grazie Fassino
Mica
Confesso che ero mi son avvicinato a questo libro di Giorgio Napolitano direi con un doppio interesse una doppia curiosità
La prima perché sono autore video di un libro intitolato Intervista sulla fine della Prima Repubblica che in gran parte tratta lo stesso argomento la stessa materia del libro di Napolitano
E in secondo luogo perché nel corso di la tormentata undicesima legislatura
La mia posizione prima di presidente della Commissione affari costituzionali del Senato
E poi come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con il Governo Ciampi ho visto sul campo operare Giorgio Napolitano l'ho seguito quasi giorno per giorno per dovere d'ufficio e quindi rileggere in questa bellissimo libro
Richiesto il ritornare su quella vicenda così drammatiche così importante per l'avvenire del Paese attraverso i i ricordi di napoletani in un certo senso mi ha dato una grande emozione
Devo dire che il libro ha soddisfatto pienamente le del mia aspettative la mia esigenze è un rendiconto esemplare istituzionale politico di una fase della vita della Repubblica quanto mai difficile tormentata
E certamente una fase nella quale si è chiuso si è chiuso un periodo della vita repubblicana e se ne è aperto un altro se chiuso un periodo si è aperto un altro estremamente incerto dai lineamenti ancora confusi e che ancora dobbiamo vivere
Boh a un altro sentimento mi suscitato la lettura un grande sentimento di gratitudine per Giorgio Napolitano e per gli uomini che sono state al vertice delle istituzioni in quella fase della vita repubblicana per il presidente Spadolini che giustamente napoletana dicono fra ricordi per il presidente Scalfaro in un momento nel quale la Repubblica veniva investito da una tempesta incredibile noi abbiamo avuto la fortuna di avere al vertice dello Stato tre uomini che avevo un altissimo il senso delle istituzioni terrà una grande coscienza democratica che avevano una storia dietro dissi e che hanno potuto guidare il Paese in un fuori da una da quella situazione portarlo verso un approdo qua che è stato quello poi dell'elezione del ventisette maschi
Devo dire che risulta anche accanto a questa a grande lucidità fermezza capacità di capire le cose il senso delle istituzioni dei vertici una certa incertezza dei protagonisti politici una certa contraddittorietà delle loro comportamento
Una certa incapacità di reagire adeguatamente agli avvenimenti che investivano la Repubblica in quel momento
Questo risulta chiaro dalle dalle parla pagine di Napolitano
Il successo
No
No
Siamo riprende
Mi riferisco mi riferisco ad esempio alla tempesta giudiziaria che ha vestito la Repubblica quando la Camera dei deputati ora giorno dopo giorno vedeva arrivare richieste di autorizzazione a procedere e complessivamente mi pare che siano state addirittura centoundici le richieste per il per la Gazzola Camera dei Deputati voce non quelle del Senato
Lei come ha reagito Napolitano a questa situazione ha reagito con grande fermezza e lucidità
Da una parte cercando di secondaria più rapidamente possibile l'esigenza di giustizia che veniva dal paese e dall'altro mantenendo fermi senso della istituzione se farlo o non farlo a coinvolgere in quella in quella vicenda
Garantendo anche quelli che erano i diritti essenziali anche degli imputati è una linea molto firma molto chiara molto preciso
E purtroppo a questa linea non ha corrisposto nelle forze politiche lo stesso lo stesso ispirazione
Da una parte si è creato dea così è venuto una ventata giustizialista che indiscriminato verso tutti e dall'altro la ventata assolutori e secondo me questo è stato uno dei gravi errori che sono stati commessi che hanno impedito quella soluzione politica
Dei problemi posti da Tangentopoli che è stata una delle cause che poi ha portato allo scioglimento la delle campi un altro dei punti fondamentali sui quali Napolitano è stato abbiamo acquisito dei meriti straordinari e la difesa del Parlamento
Poi ricordate questa deriva che si è creata in quel momento in cui tutto il parco si diceva che tutto il Parlamento era delegittimato e questa non era un'affermazione di alcuni era i maggiori commentatori politici in quel momento dicevano in Parlamento e delegittimato
Non ha diritto di rimanere deve fare la legge elettorale
E poi andarsene a casa beh giustamente Napolitano fa presente che la contraddittorietà dei questa posizione ma come un Parlamento che è delegittimato
Deve fare l'atto che più importante legislativo che è importante che la legge elettorale nuova è una contraddizione evidente giustamente napoletano la metteva il vice e su questo si è trovato d'accordo con Spadolini essi hanno difeso
L'istituto parlamentare in un momento difficile un momento drammatico e questo è un merito grande perché il rapporto
Un altro punto importante della sui libri che emerge dal dal libro di Napolitano e questa
Apprezzamento per il modo come quel parlamento aveva visto il problema della riforme istituzionali strettamente connesso a quello della legge elettorale
Cioè e il Parlamento dopo l'undicesimo Parlamento della Repubblica quella legislatura ha capito che la riforma istituzionale la riforme
Elettorali dovevano essere fatta insieme perché le due si completavano vicendevolmente
E quando si è fatta la legge costituzionale che avrebbe dato vita alla commissione bicamerale questo punto e sta è emerso in modo evidente io su questo ricordo un piccolo scontro che ho avuto con l'amico Spadolini perché l'amico Spadolini era geloso della questione
Elettorale voleva riservarli alle Camere ed era contrario che fosse data la Commissione bicamerale indice era giusto era giusto perché quel con quella connessione era evidente e Napolitano la fa presente
Importante anche la
Valutazione che Napolitano date il lavoro della commissione bicamerale che noi ormai abbiamo dimenticato che è stato ormai obbligato ma è uno che il lavoro di quella Commissione è uno del lavoro estremamente positivo è io credo che un discorso serio sulla riforma delle istituzioni tutte le riforme costituzionali
Che dobbiamo affrontare non potrà non partire da quel punto di arrivo nel quale siamo siamo arrivati con la legge con la commissione bicamerale perché sono risultati importanti sono tutti di riflessione seria non sono improvvisazione
In un certo senso la libro di Napolitano e anche un po'un una specie di bilancio della undicesima legislatura un bilancio della undicesima legislatura che è un bilancio oggettivo ed è stata una delle legislature più proficue della storia della Repubblica
è una legislatura che è stata capace di fare la riforma elettorale comunale e provinciale ha introdotto l'introdurre l'elezione diretta del sindaco
è una legislatura che è riuscita a fare una riforma maggioritaria della legge elettorale e io ricordo quanti commentatori politici ritenevano che il Parlamento non può quel parlamento non sarebbe stato in grado di fare questa riforma
Io ricordo a commenta così dicevano ma il tacchino non ha non non prepara la festa di Natale
Diceva che i parlamentari sapevano che facendo una riforma di quel tipo una gran parte di loro non sarebbe mai più tornato e questa le è stata fatta poi in agosto cioè prima nei tempi che erano stati fissati
Quel parlamento ha poi fatto ha riformato l'immunità parlamentare
Una delle cose che si chiedevano da tanto tempo l'immunità parlamentare con legge costituzionale è stata modifica
Ha avviato i seriamente dirle il risanamento delle finanze pubbliche con il governo Amato e con il Governo Ciampi
Ha approvato una legge da cinquecentotrentasette di delega per la riforma di tutta l'amministrazione sono risultati di un'importanza enorme che adesso vengono completamente dimenticati quella fase come sono e fosse esistita è invece stato una fase importante
Ma poi aggiungo un'altra cosa se i Parlamenti si giudicano dai governi ai quali sono gratis danno vita e io credo che l'undicesima legislatura ha dato vita due dei governi più seri della storia repubblicana il governo Amato il governo Ciampi
è quanto riguarda il governo Ciampi io sono d'accordo con quello che diceva
L'amica Jervolino io credo che è stato sottovalutato il significato che ha avuto il Governo Ciampi
Correndo nel primo governo presieduto da un non parlo politico svincolato dai partiti che ha creato una innovazione né nella nel modo di fare le nomine nel modo di non voto Steno e siamo stati insieme abbiamo visto l'atmosfera che avevamo in quel governo
Ecco come ne è stato sottovalutato purtroppo ed è stato un grave errore anch'io sono d'accordo aveva abbandonato per una reazione legittima quanto si vuole a quel voto sciagurato sulla
Sulla
Con attraverso l'autorizzazione a procedere
A Craxi
Comunque la parte finale del libro di Napolitano anch'essa estiva medi grande valore di grande pregio
Beh è una specie di inventario delle questioni ancora da affrontare e questo inventario è accurato e preciso e ci dà un'idea di quale immenso lavoro abbiamo davanti per poterla rinnovare le nostre istituzioni è un lavoro enorme
Si creeranno le condizioni perché questo si possa fare questo è uno dei problemi che abbiamo davanti noi crediamo che un lavoro di quel genere si può fare in un'atmosfera di scontro politico quale quello che si sta verificando adesso io credo che sia impossibile
Io credo che sia impossibili
Cioè quell'amore che dobbiamo fare richiede un periodo di tregua chiede un paio di DDT che si legittimazione reciproca di tutte le forze in campo altrimenti quelle quel tipo di lavoro non lo potremmo mai fare mai portarla ferma
Ho trovato noi arriviamo alla democrazia dell'alternanza piuttosto tardi
E a lei ho letto stamattina con una certa curiosità un articolo del professor Miglio
Sul giornale e quale dice queste cose
Una vasta convivenza politica e come una grandissima azienda ora si può immaginare una grossa impresa gestita zig Zach con il management che cambia completamente ad ogni scadenza assembleare
Gli inglesi ancora nel secondo dopoguerra si sono divertite al ping pong fra laburisti e conservatori poi si sono stancati e da una generazione o quasi votano conservatore la verità è che il sistema dell'arte innalza mostra ormai la corda queste professor Miglio che dice questo
Perché dopo il fallimento di esperienza come è sempre più difficile immaginare due programmi di governo validi ed insieme veramente alternativi ora che presso il miglior personaggio della destra cominci ad aprire delle nostalgie
Proporzionalisti che è una cosa che mi incuriosisce ma che cosa significa questo
Significa che una democrazia dell'alternanza per quanto paradossale possa sembrare deve avvenire nei protagonisti politici nelle forze politiche un tessuto di valori comuni ancora più forte di quella della Lucrezia della democrazia ma proporzionale in questo è il punto che bisogna queste la conquista che noi dobbiamo fare
Altrimenti la democrazia dell'alternanza non la creeremo
La capacità dell'alternanza non è la democrazia degli scontri ideologici frontale è una democrazia nella quale ci è una legittimazione reciproca e c'è dialettica se dialettica ciclo ora questo secondo me per ottenere questo scopo
Il libro dice Giorgio Napolitano cita un grande aiuto ci dà un aiuto nel senso che ci fa capire qual è la linea di equilibrio che è necessario seguire e quanto grande e campiture compito che abbiamo ancora davanti grazie
Vorrei anzitutto rivolgere una pubblico riconoscimento l'apprezzamento oltre che per il volume che ha scritto
A Giorgio Napolitano per quello che dietro il volume che lui ha scritto cioè già in parte lo dicevano sia Rosa io Jervolino sia Antonio Maccanico per il suo operato il Presidente della Camera
Siamo in un momento nel quale certe rivendicazioni pervengono travolte da una mera non si può dire no vis polemica ma una in volgari mento dalla vita politica che travolge tutto
Però la presidenza che sembra travolgere tutto
Però la presidenza Napolitano e per altri versi quella Spadolini ma io voglio sottolineare anche per averla vissuta come deputato in quel momento come capogruppo
La presidenza di Giorgio Napolitano stata una pagina molto alta della vita democratica del nostro Paese e proprio in questi giorni in cui si sta parlando del tema della delegittimazione lo accennava Maccanico poco fa
Dell'attuale Parlamento
Io ricordo o la grande cura e puntigliosità e grande rigore istituzionale e politico di Napolitano nel confutare la tesi sbrigativa sulla delegittimazione del Parlamento perché la sua analisi è stata quella che poi ha fruttato il risultato ovverosia questo Parlamento benché falcidiato per
Con le vicende ben note dalla magistratura dalle inchieste giudiziarie aveva una missione da compiere
E si sarebbe fatto un guaio enorme se non la si fosse portata a termine anzi ecco rispetto alle cose che anche diceva
La Jervolino parte Maccanico sulla inopportunità o le valutazioni da fare sulla uscita dal governo di quattro ministri diciamo della sinistra democratica
I tre del PDS Berlinguer berbere Visco meglio spesso credo che non si possono g di dire tanto che fosse Stato quell'orrore del Po alla fine
Torino il governo Ciampi ha avuto il sostegno di maggioranza di quelle forze in Parlamento da potuto dispiegare la sua azione anche attraverso quel concorso
Non dimentichiamo che ci sono stati momenti in cui la legge finanziaria sarà facevano le opposizioni o almeno le forze della non sfiducia diciamo così nei confronti del governo Ciampi mentre tre accollava completamente quella che era la compagine di maggioranza parlamentare
Forse lo sbaglio che si è fatto è stato quello di accettare uno scioglimento delle Camere senza che davvero la regola essenziale quella che poi ci siamo accorti di essere la regola essenziale sulla correttezza del gioco per quanto riguarda le televisioni
Venisse adottato e lì forse è stato l'errore decisivo è stato un errore di sottovalutazione di quello che poteva apparire un accadimento remoto
Ed è stata invece attraverso la iniziativa Berlusconi
Il primo esperimento clamorosamente riuscito
Di attuazione di una impostazione politica del maggioritario pur in assenza di un sistema maggioritario e di un utilizzo assolutamente efficace del sistema di comunicazione
Per la conquista del potere
C'è stata una sottovalutazione generale e secondo me il vero errore non è stato quindi complessivamente da parte di tutti la dissoluzione perché in quel Parlamento il problema qual era in quel Parlamento era un Parlamento in cui non c'era obiettivamente una maggioranza come si è visto nel voto sulla autorizzazione a procedere grazie che non c'era
Nel segreto dell'urna qui nel segreto delle coscienze dei parlamentari una maggioranza riformatrice al Parlamento
E il gruppo da democrazia cristiana la stragrande maggioranza gruppo socialista al di là della volontà leale sincera di alcuni esponente qui certamente Rosa Jervolino era tra questi e non era la sola per fortuna e lo vediamo oggi
Esisteva una maggioranza infedele
E quindi la difficoltà di tenere assieme una maggioranza leale in quel contesto non era da trascurare sì alla fine si è riusciti a ottenere risultato con una con Massimo una geometria variabile cioè col consenso parlamentare permettere l'adozione di riforme e provvedimenti legislativi pur non facendo organicamente parte la maggioranza ma il vero errore è stato quello sulla questione dell'informazione
E la sottovalutazione della vera macchina da guerra è l'unica vera macchina da guerra
Che si era messa in campo e che forse per sottovalutazione non si era da parte di tutti Noè complessivamente considerata
Della dell'interessantissima è molto lineare tra l'altro molto agevole nella lettura stimolante fatica vivi e Giorgio Napolitano fatica che si associa quella di Maccanico sono due saggi questi che sono un po'cugini
Si completano a vicenda ci danno uno spunto già uno al versante parlamentare l'altro versante di governo molto significativi di questi mesi specialissimi aiutare Pubblico io vorrei prendere per titoli alcuni alcuni spunti
Rapidamente
Tratteggiati
Ecco la transizione incompiuta verissimo
è verissimo anche che la transizione incompiuta perché o incompiuti o distorti sono quelli che Napolitano definisce i requisiti della del del cambiamento diciamo
Risanamento morale ricambio politico rinnovamento istituzionale incompiuti o distorti
Una riflessione interessante quello sul maggioritario
Io insisto nel dire che non in Italia
Non abbiamo oggi per niente un sistema che che continuiamo a fare confusione tra la definizione di sistema uninominale diciamo che legge i parlamentari salvo la riserva proporzionale sulla base del collegio uninominale
E col mento nell'elezione secca un turno e un sistema maggioritario sono due cose diverse noi abbiamo un sistema maggioritario coerente per i Comuni
Abbiamo un sistema che è maggioritario collegio per collegio ma non è necessariamente maggioritaria nella nazione nelle sale ma il suo effetto per il Parlamento nazionale
Io ricordo c'è Pasquino in questa sala che lui lo diceva ben prima e ben più autorevolmente di me io dicevo come singolo deputato appassionato su questo tema con uno dei promotori dei referendum elettorali a difesa del doppio turno gli argomenti fondamentale di metodo più d'una proprio questi
Dal mio punto di vista e allora in polemica con i radicali verrò poi su questo a una notazione
Aggiuntiva
Primo che non avrebbe assicurato necessariamente un sistema con i collegi nominali una maggioranza parlamento ma anzi favorito trasformismi ribaltoni e quella procedure non abbiamo già conosciuto nel nostro Paese ne in epoche ha nelle nell'epoca pre fascista
E e che questo non avrebbe permesso la chiara scelta del Governo preventivamente ma avrebbe consentito anche qui giochi i più diversi che il doppio turno invece come lo abbiamo conosciuto sperimentato efficacemente Queen trovo
Semplicemente pazzesco che tre referendum io debbo dire non meno quasi neanche a corto tre referendum proposti
Da Pannella ci sia anche un referendum per l'abolizione dell'attuale sistema di elezione dei sindaci
E per il sistema un turno in modo che si può fare il sindaco trent'quando oggi abbiamo ma è un trenta per cento al primo turno quando oggi abbiamo finalmente un sistema ci garantisce diamo atto a Ciaffi che pur tra redatta difficoltà quella quella riforma e sotto la guida
Vorrei quasi dire affettuosa il viatico
Amorevole di del Presidente Napolitano saprà riforme andata in porto e funziona per il garantisce la stabilità all'ago permeabilità la chiarezza di un indirizzo il fronte all'elettorato si sceglie il leader
Cioè oggi due cose su tre che mancano a livello nazionale perché io debbo dire che il leader lo si è scelto
E non saremmo false di ipocriti se negassimo che il Paese ventisette marzo ha scelto Berlusconi come presidente del Consiglio ma ha scelto un questo ed è un Presidente del Consiglio senza scegliere il programma
Perché ha scelto contestualmente due programmi giustapposti tra di loro paradossalmente non ha scelto come ben vediamo in queste settimane la maggioranza
Quindi che si metta in discussione ripeto l'unica acquisizioni una importante tra le altre acquisizione politico istituzionale così rilevante mi sembra veramente folle e mi auguro che questo non abbia corso io mi batterò contro questa questa ipotesi
Altra riflessione importante nella nella libro di Giorgio Napolitano la Costituzione
Quale stiamo assistendo delle discussioni paradossali sul fatto e assistiamo a quello che dice Presidente Consiglio c'è sì c'è la Costituzione ma essa contrasta con la volontà sostanzialmente Space pressa dal corpo elettorale eleggendo questa maggioranza parlamentare e sottolineare
Come si fa sapientemente la necessità della riforma
Istituzionale costituzionale accanto a quella che pur di spiega un grandioso effetto politico di quella elettorale punto cruciale di cui si parla oggi ben poco
Quarto punto la distinzione dei poteri
Altro aspetto decisivo
Oggi noi viviamo nel nostro Paese in virtù di quella certamente chiara per certi versi e nebulose contraddittorio peraltro affermazione elettorale Holt sentimento di fastidio
Verso quell'equilibrio di poteri che oggi in qualunque democrazia ciascuno dovrebbe avere a cuore salvaguardare difendere promuovere nei limiti
Del possibile si giunge addirittura a dire che oggi la Corte costituzionale che decide sui referendum è svincolata dall'attuale maggioranza dei dalla l'orientamento dell'attuale maggioranza di governo
Ed è vecchio regime con e dimentichi venti e la Corte suprema negli Stati Uniti oggi a autorevolissimi membri nominati da Jimmy Carter
E che nessuno si sognerebbe negli Stati Uniti la Corte suprema deve essere presa a calci nel sedere
Perché c'ha dei membri nominati da Carter o da Reagan o impartiva ancora carte e specialmente la Reagan che né esprimono tra l'altro la maggioranza politica in contrasto con una maggioranza presidenziale
Sono segni di insofferenza verso l'autonomia di Poteri fondamentali Nordio amento democratico sia la Corte costituzionale la Banca d'Italia la magistratura con ben diverso importanza e rilevanza costituzionale
E istituzionale ovviamente che ci debbono pure far riflettere un fastidio la sbrigatività verso la complessità di un sistema è un sistema di contrappesi e mi sono divertito quando a Ciampino è stato letto un sindaco progressista
Nel dire alla a quello deputato della miss che l'onorevole Gasparri che chiese le mie dimissioni dove sindaco dopo la la vittoria del Polo e libertà né elezioni politiche del marzo discutesse The Daily dimette da deputato perché se è stato eletto a Ciampino
E almeno per metà secondo la tua diagnosi se delegittimato sei semi delegittimato perché c'è un sindaco progressista a Ciampino verrà letto a metà tra la decima circoscrizione e il comune di Ciampino
Sono appunto le le insensatezza è di in parte tipiche di una nuovo sistema ovviamente ma in parte di un'arroganza
Che abbiamo conosciuto sotto altre epoche e vorremmo non conosce di nuovo a questa latitudine
Altro punto che volevo sottolineare
Ecco la modernità della lettera della Costituzione quanto il ruolo dei partiti questo anche lo accenna Giorgio Napolitano io vorrei sottolineare qui voglio invece di prendere dopo aver fatto una critica quanto mai amareggiata rispetto alla recente deriva della esperienza radicale preparò riflessione invece su
Quanto forse sarebbe stato opportuno da parte delle forze politiche di sinistra cogliere per tempo quella sollecitazione che venne allora ben altro
Contento dal referendum radicale sul finanziamento pubblico ai partiti
Io vedo che segue referendum fosse stato raccolto
E si fosse puntato ad utilizzarlo Pera anticipare quello che poi non gli anni Ottanta sarebbe stato la degrado terrificante di Tangentopoli
E lo si fosse colto per carità magari con più equilibrio comma nel senso di responsabilità e concreta attitudine riformatrice io ritengo avremmo cambiato un po'il corso ad alcune vicende la vita repubblicana e forse non avremmo buttato via bambino acqua sporca la bacinella e forza anche alza per l'intero reparto maternità
Ultima notazione prima di concludere
Sulla televisione
E qui io vorrei fare una considerazione un po'
Un po'brutale un po'preoccupata
Viviamo una situazione in cui purtroppo
Il disancorato mento delle forze politiche dalla realtà
Civile e sociale produce una dominio
Della non diciamo che la televisione
Diciamo di qualcosa di più in verità della efficacia nella comunicazione televisiva
Che è una realtà totalmente sconosciuta al nel nostro Paese perché se così vogliamo dire non è che dieci anni quando c'è non i grandi dibattiti gli anni cinquanta e i settanta anni settanta
Ci fosse la sottovalutazione
Nella nella società dell'importanza la discussione e del confronto in televisione c'erano immense ascolti passione e si di spiegava Almirante aveva gli ascolti più alti tribuna politica
E una notevole popolarità propone una sono Sapri o le urne stava sempre al cinque per cento
Ho x per cento secondo la situazione
Oggi molto molto diverso e cioè lo sganciamento da una presenza organizzata
Delle forze politiche sta producendo qualcosa rispetto a cui ancora io ritengo non si è abbastanza attrezzati non si sta ancora abbastanza riflettendo
E non vorrei che noi oggi passassimo dalla precedente sottovalutazione della importanza di quelle regole in una competizione elettorale alla sottovalutazione l'importanza dell'efficacia della comunicazione nella futura competizione elettorale riguardare in un Paese nel quale noi abbiamo ormai tra i quaranta e x non lo so quanto per cento degli elettori che non c'hanno idea formato
Perché abbiamo oggi x per cento che si autodichiarazione identicamente di sinistra ed x per cento un po'meno che si dichiarano preventivamente destra quel residuo x e determinato oggi misura decisiva la capacità di veicolare in modo convincente alcune tesi
E quindi questa riflessione che si affaccia che qui nel libro di Napolitano io credo debba essere sviluppata in maniera decisiva senza di che le cose sono andate male prima eri andranno male Marta la volta alla prossimo giro concludo con una considerazione più propriamente politico legata a quest'ultimo
Su cosa si vince e su cosa si perde nel dire dove va la Repubblica aveva la democrazia dovevano le forze democratiche
Si vince e si perde facendo meno tesoro come in parte ho accennato anche degli errori commessi delle trascuratezze e delle novità
Da considera sostanzialmente però secondo me si vince o si perde oggi in Italia non più sulla competizione generica bensì sul governo questa è la vera novità
Ora Berlusconi ha dimostrato di essere bravo molto più bravo nel fare anzi di essere bravo essenzialmente nel fare le campagne elettorali
E di essere molto scadente del Governo
Oggi Berlusconi è tornato in auge da qualche settimana perché è ritornata in campagna elettorale
Ed è riuscito a far dimenticare non solo l'imperizia la faciloneria la confusione e contraddizione prestarsi Vieri Ridolini ma diciamo i il bilancio estremamente negativo dell'attività di governo
Perché è tornato a fare propaga tornata farà campagna elettorale
Ecco io credo che noi vinceremo le elezioni future a qualunque livello
Come si è vinto nelle città e nelle città dico anche a Pisa Massa ad Ancona non dico soltanto Roma-Napoli Palermo
Venezia cioè
Noi vinceremo in generale forze democratiche le elezioni se terremo conto di quanto il parto accennato ad altre cose sono emersi in questa interessante discussione ma se sapremo avanzare una candidatura di governo
E cioè contrapporre con efficacia
Non in maniera lamentoso sa predicatori a un minacciosa minacciosa di sciagure di guai di scontentezza e ma propositiva
Una candidatura di governo
Questo è il credo il punto di fondo che che si parla di di contano di fronte spetta qua dobbiamo recuperare tutto il buono che c'è stato de moltissima esperienza del governo Ciampi
Tutto il buono che c'è in una cultura di governo però sapendo che in fondo allora sì su un punto fino ci dobbiamo contrapporre ad una destra come la destra italiana attuale e proprio su questo
Loro governano molto male
Non è detto che sapremmo sapremo governare molto bene ma io ritengo che sapremo vincere le elezioni
Su una proposta credibile di governo che fatta di una squadra di gente capace che fatta di un programma
Credibile che fatto di un'alleanza ampia e che è fatto di una modalità di divulgazione di questi tre termini il problema la leadership collettiva tendenzialmente e il programma l'alleanza presentata in modo efficace comprensibile chiaro e possibilmente coinvolgente
Organizzative tempo nonna
Aveva problemi anche di orario avevamo deciso di fare un ambiente contenere la discussione dentro un'ora ragionevole la riuscita dell'iniziativa diciamo raccontano quindi vedono non emergono i problemi
Degli vuole arrivare a chiedere ad alcune delle personalità presenze che volevano intervenire
Allo stato delle cose ha chiesto di per un breve intervento la parola il senatore Gianfranco Pasquino dopo questo intervento riusciamo noi ritorneremo la parola all'oratore detesto rinnega l'onorevole Giorgio Napolitano Pasquino
Io ho fatto girare un foglietto dicendo vendendo viene viene
Ringrazio in realtà sono stato cioè mio poco non il potere la testa io volevo fare una domanda ma non non voglio fare un intervento a va be no no
Quindi vi garantisco che non non parlerò a lungo e fare una domanda molto breve facendo però premettendo io sono come come si fa cattivo
E allora mentre stavate parlando riguardavo perché ci conosciamo tutti naturale ci siamo visti no diverse
Siete persone rispettabili avete una carriera politica considerevole che io considero importante
E quando io vista l'opera eravate delle persone anche capaci cioè non lavate dei poli
Dici tradizionali quali parlano su tutto e poi alla fine non combina nulla e quindi mi chiedevo che cosa è successo
Cioè in questo momento che cosa succede che siete fondamentalmente fuori da dove si decide quello che sta succedendo tranne tranne Francesco Rutelli che mi auguro riesca a decidere e a fare seguirà la decisione l'attuazione
Anche perché è molto importante quello che Rutelli fa Roma perché e per l'appunto essendo una carica di governo visibile quello che fa conta e allora mi sono demente due cose la prima è che avete fatto una difesa del passato che molti di noi considerano indifendibile
Cioè che il passato del che chiamano la Prima Repubblica So che molti sono di disaccordo sul termine ma solo con una sintesi quella Prima Repubblica non era più difendibile
E voi l'avete difeso devo dire onestamente giustamente e giustamente da un certo punto di vista ma naturalmente con la difesa da Prima Repubblica ne non facciamo nessun passo avanti ovunque ci troviamo e quindi avete anzitutto un Prada risolvere
Perché dovevate forse e questa è la seconda parte della domanda
Dovevate forse dirsi dove avete sbagliato che tipo di responsabilità dette ha avuto in questa prima repubblica
Per non accompagnare un processo di cambiamento che tutti avevamo visto e certamente anche voi certamente Napolitano nel libro l'aveva visto e quindi perché non l'avete accompagnato accelerato
E spinto più avanti e quindi completato perché questa diavolo di tradizione incompiuta
E che cosa si poteva fare e quindi terza domanda
Dove che rispettivamente poi non so se rispondete tutti ma dove che rispettivamente nella Democrazia cristiana quando qualcuno di di voi di di noi vi diceva esplicitamente lavo strategie e la eutanasia
Dove avete sbagliato che cosa non pagati i repubblicani perché alla fine mi pare che sono anche esplosi che cosa ha sbagliato il paio comunista e poi il PDS perché se non riflettete su queste cose
Noi ci troveremo qui a discutere io immagino che ci sarà qualcun altro che scriverà un libro bellissimo mi auguro che Rutelli non abbia mai il tempo di scriverlo perché vuol dire che però continua a governare ma ci troveremo a discutere di libri belli
Scritti bene Ievoli Napolitano e un bel libro
Ma è il libro di una persona che in sostanzialmente non ci dice che cosa bisognava fare
Non ci dice dove stava il problema e quindi dove sta il problema il problema della ripresa la posta e quindi l'autocritica se me lo consiglio dopo questo devono tale e anche della proposta cioè non c'era nel parlamento dalla undici Prima Repubblica uno schieramento riformatore a capo del quale voi vi siete posti quello è mancato
E noi adesso paghiamo tutto questo
Temo che continuerò a pagarlo per un po'per un po'però mi chiedo non è che potevate pensarci un po'prima e comunque se non ci avete pensato prima non è adesso il momento di pensarci e quindi non si è non sedetevi sulla Prima Repubblica ma alzate di fatti camminare la seconda per così dire
Ma io ringrazio molto
A a a molestate
Ma io
Io sono a tal punto
Io sono a tal punto a tal punto riconoscente
A Rosa Russo Jervolino Antonio Maccanico e Francesco Rutelli per
Gli interventi così impegnativi amichevoli che hanno fatto che posso anche assumermi la loro difesa
Rispetto alle cattiveria di Pasquino
In realtà voglio entrare subito nel merito visto che è stata una domanda eccitante
Non ho capito bene se Pasquino
Avesse trovato nel libero
Oltre che nella discussione questo lo spirito di difesa nostalgica della Prima Repubblica
Dubito che abbia potuto trovarlo
Dubito che abbia potuto trovarlo
Perché io nel ripercorrere le vicende di un periodo Breve nel periodo novantadue novantaquattro evoco continuamente
Sia le responsabilità per quelle che sono state definite con un termine sommario globale ma anche abbastanza indicativo le degenerazioni
Del sistema politico istituzionale
Le degenerazioni della vita democratica nella Prima Repubblica
Ma indico anche con molta angoscia e questa angoscia non mi è passata anzi sia cresciuta
Le conseguenze fatali del ritardo con cui si è appresa coscienza
Della insostenibilità di quegli assetti politico istituzionale
E perciò il discorso non può essere ristretto alla undicesima legislatura
Perché io sono convinto che fosse difficilissimo fare tra il novantadue e il novantaquattro più di quello che si sia fatto naturalmente
Ci sono delle responsabilità anche per questo limite tuttavia il fatto fondamentale caro Gianfranco Pasquino e che per riferirci solo ad un aspetto umano un minore
Del problema di revisioni della Costituzione
E di revisioni del sistema elettorale di fatto non si è parlato per sette anni dal mille novecentottantacinque
Dal momento in cui la commissione Bozzi di cui tu eri membro consegnò le sue conclusioni al momento in cui si è ripreso il discorso sulle riforme costituzionali ed elettorali cioè dopo le elezioni dell'aprile del mille
Novantadue c'è stato un vuoto di sente anni ed è stato un vuoto ed è stato ed è stato un vuoto fatale perché quando le riforme non si fanno
Ascoltami Pasquino può esservi voi la parola per la ridò
Prego
No scusa io io sono da io sono guarda io sono d'accordo
Sulla
Legittimità di questa tua interruzione tu in questo momento ti sei messo
La giacca del promotore del referendum ma avevi anche tra l'ottantasette e il novantadue la giacca del parlamentare e in Parlamento non si è fatto nulla per sette anni su questi temi
E che tu poni abbia partecipato ad una iniziativa
Popolare chi ha contribuito a rimettere al centro queste questioni e un altro paio di maniche io sto parlando di responsabilità di forze politiche di forze politiche sia di maggioranza che di opposizione
Dalle quali in Parlamento per sette anni non è venuto
Un impegno un impegno conseguente ad affrontare temi che pure tra ottantatré e l'ottantacinque nella Commissione Bozzi erano stati messi a fuoco collo sufficiente con sufficiente
Buona seria approssimazione
E quando le riforme non vengono fatte
Nel momento giusto il ritardo può essere non recuperabile
Io rammento che cercando di spiegare quello che era successo da noi e quello che stavamo vivendo era il mille novecentonovantatré in nella undicesima legislatura
La fatica a varare appunto
Quelle modifiche di sistema quelle riforme che avrebbero già dovuto essere varate da molti anni quando cercavo quindi di spiegare questa questione a un interlocutore uno dei tanti visitatori stranieri
In quel momento la persona a cui mi riferisco a Gorbaciov far
E Gorbaciov fammi interruppe dicendo ma questa storia io la conosco benissimo perché se c'è stato un paese in cui in modo ben più drammatico che su scala venne più grande si è pagato fino in fondo il prezzo del non aver fatto le riforme al momento giusto è stata come ben sappiamo l'Unione Sovietica e il tentativo
Riformatore di Gorbaciov è arrivato troppo tardi per avere successo mi scuso di queste semplificazioni ma voglio rendere l'idea e voglio dire che quello che si doveva fare
Nel biennio tentare di fare il pieno io per la verità
Lo dico di continuo lo ricostruisco di continuo nel corso dei libero si è riusciti a fare solo una parte della strada si è riusciti a fare solo una parte della strada per molte ragioni io son d'accordo con quello che ha detto Antonio Maccanico
Il cui libro intervista poi come dire lo considero Montalto il cugino quanto lo zio del mio libro perché parte più da lontano e ed è giusto dalle grave ed è ed è giusto ed è
E ed è giusto partire ed è giusto partire più da lontano però voglio dire
Siamo riusciti a fare solo una parte della
In quel biennio con un punto intanto per la ragione che diceva poco fa Antonio Maccanico per la incertezza e la contraddittorietà dei protagonisti politici
E questa incertezze contraddittorietà
Io adesso mi riferisco a forze politiche
Di sinistra ma
Della sinistra di opposizione che poi
Alla fine della undicesima legislatura hanno assunto una funzione diversa perché hanno appoggiato il governo Ciampi con l'astensione hanno votato a favore della legge finanziaria
Beh ma non c'è dubbio che queste forze nel biennio novantadue novantaquattro abbiano sottovalutato il problema
Delle revisioni costituzionali ed è la riforma di una serie di regole abbiano concentrato in modo esclusivo e illusorio la pensione
Sulla sola riforma delle leggi elettorali
Dall'altro lato abbiamo scontato un tale dissolvimento
Delle presenze in Parlamento dei partiti della vecchia coalizione di governo che a un dato momento e diventato davvero materialmente impossibile prolungare la legislatura Rosa Russo Iervolino ha ha fatto
Cenno ma io stesso mici riferiscono in libro a questo travaglio
Di quanti stavano tentando di far nascere il nuovo Partito popolare come parte importante di una nuova dialettica politica di alternanza e però sentivano che
Sarebbe occorso più tempo per consolidare quello io poi aggiungo non solo quello ma al per il protagonisti del nuovo schieramento politico in Italia e tuttavia era diventato
Materialmente impossibile prolungare la legislatura per la verità non solo per questa caduta di presenze di impegno
Ma anche perché noi siamo stati sottoposti e anche ciò che è stato ricordato noi stiamo stati sottoposti fin dall'autunno del novantadue a un bombardamento di opinione pubblica se così bisogna se così bisogna definire
Rappresentanti dell'opinione pubblica agli organi di informazione
E vorrei davvero che qualcuno mi dimostrasse
Di poter scagliare la prima pietra
Sono rarissime le eccezioni di quei commentatori politici o di quei direttori di quotidiani che non hanno basta il Parlamento a partire dall'autunno del novantadue come Parlamento degli inquisiti
Che addirittura era delegittimato che bisognava sciogliere al più presto bisognava correre alle urne certo possibilmente ma un dato momento era stato messo in dubbio anche quello io lo ricordo possibilmente con una nuova legge elettorale
Dopo il referendum
Dopo il referendum ci fu chi disse addirittura non fa niente che c'è stato quel referendum meglio andare a votare subito con la vecchia legge ma subito
Anziché far passare ancora sei mesi per aspettare una legge elettorale maggioritaria si è creato un clima nel quale io credo e risultato impossibile andare aldilà
Del limite entro cui poi e rimasto lo sforzo di rinnovamento di riforma di revisione compiuto nella undicesima legislatura ecco però l'ora qual è il punto vero
Qui mi pare che di materia per considerazioni autocritiche ce ne abbondantissima e per varie parti politiche che per tanti anche lui io non mi sottraggo nessuno di noi credo che intenda fare adesso delle operazioni di carattere personale che materia di autocritica ce ne in abbondanza e tuttavia il punto su cui io concentrerei l'attenzione di questo noi molti Dinoi io ecco tanto per cominciare ritenevamo che qualunque fosse il risultato delle elezioni
Si sarebbe continuato
Sulla via del rinnovamento del sistema politico istituzionale e anche direi del rinnovamento morale e civile del paese qualunque fosse stato il risultato
E ancora dopo le elezioni
Ho creduto di poter sostenere questa tesi ho creduto di poter sostenere che la vittoria di una maggioranza di destra
P Perse non escludeva che si potesse proseguire
E nell'unico modo possibile cioè attraverso un confronto costruttivo attraverso un dialogo tra maggioranza e opposizione sulla strada delle riforme della riscrittura di buona parte
Della costituzione ordinamento della Repubblica della riscrittura di regole essenziali
Per i rapporti tra maggioranza opposizione e per lo sviluppo di una democrazia dell'alternanza
E invece questa è stata una previsione sbagliata troppo generosa possiamo metterla in un modo o in un altro e adesso quello che davvero in alcuni momenti
Mi angoscia o se vogliamo usare questo termine già usato da altri
E che
Sembra davvero
Condannato questo nostro Paese hanno un compierlo mai fino in fondo questo cammino
E noi che cos'è accaduto in questi sette otto mesi e e e accaduto che via via da parte di una importante parte delle forze parlamentari ai so stavo per dire da parte dalla maggioranza non sappiamo più cosa fosse cosa sia quella maggioranza ma sicuramente da parte di forze che hanno ottenuto un cospicuo successo elettorale parlo del movimento di Berlusconi e parlo del partito di Fini e chi hanno avuto anche conferme di quel successo
Dopo il marzo nelle elezioni europee e e che almeno una di queste forze il partito di Fini hanno avuto conferme ulteriori nei sondaggi di opinione per quello che valgono quello che impressiona e e che da parte di queste forze in sette mesi si è via via abbandonato addirittura rimosso ogni problema
Di riforme istituzionali di ridefinizione di Podini e di regole
E e badate io penso che ci vorrebbe qui anche un coraggioso esame di coscienza
Non solo tra partiti politici tra movimenti politici ma tra cittadini tra i lettori no mi viene di nuovo da domandarmi e da domandare ma siamo convinti che il nostro Paese abbia bisogno
Di queste riforme oppure no oppure no
Quando a un dato momento Berlusconi in polemica con Bossi ha detto che non so se l'UE mezzo il tre per cento soltanto degli italiani vuole il federalismo e Vattelapesca
Come si è formulato questo Kizito che cosa si è chiesto alla gente e ha quali elettori o cittadini si è posta la domanda
Allora sembra quasi che la revisione mettiamola così la revisione dei rapporti tra Stato e regioni la riforma dello Stato per usare una espressione più antica e e altisonante ma siano così
Un ghiribizzo dell'onorevole Bossi
O siano un puntiglio diciamo di riformatori più o meno illuminati ma insomma corrisponde o lo a una esigenza profonda profonda per il Governo della società italiana
La visione
Non solo poi badate
Delle prescrizioni costituzionali in materia di competenze dello Stato e di competenze delle regioni ma la revisione dei rapporti amministrativi dei rapporti burocratici dei rapporti finanziari
è o non è questa la strada anche per sburocratizzare e decentralizzare lo Stato che avvicinare lo Stato ai cittadini
E anche
Far fiorire le Autonomie dei comuni e degli enti locali
Ora tutto questo appare addirittura rimosso
Il progetto della commissione bicamerale è stato buttato nel cestino l'errore gravissimo compiuto dalla lego a meno da quei dirigenti della lega che ci credono
Nella causa del regionalismo e del feto realismo l'errore gravissimo è stato quello di non ripresentare i loro come hanno fatto i progressisti
Il progetto della commissione Jotti e ripartire dallo di naturalmente per integrarlo per perfezionarlo per correggerlo ma la velleità ripresentare un Progetto ex novo con la firma del ministro Speroni
Beh ha facilitato il giuoco invece delle altre componenti della usura disciolta maggioranza della maggioranza ora in crisi
Che hanno atteso a rimuovere ogni problema di riforme istituzionali pensando che tutto sommato poi gli italiani tanto convinti tanto consapevoli di questa necessità di riforme
Non sono
Eppure quel progetto della Bicamerale non dimentichiamo
E affronta a mio avviso molto seriamente anche problemi che si chiamano rafforzamento dei pompieri e delle responsabilità dell'esecutivo
Riconfigurazione dell'esecutivo attraverso la massima valorizzazione della figura del primo ministro investitura del primo ministro da parte del Parlamento meccanismo della sfiducia costruttiva per garantire il più possibile la stabilità dell'esecutivo e naturalmente poi comunque il Progetto si pongono anche limiti alla decretazione d'urgenza si rafforzano poteri di controllo del Parlamento e anche i diritti d'intervento e per esempio
Poteri di inchiesta su iniziativa delle opposizioni su iniziativa delle minoranze
Ma noi siamo a questo paradosso chiamiamolo così ed è un paradosso che però
Suscita in noi una inquietudine profonda e io sono persuaso che non si solo levate
Voci sufficientemente forti a questo proposito anche alla cultura italiana noi siamo a questo paradosso
Che in sette mesi Forza Italia
E da Alleanza Nazionale non hanno presentato un solo dico un solo progetto di riforma medi norme costituzionali né di regole un solo progetto
E nello stesso tempo pretendono di indicare
Quali norme della Costituzione vigente sono obsolete
O vanno interpretate alla luce della legge elettorale maggioritaria come meglio risponde ai loro interessi di partito ai loro interessi da parte di parte
Questo è il paradosso inaudito neppure in questo momento badante
Queste forze questi signori ci dicono bene voi siamo convinti che per dare compimento alla transizione per integrare
Le decisioni che il Parlamento ha preso con la riforma delle leggi elettorali occorrerebbe mosti indicare la Costituzione in questi buchi potrebbero provarsi almeno a dirlo fermo restando che fino a quando non si modifica con le procedure previste va rispettata così come ma non si trova no nemmeno a dirci come ENI scriverebbero gli articoli per esempio sui poteri del capo dello Stato ci dicono puramente e semplicemente
L'ineffabile ministro Previti
Mettendo la firma in calce ad un articolo scritto lì non so tacchi che secondo la Costituzione materiale
Con buona pace del povero Costantino Mortati che viene talvolta citato il bistrattato con un tale grado di ignoranza costituzionale politica da parte di questi
Saggisti diciamo e ministro tredici dice nome i poteri del capo dello Stato non sono più quelli scritti nella Costituzione
A seguito della legge elettorale maggioritaria
Non sono più quelli scritti nella Costituzione e i poteri del Parlamento non sono più quelli scritti nella Costituzione e ripeto almeno avessero presentato
Un Progetto di revisione di quegli articoli della Costituzione per farci capire come secondo loro dovrebbe essere modificata Lara annuncia per modificata
Per modificata di fatto per modificata come conseguenza automatica dell'entrata in vigore di una legge elettorale
Maggioritaria credo che questo sia un motivo di profonda inquietudine credo che si debba arrivare più forte anche la voce della cultura istituzionale in generale della cultura democratica e credo che dobbiamo anche suscitare di nuovo
Per quanto non ci siano referendum da sostenere in questo momento
Suscitare con i mezzi della politica e della mobilitazione dell'opinione pubblica
Un movimento per riforme la cui necessità rimane intatta anche se esse sono sparite dall'ordine del giorno della maggioranza
E di conseguenza in qualche misura
Del Parlamento nonostante un avvio di discussione nella Commissione affari costituzionali
Del Senato
Io voglio adesso
Per concludere guardando alloggi toccare soltanto molto rapidamente due o tre punti
E
Francesco Rutelli ha detto no in realtà non abbiamo un sistema maggioritario
E questo è vero
Le leggi elettorali ma parlo anche di quella per il Parlamento nazionale dunque parliamo anzi di quella cui tutti sei riferito badate la legge elettorale non è solo collegi uninominali
è effetto maggioritario perché se la coalizione
Che adesso viene definita come tale poi non era tanto chiaro che fosse una coalizione nel momento in cui si sono presentate quelle due alleanze più più i riformatori radicali agli elettori hanno insieme raccolto il quarantasei per cento dei voti e hanno ottenuto insieme il cinquantotto per cento dei seggi in Parlamento beh vuol dire che questa legge
Contiene un importante effetto maggioritario come stimolo al formarsi e allo stabilizzarsi di una coalizione
Il governo ma certamente occorrono previsioni della legge elettorale e occorre anche dell'altro occorre non dimentichiamolo anche e in modo particolare un processo
Di assestamento anzi di di allineamento delle forze politiche
E di assestamento di schieramenti politici in competizione tra loro perché la democrazia dell'alternanza possa diventare una realtà io cito spesso ma francamente vorrei che se ne discutesse di più l'esempio francese
Ma nel mille novecentocinquantotto
C'è stata la riforma costituzionale quella che ha
Diciamo Spoon giustificato
Un ulteriore numerazione nella storia della repubblica francese il passaggio dalla quarta alla quinta
E c'è stata una riforma elettorale maggioritaria col doppio turno col doppio turno il risultato delle elezioni del mille novecentocinquantotto perché nonostante questo processo fosse stato innescato
E guidato da una personalità senza dubbio straordinaria come quella del generale dei gol il partito del medesimo generale dei gol ha avuto al primo turno il diciotto per cento dei suffragi
E al secondo turno il ventisette per cento dei suffragi e in Parlamento c'è stata una difficile coabitazione ed è la stessa
Maggioranza di governo che poi si è formata fa numerosi partiti in Parlamento sono venuti fuori sei partiti quasi tutti quelli vecchi c'era le merende c'era ancora adesso io c'erano i radicali c'erano i moderati c'era il partito
Comunista e e poi c'era l'unica novità che era l'UDR del generale de Gaulle che è rimasta bene
Al di sotto nonostante che l'effetto maggioritario lei abbia consentito un risultato in seggi molto superiore al risultato in voti ma è rimasta ben lontana dalla maggioranza assoluta e si è dovuto fare per anni un governo di coalizione
E lì evidentemente c'era un signore che sapeva tenere unita la coalizione un po'di più di quanto non ci sia riuscito il Presidente del Consiglio ora dimissionario voglio dire ci sono poi i fattori poi politici capacità di coesione di guida politica
E ci sono tempi
Tempi
Inevitabili per l'assestamento di nuovi schieramenti politici dopo grandi terremoti come quello che ha investito il nostro Paese su cui io non credo che noi possiamo illusoriamente sorvolare io sono del tutto d'accordo
Su quello che hanno detto
Alcuni degli intervenuti democrazia dell'alternanza democrazia governante
Ha rappresentato a mio avviso una risposta
Giusta
E obbligata alla crisi
Del proporzionalismo e di pratiche consociative che avevano realmente contribuito ad una degenerazione diffusa del sistema
E noi abbiamo messo in modo particolare l'accento io ci ritornò più volte nel mio libro sulla esigenza di una limpida
Dialettica tra schieramenti alternativi sull'esigenza di una distinzione netta tra posizioni e responsabilità
Della maggioranza
Da un lato e dell'opposizione dall'altro perché quando si parla di pratiche consociative
E se ne è parlato anche io dico abusando largamente le il concetto del termine ma in ogni caso ci si è riferiti correttamente
A fenomeni deteriori che nascevano precisamente da un oscuramento di quella distinzione
Tra responsabilità e posizioni della maggioranza da un lato e dell'opposizione dall'alto ma lavorare per questo ad una prospettiva di democrazia dell'alternanza che fosse nello stesso tempo democrazia efficacemente governante
Non implicava in nessun modo largo radicalizzazione l'esasperazione dello scontro politico
La demonizzazione dell'avversario nel senso del rappresentare la possibile vittoria dell'avversario come fine certa della libertà e della democrazia
La introduzione di tosse crescenti di dosi crescenti
Di violenza e aggressività
Nella polemica politica e perfino nei rapporti istituzionali spacciare tutto questo come conseguenza della scelta di una legge elettorale maggioritaria
E di una prospettiva di democrazia dell'alternanza e pura mistificazione
E se parte di qui il professor Miglio per svolgere le sue considerazioni sbaglia poi ci sarebbe molto da dire su quello che accade in altri Paesi
Perché in altri paesi in cui c'è
Un sistema senza dubbio maggioritario però in un contesto molto compresso come quello americano può anche accadere ed è accaduto nel mese di novembre che effettivamente dopo
Una grande moderazione anche nella dialettica tra posizioni che pure erano diverse come quelle dei democratici e dei repubblicani pezzi che reintroduca una contrapposizione molto più radicale
E quant'dopo vince un'ala del partito repubblicano che nega in toto
Valori di solidarietà
E politiche sociali ebbe forse sta accadendo qualcosa di diverso da ciò che sostiene il professore Miglio l'altro elemento essenziale io voglio dirlo e poi mi fermo qui faccio solo una considerazione finale di carattere più generale l'altro punto essenziale e che nelle condizioni concrete del nostro Paese dopo il biennio della transizione incompiuta
Bisognava riuscire a tenere assolutamente distinti due binari
Quello delle politiche di governo e quello delle riforme delle regole
E questo non era impossibile
In linea di principio perché aveva vinto la maggioranza di destra
E se l'opposizione ha ritenuto questo ha sbagliato
Si doveva
E poteva sollecitare
La massima limpidezza la massima nettezza
Nel confronto anche as pro tra maggioranza e governo sulle politiche
Politica economica finanziaria sociale politica in terra perfino politica internazionale se non si fosse riusciti a trovare una convergenza politica s'politica scolastica
Politica della famiglia
Politica di lotta contro la criminalità organizzata bene su tutti questi terreni
Su alcuni diciamo sarebbe stato preferibile sarebbe preferibile Dino politica estera lotta contro la criminalità organizzata ma al limite anche su quei terreni e in ogni caso su tutti gli altri anche la più netta
Distinzione polemica contrapposizione tra maggioranza e opposizione è un fatto fisiologico in una democrazia maggioritaria di una democrazia dell'alternanza
Ma bisognava allora che sull'altro binario quello delle riforme delle regole invece si riuscisse
A realizzare un clima di dialogo indispensabile perché non si può toccare la Costituzione o lo si possono stabilire ridefinire i rapporti tra maggioranza e opposizione in Parlamento e non si possono riscrivere come indispensabile le regole per i mezzi di comunicazione di massa regole per il finanziamento dei partiti senza un dialogo senza
Dall'atteggiamento e dalle scelte della maggioranza e soprattutto di due delle tre componenti della maggioranza che ora si è dissolta e invece bisogna ritornare a ciò io non so come ci si potrà ritornare attraverso la soluzione di questa crisi di governo ma bisogna ritornarci nel prossimo futuro si debba o no passare per elezioni a scadenza più o meno ravvicinata
Infine io vorrei che noi non perdessimo di vista il fatto
Altrimenti possiamo cadere anche in considerazioni eccessivamente pessimistiche per il nostro Paese
Che
Problemi di disagio delle democrazie e problemi di crisi della politica sono l'ordine del giorno in tutto l'Occidente
E forse non prestiamo sufficiente attenzione a questi dibattiti
Poi bisogna vedere come si colloca il nostro Paese in questo scenario
In un documento di una organizzazione internazionale in fase ancora di elaborazione e partendo dai risultati di un seminario che si è svolto lo scorso settembre a far parte negli Stati Uniti
Si dice per esempio che sintomi diffusi in diversi Paesi di disagio della democrazia sono sono i seguenti
Drammatico declino ve la fiducia dei cittadini nei leader e nelle istituzioni caduta di consenso per i partiti storici per i partiti organizzati rapida crescita di candidati che in questo documento vengono definiti candidati Flash
Come rosso Perrotta degli Stati Uniti e Silvio Berlusconi in Italia con la differenza ahimè non trascurabile che Silvio Berlusconi ha vinto e Prospero otto ha perso meglio e poi si segua e poi si segue tre e poi si segue parlando
Di fatti sempre più diffusi in Occidente nelle democrazie occidentali
Di situazioni politiche bloccate di crescente incoerenza
Nelle piattaforme politiche e nell'azione di governo e si conclude citando un passo di un rapporto del maggiore forse
Teorico della democrazia
Ancora operante negli Stati Uniti Robert Dole
Il quale dice
Che sono venuti crescendo nella vita politica americana
Gli aspetti di plebiscitarie istmo
Essa che vi sia stato un corrispondente in miglioramento negli aspetti
Della democrazia rappresentativa e della democrazia deliberando
Addirittura un commentatore dei più
Acuti ed aperti
I cui articoli si possono leggere sulla stampa americana guidiamo fa ha scritto pochi giorni fa un articolo analizzando la vittoria dei repubblicani nel novembre
E giudicando che
Poi in realtà questa vittoria sarà messa a dura prova nei prossimi due anni così come nei trascorsi due anni è stata messa a dura prova la vittoria di Clinton e conclude in modo abbastanza drammatico dicendo
Che tutte le vecchie combinazioni politiche in quel Paese sono finite
Che è difficile dire se ci saranno nuovi partiti o gli stessi partiti voglio dire con gli stessi nomi
Dall'inizio del prossimo secolo ma anche se fossero con gli stessi nomi sarebbero cose molto diverse anche perché cresce
Cresce negli Stati Uniti
Il fenomeno del populismo ambiti chi e antipolitici e cresce la tendenza a una politica sempre più fondata sulle personalità non sui principi o sui programmi essendo anzi principi e programmi spesso degli enti K io spero che noi non siamo costretti a sperimentare con un certo anticipo in Italia una tendenza del genere come tendenza dilagante o vincente anche perché sono convinto che
La valorizzazione non vorrei
Solo e tanto dire del ruolo quanto delle responsabilità delle persone e dei leader degli uomini di governo
Dei sindaci come dei presidenti del Consiglio credo che rappresenti questa sì una tendenza pienamente comprensibile e non contrasta bile
Ma che non debbano basarsi su principi e programmi questo poi è un altro discorso io per principio ovviamente non intendo negli slogan per Rusconi anni
Ne i dogmi ideologici del passato ma quei quadri di riferimento in termini ideali e di valori che costituiscono il retroterra i programmi intesi come
Ricerca delle soluzioni perché poi la politica è ricerca delle soluzioni ebbene e molto importante che noi teniamo conto di questo contesto
Sappiamo è che di essere oramai diventati un caso e cerchiamo di non sperimentare
Sulla nostra pelle il peggio di quello che si muove in questa fase di complesso travaglio delle democrazie in Occidente grazie