10 MAR 2023
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It's Ukraine Report su una missione per difendere il diritto di obiettare alla guerra

CONFERENZA STAMPA | - Verona - 10:30 Durata: 54 min 12 sec
A cura di Andrea Maori
Organizzatori: 
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È stato presentato il Rapporto di monitoraggio sul rispetto dei diritti umani degli obiettori di coscienza che rifiutano la guerra.

L’avvocato Nicola Canestrini è andato in Ucraina, su mandato del Movimento Nonviolento, come Osservatore internazionale al processo penale in appello a carico di Vitaliy Vasyliovych Alekseienko, obiettore di coscienza per motivi religiosi (11-13 dicembre 2022 nella città di Ivano Frankivsk), per sostenere la difesa legale del diritto di obiezione.

Importante sottolineare che la missione ha ricevuto il supporto della UNBA (Ukrainian National Bar Association -
l’Ordine Nazionale degli Avvocati Ucraini, e la solidarietà dei Giuristi Democratici Italiani e dell’Unione delle Camere Penali Italiane).

È un lavoro importante, quello di Canestrini, sul diritto all’obiezione di coscienza in un paese dove vige la legge marziale, e che allarga lo sguardo anche su altri luoghi difficili come Russia, Turchia, Azerbaigian, Armenia e Lituania.

La guerra è la negazione del diritto: Obiettivi e risultati della missione sono stati raccolti nel Rapporto (a cura di Nicola Canestrini, Irene Iannelli e Hanna Udovenko, con le conclusioni di Mao Valpiana) che oggi è stato presentato e che si trova pubblicato in italiano ed inglese sul sito del Movimento Nonviolento.

In Italia il Movimento Nonviolento ha lanciato la Campagna di Obiezione alla guerra, che ha l’obiettivo di sostenere concretamente gli obiettori di coscienza di tutte le parti coinvolte.

In Russia, in Bielorussia e in Ucraina sono in costante crescita i movimenti, soprattutto giovanili, che chiedono una via d’uscita dalla guerra, e che non sono disponibili a partecipare alla mobilitazione bellica.

I nonviolenti russi e ucraini sono le uniche voci delle due parti che stanno dialogando tra di loro, che creano un ponte su cui può transitare la pace.

La Campagna è impegnata sul piano politico per chiedere alle istituzioni europee e al governo italiano il riconoscimento dello status di rifugiati politici degli obiettori russi, ucraini e bielorussi, assicurando a loro asilo e protezione.

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